L'uomo dei miei sogni

di luigina1982
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Nota dell'autore:Questa è nata dopo un sogno che ho fatto anni fa però non l'ho mai continuata se volete potete continuarla voi con me.

N.B.:I dialoghi sono tra virgolette i pensieri saranno scritti in corsivo.



Una ragazza dai capelli color del grano e gli occhi color del cielo, percorreva la navata della chiesa accompagnata da suo padre. Era vestita di un bellissimo abito bianco di pizzo senza maniche e uno scialle di raso sulle spalle e il suo capo era adornato da un velo che lasciava intravedere appena il suo volto. Ai lati della navata parenti, amici e gente sconosciuta affollavano le panchine e davanti all'altare l'attendevano il prete, la sua migliore amica e altri due uomini uno, quello vicino al prete, alto e moro e l'altro, subito alla destra del ragazzo moro, era leggermente più basso e biondo stavano in piedi e la guardavano sorridendo. Non li riconosceva ma intuiva fossero il suo sposo e il testimone di quest'ultimo. La gioia pervasela ragazza appena il suo sguardo incontrò quello del suo amato e un senso di felicità l'accompagnava mentre percorreva quei pochi passi che la separavano dall'altare. Era il giorno più bello della sua vita ma qualcosa non andava. perchè non riusciva a riconoscere il suo sposo? Chi era quello sconosciuto che le sorrideva felice? Ma soprattutto come mai stava camminando con le proprie gambe?

Luisa si svegliò di colpo, ansimando, sì guardò attorno e si ritrovò di nuovo nel suo letto a baldacchino, nel suo appartamento in un piccolo paese alle porte di Milano. "Era solo un sogno, peccato!" si disse tristemente, però le immagini erano ancora vive nella sua mente. Non avendo più sonno si alzò dal lettoe con la sua sedia a rotelle nuova, regalo dei suoi genitori per il suo compleanno, si diresse in cucina per prepararsi una buona tazza di caffè. Erano appena le 6.30, mancavano ancora due ore all'apertura dell'agenzia di viaggi in cui lavoraa e quindi aveva tutto il tempo di fare colazione in santa pace, prepararsi e uscire per affrontare una nuova giornata della sua monotona vita.

La mattina trascorse tranquilla ma Luisa non riusciva a smettere di pensare al sogno che aveva fatto quella notte. Possibile che un sogno fosse riuscito a sconvolgerla così tanto? Mentre pensava queste cose sentì una voce che la chiamava.

“Signorina? Signorina…” un fattorino con un mazzo di rose rosse enorme le stava di fronte e la guardava annoiato. “Mi dica” disse Luisa guardandolo imbarazzata “E’ lei la signorina Valentina?” domandò il fattorino “No è la mia collega ma in questo momento non c’è” rispose lei gentilmente “Ho questi fiori da consegnarle” e il fattorino indicò i fiori che teneva in mano “Dia pure a me” si offrì Luisa mentre cercava un vaso dove appoggiarli e dopo averlo trovato prese i fiori che il fattorino le stava porgendo e ve li sistemò “Una firma qui per favore” disse il fattorino che le diede una ricevuta “Ecco fatto. Questi sono per lei.” disse Luisa dandogli qualche Euro come mancia “Grazie e arrivederci” disse il fattorino prima di andarsene.

Proprio in quel mentre entrò Valentina una ragazza molto attraente con i capelli castani e gli occhi verdi aveva la stessa età di Luisa aveva un carattere molto allegro molte volte sembrava un po’ svampita e faceva parecchie gaffe ma Luisa le voleva bene proprio per questo perché era spontanea e diceva sempre quello che pensava.

Entrando Valentina notò subito i fiori e disse “Oh ma che belle rose chi te le manda?” disse allegramente avvicinandosi a Luisa “Veramente sono per te.” disse quest’ultima all’amica “Davvero? Ah sì sono di Stefano quanto è dolce quel ragazzo!” disse Valentina leggendo il biglietto che era nascosto in mezzo alle rose.
“Chi è Stefano?” chiese Luisa.
“E’ un ragazzo con cui sto uscendo, l’ho conosciuto l’altra sera in discoteca.” Disse Valentina tutta allegra.
“Un’altra delle tue prede? E sentiamo quanto durerà questa volta una settimana? Forse due?” disse Luisa sarcastica.
“Non so vedremo l’ho appena conosciuto. Come si dice ‘chi vivrà saprà’” rispose Valentina. “Si dice ‘chi vivrà vedrà’” la corresse Luisa.
“E’ uguale” rispose Valentina stizzita.
“Si, ok. Beh! Sembra che ci tenga parecchio a te guarda quante rose” osservò Luisa indicando il mazzo di rose nel vaso.
“Già è molto dolce pensa che fa anche volontariato in un centro disabili magari l’hai incontrato qualche volta.”
“Solo perché sono disabile non vuol dire che frequenti i centri per disabili Vale.”
“Ah scusa non voleva essere un offesa”
“Non ti preoccupare lo so che non volevi offendere.”
“Te lo presenterò una di queste sere è davvero simpatico”
“Non ne dubito. Per stare con te ne deve avere di senso dell’umorismo soprattutto quando lo scaricherai.”
"Già poverino! Ma che ci posso fare se mi annoiano dopo un po'?" disse Valentina e si mise a ridere seguita a ruota da Luisa.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


N.D.A.:QUESTO CAPITOLO MI è VENUTO COSì MA NON è COMPLETO MANCA LA FINE SE VOLETE POTETE AGGIUNGERLA VOI. ALLORA CHI ACCETTA LA SFIDA?

Passarono i giorni e Luisa fece altri sogni strani sempre con la stessa persona, sempre lo stesso ragazzo, ma le ambientazioni erano diverse. In uno erano al parco a passeggiare mano nella mano, in un altro erano in un ristorante a cenare a lume di candela, in un altro ancora facevano l'amore ma mai in questi sogni le era possibile conoscere l'identità di quel ragazzo. Sapeva di amarlo ma non sapeva nemmeno il suo nome e quando si svegliava si trovava sempre da sola nel suo appartamento e nel cuore un senso di tristezza e di vuoto.

Passava le giornate a cercare di capire perchè sognava sempre la stessa persona tutte le notti senza nemmeno conoscerla. Farne uno poteva anche essere una coincidenza, uno di quei sogni che fai senza motivo, ma per una settimana intera non poteva essere una coincidenza, quei sogni erano una premonizione. Di questo si era convinta Luisa e la cosa iniziava a preoccuparla.

Lei credeva molto ai sogni premonitori, le capitava spesso di farli, ma si realizzavano sempre sotto forma di flash-back. Avete presente quando vi capita qualcosa che sentite di aver già vissuto ma non ricordate quando? Ecco a lei accadeva proprio questo però non ricordava mai di averlo già vissuto nei sogni finchè non si realizzavano.

Questa volta, però, era diverso, lei ricordava perfettamente ogni particolare dei sogni che faceva ma i fatti non erano ancora accaduti o per lo meno non li ricordava come già accaduti e cosa ancora più incredibile non conosceva il ragazzo protagonista di questi sogni.

E questo la faceva uscire fuori di testa, ci pensava continuamente ma non ne aveva parlato con nessuno per paura di essere presa per pazza o paranoica. Non sapendo neanche il nome di quel ragazzo non poteva nemmeno fare delle ricerche. Era esasperata. Non riusciva a togliersi dalla testa quei sogni. Stava impazzendo doveva fare qualcosa al più presto, era più di un mese che andava avanti questa storia, ma cosa poteva fare? Proprio non riusciva a pensare ad altro che a quel ragazzo che l'assillava tutte le notti nei suoi sogni.

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