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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Sunset *** Capitolo 2: *** Voglia di ridere e piangere *** Capitolo 3: *** Come il cielo che si tuffa nel mare [ShikaIno] *** Capitolo 4: *** La luna, l’angelo sul mare e il bacio *** Capitolo 5: *** Butterfly *** Capitolo 6: *** La bella addormentata [SasuSaku] *** Capitolo 7: *** Reunion [ShikaIno] + sorpresa *** Capitolo 8: *** Non una donna come tutte le altre *** Capitolo 9: *** Rinascita *** Capitolo 10: *** Love them, love whatever you can ***
Sakura si
strinse contro Naruto, statuario e protettivo affianco a lei.
Inspirò
forte e sorrise, socchiudendo i grandi e famosi occhi verdi.
-
Sì –
Il
ragazzo la cinse meglio a sé, libero finalmente di poterlo fare, e
sorrise anch’egli diretto verso la vasta distesa blu che si apriva loro
dinnanzi.
Sembrava infinita: non c’era
scenario migliore per descrivere la loro nuova condizione.
- Pensi che
dovremmo aspettare ancora tanto? – chiese Naruto, abbassando il capo per
poter osservare la donna che lui orgogliosamente stava ancora detenendo in
prestito, donna splendida alla prima luce del tramonto.
Lì, il tempo sembrava non
trascorrere mai.
- No, lo
sento. Lui è già qui –
Sakura
non ebbe nemmeno finito di parlare che una figura nera apparve alla loro
sinistra, portata a riva dalla marea.
Ma il tempo poteva davvero non
scorrere più.
Perché, tanto, non
c’era più alcun bisogno di aspettare.
Sakura si
distaccò velocemente da Naruto e a piccoli e veloci passi sulla sabbia
si proiettò dal nuovo arrivato, le lacrime salate già pronte a
mischiarsi con l’acqua del mare.
Naruto la
stette ad osservare chinarsi sulla figura stesa a terra, priva di sensi, e laddove
il cuore aveva battuto percepì l’ultima dolorosa fitta.
Deglutì
forte e lasciò che la brezza lavasse via ogni esitazione.
Il gioco degli innamorati era
finito.
L’amante era tornato.
-
Scommetto che gli ci vuole un bel bacio, per svegliarsi – disse, riuscito
ironico, e si lasciò trasportare a loro, donna e uomo, Adamo ed Eva di
quel meraviglioso eden marittimo, facendosi forza con il ricordo della
sensazione del corpo di lei sul proprio, così meravigliosa, così
inebriante.
Sorrise
allorché Sakura si chinò su Sasuke.
E sorrise
ancora allorché Sasuke ricambiò al bacio, ormai sveglio in un
mondo che sarebbe destinato ad essere loro per sempre.
Naruto non era di nuovo del tutto
pronto a riprendersi il ruolo che per anni gli era appartenuto.
Perché quel ruolo, stavolta,
gli sarebbe appartenuto all’infinito.
Prima di
una serie di flash legate.
Ambientata dopo lo scontro con il famigerato Pain.
Un tributo al team 7 e a Naruto in particolar modo.
Ed uno al
SasuSaku.
Saranno
sicuramente presenti altre coppie di sfondo: probabilmente cercherò di
accontentare a tratti le Mosche Bianche, a tratti le nere, e anche i coleotteri verdi^^ e poi ovviamente sì, soddisferò la mia e
vostra sete di SasuSakuu.u’
Ambientata dopo lo scontro con il famigerato Pain.
Ho deciso di pubblicare quest’altra raccolta per provare a
riacquistare un po’ quella originale e travolgente passione per lo
scrivere fan fic sul fandom.
E per ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita e che mi
seguono in quanto autrice ^^
Senza di Voi non esisterei, qua dentro, davvero.
Vi voglio bene
Se mi fate sapere se vale la pena continuarla io posterò il
prossimo capitolo.
Altrimenti…voleva dire che era meglio se lasciavo la flash in un angolino dentro al pc…
Sasuke
alzò il busto a fatica e a sempre fatica aprì gli occhi.
La prima
cosa che vide fu la distesa blu, senza confini, e subito sentì lo strano
bisogno di immergersi di nuovo per lasciarsi trasportare via dalle acque.
Ma era appena arrivato.
-
Sas’ke! –
Riconobbe
all’istante la voce di Naruto, solennemente inginocchiato davanti a lui,
e fu con un insolito moto di piacere che ne riscoprì il sorriso.
Non gli sarebbe più stato
concesso di tornare via.
- Voi
due… - biascicò, con poca voce, e tentò di alzarsi, piano,
credendo che le gambe non potessero reggere più il proprio peso.
Ma le
gambe si mossero naturalmente, e le fitte che soltanto pochi attimi prima lo
avevano attanagliato erano scomparse, lasciando posto ad una serenità
interiore mai provata prima.
-
Aspettavamo te –
L’ovvietà
di tale affermazione lo fece ridere a fior di labbra.
Pareva
sorridesse al mare.
E invece sorrideva allo scherzo
della vita, ormai andata.
- La
morte, in via del tutto eccezionale, ha avuto l’effetto contrario, su di
noi – Sasuke dovette abbassare il capo per non farsi vedere ridere,
incredibilmente di gusto.
Aveva un’incessabile voglia
di lasciarsi andare.
Naruto
gli mise una mano sulla spalla.
Lo
lasciò fare, trattenendo malamente i singhiozzi, e lasciò pure
che Sakura gli si stringesse contro, profumata di mare e fori.
- Non
scappare più, capito? Non scappare più –
La voce
di lei era rauca.
Solo
allora, girandosi, si accorse delle lacrime che scendevano copiose su quel suo
roseo volto.
- Anche
perché, anche se lo volessi, da qui non potresti scappare più
–
Non
rispose nulla, a loro due, e si limitò a sentirli vicini, o meglio, a
farsi tenere vicino.
Che non gli venisse nemmeno la
tentazione di tornare a scappare.
Su piegò un po’ su sé stesso, per non far
vedere la propria debolezza, e coprì il volto graffiato tra le mani.
Ora aveva solo voglia di ridere.
E piangere.
Come non aveva fatto mai.
In paradiso, si poteva fare.
-
All’eternità -
Naruto
alzò un bicchiere immaginario.
-
All’eternità –
E bevve
dal calice della vittoria.
Il team sette, forse, era risorto.
***
353
parole circa. Nonsense.
Seconda
flash, leggermente threesome, essenzialmente team 7.
L’ho
scritta ascoltando “Alleluia” di JeffBuckly [colonna sonora di uno degli Shreck, XD]
Ringrazio
Rory,Deliacelianeforever,la mia dolce e fidata lettrice Nomiemi^^, Kry 33mimi e Lalani per aver
commentato lo scorso capitolo
Capitolo 3 *** Come il cielo che si tuffa nel mare [ShikaIno] ***
Sakura aveva negli occhi ancora qualche traccia delle lacrime, ma il suo
volto era raggiante
Come il cielo che si
tuffa nel mare
Rapporto Sakura- Ino
ShikaIno
Sakura aveva negli occhi ancora qualche traccia delle
lacrime, ma il suo volto era raggiante.
In esso vi era una
serenità che non le vedeva dai tempi dell’infanzia –
pensò Ino – e indugiò ancora qualche istante a osservarla.
- Ehy, ti sei imbambolata?
– le chiese, sventolandole davanti alla visuale una mano – Fronte
spaziosa! –
Ino si alzò di scatto, quasi incespicando nella
sabbia d’orata.
Era stata lì lì per ricevere uno dei suoi micidiali pugni.
- Ino pig -
Sembravano tornate
bambine.
La Yamanaka sorrise, di quel sorriso malizioso ed immediato che tanto
rimaneva impresso negli occhi della gente.
- Posso lasciarti un attimo da sola? –
La Haruno le rivolse un’occhiataccia, il naso arricciato,
e le girò le spalle.
- Non ho due anni, Ino - le bisbigliò, cercando
d’essere fredda, senza però riuscire a risultarlo davvero.
Sakura non avrebbe
mai potuto indossare la maschera che l’uomo di cui s’era innamorata
amava indossare, specialmente quand’era in vita.
- Sai, desidero raggiungere una persona di mia
conoscenza… - disse in un sussurro, la bionda, e a testa alta
sparì dalla visuale dell’amica.
Aveva già adocchiato un ragazzo steso sulla sabbia, le braccia sotto il capo.
E voleva sedersi affianco a lui.
Anche in paradiso,
Shikamaru, era capace di dormire.
E anche in paradiso,
lei, voleva adorabilmente rompergli l’anima.
- Ehy, Shikamaru… -
Il Nara aprì un solo occhio, come fanno i gatti
quando non sanno se vale la pena prestare attenzione o no, e rivolse alla
ragazza appena arrivata un mugugno incomprensibile.
- Posso? –
La domanda di Ino fu palese.
Ella gli si sedette affianco senza aspettare risposta,
portando la testa fra le ginocchia.
- Tutto a posto? –si informò rauco Shikamaru,
sentendola più tenue e calma del suo solito, lì, composta
così.
- Mai stata meglio, sul serio –
Ino inspirò forte, e assaporò il profumo del
mare.
Amava il mare, con
la sua pace e i suoi rari ma rilevanti momenti di esplosione.
Assomigliava un
po’ a lui.
- Non dovrebbe esserci niente che non va, da queste parti
–
Shikamaru aprì tutti e due gli occhi, ora, e
alzò le braccia verso il cielo, terso.
Amava il cielo, con
la sua imprevedibilità e i suoi barlumi di concreto miraggio.
Assomigliava un
po’ a lei.
- E infatti è così; solo che… –
cominciò la Yamanaka,
ma si bloccò, girandosi a guardarlo, dubbiosa.
- Avanti, Ino, dimmi tutto –
Diceva sempre così, il Nara, prima che lei gli
rivelasse tutto.
- …c’è anche Temari? –
Affondò le mani nella sabbia bollente, lei.
Anche in paradiso
esisteva un’altra donna – ne era certa -
Sbuffò, lui, e si alzò a mezzo, andandole
vicino col proprio viso al suo, di viso.
- La vuoi smettere di pensare più del dovuto?
– la sollecitò, spingendosi ancora più vicino – Pensa
al presente, pensa ad adesso…sarebbe troppo
considerare tutta l’eternità. E io non la voglio considerare
proprio –
Shikamaru fece sfiorare i loro nasi.
Chiuse gli occhi.
Ino unì le loro labbra.
Presto, molto presto, dove iniziava lei sarebbe finito
lui.
Almeno in paradiso,
Shikamaru ed Ino, sarebbero potuti divenire due entità congiunte.
Uniti.
Come il cielo tuffatosi
nel mare.
ShikaIno. Più che flash fic
^^’’. Vagamente non sense.
- Ringrazio di cuore Domi per la
lettura e “l’analisi” in anteprima ^^. -
Mi sa che questa raccolta sta cominciando a tendere
pericolosamente verso il nonsense¸u.u’
Fatto negativo o positivo? Per quanto mi riguarda no, non mi dispiace affatto
un alone di nonsense, qualche volta. Devo ammettere
che, rileggendo certe cose che scrivo, mi sembra di trovare spessissimo una
certa vena di nonsense. Se poi faccio leggere a certi
miei amici, ne ho la certezza. u.u’
Ad ogni modo spero che Vi abbia lasciato davvero
qualcosa…
La prossima flash sarà molto probabilmente
una threesome. u.u’ o forse anche più XD
Grazie a Lalani, Muccina89,
deliaiason88, Nomiemi, junjun91,hachi92,celianeforeverper aver commentato lo scorso capitolo
<3
Grazie a chi ha messo questa raccolta fra i preferiti/le
seguite e chi deciderà di metterla ^^
Capitolo 4 *** La luna, l’angelo sul mare e il bacio ***
Naruto s’appoggiò alla palma, affannoso
La luna,
l’angelo sul mare e il bacio
NaruSakuHina
SakuSasuNaru
L’Uchiha
accolse la donna vacillante fra le sue braccia senza proferire parola.
Non chiese nulla nemmeno quando toccò con mani le guance bagnate di
lei.
Naruto s’appoggiò alla palma,
affannoso.
Aveva corso come un forsennato
dietro a Kiba - per rimproverarlo della derisione- come ai vecchi tempi.
Sorrise tra sé e
portò gli occhioni azzurri verso il gruppo delle donne, inginocchiate in
cerchio sulla sabbia bollente.
- Staranno confabulando
chissà cosa… - pensò a voce alta e provò un moto di
simpatia verso quelle ragazze, in particolare verso due di loro.
La prima s’era appena
voltata verso di lui, per guardarlo un attimo coi suoi grandi occhi chiari.
Ma si girò subito, Hinata,
arrossendo – ne era certo – come solo lei sapeva fare.
La seconda stava uscendo dal
gruppo, col suo passo spedito e a testa alta, e si stava dirigendo proprio da
lui.
Ne incrociò gli occhi
verdi ed ebbe davvero la certezza d’essere in paradiso.
- Ehy,
solo? – gli chiese lei, arrivandogli davanti in tutta la sua bellezza, e
lui scosse il capo.
- No, ma meglio così.
Se Kiba dovesse venirmi vicino giuro che stavolta lo ammazzo –
Sakura lo contemplò divertita
e rigorosa allo stesso tempo.
- Non è più
possibile, te ne sei già dimenticato? –
Gli battè con
l’indice fresco sulla fronte e, dopo aver ostentato un’espressone grave, scoppiò a ridere.
- Accidenti, è vero.
Vabbè, qualcosa troverò ! –
Naruto rise un attimo con lei,
non smettendo un attimo di guardarla negli occhi, indi le domandò,
fattosi compunto:
- Dovevi per caso dirmi
qualcosa? –
Lei annuì.
- Vi siete già parlati,
tu ed Hinata? –
Annuì anch’egli,
ripensando alla sera precedente, alla luna,
l’angelo danzante sul mare e il bacio.
Non si erano, invero, parlati molto.
- E’ tutta presa da te
anche in paradiso; se provavi a cercarla non la saresti riuscita proprio
trovare un’altra come lei – a Sakura brillò lo sguardo
– ci credi? Quand’eri via in allenamento veniva ogni giorno da me o
da Tsunade a chiedere tue notizie. E con un’aria apprensiva e dolce ! Personalmente l’avrei sposata da subito, fossi nata
maschio –
Stette in silenzio per
parecchi istanti, lui, preso da quelle parole così dirette, forti, dette
tutto d’un fiato.
Sakura parlava così di getto quand’era presa da una
preoccupazione.
- Ehy…lo
so – le sussurrò allora, e le scompigliò i capelli rosa.
Lei prima curvò le
labbra all’ingiù, irrigidendosi, e poi sorrise, docile.
- E sai anche che puoi andare
da lei? –
La paura più grande di Sakura era di venire improvvisamente
meno, per colui con cui aveva condiviso tutto.
Paura di risultare di troppo, anche lì in Paradiso.
- Certo, e ci vado proprio
adesso – affermò Naruto e, allontanatosi a grandi e decisi passi,
puntò in direzione Hyuuga.
Ma la sua era una paura che né in terra e men che meno lì avrebbe avuto concretizzazione.
Sakura per un po’ stette
a guardare Hinata lasciarsi sedurre dai sorrisi di Naruto, ai quali subito
s’abbandonava; ma quando cominciò a sentire le gambe contrarsi e
gli occhi bruciare optò per muoversi immediatamente, e andare a prendere
una boccata d’aria più fresca, là dietro, nella foresta
dove di giorno amava stare lui.
Sasuke Uchiha la stava
aspettando – non c’era dubbio - .
E Naruto non aveva certo
bisogno del suo intervento né delle sue lacrime.
Sciocche, inutili, capricciose lacrime di bambina.
Eppure quella paura, seppur più fievole in quel mondo nuovo,
continuava a tenerle compagnia, anche ora che Sasuke era tornato ad essere
Sasuke, in una nuova splendente Konoha.
Threesome anche in questa quarta flash
fic. E ben due u.u’
NaruHina velata, così come il
SasuSaku.
Spero non sia risultata troppo lunga ^^’’: mia
intenzione era scrivere una flash ma poi…ho
sforato. E di 81 parole!
Per la prossima flash fic vi
propongo un indovinello…
…tratterò di una coppia che:
- è piuttosto nuova e ha un suo colore
u.u’
- rappresenta una mia nuova passione;
- non è incentrata sui personaggi principali. Anzi.
Grazie a Noemi,
Mimi, Lalani, Delia, celiane4ever, Domi, Kikiper aver commentato lo scorso capitolo ^^
[prossima volta vi ringrazio come si deve u.u’].
Shino aprì il giaccone e tirò giù il cappuccio,
lasciando finalmente liberi i molti riccioli neri
Butterfly
[ShihoShino]
Shino
aprì il giaccone e tirò giù il cappuccio, lasciando
finalmente liberi i molti riccioli neri.
-
Uh… -
Si guardò le mani e sgranò gli occhi scuri
dietro gli occhiali appena notò ch’esse erano intatte.
Ricordava sangue e dolore.
Ah sì, era
tutto finito.
Una goccia di sudore gli rigò la fronte aggrottata,
per poi ricadere sulla sabbia arida.
La guardò asciugarsi al sole picchiante di
mezzogiorno e la guardò tanto attentamente che la vista gli si offuscò.
Gli sembrava che il
caldo lo rendesse debole, ma anche tanto, tanto pensoso.
- Uh uh…dov’è
che siete, eh? – gracchiò, abbandonando il peso di schiena e testa
alla palma, e dovette chiudere la visuale.
Aizzò l’udito al massimo; ma non
percepì nulla se non canti di
gabbiani e donne chissà dove stese in cerchio sulla spiaggia.
Non c’erano
più; loro non c’erano più.
Provò, anzi, credette di provare una fitta laddove
prima aveva pulsato il cuore, ma era solo suggestione - pensò –
solo suggestione.
- Non posso più farvi da casa…che fregatura
però…-
E sorrise a mezzo, non triste ma divertito, e
immaginò vita dentro il suo corpo e il chakra alimentare quelle familiari vite.
Non c’erano
proprio più, loro – gli insetti – non c’erano
più.
- Oh! una farfalla… –
Riaprì gli occhi e si tirò su a sedere,
svelto.
Conosceva quella
voce.
Prima vide venire verso di lui una farfalla bianchissima
ed enorme.
E provò un piacere immenso.
Poi vide lei, venirgli incontro.
E fu la
soddisfazione.
Era Shiho, coi suoi occhiali fuori dal
comune.
-Shiho
–
- Shino –
La farfalla si posò sulla spalla di lui.
Lei fece lo stesso,con
l’altra spalla.
- Posso restare un po’ con te? – gli
domandò e la domanda e l’imbarazzo mal celato lo fecero arrossire.
Ma le farfalle
c’erano sempre.
E tra tutte, possedeva la più bella.
- Sai, devo ringraziare la morte –
La ragazza ebbe un leggero sussulto; le circondò la
vita in un impacciato tentativo di rincuorarla.
- Sì, perché mi ha aperto gli occhi su di te
–
Shino non parlò oltre, eppure non ne sentì
nemmeno il bisogno.
Così fece Shiho, leggera e assorta nell’aria,
come quella farfalla bianca che, silenziosa e dolce, continuava a tenere loro
compagnia.
***
366 parole. ShihoShino.
Ebbene sì, il nonsense ha
nuovamente trionfato o.o’ Oh bè, non
è un nonsense assoluto, diciamo che è
presente, e si nota, ma solo come sottofondo u.u’
In paradiso non ci
deve essere razionalità per tutto, no?
Perdonate invece l’OOC di Shino, se m’è
scappato. Ho cercato di renderlo ic, ma sono consapevole che per
l’aggiunta di certe cose non sia riuscita al massimo. D’altronde
è un personaggio sul quale non ci
lavoro moltissimo…
Ringrazio calorosamente per aver commentato lo scorso
capitolo:
Muccina89: m’è piaciuta
particolarmente la tua recensione, domi, l’ho trovata sentita,e questo non può far altro che rendermi felice *-*
Spero che questa flash ti sia piaciuta ugualmente ! Ah, sai, posso usare sempre
meno msn ç_ç uffy…
Lalani: fidata recensitrice rosa ! xD C’è qualcosa nei
tuoi commenti che mi prende in maniera particolare e, come ti ho già
detto, mi fa stranamente apprezzare di più le cose che faccio. Per
questo, non smetterò mai di dirtelo u.u’, ti adoro ! Un abbraccio, lala, e a presto ^^
Mimi18: eh eh…lo so che Shika è sempre nei tuoi pensieri, lo so…xD Come il SasuSaku nei miei, nonostante certe ultime
uscite NaruSaku o.o’
E’ grazie a te se sto portando avanti la raccolta a testa alta,
perché l’idea lo so che ti piace molto, e poi i tuoi consigli in
merito a personaggi e compagnia bella sono stati molto utili. Allora posso
chiederti ancora un bel po ‘ di cosuccie? xD
Bacione
Hachi92: gemellino, lo so che mi adori
u.u’ Posterò anche la tua dedica sulla presentazione, con
pazienza…xD Ah, sto
scrivendo il “Dicono di me” per te, don’t
worry *muahahaha* Un grande
abbraccio e spero di bevcarci presto! Che ne dici di
questa?
Celianeforever: sì, effettivamente
l’indovinello lasciava grande spazio alla fantasia u.u’ *me non li
sa fare, gli indovinelli -_-*. Ti ringrazio un mondo
della rece e della fedeltà che porti verso la
sottoscritta ^^ Grazie ! Cosa mi dici della ShihoShino?
Nomiemi: ciao carissima ^^ e le tue
recensioni pure, mi riempiono di ammirazione *-* Sono così belle, e
anche pucchose, sì xD E mi auguro di non deluderti mai, mai, mai, noemi. Mi auguro che questa ti sia piaciuta….
Grazie a chi
leggerà/recensirà e a chi ha messo/metterà questa raccolta
fra i preferiti o le seguite ^^
Capitolo 6 *** La bella addormentata [SasuSaku] ***
La bella
addormentata
SasuSaku
-
Sas’ke –
Da ore la
osservava dormire, quasi immobile sul morbido terreno.
Lei
teneva le mani giunte al grembo, supina.
Dalle
labbra schiuse spesso uscivano sospiri, spesso parole incomprensibili.
Spesse
volte il suo nome.
Avvicinò
il dorso della mano al volto della ragazza e ne sfiorò una guancia.
Al tocco
freddo lei si mosse un poco e mugugnò qualcosa in tono dolce.
Chissà cosa stava sognando.
- Sasuke,
prendimi…non lasciarmi ! –
Ritirò
seccamente la mano e a guardò un attimo sbalordito, per poi schiudere le
labbra in un sorriso malizioso.
Lo stava sicuramente sognando.
Avrebbe
dato qualsiasi cosa – segretamente – per poter entrare nei sogni di
Sakura. Però si accontentava anche di poterla osservare dormire, senza
essere disturbato né visto.
Soprattutto da lei.
Era
troppo orgoglioso e imbarazzato per dichiarare di guardarla dormire quasi ogni
notte. Preferiva l’anonimato.
- Naruto…
- mormorò lei, tenera.
- Naruto
! – gracchiò lei, arrabbiata.
Ecco un
altro nome ricorrente. E quando lo pronunciava cambiava inevitabilmente tono.
Non
sapeva se esserne geloso.
Era da stupidi esserlo. E in
paradiso non gli riusciva proprio, la gelosia.
Osò
riavvicinare una mano al volto di Sakura. Le scostò i capelli rosa dalla
fronte.
- Naruto,
Sasuke… -
S’è per questo non
gli riusciva più nemmeno d’essere superbo.
Sakura
sospirò di piacere. Poi crollò in un sonno profondo, immobile,
muto.
Era ora,
anche per lui, di provare a chiudere occhio. Anche se in paradiso non serviva a
nulla. Erano abitudini umane che non se ne andavano, che rendevano le giornate
ritmate.
E lui,
bene o male, si adeguava ai vecchi ritmi umani, coricandosi delicatamente
affianco a Sakura nell’attesa del mattino.
E dell’arrivo di Naruto.
Forse di ritorno dal giaciglio di Hinata.
- Dorme
ancora? –
Naruto si
stagliava alla prima timida luce del sole dinnanzi a lui.
- Mmh
sì –
Lo vide
dare una fugace ma intensa occhiata alla ragazza stesa
affianco a lui. Anzi, quasi addosso.
Non ne fu geloso, l’Uzumaki.
Anch’egli si era
come rassegnato all’evidenza delle cose.
- Posso prendere il tuo posto ora? –
- … -
Sasuke si alzò senza pronunciare parola né
senza espressione alcuna.
- Grazie,
Sas’ke_kun –
C’’era tutto, in quel grazie.
C’era gratitudine, amicizia,
complicità.
Sakura non avrebbe
mai potuto appartenere solo e soltanto a Uchiha.
- Puoi
anche non dirle che ho passato la notte con lei – disse infine Sasuke e
lasciò la postazione notturna, pronto a vagare in pace nei dintorni, nel
mare vasto, su una spiaggia libera.
Faceva quasi togliere il respiro tutta quella libertà.
I capelli di Ino si muovevano nel vento, il vestitino viola ondeggiava
armonioso sul suo corpo perfetto
Reunion
[ShikaIno]
Shikamaru, Ino e…sorpresa
« Ho sognato
che loro erano di nuovo con noi»
I capelli di Ino si muovevano nel vento, il vestitino
viola ondeggiava armonioso sul suo corpo perfetto.
Gli occhi azzurri di lei erano puntanti in una direzione
ben precisa.
Shikamaru l’osservava da un pezzo, a moderata
distanza. E ad ogni battito di ciglia si stupiva sempre di più che,
quell’etera creatura, potesse in qualche modo appartenergli.
Ino ora aveva sgranato gli occhi; osservava sempre un
preciso punto lì di fronte.
Lei non lo degnò di uno sguardo, si limitò
ad indicare qualcosa all’orizzonte.
Shikamaru seguì con molta attenzione la direttrice
datogli dall’indice di Ino, gli occhi balenarono qua e là ad una
velocità impressionante, avidi.
Reduce da umane pericolose esperienze un naturale residuo
di terrore gli aveva raggelato il sangue nelle vene. Temeva di veder spuntare
un nemico da un momento all’altro.
Anche in paradiso.
- Oh –
Ma non c’era proprio niente di cui avere paura.
Finalmente vedeva ciò che Ino vedeva.
Erano sulla stessa
lunghezza d’onda.
- Maestro Asuma, Choji… - la voce commossa di Ino gli
sciolse il cuore.
E all’unisono scattarono in avanti, le mani –
inconsapevolmente - intrecciate.
Erano più uniti di quanto entrambi potevano
pensare.
- Choji! –
La abbracciava talmente stretta che, ne avesse avuto
ancora il bisogno, non sarebbe riuscita a respirare.
Sentiva le mani del suo migliore amico premerle a fondo
nella schiena, quasi facevano male.
Ma a lei non importava niente.
Choji era di nuovo
lì con loro.
- Ehy, lasciala un po’
anche a me – fece una voce da baritono. Profondissima.
La voce della sua
infanzia.
Ino si girò velocissima, gli occhioni luminosi come
una bambina. E dalle grandi braccia di Akimichi si tuffò in quelle
muscolose del suo maestro.
Asuma era di nuovo
lì a proteggerla.
Inspirò forte il profumo dell’uomo: aroma di tabacco.
Nel farlo provò una gioia indescrivibile. E
sì che, la prima volta che aveva incontrato il maestro,
quell’odore l’aveva addirittura fatta tossire.
Al ricordo sorrise, invasa da una positiva nostalgia.
- Shikamaru, Choji e Asuma. Ora ci siete tutti –
mormorò sommessamente e lo ripetè
più volte, e ad ogni volta il groppo alla gola saliva, saliva, saliva un
po’ di più.
Quando si staccò dall’abbraccio del maestro,
per lasciar posto a Shikamaru, dovette girare il capo dall’altra parte,
strizzare forte gli occhi.
Non verso di loro.
Non voleva farsi vedere piangere. Non lì. Non ancora.
Ma non ci fu nulla da fare.
Le lacrime non potevano essere comandante, avrebbe dovuto
saperlo, e scesero copiose sul volto che subito coprì aggressivamente
con mani tremanti.
Si inginocchiò a terra, esausta ma appagata.
- Ci siamo
tutti, Ino – il sussurro commosso di Shikamaru le sciolse
definitivamente il cuore.
E all’istante rialzò il capo, tese le
braccia.
Nara l’attirò a sé, le fece
sprofondare il volto nel giubbino.
Cercava di oscurare
agli altri le lacrime e, contemporaneamente, di tenerle solo per sé.
- E’ bello, Shikamaru. E’ tutto così
bello… -
Non riuscì a dire altro, lei.
Si lasciò cullare da quell’altro paia di
braccia, più conosciuto e delicato, e chiuse gli occhi.
Sentiva le presenze di Asuma e Choji alle sue spalle.
Con la sicurezza di averlitutti lì
potè addormentarsi profondamente.
Finalmente, dopo
mesi e mesi, quella notte potè tornare a sognare.
« Loro sono
con noi. Il tuo non era un sogno, Ino. E’ la realtà »
Niente three some come vi avevo accennato.
Meno nonsense delle altre, questa ShikaIno mi
ha preso l’anima nel scriverla. Scrivere di un incontro, di una “Reunion” come quella ipotetica del team di Asuma non
è stato facile. Avevo paura di cadere nel banale, di non riuscire a dare
spazio ai sentimenti…invece spero di esserci riuscita. Almeno in parte
<3
Nelle frasi in corsivo
ho voluto “giocare” sul tema: realtà – sogno. Alcuni
dicono che la realtà in cui viviamo non è altro che un
sogno…altri pensano l’incontrario. Nella flash
fic, il sogno di Ino, non è altro che la realtà.
La prossima flash vedrà come
protagonisti i fratelli Uchiha.
Ringrazio
affettuosamente coloro che hanno commentato lo scorso capitolo, ovvero: la Cà,noemi, kry33, lala, delia *-*
Spero, prossimamente,
di trovare un più numeroso appoggio xD Se no mi deprimo…
Grazie a chi ha messo/metterà questa raccolta fra i
preferiti e/o le seguite; e grazie a chi leggerà/recensirà ^^
Capitolo 8 *** Non una donna come tutte le altre ***
SasuSaku
Non una donna come tutte le altre
Lasciasti Hinata addormentata
sulla sabbia soffice, in balia della brezza e del suono cullante delle onde.
Avresti voluto passare la notte
con lei, semplicemente tenerla tra le tue braccia, sentirla respirare piano
addosso a te; ma avevi visto qualcosa di assolutamente stupefacente,
all’orizzonte.
Camminavano sull’acqua, mano nella mano.
Se era un sogno o no non lo
potevi dire con certezza, visto che nemmeno sapevi, ancora, se in paradiso si
potesse sognare; ma li avevi visti e ipnotizzato
gli stavi andando incontro, pronto a correre sulle acque notturne.
La luna li illuminava, i lunghi capelli di lei sembravano un fuoco
nella notte, gli occhi di lui brillavano quasi di luce propria.
Un passo, un altro, un altro
ancora e le due figure, i due angeli, presero forma.
Erano le persone più belle che tu
avessi mai visto.
E le più intimamente desiderate [Più ancora di Sasuke
Uchiha].
- Naruto…-
Ti giunse una voce di donna,
dolcissima.
- Naruto Uzumaki -
E una voce di uomo che avevi
già sentito, dentro di te, nel momento in cui stavi davvero per cedere
te stesso al demone.
Ti guardavano come se esistessi solo tu.
Lui spalancò le braccia,
fu naturale buttarvisi dentro.
Era possente, forte, caldo come un padre.
Lei ti mise una mano su una
spalla, una scarica elettrica, un contatto fortissimo.
Non avevi mai visto tua madre,
non avevi mai saputo com’era fatta, cosa
ti dava.
Eppure, quella presenza
così intrinsecamente familiare non l’avresti confusa con
nessun’altra al mondo.
Non era una donna come tutte le altre, era tua madre.
- Papà…mamma? –
domandasti, la voce un roco sussurro stupito.
Ma sapevi già la risposta,
essa echeggiava nella tua mente e nel mondo intero, un impulso a cui non potevi restare indifferente.
A conferma l’uomo ti
chiamò figlio.
E la donna (la tua prima donna) pianse un pianto pieno di rimorso, scuse,
gratitudine, ammirazione e tutte quelle emozioni che, quella madre, aveva sempre retto in solitudine sulle sue spalle e
che mai, prima d’ora, aveva potuto tirare fuori. Non avendo avuto più un figlio, per anni. Quindici anni.
- Non avrei voluto vederti qui
così presto, Naruto, ma ormai è inutile parlare, inutile
rimuginare su ciò che è stato e non sarà mai più. Perciò…ben
arrivato, figlio mio –
Ora sì che ti sentivi davvero giunto a destinazione.
Non era contabile il tempo che steste
abbracciati, voi tre.
Poco importava, vi eravate
riuniti per sempre.
E, di abbracci, amore e altre
storie, non ci sarebbe stata più miseria.
Ne eri così certo che non potevi fare a meno di ridere tra le lacrime, leggero come
quella brezza infinita, nel cielo del Paradiso.
***
Uzumaki’sreunion.
- Delucidazioni: i genitori di
Naruto erano già approdati in paradiso in precedenza, non hanno fatto altro che attendere il loro
unico figlio. –
Che dire, la fan fic l’ho
scritta di getto ieri pomeriggio, in una giornata piuttosto no.
A dir la verità per una
delle poche volte sono soddisfatta del contenuto, non c’è proprio
niente che cambierei, nemmeno il leggero nonsense.
Ringrazio infinitamente le cinque
persone che hanno commentato lo scorso capitolo, coloro grazie ai quali porto
avanti la raccolta <3
Grazie in anticipo a coloro che
recensiranno o metteranno questa raccolta fra i preferiti.
grazie l’appoggio della quale
questa fan fic e molte altre non avrebbero visto la luce.
Rinascita
Sasuke e Itachi,
Sasuke e famiglia
Il tempio lo accolse
col suo mistero.
Arrivato in cima
alla sala si fermò, si piegò sulle ginocchia e abbassò il
capo.
La cerimonia poteva
avere inizio.
Step one – Il nome –
Per prima fu la madre.
Ne percepì la presenza nell’aria che
s’era fatta dolce e morbida: ebbe la sensazione d’essere avvolto in
un morbido mantello; la stessa di quando da piccolino la madre lo abbracciava
ed egli premeva la testa contro il suo seno.
La donna si chinò, gli prese il volto tra le mani.
«Vivi, tesoro mio»
E (ri) ebbe la vita.
Secondstepsecond – Nascita –
Per secondo fu il padre.
Lo riconobbe dal profumo, lo stesso di quand’era
appena un bambino e almeno un giorno alla settimana il
padre lo portava a vedere il mondo, portandolo sulle spalle.
Non alzò il capo, ancora non gli era permesso.
Sentì la mano dell’uomo sulla testa ed un calore
quasi umano si propagò dal punto del tocco per tutto il corpo.
«Sasuke»
Ed ebbe Il Nome.
Thirdstep
– L’approvazione –
Per terzo fu il fratello.
Egli gli aveva alzato il volto, toccandolo con fredde
dita.
Conosceva bene quegli occhi: erano gli stessi di quando Itachi lo osservava con affettuoso rimprovero
mancare un bersaglio col kunai, oppure di quando lo osservava e basta, senza
rimproveri né aspettative, semplicemente amandolo, accettandolo.
«Eccoti»
Itachi si alzò e gli tese una mano.
Mancava un ultimo gesto per portare a termine la
cerimonia; Sasuke – scaraventato ora a giuste ragioni nel Paradiso
– non lo tralasciò.
Prese la mano di Itachi e si alzò, pronto a muovere
i primi passi nella sua nuova vita.
«Eccomi»
Ed ebbe Forza e Purezza-
Era notte inoltrata quando Sasuke lasciò il tempio, per tornare
dagli altri.
Imperdonabile? Indecisa? Incoerente? Indisciplinata?
Sì, avete ragione, lo sono. Però almeno un po’ potete
perdonarmi, uhm?
Credevo che l’ispirazione per la raccolta non
arrivasse più, stavo disperando quando ieri,
dal nulla, arriva. E queste quattro drabble ne sono il risultato. Personalmente
ne sono soddisfatta – ed è strano –. Mi auguro vi siano
piaciute ^^” L’ambientazione è sempre il Paradiso,
ovviamente; ho voluto rappresentare la vera iniziazione di Sasuke in un quel
posto, in quella nuova vita, un Sasuke che è stato purificato e che ora
merita davvero di esserci.
Ringrazio le poche mafondamentali persone che hanno
recensito lo scorso capitolo! E coloro che recensiranno.
Capitolo 10 *** Love them, love whatever you can ***
C’erano delle volte in cui pensavo a come diavolo avevo fatto ad
accaparrarmi un posto in Paradiso; io, che avevo sempre disturbato il mondo
intero, ch’ero nato portatore di devastazione
A coloro che hanno
seguito la raccolta, con affetto
Love them, love them whatever you can
Naruto centric
Konoha
C’erano delle volte in cui pensavo a come diavolo
avevo fatto ad accaparrarmi un posto in Paradiso; io, che avevo sempre
disturbato il mondo intero, ch’ero nato portatore di devastazione. Come era potuto succedere?
Avevo con me Sakura e Sasuke, mi alzavo baciato dal sole e
da mia madre, guardavo negli occhi mio padre.
Non ci credevo ancora appieno. Ogni alba mi svegliavo e
correvo in giro per la spiaggia ad accertami che ogni cosa fosse al suo posto, che tutto fosse vero.
«Jiraya?»
«Sì?»
«Ti voglio bene»
«Uhm bè?!»
«Anche a te, vecchiaccia»
«Naruto!»
«Anche noi te ne vogliamo, figliolo. E non farmelo
ripetere due volte!»
«Sasuke?»
«Ti voglio bene»
«…»
«Hai capito?»
«…»
«E non mi dici niente?
Ingrato del Paradiso che non sei altro»
«Umpf.
Tivogliobeneancheioscioccodiundobe»
«Sakura?»
«Sì, ti voglio bene anche io, Naruto. Ma ora
basta ripeterlo, ok?»
«No affatto. Non mi stancherò mai di urlarlo
al mondo intero»
«Poveri noi, eh?»
«Tanto lo so che così mi ami ancor
più, Sakura_chan. Ti voglio bene, ti voglio bene!»
«Mamma, papà?»
«Naruto»
«Vi…voglio bene»
«Padre,
madre, Itachi»
«Sasuke»
«Vi…»
«Anche
noi. Anche noi»
«Io ti…»
«Che succede, Sasuke?»
«Io ti…»
«Ti amo anche io,
Sasuke»
«Hinata?»
«Oh»
«Sto
per dirti una cosa importantissima. Perciò tieniti a me, non vorrei che
tu…»
«Na-
Naruto?»
«Ti
amo»
«Oh!»
«Ecco….ti avevo detto di tenerti…oh insomma vieni qua, tra le
mie braccia»
«Ti
amo anche io, Naruto»
E quando ne avevo davvero la certezza me ne tornavo a
letto, su un giaciglio di paglia e seta, ad attendere l’eternità
tra un sospiro e l’altro della mia Hinata, tra un sorriso e
l’altro.
E pensavo ch’ero in
paradiso, cavoli.
Naruto Uzumaki in
paradiso.
The End.
Non aggiungo parole in merito alla cosa, vorrei lasciarvi soltanto le sensazioni che questa flash fic conclusiva vi ha trasmesso – spero - .
E’ stato bello scrivere questa raccolta, davvero. Un esperimento che ha rappresentato
molto, per me. Un esperimento che alcune persone mi hanno spronato a mandare
avanti (Cà, Lala
<3)