la nascita di un grande amore

di twilight98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** infanzia: cena in famiglia ***
Capitolo 2: *** adolescenza: ballo di fine anno (1°parte) ***
Capitolo 3: *** adolescenza: ballo di fine anno(2°parte) ***
Capitolo 4: *** età adulta: litigio e paura ***
Capitolo 5: *** età adulta: dolore e amore ***



Capitolo 1
*** infanzia: cena in famiglia ***


INFANZIA:

CENA IN FAMIGLIA

 

Una bambina con i capelli castani raccolti in una coda e dagli occhi blu mare profondo stava camminando in un museo con lo sguardo che si posava in ogni particolare, come se stesse cercando qualcuno.

<< Sans dove sei? >>

Continuo' a camminare finché non raggiunse la sala dedicata alla preistoria

<< Sans lo so che sei qui >> ma non ricevette alcuna risposta e continuo' ad osservare bene la stanza quando ad un certo punto sentì un rumore provenire da una teca di vetro con dentro i resti di un australupithecus. Si avvicino' lentamente con passo timoroso << S-Sans? >>. Quando fu abbastanza vicina da poter vedere l'interno della teca lo sportello di vetro di quest'ultima venne lanciato in aria da qualcosa per poi cadere a terra e frantumarsi in tanti cocci di vetro. La bambina cadde a terra e indietreggio' terrorizzata, in quel momento scatto' anche l'allarme e dalla teca uscì un piccolo scheletro umano della stessa età della bambina e con un occhio che brillava di un blu intenso, quasi come fosse una fiamma e sul suo viso si era formato un grande sorriso inquietante.

<< Sans smettila non è divertente >>

Ma Sans continuo' ad avanzare verso la bambina, sempre più spaventata. Lei continuo' ad indietreggiare, finché non tocco' il muro e Sans riuscì ad arrivare a un centimetro di distanza da lei e si avvicino' al suo orecchio

<< knock knoch! >> le sussurro' Sans con voce inquietante

<< c-chi è? >>

<< è ora! >>

<< ora di cosa? >> chiese lei ingoiando un groppo alla gola

<< è ora di morire... – la bambina spalanco' gli occhi terrorizzata – dalle risate!! >> disse alla fine Sans ritornando normale e scoppiando a ridere come un idiota, almeno era questa l'opinione della bambina.

<< mi hai fatto paura brutto idiota >>gridò lei

<< era questo l'intento Frisk >> rispose lui continuando a ridacchiare e fermando una lacrima con un dito.

Frisk si alzò, strofino' le mani nei pantaloni per pulirli e poi si mise a braccia incrociate e con un broncio grande due metri.

<< complimenti sei stato bravissimo, ma adesso come farai a spiegare alla maestra che ti sei messo dentro una teca e fatto scattare l'allarme solo per farmi uno scherzo, che è stato inoltre di cattivo gusto? >>

Lo sguardo divertito di Sans si trasformò in uno terrorizzato: il solo pensiero di essere messo in punizione da quell'arpia della maestra lo faceva rabbrividire, certe volte quella sapeva essere peggio di Satana. Mentre Sans aveva questi pensieri spuntò da dietro la porta della sala la mastra seguita a ruota dal resto della classe e la guida del museo e finì di suonare anche l'allarme.

<< Sans, Frisk spero abbiate una buona spiegazione per questo >>

Sans si fece coraggio e andò verso la maestra << lascia fare a me Frisk >>

<< Sans cosa hai intenzione di fare? >> ma Sans non rispose e continuò a guardare la maestra con sguardo fiero e deciso a compiere quel sacrificio.

<< signorina – ci fu un minuto di silenzio da parte di Sans, lui fece un respiro profondo e poi tutto a un tratto cominciò ad urlare in preda al panico, come se avesse appena visto un fantasma – sono stati gli alieni, li ho visto con i miei stessi occhi: hanno rapito Frisk, fatto quasi esperimenti su di lei e fatto scattare l'allarme. Ma stia tranquilla, io il grande Sans sono riuscito a farli scappare e ho salvato la scimmia da laboratorio >>

La maestra rimase senza parole, quel bambino non riusciva a prendere niente seriamente << Sans: per prima cosa gli alieni non esistono e poi mi spieghi a che scimmia ti stai riferendo? >>

<< a Frisk è chiaro!! >>

<< penso di non aver capito la battuta Sans >>

<< l'uomo fa parte della famiglia dei primati e gli alieni hanno rapito Frisk per fare esperimenti su di lei: in conclusione Frisk è una scimmia da laboratorio >>

<< ok questa era orribile >> disse Frisk con la sua solita espressione indifferente

<< ora basta ragazzi!! adesso saliremo sul pullman e non appena saremo tornati a scuola chiamerò tuo fratello Sans >>

<< ohh! Qualcuno è nei guai >> disse Frisk con tono diverito

<< chiamerò anche tua madre Frisk >>

<< cosa!? Perché? >>

<< perché anche tu hai partecipato a questa bravata e quindi ne pagherai le conseguenze anche tu >>

<< ah! Adesso chi è nei guai!? >>

<< tutti e due deficiente >>

<< deficiente lo dici ad Alphys >>

<< cosa c'entra Alphys? >>

<< non lo so, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente >>

Quando Sans e Frisk ritornarono a casa, dove vivevano anche Asgore, Toriel e Papyrus, dovettero subirsi un'ora di sgridate da parte di Toriel.

<< mi meraviglio di voi: a casa siete due angioletti e invece a scuola ne combinate sempre una. Che cosa devo fare con voi? >>

<< potresti cominciare col lasciarci andare >> rispose Sans con un sorrisetto tirato

<< Sans ascolta a Toriel >> lo riprese Papyrus, sempre più infastidito dalla crescente esuberanza e sfacciataggine del fratellino. (ps.Qui Papyrus è il fratello maggiore)

<< va bene! >> rispose lui scocciato

<< mamma so che Sans è sempre molto sfacciato, ma questa volta ha ragione: è da più di un'ora che va avanti questa storia, non potremmo andare a studiare adesso? Promettiamo che non succederà più >> Intervenne Frisk, che fino a quel momento era rimasta in silenzio e con lo sguardo basso, per uscire da quella situazione imbarazzante.

<< va bene, ma non deve più succedere >>

<< ok!! >> risposerò in coro i bambini e fecero per uscire dalla cucina ed andare a giocare in camera ai videogiochi.

<< aspettate!! >> tuonò Toriel e i due bambini si fermarono di botto in delle posizioni innaturali, simili a quelle delle antiche statue greche.

<< devo dirvi ancora una cosa: stasera noi e tutto il resto della famiglia abbiamo deciso di andare a cena in un elegante ristorante di cucina francese. In conclusione che stasera facciate due cose:

  • 1. dovete comportarvi egregiamente

  • 2. dovete venire vestiti eleganti

<< cosa!? >> all'ultima affermazione di Toriel Sans rimase sconvolto, terrorizzato e soprattutto infastidito

<< si Sans, stasera dovrai venire vestito elegante >> rispose Papyrus con un sorrisetto crudele e divertito

<< m-ma io non ho nessun vestito da mettermi >>

<< infatti questo pomeriggio verrai con me e Mettaton a comprare qualcosa di elegante da metterti stasera >>

Per chi non lo sapesse Papyrus e Mettaton avevano iniziato a frequentarsi circa due annetti fa e adesso stavano insieme da circa cinque mesi. Molti furono felici del loro fidanzamento, ma tra questi non ci fu di certo Sans: il quale considerava Mettaton troppo immatura e pericolosa per il fratello, basti pensare che una volta lei era riuscita a svuotare un intero boccale di birra e per poco non coinvolgeva anche Papyrus. Questi furono i pensieri di Sans mentre era in camera di Frisk a giocare ai videogiochi con lei.

<< Sans? >>

<< si? >>

<< è una mia impressione o avevamo promesso a Toriel di andare a studiare? >>

<< nah!! >>

<< hai ragione: se lo sarà certamente dimenticata >>

<< vedi che stai iniziando a comprendere come funziona la vita!? >> disse lui tutto fiero di far da “tutore” alla sua amica. Erano già le quattro spaccate e dal piano di sotto si sentì la voce di Papyrus << Sans scendi: è arrivata Mettaton dobbiamo andare! >>

Sans cominciò a sudare freddo e decise di lasciar perdere il videogioco per andare a chiudere la porta della camera usando le migliaia di serrature di cui era fornita. In precedenza Frisk le aveva aggiunte per non fare entrare Sans nella sua stanza, ma ditemi: a cosa possono essere utili delle serrature se colui che vuoi tenere lontano è in grado di teletrasportarsi?

<< ma che stai facendo? >> chiese Frisk guardandolo confusa

<< mi sto salvando da una tortura che è anche peggio dell'inferno, mi pare ovvio no? >>

<< ah giusto! >> rispose Frisk totalmente indifferente

<< potresti mostrare un po' più di pietà nei miei confronti >>

<< hai ragione: infatti ho avuto cosi tanta pietà nei confronti del tuo guardaroba che ho deciso di dare a Papyrus le chiave di ogni serratura, dato che sono tutte serrature che si possono sbloccare dall'esterno solo con una chiave >> rispose lei con sorriso crudele

<< che cosa!? Perché? >>

<< per vendetta ovvio!! >>

Sans non ebbe nemmeno il tempo di contro battere che Papyrus e Mettaton entrarono in camera.

<< grazie per le chiavi Frisk >>

<< no problem Pap! >>

Papyrus spostò lo sguardo da Frisk a Sans << Sans dobbiamo andare >>

<< non mi avrete mai vivo!! >> gridò Sans per poi teletrasportarsi

<< Frisk? >>

<< sarà sicuramente dentro l'armadio >>

<< no non è vero: Frisk non ha scheletri dentro l'armadio! >> rispose Sans da dentro l'armadio della bambina, che intanto ridacchiava alla battuta dell'amico << ok questa era bella, ma peccato che abbiamo tutti degli scheletri dentro l'armadio!! >>. Papyrus e Mettaton prelevarono, nel vero senso della parola, Sans da dentro l'armadio e lo trascinarono fuori dalla stanza mentre piangeva e si dimenava << nooo!! tutto ma no questo! >>

<< Sans devi solo comprare un vestito >> disse Papyrus

<< tesoro penso che il suo problema sia metterlo, non comprarlo >>

<< tu dici? >>

 

Tutto il resto della giornata passò molto velocemente tra giochi, compiti e quant'altro. Quando scoccarono le 21:00 Frisk, Toriel, Asgore, Undyne e Alphys erano già al ristorante e stavano aspettando l'arrivo di Mettaton, Papyrus e Sans. Non appena arrivarono Frisk e gli altri prestarono particolare attenzione al loro abbigliamento: Papyrus indossava un vestito nero con sotto una camicia bianca e con una cravatta rossa; Mettaton indossava un elegante vestito nero in pizzo e infine Sans indossava una elegante salopette con pantaloni neri, camicia rossa e papillon nero. Frisk non poté fare a meno di ridere nel vedere lo sguardo sofferente dell'amico.

<< che c'è da ridere scimmia da laboratorio!? >> sbottò Sans con la mascella serrata in un ringhio e i pugni chiusi.

<< niente, ma dovresti vedere la tua faccia: è come se dicesse “vi prego uccidetemi o almeno toglietemi questo dannato papillon, in modo da rendere le mie pene più sopportabili” >> rispose lei tutto d'un fiato senza smettere di ridere.

<< ragazzi adesso basta, andate a sedervi ai vostri posti e badate a non farvi riconoscere >> intervenne seria Toriel.

I due amici fecero quello che era stato loro ordinato: Frisk si sedette in uno dei lati lunghi del tavolo rettangolare, Sans invece si sedette nel lato opposto e di fronte a Frisk.

<< ragazzi dovete comportarvi da persone mature >> disse Papyrus riferendosi soprattutto al fratello. I due bambini non risposero e iniziarono a guardarsi negli occhi con aria di sfida .

<< che ne dici di fare una gara? >> propose Frisk continuando a guardare negli occhi Sans

<< certo, tanto vincerò comunque io >> rispose lui con un ghigno divertito

<< vediamo chi dei due è in grado di comportarsi da adulto per più tempo. Il vincitore avrà la porzione di dolce dell'altro per un'intera settimana >>

<< ci sto!! >>

Dopo che si misero d'accordo arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni.

<< allora cosa ordinano i signori? >>

<< per gli adulti: delle escargot accompagnate ad un'insalata mista e come bevanda alcolica andrà anche bene il cognac >> rispose Toriel

<< ok – rispose il cameriere annotando il tutto – e i bambini cosa ordinano? >>

<< avete il menù bambini vero? >>

<< certo signora! >>

<< allora penso che per loro andrà bene quello >>

<< no aspetti!! >> intervenne Frisk fermando il cameriere che stava andando in cucina

<< si piccola? >>

<< io vorrei la stessa cosa che hanno ordinato loro. Dopotutto un adulto non mangia certo il menù per bambini >> rispose la bambina guardando dall'alto verso il basso Sans. Quest'ultimo, sentendosi ferito nell'orgoglio, decise di ordinare anche lui la stessa cosa << si la mia amica ha ragione, anche io voglio ordinare la stessa cosa >>

<< va bene! >> rispose il cameriere andando in cucina.

<< tu per caso sai cosa sono le escargot Frisk? >>

<< boh!! ma dal nome elegante saranno qualche cosa di buono >>

<< se lo dici tu >>

Dopo un'ora circa ritornò il cameriere e distribuì i piatti sul tavolo. Dopo che Sans e Frisk ricevettero il proprio piatto rimasero inorriditi dallo spettacolo che si presentò loro davanti: infatti l'insalata mista era un insieme di verdure crude e le escargot erano delle lumache cotte, farcite con la crema di burro e arricchite con il sapore dell'aglio e del prezzemolo. Ma dal punto di vista di un bambino erano sempre delle lumache messe in un piatto.

<< Frisk avevi detto che le escargot dovevano essere qualcosa di buono, quindi lascio a te l'onore di assaggiarle per prima >> disse Sans senza staccare gli occhi dal piatto.

<< c-cosa? Io non detto che mi sarebbero piaciute e poi anche tu devi mangiarle o vuoi per caso rinunciare alla tua porzione di dolce per una settimana? >> rispose lei accentuando l'ultima frase. Sans impallidì e cominciò a sudare freddo << o-ok al mio tre ne prenderemo un boccone senza pensarci due volte >>

<< s-si!! >>

Quando Sans arrivò al tre tutti e due ne presero subito un boccone, se lo misero in bocca e iniziarono a masticare disgustati quella roba, penso fosse questo il termine che stavano pensando in quel momento per le lumache che stavano masticando o, per meglio dire, tastando.

<< n-non c'è del ketchup con il quale accompagnare questa roba? >> chiese Sans ingoiando il tutto e trattenendo un conato.

<< perché? Non dirmi che hai paura >>

<< p-paura? Io sono un cuor di leone >>

<< oh certo certo! >> rispose Frisk con ironia

<< sicuramente sono molto più coraggioso di te, che ti spaventi per uno stupido scherzo da quattro soldi >>

<< già! Ma si da il caso che quello “stupido scherzo da quattro soldi” ci ha fatto passare un'ora di sgridate da parte di Toriel >> sbottò Frisk alquanto irritata

<< ah quindi è cosi che la metti? >>

<< si esatto! >>

<< bene! La tua ora è giunta >> rispose Sans prendendo qualche lumaca e lanciandogliela addosso e, ovviamente, Frisk si mise ad urlare dal ribrezzo.

<< adesso chi è che ha paura? >> disse Sans ridendo trionfante. Ma Frisk non si lasciò intimorire e gli lanciò addosso le verdura cruda << su dai mangiatela denti da coniglio >>

<< adesso hai superato il limite >>

<< allora vieni e affrontami signor cuor di leone >>

Sans si alzò dal suo posto e si mise in una zona spaziosa della sala e lo stesso fece Frisk dopo aver preso un coltello dalla tavola, ma state tranquilli non aveva alcuna intenzione di fargli male o almeno non troppo. Ma comunque il destino volle che tra i due non ci fosse nessun combattimento: infatti Undyne riuscì a fermarli lanciando una delle sue lance che si mise tra loro due, i due bambini si girarono terrorizzati verso colei che aveva appena lanciato l'arma.

<< voi!! >> disse Undyne guardandoli con sguardo omicida

<< scappa!! >> gridarono in coro i due bambini guardandosi l'un l'altro e iniziarono a correre per tutto il ristorante. Ma, sfortunatamente per loro, la corsa non durò molto, dato che Undyne non era di certo lenta.

<< adesso voi mi spiegate cosa stavate per fare >> intervenne Toriel, appena arrivata in tempo a fermare l'amica dal fare un omicidio.

<< è colpa sua!! >> dissero in coro i bambini indicandosi a vicenda

<< non mi interessa di chi è la colpa. Adesso ritorniamo a casa e rimarrete insieme in una delle vostre stanze senza cena, almeno finché non farete pace >>

Quando ritornarono a casa Toriel e Papyrus chiusero i due nella camera di Frisk e li avrebbero lasciati lì per un po'. Quando rimasero da soli tra i due cadde un silenzio imbarazzante e cosi Sans decise di rompere il ghiaccio.

<< che ne dici di ammazzare il tempo guardando un film? >>

<< di che genere? >>

<< che ne dici di un horror? >> propose Sans con gli occhi che gli brillavano dall'emozione, infatti lui era un amante di quel genere.

<< si, che film? >>

<< facciamo “shining”? >>

<< si dai! Amo quel film >>

Cosi Sans si chino all'altezza del lettore dvd per mettere il film e in quel momento Frisk decise di fare una domanda, non sapeva perché ma sentiva di doverla fare.

<< Sans! >>

<< si? >>

<< noi siamo amici vero? >>

<< amici? - disse lui incredulo – noi siamo migliori amici scimmia da laboratorio >> rispose con un sorriso a 32 denti che scaldò il cuore a Frisk.

Quando Toriel e Papyrus ritornarono per farli uscire dalla stanza videro una scena molto tenera: Sans e Frisk stavano dormendo abbracciati. Infatti durante la visione del film horror erano riusciti, inspiegabilmente, ad addormentarsi e ,mentre dormiva, Frisk doveva aver scambiato Sans per un orsetto di peluche e in effetti lo stava abbracciando come di solito si abbraccia un peluche. Toriel e Papyrus rimasero cosi inteneriti da quella scena che decisero di lasciarli dormire in pace e tornarono al piano di sotto.



nota dell'autrice:
ciao ragazzi spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero che non sia un problema che io abbia cambiato l'età di Sans, ma l'ho fatto per rendere la coppia sansxfrisk un pò più bella e per non far di sans un pedofilo. Detto questo vi saluto e vi invito a recensire
Baci baci 
Twilight98

 

 

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Capitolo 2
*** adolescenza: ballo di fine anno (1°parte) ***


ADOLESCENZA:

BALLO DI FINE ANNO(1°parte)

 

Nella scuola superiore di Ebott Town era appena suonata la campanella dell'intervallo e Sans stava posando il suo materiale scolastico nell'armadietto, ma venne interrotto da un gruppo di ragazzi di quarta.

<< hey ragazzi guardate chi c'è: il nostro amico pelle ed ossa >> disse il più forzuto del gruppo provocando le risate dei compagni. Sans fece un piccolo ghigno divertito e rispose << bella battuta, peccato che io sia fatto solo di ossa e non anche di pelle >>

<< a quanto pare abbiamo un bel piantagrane >> disse uno dei bulli

<< che ne dici se ti spacchiamo la faccia? >> disse un altro con un ringhio e mostrando il pugno

<< non ci riuscireste: sono molto bravo a difendermi >> rispose Sans a braccia incrociate

<< non hai il fegato >> disse sempre il più forzuto, nonché il capo gruppo

<< cavoli! Allora quel cervello funziona, stavo iniziando a perderci le speranze >> gli rispose lo scheletro con sguardo provocatorio

<< brutto figlio di puttana come osi parlarmi cosi? >> ringhiò afferrando Sans per la felpa blu e mostrandogli il pugno. Sans si staccò dalla sua presa ferrea grazie ad un calcio sulla rotula << oh andiamo! Quelle sono fatte di cartilagine? - disse Sans ironico guardando il ragazzo caduto a terra e che si teneva il ginocchio, che pulsava per il dolore – a quanto pare si!! >>

Intanto intorno a loro si era creata una folla di spettatori che guardava incuriosita e divertita la scena e in mezzo ad essa c'era anche Frisk, che guardava Sans con un'espressione che pareva dicesse “sei proprio un immaturo!”

Ritornando al combattimento: Sans e il capo dei bulli iniziarono a guardarsi e a muoversi in cerchio come fanno due leoni prima di iniziare a combattere.

<< schifosi mostri dovreste ritornare sottoterra, soprattutto tu, dopotutto è quello il luogo dove dovrebbero stare gli scheletri >>

<< questa si che era bella >> rispose Sans ridendo e suscitando ancor di più l'ira del ragazzo

<< smettila di ridere!!! >> gridò quest'ultimo tentando di colpirlo in tutti i modi, ma in tutti i modi Sans riusciva a schivare i suoi colpi << perché mai? Ti da fastidio la mia risata? >>

<< chiudi quella fogna!! >>

<< ma quanto siamo suscettibili >> disse continuando a schivare

<< zitto!!! >>

<< dimmi un po' cos'è che ti da tanto fastidio: la mia risata? Il mio continuo parlare, che in qualche non ti permette di focalizzare l'obbiettivo? - il ragazzo cadde a terra esausto e cominciò a respirare affannosamente – o forse hai paura che io possa…..beh...effettivamente batterti? >>

Quando Sans pronunciò, ansi sottolineò, l'ultima parola ad un centimetro dall'orecchio del ragazzo, quest'ultimo si alzò, prese un bel respiro e si catapultò verso Sans con il pugno pronto a colpire. Ma Sans riuscì a teletrasportarsi in tempo dietro il ragazzo, che ebbe appena il tempo di girarsi e si ritrovò steso a terra a causa di un pugno sotto la mascella da parte dello scheletro. Sans guardò il ragazzo steso a terra con aria trionfante mentre tra la folla, che prima acclamava l'umano, adesso era caduto un silenzio imbarazzante, infatti non era mai successo che un umano venisse sconfitto da un mostro e questo lasciò tutti senza fiato e, ovviamente, quando dico tutti escludo Frisk, che continuava a guardare Sans con la stessa espressione di prima. Comunque quel momento di gloria del nostro scheletro non durò molto: infatti un insegnante si era precipitato a vedere cosa stesse succedendo e quello che vide rischiò di mettere Sans in seri guai.

<< cosa sta succedendo qui? - il professore vide il ragazzo steso a terra e alzò furioso lo sguardo verso Sans – ora tu vieni con me dal preside e voi altri ritornate in classe che l'intervallo è finito >> i ragazzi fecero quello che era stato loro ordinato, ma Frisk decise, nonostante tutto, di aiutare il suo amico << professore aspetti!! non è colpa di Sans per quello che è successo: è stata colpa di quel ragazzo che adesso è riverso a terra e dei suoi compari davanti a lei, Sans si soltanto difeso e inoltre adesso io e lui abbiamo una verifica, non potrebbe chiudere un occhio per questa volta? >> il professore ci pensò un po' su, ma alla fine acconsentì e portò il ragazzo in infermeria. Più tardi avrebbe preso dei provvedimenti per lui e i suoi compari. Quando Sans e Frisk rimasero soli Sans poté fare a meno di ringraziarla << Frisk grazie: mi hai appena salvato e inoltre quella del compito è stata un'idea geniale,un vero colpo da…- Sans abbassò lo sguardo verso i libri che lei teneva in mano e tra questi vide uno strumento da lui tanto temuto: il dizionario di latino –...non è quello che penso vero? >>

<< abbiamo la versione di latino >> rispose lei con un sorrisetto appena accennato

<< oddio! Oddio! Oddioooo! Noooo! >>

<< invece si e la verifica è anche adesso, quindi ci conviene sbrigarci >> ma Sans non sembrava proprio nello stato di affrontare la verifica, infatti si accasciò a terra in una posizione fetale e iniziò a succhiarsi il pollice terrorizzato

<< sei serio? Hai appena messo Derek k.o e adesso piangi per una stupida versione? >> chiese Frisk sconvolta

<< ma io non posso sconfiggere il latino >>

<< ti prego non dirlo! >>

<< perché è una lingua morta >> disse mentre rideva per la battuta e piangeva per la verifica

<< muoviti!! >>

<< no finché non mi darai una buona ragione del perché studiamo il latino >>

<< è una lingua morta Sans ed è giusto studiarla perché è stata una parte importante nella storia degli umani e dei mostri >> rispose Frisk con un tono da secchiona

<< e che dobbiamo fargli? L'autopsia? >> (ok l'ammetto: questa battuta l'ho presa dai “Soldi spicci” :p)

A quest'ultima battuta Frisk dovette trattenersi dal ridere, in quei ultimi anni Sans era parecchio migliorato come comico, ma ciò non sarebbe bastato a salvarlo dalla verifica: infatti Frisk lo prese per le ossa della gamba e lo trascinò a forza in classe.

Quando suonò la campanella della quinta ora i ragazzi consegnarono il loro compito all'insegnante e quando arrivò il turno di Sans la professoressa rimase sconvolta nel vedere un intero foglio scritto.

<< Sans! >>

<< si prof? >> chiese lui con un sorriso a trentadue denti

<< vedo che hai finalmente deciso di metterti a studiare >>

<< ha proprio ragione: infatti ieri sono stato tutto il giorno sui libri >>

<< bravo! Continua cosi! >>

<< grazie! >> e Sans si incamminò verso l'uscita della classe, ma venne fermato da Frisk che lo guardò altrettanto sconvolta << sei riuscito a tradurre davvero la versione!? >>

<< no! L'ho solo ricopiata sul foglio >>

<< c-cosa? Perché? >>

<< avevo due opzioni: consegnare in bianco o scrivere una serie di insulti su quel degrado di Cicerone. Ma visto che l'ultima volta che uno dei nostri compagni ha osato scrivere degli insulti sull'autore della versione è finito in presidenza e visto che l'ultima volta che ho consegnato in bianco mi sono beccato un ora di ramanzine da parte della professoressa; alla fine ho deciso di ricopiare la versione, in modo da non finire nei guai >>

<< hai solo rimandato l'inevitabile >>

<< si, ma almeno mi sono risparmiato le sue prediche >>

Frisk e Sans quel giorno uscivano prima a causa dei preparativi per il ballo di fine anno, che si sarebbe svolto quella sera stessa. Sans non aveva ancora pensato bene a chi invitare, invece Frisk pensava di invitare Alan Taylor, ovvero il ragazzo umano più carino di tutta la scuola.

<< allora Frisk hai già parlato con quel tipo? >>

<< n-no! >> rispose lei diventando tutta rossa

<< il ballo è stasera: dovresti sbrigarti! >> disse infine lui un po' infastidito dal comportamento dell'amica, non sopportava l'idea che lei si comportasse come una civetta per un tipo come quello.

<< glielo chiederò questo pomeriggio con l'aiuto di Anna >>

<< che dovrebbe fare Anna? >>

<< avrò bisogno del suo aiuto per fare colpo su di lui >>

In quel momento arrivò un ragazzo della loro stessa età che indossava una maglietta rossa a righe nere e dei jeans blu, per farla breve, aveva il classico abbigliamento da nerd o secchione.

<< ciao Michael >> lo salutò Sans

<< Sans, ho bisogno del tuo aiuto >>

<< che devo fare? >>

<< hai presente Erica? >>

<< la ragazza che mi ha stalkerato per tutto l'anno? No, non l'ho presente >> rispose lui con ironia

<< appunto per questo io voglio che tu mi faccia da insegnante per conquistare il suo cuore e cosi da portarla a ballo con me >>

<< no lo so: ho molte cose da fare per questo pomeriggio >>

<< io ci ripenserei Sans: forse in questo modo riuscirai a farti dimenticare da quella stalker >> si intromise Frisk, quella ragazza la inquietava non poco

<< va bene! Ma quanto sei disposto a offrirmi? >>

<< cinquanta dollari! >>

Frisk giurò di aver visto le orbite di Sans prendere la forma del dollaro

<< tu si che sai fare affari Michael: andiamo!! >> rispose Sans prendendo Michael per la manica della maglietta e portandolo chissà dove. Frisk lì guardò mentre si allontanavano e non poté fare a meno di sorridere.

A distrarla da chissà quali pensieri fu una mano che si posò sopra la sua spalla, si girò e vide Anna: una ragazza dai capelli rossi raccolti in una treccia, le guance piene di lentiggini e con un abbigliamento campagnolo, che, nonostante le apparenze, le stava davvero bene.

<< allora sei pronta ad andare? >> chiese lei raggiante

<< si, anche se sono un po' nervosa >>

<< sta tranquilla che adesso ti rimetto in sesto io con un bel bagno alle terme, manicure, trucchi ed ovviamente con un bel vestitino che farà andare di matto quel belloccio al punto che non potrà dirti di no >>

Cosi Anna la prese per un braccio e si diressero insieme alle terme.

 

 

<< avevi ragione: è davvero rilassante >> disse Frisk completamente inebriata dal calore della vasca

<< io ho sempre ragione >> rispose Anna ridendo

<< allora dimmi: come vanno i rapporti tra te e Alex? >> chiese Frisk con gli occhi sempre chiusi, come per assaporare di più quel piacevole momento.

<< è un ragazzo molto responsabile, serio, dolce e a letto è meraviglioso >>

<< Anna!!!? >> sbottò Frisk come risvegliatasi da un coma

<< sto scherzando! >> rispose Anna ridendo

<< meno male! >>

<< lo sai che non faccio queste cose Frisk >> rispose con tono più serio << invece i rapporti tra te e Sans come vanno? >> chiese infine con sguardo malizioso

<< i-in che senso? >>

<< lo sai! >>

<< no, non è vero! >>

<< oh andiamo! Si vede lontano un chilometro che tra voi due c'è qualcosa >>

<< non c'è proprio niente, siamo solo amici >>

<< amici o migliori amici? >>

<< m-migliori amici >> rispose Frisk preoccupata di aver capito dove volesse arrivare l'amica

<< ahhh ecco! >>

<< ti prego non farmi di nuovo quella lezioncina sull'amicizia tra uomo e donna >> la pregò Frisk mettendo le mani a mo' di preghiera, ma fu tutto inutile

<< esistono tre tipi di amicizia tra uomo e donna mia cara amica: l'amicizia normale che di solito porta l'uomo o il ragazzo alla friendzone; poi abbiamo il migliore amico di primo grado e in questo caso tra i due ci sarà una normale amicizia e infine abbiamo il migliore amico di secondo grado e in questo caso si passerà dall'amicizia al fidanzamento e poi, se sei fortunata, al matrimonio >> disse Anna con un dito alzato che le dava l'aria filosofica.

<< bella lezioncina, ma ancora non capisco cosa intendi con “migliore amico di primo grado” e “migliore amico di secondo grado” >> disse Frisk annoiata

<< te lo spiego subito: nel grande amore il migliore amico per una donna deve essere per forza il marito, non un altro uomo. Perché tuo marito, prima di essere il tuo sposo, è stato il fidanzato e prima ancora il tuo migliore amico. Dopotutto il migliore amico è: colui con cui tu puoi parlare di qualunque cosa, colui ha i tuoi stessi ideali e, soprattutto, colui con cui puoi essere te stessa senza paura che ti giudichi. Invece con il migliore amico di primo grado tendi solo a giocare e a scherzare - Anna fissò l'amica dritta negli occhi – non sei d'accordo con me? >>

<< f-forse hai ragione, ma io non riesco a vedere Sans come il ragazzo giusto per me >>

Anna alzò le spalle con aria sconfitta << forse è ancora troppo presto, dopotutto abbiamo solo sedici anni e di solito comprendiamo l'importanza di qualcuno nella nostra vita solo quando rischiamo di perderlo >>

<< in che senso? >>

<< perché è quello che è successo con me e Alex >>

<< ti riferisci all'incidente che ha avuto con la moto? >>

Anna si limitò ad annuire con lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse ripercorrendo i suoi ricordi fino al giorno dell'incidente, ma quel suo silenzio non durò molto << quando seppi di quell'incidente mi sentì come se il mondo mi fosse caduto addosso. Tu sai che si prova quando il tuo migliore amico è sospeso tra la vita e la morte? - Frisk fece cenno di no con la testa – io si ed è un dolore che non si può descrivere, so solo dirti che ero pronta a vendere la mia anima al diavolo in cambio della sua vita >> disse infine mentre lacrime salate le rigavano le guance. Frisk non poté sopportare di vedere la sua migliore amica in quello stato e decise di alleviare la situazione << ma alla fine si è salvato e adesso state insieme e siete felici no? Quindi non c'è bisogno di piangere >>

<< hai ragione >> rispose lei asciugandosi le guance

<< ovvio che ho ragione >>

<< ora non montarti troppo la testa >> rise Anna schizzandole un po' d'acqua

<< allora vuoi la guerra eh? >> la sfidò Frisk e iniziarono una battaglia di schizzi. Infine per le due amiche quel pomeriggio si concluse tra giochi e risate.



Nota dell'autrice
ciao ragazzi, anche oggi sono arrivata con un nuovo capitolo, che spero vi sia piaciuto. Ho deciso di dividere questo capitolo in due parti perché troppo lungo e per aggiornare il più presto possibile, spero comunque che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto anche un pò ridere 
Baci baci 
Twilight98

 

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Capitolo 3
*** adolescenza: ballo di fine anno(2°parte) ***


ADOLESCENZA:

BALLO DI FINE ANNO(parte 2)

 

Mentre Frisk ed Anna erano alle terme Sans e Michael erano in un negozio di vestiti, dove ormai Sans stava girando da circa un'ora in cerca di qualcosa di adatto per la serata. A distrarlo dalla sua ricerca fu Michael, che si presentò con indosso un altro dei più grandi nemici dello scheletro: un abito in giacca e cravatta.

<< come ti sembra? >> chiese Michael con un sorriso a trentadue denti

<< levati subito quell'affare! >> rispose Sans con gli “occhi” sbarrati e sottolineando ogni singola parola

<< perché? >>

<< perché!? Perché se sto già soffrendo io a vederti vestito con quell'affare non voglio immaginare Erica >>

<< pensavo le piacessero i vestiti eleganti >>

<< allora mi sa che ha proprio sbagliato lo scheletro da stalkerare, perché io non metterei mai una cosa del genere – improvvisamente a Sans venne un'idea un po' folle – ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? >>

<< pensare a cosa? >>

<< vieni!! >> Sans lo prese per un braccio e si teletrasportarono in un altro negozio

<< ma dove siamo? >> chiese Michael scombussolato

<< in un semplice negozio di New York >>

<< d-dove? >>

<< non ripeto le cose due volte. Provati questi vestiti >> disse Sans tirandogli una felpa blu, dei pantaloni neri sportivi, un cappello nero e dei guanti senza dita in pelle del medesimo colore.

<< cos'è questa roba? >> chiese Michael sorpreso e ancora un po' scombussolato

<< roba!? Quelli che tu chiami “roba” sono il tipo di vestiti che indosso sempre io >>

<< ma è un ballo: non posso indossare questi >>

<< vuoi attirare l'attenzione di Erica si o no? >>

<< si! >>

<< allora dovrai indossare esattamente quello che indosserò io >>

<< quindi ci vestiremo uguali? >>

<< esatto! >>

<< e se poi sceglie te? >>

<< io sono uno scheletro, tu un essere umano, io sono fatto di ossa mentre tu anche di carne e sangue: non penso ci siano molti dubbi su chi sceglierà, a meno che non sia cieca >>

<< mi sa che hai ragione. Ma perché siamo dovuti andare a New York? >>

<< niente di tanto importante: volevo soltanto vedere la tua faccia scombussolata >> rispose Sans ridacchiando

Il pomeriggio passò molto velocemente e verso le nove di sera tutti i ragazzi della scuola si recarono all'auditorium dell'edificio, dove si teneva il ballo. Quando arrivarono anche Sans e Michael Frisk corse loro incontro e li abbracciò felice ed elettrizzata.

<< a cosa dobbiamo questa dimostrazione di affetto? >> chiese Michael un po' rosso, infatti lui non era mai stata abbracciato da nessun'altra ragazza all'infuori di sua madre

<< appunto: che cosa ti è preso? >> chiese Sans confuso

<< Alan ha accettato il mio invito >> gridò lei saltellando come un coniglietto

<< brava!! >> rispose Michael contento per lei

<< si yuppiii! >> rispose invece Sans con tono indifferente e infastidito. Frisk fece per chiedergli cosa non andasse, ma venne interrotta dalle voci di Anna e Alex, quest'ultimo era un mostro molto simile ad Alphys per la cresta che aveva in testa, ma non aveva le sembianze di un triceratopo: era infatti molto magro, con un viso dalle sembianze umane e tutto il suo corpo era pieno di scaglie verdi.

<< ciao ragazzi!! >> li salutò Sans per evitare di iniziare una discussione con Frisk per il suo “strano” comportamento.

<< ciao amico!! >> lo salutò Alex e si diedero il cinque, mentre Anna salutò Frisk e non poté fare a meno di notare il cambio di look di Michael << ma come ti sei vestito? >>

<< s-secondo lo stile di Sans >> rispose lui un po' imbarazzato

<< e siete vestite uguali? >> disse invece Alex sconvolto

<< è una mia strategia >> rispose Sans fiero di se

<< hai fatto indossare i tuoi stessi vestiti a Michael in modo che Erica fosse più attratta da lui vero? >> chiese Fisk indovinando il piano dell'amico

<< si! >>

<< non credo funzionerà >>

<< ma che dici? È un genio!! >> disse Alex facendo i complimenti al suo migliore amico.

In quel momento arrivò Alan: un ragazzo dai capelli ricci biondi, occhi neri e dal fisico atletico ed era vestito con dei pantaloni neri eleganti e con una camicia blu. Inutile dirvi che Sans già, a vederlo cosi elegante, non lo sopportava e fece un broncio lungo sei metri.

<< ciao Alan >> gli corse incontro Frisk abbracciandolo

<< ciao dolcezza >> disse lui dandole un leggero bacio sulle labbra, che la fece arrossire di brutto. Intanto Michael spostò lo sguardo da loro due a Sans e notò che aveva i denti digrignati in un ringhio e che stava fumando dalla rabbia << nemmeno il tempo e già si baciano >> sussurrò lo scheletro tra se e se

<< Sans stai bene? >> chiese Michael

<< sto benissimo!! >> rispose continuando ad osservare quei due idioti, almeno era cosi che lui li definiva

<< va bene! Allora io vado da Erica >> disse Michael allontanandosi

<< mi sa che andremo anche noi >> disse Anna trascinandosi dentro Alex

<< andiamo anche noi a ballare Alan? >> chiese Frisk con voce da civetto, sempre secondo l'opinione di Sans

<< certo dolcezza!! >>

<< Sans tu non vieni? >>

<< sto aspettando una ragazza >>

<< allora anche gli scheletri possono portare una ragazza umana a ballare!? Questa si che è una sorpresa >> disse Alan ridendo e Sans dovette trattenersi dal lanciargli contro un esercito di Gaster Blaster. Quando si fu assicurato che fossero entrati prese il cellulare e chiamò un contatto salvato con il nome di “ragazza di riserva”.

<< pronto? >>

<< hey Samantha sono io, Sans >>

<< hey Sans, come va? >>

<< abbastanza bene, posso chiederti un favore? >>

<< dipende: che tipo di favore? >>

<< puoi venire al ballo con me? >>

<< Sans io non frequento più la scuola da ormai un anno >>

<< si lo so, ma questo pomeriggio no ho avuto il tempo di invitare una ragazza >>

<< va bene sarò lì tra un po' >>

<< grazie sei unica!! >> disse infine Sans chiudendo la chiamata.

Dopo circa mezz'ora arrivò Samantha: era una ragazza di colore, dai capelli ricci neri che le arrivavano fino alla spalla, con gli occhi verdi ed era vestita con un elegante abito giallo. Quando Sans la vide le andò incontro abbracciandola.

<< ma come sei vestito? >> chiese lei guardando il suo abbigliamento

<< secondo il mio stile ovvio >>

<< ma dove andremo a finire!? >>

<< nell'auditorium >>

<< questa era pessima Sans >>

<< sei crudele! >> rispose infine Sans portandola dentro l'auditorium o, in quel caso, la sala da ballo.

Tutti i ragazzi ballarono per circa tre ora e quando la serata era quasi giunta al termine un insegnante salì sopra il palco per parlare ai ragazzi << allora ragazzi: il ballo sta ormai per finire, ma prima di ciò comunicheremo il nome del re e delle regina del ballo – disse prendendo in mano un cartellino blu e un cartellino rosa- il re del ballo è...Alan Taylor – disse gridando il nome – mentre la regina del ballo è...Frisk Dreemurr >> disse gridando di nuovo il nome in modo che si sentisse bene e quando finì di leggere i due vincitori salirono sul palco e vennero consegnate loro le corone. Quando scesero dal palco il ballo riprese, ma questa volta, in onore al re e alla regina, si ballò un balzer. Quando anche il balzer finì Frisk andò da Anna, Alex, Sans e Samantha, che in quel momento stavano parlando della verifica di latino di Sans.

<< hey ragazzi!! >>

<< hey tesoro complimenti per aver vinto: sei stupenda >> disse Samantha salutandola

<< ovvio che è stupenda: l'ho truccata e sistemata io >> si vantò Anna

<< tu ed Alan siete bellissimi insieme >> disse Alex

<< a proposito: adesso dov'è? >> chiese Sans infastidito da quello che aveva detto l'amico, cosa che Frisk notò perfettamente << Sans mi spieghi cos'hai oggi? >>

<< niente: ti solo chiesto dove fosse Alan se non ti è di troppo disturbo dirmelo >> rispose Sans mettendo un punto a quella discussione.

<< lì infondo che sta parlando con i suoi amici >>

Sans spostò lo sguardo verso il punto che Frisk gli aveva indicato e fece un sorrisetto divertito e anche un po' crudele << i suoi “amici” sono proprio delle belle sventole >>

Frisk, non capendo cosa lo scheletro volesse dire, voltò lo sguardo verso Alan e in quel momento il mondo le cadde a pezzi, infatti lei vide Alan in mezzo ad un gruppo di ragazze o come le definiva lei: ochette.

<< A-Alan ma perché l'hai… >> le parole le morirono in bocca e Sans sfruttò l'occasione per riprendere a parlare << non dirmi che non ti aspettavi niente del genere da un tipo cosi? Comunque te lo meriti perché ti sei comportata proprio come ora stanno facendo quelle ragazze intorno a lui: ovvero come una civetta >> ma Frisk non fece caso alle parole di Sans, nemmeno volle sentirle e andò da Alan << Alan? >>

<< heylà dolcezza vieni che c'è un posto anche per te >>

Frisk sperò che stesse solo scherzando, col cavolo che si sarebbe messa lì in mezzo come una bambola di pezza da usare e poi buttar via << a che gioco stai giocando? Se non ti piaccio allora perché hai accettato il mio invito al ballo questo pomeriggio? Solo perché mi sono presentata con un bel vestito ed un po' di trucco!? >> sbottò con lo sguardo basso e i pugni stretti.

<< perché io do sempre una possibilità alle belle ragazze >> rispose lui alzandole il viso con un dito

<< quindi io sono solo una delle tue tante scelte come queste ochette qui? >> gridò lei attirando l'attenzione di tutti gli altri ragazzi.

<< certo che sei esagerata: se non vuoi te ne puoi anche andare, non vedi che sono impegnato? >>

<< c-ci puoi scommettere che me ne vado >> rispose infine lei ferita nell'orgoglio e corse fuori dall'auditorium facendo cadere la corona che le cingeva il capo.

Sans e gli altri guardarono quella scena inorriditi.

<< cane!! >> disse Alex con i pugni stretti

<< è tutta colpa mia: ho aiutato Frisk a far colpo su quel bastardo >> disse Anna sentendosi enormemente in colpa nei confronti dell'amica

<< no, è tutta colpa mia – disse Sans, che fino a quel momento era rimasto in silenzio – sono stato io ad averle detto di girarsi e c' ho provato perfino gusto nel farlo >>

<< non è vero Sans: Frisk l'avrebbe scoperto comunque e poi hai fatto bene ad averle aperto gli occhi >> disse Samantha tentando di risollevare il morale all'amico

<< comunque sia devo essere io a parlarle, anche se le ho aperto gli occhi, ciò non toglie il fatto che mi sono comportato malissimo nei suoi confronti >> disse infine andando fuori a cercarla.

La ricerca non durò molto: infatti la trovò seduta sopra la fontana del parco vicino alla scuola e sentì chiaramente che stava piangendo, ma decise comunque di avvicinarsi con una delle sue battute speciali << knoch knoch!! >>

<< c-chi è? >> chiese lei continuando a singhiozzare

<< Vittorio >>

<< Vittorio chi? >>

<< un vittorioso cupido >> disse Sans mettendosi in una posa da supereroe

<< ma a che ti riferisci? >> chiese lei ridendo. Sans aveva davvero un potere: il saper alzare il morale molto facilmente.

<< mentre ti cercavo ho visto Michael ed Erica sbaciucchiarsi fuori dalla scuola >> rispose lui con un sorriso trionfante.

<< sei stato bravo!! >> disse lei ritornando triste

Sans si sedette vicino a lei e fece un respiro profondo << mi dispiace!! >>

<< per cosa? >> chiese lei guardandolo confusa

<< per come mi sono comportato: sono stato un vero idiota! >>

<< non è vero: hai fatto bene a parlarmi in quel modo, mi sono comportata come una civetta senza rendermene conto >>

<< questo è un sollievo! >>

<< come scusa? >> sbottò Frisk irata

<< n-niente >>

<< cioè io ti ho detto che mi sono comportata come una civetta e tu mi dici che è un sollievo!? >>

<< no aspetta: guarda che hai capito male >> rispose lui tentando di riparare

<< allora cosa intendevi? >> chiese lei guardandolo dritto negli occhi, se si possono definire occhi.

<< non è che hai le tue cose vero? >> chiese lui con un'espressione imbarazzata

<< ma io ti prendo per l'osso del collo!! >> disse Frisk prendendolo veramente per l'osso del collo e iniziando a strattonarlo. Ma con un strattone di la ed un strattone di qua entrambi caddero dentro la fontana e si misero a ridere, solo dopo qualche minuto si resero conto che i loro visi erano a pochi centimetri di distanza.

Sans rimase completamente incantato dagli occhi di Frisk e solo in quel momento si rese conto di quanto fosse stupenda quella sera. Ma come aveva fatto Alan a trattarla come una delle tante? Perché lui non riusciva a vedere quanto Frisk fosse meravigliosa?. Rimasero a fissarsi per un periodo di tempo che sembrò loro un'eternità e Frisk non poté fare a meno di accorciare ancora di più le distanze tra loro. Le labbra di Frisk erano solo a due centimetri dalla bocca di Sans e da lì a poco si sarebbero baciati, ma prima che potessero farlo si destarono come da un sogno e si allontanarono completamente imbarazzati e con gli sguardi bassi dalla vergogna uscirono dalla fontana.

<< allora...ehm...ritorniamo a scuola? >> chiese Sans ancora rosso/blu in viso

<< n-no! Preferisco un altro posto? >> rispose lei sempre con lo sguardo basso

<< penso di aver capito dove vuoi andare >> disse lui tornando bianco come la neve

<< allora ci andiamo? >> chiese Frisk rialzando lo sguardo eliminando l'imbarazzo che si era creato. Sans le prese delicatamente la mano e si teletrasportarono in una collinetta poco lontana dal monte Ebott e si sdraiarono sull'erba a guardare le stelle. Quella ormai era diventata una specie di tradizione per loro due, infatti quasi ogni sera andavano lì per vedere le stelle in ricordo della prima notte di libertà di tutti i mostri. Rimasero tutta la notte a guardare le stelle, dimenticando o almeno, secondo il mio parere, tentando di dimenticare quello che era successo tra loro due.


Nota dell'autrice:
hey ragazzi, come potete sono ritornata con un nuovo capitolo e mi dispiace se ci ho messo tanto, ma adesso è qui. Sta volta non mi dilungherò molto perché è tardi e sono un po' stanca e in poche parole: spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi invito a recensire.
Baci baci 
Twilight98

 

 
 

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Capitolo 4
*** età adulta: litigio e paura ***


ETÀ ADULTA:

LITIGIO E PAURA

 

Sans e Frisk erano a casa e stavano studiando per gli esami dell'università, che frequentavano oramai da due anni. Frisk studiava alla facoltà di medicina per diventare infermiera, Sans all'università di lettere perché era l'unica facoltà senza matematica, fisica, scienze e filosofia ma, nonostante ciò, c'era ancora una materia da cui Sans non era riuscito a separarsi…

<< sono nella cacca!! >> gridò lo scheletro mentre tentava di studiare un libro intero di grammatica latina

<< stai esagerando!! >> disse Frisk staccandosi dal suo libro di anatomia umana

<< no cara questo è esagerare: oh mio Dio!! manca solo un giorno all'esame, io sono fregato. Sono in un grandissimo, profondissimo, potentissimo mare di mer** >> rispose con voce melodrammatica per poi buttarsi a pancia in giù sul divano e pregando tutti gli dei e santi di questo mondo perché, come sapete, in questi casi uno non basta.

<< potresti fare l'attore lo sai? E poi in cosa consiste questo esame? >>

<< io e la professoressa dovremo fare una conversazione in latino ed io sono a mare >> rispose Sans con la faccia affondata in un cuscino.

<< ah!! allora sei davvero in un grandissimo, profondissimo, potentissimo mare di mer** >>

<< grazie!! ora si che mi sento meglio >> rispose lui con ironia

<< prego!! >> rispose Frisk tornando a leggere il libro.

L'indomani i due ragazzi andarono alle loro università per dare le rispettive materie. L'esame di Frisk durò solo cinque minuti, cosi lei poté accompagnare Sans a fare il suo esame e già si immaginava il finimondo che sarebbe successo.

L'esame si sarebbe svolto in una classe qualunque dell'università e quando Sans entrò rimase intimorito dallo sguardo crudele dell'insegnante.

<< buongiorno professoressa!! >>

<< si segga signor Skeleton >> Sans fece quanto gli era stato ordinato e guardò la professoressa come di solito fa un cane bastonato

<< allora signor Skeleton adesso io le dirò l'inizio di un documento preso da Cesare e quando mi fermerò lei, avendo capito di che documento si tratti, dovrà continuarla in latino ok? >>

<< o-ok! >> ovviamente quell'ok nascondeva un “ sono fottutamente morto!! “

<< allora cominciamo: Eo tempore triariorum Caesaris acies, quae quieta fuerat et ad id tempus nondum pugnaverat, contra Pompeianos procurrit. Ita, postquam recentes atque integri Caesaris milites defessis successerant […] >>

Quando la professoressa finì di parlare Sans con la bocca semiaperta e con degli occhi che dicevano “ che schifo hai detto? “

<< signor Skeleton sto aspettando >> disse l'insegnante notando l'espressione quasi assente dello scheletro.

<< si...ehm...potrebbe ripetere? >>

<< no! >>

<< ok! The pen is on the table!? >> rispose infine con sorrisetto forzato

<< che cosa ha detto? >> chiese l'insegnante scioccata

<< The pen is on the table >>

<< Sans: per prima cosa questo non è latino, secondo ciò non ha niente a che fare con il documento di Cesare >>

<< ma prof ogni lingua esistente deriva dal latino, infatti il genitivo sassone dell'inglese deriva dal caso genitivo del latino >>

<< potrà anche essere cosi ma durante questo esame tu devi in latino altrimenti quella è la porta >> disse la professoressa puntando la porta dell'aula

<< allora ciao! >> rispose Sans ritornando raggiante e teletrasportandosi fuori dall'aula, dove Frisk lo stava aspettando.

<< come è andata? >> chiese lei a braccia incrociate

<< bene! >>

<< davvero!? >> sul volto di lei si formò un espressione esterrefatta

<< si! >>

Frisk lo guardò attentamente con sguardo sospettoso << Sans! >>

<< si? >>

<< sei stato bocciato vero? >>

<< si! >> rispose Sans con sorriso a trentadue denti

Sans e Frisk cominciarono ad incamminarsi verso l'uscita dell'università, ma lungo uno dei corridoi della facoltà incontrarono Shoan, un ragazzo bruno dagli neri e compagno di corso di Frisk.

<< ciao Frisk!! >> la salutò Shoan correndole incontro

<< ciao Shoan!! >>

<< come ti è andato l'esame? >> le chiese lui

<< bene! Ho preso 28 >> rispose lei combattuta di non aver preso il massimo

<< sei una vergogna!! >> disse improvvisamente Sans notando la tristezza dell'amica

<< p-perché? >> chiese lei confusa

<< perché? Perché ci sono persone che lottano giorno dopo giorno per un misero 18 e tu ti lamenti! >> rispose Sans puntandole il dito contro come se avesse appena detto una bestemmia

<< scusa! >> rispose lei ridendo

<< comunque Frisk perché sei qui? >> chiese Shoan interrompendo i due amici

<< ho accompagnato Sans a fare l'esame. Tu invece perché sei qui? >>

<< perché ho saputo che tu eri qui e volevo farti compagnia >> rispose Shoan abbassando lo sguardo dall'imbarazzo. In quel momento anche divenne Frisk rossa dall'imbarazzo, cosa che Sans notò perfettamente e che non poté sopportare << sta tranquillo! Ci sono qui io per questo >>

<< Sans ma che dici? - disse Frisk non potendo sopportare il carattere iperprotettivo dello scheletro – tre sono sempre meglio di due >>

<< Frisk ha ragione! >> si intromise Shoan guardando Sans con aria di sfida

<< fate quello che vi pare! Io devo andare a casa che Papyrus mi aspetta >>

disse Sans in modo un po' troppo brusco

<< ok! Allora ci vediamo questo pomeriggio >> disse Frisk mentre si allontanava con Shoan.

La mattina per Sans passò molto velocemente tra videogiochi, sonnellini, libri e quant'altro. Il pomeriggio invece fu molto lungo ed angoscioso per il nostro scheletro, infatti era dalle cinque che non faceva altro che guardare l'orologio perché Frisk tardava ad arrivare.

<< Sans è da due ore che non fai altro che guardare quell'orologio. Quand'è che ti decidi a venire a mangiare? >> gridò Papyrus al fratello minore, che però continuo a rimanere ipnotizzato dalle lancette dell'orologio << Sans!!! >> gridò nuovamente Papyrus ed in quel momento Sans sembrò risvegliarsi da un coma.

<< che vuoi Pap? >>

<< voglio che tu venga a mangiare con me, Toriel e Mettaton >> disse di nuovo Papyrus seccato

<< Ed Asgore? >> chiese Sans notando l'assenza dell'ex re dei mostri

<< oggi lavora fino a tardi >> rispose Toriel

<< e non dobbiamo aspettare Frisk? >>

<< mi ha chiamata e ha detto che cena a casa di Shoan >>

<< avreste potuto dirmelo, mi ero preoccupato – sbottò Sans irritato – lei avrebbe potuto dirmelo >> sussurrò tra se e se a pugni stretti. Non riusciva a credere che Frisk gli avesse mentito e poi per quale ragione? Aveva per caso paura che lui li venisse a disturbare? Non aveva minimamente pensato che il non dirgli niente l'avrebbe fatto preoccupare? Questi suoi pensieri vennero interrotti da un altro richiamo di Papyrus << ok ok vengo! >> rispose infine con un sorriso forzato ed andando a sedersi a tavola.

Quando Frisk tornò a casa erano già le undici passate << sono tornata!! >>

<< era ora!! >> disse Sans avvicinandosi a lei

<< che ti prende Sans? >>

<< che mi prende? Quando una persona dice “ci vediamo questo pomeriggio” l'interlocutore, in questo caso il sottoscritto, si aspetta di rivederla di pomeriggio e non verso mezzanotte!!! >> gridò Sans furioso più che mai

<< Sans:

  1. sono le undici e non mezzanotte

  2. ho detto a Toriel che sarei tornata più tardi

  3. smettila! Non sei mio padre né il mio ragazzo >> disse infine Frisk irritata

<< Avresti potuto dirlo anche a me già che c'eri, ti ho aspettato per tutto il pomeriggio >> rispose Sans di rimando senza smettere di urlare

<< beh mi dispiace, ma non sono tenuta a dirti tutto quello che faccio. Smettila di essere geloso >>

<< geloso? Io? Ma tu sei pazza! >>

<< no quello pazzo sei tu amico >>

<< sai che ti dico? Fai quello che ti pare >> disse infine Sans andando in camera sua sbattendo la porta

<< puoi scommetterci che faccio quello che mi pare >> gridò lei di rimando

I due amici non si parlarono per un'intera settimana e Frisk continuò a vedere sempre più quel ragazzo, ma un giorno quando uscirono dall'università per ritornare a casa Sans decise di parlare con Frisk, non aveva alcuna intenzione di portare avanti quella situazione << Frisk!! >>

<< che c'è Sans? >> chiese lei seccata e staccando gli occhi dal suo cellulare

<< volevo solo dirti che mi dispiace e che ho esagerato, non dovevo reagire in quel modo >> disse Sans con lo sguardo basso

<< grazie! Sono contenta >> disse lei tornando a guardare lo schermo del cellulare molto più interessata alla chat

<< che ne dici se stasera andiamo a vedere “The boy” al cinema? >>

<< va bene! >>

<< o-ok! >> rispose Sans facendo finta di non notare il comportamento distaccato della ragazza

Sans e Frisk andarono al cinema verso le otto di sera e uscirono dalla sala verso le dieci e mezza. Mentre facevano la strada per tornare a casa Sans tentò di distrarre Frisk dal cellulare << il film è stato una vera delusione, quello non può essere certo chiamato horror >>

<< si! >> disse Frisk mentre continuava a messaggiare

<< ma mi stai ascoltando? >>

<< si! >>

<< che ore sono? >>

<< si! >>

Sans senza pensarci due volte prese il cellulare di Frisk e si mise a leggere ad alta voce “l'interessante” conversazione della chat.

<< oh ma guarda stai messaggiando con il tuo amichetto del cuore >>

<< Sans dammi quel cellulare >> disse Frisk cercando di riprendersi il cellulare dalle mani dello scheletro, ma Sans riuscì a bloccarla in una gabbia di ossa.

<< hey Frisk che ne dici se stasera verso le undici ci vediamo nel parco vicino alla scuola? Aspetto al più presto una tua risposta. Ti amo!! >> Sans non riuscì a credere che quel ragazzo le avesse scritto “ti amo”.

<< che cosa significa? >> le chiese confuso, ma Frisk non rispose

<< allora? >>

<< S-Sans posso spiegare! >> disse lei spaventata, non aveva mai visto Sans cosi infuriato

<< che significa quel “ti amo”? State per caso insieme oppure è lui che si è montato la testa? >>

<< n-no! >>

<< allora cosa? Parla! >> gridò prendendola per il colletto della maglietta

<< ci siamo fidanzati >> rispose lei con lo sguardo basso

<< d-da quanto? >>

<< un mese >>

<< u-un mese? - disse lui lasciando Frisk per poi guardarla con delusione e rabbia – un mese e tu non me l'hai mai detto? >>

<< t-tu non capisci Sans: avevo paura di come tu avresti reagito >>

<< ma che razza di opinione ti sei fatta di me Frisk? >>

<< ho una grande opinione di te Sans, tu sei il mio migliore amico, è solo che certe volte sei troppo esagerato ed io temevo che tu avresti potuto far del male a Shoan >>

<< fargli del male? Ma sei seria? >>

<< non capisci che è da quando avevamo sedici anni che non permetti a nessun ragazzo di avvicinarsi a me? Forse tu non te ne rendi conto, ma sei fatto più violento nei confronti degli altri ragazzi. Certe volte ti comporti proprio come un… >> Frisk sbuffò e strinse i pugni, come se non volesse fare uscire l'ultima parola, ma Sans sapeva dove lei voleva andare a parare << continua! Dillo! >>

<< come un mostro! >> sbottò lei tutto d'un fiato e con il viso rosso dalla rabbia

<< sei davvero un'ipocrita, se non sbaglio sei stata tu ad averci liberato e portato sulla superficie perché ci consideravi buoni e meglio degli esseri umani >>

<< allora vorrei non avervi mai liberato e vorrei non averti mai conosciuto, gli umani sono mille volte meglio di voi, bestie che non siete altro >> Frisk parlò senza nemmeno pensare a quello che aveva detto e di conseguenza era riuscita a spezzare il cuore di Sans in mille pezzi.

<< se è questo quello che pensi allora noi non abbiamo più niente da dirci e se è con gli umani che vuoi stare allora esaudirò il tuo desiderio >> disse lui cambiando direzione e senza degnare Frisk di uno sguardo.

<< S-Sans aspetta! >> ma Sans continuò a camminare << mi dispiace!! >> sussurrò lei con i pugni chiusi.

Frisk andò al parco e non vedendo nessuno continuò ad aspettare finché non sentì un rumore di passi dietro di se, si girò e vide Shoan.

<< Shoan!! >> disse lei abbracciandolo

<< non ci credo Shoan alla fine è venuta davvero >> a parlare fu un altro ragazzo della sua stessa età e non sembrava avere buone intenzioni.

<< S-Shoan che cosa significa? >>

<< Frisk non fare la maleducata: saluta Derek >>

<< D-Derek? >> Frisk indietreggiò spaventata, infatti Derek era quel famoso bullo che Sans aveva affrontato ai tempi del liceo ed in tutti quegli anni non era certamente cambiato in meglio.

<< già il mio amico ha insistito perché io venissi >> disse Derek cingendo con il braccio la spalla di Shoan.

<< ma almeno adesso ci divertiamo >> disse Shoan mentre si avvicinava a Frisk insieme a Derek.

Intanto Sans stava camminando con passo furioso e con lo sguardo rivolto verso il basso. Era arrabbiato con Frisk. Non riusciva a crederci che lei non gli avesse detto niente, dopotutto era la sua migliora amica. Ma a lui cosa importava non erano più amici, Frisk aveva messo bene in chiaro che cosa pensava di lui e di tutti i mostri. Anche se forse aveva ragione, lui si era comportato come un mostro, nel vero senso della parola, solamente perché era geloso ed iperprotettivo. La verità era questa e lui gliela avrebbe detta, dopotutto si era anche dimenticato di restituirle il cellulare. Senza pensarci due volte Sans cambiò direzione ed andò dove aveva lasciato Frisk quando se n'era andato.

<< Frisk!! Frisk dove sei? >> si girò e rigirò in tutte le direzioni, ma non la vide da nessuna parte. Rimase un po' a pensare su dove potesse essere finché non prese il cellulare di Frisk e rilesse il messaggio che Shoan le aveva mandato << il parco vicino alla scuola! >>. Cosi Sans si teletrasportò in quel famoso parco dove qualche anno prima era andato a consolarla per colpa di Alan, si arrampicò sulla fontana (non più in funzione da ormai due anni) per avere una migliore visuale di tutto il parco, ma era troppo buio per vedere bene e cosi decise di affidarsi al suo udito. Rimase in quella posizione per un po' di tempo, finché non sentì una voce femminile, molto probabilmente la voce di Frisk, gridare aiuto << Frisk dove sei? >> gridò a quel punto Sans agitato e preso alla sprovvista.

<< aiuto!!!!! >> gridò di nuovo Frisk, ma questa volta Sans si concentrò meglio sulla provenienza di quella voce e corse subito verso di lei.

Quando arrivò a destinazione vide Frisk che veniva strattonata di qua e di là da due ragazzi che lui riconobbe perfettamente ed in quel momento gli si alzò la rabbia << lasciatela stare!!! >> gridò lui lanciando delle ossa contro i due ragazzi, che riuscirono a scansarsi appena in tempo.

<< oh ma guarda chi c'è >> disse Derek avvicinandosi a Sans in modo minaccioso << Shoan tieni Frisk ferma, mi occuperò io di Sans >> Shoan fece quello che gli era stato ordinato mentre Derek prendeva una pistola, che si trovava sotto la sua maglietta

<< Sans sta attento!! >> gridò Frisk mentre tentava di liberarsi dalla presa di Shoan

<< sta tranquilla!! >> rispose Sans spostandosi dalla traiettoria del proiettile sparato dalla pistola dell'ex bullo del liceo << a quanto pare non hai perso la tua agilità schifoso mostro >> gridò Derek sparando un altro colpo, che mancò lo scheletro per un soffio.

<< adesso è il mio turno >> gridò Sans tirando fuori un gaster blaster e lanciando una grande onda di energia contro il ragazzo, che riuscì a spostarsi appena in tempo. Ma non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi dallo stupore che Sans gli lanciò contro delle ossa che riuscirono a fargli dei graffi abbastanza profondi.

<< bastardo!! >> gridò Derek sparando quattro o cinque colpi contro Sans, ma lui riuscì ad evitarli tutti senza troppi problemi << hey Derek che ti prende? Dopo tutti questi anni non sei ancora in grado di prendere bene la mira? >> disse Sans beffandosi di lui. Derek non rispose, ma decise di sparare altri due colpi che per sua sfortuna non uscirono mai dalla canna della pistola. Sans decise di sfruttare quell'occasione per mettere fuori gioco per sempre quella cosa inutile, ma Shoan vedendo il suo amico in difficoltà decise di distrarre lo scheletro e cosi prese il braccio di Frisk e glielo spezzò. Sans sentendo l'urlo di dolore della ragazza posò il suo sguardo verso di lei e non ebbe nemmeno il tempo di reagire che Derek gli assestò un brutto colpo nel cranio con il manico della pistola. Sans rimase cosi stordito da quel colpo che non riuscì a parare gli altri che arrivarono e a causa dei colpi ricevuti si ritrovò quasi subito a terra continuando a subire i colpi di Derek.

Per Frisk tutto il mondo si stava muovendo a rallentatore: Sans che veniva picchiato, Shoan che la teneva ferma e lei che continuava a dimenarsi e a pregare Derek di fermarsi << Derek fermati! Cosi lo uccidi! Derek ti prego! >> gridò tutto d'un fiato piangendo come una bambina. Derek continuò a picchiare selvaggiamente Sans, che ormai non si muoveva più, ma dopo l'ennesima preghiera di Frisk si fermò come se si fosse svegliato da un coma e guardò Sans spaventato.

<< dannazione amico l'hai ammazzato! >> gridò Shoan lasciando cadere Frisk a terra facendo qualche passo indietro

<< diamine andiamocene prima che arrivi la polizia >> disse Derek scappando e seguito a ruota da Shoan.

Frisk si avvicinò a Sans aiutandosi col braccio sano, quando fu abbastanza vicina lo strattonò lievemente, ma non ci fu alcuna reazione da parte dello scheletro.

<< S-Sans! >> sussurrò lei con le lacrime che continuavano a scendere dai suoi occhi

<< Sans ti prego svegliati! >> ancora nessuna reazione

<< Sans!!! >> questa volta dalla bocca di Frisk si levò un grido sovrumano che descrisse perfettamente tutta la disperazione della ragazza.




Nota dell'autrice:
Hey ragazzi! come va la vita? *vedo gli sguardi omicidi dei lettori* ok...ehm...mi dispiace anche a me per Sans. Però manca ancora un capitolo no? quindi non è ancora morto * vedo che qualcuno ha già preso le torcie e i forconi* ehm...ok...io vado e ci vediamo al prossimo ed ultimo capitolo *prendo il primo volo per Dublino*
Baci baci 
Twilight98

 

 

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Capitolo 5
*** età adulta: dolore e amore ***


ETÀ ADULTA:

DOLORE E AMORE

 

Frisk continuò a gridare il suo nome per un tempo che a lei sembrò un'eternità, ma non ci fu mai nessuna risposta da parte dello scheletro. Comunque Frisk non ci mise molto a capire che c'era qualcosa di strano: i mostri quando morivano diventavano subito polvere e se Sans era realmente morto perché non era diventato polvere? Cosi la ragazza si asciugò le lacrime, fece apparire davanti a se la schermata di combattimento, premette il pulsante “check” e vide che gli HP dello scheletro salivano e scendevano ad un ritmo costante e veloce. Dopo che la schermata sparì decise di chiedere aiuto a Papyrus, forse lui ed Alphis sapevano cosa fare, cosi infilò la mano nella tasca del suo giubbotto per prendere il cellulare, ma quando la mano entrò nella tasca toccò solamente il tessuto di quest'ultima, del cellulare non c'era nessuna traccia.

<< i-il mio cellulare! Dov'è finito? >> Frisk prese la sua borsa ed iniziò a perquisirla da cima a fondo senza riuscire a trovarlo. Poco male avrebbe potuto chiedere aiuto a qualche passante. Cosi uscì dal parco e cominciò a gridare aiuto con tutto il fiato che aveva in corpo, ma in strada non c'era quasi nessuno e cosi rimase ad aspettare che qualcuno passasse di lì, dopo qualche minuto la sua pazienza fu ripagata, infatti passò davanti a lei un uomo con un impermeabile, lei gli corse incontro e lo prese per il braccio per fermarlo, l'uomo si girò e la guardò con sguardo interrogativo << c'è qualcosa che non va signorina? >>

<< Il mio amico ha bisogno di aiuto >> disse lei indicando l'interno del parco con il dito indice

<< portami da lui >>

Frisk fece strada all'uomo fino al punto dove si trovava Sans ma, contro ogni aspettativa della ragazza, quando l'uomo in impermeabile vide che il suddetto amico della ragazza non era altro che un mostro si irrigidì e fece per ritornare sui suoi passi.

<< aspetti dove sta andando? >> chiese Frisk non capendo perché il signore se ne stesse andando

<< senti ragazzina: io non sono un medico e tanto meno ne capisco di mostri, quindi mi dispiace ma non posso aiutarti e non posso perdere tempo con voi >>

Frisk fece finta di non sentire l'ultima frase dell'uomo e cercò di trovare un'altra soluzione << se proprio non vuole aiutarmi potrebbe prestarmi il suo cellulare cosi che possa chiamare aiuto? >>

<< non l'ho portato con me >> tagliò corto l'uomo andandosene e lasciando sola Frisk.

<< dannazione! Dannazione! Dannazione! Dannazione!!! >> prendendo a calci una lattina che si trovava nel prato. A distrarla dalla sua rabbia fu un gemito di Sans, lei si avvicino e lo mosse lievemente << Sans! Sans stai bene? >>

Lo scheletro aprì lentamente gli occhi e le accarezzo la guancia tentando di rassicurarla

<< S-Sans? >>

<< m-mi dispiace! >> disse lui con la bocca contratta in una smorfia di dolore.

Frisk accarezzò la mano con la quale Sans le stava accarezzando la guancia e la baciò << e per cosa idiota? >> chiese con un sorriso triste

<< forse sono davvero un idiota...come va il braccio? >>

<< il braccio!? Tu sei qui steso a terra gravemente ferito e ti preoccupi del mio braccio? >>

Sans fece una risata quasi impercettibile e con l'altro braccio prese il cellulare di Frisk dalla tasca della sua felpa blu e glielo porse allungando il braccio tremolante << ero venuto fin qui per restituirtelo - Frisk prese il cellulare

lasciando andare con malavoglia la mano di Sans – e-ed anche per dirti che l'unico motivo per cui mi sono comportato cosi è stato perché avevo paura che... >> Sans tossì violentemente e tremò dal freddo, Frisk riuscì ad abbracciarlo con l'aiuto delle gambe e di tutte e due le braccia, nonostante quello destro le facesse un male cane tentò comunque di scaldare il suo amico << Sans non ti sforzare, cerca di risparmiare le forze >>

<< n-no! Risparmierò le forze la prossima volta che avrò il test di latino – fece un respiro profondo e riprese a parlare – tu per me sei troppo importante Frisk ed io non voglio che qualcuno ti faccia del male o si approfitti di te come ha fatto quell'idiota quando avevamo sedici anni >>

<< è per questo che ti sei comportato cosi? >>

<< si e mi dispiace! >> lo sguardo di Sans si posò sul cellulare di Frisk << c-chiama Papyrus! Sono certo che lui ed Alphys sapranno cosa fare >> disse Sans con gli occhi che stavano per richiudersi.

<< cerca di rimanere sveglio >> disse lei per poi chiamare Papyrus

<< Sans? >>

<< Papyrus sono io Frisk! >>

<< Frisk ma dove diavolo siete finiti? Io e gli altri eravamo pre… >>

<< siamo al parco vicino alla scuola. Ti prego vieni subito che Sans sta male! >>

<< c-che cosa? Cosa è successo? >> chiese lo scheletro più grande allarmato

<< è una lunga storia e so solo che i suoi HP continuano a salire e scendere continuamente >>

<< sto venendo…non muovetevi da lì >>

Papyrus chiuse la telefonata e arrivò circa venti minuti dopo.

<< Frisk sono qui!!! >> gridò Papyrus avvicinandosi e per poco non gli mancò un battito nel vedere il fratello riverso a terra << Sans!! >> lo scheletro si catapultò su Sans ed esaminò la brutta spaccatura che aveva nel cranio << Sans prova a dire qualcosa >> Sans provò a parlare, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono e il suo corpo aveva ricominciato a tremare. Papyrus poggiò la mano sulla sua fronte << è caldissimo: dobbiamo portarlo da Alphys >> disse infine prendendo in braccio il fratello e dirigendosi verso la macchina insieme a Frisk.

<< Frisk mettiti dietro con Sans mentre io guido >> Frisk fece quello che le era stato ordinato e per tutto il viaggio nessuno osò dire una parola, lo sguardo preoccupato e serio di Papyrus diceva già tutto, se Sans fosse morto lei non se lo sarebbe mai perdonato.

Quando arrivarono a casa di Alphys ed Undyne Papyrus entrò aprendo la porta con un potente calcio e si precipitò nel laboratorio di Alphys seguito da quest'ultima. Intanto Frisk era rimasta ferma davanti alla porta non sapendo cosa fare e in quel momento Toriel le andò incontro visibilmente preoccupata << Frisk cos'è successo? >>

<< siamo stati attaccati da due ragazzi >> tagliò corto Frisk non avendo voglia di parlarne, per il momento tutto quello che le interessava era Sans

<< oh mio Dio il tuo braccio ha bisogno di cure >>

<< per ora Alphys deve occuparsi di Sans, penseremo più tardi al mio braccio >>

<< Frisk è gonfissimo >> insistette Toriel indicando il braccio della ragazza,

Frisk fece per ribattere, ma le parole le morirono in bocca quando sentì dei rumori dal laboratorio della scienziata. Toriel guardò la figlia con compassione e decise di non continuare la discussione << va bene Frisk! Ma non appena Alphys e Papyrus avranno finito con Sans ti farai gessare il braccio >> disse andando a sedersi sul divano con Undyne, che intanto augurava le peggiori disgrazie a coloro che avevano osato fare del male al suo amico. Le tre donne passarono la notte completamente in bianco e con la preoccupazione che Sans potesse non farcela.

Quando Papyrus ed Alphys riuscirono a stabilizzare gli HP dello scheletro erano già le dieci e mezza del mattino, Papyrus uscì dal laboratorio della scienziata con la fronte imperlata di sudore e Frisk lo guardava speranzosa << allora? >>

<< siamo riusciti a stabilizzarlo ma… >> lo scheletro si fermò con un'espressione grave e ciò non fece che aumentare la preoccupazione delle tre << ma? >> chiese Toriel ansiosa

<< ma le probabilità che si risvegli sono ancora incerte >> rispose infine Papyrus mentre si asciugava il sudore con un fazzoletto di carta.

In quel momento arrivò anche Alphys che li invitò ad entrare nel laboratorio, la prima ad entrare fu Frisk, seguita a ruota da Toriel, Undyne e Papyrus; il laboratorio era una piccola stanza quadrata con al centro un lungo tavolo rettangolare d'acciaio con sopra una seria di strumenti molto usati dagli scienziati, invece messo tangente al muro c'era una specie di lettino da ospedale con sopra Sans e a lato del letto c'erano dei macchinari con lo scopo di monitorare i segni vitali dello scheletro. Frisk rimase a guardare Sans con gli occhi languidi, non riusciva a sopportare l'immagine del suo amico disteso su quel letto in mezzo a tutti quei fili e coperto da fasciature in varie parti del corpo, cosi si mise la mano davanti alla bocca per evitare di far sentire i suoi singhiozzi e uscì dalla stanza dicendo che aveva delle cose urgenti da sbrigare,

ma venne fermata da Toriel che, intuendo ciò che la figlia in quel momento stesse provando, decise di non farle domande sull'argomento Sans, ma come minimo le impose di farsi ingessare quel braccio, cosa alla quale Frisk non potette dire di no, dato che il braccio le faceva un male cane.

Nei giorni che seguirono iniziarono ad arrivare tutti i loro amici per sapere di più sulle condizioni dello scheletro più giovane, l'unica che non andava mai a trovarlo era Frisk e questa cosa stava iniziando a dare veramente fastidio alla famiglia, cosi Toriel decise di chiamare Anna, ovvero l'unica che era in grado di farsi ascoltare dall'ambasciatrice dei mostri. Infatti una sera la nostra ragazza campagnola andò a bussare alla porta della casa di Toriel, il quale le andò ad aprire con un enorme sorriso stampato in faccia << Anna tesoro, finalmente sei arrivata, stavo iniziando a pensare che non saresti venuta >> disse Toriel facendola accomodare

<< per Frisk questo ed altro signora >> rispose lei togliendosi il suo fidato cappello da cowgirl << comunque adesso dov'è? >>

<< in camera sua! Vedrai quanto sarà felice quando ti vedrà >>

<< lo spero! >>

Toriel si diresse verso le scale per andare nella camera della figlia ed Anna la seguì a ruota << comunque dimmi: come vanno gli studi a New York? >> chiese Toriel mentre salivano le scale

<< molto bene, ma la vita nelle grandi città non fa proprio per me >>

<< capisco! Ma Alex è rimasto a New York? >> chiese ancora la donna notando l'assenza del mostro verde

<< è rimasto all'aeroporto a causa di alcuni problemi con i bagagli >>

Toriel arrivò davanti alla porta della camera di Frisk e bussò, ma non ci fu nessuna risposta dalla ragazza.

<< Frisk, tesoro, apri, c'è una sorpresa per te >> ancora nessuna risposta

<< Frisk sono io, Anna >> gridò la rossa cercando di persuadere l'amica ad aprire, ma non accadde nulla.

Toriel iniziò a preoccuparsi seriamente ed incominciò a prendere a pugni la porta << Frisk mi stai facendo preoccupare!! Ti prego apri!!! >>

<< Toriel calmati! Sono convinta che Frisk non lì dentro >>

<< Allora dov'è!!? >>

<< Penso di sapere dove sia >> dopo aver detto ciò Anna uscì dalla casa e andò a cercare Frisk.

La ricerca non durò molto, infatti la trovò nel primo luogo in cui cercò: ovvero accanto una casa diroccata in una delle zone più isolate della città e dove la natura aveva ripreso il sopravvento su alcuni edifici costruiti dagli esseri umani. Anna si avvicinò a Frisk, che era poggiata con la schiena al prospetto dell'edificio con le braccia intorno alle gambe e lo sguardo perso nel vuoto.

<< cioè lo so che ti sono mancata, ma questo mi pare un comportamento esagerato >> quasi urlò Anna per attirare l'attenzione di Frisk.

<< Anna? Ma non eri a New York? >> chiese lei riprendendosi dal suo stato di trans e mettendosi in posizione eretta.

<< si, ma tua madre mi ha chiamata per parlarti >>

<< come hai fatto a trovarmi >>

<< questa qui era la casa dove da piccole andavamo a giocare ed era anche il luogo che usavamo per nasconderci quando facevamo arrabbiare i nostri genitori: quindi era sottinteso che tu fossi qui >>

<< capito! >> rispose Frisk con la sua famosa espressione apatica

<< comunque perché sei qui? Pensi che Sans si possa risvegliare stando qui? >>

chiese Anna andando dritta al punto con la sua lingua tagliente e con la sua voce autoritaria.

<< volevo stare un po' da sola, tutto qui >>
<< capisco...ma non pensi che tu sia stata già abbastanza per conto tuo!? Non pensi che sia arrivato il momento di fare una visitina a Sans!? >> chiese lei quasi sfottendola.

<< fare una visita a Sans non migliorerà certo la sua situazione >> disse lei molto infastidita dalla sfrontatezza della rossa

<< si…ma mi sembra il minimo che tu possa fare dato che ti ha salvato la vita!? >>

Forse molti di voi adesso si staranno chiedendo come abbia fatto Anna a sapere che Sans aveva salvato la vita a Frisk, dato che quest'ultima non aveva detto una parola a nessuno, la verità è che le due ragazze avevano avuto altre discussioni per telefono su quell'argomento ed Anna utilizzava un tono cosi cattivo e strafottente perché stava iniziando davvero a stufarsi della sua indifferenza.

<< non mi va di parlarne >> quasi urlò Frisk allontanandosi.

<< ah si!!!? e allora di cosa vuoi parlare!!!? di quanto sia una bella giornata!!? dello sport!!? oppure vuoi spiegarmi perché ti ostini a nascondere i tuoi sentimenti per Sans!!? >> gridò la rossa per poi fermare Frisk che aveva intenzione di andarsene << smettila di scappare dai tuoi problemi >>

<< e tu smettila di dire che io sento qualcosa per Sans, perché siamo soltanto amici? >>

<< e tu gli amici che stanno male non li vai a trovare? Quindi se fossi stata io al posto di Sans tu non saresti venuta a trovarmi? >> disse infine Anna riuscendo ad ottenere ciò che da tempo desiderava: il silenzio e l'attenzione di Frisk. Cosi prese un respiro profondo, mise una mano sopra la spalla dell'ambasciatrice e ricominciò a parlare << senti Frisk: io ho capito perché tu non vuoi andare a trovare Sans, non perché non ti importa, ma perché tu in realtà hai paura... – Anna prese una pausa aspettandosi un contrattacco di Frisk, ma grazie al cielo non ci fu – tu hai paura di vedere Sans disteso su quel lettino perché ti senti in colpa di quanto gli è successo, ho ragione? >>

<< I-Io… >> ad interrompere Frisk fu una chiamata di Asgore e, nonostante la titubanza, rispose.

<< P-pronto? >>

<< Frisk ma dove sei? >> urlò Asgore dall'altro capo del telefono

<< sono con Anna >>

<< capito, ma adesso va a casa di Alphys che Sans si è svegliato, io, Toriel e gli altri siamo già lì >>

<< che cosa? >> chiese Frisk con un sorriso a trentadue denti

<< si vieni!!! >>

<< ok arrivo!! >> Frisk chiuse la chiamata saltellando dalla gioia

<< Anna! Sans si è svegliato >>

<< finalmente! >> disse la ragazza facendo un sospiro di sollievo

Le due amiche corsero a casa di Alphys e quando entrarono nell'ufficio di quest'ultima videro Sans seduto sul lettino con il lenzuolo che gli copriva le gambe ed era circondato da tutti i membri della famiglia tra cui anche Alex e Samantha. Quando lo scheletro notò la presenza delle due donne le accolse con un raggiante sorriso e la prima ad avvicinarsi fu Anna, che fece un sorriso di rimando a Sans, invece Frisk rimase davanti alla porta non avendo il coraggio di avvicinarsi.

<< hey Frisk come va il braccio? >> chiese Sans notando perfettamente l'esitazione di Frisk, il quale, destata dai propri pensieri, si avvicinò con passo svelto << s-sto bene! Tu invece? >>

<< bene! >> rispose secco lo scheletro ricreando cosi il ghiaccio che prima c'era tra loro.

Ad interrompere quel silenzio imbarazzante fu Alphys, che arrivò con in mano una specie di cartella medica << in effetti i tuoi valori sono normali e stai indubbiamente molto meglio rispetto agli altri giorni, ma ti consiglio un po' di riposo per i prossimi giorni >> disse staccando gli occhi dalla cartella.

<< quindi mi stai dicendo che posso oziare senza che mio fratello si lamenti!!?? >> gli occhi di Sans brillavano dall'emozione e Papyrus gli diede una sberla dietro la nuca, provocandogli non poco dolore.

<< Hey! Piano bestia!! >>

<< bestia a chi!!? giuro che se ricapita una cosa del genere ti ci mando io in coma >> gridò Papyrus con rabbia mista a preoccupazione

<< va bene ragazzi ora basta, che Sans ha bisogno di riposo >> disse Alex facendo uscire tutti e prendendo in braccio la fidanzata

<< guarda che so ancora camminare >> disse Anna dimenandosi e dando dei leggeri pugni alla schiena del ragazzo

<< prendila come punizione per avermi mollato all'aeroporto >> disse infine Alex uscendo con Anna in braccio.

L'unica a rimanere in quella stanza fu Frisk, che intanto aveva lo sguardo fisso sul pavimento. Sans la squadrò per bene in cerca di qualche altro segno o livido e rimase rincuorato nel vedere che non c'era niente << sono contento di essere arrivato in tempo e che quei due non sono arrivati a farti del male >>

<< lo stesso non si può dire per te >> rispose lei alzando leggermente lo sguardo.

<< si, ma adesso è acqua passata giusto? >>

<< si...beh... – Frisk si avvicinò alla porta e girò la manopola – tu cerca di rimetterti presto >> disse infine uscendo dalla stanza e chiudendo la porta alle sue spalle.

Passarono giorni, settimane e mesi prima che la vita dei nostri protagonisti riprendesse il ritmo di prima tra università, esami e quant'altro, ma il rapporto tra Sans e Frisk non era stato più lo stesso: lei era sempre fuori ed impegnata nel lavoro e cercava di parlare il meno possibile con Sans, che invece cercava di fare tutto il possibile per far tornare il loro rapporto come prima, ma ogni tentativo di approccio da parte dello scheletro veniva sempre respinto con una scusa. Ciò continuò per settimane, finché un giorno non arrivò una notizia molto importante per le loro vite, forse di più quella di Sans.

<< ragazzi ho una bella notizia per voi >> disse Mettaton distraendo Toriel, Sans e Frisk dalle loro attività.

<< tu e mio fratello avete rotto? >> chiese Sans speranzoso e con un sorriso da ebete.

<< Sans!!! >> gridò Papyrus dalla cucina per mettere a tacere l'insolenza del fratello.

<< nei tuoi sogni tappo >>

<< hey!!! >>

<< comunque la notizia è un'altra >> disse Papyrus uscendo dalla cucina con in mano una pezza per asciugare i piatti ed andando vicino a Mettaton

<< beh perché non ce la dite? >> chiese Toriel incuriosita

<< infatti! Anche io sto iniziando ad incuriosirmi >> intervenne Frisk, che un minuto prima stava guardando una telenovela con la madre.

<< ok – disse la robot per poi prendere un bel respiro – io e Papyrus abbiamo deciso di sposarci >> disse infine gridando e saltellando dall'emozione.

<< oh mio Dio è meraviglioso Mettaton >> gridarono le due donne andando ad l'amica.

Intanto Sans era rimasto pietrificato, nel vero senso della parola, dalla notizia.

<< fratello stai bene? >> chiese Papyrus guardandolo accigliato.

<< io sto bene… tu stai bene? >> chiese Sans con un'espressione indecifrabile

<< si! >>

<< ah...ok! >> disse chiudendo la questione

<< Undyne, Alphys ed Asgore lo sanno? >> chiese Frisk

<< si gliel'ho già detto >> rispose Mettaton senza smettere di sorridere.

Da quel momento in poi iniziarono i preparativi per il matrimonio, ai quali parteciparono tutti tranne Sans, che era rimasto profondamente traumatizzato dalla notizia. Il matrimonio si celebrò in una piccola chiesa alle porte della città e a sposare i due innamorati era un prete che conosceva molto bene Asgore e Toriel.

<< vuoi tu Papyrus prendere questa robot come tua legittima sposa? >>

<< lo voglio! >>

<< e vuoi tu Mettaton prendere questo scheletro come tuo legittimo sposo? >>

<< lo voglio! >>

<< chi è contro questa unione parli adesso o taccia per sempre >>

quando il prete finì la frase ovviamente Sans non si fece perdere l'occasione di dire la sua, cosi alzò leggermente la mano e fece per aprire la bocca, ma venne fulminato dallo sguardo omicida di Undyne

<< quello sguardo significa che mi vuoi bene giusto? >>

<< significa che se solo osi dire una parola, giuro che non arriverai ad assaggiare la torta >> inutile dire che lo scheletro rimase pietrificato in quella posizione per qualche secondo per poi rassegnarsi all'idea che suo fratello si stava sposando con un robot irresponsabile e, secondo lui, pericoloso.

Alla fine della cerimonia andarono a festeggiare in un ristorante a cinque stelle con un grande giardino diviso dal piazzale da una siepe e l'interno era in stile medievale. La cena non durò molto perché la maggior parte degli invitati, soprattutto le coppie sposate, preferì ballare a fianco agli sposi anziché mangiare. Intanto Frisk e Sans passarono la maggior parte della serata a bere e a parlare con gli altri invitati, ma senza incontrarsi mai e questa cosa diede molto fastidio allo scheletro, adesso che avevano la possibilità di parlare Frisk faceva di tutto per ignorarlo e cosi decise di andare in fondo a quella storia una volta per tutte, cosi si avvicinò a Frisk, che intanto stava parlando con Anna ed interruppe il loro discorso << Frisk! >>

<< si? - la ragazza si girò in direzione della voce ed il sorriso che aveva disegnato prima sul volto si spense, forse aveva capito cosa volesse Sans – che c'è Sans? >>

<< dobbiamo parlare! >> rispose lui in tono autoritario che, secondo la mia opinione, non gli apparteneva per niente.

<< non vedi che sto parlando con Anna!? >> disse Frisk indicando la rossa dietro di lei con tutte e due le mani ed incurvando leggermente il busto, ma per sua sfortuna la rossa aveva capito tutto e decise di stare al gioco dello scheletro << non fa niente Frisk, tanto aveva finito gli argomenti e comunque avevo intenzione di andare a ballare con Alex >> disse infine andandosene.

<< beh...a quanto pare adesso sei costretta a parlare con me >> disse lo scheletro con un sorrisetto vittorioso

<< che cosa vuoi? >>

<< spiegami il perché non fai altro che ignorarmi >>

<< se voglio ignorarti sono affari miei! >> disse Frisk uscendo dal ristorante seguita a ruota da Sans, deciso a non arrendersi << mi spieghi perché ti comporti cosi? >>

<< Sans… >>

<< sei per caso arrabbiata con me? >>

<< Sans… >>

<< mi odi per qualcosa che ho fatto? >>

In quel momento Frisk scoppiò ed urlò a Sans parole che non si sarebbe mai immaginata di dire << si ti odio ok? Ti odio e vorrei che adesso tu mi lasciassi da sola!!! >>

Sans rimase immobile e guardò Frisk sconvolto e rattristato << buono a sapersi!! >> disse uscendo dal cancello del ristorante e sedendosi su una piccola collina lì vicino. Rimase seduto e con gli occhi chiusi per circa dieci minuti, al massimo quindici, finché non sentì dei passi dietro di lui, si girò e vide che era Samantha << oh...emh...ciao Sam >> disse con un sorriso appena accennato.

<< c-ciao – la ragazza rimase in silenzio per qualche secondo e poi riprese a parlare – posso sedermi? >>

<< si certo! >> disse lui spostandosi per dare spazio alla ragazza

<< allora...ehm...è da un po' che non parliamo, come va la vita? >>

<< ho visto giorni migliori >>

<< ti riferisci a Frisk? >> chiese lei intuendo il problema, ma Sans non rispose alla domanda, sapeva dove volesse arrivare Samantha, infatti era da qualche mese che quella ragazza ci stava provando con lui, ma lui aveva sempre fatto finta di niente.

<< ti va di fare due passi? >> chiese ancora Samantha sperando un si da parte dello scheletro, che questa volta acconsentì. Cosi si alzarono e cominciarono a camminare.

<< sai secondo me dovresti smetterla di farti ferire cosi da lei, è chiaro che non ti merita e che non vede ciò che vedo io in te >> disse la ragazza di colore completamente rossa in faccia. Sans pensò che Samantha aveva ragione: perché soffrire cosi tanto per una ragazza che a quanto pare non l'amava? Perché se l'avesse amato sarebbe almeno venuto a trovarlo al laboratorio di Alphys giusto? Oppure c'era qualcosa che gli stava nascondendo? Dopotutto Frisk aveva la brutta abitudine di nascondere i suoi sentimenti, un po' come lui in effetti. Rimase a pensare su questo fatto finché non decise di fare una domanda alla ragazza << Sam secondo cos'è il vero amore? >>

<< beh amare significa desiderare il bene di una persona e dimostrarle il tuo amore ogni giorno di più >> disse la ragazza mettendo le braccia intorno al collo dello scheletro e avvicinandosi sempre di più al viso di quest'ultimo. All'inizio Sans non oppose resistenza, ma quando le labbra della ragazza furono a qualche centimetro dalla sua bocca prese le braccia della ragazza e si liberò gentilmente dalla sua stretta. Samantha rimase a guardarlo confusa e rattristata << davvero consideri una ragazza che ti ha fatto soffrire cosi tanto migliore di me? >> la bocca di Sans si incurvò in un dolce sorriso e poi parlò << tu mi hai appena detto che amare significa desiderare il bene di una persona e dimostrarle il tuo amore ogni giorno di più, beh...io amo Frisk, la amo con tutto me stesso ed per questo che non posso stare con te, ma purtroppo ho paura di non averle dimostrato il mio amore nel modo in cui avrei dovuto e tu hai pure detto che lei mi ha fatto soffrire tanto, ma continuo a pensare che in realtà lei mi stia nascondendo qualcosa, quindi...beh… >> Sans abbassò leggermente il capo non sapendo come continuare, ma alla fine fu Samantha a continuare per lui << quindi hai intenzione di andare da lei vero? >> Sans rialzò lo sguardo e fece cenno di si con la testa.

<< spero un giorno anch'io di trovare un uomo che mi ami cosi e lasciati dire che Frisk sarebbe una pazza a lasciarsi scappare uno come te >>

Sans fece un sorriso di ringraziamento ed iniziò una corsa affannata verso il ristorante. Quando arrivò al ristorante vide Frisk seduta sopra gli scalini davanti alla porta principale e vide anche che stava piangendo, quando i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza , quest'ultima si alzò ad andò verso di lui con gli occhi rossi di pianto << S-Sans ti prego basta! Sp-spiegami perché continui a voler star con me dopo tutte le cose brutte che ti ho fatto, io non ti merito e non posso nemmeno considerami tua amica… >>

<< Frisk… >> Sans si avvicinò di qualche centimetro a lei, che aveva riprese a piangere come una disperata.

<< e come se non bastasse mi hai anche salvato la vita mettendo a grave rischio la tua, ti rendi conto di quanto mi hai fatto soffrire? Di quanto mi hai fatto sentire in colpa?…perché l'hai fatto? Perché mi hai salvato la vita?… >> in quel preciso momento Sans corse incontro a Frisk ed andò ad abbracciarla, poi la prese per le spalle e lo guardò con lo sguardo più serio che riuscì a fare.

<< come ti vengono in mente certi pensieri? Come puoi dire che non meritavi di essere salvata? Pensavi veramente che io ti avrei lasciata morire solo per quattro parole dette in un momento di rabbia? Lo vuoi capire che tu sei importantissima per me? Che un tuo sorriso è un mio sorriso? Che ogni tua lacrima per me è come un macigno impossibile da sopportare? Le vuoi capire che ogni volta che ti sento ridere per una mia battuta io mi sento il mostro più felice al mondo? Lo vuoi capire che io ti amo incondizionatamente e che l'unica cosa che io voglio sapere da te adesso è se ricambi o meno il mio amore? >> urlò lo scheletro in faccia alla ragazza, che rimase scioccata da ciò che sentì. Frisk rimase ferma in quella posizione per poi mettersi in punta di più, Sans non era certo alto quanto il fratello ma abbastanza alto per Frisk, e gli diede un leggero bacio sulla bocca << questa ti basta come risposta? >>

Sans fece un sorriso malizioso << non lo so, sai è stata una cosa troppo improvvisa e quindi non è che l'abbia proprio sentito, forse con un altro… >>

Frisk rise e gli diede un altro bacio << e adesso? >>

<< diciamo che un altro non sarebbe male >>

<< non ti do un altro bacio >> disse lei dandogli un leggero pugno sul braccio

<< la verità è che ti secca metterti sempre in punta di piedi la mia cara tappa >>

disse lui ridendo

<< e tu saresti un gentiluomo? >> disse lei facendo la finta offesa, fece anche per allontanarsi ma venne presa in braccio dallo scheletro, che le diede un bacio più appassionato << vedi questo è il bacio di cui parlavo >>

<< certo che non ti accontenti mai >>

<< nella vita accontentarsi è sbagliato, bisogna sempre desiderare il meglio >> disse lui con aria filosofica

<< ma che perla di saggezza >>

In quel momento arrivò Anna che li guardò in modo strano << ho interrotto qualcosa? >>

<< no! Direi di no! >> disse Sans completamente blu e facendo scendere Frisk, anche lei rossa

<< ok! Ma adesso entrate che sta per piovere >> disse con voce maliziosa.

Da quel giorno in poi il loro legame divenne sempre più forte fino al giorno in cui decisero di passare la loro vita insieme, ma questa è un'altra storia.

Nota dell'autrice:
ABBIAMO FINITOOOOOO!!!! "prende un bel respiro e si lascia cadere sul divano" finalmenteee!!!
Mi dispiace avervi fatto aspettare, ma questo capitolo mi ha preso davvero tanto tanto tempo, ma alla fine Sans è rimasto in vita no? ;)
va be adesso vado.
Baci baci
Twilight98!!!

 

 

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