Pokémon Raimon

di tbhhczerwony
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3 ***
Capitolo 4: *** Extra - scene tagliate e/o inedite ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


Il mondo dei Pokémon, un mondo dove gli umani e queste creaturine chiamate Pokémon stanno fianco a fianco da molti anni. Dai dieci anni in su i ragazzi cominciano a viaggiare insieme al loro primo Pokémon, catturandone molti altri nel corso del loro viaggio e molti hanno svariati obiettivi.
I Pokémon aiutano sempre i propri Allenatori, e naturalmente gli Allenatori aiutano sempre i loro Pokémon, e da sempre hanno un legame indissolubile.
 
Okay, dopo questa presentazione così “sentimentale” e “smielata” possiamo cominciare con – la dura realtà - l’avventura di Skie, sì, una ragazza.
«Perché proprio io?»
«Perché sei stata scelta tu, ragazzina» disse una voce maschile.
«David Evans?» domandò lei.
«Esatto, sono il professor David Evans! Benvenuta nel mondo dei Pokémon».
Skie lo guardò perplessa, «Ehm… okay…».
«Prima di cominciare la tua avventura, dimmi una cosa»
«Chieda pure, professore».
«Sei un ragazzo o una ragazza?».
Skie lo guardò, assottigliando gli occhi e incrociando le braccia, «È serio?» — «Sì». La ragazza fece finta di pensarci, poi gli rispose, con sarcasmo «Sono un ragazzo» — «Quindi sei un ragazzo!».
Mi domando perché sia così immune al sarcasmo” pensò lei, «No, sono una ragazza» — «Quindi sei una ragazza!». Skie sospirò, «Sì… a quanto pare…» - «E come ti chiami?» - «Skie».
David sorrise, poi la guardò dall’alto al basso, anzi, con gli occhiali da sole che indossava non riusciva nemmeno a vederla bene – tra l’altro con quel buio e la luce sparata in faccia, non aiutavano per niente – così guardò semplicemente davanti a sé. «Bene, Skie!»
«Professore, io sono qui» disse lei, alzando la mano destra.
«Oh, scusa» mormorò il vecchio, voltandosi da un’altra parte. Skie sospirò, poggiando il palmo della sua mano destra nel suo volto, «Questo qui è mio nipote» e davanti a lui apparve Aitor. Skie lo guardò perplessa, «Ah, no, veramente quello è il mio compagno di classe e si chiama Aitor» - «Grazie, mi hai ricordato il nome di mio nipote!», e Aitor scomparì improvvisamente. «Questa faccenda non mi piace» mormorò tra sé e sé la ragazza.
«E ora la tua personalissima avventura nel mondo dei Pokémon sta per iniziare!» esclamò poi David, sparendo.
In quel momento Skie si trovò in camera sua, seduta sul letto. «Ah, vabbé» mormorò tra sé e sé, alzandosi dal letto e andando verso le scale per scendere e andare in salotto, ma poi si ricordò qualcosa.
«No, un momento, ma questa è la casa di Arion o mi sbaglio io?».
Scese le scale e in salotto trovò Silvia insieme a Spotter, che era stranamente diventato un Arcanine… azzurro e con il muso di Spotter, appunto. Skie sgranò gli occhi, «Sta succedendo qualcosa di molto strano qui».
«Skie! Aitor è fuori che ti sta cercando, credo che adesso sia nel laboratorio per scegliere il suo primo Pokémon, perché non vai anche tu?»
«Ma sì, perché no».
Skie uscì di casa, andando verso il Laboratorio Pokémon. Entrò e andò vicino ad Aitor, che era davanti ad un tavolo con tre Poké Ball poggiate lì.
«Ehm, dov’è il Professore?».
«Ah, sei tu» disse Aitor, «Credo che il nonno sia fuori».
«MA NON È TUO NONNO, ACCIDENTI» urlò lei, «Ah, senti, lascia perdere, vado a cercarlo».
La ragazza uscì dal Laboratorio, andando verso il primo Percorso, ma una voce maschile la fermò.
«TU. NON PUOI. PASSARE!».
«Sei tu, Gandalf?» domandò lei, voltandosi verso chi la fermava, «Ah, no, è lei Professor Evans».
«Esatto, e non puoi passare attraverso l’erba alta senza un Pokémon».
«Sì, ma lei non c’era e quindi volevo procedere e magari catturarne uno io»
«Non hai le Poké Ball»
«…già, è vero».
Il Professor David Evans la portò nuovamente in Laboratorio per scegliere il suo primo Pokémon insieme ad Aitor, che a quanto pare era il nipote del Professore e lei si chiedeva ancora come e perché, dato che il vero nipote del “professore” era Mark Evans.
In quel momento non doveva pensarci, dato che doveva scegliere ancora il suo Pokémon iniziale, c’erano Bulbasaur, Squirtle e Charmander e, mentre loro sceglievano, il Professore diede loro i Pokédex, uno a ciascuno.
«Wow, beh, è di sicuro meglio di Pokémon GO!» esclamò lei, guardando i Pokémon, mentre tutti gli altri alla sua affermazione la guardarono tutti confusi. «Credo che sceglierò Charmander» disse, prendendo in braccio il Pokémon di tipo Fuoco, mentre Aitor la fulminava con lo sguardo, «Allora io prendo Squirtle» affermò, sogghignando e pensando, “lei di sicuro non sa che i Pokémon di tipo Acqua battono i tipi Fuoco”.
«Ehi, Skie, perché non lottiamo?»
«Ma non ci faremo male?».
Aitor prese a ridere fragorosamente, «Che niubba che sei! Intendevo che ti sfido ad una lotta Pokémon!».
Skie non poté non accettare, il suo Charmander si mise in azione, mentre lei pensava “perché non posso muovermi?”, dato che in ogni lotta Pokémon – soprattutto se sfidato – l’Allenatore rimane immobilizzato dallo sguardo dello sfidante.
La lotta iniziò, e anche se lei non aveva comandato nulla al suo Pokémon, riuscì facilmente a battere lo Squirtle di Aitor, che ne rimase sconvolto.
«Ma cos’è successo?! Forse avrei dovuto studiare di più questa roba!»
«Ehm, sì… dato che ti ho battuto senza fare niente…»
«Tsk, stupida giocatrice casuale».
Aitor prese dalla scrivania del Professore cinque Poké Ball, poi uscì, facendo solo un cenno con la mano come saluto al… nonno.
«Skie, anche tu devi avere le tue Poké Ball» e Evans le diede cinque Poké Ball, poi si salutarono e lei uscì dal Laboratorio, andando finalmente a percorrere il Percorso 1 – che non era altro che Riverside.
«Ah, finalmente, tutto quel tempo in Laboratorio sembrava non finire più» sospirò lei, poi guardò il suo Charmander, che era poggiato nella sua spalla destra, «Sai che anche se sei così piccolo sei davvero forte? Mi chiedo cosa potremmo fare alle altre persone che ci sfidano, a questo punto».
Proprio mentre camminava, fu di nuovo immobilizzata. «Ehi, tu, Allenatrice!» esclamò una voce a lei familiare, in effetti era Subaru. «Oh, ciao, Subaru anche tu-» - «E chi sarebbe questo Subaru? Io mi chiamo Gennaro!».
Skie lo guardò sconvolta, «Va bene allora-».
«E adesso dovrai subirti la potenza del mio Rattata!».
«Oh, sì, suppongo che sia quel ratto viola che trovavo sempre in Pokémon GO, ma vabbè, iniziamo la lotta-».
Rattata iniziò ad attaccare con Azione, ma non appena Charmander attaccò con Braciere e poi subito dopo con Botta non rispettando i turni, il Rattata fu sconfitto.
«Sei davvero forte! Perché non mi dai il tuo numero di telefono?»
«No, ho di meglio da fare» e andò verso la Raimon, che era aperta e piena di gente che invece di giocare a calcio nel campo, faceva lotte Pokémon. «Non credo ci sia qualcosa da fare qui» disse, guardandosi in giro.
Un ragazzo si avvicinò a lei, «In realtà devi battere il Capopalestra, sta proprio nella sede club di lotte Pokémon».
Con “club di lotte Pokémon” intende il club di calcio?” si chiese lei. «Va bene, allora vado a batterlo» disse, cominciando ad andare, ma il ragazzo la fermò. «Sei sicura? Il Capopalestra utilizza i Pokémon di tipo Elettro, dovresti trovare un tipo Terra per batterlo facilmente» le disse. Skie guardò per terra e trovò un Geodude che sembrava esser stato appena abbandonato dall’Allenatore che non tornava dal bagno, o forse era per qualche altro motivo a lei sconosciuto.
«Toh, l’ho trovato» affermò, lanciando una Poké Ball sul Geodude e catturandolo, subito dopo cominciò ad avviarsi verso la sede del “Club di lotte Pokémon”. Non appena arrivò, un ragazzo le disse di procedere verso il campo da calcio interno, così fece lei, vedendo che nel campo ad aspettarla c’era Arion.
«Arion?»
«Sì, sono Arion, il Capopalestra!».
«Ehm… non dovevi essere il protagonista alternativo insieme a me?» domandò lei, guardandolo perplessa.
«Sì, sai se mi avessero scelto saresti stata tu la Capopalestra, ma a quanto pare la scelta è ricaduta su di te, perciò… ECCOMI QUA! Adesso dimmi, vuoi giocare a calcio o sfidarmi ad una lotta Pokémon?».
Skie guardò Charmander e Geodude, «Lotta Pokémon, mi pare ovvio, è per questo che sono venuta-».
«Oh, ma dopo giochiamo a calcio?»
«No».
«Ohw- vabbè» sospirò Arion, rimanendoci un po’ male, poi tirò fuori una Poké Ball, lanciandola, «Vai Pikachu!» e ci uscì fuori, appunto, un Pikachu.
«Geodude, usa Fossa» e il Geodude fece, battendo facilmente Pikachu. Arion sorrise, «Sei stata bravissima! Tieni, ecco la medaglia» disse, porgendole una medaglia, «Ma un giorno giocheremo anche a calcio, vero?». Skie ridacchiò, «Sì… un giorno o l’altro, sì, sì… adesso devo andare…» disse, correndo via dalla sede del club, ma soprattutto, da quella scuola, dirigendosi verso il Percorso 2, che non era altro che il Centro.
«Okay, la mappa dice che qui vicino c’è una Palestra e…» guardò meglio la mappa che c’era nel Pokédex, vedendo che effettivamente la Palestra era una villa, «Oh, ma guarda, dovrò sfidare Riccardo, suppongo».
E dopo varie – troppe – sfide da parte degli Allenatori che erano in coda, Skie raggiunse la villa dei Di Rigo, bussando la porta. Il maggiordomo aprì, guidandola verso Riccardo, che aveva appena battuto uno sfidante.
«Ehilà, Riccardo!» esclamò lei, salutando.
«Sei una nuova sfidante?» domandò lui, guardandola un po’ perplesso.
«Già…».
Riccardo guardò il suo Charmander, poi si voltò verso di lei, «Fammi vedere le tue medaglie».
«A dire la verità ne ho una» rispose, mostrandogli la medaglia che le aveva consegnato Arion.
«Carissima, temo che tu non abbia abbastanza medaglie per sfidarmi. Credo che tu non abbia ancora incontrato Victor davanti allo Stadio Cammino Imperiale, vero?».
«Ah, cavoli» disse lei, uscendo dalla Palestra e – di nuovo – sfidando tutti gli Allenatori in coda durante il suo percorso, arrivando verso lo Stadio Cammino Imperiale.
«Ehm… mi spieghi perché tu non hai una Palestra come gli altri?» chiese Skie, guardandolo perplessa.
«Beh, ormai sanno tutti che non ho abbastanza soldi per l’operazione alle gambe di mio fratello» sospirò lui, «Vuoi lottare o perderti qua in chiacchiere?» chiese poi, tirando fuori dalla Poké Ball un Umbreon, che iniziò immediatamente a lottare con Charmander. Ci misero almeno cinque ore a finire, e alla fine, vinse Charmander – che in quel momento si stava evolvendo in Charmeleon – anche se quasi stava per perdere.
«L’ho detto che dovevo allenarmi di più» disse, lanciando la medaglia verso le mani di Skie. «Se non hai soldi per farti una Palestra, come fai ad avere le medaglie per i tuoi sfidanti?»
«Stai zitta e vai a battere quella checca di Riccardo».
«Oookay…».
Proprio mentre si stava incamminando per andare verso la “Casa-Palestra” di Riccardo, trovò un Abra selvatico e, dato che quello usava tante volte Teletrasporto, ci mise tutta la giornata a catturarlo. Decise di andare in un Centro Pokémon, apparso da poco – tutti i Centri Pokémon erano apparsi da poco, dato che Skie aveva visto tutto quel casino solo da poco tempo.
Dormì lì e, la mattina si diresse nuovamente verso la villa dei Di Rigo, sfidando nuovamente Riccardo.
«Finalmente, Allenatrice. Attendevo da un po’ la tua sfida! Sei pronta ad assaggiare la potenza dei miei Pokémon di tipo Normale?»
«Immagino che sarà facile, se uso Spaccaroccia con Geodude…» mormorò tra sé e sé.
«Ah, sì… usa Comete» e un Ambipom pronto a lottare si buttò verso Geodude, Charmeleon e Skie, buttandoli tutti e tre verso il muro.
«Che cavolo era quello?!» esclamò Skie, sofferente. «Tsk, niubba» mormorò Riccardo, dando il cinque al suo Ambipom. Grazie al suo Abra, uscito da solo dalla Poké Ball, furono teletrasportati al Centro Pokémon.
«Hai mai provato ad allenare meglio i tuoi Pokémon?» domandò l’infermiera Joy – che non era altro che Camelia travestita da infermiera Joy.
«In che senso “allenare meglio”?».
«Non saprei, prova a usare qualche strategia».
Skie ci pensò, poi uscì dal Centro Pokémon, e improvvisamente si vide davanti Aitor che la voleva sfidare.
«Sei tu, stronzetta!» esclamò, «Prima fammi entrare, che devo farmi curare i miei Pokémon» disse, entrando nel Centro Pokémon e tornando fuori dopo qualche secondo, «E ORA LOTTIAMO!».
«Wow, ero di nuovo immobile e senza libertà di parola» disse, tirando fuori Abra, che dopo aver usato una serie di Teletrasporto per confondere il Wartortle di Aitor, utilizzò Introforza e lo sconfisse, nel mentre si stava anche evolvendo in Kadabra, e aveva imparato Psichico.
«NOOO!» urlò Aitor. «Stai zitto e dammi i tuoi soldi, bastardino» disse lei, prendendo dalla tasca dei pantaloni del rivale cinquecento Pokéyen, per poi correre nuovamente verso la Palestra di Riccardo.
«Ehi, Allenatrice» disse, affiancato dal suo Ambipom, «Sei pronta per un’altra sconfitta?!».
«Non ti ricordi che il mio nome è Skie?!».
Charmeleon colpì l’Ambipom prima con Graffio e poi con Ira di Drago, ma nulla sembrava andare come doveva. Ambipom sconfisse Charmeleon, poi Skie tirò fuori Kadabra, che subito utilizzò Psicoraggio e fece confondere Ambipom, che si colpì da solo.
«No! Io dovevo vincere come al solito, cavolo!» esclamò Riccardo, scappando via dalla Palestra in lacrime, senza nemmeno dare la medaglia all’Allenatrice, che lo seguì fino al giardino fuori casa.
«Ascolta… se non mi dai la medaglia dovrò stare qui tutto il giorno a convincerti e a farti smettere di piangere-»
«Zitta, e poi non sto piangendo. Tieni la tua stupida medaglia-» disse, porgendole la medaglia e tornando a casa.
Skie invece si incamminò per la prossima Palestra, seguendo la mappa del Pokédex. La prossima Palestra era al Riverside, ed era proprio quella casetta con sopra l’orologio.
Sconfiggendo vari Allenatori, catturando un Pidgeotto e facendo evolvere Geodude nel suo percorso, arrivò nella Palestra, scoprendo che c’era JP come Capopalestra, e allenava i tipi Terra.
«Una sfidante!» esclamò, «Scusa, ero impegnato a guardare gli allenamenti del mio Graveler sottoterr- oh, ehi, abbiamo un Pokémon uguale!»
«Già, che bello» ridacchiò sarcasticamente lei.
Iniziarono la lotta, Skie tirò fuori Graveler e… anche JP. Il Pokémon della prima utilizzò Spaccaroccia, che dimezzò i punti salute del Graveler di JP, che sconfisse quello di Skie subito con Terremoto. La ragazza tirò fuori Pidgeotto, che utilizzò Aeroassalto e sconfisse il Pokémon del ragazzino.
«Tu sì che sei forte! Eccoti la medaglia».
«È stato facile».
Uscì dalla Palestra e trovò un ragazzo dalla pelle scura, i capelli corvini all’insù e degli occhialini in testa mentre pescava nel fiume. Era sicuramente Adé, le sembrava anche strano che non fosse con Eugene e Michael.
«Ehi, Adé!» esclamò lei, avvicinandosi a lui, che si voltò verso l’Allenatrice perplesso.
«E tu come sai chi sono?» domandò, poi ridacchiò, «Ma certo, io sono un Capopalestra, chiunque mi conosce».
«Già, certo» assottigliò gli occhi lei.
«Ma temo che tu non abbia abbastanza medaglie per sfidarmi, devi averne almeno sei, e presumo che tu ne abbia solo quattro» spiegò lui.
«È così in effetti» rispose la ragazza.
«Oh beh, allora ti attendo! Intanto aspetto anche le altre sfide e me ne sto qui a pescare».
Skie sospirò, chiedendo a Kadabra di usare Teletrasporto per il Centro Pokémon vicino alla villa dei Di Rigo, e lì si riposò – ma neanche tanto dato che un ragazzo – anzi, Wanli – che gestiva il Sistema Memoria Box dei computer le consegnò un Eeevee e dovette anche lottare con lui.
Si riposò solo la notte, sperando di non incontrare altre persone che la disturbavano – in realtà c’era Subaru che le bussava la porta tante volte per sfidarla di nuovo con il suo Rattata, solo che lei non rispose, dato che dormiva.

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Precedentemente su Pokémon Raimon! L’avventura di Skie stava iniziando e proprio in quel momento lei si mise a guardare la tv e in diretta c’era la puntata di Pokémon Nero e Bianco con la lotta Pokémon tra Ash e Camelia a Sciroccopoli!
Skie guardò il narratore, assottigliando gli occhi «Guarda che non è andata così, racconta meglio il riassunto o ti licenzio».
Il narratore guardò il narratore del narratore del narra- oh! Il Charmeleon di Skie ha colpito con Braciere il narratore dell’altro narratore! Skie guarda i lettori sospirando, «Tutto questo è stupido» poi si voltò verso il narratore – cioè… io – e quest’ultimo la guardò perplesso, «Mi stai mettendo confusione e comunque riassumi di nuovo!».
Il narratore prese un telecomando, facendo iniziare tutto daccapo.

 
 
Precedentemente su Pokémon Raimon! L’avventura di Skie e i suoi Pokémon Charmeleon, Pidgeotto, Eevee, Graveler e Kadabra era iniziata, cominciando a uccidere migliaia di Pokémon con i suoi e battendo i primi quattro Capipalestra! Uccidendo i loro Pokémon con i suoi che sono Over Powered anche se lei è niubba ovviamente, come sempre. Ah, questi giocatori casuali. E adesso lei sta al Centro Pokémon mentre c’è Subaru – o… Gennaro – il Bullo che la stalkera per lottare con il suo Rattata! Cosa succederà in questo nuovo episodio?
Skie guardò nuovamente i lettori, «Credo che non accadrà nulla di interessante».
 

 
Subaru di mattina presto stava continuando a bussare la porta – perché sì, era rimasto sveglio tutta la notte a bussare la porta della camera in cui stava Skie, fregandosene altamente dei vicini – sperando che la rivale arrivasse presto ad aprirlo, voleva assolutamente lottare con lei con il suo Rattata.
Improvvisamente la porta si spalancò e lui rimase spiaccicato a terra. «Bene Charmeleon, suppongo che adesso dobbiamo andare a battere la prossima Palestra» disse, «Alla fine è solo questo che faccio…» mormorò poi, camminando – sopra a Subaru – verso il Centro Pokémon, per poi uscirne e andare verso il prossimo percorso.
Quel giorno doveva dirigersi verso il Collegio Via Lattea, anzi, più precisamente, la Palestra era vicino al Collegio Via Lattea e lì c’era un Capopalestra che allenava i Pokémon di tipo Psico e, a quanto leggeva nelle informazioni, questo tipo era anche un Intenditore di Pokémon di classe A.
«Suppongo che questo Capopalestra giudicherà i vostri Valori Individuali, giusto?» domandò Skie, guarando perplessa il suo Charmeleon, che scrollò le spalle.
Cominciò a percorrere la sua strada e, arrivando a metà dopo aver sconfitto due bimbe gemelle con Pluse e Minun – come sempre facili da battere – incontrò Aitor, ancora pronto per lottare con lei.
«Yo, bastardina!» esclamò. Skie si voltò verso di lui, «Ehi, guarda che il soprannome “bastardino” lo posso usare solo io, stronzetto!».
Aitor la guardò sconvolto, «Non chiamarmi così! Era il soprannome che davo io a te!». Skie poggiò il palmo della sua mano destra nel suo volto, «E ti pareva che mi diceva così». Wartortle improvvisamente diede un colpo di Pistolacqua su Charmeleon e Skie, sconfiggendo in un colpo – e per la prima volta – il Pokémon di tipo Fuoco.
«Ah, accidenti» sospirò Skie, tirando fuori Graveler, Kadabra e Eevee, che sconfissero Wartortle, Golbat e Flareon rispettivamente con Rotolamento, Psichico e Comete. «MA NOO!» gridò ancora Aitor. «Troppo facile. Ora dammi i tuoi fottuti soldi, squilibrato» disse lei, facendosi dare dal rivale altri cinquecento Pokéyen, poi il ragazzo scappò, non accorgendosi che lei da dietro gli stava alzando il dito medio.
Poco dopo la ragazza ricominciò il suo percorso e, dopo mezz’oretta raggiunse la destinazione, la Palestra vicino al Collegio Via Lattea, che era praticamente la villa di Riccardo solo un po’ più alta e meno larga. All’interno era pieno di uomini e donne vestiti in una certa maniera, seduti ognuno in un proprio tavolo, e in ognuno di questi c’era una fila di persone.
«Ah, beh, a me non interessa, devo sfidare il Capopalestra» disse, poi arrivò davanti a lei una ragazza dai capelli castani con delle trecce, vestita con un gilé nero, una camicia bianca, papillon viola e gonna nera. «Oh, ciao Rosie» salutò Skie. «Sono la guida per gli sfidanti del Capopalestra, adesso ti guiderò da lui!» sorrise la bruna.
«Certo, in teoria saresti dovuta essere con Riccardo, ma va bene» disse la blu. Rosie, sentendo pronunciare il nome “Riccardo” prima sorrise, con gli occhi completamente illuminati dal suo amore, ma poi abbassò lo sguardo, «Devo ancora allenarmi molto per sfidarlo e diventare la sua cameriera» mromorò con espressione triste.
Subito dopo che si riprese, guidò Skie verso l’ascensore che portava al decimo piano, la Palestra. «Scusa, e tutti gli altri piani a che servono?» domandò la blu. Rosie ridacchiò, «Sciocchina, questa Palestra è stata aperta da poco, dobbiamo ancora lavorarci» — «Già, certo».
Skie si diresse verso l’entrata, aprì la porta e tutto ciò che vide era davvero scioccante, quasi non voleva più lottare con il Capopalestra. Il tutto era ambientato in un… “ipotetico” spazio, quasi le venivano le vertigini dato che in quel momento era stata anche sollevata da terra e portata velocemente dal Capopalestra, che si rivelò essere Gabi, vestito alla stessa maniera di Rosie poco prima, ma aveva un papillon rosa e dei pantaloni con mocassini bianchi.
Skie lo guardò, «Gabi, sei serio? Mocassini bianchi su questi vestiti? Ti manderei a “Ma come ti vesti” all’istante se potessi».
Ma Gabi ignorò le sue parole, mettendosi una mano in fronte e protendendo l’altra verso di lei, con gli occhi chiusi. «Cosa stai facendo-» stava per domandare lei, ma lui la zittì. «Io dentro di te sento un forte legame con i tuoi Pokémon…».
«Oh, wow, sei diventato psicopatico» scherzò lei, ridacchiando.
«Ti conviene non prendermi in giro, signorina!» esclamò lui, tirando fuori dalle sue Poké Ball due Meowstic, un maschio e una femmina.
«Presto, Eevee e Charmeleon, sferrate degli attacchi!» urlò Skie, non ricordandosi di nuovo le mosse dei suoi Pokémon, che cominciarono a combattere con i due Meowstic, inutile dire che con quella lotta in Palestra ci mise di nuovo quattro ore come quella di Victor, anzi, forse una in più dati i poteri psichici dei due Pokémon che misero in difficoltà Eevee e Charmeleon.
«Un Intenditore di Pokémon non può essere battuto così facilmente da una niubba a caso!» esclamò, curando i suoi Pokémon con delle Iperpozioni.
«Ah, cavoli» sospirò la ragazza.
«Mia cara, non riuscirai mai a superare tutte queste difficoltà che non ti aspetti senza delle Pozioni!».
La lotta proseguiva, arrivando fino alle otto ore, erano ormai le tre del pomeriggio e, Skie aveva finito le sue semplici Pozioni per continuare a lottare.
«Non ti arrendi, eh?» ridacchiò Gabi.
Erano ormai le dieci di notte e i due stavano ancora lottando, nel frattempo, data l’ora, Eevee durante la lotta si stava evolvendo in Umbreon. Skie lo guardò sorpresa, vedendo dal Pokédex che aveva anche imparato una nuova mossa.
«Umbreon, usa Finta!» esclamò lei. L’Umbreon obbedì, sconfiggendo con quella mossa i due Meowstic.
Gabi fece ritornare i Pokémon nelle loro Poké Ball, «Sei stata brava» commentò, sorridendole, «Sento che il tuo Eevee si è evoluto grazie alla forza del vostro forte legame» disse subito dopo, consegnandole la medaglia.
«Sì, vabbè» rispose semplicemente lei, prendendo la medaglia e andandosene via dalla Palestra, prendendo nuovamente l’ascensore e uscendo dalla villa, percorrendo nuovamente la strada per Tokyo, andando verso Riverside, sedendosi su una panchina davanti al campo da calcio e prendendo il Pokédex impostando la mappa.
«Mh, vediamo un po’ dov’è la prossima Pale-» fu bloccata da qualcuno che stava urlando vicino al fiume. «Ah, e adesso che altro succede?» sbuffò, correndo verso il fiume e andando a vedere. Davanti al fiume c’erano Michael, Eugene, Adé e Jade, davanti a una ragazzina che guardava mentre dei ragazzi in barca venivano attaccati da un Gyarados rosso.
«Porca miseria, qui non c’è mai pace!» esclamò Skie, guardando la scena.
«State tranquilli, Gyarados è un tipo Volante, riuscirò a convincerlo in qualche modo» esordì Eugene, affiancato dal suo Pidgeot. Michael ridacchiò, «Come quella volta quando cercavi di convincere il tuo vecchio Togetic a non uccidere gente a caso?» — «’Fanculo i ricordi, questa è una situazione abbastanza seria, scemi!» esclamò Jade, «Dobbiamo salvare quei ragazzi o no?!».
«Vi aiuterò anche io!» si intromise Skie, alzando la mano destra. Michael e Jade si misero a ridere, mentre Eugene e Adé ridacchiarono, «E come pensi di fare, mezza calzetta?» domandò la rossa.
«Ehm… non lo so, ma il mio Charmeleon è abbastanza OP, quindi…».
«Dilettante» disse Eugene, tirando fuori dalla sua Poké Ball il suo Togekiss, facendogli fare la mossa Metronomo verso Gyarados, che lo sconfisse con un colpo di Foglielama, facendo cadere in acqua il Gyarados. «Tu sei la ragazzina che sfida le Palestre Pokémon qua in giro di recente, o sbaglio?» domandò poi il rosso.
«Sì, sono Skie Bl--» — «Non mi interessa il tuo nome. È che Adé mi ha parlato di te e ha detto che hai quattro medaglie».
Skie lo guardò dal basso all’alto, assottigliando gli occhi, «Veramente ne ho cinque ora».
Jade si mise a ridere, «Quindi devi sfidare quello scemo di Michael e i suoi Pokémon serpenti!». Michael si passò una mano tra i capelli, ridacchiando, «Sì, sì, a cinque medaglie può sfidare me…» poi sgranò gli occhi, accorgendosi di ciò che aveva detto Jade poco prima, «Chi sarebbe lo scemo?!».
«Smettetela» sospirò Eugene, «Come al solito devo rimediare io ai vostri litigi».
«Non far usare Metronomo al tuo fottuto Togekiss o ti ammazzo… …le tue gambe» lo minacciò Michael, guardandolo dal basso all’alto, stessa cosa fece Jade. «Smettetela di guardarmi così, mi mettete ansia, cavolo!».
Il ragazzo dai capelli azzurri sospirò, poi si voltò verso Skie, «Comunque la mia Palestra sta nei vicoli del Centro… sai, quelle parti là dove ci sono solo videogiocatori e nerd…».
La blu sorrise, «Ah, qui vicino allora, meno male, non avevo voglia di fare altri chilometri di strada a piedi».
Adé ridacchiò, «Sai la mia Palestra sta nello Stadio Roulette, precisamente nello Stadio Zattera».
Skie sospirò guardando tutti quanti con malo sguardo, «E io che pensavo che fosse tutto più facile».
«Tsk, nulla è facile nelle lotte Pokémon, tanto meno nelle lotte in Palestra e la Lega Pokémon, ragazzina» commentò freddamente Eugene.
A quanto pare in questa sorta di universo Eugene ha imparato a stare più serio e composto, certo però che vestito di merda” pensò, guardando com’era vestito, una giacca azzurra lunga fino alle ginocchia con sotto una tuta blu scuro con fasce bianche nei polsi e nelle ginocchia e infine stivali azzurri – nulla da fare cara Skie, l’autore non aveva fantasia, quindi in quel momento dovevi accontentarti di come vedevi vestiti i tuoi amici che in questa “sorta di universo” come lo chiamavi tu, erano vestiti tremendamente male.
«Quante persone devo mandare a “Ma come ti vesti”? Ho già programmato sta cosa per Gabi-».
Il ragazzo dai capelli rossi la guardò, «Cos’è, mi giudichi per il mio abbigliamento? Sono un Aeroallenatore, oltre che Capopalestra».
«Sì… a proposito, si sta facendo tardi» disse Michael, guardando il cielo stellato, poi voltò lo sguardo sul suo orologio da polso, notando che erano le due di notte, «Oh, beh, voi fate quel che cazzo volete, io torno a casa».
E in quello stesso momento, Eugene stava volando via con il suo Pidgeot, mentre Jade e Adé se ne stavano semplicemente andando via a piedi.
«Beh, dato che casa “mia” è vicina suppongo che dovrei andare a casa oggi per dormire, sperando che la signorina Woods, o meglio, mia zia, sia sveglia» si disse, incamminandosi verso gli appartamenti Windsor, dove inaspettatamente – almeno per lei – tutte le luci erano accese.
«Ma nessuno dorme qui? Sono io l’unica normale?!» commentò, guardando i vari palazzi intorno a sé. Un vecchietto le andò vicino, «Tutti qui rimangono svegli la notte e tu no? Tsk, che niubba». Skie sospirò, entrando nel palazzo e subito dopo in casa.
Silvia si voltò velocemente verso di lei e, quest’ultima fu di nuovo immobilizzata mentre sua “zia” parlava. «Tesoro, sei tornata a casa! Fai riposare la tua squadra di Pokémon!». E dopo qualche secondo la stanza diventò buia e con un suono molto simile – anzi, era quello – a quello che si sente sempre nei Centri Pokémon ogni volta che curano le squadre degli Allenatori, la sua squadra tornò in piene energie. Dopo un secondo, la stanza tornò ad accendersi.
«Cosa cavolo è appena successo?» si chiese, guardandosi in giro con aria terrorizzata, poi scrollò le spalle, «Chissene, io adesso vado a dormire» disse, andando in camera sua e coricandosi sul letto.
Inaspettatamente per lei, dopo qualche secondo si svegliò ed era già mattina. «Ma come funziona qui il tempo?!» esclamò, sconvolta. Poi si alzò dal letto, rendendosi conto che in effetti aveva conquistato cinque medaglie e percorso un sacco di cose strane in soli due giorni.
Uscì di casa senza nemmeno salutare Silvia, che era immobile seduta sul tavolo a fissare il muro, insieme a Spotter – o meglio Arcanine azzurro con il muso del vero Spotter – che dormiva raggomitolato vicino alla sedia dov’era seduta la donna.
La ragazza si diresse verso il Centro, andando in quel vicolo pieno di videogiocatori e nerd sfegatati, che le vendevano varie Master Ball a un prezzo inconsiderabile, quindi li ignorò e passò oltre, andando verso la “PokéLotteria”, dove si potevano vincere vari premi avendo un determinato numero di gettoni che lei non aveva.
Decise di fare delle partite in una di quelle Slot Machine con Clefairy, vincendo giusto cinquanta gettoni. «Ehi, che premi ci sono con questi?» domandò, mostrandoli al padrone della PokéLotteria, «Uhm, direi questa» disse, dandole una MT inutile. Skie sbuffò, «Grandioso».
Subito dopo si diresse verso la Palestra, che era pieno di statue di Arbok e Seviper che la portarono verso Michael, il Capopalestra che allenava i tipi Veleno, ma soprattutto Pokémon serpenti, che se non erano di tipo Veleno nelle lotte in Palestra non li utilizzava.
Skie tirò fuori Kadabra e Charmeleon, mentre Michael tirò fuori dalle sue Poké Ball un Arbok e un Seviper. «Oh wow, che Pokémon inaspettati» commentò lei, guardando le varie statue nella Palestra. «Zitta e lotta! Gli sfidanti non parlano!». Durante la lotta, sia Arbok che Seviper usarono Tossina verso Charmeleon e Kadabra, che furono avvelenati. Kadabra subito dopo sferrò Psicoraggio sui due Pokémon serpenti, che furono subito sconfitti.
«Ah, cavolo» si lamentò Michael, lanciando verso il volto della ragazza la medaglia guadagnata. Skie prese la medaglia, che andò miseramente a finire impigliata sui suoi capelli, così la prese e la mise nel suo portamedaglie, uscendo dalla Palestra.
Fuori trovò Aitor che stava sfidando due ragazzi, precisamente Aum Nirvana e Maxim Millennium, due del Collegio Fiducia Incrollabile, che era la squadra d’accordo con il Quinto Settore, dove c’erano degli Imperiali.
«Ehi, ma voi siete quegli stronzi che erano d’accordo con il Quinto Settore!» esclamò lei.
«Ma di che parli?! Aiutami a batterli, ma sappi che sarà la prima e ultima volta che succede!» disse Aitor, voltato verso di lei. I due si guardarono e Skie si accorse in effetti che in qualche modo un accordo tra loro due si poteva sempre trovare, come quella lotta in doppio, «Stronzetta» aggiunse lui, voltandosi da un’altra parte e assottigliando gli occhi, guardandola.
«Adesso basta, noi vogliamo lottare!» esclamò Maxim, tirando fuori un Absol, mentre Aum tirò fuori un Dusclops. Per la prima volta, Charmeleon e Wartortle si misero d’accordo e sconfissero insieme con un attacco combinato – precisamente Pirolancio e Idrondata – sconfissero facilmente Absol e Dusclops, evolvendosi in Charizard e Blastoise insieme tra l’altro.
«Troppo facile» commentò Skie, mentre i due “ex”-Imperiali guardarono sconvolti i due ragazzini, «Adesso me ne vado, ma so che probabilmente ci vedremo molto presto, bastardino-».
Lei si diresse nuovamente verso il Centro, seguendo la mappa del Pokédex per arrivare verso allo Stadio Roulette, ma si fermò dopo pochi minuti, accorgendosi che c’era una fermata del pullman, così decise di aspettare lì.

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Capitolo 3
*** Parte 3 ***


Oh yeah, questa fanfiction è conclusa, ma ci metterò anche un extra che saranno le scene tagliate o comunque inedite (?) ggh spero che questo capitolo vi piaccia e vi possa divertire ;_; (ci sono anche dei momenti seri, ma sono brevi ohoho)


Precedentemente su Pokémon Raimon! Mentre ha Subaru alle calcagna, Skie continua la sua avventura, incontrando Aitor per l’ennesima volta e uccidendo di nuovo i suoi Pokémon; incontra Rosie, che a quanto sembra è la manager di Gabi, Capopalestra e Intenditore di Pokémon, lo sconfigge solo di notte, facendo anche evolvere il suo Eevee in un bellissimo Umbreon! Alle due di notte torna a Riverside, incontrando tre Capipalestra OP e una ragazza con carente intelligenza, ma molta forza, purtroppo però non abbiamo ancora visto i suoi Pokémon. Skie sfida uno dei tre Capipalestra, Michael, specialista dei tipi Veleno, ma soprattutto dei serpenti. Uscendo dalla Palestra incontra per l’ennesima volta il rivale Aitor, aiutandolo a sconfiggere Aum e Maxim. Che cosa succederà in questo episodio con tanta suspance che nemmeno c’è?
 
 
Skie era ancora seduta sulla panchina dietro la fermata del pullman, appunto per aspettare il mezzo di trasporto pubblico; non le sono mai piaciuti, ma in quel momento era necessario se voleva arrivare a sfidare la Palestra di Adé. Si mise a guardare il suo portamedaglie e ancora non riusciva a credere che aveva conquistato già sei medaglie in due giorni, doveva prendere solo la settima e l’ottava per partecipare alla Lega Pokémon, che si domandava ancora dove si poteva svolgere.
«Beh, sicuramente dovrò prendere un altro pullman per la Lega» disse, sbuffando. Dopo poco tempo il pullman arrivò, si sedette in prima fila vicino all’autista e dopo pochi secondi partì. Successe di nuovo, era tutto buio e si sentiva solamente uno strano suono proveniente da non si sa dove e, dopo pochi secondi, lei senza volerlo uscì dal pullman, trovandosi davanti allo Stadio Roulette.
«È stato scioccante» disse, con gli occhi spalancati, incamminandosi verso l’interno dello stadio. Un bambino di almeno dodici anni – che sembrava essere un bimbominchia, anzi, forse senza “sembrava” – si avvicinò a Skie, con espressione seria. «Ehi Allenatrice, ti sfido ad una lotta!» esclamò il bambino, «Fottiti, sono venuta qui per la Palestra, non per i bambini» rispose lei. Il bambino si trasformò in uno Zorua, che se la stava ridendo fino alle lacrime. «Sì, sì, benvenuto in team» disse, prendendo una Poké Ball e catturandolo, poi riprese la sfera in mano, guardandola, «Sembra un bel tipetto» poi lo tirò fuori, facendogli fare amicizia con Charizard.
Non appena arrivò allo Stadio Zattera – precisamente dopo aver battuto tutti gli Allenatori che la intralciavano e a volte facendola bestemmiare Kyurem – si mise a cercare Adé, ma fu inutile, dato che sentì qualcuno parlare proprio con lui. Era Samguk, che sembrava essere arrabbiato con lui per qualcosa.
«Quando batti gli sfidanti i tuoi Pokémon non devono necessariamente uccidere quelli avversari, Adé!»
«Ucciderli? Ma i miei Pokémon gli sparano semplicemente addosso dell’acqua!».
Skie storse un sopracciglio ascoltando la conversazione, pensandoci lei nel suo viaggio aveva ucciso chissà quanti Pokémon, o almeno, il suo Charizard e il resto del team lo fecero. Samguk si avvicino a Skie, prendendola per mano e portandola da Adé.
«Provami che il tuo team non è killer sfidando questa ragazza! Come ti chiami, Allenatrice?».
«Sono io, Samguk--»
«Ah, ti chiami Io, non so come tu faccia a sapere il mio nome, ma vabbè».
Skie poggiò il palmo della mano destra sul suo volto, «Ma perché questi non si ricordano di me?!».
«Aspetta, ma è Skie, la tizia che c’era ieri al fiume» disse Adé, «Aspettavo da un po’ la tua sfida, pronta a vedere la potenza dei miei tipi Acqua?».
Charizard si tirò indietro, dopo quell’esperienza accaduta quando era ancora Charmeleon ad essere sconfitto da Wartortle, non voleva più avere a che fare con i tipi Acqua. Skie tirò fuori Zorua, dato che voleva vedere che cosa sapeva fare in qualità di illusionista e, appunto, in quel momento era trasformato in Pidgeotto.
Adé invece tirò fuori dalla sua Poké Ball un Jellicent femmina. Skie intanto cercava di concentrarsi, doveva prendersi l’abitudine quando Zorua era trasformato in altri suoi Pokémon della squadra di chiamarlo proprio con altri nomi e non “Zorua”; nel frattempo guardò il suo Pokédex, per ricordarsi le mosse del Pokémon.
«Pidgeotto, usa Ripicca!» esclamò la ragazza, e il Pokémon eseguì, mettendo al tappeto Jellicent. Adé guardò la scena, un po’ sconvolto, poi però sorrise, facendo ritornare nella Poké Ball il suo Jellicent e, al posto suo, mandò Relicanth.
«Il tuo è stato solo un colpo di fortuna, Skie! Preparati a vedere la forza di Relicanth!» esclamò il ragazzo, ridacchiando. I due ricominciarono a lottare, e dopo aver mandato quasi al tappeto Zorua dopo il suo turno – che era rimasto Pidgeotto nonostante stesse per svenire – Adé sorrise, poi si mise a ridere.
«E ora perché ridi?!» domandò Skie, perplessa.
«Relicanth, usa Abbatti-roccia!» esclamò il ragazzo, senza rispondere alla domanda. Relicanth eseguì, mandando completamente al tappeto Pidgeotto, che ritornò ad essere Zorua. Skie lo fece ritornare nella sua Poké Ball, tirando fuori invece Umbreon, che fu sconfitto, insieme anche a Pidgeotto e Kadabra. «Ma che razza di mossa è quella?!» esclamò Skie, stupita.
«È una combinazione tra Abbattimento e Spaccaroccia. Finché non riuscirai a capire come battere il mio Pokémon non potrai accedere alla prossima Palestra e alla Lega Pokémon!».
Gli unici che poteva usare erano Charizard e Graveler, ma Charizard non voleva lottare, quindi poteva benissimo provare con Graveler, così lo tirò fuori, quest’ultimo non vedeva l’ora di lottare.
Adé si mise nuovamente a ridere, «Speri davvero di battermi con un Pokémon di tipo Roccia e Terra?» domandò, «Relicanth, usa di nuovo Abbatti-roccia!» - «Graveler, usa Protezione!».
I due Pokémon eseguirono i comandi degli Allenatori, mentre Relicanth attaccava con l’attacco combinato, Graveler si proteggeva. «Mossa astuta» mormorò il corvino, «Adesso usa Pietrataglio!» - «Schivalo, presto!».
Quella lotta fu più difficile rispetto alle altre, anche Skie voleva provare a far fare a Graveler un attacco combinato, ma non aveva mai provato a farglielo provare prima della lotta, quindi era un po’ difficile inventarne uno al momento; ma lei ebbe un’idea.
«Graveler, usa un attacco combinato tra Battiterra e Terremoto!» esclamò la ragazza.
«Contrattacca con Abbatti-roccia, Relicanth!».
I due Pokémon scagliarono gli attacchi, in quel momento nello Stadio Zattera stava avvenendo un terremoto da quanto erano potenti le mosse dei Pokémon, Adé cercò di arrampicarsi verso le panchine degli spettatori, mentre Skie non sapeva cosa fare, si mise semplicemente nell’entrata dello Stadio vicino al suo Charizard, guardando la scena.
Relicanth e Graveler mentre si attaccavano erano finiti in acqua e, i due Allenatori, impazienti di vedere ciò che stava succedendo, guardarono le onde dell’acqua preoccupati. Dopo poco tempo, Relicanth cercava di mettersi su una piattaforma di legno, privo di forze, mentre Graveler, stanco, cercava di tornare da Skie. Il Pokémon di tipo Acqua-Roccia svenne, mentre Graveler rimase insieme all’Allenatrice, gioendo.
Mentre le piattaforme di legno tornarono al loro posto, Adé – mentre faceva ritornare Relicanth nella sua Poké Ball – si avvicinò a Skie, sorridendole e consegnandole la medaglia. «Te la sei meritata» le disse, mentre lei prese la medaglia mettendola nel portamedaglie, «Ti manca solo una Palestra per entrare alla Lega Pokémon».
«Sì, sì, questo è diventato un momento troppo serio per troppo tempo, io devo andare ora» disse Skie, andandosene via dallo Stadio Zattera.
«Allora ciao, eh! Chiamami se vuoi lottare ancora, poi!» esclamò, salutandola da lontano.
Skie storse un sopracciglio, mentre camminava dirigendosi all’entrata dello Stadio Roulette, «Ma se non ho nemmeno il suo numero» mormorò. Non appena arrivò all’entrata notò che c’erano Gabi e Michael davanti a delle persone, che si rivelarono essere Quentin Cinquedea e Fivier Saviola, che stavano lottando contro i due Capipalestra.
«Non riuscirete mai a sconfiggerci! Ora noi, grazie alla nostra vittoria e alla vittoria di tutto il Team Dragon Link riusciremo finalmente a dominare le lotte Pokémon grazie a mio padre e al Quinto Settore!» esclamò Quentin, Fivier sorrise, «E preparatevi a passare dei guai!».
«Tsk, che stronzata» commentò Michael, che insieme a Meowstic di Gabi e il suo Seviper riuscirono a battere Florges di Fivier e Lucario di Quentin. Skie guardò la scena e storse un sopracciglio, «Adesso il Quinto Settore invece di dominare il calcio domina le lotte Pokémon?» mormorò tra sé e sé.
«Non finisce qui, nanetto e ragazzina! Noi domineremo questo posto e le lotte Pokémon, costi quel che costi!», i due sparirono, mentre Skie si avvicinò a Gabi e Michael. «Cos’è successo?» domandò. I due si voltarono verso di lei, «Sono ritornati gli stronzi del Quinto Settore, a quanto pare non si vogliono arrendere» rispose l’azzurro, scrollando le spalle. Gabi rise, «Con un motivo sempre più stupido per tornare poi… dominare le lotte Pokémon, che assurdità».
Skie li guardò sconvolta, «E dire che quando era il calcio a essere dominato non erano così» mormorò tra sé e sé, «E io che dovrei fare mentre voi battete quei tizi?» domandò poi.
«Intanto vai a battere Eugene, poi magari sarai pronta a lottare con loro» disse Michael.
«Cosa? In che sens-» la ragazza fu bloccata e i due le misero le mani sulle spalle, «Se non conquisti l’ottava medaglia non sarai forte abbastanza da battere il Team Dragon Link e infine il Quinto Settore insieme a noi» spiegò Gabi.
Skie assottigliò gli occhi, «Che motivazione stupida, e poi non so nemmeno dov’è la sua Palestra».
Michael rise, «Allena i tipi Volante, la sua Palestra non è altro che la Torre Inazuma, cara niubba!», Gabi intervenne, sorridendole, «Ti conviene utilizzare il tuo Pidgeotto per lottare, sai, lui adora le lotte aeree».
«Sì, sì, come vuoi, adesso toglietemi le mani di dosso, mi mettete ansia» disse, spostando le mani dei due dalle sue spalle e riprendendo la sua strada verso la Torre Inazuma, «Userò quel che cacchio voglio io nella lotta» mormorò poi.
Non appena arrivò alla torre grazie al Teletrasporto di Kadabra – ed evitandosi tutti gli Allenatori da uccidere battere, dato che non ne aveva voglia – cercò il Capopalestra, chiamandolo. Eugene apparve davanti a lei, cadendo in piedi dalla torre. Skie lo guardò sconvolta, «Mi dici come cavolo hai fatto senza farti male?!» esclamò.
Lui non lo avrebbe mai ammesso, ma sentiva un forte dolore alle gambe, e da come tremavano leggermente, si vedeva. «Anni e anni di allenamento» disse, guardandola dall’alto al basso cercando di fare un’espressione convinta – con il dolore che aveva alle gambe sembrava che avesse un’espressione mezza addolorata e quasi quella di uno che stava per mettersi a piangere dal dolore – e seria.
«Ma le tue gambe stanno tremand-» — «Smettila e che cavolo, tutti che guardano le mie gambe, farsi un po’ di affaracci propri no?» subito dopo sospirò, tirando fuori dalla Poké Ball il suo Togekiss, «Adesso lottiamo, abbiamo perso abbastanza tempo».
Skie tirò fuori dalla Poké Ball il suo Charizard, che era pronto per lottare. «Vuoi fare fin da subito una lotta aerea? Sai, solitamente la faccio quando lo sfidante e io siamo arrivati all’ultimo Pokémon» spiegò lui, «Stai zitto e lotta, non avevi detto che abbiamo perso troppo tempo?» - «Hai ragione. Togekiss, usa Metronomo» il Pokémon eseguì, usando subito dopo Abbattimento su Charizard, che fu subito sconfitto. Skie fece ritornare Charizard nella Poké Ball, tirando fuori invece Umbreon, che utilizzò Lucelunare su Togekiss, che non ebbe tanto effetto, mentre quest’ultimo utilizzò Forzasfera, che sconfisse subito Umbreon.
«Tutto qui ciò che sai fare? Sto praticamente mandando al tappeto tutta la tua squadra con una sola mossa per ognuno» disse Eugene, con tono abbastanza arrogante.
Skie sospirò, «Sono ancora inesperta, in soli due giorni sono arrivata qui, non è facile, sai?» commentò, mentre tirava fuori dalla Poké Ball il suo Zorua.
«Potevi almeno andare in una Scuola per Allenatori prima» ridacchiò lui, «Togekiss, di nuovo Forzasfera».
E anche Zorua con quel solo colpo fu fatto fuori. Skie tirò fuori Graveler, gli fece usare Abbattimento, che sconfisse in un colpo Togekiss. Eugene sospirò, facendo ritornare il suo Pokémon nella Poké Ball e tirando fuori Pidgeot, che utilizzò subito Tossina verso Graveler, che fu avvelenato.
«Un tipo Volante con una mossa di tipo Veleno?!» esclamò scioccata l’Allenatrice.
«Mai usate le MT? Non sono così inutili come pensi» disse.
Graveler utilizzò Abbattimento, ma proprio mentre Pidgeot stava subendo il danno, utilizzò Trespolo e tornò in piena salute per lottare; subito dopo il Pokémon di tipo Roccia utilizzò Breccia, mentre il tipo Volante utilizzò Tifone, che lo fece arrivare a metà della sua energia. E subito dopo un altro colpo di Breccia, Pidgeot utilizzò nuovamente Tifone, che sconfisse Graveler.
Skie tirò subito fuori Pidgeotto, che prontamente utilizzò Sostituto mentre Pidgeot stava utilizzando Gigaimpatto, per poi subito utilizzare Volo insieme, e da lì si preparò una lotta aerea tra i due Pokémon; inaspettatamente, dopo mezz’ora, vinse Pidgeotto, volando verso l’Allenatrice, mentre invece Pidgeot stava cadendo a terra e Eugene lo fece tornare subito nella Poké Ball.
«Congratulazioni, Allenatrice. Ecco qui la tua medaglia» disse, porgendole la medaglia.
Lei la prese, poi lo guardò, assottigliando gli occhi, «Suppongo che adesso dovrò aiutarvi nella lotta contro il Quinto Settore, giusto?».
«Scherzi, vero? Non abbiamo bisogno di te».
Skie sospirò, pensando ai volti sorridenti di Gabi e Michael, pensando “Quei due stronzi mi hanno mentito”. «Almeno puoi indicarmi la strada per la Lega?» domandò poi.
«Sta allo Stadio Roulette, i Superquattro stanno nei campi restanti, escludendo ovviamente lo Stadio Zattera dove Adé ha deciso di metterci la sua Palestra, mentre nello Stadio Zenith avrai la lotta finale con il Campione» spiegò lui, aggiustandosi gli occhiali nel volto.
«Spiegazione lunga, ma grazie» disse Skie, andandosene via, utilizzando Teletrasporto di Kadabra per ritornare nuovamente allo Stadio Roulette, dove si stava svolgendo un’ennesima lotta con il Team Dragon Link. C’erano sempre Gabi e Michael che stavano lottando contro Aimé Quintet e Eljas Viisi. In quel momento i Meowstic di Gabi stavano attaccando i Pokémon avversari con Incantavoce, mentre il Seviper di Michael stava attaccando con Velenoshock. I Pokémon degli altri due invece erano Druddigon e Haxorus, che stavano attaccando entrambi con Dragopulsar.
Skie guardò la scena, «Ancora lottate?» domandò. Tirò fuori Charizard, che utilizzò Ira di Drago su entrambi i Pokémon degli avversari, che finirono subito al tappeto insieme agli Allenatori.
«Vedo che sei abbastanza forte da aiutarci ora!» esclamò Michael.
«Eugene ha detto che devo battere la Lega Pokémon, prima» disse la ragazza.
«Fregatene delle sue opinioni, lui è-» Michael fu bloccato da una voce a Skie familiare.
«Ehi tu, stronzetta! Finalmente ti ho trovata!» esclamò Aitor.
«Ma porca miseria, non c’è mai pace!».
Charizard e Blastoise cominciarono a lottare tra loro, senza attacchi né altro, come al solito, semplici attacchi fisici e, come di consueto, vinse Charizard.
«Beh, questo non determina che sei tu la vincitrice! Adesso andrò a battere la Lega e vedremo se sarai tu, oppure io, il Campione!».
«Fa’ pure come ti pare, io tanto devo--».
Aitor bloccò ciò che stava per dire Skie, correndo velocemente verso l’entrata dello Stadio Roulette.
«Quel tuo amico è proprio strano» sussurrò Gabi.
«È un rompipalle, ecco cos’è» commentò lei, «Dove dobbiamo andare per sconfiggere i tizi di quel Team… di cui non ricordo il nome?».
«Dicono che si dirigeranno verso la Lega per sconfiggere il Campione, Aitor da solo non riuscirà a sconfiggerli, ma non è questo il punto» continuò Michael, «Il punto è che da prima che tu ti mettessi a viaggiare, come abbiamo già detto, il Quinto Settore mira a dominare le lotte Pokémon e-»
«Non è quello il punto, vai avanti» sbuffò Skie.
«Dobbiamo ucciderli sconfiggerli tutti e basta» disse semplicemente Gabi.
«Perché hai censurato ciò che stavi dicendo per davvero?» domandò la ragazza.
«Censurato?».
«Oh, vabbè, andiamo».
Prendendo il treno arrivarono alla strada per lo Stadio Turbina, dove era pieno di Allenatori, ma anche di membri del Team Dragon Link – e in realtà erano tre. Gabi si voltò verso Skie, «Tu vai a battere il primo dei Superquattro, noi intanto ci occupiamo di loro qui».
Skie annuì, utilizzando nuovamente il Teletrasporto di Kadabra per arrivare allo Stadio Turbina, dove la attendeva Jude, che allenava i tipi Acciaio; infatti con Charizard lo sconfisse subito – poveretto.
Uscì dallo Stadio e ritornò da Gabi e Michael, che stavano ancora lottando. «Ha già finito?!» esclamò l’azzurro. Il rosa si avvicinò a lui, «Sai, è facile battere i tipi Acciaio se si ha un tipo Fuoco» sussurrò il rosa. Michael scrollò le spalle, poi i due chiamarono Skie verso di loro per aiutarli a uccidere sconfiggere i tre membri del Team Dragon Link che stavano lì. Con una mossa ognuno di tipo Folletto, Ghiaccio e Drago fu davvero facile batterli.
Andarono nello Stadio Iceberg, dove successe quasi la stessa cosa. Skie batté facilmente Shawn, che allenava i tipi Ghiaccio, sempre con Charizard e sconfissero facilmente anche i membri del Team Dragon Link che stavano in quel percorso.
Successe la stessa cosa con gli altri due stadi, sconfisse facilmente anche Celia, che allenava i tipi Folletto e Nathan, che allenava i tipi Buio.
«Ma come mai sei sempre così veloce?!» esclamò sconvolto Michael.
«Sai, Charizard è abbastanza OP-» rispose con aria seria Skie, che guardò Charizard sorridendo. Subito dopo andarono verso lo Stadio Zenith, dove stava avvenendo una battaglia con dei membri del Team Dragon Link, Aitor – che in quel momento stava solo guardando ed era appena arrivato - e Mark.
«Beh, almeno siamo arrivati in tempo» commentò Gabi, ma proprio nel momento in cui lo disse, Gyan Cinquedea riuscì a battere Mark e classificarsi con il titolo di Campione – non ufficialmente, ma praticamente le cose stavano così.
«Per quale fottuto motivo tu non stai mai zitto?» domandò Michael, fulminandolo con lo sguardo.
«Ah, ma per favore! Certo che sono proprio sfigato» borbottò il rosa, mettendosi a braccia conserte.
Skie guardò male i due, «Non dovremo lottare con quello stronzo lì insieme ad Axel Blaze?» domandò poi, indicando Gyan Cinquedea e Alex Zabel – che ormai si era capito che era Axel – e quest’ultimo si voltò verso di lei, sconvolto, «E tu come facevi a saperlo?!».
«Sono circondata da idioti senza memoria» mormorò la ragazza, mentre vide arrivare Adé, Eugene, Jade e… Beta? Guardò perplessa quest’ultima, domandandosi perché era lì, ma in fondo non era tanto importante – scrollò le spalle, sospirando, «Beh, tanto ormai non c’è più da stupirsi qui».
Eugene guardò Skie, assottigliando leggermente gli occhi, «Ma lei non era inutile stando con noi?» domandò, indicandola. Lei lo fulminò con lo sguardo, mentre Michael rise, «Ma stai zitto, l’hai visto o no il suo Charizard quant’è forte?» - «Ah, sì, io gliel’ho sconfitto in un colpo», Adé ridacchiò, «Lui non ha voluto lottare contro di me». Skie guardò male i due Capipalestra, «Lasciatelo stare, certo a volte può avere i suoi momenti, ma è normale, anche gli OP fanno degli errori» - «Questa è una tipica cosa che direbbe una principiante» ridacchiò Jade, mentre Beta guardò perplessa Eugene, «Ma durante la lotta tra voi due non è successo nulla, vero?» - «La vuoi piantare? E poi come potrei stare con una niubba?».
«STIAMO SOLO PERDENDO TEMPO!» gridò improvvisamente Michael, poi si schiarì la voce, «Vieni a batterti se ne hai il coraggio, Gyan Cinquedea!». Ma dopo l’esclamazione dell’azzurro, lo Zoroark di Gyan riuscì ad ammazzare in un solo colpo il Seviper di Michael, che invocò Arceus, Dialga, Palkia, Giratina e chi ne ha più ne metta – mentre piangeva, tra l’altro.
Skie guardò con aria di sufficienza Gyan, «Ah, ma per favore, io so fare di meglio», l’uomo la guardò sorridendo, «Voglio proprio vedere».
Charizard e Zoroark cominciarono a lottare, ma sembrava più un corpo a corpo più che una lotta Pokémon come tutte le altre, poi anche gli altri Pokémon dei due cominciarono a lottare tra loro, Graveler con Houndoom, Pidgeot con Goodra, Kadabra con Mismagius, Zorua con Conkeldurr e Umbreon con Beheeyem. I quattro Capipalestra, Aitor, Mark, Beta e Jade guardarono la lotta, stupiti. Era come se Skie e Gyan riuscissero a comandare i loro Pokémon con il pensiero.
Alla fine – o almeno così sembrava – Gyan riuscì a battere Skie, mandandola letteralmente al tappeto, dato che Zoroark buttò Charizard addosso all’Allenatrice. Gli altri suoi Pokémon erano a terra, stremati. Lei sembrava come se avesse perso i sensi, ma sgranò gli occhi, ricordandosi di quei due giorni passati: anche se erano abbastanza assurdi, le avevano insegnato un sacco di cose.
 
«Non saprei, prova a usare qualche strategia»
 
«Mia cara, non riuscirai mai a superare tutte queste difficoltà che non ti aspetti senza delle Pozioni!»
 
«Relicanth, usa Abbatti-roccia!»
 
«Mai usate le MT? Non sono così inutili come pensi»
 
«È vero» mormorò lei, rialzandosi e curando i suoi Pokémon con delle Ricariche Totali. La sua squadra si rialzò, carica per lottare. «Ehi, Rosita!» esclamò Skie. Gyan si voltò verso di lei, anche i suoi Pokémon erano ancora pronti per lottare, ma non sapevano a cosa stavano andando incontro. Graveler riuscì ad usare la sua mossa combinata tra Battiterra e Terremoto, Charizard utilizzò Ira di Drago, Zorua e Umbreon riuscirono a creare un attacco combinato tra Neropulsar e Lucelunare, Pidgeot utilizzò Baldeali mentre Kadabra utilizzò Psichico e Psicotaglio, e poco dopo riuscì a battere Gyan, che rimase sconvolto, facendo ritornare nelle Poké Ball i suoi Pokémon.
Ma subito dopo rise, portando via dalle mani di Aitor il quadro dove c’era il titolo di Campione e scappando via, con ancora quella risata malvagia.
«TORNA SUBITO QUI!» gridò Aitor.
Mark rise divertito, «Rilassati, Aitor, quel titolo era falso, quello vero ce l’ho io!» gli disse, tirando fuori dietro alla schiena il vero quadro dorato con su scritto il titolo di Campione. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. «Quindi adesso il titolo a chi va, Aitor o Skie?» ridacchiò Gabi.
«A nessuno, perché altrimenti tutto ciò ricomincerebbe daccapo e dovreste battermi in loop quando non avete abbastanza soldi» disse Mark.
«Che furbo» commentò Aitor.
Mark si guardò in giro, notando che i membri del Team Dragon Link erano spariti. «Ehm… ma sono spariti tutti, anche Axel…». Skie lo guardò assottigliando gli occhi, «Ma non mi dire…» disse in tono sarcastico.
«C’è solo una cosa da dire, tutto è bene quel che finisce bene!» esclamò Mark.
Michael sospirò, «Sì, ma ora torniamo a casa, mi fa venire l’ansia questo posto» disse, e tutti tornarono a casa propria a modo loro. Mark rimase con il sorriso, fissando ciò che aveva davanti «Ehm… ciao?».
 
 
 
Skie spalancò gli occhi, svegliandosi di soprassalto. Si guardò in giro, perplessa; era a casa sua, coricata per terra.
«Ehi» disse qualcuno, toccandole la spalla destra, era Arion, «Hai dormito fino a poco fa… hai sognato… qualcosa? Ti dimenavi nel sonno…». Lei guardò a destra e a sinistra, era con lui e JP fino a quel momento e aveva dormito tutto il tempo. «Era tutto un sogno…» mormorò lei.
 
«Sembrava tutto così reale…»

 
 

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Capitolo 4
*** Extra - scene tagliate e/o inedite ***


Okay, questo extra è un po' corto... ma spero comunque che vi possa divertire aaaa-- ;; - tra l'altro non volevo mettere né pairings (nemmeno one-sided) né romanticismo o cavoli vari, ma non ho resistito



Skie guardò Victor perplessa, «Di’ un po’ Victor, ma perché non hai una Palestra?» gli domandò subito dopo.
Victor alternò lo sguardo tra Riccardo, che stava bevendo tranquillamente il tè, e Skie, che ancora lo fissava. Il blu sospirò, mentre guardava male Riccardo, «Ci sono persone meno fortunate di altre».
Il bruno posò sul tavolo la tazzina del tè, guardando Skie e Victor, «Ma voi due come mai siete qui?» chiese poi.
«Ci avevi invitato tu, anche se non ne so il motivo…» rispose la ragazza, alzando lo sguardo, abbastanza confusa.
«Oh, è vero» disse lui, sorridendo e continuando a sorseggiare il tè, mentre Victor sospirò, non ne poteva quasi più di stare lì.
 


Subaru si sedette sul tavolo a fianco a Skie, nell’area ristoro del Centro Pokémon. «Skie, dimmi una cosa» le disse.
Lei sospirò, «Cosa?» chiese con aria seccata. «Vorrei sapere i tuoi segreti per essere così forte come sei ora» rispose, sorridendole. La ragazza disse un secco “no”, e lui prese a toccarle continuamente la testa con il dito, ripetendo “avanti dimmelo, dimmelo, dimmelo ora” anche mentre lei camminava per andarsene e raggiungere i suoi obiettivi e, non appena arrivò vicino alla Palestra di Gabi, Skie fermò la sua camminata. «Prova a farlo solo una volta.» gli disse, con aria minacciosa.
Subaru le toccò nuovamente la tempia, inutile dire che finì bruciato dal Braciere di Charmeleon subito dopo.
 


Wanli corse velocemente verso Skie, che rimase sconvolta nel guardarlo.
«Ehi, Allenatrice! Anche se non stai usando i Box per i tuoi Pokémon voglio regalarti questo Eevee!» esclamò, parlando di fretta, tirando fuori dal suo camice un Eevee e consegnandoglielo. Lei lo prese in braccio, guardando Wanli sconvolta, «G-grazie…?».
 


«Mh, vediamo un po’ dov’è la prossima Pale-» fu bloccata da qualcuno che stava urlando vicino al fiume. «Ah, e adesso che altro succede?» sbuffò, correndo verso il fiume e andando a vedere. Davanti al fiume c’erano Michael, Eugene, Adé e Jade, davanti a una ragazzina che guardava mentre dei ragazzi in barca venivano attaccati da un Gyarados rosso.
«Porca miseria, qui non c’è mai pace!» esclamò Skie, guardando la scena. «No, Eugene, devo lottare io con quel fottuto Gyarados!» urlò Jade con aria minacciosa, fulminando con lo sguardo Eugene, che la guardava con aria di sufficienza, «Senti, io ho esperienza con i Pokémon di tipo Volante, lo dimostra anche il mio titolo di Capopalestra» le disse, «Quindi fatti da parte».
Jade diventò rossa dalla rabbia, «Ti vanti tantissimo, ma alla fine non vali molto, Capopalestra da quattro soldi!» gridò improvvisamente, «Dovevo essere io la Capopalestra, non TU!».
«Ci risiamo…» mormorò Eugene.

 
 
Skie guardò le statue che c’erano nella Palestra di Michael, e notò tra quelle anche la statuetta di un Serperior. Si voltò verso di lui, perplessa.
«Ma Serperior non è di tipo Erba?» gli domandò.
«Sì, ma sai io non alleno solo i tipi Veleno, alleno anche i Pokémon serpenti, vieni ti faccio vedere» le disse, accompagnandola verso una stanza dove c’erano statue di ogni tipo di Pokémon serpente.
«Accidenti» mormorò lei.
 


Skie sorrise, finalmente arrivata alla meta. «Eccomi qui alla Torre Inazuma, mi chiedo che Pokémon schiererà Eugene» mormorò, camminando verso le scale, ma qualcuno la fermò.
«Non puoi lottare ora» disse una voce femminile, era Beta. Skie la guardò perplessa, ma lei non veniva dal futuro? Scrollò le spalle, poi si voltò verso di lei. «E tu…?» stava per dire, ma Beta la interruppe.
«Io sono la manager del Capopalestra, permettimi di presentarmi, io mi chiamo Beta» e infine le sorrise, «Se sei qui per sfidarlo, io sono qui per testare la tua forza e… PER VEDERE SE NON CI VUOI PROVARE CON LUI» urlò infine, cambiando voce e sguardo – praticamente aveva attivato la sua seconda personalità.
Eugene scese dalla torre, camminando verso di lei, «Beta, ancora con questa storia? Non torturare ogni ragazza che vedi» e poi non capisco perché tutta questa attrazione su di me, Santo Arceus pensò, sospirando.
«Eugene! Io devo testare la forza di ogni Allenatore che raggiunge la Palestra, se non è forte abbastanza vuol dire che non è alla tua altezza, capisci che intendo?».
«Beta.» le disse con tono serio, «Dimmi. Cosa sono io?».
«Sei un Capopalestra!»
«Sì… e cosa fa un Capopalestra?»
«Testa la forza di un Allenatore per vedere se è all’altezza della Lega Pokémon!»
Eugene annuì, «Esatto… e tu che cosa sei?».
«Io sono la tua manager, naturalmente!»
«E che cosa fa una brava manager?».
«Deve assistere il suo capo!»
Il rosso storse un sopracciglio, «Non è proprio così ma il concetto è quello» poi si schiarì la voce, «Bene, allora devo essere io a testare la forza di questa Allenatrice, non tu».
Beta gli fece il broncio, poi sbuffò, «Ma così non è giusto, guarda com’è vestita, non è troppo provocante?!».
«Smettila, per favore» disse lui con aria seria, «Scusa Allenatrice, temo che qui stiamo perdendo troppo tempo».
E in quello stesso momento c’erano Skie e Charizard seduti a guardarli con dei pacchi di pop corn in mano, «No no, tranquilli, continuate pure».

 
 
Dopo che Skie tornò a casa dopo la Lega Pokémon, vide che Arion era in casa “sua” – alla fine era casa del ragazzo, ma lei scrollò le spalle anche su questo appunto. Si sedette sul tavolo a fianco a lui, guardandolo.
«Ti sei auto-invitato?» domandò.
«Sì, tra un po’ dovrebbe arrivare anche Aitor e anche le pizze!». Ma Aitor era già lì, che fulminava con lo sguardo entrambi, mentre Spotter li guardava perplesso.
Qualcuno bussò alla porta, Skie andò ad aprire e c’era Nathan vestito con una strana divisa e tre pizze in mano, «Ehi, pizza!» esclamò.
«Un Superquattro che consegna le pizze… wow…» mormorò lei, sconvolta.

 

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