Legame Proibito

di Minnasakkayarouze
(/viewuser.php?uid=583131)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capelli In Barattolo ***
Capitolo 2: *** Maxi Pop-Corn ***
Capitolo 3: *** Sacchetti ***
Capitolo 4: *** Scarafaggi ***
Capitolo 5: *** Energia ***
Capitolo 6: *** Cappellino Rosso Fuoco ***
Capitolo 7: *** Colonna Sonora ***
Capitolo 8: *** Facciamolo Morire! ***
Capitolo 9: *** Riunione ***
Capitolo 10: *** Vestito Giallo Canarino ***
Capitolo 11: *** Bambù ***
Capitolo 12: *** Consegna (Parte 1) ***
Capitolo 13: *** Avviso ***
Capitolo 14: *** Consegna (Parte 2) ***
Capitolo 15: *** 5638 ***



Capitolo 1
*** Capelli In Barattolo ***


Due giovani ragazze camminavano per la strada che passava nella foresta dirette in città.

Una delle due, dai capelli bianchi come la neve con le punte rosse e lo sguardo penetrante camminava con passo calmo e tranquillo, mentre la compagna, dai lunghi e ribelli capelli castani che si schiarivano in punta e dai grandi occhi verdi saltellava tutta allegra guardandosi intorno.

A un tratto la Mora si fermò. Gli occhi si illuminarono e col dito indicò qualcosa a terra davanti a lei. Rimase in quella posizione per qualche secondo, al che la compagna seguì con lo sguardo la direzione dell'indice e quando vide ciò che indicava sbattè piano le palpebre.

-Ah ok. Daiana è una pietra.

L'altra la guardò scandalizzata e prese in mano il sasso grigio e rotondo.

-No! È un sasso di questo bosco! Che è l'inizio della nostra avventura!

Poi si mise una mano sul cuore.

-Lo terrò con me per sempre.

Sconsolata la Bianca scosse la testa e proseguì. Non avevano fatto molta strada che videro un vecchio intento a zappare la terra del suo orto. Daiana si aggrappò al braccio della compagna e iniziò a scuoterla.

-Chiediamo indicazioni? Dai dai!

-Ma guarda che dobbiamo solo seguire il sentiero.

-Senti, siamo appena arrivate, dobbiamo dare una buona impressione.

Detto ciò la mollò e si avvicinò alla staccionata. Senza dir nulla la scavalcò e si diresse verso il vecchietto, che alzò lo sguardo per guardarla confuso e infastidito.

-Salve! Bella giornata per zappare vero? Sa che io lo facevo sempre col mio nonnino, era un po' strano...come lei. Solo che lui aveva meno capelli.

Tranquilla gli si avvicinò ancora e lo accarezzò in testa. Sia l'uomo che la compagna la guardarono stupiti.

-Eh se li avesser avuti anche mio nonno dei capelli così non sarebbe mai partito a cercare i semi dei capelli per farseli ricrescere. Doveva vederlo: tutte le mattine contava i capelli che perdeva di notte e li custodiva in un barattolo. Quando gli ho chiesto perchè li tenesse mi ha detto: “cara nipote, senza capelli non posso rimorchiare le belle signore, così li conservo per quando incontrerò la donna giusta.”

Prima che potesse aggiungere altro, il suo interlocutore scoppiò a ridere. Rise di gusto per diversi minuti, a tal punto da cominciare a piangere e di doversi sedere. Didi confusa si girò verso la compagna.

-Sta ridendo!

Si rigirò preoccupata e posò una mano sulla spalla dell'anziano.

-Signore tutto bene? È stufo di zappare?

Lui scosse la testa, poi pian piano si riprese, si asciugò le lacrime e tornò ad alzarsi.

-Scusi la domanda, ma lei ha moglie?

-No, vivo solo.

-Non è possibile! Un bel Signore come lei che vive solo?! Non ci credo manco morta! Se solo fossi più vecchia passerei qui tutto il mio tempo!

A quel punto intervenne l'altra ragazza.

-Sbrigati Daiana, dobbiamo andare!

La Mora estrasse il sasso raccolto dalla tasca e lo porse al vecchio.

-Mi raccomando lo tenga stretto, questa pietra è molto importante per me e voglio che sia lei a custodirla.

-Veramente l'hai raccolta pochi minuti fa!

Daiana divenne rossa come un peperone e scosse la testa con energia.

-Non è vero! Non è vero!

Detto ciò corse dalla compagna e salutando con la mano il suo amico riprese il viaggio. Continuarono a seguire il sentiero in silenzio per diverso tempo, poi Hana si girò verso la compagna.

-Ma la via da seguire gliel'hai chiesta?

-OMMIODIONO!!!! Me lo sono dimenticato!

Disperata si mise le mani nei capelli, mentre Hana scoppiava a ridere.

-Devo assolutamente tornare indietro!!!!

Prima che potesse anche solo fare un passo l'altra la bloccò e senza smettere di ridere se la tirò dietro.

Finalmente da lontano cominciarono a vedere la città che si avvicinava e Daiana si tranquillizzò.

Poi all'improvviso comparvero delle fiamme sgargianti e Didi si illuminò.

-UN FALÒ!

-Non credo, al massimo sembra un blader incavolato!

Calarono sui visi i cappucci dei mantelli e andarono incontro all'estraneo.

Il ragazzo se ne stava fermo con i pugni rivolti al cielo.

-GYNKA IO TI BATTERÒ, PERCHÈ SONO IL NUMERO UNO!!!!

Daiana si avvicinò alla compagna e eccitata sussurrò:

-Secondo te che sta facendo? Un antico rituale satanico, per richiamare il Dio dei Bladers?

Camminando in punta di piedi si avvicinò al giovane e gli picchiettò il dito sulla spalla. Il ragazzo balzò in aria dallo spavento e rimase aggrappato al ramo di un albero. Stupita la Mora si girò verso Hana.

-Ma è proprio posseduto!

 

 

 

 

 

Il blader ridiscese dall'albero e le guardò. Quella che si era avvicinata era minuta, con pantaloni neri, canotta bianca e scarpe blu fluorescente. Vide di sfuggita un tatuaggio a forma di drago lungo il braccio sinistro, mentre su quella mano aveva un anello per dito che faceva continuamente tintinnare. Sul polso destro portava dei fini bracciali d'argento. L'altra ragazza invece era più alta, snella. Indossava una maglia a maniche lunghe rossa, dei leggins marroni coperti da degli stivaletti neri col tacco basso. Al collo portava una collana con due draghi gemelli intrecciati e le mani erano coperte da un paio di guanti neri senza dita. Entrambe indossavano un lungo mantello da viaggio marrone con un cappuccio che copriva interamente il loro viso. Alla vita portavano una cintura da Bladers e mentre la piccoletta aveva una postura più rilassata e estroversa, guardando l'altra capì che non era una con cui scherzare.

 

 

 

 

 

 

-Come ti chiami tizio?

-Io sono Masamune Kadoia, il blader numero uno al mondo!!

-Olamadonna certo che ne hai di puzza sotto il naso Masmune Kodia!

-NON SONO MASMUNE KODIA! SONO MASAMUNE KADOIA!

-E io che ho detto? Cooomunque, sono sicura che la mia amica qui è più forte di te!

Masamune puntò il dito verso Hana.

-Davvero? Allora io ti sfido!

Lei lo guardò senza batter ciglio, poi si girò.

-Mi rifiuto.

Gli altri due la guardarono stupiti, poi la Bianca si rigirò.

-Scherzavo!

Daiana diede un colpetto al ragazzo.

-HAHAHA ha scherzato! Incredibile.....

Si misero in posizione e iniziarono il conto alla rovescia.
-TRE…DUE...UNO...PROOONTIII...LANCIO!!!
Appena i due bey furono in campo, Masamune partì all'attacco. Stranamente Daiana se ne stava tranquilla a bordo campo senza fare nulla.
La battaglia si svolse con Masamune in attacco e Hana in difesa, e proseguì così per qualche minuto.

Poi d'un tratto Daiana cominciò a frugare nella borsa e all’improvviso estrasse...due bandierine?!?!? Eccitata cominciò a sventolarle con energia.
-FORZA HANA CHE CE LA FAI! IN POLTIGLIA LO RIDURRAI! COL TUO ATTACCO LO SPOGLIERAI E IN MUTANDE LO LASCERAI!
Nessuno fiatò, poi Masamune chiese:
-Ma è sempre così?
-Purtroppo.
I due ripresero il combattimento e questa volta Hana prese le redini del gioco, con un attacco scagliò il bey avversario contro la cresta del ragazzo, la tagliò e rimase incastrato nel tronco di un albero.
Senza dire una parola le due ragazze lasciarono lì il giovane ancora pietrificato e proseguirono per la loro strada.

 

 

 

Entrarono in città che si faceva sera e con calma presero la direzione di un albergo che conoscevano in zona. Per strada incontrarono una signora anziana che tornava a casa con dei grossi sacchetti della spesa. Subito Daiana le corse incontro e le prese uno dei sacchetti.

-Sa Signora, dovrebbe andare nel bosco. Sono sicura che incontrerà qualcuno che la aiuterà sempre con i sacchi della spesa.

La donna la guardò stupita e confusa ma si lasciò aiutare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Maxi Pop-Corn ***


Hana e Daiana passarono un paio di giorni a girare la città, guardando tutti i negozi di beyblade.

Un giorno, mentre giravano, si accesero gli schermi e comparve, il direttore della WBBA.

-Buongiorno, sono l'immortale Phoenix!!!! L'unico e vero direttore della WBBA!

-E questo chi è?

-L'ha appena detto, scema!

-Mi sembra moolto simpa!!!!

-Non ti ricorda tuo nonno vero?

-Mmmmmmh, no non mi pare!

-Oggi è un giorno importante per tutti i bladers!

L'eccitazione si diffuse nell'aria. Poi accadde una cosa davvero unica: il direttore cadde.......dalla sedia, all'indietro......sullo schermo si vedevano solo le sue gambe all'aria.

-Ehm, capo tutto bene?

Ikaru non ricevette nessuna risposta.

-Oddio Hana! È MORTO!!!!!

-Bene scusate per il problema tecnico, sapete il direttore è molto emozionato, abbiate pietà!

Come stava dicendo, oggi iniziano le selezioni per il campionato mondiale di Beyblade, il Big Bang Bladers, per decidere chi seguirà il campione Gynka in giro per il mondo!

Mi raccomando non perdete tempo ed andate ad iscrivervi!

Grazie......

-Mmmmh......

-O che gioia il capo si è ripreso, prego saluti il pubblico.

L'uomo si rimise in piedi completamente scompigliato e con sguardo intontito.

-Eeeeh??

Lo schermo si spense.

-Wow! Finalmente succede qualcosa!!!! Andiamo a vedere dai!!!!

Come un fulmine si scagliò nella direzione sbagliata.

-DALL'ALTRA PARTE!!

Frenò, si girò e ripartì.

-LO SAPEVO, LO SAPEVO! ERA PER VEDERE SE ERI ATTENTA!!!!

Gridò allontanadosi.

-Come no........

 

 

 

Arrivate all'entratra dello stadio si fermerano ad una bancarella che vendeva i dolci preferiti di Daiana. Mentre mangiava camminando, videro il loro amico Masamune, assieme ad altri ragazzi.

-Ehi Gynka, vedrai che anche questa volta sarò il numero uno!

Un ragazzo con la sciarpa bianca si volse verso di lui.

-Prima di tutto non sei mai stato il numero uno, e poi dovrai confrontarti con Tsubasa, Benkei e Kenta.

D'un tratto da dietro il Toro spuntò un piccolo biondino.

-Ehi! Ci sono anche io! E sconfiggerò tutti!

Il gruppo rise, tranne Madoka che diede man forte al piccolo.

-Avanti ragazzi non prendete in giro Yu!

-Grazie Madoka, almeno tu.

Quindi si incamminarono verso l'entrata.

-Così il Rosso è quello che ha sconfitto mio fratello.

Daiana guardò la compagna mordicchiando il suo dolce.

-Così sembra.

Quindi entrarono anche loro.

 

 

Raggiunsero gli spalti proprio mentre iniziava la selezione. Da dove si trovavano, vedevano bene tutti i campi da gioco, con i bladers pronti al lancio.

Il DJ comparve sul suo palco.

-Salve a tutti oggi finalmente si decideranno i rappresentanti della squadra giapponese, sono felicissimo di poter fare la cronaca di questo grande evento organizzato dalla WBBA. Allora siete pronti a cominciare? Se ci siete possiamo fare il conto alla rovescia: 3, 2, 1......PROOONTIII........LANCIOOO!

In un istante tutti i bey furono lanciati e le battaglie ebbero inizio.

Dagli spalti la Pazza stava guardandosi intorno, finchè il volto non le si illuminò.

-Ehi tu! Tipo! VIENI QUA!!!!!

Un uomo mega terrorizzato si avvicinò.

-Cosa desidera?

-Io-voglio: UNA PORZIONE GIGANTE DI POP-CORN!!!!!

Aveva un'aura così limpida che quando l'uomo le disse il prezzo, in un attimo......si frantumò.

-Ma sta scherzando?!?!?! COSTEREBBE DI MENO UN GAMBERO CHE CAMMINA IN AVANTI!

-Daiana, primo: il paragone fa pena. Secondo: il prezzo non è esagerato, visto che hai chiesto la porzione gigante. Terzo: prima ti sei già ingozzata di biscotti, non dirmi che hai ancora fame.

-Primo: i gamberi che camminano in avanti sono molto rari, quindi devono essere anche molto buoni e costosi. Secondo: voglio tenere un po' di soldi per dopo. Terzo: come diceva il mio amatissimo nonnino: “La fame vien mangiando”.

-Non so cosa centra il gusto dei gamberi col camminare, ma vabbè. Poi se spendi tutti i soldi in cibo, come fai a pagare le altre cose? Infine ti consiglio di non prendere alla lettera tutto quello che ti diceva il tuo nonnino.

L'altra la ignorò e si girò verso il vicino.

-Sa ha proprio un bel cappello.

Hana lo guardò, in effetti indossava uno strano cappello giallo a fiori viola, faceva ribrezzo, ma non la sorprese che all'amica piacesse.

-Deve essere costato molto........non è che può prestarmi del denaro?

Speranzosa fece la faccia tenera.

-La prego di non darle troppo retta.

Alla fine si accorsero che il venditore se n'era già andato, Daiana si infiammò.

-La prossima volta gli faccio ingoiare un gambero che cammina in avanti insieme ai pop-corn!

-Prima devi trovarlo il gambero, poi si vedrà.

Finalmente rivolsero l'attenzione agli scontri, molti erano a terra privi di senso, tuttavia i combattimenti erano ancora in atto.

-Accidenti che foga!

-Guarda, c'è Kodia!

Il ragazzo stava combattendo con un un giovane blader che era con lui all'entrata. La sfida sebbene intensa finì con la vittoria del Nero, che ripreso il bey si spostò subito ad un altro campo.

Alla Marrone vennero le lacrime agli occhi.

-Povero piccino, il nostro amico non ha proprio cuore! La prossima volta mi sentirà!!!!

Il Numero Uno stava per cominciare un nuovo scontro con il Biondino, quando il tempo scadde.

-Bene ragazzi, le selezioni sono terminate! Ora vedremo chi andrà in finale.

Sul tabellone comparvero i punteggi.

-Al quarto posto il giovane Yu Tendo!!

-SÌ HANA, è il mio piccolo TITTI!!!!

-Titti?!

-Sì è identico al mio criceto!!

-Tu hai un criceto?

-Veramente è morto 3 anni fa, però lui ha gli stessi occhi, le stesse guance e lo stesso nasino!

-Allora doveva essere un criceto strano,......e la cosa non mi meraviglia.

-Gli avevo anche insegnato a tenere sul naso le palline, come le foche!

-Ah! Mica male.

-Terzo posto: Masamune Kadoya!

-Possibile che hanno sbagliato il nome? Comunque poverino: ora non è più nemmeno secondo!

-Già.

-Secondo: Tsubasa Otori.

-Ma è una femmina o un maschio?

-Un maschio, non lo vedi?

-Mah, sarà.

-Infine il primo classificato è il re di tutti gli animali, sì proprio lui: Kyoya Tategami!!!!

-Che BELLOOOOOOO!!!!!!!!!!! È proprio carino vero???

Con espressione maligna Daiana fece una gomitata alla compagna.

-Daiiiiiiiii, daiiiiiii, lo so che ti piace!!!!!!!! Lo so, lo so che è il tuo genere di tipo!!!!!!! Alto, muscoloso, selvaggio, misterioso, eh, dì la verità!!!!!

-Sìsi.

Tuttavia sotto il cappuccio era diventata tutta rossa.

-Perfetto ragazzi ora che le selezioni principali sono finite, passiamo a quelle per designare gli altri membri della squadra. Domani infatti i nostri quattro finalisti si sfideranno per gli altri due posti!! Chi vincerà la sfida e andrà al torneo mondiale con Gynka?! Rimanete con noi e lo saprete!

-Che emozione, domani verremo a vedere la finale vero?

-Io ho un impegno, ma ti raggiungerò più tardi.

-Ah, va bene!! Vedrai che domani riuscirò a farmi dare una porzione maxi di pop-corn con lo sconto!!!! E nella attesa farò il tifo per il tuo Kyoya, sta tranquilla!!!!!!

Detto questo scoppiò nella sua risata maligna, mentre Hana sospirava disperata. Quindi si alzarono e uscirono senza essere notate.

 

 

 

 

 

Angolino Autrici

-Anna lo sto fissando!

-Cosa? Il poster?

-Si muove, SI MUOVE!

-COSA?

-IL RAGNO!

-aah!!! Io pensavo il poster!

-UCCIDILO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (*crisi isterica*)

-Ma dove cazzo vai?!

-Mi allontano!!!!!!!

-Oh va bene! Lo sposto!!!

-Come caspita vuoi spostarlo un ragno?!

-Con la carta?!

-NONO! SEI IMPAZZITA!!! QUELLO SPARA RAGNATELAAAA!!!!!!!

-Sei senza speranze! Non è Spiderman!

-Sì, ma sto qua è stato morso da un ragno! Non è la stessa cosa?!

-Lo sposto, lo sposto!!! Un attimo che gli faccio fare paracadutismo fuori dalla finestra!

-Ma che sei scema! Quello vola! Ti si attacca addosso!

-Sì, bom, adesso aggiungiamo anche Superman và!

-Sì è mosso!!!!!!!!!!

-Vabbè, adesso lo prendo e lo butto giù! O sennò lo do da mangiare ai miei pesciolini!

-COSAAAAA????! Lo dai da mangiare ai pesci?! Sei pazza?!

Alla fine Anna prende il povero ragno e con l'amica che sclera riesce a dargli la libertà!

Ragno:

-GERONIMOOOOOO!!!!!!!!!!!

 

N.B.: Scusate per questo angolino particolare, ma la situazione era troppo divertente per non essere raccontata, detto ciò come vedete, siamo riuscite a scrivere il secondo capitolo senza incidenti, speriamo vi piaccia e tenteremo di non essere troppo in ritardo con il prossimo!!!! Grazie, commenti e critiche sono ben accette.

Alla prossima da

Minnasakkayarouze

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sacchetti ***


Le due ragazze stavano facendo colazione, Hana stava bevendo una tazza di latte accompagnata da un muffin, mentre Daiana si stava abbuffando di biscotti al cioccolato, inzuppati nella sua tazza di latte. La Pazza sembrava assorta nei pensieri, fatto strano per lei, e fissava l'amica senza però vederla.

-C'è qualcosa che non va?

La Castana si scosse, come se stesse cadendo dalle nuvole.

-Sai, mio nonno mi preparava i muffin ogni mattina quando ero piccola. Mi piacevano molto. Adoravo quando si metteva ai fornelli e canticchiava, mentre io lo guardavo appoggiata al tavolo con la testa sulle braccia. A volte si girava con il mestolo in mano e si sporcava tutta la faccia. Una volta gli è persino partito, ed è volato fuori dalla finestra, facendo arrabbiare la racchia al piano di sotto.

-Ne vuoi un morso?

-No, non li mangio più.

Improvvisamente quel momento di tristezza scomparve e la ragazza scoppiò a ridere, poi si girò verso il cameriere.

-EHI, CAMERIEREEEEEEE!!!!! Mi può portare un succo d'arancia??

L'uomo, dopo alcuni secondi, portò il succo, ritrovandosi per la millesima volta al loro tavolo.

Quando ebbero finito, uscirono.

-Io devo andare in un posto, ti raggiungerò più tardi allo stadio.

-Ti incontri con Kyoya?

Daiana la guardò con un sorrisetto.

-Affatto!

L'altra capì che non avrebbe avuto informazioni, così la salutò e si allontanò verso il centro città.

 

 

 

 

Hana si incamminò in direzione del bosco a bordo città a viso scoperto. Passeggiando venne fermata da un mercante.

-Ehi!! Vuoi candeline?

-Nonono grazie sono di fretta!

-C'è sempre tempo per una candelina per la tua nonnina, visto, fa anche rima!

La ragazza lo guardò stranita, nel mentre da dietro l'uomo spuntò il suo collega.

-Ehi, la vecchiettina vuole un sacchetto rosa per le candeline!

-Senti abbiamo solo sacchetti blu, dì alla signora di accontentarsi!

-Ma è una povera vecchina vestita di rosa che vuole un sacchetto rosa! Se non le diamo ciò che vuole, non ci compra la candelina!

Il collega alzò gli occhi al cielo e guardò la signora che stava andando verso di lui.

-Allora, il mio sacchetto rosa?

-Signora noi abbiamo solo sacchetti color cielo!

-Non mi interessa! Io voglio un sacchetto rosa!

-Ma perchè si è impuntata con quello stupido colore?

-Il blu è un colore che mi perseguita, mio marito è stato investito da un'auto blu, la Terra è blu, il cielo è blu...

-Ma è normale!

-Non mi interrompa, non le hanno insegnato le buone maniere? No, perchè appena è nato l'hanno vestita di blu e il blu l'ha posseduta da quell'istante! Lei signore, vive nell'ignoranza totale, vede cose che in realtà non sono, scommetto che al supermercato compra solo carta igenica blu, persino le sue mutande sono blu, quindi non posso comprare qualcosa di blu! (?)

Hana seguì lo scontro, scombussolata.

Oh povera me, questa è Daiana da vecchia!”

-E il rosa allora?

Gli occhi della vecchina si illuminarono.

-Il rosa......il rosa è il colore dell'amore, della saggezza (?). Il rosa è un colore rosino (?), è il colore di casa mia, è il mio nome.

-Oddio! Si chiama Rosa?!

-Qualcosa contro le rose? Le rose sono i fiori del bene e del male, perchè hanno la bellezza e l'amore, ma posseggono delle spine! Il rosa è donna e io sono donna.

-A si?

-Che fa, mi prende in giro?

-No si figuri. Guardi c'e mio nipote che gioca con i pastelli, gli chiedo se può colorare un sacchetto.

Dal camion uscì un bimbo con dei pastelli in mano, ma la vecchina appena lo vide urlò isterica e si buttò sulla bancarella (?), rompendola, un attimo prima però esclamò:

-Ha pastelli blu in mano!!

Da dietro la bancarella arrivò un poliziotto.

-Eccola è lei!

Dalla tasca estrasse una ricetrasmittente.

-A tutte le unità, ho trovato il Fenicottero, è a terra! Fate venire un'ambulanza! Color rosa mi raccomando, perchè è l'unico colore che non vede blu (?)!

Hana stentava a crederci, senza Daiana era quasi peggio!!!

Di soppiatto si allontanò, sentendo ancora il mercante che cristonava dietro di lei.

-Scappata dal manicomio, scappata dal manicomio,..........

Con un sospiro la ragazza si addentrò nel bosco e seguì il sentiero, fino alla cima di una collina, lì trovò ad attenderla suo fratello gemello, Ryuga. Sorridendo felice gli si avvicinò, mentre lui la fissava e ricambiava il sorriso.

-Ciao fratellone!

-È da un po' che non ci si vede sorellina. Come mai ci hai messo così tanto?

La ragazza sbiancò.

-Meglio se non lo sai, ultimamente mi ritrovo in mezzo ai pazzi! Comunque tu come stai? Dopo la battaglia con Gynka sei sparito per un po', dove sei stato?

Il ragazzo alzò lo sguardo al cielo.

-Mi sono allenato un po' ovunque.

-E come funziona con L-Drago?

-Sono riuscito a dominarlo.

La giovane sorrise eccitata.

-Ne sono davvero felice! Ti va una sfida?

Chiese mostrandogli il suo fedele bey, il ragazzo sbuffò divertito.

-Avanti, sappiamo entrambi chi vincerà. Credi di avere ancora voglia?

-Mamma mi diceva sempre di non rimanere intrappolata nella rete della supremazia, ma giocare per divertirmi e conoscere nuovi amici, quindi non mi stancherò mai.

Ryuga ghignò e si mise in posizione, al via lanciarono e tornarono con la mente indietro nel tempo.

 

 

 

Flashback

 

-Mamma, mamma!

Due piccoli gemelli stavano correndo sorridenti verso una giovane donna con le cartelline che sballonzolavano sulle spalle. La donna rise con dolcezza alla vista dei figli, ogni volta che finiva la scuola si trasformavano in due piccoli uragani, pronti ad allenarsi.

-Fate piano, altrimenti quando arriverete da papà sarete già troppo stanchi!

Le due piccole pesti la guardarono con i loro sorrisoni a trentadue denti e il maschietto fece un salto.

-Impossibile mamma, noi non ci stanchiamo mai, vero Hana?

La sorellina abbracciò stretta la madre.

-Ryuga ha ragione!

-Va bene, va bene, ora però datemi le mani da bravi, così andiamo a casa.

I fratelli ubbedirono e si misero uno per parte, così da avere ognuno una mano calda e gentile da stringere. Camminando in direzione casa, i bambini raccontarono la loro giornata, completandosi le frasi a vicenda, come sempre, mentre la mamma li ascoltava sorridente.

Non appena arrivarono a casa, lasciarono le borse per terra e corsero in giardino, dove trovarono il loro papà ad aspettarli, pronto per la lezione.

I due bimbi presero i rispettivi bey e si posizionarono all'inizio del percorso: quel giorno dovevano fare lo slalom tra dei barili, quindi salire e scendere una piccola rampa senza cadere, schivare degli oggetti e infine buttare giù tutte le lattine.

I gemelli si lanciarono con foga nella sfida, decisi a farcela. Il loro gioco di squadra era ineguagliabile, ognuno sapeva cosa faceva l'altro e si coordinavano di conseguenza, alcuni giri li facevano da soli, ma erano sempre pronti ad incitarsi a vicenda.

Il tempo passò senza che se ne rendassero conto, i piccoli erano troppo presi dall'allenamento e il padre dal dare loro consigli e incoraggiamenti. Solo l'arrivo della madre con dei bicchieroni pieni di tè freddo li destò, il cielo ormai si stava fecendo scuro e l'aria più fresca.

-Forza miei piccoli blader, venite a rinfrescarvi e a riposare, tra poco sarà pronta la cena.

-Mamma, noi non siamo stanchi!

-Avanti bambini, domani dovete andare a scuola e allenarvi fino a tardi senza mangiare vi porterà via solo energie.

Ryuga e Hana misero il broncio, i loro visini arrabbiati erano così teneri che i genitori non poterono non scoppiare a ridere pieni d'amore, poi intervenne il padre.

-Vostra madre ha ragione, vi prometto che appena arriva il weekend andiamo ad allenarci in montagna, va bene?

I volti dei piccoli blader si illuminarono.

-SÌ!!!!

Di nuovo pieni di vita presero un bicchierone ciascuno e bevvero.

 

 

 

 

 

 

Con un lampo di luce e una potente onda d'urto, il combattimento finì. I due gemelli respiravano con affanno e ridevano come non succedeva da anni. Col crescere erano diventate due persone completamante diverse da quei bambini sempre pieni di vita, ora quando erano uno lontano dall'altro si presentavano come persone introverse e solitarie, serie e consapevoli del proprio potere, quando invece erano insieme sui loro volti tornava il sorriso e il forte legame che li univa incantava chiunque incontrassero.

Dopo aver ripreso fiato raccolsero i rispettivi bey e rimasero un momento in piedi a guardarsi negli occhi, in un dialogo silenzioso. Poi Hana si mosse leggermente.

-Devo andare.

Non disse altro, i loro saluti erano sempre così, poche parole e perlopiù fatti, non sopportavano di doversi allontanare dall'altro, quindi meno parole c'erano, meglio era. Quando si fu voltata per andarsene però, il ragazzo la prese da dietro e la strinse a sé. Lei si sorprese, nonostante il loro legame, quell'azione non l'aveva prevista, tuttavia rimase ferma e godette del caldo abbraccio del suo gemello.

-Quei momenti mi mancano.

La ragazza girò il viso e con dolcezza gli baciò una guancia, poi si rotolò nel suo abbraccio, strinse la maglia che gli copriva i fianchi e nascose il viso nella base del collo del giovane.

-Anche a me fratellone, anche a me.

Rimasero abbracciati per qualche minuto, poi si fecero forza e si separarono, ognuno per la propria strada.

 

 

 

 

 

Angolino

 

Salveeee, scusate l'attesa!!!!!!!

Eccovi finalmente un nuovo capitolo, so che lo trovere più serio, ma dato che era incentrato su Hana non potevamo fare diversamente, come però avrete notato abbiamo cercato di aggiungere una della nostre idee strampalate, speriamo che la troviate divertente!!! :P

Preparatevi, nel prossimo capitolo ci saranno altre teorie del tutto prive di qualsiasi senso, quindi non ci abbandonate!!!!!!

A presto

Minnasakkayarouze

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Scarafaggi ***


Dopo essersi separata da Hana, Daiana si diresse verso il centro città.

Stranamente non mancò il suo appuntamento alla sua bancarella di biscotti preferita, appena arrivò gli occhi del venditore si illuminarono.

-Ehi Daiana come stai? È davvero bello rivederti!

Lei girò in giro al tavolo e lo abbracciò con foga.

-Amico!!!! Allora come ti va? Vedo che hai molti biscotti al cioccolato, dammene un bel po', come l'altra volta! Con uno sconticino ovviamente!

-Certo certo, aspetta che devo servire l'altro cliente.

La ragazza si girò, non si era nemmeno accorta della presenza di altre persone, che la guardavano male.

-Allora signore, cosa desiderava? Biscotti al cioccolato?

-No no non mi piacciono, vorrei.....

-COSAAAAA?! NON LE PIACCIONO I BISCOTTI AL CIOCCOLATO?!

L'uomo annuì spaventato.

-Non è possibile!! Ma li deve provare!!!!

Poi si girò verso il negoziante.

-Ehi, Max, dagli anche qualche biscotto al cioccolato, pago io!

-Ma se non vuoi mai spendere soldi?

La giovane si mise una mano sul cuore e con sguardo saccente asserì:

-È per una buona causa.

Max porse al pover uomo un biscotto al cioccolato e la Mora, con sguardo assassino lo minacciò.

-Mangialo!

Il cliente con mano tremante prese il biscotto e lentamente se lo portò alla bocca, nell'aria si diffuse una musichetta di suspance, gli diede un minuscolo morsetto.

-E QUELLO SAREBBE UN'ASSAGGIO?!

La ragazza gli strappò di mano il povero biscotto e glielo ficcò in bocca, li venditore si spaventò, intorno alla giovane si era formato un alone di malvagità. Il signore masticò a fatica il dolce e pian piano i suoi lineamenti si fecero estesiati ed entrò in una spece di trance.

-Si.........siiiii........è buono!!!!!!!!!!

Daiana felicissima cominciò a correre lasciando il venditore con in mano i suoi biscotti e una faccia di puro stupore. La giovane corse per il parco urlando a squarciagola.

-GLI PIACE!! GLI PIACE!!!!!!

D'un tratto superò una panchina, con la coda dell'occhio vede una cosa che la fece frenare di colpo, saltellando tornò indietro e si mise a fissare il vecchietto che stava seduto tranquillo a leggere un giornale. Si sedette sul bordo della panchina, l'uomo seduto dalla parte opposta della panca, sentendosi osservato girò lo sguardo, i due rimasero non si sa bene quanto tempo a fissarsi in silenzio, poi all'improvviso.....

-BUONGIORNO!!!!! Allora come sta? Cosa legge di bello?

L'uomo sgarbatamente la respinse.

-Mi scusi signorina, ma starei cercando di leggere il giornale in santa pace.

La blader inclinò la testa di lato e con uno scatto scivolò verso di lui.

-Allora cosa sta leggendo di interessante e appassionante?

Il vecchio si chiese se quella mocciosa avesse capito cosa le aveva detto, l'altra intanto gli strappò di mano il giornale e lesse.

-Un uomo è morto in un incidente stradale........oooh, il mondo, è veramente ingiusto.

Il suo viso era rigato da lacrime scintillanti, l'uomo la guardava esterrefatto.

-La vita, certe volte, non va come l'avevamo progettata. Dove andremo a finire noi esseri umani, destinati a una sorte sconosciuta.

Ah, ma c'è anche l'oroscopo!

Il vecchietto sobbalzò.

-Lei che segno è?

-Vergine.

-Ok, ora gliela leggo.

-Non mi interessa, ridammi il giornale, non credo a queste cose.

Daiana si mise a piangere e fece gli occhioni dolci, l'uomo sbuffò.

-Leggi leggi.

-Allora: Salute: Quest'oggi avrete un'umore lunatico e mal di testa........Mamma mia com'è messo male oggi!

Amicizia: Oggi farà incontri alcuanto strani con qualcuno del Cancro..........Ehi!!! sono io, ma, ma io non sono strana.......vero?

Prima che il vecchio potesse dire nulla, proseguì.

-Amore: Oggi avrà molte opportunità di conoscere persone interessanti.

La ragazza gli tirò delle gomitate.

-Lei ha moglie?

-No!

-Evvai!!! Guardiamoci intorno.

Di colpo abbassò il giornale e si guardò intorno come un agente segreto, poi alzò lentamente l'indice con sguardo eccitato.

-LEI, LEI! Come la trova?

Il vecchietto le abbassò il dito.

-È maleducazione indicare.

Il suo viso era in fiamme.

-Va bene va bene, vede quella vecchietta di fronte a noi seduta dall'altra parte del sentiero?

-Noo, è grassa!

-Ha ragione, troviamone un'altra.

Puntò una vecchina che portava a spasso il suo cagnolino.

-Bella!!!! Si tinge pure i capelli! Non è sexy con quel rossetto rosso passione?

-Seeee, non è male.

Quando si rese conto di stare parlando ad alta voce si girò verso la Pazza e si riprese il giornale con il muso lungo. Si rimise a leggere e per un po' ci fu silenzio, rendendosi conto che la cosa era strana tornò a guardare la vicina di posto, quest'ultima stava guardando fisso con aria seria, qualcosa davanti a sé, poi la sentì sussurrare qualcosa che fece a malapena in tempo a capire.

-Anche qui sono arrivati, maledetti scarafaggi!

Lui seguì lo sguardo, ma non vide nessuno e quando tornò con gli occhi al suo fianco, la ragazza era sparita.

 

 

 

 

 

 

Dopo essersi guardata attorno, felice si rimise in cammino in direzione dello stadio, in lontanaza vide dei capelli gialli e con un mega sorriso scattò in avanti.

-IL MIO TITTIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!

Cadde in ginocchio e strinse il povero Yu.

-Ma quanto sei carino?

Con energia gli scompigliò i capelli, mentre i ragazzi intorno a loro, avevano gli occhi spalancati, poi uno di loro parlò.

-La conosci Yu?

-No Gynka, non ho idea di chi sia!

-Allora perchè ti abbraccia?

Lui alzò le spalle ancora sotto shock. La ragazza lo fissò intensamente.

-Sei identico!

-A chi?

-Al mio criceto!

Tutti spalancarono ancora di più la bocca e in un coro urlarono.

-EEEEEHHH?!

Daiana si alzò e li guardò uno per uno, quando vide Kyoya si bloccò.

-Hai la ragazza?

Il verde la ignorò bellamente.

-Sai ho un'amica che sarebbe perfetta per te, però ti confesso che come blader sei scarso!

Lui la guardò con sguardo assassino, lei lo ignorò e si girò verso Madoka.

-Vi ho visti giocare, ora andate allo stadio giusto?

-Sì esatto.

La ragazza sorrise.

-Beh, vi auguro buona fortuna e Titti, falli tutti a pezzi!

Si volse e se ne andò mentre da dietro le arrivava il discorso del gruppo.

-È un po' strana!

Masamune si volse verso Madoka e le rispose.

-Assomiglia a qualcuno, ma non saprei chi.

Il piccolo Yu invece sorrise.

-A me piace!

 

 

 

 

Angolino

 

Ciao ragazzi, speriamo vi sia piaciuto, per commenti o critiche sapete come fare, mi raccomando non abbandonateci, promettiamo che nei prossimi capitoli ci saranno altre stramberie.

Alla prossima

Minnasakkayarouze

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Energia ***


La Bruna stava salendo le scale che portavano alle tribune quando vide una donna che portava il banchetto dei Pop-Corn.

-Ehi signora!

La donna si girò.

-Cosa vende?

L'altra alzò un sopracciglio sorpresa.

-Pop-Corn che altro sennò?

-POSSIBILE CHE VENDETE SOLO POP-CORN?! Gamberetti niente? Nemmeno insetti spiaccicati arrostiti?! IO MI LAMENTERÒ CON IL VOSTRO CAPO!

-Senti tu, sei solo una ragazzina! Credi davvero che qualcuno mangerebbe degli insetti spiaccicati arrostiti?!

Daiana si prese il mento per riflettere.

Non ci starà pensando sul serio?”

Ad un tratto la giovane sorrise e alzò il dito al cielo.

-........Mio nonno me li faceva sempre!......con un pizzico di zucchero!

La donna sgranò gli occhi.

-A proposito di insetti, sa che oggi degli scarafaggi mi hanno inseguita? Mi domando dove sono finiti...... Certe volte mi domando perchè indossano sempre il cappello nero....

Scarafaggi......cappello?!”

-...che poi nero, potevano sceglierlo rosa, giallo,....viola,...... lei cosa pensa?

-I-i-io? I-io non penso niente.

-Dovrebbe proprio vederli: sono macho, alti, armadi, con stilosi occhiali neri e magliette con scritto I <3 Japan. Bei tipi non crede?

L'altra la guardava sempre più confusa.

-.....

All'improvviso la ragazza vide un guizzo all'entrata delle gradinate, si fece seria e scattò in avanti senza degnare di uno sguardo la donna, che la guardò andarsene senza capire.

Dopo aver scorso lo sguardo in giro si sedette guardinga al suo posto.

Gli schermi sulle pareti si accesero e il DJ fece il suo ingresso.

-Salve ragazzi, siete pronti per gli scontri finali?

Nello stadio si levò un boato, Daiana era ancora persa nei suoi pensieri e solo quando tutti ebbero finito di gridare lei si alzò.

-SÌÌÌÌÌ SIAMO PRONTI!!! NOI SIAMO QUI PER DIFENDERE LA NOSTRA PATRIA E IL NOSTRO ONORE!!! IL MALE VERRÀ DISTRUTTO! LO SCHIACCEREMO E LO TRITEREMO, COME MIO NONNO CUCINAVA GLI SCARAFAGGI!!!!!! E DOPO QUESTA MIA PROMESSA..................VAI TITTIIIIIII SEI TUTTI NOI!!!!!

Poi tranquilla si sedette tornando alle sue riflessioni, mentre nello stadio si sentivano i grilli cantare e il vento che soffiava.

-........ehm ok.......Comunque oggi vedremo in campo i quattro finalisti, chi tra loro seguirà Gynka nel Big Bang Bladers? I primi a sfidarsi saranno Masamune e Yu! Poi ci saranno Tsubasa e il grande Kyoya!

Daiana tornò in sé e cominciò a sussurrare.

-Cavoli Hana dove sei? Ti stai perdendo il tuo amato Kyoya allo schermo!

Intanto in campo scesero i due sfidanti e si posizionarono.

-3.....2.......1........PRONTIIIII.........LANCIO!

-VAI TITTIIII, FAI A PEZZI QUEL MASMUNE KODIA!!!!

Tirò fuori le bandierine e si mise in piedi a sventolarle come una dannata. Le due file davanti a lei si girarono e sentì qualcuno di famigliare.

-Ehi, ma quella non è la ragazza che abbiamo conosciuto prima?

-Sì la tipa che ha abbracciato Yu, dicendo qualcosa sul fatto che le ricordasse un criceto?

-Sì è quella strana!

Dentro di sé, la Bruna li minacciò con un pugno.

Quella strana?! Ma sentiteli, io sarei strana?! Hanno parlato i pivellini!”

Ignorandoli bellamente tornò a sedersi. Intanto tese le orecchie per ascoltare le loro confersazioni.

 

 

 

In quel momento stava parlando il Rosso.

-Madoka hai fatto i biglietti?

La ragazza gli tirò un pugno in testa.

-Senti non è che devo fare sempre tutto io! Perchè non lo fai tu per una volta?

-Lo sai che io non so usare il computer, mi mette pressione!

-Pressione? Come diamine fa un computer a metterti pressione?

-Si, io lo guardo e dopo qualche minuto si scurisce lo schermo!

L'altra si mise una mano sulla faccia esasperata.

-È ovvio, se non lo usi va automaticamente in stand-by!

-....stangai? Cos'è lo stangai?

-Lasciamo stare, faccio io ho capito! Comunque si può sapere perchè lo fissi senza fare niente?

-Perchè, non si fa così?

-Uuuuufff! Lasciamo perdere, sei un caso perso!

Kenta si intromise nella conversazione.

-Allora i biglietti ci sono?

La ragazza lo guardò con occhi infuocati.

-Stai zitto!

-Okay, okay!

 

 

 

 

 

Daiana che stava ascoltando, dopo un momento fu distratta dal ritorno della sua amica, che aveva di nuovo il volto coperto dal cappuccio. Quando si fu seduta l'altra l'assalì immediatamente.

-Ho visto gli scarafaggi!

-I che?

-Gli scarafaggi!

-....Scusa, di che stai parlando?

-Mmmmh ci dobbiamo capire all'istante!

Fece schioccare le dita.

-I tipi che ci seguono da sempre!

-Aaah, parla più chiaro! Lo sai che a volte mi è difficile interpretare le tue parole! Poi se inventi un soprannome senza dirmelo diventa ancora peggio!

La compagna scosse la testa desolata.

-Non mi capisci proprio.

-Allora dove hai visto gli “scarafaggi”?

-Ero seduta vicino ad un vecchieto prima al parco. Stava leggendo......

-Stringi!

-Insomma gli ho visti, così sono scappata e li ho seminati! Ora che ci penso, non ho salutato il mio amico!

-Sisi mi spiace. Comunque se ci hanno trovate anche qui significa che i loro metodi sono migliorati.

-Già che barba, ogni volta che arriviamo in un posto, loro sono già lì. Dobbiamo capire come fanno.

-Probabilmente tengono sotto controllo l'energia emanata dai bey.

-Allora immagino sia il caso di trasferire tutta l'energia nei nostri corpi.

-Nemmeno noi possiamo contenerla tutta è troppo rischioso. dobbiamo riuscire a equilibrare l'energia in modo che risultino dei bey comuni.

Ancora riflessive rivolsero l'attenzione allo stadio, dove Kyoya stava uscendo senza nemmeno ascoltare gli applausi.

Ancora carichi gli spettatori lasciarono lo stadio, mentre le due rimasero ferme. Il gruppo di Gynka si avviò verso le scale e a Benkei caddero gli occhi sul duo ancora seduto, alzò le sopracciglia e le fissò.

Chissà perchè stanno ancora là, il match ormai è finito e poi chi è il tipo con il cappuccio? Sono sicuro che prima non ci fosse.”

Senza però ulteriori commenti seguì gli amici. Quando si furono completamente svuotate le gradinate le due se ne andarono.

 

 

Angolino

 

Eccoci qui con un nuovo e sempre più strano capitolo!! :)

Diteci che ne pensate!

A presto

Minnasakkayarouze

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cappellino Rosso Fuoco ***


Hana e Daiana salirono sull'aereo diretto in Cina con la squadra giapponese.

Le due erano sedute più in dietro rispetto agli altri, che per questo non le videro. Quando furono tutti piazzati, Daiana decise di sedersi in terra, con un espressione super seria.

-Che cavolo fai Didy?!

-SSSSH! Mi sto concentrando! Non capita tutti i giorni di prendere l'aereo, perciò devo fare un po' di Yoga. Altrimenti sclero.

-Ma tu scleri comunque e poi da quando sai fare Yoga?

-Il mio nonnino si sedeva e allungava gambe e braccia.

-Quello non è Yoga.....

In tanto una delle Hostess si avvicinò.

-Scusi, stiamo per partire, potrebbe gentilmente sedersi al suo posto?

-Perchè?

-Potrebbe essere pericoloso....

-COSAAA????? POTREBBE ESSERE PERICOLOSO?

Tutti i passeggeri si voltarono e una donna, bianca come un lenzuolo si alzò, raccolse le proprie cose e fuggì. La Hostess si girò verso Daiana con uno sbuffo seccato.

-Sa quanto tempo ciò messo per tranquillizzarla?!

-Le faceva una tisana e la cosa finiva lì!

-Le faccio una tisana, intanto si sieda.

Con la tremarella la Bruna si sedette e finalmente il comandante potè partire con l'annuncio.

-Bongiorno gentili passeggeri, è il vostro comandante che vi parla. Grazie per aver scelto la società...........

Intanto che l'uomo parlava Daiana fece i suoi soliti commenti.

-Vedi di non farci ammazzare tutti. Ha una voce un po' strana non credi? Non è che malato e non riesce a concentrarsi?

-Mi spiace deluderti ma è solo la radiolina che storpia la voce, stai tranquilla.

-.....passerà un piccolo pranzo a mezzogiorno......

-COSA COSA COSA? Si mangia?! Spero non Pop-Corn ne ho piene le scatole!!

Si guardò un momento intorno e vide dietro un signore che dormiva pacifico.

-Ma come fa a dormire?

La compagna alzò le spalle.

-Adesso lo sveglio!

-Lascialo in pace, per l'amor del cielo!

-Non accetto che lui dorma e io no! Hai qualcosa da buttare?

Sfortunatamente Hana aveva in mano uno dei volantini dell'aereo, Daiana glielo strappò e lo lanciò dietro, quindi tornò a sedere come se nulla fosse.

-Con questo cos'hai ottenuto?

-Mi dovevo sfogare!

-Buttando roba addosso alle persone?

-Eh sì, come avresti fatto tu?

L'altra scosse la testa sconsolata.

 

 

 

 

 

Qualche posto avanti Gynka stava peggio di Daiana: il viso grondava di sudore come un pesce Blob, la pelle era pallida come il muro di casa mia e il corpo tremava come una foglia al vento (? -Daiana smettila......-Ok scusate......).

-nonononononono.....ti prego nononononononono........

Dopo qualche minuto Masamune sbottò irritato.

-Senti Gynka, smettila. Mi stai facendo venire l'ansia anche a me! Quando saremo a terra te le suono, perchè adesso non mi posso muovere, hai capito?

-Oddio ti prego nononononono, oddio ti prego nononononono.......

-Gynka basta! Ti picchio!!!

In quel momento Masamune involontariamente gli tirò uno schiaffo. Gynka lo guardò perplesso.

-Mi hai picchiato?!

Si volse verso Yu.

-Mi ha picchiato!

-Oh dai era solo una sberletta!

Madoka da davanti si girò.

-Adesso basta sono stufa di voi babbuini spelacchiati! Vi picchio io!

Tutto il gruppo si girò verso un estraneo.

-Ci ha dato dei babbuini spelacchiati!

L'uomo fece finta di nulla.......

 

 

 

 

 

 

Hana dopo aver richiesto gentilmente un nuovo volantino lo stava leggendo tranquilla, ma......

-Hana non ti danno fastidio quelle Hostess?

-Perchè?

-Tutte belle, tacchi alti, mini gonna, finte dive,...

-Non sarai gelosa.

Didy la guardò scandalizzata.

-NO!

Le strappò (di nuovo) il volantino di mano.

-Dammelo!

-No ti prego, non lo fare!

La Bruna lo lanciò.

-Non ci credo, l'hai fatto, di nuovo....

Il volantino volò a due metri dalla Hostess (Daiana non ha mai avuto una gran mira....) e colpì Gynka proprio mentre decollava l'aereo e lo fece vomitare addosso a Yu, che si mise a piangere.

-CHE SCHIFOOO!!!

Madoka si gira.

-Cavoli Gynka te l'avevo detto di non esagerare con il cibo prima di volare!

-Avevo fame ed ero nervoso!

L'Hostess aiutò il povero Biondino a pulirsi.

 

 

 

 

Il resto del viaggio andò più tranquillo e arrivarono sani e salvi a destinazione. Pian piano tutti si alzarono e scesero con un sospirone dall'aereo e si diressero verso il ritiro bagagli.

Uno dopo l'altro i ragazzi della squadra presero i bagagli e quando ognuno di loro ebbe almeno una valigia in mano constatarono di poter uscire, ma Madoka li bloccò.

-Aspettate dove andate?

-Beh i bagagli ci sono tutti possiamo andare.

La giovane divenne tutta rossa e grattò il pavimento con il piede imbarazzata.

-Veramente mancano ancora quattro bagagli.....

Masamune sgranò gli occhi.

-COSA?!

-Senti non è colpa mia se voi portate solo mutande e calze di ricambio! Io devo pensare anche hai vostri stupidi bey! Li danneggiate ma non li sentite piangere addolorati da tutte le particelle che entrano e li graffiano...........

Mentre la ragazza continuava il suo dramma si accasciò a terra e si mise a piangere. Gynka si girò dispiaciuto.

-Va bene ti aspettiamo.

La menager si illuminò di colpo e tornò a controllare il rullo. Proprio in quel momento stavano passando le nostre amiche e tutti si parallizzarono.

-Dovevi proprio comprarlo quello stupido cappello?

L'altra la guardò con fierezza e alzò uno sguardo materno verso il cappellino rosso fuoco che si era presa.

-Mi faceva pena il venditore. È venuto verso di noi e ci ha pregate di comprarlo!

-Non sdrammatizzare, lo fanno apposta perchè sanno che in giro c'è gente come te!

-Ma sei cattivissima!

-Sono realista, dovresti imparare anche tu!

Daiana la guardò un momento e poi aprì lo zainetto e trafficò qualcosa. Poi tirò fuori un libro e sfogliò le pagine.

-Realista, realista.........

La Bianca alzò gli occhi e aumentò il passo.

Intanto il gruppo si era riunito in cerchio come gli sportivi.

-L'avete vista? Assomiglia a Ryuga!

-Già! E c'è anche la strana con un cappello orribile (-NON SFOTTETE IL MIO CAPPELLO!).

-Chi diamine sono quelle due?

Madoka si staccò dal gruppo e corse verso una valigia.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Colonna Sonora ***


Le due ragazze stavano correndo a perdifiato, lungo le vie della città buttando a terra chiunque avessero dinanzi. Daiana che stava in testa non si impietosiva davanti a nessuno e spintonava vecchi e bambini, donne e animali (?). Mentre correva ovviamente non poteva stare zitta e cantava.

-Stai zitta e corri dannazione! Vuoi farci scoprire?

-Nei film c'è sempre la musica di sottofondo, perciò......

Alla fine si zittì e fece andare le gambe.

 

 

 

 

 

 

 

Tsubasa stava comprando della frutta a una bancarella, perchè un giorno Madoka aveva detto a Masamune che sembrava ingrassato, così il giovane dopo aver avuto una crisi isterica, aveva mandato Tsubasa a comprargli della frutta. Il ragazzo visto che non sopportava il continuo lamentarsi del Nero, aveva accettato l'incarico ed era uscito.

Mentre si girava per tornare all'albergo vide le due che correvano come se fossero inseguite.

Ma quelle......”

Il suo istinto di agente prese il sopravvento e senza farsi notare si mise al loro inseguimento.

 

 

 

 

 

-Come hanno fatto a trovarci?

-Devono aver controllato tutte le telecamere!

Con uno sbuffo seccato continuarono a correre. All'improvviso scorsero delle sagome sui tetti della città.

-Li vedi?

-Sì!

-Che facciamo?

Hana afferrò la compagna per un braccio e la trascinò in un vicolo laterale. S'accorse però troppo tardi che era ceco e quando si voltarono si trovarono circondate, sopra, sotto (?), dietro, destra e sinistra.

Le due appoggiarono le borse a terra a malavoglia.

-Che palle, anche oggi vi dobbiamo mettere a posto?

Daiana si guardò attorno e si accigliò.

-Sbaglio o siete di più questa volta? Avete fallito così tante volte contro delle ragazzine, che il vostro capo ha preso precauzioni?

Si fece avanti un uomo.

-Ragazzine voi? Ma se non siete per niente umane!

-Ehi ehi avanti, non sia scortese. Non si offendono così le persone! Solo perchè non siete mai riusciti a prenderci non fa di noi dei mostri!!

La Mora guardò l'uomo offesa e mise le mani sui fianchi.

-Ma lo sa che dovrebbe trattare con più rispetto delle giovani fanciulle?

-Fanciulle?! Due bladers come voi non possono definirsi “fanciulle”! Ora arrendetevi, non avete scampo!

La ragazza si fece confusa.

-Arrenderci? Scusa ma non ho idea di cosa significhi.

L'uomo fece un cenno e due dei suoi si scagliarono sulle ragazze, che reagirono prontamente. Misero a tappeto gli sfidanti e si lanciarono sul resto del gruppo, sferrando calci e pugni con grande precisione, avendo entrambe imparato le arti marziali sin da piccole.

Gli uomini colpiti gemevano e finivano con un suono sordo contro i muri o sull'asfalto. Alcuni colpivano i compagni e li sbilanciavano, permettendo alle giovani di coglierli impreparati, tuttavia ben presto si accorsero che erano troppi. Appena uno veniva colpito altri lo sostituivano e alla fine le ragazze si ritrovarono all'angolo.

-Dobbiamo usare i Bey Hana!

-È troppo pericoloso, lo sai anche tu!

-Non abbiamo alternative!

-Ma....

-Non vorrai arrenderti dopo tutto questo tempo!

L'altra non rispose, così entrambe presero i lanciatori e si misero in posizione, gli inseguitori si fermarono e fecero per prendere i loro Bey. Prima che fossero pronti però, le due lanciarono. I Bey partirono con forza in direzione degli avversari e iniziarono a trafiggerli uno dopo l'altro. Il sangue iniziò a scorrere lungo il vicolo e a schizzare sulle pareti e l'odore penetrò pian piano nelle loro narici.

Dopo quello che parve un tempo interminabile, i Bey tornarono dalle loro proprietarie. Quando li presero Hana si accasciò al suolo, mentre Daiana dovette appoggiarsi al muro, sembrava che le forze le stessero abbandonando.

Mentre cercavano di riprendersi non distolsero mai lo sguardo da ciò che avevano fatto.

I muri, prima grigi un po' scrostati, ora erano macchiati di rosso scarlatto, che essendo ancora fresco brillava e colava a piccole gocce lungo la pittura. A terra invece tutt'intorno a loro, c'erano i corpi degli inseguitori riversi in grosse pozze di sangue.

-È giusto?

La Bianca non rispose, così rimasero qualche minuto in silenzio.

-Secondo te c'è qualcosa dopo la morte?

Aspettò un momento, ma quando la compagna fece per parlare proseguì.

-Tutti hanno paura della morte, forse però è meno dolorosa della vita. Qui ci ritroviamo sempre con gli occhi al cielo ad implorare aiuto a qualcuno, vogliamo tutto subito e senza soffrire.

Probabilmente è per questo che non siamo immortali, perchè siamo troppo deboli, o più semplicemente l'immortalità non esiste.

-Noi esseri umani conosciamo solo cose finite. Non possiamo immaginarci qualcosa di infinito, perchè per noi non esiste.

Allungò una mano in una pozza di sangue e dopo averla alzata rimase ad osservare le gocce cadere, gli occhi le si riempirono di lacrime e lentamente sospirò.

-Sangue sprecato.

Daiana sbuffò.

-Anche loro hanno versato sangue innocente, quello dei nostri cari!

Hana abbassò lentamente la mano e si girò verso la compagna, ora il suo sguardo era lontano.

-Hai ragione, però dietro ogni morte qualcuno soffre e piange....

Tornò a guardare a terra e toccò la superfice di una pozza, increspandola.

-.....perchè ogni lacrima deve cancellare una goccia di sangue.

L'altra rimase un momento a guardare la compagna, avevano entrambe avuto una vita difficile e avevano versato molte lacrime per poter cancellare gran parte del sangue versato, ma ancora molte dovevano uscire per pulirlo completamente. Ora che avevano causato questo, ne servivano ancora di più.

-Basteranno tutte queste lacrime?

Hana si alzò.

-Forse è meglio andare prima che ci veda qualcuno.

Con passo lento e affaticato raggiunsero l'uscita del vicolo, ma prima di svoltare si girarono un'ultima volta verso i loro nemici, li guardarono un momento poi.....sparirono.

Da un punto nascosto si sentì un forte espirare. Tsubasa rilassò il corpo e scivolò a terra, per tutto il tempo era rimasto rigido e immobile, terrorizzato dal poter essere scoperto.

Ancora non riusciva a credere a ciò che aveva visto, nessuno prima d'ora aveva usato i Bey in quel modo. Inoltre non era riuscito a capire di che genere di trottole si trattasse, appena li avevano lanciati un lungo brivido gli aveva percorso la schiena e aveva avvertito un'insolita energia provenire da quei corpi.

C'è qualcosa che non va, chi cavolo sono quelle ragazze?!”

Scombussolato e sotto shock si rialzò e lentamente tornò all'hotel.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Facciamolo Morire! ***


Avvertenze: Lettura inadatta a persone intelligenti, causa delirio totale (più del solito s'intende) Grazie e buona lavata del cervello XD

 

Anna:-Cosa scriviamo oggi Sara?

Sara:-Qualcosa di strano ed emozionante, qualcosa che salta all'occhio!

Anna:-Sì ma cosa?

Sara:-Asp, mi siedo per terra che magari mi viene un'ispirazione migliore.

Anna prende un ventaglio e le fa aria.

Anna:-Vuoi magari anche un coktail?

Sara:-Nono.

Anna:-Pensapensapensa.....

Sventaglia, Sara chiude gli occhi.

Sara:-Così però mi addormento.

Anna smette.

Sara:-Scriviamo due righe “Hana dorme e Daiana dorme.”

Anna si prende il volto tra le mani disperata e tenta di non ridere.

Sara:-Perchè non partiamo dall'angolino? Partiamo dalla fine!

Anna:-No Comment.

 

 

 

 

C'è un sopravvissuto.

(Sara:-.Per me potremmo anche smettere.

Anna:-Ma si dai, fa troppo caldo, andiamo in piscina?

Sara:-Ma si andiamo!!!!)

Si trascinò a fatica verso un tombino e lo aprì, cadde.

(Anna:-Facciamolo morire.

Sara:-Si ma che sopravvissuto è se muore subito? A sto punto era meglio non citarlo!

Anna:-si ma come fa a scendere nel tombino?

Sara:-Cade nell'acqua.

Anna:-sì ma se è ferito annega.

Sara:-Quante complicazioni, allora ricominciamo daccapo!)

C'è un sopravvissuto ferito alla gamba. A fatica si trascinò fino al tombino e scese le scalette fino ad immergersi nell'acqua fognosa. Si lasciò trascinare dalla corrente fino ad un marciapiede, salì con prudenza e lentamente si mise in piedi, raggiunse il muro e iniziò a cantare.

-Dal cielo cadde una limonata

Stonata come un'ape

Capace di cavalcare

Soltanto le superstrade

(Sara:-Ma sei sicura che funzioni?

Anna:-Stai tranquilla l'ho scritta io quindi......)

La parete si aprì come un garage e l'uomo entrò. Arrivò in una piccola stanza buia, illuminata da un display piazzato in mezzo che mostrava una botola con delle scale. Si avvicinò e digitò qualcosa, subito le scale si lisciarono e si trasformarono in uno scivolo. Si mise a pancia in giù con la testa verso il basso e si lasciò scivolare.

(Sara:-Solo un deficente si mette in quella posizione lo sappiamo, ma c'è un valido motivo per farlo, ascoltate.)

Inizialmente la velocità non era granchè e pian piano l'uomo sentì lo stomaco sottosopra (lo scivolo era a spirale) e giramenti di testa a causa della ferita e del girare. Ad un tratto gli sembrò di andare più veloce di prima e di avere la bocca sporca, aveva vomitato e l'atrito si dimezzò.

 

 

 

15 minuti più tardi

(Anna:-Lo facciamo morire adesso? Dai dai!!

Sara:-Ma se è un sopravvissuto!

Anna:-Sì ma è ferito, lo hai fatto vomitare controcorrente, povera anima facciamolo riposare in pace!

Sara:-...mi arrendo hai ragione tu, se lo vuoi morto allora che sia così.

Anna:-Era ora.)

Atterrò e causa del vomito che lo soffocava e dalla perdita di troppo sangue morì. Era atterrato in un laboratorio piuttosto grande, pieno di macchinari strani. Il luogo era pieno di scienziati che andavano e venivano. Alcuni vedendo arrivare la vittima si avvicinarono.

-Sezioniamolo!!!!

A sentir la parola tutti si girarono. Dato che erano tutti degli strani esserini quando le loro vocine carinissime urlarono eccitate, l'eco si diffuse in tutta la fogna. Da uno dei buchi uscì un uomo normale.

-Che succede?

-Sezioniamo sezioniamo! Un uomo è arrivato dallo scivolo segreto morto!

-Siete impazziti? Dobbiamo portarlo dai capi altrimenti ci saranno della conseguenze, vi ricordate il vostro amico Johnny?

Subito tutti tornarono al lavoro.

L'agente si fece aiutare a trascinò il cadavere in un altro passaggio. Passò per diversi corridioi e diverse stanze, alcune vuote altre in attività. Dopo mezz'ora raggiunse una sala più grande rispetto alle altre in cui c'era un lungo tavolo ovale. Nella stanze c'erano dei servi intenti a pulire, si avvicinò ad uno di loro.

-Vai a chiamare il capo, digli che è urgente.

L'uomo spaventato dal tono si diresse verso un'altra porta e scomparve. Intanto l'agente fa mettere il cadavere sul tavolo, subito una gli urla addosso.

-Dannato quel pezzo di tavolo l'ho pulito io!

Poi se ne andò.

In quell'istante nella sala entrò il capo seguito dal servo.

-Che succede?

-Ecco quello che succede, il gruppo A è tornato tutto intero, mentre il gruppo B, quello a cui apparteneva quest'uomo è stato confermato che non ha superstiti. Tutti i telegiornali ne stanno parlando e la gente fa domande, troppe domande, gli altri agenti stanno cominciando ad innervosirsi, cosa facciamo?

-Non mi importa se questi topi di fogna hanno paura di due ragazzine dobbiamo prenderle, VIVE. Mandate un'altra squadra e chiamate il consiglio asiatico.

-Con tutto il rispetto, cosa pensate di fare?

-Non sono affari tuoi stai al tuo posto, fai quello che devi e togli quella carogna dal tavolo.

Detto questo uscì.

L'agente fece cenno di togliere il corpo e si ritirò.

 

 

Angolino

Anna:-Meglio finirla qui, altrimenti impazziamo completamente.

Sara:-Bisogna bere la pozione illuminante.

Anna:-No sul serio, BASTA!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Riunione ***


CIAOOOOOOOO, vi prego di non averci a male se non vi piacciono i caratteri dati ai membri delle diverse nazioni, non abbiamo nulla contro nessuna di loro, ci serviva solo per fare atmosfera e introdurre delle cose. Grazie per la comprensione e buona lettura!!!!! XD

 

 

 

 

Una guardia entrò nell'ufficio del capo.

-Signor Guo Peng, il consiglio si è riunito come da lei richiesto.

In fondo alla stanza poco illuminata, si intravide la sagoma immensa dell'uomo. Se ne stava seduto dietro una scrivania fatta di ossa (?) e quando il sottoposto lo chiamò, appoggiò con estrema delicatezza la penna per non rovinare la superficie dei materiali (?).

-Signore....mi ha sentito?

Di botto l'uomo sbattè la penna sul tavolo e la scrivania andò in pezzi.

-E che due palle! Non vedi che stavo appoggiando la penna cristo!!!! Adesso tu riaggiustami la scrivania e mi raccomando le ossa devono essere tutte al posto giusto!

Detto questo con calma si alzò, spazzolò i pantaloni e si avviò, ma prima di uscire si rivolse nuovamente all'uomo che era rimasto paralizzato.

-Mi raccomando......la penna in mezzo alla scrivania!

Poi aprì la porta e uscì, la guardia sbuffò e imitò la voce del capo.

-”Mi raccomando.......la penna in mezzo alla scrivania!”

 

 

 

 

 

 

Nella sala delle riunioni erano già presenti gli esponenti delle altre nazioni asiatiche. Su due sedie uno di fianco all'altro erano seduti il Giappone e la Russia, di fianco a quest'ultimo il Nord Corea, poi veniva l'India, l'Indonesia e tra questo e il Giappone c'era la sedia della Cina.

Nella sala c'era un gran trambusto, il giapponese cercava di comunicare con il russo facendo discorsi strani e allegri.

-Perciò lei è il rappresentante della Russia, ma lo sa che proprio ieri ho comprato delle.......Matriossa?

Con un sorriso a trentadue denti attese una risposta dall'altro, che si girò a guardarlo con un sopracciglio inarcato, poi tornò a fissare il tavolo.

-Allora?

Il russo non battè ciglio. Il giapponese si chiese se sentisse così alzò l'indice, lo guardò poi fissò il compagno e iniziò a pungolarlo sulla spalla. Dopo un attimo il russo alzò gli occhi al cielo, così il rompiscatole si fermò pensando a una risposta, quando invece vide che tornava a fissare il tavolo, riprese. Alla fine infastidito di scatto il russo estrasse la pistola e la puntò in faccia al vicino e lo minacciò con forte accento russo.

-Se non la pianti ti sparo!

Il sorriso del giapponese si ampliò e il viso si illuminò, quindi si girò verso il suo sottoposto.

-Hai sentito? Ha parlato! Te l'avevo detto che sono carinissimi quando parlano!

L'altro arrossì.

-La prego Signore, non inizi.

Intanto vicino al russo vedendo la pistola si alzò di scatto il nordcoreano e alzò il pugno al cielo.

-SÌÌÌ QUESTO BISOGNA FARE!!! Distruggiamo la Corea del Sud!!

Dall'altra parte l'indonesiano scosse la testza sconsolato.

-Ma quello è pazzo!

Poi si girò verso l'indiano intento a suonare il tamburello.

-E TU SMETTILA CON QUESTO CAVOLO DI TAMBURO, SENNÒ TE LO SPACCO IN TESTA!

L'indiano lo guardò, quindi aumentò il ritmo della musica e il nordcoreano iniziò a cantare seguendo la melodia. L'indonesiano diventò tutto rosso, ma prima che potesse parlare la porta si spalancò e nella sala scese il silenzio.

Nella stanza entrò un omino grande come un soldo di cacio, dai capelli, i baffi e la barba grigi, indossava un tipico cappello a cono di paglia, portava un bastone regalatogli dallo zio Sam (?), grande il doppio di lui e portava una tunica rossa. Dietro veniva un cinese di statura normale vestito di nero. L'omino raggiunse la propria sedia e con un salto si sedette.

-Benvenuti in Cina miei cari Signori, siete già stati al ristorante di mia figlia?

Nessuno rispose, così si schiarì la gola e diede inizio alla riunione.

-Come avrete sicuramente già saputo una delle due squadre inviate contro voi sapete chi è stata sterminata.

-ABBASSO LA COREA DEL SUD!

Tutti si girarono a guardare male il nordcoreano, di nuovo il cinese si schiarì la gola e proseguì.

-Sìsì hai ragione, comunqueeee, ho mandato la squadra rimasta per studiare voi sapete chi e ho fatto fare dei video di nascosto.

-Secondo me non servirà a molto vedere i video........

L'altro lo interrompe.

-Ancora con questa storia?! Io li voglio vedere!

Allora il tipo fece partire i video.

 

 

 

 

 

 

Il primo video era ambientato in un negozio di vestiti.

Le due ragazze erano davanti a un porta vestiti (non sappiamo come si chiamano).

-Ma sei scema Daiana? Come ti è venuto in mente di dire alla vecchia che saremmo andate a comprare vestiti???

-Senti, non rompere siamo appena entrate, aiutami piuttosto a trovare un vestito giallo canarino!

-Chi è che vuole un vestito giallo canarino?!

-La vecchia.

Finalmente trovarono dei vestiti del colore giusto, così Hana si girò verso la compagna.

-La vecchia è bassa quanto te, vallo a provare!

Daiana fece una faccia e un verso di scandalo, così l'altra fu costratta trascinarla ai camerini. La Mora entrò, mentre la Bianca tornò a cercare altri vestiti, senza accorgersi di avere in mano l'abito da provare. Dopo pochi secondi si sentì un Frusssssh sospetto e un:

-HANAAAAAAA! DOVE SEI??

La telecamera ebbe un sobbalzo e lo schermo si oscurò.

 

 

 

 

 

 

Il secondo video era invece sulla muraglia cinese.

Le due stavano guardando qualcosa, che non si vedeva bene perchè c'erano rami e foglie a coprire parte della visuale.

-Guarda c'è il piccolo Yu!! Quanto vorrei abbracciarlo!

-Evitiamo Daiana.

La Mora si sporse sul muro e strinse gli occhi.

-L'altro con il cricetino chi è? È figo!!!!

-È Tsubasa scema!

-Ah okk. Come lo trovi? EHEHEHEH???????

Lo disse con voce seducente e la pungolò con il dito.

Nel vedere la scena il giapponese ridacchiò, mentre il russo ebbe i brividi.

-Se non è male.....

-A-ah......ormai però hai in mente solo una persona......vero?

Poi il cameramen si mosse, facendo frusciare l'albero e Daiana si girò.

-KOALA!!!!!!!!

Dallo spavento l'uomo cadde dall'albero e l'ultima cosa che si vide furono gli occhi minacciosi di Hana.

 

 

 

 

 

 

Quando il video finì il cinese spense tutto.

-MA CHE RAZZA DI VIDEO MI AVETE PORTATO?!

-Glil'avevo detto Signore che non valeva la pena.

Intervenne l'indonesiano.

-Come facciamo allora? Sicuro che a Lui servono vive?

-Sì, uno dei suoi seguaci me l'ho ha detto chiaramente.

Poi parlò il russo.

-Ok, allora mandiamo più uomini, io metto a disposizione i miei.

Anche l'indiano annuì a ritmo del tamburello.

-Anche io metto i miei uomini alle loro calcagna.

Il coreano si alzò incazzato.

-Però quando io vi chiado di far fuori la Corea del Sud non mi date tutti gli uomini.

Nessuno gli diede retta, poi tornò a parlare il cinese.

-No aspettate, c'è già un altro membro che sta mettendo in atto un piano, per risvegliare qualcuno in grado di prenderle. Perciò vi chiedo di non fare niente per adesso e aspettare. Non smettete comunque di tenerle d'occhio. Inoltre ho un messaggio da Lui:

“Sono stati assunti altri per tentare di catturare le due giovani bladers, controllate quindi prima la presenza del segno di riconoscimento.”

Direi che la runione può concludersi teniamoci in contatto.

Tutti si alzarono e nel farlo il russo vide un accenno di sorriso soddisfatto sul viso solitamente stupido del giapponese, ma dato che sembrava solo unômbra non gli diede troppo peso.

 

 

Angolino

Si avvisa che nel prossimo capitolo faremo un salto indietro per tornare a dove avevamo lasciato le nostre protagonista e daremo risposta ad alcune incognite (vedi video)!!!!

Lasciate recensioni e critiche!!!!!!

Alla prossima

Minnasakkayarouze XD

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Vestito Giallo Canarino ***


AVVISO: La storia riprende da dove avevamo lasciato le due ragazze, quindi il giorno dopo alla lotta nel vicolo, in albergo.

 

 

 

-HANAAAA, SVEGLIAAAAA!!!!!! HO INCONTRATO UNA VECCHIETTA A COLAZIONE.

La Bianca aprì gli occhi e li richiuse, girandosi dall'altra parte. Daiana scese dal letto vi girò attorno e riprese.

-Mi ha detto che il nipote domani si sposa, per inciso da come me l'ha descritto dev'essere molto bello, solo che non ha l'abito e così mi sono offerta di andarglielo a comprare.

L'altra si sollevò s'un gomito e guardò la compagna poco convinta.

-Perchè cavolo ti sei offerta di comprare un vestito ad una perfetta sconosciuta?

-Ma non è una sconosciuta una volta che ci hai parlato, in più è la nostra vicina di stanza. Sbrigati a vestirti pelandrona! Ti aspetto fuori che dovrebbe passare il ragazzo figo col cane, quello che passa tutti i giorni.

-Io cosa c'entro con la storia della vecchietta?!

-Devi consigliarmi! Io non so nemmeno entrare dalla porta dei negozi!

-Ufff, quando mi lascerai smettere di farti da badante?

La Bruna si fermò e si girò verso la compagna, i suoi occhi si ingrandirono e si riempirono di lacrimoni, in un'esperessione da cucciolo smarrito. Hana sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

-Va bene va bene vengo! Tu vai da quel tipo che nemmeno una volta è riuscito a riconoscerti!

La compagna sorrise tutta contenta e andò.

 

 

 

 

 

Daiana arrivò alla porta d'entrata leggermente in ritardo sulla tabella di marcia e vide il ragazzo già qualche passo avanti. Trepidante corse alla porta e la spalancò su un portiere sfortunato che scattò all'indietro tenendosi il viso e cadendo poi a terra.

-ASPETTAAAA!!!!! TU!!!!

Più avanti il giovane si girò confuso e trovò una ragazza che correva verso di lui come una pazza, lei aveva corti capelli viola, grandi occhiali da sole, larghissimi abiti hippie e hai piedi calzava solo un paio di puntinatissime calze sgargianti (era senza scarpe, le aveva dimenticate in camera). Purtroppo mentre attraversava come furia la strada una macchina stincò di colpo per poterla evitare.

-CHE CAVOLO TI SALTA IN TESTA RAGAZZINA!

-ZITTO VECCHIO! SEI TU CHE NON CI VEDI, METTI GLI OCCHIALI! IN PIÙ LA TUA MACCHINA FA SCHIFO!

Sfogatasi raggiunse la preda in tutta calma e tranquillità.

-Ciao.

Iniziò ad accarezzare l'animale, che ovviamente la riconobbe.

Ancora lei, ha lo stesso odore, ma con una fisionomia diversa, però quella sensazione di positivo-negativo dentro di lei è quella. La sua mano è davvero morbida, sebbene le carni sembrino velenose.”

La giovane guardò il ragazzo con occhi a cuoricino.

-D-Dimmi.....di che razza è il tuo cane?

Il giovane la guardò stranito.

-Ma sai una cosa? Ogni giorni a quest'ora c'è sempre qualcuno qui che mi ferma per chiedermi mille cose sul mio cane, persino qual'è il suo film preferito.

-Perchè, qual'è?

Lui la guardò come se fosse pazza, poi però gli squillò il telefono, così prese e se ne andò senza salutare.

-EHI, MA NON SI SALUTA?!

Una mano l'afferrò da dietro e si mise a trascinarla per la strada.

-Hai dimenticato le scarpe tonta.

 

 

 

 

Passarono in rassegna diversi negozi senza risultati, finchè finalmente ne trovarono uno che vendeva diversi tipi di abiti.

Le due ragazze erano davanti a un porta vestiti (non sappiamo come si chiamano).

-Ma sei scema Daiana? Come ti è venuto in mente di dire alla vecchia che saremmo andate a comprare vestiti???

-Senti, non rompere siamo appena entrate, aiutami piuttosto a trovare un vestito giallo canarino!

-Chi è che vuole un vestito giallo canarino?!

-La vecchia.

Finalmente trovarono dei vestiti del colore giusto, così Hana si girò verso la compagna.

-La vecchia è bassa quanto te, vallo a provare!

Daiana fece una faccia e un verso di scandalo, così l'altra fu costratta trascinarla ai camerini. La Mora entrò, mentre la Bianca tornò a cercare altri vestiti, senza accorgersi di avere in mano l'abito da provare. Dopo pochi secondi si sentì un Frusssssh sospetto e un:

-HANAAAAAAA! DOVE SEI??

La blader si paralizzò mentre tutti gli altri si giravano verso i camerini. La Pazza avanzava a grandi passi completamente in intimo per il negozio, cercando la compagna con lo sguardo. L'altra lentamente si girò e senza dire una parola sollevò gli abiti. Quando la vide, Daiana sorrise allegra e saltellò verso di lei. Tutti i presenti rimasero in silenzio ad osservare la scena e solo quando la ragazza tornò nel camerino, dopo qualche secondo di imbarazzo, lentamente tornarono alle loro faccende.

Durante le prove non ci furono altri spiacevoli incidenti (per fortuna), trovarono l'abito giusto e lo aquistarono, beccandosi delle occhiatacce da parte dello staff.

Quando furono fuori dal negozio Daiana iniziò.

-Prima di tornare in albergo andiamo sulla muraglia??

-Perchè?

-Perchè non credo all'infinito.

La compagna la guardò confusa, poi sospirò.

-Va bene andiamo.

Arrivarono alla muraglia a metà pomeriggio e videro che c'era in corso una battaglia tra Masamune (si capiva dall'eco “NUMEROUNONUMEROUNO...” che c'era nell'aria) e un ragazzo sconosciuto, mentre poco lontano da loro c'erano Yu e Tsubasa.

-Guarda c'è il piccolo Yu!! Quanto vorrei abbracciarlo!

-Evitiamo Daiana.

La Mora si sporse sul muro e strinse gli occhi.

-L'altro con il cricetino chi è? È figo!!!!

-È Tsubasa scema!

-Ah okk. Come lo trovi? EHEHEHEH???????

Lo disse con voce seducente e la pungolò con il dito.

-Se non è male.....

-A-ah......ormai però hai in mente solo una persona......vero?

D'un tratto sentirono dietro di loro dei rami che frusciavano, si girrono di scatto e trovarono due strani uomini-koala che le fissavano con una telecamera puntata. Inizialmente ci fu un momento di silenzio sbigottito, poi arrivò il commento.

-che hanno plancton nel cervello? KOALA!

Il ramo si spezzò e i travestiti precipitarono, mentre Hana li guardava con occhi minacciosi.

-È ora di indire una riunione.

-Sì, anche perchè adesso oltre agli scarafaggi spuntano koala formato gigante.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Bambù ***


Era il primo giorno del torneo BBB e le due ragazze si diressero allo stadio.

Entrarono sugli spalti e si diressero ai posti in prima fila.

-Da qui sì che possiamo vedere bene le sfide!

Poco lontano da loro era seduto un gruppo di ragazzine eccitate intente ad urlare il nome di una persona. Daiana confusa si girò verso la compagna.

-Ma perchè dicono Ciao Sin? È per caso qualcosa che si mangia?

L'altra sospirò e la aggiornò.

-Non stanno dicendo Ciao Sin ma Chao Xin, è il ragazzo che combatteva contro Masamune sulla muraglia!

In quel momento entrarono le due squadre e le ragazze furono sopraffatte dall'urlo demoniaco delle Fans. Quando finalmente si calmarono la Bruna si tolse le mani dalle orecchie.

-Ma che galline!!! Metterebbero paura persino a un mammut!

-Daiana sono estinti!

-CHISSENEFREGA!!!!

Tutte le ragazze si volsero con sguardo demoniaco, facendo restare secca la commentatrice.

-Non dicevo al vostro idolo!

Poi si girò verso il campo e si bloccò.

-Cavoli, però non è brutto!

Pacificamente seguì il ragazzo che scendeva in campo, poi la sua attenzione fu attratta dai giapponesi.

-Oh, il nostro amico Masmune sta scendendo in campo......certo che è proprio sporco eh!

La sfida ebbe finalmente inizio, le ragazzine iniziarono subito con il loro super tifo da stadio urlando il nome del cinese. Dopo pochi minuti Daiana alzò gli occhi al cielo spazientita, si alzò mettendo un piede sulla seggiola e puntando il dito contro le avversarie si mise ad urlare.

-STATE ZITTE BRUTTE OCHE, VIVA MASMUNE!!!!!

Da chissà dove estrasse delle bandierine e si mise a fare il tifo, attirando l'attenzione dei giapponesi.

-Fate finta di niente ragazzi.

-Perchè Madoka? Hai sentito per caso qualcosa?

-Nono io no tu?

-Niente di niente.

Finalmente La Bruna tornò seduta.

-Ma Hana, il tappetto blu dei cinesi.......mi fa paura.....

La compagna la guardò stranita.

-Ti giuro, sembra uno gnomo assassino.

-Anche Yu è un tappetto.

-NON OSARE PARLARE MALE DI LUI! Lui non è un tappetto, lui è PICCOLO!

La Bianca sospirò ma evitò di commentare.

Il combattimento andò avanti tranquillo, con Masamune che cercava di attaccare l'avversario. Era così noioso che a un certo punto Daiana prese una pianta di bambù e iniziò a giocherellarci, ad un certo punto si staccò una foglia e la ragazza ci soffiò sopra. Quella prese il “largo” e atterrò proprio davanti al blader giapponese, che la guardò sorpreso.

-Ops.....

Finalmente ci fu una sfolta e il vincitore finale fu Kadoia, quando vide il risultato Daiana guardò perplessa la compagna.

-Ma......mi son persa qualcosa?!

Poi vide alcune fans scendere in campo e dirigersi dal loro idolo, così quando sentì quello che dicevano si alzò scazzata.

-FALSE! DANNATE! QUELLO LÌ HA PERSO, DOVRESTE FESTEGGIARE MASMUNE! TRADITRICI!

Quindi come se nulla fosse tornò al bambù, mentre il cinese la guardava come per dire: “Come può una persona non rimanere folgorata dalla mia bellezza?!”

Durante la pausa le due si sentirono stranamente osservate. Infatti c'era la telecamera che le riprendeva e mandava le immagini direttamente sul grande schermo. Hana stava seduta con braccia e gambe incrociate, volto coperto dal cappuccio e sguardo fisso davanti a sé. Daiana invece teneva la canna di bambù davanti agli occhi, mentre di tanto in tanto li levava al cielo sovrappensiero, poi tornava alla pianta e intanto parlava da sola, altrimenti tirava fuori da chissà dove oggetti non identificati. Quando videro le immagini, la squadra giapponese si stupì.

-Ma quelle sono le due dell'aereoporto. Se non sbaglio quella incappucciata è identica a Ryuga!

Tutti si voltarono a guardare Gynka, che rimase in silenzio.

Finita la pausa entrarono in campo i due nuovi sfidanti: Cho e Tsubasa. Quando vide Tsubasa Hana si fece attenta e diede un colpetto alla collega che non la degnò di risposta.

-Daiana c'è il tuo gnomo assassino.

La Bruna girò la testa di lato.

-Non lo guardo! Mi fa paura!!

Il commentatore diede inizio al round, mentre la ragazza continuava a rifiutarsi di guardare. Tutto andò tranquillamente per un po' così Hana si girò verso l'altra e tentò di farla girare, senza alcun risultato.

Il torneo si concluse con la perdita di Tsubasa e la vittoria di Gynka.

-Hana, devo andare in bagno.

-Ci credo, con tutta l'acqua che hai tracannato!

La due si diressero ai bagni, dove incrociarono Dashan, Chao Xin, Gynka e Madoka. Quando le vide arrivare lo sguardo del Rosso si oscurò e con decisione si piazzò di fronte a loro.

-Ohi ohi, scusa ma devo proprio andare in bagno, quindi se non vuoi che la faccio qui......

-Chi siete?

Daiana lo guardò confusa.

-Delle persone?

Madoka mise la mano sul braccio di Gynka.

-Stai attento.....

Subito lo sguardo di D si illuminò.

-Ma allora siete veramente una coppia!!!!

Subito i due divennero dei peperoni, mantre anche i cinesi si avvicinavano curiosi.

-Conosci queste due Gynka?

-In un certo senso, le abbiamo incrociate alcune volte....

Poi indicò Hana.

-Lei è identica a un mio grande rivale.

Rimasero tutti per un minuto intero in perfetto silenzio, poi Chao Xin si fece avanti e appoggiatosi al muro con una mano, lanciò a Daiana uno sguardo ammaliante.

-Davvero non mi trovi bello?

La ragazza lo guardò, sbattè le palpebre, si girò verso la compagna e la prese per il braccio.

-Non devo più andare in bagno, andiamo?

Senza aspettare risposta la trascinò con sé, mentre il ragazzo cadeva per terra sconfitto.

-Rifiutato......sono stato rifiutato........

Prima di girarsi e seguire la compagna, Hana lanciò un ultimo sguardo freddo a Gynka, che rabbrividì.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Consegna (Parte 1) ***


-Sei sicura? Non mi sembra molto comprensibile...

Daiana sollevò fiera il foglio davanti a sè.

-Mai stata più orgogliosa di una mia fantastica creazione! Tranne forse quella volta..

L'altra la interruppe.

-Grazie non mi interessa.

Hana le strappò di mano il foglio e lo lesse ad alta voce.

-”Amici, vogliamo la rivincita alla precedente partita di carte! Le altre volte avete barato spudoratamente, quindi vogliamo che vi presentiate al giorno della fondazione del paese della nonna, durante il pisolino del nonno, nella casa dello stambecco. Cordiali saluti”

Con un sospiro la blader alzò lo sguardo dalla lettera.

-Sicura che lo capiranno?

Daiana si mise un pugno sul petto.

-Al 100%! Adesso guarda come la trasformo in un codice ancora più criptato, hehehe...

 

 

 

 

 

 

 

Il giorno dopo le due si divisero, Hana andò in una foresta di bambù ad incontrare il fratello, mentre Didi si fece un giro in città.

La prima cosa che La Bruna fece fu di andare in un piccolo bar per bere una tazza di caffè.

Andò dritta al bancone e senza aspettare, ordinò da bere guardando la cameriera con occhi ancora assonnati. Una volta avuta l'ordinazione andò a sedersi al tavolo di un cinese intento a lavorare al computer.

-Buongiorno...

L'altro alzò gli occhi confuso e infastidito, poi tornò alle sue occupazioni.

-'Giorno.

La giovane, ancora dormiente, sbadigliò.

-Ah e sì non sono molto di compagnia, sa non ho dormito niente, ho bevuto un po' troppo.....ma non sakkè, thè e quando se ne beve tanto, sa....si va spesso in bagno. Nemmeno rimanere disidratati è bello però.

L'uomo non rispose e proseguì nel suo lavoro.

-Eh lavora troppo sa? Chissà la sua famiglia cosa dice...

Senza aspettare risposta si alzò e preso il caffè si spostò al tavolo successivo.

-Buongiorno!!

Questa volta era al tavolo di un anziano intento a fare un cruciverba.

-È un mammifero marino.

-Pesce Blob!

-Ma sei sicura? È troppo corto...

-Fidati dai!!!

-Vedo che sei di buon umore giovanetta.

Il signore le sorrise e posò la matita.

-Assolutamente, ho appena parlato con il mio amico Gilberto!

Indicò l'uomo al computer.

-Vede quel signore col computer? Non le ispira fiducia? Mi ha raccontato un sacco di cose, che non ha dormito, che ha bevuto molto e che è andato spesso in bagno. Perchè non va da lui? Sicuramente ha la risposta all'indovinello.

-No, non voglio.....

Senza ascoltarlo Daiana si alzò e si spostò, con la tazza di caffè in fase di raffreddamento.

Nel tavolo successivo vi era seduta una donna vestita con eleganza con al fianco un cucciolo di carlino.

-Buongiorno!

La donna sollevò il viso dal libro che teneva e la guardò, mentre il cagnolino iniziava ad abbaiare saltellando sul posto. Daiana guardò l'esserino con intensità e subito il piccolo si zittì e guaendo debolmente si nascose sotto la sedia della padrona.

-Cosa legge di bello?

-La Legge del Bocciolo.

La blader la guardò sbattendo le ciglia.

-........ah, interessante.

D'un tratto da uno dei tavolo arrivò un grido di esultanza.

-SÌ!!!!! IL DELFINO!!! RAGAZZA, QUEST'UOMO È DAVVERO INTELLIGENTE!!!

Didi si voltò verso il vecchio e gli fece il pollice alzato con un sorriso a trentadue denti, poi quando si volse vide che la donna aveva messo via le proprie cose e si stava dirigendo alla porta.

-EHI ASPETTI!!!! Cos'è la legge del bocciolo?

Purtroppo la porta si chiuse senza che la domanda avesse risposta.

Con un sospiro la ragazza si girò verso il tavolo del vecchio e vide che si stava avvicinando sempre di più al cinese, che ansioso si spostava a sua volta, il più lontano possibile. Il vecchietto senza indugiare lo tartassava con le domande del cruciverba.

Con un sospiro soddisfatto uscì dal bar, lasciandovi un caffè ormai freddo.

Camminado per strada si rilassò guardando diverse vetrine, fischiettando un motivetto inventato.

Per caso capitò davanti ad un negozio che le illuminò il viso. Si trattava di un venditore di Katane giapponesi originali.

Senza indugio spalancò la porta con foga facendola uscire dai cardini, poi, dopo un minuto di assoluto silenzio, lanciò un grido. Tutti i presenti saltarono in aria spaventati e rimasero a guardarla terrorizzati. La ragazza corse verso una magnifica Katana esposta in una teca, la ruppe e prese in mano l'arma. Alcuni clienti di colpo sparirono, mentre Daiana andava da un venditore girato di spalle. Senza troppe cerimonie iniziò a pungolarlo sulla spalla con il dito.

-Mi scusi, mi scusi!

Il commesso si girò, ma nel farlo si ritrovò con l'idice della giovane che lo pungolava sul naso.

-Ehm, signorina....

Perplessa la blader smise di guardare la spada e rivolse gli occhi su di lui. Quando si accorse della situazione, Didi guardò il proprio dito e la smise.

-Quanto costa questa bellezza?

-75920 RMB (10000 euro).

Gli occhi di Daiana si riempirono di lacrime e si lasciò cadere a terra.

-Perchè sono così povera! Il mio nonnino mi diceva sempre “Lavora, lavora e vedrai che un giorno camperai cent'anni!”(?), ma non ha funzionato per lui perchè e morto!

Al commesso scese una gocciolona gigante dalla testa. Dal retrobottega arrivò un giovane vestito tutto elegante, con i capelli gellati, cravatta e abiti di marca.

-Come mai questa giovane cliente versa lacrime futili.

Il venditore guardò l'uomo con un sopracciglio inarcato.

-Come diavolo ti sei conciato? E perchè parli così teatralmente?

Il capo sgranò gli occhi, portò in fuori il petto e lo indicò minaccioso.

-Come ti permetti di rivolgerti così al tuo Boss!

Di colpo Daiana si rianimò.

-Esatto! Come ti permetti di trattare così i tuoi superiori, misero uomo dalla classe inferiore.

-Scusa ma ti stai insultando da sola......

Lei estrasse la katana con gesto fluido.

-Com....

Mentre era ancora a mezz'aria, l'arma trascinò il braccio della giovane verso il pavimento, per via del peso. Tutti rimasero a fissare schokkati la scena, mentre Daiana si guardava in giro come se nulla fosse. All'improvviso la sua espressione si infiammò e con decisione tentò di risollevare la lama conficcata nel pavimento. Di nuovo si fermò, girò intorno alla spada e la fissò con attenzione.

-Cosa stai facendo?

Lei alzò una mano per zittire il capo, mise una mano nella giacca ed estrasse qualcosa che si premurò di passare all'uomo.

-Zitto e tifa!

Riprese la sua lotta, mentre il Boss “sventolava”, per così dire, le bandierine.

Finalmente la ragazza riuscì nel suo intento, tuttavia si sbilanciò in avanti e la lama si conficcò nel piede del commesso.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!

Il capo lasciò cadere le bandierine e corse a inginocchiarsi vicino al piede del suo sottoposto.

-O MAMMA MIA, O MAMMA MIA, NOOO!!! PRESTO, CHIAMATE LE POMPE FUNEBRI, DITE CHE È URGENTE!

-BRUTTO IDIOTA NON STO MICA MORENDO! TOGLIMI QUESTA CAZZO DI SPADA DAL PIEDE!

-Aspetta, aspetta, calma. Prima di fare qualsiasi cosa...

Lo guardò seriamente.

-.....come la vuoi la bara?

-IO, IO ADESSO TI........ROSA!

Poi scosse la testa.

-NON È QUESTO IL MOMENTO PER DECIDERE CERTE COSE! LA SPADA, LA SPADA!

-Ah sì.

Il capo fece per togliere l'arma, ma fece giusto in tempo a sfiorare un po' di sangue che la sua faccia sbiancò e cadde di lato come un sasso. Il commesso scrollò la testa.

-Inutile, sei davvero inutile....

Poi si ricordò della presenza di Daiana, che guardava la scena con la bocca aperta e gli occhi luccicanti.

-SEI ANCORA QUA?! BILLY, BUTTA FUORI QUESTA MOCCIOSA!

Dal retro arrivò un omaccione enorme ma bello, dallo sguardo scuro.

-O ma se tutti i buttafuori sono così...

Senza aggiungere altro si leccò le labbra ammiccante.

-BUTTALA FUORI!

La guardia la prese per la collottola come un gattino e la fece volare fuori dal negozio.

Dopo un volo di un paio di metri atterrò in mezzo alla strada sull'asfalto, dove rimase un attimo a massaggiarsi il sedere.

Dal nulla sbucò una mano che si tese verso di lei e Didi alzò gli occhi confusa.

 

 

 

Angolino

 

Le prime due lettere sono state consegnate, ma a chi? Questo sta a voi lettori capirlo! ;)

Dato che siamo delle anime buone abbiamo deciso di concedervi la grande decriptazione della lettera scritta da Daiana:

“Cari alleati,

vi scriviamo con urgenza questa missiva per informarvi dell'inizio della guerra. Ci sono già stati degli eventi scatenanti e delle vittime, vi preghiamo quindi di presentarvi il 1° d'agosto, alle 14:00, in Svizzera al parco del Grütli.

 

Cordiali saluti”

 

Commenti e critiche sempre ben accetti!

 

P.S: Per chi volesse dopo aver letto il capitolo ci farà piacere ricevere la vostra opinione su chi è il ricevente delle missive.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Avviso ***


Si avvisano tutti i lettori che il capitolo numero uno è stato modificato!

Garzie

Minnasakkayarouze

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Consegna (Parte 2) ***


Dal nulla sbucò una mano che si tese verso di lei e Didi alzò gli occhi confusa.

Senza accorgersene era finita in mezzo a una folla di ragazzine, che appena la videro iniziarono a scattare foto con i loro supermega cellulari.

La giovane eccitata scattò in piedi senza degnare di uno sguardo il suo soccorritore e si mise in posa. Dopo alcuni secondi le ragazze cominciarono a urlarle contro di levarsi di torno, Daiana confusa si mise le mani sui fianchi e inclinò la testa, poi si guardò attorno con attenzione. Dietro di sè vide un giovane figo dagli occhi scuri da cerbiatto, capelli castani spettinati coperti da un cappellino nero con la visiera messa dietro, bel fisico, jeans neri con cavallo leggermente basso, maglietta maniche corte rossa con disegnato un break dancer. Era accompagnato da due uomini simili ai scarafaggi e un altro uomo di bell'aspetto.

-Ah, andiamo dal nonno?

Il ragazzo la guardò confuso e divertito, mentre il pubblico si zittì.

-Sai quando andavo dal nonno ormai cieco (?) portavo sempre un sacco di gente, così se dovevo uscire per delle commissioni lui poteva continuare a parlare al mio sostituto e non se ne accorgeva, chissà perchè(?)?

-Davvero?

-Seeeee, poi mi ordinava di andare a pulire il suo criceto Titti, che tra l'altro l'ho rivisto non molto tempo fa durante il torneo di Beyblade ed è bravo eh?

 

 

Angolino

 

-Che stai facendo Sara?

-Un aeroplanino.

-Con il cartone della maglietta di Fairy Tail?

-Sì esatto. Posso lanciarlo nella tua camera?

-Come preferisci.

-Allora lo lancio.

Direziona l'aereo verso la libreria piena di oggetti alquanto delicati.

-Verso la porta però.

-Ok.

Lancia. L'oggetto vola per qualche secondo, poi cade di botto, le due lo guardano in silenzio.

-È caduto.

-Già.

-Bene torniamo alla storia?

-Sì.

Sara prende la schweppes e beve.

-Torniamo a noi.

Butta giù un altro sorso.

-Torniamo a noi.

Poi prende la plastica della maglietta e inizia a giocarci, Anna intanto sospira esasperata.

 

 

Ritorno alla storia

 

-Ah sei stata al torneo.

-Seeee è stato bellissimo, sai c'era il mio amico Masmune e il piccolo e dolce Yu che combattevano, io e la mia compagna abbiamo fatto il tifo per loro, cioè io tifavo di brutto, lei si limitava a sventolare un dito (?).

Il ragazzo intanto che l'ascoltava rideva divertito.

 

 

 

 

La ragazza si zittì e lo fissò per pochi secondi.

-Sei un pezzo di merda.

Nessuno fiatò.

-Perchè?

-Perchè ridi.

Subito le ragazzine iniziarono a insultarla, ma lei alzò una mano e mise alle proteste.

-Società, io sono il futuro per la comunità. Se non mi accettate in questa forma, io potrò anche non esistere. Perciò vi chiedo di scusarmi, non era mia intenzione offendere costui, stavo solo constatando che è sulla mia linea d'onda. Anche se nessuno può superarmi.

Un'auto nera si fermò in quel momento di fianco a loro e il tizio di bell'aspetto si avvicinò.

-È ora di andare Mok.

Il ragazzo si voltò verso il manager e gli fece un cenno d'assenzo. Le fans iniziarono a lamentarsi e una riuscì ad avvicinarsi.

-No aspetta, voglio fare una foto con te!!!!

Era una tipica ragazza cinese dalla carnagione chiara e i lunghi capelli neri come piume di corvo, ma furono i vestiti ad attirare l'attenzione di Daiana.

-Tu, con il tuo tutù rosa shocking con su delle.....cosa? Libellule? Farfalle? Moscerini? No aspetta, credo siano mosche e con l'altezza di un cacio (era più alta di lei in realtà), pensi di poter venire qui e chiedere l'autografo a........questo tizio che non ho idea di chi sia?

Tutte la guardarono e nei loro occhi si accese il fuoco, prima che si rendesse conto del pericolo, Didi si sentì trascinare e si trovò di colpo schiacciata nell'auto tra le due guardie del corpo.

Stette un attimo in silenzio, rimpicciolendosi sempre più in mezzo ai due omaccioni, mentre nei sedili davanti il manager e il cantante prendevano un sospiro di sollievo.

-L'abbiamo vista brutta.

Il giovane si girò.

-Devi stare attenta a come parli, le mie fans tendono ad essere.......aggressive e protettive....

Poi si bloccò vedendola rimpicciolire.

-Che succede? Tutto bene?

-........lo sapevo........voi fate parte della Yakuza, siete mafiosi!!!! Io......morirò giovane......

Si mise una mano sul petto e guardò il soffitto.

-......Hana, ti prego.....ricordati di me e prenditi cura.......delle mie bandierine e dei capelli del nonno!!!!!!

 

 

 

 

 

Nel bosco Hana si girò.

-Che succede?

Ryuga la guardò preoccupato, lei lo guardò e alzò un sopracciglio.

-Non lo senti?

-Cosa?

-Il fischio.

Lui rimase in ascolto.

-Quale fischio?

-Quello alle orecchie.

Il ragazzo scosse la testa.

-Io non sento nulla.

-Che strano......

Il blader sogghignò.

-Qualcuno ti pensa......sarà il tuo fidanzato?

La ragazza sbuffò e sorrise divertita.

-Ma smettila!

Poi si bloccò e lo guardò scandalizzata.

-Ora che c'è?

-.......credo.....di aver capito chi mi pensa........

Lui la guardò confuso ma non disse nulla.

 

 

 

 

 

Dopo la sua confessione Daiana guardò verso il finestrino e di colpo si lanciò in avanti.

-FRENAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L'autista stincò spaventato e Daiana finì addosso al manager con le gambe per aria, poi si districò ritrovandosi in testa il cappellino del giovane, spalancò la portiera e trascinò i due fuori. Supplichevole il Manager guardò verso l'auto e vide le guardie del corpo e l'autista sorridere sadici e fare loro ciao ciao con la mano, poi le portiere si chiusero e l'auto ripartì. L'uomo si girò verso il suo protetto.

-Ricordami di licenziarli.

In tutta risposta il giovane se la rise.

La blader si fiondò in mezzo alla folla che circondava dei tipi buffi che suonavano dei lunghi corni e spintonò tutti finchè.....non si trovò di fronte una capra.

Non era però una capra qualsiasi, aveva il pelo folto color grigino-bianco, piuttosto tozza, con due belle corna tra cui era incastrato un cappellino pieno di monete. L'animale la guardò con i suoi occhi scuri e inespressivi, poi fece un passo avanti. Didi la studiò un momento e mise le mani sui fianchi.

-Che vuoi? Soldi io non te li dò, capito?

Da dietro sbucò il cantante, che quando vide la capra si illuminò.

-Ma che carinaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!

Addolcito si abbassò e coccolò la capretta, poi l'abbracciò, mentre l'essere continuava imperterrito a fissare la giovane, ruminando indisturbato.

Un istante dopo anche il ragazzo si voltò a gurdarla guancia contro guancia con la capra e con la stessa espressione. La blader rimase impassibile.

-Guardandovi bene.....non vedo differenze tra voi.

-Daaaaaaaaaaaai dai qualche soldino a questa povera capretta affamata.

-AFFAMATA? GRASSA COM'È COME FA AD AVERE FAME!

Le persone intorno a loro si girarono e li guardarono confusi. A quel punto intervenne il manager, rosso dall'imbarazzo.

-Vi prego ragazzi, abbassate la voce.......

-POI PERCHÈ DEVO DARLE IO DEI SOLDI? SEI TU QUELLO RICCO SFONDATO QUI! IN PIÙ HAI FANS AGGRESSIVE E PROTETTIVE (?) E UNA MACCHINA DI LUSSO, GUARDIE DEL CORPO E UN MANAGER INCAPACE, QUINDI SGANCIA TU LA GRANA!

-INCAPACE? A CHI DAI DELL'INCAPACE?! STO SOPPORTANDO VOI DUE ORMAI DA TROPPO TEMPO, LA GENTE CI STA FISSANDO, STO CERCANDO DI NON FARVI PASSARE PER PAZZI, QUELLE DANNATE GUARDIE DEL CORPO SI SONO PERMESSE DI ANDARSENE CON L'AUTISTA E IN PIÙ SOPPORTO QUESTO DANNATO MOCCIOSO OGNI GIORNO!

-DANNATO MOCCIOSO?!?!?! COME TI PERMETTI DI DARMI DEL MOCCIOSO? MI FACCIO IN QUATTRO PER ESSERE SEMPRE AL MASSIMO PER LE MIE FANS E LAVORO SODO PER POTERTI DARE LAVORO!

Senza che qualcuno se ne accorgesse la capra smise di ruminare, tocco leggermente il fianco del giovane e se la diede a gambe, Daiana la guardò un attimo allontanarsi e si infervorò.

-BRUTTA CAPRA TORNA INDIETRO!!!! TI FACCIO ALLA GRAGLIA!

Mentre i due dietro continuavano a litigare lei partì al galoppo dietro l'animale che si diresse verso i musicisti. La capra sballonzolò dietro uno dei suonatori e la guardò furbescamente. L'uomo era un'omaccione con la barba bianca, dalle spalle larghe e dal pancione. Indossava degli abiti da montanaro e quando vide la capra smise di suonare.

-Che hai combinato stavolta?

Guardò severamente l'animale e poi si volse verso la giovane che arrivava strafelata.

-CAPRA, TU-RESTITUISCI-IL-PORTAFOGLIO!!!!!!!!!!! SUBITO!!

Il montanarono guardò la capra.

-Ermenegilda......

Lei lo guardò di sottocchi, poi fece uno sbuffo col naso e mollò il malloppo per terra. Lui inarcò un sopracciglio e di nuovo Erme sbuffò, poi raccolse l'oggetto e trotterellò dalla ragazza e glielo mise davanti ai piedi.

-Grazie.....

Guardò un momento l'uomo, poi tornò dai due nuovi amici, che l'aspettavano dandosi le spalle.

Lei li guardò e restituì il portafoglio, il giovane sbattè gli occhi sorpreso.

-Oh.........grazie.

-Altro che carina, quella capretta ti ha proprio fregato!!!

Poi si avvicinò alla macchina che era tornata indietro, aprì la portiera, salì e la sbattè in faccia agli altri due.

-Possiamo andare.

L'auto si accese e partì con un rombo, mentre i due rimasero lì come due allocchi.

Il giovane guardò la macchina andarsene e senza guardarlo si rivolse al manager.

-..........licenziamoli.

Senza una parola l'altro fece un cenno d'assenso.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** 5638 ***


Mentre Daiana girava con i suoi nuovi amici, nel boschetto Hana parlava col fratello.

-Ho qua una lettera per il ritrovo dell'Alleanza.

Estrasse la busta dalla tasca e gliela porse. Lui l'aprì e accigliato lesse il contenuto.

-Non facevi prima a dirmelo a voce?

Lei si grattò la testa imbarazzata.

-Daiana ci teneva che tutti la leggessero.....

-Ma in quanti riusciranno a decifrarla?

-Non ne ho idea.....

-Lei è come te?

-Sì.

-Quanti altri ce ne sono?

Hana sospirò.

-Questo non so dirlo con certezza....so solo che lui ne possiede già due.

-Capisco....allora immagino che ci vedremo all'assemblea....

Si guardarono tristi.

-Immagino di sì.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il gruppo di Gynka era in treno diretto alla prossima meta del torneo, la Siberia.

Era piena notte, ma Masamune stava sgranocchiando tranquillo una grossa mela, mentre gli altri dormivano. Ad un tratto nel letto a fianco ci furono dei movimenti e una luce improvvisa lo colpì in viso.

-Si può sapere cosa stai facendo a quest'ora di notte?

L'altro senza guardarlo gli rispose con la bocca piena.

-Fsto manciancio una mela.

-Non parlare con la bocca piena!!!! Stai sputando ovunque!!!!!

Kadoya inghiottì.

-Non dirmi quello che devo fare!!!!!! Possibile che ti abbia svegliato io?! C'è Yu che russa come un orso in letargo!

-Non paragonare te che mangi a Yu che russa! In più hai rotto con questa frutta, non fai altro che mangiarla da giorni, hai persino mandato in depressione Tsubasa per questo!!

Pian piano anche Tsubasa si destò, ma rimase in silenzio ad ascoltare.

-La frutta è molto importante per il nostro organismo....

-Sì soltanto perchè Madoka ti ha detto che sei ingrassato, che hai iniziato a mangiarla!!

-Hai idea di quanto sia spaventosa quella ragazza quando si impunta?!

In quell'istante la porta della cabina si aprì e sulla soglia si profilò la figura della giovane.

Tutti si girarono spaventati.

-Ti sembra il modo di entrare?! E se fossimo stati tutti nudi???

-NON ME NE FREGA NIENTE, POSSIBILE CHE ANCHE ALLE DUE DI NOTTE VOI DOBBIATE FARE CASINO E FARVI SENTIRE FINO IN FONDO AL TRENO?!?!

-È colpa di Masamune! Sono giorni che continua a mangiare frutta e Tsubasa è diventato scostante!

A quel punto Il blader di Eagle si sedette.

-Non è per colpa di Masamune.

Gli altri lo guardarono in silenzio, dimenticando l'antipatia momentanea e i pezzi di frutta sparsi in giro.

-È da quando ho visto.....

-Cosa?

-Tutti quei morti...

I ragazzi si agitarono.

-Di che stai parlando? Hai visto qualche strano film dell'orrore?

Lui scosse la testa e raccontò ciò che aveva visto in Cina. (capitolo 7)

Quando ebbe finito nessuno disse niente per qualche istante, nella cabina si sentiva solo Yu che continuava a dormire beato.

-......credo sia meglio parlarne con calma domani mattina, che ne dite ragazzi?

Tutti annuirono, poi la ragazza si girò verso Yu.

-Lui non dovrà sapere niente, d'accordo?

Senza attendere risposta tornò alla sua cabina, mentre di colpo Masamune perse l'appetito.

 

 

 

 

 

 

 

Hana stava davanti la porta dell'albergo in Cina, ad aspettare impaziente l'amica pazza, sparita chissà dove come suo solito. D'un tratto la porta si spalancò e finalmente Daiana uscì.

-Dov'eri finita? Perdiamo il treno e il taxi qui davanti ci aspetta da venti minuti!

-Stavo giusto parlando con un tassista che si lamentava di alcuni passeggeri. C'ho parlato un po', ho provato a tranquillizzarlo e devo dire che ha ragione, possibile che le persone li chiamano e poi si fanno anche aspettare? Fosse per me arei già lì ad aspettarlo mezz'ora prima....

-......cosa che oggi non hai fatto......

-Beh su smettiamo di pensarci! Andiamo?

Con foga prese la borsa e si avviò verso i posteggi.

-Che numero abbiamo?

-5638.

Didi si bloccò, poi si girò lentamente.

-eh?

-5638.

L'altra la guardò, poi cambiò direzione e si diresse ad un altro taxi.

-Che numero orribile, prendiamo quello, il 8294.

Hana la guardò sospettosa, ma non disse nulla. Avvicinandosi al veicolo videro però che c'era già una signora intenta a salire.

La castana cominciò ad andare in panico, poi guardò cosa aveva in mano e guardò Hana, che iniziò ad indietreggiare. Prima che potesse girarsi però, l'altra l'afferrò e appallottolando bene il mantello, le sollevò la maglia e glielo ficcò sotto, poi iniziò a recitare.

-ODDIO SI SONO APERTE LE ACQUE! PRESTO UN TAXI, LA MIA AMICA STA PARTORENDO, PRESTOOOOO!!!!

Corse verso il taxi prescelto, trascinando una Bianca alquanto corrucciata, spinse da parte la povera donna e gettando dentro la compagna si rivolse alla cliente sfrattata.

-LA RINGRAZIO INFINITAMENTE SIGNORA, HA APPENA SALVATO LA VITA AL PICCOLO BOB!

Salì infine sull'auto e chiusa la portiera si rilassò, mentre l'autista metteva in marcia.

-In che ospedale vi porto?

-Alla stazione dei treni per favore.

L'uomo frenò e le guardò, sgranando gli occhi quando Hana si tolse il mantello da sotto la maglia.

-Ma......

-Deve sapere che la mia amica preferisce partore in treno, anche perchè così arriverà in tempo dal marito Ryuga.

La compagna si irrigidì a le tirò addosso il mantello, guardandola in modo eloquente.

-Ah ma hai già partorito! Vede signore, non c'è bisogno dell'ospedale.

Lui rimase un momento a fissarle infastidito, poi dopo un'occhiata da parte di Hana, mise in marcia e ripartì.

 

 

 

 

 

Angolino

 

Sara:-Ma a noi i soldi per viaggiare chi ce li dà? Che non facciamo niente da mattina a sera?

Anna:-Non hai tutti i torti. Io mi chiedo come negli anime riescano sempre ad andare in giro per il mondo.....devo essere pieni di soldi...

Sara:-E in bagno? Non ci vanno mai?

Anna:-Saranno stitici....Però Gynka c'è andato una volta.

Sara:-Sì, ma è perchè lui mangia!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2886775