Il Diavolo In Cucina di Scaramouch_e (/viewuser.php?uid=2646)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** I capitolo ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
Il Diavolo in Cucina.
Il “Take Five
Minutes” è il ristorante più chic di
Manhattan: possiede pareti candide, tavoli con lunghe tovaglie di lino,
i lampadari sono di cristallo e la cucina è ha vista. il
personale è perfetto e anche il cibo è delizioso
coinvolge un insieme di sapori fra antico e moderno che ti fanno venire
l’acquolina in bocca.
Il proprietario, Magnus
Bane, ti accoglie con i suoi completi impeccabili, il suo sorriso e i
suoi capelli improbabili pieni di gel. […]
“Ti
rendi conto che questa recensione è un po’ troppo
di parte Alec?” Isabelle Lightwood guardò il
fratello Alec con un sorriso bonario stampato in viso.
“Per questo
te l’ho fatta leggere, Izzy, volevo una tua opinione. Non so
che pesci prendere: ogni volta che devo recensire questo ristorante mi
viene in mente lui e tutto… diventa… si
confonde.”
Isabelle scosse piano
la testa facendo così ondeggiare i suoi lunghi capelli neri.
“Quando uno
è innamorato, fa questo e altro Alec.” Gli
ricordò.
Alec
arrossì.
“Io non sono
innamorato.” Balbettò.
“Questo lo
dici tu, mio caro. Io ti vedo e so che lo sei.” Sua sorella si
andò a sedere difronte a lui. “Se vuoi proseguo la
lettura, ma di questo passo potresti essere il primo recensore di
‘Magnus Bane’ della storia, e lo sai che
ciò non ti salverà da una tirata per i capelli di
parte del tuo editore: sai bene che Jace è assai
suscettibile, anche se si tratta di un amico.”
Alec sbuffò
e prese in mano il foglio che aveva stampato per farlo leggere alla
sorella.
“Come devo
fare secondo te?” Domandò fissando il voto.
“Dovresti
farti assumere!” La voce di Izzy lo congelò sul
posto e Alec rabbrividì, fissando la sorella come se
all'improvviso le fossero spuntate più teste.
Farsi assumere? Lui?
“Pensaci
Alec: è un piano geniale! Tu sei bravo in cucina e il locale
cerca comunque dipendenti, puoi lavorare dietro le quinte e osservare
com’è fatto veramente un ristorante di lusso. In
più, nessuno ti conosce come recensore di ristoranti, e
soprattutto...” E qui la voce di Izzy assunse un tono fra il
miagolante mentre si sporgeva di più verso il fratello.
“Le migliori storie d'amore nascono anche quando qualcuno
è sotto copertura… Li hai visti i film di James
Bond, no?” Alec arrossì di nuovo, per la seconda
volta.
“Senti Izzy,
io un lavoro già ce l’ho; e poi non sono cotto di
Magnus Bane, non lo conosco neppure.”
“Parlane con
Jace e vediamo che ne pensa!” lo sfidò la sorella.
“E poi è un buon motivo per conoscere Magnus,
no?” Izzy non stava scherzando: il suo viso era serio, serio
mentre esponeva quelle motivazioni che alle orecchie di Alec
risultavano assurde.
“Izzy, io
non ci casco!” la risposta di Alce fu pragmatica, e la
discussione sembrò chiusa.
•••
Note:
Salve a
tutti, questa è la mia prima fanific dopo tanto tempo che
pubblico, l'ultima è del 2014 ed è era una fanfic
su supernatural
sempre slash, eppure mi sento pronta a ritornare in pista! Con la
speranza di essere all'altezza delle aspettative.
Intanto alcune premesse: non so come è nata
questa fanfic che in realtà doveva essere tutt'altra cosa.
Non sono una cuoca ne' una scrivo recensioni, ma purtuttavia
farò di tutto perchè ci sia verosimiglianza. Non
so quanti capitoli abbia questa storia, che si sta scrivendo con me,
nè so quanto tempo potrò dedicarci, spero che
vogliate scoprirlo con me.
E comunque spero che questo prologo vi abbia incuriosito tanto da
scrivere una recensione.
Vi rignrazio per il
tempo dedicatomi.
Giuls Who
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Capitolo 2 *** I capitolo ***
Disclaimer: Questi
personaggi non mi appartengono, sono stati scritti da Cassandra Clare e
portati come serie da netflix.
Ringraziamenti: Ringrazio
tantissimo la mia beta, che ha letto e ha corretto gli orrori della
fanfic (trovandala anche carina a detta sua!); grazie mille evelyn,
per tutto... Se non vi siete letti ancora la sua fanfic, su andatelo a
fare. Un ringraziamento infine va a tumblr per le gif a inizio
capitolo...
Buona
lettura.
I
Capitolo
“Sherman,
porta quel piatto al tavolo 12, va bene così. Luke, per
favore lava
bene i piatti… E… tu biscottino
cosa diamine stai facendo! Nella pasta e vongole non ci va il
formaggio! Oh che stress… E tu chi…
diavolo… sei?” Magnus
Bane si fermò per un momento, il petto che si alzava e
abbassava al
ritmo del respiro, fissando due occhi azzurri appartenenti a un
ragazzo della sua età, che lo fissavano dalla porta con
un’espressione a metà fra il faceto e
l’aria seria.
“Mi
chiamo Alexander Lightwood. So che cercate dipendenti, mi farebbe
tanto piacere lavorare per lei.” Il ragazzo si
presentò e allungò
la mano verso Magnus, che lo fissò per un momento impalato
prima di
stringerla.
“Oh,
beh, effettivamente cerco personale per la sala… vedi,
Speedy-Sheldon non sa fare tutto da solo. Ma vieni a parlarne nel mio
studio” disse, avviandosi a grande falcate fuori dalla cucina
con
Alec dietro di lui.
“Mi
chiamo Simon!” ruggì qualcuno dalla sala, e Magnus
fece un
sorrisetto. In realtà sapeva bene il nome del ragazzo, si
divertiva
solo a stuzzicarlo.
Stando
ben attento che quel ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri lo
seguisse, Magnus andò
nel
piccolo studiolo che si trovava dietro la cucina.
La
stanza era pitturata in due colori: metà della parete era
nera,
l’altra viola; al centro della stanza vi era una scrivania
con un
computer posto sul tavolo e delle casse dalle quali si diffondeva una
musica abbastanza soft; alla parete vi era una gigantografia di un
gatto, che fissava con occhi verdi chi lo guardava.
“Chi
tiene una gigantografia di un gatto nel suo ufficio?”
domandò
Alexander non riuscendo a trattenersi.
“Questo
tuo modo di fare mi diverte, un po' insolente.
Mi piaci,
fiorellino.
Comunque adoro i gatti. Sono così… criptici, tu
non li adori?”
fece il proprietario
del locale sorridendo, quindi si sedette sulla sedia mettendo le
scarpe sul tavolo. “Allora,
dimmi tutto: come mai vuoi lavorare proprio per me?”
domandò
facendo sfavillare gli occhi.
Notò
come l’altro ragazzo respirasse a fondo prima di cominciare a
raccontare, e mentre raccontava le mani di Alexander corsero alla
borsa che aveva accanto.
Magnus
lo fermò con un gesto.
“Non
mi servono le raccomandazioni, fiorellino.
Se desidero assumerti è perché mi fa piacere. E
poi mi serve
veramente un aiuto. Tu dove vorresti essere collocato?”
domandò
Magnus con il volto interessato, mentre guardava verso
Alexander.
Alec sospirò prima di dirgli: “A me piacerebbe
tanto
lavorare nelle cucine, apprendere di più come lavora un
grande
chef.”
“Sei
assunto, ma per il momento lavorerai in sala. Se e quando
deciderò
di farti salire di grado, lo saprai” decise alla fine.
***
“Io
sono Simon Lewis, questa ragazza che vedi è la mia migliore
amica
Clarissa Fairchild e quello laggiù ai fornelli è
Lucian Garroway.”
Simon, il ragazzo cui Magnus attribuiva i nomi più
disparati, si
presentò ad Alexander la sera, dopo aver finito di lavorare.
Magnus
gli aveva detto, dopo il colloquio, di andare buono buono in sala e
di rimanerci per osservare per il momento. Avrebbe iniziato il vero
lavoro l'indomani.
“Mi
chiamo Alexander Lightwood” si presentò semplice e
formale Alec,
mettendo in mostra un'espressione neutra.
“Non
te li devi far piacere, Alec. Anzi, meno ti piacciono meglio
è.” Era
stato un consiglio di sua sorella, subito dopo che Alec aveva
accettato il 'gioco'.
“Izzy
ha ragione, Alec” le aveva dato manforte Jace, il direttore
della
rivista nonché suo migliore amico, e Alec aveva annuito.
“Sarà
semplice,
non mi piace mai nessuno.” Aveva
scrollato le spalle a quella semplice verità.
Eppure,
ora che conosceva i loro nomi, non poteva pensare a cosa avrebbero
detto nel momento in cui lui fosse venuto allo scoperto.
“Ma
no, non dovranno sapere nulla, Alec” aveva
detto decisa sua
sorella, quando Alec gli aveva posto quel timore. “Appena
avrai
approfondimenti, Jace manderà il modulo di dimissioni e
nessuno
saprà niente.”
Alec
scoprì ben presto che a quel gruppo, molto compatto, piaceva
chiacchierare, e in poco tempo scoprì anche che Clary, la
rossa, era
la migliore amica di Simon, il ragazzo con gli occhiali nerd e
pasticcione, e che Lucian era il suo patrigno in quanto si era
sposato con sua mamma tempo prima, dopo che la donna aveva divorziato
da suo padre.
“In
realtà il mio sogno è quello di fare la pittrice,
Alec, ma ho
accettato questo lavoro per pagarmi la scuola di pittura. Non voglio
pesare su mia madre o su Luke. Mia mamma lavora come commessa e
Luke... beh, è lui il vero cuoco della famiglia. Prima aveva
una
libreria, ma questa ha chiuso. Magnus è molto amico di mia
mamma e
quindi ci ha preso sotto la sua ala protettrice, nonostante i guai
che facciamo.” Clary ridacchiò e Alec si
ricordò della pasta e
vongole con il formaggio, e sogghignò rabbrividendo per il
povero
cliente.
“Quindi
vi trovate bene con Mangus?” domandò Alec.
Simon
sbuffò e rispose: “Mangus è crudele, e
tirannico, ma può essere
anche dolce e comprensivo. Il suo umore è molto
variabile.”
In
quel momento entrò proprio lui, Magnus Bane. Alec
ridacchiò quando notò il volto rosso di Simon.
“Di
cosa stavate parlando? Mica di me? Se proprio state parlando di me,
spero nel migliore modo possibile.” Magnus ammiccò
a tutti i
presenti. “Scherzavo, ovviamente, e adesso andiamo a fare i
conti”
continuò e si diresse verso le casse seguito dal gruppo,
compreso
Alec.
Ognuno
alla fine si trovò con più di cinquanta dollari
in tasca - tranne
Alec, ovviamente - e Magnus raccolse il resto dei soldi: in parte li
prese per sé e in parte li mise in una cassaforte alle sue
spalle.
“Bene,
possiamo andare. Fiorellino, vuoi un
passaggio?”
“Ho
la macchina ma ti ringrazio, Magnus.” fu la risposta
pragmatica del
ragazzo. Magnus
mise su una faccia un po' indispettita, ma poi il suo volto si
aprì
in un'espressione sorridente.
“Sarà
per un'altra volta. Allora, ragazzi ci vediamo domani sera.
Fiorellino presentati qui alle 19.00. Chiudi tu,
Sheldon, come
al solito. Buonanotte a tutti.”
Si udì
il rimprovero sottile di Simon: “Mi chiamo Simon” e
tutti,
compreso Alec, scoppiarono a ridere.
Izzy
to Alec
Alec,
tutto bene? Com'è andata la prima serata di lavoro?
(00.30)
Izzy
to Alec
Perché
non visualizzi? Mi devo preoccupare?
(00.35)
Izzy
to Alec
Non
farmi impazzire, Alec. Ci sei? So dove stai, lo sai fratellone. E
sì,
è una minaccia.
(00.50)
Alec
to Izzy <3
Non
ti agitare che ti vengono le rughe, sorellina, comunque è
andata
benissimo. Quando ci vediamo ti racconto più da vicino. Ora
sono
stanco morto. Scusami.
(01.10)
Note.
Non pensavo di riprendere in mano questa vecchia fanfic, invece
stranamente l'ho ritrovata, riletta e poichè mi è
piaciuta ho detto: continuiamola, e quindi eccoci qui. Mi ci sono
affezzionata e spero che possa piacere anche a voi.
Grazie per avermi dedicato il vostro
tempo.
Giulia.
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