Viva mia madre e le sue manie assillanti!

di Darthangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Proposte ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Avviso!! ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** "Tentazioni" ***
Capitolo 14: *** "Tentazioni" ***
Capitolo 15: *** Una recita?! ***
Capitolo 16: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 17: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 18: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 19: *** Capitolo speciale - Sara e Federica ***
Capitolo 20: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 21: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 22: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 23: *** Mi piaci così tanto... ***
Capitolo 24: *** La Prima Volta... ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Capitolo 1-1

Bene, ecco un'altra bella storiella :D ditemi cosa ne pensate. Forse potrebbe assomigliare all'atra o.O non so, ditemi voi ^-^

Questa storia la pubblicherò (credo) ogni giorno, perchè è molto lunga :D in tutto sono 26 pagine di word o.o ma ovviamente ancora non è finita :) Buona lettura :D

                                                                   Viva mia madre e le sue manie assillanti!

<< Data la retta… >> la mia carissima professoressa di matematica stava dettando una traccia di geometria analitica, e io come al solito non capivo nulla di quello che spiegava, così insieme alla mia migliore amica, chiesi alla prof. Se potevamo andare in bagno. Acconsentì.

Uscite, ci sgranchimmo le gambe e la schiena per il troppo stare sedute. Arrivate in bagno, la mia migliore amica, Federica, mi chiese se ci fossero novità.

<< Bene, ho visto in questi giorni una bella donzella. >> risposi io.

<< Davvero? >> disse lei maliziosa. << Beh? Com’è? Chi è? Di che classe è?? >> chiese volendo subito una risposta.

<< Ok, ok! Non so come si chiami. È della classe 3F, ed è alquanto carina! >> dico io con aria sognante.

<< Sai che facciamo? All’uscita andiamo a cercarla e le parli. >> disse lei maliziosa.

<< No! Ma che sei impazzita?? Non sappiamo nemmeno se…insomma se… >> dissi io imbarazzata.

<< Ma dai, su! Ti darò sostegno io! >> dice vantandosi e dandomi una pacca sulle spalle. << Comunque io l’ho capito subito per te e poi, potremmo capirlo da come si comporta, no? >>

<< Va bene, se lo dici tu >> dico io rassegnata e preoccupata allo stesso tempo.

Torniamo in classe e la campanella suona, avremmo dovuto avere storia, ma la bidella venne a dirci che mancava la prof, e che avremmo avuto un’ora buca. Io e la mia migliore amica ne approfittammo per ripassare storia dell’arte , poiché l’avremmo avuto l’ora dopo.

Dopo almeno dieci minuti, già mi sono stancata di ripassare e Federica cerca inutilmente di convincermi a continuare, ma io imperterrita nego con la testa. Ad un tratto si apre la porta e appena alzai gli occhi, rimasi a bocca aperta. Era lei, ed era qui. Il suo sguardo era magnetico. I suoi verdi nei miei castani, mi avevano letteralmente rapita.

La mia migliore amica mi chiamò torturandomi il braccio, chiedendomi poi se fosse lei la “dolce donzella”, io annuii e continuai a farmi rapire dal suo sguardo, finchè la prof di sostegno non parlò.

<< Di cosa hai bisogno, cara?

<< Ehm, si. Avrei bisogno di un vocabolario d’inglese, se è possibile >> rispose lei sorridendo imbarazzata.

Federica mi diede una gomitata, dicendomi: << Dato che tu ce l’hai, approfittane. No?? >>

Ci pensai un attimo , e subito presi il vocabolario dallo zaino e andando verso di lei, per poco non inciampai e questo la fece sorridere, le porsi il vocabolario e le nostre dite, di conseguenza, si toccarono. Era, come se il tempo si fosse fermato, ci guardammo di nuovo e ci perdemmo ognuno negli occhi dell’altra. La guardai così intensamente che lei arrossì sulle gote e abbassò lo sguardo imbarazzata, provando un certo interesse per le sue scarpe. Calò un estenuante silenzio imbarazzato.

<< Beh, adesso è meglio che vada… >> disse lei, interrompendo quell’atmosfera.

<< Sai…Ho…Ehm, ho compito… >> continuò lei.

Io annuii e con un “grazie e arrivederci” uscì, senza prima donarmi un ultimo sguardo e sorriso.

Ok…ho la faccia da pesce lesso, vero? Ringrazio mia madre per avermi assillato stamattina nel farmi mettere il vocabolario dentro lo zaino, anche se non avrei avuto inglese!

Comunque, ritornando a noi, ritornai al mio posto come se non fosse successo nulla.

<< Bene, bene, bene. È carina >> iniziò Federica.

<< Beh, sì, ma non credo che…uff… >>

Mi girai verso Fede, aveva un sorrisetto stampato in faccia, la guardai incuriosita.

<< Perché quel sorrisetto’? >> mi diede un’ultima occhiata e poi ritornò a ripetere, sempre con quel sorrisetto!!

Per tutta la mattinata l’avevo assillata per farmi dire il motivo di quel sorriso, ma lei continuava a non dirmelo. Lasciai, allora, perdere.

Finalmente erano quasi le due e tra pochi minuti sarebbe suonata la campanella, così da permetterci di tornare a casa.

<< E anche questa giornata di scuola, è finita. >> dissi appena suonò.

<< Già, già >> rispose Federica con ancora, (è incredibile!) il sorrisetto di stamattina.

Eravamo all’ingresso e decisi di chiederle nuovamente il motivo di codesto sorriso.

<< Ma, si può sapere perché hai ancora qu… >>

<< Scusami… >> Quella voce! Mi girai..

<< Oh, ciao! >> dissi io con troppo entusiasmo.

<< Ehm, ti volevo restituire il tuo vocabolario >>

<< Cos..? Oh, grazie >> risposi con un sorriso dolce, troppo dolce direi, perché lei fece come questa mattina che, diventò rossa e provò un certo interesse per le sue scarpe.

<< Bene, ora dovremmo andare… >> disse Fede. Le diedi una “dolce” gomitata e un’occhiataccia e poi, mi rivolsi alla  dolce creatura di fronte a me.

<< Ehm, la tua amica ha ragione, comunque io mi chiamo Chiara, piacere di conoscerti e grazie per il vocabolario >> mi anticipò lei cn un sorriso.

Io la guardai per un secondo e poi sorridendo risposi.

<< Figurati, nessun problema. Ehm, io mi chiamo…Ok, può sembrare un po’ bizzarro la prima volta, comunque il mio nome è Antimone >> sembrava alquanto meravigliata.

<< Antimone? Ė bello! >>

<< Ehm, i miei sono fissato con nomi strani >> dissi io grattandomi la testa, imbarazzata.

<< Ė … è affascinante >> continuò lei diventando rossa.

<< ehm...lo trovi davvero affascinante?? >> domandai io incuriosita.

<< Beh... ecco... si >> rispose lei completamente rossa in faccia. Guardai un attimo Federica e indovinate un po’? Aveva ancora quel sorrisetto da schiaffi! La guardai storto e poi tornai a osservare Chiara.

Le sorrisi, stavo per dirle qualcos’altro, ma la mia “cara” migliore amica, mi anticipò, ricordandomi che stavamo per perdere l’autobus. Sbuffai e annuii.

<< Scusami Chiara, ma la mia “cara” migliore amica si sta portando la testa, e purtroppo devo andare prima che perdiamo entrambe l’autobus. È stato davvero un piacere conoscerti e...prestarti il vocabolario >> le sorrisi per l’ultima frase.

<< Già, spero di rincontrarti e magari scambiare qualche parola >> disse sorridendo. Io annuii e sorridendo con un ultimo cenno della mano la salutai e seguii Fede per arrivare alla fermata.

<< Bene, bene. Ci sta. Eccome se ci sta >>disse lei ridendo

<< In che senso??... >> domandai incuriosita

<< …Cara mia, ma dove ce l’hai gli occhi?? Dietro la testa?? >> rispose ironica, e per questo ottenne un’occhiataccia.

<< Beddaaa, non ti leva gli occhi di dosso! È cotta! Se potesse, ti salterebbe addosso e ti bacerebbe senza pensarci un momento! >> continuò lei e usò un tono come per spiegare qualcosa di ovvio.

Io ero pensierosa, ripensavo alle parole che aveva appena detto Federica e beh…in effetti, poteva spiegare il suo comportamento timido e il suo diventare completamente rossa in viso.

<< Se per caso io..ecco..ci provassi, credi che ci starebbe? Sul serio intendo.. >>

<< Beh, sì, ma è ancora un po’ indecisa, forse è agli inizi. Credo che ancora sia confusa. Provaci sì, ma con calma. Dalle del tempo e capirà. >> rispose la mia migliore amica con un sorriso dolce. Io annuii convinta.

Bene allora, potrei farle capire piano piano dai miei gesti, anche piccoli, che mi piace.

Ok! Allora è deciso.

 Scesi dall’autobus e salutai Federica e mi diressi a casa.

Erano passate ormai quasi 5ore da quel  momento (quello del vocabolario intendo). Decisi di fare i compiti e infine di mangiare qualcosa.

Pensavo a lei e a quale dei piccoli gesti poter  fare.

Mi misi a suonare un po’ la tastiera elettrica nella mia stanza. Senza prima mettere il cd di Miles Davis nello stereo. E iniziai a imitarlo e a seguire la musica. Ormai ero diventata davvero brava.  Amavo il piano. Di certo la tastiera elettrica non era come il pianoforte ma riuscivo ad avere emozioni forti anche con quello. Il mio cuore si scioglie ogni qualvolta sente le note forti, che siano acute o basse, di un piano. Fin da piccola, appena posai gli occhi su quel grande “cosone”, come lo chiamavo io, nero e lucido, m’incuriosii così tanto da volerlo toccare. Ricordo che era a una mostra di strumenti musicali. Mia madre mi ripeteva di non toccare nulla, prima che dovevamo pagare gli eventuali danni. Le venne quasi un colpo quando una commessa le si avvicinò e le chiese se quella bambina accanto a quel grande pianoforte fosse sua figlia. Preoccupata chiese se avessi fatto qualche danno e invece la commessa, con tono dolce rispose di no, e inoltre aggiunse che “quella piccolina è nata per suonare il piano, le consiglio di farle fare qualche corso, perché di sicuro diventerà bravissima”.

Ogni volta chiudo gli occhi e quando suono o quando ascolto la melodia delle note del piano in un brano, mi perdo e tralascio il resto. Dopo mangiato infine mi misi a letto e ovviamente sognai Chiara.


L’indomani, uno spiraglio di luce alquanto biricchino, passando attraverso le fessure della serranda della finestra si andò a posare sul mio volto, svegliandomi. Andai a lavarmi, appena finii, tornai in camera mia, presi una camicia bianca, jeans neri e stivali del medesimo colore. Lasciai i capelli sbarazzini e arruffati, erano molto sbreaks (come mi piaceva identificarli) e mi piacevano; presi l’mp4, indossai qualche bracciale e una collana con un serpente. Presi la borsa a tracolla con i libri ed uscii. Meno male, quel giorno non avrei avuto rilievo architettonico e non avrei dovuto portare nessuna carpetta. Diedi un’ultima occhiata allo specchio dell’armadio. E finalmente uscii per andare a prendere l’autobus. Erano le 7:30 e in cinque minuti di strada arrivai alla fermata. Salii e mi sedetti in un posto tranquillo. L’autobus partiva e io intanto mi perdevo nei miei pensieri e nel mio riflesso nel finestrino. Mi reputo una ragazza carina. Beh di certo ero e sono molto richiesta tra ragazzi e…ragazze.  Avevo una tonalità di occhi di un castano molto chiaro. Capelli di un castano scuro, forma del viso ovale.  Il mio carattere, da come avete visto è abbastanza timido, ma se prendo confidenza  scompare, anche se certe volte quasi non del tutto.

Le parole di “Wish I had an angel” mi ridestano dai miei pensieri e mi accorgo di essere arrivata.

“I wish I had an angel for a moment of love”

Come è mistica questa canzone.

Hehehe, dopotutto sono i Nightwish! Dei grandi.

Comunque, mi dirigo a passo lento verso la scuola. Non ho proprio voglia di stare a sentire i professori oggi. Ma vabbè.

Arrivata, una cascata di capelli neri, lisci, mi blocca la vista. Federica. Ahhh, sospiro, ormai sono abituata e la saluto con un bacio sulla guancia e un ciao unito ad un sorriso accennato.

<< Già seccata di prima mattina? >> mi domanda

<< Già…mi sa che per qualche ora mi metterò a disegnare. >>

<< Sempre la solita >> dice sorridendomi e io rispondo con un occhiolino ed un “certo cara”. Ci dirigiamo in classe salutando nel frattempo gli altri appena arrivati. Prima di entrare il mio sguardo va su di un angelo.

Lei, ovviamente..

Sentendosi osservata si gira e incontrando il mio sguardo mi sorride e faccio anche io lo stesso.

Entro in classe con un sorriso stampato in faccia, la mia migliore amica lo nota e con un sorrisetto mi domanda,  << L’hai vista vero? >> io annuisco sempre col sorriso sulle labbra e mi siedo.

La professoressa arriva con qualche minuto di ritardo, io intanto prendo il libro di inglese e lo apro in una pagina qualsiasi. Poi mettendo la tracolla sul mio banco in modo che non mi veda, prendo il mio blocco schizzi e comincio a disegnare qualcosa. Inizio, per sciogliermi un po’, a fare lo schizzo della mia mano destra con in mano la matita. Eh si, figo vero? Poi ripasso bene i contorni e faccio le sfumature e accenno un po’ di chiaroscuro, per poi rifinirlo del tutto.

Federica dava qualche occhiata al disegno e al mio sguardo annoiato ma allo stesso tempo concentrato nel disegnare quella mano. Sorrise, strappò un pezzetto di foglio e iniziò a scrivere.

Mi passò quel fogliettino con su scritto:

- Allora? Sempre annoiata?-

- Tu che pensi?..- risposi

Notai che alzò un sopracciglio, sbuffò e continuò a scrivere. Appena finì mi passò il fogliettino tutta convinta di chissà cosa.

- Mamma mia! Senti ora sai che fai? Le dici alla prof di andare in bagno così ti fai una passeggiata e ti sgranchisci un po’. Anche perché il mio intuito mi dice che troverai qualcuno di interessante ad aspettarti.-

Questa volta fui io ad alzare un sopracciglio, dubbiosa le rivolsi uno sguardo interrogativo, ma lei con un cenno della testa indicò la professoressa che spiegava.

Sbuffai e annuii poco convinta. Alzai la mano, la professoressa la notò, allora le chiesi di poter uscire e lei acconsentì.

Non capivo perché Fede mi avesse mandato fuori…mah.  Mi diressi alle macchinette, arrivata tirai fuori qualche moneta e selezionai una bevanda. Ad un certo punto, appena presi quello che avevo scelto, una mano si posò sul mio braccio.

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Capitolo 2
*** Proposte ***


Capitolo 2-2

Ecco il secondo capitolo. ditemi cosa ne pensate :) beh, non ho altro da aggiungere XD buona lettura :)

                                                           -Proposte-

<< Antimone! >> mi girai, i miei occhi si riempirono di gioia nel vederla lì davanti a me con la sua mano sul mio braccio. Sorrisi.

<< Chiara! >>

<< Noia? >> mi domandò lei sorridendo

<< Eh, già. Anche tu? >>

<< Si..>> sospirò e poi anche lei prese qualcosa alla macchinetta, ma quella si incastrò.

<< Ci mancava solo questo! E ti pareva..>> le sorrisi, poi come aveva fatto lei, le posai delicatamente una mano sulla sua spalla.

<< Aspetta, ci provo io..>> detto ciò, controllai che non ci fossero professori in giro e posizionandomi di fronte alla macchinetta, misi le mani nella parte superiore. Appena spinsi quel tanto che bastava per alzarne una parte da terra, e lasciai, la bibita che aveva scelto Chiara cadde nel cesto della macchina e lei poté prenderla. Guardò stupita la bottiglietta e poi me.

<< Grazie! >> le sorrisi

<< No.. >> risposi io con una cenno della mano come per dire “macchè?”

Sorrise, poi guardò l’orologio e si portò la mano alla fronte.

<< Meglio andare, prima che ci vengono a cercare o ci mandano a “Chi l’ha visto?”. >> disse sorridendo

<< Già, appena penso di ritornare li dentro, mi viene l’ansia! >>  scherzai io

<< Beh..ciao allora >> continuò lei, fece qualche passo per andarsene, ma poi si fermò e tornò indietro.

<< Dimenticavo, ti volevo chiedere se ti andava di…ecco…fare qualcosa insieme…t-tipo studiare i-insieme… >>

<< Cos…oh, si. P-per me va b-bene…meglio darsi una mano a vicenda>> dissi io sorridendo imbarazzata portandomi una mano dietro la nuca.

<< O-ok allora. Ciao..>> si avvicinò e mi schioccò un timido bacio sulla guancia. Non so quanto rimasi li impalata dopo quell’azione, ma so che quando l’ha compiuta il mio cuore perse un battito, facendomi arrossire sulle gote. 

Mi riscossi e tornai in classe, ancora un po’ stordita da quel bacio. Appena ritornai al mio posto, Federica notando il mio sguardo perso sorrise compiaciuta, prese un altro pezzo di foglio e ricominciò. Appena finì richiamò la mia attenzione dandomi una leggera gomitata sul braccio. La guadai interrogativa e come risposta, con la testa, indicò il foglietto davanti a me. Lo lessi.

- Allora?? Non mi racconti niente? Su su… -  

- L’ho incontrata e indovina un po’?... –

Assunse un aria meravigliata e poi continuò a scrivere.

- Huhuhu interessante, su racconta, voglio tutti i particolari di quello che è successo - 

Le scrissi quello che era successo e appena lo lesse fece una faccia compiaciuta e soddisfatta.

- Vedi che avevo ragione?? Eh? A quest’ora se non te l’avessi detto io di uscire non ti avrebbe chiesto di studiare insieme! Mi devi un favore cara, hehehe… -

Sorrisi e la ringraziai stringendole la mano dolcemente.

 

Le ore passavano lente, troppo lente. Mi rimisi a disegnare. Provai a riprodurre il viso di Federica, in quel momento era di profilo e cominciai a tracciare una leggera linea di contorno. Continuai aggiungendo pian piano i vari particolari, le fessure delle narici, la curva delle labbra e quella del mento. Poi accennai il chiaroscuro e il resto. Di tanto in tanto la mia migliore amica mi osservava incuriosita da cosa stessi facendo e poi accennava un sorriso.

Dopo un po’ finì, misi la mia firma, la data e persino l’ora e glielo porsi. Ormai l’ora era passata e tutti erano in piedi a chiacchierare e a scherzare.

<< Sei bravissima Anti! È bellissimo… >> disse con un sorriso stampato in faccia guardò il foglio e osservando ogni particolare, poi si girò verso di me e mi abbracciò. Sorrisi.

<< Grazie Fede, se vuoi te lo puoi tenere >> dissi io sempre sorridendo, lei si allontano un pochino per guardarmi negli occhi e sorrise.

<< Davvero? Vedi che gli metto una piccola cornice eh? E lo metto sotto vetro! Hehehe >>

<< Se vuoi >> dissi io ridendo. Voglio molto bene a Federica, è come se fosse mia sorella. Farei di tutto per lei!

Finita anche l’ultima ora, usciamo e ci dirigiamo verso l’uscita, ma prima di poterci arrivare una voce mi chiama.

<< Antimone! >> mi giro, è lei.

<< Ehi Chiara! Tutto ok? >>

<< Uh si, grazie.. >> rispose lei facendo un cenno di saluto con la mano a Federica per salutarla. L’altra rispose con un ciao ed un sorriso.

<< Che strada fai? >> continuò lei sorridendomi e iniziando a camminare.

<< Quella per andare in piazza S. Maria di Gesù, perché? >> risposi incuriosita.

<< C-così…A-anche io faccio la stessa strada >> balbettò lei imbarazzata.

Sorrisi e scambiai un occhiata con Federica che intanto aveva un aria compiaciuta…Mah, chissà che ha in mente di fare..

<< Ah, Anti. Io oggi sono al lavoro con mia madre e dato che lavora qui vicino poi torno a casa con lei. Ok? >> Ehm...forse ho capito cosa ha in mente, vuole farci rimanere da sole…Ci manca solo questo.

<< Hmm, ok. >> rispondo io poco convinta.

<< Beh allora io vado cara. Ci vediamo Chiara >> entrambe la salutammo con un cenno della mano mentre si allontanava.

E indovinate un po’? Calò un silenzio imbarazzato.

Continuammo a camminare in silenzio. Io non sapevo che parola spiccicare e lei sicuramente pensava ad altro. Fui io a trovare, almeno per ora, un argomento su cui parlare.

<< Allora…Q-quando ci vediamo p-per studiare? >> ok, non è un granché come argomento, ma almeno è qualcosa..

Lei sobbalzò.

<< Cos…Oh, non so. Per me va bene qualsiasi giorno… >> annuii e pensai a quale giorno potevo proporle.

<< Che ne dici di un giovedì?...Ora che ci penso potremmo fare anche domani…S-se per te v-va bene, certo. >> lei si girò a guardarmi e poi sorrise.

<< Per me va bene >>

Passarono un paio di minuti e nel frattempo pensavo al domani. Fu lei questa volta a distogliermi dai miei pensieri.

<< Che musica ascolti? >>

<< Beh un po’ di tutto. >>

<< Tipo? >>

<< Rock e derivati, soprattutto quello gotico come i Nightwish o i Within Temptation. Qualche personaggio del pop, blues e certe volte anche classica, soprattutto se c’è il pianoforte. >>

<< E celtica? >> domandò incuriosita

<< Oh si! La adoro. E tu invece? >>

<< Beh, la maggior parte di quelle che hai detto tu, ma soprattutto rock classico e celtica. >>

Parlammo ancora un po’ su cosa ci piacesse fare, finché non arrivammo alla fermata.

<< Ora devo andare, devo prendere l’fce per Misterbianco. >> disse lei

<< uh? Ok allora. A domani. >> risposi io sorridendole. Lei si avvicinò a me e come oggi mi schioccò un dolce e timido bacio sulla guancia e con un ciao mi salutò perché era appena arrivato il suo autobus.

Come al solito rimasi li col rossore sulle gote e un sorriso sulle labbra.

Bene bene, eccoci con con la fine di questo capitolo. Vi sarà piaciuto? :D mistero ù.ù fatemi sapere :D

Passo alle recensioni *-*

fedesS - Beh, credo di aver messo qualche descrizione XD non ricordo. Anche perchè è da un pò che non la rileggo :D magari le aggiungo mentre le rivedo :D deduco che anche tu ti chiami Federica, vero? xD comunque a me piace come nome :D fammi sapere se ti piace anche questo capitolo ^-^
Grazie del commento, alla prossima :)

E ovviamente ringrazio anche quelli che leggono solamente :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3-3 Bene, scusate l'attesa >.< comunque, eccovi un nuovo capitolo, spero vi piaccia :D chissà cosa succederà :) nel precedente capitolo abbiamo lasciato le due piccioncine che discutevano dei propri interessi :) beh, vi lascio. Buona lettura ;)





                                                                                                        - Tentazioni -

Did I need the pain just to feel alive

Did I get this numb just to survive

Did I need the rain just to feel alive

Did I get this cold, just to survive

 

Le parole di “Umbroken” dei Silentiun, mi svegliarono di soprassalto. La sera prima, mi ero addormentata ascoltando la musica e pensando Chiara.

Guardai la sveglia, era ancora presto, allora decisi di prepararmi con calma e di mangiare qualcosina.

Appena finii uscii e andai alla fermata.

Oggi ero abbastanza “dark”:

I soliti capelli arruffati, poi una leggera traccia di matita negli occhi, una felpa leggera, una maglietta dei Nightwish, jeans neri, stivali neri e ovviamente la collana col serpente. No, tranquilli, non mi è morto nessuno.  Sono così io.

Comunque, arrivata a scuola salutai tutti e aspettai Federica sulla porta della mia classe. Con la coda dell’occhio ne approfittavo per vedere se c’era Chiara “all’orizzonte” hehehe.

Ad un tratto qualcuno mi si “aggrappò” al braccio, facendomi quasi cadere.

<< Ciao Fede >> dissi falsamente annoiata.

<< Ciao bella donna! Ancora che cerchi la tua innamorata? >> disse lei maliziosa.

<< N-non è la mia innamorata.. >> dissi io imbarazzata, lei alzò un sopracciglio.

<< Ah si? >> continuò lei

<< … >>

<< Lo sapevo, hehehe. >>

<< C-ciao Antimone.. >>

Quella voce così dolce… È lei…Mi giro.

<< Ciao C-chiara.. >> dissi io girandomi e guardandola. Il mio cuore perdette un battito e l’atmosfera si fece più, come dire? Più calda..

<< Allora per oggi è d-deciso?  >> annuisco sempre ammirandola

<< Ma come farai a venire? >> continuò lei

<< Ehm, non lo so.. >>

<< Ma scusa, ma perché non te ne torni con lei? >> propose Federica.

Guardai un po’ Federica e un po’ Chiara. Quest’ultima sorrise e annuì.

<< In effetti, così viene molto meglio.. >> risponde lei, mentre annuisco anche io e ricambio il sorriso.

<< Puglisi, Trazzera, che ci fate ancora lì, su entrate in classe >>

<< Si prof.. >> rispondiamo entrambe annoiate, poi salutiamo Chiara ed entriamo sedendoci al nostro posto.

Le ore passano, e dopo essermi fatta interrogare in ben 2 materie, storia (che io personalmente odio con tutta l’anima) e letteratura, ritorno a disegnare sul mio adorato e agognato blocchetto degli schizzi ormai quasi pieno. Presi l’mp4 e ascoltai un po’ di musica.

“ma no, ci mancava solo la canzone di Giorgia, girasole” e ovviamente dove va il mio pensiero? Ma su di lei. “meglio cambiare canzone..”

She is my sin…Direttamente. 

- Lei è il mio peccato –

Ehm, credo di stare immaginando delle cose poco caste, o almeno quando ascolto questa canzone…Mi vergogno di me stessa perché sono su di lei! Mi sento in colpa…Strappo un bigliettino dal blocchetto e scrivo.

- Fede…sto ascoltando i Nightwish…- lei alza un sopracciglio e scrive

- Quale? –

- She is my sin…ehm…sto immaginando  certe cosette…ehm poco consone…su tu sai chi –

- E allora?? Capita no?  -

- Mi sento un po’ in colpa… - lei assume un aria annoiata e sbuffando continua a scrivere.

- Ma è normale che ti vengano certe immaginazioni! –

- Si, ma lei è così dolce… -

- E allora? Scommetto che anche a lei vengano certe immagini, magari su di te che la baci e la tocchi, o che…hehehe meglio non continuare, perché di sicuro sbaveresti solo a pensarci – appena finii le spuntò un ghigno sulle labbra e mi porse il biglietto. Io per poco non svenni immaginandolo!

- Ma perché mi devi istigare? Penso che non resisterei…come caspita faccio oggi?? Se comincio a lasciarmi andare penserà sicuramente che sono una maniaca! -

- Ma vaaaa! Beh, se lo fai, lo penserà di sicuro, hehehe. Tu sta calma e non ci pensare ok? Su che ce la farai, tanto dovete solo studiare. -

Le annuii e poi ritornai a disegnare.

 

Finalmente suonò anche l’ultima campanella e potemmo uscire. Chiara mi venne incontro e mi salutò con un bacetto sulla guancia e poi cominciammo ad avviarci.

Dopo 10 minuti arrivammo alla fermata, salutammo Federica e salimmo sull’fce per Misterbianco.

Passammo tutta la durata del viaggio ad ascoltarci la musica, finché Chiara mi chiese cosa preferissi mangiare.

<< Per me qualsiasi cosa, tanto mangio di tutto >> risposi io con un sorriso

Arrivammo a casa sua dopo un breve tratto di strada.

Aprì la porta dopo aver inserito le chiavi e poggiammo le cose all’ingresso.

Era una piccola villetta con il giardino sul retro. I mobili erano moderni. La cucina era enorme! Come il salotto e il bagno..

<< Fa come se fossi a casa tua >> mi disse lei sorridendomi e avviandosi in cucina.

<< I miei non ci sono e torneranno tardi mi sa. Prima mi è arrivato il messaggio di mia madre e diceva che potevamo cucinare quello che volevamo…ehm, il problema è che io sono una frana a cucinare. Quindi non vorrei avvelenarti con la mia cucina… >>

Rido, << Oh, ma tranquilla, vorrà dire che cucinerò io. >>

<< Ok! Se hai bisogno di qualcosa, dimmelo, io vado a dare da mangiare al mio gattino. >> dicendo questo se ne andò.

Ok, che potremmo cucinare? Hmm…frittata e poi…hmm, ma sì. Un po’ di spaghetti con pomodorini.

Intanto presi le uova, il burro, il sale e una teglia per fare la frittata. Appena finito, presi  quattro pomodorini, l’olio, il sale, il basilico e l’aglio in polvere. Unii il tutto in una tegliera, tagliando a metà i pomodorini. Poi presi una pentola e dopo aver messo l’acqua e il sale, accesi il fornello. Nel frattempo la frittata si stava già preparando ed era quasi pronta. “Altri 5 minuti”

<< Uuuh, che buon odorino! Che cucini? >>

Sorrisi, << Frittata e pasta >>

<< E la pasta come la fai? >>

<< Poi vedrai >> dissi io continuando a sorridere.

<< Ok, l’acqua sta bollendo, potresti passarmi gli spaghetti?...Grazie >>

Appena fu tutto pronto lo portammo sul tavolo. Lei guardò la pasta, curiosa del sapore.

<< Non l’ho mai mangiata in questo modo. >>

<< Su, assaggia >>

Appena finito di mangiare il tutto, (lei si leccò pure i baffi, a quanto pare le è piaciuto tutto) andammo nella sua stanza e lei mi fece vedere i suoi effetti.

<< Ho visto un piano nel soggiorno, lo suoni tu? >> le chiesi io curiosa.

<< No, mia sorella. >>

<< Ed è brava? >>

<< Un pochino, ha iniziato da poco. >> stava calando il solito silenzio imbarazzato.

Mi sedetti sul suo letto, invece lei sulla sedia di fronte il pc.

<< Ehm, tu invece suoni qualcosa?... >> annuii

<< Il piano…Beh, in realtà ho la tastiera elettrica a casa. >>

<< Capisco…ti va d-di suonare u-un po’? >> disse lei imbarazzata

<< Oh…ehm, ok.. >> si alzò e mi accompagnò al piano. Mi sedetti sullo sgabello e lo osservai.

Era bellissimo! Di un nero così lucente…mi ricordai quella volta da piccola..

Accarezzai delicatamente il coperchio, poi lo sollevai. I tasti neri risaltavano su quelli bianchi, cominciai a suonare qualche tasto e a fare una scala musicale e lì in quel momento il mio imbarazzo passò in un secondo.

Cominciai a suonare per riscaldarmi, la cara e vecchia “Per Elisa”. Poi iniziai con un pezzo di Ludovico Einaudi: “Primavera”.

Piano piano le note uscirono fuori, diventando sempre più energiche.

Non era come il suono di una tastiera elettrica. Era molto meglio. Chiusi gli occhi e cominciai ad immaginare tutto quello che mi circondava, e ad un tratto si trasformando in un bosco rigoglioso e splendido. Cominciai a correre e ad arrivare ad un fiume. Corsi lungo la sponda fino ad arrivare ad un cascata e poi mi fermai.

Dalla parte opposta della sponda la vidi. Vidi lei e i suoi occhi.

Il suo sguardo dolce.

Passai il fiume su delle rocce e per poco non caddi. La raggiunsi, le presi il viso fra le mani e fu un attimo, la guardai negli occhi e poi le nostre labbra s’incontrarono e il mio cuore perse un battito, e poi riprese battendo più veloce. Ci staccammo e io riaprii gli occhi. Era finita.

 

Mi portai la mano dietro la testa con fare imbarazzato e la guardai.

Una mano sulle labbra e…Stava piangendo! Ma non aveva uno sguardo triste, era dolce.

Mi abbracciò di colpo, e come nell’immagine di prima, il mio cuore perse un battito. Tentennando l’abbracciai anche io dolcemente, assaporando il profumo dei suoi capelli e della loro morbidezza.

Dopo ore, o giorni o addirittura anni, ci separammo vistosamente imbarazzate.

<< Ehm…f-forse è-è meglio a-andare a st-studiare… >>

<< Ehm si…f-forse è m-meglio. >>

Ci avviammo in camera sua, prendemmo i nostri libri e anche se l’aria era tesa, riuscimmo a studiare. O almeno fino ad un certo punto, perché io cominciai a sudare, forse per il caldo, o forse perché la mia mente andò su quelle immagini di stamattina.

Mi asciugai il sudore con un tovagliolino, cercando di coprirmi un po’, perché sentivo le gote andare in fiamme!  Lei se ne accorse e preoccupata chiese:

<< Tutto bene A-antimone? >> annuii poco convinta.

Mi tolsi la felpa, rimanendo con la maglietta dei Nightwish. La vidi diventare rossa e posare nuovamente lo sguardo sul libro. Presi il cellulare e composi un messaggio in fretta e furia. Spiegai tutto quello che era successo in quell’ora. Composi il numero e mandai il messaggio a Federica, aspettando con ansia l’arrivo della risposta che arrivò subito.

- Anti, rimani calma, non ci pensare. Pensa a studiare, su, tranquilla. -

- Ti sembra facile? Non ce la faccio, ora le dico che devo uscire un attimo a prendere un pochino d’aria. -

- Va bene, fammi sapere come va. – risposi con un ok e posai il cellulare in tasca.

<< Ehm, Chiara, io vado un po’ fuori a prendere una boccata d’aria ok? >>

<< Tutto ok? Sei sicura di stare bene? >> rispose lei con l’aria preoccupata, io annuii e poi uscii in giardino.

Era abbastanza grande, appena uscii l’aria fresca mi invase e pian piano mi rilassai e mi calmai.

Non potevo andare avanti così! Non so fino a che punto avrei resistito.

 

Intanto nell’altra stanza…

Chissà perché si sarà comportata così…Ogni volta che sono con lei mi sento strana.

Mi sento in agitazione…Il cuore mi batte forte, lo stomaco va in subbuglio.

E poi quando si è tolta la felpa ed è rimasta solo con la maglietta…Mi sentii addirittura mancare il respiro!

Chissà se sta bene…

Guardo fuori e la vedo seduta a gambe incrociato sull’erba.  

Credo di sapere il perché del mio subbuglio allo stomaco e del resto. Non voglio soffrire ancora. È successo anche con Serena.  Ho cercato di sotterrare il dolore e addirittura anche il provare amore per qualcuno. Ma invano.

Mi sa tanto che sta succedendo di nuovo. Però lei sembra diversa da Serena. È più dolce, più timida. Serena non era così, era più diretta, più, come dire, no violenta ma, hmm…Non mi viene la parola. Comunque sia…non voglio! Ma…purtroppo,  non ne posso fare a meno…

Si alza lentamente, si gira e si blocca vedendomi da dietro il vetro.

Diventa rossa e poi si avvicina lentamente.

<<  ehm, scusa per prima. È solo che… >> la frase rimase in sospeso. Ad un tratto sentii il telefono squillare e dopo aver tentennato un po’, andai a prenderlo.

<< Pronto? >> feci io.

<< Bene bene, sei a casa. Ti sono mancata  cara mia? >> non riuscivo a crederci…Parli del diavolo e spuntano le corna! Che cosa vorrà ora Serena?!

<< Non credo proprio! Che cosa vuoi?! Perché hai chiamato?! >> dissi io irritata. Diedi un’occhiata in giro per vedere dove fosse Antimone. Era rimasta dove l’avevo lasciata e guardava fuori, immersa nei suoi pensieri.

<< Beh, mi sei mancata sai? >> disse lei con voce suadente

<< E allora?? Non tornerò mai insieme a te, sappilo!... >> la sento ghignare

<< Ne sei proprio sicura? Potremmo fare come ai vecchi tempi! >>

<< Non ci tengo! E poi per cosa, per farmi soffrire di nuovo?! No! Punto e basta. Ciao! >> e detto questo le chiusi il telefono in faccia.

Tornai di là e la vidi raccogliere le sue cose.

<< Te ne vai di già… >> era più un affermazione che un domanda.

<<  Ehm…si. È tardi. >> annuisco malinconica.

Non voglio che se ne vada! Vorrei dirglielo.

Già siamo sulla porta d’ingresso.

Resta ti prego…

Non riesco a dirlo, le parole mi muoiono in bocca.

<< Beh, è stato…carino. >> dice lei sorridendomi imbarazzata. Abbassa lo sguardo sulle sue scarpe.

<< Già… senti…>>  lo rialza di colpo, incontrando i miei occhi.

Resta…

Abbasso lo sguardo.

<< Tutto ok, Chiara?... >>

No che non va bene!

Annuisco.

<< Allora ci vediamo domani? >>

Annuisco di nuovo.

Mi da un timido bacio sulla guancia e con un ciao esce.

Imbranata!

Stupida!..

Passo per il corridoio e osservo il piano e il posto dove vi era qualche ora fa Antimone. Mi ritorna in mente il momento in cui accarezzò il coperchio e subito dopo i tasti. Mise così tanta passione nel suonare quella melodia che mi commosse.

Quando l’abbracciai provai un senso di tranquillità unito ad imbarazzo e come dire…protezione tra le sue braccia. Dopotutto io sono piccina e lei è più alta e forte di me. In effetti è un po’ strano, dato che mi ha detto di non praticare sport…

Lei che pratica sport…

Magari pesi…

O pallavolo..

O nuoto…

Le spalle possenti per la contrazione dei muscoli.

Lei che esce dall’acqua col costume appiccicato addosso e le goccioline che percorrono il suo corpo allenato…dal suo viso, poi le labbra, il suo collo, piano piano fino ad arrivare tra i seni e poi perdersi dentro al costume intero e poi continuare fino a percorrere le cosce e scendere piano fino a terra…Mmmm, vorrei essere quelle gocce..

Oh-Mio-Dio! Ma sono una pervertita!!

Beh, come potrei non fare questi viaggi mentali?! Mamma mia! Meglio andare a studiare un altro po’.

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Eccoci alla fine di questo capitolo. Sono successe un bel pò di cosucce vero? :D hehehe 

Che dire?  Questi pensieri sconci li abbiamo tutti no? Chi è quella tizia che ha chimato al telefono?  A quanto pare, sbagliava, all'inizio, Federica nel dire che per Chiara è la prima volta. Chissà. :D vi dico solamente che per ora non parlerò di lei ù_ù  Forse nei prossimi capitoli si avrà un'altra sua telefonata. Ops, ho detto troppo XD 

Va bene :D passiamo alle recensioni:

*Amy_Lee_Evanescence -  Mi fa davvero piacere che ti piace :D Si, Chiara è molto adorabile :D lo sarà anche in seguito ù.ù Comunque, deduco che ti piacciono i Nightwish e i Within Temptation xD Bene :D ahahah :) spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento :D 

Al prossimo capitolo ^-^

*Distortion -  :D mi fa molto piacere che dopotutto piace come storia :) spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento :) A presto :D

Al prossimo capitolo ^-^

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4-4

Eccomi con un altro capitolo :D spero vi piaccia anche questo ù.ù fatemi sapere ^-^ buona lettura :)

                                                                                       Istinto o Razionalità?

Ok, non me ne dovevo andare così, ma non ce la facevo più a rimanere lì con lei e…e il suo corpo e….Ossignor.

Comunque cambiando discorso, arrivata a casa, la sera feci un sogno di quello non adatto ai minori di 20 anni! Ma comunque…L’indomani mi risvegliai un po’ imbarazzata e tesa come un corda di violino. Mi preparai e poi andai a scuola.

<< Antiiiii!!! Allora? Come è andata ieri, eh? >> fece la mia migliore amica maliziosa. Io per risposta mi girai e le diedi un occhiataccia mista ad imbarazzo e tensione. Lei alzò un sopracciglio e le raccontai tutto, anche del sogno, ovviamente non nei minimi particolari!

<< Beh, ora si che lo penserà >> disse lei annuendo e riferendosi al probabile nome che potrebbe darmi, e cioè’ quello della maniaca assetata di ehm…beh, l’avete capito no??

<< Mi faccio schifo!... >>

<< Ma dai! Te l’ho detto l’altra volta, è normale! >>

<< *Suddu ‘u rici tu… >>

<< C-ciao Antimone… >> è lei! Mi ritornano in mente le immagini del sogno!

<< C-ci-ciao C-chiara… >> la mia migliore amica solleva un sopracciglio e noto che Chiara diventa rossa e abbassa lo sguardo.

<< Bene, bene. Perché non ci avviamo? >> fece Fede, noi due annuimmo.

Arrivate alla porta della nostra classe, salutammo Chiara ed entrammo come al solito.

Passarono 10 minuti e ancora la prof di chimica non era arrivata. Andai dalla professoressa di sostegno e chiesi di andare, insieme a Federica, nell’aula dei professori per vedere se c’era o no la prof.

Uscimmo dall’aula e ci ritrovammo di fronte una donna sui 35 anni.

<< Scusate ragazze, stavo cercando la 3F. È in questo piano? >> domandò con sguardo dolce.

<< Sì, è in quella classe lì in fondo. L’ultima a destra…Ehm, se posso. Chi cerca? >> le domandai.

<< Oh, grazie. Comunque cerco Chiara Lo Faro. >>

<< Ah! Lei è la madre di Chiara? Io sono Antimone. Ieri sono venuta insieme a Chiara per studiare a casa vostra. >>

<< Oh sì, vero!  Me l’ha detto Chiara. Grazie di aver cucinato tu, lei è proprio negata… >> disse lei annuendo rassegnata.

<< Una volta ha voluto cucinare lei ma alla fine…beh, abbiamo mangiato lo stesso, ma… >>

<< Mamma!! Sempre a raccontare sta storia! Ciao Federica. >> disse la suddetta interessata. Poi si girò verso di me e con imbarazzo mi disse “ciao”, mentre io le sorrisi di rimando.

<< C-comunque cosa volevi? >> continuò lei rivolta a sua madre. Quest’ultima alzò un sopracciglio e poi continuò:

<< Ti volevo dire che io e tuo padre staremo fuori per una settimana, a partire da oggi. Quindi per non rimanere sola a casa, se volevi potevi dormire con qualche tua compagna oppure le fai venire a casa nostra, ok? >> il mio sguardo andava da quello interrogativo di sua madre, e poi a quello pensieroso della mia amata.

<< Hmm, ok mamma. Magari invito Antimone così sarà lei lo chef. >> io sorrisi e dissi che per me andava bene.

<< Bene, allora se c’è qualche problema chiama subito ok piccola mia? >> finì sua madre accarezzandole i capelli, lei per tutta risposta sorrise e annuì.

                                                                            ^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^

La mattinata passò tra un interrogazione e l’altra e con l’entusiasmo sotto zero. O almeno per gli altri, perché Antimone era alquanto euforica. Forse era il pensiero di passare dei giorni con la sua amata. O forse perché…Hmm, beh io direi solo la prima.

Come al solito al suono dirompente della dolce e amata da tutti gli alunni, campanella, tutti i topi vengono liberati, dando loro la possibilità di sgattagliorare indisturbati per ritornare nelle proprie tane. Beh, che esempio eh? Ma non è sempre così? Indi per cui continuiamo con la storia.

Mi avviai all’uscita insieme a Federica. L’indomani non avremmo avuto scuola, quindi non portammo nulla per un eventuale studio. Aspettammo Chiara che, insieme a due suoi compagni, una ragazza ed un ragazzo, (per precisare) ci avviammo alla fermata.

<< Lei è Lara… >> precisò Chiara.

<< Piacere >> rispose l’interpellata.

<< Mentre lui è Davide. >> quest’ultimo invece fece un cenno con la testa e sorrise.

Notai che Lara e Davide si tenevano per mano.

Immaginai me stessa e Chiara nella stessa situazione, a scambiarci teneri baci e sorrisi imbarazzati.

Mentre facevo questi pensieri, arrivammo alla fermata.

<< Ovviamente loro verranno con noi. Voi due avete già avvertito i vostri genitori? >> Federica annuì mentre io presi il cellulare per digitare il numero di mia madre.

- Pronto tesoro – iniziò mia madre.

<< Si, ciao amore. Senti cara mammina, posso dormire per qualche giorno da una mia compagna? Ci sarà anche Federica e altre due nostre compagne. >> con tono dolce. Volevo molto bene a mia madre. Purtroppo mio padre morì che avevo solo dieci anni, e mia madre bada a me e a mia sorella. Certo, noi la aiutiamo sempre e le stiamo sempre accanto nei momenti di tristezza e fatica.

 - Va bene piccolina, tanto c’è quella peste di tua sorella a farmi compagnia. Mi raccomando, se hai bisogno chiama, ok? Ma i vestiti ce li hai per cambiarti? – continuò sorridendo mia madre.

<< Ehm, in effetti no! Aspetta… >> mi girai verso Chiara.

<< Senti Chiara, ma ehm…Come facciamo per cambiarci? >> Lei portò una mano sulla fronte come per ricordarsi di aver dimenticato qualcosa.

<< Mannaggia, vero!...>> Federica non la fece finire che le intimò di star zitta. “avrà avuto qualche brillante idea” pensai, salutando mia madre.

<< Carissime, vi ricordo che mia madre lavora qui vicino! Quindi, andiamo da lei, e così prendiamo i vestiti, tanto abitiamo vicine. E poi ce ne andiamo con l’autobus per non far fare avanti ed indietro a mia madre. >>

<< In effetti quello che ha detto ha un senso! >> feci io scherzando e assumendo un aria pensierosa. Gli altri risero, compresa la mia dolce amata, mentre la mia migliore amica mi lanciava frecciatine di fuoco, di striscio per giunta!

<< Dai su che scherzo, babba! Comunque, andiamo allora, no? >> Quest’ultima annuì e salutando gli altri ci dirigemmo verso l’ufficio della madre di Federica.

 

Passammo prima dalla casa di Federica e poi dalla mia. Salutai mia madre e mia sorella e alle 15e30 uscii con Federica, dirigendoci alla fermata dell’autobus.

Dopo venti minuti arrivammo a Misterbianco. Scendemmo e ci dirigemmo verso la casa di Chiara.

<< Sai, sono un po’ agitata… >> dissi io sistemandomi il borsone sulla spalla.

<< Beh, è normale, lo sai. Tu cerca di non fare cavolate! Lo sai che ci devi andare piano con lei.  >> disse lei sorridendo, mentre io annuii.

<< Ehm, ti posso chiedere una cosa? Io, ecco…Sai che non ho mai baciato giusto? >> lei mi guardò curiosa e annuì.

<< Ecco…dato che tu l’hai già dato, magari mi potresti dire come fare… >> lei sorrise e poi disse:

<< Non posso e lo sai. Un bacio si dà e basta! Fregatene se non sarà uno dei migliori. Se lo vuoi veramente dallo e basta! Ok? >> io annuii. Arrivati al cancello, suonai al citofono e dopo due minuti ci aprirono.

Si aprì la porta e io rimasi lì imbambolata a perdermi negli occhi della mia amata. Il mio cuore perse un battito, ma Federica con una gomitata leggera ed un sorriso sulle labbra mi incitò ad entrare.

Posammo all’ingresso le nostre cose e percorremmo il corridoio arrivando nello splendido soggiorno di casa sua. Il mio sguardo cadde sul piano e i ricordi del pomeriggio precedente riaffiorarono facendomi arrossire.

Notai che prima che noi arrivassimo, Chiara e i due piccioncini, stavano giocando alla play.

<< Oh, Tekken 3! >> feci io meravigliata. Chiara mi sorrise e io mi sciolsi. Almeno due ore le passammo a giocare e a scherzare sulle movenze dei personaggi e conoscemmo meglio anche Lara e Davide. La prima dolce ma diretta nel dirti le cose in faccia. Era di corporatura media, dolce nei lineamenti e beh…sexy nel fisico. L’altro invece era alto, spalle larghe e magro, con lo sguardo innamorato.

<< Ah, dimenticavo. Tra qualche ora arriverà un’altra mia amica. >> tutti annuimmo.

<< Senti Anti, t-ti va…ecco…d-di suonare qualcosa? >> domandò imbarazzata Chiara.

<< Ehm…Ok. >> come il giorno precedente mi sedetti sullo sgabello nero e accarezzai nuovamente quel coperchio anch’esso nero. Lo sollevai e misi il dito indice in un tasto qualsiasi. Il suono basso e forte mi provocò una scarica di brividi lungo tutta la schiena, dandomi carica. Mi girai verso Chiara e le sorrisi, poi tornai ai tasti bianchi e neri e iniziai.

“Breathe no more” degli Evanescence. Appena iniziai sentii Federica avvicinarsi e sorridermi. Iniziò a cantare e la sua voce eccezionale metteva tutta l’anima in quelle parole e lo stesso feci io nelle note. Il tutto con gli occhi chiusi. Appena finimmo arrivarono applausi da tutti e tre e noi sorridemmo entusiaste.

All’improvviso il campanello suonò e Chiara andò ad aprire, mentre io continuai a strimpellare qualche cosa. Feci qualche scala musicale per sciogliermi un po’ e nel frattempo Chiara ritornò insieme ad un’altra ragazza.

<< Ciao a tutti… >> salutò lei. Noi ci girammo e l’andammo a salutare. Notai, sorpresa, che Federica era rimasta imbambolata peggio di uno stoccafisso a guardare l’altra ragazza appena arrivata. Quest’ultima si avvicinò a lei e tendendole la mano disse sorridendo.

<< Piacere, Sara. >> iniziò la bionda.

<< P-piacere, Federica. >> io alzai un sopracciglio e sorrisi maliziosa.

<< Beh, che stavate combinando senza di me?? >> disse la nuova arrivata scherzando.

<< Oh, ma niente. Ci stavamo beando della musica e del canto di queste due. >> rispose Chiara. L’altra entusiasta ci pregò di continuare, sussurrando qualcosa a Chiara. Anche se non sapevo cosa, una traccia di gelosia, per la vicinanza di Sara alla mia amata, affiorò. Scrollando la testa mi preparai.

<< Bene, vediamo se la conoscete questa. Pronta Fede? >> lei rispose di si, tutta rossa in viso.

<< Ah, a proposito, Chiara per caso hai una chitarra elettrica a portata di mano? >> domandai io, lei annuì.

<< Bene! Sai cosa voglio suonare, vero Fede? >> lei parve rifletterci un po’ su e poi alzò un sopracciglio maliziosa. Chiara porse la chitarra a Federica, che l’attaccò a delle casse lì vicino. E iniziammo.

Partii e Fede iniziò a cantare le parole di “Walking in the air” dei Nightwish. Suonando nel momento opportuno la chitarra elettrica e nel frattempo cantavamo insieme.

 

We're walking in the air
We're floating in the moonlit sky
The people far below are sleeping as we fly


I'm holding very tight
I'm riding in the midnight blue
I'm finding I can fly so high above with you

Far across the world
The villages go by like trees
the rivers and the hills
The forest and the streams

Children gaze open mouth
Taken by surprise
Nobody down below believes their eyes

We're surfing in the air
We're swimming in the frozen sky
We're drifting over icy
mountains floating by

Suddenly swooping low on an ocean deep
Arousing of a mighty monster from its sleep

 

Assolo di chitarra e dopo aver dato una piccola occhiata agli altri, continuammo a cantare.

 

We're walking in the air
We're floating in the moonlit sky
The people far below are sleeping as we fly

I'm holding very tight
I'm riding in the midnight blue
I'm finding I can fly so high above with you

Finito ricevemmo tanti calorosi applausi. Poi io iniziai di botto a suonarne un’altra. Ormai mi aveva rapito la musica e da lei non si esce facilmente.

Le note e le parole di “Unbroken” dei Silentium risuonarono per tutta la casa. Ci misi l’anima nel suonarla e nel cantarla. Eh, si sapevo anche cantare.

Con gli occhi chiusi potevo immaginare posti meravigliosi e oscuri. Potevo immaginare i suoi occhi. Il suo corpo. Il suo sorriso. Le sue labbra. Beh, tutto!

Finita la canzone, dopo un interminabile silenzio dei presenti, riaprii gli occhi. Mi girai e mi portai una mano dietro la nuca imbarazzata.

Vidi che praticamente tutti, compresa la mia migliore amica, erano rimasti a bocca aperta.

<< Ehm…Vi è piaciuta? >> e sempre con la bocca aperta annuirono. “Bene” sussurrai.

Poi Guardai l’orologio e vedendo che ormai erano le otto e mezza, mi alzai.

<< Ehm, dato che ormai sono le otto e mezza, non sarebbe meglio mettere qualcosa sotto i denti? >>

Finalmente si ripresero e rispose chi con un “sì” e chi con un “ti aiuto”.

Guardai Chiara, ma non capii il suo sguardo. C’era qualcosa nei suoi occhi che non riuscivo a trapelare. Le sorrisi e poi mi diressi in cucina.

<< Sei bravissima Federica! >> fece Sara alla suddetta interpellata

<< Oh, g-grazie. >> l’altra sorrise dolcemente. Io alzai un sopracciglio. “Hmm, qui qualcosa non quadra, mi sa che la mia cara migliore amica si sta prendendo una cotta per Sara. Dovrei indagare su di lei”

Preparai insieme a Federica della pasta col tonno sott’olio insieme alla salsa e poi un’insalata con mais, pomodorini e lattuga. Appena fu tutto pronto ci sedemmo a tavola (che fu subito apparecchiata da Lara e Davide) e mangiammo, parlando del più e del meno.

Chiara era al mio fianco e di tanto in tanto la guardavo di sottecchi. Com’è stupenda…I capelli le ricadono una parte sulla schiena e l’altra parte sulle spalle. Quelle labbra sono così invitanti anche nell’azione di bere dal bicchiere con l’acqua che scivola dentro lei!

Ossignor, ancora quei pensieri inopportuni!

Distolgo subito lo sguardo e ritorno sulla mia insalata.

Subito sento caldo, molto caldo, come il pomeriggio precedente. Sembra fatto apposta! Prendo la bottiglia dell’acqua e ne verso un po’ nel mio bicchiere. Meno male che è fresca! Ingoio avida di quel fluido che piano scende nella mia gola.

Guardo un po’ tutti. Lara e Davide scherzano e ogni tanto si danno dolci baci. Sara guarda maliziosa Federica e quest’ultima la guarda di sottecchi imbarazzata. Eh si, si è proprio presa una cotta.

Mentre la padrona di casa sorseggia pensierosa la sua coca-cola.

<< Li laviamo adesso i piatti? Così non ci dobbiamo pensare domani mattina >> dice lei.

<< Se vuoi ti aiuto >> faccio io sorridendole. Lei annuisce.

Ci alziamo e sparecchiamo tutti insieme. Poi portiamo i piatti e le pentole e gli mettiamo l’acqua e le poggiamo dentro il lavello. Con un po’ di detersivo. Appena finito di sparecchiare, io e Chiara cominciamo ad insaponare le varie cose. Lei mi sorride e iniziamo a parlare.

<< Allora, ti sei divertita stasera? >> domandai io sempre sorridendo.

<< Tantissimo! >> rispose lei tutta eccitata, tanto che le stava scivolando un piatto, che presi al volo.

<< Attenta… >> i nostri sguardi sono vicini, molto vicini. Così come le nostre labbra.  

La voglia di baciarla era tanta. Sentivo il suo respiro a pochi centimetri di distanza dal mio volto. Un brivido percorse tutta la mia schiena, arrivando pure al mio basso ventre.

Ma lo squillo del telefono di Chiara ci riscosse da quell’attimo che sembrava eterno.

<< Ehm…scusa un attimo. >> fece lei imbarazzata, prendendo il telefono di casa e rispondendo.

<< Pronto? >>

- Piccolina, come va’? Tutto bene lì? Avete mangiato? -

<< Si mamma, ha cucinato Antimone e tutti hanno dato una mano. Ovviamente tutto buono! >> rispose Chiara sorridendo.

- Bene, mi fa piacere. Comunque, io e tuo padre stiamo andando a mangiare in un ristorante qui vicino. Se hai bisogno chiama e veniamo subito. Ok piccina? -

<< Ok mamma. Ciao, a presto. >> finì lei chiudendo poi la chiamata.

Tornammo in salotto dagli altri che stavano guardando la tv.

<< Vi va di guardare qualche film? >> fece Chiara sorridendo. Gli altri annuirono.

<< Io propongo di vederci un bel film strappalacrime >> propose Lara.

Un sonoro “no” si sparse per tutta la stanza.

<< E daiiii >> continuò lei.

<< Per me va bene il film strappalacrime >> intervenni io sorridendo.

Alla fine si arresero e scegliemmo come film “Imagine me & you”. Per chi non lo conoscesse, è la storia di una ragazza che alle sue nozze scambia uno sguardo con la fiorista e da li scocca l’amour. Beh, detto così non fa effetto, ma a vederlo è una bella storia.

Mi sedetti sulla parte sinistra del divano, mentre gli altri chi a terra e chi sulle poltrone. Chiara, ancora alzata, si avviò a spegnere la luce per poi tornare a sedersi nell’unico posto libero, e cioè accanto a me.

Il film iniziò. Era buio e solo il televisore enorme dava un po’ di luce.

Vidi Chiara mettersi comoda e incrociare le gambe. Sorrisi, sembrava una piccola Buddha.

Sentendosi osservata si girò, incontrando il mio sguardo e il mio sorriso e alla luce della tv la vidi arrossire, per poi girare subito lo sguardo verso il film.

Io mi schiarii la voce, imbarazzata e feci come lei.

Ormai Rachel e Jack, gli sposini, sono sul punto di scegliere i mobili e gli accessori per la casa. Ad un tratto sentii Chiara stendersi e poggiarsi sulle mie gambe, fermandosi un attimo a chiedermi se poteva e io annuii.

Sentire il suo peso sulle mie gambe mi provocava brividi in tutto il corpo. La guardai un attimo. Poggiava la sua testa sul braccio sinistro tenendo i capelli fermi sotto di essa. Il collo lasciato scoperto veniva colpito dalla luce della tv. Le labbra vellutate erano socchiuse.

La voglia di accarezzare e baciare quel collo vellutato era molta, ma cercavo di reprimerla.

Mille pensieri frullavano nella mia testa.

E se poi si alza sdegnata? E se invece sorride e mi dice di continuare?? Oddio, solo a pensarci mi batte il cuore per questo piccolo pensiero.

Si stava verificando la terza guerra mondiale nella mia testa, tra l’istinto e la razionalità.

--------------------



*Se lo dici tu.


Bene :D cosa sceglierà Antimone? Istinto o razionalità? Lo scoprirete nella prossima puntata XD Intanto, vi sarà piaciuto anche questo capitoletto? ù_u fatemi sapere :D scusate ancora per gli eventuali errori ù.ù

Passiamo ai commenti :D


*Distortion -  scusa il ritardo XD spero ti piaccia anche questo capitolo :D a volte anche io controllo ogni mezz'ora per le altre storie che mi piacciono XD una volta almeno 10 minuti e ci ritornavo XD è normale se la storia piace ù.ù beh mi fa piacere allora, che ti piace :D

Al prossimo capitolo ^-^

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5-5 Bene :D oggi ho praicamente aggiunto tutto quello che ho scritto delle 25 pagine di word XD mi devo mettere sotto a scrivere il continuo >-< spero che anche questo capitolo vi piaccia. Qui ci sarà qualche parte in cui vedremo Chiara un pò...incavolata, ecco, e non solo lei! :D hehehe beh, non vi dico altro ù.ù buona lettura.
 

                                                                                 

                                                                                                  Che caratterino!  

A quanto pare vinse l’istinto perché lentamente la mia mano avanzò verso il suo collo scoperto. Appena lo sfiorai lei si irrigidì per il contatto improvviso e si alzò guardandomi sorpresa.

Io avvampai e mi scusai abbassando lo sguardo e grattandomi la testa.

La mia mente iniziò a farsi tanti flash mentali, immaginando un suo sguardo schifato o un suo mettersi comoda, addirittura arrivando al punto che lei mi mandasse via al freddo e al gelo. Mi rattristai.

Per questo rimasi stupita quando lei rivolgendomi un sorriso si riacciambellò sulle mie gambe, assumendo la stessa posizione di prima, ma con un sorriso stampato in faccia. Io continuai a rimanere stupita e lo fui ancora di più quando cercò la mia mano e la posò sul suo collo. Questa volta m’irrigidì io e stesi per un momento ferma con ancora la mia mano sopra il suo collo, finché non iniziai a fare piccoli cerchi e a carezzarla delicatamente con i polpastrelli, come se da un momento a l’altro dovesse rompersi.

Lei chiuse un attimo gli occhi assaporando quelle carezze. Nel frattempo io morivo di brividi nel vederla in quel modo.

Notai solo in quel momento, che la sua camicetta era abbastanza aperta da far intravedere una parte del reggiseno bianco facendo risaltare la sua pelle così candida. Un calore al basso ventre mi provocò ancora più brividi. Cercai lo sguardo di Federica per trovare conforto o almeno una soluzione. Ma era intenta e concentrata sul film e sul volto di Sara.

Cercai di respirare bene e guardare il film. Meno male che ci riuscii.

Il film finì e tutti ci alzammo per sgranchirci.

<< Davvero carino >> disse Lara. Il suo ragazzo annuì e anche gli altri.

<< È sempre bello vedere questi film >> continuai io.

<< Bene ragazzi, che facciamo? Io opterei per andare a spaparanzarci sul letto e appisolarci. >> intervenne Sara. Tutti annuirono stanchi e assonnati. Ad uno ad uno andammo a cambiarci in bagno. Finito ci incontrammo nel salotto per decidere dove dormire.

<< Bene.. >> iniziò Chiara

<< Tu Lara, con il tuo ragazzo potete dormire insieme? Oppure volete dormire ognuno per conto vostro? >> i due piccioncini risposero di poter dormire insieme e gli fu assegnata la camera. Sara intervenne subito senza lasciar parlare Chiara.

<< Io dormo con Federica >> disse lei guardando la suddetta interessata, che palesemente diventò rossa e iniziò a balbettare un “ok”.

<< Bene allora dormirete nella stanza vicino al bagno…Beh allora rimaniamo noi due. >> io annuii.

<< Ehm, rimane la mia camera… >>

<< Dormo a terra >> dissi io.

<< Ma no dai, sei un ospite. Dormi tu sul letto… >> io feci un segno di negativo con la testa.

<< Tu. >>

<< No, tu. >>

<< No no, tu >> e iniziò questa lotta di no per almeno cinque minuti, finché arrivò la mia migliore amica, seguita da Sara, dicendo di finirla e che avremmo dovuto dormire nello stesso letto così da non far “soffrire” nessuno.  

Beh, una che avrebbe sofferto sarei stata io. Ma comunque…

Entrammo nella sua stanza, più imbarazzate che mai.

Decisi allora di prendere un po’ di coperta e un cuscino e mettermi a terra. Appena posizionai i suddetti oggetti a terra, Chiara lo notò e mi imitò.

<< se tu non vuoi stare nel mio letto allora nemmeno io ci starò. >> io rimasi stupita a guardarla, poi sbuffai e ripresi le cose spolverandole e rimettendole sul letto.

<< Sei proprio dura eh? >> scherzai io. Lei annuì.

<< Si, anche tu. >> ci guardammo e scoppiammo a ridere, mettendoci sotto le coperte, spegnendo poi la lampada del comodino.

Calò un silenzio imbarazzato tanto da chiedermi se Chiara stesse già dormendo. Stavo per parlare, quando la voce di quest’ultima mi anticipa, girando tutto il corpo verso di me.

La luce della luna attraversava le fessure della porta-finestra, illuminandomi lievemente il volto.

<< Non dormi nemmeno tu, eh? >>

<< No >> sussurrai. Non volevo spezzare quell’atmosfera che si era creata in quell’istante.

Lei rispose con un mugugno.

<< Sai sei molto carina quando suoni e canti. Mi hai impressionato davvero tanto di quanta passione metti. >> io sorrisi imbarazzata.

<< G-grazie. >> risposi io.

Altro silenzio.

<< Beh, buonanotte Anty >> disse lei dolcemente.

<< Notte mio dolce chiarore di luna.. >> dissi io, ma lei non lo senti perché era già stata presa dalle braccia di Morpheo.

 

 

La porta si apre e lentamente qualcuno si intrufola nella camera agguantando la corda della saracinesca e alzando rumorosamente e gridando come se fossero entrati una mandria di bufali.

<< SUUU, SVEGLIA PELANDRONEE! È MATTINO! SU PICCIONCINE. >> dei mugugni alquanto infastiditi arrivarono da sotto le lenzuola del letto rivelando le mie dolci e delicate parole, rivolte alla cara Sara.

<< MA PORCA SULTANA, SARA. PIÙ DELICATA NO?? Se ti prendo t’ammazzo! E che cavolo! >> ancora mezza assonnata mi alzo e vado a rincorrere quella scema di Sara, mentre Antimone tranquilla si alza dal letto e va in bagno.

<< Davvero Sara, ero nel pieno di un bellissimo e romantico sogno e almeno potevi avere la delicata idea di farmelo finire no?? >> dissi io infuriata e malinconica.

<< Uuuh, che sogno?? E su chi??? >> continuò lei maliziosa.

<< Non te lo dico nemmeno sotto tortura, cara! >>

<< E dai suuu! Tanto lo so che è su Antimone. >> fece lei rivolgendomi uno sguardo da-so-tutto-io.

<< Shhh! Zitta scema! Che vuoi che lo scopra?? Forse nemmeno le interesso! >>

<< Mamma mia cara. Io non ti dico niente perché devi essere tu a capirlo quindi: NO COMMENT! >> disse lei facendo finta di chiudersi la bocca con una cerniera immaginaria con tanti lucchetti, buttando poi la chiave.

<< Che??? Di che parli?? >> feci io. Lei continuava a star zitta facendo finta di non ascoltarmi, dirigendosi verso la cucina e cercando i biscotti e prendendo il latte dal frigo.

<< Cambiando discorso. Parliamo di cose più serie, dove sono i biscotti al cacao e il Nesquik? >> io rimasi shockata e poi dissi.

<< Eh, certo. I biscotti e il cacao sono più importanti! Ma va’ va’, sono li dentro. >> dissi io rassegnata, indicando il terzo sportello a sinistra. Sara nel frattempo si era versata il latte e aveva bevuto un sorso, rimanendo con la traccia di latte sui “baffi” disse.

<< Prendimeli tu, grazie >> puntai gli occhi al cielo rassegnata e andai a prendere le due cose. Appena li presi li sbattei sul tavolo facendola saltare in aria.

<< Ecco i tuoi biscotti e il tuo cacao! Ora mi vuoi dire di cosa stavi farfugliando prima?? >> dissi io infastidita.

Lei continuò a bere con gli occhi chiusi il suo latte con ora il cacao e a far cenno di “no” col dito.

Io sbattei irritata i piedi per terra, fulminandola di striscio.

<< Ehi, che succede? >> la voce di Antimone mi fa passare leggermente l’irritazione, salutandola con un sorriso accennato.

<< Si si, è solo questa scema che non mi vuole dire una cosa! >> lei sorrise divertita, guardando sia me che Sara, che ancora mangiucchiava i suoi biscotti e beveva il suo latte.

Antimone si avvicinò al tavolo in cui era seduta quest’ultima e prese un biscotto.

Nel frattempo gli altri due piccioncini arrivarono.

<< Ben svegliati >> questi ultimi risposero con un sorriso, andando a prendere qualcosa da mangiare o da bere, o entrambi.

<< Che facciamo oggi?? >> domandò Sara.

<< Tu te ne vai! >> feci io ancora arrabbiata per prima, lei assunse la solita faccia da cucciolo bastonato, cercando di corrompermi.

<< E no, non fare quella faccia! >> Anty cominciò a ridere e anche gli altri.

<< Ma dai, ma povera. Te lo dirà un’altra volta no? >> guardai quest’ultima e sbuffando mi rassegnai.

<< Va bene, va bene. Comunque non lo so onestamente, potremmo ascoltare Antimone e Federica suonare e cantare qualcosa, oppure fare il Karaoke. >>

<< Opto per entrambi! >> intervenne Sara. Io feci rassegnata un segno negativo con la testa. Poi mi accorsi che mancava ancora una personcina.

<< Ma scusate, Federica è ancora a letto? >> domandai io curiosa.

<< Hehehe, si. >> rispose sempre Sara.

<< Come mai? >> domandò Antimone.

<< Sarà stanca >> supposi io. Sara fece una risatina sospetta e la guardammo tutti.

<< Beh, si. Mooolto stanca… >> continuò lei lasciando la frase in sospeso e andando verso il bagno, chiudendosi velocemente la porta.

Tutti ci guardammo un attimo curiosi, finché un pensiero arrivò alle nostre teste.

<< No, non può. Anzi non possono aver f-fat-fatto qu-quel… >> continuai io. Andammo velocemente verso la camera dove stava Federica e la ritrovammo spaparanzata a pancia in giù sul letto con le coperte tutte attorcigliate sul corpo nudo che dormiva profondamente con un sorriso stampato in faccia.

Tutti come prima ci guardammo a bocca aperta e poi Antimone si avvicinò al letto chiamando delicatamente la sua migliore amica.

<< Fede? >> nessuna risposta. Provò di nuovo.

<< Fede?? >> alzando di poco la voce. Niente. Alla fine Antimone si inalberò e caricando la voce parlò come un tuono su un dolce e tranquillo paesaggio mattiniero.

<< FEDERICA EVA MARIA PUGLISI, SVEGLIATI DAL LETARGO E RACCONTA PER FILO E PER SEGNO CHIDDU CA’ SUCCESSI! ORA!! >> una povera Federica shockata e sbiancata si alzò dal letto, ricordandosi solo dopo di essere nuda, prese subito il lenzuolo e si coprì, guardando allarmata la sua migliore amica, impaurita.

<< Che ca… Ehm…Che caspita è successo qui stanotte? >> disse Antimone cercando di ricomporsi. L’altra guardava noi come per chiedere aiuto e quest’ultima per la sua reazione.

<< Ehm…Io…Ecco… >> iniziò lei parlando molto lentamente. La mascella di Antimone si muoveva, cercando di trattenersi.

<< Allora?! >>

<< E-e-ecco noi ab-abbiamo…Ehm… >> l’altra chiuse gli occhi e sbuffò rassegnata.

<< Quindi…Ne sei sicura? >> disse lei più tranquilla. L’altra annuì.

<< Va bene, se è quello che vuoi allora non te lo impedirò. Se avrai dei problemi dimmelo e io ti aiuterò, come ho sempre fatto. >> disse Antimone sorridendole dolcemente. L’altra annuì e l’abbracciò, facendo cadere però il lenzuolo, rimanendo nuovamente nuda, ma prontamente coperta dalla sua migliore amica.

<< Ehm, ora preparati che cantiamo un po’. Che ne dici? >> fece Antimone sorridente.

<< Con piacere! >> rispose l’altra.

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Beh, che ne dite? xD ora non so come continuarla XD che brutta cosa T^T mi devo mettere a lavoro è.é 

Allora, hanno un bel caratterino le due donzelle eh? ù.u e questa Sara che se la fa con Federica? E Federica che prova cose nuove? eheheh che dolci che sono :D beh allora al prossimo capitolo ù.ù  

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6-6 Ok, eccomi con un altro capitoletto :D spero che anche questo vi piaccia. Abbiamo lasciato i giovani alle prese con una Sara e una Federica fare certe cosette e soprattutto col "dolce" caratterino di Antimone e di Chiara. Cosa succederà ora? Buona lettura ^-^

 

                                                                                  È per caso un sogno??

Ci dirigemmo in salotto per ascoltare Antimone e Federica, ma Anty sembrava confusa, o per lo meno pensierosa per quello che era successo tra Federica e Sara, ma comunque ci deliziò con la sua melodia.

Continuavo a guardarla fissa senza distogliere un attimo lo sguardo da lei, dalle sue mani che toccavano, anzi accarezzavano la tastiera del piano, e i suoi capelli arruffati mi facevano impazzire. Era così bella.

Finito di suonare, i due piccioncini, Lara e Davide, ebbero la felice idea di andare a mare, loro avevano la macchina, o almeno ce l’aveva Davide, così dopo qualche minuto prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo in macchina. Una Ford Fiesta nuovo modello, celeste con dentro sedili neri, molto comodi aggiungerei.

<< È nuova? Quando l’hai presa, Davide? >> domandai io.

<< Qualche mese fa. È buona come macchina, e anche molto comoda >> rispose lui mettendo la roba nel bagagliaio. Io annuii. Dopo un bel po’ di strada arrivammo in spiaggia, io a dire la verità non avevo voglia di fare una nuotata, preferivo stare sola. Ma, a farmi compagnia si mise Antimone in silenzio, la vidi sistemare la sua roba e mettersi poi, comoda sulla tovaglia e prendere il sole. Nel frattempo la crema solare che si era messa, cominciava a luccicare su quel corpo che iniziavo a trovare molto…ehm…provocante.

<< Si sta proprio bene qui vero? >> iniziò lei.

<< G-già, hai proprio ragione, >> risposi io cominciando a sentire caldo e diventando rossa.

<< Ti va di fare il bagno? >> continuò lei sorridendo.

<< Cos..? Oh ehm, il bagno...ehm ok, andiamo. >> ero abbastanza tesa. Si vede?

 

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L’ho vista un po’ agitata. Beh, in effetti lo sono anche io.

<< Anty, vuoi fare il bagno, si o no? >> domandò lei ad un tratto, non ottenendo risposta.

<< Ah, si. Arrivo. >> dissi io subito.

 

Tornati decidemmo che ormai era ora di tornare a casa e una volta arrivati mi fiondai in bagno per fare una doccia fredda, molto fredda! Dovevo togliermi l’immagine di lei in costume, ma purtroppo non è facile, con un ehm…”balcone” come il suo… O SANTO CIELO, stavo e sto tuttora morendo!

Uscita dalla doccia, parli del diavolo…anzi dell’angelo e spuntano le ali, mi vidi lei davanti. IL suo volto cambio in un nano secondo, diventando prima bianco, poi leggermente rosso e poi peggio del colore di un pomodoro maturo.

<< Oh Dio, s-scusa!! >> disse lei balbettando. Io non riuscivo a spiccicar parola, la voce non usciva e mi ero completamente dimenticata di essere nuda come mamma mi ha fatto…Beh, forse più formosa, hehehe. I suoi occhi cercavano invano di rimanere sulla mia faccia, ma subito dopo caddero su tutto il mio corpo. Io arrossii, lei si girò subito per non guardarmi e per non diventare ancora più rossa di quel che è.

<< Ehm…ehm…i-io e-ero venu-venuta per…cioè, volevo solo chiederti se potevi cucinare uno dei tuoi manicaretti squisiti… >>

<< Io…Ehm…O-ok…Dammi solo del tempo per riprendermi…no cioè volevo dire, per prepararmi… >>

Lei annuì e uscì subito. Io rimasi interdetta ancora qualche minuto. Poi ripresi il controllo di me e dopo dieci minuti uscii dirigendomi in cucina. Arrivata, incrociai lo sguardo con Chiara e poi arrossendo, lo spostai su Federica che parlava con Sara. Lei forse capì che era successo qualcosa, e scusandosi con Sara si avvicinò a me, curiosa.

<< Ehm, tutto ok?... >> non le lasciai il tempo di finire la frase che la presi per mano e la portai un attimo nel soggiorno.

<< È successa una cosa… >> lei mi incitò ad andare avanti e io prendendo un respiro profondo iniziai.

<< M-mi ha vista… >> l’ultima parola la dissi così piano che non la sentii nemmeno io. Lei mi guardò strana con un enorme punto interrogativo in faccia.

<< Che?? >> io sbuffai e ripresi.

<< N-nuda… >> lei mi guardò stupita.

<< Aspetta…mi stai dicendo che Chiara ti ha visto nuda??? E come è successo? Quando?? >>

<< Ehm…prima. Mi stavo facendo la doccia, sono uscita perché avevo finito e pufff  l’ho vista lì davanti a me che pian piano diventava rossa. >> lei annuì e poi scoppiò a ridere. Io la guardai storto.

<< Che hai da ridere?? >> lei si riprese e disse.

<< Hahaha, ora è più convinta di prima. >> Io la guardai stupita mentre lei tornava in cucina. Non capendo ancora la frase che aveva detto Federica, andai a cucinare.

 

Appena finito di mangiare, stanchi della giornata, decidemmo di andare a letto a riposarci. L’unico impaccio, o almeno per me, era che io dovevo dormire nella stessa stanza e nello stesso letto di Chiara. Impresa davvero ardua, dato l’evento successo qualche ora prima. Entrai nella stanza, lei era rimasta ancora di là a sistemare delle cose. Cominciai allora a prepararmi, presi il pigiama e velocemente mi cambiai. Finito, mi misi subito sotto le coperte. Senti la porta aprirsi lentamente e uno spiraglio di luce entrare nella stanza. Cercavo di respirare tranquillamente, sentivo i suoi passi e potevo immaginarmi quello che stava facendo.

Dopo un po’ la sentii scostare le coperte e mettersi delicatamente sotto di esse e coprirsi, finché non sentii più nulla, solo il silenzio e il suo dolce respiro. Aprii gli occhi e vidi che mi dava le spalle, ho voglia di accarezzarle la schiena, di farla girare verso di me e di baciarla, ma non posso purtroppo.  

Ad un tratto si gira e io di botto chiudo gli occhi, anche se siamo al buio e non può vedermi.

Non so se mi sta guardando o se già sta dormendo, però sento il suo respiro sul mio volto. Il mio cuore batte così forte che ho paura che con questo silenzio lei possa sentirlo.

Ad un certo punto sento degli spostamenti, e…no, non può essere. La sua mano mi sta carezzando la guancia. Sento la pelle che scotta sotto il suo tocco. Se non fosse perché è buio, vedrebbe il mio rossore.

Che faccio?? Cosa diamine faccio???

 

-----------------------

 

Hehehe come sono cattiva =W= xD ahahah cosa farà per voi, data la sua eccessiva timidezza? Io non so, forse si butterà su di lei, forse si girerà dall’altra parte? Buh, mistero ù.ù tutto nella prossima puntata :D

 

Bene, vi sarà piaciuto? Commentate, commentateee :D

Al prossimo capitoletto :D

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Capitolo 7
*** Avviso!! ***


Avviso Salve a tutti, volevo scusarmi per non aver aggiornate la storia, ma diciamo che mi ha colpito il cosidetto "blocco dello scrittore". Volevo farvi sapere che continuerò la storia, infatti, sto continuando il successivo capitolo che, posterò fra qualche giorno. Spero che continuate a leggerla :) Per l'altra storia, "Riuscirai a capirmi?..Difficile, non ci riesco nemmeno io" non so se il blocco si scioglierà xD io lo spero, stavo giusto scrivendo un capitolo, solo che non sono riuscita a portarlo avanti, quindi mi auguro di sbloccarmi al più presto :)

Grazie per l'attenzione ù.ù un bacio

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

 

                                  

Salve genteeeeeeeee!!! Ok, scusate il colossale ritardo, ecco un nuovo capitoletto, buona lettura! :D

 

 

L’indomani uno spiraglio di luce entrò a svegliare la ragazza dai capelli corti. Beh, in realtà non aveva dormito poi così tanto. Ovviamente la povera ragazza pensò tutta la notte alla piccola frase che aveva detto l’altra pensando che, la suddetta interessata stesse già dormendo.

Forse.

Forse se l’era solo immaginato, o stava sognando..

Si alzò lentamente senza svegliare l’altra, si avviò verso il bagno e decise che una bella doccia per schiarirsi le idee sarebbe stata d’aiuto. Appena chiuse l’acqua si ricordò l’evento precedente e imbarazzante e, subito, aprì uno spiraglio della porta della doccia. Notando che non vi era nessuno, uscì tranquillamente e si mise una tovaglia abbastanza lunga da coprire le ginocchia e si diresse in cucina. Prese latte, cacao e cereali. Prese una tazza e si versò l’occorrente sedendosi al tavolo iniziando a mangiare. Rimase un attimo a fissare il paesaggio lì fuori. Una farfalla si era posata sul ramo della pianta di calendula dai colori vivaci e caldi.

Un rumore nell’altra stanza non riuscì a riscuotermi dai miei pensieri, non mi accorgo infatti che, Chiara, aveva appena fatto la sua comparsa in cucina, ed ora era lì che continuava a fissarmi.

Notando la presenza di qualcuno mi girai.

<< Giorno.. >> dissi. Lei si riscosse e mi rispose, poi andò verso il frigorifero e prese il latte.

<< Dormito bene? >> fece lei. Io annuii finendo di bere il latte.

<< Tu? >>

<< Anche io.. Che si fa oggi? >> io scrollai le spalle e mi rivolsi a Sara che era appena arrivata in cucina e che stava anche lei prendendo il latte strappandoglielo di mano a Chiara. L’altra fece la finta offesa e assunse un bel broncio.

<< Cattiva >> disse quest’ultima, l’altra le fece una linguaccia abbracciandola.

<< Avanti, oggi son buona, tieni >> disse poi porgendole la bottiglia del latte. All’altra le si illuminarono gli occhi e dopo averle dato un bacio sulla guancia andò a prendere una tazza.

<< Ma, Antimone, so che c’è caldo ma, come mai sei ancora con la tovaglia che ti copre a stento?? >> continuò Sara maliziosa. Io rimasi un attimo interdetta ad assimilare la domanda, poi alzandomi di scatto, lanciai uno sguardo a Sara e poi a Chiara (quest’ultima aveva l’espressione di un pesce lesso e rosso) e me ne scappai in camera, andando quasi addosso a Federica che stava venendo in cucina.

Federica andò da Sara e domandò cosa fosse successo.

<< Ma nulla, Antimone era mezza nuda e alla qui presente Chiara per poco non le stava venendo un infarto quando se ne è accorta. Oltretutto se ne è accorta dopo! >> disse lei ridendosela.

Chiara intanto, cercava di riprendersi piano piano, ricordandosi che già una volta era successo, ma che questa volta non era completamente nuda. La gola le era seccata e così andò verso il frigo a prendere qualcosa da bere.

Sara si avvicinò a quest’ultima e le domandò:

<< Ti è piaciuta vero? Hehehe, lo sapevo. Perché non vai da lei? Chissà che non vi baciate. >> Chiara, come risposta la fulminò con lo sguardo.

<< Zitta! Vuoi farlo sapere a tutti?? >> Federica si avvicinò curiosa di sentire ciò che si stavano dicendo. Appena sentì l’ultima frase, l’istinto di andare da Antimone a riferirle tutto era irrefrenabile, ma poi pensandoci bene, non sarebbe stato divertente, quindi decise di avvicinarsi a Sara e abbracciarla delicatamente da dietro, portando l’altra a irrigidirsi di colpo .

Chiara le guardò sorridendo, immaginando lei e Antimone al loro posto.

<< Come mai questa mossa inaspettata? >> domandò Sara sorridendo. Federica dal canto suo stava godendosi il bel momento, quando quest’ultima si girò incrociando i loro sguardi. Federica arrossì dicendo poi, anzi sussurrando un “così, perché mi andava”, l’altra sorrise e, prendendole il viso fra le mani la baciò sulle labbra.

<< Che siete carine! >> disse Chiara sorridendo.

<< Che facciamo, quindi? >> continuò lei. Sara scrollò le spalle e poi disse che potevano magari andare al cinema a vedere qualche film, oppure anche in discoteca o a qualche serata.

<< Che ne dici di andare alle “Capannine”? lì ci sono sempre serate. >>

<< Mh, non lo so, vediamo che dicono gli altri.. >> proprio in quel momento arrivò Antimone, seguita da Lara e Davide.

<< Di che parlavate? >> domandò Davide, le altre gli risposero.

<< Per me va bene. >>

<< Idem >>

<< Bene, allora verso le 19:30 ci facciamo una passeggiata al lungomare, mangiamo qualcosa e andiamo in qualche Pub in via Etnea >>.

 

Si prepararono e salirono in macchina. Erano abbastanza stretti e infatti, Federica si dovette mettere seduta sopra le ginocchia di Sara,  però rimaneva Chiara, e con tutte le cose messe nel sedile, non aveva dove sedersi.

<< Perché non ti metti sopra le gambe di Antimone? >> propose Sara con un certo sguardo malizioso. Tra l’altro Chiara aveva un vestitino che le arrivava sopra le ginocchia, quindi di conseguenza aveva le gambe scoperte. Con molto imbarazzo Chiara si scusò e si adagiò sulle gambe di Antimone, provocandole una serie di scosse alla schiena. Quest’ultima cercava in tutti i modi di non pensare alla pelle nuda delle gambe dell’altra, concentrandosi sul paesaggio fuori dal finestrino.

 

Ok, sta calma…pochi minuti ed arriviamo a destinazione…porcaccia…Ma poi proprio questo vestitino corto si doveva mettere???...Però che bella che è…uff…

 

Alla radio c’è Christina Aguilera con “Fighter” e mi vien voglia di cantare, così inizio.

 

When I, thought I knew you 
Thinking, that you were true 
I guess I, I couldn't trust 
Called your bluff, time is up 
'Cause I've had enough 
You were, there by my side 
Always, down for the ride 
But your, joy ride just came down in flames 
'Cause your greed sold me out of shame, mmhmm

Nel frattempo Federica mi guardava, lei non conosceva le parole, quindi, come tutti rimaneva a sentire sia me che Christina, cantare.

 

After all of the stealing and cheating 
You probably think that I hold resentment for you 
But, uh uh, oh no, you're wrong 
'Cause if it wasn't for all that you tried to do 
I wouldn't know just how capable I am to pull through 
So I wanna say thank you 

Sentivo Chiara irrigidirsi mentre centavo note alte con forza, mentre io guardavo un pò fuori e un pò la sua schiena.

 

'Cause it makes me that much stronger 
Makes me work a little bit harder 
It makes me that much wiser 
So thanks for making me a fighter 
Made me learn a little bit faster 
Made my skin a little bit thicker 
Makes me that much smarter 
So thanks for making me a fighter 

Avevo voglia di sfiorarla, ma mi trattenni…

Ohh, ohh, ohh, ohhhh, ohh-yeah ah uhhhuh 

Never, saw it coming 
All of, your backstabbing 
Just so, you could cash in 
On a good thing before I realized your game 
I heard, you're going around 
Playing the victim now 
But don't, even begin 
Feeling I'm the one to blame 
'Cause you dug your own grave 

Stringevo con forza il sedile dove ero seduta, mentre la canzone stava per finire.

After all of the fights and the lies 
Yes you wanted to harm me but that won't work anymore 
Uh, no more, oh no, it's over 
'Cause if it wasn't for all of your torture 
I wouldn't know how to be this way now, and never back down 
So I wanna say thank you 

'Cause it makes me that much stronger 
Makes me work a little bit harder 
Makes me that much wiser 
So thanks for making me a fighter 
Made me learn a little bit faster 
Made my skin a little bit thicker 
It makes me that much smarter 
So thanks for making me a fighter 

Non mancava molto all’arrivo e io ero sempre più instabile mentalmente. Credo anche lei, visto come stringeva il sedile davanti a noi. Federica e Sara si guardavano maliziosamente capendo il nostro stato d’animo…

How could this man I thought I knew 
Turn out to be unjust so cruel 
Could only see the good in you 
Pretended not to see the truth 
You tried to hide your lies, disguise yourself 
Through living in denial 
But in the end you'll see 
YOU-WON'T-STOP-ME 

I am a fighter and I 
I ain't goin' stop 
There is no turning back 
I've had enough 

'Cause it makes me that much stronger 
Makes me work a little bit harder 
It makes me that much wiser 
So thanks for making me a fighter 
Made me learn a little bit faster 
Made my skin a little bit thicker 
Makes me that much smarter 
So thanks for making me a fighter 

Davide era abbastanza stupito, sia dalla mia voce, sia dal comportamento di Chiara, guardando dallo specchietto.

 

Thought I would forget 
But I remember 
I remember 
I'll remember, I'll remember 

Thought I would forget 
But I remember 
I remember 
I'll remember, I'll remember 

'Cause it makes me that much stronger 
Makes me work a little bit harder 
It makes me that much wiser 
So thanks for making me a fighter 
Made me learn a little bit faster 
Made my skin a little bit thicker 
Makes me that much smarter 
So thanks for making me a fighter 

Appena finì l’ultima parola e finì la canzone, ripresi fiato e si sentì solo quella della radio dire: “E questa era Chistina Aguilera con la sua meravigliosa voce che ci cantava “Fighter”. Passiamo adesso ad un’altra stupenda cantante. Con “Sweet Dreams”, Beyoncè.

La musica partì mentre noi eravamo già arrivati, “peccato” pensai. Era bella anche quella.

Chiara aprì la portiera, scese, ed un’ondata di profumo di salsedine mi arrivò alle narici. Scendemmo tutti e ci avviammo verso un chiosco bar.

-------------------

Ok, penso di star morendo…sono tutta un fremito. La sua voce è incredibile. Ha la stessa forza di Christina Aguilera…o dio…muoio…

Ci avviammo al chiosco bar, dove presi un “mandarino al limone” mi serviva a riprendermi da quel…ehm…guardai Sara che mi lanciò un’occhiata maliziosa, io la guardai male.

Mi girai verso Antimone. Questa sera era vestita con una camicia nera con le maniche arrotolate fino ai gomiti, jeans sul grigio-nero e coverse scure. Con diversi braccialetti ai polsi, ed un paio di anelli alle dita. Matita nera e sguardo magnetico…o dio…mi ci perdo in quegli occhi…e quelle labbra…sembrano così morbide…ok, Chiara. Riprenditi. Riprenditi!!

Lei mi si avvicina e mi sorride.

<< Ti è piaciuta la mia piccola esibizione poco fa in macchina? >> mi persi in quel sorriso, capendo solo dopo la domanda.

<< Ehm…sei stata bravissima…come sempre… >>

E sexy... pensai tra me.

Lei arrossì e il suo sorriso diventò più ampio.

<< Grazie... >> sussurrò lei. Io sorrisi e continuai a bere.

<< Allora, ci avviamo a far questa bella passeggiata? Sembriamo 3 coppiette carine carine, hehehe. >> disse Sara sorridendo. Tutti annuimmo, tranne io e Antimone che diventammo rosse peggio di un pomodoro.

Ci avviammo verso il mare. Stupendo come sempre. Magico…non mancava molto al tramonto.

Sara e Fede erano a braccetto, proprio come Davide e Lara. Io avevo le mani strette dietro la schiena e Antimone le aveva in tasca, avevo voglia di prenderne una e stringerla tra la mia…mi trattenni…

Di tanto in tanto davo un’occhiata al suo meraviglioso profilo. Notai che aveva un piccolo accento di gobbetta sul naso, sorrisi tra me e me coprendomi le labbra con una mano. Era l’unica “nota” difettosa in tutta quella bellezza. Avrei la tentazione di andarle lì davanti e morderle il naso.

Arrivammo in spiaggia, ci sedemmo e guardammo il tramonto che incombeva sul paesaggio di fronte a noi. Era qualcosa di meraviglioso. Rosso, giallo, rosa chiaro ed azzurro e arancione si mischiavano tra il bianco e l’arancione-rosso delle nuvole.

Antimone si era seduta alla mia destra, mentre con la mano destra giocava con la sabbia, il suo sguardo era rivolto verso l’orizzonte.

Guardai la sua mano, mentre la mia pian piano si stava avvicinando alla sua…

 

 

Ok, mi scuso per gli eventuali errori, spero di essermi fatta perdonare con questo capitoletto :D commentate in tanti ^-^ e scusate ancora per il ritardo.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Salveeeeeeeeeeee, eccoci con un altro capitoletto, ho notato che non ha commentato nessuno ç__ç vabbè, l’importante è che abbiate letto e che vi sia piaciuta :’D

Avevamo lasciato le due ragazze in preda ad un eccezionale ed affascinante tramonto e, ad un presunto avvicinamento di manina hehehe :’D chissà cosa succederà adesso, vi lascio ai pensieri di Antimone. Buona lettura!

 

 

                                                                      Rivelazioni

 

 

 
Il tramonto davanti a noi era qualcosa di eccezionale…assolutamente magnifico e romantico…diedi un’occhiata alle due coppiette accanto a noi. Lara e Davide erano tranquillamente abbracciati, mentre Sara avevo la testa appoggiata alle gambe di Fede.

Sorrisi. Pensai, inoltre, a me e Chiara così, ad abbracciarci o in qualche momento così intimo. Arrossii solo a pensarci e mi misi a giocherellare con la sabbia, guardando sempre il tramonto.

Qualcosa mi spinse a guardarla e notai che stava pian piano avvicinando la sua mano alla mia, stavo per fare la stessa cosa quando ad un tratto sentimmo dei passi dietro di noi e delle voci femminili che ridevano e si dicevano parole dolci.

Lasciammo stare, quando all’improvviso una di queste voci parlò e si rivolse a Chiara.

<< Ma bene, guarda un po’ chi abbiamo qui ad ammirare questo stupendo tramonto… >> vidi Chiara irrigidirsi e chiudere gli occhi. Mi girai verso la sconosciuta e l’osservai bene.

Aveva biondi capelli, lisci, occhi azzurri e sorriso malizioso. Poteva esser alta 1,70 circa, corporatura snella. Aveva un vestitino scuro che le arrivava abbastanza sopra alle ginocchia, lasciando molto all’immaginazione. L’unica pecca poteva essere, uhm…l’atteggiamento da…beh non vorrei essere volgare…quindi lascio intendere a voi.

<< Non mi rispondi mia cara? Su, non essere maleducata >> continuò questa con un sorrisetto. Vidi Chiara stringere il pugno.

<< Oh, ehm…scusa se mi intrometto ma…Chi minchia sei?? >> ok, mi scuso per il linguaggio poco scurrile, ma ci voleva! Caspita, questa manco si presenta! Hehehe. Noto che rimane un po’ interdetta dal mio linguaggio, poi, sorride come se non fosse successo nulla.

<< Beh, io sono Serena, una vecchia “conoscenza” della bella ragazza accanto a te. >> alzai un sopracciglio, Chiara conosceva quest’individuo?? Ah, bene…mi girai verso la mia amica e la vidi mordersi il labbro. Poi mi girai verso quell’individuo e le domandai un semplice << che vuoi da lei? >>

<< Oh, nulla di che. Magari invitarla a bere un caffè con m… >>

<< Il caffè te lo puoi infilare nel… >> la bloccai subito prima che potesse continuare, sussurrandole di calmarsi. << Non voglio più vederti, Serena. Hai capito il concetto?? Oggi è stato un caso, ma la prossima volta gira a largo! E adesso, ADDIO!! >> detto ciò si rimise comoda a guardare il mare, dal canto mio ero rimasta alquanto allibita dal suo comportamento.

Invece Serena, si avvicinò a Chiara, tranquillamente, sporgendosi verso di lei e sussurrandole << A presto mia cara >> leccandole poi una guancia, per poi scappare via mano nella mano con l’altra ragazza che era con lei.

“E come se la ridono!” pensai.

 
Ad un tratto Chiara si alzò e avvicinandosi alla sponda del mare si tolse il vestitino e le scarpe e si immerse nell’acqua. Tutti rimanemmo perplessi, ci guardammo e scrollando le spalle la imitammo.

Mi avvicinai a lei di soppiatto e la sollevai, dopotutto toccavo il fondo, quindi mi veniva abbastanza facile. Lei nel frattempo si dimenava e rideva. Gli altri si gettavano schizzi di acqua in faccia e ad un certo punto la ributtai in acqua nuotando via e ridendo come una pazza. Lei d’altro canto fece la finta offesa e cercò di prendermi.

Invano! Si arrese e continuammo a ridere per altri cinque minuti, poi, mi avvicinai.


<< Mi ci voleva… >> affermò lei. Le sorrisi.

<< Chi era quella tizia? >> domandai curiosa.

<< Una stronza… >> alzai un sopracciglio e ridendo dissi << l’avevo capito dal suo atteggiamento! >> lei rise e poi tornando seria disse.

<< Diciamo che è stata una persona che mi ha fatto soffrire molto… >> la guardai negli occhi e pensai che mi stesse nascondendo qualcosa, non volendo però farmi gli affari suoi, annuii e dopo qualche minuto la presi nuovamente in braccio, contro le sue lamentele e il suo << rimettimi giù!! >>

<< Non ti conviene ahahahah >> ad un certo punto degli schizzi d’acqua ci fecero girare e notammo che Sara aveva placcato la povera Federica, facendola cadere in acqua. Ridemmo per altri cinque minuti, quando poi, decidemmo che era l’ora di uscire dall’acqua.

 

Tornati a riva ci risedemmo sulla sabbia, guardando il mare che ormai si mischiava al blu notte del cielo.

<< Direi che è ora di andare, che ne dite? Nessuno ha una tovaglia vero?? >> disse Sara ridendo.

<< Non credo, Sara. >> rispose Chiara.

<< Io direi di rimetterci i vestiti ed andare a prendere un bel panino con tante schifezze in mezzo ahahahha >> proposi io ridendo.

Tutti annuirono e ci rivestimmo per poi dirigerci al più vicino “Paninaro”.

<< Jemu na za’ Rosa?* >> domandò Sara

<< uhm no, è lontana. Proporrei di andare al Nautico. >> annuimmo e ci incamminammo.

Dopo il panino davvero buono, proponemmo una bella passeggiata lungo il lungomare.

Ci fermammo un attimo a guardare nuovamente il mare e appoggiandomi alla ringhiera canticchiai un motivetto.

 

I don't speak German 
But I can if you like. (Ow! ) 

Ich schleiban austa be clair, 
Es kumpent madre monstère, 
Aus-be aus-can-be flaugen, 
Begun be üske but-bair. 

 
<< Lady Gaga? >> mi domandò Sara. Io annuii e continuai.


Ich schleiban austa be clair, 

Es kumpent uske monstère, 
Aus-be aus-can-be flaugen, 
Fräulein uske-be clair. 


I'll take you out tonight, 
Say whatever you like. 
Scheiße scheiße be mine, scheiße be mine. 
Put on a show night, 

Do whatever you like. 
Scheiße scheiße be mine, scheiße be mine. 

<< che ne dite di tornare a casa? >> acconsentimmo e tornammo alla macchina. Eravamo ancora un po’ bagnati e ritornammo nelle postazioni dell’andata. Chiara mi si sedette sulle gambe e rabbrividii un po’. Davide mise su la radio e partimmo. Dopo 30 minuti di viaggio arrivammo a casa, ognuno a turno si fece una doccia…oh ehm..beh non tutti, poiché Sara si portò dietro Federica e, sia io che Chiara aspettammo che uscissero. Si presero almeno 20 minuti buoni! Non oso immaginare cosa abbiano fatti lì dentro!

<< Siamo persi ormai con quelle due >> disse Chiara ridendo.

<< Ah, lo so >> risposi. << Ti è piaciuta la serata? >> continuai io. Lei annuì.

<< Anche se stava per essere rovinata da quella… >> la guardai e le misi una mano sulla spalla accarezzandola.

<< Sono felice di avervi conosciute >> continuò lei sorridendomi.

<< Lo è anche per me, Chiara. >>

Finalmente le due piccioncine uscirono e Chiara entrò a farsi una doccia, poco dopo uscì ed entrai io.


Ci ritrovammo tutti nel salone, Fede era abbracciata a Sara e Davide e Lara facevano lo stesso. Chiara si mise seduta sul divano con loro ed io andai al piano. Come al solito feci tutto molto lentamente, dopotutto io non avevo un pianoforte a casa quindi, cercavo di gustarmelo il più che potevo.

<< Signore e signori cosa vi cantiamo o suoniamo in questa serata? >> canzonai.

<< Hmm…non lo so… >> disse Chiara pensierosa

Federica sorrise e mi disse << che ne dici di “Sweet dreams”? Però quella di Eurythimics!

Io la guardai stupita.

<< Beh, non so il testo completo! >>

<< Non c’è problema, te lo cerco io, con tanto di spartito >> disse Chiara andando nella sua camera, dopo un po’ tornò con il suo portatile in mano.

 << Eccolo, prego. >>

<< Grazie! >> ancora stupita cominciai a dargli un’occhiata, provando qualche nota e la tonalità.

<< Ok, si inizia. Fede, a te l’onore. >>

Federica si avvicinò al tavolo vicino e cominciò a dare un pugno cominciando a cantare.

 

Sweet dreams are made of this (sounds like these) 
Who am I to disagree? 
I travel the world 
And the seven seas-- 
Everybody's looking for something. 
Some of them want to use you 
Some of them want to get used by you 
Some of them want to abuse you 
Some of them want to be abused. 

oooh, yeah, whoa 

Presi a cantare io e a suonare.

 

Sweet dreams are made of this 
Who am I to disagree? 
I travel the world 
And the seven seas-- 
Everybody's looking for something. 

ooh, yeah, whoa 

(Hold your head up--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up) 


Io e Fede ci alteravamo, mentre gli altri esultavano.

 
Some of them want to use you 
Some of them want to get used by you 
Some of them want to abuse you 
Some of them want to be abused. 

(Hold your head up--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up--MOVIN' ON) 
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head up) 

Sweet dreams are made of this 
Who am I to disagree? 
I travel the world 
And the seven seas-- 
Everybody's looking for something. 

Diedi un’occhiata a Chiara e sembrava avere una strana luce negli occhi…

Sweet dreams are made of this 
Who am I to disagree? 
I travel the world 
And the seven seas-- 
Everybody's looking for something. 

Sweet dreams are made of this 
Who am I to disagree? 
I travel the world 
And the seven seas-- 
Everybody's looking for something. 

<< Siete eccezionali!! >>

 << Ancora, ancoraaaa!! >> cambiammo canzone ed iniziammo con la stessa artista, ma con “There must be an angel”. Questa era un po’ più difficile, ma ci riuscimmo comunque.  Devo dire che mette allegria questa canzone.

 Alla fine decidemmo di andare a letto e di concludere la giornata.

 
Avevamo già indossato il pigiama e adesso cercavamo di chiudere occhio…

Mi domando ancora cosa fosse quella strana luce che aveva…Mi girai verso di lei e osservai il suo profilo illuminato da un piccola luce che proveniva dalle fessure della saracinesca. Allungai una mano verso di lei, ma poi mi fermai e la riportai indietro. Stavo per girarmi dall’altra parte quando, la vidi girasi verso di me e guardarmi. Sapevo che mi stava guardando, sentivo il suo sguardo su di me…

 << Anti… sei sveglia? >>

 << Si… tutto bene? >>

 << Si… mi dispiace che abbiate conosciuto Serena…lei…lei…uff…lei è la mia ex…ex ragazza… >> rimasi stupefatta da questa confessione…La sua ragazza…beh questo mi da la certezza che le piacciono le ragazze…e di essere ho qualche possibilità…

 << Non ti da fastidio il fatto che, insomma io sia lesbica, vero?...Non ho voluto dirtelo prima perché…insomma perché mi sto affezionando a te… >>

 << No, affatto. Tranquilla. Io invece mi domando come mai sei stata con una tipa del genere! >> scherzai io. << Certo, ha un bel corpo, ammazza se è bella, ma…è stronza! Si capisce proprio a pelle! >>

 << Beh, all’inizio non era così…lo è diventata…oppure era nascosta…non te lo so dire. Voleva fare tutto di fretta e io non volevo…dopotutto è stata la mia prima ragazza… >>

 << Capisco. Di sicuro è uno strano tipo! Ma adesso pensi che t lascerà stare? >>

 << No. Purtroppo no…L’altro giorno quando eri venuta qui, a studiare, mi aveva chiamata…le ho chiuso il telefono in faccia. >>

 << Hmm…Chiara, se hai bisogno di aiuto, se per caso ti rompe ancora chiamami, ok? E verrò immediatamente! >>

 << Grazie Anti… >> detto questo mi prese la mano e la strinse nella sua.

 << Buonanotte Chiara. >>

 << Notte Anti… >> e sprofondammo fra le braccia di Morpheo.

 

 

*Andiamo dalla zia Rosa?

 

La zia Rosa è diciamo una panineria di Catania, onestamente non ci sono mai entrata, ma passandoci sempre mi è rimasto il nome XD

 

Ok, ritornando alla storia, sono successe tante cose O_O Serena…questa figura mi sta sulle palle XD scusate il gergo.  Come ha potuto trattar male la dolce Chiara? ç__ç  Antimone pensaci tu :’D

 

Ok la smetto ò_ò XD le due ragazze si stanno avvicinando molto e cosa succederà dopo questa confessione tra le due? Dopotutto Chiara non sa ancora i gusti di Antimone, mah non svelo niente ù.ù anche perché non lo so nemmeno io ._. XD spero che sia piaciuta e mi scuso per eventuali errori :) al prossimo capitolo

Un bacio, Dartangel <3

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


capitolo 10

Saaaalve ù.ù eccovi un nuovo capitolo :’D spero vi piaccia, abbiamo lasciato le due alle rivelazioni impreviste di Chiara, cosa succederà in questo capitolo? Beh, buona lettura! ù.ù

 

    

                                

 

                                                                         Confusione e voglie

 

 

 

 Ok, sto per impazzire...se continuiamo così io penso che da un momento all’altro le potrei anche saltare addosso! Quando ha cantato “Sweet dreams”…dio, com’era sexy…ok, contegno Chiara..CONTEGNO!

Credo che abbia notato il mio sguardo un po’..ehm..beh, eccitato. Ecco.

Non riesco ancora a crederci di averglielo detto! Eppure non ha avuto nessuna reazione negativa! Anzi! Sembrava tranquilla, e forse anche interessata, infatti quando gliel’ho detto le si sono illuminati gli occhi.

Ehehehe Chiara, non sparare balle, avrai visto male…

I suoi occhi…come sono belli…quel castano così chiaro…aaaaaaaaaaaah riprenditiiiiiiiiii!!

 
Stanotte ho fatto i soliti sogni strani.

Ho sognato che Serena ci provava di nuovo con me e che io l’allontanavo, e ad un certo punto arriva Antimone che si mette tra me e Serena e le dice di lasciarmi stare e che sono sua…

Sua…mi vengono i brividi solo ad immaginarmi sua…chissà…speriamo.

Magari è un sogno premonitore, hehehe. Se fosse così salterei dalla gioia!

 
Oggi non ci va di fare molto, quindi, decidiamo di andare a prendere qualche film, o meglio, tutti, tranne me e Antimone. Beh, a dire la verità volevamo andarci anche noi, ma non ce l’hanno permesso!!

<< Ma tu guarda! >> dissi io mandando un’occhiataccia alla porta dove erano appena usciti gli altri. Lei rise.

<< ahahhaahah che faccia buffa che fai ahahahahah >> la guardai e mi venne da sorridere. Anche quando ride è stupenda…oddio faccio venire le carie da tutti questi pensieri smielati.

Mi scuso…ma mi vien naturale ormai hehehe

Dopo che Antimone si riprende, porta le braccia in alto e si stiracchia e io posso ammirare la sua pancia piatta e..uh ok. Caldo..

<< Che facciamo? >> lei scrolla le spalle. Poi si avvicina al pc e mi chiede se può usarlo, annuisco e lei va su internet.

<< Conosci questo film?... >> dice, dopo aver digitato “elena undone” nella ricerca. Io faccio un segno negativo con la testa e lei rimane a bocca aperta.

<< Devi assolutamente vederlo! Parla di…ehm…di due donne e del loro amore…la prima è sposata ed è una fotografa, mentre l’altra è una scrittrice se non erro. È’ molto bello, e c’è molta passione fra le due, soprattutto quando ehm…arrivano a farlo. Una mia amica mi aveva addirittura raccontato che, in una parte di queste aveva dovuto mettere in pausa perché beh…trascinava…o per meglio dire…eccitava. >> io rimasi perplessa, di certo sarei andata subito a vederlo, ma la cosa che non capivo era, come era venuta a conoscenza di questo film?

Annuii e mi fece vedere qualche video e, beh…non c’è che dire, è da vedere!

Nel vedere i video eravamo molto vicine. Potevo sentire il suo profumo e il suo calore. La mia mano era poggiata accanto alla sua che si muoveva col mouse e quando ci sfioravamo la pelle bruciava.

Mise un po’ di musica su youtube e c’era il video di Shania Twain, “Man! I feel like a woman”.

Com’è sexy Shania...oh ma guarda la faccia di Anti! Sembra, concentrata…beh ci sono anche i ragazzi dietro…ok, mi sto facendo le pippe mentali già da adesso. È grave..

Oh un’altra canzone, “when you kiss me” sempre della stessa..che bella voce. Oh ma sta canticchiando, Anti. Hanno entrambe una bellissima voce! Certo, ancora quella di Anti dovrà maturare..

<< Sei bravissima, Anti. >> lei si gira e mi sorride sussurrando un tenero “grazie”.

Ad un tratto l’abbraccio da dietro, così senza preavviso. La sentii irrigidirsi e stringere il mouse ed ingoiare il vuoto.

<< Perché l’hai fat-fatto? >> mi stava salendo una strana voglia e sentivo un certo calore in basso. Mi trattenni mordendomi il labbro, nel frattempo la canzone di Lady Gaga, “sheibe” invadeva la stanza.

<< Così…mi andava >> dissi, anzi, sussurrai, provocandole dei brividi lungo la schiena che le fecero socchiudere gli occhi.

<< C-che t-ti prende? >> domandò lei imbarazzata.

<< Non lo so…mi sento strana >> ed era vero, ero eccitata, il collo nudo di Antimone mi attraeva moltissimo, e avevo una voglia matta di leccarlo e morderlo.

Ingoiai la saliva… Ad un tratto un campanello mi bloccò dal fare quel che volevo ed andai ad aprire.


Guardammo un film e per tutto il tempo guardai Antimone, che parlava piano con Federica.

Chissà che si dicevano..

Non so cosa mi sia preso oggi…aveva questa voglia così forte…che oltretutto non mi è passata…Chiara calmati! Si fida di te, non fare cazzate…

 

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<< Ti giuro Fede, stavo morendo, mi stava venendo un infarto triplo, carpiato, con salto mortale all’indietro! >> al che Fede mi guardò come una poveretta che stava sparando solo cazzate.

<< Anti, calmati, cosa ti dicevo? Vedi che ci sta?? Poi oltretutto sai che le piacciono le ragazze! Caspita stacci! >> disse lei ormai esasperata. Io feci parecchie volte “no” con la testa.

<< No, no, no! Voglio andare con calma! Voglio vedere fin dove si spinge! >>

<< E se per caso arriva a baciarti?? >> sentito questo mi bloccai a bocca aperta.

<< B-b-beh, in tal caso, m-mi…non lo soooo >> Federica sbuffò e disse

<< Allora, se succede, ricordati che è il tuo primo bacio. Magari sarà a stampo! Quindi non perdere il controllo e, se aggiunge per caso la lingua, sta calma, e dille che non l’hai mai fatto. Devi avere solo coraggio! Ci siamo capiti soldato?? >> disse lei scherzando

<< S-si.. >>

<< Hmm, dai su, ce la farai! >> io annuii. Diedi un’occhiata a Chiara e notai che mi stava fissando e subito portai lo sguardo alla tv, imbarazzata e rossa.

 

Finito il film mangiammo qualcosa di già pronto e poi di colpo Fede si portò dietro Sara e Davide e Lara andarono nella loro stanza, lasciando sole me e Chiara.

Scommetto che Fede l’ha fatto apposta…

Guardo Chiara e vedo che abbassa lo sguardo a terra, imbarazzata.

Che faccio??

<< Dopodomani dobbiamo tornare ognuno a casa propria, vero? >> dissi io. Lei annuì triste. Io mi avvicinai e posandole una mano sulla spalla la rassicurai.

<< Tranquilla, ci rivedremo e usciremo ancora! C’è sempre la possibilità di studiare insieme! >> lei sorrise ed annuì.

 
Poi…il tempo si fermò…tutto era immobile e si sentivano solo i nostri respiri.

I nostri occhi si erano ormai immersi gli uni negli altri…verde nel castano chiaro e viceversa.

Ok, calma Antimone.

<< F-forse dovremmo andare a letto, che ne dici? >> parve rimanerci male perché, annuì e la strana luce si spense, nei suoi occhi.

 


Gli ultimi giorni passarono tranquillamente, Chiara si era calmata e non aveva più dato segni strani.

Non avevo dormito molto quella notte, senza lei accanto, era strano…mi ero abituata ormai alla sua presenza accanto a me.

Mi misi le prime cose buone che mi capitavano sott’occhio ed uscii di casa abbastanza pensierosa. Per poco non mi mettevano, addirittura, sotto!

Appena il bus arrivò alla fermata scesi e m’incamminai verso la mia scuola. Oggi non avevo voglia di fare niente, non avevo nemmeno sonno. All’ingresso della scuola sentii i soliti chiacchierii e mi avvicinai a Federica che si era seduta su un muretto.

 
<< Ciao donna! >> mi salutò lei

<< Ciao cara… >>

<< non hai una bella cera, devo dire…Non hai dormito? >> feci un segno negativo con la testa.

Stavo guardando verso un punto indefinito quando, sentii due mani coprirmi gli occhi.

Sorrisi.

<< Indovina chi sono? >> come potevo non riconoscerla?

<< Una bellissima ragazza dagli occhi verdi e splendenti che io adoro…ops… >> ho davvero detto che l’adoro??? Ma sono pazza??? No, va beh..sono fusa…

Mi nascondo prendendo qualcosa dalla borsa, mentre sento che Federica ride.

<< Anti, sei per caso rossa? Ahahahah >> le mando un’occhiataccia.

<< Sta’ zitta, scema!! >> che figura…

Intanto Chiara si siede vicino a Fede e mi guarda, mi alza il viso che era basso e mi dice << grazie >> sorridendomi.

 

<< io sono scema…ho constatato che sono scema… >>

<< Non è una novità… ahahahhaah >> disse Fede scherzando e come al solito si beccò un’altra occhiataccia.

<< Anti, tu non hai visto la faccia che ha fatto Chiara! Sembrava illuminata. >> continuò lei.

<< Uff… >>

<< Che hai?? >>

<< Non lo so… >> Federica alzò un sopracciglio e fece spallucce. Nel frattempo arrivò la professoressa di Chimica.


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- Sara…che devo fare con lei?? – mandai un messaggio alla mia amica e attesi la risposta che arrivò poco dopo.

- Chiara, non lo so…- sbuffai.

- Ho sempre quella voglia di baciarla, ma non voglio farlo per paura di una sua reazione negativa.. –

- Che ne dici di una gita?? – alzai un sopracciglio curiosa. Le chiesi dove.

- Ma che ne so?? Una gita tutti insieme…io, te, Fede e Anti. Come due coppiette! -

 
Suonò la ricreazione, avevo pensato a dove poter fare questa gita, dopotutto è estate ormai! O mare o montagna.

Ma certo!!

La casa in campagna di mia zia! Come ho fatto a non pensarci prima?? Bene, dov’è Anti??

Mi avvio verso la sua classe e la trovo lì con Fede che le da delle pacche sulle spalle.

<< Che è successo? >> domandai a quest’ultima. Anti saltò in aria.

<< N-niente niente..tranquilla >> disse agitata. Boh, è strana…

<< Ehm, son venuta a chiedervi se vi va di fare una piccola gita a casa di mia zia, in campagna. >> Federica aveva assunto una faccia pensierosa che poi si trasformò in una maliziosa. Chissà che avrà pensato.

<< Per me va bene, e a te? >> disse rivolgendosi all’amica.

<< O-ok… >> Federica dandole una manata sulla schiena disse << Vitalitàààà!!! Su su, sii felice! >> quest’ultima si guadagnò un’occhiataccia. Come al solito.

<< Allora approvato! Porteremo qualcosa da mangiare e Antimone cucinerà vero?? >> lei annuì e mi sorrise. Proprio in quel momento la campanella suonò.

 << Ma che giorno facciamo?? >> domandò Federica. Io scrollai le spalle e le dissi che ne avremmo parlato più tardi su face book.

 << Allora vado! >> mi avvicinai ad Antimone e le baciai la guancia sussurrandole “ciao bellissima” la sentii irrigidirsi e me ne tornai in classe ridacchiando. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Sara con scritto:

 
- Fatto! Casa di zia Clara, in campagna!! Per il giorno ci mettiamo d’accordo oggi pomeriggio su facebook! A più tardi! -

 

 

 

 

Ok, è un po’ corto XD sorry, la stanchezza mi pervade ._.

 Cooooomunque, son successe molte cose è.é chissà che faranno in sta gita ù.ù Federica è sospetta :’D vedremo cosa combinerà ù.ù Antimone è un po’ confusa ò.ò no voglio ancora un bacio ù.ù quindi dovrete aspettare hehehe

Beh, spero che vi sia piaciuto, ci si vede al prossimo capitolo ;)

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 v

Oooooooooooook ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia :’D

 

 

 

                                                                   Gesti “particolari”

 

 

 

Tornata a casa mi collegai ad internet per vedere cosa potevo cucinare per la gitarella, magari qualcosa di leggero o di non molto pesante, rimasi collegata su facebook ad aspettare che Chiara si connettesse per darci eventuali informazioni. Notai Federica connessa e le scrissi.

- donna, non vedo l’ora che si connetta… sono in ansia.. saremo solo noi quattro! Ti immagini! -

 Mi rispose dopo un pochino.

- certo che me lo immagino! Ahahahah già so che non usciremo dalla camera da letto -  alzai un sopracciglio, l’avevo immaginato.

- Ma dai! Non pensate solo a quello! – ad un tratto la vidi connessa e anche Sara. Subito spuntò la chat in comune con tutte.

- allora ragazze, decidiamo di farla di quattro giorni? Così stiamo di più insieme, vi va? Poi ho pensato di farla da sabato fino a martedì e mercoledì ritorniamo, oppure ritorniamo martedì di sera. Poi per il cibo avevo pensato qualcosa, Anti, tu hai in mente qualcosa? -

- si si, stavo giusto vedendo cosa potevo portare – risposi subito io.

- a proposito… - continuò lei – Fede e Sara, che intenzioni avete?? No perché vorrei che ci divertissimo tutti! - risi.

- ahahahah non ti possiamo promettere niente ahahaha…e poi, casomai, tu ti puoi “divertire” con Antimone, che ne dici? Hehehe

- Sara! Appena ti prendo ti picchio! – mi morsi il labbro, sarebbe stato bello divertirsi in “quel modo” con Chiara..oddio…ma che pensieri mi faccio??? Tutta colpa di Federica e di quello che vorrebbe fare con Sara! Riprenditi Antimone!!

Continuammo a scherzare per un po’, poi ritornammo a studiare.

Non avevo ancora spento il pc ed ero ancora connessa a facebook, ad un tratto mi spunta la chat di Chiara.

- Anti…scusa se ti disturbo ma, volevo scusarmi per il mio comportamento dell’altro giorno… - rimasi perplessa. Ci pensai un po’ su, beh non mi era affatto dispiaciuto il suo comportamento, ma meglio risponderci in un altro modo.

- No, tranquilla, fa niente! Ah, a proposito di quel giorno, ti ricordi quel film che ti avevo detto? Magari lo posso scaricare. -

- Beh, si! Magari possiamo guardarlo lì... – ci salutammo e subito mi misi a scaricare il film.


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Avremmo visto quel film…sarà sicuramente imbarazzante…lo sento.

L’indomani mi svegliai tranquilla, mancavano solo due giorni alla gita. A pensarci bene non ero affatto tranquilla! Il mio stomaco era in subbuglio e a volte mi capitava di tremare. Che mi succede??

Arrivata a scuola la vidi insieme ad una ragazza che non conoscevo e sentii una sensazione come di fastidio. Strinsi i denti e mi avviai verso di lei guardando in cagnesco la ragazza sconosciuta. Sentii ridere la ragazza e toccare il braccio ad Antimone e la sensazione di fastidio aumentò.

<< Oh, ciao Chiara! Tutto ok? Mi sembri arrabbiata. >> l’altra ragazza alzò un sopracciglio, sembrava infastidita dalla mia presenza. Che si fotta!

<< Oh, no, tranquilla, meglio che vada…. >> dissi a denti stretti, “o potrei tagliarle quelle manine” pensai. Antimone annuì e mi diede un bacio sulla guancia << a dopo Chiara.. >>

Mi sciolsi…

Ok, ce la posso fare…ho le farfalle che fanno la lotta nel mio stomaco, ma ce la posso fare! Si…no…non ce la farò…

Ho ancora la guancia che scotta, ma va beh, mi avvio verso la mia classe per seguire le lezioni.


Antimone mi sbatté contro il muro, cominciando a baciarmi il collo. Sentii mille brividi passarmi lungo la schiena, arrivando alla punta dei miei capelli. Scosse, tantissime scosse invadevano il mio corpo.

La sua mano sinistra era poggiata sul muro sopra la mia testa, mentre l’altra accarezzava il mio braccio, la mia pancia, il mio fianco.

Il mio respiro si era fatto affannoso, e si sentivano solo i miei ansimi, volevo di più!

I nostri bacini si scontravano, mentre lei fece scorrere la mano destra dalla mia conscia, fin su, dentro la maglietta, andando a stringere un seno fasciato dal reggiseno. Ansimai di più.

L’altra mano, la sinistra, fece la strada opposta, arrivando alla cintura. Slacciandola, sbottonò i jeans, la mano birichina, si intrufolò dentro gli slip, andando verso….

<< Signorina! Signorina Galvagno!! Signorina!!! Le metto una nota se non si sveglia! >>

 
ODDIO!! Porc…

Mi scusai. Riuscì a farla franca. Cielo. Che sogno ho fatto! Se non fosse stato per il prof. di matematica a quest’ora Antimone avrebbe….avrebbe….Dio mio.

Sono scossa…molto scossa! La mia testa mi fa brutti (o belli?) scherzi…se almeno fossero reali…

Suonò la ricreazione ed uscii per calmare i bollenti spiriti. Camminando incontrai un po’ di amici e ad un tratto la notai, era seduta su di una scalinata a sorseggiare il suo tè fresco in lattina, con le cuffie alle orecchie. Mi avvicinai un po’, ammirandola.

C’era un po’ di vento caldo che le scompigliava i capelli, aveva gli occhi chiusi. Chissà a cosa pensava… Mi avvicino. Salgo un po’ di scalini, lentamente, continuando ad osservarla, avvicino una mano e la poggio tra i suoi capelli mentre lei salta in aria.

Sorrido mentre la guardo negli occhi, lei rimane a bocca leggermente aperta.

Mi mordo il labbro inferiore e poi muovo la mano tra i suoi capelli accarezzandoli.

 
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È ricreazione, scendo, vado al bar e mi prendo un tè per poi andare a sedermi su di una scalinata. Attacco l’mp4 e chiudo gli occhi, parte la musica.

Chissà cosa aveva Chiara, sembrava davvero arrabbiata…Mah.

Ad un certo punto sento qualcosa, ma non ci bado molto. Poi, d’improvviso sento delle dita tra i miei capelli e salto in aria.

Ma che cazz…Chiara!

Rimango stupita dal suo gesto.

Ingoio la poca saliva che ho, fino a rimanere asciutta…

Mentre nelle mie orecchie Christina Aguilera canta “falling in love again”, Chiara muove le dita, accarezzandomi i capelli. Com’è rilassante…chiudo addirittura gli occhi, lasciandomi trasportare dal movimento della sua mano sui miei capelli.

Sento caldo…molto caldo…soprattutto al basso ventre.

Oddio, i brividi…immagini di lei che mi bacia mi pervadono il cervello.

Non so per quanto va avanti, so solo che appena finita la canzone sentiamo la campanella suonare. Lei si ferma, sussurrandomi << devo andare… >>.

Quando apro finalmente gli occhi, ritornando pian piano in me, non è più lì. Cerco di alzarmi, appoggiandomi al muro, sono abbastanza scossa, accaldata….Mi avvio verso la mia classe barcollando un po’. Mi tolgo le cuffie ed arrivata in classe mi siedo al mio posto guardando un punto fisso davanti a me. Federica ritorna dalla sua passeggiata con alcune sue amiche e vedendomi in quello stato si avvicina, guardando quel punto dove mi ero praticamente bloccata.

<< Anti, che è successo?? >> ingoio il vuoto. Mi giro verso di lei e cerco di parlare ma non esce alcun suono, allora cerco un pezzo di carta e le racconto tutto. Ogni rigo la sua bocca si abbassava di un bel po’, finito mi rivolge lo sguardo e dandomi delle pacche sulle spalle mi fa << Adesso  puoi respirare! Immagino come ti senti, respira piano, su. >>  annuii piano.

Tornata a casa mi buttai sul letto, chiusi gli occhi e immagini di lei sopra di me a baciarmi, toccarmi leccarmi, si fecero pian piano strada nella mia testa, provocandomi scosse e brividi.

 

Mi svegliai l’indomani, mancava solo un giorno alla gita…ed adesso ero più scossa di prima. Pensare di passare quattro giorni con lei dopo quello che ha fatto…dio mio.

Arrivata in classe poggiai la testa fra le mani, cercando di riposare gli occhi, dato che avevo dormito poco e niente. Federica varcò la soglia della classe e avvicinatasi mi abbracciò da dietro.

<< Amore, come va? >> mi domandò lei.

<< Potrebbe andare meglio. Non ho dormito affatto… >>

<< Hmm, dai su, domani è il grande giorno! >>

<< Lo so… >>

<< Anti… >> oddio è lei, aiutami controllo.

La guardo.

Bene, ed anche il mio controllo è andato a farsi benedire…ma ma ma n-n-non può mettersi q-q-quella maglietta co-co…o cielo, aiutatemi…

<< S-s-s-si Chiara? >> “guarda la faccia…guarda la faccia…

<< Ehm…volevo dirvi che vi veniamo a prendere noi, cioè ci accompagna mia zia, fatevi trovare pronte verso le 9:30. >> annuimmo. La vidi mordersi un labbro per poi salutarci ed andare via.

Non mi ero assolutamente accorta del fatto che ero rimasta senza fiato e che non stavo respirando, Federica se ne accorse, infatti mi diete una piccola spinta, così da riprendere fiato.

<< Quella ragazza mi toglie il fiato….. >> dissi, ricordando la scollatura della sua maglietta.

Amo l’estate.

 
La mattinata passò pensando alla scollatura di Chiara e ai diversi pensieri sconci che vagavano nella mia testa. Mi misi ad ascoltare la musica poggiando la testa sul banco, aspettando che suonasse la campanella per andare a casa e preparare le cose necessarie per l’indomani.

Misi della musica e preparai il tutto. Poi andai in cucina e c’era mia madre ai fornelli che stava facendo un dolce.

<< Tesoro, pronta per domani? >> mi domandò lei sorridendomi e porgendomi un pezzetto di cioccolato.

<< Si, sono un po’ agitata… >> ammisi sgranocchiando il pezzetto che mi aveva dato.

<< Come mai piccola mia? >> nel frattempo stava impastando un composto.

<< Beh, c’è Chiara…quattro giorni con lei…credi che resisterò? >> mia madre sorrise, si girò e mi guardò negli occhi.

<< Cosa senti per lei? >> mi morsi il labbro ricordando i pensieri avuti quella mattina e le sensazioni dopo quello che aveva fatto.

<< Non lo so…mi sento strana, accaldata…mi manca il respiro…quando mi sfiora la pelle scotta…vorrei baciarla…Lo sai che non ho ancora dato il mio primo bacio vero? >> dissi io prendendo un altro pezzetto di cioccolato.

<< si piccola, lo so, e non ti mangiare tutto il cioccolato che mi serve! Hehehe…comunque piccola mia, stai tranquilla, quando stai con lei respira piano. >> rispose mia madre sorridendomi e abbracciandomi poi.

<< Ti voglio bene mamma >>

<< Anche io piccola mia >> ad un tratto spuntò la mia cara sorellina, abbracciandoci con le sue braccine piccole.

<< Mega abbracciooooooo >> dissi io sorridendo.


Andai a letto e quella sera riuscì a dormire.

Avevo preparato tutto la sera prima e alle 8:40 mi fiondai in bagno a farmi una doccia.

Presi una canotta nera con scritto “hard rock cafè”, dei bermuda con motivi militari, grigi e bianchi e scarpe “Vans” nere e bianche. Collana e occhiali da sole e ovviamente un sacco di braccialetti.

Mancavano ancora dieci minuti, il tempo di mettere il film in un cd ed ero pronta.

Scesi in cucina, mia madre stava ancora riposando, dopotutto non doveva lavorare e la piccolina era quasi pronta per il pullman della scuola.

<< Sorellona, ti vedo pensierosa, tutto bene? >> io sorrisi e le accarezzai la testolina.

<< Si piccola mia, adesso finisci di prepararti però, se no rischi di fare tardi >> lei annuì, mi strattonò la maglietta e io mi abbassai per farmi dare un bacino sulla guancia. Presi una bottiglietta d’acqua e pochi minuti dopo il mio cellulare vibrò.

- siamo qui, su su :D -  sorrisi e risposi a Chiara, dicendole di aspettare due secondi.

Presi il tutto, lo misi all’ingresso di casa, andai da mia madre facendo piano, le diedi un bacio sulla fronte e le lasciai un biglietto con su scritto “ci sentiamo sul cell mamma, ti voglio bene” e un piccolo cuore; poi andai da mia sorella e la salutai, dicendole di non fare stancare troppo la mamma, le diedi un bacio sulla fronte e poi mi avviai alla porta, con sopra le spalle la borsa e tutto il necessario.

Arrivai alla macchina e vidi la zia di Chiara sorridermi e salutarmi.

<< Ciao cara, tutto bene? >>

<< Si grazie, e a lei? >> quella annuì. Poi mi girai verso Chiara e decisi di mettermi accanto a lei.

<< Ciao… >> fece lei scannerizzandomi, infatti poi arrossì mentre io sorrisi e la guardai. Aveva una maglietta leggera, bianca con la scritta “carpe diem” che risaltava sinuosa dalle curve del seno e, nota che mi fece perdere il fiato, era abbastanza scollata….poi indossava dei pantaloncini che le arrivavano a metà coscia e delle converse viola ai piedi.

Indicai la strada per la casa di Fede alla zia di Chiara e dopo 5minuti arrivammo e questa entrò in macchina, poiché era già fuori ad aspettare. Per ultima, andammo a prendere Sara e ci avviammo verso la famosa campagna.

 

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Ok, scusatemi ma ho avuto problemi personali che non mi hanno fatto aggiornare in tempo. Chiedo venia. Comunque, qui si parla ormai di cosa succederà nel prossimo capitolo tra le quattro ragazze.

E chi le ferma Sara e Federica XD spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho visto k in pochi/e hanno commentato :( su su ç_ç qualche commentino XD :)

 
Al prossimo capitolo *-*

 P.s. il titolo non mi convince molto O_O ma comunque :’D

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


capitolo 12 Oooooookl non mi linciate, scusate se non ho più aggiornato, ma, il famoso "blocco dello scrittore" mi aveva rapita D: spero di farmi perdonare con questo capitoletto :D
Nei precedenti capitoli ci siamo fermati che le ragazze dovevano andare in gita tutte insieme, vedremo quindi cosa succederà e che eventi particolari si susseguono :DD Buona lettura.
P.S. mi scuso se il titolo non è ben centrato ._. ma usando il netbook non si capisce una cippa








                                                                            - Primi passi -


Durante il tragitto si parlò del più e del meno, mentre Sara e Federica si lanciavano certe occhiate di desiderio, io guardai Chiara sorridendo per le loro facce, sembrava che si dovessero saltare addosso da un momento all’altro. D’un tratto la zia di Chiara parlò:
<< beh non manca molto ormai, avete tutto ciò che vi serve vero? >>
<< Si, zia >> disse la nipote, sorridendo.
<< Perfetto…bene, siamo arrivati..Divertitevi ragazze >> disse mentre scendevamo dalla macchina prendendo le borse. Vidi che Chiara era in difficoltà con alcune di queste e senza dire niente presi quella più pesante.
<< Chiara, wuf…ma che c’hai messo in queste borse??? Tutta casa?? >> e quest’ultima rise in risposta e continuò ad andare avanti; prese poi, delle chiavi dalla tasca e aprì il lucchetto di un grande cancello un po’ arrugginito. Lo aprì e ci avviammo in una viuzza circondata da molti fiori; arrivate alla fine, davanti a noi si stagliava una graziosa casupola a due piani, di un leggero color panna sporco, con finestre di un colore leggermente più scuro delle pareti.
<< Ma che carinaaaaaa >> squittì d’un tratto Federica. Io la guardai come se fosse un alieno con i pantaloncini, una corona di fiori al collo e un cappello da pescatore…ah e le ciabatte da mare, naturalmente.
<< Una farfalla!! >> continuò lei indicandola. Io continuai a guardarla strana, decidendo poi di proseguire insieme a Chiara. Arrivate alla porta d’ingresso, mi girai verso Federica e la vidi che stava pomiciando con Sara, scossi la testa e guardai Chiara che prendeva altre chiavi per aprire la porta davanti a noi.
<< Intanto noi posiamo le cose >> disse lei sorridendo, io annuii. Entrammo e come avevo supposto la casupola era molto semplice, c’erano due stanze da letto, un bagno, un salotto e una cucina. Andai a posare le cose da mangiare in frigo e in degli scaffali sopra il cucinino. Nel frattempo le due piccioncine si decisero ad entrare, mano nella mano sorridenti dopo 20 minuti buoni!
<< Bene ragazze, ancora sono le 10:25, vi va di fare una bella passeggiata qui intorno? >>
<< Noi già abbiamo visto tutto >> disse Sara sorridendo. Chiara la guardò sospettosa, poi si rivolse a me sorridendo dolcemente.
<< Vieni? >>  io annuii imbarazzata.
<< Bene allora, non combinate guai voi due, torniamo tra 15 minuti. >> 
La seguii mentre usciva dalla porta di casa e piano mi fece vedere tutta la parte estesa che era di proprietà di sua zia. Piante di tutti i tipi e raccolti di frutta e ortaggi, ma anche vari tipi di fiori. Mi avvicinai ad uno abbassandomi, sembrava molto delicato al tocco, come anche il suo profumo che mi arrivava alle narici. 
<< È un ciclamino bianco..>> vidi un altro fiore più avanti e mi ricordò la frase di un film che avevamo visto parecchi giorni fa’. Un giglio. Mi avvicinai ad esso e delicatamente passai un dito sui petali.
<< Ricordi cosa significa il giglio? >> le domandai io continuando a guardare il fiore.
<< Certo che ricordo..significa “ti sfido ad amarmi”..>> detto questo mi alzai e la guardai negli occhi. Poi sorrisi. Ingoiai il vuoto pronta a dirle quanto mi piacesse ma,  degli abbai mi bloccarono e vidi lei accogliere calorosamente un grosso cane dal pelo corto e marrone.
<< Si chiama Tex >> disse sorridendo, io mi avvicinai piano al grosso labrador accarezzandogli la testa mentre quest’ultimo muoveva la coda felice.
Camminammo ancora un po’, arrivando ad un salice enorme. Qui mi raccontò che veniva spesso da piccola con i suoi genitori e giocava tutto il tempo con Tex, correndo tra i campi.
Ad un certo punto la guardai negli occhi, cercai di spiccicar parola ma quei suoi occhi stupendi mi avevano rapita. Lei abbassò lo sguardo arrossendo , facendomi riprendere e dandomi coraggio.
<< Chiara… >> lei rialzò gli occhi, osservandomi incuriosita.
<< Chiara…devo dirti una cosa..spero solo che la nostra amicizia non venga distrutta da ciò che sto per dirti.. >> la vidi ingoiare il vuoto e cominciare ad arrossire, dandomi segno di continuare, mentre Tex girovagava non molto lontano da noi.
<< Io..credo..che..insomma..tu mi piaci..ma, non come un’amica, ma come qualcosa di più..qualcosa che va oltre l’amicizia… >> vidi i suoi occhi illuminarsi e aprire le labbra incredula.
Mi grattai la testa imbarazzata abbassando lo sguardo.
<< Tu…ecco..>>
<< Anche tu >> non mi lasciò finire la frase che mi abbracciò di colpo. Avevo la faccia da ebete e solo dopo capì quello che avevo fatto…Caspita, è stata dura ma ce l’ho fatta e lei ricambia!
Ci guardammo negli occhi, piano ci stavamo avvicinando per baciarci…mancava poco, potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra, quando, il caro Tex cominciò ad abbaiare, riprendendoci e  staccandoci, quindi, abbastanza imbarazzate.
Mi grattai la testa guardando da un’altra parte e cercando di dire qualcosa.
<< Ehm..f-forse è..è meglio tornare in casa, così cominciamo a preparare qualcosa.. >> dissi io, mentre lei annuiva. Ci avviammo verso la casupola mentre Tex ci seguiva scodinzolando.
Calò subito un estenuante silenzio imbarazzante, mentre io pensavo a quello che le avevo appena detto e alla reazione che aveva avuto, quando, ad un tratto sentì che Chiara mi aveva preso la mano e l’aveva stretta tra la sua. La guardai e le sorrisi, rossa, peggio di un pomodoro maturo.
Tornammo dentro e trovammo Sara e Federica a coccolarsi sul divano mentre guardavano la tv; si girarono verso di noi e vedendo che ancora eravamo mano nella mano, si illuminarono guardandosi e cercando di non esultare.
Io mi schiarì la voce e un po’ imbarazzata annunciai quello che le avevo detto, mi grattai la testa e trovai molto interessante la filigrana del tappeto sotto ai miei piedi. Sentì Federica e l’altra, cercare di trattenere le risate, poi sorridendo, la prima mi si avvicinò e mi abbracciò.
<< Finalmente ce l’hai fatta! >> mi sussurrò lei
<< Ora manca l’ultimo passo, e cioè un bel bacio, quindi preparati psicologicamente! >> continuò lei ridendo. Io per risposta diventai paonazza e le orecchie iniziarono ad andare a fuoco solo a pensarci. Sentì Chiara stringere di più la mano, mi girai e la vidi sorridere.
Andammo in cucina a preparare qualcosa: Insalata di patate e uova e poi melanzane arrosto, peperoni anch’essi arrosto e anche zucchine. Tutte diedero una mano a preparare da mangiare e a preparare la tavola, mentre Tex si era appisolato sul divano.

<< Mamma mia, era tutto buono! >> disse Sara, mentre io sorrisi
<< Beh ma lo sai che Antimone cucina benissimo! >> disse Chiara facendomi arrossire.
<< In effetti dovresti fare la chef! >> continuò Federica. Io in risposta alzai le spalle come per dire “non lo so, vedremo”.
<< Comunque, vado a lavare i piatti, così non ce li troviamo stasera >> dissi io andando in cucina.
<< Aspetta, ti aiuto >> intervenne Chiara mettendosi accanto a me davanti al lavabo, nel frattempo arrivò Tex e si mise accucciato accanto a noi, guardandoci curioso.

Ogni volta che ci sfioravamo le mani ad entrambe scorrevano brividi lungo la schiena e per poco non cadevano i piatti.
Finito, andammo in salotto e ci mettemmo a guardare la tv.

<< Che ne dite di ascoltare un pò di musica? >> disse Sara.
<< hmm non so..possiamo farla >> rispose Federica.
<< Perchè hai portato gli strumenti? >> domandai io stupita.
<< Beh, io ho portato la chitarra  e tu hai la voce e..come sottofondo possiamo usare Tex >> rispose lei soddisfatta e ridendo per l'ultima frase. Io ci pensai un pò su.
<< Si può fare >> risposi io sorridendo. Chiara mi guardava mordendosi il labbro e io strinsi la stoffa del divano su cui ero seduta. "si, ma così mi provoca!" poi, mi schiarii la voce e cominciai a pensare  a qualche canzone da poter cantare, grattandomi il mento.
Idea!
<< Giorni fa ho ascoltato una canzone di Kelly Clarkson, "Addicted". Ha un bel testo, possiamo provarla e credo di avere lo spartito anche per la chitarra >> dissi io sorridendo a Federica. Questa annuii e le diedi il foglio. Poi provò qualche nota e dopo che fu pronta mi invitò a iniziare.

It's like you're a drug
It's like you're a demon I can't face down
It's like I'm stuck
It's like I'm running from you all the time
And I know I let you have all the power
It's like the only company I seek is misery all around

Chiusi gli occhi..

It's like you're a leech
Sucking the life from me
It's like I can't breathe
Without you inside of me
And I know I let you have all the power
And I realize I'm never gonna quit you over time

It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me
 
Mentre cantavo muovevo la gamba e la mano sbattendola su di essa per dare il tempo, sia a me e sia Federica. quando riaprì gli occhi notai che appena iniziai a cantare, mettendo la stessa passione e forza che aveva messo la cantante, Chiara s'irrigidì.

It's like I'm lost
It's like I'm giving up slowly
It's like you're a ghost that's haunting me
Leave me alone
And I know these voices in my head are mine alone
And I know I'll never change my ways if I don't give you up now

It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me

Notai inoltre che era come, scossa...e la guardai dritto negli occhi.

I'm hooked on you
I need a fix
I can't take it
Just one more hit
I promise I can deal with it
I'll handle it, quit it
Just one more time
Then that's it
Just a little bit more to get me through this

Cantavo e la guardavo, come se la canzone e il testo fossero rivolti a lei.

It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me

Finita la canzone era rimasta a bocca aperta, sia lei e sia Sara che, ovviamente, guardava Federica come se dovesse saltarle addosso da un momento all'altro. Io sorrisi, poi mi schiarii la voce.
<< Beh? Vi è piaciuta? >> Sara si congratulò, mentre Chiara annuiva rapita dal mio sguardo che non l'aveva lasciata nemmeno un secondo. Sorrisi di nuovo e mi alzai, guardai l'orologio e con la coda dell'occhio la vidi riprendersi torturandosi le mani.

<< Bene, che ne dite di vedere il film? >> tutte annuirono. Andai a prendere il dvd nell'altra stanza e ad un tratto, mentre cercavo nel borsone, vidi Chiara appoggiata sulla soglia della porta, le sorrisi maliziosa.
<< Cosa c'è? >> domandai io. Lei scrollò le spalle e si avvicinò alla finestra accanto al letto. La guardai curiosa, posai il dvd sul letto e mi avvicinai a lei. Le accarezzai una spalla.
<< Sai che con me puoi parlare >> continuai io sussurrandole dolcemente nell'orecchio. Lei annuii, e mi sembrò che stesso sorridendo. La abbracciai da dietro dolcemente e appoggiò le sue mani sulle mie, leggermente imbarazzata.
<< Sai..qui sono venuta con la mia ex..e, sentendo la canzone che hai cantato, mi ha ricordato quando ci andavo dietro... >> io mi irrigidì leggermente.
<< Ricordo che, lei non prendeva sul serio la nostra relazione...quando feci l'amore con lei, per me era la prima volta ed ero super entusiasta all'idea di farlo per la prima volta con la ragazza che amavo.. ma lei non provava lo stesso amore che provavo io e mi usava come un oggetto solo per...andarci a letto tutte le volte che voleva.. >> mi irrigidì nuovamente, stringendo i denti..sapere che la ragazza più dolce e meravigliosa, che stavo stringendo tra le mie braccia, aveva sofferto tanto con quella baldracca da quattro soldi, mi faceva imbestialire! La strinsi leggermente di più, trasmettendole protezione..Io non l'avrei mai fatta soffrire...non si tratta così una donna, non la si tratta come se fosse un oggetto!
<< Io non avrei mai fatto una cosa del genere...non si tratta così una donna, non la si tratta come se fosse un oggetto solo per i propri piaceri! >> dissi io esternando i miei pensieri. Lei si girò e mi guardò negli occhi, poi mi sorrise e mi abbracciò forte appoggiando la testa sulla mia spalla.

Ritornammo nell'altra stanza con le altre e con in mano il dvd, lo inserii e lo gustammo tutto mentre nelle scene beh..particolari, tutte eravamo un pò fremanti di voglie e controvoglie, soprattutto Federica e Sara che cominciarono a baciarsi con foga, mentre noi due, cercavamo di resistere.




Lo so io sono cattiva :D faccio finire i capitoli in certi momenti particolari XD La gfigura di Tex (si proprio il cane) è troppo pucciosa *-* è un giocherellone ma quando ci si mette sembra il Terranova di Hagrid in Harry Potter XD e poi arriva nei momenti meno opportuni ù.ù chissà perchè *risatamalefica*
Ma comunque, spero vi sia piaciuto e presto inizierò l'altro capitolo :3


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Capitolo 13
*** "Tentazioni" ***


kjxzh

Questo film è assolutamente...wow! Io non riesco a trattenermi..cioè, se non vado fuori un attimo penso che le salto addosso...e non credo sia il caso.

Mi alzo e Antimone mi guarda curiosa, poi mi prende una mano e mi chiede se va tutto bene. Io socchiudo gli occhi, anche se nell'oscurità della stanza non si vede. Chiara calmati...su, forza.

<< Si tutto apposto >> rispondo io sorridendo forzatamente e mordendomi il labbro.

<< Vado a prendere una boccata d'aria >> continuo io.

<< Va bene, se ti serve qualcosa chiama. >> annuisco ed esco.
Mio dio...
Feci una passeggiata insieme a Tex che scodinzolava tranquillo.
<< Ah Tex..Che devo fare con lei...non posso già saltarle addosso così senza preavviso >> dissi io abbassandomi e accarezzandolo, mentre lui abbaiò leggermente in risposta. Io sorrisi e lo riempì di coccole. 
Mi vennero in mente alcuni momenti passati con Serena...qui, in questo posto. 
In quel letto a fare l'amore...per così dire..perchè non era amore..o almeno non da parte sua.

Notai che mi ero allontanata abbastanza dalla casupola così pensai di rientrare, quando, mi squillò il cellulare.

<< Pronto? >>

<< Hei, non riattaccare dai.. >> Serena. Che cosa vuole adesso??

<< Cosa vuoi?! >> chiesi gelida e irritata.

<< Ecco..volevo uscire con te a prendere un caffè o quello che vuoi..solo un caffè giuro e voglio scusarmi per ciò che ti ho fatto. >> alzai un sopracciglio..uff non lo so, sembra sincera..e va bene diamole una possibità.

<< uff..ok, ti darò solo una possibilità, ma solo una! Quando e dove? >>

<< In via Etnea da Savia, sabato, alle 17.30, ti va bene? >>

<< Va bene.. Ciao adesso. >> chiusi la chiamata senza sentire la sua risposta e me ne tornai dentro.

Tornata andai in bagno a rinfrescarmi un pò, poi tornai a sedermi sul divano. Antimone mi guardò e mi prese la mano.

<< Tutto bene? >> mi sussurrò all'orecchio per non disturbare le altre.

<< Si tranquilla >> sorrisi e mi appoggiai al suo petto sentendo il battito del suo cuore, andava veloce! Sorrisi nuovamente e la strinsi più forte, mentre lei faceva lo stesso.

Dopo il film andammo a letto un pò sconvolte, infatti Sara e Federica si chiusero la porta della stanza a chiave, mentre io ero distesa leggermente verso la sponda del letto e lo era anche Antimone nella parte opposta.
La notte passò un pò in tensione, ma alla fine ci addormentammo entrambe.

L'indomani mi svegliai e mi ritrovai abbracciata a lei, con la guancia appoggiata sul suo seno. Mi alzai con cautela per non svegliarla e prima di allontanarmi per andare in bagno, le diedi un leggero bacio sulla fronte.
Com'è bella...

Quel giorno giocammo un pò a pallavolo e per poco Sara non mi colpiva in faccia con la palla, ma grazie ad Anti non mi prese, perchè mi spostò subito tirandomi a se.

<< Tutto bene? >> mi domandò lei sorridendo, io annuii e sorrisi timidamente. Poi mi girai verso Sara e la guardai male e la rincorsi con, di sottofondo, le risate di Federica e Antimone.

Verso pomeriggio Antimone decise di preparare un dolce.

<< Bene, avevo in programma di farlo, quindi ho portato tutti gli ingredienti. Chi vuole aiutarmi?? >> domandò lei.

<< Iooo >> dissi sorridendo.

<< Ma voi non fate mai niente?? >> dissi riferendomi a Federica e Sara che non la finivano di coccolarsi. Entrambe fecero un segno negativo con la testa. Ci rassegnammo e cominciammo a prendere gli ingredienti.

Nel fare l'impasto ci buttammo la farina addosso, ridendo come pazze.
<< ok ok, basta >> disse Antimone fermandomi e continuando a ridere, io annuii ridendo, poi col dito fatto di farina lo passai sul suo naso facendole la linguaccia.

<< Biricchina >> disse lei ghignando e continuando ad impastare, io sorrisi e l'aiutai. Aggiungemmo tanto, ma tanto cacao, poi Antimone la mise in forno. Nel frattempo preparò la panna montata.

<< Leggera >> scherzai io mentre lei annuì soddisfatta. Preparata la panna, la mise in frigo e aspettammo che la torta fosse pronta e ritornammo in salotto e ci mettemmo a guardare la tv. Appena si sentì il trillio del timer del forno Antimone andò a prendere la torta, doveva raffreddarsi per poter mettere la panna, quindi aspettammo ancora. 
Eravamo sul divano con le altre, quando ad un certo punto Antimone mi abbraccia e mi stringe a se e mi sussurra all'orecchio.

<< "Scuote Amore il mio cuore come il vento sul monte si abbatte sulle querce." >> rimasi stupita guardandola dritta negli occhi e cercando di dir qualcosa, ma non uscii niente. Poi mi sorrise e si alzò andando a prendere la panna per spalmarla sulla torta.
Guardai Sara che mi sorrise e mi incitò ad alzarmi per andare da Antimone ad aiutarla. Mi alzaie mi avvicinai a lei mentre metteva la panna sulla torta.

<< Ne vuoi? >> mi chiese lei passandomi un cucchiaio con un pò di panna, io annuii e lo presi...La volevo stuzzicare un pò.
Girai il cucchiaio dalla parte concava e iniziai a leccarlo delicatamente. Notai che sgranò gli occhi e per poco non le cadevano le cose dalle mani. Ghignai e mi leccai le labbra e continuai, succhiandolo anche e vedendo che si mordeva le labbra, sorrisi. Chissà che stava pensando....
Finii di leccare quel cucchiaio e lo misi a lavare, guardandola soddisfatta.

<< Finito? >> domandai io. Lei mosse un pò la bocca come per dire qualcosa, ma non ci riuscì, così annuì. Io sorrisi e dissi.

<< Bene, allora portiamola in salotto, io porto i piattini e le forchette >> e con questo, mentre stavo prendendo le suddette cose dallo sportello del cucinino, mi strusciai leggermente sul suo braccio con il seno, mentre con la coda dell'occhio la vidi stringere il tavolo e socchiudere gli occhi.

La torta era venuta benissimo e quella panna sopra ci stava una meraviglia! 
Anche quella giornata passò e stanche (almeno io e Antimone, dato che Sara e Federica non avevano fatto nulla) andammo a letto. L'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno, infatti poi la sera sarebbe venuta mia zia per riportarci a casa.

   


Mi svegliai e notai che ero praticamente accoccolata a Chiara. Il profumo della sua pelle mi inebriava i sensi... Oh santo cielo...Ieri mi ha provocata hmmm, devo fare qualcosa per ripagare con la stessa moneta. Ok, ho un'idea.

Mi alzai senza svegliarla e andai in bagno a preparami. Indossai solo una camicia, rossa a quadri con strisce nere e bianche e dei bermuda blu sul chiaro, con tasche sui fianchi, cosce e sul restro. Rivoltai le maniche della camicia e la sbottonai un pò, giusto 4 bottoni, per intravedere un pò di scollatura. Andai in cucina e trovai il caro Tex che ronfava, mi avvicinai e si svegliò cominciando a scodinzolare.

<< Ciao Tex, hai fame? >> mentre gli prendevo la scatola dei croccantini, lui intanto si alzò scodinzolando felice e con la lingua di fuori. Sorrisi e gli misi i croccantini nella ciotola e riempii l'altra di acqua. Andai a prendermi da mangiare e nel frattempo sentii Federica uscire dal bagno.

<< Ciao donna scollata >> disse lei sbadigliando.

<< Ciao donna rincoglionita >> risposi io bevendo un pò di latte e caffè.

<< Ne vuoi? >> le domandai io indiacando la tazza col contenuto, lei annuì e gliela preparai.

<< Allora, come va con Chiara? >> Io arrossii pensando a ieri.

<< Beh, bene, mi provoca però >>

<< Uuuuhh, interessante >> rispose lei ghignando. Io la guardai male.

<< Oggi mi vendicherò >> dissi io con l'aria soddisfatta.

<< Ah si? E come? Indosserai un completino sexy e le farai la lap-dance? >> io roteai gli occhi.

<< Sei sempre tu..lo sai che non faccio 'ste cose! Comunque mi sono messa questa camicia e ho sbottonato un pò di bottoni, appunto, per fare vedere la scollatura >> dissi soddisfatta << e poi..struscia struscia, la ripagherò con la stessa moneta. >> continuai io bevendo il mio latte e caffè.

<< Hmm beh, è un'idea, però potresti anche sfiorarle il collo con le labbra..sai com'è, quando me lo fa Sara impazzisco... >> disse lei socchiudendo gli occhi e sorridendo maliziosa.

<< Ok ok, sta calma..comunque ci penserò >>
Nel frattempo arrivarono anche le altre e vidi chiara concentrarsi solo sulla mia scollatura, io sorrisi maliziosa e feci cadere qualcosa, per "sbaglio". Mi chinai per prenderla e notai con la coda dell'occhio che Chiara aveva leggermente sgranato gli occhi e aperto leggermente la bocca. Mi alzai.

<< Tutto bene Chiara? Sei diventata un pò rossa. >> le domandai ghignando tra me e me. Lei corse subito verso il frigorifero prendendo qualcosa. Sorrisi maliziosa e le andai di dietro soffiando leggermente sul suo collo.
<< Se cerchi il latte è... >> pensai a quello che mi aveva detto di fare Federica e sfiorai il suo collo con le mie labbra e continuai << sul tavolo >> mentre Sara e Federica se la ridevano come sempre. Chiara strinse lo sportello del frigorifero e inclinò leggermente il collo mordendosi le labbra mugugnando qualcosa. Poi mi allontanai lasciandola così e dirigendomi in salotto.

<< Chi vuole che canti una canzone alzi la mano. >> e tutti risposero con un sonoro "Io"

<< Federica, hai mai visto "Dirty Dancing"? >> continua io, lei annuì.
<< Bene, allora credo che te ne ricorderai. Cantano una donna e un uomo, ma per stavolta faremo diversamente >> lei sorrise ed iniziammo.

Prima iniziò lei con la chitarra e dopo un poco iniziammo a cantare.

Love
Love is strange
Lot of people
Take it for a game
Once you get it
You never wanna quit
After you've had it
You're in an awful fix

Many people
Don't understand
They think loving
Is money in the hand
Your sweet loving
Is better than a kiss
When you leave me
Sweet kisses I miss

Mentre cantavamo sorridevamo e io guardavo Chiara, facendo la voce suadente della donna.
Assolo di chitarra. Parte Federica.

"Sylvia!"
"Yes, Mickey?"
"How do you call your lover boy?"
"Come here, lover boy!"
"And if he doesn't answer?"
"Oh lover boy..."
"And if he still doesn't answer?"
"I simply say:

Qui guardai Chiara con occhi languidi, mentre lei si mordeva il labbro e stringeva la stoffa del divano.

Baby, oh baby
My sweet baby, you're the one!"

Baby, oh baby,
My sweet baby, you're the one

Finita la canzone sorrisi soddisfatta per essere riuscita ancora a stuzzicarla.

Preparammo da mangiare e dopo andai a fare un sonnellino perchè avevo un leggero mal di testa.
Stavo per addormentarmi quando entrò Chiara, mi si mise accanto, mentre io chiusi velocemente gli occhi facendo finta di dormire e iniziò ad accarezzarmi i capelli, facendomi rilassare.

<< mi piaci davvero tanto.. >> sussurrò lei, poi si avvicinò e sentii il suo respiro sul mio volto.




Salve a tutti!Scusate se non ho più aggiornato, ma ho avuto parecchio da fare. Spero che questo capitolo vi piaccia, commentate in tanti e fatemi sapere che ne pensate e se vi sono mancate le protagoniste! :D

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Capitolo 14
*** "Tentazioni" ***


hzfkd

 Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, poi sentii le sue labbra sulla mia fronte e mi rilassai leggermente. Si accoccolò accanto a me poggiando una mano sul mio fianco e ci addormentammo.

Ad un tratto il rumore assordante di un tuono mi svegliò di colpo, svegliando così anche la mia amata.

<< Anti, tutto bene? >> disse lei notando la mia faccia infastidita e...eh già, anche impaurita. Feci un segno negativo con la testa, diventando pian piano rossa sulle gote e guardandola come un cucciolo bastonato. Allora mi prese le mani e ci lasciò un leggero bacio, diventando anche lei rossa. Io mi calmai leggermente, ma un altro tuono squarciò il cielo rimbombando nella stanza, e di colpo mi buttai addosso a lei, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e tremando piano.

<< Shhhh..tranquilla... >> sussurrò lei accarezzando nel frattempo i miei capelli e facendomi rilassare.

<< E' tutto ok...ci sono io qui con te. >> continuò lasciandomi un bacio sui capelli. Chiusi gli occhi addormentandomi, fino a che si addormentò anche lei, rimanendo così, abbracciate.

Nel frattempo nell'altra stanza...

<< Hei amore.. >> mi girai verso di lei e la guardai curiosa.

<< Dimmi Sara >> dissi io sorridendo. Si avvicinò e mi prese le mani sorridendomi e avvicinando il suo viso al mio.

<< Mi piaci sai? >> la guardai sorridendo ancora e guardando in basso e mordendomi il labbro inferiore. Lei rise e poi mettendomi due dita sotto il mento incrociò di nuovo i nostri sguardi.

<< Io...Mi piaci veramente.. cioè, tempo fa stavo con le altre e non provavo niente, ci stavo solo per divertirmi...ma con te è diverso, mi piaci sul serio e ogni volta che ci baciamo è come se fosse la prima volta e...eh per me è stata stupenda davvero. >> 
Io ero..non so descrivere...ero, emozionata, felice..anzi strafelice...ok stavo sprizzando gioia da tutti i pori, ma sto cercando di trattenermi. L'abbraccio di colpo e la porto a me mentre cadiamo sul letto e cominciamo a baciarci con passione...molta passione. I vestiti diventano di troppo. I respiri si fanno affannosi..
Il mio cuore sta andando in fibrillazione.

Scambio le posizioni e mi metto sopra di lei, baciando e mordendo quelle labbra invitanti, gonfie e rosse dai baci appassionati che ci siamo scambiate. Le mie mani brandiscono ogni singola parte del suo corpo. La mano sale, va al collo, accarezzandolo, per poi scendere sul petto facendo piccoli cerchi, delicatamente, con un dito. Continuo a baciarla, passando poi la lingua sulle labbra, mentre socchiude gli occhi stringendo il lenzuolo del letto e passando una sua mano sulla mia schiena. Scesi poi a baciarle, morderle e succhiarle quel collo liscio e morbido e nudo, mentre mi graffiò leggermente la schiena gemendo e spostando il collo per lasciarmi più spazio.

Avevo ormai la mente annebbiata dai sensi, dall'eccitazione e dal suo corpo sotto al mio che sussultava ad ogni mio tocco. Passai, piano, una mano sul suo seno destro, stringendolo e sentendo i capezzoli ormai turgidi sotto le miei mani. Stavo impazzendo, i suoi respiri affannati e i suoi sussulti riempivano la stanza, scesi a brandire uno dei capezzoli, leccandolo e succhiandolo, mentre in risposta, lei, gemeva e chiedeva...anzi, implorava di avere di più...stavo perdendo la testa, mentre bramavo quel seno così morbido e sodo. Una mia mano percorse dal suo seno, al suo ventre, accarezzandolo delicatamente, e sentendo la pelle di lei rabbrividire di piacere al solo tocco delle mia dita e muovendo, poi, il bacino contro la mia mano che, richiedeva attenzioni. Questa, percosse la sua coscia, accarezzandola. 
<< oh amore...daii, di più! >> mi implorò lei con voce roca e persa da quella dolce tortura. Salì leggermente la mano, fino ad arrivare all'interno coscia, stringendolo. Mugugnò compiaciuta, che mi stessi avvicinando al "Monte dell'Olimpo", salii a baciarla di nuovo con passione stringendole quei capelli lisci e neri, mentre la mia mano avanzava, accarezzando quel "Monte" così morbido e stupendo, provocandole sussulti e gemiti mentre mi baciava. Lo accarezzai, bramosa di quella pelle bagnata dall'eccitazione, e entrai dentro lei facendola mia. Arrivata al culmine gridò il mio nome, rilassandosi e attirandomi verso le sue labbra così da baciarle dolcemente e sensualmente. Poi mi spostò leggermente guardandomi maliziosa e leccandosi le labbra; cambiò di posizione, mettendosi sopra di me e..beh lascio all'immaginazione.

Nel frattempo nell'altra stanza...

<< Sara e Federica si stanno dando da fare eh? >> disse Antimone mentre stava pian piano calando un estenuante silenzio imbarazzato. Io annuii mentre mi avvicinavo alla finestra guardando il cielo ormai libero dalle nuvole del temporale precedente. Mi mordicchiai un pò il labbro; sentivo il suo sguardo addosso e mi sentii un pò agitata. Decisi di pensare ad altro e non ai pensiere sconci nella mia testa e, di concentrarmi sul cielo, così tanto da non sentire i suoi passi avvicinarsi e abbracciarmi da dietro e di conseguenza irrigidirmi e saltare in aria. Tossii leggermente e provai a rilassarmi.

<< Tra poco torneremo ognuno a casa propria.. >> mi sussurrò lei con una nota di tristezza, mi morsi il labbro stringendole le mani. Le guardai, le dita erano lunghe ed eleganti, con qualche anello qua e là. Afferrai l'indice e lo guardai attentamente e mi venne in mente di stuzzicarlo un pò quindi, lo portai alle labbra, baciandolo delicatamente e sentii subito lei irrigidirsi.

<< C-C-Chiara..che f-f-fai??.. >> cercò di dire lei mentre passavo la punta della lingua su di esso. La sentii respirare in modo più affannoso e stringere il bordo della mia maglia. Il suo seno strusciava contro la mia schiena provocandomi brividi e calore al basso ventre. Appoggiò la fronte sulla mia spalla, cercando di trattenersi, mentre continuavo quella bella tortura che stava facendo eccitare sia me che lei. Il suo fiato mi arrivò al collo provocandomi brividi e gemetti un poco. Si avvicinò piano ad esso, soffiandoci delcatamente e provocandomi altri brividi, mordendomi istintivamente il labbro inferiore. Mugugnai di piacere e sentii le sue labbra sfiorare il mio collo e lasciarci un bacio, ma di colpo il cellure squillò e, controvoglia, ci riprendemmo più rosse che mai e andai a rispondere.

<< Pronto? Hei zia...si...ah ok va bene, ti aspettiamo allora, a dopo. >> e agganciò, posai molto lentamente il cellulare e mi sfiorai il collo mordendomi il labbro e socchiudendo gli occhi.

<< Sta arrivando? >> mi ripresi di colpo e annuii. Notai una strana luce negli occhi..erano..languidi..aveva inolte le labbra socchiuse..mi soffermai su di esse..

Sono così invitanti...vorrei baciarle e..morderle...
Ok, riprendiamoci...mia zia sarà qui a momenti! dobbiamo mettere apposto!

Scrollai la testa per cacciar via quei pensieri e dissi ad Antimone di preparare le sue cose. Andai da Sara e Federica.. Mi dispiaceva disturbarle, ma bussai e non ricevendo risposta aprii la porta piano, sbirciando dentro. Vidi le due piccioncine abbracciate e avvolte dal un leggero lenzuolo. Mi avvicinai a loro e scossi leggermente Federica.

<< Federica...Hei Fedeee >> la sentii svegliarsi mugugnando un "che c'è?" parecchio assonnata.

<< Ehm, dobbiamo prepararci, a momenti arriverà mia zia a prenderci, su su dormiglione! >> questa, annuii e allontanantomi notai che lasciò un leggero bacio sulla guancia di Sara; sorrisi tra me e me e mi avviai a preparare le cose.

Dopo mezzoretta eravamo pronte, e aspettammo in salotto, con Tex davanti a noi che scodinzolava felice e cercando un pò di coccole da parte di Antimone, questa sorrise e gli accarezzò il dorso e la testa e sorrisi anche io. Dopo poco mia zia chiamò per farci uscire, salutammo Tex e prendendo le cose ci avviammo alla macchina, chiusi tutto ed entrammo dentro. Mia zia ci accolse calorosamente chiedendoci come avevamo passato queste giornate e, traslasciando qualche particolare, le raccontammo tutto. 
Accompagnò prima Sara, poi Federica ed infine Antimone. Quest'ultima scese, prese l'occorrente e l'accompagnai alla porta di casa sua. Cercammo di guardare tutto tranne che i nostri occhi. Non sapevo cosa dire o come salutarla, così mi avvicinai a lei e mettendomi in punte di piedi le lasciai un tenero bacio sulla guancia, molto vicino all'angolo delle labbra.

<< A domani allora >> dissi io sorridendo, lei mi guardò imbarazzata e rispose con un "a domani" sussurrato. Infine, mi voltai e tornai in macchina.




Capitolo finito ufff è stato estenuante ma bello ù.ù commentate se vi è piaciuto!:D

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Capitolo 15
*** Una recita?! ***


Recita

"Nella bella Verona,
dove noi collochiam la nostra scena,
due famiglie di pari nobiltà;
ferocemente l’una all’altra oppone
da vecchia ruggine nuova contesa,
onde sangue civile va macchiando
mani civili. Dai fatali lombi
di questi due nemici ha preso vita
una coppia di amanti
da maligna fortuna contrastati
la cui sorte pietosa e turbinosa
porrà, con la lor morte,
una pietra sull’odio dei parenti.
Del loro amore la pietosa storia,
al cui terribil corso porrà fine
la loro morte, e dei lor genitori
l’ostinata rabbiosa inimicizia
cui porrà fine la morte dei figli:
questo è quanto su questo palcoscenico
vi rappresenteremo per due ore.
E se ad esso prestar vorrete orecchio
pazientemente, noi faremo in modo,
con le risorse del nostro mestiere,
di sopperire alle manchevolezze
dell’angustia di questa nostra scena."

La professoressa di italiano finì appena di leggere l'inizo della storia di "Romeo e Giulietta", commuovendosi lei stessa e asciugandosi gli occhi lucidi, ricordando i bei tempi quando interpretò Giulietta; tutti la guardarono scoppiando quasi a ridere.

<< Bene ragazzi.. >> non riuscì a continuare che bussarono alla porta, l'aprirono e spuntò la bidella con in mano il registro delle circolari.
Io guardai Fede, curiosa, guardandoci entrambe nello stesso modo.
<< Dai che si esce prima >> dissi io incrociando le dita, mentre gli altri facevano un pò di casino. Nel frattempo si sentiva la prof parlare con la bidella per capire quale circolare doveva leggere.

<< Allora ragazzi, a tutte le classi:
"Si comunica che, avverranno le selezioni e i provini per una recita scolastica che, si terrà ad inizio del prossimo anno. Le prove avranno inizio da lunedì 18, per tutta l'estate, tutti i pomeriggi di ogni 4 giorni della settimana, dalle 15.00 alle 19.00, presso l'Aula Magna. Chi volesse partecipare deve firmare sul foglio di iscrizione sulla bacheca della scuola." >>

<< Una recita?? >> sussurrai stupita verso Ferderica.
<< Chissà, magar ti danno la parte di Romeo e a Chiara la parte di Giulietta >> disse lei, mentre io arrossì al solo pensiero di un ipotetico bacio finale con Chiara. 
"Con le varie prove..e i baci!! Santo cielo.. " pensai, mentre Federica se la rideva.

<< Perchè non le scrivi e vedi se partecipa? >> continuò lei facendomi l'occhiolino. Io di rimando, prima la guardai male e poi ci pensai su....in effetti ero abbastanza curiosa. Presi il cellulare e composi il messaggio.

- Hei Emoticon smile hai sentito che si farà una pseudo recita? Intendi partecipare? - inviai. Non aspettai molto che arrivò subito la sua risposta.
- Ciao bellissima Emoticon grin si ho sentito...beh mi piacerebbe partecipare, così per provare Emoticon grin e tu invece? -
- Beh non costa niente provare, sì, partecipo anche io Emoticon smile -.

Arrivò la ricreazione e, insieme alla mia migliore amica, mi avvicinai alla bacheca con le iscrizioni. Vidi che c'era molta confusione e aspettai il mio turno, poi, presi la penna che era appesa lì apposta e, scrissi il mio nome e la classe. Appena finì feci un lungo respiro profondo e mi girai, trovandomi davanti una ragazza dai capelli lunghi e neri e dagli occhi color del ghiaccio, sbattendoci quasi addosso. Si riprese, mi guardò maliziosa e sensuale e si avvicinò per scrivere il suo nome; poi ad un tratto aggiunse:

<< Spero ti prendano per interpretare Romeo, così da avere il posto per giulietta e... >> mi si avvicinò passandomi un dito sul mio braccio in modo sensuale, << ....per poter baciare quelle belle labbra...mmmm >> continuò lei mordendosi il labbro. Io d'altra parte ero imbarazzata e forse anche un pò presa dai suoi occhi e dalle sue labbra. 
Poi, mi accorsi di Chiara che, guardando in cagnesco sia me che la ragazza che mi stava davanti, si avvicinò scrivendo il suo nome...

Sembrava abbastanza irritata, forse era gelosa, pensai.

<< Non esserne tanto sicura!! Dovrai prima vedertela con me! >> disse quest'ultima stringendo i denti. L'altra alzò un sopracciglio e facendo un ghigno beffardo le si avvicinò sussurrandole << Vedremo >>. 
Io guardai Chiara, sembrava le stesse venendo un tic nervoso all'occhio, mentre Federica non la smetteva di ridere.

La mattinata finì e tornata a casa mi buttai sul letto, chiudendo gli occhi, poi sorrisi.. "Anche quando fa la gelosa è bellissima...". 
Andai al pc e cercai il libro di Romeo e Giulietta, trovai un pdf e notai che erano un sacco di pagine. C'eran il prologo che aveva letto la professoressa e le numerose pagine contenenti 5 atti.
Provai ad interpretare i primi righi, beh non era poi così difficile..la parte complicata era ricordarsi tutte le parti del proprio personaggio di tutti e 5 gli atti. Andai su facebook e vidi Federica collegata.

<< E' un bordello! o.o >> le scrissi. Dopo poco arrovò la risposta.
<< Cosa? Emoticon confused_rev >> 
<< Ma la sceneggiatura su Romeo e Giulietta! L'ho letta un pò.. non sarà facile ricordarsi le battute >> 
<< Ma dai XD proviamoci! Che ti costa? E poi starai tutto il tempo con Chiara! >> 
<< Beh, in effetti.. drovremmo metterci d'impegno! >> risposi io.
<< Passami il link che me lo leggo anche io >> feci come mi disse ed entrambe ci mettemmo a leggerlo. 
<< Dai però in qualche parte è anche divertente Emoticon grin >> le scrissi io.
<< Beh si, ma..perchè non vai alla parte del bacio? >> ci andai subito. Detto, fatto.

Intanto da Chiara...

<< Quella sgualdrina!... >> inveii facendo avanti ed indietro per tutta la stanza, sbattendo le cose a destra e a manca. 
<< Se prova anche solo a toccarla, la uccido! >> dissi stringendo i denti.
<< Giuro che le strappo quei capelli finti che si ritrova! >> mi sedetti sul letto, mentre sentii bussare alla porta di camera mia.
<< Posso? >>
<< Si entra pure mamma.. >> questa entrò e si sedette accanto a me, vedendomi imbronciata.
<< Tutto ok, tesoro? >> io annuii poco convinta. Mia madre alzò un sopracciglio, invitandomi a parlarne. Sbuffai e titubante le chiesi:
<< Mamma...ti è mai successo di essere gelosa di papà? >> annuì.
<< E...cosa hai fatto? Cioè, prima che voi due vi foste messi insiemee c'erano le altre che ci provavano con lui... >> lei sorrise.
<< Beh, cercavo in tutti i modi di conquistarlo e di fargli perdere interesse per le altre, anche se ci provavano ed erano molto belle.. >> sorrise, << Questo non vuol dire che è facile!...certo, se Antimone già prova qualcosa di forte per te allora, magari, sei avvantaggiata. >> Sbiancai di botto, chiedendomi come caspita avesse capito che mi stavo riferendo a lei. Sembrò leggermi nella mente perchè mi sorrise prendendomi la mano.
<< Tranquilla, l'ho capito da come la guardavi. >> diventai rossa e sorrisi leggermente e le spiegai la circolare che era passata. 
<< Ehm.. beh, oggi è passata questa circolare, arrivata davanti alla bacheca vidi una.."baldracca" fare il filo ad Antimone, dicendo che, se avessero preso lei come "Giulietta" e Antimone come "Romeo", avrebbe avuto l'opportunità di baciarla...allora scrissi il mio nome e poi la guardai male, dicendole che doveva prima vedersela con me...Sono furiosa con questa sgualdrina da quattro soldi..ho visto i suoi occhi e...Antimone potrebbe rimanere invaghita di lei e non... >> abbassai lo sguardo, triste.

Mia madre allora, mi alzò il viso dolcemente.
<< Conquistala, dai il meglio di te alle prove e alle selezioni e, se Antimone prova veramente qualcosa per te se ne fregherà di quella "baldracca". >> disse lei facendomi sorridere. 
<< VI siete già baciate? >> continuò lei, io feci un segno negativo con la testa, torturandomi le mani.
<< Però...le occasioni ci sono state..e poi...quando suona o canta, Dio..impazzisco..mi rapisce dentro... >> lei sorrise.
<< Beh, magari succederà alle prove. Dopotutto, Romeo e Giulietta è una storia intensa. >> io sorrisi.
<< Dai, vieni, andiamo a fare un bel dolce così glielo porti domani >> continuò lei facendomi l'occhiolino e io di rimando arrossii. 
Mentre facevo il dolce con mia madre, pensavo alle parole alle parole che mi aveva detto. "Ci riuscirò! Devo! Non deve averla."

"Era buoio, solo una luce illuminava un angolo della stanza...beh suppongo lo sia, dato che non si vede nulla. La luce illuminava due figure, una alta con i capelli corti e un'altrapiù bassa con i capelli lunghi e neri. Erano vicine tra loro. Sembravano sfocate, poi ad un tratto divennero più nitide.
<< Antimone.. >> sussurrai stupita. << con accanto quella sgualdrina >>.
Vidi quest'ultima avvicinarsi a lei maggiormente. Di colpo la scena cambiò e si ritrovarono in un palco, vestite, una da Romeno e l'altra da Giulietta.
Oh no..
La Sgualdrina era distesa come nella scena dove Giulietta fa finta di morire ingerendo la pozione e accanto a lei Antimone stava per Baciarla.
No, no, no..NO!!
Feci per muovermi ma, le mie gambe erano ferme e i miei piedi come incollati al suolo.
Cominciai a piangere, chiamando il suo nome". 
Di colpo mi svegliai tutta sudata. 
Guardai l'ora, erano le 06.30 del mattino, mi alzai e mi andai a preparare per andare a scuola.

Quel sogno mi aveva scossa un pò...e la mia voglia di conquistarla crebbe.
Arrivata a scuola mi guardai attorno, erano ancora le 07.50 e c'era molta gente. Ancora Antimone non era arrivata, così mi misi davanti alla bacheca per vedere i vari nomi. Vidi il suo e sotto di esso quello della sgualdrina.

Giada Calderone... Tzè! Calderone...Ma siamo seri?? 
Questa baldracca.

"Oh parli del diavolo e spuntano le corna". Arrivò proprio Giada guardandomi con un senso di sfida, digrignai i denti e uscii fuori stringendo i pugni.

<< Indovina chi sono >> mi ritrovai due mani a coprirmi gli occhi; sorrisi, le presi le mani e mi girai abbracciandola forte e respirando il suo profumo chiudendo gli occhi.

<< Una ragazza meravigliosa... >> sussurrai. La sentii ridere e stringermi a se, poggiando la sua guancia sulla mia testa. Arrossii, mi spostai e la guardai negli occhi sorridendo timidamente.
Purtroppo suonò e dovemmo dividerci, mi alzai sulle punte e le diedi un leggero bacio sulla guancia.

<< Ci vediamo dopo >> sussurrò lei dandomi un delicato bacio sul collo, poi mi incamminai con un sorriso stampato sulle labbra e una voglia assurda di baciarla.

Noia. Noia. NOIA!... La professoressa di italiano è un sonnifero umano!

Che giorno sarà oggi?! Controllai la data.

Dopodomani incontrerò Serena...Chissà cosa vuole quell'altra...

Finalmente arrivò la ricreazione. Andai subito a cercare la classe di Antimone e la trovai che parlava con Federica. Mi avvicinai, dato che era girata verso quest'ultima e l'abbracciai da dietro. Si irrigidì, ma poi riconoscendomi si rilassò e mi strense le mani.

<< Ciao Federica >>

<< Ciao Chià >> rispose questa. Antimone si girò verso di me rimandomi abbracciata. Ci guardammo, intensamente, perse ognuno negli occhi dell'altra; sorrisi e mi alzai sulle punte, schioccandole un bacio sulla guancia e in risposta lei mi sorrise dolcemente.

<< Ti va di studiare insieme questo pomeriggio? >> domando lei continuando a sorridermi. Io, dal canto mio, mi ero completamente persa a contemplare la morbidezza di quelle splendide labbra.

<< Amore? >> Mi ha chiamata "amore"...muoio...mi ricomposi scrollando la testa e annuii.

<< Bene! >> continuò lei gioiosa mentre vedevo i suoi occhi illuminarsi. Le sorrisi stringendola a me. Restammo così per un pò, mentre il mio cuore andava veloce e mi mancava il respiro. Ad un tratto suonò di nuovo la campana e maledicendola dovettimo staccarci poter tornare in classe. La salutai con la manina, allontanandomi e sorridendo come una scema, tanto da andare leggermente a sbattere contro la porta della classe.
La vidi ridere con Federica mentre diventavo completamente rossa.

Tornata in classe non vedevo l'ora che arrivasse l'ultima ora per poter uscire e andare a casa sua ...Avrei conosciuto la sua famiglia!

Caspita...dire che sono agitata è poco...non riuscì nemmeno a concentrarmi per tutta la durata delle seguenti lezioni.

Arrivata al fatidico orario, mancavano ormai 10 minuti alla fine della giornata scolastica e non riuscivo a stare un minuto ferma e composta sopra quella maledetta sedia. "Eddai!!" pensai io stringendomi nella sedia. Finalmente suonò e come se mi fossi scottata mi alzai in piedi, presi le mie cose e andai di corsa davanti alla sua classe, aspettandola.

La vidi avanzare insieme a Federica e sorridermi. 
Ci dirigemmo verso la fermata parlando del più e del meno e scherzando sui prof. 
Arrivate alla fermata vicino casa sua, salutammo Federica ed entrammo in un palazzo con diversi piani. Dentro l'ascensore, la guardai timida e imbarazzata, di colpo mi prese per mano ed uscimmo dall'ascensore.

Eravamo al terzo piano, arrivate davanti ad una porta, Antimone prese delle chiavi e le inserì dentro la tappa della porta, aprendola. D'un tratto vedemmo arrivare un piccolo scricciolo dai capelli scuri, lisci e lunghi fino a circa metà schiena e dagli occhi verdi.

<< Sorellona! >> questa sorrise e l'accolse in un abbraccio abbassandosi.

<< C'è la mamma? >> la piccola negò con la testa e aggiunse che era scesa a prendere il pane. Antimone annuì e le scompigliò i capelli mentre la piccola rideva.

<< Lei è Chiara, è una mia compagna di scuola. >>

<< Ciao, io sono Elisa >> disse la piccola sorridendo e abbracciandomi. Rimasi all'inizio stupita, ma poi ricambiai l'abbraccio.

Ci dirigemmo verso la sua camera per posare le nostre cose; era una piccola stanza, dove vi erano in fondo a destra, vicino alla porta-finestra, una scrivania con un pc; sopra delle mensole con un sacco di CD e un piccolo stereo. Molti poster coprivano le pareti della stanza e, dalla parte opposta alla scrivania vi era un piccolo letto e accanto ad esso una tastiera elettrica e una lampada.

Posammo le cose accanto alla scrivania e mi avvicinai alla porta-finestra. Di colpo mi sentì abbracciare da dietro e stringermi.
Il suo profumo mi annebbiava la mente, chiusi gli occhi e appoggiai il capo contro la sua spalla, rendendo il collo nudo.
Antimone lo notò e mi si avvicinò con il naso, provocandomi piccoli brividi lungo la schiena .Mugugnai di piacere, mentre le sue labbra sfioravano il mio collo.

Gemetti piano,mi lasciò un bacio leggero e le strinsi le mani; poi ad un tratto sentimmo la porta di casa aprirsi.
<< Sarà arrivata...mmmm tua madre.. >> mugugnai in preda ai sensi.
<< Mmmm..può essere.. >> sussurrò lei baciandomi il collo con una leggera pressione.
<< Dovremmo...andare di là.. >> continuai cercando di tornare lucida.
Antimone si fermò contrariata, io mi girai mordendomi il labbro e giocai con il colletto della sua camicia.
<< Andiamo dai >> disse sorridendomi, io annuii ricambiando...

Buon Salve!:D Cosa ne pensate di questo capitoletto?E del fatto che abbia aggiunto un'ipotetica recita?Di sicuro non scriverò tutta la storia di Romeo e Giulietta, ma ci sarà qualche colpo di scena!Secondo voi questa "nuova" ragazza darà del filo da torcere a Chiara?Non è troppo tenera la piccola Elisa!? *^*:D Spero vi sia piaciuto!

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Capitolo 16
*** Come hai potuto!? ***


Come hai potuto!?

<< Allora sei tu la famosa Chiara! >> annunciò la madre di Antimone, guardandomi.
Quest'ultima arrossì e sorrisi.
<< Come mai "famosa"? >> la donna sorrise.
<< Mia figlia mi parla sempre di te >>
<< Mamma!... >> disse la suddetta interessata completamente rossa, aiutando la madre ad apparecchiare. Io dal canto mio sorrisi dolcemente e la guardai.

Mangiammo tranquillamente parlando del più e del meno, scherzando e ridendo. Finito il tutto aiutammo sua madre a sparecchiare e a lavare i piatti.

<< Ora capisco da chi ha preso Antimone in cucina >> affermai io ridendo.
Quest'ultima arrosì e mi portò di corsa nella sua stanza, non riuscendo nemmeno a sentire la risposta di sua madre.

Iniziammo a studiare, ma una domanda rimbombava nella mia testa, senza darmi la possibilità di concentrarmi sulla lezione di storia dell'arte.
Leggevo un rigo su Perugino e di colpo quel pensiero risaliva. La guardai, eravamo l'una di fronte l'altra. Mi schiarii la voce ma, la domanda mi morì in gola, lei se ne accorse e mi guardò curiosa.

<< Tutto ok? >> io annuii imbarazzata. Lei sorrise e continuò a studiare.
Passarono altri minuti e cominciai a sbuffare, lei mi guardò alzando un sopracciglio. Io la guardai.

<< Stiamo..I- Insomma...ins-... >> non riuscì a finire che, Elisa, irruppe nella stanza saltando addosso alla sorella.

<< Hei! Scricciolina >> disse quest'ultima sorridendo.

<< Mamma è uscita e mi ha detto di rimanere qui con voi >> disse la piccola.

L'indomani arrivai a scuola con un sorriso stampato in faccia e con una gran voglia di vederla. Andai verso Federica e le saltai addosso da dietro.

<< Ooh felice già di prima mattina? >> domandò lei sorridendo

<< Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.. non vedo l'ora di vederlaaaaa >> quasi urlai nel dirlo, di quanto ero felice.

<< Chi non vedi l'ora di vedere? >> quella voce.. la riconoscerei tra mille. Sorrisi.

<< Hmm la mia amante >> scherzai io, lei si avvicinò facendo la finta offesa.

<< Ah si? E com'è quest'amante? >> mi domandò lei.

<< Oh, è molto bella sai? Ha un nome stupendo... >> dissi avvicinandomi piano. << Occhi meravigliosi... >> arrivai al suo orecchio e respirai il suo profumo. << e un profumo che annebbia i sensi >> sussurrai con voce roca, soffiando sul suo collo e sentendola irrigidirsi e subito sciogliersi. Ingoiò la saliva e si morse il labbro.

<< E'...è molto fortunata...ad averti >> sussurrò lei chiudendo gli occhi.

<< Davvero? >> continuai sfiorando il suo collo con le lebbra.

<< Oh..si...mmmm >> la mia mente non ragionava più, il criceto sulla ruota se ne era andato alle Hawaii con la cricetina sua. Le lasciai un leggero bacio sulla sua pelle liscia saggiando la sua morbidezza. 
La campanella suonò e non sapevo se ringraziarla per non aver continuato o odiarla.

<< Ehm..ragazze, andiamo? se volete appartarvi qua vicino c'è un hotel a poco prezzo! >> scherzò Federica mentre io e Chiara eravamo arrossite. 
Salimmo le scale mano nella mano e ci lasciammo per andare ognuno nella propria classe.

Mi appoggiai sul banco con lo sguardo sognante mentre Federica se la rideva. Mi vibrò il cellulare, così lo presi e lessi il messaggio.

- Già mi manchi... -

<< Aaaawwnnnn >> sospirai con gli occhi a cuoricino. La mia migliore amica alzò un sopracciglio e io le feci leggere il messaggio.

<< Mi verranno le carie, me lo sento... >> sospirò lei guardando in alto.

<< Ma non è cariiiiinaaaaa??? >> lei annuì rassegnata. Entrò la professoressa di italiano e misi subito lo zaino sul banco per coprirmi così da poter messaggiare tranquillamente.

- Amore mio..anche tu mi manchi già.. - inviai. Le sue labbra...vorrei baciarla...

La mattinata passò noiosa come al solito. Arrivata la ricrezione mi fiondai letteralmente nella classe di Chiara. Mi appoggiai sulla porta incrociando le braccia e sorridendo, perdendomi ad osservarla. Stava prendendo la sua solita merendina, di colpo si accorse della mia presenza e arrossì. Mi avvicinai e appoggiai una mano sul banco avvicinandomi a lei col viso guardandola maliziosa.

<< Ma ciao bella signorina >>

<< Ehm..ciao >> sorrisi

<< Amore...sei ogni giorno sempre più bella di prima >> arrossì e abbassò lo sguardo.

<< Grazie...Anche tu >> Mi avvicinai di più... sempre più... il mio cuore stava per esplodere...l'ansia mi stava uccidendo...alla fine le diedi un bacio sulla guancia.
Niente..non ce la feci nemmeno stavolta...

Lei alzò il viso verso di me e mi sorrise.

<< Domani usciamo? >> domandai io. Lei parve pensarci un pò. Poi annuì.

<< Allora da Savia verso le 18.00? >>

<< Si amore mio >> mi rispose lei.

Scherzammo e parlammo del più e del meno, poi la ricreazione finì e dovetti tornare in classe.

Tornata a casa mi addormentai di sasso, svegliandomi la sera e trovando il messaggio della buonanotte di Chiara. Sorrisi e le risposi.

-Scusa amore se non ti ho cercata, ma mi sono addormentata e sono praticamente andata in letargo...comunque notte amore mio, a domani-

I mie capelli quella mattina non volevano stare al loro posto! Mi pettinai i ricci come meglio potevo e mi avviai a scuola. 
Antimone ieri non mi ha cercata e mi sono sentita un pò triste...ma poco fa ho letto il messaggio che mi ha mandato. Avrei voluto essere lì con lei a cullarla.

Camminando verso scuola pensai al fatto che quel pomeriggio avrei visto Serena e, una stretta allo stomaco mi costrinse a fermarmi..

Non voglio vederla. 
Non la sopporto.

Chissà cosa vorrà..

Oggi voglio provocare Antimone. Ho messo una maglietta dal collo a V bianca, abbastanza scollata e che fascia bene il mio seno.

Arrivata a scuola la vidi e le andai incontro.

<< Ciao amore >> la salutai sorridendo. Lei si girò sorridendo e il suo sguardò cadde subito sulla mia scollatura che la fece diventare rossa come un pomodoro. Provò a dire qualcosa ma non riusciva a staccare gli occhi dal mio seno, io sorrisi maliziosa.

<< Perchè non parli? >> dissi avvicinandomi e ad oni mio passo i sui occhi si allargavano.

<< C-così... >> iniziai a ridere e mi avviai verso la mia classe dato che era suonata, mentre lei mi seguiva a ruota.

Le ore passavano stranamente veloci e l'ora di incontrare Serena si avvicinava sempre di più, avevo una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa di non positivo durante il nostro incontro. Non vorrei che facesse qualcosa che non deve!

Arrivata la ricreazione io e Antimone ci avviammo verso le scale vicino la pineta della scuola, ci sedemmo e cominciammo a mangiare mentre lei ancora era letteralmente ipnotizzata dalla mia scollatura. Sorrisi e mi sporsi in avanti appoggiando i gomiti sulle ginocchia e con la coda dell'occhio la vidi spalancare la bocca mentre stava per addentare la sua merenda rimanendo ferma in quella posizione. Allora strinsi le braccia contro i lati del mio seno che lo fecero ingrossare e che la fecero quasi cadere. Scoppiai a ridere e ritornai in una posizione normale mentre lei mi guardava da finta offesa io le mandai un bacio.

Tornate in classe mi arrivò un suo messaggio:

- Mi vendicherò <^< sappilo - e ridendo le risposi

- Ok ok ù.u vedremo -

Lo ore scolastiche finirono e tornate a casa mi preparai psicologicamente per vedere Serena. Mi misi una semplice maglietta e dei jeans chiari e all'orario prestabilito mi avviai da Savia. 
Aspettai un pò ma poi arrivò. Era bella non c'è che dire. Vestitino corto fino a sopra le ginocchia. Scollatura in bella vista. Ah ma quanto mi da fastidio vederla.

<< Ciao bellezza, scusa il ritardo >> iniziò lei avanzando verso di me. "ciao baldracca" pensai.

<< Ciao. >> risposi fredda.

<< Dai non fare la fredda. Ti ho detto di vederci perchè volevo parlarti di alcune cose. >> continuò lei cominciando a camminare mentre io la seguivo controvoglia.

<< Di cosa? >>

<< Di noi...Sai, mi è dispiaciuto tanto trattarti in quel modo >> sembrava davvero dispiaciuta, ma continuai a rimanere impassibile mentre lei continuava.

<< Mi manchi sai?... vorrei che tornassimo insieme >> guardai l'orario..sapevo che sarebbe arrivata a questo punto, mi aveva portata anche in una via che non conoscevo.

<< Si ma io non voglio, cosa pensi che dopo tutto quello che hai fatto sia così facile dire "vorrei che tornassimo insieme"? non si può e poi non ti voglio più...Mi piace un'altra persona ora.. >>

<< Chi quella con i capelli corti? e gli occhi castano chiaro?? non male, ma tu sei mia! >> cominciò a dire avvicinandosi sempre di più. Io cominciai ad indietreggiare.

<< No! Non lo sono più! >> ero ormai arrivata contro il muro e lei continuava ad avvicinarsi.

<< Si che lo sei >>

E succede. 
Serena mi bacia, e vedo con la coda dell'occhio Antimone, che ci vede e si blocca stringendo i pugni per poi girare i tacchi e correre via.





Saaaaaaaalve :) ecco qui un nuovo capitoletto. 

Che ne pensate? Serena ha rotto un po' vero? XD Che intenzioni avrà? secondo voi come reagirà Antimone con Chiara? riusciranno a risolvere questo problema di nome Serena??? Lo scopriremo solo nel prossimo capitolo :D ahhaah lo so sono perfida. 

Un saluto, Darthangel.

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Capitolo 17
*** Come hai potuto!? ***


Come hai potuto?!(2)

Continuavo a correre senza avere una meta precisa, volevo solo fuggire via da quel posto e non ripensare a ciò che avevo visto in quel vicolo. 
Vederla mentre veniva baciata da quella..mi ha fatto ribollire il sangue. 
Giuro che non ci ho visto più.
Ho sentito un tonfo e il cuore spezzarsi.
Non poteva essere successo davvero...
Mi sono fidata.
Ma..
Ma forse...forse mi sto sbagliando..forse non voleva nemmeno lei..
Mi fermai davanti ad un negozio e vidi un ragazzo ed una ragazza tenersi per mano..e immaginai al posto di quei due, me e Chiara..senza nessuna Serena..solo io e lei..
Abbassai lo sguardo afflitta e piano me ne ritornai a casa.

Continuai a correre senza sosta alla ricerca di Antimone. Me lo sentivo che sarebbe successo. 
Quella Serena.
La odio.
....E se si rovinasse tutto?.. 
E se non mi volesse più vedere?..
Non voglio pensarci...
Quella baldracca. 
Niente..non la trovo. Se ne sarà tornata a casa..
Guardai l'orario sul mio cellulare. 
Le 19.30..e se..

Iniziai a correre per andare a prendere l'autobus in tempo per poter arrivare a casa sua. Vidi il mezzo arrivare alla fermata e subito mi ci fiondai. Pregai che proprio in quel momento non spuntasse il controllore, non avendo il biglietto mi avrebbe fatto di sicuro la multa.
Arrivata a destinazione senza problemi, cercai la via e il numero. 
Lo trovai e suonai il campanello.

Ero con le cuffie e le canzoni più tristi delle mie playlist sul mio fidato mp4, e milioni di immagini e pensieri su lei e quell'altra vagavano nella mia testa. 
Volevo solo arrivare a casa e buttarmi sul letto..magari a versare qualche lacrima e a dormire per giorni.

Arrivai alla porta di casa mia e prese le chiavi le inserii nella serratura. Aperta, entrai e posai la borsa a tracolla a terra e sempre con aria afflitta mi avviai verso la cucina. Alzai lo sguardo e quello che mi trovai davanti fu: mia madre che preparava da mangiare con...Chiara e mia sorella che stava a guardare.

Rimasi all'ingresso della cucina per un bel pò mentre mi guardavano.
<< hei piccola, Chiara é arrivata da poco, mi ha detto che ti deve parlare. Mi stava aiutando a cucinare qualcosa per stasera... >> la guardai seria << voi andate pure, ci penso io qui.. >> continuò mia madre, io mi girai dirigendomi verso camera mia mentre lei mi seguiva a ruota dispiaciuta.

Arrivate nella mia stanza lei si chiuse la porta alle spalle mentre io andavo a sedermi sulla sedia della scrivania guardandomi le mani.
Lei si avvicinò sedendosi sul pavimento e guardandomi.

<< Anti..non..non é come pensi..lo giuro.. >> io strinsi la mascella.
<< Uhm.. >>
Mi raccontò come era andata e mi rilassai un pò. Poi mi prese le mani e mettendosi in ginocchio mi guardò negli occhi. Il mio cuore fece un tuffo.
<< Tu..devi fidarti..mi piaci seriamente.. >> altro tuffo al cuore
<< dico sul serio..non voglio mentirti.. >> continua lei avvicinandosi sempre più a me, mentre io rimanevo zitta ad ascoltare lei e il mio cuore.
<< Mi piaci..te lo ripeterò all'infinito finché non ti entrerà in testa.. >> avvicina di più il viso al mio, mentre io rimanevo immobile e il cuore mi andava così forte che avevo paura che lei potesse sentirlo..
<< Posso baciarti?.. >> io annuii e la vidi avvicinarsi piano quasi tentennando, per poi incontrare le mie labbra dolcemente.
Rimasi ferma non riuscendo ancora a credere che mi stesse baciando realmente. Ricambiai piano chiudendo gli occhi.






Ecco un nuovo capitoletto!:D Scusate il disagio ma non ho ricontrollato bene la storia e ho dimenticato di aggiungere gli spazi nei dialoghi e così li ha nascosti. Comunque, Serena ha rotto un po' eh? Che ne pensate della reazione di Antimone? Credete che perdonerà Chiara?Lo scoprirete nel prossimo capitolo!A presto, Darthangel.

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Capitolo 18
*** Come hai potuto!? ***


Come hai potuto?!

Le sue labbra erano così morbide..Mi staccai lentamente con ancora gli occhi chiusi.
Li aprii e guardai il suo dolce viso che aveva ancora labbra socchiuse e occhi chiusi. Subito dopo la vidi sorridere e guardarmi imbarazzata e completamente rossa.

<< S-sai..e-era il mio primo b-bacio... >> affermò lei torturandosi le mani e mordendosi il labbro. Io rimasi stupita da questa rivelazione e sperai che le fosse piaciuto. 
<< oh..e..ecco..ti é piaciuto? >> domandai curiosa dando voce ai miei pensieri. Lei annuì con un sorriso a 32 denti diventando poi rossa e nascondendo il volto girandosi.
Io sorrisi dolcemente e la strinsi a me.

Guardai l'orologio, si erano fatte le 21 ormai.
<< Hei è tardi...Mi sa che devo tornare a casa..se no i miei si preoccupano. >> affermai dispiaciuta. Lei per tutta risposta, dopo aver guardato l'orologio sul muro della sua stanza e aver visto fuori dalla finestra, disse: 
<< Eh no! Tu sola a quest'ora non esci da qui per andarti a prendere l'autobus! Chissà quanti maniaci ci sono, pronti per.... >> non continuò la frase facendo una faccia super preoccupata e stringendo un pugno affermò: << D-dormi qui! >> 
Io rimasi un pò stupita, cercai di convincerla che nessuno mi avrebbe stuprato, ma senza successo. Allora presi il cellulare e chiamando mia madre le spiegai la situazione, lei acconsentì pensandola come Antimone e augurandomi la buonanotte, chiuse senza farmi nemmeno rispondere. 
Sospirai, la guardai e annuii.
Andammo in cucina dove Antimone parlò con sua madre dicendole che sarei rimasta per la notte.
<< Beh, sei la benvenuta cara. La cena è quasi pronta e subito dopo sceglierai dove dormire. >> disse sorridendo.
Io annuii ringraziandola.

Aiutai a preparare la tavola portando le cose necessarie, poi ci sedemmo tutte ed iniziammo a mangiare. 
<< Allora.. >> iniziò sua madre << Come sta andando fra di voi? >> mi girai verso Antimone e la vidi diventare completamente rossa, allora decisi di rispondere io. 
<< Beh adesso tutto bene.. >> le presi la mano stringendola. Antimone mi guardò negli occhi e sorrise annuendo. 
<< Quindi state insieme? >> io sorrisi e entrambe annuimmo energicamente.
<< Bene bene, dobbiamo festeggiare allora! >> si alzò e prese una torta dal frigo dividendo poi le porzioni. Dal canto mio mi sentivo finalmente amata e felice!
Finito aiutai a sparecchiare per poi seguire Antimone in camera sua. 
<< Dove dormirò? >> iniziai io.
<< Con me.. >> la guardai
<< Sicura? >> lei annuì.
<< E-ehm.. >> iniziò a cercare qualcosa nel suo armadio per poi prenderla e girarsi verso di me.
<< Q-questo è quello che posso darti come cambio >> mi porse una maglia e dei pantaloncini. 
<< Grazie Anti.. >> sorrisi stringendole la mano. << vado a cambiarmi allora >> lei annuì e andai in bagno.

" Non ci credo ancora che dormirò insieme a lei...certo é già successo..ma adesso stiamo insieme...potremmo stare a baciarci per tutto il tempo..o dormire abbracciate fino all'indomani mattina. E se finiamo per fare...Dio santo..meglio non pensarci. "

Chiara uscì dal bagno, mentre io ero già a letto con la mia solita maglia e i miei soliti pantaloncini. Si avvicinò alla sedia posando gli indumenti di quella sera, per poi sedersi sul letto a guardarmi. Io diventai subito rossa sotto la luce dell'abajour, mordendomi le unghie delle dita. Si mise distesa di un lato appoggiandosi sul gomito e con la testa sulla mano, continuando a guardarmi..

<< C-che c'è..? >> sussurrai io, così piano da non riuscire a sentire cosa avevo appena detto, mentre lei alternava lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra. Io ero letteralmente bloccata, da come mi guardava..e da lei che piano si avvicinava a me, poggiando poi una mano accanto al mio fianco e sfiorando il mio corpo con il suo..fino ad avvicinare piano le labbra alle mie..sfiorandole appena.

Socchiusi gli occhi in preda ai battiti forti del mio cuore che, aumentavano ad ogni tocco leggero sulle mie labbra e ad ogni respiro lento, che mi procurava brividi fino alla punta dei capelli. Iniziò a sfiorarli..a toccarli..ad intrecciare le dita tra di essi e a farmi entrare in estasi solo così, per poi iniziare a lasciare una scia di baci leggeri su tutto il viso, fino a soffermarsi ancora sulle mie labbra ardenti e desiderose di un suo bacio che mi avesse tolto il fiato.

Quasi bruciavano ad ogni tocco. Finalmente mi baciò facendo scatenare in me le emozioni più forti che avessi mai provato..fu in grado di bloccarmi il respiro..di non farmi pensare più a nulla..se non a quel meraviglioso bacio..quasi di fuoco..che adesso bruciava le mie labbra.

Una mia mano andò a stringerle i lunghi capelli spingendola ancora di più contro le mie labbra. Il suo corpo ormai sul mio sembrava essere leggero come una piuma.
Sembrava addirittura, combaciare col mio..

Le gambe si intrecciavano piano.
Sembrava essere passata un'eternità quando alla fine, ci staccammo quasi ubriache di quell'intenso bacio.

Ehehehehe che ne pensate di questo capitolo?Scusate per il disagio ma non ho ricontrollato bene il capitolo e ho dimenticato di aggiungere gli spazi tra i dialoghi.Comunque, vi faccio rimanere sempre sulle spine!Sono perfida lo so, chissà che accadra nel prossimo!:D A presto donzelle! Darthangel.

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Capitolo 19
*** Capitolo speciale - Sara e Federica ***


Avevi Promesso!

Mi svegliai per colpa di un raggio di sole birichino, che passando dalle tapparelle della serranda, arrivava contro il mio occhio sinistro. Aprii leggermente un occhio, cercando di ricordare dove mi trovavo. Sentii un odore familiare...non uno qualsiasi, ma un odore di rose. 
Chiusi gli occhi sorridendo leggermente e assaporando quel dolce profumo, respirandolo a pieni polmoni. Mi girai verso la ragazza di fianco a me, che dormiva con la faccia corrucciata sul cuscino.
Feci un sorriso tirato ripensando alla sera precedente.

Mi alzai lentamente senza far rumore e dirigendomi in bagno, chiusi la porta. Mi guardai allo specchio. Uno zombie con le occhiaie e gli occhi rossi mi si presentò davanti. 
<<  sono una stupida idiota...>> Mi dissi sussurrando e guardando quella figura bianca come un cencio. Abbassai la testa rimanendo con gli occhi chiusi. 
<< stupida...stupida...stupida! >> Diedi un pugno al lavandino, per poi stringermi i capelli cadendo in ginocchio, mentre gli occhi si riempivano di lacrime.
<< avevi accettato di mantenere la promessa...ma non l'hai fatto. Perché sono così idiota...perché?! >>
Cercavo di trattenere le lacrime, o quanto meno di non farmi sentire dall'altra stanza.

* Flashback *

<< perché hai detto alla tua amica di quello che facciamo?? La nostra intimità, é appunto Nostra! L'avevi promesso! >> 
Cominciai a balbettare. 
<< Io...io..mi dispiace Fede...mi dispiace davvero...sono un'idiota...faccio schifo come ragazza...faccio schifo come fidanzata... >> cominciai a piangere a dirotto. 
<< Non sei un'idiota..e non fai nemmeno schifo come fidanzata e ragazza. Ma l'avevi promesso...io voglio solo che quello che facciamo a letto o comunque la nostra intimità sia solo nostra... >> 
Continuai a piangere senza fermarmi.
<< Non ti merito...sei troppo buona con me..faccio e dico solo cavolate e ti faccio solo male...mi...mi dispiace... >> singhiozzai io.
<< Smettila. Non é vero.. Adesso andiamo a letto che si é fatto tardi. Buonanotte.. >> si mise a letto lei, mentre io cercavo di non piangere più. 

* fine flashback*

Mi alzai da terra sciacquandomi poi la faccia e uscendo dal bagno. Andai verso di lei che ancora dormiva. Mi inginocchiai davanti a letto, guardandola. E iniziai a parlare piano.

<< Sono...sono una stupida...non vedo cos'ho accanto a me...ti faccio male...il più delle volte, in questo periodo. >> sussurro mentre studio i suoi lineamenti. 
<< Avevo promesso...ero così felice di aver passato quell'intera giornata con te..che volevo dirlo a qualcuno quanto tu mi renda felice...quanto sei dolce quando ti imbarazzi e sposti la mano..e quanto sei carina quando arrossisci...e quant'altro...tu...sei speciale...sei la persona più importante della mia vita. >>

Continuai guardandola triste << Non dovrei farti arrabbiare...non dovrei farti soffrire...non dovrei non mantenere le promesse. Sono una stupida...che non capisce a volte quanto é fortunata ad averti...quanto dovrebbe invece fregarsene degli altri e mantenere le promesse...io..Federica...io ti amo..come...no forse non c'è un paragone. Ed anzi..il ti amo sarebbero solo due semplici parole..che non riuscirebbero a contenere cosa provo. Sappi solo che ogni volta che tu stai male..io sto male. Ogni volta che tu sei felice..io sono felice. Ogni volta che mi baci, mi sfiori, mi tocchi, io sono felice. Il mio cuore esplode dalla gioia. Sappi solo che io voglio vivere la mia vita al tuo fianco. Sappi solo che io voglio invecchiare insieme a te. Voglio avere figli. Nipoti. Cani. Gatti. Trichechi... >> sorrisi per poi continuare. << Sappi solo che quando ti faccio del male..io mi odio così tanto da voler sprofondare. Morire. Buttarmi sotto un treno. Dentro un vulcano. Si..perché vederti soffrire per colpa mia é la cosa più brutta di questo mondo. Quali guerre. Odio nel mondo. La cosa più brutta é vedere soffrite te. La mia metà..colei che...amo... >> le lacrime ormai erano iniziate a scendere e lei aveva aperto gli occhi..aveva ascoltato tutto. 
<< Forse non sarò la ragazza migliore in questo pianeta. Forse non sarò la fidanzata perfetta...ma quello che so di essere é la persona più fortunata ad averti incontrata...ad aver avuto la possibilità di averti baciato per prima. Ad aver fatto l'amore con te per prima. Ad amarti come non ho mai amato nessuno..prima... >> strinsi i denti per trattenere le lacrime. 
<< Mi dispiace....mi dispiace...di tutti i miei difetti...tutti. Ho pochi pregi...e dovrei mostrarti quelli...non i difetti. Non..quelli che ti fanno soffrire..e che potrebbero portarti via da me....scusami. >> scoppiai di nuovo a piangere poggiando la faccia contro il materasso e stringendo le lenzuola.

Dopo essersi svegliata, Federica guarda Sara...e mettendosi seduta sul letto le dice: << Voglio solo che la nostra relazione sia un mondo a se stante, dove ciò che succede tra noi deve rimanere tra noi. Non sei una cattiva ragazza o una cattiva fidanzata, sei dolcissima ed io ti amo... Tantissimo... Non ti odio... Non ti odio per niente, anzi ti amo sempre più... Però come tu vuoi che io mantenga la promessa di non fumare più o cose del genere, mi piacerebbe essere ricambiata nel mantenerle. La mia vita senza te ormai non ha un senso e il fatto che tu mi invogli a finire qui la nostra relazione, non sveglia in me la voglia di lasciarti perché non lo farò mai. Tu mi rendi felice, anzi strafelice...ed è senza di te che soffro... >> Dopo aver detto questo la tira a se sul letto, le asciuga le lacrime e guardandola negli occhi le dice: << io ti amo, e voglio solo te al mio fianco sempre, adesso...manterrai la promessa di far rimanere tra noi l'intimità? >>...

Sara rimase a guardarla per un po', sentendo il cuore batterle forte in petto, per le parole da lei dette. Dopo, le prese le mani, la guardò negli occhi e parlando col cuore disse: << io non sono una ragazza perfetta, ma ti amo come non mai. E manterrò fermamente la promessa che la nostra intimità rimarrà tra noi. >>

Dopo, prese il suo viso tra le mani e lo bació tutto fino ad incontrare le sue labbra.



Capitolo speciale su Federica e Sara!Scusatemi per il disagio ma non ho rincontrollato bene il capitolo e non ho inserito gli spazio tra i dialoghi per questo non siete riusciti a visualizzarli, comunque fatemi sapere cosa ne pensate, sono dolcissime entrambe vero?:D

A presto Darthangel.

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Capitolo 20
*** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***


Primi Baci ed una Serena di troppo

Le sue labbra erano come una calamita per me. 
Non avevo dormito granché. Non riuscivo a smettere di pensare ai suoi baci. 
Al mio cuore che scoppiava in petto..
Ed ora sono qui mezza assonnata, e con il suo viso appoggiato sul mio petto. 
Sto morendo dal sonno, ma un sorriso mi spunta, comunque, sulle labbra.
Iniziai ad accarezzarle i capelli dolcemente, senza farla svegliare.
Ripensai al fatto che ormai stiamo insieme..ed é la cosa più bella che mi sia capitata.
La vidi sbattere piano le palpebre e presentarmi i suoi bellissimi occhi.

<< Ma buongiorno, mia regina >> sussurrai io mentre le spuntò un dolce sorriso sulle labbra e lo sguardo ancora mezzo addormentato.
<< buongiorno dea >> sussurra lei per poi sbadigliare sonoramente. 
<< Dormito bene? >> annuisce, per poi avvicinarsi alle mie labbra e sfiorarle dolcemente con le sue.
Io sorrisi chiudendo gli occhi e socchiudendo le labbra assecondandola.
Si mise su di me e iniziò a baciarmi molto lentamente poggiando il suo corpo al mio. 
Mille sensazioni iniziarono a prendermi dentro. Il mio cuore non smetteva di battere forte risuonandomi nelle orecchie. Le mie mani la stavano accarezzando dolcemente. Le mie dita a contatto con la sua pelle, quasi prendevano a fuoco. 
I baci si fecero più ardenti, più passionali, ed io anche se alle prima armi, riuscivo a tenerle testa. Le strinsi i capelli cercando di avvicinarla di più a me e baciandola più forte...

" toc toc "

Ci fermammo.

<< si..mamma? >> dissi io con ancora la voce un po' roca per i baci di Chiara.

<< tesoro, ho preparato la colazione, appena siete pronte venite >> disse lei dolcemente.

<< si mamma, grazie >> guardai Chiara dolcemente e le accarezzai i capelli.

<< mia regina.. >> sussurrai io, mentre lei si accoccolava a me.

<< andiamo a mangiare, amore? >> sussurrò lei mentre il suo stomaco iniziava a esibirsi in suoni strani. 
Annuii mettendoci poi a ridere e rimanendo con i vestiti che avevamo già addosso, ci avviammo in cucina.

<< mamma, che hai preparato? >> esordii io entrando in cucina.

<< latte e cereali per te e cornetto al cioccolato per Chiara >> rispose lei sorridendo.
Mi fiondai letteralmente sui cereali iniziando a mangiare, per poi alzare ogni tanto il viso dalla ciotola e guardare Chiara mangiare il suo cornetto con gusto, sorrisi.

<< a che ora torni a casa? >> dissi io triste.

<< non lo so Anti, forse più tardi >> rispose lei sorridendo, mentre io cercavo di contenere la gioia, poiché avremmo passato ancora del tempo insieme.

<< allora noi usciamo >> urlai a mamma ormai davanti alla porta d'ingresso. 
<< va bene, state attente >> urlò di risposta lei.

Scese in strada, ci avviammo verso la fermata dell'autobus, per dirigerci al centro. 
<< ecco l'autobus..mannaggia, sta ripartendo! Corri Chiara, corri! >> dissi io correndo a mia volta stringendo la sua mano. Salite sopra ci rilassammo e scoppiammo a ridere per poi guardarci negli occhi.

<< beh che facciamo ora? >> disse lei guardandomi intensamente negli occhi.

<< hmm non lo so, magari potremmo girare per i negozi, mangiare fuori e andare al cinema >> sussurrai io avvicinandomi a lei lasciandole un bacio sulla guancia.
<< Fanno kung fu panda!! >> disse lei euforica mentre scoppiai a ridere.
<< allora cinema sia! >>.

Per un'ora buona girammo per i negozi provando cappelli, occhiali, magliette e profumi. Nascondendoci nei bagni e negli ascensori scambiandoci tanti e teneri baci.

<< ho un po' di fame e tu? >> disse lei mentre sentivo il suo stomaco brontolare.

<< beh, già sono le 13! Vieni, andiamo in quel bar >> dissi io sentendo anche il mio stomaco che faceva le sue esibizioni canore.

Ordinai una bolognese per me e una coca-cola, mentre lei una cartocciata e un'aranciata.

<< ti tieni leggera eh?? >> disse lei ridendo mentre al tavolo mi vedeva mordere la bolognese, come se non ci fosse un domani, per poi guardarla innocente e dire: << ho fame >>. Scoppiò a ridere un'altra volta, mentre io sorridevo di rimando. 
Finito di ingozzarci di cibo, passiamo dalla gelateria, per un cono gelato per me e una coppetta per lei.

<< che gusto hai preso? >> mi domandò lei.
<< pistacchio e fior di latte >> risposi io guardando quella prelibatezza come se fosse oro. << e tu? >>
<< nocciola >> disse lei trangugiandone un cucchiaino.

Passeggiammo ancora gustando i nostri gelati, ridendo e scherzando, arrivando in Piazza Teatro, ci sedemmo su di una delle panchine di marmo, guardando la gente che passava. Quando nessuno guardava le schioccai un bacio sulle labbra, prendendola alla sprovvista e facendola diventare rossa come un pomodoro.

<< Che sei carina..sei diventata tutta rossa >> dissi sorridendo. Lei guardò da tutt'altra parte e sorrise piano, sussurrando << n-non é vero.. >> la strinsi di colpo. 
<< sei..sei meravigliosa..sei bella come una dea greca.. >> sussurrai io al suo orecchio.
<< M-ma..maddai.. >> disse lei arrossendo ancora di più.
<< No..dico davvero Chiara..tu mi piaci sul serio..mi piaci fisicamente, mi piace come sei..mi piaci tutta. Sei la mia prima ragazza..il mio primo bacio..con te. Sei stupenda.. >> 
Si stacca per guardarmi negli occhi completamente rossa e stupita dalle mie parole. Mi accarezza le guance per poi baciarmi di colpo. 
<< E tu sei la mia regi.. >> non riuscì a finire la frase, che una voce familiare e alquanto irritante, si avvicinò a noi.
<< Ma guarda un po' chi si rivede, come siete carine. Mi fate venire le carie. >>
<< Serena! Ancora tu! Che cosa vuoi?! >> 
<< Oh, niente, solo Chiara . >> 
<< Ti ripeto per l'ennesima volta che non ti voglio! E smettila di perseguitarmi! >> 
Serena sorrise beffarda mentre le si avvicinava.
<< Mi spiace, ma sarai mia di nuovo..presto. >> disse sussurrando l'ultima parola e allontanandosi ridendo beffarda insieme a delle sue amiche.

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Capitolo 21
*** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***


primi baci e una serena di troppo NUOVO

Andate via da piazza Teatro Massimo, ci dirigemmo all'entrata del cinema. Per strada Chiara inveiva contro Serena, mentre io cercavo di calmarla.
<< mi deve sempre rovinare la giornata. >> 
Inveì lei stringendo i pugni.
<< lo so Chiara, ma lasciala perdere, se prova a far qualcosa le faccio rimpiangere di essere nata >> dico io sorridendole. 
Lei mi guardò per un attimo per poi sorridere anche lei, darmi una piccola spallata e sussurrare.
<< Si lo so..ancora ci vuole mezz'ora per il film >> disse lei guardando l'ora. Io annuii. E proposi di prendere intanto qualcosa da sgranocchiare durante il film.

Arrivato il momento di entrare, le pagai il biglietto, anche se lei insisteva di volerlo pagare lei stessa. Entrate nella sala, ci sedemmo nei posti indicati, proprio al centro di essa. Misi i pop-corn sul bracciolo, proprio tra me e lei e aspettammo l'inizio del film.

La guardai e le schioccai un bacio veloce e imbarazzato sulla sua guancia. Lei rimase stupita diventando completamente rossa e sorridendo disse un tenero "grazie", mentre io ricambiavo il sorriso.

Ad un tratto si spensero via via tutte le luci e il grande schermo si accese, trasmettendo i trailer dei vari film che sarebbero usciti da lì a fine anno.

Sentii il mio stomaco brontolare e mangiai qualche pop-corn mentre lei era concentrata sui trailer. 
Dopo un paio di minuti finalmente il film iniziò ed entrambe iniziammo a mangiucchiare.

La guardavo ogni tanto con la voglia di baciarla e stringerla a me, pensando a quanto fosse bella..ai suoi capelli..ai suoi occhi, entrambi illuminati dalla luce del film. La mia mano, come richiamata dai suoi capelli, si avvicinò ad accarezzarli dolcemente, mentre lei stupita si girò a guardarmi, per poi sorridermi e accoccolarsi in qualche mondo contro la mia spalla, mentre io continuavo ad accarezzarle quei suoi meravigliosi capelli. 
Ogni tanto le nostre mani si incontravano mentre prendevamo qualche pop-corn, e lì il mio cuore faceva dei piccoli salti di gioia. 
Arrivato il momento dell'intervallo, prima che si riaccendessero le luci, mi baciò di colpo, prendendomi alla sprovvista, ma ricambiai poi subito il bacio. 
Dopo lei si alzò per andare in bagno, sussurrandomi "torno subito amor mio.." mentre io annuivo come incantata e presa dal precedente bacio.
"diamine..quella ragazza mi farà venire qualche infarto prima o poi" pensai ridendo tra me e me.

Passò un po' di tempo e già il film stava per ricominciare, ma di Chiara nessuna traccia. Confusa mi alzai e andai verso il bagno e sentii delle voci. Una di queste era la mia amata, ma le altre mi sfuggivano.

<< ...senti, ti ho detto di no! Voglio solo lei! Non te! Quindi tu e le tue amiche potete anche andarvene ora! Così magari la finirai di rovinarmi l'esisten.. >> non riuscì a finire la frase che la sentii gemere dallo stupore misto a paura.

<< Senti bambolina, ora tu vieni con me e vedrai che non te ne pentirai, e se non lo farai... >> non la feci finire la frase che subito spalancai la porta e vidi Serena che aveva preso Chiara dal colletto della maglia e l'aveva bloccata al muro del bagno con l'aiuto delle sue scagnozze un po' più robuste di lei. 
Sentii ribollirmi il sangue.
<< metti giù Chiara, o giuro che te la vedrai con me e i miei pugni. >> sibilai tra i denti stretti cercando di trattenermi dal fare quello che avevo appena detto. 
Lei lasciò Chiara, ma ancora le altre due ragazze la tenevano stretta.

<< Oh ma guarda chi c'è, la tua fidanzatina é venuta qui per aiutarti >> ghignò lei verso Chiara mentre le due compare ridevano. La mia rabbia saliva sempre più.

<< te lo ripeto per l'ultima volta Serena, lascia andare Chiara, per sempre. >>

<< perché, se no mi dai botte? >> rise lei. Fece un segnale alle sue compare e una lasciò Chiara, per poi avvicinarsi minacciosa a me.








Saaaalve!come andrà a finire tra Antimone e Serena?pensate che arriveranno a picchiarsi?Fatemi sapere cosa ne pensate! :D Al prossimo capitolo! Darthangel..

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Capitolo 22
*** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***


primi baci ed una serena di troppo NUOVONUOVO

Afferrò il colletto della mia maglia cercando di strattonarmi e spingermi contro il muro, ma in risposta io facevo resistenza. Ad un tratto la compare, presa dallo stupore e dal nervoso mi scagliò un "bel" pugno che mi spaccó il labbro inferiore.

Caddi in ginocchio mentre lei mi aveva spinto in avanti.

<< complimenti.. >> dissi io rialzandomi e asciugandomi un rivolo di sangue che stava scendendo.

<< Anti!!... >> gemette Chiara visibilmente preoccupata. Io la tranquillizzai portando la mano come per dirle "sta tranquilla ora me la sbrigo io" alzandomi.

<< si, davvero complimenti, ma non é abbastanza da stendermi. >> dissi ghignando in segno di sfida. L'altra si innervosì e cercò di nuovo di colpirmi, ma io prontamente la scansai e lei finí dritto contro il muro. Dopo che si riprese dallo stupore iniziale, si buttò nuovamente contro di me cercando di prendermi, ma subito le bloccai il braccio portandoglielo dietro la schiena e facendola cadere in ginocchio mentre lei gemeva dolorante.

<< ma guarda un po', complimenti, non me l'aspettavo mica una reazione del genere. >> disse Serena ghignando. 
<< forse la mia amica qui accanto a me, Emanuela, saprà darti una bella lezione. Procedi >> disse lei facendo un segno con la testa alla sua scagnozza. Ok, questa era più grossa e più alta e più maschiaccio dell'altra, ma per Chiara questo ed altro, darei la vita per lei. Si lo so, magari è troppo presto per dire certe cose..ma sono vere, le sento sul serio. Sono davvero innamorata di lei.
Comunque meglio ritornare alla situazione che mi si presenta davanti.

La scagnozza Emanuela si accinse ad avvicinarsi molto più minacciosa della prima, a me.

<< Ora ti faccio a pezzettini >> intimò lei.

<< oh, ma che paura! Me la sto facendo sotto. >> risposi di rimando io.

Ad un tratto fece per darmi un pugno ma io la scansai come in precedenza con l'altra, ma questa volta rispose con un altro pugno in pieno stomaco. 
Dal dolore caddi a terra tossendo come se non ci fosse un domani, ma subito strinse i denti e cercando di riprendere fiato mi alzai e le intimai di attaccare. 
Subito lei prese l'occasione al balzo e mi sferrò un calcio diretto alla faccia. Ma questa volta ero più pronta, lo bloccai spingendole la gamba dalla parte opposta e le diedi un pugno in piena faccia, che la fece cadere a terra dolorante mentre si teneva il naso grondante di sangue.
Le due poi si guardarono e decisero di svignarsela.

<< che fate voi due?? Tornate qui!..Dannazione non si può fare affidamento su nessuno. >> disse lei tutta rossa per la rabbia. 
Io intanto mi avvicinai a Serena e, prendendola dal colletto della maglia, le dissi.

<< Prova a cercare di voler far del male di nuovo alla mia ragazza, e ti faccio male. E io di solito sono una ragazza tranquilla. Quindi sta alla larga da lei o te ne pentirai. Non mi importa se alle calcagna avrai altre o altri scagnozzi, e cercherai di farle male, li fermerò e ti denuncerò. Ed ora va via da qui. Non voglio più vederti. >> finii di dire il tutto guardandola negli occhi pacata ma molto seria.

Lei dal canto suo, strattonò la mia presa e incavolata se ne andò via senza prima però dare un'ultima occhiata alla mia ragazza.

<< Non la passerete liscia! >> intimò lei uscendo.

<< Pfff tutte chiacchere..hei, tutto bene? >> dissi rivolgendomi a Chiara. Questa mi abbracciò di colpo baciandomi piano per non farmi male al labbro. 
Dopo, ci staccammo piano e sussurrai.

<< É tutto finito. Dai andiamo a vedere la fine di questo film, e poi abbiamo ancora tutti quei pop-corn da sgranocchiare. >> sorrisi mentre la prendevo per mano per portarla di nuovo ai nostri posti.

<< grazie.. >> sussurrò lei stringendomi la mano e appoggiando la testa sulla mia spalla, mentre io sorridevo di rimando.

<< Non preoccuparti, ti proteggerò sempre. >>

















Buona sera donzelle! Ecco a voi il continuo del capitolo e la tanto attesa rissa tra Antimone e Serena!E' stato un capitolo difficile da partorire, ma alla fine ce l'ho fatta!xD A presto, Darthangel

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Capitolo 23
*** Mi piaci così tanto... ***


Mi devasti i sensi... Dopo esser tornate a casa, passammo tutto il resto della serata a messaggiare parlando di quello che era successo qualche ora prima.

- Come..come ti senti Anti?- le scrissi preoccupata. La risposta mi arrivò subito dopo.
- Sto bene Chiara, ho il ghiaccio sul labbro, ma tranquilla che domani sarà come nuovo
Emoticon grin -
- ...mi dispiace.. - scrissi mentre mi vennero gli occhi lucidi
- Di cosa? -
- Ti sto creando solo problemi... -
- Hei, no, ma che dici? Se ti riferisci a Serena e a quello che hanno fatto le sue scagnozze, sta tranquilla, perché io ci sarò sempre per te, io voglio proteggerti..perché tu mi piaci seriamente..e perché sei..sei importante per me - letta la risposta, diventai tutta rossa.
- grazie..anche tu mi piaci davvero e sei importante.. Adesso vado..buonanotte, a domani - ci salutammo e sprofondammo nelle braccia di Morfeo.

Passarono un po' di giorni e arrivò il momento dell'inizio delle prove per la recita.

<< Allora, abbiamo deciso le parti per gli studenti che hanno scritto il loro nome sulla bacheca della scuola. Purtroppo ci sono pochi maschi e già i posti sono assegnati, dovremmo decidere solo le parti di Romeo e Giulietta. >>

Eravamo in ansia..o almeno, lo ero io per il ruolo di Giulietta..perché se non avesse scelto me, avrebbero scelto quella poco di buono di tizia rompi ovaie, che avrebbe potuto portarmi via la mia amata. D'altro canto vedevo Antimone tranquilla, chissà a cosa stava pensando...

<< Bene, ora scriveremo i restanti nomi su dei pezzi di carta, che pescheremo da un secchio. >> disse scrivendoli.

La mia ansia saliva a dismisura..

<< Prego venite avanti e ad una ad una pescate dal secchio. >>

Ci avvicinammo io, Anti, Giada e un'altra ragazza che non conoscevo. Toccò ad Antimone. Mise la mano dentro il secchio e... Toccava a me, vedremo. Misi la mano dentro al secchio e pescai una carta. "Romeo". Bene! Sperando che la mia Giulietta sia la mia amata..

<< Perfetto, continuiamo. Prego Chiara, vieni e pesca. >> continuò la professoressa.

Vidi la mia..(avvampai) r..ragazza, abbastanza tesa mentre si avvicinava al secchio messo sul tavolo.

 << Forza tesoro.. >> sussurrai. Mise la mano dentro al secchio e dopo poco pescò un foglietto.

 << Bene Chiara, adesso aprilo. >> continuò la prof. Chiara aprì il foglietto titubante, per poi sorridere piano. "Giulietta" disse in un sussurro, per poi ripeterlo ad alta voce per farlo sentire anche agli altri. Io esultai dentro la mia testa, per poi vedere la mia amata guardare con aria soddisfatta Giada. Mentre questa le si avvicinava essendo il suo turno sibilando "Non finisce qui". La mia amata mi si avvicinò e mi prese la mano sorridente, per poi sussurrarmi.

<< Non vedo l'ora di provare la parte del bacio >> Dal canto mio diventai completamente rossa per poi sussurrare: "S..smettila". Finite le selezioni uscimmo insieme a Federica e Sara, che ci raggiunse poco dopo.

<< Mare? >> propose quest'ultima.

<< Ma non abbiamo il costume! >> disse Chiara.

Federica ci guardò tutte. << beh, io e quella scema di Anti viviamo vicino al mare, venite da me, ho dei costumi di riserva. Tu prenditi il tuo eh. >>

Prendemmo l'autobus per arrivare a casa mia e quella di Fede, mentre aspettavamo di arrivare io e Chiara ci tenevamo segretamente per mano, guardandoci ogni tanto desiderose di baciarci, per poi diventare subito rosse e scoppiare a ridere.

<< quanto siete carineee! >> commentò Sara guardandoci, per poi ritornare ad essere più rosse di un pomodoro. Arrivate a casa, le altre andarono a casa di Fede, mentre io salii a casa mia e presi subito l'occorrente e mi misi il costume, per poi avviarmi a casa di Fede. Le aspettai sotto casa, dopo poco scesero e ci avviammo verso San Giovanni Li Cuti. Arrivate prendemmo posto posizionando le tovaglie sulla sabbia nera, per poi toglierci i vestiti e rimanere con i costumi. Presi la protezione solare e, non ebbi il tempo di spremere il contenuto sulla mano che sentii Chiara chiedermi di passagliela sulle spalle. Io annuii col cuore che mi batteva forte. Chiara si distese a pancia in giù sulla tovaglia mentre io, inghiottendo il vuoto, spremevo il contenuto sulle mani e titubante avvicinavo queste sulla sua schiena.


Le spalmai la crema sulla schiena. Molto imbarazzata sentii la sua pelle calda sotto il palmo della mia mano, era morbida e liscia. Finii di spalmarle la crema protettiva e tornai al mio posto, lei mi guardò con fare malizioso ed io di risposta la fulminai con lo sguardo, mentre lei mi fece la linguaccia. Passammo un lungo pomeriggio di relax e risate al mare e a fine giornata Fede ci propose di dormire a casa sua, così avvisammo le nostre famiglie. A casa di Fede cenammo con le pizze fatte in casa per poi guardare un filmetto in tv tutti assieme. Arrivata l’ora di andare a letto io e Chiara ci cambiammo e ci sdraiammo a letto, vicine…così dannatamente vicine da sentire ancora una volta il suo profumo inondarmi le narici, la strinsi avvicinandola a me e la sentii girarsi, per poi baciarmi di colpo. Io ricambiai il bacio seppur di sorpresa, accarezzandole i capelli, la sentivo molto presa dal bacio, cosi presa che sentii le sue mani accarezzarmi la schiena. Seguii il mio istinto...così presi a baciarla con un po' più forza mentre sentivo le sue mani vagare dalla mia schiena alla mia pancia, per poi salire più su. Questi suoi movimenti mi facevano mancare il respiro e allo stesso tempo mi facevano mugugnare. La lasciai fare mentre cominciai a lasciarle piccoli baci su tutto il viso per poi scendere verso il collo, lasciandole scappare un piccolo gemito, ma subito dopo forse prese da un lampo di lucidità ci fermammo.








E buonasera a tuttiiii!!!  :D VI CHIEDO DI NON LINCIARMI VI PREGO! Scusate la mia continua assenza ma ultimamente non ho avuto parecchia ispirazione....spero di essermi fatta perdonare con questo piccolo capitoletto! Aspetto i  vostri commenti! :* un bacio, a presto

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Capitolo 24
*** La Prima Volta... ***


storia letizia
Uno spiraglio di luce arriva ai miei occhi dalla fessura della serranda abbassata, svegliandomi e ritrovandomi tra le mie braccia la mia bellissima ragazza, Fede. Sorrido. Ho avuto parecchie fiamme, ho infranto alcuni cuori. Anche i ragazzi mi andavano dietro, ma io non li calcolavo nemmeno, per me potevano essere solo amici.
 Le scosto un capello dal viso. Lei. Credo di amarla.. E credo che lei possa cambiarmi in meglio. Sorrido ancora. Si. La amo.
La sposto pianissimo per non farla svegliare e mi accingo, in punta di piedi sul pavimento in legno, ad avviarmi verso il bagno con un sorriso stampato in faccia. Prima di arrivare mi ritrovo davanti alla porta della stanza in cui vi sono Antimone e Chiarella bella, apro di pochissimo la porta e nella poca luce che arriva dalle fessure della serranda abbassata, noto che anche le due piccioncine stanno accoccolate l'un l'altra. Sorrido. Anche Chiara è completamente innamorata di Antimone. Mi ha raccontato cosa ha fatto quest'ultima per salvarla da Serena e quelle gorilla delle sue amiche. Tzé, la ragazza ci sa fare! Chiudo la porta piano, avviandomi verso il bagno. A volte le donne possono essere peggio degli uomini quando si parla di possessività, e mi riferisco a Serena, eh! Antimone, quasi diciassettenne, dal suo metro e settantacinque di altezza è riuscita a battere quelle due gorilla! Cavoli, fossi stata al posto suo sarei crollata al primo pugno! Rido mentre mi lavo.
 Finito, vado in cucina a preparare la colazione per la mia bella. Ormai so cosa le piace. Pan di stelle e latte macchiato. Dio, mi sto già rammollendo. Mai avrei preparato la colazione a qualcuno che non fossi io! Rido. Metto tutto in un vassoio, controllo l'orario, le 10.20. Porto il tutto nella stanza dove dorme la mia bella, appoggio sul letto il vassoio e mi avvicino a lei iniziando a baciarle pianissimo il viso. << hei..Fede.. >> vedo che si comincia a muovere mugugnando e facendo come quei gatti che, dopo aver allungato le zampe, le avvicinano al viso riprendendo a dormire. Sorrido ancora riprendendo a baciarla sul viso sussurrando << ti ho preparato la colazione..>> la bacio sulle labbra e la sento ricambiare mettendomi le braccia intorno al collo e avvicinandomi a lei. La fermo un attimo spostando il vassoio a terra, per poi ritornare, mettendomi su di lei per baciarla ancora.
 Le mie mani vanno sotto la sua magliettina leggera, accarezzandole la pancia con solo un dito. La sento rabbrividire sotto di essa, mentre le mordo il labbro inferiore. Lei mi scioglie i capelli mettendovi le dita di una mano dentro, mentre l'altra va alla mia schiena nuda, coperta solo dal gancio del reggiseno. Con un'abilità che mi stupisce di avere lo sgancia con quella stessa mano, sfilandomelo. Mi stacco un attimo guardandola, anzi ammirandola. Gli occhi di un azzurro intenso, la pelle rosea con qualche lentiggine sul nasino a patatina, i capelli castani e le labbra ora leggermente rosse per via del morso.
 Dio…com'è bella..e non mi rendo conto ma sussurro proprio ciò dando sfogo ai miei pensieri. << Quanto sei bella… >> dalla poca luce che entra dalle fessure della serranda, la vedo arrossire, per poi sorridere e sussurrare << Lo sei anche tu.. >>. Sorrido e arrossisco anche io, per poi buttarmi sulle sue labbra alzandole la maglia, per poi sfilargliela di dosso. Le mordo ancora il labbro inferiore, tirandolo, mentre una sua mano va al mio seno. Un gemito mi esce dalla bocca arrivando sulle sue labbra, mentre sento il cuore correre come un maratoneta. Sento che stringe un seno, gemo ancora, e penso che il suo reggiseno ormai è di troppo. Glielo sgancio e sfilo subito desiderosa di fiondarmi sul quel seno morbido e sodo. Dalle sue labbra scendo a morderle il collo piano, lo bacio, mentre poggio una mano sul suo seno. La sento gemere al mio tocco, mordo di nuovo un po' più forte, la sento gemere ancora mentre mi stringe i capelli. Scendo ancora lasciandole una scia di baci sul suo petto, arrivando tra lo spazio formato dai seni. Bacio e passo la lingua piano. Geme ancora stringendomi più forte i capelli e il mio seno. Gemo di rimando e mi fiondo su un suo seno baciandolo, mordendolo e leccandolo, arrivando sul capezzolo. << Sa..ra.. >> geme il mio nome mentre mi graffia la schiena con la mano che prima era ai capelli e con l'altra mi stringe forte il seno. Gemo di rimando risalendo sulle sue labbra e baciandola di nuovo, mentre le mie dita scendono sul bottone dei suoi pantaloncini, sbottonandoli. Mi stacco un attimo sfilandoglieli, mentre lei fa lo stesso con i miei. Il mio desiderio di averla cresce di più quando mi fermo un attimo a guardarla. Più bella che mai. Si morde il labbro, i capelli sul cuscino a incorniciarle il viso. Gli occhi accesi di passione e desiderio e..amore..? Si..Amore. Allora sorrido e la bacio come non ho mai fatto prima d'ora. Lei stupita da questa mia dolcezza rimane ferma, per poi rispondere al bacio avvicinandomi a lei sentendo la mia pelle sulla sua, il calore..Il caldo..(hei, dopotutto siamo in estate!).
Lei mi mette ancora le mani tra i capelli, come se non riuscisse a farne a meno. Le mie mani percorrono il suo corpo, preso dai brividi. Una di esse scende verso l'elastico dei suoi slip, tirandolo piano. La sento trattenere il fiato, mentre con l'altra mano percorro il suo fianco. Scendo la mano da sopra gli slip, al Monte di Venere, sentendola calda e bagnata. Lei geme, le sfilo le mutandine, la ritrovo nuda sotto di me, e allora me le tolgo anche io. Tratteniamo entrambe il respiro mentre i nostri Monti vengono a contatto tra di loro. La mia mano scivola tra le sue gambe accarezzando la sua intimità con un solo dito. La stuzzico e la sento ansimare sulle mie labbra. Fa lo stesso anche lei stuzzicando la mia, mentre entrambe ansimiamo l'una sulla bocca dell'altra, per poi baciarci. Raggiungiamo l'apice del piacere l'una dentro l'altra, per poi avvinghiarci abbracciandoci.
Appoggio la testa sul suo petto ascoltando il suo cuore che come il mio galoppa felice. Allora sorrido mentre le accarezzo la pancia facendo dei cerchi con le dita e lei mi accarezza ancora una volta i capelli. Rimaniamo così per un po', per poi alzarci e rivestirci dopo aver sentito i nostri stomaci brontolare. Afferro da terra il vassoio e le sorrido. << Andiamo in cucina? >> lei annuisce sorridendomi di rimando e ci avviamo nell'altra stanza. Notiamo che le due piccioncine sono già li, e un dubbio mi assale. << Buongiorno ragazze, ma voi avete già consumato?? >> domando per poi vedere entrambe guardarsi e arrossire. Scuoto la testa. << Fede, qui si fa la muffa! >> lei ride. << Ma dai Sa', lasciale stare. Avranno i loro tempi, magari non vogliono correre. >> le due sorridono annuendo. << Anche se la voglia c' è.. >> sussurra Chiara. Io rido. Beh si dai, avranno anche i loro tempi, ma qua si mangiano con gli occhi! Hmm, mi è venuta un'idea.. Avvicino Fede sussurrandole all'orecchio. "facciamo così, lasciamole sole per un po', magari si lasciano andare. " lei annuisce assecondandomi. << Beh, finito qui io e Sara andiamo a far un po' di spesa, perché non vi fate un bel bagnetto nella mia piscina? >> dice quest'ultima verso le ragazze. Io mi giro stupita. << hai una piscina tutta tua e non me l'hai detto??? >> lei ride. << ma si! È piccola eh, ma non è male! >> <> scherzo io avvolgendola con un braccio per poi sorriderle e baciarle una guancia.

Dopodiché mi vado a vestire mentre aspetto che finisca di fare colazione Fede. ……………..

 << Beh, noi andiamo eh. Non fate le brave, mi raccomando! >> asserisce Sara guardandoci. << Buona nuotata! >> dice Fede uscendo insieme alla sua ragazza.
 Ed eccoci qua.. Sono le 12.30, e quelle due ci hanno lasciato da sole in questa casa. La guardo. I capelli arruffati, castani, come gli occhi. Il suo metro e settantacinque di altezza, che io a confronto sono un metro e un succo di frutta.. Com'è bella.. Mi avvicino a lei tirandola e portandola nella stanza dove abbiamo dormito, per poi prendere i costumi. Vado in bagno a cambiarmi, mentre lei si cambia li..in quella stanza. Voglio fare l'amore con lei… Ma per lei sarebbe la prima volta.. E io non voglio metterle fretta. Esco dal bagno e mi accingo ad andare verso la porta finestra che porta fuori verso la piscina. L'aspetto due minuti, per poi vederla arrivare. Le spalle larghe da nuotatrice.. Il seno sodo e morbido. La pancia piatta.. Le cosce sode. Si se ve lo state chiedendo, Anti fa nuoto.. E Dio se è sexy.. Ok Chiara. Sta calma. Ci avviamo verso la piscina. Lei si avvicina ad essa per poi tuffarsi e riemergere subito. << L'acqua è stupenda..vieni. >> dice avvicinandosi al bordo e porgendomi la mano. La prendo e lei mi tira di colpo mentre io cado in acqua. Riemergo subito sentendola ridere. << Hei! >> le do un buffetto sul braccio sorridendo poi anche io. << Scema.. >> sussurro. Vedo le goccioline d'acqua gocciolare lungo il suo viso. Mi mordo il labbro e mi avvicino piano a lei. Stavo per dire qualcosa quando lei mi precede. << Chiara..Ogni momento che passo insieme a te, è una gioia per me. È tutto nuovo…Non ho mai provato nulla di tutto ciò. Il mio primo bacio…la mia prima rissa per difendere la persona che mi piace…io…io voglio fare l'amore con te. >> mi dice tutto questo guardandomi negli occhi e diventando rossa. Stessa cosa lo divento io, dopo aver ascoltato queste parole. << Abbiamo avuto i nostri momenti di intimità…e ho sentito cosa mi fai provare…e voglio che la mia prima volta sia con te, Chiara. E… >> Continua avvicinandosi a me, mentre sento il cuore battere all'impazzata. << Voglio che…sia ora. >> Oddeo…svengo…









Nuovo capitolo gente! :) spero vi piaccia, come andrà a finire tra Chiara e Antimone? Faranno il grande passo? Aspetto i vostri commenti , a presto! :*

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