Viva mia madre e le sue manie assillanti! di Darthangel (/viewuser.php?uid=84817)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Proposte ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Avviso!! ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** "Tentazioni" ***
Capitolo 14: *** "Tentazioni" ***
Capitolo 15: *** Una recita?! ***
Capitolo 16: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 17: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 18: *** Come hai potuto!? ***
Capitolo 19: *** Capitolo speciale - Sara e Federica ***
Capitolo 20: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 21: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 22: *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Capitolo 23: *** Mi piaci così tanto... ***
Capitolo 24: *** La Prima Volta... ***
Capitolo 1 *** L'inizio ***
Capitolo 1-1
Bene, ecco un'altra bella storiella :D ditemi cosa ne pensate. Forse potrebbe assomigliare all'atra o.O non so, ditemi voi ^-^
Questa storia la pubblicherò (credo) ogni
giorno, perchè è molto lunga :D in tutto sono 26 pagine
di word o.o ma ovviamente ancora non è finita :) Buona lettura :D
Viva mia madre e le sue manie assillanti!
<< Data la retta… >> la mia carissima
professoressa di matematica stava dettando una traccia di geometria analitica,
e io come al solito non capivo nulla di quello che spiegava, così insieme alla
mia migliore amica, chiesi alla prof. Se potevamo andare in bagno. Acconsentì.
Uscite, ci sgranchimmo le gambe e la schiena per il troppo
stare sedute. Arrivate in bagno, la mia migliore amica, Federica, mi chiese se
ci fossero novità.
<< Bene, ho visto in questi giorni una bella donzella.
>> risposi io.
<< Davvero? >> disse lei maliziosa. <<
Beh? Com’è? Chi è? Di che classe è?? >> chiese volendo subito una
risposta.
<< Ok, ok! Non so come si chiami. È
della classe 3F, ed è alquanto carina! >> dico io con aria sognante.
<< Sai che facciamo? All’uscita andiamo a cercarla e
le parli. >> disse lei maliziosa.
<< No! Ma che sei impazzita?? Non sappiamo nemmeno
se…insomma se… >> dissi io imbarazzata.
<< Ma dai, su! Ti darò sostegno io! >> dice
vantandosi e dandomi una pacca sulle spalle. << Comunque io l’ho capito
subito per te e poi, potremmo capirlo da come si comporta, no? >>
<< Va bene, se lo dici tu >> dico io rassegnata
e preoccupata allo stesso tempo.
Torniamo in classe e la campanella suona, avremmo dovuto
avere storia, ma la bidella venne a dirci che mancava la prof, e che avremmo
avuto un’ora buca. Io e la mia migliore amica ne approfittammo per ripassare
storia dell’arte , poiché l’avremmo avuto l’ora dopo.
Dopo almeno dieci minuti, già mi sono stancata di ripassare
e Federica cerca inutilmente di convincermi a continuare, ma io imperterrita
nego con la testa. Ad un tratto si apre la porta e appena alzai gli occhi,
rimasi a bocca aperta. Era lei, ed era qui. Il suo sguardo era magnetico. I
suoi verdi nei miei castani, mi avevano letteralmente rapita.
La mia migliore amica mi chiamò torturandomi il braccio,
chiedendomi poi se fosse lei la “dolce donzella”, io annuii e continuai a farmi
rapire dal suo sguardo, finchè la prof di sostegno non parlò.
<< Di cosa hai bisogno, cara?
<< Ehm, si. Avrei bisogno di un vocabolario d’inglese,
se è possibile >> rispose lei sorridendo imbarazzata.
Federica mi diede una gomitata, dicendomi: << Dato che
tu ce l’hai, approfittane. No?? >>
Ci pensai un attimo , e subito presi il vocabolario dallo
zaino e andando verso di lei, per poco non inciampai e questo la fece
sorridere, le porsi il vocabolario e le nostre dite, di conseguenza, si
toccarono. Era, come se il tempo si fosse fermato, ci guardammo di nuovo e ci
perdemmo ognuno negli occhi dell’altra. La guardai così intensamente che lei
arrossì sulle gote e abbassò lo sguardo imbarazzata, provando un certo
interesse per le sue scarpe. Calò un estenuante silenzio imbarazzato.
<< Beh, adesso è meglio che vada… >> disse lei,
interrompendo quell’atmosfera.
<< Sai…Ho…Ehm, ho compito… >> continuò lei.
Io annuii e con un “grazie e arrivederci” uscì, senza prima
donarmi un ultimo sguardo e sorriso.
Ok…ho la faccia da pesce lesso, vero? Ringrazio mia madre
per avermi assillato stamattina nel farmi mettere il vocabolario dentro lo
zaino, anche se non avrei avuto inglese!
Comunque, ritornando a noi, ritornai al mio posto come se
non fosse successo nulla.
<< Bene, bene, bene. È carina >> iniziò
Federica.
<< Beh, sì, ma non credo che…uff… >>
Mi girai verso Fede, aveva un sorrisetto stampato in faccia,
la guardai incuriosita.
<< Perché quel sorrisetto’? >> mi diede
un’ultima occhiata e poi ritornò a ripetere, sempre con quel sorrisetto!!
Per tutta la mattinata l’avevo assillata per farmi dire il
motivo di quel sorriso, ma lei continuava a non dirmelo. Lasciai, allora,
perdere.
Finalmente erano quasi le due e tra pochi minuti sarebbe
suonata la campanella, così da permetterci di tornare a casa.
<< E anche questa giornata di scuola, è finita.
>> dissi appena suonò.
<< Già, già >> rispose Federica con ancora, (è
incredibile!) il sorrisetto di stamattina.
Eravamo all’ingresso e decisi di chiederle nuovamente il
motivo di codesto sorriso.
<< Ma, si può sapere perché hai ancora qu… >>
<< Scusami… >> Quella voce! Mi girai..
<< Oh, ciao! >> dissi io con troppo entusiasmo.
<< Ehm, ti volevo restituire il tuo vocabolario
>>
<< Cos..? Oh, grazie >> risposi con un sorriso
dolce, troppo dolce direi, perché lei fece come questa mattina che, diventò
rossa e provò un certo interesse per le sue scarpe.
<< Bene, ora dovremmo andare… >> disse Fede. Le
diedi una “dolce” gomitata e un’occhiataccia e poi, mi rivolsi alla dolce creatura di fronte a me.
<< Ehm, la tua amica ha ragione, comunque io mi chiamo
Chiara, piacere di conoscerti e grazie per il vocabolario >> mi anticipò
lei cn un sorriso.
Io la guardai per un secondo e poi sorridendo risposi.
<< Figurati, nessun problema. Ehm, io mi chiamo…Ok,
può sembrare un po’ bizzarro la prima volta, comunque il mio nome è Antimone
>> sembrava alquanto meravigliata.
<< Antimone? Ė bello! >>
<< Ehm, i miei sono fissato con nomi strani >>
dissi io grattandomi la testa, imbarazzata.
<< Ė … è affascinante >> continuò
lei diventando rossa.
<< ehm...lo trovi davvero affascinante?? >>
domandai io incuriosita.
<< Beh... ecco... si >> rispose lei completamente
rossa in faccia. Guardai un attimo Federica e indovinate un po’? Aveva ancora
quel sorrisetto da schiaffi! La guardai storto e poi tornai a osservare Chiara.
Le sorrisi, stavo per dirle qualcos’altro, ma la mia “cara”
migliore amica, mi anticipò, ricordandomi che stavamo per perdere l’autobus. Sbuffai
e annuii.
<< Scusami Chiara, ma la mia “cara” migliore amica si
sta portando la testa, e purtroppo devo andare prima che perdiamo entrambe
l’autobus. È
stato davvero un piacere conoscerti e...prestarti il vocabolario >> le
sorrisi per l’ultima frase.
<< Già, spero di rincontrarti e magari scambiare
qualche parola >> disse sorridendo. Io annuii e sorridendo con un ultimo
cenno della mano la salutai e seguii Fede per arrivare alla fermata.
<< Bene, bene. Ci sta. Eccome se ci sta >>disse
lei ridendo
<< In che senso??... >> domandai incuriosita
<< …Cara mia, ma dove ce l’hai gli occhi?? Dietro la
testa?? >> rispose ironica, e per questo ottenne un’occhiataccia.
<< Beddaaa, non ti leva gli occhi di dosso! È
cotta! Se potesse, ti salterebbe addosso e ti bacerebbe senza pensarci un
momento! >> continuò lei e usò un tono come per spiegare qualcosa di
ovvio.
Io ero pensierosa, ripensavo alle parole che aveva appena
detto Federica e beh…in effetti, poteva spiegare il suo comportamento timido e
il suo diventare completamente rossa in viso.
<< Se per caso io..ecco..ci provassi, credi che ci
starebbe? Sul serio intendo.. >>
<< Beh, sì, ma è ancora un po’ indecisa, forse è agli
inizi. Credo che ancora sia confusa. Provaci sì, ma con calma. Dalle del tempo
e capirà. >> rispose la mia migliore amica con un sorriso dolce. Io annuii
convinta.
Bene allora, potrei farle capire piano piano dai miei gesti,
anche piccoli, che mi piace.
Ok! Allora è deciso.
Scesi dall’autobus e
salutai Federica e mi diressi a casa.
Erano passate ormai quasi 5ore da quel momento (quello del vocabolario intendo).
Decisi di fare i compiti e infine di mangiare qualcosa.
Pensavo a lei e a quale dei piccoli gesti poter fare.
Mi misi a suonare un po’ la tastiera elettrica nella mia
stanza. Senza prima mettere il cd di Miles
Davis nello stereo. E iniziai a imitarlo e a seguire la musica. Ormai ero
diventata davvero brava. Amavo il piano.
Di certo la tastiera elettrica non era come il pianoforte ma riuscivo ad avere
emozioni forti anche con quello. Il mio cuore si scioglie ogni qualvolta sente
le note forti, che siano acute o basse, di un piano. Fin da piccola, appena
posai gli occhi su quel grande “cosone”, come lo chiamavo io, nero e lucido, m’incuriosii
così tanto da volerlo toccare. Ricordo che era a una mostra di strumenti
musicali. Mia madre mi ripeteva di non toccare nulla, prima che dovevamo pagare
gli eventuali danni. Le venne quasi un colpo quando una commessa le si avvicinò
e le chiese se quella bambina accanto a quel grande pianoforte fosse sua
figlia. Preoccupata chiese se avessi fatto qualche danno e invece la commessa,
con tono dolce rispose di no, e inoltre aggiunse che “quella piccolina è nata
per suonare il piano, le consiglio di farle fare qualche corso, perché di
sicuro diventerà bravissima”.
Ogni volta chiudo gli occhi e quando suono o quando ascolto
la melodia delle note del piano in un brano, mi perdo e tralascio il resto. Dopo
mangiato infine mi misi a letto e ovviamente sognai Chiara.
L’indomani, uno spiraglio di luce alquanto biricchino,
passando attraverso le fessure della serranda della finestra si andò a posare
sul mio volto, svegliandomi. Andai a lavarmi, appena finii, tornai in camera
mia, presi una camicia bianca, jeans neri e stivali del medesimo colore.
Lasciai i capelli sbarazzini e arruffati, erano molto sbreaks (come mi piaceva
identificarli) e mi piacevano; presi l’mp4, indossai qualche bracciale e una
collana con un serpente. Presi la borsa a tracolla con i libri ed uscii. Meno
male, quel giorno non avrei avuto rilievo architettonico e non avrei dovuto
portare nessuna carpetta. Diedi un’ultima occhiata allo specchio dell’armadio.
E finalmente uscii per andare a prendere l’autobus. Erano le 7:30 e in cinque minuti
di strada arrivai alla fermata. Salii e mi sedetti in un posto tranquillo.
L’autobus partiva e io intanto mi perdevo nei miei pensieri e nel mio riflesso
nel finestrino. Mi reputo una ragazza carina. Beh di certo ero e sono molto
richiesta tra ragazzi e…ragazze. Avevo
una tonalità di occhi di un castano molto chiaro. Capelli di un castano scuro,
forma del viso ovale. Il mio carattere,
da come avete visto è abbastanza timido, ma se prendo confidenza scompare, anche se certe volte quasi non del
tutto.
Le parole di “Wish I had an angel” mi ridestano dai miei
pensieri e mi accorgo di essere arrivata.
“I wish I had an angel for a moment of love”
Come è mistica questa canzone.
Hehehe, dopotutto sono i Nightwish! Dei grandi.
Comunque, mi dirigo a passo lento verso la scuola. Non ho
proprio voglia di stare a sentire i professori oggi. Ma vabbè.
Arrivata, una cascata di capelli neri, lisci, mi blocca la
vista. Federica. Ahhh, sospiro, ormai
sono abituata e la saluto con un bacio sulla guancia e un ciao unito ad un
sorriso accennato.
<< Già seccata di prima mattina? >> mi domanda
<< Già…mi sa che per qualche ora mi metterò a
disegnare. >>
<< Sempre la solita >> dice sorridendomi e io rispondo
con un occhiolino ed un “certo cara”. Ci dirigiamo in classe salutando nel
frattempo gli altri appena arrivati. Prima di entrare il mio sguardo va su di
un angelo.
Lei, ovviamente..
Sentendosi osservata si gira e incontrando il mio sguardo mi
sorride e faccio anche io lo stesso.
Entro in classe con un sorriso stampato in faccia, la mia
migliore amica lo nota e con un sorrisetto mi domanda, << L’hai vista vero? >> io
annuisco sempre col sorriso sulle labbra e mi siedo.
La professoressa arriva con qualche minuto di ritardo, io
intanto prendo il libro di inglese e lo apro in una pagina qualsiasi. Poi
mettendo la tracolla sul mio banco in modo che non mi veda, prendo il mio
blocco schizzi e comincio a disegnare qualcosa. Inizio, per sciogliermi un po’,
a fare lo schizzo della mia mano destra con in mano la matita. Eh si, figo
vero? Poi ripasso bene i contorni e faccio le sfumature e accenno un po’ di
chiaroscuro, per poi rifinirlo del tutto.
Federica dava qualche occhiata al disegno e al mio sguardo annoiato
ma allo stesso tempo concentrato nel disegnare quella mano. Sorrise, strappò un
pezzetto di foglio e iniziò a scrivere.
Mi passò quel fogliettino con su scritto:
- Allora? Sempre
annoiata?-
- Tu che pensi?..- risposi
Notai che alzò un sopracciglio, sbuffò e continuò a
scrivere. Appena finì mi passò il fogliettino tutta convinta di chissà cosa.
- Mamma mia! Senti ora
sai che fai? Le dici alla prof di andare in bagno così ti fai una passeggiata e
ti sgranchisci un po’. Anche perché il mio intuito mi dice che troverai
qualcuno di interessante ad aspettarti.-
Questa volta fui io ad alzare un sopracciglio, dubbiosa le
rivolsi uno sguardo interrogativo, ma lei con un cenno della testa indicò la
professoressa che spiegava.
Sbuffai e annuii poco convinta. Alzai la mano, la
professoressa la notò, allora le chiesi di poter uscire e lei acconsentì.
Non capivo perché Fede mi avesse mandato fuori…mah. Mi diressi alle macchinette, arrivata tirai
fuori qualche moneta e selezionai una bevanda. Ad un certo punto, appena presi
quello che avevo scelto, una mano si posò sul mio braccio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Proposte ***
Capitolo 2-2
Ecco il secondo capitolo. ditemi cosa ne pensate :) beh, non ho altro da aggiungere XD buona lettura :)
-Proposte-
<< Antimone! >> mi girai, i miei occhi si riempirono di gioia nel vederla lì
davanti a me con la sua mano sul mio braccio. Sorrisi.
<< Chiara! >>
<< Noia? >> mi domandò lei sorridendo
<< Eh, già. Anche tu? >>
<< Si..>> sospirò e poi anche lei prese qualcosa
alla macchinetta, ma quella si incastrò.
<< Ci mancava solo questo! E ti pareva..>> le
sorrisi, poi come aveva fatto lei, le posai delicatamente una mano sulla sua
spalla.
<< Aspetta, ci provo io..>> detto ciò,
controllai che non ci fossero professori in giro e posizionandomi di fronte
alla macchinetta, misi le mani nella parte superiore. Appena spinsi quel tanto
che bastava per alzarne una parte da terra, e lasciai, la bibita che aveva
scelto Chiara cadde nel cesto della macchina e lei poté prenderla. Guardò
stupita la bottiglietta e poi me.
<< Grazie! >> le sorrisi
<< No.. >> risposi io con una cenno della mano
come per dire “macchè?”
Sorrise, poi guardò l’orologio e si portò la mano alla
fronte.
<< Meglio andare, prima che ci vengono a cercare o ci
mandano a “Chi l’ha visto?”. >> disse sorridendo
<< Già, appena penso di ritornare li dentro, mi viene
l’ansia! >> scherzai io
<< Beh..ciao allora >> continuò lei, fece
qualche passo per andarsene, ma poi si fermò e tornò indietro.
<< Dimenticavo, ti volevo chiedere se ti andava
di…ecco…fare qualcosa insieme…t-tipo studiare i-insieme… >>
<< Cos…oh, si. P-per me va b-bene…meglio darsi una
mano a vicenda>> dissi io sorridendo imbarazzata portandomi una mano
dietro la nuca.
<< O-ok allora. Ciao..>> si avvicinò e mi
schioccò un timido bacio sulla guancia. Non so quanto rimasi li impalata dopo
quell’azione, ma so che quando l’ha compiuta il mio cuore perse un battito,
facendomi arrossire sulle gote.
Mi riscossi e tornai in classe, ancora un po’ stordita da
quel bacio. Appena ritornai al mio posto, Federica notando il mio sguardo perso
sorrise compiaciuta, prese un altro pezzo di foglio e ricominciò. Appena finì
richiamò la mia attenzione dandomi una leggera gomitata sul braccio. La guadai
interrogativa e come risposta, con la testa, indicò il foglietto davanti a me.
Lo lessi.
- Allora?? Non mi
racconti niente? Su su… -
- L’ho incontrata e
indovina un po’?... –
Assunse un aria meravigliata e poi continuò a scrivere.
- Huhuhu interessante,
su racconta, voglio tutti i particolari di quello che è successo -
Le scrissi quello che era successo e appena lo lesse fece
una faccia compiaciuta e soddisfatta.
- Vedi che avevo
ragione?? Eh? A quest’ora se non te l’avessi detto io di uscire non ti avrebbe chiesto
di studiare insieme! Mi devi un favore cara, hehehe… -
Sorrisi e la ringraziai stringendole la mano dolcemente.
Le ore passavano lente, troppo lente. Mi rimisi a disegnare.
Provai a riprodurre il viso di Federica, in quel momento era di profilo e
cominciai a tracciare una leggera linea di contorno. Continuai aggiungendo pian
piano i vari particolari, le fessure delle narici, la curva delle labbra e
quella del mento. Poi accennai il chiaroscuro e il resto. Di tanto in tanto la
mia migliore amica mi osservava incuriosita da cosa stessi facendo e poi
accennava un sorriso.
Dopo un po’ finì, misi la mia firma, la data e persino l’ora
e glielo porsi. Ormai l’ora era passata e tutti erano in piedi a chiacchierare
e a scherzare.
<< Sei bravissima Anti! È bellissimo… >> disse
con un sorriso stampato in faccia guardò il foglio e osservando ogni
particolare, poi si girò verso di me e mi abbracciò. Sorrisi.
<< Grazie Fede, se vuoi te lo puoi tenere >>
dissi io sempre sorridendo, lei si allontano un pochino per guardarmi negli
occhi e sorrise.
<< Davvero? Vedi che gli metto una piccola cornice eh?
E lo metto sotto vetro! Hehehe >>
<< Se vuoi >> dissi io ridendo. Voglio molto
bene a Federica, è come se fosse mia sorella. Farei di tutto per lei!
Finita anche l’ultima ora, usciamo e ci dirigiamo verso
l’uscita, ma prima di poterci arrivare una voce mi chiama.
<< Antimone! >> mi giro, è lei.
<< Ehi Chiara! Tutto ok? >>
<< Uh si, grazie.. >> rispose lei facendo un
cenno di saluto con la mano a Federica per salutarla. L’altra rispose con un
ciao ed un sorriso.
<< Che strada fai? >> continuò lei sorridendomi
e iniziando a camminare.
<< Quella per andare in piazza S. Maria di Gesù,
perché? >> risposi incuriosita.
<< C-così…A-anche io faccio la stessa strada >>
balbettò lei imbarazzata.
Sorrisi e scambiai un occhiata con Federica che intanto
aveva un aria compiaciuta…Mah, chissà che ha in mente di fare..
<< Ah, Anti. Io oggi sono al lavoro con mia madre e
dato che lavora qui vicino poi torno a casa con lei. Ok? >> Ehm...forse
ho capito cosa ha in mente, vuole farci rimanere da sole…Ci manca solo questo.
<< Hmm, ok. >> rispondo io poco convinta.
<< Beh allora io vado cara. Ci vediamo Chiara >>
entrambe la salutammo con un cenno della mano mentre si allontanava.
E indovinate un po’? Calò un silenzio imbarazzato.
Continuammo a camminare in silenzio. Io non sapevo che
parola spiccicare e lei sicuramente pensava ad altro. Fui io a trovare, almeno
per ora, un argomento su cui parlare.
<< Allora…Q-quando ci vediamo p-per studiare? >>
ok, non è un granché come argomento, ma almeno è qualcosa..
Lei sobbalzò.
<< Cos…Oh, non so. Per me va bene qualsiasi giorno…
>> annuii e pensai a quale giorno potevo proporle.
<< Che ne dici di un giovedì?...Ora che ci penso
potremmo fare anche domani…S-se per te v-va bene, certo. >> lei si girò a
guardarmi e poi sorrise.
<< Per me va bene >>
Passarono un paio di minuti e nel frattempo pensavo al
domani. Fu lei questa volta a distogliermi dai miei pensieri.
<< Che musica ascolti? >>
<< Beh un po’ di tutto. >>
<< Tipo? >>
<< Rock e derivati, soprattutto quello gotico come i
Nightwish o i Within Temptation. Qualche personaggio del pop, blues e certe
volte anche classica, soprattutto se c’è il pianoforte. >>
<< E celtica? >> domandò incuriosita
<< Oh si! La adoro. E tu invece? >>
<< Beh, la maggior parte di quelle che hai detto tu, ma
soprattutto rock classico e celtica. >>
Parlammo ancora un po’ su cosa ci piacesse fare, finché non
arrivammo alla fermata.
<< Ora devo andare, devo prendere l’fce per
Misterbianco. >> disse lei
<< uh? Ok allora. A domani. >> risposi io
sorridendole. Lei si avvicinò a me e come oggi mi schioccò un dolce e timido
bacio sulla guancia e con un ciao mi salutò perché era appena arrivato il suo
autobus.
Come al solito rimasi li col rossore sulle gote e un sorriso
sulle labbra.
Bene bene, eccoci con con la fine di questo capitolo. Vi sarà piaciuto? :D mistero ù.ù fatemi sapere :D
Passo alle recensioni *-*
fedesS - Beh, credo
di aver messo qualche descrizione XD non ricordo. Anche perchè
è da un pò che non la rileggo :D magari le aggiungo
mentre le rivedo :D deduco che anche tu ti chiami Federica, vero? xD
comunque a me piace come nome :D fammi sapere se ti piace anche questo
capitolo ^-^
Grazie del commento, alla prossima :)
E ovviamente ringrazio anche quelli che leggono solamente :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3-3
Bene, scusate l'attesa >.< comunque, eccovi un nuovo
capitolo, spero vi piaccia :D chissà cosa succederà :)
nel precedente capitolo abbiamo lasciato le due piccioncine che
discutevano dei propri interessi :) beh, vi lascio. Buona lettura ;)
- Tentazioni -
Did I need the pain just to feel alive
Did I get this numb just to survive
Did I need the rain just to feel alive
Did I get this cold, just to survive
Le parole di “Umbroken” dei Silentiun, mi svegliarono di
soprassalto. La sera prima, mi ero addormentata ascoltando la musica e pensando
Chiara.
Guardai la sveglia, era ancora presto, allora decisi di
prepararmi con calma e di mangiare qualcosina.
Appena finii uscii e andai alla fermata.
Oggi ero abbastanza “dark”:
I soliti capelli arruffati, poi una leggera traccia di
matita negli occhi, una felpa leggera, una maglietta dei Nightwish, jeans neri,
stivali neri e ovviamente la collana col serpente. No, tranquilli, non mi è
morto nessuno. Sono così io.
Comunque, arrivata a scuola salutai tutti e aspettai
Federica sulla porta della mia classe. Con la coda dell’occhio ne approfittavo
per vedere se c’era Chiara “all’orizzonte” hehehe.
Ad un tratto qualcuno mi si “aggrappò” al braccio, facendomi
quasi cadere.
<< Ciao Fede >> dissi falsamente annoiata.
<< Ciao bella donna! Ancora che cerchi la tua
innamorata? >> disse lei maliziosa.
<< N-non è la mia innamorata.. >> dissi io
imbarazzata, lei alzò un sopracciglio.
<< Ah si? >> continuò lei
<< … >>
<< Lo sapevo, hehehe. >>
<< C-ciao Antimone.. >>
Quella voce così dolce… È lei…Mi giro.
<< Ciao C-chiara.. >> dissi io girandomi e
guardandola. Il mio cuore perdette un battito e l’atmosfera si fece più, come
dire? Più calda..
<< Allora per oggi è d-deciso? >> annuisco sempre ammirandola
<< Ma come farai a venire? >> continuò lei
<< Ehm, non lo so.. >>
<< Ma scusa, ma perché non te ne torni con lei?
>> propose Federica.
Guardai un po’ Federica e un po’ Chiara. Quest’ultima
sorrise e annuì.
<< In effetti, così viene molto meglio.. >>
risponde lei, mentre annuisco anche io e ricambio il sorriso.
<< Puglisi, Trazzera, che ci fate ancora lì, su
entrate in classe >>
<< Si prof.. >> rispondiamo entrambe annoiate,
poi salutiamo Chiara ed entriamo sedendoci al nostro posto.
Le ore passano, e dopo essermi fatta interrogare in ben 2
materie, storia (che io personalmente odio con tutta l’anima) e letteratura,
ritorno a disegnare sul mio adorato e agognato blocchetto degli schizzi ormai
quasi pieno. Presi l’mp4 e ascoltai un po’ di musica.
“ma no, ci mancava solo la canzone di Giorgia, girasole” e
ovviamente dove va il mio pensiero? Ma su di lei. “meglio cambiare canzone..”
She is my sin…Direttamente.
- Lei è il mio peccato –
Ehm, credo di stare immaginando delle cose poco caste, o
almeno quando ascolto questa canzone…Mi vergogno di me stessa perché sono su di
lei! Mi sento in colpa…Strappo un bigliettino dal blocchetto e scrivo.
- Fede…sto ascoltando
i Nightwish…- lei alza un sopracciglio e scrive
- Quale? –
- She is my
sin…ehm…sto immaginando certe cosette…ehm
poco consone…su tu sai chi –
- E allora?? Capita
no? -
- Mi sento un po’ in
colpa… - lei assume un aria annoiata e sbuffando continua a scrivere.
- Ma è normale che ti
vengano certe immaginazioni! –
- Si, ma lei è così
dolce… -
- E allora? Scommetto
che anche a lei vengano certe immagini, magari su di te che la baci e la
tocchi, o che…hehehe meglio non continuare, perché di sicuro sbaveresti solo a
pensarci – appena finii le spuntò un ghigno sulle labbra e mi porse il
biglietto. Io per poco non svenni immaginandolo!
- Ma perché mi devi
istigare? Penso che non resisterei…come caspita faccio oggi?? Se comincio a
lasciarmi andare penserà sicuramente che sono una maniaca! -
- Ma vaaaa! Beh, se lo
fai, lo penserà di sicuro, hehehe. Tu sta calma e non ci pensare ok? Su che ce
la farai, tanto dovete solo studiare. -
Le annuii e poi ritornai a disegnare.
Finalmente suonò anche l’ultima campanella e potemmo uscire.
Chiara mi venne incontro e mi salutò con un bacetto sulla guancia e poi
cominciammo ad avviarci.
Dopo 10 minuti arrivammo alla fermata, salutammo Federica e
salimmo sull’fce per Misterbianco.
Passammo tutta la durata del viaggio ad ascoltarci la
musica, finché Chiara mi chiese cosa preferissi mangiare.
<< Per me qualsiasi cosa, tanto mangio di tutto
>> risposi io con un sorriso
Arrivammo a casa sua dopo un breve tratto di strada.
Aprì la porta dopo aver inserito le chiavi e poggiammo le
cose all’ingresso.
Era una piccola villetta con il giardino sul retro. I mobili
erano moderni. La cucina era enorme! Come il salotto e il bagno..
<< Fa come se fossi a casa tua >> mi disse lei
sorridendomi e avviandosi in cucina.
<< I miei non ci sono e torneranno tardi mi sa. Prima
mi è arrivato il messaggio di mia madre e diceva che potevamo cucinare quello
che volevamo…ehm, il problema è che io sono una frana a cucinare. Quindi non
vorrei avvelenarti con la mia cucina… >>
Rido, << Oh, ma tranquilla, vorrà dire che cucinerò
io. >>
<< Ok! Se hai bisogno di qualcosa, dimmelo, io vado a
dare da mangiare al mio gattino. >> dicendo questo se ne andò.
Ok, che potremmo cucinare? Hmm…frittata e poi…hmm, ma sì. Un
po’ di spaghetti con pomodorini.
Intanto presi le uova, il burro, il sale e una teglia per
fare la frittata. Appena finito, presi
quattro pomodorini, l’olio, il sale, il basilico e l’aglio in polvere.
Unii il tutto in una tegliera, tagliando a metà i pomodorini. Poi presi una
pentola e dopo aver messo l’acqua e il sale, accesi il fornello. Nel frattempo
la frittata si stava già preparando ed era quasi pronta. “Altri 5 minuti”
<< Uuuh, che buon odorino! Che cucini? >>
Sorrisi, << Frittata e pasta >>
<< E la pasta come la fai? >>
<< Poi vedrai >> dissi io continuando a
sorridere.
<< Ok, l’acqua sta bollendo, potresti passarmi gli
spaghetti?...Grazie >>
Appena fu tutto pronto lo portammo sul tavolo. Lei guardò la
pasta, curiosa del sapore.
<< Non l’ho mai mangiata in questo modo. >>
<< Su, assaggia >>
Appena finito di mangiare il tutto, (lei si leccò pure i
baffi, a quanto pare le è piaciuto tutto) andammo nella sua stanza e lei mi
fece vedere i suoi effetti.
<< Ho visto un piano nel soggiorno, lo suoni tu?
>> le chiesi io curiosa.
<< No, mia sorella. >>
<< Ed è brava? >>
<< Un pochino, ha iniziato da poco. >> stava
calando il solito silenzio imbarazzato.
Mi sedetti sul suo letto, invece lei sulla sedia di fronte
il pc.
<< Ehm, tu invece suoni qualcosa?... >> annuii
<< Il piano…Beh, in realtà ho la tastiera elettrica a
casa. >>
<< Capisco…ti va d-di suonare u-un po’? >> disse
lei imbarazzata
<< Oh…ehm, ok.. >> si alzò e mi accompagnò al
piano. Mi sedetti sullo sgabello e lo osservai.
Era bellissimo! Di un nero così lucente…mi ricordai quella
volta da piccola..
Accarezzai delicatamente il coperchio, poi lo sollevai. I
tasti neri risaltavano su quelli bianchi, cominciai a suonare qualche tasto e a
fare una scala musicale e lì in quel momento il mio imbarazzo passò in un
secondo.
Cominciai a suonare per riscaldarmi, la cara e vecchia “Per Elisa”. Poi iniziai con un pezzo di
Ludovico Einaudi: “Primavera”.
Piano piano le note uscirono fuori, diventando sempre più
energiche.
Non era come il suono di una tastiera elettrica. Era molto
meglio. Chiusi gli occhi e cominciai ad immaginare tutto quello che mi
circondava, e ad un tratto si trasformando in un bosco rigoglioso e splendido.
Cominciai a correre e ad arrivare ad un fiume. Corsi lungo la sponda fino ad
arrivare ad un cascata e poi mi fermai.
Dalla parte opposta della sponda la vidi. Vidi lei e i suoi
occhi.
Il suo sguardo dolce.
Passai il fiume su delle rocce e per poco non caddi. La
raggiunsi, le presi il viso fra le mani e fu un attimo, la guardai negli occhi
e poi le nostre labbra s’incontrarono e il mio cuore perse un battito, e poi
riprese battendo più veloce. Ci staccammo e io riaprii gli occhi. Era finita.
Mi portai la mano dietro la testa con fare imbarazzato e la
guardai.
Una mano sulle labbra e…Stava piangendo! Ma non aveva uno
sguardo triste, era dolce.
Mi abbracciò di colpo, e come nell’immagine di prima, il mio
cuore perse un battito. Tentennando l’abbracciai anche io dolcemente,
assaporando il profumo dei suoi capelli e della loro morbidezza.
Dopo ore, o giorni o addirittura anni, ci separammo
vistosamente imbarazzate.
<< Ehm…f-forse è-è meglio a-andare a st-studiare…
>>
<< Ehm si…f-forse è m-meglio. >>
Ci avviammo in camera sua, prendemmo i nostri libri e anche
se l’aria era tesa, riuscimmo a studiare. O almeno fino ad un certo punto,
perché io cominciai a sudare, forse per il caldo, o forse perché la mia mente
andò su quelle immagini di stamattina.
Mi asciugai il sudore con un tovagliolino, cercando di
coprirmi un po’, perché sentivo le gote andare in fiamme! Lei se ne accorse e preoccupata chiese:
<< Tutto bene A-antimone? >> annuii poco
convinta.
Mi tolsi la felpa, rimanendo con la maglietta dei Nightwish.
La vidi diventare rossa e posare nuovamente lo sguardo sul libro. Presi il
cellulare e composi un messaggio in fretta e furia. Spiegai tutto quello che
era successo in quell’ora. Composi il numero e mandai il messaggio a Federica,
aspettando con ansia l’arrivo della risposta che arrivò subito.
- Anti, rimani calma,
non ci pensare. Pensa a studiare, su,
tranquilla. -
- Ti sembra facile?
Non ce la faccio, ora le dico che devo uscire un attimo a prendere un pochino
d’aria. -
- Va bene, fammi
sapere come va. – risposi con un ok e posai il cellulare in tasca.
<< Ehm, Chiara, io vado un po’ fuori a prendere una
boccata d’aria ok? >>
<< Tutto ok? Sei sicura di stare bene? >>
rispose lei con l’aria preoccupata, io annuii e poi uscii in giardino.
Era abbastanza grande, appena uscii l’aria fresca mi invase
e pian piano mi rilassai e mi calmai.
Non potevo andare avanti così! Non so fino a che punto avrei
resistito.
Intanto nell’altra stanza…
Chissà perché si sarà comportata così…Ogni volta che sono
con lei mi sento strana.
Mi sento in agitazione…Il cuore mi batte forte, lo stomaco
va in subbuglio.
E poi quando si è tolta la felpa ed è rimasta solo con la
maglietta…Mi sentii addirittura mancare il respiro!
Chissà se sta bene…
Guardo fuori e la vedo seduta a gambe incrociato sull’erba.
Credo di sapere il perché del mio subbuglio allo stomaco e
del resto. Non voglio soffrire ancora. È successo anche con Serena. Ho cercato di sotterrare il dolore e
addirittura anche il provare amore per qualcuno. Ma invano.
Mi sa tanto che sta succedendo di nuovo. Però lei sembra
diversa da Serena. È più dolce, più timida. Serena non era così, era più
diretta, più, come dire, no violenta ma, hmm…Non mi viene la parola. Comunque
sia…non voglio! Ma…purtroppo, non ne
posso fare a meno…
Si alza lentamente, si gira e si blocca vedendomi da dietro
il vetro.
Diventa rossa e poi si avvicina lentamente.
<< ehm, scusa
per prima. È
solo che… >> la frase rimase in sospeso. Ad un tratto sentii il telefono
squillare e dopo aver tentennato un po’, andai a prenderlo.
<< Pronto? >> feci io.
<< Bene bene,
sei a casa. Ti sono mancata cara mia?
>> non riuscivo a crederci…Parli del diavolo e spuntano le corna! Che
cosa vorrà ora Serena?!
<< Non credo proprio! Che cosa vuoi?! Perché hai
chiamato?! >> dissi io irritata. Diedi un’occhiata in giro per vedere
dove fosse Antimone. Era rimasta dove l’avevo lasciata e guardava fuori,
immersa nei suoi pensieri.
<< Beh, mi sei
mancata sai? >> disse lei con voce suadente
<< E allora?? Non tornerò mai insieme a te,
sappilo!... >> la sento ghignare
<< Ne sei
proprio sicura? Potremmo fare come ai vecchi tempi! >>
<< Non ci tengo! E poi per cosa, per farmi soffrire di
nuovo?! No! Punto e basta. Ciao! >> e detto questo le chiusi il telefono
in faccia.
Tornai di là e la vidi raccogliere le sue cose.
<< Te ne vai di già… >> era più un affermazione
che un domanda.
<< Ehm…si. È
tardi. >> annuisco malinconica.
Non voglio che se ne vada! Vorrei dirglielo.
Già siamo sulla porta d’ingresso.
Resta ti prego…
Non riesco a dirlo, le parole mi muoiono in bocca.
<< Beh, è stato…carino. >> dice lei sorridendomi
imbarazzata. Abbassa lo sguardo sulle sue scarpe.
<< Già… senti…>>
lo rialza di colpo, incontrando i miei occhi.
Resta…
Abbasso lo sguardo.
<< Tutto ok, Chiara?... >>
No che non va bene!
Annuisco.
<< Allora ci vediamo domani? >>
Annuisco di nuovo.
Mi da un timido bacio sulla guancia e con un ciao esce.
Imbranata!
Stupida!..
Passo per il corridoio e osservo il piano e il posto dove vi
era qualche ora fa Antimone. Mi ritorna in mente il momento in cui accarezzò il
coperchio e subito dopo i tasti. Mise così tanta passione nel suonare quella
melodia che mi commosse.
Quando l’abbracciai provai un senso di tranquillità unito ad
imbarazzo e come dire…protezione tra le sue braccia. Dopotutto io sono piccina
e lei è più alta e forte di me. In effetti è un po’ strano, dato che mi ha
detto di non praticare sport…
Lei che pratica sport…
Magari pesi…
O pallavolo..
O nuoto…
Le spalle possenti per la contrazione dei muscoli.
Lei che esce dall’acqua col costume appiccicato addosso e le
goccioline che percorrono il suo corpo allenato…dal suo viso, poi le labbra, il
suo collo, piano piano fino ad arrivare tra i seni e poi perdersi dentro al
costume intero e poi continuare fino a percorrere le cosce e scendere piano
fino a terra…Mmmm, vorrei essere quelle gocce..
Oh-Mio-Dio! Ma sono una pervertita!!
Beh, come potrei non fare questi viaggi mentali?! Mamma mia!
Meglio andare a studiare un altro po’.
----------------------------------------------
Eccoci alla fine di questo capitolo. Sono successe un bel pò di cosucce vero? :D hehehe
Che dire? Questi pensieri sconci li abbiamo
tutti no? Chi è quella tizia che ha chimato al telefono? A
quanto pare, sbagliava, all'inizio, Federica nel dire che per Chiara
è la prima volta. Chissà. :D vi dico solamente che per
ora non parlerò di lei ù_ù Forse nei
prossimi capitoli si avrà un'altra sua telefonata. Ops, ho detto
troppo XD
Va bene :D passiamo alle recensioni:
*Amy_Lee_Evanescence - Mi
fa davvero piacere che ti piace :D Si, Chiara è molto adorabile
:D lo sarà anche in seguito ù.ù Comunque, deduco
che ti piacciono i Nightwish e i Within Temptation xD Bene :D ahahah :)
spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento :D
Al prossimo capitolo ^-^
*Distortion - :D
mi fa molto piacere che dopotutto piace come storia :) spero che anche
questo capitolo sia di tuo gradimento :) A presto :D
Al prossimo capitolo ^-^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4-4
Eccomi con un altro capitolo :D spero vi piaccia anche questo ù.ù fatemi sapere ^-^ buona lettura :)
Istinto o Razionalità?
Ok, non me ne dovevo andare così, ma non ce la facevo più a
rimanere lì con lei e…e il suo corpo e….Ossignor.
Comunque cambiando discorso, arrivata a casa, la sera feci
un sogno di quello non adatto ai minori di 20 anni! Ma comunque…L’indomani mi
risvegliai un po’ imbarazzata e tesa come un corda di violino. Mi preparai e
poi andai a scuola.
<< Antiiiii!!! Allora? Come è andata ieri, eh?
>> fece la mia migliore amica maliziosa. Io per risposta mi girai e le
diedi un occhiataccia mista ad imbarazzo e tensione. Lei alzò un sopracciglio e
le raccontai tutto, anche del sogno, ovviamente non nei minimi particolari!
<< Beh, ora si che lo penserà >> disse lei
annuendo e riferendosi al probabile nome che potrebbe darmi, e cioè’ quello
della maniaca assetata di ehm…beh, l’avete capito no??
<< Mi faccio schifo!... >>
<< Ma dai! Te l’ho detto l’altra volta, è normale! >>
<< *Suddu ‘u rici tu… >>
<< C-ciao Antimone… >> è lei! Mi ritornano in
mente le immagini del sogno!
<< C-ci-ciao C-chiara… >> la mia migliore amica
solleva un sopracciglio e noto che Chiara diventa rossa e abbassa lo sguardo.
<< Bene, bene. Perché non ci avviamo? >> fece
Fede, noi due annuimmo.
Arrivate alla porta della nostra classe, salutammo Chiara ed
entrammo come al solito.
Passarono 10 minuti e ancora la prof di chimica non era
arrivata. Andai dalla professoressa di sostegno e chiesi di andare, insieme a
Federica, nell’aula dei professori per vedere se c’era o no la prof.
Uscimmo dall’aula e ci ritrovammo di fronte una donna sui 35
anni.
<< Scusate ragazze, stavo cercando la 3F. È
in questo piano? >> domandò con sguardo dolce.
<< Sì, è in quella classe lì in fondo. L’ultima a
destra…Ehm, se posso. Chi cerca? >> le domandai.
<< Oh, grazie. Comunque cerco Chiara Lo Faro. >>
<< Ah! Lei è la madre di Chiara? Io sono Antimone.
Ieri sono venuta insieme a Chiara per studiare a casa vostra. >>
<< Oh sì, vero! Me l’ha detto Chiara. Grazie di aver cucinato
tu, lei è proprio negata… >> disse lei annuendo rassegnata.
<< Una volta ha voluto cucinare lei ma alla fine…beh,
abbiamo mangiato lo stesso, ma… >>
<< Mamma!! Sempre a raccontare sta storia! Ciao
Federica. >> disse la suddetta interessata. Poi si girò verso di me e con
imbarazzo mi disse “ciao”, mentre io le sorrisi di rimando.
<< C-comunque cosa volevi? >> continuò lei
rivolta a sua madre. Quest’ultima alzò un sopracciglio e poi continuò:
<< Ti volevo dire che io e tuo padre staremo fuori per
una settimana, a partire da oggi. Quindi per non rimanere sola a casa, se
volevi potevi dormire con qualche tua compagna oppure le fai venire a casa
nostra, ok? >> il mio sguardo andava da quello interrogativo di sua
madre, e poi a quello pensieroso della mia amata.
<< Hmm, ok mamma. Magari invito Antimone così sarà lei
lo chef. >> io sorrisi e dissi che per me andava bene.
<< Bene, allora se c’è qualche problema chiama subito
ok piccola mia? >> finì sua madre accarezzandole i capelli, lei per tutta
risposta sorrise e annuì.
^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^
La mattinata passò tra un interrogazione e l’altra e con
l’entusiasmo sotto zero. O almeno per gli altri, perché Antimone era alquanto
euforica. Forse era il pensiero di passare dei giorni con la sua amata. O forse
perché…Hmm, beh io direi solo la prima.
Come al solito al suono dirompente della dolce e amata da
tutti gli alunni, campanella, tutti i topi vengono liberati, dando loro la
possibilità di sgattagliorare indisturbati per ritornare nelle proprie tane.
Beh, che esempio eh? Ma non è sempre così? Indi per cui continuiamo con la
storia.
Mi avviai all’uscita insieme a Federica. L’indomani non
avremmo avuto scuola, quindi non portammo nulla per un eventuale studio.
Aspettammo Chiara che, insieme a due suoi compagni, una ragazza ed un ragazzo,
(per precisare) ci avviammo alla fermata.
<< Lei è Lara… >> precisò Chiara.
<< Piacere >> rispose l’interpellata.
<< Mentre lui è Davide. >> quest’ultimo invece
fece un cenno con la testa e sorrise.
Notai che Lara e Davide si tenevano per mano.
Immaginai me stessa e Chiara nella stessa situazione, a
scambiarci teneri baci e sorrisi imbarazzati.
Mentre facevo questi pensieri, arrivammo alla fermata.
<< Ovviamente loro verranno con noi. Voi due avete già
avvertito i vostri genitori? >> Federica annuì mentre io presi il
cellulare per digitare il numero di mia madre.
- Pronto tesoro – iniziò
mia madre.
<< Si, ciao amore. Senti cara mammina, posso dormire
per qualche giorno da una mia compagna? Ci sarà anche Federica e altre due
nostre compagne. >> con tono dolce. Volevo molto bene a mia madre.
Purtroppo mio padre morì che avevo solo dieci anni, e mia madre bada a me e a
mia sorella. Certo, noi la aiutiamo sempre e le stiamo sempre accanto nei
momenti di tristezza e fatica.
- Va bene piccolina, tanto c’è quella peste di
tua sorella a farmi compagnia. Mi raccomando, se hai bisogno chiama, ok? Ma i
vestiti ce li hai per cambiarti? – continuò sorridendo mia madre.
<< Ehm, in effetti no! Aspetta… >> mi girai
verso Chiara.
<< Senti Chiara, ma ehm…Come facciamo per cambiarci?
>> Lei portò una mano sulla fronte come per ricordarsi di aver
dimenticato qualcosa.
<< Mannaggia, vero!...>> Federica non la fece
finire che le intimò di star zitta. “avrà avuto qualche brillante idea” pensai,
salutando mia madre.
<< Carissime, vi ricordo che mia madre lavora qui
vicino! Quindi, andiamo da lei, e così prendiamo i vestiti, tanto abitiamo
vicine. E poi ce ne andiamo con l’autobus per non far fare avanti ed indietro a
mia madre. >>
<< In effetti quello che ha detto ha un senso!
>> feci io scherzando e assumendo un aria pensierosa. Gli altri risero,
compresa la mia dolce amata, mentre la mia migliore amica mi lanciava
frecciatine di fuoco, di striscio per giunta!
<< Dai su che scherzo, babba! Comunque, andiamo
allora, no? >> Quest’ultima annuì e salutando gli altri ci dirigemmo
verso l’ufficio della madre di Federica.
Passammo prima dalla casa di Federica e poi dalla mia.
Salutai mia madre e mia sorella e alle 15e30 uscii con Federica, dirigendoci
alla fermata dell’autobus.
Dopo venti minuti arrivammo a Misterbianco. Scendemmo e ci
dirigemmo verso la casa di Chiara.
<< Sai, sono un po’ agitata… >> dissi io
sistemandomi il borsone sulla spalla.
<< Beh, è normale, lo sai. Tu cerca di non fare
cavolate! Lo sai che ci devi andare piano con lei. >> disse lei sorridendo, mentre io
annuii.
<< Ehm, ti posso chiedere una cosa? Io, ecco…Sai che
non ho mai baciato giusto? >> lei mi guardò curiosa e annuì.
<< Ecco…dato che tu l’hai già dato, magari mi potresti
dire come fare… >> lei sorrise e poi disse:
<< Non posso e lo sai. Un bacio si dà e basta!
Fregatene se non sarà uno dei migliori. Se lo vuoi veramente dallo e basta! Ok?
>> io annuii. Arrivati al cancello, suonai al citofono e dopo due minuti
ci aprirono.
Si aprì la porta e io rimasi lì imbambolata a perdermi negli
occhi della mia amata. Il mio cuore perse un battito, ma Federica con una
gomitata leggera ed un sorriso sulle labbra mi incitò ad entrare.
Posammo all’ingresso le nostre cose e percorremmo il
corridoio arrivando nello splendido soggiorno di casa sua. Il mio sguardo cadde
sul piano e i ricordi del pomeriggio precedente riaffiorarono facendomi
arrossire.
Notai che prima che noi arrivassimo, Chiara e i due
piccioncini, stavano giocando alla play.
<< Oh, Tekken 3! >> feci io meravigliata. Chiara
mi sorrise e io mi sciolsi. Almeno due ore le passammo a giocare e a scherzare
sulle movenze dei personaggi e conoscemmo meglio anche Lara e Davide. La prima
dolce ma diretta nel dirti le cose in faccia. Era di corporatura media, dolce
nei lineamenti e beh…sexy nel fisico. L’altro invece era alto, spalle larghe e
magro, con lo sguardo innamorato.
<< Ah, dimenticavo. Tra qualche ora arriverà un’altra
mia amica. >> tutti annuimmo.
<< Senti Anti, t-ti va…ecco…d-di suonare qualcosa?
>> domandò imbarazzata Chiara.
<< Ehm…Ok. >> come il giorno precedente mi
sedetti sullo sgabello nero e accarezzai nuovamente quel coperchio anch’esso
nero. Lo sollevai e misi il dito indice in un tasto qualsiasi. Il suono basso e
forte mi provocò una scarica di brividi lungo tutta la schiena, dandomi carica.
Mi girai verso Chiara e le sorrisi, poi tornai ai tasti bianchi e neri e
iniziai.
“Breathe no more” degli Evanescence. Appena iniziai sentii
Federica avvicinarsi e sorridermi. Iniziò a cantare e la sua voce eccezionale
metteva tutta l’anima in quelle parole e lo stesso feci io nelle note. Il tutto
con gli occhi chiusi. Appena finimmo arrivarono applausi da tutti e tre e noi
sorridemmo entusiaste.
All’improvviso il campanello suonò e Chiara andò ad aprire,
mentre io continuai a strimpellare qualche cosa. Feci qualche scala musicale
per sciogliermi un po’ e nel frattempo Chiara ritornò insieme ad un’altra
ragazza.
<< Ciao a tutti… >> salutò lei. Noi ci girammo e
l’andammo a salutare. Notai, sorpresa, che Federica era rimasta imbambolata
peggio di uno stoccafisso a guardare l’altra ragazza appena arrivata. Quest’ultima
si avvicinò a lei e tendendole la mano disse sorridendo.
<< Piacere, Sara. >> iniziò la bionda.
<< P-piacere, Federica. >> io alzai un
sopracciglio e sorrisi maliziosa.
<< Beh, che stavate combinando senza di me?? >>
disse la nuova arrivata scherzando.
<< Oh, ma niente. Ci stavamo beando della musica e del
canto di queste due. >> rispose Chiara. L’altra entusiasta ci pregò di
continuare, sussurrando qualcosa a Chiara. Anche se non sapevo cosa, una
traccia di gelosia, per la vicinanza di Sara alla mia amata, affiorò.
Scrollando la testa mi preparai.
<< Bene, vediamo se la conoscete questa. Pronta Fede?
>> lei rispose di si, tutta rossa in viso.
<< Ah, a proposito, Chiara per caso hai una chitarra
elettrica a portata di mano? >> domandai io, lei annuì.
<< Bene! Sai cosa voglio suonare, vero Fede? >>
lei parve rifletterci un po’ su e poi alzò un sopracciglio maliziosa. Chiara
porse la chitarra a Federica, che l’attaccò a delle casse lì vicino. E
iniziammo.
Partii e Fede iniziò a cantare le parole di “Walking in the
air” dei Nightwish. Suonando nel momento opportuno la chitarra elettrica e nel
frattempo cantavamo insieme.
We're walking in
the air
We're floating in the moonlit sky
The people far below are sleeping as we fly
I'm holding
very tight
I'm riding in the midnight blue
I'm finding I can fly so high above with you
Far across the world
The villages go by like trees
the rivers and the hills
The forest and the streams
Children gaze open mouth
Taken by surprise
Nobody down below believes their eyes
We're surfing in the air
We're swimming in the frozen sky
We're drifting over icy
mountains floating by
Suddenly swooping low on an ocean deep
Arousing of a mighty monster from its sleep
Assolo di chitarra e dopo aver dato una piccola occhiata
agli altri, continuammo a cantare.
We're walking in
the air
We're floating in the moonlit sky
The people far below are sleeping as we fly
I'm holding very tight
I'm riding in the midnight blue
I'm finding I can fly so high above with you
Finito ricevemmo tanti calorosi applausi. Poi io iniziai di
botto a suonarne un’altra. Ormai mi aveva rapito la musica e da lei non si esce
facilmente.
Le note e le parole di “Unbroken” dei Silentium risuonarono
per tutta la casa. Ci misi l’anima nel suonarla e nel cantarla. Eh, si sapevo
anche cantare.
Con gli occhi chiusi potevo immaginare posti meravigliosi e
oscuri. Potevo immaginare i suoi occhi. Il suo corpo. Il suo sorriso. Le sue
labbra. Beh, tutto!
Finita la canzone, dopo un interminabile silenzio dei presenti,
riaprii gli occhi. Mi girai e mi portai una mano dietro la nuca imbarazzata.
Vidi che praticamente tutti, compresa la mia migliore amica,
erano rimasti a bocca aperta.
<< Ehm…Vi è piaciuta? >> e sempre con la bocca
aperta annuirono. “Bene” sussurrai.
Poi Guardai l’orologio e vedendo che ormai erano le otto e
mezza, mi alzai.
<< Ehm, dato che ormai sono le otto e mezza, non
sarebbe meglio mettere qualcosa sotto i denti? >>
Finalmente si ripresero e rispose chi con un “sì” e chi con
un “ti aiuto”.
Guardai Chiara, ma non capii il suo sguardo. C’era qualcosa
nei suoi occhi che non riuscivo a trapelare. Le sorrisi e poi mi diressi in
cucina.
<< Sei bravissima Federica! >> fece Sara alla
suddetta interpellata
<< Oh, g-grazie. >> l’altra sorrise dolcemente.
Io alzai un sopracciglio. “Hmm, qui qualcosa non quadra, mi sa che la mia cara
migliore amica si sta prendendo una cotta per Sara. Dovrei indagare su di lei”
Preparai insieme a Federica della pasta col tonno sott’olio
insieme alla salsa e poi un’insalata con mais, pomodorini e lattuga. Appena fu
tutto pronto ci sedemmo a tavola (che fu subito apparecchiata da Lara e Davide)
e mangiammo, parlando del più e del meno.
Chiara era al mio fianco e di tanto in tanto la guardavo di
sottecchi. Com’è stupenda…I capelli le ricadono una parte sulla schiena e
l’altra parte sulle spalle. Quelle labbra sono così invitanti anche nell’azione
di bere dal bicchiere con l’acqua che scivola dentro lei!
Ossignor, ancora quei pensieri inopportuni!
Distolgo subito lo sguardo e ritorno sulla mia insalata.
Subito sento caldo, molto caldo, come il pomeriggio
precedente. Sembra fatto apposta! Prendo la bottiglia dell’acqua e ne verso un
po’ nel mio bicchiere. Meno male che è fresca! Ingoio avida di quel fluido che
piano scende nella mia gola.
Guardo un po’ tutti. Lara e Davide scherzano e ogni tanto si
danno dolci baci. Sara guarda maliziosa Federica e quest’ultima la guarda di
sottecchi imbarazzata. Eh si, si è proprio presa una cotta.
Mentre la padrona di casa sorseggia pensierosa la sua
coca-cola.
<< Li laviamo adesso i piatti? Così non ci dobbiamo
pensare domani mattina >> dice lei.
<< Se vuoi ti aiuto >> faccio io sorridendole.
Lei annuisce.
Ci alziamo e sparecchiamo tutti insieme. Poi portiamo i
piatti e le pentole e gli mettiamo l’acqua e le poggiamo dentro il lavello. Con
un po’ di detersivo. Appena finito di sparecchiare, io e Chiara cominciamo ad
insaponare le varie cose. Lei mi sorride e iniziamo a parlare.
<< Allora, ti sei divertita stasera? >> domandai
io sempre sorridendo.
<< Tantissimo! >> rispose lei tutta eccitata,
tanto che le stava scivolando un piatto, che presi al volo.
<< Attenta… >> i nostri sguardi sono vicini,
molto vicini. Così come le nostre labbra.
La voglia di baciarla era tanta. Sentivo il suo respiro a
pochi centimetri di distanza dal mio volto. Un brivido percorse tutta la mia
schiena, arrivando pure al mio basso ventre.
Ma lo squillo del telefono di Chiara ci riscosse da
quell’attimo che sembrava eterno.
<< Ehm…scusa un attimo. >> fece lei imbarazzata,
prendendo il telefono di casa e rispondendo.
<< Pronto? >>
- Piccolina, come va’?
Tutto bene lì? Avete mangiato? -
<< Si mamma, ha cucinato Antimone e tutti hanno dato
una mano. Ovviamente tutto buono! >> rispose Chiara sorridendo.
- Bene, mi fa piacere.
Comunque, io e tuo padre stiamo andando a mangiare in un ristorante qui vicino.
Se hai bisogno chiama e veniamo subito. Ok piccina? -
<< Ok mamma. Ciao, a presto. >> finì lei
chiudendo poi la chiamata.
Tornammo in salotto dagli altri che stavano guardando la tv.
<< Vi va di guardare qualche film? >> fece
Chiara sorridendo. Gli altri annuirono.
<< Io propongo di vederci un bel film strappalacrime
>> propose Lara.
Un sonoro “no” si sparse per tutta la stanza.
<< E daiiii >> continuò lei.
<< Per me va bene il film strappalacrime >>
intervenni io sorridendo.
Alla fine si arresero e scegliemmo come film “Imagine me
& you”. Per chi non lo conoscesse, è la storia di una ragazza che alle sue
nozze scambia uno sguardo con la fiorista e da li scocca l’amour. Beh, detto
così non fa effetto, ma a vederlo è una bella storia.
Mi sedetti sulla parte sinistra del divano, mentre gli altri
chi a terra e chi sulle poltrone. Chiara, ancora alzata, si avviò a spegnere la
luce per poi tornare a sedersi nell’unico posto libero, e cioè accanto a me.
Il film iniziò. Era buio e solo il televisore enorme dava un
po’ di luce.
Vidi Chiara mettersi comoda e incrociare le gambe. Sorrisi,
sembrava una piccola Buddha.
Sentendosi osservata si girò, incontrando il mio sguardo e
il mio sorriso e alla luce della tv la vidi arrossire, per poi girare subito lo
sguardo verso il film.
Io mi schiarii la voce, imbarazzata e feci come lei.
Ormai Rachel e Jack, gli sposini, sono sul punto di
scegliere i mobili e gli accessori per la casa. Ad un tratto sentii Chiara
stendersi e poggiarsi sulle mie gambe, fermandosi un attimo a chiedermi se
poteva e io annuii.
Sentire il suo peso sulle mie gambe mi provocava brividi in
tutto il corpo. La guardai un attimo. Poggiava la sua testa sul braccio
sinistro tenendo i capelli fermi sotto di essa. Il collo lasciato scoperto
veniva colpito dalla luce della tv. Le labbra vellutate erano socchiuse.
La voglia di accarezzare e baciare quel collo vellutato era
molta, ma cercavo di reprimerla.
Mille pensieri frullavano nella mia testa.
E se poi si alza sdegnata? E se invece sorride e mi dice di
continuare?? Oddio, solo a pensarci mi batte il cuore per questo piccolo
pensiero.
Si stava verificando la terza guerra mondiale nella mia
testa, tra l’istinto e la razionalità.
--------------------
*Se lo dici tu.
Bene :D cosa sceglierà Antimone? Istinto o razionalità?
Lo scoprirete nella prossima puntata XD Intanto, vi sarà
piaciuto anche questo capitoletto? ù_u fatemi sapere :D scusate
ancora per gli eventuali errori ù.ù
Passiamo ai commenti :D
*Distortion -
scusa il ritardo XD spero ti piaccia anche questo capitolo :D a
volte anche io controllo ogni mezz'ora per le altre storie che mi
piacciono XD una volta almeno 10 minuti e ci ritornavo XD è
normale se la storia piace ù.ù beh mi fa piacere allora,
che ti piace :D
Al prossimo capitolo ^-^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5-5
Bene :D oggi ho praicamente aggiunto tutto quello che ho scritto delle
25 pagine di word XD mi devo mettere sotto a scrivere il continuo
>-< spero che anche questo capitolo vi piaccia. Qui ci
sarà qualche parte in cui vedremo Chiara un
pò...incavolata, ecco, e non solo lei! :D hehehe beh, non vi
dico altro ù.ù buona lettura.
Che caratterino!
A quanto pare vinse l’istinto perché lentamente la mia mano
avanzò verso il suo collo scoperto. Appena lo sfiorai lei si irrigidì per il
contatto improvviso e si alzò guardandomi sorpresa.
Io avvampai e mi scusai abbassando lo sguardo e grattandomi
la testa.
La mia mente iniziò a farsi tanti flash mentali, immaginando
un suo sguardo schifato o un suo mettersi comoda, addirittura arrivando al
punto che lei mi mandasse via al freddo e al gelo. Mi rattristai.
Per questo rimasi stupita quando lei rivolgendomi un sorriso
si riacciambellò sulle mie gambe, assumendo la stessa posizione di prima, ma
con un sorriso stampato in faccia. Io continuai a rimanere stupita e lo fui
ancora di più quando cercò la mia mano e la posò sul suo collo. Questa volta
m’irrigidì io e stesi per un momento ferma con ancora la mia mano sopra il suo
collo, finché non iniziai a fare piccoli cerchi e a carezzarla delicatamente
con i polpastrelli, come se da un momento a l’altro dovesse rompersi.
Lei chiuse un attimo gli occhi assaporando quelle carezze.
Nel frattempo io morivo di brividi nel vederla in quel modo.
Notai solo in quel momento, che la sua camicetta era
abbastanza aperta da far intravedere una parte del reggiseno bianco facendo
risaltare la sua pelle così candida. Un calore al basso ventre mi provocò
ancora più brividi. Cercai lo sguardo di Federica per trovare conforto o almeno
una soluzione. Ma era intenta e concentrata sul film e sul volto di Sara.
Cercai di respirare bene e guardare il film. Meno male che
ci riuscii.
Il film finì e tutti ci alzammo per sgranchirci.
<< Davvero carino >> disse Lara. Il suo ragazzo
annuì e anche gli altri.
<< È sempre bello vedere questi film
>> continuai io.
<< Bene ragazzi, che facciamo? Io opterei per andare a
spaparanzarci sul letto e appisolarci. >> intervenne Sara. Tutti
annuirono stanchi e assonnati. Ad uno ad uno andammo a cambiarci in bagno.
Finito ci incontrammo nel salotto per decidere dove dormire.
<< Bene.. >> iniziò Chiara
<< Tu Lara, con il tuo ragazzo potete dormire insieme?
Oppure volete dormire ognuno per conto vostro? >> i due piccioncini
risposero di poter dormire insieme e gli fu assegnata la camera. Sara intervenne
subito senza lasciar parlare Chiara.
<< Io dormo con Federica >> disse lei guardando
la suddetta interessata, che palesemente diventò rossa e iniziò a balbettare un
“ok”.
<< Bene allora dormirete nella stanza vicino al
bagno…Beh allora rimaniamo noi due. >> io annuii.
<< Ehm, rimane la mia camera… >>
<< Dormo a terra >> dissi io.
<< Ma no dai, sei un ospite. Dormi tu sul letto…
>> io feci un segno di negativo con la testa.
<< Tu. >>
<< No, tu. >>
<< No no, tu >> e iniziò questa lotta di no per
almeno cinque minuti, finché arrivò la mia migliore amica, seguita da Sara,
dicendo di finirla e che avremmo dovuto dormire nello stesso letto così da non
far “soffrire” nessuno.
Beh, una che avrebbe sofferto sarei stata io. Ma comunque…
Entrammo nella sua stanza, più imbarazzate che mai.
Decisi allora di prendere un po’ di coperta e un cuscino e
mettermi a terra. Appena posizionai i suddetti oggetti a terra, Chiara lo notò
e mi imitò.
<< se tu non vuoi stare nel mio letto allora nemmeno
io ci starò. >> io rimasi stupita a guardarla, poi sbuffai e ripresi le
cose spolverandole e rimettendole sul letto.
<< Sei proprio dura eh? >> scherzai io. Lei
annuì.
<< Si, anche tu. >> ci guardammo e scoppiammo a
ridere, mettendoci sotto le coperte, spegnendo poi la lampada del comodino.
Calò un silenzio imbarazzato tanto da chiedermi se Chiara
stesse già dormendo. Stavo per parlare, quando la voce di quest’ultima mi
anticipa, girando tutto il corpo verso di me.
La luce della luna attraversava le fessure della
porta-finestra, illuminandomi lievemente il volto.
<< Non dormi nemmeno tu, eh? >>
<< No >> sussurrai. Non volevo spezzare
quell’atmosfera che si era creata in quell’istante.
Lei rispose con un mugugno.
<< Sai sei molto carina quando suoni e canti. Mi hai
impressionato davvero tanto di quanta passione metti. >> io sorrisi
imbarazzata.
<< G-grazie. >> risposi io.
Altro silenzio.
<< Beh, buonanotte Anty >> disse lei dolcemente.
<< Notte mio dolce chiarore di luna.. >> dissi
io, ma lei non lo senti perché era già stata presa dalle braccia di Morpheo.
La porta si apre e lentamente qualcuno si intrufola nella
camera agguantando la corda della saracinesca e alzando rumorosamente e
gridando come se fossero entrati una mandria di bufali.
<< SUUU, SVEGLIA PELANDRONEE! È MATTINO! SU PICCIONCINE.
>> dei mugugni alquanto infastiditi arrivarono da sotto le lenzuola del
letto rivelando le mie dolci e delicate parole, rivolte alla cara Sara.
<< MA PORCA SULTANA, SARA. PIÙ DELICATA NO?? Se ti prendo
t’ammazzo! E che cavolo! >> ancora mezza assonnata mi alzo e vado a
rincorrere quella scema di Sara, mentre Antimone tranquilla si alza dal letto e
va in bagno.
<< Davvero Sara, ero nel pieno di un bellissimo e
romantico sogno e almeno potevi avere la delicata idea di farmelo finire no??
>> dissi io infuriata e malinconica.
<< Uuuh, che sogno?? E su chi??? >> continuò lei
maliziosa.
<< Non te lo dico nemmeno sotto tortura, cara!
>>
<< E dai suuu! Tanto lo so che è su Antimone. >>
fece lei rivolgendomi uno sguardo da-so-tutto-io.
<< Shhh! Zitta scema! Che vuoi che lo scopra?? Forse
nemmeno le interesso! >>
<< Mamma mia cara. Io non ti dico niente perché devi
essere tu a capirlo quindi: NO COMMENT! >> disse lei facendo finta di
chiudersi la bocca con una cerniera immaginaria con tanti lucchetti, buttando
poi la chiave.
<< Che??? Di che parli?? >> feci io. Lei
continuava a star zitta facendo finta di non ascoltarmi, dirigendosi verso la
cucina e cercando i biscotti e prendendo il latte dal frigo.
<< Cambiando discorso. Parliamo di cose più serie,
dove sono i biscotti al cacao e il Nesquik? >> io rimasi shockata e poi
dissi.
<< Eh, certo. I biscotti e il cacao sono più
importanti! Ma va’ va’, sono li dentro. >> dissi io rassegnata, indicando
il terzo sportello a sinistra. Sara nel frattempo si era versata il latte e
aveva bevuto un sorso, rimanendo con la traccia di latte sui “baffi” disse.
<< Prendimeli tu, grazie >> puntai gli occhi al
cielo rassegnata e andai a prendere le due cose. Appena li presi li sbattei sul
tavolo facendola saltare in aria.
<< Ecco i tuoi biscotti e il tuo cacao! Ora mi vuoi
dire di cosa stavi farfugliando prima?? >> dissi io infastidita.
Lei continuò a bere con gli occhi chiusi il suo latte con
ora il cacao e a far cenno di “no” col dito.
Io sbattei irritata i piedi per terra, fulminandola di
striscio.
<< Ehi, che succede? >> la voce di Antimone mi
fa passare leggermente l’irritazione, salutandola con un sorriso accennato.
<< Si si, è solo questa scema che non mi vuole dire
una cosa! >> lei sorrise divertita, guardando sia me che Sara, che ancora
mangiucchiava i suoi biscotti e beveva il suo latte.
Antimone si avvicinò al tavolo in cui era seduta
quest’ultima e prese un biscotto.
Nel frattempo gli altri due piccioncini arrivarono.
<< Ben svegliati >> questi ultimi risposero con
un sorriso, andando a prendere qualcosa da mangiare o da bere, o entrambi.
<< Che facciamo oggi?? >> domandò Sara.
<< Tu te ne vai! >> feci io ancora arrabbiata
per prima, lei assunse la solita faccia da cucciolo bastonato, cercando di
corrompermi.
<< E no, non fare quella faccia! >> Anty
cominciò a ridere e anche gli altri.
<< Ma dai, ma povera. Te lo dirà un’altra volta no?
>> guardai quest’ultima e sbuffando mi rassegnai.
<< Va bene, va bene. Comunque non lo so onestamente,
potremmo ascoltare Antimone e Federica suonare e cantare qualcosa, oppure fare
il Karaoke. >>
<< Opto per entrambi! >> intervenne Sara. Io
feci rassegnata un segno negativo con la testa. Poi mi accorsi che mancava
ancora una personcina.
<< Ma scusate, Federica è ancora a letto? >>
domandai io curiosa.
<< Hehehe, si. >> rispose sempre Sara.
<< Come mai? >> domandò Antimone.
<< Sarà stanca >> supposi io. Sara fece una
risatina sospetta e la guardammo tutti.
<< Beh, si. Mooolto stanca… >> continuò lei
lasciando la frase in sospeso e andando verso il bagno, chiudendosi velocemente
la porta.
Tutti ci guardammo un attimo curiosi, finché un pensiero
arrivò alle nostre teste.
<< No, non può. Anzi non possono aver f-fat-fatto
qu-quel… >> continuai io. Andammo velocemente verso la camera dove stava
Federica e la ritrovammo spaparanzata a pancia in giù sul letto con le coperte
tutte attorcigliate sul corpo nudo che dormiva profondamente con un sorriso
stampato in faccia.
Tutti come prima ci guardammo a bocca aperta e poi Antimone
si avvicinò al letto chiamando delicatamente la sua migliore amica.
<< Fede? >> nessuna risposta. Provò di nuovo.
<< Fede?? >> alzando di poco la voce. Niente.
Alla fine Antimone si inalberò e caricando la voce parlò come un tuono su un
dolce e tranquillo paesaggio mattiniero.
<< FEDERICA EVA MARIA PUGLISI, SVEGLIATI DAL LETARGO E
RACCONTA PER FILO E PER SEGNO CHIDDU CA’ SUCCESSI! ORA!! >> una povera
Federica shockata e sbiancata si alzò dal letto, ricordandosi solo dopo di
essere nuda, prese subito il lenzuolo e si coprì, guardando allarmata la sua
migliore amica, impaurita.
<< Che ca… Ehm…Che caspita
è successo qui stanotte? >> disse Antimone cercando di ricomporsi.
L’altra guardava noi come per chiedere aiuto e quest’ultima per la sua reazione.
<< Ehm…Io…Ecco… >> iniziò lei parlando molto
lentamente. La mascella di Antimone si muoveva, cercando di trattenersi.
<< Allora?! >>
<< E-e-ecco noi ab-abbiamo…Ehm… >> l’altra
chiuse gli occhi e sbuffò rassegnata.
<< Quindi…Ne sei sicura? >> disse lei più
tranquilla. L’altra annuì.
<< Va bene, se è quello che vuoi allora non te lo
impedirò. Se avrai dei problemi dimmelo e io ti aiuterò, come ho sempre fatto.
>> disse Antimone sorridendole dolcemente. L’altra annuì e l’abbracciò,
facendo cadere però il lenzuolo, rimanendo nuovamente nuda, ma prontamente
coperta dalla sua migliore amica.
<< Ehm, ora preparati che cantiamo un po’. Che ne
dici? >> fece Antimone sorridente.
<< Con piacere! >> rispose l’altra.
-------------------------
Beh, che ne dite? xD ora non so come continuarla XD che brutta cosa T^T mi devo mettere a lavoro è.é
Allora, hanno un bel caratterino le due
donzelle eh? ù.u e questa Sara che se la fa con Federica? E
Federica che prova cose nuove? eheheh che dolci che sono :D beh allora
al prossimo capitolo ù.ù
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Capitolo 6-6
Ok, eccomi con un altro capitoletto :D spero che anche questo vi
piaccia. Abbiamo lasciato i giovani alle prese con una Sara e una
Federica fare certe cosette e soprattutto col "dolce" caratterino di
Antimone e di Chiara. Cosa succederà ora? Buona lettura ^-^
È per caso un sogno??
Ci dirigemmo in salotto per ascoltare Antimone e Federica,
ma Anty sembrava confusa, o per lo meno pensierosa per quello che era successo
tra Federica e Sara, ma comunque ci deliziò con la sua melodia.
Continuavo a guardarla fissa senza distogliere un attimo lo
sguardo da lei, dalle sue mani che toccavano, anzi accarezzavano la tastiera
del piano, e i suoi capelli arruffati mi facevano impazzire. Era così bella.
Finito di suonare, i due piccioncini, Lara e Davide, ebbero
la felice idea di andare a mare, loro avevano la macchina, o almeno ce l’aveva
Davide, così dopo qualche minuto prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo in
macchina. Una Ford Fiesta nuovo modello, celeste con dentro sedili neri, molto
comodi aggiungerei.
<< È nuova? Quando l’hai presa, Davide? >>
domandai io.
<< Qualche mese fa. È buona come macchina, e anche
molto comoda >> rispose lui mettendo la roba nel bagagliaio. Io annuii.
Dopo un bel po’ di strada arrivammo in spiaggia, io a dire la verità non avevo
voglia di fare una nuotata, preferivo stare sola. Ma, a farmi compagnia si mise
Antimone in silenzio, la vidi sistemare la sua roba e mettersi poi, comoda
sulla tovaglia e prendere il sole. Nel frattempo la crema solare che si era
messa, cominciava a luccicare su quel corpo che iniziavo a trovare
molto…ehm…provocante.
<< Si sta proprio bene qui vero? >> iniziò lei.
<< G-già, hai proprio ragione, >> risposi io
cominciando a sentire caldo e diventando rossa.
<< Ti va di fare il bagno? >> continuò lei
sorridendo.
<< Cos..? Oh ehm, il bagno...ehm ok, andiamo. >>
ero abbastanza tesa. Si vede?
-------------------------------
L’ho vista un po’ agitata. Beh, in effetti lo sono anche io.
<< Anty, vuoi fare il bagno, si o no? >> domandò
lei ad un tratto, non ottenendo risposta.
<< Ah, si. Arrivo. >> dissi io subito.
Tornati decidemmo che ormai era ora di tornare a casa e una
volta arrivati mi fiondai in bagno per fare una doccia fredda, molto fredda!
Dovevo togliermi l’immagine di lei in costume, ma purtroppo non è facile, con
un ehm…”balcone” come il suo… O SANTO CIELO, stavo e sto tuttora morendo!
Uscita dalla doccia, parli del diavolo…anzi dell’angelo e
spuntano le ali, mi vidi lei davanti. IL suo volto cambio in un nano secondo,
diventando prima bianco, poi leggermente rosso e poi peggio del colore di un
pomodoro maturo.
<< Oh Dio, s-scusa!! >> disse lei balbettando.
Io non riuscivo a spiccicar parola, la voce non usciva e mi ero completamente
dimenticata di essere nuda come mamma mi ha fatto…Beh, forse più formosa,
hehehe. I suoi occhi cercavano invano di rimanere sulla mia faccia, ma subito
dopo caddero su tutto il mio corpo. Io arrossii, lei si girò subito per non
guardarmi e per non diventare ancora più rossa di quel che è.
<< Ehm…ehm…i-io e-ero venu-venuta per…cioè, volevo
solo chiederti se potevi cucinare uno dei tuoi manicaretti squisiti… >>
<< Io…Ehm…O-ok…Dammi solo del tempo per riprendermi…no
cioè volevo dire, per prepararmi… >>
Lei annuì e uscì subito. Io rimasi interdetta ancora qualche
minuto. Poi ripresi il controllo di me e dopo dieci minuti uscii dirigendomi in
cucina. Arrivata, incrociai lo sguardo con Chiara e poi arrossendo, lo spostai
su Federica che parlava con Sara. Lei forse capì che era successo qualcosa, e
scusandosi con Sara si avvicinò a me, curiosa.
<< Ehm, tutto ok?... >> non le lasciai il tempo
di finire la frase che la presi per mano e la portai un attimo nel soggiorno.
<< È successa una cosa… >> lei mi
incitò ad andare avanti e io prendendo un respiro profondo iniziai.
<< M-mi ha vista… >> l’ultima parola la dissi
così piano che non la sentii nemmeno io. Lei mi guardò strana con un enorme
punto interrogativo in faccia.
<< Che?? >> io sbuffai e ripresi.
<< N-nuda… >> lei mi guardò stupita.
<< Aspetta…mi stai dicendo che Chiara ti ha visto
nuda??? E come è successo? Quando?? >>
<< Ehm…prima. Mi stavo facendo la doccia, sono uscita
perché avevo finito e pufff l’ho vista
lì davanti a me che pian piano diventava rossa. >> lei annuì e poi
scoppiò a ridere. Io la guardai storto.
<< Che hai da ridere?? >> lei si riprese e
disse.
<< Hahaha, ora è più convinta di prima. >> Io la
guardai stupita mentre lei tornava in cucina. Non capendo ancora la frase che
aveva detto Federica, andai a cucinare.
Appena finito di mangiare, stanchi della giornata, decidemmo
di andare a letto a riposarci. L’unico impaccio, o almeno per me, era che io
dovevo dormire nella stessa stanza e nello stesso letto di Chiara. Impresa
davvero ardua, dato l’evento successo qualche ora prima. Entrai nella stanza,
lei era rimasta ancora di là a sistemare delle cose. Cominciai allora a
prepararmi, presi il pigiama e velocemente mi cambiai. Finito, mi misi subito
sotto le coperte. Senti la porta aprirsi lentamente e uno spiraglio di luce
entrare nella stanza. Cercavo di respirare tranquillamente, sentivo i suoi
passi e potevo immaginarmi quello che stava facendo.
Dopo un po’ la sentii scostare le coperte e mettersi delicatamente
sotto di esse e coprirsi, finché non sentii più nulla, solo il silenzio e il
suo dolce respiro. Aprii gli occhi e vidi che mi dava le spalle, ho voglia di
accarezzarle la schiena, di farla girare verso di me e di baciarla, ma non
posso purtroppo.
Ad un tratto si gira e io di botto chiudo gli occhi, anche
se siamo al buio e non può vedermi.
Non so se mi sta guardando o se già sta dormendo, però sento
il suo respiro sul mio volto. Il mio cuore batte così forte che ho paura che
con questo silenzio lei possa sentirlo.
Ad un certo punto sento degli spostamenti, e…no, non può essere.
La sua mano mi sta carezzando la guancia. Sento la pelle che scotta sotto il
suo tocco. Se non fosse perché è buio, vedrebbe il mio rossore.
Che faccio?? Cosa diamine faccio???
-----------------------
Hehehe come sono cattiva =W= xD ahahah cosa farà per voi,
data la sua eccessiva timidezza? Io non so, forse si butterà su di lei, forse
si girerà dall’altra parte? Buh, mistero ù.ù tutto nella prossima puntata :D
Bene, vi sarà piaciuto? Commentate, commentateee :D
Al prossimo capitoletto :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Avviso!! ***
Avviso
Salve a tutti, volevo scusarmi per non aver aggiornate la storia, ma
diciamo che mi ha colpito il cosidetto "blocco dello scrittore". Volevo
farvi sapere che continuerò la storia, infatti, sto continuando
il successivo capitolo che, posterò fra qualche giorno. Spero
che continuate a leggerla :) Per l'altra storia, "Riuscirai a
capirmi?..Difficile, non ci riesco nemmeno io" non so se il blocco si
scioglierà xD io lo spero, stavo giusto scrivendo un capitolo,
solo che non sono riuscita a portarlo avanti, quindi mi auguro di
sbloccarmi al più presto :)
Grazie per l'attenzione ù.ù un bacio
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8
Salve genteeeeeeeee!!! Ok, scusate il colossale ritardo, ecco
un nuovo capitoletto, buona lettura! :D
L’indomani uno spiraglio di luce entrò a svegliare la ragazza
dai capelli corti. Beh, in realtà non aveva dormito poi così tanto. Ovviamente
la povera ragazza pensò tutta la notte alla piccola frase che aveva detto
l’altra pensando che, la suddetta interessata stesse già dormendo.
Forse.
Forse se l’era solo immaginato, o stava sognando..
Si alzò lentamente senza svegliare l’altra, si avviò verso il
bagno e decise che una bella doccia per schiarirsi le idee sarebbe stata
d’aiuto. Appena chiuse l’acqua si ricordò l’evento precedente e imbarazzante e,
subito, aprì uno spiraglio della porta della doccia. Notando che non vi era
nessuno, uscì tranquillamente e si mise una tovaglia abbastanza lunga da
coprire le ginocchia e si diresse in cucina. Prese latte, cacao e cereali.
Prese una tazza e si versò l’occorrente sedendosi al tavolo iniziando a
mangiare. Rimase un attimo a fissare il paesaggio lì fuori. Una farfalla si era
posata sul ramo della pianta di calendula dai colori vivaci e caldi.
Un rumore nell’altra stanza non riuscì a riscuotermi dai miei
pensieri, non mi accorgo infatti che, Chiara, aveva appena fatto la sua
comparsa in cucina, ed ora era lì che continuava a fissarmi.
Notando la presenza di qualcuno mi girai.
<< Giorno.. >> dissi. Lei si riscosse e mi
rispose, poi andò verso il frigorifero e prese il latte.
<< Dormito bene? >> fece lei. Io annuii finendo
di bere il latte.
<< Tu? >>
<< Anche io.. Che si fa oggi? >> io scrollai le
spalle e mi rivolsi a Sara che era appena arrivata in cucina e che stava anche
lei prendendo il latte strappandoglielo di mano a Chiara. L’altra fece la finta
offesa e assunse un bel broncio.
<< Cattiva >> disse quest’ultima, l’altra le fece
una linguaccia abbracciandola.
<< Avanti, oggi son buona, tieni >> disse poi
porgendole la bottiglia del latte. All’altra le si illuminarono gli occhi e
dopo averle dato un bacio sulla guancia andò a prendere una tazza.
<< Ma,
Antimone, so che c’è caldo ma, come mai sei ancora con la tovaglia che ti copre
a stento?? >> continuò Sara maliziosa. Io rimasi un attimo interdetta ad
assimilare la domanda, poi alzandomi di scatto, lanciai uno sguardo a Sara e
poi a Chiara (quest’ultima aveva l’espressione di un pesce lesso e rosso) e me
ne scappai in camera, andando quasi addosso a Federica che stava venendo in
cucina.
Federica
andò da Sara e domandò cosa fosse successo.
<< Ma
nulla, Antimone era mezza nuda e alla qui presente Chiara per poco non le stava
venendo un infarto quando se ne è accorta. Oltretutto se ne è accorta dopo!
>> disse lei ridendosela.
Chiara
intanto, cercava di riprendersi piano piano, ricordandosi che già una volta era
successo, ma che questa volta non era completamente nuda. La gola le era
seccata e così andò verso il frigo a prendere qualcosa da bere.
Sara si
avvicinò a quest’ultima e le domandò:
<< Ti
è piaciuta vero? Hehehe, lo sapevo. Perché non vai da lei? Chissà che non vi
baciate. >> Chiara, come risposta la fulminò con lo sguardo.
<<
Zitta! Vuoi farlo sapere a tutti?? >> Federica si avvicinò curiosa di
sentire ciò che si stavano dicendo. Appena sentì l’ultima frase, l’istinto di
andare da Antimone a riferirle tutto era irrefrenabile, ma poi pensandoci bene,
non sarebbe stato divertente, quindi decise di avvicinarsi a Sara e
abbracciarla delicatamente da dietro, portando l’altra a irrigidirsi di colpo .
Chiara le
guardò sorridendo, immaginando lei e Antimone al loro posto.
<<
Come mai questa mossa inaspettata? >> domandò Sara sorridendo. Federica
dal canto suo stava godendosi il bel momento, quando quest’ultima si girò incrociando
i loro sguardi. Federica arrossì dicendo poi, anzi sussurrando un “così, perché
mi andava”, l’altra sorrise e, prendendole il viso fra le mani la baciò sulle
labbra.
<< Che
siete carine! >> disse Chiara sorridendo.
<< Che
facciamo, quindi? >> continuò lei. Sara scrollò le spalle e poi disse che
potevano magari andare al cinema a vedere qualche film, oppure anche in
discoteca o a qualche serata.
<< Che
ne dici di andare alle “Capannine”? lì ci sono sempre serate. >>
<< Mh,
non lo so, vediamo che dicono gli altri.. >> proprio in quel momento
arrivò Antimone, seguita da Lara e Davide.
<< Di
che parlavate? >> domandò Davide, le altre gli risposero.
<< Per
me va bene. >>
<<
Idem >>
<<
Bene, allora verso le 19:30 ci facciamo una passeggiata al lungomare, mangiamo
qualcosa e andiamo in qualche Pub in via Etnea >>.
Si
prepararono e salirono in macchina. Erano abbastanza stretti e infatti,
Federica si dovette mettere seduta sopra le ginocchia di Sara, però rimaneva Chiara, e con tutte le cose
messe nel sedile, non aveva dove sedersi.
<<
Perché non ti metti sopra le gambe di Antimone? >> propose Sara con un
certo sguardo malizioso. Tra l’altro Chiara aveva un vestitino che le arrivava
sopra le ginocchia, quindi di conseguenza aveva le gambe scoperte. Con molto
imbarazzo Chiara si scusò e si adagiò sulle gambe di Antimone, provocandole una
serie di scosse alla schiena. Quest’ultima cercava in tutti i modi di non
pensare alla pelle nuda delle gambe dell’altra, concentrandosi sul paesaggio
fuori dal finestrino.
Ok, sta calma…pochi minuti ed
arriviamo a destinazione…porcaccia…Ma poi proprio questo vestitino corto si
doveva mettere???...Però che bella che è…uff…
Alla radio
c’è Christina Aguilera con “Fighter” e mi vien voglia di cantare, così inizio.
When I, thought I knew you
Thinking, that you were true
I guess I, I couldn't trust
Called your bluff, time is up
'Cause I've had enough
You were, there by my side
Always, down for the ride
But your, joy ride just came down in flames
'Cause your greed sold me out of shame, mmhmm
Nel frattempo Federica mi guardava, lei non conosceva le
parole, quindi, come tutti rimaneva a sentire sia me che Christina, cantare.
After all of the stealing and
cheating
You probably think that I hold resentment for
you
But, uh uh, oh no, you're wrong
'Cause if it wasn't for all that you tried to
do
I wouldn't know just how capable I am to pull
through
So I wanna say thank you
Sentivo Chiara
irrigidirsi mentre centavo note alte con forza, mentre io guardavo un pò fuori
e un pò la sua schiena.
'Cause it makes me that much
stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
Avevo voglia di
sfiorarla, ma mi trattenni…
Ohh, ohh, ohh, ohhhh, ohh-yeah ah
uhhhuh
Never, saw it coming
All of, your backstabbing
Just so, you could cash in
On a good thing before I realized your game
I heard, you're going around
Playing the victim now
But don't, even begin
Feeling I'm the one to blame
'Cause you dug your own grave
Stringevo con forza il
sedile dove ero seduta, mentre la canzone stava per finire.
After all of the fights and the
lies
Yes you wanted to harm me but that won't work
anymore
Uh, no more, oh no, it's over
'Cause if it wasn't for all of your torture
I wouldn't know how to be this way now, and
never back down
So I wanna say thank you
'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
It makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
Non mancava molto all’arrivo
e io ero sempre più instabile mentalmente. Credo anche lei, visto come
stringeva il sedile davanti a noi. Federica e Sara si guardavano maliziosamente
capendo il nostro stato d’animo…
How could this man I thought I knew
Turn out to be unjust so cruel
Could only see the good in you
Pretended not to see the truth
You tried to hide your lies, disguise yourself
Through living in denial
But in the end you'll see
YOU-WON'T-STOP-ME
I am a fighter and I
I ain't goin' stop
There is no turning back
I've had enough
'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
Davide era abbastanza
stupito, sia dalla mia voce, sia dal comportamento di Chiara, guardando dallo
specchietto.
Thought I would forget
But I remember
I remember
I'll remember, I'll remember
Thought I would forget
But I remember
I remember
I'll remember, I'll remember
'Cause it makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
Appena finì l’ultima parola e finì la canzone, ripresi fiato
e si sentì solo quella della radio dire: “E
questa era Chistina Aguilera con la sua meravigliosa voce che ci cantava “Fighter”.
Passiamo adesso ad un’altra stupenda cantante. Con “Sweet Dreams”, Beyoncè.
La musica partì mentre noi eravamo già arrivati, “peccato” pensai. Era bella anche quella.
Chiara aprì la portiera, scese, ed un’ondata di profumo di
salsedine mi arrivò alle narici. Scendemmo tutti e ci avviammo verso un chiosco
bar.
-------------------
Ok,
penso di star morendo…sono tutta un fremito. La sua voce è incredibile. Ha la
stessa forza di Christina Aguilera…o dio…muoio…
Ci avviammo al chiosco bar, dove presi un “mandarino al
limone” mi serviva a riprendermi da quel…ehm…guardai Sara che mi lanciò
un’occhiata maliziosa, io la guardai male.
Mi girai verso Antimone. Questa sera era vestita con una
camicia nera con le maniche arrotolate fino ai gomiti, jeans sul grigio-nero e
coverse scure. Con diversi braccialetti ai polsi, ed un paio di anelli alle
dita. Matita nera e sguardo magnetico…o dio…mi ci perdo in quegli occhi…e
quelle labbra…sembrano così morbide…ok, Chiara. Riprenditi. Riprenditi!!
Lei mi si avvicina e mi sorride.
<< Ti è piaciuta la mia piccola esibizione poco fa in
macchina? >> mi persi in quel sorriso, capendo solo dopo la domanda.
<< Ehm…sei stata bravissima…come sempre… >>
E
sexy... pensai tra me.
Lei arrossì e il suo sorriso diventò più ampio.
<< Grazie... >> sussurrò lei. Io sorrisi e
continuai a bere.
<< Allora, ci avviamo a far questa bella passeggiata?
Sembriamo 3 coppiette carine carine, hehehe. >> disse Sara sorridendo.
Tutti annuimmo, tranne io e Antimone che diventammo rosse peggio di un
pomodoro.
Ci avviammo verso il mare. Stupendo come sempre. Magico…non
mancava molto al tramonto.
Sara e Fede erano a braccetto, proprio come Davide e Lara.
Io avevo le mani strette dietro la schiena e Antimone le aveva in tasca, avevo
voglia di prenderne una e stringerla tra la mia…mi trattenni…
Di tanto in tanto davo un’occhiata al suo meraviglioso
profilo. Notai che aveva un piccolo accento di gobbetta sul naso, sorrisi tra
me e me coprendomi le labbra con una mano. Era l’unica “nota” difettosa in tutta
quella bellezza. Avrei la tentazione di andarle lì davanti e morderle il naso.
Arrivammo in spiaggia, ci sedemmo e guardammo il tramonto
che incombeva sul paesaggio di fronte a noi. Era qualcosa di meraviglioso.
Rosso, giallo, rosa chiaro ed azzurro e arancione si mischiavano tra il bianco
e l’arancione-rosso delle nuvole.
Antimone si era seduta alla mia destra, mentre con la mano
destra giocava con la sabbia, il suo sguardo era rivolto verso l’orizzonte.
Guardai la sua mano, mentre la mia pian piano si stava
avvicinando alla sua…
Ok, mi scuso per gli eventuali errori, spero di essermi
fatta perdonare con questo capitoletto :D commentate in tanti ^-^ e scusate
ancora per il ritardo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Capitolo 9
Salveeeeeeeeeeee, eccoci con un altro capitoletto, ho notato
che non ha commentato nessuno ç__ç vabbè, l’importante è che abbiate letto e
che vi sia piaciuta :’D
Avevamo lasciato le due ragazze in preda ad un eccezionale
ed affascinante tramonto e, ad un presunto avvicinamento di manina hehehe :’D
chissà cosa succederà adesso, vi lascio ai pensieri di Antimone. Buona lettura!
Rivelazioni
Il tramonto davanti a noi era qualcosa di eccezionale…assolutamente
magnifico e romantico…diedi un’occhiata alle due coppiette accanto a noi. Lara
e Davide erano tranquillamente abbracciati, mentre Sara avevo la testa
appoggiata alle gambe di Fede.
Sorrisi. Pensai, inoltre, a me e Chiara così, ad abbracciarci
o in qualche momento così intimo. Arrossii solo a pensarci e mi misi a
giocherellare con la sabbia, guardando sempre il tramonto.
Qualcosa mi spinse a guardarla e notai che stava pian piano
avvicinando la sua mano alla mia, stavo per fare la stessa cosa quando ad un
tratto sentimmo dei passi dietro di noi e delle voci femminili che ridevano e
si dicevano parole dolci.
Lasciammo stare, quando all’improvviso una di queste voci
parlò e si rivolse a Chiara.
<< Ma bene, guarda un po’ chi abbiamo qui ad ammirare
questo stupendo tramonto… >> vidi Chiara irrigidirsi e chiudere gli
occhi. Mi girai verso la sconosciuta e l’osservai bene.
Aveva biondi capelli, lisci, occhi azzurri e sorriso
malizioso. Poteva esser alta 1,70 circa, corporatura snella. Aveva un vestitino
scuro che le arrivava abbastanza sopra alle ginocchia, lasciando molto
all’immaginazione. L’unica pecca poteva essere, uhm…l’atteggiamento da…beh non
vorrei essere volgare…quindi lascio intendere a voi.
<< Non mi rispondi mia cara? Su, non essere maleducata
>> continuò questa con un sorrisetto. Vidi Chiara stringere il pugno.
<< Oh, ehm…scusa se mi intrometto ma…Chi minchia sei??
>> ok, mi scuso per il linguaggio poco scurrile, ma ci voleva! Caspita,
questa manco si presenta! Hehehe. Noto che rimane un po’ interdetta dal mio
linguaggio, poi, sorride come se non fosse successo nulla.
<< Beh, io sono Serena, una vecchia “conoscenza” della
bella ragazza accanto a te. >> alzai un sopracciglio, Chiara conosceva
quest’individuo?? Ah, bene…mi girai verso la mia amica e la vidi mordersi il
labbro. Poi mi girai verso quell’individuo e le domandai un semplice <<
che vuoi da lei? >>
<< Oh, nulla di che. Magari invitarla a bere un caffè
con m… >>
<< Il caffè te lo puoi infilare nel… >> la
bloccai subito prima che potesse continuare, sussurrandole di calmarsi.
<< Non voglio più vederti, Serena. Hai capito il concetto?? Oggi è stato
un caso, ma la prossima volta gira a largo! E adesso, ADDIO!! >> detto
ciò si rimise comoda a guardare il mare, dal canto mio ero rimasta alquanto
allibita dal suo comportamento.
Invece Serena, si avvicinò a Chiara, tranquillamente,
sporgendosi verso di lei e sussurrandole << A presto mia cara >>
leccandole poi una guancia, per poi scappare via mano nella mano con l’altra
ragazza che era con lei.
“E come se la ridono!” pensai.
Ad un tratto Chiara si alzò e avvicinandosi alla sponda del
mare si tolse il vestitino e le scarpe e si immerse nell’acqua. Tutti rimanemmo
perplessi, ci guardammo e scrollando le spalle la imitammo.
Mi avvicinai a lei di soppiatto e la sollevai, dopotutto
toccavo il fondo, quindi mi veniva abbastanza facile. Lei nel frattempo si
dimenava e rideva. Gli altri si gettavano schizzi di acqua in faccia e ad un
certo punto la ributtai in acqua nuotando via e ridendo come una pazza. Lei
d’altro canto fece la finta offesa e cercò di prendermi.
Invano! Si arrese e continuammo a ridere per altri cinque
minuti, poi, mi avvicinai.
<< Mi ci voleva… >> affermò lei. Le sorrisi.
<< Chi era quella tizia? >> domandai curiosa.
<< Una stronza… >> alzai un sopracciglio e
ridendo dissi << l’avevo capito dal suo atteggiamento! >> lei rise
e poi tornando seria disse.
<< Diciamo che è stata una persona che mi ha fatto
soffrire molto… >> la guardai negli occhi e pensai che mi stesse
nascondendo qualcosa, non volendo però farmi gli affari suoi, annuii e dopo
qualche minuto la presi nuovamente in braccio, contro le sue lamentele e il suo
<< rimettimi giù!! >>
<< Non ti conviene ahahahah >> ad un certo punto
degli schizzi d’acqua ci fecero girare e notammo che Sara aveva placcato la
povera Federica, facendola cadere in acqua. Ridemmo per altri cinque minuti,
quando poi, decidemmo che era l’ora di uscire dall’acqua.
Tornati a riva ci risedemmo sulla sabbia, guardando il mare
che ormai si mischiava al blu notte del cielo.
<< Direi che è ora di andare, che ne dite? Nessuno ha
una tovaglia vero?? >> disse Sara ridendo.
<< Non credo, Sara. >> rispose Chiara.
<< Io direi di rimetterci i vestiti ed andare a
prendere un bel panino con tante schifezze in mezzo ahahahha >> proposi
io ridendo.
Tutti annuirono e ci rivestimmo per poi dirigerci al più
vicino “Paninaro”.
<< Jemu na za’ Rosa?* >> domandò Sara
<< uhm no, è lontana. Proporrei di andare al Nautico.
>> annuimmo e ci incamminammo.
Dopo il panino davvero buono, proponemmo una bella
passeggiata lungo il lungomare.
Ci fermammo un attimo a guardare nuovamente il mare e appoggiandomi
alla ringhiera canticchiai un motivetto.
I don't speak German
But I can if you like. (Ow! )
Ich schleiban austa be clair,
Es kumpent madre monstère,
Aus-be aus-can-be flaugen,
Begun be üske but-bair.
<< Lady Gaga? >> mi
domandò Sara. Io annuii e continuai.
Ich schleiban austa be clair,
Es kumpent uske monstère,
Aus-be aus-can-be flaugen,
Fräulein uske-be clair.
I'll take you out tonight,
Say whatever you like.
Scheiße scheiße be mine,
scheiße be mine.
Put on a show night,
Do whatever you like.
Scheiße scheiße be mine, scheiße be mine.
<< che ne dite di tornare a
casa? >> acconsentimmo e tornammo alla macchina. Eravamo ancora un po’
bagnati e ritornammo nelle postazioni dell’andata. Chiara mi si sedette sulle
gambe e rabbrividii un po’. Davide mise su la radio e partimmo. Dopo 30 minuti
di viaggio arrivammo a casa, ognuno a turno si fece una doccia…oh ehm..beh non
tutti, poiché Sara si portò dietro Federica e, sia io che Chiara aspettammo che
uscissero. Si presero almeno 20 minuti buoni! Non oso immaginare cosa abbiano
fatti lì dentro!
<< Siamo persi ormai con
quelle due >> disse Chiara ridendo.
<< Ah, lo so >>
risposi. << Ti è piaciuta la serata? >> continuai io. Lei annuì.
<< Anche se stava per essere
rovinata da quella… >> la guardai e le misi una mano sulla spalla
accarezzandola.
<< Sono felice di avervi
conosciute >> continuò lei sorridendomi.
<< Lo è anche per me,
Chiara. >>
Finalmente le due piccioncine
uscirono e Chiara entrò a farsi una doccia, poco dopo uscì ed entrai io.
Ci ritrovammo tutti nel salone,
Fede era abbracciata a Sara e Davide e Lara facevano lo stesso. Chiara si mise
seduta sul divano con loro ed io andai al piano. Come al solito feci tutto
molto lentamente, dopotutto io non avevo un pianoforte a casa quindi, cercavo
di gustarmelo il più che potevo.
<< Signore e signori cosa vi
cantiamo o suoniamo in questa serata? >> canzonai.
<< Hmm…non lo so… >> disse Chiara pensierosa
Federica sorrise e mi disse << che ne dici di “Sweet
dreams”? Però quella di Eurythimics!
Io la guardai stupita.
<< Beh, non so il testo completo! >>
<< Non c’è problema, te lo cerco io, con tanto di
spartito >> disse Chiara andando nella sua camera, dopo un po’ tornò con
il suo portatile in mano.
<< Eccolo, prego. >>
<< Grazie! >> ancora stupita cominciai a dargli
un’occhiata, provando qualche nota e la tonalità.
<< Ok, si inizia. Fede, a te l’onore. >>
Federica si avvicinò al tavolo vicino e cominciò a dare un
pugno cominciando a cantare.
Sweet dreams are made of this (sounds like these)
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused.
oooh, yeah, whoa
Presi a cantare io e a suonare.
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
ooh, yeah, whoa
(Hold your head up--Keep your head up--MOVIN'
ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up--MOVIN' ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up--MOVIN' ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up)
Io e Fede ci alteravamo, mentre
gli altri esultavano.
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused.
(Hold your head up--Keep your head up--MOVIN'
ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up--MOVIN' ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up--MOVIN' ON)
(Hold your head up--MOVIN' ON--Keep your head
up)
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
Diedi un’occhiata a Chiara e
sembrava avere una strana luce negli occhi…
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas--
Everybody's looking for something.
<<
Siete eccezionali!! >>
<< Ancora, ancoraaaa!!
>> cambiammo canzone ed iniziammo con la stessa artista, ma con “There
must be an angel”. Questa era un po’ più difficile, ma ci riuscimmo
comunque. Devo dire che mette allegria
questa canzone.
Alla fine decidemmo di andare a
letto e di concludere la giornata.
Avevamo già indossato il pigiama e adesso
cercavamo di chiudere occhio…
Mi domando ancora cosa fosse
quella strana luce che aveva…Mi girai verso di lei e osservai il suo profilo
illuminato da un piccola luce che proveniva dalle fessure della saracinesca.
Allungai una mano verso di lei, ma poi mi fermai e la riportai indietro. Stavo
per girarmi dall’altra parte quando, la vidi girasi verso di me e guardarmi.
Sapevo che mi stava guardando, sentivo il suo sguardo su di me…
<< Anti… sei sveglia?
>>
<< Si… tutto bene? >>
<< Si… mi dispiace che
abbiate conosciuto Serena…lei…lei…uff…lei è la mia ex…ex ragazza… >>
rimasi stupefatta da questa confessione…La sua ragazza…beh questo mi da la
certezza che le piacciono le ragazze…e di essere ho qualche possibilità…
<< Non ti da fastidio il
fatto che, insomma io sia lesbica, vero?...Non ho voluto dirtelo prima
perché…insomma perché mi sto affezionando a te… >>
<< No, affatto. Tranquilla.
Io invece mi domando come mai sei stata con una tipa del genere! >>
scherzai io. << Certo, ha un bel corpo, ammazza se è bella, ma…è stronza!
Si capisce proprio a pelle! >>
<< Beh, all’inizio non era
così…lo è diventata…oppure era nascosta…non te lo so dire. Voleva fare tutto di
fretta e io non volevo…dopotutto è stata la mia prima ragazza… >>
<< Capisco. Di sicuro è uno
strano tipo! Ma adesso pensi che t lascerà stare? >>
<< No. Purtroppo no…L’altro
giorno quando eri venuta qui, a studiare, mi aveva chiamata…le ho chiuso il
telefono in faccia. >>
<< Hmm…Chiara, se hai
bisogno di aiuto, se per caso ti rompe ancora chiamami, ok? E verrò
immediatamente! >>
<< Grazie Anti… >>
detto questo mi prese la mano e la strinse nella sua.
<< Buonanotte Chiara.
>>
<< Notte Anti… >> e
sprofondammo fra le braccia di Morpheo.
*Andiamo dalla zia Rosa?
La zia Rosa è diciamo una
panineria di Catania, onestamente non ci sono mai entrata, ma passandoci sempre
mi è rimasto il nome XD
Ok, ritornando alla storia, sono
successe tante cose O_O Serena…questa figura mi sta sulle palle XD scusate il gergo. Come ha potuto trattar male la dolce Chiara?
ç__ç Antimone pensaci tu :’D
Ok la smetto ò_ò XD le due ragazze
si stanno avvicinando molto e cosa succederà dopo questa confessione tra le
due? Dopotutto Chiara non sa ancora i gusti di Antimone, mah non svelo niente
ù.ù anche perché non lo so nemmeno io ._. XD spero che sia piaciuta e mi scuso
per eventuali errori :) al prossimo capitolo
Un bacio, Dartangel <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
capitolo 10
Saaaalve ù.ù eccovi un nuovo capitolo :’D spero vi piaccia,
abbiamo lasciato le due alle rivelazioni impreviste di Chiara, cosa succederà
in questo capitolo? Beh, buona lettura! ù.ù
Confusione e voglie
Ok, sto per impazzire...se continuiamo così io penso che da
un momento all’altro le potrei anche saltare addosso! Quando ha cantato “Sweet
dreams”…dio, com’era sexy…ok, contegno
Chiara..CONTEGNO!
Credo che abbia notato il mio sguardo un po’..ehm..beh, eccitato.
Ecco.
Non riesco ancora a crederci di averglielo detto! Eppure non
ha avuto nessuna reazione negativa! Anzi! Sembrava tranquilla, e forse anche
interessata, infatti quando gliel’ho detto le si sono illuminati gli occhi.
Ehehehe Chiara, non
sparare balle, avrai visto male…
I suoi occhi…come sono belli…quel castano così chiaro…aaaaaaaaaaaah riprenditiiiiiiiiii!!
Stanotte ho fatto i soliti sogni strani.
Ho sognato che Serena ci provava di nuovo con me e che io
l’allontanavo, e ad un certo punto arriva Antimone che si mette tra me e Serena
e le dice di lasciarmi stare e che sono sua…
Sua…mi vengono i brividi solo ad immaginarmi
sua…chissà…speriamo.
Magari è un sogno premonitore, hehehe. Se fosse così
salterei dalla gioia!
Oggi non ci va di fare molto, quindi, decidiamo di andare a
prendere qualche film, o meglio, tutti, tranne me e Antimone. Beh, a dire la
verità volevamo andarci anche noi, ma non ce l’hanno permesso!!
<< Ma tu guarda! >> dissi io mandando
un’occhiataccia alla porta dove erano appena usciti gli altri. Lei rise.
<< ahahhaahah che faccia buffa che fai ahahahahah
>> la guardai e mi venne da sorridere. Anche quando ride è stupenda…oddio
faccio venire le carie da tutti questi pensieri smielati.
Mi scuso…ma mi vien naturale ormai hehehe
Dopo che Antimone si riprende, porta le braccia in alto e si
stiracchia e io posso ammirare la sua pancia piatta e..uh ok. Caldo..
<< Che facciamo? >> lei scrolla le spalle. Poi
si avvicina al pc e mi chiede se può usarlo, annuisco e lei va su internet.
<< Conosci questo film?... >> dice, dopo aver
digitato “elena undone” nella ricerca. Io faccio un segno negativo con la testa
e lei rimane a bocca aperta.
<< Devi assolutamente vederlo! Parla di…ehm…di due
donne e del loro amore…la prima è sposata ed è una fotografa, mentre l’altra è
una scrittrice se non erro. È’ molto bello, e c’è molta passione fra le due,
soprattutto quando ehm…arrivano a farlo. Una mia amica mi aveva addirittura
raccontato che, in una parte di queste aveva dovuto mettere in pausa perché
beh…trascinava…o per meglio dire…eccitava. >> io rimasi perplessa, di
certo sarei andata subito a vederlo, ma la cosa che non capivo era, come era
venuta a conoscenza di questo film?
Annuii e mi fece vedere qualche video e, beh…non c’è che
dire, è da vedere!
Nel vedere i video eravamo molto vicine. Potevo sentire il
suo profumo e il suo calore. La mia mano era poggiata accanto alla sua che si
muoveva col mouse e quando ci sfioravamo la pelle bruciava.
Mise un po’ di musica su youtube e c’era il video di Shania
Twain, “Man! I feel like a woman”.
Com’è sexy Shania...oh ma guarda la faccia di Anti! Sembra,
concentrata…beh ci sono anche i ragazzi dietro…ok, mi sto facendo le pippe
mentali già da adesso. È grave..
Oh un’altra canzone, “when you kiss me” sempre della
stessa..che bella voce. Oh ma sta canticchiando, Anti. Hanno entrambe una
bellissima voce! Certo, ancora quella di Anti dovrà maturare..
<< Sei bravissima, Anti. >> lei si gira e mi
sorride sussurrando un tenero “grazie”.
Ad un tratto l’abbraccio da dietro, così senza preavviso. La
sentii irrigidirsi e stringere il mouse ed ingoiare il vuoto.
<< Perché l’hai fat-fatto? >> mi stava salendo
una strana voglia e sentivo un certo calore in basso. Mi trattenni mordendomi
il labbro, nel frattempo la canzone di Lady Gaga, “sheibe” invadeva la stanza.
<< Così…mi andava >> dissi, anzi, sussurrai,
provocandole dei brividi lungo la schiena che le fecero socchiudere gli occhi.
<< C-che t-ti prende? >> domandò lei
imbarazzata.
<< Non lo so…mi sento strana >> ed era vero, ero
eccitata, il collo nudo di Antimone mi attraeva moltissimo, e avevo una voglia
matta di leccarlo e morderlo.
Ingoiai la saliva… Ad un tratto un campanello mi bloccò dal
fare quel che volevo ed andai ad aprire.
Guardammo un film e per tutto il tempo guardai Antimone, che
parlava piano con Federica.
Chissà che si dicevano..
Non so cosa mi sia preso oggi…aveva questa voglia così
forte…che oltretutto non mi è passata…Chiara calmati! Si fida di te, non fare
cazzate…
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
<< Ti giuro Fede, stavo morendo, mi stava venendo un
infarto triplo, carpiato, con salto mortale all’indietro! >> al che Fede
mi guardò come una poveretta che stava sparando solo cazzate.
<< Anti, calmati, cosa ti dicevo? Vedi che ci sta??
Poi oltretutto sai che le piacciono le ragazze! Caspita stacci! >> disse
lei ormai esasperata. Io feci parecchie volte “no” con la testa.
<< No, no, no! Voglio andare con calma! Voglio vedere
fin dove si spinge! >>
<< E se per caso arriva a baciarti?? >> sentito
questo mi bloccai a bocca aperta.
<< B-b-beh, in tal caso, m-mi…non lo soooo >>
Federica sbuffò e disse
<< Allora, se succede, ricordati che è il tuo primo
bacio. Magari sarà a stampo! Quindi non perdere il controllo e, se aggiunge per
caso la lingua, sta calma, e dille che non l’hai mai fatto. Devi avere solo
coraggio! Ci siamo capiti soldato?? >> disse lei scherzando
<< S-si.. >>
<< Hmm, dai su, ce la farai! >> io annuii. Diedi
un’occhiata a Chiara e notai che mi stava fissando e subito portai lo sguardo
alla tv, imbarazzata e rossa.
Finito il film mangiammo qualcosa di già pronto e poi di
colpo Fede si portò dietro Sara e Davide e Lara andarono nella loro stanza,
lasciando sole me e Chiara.
Scommetto che Fede
l’ha fatto apposta…
Guardo Chiara e vedo che abbassa lo sguardo a terra,
imbarazzata.
Che faccio??
<< Dopodomani dobbiamo tornare ognuno a casa propria,
vero? >> dissi io. Lei annuì triste. Io mi avvicinai e posandole una mano
sulla spalla la rassicurai.
<< Tranquilla, ci rivedremo e usciremo ancora! C’è
sempre la possibilità di studiare insieme! >> lei sorrise ed annuì.
Poi…il tempo si fermò…tutto era immobile e si sentivano solo
i nostri respiri.
I nostri occhi si erano ormai immersi gli uni negli altri…verde
nel castano chiaro e viceversa.
Ok, calma Antimone.
<< F-forse dovremmo andare a letto, che ne dici?
>> parve rimanerci male perché, annuì e la strana luce si spense, nei
suoi occhi.
Gli ultimi giorni passarono tranquillamente, Chiara si era
calmata e non aveva più dato segni strani.
Non avevo dormito molto quella notte, senza lei accanto, era
strano…mi ero abituata ormai alla sua presenza accanto a me.
Mi misi le prime cose buone che mi capitavano sott’occhio ed
uscii di casa abbastanza pensierosa. Per poco non mi mettevano, addirittura,
sotto!
Appena il bus arrivò alla fermata scesi e m’incamminai verso
la mia scuola. Oggi non avevo voglia di fare niente, non avevo nemmeno sonno.
All’ingresso della scuola sentii i soliti chiacchierii e mi avvicinai a
Federica che si era seduta su un muretto.
<< Ciao donna! >> mi salutò lei
<< Ciao cara… >>
<< non hai una bella cera, devo dire…Non hai dormito?
>> feci un segno negativo con la testa.
Stavo guardando verso un punto indefinito quando, sentii due
mani coprirmi gli occhi.
Sorrisi.
<< Indovina chi sono? >> come potevo non
riconoscerla?
<< Una bellissima ragazza dagli occhi verdi e
splendenti che io adoro…ops… >> ho davvero detto che l’adoro??? Ma sono
pazza??? No, va beh..sono fusa…
Mi nascondo prendendo qualcosa dalla borsa, mentre sento che
Federica ride.
<< Anti, sei per caso rossa? Ahahahah >> le
mando un’occhiataccia.
<< Sta’ zitta, scema!! >> che figura…
Intanto Chiara si siede vicino a Fede e mi guarda, mi alza
il viso che era basso e mi dice << grazie >> sorridendomi.
<< io sono scema…ho constatato che sono scema…
>>
<< Non è una novità… ahahahhaah >> disse Fede
scherzando e come al solito si beccò un’altra occhiataccia.
<< Anti, tu non hai visto la faccia che ha fatto
Chiara! Sembrava illuminata. >> continuò lei.
<< Uff… >>
<< Che hai?? >>
<< Non lo so… >> Federica alzò un sopracciglio e
fece spallucce. Nel frattempo arrivò la professoressa di Chimica.
---------------------------------------------------------------------------------------------
- Sara…che devo fare
con lei?? – mandai un messaggio alla mia amica e attesi la risposta che
arrivò poco dopo.
- Chiara, non lo so…-
sbuffai.
- Ho sempre quella
voglia di baciarla, ma non voglio farlo per paura di una sua reazione
negativa.. –
- Che ne dici di una
gita?? – alzai un sopracciglio curiosa. Le chiesi dove.
- Ma che ne so?? Una
gita tutti insieme…io, te, Fede e Anti. Come due coppiette! -
Suonò la ricreazione, avevo pensato a dove poter fare questa
gita, dopotutto è estate ormai! O mare o montagna.
Ma certo!!
La casa in campagna di mia zia! Come ho fatto a non pensarci
prima?? Bene, dov’è Anti??
Mi avvio verso la sua classe e la trovo lì con Fede che le
da delle pacche sulle spalle.
<< Che è successo? >> domandai a quest’ultima.
Anti saltò in aria.
<< N-niente niente..tranquilla >> disse agitata.
Boh, è strana…
<< Ehm, son venuta a chiedervi se vi va di fare una
piccola gita a casa di mia zia, in campagna. >> Federica aveva assunto
una faccia pensierosa che poi si trasformò in una maliziosa. Chissà che avrà
pensato.
<< Per me va bene, e a te? >> disse rivolgendosi
all’amica.
<< O-ok… >> Federica dandole una manata sulla
schiena disse << Vitalitàààà!!! Su su, sii felice! >> quest’ultima
si guadagnò un’occhiataccia. Come al solito.
<< Allora approvato! Porteremo qualcosa da mangiare e
Antimone cucinerà vero?? >> lei annuì e mi sorrise. Proprio in quel momento
la campanella suonò.
<< Ma che giorno facciamo?? >> domandò Federica.
Io scrollai le spalle e le dissi che ne avremmo parlato più tardi su face book.
<< Allora vado! >> mi avvicinai ad Antimone e le
baciai la guancia sussurrandole “ciao bellissima” la sentii irrigidirsi e me ne
tornai in classe ridacchiando. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Sara
con scritto:
- Fatto! Casa di zia
Clara, in campagna!! Per il giorno ci mettiamo d’accordo oggi pomeriggio su
facebook! A più tardi! -
Ok, è un po’ corto XD sorry, la stanchezza mi pervade ._.
Cooooomunque, son successe molte
cose è.é chissà che faranno
in sta gita ù.ù Federica è sospetta :’D
vedremo cosa combinerà ù.ù Antimone è
un po’ confusa ò.ò no voglio ancora un bacio
ù.ù quindi dovrete aspettare
hehehe
Beh, spero che vi sia piaciuto, ci si vede al prossimo
capitolo ;)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Capitolo 11 v
Oooooooooooook ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia :’D
Gesti “particolari”
Tornata a casa mi collegai ad internet per vedere cosa
potevo cucinare per la gitarella, magari qualcosa di leggero o di non molto
pesante, rimasi collegata su facebook ad aspettare che Chiara si connettesse
per darci eventuali informazioni. Notai Federica connessa e le scrissi.
- donna, non vedo
l’ora che si connetta… sono in ansia.. saremo solo noi quattro! Ti immagini! -
Mi rispose dopo un
pochino.
- certo che me lo
immagino! Ahahahah già so che non usciremo dalla camera da letto - alzai un sopracciglio, l’avevo immaginato.
- Ma dai! Non pensate
solo a quello! – ad un tratto la vidi connessa e anche Sara. Subito spuntò
la chat in comune con tutte.
- allora ragazze,
decidiamo di farla di quattro giorni? Così stiamo di più insieme, vi va? Poi ho
pensato di farla da sabato fino a martedì e mercoledì ritorniamo, oppure
ritorniamo martedì di sera. Poi per il cibo avevo pensato qualcosa, Anti, tu
hai in mente qualcosa? -
- si si, stavo giusto
vedendo cosa potevo portare –
risposi subito io.
- a proposito… -
continuò lei – Fede e Sara, che
intenzioni avete?? No perché vorrei che ci divertissimo tutti! - risi.
- ahahahah non ti
possiamo promettere niente ahahaha…e poi, casomai, tu ti puoi “divertire” con
Antimone, che ne dici? Hehehe –
- Sara! Appena ti
prendo ti picchio! – mi morsi il labbro, sarebbe stato bello divertirsi in
“quel modo” con Chiara..oddio…ma che pensieri mi faccio??? Tutta colpa di
Federica e di quello che vorrebbe fare con Sara! Riprenditi Antimone!!
Continuammo a scherzare per un po’, poi ritornammo a
studiare.
Non avevo ancora spento il pc ed ero ancora connessa a
facebook, ad un tratto mi spunta la chat di Chiara.
- Anti…scusa se ti
disturbo ma, volevo scusarmi per il mio comportamento dell’altro giorno… -
rimasi perplessa. Ci pensai un po’ su, beh non mi era affatto dispiaciuto il
suo comportamento, ma meglio risponderci in un altro modo.
- No, tranquilla, fa
niente! Ah, a proposito di quel giorno, ti ricordi quel film che ti avevo
detto? Magari lo posso scaricare. -
- Beh, si! Magari
possiamo guardarlo lì... – ci salutammo e subito mi misi a scaricare il
film.
----------------------------------------------------------------------------------------
Avremmo visto quel film…sarà sicuramente imbarazzante…lo
sento.
L’indomani mi svegliai tranquilla, mancavano solo due giorni
alla gita. A pensarci bene non ero affatto tranquilla! Il mio stomaco era in
subbuglio e a volte mi capitava di tremare. Che mi succede??
Arrivata a scuola la vidi insieme ad una ragazza che non
conoscevo e sentii una sensazione come di fastidio. Strinsi i denti e mi avviai
verso di lei guardando in cagnesco la ragazza sconosciuta. Sentii ridere la
ragazza e toccare il braccio ad Antimone e la sensazione di fastidio aumentò.
<< Oh, ciao Chiara! Tutto ok? Mi sembri arrabbiata.
>> l’altra ragazza alzò un sopracciglio, sembrava infastidita dalla mia
presenza. Che si fotta!
<< Oh, no, tranquilla, meglio che vada…. >>
dissi a denti stretti, “o potrei
tagliarle quelle manine” pensai. Antimone annuì e mi diede un bacio sulla
guancia << a dopo Chiara.. >>
Mi sciolsi…
Ok, ce la posso fare…ho le farfalle che fanno la lotta nel
mio stomaco, ma ce la posso fare! Si…no…non ce la farò…
Ho ancora la guancia che scotta, ma va beh, mi avvio verso
la mia classe per seguire le lezioni.
Antimone mi sbatté
contro il muro, cominciando a baciarmi il collo. Sentii mille brividi passarmi
lungo la schiena, arrivando alla punta dei miei capelli. Scosse, tantissime
scosse invadevano il mio corpo.
La sua mano sinistra
era poggiata sul muro sopra la mia testa, mentre l’altra accarezzava il mio
braccio, la mia pancia, il mio fianco.
Il mio respiro si era
fatto affannoso, e si sentivano solo i miei ansimi, volevo di più!
I nostri bacini si
scontravano, mentre lei fece scorrere la mano destra dalla mia conscia, fin su,
dentro la maglietta, andando a stringere un seno fasciato dal reggiseno.
Ansimai di più.
L’altra mano, la
sinistra, fece la strada opposta, arrivando alla cintura. Slacciandola,
sbottonò i jeans, la mano birichina, si intrufolò dentro gli slip, andando
verso….
<< Signorina!
Signorina Galvagno!! Signorina!!! Le metto una nota se non si sveglia!
>>
ODDIO!! Porc…
Mi scusai. Riuscì a farla franca. Cielo. Che sogno ho fatto!
Se non fosse stato per il prof. di matematica a quest’ora Antimone
avrebbe….avrebbe….Dio mio.
Sono scossa…molto scossa! La mia testa mi fa brutti (o
belli?) scherzi…se almeno fossero reali…
Suonò la ricreazione ed uscii per calmare i bollenti
spiriti. Camminando incontrai un po’ di amici e ad un tratto la notai, era
seduta su di una scalinata a sorseggiare il suo tè fresco in lattina, con le
cuffie alle orecchie. Mi avvicinai un
po’, ammirandola.
C’era un po’ di vento caldo che le scompigliava i capelli,
aveva gli occhi chiusi. Chissà a cosa pensava… Mi avvicino. Salgo un po’ di
scalini, lentamente, continuando ad osservarla, avvicino una mano e la poggio
tra i suoi capelli mentre lei salta in aria.
Sorrido mentre la guardo negli occhi, lei rimane a bocca
leggermente aperta.
Mi mordo il labbro inferiore e poi muovo la mano tra i suoi
capelli accarezzandoli.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
È ricreazione, scendo, vado al bar e mi prendo un tè per poi
andare a sedermi su di una scalinata. Attacco l’mp4 e chiudo gli occhi, parte
la musica.
Chissà cosa aveva Chiara, sembrava davvero arrabbiata…Mah.
Ad un certo punto sento qualcosa, ma non ci bado molto. Poi,
d’improvviso sento delle dita tra i miei capelli e salto in aria.
Ma che cazz…Chiara!
Rimango stupita dal suo gesto.
Ingoio la poca saliva che ho, fino a rimanere asciutta…
Mentre nelle mie orecchie Christina Aguilera canta “falling
in love again”, Chiara muove le dita, accarezzandomi i capelli. Com’è
rilassante…chiudo addirittura gli occhi, lasciandomi trasportare dal movimento
della sua mano sui miei capelli.
Sento caldo…molto caldo…soprattutto al basso ventre.
Oddio, i brividi…immagini di lei che mi bacia mi pervadono
il cervello.
Non so per quanto va avanti, so solo che appena finita la
canzone sentiamo la campanella suonare. Lei si ferma, sussurrandomi <<
devo andare… >>.
Quando apro finalmente gli occhi, ritornando pian piano in
me, non è più lì. Cerco di alzarmi, appoggiandomi al muro, sono abbastanza
scossa, accaldata….Mi avvio verso la mia classe barcollando un po’. Mi tolgo le
cuffie ed arrivata in classe mi siedo al mio posto guardando un punto fisso
davanti a me. Federica ritorna dalla sua passeggiata con alcune sue amiche e vedendomi
in quello stato si avvicina, guardando quel punto dove mi ero praticamente
bloccata.
<< Anti, che è successo?? >> ingoio il vuoto. Mi
giro verso di lei e cerco di parlare ma non esce alcun suono, allora cerco un
pezzo di carta e le racconto tutto. Ogni rigo la sua bocca si abbassava di un
bel po’, finito mi rivolge lo sguardo e dandomi delle pacche sulle spalle mi fa
<< Adesso puoi respirare! Immagino
come ti senti, respira piano, su. >>
annuii piano.
Tornata a casa mi buttai sul letto, chiusi gli occhi e
immagini di lei sopra di me a baciarmi, toccarmi leccarmi, si fecero pian piano
strada nella mia testa, provocandomi scosse e brividi.
Mi svegliai l’indomani, mancava solo un giorno alla gita…ed
adesso ero più scossa di prima. Pensare di passare quattro giorni con lei dopo
quello che ha fatto…dio mio.
Arrivata in classe poggiai la testa fra le mani, cercando di
riposare gli occhi, dato che avevo dormito poco e niente. Federica varcò la
soglia della classe e avvicinatasi mi abbracciò da dietro.
<< Amore, come va? >> mi domandò lei.
<< Potrebbe andare meglio. Non ho dormito affatto…
>>
<< Hmm, dai su, domani è il grande giorno! >>
<< Lo so… >>
<< Anti… >> oddio è lei, aiutami controllo.
La guardo.
Bene, ed anche il mio controllo è andato a farsi benedire…ma
ma ma n-n-non può mettersi q-q-quella maglietta co-co…o cielo, aiutatemi…
<<
S-s-s-si Chiara? >> “guarda la faccia…guarda la faccia…
<< Ehm…volevo dirvi che vi veniamo a prendere noi,
cioè ci accompagna mia zia, fatevi trovare pronte verso le 9:30. >>
annuimmo. La vidi mordersi un labbro per poi salutarci ed andare via.
Non mi ero assolutamente accorta del fatto che ero rimasta
senza fiato e che non stavo respirando, Federica se ne accorse, infatti mi
diete una piccola spinta, così da riprendere fiato.
<< Quella ragazza mi toglie il fiato….. >>
dissi, ricordando la scollatura della sua maglietta.
Amo l’estate.
La mattinata passò pensando alla scollatura di Chiara e ai
diversi pensieri sconci che vagavano nella mia testa. Mi misi ad ascoltare la
musica poggiando la testa sul banco, aspettando che suonasse la campanella per
andare a casa e preparare le cose necessarie per l’indomani.
Misi della musica e preparai il tutto. Poi andai in cucina e
c’era mia madre ai fornelli che stava facendo un dolce.
<< Tesoro, pronta per domani? >> mi domandò lei
sorridendomi e porgendomi un pezzetto di cioccolato.
<< Si, sono un po’ agitata… >> ammisi
sgranocchiando il pezzetto che mi aveva dato.
<< Come mai piccola mia? >> nel frattempo stava
impastando un composto.
<< Beh, c’è Chiara…quattro giorni con lei…credi che
resisterò? >> mia madre sorrise, si girò e mi guardò negli occhi.
<< Cosa senti per lei? >> mi morsi il labbro
ricordando i pensieri avuti quella mattina e le sensazioni dopo quello che
aveva fatto.
<< Non lo so…mi sento strana, accaldata…mi manca il
respiro…quando mi sfiora la pelle scotta…vorrei baciarla…Lo sai che non ho
ancora dato il mio primo bacio vero? >> dissi io prendendo un altro
pezzetto di cioccolato.
<< si piccola, lo so, e non ti mangiare tutto il
cioccolato che mi serve! Hehehe…comunque piccola mia, stai tranquilla, quando stai
con lei respira piano. >> rispose mia madre sorridendomi e abbracciandomi
poi.
<< Ti voglio bene mamma >>
<< Anche io piccola mia >> ad un tratto spuntò
la mia cara sorellina, abbracciandoci con le sue braccine piccole.
<< Mega abbracciooooooo >> dissi io sorridendo.
Andai a letto e quella sera riuscì a dormire.
Avevo preparato tutto la sera prima e alle 8:40 mi fiondai
in bagno a farmi una doccia.
Presi una canotta nera con scritto “hard rock cafè”, dei
bermuda con motivi militari, grigi e bianchi e scarpe “Vans” nere e bianche. Collana
e occhiali da sole e ovviamente un sacco di braccialetti.
Mancavano ancora dieci minuti, il tempo di mettere il film
in un cd ed ero pronta.
Scesi in cucina, mia madre stava ancora riposando, dopotutto
non doveva lavorare e la piccolina era quasi pronta per il pullman della
scuola.
<< Sorellona, ti vedo pensierosa, tutto bene? >>
io sorrisi e le accarezzai la testolina.
<< Si piccola mia, adesso finisci di prepararti però,
se no rischi di fare tardi >> lei annuì, mi strattonò la maglietta e io
mi abbassai per farmi dare un bacino sulla guancia. Presi una bottiglietta
d’acqua e pochi minuti dopo il mio cellulare vibrò.
- siamo qui, su su :D
- sorrisi e risposi a Chiara,
dicendole di aspettare due secondi.
Presi il tutto, lo misi all’ingresso di casa, andai da mia
madre facendo piano, le diedi un bacio sulla fronte e le lasciai un biglietto
con su scritto “ci sentiamo sul cell mamma, ti voglio bene” e un piccolo cuore;
poi andai da mia sorella e la salutai, dicendole di non fare stancare troppo la
mamma, le diedi un bacio sulla fronte e poi mi avviai alla porta, con sopra le
spalle la borsa e tutto il necessario.
Arrivai alla macchina e vidi la zia di Chiara sorridermi e
salutarmi.
<< Ciao cara, tutto bene? >>
<< Si grazie, e a lei? >> quella annuì. Poi mi
girai verso Chiara e decisi di mettermi accanto a lei.
<< Ciao… >> fece lei scannerizzandomi, infatti
poi arrossì mentre io sorrisi e la guardai. Aveva una maglietta leggera, bianca
con la scritta “carpe diem” che risaltava sinuosa dalle curve del seno e, nota
che mi fece perdere il fiato, era abbastanza scollata….poi indossava dei
pantaloncini che le arrivavano a metà coscia e delle converse viola ai piedi.
Indicai la strada per la casa di Fede alla zia di Chiara e
dopo 5minuti arrivammo e questa entrò in macchina, poiché era già fuori ad
aspettare. Per ultima, andammo a prendere Sara e ci avviammo verso la famosa
campagna.
-------------------------------------------------------------------------------------
Ok, scusatemi ma ho avuto problemi personali che non mi
hanno fatto aggiornare in tempo. Chiedo venia. Comunque, qui si parla ormai di
cosa succederà nel prossimo capitolo tra le quattro ragazze.
E chi le ferma Sara e Federica XD spero che questo capitolo
vi sia piaciuto, ho visto k in pochi/e hanno commentato :( su su ç_ç qualche commentino
XD :)
Al prossimo capitolo *-*
P.s. il titolo non mi convince molto O_O ma comunque :’D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
capitolo 12
Oooooookl non mi linciate, scusate se non ho più aggiornato, ma,
il famoso "blocco dello scrittore" mi aveva rapita D: spero di farmi
perdonare con questo capitoletto :D
Nei precedenti capitoli ci siamo fermati che le ragazze dovevano andare
in gita tutte insieme, vedremo quindi cosa succederà e che
eventi particolari si susseguono :DD Buona lettura.
P.S. mi scuso se il titolo non è ben centrato ._. ma usando il netbook non si capisce una cippa
- Primi passi -
Durante il tragitto si parlò del più e del meno, mentre
Sara e Federica si lanciavano certe occhiate di desiderio, io guardai
Chiara sorridendo per le loro facce, sembrava che si dovessero saltare
addosso da un momento all’altro. D’un tratto la zia di
Chiara parlò:
<< beh non manca molto ormai, avete tutto ciò che vi serve vero? >>
<< Si, zia >> disse la nipote, sorridendo.
<< Perfetto…bene, siamo arrivati..Divertitevi ragazze
>> disse mentre scendevamo dalla macchina prendendo le borse.
Vidi che Chiara era in difficoltà con alcune di queste e senza
dire niente presi quella più pesante.
<< Chiara, wuf…ma che c’hai messo in queste borse???
Tutta casa?? >> e quest’ultima rise in risposta e
continuò ad andare avanti; prese poi, delle chiavi dalla tasca e
aprì il lucchetto di un grande cancello un po’
arrugginito. Lo aprì e ci avviammo in una viuzza circondata da
molti fiori; arrivate alla fine, davanti a noi si stagliava una
graziosa casupola a due piani, di un leggero color panna sporco, con
finestre di un colore leggermente più scuro delle pareti.
<< Ma che carinaaaaaa >> squittì d’un tratto
Federica. Io la guardai come se fosse un alieno con i pantaloncini, una
corona di fiori al collo e un cappello da pescatore…ah e le
ciabatte da mare, naturalmente.
<< Una farfalla!! >> continuò lei indicandola. Io
continuai a guardarla strana, decidendo poi di proseguire insieme a
Chiara. Arrivate alla porta d’ingresso, mi girai verso Federica e
la vidi che stava pomiciando con Sara, scossi la testa e guardai Chiara
che prendeva altre chiavi per aprire la porta davanti a noi.
<< Intanto noi posiamo le cose >> disse lei sorridendo, io
annuii. Entrammo e come avevo supposto la casupola era molto semplice,
c’erano due stanze da letto, un bagno, un salotto e una cucina.
Andai a posare le cose da mangiare in frigo e in degli scaffali sopra
il cucinino. Nel frattempo le due piccioncine si decisero ad entrare,
mano nella mano sorridenti dopo 20 minuti buoni!
<< Bene ragazze, ancora sono le 10:25, vi va di fare una bella passeggiata qui intorno? >>
<< Noi già abbiamo visto tutto >> disse Sara
sorridendo. Chiara la guardò sospettosa, poi si rivolse a me
sorridendo dolcemente.
<< Vieni? >> io annuii imbarazzata.
<< Bene allora, non combinate guai voi due, torniamo tra 15 minuti. >>
La seguii mentre usciva dalla porta di casa e piano mi fece vedere
tutta la parte estesa che era di proprietà di sua zia. Piante di
tutti i tipi e raccolti di frutta e ortaggi, ma anche vari tipi di
fiori. Mi avvicinai ad uno abbassandomi, sembrava molto delicato al
tocco, come anche il suo profumo che mi arrivava alle narici.
<< È un ciclamino bianco..>> vidi un altro fiore
più avanti e mi ricordò la frase di un film che avevamo
visto parecchi giorni fa’. Un giglio. Mi avvicinai ad esso e
delicatamente passai un dito sui petali.
<< Ricordi cosa significa il giglio? >> le domandai io continuando a guardare il fiore.
<< Certo che ricordo..significa “ti sfido ad
amarmi”..>> detto questo mi alzai e la guardai negli occhi.
Poi sorrisi. Ingoiai il vuoto pronta a dirle quanto mi piacesse
ma, degli abbai mi bloccarono e vidi lei accogliere calorosamente
un grosso cane dal pelo corto e marrone.
<< Si chiama Tex >> disse sorridendo, io mi avvicinai piano
al grosso labrador accarezzandogli la testa mentre quest’ultimo
muoveva la coda felice.
Camminammo ancora un po’, arrivando ad un salice enorme. Qui mi
raccontò che veniva spesso da piccola con i suoi genitori e
giocava tutto il tempo con Tex, correndo tra i campi.
Ad un certo punto la guardai negli occhi, cercai di spiccicar parola ma
quei suoi occhi stupendi mi avevano rapita. Lei abbassò lo
sguardo arrossendo , facendomi riprendere e dandomi coraggio.
<< Chiara… >> lei rialzò gli occhi, osservandomi incuriosita.
<< Chiara…devo dirti una cosa..spero solo che la nostra
amicizia non venga distrutta da ciò che sto per dirti.. >>
la vidi ingoiare il vuoto e cominciare ad arrossire, dandomi segno di
continuare, mentre Tex girovagava non molto lontano da noi.
<< Io..credo..che..insomma..tu mi piaci..ma, non come
un’amica, ma come qualcosa di più..qualcosa che va oltre
l’amicizia… >> vidi i suoi occhi illuminarsi e
aprire le labbra incredula.
Mi grattai la testa imbarazzata abbassando lo sguardo.
<< Tu…ecco..>>
<< Anche tu >> non mi lasciò finire la frase che mi
abbracciò di colpo. Avevo la faccia da ebete e solo dopo
capì quello che avevo fatto…Caspita, è stata dura
ma ce l’ho fatta e lei ricambia!
Ci guardammo negli occhi, piano ci stavamo avvicinando per
baciarci…mancava poco, potevo sentire il suo respiro sulle mie
labbra, quando, il caro Tex cominciò ad abbaiare, riprendendoci
e staccandoci, quindi, abbastanza imbarazzate.
Mi grattai la testa guardando da un’altra parte e cercando di dire qualcosa.
<< Ehm..f-forse è..è meglio tornare in casa,
così cominciamo a preparare qualcosa.. >> dissi io, mentre
lei annuiva. Ci avviammo verso la casupola mentre Tex ci seguiva
scodinzolando.
Calò subito un estenuante silenzio imbarazzante, mentre io
pensavo a quello che le avevo appena detto e alla reazione che aveva
avuto, quando, ad un tratto sentì che Chiara mi aveva preso la
mano e l’aveva stretta tra la sua. La guardai e le sorrisi,
rossa, peggio di un pomodoro maturo.
Tornammo dentro e trovammo Sara e Federica a coccolarsi sul divano
mentre guardavano la tv; si girarono verso di noi e vedendo che ancora
eravamo mano nella mano, si illuminarono guardandosi e cercando di non
esultare.
Io mi schiarì la voce e un po’ imbarazzata annunciai
quello che le avevo detto, mi grattai la testa e trovai molto
interessante la filigrana del tappeto sotto ai miei piedi. Sentì
Federica e l’altra, cercare di trattenere le risate, poi
sorridendo, la prima mi si avvicinò e mi abbracciò.
<< Finalmente ce l’hai fatta! >> mi sussurrò lei
<< Ora manca l’ultimo passo, e cioè un bel bacio,
quindi preparati psicologicamente! >> continuò lei
ridendo. Io per risposta diventai paonazza e le orecchie iniziarono ad
andare a fuoco solo a pensarci. Sentì Chiara stringere di
più la mano, mi girai e la vidi sorridere.
Andammo in cucina a preparare qualcosa: Insalata di patate e uova e poi
melanzane arrosto, peperoni anch’essi arrosto e anche zucchine.
Tutte diedero una mano a preparare da mangiare e a preparare la tavola,
mentre Tex si era appisolato sul divano.
<< Mamma mia, era tutto buono! >> disse Sara, mentre io sorrisi
<< Beh ma lo sai che Antimone cucina benissimo! >> disse Chiara facendomi arrossire.
<< In effetti dovresti fare la chef! >> continuò
Federica. Io in risposta alzai le spalle come per dire “non lo
so, vedremo”.
<< Comunque, vado a lavare i piatti, così non ce li troviamo stasera >> dissi io andando in cucina.
<< Aspetta, ti aiuto >> intervenne Chiara mettendosi
accanto a me davanti al lavabo, nel frattempo arrivò Tex e si
mise accucciato accanto a noi, guardandoci curioso.
Ogni volta che ci sfioravamo le mani ad entrambe scorrevano brividi lungo la schiena e per poco non cadevano i piatti.
Finito, andammo in salotto e ci mettemmo a guardare la tv.
<< Che ne dite di ascoltare un pò di musica? >> disse Sara.
<< hmm non so..possiamo farla >> rispose Federica.
<< Perchè hai portato gli strumenti? >> domandai io stupita.
<< Beh, io ho portato la chitarra e tu hai la voce e..come
sottofondo possiamo usare Tex >> rispose lei soddisfatta e
ridendo per l'ultima frase. Io ci pensai un pò su.
<< Si può fare >> risposi io sorridendo. Chiara mi
guardava mordendosi il labbro e io strinsi la stoffa del divano su cui
ero seduta. "si, ma così mi provoca!" poi, mi schiarii la voce e
cominciai a pensare a qualche canzone da poter cantare,
grattandomi il mento.
Idea!
<< Giorni fa ho ascoltato una canzone di Kelly Clarkson,
"Addicted". Ha un bel testo, possiamo provarla e credo di avere lo
spartito anche per la chitarra >> dissi io sorridendo a Federica.
Questa annuii e le diedi il foglio. Poi provò qualche nota e
dopo che fu pronta mi invitò a iniziare.
It's like you're a drug
It's like you're a demon I can't face down
It's like I'm stuck
It's like I'm running from you all the time
And I know I let you have all the power
It's like the only company I seek is misery all around
Chiusi gli occhi..
It's like you're a leech
Sucking the life from me
It's like I can't breathe
Without you inside of me
And I know I let you have all the power
And I realize I'm never gonna quit you over time
It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me
Mentre cantavo muovevo la gamba e la mano sbattendola su di essa per
dare il tempo, sia a me e sia Federica. quando riaprì gli occhi
notai che appena iniziai a cantare, mettendo la stessa passione e forza
che aveva messo la cantante, Chiara s'irrigidì.
It's like I'm lost
It's like I'm giving up slowly
It's like you're a ghost that's haunting me
Leave me alone
And I know these voices in my head are mine alone
And I know I'll never change my ways if I don't give you up now
It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me
Notai inoltre che era come, scossa...e la guardai dritto negli occhi.
I'm hooked on you
I need a fix
I can't take it
Just one more hit
I promise I can deal with it
I'll handle it, quit it
Just one more time
Then that's it
Just a little bit more to get me through this
Cantavo e la guardavo, come se la canzone e il testo fossero rivolti a lei.
It's like I can't breathe
It's like I can't see anything
Nothing but you
I'm addicted to you
It's like I can't think
Without you interrupting me
In my thoughts
In my dreams
You've taken over me
It's like I'm not me
It's like I'm not me
Finita la canzone era rimasta a bocca aperta, sia lei e sia Sara che,
ovviamente, guardava Federica come se dovesse saltarle addosso da un
momento all'altro. Io sorrisi, poi mi schiarii la voce.
<< Beh? Vi è piaciuta? >> Sara si congratulò,
mentre Chiara annuiva rapita dal mio sguardo che non l'aveva lasciata
nemmeno un secondo. Sorrisi di nuovo e mi alzai, guardai l'orologio e
con la coda dell'occhio la vidi riprendersi torturandosi le mani.
<< Bene, che ne dite di vedere il film? >> tutte annuirono.
Andai a prendere il dvd nell'altra stanza e ad un tratto, mentre
cercavo nel borsone, vidi Chiara appoggiata sulla soglia della porta,
le sorrisi maliziosa.
<< Cosa c'è? >> domandai io. Lei scrollò le
spalle e si avvicinò alla finestra accanto al letto. La guardai
curiosa, posai il dvd sul letto e mi avvicinai a lei. Le accarezzai una
spalla.
<< Sai che con me puoi parlare >> continuai io
sussurrandole dolcemente nell'orecchio. Lei annuii, e mi sembrò
che stesso sorridendo. La abbracciai da dietro dolcemente e
appoggiò le sue mani sulle mie, leggermente imbarazzata.
<< Sai..qui sono venuta con la mia ex..e, sentendo la canzone che
hai cantato, mi ha ricordato quando ci andavo dietro... >> io mi
irrigidì leggermente.
<< Ricordo che, lei non prendeva sul serio la nostra
relazione...quando feci l'amore con lei, per me era la prima volta ed
ero super entusiasta all'idea di farlo per la prima volta con la
ragazza che amavo.. ma lei non provava lo stesso amore che provavo io e
mi usava come un oggetto solo per...andarci a letto tutte le volte che
voleva.. >> mi irrigidì nuovamente, stringendo i
denti..sapere che la ragazza più dolce e meravigliosa, che stavo
stringendo tra le mie braccia, aveva sofferto tanto con quella
baldracca da quattro soldi, mi faceva imbestialire! La strinsi
leggermente di più, trasmettendole protezione..Io non l'avrei
mai fatta soffrire...non si tratta così una donna, non la si
tratta come se fosse un oggetto!
<< Io non avrei mai fatto una cosa del genere...non si tratta
così una donna, non la si tratta come se fosse un oggetto solo
per i propri piaceri! >> dissi io esternando i miei pensieri. Lei
si girò e mi guardò negli occhi, poi mi sorrise e mi
abbracciò forte appoggiando la testa sulla mia spalla.
Ritornammo nell'altra stanza con le altre e con in mano il dvd, lo
inserii e lo gustammo tutto mentre nelle scene beh..particolari, tutte
eravamo un pò fremanti di voglie e controvoglie, soprattutto
Federica e Sara che cominciarono a baciarsi con foga, mentre noi due,
cercavamo di resistere.
Lo so io sono cattiva :D faccio finire i capitoli in certi momenti
particolari XD La gfigura di Tex (si proprio il cane) è troppo
pucciosa *-* è un giocherellone ma quando ci si mette sembra il
Terranova di Hagrid in Harry Potter XD e poi arriva nei momenti meno
opportuni ù.ù chissà perchè
*risatamalefica*
Ma comunque, spero vi sia piaciuto e presto inizierò l'altro capitolo :3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** "Tentazioni" ***
kjxzh
Questo
film è assolutamente...wow! Io non riesco a
trattenermi..cioè, se non vado fuori un attimo penso che le
salto addosso...e non credo sia il caso.
Mi
alzo e Antimone mi guarda curiosa, poi mi prende una mano e mi chiede
se va tutto bene. Io socchiudo gli occhi, anche se nell'oscurità
della stanza non si vede. Chiara calmati...su, forza.
<< Si tutto apposto >> rispondo io sorridendo forzatamente e mordendomi il labbro.
<< Vado a prendere una boccata d'aria >> continuo io.
<< Va bene, se ti serve qualcosa chiama. >> annuisco ed esco.
Mio dio...
Feci una passeggiata insieme a Tex che scodinzolava tranquillo.
<< Ah Tex..Che devo fare con lei...non posso già saltarle
addosso così senza preavviso >> dissi io abbassandomi e
accarezzandolo, mentre lui abbaiò leggermente in risposta. Io
sorrisi e lo riempì di coccole.
Mi vennero in mente alcuni momenti passati con Serena...qui, in questo posto.
In quel letto a fare l'amore...per così dire..perchè non era amore..o almeno non da parte sua.
Notai che mi ero allontanata abbastanza dalla casupola così pensai di rientrare, quando, mi squillò il cellulare.
<< Pronto? >>
<< Hei, non riattaccare dai.. >> Serena. Che cosa vuole adesso??
<< Cosa vuoi?! >> chiesi gelida e irritata.
<<
Ecco..volevo uscire con te a prendere un caffè o quello che
vuoi..solo un caffè giuro e voglio scusarmi per ciò che
ti ho fatto. >> alzai un sopracciglio..uff non lo so, sembra
sincera..e va bene diamole una possibità.
<< uff..ok, ti darò solo una possibilità, ma solo una! Quando e dove? >>
<< In via Etnea da Savia, sabato, alle 17.30, ti va bene? >>
<< Va bene.. Ciao adesso. >> chiusi la chiamata senza sentire la sua risposta e me ne tornai dentro.
Tornata
andai in bagno a rinfrescarmi un pò, poi tornai a sedermi sul
divano. Antimone mi guardò e mi prese la mano.
<< Tutto bene? >> mi sussurrò all'orecchio per non disturbare le altre.
<<
Si tranquilla >> sorrisi e mi appoggiai al suo petto sentendo il
battito del suo cuore, andava veloce! Sorrisi nuovamente e la strinsi
più forte, mentre lei faceva lo stesso.
Dopo
il film andammo a letto un pò sconvolte, infatti Sara e Federica
si chiusero la porta della stanza a chiave, mentre io ero distesa
leggermente verso la sponda del letto e lo era anche Antimone nella
parte opposta.
La notte passò un pò in tensione, ma alla fine ci addormentammo entrambe.
L'indomani
mi svegliai e mi ritrovai abbracciata a lei, con la guancia appoggiata
sul suo seno. Mi alzai con cautela per non svegliarla e prima di
allontanarmi per andare in bagno, le diedi un leggero bacio sulla
fronte.
Com'è bella...
Quel
giorno giocammo un pò a pallavolo e per poco Sara non mi colpiva
in faccia con la palla, ma grazie ad Anti non mi prese, perchè
mi spostò subito tirandomi a se.
<<
Tutto bene? >> mi domandò lei sorridendo, io annuii e
sorrisi timidamente. Poi mi girai verso Sara e la guardai male e la
rincorsi con, di sottofondo, le risate di Federica e Antimone.
Verso pomeriggio Antimone decise di preparare un dolce.
<<
Bene, avevo in programma di farlo, quindi ho portato tutti gli
ingredienti. Chi vuole aiutarmi?? >> domandò lei.
<< Iooo >> dissi sorridendo.
<<
Ma voi non fate mai niente?? >> dissi riferendomi a Federica e
Sara che non la finivano di coccolarsi. Entrambe fecero un segno
negativo con la testa. Ci rassegnammo e cominciammo a prendere gli
ingredienti.
Nel fare l'impasto ci buttammo la farina addosso, ridendo come pazze.
<< ok ok, basta >> disse Antimone fermandomi e continuando
a ridere, io annuii ridendo, poi col dito fatto di farina lo passai sul
suo naso facendole la linguaccia.
<<
Biricchina >> disse lei ghignando e continuando ad impastare, io
sorrisi e l'aiutai. Aggiungemmo tanto, ma tanto cacao, poi Antimone la
mise in forno. Nel frattempo preparò la panna montata.
<<
Leggera >> scherzai io mentre lei annuì soddisfatta.
Preparata la panna, la mise in frigo e aspettammo che la torta fosse
pronta e ritornammo in salotto e ci mettemmo a guardare la tv. Appena
si sentì il trillio del timer del forno Antimone andò a
prendere la torta, doveva raffreddarsi per poter mettere la panna,
quindi aspettammo ancora.
Eravamo sul divano con le altre, quando ad un certo punto Antimone mi abbraccia e mi stringe a se e mi sussurra all'orecchio.
<<
"Scuote Amore il mio cuore come il vento sul monte si abbatte sulle
querce." >> rimasi stupita guardandola dritta negli occhi e
cercando di dir qualcosa, ma non uscii niente. Poi mi sorrise e si
alzò andando a prendere la panna per spalmarla sulla torta.
Guardai Sara che mi sorrise e mi incitò ad alzarmi per andare da
Antimone ad aiutarla. Mi alzaie mi avvicinai a lei mentre metteva la
panna sulla torta.
<<
Ne vuoi? >> mi chiese lei passandomi un cucchiaio con un
pò di panna, io annuii e lo presi...La volevo stuzzicare un
pò.
Girai il cucchiaio dalla parte concava e iniziai a leccarlo
delicatamente. Notai che sgranò gli occhi e per poco non le
cadevano le cose dalle mani. Ghignai e mi leccai le labbra e continuai,
succhiandolo anche e vedendo che si mordeva le labbra, sorrisi.
Chissà che stava pensando....
Finii di leccare quel cucchiaio e lo misi a lavare, guardandola soddisfatta.
<<
Finito? >> domandai io. Lei mosse un pò la bocca come per
dire qualcosa, ma non ci riuscì, così annuì. Io
sorrisi e dissi.
<<
Bene, allora portiamola in salotto, io porto i piattini e le forchette
>> e con questo, mentre stavo prendendo le suddette cose dallo
sportello del cucinino, mi strusciai leggermente sul suo braccio con il
seno, mentre con la coda dell'occhio la vidi stringere il tavolo e
socchiudere gli occhi.
La torta era venuta benissimo e quella panna sopra ci stava una meraviglia!
Anche quella giornata passò e stanche (almeno io e Antimone,
dato che Sara e Federica non avevano fatto nulla) andammo a letto.
L'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno, infatti poi la sera sarebbe
venuta mia zia per riportarci a casa.
Mi
svegliai e notai che ero praticamente accoccolata a Chiara. Il profumo
della sua pelle mi inebriava i sensi... Oh santo cielo...Ieri mi ha
provocata hmmm, devo fare qualcosa per ripagare con la stessa moneta.
Ok, ho un'idea.
Mi
alzai senza svegliarla e andai in bagno a preparami. Indossai solo una
camicia, rossa a quadri con strisce nere e bianche e dei bermuda blu
sul chiaro, con tasche sui fianchi, cosce e sul restro. Rivoltai le
maniche della camicia e la sbottonai un pò, giusto 4 bottoni,
per intravedere un pò di scollatura. Andai in cucina e trovai il
caro Tex che ronfava, mi avvicinai e si svegliò cominciando a
scodinzolare.
<<
Ciao Tex, hai fame? >> mentre gli prendevo la scatola dei
croccantini, lui intanto si alzò scodinzolando felice e con la
lingua di fuori. Sorrisi e gli misi i croccantini nella ciotola e
riempii l'altra di acqua. Andai a prendermi da mangiare e nel frattempo
sentii Federica uscire dal bagno.
<< Ciao donna scollata >> disse lei sbadigliando.
<< Ciao donna rincoglionita >> risposi io bevendo un pò di latte e caffè.
<< Ne vuoi? >> le domandai io indiacando la tazza col contenuto, lei annuì e gliela preparai.
<< Allora, come va con Chiara? >> Io arrossii pensando a ieri.
<< Beh, bene, mi provoca però >>
<< Uuuuhh, interessante >> rispose lei ghignando. Io la guardai male.
<< Oggi mi vendicherò >> dissi io con l'aria soddisfatta.
<< Ah si? E come? Indosserai un completino sexy e le farai la lap-dance? >> io roteai gli occhi.
<<
Sei sempre tu..lo sai che non faccio 'ste cose! Comunque mi sono messa
questa camicia e ho sbottonato un pò di bottoni, appunto, per
fare vedere la scollatura >> dissi soddisfatta << e
poi..struscia struscia, la ripagherò con la stessa moneta.
>> continuai io bevendo il mio latte e caffè.
<<
Hmm beh, è un'idea, però potresti anche sfiorarle il
collo con le labbra..sai com'è, quando me lo fa Sara
impazzisco... >> disse lei socchiudendo gli occhi e sorridendo
maliziosa.
<< Ok ok, sta calma..comunque ci penserò >>
Nel frattempo arrivarono anche le altre e vidi chiara concentrarsi solo
sulla mia scollatura, io sorrisi maliziosa e feci cadere qualcosa, per
"sbaglio". Mi chinai per prenderla e notai con la coda dell'occhio che
Chiara aveva leggermente sgranato gli occhi e aperto leggermente la
bocca. Mi alzai.
<<
Tutto bene Chiara? Sei diventata un pò rossa. >> le
domandai ghignando tra me e me. Lei corse subito verso il frigorifero
prendendo qualcosa. Sorrisi maliziosa e le andai di dietro soffiando
leggermente sul suo collo.
<< Se cerchi il latte è... >> pensai a quello che mi
aveva detto di fare Federica e sfiorai il suo collo con le mie labbra e
continuai << sul tavolo >> mentre Sara e Federica se la
ridevano come sempre. Chiara strinse lo sportello del frigorifero e
inclinò leggermente il collo mordendosi le labbra mugugnando
qualcosa. Poi mi allontanai lasciandola così e dirigendomi in
salotto.
<< Chi vuole che canti una canzone alzi la mano. >> e tutti risposero con un sonoro "Io"
<< Federica, hai mai visto "Dirty Dancing"? >> continua io, lei annuì.
<< Bene, allora credo che te ne ricorderai. Cantano una donna e
un uomo, ma per stavolta faremo diversamente >> lei sorrise ed
iniziammo.
Prima iniziò lei con la chitarra e dopo un poco iniziammo a cantare.
Love
Love is strange
Lot of people
Take it for a game
Once you get it
You never wanna quit
After you've had it
You're in an awful fix
Many people
Don't understand
They think loving
Is money in the hand
Your sweet loving
Is better than a kiss
When you leave me
Sweet kisses I miss
Mentre cantavamo sorridevamo e io guardavo Chiara, facendo la voce suadente della donna.
Assolo di chitarra. Parte Federica.
"Sylvia!"
"Yes, Mickey?"
"How do you call your lover boy?"
"Come here, lover boy!"
"And if he doesn't answer?"
"Oh lover boy..."
"And if he still doesn't answer?"
"I simply say:
Qui guardai Chiara con occhi languidi, mentre lei si mordeva il labbro e stringeva la stoffa del divano.
Baby, oh baby
My sweet baby, you're the one!"
Baby, oh baby,
My sweet baby, you're the one
Finita la canzone sorrisi soddisfatta per essere riuscita ancora a stuzzicarla.
Preparammo da mangiare e dopo andai a fare un sonnellino perchè avevo un leggero mal di testa.
Stavo per addormentarmi quando entrò Chiara, mi si mise accanto,
mentre io chiusi velocemente gli occhi facendo finta di dormire e
iniziò ad accarezzarmi i capelli, facendomi rilassare.
<< mi piaci davvero tanto.. >> sussurrò lei, poi si avvicinò e sentii il suo respiro sul mio volto.
Salve a tutti!Scusate se non ho più aggiornato, ma ho avuto
parecchio da fare. Spero che questo capitolo vi piaccia, commentate in
tanti e fatemi sapere che ne pensate e se vi sono mancate le
protagoniste! :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** "Tentazioni" ***
hzfkd
Il
mio cuore cominciò a battere all'impazzata, poi sentii le sue
labbra sulla mia fronte e mi rilassai leggermente. Si accoccolò
accanto a me poggiando una mano sul mio fianco e ci addormentammo.
Ad un tratto il rumore assordante di un tuono mi svegliò di colpo, svegliando così anche la mia amata.
<<
Anti, tutto bene? >> disse lei notando la mia faccia infastidita
e...eh già, anche impaurita. Feci un segno negativo con la
testa, diventando pian piano rossa sulle gote e guardandola come un
cucciolo bastonato. Allora mi prese le mani e ci lasciò un
leggero bacio, diventando anche lei rossa. Io mi calmai leggermente, ma
un altro tuono squarciò il cielo rimbombando nella stanza, e di
colpo mi buttai addosso a lei, nascondendo il viso nell'incavo del suo
collo e tremando piano.
<< Shhhh..tranquilla... >> sussurrò lei accarezzando nel frattempo i miei capelli e facendomi rilassare.
<<
E' tutto ok...ci sono io qui con te. >> continuò
lasciandomi un bacio sui capelli. Chiusi gli occhi addormentandomi,
fino a che si addormentò anche lei, rimanendo così,
abbracciate.
Nel frattempo nell'altra stanza...
<< Hei amore.. >> mi girai verso di lei e la guardai curiosa.
<<
Dimmi Sara >> dissi io sorridendo. Si avvicinò e mi prese
le mani sorridendomi e avvicinando il suo viso al mio.
<<
Mi piaci sai? >> la guardai sorridendo ancora e guardando in
basso e mordendomi il labbro inferiore. Lei rise e poi mettendomi due
dita sotto il mento incrociò di nuovo i nostri sguardi.
<<
Io...Mi piaci veramente.. cioè, tempo fa stavo con le altre e
non provavo niente, ci stavo solo per divertirmi...ma con te è
diverso, mi piaci sul serio e ogni volta che ci baciamo è come
se fosse la prima volta e...eh per me è stata stupenda davvero.
>>
Io ero..non so descrivere...ero, emozionata, felice..anzi
strafelice...ok stavo sprizzando gioia da tutti i pori, ma sto cercando
di trattenermi. L'abbraccio di colpo e la porto a me mentre cadiamo sul
letto e cominciamo a baciarci con passione...molta passione. I vestiti
diventano di troppo. I respiri si fanno affannosi..
Il mio cuore sta andando in fibrillazione.
Scambio
le posizioni e mi metto sopra di lei, baciando e mordendo quelle labbra
invitanti, gonfie e rosse dai baci appassionati che ci siamo scambiate.
Le mie mani brandiscono ogni singola parte del suo corpo. La mano sale,
va al collo, accarezzandolo, per poi scendere sul petto facendo piccoli
cerchi, delicatamente, con un dito. Continuo a baciarla, passando poi
la lingua sulle labbra, mentre socchiude gli occhi stringendo il
lenzuolo del letto e passando una sua mano sulla mia schiena. Scesi poi
a baciarle, morderle e succhiarle quel collo liscio e morbido e nudo,
mentre mi graffiò leggermente la schiena gemendo e spostando il
collo per lasciarmi più spazio.
Avevo
ormai la mente annebbiata dai sensi, dall'eccitazione e dal suo corpo
sotto al mio che sussultava ad ogni mio tocco. Passai, piano, una mano
sul suo seno destro, stringendolo e sentendo i capezzoli ormai turgidi
sotto le miei mani. Stavo impazzendo, i suoi respiri affannati e i suoi
sussulti riempivano la stanza, scesi a brandire uno dei capezzoli,
leccandolo e succhiandolo, mentre in risposta, lei, gemeva e
chiedeva...anzi, implorava di avere di più...stavo perdendo la
testa, mentre bramavo quel seno così morbido e sodo. Una mia
mano percorse dal suo seno, al suo ventre, accarezzandolo
delicatamente, e sentendo la pelle di lei rabbrividire di piacere al
solo tocco delle mia dita e muovendo, poi, il bacino contro la mia mano
che, richiedeva attenzioni. Questa, percosse la sua coscia,
accarezzandola.
<< oh amore...daii, di più! >> mi implorò lei
con voce roca e persa da quella dolce tortura. Salì leggermente
la mano, fino ad arrivare all'interno coscia, stringendolo.
Mugugnò compiaciuta, che mi stessi avvicinando al "Monte
dell'Olimpo", salii a baciarla di nuovo con passione stringendole quei
capelli lisci e neri, mentre la mia mano avanzava, accarezzando quel
"Monte" così morbido e stupendo, provocandole sussulti e gemiti
mentre mi baciava. Lo accarezzai, bramosa di quella pelle bagnata
dall'eccitazione, e entrai dentro lei facendola mia. Arrivata al
culmine gridò il mio nome, rilassandosi e attirandomi verso le
sue labbra così da baciarle dolcemente e sensualmente. Poi mi
spostò leggermente guardandomi maliziosa e leccandosi le labbra;
cambiò di posizione, mettendosi sopra di me e..beh lascio
all'immaginazione.
Nel frattempo nell'altra stanza...
<<
Sara e Federica si stanno dando da fare eh? >> disse Antimone
mentre stava pian piano calando un estenuante silenzio imbarazzato. Io
annuii mentre mi avvicinavo alla finestra guardando il cielo ormai
libero dalle nuvole del temporale precedente. Mi mordicchiai un
pò il labbro; sentivo il suo sguardo addosso e mi sentii un
pò agitata. Decisi di pensare ad altro e non ai pensiere sconci
nella mia testa e, di concentrarmi sul cielo, così tanto da non
sentire i suoi passi avvicinarsi e abbracciarmi da dietro e di
conseguenza irrigidirmi e saltare in aria. Tossii leggermente e provai
a rilassarmi.
<<
Tra poco torneremo ognuno a casa propria.. >> mi sussurrò
lei con una nota di tristezza, mi morsi il labbro stringendole le mani.
Le guardai, le dita erano lunghe ed eleganti, con qualche anello qua e
là. Afferrai l'indice e lo guardai attentamente e mi venne in
mente di stuzzicarlo un pò quindi, lo portai alle labbra,
baciandolo delicatamente e sentii subito lei irrigidirsi.
<<
C-C-Chiara..che f-f-fai??.. >> cercò di dire lei mentre
passavo la punta della lingua su di esso. La sentii respirare in modo
più affannoso e stringere il bordo della mia maglia. Il suo seno
strusciava contro la mia schiena provocandomi brividi e calore al basso
ventre. Appoggiò la fronte sulla mia spalla, cercando di
trattenersi, mentre continuavo quella bella tortura che stava facendo
eccitare sia me che lei. Il suo fiato mi arrivò al collo
provocandomi brividi e gemetti un poco. Si avvicinò piano ad
esso, soffiandoci delcatamente e provocandomi altri brividi, mordendomi
istintivamente il labbro inferiore. Mugugnai di piacere e sentii le sue
labbra sfiorare il mio collo e lasciarci un bacio, ma di colpo il
cellure squillò e, controvoglia, ci riprendemmo più rosse
che mai e andai a rispondere.
<<
Pronto? Hei zia...si...ah ok va bene, ti aspettiamo allora, a dopo.
>> e agganciò, posai molto lentamente il cellulare e mi
sfiorai il collo mordendomi il labbro e socchiudendo gli occhi.
<<
Sta arrivando? >> mi ripresi di colpo e annuii. Notai una strana
luce negli occhi..erano..languidi..aveva inolte le labbra socchiuse..mi
soffermai su di esse..
Sono così invitanti...vorrei baciarle e..morderle...
Ok, riprendiamoci...mia zia sarà qui a momenti! dobbiamo mettere apposto!
Scrollai
la testa per cacciar via quei pensieri e dissi ad Antimone di preparare
le sue cose. Andai da Sara e Federica.. Mi dispiaceva disturbarle, ma
bussai e non ricevendo risposta aprii la porta piano, sbirciando
dentro. Vidi le due piccioncine abbracciate e avvolte dal un leggero
lenzuolo. Mi avvicinai a loro e scossi leggermente Federica.
<< Federica...Hei Fedeee >> la sentii svegliarsi mugugnando un "che c'è?" parecchio assonnata.
<<
Ehm, dobbiamo prepararci, a momenti arriverà mia zia a
prenderci, su su dormiglione! >> questa, annuii e allontanantomi
notai che lasciò un leggero bacio sulla guancia di Sara; sorrisi
tra me e me e mi avviai a preparare le cose.
Dopo
mezzoretta eravamo pronte, e aspettammo in salotto, con Tex davanti a
noi che scodinzolava felice e cercando un pò di coccole da parte
di Antimone, questa sorrise e gli accarezzò il dorso e la testa
e sorrisi anche io. Dopo poco mia zia chiamò per farci uscire,
salutammo Tex e prendendo le cose ci avviammo alla macchina, chiusi
tutto ed entrammo dentro. Mia zia ci accolse calorosamente chiedendoci
come avevamo passato queste giornate e, traslasciando qualche
particolare, le raccontammo tutto.
Accompagnò prima Sara, poi Federica ed infine Antimone.
Quest'ultima scese, prese l'occorrente e l'accompagnai alla porta di
casa sua. Cercammo di guardare tutto tranne che i nostri occhi. Non
sapevo cosa dire o come salutarla, così mi avvicinai a lei e
mettendomi in punte di piedi le lasciai un tenero bacio sulla guancia,
molto vicino all'angolo delle labbra.
<<
A domani allora >> dissi io sorridendo, lei mi guardò
imbarazzata e rispose con un "a domani" sussurrato. Infine, mi voltai e
tornai in macchina.
Capitolo finito ufff è stato estenuante ma bello ù.ù commentate se vi è piaciuto!:D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** Una recita?! ***
Recita
"Nella bella Verona,
dove noi collochiam la nostra scena,
due famiglie di pari nobiltà;
ferocemente l’una all’altra oppone
da vecchia ruggine nuova contesa,
onde sangue civile va macchiando
mani civili. Dai fatali lombi
di questi due nemici ha preso vita
una coppia di amanti
da maligna fortuna contrastati
la cui sorte pietosa e turbinosa
porrà, con la lor morte,
una pietra sull’odio dei parenti.
Del loro amore la pietosa storia,
al cui terribil corso porrà fine
la loro morte, e dei lor genitori
l’ostinata rabbiosa inimicizia
cui porrà fine la morte dei figli:
questo è quanto su questo palcoscenico
vi rappresenteremo per due ore.
E se ad esso prestar vorrete orecchio
pazientemente, noi faremo in modo,
con le risorse del nostro mestiere,
di sopperire alle manchevolezze
dell’angustia di questa nostra scena."
La
professoressa di italiano finì appena di leggere l'inizo della
storia di "Romeo e Giulietta", commuovendosi lei stessa e asciugandosi
gli occhi lucidi, ricordando i bei tempi quando interpretò
Giulietta; tutti la guardarono scoppiando quasi a ridere.
<<
Bene ragazzi.. >> non riuscì a continuare che bussarono
alla porta, l'aprirono e spuntò la bidella con in mano il
registro delle circolari.
Io guardai Fede, curiosa, guardandoci entrambe nello stesso modo.
<< Dai che si esce prima >> dissi io incrociando le dita,
mentre gli altri facevano un pò di casino. Nel frattempo si
sentiva la prof parlare con la bidella per capire quale circolare
doveva leggere.
<< Allora ragazzi, a tutte le classi:
"Si comunica che, avverranno le selezioni e i provini per una recita
scolastica che, si terrà ad inizio del prossimo anno. Le prove
avranno inizio da lunedì 18, per tutta l'estate, tutti i
pomeriggi di ogni 4 giorni della settimana, dalle 15.00 alle 19.00,
presso l'Aula Magna. Chi volesse partecipare deve firmare sul foglio di
iscrizione sulla bacheca della scuola." >>
<< Una recita?? >> sussurrai stupita verso Ferderica.
<< Chissà, magar ti danno la parte di Romeo e a Chiara la
parte di Giulietta >> disse lei, mentre io arrossì al solo
pensiero di un ipotetico bacio finale con Chiara.
"Con le varie prove..e i baci!! Santo cielo.. " pensai, mentre Federica se la rideva.
<<
Perchè non le scrivi e vedi se partecipa? >>
continuò lei facendomi l'occhiolino. Io di rimando, prima la
guardai male e poi ci pensai su....in effetti ero abbastanza curiosa.
Presi il cellulare e composi il messaggio.
- Hei Emoticon smile hai
sentito che si farà una pseudo recita? Intendi partecipare? -
inviai. Non aspettai molto che arrivò subito la sua risposta.
- Ciao bellissima Emoticon grin si ho sentito...beh mi piacerebbe partecipare, così per provare Emoticon grin e tu invece? -
- Beh non costa niente provare, sì, partecipo anche io Emoticon smile -.
Arrivò
la ricreazione e, insieme alla mia migliore amica, mi avvicinai alla
bacheca con le iscrizioni. Vidi che c'era molta confusione e aspettai
il mio turno, poi, presi la penna che era appesa lì apposta e,
scrissi il mio nome e la classe. Appena finì feci un lungo
respiro profondo e mi girai, trovandomi davanti una ragazza dai capelli
lunghi e neri e dagli occhi color del ghiaccio, sbattendoci quasi
addosso. Si riprese, mi guardò maliziosa e sensuale e si
avvicinò per scrivere il suo nome; poi ad un tratto aggiunse:
<<
Spero ti prendano per interpretare Romeo, così da avere il posto
per giulietta e... >> mi si avvicinò passandomi un dito
sul mio braccio in modo sensuale, << ....per poter baciare quelle
belle labbra...mmmm >> continuò lei mordendosi il labbro.
Io d'altra parte ero imbarazzata e forse anche un pò presa dai
suoi occhi e dalle sue labbra.
Poi, mi accorsi di Chiara che, guardando in cagnesco sia me che la
ragazza che mi stava davanti, si avvicinò scrivendo il suo
nome...
Sembrava abbastanza irritata, forse era gelosa, pensai.
<<
Non esserne tanto sicura!! Dovrai prima vedertela con me! >>
disse quest'ultima stringendo i denti. L'altra alzò un
sopracciglio e facendo un ghigno beffardo le si avvicinò
sussurrandole << Vedremo >>.
Io guardai Chiara, sembrava le stesse venendo un tic nervoso all'occhio, mentre Federica non la smetteva di ridere.
La
mattinata finì e tornata a casa mi buttai sul letto, chiudendo
gli occhi, poi sorrisi.. "Anche quando fa la gelosa è
bellissima...".
Andai al pc e cercai il libro di Romeo e Giulietta, trovai un pdf e
notai che erano un sacco di pagine. C'eran il prologo che aveva letto
la professoressa e le numerose pagine contenenti 5 atti.
Provai ad interpretare i primi righi, beh non era poi così
difficile..la parte complicata era ricordarsi tutte le parti del
proprio personaggio di tutti e 5 gli atti. Andai su facebook e vidi
Federica collegata.
<< E' un bordello! o.o >> le scrissi. Dopo poco arrovò la risposta.
<< Cosa? Emoticon confused_rev >>
<< Ma la sceneggiatura su Romeo e Giulietta! L'ho letta un
pò.. non sarà facile ricordarsi le battute >>
<< Ma dai XD proviamoci! Che ti costa? E poi starai tutto il tempo con Chiara! >>
<< Beh, in effetti.. drovremmo metterci d'impegno! >> risposi io.
<< Passami il link che me lo leggo anche io >> feci come mi disse ed entrambe ci mettemmo a leggerlo.
<< Dai però in qualche parte è anche divertente Emoticon grin >> le scrissi io.
<< Beh si, ma..perchè non vai alla parte del bacio? >> ci andai subito. Detto, fatto.
Intanto da Chiara...
<<
Quella sgualdrina!... >> inveii facendo avanti ed indietro per
tutta la stanza, sbattendo le cose a destra e a manca.
<< Se prova anche solo a toccarla, la uccido! >> dissi stringendo i denti.
<< Giuro che le strappo quei capelli finti che si ritrova!
>> mi sedetti sul letto, mentre sentii bussare alla porta di
camera mia.
<< Posso? >>
<< Si entra pure mamma.. >> questa entrò e si sedette accanto a me, vedendomi imbronciata.
<< Tutto ok, tesoro? >> io annuii poco convinta. Mia madre
alzò un sopracciglio, invitandomi a parlarne. Sbuffai e
titubante le chiesi:
<< Mamma...ti è mai successo di essere gelosa di papà? >> annuì.
<< E...cosa hai fatto? Cioè, prima che voi due vi foste
messi insiemee c'erano le altre che ci provavano con lui... >>
lei sorrise.
<< Beh, cercavo in tutti i modi di conquistarlo e di fargli
perdere interesse per le altre, anche se ci provavano ed erano molto
belle.. >> sorrise, << Questo non vuol dire che è
facile!...certo, se Antimone già prova qualcosa di forte per te
allora, magari, sei avvantaggiata. >> Sbiancai di botto,
chiedendomi come caspita avesse capito che mi stavo riferendo a lei.
Sembrò leggermi nella mente perchè mi sorrise prendendomi
la mano.
<< Tranquilla, l'ho capito da come la guardavi. >> diventai
rossa e sorrisi leggermente e le spiegai la circolare che era passata.
<< Ehm.. beh, oggi è passata questa circolare, arrivata
davanti alla bacheca vidi una.."baldracca" fare il filo ad Antimone,
dicendo che, se avessero preso lei come "Giulietta" e Antimone come
"Romeo", avrebbe avuto l'opportunità di baciarla...allora
scrissi il mio nome e poi la guardai male, dicendole che doveva prima
vedersela con me...Sono furiosa con questa sgualdrina da quattro
soldi..ho visto i suoi occhi e...Antimone potrebbe rimanere invaghita
di lei e non... >> abbassai lo sguardo, triste.
Mia madre allora, mi alzò il viso dolcemente.
<< Conquistala, dai il meglio di te alle prove e alle selezioni
e, se Antimone prova veramente qualcosa per te se ne fregherà di
quella "baldracca". >> disse lei facendomi sorridere.
<< VI siete già baciate? >> continuò lei, io
feci un segno negativo con la testa, torturandomi le mani.
<< Però...le occasioni ci sono state..e poi...quando suona
o canta, Dio..impazzisco..mi rapisce dentro... >> lei sorrise.
<< Beh, magari succederà alle prove. Dopotutto, Romeo e Giulietta è una storia intensa. >> io sorrisi.
<< Dai, vieni, andiamo a fare un bel dolce così glielo
porti domani >> continuò lei facendomi l'occhiolino e io
di rimando arrossii.
Mentre facevo il dolce con mia madre, pensavo alle parole alle parole
che mi aveva detto. "Ci riuscirò! Devo! Non deve averla."
"Era
buoio, solo una luce illuminava un angolo della stanza...beh suppongo
lo sia, dato che non si vede nulla. La luce illuminava due figure, una
alta con i capelli corti e un'altrapiù bassa con i capelli
lunghi e neri. Erano vicine tra loro. Sembravano sfocate, poi ad un
tratto divennero più nitide.
<< Antimone.. >> sussurrai stupita. << con accanto quella sgualdrina >>.
Vidi quest'ultima avvicinarsi a lei maggiormente. Di colpo la scena
cambiò e si ritrovarono in un palco, vestite, una da Romeno e
l'altra da Giulietta.
Oh no..
La Sgualdrina era distesa come nella scena dove Giulietta fa finta di
morire ingerendo la pozione e accanto a lei Antimone stava per Baciarla.
No, no, no..NO!!
Feci per muovermi ma, le mie gambe erano ferme e i miei piedi come incollati al suolo.
Cominciai a piangere, chiamando il suo nome".
Di colpo mi svegliai tutta sudata.
Guardai l'ora, erano le 06.30 del mattino, mi alzai e mi andai a preparare per andare a scuola.
Quel sogno mi aveva scossa un pò...e la mia voglia di conquistarla crebbe.
Arrivata a scuola mi guardai attorno, erano ancora le 07.50 e c'era
molta gente. Ancora Antimone non era arrivata, così mi misi
davanti alla bacheca per vedere i vari nomi. Vidi il suo e sotto di
esso quello della sgualdrina.
Giada Calderone... Tzè! Calderone...Ma siamo seri??
Questa baldracca.
"Oh
parli del diavolo e spuntano le corna". Arrivò proprio Giada
guardandomi con un senso di sfida, digrignai i denti e uscii fuori
stringendo i pugni.
<<
Indovina chi sono >> mi ritrovai due mani a coprirmi gli occhi;
sorrisi, le presi le mani e mi girai abbracciandola forte e respirando
il suo profumo chiudendo gli occhi.
<<
Una ragazza meravigliosa... >> sussurrai. La sentii ridere e
stringermi a se, poggiando la sua guancia sulla mia testa. Arrossii, mi
spostai e la guardai negli occhi sorridendo timidamente.
Purtroppo suonò e dovemmo dividerci, mi alzai sulle punte e le diedi un leggero bacio sulla guancia.
<<
Ci vediamo dopo >> sussurrò lei dandomi un delicato bacio
sul collo, poi mi incamminai con un sorriso stampato sulle labbra e una
voglia assurda di baciarla.
Noia. Noia. NOIA!... La professoressa di italiano è un sonnifero umano!
Che giorno sarà oggi?! Controllai la data.
Dopodomani incontrerò Serena...Chissà cosa vuole quell'altra...
Finalmente
arrivò la ricreazione. Andai subito a cercare la classe di
Antimone e la trovai che parlava con Federica. Mi avvicinai, dato che
era girata verso quest'ultima e l'abbracciai da dietro. Si
irrigidì, ma poi riconoscendomi si rilassò e mi strense
le mani.
<< Ciao Federica >>
<<
Ciao Chià >> rispose questa. Antimone si girò verso
di me rimandomi abbracciata. Ci guardammo, intensamente, perse ognuno
negli occhi dell'altra; sorrisi e mi alzai sulle punte, schioccandole
un bacio sulla guancia e in risposta lei mi sorrise dolcemente.
<<
Ti va di studiare insieme questo pomeriggio? >> domando lei
continuando a sorridermi. Io, dal canto mio, mi ero completamente persa
a contemplare la morbidezza di quelle splendide labbra.
<< Amore? >> Mi ha chiamata "amore"...muoio...mi ricomposi scrollando la testa e annuii.
<<
Bene! >> continuò lei gioiosa mentre vedevo i suoi occhi
illuminarsi. Le sorrisi stringendola a me. Restammo così per un
pò, mentre il mio cuore andava veloce e mi mancava il respiro.
Ad un tratto suonò di nuovo la campana e maledicendola dovettimo
staccarci poter tornare in classe. La salutai con la manina,
allontanandomi e sorridendo come una scema, tanto da andare leggermente
a sbattere contro la porta della classe.
La vidi ridere con Federica mentre diventavo completamente rossa.
Tornata
in classe non vedevo l'ora che arrivasse l'ultima ora per poter uscire
e andare a casa sua ...Avrei conosciuto la sua famiglia!
Caspita...dire
che sono agitata è poco...non riuscì nemmeno a
concentrarmi per tutta la durata delle seguenti lezioni.
Arrivata
al fatidico orario, mancavano ormai 10 minuti alla fine della giornata
scolastica e non riuscivo a stare un minuto ferma e composta sopra
quella maledetta sedia. "Eddai!!" pensai io stringendomi nella sedia.
Finalmente suonò e come se mi fossi scottata mi alzai in piedi,
presi le mie cose e andai di corsa davanti alla sua classe,
aspettandola.
La vidi avanzare insieme a Federica e sorridermi.
Ci dirigemmo verso la fermata parlando del più e del meno e scherzando sui prof.
Arrivate alla fermata vicino casa sua, salutammo Federica ed entrammo
in un palazzo con diversi piani. Dentro l'ascensore, la guardai timida
e imbarazzata, di colpo mi prese per mano ed uscimmo dall'ascensore.
Eravamo
al terzo piano, arrivate davanti ad una porta, Antimone prese delle
chiavi e le inserì dentro la tappa della porta, aprendola. D'un
tratto vedemmo arrivare un piccolo scricciolo dai capelli scuri, lisci
e lunghi fino a circa metà schiena e dagli occhi verdi.
<< Sorellona! >> questa sorrise e l'accolse in un abbraccio abbassandosi.
<<
C'è la mamma? >> la piccola negò con la testa e
aggiunse che era scesa a prendere il pane. Antimone annuì e le
scompigliò i capelli mentre la piccola rideva.
<< Lei è Chiara, è una mia compagna di scuola. >>
<<
Ciao, io sono Elisa >> disse la piccola sorridendo e
abbracciandomi. Rimasi all'inizio stupita, ma poi ricambiai l'abbraccio.
Ci
dirigemmo verso la sua camera per posare le nostre cose; era una
piccola stanza, dove vi erano in fondo a destra, vicino alla
porta-finestra, una scrivania con un pc; sopra delle mensole con un
sacco di CD e un piccolo stereo. Molti poster coprivano le pareti della
stanza e, dalla parte opposta alla scrivania vi era un piccolo letto e
accanto ad esso una tastiera elettrica e una lampada.
Posammo le cose accanto alla scrivania e mi avvicinai alla porta-finestra. Di colpo mi sentì abbracciare da dietro e stringermi.
Il suo profumo mi annebbiava la mente, chiusi gli occhi e appoggiai il capo contro la sua spalla, rendendo il collo nudo.
Antimone lo notò e mi si avvicinò con il naso,
provocandomi piccoli brividi lungo la schiena .Mugugnai di piacere,
mentre le sue labbra sfioravano il mio collo.
Gemetti piano,mi lasciò un bacio leggero e le strinsi le mani; poi ad un tratto sentimmo la porta di casa aprirsi.
<< Sarà arrivata...mmmm tua madre.. >> mugugnai in preda ai sensi.
<< Mmmm..può essere.. >> sussurrò lei baciandomi il collo con una leggera pressione.
<< Dovremmo...andare di là.. >> continuai cercando di tornare lucida.
Antimone si fermò contrariata, io mi girai mordendomi il labbro e giocai con il colletto della sua camicia.
<< Andiamo dai >> disse sorridendomi, io annuii ricambiando...
Buon Salve!:D Cosa ne pensate di questo
capitoletto?E del fatto che abbia aggiunto un'ipotetica recita?Di
sicuro non scriverò tutta la storia di Romeo e Giulietta, ma ci
sarà qualche colpo di scena!Secondo voi questa "nuova" ragazza
darà del filo da torcere a Chiara?Non è troppo tenera la
piccola Elisa!? *^*:D Spero vi sia piaciuto!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Come hai potuto!? ***
Come hai potuto!?
<< Allora sei tu la famosa Chiara! >> annunciò la madre di Antimone, guardandomi.
Quest'ultima arrossì e sorrisi.
<< Come mai "famosa"? >> la donna sorrise.
<< Mia figlia mi parla sempre di te >>
<< Mamma!... >> disse la suddetta interessata completamente
rossa, aiutando la madre ad apparecchiare. Io dal canto mio sorrisi
dolcemente e la guardai.
Mangiammo
tranquillamente parlando del più e del meno, scherzando e
ridendo. Finito il tutto aiutammo sua madre a sparecchiare e a lavare i
piatti.
<< Ora capisco da chi ha preso Antimone in cucina >> affermai io ridendo.
Quest'ultima arrosì e mi portò di corsa nella sua stanza,
non riuscendo nemmeno a sentire la risposta di sua madre.
Iniziammo
a studiare, ma una domanda rimbombava nella mia testa, senza darmi la
possibilità di concentrarmi sulla lezione di storia dell'arte.
Leggevo un rigo su Perugino e di colpo quel pensiero risaliva. La
guardai, eravamo l'una di fronte l'altra. Mi schiarii la voce ma, la
domanda mi morì in gola, lei se ne accorse e mi guardò
curiosa.
<< Tutto ok? >> io annuii imbarazzata. Lei sorrise e continuò a studiare.
Passarono altri minuti e cominciai a sbuffare, lei mi guardò alzando un sopracciglio. Io la guardai.
<<
Stiamo..I- Insomma...ins-... >> non riuscì a finire che,
Elisa, irruppe nella stanza saltando addosso alla sorella.
<< Hei! Scricciolina >> disse quest'ultima sorridendo.
<< Mamma è uscita e mi ha detto di rimanere qui con voi >> disse la piccola.
L'indomani
arrivai a scuola con un sorriso stampato in faccia e con una gran
voglia di vederla. Andai verso Federica e le saltai addosso da dietro.
<< Ooh felice già di prima mattina? >> domandò lei sorridendo
<< Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.. non vedo l'ora di vederlaaaaa >> quasi urlai nel dirlo, di quanto ero felice.
<< Chi non vedi l'ora di vedere? >> quella voce.. la riconoscerei tra mille. Sorrisi.
<< Hmm la mia amante >> scherzai io, lei si avvicinò facendo la finta offesa.
<< Ah si? E com'è quest'amante? >> mi domandò lei.
<<
Oh, è molto bella sai? Ha un nome stupendo... >> dissi
avvicinandomi piano. << Occhi meravigliosi... >> arrivai al
suo orecchio e respirai il suo profumo. << e un profumo che
annebbia i sensi >> sussurrai con voce roca, soffiando sul suo
collo e sentendola irrigidirsi e subito sciogliersi. Ingoiò la
saliva e si morse il labbro.
<< E'...è molto fortunata...ad averti >> sussurrò lei chiudendo gli occhi.
<< Davvero? >> continuai sfiorando il suo collo con le lebbra.
<<
Oh..si...mmmm >> la mia mente non ragionava più, il
criceto sulla ruota se ne era andato alle Hawaii con la cricetina sua.
Le lasciai un leggero bacio sulla sua pelle liscia saggiando la sua
morbidezza.
La campanella suonò e non sapevo se ringraziarla per non aver continuato o odiarla.
<<
Ehm..ragazze, andiamo? se volete appartarvi qua vicino c'è un
hotel a poco prezzo! >> scherzò Federica mentre io e
Chiara eravamo arrossite.
Salimmo le scale mano nella mano e ci lasciammo per andare ognuno nella propria classe.
Mi
appoggiai sul banco con lo sguardo sognante mentre Federica se la
rideva. Mi vibrò il cellulare, così lo presi e lessi il
messaggio.
- Già mi manchi... -
<<
Aaaawwnnnn >> sospirai con gli occhi a cuoricino. La mia migliore
amica alzò un sopracciglio e io le feci leggere il messaggio.
<< Mi verranno le carie, me lo sento... >> sospirò lei guardando in alto.
<<
Ma non è cariiiiinaaaaa??? >> lei annuì rassegnata.
Entrò la professoressa di italiano e misi subito lo zaino sul
banco per coprirmi così da poter messaggiare tranquillamente.
- Amore mio..anche tu mi manchi già.. - inviai. Le sue labbra...vorrei baciarla...
La
mattinata passò noiosa come al solito. Arrivata la ricrezione mi
fiondai letteralmente nella classe di Chiara. Mi appoggiai sulla porta
incrociando le braccia e sorridendo, perdendomi ad osservarla. Stava
prendendo la sua solita merendina, di colpo si accorse della mia
presenza e arrossì. Mi avvicinai e appoggiai una mano sul banco
avvicinandomi a lei col viso guardandola maliziosa.
<< Ma ciao bella signorina >>
<< Ehm..ciao >> sorrisi
<< Amore...sei ogni giorno sempre più bella di prima >> arrossì e abbassò lo sguardo.
<<
Grazie...Anche tu >> Mi avvicinai di più... sempre
più... il mio cuore stava per esplodere...l'ansia mi stava
uccidendo...alla fine le diedi un bacio sulla guancia.
Niente..non ce la feci nemmeno stavolta...
Lei alzò il viso verso di me e mi sorrise.
<< Domani usciamo? >> domandai io. Lei parve pensarci un pò. Poi annuì.
<< Allora da Savia verso le 18.00? >>
<< Si amore mio >> mi rispose lei.
Scherzammo e parlammo del più e del meno, poi la ricreazione finì e dovetti tornare in classe.
Tornata
a casa mi addormentai di sasso, svegliandomi la sera e trovando il
messaggio della buonanotte di Chiara. Sorrisi e le risposi.
-Scusa
amore se non ti ho cercata, ma mi sono addormentata e sono praticamente
andata in letargo...comunque notte amore mio, a domani-
I mie capelli quella mattina non volevano stare al loro posto! Mi pettinai i ricci come meglio potevo e mi avviai a scuola.
Antimone ieri non mi ha cercata e mi sono sentita un pò
triste...ma poco fa ho letto il messaggio che mi ha mandato. Avrei
voluto essere lì con lei a cullarla.
Camminando
verso scuola pensai al fatto che quel pomeriggio avrei visto Serena e,
una stretta allo stomaco mi costrinse a fermarmi..
Non voglio vederla.
Non la sopporto.
Chissà cosa vorrà..
Oggi voglio provocare Antimone. Ho messo una maglietta dal collo a V bianca, abbastanza scollata e che fascia bene il mio seno.
Arrivata a scuola la vidi e le andai incontro.
<<
Ciao amore >> la salutai sorridendo. Lei si girò
sorridendo e il suo sguardò cadde subito sulla mia scollatura
che la fece diventare rossa come un pomodoro. Provò a dire
qualcosa ma non riusciva a staccare gli occhi dal mio seno, io sorrisi
maliziosa.
<< Perchè non parli? >> dissi avvicinandomi e ad oni mio passo i sui occhi si allargavano.
<<
C-così... >> iniziai a ridere e mi avviai verso la mia
classe dato che era suonata, mentre lei mi seguiva a ruota.
Le
ore passavano stranamente veloci e l'ora di incontrare Serena si
avvicinava sempre di più, avevo una strana sensazione, come se
dovesse succedere qualcosa di non positivo durante il nostro incontro.
Non vorrei che facesse qualcosa che non deve!
Arrivata
la ricreazione io e Antimone ci avviammo verso le scale vicino la
pineta della scuola, ci sedemmo e cominciammo a mangiare mentre lei
ancora era letteralmente ipnotizzata dalla mia scollatura. Sorrisi e mi
sporsi in avanti appoggiando i gomiti sulle ginocchia e con la coda
dell'occhio la vidi spalancare la bocca mentre stava per addentare la
sua merenda rimanendo ferma in quella posizione. Allora strinsi le
braccia contro i lati del mio seno che lo fecero ingrossare e che la
fecero quasi cadere. Scoppiai a ridere e ritornai in una posizione
normale mentre lei mi guardava da finta offesa io le mandai un bacio.
Tornate in classe mi arrivò un suo messaggio:
- Mi vendicherò <^< sappilo - e ridendo le risposi
- Ok ok ù.u vedremo -
Lo
ore scolastiche finirono e tornate a casa mi preparai psicologicamente
per vedere Serena. Mi misi una semplice maglietta e dei jeans chiari e
all'orario prestabilito mi avviai da Savia.
Aspettai un pò ma poi arrivò. Era bella non c'è
che dire. Vestitino corto fino a sopra le ginocchia. Scollatura in
bella vista. Ah ma quanto mi da fastidio vederla.
<< Ciao bellezza, scusa il ritardo >> iniziò lei avanzando verso di me. "ciao baldracca" pensai.
<< Ciao. >> risposi fredda.
<<
Dai non fare la fredda. Ti ho detto di vederci perchè volevo
parlarti di alcune cose. >> continuò lei cominciando a
camminare mentre io la seguivo controvoglia.
<< Di cosa? >>
<<
Di noi...Sai, mi è dispiaciuto tanto trattarti in quel modo
>> sembrava davvero dispiaciuta, ma continuai a rimanere
impassibile mentre lei continuava.
<<
Mi manchi sai?... vorrei che tornassimo insieme >> guardai
l'orario..sapevo che sarebbe arrivata a questo punto, mi aveva portata
anche in una via che non conoscevo.
<<
Si ma io non voglio, cosa pensi che dopo tutto quello che hai fatto sia
così facile dire "vorrei che tornassimo insieme"? non si
può e poi non ti voglio più...Mi piace un'altra persona
ora.. >>
<<
Chi quella con i capelli corti? e gli occhi castano chiaro?? non male,
ma tu sei mia! >> cominciò a dire avvicinandosi sempre di
più. Io cominciai ad indietreggiare.
<< No! Non lo sono più! >> ero ormai arrivata contro il muro e lei continuava ad avvicinarsi.
<< Si che lo sei >>
E succede.
Serena mi bacia, e vedo con la coda dell'occhio Antimone, che ci vede e
si blocca stringendo i pugni per poi girare i tacchi e correre via.
Saaaaaaaalve :) ecco qui un nuovo capitoletto.
Che
ne pensate? Serena ha rotto un po' vero? XD Che intenzioni avrà?
secondo voi come reagirà Antimone con Chiara? riusciranno a
risolvere questo problema di nome Serena??? Lo scopriremo solo nel
prossimo capitolo :D ahhaah lo so sono perfida.
Un saluto, Darthangel.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Come hai potuto!? ***
Come hai potuto?!(2)
Continuavo
a correre senza avere una meta precisa, volevo solo fuggire via da quel
posto e non ripensare a ciò che avevo visto in quel vicolo.
Vederla mentre veniva baciata da quella..mi ha fatto ribollire il sangue.
Giuro che non ci ho visto più.
Ho sentito un tonfo e il cuore spezzarsi.
Non poteva essere successo davvero...
Mi sono fidata.
Ma..
Ma forse...forse mi sto sbagliando..forse non voleva nemmeno lei..
Mi fermai davanti ad un negozio e vidi un ragazzo ed una ragazza
tenersi per mano..e immaginai al posto di quei due, me e Chiara..senza
nessuna Serena..solo io e lei..
Abbassai lo sguardo afflitta e piano me ne ritornai a casa.
Continuai a correre senza sosta alla ricerca di Antimone. Me lo sentivo che sarebbe successo.
Quella Serena.
La odio.
....E se si rovinasse tutto?..
E se non mi volesse più vedere?..
Non voglio pensarci...
Quella baldracca.
Niente..non la trovo. Se ne sarà tornata a casa..
Guardai l'orario sul mio cellulare.
Le 19.30..e se..
Iniziai
a correre per andare a prendere l'autobus in tempo per poter arrivare a
casa sua. Vidi il mezzo arrivare alla fermata e subito mi ci fiondai.
Pregai che proprio in quel momento non spuntasse il controllore, non
avendo il biglietto mi avrebbe fatto di sicuro la multa.
Arrivata a destinazione senza problemi, cercai la via e il numero.
Lo trovai e suonai il campanello.
Ero
con le cuffie e le canzoni più tristi delle mie playlist sul mio
fidato mp4, e milioni di immagini e pensieri su lei e quell'altra
vagavano nella mia testa.
Volevo solo arrivare a casa e buttarmi sul letto..magari a versare qualche lacrima e a dormire per giorni.
Arrivai
alla porta di casa mia e prese le chiavi le inserii nella serratura.
Aperta, entrai e posai la borsa a tracolla a terra e sempre con aria
afflitta mi avviai verso la cucina. Alzai lo sguardo e quello che mi
trovai davanti fu: mia madre che preparava da mangiare con...Chiara e
mia sorella che stava a guardare.
Rimasi all'ingresso della cucina per un bel pò mentre mi guardavano.
<< hei piccola, Chiara é arrivata da poco, mi ha detto che
ti deve parlare. Mi stava aiutando a cucinare qualcosa per
stasera... >> la guardai seria << voi andate pure, ci penso
io qui.. >> continuò mia madre, io mi girai dirigendomi
verso camera mia mentre lei mi seguiva a ruota dispiaciuta.
Arrivate
nella mia stanza lei si chiuse la porta alle spalle mentre io andavo a
sedermi sulla sedia della scrivania guardandomi le mani.
Lei si avvicinò sedendosi sul pavimento e guardandomi.
<< Anti..non..non é come pensi..lo giuro.. >> io strinsi la mascella.
<< Uhm.. >>
Mi raccontò come era andata e mi rilassai un pò. Poi mi
prese le mani e mettendosi in ginocchio mi guardò negli occhi.
Il mio cuore fece un tuffo.
<< Tu..devi fidarti..mi piaci seriamente.. >> altro tuffo al cuore
<< dico sul serio..non voglio mentirti.. >> continua lei
avvicinandosi sempre più a me, mentre io rimanevo zitta ad
ascoltare lei e il mio cuore.
<< Mi piaci..te lo ripeterò all'infinito finché non
ti entrerà in testa.. >> avvicina di più il viso al
mio, mentre io rimanevo immobile e il cuore mi andava così forte
che avevo paura che lei potesse sentirlo..
<< Posso baciarti?.. >> io annuii e la vidi avvicinarsi piano
quasi tentennando, per poi incontrare le mie labbra dolcemente.
Rimasi ferma non riuscendo ancora a credere che mi stesse baciando realmente. Ricambiai piano chiudendo gli occhi.
Ecco un nuovo capitoletto!:D Scusate il disagio ma non ho ricontrollato
bene la storia e ho dimenticato di aggiungere gli spazi nei dialoghi e
così li ha nascosti. Comunque, Serena ha rotto un po' eh? Che ne
pensate della reazione di Antimone? Credete che perdonerà
Chiara?Lo scoprirete nel prossimo capitolo!A presto, Darthangel.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** Come hai potuto!? ***
Come hai potuto?!
Le sue labbra erano così morbide..Mi staccai lentamente con ancora gli occhi chiusi.
Li aprii e guardai il suo dolce viso che aveva ancora labbra socchiuse
e occhi chiusi. Subito dopo la vidi sorridere e guardarmi imbarazzata e
completamente rossa.
<< S-sai..e-era il mio primo
b-bacio... >> affermò lei torturandosi le mani e mordendosi
il labbro. Io rimasi stupita da questa rivelazione e sperai che le
fosse piaciuto.
<< oh..e..ecco..ti é piaciuto? >> domandai curiosa
dando voce ai miei pensieri. Lei annuì con un sorriso a 32 denti
diventando poi rossa e nascondendo il volto girandosi.
Io sorrisi dolcemente e la strinsi a me.
Guardai l'orologio, si erano fatte le 21 ormai.
<< Hei è tardi...Mi sa che devo tornare a casa..se no i
miei si preoccupano. >> affermai dispiaciuta. Lei per tutta
risposta, dopo aver guardato l'orologio sul muro della sua stanza e
aver visto fuori dalla finestra, disse:
<< Eh no! Tu sola a quest'ora non esci da qui per andarti a
prendere l'autobus! Chissà quanti maniaci ci sono, pronti
per.... >> non continuò la frase facendo una faccia super
preoccupata e stringendo un pugno affermò: << D-dormi
qui! >>
Io rimasi un pò stupita, cercai di convincerla che nessuno mi
avrebbe stuprato, ma senza successo. Allora presi il cellulare e
chiamando mia madre le spiegai la situazione, lei acconsentì
pensandola come Antimone e augurandomi la buonanotte, chiuse senza
farmi nemmeno rispondere.
Sospirai, la guardai e annuii.
Andammo in cucina dove Antimone parlò con sua madre dicendole che sarei rimasta per la notte.
<< Beh, sei la benvenuta cara. La cena è quasi pronta e
subito dopo sceglierai dove dormire. >> disse sorridendo.
Io annuii ringraziandola.
Aiutai a preparare la tavola portando le cose necessarie, poi ci sedemmo tutte ed iniziammo a mangiare.
<< Allora.. >> iniziò sua madre << Come sta
andando fra di voi? >> mi girai verso Antimone e la vidi diventare
completamente rossa, allora decisi di rispondere io.
<< Beh adesso tutto bene.. >> le presi la mano
stringendola. Antimone mi guardò negli occhi e sorrise annuendo.
<< Quindi state insieme? >> io sorrisi e entrambe annuimmo energicamente.
<< Bene bene, dobbiamo festeggiare allora! >> si alzò
e prese una torta dal frigo dividendo poi le porzioni. Dal canto mio mi
sentivo finalmente amata e felice!
Finito aiutai a sparecchiare per poi seguire Antimone in camera sua.
<< Dove dormirò? >> iniziai io.
<< Con me.. >> la guardai
<< Sicura? >> lei annuì.
<< E-ehm.. >> iniziò a cercare qualcosa nel suo armadio per poi prenderla e girarsi verso di me.
<< Q-questo è quello che posso darti come cambio >> mi porse una maglia e dei pantaloncini.
<< Grazie Anti.. >> sorrisi stringendole la mano.
<< vado a cambiarmi allora >> lei annuì e andai in
bagno.
" Non
ci credo ancora che dormirò insieme a lei...certo é
già successo..ma adesso stiamo insieme...potremmo stare a
baciarci per tutto il tempo..o dormire abbracciate fino all'indomani
mattina. E se finiamo per fare...Dio santo..meglio non pensarci. "
Chiara
uscì dal bagno, mentre io ero già a letto con la mia
solita maglia e i miei soliti pantaloncini. Si avvicinò alla
sedia posando gli indumenti di quella sera, per poi sedersi sul letto a
guardarmi. Io
diventai subito rossa sotto la luce dell'abajour, mordendomi le unghie
delle dita. Si mise distesa di un lato appoggiandosi sul gomito e con
la testa sulla mano, continuando a guardarmi..
<< C-che c'è..? >>
sussurrai io, così piano da non riuscire a sentire cosa avevo
appena detto, mentre lei alternava lo sguardo dai miei occhi alle mie
labbra. Io ero letteralmente bloccata, da come mi guardava..e da lei
che piano si avvicinava a me, poggiando poi una mano accanto al mio
fianco e sfiorando il mio corpo con il suo..fino ad avvicinare piano le
labbra alle mie..sfiorandole appena.
Socchiusi gli occhi in preda ai battiti
forti del mio cuore che, aumentavano ad ogni tocco leggero sulle mie
labbra e ad ogni respiro lento, che mi procurava brividi fino alla
punta dei capelli. Iniziò a sfiorarli..a toccarli..ad
intrecciare le dita tra di essi e a farmi entrare in estasi solo
così, per poi iniziare a lasciare una scia di baci leggeri su
tutto il viso, fino a soffermarsi ancora sulle mie labbra ardenti e
desiderose di un suo bacio che mi avesse tolto il fiato.
Quasi bruciavano ad ogni tocco. Finalmente
mi baciò facendo scatenare in me le emozioni più forti
che avessi mai provato..fu in grado di bloccarmi il respiro..di non
farmi pensare più a nulla..se non a quel meraviglioso
bacio..quasi di fuoco..che adesso bruciava le mie labbra.
Una mia mano andò a stringerle i
lunghi capelli spingendola ancora di più contro le mie labbra.
Il suo corpo ormai sul mio sembrava essere leggero come una piuma.
Sembrava addirittura, combaciare col mio..
Le gambe si intrecciavano piano.
Sembrava essere passata un'eternità quando alla fine, ci staccammo quasi ubriache di quell'intenso bacio.
Ehehehehe che ne pensate di questo
capitolo?Scusate per il disagio ma non ho ricontrollato bene il
capitolo e ho dimenticato di aggiungere gli spazi tra i
dialoghi.Comunque, vi faccio rimanere sempre sulle spine!Sono perfida
lo so,
chissà che accadra nel prossimo!:D A presto donzelle! Darthangel.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** Capitolo speciale - Sara e Federica ***
Avevi Promesso!
Mi
svegliai per colpa di un raggio di sole birichino, che passando dalle
tapparelle della serranda, arrivava contro il mio occhio sinistro.
Aprii leggermente un occhio, cercando di ricordare dove mi trovavo.
Sentii un odore familiare...non uno qualsiasi, ma un odore di rose.
Chiusi gli occhi sorridendo leggermente e assaporando quel dolce
profumo, respirandolo a pieni polmoni. Mi girai verso la ragazza di
fianco a me, che dormiva con la faccia corrucciata sul cuscino.
Feci un sorriso tirato ripensando alla sera precedente.
Mi alzai lentamente senza far rumore e
dirigendomi in bagno, chiusi la porta. Mi guardai allo specchio. Uno
zombie con le occhiaie e gli occhi rossi mi si presentò davanti.
<< sono una stupida idiota...>> Mi dissi sussurrando e guardando quella
figura bianca come un cencio. Abbassai la testa rimanendo con gli occhi
chiusi.
<< stupida...stupida...stupida! >> Diedi un pugno al lavandino, per poi
stringermi i capelli cadendo in ginocchio, mentre gli occhi si
riempivano di lacrime.
<< avevi accettato di mantenere la promessa...ma non l'hai fatto.
Perché sono così idiota...perché?! >>
Cercavo di trattenere le lacrime, o quanto meno di non farmi sentire dall'altra stanza.
* Flashback *
<< perché hai detto alla tua amica di quello che
facciamo?? La nostra intimità, é appunto Nostra! L'avevi
promesso! >>
Cominciai a balbettare.
<< Io...io..mi dispiace Fede...mi dispiace davvero...sono
un'idiota...faccio schifo come ragazza...faccio schifo come
fidanzata... >> cominciai a piangere a dirotto.
<< Non sei un'idiota..e non fai nemmeno schifo come fidanzata e
ragazza. Ma l'avevi promesso...io voglio solo che quello che facciamo a
letto o comunque la nostra intimità sia solo nostra... >>
Continuai a piangere senza fermarmi.
<< Non ti merito...sei troppo buona con me..faccio e dico solo
cavolate e ti faccio solo male...mi...mi dispiace... >>
singhiozzai io.
<< Smettila. Non é vero.. Adesso andiamo a letto che si
é fatto tardi. Buonanotte.. >> si mise a letto lei, mentre
io cercavo di non piangere più.
* fine flashback*
Mi alzai da terra sciacquandomi poi la
faccia e uscendo dal bagno. Andai verso di lei che ancora dormiva. Mi
inginocchiai davanti a letto, guardandola. E iniziai a parlare piano.
<< Sono...sono una stupida...non vedo
cos'ho accanto a me...ti faccio male...il più delle volte, in
questo periodo. >> sussurro mentre studio i suoi lineamenti.
<< Avevo promesso...ero così felice di aver passato
quell'intera giornata con te..che volevo dirlo a qualcuno quanto tu mi
renda felice...quanto sei dolce quando ti imbarazzi e sposti la mano..e
quanto sei carina quando arrossisci...e quant'altro...tu...sei
speciale...sei la persona più importante della mia vita. >>
Continuai
guardandola triste << Non dovrei farti arrabbiare...non dovrei
farti soffrire...non dovrei non mantenere le promesse. Sono una
stupida...che non capisce a volte quanto é fortunata ad
averti...quanto dovrebbe invece fregarsene degli altri e mantenere le
promesse...io..Federica...io ti amo..come...no forse non c'è un
paragone. Ed anzi..il ti amo sarebbero solo due semplici parole..che
non riuscirebbero a contenere cosa provo. Sappi solo che ogni volta che
tu stai male..io sto male. Ogni volta che tu sei felice..io sono
felice. Ogni volta che mi baci, mi sfiori, mi tocchi, io sono felice.
Il mio cuore esplode dalla gioia. Sappi solo che io voglio vivere la
mia vita al tuo fianco. Sappi solo che io voglio invecchiare insieme a
te. Voglio avere figli. Nipoti. Cani. Gatti. Trichechi... >>
sorrisi per poi continuare. << Sappi solo che quando ti faccio
del male..io mi odio così tanto da voler sprofondare. Morire.
Buttarmi sotto un treno. Dentro un vulcano. Si..perché vederti
soffrire per colpa mia é la cosa più brutta di questo
mondo. Quali guerre. Odio nel mondo. La cosa più brutta é
vedere soffrite te. La mia metà..colei che...amo... >> le
lacrime ormai erano iniziate a scendere e lei aveva aperto gli
occhi..aveva ascoltato tutto.
<< Forse non sarò la ragazza migliore in questo pianeta.
Forse non sarò la fidanzata perfetta...ma quello che so di
essere é la persona più fortunata ad averti
incontrata...ad aver avuto la possibilità di averti baciato per
prima. Ad aver fatto l'amore con te per prima. Ad amarti come non ho
mai amato nessuno..prima... >> strinsi i denti per trattenere le
lacrime.
<< Mi dispiace....mi dispiace...di tutti i miei difetti...tutti.
Ho pochi pregi...e dovrei mostrarti quelli...non i difetti. Non..quelli
che ti fanno soffrire..e che potrebbero portarti via da me....scusami.
>> scoppiai di nuovo a piangere poggiando la faccia contro il
materasso e stringendo le lenzuola.
Dopo
essersi svegliata, Federica guarda Sara...e mettendosi seduta sul letto
le dice: << Voglio solo che la nostra relazione sia un mondo a se stante,
dove ciò che succede tra noi deve rimanere tra noi. Non sei una
cattiva ragazza o una cattiva fidanzata, sei dolcissima ed io ti amo...
Tantissimo... Non ti odio... Non ti odio per niente, anzi ti amo sempre
più... Però come tu vuoi che io mantenga la promessa di
non fumare più o cose del genere, mi piacerebbe essere
ricambiata nel mantenerle. La mia vita senza te ormai non ha un senso e
il fatto che tu mi invogli a finire qui la nostra relazione, non
sveglia in me la voglia di lasciarti perché non lo farò
mai. Tu mi rendi felice, anzi strafelice...ed è senza di te che
soffro... >> Dopo aver detto questo la tira a se sul letto, le asciuga le
lacrime e guardandola negli occhi le dice: << io ti amo, e voglio solo te
al mio fianco sempre, adesso...manterrai la promessa di far rimanere
tra noi l'intimità? >>...
Sara
rimase a guardarla per un po', sentendo il cuore batterle forte in
petto, per le parole da lei dette. Dopo, le prese le mani, la
guardò negli occhi e parlando col cuore disse: << io non
sono una ragazza perfetta, ma ti amo come non mai. E manterrò
fermamente la promessa che la nostra intimità rimarrà tra
noi. >>
Dopo, prese il suo viso tra le mani e lo bació tutto fino ad incontrare le sue labbra.
Capitolo
speciale su Federica e Sara!Scusatemi per il disagio ma non ho
rincontrollato bene il capitolo e non ho inserito gli spazio tra i
dialoghi per questo non siete riusciti a visualizzarli, comunque fatemi
sapere cosa ne pensate, sono dolcissime entrambe vero?:D
A presto Darthangel.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
Primi Baci ed una Serena di troppo
Le sue labbra erano come una calamita per me.
Non avevo dormito granché. Non riuscivo a smettere di pensare ai suoi baci.
Al mio cuore che scoppiava in petto..
Ed ora sono qui mezza assonnata, e con il suo viso appoggiato sul mio petto.
Sto morendo dal sonno, ma un sorriso mi spunta, comunque, sulle labbra.
Iniziai ad accarezzarle i capelli dolcemente, senza farla svegliare.
Ripensai al fatto che ormai stiamo insieme..ed é la cosa più bella che mi sia capitata.
La vidi sbattere piano le palpebre e presentarmi i suoi bellissimi occhi.
<< Ma buongiorno, mia regina
>> sussurrai io mentre le spuntò un dolce sorriso sulle
labbra e lo sguardo ancora mezzo addormentato.
<< buongiorno dea >> sussurra lei per poi sbadigliare sonoramente.
<< Dormito bene? >> annuisce, per poi avvicinarsi alle mie labbra e sfiorarle dolcemente con le sue.
Io sorrisi chiudendo gli occhi e socchiudendo le labbra assecondandola.
Si mise su di me e iniziò a baciarmi molto lentamente poggiando il suo corpo al mio.
Mille sensazioni iniziarono a prendermi dentro. Il mio cuore non
smetteva di battere forte risuonandomi nelle orecchie. Le mie mani la
stavano accarezzando dolcemente. Le mie dita a contatto con la sua
pelle, quasi prendevano a fuoco.
I baci si fecero più ardenti, più passionali, ed io anche
se alle prima armi, riuscivo a tenerle testa. Le strinsi i capelli
cercando di avvicinarla di più a me e baciandola più
forte...
" toc toc "
Ci fermammo.
<< si..mamma? >> dissi io con ancora la voce un po' roca per i baci di Chiara.
<< tesoro, ho preparato la colazione, appena siete pronte venite >> disse lei dolcemente.
<< si mamma, grazie >> guardai Chiara dolcemente e le accarezzai i capelli.
<< mia regina.. >> sussurrai io, mentre lei si accoccolava a me.
<< andiamo a mangiare, amore? >> sussurrò lei mentre il suo stomaco iniziava a esibirsi in suoni strani.
Annuii mettendoci poi a ridere e rimanendo con i vestiti che avevamo già addosso, ci avviammo in cucina.
<< mamma, che hai preparato? >> esordii io entrando in cucina.
<< latte e cereali per te e cornetto al cioccolato per Chiara >> rispose lei sorridendo.
Mi fiondai letteralmente sui cereali iniziando a mangiare, per poi
alzare ogni tanto il viso dalla ciotola e guardare Chiara mangiare il
suo cornetto con gusto, sorrisi.
<< a che ora torni a casa? >> dissi io triste.
<< non lo so Anti, forse più
tardi >> rispose lei sorridendo, mentre io cercavo di contenere
la gioia, poiché avremmo passato ancora del tempo insieme.
<< allora noi usciamo >> urlai a mamma ormai davanti alla porta d'ingresso.
<< va bene, state attente >> urlò di risposta lei.
Scese in strada, ci avviammo verso la fermata dell'autobus, per dirigerci al centro.
<< ecco l'autobus..mannaggia, sta ripartendo! Corri Chiara,
corri! >> dissi io correndo a mia volta stringendo la sua mano.
Salite sopra ci rilassammo e scoppiammo a ridere per poi guardarci
negli occhi.
<< beh che facciamo ora? >> disse lei guardandomi intensamente negli occhi.
<<
hmm non lo so, magari potremmo girare per i negozi, mangiare fuori e
andare al cinema >> sussurrai io avvicinandomi a lei lasciandole
un bacio sulla guancia.
<< Fanno kung fu panda!! >> disse lei euforica mentre scoppiai a ridere.
<< allora cinema sia! >>.
Per
un'ora buona girammo per i negozi provando cappelli, occhiali,
magliette e profumi. Nascondendoci nei bagni e negli ascensori
scambiandoci tanti e teneri baci.
<< ho un po' di fame e tu? >> disse lei mentre sentivo il suo stomaco brontolare.
<<
beh, già sono le 13! Vieni, andiamo in quel bar >> dissi
io sentendo anche il mio stomaco che faceva le sue esibizioni canore.
Ordinai una bolognese per me e una coca-cola, mentre lei una cartocciata e un'aranciata.
<<
ti tieni leggera eh?? >> disse lei ridendo mentre al tavolo mi
vedeva mordere la bolognese, come se non ci fosse un domani, per poi
guardarla innocente e dire: << ho fame >>. Scoppiò a
ridere un'altra volta, mentre io sorridevo di rimando.
Finito di ingozzarci di cibo, passiamo dalla gelateria, per un cono gelato per me e una coppetta per lei.
<< che gusto hai preso? >> mi domandò lei.
<< pistacchio e fior di latte >> risposi io guardando quella prelibatezza come se fosse oro. << e tu? >>
<< nocciola >> disse lei trangugiandone un cucchiaino.
Passeggiammo
ancora gustando i nostri gelati, ridendo e scherzando, arrivando in
Piazza Teatro, ci sedemmo su di una delle panchine di marmo, guardando
la gente che passava. Quando nessuno guardava le schioccai un bacio
sulle labbra, prendendola alla sprovvista e facendola diventare rossa
come un pomodoro.
<<
Che sei carina..sei diventata tutta rossa >> dissi sorridendo.
Lei guardò da tutt'altra parte e sorrise piano, sussurrando
<< n-non é vero.. >> la strinsi di colpo.
<< sei..sei meravigliosa..sei bella come una dea greca.. >> sussurrai io al suo orecchio.
<< M-ma..maddai.. >> disse lei arrossendo ancora di più.
<< No..dico davvero Chiara..tu mi piaci sul serio..mi piaci
fisicamente, mi piace come sei..mi piaci tutta. Sei la mia prima
ragazza..il mio primo bacio..con te. Sei stupenda.. >>
Si stacca per guardarmi negli occhi completamente rossa e stupita dalle
mie parole. Mi accarezza le guance per poi baciarmi di colpo.
<< E tu sei la mia regi.. >> non riuscì a finire la
frase, che una voce familiare e alquanto irritante, si avvicinò
a noi.
<< Ma guarda un po' chi si rivede, come siete carine. Mi fate venire le carie. >>
<< Serena! Ancora tu! Che cosa vuoi?! >>
<< Oh, niente, solo Chiara . >>
<< Ti ripeto per l'ennesima volta che non ti voglio! E smettila di perseguitarmi! >>
Serena sorrise beffarda mentre le si avvicinava.
<< Mi spiace, ma sarai mia di nuovo..presto. >> disse
sussurrando l'ultima parola e allontanandosi ridendo beffarda insieme a
delle sue amiche.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
primi baci e una serena di troppo NUOVO
Andate
via da piazza Teatro Massimo, ci dirigemmo all'entrata del cinema. Per
strada Chiara inveiva contro Serena, mentre io cercavo di calmarla.
<< mi deve sempre rovinare la giornata. >>
Inveì lei stringendo i pugni.
<< lo so Chiara, ma lasciala perdere, se prova a far qualcosa le
faccio rimpiangere di essere nata >> dico io sorridendole.
Lei mi guardò per un attimo per poi sorridere anche lei, darmi una piccola spallata e sussurrare.
<< Si lo so..ancora ci vuole mezz'ora per il film >> disse
lei guardando l'ora. Io annuii. E proposi di prendere intanto qualcosa
da sgranocchiare durante il film.
Arrivato
il momento di entrare, le pagai il biglietto, anche se lei insisteva di
volerlo pagare lei stessa. Entrate nella sala, ci sedemmo nei posti
indicati, proprio al centro di essa. Misi i pop-corn sul bracciolo,
proprio tra me e lei e aspettammo l'inizio del film.
La
guardai e le schioccai un bacio veloce e imbarazzato sulla sua guancia.
Lei rimase stupita diventando completamente rossa e sorridendo disse un
tenero "grazie", mentre io ricambiavo il sorriso.
Ad
un tratto si spensero via via tutte le luci e il grande schermo si
accese, trasmettendo i trailer dei vari film che sarebbero usciti da
lì a fine anno.
Sentii il mio stomaco brontolare e mangiai qualche pop-corn mentre lei era concentrata sui trailer.
Dopo un paio di minuti finalmente il film iniziò ed entrambe iniziammo a mangiucchiare.
La
guardavo ogni tanto con la voglia di baciarla e stringerla a me,
pensando a quanto fosse bella..ai suoi capelli..ai suoi occhi, entrambi
illuminati dalla luce del film. La mia mano, come richiamata dai suoi
capelli, si avvicinò ad accarezzarli dolcemente, mentre lei
stupita si girò a guardarmi, per poi sorridermi e accoccolarsi
in qualche mondo contro la mia spalla, mentre io continuavo ad
accarezzarle quei suoi meravigliosi capelli.
Ogni tanto le nostre mani si incontravano mentre prendevamo qualche
pop-corn, e lì il mio cuore faceva dei piccoli salti di gioia.
Arrivato il momento dell'intervallo, prima che si riaccendessero le
luci, mi baciò di colpo, prendendomi alla sprovvista, ma
ricambiai poi subito il bacio.
Dopo lei si alzò per andare in bagno, sussurrandomi "torno
subito amor mio.." mentre io annuivo come incantata e presa dal
precedente bacio.
"diamine..quella ragazza mi farà venire qualche infarto prima o poi" pensai ridendo tra me e me.
Passò
un po' di tempo e già il film stava per ricominciare, ma di
Chiara nessuna traccia. Confusa mi alzai e andai verso il bagno e
sentii delle voci. Una di queste era la mia amata, ma le altre mi
sfuggivano.
<<
...senti, ti ho detto di no! Voglio solo lei! Non te! Quindi tu e le
tue amiche potete anche andarvene ora! Così magari la finirai di
rovinarmi l'esisten.. >> non riuscì a finire la frase che
la sentii gemere dallo stupore misto a paura.
<<
Senti bambolina, ora tu vieni con me e vedrai che non te ne pentirai, e
se non lo farai... >> non la feci finire la frase che subito
spalancai la porta e vidi Serena che aveva preso Chiara dal colletto
della maglia e l'aveva bloccata al muro del bagno con l'aiuto delle sue
scagnozze un po' più robuste di lei.
Sentii ribollirmi il sangue.
<< metti giù Chiara, o giuro che te la vedrai con me e i
miei pugni. >> sibilai tra i denti stretti cercando di
trattenermi dal fare quello che avevo appena detto.
Lei lasciò Chiara, ma ancora le altre due ragazze la tenevano stretta.
<<
Oh ma guarda chi c'è, la tua fidanzatina é venuta qui per
aiutarti >> ghignò lei verso Chiara mentre le due compare
ridevano. La mia rabbia saliva sempre più.
<< te lo ripeto per l'ultima volta Serena, lascia andare Chiara, per sempre. >>
<<
perché, se no mi dai botte? >> rise lei. Fece un segnale
alle sue compare e una lasciò Chiara, per poi avvicinarsi
minacciosa a me.
Saaaalve!come andrà a finire tra Antimone e Serena?pensate che
arriveranno a picchiarsi?Fatemi sapere cosa ne pensate! :D Al prossimo
capitolo! Darthangel..
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** Primi baci ed una Serena di troppo...ancora! ***
primi baci ed una serena di troppo NUOVONUOVO
Afferrò
il colletto della mia maglia cercando di strattonarmi e spingermi
contro il muro, ma in risposta io facevo resistenza. Ad un tratto la
compare, presa dallo stupore e dal nervoso mi scagliò un "bel"
pugno che mi spaccó il labbro inferiore.
Caddi in ginocchio mentre lei mi aveva spinto in avanti.
<< complimenti.. >> dissi io rialzandomi e asciugandomi un rivolo di sangue che stava scendendo.
<<
Anti!!... >> gemette Chiara visibilmente preoccupata. Io la
tranquillizzai portando la mano come per dirle "sta tranquilla ora me
la sbrigo io" alzandomi.
<<
si, davvero complimenti, ma non é abbastanza da stendermi.
>> dissi ghignando in segno di sfida. L'altra si innervosì
e cercò di nuovo di colpirmi, ma io prontamente la scansai e lei
finí dritto contro il muro. Dopo che si riprese dallo stupore
iniziale, si buttò nuovamente contro di me cercando di
prendermi, ma subito le bloccai il braccio portandoglielo dietro la
schiena e facendola cadere in ginocchio mentre lei gemeva dolorante.
<< ma guarda un po', complimenti, non me l'aspettavo mica una reazione del genere. >> disse Serena ghignando.
<< forse la mia amica qui accanto a me, Emanuela, saprà
darti una bella lezione. Procedi >> disse lei facendo un segno
con la testa alla sua scagnozza. Ok, questa era più grossa e
più alta e più maschiaccio dell'altra, ma per Chiara
questo ed altro, darei la vita per lei. Si lo so, magari è
troppo presto per dire certe cose..ma sono vere, le sento sul serio.
Sono davvero innamorata di lei.
Comunque meglio ritornare alla situazione che mi si presenta davanti.
La scagnozza Emanuela si accinse ad avvicinarsi molto più minacciosa della prima, a me.
<< Ora ti faccio a pezzettini >> intimò lei.
<< oh, ma che paura! Me la sto facendo sotto. >> risposi di rimando io.
Ad
un tratto fece per darmi un pugno ma io la scansai come in precedenza
con l'altra, ma questa volta rispose con un altro pugno in pieno
stomaco.
Dal dolore caddi a terra tossendo come se non ci fosse un domani, ma
subito strinse i denti e cercando di riprendere fiato mi alzai e le
intimai di attaccare.
Subito lei prese l'occasione al balzo e mi sferrò un calcio
diretto alla faccia. Ma questa volta ero più pronta, lo bloccai
spingendole la gamba dalla parte opposta e le diedi un pugno in piena
faccia, che la fece cadere a terra dolorante mentre si teneva il naso
grondante di sangue.
Le due poi si guardarono e decisero di svignarsela.
<<
che fate voi due?? Tornate qui!..Dannazione non si può fare
affidamento su nessuno. >> disse lei tutta rossa per la rabbia.
Io intanto mi avvicinai a Serena e, prendendola dal colletto della maglia, le dissi.
<<
Prova a cercare di voler far del male di nuovo alla mia ragazza, e ti
faccio male. E io di solito sono una ragazza tranquilla. Quindi sta
alla larga da lei o te ne pentirai. Non mi importa se alle calcagna
avrai altre o altri scagnozzi, e cercherai di farle male, li
fermerò e ti denuncerò. Ed ora va via da qui. Non voglio
più vederti. >> finii di dire il tutto guardandola negli
occhi pacata ma molto seria.
Lei
dal canto suo, strattonò la mia presa e incavolata se ne
andò via senza prima però dare un'ultima occhiata alla
mia ragazza.
<< Non la passerete liscia! >> intimò lei uscendo.
<<
Pfff tutte chiacchere..hei, tutto bene? >> dissi rivolgendomi a
Chiara. Questa mi abbracciò di colpo baciandomi piano per non
farmi male al labbro.
Dopo, ci staccammo piano e sussurrai.
<<
É tutto finito. Dai andiamo a vedere la fine di questo film, e
poi abbiamo ancora tutti quei pop-corn da sgranocchiare. >>
sorrisi mentre la prendevo per mano per portarla di nuovo ai nostri
posti.
<<
grazie.. >> sussurrò lei stringendomi la mano e
appoggiando la testa sulla mia spalla, mentre io sorridevo di rimando.
<< Non preoccuparti, ti proteggerò sempre. >>
Buona
sera donzelle! Ecco a voi il continuo del capitolo e la tanto attesa
rissa tra Antimone e Serena!E' stato un capitolo difficile da
partorire, ma alla fine ce l'ho fatta!xD A presto, Darthangel
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** Mi piaci così tanto... ***
Mi devasti i sensi...
Dopo esser tornate a casa, passammo tutto il resto della serata a
messaggiare parlando di quello che era successo qualche ora prima.
- Come..come ti senti Anti?- le scrissi preoccupata. La risposta mi arrivò subito dopo.
- Sto bene Chiara, ho il ghiaccio sul labbro, ma tranquilla che domani sarà come nuovo Emoticon grin -
- ...mi dispiace.. - scrissi mentre mi vennero gli occhi lucidi
- Di cosa? -
- Ti sto creando solo problemi... -
- Hei, no, ma che dici? Se ti riferisci a Serena e a quello che hanno
fatto le sue scagnozze, sta tranquilla, perché io ci sarò
sempre per te, io voglio proteggerti..perché tu mi piaci
seriamente..e perché sei..sei importante per me - letta la
risposta, diventai tutta rossa.
- grazie..anche tu mi piaci davvero e sei importante.. Adesso
vado..buonanotte, a domani - ci salutammo e sprofondammo nelle braccia
di Morfeo.
Passarono un po' di giorni e arrivò il momento dell'inizio delle prove per la recita.
<< Allora, abbiamo deciso le parti per gli studenti che hanno
scritto il loro nome sulla bacheca della scuola. Purtroppo ci sono
pochi maschi e già i posti sono assegnati, dovremmo decidere
solo le parti di Romeo e Giulietta. >>
Eravamo in ansia..o almeno, lo ero io per il ruolo di
Giulietta..perché se non avesse scelto me, avrebbero scelto
quella poco di buono di tizia rompi ovaie, che avrebbe potuto portarmi
via la mia amata. D'altro canto vedevo Antimone tranquilla,
chissà a cosa stava pensando...
<< Bene, ora scriveremo i restanti nomi su dei pezzi di carta, che pescheremo da un secchio. >> disse scrivendoli.
La mia ansia saliva a dismisura..
<< Prego venite avanti e ad una ad una pescate dal secchio. >>
Ci avvicinammo io, Anti, Giada e un'altra ragazza che non conoscevo.
Toccò ad Antimone. Mise la mano dentro il secchio e... Toccava a
me, vedremo. Misi la mano dentro al secchio e pescai una carta.
"Romeo". Bene! Sperando che la mia Giulietta sia la mia amata..
<< Perfetto, continuiamo. Prego Chiara, vieni e pesca. >> continuò la professoressa.
Vidi la mia..(avvampai) r..ragazza, abbastanza tesa mentre si avvicinava al secchio messo sul tavolo.
<< Forza tesoro.. >> sussurrai. Mise la mano dentro al secchio e dopo poco pescò un foglietto.
<< Bene Chiara, adesso aprilo. >> continuò la
prof. Chiara aprì il foglietto titubante, per poi sorridere
piano. "Giulietta" disse in un sussurro, per poi ripeterlo ad alta voce
per farlo sentire anche agli altri. Io esultai dentro la mia testa, per
poi vedere la mia amata guardare con aria soddisfatta Giada. Mentre
questa le si avvicinava essendo il suo turno sibilando "Non finisce
qui". La mia amata mi si avvicinò e mi prese la mano sorridente,
per poi sussurrarmi.
<< Non vedo l'ora di provare la parte del bacio >> Dal
canto mio diventai completamente rossa per poi sussurrare:
"S..smettila". Finite le selezioni uscimmo insieme a Federica e Sara,
che ci raggiunse poco dopo.
<< Mare? >> propose quest'ultima.
<< Ma non abbiamo il costume! >> disse Chiara.
Federica ci guardò tutte. << beh, io e quella scema di
Anti viviamo vicino al mare, venite da me, ho dei costumi di riserva.
Tu prenditi il tuo eh. >>
Prendemmo l'autobus per arrivare a casa mia e quella di Fede, mentre
aspettavamo di arrivare io e Chiara ci tenevamo segretamente per mano,
guardandoci ogni tanto desiderose di baciarci, per poi diventare subito
rosse e scoppiare a ridere.
<< quanto siete carineee! >> commentò Sara
guardandoci, per poi ritornare ad essere più rosse di un
pomodoro. Arrivate a casa, le altre andarono a casa di Fede, mentre io
salii a casa mia e presi subito l'occorrente e mi misi il costume, per
poi avviarmi a casa di Fede. Le aspettai sotto casa, dopo poco scesero
e ci avviammo verso San Giovanni Li Cuti. Arrivate prendemmo posto
posizionando le tovaglie sulla sabbia nera, per poi toglierci i vestiti
e rimanere con i costumi. Presi la protezione solare e, non ebbi il
tempo di spremere il contenuto sulla mano che sentii Chiara chiedermi
di passagliela sulle spalle. Io annuii col cuore che mi batteva forte.
Chiara si distese a pancia in giù sulla tovaglia mentre io,
inghiottendo il vuoto, spremevo il contenuto sulle mani e titubante
avvicinavo queste sulla sua schiena.
Le spalmai la crema sulla schiena. Molto imbarazzata sentii la sua
pelle calda sotto il palmo della mia mano, era morbida e liscia. Finii
di spalmarle la crema protettiva e tornai al mio posto, lei mi
guardò con fare malizioso ed io di risposta la fulminai con lo
sguardo, mentre lei mi fece la linguaccia. Passammo un lungo pomeriggio
di relax e risate al mare e a fine giornata Fede ci propose di dormire
a casa sua, così avvisammo le nostre famiglie. A casa di Fede
cenammo con le pizze fatte in casa per poi guardare un filmetto in tv
tutti assieme. Arrivata l’ora di andare a letto io e Chiara ci
cambiammo e ci sdraiammo a letto, vicine…così
dannatamente vicine da sentire ancora una volta il suo profumo
inondarmi le narici, la strinsi avvicinandola a me e la sentii girarsi,
per poi baciarmi di colpo. Io ricambiai il bacio seppur di sorpresa,
accarezzandole i capelli, la sentivo molto presa dal bacio, cosi presa
che sentii le sue mani accarezzarmi la schiena. Seguii il mio
istinto...così presi a baciarla con un po' più forza
mentre sentivo le sue mani vagare dalla mia schiena alla mia pancia,
per poi salire più su. Questi suoi movimenti mi facevano mancare
il respiro e allo stesso tempo mi facevano mugugnare. La lasciai fare
mentre cominciai a lasciarle piccoli baci su tutto il viso per poi
scendere verso il collo, lasciandole scappare un piccolo gemito, ma
subito dopo forse prese da un lampo di lucidità ci fermammo.
E buonasera a tuttiiii!!! :D VI CHIEDO DI NON LINCIARMI VI PREGO!
Scusate la mia continua assenza ma ultimamente non ho avuto parecchia
ispirazione....spero di essermi fatta perdonare con questo piccolo
capitoletto! Aspetto i vostri commenti! :* un bacio, a presto
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** La Prima Volta... ***
storia letizia
Uno
spiraglio di luce arriva ai miei occhi dalla fessura della serranda
abbassata, svegliandomi e ritrovandomi tra le mie braccia la mia
bellissima ragazza, Fede. Sorrido. Ho avuto parecchie fiamme, ho
infranto alcuni cuori. Anche i ragazzi mi andavano dietro, ma io non li
calcolavo nemmeno, per me potevano essere solo amici.
Le scosto un
capello dal viso. Lei.
Credo di amarla..
E credo che lei possa cambiarmi in meglio. Sorrido ancora.
Si.
La amo.
La sposto pianissimo per non farla svegliare e mi accingo, in punta di
piedi sul pavimento in legno, ad avviarmi verso il bagno con un sorriso
stampato in faccia. Prima di arrivare mi ritrovo davanti alla porta
della stanza in cui vi sono Antimone e Chiarella bella, apro di
pochissimo la porta e nella poca luce che arriva dalle fessure della
serranda abbassata, noto che anche le due piccioncine stanno
accoccolate l'un l'altra. Sorrido. Anche Chiara è completamente
innamorata di Antimone. Mi ha raccontato cosa ha fatto quest'ultima per
salvarla da Serena e quelle gorilla delle sue amiche.
Tzé, la ragazza ci sa fare! Chiudo la porta piano, avviandomi
verso il bagno.
A volte le donne possono essere peggio degli uomini quando si parla di
possessività, e mi riferisco a Serena, eh! Antimone, quasi
diciassettenne, dal suo metro e settantacinque di altezza è
riuscita a battere quelle due gorilla! Cavoli, fossi stata al posto suo
sarei crollata al primo pugno! Rido mentre mi lavo.
Finito, vado in cucina a preparare la colazione per la mia bella.
Ormai so cosa le piace. Pan di stelle e latte macchiato. Dio, mi sto
già rammollendo. Mai avrei preparato la colazione a qualcuno che
non fossi io! Rido.
Metto tutto in un vassoio, controllo l'orario, le 10.20.
Porto il tutto nella stanza dove dorme la mia bella, appoggio sul letto
il vassoio e mi avvicino a lei iniziando a baciarle pianissimo il viso.
<< hei..Fede.. >> vedo che si comincia a muovere mugugnando
e facendo come quei gatti che, dopo aver allungato le zampe, le
avvicinano al viso riprendendo a dormire. Sorrido ancora riprendendo a
baciarla sul viso sussurrando << ti ho preparato la
colazione..>> la bacio sulle labbra e la sento ricambiare
mettendomi le braccia intorno al collo e avvicinandomi a lei. La fermo
un attimo spostando il vassoio a terra, per poi ritornare, mettendomi
su di lei per baciarla ancora.
Le mie mani vanno sotto la sua
magliettina leggera, accarezzandole la pancia con solo un dito. La
sento rabbrividire sotto di essa, mentre le mordo il labbro inferiore.
Lei mi scioglie i capelli mettendovi le dita di una mano dentro, mentre
l'altra va alla mia schiena nuda, coperta solo dal gancio del
reggiseno. Con un'abilità che mi stupisce di avere lo sgancia
con quella stessa mano, sfilandomelo.
Mi stacco un attimo guardandola, anzi ammirandola. Gli occhi di un
azzurro intenso, la pelle rosea con qualche lentiggine sul nasino a
patatina, i capelli castani e le labbra ora leggermente rosse per via
del morso.
Dio…com'è bella..e non mi rendo conto ma sussurro proprio
ciò dando sfogo ai miei pensieri.
<< Quanto sei bella… >> dalla poca luce che entra
dalle fessure della serranda, la vedo arrossire, per poi sorridere e
sussurrare << Lo sei anche tu.. >>. Sorrido e arrossisco
anche io, per poi buttarmi sulle sue labbra alzandole la maglia, per
poi sfilargliela di dosso. Le mordo ancora il labbro inferiore,
tirandolo, mentre una sua mano va al mio seno. Un gemito mi esce dalla
bocca arrivando sulle sue labbra, mentre sento il cuore correre come un
maratoneta. Sento che stringe un seno, gemo ancora, e penso che il suo
reggiseno ormai è di troppo. Glielo sgancio e sfilo subito
desiderosa di fiondarmi sul quel seno morbido e sodo. Dalle sue labbra
scendo a morderle il collo piano, lo bacio, mentre poggio una mano sul
suo seno. La sento gemere al mio tocco, mordo di nuovo un po'
più forte, la sento gemere ancora mentre mi stringe i capelli.
Scendo ancora lasciandole una scia di baci sul suo petto, arrivando tra
lo spazio formato dai seni. Bacio e passo la lingua piano. Geme ancora
stringendomi più forte
i capelli e il mio seno. Gemo di rimando e mi fiondo su un suo seno
baciandolo, mordendolo e leccandolo, arrivando sul capezzolo. <<
Sa..ra.. >> geme il mio nome mentre mi graffia la schiena con la
mano che prima era ai capelli e con l'altra mi stringe forte il seno.
Gemo di rimando risalendo sulle sue labbra e baciandola di nuovo,
mentre le mie dita scendono sul bottone dei suoi pantaloncini,
sbottonandoli. Mi stacco un attimo sfilandoglieli, mentre lei fa lo
stesso con i miei.
Il mio desiderio di averla cresce di più quando mi fermo un
attimo a guardarla. Più bella che mai.
Si morde il labbro, i capelli sul cuscino a incorniciarle il viso. Gli
occhi accesi di passione e desiderio e..amore..? Si..Amore. Allora
sorrido e la bacio come non ho mai fatto prima d'ora. Lei stupita da
questa mia dolcezza rimane ferma, per poi rispondere al bacio
avvicinandomi a lei sentendo la mia pelle sulla sua, il calore..Il
caldo..(hei, dopotutto siamo in estate!).
Lei
mi mette ancora le mani tra i capelli, come se non riuscisse a farne a
meno. Le mie mani percorrono il suo corpo, preso dai brividi. Una di
esse scende verso l'elastico dei suoi slip, tirandolo piano. La sento
trattenere il fiato, mentre con l'altra mano percorro il suo fianco.
Scendo la mano da sopra gli slip, al Monte di Venere, sentendola calda
e bagnata. Lei geme, le sfilo le mutandine, la ritrovo nuda sotto di
me, e allora me le tolgo anche io. Tratteniamo entrambe il respiro
mentre i nostri Monti vengono a contatto tra di loro.
La mia mano scivola tra le sue gambe accarezzando la sua
intimità con un solo dito. La stuzzico e la sento ansimare sulle
mie labbra. Fa lo stesso anche lei stuzzicando la mia, mentre entrambe
ansimiamo l'una sulla bocca dell'altra, per poi baciarci. Raggiungiamo
l'apice del piacere l'una dentro l'altra, per poi avvinghiarci
abbracciandoci.
Appoggio la testa sul suo petto ascoltando il suo cuore
che come il mio galoppa felice. Allora sorrido mentre le accarezzo la
pancia facendo dei cerchi con le dita e lei mi accarezza ancora una
volta i capelli. Rimaniamo così per un po', per poi alzarci e
rivestirci dopo aver sentito i nostri stomaci brontolare. Afferro da
terra il vassoio e le sorrido.
<< Andiamo in cucina? >> lei annuisce sorridendomi di
rimando e ci avviamo nell'altra stanza. Notiamo che le due piccioncine
sono già li, e un dubbio mi assale.
<< Buongiorno ragazze, ma voi avete già consumato??
>> domando per poi vedere entrambe guardarsi e arrossire. Scuoto
la testa.
<< Fede, qui si fa la muffa! >> lei ride.
<< Ma dai Sa', lasciale stare. Avranno i loro tempi, magari non
vogliono correre. >> le due sorridono annuendo. << Anche se
la voglia c' è.. >> sussurra Chiara. Io rido. Beh si dai,
avranno anche i loro tempi, ma qua si mangiano con gli occhi! Hmm, mi
è venuta un'idea..
Avvicino Fede sussurrandole all'orecchio. "facciamo così,
lasciamole sole per un po', magari si lasciano andare. " lei annuisce
assecondandomi. << Beh, finito qui io e Sara andiamo a far un po'
di spesa, perché non vi fate un bel bagnetto nella mia piscina?
>> dice quest'ultima verso le ragazze. Io mi giro stupita.
<< hai una piscina tutta tua e non me l'hai detto??? >> lei
ride. << ma si! È piccola eh, ma non è male!
>> <>
scherzo io avvolgendola con un braccio per poi sorriderle e baciarle
una guancia.
Dopodiché mi vado a vestire mentre aspetto che
finisca di fare colazione Fede.
……………..
<< Beh, noi andiamo eh. Non fate le brave, mi raccomando!
>> asserisce Sara guardandoci.
<< Buona nuotata! >> dice Fede uscendo insieme alla sua
ragazza.
Ed eccoci qua..
Sono le 12.30, e quelle due ci hanno lasciato da sole in questa casa.
La guardo.
I capelli arruffati, castani, come gli occhi. Il suo metro e
settantacinque di altezza, che io a confronto sono un metro e un succo
di frutta..
Com'è bella..
Mi avvicino a lei tirandola e portandola nella stanza dove abbiamo
dormito, per poi prendere i costumi. Vado in bagno a cambiarmi, mentre
lei si cambia li..in quella stanza. Voglio fare l'amore con lei…
Ma per lei sarebbe la prima volta..
E io non voglio metterle fretta.
Esco dal bagno e mi accingo ad andare verso la porta finestra che porta
fuori verso la piscina. L'aspetto due minuti, per poi vederla arrivare.
Le spalle larghe da nuotatrice..
Il seno sodo e morbido.
La pancia piatta..
Le cosce sode.
Si se ve lo state chiedendo, Anti fa nuoto..
E Dio se è sexy..
Ok Chiara.
Sta calma.
Ci avviamo verso la piscina. Lei si avvicina ad essa per poi tuffarsi e
riemergere subito. << L'acqua è stupenda..vieni. >>
dice avvicinandosi al bordo e porgendomi la mano. La prendo e lei mi
tira di colpo mentre io cado in acqua. Riemergo subito sentendola
ridere.
<< Hei! >> le do un buffetto sul braccio sorridendo poi
anche io. << Scema.. >> sussurro. Vedo le goccioline
d'acqua gocciolare lungo il suo viso. Mi mordo il labbro e mi avvicino
piano a lei. Stavo per dire qualcosa quando lei mi precede.
<< Chiara..Ogni momento che passo insieme a te, è una
gioia per
me. È tutto nuovo…Non ho mai provato nulla di tutto
ciò. Il mio primo bacio…la mia prima rissa per difendere
la persona che mi piace…io…io voglio fare l'amore con te.
>> mi dice tutto questo guardandomi negli occhi e diventando
rossa. Stessa cosa lo divento io, dopo aver ascoltato queste parole.
<< Abbiamo avuto i nostri momenti di intimità…e ho
sentito cosa mi fai provare…e voglio che la mia prima volta sia
con te, Chiara. E… >> Continua avvicinandosi a me, mentre
sento il cuore battere all'impazzata. << Voglio che…sia
ora. >> Oddeo…svengo…
Nuovo capitolo gente! :) spero vi piaccia, come andrà a finire
tra Chiara e Antimone? Faranno il grande passo? Aspetto i vostri
commenti , a presto! :*
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=725722
|