Orange Crush Missing Moments

di oO prongs Oo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Kissing you ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Crooked ankle ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Kissing you ***


~Orange Crush Missing Moments

 

 

{Una lunga passeggiata

nel parco sembrava

appropriata, durante

la quale –se ne

avessero avuto tempo-

avrebbero anche

potuto discutere della

partita}

 

 

 

 

 

 

Harry teneva lo sguardo fisso davanti a se, mentre un vento  leggero gli schiaffeggiava il viso come ad avvertirlo che lei stava ancora aspettando.

-Harry?-

Oddio non aveva pensato minimamente al dopo, l’aveva baciata e basta, ma ora che le avrebbe detto?

-Io… mi sento…-

Cosa? Non lo sapeva nemmeno lui come si sentiva; era amore? No, assolutamente. Ma allora cosa gli diceva, ho una strana sensazione allo stomaco quando ti vedo? Si certo, così sembrava più una diagnosi medica che una dichiarazione. Ok, un respiro profondo. Si passò una mano tra i capelli in un modo che gli ricordò tremendamente suo padre. Che cosa aveva detto a Lily quando si era dichiarato? Avrebbe tanto voluto chiederglielo.

-Harry?!-

Lo fissava ancora, aspettava una risposta con una nota irritata nella voce.

-Q-quando sto con te io… insomma tu…-

Gli mancava tremendamente l’aria, faceva così caldo lì fuori.

-Q-quello che s-sto cercando di dirti è c-che i-io…-

Ginny gli voltò leggermente la faccia con un sorriso leggermente commosso e gli diede un altro bacio a fior di labbra, tenero e dolce.

-Anche tu mi piaci Harry-

Un adorabile rossore le tinse le guance e si mordicchio leggermente il labbro. Harry le passò una mano tra i capelli e glieli risistemò bene dietro l’orecchio; la paura era passata, nata da chissà dove. Erano solo lui e Ginny. Le poggiò delicatamente la fronte sulla sua e il respiro di lei arrivò ad inebriare la sua bocca.

Si staccò improvvisamente, che diavolo faceva? Lei era Ginny e lui Harry; colui che salverà il mondo magico, colui che non si può permettere tutto questo, colui che è marchiato per sempre da una cicatrice. La metterai in pericolo, di nuovo. Una fugace immagine di Ginny nella camera dei segreti gli passò davanti agli occhi. Ginny intanto gli frugava il volto teso turbata da quel repentino cambiamento. Forse sapeva cosa gli passava per la testa, ma non avrebbe voluto sentirglielo dire per tutto l’oro del mondo. Così, come per bloccare sul nascere ogni sua decisione, lo baciò di nuovo mozzandogli il fiato.

E Harry pensò che forse si meritava di essere un po’ egoista.

Quando si staccarono e lui aprì gli occhi, lei li aveva ancora chiusi, come se si aspettasse un altro bacio.

-Allora come è andata la partita?- soffiò contro le sue labbra.

Una risatina di Ginny gli scaldò il cuore, e sì, lui si meritava di essere egoista.

 

 

 

 

 

 

Note:Eccomi con un’altra ff, questa volta è una serie di Dabbrle che vedono come paring H/G, descrivo i missing moments di cui la Row non ci ha parlato. Spero che questo inizio vi sia piaciuto**, un’altra cosa, visto che recentemente è stata copiata una mia fan fiction, (non su efp) ho deciso che alla fine di ogni capitolo aggiungerò il copyright. A presto!

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Crooked ankle ***


~Orange Crush Missing Moments

~crooked ankle

 

 

 

{Nessun cuore

ha provato sofferenza

quando ha inseguito

i propri sogni}              

 

 

Ginny scese le scale del dormitorio quasi volando; i capelli rossi le danzavano sciolti sulle spalle e lo stomaco protestava indignato perché non aveva fatto colazione. Sentiva un groppo alla gola e la testa che le girava; finalmente il primo appuntamento con Harry e stava arrivando in ritardo. Raggiunse le scale che portavano al portone e lo vide ad aspettarla con i soliti capelli arruffati, una camicia bianca con le maniche rinvoltate fino ai gomiti e dei jeans scuri. Batteva il piede nervosamente e quando la vide si aprì in un sorriso che le fece mozzare il fiato. Non l’aveva mai visto più bello. Si fiondò velocemente giù per i gradini mettendo, com’era facilmente prevedibile, un piede in fallo. Ruzzolò giù per le scale andando a finire addosso al Cercatore, il quale riuscì a prenderla, ma finendo comunque sul pavimento. Ginny aprì gli occhi di scatto trovandosi ad un centimetro dal viso di Harry e le sue guance si fecero color porpora. Harry invece non pareva in imbarazzo e se ne stava tranquillamente a ridacchiare sotto di lei.

-Credevo avessi deciso di darmi buca-

disse sorridendole radioso. Ginny si mordicchiò leggermente il labbro in imbarazzo e Harry frenò l’istinto di baciarla subito.

-Scusa, le mie compagne di stanza mi stavano facendo impazzire-

 disse con una risatina Ginny puntellandosi sui palmi per rialzarsi. Sentì una fitta invaderle la caviglia e fu costretta a ricadere in avanti sulle ginocchia.

-Ginny?!- Harry le fu subito accanto con voce ansiosa –Che cos’hai?- le chiese allarmato.

Ginny in risposta fece una risata incredula

–Mi sono storta una caviglia, che frana!-

Avrebbe voluto prendersi a schiaffi dalla rabbia, ora l’appuntamento era saltato. Si girò sconfitta e fece per fare il primo passo zoppicante che Harry le agguantò un braccio.

-Ma dove vai?- le chiese confuso e sorpreso.

Ginny aggrottò le sopracciglia.  

-In infermeria, no?-

Harry scosse energicamente la testa.  

-Madama Chips ti terrebbe tutto il giorno a letto e ci vuole più di una caviglia slogata per non farmi uscire con te-  

Prima che Ginny potesse solo arrossire lusingata fu strattonata per la vita e si trovò in un secondo sulle spalle di Harry che la sostenevano senza sforzo.

-Harry ma che fai?-

chiese confusa e leggermente imbarazzata; Harry girò la faccia con un sorriso, in modo da poterle scorgere il viso.

 -Usciamo insieme, no? Forza andiamo prima che Gazza ci chiuda dentro il castello-  

Ginny rimase un attimo attonita, ma quando vide che avanzava tranquillamente verso Hogsmeade senza esitazione e vergogna capì che diceva sul serio. Si accoccolò leggermente sulla sua schiena lasciandosi cullare dalla camminata di Harry. Passarono la giornata così, anche se ogni tanto Harry poggiava Ginny su una panchina per riprendere fiato con inevitabili frecciatine della rossa sulla poca forza fisica di lui. E tra risate, teneri baci e gli sguardi confusi dei passanti nel vedere una ragazza in groppa a Harry Potter, Ginny Weasley capì che a volte i sogni si avverano realmente.

 

Note: un appuntamento un po’ diverso dal solito, semplice e senza troppo pretese. E’ così che l’ho immaginato. Senza che Harry le avesse regalato fiori o cioccolatini, senza alcun tramonto romantico. In una giornata fuori dal tempo solo loro due che vivono quei momenti felici in un periodo di guerra. Spero vi sia piaciuto intanto ringrazio tantissimo sarina87, erikappa, Pan_Tere94, Losch, muahah.

 

 

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