Seven Deadly Sins - 七つの大罪

di angelo_nero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Accidia ***
Capitolo 2: *** Ira ***
Capitolo 3: *** Invidia ***
Capitolo 4: *** Lussuria ***
Capitolo 5: *** Avarizia. ***
Capitolo 6: *** Superbia ***
Capitolo 7: *** Gola ***



Capitolo 1
*** Accidia ***


Nanatsu no Taizai [七つの大罪]– Seven Deadly Sins
 

Accidia.

Vegeta era sempre stato il tipo di uomo che non se ne stava mai con le mani in mano.
Se non si rinchiudeva nella Camera Gravitazionale, spariva chissà dove per il pianeta. Tornando a sera inoltrata.
Raramente lo aveva visto bazzicare sul divano, davanti a un programma poco costruttivo.
A Bulma non dispiaceva che il suo uomo fosse sempre così attivo. Certo, le sarebbe piaciuto che, una volta tanto, lui dedicasse una giornata alla tranquillità di casa. Ma ciò non era mai avvenuto.
-Hai intenzione di rimanere lì tutto il giorno?-
Vegeta, comodamente stravaccato sul divano, le rispose con un verso incomprensibile con la voce impastata dal sonno.
Fu allora che la donna alzò gli occhi al cielo esasperata: da quando Bra era nata, Vegeta non faceva altro che tenerla in braccio, addormentandosi con lei addosso ovunque.
L’azzurra sbuffò e tornando sui suoi passi si ritrovò a pensare che la secondogenita avesse trasformato il principe dei Saiyan nell’uomo più pigro dell’universo.
 
[162]

Angolo autrice:

Non riesco proprio a tenermi lontana da questo fandom, è più forte di me.
Nonostante io abbia una long in corso qui e un'altra raccolta (sempre in corso) su un altro, il mio cervello continua a tirare fuori stronzate tipo questa.
Recentemente ho visto l'anime "Seven Deadly Sins - Nanatsu no Taizai" (I sette peccati capitali) e sono anche riuscita a mettermi in pari con il manga.
Mi sono innamorata di quest'opera *O* 
O meglio, mi sono innamorata della ship Ban/Elaine e di Ban in generale :3
Ripensando ai sette peccati mi è venuto in mente che il nostro caro principe non ne rispecchia solo un paio, ma praticamente tutti! 
In momenti e modi diversi ovviamente. 
Quiiiiiindi eccomi qui con questa raccolta di Flashfic, nonostante io non abbia il dono della sintesi come testimoniano i capitoli chilometrici della long.
Spero di aver mantenuto l'IC dei personaggi, anche se credo che Vegeta sia leggermente OOC ;3;
Posterò un capitolo al giorno, dato che li ho già scritti tutti, sperando che questo piccolo esperimento sia di vostro gradimento -3-
Ce la farà la sottoscritta a non impazzire e a mettere la spunta "completa" a questa raccolta prima che il suo cervello faccia le valigie e vada in ferie? 
Speriamo di sì.
angelo_nero

 

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Capitolo 2
*** Ira ***


Ira.
Ripensandoci Vegeta non avrebbe saputo dire quante volte la rabbia aveva avuto meglio su di lui, spingendolo a compiere azioni dalla dubbia moralità.
Quel sentimento era diventato così suo amico ai tempi di Freezer, che quando lo prendeva non se ne rendeva neanche conto. Finendo per uccidere il malcapitato di turno che si trovava tra i piedi.
Una rabbia intensa e feroce lo aveva preso alla notizia che sia Goku che un misterioso ragazzo dai capelli lilla –che poi avrebbe scoperto essere suo figlio – avevano raggiunto lo stadio della leggenda prima di lui.
E fu proprio grazie ad essa che riuscì a tingersi d’oro.
Ma l’ira, quella vera, che ti attanaglia le viscere, che ti fa perdere il nume della ragione e ti fa ribollire il sangue nelle vene l’aveva sperimentata solo recentemente.
Il Dio della distruzione aveva osato schiaffeggiare la sua donna, davanti ai suoi occhi. A Quel punto Vegeta non c’ha visto più e, incurante dell’abissale differenza di potenziale tra lui e Bills, gli si era scagliato contro per vendicare il gesto bastardo della divinità.
[177]
 

Angolo autrice:
Secondo peccato fuori! 
Che soddisfazione riuscire a pubblicare con regolarità -3- Ma non abituatevici, soprattutto chi segue la mia long, perchè la mia fanatsia va e viene e, purtroppo, questa puntualità è solo un caso ;3;
Ringrazio chi ha recensito il precedente capitolo, invitandolo a fare le stesso con questo.
Spero non sia troppo campato in aria.
E per farmi perdonare della one-shot pubblicata questa mattina prettamente angst, vi regalo un piccolo bonus sempre su questo peccato :3
Alla prossima!
angelo_nero




 
Bonus
: (la mia demenzialità non ha fine)
Era sempre stato il tipo che si arrabbiava facilmente, bastava un niente per farlo imbestialire.
Sapeva benissimo che non si sarebbe potuto definire un tipo tranquillo, nonostante gli anni sulla Terra lo avessero rabbonito un po’.
Raramente era stato così arrabbiato da distruggere qualcosa da quando Bulma era riuscita ad incatenarlo a lei e a quel pianeta.
Quando durante l’allenamento con Goku, sorvegliato da Wish e Bills, aveva raggiunto la trasformazione di Super Saiyan God Super Saiyan, si era riscoperto curioso di verificare il proprio aspetto. Si era quindi specchiato in un laghetto nei paraggi.
Un tic all'occhio l'aveva prepotentemente colto quando aveva scorto la propria immagine riflessa nell'acqua limpida.
Iniziò a pensare che qualche divinità - che non fosse un gatto troppo cresciuto - ce l'avesse con lui.
Prima Bulma.
Poi Trunks.
E adesso persino il Super Saiyan.
​C'era decisamente qualcosa che non andava.
-Eh ma allora è una persecuzione!- urlò al cielo mentre una vena pulsava sull’ampia fronte.
Goku e Wish si erano messi a ridere mentre il Dio della distruzione chiedeva cosa gli fosse preso: la nuova trasformazione aveva tinto occhi e capelli del principe di un bell’azzurro cielo.
-Vegeta ha una sorta di amore-odio per l’azzurro.- aveva sghignazzato Goku.
Bills aveva spostato lo sguardo su un iroso Vegeta che mandava maledizioni a sua moglie, chiedendosi che problemi mentali avessero i Saiyan.
 [225]


ND: in questa piccola stronzata Vegeta si trasforma in SSJ Blue prima di Goku. Ecco spiegato il motivo del suo delirio lol
 

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Capitolo 3
*** Invidia ***


Invidia.
Credevi di non aver niente da invidiare ai terrestri o a qualsiasi altro essere vivente sulla faccia dell’universo.
Non ti interessava nulla fuorché la tua potenza. L’idea di provare invidia nei confronti di qualcuno, al di fuori di Kaaroth, non ti sfiorava nemmeno.
Perché il Principe dei Saiyan sarebbe dovuto stare invidioso di qualcuno o qualcosa?
Ma quando vedesti la donna dai capelli azzurri stretta tra le braccia del guerriero sfigurato, provasti invidia per quel contatto.
Quel giorno ti ripromettesti di fare tua quella donna, pur non provare mai più cose del genere nei confronti di un essere umano.
[99]

Angolo Autrice.
Okay questa è VERAMENTE corta, è una dabble più che una flash.
Purtroppo questo peccato è uscito così, il mio cervello non vuole collaborare. 
Quiiiiindi la posto così com'è, anche se non mi sodisfa per niente.
Le prossime saranno migliori.
Promesso.
angelo_nero

 

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Capitolo 4
*** Lussuria ***


Lussuria.
Il silenzio della stanza è riempito di sospiri, gemiti e frasi sconce. Il letto cigola sotto di loro e le labbra bollenti si incontrato in un bacio umido.
Le mani scivolano sui corpi bagnati di sudore, andando a premere i punti più sensibili di entrambi.
Vegeta si scosta dalle sue labbra e le bacia il collo, la clavicola e scende fino al petto, dove prende tra le labbra un capezzolo turgido.
Bulma sospira buttando la testa all’indietro, infila le mani nei suoi capelli e si inarca sotto di lui andandogli incontro.
Il principe ringhia il suo piacere nell’orecchio dell’azzurra, affondando in lei con maggior ardore. Le morde il labbro e succhia via il sangue, poi torna a baciarla. Si scosta da quelle labbra morbide e torna a rivolgere la sua attenzione ai capezzoli.
Scie rosse fanno la loro comparsa sulla pelle ambrata del guerriero mentre la donna invoca a gran voce il suo nome. Lo sente fin sotto pelle, ogni parte del suo corpo è piena di lui. Lo venera, come lui fa con lei.
Affonda le mani tra le ciocche scure e tira la sua testa verso di sé, per poter saggiare di nuovo la sua bocca, rimasta per troppo tempo a dedicarsi ad altri punti più sensibili.
Il sesso piace ad entrambi, è un ottimo modo per scaricare la tensione dell’ennesimo stupido litigio. Il Saiyan poi ha delle mani magiche, ovunque tocca riesce a farla tremare di piacere.
Lui continua a baciarla con impeto e sussulta appena quando avverte le sue mani fermarsi alla fine della spina dorsale, sulla cicatrice della coda. Il Saiyan si chiede cosa potesse fare se l’avesse ancora, magari si divertirebbe strusciarla un po’ ovunque sul corpo di lei. Dando particolari attenzioni alla fessura umida tra le sue gambe.
-Vegeta.- geme lei mentre un potente orgasmo le attraversa il corpo.
Sentire il suo nome pronunziato da lei in quel modo lo eccita più di qualsiasi altra cosa.
Si lascia sfuggire un gemito che si perde nell’orecchio di lei avvertendo l’orgasmo montare anche per lui.
Vegeta le morde la spalla e si riversa in lei, per poi cadere sfinito sul suo corpo. Avverte le sue mani tra i capelli mentre il suo cervello, ancora appannato dalla lussuria, gli fa notare che nell’ultimo mese è successo sempre più spesso. Forse è ora di tornare ad allenarsi.
-Ti amo.- sussurra lei nel suo orecchio. –Sei stato favoloso, come sempre.-
Il principe ghigna e decide che un po’ di sano sesso non disturberà i suoi allenamenti.

[403]

Angolo Autrice (piuttosto in imbarazzo):
Ehm... *coffcoff*... Devo dire che mi sono lasciata un po' andare mentre scrivevo questo capitolo. 
Ho tentato con tutte le mie forze di non sfociare nel rosso e penso di esserci riuscita... Forse.
W la Lussuria! Che come si è capito è il peccato di quei due che prediligo. *pervy face*
E' anche il più lungo tra quelli che ho scritto, ben 403 parole! *esclamazione colorita non adatta a un pubblico di minori*
Ora mi dileguo.
angelo_nero

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Capitolo 5
*** Avarizia. ***


Avarizia.
Nella sua vita niente aveva avuto e niente aveva chiesto.
Reso schiavo di una lucertola albina, privato persino della dignità di persona, oltre che di quella di principe.
Freezer era riuscito a togliergli tutto, qualsiasi diritto veniva cancellato via come un tratto di matita da una gomma da cancellare.
Persino il cibo era diventato un optional in quella base.
Forse era proprio per quel suo non aver avuto mai niente che quelle piccole cose rimaste, o diventate, sue voleva rimanessero tali.
La piccola armatura con il simbolo della casata reale, il mantello rosso di cui andava tanto fiero, il rilevatore dallo schermo cremisi che testimoniava il suo essere d’elitè.
Sue, solamente sue. Aveva solo quello e lo avrebbe difeso con le unghie e con i denti.
Ancora oggi conservava, in una scatola ben nascosta in fondo all’armadio, la logora armatura con il piccolo mantello rovinato. Il rilevatore era andato distrutto in un moto di rabbia al primo viaggio sulla Terra.
Ma Vegeta scoprì, ben presto, che si poteva benissimo essere gelosi di qualcosa di ben diverso dai ricordi di un’infanzia perduta. Qualcosa che regala calore.
Qualcosa come l’amore della propria donna, che ogni notte gli riscaldava il cuore e il letto. Accogliendolo a braccia aperte dopo l’ennesimo allenamento fuori porta.
O i propri figli.
Soprattutto se si parlava di una certa ragazzina tutto pepe con occhi e capelli azzurri, nata con una lunga coda marrone.
Il principe fissò sconcertato la figlia, ormai quindicenne, scendere in salotto calzata da uno scintillante vestito blu nuovo di zecca.
E decisamente corto, troppo corto per essere indossato dalla sua bambina.
Quasi non fece caso all’arrivo ancheggiante su scarpe tacco dodici della consorte, troppo occupato a farsi uscire il fumo dalle orecchie per l’abbigliamento della ragazza.
Quasi.
-Dove diavolo pensate di andare conciate in quella maniera!?- sbraitò. –Quel vestito è troppo corto e quello troppo scollato. Filate a cambiarvi. Ora.- sentenziò indicando prima la figlia poi la moglie.
Le due lo fissarono sconcertate, Trunks invece tentava di non scoppiare a ridere nascosto dietro al divano.
-Ma papà!- protestò Bra.
-Oh andiamo Vegeta!- seguì Bulma.
Il Saiyan fu irremovibile, si piazzò davanti alla porta con il braccia incrociate e fissò le due, sfidandole.
Ovviamente nessuna delle due avrebbe potuto spostare l’ammasso di muscoli che era il principe dei Saiyan.
Bra risalì le scale battendo i piedi e urlando a più non posso frasi poco comprensibili, mentre Bulma alzò le braccia al cielo esasperata e seguì la figlia borbottando come una pentola di fagioli sul fatto di avere un marito troppo possessivo.
Vegeta invece si ritrovò a borbottare contro gli abiti terrestri troppo succinti, meditando di far indossare a moglie e figlia una battle suite, la prossima volta.
Ciò che era suo doveva rimanere esclusivamente suo.
 [459]



Angolo Autrice.
Chiedo scusa per il ritardo, sono praticamente le 2:10 e è già domani(?). Anche se non è mai domani finchè non vado a dormire e mi sveglio (?).
Ho dovuto cancellare e riscrivere il capitolo da capo dato che faceva... schifo. 
459 parole! Yeeh! Mi sto allargando- forse troppo lol Rischio di sforare il numero massimo senza neanche accorgermene *sigh*
Abbiamo capito che la via di mezzo, per me, non esiste. 
O troppo o troppo poco.
Good, spero questa cosa altamente demenziale vi piaccia. 
Spero di non aver reso Veggie troppo OOC, calcolate che è ambientata durante/post GT.
Quindi dovrebbe starci. Forse.
Vabbè giudicate voi. 
A più tardi. O domani.
Insomma ciao!
angelo_nero

 

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Capitolo 6
*** Superbia ***


Superbia.
La superbia è sempre stato un tratto caratteristico di Vegeta. Temuto da chiunque nel raggio di migliaia di anni luce, designato a decidere della vita o della morte di qualcuno per molto tempo si era gonfiato il petto, vantandosi di essere imbattibile e che un giorno sarebbe stato lui il Super Saiyan.
Davanti ad ogni suo nemico, o vittima che dir si voglia, amava ribadire con forza quel titolo nobiliare di cui andava tanto fiero.
Da piccolo suo padre gli diceva in continuazione che, in quanto principe di tutti i Saiyan, sarebbe stato destinato a regnare sull’intero pianeta, un giorno. Che sarebbe diventato il più forte in assoluto.
E il petto del piccolo principe di riempiva di orgoglio, inculcato a forza dalle tradizioni del suo popolo.
Il suo fare strafottente, comportamento di chi si sente invincibile, è stato spento da qualcuno più superbo di lui: Freezer.
Freezer, che voleva conquistare l’Universo. Freezer, che lo voleva in ginocchio ai suoi piedi per lacerarlo dall’interno. Freezer, che lo aveva ucciso senza tanti complimenti su Namek. Quando la propria superbia, a tratti sopportata dal tiranno, aveva raggiunto picchi troppo alti per le sue manie di onnipotenza.
Su quel pianeta dai colori invertiti le manie di grandezza del Principe, raggiunsero il picco massimo. Il desiderio di immortalità era diventato una necessità più impellente di qualsiasi altra cosa.
A quel punto il suo orgoglio sarebbe stato sanato e il suo nome avrebbe potuto tornare a ruggire nelle profondità dello spazio. Seminando terrore.
I suoi sogni di gloria si spensero con la sua morte: la prima per mano di Freezer, la seconda come sacrificio.
Guardando lo scontro tra Goku Super Saiyan di terzo livello e Kid Bu, che non era neanche riuscito a scalfire, si rese conto di non essere il più forte dell’Universo, non essere invincibile e che non sarebbe diventato il re incontrastato di tutto.

Però, forse, qualcosa su cui poteva ancora vantarsi di essere il migliore sulla faccia dell’Universo sconfinato –la superbia non conosce confini relativi – c’è. Qualcosa in cui persino Goku gli era nettamente inferiore.
Si rende conto, però, di non essere l’unico a pensarla così passando per caso davanti al salotto, dove Bulma chiacchiera amabilmente con la moglie dell’eroe: la sente elogiare le sue doti di amante, facendo riferimento alla nottata appena trascorsa, passata totalmente in bianco.
-Non ho idea se i Saiyan siano tutti così, ma ti giuro che Vegeta è una macchina del sesso! Quando decide che non mi farà alzare dal letto per le prossime ore, lo fa seriamente.- esclama l’azzurra facendo arrossire una Chichi in forte imbarazzo.
Il Saiyan si ferma qualche secondo di più, indugiando davanti il frigorifero.  Sentirsi elogiare dalla moglie gonfiava il suo orgoglio di principe molto più di quanto facessero i vecchi combattimenti.
-Goku non è così.- borbotta Chichi nascondendosi dietro la tazza di The bollente.
Vegeta ghigna e chiude con una manata il frigorifero: aveva qualcosa per cui valesse la pena comportarsi con cotanta superbia.
 [489]




Angolo Autrice:
Chiedo scusa per l'enorme ritardo con il quale pubblico il penultimo capitolo di questa raccolta.
Purtroppo è una settimana che torno a casa stremata la sera e non ho neanche la forza di regermi in piedi, figuriamoci di mettermi al pc.
La superbia mi è uscita una mezza schiefezza, lunga ma una schiefezza. 
Boh non sapevo che scrivere. 
Spero non ci siano errori e che sia quantomeno leggibile--
A domani (spero)
angelo_nero

 

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Capitolo 7
*** Gola ***


Gola.
Si dice che per conquistare un uomo bisogna prenderlo dalla gola. Ciò va bene se sei un’ottima cuoca o quantomeno te la cavi in cucina.
Bulma sapeva a mala pena fare un piatto di pasta quando si rese conto di voler lo scorbutico Saiyan tutto per sé. A nulla valsero i costosi corsi di cucina, i libri di ricette e i programmi di cucina: il cibo non era cosa per lei!
Aveva tentato, alla fine, di offrire al Saiyan l’unica cosa che le usciva bene: i biscotti con gocce di cioccolato.
Lui l’aveva dapprima guardata scettico poi ne aveva morso uno. Non aveva espresso pareri ma si era direttamente finito l’intera teglia!
-Non sei così un disastro in cucina!- l’aveva ripresa mandando giù l’ultimo boccone.
Bulma aveva sorriso e da quel giorno gli aveva sempre fatto trovare un piatto dei suoi biscotti ad ogni pasto.
Proprio mentre lei ne sgranocchiava uno, l’ultimo, seduta sul divano a gambe incrociate lui l’aveva raggiunta.
-I biscotti?-
L’azzurra gli aveva mostrato l’ultimo pezzetto prima di metterlo in bocca. –Questo è l’ultimo.-
A quel punto Vegeta le si era avvicinato. –Allora lo prenderò direttamente dalla tua bocca.- E l’aveva baciata quel tanto che bastava per saggiare il sapore del dolce.
Si era poi allontanato cose se niente fosse lasciando la scienziata a guardare il punto dove era scomparso.
Dieci anni dopo, lo stesso piatto di biscotti fece la sua comparsa sul tavolino del salotto.
Vegeta fissò i biscotti come se potesse spuntar loro la coda. Poi fissò la consorte, stravaccata sul divano a divorare cioccolato.
Solitamente, di ritorno dagli allenamenti, aveva l’abitudine di afferrarne un paio prima di chiudersi nuovamente nella stanza. 
Però, quel giorno, ciò che gli fece gola era tutt’altro che il piatto di biscotti posato sulla superficie di legno al suo fianco. Quanto più la tavoletta di cioccolato che la donna  ricoperta da uno striminzito bikini era intenta a far fuori. Eppure a lui i dolci, ad esclusione dai suoi biscotti, non gli erano mai piaciuti.
Lei le porse il dolce da mordere quando le si avvicinò con ancora l’asciugamano sulle spalle.  Vegeta le strappò la tavoletta dalle mani ma non la morse, come l’azzurra pensava. Anzi, si stese su di lei e la baciò a lungo, saggiando direttamente dalle sue labbra il sapore dolciastro del cioccolato.
Bulma lo guadò confusa quando lo vide creare una sfera di energia e sciogliere il cioccolato. Le tolse i due miseri pezzi dei bikini e sporcò di cioccolato anche le zone non battute dal sole.
-Ti ho lasciato i tuoi biscotti sul tavolo, cosa vuoi dal mio cioccolato? Che neanche ti piace.-
Vegeta prese a succhiare via il cioccolato dalla sua pelle. –Tutto ciò che mi fa gola lo prendo, che mi piaccia o meno.- soffiò sulla sua pelle.
-Voi Saiyan peccate di gola in ogni istante.-
La bocca dell’azzurra fu chiuse da un bacio bollente al sapor di cioccolato. Bulma pensò che l’abbronzatura che tanto voleva poteva aspettare mentre Vegeta si disse che quel cioccolato non era così male, se preso dal corpo dell’unica donna che gli aveva mai fatto gola in vita sua.
[520]

 



Angolo autrice:
*si nasconde dietro Vegeta* 

Vi prego, non uccidetemi per questo enorme ritardo! 
La mia fantasia ha voluto abbandonarmi e l'ultimo peccato mi ha dato grosse difficoltà ;3;
Chiedo venia anche per aver sforato di 20 parole il limite di 500. (Lo sapevo che sarebbe successo, io non ho vie di mezzo e ancora mi ostino a fare ste cose.)
Non è chissà che, rispetto agli altri credo sia il più piatto e senza spessore.
Spero vi piaccia lo stesso. 
Alla prossima!
angelo_nero

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