Il prescelto: le origini

di Greninja_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1: grandi cambiamenti ***
Capitolo 2: *** Cap. 2: Una brutta scoperta ***
Capitolo 3: *** Cap. 3: il team Earth ***
Capitolo 4: *** Cap. 4: l'inizio della fine? ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 parte 1: salviamo Hoenn! ***
Capitolo 6: *** Cap. 5 parte 2: salviamo Hoenn! ***



Capitolo 1
*** Cap. 1: grandi cambiamenti ***


Cap. 1: Grandi cambiamenti Era un giorno, come tutti gli altri. Già, perché quando sei un allenatore le giornate non è che cambino poi così tanto. Era mattino e il sole era già alto su Forestopoli, dove avevo da poco conquistato la mia sesta medaglia. Avevo vinto solo grazie al mio Dragonite, che aveva letteralmente distrutto il team di Alice. Stavo sognando di essere in una stanza enorme e luccicante, con davanti a me persone che mi adoravano come una divinità, quando all'improvviso... << SVEGLIAVEGLIA! SVEGLIA! MUOVITI AD ALZARTI PIGRONE CHE NON SEI ALTRO! >> << Si si Costanza, ora mi alzo >>. Costanza, la mia compagna di viaggio, mi svegliava sempre così. La adoravo, però quando faceva così non la sopportavo proprio. Mi alzai e mi preparai con estrema rapidità, perché lei cronometrava pure il tempo che ci mettevo a prepararmi. Uscii di corsa dall'hotel, ma lei disse:<< 1 minuto e 3 secondi! Mmm... non ci siamo proprio Esteban, deci essere ancora più veloce! >>. << Meglio che ci mettiamo in cammino, altrimenti faremo tardi. Voglio arrivare a Porto Alghepoli prima di notte. >> E ci mettemmo in cammino, quando però... << Accidenti ho dimenticato la collana con l'artiglio di drago! Torno subito! >>>. Costanza sbuffò e disse:<< Sei sempre il solito smemorato! >>. Tornai indietro e presi la collana con su l'artiglio di drago, che mi aveva regalato mio nonno prima di morire. Era troppo importante, non potevo perderlo. Subito dopo ci mettemmo in cammino e continuammo per un bel po', quando Costanza disse:<< Fermiamoci, non ce la faccio più a camminare >>. Io acconsentii e sostammo. Dopo esserci rifocillati, notaii solo in quel momento che non troppo distante da noi c'era un monticciolo. Dissi:<< Perché non proviamo ad andare lassù? Ci sarà una vista fantastica! >>. Costanza, però, mi rivolse un'occhiataccia e disse:<< Tu vacci pure, io resto qua a riposarmi>>. Provai a convincerla ma lei insisteva e io, a quel punto, presi e partii per conto mio. Tanto sapevo che era in grado di badare a se stessa. Feci una camminata abbastanza lunghetta, ma riuscii ad arrivare alle pendici e mi resi conto che, forse, non era poi così piccolo. Era davvero enorme, con addirittura la neve che scendeva. Non era quello però il problema. Il problema è che si sentiva e respirava un'aria... inquietante. Come se ci abitassero solo Gengar lassù. Per un attimo pensai di lasciar stare, però presi coraggio e, con il mio fidato Talonflame, partii a scalare la montagna. Inizialmente sembrava facile, però mi resi conto troppo tardi che il sole stava tramontando e decisi di accamparmi lì per la notte. La notte fu una fra le peggiori. Urla, sghignazzi, forte vento, freddo e chi ne ha più ne metta. Maledetti pokemon di tipo spettro. Io non ero affatto tranquillo e, per sicurezza, diedi una sbirciatina fuori e mi accorsi che c'era una figura. Non era un pokemon, era una persona. Era un ragazzo, non troppo alto coi capelli verdi che stava congelendo. Appena mi vide trasalì, però poi si avvicinò e disse:<< P.. p... posso.. entrare..? >>. Accettai e mi ritrovai con un compagno. Chiesi un po' di cose, tipo "Come ti chiami?" e "Perché sei qui?" e lui disse:<< Mi chiamo Sandro e sono un allenatore come te. Ero venuto quassù per allenarmi ma, ahimè, mi sono perso. Se non era per te sarei stato spacciato. Piuttosto, te chi sei?". Io feci le mie presentazioni e iniziammo a parlare del più e del meno, tipo sulle medaglie, sui tipi, sui pokemon e sulla bellezza di Fiammetta quando lui mi pose una domanda alquanto strana:<< Che cosa hai attorno al collo? >>. << Un artiglio di drago perché? >>. << Perché non ne ho mai visti di quel tipo. Un momento, controllo sul diario di che pokemon è... >>. Prese a sfogliare per diversi minuti, poi sbarrò la bocca e disse:<< Q... Quello è... >>. Non capivo il motivo della sua sorpresa: << Su dai parla! Di chi è? >>. << È di..è di... >> deglutii e poi disse chiaramente:<< Rayquaza! >>. Per un attimo pensai stesse scherzando però, vedendo lo sguardo, mi resi conto che faceva sul serio. Mi disse:<< Dove lo hai trovato? >> Io risposi perplesso:<< Me lo ha regalato mio nonno.>> << Chi era tuo nonno? >> << Miguel Nuñoz >>. Lui trasalii per l'ennesima volta e, prendandomi per il colletto della camicia disse:<>. Io dissi: << Va bene che mio nonno era un grande domadraghi, però... >>. Lui però non mi ascoltò e partì con lunghi discorsi su mio nonno, sulla sua bravura e su tutto il resto. Poi però mi chiese qualcosa che non mi sarei aspettato:<< Senti, posso essere un tuo compagno di viaggio? In fondo, dobbiamo andare allo stesso posto, no? >>. Ebbi un attimo di esitazione, poi però dissi di sì. E mi addormentai, dopo aver vissuto una giornata che avrebbe portato grandi novità e cambiamenti.

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Capitolo 2
*** Cap. 2: Una brutta scoperta ***


Era finalmente mattino e, dopo una nottata estenuante, decisi di muovermi subito però non sarei più stato solo con Costanza ma avrei avuto un nuovo compagno: Sandro. Il ragazzo di Kalos era davvero iperattivo. Quando mi stavo alzando lui era già sveglio, tutto vestito e pronto a partire. Difatti, appena aprì gli occhi, lui mi guardò e disse: << Buongiorno, caro Esteban! Partiamo? >>. Io, che avevo dormito veramente male, risposi: << Santo Arceus, almeno fammi preparare! >>. Colpa di quei cavolo di Gengar che non facevano altro che svegliarmi... Una volta finito di prepararmi, feci per partire, però Sandro subito si fermò. Io dissi: << Dai andiamo, non fermiamoci. Non voglio fare attendere Costanza >>. Lui mi guardò col suo sguardo da ebete e rispose: << Aspetta, quello è un esemplare di Shuppet selvatico! Vorrei scrivere qualcosina su di lui nel mio diario e... aspetta, hai detto Costanza? Chi è? La tua ragazza? >>. Arrossii dall'imbarazzo e un po' anche dalla rabbia: non mi piaceva quando mi si faceva sta domanda. Risposi un pochino in affanno: << No, no... ma cosa stai a dire? >>. Effettivamente, Costanza mi piaceva, e anche tanto... però non avevo mai avuto il coraggio di dichiararmi. Poi dissi, più deciso: << Non perdiamoci in chiacchiere inutili e andiamo >>. Eravamo di fretta, perciò tirai fuori dalla Pokeball il mio Dragonite e gli dissi: << Forza Dragonite! Portaci al campo base! >>. Appena lo tirai fuori, Sandro era affascinato e esterrefatto allo stesso tempo e, tutto eccitato, mi disse: << Somigli proprio a tuo nonno, Esteban! >>. Io non avevo voglia di commentare, dato che lo aveva detto si e no 50 volte... anche se, effettivamente, in parte il mio talento nell'addomesticare draghi devo averlo ereditato da lui. Dopo questo pensiero io e Sandro salimmo in groppa a Dragonite che ci portò al campo base dove, però, vedemmo qualcosa che non avrei mai voluto vedere. Il campo base era distrutto. Appena atterrammo, ritirai Dragonite nella Pokeball e esaminai quello che era rimasto. La tenda era incenerita e squarciata, ma soprattutto Costanza non c'era. Dovevano averla rapita. Ero veramente disperato. Non sapevo che fare. A quel punto però mi rassicurai: Costanza stava bene, non era certo la ragazza che si faceva sconfiggere facilmente. Dissi a Sandro: << Vedi qualcosa di strano qui in giro? >>. Lui però rispose negativamente: << Non ho visto nulla in giro, però i nostri pokemon potrebbero vedere qualcosa >>, << Buona idea! >>. Presi la pokeball e feci uscire il mio Talonflame, mentre lui fece uscire un Sceptile. Dissimo ai pokemon: << Andate a vede se c'è Costanza in zona! >>. I nostri pokemon ubbidirono e partirono alla ricerca. Tornarono dopo un po', ma i risultati furono negativi. Decidemmo, a quel punto, di andare a Porto Alghepoli per chiedere aiuto. Camminammo con uno strano silenzio. Infatti non parlammo per tutto il viaggio, forse perché eravamo preoccupati per Costanza. Dopo un po' arrivammo finalmente a Porto Alghepoli, ma lì trovammo l'ennesima sorpresa della giornata: non c'era nessuno per le strade. Sandro mi chiese: << Ma qui non dovrebbe pullulare di gente? >>, << Infatti: dovrebbe, però a quanto pare non c'è nessuno >>. Camminammo fino alla piazza, dove sentimmo delle urla. Sandro domandò: << Le hai sentite pure tu? >>. Annuì: non era nulla di buono. Le urla, di volta in volta, si fecero sempre più forti, fino a quando potemmo finalmente vedere chi era. Era una ragazza, ma non era Costanza. Aveva più o meno la mia età, era un po' bassina e aveva i capelli castani e lisci. Però ci fu un particolare che mi rimarrà impresso per sempre: aveva un'enorme chiazza di sangue sulla spalla e aveva lividi e ferite sulle gambe. E soprattutto, era inseguita. Inseguita da due tizi indossanti un'uniforme nera e stretta, con una M fiammeggiante. La ragazza era però più veloce e, appena giunse in piazza, si rivolse a noi dicendo: << Salvatemi... >>. E cadde fra le mie braccia. Appena i tizi strani arrivarono, ci dissero: << Dateci subito la ragazza e nessuno si farà del male! >>. Feci per parlare, ma Sandro mi anticipò: << Sentite, io non so ne chi siete voi né chi è lei, però c'è una cosa di cui sono sicuro: voi le mani su questa ragazza non le metterete! >>. I 2 ridacchiarono: << U u u... e tu pensi seriamente di fermare il team Magma? Patetico! >>. Inizialmente pensavo che Sandro scherzasse, però mi resi conto che faceva sul serio quando prese la Pokeball: << Avanti Esteban, li asfaltiamo? >>. Io accettai. Era da tanto che non mi allenavo. Presi e misi in campo Dragonite, lui uno Slurpuff. Loro misero Houndoom, e lo scontro iniziò. Inutile dire che vincemmo con grande facilità. I 2 indietreggarono, spaventati, e dissero: << Sgrunt, davvero notevole... sappiate però che avete vinto la battaglia non la guerra. Ci rivedremo, e allora le cose andranno diversamente! >>. Detto ciò, se la diedero a gambe. Subito dopo la ragazza si riprese e disse debolmente: <<.G... grazie...>>. Gli risposi: << Di niente però dimmi, come ti chiami? >>. Lei rispose sforzandosi parecchio: << S... Sapphire...>> e svenne. A quel punto dissi a Sandro: << Sandro, ho l'impressione che ci siamo appena cacciati nei guai, ma in guai seri >>.

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Capitolo 3
*** Cap. 3: il team Earth ***


Ero rimasto davvero basito da quello che era successo. Davvero. Pensavo che qui ad Hoenn fosse tutto più tranquillo, pensavo non ci fosse violenza. E invece mi sbagliavo, e Sapphire ne era la prova più evidente. Non riesco ancora a capacitarmi che delle persone abbiano quasi ammazzato un' adolescente. Sandro invece era sconvolto. Non lo biasimo. Non mi sarei mai aspettato una cosa simile. Subito dopo la battaglia, portammo Sapphire al centro Pokemon, dove fu sottoposta alle cure che si meritava, per aver resistito così tanto. Ci facemmo raccontare dall'infermiera Joy cosa stava succedendo, e scoprimmo che la situazione ad Hoenn non era fra le più rosee. Infatti ci disse esattamente queste parole: << Ah, voi dovreste essere di altre parti, ecco perché non sapete cosa succede. Vedete, da un po' di tempo i 2 team malvagi di Hoenn (il team Magma e il team Idro) si sono fusi, dando vita a uno dei team più malvagi di sempre: il team Earth. Si sono stabiliti qui a Porto Alghepoli, dando vita a un regime di terrore. Infatti, chiunque esce di casa, viene preso, portato nella base e torturato, senza uno scopo preciso. >>. Notai che Sandro si era fatto scuro in volto e stringeva i pugni. Si capiva che era arrabbiato. << Pare che il suo scopo sia quello di costruire un mondo ideale, mediante la forza di Groudon e Kyogre, e... >>, << Può bastare così, grazie per le informazioni >>, dissi. Ormai Sandro stava per scoppiare dalla rabbia, lo si vedeva chiaramente sul suo volto. Ci ritirammo nella nostra stanza e decidemmo il da farsi. Sandro disse subito: << Non posso accettare che succeda tutto questo! Dobbiamo fermarli al più presto! >>. << Non ti biasimo Sandro, però andare ora sarebbe un suicidio bello e buono. Ora è giorno, sono tanti e noi siamo solo in 2. Ci prenderebbero subito. Meglio aspettare questa notte >> << Hai ragione però, per favore, lasciami almeno andare ad allenarmi. >> << Bai, ma sta attento >>. E fu che Sandro partì ad una velocità impressionante. Io ora però non sapevo che fare, perciò andai a chiedere di Sapphire. L'infermiera disse che stava bene e ci potevo parlare. Perciò andai da lei però, appena mi vide, si spaventò e chiese: << Chi sei? Cosa vuoi? >>. Io, tutto sciallo, le risposi: << Io sono Esteban, colui che ti ha salvato dal team Earth, e ho alcune domande da farti >>. Feci diverse domande informative, poi decisi di andare al sodo della situazione, chiedendo: << Perché quei 2 tipi ti inseguivano? >>. Lei abbassò lo sguardo. Sembrava sotto shock: << Vedi, io sono una delle allenatrici più forti di Hoenn, e il campione della Lega mi ha mandato qui per sconfiggere il team. Però, purtroppo, sono stata sconfitta e mi hanno catturata. Sono stata sottoposta a torture che nemmeno immagini, ma li dentro ci devo per forza tornare. Infatti hanno preso Ruby, il mio fidanzato, che era venuto a liberarmi. E c'è anche riuscito. Io, a quel punto, sono scappata e sono arrivata fino in piazza, dove... beh, il resto lo sapete voi >>. Poi si girò intorno e mi chiese: << Dov'è il ragazzo dai capelli verdi? È stato così coraggioso a mettersi in mezzo... lo devo ringraziare di cuore. >>. Gli dissi che era ad allenarsi, poi dissi più deciso: << Sei fortunata. Anche io devo salvare una persona a me cara. Sappi che andremo là stanotte. Ce la fai? >>. Lei accettò e si addormentò di nuovo, e io tornai in camera a riposarmi per la grande sfida. Era sera ormai, ed era ora. Ora della sfida per la salvezza di Porto Alghepoli. Ci presentammo tutti e tre davanti al centro Pokemon. Sapphire ringraziò Sandro per quello che aveva fatto e disse: << Allora, andiamo? >>. E ci mettemmo in marcia fino alla spiaggia. Una volta lì, Sapphire indicò una grotta e disse: << Quello è il quartier generale >>. Vidi in lontananza due, sole, guardie davanti al cancello. Ci avvecinammo e loro si accorsero di noi, urlandoci: << Fermi dove siete! Andate subito via! >>. Io, per controbattere, feci uscire Chandelure e dissi di usare Ipnosi. I 2 furono addormentati, e noi entrammo nel rifugio. Il rifugio era davvero imponente, ma soprattutto era labirintico e, per andare da altre parti, bisognava teletrasportarsi coi teletrasporti. Purtroppo Sapphire non si ricordava la strada, quindi andavamo totalmente a caso. Purtroppo, questo si rivelò fatale, perché giungemmo ai dormitori, con tanto di reclute all'interno che fecero suonare l'allarme per intrusione. Noi scappammo come potevamo, però ci ritrovammo circondati da reclute, che volevano lottare contro di noi. Con loro, poi, c'era pure Rossella, uno dei tenenti, che si fece largo e disse: << Oh, ma tu guarda un po'. La cara Sapphire è qui, e ha pure degli ospiti appetitosi. Il capo sarà contento nel portagli nuovi sacrifici, oltre alla ragazza bionda. >>. Capivo chiaramente che parlava di Costanza, perciò presi la Pokeball in mano e dissi a Sandro e a Sapphire: << Che dici, gli facciamo vedere di che pesta siamo fatti? >>. Loro annuirono e tirarono fuori i loro pokemon (Sceptile e Swampert) e fu allora che cominciò il bordello. Combattevamo da soli contro una marea di reclute, mentre Rossella sbraitava ordini. Nel giro di pochi minuti le spazzammo via tutte. Rossella era stupefatta: << Umpf, devo ammettere che siete temibili... ma tanto non riuscirete mai a sconfiggerci... vi aspetto al porto della base... >> e se ne andò. Sandro commentò: << Che pivelli >> mentre Sapphire disse: << Siamo quasi arrivati ai carceri. Tenetevi forti, saranno immagini che non scorderete. >>. Ed effettivamente era così. I carcerati erano in condizioni pietose. Ad alcuni mancavano parti del corpo, altri avevano ferite sanguinanti in ogni dove, altri avevano lividi ovunque. Era uno spettacolo degno di un film horror. Decidemmo di liberarli tutti, e così facemmo. Li liberammo, e loro erano felici. Uno di loro, un anziano a cui mancava un occhio e aveva evidenti problemi a camminare, si inginocchiò davanti a me e disse: << Che Arceus ti benedica, grande ragazzo. Grazie per averci liberato! >>. Io gli dissi: << Di niente però... hai visto questi 2? >> e gli feci vedere le foto di Ruby e Costanza. Lui però disse: << Si, li ho visti. Il team Earth li aveva portati poco fa. Hanno detto che volevano ucciderli... >>. Lo ringraziai e partì in quarta, dicendo a Sandro e a Sapphire di prendersi cura di loro e che sarei tornato sano e salvo con Ruby e Costanza. Corsi, corsi, corsi come non mai. Non poteva finire così, non dopo tuuti gli sforzi fatti. Arrivai finalmente a destinazione, sconfissi le poche reclute rimaste e fui al luogo dell'esecuzione, e vidi. Vidi Ruby legato a una croce di legno tutto sanguinante, con davanti dei fucilieri pronto ad ucciderlo. E con lo c'era Rossella con un uomo alto e muscoloso. Lei si girò e disse: << Oh... vedo che sei arrivato... ma sappi che non riuscirai a fare tutto... vedi, qui ora c'è il nostro capo Ivan che sta partendo per liberare Groudon e Kyogre assieme a Max... e so che tu vuoi liberare Ruby e sconfiggerli, però... prima ci dovrai sconfiggere! >>. L'uomo invece disse: << Sei tu l'allenatore che sta creando così tanto scompiglio? Ti immaginavo diverso... comunque, io sono Alan e ti impedirò di passare! Sappi però che, se ci sconfiggerai, Ruby verrà ammazzato... quindi stai attento a quel che fai >>. Non potevo far altro che accettare. Feci uscire Dragonite soltanto, loro Camerupt e Sharpedo, e lo scontro iniziò. Capii subito di trovarmi con le mani legate: infatti, i loro pokemon erano più deboli e al mio Dragonite sarebbe bastato un colpo per sconfiggerlo però, se l'avessi fatto, Ruby sarebbe morto. Non potevo far altro che schivare gli attacchi, però, alla lunga, sarebbe andato K.O., fino a quando un grido non mi diede speranza: << ESTEBAAAAAAN!!!!! >>. Era Sandro, e con lui c'era Sapphire. Appena arrivato, Sandro disse: << Non ti preoccupare, ci pensiamo noi a difenderlo! >>. E, a quel punto, decisi di rischiare. Dissi al mio Dragonite di usare Oltraggio su entrambi, e così fece. Fu in K.O. immediato per loro. Rossella mi guardò e sorrise: << Davvero notevole... peccato che non servirà! >>. E ordinò ai fucilieri di sparare, e così stavano per fare. Peccato che Sandro si mise di nuovo in mezzo e disse: << Voi qui non farete niente! >>. I fucilieri esitarono, però Alan disse: << Cosa ci vuole? >>. Prese una pistola e sparò a Sandro. Non potevo credere. Gli aveva veramente sparato. Lui cadde a terra con tonfo, come se fosse morto. Lui si mise a ridere, ma io, piendo di rabbia, lo presi e lo scaramentai in acqua. Condannandolo alla morte (poiché non sapeva nuotare). Rossella invece mi guardò e si mise a ridere dicendo: << Grazie... anche a me stava antipatico, quindi mi hai fatto un favore... per i miei capi son partiti. Ormai nulla li può fermare... se vuoi assistere alla fine di Hoenn ti consiglio di andare a Verdeazzupoli... è il posto perfetto... ah già... sappi che la ragazza bionda che cerchi sarà utilizzata come sacrificio per risvegliare Groudon e Kyogre...>> e scoppiò a ridere e se ne andò, assieme ai suoi scagnozzi. Io, però, avevo uno altro pensiero per la testa: Sandro. Lo presi e gli dissi: << Sandro! Sei vivo? >>. Lui fortunatamente aprì gli occhi e rispose debolmente di sì. Allora lo abbracciai per la felicità. Ero davvero contento. Nel frattempo, invece, Sapphire aveva liberato Ruby (il quale era fra le sue braccia, ma non dava cenni di vita. Lei aveva le lacrime agli occhi e mi chiese: << C... che... che faccio?... >>. Io gli dissi che dovevamo andare al centro Pokemon. E così facemmo. Tornammo là e Sandro ma soprattutto Ruby furono sottoposti alle cue mediche per tutta la notte. Io andai a dormire, mentre Sapphire rimase vicino Ruby. Io mi addormentai subito, consapevole che ormai dovevamo sconfiggere il team Earth, senza se e senza ma. Non li potrò mai perdonare quelli per ciò che avevano fatto. E, per far vincere i buoni (cioè noi), dovevamo andare a Verdeazzupoli, dove non solo avrei conquistato la mia settima medaglia, ma avremmo combattuto per decidere il futuro di Hoenn

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Capitolo 4
*** Cap. 4: l'inizio della fine? ***


Mi ero appena svegliato, dopo che ieri avevamo passato una nottata intensa. Infatti ho fatto fatica ad addormentarmi e, quando sono crollato nel letto per la stanchezza, ho avuto incubi terribili, in quanto mi immaginavo ancora quella povera gente torturata senza un motivo valido. Mi svegliai bruscamente, menomale al mattino. Mi alzai e feci quello che dovevo fare con tutta calma, poi andai nelle sale mediche. Sandro stava bene. Il proiettile non era andato troppo in profondità, grazie soprattutto al suo diario che aveva attutito il colpo. Non si poteva dire la stessa cosa per Ruby. Infatti era finito in coma intensiva, poiché aveva subito dei danni fisici impressionanti. Basta soltanto pensare che aveva la schiena color viola scuro per i lividi. Accanto a lui c'era Sapphire che si era appena svegliata, si accorse della nostra presenza e disse: << Grazie mille ragazzi, senza di voi non sarei mai riuscita a riaverlo indietro. Grazie Esteban, per aver fronteggiato a testa alta 2 generali del team Earth ma soprattutto, grazie Sandro, per il tuo coraggio e le tue convinzioni, per le quali hai rischiato la vita per salvare le nostre. A già... >> si alzò e si avvicinò a Sandro << ... spero che non vi offendiate, Esteban e Ruby, per quello che sto per fare... >>. In effetti, quello che fece mi lasciò basito. Infatti le prese Sandro e lo baciò, sulla bocca, molto seriamente, non per scherzo. Sandro ricambiò amorevolmente. Sapphire staccò le labbra dalle sue e disse: << Ti amo >>. Lui disse: << Anche io >>. E si baciarono di nuovo. Dopo ciò Sapphire si sedette e disse: << Mi spiace ragazzi, ma non posso venire con voi. Devo dare una mano a Ruby a riprendersi. In fondo, lui lo conosco da tantissimo tempo, è il mio migliore amico e per un attimo pensavo di amarlo. Poi, però, la mia scelta è ricaduta su Sandro. Grazie ancora per quello che avete fatto per noi. Non vi dimenticherò mai. >>. La ringraziai anche io, poi dissi a Sandro: << Che dici, andiamo a Verdeazzupoli? >>. Lui accettò e, dopo aver salutato Sapphire, partimmo per il porto. Durante il tragitto, Sandro mi disse: << Sai, inizialmente avevo dei dubbi se seguirti o no nella tua avventura, però ora mi sono reso conto che è davvero bello stare in compagnia. Sai, sinceramente non mi sarei mai aspettato che Sapphire sarebbe diventata la mia ragazza. >>. Io sorrisi e annuì. Poi però mi resi conto che mancava una persona importante: Costanza. Mi mancava troppo. Senza nemmeno accorgerci, arrivammo al porto e trovammo subito un traghetto per Verdeazzupoli, dove ci imbarcammo subito. Il viaggio fu abbastanza lungo, ma alla fine riuscimmo ad arrivare alla città. Una volta scesi, vedemmo per la prima volta la città e, devo proprio dirlo, è la mia preferita. Semplice, ma allo stesso tempo elegante e moderna. Proprio bella. Vidi molte cose sul mio cammino in città, e mi ripromisi di visitarle tutte non appena avrei conquistato la mia medaglia. La mia priorità era quella di battere la palestra. Dissi a Sandro di andare sulle tribune a fare il tifo e entrai. La palestra era davvero interessante, però la cosa che mi sorprese è che i capopalestra erano 2. Appena entrai, si voltarono e dissero contemporaneamente: << Salve sfidante, ti diamo il benvenuto. Noi siamo Tell e Pat, i capopalestra della città. Gestiamo pokemon di tipo psico. Noi siamo in 2, ma è come se agissimo come una cosa sola. Pronto per una lotta in doppio? >>. Io, per un attimo, rimasi sbalordito. Non me lo sarei aspettato. Poi però mi resi conto che era affascinante. Accettai e tirai fuori Chandelure e Dragonite. Loro Solrock e Lunatone. E la lotta cominciò. Devo dire che ottenere questa medaglia fu davvero complicato. Infatti erano sincronizzati in una maniera eccellente e i loro pokemon erano belli forti. Inizialmente mi trovai in difficoltà e dovetti subire. Poi però riuscì a capire il loro punto debole e, a quel punto, riuscì a vincere anche se con qualche difficoltà. I 2 gemelli, dopo la lotta, dissero: << Wow, sei davvero forte! Era da tempo che non trovavamo un allenatore del tuo calibro. Ti sei ampiamente meritato la nostra medaglia! >>. E furono 7. Finalmente. Mancava poco e sarei potuto accedere alla Lega. Riunitomi con Sandro, uscimmo dalla palestra, dove però ci aspettava un tipo strano. Era un giovane alto, attraente, magro, con capelli grigi come l'acciaio e occhi azzurri come il mare. Ci disse: << Siete voi Esteban e Sandro? >>. Appena rispondemmo di si, lui sorrise e disse: << Bene, ho bisogno di voi. Seguitemi a casa mia. >>. Non seppi perché, decisi di fidarmi di lui. Casa sua non era troppo distante. Era piccola, però sembrava particolare. Difatti al suo interno c'era un'enorme collezione di pietre. Lui disse cortesemente di sederci, ci offrì del thè e disse: << Salve ragazzi. Benvenuti a Verdeazzupoli. Io sono Rocco. Piacere di fare la vostra conoscenza. >>. Sandro si sbiancò di colpo: << t-tu s-s-sei que-quel Rocco? Cioè, sei proprio tu, Rocco Petri, campione della Lega Pokemon? >>. << In carne ed ossa >>. Pure io mi sbiancai. Com'era possibile che l'allenatore più forte della regione era venuto apposta ad accoglierci? Sentivo puzza di bruciato. Chiesi: << Come mai sei qui? Cosa vuoi fare con noi? >>. Lui rispose prontamente, come se l'apettasse: << Perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di voi per salvare la regione. Vedete ragazzi, voi avete una forza che nemmeno immaginate, ragazzi. Inizialmente pensavo non fossi tu quello che cercavo, Esteban, poi però la presenza di Sandro al tuo fianco, ha tirato fuori un'energia incredibile, quella che cercavo. Voi siete gli unici a poter fermare il piano del team Earth di distruggere Hoenn mediante Groudon e Kyogre. Tu, Esteban, mediante la forza e l'astuzia e te Sandro, tramite il carisma e la volontà, che permetterà ad Esteban di esprimere tutto il suo potenziale, grazie anche alla benedizione di quel leggendario... >>. Io ero confuso, perciò dissi: << Punta al sodo, Rocco, non tenerci sulle spine >>. Lui disse: << Semplice, Esteban. Tu sei il prescelto di Rayquaza. >>. In quel momento non ci potevo credere. Era assurdo. Non era possibile. Ero dubbioso, ma anche affascinato dall'idea di essere il prescelto di Rayquaza. Rocco disse: << So che probabilmente penserai che sto dicendo fandonie, Esteban, però devi credermi, questa è la verità. L'artiglio che porti al collo è la prova. Quello è il simbolo dei prescelti di Rayquaza. >>. Era incredibile. Quindi non solo io ero prescelto, ma lo era stato pure mio nonno. Perché non me lo aveva mai detto? Stavo per chiedergli qualcos'altro, quando all'improvviso sentimmo un enorme scoppio che ci fece sobbalzare. Guardammo dalla finestra e vedemmo qualcosa di assurdo. Non troppo distante da noi si elevavano 2 colonne, una di lava e una d'acqua. Era incredibile. Rocco parve sorpreso: << A quanto pare ci sono riusciti... maledetti figli di puttana! >>. Io non capivo cosa intendesse. Era davvero una storia assurda. Stavo per fargli un po' di domande, ma mi bloccai. Capì che non era in momenti come quelli che si facevano domande. Rocco fece per uscire, poi però si girò e disse: << Prendete questi. Vi torneranno utili. >>. Prese dallo zaino 2 bracciali e ce li diede. Quello di Sandro aveva una pietra sopra, il mio no. Rocco disse a Sandro: << Tieni questa e dalla a Sceptile. Servirà a fargli esprimere il suo massimo potenziale. >>. Poi disse: << Questi sono dei megabracciali. Servono a far megaevolvere un pokemon in battaglia. Ora bado alle ciance e seguitemi. La battaglia finale per il futuro di Hoenn sta per iniziare. >>. E, detto ciò, uscì, e noi lo seguimmo. A questo punto capì che stava per iniziare la battaglia, quella vera. Che al confronto quella al rifugio Earth era.una passeggiata.

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Capitolo 5
*** Cap. 5 parte 1: salviamo Hoenn! ***


Non potevo credere a quello che mi aveva detto Rocco. Era assurdo che Rayquaza, un pilastro del nostro mondo, scegliesse come prescelto proprio me. Era incredibile. Ma non era questo il momento di porsi ste domande. Ora la priorità era sconfiggere il team Earth per impedire il risveglio di Groudon e Kyogre. Seguimmo Rocco per tutta Verdeazzupoli, e potei notare che si era creato il caos in città. Tutti stavano scappando. Sembrava di essere tornati ai tempi della crisi, dove Hoenn sfiorò lo sfacelo totale. Rocco condusse me e Sandro sulla spiaggia, e ci disse: << Ragazzi, dobbiamo andare verso l'Antro Abissale! Loro si trovano li. Dobbiamo muoverci! >>. Detto ciò, fece uscire uno Skarmory dalla Pokeball e ci intimò di seguirci. Io tirai fuori Dragonite, mentre Sandro un Clawitzer, e seguimmo Rocco. Dovemmo andare a una velocità assurda per stargli dietro e non potemmo fermarci. Rocco non accennava a rallentare. Improvvisamente, però, si fermò, e io per poco non mi schiantai contro di lui. Ci disse: << Sotto di voi c'è l'Antro Abissale. Immergetevi e troverete una grotta sotterranea. Io però non posso venire con voi. Devo andare a Ceneride ad avvisare Adriano. Ho fiducia in voi. Fategli vedere di cosa siete capaci! >>. Detto ciò, se ne andò a tutta velocità. Io tirai fuori il mio Greninja e dissi a Sandro: << Pronto? >>. Lui disse di si e ci immergemmo. Il tragitto durò più del previsto, ma alla fine riuscimmo ad entrare. Percorremmo la grotta a tutta velocità, per arrivare il prima possibile. Arrivammo ad un enorme spiazzo, dove si erigevano Groudon e Kyogre... pietrificati. Poi notammo che c'erano 2 tizi, vestiti uguali con... la divisa del team Earth. Uno era grosso e muscoloso, mentre l'altro magro e sottile, ma avevano entrambi uno sguardo maligno. Inoltre c'era un altare con su una persona, una persona legata che riconobbi immediatamente. Era Costanza. Io, di istinto, urlai: << COSTANZA! >>. Lei si girò e disse: << Esteban, sei tu! Sei venuta a salvarmi! Ma... chi è il ragazzo accanto a te? >>, << Le spiegazioni a dopo! Ora vengo a salvar... >>. Ci fu un enorme scoppio che fece alzare la polvere e ci oscurò momentaneamente la vista. Sentì una voce dire: << Non così in fretta, marmocchio >>. Appena si diradò la polvere, vidi un Camerupt. Doveva essere stato un suo attacco ad alzare la polvere. Vidi il tizio magrolino avvicinarsi e dire: << Fu fu fu fu... quindi, siete voi i marmocchi di cui parlava Rossella? Molto interessante... io sono Max, e sono il capo del team Earth assieme al mio collega Ivan... >>. Ivan si alzò dalla pietra dove era seduto e disse: << Ben arrivati, marmocchi... sono proprio contento di fare la vostra conoscenza. E sarò anche contento nel disintegrarvi. >>. Max continuò il discorso: << Bene, ora che siete qui, posso spiegarvi il nostro piano. Consiste nell'uccidere la ragazza per poter risvegliare Groudon e Kyogre, in modo che così ce ne impadroniremo e potremo soggiogare il mondo. Ivan, procedi pure. >>. Ivan sfilò un coltello dalla tasca e si avvicinò a Costanza. Sandro però, come da tradizione, fece un grande scatto, sfuggendo al controllo di Max, e si muse in mezzo fra Ivan e Costanza, dicendo: << Se vuoi anche solo torcerle un capello, dovrai prima affrontare me! Sceptile, scelgo te! >>. E fece uscire Sceptile dalla Pokeball. Ivan commentò divertito: << Ah, pensi di battermi? Ah ah ah, davvero coraggioso il tuo gesto, peccato sarà inutile! Vieni fuori Sharpedo! >>. E fece uscire il pokemon brutale, iniziando così a lottare. Max stava per unirsi alla battaglia, quando dissi: << Cosa pensi di fare, Max? Ci sono pure io >>. Tirai fuori Dragonite e mi scontrai pure io. Fu lungo come match, poiché il suo Camerupt era davvero resistente, ma alla fine prevalso nettamente. Infatti, il suo pokemon era nettamente in svantaggio sul mio. Max ritirò il suo pokemon e disse: << E chi se lo aspettava... perdere contro un bamboccio... assurdo >>. Sandro, al contrario mio, non se la passava bene. Il suo Sceptile era parecchio in difficoltà con la velocità e gli attacchi ghiaccio di Sharpedo, e il suo pokemon era parecchio indebolito e un altro colpo lo avrebbe buttato giù. Ivan disse: << E questo è il tuo massimo? Patetico! >>. Sandro strinse i denti. Non sapeva che fare, quando improvvisamente si ricordò qualcosa. Disse: << Prendi questa, Sceptile! >>. E gli lanciò la megapietra. Allora attivò il megabracciale e disse: << Ora vedrai il mio massimo, Ivan! Megaevoluzione! >>. E si scatenò il potere devastante. Sceptile fu avvolto da un aura rosea, dove cambiò forma. L'aura rosea sparì, mostrando un MegaSceptile molto più fiero e forte. Ivan commentò: << Non è possibile... >>. A quel punto lo scontro fu tutto in discesa. Bastarono pochi colpi per distruggere Sharpedo. In questo modo Sandro vinse e disse: << Esteban, andiamo a liberare Costanza! >>. Lo seguì e, finalmente, liberammo Costanza, che ci abbracciò entrambi dicendo: << Grazie ragazzi. Grazie di cuore >>. Ivan, però, che si era fatto scuro in volto, disse: << Non può finire così... NON FINIRÀ COSÌ! >>. Detto ciò, tirò fuori una pistola e sparò. Ma non sparò a noi. Sparò a Max, il suo collega. Il quale cadde a terra e disse: << Bastardo infame... >>. E morì. Ivan rise, rise tantissimo, e disse: << Ora non mi potrete più fermare! Ho usato lui come sacrificio per risvegliare Groudon e Kyogre! Tanto era solo una zavorra... >>. E fu così che Groudon e Kyogre ruppero il rivestimento in pietra e si risvegliarono. Erano davvero fighi, ma anche pericolosi. Ivan si rivolse a loro dicendo: << Groudon! Kyogre! Ora siete sotto il mio potere! Come prima cosa, distruggete sti marmocchi! >>. I 2 leggendari, invece, si girarno e fecero 2 breccie nella grotta e uscirono, facendo entrare l'acqua. Ivan cadde a terra, deluso, e disse: << Perché, perché non mi obbediscono... ? >>. Costanza, che fino ad ora era rimasta zitta, disse: << È semplice, perché loro non sono pokemon che si fanno sottomettere, loro sono delle divinità! Non si sottometteranno mai a nessuno, benchemeno a te! Lo vuoi capire? >>. Ivan allora capì e fece per piangere, ma io interruppi tutto e dissi: << Ehm... non sarebbe il caso di andarsene? Sai, non vorrei morire annegato... >>. Tuuti quanti si accorsero che l'acqua era a un livello altissimo, prendemmo un pokemon d'acqua e ce ne andammo dalla grotta che crollò su se stessa. Appena arrivati in superficie, prendemmo una boccata d'aria e dissi ad Ivan: << Senti Ivan, ormai disperarsi non serve a niente. Quel che è fatto è fatto e non si può più tornare indietro. Ora non ci resta che collaborare per fermarli. Ok? >>. Ivan rispose positivamente. Allora dissi: << Ragazzi, Groudon e Kyogre si stanno dirigendo a Ceneride. Dobbiamo muoverci. Andiamo! >>. E partimmo alla volta di Ceneride. E così, la battaglia per la salvezza di Hoenn ebbe inizio

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Capitolo 6
*** Cap. 5 parte 2: salviamo Hoenn! ***


Era da un po' di tempo che giravamo in tondo per il mare. Non sapevamo se era la direzione giusta. Ma dico, come si fa a perdersi seguendo un pokemon alto 5 metri?! Doveva essere per la scarsa concentrazione. Infatti, eravamo tutti sconvolti per quello che era successo all'Antro Abissale. Mentre formulavo questi pensieri, davanti a noi apparvero delle enormi pareti bianche. Non ci eravamo mai passati per quel punto. Sandro disse: << E queste che ci fanno qui? >>. Ivan rispose: << Sono le pareti che circondano Ceneride. Per poter entrare in città, dobbiamo passare da sotto. >>. E si immerse, con noi dietro a seguirlo. Devo dire che, se non ci fosse stato il problema dei 2 leggendari, mi sarei tranquillamente fermato a vedere i fondali (ovviamente con l'apposita attrezzatura). Erano spettacolari. Ma dovevo pensare a risalire, altrimenti sarei molto annegato e tanti saluti ai sogni di gloria. Per fortuna, riemersi in tempo. Devo dire che la città era davvero incantevole. Sembrava che non fosse stata toccata dal tempo. Ma non era il momento di fare il turista. Io e gli altri scendemmo finalmente a terra presso un albero altissimo e grande, dove ad attenderci c'erano Rocco e un altro uomo, dai capelli verdi e molto, molto affascinante (se fossi stato una ragazza ci avrei provato con lui). Rocco disse: << Oh ragazzi, finalmente siete arrivati! Purtroppo non c'è tempo per riposare. Groudon e Kyogre stanno già combattendo e dobbiamo fermarli! Esteban e Sandro, venite con me. La ragazza e Ivan staranno con Adriano. >>. E si mise a correre, senza manco lasciarci riposare. Io e Sandro, senza nemmeno sapere come, ci misimo a correre e riuscimmo a raggiungerlo. Eravamo entrati in un grande elicottero nero. Appena dentro, questo partì, e, perlomeno, ci permise di farci riposare. Rocco ci chiese: << Allora, cosa è successo laggiù? >>. Noi gli raccontammo tutto quanto, mentre lui ascoltava attentamente. Alla fine disse: << Me lo sarei aspettato da uno come Ivan. Non sentitevi in colpa, avete fatto quello che potevate fare. Ma passiamo oltre. Il piano d'azione sarà tenere a bada Groudon e Kyogre finché non arriva Rayquaza. A quel punto, Esteban, diventerai fondamentale >>. Io annuì, però, dentro di me, ero assai preoccupato. Non mi sentivo all'altezza, pensavo di non farcela. Arrivammo finalmente al campo di battaglia, che era qualcosa di impressionante. Da una parte avevamo il ghiaccio e l'acqua, con Kyogre. Dall'altra la terra e il fuoco, con Groudon. I 2 pokemon avevano qualcosa in particolare. Erano molto più grandi e forti. E pure più aggressivi. Dissi: << Sono diversi da quando lo ho visti uscire dall'Antro... >>. Rocco rispose prontamente: << È perché sono tornati alla loro forma primordiale. Ora sono molto più forti, ma non per questo dobbiamo farci intimorire. Avanti Metagross, esci fuori! >>. E fece uscire il suo pokemon. Io, imitandolo, feci uscire Dragonite e Sandro Sceptile. Contemporaneamente, Rocco e Sandro fecero megaevolvere i loro pokemon. MegaSceptile lo avevo già visto, mentre MegaMetagross no. E devo dirlo, è la mia mega preferita. Oltretutto era pure shiny. Rocco disse: << Io mi occupo di Kyogre, voi occupatevi di Groudon >>. Sceptile saltò in groppa a Dragonite, che scese in picchiata assieme a Metagross. Sceptile scese dalla groppa del mio pokemon e attaccò con Fendifoglia, che lo colpì. Tuttavia Groudon sembrava non,aver subito danni e fece per contrattaccare con Lavasbuffo, tuttavia ordinai a Dragonite di usare Oltraggio, che centrò in pieno il bersaglio. Sebbene la potenza dei colpi, però, Groudon non sembrava infastidito e attaccò con uno Spade Telluriche. Sceptile, però, grazie alla sua velocità, riuscì a evitare tutti i colpi e attaccò con Fendifoglia, tuttavia Groudon parò il colpo con la mano artigliata e lo respinse. Respinse pure l'Oltraggio del mio Dragonite. Nel frattempo, Metagross stava dominando l'incontro. Infatti, schivò agilmente un Primopulsar di Kyogre e, subito dopo, lo colpì con un devastante Meteorpugno, facendolo schiantare in acqua. Tuttavia, fu scaramentato via da un colpo di coda del leggendario, ma riuscì a fermarsi poco distante. Ero davvero incredibile come combatteva. Si vedeva proprio che era il campione. Purtroppo, però, mi distrassi troppo, tanto che mi accorsi troppo tardi che Groudon attaccò Dragonite con Pietrataglio, shottandolo. Pure Sceptile si distrasse per il K.O. del mio pokemon e venne colpito da Spade Telluriche. In questo modo Groudon sconfisse entrambi i pokemon. Ritirammo i nostri pokemon, e mi resi conto che eravamo nei guai. Infatti, per quanto forte, Metagross non poteva competere contro 2 leggendari. Ero davvero preoccupato, quando successe qualcosa di incredibile. Il mio artiglio si mise a brillare. Tutto, per un attimo, si fermò. Pure i 2 leggendari smisero di attaccarsi. Rocco commentò: << Finalmente, c'è voluto tanto, ma il momento è arrivato! >>. Il cielo, oscurato dalle nuvole, si illuminò, poi scese lui. Il pokemon più atteso. Il pokemon di cui ero l'interlocutore principale. Rayquaza. Il serpentone verde, dopo essere sceso dall'ozono, si diresse da me, e mi disse: << Salve, Esteban >>. Io, in quel momento, stavo per svenire. Non ci potevo credere. Sembrava un sogno. Rayquaza continuò: << So che probabilmente non mi crederai, ma io sono qui in carne ed ossa. Dai, fammi megaevolvere e finiamo questo scontro! >>. A quel punto ero tesissimo, però riuscì a mettere le dita sulla megapietra e a dire: << Megaevoluzione! >>. Lo vidi per davvero. Vidi Rayquaza megaevolversi e diventare un MegaRayquaza ultra figo. Il pokemon disse: << Dai, dimmi cosa devo fare e lo farò! >>. Stavo pensando a cosa dirgli, quando Groudon e Kyogre lo attaccarono con Solarraggio e Primopulsar. Allora dissi a Rayquaza di schivare e di usare Dragobolide. Lui schivò i colpi con una facilità assurda e utilizzò Dragobolide, con risultati ottimi. I 2 pokemon erano in difficoltà. Tuttavia, però, Groudon attaccò con Pietrataglio e non riuscì a dire in tempo a Rayquaza di scansarsi che fu colpito. Il pokemon Stratosfera cadde nel ghiaccio. Però, quando Kyogre attaccò con Primopulsar, non mi feci sorprendere e dissi a Rayquaza di schivare e di usare Dragopulsar. Lui fece quello che gli dissi, e i risultati furono notevoli. Infatti, Kyogre fu scaramentato addosso a Groudon. Il pokemon Continente, perciò, fu costretto a usare Spade Telluriche, che colpì ma non ebbe effetto in quanto Rayquaza è di tipo Volante. A quel punto dissi: << Finiqmo questo scontro una volta per tutte! Usa Ascesa del Drago! >>. E a quel punto Rayquaza partì a tutta velocità, diventando in brevissimo tempo un proiettile gigante avvolto da un'aura azzurra. Groudon e Kyogre non fecero in tempo a far qualcosa che furono travolti in pieno, spazzati via e, contemporaneamente, ritornati alla forma normale. Rayquaza si elevò in cielo e emise un grido di vittoria, che poteva anche stare a significare: << Andate via! Io sono il più forte! >>. Infatti, subito dopo, Groudon e Kyogre se ne tornarono nell'Antro Abissale, mentre Rayquaza, tornato normale, se ne tornò nella Stratosfera. Tutti quanti cademmo a terra e tirammo un sospiro di sollievo. Rocco disse: << Bravi ragazzi, c'è l'abbiamo fatta! Abbiamo evitato la catastrofe. Ora torniamo a Ceneride. >>. E l'elicottero partì in direzione della città. Finalmente io e Sandro potevamo rilassarci. C'è l'avevamo fatta. Avevamo sconfitto, assieme a Rocco, Groudon e Kyogre, evitando che Hoenn venisse distrutta come diversi anni fa. Alla fine, eravamo noi i vincitori

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