Never Let Me Go

di fedepiper91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No Air ***
Capitolo 2: *** Home ***
Capitolo 3: *** I will never let you know ***
Capitolo 4: *** Sorry seems to be the hardest word ***
Capitolo 5: *** This Love ***
Capitolo 6: *** Gravity ***
Capitolo 7: *** Wrecking ball ***
Capitolo 8: *** Water under the bridge ***
Capitolo 9: *** Clarity ***



Capitolo 1
*** No Air ***


postimage~



"..somehow I'm still alive inside
You took my breath, but I survived
I don't know how, but I don't even care
So how do you expect me
To live alone with just me
'cause my world revolves around you
It's so hard for me to breath
Tell me how I'm supposed to breathe with no air
Can't live, can't breathe with no air,
It's how I feel whenever you ain't there
It's no air, no air.."

- No Air


Quasi 3 anni erano ormai passati dall'ultima volta in cui Sana Kurata aveva visto alcune delle persone per lei più care. Il tempo era passato per tutti e lei continuava a  domandarsi ,mentre atterrava in patria dall'aereo privato, "I miei amici mi staranno aspettando o mi avranno dimenticata?"
In fondo avrebbero avuto ragione loro. Non si era fatta sentire molto durante quel periodo..Non era più tornata e di certo una telefonata e un email ogni tanto non erano abbastanza, ma lei era convinta, forse ingenuamente, che sentimenti grandi e profondi come l'amicizia e l'amore sarebbero rimasti immutati nel tempo e che le cose non sarebbero cambiate.
Era partita di fretta,una mattina, senza salutare nessuno, per una nuova eccitante avventura, un film che a detta del suo manager Robbie e del produttore l'avrebbe resa famosa in tutto il mondo.
Era un film drammatico, emozionante,di grande impatto per il pubblico.
Sarebbe dovuta restare in America solo per 6 mesi e poi sarebbe tornata a casa, dalla sua famiglia, dai suoi amici e da lui, il suo primo amore: Heric, con il quale aveva sempre avuto un rapporto di amore-odio, ma con cui non aveva mai avuto una vera e propria relazione sentimentale.
Forse perchè erano troppo testardi e spaventati per ammettere ciò che provavano l uno per l'altra. Col passare del tempo  però si erano allontanati...almeno secondo la ragazza.
I due non si erano più dichiarati, poichè Heric aveva perso la cintura nera ed erano rimasti in stand by; in una specie di limbo..in attesa che l'una o l altro facesse una mossa.
Nel frattempo però continuavano a comportarsi come al solito...almeno in apparenza, come se nulla fosse cambiato,nonostante entrambi
probabilmente sapessero cosa provava l altra persona.
Quando si trattava di amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi erano sempre stati i peggior nemici di loro stessi.
La goccia che fece traboccare il vaso fu però la proposta di lavorare all'estero per un nuovo film ed appena saputa della sua probabile partenza, Heric aveva preso ad essere più distante e freddo del solito.
Lei avrebbe sicuramente rifiutato se Akito le avesse detto di non andare,ma il giovane sapeva che quella era una grande opportunità per lei e non voleva intralciare i suoi sogni di diventare una star e poi non era il suo ragazzo ,non poteva dirle cosa fare.
Sapeva che il suo lavoro era importante e sarebbe sempre venuto prima di tutto.Ne era sempre stato geloso, fin da ragazzini.
Non aveva la minima idea che per Sana fosse lui la cosa più importante.
Logicamente,vedendo la non reazione alla sua partenza e immaginando che ad Heric dopotutto non sarebbe importato poi molto,
Rossana aveva deciso di cogliere al volo l'opportunità ed aveva fatto in quattro e quattrotto le valigie,avendo a malapena il tempo di avvisare Alyssa
e Funny che se ne sarebbe andata per un po'.
in fondo, tutti dicevano che un occasione del genere capitava una sola volta nella vita e come poteva, lei, che era solo una ragazzina
di quasi 16 anni, rinunciare?
Non aveva buoni motivi per farlo.
Ma come si dice "è inutile piangere sul latte versato" e poi se non si era fatta sentire un motivo c'era eccome...anzi ce n'erano parecchi. 
Uno fra tutti , la sua depressione.
Eh già.. la vivace Sana, colei che era una ragazza così vitale ,gioiosa e sorridente tutto il tempo, aveva passato mesi in depressione; in crisi totale , dovuta allo stress e alla mancanza delle persone amate.
Si era fortunatamente ripresa, terminato quel film,che l'aveva davvero resa famosa..nonostante ciò che le aveva procurato.
Infatti dopo quel momento difficile , la giovane non si era fermata un attimo e ne era stata grata,vista la notizia che aveva poi ricevuto.
A quanto pare Heric e Funny si erano rimessi insieme.
Heric. Quel nome le provocava ancora, dopo anni, i brividi alla schiena e faceva galoppare il suo cuore come se stesse facendo una gara di atletica.
Era la persona che più riusciva ad irritarla e infastidirla in tutto il pianeta,ma era anche l'unico dal quale non sarebbe mai riuscita a liberarsi, l'unico dal quale non si sarebbe mai voluta e potuta allontanare. Era il suo migliore amico,dopotutto....oltre che il suo primo amore.
Era sempre stato il suo rifugio,il suo porto sicuro,nonostante i litigi e le continue incomprensioni. Era una parte di lei.
Con lui aveva vissuto tante di quelle avventure ed emozioni.
Avevano un legame speciale che nessuno avrebbe potuto spezzare.
Saputa la notizia,nonostante la delusione e la tristezza iniziale, Sana aveva capito che non sarebbe mai potuta essere la sua ragazza, poteva solo pensare a lui. Pensare a lui e basta, senza aspettative e senza vivere nell'attesa.
In fondo non era la prima volta che lo faceva.
L'aveva già lasciato andare una volta e si era comportata di conseguenza.
Era stata principalmente colpa sua ,quindi se lei aveva deciso di restare in America.
Sana non aveva avuto la forza di tornare. Non voleva affrontare di nuovo ciò che aveva già dovuto passare.
 Sembrava un deja vù e questo pensiero ,all'epoca, la fece sorridere amaramente.
Tutto era come 3 anni prima,quando lui le aveva confessato di stare con Funny e lei aveva capito di amarlo.
Stavolta però la notizia non era arrivata dal ragazzo- bastardo,cretino, traditore (gliene aveva dette di tutti i colori)- e a dire il vero lui non si era proprio fatto sentire.
Lei aveva provato a chiamarlo ogni tanto, a scrivergli qualche volta,ma lui non aveva quasi mai risposto o le diceva di avere da fare, evitandola e liquidandola subito.
A che pro avrebbe dovuto continuare a sentirlo quindi? Specie dopo aver scoperto la presunta verità.
Erano state le sue amiche a rivelarle la novità e probabilmente non erano state molto sorprese quando alla fine di una telefonata, 2 anni prima, lei aveva riferito loro che avrebbe prolungato il suo viaggio negli States, indefinitamente.
Sana aveva capito che era inutile aspettare Heric.
Aspettarlo sarebbe stato come aspettare la pioggia: Inutile e deludente e lei ne aveva abbastanza di soffrire per lui.
Ormai era una giovane donna, maggiorenne che si era creata un nome e aveva molti fans.
Sarebbe andata avanti e quel ragazzo che le aveva sempre fatto battere il cuore ,sarebbe stato solo un ricordo lontano.
Magari non era il loro destino quello di stare insieme, visto che li aveva spinti inesorabilmente in direzioni opposte, lontani l'una dall altro.
Questa consapevolezza però non aveva alleviato il dolore che sentiva al petto ogni qual volta pensava a lui.
Aveva provato a toglierselo dalla testa e soprattutto dal cuore, ma era quasi certa di non esserci riuscita. Ma in fondo come si dice:  "Il primo amore non si scorda mai" nel bene e nel male.
Quel ragazzo,dai capelli biondi; gli occhi ambrati ; lo sguardo profondo e un gran bel caratteraccio era stato troppo importante per lei per poterlo dimenticare e in poco tempo per giunta..ma un giorno ci sarebbe riuscita. Ne era più che certa o almeno era quello che sperava. In fondo lui l'aveva fatto,no? E anche in fretta.
Si era quindi buttata a capofitto nel lavoro, fra apparizioni,pubblicità e 2 nuovi film.
Tutto a tempo di record. Non aveva avuto un'attimo di tregua e ne era stata grata..così non avrebbe dovuto pensare ai suoi problemi.
Ormai la sua carriera era alle stelle e lei era al top.
Poteva addirittura permettersi un jet privato per viaggiare e aveva delle assistenti che l'aiutavano..specie perchè Robbie, impegnato con la sua bella Alissia, era sempre meno presente poichè doveva pensare ad organizzare il suo matrimonio e alla vita insieme alla sua amata. Lei li invidiava davvero.
Si vedeva che erano innamorati e che erano perfetti insieme...come Alyssa e Terence, o lei e Heric... Beh no.. forse lei e Heric non erano così perfetti insieme ,nonostante lei lo avesse pensato qualche volta.
Tutti credevano che lei sarebbe stata meglio con Charles e per un periodo c'aveva voluto credere anche lei. Erano stati "insieme", più o meno, per circa 6 mesi,dopo essersi rincontrati durante un lavoro, 2 anni dopo il suo arrivo in America.
La giovane aveva chiesto aiuto all'amico per dimenticare Heric, ma sapevano entrambi che non avrebbe funzionato.
Charles non era uno sprovveduto. Aveva capito di essere solo un rimpiazzo e che Sana non aveva ancora dimenticato Heric così aveva deciso di tornare a casa,finito lo show a cui avevano partecipato insieme.
Spesso il ragazzo, saggiamente le ripeteva: "E' difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare." e lei non poteva che essere d'accordo, specie perchè non era così sicura di voler dimenticare.
Charles sapeva che il cuore della sua amata era occupato da tempo,quindi aveva deciso di farsi da parte,di dimenticarla, ma nonostante tutto erano rimasti molto amici.. dopo una breve pausa di riflessione.
"Peccato che le cose non vanno sempre come si vogliono. " Pensò la giovane,guardando il paesaggio familiare, intorno a lei,guardando dal finestrino.
 La vita cambia le carte in tavola...le persone crescono e cambiano...e purtroppo non sempre i cambiamenti sono positivi.
Sana questo l'aveva sperimentato sulla propria pelle.
Non era stata convinta di quel viaggio..Non voleva davvero partire,ma era bastata una parola di Heric per farla decidere e capitolare.
In fondo non le era andata male..però era stata da sola in America..senza nessuno e lei non aveva mai amato il silenzio,la solitudine.
Nonostante avesse lavorato e viaggiato molto anche da ragazzina, non aveva mai provato tanta solitudine come in quelle prime settimane.
Le persone intorno a lei erano cattive seppur professionali, tutti erano di malumore,andavano di fretta e lei sentiva la mancanza delle persone che amava.
Non aveva avuto molto tempo per sentire le sue amiche e per parlare con Heric, la cui assenza era quella che le pesava di più.
Robbie e Alissia si sposarono poi nello stesso periodo in cui lei prese la decisione di fermarsi in pianta stabile negli States...fregandosene di tutto e tutti.
Lei gli aveva fatto da testimone..e ora che ci pensava,quella era stata anche l'ultima volta che aveva visto sua madre in carne e ossa.
La scrittrice era andata in visita per qualche giorno durante il periodo natalizio.
Natale. Ogni volta che pensava al natale ,le venivano in mente i ricordi e i momenti passati a casa sua,con la sua famiglia e i suoi amici.
La vigilia avevano sempre festeggiato insieme.. lei e Heric.
Era il giorno di metà compleanno. Il loro giorno.
Chissà se lui l'aveva festeggiato..senza di lei,in quegli ultimi 2 anni.
Sua madre non aveva voluto o potuto raggiungerla negli USA, poichè stava scrivendo un nuovo romanzo...e così lei aveva vissuto gli ultimi quasi 3 anni della sua vita,da sola...spostandosi da una parte e l altra della nazione. Il che non era stata una brutta cosa, anzi, l'aveva aiutata.
Aveva viaggiato molto e la giovane era diventata decisamente più matura.
Era diventata affidabile... più acculturata, cucinava anche discretamente ed era diventata più puntuale.
 I suoi amici...Heric non l'avrebbero riconosciuta. Era anche cambiata fisicamente.
Arrivata in aeroporto quella sera, fu quasi sorpresa di trovarci il suo caro amico Charles e sua madre, Katherine...ma dietro di loro,c'era anche una montagna di giornalisti.
"Oh no"  Era stato il suo primo pensiero.
Non aveva voglia di parlargli..e non voleva che i suoi amici sapessero del suo ritorno.
 Voleva essere lei ad avvisarli.
Fortuna che Robbie era tornato con lei per qualche giorno,così poteva occuparsene lui.
Amava il suo lavoro..ma non riusciva a sopportare le continue ingerenze della stampa nei suoi confronti..e da quando era diventata una stella internazionale, il fastidio era aumentato. La seguivano e importunavano ovunque.
Uscivano delle sue foto quasi ogni giorno con titoli sempre più fantasiosi e irritanti.
Avevano addirittura scritto una volta che non faceva altro che andare alle feste ad ubriacarsi e le affibbiavano un ragazzo diverso al mese.
Era diventato davvero difficile non arrabbiarsi e allo stesso tempo tenere a bada le sciocchezze che i giornali si inventavano su di lei.
Si mosse verso la madre che la strinse forte, dandole il bentornato per poi avvicinarsi al suo amico Charles che l'abbracciò velocemente.
La prima cosa da fare ,appena tornata a casa, sarebbe stato sicuramente un bel bagno caldo e poi avrebbe dovuto avvisare tutti del suo ritorno.
Avrebbe chiamato in primis Alyssa anche per farle gli auguri,visto che qualche giorno prima era stato il suo compleanno e lei le avevo solo scritto un misero messaggio,tra una registrazione e l'altra dell'ultimo telefilm a cui aveva partecipato.
Appena salita in camera si era sdraiata a letto e si era però addormentata di colpo.
Sana Kurata era stanca. Sia fisicamente che psicologicamente.
Aveva decisamente bisogno di una pausa. Questo era il motivo per cui era tornata a "casa" o almeno era il motivo principale.
Risvegliatasi , dopo cena..decise di chiamare subito la sua amica che ripose al secondo squillo.

<< Pronto? >> Fece la voce dolce ,dall'altra parte della cornetta.

<< Indovina chi sono? >> Disse lei, col suo tono di voce squillante,sorridendo.

<< Sana..sei tu? >> Chiese poi la ragazza titubante.

<< Sì..amica mia. Sono appena tornata a Tokyo. Come stai? Tutto bene?
 Scusa se non ti ho chiamato prima e ti ho lasciato con un misero messaggio di auguri.
Mi farò perdonare,te lo prometto. >> Aveva detto tutto d'un fiato la rossa,eccitata ed anche un pò agitata.

<< Ma no. Il tuo ritorno è il più bel regalo che potessi farmi. Non ti preoccupare..e poi l'importante è che ora sei qui,no? E che ci possiamo vedere. A proposito! Stavo giusto organizzando la serata di domani.  Sto invitando un po' di vecchi amici per fare due chiacchiere. Vieni anche tu? Mi farebbe davvero molto piacere avere di nuovo tutto il gruppo riunito. >>  Disse invece l'amica, parlando anche lei molto velocemente, contenta.

<< Contaci! Vuoi che porti qualcosa? Magari da mangiare? >> Chiese cortesemente Sana a quel punto.
Aveva imparato che quando si va ospite in casa di qualcuno non bisognava mai arrivare a mani vuote.

<< il dolce , se ti va e non ti è di disturbo. Per il resto ho tutto sotto controllo! >> Rispose Alyssa, con tono tranquillo.

<< Ok! A che ora vuoi che venga? Posso aiutarti se ti serve una mano! >> Domandò allora l'attrice.

<<< Davvero? >> Chiese scettica la giovane,mentre sorrideva ripensando a com'era la sua amica da ragazzina.

<< Ehi..che cos'è questo tono? Guarda che sono cresciuta anch'io! Ti dimostrerò le mie doti culinarie. >> Aveva detto a quel punto Sana,pensando che avrebbe fatto vedere di essere cambiata.

<< Ahahaha ok. Allora ti aspetto per le 6. >> Le aveva risposto successivamente l'amica,ridendo.

"Quanto mi sei mancata"  Fu il pensiero che attraversò entrambe in quel momento.

<< Va benissimo! A domani. Non vedo l'ora. >> Esclamò Sana,più felice che mai di rivedere l'amica,che mormorò:

<< A chi lo dici! >> per poi aggiungere: << Sii puntuale! >> ricordando quanto Sana fosse ritardataria.

<< Ahahahaha vedrai, arriverò persino in anticipo! La casa è sempre la stessa,no? >> Ribattè invece l'attrice, pensando anche lei ai vecchi tempi in cui arrivava in ritardo a scuola o alle uscite con le ragazze.

<< Sì! Buonanotte Sana. >> Aveva poi detto dolcemente Alyssa.

<< Buona notte Alyssa! >> Aveva infine risposto l'altra,col sorriso sulle labbra e una gran voglia di rivedere la sua migliore amica.
Alyssa sembrava la stessa. Le aveva fatto davvero piacere risentirla.
Non si era dimenticata di lei, a quanto pare. "Meno male" , pensò la giovane mentre si metteva in azione per fare una bella torta al cioccolato e prepararsi qualcosa da mangiare,visto che aveva saltato la cena.
Dopo aver riattaccato,aveva immediatamente ripensato alle parole della giovane.
Con vecchi amici intendeva ovviamente i loro ex compagni di scuola,visto che ora per la maggior parte frequentavano l'università.
Questo voleva dire che.... avrebbe rivisto anche Heric e più precisamente Heric e Funny insieme.
<< Oh no. Già mi viene voglia di vomitare. >> Mormorò la giovane,mentre trafficava in cucina in cerca degli ingredienti.
Il giorno dopo era arrivato in fretta. Lei aveva dormito tutta la mattina e dopo pranzo, aveva deciso di vestirsi ed andare a fare una passeggiata,evitando accuratamente posti troppo conosciuti. Non voleva far saper a nessuno che era tornata.
Chissà se Alyssa aveva avvisato gli altri del suo ritorno?
Chissà cosa aveva pensato Heric, una volta saputa la notizia.

<< Ah.. Uffa. Ma che mi importa! >> Borbottò la giovane,mentre passando per il parco,notò un posto a lei ben noto.
Evidentemente le sue gambe erano andate per conto loro..visto dove l'avevano portata.
Il gazebo. Quello era il loro posto.
Come ci era arrivata fin lì? Doveva aver camminato molto...mentre era sovrappensiero.
Quanti ricordi riportava alla mente quel luogo.
<< Oh..Heric! >> Sussurrò la giovane,senza pensare.
Chissà che effetto le avrebbe rifatto vederlo.
Una volta ripresasi, aveva deciso di tornare dritta a casa. Non voleva arrivare in ritardo.
Aveva anche fatto la spesa per il giorno seguente e comprato un piccolo pensiero per il compleanno della sua cara amica.
Poche ore e avrebbe rivisto tutti. Dire che era agitata sarebbe stato un'eufemismo.
Aveva paura. Paura che l'avrebbero giudicata o trattata male,ma in fondo lei aveva solo fatto ciò che era stato meglio per lei e non era in fondo tutta colpa sua se si era fatta sentire poco in quegli ultimi anni.
Tornata a casa iniziò quindi a prepararsi.
Alle 18 e 30 , leggermente in ritardo, era arrivata davanti casa dell'amica.
Dopo aver parcheggiato l'auto - eh sì, aveva imparato a guidare - si era ritrovata davanti la porta ,improvvisamente incerta se bussare.
Sospirò, si fece forza e suonò il campanello. L'attesa durò poco.

<< Sei in ritardo! >> Le disse subito Alyssa ,con tono di rimprovero,quasi materno,ma col sorriso sulle labbra, senza neanche darle il tempo di parlare appena aperta la porta,per poi abbracciarla stretta.

<< Lo so. Mi dispiace. Ci ho provato a fare prima, ma ero indecisa su cosa indossare e poi i capelli non volevano sistemarsi e una cosa tira l'altra, ho fatto tardi.. >> Rispose lei,con tono apologetico e uno sguardo da cane bastonato,mentre sorrideva alla vista dell'amica che sembrava una vera donnina di casa,col grembiule e le mani e i capelli sporchi di farina.

<< Tranquilla. Mi aspettavo ti saresti presentata fra tipo un'ora..quindi direi che sei migliorata. Secondo i tuoi standard essere qui con soltanto mezz'ora di ritardo è decisamente un record >>  Proferì Alyssa, con tono divertito , mentre richiudeva la porta alle sue spalle.

<< Ah ah .. Come sei spiritosa! Questo è per te. Tantissimi auguri anche se passati. >> Ribattè Sana, porgendole il pacchetto regalo che le aveva comprato per il suo compleanno.

<< Aww.. Ma che dolce. Ti avevo detto che non mi serviva niente. Sei già stata perdonata! >> Esclamò la giovane, prendendo e stringendo a sè il regalo, come se fosse qualcosa di molto prezioso.
L'avrebbe aperto quando tutti se ne sarebbero andati. C'erano troppe cose da fare in quel momento.
<< Lo so...ma volevo farlo. Sei o non sei la mia migliore amica? E ti ho portato anche la torta. L'ho fatta io. E non guardarmi con quella faccia. è commestibile. Lo giuro! >> Rispose genuinamente l'attrice che fece un sorriso così luminoso che poteva illuminare la stanza, mentre seguiva tranquillamente l'amica.
"Mi erano mancati questi suoi sorrisi pieni di emozione " pensò Alyssa prima di ritrovare la voce e mormorare, poco convinta:
<< Uhm... Vedremo. >>  per poi aggiungere seria,ma col sorriso sulle labbra,fermandosi:
<< Oh Sana! Mi sei mancato tantissimo! >>

<< Anche tu!Non hai idea di quanto. >> Le sussurrò Sana a quel punto, quasi sull'orlo del pianto.
Le due si abbracciarono di nuovo,mentre camminavano verso la sala.

<< Vieni. Entra. Anche le altre sono arrivate! >> Disse Alyssa dopo essersi ricomposta,facendole cenno di entrare dentro la stanza.
"Le altre? Quindi ...anche Funny?" Fu il primo pensiero di Sana in quel momento,che non si accorse del fatto che Alyssa continuasse a guardarla come se stesse sognando.

<< Sei venuta veramente! >> Disse la voce tremante ed emozionata della ragazza, che ancora non credeva ai suoi occhi.
La sua migliore amica era finalmente tornata a casa.
Sana si guardò intorno, si tolse il cappotto,dopo aver poggiato la torta sul tavolo,che tanto non andava al frigo e poi tornare a posare lo sguardo sul volto dell'amica e dire con tono serioso, ma felice:
<< Te l'avevo promesso no? Non potevo mancare. Mi dispiace non essere tornata prima. >>

<< Salve a tutti! >> Esclamò successivamente,sentendosi osservata e vedendo che c'erano alcune persone ,di spalle, intente a chiacchierare fra loro e che non avevano ancora notato la sua presenza.

<< La star si è degnata di tornare. >>  Aveva tuonato una voce molto familiare, la SUA voce, poco distante da lei,facendola  tremare.
Lei si girò lentamente, con paura e mentre stava decidendo se incontrare o meno lo sguardo del suo primo amore ,sentì un'altra voce unirsi alla discussione.

<< Eddai Heric. Comportati civilmente. Siamo ad una festa. >>  Lo aveva rimproverato bonariamente, Funny, sbucando dalla porta della cucina ,mentre gli sorrideva,avvicinandosi per tirargli un bozzetto sulla spalla.
Lui ricambiò lo sguardo per poi girarlo dall'altra parte, sbuffando sonoramente ,sedendosi.
Quella vista faceva ribollire Sana e le faceva davvero male.
Sapeva che sarebbe accaduto. Dopotutto non era la prima volta che si sentiva gelosa di loro.  L'aveva messo in conto che avrebbe dovuto rifarci l'abitudine.
Era successa la stessa cosa anni prima, appena tornata dall 'America.
Forse era quello il suo destino. E tutto perchè era stata così stupida.
Ma quei due insieme... non riusciva a guardarli senza sentirsi strana,quasi tradita...senza avere quella fitta al cuore che le faceva venire voglia di piangere e urlare con tutto il fiato che aveva in corpo. Avrebbe voluto prendere la mano di Heric e portarlo via da tutti.
Quel modo di comportarsi,quella complicità,le prese in giro era una cosa prettamente loro e invece sembrava in quel momento che fosse lei l'intrusa,che non c'entrasse niente con loro ,come se il passato non fosse mai esistito e provò un'enorme fitta di gelosia e di delusione, perchè se fosse stata più attenta ai suoi sentimenti e a quelli di Akito,se fosse stata più decisa e più matura e soprattutto più sincera su ciò che provava, a quell'ora sarebbe stata quasi sicuramente lei la ragazza di Heric...e non Funny,che glielo aveva portato via ancora una volta.
Poteva provare ad odiarla quanto voleva,l'aveva giò fatto ma tanto non avrebbe cambiato il fatto che in fondo sapeva che tutto quello che era successo era stato solo colpa sua e doveva imparare a conviverci.
Lei era solo una sciocca che credeva che avrebbero avuto tempo. Che credeva che tanto non si sarebbero mai divisi,perchè niente e nessuno poteva separare Sana e Heric.
Quanto era stata ingenua e soprattutto quanto poteva essere patetica,se era già andata in confusione ,dopo averli visti insieme per pochi secondi?
Ma lei doveva essere forte. Si era ripromessa che da brava attrice qual' era non si sarebbe scomposta. Avrebbe mostrato indifferenza,anche se si sentiva morire dentro vedendoli insieme..a scherzare e prendersi in giro come facevano sempre loro.
Anche se la faceva star male il fatto che Heric l'avesse dimenticata così in fretta, cosa che però lei non avrebbe mai ammesso a voce alta.
Si sarebbe comportata in modo maturo. Avrebbe dimostrato a tutti, lui compreso, che lei era andata avanti..anche se non l'aveva fatto davvero e che stava bene...che era sopravvissuta.

<< Kurata. Sei rimasta imbambolata? >> Aveva domandato, con la voce un po' preoccupata, Heric, guardando la giovane che aveva uno sguardo perso, cercando di capire quale fosse il suo problema.
Il ragazzo sentiva che c'era qualcosa di diverso in lei.
Era sempre stato così fra loro. Erano legati così profondamente che potevano leggere l'una nell altro e viceversa quando c'era qualcosa che non andava.
Heric riusciva a capirla come nessun altro.
Guardandola, lesse un tormento interiore dentro di lei e per quanto potesse essere stato ferito da quella giovane donna, per quanto volesse odiarla per essersene andata, non sopportava di vedere quel suo sguardo sofferente e quasi spento, così con voce più acuta, l'aveva chiamata per cognome, cosa che aveva sempre fatto e che sapeva la faceva infuriare,per "svegliarla".
Mentre la osservava appena entrata nella stanza, folgorato dalla sua bellezza, sperava con tutto se stesso che i loro occhi si sarebbero incrociati presto e per quanto ne fosse scontento e irritato, dopo tutto quel tempo, averla rivista aveva provocato in lui una marea di emozioni impossibili da frenare.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma agognava quel momento da tempo.
Dall'ultima volta in cui,spezzandogli il cuore, l'aveva lasciato per partire,ancora una volta...allontanandosi da lui... E poi non era più tornata.
Lui aveva cercato di dimenticarla..e per mesi si era erroneamente convinto di esserci riuscito.
Ogni giorno cercava di auto convincersi di averla dimenticata..e di averla rimossa completamente dalla sua vita...ma poi gli tornava in mente qualcosa che gli ricordava lei,oppure qualcuno la nominava o vedeva qualche sua pubblicità e tutti i suoi propositi andavano a farsi benedire.
Un'anno dopo la partenza della giovane,Heric si era messo l'animo in pace.
Quella ragazzina dai capelli lunghi e rossi, egoista,ma anche gentile,spensierata e gioviale sarebbe sempre stata una parte fondamentale di lui.
Non poteva e non doveva dimenticarla. Lei gli aveva salvato la vita...gliel'aveva stravolta, cambiata in meglio..nonostante il dolore che la sua perdita gli aveva provocato,perciò non poteva dimenticarla. Non era giusto farlo.
L'aveva amata per buona parte della sua vita, forse l'amava ancora e probabilmente l'avrebbe amata fino alla fine dei suoi giorni.
Nonostante la distanza e al di là degli anni passati, era come se i due fossero legati indissolubilmente dal cosiddetto "filo rosso del destino".
Non potevano dimenticare ciò che era successo, le avventure e i dispiaceri vissuti insieme. Non potevano negare l'influenza che ognuno di loro aveva avuto sulla vita dell'altra persona. Non potevano ripudiare l'affetto , l'amore che c'era stato e che probabilmente ci sarebbe sempre stato fra loro.
In quell'istante lei ,specchiandosi negli occhi di lui, avrebbe invece voluto urlargli contro tutto il male che gli aveva causato e allo stesso tempo correre fra le sue braccia per sentirsi al sicuro e baciarlo come se non ci fosse stato un domani.
Questo pensiero la fece sentire strana...a disagio.
In fin dei conti,da ciò che ricordava ,fino a pochi giorni prima della sua partenza per l'America non aveva mai avuto il forte impulso di baciare Heric, nonostante ci fossero stati fra loro ben 3 baci, tutti per inciso iniziati da lui.
Forse era davvero cresciuta..più di quanto volesse ammettere.
Non se l'era sentita per cui di raccogliere la provocazione, non lo meritava e poi Sana non credeva di avere la forza di proferire una sola parola, quindi era rimasta zitta e l'aveva solo guardato brevemente, cosa che era stata un grave errore, aveva pensato poco dopo lei.
Si diede mentalmente dell'idiota infatti,quando sentì la sua pelle bruciare e le gote fondersi di rosso,appena incrociati quei begl' occhi ambrati.
Lo sguardo del suo "amico" era sempre lo stesso. Leggermente più duro di come lo ricordava, ma sempre profondo..intenso, tanto da farle dimenticare i suoi stessi pensieri..o perfino il suo nome.
Il rivederlo aveva risvegliato in lei sentimenti soppressi,nascosti negli angoli più remoti del suo cuore e della sua mente.. l'aveva fatta sentire di nuovo viva e questo pensiero per un attimo la terrorizzò.
Non era stata tanto ingenua da pensare che non le avrebbe fatto effetto rivederlo ,ma specchiandosi dopo tutti quegli anni in quegli occhi che lei amava tanto, di certo non si aspettava l'intensità dei suoi sentimenti che a quel punto erano ormai come un fiume in piena che non poteva essere fermato.
Voleva trovare il modo di fuggire da quello sguardo,ma si sentiva prigioniera...eppure, allo stesso tempo, libera.
Quegli occhi così belli e penetranti le facevano tremare le gambe.

C'era tensione nell'aria. Tutti sapevano che sarebbe successo.
C'erano troppe cose e troppi sentimenti in sospeso fra loro per anche solo pensare che tutto potesse andare bene.
"Strano che non hanno ancora preso ad iniziare ad insultarsi." Pensarono contemporaneamente Funny e Alyssa ,che continuavano a guardare ,in religioso silenzio, i due,che però non facevano altro che fissarsi intensamente.
Fortunatamente ,dalla stanza adiacente a quella, sbucarono proprio in quel momento, Margaret e Terence, che si apprestarono ad andare a salutare l'amica ,insieme a Marine e George seduti poco distanti dalla porta della cucina.
Sana non fu mai così felice di rivedere i suoi amici.
Nel frattempo però sentiva lo sguardo di Heric perforare la sua pelle e raggiungerle l'anima e ciò le impediva di comportarsi in modo naturale e soprattutto di fingere disinteresse.
"Dannato Heric" Pensò cercando di ricomporsi, prima di volgere ,non con pochi problemi, lo sguardo verso gli altri amici.
Heric,d'altro canto non riusciva a smettere di fissarla e si detestava per quello.
Non aveva idea di cosa sarebbe successo se e quando l'avrebbe rivista.
Credeva che non ci sarebbero stati problemi..e invece se ne stava lì immobile a fissarla ,proprio come quando era un ragazzino.
Odiava essere così debole e patetico quando si trattava di lei, ma non riusciva a farne a meno.
La guardava ,ma i suoi occhi la vedevano, in un certo senso, sempre uguale..come se fosse ancora quella ragazzina delle medie,carina, allegra e con le codine.. nonostante quella fosse una cosa impossibile.
Sana era cambiata. Era una donna adesso. Era più matura.
E non era solo una questione d'età o per il fatto che erano passati 3 anni che non la vedeva.
Lo si capiva principalmente dal fatto che era più alta, i suoi capelli era più corti e leggermente scuri, si vestiva diversamente -  si potevano vedere tutte le sue curve - e i suoi occhi, velati da una certa tristezza trasparivano un senso di malinconia e turbamento che raramente era stato presente nello sguardo della giovane, che era sempre stata invece così piena di vita da farsi quasi detestare dal ragazzo.
Era quasi come se avesse vissuto anni di miseria..esperienze terribili che l'avevano fatta crescere all'improvviso.
Sembrava aver perso quell'animo da ragazzina,quell'innocenza,quell'ingenuità che tanto la contraddistingueva.
Dopo essersi maledetto da solo,facendo poi dei pensieri impuri sulla giovane e il suo "nuovo" corpo, decide di darsi un contegno e smettere di osservare ogni mossa della ragazza e di desiderare e sognare ad occhi aperti di poter accarezzare ogni singolo centimetro della pelle di lei. Ne andava della sua sanità mentale.

<< Sanaaaa...che bello vederti! >> Gridò Terence,avvicinandosi di corsa per salutare l'amica di vecchia data, seguito dagli altri amici che a turno baciarono e abbracciarono l'amica.
L'ultima fu Funny...che si sentiva leggermente in imbarazzo.
Le era mancata,ma dagli sguardi che stava ricevendo dall'altra ragazza , probabilmente il sentimento non era reciproco.
<< Ciao Sana! >> Esclamò la sosia dell'attrice, sorridendo desiderosa di salutare l'amica che non sentiva da tempo.
"Chissà se ha saputo ciò che era successo fra me e Heric,dopo la sua partenza", si chiedeva la ragazza.
Non aveva mai avuto il coraggio di confessarglielo..e per paura aveva smesso di chiamarla al telefono. Le scriveva qualche email o dei messaggi ogni tanto, giusto per mantenersi in contatto e farle capire che nonostante tutto,lei era la sua migliore amica e non si era dimenticata di lei.
"Ma una migliore amica non avrebbe mai fatto ciò che hai fatto tu" Disse una vocina nella sua testa.

<< Ciao..Funny >> Ricambiò freddamente il saluto ,Sana,avvicinandosi per un breve abbraccio.
Non voleva davvero sembrare così fredda e distante, ma ogni volta che pensava che la sua migliore amica era la ragazza del suo Heric, ancora una volta ,non ci vedeva più dalla rabbia.
Era già tanto che la stava salutando e non la stava pestando di botte o schiaffeggiando,cosa che invece stava immaginando di fare da quando li aveva visti insieme, pur sapendo ,ovviamente ,che in fondo non aveva alcun diritto di sentirsi così nei loro confronti.

<< Sana.... che bello vederti! >> Esclamò l'altra cara amica dell'attrice,abbracciandola.

<< Margaret..come stai? Allora? Sono mesi che non ci parliamo per bene. Su dimmi..Hai finalmente trovato un fidanzato? >>  Fece la rossa, staccandosi dall'abbraccio per guardare in faccia la ragazza e poi risedersi sulla sedia.
Molte volte avevano parlato fra loro della vita sentimentale ,scambiandosi consigli.

<< Beh..in realtà sì. >> Rispose con tono di voce basso la ragazza dai capelli castani e ora molto più corti,scambiandosi uno sguardo col ragazzo di fronte a lei.

<< Davvero?E chi è? Lo conosco? >> Chiese Sana, curiosa ed esaltata,per poi bere l'aranciata che Marine le aveva appena passato.

<< Direi proprio di sì. è George >>  Fu la risposta secca della giovane,che fece sgranare gli occhi all'attrice,che per un'attimo credette di aver capito male.

<< George???? Quel George? AhAhAhAhAhAhAhAhAh non scherzare dai! Mi stai prendendo in giro vero? Aspetta ,sei seria? >> Disse Sana incredula,alternando sguardi fra i due, con gli occhi spalancati e con tono di voce stridulo,alzandosi di botto dalla sedia, dopo aver sputato la bibita che stava bevendo e aver capito che non era uno scherzo.
La sua reazione aveva messo stranamente tutti a tacere.
Anche Heric l'aveva guardata in modo strano, ma lei non aveva compreso il perchè.
Subito dopo la sua domanda però,capì il motivo d quegli sguardi.

<< Perchè ridi adesso? >> Domandò confusa e accigliata l'attrice,che si era messa a mani conserte.

<< Perchè stai avendo più o meno la stessa reazione , compresa la posa e il tuo sguardo in questo istante, di Heric ;quando glielo abbiamo detto. La sua è stata meno rumorosa,ovviamente.  >> Rispose a bruciapelo la ragazza,sorridendo timidamente,volgendo lo sguardo al biondino poco distante da loro, che fece solo una smorfia.

Sana riusciva a malapena a credere che lei e Heric avessero avuto la stessa reazione, principalmente perchè avevano due modi diversi di rivolgersi alle persone,ma in fondo erano simili su certe cose, quindi perchè non poteva capitare? certo non era la prima volta che succedeva.
"Da quando Heric fa uscite del genere? Da quando ha imparato a mettere più parole in fila e dare voce ai suoi pensieri? Mah.. Forse dopotutto anche lui è cambiato." Pensò la giovane guardando di sottecchi il ragazzo,senza farsi scoprire.

<< Oh.. beh, ci credo che abbiamo avuto la stessa reazione!Voi siete stati tranquilli al riguardo? No perchè, in fondo.. non è una cosa da tutti i giorni pensare a voi due insieme..Chi l'avrebbe mai detto? Ma devo ammettere che nonostante la sorpresa, non vi vedo affatto male insieme. >> riprese poi la parola Rossana, aggiungendo minacciosa,guardando George:
<< Ma ti avverto, se le fai del male dovrai vedertela con me. >>

<< Stessa cosa che gli hanno detto le altre ragazze! >> Mormorò Margaret sorridendo,mentre si stringeva al ragazzo.
In quel momento però, Sana si sentì fuori posto.. e pensò.
Le sue amiche stavano quasi tutte con i loro ex compagni di classe.
Alyssa e Terence, Heric e Funny...Margaret e George.
Facevano tutti coppia fissa...Beh restava Marine,anche se per quanto ne sapeva lei  poteva stare con un altro loro compagno di scuola.
Ma allora... lei che ci faceva lì? Sembrava che facessero spesso rimpatriate del genere, erano uniti. Ma lei che c'entrava?
Forse era solo invidiosa...gelosa del loro stretto rapporto...mentre lei era stata da sola,senza i suoi amici per tutti quegli anni.
Avrebbe voluto averli in America con lei,ad allietarle le giornate,quando col lavoro tutto andava male o quando non faceva altro che pensare a sua mamma , a Heric e anche a loro.

<< E tu? Che ci racconti? Come è andato questo tuo viaggio? Sei diventata molto famosa da quello che abbiamo visto. >>   Domandò con tono pacato Marine,che fino a quel momento era stata silenziosa,vedendo poi che l'attrice sembrava assente.

<< Ma non ti sembra sia durato troppo stavolta? >> Aggiunse poco dopo Margaret, con tono di rimprovero ma il sorriso sulle labbra.

Prima che Heric potesse dire una cosa del tipo "si è dimenticata di noi e adesso è tornata a rompere..è la solita egoista!Non fatevi fregare" ,il ragazzo sentì la voce dolce e sicura di Sana dire:

<< Già..Avete ragione ragazze,ma ora sono tornata..per restare. >>

Questa frase suscitò molte reazioni e Sana potè vedere distintamente gli occhi di Heric cercare i suoi,forse per chiedere conferma di quelle parole,attraverso uno sguardo.

<< Davvero? >> Chiesero nello stesso momento le altre ragazze,euforiche e incredule,saltellandole intorno.

<<  Sì..ho deciso di prendermi una pausa. Una vacanza diciamo. In questi ultimi anni ho lavorato senza sosta e sono stanca. Ho pensato fosse giusto tornare..e poi sentivo la mancanza di tutti. Non è facile stare sola tutto il tempo! >> Disse, con tono sincero e serioso la ragazza,malinconica.

<< Sola? >> Sentì la voce flebile di Heric chiederle, con un tono talmente leggero che per un secondo credette di aver immaginato quelle parole uscirgli dalle labbra.
Anche lui si era stupito di aver parlato. Aveva ,senza pensare, dato voce al pensiero che gli stava attanagliando la mente.
La sua era stata soltanto una constatazione. Non pensava di parlare ad alta voce e di farsi sentire dalla giovane, che invece ,sorpresa ,ricambiò il suo sguardo.
Prima che lei potesse rispondere però, sentì qualcun altro parlare.

<< Bene! Comunque volevamo dirti che ci sei mancata, ma che abbiamo sempre seguito i tuoi passi. Siamo orgogliosi di te. Vero ragazzi? >>  Disse Terence, con voce gentile,mentre si alzava per tagliare un pezzo di torta.
A quel punto però anche Alyssa balzò in piedi,improvvisamente, uscendosene dicendo.

<< Zitti tutti adesso,per favore ! Abbiamo un'annuncio da fare >>

<< Abbiamo? >>  Chiese George,stranamente attento a ciò che gli succedeva intorno,guardando la ragazza,confuso.

<< Sono troppo felice che siamo tutti riuniti,come un tempo. >> Aveva poi detto Alyssa,eccitata, prendendo la mano di Terence e urlare poco dopo:

<< Io e Terence ci sposiamo! >>

<< Che coooooosa? >>  Avevano urlato al'unisono,sconvolte ma col sorriso sulle labbra, Sana e Funny,che si erano poi guardate fra loro,un po' sorprese all'inizio per l'identica reazione.

"Per un momento si può anche abbassare l'ascia di guerra" Pensò Sana,troppo felice per la lieta notizia.

"A quanto pare non sono molto cambiate queste due di carattere." Questo pensarono invece un pò tutti gli altri in quel momento.

<< Quando te l'ha proposto? >> Chiese poi Funny,avvicinandosi contenta.

<< Me l'ha chiesto il giorno del mio compleanno. >> Rispose Alyssa, volgendo uno sguardo dolce all'amato , per poi mostrare l'anello che fino a quel momento aveva tenuto nascosto.

<< Awww...Che romantico >> Dissero all'unisono Sana e Margaret,con gli occhi a cuoricino,mentre i maschi sembravano disgustati e non avevano fatto una piega.

<< Ma è fantastico..Sono troppo felice per voi. Siete nati per stare insieme.. >> Esclamò poco dopo Marine,talmente emozionata che sembrava lei la sposa,avvicinandosi poi ai futuri sposi per abbracciarli.

<< Congratulazioni! >> Fu l'unica cosa che disse Heric, dopo aver dato una pacca sulla spalla all'amico e un cenno di approvazione alla ragazza.
In quanto migliore amico, si era accorto che forse avrebbe dovuto dire anche lui qualcosa.
Negli ultimi 3 anni, il ragazzo aveva realizzato e capito che doveva parlare e inserirsi di più...interessarsi alle questioni,anche se gli sembravano stupide.
Doveva dimostrare di tenerci...ai suoi amici...anche attraverso le parole,anzichè comportante come aveva sempre fatto sin da piccolo.
Terence gli aveva detto ,rimproverandolo, giorni dopo la partenza di Sana:
"Heric devi imparare ad esternare le tue emozioni. Te lo dico da amico. Non fa bene ne a te ne a chi ti circonda questo tuo essere così chiuso e distante e so che anche a te non piace poi tanto essere così. Col tuo brutto carattere rischi di allontanare chi è davvero importante e ti vuole bene. Devi riuscire a dire ciò che provi,nel bene e nel male."

<< Sana.. so che in questo periodo siamo state lontane..e probabilmente ora è anche presto per parlarne visto che il matrimonio ci sarà quasi sicuramente l'anno prossimo ,ma tu sei la mia migliore amica..perciò vorrei chiederti: mi faresti...da testimone? Ma solo se non è un problema per te- >> Disse Alyssa tutto d'un fiato, agitata,sussurrando le ultime parole con voce tremante,mentre si torturava le mani sudate.

<< Oh amica mia. Ma certo. Scherzi? Ne sarei onorata.  Credevi che avrei mai potuto dirti di no? Devi solo dirmi quando! >> Rispose dolcemente l'attrice,prendendo la sua mano destra fra le sue ,stringendola forte.

<< Ti voglio bene! >>
Si dissero Alyssa e Sana ,con le lacrime agli occhi, nello stesso istante, avvicinandosi per poi abbracciarsi.

<< Heric, tu sarai il mio testimone..vero? >> Disse a quel punto Terence, voltandosi sorridendo a guardare l'amico accanto a lui.
Heric e Sana testimoni di nozze. Sembrava quasi fatto apposta.

<< Se proprio devo! >> Fu l'uscita di Heric, che significava che l'avrebbe fatto.

<< Bene! Brindiamo agli sposi! >> Aveva poi urlato George,alzando il bicchiere,dopo aver capito a fatica cosa era appena successo.

Un ora dopo i ragazzi stavano giocando ai videogiochi e  le ragazze stavano chiacchierando fra loro a tavola, in sala.
L'unico distante,in tutti i sensi , era Akito, che se ne stava sul divano intento ad armeggiare e fare chissà cosa sul cellulare.
Sana era invece in cucina con Alyssa e la stava aiutando ad asciugare i piatti,ma dalla sua posizione,neanche a farlo apposta ,aveva una visione quasi perfetta del biondino.
Che anche lui l'avesse realizzato e fosse rimasto lì per guardarla ogni tanto?

"Ah..Mia cara Sana, tu sogni" Le disse una vocina,simile a quella della sua mammina,nella sua testa.

<< Con chi stai messaggiando? Non dirmi che ti vedi con qualcuna e non me l'hai detto! >>  Questa frase pronunciata da Funny con tono divertito e voce quasi di rimprovero ,aveva immediatamente catturato l'attenzione di Sana, non solo per le parole, ma soprattutto per la persona con cui la ragazza stava parlando.

"Che mi sono persa? Si sono lasciati?" Pensò immediatamente l'attrice,cercando di capire e ascoltare la discussione,mentre si accostava alla parete vicino la porta della cucina,sperando di non farsi notare.
Peccato però che non riuscisse a sentire nulla,visto che l'amica parlava a bassa voce e l altro faceva scena muta.
Lui non rispose alla provocazione, gelò la ragazza col suo solito sguardo freddo e duro e Funny si allontanò dirigendosi verso le altre ragazze.
Magari si era sbagliata -pensò Sana- magari aveva capito male lei e comunque non era un suo problema se Heric avesse una nuova ragazza oppure no.
"Però ti piacerebbe se loro due non stessero più insieme!Ammettilo!" Disse ancora quella vocina nella sua testa,che diventava sempre più fastidiosa.
La ragazza scosse la testa e si girò di scatto, ma per un'attimo sentì qualcuno osservarla da lontano.

<< Sana mi stai ascoltando? >> Domandò ad alta voce Alyssa, girandosi a guardare l'amica che immobile e con lo guardo fisso,non rispondeva alle sue chiamate.

<< Eh? Sì..certo. >> Fece l'interpellata,con voce titubante, quasi balbettando.

<< Uhm... Vabbè ti lascio stare solo perchè è la prima volta che lo rivedi dopo tanto tempo! >> Rispose la padrona di casa,sorridendo sorniona alla domanda successiva dell'amica.

<< Di che stai parlando? >> Chiese Sana,ingenuamente,ancora un po' intontita dalla scena precedente.

<< Alyssa..... posso..uhm, posso chiederti una cosa? >> Chiese poco dopo,quasi balbettando, mentre stava asciugando un piatto per poi passarlo all'amica,che immaginando dove l'altra voleva andare a parare,domandò seria:

<< Si tratta di Heric e Funny? >>

<< Già! Come l'hai capito? >> Chiese Sana,curiosa e sorpresa,sgranando gli occhi.
Era davvero così prevedibile?

<< Intuito! >> Aveva mormorato la ragazza,mettendosi a braccia conserte,aspettando quella domanda che presto sarebbe arrivata..almeno secondo lei.

<< Uhm... Loro...ehm...non che mi interessi..è solo per curiosità..sia chiaro, ma stanno ancora insieme? Perchè ho sentito una frase strana poco fa e.. >> Continuò il discorso l'attrice, torturandosi le mani e guardando in basso,imbarazzata.

<< Sinceramente non credo siano mai stati davvero insieme. è un pò com'è andata fra te e Charles. C'è stato qualcosa dopo la tua partenza, c'hanno provato per qualche mese..ma hanno capito che non era una cosa fattibile. Ognuno di loro era innamorato di qualcun altro. >>  Rispose sinceramente, con tono pensieroso, la castana.

<< Ah. >> Rispose a quel punto secca e con tono atono la giovane, in sovrappensiero, girandosi poi quasi inconsapevolmente a guardare il ragazzo che però non era più seduto.
Si trovava bensì a pochi passi da lei.
Heric si era diretto verso la cucina,senza sapere neanche lui il perchè.
Quando realizzò, troppo tardi,  l'immediata vicinanza di Heric al suo corpo, Sana sussultò, balzando all'indietro quasi scottata, urtando e facendo cadere il piatto accanto a lei.

<< Stavate parlando di me per caso ? Ho sentito dire il mio nome. >> Domandò all'improvviso il giovane,con nonchalance , mentre insieme a Rossana, si abbassava a terra per raccogliere i cocci dal pavimento.

<< Cos'hai? La coda di paglia? Non sei il centro del mondo ricordatelo! E soprattutto non lo sei del mio >> Fu la risposta acida e pronta di Sana, che stava combattendo una battaglia interiore con il suo cuore ,che continuava a batterle furiosamente nel petto a causa della vicinanza del giovane e nel mentre voleva stritolare Heric per essergli piombato accanto all'improvviso ed essere stato così saccente..come se il mondo girasse intorno a lui.
"Maledetto Heric" Si ripetè più volte l'attrice, mentre di sottecchi lo guardava rialzarsi e cercava di calmare i battiti impazziti del suo cuore.

" Su questo avrei da obiettare! " Pensò invece Alyssa,osservando i due e gli sguardi di fuoco che si lanciavano.
Successivamente,come era prevedibile, Sana e Heric iniziarono a litigare senza sosta e senza risparmiare colpi.
Era assurdo come diventassero idioti e infantili quei due l'una a contatto con l altro.

<< Guarda, ti sei tagliata! Sei sempre la solita goffa ,Kurata. >> Esclamò Heric,con tono semi serio e quasi divertito,facendo anche un mezzo sorrisetto.

<< Hei! Come ti permetti? Se io sono goffa, tu sei un cretino. >> Ribattè con tono scocciato ,dandogli un'occhiataccia delle sue.

<< Sei una frana! Frana! Frana! >> Esclamò,ripetendolo più volte, allora il ragazzo, mettendosi a braccia conserte,ricambiando lo sguardo truce.

<< Babbeo. è stata colpa tua. >> Rispose invece Sana, a tono, avvicinandosi al giovane,puntandogli il dito contro.

<< Sei tu che devi guardare quello che fai! Sei una sbadata >> Disse in seguito lui,guardandola male e avvicinandosi anche lui,senza accorgersene.

<< No idiota. Sei tu che non devi spuntare all'improvviso alle spalle della gente- >> Esclamò ancora una volta la giovane,venendo poi interrotta da Heric che continuò dicendo, correggendola, con tono di voce sempre più alto:

<< Semmai davanti.. E per la cronaca ,sei tu che stavi soprappensiero e non hai visto che mi ero avvicinato. >>

I due ora si guardavano intensamente...anche se erano furiosi, nel cuore e nella mente si erano accorti della vicinanza fra i loro colpi ,del calore e della tensione che li circondava e la discussione li aveva riportati indietro del tempo.
Quante ne avevano avute di litigate del genere da quando si conoscevano.
Era quasi il loro modo di parlarsi,di esprimersi..di dirsi che si volevano bene.
Quel litigare e prendersi in giro in modo stupido,quasi bambinesco ,anche per cose frivole era il loro modo di dimostrare che qualsiasi cosa sarebbe successa, l'una ci sarebbe sempre stata per l altro e viceversa.
Era ciò che faceva capire loro che tutto sarebbe andato bene, finchè sarebbero stati insieme. Loro due contro il mondo. Chi poteva fermarli?
Ma poi tutto era cambiato e senza che potessero fare nulla per fermarlo.
I litigi erano diminuiti,la pazienza era al limite..si vedevano sempre più di rado a causa del lavoro di Sana, la scuola e il Karate di Heric. Erano sempre più irritabili..ma soprattutto non erano più ragazzini di 11 anni.
C'erano sempre troppe cose da fare e troppo poco tempo per loro,che non erano ancora riusciti, chissà per quale stupido motivo ,a dichiararsi.
In quel momento ad entrambi sembrò come che non ci fosse nessuno al di fuori di loro due in quella stanza.
Sembravano tornati ad essere gli stessi Sana e Heric, di molto prima della partenza di lei.
Erano di nuovo quei due ragazzini delle medie che si prendevano in giro ma che segretamente erano innamorati l'uno dell'altra,senza possibilità di recupero.
Nel frattempo ,Alyssa e Terence che avevano assistito alle urla-  anche il ragazzo ,preoccupato si era precipitato nella stanza-  stavano entrambi pensando, felici,
la stessa cosa,guardando quella scena:
"Non cambieranno mai" e "C'è ancora speranza per loro"

<< A meno che.. - >> Mormorò poco dopo il giovane con uno sguardo indecifrabile sul volto,più a se stesso che alle giovani davanti a lui.

<< Cosa? >> Chiese allora Sana,curiosa ma preoccupata,che nel mentre pensava :
 "Cosa starà pensando adesso?"

<< La tua reazione non fosse dovuta alla mia vicinanza. Cos'è ? Sei diventata sensibile al mio fascino? >> La buttò lì Heric, quasi con sguardo malizioso, sconvolgendo la ragazza che mai si sarebbe aspettata una frase del genere dal suo migliore amico.
A quella parole, 2 furono le cose che pensò di fare Sana: Pestare Heric per il fatto di credersi chissà chi e baciarlo per fargli capire ciò che lei provava per lui.
Ovviamente la ragione prevalse sui sentimenti e decise di rispondergli come aveva sempre fatto..ossia a tono e acidamente.
Heric non doveva assolutamente sospettare che lei provasse ancora qualcosa per lui.
Tutto doveva essere com'era prima di partire...beh più o meno.

<< Wow... Sei riuscito a dire una frase così piena di parole..seppur tutte insensate!
 Mi congratulo con te Hayama. Era ora. Ma come ti ho detto, non gira tutto intorno a te.>>

"Non più" Aggiunse mentalmente la ragazza.

Cercando di calmarsi ,vista l'arrabbiatura di poco prima, la giovane si girò verso l'amica e disse, con tono apologetico e mettendo le mani a mo di preghiera,inchinandosi:

<< Scusami Alyssa,non l'ho fatto apposta. Mi dispiace. >>

<< Tranquilla. è soltanto un piatto. Può capitare! >> Fu la dolce e comprensiva risposta di Alyssa che le sorrise ,per farle capire che andava tutto bene.
Terence si avvicinò alla sua futura moglie, per aiutarla a finire di pulire e preparare i caffè e i thè.
Invece, Sana e Heric continuarono a guardarsi in cagnesco e a insultarsi a vicenda,mentre si allontanavano l'uno dall'altra ,per poi andarsi a sedere in due posti differenti e lontani.
Il tempo in cucina di Sana era finito.
Mezz'ora dopo, era quasi mezzanotte e tutti avevano cominciato ad andare via.
Margaret e George furono i primi, seguiti poi da Marine.
Erano quindi rimasti in 5.

<< Ragazzi..è tardi. Vado via anche io,adesso. >> Esclamò Sana, guardando Terence e Alyssa,per poi avvicinarsi al divano per prendere la borsetta.

<< Vuoi un passaggio? >> Chiese educatamente Funny.

<< No. Ho la macchina qua fuori! >> Esclamò gentilmente l'attrice ,ma con un sorriso falso.

<< Non posso credere che tu abbia imparato a  guidare! Chissà quanti incidenti avrai causato. >> Se ne uscì Heric,spuntando all'improvviso da dietro ,col suo cappotto fra le mani.

<< Ehi!! Sai! Le persone,come le cose, cambiano!>>  Fu la risposta secca e breve della ragazza.
Quelle parole fecero incupire il ragazzo che poi mormorò:
<< Già..  >>

<< E per tua informazione ,sono brava a guidare. Se vuoi te lo dimostro. >> Disse con tono sprezzante e di sfida l'attrice, che stava guardando heric come se volesse mangiarselo.

Heic non se lo fece ripetere due volte e rispose a tono:

<< Ci sto. Andiamo! Fammi vedere quanto sei brava. >>
 
La discussione venne però interrotta dalla voce squillante, ma dolce di Funny che disse, rivolgendosi a Heric:

<< Dobbiamo andare anche noi. Sì è fatto tardi. Heric? Devi riaccompagnarmi prima dello scadere del coprifuoco del dormitorio, altrimenti mi toccherà dormire fuori. >>

<< Siete venuti insieme? >> Chiese Terence, sorpreso.

<< Sì. La mia macchina è dal meccanico. Fortuna che Heric si è proposto di passare a prendermi! >> Spiegò poco dopo la mora.

<< Non mi pare proprio di averlo fatto ! Sei tu che mi hai costretto. >> Ribattè a quel punto il biondino,dandole un'occhiataccia scocciata.

<< Uffa..Sei sempre il solito maleducato. >> Sbraitò la ragazza,per poi avvicinarsi a Terence e Alyssa e salutarli.

<< Buonanotte ragazzi. Guidate con prudenza. >> Dissero i 2 ragazzi, guardando gli amici allontanarsi verso le auto.

<< Mi ha fatto davvero piacere stare tutti insieme.. Erano ormai dei mesi che non le facevamo queste rimpatriate! >> Esclamò contenta Alyssa,facendo fermare  gli altri 3,nel vialetto.

<< E sono troppo felice che questa volta ci sia potuta essere anche tu,Sana! Sai..sei davvero mancata a tutti. >> Disse ancora la ragazza, col sorriso sulle labbra,più onesta che mai.

Quelle parole dette con affetto però ebbero un 'effetto diverso sulla ragazza dai capelli rossi.
Sana si era infatti rabbuiata e aveva sussurrato amaramente:
<< Ne dubito. >>  guardando prima Alyssa e il suo ragazzo,poi Funny e infine soffermandosi su Heric, che tra tutti era il più lontano e che fortunatamente non poteva vederla.

<< Ma che cosa dici? Davvero credi che non tu ci sia mancata? >> Domandò Terence,incredulo.

<< Non fa niente. è tutto apposto adesso. Buonanotte e grazie per la bella serata! >> Esclamò l'attrice,facendo un mezzo sorriso ,per poi girarsi e uscire dal cancello.

Nonostante tutto, tornata a casa quella sera,la ragazza non aveva più quel grande peso sul cuore che l'aveva accompagnata in quegli anni.
Si sentiva più leggera..più contenta...e soprattutto meno sola.
Sembrava passata una vita..dall'ultima volta che avevano passato dei bei momenti tutti insieme,ma allo stesso tempo era come se non fosse passato neanche un giorno.
Quanto gli erano mancati e ammise a se stessa che fu felice di sentire che agli altri era mancata molto.. anche se all'inizio non aveva voluto crederci.
Le era mancato,strano forse a dirlo, anche litigare con Heric.
Se doveva essere sincera..tutto di ciò che lo riguardava, le era mancato.
Lui gli era davvero mancato come l'aria e rivederlo l'aveva resa estremamente contenta,nonostante...beh il loro rapporto e ...Funny.
Probabilmente avrebbe dovuto parlarle..in fondo era stata un pò brusca con lei,rispetto a tutti gli altri. Si può dire che era stata più gentile con Heric ,che con lei.
L'aveva ignorata e le aveva risposto cordialmente,come si fa con una persona appena conosciuta,ma loro erano amiche. Lo erano diventate fin da subito,quindi dovevano parlare.
E se le parole di Alyssa erano vere allora quei due non stavano insieme e forse non erano mai stati davvero insieme... un pò come lei e Charles, quindi il suo odio,la sua rabbia nei confronti dell'amica erano insensati e immotivati.
Andò a letto con una nuove luce negli occhi...quella della speranza.
Prima di addormentarsi però pensò anche a due occhi ambrati.

Il giorno dopo era uscita per comprare qualcosa da sgranocchiare e si era diretta al supermercato,dove aveva incontrato Alyssa ,intenta a fare la spesa per la domenica, visto che aveva ospiti in casa.
Erano state un pò insieme e dopo essersi prese un bel gelato ad un bar e aver chiacchierato del più e del meno, l'amica ,prima di andarsene, se n'era uscita con una frase che l'aveva spiazzata.

<< Vorrei che tu fossi felice >> Le aveva detto , prima di salutarla, Alyssa.

<< Ma lo sono! >> Aveva ribattuto lei, orgogliosa com'era,cercando di apparire felice che mai.
Sapeva però che la sua amica non l'avrebbe bevuta e infatti la ragazza le disse,con tono serio e triste:

<< Davvero? Perchè a me sembra che tu stia recitando da quando hai messo piede in Giappone..specie quando guardi Heric..o Funny. >>

"Colpita e affondata" pensò la giovane, ma lei che ci poteva fare?

Sana cercò di fare la sostenuta..l'indifferente, specie perchè per quando nutrisse ancora dei sentimenti per il giovane,la situazione non era così semplice,così rispose con tono arrabbiato,cercando di convincere anche se stessa:

<< Ma di che stai parlando? è acqua passata ormai. Non mi interessa ciò che fanno o non fanno. E poi..Heric non è più un mio problema. >>

<< Io non ti credo. >> Aveva ribattuto l'amica,sicura.

<< Ti prego.. Possiamo evitare di parlarne? Non ne ho proprio voglia >> Le aveva poi chiesto lei,stanca.

<< Non ci posso credere! >> Aveva però detto poco dopo Alyssa.
Segno che non riesce proprio a smettere di impicciarsi ,pensò Sana.

<< Che c'è? >> Domandò l'attrice, ormai esausta e senza speranze.
Conosceva Alyssa ed era testarda almeno quanto lei, perciò sapeva che non avrebbe smesso fino a quando non avrebbe raggiunto il scopo, ossia farle confessare di essere ancora innamorata di Heric.

<< Giuro che non ho mai conosciuto 2 persone più cocciute e stupide di voi due. >> Se ne uscì a quel punto,con la voce alterata, Alyssa,non guardandola nel modo dolce che la contraddistingueva.
Non era da lei,che era sempre così calma,alterarsi così.

<< EHI! Non ti permetto di mettermi a paragone di quel troglodita ,stupito di Hayama! >> Esclamò Sana,decisa, risentendosi infastidita, della frase appena pronunciata.
Come poteva metterla allo stesso livello di quel deficiente?

<< Siete senza speranza! Però.. c'è un lato positivo.>> Ribattè certa e decisa ,sorridendo, l'amica dai capelli castani,con una strana luce negli occhi.

<< E.. sarebbe? >> Chiese allora Sana,sinceramente curiosa di sapere.

<< Che non siete cambiati affatto,dopotutto. >> Rispose Alyssa,guardandola seriamente.

<< Cioè? >> Chiese Sana,confusa.

<< Tu sei ancora innamorata di lui e lui è ancora super innamorato di te ,ma dovete darvi una mossa. >> Furono le parole della ragazza che usò un tono serio e convinto,quasi autoritario.
Quella frase,detta con naturalezza e sicurezza, fece uscire il fumo dalle orecchie dell'attrice,il cui viso raggiunse poi vari tonalità di rosso.
Il cuore le batteva forte un pò forse a causa dell'emozione e un pò per l'incredulità e forse la veridicità delle parole che aveva appena sentito.
Che cosa stava blaterando Alyssa? Innamorati? Lei e Heric? L'uno dell'altra? Questa sì che è buona. Loro due erano una storia finita...beh, la loro storia non era neanche mai iniziata a dirla tutta, ma comunque era bella che sepolta,almeno secondo il parere della rossa che scosse la testa energeticamente.

<< WOAH! Frena. Ma che stai dicendo? >> Domandò gridando Sana,dopo aver ripreso il controllo del proprio corpo.

<< Sei fuori strada,davvero. Heric non è affatto innamorato d me, Alyssa. Non più...
Uhm.. Veramente non so nemmeno lo sia mai stato.
Quanto a me...io sto... decisamente meglio da sola. >>
Aveva borbottato subito dopo , scacciando il pensiero di lei e Heric insieme,cercando di convincere l'amica, e probabilmente anche se stessa, con scarsi risultati.

Ormai quella nave era salpata da un pezzo e lei c'aveva messo finalmente una pietra sopra.
Non poteva assolutamente permettersi di riprovare certe sensazioni,certi sentimenti per il ragazzo che l'aveva fatta soffrire di più al mondo,in tutta la sua giovane vita.
Non adesso che stava pian piano accettando la realtà dei fatti.
Non importava il fatto che lei l'avrebbe amato per sempre o se Heric avesse ancora dei sentimenti per lei, non erano fatti per stare insieme,punto e basta.
I loro tempi non avevamo mai coinciso. Evidentemente doveva andare così.
Forse erano meglio come amici.
L'aveva capito, anche se c'aveva messo anni per farlo e nessuno,nemmeno la sua dolce amica, le avrebbe fatto cambiare idea al riguardo. Era irremovibile al riguardo.
Sana ormai aveva fatto pace con se stessa e i suoi sentimenti per il biondo e li aveva accettati dopo tutti quegli anni, ma questo non l'avrebbe detto a nessuno, tanto meno a lui, neanche sotto tortura.
Akito Hayama era però un capitolo della sua vita, alquanto doloroso e seppur importante , ma era decisamente chiuso...o almeno, era ciò che lei sperava.

<< Uhm... E tu pensi che me la bevo? >> Ribatte l'amica,che la guardava scettica e con un sorrisetto che le fece quasi paura.

<< Giuro che se non la smetti di parlare di me ed Heric me ne vado seduta stante. >> Aveva gridato poi la giovane, che ormai aveva perso la pazienza ed era decisamente stufa del'argomento.
Heric era un tasto dolente per lei e non voleva riaprire "vecchie" ferite,soprattutto quando non era necessario.
Voleva bene ad Alyssa,ma era diventata troppo invadente nel tempo e forse neanche se ne rendeva conto.
"Sarà l'influenza di Terence" Pensò l'attrice,sorridendo.

<< Ok..ok.. ma non puoi negare la tensione che si taglia come un coltello ogni volta che siete nella stessa stanza e soprattutto che la scintilla è ancora lì. Non è una brutta cosa,anzi.  >> Le rispose con sincerità e occhi dolci, la castana.

<< Lo sarebbe per me..e ora scusami ,ma ho da fare. >> Disse Sana seria,con voce quasi tremante e triste ma anche sicura,per poi alzarsi in piedi.

<< Credo invece sia molto bello il fatto che nonostante tutto ciò che avete passato e la distanza,siate ancora così legati l'uno all'altra. >> Affermò Alyssa,guardando l'amica con occhi a cuoricino.

"La solita romanticona"  Pensò Sana, prima di dire:

<< Devo andare. >>

Lei ed Heric sarebbero sempre stati legati... lo sapevano entrambi.
Dopotutto quello che avevano passato insieme era da folli e soprattutto impossibile anche solo pensare che fosse veramente possibile spezzare il loro profondo e unico legame.

Era giusto però ,secondo lei, tagliare in un certo senso quella specie di cordone ombelicale,di simbiosi che la faceva quasi soffocare ogni qualvolta il ragazzo le veniva nominato o respiravano la stessa aria.
Non le faceva bene essergli ancora così legata. Essergli in qualche modo fedele.
Si sentiva intrappolata e a lei non piaceva affatto quella sensazione.

<< Scappa . Scappa! Ma prima o poi dovrete parlare. >> Le urlò l'amica, sorridendo, mentre sentiva una vocina dentro di se dirle quasi la stessa cosa.
Ma lei non stava scappando. No. Nel modo più assoluto.
Doveva ammettere però che rivedere quel ragazzo l'aveva scombussolata più di quanto pensasse.
Heric..  Anche solo il pronunciare il suo nome, la faceva tremare da capo a piedi.
I suoi occhi...i suoi bellissimi, ambrati,profondi occhi, riuscivano a incatenarla a lui e a farle desiderare di dimenticare tutto il dolore provato a causa sua.
Quando si specchiava in loro,tutto il resto non importava.
Rimaneva inerme davanti a quello sguardo.
Era sempre stato così, ancora prima di capire di essere innamorata di lui.
Riuscivano a farle toglierle il respiro e si odiava per l'effetto che aveva ancora su di lei,dopo tutto quel tempo.
Nessuno aveva mai avuto quel potere su di lei e la ragazza era più che certa che nessuno avrebbe MAI potuto avere quel tipo di potere, quell'effetto destabilizzante e paralizzante, su di lei.
Fermandosi di botto, si accorse di dov'era capitata solo dopo esserci arrivata.
L'abitudine e la nostalgia avevano prevalso e senza che lei se ne era resa conto,le sue gambe l'avevano portata in un luogo a lei familiare.
Si ritrovò, manco a farlo apposta, davanti al loro gazebo e fu in quel momento che sedendosi, senza volere, rivisse alcuni dei loro momenti più importanti.
L' ultimo ,ma non meno importante ,fu quello della sua partenza 3 anni prima.
Il giorno in cui tuttò cambiò...
                                                               Flashback

<< Ciao Heric. >> Sussurrò Sana, con un sorriso triste sulle labbra e un tono di voce dolce, quasi tremante.
Il ragazzo a quel punto sobbalzò per due motivi.
Il primo era il modo in cui lei ,inconsapevolmente , diceva il suo nome...gli faceva venire i brividi e faceva galoppare il suo cuore come se stesse facendo una maratona.
Era così dolce detto da lei.
Usava un tono così amorevole,che se lui non fosse stato un uomo orgoglioso,l'avrebbe fatto piangere come un bambino.
Non era mai stato un fan del suo stesso nome ,ma quando lo sentiva pronunciare da lei, pensava " beh..in fondo non mi dispiace affatto".
L altro motivo era lo sguardo che la ragazza gli stava rivolgendo.
 Era colmo di affetto,paura,insicurezza,tristezza. Brutto presagio insomma, a detta del ragazzo ,che ormai conosceva ogni sfaccettatura della ragazza di fronte a lui.

<< Perchè hai voluto che ci incontrassimo qui? >> Si ridestò dicendo stupidamente lui, dopo averla osservata forse qualche secondo..di troppo.
Sapeva benissimo perchè aveva scelto quel luogo.

<< Questo è un pò il nostro posto. >> Disse infatti sorridendo lei,facendo eco ai suoi pensieri sedendosi, dopo essersi calmata ed aver smesso di triturarsi le mani.

Era vero. Quel gazebo , in tutti quegli anni , era stato teatro di innumerevoli momenti vissuti insieme.

Il ragazzo si avvicinò a lei e vedendola strana e agitata le chiese: << Stai bene? >>

<< Ho deciso. >> Quello fu il momento in cui il cuore di Heric si fermò, specie perchè già immaginava cosa avrebbe detto lei.

<< Oh. Cosa? >> Chiese Heric,capendo quindi il perchè avesse voluto vederlo  - il nuovo film - cercando di rimanere impassibile alla notizia e alla batosta che sicuramente a momenti avrebbe preso.
La tristezza stava già iniziando ad invaderlo, ma doveva essere forte.
Doveva farle vedere che andava tutto bene, che lei poteva andare, anche se tutto quello che voleva gridarle era: "Non andare. Resta con me.Ti prego."
Nei giorni successivi si era poi ,quasi come da copione, allontanato da lei.
Era freddo , più distaccato ,poichè si era convinto, o almeno aveva sperato ,che così avrebbe sentito di meno la mancanza della ragazza una volta partita.
Non era mai stato più in torto come in quel periodo.

<< Parto. Vado in America per 6 mesi. >> Parlò in quel momento l'attrice, con tono serio,volto imperturbabile e tono di voce pacato.
Non lo sapeva neanche lei come faceva a sembrare così tranquilla, vista la tempesta che si stava ,invece, scatenando dentro di lei.
Forse era davvero una brava attrice come tutti dicevano.

Eccola là. La notizia più brutta che il giovane potesse ricevere...seconda sola a un "Non sono innamorata di te / Non voglio pù vederti / Ti odio " di Rossana.

<< L'hai detto anche tu ,no? è un occasione unica. Non posso rifiutare. >> Aveva aggiunto lei ,poco dopo,sorridendo amaramente e evitando lo sguardo del ragazzo,mentre continuava a torturarsi le mani,quando era nervosa.
In cuor suo la ragazza sperava che lui l'avrebbe fermata. Bastava una sua sola parola e invece...

<< Buon viaggio allora. >> Fu la risposta secca e neutrale,tipica di Heric,che invece dentro stava morendo ,sapendo che non avrebbe retto, ancora una volta ,alla sua assenza.
Quello era l'inizio della fine.
La prima volta starle lontano era stato terribile..ma c'era stata Funny ad aiutarlo a superare la situazione e poi lei era riapparsa e tutto era tornato come prima fra loro.
Ma stavolta.... tutto gli sembrava finito.
Lei ,d'altro canto ,lo guardava stranita,preoccupata e anche un po' ferita e delusa.

"Sembra in attesa..ma di cosa?" " Che cosa vuoi che faccia?" Si era chiesto nel frattempo Heric, osservando la " sua " Sana, prima di lasciarla da sola e scappare il più velocemente possibile da lei.
3 anni prima invece ,era stata lei a scappare da lui,dopo avergli detto della partenza.
Sana avrebbe voluto chiedergli "Mi aspetterai?"  " Ti mancherò?" e " Chiedimi di restare!" Ma non aveva trovato il coraggio,così era stata zitta ad osservarlo e l'aveva guardato andare via e aveva chiamato il suo nome con voce bassa,flebile ed era però rimasta ferma immobile ,mentre sentiva il cuore spezzarsi,senza neanche sapere il perchè.
Quella sera la ragazza  tornò a casa con la consapevolezza che qualsiasi cosa avrebbe fatto da quel momento in poi e nonostante la distanza, non avrebbe potuto vivere senza Heric e si odiava perchè se fosse stata più coraggiosa,come le protagoniste dei suoi film preferiti, avrebbe avuto la forza e il coraggio di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico.
Se ne stava andando di nuovo,lo stava lasciando, ma a differenza di quando aveva 12 anni, questa volta aveva la sensazione che tutto sarebbe cambiato e che qualsiasi cosa ci fosse fra loro...era appena finita.
"Ma come può finire qualcosa che in realtà non ha mai avuto inizio?" Si stavano chiedendo entrambi quella notte,che passarono insonne.

                                 Fine Flashback

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Capitolo 2
*** Home ***


~"I never thought that you would be the one to hold my heart
You came around and you knocked me off the ground from the start

You put your arms around me
and I believe that it's easier for you to let me go
You put your arms me and I'm home..

I hope that you see right through my walls
I hope that you catch me 'cause I'm already falling
I'll never let our love get so close
You put your arms around me and I'm home .."

- Arms


Potevano scriverci una tragi-commedia sulla storia di Sana e Heric e se la rossa non fosse stata una delle parti coinvolte probabilmente avrebbe riso anche lei della faccenda.

"Sono qui da soli due giorni e non sono riuscita a non passare per di qua!" Aveva pensato,mentre  si sedeva ,sospirando, stanca per colpa di tutto lo stress accumulato da quando era tornata.
Si mise comoda e poi si guardò intorno. Era semi vuoto e quasi buio, intorno a lei.
Quel posto la teneva ancorata al passato, a quel biondino che la faceva andare fuori di testa o forse era lei a sentirsi incatenata a quel ragazzo e a quel luogo, che era stato molto importante per loro. Alissa aveva ragione,pensò poco dopo Sana.
Doveva...ma soprattutto voleva chiarire con Funny e con Heric. Voleva sapere la verità.
Voleva affrontarli per porre fine ai suoi tormenti.
Doveva capire una buona volta come stavano le cose.
Eh già. Perchè per quanto ci avesse provato non era riusciuta ancora a passarci sopra. Non era affatto riuscita a dimenticare e a chiudere con loro come voleva.
Non era tanto il tradimento; se tale poteva essere chiamato, visto e considerato che tra lei e Heric non c'era mai stata una vera e propria relazione; ad infastidirla.
 Il problema era che nessuno dei due ,si era fatto sentire durante la permanenza in America e nessuno dei due le aveva riferito la novità.
Certo..Funny le aveva scritto nei primi mesi lontane l'una dall'altra, ma poi col tempo le lettere e le chiamate erano diminuite e poi all'improvviso lei aveva saputo dalle altre ragazze che i due si stavano rifrequentando.
"Traditori" fu la prima cosa che le venne da dire,prima di farsi un'analisi di coscienza.
Per quanto sapesse che arrabbiarsi e stare male non avrebbe portato a nulla e non sarebbe stato giusto, questo non le aveva impedito di imprecare,maledirli e piangere per giorni.
In fondo nella sua mente, lei ed Heric stavano insieme da anni,si amavano...e credeva che la sua amica avrebbe rispettato il loro complicato rapporto,ma soprattutto che Heric l'avrebbe aspettata e non l'avrebbe tradita,ancora una volta, sempre con la stessa persona.
Ma in fondo cosa poteva aspettarsi da quel ragazzo?
Quando si era presentata alla "riunione" la sera prima, Sana credeva che ci sarebbero stati problemi, imbarazzi, e che la sua migliore amica si sarebbe comportata male con lei, invece,con sua sorpresa,  l'aveva abbracciata sorridendo come faceva sempre quando erano ragazzine...come se nulla fosse.
Ma mentre Funny le era sembrata la solita..anzi voleva starle vicina come se niente fosse accaduto, Heric sembrava essere risentito...bhè più del solito.
Sembrava che la sua sola presenza lo infastidisse. L'aveva guardata con occhi di rimprovero, astio...cose che lei non meritava affatto...non da lui.
Quindi era venuto il momento di mettere bianco su nero; sistemare le cose e buttarsi il passato alle spalle, poichè come le ripeteva sempre la sua cara mammina" Non puoi guardare avanti se prima non chiudi con il passato".
Era anche questo il motivo per cui era tornata a casa.
Si sentiva pronta per affrontare i demoni del suo passato, ma da quando aveva rimesso piede in patria e soprattutto aveva posato gli occhi su un certo biondino, tutta quella sicurezza era sparita all'improvviso, lasciandola spaventata.
La prima cosa da fare il giorno seguente sarebbe stato ,di certo, chiamare Funny e risolvere le cose con lei.
 Sarebbe stato probabilmente più facile del previsto,visto l'atteggiamento dell'amica nei suoi confronti, eppure non riusciva a spiegarsi il perchè di tutta quella nonchalance.
Possibile che non le importasse di lei?
"Ma quando è diventata così falsa? Come può comportarsi così dopo ciò che ha fatto? Ha completamente ignorato i miei sentimenti per Heric e ora sta qui a guardarmi come quando eravamo migliori amiche,come se non fossero passati anni ,ci vedessimo tutti i giorni e come se non mi avesse rubato Heric."
Si era chiesta quella sera,accigliata,mentre ripensava alla giovane.
 Heric , d'altra parte, sarebbe stato tutta un'altra storia e lei non era affatto pronta ad avere un confronto diretto con lui. Non ce la faceva proprio.
Peccato che il destino avesse in mente altro, per lei, in quel momento.


Rossana, troppo presa dagli amari ricordi,non sentì dei passi dietro di lei,che aveva la mente ormai annebbiata e gli occhi persi, lontani...nostalgici.

<< Ciao! >> La fece infatti sussultare una voce familiare dietro di lei,che vedendo il suo interlocutore, internamente stava pensando:

"Deve smetterla di apparire così all'improvviso e di soppiatto. è diventato un ninja,per caso? è la seconda volta che non lo sento arrivare." per poi mormorare un "ciao" con voce piccola,mentre avrebbe voluto urlargli in modo poco delicato: "che cavolo ci fai qui?"alzandosi in piedi irritata.
Non voleva avere niente a che fare con Heric,in quel momento. Non ne aveva la forza...e forse neanche la voglia.
"Uffa..e adesso? che faccio? che gli dico? Perchè ci siamo dovuti incontrare? e perchè proprio qui?"
Continuava a pensare l'attrice, dando internamente di matto, mentre di sottecchi guardava il ragazzo che le si era posizionato davanti e la stava guardando come suo solito,senza proferire parola.
Di nuovo quel silenzio. Quella tensione di cui parlava Alyssa.
La ragazza abbassò lo sguardò,non riuscendo a sostenere quello penetrante di Heric e fu in quell'istante che si accorse di un particolare.
<< Hai preso la cintura nera? >> Esclamò incredula ,poco dopo, senza pensare, posando nuovamente  lo sguardo su di lui e guardando l'abbigliamento del giovane.
Ovviamente la cinta fu la cosa che più la colpì e la sola vista fece strabuzzare i suoi occhi e velocizzare il battito del suo cuore.
L'aveva presa alla fine....ma la cosa per quanto la rallegrasse,la rese anche molto triste.

<< Sì..un anno fa >> Rispose lui,facendosi serio e cupo,per poi avvicinarsi e sedersi a pochi passi da lei.

"Probabilmente anche Heric sta pensando alla stessa cosa che sto pensando io"  Si disse mentalmente lei,ricordando la frase che Heric le disse quella mattina di tanti anni prima, sulla terrazza, dopo averla baciata " Se vincerò la gara..se diventerò cintura nera. Ecco io..vorrei parlarti".
La cintura nera. Quella che quasi 5 anni prima non aveva preso e così loro due non avevano più avuto quella famosa conversazione che tanto,seppur in segreto,entrambi agognavano.
Si era molto tormentata negli anni addietro per capire se quello di cui il ragazzo volesse parlarle, fosse la medesima cosa a cui pensava lei.
Era sempre stata curiosa di sapere se l'argomento fosse lo stesso.

<< Ah.. Bhè.. congratulazioni allora! Te la sei meritata. E poi.. Dopo tutto questo tempo..>> Fu l'unica risposta che riuscì a dare la ragazza a quel punto, mentre sentiva le lacrime bruciarle gli occhi.
Non poteva permettersi di piangere. Non più. Non per lui e soprattutto non in quel momento.
Si fece forza e disse cercando di usare un tono sicuro, fallendo e quasi balbettando in cerca di una scusa per allontanarsi da lì:

<< Io ora vado perchè..perchè uhm,domani -  >>

<< Aspetta.. Sana! >> Esclamò lui, senza pensare, con voce bassa e stringendo i pugni, facendola fermare sul posto dopo essersi sentita chiamare per nome.

"Che cosa gli dico adesso? Idiota. Che l'ho fermata a fare!" Si disse il giovane,maledicendosi.

Era successo in un'attimo.
Heric l'aveva vista allontanarsi e agendo d'istinto, l'aveva chiamata ,sperando che si femasse per poi afferrarle il braccio e attirarla a se.
Non sapeva spiegarsi neanche lui perchè l'avesse fatto.
Era stato un'impulso? Forse.
Se l'era ritrovava davanti,nel loro posto pieno di ricordi,bella come non mai..ma aveva notato che c'era qualcosa di diverso in lei , sin dalla cena e lui era curioso ,anzi era bisognoso di capire, di sapere.
Forse invece l'aveva fatto perchè l'aveva vista triste e amareggiata,quasi come se stesse sul punto di piangere e quello aveva reso triste anche lui, o forse era semplicemente che voleva stare un pò da solo con lei.
Forse aveva semplicemente reagito così ,perchè quella ragazza che gli aveva rubato il cuore all'età di 11 anni, gli era mancata da morire, ogni giorno di quegli ultimi 3 anni e sentiva,inspiegabilmente, il bisogno di averla il più vicino possibile al suo corpo e al suo cuore.
Quando l'aveva vista a casa d Alyssa non era riuscito a trattenersi dal comportarsi come al solito,gli era venuto naturale litigare con lei e trattarla male, nonostante il tempo passato.
Era sempre stato il suo modo di comunicare,soprattutto con lei.
Forse non sapeva con certezza il motivo che gli aveva fatto decidere di fermarla,ma sapeva che non voleva farla andare via,ancora una volta...lontana da lui. Non ora che era lì. L'aveva sognato tante volte il suo ritorno, immaginandosi il loro incontro, la sua reazione.
Sana nel frattempo,sorpresa da quel gesto, faceva respiri profondi,mentre si girava a guardarlo per poi incontrare il suo sguardo. Era diverso in quel momento.
Non sapeva bene come definirlo,ma non la guardava più con astio.
Era rimpianto quello? E magari poteva essere lei a volerlo vedere, ma nei suoi occhi si leggeva anche una punta di affetto.
Possibile che Alyssa avesse ragione? Che ci fosse ancora un sentimento forte fra loro?
Certo era che le era mancato sentirgli pronunciare il suo nome.
Heric adorava farla arrabbiare chiamandola per cognome. Sapeva che non lo sopportava,poichè essendo così formali,le sembrava come se fossero quasi dei semplici conoscenti e invece lui per lei era tutto,che lo dicesse ad alta voce o no.
Il modo in cui la chiamava, davvero raramente c'era da aggiungere, le aveva sempre donato un senso di protezione e di serenità assoluta.
Era qualcosa che non aveva mai provato prima.
Quel tono di voce che Heric usava solo per chiamare lei, la faceva sentire importante, speciale e al sicuro,quasi come se,ingenuamente,nulla di male potesse succederle.
Fin quando l'avrebbe chiamata Sana, con quel tono familiare e dolce, tutto sarebbe andato bene.

"Possibile che nonostante tutto questo tempo, lui si preoccupi ancora per me? "
Stava pensando la giovane mentre ,immobile, cercava di capire cosa fare.
Il bello era che non lo sapeva neanche lei cosa voleva fare.
Da un lato voleva scappare, correre il più lontano possibile da quel biondino che l'aveva ferita e delusa ,ma che aveva anche amato più di chiunque altro al mondo.
Dall altro però,l'ultima cosa che voleva fare era allontanarsi da lui, anzi.. voleva stargli il più vicino possibile. Voleva stringerlo a sè e sentirsi a casa.
Lei parve non spostarsi,quando lui la raggiunse a passo lento, per poi posare le sua mani sui fianchi di lei ed avvicinarla al suo petto.
Non stava obbiettando..non l'aveva pestato o insultato pesantemente.
"Strano" Fu il primo pensiero di lui,convinto che appena fossero venuti in contatto,lei avrebbe iniziato a picchiarlo e a urlare ,come al solito.
"Che lo voglia anche lei? Che brami, anche lei, quanto me, un contatto fra di noi?"
 Era il pensiero del giovane,che senza accorgersene strinse l'attrice ancora di più a sè.
Quando gli sarebbe ricapitata un'opportunità del genere?
"Sana è imprevedibile" Pensò a quel punto ,sorridendo, Heric.
La giovane ancora non si muoveva e il biondino non riusciva a comprendere se fosse una buona cosa o no, ma decise che ne avrebbe approfittato quanto più poteva.
Le era mancata come l'aria,anche se non l'avrebbe mai ammesso ad anima viva.
Per molto tempo aveva evitato di ammetterlo anche a se stesso,orgoglioso com'era.
Rossana non parlava, non si muoveva,non lottava.
"Sta male?" Si era chiesto poi il giovane,preoccupandosi, mentre la stringeva forte,inspirando il fresco profumo che la giovane emanava.
Heric sorrise impercettibilmente, pensando che quell'odore ,che tanto la contraddistingeva, non era cambiato affatto.
Lei sospirò , aggrappandosi alle braccia del ragazzo ,avvicinandosi leggermente, probabilmente desiderosa di un contatto maggiore.
Il suo orecchio era all'altezza del cuore di lui, che in quel momento stava battendo davvero forte. Probabilmente tanto quello di lei.
Non sapeva perchè ,ma quel gesto inaspettato, le aveva riportato alla memoria il loro abbraccio prima della sua partenza per New York la prima volta,quando lui prendendola alla sprovvista l'aveva abbracciata con forza, ma delicatezza e lei aveva pensato che avrebbe voluto restare per sempre in quell'abbraccio,a crogiolarsi del suo calore,del suo odore,del suo amore.
Fu in quel momento , in quel gazebo, tornando con i piedi per terra, realizzando la situazione, che Sana capì che era davvero tornata a casa..e aveva finalmente capito che la sua casa, non era un posto.. No! Era una persona...Era Heric ..Lui era la sua casa e lo sarebbe sempre stato.
Le sembrava assurdo e ironico pensare che dopo tutti quegli anni era l'unico che la facesse sempre sentire a casa. Era sempre stato a suo agio, vicino a lui, fin dall'inizio del loro strano rapporto. Le sembrava come se il suo posto fosse accanto a lui.. quasi come se lei gli appartenesse, in un certo senso.
La faceva sentire bene anche il minimo contatto con il ragazzo e quell'abbraccio era così confortante..caldo...che per un attimo aveva pensato di non volerlo più lasciar andare.
"Esattamente come 5 anni fa" Le disse una vocina nella sua testa.
Non aveva idea che lui stesse pensando le sue stesse cose.
Ritrovarsi così vicini, cuore contro cuore ,sembrò ad entrambi quasi come sognare ad occhi aperti. Entrambi,in silenzio,si stavano godendo quel contatto inaspettato, non preoccupandosi della conseguente e imbarazzante discussione.
I due si stavano abbracciando e tutto sembrava ,in quel momento, aver ritrovato il proprio posto, secondo l'armonia dell'universo.
Il mondo era tornato a girare... e con lui, anche Sana e Heric.

<< .. Uhm...H- Heric.. >> Mormorò Sana,sciogliendo ,di malavoglia, la presa sulla maglietta e sul corpo del giovane.

<< Scusa.. Non so che mi è preso. >> Borbottò Heric, allontanandosi bruscamente  riprendendo il controllo di sè, sentendosi ancora addosso il profumo  vanigliato della giovane.

<< Non fa niente. Davvero. Anzi.. Ma perchè l'hai fatto? Voglio dire, non è da te- >> Chiese lei, confusa e rossa in viso, ancora provata da ciò che era appena successo.

<< Non lo so..io- .. uhm volevo farlo,credo..E poi ho pensato che ne avessi bisogno! >> Ripose lui,sincero, imbarazzato, con sguardo indagatore.

<< ..G - Grazie!Avevi ragione. >> Sussurrò a bassa voce e balbettando la ragazza, agitata e imbarazzata ,per poi pensare fra se e se:
"Possibile che Heric riesce ancora a vedere dentro di me? Che riesca a capire quando sto male? Dopo tutto questo tempo?"

 << Stai bene? Ti vedo strana! >> Domandò poi Heric, con tono apprensivo,vedendo che la ragazza sembrava assente.

"Non ti si può nascondere nulla,eh?" Si disse ancora Sana,mentalmente,sorridendo.

Una delle cose che la giovane più detestava, ma allo stesso tempo amava di Heric, era proprio quella capacità di sapere sempre quando c'era qualcosa che non andava in lei.
Riusciva a capirla da un solo sguardo. Non c'era mai stato bisogno di parole fra loro.

<< Sto bene adesso. >> Rispose a quel punto Sana, sfoderando lo sguardo più convincente e sincero possibile, per poi dire, cercando di cambiare discorso:
<< Tu piuttosto.. Che ci fai qui,comunque? >>

<< Sto facendo una maratona! >> Rispose ironicamente il ragazzo, col suo sorriso sghembo ,per poi continuare dicendo:

<< Cosa ti sembra? Mi alleno,no? >>

<< Le fai ancora? >> Chiese la giovane, incredula,alludendo alle corse che spesso faceva durante la sera,quando erano ragazzini.
Non si aspettava che dopo tutti quegli anni, il ragazzo facesse ancora i suoi allenamenti serali.
Bhè.. A dire la verità , non sapeva nemmeno che facesse ancora Karatè.
Le sue amiche non le parlavano quasi mai del giovane, le rare volte in cui si sentivano e lei era troppo ostinata e orgogliosa per chiedere notizie su di lui.
Di quel giovane di fronte a lei, ormai non sapeva più nulla.
Praticamente per quanto ne sapesse lei, poteva essere una persona completamente diversa da come lo ricordava e forse era anche per questo che aveva evitato e soprattutto aveva tardato a tornare e parlargli.
 Fortunatamente o sfortunatamente - non aveva ancora deciso - il ragazzo sembrava molto simile al vecchio Heric, che lei conosceva.

<< Ne sembri sorpresa. >> Ribattè il giovane,facendola tornare con i piedi per terra.

<< Le vecchie abitudini sono dure a morire,a quanto vedo! >> Esclamò a quel punto Sana,sorridendo genuinamente stavolta.
Dopotutto era contenta che Heric non fosse cambiato poi tanto...e soprattutto che potessero parlare tranquillamente.
Aveva paura che parlare con lui si sarebbe rivelata una catastrofe...e invece ,in fondo, erano sempre loro.

<< Comunque.. tu che fai qui a quest'ora? >> Domandò a quel punto Heric,curioso.
Era una domanda che stava pensando di farle da quando se l'era ritrovata davanti all'improvviso.

<< Passavo di qua. Ho parlato con Alyssa un paio d'ore fa e.. avevo bisogno di stare un pò da sola a riflettere... Tutto qui. >> Borbottò lei, mentre sentiva l'agitazione tornare.

<< Uhm... Io ho visto Terence invece! >> Replicò il biondino, con tono tranquillo.

<< Ah.. Ti ha detto qualcosa? >> Gli chiese lei, d'un tratto molto attenta alle sue parole.

<< Di che tipo? >> Fece lui, confuso,alzando il sopracciglio destro.

<< No niente. Lascia perdere. >> Rispose poi Sana,scuotendo la testa.
Se anche Terence gli avesse parlato della loro situazione, la ragazza era quasi certa che Heric non le avrebbe rivelato niente.

<< Kurata! >> La richiamò però Heric, con tono di rimprovero.
Aveva capito che c'era qualcosa che gli stava nascondendo.
La ragazza gli sorrise,nonostante l'averla chiamata per cognome, cercando di evitare che si preoccupasse e disse, con tono dolce:

<< Non preoccuparti.. Allora... ci vediamo. Buonanotte Heric. >>

<< Buonanotte...Sana ! >> Fu la risposta a tono del giovane.

Al sentire,nuovamente, il suo nome, le guance della ragazza si imporporarono e le labbra si aprirono in un bel sorriso,mentre si voltava , per poi iniziare a camminare, dopo averlo guardato un'ultima volta e averlo salutato.
Lui rispose con un cenno della mano e si voltò nella direzione opposta ,per riprendere il suo allenamento.
Alla fine il loro incontro improvviso non era andato male..e non aveva litigato, il che si poteva chiamare progresso.
Tornata a casa, evitando altri pensieri,soprattutto su quel biondino, Sana decide di cucinare e guardare un pò di tv.
C'era un telefilm a cui avevano preso parte insieme, lei e Charles...sarebbe stata una buona distrazione.
Prima di andare a dormire, decide però di chiamare Funny.

" Cosa le dico? "Pensò la giovane,mentre incerta,componeva il numero dell'amica.

<< Pronto! Chi è? >> Fece una voce squillante,dall altro capo del telefono.

<< Ciao Funny, sono io! >> Disse l''attrice usando lo stesso tono di voce,cercando di apparire normale.

<< Sana? Che bello sentirti! Come va? >> Chiese tranquillamente e gentilmente, col sorriso sulle labbra, la ragazza,sorpresa da quella chiamata.

<< Bene. Ti disturbo? >> Domandò allora l'attrice,un pò titubante.

<< No.. Tutto bene?è successo qualcosa? >> Rispose Funny,con tono preoccupato.

<< Tranquilla. Volevo solo parlarti. Ci possiamo vedere domani? >> Chiese quindi Sana, con tono sicuro e determinato.

<< Assolutamente sì... Sono liberissima. >> Disse la ragazza castana, che in quel momento pensò:
"Avrà saputo di me e Heric?O magari lo sapeva già..quando è tornata?"

<< Vorrei vederti,parlarti di persona. Credo sia è importante chiarire le cose, sempre
se per te va bene e se tu vuoi- >> Riprese a parlare l'attrice, con tono di voce serioso,facendo agitare la castana che , interrompendo l'amica, rispose secca e con convinzione:

<< D'accordo. Hai ragione. Probabilmente è ora della verità. >>
 
Sana ribattè dicendo:

<< Allora ci vediamo davanti la fontana,in piazza? >>

<< Va bene. A che ora? >> Domandò successivamente Funny, mentre l'altra rispose incerta:

<< Uhmm.... facciamo per le 5? >>

<< Ok! Ma non fare tardi come al solito! Sai che odio aspettare. >> Esclamò Funny,cercando di sdrammatizzare e rendere più leggera la conversazione.
Non le piaceva la tensione che si stava creando. Lei voleva bene a Sana e l'ultima cosa che voleva era litigare con lei.

<< Hei.. Guarda che sono diventata più puntuale negli anni! >> Rispose, con tono di voce stridulo l'attrice, punta nel vivo.

<< Ahaha ok! Se lo dici tu. A domani. >> Parlò poi,ridendo, Funny ,a mo di presa in giro.

<< Ciao >> Dissero nello stesso momento,per poi scoppiare a ridere entrambe e dire , ancora una volta all'unisono, "buonanotte".

"E anche questa è fatta!" Fu il primo pensiero della giovane attrice che si buttò sul letto e come al solito si addormentò velocemente.

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Capitolo 3
*** I will never let you know ***


~
"I will hold my head up high
You will never see me cry
I’ll smile and say I’m good
But I will fall apart if I could

I’m inside out shot through the centre
Feel this scar of where you entered
Took my life and turned it upside down
I’m burned to ashes split down the middle
If anyone asks it hurt just a little
I died inside the day I let you go
But I don't want to let you
I cannot forget you
I will never let you know .."


Casa Kurata
ore 10 e 30 a.m.

<< Mammina! Signora Patricia... Buongiorno!! >> Esclamò Sana,quasi gridando, con la sua voce notoriamente squillante, entrando in sala in pigiama.

<< Ben alzata signorina Rossana! >> Rispose gentilmente la governante, sorridendo, mentre lasciava sul tavolo un piccolo vassoio con delle leccornie, preparate appositamente per la ragazza che a quella vista, fece un versetto felice, prima di girarsi a guardare verso la porta,da dove il suo manager,a sorpresa, era appena apparso ,dicendole:

<< Buongiorno a te Sana. Ti trovo allegra stamattina! >>

<< Oh Robbie ci sei anche tu? Credevo fossi ripartito ieri sera per tornare dalla tua bella mogliettina. >> Aveva poi ribattuto incredula la giovane, ma col sorriso sulle labbra, contenta che il suo amico fosse ancora lì.
La famiglia era riunita. Tutto sembrava come i bei vecchi tempi.

"Ora sì che mi sento  davvero a casa." Fù il pensiero della rossa,mentre addentava un cornetto.
Aveva una fame da lupi.

<< Ah.. Sì..beh, ecco,  vedi... le cose con Alissia non vanno molto bene e ora visto che lei è anche in viaggio, sarei dovuto stare in casa da solo e la cosa mi rende triste, così ho deciso di prolungare il mio soggiorno qui..sempre se per te va bene. La signora mi ha già detto che non ci sono problemi per lei. >>  Aveva poi spiegato titubante l'uomo, con lo sguardo un pò triste.

<< Lo sai che questa sarà sempre casa tua,Robbie! >> Esclamò a quel punto Sana, alzandosi per poi avvicinarsi al suo agente,con un sorriso smagliante.

<< Oh..La mia piccola Sana. Sei sempre troppo buona con me. >> Le disse lui,stritolandola in un'abbraccio, quasi piangendo.

<< Robbie così mi soffochi! A proposito,dov'è la mamma? >> Chiese a quel punto Sana, notando l'assenza della madre,divincolandosi dall'abbraccio del suo manager.
Gli altri abitanti della casa non fecero in tempo a rispondere ,che sentirono subito la voce della persona ,che era appena stata nominata.

<< Oliver ti ho detto di smetterla di seguirmi. Tanto per oggi non lo avrai.. Fatti una vita,per favore e lasciami in pace. >>  Disse la voce ,sempre più vicina a loro ,della signora Smith che all'improvviso apparve nella sua solita macchinina rossa, seguita dal suo editore che la rincorreva esausto,gridando il suo nome e qualcosa riguardo a delle scadenze,accennando al fatto che sarebbe diventato matto prima o poi.

" è sempre la solita" Pensò la rossa,sorridendo alla scena, mentre guardava i volti di fronte a lei.
Quanto le era mancata quella sua strana, ma bellissima famiglia.

<< Signora la prego! >> Borbottò l'editore, che si era messo davanti la Smith, impedendole di ripartire.

<< Mammina buongiorno! E buongiorno a che a te Oliver. >> Disse con tono di voce alto la rossa,distraendo gli altri due che si stavano guardando di traverso e con tono di sfida.

<< Buongiorno anche a te figliola! >> Rispose la madre, con tono pacato e un leggero sorriso, guardandola, mentre si fermava e scendeva dalla macchinina.

<< Buongiorno Rossana! >> Disse educatamente l'uomo,mentre si avvicinava alla donna, che invece continuava ad allontanarsi da lui.

<< Povero Oliver. La mamma ti fa sempre impazzire. Non è vero? >> Domandò con tono sicuro e divertito Sana, guardando sua madre e poi l'editore, che disse a bassa voce,disperato:

<< Eh già, Rossana. >>

<< è bello vedere che le cose non cambiano mai in questa casa! >> Mormorò la giovane, per poi tornare a mangiare,o meglio strafogarsi, mentre vedeva la madre risalire sulla macchinina e correre come una matta per scappare da Oliver, che ovviamente la rincorreva col fiatone,pregandola di fermarsi.

<< Sana.. Stavo dimenticando di dirtelo. Ho parlato con quelli dell'agenzia e ci sarebbe un nuovo ingaggio per te,se lo vuoi! >> Parlò improvvisamente il suo agente,dandole una notizia di lavoro.

<< Ma Robbie,ti avevo detto che- >> Disse lei,per poi essere interrotta dal suo manager che continuò il suo discorso dicendo:

<< Che volevi riposare, lo so. Ma questo non è un progetto impegnativo e credo ti piacerebbe sapere di cosa si tratta. è per questo che te lo sto proponendo. >>

<< D'accordo. Avanti, Dimmelo! >> Esclamò a quel punto la ragazza, sconfitta e poco convinta,stravaccandosi sulla poltrona.
Tanto sapeva che l'uomo le avrebbe comunicato la novità comunque  e avrebbe cercato di farsi ascoltare in qualche modo...quindi perchè combattere?

<< La radio! >> Annunciò lui,con tono deciso e sicuro, a voce alta.

<< Eh? >> Fece lei, confusa, non capendo.

<< Ricordi quel programma alla radio che ti piaceva tanto alle medie? Ci sei stata ospite poco prima di partire per l'America! Dicevi che ti sarebbe piaciuto fare una cosa simile da grande ed ecco che adesso ti viene presentata l'occasione. è destino a mio parere.
Penso sarebbe una buona opportunità per te. >> Spiegò Robbie,con tono convincente e calmo.

<< Non lo so.. Io non voglio stressarmi o lavorare troppo. Voglio solo riposare e riprendere la mia vita di sempre. >> Disse lei,preoccupata , con uno sguardo serio in volto e un tono di voce basso.

<< Tu sai che accetterò qualsiasi decisione tu prenderai, ma sarebbe da stupidi bloccare così la tua carriera. Non posso non dirti che stai sbagliando. Mi hai detto basta con i film e andare all'estero e va bene. So quanto ti è costato in questi anni e quanto hai sacrificato ed è giusto che ti prenda del tempo per te, ma almeno qualche apparizione, o magari nuovi progetti potresti ,o meglio dovresti, prenderli in considerazione. Lo dico per il bene tuo e della tua carriera Sana. >> Parlò a quel punto,con tono ansioso l'uomo,cercando di convincerla ad accettare.
Non era mai stato d'accordo con la sua decisione di prendersi una specie di anno sabbatico, però aveva lavorato tanto e ne aveva passate molte negli anni,quindi era giusto ricavarsi un pò di tempo per lei considerando anche la sua età, ma rinunciare totalmente a lavorare per chissà quanto non era una cosa fattibile a suo parere. Non ora che si trovava all'apice della sua carriera ed aveva solo 19 anni. Doveva approfittarne e non tirarsene fuori.

<< Sono indecisa.. Robbie. Hai ragione, mi piacerebbe, ma io non- >> Iniziò poi a dire lei,venendo interrotta dal suo agente che terminò il discorso, scendendo dei dettagli,per invogliarla a prendere in considerazione l'offerta:

<< Pensaci con calma. Non devi dare subito una risposta,ma devi sapere che si tratterebbe solo di un paio di giorni alla settimana.  Non è un lavoro a tempo pieno ed è solo per pochi mesi, poi si vedrà... Sarebbe una bella esperienza. Hai sempre detto di voler provare qualcosa di nuovo, come la radio. Ora puoi farlo e nel frattempo potresti riposarti, ma anche lavorare senza sforzarti troppo. E così facendo nessuno si dimenticherebbe di te. >>

Sana dovette ammettere che la proposta e il suo manager erano abbastanza convincenti, ma la buttò lì dicendo solamente:

<< Ok! Ci penserò!. >>

La mattinata passò velocemente fra un pensiero ed un  altro.
Dopo la sua chiacchierata con Robbie, si era preparata e fatta un bel bagno e dopo essersi lavata ,era uscita per andare a farsi una passeggiata nel parco,per poi fare un pò di shopping.
Dopo pranzo,aveva passato il tempo a chiacchierare con le sue amiche, tutte impegnate con le lezioni in quei giorni.
Fortunatamente Alissa aveva accuratamente evitato di menzionare Heric e Sana aveva poi spiegato alle ragazze,in una loro successiva telefonata a 4, che quel giorno si sarebbe incontrata con Funny per chiarire. Le aveva salutate,promettendo di far sapere com'era andata con la castana e  dopo essersi messe d'accordo per una breve uscita il giorno dopo.
Alissa le aveva detto ,prima di chiudere la telefonata, di andarci piano con Funny e lei ne era rimasta basita e sorpresa. Non se l'aspettava.
"Chissà perchè mi ha detto così!" Aveva pensato la rossa,riagganciando la cornetta.

Ore 16 e 45

"è ora di andare all'appuntamento." Pensarono nello stesso momento, 2 ragazze diverse ,ma sostanzialmente simili, in due parti opposte della stessa città.

<< Oggi è proprio una bella giornata... Spero solo che il chiarimento con Funny non mi rovinerà il morale! Non voglio perdere la sua amicizia ,ma prima ho bisogno che mi dia delle spiegazioni. Ha sbagliato e non la perdonerò tanto facilmente. >> Disse Sana, esprimendo i suoi pensieri ad alta voce, mentre si finiva di preparare.

<< Sana vuoi che ti accompagni in macchina? >> Le chiese cortesemente il suo manager, che stava andando a fare compere.

<< No Robbie, ti ringrazio! Mi piace camminare! E poi ormai posso guidare,non mi serve più l'autista. >> Aveva risposto velocemente lei,facendogli l'occhiolino, mentre si richiudeva la porta alle spalle.

Nel frattempo dall'altra parte della città, l'altra ragazza si stava dirigendo sul luogo dell'appuntamento, un pò nervosa,visto che la conversazione che si sarebbe tenuta a breve avrebbe potuto comportare la perdita della sua migliore amica,sempre se non era già troppo tardi.

Circa mezz'ora dopo...

<< Non ci credo! Sei già qui. è un'allucinazione? Sto sognando,vero? >> Domandò incredula Funny, mettendosi a braccia conserte, vedendo la rossa davanti a lei,puntuale come un'orologio svizzero.

<< No scema! Te l'avevo detto che ormai sono migliorata e sono in grado di arrivare puntuale. Non sono più la vecchia Sana. >> Aveva detto Rossana, dopo aver fatto una linguaccia all'amica,avvicinandosi.
Le due a quel punto si salutarono abbracciandosi velocemente,parlando del più e del meno,raggiungendo una panchina, isolata.

<< Allora che mi racconti? Hai parlato con gli altri oggi? >> Chiese la castana,mentre si torturava le mani,agitata.
Era così felice di riavere la sua amica. Le era mancata molto ,eppure sentiva come un muro fra di loro,nonostante le battutine e le chiacchiere e questo la faceva stare male.
Sapeva purtroppo che era in parte responsabile di ciò.

<< Sì..beh solo con le ragazze, che erano in pausa, ma ci vediamo domani per un aperitivo. Se vuoi venire anche tu.. >> Affermò l'attrice, guardandosi  intorno ,per poi volgere la sua attenzione alla ragazza accanto a lei.
Quante volte erano passate da lì,insieme,quelle due.
"Sembra ieri..eppure allo stesso tempo,sembra una vita fa" pensò la giovane,mentre nello stesso istante la voce di Funny la riportò alla realtà,dicendo:

<< è strano vero? >>

<< Cosa? >> Chiese lei,confusa.

<< Questo imbarazzo fra noi..il non poter parlare come al solito. Avevo notato un certo distacco a casa di Alissa ,ma credevo fosse una cosa momentanea e soprattutto pensavo che riguardasse tutti noi,vista la lontananza, invece sei fredda e distante solo con me a quanto pare..il che mi fa pensare che sia Heric il motivo del mio essere qui adesso. >>  Aveva detto, tutto d'un fiato,con voce apparentemente tranquilla,mentre sul suo volto aleggiava un sorriso triste e un certo disagio.

<< Uhm.. Intuitiva come sempre,vedo. Almeno in questo, non sei cambiata affatto. >> Rispose semi seria,cercando di sdrammatizzare, la rossa,che fissava l'altra con sguardo deluso e arrabbiato.

<< Sana..non so cosa tu sappia e come l'abbia capito,ma devo e voglio assicurarti che non c'è assolutamente nulla fra me e Heric, non più. Bhè..diciamo che probabilmente da parte sua non c'è mai stato realmente un sentimento nei miei confronti,ma non posso condannarlo per questo! Si può dire però che ora è il mio migliore amico. >> Disse in seguito la castana,intavolando il discorso, in modo civile,per poi sorridere nel pensare al ragazzo.

<< Preferirei evitare di parlare di lui ora. Sinceramente non sono molto interessata al vostro rapporto..alla vostra relazione o qualunque cosa sia. Voglio parlare con te e risolvere le cose fra noi. Mi dispiace di essere stata fredda e distante,ma non sapevo come altro comportarmi. Sono stanca. Quindi mi scuso per il mio comportamento. Detto questo... è meglio che cominci a spiegarmi che cavolo è successo 2 anni e mezzo fa. >> Rispose cercando di sembrare calma, ma fallendo ,Sana,alzando di poco la voce.

<< Non so da dove iniziare...C'è poco da dire in realtà! >> Esclamò Funny,cercando le parole adatte da dire per spiegare.

<< Lasciami semplificarti le cose allora. Avresti dovuto dirmi che tu e Heric eravate tornati insieme. Avevo il diritto di sapere Funny. E tu eri la mia migliore amica. >> Parlò a quel punto, Sana, con tono serio e voce quasi rabbiosa.

<< Ero? Credevo di esserlo anche ora. Ma Sana..Non è realmente andata così.. Non so chi ti abbia messo strane idee in testa,ma qualsiasi cosa tu credi di sapere o aver capito, sappi che hai sbagliato. Non so come spiegartelo in parole povere, ma non è affatto come pensi, è comp- >> Disse allora irritata la castana, che c'era rimasta male per le parole dell'amica.

<< Non dirmi è complicato perchè non ci credo. Sono tutte balle.
Ora come ora, voglio solo sapere Perchè? PERCHè NON MI HAI DETTO NIENTE?
 COME HAI POTUTO MENTIRMI? COME HAI POTUTO PORTARMELO VIA? TU SAPEVI. LO SAPEVI CHE MI PIACEVA E CHE COSA HAI FATTO? ME L'HAI RUBATO,DI NUOVO E SENZA DIRMELO. AVETE AGITO ALLE MIE SPALLE. NON VE N'E' FREGATO NIENTE DI ME. NIENTE E VI DETESTO PER QUESTO. >> Sbottò improvvisamente e con tono duro l'attrice ,che non ce la faceva più a trattenere i suoi pensieri ,mentre si alzava in piedi, stringendo i pugni per la rabbia.
Funny era rimasta sconvolta da quell'attacco.
Immaginava che l'amica fosse delusa ed arrabbiata ,ma la persona davanti a lei era davvero furiosa. Quasi non sembrava la sua amica Sana.
Non l'aveva mai vista così, ma non poteva permetterle di gridarle contro senza essere a conoscenza dello svolgimento dei fatti, perciò aveva provato a ribattere, senza successo però:

<< Sana tu non sai come stanno le cose! Non puoi- >> 

<< E di chi è la colpa? Raccontami allora, adesso sono qui di fronte a te. Fai la persona matura e dimmi le cose in faccia, visto che ho aspettato anni che voi mi parlaste e me lo diceste, ma evidentemente non mi ritenevate abbastanza importante per darmi questa notizia. Ho dovuto scoprirlo da Margaret e Alissa che vi stavate rifrequentando.
Almeno loro sono state corrette nei miei confronti! Hai idea di quanto sia stato difficile per me? Mi sono sentita tradita..da 2 delle persone che amavo di più al mondo. Mi avete messa da parte..mi avete abbandonata,dimenticata. Io sono stata sola per tutto questo tempo e non è importato a nessuno, NESSUNO DI VOI! >> Rispose nuovamente Sana, ormai partita come un treno, piena di risentimento, usando dapprima un tono di voce basso ,per poi alzarlo man mano che parlava.

<< SMETTILA! >> Urlò a quel punto Funny, interrompendo il monologo della rossa, per poi aggiungere seria, con tono astioso, quasi gridando:
<< TU TE NE SEI ANDATA, OKAY? Non hai alcun diritto di giudicarci. Anche tu ci hai abbandonati.
Te ne sei andata di corsa, non dandoci neanche il tempo di salutarti adeguatamente e poi hai detto che saresti tornata ,ma non l'hai fatto! >>
Con sguardo apologetico poi, vedendo che la ragazza era rimasta in silenzio, con gli occhi sbarrati ,la castana decise di riprendere ancora la parola e spiegarle le cose..finalmente:
<< Mi dispiace ,ok? Non doveva andare così. Credi che non mi penta di come ci siamo comportati? Ma ormai il danno è fatto. Tu non avresti capito. Ma non è successo niente di irreparabile, te lo giuro.
Tu non c'eri..mentre noi ci sentivamo distrutti.
Fra me e Jeremy le cose non andavano bene da un pezzo e poi lui si è trasferito e mi ha lasciato da sola,pochi giorni dopo la tua partenza. Stavo male, da morire.
Lui è il mio primo vero amore..lo sai e Heric.. beh lui stava da cani,come puoi immaginare.
Tu te ne eri andata di nuovo e lui era triste..si sentiva solo, esattamente come me, ma ;a differenza mia; Heric era scontroso, cattivo, non dormiva, non mangiava e il suo sguardo ,ti giuro, avrebbe impressionato anche te. Faceva paura. Terence era preoccupato per lui. Aveva uno sguardo...così freddo,perso ..io non glielo avevo mai visto,ma gli altri dissero che significava che la cosa era grave, così pur avendo paura ,mi sono avvicinata a lui,visto che ero probabilmente l'unica in grado di farlo ragionare e che non avrebbe respinto. Capì ben presto che il problema eri tu. In fondo cos'altro poteva farlo stare tanto male? Ero l'unica che sapeva quindi cosa stesse davvero passando..e poi anch'io ti voglio bene,mancavi molto anche a me...quindi si può dire che stavamo sulla stessa barca.
Di certo non potevo parlarti dei miei problemi... non ne avevi il tempo e poi che cosa avresti fatto? Non è che saresti potuta tornare qui, quindi mi limitavo nelle mie telefonate o nelle lettere. Non volevo intristirti. Tu stavi vivendo un sogno. Non volevo rovinartelo. Non era giusto e soprattutto alla fine non erano problemi tuoi.
Ma.. chi avevo io per confidarmi?
Devi sapere però che.. per Heric, ci sei sempre stata soltanto tu! Lo so io,lo sa lui,lo sanno i nostri amici ,pure i muri della citta' lo sanno e ormai dovresti saperlo anche tu...dopo tutti questi anni.
Il fatto che non sia mai riuscito ad esprimere realmente i suoi sentimenti per te,non vuol dire che non siano lì,nel profondo del suo cuore. Sai com'è fatto Heric.
Non avrebbe sofferto da cani,se non fosse stato innamorato di te e so per certo,perchè ti conosco, che anche tu hai sofferto molto.
Mi dispiace non avertenete parlato..ma cosa potevi dirti? Che io ed Heric stavamo cercando di farci forza a vicenda? Che stavamo cadendo a pezzi entrambi? Che lui stava male a causa tua? Ti saresti sentita in colpa per lui. Ma non mi sarei mai, MAI messa in mezzo a voi,amica mia..e mi ferisce il fatto che tu l'abbia anche solo potuto pensare. Già una volta mi sono fatta da parte. Avresti dovuto chiedermelo,se avevi dei dubbi e non trarre subito le tue conclusioni.
Io e Heric ci vogliamo molto bene..ma siamo solo amici.
Ammetto di averci pensato. Per un pò ho creduto che avrebbe potuto funzionare fra noi.. o forse mi sono semplicemente illusa. Non lo so..Ho pensato che magari stando insieme avremmo superato il dolore e la solitudine che sentivamo dentro, ma non è andata proprio così.
Uscivamo spesso insieme,come una volta. Eravamo più legati certo,ma restavamo comunque amici. C'è stato solo un bacio fra noi,una volta, ma è tutto superato ormai. Non aveva valore. Eravamo ubriachi e poi era solo un gesto disperato di due ragazzi che volevano soffrire di meno, ma detto fra noi, a quanto pare,il detto "chiodo schiaccia chiodo" è una cavolata e non funziona affatto...almeno non per noi. Purtroppo un forte legame di amicizia non basta per stare insieme come coppia e poi noi siamo troppo diversi, o troppo simili. Ci credi che non l'ho ancora capito dopo tutto questo tempo?
Tu sai che ho provato forti sentimenti per Heric anni fa... Sai che Heric è stato importante per me, ma non è l' amore vero, quello di cui parlano le canzoni...quello dei film,  non è l'amore grande, quel tipo d'amore che rompe le barriere,dura in eterno e cambia la vita.
E poi,francamente nessuno potrebbe mai competere con voi due. Sana e Heric, la storia infinita. Siete due stupidi. Avete sprecato così tanto tempo separati, senza confessare i vostri sentimenti, ma ora siete qui.. ed il tempismo non potrebbe essere più perfetto! Vorrei che tu capissi che non volevo parlare a nessuno di quello che sentivo e nemmeno Heric,così ci siamo isolati dal gruppo e forse loro hanno interpretato nel modo sbagliato questa nostra vicinanza, credendo ci fosse qualcosa di più. Sai come sono.
Ma se avevi dubbi,perchè non me ne hai parlato? Credi davvero che avrei potuto farti del male, ferirti o tradirti? Sei la mia migliore amica Sana, anche se forse tu non la vedi più così e in quanto tale sono sicura che anche tu hai sofferto molto per colpa di questa storia.
Non riesco a smettere di pensare che ci saremmo potuti risparmiare tanto dolore,se ne avessimo semplicemente parlato. >> Era ormai partita a macchinetta la ragazza dai capelli castani,mentre raccontava quello che lei e l'amico avevano passato.
Sana ,che fino a quel momento era rimasta in religioso silenzio ad ascoltare ogni parola pronunciata dall'altra ragazza, in quell'istante, si sentì una completa stupida.
Non trovava una parola migliore per descriversi. Era stato tutto un malinteso.

<< Siamo stati degli sciocchi! >> Sussurrò l'attrice,dando voce ai suoi pensieri,facendosi sentire inconsapevolmente anche dall'amica, che la guardò,avvicinandosi a lei e sorridendole dolcemente.
In quel momento Sana capì che avevano sbagliato tutto. Aveva,anzi avevano sofferto senza motivo, ma constatò che almeno aveva ancora la sua migliore amica al suo fianco.
"Devo parlare con Heric il prima possibile. Mi fa male sapere che ha sofferto per me...ma in fondo io ho fatto la stessa cosa. Possibile che non facciamo altro che farci del male?"
 Fu il pensiero successivo partorito dalla sua mente.

<< Mi dispiace ..io- >> Mormorò poi l'attrice,incerta, con sguardo triste.
Sembrava sul punto di piangere.

<< Ora è tutto apposto. L'importante è che sei tornata e possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato! >> Le disse Funny,rassicurandola, prendendole la mano destra.

<< Di un po' è per questa cosa di me e Heric che hai smesso di chiamare e scrivere e hai deciso di non tornare a Tokyo? >> Domandò successivamente la castana,curiosa, aggrottando le sopracciglia.
Sana rispose solo con un'accenno affermativo del capo,troppo imbarazzata e piena di vergogna per parlare ancora.

<< Immaginavo.. >> Mormorò la ragazza,sospirando.

<< Io..io, n-non so cosa dire.. >> Sussurrò invece con voce tremante, Sana, cercando di trattenere le lacrime, mentre ripensava a tutte le informazioni ricevute.
C'era una cosa che la infastidiva però. Ovviamente aveva a che fare con Heric.
Davvero aveva sofferto tanto per la sua mancanza? Ma allora perchè non si era fatto sentire ed era sempre distaccato nei suoi confronti? E perchè l'aveva lasciata partire in primo luogo ,sapendo che poi si sarebbe sentito in quel modo?

" Maledizione... io quell'idiota non lo capirò mai" Si disse mentalmente, frustrata, per poi tornare a concentrarsi sulle parole che stava dicendo ,in quel momento ,l'amica:

<< I primi mesi,cacciava via anche me, sai? Non si è mai aperto completamente.. pensava solo al karate. Credevi che si fosse rifatto una vita? Senza di te? Nell'ultimo anno ci ha provato. è migliorato. Ha trovato la forza di andare avanti e lasciarti andare,almeno così ha detto e vuole far credere , ma non è stato affatto facile,specie per uno come lui.
è tornato col tempo l' Heric di sempre..ma è ancora vulnerabile,quindi da amica, ti chiedo di non romperlo di nuovo. >>


<< Lasciamoci il passato alle spalle,vuoi?  >> Chiese Sana, prendendo l'altra per le mani, aggiungendo,con tono dolce ,ma serioso:
<< Ma devi promettermi una cosa Funny. Semmai ti sentirai sola o avrai qualche problema,non importa dove sarò, tu mi chiamerai e ti sfogherai con me. Siamo intesi?
Avrei dovuto esserci per te e mi rammarico di questo,ma ti giuro che non accadrà mai più. Non lo permetterò. Sei come una sorella per me...e ti sarò sempre accanto. >>

<< Oh Sana...Ok, promesso. E scusami tu..Sono stata un'idiota. Non volevo che ti sentissi abbandonata. Ci sei mancata così tanto...non ne hai idea. >> 
Ribattè la castana,piangendo anche lei,abbracciando la rossa,che rispose a bassa voce:

<< Credimi ce l'ho! >>

<< Ma raccontami adesso. Ho l'impressione che ci siano cose che non ci hai voluto dire.
Cosa hai fatto in America?  E dell'amore che mi dici? Sui tabloid ti hanno distrutta. Praticamente ogni settimana eri fidanzata con qualche tua co-star o ti definivano "diva". >> Se ne uscì poi Funny cercando di far sbottonare un pò l'amica.
Era curiosa di sapere come se l'era passata.

<< Tutte illazioni. Sono stata solo con Charles..se così possiamo dire, un'anno fa,ma è durata solo qualche mese. Alla fine abbiamo capito che era meglio restare amici. Io..non...provavo quello che lui provava per me. >> Rispose, con calma e onestamente, Sana.

<< Per via di Heric? >> Domandò la castana,prendendo l'altra alla sprovvista.

<< Non so...forse anche a causa sua. Quello stupido riesce sempre a mettermi i bastoni fra le ruote. >> Confessò l'attrice,dopo aver sgranato gli occhi, guardandosi poi intorno,sospirando, aggiustandosi i capelli, un gesto nervoso che faceva da sempre.

<< A proposito. Quando pensi di parlargli? >> Domandò a quel punto, Funny, guardando Sana , che disse risoluta e con un tono di voce duro,mettendosi a braccia conserte:

<< Non è il momento ,quindi non chiedermi nulla ,per favore.
Comunque cambiando discorso..c'è una cosa di cui vorrei parlarti..
Non l'ho raccontato nemmeno ad Alissa.. anche perchè è acqua passata e non volevo angosciarla,ma visto che tu ti sei aperta con me e sei stata onesta, vorrei condividere con te una parte del mio passato. Un'esperienza che mi ha toccata nel profondo e mi ha fatto un pò cambiare il modo di vedere le cose e di agire. >>

<< Certo. Dimmi. Sono tutta orecchi! >> Esclamò la giovane, ansiosa, ma col sorriso sulle labbra,incoraggiando l'altra a parlare.

<< Subito dopo il mio arrivo in America,ho passato un periodo buio.. Mi sentivo sola, senza di voi. Mi mancavate tutti e non ci sentivamo quasi mai. Non avevo nessuno con cui parlare..il lavoro era pesante e tutti mi trattavano male o a malapena mi rivolgevano la parola. Non ero abituata a tutto quello ,così mi sono..come dire,  isolata.. e col tempo mi sono.. persa. Sono andata in depressione, ma non preoccuparti , è durata solo pochi mesi.
Ne sono uscita quasi subito.. grazie alla mia forza di volontà e anche all'aiuto di Robbie , Alissia e soprattutto di Charles,che mi è stato più vicino di tutti. Finito il film,me ne sono andata in vacanza..ne avevo bisogno e avendo avuto molto successo, ho cominciato a respirare di nuovo e tutto è tornato alla normalità. Devo confessarti che poi.. scoprire di te e Heric ...beh, non mi ha fatto di certo piacere...ma in fondo cosa potevo aspettarmi? Credo di essere stata più arrabbiata con me stessa che con voi. Ero piena di rimpianti. Sapevo di aver perso ,ancora una volta, la mia occasione con lui, ma poi ho capito che era meglio così. Non immagini quante volte ho pensato di tornare...ma sapevo che per il mio bene dovevo allontanarmi da voi,da lui..e così ho smesso anche di cercarvi.
Volevo smettere di soffrire e ho provato a fare finta che lui non esistesse.
Ho anche pensato che tanto a voi non sarebbe importato più di tanto se io fossi sparita e io magari mi sarei fatta altri amici col tempo ed è stato così alla fine.
Certo loro non sono al vostro stesso livello, ma ho trovato delle belle persone con cui passare le mie poche ore libere in questi ultimi anni.
Con tutto quel lavoro continuo poi, non mi sono mai annoiata,quindi mi sono distratta abbastanza e sono andata avanti con la mia vita. Anche se non sembra.. sono maturata molto in questi 3 anni,sai? >> Disse Sana,con voce emozionata,guardando intensamente l'amica.. entrambe con le lacrime agli occhi.

<< Non credevo che tu- Mi dispiace tanto Sana. Se avessi saputo che stavi male, io- >> Provò a dire Funny, quasi balbettando, mentre si calmava e stringeva con forta l'attrice,che ricambio l'abbraccio dicendo a bassa voce:

<< Hei.. é tutto apposto adesso, Funny. Non pensiamoci più. Divertiamoci. Che ne dici di un bel gelato e di un cinema? >>

<< Ci sto. Andiamo. Mi è venuta pure fame. >> Disse Funny,mentre camminava e si toccava lo stomaco,che iniziò a brontolare insieme a quello dell'amica, che rispose sbottando con l'altra in una risata:

<< Anche a me! >>

Dopo il film e una veloce passeggiata ,con gelato annesso, era già arrivata l'ora di rientrare,ma prima Funny decise di fare la domanda che tanto agognava di fare da quando Sana era tornata in patria.

<< Voglio farti una domanda adesso e vorrei che tu mi rispondessi sinceramente. >> Chiese con tono serioso Funny.

<< Spara! >> Esclamò la rossa,guardando la giovane davanti a lei,che si era fermata all'improvviso e la stava osservando intensamente.

<< Perchè sei tornata? >> Domandò la castana, curiosa e sospettosa.

<< In che senso? >> Rispose solamente, l'attrice ,confusa.
Non si aspettava quella domanda....e non c'era una vera e propria ragione al suo ritorno alla fine. Era "colpa" di un'insieme di cose...e lei aveva anche sentito,in qualche modo, che quello fosse il momento giusto per il suo ritorno.

<< Non mentirmi. Hai la faccia da Heric,da quando ti ho vista a casa di Alissa..e ti conosco. So bene che sei ancora innamorata di lui e per quanto tu possa non volerlo vedere,anche Heric è ancora innamorato di te e non credo che tu voglia davvero chiud- >> Esclamò sincera e sicura la castana,che ora la fissava,a braccia conserte.

<< Ti ci metti anche tu adesso? Dovete smetterla di ripeterlo in continuazione. Heric non mi ama e io non amo lui. è finita. Per sempre. >>  La interruppe Sana,usando un tono di voce alto,agitata e infastidita.

<< Ci credi veramente o lo dici solo per auto convincerti? >> Domandò a quel punto,l'altra ragazza sconcertata, alzando il sopracciglio ,guardandola storto.

<< Sono qui perchè volevo tornare a casa. Sono tornata adesso ,perchè adesso mi sento pronta. Prima non ce l'avrei fatta ad affrontare Heric...te e tutta la nostra situazione. Mi mancavate tutti e ovviamente sono qui anche perchè ho bisogno di chiudere questa faccenda. >> Rispose l'attrice, cercando di suonare il più convinta possibile.
In fondo era davvero così che era andata.


<< E sei sicura che ci riuscirai? >> Chiese ,a quel punto ,scettica e con tono di rimprovero, Funny.

<< Che vuoi dire? >> Chiese Sana,irritata.

<< Andiamo .... Non sarai davvero tanto ingenua da credere che una volta parlato con noi o meglio con Heric, poi riuscirai a buttarti la vostra storia alle spalle?! >> Affermò convinta la castana.

<< Questi sono affari miei e comunque certo che ne sono convinta anche perchè sono stanca...Sono passati anni ed ho finalmente realizzato ,nonostante quello che voi altri ripetete, che non esiste più un " Sana e Heric". Siamo 2 persone distinte ormai..e grazie agli dei aggiungerei.  Dovete smetterla di idealizzare la nostra storia come se fossimo chissà chi  e dovreste pensare di più ai fatti vostri. >> Rispose seria e arrabbiata, l'attrice.

Stava davvero iniziando a stancarsi di queste continue intromissioni dei suoi amici.
Ci mancava soltanto Terence con i suoi monologhi su quanto fossero destinati lei e il biondino e poi il team "Facciamo mettere insieme Sana e Heric" sarebbe stato al competo.
Il ragazzo con gli occhiali,per sua fortuna, non c'aveva neanche provato ad avvicinarsi a lei ed era stato molto meglio così. Non aveva idea come avrebbe potuto reagire.

<< Quando è reale ,non puoi scappare! >> Mormorò Funny a quel punto.

<< Eh? Ma chi dici?  Non ti seguo. >> Borbottò l'altra, toccandosi la fronte con le dita, confusa.

<< Può essere passata con la testa ,ma non sempre l' informazione passa al cuore e credimi ,voi siete ancora estremamente legati, che lo vogliate o no.
Sentimenti come i vostri non scompaiono col tempo,anzi. >> Ribattè convinta e con tono serio Funny.

<< Non è così! >> Esclamò Sana,sicura,mentre però si triturava le mani per l'agitazione.
Tutti quei discorsi le stavano mettendo la pulce nell'orecchio e stava cominciando a dubitare di se stessa e della sua decisione di lasciar andare Heric.
Non voleva farsi condizionare dalle parole delle sue amiche,ma era difficile non farlo,specie essendo a conoscenza dei suoi ancora forti sentimenti per il ragazzo.

<< Mamma mia ,quanto siete testardi! >> Disse Funny,sbuffando, prima di aggiungere, con sguardo di rimprovero, ma col sorriso sulle labbra:

<< Chiaritevi  seriamente allora...PER UNA VOLTA.
Mettetevi insieme e vivete felici perchè sapete entrambi che è quello il vostro destino. Oppure... Beh, se tu, DAVVERO, non sei più interessata a lui. Se credi che non siete fatti per stare insieme e che non valga più la pena lottare per il vostro amore allora metti fine a tutto. Avete bisogno di chiudere per poter andare avanti ,ma devi esserne sicura perchè poi non potrete più tornare indietro. Cerca di capire se lasciare andare Heric è davvero ciò che vuoi. Potresti fare la cazzata peggiore della tua vita. Scusa il francesismo. Non lasciar passare questo momento. Non lasciare che le persona che ami si allontani da te senza permettergli di sapere, finalmente aggiungerei, come ti senti su di lui, perché la vita è un attimo,passa in fretta e poi.. è finita. Ti voglio bene..anzi vi voglio bene e non voglio che sprechiate altro tempo.  Siete entrambi single ora...siete adulti e non ci sono intoppi. Non vedo perchè dopo tutto questo tempo ,voi non possiate ricominciare e darvi la chance che meritate. Ora siete più grandi Sana. Sono sicura che non rovinerete tutto. Siete abbastanza maturi da capire i vostri sbagli passati e soprattutto che quello che provate è qualcosa che si prova solo una volta nella vita e in molti,me compresa, ucciderebbero per trovare un'amore come il vostro. >>

<< Non lo so... io..ho paura. Noi due ci siamo fatti tanto male in questi anni Funny, lo sai. Non me la sento di- >> Mormorò Sana, a voce bassa, tremando e stringendo i pugni.
è vero che lo amava ancora..e che si sentiva irreparabilmente legata a lui , ma non voleva ricascarci, di nuovo. L'aveva già fatto.
Era troppo spaventata. Si erano fatti male troppe volte,per poter dimenticare il passato e non ripetere gli stessi errori...anche perchè in fondo, non erano cambiati ed erano sempre quegli stessi ragazzini di tanto tempo fa.

"Se potessimo decidere di chi innamorarci sarebbe tutto molto più facile. Peccato che non sia possibile. " Pensò Sana,prima di sentire il nuovo discorso della castana, che ormai era partita in quinta.

<< Non lasciare che la paura di fallire ti impedisca di ottenere quello che vuoi.
 Sai come si dice no? "Se non ci provi,non lo saprai mai". Se vuoi Heric,devi prendertelo..
è semplice...prima che lo faccia qualcun altra. Non puoi passare la vita a domandarti "E se?" >> Sbottò a quel punto, a voce più alta, l'amica, che ormai stava per perdere la pazienza.
Sapeva che Heric orgoglioso com'era , non avrebbe avuto la forza e forse neanche la voglia di confessare i suoi sentimenti per la rossa, quindi toccava alla ragazza fare il primo passo.
Non potevano rinunciare. Lei non l'avrebbe permesso.

<< Quando sei diventata così saggia? >> Chiese Sana,guardando di traverso l'amica,ma sorridendo.

<< Ehi!! Come ti permetti! Io lo sono sempre stata! >> Rispose Funny,sorridendo anche lei,dando all'altra un pizzicotto sul braccio per vendetta.

<< Ci vediamo domani!! >> Disse Sana,dopo aver smesso di ridere e averle fatto una linguaccia,mentre si accarezzava il braccio leso.

<< Ok.. Appena senti le altre, fammi sapere il luogo e l'orario dell'incontro! Ciao! >> Esclamò Funny,dopo aver abbracciato velocemente l'amica ed aver preso a camminare.

Le due ragazze,quel pomeriggio, guardandosi negli occhi, dopo essersi confidate, prima di dirigersi in direzioni opposte, capirono che niente e nessuno avrebbe più potuto dividerle. Sarebbero state legate per sempre. Amiche per la vita.

Il giorno dopo, finite le lezioni all'università, intorno alle 16 e 30, tutte le ragazze si incontrarono nel loro solito posto e dopo aver chiacchierato per un'oretta di lezioni,ragazzi,vestiti e pettegolezzi, raccontandosi poi le novità, Alissa aveva cambiato espressione e zittendo le amiche aveva sparato una bomba,dicendo:

<< Sono incinta. >>

<< Oh Mio Dio! >>  Esclamarono le ragazze, con toni diversi.
Le due matte, Sana e Funny, le saltarono addosso, abbracciandola,mentre le altre due,un pò preoccupate e probabilmente shockate, guardavano la scena senza fiatare.

<< Uhm.. >>  << Ma sei sicura? >> << Che bello! >> << Congratulazioni! >> Furono le rispose, rispettivamente di Marine, Margaret, Sana e Funny.
Quest ultima poi disse:

<< Da quanto lo sai? Perchè non ce l'hai detto prima? >>

<< L' ho appena scoperto. >> Rispose sincera Alyssa,sorridendo dolcemente,accarezzandosi inconsapevolmente la pancia.

<< Siamo le prime a saperlo? >> Chiese eccitata, l'attrice.

<< Beh.. Io e Terence eravamo dal dottore insieme..quindi a parte lui, sì! >> Confessò a quel punto la futura mamma.

<< Awww diventeremo zie! >> Esclamò ancora Sana,battendo le mani,contenta.

<< Ma ora il problema è un altro! >> Affermò poi la futura sposa.

<< Cioè? >> Chiese Funny,confusa e curiosa.

<< Pensiamo di anticipare il matrimonio! >> Disse velocemente Alissa, come se fosse una risposta ovvia.

<< Davvero? >> Mormorò Sana, seguita da Funny ,che perplessa chiese:

<< Perchè? >>

<< Beh..non voglio sposarmi col pancione...e di certo non avremo molto tempo dopo la nascita del bambino,ergo...dobbiamo farlo prima! >> Spiegò a quel punto Alissa,con sguardo dolce ,ma serio.

<< Scusa se te lo chiedo,ma tu sei sicura di questo bambino, Alyssa? >> Domandò invece, Margaret, dopo essersi lanciata uno sguardo d'intesa con Marine, che stava pensando la stessa cosa e infatti continuò il discorso dell'amica,dicendo:

<< Non avete neanche 20 anni. Avete appena iniziato l'università.. Già il matrimonio è un passo importante...ma diventare genitori  è qualcosa di ancora più grande.
Siete pronti per prendervi una responsabilità del genere? >>
Le due ragazze erano ovviamente preoccupate per i loro amici,non è che non fossero contente dell'arrivo del bambino,ma non era una cosa da prendere alla leggera.
Secondo loro,i due ragazzi,avevano sbagliato e si erano comportati da irresponsabili.
Un figlio cambia la vità..diventa la priorità e in fondo loro due erano ancora ragazzini,soprattutto dal punto di vista anagrafico. Dovevano sposarsi e studiavano ancora. Come avrebbero affrontato,da soli,tutti quei cambiamenti?

<< Certo non abortirei.. e poi saremmo comunque diventati una famiglia,una volta sposati.  Se è successo adesso,ben venga. Non cambia niente. Capisco le vostre preoccupazioni,credetemi. Ieri ,saputa la notizia ,ho avuto un'attacco di panico e Terence appena l'ha saputo è svenuto..ma poi con calma, ci abbiamo riflettuto a mente fredda,per tutto il giorno e abbiamo realizzato che possiamo farcela,davvero. E poi non siamo soli,no? Abbiamo le nostre famiglie.. Terence ha iniziato a lavorare qualche giorno fa , l'appartamento è di nostra proprietà e io se e quando non ne sarò in grado, potrò continuare l'università da non frequentante e restare a casa. Non è un grave problema. Saremo felici,me lo sento. >> Disse decisa, Alissa, con tono di voce alto e sguardo fiero e ottimista.

<< Uhm... >> << Ok! >> Furono le risposte delle due ragazze,che la guardarono scettiche.

<< E avete già deciso la data? >> Fece ,a quel punto, Funny, per cambiare discorso.

<< Sicuramente prima della fine dell'anno. >> Rispose seria,facendo spalancare gli occhi alle 4 ragazze di fronte a lei ,che erano incredule.

<< Eh? Ma mancano poco più di 2 mesi,Alissa! >> Esclamò Sana,alzandosi dalla sedia,gesticolando.

<< Ma sei sicura che ce la farete? >> Chiese ancora Funny,preoccupata.

<< Dobbiamo! E poi è per questo che ci sono gli amici,no? >> Terminò il discorso Alyssa,sorridendo, prima di rispondere al telefono. Era Terence.
Stava arrivando insieme agli amici,a cui aveva appena detto la novità.
L'avevano più o meno presa come le ragazze..certo ,con meno urletti e abbracci.

<< Sana tu con chi verrai al matrimonio? >> Se ne uscì qualche minuto dopo Margaret,mentre si parlava degli accompagnatori e degli inviti.

<< Potresti andarci con Heric. In fondo anche lui è da solo e poi siete entrambi testimoni. >> Disse Funny all'amica,dandole una gomitata per poi trovarsi davanti Heric che stava arrivando ed aveva sentito la sua proposta.

<< Ma neanche morta. >> Aveva detto sbuffando la rossa, mentre Heric aveva guardato male Funny per poi dirle, con tono velenoso ,sarcastico e tagliente,lanciando uno sguardo a Sana:

<< Non andrei mai con lei e poi ti pare che la grande attrice non abbia già un'accompagnatore? Porterà il damerino..no? >>

La rossa a quella frase rimase allibita, in silenzio.
 Non aveva minimamente pensato che avrebbe dovuto portare qualcuno con lei...ma ora non poteva di certo far vedere a Heric che non aveva uno straccio di accompagnatore.
"Vuole Charles? Avrà Charles" Pensò la ragazza prima di parlare,decisa.

<< Ahahahaha esatto. Per una volta hai ragione mio caro Heric. Non preoccuparti Funny. Ci sarà Charles con me. E' tornato in questi giorni in città per lavoro e stavo giusto pensando di chiederglielo. Ovviamente non rifiuterà. >> Disse Sana, con tono spavaldo e la faccia tosta,mentre sorrideva,guardando il biondino che aveva di lato e stava facendo ,in quel momento, una smorfia di disgusto e forse pentimento.

"Idioti" Fu l'unica cosa che pensò Funny,guardando i suoi due amici,che si fissavano in cagnesco.

CASA KURATA. 
4 ore dopo.

Sana era angosciata. Appena era tornata a casa quel pomeriggio,la prima cosa che aveva fatto era stato chiamare Charles e farlo correre da lei, dicendogli che era per una cosa importante.

<< Ora mi spieghi perchè mi hai fatto venire qui di fretta!? >> Esclamò ad alta voce,entrando per poi sedersi sulla poltrona, Charles Lones.

<< Mi serve un accompagnatore. >> Disse con naturalezza Sana, sedendosi anche lei,incrociando le braccia al petto e guardando l'amico che a quel punto, rivolgendole uno sguardo truce,disse indignato:

<< Eh? Tutto qui? Credevo fosse un'emergenza. >>

<< é un'emergenza. >> Rispose la ragazza con tono serio, per poi aggiungere:

<< La mia amica si sposa fra meno di 3 mesi. Alissa,te la ricordi? Io sono la sua testimone di nozze. Non posso mancare,ma non voglio assolutamente presentarmi da sola. Tutti si aspettano che porti qualcuno..magari un certo attore famoso- >>

<< Si tratta di Heric? >> Chiese Charles, con tono scocciato,c'entrando il punto.

<< Ma che cos'è oggi? L' "Heric day"? Che c'entra lui adesso? >> Esclamò l'attrice,agitata,alzandosi all'improvviso,quasi infuriata.

<< Non lo so. Dimmelo tu. Da quando ti preoccupa andare da sola ad un matrimonio? E perchè vuoi proprio me come accompagnatore? >> Ribattè lui infervorato, con tono di rimprovero e lo sguardo di chi la sapeva lunga.

<< Se non vuoi venire dillo e basta. Troverò qualcun altro. >> Rispose lei,con tono offeso,mettendosi a braccia conserte, evitando però lo sguardo del giovane ,che ribattè serio e inviperito:

<< Sana..non fare la bambina e non parlarmi con quel tono. Non sono Heric! >>

<< Che cosa? Ma come te ne esci? >> Chiese allora lei, arrabbiata.

<< Allora dimmi. Vuoi usarmi per farlo ingelosire o ti servo tipo per supporto morale? >> Domandò lui con un mezzo sorriso,realizzando il vero motivo della chiamata,per poi aggiungere dicendo:

<< Sono tuo amico Sana. è vero.. ma non puoi usarmi quando ti pare e piace e soprattutto se e quando è coinvolto Heric. Mi sembra di ricordare di averlo chiarito tempo fa, che non sono più disposto a prendere parte alle tue...anzi le vostre bambinate. Dovete crescere.
 E poi... Com'è possibile che a 20 anni stiate ancora a farvi i dispetti? >>

<< Non volevo andare da sola. Tutto qui. >> Borbottò ,poco dopo ,arrendendosi lei.

<< Sana.... >> La chiamò lui,facendole capire dal tono usato, di raccontargli la verità.

<< Ok..Diciamo che Heric mi ha provocato e io..non ho saputo stare zitta! Maledizione.. Lo detesto. >> Disse lei,decisa,battendo i pugni,pensando al biondino con uno sguardo omicida sul volto.

<< Già... Ci credo! >>> Mormorò, sarcasticamente e con tono finto, il giovane , che sapeva perfettamente quali fossero i sentimenti della ragazza.

<< Charles! Non voglio farlo ingelosire, perchè non mi interessa e di certo non ho bisogno di supporto morale, perciò finiscila con i tuoi giudizi e dimmi se vuoi venire oppure no. >> Rispose l'attrice,convinta e con tono sicuro.

<< Non voglio giudicarti, ma sono; come ho già detto; tuo amico, ti conosco e capisco il gioco che stai facendo.>> Ribattè il ragazzo,non credendole.

<< Gioco? Ti pare che abbia voglia di giocare? Dopo tutto quello è successo!?  >> Mormorò lei, guardandolo male.

<< Tu sei ancora innamorata di lui e non vuoi che veda che soffri per lui e stai da sola come un cane. Vuoi renderlo geloso, per vedere se c'è ancora una speranza per voi. Sarò anche ingenuo, ma non sono stupido Sana. >> Le disse Charles,con tono di rimprovero.

<< Ma no.. non è così... io- >> Sussurrò la rossa,sconvolta e allibita.

<< Non sai nemmeno tu che cosa vuoi. Beh...Io devo andare a lavoro adesso! Ed ho appena ricevuto una brutta notizia. Una persona dal nostro passato sta per tornare a farmi visita e purtroppo per me ,me lo ritroverò tra i piedi per un bel po'. >> Terminò il discorso lui, con tono severo, salutandola dirigendosi verso la porta, prima di dileguarsi velocemente.
Negli ultimi tempi,le cose fra loro si erano ovviamente raffreddate.
Il fatto che fossero rimasti amici,nonostante la rottura,non voleva certo dire che fosse tutto apposto, almeno non per Charles.
La ragazza dopo aver finito il suo thè ed evitando con tutte le sue forze di pensare ad Heric e ai soliti problemi, aveva deciso di distrarsi, iniziando a pensare al suo lavoro...e se accettare o no la nuova proposta. Ci stava facendo un pensierino.
In fondo non sarebbe stato affatto male lavorare alla radio,almeno per un pò e poi dovette ammettere che si annoiava con tutto quel tempo libero.
Qualche giorno di riposo andava bene..ma senza nessuno con cui uscire o parlare,non aveva molto da fare,soprattutto in casa. Non era abituata a non fare nulla.
"La notte porta consiglio" Pensò quella sera, dopo cena, prima di addormentarsi di sasso.

 

 

Chi sara' questa persona dal passato?

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Capitolo 4
*** Sorry seems to be the hardest word ***


~"....It's sad, so sad
Why can't we talk it over?
Oh it seems to me
That sorry seems to be the hardest word.

What do I do to make you want me?
What I got to do to be heard?
What do I say when it's all over?
Sorry seems to be the hardest word..."


Ottobre era arrivato ed aveva portato con se il freddo e la pioggia, 2 cose che Sana detestava con tutta l'anima.
Era passata una settimana dalla notizia bomba di Alissa e dal chiarimento fra Funny e Sana.
In quei giorni la ragazza aveva preso la decisione di accettare la proposta di lavoro ed era stata entusiasta, una volta arrivata sul posto per capire meglio la situazione.
Robbie aveva pianto, saputa la notizia ,mentre le sue amiche dissero che se l'aspettavano. La conoscevano e sapevano che quella storia della pausa non sarebbe durata molto.
Heric ,invece ,l'aveva presa in giro,guardandola di traverso, quasi con astio, dicendo sottovoce,forse per farsi sentire solo da lei:
 "Pare che il periodo di riposo sia già finito...C'era da aspettarselo."
Non aveva ancora parlato con lui. Non faceva altro che rimandare..specie vedendo il modo in cui il ragazzo agiva intorno a lei.
Come potevano tutti pensare che fosse ancora innamorato di lei?
Semmai provava disprezzo nei suoi confronti.
Comunque biondino a parte, tutto sembrava essere tornato come tanto tempo prima ed era forse la prima volta, in tanti anni, in cui la giovane si sentiva davvero bene.
Quella mattina però Sana si era svegliata con un grande peso sul cuore.
Aveva sognato, non ricordava neanche cosa, ma sapeva che le aveva lasciato dell'amaro in bocca. Il suo cuore batteva all'impazzata.
Non le capitava da anni ormai quella strana sensazione di inquietudine, precisamente da quando era partita ,aveva dovuto lasciare Heric e gli altri e ed era arrivata a New York.
Stavolta però era tutto più amplificato. Sentiva come se presto sarebbe successo qualcosa di brutto e lei non riusciva a concentrarsi su nient altro. Sembrava quasi in attesa.
Si era data malata quella mattina e non era andata a lavoro. Non sarebbe stato un grande problema, tanto. Avrebbe tranquillamente potuto registrare un'altro giorno.

<< Forse rivedere i vecchi amici mi farà bene! Non ce la faccio più a restare chiusa in casa. Impazzirò qui dentro. >> Aveva esclamato ad alta voce, dopo ore a gironzolare per casa, con sguardo corrucciato e preoccupato.
Verso le 15, decidendo di non prendere la macchina, visto che aveva smesso di piovere e poichè il luogo non era troppo lontano, la giovane si diresse agli studi di "Evviva l'allegria" dove tutti, sorpresi ed eccitati, le corsero incontro, contenti di rivederla.
Gerard poi era talmente commosso per la gioia, che fece commuovere anche lei.

" Avevo ragione. Mi sento meglio adesso" Pensò fra se e se,guardandosi attorno e respirando quell'aria familiare.
Il dolore che sentiva all'altezza del petto era diminuito,ma putroppo era sempre lì.
L'attrice non riusciva a liberarsene e non riusciva a spiegarsi il perchè di quelle strane e cupe sensazioni.
Dopo aver salutato tutti, qualche ora dopo, decise di tornare alla sua villetta per cena, ma ricordandosi di avere il frigo vuoto e di essere sola in casa, andò a fare la spesa.
Uscendo dal supermercato, non ebbe nemmeno il tempo di rendersene conto , che si scontrò con un altra persona, facendola cadere a terra e facendosi male la braccio.

<< Sei sempre la solita sbadata. Perchè non guardi mai dove metti i piedi? >> Le disse il ragazzo, che aveva appena atterrato.

" Aspetta! Ma questa voce... io la conosco! " Pensò l'attrice basita, mentre si sorreggeva e massaggiava la testa che aveva sbattuto.

<< Ma che -? >> Fu la successiva reazione di Sana,rialzandosi e guardando davanti a lei,spalancando gli occhi.
Per poco non ebbe un'infarto ,quando capì con chi si era appena scontrata.

<< Brad? Sei tu? >> Chiese la ragazza, osservando dettagliatamente i lineamenti del giovane che le stava di fronte e sogghignava divertito.
Non c'erano dubbi.

<< E chi dovrei essere sennò, ragazzina? >> Rispose il newyorkese, sorridendo.

<< Ragazzina a chi,scusa? Ma che cavolo ci fai qui in Giappone? E soprattutto che hai fatto ai capelli? >> Chiese, tutto d'un fiato, Sana , ancora incredula e sconvolta.
Non vedeva il ragazzo da due anni e fra di loro le cose erano state a dir poco imbarazzanti in quel periodo.
I suoi capelli erano dello stesso colore di quelli di Heric.
Ormai la sola e unica cosa che distingueva i due ragazzi era il colore degli occhi.

<< Ti piacciono? Li ho scuriti un po'....Allora? Come sto? >> Domandò, con un sorriso malizioso sulle labbra, il giovane, per poi aggiungere , vedendo che la rossa continuava a fissarlo.

<< Perchè mi guardi così?  Oh..già. Fammi indovinare. In questo modo somiglio ancora di più al tuo Heric? >>

<< Effettivamente..così sembrate davvero gemelli..occhi a parte! Ehi guarda che Heric non è mio! >> Rispose lei, riprendendosi dalla trans, quasi gridando l'ultima frase,stizzita.
Ogni volta che vedeva Brad , il cuore le batteva all'impazzata,poichè gli ricordava Heric e subito il suo corpo veniva scosso da brividi infiniti.
"Come la prima volta che l'ho visto,5 anni fa" Si disse mentalmente la giovane.
Quando lo aveva incontrato,una volta tornata in America,aveva creduto di potersi rifugiare in lui..quasi come se in quel modo, avrebbe potuto tenere Heric vicino a lei,seppur lui fosse lontano, ma capì,prima di fare un'enorme sbaglio, che sostituire il biondino con il newyorkese avrebbe portato solo ulteriori complicazioni,anzichè risolvere i suoi problemi,quindi aveva chiarito la sua posizione e il ragazzo aveva fatto marcia indietro,ma lei sapeva che c'era rimasto male per il suo rifiuto.

<< Ah davvero? >> Chiese il ragazzo,interessato e curioso.

<< Ciao Sana , Ciao Heric! >> Fece una voce, lontano da loro,che però si stava avvicinando a passo svelto.

<< Oh ciao Terence! Scusa ma dove lo vedi Hayama? >> Ribattè Sana, salutando l'amico per poi guardarsi intorno in cerca del biondino.

 << Che cosa? Veramente io... mi dispiace. Da lontano credevo fosse lui,ma - wow, la somiglianza è impressionante. >> Rispose imbarazzato Terence, mentre alternava lo sguardo stupito fra il ragazzo e la sua amica che,vedendo la sua faccia, spiegò immediatamente:

<< é Brad! Ti ricordi? Ve ne ho parlato ,tornata dall'America! >>

<< Ah già. Il ragazzo americano che somigliava tanto ad Heric. >> Disse a quel punto lui, spalancando gli occhi,mentre il biondino faceva un cenno di saluto con la mano.

<< A proposito. Tornando a noi. Che ci fa qui? >> Domandò Sana,curiosa,girandosi verso il biondino,che rispose evasivo e scocciato:

<< Cose di lavoro! >>

<< Raccontami. Sono curiosa! >> Aveva quindi ribattuto la ragazza,testarda.

<< Non cambi mai eh?! >> Aveva poi chiesto,quasi affermandolo,il giovane,sorridendo.

<< Eddai.. Dimmelo.. >> Lo pregò la ragazza,sempre più interessata a conoscere la verità.

<< Fine! >> Esclamò arrendendosi lui, parlando nella sua lingua madre.
Non poteva vincere con lei. L'aveva imparato tanto tempo prima.

<< No ti prego. Non cominciare a parlarmi in inglese. Sai che non lo sopporto. >> Disse lei,esasperata e con uno sguardo da cane bastonato.

<< Pensavo che dopo tutti questi anni,ti fossi abituata alla nostra lingua! >> Esclamò a quel punto,il giovane, con un mezzo sorriso.

<< No. E probabilmente non lo farò mai! >> Rispose lei,sincera e sicura, sorridendo anche lei.

<< Sei troppo negativa. Te la farò amare un giorno. >> Rispose di getto Brad, avvicinandosi alla giovane,che invece ribattè dicendo convinta:

<< Ahhahahaha divertente. Non ci riuscirai mai ! >>

<< Vuoi scommettere? >> Chiese allora il newyorkese,sfidandola.

<< Ci sto. Non mi tiro mai indietro. >> Rispose ovviamente la giovane,guardandolo seria.

<< Nemmeno io! >> Esclamò alla fine lui,ricambiando lo sguardo con altrettanta intensità.

"Che mi sono perso? Stanno flirtando,per caso?" Si domandava intanto confuso l'occhialuto,che era stato messo da parte e si "godeva" la scenetta davanti a lui.
Se ci fosse stato Heric...ne sarebbe stato alquanto infastidito, pensò poi il giovane.

<< Ehm... ragazzi! >> Mormorò Terence, che si sentiva ormai escluso dalla conversazione,mentre li seguiva.

<< Ma dove stiamo andando? >> Domandò confuso Brad, vedendo che avevano iniziato a camminare verso una destinazione a lui ignota.

<< A casa mia! >> Rispose velocemente Sana,con tono normale e rilassato.

<< Uhm... Non ti ricordavo così intraprendente. >> Se ne uscì il biondino,con malizia.

"Non è cambiato affatto" Pensò la giovane attrice,fissando il ragazzo che dovette ammettere era diventato davvero bellissimo,negli ultimi anni.
Era più alto e muscoloso ed aveva uno sguardo malizioso e seducente.
Se lei fosse stata una ragazza "normale",ne sarebbe stata conquistata e lusingata, visto il modo in cui la stava guardando.

<< Ma che diavolo vai blaterando? Io sto andando a casa. Tu mi accompagnerai e porterai le borse e poi potrai pure toglierti dalle scatole per quanto mi riguarda. >> Ribattè la giovane, fissando il biondo con sguardo truce,dandogli la spesa.

<< Potresti anche invitarmi a cena,volendo! Come sei maleducata. >> Disse allora Brad, guardandola di traverso.

<< Io sarei maleducata? Ma come ti permetti?Brutto stupido! Vieni qui che ti faccio fuori >> Gridò la ragazza,arrabbiata, mentre tentava di colpire il giovane che si allontanava da lei,schivando i colpi.
 
<< Oh dimenticavo.. Terence ,vuoi venire con noi? >> Chiese poi Sana, fermandosi di colpo, ricordandosi dell'amico che era un pò in disparte.

 << Uhm. Non so se.. >> Borbottò a quel punto il giovane con gli occhiali,non sapendo cosa fare.
Da una parte non voleva lasciare quei due insieme, non si fidava di quel Brad e il suo sesto senso gli diceva che c'era stato qualcosa fra i due giovani, quindi voleva tenerli d'occhio..ma la sua amata Alyssa lo stava aspettando. Era indeciso.

<< Dai!!! Non farmelo sopportare da sola. Ti prego!  >> Esclamò Sana,con tono di supplica ma anche divertimento nella voce.

<< Ehi! >> Mormorò il biondino indignato, dandole un pizzicotto.

<< Va bene. >> Rispose solamente l'occhialuto, guardando sorridendo l'amica,che se ne uscì con un: << Evviva!!! >>

<< Ma sei sicura? >> Chiese ancora, scettico, Terence,mentre l'amica rispose decisa:

<< Certo. Perchè non chiami anche Alyssa? Vi invito ufficialmente a cena da me. Cucino io. >>

"Spero si sia calmata. " Pensò la giovane, sperando di non dover affrontare un'altra discussione con l'amica su Heric.
In quei giorni, le poche volte in cui si erano sentite, tutte le conversazioni erano finite con un "Parla con Heric."Come se fosse d'obbligo. Come se scappasse..o se uno di loro avesse voglia di parlare con l altro.

<< Oh poveri noi. Moriremo. è certo! >> Se ne uscì a quel punto, con tono melodrammatico, Brad, facendo ridere Terence e offendere Sana che ad alta voce, disse , sicura di se, dandogli una gomitata:

<< Stai zitto! Guarda che sono migliorata dall'ultima volta che abbiamo mangiato insieme! >>

<< Mi stai dicendo che non hai più dato fuoco alla cucina?Ah beh..allora,siamo a cavallo!  >> Ribattè il biondino, con tono divertito e ironico.

<< Ehi..è successo solo una volta e non è stata colpa mia! >> Aveva ribattuto lei, divertita ma seria, spalancando gli occhi incredula, schiaffeggiandolo sul braccio,non troppo forte.

<< D'accordo allora. La chiamo subito! >> Esclamò con tono dolce Terence, aggiungendo, mentre componeva il numero della fidanzata:

<< Stavo pensando! Ma se....chiamassimo anche Heric e Funny? So che dovevano venire da noi a cena, quindi se per te va bene - >>

<< Certo. Più siamo,meglio è. Aspetta...NOI?  >> Rispose la giovane, enfatizzando sull'ultima parola.
C'era qualcosa che non le avevano detto?

<< Beh..Stamattina mi sono ufficialmente trasferito da Alyssa.  >> Disse sorridendo l'
occhialuto,facendo rimanere di sasso l'amica, prima di parlare al telefono con la sua ragazza e informarla dell'invito ricevuto.

<< Alyssa non mi ha detto niente. Questa me la paga. >> Borbottò Sana, nel frattempo.

<< Stiamo provando la convivenza,prima del matrimonio! >> Spiegò poi l'amico,terminata la telefonata per poi dire che Alyssa aveva accettato con gioia e aveva deciso di portare il dolce.

<< Andrà benissimo! Non esistono due persone più compatibili di voi due! >> Esclamò seria e col sorriso sulle labbra Rossana,dandogli una pacca sulla spalla.
Quelle parole erano vere..Lei le sentiva dentro.
Terence e Alyssa erano le persone più innamorate che aveva incontrato durante tutta la sua vita. Forse solo Robbie e Alissia li battevano,anche se adesso quei due avevano dei problemi. Riconosceva 2 anime gemelle quando le vedeva e poi quei giovani stavano insieme da tantissimi anni ormai. Era giunta l'ora di ufficializzare la loro unione.
Si capiva subito che si rendevano felici,l'un l'altra.
Anche per questo era stata davvero felice quando aveva saputo del matrimonio e non vedeva l'ora di conoscere la sua nipotina. Lei era sicura si trattasse di una femmina.

< Uhm beh..a questo proposito- >> Iniziò Terence,che voleva farle un commento su lei e Heric. fermandosi su suoi passi.

<< Andiamo Terence. Che ci fai lì? Sbrigati o ti lascio fuori casa >> Lo interruppe l'attrice, che stava entrando nel cancello della sua dimora.

Un'ora dopo,mentre Brad e Sana stavano litigando in cucina,Terence era andato ad aprire la porta e si era trovato davanti Heric e Funny, l uno scocciato, l'altra allegra...ovviamente.
Alyssa si era presentata poco prima e stava già apparecchiando la tavola,portando le pietanze e sistemando le sedie, nonostante le insistenze della padrona di casa e del fidanzato di lei,che le dicevano di stare attenta e non affaticarsi troppo.
Lei aveva ribattuto con tono deciso e sguardo fermo: " Sono incinta ,non invalida...e poi sono ancora al 3 mese. " e aveva ripreso a fare quello che voleva.

<< Dimmi una cosa! >> Esclamò l'americano,facendosi più vicino alla ragazza, per poi aggiungere serio:

 << Sei sicura di non essere caduta dal seggiolino da piccola? >>

<< Razza di cretino che non sei altro. Che vuoi dire con questo? >> Ribattè l'attrice,arrabbiata e pronta per tirare fuori il suo fidato martelletto.
Brad non ebbe il tempo di parlare,poichè un'altra persona diede voce al suo stesso pensiero.

<< Come pensi che si cuocerà,se non accendi il forno? >> Rispose qualcuno dietro di loro,spuntando all'improvviso. Heric.
Vederlo lì ,in quel momento, le fece quasi perdere la parola, ma non volendo far vedere che era rimasta in qualche modo colpita dal trovarselo davanti, parlò con nonchalance o almeno ci provò. Non si aspettava di rivederlo dentro casa sua. Erano anni che non vi entrava.
I due biondi si guardarono ,senza dire parola,quai come se si stessero studiando.
Non si erano nemmeno salutati. Entrambi erano poi rimasti sorpresi dalla loro incredibile somiglianza.

<< Oh.. No! Hai ragione. Che stupida. >> Disse la ragazza,riprendendosi,per poi grattarsi la testa, facendo una risatina nervosa, girandosi verso il forno, accendendolo.

<< Felice che te lo sia detto da sola! >> Esclamò sogghignando invece Brad, mentre l'altra rispondeva a tono:

<< Chiudi quella boccaccia! Era solo per dire! >>

<< La tua stupidità non è una novità per nessuno, Kurata! >> Rincarò la dose Heric,prima di tornare in sala, facendola sbuffare per poi dire:

<< Hei! >>

<< Sono arrivati i rinforzi! >> Urlò Funny, con tono allegro e contento,sorridendo,fermandosi sulla soglia,dove vide il suo ex e migliore amico sorpassarla per poi andare a sedersi non molto lontano da loro,quasi come se avesse scelto un luogo strategico.
Da lì ,infatti, Heric avrebbe potuto tenere d'occhio la cucina.. o meglio quel ragazzo che gli aveva fatto salire i nervi al solo guardarlo. C'era qualcosa in qul biondino che lo infastidiva.
Non trovava qualcuno che lo irritava così tanto dai tempi di Lones.
La ragazza si girò e fu in quel momento che notò il biondino, così somigliante ad Heric, in piedi in un lato. E lui notò lei.
Entrambi sentirono un brivido percorrergli la spina dorsale, quando i loro occhi si incrociarono, incatenandosi.
Sembrò, per un attimo, come se il mondo si fosse fermato intorno a loro.
La voce di Sana arrivò alla castana in modo ovattato.

<< No.. Non vi reggo insieme. Funny aiutami tu! >> Mormorò Sana,a quel punto, portandosi una mano sul viso,esausta, guardando l'amica che invece stava fissando quasi imbambolata il ragazzo straniero,che la guardava intensamente.
Aveva capito chi era quella giovane donna di fronte a lui.
Era così simile alla sua adorata Sana. Ora capiva perchè Heric era stato attratto dalla castana.
I due giovani spezzarono poi quello strano legame che si era instaurato e contemporaneamente guardarono verso l'attrice,che li osservava divertita.
Sana si era accorta che c'era qualcosa di strano e mentalmente si disse,dando all'amica un'occhiata piena di significato, che ne avrebbero riparlato in seguito.
Tornando in sala,la giovane diva pensò che aveva appena firmato la sua condanna a morte.
Ma come gli era venuto in mente? Heric e Brad sotto lo stesso tetto. Sarebbe stata una serata estenuante. Soprattutto per lei.
Tutto sembrava andare bene, fra una chiacchiera e l'altra, parlando del più e del meno. Nessun imbarazzo, nessuna battutina.
Le ragazze avevano chiesto della sua famiglia e Sana aveva risposto che la signora Patricia era dovuta correre dal figlio malato, sua madre era uscita con quello che lei definiva solo un'amico, inventandosi la scusa che lavorava troppo e aveva bisogno di svago e Robbie era finalmente ripartito per tornare a casa dalla moglie.
Adorava il suo manager,ma non sopportava i continui borbottii e le lamentele dell'uomo riguardo il suo matrimonio.
La serata stava stranamente filando liscia come l'olio e fu così almeno fino a quando Alyssa non chiese, curiosa, poggiando il bicchiere d'acqua che aveva appena bevuto:

<< Allora voi due! Come vi siete conosciuti? Sana non ce l'ha mai raccontato. >>

<< Beh...in effetti..ci ha detto qualcosa a grandi linee. >> Confermò a quel punto Funny,ricevendo un silenzioso rimprovero da parte dell'attrice che, nervosamente, disse:

<< Non c'è molto da dire,ragazzi.. >>

<< Ma come? Questo non è vero. Dunque la prima volta che l'ho vista ho pensato fosse un pò matta.. Mi ha tipo seguito e guardandomi come se avesse visto un fantasma, mi ha chiamato Heric. Sembrava stesse tremando. C'ha messo un pò a capire che non ero lui!
Ti ricordi che ti ho chiesto se era il tuo ragazzo? Le ho detto il mio nome e le ho spiegato che non potevo essere lui perchè non mi ero mai mosso da New York e poi è arrivato il damerino e anche lui mi ha chiamato Heric.. e non ho ben capito se mi guardava come se volesse uccidermi o altro. Beh..poi ho capito. >> Raccontò lui tutto d'un fiato,ridendo, mentre la giovane aveva le mani che prudevano.
Voleva strozzarlo o quanto meno tappargli la bocca.
Heric invece era stranamente tranquillo, ma ogni tanto lanciava sguardi assassini e irritati,soprattutto rivolti verso quel ragazzo che tanto gli somigliava e la ragazza che amava.

"Ci credo che tremavo. Ero partita per allontanarmi da Heric e me lo sono ritrovato davanti..anche se poi ..non era lui." Pensò nel frattempo l'attrice.

<< Sana e Charles ci hanno detto che hai causato loro qualche problema! >> Aveva parlato una sorridente ed interessata Funny, completamente immersa nella conversazione.
Amava il modo di parlare del ragazzo e il suo accento. C'era qualcosa in lui che l'affascinava.

<< Tutta colpa di quel Charles.. >> Sbuffò Brad, mostrando il suo solito ghigno,mentre inviperita Sana rispose,guardandolo male:

<< Non è vero e tu lo sai! >>

<< Beh se non si fosse presentato... >> Mormorò poco dopo lui, mentre la rossa lo interruppe dicendo, a voce alta,con tono duro:

<< Non puoi incolpare lui! Non aveva idea a cosa stesse andando incontro! E TU hai decisamente esagerato! Non meritava il vostro accanimento. >>

<< Lo so... Hai ragione. Ho sbagliato a prendermela con lui. Mi pare che mi sia scusato,però..no? >> Ribattè lui,con tono più dolce, guardandola.
La ragazza sbottò a quel punto in una vera risata.
Non riusciva mai a rimanere troppo tempo arrabbiata col ragazzo, che aveva scoperto ,negli anni passati ,essere davvero divertente e ,strano a dirlo, gentile.

<< Scusate la domanda.. ma fra voi due non c'è mai stato niente? >> Chiese Terence curioso e interessato, poco dopo,approfittando del silenzio creatosi in sala.
Quella frase catturò l'attenzione di tutti, in particolar modo del taciturno Heric, che fino a quel momento non aveva dato molti segni della sua presenza.
La mente della giovane attrice vagò, all'istante e inconsapevolmente , alla sera in cui aveva capito che lei e Brad non erano più solo buoni amici.
 
                                          Flashback     
Un'attimo prima stavano ridendo come due ragazzini e il secondo dopo aveva sentito le labbra del ragazzo premute sulle sue, con forza.
Sana ,dopo qualche secondo di indugio, si era scostata, quasi impaurita e aveva guardato Brad con risentimento e rabbia. Non se l'aspettava proprio. Non da lui.
Non che non ci avesse mai pensato alla possibilità di loro due insieme,ma credeva che il giovane sapesse la sua situazione e che la rispettasse abbastanza da evitare certe stupide mosse che potessero compromettere la loro amicizia e il suo equilibrio psicologico.

<< Non avresti dovuto farlo. >> Disse lei, irritata, tentando di rimanere calma,mettendosi a braccia conserte.
Non voleva fare una scenata.

<< Ma volevo. >> Rispose lui,serio,mentre si avvicinava alla rossa,che invece faceva un passo indietro ad ogni suo passo in avanti.

<< Eh certo..Ma non puoi fare ciò che vuoi... e io- >> Ribattè la ragazza, velocemente, ammonendolo con lo sguardo,tremando per la rabbia.

<< Lo so.. Sei ancora innamorata di Heric, ma io- >> La interruppe lui,sapendo dove sarebbe andata a parare.
"Heric, Heric, sempre lui." Pensava nel frattempo il biondino,arrabbiato.
Lui l'aveva dimenticata e sperava in cuor suo che anche Sana l'avrebbe fatto col tempo.
Non sapeva quando aveva capito che si era preso una bella cotta per lei e credeva potesse diventare qualcosa di più col tempo, ma la rossa sembrava non voler lasciare andare il suo primo amore e questa cosa lo faceva impazzire.
Come faceva a non vedere quello che aveva di fronte agli occhi?
Come poteva preferire il passato al presente?

<< Heric non c'entra,ok? >> Esclamò invece Sana,scuotendo la testa, decisa.

<< Sana.. >> La chiamò lui,con tono dolce ma anche di rimprovero, sapendo che stava mentendo.

<< Che c'è? >> Chiese lei,guardandolo in modo truce.

<< Mi dispiace ok? Non accadrà più. ma è stato un piccolo bacio innocente. >> Disse con tono semi-serio il giovane,cercando di minimizzare l'accaduto.
Lei non gli credette e anzi, sempre più infuriata, lanciandogli un'altra delle sue famose occhiatacce, esclamò stizzita:

<< Innocente dici? Il pensiero di baciarmi non ti sarebbe dovuto neanche passare per l'anticamera del cervello....figurati farlo! >>

<< Andiamo..non renderla più grossa di quello che è.... è SOLO un bacio! >> Ribattè allora lui,frustrato,non sapendo come comportarsi.
Aveva agito d'impulso,lo sapeva,ma non voleva scusarsi per essersi finalmente deciso. Aveva avuto voglia di baciarla e l'aveva fatto.
Aveva represso il desiderio di farlo per mesi e sperava che quella fosse la volta buona per far capire i suoi sentimenti alla giovane,ma evidentemente era ancora troppo presto.

<< Un bacio non è mai soltanto un bacio. Non fare l'ingenuo con me. E comunque non è vero che ti dispiace. >> Affermò invece lei, con tono accusatorio e sicuro, per poi mettere il broncio.... cosa che Brad adorava.

<< è vero... Non mi dispiace averti baciato, ma non dovevo farlo..non adesso! >> Esclamò lui, sincero, portando le mani in avanti in segno di resa,sedendosi sul divano,allontanandosi da lei che , gesticolando  e camminando per la stanza, aveva ribattuto dicendo , mentre il giovane la guardava divertito:

<< è stato stupido e insensato! >>

<< Non hai provato nulla? >> Domandò poco dopo lui a bruciapelo,lasciandola a bocca aperta.

<< Cosa? >> Chiese allora lei, con gli occhi spalancati,fermandosi di scatto.

<< Non hai sentito niente? Per me, intendo, durante il bacio? >> Chiarì lui, speranzoso e in attesa di una risposta.

<< Non so...cosa rispondere. Non sono esperta in materia... ma il problema è un altro e tu lo sai bene. >> Disse lei, confusa,guardandolo intensamente.

<< Heric. >> Affermò sicuro il biondino, maledicendo, come al solito, quel ragazzo che, nonostante tutto, possedeva il cuore della ragazza di cui lui si stava innamorando.

<< Non Heric...ma la tua somiglianza con Heric. Anche se io l'avessi dimenticato, tu me lo ricordi ogni santo giorno e non posso stare con te... non ora almeno.
Non so più nemmeno io cosa provo! E poi... Sei davvero convinto di voler stare con me o mi hai baciata solo perchè non ci solo altre ragazze che adesso ti girano intorno?
Non so se dimenticherò mai Heric, se sono in grado di farlo e soprattutto se voglio farlo e non so davvero come comportarmi..Noi due siamo amici, credevo la pensassi allo stesso modo. Non voglio farti soffrire come è successo con Charles. >> Parlò poi lei, seria e ferita, mettendo le cose in chiaro, non volendo illuderlo.
Sapeva quello che Charles aveva passato per colpa sua in quegli anni e non voleva che altri soffrissero a causa dei suoi sentimenti non ricambiati.
In quel momento lei non voleva e non poteva stare con nessuno e non solo perchè era ancora legata ad Heric.
Era piuttosto confusa e vulnerabile e non aveva neanche il tempo di avere un fidanzato visti i continui viaggi all'estero ,dovuti ai suoi impegni lavorativi.
La sua carriera era stata l'unica cosa in grado di aiutarla quando aveva scoperto di Heric e Funny ed era diventata parecchio famosa,nonostante la sua giovane età.
A detta di tutti doveva sfruttare la cosa e lei aveva preso la palla al balzo buttandosi a capofitto , usando ogni mezzo  pur di evitare di pensare al "suo" amato biondino.
Quante volte aveva provato a chiamarlo; aveva composto il suo numero e poi...non aveva avuto il coraggio di andare fino in fondo e aveva riattaccato.
Non sapeva nemmeno lei se voleva rimproverarlo per averle spezzato un'altra volta il cuore o se per dirgli che lo amava e lo voleva lì con lei, nonostante tutto.
Quel ragazzo la rendeva bipolare,aveva pensato varie volte arrabbiata , sorridendo amaramente.

<< Beh..io ti aspetterò! >> Aveva esclamato,qualche secondo dopo,con certezza, Brad, incatenando i suoi occhi a quelli di lei che rimase perplessa.
Sana era incredula di fronte all'importanza di quelle parole e alla sicurezza e il tono con cui erano state dette e ne era decisamente spaventata. Sapeva quanto potesse essere testardo.
Non poteva permetterglielo.

<< Davvero? Non posso lasciartelo fare.. mi dispiace. Potrei non voler- >> Disse allora lei,preoccupata e triste.

<< Non è una tua decisione da prendere. >> La interruppe lui,con un tono che non ammetteva repliche,per poi aggiungere serio,posandole le mani sulle spalle:

<< Facciamo così.. Andiamo avanti con le nostre vite..restiamo amici se vuoi, vediamo come va...e se e quando tu deciderai che sei pronta di voltare pagina e sarai sicura che io non sarò il suo rimpiazzo, cosa di cui TU hai paura, ne sono straconvinto, allora ci proveremo.
Perchè quello che sento per te,posso assicurarti che non se ne andrà tanto facilmente e credo che anche tu provi qualcosa per me, ma non riesci ancora a capire cos'è...o mi sbaglio? >>

<< Sinceramente non ti ho mai visto in quel modo.. cioè..io..non..lo so... >> Disse lei,insicura,evitando di guardarlo negli occhi.
Certo Brad era bello, aveva capito che non era un cattivo ragazzo ,anzi, era ironico e divertente, le piaceva scherzare con lui,la faceva ridere, ma lei aveva passato gli ultimi mesi a leccarsi le ferite per via di Heric e Funny e non l'aveva mai guardato romanticamente..anche perchè ogni volta che posava i suoi occhi su di lui, lei vedeva solo  Heric. Non riusciva a farne a meno e si detestava per quello.

<< Certo. Allora che ne dici. Siamo d'accordo? >> Chiese il giovane,interrompendo i suoi pensieri.

<< OK! >> Sussurrò poi lui,dopo averla vista fare un cenno affermativo, per poi abbracciarla stretta.

Da quel giorno le cose fra loro erano tornate più o meno normali.
Di quel bacio,di quel discorso non ne avevano più parlato e poi ,mesi dopo, lei era partita e i due si erano persi di vista. Si erano sentiti qualche volta telefonicamente o via e-mail, ma secondo la giovane era meglio per lui dimenticarla. Non poteva dargli ciò che voleva.
Poi si erano rincontrati un paio d'anni dopo,ma entrambi stavano con qualcun altro. Avevano avuto solo modo di salutarsi brevemente, anche perchè Charles non l'avrebbe mai lasciata troppo tempo con lui...e non perchè fosse geloso o non si fidasse di lei. Semplicemente detestava lui ed era una cosa che a suo parere ,non sarebbe mai cambiata. Era stato imbarazzante ritrovarselo davanti ,dopo tanto tempo e dovette ammettere a se stessa che le aveva fatto un certo effetto rivederlo e non solo per la sua somiglianza con Heric ,che la ragazza credeva di aver lasciato andare.

                                           Fine Flashback

<< No..ma alla ragazzina qui presente sarebbe piaciuto..vero? >> Parlò Brad, dopo qualche secondo di incertezza, sogghignando all'amica che aveva accanto.

<< Ahhahahaha nei tuoi sogni. >> Disse la ragazza,dandogli una gomitata,per poi guardare gli amici, sorridendo tranquilla e aggiungere:

<< Non dategli retta..è solo un'idiota >>

<< Un'idiota che ti ha baciato però. >> Borbottò fra se e se il ragazzo, seduto alla sua destra.

<< Che hai detto? >> Avevano detto, con toni diversi, Sana e Heric, incenerendo il newyorkese con lo sguardo.

<< Niente niente.. scherzavo! >> Esclamò nervoso Brad,alzando le mani, sentendosi osservato, per poi ghignare sotto i baffi.
Non voleva litigare con Sana, ma detestava il modo in cui Heric la guardava.
Il bello è che lei non se ne accorgeva minimamente.
Era davvero ingenua,come tutti la definivano o forse faceva finta di niente?
Non sarebbe stata la prima volta che la vedeva atteggiarsi in quel modo.
Era davvero brava come attrice,doveva riconoscerlo.
Voleva in qualche modo ferire il biondino. In realtà voleva pestarlo di botte dalla prima volta in cui l'aveva visto...e detestava il fatto di somigliargli così tanto.
Non scherzavano i due attori quando dicevano che lui ed Heric erano così simili fra loro,tanto da sembrare gemelli.
Ora capiva il perchè la ragazza che tanto amava, lo guardava sconvolta ogni santa volta che ce l'aveva davanti.

<< La prima volta che ci siamo incontrati c'erano troppe cose in ballo e poi eravamo entrambi presi da qualcun altro... >> Ebbe la forza di dire poi il newyorkese,con un sorriso tirato.
Voleva colpire Heric...magari renderlo geloso,per capire se Sana avesse ancora speranze con il biondino, cosa di cui lui era quasi certo...anche perchè quel ragazzo e la castana che tanto somigliava alla sua amica, non stavano insieme. Si vedeva chiaramente.
E se Heric amava Sana anche solo una piccola parte di quanto lo amava lei, allora c'era ancora una possibilità per loro.
Da amico avrebbe voluto fare il bravo e parlarne con Sana, ma da ragazzo interessato a lei, non poteva proprio fare quella mossa.
Voleva vederla felice, ma egoisticamente voleva che quel ragazzo le stesse alla larga,visto anche quanto l'aveva fatta soffrire.
In realtà, voleva che fosse felice con lui. Eh sì.. Ne era davvero innamorato.
Se ne era reso conto,quando si erano incontrati una notte di gala ed entrambi erano accompagnati da altre persone.
Gli era bastato guardarla pochi secondi per riprovare tutti quei sentimenti che in quei 2 anni aveva tenuto sotto chiave e credeva di aver perso.

<< E? >> Lo incoraggiò Alyssa,sorridendogli dolcemente.

<< Lo sapete,no? Niente fa soffrire più delle pene d'amore.. Specie quando si tratta del primo. Vero Sana? >> Ribattè il giovane, rivolgendosi con tono di sfida al'amica,che però lo fulminò con lo sguardo non raccogliendo la provocazione. Forse per via di Heric.
 Non sembrava correre buon sangue fra loro e per un'attimo ne era stato contento.
Eppure, pensò il giovane straniero, lei e quella Funny,ragazza molto carina dovette ammettere, sembravano essere in buoni rapporti...quindi che cosa era successo con quell' Heric?

<< Non c'è stato niente di che. Solo un bacio...Una cosa stupida.. Non sarebbe dovuto succedere. >> Disse con tono di voce basso, Brad, successivamente.
Non voleva turbare Sana più del dovuto.. ma decise di mettere una pulce nell'orecchio del giovane di fronte a lui, seduto a capotavola ,che lo guardava come se stesse pensando al modo migliore per farlo fuori.
Funny percepì qualcosa però in quelle parole. Forse c'era più di quello che volevano far credere e dire. Si scoprì stranamente gelosa,in quel momento.
Lei che non lo era mai stata di nessuno, forse neanche di Heric e Jeremy.

<< Già.. >> Mormorò con un filo di voce Sana, con tono di rammarico, ringraziando i numi che le avevano dato la forza di non cedere alla tentazione di uccidere l'amico...soprattutto non con Heric lì. Temeva una sua reazione.
Poteva essere vista come una cosa stupida, visto che loro non stavano insieme,ma per Sana non era così.
Quando il biondino aveva accennato del bacio e aveva visto Heric reagire, era andata nel panico,ma aveva cercato di mascherare la cosa.
Non riusciva a capire perchè Brad avesse dovuto tirare fuori l'argomento.
Voleva farla sentire in colpa? Voleva capire se avesse cambiato idea su di loro?
O l'aveva fatto senza motivo?
"Mah.. Quel ragazzo è un'enigma..proprio come Heric." Si mise a pensare,mentre alzandosi andò in cucina, urlando che era il momento del dolce, spezzando la tensione.
Tornando in sala sentì i due futuri sposi parlare del matrimonio con Funny,denominata per l'occasione "wedding planner".
In quella settimana avevano fatto passi avanti e avevano preso già molte decisioni importanti. Non volevano fare le cose in grande. Volevano qualcosa di intimo e tranquillo,con la famiglia e pochi amici.
Rivelarono in quel momento che si sarebbero sposati il 20 dicembre.
Mancavano solo poco più di due mesi al fatidico giorno.

<< Sana ricordati che sabato pomeriggio ,alle 16 ,dobbiamo andare a provare i vestiti! >> Le disse poi Alyssa,mentre lei si risedeva,dopo aver tagliato il dolce portato dall'amica.

<< E io invece vi ricordo che ho programmato delle lezioni di danza che partiranno dalla prossima settimana! Non saranno impegnative..ma voi ragazzi siete incompetenti al riguardo,quindi ne avrete sicuramente bisogno! >> Se ne uscì poco dopo Funny,per poi aggiungere,guardando severa il suo migliore amico:

<< E non potete tirarvene fuori...se è quello che stai pensando mio caro Heric! >>

Il ragazzo sbuffò,mormorando parole incomprensibili. Probabilmente insulti.
Passò una mezz'oretta e venne il momento di andare via,non prima però di finire la conversazione che l'attrice aveva in sospeso con Brad, quella iniziata prima dell'arrivo di Terence quel pomeriggio.

<< Poi non mi hai più detto perchè sei venuto qui. >> Disse seria Sana,guardando l'amico.

<< è divertente... più o meno. >> Esclamò il giovane bodyguard.

<< Davvero? Dimmelo allora. >> Borbottò lei,con gli occhi luminosi e curiosi.

<< Devo fare da guardia del corpo a una persona di tua conoscenza! >> Iniziò a dire lui,guardandola accigliarsi, per poi aggiungere,col suo solito ghigno:

<< Ti posso dire che lui non ne è stato affatto contento.. specie quando mi ha visto ieri mattina, agli studi! >>

<< E chi potrebbe essere! Oh NO! Non mi dire che è Charles? Mi aveva detto che avrebbe ricevuto una visita non molto piacevole dal nostro passato in questi giorni..ma non credevo che potessi essere tu- >> Disse lei,confusa e incredula, sorridendo poi divertita immaginando la reazione di Charles alla notizia e la sua faccia una volta visto il biondino.

<< Cosa? Te l'ha detto? Allora vi siete parlati? Ma state ancora insieme? No perchè io credevo che vi foste lasciati mesi fa..almeno da ciò che ho letto.. >> Se ne uscì,parlando tutto d'un fiato,il giovane,con tono agitato e interessato.
Aveva letto rumors che dicevano che i due attori non stavano più insieme da tempo, ma essendo gossip non poteva sapere con certezza se fosse così e chiamarla per chiederglielo, dopo mesi che non si sentivano, gli era sembrato un comportamento troppo strano oltre ad essere piuttosto imbarazzante ,così aveva tenuto per sè i suoi dubbi, ma quando aveva saputo che la ragazza era tornata in patria, aveva accettato al volo l'offerta di lavoro, anche se quello voleva dire lavorare per una delle persone che più detestava al mondo.
Charles gli era stato antipatico fin da subito e la sua relazione con Sana l'aveva letteralmente fatto piombare al 1 posto della sua lista nera.

<< Povero Charles! >> Mormorò in seguito l'attrice,sorridendo.

<< Cosa? Semmai povero me.. che devo subirmelo e stargli dietro per almeno 12 ore al giorno. >> Ribattè a quel punto Brad, fintamente offeso,lanciando un'occhiataccia alla rossa.

<< Ahahahahha....beh, diciamo che è una lotta! Non corre buon sangue fra voi. Chissà perchè poi! >> Disse la giovane,ridendo di gusto, guardandolo poi attentamente.

<< E come potrebbe essere altrimenti? >> Chiese lui,con il suo immancabile ghigno e con tono retorico.
Erano rivali in amore.

<< Credo che Heric la pensi esattamente come te al riguardo. Vero Heric? >> Esclamò Terence,sorridendo,rivolgendosi all'amico, che lo guardò come se volesse picchiarlo.

<< Uhm.. Beh...Si è fatto tardi..Noi andiamo! >>  Aggiunse poco dopo, il ragazzo con gli occhiali ,per poi mettersi il cappotto e dire ancora,dopo essersi alzato dalla sedia:

<< Grazie per la cena e la serata e buonanotte! >>

<< Buonanotte e grazie mille per la cena! >> Disse Alyssa, alzandosi anche lei ,avvicinandosi a Sana,per abbracciarla,ripetendo le stesse cose del futuro marito.

<< è stato un piacere! >> Aveva risposto l'attrice, sorridendo contenta, ricambiando la stretta dell'amica, che le sussurrò:

<< Sei diventata una vera donna di casa. >>

<< Adesso non esagerare! >> Borbottò la rossa,imbarazzata.

<< Già non esagerare.. sennò si monta la testa! >> Esclamò a quel punto, Brad, che aveva sentito tutto e si trovava dietro di loro.
Anche lui aveva deciso di andare via. La mattina dopo,purtroppo,si sarebbe dovuto alzare presto,per colpa di quel damerino dai capelli azzurri.

<< Scemo! >> Mormorò Sana, facendogli una linguaccia.

<< Scusami dolcezza. Potresti passarmelo? >> Chiese con tono seducente il biondino,facendo cenno alla castana ,di fronte a lui, seduta sul divano, di dargli il cappotto che si trovava,guarda caso, proprio dietro di lei.

<< Chiamami ancora dolcezza e toglierò quello stupido sorrisetto da quel bel visino che ti ritrovi. >> Aveva risposto acidamente Funny,pensando ad alta voce.
Non sapeva neanche lei perchè aveva detto quelle cose.
Forse era stato perchè aveva notato certi sguardi intensi a Sana da parte di quel ragazzo per cui aveva capito di provare un certo interesse e la cosa la faceva sbarellare e di brutto o forse era perchè odiava quando qualcuno utilizzava termini come dolcezza,amore e tesoro, in contesti non romantici, usandoli come parole per abbordare. Era una cosa che la mandava in bestia.
A quello scambio di espressioni, Heric sbuffò, mentre Sana rise, macchinando probabilmente qualcosa mentalmente. Aveva una luce particolare negli occhi..come se si fosse appena accesa una lampadina e quello poteva significare solo una cosa: guai.

<< Mi piaci. Hai spirito. >> Aveva detto improvvisamente Brad, prendendo alla sprovvista sia la giovane che se stesso.
Aveva pensato una cosa e l'aveva esternata senza problemi..cosa che non gli riusciva facilmente.
Funny non sapendo cosa fare, aveva sorriso timidamente, per poi passargli il cappotto , senza dire una parola, evitando il contatto visivo con lui.
Durante il passaggio dell'indumento però le loro dita si toccarono e entrambi sentirono la scarica elettrica passare attraverso i loro corpi,provocando in loro brividi mai provati prima.

<< è stato bello vederti..ragazzina,ma ora devo proprio andare a casa! Non abito qui vicino. >> Aveva detto il giovane, passando un braccio sulla vita della ragazza,abbracciandola velocemente.

< Ah davvero? E dove alloggi di preciso? >> Domandò con interesse la rossa.

<< Perchè vuoi venirmi a fare una sorpresa? >> Chiese lui ,lanciandole uno sguardo malizioso,che non passò inosservato ne da Funny,ne da Heric che,infastidito,si alzò di scatto dalla sedia,facendo rumore e facendo quindi girare ,sobbalzando ,le due ragazze contemporaneamente.
I due ragazzi se ne andarono a distanza di pochi minuti, l uno dall altro.
Brad aveva sorriso alle giovani, aveva lasciato un dolce e breve bacio sulla guancia di Sana e aveva addirittura fatto il baciamano a Funny, prima di salutarle e richiudersi la porta alle spalle. Funny dovette ammettere che il ragazzo ci sapeva fare.
Heric invece, fu ancora più silenzioso del solito. Aveva guardato le due ragazze, quasi arrabbiato, salutando con un cenno della mano e se n'era andato di fretta,senza proferire parola.
Qualche minuto dopo, le due amiche si ritrovarono sole solette in cucina.

<< Non ci pensare nemmeno! >> Disse Sana,con tono di rimprovero,intuendo cosa volesse fare l'amica.

<< Ma.. >> Aveva provato a ribattere la castana,venendo poi interrotta dalla rossa che imperterrita,disse:

<< Tu sei ospite. Che padrona di casa sarei se ti lasciassi lavare i piatti? >>

<< ...Volevo solo dare una mano.. >> Sbuffò la castana, prima di sorridere a Sana, che se ne uscì ,sorridendo anch'ella , divertita,dicendo:

<< La prossima volta, te lo lascio fare.. Va bene? >>

<< Allora... Brad è un tipo particolare! >> Intavolò la conversazione,poco dopo, Funny, mentre si guardava intorno.

<< Già....possiamo dire così! >> Mormorò Sana,sorridendo,scuotendo la testa.

<< Che cos'era quella storia del bacio di cui parlava? >> Continuò dicendo la castana.

<< Come mai me lo chiedi? Sei interessata a lui ,per caso? >> Domandò allora Sana,con tono divertito,sorridendole sorniona.

<< Chi io? >> Chiese,alzando il tono di voce Funny,indicandosi,cercando poi di sembrare disinteressata.

<< No..quella dietro di te! >> Borbottò l'attrice, lanciandole una delle sue occhiatacce, come per dire "Ma con chi ti credi di stare parlando?"
Non era più l'ingenua ragazzina delle medie ,che non riusciva a vedere o a capire nulla di ciò che la circondava.
Purtroppo però,quando si trattava dei suoi sentimenti e di Heric, era ancora quella ragazzina.

<< Non prendermi in giro amica mia.. Quello è compito mio e rispondimi. >> Rispose a quel punto, Funny ,col sorriso sulle labbra.

<< Diciamo che c'è stato un bacio.... lui mi ha presa alla sprovvista..ma io non ero pronta..in quel momento e poi.. ma l'hai visto bene? Non potrei mai stare con lui. >>  Esclamò la rossa,con tono serioso.

<< Beh.. devo ammettere che sì, il ragazzo mi ha stranamente colpito.  E diavolo! Non scherzavi affatto sulla sua somiglianza con Heric... A proposito di Heric.. Non ti sembrava strano? Più del solito voglio dire.. >> Aveva poi detto la castana, incrociando le braccia al petto.

<< Già.. Credevo fosse solo una mia impressione.. >> Mormorò ,accigliata, Sana,smettendo di asciugare il piatto che aveva in mano.

<< No,non lo era. >> Affermò sicura e sincera Funny,guardandola.

<< è colpa mia...sicuramente! >> Esclamò con convinzione l'attrice,con sguardo triste.

<< Perchè dici così? >> Chiese l'amica,confusa.

<< Ti sei accorta che a malapena mi rivolge la parola da quando sono tornata? >> Domandò con un filo di voce, ma carico di rabbia, la rossa.

<< Beh...devi capirlo,non è facile per lui..vederti e starti vicino- >> Commentò la castana, cercando di giustificare le azioni dell'amico.

<< Per me è una passeggiata invece... >> L'aveva ,a quel punto ,interrotta Sana, parlando acidamente e sarcasticamente.

<< Non volevo dire... Uhm...Mi dispiace Sana. >> Aveva poi detto,dispiaciuta, la castana, avvicinandosi per toccare la spalla dell'amica in un gesto di conforto.

<< è già tanto che l'avete convinto a venire qui. >> Disse poi,senza emozioni, l'attrice,mentre dava le spalle all'amica per finire di lavare gli ultimi piatti.

<< Ma perchè non gli hai ancora parlato? Sai...di voi due... >> Chiese la giovane, curiosa e triste.

<< Per dirgli cosa? Non saprei da dove iniziare..e poi lo sai che quando ci troviamo l uno di fronte all'altra ,non riusciamo mai a dirci quello che proviamo...al massimo finiremmo per litigare. è un difetto che purtroppo abbiamo in comune. >> Rispose a quel punto Sana,alzando un pò il tono di voce scocciata e scossa.

<< Già.. Siete più simili di quello che credete. >> Mormorò Funny, dando un'occhiata all'amica che, non capendo le sue parole, mormorò un: << Uhm?? >>

<< Niente... Vorrei potervi dare una mano... Aspetta!! Ma certo. Domenica è il compleanno di Heric. Perchè non gli facciamo una bella festa a sorpresa? >> Se ne uscì poco dopo, saltando dalla sedia, la castana, tutta eccitata.

<< Cosa? No! Non mi sembra proprio il caso.. Lo sai che detesta le sorprese... >> Fece Sana,poco convinta e preoccupata.

<< Beh...sì,hai ragione, ma non è questo il punto! >> Borbottò la castana,per poi aggiungere:

<< Ci serve un'occasione per mettervi nella stessa stanza,senza uccidervi a vicenda e creare il momento adatto...per parlare, magari fuori in giardino, visto che tanto la festa la organizzerai tu e sarà fatta qui. >>

<< Che cosa? NO ,no e no! Che ti passa per la testa? Lo escludo categoricamente.
Non voglio litigare ulteriormente con lui, quando scoprirà che... >> Partì col dire Sana,isterica, usando un tono di voce molto alto,mentre si metteva le mani sulla testa,frustrata.

<< Fidati di me,amica mia! Sarà felice. >> Rispose seria e sicura Funny.

<< Heric felice? Andiamo...  >> Ribattè l'altra ragazza, scettica, guardandola male.

<< Lascia fare a me. >> Esclamò poi la castana,convinta.

<< Non giocare a fare cupido,ti prego. >> Disse a quel punto,Sana, preparandosi al peggio.
Non voleva che l'amica si intromettesse. Lei e Heric riuscivano a complicarsi bene le cose già da soli.

<< Finirà male,già lo so >> Mormorò poco dopo, sotto voce ed agitata, l'attrice, mentre beveva un pò d'acqua.

<< Ne riparliamo domani ,dai. è tardi! Devo andare adesso. >> Affermò Funny,con tono neutro,mentre si avvicinava al divano ,dove aveva poggiato il suo giacchetto.

<< Perchè non rimani qui? Mi fai compagnia. Mia mamma non è ancora rientrata.... e sai che non mi piace stare sola in casa, specie quando piove. >> Propose invece la rossa.

<< Sei ancora la solita ragazzina paurosa. Ok..va bene, ma dovrai prestarmi un pigiama. >> Rispose l'amica,col sorriso sulle labbra, mentre l'altra abbracciandola, gridò:

<< Grazie! Grazie! Sei la migliore amica del mondo! >>

<< Lo so. >> Sussurrò allora Funny, staccandosi dalla giovane,per poi dire:

<< Sono stanca morta... Andiamo a dormire? >>

<< Io non ho sonno.. che ne dici di un film? >> Ribattè Sana, facendole gli occhi dolci.

<< Uhm.. Ci sto, ma niente horror. Vediamoci una commedia! >> Esclamò la castana.

<< Sono perfettamente d'accordo! >> Rispose poi l'attrice, per poi girarsi verso l'amica e chiedere:

<< Popcorn? >>

<< Ovvio. >> Rispose con naturalezza e il sorriso sulle labbra ,la castana,che si stava già mettendo il pigiama,che l'altra aveva poggiato sul letto.

A film finito, le due si misero a letto...condividendo quello a una piazza e mezza dell'attrice.
Funny vide che l'amica era sovrappensiero e immaginando a chi stesse pensando,disse,per farla sorridere:

<< Te lo immagini Heric che balla? Vorrei poter andare a vedere le lezioni! >>
Questa frase sortì l'effetto sperato e infatti qualche secondo dopo , Sana iniziò a ridere a crepapelle,insieme a lei.

I giorni passarono in fretta.
 Il fine settimana era arrivato e questo significava solo una cosa: Il 20esimo compleanno di Akito Hayama era alle porte. La festa ci sarebbe stata quella domenica.
Sana aveva preparato tutto con cura, chiamando persino Nelly e il padre di Heric,che non vedeva e sentiva da tempo,per invitarli,sperando che non avessero organizzato qualcosa anche loro.
Con Nelly aveva parlato ,del più e del meno, quelle rare volte in cui Heric non aveva risposto o non era stato in casa e aveva saputo che presto sarebbe andata a convivere con quello che la ragazza sperava poter essere il suo futuro marito. Dal tono di voce sembrava così eccitata e felice e Sana era stata davvero contenta per lei e si era congratulata per la novità.
Si era però dovuta subire tutta una tiritera su lei e Heric e su quanto tutti avrebbero voluto vederli insieme e poi Nelly aveva concluso la telefonata dicendo qualcosa sul fratello, tipo che era un'idiota e aveva sbagliato a lasciarla partire.
L'attrice aveva fatto un buon lavoro con la festa, nonostante non fosse pienamente convinta di ciò che stava facendo.
Non aveva voluto esagerare, ne con le decorazioni,ne con gli inviti.
L'unica cosa rimasta da fare era trovargli il regalo perfetto.
Si era impuntata, ma non era ancora riuscita a trovare nulla che la soddisfacesse.
Era sicura però, che una volta saputo della festa, Heric l'avrebbe trattata male ed avrebbero litigato,come al solito,facendola così arrabbiare e ferendola.
Certo non si sarebbe mai aspettata ciò che invece sarebbe successo.

Il sabato, giorno prima della festa, le ragazze si erano incontrate per andare a scegliere i vestiti per il matrimonio.
Stessa cosa avevano fatto i ragazzi, per la grande felicità di Heric che continuava a minacciare di andarsene o di ferire gravemente qualcuno se non si sbrigavano a terminare la faccenda.
Odiava fare shopping, soprattutto per cose frivole come quelle.
Se avesse avuto voce in capitolo, non si sarebbe mai vestito in quel modo.
Piuttosto avrebbe preferito andarci con la sua divisa di karate,ma purtroppo Funny e Sana erano state irremovibili e poi ci si era messo pure Terence,agitato come non mai, a ripetergli per la 300esima volta di fare come gli era stato detto e che per lui e Alyssa era importante.
Alla fine il biondino, stanco, aveva solo sbuffato ,accettando di fare come volevano, ma solo perchè non riusciva più a sopportare le loro chiacchiere e promise a se stesso che quella sarebbe stata l'ultima volta che acconsentiva ad una cosa del genere.

<< Allora? Come vanno le cose fra te e Sana? >> Aveva azzardato a chiedere,all'improvviso, Terence,mentre aspettavano George e Nick (un compagno di università suo e di Alyssa) uscire dai camerini ,dove stavano provando gli smoking.

<< Così. >> Aveva solo detto Heric, evitando di parlarne,cercando ,controvoglia, un vestito da indossare,visto che quello che aveva addosso non gli piaceva.
Sembrava un pinguino. Non voleva vestirsi in quel modo, detestava quegli abiti, ma tutti gli avevano detto che doveva accettare ,per una volta, di vestirsi elegante, visto che tra l altro lui era il testimone dello sposo e doveva fare bella figura.

<< Heric...a me puoi dirlo. Sono il tuo migliore amico. Sono qui per te >> Disse con sincerità e calma, l'occhialuto.

<< Davvero? >> Chiese Heric, con tono serio, scettico, guardandolo di traverso.

<< Certo! Confidati con me! >> Esclamò col sorriso sulle labbra e con decisione,il futuro sposo.

<< Sono stufo di lei e della sua stupida faccia. Non la sopporto. Vorrei che non fosse mai tornata. >> Affermò tutto d'un fiato , con tono e sguardo serio, il biondino, facendo rimanere di stucco e a bocca aperta, l altro ragazzo ,che poi chiese, ingenuamente:

<< Ma Heric.. Non sei ingiusto nei suoi confronti? >>

<< Ma tu da che parte stai? >> Disse ,alzando la voce , con tono irritato, Heric.

<< Nessuna.. Siete i miei più cari amici e vorrei vedervi insieme , ma soprattutto vorrei che foste sereni e tranquilli, per un volta. Ma non lo siete e dovete rimproverare solo voi stessi per questo. Io mi chiedo: Perchè dovete sempre fare gli ostinati? Perchè non le parli? Sono sicuro che se vi parlaste,tutto si sistemerebbe e... >> Rispose frustrato e parlando velocemente l'occhialuto, stanco di vedere i suoi amici farsi del male, da soli, ormai da anni.

<< Non ho niente da dirle. >> Aveva replicato secco e con tono scocciato, Heric.

<< Sbagliato! Avete molto di cui parlare invece. Io non vi capisco, davvero...Sai, io e Alyssa pensiamo che- >> Aveva continuato il discorso Terence, che non ne voleva sapere di arrendersi.

<< Non mi interessa cosa pensate tu e la cara Alyssa. Non immischiatevi. Non sono affari vostri. >> Lo interruppe sgarbatamente il biondino, esasperato, quasi urlando.
Odiava quando gli altri si impicciavano di cose che non li riguardava,specie quando si trattava del suo rapporto con la bella attrice.
Ecco un'altra cosa che ,senza sapere, lui e Sana avevano in comune.

<< Certo che voi due siete decisamente fatti l uno per l'altra. Come si dice: "Chi si assomiglia,si piglia"  >> Rispose sorridendo, a bassa voce, ma non tanto bassa da non farsi sentire, Terence che si aspettava quella risposta dall amico.
L'unica cosa da fare secondo lui era costringerli a parlarsi.
Magari potevano chiuderli dentro qualche stanza e lasciarli lì fino a quando non avrebbero deciso di risolvere i loro problemi.

<< Io devo andare. >> Disse poco dopo, Heric, guardandosi intorno,dopo aver dato un'occhiata fugace all'orologio.

<< Ma non abbiamo ancora finito di - >> Provò a dire l'occhialuto, ma l altro rispose, fermando le sue parole:

<< Per quanto mi riguarda, sì. E comunque..te l'avevo già detto che ho promesso a mia sorella che sarei andato ad aiutarla con il trasloco. Non mi va di sentirmela urlare dentro le ie orecchie quando rientro. >>

<< Ancora non ci posso credere che andrà a convivere con il suo ragazzo. >> Disse col sorriso sulle labbra, divertito, Terence.

<< A me sembra strano che qualcuno voglia andare a vivere con lei! >> Esclamo' a quel punto, col suo solito tono di voce strafottente, il biondino che poi aggiunse:

<< Comunque non vedo l'ora che si tolga dai piedi. Sono stanco di sentirla urlare dalla mattina alla sera. >>

<< Ma tu e tuo padre come farete da soli? >> Domandò seriamente preoccupato il ragazzo più piccolo.

<< Ce la caveremo! >> Rispose con tono di voce neutrale Heric che con un cenno del capo salutò i ragazzi per poi andarsene.

<< Ma il vestito... ? >> Mormorò infine Terence,mentre guardava l'amico allontanarsi.

Nel frattempo....dall'altra parte della città 4 amiche,parlando fra loro, stavano provando bellissimi abiti e Alyssa,la futura sposa, stava cercando l'abito perfetto che avrebbe indossato in uno dei giorni più importante della sua vita.
Aveva un'idea abbastanza chiara del vestito che voleva, ma non voleva farsi influenzare troppo dalle sue aspettative. Si dice che quando trovi l'abito adatto a te, lo senti e lei non vedeva l'ora di provare quella sensazione.

<< Non l'hai ancora trovato? Siamo qui da quasi 3 ore ormai. >> Sbottò Sana,improvvisamente ,mettendosi a sedere.
Le amiche della sposa avevano trovato in meno di un'ora tutti i loro vestiti.
Mancava solo quello di Alyssa.

<< Pazienta un pò ,Sana. Non è mica una cosa semplice e senza senso. >> Disse Funny,con tono di voce serio, ma tranquillo.

<< Alyssa..Ma tu non hai neanche un minimo di ripensamento? Io non sarei così sicura al posto tuo.. >> Fece invece Margaret,incerta.

<< Già.. >> Sussurrò solamente Marine.

<< Io e Terence siamo destinati a stare insieme.. e poi ora aspetto anche un bambino e  diventeremo una famiglia. Non potrei chiedere di meglio. >> Rispose sicura,col sorriso sulle labbra, la giovane,emozionata.

<< Beata te.. Vorrei avere la tua stessa sicurezza. Io penso che resterò sola come un cane. >> Disse a quel punto Funny,turaba e triste.

<< Sono così felice per voi..ma devo dire che devo dare ragione a Margaret.. Nemmeno io sarei così sicura e convinta.. >> Se ne uscì poi Sana,guardandola intensamente.

<< Andiamo..è impossibile avere la certezza assoluta. Non si può essere sicuri di niente in questo mondo. >> Rincarò la dose la castana,che si trovava accanto all'attrice.

<< Alyssa, ti sei incantata? >> Chiese Margaret ,poco dopo, confusa, vedendo che la futura sposa stava guardandò da un pò di tempo un punto fisso davanti a se, senza proferire parola. Sembrava completamente assente.

<< L'ho trovato. >> Affermò poi con voce tremante e occhi spalancati, avvicinandosi ad un vestito,poco distante da lei,toccando il tessuto con la mano destra.

<< Wow..è stupendo! >> << Corri a  provarlo! >> Dissero Sana e Funny ,una di seguito all'altra.

<< Dite che i ragazzi hanno già fatto? >> Chiese successivamente Margaret, guardando le amiche.

In quel momento però successe qualcosa di incomprensibile.
Sana non seppe spiegarsi cosa, ma sentì, improvvisamente un giramento di testa seguita da una fitta al cuore. Si portò la mano la petto ,cercando di calmarsi e riprendere il controllo del proprio corpo che pareva non volerle dare ascolto.
Potè constatare che quel dolore, quella paura e l'inquietudine che aveva provato nei giorni precedenti si era nuovamente impossessata di lei, lasciandola incredula e senza fiato.
La ragazza ,infatti ,si accorse solo successivamente di aver trattenuto il respiro.
Il tutto durò solo per qualche secondo, ma per tutte sembrò essere passata un'eternità.
Sentì il suo cuore rallentare e poi riprendere il suo ritmo regolare,come se nulla fosse accaduto.
Le voci intorno a lei erano svanite, nonostante le ragazze l'avessero già chiamata un paio di volte.
Non riuscì a spiegarsi il perchè, ma mentre accadeva quello strano episodio l'unico suo pensiero, piombato così dal nulla, era stato Heric.

<< Sana,tutto ok? >> Le disse Funny,che fu la prima ad avvicinarsi e a sorreggerla.

<< Non è nulla.. è che mi sento.... un po' strana! >> Rispose lei, confusa e sconcertata.

<< Cioè? >> Le chiese Marine,facendo qualche passo in avanti,verso l'attrice.

<< Sana! Sana! >> Gridarono all'unisono e apprensive tutte le ragazze, avvicinandosi alla giovane ,che in quel momento stava respirando pesantemente e aveva il viso pallido e le mani congelate.
Dopo qualche secondo il respiro della rossa e la sua temperatura si stabilizzarono e la sua carnagione tornò chiara.

<< Ehi... Stai bene?  >> Disse dolcemente Alyssa, posandole una mano sul viso, dopo averla fatta sedere ed essersi messa accanto a lei.
Le altre le stavano tutte intorno e la guardavano ansiosa.
Sana sorrise pensando  all'istinto materno che da sempre aveva caratterizzato la sua dolce e cara amica e poi aveva fatto un cenno affermativo per far capire che era tutto apposto.
Non riusciva a spiegarsi quel malessere che sentiva dentro di sè,come se fosse successo qualcosa di terribile,ma cercò di non pensarci troppo,anche per non agitare le amiche ancora di più.

<< Ci hai fatto preoccupare a morte >>  Disse a quel punto Funny,con tono agitato e alto e gli occhi spalancati.
Si era davvero spaventata nel vedere l'amica in quello stato.

<< Io direi di portarla in ospedale.. >> Disse Marine,mentre Margaret esclamò:

<< Sono d'accordo! >>

<< Non è stato niente.. >> Rispose Sana, alzandosi, aiutata da Alyssa e Funny che inviperita,guardandola di traverso, a quel punto disse:

<< Niente dici? >>

<< io non sottovaluterei la cosa.. >> Esclamò poi Alyssa,seria e decisa,osservandola con tono di riprovero.

<< Ragazze sto bene adesso.. Non preoccupatevi per me. >> Provò a dire l'attrice , cercando di minimizzare la cosa, non riuscendoci.

<< Ma Sana! >> Sbottò allora Funny,visibilmente scossa.

<< Vi voglio bene,ma state esagerando. Tra l altro,non credo che... >> Iniziò a dire la ragazza, testarda, cercando le parole giuste da utilizzare.

<< Che? >> La incitò poi Alyssa.

<< Non so come spiegarlo , ma...E' stato come se la cosa non riguardasse me... >> Continuò Sana,guardando le amiche,prima di sobbalzare al suono del suo cellulare che squillava.

In quell'istante, mentre le ragazze stavano camminando per raggiungere la cassa e pagare, quella chiamata gelò il sangue a tutte, rovinando ancora di più l'atmosfera che si era creata col malore di Sana.

<< Sana... >> Disse a voce bassa,quasi tremante, l'occhialuto.

<< Terence,va tutto bene? è successo qualcosa? >> Domandò seria, un po' preoccupata, la giovane,sentendo la voce dell'amico un pò strana.

<< Si tratta di Heric! è in ospedale. è grave Sana. Non sanno ancora se ce la farà. >>   Rispose con tono di voce serio e ansioso Terence,senza usare giri di parole.
In quel momento il mondo dell'attrice crollò. Non riuscì a capire e sentire più niente.
Adesso era riuscita ,sfortunatamente, a comprendere il perchè di quelle cupe e brutte sensazioni, il senso di quel malessere che l'attanagliava da giorni e il perchè avesse pensato improvvisamente a Heric quando aveva avuto quella fitta al cuore.
Il cellulare le scivolò dalle mani e Rossana cadde in un stato catatonico, mentre le altre, impaurite e preoccupate si misero in azione.
Direzione: Ospedale di Tokyo.

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Capitolo 5
*** This Love ***


"..This love is good, this love is bad This love is alive back from the dead These hands had to let it go free and This love came back to me.."

~
DUE ORE PRIMA

Dopo aver salutato Terence, Heric aveva preso a camminare distrattamente, sul marciapiede. Pochi passi e sarebbe giunto a casa, fortunatamente in orario, così non avrebbe dovuto subire le urla della sorella, che in quei giorni era più isterica del solito.
Doveva solo svoltare l'angolo e sarebbe arrivato a casa, ma in quell'istante ,appena svoltato, vide una macchina, arrivare a tutta velocità, puntare dritta verso di lui e successivamente sentì un tonfo sordo. Tutto avvenne in pochi secondi.
L'autista non aveva fatto in tempo a virare e l'impatto era stato frontale e inevitabile.
L'unica cosa che Heric riuscì a mettere a fuoco prima di venire scaraventato lontano di un paio di metri, fu il colore della macchina. Era rossa.
Non seppe neanche il perchè ,ma ; mettendosi una mano sul petto, all'altezza del cuore; il suo pensiero, in quel momento, andò a Sana. La sentiva vicina, come non mai.
Era come se gli fosse accanto. Poteva addirittura percepirne il profumo che lui tanto amava e vedere il suo sorriso.
Il viso sorridente di lei fu l'ultima cosa che vide prima che tutto diventasse nero.
L altro ragazzo invece, quello al volante dell'auto che aveva investito Heric, non si era fatto nulla, tranne forse aver riportato un trauma cranico per via della botta presa e dopo essere svenuto, rinvenne e capendo cosa fosse successo si affrettò a chiamare i soccorsi che arrivarono immediatamente.
Nel frattempo ,sentendo il forte rumore, Nelly si era precipitata fuori casa e aveva assistito ad una scena orribile.
Aveva realizzato solo successivamente che c'era un giovane a terra e che quel giovane fosse suo fratello.
Era rimasta ,a quel punto, immobile come una statua, paralizzata dalla paura.
Probabilmente si trovava in stato di shock..esattamente come Sana appena saputa la notizia, un'ora dopo.
La prima cosa che aveva fatto la ragazza, dopo aver fatto compagnia ai due giovani ed aspettato l'ambulanza, era stato avvisare suo padre, che si trovava fuori città per un convegno. Fortunatamente non era troppo lontano da Tokyo.
Quest ultimo aveva poi chiamato Terence, che era rimasto sconvolto alla notizia.
E infine l'occhialuto, una volta che si era calmato, uscendo dal negozio di alimentari dove si trovava, aveva telefonato a Rossana, che sapeva essere ancora insieme alle amiche.
Le ragazze venendo a conoscenza della situazione, corsero immediatamante all' ospedale più vicino, dove Heric era stato portato in condizioni critiche.
Sana non era in grado di guidare, quindi era salita in auto con le altre.
L'attrice però non dava segni di vita, si muoveva per inerzia, non parlava e aveva lo sguardo vuoto e fisso. Non ricordava neanche di essere arrivata in ospedale e si guardò intorno impaurita e incredula. Non si era nemmeno accorta di stare piangendo.
In quell'istante però , non si preoccupò che magari qualcuno avrebbe potuto riconoscerla o che ,con le sue lacrime ,avrebbe mostrato le sue debolezze.
Non riusciva nemmeno a reggersi in piedi. Tutto era sfuocato intorno a lei.
Le sembrava un'incubo. Non riusciva a smettere di pensare ad Heric e ai momenti vissuti insieme. Era terrorizzata all'idea di perderlo e l'unica cosa che riuscì a pensare nei minuti successivi fu che se non si fosse ripreso, lei non se lo sarebbe mai perdonato e che non avrebbe mai potuto vivere in un mondo in cui lui non c'era. Non era possibile.
Non era giusto. Non poteva perderlo. Lui doveva vivere. Lei doveva ancora rivelargli i suoi sentimenti. Loro dovevano stare insieme. Dovevano avere un'altra opportunità.
Non poteva essere finita. Non in quel modo.
Alyssa, appena arrivata sul posto, si era avvicinata ed aveva abbracciato il suo futuro marito,  che stava piangendo.
Margaret e Marine invece se ne stavano un pò distanti, in piedi.
Funny e Sana,che stava tremando, avevano rallentato il passo appena visto il viso familiare di Nelly e si erano fermate, l'una accanto all'altra e si tenevano per mano, per farsi forza.
La castana riuscì a chiedere informazioni alla sorella del suo ex,ma la ragazza disse che non aveva novità. Affermò che c'era stato un'incidente,vicino casa loro e che suo fratello era grave. I medici non avevano voluto sbilanciarsi troppo con lei, nonostante la sua insistenza.
Non si era mai sentita tanto inutile e senza speranza come in quel momento.
All'improvviso le era tornato in mente le uniche 2 volte in cui si era ritrovata lì, quando il padre era stato male qualche anno prima e soprattutto dopo la nascita di Heric ,quando aveva saputo che sua madre era morta dandolo alla luce.
Erano stati i momenti più brutti di tutta la sua vita.
Nelly era seduta su una sedia, aveva le mani sul volto, probabilmente per non far vedere le sue lacrime.
Il suo ragazzo era seduto accanto a lei e teneva un braccio intorno alla sua vita ,quasi per sorreggerla. L'aveva chiamato appena arrivata in ospedale.
Non ce la faceva a stare sola e sapeva che suo padre c'avrebbe messo un pò per raggiungerli.
Si era convinta, nell'arco di quei pochi minuti, che fosse tutta colpa sua e senza pensare,quasi gridò,scattando in piedi, per poi allontanarsi, seguita dal fidanzato:
"Se solo non l'avessi fatto tornare a casa.. Se non l' avessi costretto a aiutarmi a traslocare..ora Heric non sarebbe in fin di vita. è tutta colpa mia!"
Circa un'ora dopo ,stavano tutti impazzendo, senza avere notizie.
Sana non ce la faceva più.
2 minuti dopo entrò in sala d'attesa, correndo, il signor Hayama  e successivamente arrivò anche la signora Katherine, la madre di Rossana, cosa di cui
quest ultima fu grata. Corse incontro alla donna e quella l'abbracciò stretta.

<< Mammina ! Come sapevi che ero qui? >> Chiese l'attrice,con voce piccola e debole, stringendosi alla madre come se ne andasse della sua vita.


<< Non lo sapevo.. Sono venuta a vedere Heric, appena ho avuto la notizia! >> Aveva risposto la scrittrice, con tono tranquillo ,ma un sorriso triste sulla labbra.

<< Oh.. E chi te l'ha detto? >> Domandò a quel punto,confusa,la giovane.


<< Sono stato io. >> Rispose il padre di Heric, con sguardo duro, continuando a fissare davanti a sè.

Rossana non aveva alcuna idea che i due adulti avessero instaurato una profonda amicizia in quegli anni in cui lei era stata assente.
La mamma le aveva raccontato una volta, che si vedevano ogni tanto, di sfuggita, ma niente di più.
<< Signor Hayama. >> Riuscì solo a dire l'attrice, con tono di voce triste, guardando l'uomo che non era cambiato affatto dall'ultima volta che l'aveva visto.
Forse aveva solo i capelli un pò più bianchi.
Almeno non aveva più quelle brutte occhiaie come quando lei e Heric erano bambini.

<< Ciao Sana..è bello rivederti. Mi dispiace che sia successo in questo frangente. >>
Le disse lui, amaramente,dandole una pacca sulla spalla,per poi raggiungere l'accettazione e chiedere maggiori informazioni sul figlio.

<< Domani è anche il suo compleanno! >> Aveva poi sussurrato Marine, improvvisamente e senza motivo, facendo intristire tutti  e sussultare Sana ,che si portò una mano sul cuore.
C'era un silenzio tombale.
Erano tutti preoccupati e in cuor loro stavano sperando che Heric sarebbe stato bene.  Sembravano essere passate ore interminabili e invece era a solo poco più di un'ora che l'intervento era iniziato.
Il signor Hayama chiedeva delle delucidazioni tipo ogni 10 minuti e l'infermiera,capendo lo stato d' ansia del genitore, aveva cercato di spiegare ,seppur solo a grandi linee, le condizioni in cui versava il biondino, che stava subendo in quel momento un'intervento molto delicato all'addome e alla mano.
Heric aveva subito numerose ferite, ma quella che preoccupava maggiormente i dottori era il danno procurato al cervello.
Purtroppo però per quello non c'era molto che loro potevano fare. Dovevano solo aspettare che il ragazzo si svegliasse.
Dopo altre 2 ore, il gruppo stava ancora aspettando di avere novità e Sana si stava spazientendo parecchio. Era ansiosa ed agitata. Non riusciva più a stare ferma e calma.
Voleva sapere come stava Heric. Doveva vederlo.
Non vedeva l'ora di potersi specchiare in quegli occhi che tanto amava ,ma che tanto l'avevano fatta soffrire.
Senza rendersene conto, prese a camminare su e giù per il corridoio, cercando di scacciare la tensione ed evitare di cominciare ad urlare, cosa che avrebbe voluto fare volentieri se avesse potuto.
Vedendola così turbata, la sua migliore amica, che era andata a prendere, insieme a Margaret, thè e caffè per tutti,  le si avvicinò e le chiese:

<< Sei preoccupata? >>

<< Tu no? >> Ribattè lei, guardando seria Funny ,che rispose decisa e convinta:

<< Conosci anche tu Heric... Niente e nessuno può fermarlo. Ce la farà, vedrai. Devi solo avere fede in lui. >>

<< Vorrei esserne sicura, come te..ma io....non- >> Disse Sana, con voce tremante e bassa, mentre si portava una mano sul viso, per scacciare le lacrime che scendevano copiosamente.
In quel momento,un ragazzo , più o meno della loro età, si avvicinò al'infermiera per chiedere informazioni.
Rossana si insospettì e poco dopo capì: Era il giovane che aveva investito Heric.
Successivamente il 20enne si avvicinò al gruppo per chiedere scusa e raccontare la sua versione dei fatti.
Heric era spuntato dal'angolo al'improvviso e lui,che andava leggermente più veloce del solito,non aveva avuto i riflessi pronti mentre l altro attraversava la strada e così l'impatto era stato inevitabile.
Tutti ascoltarono in religioso silenzio le parole del giovane, ma all'improvviso, Sana , che sembrò quasi come se avesse vissuto in quei secondi l'incidente, non ci vide più dal dolore e la rabbia e urlò ,scagliandosi contro di lui:

<< Come ti permetti di venire qui e chiedere come sta dopo ciò che hai fatto? è colpa tua.
 Ci dovresti essere tu sotto i ferri, non Heric. >>

<< Hai ragione. >> Aveva borbottato il ragazzo, di nome Toshio.

<< Non parlate così. L'importante ora è pregare che Heric sia fuori pericolo. >> Aveva detto Katherine, lanciando uno sguardo ammonitore a sua figlia, capendo che il giovane non avrebbe potuto fare nulla per evitare l'accaduto, percependo il suo disagio e il suo sentirsi colpevole.
Toshio si sentiva responsabile, ma anche la polizia ,arrivata sul posto poco dopo il fatto, aveva classificato l'incidente come tale.
L'unica cosa necessaria, e ovviamente mancante,  per chiudere il caso era la deposizione di Heric.
 
<< Sana... Sana , calmati per favore! >> Esclamò Terence, che insieme a Funny teneva stretta la giovane, che era ormai diventata una furia e scalciava, cercando di sottrarsi alla forte presa che gli amici avevano su di lei.
Aveva uno sguardo di fuoco. Voleva colpire il ragazzo. Fargli del male.
Farlo soffrire, come stavano soffrendo loro.

<< è stato un'incidente. Nessuno poteva evitarlo o prevederlo. >> Ribattè a quel punto Alyssa, guardando l'amica dolcemente, sperando di aiutarla a rilassarsi.
Il ragazzo, imbarazzato e dispaciuto, aveva chiesto nuovamente scusa e se n'era andato, lasciando il suo contatto telefonico, dicendo che magari sarebbe ripassato, poichè era sicuro che Heric ce l'avrebbe fatta.

<< Se dovesse succedergli qualcosa, ti ucciderò con le mie stesse mani! >> Affermò con veleno ,decisione e sguardo duro, la ragazza, prima che quello si allontanasse.

Un paio di minuti dopo:

<< Dottore come sta Heric? >> Chiese Nelly,avvicinandosi ansiosa al medico, coadiuvata dal fidanzato a cui stava stringendo, quasi stritolando, la mano.

<< Salve. Dunque..Mi dispiace darvi brutte notizie e allarmarvi, ma ci sono state delle complicazioni. Il cuore ha smesso di battere e il cervello è rimasto per qualche secondo senza ossigeno. Purtroppo, nonostante l'operazione sia andata successivamente a buon fine, le condizioni del paziente sono ancora instabili. Heric potrebbe aver riportato gravi danni al cervello. Per questo non me la sento ancora di definirlo fuori pericolo. L'unica cosa che possiamo fare a questo punto è aspettare. Se e quando Heric si sveglierà, potremo capire- >> Iniziò a spiegare il medico,venendo poi interrotto dalla giovane attrice.

<< SE? Che vuol dire se si sveglierà? Potrebbe non svegliarsi? >> Domandò con voce alta e isterica Sana, preoccupata.

<< Sana..lascia parlare il dottore! >> Disse la signora Katherine, che aveva poggiato una mano  sulla spalla della figlia per zittirla e tranquillizzarla.

<< Ma.. >> Mormorò la giovane, mentre il padre di Heric ,con tono agitato, chiese:

<< Possiamo vederlo? >>

<< Certo. Heric, al momento, è ancora sotto l'effetto dell'anestesia. Dovrebbe svegliarsi fra qualche ora. A quel punto faremo ulteriori test e se tutto andrà bene, potrò dichiararlo fuori pericolo. >> Affermò poi il medico, con tono determinato e un mezzo sorriso sulle labbra.

<< Venite con me. >> Disse l'infermiera, per poi aggiungere seria:

<< Potete entrare se volete..ma solo una persona,massimo 2, alla volta. >>

<< Grazie mille dottore! >> Risposero il signor Hayama e sua figlia, quasi in coro.

<< Papà vai prima tu? >> Domandò poi Nelly,agitata, guardando verso il padre ,che sorpreso chiese:

<< Non vuoi entrare con me? >>

<< No..entrerò dopo con Mark >> Ribattè la giovane, mentre il signor Hayama disse improvvisamente ,rivolgendosi all'attrice, che si trovava a pochi passi da loro:

<< Sana, dopo tocca a te, va bene? >>

<< Uhm? Ah.. sì,certo! >> Rispose distrattamente la ragazza, che era distante con la mente.

<< Stai bene? >> Chiese Funny, avvicinandosi leggermente all'amica, guardandola con preoccupazione.

<< Sì.... Perchè non dovrei stare bene? >> Ribattè dicendo Sana, cercando di sembrare tranquilla e sicura, per poi allontanarsi da tutti e andare a sedersi.

Circa un'ora dopo era arrivato il turno dell'attrice, che un pò spaventata si era recata ,lentamente, nella stanza del ragazzo che amava.
Entrò e si guardò intorno,per poi posare i suoi occhi su di lui. Sembrava proprio che dormisse....eppure era entrato in coma,dopo un'arresto cardiaco improvviso.
La giovane continuava a ripetersi di stare tranquilla perchè a breve Heric avrebbe riaperto i suoi occhi e avrebbe scherzato sull'accaduto. Si avvicinò al suo letto, sedendosi sulla sedia. Successivamente gli prese la mano destra, gesto che probabilmente non avrebbe mai fatto se lui fosse stato cosciente e parlò col cuore in mano.

<< Hei Heric.... Sono io...Sana. Siamo tutti qui per te, sai? ci hai spaventati a morte..ma sappiamo che tornerai presto da noi...quando vorrai,ovviamente. Comunque..
Volevo solo dirti che..io sono qui... e non vado da nessuna parte, perciò svegliati ti prego..perchè non posso perderti. Non adesso, soprattutto non senza averti detto quello che provo per te. E poi non è questo che il destino ha in mente per noi due.  >> Disse lei ,piangendo, poco dopo, accarezzando ,con affetto e mano tremante, il volto del biondino.
Nel frattempo, Heric stava sognando o almeno era ciò che credeva.
Non sentiva alcun dolore fisico e tutto intorno a lui era bianco e luminoso.
Camminava per i corridoi e gli sembrava di essere ancora in ospedale, ma non ne era davvero certo.
All'improvviso alcune immagini invasero la sua mente, vide se stesso, immobile e con gli occhi chiusi, in una stanza, sdraiato su un letto.
Poi vide suo padre e successivamente sua sorella accanto a lui e entrambi, mentre piangevano ,lo pregavano di svegliarsi.
Lui avrebbe voluto farlo e dirgli che stava bene, ma c'era qualcosa che lo bloccava.
Le parole non volevano uscire.
Davanti a se, scorse poco dopo una figura femminile che gli faceva segno di raggiungerla.
Non seppe spiegarsi il perchè, ma decise di seguirla. Sapeva , in qualche modo, che quella donna eri lì per lui e non era un pericolo. Poteva quasi definirla un angelo. Aveva un'alone di luce tutto intorno a lei,un lungo vestito bianco, i capelli castano chiaro, lunghi, un sorriso dolce e lo sguardo tenero.
Heric continuava a provare una strana sensazione, quasi come se quella donna gli fosse familiare, se la conoscesse in qualche modo, eppure era convinto di non averla mai incontrata in vita sua.

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<< Vorresti venire da questa parte,vero? >> Gli chiese,prendendolo alla sprovvista.
La donna aveva una voce squillante e dolce al tempo stesso.

<< Sì.. >> Rispose sicuro Heric, guardandola.

<< Perchè? Per un ragazzo della tua età è ancora presto. >> Domandò lei, curiosa.

<< è giusto così.. io..me lo merito. >> Ribattè serio il biondino,con tono di voce triste.

<< Davvero? >> Chiese la figura femminile,a quel punto.

<< Sono un delinquente. >> Disse lui successivamente,sorridendo amaramente.
Quante volte gli era stato detto in quegli anni e alla fine ,a forza di sentirselo dire,aveva cominciato a crederci anche lui.

<< Ah sì? >> Domandò ancora la donna,avvicinandosi.

<< Sì. Ho commesso tante azioni terribili. Molte persone hanno sofferto a causa mia. >> Affermò il ragazzo,con decisione.

<< Ne sei convinto? >> Ribattè l'angelo,osservandolo con circospezione.

<< Certo..Ad esempio, mia madre è morta dandomi alla luce! >> Se ne uscì dicendo,all'improvviso, Heric, con tono atono, senza emozione e inespressivo, facendo rimanere di sasso la donna che allora, preoccupata, chiese:

<< Credi veramente che quella volta sia stata colpa tua? >>

<< E di chi è stata sennò? >> Rispose, confuso, il biondino.

<< Quindi tu vivi con il senso di colpa da tutto questo tempo?
 Oh povero Heric... Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così tanto.
Un ragazzino della tua età non dovrebbe sperimentare tutto questo dolore.
E mi dispiace di non esserci stata per te. >> Esclamò lei,emozionata,accarezzando la guancia del giovane,teso,che la guardava con circospensione.

<< Cosa stai dicendo? >> Domandò a quel punto Heric, che non riusciva a capire dove la donna volesse andare a parare.
Aveva quasi paura di scoprirlo.

<< Non hai ancora capito chi sono? >> Gli domandò poi lei,sorridendo dolcemente.

<< Tu sei...... mia madre?! >> Disse allora lui,con voce emozionata e incerta,dopo qualche secondo di smarrimento.
Non poteva crederci. Sua madre...era lì davanti a lui. Quante volte aveva sognato di incontrarla e poterla conoscere.
Quante volte avrebbe voluto passare anche solo pochi minuti con lei,per vedere com'era, se gli somigliava...e per chiederle scusa.
Non era mai stato e non si era mai sentito così insicuro ,prima di quel momento.
C'era solo un'altra persona che era riuscita a scaturire in lui forti sentimenti,ma lei non era lì e forse non l'avrebbe mai più rivista.

<< Scusami se non ho potuto allevarti, ma c'è una cosa che devi sapere. Non devi sentirti in colpa per ciò che mi è accaduto. Non è dipeso da te.
Io ti ho partorito perchè ti amo profondamente quindi abbi coraggio figlio mio e vivi con forza...anche per me. >> Spiegò la donna, con tono tenero e materno,quasi piangendo.

<< Qualcuno questo me l'ha già detto. >> Rispose,con certezza,lui,ricordando una scena di tanti anni prima.

<< Ti ricordi chi è stato o l'hai dimenticato? >> Ribattè a quel punto sua madre,sorridendo, sapendo che quella era la prima e l ultima volta in cui avrebbe visto il suo adorato bambino.

In quel momento il ragazzo sentì una voce lontana e familiare chiamarlo per nome e fu in quell'istante che la vide.
La sua migliore amica, il suo primo amore..la ragazza più matta,vitale e allegra che avesse mai conosciuto. La SUA Sana.
Prima di scomparire la donna riuscì a vedere ancora una volta il volto di suo figlio,che stavolta sorrideva genuinamente. Stava tornando a casa.

Sana,nel frattempo, anche lei in sogno, stava guardando davanti a sè e riuscì a scorgere un viso familiare. Heric... ma il ragazzo le sembrava così lontano.
Si mise a correre, ma ogni volta che cercava di raggiungerlo,quello si allontanava sempre di più. Lo chiamò, gridandogli di restare ,di non lasciarla.

<< Sono qui >> Aveva detto ,in seguito, il ragazzo,fermandosi per poi avvicinarsi per toccarla, e dopo sparire improvvisamente.

Tutto si fece buio e fu allora che la giovane si svegliò ,di soprassalto, col cuore in gola, ricevendo però una bella sorpresa.

<< Sana... >> Mormorò in quell'istante il giovane,talmente a bassa voce che la ragazza, risvegliandosi non l'aveva sentito pronunciare il suo nome.

<< Heric! >> Esclamò con sollievo e gioia l'attrice,poco dopo, quando guardando verso il letto per controllare le condizioni del suo migliore amico, lo trovò sveglio... ad osservarla.
Era senza parole ,incredula. L'unica cosa che continuava a pensare, mentre tentava di non piangere per l'emozione, era : "Quanto è bello potermi specchiare di nuovo nei tuoi occhi.
 Sembra quasi un sogno."
A quel punto però la ragazza, preoccupata che quella non fosse la realtà, si diede un pizzicotto sul braccio,ma sentendo il dolore e vedendo la parte lesa diventare rossa, capì che non stava sognando. Heric era sveglio e stava bene,così gli sorrise.
I due ragazzi si fissarono per qualche secondo, ma non si dissero nulla.
Non ne ebbero nemmeno il tempo,poichè Nelly ,la sorella di Heric, che si trovava in stanza anche lei in quel momento insieme ad altre persone ,disse  sorridendo , ma con le lacrime agli occhi:
<< Ti sei svegliato fratellino. >>

I due non si erano nemmeno accorti di non essere soli.

<< Era ora.. >> Escamò Funny,seguita dal signor Hayama che avvicinandosi al letto,chiese al figlio:

<< Come stai? >>

<< Ho fame. >> Rispose sincero e con nonchalance Heric,facendo imbestialire Sana che aveva cercato di restare calma.

<< Brutto cretino che non sei altro.. Ci hai fatto morire di paura e tu te ne esci così ,come se nulla fosse successo? >> Gridò lei, balzando in piedi e raggiungendolo in un batter d'occhio,per poi strattonarlo con forza.

<< Sana così gli fai male.. >> << Sana calmati. >> Avevano detto in seguito invani, Funny e Terence all' unisono,cercando di farla ragionare e smettere.
Fu in quell'istante che arrivò il dottore e sorrise nel vedere il suo paziente finalmente sveglio. Il clima era decisamente meno scuro e triste di poco prima.
 Si era davvero preoccupato per quel giovane.

<< Sono felice di vedere che ti sei svegliato ragazzo. >> Gli disse con sincerità,avvicinandosi,aggiungendo poi, rivolgendosi alle altre persone nella stanza:

<< Ora dovete uscire. Dobbiamo portare Heric a fare alri test e comunque l'orario delle visite è già passato. >>

<< Ma noi... >> Mormorò Funny, guardando il medico,mentre Terence, a bocca aperta,arrendendosi ,disse:

<< D'accordo! >>

<< Voi due, invece, potete restare un altro pò se volete. >> Fece l'infemiera,che era appena arrivata,  parlando con il padre e la sorella di Heric,unici familiari del paziente.

Il medico uscì e tutti gli altri, tranne Sana, lo seguirono per conoscere meglio le condizioni del giovane,che intanto osservava l'attrice con la coda dell'occhio.

Nel frattempo,in sala d'attesa:

<< Dottore.. ma Heric è fuori pericolo? >> Chiese Nelly, appena uscita dalla porta della camera del fratello.

<< Voglio fargli una TAC per precauzione ,ma visto che si è risvegliato e ha anche parlato, direi di poterlo considerare fuori pericolo, ormai. L'unica cosa che mi preoccupa, a questo punto, è la funzionalità del suo braccio destro, in particolare della sua mano che è stata lesa gravemente durante l'incidente. >>  Rispose il dottor Webber,usando un tono calmo e professionale,cercando di non allarmare la famiglia del paziente e farli rilassare.

Sana, immobile di fronte al letto, non aveva fatto un passo. Era rimasta ferma.
Non sapeva neanche lei perchè..forse era perchè aveva bisogno di restare sola con Heric,per un minuto.
Doveva ancora assicurarsi che fosse reale. Era stata forte. Non aveva pianto. Bhè, non nelle ultime ore.
Quanto volte l'aveva fatto a causa sua. Non voleva che la vedesse piangere,ma non riuscì a trattenersi e trovandoselo davanti, l'unica cosa che riuscì a fare, fu buttarsi fra le sue braccia.
Aveva bisogno di stringerlo a se e capire che non era tutto un sogno e che lui stava bene ed era tornato da lei, da loro.
<< Heric.. >> Riuscì solo a mormorare lei,prima di corrergli incontro,piangendo disperata.

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Lui,per sua fortuna,ricambiò la stretta,accarezzandole i capelli, lasciandola incredula, ma poco dopo il giovane fece una smorfia di dolore e la ragazza mollò la presa.
Heric era esterefatto,sembrava assente, così Sana gli chiese,preoccupata, se c'era qualcosa che non andava e lui le ordinò di chiamare il dottore.
Non riusciva a sentire la sua mano destra.
Sana si catapultò fuori a chiamare il medico che, seguito dal signor Hayama e Nelly, entrò in camera e chiese al suo paziente:

<< Heric cosa c'è? >>

<< Non riesco...non posso sentire la mia mano. >> Disse tristemente il ragazzo, guardandola incredulo.

<< Temevo sarebbe successo. >> Rispose il medico , scambiandosi uno sguardo preoccupato con il padre di Heric e sua sorella, per poi aggiungere serio,rivolgendosi all'infermiera:

<< Portiamolo a fare una Tac e una lastra e una volta fatto sollecita il laboratorio per i risultati. Li voglio entro un paio d'ore. Se è necessario operare,voglio farlo il prima possibile. Non voglio perdere tempo. >>

<< Tesoro. Dovresti uscire adesso. L'orario delle visite è terminato da un pezzo. >> Disse l'infermiera, avvicinandosi a Sana, che si trovava accanto al letto.
Non si era spostata di un centimetro da quando aveva riabbracciato il giovane.

<< Può restare. >> Sussurrò sottovoce,per farsi sentire solo dalla donna, che stava, con calma e lentamente, staccando le flebo collegate al suo corpo.

<< Le regole dicono diversamente. Tranquillo. Potrai vedere la tua ragazza domani. >>
 Disse lei, facendo l'occhiolino al ragazzo e poi sorridendo a Sana, che era diventata rossa.

<< Uhm bhè..noi..io..ecco, cioè non..- >> Balbettò stupidamente l'attrice, imbarazzata, mentre Heric ghignava.
Il ragazzo si stava divertendo a vedere l'amica in difficoltà...cosa che voleva dire che era davvero tornato.

<< Uhm... Allora..ehm, ci vediamo domani. Ciao Heric. >> Mormorò la giovane, allontanandosi e facendo un cenno al ragazzo, che ,automaticamente ,rispose,con tono piatto e apatico:

<< Ciao Kurata. >>

<< Ciao Nelly. Signor Hayama. >> Disse ancora l'attrice ,mentre si avvicinava alla porta,salutando il resto della famiglia.

<< Ciao Sana! >> Esclamarono ,sorridendo, i due.

<< Ringrazia tua madre di essere passata. >> Disse infine il padre di Heric, prima che la giovane si richiudesse la porta alle spalle e rispondesse ,dicendo, sorridendo:

<< Lo farò. >>

Quando rientrò a casa , era già passata da tempo l'ora di cena, ma Sana.stranamente, non aveva fame. Voleva solo dormire.
Si sentiva stanca, ma almeno non aveva più quel peso sul cuore che da giorni l'accompagnava ed era contenta che Heric stesse bene.
Appena tornata a casa, insieme a sua madre, la prima cosa che fece fu andare in camera sua e sdraiarsi sul letto.
Decise che si sarebbe fatta un bel bagno rilassante e poi sarebbe andata subito a dormire,anche perchè il giorno dopo ,doveva alzarsi presto per andare in radio e recuperare le ore di lavoro perse.
Durante il bagno non riuscì però a smettere di pensare ad Heric ,a ciò che era successo e al fatto che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno e che la festa a sorpresa che aveva organizzato per lui, era ormai saltata.
Avrebbe dovuto festeggiare il suo 20esimo compleanno chiuso dentro un'ospedale...da solo e lei non poteva accettarlo.
Dopo essersi asciugata e essersi messa il pigiama, si mise a letto e guardando l'orario vide che mancavano pochi minuti alla mezzanotte.
Continuava a domandarsi: "Gli mando un messaggio o lo chiamo?"
Non voleva svegliare il ragazzo che probabilmente a quell'ora stava dormendo,ma voleva sentre la sua voce e fargli gli auguri,prima di addormentarsi.
Rimase incerta sul da farsi per un pò, ma poi, facendosi coraggio, decise quindi di chiamare Heric, che rispose al secondo squillo, bruscamente.
Il giovane non era ancora riuscito a chiudere occhio. Troppi erano i pensieri che affollavano la sua mente: Fra il problema della sua mano, l'incidente e la sua quasi morte, quella donna che in sogno,sempre se sogno di trattava, gli aveva detto di essere sua madre e poi..poi c'era lei...Sana, colei che ,volente o nolente, non riusciva  a togliersi dalla testa da ormai tempo immemore.
Il suo telefono squillò e gli venne da ridere ,quando vide chi lo stava chiamando.

<< Hei Heric! Dormivi? Non volevo svegliarti! >> Esclamò con la sua solita voce squillante e allegra, Sana.

<< No..Comunque avresti dovuto pensarci prima di chiamarmi. A proposito come hai avuto il mio numero? >> Disse scocciato il ragazzo, sbuffando.

<< Me l'ha dato Funny giorni fa..sai per le emergenze. >> Spiegò ,quasi imbarazzata, l'attrice.

<< Ah... Che cosa vuoi? >> Tagliò corto il ragazzo.

<< Niente. Volevo solo dirti... Buon compleanno. >> Rispose lei, dolcemente, col sorriso sulle labbra.
 
<< Uhm? Ah..già... Grazie.. >> Disse poi lui, un pò a disagio.

<< Su con la vita caro Heric! Domani verrò a trovarti appena avrò finito di registrare e festeggeremo insieme. >> Ribattè lei, convinta.

<< Ma anche no.. >> Esclamò il biondino, facendo una faccia fra lo schifato e il terrorizzato.

<< Oh..andiamo Hayama. Non essere il solito guastafeste. 20 anni vengono una sola volta nella vita. >> Disse ancora lei,con tono deciso.

Era insensato continuare a discutere secondo il ragazzo,tanto sapeva che Sana era instoppabile e che avrebbe comunque fatto ciò che voleva, quindi borbottò acidamente:

<< Ah... basta, mi arrendo. Fai come vuoi...tanto è quello che fai sempre. Ragionare con te è inutile...è come parlare al vento. >>

<< Sempre simpatico.. eh? >> Rispose allora l'attrice, a tono,offendendosi,per poi esclamare, qualche secondo dopo:

<< Allora....a domani. Buonanotte Heric! >>

<< Buonanotte Sana! >> Mormorò lui, chiamandola per nome, riattaccando.

Entrambi si addormentarono col sorriso quella sera.

 

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Capitolo 6
*** Gravity ***


~
" Something always brings me back to you
It never takes too long
No matter what I say or do
 I'll still feel you here
'til the moment I'm gone.

You hold me without touch
You keep me without chains
I never wanted anything so much
than to drown in your love
and not feel your rain.

Set me free, leave me be
I don't want to fall another moment into your gravity..
But you're on to me and all over me... "


3 giorni dopo l'incidente.

"No...Non era reale. Stavo sicuramente sognando. E poi se anche fosse tutto vero, chi mi crederebbe,se lo raccontassi? Forse solo...lei."
Heric ,con la mente assente , seduto sul letto, stava guardando fuori dalla finestra ripensando a quello strano e presunto sogno fatto e a quella donna che diceva di essere sua madre, quando all'improvviso la porta si aprì, rivelando una delle sue più care amiche.

<< Ehi tu! Vedo che hai finalmente ripreso colorito. Come ti senti oggi? >> Chiese Funny,appena entrata dalla porta,con un sorriso smagliante.

<< Come ieri. >> Mormorò ,con tono atono, il giovane, inespressivo, tornando a fissare al di fuori.

<< Uhm... E la mano come va? >>  Riprese la parola la fanciulla, avvicinandosi piano al ragazzo, che rispose serio,apparentemente calmo :

<< Il dottore dice che bisogna operare, ma lui non è in grado di farlo, quindi andrò a LA la prossima settimana...o quella dopo! Il giorno non è ancora stato stabilito. >>

<< Beh...è meglio farlo subito,così ti togli il pensiero. E sei preoccupato al riguardo? >> Chiese Funny, curiosa e agitata.
L'operazione non era una passeggiata. Era una cosa complicata. Serviva un'ottimo chirurgo. Heric rischiava di perdere l'uso della mano destra e lui non poteva permetterselo, visto anche lo sport che amava e praticava da anni. Tra l altro gli era stato da poco offerto di diventare istruttore di karate nella palestra del suo maestro e lui avrebbe davvero voluto accettare, se solo non avesse avuto ,il giorno dopo la proposta, quel maledetto incidente.
Non poteva perdere l'unica cosa che amava, la sua passione, il suo lavoro...il suo futuro.
Quella disciplina, l'essere bravo in quello sport era diventato tutto ciò che contava per lui in quegli anni. Era tutto ciò che voleva. Dopo la partenza di Sana , era stata l'unica cosa, il solo e unico appiglio in grado di tenerlo in vita, l'unica cosa che gli aveva evitato di tornare ad essere chi era prima di cambiare a causa di quella stupida ragazzina egoista dai capelli rossastri.
Doveva guarire, altrimenti non avrebbe trovato nient altro di importate e altrettanto bello o in cui essere davvero bravo nella vita.
Lui era convinto di non avere doni speciali o abilità particolari al di là del karate e si sarebbe sentito un fallito se avesse perso l'unica cosa in cui eccepiva.
Non avrebbe più potuto vivere con se stesso.

<< Perchè dovrei esserlo? >> Disse il ragazzo, con nonchalance,usando un tono di voce piatto e freddo,evitando di rispondere e di mostrare emozioni ed espressioni, come faceva sempre quando non voleva parlare con altre persone delle sue preoccupazioni.

"Non cambia mai." Si ritrovò a pensare,amaramente, la ragazza.

<< Ma lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda? >> Ribattè allora stizzita la castana,capendo di non riuscire a sfondare il muro che Heric aveva rimesso in piedi fra lui e gli altri.
Quelle maledette barriere che solo una persona fin ora era riuscita a buttare giù.
Peccato che fossero tornate proprio grazie a lei.

<< Vabbè.. Gli altri ti salutano...Sono passata io in rappresentanza di tutti. Nelly ci ha detto che saresti uscito oggi, ma purtroppo non aveva la macchina per venire a prenderti, così l'ho accompagnata io. Sana è a lavoro e Terence è con Alyssa ,che non si sentiva bene.  >> Disse poco dopo la giovane, prendendo la valigia di Heric e controllando che avesse preso tutto,per poi aggiungere, guardandolo, col sorriso sulle labbra:

<< Comunque il tempo di firmare le carte e poi addio ospedale. Sei contento? >>

<< La cosa non mi dispiace... ma devo dire che un pò mi mancherà il cibo! >> Esclamò ghignando il biondino,alzandosi cautamente,un pò indolenzito.

<< Immagino. So che ti facevi cucinare del sushi di nascosto e che hai anche rubato il pranzo altrui! >> Affermò lei,con tono divertito ,ma si poteva leggere in quelle parole anche un pizzico di rimprovero.

<< Tanto per la cronaca, è successo solo un paio di volte e poi rubare, mi sembra una parola forte! >> Spiegò allora Heric, fintamente offeso da quella specie di accusa,per poi sorridere brevemente,scuotendo la testa, al commento dell'amica:

<< Certo! Sei sempre il solito, eh? >>

<< Possiamo andare. Mamma mia, quante carte ho dovuto firmare. >> Disse Nelly,entrando in stanza,con una faccia esausta.
La donna aveva decisamente visto giorni migliori.
Il padre non c'era e doveva quindi occuparsi sia della casa che di Heric, da sola, ed aveva dovuto mettere in attesa il suo piano di andare a vivere col suo fantastico fidanzato, visto che non aveva avuto il tempo ne la voglia di fare quel benedetto trasloco.
Per non parlare del fatto che non chiudeva occhio da giorni, per via delle notti passate ad assistere suo fratello minore.
Le poltrone erano davvero un'incubo, ma probabilmente non sarebbe riuscita a prendere sonno neanche se fossero state comode.

<< Papà dov'è? >> Domandò curioso ,a quel punto, Heric, chiedendosi perchè non fosse andato il genitore a prenderlo.

<< Oh già... non te l'ho detto ieri sera. è dovuto partire di fretta stamattina presto. Sarà via per qualche giorno ,ma vi vedrete sicuramente prima che TU parta per Los Angeles.
Che poi non capisco perchè tu non voglia averci accanto a te per l'operazione. Non credo che tu possa- >> Iniziò a dire la sorella ,prima di comincinare a blaterare sulla decisione del fratello di voler partire da solo e sul perchè non fosse una buona idea.

<< Ah...ancora con questa storia. Non serve...Nelly. Papà non può assentarsi dal lavoro e tu hai le lezioni e il trasloco di cui occuparti adesso e poi sarà soltanto per un paio di giorni. è una sciocchezza. Posso cavarmela benissimo da solo. Non è grave. >> La interruppe ,con tono di voce sicuro e deciso, il giovane, mentre si sforzava di mettersi la camicia ed abbottonarla.

<< Sei il solito testardo! >> Disse la donna, esternando frustrata, il suo pensiero, con un alto tono di voce,per poi chiedere:

<< Hai preso tutto? >> e aggiungere dopo aver dato un'occhiata in giro ed essersi scambiata uno sguardo con Funny e poi con Heric:

<< Ok.. Andiamo a casa. >>

Arrivarono a casa Hayama poco dopo, giusto in tempo per la cena. Heric aveva una fame da lupi..e tanto per cambiare si era fatto comprare del Sushi.
Prima di andare a letto, mentre beveva un pò di latte e pensava all'intervento, Heric,che si trovava in cucina, ricevette un sms di Sana che diceva:
"Come stai? Tutto bene? Ci vediamo domani. Buonanotte!"

 << "Ci vediamo domani?" Che significa? >> Si chiese,allarmato, il biondino,mentre si grattava la testa confuso,in piedi, nel bel mezzo della cucina.

<< Heric,ma che fai? Parli da solo adesso? >> Gli chiese Nelly, spuntando da dietro, facendolo sobbalzare di poco.

<< No sorellona..Stavo leggendo un messaggio di- >> Gli rispose lui, guardandola di traverso per poi essere interrotto dalla giovane che domandò sicura:

<< Sana? >>

<< Sì,come l'hai capito? >> Chiese allora Heric, sorpreso che la sorella avesse indovinato al primo colpo.

<< Intuito femminile, diciamo. Allora... Ha confermato? >> Domandò speranzosa e divertita la donna.

<< Che cosa? >> Chiese lui,ancora più confuso di prima.

<< Ma come?! Non ne sai niente? >> Ribattè la giovane,incuriosendo e preoccupando il fratello ,che quindi disse:

<< No. Di che parli? >>

<< In questo paio di giorni,per non lasciarti da solo,visto che non puoi muoverti ancora bene e la mano è in quelle condizioni,io e le ragazze abbiamo deciso di fare dei turni. >> Spiegò la ragazza, con tono pacato, avanzando verso il lavello per poi bere tranquillamente e girarsi in direzione del fratello, che stava diventando paonazzo.

<< Tu e chi,scusa? >> Chiese di nuovo , il biondino, con un tono che non prometteva nulla di buono,sperando che il suo istinto si sbagliasse,per una volta.

<< Domani mattina ci sono io,ma nel pomeriggio, devo uscire , quindi verrà Sana a farti compagnia per un pò. >> Disse Nelly , con nonchalance e il sorriso sulle labbra,pregustandosi la reazione del fratello che non tardò ad arrivare.

<< No , no e no! Non mi serve una babysitter! Tanto meno se si tratta di quella matta. >> Urlò Heric, agitando le mani e camminando poi avanti e indietro, quasi come se stesse parlando o ragionando da solo.

<< Sapevano che l'avresti detto, ma devi capire che non possiamo lasciarti qui in casa, da solo. Certo non puoi stare tutto il pomeriggio fermo,immobile a letto,ma il dottore ha detto che ti devi riprendere e non puoi fare troppi sforzi. La gamba non si è ripresa ancora e la tua mano è fuori uso,quindi non puoi stare solo- >> Affermò successivamente la ragazza, trattenendo una risata, vedendo la faccia del giovane che ormai era diventato rosso dall'imbarazzo e dalla rabbia.

<< Ma perchè per forza lei? Mi andrebbe bene anche Funny....o Terence a questo punto! >> Esclamò il giovane, con tono stanco e frustrato,passandosi una mano,quella illesa,sul viso.

<< Andiamo? Sei davvero così sicuro che lei non ti vada bene? E poi...Funny è occupata con l'università oggi... non te l'ha già detto? E Terence vuole stare vicino ad Alyssa. è un pò ansioso per questa storia della gravidanza e del malore che la futura mamma ha avuto stanotte. >> Lo stuzzicò lei,dandogli uno sguardo eloquente, cercando di farlo rilassare e spiegargli che non c'era altra soluzione, dicendo poi:

<< Ma tranquillo..è solo per domani! Fra un paio di giorni toglierai il gesso e potrai iniziare a camminare da solo e non avrai più bisogno di noi. >>

Il giorno successivo era arrivato in fretta, Heric non aveva quasi chiuso occhio quella notte e non era l'unico.

<< Heric sei sveglio? Il pranzo è pronto...e fra poco Sana sarà qui. Possibilmente non farti trovare mezzo nudo. >> Urlò Nelly, dalla cucina.

<< Non ne ho alcuna intenzione. E per la cronaca, io non la voglio qui. >> Disse Heric, scendendo con calma dalle scale,ricevendo un'occhiataccia dalla sorella sia per il suo commento che per il fatto che non l'aveva chiamata ed aveva fatto le scale da solo.

<< Sì..l'ho capito anche le altre 4 volte in cui l'hai detto ieri sera,ma non c'è nulla che tu possa fare per cambiare le cose. >> Disse la donna,guardandolo male,per poi mettergli davanti il piatto di zuppa che aveva preparato.

<< Potrei farla impazzire e poi farla scappare a gambe levate. >> Borbottò Heric, con una luce di sfida negli occhi.

<< Sicuro che ci riusciresti? Stiamo parlando di Sana. Colei che ti conosce meglio di chiunque altro al mondo!Non riusciresti a farla andare via,nemmeno se lo volessi. >> Ribattè Nelly, frantumanto il piano che il giovane stava preparando.
Era veramente così,per sua sfortuna. Sana lo conosceva davvero meglio di chiunque altro,ma non volendo darla vinta alla sorella, le rispose ,con tono convinto:

<< Questo non è vero.. >>

<< Non lo è? >> Chiese lei, guardandolo accigliata ,come a dire : "Ma chi vuoi prendere in giro?! Credi che non lo sappia?"

<< Ma tu non te ne devi andare? >> Domandò allora, Heric,sbuffando infastidito.

<< Voglio aspettare Sana per salutarla e fare due chiacchiere con lei. è stata così impegnata questa settimana con la radio. è davvero bravissima, sai? Dovresti ascoltare il suo programma. >> Disse la donna, alzandosi dalla sedia,per lavare il suo bicchiere.

In quel momento il campanellò suonò e Heric disse a bassa voce:

<< Parli del diavolo e... >>

Il tempo di andare ad aprire la porta ed... eccola lì, Sana Kurata, in tutto il suo splendore.
La ragazza,appena entrata salutò Nelly,abbracciandola e poi fece ad Heric uno dei suoi bellissimi,dolci,caldi e magici sorrisi.
Heric era senza parole. Non riusciva a smettere di guardarla.
Sana aveva un vestito color lavanda, degli stivaletti di pelle nera, i capelli semilegati e boccolati e un trucco leggero e c'era tutta una luce intorno a lei. Era così bella...nella sua semplicità.
Era diventata adulta, era impossibile non notarlo, ma restava pur sempre la sua Sana.
Sua. Non lo era mai stata davvero e questo era il suo rimpianto più grande,ma non l'avrebbe mai ammesso.
Lei era un turbine di energia.. Era entrata nella sua vita come un uragano,improvvisamente,spazzando vie tutte le sue difese e convinzioni,tutta la rabbia e il dolore che covava dentro di sè.
Quella ragazzina era pazza, casinista e disordinata e lui la detestava e amava con tutto il cuore. Non era mai riuscito  a capire il momento in cui si era innamorato di lei..e se è per questo non aveva capito neanche il motivo per cui era successo...visto che fra loro le cose erano sempre andate male..e dovette ammettere che un pò era anche colpa sua.
Era stato travolto dalla sua bellezza, dolcezza, positività... dal suo voler vedere il bicchiere mezzo pieno e sempre il meglio nelle persone..Era tutto il contrario di lui.
Sana e Heric erano l'uno l'opposto dell'altra...erano come lo Yin e lo Yang.
Quella bambina, egoista e sempre troppo allegra per i suoi gusti, gli aveva però fatto il regalo più bello che potesse desiderare di ricevere.
Gli aveva donato la speranza, gli aveva fatto conoscere l’amore e tutto era accaduto per caso e senza volere nulla in cambio. Lei non se n'era manco accorta.
Gli era stata vicino nei momenti più bui e l'aveva salvato. L'aveva salvato davvero.
Non credeva che sarebbe sopravvissuto senza di lei, che con la sua tenacia , gli aveva fatto aprire gli occhi al mondo, facendogli scoprire il piacere delle piccole cose.
L'ha aiutato a risolvere i problemi con la sua famiglia. L'avrebbe ringraziata per tutta la vita per ciò che aveva fatto per lui. Nonostante tutto, Sana era ancora così speciale...per lui, ma l'aveva anche fatto soffrire più di chiunque altro e questo Heric non poteva perdonarlo..o almeno così credeva,visto che ogni secondo in più che passava con lei, la sua collera, il suo risentimento nei suoi confronti diminuiva, svanendo sempre più, ma questo lui non poteva permetterlo. Non poteva riavvicinarsi a lei. Non poteva tornare a girargli intorno come un cagnolino,aspettando il momento in cui l'avrebbe nuovamente deluso e abbandonato..scegliendo e preferendo qualsiasi altra cosa a lui.
Lui voleva,anzi si meritava una ragazza che lo mettesse al primo posto.
Non poteva sopportare di essere messo da parte. Non più. Non di nuovo...e per questo tentava di starle alla larga,di trattarla male..cercando di proteggere il suo debole cuore che batteva all'impazzata ogni qual volta lei gli si avvicinava o gli parlava, o era anche solo nella stessa sua stanza, proprio come in quel momento.
Si diede mentalmente dell'idiota ,smettendo di fissarla. Non voleva farsi scoprire a guardarla con una faccia da pesce lesso o da ebete. Non avrebbe dovuto fargli più alcun effetto e questa cosa lo destabilizzava e non poco.
Diede la colpa alle medicine che prendeva, lo rendevano decisamente instabile e poco lucido.
Quello era il motivo principale per cui non voleva avere contatti con lei.
Nelly guardò entrambi e sorrise capendo che fra loro non era affatto finita e se ne andò sperando che si sarebbero svegliati e avrebbero preso la palla al balzo, mettendo fine alle loro pene.
Sana, con la coda dell'occhio, stava guardando Heric,che la stava osservando in modo strano.
Non si sentiva a disagio,ma avrebbe voluto essere telepatica per scoprire i pensieri del giovane. Sapeva che non la voleva lì...eppure c'erano dei momenti quando la guardava in cui ..non lo sapeva neanche lei..ma sembrava come se fosse contento di vederla.
 Aveva una luce particolare negli occhi ,una luce che da tempo non vedeva in lui e per un'attimo sperò che fosse lei ad averne il merito.
Voleva che Heric fosse felice  e che stesse bene,ma le mancava terribilmente il suo amico. Lo rivoleva indietro. Non le importava come. Eppure nonostante quegli sguardi che lui ogni tanto gli lanciava, sentiva che non la voleva accanto e cercava di tenerla lontana da lui e lei ,anche se non lo diceva, stava male per quello...soprattutto perchè lei proprio non riusciva a stargli lontana, le faceva male fisicamente farlo,specie da quando era tornata.
Quando stava in America c'erano buoni motivi per cui non si potevano vedere, ma lì...erano così vicini e poi dopo averlo perso, se fosse stato per lei gli sarebbe stata appicciata per tutto il tempo. In quei giorni però aveva dovuto lavorare e quando le avevano chiesto se poteva fare compagnia ad Heric quel giorno aveva detto subito di sì. Non vedeva l'ora.
Non aveva nemmeno dormito per l'agitazione e l'attesa.
Il problema principale era che Heric l' attraeva come una falena alla fiamma e lei aveva una paura matta di bruciarsi,ma non riusciva a fare a meno di lui,di volerlo vicino.
Heric, era per lei, come la gravità. Era la sua luna, le stelle,i pianeti... era tutto in pratica.
Mezz'ora dopo, Sana e Heric erano rimasti da soli in casa, in silenzio.
Il biondino era seduto sul divano a fare zapping. Non volendosi alzare, aveva chiesto da bere e Sana ,felice di poter dare una mano e del fatto che il ragazzo le aveva finalmente rivolto parola, si era alzata improvvisamente, quasi correndo, verso il frigo.
Sfortunatamente, imbranata e maldestra com'era, la ragazza inciampò,non seppe neanche lei dove e come fece, rovesciando il contenuto del bicchiere sulla testa di Heric.
Ovviamente la prima cosa che venne in mente all'attrice fu quella di prendere un tovagliolo o una pezza e successivamente avvicinarsi al giovane, tamponandogli il capo, ma quando ,contemporaneamente, alzarono gli occhi, incrociando gli sguardi, quel gesto ricordò loro, il primo bacio...quello che sapeva di limonata.
Quel bacio aveva fatto uscire fuori di testa lei,urlando come una matta, facendosi sentire da tutto Tokyo..ma aveva fatto realizzare al ragazzo che quella ragazzina, che aveva sempre trovato in qualche modo interessante seppur a volte troppo irritante e infantile, non gli dispiaceva affatto. 
I due ,a quel punto, rossi in viso, si allontanarono, come scottati, l'una dall altro, imbarazzati, evitando ogni possibile contatto visivo.

<< Scusa.. sono- >> Iniziò a dire lei, cercando di smorzare la tensione,mordicchiandosi il labbro inferiore come faceva sempre quando si trovava a disagio, abitudine che ad Heric era sempre piaciuta.

<< ... Un disastro!! Lo so! >> Ribattè lui, con tono pacato ,pungente e anche un pò acido, ghignando, facendole mettere il broncio, ma ,allo stesso tempo, tranquillizzare all'istante.
Cosa che solo lui era in grado di fare.

Le due ore successive passarono all'insegna di battibecchi ,spuntini , timidi ma veri sorrisi e chiacchiere. Più che altro era Sana a parlare,ovviamente. Heric si limitava ad ascoltarla e a dirle qualcosa di poco carino ogni tanto, giusto per mostrare la sua presenza alla giovane.
Decisero di vedere un film, una commedia e si sedettero l'una accanto all altro, con una ciotola di poc corn da dividere.
Non seppero come, ma finirono per addormentarsi, con la testa di Sana sulla spalla del giovane. Fu così che la sorella di lui li ritrovò , rientrando a casa, verso le 8 di sera.
Mentre i due continuavano a dormire, quasi abbracciati, dietro di loro, Nelly, intenta a preparare la cena, stava parlando con suo padre, raccontandogli la dolcissima scena che aveva di fronte:

<< Uffa...papà, ma secondo te quando smetteranno di essere così testardi e ciechi e si daranno una mossa? Dovresti vederli adesso come sembrano felici e rilassati,mentre dormono. Non ho mai visto Heric sorridere ,figuriamoci farlo nel sonno. >>

<< Non lo so,figliola...ma credo che non sia il caso di intromettersi. Sai.. tua madre ,quando eravamo giovani, mi diceva sempre: "se due persone sono destinate a stare insieme, alla fine si ritroveranno sempre." >> Disse l'uomo,anche lui speranzoso ma preoccupato per il suo bambino.

<< D'accordo.. credo che tu abbia ragione. Allora ci vediamo dopo domani quando torni! Buonanotte Papà! >> Fece Nelly,poco dopo,abbassando la testa e sorridendo,dopo aver lanciato uno sguardo amorevole ai due ragazzi sul divano.

<< Buonanotte Nelly. Salutami Sana e Heric. >> Rispose a quel punto il signor Hayama,mentre la figlia gli diceva:

<< Lo farò! >> per poi riaggangiare e riprende a cucinare.

Nel frattempo , i due giovani, svegliandosi quasi contemporaneamente, sussultarono realizzando la loro vicinanza. Sana fu la prima ad allontanarsi, in nodo confusionario e veloce.

<< Buonasera piccioncini e ben svegliati! Era ora. >> Mormorò Nelly, poco lontani da loro, mentre li guardava, con un sorriso contento in viso.

<< Cosa? Oh no! Mi sono addormentata. >> Esclamò di colpo l'attrice, agitata, alzandosi di scatto e rivolgendo la sua attenzione all'orologio ,appena sulla parete davanti a lei.

<< Sei sempre la solita! >> Mormorò ridendo, il biondino.

<< Stai zitto! Potevi svegliarmi! >> Disse la giovane, dopo un'attimo di stasi.
Heric stava ridendo e non era una cosa che si vedeva tutti i giorni.
Quel momento volle così imprimerselo nella mente, prima di rispondergli a tono.

<< Guarda che stavo dormendo anch'io fino a poco fa e poi sei tu che dovevi farmi da babysitter ,non il contrario! >> Disse allora Heric, guardandola in modo truce, continuando il litigio.

<< Antipatico! >> Borbottò lei in risposta, facendogli una linguaccia.

<< Stupida! >> Seguì qualche secondo dopo il commento ,poco carino, di Heric,che voltò lo sguardo verso la parte opposta, forse per mettere una certa distanza fra loro ed evitare il contatto con lei.

<< è tardissimo! Avevo detto alla mamma che sarei rientrata per le 7 e invece- >> Continuò poi a dire Sana, fermando il suo battibecco con il biondino e ripensando agli ordini che la madre le aveva impartito prima di uscire.

<< Perchè non la chiami e non le dici che ti sei appisolata e che resti a cena con noi? Non credo avrà problemi. >> Si intromise Nelly, con calma , usando un tono tranquillo.

<< Ma anche no! L'ho già dovuta sopportare per tutto il giorno! >> Esclamò invece, con tono arrabbiato, Heric, mentre guardava le due ragazze con gli occhi spalancati.

<< Non mi pare ti sia dispiaciuto molto fin'ora! >> Disse a quel punto la sorella, a bassa voce, avvicinandosi di poco al fratello, in modo che potesse sentire solo lui.
A quel commento, le guance del giovane si imporporarono,senza che potesse evitarlo e gli lanciò uno dei suoi sguardi fulminanti, che in molti conoscevano bene.

I due sentirono la ragazza chiedere gentilmente :
<< Sei sicura? Non vorrei disturbare! >>

<< Tu non disturbi mai.. Sai che sei di famiglia per noi! Vero Heric? >> Affermò decisa la ragazza, sorridendo teneramente, per poi guardare suo fratello ,che in risposta grugnì soltanto.

<< Oh.. sei così dolce Nelly. Allora accetto con piacere! Chiamo subito mammina! Spero non sia arrabbiata con me. >> Esclamò felice e più serena di prima, l'attrice , che corse a chiamare sua madre per metterla a corrente della situazione.

15 minuti dopo Sana non era ancora tornata dal bagno, dove aveva detto che sarebbe dovuta andare e Nelly, dopo aver finito di apparecchiare la tavola e aver dato un'occhiata ad Heric che sbuffava,tranquillo,ma scocciato, stravaccato sul divano, decise di andare a recuperare l'amica, sperando che fosse tutto okay.
La trovò immediatamente, in una camera molto familiare, assorta in mille pensieri.

<< Ehi! Credevamo ti fossi persa. Non tornavi più. Che ci fai qui? >> Esclamò la donna, che era spuntata improvvisamente, facendo sobbalzare di paura la ragazza, che sembrò colpevole agli occhi della più grande.
Aveva lo sguardo che hanno i bambini, quando vengono colti con le mani nella marmellata.
Era buffa.

<< Ero andata in bagno! Poi sono passata qui davanti e la porta era aperta.. >> Cercò di spiegarsi Sana,gesticolando agitata.

<< Non hai resistito! Vecchi ricordi? >> Finì la frase per lei, l'altra ragazza ,che le sorrise.

<< Uhm...qualcosa del genere. >> Rispose imbarazzata la giovane,guardandosi intorno, per poi aggiungere:

<< Non è cambiato niente... dentro questa stanza intendo...è tutto come tanti anni fa..come l'ultima volta che sono stata qui. >>

<< Sei mancata per troppo tempo ,però. >> Mormorò l'altra,sedendosi sul letto del fratello,continuando a guardare l'attrice che, sconsolata e completamente d'accordo, sussurrò:

<< Già, lo credo anch'io.. >>

<< Sai... Heric è arrabbiato con me, lo sento, ma non capisco il perchè, io-  >>

<< Lo so..ma puoi ancora rimediare! >>

<< Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata! Ah..maledizione. Tuo fratello ha la capacità di farmi impazzire. >>

Nelly sorrise al commento della ragazza e vedendo l'oggetto fra le sue mani,disse:

<< Avrebbe voluto averti lì,sai? >>

<< Uhm? >>

<< Alla gara. Quando gli ho chiesto a chi stesse pensando in quell' istante,a chi avrebbe voluto accanto in quel momento, lui mi ha risposto sottovoce, che voleva te. Non ho mai capito il motivo ,ma credo che questa cintura fosse una cosa importante per voi due..o sbaglio? >>

Al cenno affermativo della ragazza, la donna continuò a parlare:

<< Sai ,Heric ha sofferto molto in questi anni..a causa tua. Mi stai simpatica, Sana , davvero e penso che tu lo abbia capito ormai, ma ti prego ,smettila di farlo soffrire. >>

<< Ma io... >>

<< Io.. So che anche lui c'ha messo del suo e che non sei l'unica da biasimare in questa storia. Voi due siete davvero bravi ad incasinarvi la vita.. soprattutto a vicenda, ma te lo chiedo per favore. Credo che si stia riavvicinando di nuovo a te e so che dev'essere difficile per lui...testardo e orgoglioso com'è, quindi non rovinare tutto. Non allontanarlo e cerca di renderlo felice. Non lasciarlo. Non andartene di nuovo. Non sopporterebbe ancora una volta una delusione da parte tua. Lo distruggeresti. >>

<< Non ho MAI voluto lasciarlo o ferirlo. >>

<< Lo so...ma so anche che si ferisce sempre chi si ama. >> Affermò sicura, con un sorriso amaro, la più grande delle due,mettendole una mano sul busto,facendola girare per poi riprendere a camminare e raggiungere il ragazzo di sotto ,che stava brontolando di aver fame e si chiedeva dove si fossero cacciate.
Quella sera Sana e Heric ,prima di andare a dormire, si rigirarono nel letto,ripensando alla giornata passata insieme e ovviamente non poterono non ricordare il loro percorso,i loro molteplici momenti insieme e la nostra coppia preferita era anche arrivata a delle conclusioni,molto simili. Era necessaria un po' di distanza.
Soprattutto grazie alle varie conversazioni che aveva avuto da quando era tornata in città , Sana aveva capito che doveva dare ad Heric il tempo di riabituarsi  a lei, in qualche modo, e lasciargli il suo spazio, mentre Heric realizzò ,forse per la prima volta da quando lei era tornata, che la ragazza che aveva sempre amato era lì e non se ne sarebbe andata tanto presto e forse era il caso che smettesse di trattarla male sempre e comunque,specie perchè non aveva fatto nulla che lo danneggiasse e gli era stato accanto per anni, senza mai chiedere nulla in cambio quindi poteva almeno smettere di provare di odiarla.
Magari la giovane , dal suo punto di vista aveva sbagliato ad andarsene, ma dovette ammettere che anche lui aveva le sue colpe.
Ciò non toglieva però che rivederla era stato un colpo al cuore e all'anima e lui non voleva riavvicinarsi a lei, per poi riperderla. Era troppo per lui, per il suo cuore malato d'amore.
Per questo cercava sempre di agire infastidito intorno a lei, ma quella ragazzina era caparbia e non voleva lasciarlo in pace.
Stava sempre tra i piedi e lui non la sopportava,seppur gli mancasse quando non ce l'aveva vicino.
Sentiva di stare sul punto di riperdere il controllo e questo nno gli piaceva.
Aveva deciso di perdonarla, ma ci sarebbe voluto del tempo. In fondo sapeva che non aveva fatto nulla di male e che se lui avesse voluto avrebbe potuto provare a fermarla, ma da codardo non aveva fiatato e se l'era lasciata scappare e poi l'aveva allontanata per mesi, in quanto era convinto fosse la cosa migliore per lui..e forse anche per lei.
Ora non poteva di certo incorparla per essersene andata, seguendo una grande opportunità e per essere tornata così all'improvviso nella sua vita, proprio quando credeva di averla dimenticata e di non avere più bisogno di lei.
Però il ragazzo aveva bisogno di respirare. Non riusciva a stargli troppo vicino senza provare una sensazione di disagio e dolore, una specie di claustrofobia interiore.
Non sapeva neanche lui come spiegare ciò che sentiva in presenza della giovane,anche perchè tutto era complicato. Le sue emozioni erano sempre così amplificate ,quando lei era nei paraggi.
Nei giorni successivi, Sana e Heric, neanche si fossero messi d'accordo, avevano quindi fatto di tutto per darsi un pò di spazio reciproco ed evitare di incontrarsi e parlare, cosa che non era mai stata il loro forte, ma a quanto pare l'universo, il destino, o chiunque controllasse le loro vite, non la pensavano  affatto come loro e in qualche modo ,senza rendersene conto,erano quasi tornati i Sana e Heric di una volta, durante i vari incontri, specie quelli con gli amici, per la gran felicità degli altri, soprattutto di Funny e Terence che ,essendo preoccupati per l'amico e l'intervento che doveva dubire, credettero che avere Sana vicino  a lui l'avrebbe di certo aiutato. In un certo senso, i due, avevano ragione.

2 settimane dopo.

<< Heric torna oggi ,vero? Vai tu a prenderlo? >> Domandò Funny,rivogendosi a Sana,mentre facevano l'aperititvo,sedute al loro bar preferito,insieme ad altri amici.

<< Io? Vorrei, ma... con lui c'è anche suo padre. A cosa potrebbe servirgli il mio aiuto? >> Disse Sana, pensierosa e per niente convinta.

<< Ma devo proprio dirti tutto io, amica mia? Mica vai lì per portargli le valigie o fargli da tassista. Devi andare e dimostrargli che ti è mancato... e tutti boi sappiamo che è così, quindi non negarlo. E poi penso che gli farebbe davvero piacere rivederti. >> Rispose l'amica, sicura.

<< Tu credi? >> Chiese esitante e scettica la rossa.

<< No. Io so che è così! >> Ribattè la castana, convinta.

<< E se invece ci andassimo tutti? Così stiamo un pò insieme! >> Se ne uscì Terence, unendosi alla conversazione.
Appena udite quelle parole, Funny guardò di traverso il giovane ,che venne scosso da brividi freddi in tutto il corpo,prima di dargli una bella gomitata ,che lo fece gemere di dolore.

<< Uhm.. Non penso proprio sia il caso! Heric sarà stanco per il viaggio. Vorrà riposarsi,no? Fossi in lui, io vorrei solo farmi un bagno e buttarmi a letto, con tutti i vestiti ancora addosso. >> Se ne uscì dicendo, con convinzione , l'attrice,mettendosi a braccia conserte.

<< Sana ha ragione..sul fatto del volersi riposare,non sulla parte del bagno e la storia del letto e dei vestiti. >> Continuò a dire Funny, per poi aggiungere:

<< Averci tutti lì...non vorrei che il biondino si infastidisse. Non mi sembra una buona idea Terence. >>

<< Forse avete ragione voi due. >> Mormorò l'occhialuto,alzandosi dalla sedia,sconsolato.

<< Come sempre! >> Risposero, in coro, con una punta d'orgoglio, le due ragazze,che seguirono l'esempio dell amico,alzandosi anche loro.

<< Va bene... va bene. Mi arrendo!Avete vinto voi.  >> Esclamò allora il ragazzo, sconfitto.

<< Possiamo organizzare una bella cena di bentornato, nel fine settimana ,però! >> La buttò lì, la castana, guardando verso gli altri due che le sorrisero.

<< Ottima idea, Funny! >> Esclamò immediatamente Sana, quasi applaudendo, approvando l'idea dell'amica, che , con molta nonchalance, rispose:

<< Lo so! >>

<< Ehi...Potresti invitare anche... Brad, NO?  >> Le disse a quel punto, la rossa, con una punta di malizia e uno sguardo inequivocabile.
La ragazza sapeva qualcosa.

<< B- Brad!? Che c'entra Brad adesso? E soprattutto che c'entra con me? Come ti vengono in mente certe idee,io proprio non- >> Rispose, quasi balbettando, la castana, con gli occhi sbarrati,mentre sudava a freddo.

<< Ahahaah ma quanto sei buffa. Non sei capace di mentire, mia cara. Guarda che io lo so! >> Mormorò la giovane,sorridendo sorniona.

<< Sai cosa? >> Fece ,con tono ansioso, l'amica,per poi aggiungere ad alta voce,vedendo che l'altra ragazza non accennava a darle una spigazione e a risponderle:

<< No dai...seriamente Sana. Cosa sai? Ehi dove vai? Torna qui! Non azzardarti a piantarmi in asso, durante una conversazione. Non è carino. >>

<< Ciao! >> Si limitò a dire la rossa,prima di scappare via,per andare a lavoro.
Era in ritardo,come al solito.

<< Quando fa così è tale e quale ad Heric. >> Borbottò Funny, agitata.

Dopo aver fatto una bella e lunga passeggiata,Rossana si era decisa ,dopo molto rimuginare e dopo il lavoro era andata a prendere Heric all'aereoporto ,come le era stato proposto.
Voleva rivederlo , ma non voleva essere invadente o dare fastidio.
Per quanto potesse essere assurdo e impossibile , gli sembrò che Heric le fosse mancato più in quelle 2 settimane in cui non si erano visti, che nei 3 anni precedenti che avevano passato separati.

<< Non è normale! >> Aveva borbottato fra se e se, la giovane,in attesa dell'arrivo dell'aereo su cui si trovava il suo amico,ripensando alla loro ultima conversazione in camera del ragazzo, il giorno prima della partenza per Los Angeles.

                                     FLASHBACK

Sana e Heric si trovavano in camera di lui, che era sdraiato sul letto a riflettere in religioso silenzio, mentre la ragazza preparava la valigia per la sua imminente partenza per l'America e chiacchierava del più e del meno.
A differenza di Heric non le era mai piacuto il silenzio. La metteva a disagio e il troppo pensare la rendeva vulnerabile,così parlava e parlava, perdendosi nei suoi stessi discorsi.
Il giovane,in quei giorni, sembrava stontroso,scostante e distaccato....bhè, più del solito, a parere della rossa, che era ormai preoccupata, come il resto del loro gruppo.
Tutti ,tranne Sana, avevano provato a far parlare il biondino...senza risultato,ovviamente.
Sapevano che c'era qualcosa che non andava con l'amico e potevano scommetterci tutto che si trattava dell'operazione.
Sana voleva aiutarlo, discretamente , ma non voleva fargli pressione.
Se e quando avesse voluto discuterne e sfogarsi, lei sarebbe stata lì.

<< Guardando questa foto, sembra passato così tanto tempo,eppure in qualche modo, mi sembra che le cose siano esattamente come tanti anni fa,come se nulla fosse cambiato alla fine.. stessi luoghi,stesse amicizie,stesse persone,stessi sentimenti. >>  Disse Sana, prendendo in mano la foto,che ritraeva la loro combriccola.
Loro due si trovavano l'uno vicino all'altra. Lei sorrideva alla telecamera,come tutte le sue amiche,mentre Heric e Terence guardavano Sana e Alyssa,con un tenero e dolce sorriso.
Sorriso che raramente era stato visto sul viso del biondino.
Se non ricordava male, quello doveva essere l'ultimo giorno delle medie.
Appena finita la scuola, erano andati tutti insieme al luna park e si erano divertiti da morire.

<< Tu credi? >> Parlò finalmente Heric,per la gioia di Sana, che,nell'ultimo cassetto della scrivania del giovane, ritrovò poi qualcosa che conosceva bene.
Il dinosario che gli aveva regalato , alla vigilia di tanti anni prima.
La giovane sorrise, ripensando a quel momento, prima di parlare e dire sorpresa:

<< Ma questo- l'hai tenuto! >>

<< Non ho ricevuto molti regali nella vita... quindi perchè buttarlo? >> Rispose tranquillamente,senza battere ciglio e senza alcuna traccia di emozione nella voce,
Heric.

<< E poi non mi dispiace >> Aggiunse il biondino, mettendosi seduto e guardando in modo strano ,ma serio,la giovane che mormorò:

<< Certo che ce ne sono successe di tuti i colori ,eh? >>

<< Taglia corto, Sana. che cosa vuoi? >> Domandò il ragazzo, con sguardo fisso e accigliato.

<< Uhm? >> Fece lei,un po' sorpresa e confusa,guardandolo.

<< Non sei qui per un motivo ben preciso? >> Chiese Heric,alzando il sopracciglio destro ,per poi sorridere amaramente.

<< Cosa? beh... sono qui per aiutarti, no? e poi, volevo sapere come stavi...vederti...tutto qui. >> Rispose la giovane, sconcertata,non capendo dove l'amico volesse andare a parare.
Sembrava quasi arrabbiato.

<< Sapere come sto? >> Domandò allora lui,indicando se stesso.

<< Sì ! Domani è il grande giorno. Come ti senti? >> Disse lei,con tono tranquillo, calmo e gentile.

<< Alla grande. >> Fu la sola risposta del giovane, che voltò lo sguardo verso la porta.

<< Heric... >> Sussurrò lei, con tono supplichevole ma allo stesso tempo quasi di rimprovero.

<< Sana.. >> Rispose lui,con lo stesso tono,per poi aggiungere, serio:

<< Cosa vuoi che ti dica? >>

<< La verità! Ti conosco. Vedo che c'è qualcosa che non va. >> Disse lei, con tono ansioso, guardandolo per poi avvicinarsi di poco al letto e continuare,dicendo:

<< Sai che io, che noi... siamo qui per te! >>

Vedendo la non reazone del giovane,che sembrava si stesse concentrando e la stesse ignorando, la ragazza ,alzando il tono di voce ,chiese dolcemente:

<< Vuoi parlarne? >>

Era testarda. Lo sapevano entrambi. L'unica cosa da capire era vedere che dei due avrebbe ceduto per primo.

<< Perchè dovrei parlarne proprio con te? >> Domandò improvvisamente lui, ponendo fine al gioco del silenzio che aveva iniziato.

<< Per me puoi anche parlarne con un pupazzo,col muro o con chi non conosci, non importa..ma credo sia un bene che tu lo faccia. >> Rispose lei,con una sicurezza e un tono che raramente il ragazzo aveva sentito in lei.
Sembrava come se ci fosse qualcosa che Sana gli stesse nascondendo..qualcosa del suo passato forse? Non lo sapeva,ma aveva la sensazione che la giovane parlasse per cognizione di causa e non solo per farlo confidare con lei.

<< Da quando sei un'esperta in queste cose? >> Chiese curioso ,ma con tono ironico, Heric,osservandola meglio.

<< Da quando ho capito che non puoi farcela da solo, quando stai affrontando qualcosa più grande di te. Non devi vergognartene Heric. è una cosa grossa.
Puoi sfogarti con me, lo sai. Sono qui e non vado da nessuna parte. >> Disse lei,con tono dolce,pieno di convinzione.

<< Uhm. Sei sicura di questo? >> Chiese lui a quel punto,scettico.

<< Che vuoi dire? >> Domandò allora lei, confusa.

<< Niente,niente.. ma se anche ci fosse qualcosa che non va, in che modo potresti aiutarmi tu? >> Ribattè Heric, sicuro di metterla K.O.

<< Sinceramente? Non lo so Heric... Non so come aiutarti,specie se non mi parli e non vuoi dirmi qual e' il problema, anche se penso di averlo indovinato ormai. >> Rispose,stizzita,ma decisa,la rossa.

<< Quale sarebbe? >> Chiese il biondino, curioso di sapere se la ragazza lo conoscesse davvero come tutti ,incluso se stesso, dicevano e credevano.

<< Sei preoccupato per l'intervento. Hai paura che se andrà male,non potrai tornare a fare karate e non sai come fare per evitare di sentirti così arrabbiato e frustrato e lo capisco,davvero ma... non parlarne non ti aiuterà. Non fa bene tenersi le cose dentro..per troppo tempo. Cose del genere ti mangiano ,consumano e prima e poi scoppierai. Mia madre mi ha sempre detto: "Più cerchi di dimenticare, più i problemi ti rimangono incastrati nella testa e non puoi dimenticarli. Per questo devi affrontarli. Non bisogna mai scappare. Le difficoltà vanno affrontate di petto e a testa alta. Questo è l'unico modo, l'unica soluzione per superare le difficoltà, trovare la serenità e metterci una pietra sopra." >> . >>

<< Uhm.... wow! Non me l'aspettavo che avresti capito. Chi l'avrebbe detto, Sana Kurata è davvero maturata. >> Disse,inaspettatamente,Heric,con un sorriso sulle labbra.

<< Che ti avevo detto? Non sono poi così da buttare... come amica! E che cos'è quel tono sorpreso?! >> Ribattè lei, imbarazzata e anche un pò rossa in viso.

<< Hai ragione... Sono terrorizzato Sana. Io..non sono mai stato bravo in niente. Se non riuscirò più ad allenarmi e a gareggiare..come potrò andare avanti?
Non potrò accettare l'offerta del maestro di lavorare con lui in palestra. Non potrò nemmeno iniziare a fare box e le altre discipline e cosa ne sarà di me a quel punto? >> Confessò lui, con tono sincero e voce piccola e bassa.

<< Oh Heric...>> Riuscì solamente a sussurrare, con gli occhi lucidi, la rossa,prima di abbracciare il ragazzo, per poi aggiungere,con voce tremante,mentre accarezzava la testa del biondo,proprio come tanti anni prima:

<< Vorrei poterti dire che andrà bene. Purtroppo non posso sapere come riuscirà l'intervento,ma posso assicurarti che tutto si sistemerà,col tempo. Devi solo aspettare e ad aver pazienza. Se dovesse accadere il peggio..troverai qualcos altro in cui eccellere, lo sento. Solo perchè hai sempre fatto karate, non vuol dire che tu non sia bravo in qualche altra cosa. Io ho fiducia in te, ma devi averne anche tu! >>

Rimasero uno abbracciato all'altra per un tempo che sembrò loro infinito.
In quel momento nient altro importava. Un silenzio religioso regnava nella stanza,ma stranamente stavolta, la cosa non creò distrurbi all'attrice,anzi.
Si sentivano solo i loro respiri,che ormai si erano mescolati.
Sana era talmente presa dal cercare di infondere coraggio all'amico,mentre lo stringeva forte a sè,che non si era neanche accorta della parola , leggermente sussurrata da lui:
"grazie". Parole che valeva più di mille dichiarazioni o gesti.
La ragazza,nonostante la tristezza per la situazione dell amico, era felice di aver potuto alleviare anche se per poco il dolore del giovane e dargli conforto.
 
                                            FINE FLASHBACK

<< Kurata..Kurata ci sei? >> Disse Heric, posizionandosi davanti l'amica,per poi aggiungere:

<< Ma che fai? Prima mi vieni a prendere e poi mi ignori? >> dopo aver sventolato una mano davanti la ragazza,che esclamò:

<< Eh? Oh mio dio,Heric! Sei tornato! >> per poi buttarsi in braccio al giovane che la tenne stretta contro di lui,forse più del dovuto.

<< Scusami ero sovrappensiero. >> Disse lei,dopo qualche secondo, allontandosi di malavoglia dal corpo del giovane di fronte a lei,che gli stava sorridendo teneramente.
Cosa decisamente rara.
Il rapporto fra i due era notevolmente migliorato,sopratttutto grazie alla conversazione fatta prima di partire.
Sana e Heric, da quando lui era partito, si erano sentiti quasi tutti i giorni e non vedevano l'ora di rivedersi.

<< Davvero? Non me ne sono accorto. A cosa stavi pensando,se posso chiedere? >> Domandò curioso, Heric, mentre comicniava a camminare in direzione dell'uscita.

<< A te. >> Rispose,senza pensare,la rossa,per poi arrossire,imbarazzata,quando il biondino disse:

<< Ah. Ne sono lusingato! >>

<< Ciao Sana! >> Fece una voce,dietro di loro,facendo fermare di botto e girare la ragazza che divenne ancora più rossa in viso,quando vide il padre di Heric di fronte a lei.
Non si era minimamente accorta che ci fosse anche lui...pur sapendo che ovviamente ci sarebbe dovuto essere e non l'aveva quindi salutato.

<< Signor Hayama, salve. Non l'avevo vista. >> Disse Sana, usando un tono apologetico.

<< è bello rivederti! Immaginavo saresti venuta. >> Rispose l'uomo,sorridendo contento,guardando prima lei e poi il figlio.

<< Davvero? Sono così prevedibile? >> Chiese a quel punto l'attrice, grattandosi la testa,un pò confusa.

<< Heric.. vado a prendere le valigie. Posso portarle io a casa se tu e Sana volete stare un pò da soli! >> Esclamò poi il signor Hayama, con tono serioso ma tranquillo,cominciando ad allontanarsi dai due giovani.

<< Da soli? Ehm.. in che senso? >> Dissero all'unisono  i due, completamente rossi in viso,scambiandosi uno sguardo allarmato.

<< Non vi vedete da un po'.. Sicuramente volete starvene un pò per conto vostro..o sbaglio? >> Spiegò a quel punto l'uomo, con tono calmo e sincero.

<< Ah..bhè..certo! >> Mormorò Sana,mentre il biondino accanto a lei,faceva un segno di approvazione al padre.

<< Okay.. Allora riportamelo per l'ora di cena. >> Terminò il discorso il padre di Heric,prima di scomparire dalla loro visuale.

<< Sarà fatto! >> Mormorò la giovane, col sorriso sulle labbra, prima di prendere a braccetto Heric e scomparire entrambi fuori dalla porta dell'areoporto.

Novembre era arrivato da qualche giorno,ormai.
Mancava poco più di un mese a Natale e quindi anche al matrimonio.
Tokyo ,per la felicità di Sana , era stata imbiancata per la prima volta quell'inverno.
Tutto era ricoperto da un manto di neve e si potevano già scorgere le luci natalizie e luminose per la città.
Heric aveva finalmente recuperato completamente l'uso della mano destra..ed era tornato,dopo un'intera settimana di convalescenza,visto che l'intervendo era andato a gonfie vele e così la giovane, presa, come sempre, dallo spirito delle feste e dalla sua follia, aveva deciso di chiedere all'amico di accompagnarla a pattinare.. nonostante non fosse molto brava a farlo.
La prima volta che erano andati sul ghiaccio insieme,da soli,4 anni prima, Heric non aveva fatto altro che prenderla in giro, aiutandola però quando era necessario.
Si erano divertiti molto.

<< Non capisco perchè cominciare a preparare tutto un mese prima. Che senso ha? >> Borbottò Heric, guardandosi intorno, scocciato,discutendo delle decorazioni natalizie che erano già state messe per tutta la città.
Le feste natalizie erano sempre state un taboo per lui,vista la situazione familiare.
Aveva cominciato ad apprezzarla grazie a Sana e alla loro festa di metà compleanno.
Festa che negli ultimi 3 anni,però,non era stata fatta.
Il Natale aveva sempre depresso il biondino,ma quell'anno,a causa anche del ritorno dell'amica, sicuramente sarebbe stato un bel giorno,secondo il giovane.

<< Ma stai zitto e goditelo, invece di brontolare e lamentarti sempre! Guarda come sono belle. >> Ribattè Sana,guardandolo di traverso, girandosi solo per qualche secondo verso la sua direzione.
Era un pomeriggio perfetto e non se lo sarebbe fatto rovinare dal'umore dell'amico.

"Mai quanto te" disse una vocina nella mente di Heric,mentre il ragazzo continuava a guardare estasiato e felice, la ragazza,gironzolare per le bancarelle.
Amava vederla contenta e per quanto non l'avrebbe mai ammesso,soprattutto a lei, gli era davvero mancata.

<< Questo è il mio periodo preferito dell'anno. >> Esclamò lei,  poco dopo, saltellando da una parte e l'altra per poi fermarsi in mezzo alla strada,respirando il profumo della neve che stava riniziando a cadere.

<< Lo so. >> Mormorò con tono sicuro il giovane,guardandola.
 La ragazza a quel punto ,si girò verso di lui e gli sorrise caldamente per poi avvicinarsi e raggiungere pochi minuti dopo,la pista poco lontana da loro.

<< Hei...non credevo fossi così bravo. >> Esclamò Sana,vedendo Heric pattinare, egregiamente.
Ricordava che ci era portato,ma non credeva fosse diventato così bravo.

<< La pratica rende perfetti..credo.  è che ci sono venuto spesso in questi anni con Funny..e gli altri. >> Rispose Heric, francamente, non immaginando quanto male avrebbe potuto fare all'amica in quel momento con quelle poche parole.

 << Sana. Vuoi una mano? >> Disse ,un paio di minuti dopo, il biondino, osservando l'amica in difficoltà.

<< No, grazie! Ce la faccio da sola! >> Rispose la giovane, quasi acidamente,ma Heric non ci badò,conoscendola e borbottò solamente:

<< Se lo dici tu. >> guardando l'amica che pian piano si era rimessa in piedi e aveva ripreso a pattinare,con uno sguardo deciso in volto.

Dopo un paio d'ore alla pista di pattinaggio, i due si erano stancati, così avevano deciso di fare una passeggiata, e dopo aver mangiato una bella cioccolata calda,si erano ritrovati come per magia o destino, nel loro posto. Il gazebo.

<< Sai...stavo pensando.. >> Iniziò a dire Heric, per poi venire interrotto dalla rossa che sorridendo e alzandosi in piedi, disse , a gran voce:

<< Oh..Allertate i media! >>

<< Dai.. Sono serio Kurata.  Dicevo... Stavo pensando che.. ogni volta che sono triste, arrabbiato o semplicemente quando mi succede qualcosa, ci sei tu vicino a me! >> Affermò con decisione Heric,zittendo l'amica.


<< Aspetta, Mi stai dicendo che ti porto sfortuna per caso?! >> Aveva scherzato lei,dandogli una gominata e mettendo il muso.

<< No! Ti sto dicendo che quando ho bisogno di te, tu sei sempre lì a darmi una mano..è sempre stato così. >> Disse serio, il biondino, guardandola intensamente.

"beh quasi sempre! " Pensò il ragazzo distogliendo lo sguardo,poco dopo, ma non volle dirlo ad alta voce.

Come si dice.. Quel che è fatto, è fatto...no?

<< Uhm.. In effetti.... lo pensavo anch'io tempo fa ed era ciò che amavo di più del nostro rapporto. >> Ribattè sincera ,la giovane,avvicinandosi di più al ragazzo, per poi guardare davanti a sè.
"ma quando ho avuto più bisogno di te, tu non c'eri. " Avrebbe voluto aggiungere poi lei,ma tenne quel pensiero per sè.

<< è bello che dopo tutto questo tempo e tutto ciò che è accaduto fra noi, posso ancora contare su di te. >> Disse,infine,sinceramente Heric, spiazzando la giovane e lasciandola senza parole.
Ancora una volta, Heric aveva avuvo la capacità di sorprenderla e farle battere il cuore solo dicendo qualche parolina.
Lei gli sorrise e restarono lì per un'altra oretta,godnedo della compagnia reciproca.

 

Eccovi il nuovo capitolo,miei cari e amati lettori. Ho voluto aspettare oggi per pubblicare, perché, come molti di voi sapranno, è il compleanno di Heric/Akito. Fatemi sapere se vi è piaciuto e ricordatevi che le recensioni sono sempre gradite. Grazie a tutti voi che seguite e recensite, con affetto, la mia storia. Alla prossima settimana con il penultimo capitolo. XO XO FEDERICA

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Capitolo 7
*** Wrecking ball ***


~
"....I can’t live a lie, running for my life
I will always want you
I came in like a wrecking ball
I never hit so hard in love
All I wanted was to break your walls
All you ever did was wreck me
Yeah, you wreck me.."

11 dicembre

Heric fu svegliato da un rumore improvviso che proveniva da fuori.
Il ragazzo era stordito,disorientato e sembrava uno straccio. Aveva decisamente bevuto troppo all'addio al celibato del suo amico Terence. Cosa strana poi..visto che lui beveva raramente e evitata sempre di superare il limite.
"Che cosa è successo? " Si chiese mentre tentava invano di tirarsi giù dal letto,per raggiungere la cucina e prendersi un'aspirina. Aveva un mal di testa atroce.
Si toccò infatti, poco dopo, la testa dolorante ,chiudendo gli occhi, cercando di ricordare, ma niente.
Non ricordava nulla della sera precedente ,ne di come aveva fatto a tornare a casa sano e salvo. In quel momento sentì bussare alla porta, si alzò con calma, grugnendo, tentando di non cadere. Si trascinò fino alla meta e aprì la porta dicendo: "Che diavolo vuoi?" a chiunque fosse andato lì a disturbarlo.
Non fece in tempo a reagire che si ritrovò con la faccia sul pavimento. Qualcuno l'aveva colpito con forza.
Heric se ne uscì con un : "Ma che diavolo?" prima di mettere a fuoco chi avesse di fronte, massaggiandosi la parte lesa e rialzandosi da terra, con sguardo corrucciato.
Guardò avanti a sè e rimase allibito quando vide chi era.
Se avesse avuto di fronte uno specchio, avrebbe giurato di vedere la sua immagine riflessa.
Fu allora che realizzò chi era il tizio che l'aveva appena aggredito. Brad. Il suo ,come lo chiamava scherzosamente Sana, dopplelganger.
L'aveva visto solo un paio di volte, ma di certo ricordava chi fosse.
Era impossibile dimenticarlo. Gli era stato antipatico fin da subito e aveva capito, in qualche modo, che fosse un suo "rivale".
Quel tizio era innamorato di Sana e la cosa a lui non andava affatto giù.

<< Tu che diavolo vuoi? E come ti permetti? >> Continuò ,con voce roca e arrabbiata, il biondino strattonando l altro ragazzo , che non fece una piega ,ma con uno sguardo severo e minaccioso disse,quasi urlando:
<< Oh sta zitto. Te lo sei meritato. Sei un'idiota, lasciatelo dire. Ma come hai potuto dirle quelle cose cattive ? Ti piace così tanto vederla soffrire a causa tua? Ti da piacere, vederla struggersi per te e avere ancora il potere di fale del male? Sei proprio un deficiente.
Non capisco come lei possa essere ancora interessata a te,dopo tutti questi anni. Ma soprattutto non hai la minima idea di quanto tu sia fortunato e dovresti solo vergognarti per ciò che le hai detto. >>

<< Ma si può sapere di che cavolo parli? >> Domandò a quel punto, confuso, Heric,alzando la voce.
Stava iniziando a spazientirsi.

<< Stai scherzando spero! Non ti ricordi le cose che hai detto a Sana, ieri sera? >> Domandò scettico e confuso il bodyguard.

<< Cosa? Sana?.... No..io...non mi ricordo nulla a dire la verità. A proposito.. Sai per caso come ho fatto a tornare a casa? >> Rispose Heric, scuotendo la testa e mettendosi a braccia conserte.

<< Non ci posso credere. Qual'è l ultima cosa che ricordi? >> Chiese a quel punto Brad, capendo che il ragazzo che gli stava di fronte, stava dicendo la verità.

<< Ricordo il luna park e la cena e poi uhm, credo.. Siamo andati al pub dopo? è tutto un pò sfocato...non riesco a mettere a fuoco. >> Disse poi Heric, sforzandosi e posandosi le dita sulle tempie,cercando nuovamente di ricordare. La testa gli stava scoppiando.

<< Sei davvero un'idiota, lasciatelo dire. Non credevo si potesse essere così autdistruttivi. Devi davvero avere qualcosa che non va al cervello! >> Esclamò l altro tizio, irritato , guardandolo male.

<< Senti ! Potresti evitare di venire a sbraitare in casa mia e attaccare briga con me? Anzi.. Potresti andartene e non tornare mai più? Grazie! >> Ribattè serio e arrabbiato il biondino.

<< Con vero piacere. Ma prima ho due parole da dirti. >> Rispose con tono deciso, Brad.

<< Che poi ...come sai dove vivo? >> Gli domandò poco dopo Heric, curioso di sapere come aveva fatto quell'idiota a presentarsi a casa sua.
Non poteva sapere dove abitava a meno che...

<< Te l'ha detto lei? Ti ha mandato Sana per farmi la predica ,per caso? >> Continuò ,quasi indignato, il ragazzo mentre l altro , rispose con convinzione:

<< Lei non sa che sono qui. Si arrabbierebbe con me se lo scoprisse e non voglio, ma non potevo.. non...non sopportavo di vederla piangere per un coglione come te. Dovevo venire a darti una lezione. Solo così mi sarei sentito meglio. >>

<< E tu chi diavolo sei per venire a dare una lezione a me,eh? E lascia stare Sana! Lei non fa per te. Tornatene da dove sei venuto e smettila di ficcare il naso dove non devi. >>  Se ne uscì, gridando, il karateta, accigliato e rancoroso , sentendosi più possessivo del solito nei confronti della sua "amica".

<< ADESSO vuoi fare il geloso della situazione? Sana è nel suo letto che piange da ieri sera, perchè tu le hai detto che la odi e che vorresti che non fosse mai tornata ! E vuoi venire a dire a me come comportarmi e cosa devo fare? Io sono suo amico,le voglio bene e detesto vederla soffrire; a differenza tua, che sembri trarne piacere.
Sana merita qualcuno che la ami incondizionatamente ,qualcuno che la aiuti ,la rispetti e la consoli nei momenti di difficoltà. Qualcuno che la metta al primo posto. Perciò se tieni a lei, vedi di scusarti e falle un favore: Sparisci dalla sua vita, oppure sappi che la prossima volta ,non ti colpirò così piano e ti posso garantire che quando avrò finito con te, non ti riconoscerà più nemmeno la tua famiglia.  >> Gli urlò Brad ,puntandogli il dito contro, inviperito, gesticolando come un matto, usando un tono autoritario.
Per la rabbia, stava diventando tutto rosso in viso.

<< Piantala con queste minacce e vai fuori da casa mia. Io e Sana siamo perfettamente in grado di risolvere le cose fra noi..e poi non fingere che non ti sia piaciuto venire qui a giocare la parte dell'eroe e a fare il cavaliere dalla scintillante armatura. Ma se pensi che così riuscirai a conquistarla ,ti sbagli. Non hai capito nulla di lei. >> Continuò la discussione, con tono duro, Heric, sempre più irritato dal tizio che aveva davanti agli occhi.
Sembrava di credersi chissà chi. Credeva di conoscere Sana molto bene e questa cosa a lui gli faceva andare il sangue al cervello.
Come si permetteva questo newyorkese appena arrivato, di dare giudizi su di lui, su lei.. su di loro?
Non aveva idea di ciò che avevano passato insieme e di quello che volente o nolente , significavano e avrebbero sempre significato l'una per l altro.

<< Sei tu che non hai mai capito niente di lei. L'hai avuta accanto per anni e non sei mai riuscito a dirle quello che provavi. Le hai portato rancore per tutto questo tempo e per cosa? Poi, ti sei riavvicinato a lei e quando meno se l'aspettava, le hai strappato il cuore dal petto e senza motivo per giunta. Ce ne vuole di coraggio per essere così meschini.
Dovresti solo sperare che riesca a perdonarti, altrimenti per voi due è finita. Stavolta per sempre. >> Disse il newyorkese, sparando ormai a zero, sempre più arrabbiato e fuori controllo,ma convinto delle sue parole.

 << Noi due? Tu che ne sai di noi due? E soprattutto di che ti impicci?Nesuno ha chiesto il tuo parere. >> Chiese allora con astio Heric.

<< Io so tutto. Sana ,3 anni fa, mi ha raccontato la vostra "storia" e so quanto l'hai fatta soffrire in passato. >> Rispose lo straniero, con un mezzo sorriso, mimando , sulla parola storia, il gesto delle virgolette , per poi aggiungere serio:

<< Forse non adesso..probabilmente fra qualche anno ,ma arriverà il giorno in cui troverà qualcuno che la meritera' più di te e allora la perderai per sempre e rimpiangerai la cosa per il resto della tua vita. >>

<< E quel qualcuno saresti tu? >> Domandò a quel punto, il biondino, con un mezzo sorriso sgembo, pensando di aver capito chissà cosa su quel ragazzo così simile a lui,almeno fisicamente.
Si sbagliava.

<< No...non sono così stupido da pensare di poter avere ancora una chance con lei, anzi..credo di non averla mai avuta. Dopo tanto, sono riuscito ad accettarlo, ma tu..seriamente, tu dovresti averlo capito da solo, ma evidentemente sei cieco quanto lei! >> Affermò serio e deciso ,ma con un tono amaro e triste, Brad.

<< Di che stai parlando? Cosa non ho capito? >> Chiese confuso e curioso Heric.

<< SANA VUOLE TE. LEI VUOLE STARE CON TE. MALEDIZIONE! >> Gridò, senza rendersene conto, il newyorkese, con rabbia, per poi continuare il suo sproloquio dicendo:

<< Ma tu sei troppo testardo,orgoglioso e stupido per accorgertene e continui a spingerla via, a farla soffrire. Stupida lei che continua a permettertelo. Voglio dire.. Deve amarti davvero tanto per continuare a lasciarti fare e la cosa mi fa davvero andare in bestia.  è assurdo,no? Amare qualcuno così tanto da permettergli di farti del male e renderti infelice! >>

Heric ,nel frattempo, non aveva fatto nemmeno una mossa. Era letteralmente basito.
Successivamente, realizzando il significato di quelle parole, aveva strabuzzato gli occhi,guardando il biondo come se fosse pazzo, con la bocca spalancata.
Dire che fosse spiazzato sarebbe stato un eufemismo. Di certo non se l'aspettava.

<< è così? La lascerai davvero scappare ,lontano da te? Dio. Se io avessi la fortuna che hai tu...non la lascerei mai andare,ma per qualche motivo sconosciuto lei continua a volere solo te e tu continui a trattarla di merda. Facendo così, probabilmente l'hai veramente persa per sempre. Complimenti Hayama. Sarai fiero di te stesso, a questo punto. >> Esclamò ,poco dopo, Brad, vedendo che il karateka era rimasto senza parole, fermo sul posto.

<< Non è vero,non è così. Lei e io...noi siamo legati, indissolubilmente e non importa cosa succede o cosa facciamo o con chi stiamo, il nostro legame è talmente profondo che nulla può distruggerlo. Va oltre l'amicizia e l'amore. L'ho capito anni fa e quando l'ho rivista mesi fa, ho realizzato che non ho alcuna intenzione di perderla. Non di nuovo..non per davvero. >> Farfugliò, confuso e incredulo, Heric, guardandosi intorno, smarrito, riprendendo l'uso della parola.
Era la prima volta che esprimeva tanti sentimenti insieme.
Forse era stato facile farlo questa volta, perchè stava parlando con uno sconosciuto e questa persona lo stava attaccando. Ma un conto era rivelare queste cose a qualcun altro, un conto era dirlo a Sana, specie per uno come lui, che era sempre stato convinto di non valere nulla e di non essere alla sua altezza. Non avevano fatto altro che farsi del male a vicenda per tutti quegli anni e la cosa brutta era che ci riuscivano così facilmente.
"Quale futuro potevano avere loro due insieme?" Se l'era chiesto così tante volte.

<< Ma non pensi che prima o poi lei si stancherà di questo vostro strano giochetto?
 Non siete più ragazzini Heric. Non potrete andare avanti così, ancora per molto. >> Ribattè l altro biondino, con serietà e sguardo severo.

Si vedeva che ci teneva a Sana. Forse Heric l'aveva giudicato male.

<< Non mi importa niente di te... ma tengo molto a Sana e vorrei che fosse felice e a quanto pare ,per esserlo, lei ha bisogno di te, quindi vedi di risolvere le cose o ti giuro che te ne farò pentire. >>  Così dicendo, Brad si era voltato e se ne era andato,lasciando l altro ragazzo di stucco, fermo immobile davanti la porta, con la bocca aperta e mille pensieri in testa.

" Che diavolo ho combinato?! " Fu il pensiero del giovane,mentre si richiudeva la porta dietro di se e cercava nuovamente di ricordare il perchè delle sue dure parole,portandosi poi una mano sul volto e passandosi l'altra fra i capelli.
In quel momento il telefono squillò, facendolo sobbalzare e grugnire per il rumore e andò a rispondere, di malavoglia, senza neanche vedere chi fosse il chiamante.
Terence aveva saputo da Alyssa ciò che era successo ed adesso stava braitando come un matto, chiedendo spiegazioni all'amico e insultandolo coloratamente. Disse qualcosa ,tipo:
"Heric!! è vero quello che mi hanno raccontato? Ma che problema hai? Che ti dice il cervello? Come hai potuto dire a Sana che la odi? è meglio per te se vai a scusarti e il prima possibile. Sei davvero un'idiota oltre che un bugiardo. Se continui così, finirai per rimanere da solo,lo sai?"
Il biondino non aveva detto una parola. L'occhialuto gli aveva urlato velocemente e tutto d'un fiato di risolvere le cose prima che fosse troppo tardi e poi ,senza salutare, gli aveva attaccato il telefono in faccia, non lasciandogli il tempo di reagire e ribattere.
Heric a quel punto tornò in camera sua, lanciò lontano da lui il cellulare e si ributtò a letto, frustrato, coprendosi parte del viso, con il braccio destro, ripensando a quanto era successo.

DUE GIORNI PRIMA

<< Ma sai che non ti sono cresciute per niente? >> Se ne uscì improvvisamente, Heric, posando ,distrattamente ma con naturalezza , una mano sul seno della giovane, seduta accanto a lui, senza che lei se ne accorgesse, troppo presa a conversare con le amiche, di cose stupide e infantili,almeno secondo quanto credeva il biondo, che stava iniziando ad annoiarsi.

<< Come ti permetti brutto maniaco pervertito! >> Esclamò ,con voce stridula,alzandosi di scatto in pedi, la giovane, che ripescando il suo fidato martello, cercava di colpire il ragazzo ,che però era più veloce di lei.

<< Un pò sono cresciute invece... vero ragazze? >> Ribattè poi, l'attrice, fermandosi, chiedendo aiuto alle amiche che la guardarono sorridendo, facendole un cenno affermativo.

<< Lo fai apposta a farla arrabbiare o è una cosa che ti viene naturale? >> Gli disse Terence, avvicinandosi all'orecchio del biondo, che ,scrollando le spalle, mormorò:

<< Tsz. è lei che è troppo suscettibile. >>

Sana e Heric erano finalmente tornati quella di una volta e Terence e gli altri loro amici,non potevano che esserne felici. Tutto sembrava andare per il verso giusto..ma come si dice: "La calma prima della tempesta"...no?

<< Allora come va con le feste per i futuri sposi? >> Chiese Margaret curiosa, guardando verso Sana che rispose entusiasta:

<< Molto bene! Tutti gli invitati hanno confermato per il dopo cena. Saremo al pub per le 10 e 30 massimo. Ho già calcolato tutto >>

<< E invece con il matrimonio? >> Domandò successivamente Marine,interessata, rivolgendosi a Funny, la quale prese subito a dire,con tono allegro:

<< Va alla grande. Sapete,sto amando questo lavoro! >>

<< Sapevo ti sarebbe piaciuto. Ecco perchè ho chiesto a te di occupartene. >> Affermò sicura Alyssa, sorridendo dolcemente.
La futura sposa e mamma a causa del malore del mese precedente aveva dovuto tenere fede alla promessa fatta alle amiche e al suo amato Terence, ossia quella di stare buona e fema, a letto, senza muoversi e agitarsi troppo. Purtroppo c'era stata una piccola complicazione con la gravidanza. Non era molto grave, ma comunque il medico aveva preferito che la ragazza restasse tranquilla, a riposo. La donna non l'aveva presa bene,considerando il fatto che doveva occuparsi di molte cose prima del matrimonio o non avrebbero fatto in tempo. Fortunatamente la sua cara amica, quella sempre allegra e un pò matta, aveva avuto un'idea ed aveva proposto Funny come degna sostituta, almeno per un pò. Alyssa era stata entusiasta dell'idea ,ahce perchè sapeva quanto l'amica amasse i matrimoni e organizzare le cose.
Sana e Funny avevano così preso in mano le redini della situazione.
Le due, si erano messe subito in moto, ognuna col proprio compito.
Avevano tutto sotto controllo, stranamente.
In quei giorni, Sana ,in quanto testimone della sposa, stava organizzando l' addio al nubilato ed Heric, in quanto testimone dello sposo , avrebbe dovuto occuparsi di quello di Terence.
Dopo varie discussioni, i testimoni e gli sposi avevano concordato di unire le due cene/feste per risolvere eventuali conflitti. Terence e Alyssa volevano quacolsa di tranquillo,ma soprattutto avevano espresso il desiderio di festeggiare insieme.
Sana ebbe così un'idea originale: Rivisitare posti importanti per la coppia, a cominciare dal luna park, dove , a quanto le aveva raccontato anni prima Alyssa, lei e Terence avevano condiviso il primo bacio.
Quindi sarebbero andati al luna park, poi a cena tutti insieme al loro ristorante preferito e infine avrebbero concluso la serata al pub, dove andavano da anni, per brindare a quell'unione.

<< Ma quindi.. domani che si fa? >> Chiese Margaret, curiosa, guardando le amiche ,in attesa.

<< Andiamo al luna park! >> Aveva gridato,con gioia, l'attrice,sorridendo.

<< Al luna park? E perché? >> Aveva chiesto, dubbiosa, Marine,scambiandosi uno sguardo con le altre ragazze che avevano ,quasi tutte, la sua stessa espressione.

<< Perchè mi piace andarci ed ho dei bellissimi ricordi lì. >> Rispose con tono serio , ma sorridendo, Sana, per poi aggiungere, facendo l'occhiolino ai futuri sposi:

<< E non sono l'unica ,vero? >>

<< Non credo che Heric la pensi come te.. >> Commentò subito dopo, Terence,sorridendo, ricordando quando importante fosse per lui e la sua ragazza quel posto,  dando poi un'occhiata all'amico che non si disturbò nemmeno ad alzare gli occhi o guardare Sana e rispondere in modo brusco.

<< Ahahaahaha è vero!! Povero Heric! Ti prometto che questa volta non andremo sulla ruota panoramica e quindi non si bloccherà. >> Affermò la rossa, ridendo, posando una mano sulla spalla del ragazzo,seduto accanto a lei, guardandolo semi seria.

<< Beh..se non ci sono obiezioni,allora Luna Park sia. >> Esclamò Funny,alzandosi in piedi di colpo, sorridendo e guardando tutti.

<< Guarda che non era stato messo in discussione. Ci andiamo. Punto. >> Ribattè ,più seria che mai, l'attrice , che lanciò uno sguardo duro alla castana,prima di cambiare discorso.
 
<< Comunque... Sapete che domani vado a trovare la mia sorellina? >> Disse ,poco dopo, Sana, col sorriso sulle labbra, mentre sorseggiava contenta la sua spremuta di arancia.

<< Oh.... Sarà cresciuta molto... Sono passati tanti anni dall''ultima volta in cui l'hai vista. >> Commentò Alyssa, con tono dolce e sorridente.

<< Già..4 per l'esattezza ,ma ci siamo tenute in contatto. Certo non è la stessa cosa, ma... >> Disse Sana,ripensando a quanto tempo era stata via,lontano da tutto e  tutti.

<< Ora quanti anni ha? >> Chiese Funny, curiosa  e interessata.

<< Uhm... Credo... 11 ...ehm no 12... cioè...  13! >> Rispose, poco sicura, l'attrice, facendo mentalmente i calcoli, per poi aggiungere:

<< In realtà, compie gli anni domani, così le ho comprato un regalo e voglio darglielo di persona. Ora che sono tornata ,permanentemente in Giappone, voglio avere un vero rapporto con lei.Voglio farle una sorpresa. >>

<< Ma abita nella stessa casa di tanti anni fa? >> Domandò successivamente Alyssa.

<< No.. Adesso vivono ad Osaka,ma non fa niente. Sempre meglio qualche ora di distanza che interi continenti a dividerci, no? >> Ribattè convinta, sorridendo, Sana.

<< Vuoi che ti accompagni? Sono libera nel pomeriggio. >> Le disse a quel punto Funny, sorridendo anche lei, più allegra del solito.

"è troppo pimpante. Evidentemente uscire con Brad le fa bene. Sono contenta."  Pensò in quel momento l'attrice , prima di risponderle.

<< Veramente volevo chiederlo ad Heric, ma non- >> Iniziò a dire Sana,per poi essere interrotta da Funny che le sussurrò,dandole una gomitata al braccio:

<< Ottima mossa. >>

<< Che? Guarda che non intendevo- >> Provò a dire lei,leggermente rossa in viso e in evidente imbarazzo, avendo capito a cosa si riferisse l'amica.

<< Io non ci sono. Devo lavorare e poi ho il nuovo corso di pugilato. Te l'avevo detto,mi pare. >> Rispose, scocciato e serio, Heric, guardandola brevemente, prima di tornare a bere il suo frullato.

<< Oh..è vero. Me ne ero dimenticata! Vabbè..Vorrà dire che andrò da sola. >> Disse allora Sana,un pò delusa e triste, cercando di non farlo notare.
In quella settimana Sana ed Heric si erano visti molto poco, ed erano sempre in compagnia, specie da quando il biondino aveva inziato a lavorare in palestra.
Sana sentiva la sua mancanza , ma lui era felice e questo era ciò più importava per la giovane. per questo nno aveva detto niente e gli aveva solo sorriso.

<< Ma no, dai! Vengo io con te. >> Esclamò Funny, cercando di risollevarle l'umore,capendo che c'era qualcosa che non andava.
E poi ,conoscendola, pensò la castana, erano tante ore di macchina e sapeva che l'amica si sarebbe annoiata a morte da sola.

<< Ok.. Grazie! Ci divertiremo!E poi così potrete finalmente conoscervi. Le ho parlato molto di te. >> Rispose un pò più allegra, l'attrice, dando uno sguardo riconoscente al'amica.

<< Heric?! Ricordati che prima della cena, c'è la lezione di ballo alle 18 e 30. Stavolta non ti permetterò di scappare o liberartene. Ho controllato e non hai scuse per quell'ora. Dimmi... Mando Terence o magari Sana a prenderti? >> Fece Funny, in seguito, guardando in malo modo il biondino alla sua destra che ricambiò lo sguardo truce ed esclamò:

<< No grazie. Lei proprio no. Preferisco vivere! >> alzando le mano in segno di resa.

<< Ehi!! Che vorresti insinuare? >> Ribattè Sana, dandogli uno schiaffo sul braccio,per poi continuare dicendo,eccitata:

<<  Comunque dai Heric. Sarà divertente invece. Appena torno da Osaka, lascio Funny a casa sua e vengo da te ,così poi andiamo insieme. Mi era stato chiesto di passare. Che te ne pare? >>

<< Ho altra scelta? >> Ribattè il ragazzo,sconsolato, facendole un mezzo sorriso dei suoi.

<< Come sei scorbutico.. >> Mormorò la giovane, tornando a bere il suo thè e dando un morso al suo pasticcino.
Si era fissata con quel tipo di merenda da quando era stata l'anno prima, a Londra, per lavoro.

<< Beh..ora devo andare. Non voglio arrivare tardi. >> Disse Heric, alzandosi in piedi, mettendosi la giacca, per poi andarsene di fretta,salutando tutti con un cenno veloce della mano.

<< Ciao!! >> Riuscì solo a dirgli l'attrice, guardandolo sparire davanti a lei.
Non avevano avuto neanche un secondo da passare insieme, loro due, da soli.

<< Lui è la tua aragosta! >> Fece Marine, sicura,guardando Sana che era invece sovrappensiero e infatti le disse confusa:

<< La mia che? >>

<< Sbaglio o questa è una citazione di "Friends?"Adoro quello show. >> Chiese poi Margaret,con un grande sorriso sulla faccia.

<< Anch'io e non sbagli, ma il fatto che provenga da una serie tv, non rende la cosa meno vera >> Commentò successivamente Marine,con sguardo serio.

<< Giusto! >>  Disse ancora Margaret,annuendo con convinzione.

<< Ragazze, ma di che state parlando? Che cos'è questa storia delle aragoste? >> Domandò sempre più confusa, Sana, non capendo il discorso che le due ragazze stavano facendo.

<< è un fatto risaputo che le aragoste si innamorano e restano insieme per tutta la vita.
Si dice che sia addirittura possibile vedere vecchie coppie di aragoste che girano nelle loro vasche,  tenenedosi per le chele, gli artigli...o quello che usano loro per- >> Ribattè Marine con decisione.

<< Ahahahaahhaahahahh questo è ridicolo! >> Esclamò,ridendo, Funny, interrompendo la sua spiegazione.

<< Ma che dici?Sei ubriaca? >> Le chiese dolcemente, ma con un sorriso furbo sule labbra, Alyssa, che non stava capendo nulla, esattamente come il resto del gruppo.

<< Quello che sto cercando di dire è che Sana ed Heric sono perfetti insieme. Sono destinati a stare insieme per sempre, proprio come le aragoste o Ross e Rachel di Friends. >> Disse ancora ,con tono serio, Marine, mentre accavallava le gambe e si metteva a braccia conserte.

<< Ah beh. Su questo siamo tutti d'accordo. >> Rispose Terence, mentre tutte le ragazze annuirono sicure.

<< Ok....Se lo dite voi. Comunque devo andare anch'io. Funny vuoi un passaggio? >> Fece Sana,alzandosi dalla sedia bruscamente, per poi mettersi il giacchetto e rivolgersi alla castana che invece le rispose,un pò impacciatamente:

<< No...io...ho un...ehm..devo vedermi con ...una persona. >>

<< Uhm? >> Fecero in coro Margaret e Marine.

<< E con chi? >> Chiese poi Alyssa, curiosa e interessata.

<< Brad,per caso? >> Le chiese Sana,stuzzicandola.

<< Chi è Brad? Non ce ne hai mai parlato! >> Fece a quel punto Margaret, sempre più coinvolta.

<< Perchè non c'è nulla di cui parlare. Non è nessuno! >> Ribattè con decisione, la castana, lanciando uno sguardo poco carino all'amica in piedi.

<< Uhm....Appuntamento galante eh? >> Continuò Sana,prenendola in giro.

<< Non è così..cioè..noi siamo solo- >> Balbettò Funny, causando il sorriso di tutte le ragazze che cominciarono a capire che c'era qualcosa sotto.

<< Amici? Sì certo..ci credo. >> Esclamò a quel punto Alyssa,mentre Marine le disse,apostrofandola carinamente:

<< E meno male che non era nessuno,eh? >>

<< Ma perchè non ci hai detto che frequenti qualcuno? >> Domandò curiosa e confusa, Margaret.

<< Io non- >> Provò a dire Funny,venendo però interrotta dall'attrice ,che affermò sicura:

<< L'ha fatto per me. >>

<< No Sana. Io... ve l' avrei detto... davvero, è solo che non- >> Iniziò a dire , Funny, poco decisa.

<< Tranquilla. Non mi crea problemi e poi ormai è assodato che abbiamo un debole per lo stesso tipo di ragazzo,no? >> Le rispose ,sorridendo, Sana.

<< Non è solo per te.... è che è tutto nuovo, sai? Lui è davvero ...non so come descriverlo! è intenso... voglio dire, è divertente, ironico,simpatico , è un bel ragazzo, è sexy e ammetto che mi piace molto . C'è qualcosa in lui che mi attira,mi affascina, ma so anche che Brad è stato innamorato di te e non voglio fare la ruota di scorta. Non posso essere la seconda scelta di qualcuno ancora una volta! Non voglio che stia con me ,solo perchè gli ricordo te e non può averti. Sono cresciuta e so che tipo di persona merito al mio fianco. Quindi devo essere sicura che fra noi possa funzionare, che possa essere una cosa seria. è per questo che non ve ne ho parlato. >> Spiegò con tono serioso e un pò triste, la castana.

<< Ok.. >> Sussurrarono incerte tutte le ragazze, che erano state in completo silenzio durante lo sfogo.

<< Hai ragione. Beh.. Ne riparleremo , fra di noi, quando vorrai... va bene? >> Le disse a quel punto Sana,per poi salutare tutti e cominciare ad allontanarsi.

<< Ok.. >> Mormorò Funny, mentre poco dopo, sentirono la voce della rossa dire:

<< Ah... Salutami il biondino e digli di farsi sentire ogni tanto. >>

<< Sarà fatto! >> Le urlò Funny.

Sana era poi corsa a lavoro ed aveva fatto il doppio turno, finendo dopo cena.
Dovendo partire il giorno dopo e dovendosi occupare anche della festa per gli sposi, la giovane si era presa un giorno di riposo, ma aveva promesso di restare qualche ora in più quel venerdì e di registrare precendemente la nuova puntata ,così da non avere problemi , vista la sua assenza.
Il sabato era poi arrivato velocemente. Sana si era svegliata tardi,come al solito, si era preparata in fretta e furia e prima di pranzo, era andata a scegliere/comprare il regalo per la sua sorellina.
Lei e Funny partirono subito dopo aver mangiato un panino, verso mezzogiorno e mezzo.
Si misero in macchina ,con la musica a palla e arrivarono ad Osaka in men che non si dica.
La sorella di Sana fu contentissima ,a dir poco entusiasta ,aprendo la porta di casa, di ricevere la sua visita a sorpresa.
L'attrice non aveva ,infatti, avvisato la ragazzina del suo arrivo e forse quello era stato il regalo più bello per la tredicenne ,che stava festeggiando insieme alle amiche il suo compleanno.
Sana aveva passato qualche veloce momento e scambiato quattro chiacchiere, anche con la sua madre biologica, che le aveva ripetuto varie volte che era davvero felice di vedere le sue figlie insieme e prima di andarsene la donna le aveva fatto promettere di tornare a fargli visita e Sana aveva anche proposto poi,impulsivamente, a sua sorella di passare le vacanze di natale da lei.
Tornata a Tokyo, verso le 6, Sana aveva riportato Funny a casa e si era diretta da Heric ,per poi andare alla lezione di ballo.
inutile raccontare l'immensa gioia con la quale il biondino era entrato in quella sala, manco stesse andando al patibolo.
Sembrava terrorizzato e disgustato allo stesso tempo. Era davvero infastidito da quella situazione.
Per lui , quelle fandonie erano assurde e stupide, ma le sue amiche l'avevano incastrato e non aveva avuto più vie d'uscita.
Per tutto il tempo della lezione, se ne era stato in un angolo e non aveva mosso un passo.
Aveva guardato, ridendo a crepapelle, gli altri ragazzi ballare e li aveva presi in giro.
Quando venne rimproverato, rispose che già solo il fatto di essere lì fosse un passo importante e tutti dovevano ringraziarlo.
Sana, che lo guardava severa dall'altra parte della pista, mentre aiutava i suoi ex compagni di classe, non si sarebbe ,però, di certo arresa. 
Sarebbe riuscita a farlo ballare alla lezione successiva.
In fondo non era una cosa tanto difficile...no? E tutti sappiamo che quando Sana si mette in testa qualcosa, non c'è santo che regga.
Il tempo era volato e tutti si erano ritrovati, un'ora e mezza dopo circa, davanti al luna park,dove andavano sin da piccoli.
Heric si era categoricamente rifiutato di salire fino in cima, per via della sua costante paura dell'altezza e le ragazze avevano sghignazzato per tutto il tempo,prendendolo in giro a sua insaputa.
Funny, nel frattempo, mentre la ruota panoramica girava, si era confidata con Sana riguardo il suo rapporto con Brad e le aveva rivelato che quel pomeriggio si erano tipo presi una pausa di riflessione. L'attrice ci era rimasta male.
"Ecco perchè era stranamente silenziosa mentre tornavamo da Osaka e soprattutto a cena" Pensò in quell'istante la rossa.
Sana capì quanto l'amica tenesse davvero a quell'idiota di un bodyguard e così prese una decisione. Non voleva mettersi in mezzo, ma conoscendo entrambi, testardi com' erano, aveva realizzato ,ancora prima dei dieretti interessati, che quei due erano perfetti insieme e non potevano lasciarsi scappare quell'occasione solo per paure e vecchi fantasmi, quindi doveva assolutamente intervenire..per il loro bene.
Non era salutare vivere in quel modo,lei lo sapeva. Voleva i suoi amici, tutti i suoi amici, felici, per questo aveva ,precipitosamente ,inviato un messaggio al biondo, invitandolo al party dopo cena per parlare con Funny e risolvere i loro problemi.
La castana ,invece ,si era messa in testa che le due quella sera avrebbero dovuto bere come spugne,per dimenticare le pene d'amore.
Tutto andò come da programma.
Dopo cena ,gli amici e qualche parente si ritrovarono a festeggiare i futuri sposi.
Anche Brad si era fatto vedere, con sommo piacere delle ragazze e molta sorpresa di Funny,un pò brilla, che aveva preso subito a ballare in modo provocante con lui,prima di piantarlo in asso e raggiungere le amiche.
Sana aveva passato il tempo a ballare , a chiacchierare e a bere , un po' con tutti.
Poi aveva intavolato una discussione,"segreta" ,a detta di Heric, con Brad, visto che si erano ,come dire, appartati.
La ragazza cercò di capire le sue intenzioni e di carpirgli informazioni.
Lo minacciò di fargli del male se solo avesse osato far soffrire la sua amica e gli aveva detto che per lei non c'erano problemi se i due volevano frequentarsi e che anzi, li credeva fatti l uno per l'altra.
Aveva chiesto anche delle spiegazioni circa le parole di Funny di quel pomeriggio e si era assicurata che lui sapesse che fra loro non ci potesse essere nulla.
Il ragazzo gli aveva risposto ,sorridendo amaramente, che aveva accantonato da un bel pezzo i suoi sentimenti per lei e le sue speranze su di loro, specie perchè sapeva che per la ragazza le cose non erano affatto cambiate. C'era ancora Heric nel suo cuore.
Aveva detto che l'avrebbe sempre amata, ma che non provava più le stesse cose di prima, anche grazie al suo incontro con Funny. Aveva infine spiegato che ci teneva molto alla castana,più di quanto volesse ammettere e potesse immaginare ,ma che voleva fare le cose con calma, perchè era una ragazza a dir poco eccezionale e si conoscevano da poco tempo.
Funny era davvero speciale e lui non voleva sprecare la sua chance con lei.
L'attrice non potè far altro che annuire,concordando e baciare la guancia del giovane ,dandogli un dolce e tenero abbraccio, prima di andare a prendersi un altro cocktail e raggiungere Marine e Margaret, completamente ubriache, sulla pista da ballo.
Heric nel frattempo stava osservando tutti ,specie una certa rossa di nostra conoscenza, ma lo faceva da lontano, dal bancone del bar.
Davanti a lui,il tavolo con i futuri sposi che si scambiavano effusioni, mangiando una torta al cioccolato in due.
Entrambi si accorsero che ill loro amico sembrava agitato e non faceva altro che fissare Sana. Gli si avvicinarono preoccupati e lo guardarono con occhi insistenti.
Heric ,spazientito e turbato dalle continue occhiate, domandò:

<< Ne vuoi uno anche tu? >>  ad Alyssa, che guardandolo storto, rispose:

<< Sono incinta, ricordi? >>

<< Ah già... >> Commentò poco dopo, lui, bevendo il bicchierino di tequila tutto d'un fiato.

<< Heric,stai bene? Sembri un pò...fuori. >> Chiese a quel punto, con sguardo indagatore, Terence.

<< No, va tutto alla grande. >> Rispose il biondino, mostrandosi apparentemente tranquillo.

<< Non stai bevendo un po' troppo? >> Chiese, preoccupata, Alyssa,accennando ai numerosi bicchierini e alla bottiglia davanti a lui.

<< Chi sei, mia madre? Io faccio quello che voglio, chiaro? >> Ribattè, con tono sicuro e voce alta, Heric.

La rossa per tutta la sera aveva ballato, anche con alcuni ragazzi, aveva bevuto un po' e la cosa aveva infastidito parecchio il nostro Heric.
Sapeva ,razionalmente parlando, che l'amica poteva fare ciò che voleva, non era affar suo ciò che faceva e poi loro due non stavano insieme e lei non stava facendo nulla di male, ma il giovane aveva visto troppe persone in una sola serata, provarci con lei e stava iniziando a scaldarsi.
Quando era arrivato anche quel Brad, il suo ex, poichè lui era convinto fossero stati insieme anni prima, aveva notato la loro complicità, il loro parlare fitto fitto ,come se nascondessero un segreto e non c'aveva visto più.
Lei rideva, era radiosa ed era decisamente troppo sexy con quel vestitino troppo corto, a suo parere.
Sana si aggrappava a quel tizio che la stringeva e sorrideva con uno sguardo malizioso e dolce e lui....beh lui non poteva far altro che sentirsi un fallito, un disperato ed era estremamente geloso, perchè sapeva, aveva sempre saputo, che doveva esserci lui al suo posto. Doveva essere lui quella persona, il solo ragazzo che avrebbe potuto ,dovuto toccarla e baciarla. Nessun altro avrebbe dovuto permettersi, perchè Sana era solo sua.
Almeno questo era quello che la sua mente e il suo cuore gli dicevano, ma lui aveva sempre fatto fatica ad ascoltare ciò che gli veniva detto.
Lei apparteneva a lui , lo aveva capito quella volta in cui l'aveva baciata il giorno della vigilia e quando l'aveva stretta a sè, quando lei si era messa a piangere, dopo l'uscita del libro, a casa sua, quasi 10 anni prima, beh,  in quel momento ,probabilmente, Heric aveva davvero realizzato di amarla.
Lui che non sapeva neanche cosa significasse la parola amore, non avendolo mai avuto, si era innamorato di lei con una facilità disarmante, senza accorgersene e non aveva più smesso. Ma aveva fatto di tutto per battersi contro quel sentimento, per cacciarlo via e a volte anche allontanarla da se.
Lui non la voleva. Lo rendeva debole e ne era spaventato e allora la trattava male.
in un modo o nell altro,i due erano sempre stati collegati. Potevano distruggersi a vicenda, uscire della vita dell altro, litigare come matti, ma avrebbero sempre trovato la via per tornare. Avrebbero sempre trovato la strada di casa.
Non aveva mai creduto a schiocchezze come il destino e le anime gemelle, ma adesso lo sapeva. Loro due erano legati indissolubilmente e non importava quanto tempo fosse passato o dove e con chi fossero, l'avrebbe amata per sempre e sperava che per lei fosse lo stesso. Sana era la sua anima gemella e non l'avrebbe ceduta a nessuno.
Lei era il suo primo amore. Il problema era però, che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Dove avrebbe trovato, lui, il coraggio di rivelargli ciò che c'era dentro il suo cuore?
Come poteva dirle che lei era il suo chiodo fisso ed era tutto ciò che voleva e a cui pensava?
Come poteva confessarle che aveva passato ogni giorno degli ultimi 3 anni ad aspttare il suo ritorno e che quando se n'era andata,lasciandolo, gli aveva spezzato il cuore,portandosi via una parte di se?
E  come poteva dirle che ,quasi sicuramente, l'aveva amata sin da quel giorno in cui aveva finto di essere sua madre?
Sana era stata la prima persona che l'aveva capito veramente,senza sforzarsi troppo.
L' aveva sostenuto ,aiutato, sfidato,rimproverato e aveva fatto tutto senza chiedere nulla in cambio. L'aveva aggiustato, in un certo senso, senza che lui lo volesse.
Quella ragazzina l'aveva cambiato per sempre e per un pò l'aveva anche odiata per quello, perchè a lui, in fondo, andava bene essere così com'era.
Come si dice: tra l' odio e l' amore c'è una linea davvero molto sottile.
Non aveva mai voluto cambiare, non aveva mai trovato il senso e il motivo per farlo, a che pro se tanto a nessuno importava di lui?  Ma poi era arrivata lei, che aveva portato un pò di luce nella sua profonda oscurità ,aveva portato scompiglio nella sua vita e lui si era aggrappato a lei, con tutte le sue forze e si era sentito vivo per la prima volta e ne era uscito.  Aveva abbandonato la sua corazza, la sua armatura e l'aveva lasciata entrare,con timore.
Lei gli aveva risolto molti problemi. Fu allora che capì che non era più da solo.
Aveva una famiglia che lo amava...ed aveva trovato una vera amica..o forse era qualcosa di più.
Stava bevendo, forse troppo, visto che non c' era nemmeno abituato ,ma non gli stavano affatto piacendo le cose che vedeva e bere era l'unico modo per calmarsi e tenersi occupato e non spaccare la faccia a quelli che si avvicinavano alla rossa ,che era davvero ingenua e continuava a sorridere a tutti.
Tutto divenne sfocato in brevissimo tempo e non potè far altro che peggiorare quando vide una scena che non avrebbe mai voluto vedere.
La sua Sana ,che gli dava le spalle, poco lontano da lui,  stava baciando, in modo a dir poco  passionale, quell'imbecille della sua brutta copia e lui non riusciva a sopportarlo.
 Era come nauseato. Non riusciva a sopportarne neanche la vista. Voleva solo vomitare.
Heric non riuscendo a reggersi in piedi poi, evitò di correre verso il giovane e spaccargli la faccia,come avrebbe voluto fare ,già da un pezzo. Ci sarebbe stato tempo per farlo, tanto.
Peccato però, che non aveva minimamente idea che quella ragazza che lui aveva visto in compagnia del biondo , in realtà non fosse Sana, ma Funny.
Mezz'ora dopo, il giovane era ormai fuori di testa. Non capiva più nulla.
Triste e col cuore spezzato altro non gli restava che continuare a bere e fu lì che rimase fino alla fine della festa, verso mezzanotte, quando Sana, trovandoselo davanti mezzo inconscio, aveva deciso, con l'aiuto di Brad di riportarlo a casa , prima che potesse fare danni o sentirsi male. Lo caricarono in auto e si ritrovarono ,15 minuti dopo, a casa Hayama.
Tutto era buio, e vuoto, però. Non c'era nessuno.
Nelly si era finalmente trasferita, qualche giorno prima e il signor Hayama era nuovamente in viaggio d'affari.
Sana non voleva lasciare Heric da solo, così salutò l altro biodino che ripartì, e accompagnò il suo amico fin dentro l'abitazione, arrivando poi in camera del giovane e lui si buttò a peso morto nel letto,appena lo vide.

<< Ma quanto hai bevuto? >> Chiese Sana , con tono accusatorio e di rimprovero, mettendosi a braccia conserte,guardandolo severa.

<< Che ti importa. >> Mormorò il giovane, sbuffando sonoramente, facendo  un sorriso amaro.

<< Mi importa .. lo sai. Io t- >> Esclamò la giovane, guardandolo seria , ma con un sorriso dolce sulla labbra.
Si accorse,giusto in tempo di essere sul punto di rivelargli quello che provava per lui, ma si fermò quando lo vide addormentato. Si avvicinò al giovane e lo guardò.
Aveva un'espressione ,stranamente serena e rilassata..probabilmente per via dell'alcool.
Per un motivo o per un altro, quella sera avevano passato poco tempo insieme ed aveva notato che l amico si era allontanato dal gruppo ed aveva bevuto un pò troppo e quella non era affatto una cosa da lui. Era preoccupata.
"Che abbia qualche problema?" Si chiese la rossa, mentre gli aggiustava amorevolmente la coperta.
Sana non riuscì ad evitare al suo braccio di muoversi. Come guidata da qualche spirito o forza superiore, osservando come rapita il viso del giovane, accarezzò piano , con le dita, la sua pelle, la sua guancia e per finire la sua bocca.
Il ragazzo sembrò gradire e mugugnò qualcosa, prima di girare la testa dalla parte opposta.
Sapeva di doversi godere quei preziosi momenti, poichè sarebbe stato impossibile avvicinarsi tanto ad Heric in quel modo, se fosse stato sveglio e vigile.
Forse solo Funny aveva avuto quel privilegio e per un'attimo la ragazza riprovò quel senso di fastidio alla bocca dello stomaco che sentiva sempre quando immaginava quei due insieme, oppure quando pensava al biondo con qualcun' altra.
Successivamente la rossa gli tolse le scarpe e Heric iniziò a mormorare qualcosa di poco definito, così incuriosita, la giovane si avvicinò nuovamente al suo viso, per cercare di capire le sue parole e lui "risvegliandosi" all'improvviso, con gli occhi mezzi chiusi, alzò leggermente il capo e le disse, guardandola serio:

<< Ti Odio. Odio che tu sia tornata. Hai rovinato la mia vita... >>

Detto ciò, il ragazzo riprese a dormire come se nulla fosse, lasciando di stucco e confusa la giovane, che ritraendosi di botto , rimase impietrita, allibita a guardarlo a bocca aperta.
In quel momento potè sentire il suo cuore andare in mille pezzi... frantumarsi all'istante.
Sana ,corrugando poi la fronte , iniziò a sfregarsi le mani, leccandosi le labbra che erano diventate improvvisamente secche, come faceva sempre quando era estremamente nervosa o si trovava nel panico più totale. Non riusciva a credere alle sue orecchie.
L'attrice non aveva mai sentito tanto dolore in vita sua... e c'era da dire che conosceva bene cosa significasse soffrire, soprattutto per amore.
Sembrava come se qualcuno l'avesse pugnalata al petto,ripetutamente.
In quell'istante tutti i momenti vissuti con Heric, vennero spazzati via ,in men che non si dica, a causa di quelle crudeli e cattive parole. Sembrò tutto una grossa bugia e cominciaò a chiedersi il perchè di quelle cattive parole. e di cosa avesse fatto per meritarle, visto che ultimamente le cose fra loro sembravano okay.
Sana ,scacciando con le dita una lacrima che era sfuggita al suo controllo, si ricompose in fretta e pochi secondi dopo, si richiuse la porta della camera del ragazzo alle spalle e corse il più lontano possibile,fuggendo da quella casa.
Vagò per ore, sotto la pioggia, senza ombrello. Non voleva ancora rientrare. Voleva solo piangere. Tornata a casa, qualche ora dopo, compeletamente zuppa, fu estremamente silenziosa. Non voleva che qualcuno la vedesse.
Passò il tempo a piangere, crollando a terra inerme appena entrata in camera, prima di andare a coricarsi e addormentarsi, ma si rigirò per tutta la notte, facendo degli incubi.
"Come può la stessa persona essere la causa delle tue lacrime, ma anche l'unica che può asciugarle, l'unica che può farti tornare il sorriso? "
Questo si chiese la giovane attrice, appena sveglia, la mattina dopo, stringendo forte il cuscino, cercando invano di riprendere sonno e smettere di pensare alle parole di Heric.
Brad e Funny , quella mattina, erano andati, essendo un pò preoccupati, a casa della giovane, a vedere come stava, visto che non aveva risposto a nessuna delle loro chiamate ed aveva ignorato i messaggi.
La castana aveva avuto una stana sensazione di inquietudine e sperava di sbagliarsi,così aveva chiamato quello che ormia poteva definire il suo ragazzo e insieme si erano diretti a casa dell'amica.
La signora Patricia aprì la porta ,salutando gli ospiti in modo genitle , sorridendo,  ma quando le venne chiesto della rossa, rispose che non aveva sentito Sana rientrare la notte precedente, quindi non sapeva dove fosse e se fosse tornata.
Non era ancora andata a svegliarla, visto che era mattina presto..e soprattutto ,era domenica.
Funny salì di corsa le scale , entrando come una furia in camera della ragazza e la trovò piangente, sul letto, con gli occhi tristi e macchiati dal mascara.
Non si era neanche messa il piagiama prima di andare a dormire.
Giaceva in posizione supina ,con ancora i vestiti del giorno prima e stava tremando, forse per il freddo ,forse per altro. Sembrava una bambina piccola.
A quella vista, il cuore di Funny e successivamente quello di Brad, saltarono un battito.
Gli faceva male vederla in quello stato e non ci volle un genio per capire chi poteva esserne il responsabile.
Varie volte, i due le chiesero cosa fosse successo e se stesse bene, ma tutte le volte ,lei aveva rifiutato di spiccicare parola,evitando di guardarli.
Continuava a fissare il vuoto, con sguardo triste e le lacrime che sgorgavano senza che potessero essere fermate.
Quando Sana, dopo un'oretta di silenzio , si decise e trovò il coraggio di raccontare cosa fosse successo, Brad non ci vide più per quanto fosse incavolato e mentre Funny teneva abbracciata l'amica, confortandola, cercando di minimizzare il problema e trovare giustificazioni all'amico; il biondino , arrabbiato nero, uscì dalla porta , dirigendosi a casa di quell'idiota che aveva osato fare dal male alla sua carissima Sana. 
Non poteva permettere che quell'imbecille la facesse franca e non venisse punito.
Non poteva farla soffrire e non essere almeno preso a pugni per quello.
Sana era importante per lui , aveva sempre avuto una forte senso di protezione nei suoi confronti e gli aveva fatto davvero male vederla ridotta in quello stato e per un ragazzo che non la meritava affatto, ma la cosa che odiava di più era che quella non era nemmeno la prima volta che la trovava in una situazione simile a causa di Heric. E lui lo odiava per quello.
Non vedendoci  più dalla rabbia ,serrando i pugni e ricordandosi la strada fatta la sera prima, era piombato a casa di Heric in pochissimo tempo, correndo per la strada come un matto, con l'intenzione di pestarlo e dirgliene 4, una volta per tutte.
Appena aperta la porta, riconosciuto il padrone di casa che non sembrava avere una buona cera, la prima cosa che aveva fatto era stato assestargli un bel pugno in piena faccia, per sfogarsi. Rimase allibito però, poco dopo, realizzando che l altro ragazzo non ricordava nulla di ciò che era successo e non aveva la minima idea delle parole che aveva detto a Sana.
Per un attimo, aveva davvero provato pena, quasi compassione per quell'idiota che aveva davanti e  per quanto si sforzasse ,proprio non riusciva a capire che cosa Sana ci trovasse in lui e nemmeno del perchè Funny, la sua ragazza, ne fosse stata infatuata, tanti anni prima.
Certo era un bel ragazzo, non poteva negarlo, ma non aveva molto da offrire...evidentemente.
Secondo il suo parere, Heric era semplicemente un coglione a cui non importava di niente e di nessuno. Un'egoista,uno stupido che amava far delle male alle persone a lui vicine e allontanarle, a volte senza neanche accorgersene. Era vuoto dentro.
Una persona che decisamente non meritava nulla...figuriamoci l'amore di 2 meravigliose fanciulle ,luminose,allegri e solari come Sana e Funny.
Trovandoselo davanti, la rabbia era poi andata via scemando e non seppe neanche lui perchè , ma gli consigliò di risolvere le cose con Sana, se davvero gli importava di lei, prima che fosse troppo tardi.
Cos dicendo se n'era andato ,dopo avergli lanciato uno sguardo truce e minaccioso e salendo in auto, aveva chiamato Funny per sapere le condizioni dell'amica, prima di andare a prendere quell'imbecille del suo "capo" ,Charles Lones ,per portarlo a lavoro.
" ...Da un idiota a un altro. Dio, che giornata!" Borbottò il ragazzo, accendendosi una sigaretta, svoltando l'angolo, scuotendo la testa frustrato.

 

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Capitolo 8
*** Water under the bridge ***


~
 "..  If you're not the one for me
Then how come I can bring you to your knees?
If you're not the one for me
Why do I hate the idea of being free?
And if I'm not the one for you
You've gotta stop holding me the way you do
Oh and if I'm not the one for you
Why have we been through what we have been through?
If you're gonna let me down, let me down gently
Don't pretend that you don't want me
Our love ain't water under the bridge
If you're gonna let me down, let me down gently
Don't pretend that you don't want me
Our love ain't water under the bridge.."

14 dicembre

2 giorni erano passati dalla sera del party e Heric e Sana non avevano avuto modo- fortunatamente qualcuno avrebbe detto- di incontrarsi ,principalmente per via del lavoro, ma le cose dovevano essere risolte il prima possibile. Non potevano andare avanti così.
Il biondo lo sapeva. Il problema era che lui non riusciva mai a parlarle, quindi come poteva chiederle scusa, tra l altro non sapendo neanche perchè aveva detto quelle cattive parole?
Il ragazzo era stato sempre convinto di averla odiata, in passato , ma con gli anni aveva capito poi che il suo non era odio, era solo risentimento...era rabbia mista a dolore.. era tradimento. Sapeva che non avrebbe mai potuto odiarla, semmai era il contrario.
Nonostante tutto, lei era ancora l'unica persona di cui gli importasse veramente.
Sara era la prima persona che aveva creduto in lui ,era colei che l'aveva salvato ed era la sola che non avrebbe mai dimenticato. Era l'unica ragazza a cui pensava...l'unica che amava.
C'era stato però, davvero male quando se n'era andata, 3 anni prima e l'aveva detestata per averlo abbandonato, per aver scelto e preferito il lavoro a lui, alla sua vita in Giappone, ma crescendo aveva anche capito di non potergliene fare una colpa.
Il giovane credeva di aver ormai superato e accantonato tutto quel dolore, la rabbia, l'astio che aveva provato nei confronti della rossa, eppure quelle parole erano uscite velocemente e di getto dalla sua stupida bocca e avevano ferito l'attrice, come mai nessuno aveva fatto prima. E va bene che lui era ubriaco...ma come si dice: "In vino veritas", giusto?
Quindi doveva essere successo qualcosa per portarlo a dirle certe parole.. oppure... in realtà, in fondo ce l'aveva ancora con lei e fino a quel momento non aveva ancora realizzato quanto?
Fattosta che doveva scusarsi con lei e doveva farlo in fretta. Lo sapeva, ma si sa, è più facile a dirsi che a farsi. Non voleva perderla, non poteva, ma non aveva idea di dove iniziare.
Per lui era sempre stato difficile esprimersi, parlare dei suoi sentimenti, a voce alta..specialmente con lei.
Quando ce l'aveva davanti, l'unica cosa che riusciva a fare la maggior parte delle volte era dire tutto il contrario di ciò che voleva dire. Heric era fatto così.
Era fatto male, alcuni avrebbero detto, avendo ragione.
Si era scervellato per tutto il giorno, cercando di capire perchè le aveva detto che la odiava ,ma non aveva trovato spiegazioni.
Peccato che non ricordasse nulla di quella sera. Non riusciva nemmeno a spiegarsi il perchè avesse bevuto così tanto,visto che non era da lui.
Si era detto cento volte di essere un'idiota. Tutti ,venendo a conoscenza di ciò che era successo, gli avevano detto che era stato un perfetto idiota e doveva sistemare la situazione.
Gli era stato detto che Sana stava male a causa sua e lui si disprezzava per quello.
Non voleva che stesse male, che soffrisse per via ...della sua stupidità.
Non aveva mai avuto alcuna intenzione di ferirla o forse dicendo quelle parole, era stato proprio quello il suo intento, quella sera?
C'erano troppe domande da farsi , ma nessuna risposta da dare e lui ,nel frattempo, stava impazzendo.
Sapeva che si erano già fatti troppo male in passato, spesso inconsapevolmente e a quanto pare fra loro sarebbe andata sempre così.
"Non cambieremo mai" Aveva detto ad alta voce ,quel giorno, Heric, sovrappensiero.
Una chiamata, di Funny, nel pomeriggio, portò un sorriso sul suo volto.
Quella sera avrebbe rivisto Sana e le avrebbe parlato.
Non sapeva ancora cosa dirgli..ma forse, un sincero "mi dispiace" le sarebbe bastato.
Insomma, negli anni si erano perdonati per molto meno e poi lui era ubriaco..quindi si poteva dire che non aveva la minima idea di ciò che faceva e diceva. Poi pensò.
"Come poteva, Sana, che lo conosceva meglio di chiunque altro , credere che lui la odiasse veramente?"
Quelle poche parole, avevano davvero sconvolto il mondo dell'attrice, che per un giorno intero non aveva fatto altro che stare dentro casa a piangere,in completo silenzio e al buio,soffrendo disperatamente.
Le parole crudeli del giovane erano state come un temporale in una giornata di sole.  Improvvise come un fulmine a ciel sereno.
Grazie anche a Funny e Brad, che le erano stati molto vicino, si era poi ripresa e aveva deciso che non doveva importarle così tanto ,ciò che quell'imbecille aveva detto.
Heric non era nessuno, alla fine.
Sì, ci stava male ,si sentiva ferita , ma non poteva più permettergli di condizionarle la vita. L'aveva fatto per troppo tempo e poi lei aveva troppe cose da fare in quel periodo.
Non poteva certo rimanere in casa a sguazzare nell'autocommiserazione. A che pro?
Così si era alzata in piedi, con una nuova luce negli occhi ed aveva reagito.
"Che si fotta" Aveva detto forzando un sorriso, ma con determinazione, il giorno dopo la festa.
Così era tornata a lavoro ed era andata avanti, chiudendo Heric e tutto ciò che lo riguardava in un cassetto del suo cuore e della sua mente.
Ormai era un'esperta. Non era certo la prima volta che lo faceva.
Per qualche ora non ci pensò minimamente ,ma poi quando seppe di dover andare all' ultima lezione di ballo per dare una mano, il sorriso che aveva ritrovato con difficoltà, si era spento improvvisamente. Heric sarebbe stato lì.
Si sarebbero rivisti e lei non aveva alcuna idea di come si sarebbe comportata e di come avrebbe reagito in sua presenza.
Da una parte voleva fare la persona superiore, voleva dimostrargli che stava bene, che non le importava quello che lui le diceva, ma dall'altra , sapeva che appena lo avrebbe rivisto, le lacrime e i pensieri che si era sforzata di cacciare via per tutto il giorno, sarebbero tornati e con loro ,tutti i ricordi di quella sera e della loro strana ,ma intensa "relazione".
Ma di certo, non poteva dare buca a tutti, così pensò. Era un'attrice. Pure brava, a detta di molti. Poteva fingere, per l'amor di Dio. E poi non doveva essere gentile o parlargli se non voleva. Bastava tenere le distanze. Tra l altro, considerato che era lui dalla parte del torto, probabilmente Heric neanche si sarebbe avvicinato a lei. Aveva pensato male però.
Appena arrivata, dopo le 7 , in palestra, in leggero ritardo, aveva subito sentito gli occhi del biondo su di sè e come al solito, nonostante l'arrabbiatura, la sua pelle stava iniziando ad andare a fuoco. Si sentiva bruciare sotto il peso di quello sguardo così penetrante e profondo e senza che potesse controllarsi fece lo sbaglio di alzare gli occhi e incontrare quelli ambrati del giovane.
Erano intensi, scuri e pieni di orgoglio, come sempre..ma c'era anche qualcosa di diverso in loro. Che fosse, dolore? rammarico? pentimento? tristezza?
Il peggio comunque arrivò più tardi, quando:

<< Sana, ti dispiace venire qui e mostare a Heric i passi? >> Chiese gentilmente Sarah, la maestra di ballo inglese, che aveva lavorato con l'attrice in uno dei suoi ultimi film.

<< EH? Uhm... No.. certo, arrivo! >> Esclamò la rossa, presa in contropiede, con voce acuta e titubante,alzandosi in piedi,per poi raggiungere il biondo.
Nei due minuti successivi, i due si lanciarono solo qualche occhiata di soppiatto ,in silenzio e Heric cercò di fare come l'amica gli stava insegnando, ma era difficile, e non solo perchè era decisamente incapace di ballare.
Così ,preso da un pò di coraggio, parlando sottovoce, si avvicinò di più a lei e disse,solamente:

<< Kurata. >>

<< Zitto! Non parlarmi! >> Rispose lei, irritata, guardandolo storto per fargli capire che non era aria e soprattutto non era il momento adatto per una loro conversazione.

<< Non è vero che ti odio. >> Affermò lui, con tono di voce sicuro, senza fare giri di parole, sorridendole sinceramente.
Doveva mettere le cose in chiaro. Non voleva che lo guardasse con disprezzo e soprattutto non poteva permettere che lei pensasse che lui la detestasse davvero, visto che non era affatto così.
Sana rimase immobile ,in silenzio, davanti a quel sorriso onesto e a quegli occhi profondi.
Sentiva che lui le stava dicendo la verità, ma non voleva dargli la soddisfazione di vederla crollare. Non poteva perdonarlo,dopo che aveva passato 2 giorni d'inferno a causa sua.
Perchè le aveva detto quelle parole così crudeli? Perchè farlo proprio quella sera?
Lei era così convinta che fra loro non ci fossero più problemi.

<< Andiamo. Ti ho detto che mi dispiace. Ero ubriaco. Non intendevo dire- >> Continuò Heric, cercando di farsi perdonare, ma la rossa non aveva alcuna intenzione di cedere, così facilmente.

<< Uhm..bhè. Come si dice? Ah già ,"In vino veritas"..no? >> Ribattè lei, acidamente e prontamente, con una punta di sarcasmo.
Prima che il ragazzo potesse parlare ancora , Sana riprese di nuovo la parola.

<< Di un pò ? Ma pensi seriamente che scusarti sia sufficiente? Che l'essere ubriaco sia una giustificazione? Mi hai fatto male, Heric. Molto male e non importa se tu non intendevi quello che hai detto, perchè il danno ormai è fatto. >> Se ne uscì istericamente Sana,alzando ,inconsapevolmente il tono di voce.
Era davvero stanca del comportamento del giovane.
Tutti in quel momento si girarono a guardare verso di lei e la ragazza sorrise timidamente, scusandosi.
Voleva credere alle sue parole, ma come poteva? Gli veniva così facile ferirla e poi andava da lei, sperando che tutto tornasse alla normalità,come se nulla fosse.
Lei voleva solo dimenticare quella sera e andare avanti, ma lui glielo stava impedendo.
Sana sapeva che chiedere scusa non avrebbe cambiato le cose, e sapeva che quel gesto era stato sicuramente difficile per il biondino che non era il tipo che diceva "mi dispiace", ma sapeva anche che in realtà l'aveva già perdonato. Come poteva non farlo? Lo amava disperatamente.
Non voleva certo perderlo, ma non riusciva ancora a spiegarsi il perchè di quelle parole che le rimbombavano nella testa da due giorni.
"Quel che è fatto,è fatto",pensò l'attrice,amaramente.
Era il suo Heric...e purtroppo era fatto così. Diceva qualcosa che magari non voleva e poi se ne pentiva e correva ai ripari. Ormai c'era abituata.
Lui diceva qualcosa e lei doveva tentare di capire quello che volesse dire in realtà.
Non era mai chiaro. Non diceva mai la verità o quello che voleva dire veramente.
Aveva un modo di esprimersi, decisamente particolare e molto poco divertente.
Quel ragazzo era sempre stato un rompicapo, un'incognita misteriosa e lei si era stancata di dover essere sempre quella che aveva il compito di risolvere il puzzle.

<< Non dicevo sul serio...e tu lo sai. >> Disse ancora il biondino, con sguardo più serio e tono di voce basso.

<< Ma davvero? E come potrei saperlo, eh? Non vivo nella tua testa Hayama. Non sono telepatica. >> Rispose in un'impeto di rabbia, scaldandosi, la rossa, gesticolando animatamente.
Heric le faceva perdere quel poco di pazienza che aveva.

<< Ragazzi, un pò di silenzio ! Per favore. >> Li sgridò la maestra di ballo, poco lontana da loro.
I due giovani la guardarono imbarazzati, per poi abbassare contemporaneamente lo sguardo.

<< Questo non è il momento per parlarne. Puoi stare zitto e seguire i miei passi adesso? Altrimenti farai brutta figura al matrimonio e non possiamo permetterlo. >> Si ricompose dicendo, Sana, allontanandosi dal biondo per mostrargli i movimenti da fare.

<< Va bene. Ma non finisce qui! >> Rispose lui, con tono duro, dopo averle afferrato il braccio ,stringendolo forte,per fermarla.

Sana e Heric, si rividero brevemente e per caso, il giorno successivo a casa di Funny, ma evitarono di parlarsi.
Mancavano soltanto 10 giorni alla Vigilia di Natale e le ragazze volevano organizzare una cena tutti insieme, prima delle vacanze e dell'imminente matrimonio.
"Una specie di cena di prova." Così aveva detto Funny mentre spiegava ad Alyssa e Terence la sua idea, presa da qualche rivista americana.
A quanto pare ,specialmente negli USA, andava di moda organizzare una cena ,di prova appunto, del matrimonio, ma pe gli altri ,alla fine , era solo un'occasione per stare tutti insieme, prima delle nozze e delle feste.
I due sposi ,oltre ad essere un pò agitati per conto loro, erano anche preoccupati per i rispettivi testimoni, che avrebbero dovuto pure ballare l'una con l altro, nel loro giorno, così importante.
Speravano davvero che i due amici avrebbero risolto i loro dissidi e non avrebbero portato caos il 26, ma conoscendoli, sarebbe potuto succedere di tutto.
Quei due dovevano parlare e chiarirsi, ma non sarebbe stato affatto facile.
Funny organizzò la cena, in quattro e quattrotto per il fine settimana.
Non ci sarebbero stati tutti, solo qualche amico e parente.
Nel frattempo, Sana era ossessionata nell'occuparsi degli addobbi natalizi, in casa Kurata.
Sin da bambina, l'attrice amava il Natale, mettere le luci, fare l'albero, festeggiare con le persone a cui voleva bene,scambiarsi i regali e guardare la neve che cadeva sulla città.
Le era mancato tutto quello quando si trovava in America, da sola.
Aveva così passato gli ultimi 2 giorni a preoccuparsi di ogni cosa.  Voleva che fosse tutto perfetto. Voleva organizzare una festa per la Vigilia, simile a quella che faceva sempre da piccola...metà compleanno escluso, ovviamente, ma rimase colpita e si offese molto quando ,ad uno ad uno ,i suoi amici le dissero che per un motivo o per un altro, non ci sarebbe stato nessuno di loro. Anche Funny e gli sposi le avevano dato buca e lei c'era rimasta molto male. Voleva ritrovare quell'atmosfera,quella tradizione, che le era mancata in tutti quegli anni, ma era evidente che non sarebbe stato possibile.
Non quell'anno, almeno. Poco male, avrebbe festeggiato in famiglia.
Robbie aveva chiamato e aveva detto che c'erano grandi notizie.
Lui e Alissia sarebbero arrivati un paio di giorni prima della Vigilia, per passare le vacanze con lei ,Katherine Smith e la signora Patricia.
Anche la sua sorellina, sarebbe andata a farle visita il giorno di Natale, insieme a sua madre.
Il 17 arrivò in fretta. Le ragazze arrivarono per prime sul luogo prescelto, dove si era deciso di tenere la cena di prova e dove il matrimonio si sarebbe svolto.
Ciascuna era accompagnata dal proprio partner. Solo Sana si era presentata da sola.
Non aveva minimamente pensato di dover chiedere a qualcuno di accompagnarla.
Brad era impegnato con la sua amica Funny; con Charles non parlava dalla sera in cui avevano discusso e Heric.. bhè lui ci sarebbe stato comunque alla festa, ma lei aveva deciso di evitarlo in quei giorni, quindi a chi poteva chiedere? E poi come si dice: meglio soli che male accompagnati,no?
All'entrata del ristorante, c'era un bellissimo e grandissimo giardino, con fiori di vario colore e genere. Appena arivata, Sana venne rapita da cotanta bellezza e fu lì che Heric la trovò quando mise piede nella proprietà.
Affermare che era semplicemente stupenda era davvero poco. Era da togliere il fiato.
Il cuore gli batteva talmente forte che credette che a breve, potesse scoppiare e fuoriuscirgli dal petto.
Sana aveva un vestito color glicine, con un piccolo spacco laterale, i capelli semi raccolti e boccolati che le ricadevano sulle spalle. un trucco leggero e le scarpe tacco 12.
Era bellissima, ma lo era nel modo in cui una foresta in fiamme era bella;  era cioè, qualcosa che si poteva ammirare solo da lontano, non da vicino.
Non potè far altro che restare imbambolato ad ammirarla.
Fortuna che la ragazza non si era ancora accorta della sua presenza alle sue spalle.
Il ragazzo notò ,osservandola meglio, che la mente della giovane era assente.
Sana aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
Il biondo sapeva che loro due avevano molto di cui discutere, ma non sapeva, come al solito, da dove inziare. Chiedere scusa non era abbastanza, non stavolta.
Non potè non domandarsi se era venuta da sola o con qualcuno e sentirsi geloso al riguardo.
Sperava solo di non dover incontrare quel damerino di Charles o quel Brad, altrimenti non avrebbe retto la serata.

<< Heric. Mi hai fatto prendere uno spavento! Da quanto tempo sei lì? >> Chiese, con tono di voce acuta, la rossa, che girandosi si trovò il biondino a pochi passi da lei.
L'aveva leggermente spaventata.
Era talmente presa dai suoi pensieri che non si era minimamente accorta di non essere sola.
L'attrice notò poi, che Heric era elegantissimo e dovette ammettere che lo smoking gli stava dannatamente bene.
Certo era che non avrebbe mai pensato che si sarebbe fatto convincere a vestire in quel modo.

<< Sono appena arrivato. >> Affermò lui, guardandola intensamente,avvicinandosi a lei.

<< Tutto bene? Mi sembri triste e malinconica e invece oggi è un giorno di festa. C'è qualcosa che non va? >> Domandò lui,poco dopo, osservandola ancora.

Sana sussultò. Non credeva che lui fosse ancora in grado di leggerla così bene e così facilmente. Inoltre, la rossa fu sorpresa dalla quantità di parole usate dal giovane.
Doveva ancora abituarsi a quel nuovo tratto del carattere del giovane e dovette ammettere che le piaceva quell' Heric più aperto  e attento agli altri.

<< Oh.. >> Riuscì a mormorare lei,per poi aggiungere, sorridendo:

<< è buffo sai? Ci sono volte in cui penso che non mi conosci affatto e altre in cui sembra che tu mi conosca meglio di chiunque altro al mondo. >>

<< So cosa vuoi dire! Allora? Non rispondi alla domanda? >> Chiese Heric, successivamente, curioso.

<< Quale domanda? >> Domandò lei, con aria confusa.

<< Sei la solita sbadata! Ma non me la bevo. >> Rispose Heric , facendole un mezzo sorriso.

<< Ma come ti permetti?Non sono- Ok, forse lo sono, ma soltanto un pò. >> Disse lei, mettendo il broncio, per poi sorridere, ripensando che in fondo il ragazzo aveva ragione.

<< Hei ragazzi. è bello vedervi. Siete venuti insieme? >> Domandò una voce conosciuta alle loro spalle, facendoli girare.
Era Terence, a braccetto con la futura sposa.

<< NO! >> Risposero in coro Sana ed Heric, guardandosi ,per poi rivolgersi ai due fidanzati ,con occhi spalancati.

<< Ma come siete eleganti! Vi siete anche abbinati. Che cosa carina, non è vero tesoruccio? >> Disse ancora Terence, per poi dirigere lo sguardo verso la sua fidanzata.

<< Hai ragione ,pasticcino! >> Ribattè Alyssa, sorridendogli dolcemente, mettendo la sua mano nella sua.

Heric e Sana fecero una smorfia ai soprannomi usati,prima di guardarsi brevemente e pensare contemporaneamente: "Funny!" realizzando che c'era sicuramente il suo zampino dietro al loro abbigliamento.
La ragazza aveva fatto in modo che i due fossero coordinati cronomaticamente.
Chissà cosa avrebbe potuto combinare il giorno delle nozze.
I quattro entrarono insieme, raggiungendo a spasso svelto il tavolo degli amici, mentre gli sposi,raggianti commentavano il lavoro fatto dall'amica Funny.
Chissà cosa li aspettava al matrimonio, visto quanto aveva fatto per la cena di prova.
Due ore passarono tranquillamente e velocemente fra risate , musica e una gran bella mangiata.
Sana e Funny ebbero la brillante idea di aprire le danze e si scaterano in pista, venendo poi raggiunte da Brad, Margaret, Marine e i loro compagni e infine anche gli sposi, dopo molte preghiere si buttarono nella mischia,arrivando addirittura a duettare fra loro,cantando "Endless Love" a serata quasi conclusa. Tutti erano felici e contenti...o quasi tutti.
Heric, era , come al solito, rimasto in disparte. Era rapito dalla bellezza di Sana che continuava a sorridere, mentre ballava e cantava con la gioia e l'allegria che la contraddistinguevano.
Ad un tratto la vide avvicinarsi per poi ballare con Brad ,che la stava facendo volteggiare e qualcosa , in quel momento, scattò in lui.
Ebbe come un flashback. Fu questione di pochi secondi.
Una visione si riempì davanti ai suoi occhi: Sana e il suo doppelganger che si baciavano ,dietro una colonna del pub,poco lontani da lui e il suo cuore che andava in mille pezzi.
Pocò dopo, ricordò anche le famose parole che aveva detto alla ragazza quella sera e capì.
"Adesso è tutto chiaro" Pensò a volce alta, il biondino.
Aveva voluto ferirla come era stato ferito lui da quella vista. Per quello aveva detto quelle parole.
Ricordò che in quel'istante ,avrebbe voluto cancellarla dalla sua vita e dalla sua mente, perchè continuava ,nonostante tutti gli anni passati, a farlo soffrire senza neanche rendersene conto.
Come in trans, si alzò e si diresse sicuro e deciso verso la rossa e il biondino che si sorridevano ignari e senza nemmeno chiedere permesso, scansò lei poco delicatamente, separando i due giovani e si scaraventò sul ragazzo, mollandogli un pugno che lo fece cadere a terra, tanto era forte. Quella era la sua rivincita.
Ricordava come si era sentito quella famosa sera. Avrebbe voluto colpirlo, ma era decisamente troppo ubriaco per farlo ,così c'aveva rinunciato e poi quell'imbecille si era presentato a casa sua il mattino dopo e gli aveva fatto un'occhio nero, senza che lui potesse reagire. Adesso erano pari, però.
Nessuno poteva portargli via Sana, soprattutto non sotto il suo naso.
Lo guardò con disprezzo, quasi divertito, godendosi il momento di trionfo , con un sorrisetto strafottente e senza darle il tempo di avvicinarsi all'amico che si stava rialzando, Heric aveva già afferrato con prepotenza il braccio della rossa e l'aveva trascinata via con se.
Vane erano state le urle e le richieste della giovane di fermarsi e lasciarla andare.
Brad , aiutato da Funny, sconvolta come tutti, era rimasto un pò spiazzato da ciò che era appena successo.
Non aveva capito il perchè di quel gesto, ma decise di lasciar correre. Poi sorrise.
Ebbe come la sensazione che la cosa non riguardasse lui ,dopo tutto e poi forse si era già impicciato troppo dei loro affari, cosè si rialzò e fece un sorriso luminoso e malizioso al tempo stesso alla sua ragazza prima di scoccarle un tenero bacio a fior di labbra e riportarla sulla pista da ballo, come se nulla fosse.

<< Vieni con me. >> Aveva solo sussurrato Heric, prima di allontanare Sana dagli occhi indiscreti della gente ed uscire in giardino, strattonandola poco delicatamente.

<< Heric! Lasciami! Si può sapere che diavolo ti prende? >> Gridò invece arrabbiata e con occhi selvaggi la giovane, che lo guardava con preoccupazione e timore,mentre si reggeva il vestito che si muoveva per via del vento.
La giovane non riusciva a capire perchè era scattato in quel modo.
Non gli piaceva il carattere violento ed irruento del biondo. La spaventava.. specie quando non ne capiva il significato.

<< Che stavi facendo con quell'idiota? >> Chiese lui,a bruciapelo,lasciandola senza parole e gli occhi spalancati.

"Era geloso di lei?" Pensò una vocina nella sua testa, che subito scacciò via,quasi ridendo di se stessa.

<< Ma chi? Brad? Niente! Cosa vuoi che stavamo facendo ? E poi come ti sei permesso di dargli un pugno ,eh?Non ti ha fatto nulla di male. >> Disse confusa la rossa,mentre si allontanava dal ragazzo che aveva finalmente allentato la presa sul suo braccio.

<< Questo lo dici tu. E comunque gli stavo solo rendendo il favore! >> Ribattè serio e convinto, Heric,facendo uno dei suoi mezzi sorrisi che facevano innervosire la ragazza che stancamente, disse:

<< Non so quale sia il tuo problema e francamente non mi interessa, ma evidentemente devi- >>

<< Sei tu! >> Rispose lui a bassa voce.

<< Cosa? >> Chiese lei, non riuscendo a capire le sue parole.

<< Il mio problema sei tu.. >> Disse, a voce più alta, e con tono serioso, il biondino.

<< Ma che diavolo stai dicendo? >> Fece la rossa, confusa,guardandolo seria.

<< La tua presenza mi infastidisce. >> Affermò lui, con tono sicuro e sincero, senza mostare espressività.

<< Heric sono davvero stanca delle offese gratuite e le mezze parole. Io me ne vado. Torniamo dentro che è meglio. >> Rispose lei,girandosi per poi allontanarsi di qualche passo.
Non voleva restare lì ,da sola con lui, un secondo di più. A farsi insultare per giunta.
Era stata davvero stupida a seguirlo e a non essersene andata prima che lui potesse parlare.

<< Sei brava in questo. >> Mormorò il biondino, facendosi sentire dalla rossa, che subito ,fermando i suoi passi, con tono arrabbiato e sguardo feroce, chiese :

<< Come scusa? >> mettendosi a braccia conserte.

<< Mi hai sentito bene. >> Le disse lui, ricambiando lo sguardo truce e duro.

<< Certo... è sempre colpa mia,vero? Sai che ti dico? Adesso basta.
Sei hai qualcosa da dire dilla, altrimenti lasciami andare. La mia pazienza ha un limite e non ho tempo da perdere con- >> Disse , con grande ardore, la giovane, che stava diventando sempre più rossa per la rabbia.

<< Credi che sia facile lasciarti andare? >> Esclamò Heric interrompendola, serrando i pugni ed evitando il contatto visivo con la ragazza.
Lo disse a voce talmente alta che Sana sobbalzò, ma preoccupata e convinta di aver capito male la frase, domandò poi con voce tremante:

<< Come dici? >>

<< Ogni volta che penso di averti lasciato andare, che credo di averti dimenticato ,ecco che ripiombi nella mia vita come se il tempo non fosse passato e nulla fosse cambiato e mi incasini nuovamnte la vita ed io come uno stupido te lo permetto. >> Sputò fuori Heric, con risentimento e rabbia, ammettendo cose che non credeva di poter dire a voce alta.
La giovane era rimasta a bocca aperta per le parole inaspettate del biondo.
Non si era mai esposto così tanto, soprattutto con lei, ma non le stavano piacendo il modo e il tono usati.

<< Heric, ma che- >> Disse lei, non sapendo bene cosa dire, trattenendo improvvisamente il respiro notando la vicinanza del giovane ,che le si era avvicinato pericolosamente senza che se ne fosse accorta.

<< Si può sapere perchè mi guardi in quel modo? Smettila. Non mi piace quando mi guardi così, lo sai. >> Aggiunse poi, dopo  aver notato che lui la guardava nello stesso modo di tanti anni prima.

<< Heric mi fai male. >> Esclamò un minuto dopo Sana, quando sentì la presa sul suo polso farsi più pesante e stretta.

Il biondino lo stava stringendo quasi con violenza e lei stava iniziando ad essere spaventata, soprattutto dopo aver visto quel familiare e intenso sguardo del giovane ,che non vedeva sul suo viso da anni.

<< Bene. >> Rispose lui a denti stretti, quasi ghignando.

<< Perchè sei tornata? >> Chiese poco dopo lui, con voce tranquilla, allentando la presa sul suo polso, facendo sì che lei potesse tornare a respirare.

<< Che cosa? >>  Domandò confusa, con occhi allarmati ,dopo essere arretrata di qualche passo ,toccandosi la pelle lesa che era diventata rossiccia.

<< Perchè sei tornata? >> Chiese con voce più acuta e potente, Heric.

<< L'ho già detto,mi pare. Volevo tornare a casa e mi serviva una pausa dal lavoro. >> Rispose lei,con naturalezza, non capendo la domanda del ragazzo, che invece ,disse:

<< E ti aspetti che ci creda? Voglio la verità Kurata. >>

<< Hayama ,ma di che stai parlando? >> Chiese a quel punto lei, più confusa e agitata che mai.

<< Qual'è il vero motivo del tuo ritorno? >> Domandò Heric, con convizione e interesse.

<< Ho già detto la verità. Sai che non ti mentirei mai. O meglio.. diciamo che non ci sono mai riuscita. >> Ribattè lei,sorridendogli dolcemente,per poi spostare lo sguardo imbarazzata.

Heric ,in quel momento , si rilassò, poichè osservandola bene, guardando i suoi occhi così sinceri e limpidi, capì che la ragazza aveva detto la verità, ma Sana sembrava non aver finito di parlare. Forse anche grazie alle parole del biondo, la giovane aveva sentito la necessità di confessare alcune cose. Dopo essersi seduta sulle prime scalette della grande scalinata, l'attrice continuò dicendo,seriamente:

<< Sentivo nostalgia di casa, tutto qui. Non hai idea di come sia stato stare lontano dalle persone che amavo e non poterle vedere e nel frattempo passare tutto il tempo da sola e sentirmi sempre distante da tutti. Ero così stanca Heric.
Tutti pensano che la vita delle star sia una passeggiata, sia perfetta...ma non è affatto così, credimi. Non la mia,almeno. >>

L'attrice sospiro, si guardò intorno e poi riprese a parlare, intuendo che era tempo di qualche confessione:

<< Sai...Poco più di un anno fa, dopo essermi ripresa completamente dalla mia depressione e dopo aver lavorato per mesi come una stakanovista, fra film e pubblicità, ho iniziato a pensare al fatto di voler mollare. Mi sentivo stanca tutto il tempo.
Ero dimagrita, avevo spesso emicranee. Robbie era talmente preoccupato che cominciò a credere che mi fossi ammalata. Alla fine si è scoperto che era colpa dello stress e del mio lavorare troppo. è stato in quel momento che ho capito che avevo bisogno di rallentare.
Ho passato gli ultimi 13 anni della mia vita a lavorare ,quasi senza sosta, stando spesso lontana dai miei affetti e dalle cose che amo fare oltre a recitare. Ho solo 20 anni in fondo.
Dovrei essere libera di poter fare ciò che voglio. Per questo , dopo che Robbie e Alissia si sono sposati- >>

<< Occhiali da sole si è sposato? Seriamente? Non lo ritenevo possibile. Ero convinto che quell'attricetta avesse un cervello e che l'avrebbe piantato prima o poi. >> Se ne uscì Heric, interrompendo il discorso e ignorando ciò che la ragazza aveva appena accennato sulla sua depressione.
Non era il momento di parlarne, non ancora almeno.

<< Hei..andiamo, non essere cattivo. Robbie è una bellissima persona e Alissia è davvero una bravissima attrice. Mi sarebbe piaciuto poter lavorare di nuovo con lei.
Meritano entrambi di essere felici. Sono così carini insieme. Comunque... stavo dicendo.
Dopo il loro matrimonio, ho deciso di prendermi un pausa appena sarebbe stato possibile  ,ma non sono sicura adesso di voler tornare a recitare.
Amo il mio lavoro, davvero  e sono fortunata di poter fare qualcosa che mi da tanta gioia, ma è troppo.. è diventato troppo pesante per me, col tempo.
Sono una ragazza nel pieno dei suoi anni. Non voglio arrivare all'età di mia madre senza aver vissuto davvero. Voglio avere una carriera ,ma non così, non a discapito di tutto il resto.
Sono troppo giovane per questo. >> Lo rimbeccò lei, dandogli una gomitata,per poi tornare a raccontare e a spiegare il motivo del suo ritorno.

Heric la guardò, senza proferire parola. Il ragazzo stava pensando.
Si era reso conto, forse per la prima volta da quando si erano reincontrati, di quanto fosse cambiata quella giovane che gli sedeva accanto.
Lei era tornata nella sua vita come una fiamma in attesa che divampa e invade il cuore. Quando quella sera di settembre l'aveva rivista, dopo tutti quegli anni ,non era riuscito a prender sonno. Era rimasto sveglio tutta la notte, a meditare sulla sicura agonia che lo aspettava se l' avesse persa ancora una volta. Ma aveva anche paura.
Aveva paura di lei ed era spaventato a morte dai profondi sentimenti che nutriva per la rossa.
Nonostante l'essere cresciuto e migliorato nelle relazioni con gli altri, Heric non aveva ancora trovato il coraggio di dirle quelle 3 parole che da tempo lo perseguitavano.
Perchè era così..lo sapeva. Quei sentimenti non erano affatto cambiati o diminuiti.
L'amore che provava per lei non era stato scalfito, ne dal tempo ne dal risentimento che provava nei suoi confronti.
Lo aveva capito nel momento in cui i suoi occhi avevano incontrato nuovamente i suoi, 3 mesi prima.
Per quanto c'avesse provato, nonostante avesse tentato di eliminare il suo ricordo e sopprimere i suoi sentimenti , Heric Hayama era ancora innamorato di Sana Kurata e sperava vivamente che la rossa provasse le sue stesse emozioni.
In qualche strano modo, poteva sentire, nel suo cuore, che fosse così, ma non poteva rischiare. Così aveva aspettato giorni, settimane, mesi, osservandola ,studiandola per bene, in attesa forse di un suo passo falso.
Voleva essere sicuro che lei non l'avrebbe abbandonato un'altra volta.
Non voleva avere, di nuovo, il cuore spezzato a causa di quella ragazzina troppo ingenua ed egoista, che era sempre troppo occupata a pensare a se stessa.
Lei che se ne andava senza farsi troppi problemi e quando tornava si comportava come se nulla fosse, aspettandosi che tutti l'avrebbero riaccolta fra baci e abbracci, come se non fosse partita lasciandosi tutti alle spalle.
Parlando con lei, aveva però capito che la Sana scapestrata e un pò matta di cui era diventato amico , 10 anni prima , era ancora lì, sotto la superficie , ma aveva anche notato, con sua grande sorpresa, che quella ragazzina era veramente cambiata.
Era maturata e Heric non potè non domandarsi cosa le fosse successo, cosa avesse fatto sì che lei diventasse tanto saggia e diversa da come lui la ricordava.
Avevano passato troppi anni separati, ma forse era finalmente arrivato il loro momento.
Pensando le stesse cose, Sana ricambiò l'intenso sguardo che lui le stava dando e gli diede un sorriso luminoso.
La giovane sentì il cuore esploderle nel petto ,come al solito e la pelle iniziò a bruciarle, specie quando lui la toccò.
Il ragazzo le prese delicatamente la mano destra , gesto che sorprese entrambi ,ma quando il biondo stette per avvicinarsi a lei, delle voci improvvise li spaventarono, facendoli sobbalzare e facendo squittire l'attrice che ,come punta da mille aghi, si alzò in pedi, raggiungendo poi le amiche che iniziarono a parlare con i due.
Erano Marine ,Margaret e i loro compagni , che ,con la scusa di prendere una boccata d'aria , erano andati a chiamare i due giovani, per assicurarsi che fosse tutto okay, vista la sfuriata di Heric, che nessuno , Sana inclusa, aveva compreso.
La festa era finita ,ma gli sposi e soprattutto Funny volevano una foto ricordo della serata.
La coppia rientrò, seppur di malavoglia, in sala , ma sapevano che avevano un discorso un sospeso.
Forse più di uno, pensò Sana, alternando lo sguardo fra Heric, Brad e Funny, prima di sorridere agli sposi ed avvicinarsi a loro per poi posare per la foto di gruppo.



Salve guys. Sopresa! Ho deciso di dividere il capitolo finale,poichè stava diventando troppo lungo, quindi questo sarà il penultimo. Sapete quanto possa essere puntigliosa e oltretutto voglio fare bella figura con voi e dare una degna conclusione a questa storia, così mi sono presa qualche giorno in più per scrivere. Il capitolo finale è quasi terminato e dovrebbe arrivare nel fine settimana. Scusate l'attesa. Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento. Come sempre, sapete che accetto critiche e suggerimenti. xo xo Federica

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Capitolo 9
*** Clarity ***


~
"..And I drown in you again
Cause you are the piece of me
I wish I didn't need 
Chasing relentlessly
Still fight and I don't know why 
If our love is tragedy
why are you my remedy ?
If our love's insanity
why are you my clarity ?.."

23 dicembre

Sana ,che quella mattina si era alzata di buon umore , se ne stava in piedi, in mezzo al cortile di casa sua, aspettando, col naso all'insù e gli occhi ben aperti.
Sapeva che a breve avrebbe iniziato a nevicare ed era impaziente.
Amava la neve, sin da quando era bambina. La reputava un'amica e sperava davvero che fosse di buon auspicio. Sentiva sempre quando i primi fiocchi inziavano a cadere.
Alyssa e Terence invece, erano molto preoccupati per la bufera che stava arrivando, ma Funny era diventata talmente brava ad organizzare il matrimonio, che aveva già tutto sotto controllo. Onestamente, non ce l'avrebbero fatta senza di lei.
Da quando c'era stata la cena di prova, erano già passati 5 giorni e l'attrice purtroppo non aveva avuto modo di passare del tempo con le amiche che erano partite per le vacanze, o parlare con Heric.
Se non fosse che ormai i due giovani erano cresciuti e non c'era bisogno di macchinare cose del genere, poteva quasi sembrare che si stessero evitando, volontariamente ,a vicenda, ma non era così. Non da parte sua ,almeno.
Certo era che Sana era molto imbarazzata e non sapeva come avrebbe fatto a rivolgersi al biondino ,come se nulla fosse successo e a guardarlo negli occhi, ignorando i brividi che il suo corpo provava ogni volta che gli era troppo vicino.
Non riusciva a far smettere il suo cuore di palpitare forte, alle sua mani di sudare o alla sua testa di girare quando incrociava il suo sguardo. La faceva rimanere senza respiro e non c'era nulla che lei potesse fare per evitare di sentirsi in quel modo.
"Quando eravamo piccoli era decisamente più facile." Pensò la rossa, rientrando in casa ,dopo aver guardato in alto ed aver sorriso alla sua amica neve che stava iniziando a scendere lenta sulla città. Salì in camera sua, in silenzio, a prepararsi per uscire.
Aveva appuntamento con Alyssa, per andare a riprovare l'abito da sposa, visto che essendosi ingrassata di qualche chilo, per via della gravidanza , il vestito le andava troppo stretto.
Nel frattempo - come aveva già fatto negli ultimi giorni- aveva rivisto e rivisionato i momenti passati quella sera con Heric ,mille volte nella sua mente, cercando di darsi delle risposte.
Era certa che se non fossero stati interrotti, Heric l'avrebbe baciata e lei non avrebbe potuto sottrarsi e forse non avrebbe nemmeno voluto farlo.
Quel pensiero la terrorizzò ancora più di quanto già non fosse , perchè per quanto amasse veramente quel ragazzo , si era messa l'anima in pace.
Credeva che non ci fosse più posto per lei, nel suo cuore, che non avessero più una chance, che fosse tutto acqua passata , ma non era così. Forse, c'era ancora speranza.
Ma le cose fra loro sono già abbastanza complicate ,senza complicarle ulteriormente.
Noi due siamo davvero troppo diversi, si disse più volte l'attrice per convincere se stessa a lasciar perdere, a lasciarlo andare.
Hanno entrambi dei caratteri forti, sempre in conflitto fra loro.
Hanno sempre opinioni differenti e non fanno altro che prendersi in giro.
Ogni giorno è un litigio e si sono già fatti molto male in passato.
Quindi, al di la dei sentimenti, durante quella settimana , la giovane non aveva fatto altro che chiedersi se il gioco valesse davvero la candela.
Non voleva bruciarsi, non voleva rimanere scottata e non voleva perdere l'amicizia di Heric o ferirlo , oppure buttarsi a capofitto in qualcosa che avrebbe portato solo dolore e gravi conseguenze.
Ma il bello dell'amore , oltre ad esserne anche la parte spaventosa ,non è proprio il non sapere? Il buttarsi in qualcosa che può essere straordinario, ma al contempo imprevedibile, che può far male o farti sognare?
Come dice sua madre nel suo ultimo romanzo:
"L' Amore può far male certo, ma vivere senza amore è terribile. Non amare equivale a morire e l'amore vale sempre la pena di essere vissuta, anche se hai paura, anche se non sai cosa accadrà e tutto intorno a te è incerto e spaventoso. Non possiamo chiudere il cuore per paura di soffrire, altrimenti per timore di vivere esperienze sbagliate e tristi, finiremmo col rinunciare e perderci anche le cose belle che la vita ci offre."
In una conversazione del giorno prima, forse casuale ,con sua madre..mentre le raccontava dello strano comportamento del biondino,senza andare troppo in profondità con il racconto, la scrittrice le aveva detto, con tono serio, ma sorridendo:
"Solo l'amore può renderti così folle, figliola, e anche stupido allo stesso tempo" riferendosi alle azioni del biondo.
Dire che Sana fosse confusa era dire poco. Non riusciva a capire nemmeno lei cosa volesse e non la aiutava il continuo "bipolarismo" di Heric, che sembrava confuso almeno quanto lei.
Prima la allontanava, poi si riavvicinava, successivamente la spingeva di nuovo via ,per poi ritornare sui suoi passi.
C'è anche da considerare ,inoltre, il fatto che lei non ha mai avuto una vera e propria relazione amorosa.
Da quello che Funny le aveva raccontato però, nemmeno Heric aveva avuto delle storie, esperienze passate in amore ,quindi erano pari in quello.
Erano egualmente inesperti al riguardo e l'attrice era stata molto sollevata da quella notizia.
Ovviamente erano esclusi Funny e Charles, con cui i due ragazzi erano stati insieme, senza però andare oltre al semplice bacio a stampo o il tenersi per mano.
Sana c'aveva provato a lasciarsi andare, ma ogni volta che l'attore dai capelli azzurri si era avvicinato a lei, non poteva far altro che pensare ad Heric e sottrarsi così al bacio che il ragazzo avrebbe voluto darle. Non c'era intimità e per quando Charles fosse un galantuomo, un ragazzo gentile premuroso e paziente, dopo quasi 6 mesi di continui rifiuti e freddezza, aveva capito l'antifona e aveva detto basta, da un giorno all altro, tornando poi in Giappone per lavoro.
Col tempo, il suo comportamento aveva stancato l'amico che , arrabbiato ma sconfitto, aveva deciso di lasciarla ,capendo che fra loro non sarebbe potuto esserci nulla.
L'aveva lasciata all'improvviso, una sera, dopo una festa, con parole dure e taglienti, ma veritierie.  Forse era per quello che avevano fatto così male.
Era stato meglio così, a pensarci bene. Per entrambi. Non si poteva andare avanti in quel modo.

"Quante volte un cuore può spezzarsi..e per giunta, per la stessa persona?" Avevano pensato così tante volte da perderne il conto, Sana e Heric, nel corso degli anni, ma nonostante tutto , per un motivo  per altro, erano sempre tornati l uno dall'altra.
Avevano sempre ritrovato la strada di casa.
Ma mentre per loro, che c'erano dentro fino al collo, non facevano altro che susseguirsi dubbi su ciò che avevano e avrebbero potuto avere; gli altri personaggi, nella storia infinita di Sana e Heric, erano convintissimi del loro grande e unico amore.
“Non è strana la vita? L’universo continua a metterli insieme, nell’attesa che loro si rendano conto di essere fatti l’uno per l’altra.”
Questo avevano pensato ,tutte le persone intorno a Sana e Heric, guardandoli, almeno una volta nel corso della loro vita.
è buffo pensare che i sentimenti che provano l uno per l'altra siano evidenti a tutti,tranne che ai diretti interessati che ignari continuano ad inseguirsi, lasciando passare del tempo prezioso.
Tutti speravano che in quel periodo di festa, Sana e Heric si sarebbero riconciliati e avrebbero aperto finalmente i loro cuori, ponendo fine alla loro tragedia alla "Romeo e Giulietta" che da anni stavano recitando, ma poi si domandavano:
" sarebbe stato davvero possibile farlo?"
Conoscendoli, testardi com'erano, potevano andare avanti a negare per l'eternità, ma sarebbe stato un vero peccato buttare al vento un'amore così raro da trovare, soprattutto così presto nella vita di una persona.
La Vigilia era ormai alle porte ,il matrimonio era sempre più vicino e la nostra Sana Kurata era eccitata all'ennesima potenza.
Non vedeva l'ora di festeggiare il Natale con la sua famiglia e riabbracciare Robbie e Alissia che avevano detto di avere una cosa importante da dirle ,una notizia da dare, ma era una sorpresa e quindi dovevano aspettare per dirla di persona.
Sarebbero arrivati fra poche ore, quindi mancava poco al loro incontro.
Giusto il tempo di uscire con l'amica, pranzare con lei, andare a fare la spesa e tornare poi a casa per rivedere i suoi vecchi amici.
Dopo aver riaccompagnato Alyssa a casa sua, dopo pranzo, Sana aveva fatto un giro da sola per la città, guardandosi intorno e ammirando le vetrine e la neve che continuava ,da ore, a scendere leggera. Le piaceva molto passeggiare.
Quando "viveva" a New York era l'unica cosa che le dava un pò di pace, in mezzo a tutto il caos che era diventata la sua vita...per non parlare della sua testa.
Si era diretta verso il parco , ed era sulla via di casa , quando incontrò l'oggetto dei suoi pensieri.
Heric stava ,invece, tornando dagli allenamenti mattutini e per qualche strano motivo aveva deciso di fare la strada più lunga per tornare a casa.
Forse sperava incosciamente di imbattersi nella ragazza.
Rimasero a fissarsi per lungo tempo, entrambi senza capire come comportarsi e approcciare l'altra persona. Avevano sentito e capito che ciò che era quasi successo la sera prima, aveva cambiato il loro rapporto.
Era dunque forse quello il momento della verità; il momento di mettere le carte in tavole ed esporre problemi e sentimenti?

<< Ciao! >> Dissero facendosi coraggio, parlando in contemporanea, per poi sorridere imbarazzati ed evitare il contatto visiso.

<< Dobbiamo smetterla di incontrarci così! >> Esclamò Heric, spezzando il ghiaccio, facendo una battuta.
Non era la prima volta che si incontravano al'improvviso, senza programmarlo, in quei mesi.
è proprio vero, più non vuoi incontrare una persona, più la incontri....oppure era destino che accadesse?

<< Heric! Che ci fa qui, davanti casa mia? >> Chiese Sana, sorpresa e senza parole.
Aveva detto ,stupidamente, la prima cosa che le era venuto in mente.
Certo era strano che passasse per casa sua, allungando di molto il tragitto, ma in fondo si stava allenando, quindi perchè no? Non è che l'aveva fatto apposta per incrociarla.
Stava pensando lei, nel frattempo, scuotendo poco dopo la testa, mentre lui la guardava confuso,senza capire i suoi gesti.

<< Passavo. >>  Rispose il biondino ,con tono seccato e scocciato, come se non fosse nulla di che.

<< Ok..allora ciao.. >> Disse Sana sospirando, per poi riprendere a camminare.

<< Credo che mio padre frequenti tua madre! >> Se ne uscì Heric, facendola fermare sul posto e poi girare.

<< Oh bhè, sono contenta per lui- Aspetta che cosa hai detto? Ahahhaa dai non scherzare!  >> Esclamò la rossa, tutto d'un fiato, realizzando le parole del giovane, che la guardava con sguardo serioso e convinto. Non stava scherzando.

<< Sei serio!? Tu credi veramente che potrebbero farlo..alle nostre spalle per giunta?
Ma no... cioè.. tu ce li vedi insieme? Sarebbe folle, non pensi? >> Continuò il discorso Sana,sempre più ansiosa ed esterefatta, rivolgendosi poi all'amico.

Le sembrava impossibile una cosa del genere, eppure Heric sembrava così sicuro e ripensandoci, sapeva che i due erano diventati molto vicini negli anni ,quindi perchè no?
Per certi versi erano simili seppur diversi. Non sarebbero stati affatto male insieme se non fosse stato per Sana e Heric e la loro complicata relazione.
Ma non poteva assolutamente credere che sua madre avrebbe potuto nasconderle una loro storia.

<< Onestamente no. Voglio dire.. Sono due adulti. Sono soli da molti anni. Sono entrambi strambi. Non ci troverei nulla di male, anzi. >> Fece, con tono sincero e convincente, il biondino,ragionandoci ad alta voce.

<< No. Non ci credo manco se lo vedo. E poi perchè non avrebbero dovuto dircelo? ...Sono sicura che ti sbagli. >> Ribattè lei, mettendosi a braccia conserte , scuotendo energicamente il capo

<< Se lo dici tu! >> Rispose ,a quel punto, Heric, mettendo le mani avanti.

<< Aww! Quanto amo il Natale. Tu non ami questa ricorrenza? Il poter stare con la famiglia, festeggiare con gli amici, scambiarsi i regali. >> Proferì la rossa,poco dopo,  guardandosi intorno e vedendo la neve scendere copiosamente, mentre si chiudeva bene il cappotto,visto il vento che tirava più forte ,rispetto a qualche ora prima.

<< Non particolarmente.. Non mi è mai importato molto. E poi, lo sai.. Non ho mai avuto una famiglia felice, una vera famiglia a dire il vero, quindi... >> Se ne uscì il biondo con voce bassa e roca e sguardo triste.

<< Ma adesso ce l'hai! >> Esclamò lei,  dolcemente, avvicinandosi al giovane, che,con tono di voce tenero , rispose , dandole un'occhiata significativa:

<< Grazie a te. >>

<< Da piccolo, la cosa che mi piaceva di più delle feste natalizie era il non dover andar a scuola. >> Affermò successivamente, col suo solito ghigno, facendo sorridere la ragazza, che disse:

<< Oh bhè.. Devo darti ragione su questo. >>

<< Sai che per le vacanze verrà a trovarmi la mia sorellina? Però , non potendo più venire il giorno di Natale ,hanno deciso di anticipare. Arriverà domani sera. La accompagnerà sua....cioè ...nostra madre. >> Disse poi lei, incespicando con le parole ,alla fine.
Non sapeva mai come definire quella donna che era la sua madre biologica.
Non voleva essere offensiva o trattarla male. In fondo era sempre colei che le aveva donato la vita. L'avrebbe sempre ringraziata per quello.

<< è strano per te? Il fatto che quella donna sia tua madre? Stare a contatto con lei? >> Chiese Heric, improssivamente, interessato.

<< Sì..cioè... Quando siamo lontane non mi fa alcun effetto..anzi. Posso parlarle tranquillamente. è quasi come se fosse un'estranea, o una semplice conoscente.
Non ho problemi con lei o l'avermi abbandonata. Davvero. L'ho superata ormai.
Ma quando la incontro, la vedo insieme alla mia sorellina o la sento parlare...bhè posso vedere la somiglianza fra me e lei e anche fra me e mia sorella ed è davvero ,davvero strano.
Non so come spiegarlo. è una sensazione particolare. Posso vedermi riflessa il loro, fisicamente in primis ,ma anche in alcuni gesti, nelle espressioni. E in quel momento mi viene anche da pensare che la mia vita sarebbe stata totalmente diversa se avessi vissuto con loro e dopo averlo pensato ,mi sento in colpa per la mia mamma perchè con lei sono stata bene. Mi ha salvato la vita..e non potrei mai lasciarla o farla soffrire. >> Affermò la ragazza, seria, con voce tremante.

<< Deve essere bello! >> Esclamò successivamente il biondo, incuriosendo la giovane che non capendo a cosa l altro si stesse riferendo, domandò:

<< Cosa? >>

<< Passare del tempo con la propria madre e vedere quanto le somigli! Mi sono sempre chiesto se somigliassi alla mia...visto che non somiglio a mio padre e nemmeno a Nelly. >> Spiegò Heric, con una dolcezza e una fragilità che lei aveva visto molto di rado, durante il tempo passato insieme.
Ascoltando le parole del ragazzo, l'attrice, rimanendoci male e sentendosi in imbarazzo per le parole dette, si scusò, dicendo rammaricata:

<< Oh Heric. Che stupida che sono. Mi dispiace... Io sto qui a lamentarmi e non ho affatto pensato al fatto che tu non ce l'hai più la tua mamma e che avrei potuto ferirti! >>

<< Ti manca non è vero? >>  Aggiunse, quasi sottovoce, Sana, con voce dolce e calda.

Quel modo di parlare, il tono usato dalla ragazza, gli ricordò quella sera della Vigilia di tanti anni prima, quando lei gli aveva chiesto se gli piacevano i dinosauri e aveva sorriso ,mentre lo guardava scartare il regalo, per non parlare delle tante altre volte in cui si era mostrata così gentile e dolce con lui, a volte anche senza motivo.
Il suo buon cuore era una delle tante cose che amava di lei.
In quel momento di fronte alla rossa ,che lo stava guardando con tanta,forse anche troppa dolcezza e di fronte a quelle sue parole, si sentì scoperto, nudo, vulnerabile.
Cosa che accadeva solo ed esclusivamente con lei.
Si decise a rispondere, convinto che parlarne gli avrebbe fatto bene e con tono serioso, disse,sussurrando le ultime 3 parole:

<< Alcuni giorni più degli altri...ma ne sentivo di più la mancanza quando ero piccolo e nessuno mi capiva. Ho sempre avuto la sensazione che lei potesse essere l'unica in grado di aiutarmi..conoscermi..e invece è morta.. per colpa mia. >>

<< Non è stata colpa tua, Heric. Lo sai. Sono cose che succedono. >> Ribattè prontamente la rossa, sicura, con sguardo triste e duro, ma sincero.

<< Già.. è quello che dicono tutti,ma sai.. io ero davvero convinto che fosse colpa mia.
L'ho pensato per anni..fino..a quando non ho incontrato te. A volte,pensare a come sarebbe potuto essere fa stare ancora peggio dell'assenza stessa di quella persona. Comunque...l'ho vista. >> Confessò lui a quel punto.

<< Uhm? >> Fece lei, guardandolo confusa.

<< L'ho vista! >> Ripetè con più forza e convinzione il biondino,fermando i suoi passi.

<< Eh? Ma chi? >> Chiese lei, non riuscendo a comprendere di cosa stesse parlando l'amico.

<< Ho visto mia madre. >> Disse lui a bruciapelo, con tono sicuro e sguardo onesto.

<< Che cosa? Ma quando? Dove? Come? >> Domandò lei, interessata e con tono indagatore, fermandosi sul posto, girandosi a guardarlo con occhi selvatici.

<< Lei mi ha salvato la vita.  Mi ha parlato. Non so ancora se era tutto un sogno ...o se fosse reale. Di certo lo sembrava... >> Iniziò a spiegare lui, ponendosi di fronte alla ragazza.

<< Ti ha parlato? E cosa ti ha detto? >> Lo interruppe Sana, curiosa, ma anche preoccupata.

<< Lei mi ha detto... ha detto "ti ho voluto bene ancora prima che nascessi. ti ho dato la vita per amore." E poi ha aggiunto che mi ha sempre amato e che vuole che io viva...anche per lei. So che è folle...e non ci crederei neanche io se non l'avessi sperimentato ,ma non so come spiegare ciò che è successo. Solo che...lo sentivo. Sapevo che era lei e che era reale, davanti a me come lo sei tu adesso. Potevo percepire perfettamente la sua presenza. Ed era così bella. Era davvero un angelo. Vorrei che avessi potuto vederla.  >> Continuò il suo discorso, lui, con occhi lucidi e voce tremante.

<< Oh Heric. >> Sussurrò la giovane, avvicinandosi per abbracciarlo,vedendolo fragile e sofferente.

Era stato un gesto talmente istintivo che non aveva pensato al fatto che loro due in fondo non erano i tipi di amici che si abbracciano, o quanto meno, non lo era Heric.
Lui  rimase invece immobile e poi spostò la testa, appoggiandosi leggermente su di lei,ricambiando la stretta.
A volte, ciò di cui hai bisogno per stare bene è proprio un'abbraccio dato da una persona che ami.

<< Va bene.. uhm.. io..adesso vado. Ci vediamo domani! >> Esclamò il giovane, riprendendosi dal momento emotivo, per poi allontanarsi, piano piano, da lei.
Quell'abbraccio spontaneo e tenero aveva fatto una magia. Il ragazzo si sentiva decisamente meglio, come se un peso fosse stato tolto dal suo stomaco.
Era felice che la ragazza gli avesse creduto e lo supportasse. Chiunque altro lo avrebbe considerato pazzo, ma Rossana no. Lei era unica nel suo genere..difetti compresi.

<< Domani? >> Chiese lei, alzando un sopracciglio, in segno di confusione, guardandolo smarrita.

<< Per il cenone della Vigilia. >> Rispose con tono neutrale e senza emozione, il biondino, portandosi le braccia dietro la testa, quasi come per stirarsi.

<< Cosa? Non sapevo che fossi stato invitato. Chi - ? >> Domandò lei, curiosa di sapere.
L'unica che poteva aver esteso quell'invito era sua madre, ma non le aveva detto nulla.

<< Tua madre >> Borbottò Heric, confermando i suoi sospetti, per poi aggiungere:

<< Ha chiamato a casa. Ha invitato persino Nelly e il suo fidanzato. >>

<< La mamma!? Ma perchè non me l'ha detto? Mah.... E se mia madre e tuo padre volessero dirci che stanno insieme? Forse hai ragione tu. Dio,spero di no. >> Affermò lei, contrariata e incredula, con occhi spiritati.

<< Sarebbe così grave? >> Chiese con voce roca e tranquilla, il biondo.

<< Bhè..non per loro, ovviamente, ma per noi- ! >> Mormorò lei, pensierosa, interrompendo le sue parole.

<< Noi? >> Ribattè lui con sguardo confuso.

<< Ah...Lascia perdere. >> Disse lei, mordendosi la lingua,evitando di dire cose che non doveva.

<< Non dimenticherò il tuo regalo, questa volta >> Esclamò con tono deciso e sicuro e un mezzo sorriso, Heric.

<< Mi hai fatto un regalo? >> Chiese la giovane, incredula e sorridente.

<< Non sembrare così sorpresa. Non posso certo venire a mani vuote. A domani. >> Rispose lui, ricambiando il sorriso , per poi girarsi e andarsene.
Erano arrivata davanti casa Kurata.

<< Oh.. Sì, certo. A domani! >> Gli urlò dietro lei, restando ferma a guardarlo, prima di voltarsi  ed entrare nel cancello.

Qualche secondo dopo , Sana entrò in casa come una furia, richiudendo la porta, quasi sbraitando:

<< Mammina! Mammina! >>

<< Che c'è Rossana? Perchè urli così forte di prima mattina? >> Domandò la signora Smith ,usando lo stesso tono di voce della figlia, sbucandole da dietro, alla guida della sua inseparabile macchinina che negli anni era diventata leggermente più grande.

<< Veramente sono le due del pomeriggio! Comunque. Perchè non mi hai detto che Heric sarà qui domani? >> Chiese, mettendosi a braccia conserte, Sana, guardando la madre attentamente,con sguardo minaccioso,dopo essersi tolta il cappotto.

<< Ah! Bhè figliola.. Pensavo fosse ovvio invitare la famiglia Hayama. Siamo amici.
Voglio dire, ora che sei tornata, possiamo tornare alla tradizione,no? E poi tu eri così triste che i tuoi amici non potessero essere qui a festeggiare con te... così ho parlato con Frank ieri e mi ha detto che sarebbe stato felice di festeggiare tutti insieme, visto che non stavano preparando nulla di particolare. Abbiamo pensato fosse un'idea carina, perchè non lo è? Credevo ti avrebbe fatto piacere. >> Spiegò la madre,con molta naturalezza, non capendo l'arrabbiatura di Rossana, immaginando che avrebbe apprezzato avere Heric con loro per la Vigilia, come i vecchi tempi.

<< Tu e il padre di Heric eh? Uhm.... Mammina c'è qualcosa che vuoi confessare per caso? >> Chiese a quel punto l'attrice, con tono accusatorio e indagatorio, mentre in testa le rimbombavano le parole del biondo su una possibile relazione fra i due genitori.

<< IO? Assolutamente niente bambina mia. Perchè lo chiedi? Tu piuttosto! Non hai nulla da raccontarmi? >> Disse la scrittrice, con tono di voce acuta, parcheggiando la macchinina,per poi scendere e avvicinarsi alla figlia, con fare sospetto e un sorrisetto furbo.

<< Su cosa? >> Chiese Sana,confusa ,mentre si sedeva , o meglio ,spaparanzava sul divano.

<< Ma come cosa? Su te e Heric ,naturalmente. Come vanno le cose? >> Domandò la madre, diretta com'era.

<< Non dirmi che lo hai fatto apposta ad invitarlo! Non ci credo. Non anche tu. Ma perchè siete tutti così ossessionati dalla mia storia con Heric? Non potete farvi gli affari vostri? >> Disse la rossa, alzandosi in piedi, arrabbiata e stanca di dover riprendere tutti, realizzando la macchinazione della donna, puntandole il dito contro con occhi spalancati.

<< Perchè voi, non fate nulla per risolvere le cose ,mia cara. Mi dispiace che tu la veda in questo modo , ma la vita è breve Sana...e voi state sprecando tanto di quel tempo, senza motivo ed è assurdo. Tutti noi vogliamo solo che voi ragazzi siate felici e che almeno la smettiate di girarvi attorno, come anime in pena, con sguardi da cane bastonato e autocommiserandovi.
Siete grandi ormai e vi vogliamo bene. Non è nostra intenzione metterci in mezzo, anzi. Vogliamo solo aiutarvi. Lungi da me , creare più problemi. >> Rispose, con tono serio e di rimprovero la signora Smith, guardando dolcemente la ventenne,che se ne stava in silenzio a subire.
Sana non aveva stranamente aperto bocca. Non aveva proferito parola, ma si potevano quasi vedere gli ingranaggi del suo cervello muoversi e girare....girare di continuo.
Era restata in silenzio, in parte perchè aveva sentito tante di quelle volte quelle parole che avrebbe potuto iniziare ad urlare; in parte perchè sapeva che ciò che era stato detta era la pure verità. Vi si era arresa ormai...ma le cose si fanno in due.
Non poteva certo risolvere le cose da sola, e in un secondo. Ci voleva tempo...e a dirla tutta,non era così sicura che lei e Heric avrebbero potuto capire come andare avanti con le loro vite e sistemare le cose fra loro,appianando le divergenze.
Era tutto così incerto e per quanto lei amasse l'avventura, non sapeva se era davvero pronta per il tipo di avventura che si prospettava davanti a lei.
Per quanto allettante e bella sembrasse era terribilmente spaventosa e preoccupante.
Tutti da quando era tornata, non avevano fatto altro che parlare, facendole lezioni sul fatto che lei e Heric dovessero chiarirsi.

"è facile parlare quando non sei tu a vivere in una determinata situazione" Pensò la giovane, lamentandosi , prima di chiedere, mentre si versava il thè caldo nella tazza:

<< Cambiando discorso... Robbie e Alicia dove sono? >>

Era vero che amava la neve,il Natale e l'inverno..ma detestava il freddo,specie perchè tendeva ad ammalarsi spesso negli ultimi anni e lei odiava stare male.

<< Stanno per arrivare. Non ricordi?  Te l'avevo detto a che ora sarebbero atterrati. >> Rispose la madre, sedendosi anche lei, ma di fronte alla giovane.

<< Giusto. E non dobbiamo andare a prenderli? >> Chiese allora l'attrice, guardando la madre con un sguardo confuso.

<< Ma... Te la senti di guidare con la neve? >> Domandò la signora , con tono serioso e sbalordito.

<< Oh andiamo.. Non sta mica facendo una bufera! >> Ribattè la ragazza, roteando gli occhi.
La tempesta di neve non era prevista prima di due giorni, quindi sarebbe arrivata per Natale.
Nevicava appena. Non c'era alcun pericolo.

<< Va bene, allora vamos! >> Esclamò la madre ,alzandosi di getto, volando come un razzo, verso la porta.

<< Mammina non correre! Aspettami! >> Disse Sana, sorridendo al comportamento e alle parole della madre, per poi correrle incontro, prendendo ,di fretta ,il cappotto e le chiavi.
Sarebbero arrivati giusto in tempo per l'atterraggio.
Era eccitata di rivedere il suo ex manager e la sua amica Alicia.
Mezz'ora dopo erano giunte all'aereoporto.
Sana si guardò intorno, mentre aspettava , in compagnia di sua madre, davanti al gate, che era pieno di persone.

<< Robbie! Alicia! Siamo qui! >> Gridò l'attrice, alzando la mano per farsi notare, quando vide spuntare i due coniugi, che sorridendo le andarono incontro.

<< Ciao Sana! Signora Smith. >> Salutò Robbie educatamente, prima di abbracciare la giovane attrice che si era buttata su di lui, mentre Alissia baciò velocemente la madre di Sana , prima di rivolgersi a quest ultima, col sorriso sulle labbra:

<< Sana è così bello vederti. è passato troppo tempo dall'ultima volta in cui ci siamo viste! >>

<< Vero. Allora? Com'è andato il viaggio? Avete fame? E che mi dici del nuovo film?
Io sono davvero curiosa ed entuasiasta. Non vedo l'ora che esca! Sono sicura che hai fatto un'ottimo lavoro. Ma sai che sei bellissima? Hai fatto qualcosa alla pelle per caso?
O forse sono i capelli? Sei diversa. >> Se ne uscì, tutta d'un fiato, Sana, prendendola a braccetto, senza dare il tempo all'attrice di risponderle.

<< Raggiante direi. >> Mormorò Catherine, dietro di loro, mentre si scambiava uno sguardo con Robbie, che sorrise prima a lei e poi alla moglie, ancora abbracciata alla rossa , che invece sorrideva ai fotografi, chiacchierando nel frattempo con l'amica, raccontando le ultime novità.
Mentre stavano uscendo dall'areoporto, infatti, una dozzina di fotografi iniziò a scattare loro delle foto, facendo domande e chiedendo pettegolezzi e interviste alle 3 donne famose.

Nelle ore successive, i due coniugi, dopo aver mangiato qualcosa, arrivati a casa Kurata si erano sistemati nella vecchia stanza di Robbie.
La signora Patricia si era assicurata di preparare meticolsamente la stanza per la giovane coppia, che sarebbe rimasta fino a Capodanno.

<< Mammina , mammina! Sta arrivando! Sta arrivando! >> Esclamò, urlando, la rossa, battendo le mani eccitata, chiamando sua madre che si trovava in salotto con gli amici.

<< Chi? >> Chiese Robbie, con sguardo confuso, guardando la signora Smith e poi la giovane attrice che ribattè, con tono sicuro e il sorriso sulle labbra:

<< Mia sorella. >> girandosi a guardare l'amico dietro di lei, sulla porta.

<< Sarà qui fra un paio d'ore circa. Sono appena partiti.>> Chiarì Sana, poco dopo, guardando i presenti,prima di rintanarsi in camera sua per prepararsi.
Nel tardo pomeriggio Sana sarebbe dovuta andare a lavoro, per una puntata natalizia..molto speciale e aveva deciso che si sarebbe portata dietro la sua sorellina ,per mostrarle quella parte della sua vita.
La ragazzina le aveva detto più volte che voleva seguire le sue orme.
"e chissà, magari il gene dello spettacolo ce l'ha nel sangue" aveva pensato l'attrice, qualche mese prima.
Un'ora e mezza dopo, Sana era seduta, in attesa. Non voleva fare tardi a lavoro, ma voleva davvero essere in casa all'arrivo della sua sorellina, così avrebbe potuto portarla con se.
Sarà anche cambiata, o meglio maturata negli anni, ma Sana Kurata non è mai stata una tipa paziente e mai lo diventerà.

<< Sana, Signora Smith, Signora Patricia.  Abbiamo un'annuncio da fare. >> Parlò, con tono di voce squillante e felice, Robbie, mentre teneva stretta a se Alicia , che sorrideva radiosa, annuendo ,guardandolo in modo affettuoso.

<< Era ora ! >> Mormorò la Signora Smith,roteando gli occhi,per poi sedersi sul divano, accanto alla figlia ,che alzando lo sguardo verso i due coniugi, disse:

<< Adesso? >>

<< Perchè devi andare da qualche parte? >> Chiese Alicia, acciglianda, anticipando il marito che stava per porgere la stessa domanda.

<< Bhè,a lavoro...in realtà, ma più che altro l'ho detto perchè Marika sarà qui a momenti. >> Spiegò la giovane, con tono tranquillo, sorridendo alla coppia.

<< Oh.. Capisco, ma vedi- >> Iniziò col dire Robbie ,per poi essere interrotta da Alicia che continuò dicendo:

<< Noi vogliamo darvi la notizia adesso che ci siete solo voi. >>

<< Quello che vogliamo dire è che.. Siete la nostra famiglia ed è una cosa privata! Siete le prime a saperlo. >> Spiegò successivamente, con sguardo serio, l'agente.

<< Ok. Sono incuriosita, oltre che preoccupata. Sparate! >> Esclamò a quel punto Sana.

<< Siamo incinti! >> Gridarono all'unisono Robbie e Alicia.

<< Cioè.. Lei è incinta! >> Disse l'uomo poco dopo,correggendosi e sorridendo come un'ebete.

<< Wow! Anche tu? Oh mio Dio! Sono così felice per voi ragazzi. >> Rispose Sana ,sorpresa e felice,abbracciandoli.

<< Congratulazioni! >> Dissero in coro la governante e la padrona di casa.

<< Che vuol dire anche tu? >> Chiese poi,con tono indagatore, Robbie, mentre lui e la moglie osservavano intensamente e con sguardo incredulo e perplesso, Rossana,  che accigliata , intuendo i loro pensieri si affrettò a chiarire, sgranando gli occhi:

<< Perchè mi guardate in quel modo? Aspettate! Non penserete che - No assolutamente.
E poi dovrei avere un ragazzo per quello,no? é la mia amica Alyssa che è incinta. Quella che si sposa fra un paio di giorni. Ve l'avevo detto, no? >>

<< Sì..certo. >> Risposero ,con tono tranquillo , i due coniugi, guardandosi, sospirando.

<< ... La ragazza timida e l'occhialuto. Non avrei mai pensato che si sarebbero sposati e avrebbero messo su famiglia. >> Affermò ,con tono serioso, il manager, per poi venire interrotto da Alicia che gli rispose, sorridendo:

<< Bhè, Io non avrei mai pensato che noi ci saremmo reincontrati e saremmo tornati insieme, quindi... >>

<< La vita è davvero imprevedibile. >> Continuò Robbie, guardando ,con amore , sua moglie che ribattè ancora:

<< Già! Ma io credo sia stato destino. >>

<< Suppongo che siate tornati insieme vista la notizia e l'evidente felicità. >> Disse poi la signoraa Smith ,facendo terminare il dibattito fra i due.

<< è corretto. Abbiamo deciso,finalmente, di appianare le nostre divergenze. >> Affermò, con tono convinto, il manager , continuando poi il discorso , dicendo:

<< Stando lontani abbiamo capito quanto ci amiamo e che sarebbe da idioti permettere a cose stupide di mettersi in mezzo. >>

<< Saputa poi la notizia, tutto è diventato ancora più chiaro. >> Esclamò successivamente la moglie.

<< Ah sì? Cioè? >> Chiese ,con tono curioso, Catherine.

<< Bhè... Ho deciso di prendermi almeno un'anno per dedicarmi all'essere mamma. Facendo così, non solo starò col mio bambino- >> Rispose allora Alicia, con un mezzo sorriso sulle labbra.

<< O bambina! >> La interruppe il marito.

<< O bambina... ma potrò vedere anche Robbie e così non saremmo sempre distanti come è successo in quest'ultimo anno. >> Spiegò infine l'attrice.

<< Di quanto sei? >> Domandò nuovamente la scrittrice.

<< Di poco in realtà. Sono appena entrata nel 4 mese. è anche per questo che abbiamo aspettato un pò a dirlo. Poi sai com'è con la stampa. Appena i media iniziano a capire qualcosa, partono con richieste di interviste e chiacchiere e invece noi vogliamo che la cosa resti il più privata possibile. >> Chiarà la donna più giovane, avvicinandosi al marito che le strinse la mano destra, in un gesto affettuoso.

<< Bene. Sono contenta di sentirti parlare in questo modo e di vedervi così affiatati! Sarebbe stato un peccato lasciarvi dopo la fatica che avete fatto per stare insieme. >> Terminò così la chiacchierata la padrona di casa, prima di risedersi sulla poltrona,mentre i due coniugi annuivano,guardandosi brevemente.
In quel momento il campanello suonò.

<< Oh, Questa è Marika. Vado io! >> Esclamò ,a quel punto, alzandosi di scatto in piedi e raggiungendo la porta,  Sana, che fino a quel momento era rimasta in silenzio ad ascoltare gli adulti parlare.

<< è davvero entusiasta di vedere sua sorella, eh? >> Chiese retoricamente Robbie ,ma con un tono di domanda, guardando verso la signora Smith,che spiegò con molta nonchalance, bevendo il suo thè:

<< Sì, le due hanno legato molto negli anni, ma come saprai purtroppo non hanno avuto modo di vedersi quanto volevano, per via dell'essere lontane, ma adesso pare che stiano recuperando il tempo perduto. >>

<< E a lei sta bene questa cosa, signora? >> Le chiese l'ex manager di sua figlia,leggermente perplesso.

<< Perchè non dovrebbe? Inoltre non è una mai stata mia decisione da prendere, lo sai anche tu. Si tratta della vita di Sana ed è lei l'unica a dover poter scegliere. è grande ormai. Sa cosa fare. >> Ribattè con tono deciso e sicuro la signora Smith, guardando verso la porta, dove sua figlia aveva appena fatto il suo ingresso seguita da sua sorella minore.

<< Robbie ,Alicia. Vi presento Marika, la mia sorellina. >> Disse Sana,avvicinandosi alla coppia di amici per introdurre la ragazzina sorridente al suo fianco, che se ne uscì, salutando con un rumoroso:

<< Ciaoooo! >>

Marika è una ragazzina allegra,gioviale e spensierata, proprio com' era Rossana alla sua età.

<< Wow! Più passano gli anni e più ti somiglia. è incredibile! >> Esclamò Robbie, osservando il modo di fare e anche l'aspetto esteriore della giovane, rivolgendosi all'attrice.
L'aveva incrociata solo un paio di volte quando era solo una bambina, ma dovette ammettere che trovarsela davanti in quel momento gli aveva fatto effetto.
Era la copia di sua sorella, se non fosse che aveva i capelli più chiari ed era leggermente più bassa e grassottella di Sana.

<< Già, è vero! >> Disse Alicia,concordando col marito.

<< Io sono Marika. >> Parlò la ragazzina, porgendo la mano ai due coniugi,molto educatamente.

<< Ciao Marika. Io sono Alicia e lui è mio marito Robbie. >> Affermò la donna dai capelli castano chiaro,presentandosi e stringendo la mano della giovane che ,con entusiasmo e impertinenza, rispose sicura:

<< Tu sei un'attrice giusto? Anche io lo diventerò un giorno. E tu devi essere l'ex agente di Sana. Mi ricordo di te. è un vero piacere conoscervi. >>

<< Il piacere è nostro. >>   Disse poi Robbie,sorridendo brevemente e cortesemente alla giovane.

<< Salve signora Catherine! >> Esclamò successivamente Marika, guardando la madre di Sana che ricambiò il saluto, dicendo:

<< Ciao Marika. è bello rivederti. Ti sei fatta grande. E tua madre dov'è? >>

<< Sono qui. Buonasera a tutti. >> Parlò la donna in questione,spuntando improvvisamente dalla porta, con una valigia in mano.

<< Buonasera! >> Dissero gli altri,quasi in coro.

<< Volete un thè? Vado a prepararlo. >> Chiese la signora Patricia, guardando fra i presenti.

<< No,grazie. In realtà volevo chiedervi se Marika può restare qui da voi. >> Rispose immediatamente la donna, alternando lo sguardo fra le figlie e la padrona di casa.

<< Certo. Era così che avevamo concordato,no? >> Ribattè Catherine, un pò confusa dalle parole appena ascoltate.

<< Lo so.Ma il fatto è che io devo ripartire fra poco, prima che faccia buio. Devo dare una mano a casa per la cena di domani,quindi non mi è possibile restare qui,oggi. >> Chiarì la donna dai biondi e lunghi capelli.

<< Oh..  >> Mormorò Sana, dispiaciuta..ma non troppo.
L'importante per lei era che sua sorella fosse lì.

<< Mi dispiace Sana. Sarà per l'anno prossimo,magari. Avevamo già organizzato tutto e sono io che devo cucinare. Però ho pensato che fosse bello per voi due ragazze passare il Natale insieme. Il vostro PRIMO Natale insieme e quindi ho voluto portarla. >> Si scusò poco dopo la donna, avvicinandosi alla figlia maggiore.

<< Awwww.. grazie mammina! >> Esclamò Marika, abbracciando la madre.

<< Sì grazie! >> Borbottò , col sorriso sulle labbra la giovane attrice,con tono dolce e timido.

<< Verrò a riprenderla il 26 mattina, prima che tu vada al matrimonio , se per te va bene. Così potrete salutarvi con calma prima di andare. >> Disse ancora la bionda,rivolgendosi a Sana che rispose:

<< Davvero gentile da parte tua. Lo considero il mio regalo di Natale! >>

<< Uhm..In realtà. Ti ho fatto un regalo e te l'ho portato. è solo un pensiero. Marika te lo darà domani però. So che hai il vizio di aprirli prima! >> Ribattè successivamente la madre biologica.

<< Hei sorellina. Questo era un nostro piccolo segreto! >> Esclamò, con tono fintamente arrabbiato, l'attrice, guardando male la sorellina, che ricambiò lo sguardò con una linguaccia.
Era impertinente quanto la sorella.

<< OPS.Scusa? >> Rispose allora Marika, in segno apologetico, per poi aggiungere:

<< Non sono brava a mentenere i segreti! >>

<< Ah! Ti capisco. >> Ribattè la sorella.

<< Bene.. Io adesso devo andare. Sono già le 4 e mezzo. A presto! >> Esclamò la donna, rivolgendosi a tutti, per poi avvicinarsi alla figlioletta per poterla salutare.

<< A presto. >> Risposero in primis Catherine e Sana, seguite poi dagli altri presenti ,che ricambiarono il saluto con un cenno della mano.

<< Ciao mammina ! Mi mancherai. >> Disse Marika, stringendo forte la madre,che le baciava i capelli, accarezzandola.

<< Mi mancherai anche tu tesoro! Divertitevi,ok? Ci vediamo fra un paio di giorni. Fai la brava. >>  Parlò infine la donna, con tono serioso e materno, prima di andarsene.

<< Guida con prudenza! >> Le urlò dietro Sana, mentre guardava la donna scomparire dalla sua visuale.

<< Andiamo anche noi. è tardi! >> Disse poco dopo, la giovane attrice ,rivolgendosi a sua sorella minore, che chiese confusa:

<< Dove? >>

<< Ma come dove? A lavoro ,no? >> Rispose la maggiore.

<< Posso venire con te? >> Chiese la ragazzina, curiosa e eccitata.

<< Certo! E poi magari ti piacerà e un giorno saremo colleghe. >> Ribattè Sana, prendendo  la borsa e il cappotto.

<< Sarebbe fantastico! >> Esclamò, felice, Marika, allacciandosi il giacchetto.

<< Lo so! >> Esclamò a quel punto Sana, usando un tono di voce molto alto,sorridendo a 32 denti,girandosi a guardare la sua sorellina. Era esaltata.

<< Ci vediamo per cena! >> Aggiunse poco dopo l'attrice, rivolgendosi a sua madre, salutando poi tutti, dicendo in contemporanea con Marika:

<< Ciao!! >> prima di sparire di corsa, raggiungendo la porta di casa.
Erano leggermente in ritardo.

In men che non si dica, fra chiacchiere, giochi da tavola ,film natalizi e anche un pò di karaoke, la serata era giunta al termine.
Erano esausti e pian piano, tutti lasciarono il salotto per andare a dormire.
Vedendo che era l'una passata, anche Sana decise che fosse tempo di andare a letto, specie per la sua sorellina che non era abituata a orari simili.
Marika, mezza addormentata, se ne stava sdraiata accanto a lei, con la testa poggiata sulla sua spalla e un dolce sorriso sulle labbra.
" è così carina" Pensò ad alta voce ,Sana, prima di alzarsi in piedi ,cercando di non svegliare la ragazzina e spegnere la tv di fronte a lei.
Si erano divertite un mondo insieme a lavoro, quel pomeriggio.
Non le capitava di ridere così tanto e di essere così spensierata da anni.
 Adorava sua sorella. Era così piena di vita. Le ricordava un pò se stessa da piccola.
"Io ero più leggera però!" Pensò successivamente la ragazza, mentre si prendeva sulle spalle Marika,per portarla in camera sua, con qualche difficoltà.

<< Dannate scale. >> Mormorò in seguito la ragazza, con l'affanno, prima di arrivare in camera sua e sospirare.

Dopo aver poggiato delicatamente Marika sul letto, si mise il pigiama e cercando di fare piano, entrò nel letto. Si addormentò pochi minuti dopo.
Le due sorelle avevano deciso di dormire nella stessa camera, visto che tanto la madre delle due non era potuta rimanere e il letto a una piazza e mezza era decisamente grande per una sola persona.
La mattina dopo, si svegliarono tutti sul tardi, un paio d'ore prima di pranzo.
La prima cosa che fece ,appena sveglia, la giovane attrice fu quella di uscire a vedere se nevicava ancora, visto che durante la notte era caduta più neve del previsto.
Dopo essersi preparata, mentre aspettava il pranzo e sua sorella che si stava vestendo, prese il suo cellulare e chiamò la sua amica Funny per farle gli auguri di buon compleanno, raccontarle della giornata precedente e ovviamente farle anche gli auguri di buon natale.
Verso le 3, dopo pranzo, tutte le ragazze si erano accomodate in salotto a parlare di cinema e gossip, mentre Robbie era andato a sedersi su una sedia, in cucina ,per leggere un pò e rilassarsi prima dell'arrivo degli ospiti. Non voleva più essere disturbato.
Nella mezz'ora precedente, le donne con le loro voci e le risate avevano continuato ad infastidirlo, così era stato costretto, volendo restare il gentiluomo che era, a trasferirsi dal salotto, dove stava prima, in sala da pranzo.
Nel tardo pomeriggio, dopo essersi cambiata e preparata per la serata, Sana , insieme a Marika, aveva deciso di andare a fare una passeggiata,passando per il parco, approfittando del fatto che avesse smesso di nevicare. E poi voleva far girare la città a sua sorella,visto che l'ultima volta che c'era stata ,era troppo piccola per ricordarlo.
Tornarono a casa intorno alle 18 e 30; pochi minuti prima dell'arrivo della famiglia Hayama.

<< Sana, tutto bene? >> Domandò ad un certo punto, Alicia, osservando lo strano comportamento della giovane attrice che sembrava in ansia e continuava a fissare la porta di casa, in attesa.

<< Perchè me lo chiedi? >> Ribattè Rossana, battendo più volte gli occhi, con sguardo perplesso e confuso, guardando verso l'amica attrice che rispose ,sinceramente:

<< Sei strana. Sembri un pò agitata! >>

<< Io? No, ma che dici! Sono solo impaziente e affamata. >> Rispose gesticolando la rossa, mostrando sicurezza e un finto sorriso.

<< Heric sarà qui a momenti,vero? >> Chiese poi la madre, infierendo, con sguardo serio e furbo.

<< Uhm? Ah sì..certo. A minuti. >> Rispose Sana,distrattamente, guardando nuovamente verso la finestra,con sguardo assente.
Non lo sapeva neanche lei perchè si sentiva così emozionata e nervosa.
Era solo Heric in fondo. O forse era proprio per quello che provava tutta quell'agitazione.
Quanto lo detestava. Odiava l'effetto che aveva ancora su di lei.
O forse invece, si sentiva così solo perchè avevano passato tanti anni senza festeggiare la Vigilia insieme. Era normale un pò di nervosismo....no?

<< Heric? Questo nome non mi è nuovo.Chi è , il tuo fidanzato? >> Domandò successivamente Marika, non afferrando il discorso fatto dalle altre.

<< Ahahaahahah no.... Ma cosa ti viene in mente! Heric il mio fidanzato..Ma nemmeno in un milione di anni,potebbe capitare, figurati! >> Se ne uscì Sana, parlando con voce acuta e tutto d'un fiato.

<< Uhm.... >> << Ah ah.. >> << Certo! >> Mormorarono, poco distanti dalle due ragazze,rispettivamente Alicia, Catherine e la signora Patricia che stavano sorseggiando un drink; analcolico per la futura mammina, ovviamente.

<< Allora perchè sei tutta rossa in viso? >> Chiese, quasi innocentemente Marika, avvicinandosi di più alla sorella che rimase allibita e immobile davanti a quelle parole, diventando ancora più rossa.

<< Cosa? No. Ti sbagli! >> Ribattè lei,riprendendosi,trovando una scusa e scuotendo la testa, cercando di calmarsi.
A suo parere, non aveva davvero senso essere così inquieta per l'arrivo di Heric, eppure non poteva farne a meno. Era sempre agitata quando si trattava di lui.
Era una cosa che accadeva inconsapevolemente.
Sperava che non ci sarebbero stati problemi fra loro.

<< é la vostra prima Vigilia di Natale, dopo anni. Sei agitata? >> Disse poi Catherine,mettendo il dito nella piaga.

<< Possiamo smettere di parlare di Heric per favore? >> Chiese,molto poco gentilmente, Sana, guardando male tutti, alzando il tono di voce.

<< Ma come sei suscettibile. >> Disse Alicia.

<< Qui gatta ci cova. >> Sussurrò Marika a Catherine.

<< Per me va bene. >> Disse Robbie, spuntato all'improvviso, dandole manforte, ma sentendo gli occhi pungenti e quasi furiosi delle donne, puntati su di lui.
Non gli era mai piaciuto quel biondino.

15 minuto dopo, il campanello suonò. Erano Loro.

<< Buona Vigilia a tutti! Catherine ti trovo bene. >> Disse il signor Hayama, rivolgendosi alla signora Smith,salutandola con un breve cenno della mano, prima di farle un complimento.

<< Grazie mille. Sei sempre gentile. Anche tu  stai molto bene,Frank.
Heric, Nelly è bello vedervi. Prego,entrate, Gli altri sono in salotto. >> Esclamò la padrona di casa, spostandosi per far passare gli ospiti, per poi richiudersi la porta ale spalle.

<< è carino! >> Mormorò Marika,all'orecchio di Sana, la quale arrossì ancora di più, quando Heric la vide e la salutò con un sorriso.
 Di cortesia, certo...ma sempre di sorriso si trattava.

<< Hei! >> Disse lui, avvicinandosi, mentre si toglieva il cappotto.

<< Hei! >> Rispose lei, con un sorriso timido, dandogli un'occhiata veloce, non soffermandosi troppo su di lui.

<< Nelly,ciao! >> Esclamò Sana,trovandosi davanti la sorella di Heric, che si buttò su di lei ,abbracciandola e complimentandosi con lei ,dicendo:

<< Sana ,sei bellissima! Non è vero, Heric? >>

<< Uhm..certo..sì.. Stai bene vestita così. >> Affermò lui, incespicando un pò con le parole, diventando leggermente rosso per l'imbarazzo.

<< Oh Grazie. Anche tu stai bene. Sei...molto elegante. >> Rispose Sana,evitando il contatto visivo.

<< Sono stato costretto a vestirmi in questo modo. >> Chiarì il ragazzo,guardandosi intorno.

<< Non ne avevo dubbi! Bhè, godiamoci la cosa finchè dura, allora. >> Se ne uscì divertita la giovane,non dando peso a ciò che diceva.

<< Uhm...non volevo dire...io intendevo che... >> Aggiunse successivamente lei,rendendosi conto di come le sue parole potevano sembrare.

<< Tranquilla. Ho capito cosa volevi dire. >> Le disse Heric, salvandola dall'imbarazzo.

<< Oh grazie a Dio. >> Disse, sospirando tranquilla, la giovane, ringraziando il fatto che Heric avesse capito.

<< Ma dov'è quel tuo fantastico ragazzo? Dove l'hai nascosto? >> Domandò poco dopo, cambiando discorso, l'attrice all'amica, vedendola da sola, senza il suo compagno.

<< Non può venire. Purtroppo sua madre si è fatta male dopo pranzo, questo pomeriggio.
Vengo dall'ospedale infatti. Ma lui mi ha detto di venire qui lo stesso. Me l'ha fatto promettere. Non voleva che mi perdessi questa cena. Sa quanto ci tengo. è davvero un'angelo. Comunque più tardi lo raggiungo, così possiamo stare insieme.
Sua sorella dovrebbe andare a dargli il cambio, così potremmo tornare a casa. >> Spiegò, tristemente, Nelly, prima di allontanarsi per chiamare il suo fidanzato al telefono.

<< Hei.. Ti sei ricordato di fare gli auguri di buon compleanno a Funny!? >> Disse all'improvviso Sana, dopo qualche minuto di silenzio, girandosi verso Heric che si trovava dietro di lei in quel momento.

<< Certo...non sono mica io quello che si scorda sempre le cose! >> Esclamò lui, facendo uno dei suoi sorrisi strafottenti.

<< E con questo cosa vorresti insinuare ,eh? >> Ribattè a quel punto la rossa, arrabbiata, cogliendo il sarcasmo nella frase del giovane, che rispose, alzando le mani in segno di resa:

<< Io? Assolutamente niente.. >>

<< Non ti credo! >> Affermò in seguito Sana, pronta a colpirlo, guardandolo male.

Prima che Nelly potesse mettersi in mezo per fermare la discussione, la conversazione venne interrotta da Marika che mettendosi fra i due ragazzi, chiese a Heric, con tono sfrontato e un pò di ingenuità:

<< Tu sei il fidanzato di mia sorella? >>

<< Che cosa? >> Domandò lui, con occhi e bocca spalancati, rivolgendo il suo sguardo a Sana che continuava ad agitare le mani verso la sorellina per farla tacere, mentre con la testa faceva di no.

<< Marika! Te l'ho già spiegato. Io e Heric siamo solo amici. >> Disse infatti poco dopo l'attrice, con sguardo serio, cercando di essere convincente, ma la ragazzina non demorse e rispose:

<< Allora perchè prima sei arrossita e - >>

In quell'istante la mano di Sana coprì la bocca della giovane, evitando così maggiori figuracce.
Heric ,confuso, continuava a guardare le due come se fossero matte.

<< Kurata, questa è tua sorella?! Wow..L'ultima volta che l'ho vista era...bhè...molto più piccola. >> Affermò lui, successivamente, mentre la ragazza stringeva forte il braccio della sorella, intimandole con lo sguardo di non aprire bocca.

 << Eh già.. >> Disse lei, distrattamente, alternando lo sguardo fra il ragazzo e sua sorella.

<< Avevi ragione. >> Esclamò poi Heric, spiazzando la giovane, che non capì di cosa stesse parlando.

<< Su cosa? >> Chiese infatti lei, curiosa.

<< Ti somiglia. >> Constatò Heric,osservando entrambe per poi sorridere quasi maliziosamente.

<< Lo credi davvero? >> Domandò lei, sinceramente sorpresa dalle parole del suo amico.

<< Sì..è impertinente quanto te. >> Rispose lui, sorridendo, facendo infuriare la rossa,che credeva che il ragazzo stesse per dirle qualcosa di carino,una volta tanto.

<< Cretino! >> Borbottò lei, prima di allontanarsi con Marika, alla quale dovette fare un piccolo discorsetto. facendole promettere di non parlare più con Heric, per tutta la serata.
Era finalmente arrivato il momento di mettersi a tavola.

<< La cena è pronta! >> Gridò ad alta voce, la signora Patricia, per farsi sentire da tutti i presenti che erano sparpagliati per la stanza.

Manco a farlo apposta, Sana ed Heric capitarono uno di fronte all'altra.
Nell' ora successiva, il cellulare dell'attrice non fece altro che squillare.
Messaggini e chiamate arrivavano da ogni dove,scatenando il malumore del biondino.

<< Sei molto ricercata stasera. >> Disse Heric, amaramente, quasi come se fosse scocciato dalla cosa.
La ragazza non diede peso al tono di voce del biondo e rispose tranquillamente:

<< Sono le ragazze che mi fanno gli auguri di Natale. >>

<< Ah... Sì anche a me hanno scritto Terence e gli altri poco fa. >> Ribattè Heric,calmandosi un pò.
Ogni volta che il telefono suonava, non riusciva a smettere di chiedersi chi fosse.

"Da quando sono diventato così geloso di questa ragazzina egoista?" Si chiese lui, guardandola, per poi realizzare che era da sola. No Brad. No Charles.

<< Ci credi che sono andati quasi tutti in montagna? E sono partite senza neanche salutare. >> Disse poi Sana, con tono contrariato.

<< ...In realtà l'hanno fatto ,ma tu quel giorno non eri disponibile...o almeno credo sia andata così. >> Commentò il ragazzo a tono,zittendo la giovane che rimase spiazzata.
Era vero. Lei non era stata disponibile quel giorno, per via di impegni lavorativi presi tempo prima e non aveva fatto in tempo a liberarsi.
Certo si erano sentite telefonicamente, ma non era stato lo stesso.

<< Uhm.. bhè.. Comunque mi è troppo dispiaciuto che siano partite senza che potessimo scambiarci i regali o vederci anche solo per un caffè. >> Ribattè nuovamente la giovane, testarda com'era.

<< Non la farei così tragica se fossi in te. Voglio dire... in fondo, rivedrai tutti fra due giorni. >> Disse lui, con nonschalance,cercando di minimizzare la cosa.

<< Lo so..ma.... A proposito ! Ma ci pensi che fra poche ore Terence e Alyssa saranno marito e moglie? Wow... Non l'avrei mai detto. >> Se ne uscì, a quel punto, la rossa, esaltata ma allo stesso tempo un pò preoccupata.

<< Nemmeno io... ma evidentemente alcune cose sono semplicemente destinate ad accadere. >> Rispose Heric, dandole un'occhiata veloce.

<< Tu credi? >> Chiese lei,sorpresa, prima di essere interrotti dall'arrivo di una ragazzina di sua conoscenza.

<< Facciamoci un selfie! Facciamoci un selfie! >> Urlò Marika,saltellando, piazzandosi davanti la sorella prendendo i due giovani alla sprovvista.
Quella ragazzina era ossessionata dale fotografie. Ne aveva fatte tipo 100, solo nell'ultima ora.
I 3 si avvicinarono di poco e la ragazzina scattò.

<< Ne faccio una solo a voi? Così puoi metterla vicino all'altra, Sana. Sai, quella che tieni sul comodino vicino al tuo letto... >> Disse Marika, scattando, senza dare loro il tempo di ribattere o mettersi in posa.

Subito dopo aver scattato la foto, il cellulare di Rossana iniziò a squillare incessantemente.
La giovane riconoscendo la suoneria personalizzata sorrise capendo di chi si trattava.
Era Funny. Ma era davvero strano che la stesse chiamando, visto che si erano sentite solo qualche ora prima. Presa dalla curiosità e anche un pò dalla preoccupazione, decise di rispondere immeditamente alla chiamata.
Nel frattempo gli altri ospiti si erano spostati , chi si trovava in salotto, chi in cucina ,ma tutti avevano già iniziato a scambiarsi i regali di Natale, visto che la cena era finita da pochi minuti.
Heric approfittò del fatto che Sana fosse distratta e non lo stesse guardando, per andare a prendere il regalo che le aveva comprato.
In sottofondo c'era un cd, fatto da Robbie, di canzoni natalizie.
Il manager sapeva che Sana amava ascoltarle la sera della vigilia, così l'aveva preparato apposta per la giovane.

<< Sana.. >> Disse la voce tremante di Funny, mentre respirava pesantemente.

<< Funny! Tutto bene? >> Rispose Sana, mentre si spostava per sentire meglio l'amica, che sembrava stesse singhiozzando.

<< Il tuo amico è proprio uno stronzo! è un'idiota. Un'egoista! >> Esclamò a voce alta e
con rabbia, la castana,con occhi furiosi , entre si soffiava il naso.

<< Woah.. Piano. Chi, Brad? Perchè? Ma che è successo? >> Chiese a quel punto Sana, confusa e turbata,allontanando da se, di poco, il telefono ; per qualche secondo.
L'amica le aveva appena perforato un timpano con le sue grida.

<< Se ne va..Sana. >> Fu il commento dell'altra ragazza, che nel frattempo si era seduta sul letto a gambe incrociate, con una coperta sopra di lei, che la copriva  a metà.

<< Che cosa? >> Domandò incredula,successivamente,la rossa, alla ricerca di maggiori informazioni.

<< Già... e me l'ha detto proprio oggi che è il mio compleanno. Sapevo che stare con lui mi avrebbe portato solo dolore... >> Disse la giovane, fra le lacrime, parlando singhiozzando, mentre mentalmente offendeva ripetutamente il ragazzo.

<< Dai,non dire così..e spiegati meglio,per favore. Hai ragione sul fatto che sia spesso egoista e che sia un grandissimo stronzo a volte,ma non ci credo che ti abbia voluto lasciare e per giunta in questo modo. Lo conosco. Ci tiene davvero a te. >> Rispose allora l'attrice,perplessa e anche un pò delusa da ciò che stava sentendo con le sue orecchie.
Non parlava con Brad da qualche giorno, ma non avrebbe mai pensato che avrebbe potuto fare del male alla sua amica. L'aveva avvertito di stare attento e poteva vedere nei suoi gesti e nelle sue parole nei confronti di Funny che fosse completamente cotto di lei ,quindi non capiva il perchè di questo comportamento improvviso.

<< Non lo so.... io...mi ha fatto una sorpresa. è venuto a casa dei miei,  stavamo parlando..e poi, dopo avermi baciata,mi ha detto che doveva partire.. che a Charles avevano offerto un lavoro all'estero e lui non sapeva cosa fare, perchè non voleva lasciarmi,ma non poteva restare. Allora mi sono arrabbiata e abbiamo litigato di brutto e lui se n'è andato. >> Chiarì, finalmente, Funny, smettendo di piangere e schiarendo la voce per farsi sentire meglio.

<< Ma perchè sono così sfigata,eh? >> Aggiunse poi la ragazza,con tono di voce triste.

<< Oh tesoro.... Bhè, a me non sembra che sia sia comportato male o che ti volesse lasciare. Quando ha saputo questa notizia? >> Ribattè la rossa, iniziando a capire tutto.

<< Oggi pomeriggio. >> Rispose la castana.

<< Ed è corso a dirtelo.. dopo averti fatto una sorpresa. Lui non è il tipo che fa sorprese, credimi. Penso che abbiate ingigantito la questione. Un litigio può capitare..dai. Farete pace,lo so. >> Ribattè a quel punto l'attrice, con tono serio e convinto, cercando di tranquillizzare con le sue parole,riuscendoci almeno un pò, la castana.
Credeva veramente nella relazione fra i due suoi amici. All'inizio era stata scettica, conoscendo entrambi e sapendo le storie passate , ma poi vedendoli insieme aveva realizzato che erano spiriti affini. Erano simili, ma diversi. Avevano chimica e si divertivano insieme. Non aveva mai visto nessuno dei due ridere così tanto e spassionatamente quando stavano con altre persone, specie Funny.

<< Non voglio difenderlo..voglio bene ad entrambi , ma non credo abbia sbagliato. Credo sia stato corretto. Te l'ha detto subito e poi ti ha detto che non voleva lasciarti. Potete farlo funzionare ,no? >> Continuò in seguito la rossa.

<< E se succede come fra te e Heric? >> Domandò invece , tesa e ancora dubbiosa, Funny.

<< Ma che dici? Siamo persone diverse. Le situazioni sono diverse Funny. E poi tra me e Heric non c'era niente quando io sono partita. Se volete stare davvero insieme, troverete il modo. Ne sono sicura. >> Affermò decisa Sana.

<< Grazie amica mia. Mi ha fatto bene parlarne con te. Stavo impazzendo qui da sola.
Non volevo farmi vedere in questo stato dai miei ,così mi sono barricata in camera a piangere come una 14 enne. Ho ancora il mio orgoglio...più o meno. >> Confessò, più serena, Funny.

<< Capisco perfettamente. >> Disse l'attrice , annuendo e sorridendo, immaginandosi la scena.
L'aveva fatto anche lei.

<< Le cose come vanno da te? >> Domandò, cambiando discorso, la castana, curiosa di sapere.

<< Tutto bene.. Abbiamo appena finito di mangiare e adesso c'è lo scambio dei regali. >> Disse Sana, rientrando in casa.

<< Allora ti lascio andare.. So quanto ami questa parte. >> Affermò ,con tono calmo e divertito, l'altra ragazza.

<< Ti voglio bene Funny. >> Se ne uscì , spontaneamente, la giovane attrice, facendo sorridere l'altra.
Queste parole sciolsero il cuore dell'amica che rispose con affetto:

<< Anche io Sana... e grazie per avermi tirato su di morale. Domani, a mente fresca, chiamerò Brad e cercherò di chiarire con lui. Penso di essere stata cattiva...ingiustamente. >>

<< Sono sicura che avrà capito perchè ti sei comportata così.. Lui avrebbe fatto lo stesso.
Eri arrabbiata perchè sei innamorata e non vuoi perderlo. è un sentimento comprensibile. >> Ribattè Rossana, saggiamente.

<< Già.. Bhè, salutami quell'imbecille del mio migliore amico e fai gli auguri di buon natale alla tua famiglia. Baci baci. >> Fu l'ultima cosa che disse la castana ,con tono leggero, prima di riaggangiare e raggiungere i suoi parenti di sotto.

Guardandosi intorno, Rossana notò che Heric era sparito e così si avvicinò a sua madre e sua sorella per fare due chiacchiere.

<< Tutto bene figliola? Chi era al telefono? >> Chiese incuriosita la donna, osservando la figlia.

<< ...Era Funny! >> Rispose distrattamente la giovane.

<< Le è successo qualcosa? >> Domandò ,con una punta di preoccupazione nella voce, la signora Smith.

<< Ha litigato con Brad, ma andrà tutto bene..o almeno lo spero. >> Spiegò la giovane, prima di trovarsi Heric nella sua visuale, con un pacchetto in mano e andargli incontro,dicendo:

<< Hei..dov'eri finito? Ti saluta Funny! >>

<< Era lei al telefono? Ma non ha altro da fare? Tipo che ne so, festeggiare il suo compleanno o andare a messa con i suoi? >> Ribattè accigliato, quasi con cattiveria, il biondino.

<< Non c'è bisogno di essere così maleducato. Ma che cos'hai oggi? >> Affermò la ragazza,guardandolo male, sapendo ciò che l'amica stava passando.

<< Dico solo che se aveva così voglia di parlare con te, poteva passare. Tutto qui.  >> Disse lui,con convinzione, dopo aver sbuffato sonoramente.

<< Non era dell'umore.. >> Ribattè la rossa, prednedno le difese dell'amica, senzaperò spiegare la situazione a Heric.
Ora che ci pensava... probabilmente Heric era l'unico a non sapere della relazione fra Brad e Funny. A meno che , la castana non gliene avesse parlato, cosa di cui dubitava, conoscendola.

<< Ma che cos'hai fra le mani? >> Chiese in seguito la giovane, curiosa, notando il pacchettino d'orato e rosso che il biondo stava stringendo con forza.

<< Cosa sembra? >> Rispose con un ghigno, il giovane, mentre porgeva il pacchetto alla ragazza che stupidamemente e incredula ,chiese:

<< è per me? >>

<< Per chi sennò? >> Ribattè lui, con tono di presa in giro, facendo un sorriso sornione, per poi imbarazzarsi alle parole successive della giovane ,che esclamò:

<< Mi hai davvero comprato un regalo? Sei cambiato! >>

<< Non così tanto. >> Disse poi lui, guardandosi attorno, evitando il contatto visivo con la ragazza che era visibilmente emozionata.

<< Wow.. Heric..ma questo è.... wow... non so cosa dire. >> Mormorò la giovane, a corto di parole,con la bocca secca e il cuore palpitante.

Ricordava quel braccialetto. L'avevano visto insieme, 3 giorni prima della sua partenza per NY, anni prima. Avrebbe voluto comprarlo ,ma non c'era stato tempo, il negozio stava chiudendo e lei era dovuta tornare a casa ,quella sera, arrabbiata e sconsolata.
 Poi era partita e non aveva avuto modo di tornare in quella gioielleria.
Non poteva credere che Heric glielo avesse comprato e che per giunta l'avesse tenuto e conservato per tutti quegli anni, quasi come in attesa del giorno in cui avrebbe finalmente potuto darglielo.
Insieme al bracciale, c'era nel pacchetto anche una collanina, una di quelle  al cui interno c'è uno spazio in cui si può mettere una foto. Era una specie di medaglione.
Quella era ,in assoluto, la prima volta che Heric le faceva un regalo vero e non una cosa sciocca, oppure il solito pupazzo di neve, di cui lei non si era però mai lamentata.
Era una specie di tradizione per loro. Immancabile il giorno della Vigilia.

<< Sarebbe la prima volta. >> Ribattè lui, prendendola ancora in giro, come suo solito.

<< Shh...Sto cercando di dire che... ehm..grazie Heric. è il più bel regalo che potessi farmi. >> Continuò lei, trovando le parole adatte, guardandolo con un sorriso dolce, per poi avvicinarsi per abbracciarlo velocemente, mentre decideva se depositare un bacio sulla guancia oppre no. Voleva farlo, ma non era sicura se fosse il caso.

In quel momento il telefono squillò, facendola sobbalzare e allontanare dal giovane che era ancora stupito per il contatto.

<< Sana. Posa quel telefono. è assurdo che squilli di continuo! >> Le urlò sua madre, che non si sa come, si trovava in quel momento molto vicina a loro, forse per sbirciare e impicciarsi.

<< Scusate! è Charles. Sicuramente è all'orfanotrofio con i bambini e vorranno farmi gli auguri. >> Disse Sana, con tono apologetico, spiegandosi, prima di allontanarsi e raggiungere la serra.
Aveva ragione infatti. Era il suo amico attore.
Sana non aveva visto l'espressione sul viso di Heric in quel momento.
Era passata da serena ad arrabbiata in meno di 2 secondi.
Il suo disprezzo per Charles non sarebbe mai scemato o cambiato.
L'aveva odiato e ne era stato anche geloso, anche se questo era stato difficile da ammettere perfino a se stesso.
L'avvea invidiato principalmente per la sua vicinanza alla ragazza del suo cuore.
Lui,mentre Sana era a New York, poteva vederla, parlarle, abbracciarla. Lui invece no.
Era troppo distante per poterlo fare.
Si era sentito distrutto, sconfitto quando i due attori aveva annunciato di stare insieme , un paio di anni prima.
Quello fu uno dei momenti più brutti della sua vita.
Già solo il pensiero di essergli lontano gli faceva male, ma saperla con quel damerino lo faceva uscire fuori di testa. Ne aveva combinati di casini in quel periodo, senza nessuno che potesse comprendere i suoi motivi e il suo dolore.
Gli sembrò ,per 6 mesi circa, di stare in apnea. Gli pareva di non respirare ogni volta che vedeva qualche foto dei due in qualche rivista o ogni volta che leggeva quanto innamorati fossero o sembrassero agli occhi di tutti.
Riprese a respirare il giorno in cui lesse che i due giovani , "la coppia del momento" erano chiamati, si erano lasciati.
Non potè far a meno di sorridere , ma fu in quell'istante che capì che non poteva permettere ancora alla ragazza di condizionarlo, non più, così decise di andare avanti e rinunciare a lei.
Buffo pensare come una cosa simile era capitata anche a Sana, non molto tempo prima.

<< Pronto, Charles! Sei tu? >> Chiese Sana, con tono di voce allegro, rispondendo alla chiamata.

<< Ciao Sana. Sì,sono io. Volevo solo farti tanti auguri di buon natale....e poi chiederti scusa- >> Disse lui, con tono apologetico  e rammaricato.

<< E per cosa? >> Domandò lei, fintamente, quasi divertita.
Sapeva di cosa si stesse scusando, ma sapeva anche che l'aveva già perdonato per le cose che aveva detto, quindi non c'erano problemi fra loro, da parte sua.

<< Bhè.. Per come ci siamo lasciati l'ultima volta che ci siamo visti..io sono stato un pò brusco con te... quasi cattivo,direi. >> Spiegò l'attore, con tono di voce triste.

<< Ah... ma tranquillo. è acqua passata ormai. Non ce l'ho con te. Ho capito cosa intendevi e devo ammettere che... forse avevi ragione a dire quelle cose. >> Chiarì la giovane, col sorriso sulle labbra.

<< Davvero? Sono felice di sentirtelo dire. >> Ribattè l'amico, contento.

<< Cosa ? Che avevi ragione tu o che non sono arrabbiata con te? >> Chiese poi, con tono divertito, lei.

<< Entrambe le cose. Comunque mi dispiace. Non avrei dovuto attaccarti. Non è stato gentile da parte mia. >> Disse ridendo, lui, usando poco dopo un tono più serio e tenero.

Dopo qualche secondo di silenzio, Charles continuò dicendo,dolcemente:

<< Ascolta. Questa è per te. >>

<< Oh,... che bello! Grazie mille a tutti. >> Urlò per farsi sentire , mentre tirava su col naso,essendosi commossa, per poi aggiungere,rivolgendosi all'amico:

<< Digli che domani verrò a visitarli. >>

<< Hai saputo la novità? >> Domandò a quel punto il giovane, incuriosendo la giovane che ripensando alla sua chiacchierata con l'amica, poco dopo, chiese:

<< Parli della tua partenza? Sì.. Mi è stato accennato. >>

<< E ti hanno chiamata? >> Chiese ancora l'attore, con tono euforico.

<< A me? E per cosa? >> Domandò allora la ragazza, confusa.

<< Bhè.. Ci sarai anche tu nel film! è quasi certo. La scelta è fra te e un'altra attrice. >> Esclamò il giovane, con il tono di chi sapeva che fosse tutto già deciso.

<< Ah davvero? Non mi ha ancora chiamato nessuno a dire il vero... ma tanto non accetterei. >> Ribattè lei, riprendendosi, per poi scuotere la testa in segno di negazione.

<< Ma Sana... Sono le Hawaii. Ed il film è davvero bellissimo. Ha una scenografia fantastica, un cast spettacolare e lil copione è magnifico. E ti assicuro che la parte di Mina, la protagonista, sembra fatta apposta per te. >> Spiegò, con chiarezza e un tono di voce allegro, l'attore, che era entusiasta del nuovo progetto.

<< Ma io..non so. Sono in pausa e- >> Farfugliò la rossa, in difficoltà.

<< Bhè..Tu intanto pensaci. Sono sicuro che entro domani riceverai una chiamata importante e spero davvero che accetterai. E poi non sarebbe grandioso poter lavorare ancora insieme? Anche se solo per un mese. >> Rispose successivamente lui, cercando di convincerla.

<< Un mese dici? Uhm... Bhè, ci penserò, ma non posso garantirti nulla. >> Ribattè la giovane, dandogli speranza.

< Sana? >> La chiamò lui, in seguito, con un filo di voce.

<< Sì? >> Rispose lei, tornando ,lentamente, vicino ad Heric.

<< Ti voglio bene. >> Disse ,con tono deciso e dolce, il ragazzo dai capelli azzurri, facendola fermare di colpo.
Non si aspettava di sentire quella frase e non potè non ricordare la prima e l'ultima volta che il ragazzo le aveva detto quelle stesse parole, ma con un tono diverso di voce.
Stavolta non c'era un doppio significato però, o almeno le sembrava di no.

<< Oh... Ti voglio bene anch'io e te ne vorrò sempre. >> Rispose l'attrice,rossa di vergogna, attirando l'attenzione del giovane di fronte a lei, che la guardò contrariato, sorpreso e anche un pò ferito.

A quelle parole sussurrate infatti, il cuore di Heric fece un balzo e la sua espressione cambiò immediatamente, ma la rossa se ne accorse e , dopo aver chiuso la telefonata, disse:

<< Hei, tutto bene? Mi sembri stranulato. >>

<< Si dice stralunato e comunque.. va tutto a meraviglia. Perciò, perchè non te ne torni a parlare e a ridere col tuo stupido amichetto? >> Esclamò poi il biondino, all'improvviso, lasciando uscire tutto il suo malcontento e la sua gelosia.

<< Ma Heric! Che cosa stai blaterando? >> Domandò Sana, preoccupata e delusa.
Detestava quando il ragazzo faceva così e non poteva permettergli di comportarsi in questo modo proprio alla vigilia.
Lei stava cercando di creare nuovi ricordi felici.
Era importante per lei che la serata passasse tranquilla e in serenità.
Peccato che Heric non fosse dello stesso avviso.

<< Si può sapere qual'è il problema? >> Chiese con più forza nella voce, la rossa ,andandogli dietro.
Si stavano sempre più avvicinando al giardino.

<< Niente , puoi fare quello che vuoi..e con chi vuoi. >> Disse ,quasi con tono arrabbiato, Heric ,ma inespressivo...come al solito.

<< Eh? Ma di che stai parlando? >> Ribattè confusa lei,guardandolo serio.

<< Non sono affari miei. >> Affermò , allontanandosi ancora, scocciato.

<< No, che non lo sono...ma rimane il fatto che non ti sto seguendo e vorrei davvero capire che cosa vorresti insinuare. >> Chiese Sana, spazientita.

<< Toglimi una curiosità. Il tuo ragazzo dove l'hai lasciato? Oppure la vostra è solo una cosa occasionale e non gli è permesso festeggiare con te il Natale? >> Domandò, con tono pungente e acido, il biondino.

<< Il mio ragazzo? >> Rispose lei, sempre più confusa.
Possibile che fosse ancora geloso di Charles?

<< Brad! è così che si chiama il mio doppelganger,no? >> Ribattè quindi Heric, sicuro di sè, lanciandole uno sguardo di ghiaccio.

<< Brad? Perchè diavolo pensi che Brad possa essere il mio ragazzo? A parte che non funzionerebbe mai, ma non potrei mai fare nulla per far soffrire Funny. Abbiamo già dato grazie a te. >> Disse lei, con tono di voce stridulo, dandogli un'occhiataccia delle sue.

<< Adesso sono io a non seguire te. Funny? >> Chiese lui, con lo sguardo di chi era spiazzato e non capiva.

<< Brad e Funny stanno insieme da un paio di mesi. >> Affermò sorridendo Sana.

<< Oh.. Non lo sapevo. >> Mormorò Heric, dandosi poi dell'idiota ,ricordando la sera del bacio, capendo che non poteva trattarsi della sua amata,ma che ,con la mente annebbiata dall'alcol, era giunto ad una supposizione errata.

<< Immaginavo. è una cosa nuova e probabilmente sapendo che non corre buon sangue fra voi due, ha preferito tacere ,conoscendo la tua possibile reazione alla notizia. Personalmente io li trovo molto carini insieme. >> Se ne uscì dicendo lei, mettendosi di fronte a lui, che pensieroso, si era fermato e stava mugugnando qualcosa, tipo:

<< Quindi quella sera... >>

<< Hum? Heric, non ti sento. Parla più forte. Che stai mormorando?>> Chiese la ragazza, un pò preoccupata nel vedere l'amico parlare da solo, con lo sguardo perso nel vuoto.

<< Sono uno stupido.. >> Disse fra sè, con tono di voce basso, facendosi però sentire dalla rossa che sorridendo e prendendolo in giro, rispose:

<< Bhè..a questo non posso controbattere. >>

<< Comunque.. Sai che mi ha detto ,poco fa, Charles? Che ,quasi sicuramente ,mi verrà offerta la parte della protagonista per un nuovo film girato alle Hawaii. >> Continuò dicendo la rossa, cambiando discorso.

<< Tze.. >> Sussurrò il giovane,roteando gli occhi ,per poi sbuffare.

<< Che c'è? >> Chiese lei,riconoscendo il tono di voce dell'amico.
C'era qualcosa che non andava, di nuovo.

<< Niente.. >> Rispose lui, evitando di parlare, cercando di trattenersi.

<< Heric.. ti conosco. Avanti , di quello che volevi dire. >> Disse lei, con tono calmo.

<<  è che non avevo dubbi che la pausa sarebbe durata poco. >> Ribattè lui, guardandola in malo modo, facendola rimanere male al commento.

<< E con questo che vuoi dire? >> Domandò infatti lei, dubbiosa e tesa.
Sperava di non arrivare ad un litigio, eppure sembrava proprio quello che lui voleva.

<< Che sei bugiarda Kurata. Dici di voler stare qui, prenderti una pausa e di non lavorare troppo, ma appena ti viene offerto un lavoro nuovo, ti ci butti a pesce senza pensare.
Tu non vuoi davvero stare qui, ammettilo. >> Disse Heric con tono amaro e sguardo quasi cattivo, mentre la guardava con occhi taglienti.
Pareva arrabbiato con lei , ma la giovane non riusciva a capire il perchè.
Non gli aveva fatto nulla.

<< Questo non è vero. Non ho detto che avrei accettato,mi pare. E comunque non mi hanno ancora chiamato,quindi. >> Sbottò lei, rispondendogli a tono.

<< Andiamo.. Sappiamo entrambi come andrà a finire. >>

<< No, io non lo so. Perchè non me lo dici tu,eh? Sembri così convinto delle tue parole. >> Disse lei, stufa dei continui attacchi del giovane, che stava davvero iniziando a darle sui nervi.

<< è sempre la stessa storia con te. Te ne andrai di nuovo...Lo sai anche tu. è solo questione di tempo.  E dopo ogni nuovo lavoro, ne verrà un altro. A te piace questo tipo di vita. Ti piace viaggiare e fare mille esperienze e stare lontano da tutti, quindi smettila di fare la bambina viziata. Vuoi lavorare? Bene..ma non lamentarti quando ne sarai sommersa. E non dire che non vuoi farlo, quando poi non ci pensi neanche due secondi prima di decidere e prendere il volo, senza neanche salutare. >> Partì in quinta Heric,buttandogli in faccia tutto ciò che pensava, ferendola.
La reazione della giovane non si fece attendere e dopo un'attimo di smarrimento, cercando le parole adatte, ribattè convinta, con sguardo furioso:

<< Sei serio? No dico.. Ma tu che ne sai, eh? E chi sei per dirmi queste cose? Credi di sapere tutto di me? Bhè, fidati, non è così. >>

Stava diventando rossa per la rabbia che stava provando e stava iniziando a tremare per il nervoso. Heric era l'unico in grado di farla uscire fuori di testa in quel modo.

<< Dio.. Ti detesto quando ti comporti in questo modo! >> Esclamò poi la ragazza, senza riflettere, gesticolando.

<< E io ti odio quando prendi in giro le persone ,sei egoista e fai la povera ragazzina indifesa. Sei davvero brava come attrice, non c'è che dire. Cerchi l'amicizia e l'affetto degli altri e poi quando tutti ti sono amici e ti amano ,basta girarti un secondo e la grande Rossana non c'è più. E tu rimani da solo come un'idiota a chiederti che cosa è successo, dove sei finita e perchè sei andata via. >> Ribattè allora Heric, gridando, non riuscendo più a contenersi.
Le stava buttando addosso,in pochi secondi e con poche parole, tutti quegli anni di risentimento.
Fortunatamente erano distanti da tutti gli altri, poichè si trovavano all'interno del giardino della villa e le loro grida non si sentivano ,ancora, all'interno.

<< Stai scherzando spero! Bhè se la pensi così, perchè non te ne torni a casa tua allora,eh?
Che sei venuto a fare qui? Per litigare con me? Stupida io che pensavo di poter passare una serata come i vecchi tempi. >> Continuò ,a quel punto ,arrabbiata e delusa, Sana, sbraitando senza più ritegno.
Era davvero ferita. Non riusciva a credere alle parole che stava ascoltando.
Guardava il ragazzo come se non lo conoscesse. Non avevano mai litigato in quel modo e lei si stava spaventando, ma non per questo gli avrebbe permesso di parlarle in certi termini.
Non l'avrebbe avuta vinta.
Se Heric voleva sfogarsi potevano farlo ,ma dopo toccava a lei.

<< I vecchi tempi? Come credi che possa tornare tutto come prima? Comunque con piacere. Non so che cosa mi fosse passato per la testa quando ho deciso di venire.
E visto che siamo in tema di consigli. Tu invece perchè non te ne torni in America,eh? O in qualsiasi altra parte del mondo,per quello che mi importa. Faresti un favore a tutti,sai? Nessuno ti vuole davvero qui. La nostra vita è andata avanti. Siamo stati bene anche senza di te. Che sei tornata a fare? Tanto è chiaro che qui non ci vuoi stare , che di noi non te n'è mai importato niente e che il tuo lavoro verrà sempre prima di tutto il resto. >> Disse, con tono di disprezzo e sguardo incattivito, Heric, sempre più agitato.

<< Sei uno stronzo! >> Esclamò la ragazza, guardandolo male, per poi tirargli uno schiaffo, non vedendoci più dalla rabbia.

<< E tu sei falsa ed egoista. >> Ribattè lui, con lo stesso tono minaccioso e brusco, massaggiandosi la parte rossa della guancia.

La giovane gli aveva lasciato il segno sul viso.

<< Egoista? Ma parli tu? Fai tanto il saccente, il moralista. Dici di essere cresciuto, ma fai sempre gli stessi sbagli. Bhè, sappi che se io sono egoista ,tu sei un grandissimo ipocrita.  >> Ribattè  lei,puntandogli il dito contro.

<< Ma di che parli? >> Chiese ,a quel punto, abbassando un pò il tono di voce, Heric.

<< Una fra tutte le cose che hai sbagliato negli anni? Vediamo un pò..Ah sì, Funny. >> Disse lei, più calma, ma con sguardo di risentimento e dolore.

<< Cosa? Te l'ha detto lei ? Guarda che non c'è stato- >> Esclamò il biondino, scuotendo la testa in segno di negazione,iniziando a spiegare.
Stavano litigando in quel momento, è vero , ma non voleva che la rossa si facesse idee strane su di loro.
Funny era una persona importante per lui, ma era sempre stata solo e soltanto un'amica...quasi una sorella e non c'entrava niente con i loro problemi.

<< No..no...lei non c'entra e sinceramente avrei preferito proprio non saperlo, ma non mi interessa più. è acqua passata ormai. Puoi fare ciò che vuoi,per quello che mi riguarda, ma non mi piace il tono in cui ti rivolgi a me come se tu fossi un santo che non hai mai sbagliato nella vita, perchè hai fatto anche peggio di me! >> Esclamò Rossana, con tono sicuro e deciso.

<< Chi ti ha spifferato tutto? è stato Terence vero? Non sta mai zitto con quella sua boccaccia. >> Chiese ,poco dopo, il giovane, rancoroso e arrabbiato con l'amico, che si era messo in mezzo.
Non era stato Terence però e alla fine.... contava davvero chi aveva fatto la spia?

<< Che importanza ha chi è stato! Ormai è fatta,no? E la cosa che ha mi fatto più male, al di la di tutto, è che non l'ho saputo da te...da voi due. >> Disse poi lei, con occhi tristi e voce tremante, mentre stringeva i pugni per la rabbia.

<< Non è successo niente fra me e lei.. Non so cosa sai, ma- >> Iniziò lui, per poi venire interrotto dalla giovane, che rispose:

<< Tranquillo. Funny mi ha spiegato la situazione ,più di un mese fa. So che è finito tutto prima ancora di cominciare. >>

<< Ah.. Ora capisco perchè avete iniziato tutto d'un tratto ad andare così d'amore e d'accordo e a rifrequentarvi dopo la festa. >> Commentò il ragazzo.

<< Non è questo il punto. >> Se ne uscì dicendo Sana, in seguito, mettendosi a braccia conserte.

<< E qual'è? >> Chiese lui, curioso.

<< Che sono stata male per colpa tua, ancora una volta. Tu ferisci, deludi ,tratti male chi ti sta intorno e non te ne rendi nemmeno conto. >> Ribattè lei, con tono di voce triste, quasi sul punto di piangere, gesticolando.

<< Benvenuta nel club. >> Rispose Heric, infastidito, scrollando le spalle e sorridendo amaramente.

<< No. Non è la stessa cosa. Io non ti ho mai allontanato o ferito, non intenzionalmente almeno. Non mi sono mai comportata come tu hai fatto con me. MAI. E non ti permetto di dire il contrario. >> Disse poi la giovane, riprendendo la parola, posandosi una mano sul cuore, con il fuoco negli occhi.

<< Non me lo permetti? Quando sei partita la prima volta ,anni fa... io mi sono sentito perso,vuoto, senza di te...Ero solo un bambino e non capivo come potessi provare qualcosa di così profondo, per una ragazzina così sciocca...infantile ed egoista..come te! >> Esclamò allora Heric, gridando con il tono di voce più arrabbiato che mai, mettendo ,allo stesso tempo, a nudo il suo cuore.
Non molto lontano da loro, pian piano, tutti si stavano accorgendo di ciò che stava succedendo fra loro al di fuori della casa.
<< Hei! >> Commentò la ragazza, con un cipiglio sul viso, mentre il rossore di rabbia si trasformava in imbarazzo.
Quella era ,tra l altro ,la prima volta che Heric le confidava qualcosa riguardo i suoi sentimenti...per lei.
Il rossore si accentuò quando Heric confessò:
<< Ogni volta che credo di averti dimenticato..di averti lasciato andare ,ecco che ripiombi nella mia vita come se il tempo non fosse passato e nulla fosse cambiato. Mi sono messo con Funny solo perchè mi ricordava te , ma allo stesso tempo era così diversa. Probabilmente l'ho fatto per provare a me stesso di potercela fare anche senza di te. Che stavo bene...e sì, forse , in qualche modo strano, volevo.. volevo ferirti.
E mi sono illuso di poter ricominciare , ma poi sei tornata e hai sconvolto ancora il mio mondo. Non ti avevo dimenticata e tu sembravi sempre così lontana...da me e dal mio mondo. Siamo completamente diversi io e te! >>

<< Non così tanto se ci pensi bene. >> Ribattè lei, con sguardo dolce e voce più tenera, mentre il cuore batteva sempre più forte.
Quelle parole inaspettate del giovane stavano avendo un'effetto strano su di lei.
La rabbia sembrava iniziare a scemare. L'unica cosa che voleva fare era abbracciarlo, ma non poteva, non doveva. Così strinse i pugni e ascoltò fino in fondo ciò che il ragazzo le stava dicendo.

<< Invece sì,lo siamo. Non puoi negarlo. Ho sempre sentito questa differenza fra noi..e poi ci si metteva pure quel damerino di Charles. E quando ti si è ripresentata l'occasione di partire ,3 anni fa, ho pensato.. ma si ,che se ne vada,in fondo sono sopravvissuto una volta ,posso farlo ancora. Ero convinto di riuscire a sopportare la tua lontananza.. e di certo ,anche se avessi voluto che tu rimanessi, non potevo chiederti di restare. Non era giusto. Non ero..e non sono nessuno per dirti cosa devi o non devi fare.. l'hai detto anche tu questo,mi pare...molte volte. >> Disse ancora il ragazzo, iniziando a provare un certo disagio, realizzando le sue parole.
Quando aveva iniziato ad inveire contro di lei, non aveva avuto alcuna intenzione di confessare certe cose, e proprio a lei poi, ma la sua bocca non era riuscita a stare zitta e così l'unica cosa che gli restava da fare adesso era concludere il suo discorso. Tanto, pensò lui, peggio di così non poteva andare.

<< Sei proprio un'imbecille. Io non volevo affatto partire! >> Esclamò lei, col sorriso sulle labbra, mentre con le dita si puliva il viso da cui calde lacrime avevano inziato a cadere ,senza che potesse controllarle.
Se solo si fossero parlati tanti anni prima. Se fossero stati più coraggiosi e non tanto stupidi e spaventati.

<< Ma che stai dicendo? Bhè, se non volevi partire,perchè diavolo hai cambiato idea? >> Disse lui, alzando il tono di voce, semi arrabbiato.

<< è stata colpa tua. >> Affermò lei, con tono deciso, ricambiando lo sguardo serio del giovane, che chiese,confuso e agitato:

<< Colpa mia? >>

<< L'ho fatto solo perchè tu mi avevi detto di farlo. Mi hai fatto credere che tutto sarebbe andato bene, che quella era una grossa opportunità per me. Hai detto che non potevo rifiutare, ma che noi saremo rimasti i soliti Sana e Heric e io,da cretina, ti ho creduto.
Mi sono fidata di te. Poi ,dal giorno alla notte, mi hai allontanato, senza dire una parola.
Ma se tu mi avessi chiesto di restare,sarei rimasta...per te. Non mi interessava il film o volare all'estero per fare nuove esperienze. Io volevo solo stare con te. Non mi importava di nient altro. Non volevo allontanarmi di nuovo da te ,ma tu non l'hai mai capito e hai preso la decisione per entrambi. >>

<< Che cosa non ho mai capito? >> Chiese a quel punto, il giovane, molto interessato.

<< Che eri la cosa che contava di più per me! Che avrei fatto di tutto pur di non starti lontana. Tu non hai idea di quanto sia stata male e di ciò che è successo dopo aver saputo di te e Funny, mentre stavo girando quel film. Ero solo una ragazzina. Non avevo capito.
Come potevo? Non avevo mai provato nulla di così potente e intenso.  Non lo sapevo che mi ero innamorata di te.  Non avevo ancora realizzato quanto fossi importante per me e poi tu mi hai spezzato il cuore. Sai che abbiamo dovuto fermare le riprese perchè non riuscivo a smettere di piangere? Non riuscivo a recitare. Hanno dovuto chiamare la mamma per farmi riprendere. E quando sono tornata, tutti voi avevate creduto ai giornali. Perchè non mi hai chiesto se stavo con Charles quando ti ho chiamato? è anche per quello che ti sei messo con Funny, giusto? L'hai fatto per ripicca? Per gelosia? Perchè pensavi che io stessi con lui? >> Confessò e domandò la rossa, avvicinandosi di poco al ragazzo ,guardandolo intensamente, con le lacrime agli occhi.

<< Mi dispiace...io... non credevo che tu- >> Mormorò lui, incredulo e dispiaciuto, fermo sul posto.

<< Già..tu non credevi,vero? Tu non pensavi proprio. Sei stato egoista ,quanto me , e non ti permetto adesso di venirmi a fare la ramanzina. Heric, Heric, Heric. Tutti a parlarmi di te e a farmi la predica su quanto tu sia stato male a causa mia, da quando sono tornata.
Povero Heric...abbandonato da tutti. Ma vi siete mai chiesti come sono stata io in tutti questi anni? No, vero? A me qualcuno c'ha mai pensato? Tu hai mai pensato a come stessi io? No. Non è importato a nessuno di come me la stessi passando. Ne una chiamata, o una lettera mi avete fatto. Ma la cosa che mi faceva stare più male era che era come se non esistessi per te.
Mi hai trattata come un'estraneo. Come se non contassi nulla per te. Ma per voi era tutto okay,giusto? Io stavo bene ,no? Perchè non avrei dovuto,in fondo? Sono un'attrice famosa..piena di soldi e di gente intorno. Bhè, vi siete sbagliati di grosso. Questi ultimi anni sono stati i più difficili di tutta la mia vita. Avevo bisogno di voi e voi non c'eravate.
Tu non c'eri. Se solo ci ripenso, vorrei prendermi a calci. Tu eri l'unica ragione per cui non sarei partita. Ero pronta a mollare tutto, anche il mio lavoro, perchè volevo restare con te. Non volevo lasciarti di nuovo. Ma tu mi hai lasciata andare senza dire una parola.
Come se non ti importasse. E ogni volta che provavo a chiamarti, quando mi rispondevi al telefono, quelle rare volte che lo facevi, tu mi trattavi male, eri sempre freddo, distante nei miei confronti. Poi ho saputo di te e Funny e quella è stata la fine,per me. è stato come tornare a tanti anni fa.
Tu dici di essere stato male, ma TU avevi i nostri amici, la tua famiglia...mentre io ERO DA SOLA, mi trovavo in un paese straniero e non avevo mai tempo per fare nulla se non lavorare sodo, fino all'estremo. Tutti erano troppo occupati anche solo per fare due chiacchiere. Non erano cordiali e amichevoli. Non avevo NESSUNO. Stavo male. Ero depressa. Ma nonostante ce l'avessi con te,  MI MANCAVI - >> Gli gridò in faccia lei,con tono amareggiato ,pieno di risentimento, per poi girarsi e allontanarsi, facendo lunghi respiri per calmarsi.
Era di nuovo rossa come un pomodoro per la rabbia e stava ricominciando a tremare.
Le era doloroso anche solo ricordare quel brutto periodo.

<< Ti mancavo? Davvero? E tu allora? Te ne sei andata,senza voltarti indietro. Cosa ne potevo sapere di quello che volevi o di ciò che provavi?Pensavo ti fosse passata, che ti andasse bene così! Quando te ne sei andata ,ne sono uscito distrutto! Una parte di me è morta quando tu sei partita. Avresti potuto dirmi che volevi restare. Io credevo di fare ciò che era meglio per te. Ho cercato di essere il tuo migliore amico. Ho provato ad essere responsabile. Ti ho lasciato andare, perchè credevo fosse ciò che tu volevi. Non volevo tenerti ancorata a me e alle mie paure. Mi sono allontanato perchè ingenuamente credevo che così sarebbe stato più facile per me. Mi sarei abituato pian piano alla tua assenza, ma invece non è andata così.
Mi mancavi ogni singolo giorno. Facevo fatica a respirare e nessuno mi capiva.
Nessuno comprendeva il mio dolore e mi ero allontanato da tutti,perchè non volevo che mi vedessero in quello stato. Gli altri non potevano aiutarmi,perchè non potevano capire ciò che stavo passando. Vedevo loro tutti felici e io non riuscivo a sopportarlo.
Odiavo il fatto che per loro non fosse cambiato niente, mentre per me era cambiato tutto.
Ero a pezzi. Tu mi hai tolto la terra da sotto i piedi, Kurata.
Poi ,un giorno, Funny è venuta a trovarmi e quando l'ho guardata negli occhi ,ho capito che stava passando le mie stesse pene e ci siamo avvicinati molto, ma solo come amici.
Non avrei mai potuto... stare con lei. Non per davvero. Io volevo solo te accanto a me...non Funny e lei lo sapeva. L'ha sempre saputo. Anche quando sei partita per la prima volta. Sapeva che per me, lei era solo un rimpiazzo, ma non se n'è mai lamentata. Ha accettato quel poco che potevo dargli. Siamo diventati amici intimi, ma non è mai accaduto nulla fra noi, anche se c'abbiamo pensato un paio di volte. Sarebbe stato facile innamorarmi di lei, ma non potevo farlo, perchè per me c'eri solamente tu. Non riuscivo a toglierti dalla mia testa. Così ho iniziato a lavorare e ad allenarmi di più e grazie anche all'amicizia di Funny,sono riuscito ad andare avanti. Avevo ancora quel vuoto nel cuore, ma in qualche modo, avevo trovato un'appiglio per non cedere,per non cadere nel baratro. Così, sono stato egoista e ti ho messo da parte. Non potevo chiamarti, mi avrebbe fatto troppo male sentire la tua voce e realizzare quanto fossimo distanti e quanto tu fossi felice....senza di me. Non abbiamo fatto altro che farci del male,lo so, eppure nonostante tutto, sei sempre stata l'unica persona che volevo vedere quando mi trovavo in difficoltà. L'unica che sapevo mi avrebbe aiutato. Per questo è stato così arduo per me, lasciarti andare sul serio, ma dovevo farcela da solo,per una volta. Non potevo contare su di te e forse ho sbagliato a pensarla così. Forse non avrei dovuto allontanarmi di netto da te. Sai qual'è stata la prima cosa che ho fatto appena mi sono svegliato, dopo l'incidente? è stato pensare a te. Volevo vederti e l'ultima cosa che ricordo di aver visto prima di perdere conoscenza al momento dell'impatto, sei stata tu. In qualche modo , tu mi hai aiutato a tornare, ancora una volta.
Mi sono aggrappato a te, di nuovo e tu mi hai salvato e io mi sono detestato per questo,perchè sono stato debole. >> Sbottò a quel punto, il biondino.

<< BHè, dal mio punto di vista invece, TI ERI CONSOLATO IN FRETTA. E in quel momento la mia vita è cambiata. Non sei stato il solo ad uscirne distrutto, mio caro.
Ma dopo essermi ripresa la mia vita, dopo aver superato la mia depressione e anche il dolore che provavo a causa tua, sono andata avanti e ho fatto di tutto per dimenticare quello che c'era e non c'era stato fra noi. E sì , ammetto che è stata anche colpa mia, ma di sicuro non ho fatto tutto da sola. Quindi smettila di puntare il dito e dirmi cattiverie, come se tu fossi chissà quale persona perfetta! Come se tu sia stata l'unico a soffrire perchè non è stato affatto così! >> Ribattè lei, con sicurezza e un tono deciso.
Gli occhi le bruciavano. Stava cercando di mantenere un certo contegno.
Non sapeva neanche lei cosa provare.

<< Ora per favore, vorrei che tu te ne andassi. >> Affermò poco dopo, guardandolo di sbieco, mantenendo una certa distanza fra loro, indicando con la mano destra, la porta, poco distante da lui.
Dopo tutte le cose che si erano detti, aveva bisogno di spazio e poi c'erano tutte quelle persone.
Tutti gli ospiti avevano assistito al loro litigio. L'aveva capito guardando verso di loro.
I visi di tutti erano insicuri, agitati e turbati, incerti su cosa fare. L'unica tranquilla pareva sua sorella Marika che continuava a cantare e a scartare i regali come se nulla fosse.
Si accorse che sua madre e Robbie erano in prima fila e li stavano osservando preoccupati.
La guardavano da dietro il vetro, aspettando un cenno, ma lei non aveva bisogno del loro aiuto.
Certo Sana e Heric non si aspettavano che sarebbe successo proprio quel giorno, ma tanto si sapeva che prima o poi avrebbero dovuto parlare e risolvere la loro situazione.
Almeno erano stati onesti ,per una volta. Si erano detti anche cose che forse dovevano rimanere segrete, ma era fatta ormai.

Sana non voleva guardare Heric negli occhi e lo stava silenziosamente pregando di andare via. Pecccato che il ragazzo non intendesse muoversi e invece rispose,con voce roca:

<< Non posso farlo. >>

<< Cosa? Perchè no? Ho bisogno di stare da sola...ti prego. >> Disse lei, con tono di supplica, mettendo il broncio come una bambina picccola, alzando gli occhi, frenetici, incrociando lo sguardo del giovane, che esclamò con tono convinto:

<< Siamo stati degli idioti. >>

<< ..Parla per te. Ok, sì...è vero. Siamo stati dei perfetti imbecilli, ma ormai è andata e purtroppo non possiamo recuperare il tempo perduto. >> Ribattè la rossa, sospirando abbattuta.

<< Voglio dire che abbiamo sprecato tanto di quel tempo lontani, ad odiarci o a litigare, a farci i dispetti , che non abbiamo mai realizzato cosa stavamo perdendo, cosa avevamo...o cosa abbiamo. >> Esclamò poi il ragazzo, con un tono di voce diverso dal solito. Era speranzoso...e deciso.

<< Heric..per favore. In questo momento, sono stanca. Tutto questo gridare mi ha destabilizzata e.. che stai facendo? >> Farfugliò l'attrice, spalancando per la sopresa, gli occhi,quando si trovò il biondo a pochi passi da lei.

<< Mi sto avvicinando a te. >> Disse Heric, con un tono sconosciuto alla giovane,quasi malizioso, mentre lentamente avanzava verso la ragazza con sguardo serio ,profondo e sicuro.

<< E perchè? >> Chiese ritrovando le parole, una Sana confusa , quasi terrorizzata dalle azioni imprevedibili del ragazzo ,che le era sempre più vicino, facendole mancare il respiro.

<< Secondo te? >> Ribattè lui, sorridendo sornione.

Passare del tempo con lei negli ultimi mesi..litigare come ai vecchi tempi, vederla indifesa e vulnerabile , ma comunque sempre la solita Rossana, a tratti egoista, ma anche generosa, una forza della natura, una ragazza gentile e dal cuore d'oro, sempre allegra , gli avevano fatto capire, ancora una volta, qualcosa che forse raramente aveva ammesso ,perfino a se stesso, in tutti quegli anni, ossia che non aveva MAI smesso di amarla.
E nel frattempo che lui ripensava a tutti gli anni insieme o separati ,notò che Sana lo guardava con il suo solito cipiglio adorabile.
In quel momento, mentre si stavano urlando contro e lei sembrava persino più bella di quanto non fosse di solito, pensò che si era innamorato per la seconda volta di lei e gli venne da ridere.
Incredibile anche solo pensarlo, ma si era innamorato della nuova Rossana e non soltanto del suo ricordo. Ne era certo ,mentre se ne stavano l'uno di fronte all'altra, dopo essersi sfogati e detti quasi tutto ciò che c'era da dire.
C'era però ancora qualcosa rimasta da confessare, ma ci sarebbe riuscito?
Lui non era mai stato bravo con le parole. Era anzi strano che era riuscito ad esprimere, poco prima , ciò che sentiva dentro. Era esploso.
Ma come si dice... Abbiamo fatto 30? Facciamo 31...no?
Lei era il suo destino e mai come in quel momento ne era diventato pienamente consapevole, mentre la guardava bagnarsi le labbra e torturarsi le mani, nervosamente,indecisa sul da farsi.
Avevano realizzato, entrambi, che dopo le cose dette, non si poteva tornare indietro e forse era giusto così. Era arrivato il momento di lasciare andare il passato e guardare al futuro.
Sapete quel piccolissimo attimo, quel momento quando guardate una persona e dite: "Eccoti qua. Sei tu. Sei ciò che ho sempre voluto e che stavo aspettando da una vita."?
Bhè Heric stava vivendo quell'istante, quel raro e importante momento nella vita di ogni essere umano.
Ma come poteva dirle ciò che provava, adesso che si era calmato, quando a malapena riusciva ad ammetterlo a se stesso?
Doveva farlo però o stavolta l'avrebbe persa per sempre e non era affatto ciò che voleva.
Lui voleva lei. Voleva stringerla a se ,come aveva sognato di fare così tante volte nel corso degli anni. Voleva baciarla ,accarezzarla dolcemente e voleva darle tutto ciò che meritava.
Voleva stare con lei. Voleva essere presente. Voleva esserci per lei, sempre e comunque. Voleva essere felice e voleva che anche lei lo fosse.
Sentiva che, nonostante il loro passato, il loro percorso, le loro assurde discussioni, gli eventi che li avevano tenuti separati, la vita e il tempo che erano passati davanti ai loro occhi, quello era il  loro momento.
In fondo, se dopo quasi 10 anni, i due ragazzi si trovavano ancora in una situazione del genere, qualcosa doveva pur significare, no?
La tensione si poteva tagliare con il cortello, ma non c'era la stessa atmosfera del litigio di pochi minuti prima.
Mentre Heric la stava raggiungendo posizionandosi poi di fronte a lei, iniziò a nevicare leggermente e cominciò ad essere più freddo.
La ragazza a quel punto tremò, stringendosi forte e strofinandosi le braccia,portandole poi intorno al busto quasi come se si stesse abbracciando, ma non seppe intuire se quei brividi fossero per il freddo o se era colpa dello sguardo che il biondino le stava dando.

<< Saresti davvero rimasta se te l'avessi chiesto? >> Le chiese Heric, dolcemente, facendole spalancare gli occhi per la sorpresa , mentre lui le accarezzò delicatamente la guancia con le dita, stranamente calde ,visto il freddo che faceva.

Lei ,inconsapevolmente , chiuse gli occhi per qualche secondo e spostando di poco la testa, rispose al tocco gentile del biondo che la stava guardando come se fosse la creatura più bella di tutto il creato.

Il tono di voce del giovane era totalmente diverso da prima.
La rabbia sembrava sparita e nei suoi occhi c'era una luce diversa.

<< Sì. >> Soffiò lei a bassa voce, annuendo senza esitazione, guardandolo con determinazione, facendogli capire che ciò che aveva detto era la pura verità.
L'attrice non ce la faceva più e non sapeva neanche lei cosa aspettarsi dal ragazzo in quell'istante. Heric era così imprevedibile, ma intanto si stava godendo il momento e il tocco inaspettato offertole dall' amico.
Non le capitava spesso di trovarsi in una situazione de genere con il suo amato Heric.
Era talmente surreale che le pareva un sogno ed era assurdo anche solo pensare come si potesse passare ,in pochi minuti ,dal litigare ferocemente a ritrovarsi poi così vicini a scambiarsi gesti d'affetto e parlare dolcemente.

<< Ma perchè non me l'hai detto o fatto capire? Potevamo risparmiarci tutto questo dolore e tutti questi anni separati.>> Continuò dicendo Heric,col sorriso sulle labbra e un tono di voce calmo.
Sembrava sereno.

<< Per lo stesso motivo per cui TU non hai parlato. Siamo due stupidi, spaventati, ignari di ciò che l altro prova. Alla fine,ti sbagliavi. Siamo più simili di quanto pensi. >> Ribattè lei, sorridendo , guardando in basso, imbarazzata.

<< Abbiamo sprecato tanto di quel tempo...Ma adesso siamo entrambi qui e siamo pronti. Non siamo più ragazzini Sana. >> Disse poi il biondino, attirando la completa attenzione della giovane ,che a quelle parole alzò gli occhi verso di lui.

<< E questo mi fa ancora più paura. >> Confessò lei, a bassa voce, evitando il contatto visivo col giovane.

Non riusciva a reggere quello sguardo, simile a tanti anni prima , ma anche molto diverso e si guardò intorno, con occhi selvaggi, cercando un qualcosa che neanche lei sapeva cos'era, ma nessuno poteva aiutarla. Doveva cavarsela da sola. Ma cosa poteva e doveva fare?
Quell'intensità, quel momento, le ricordava quella sera della vigilia, in cui l'aveva baciata per la seconda volta e lei l'aveva lasciato fare, bloccata dal suo sguardo ipnotico, solo che stavolta, gli occhi di lui, non erano solamente intensi e profondi.
Erano sicuri, attenti, più scuri forse per la passione del momento e la guardavano in modo così dolce che le gambe stavano iniziando a tremarle e lei non aveva la più pallida idea di cosa fare.
Una parte della ragazza le gridava di scappare..forse era il suo cervello,la parte razionale che la stava mettendo in guardia, ma poi c'era il suo cuore che le urlava "buttati! Non aspetti altro. è quello che vuoi."
Heric era sempre stato più bravo ad agire che a parlare, così si era lasciato trasportare dall'istinto. Senza pensarci troppo ,le afferrò il braccio, bruscamente, esercitando una piccola pressione con i polpastrelli sul suo polso sottile, avvicinandosi al viso di lei e costringendo così Rossana a guardarlo in faccia; visto che lei ,un pò accaldata, tentava di evitare di specchiarsi nei suoi occhi.
Ed un istante dopo, senza riflettere, senza darle il tempo di replicare, semplicemente l’aveva attirata a sè e l’aveva baciata, dolcemente, chiudendo lentamente gli occhi.
Heric non si era mai sentito così in pace come in quel momento.
Non si aspettava di certo, anche se lo sperava, che lei avrebbe ricambiato quel suo bacio.
Non era mai accaduto prima e questo lo fece sorridere,rendendolo felice come non mai.
Gli sembrava di sognare. Il biondo aveva goduto nell’udire il cuore della ragazza tuonarle nel petto, battito dopo battito, accelerare sempre di più ed aveva apprezzato il gemito che le era scappato dalla bocca, al loro contatto inaspettato.
Sana aveva avuto solo pochi secondi per decidere cosa fare.
Inizialmente ,cercando di liberarsi dalla stretta , aveva proteso le sue mani in modo difensivo davanti a lei,per far sì che il giovane non si avvicinasse troppo, ma i suoi movimenti avevano solo peggiorato la situazione.
Infatti, prevedendo le sue azioni, Heric , che già la stringeva ,bloccandole i polsi , la tenne ferma contro di lui, intrappolandola ,senza darle via d'uscita ,mentre si avvicinava pericolosamente alla sua bocca.
La sofficità delle labbra del giovane le fece dimenticare tutto.
Le persone non molto lontane da loro, la litigata di poco prima, i dubbi e i timori che si affollavano nella sua testa; tutto era scomparso.
C'era solo Heric nella sua mente. Heric e il sapore delle sue labbra, che sapevano di mirtilli e crema.
Sentì tanto calore intorno a sè e senza rendersene conto, abituandosi al contatto e beandosene, si avvicinò di sua spontanea volontà al corpo del ragazzo, reagendovi meccanicamente, quasi come se si volesse fondere in lui e ricambiò il bacio, in modo appassionato. La cosa sorprese entrambi, ma non si fermarono.. anzi.
E quello fu il loro primo vero bacio. Era il primo bacio per entrambi. Il primo corrisposto.
Quando i due giovani si staccarono, restarono vicini l uno all'altra, con le fronti che si toccavano.
Il corpo di Sana era letteralmente su quello del giovane. La ragazza si teneva forte a lui, quasi come se avesse paura di perdere l'equilibrio una volta mollata la presa e forse era davvero così, visto che sentiva la testa leggera e fluttuare e le gambe fremere.
Il tocco di Heric era così protettivo e lei non si era mai sentita così al sicuro in tutta la sua vita. Era sempre così quando si trovava in compagnia del giovane.
Come se nulla potesse accaderle,in sua presenza.
L'attrice si era lasciata andare..trasportata da ciò che stava provando e dalla sicurezza e la voglia che aveva di baciare quel ragazzo dala prima volta in cui si erano rivisti,mesi prima.
Si sentiva in paradiso.

<< Tu mi hai baciato >> Fece Sana,disorientata,ancora accaldata e col cuore che batteva a mille, dopo aver ripreso le funzioni cognitive, staccandosi leggermente e guardando il ragazzo, che la teneva ancora stretta a se.

<< E tu hai ricambiato. >> Rispose Heric, sorpreso e decisamente felice poichè
quella era ,in assoluto, la prima volta che la ragazza rispondeva ad un suo bacio.

Nessuno dei due aveva mai sperimentato un sentimento del genere.
Guardandosi di sottecchi,un pò rossi in viso, avevano entrambi capito che quel bacio aveva cambiato tutto. D'ora in poi, il loro rapporto sarebbe stato diverso.
Seguì un silenzio imbarazzante.
Le campane della chiesa, poco distante da loro, iniziarono a suonare, segno che la mezzanotte era arrivata e che quindi era ufficialmente Natale.
Il rumore riscosse i due dal torpore e dall'imbarazzo che provavano.

<< Oh no.. Mi stavo dimenticando.. >> Esclamò improvvisamente la giovane, che sembrava essersi appena ricordata di una cosa importante.
Heric la vide allontanarsi di qualche passo e di girarsi, per poi accovacciarsi e voltarsi nuovamente verso di lui, con un dolce sorriso sulle labbra, guardando poi in basso per fargli capire di seguire il suo esempio.

<< Certe cose non cambiano mai,eh? >> Commentò il giovane, avvicinandosi, dopo aver capito che cosa stava osservando.

Sana aveva costruito un pupazzo di neve e doveva averci lavorato molto,visto che era addiruttura vestito ed aveva molti dettagli precisi.
Quella era la loro tradizione natalizia.
Heric sorrise sinceramente, vedendo che non se n'era dimenticata e quello fu uno di quei sorrisi più unici che rari. Uno di quelli che provenivano dal cuore e si intuiva che fosse di pura felicità.
Il cuore della ragazza, vedendolo si gonfiò ,dopo aver saltato un battito e Sana si sentì euforica, poichè era riuscita in un'impresa titanica e molto importante.
Avrebbe voluto avere la sua fidata e vecchia macchina fotografica con lei, per poter fotografare quel momento, quel sorriso così bello da toglierle il fiato.

<< Ti piace? Mi sembrava giusto, sai? ..anche se devo dire che visto il tuo regalo, mi sento un pò stupida adesso. Avrei dovuto pensare a qualcosa di meglio...ma volevo.. come dire, tornare alla nostra tradizione...a com'eravamo. >>  Disse poi, guardandolo intensamente, tutto d'un fiato, un pò imbarazzata , per poi aggiungere,nervosa:

<< A proposito.. Eravamo proprio qui, in questo stesso punto e in questo stesso giorno, 7 anni fa..quando è successo. Ti ricordi? >>

<< Io mi ricordo tutto. >> Fu la risposta secca del giovane.

 << Mi hai baciata e poi sei scappato...come un codardo,lasciandomi immobile come un'idiota. >> Continuò parlando lei.

<< Ero nel panico. Non sapevo che altro fare. Mi sono lasciato guidare dall'istinto. >> Rispose Heric, mettendosi a braccia conserte ,dopo aver scrollato le spalle, per poi farle il suo solito sorriso sghembo.

<< Sei sicuro che questa volta non scapperai? >> Chiese successivamente lei, con tono incerto e insicuro, un pò preoccupata per il loro futuro.
Non voleva fare un passo avanti e cento indietro e con Heric, purtroppo e per furtuna, tutto era imprevedibile.
Non c'erano certezze del loro domani...ma d'altra parte.. l'amore è fatto così,no?

<< E tu? >> Ribattè lui, col fiato corto, accarezzandole la mano,facendo specchiare i suoi occhi in quelli della ragazza che erano più limpidi che mai.
Ogni volta che lui la guardava, i suoi dubbi parevano placarsi e l'unica cosa che riusciva a pensare era quanto amasse profondamente quel ragazzo e volesse davvero che riuscissero a passare bei momenti e smettere di litigare per cose stupide o sciocchi malintesi.
Meritavano una possibilità e sentiva che quello era il momento giusto.
I due , tenendosi ancora per mano, erano ancora più imbarazzati di prima. Non sapevano come comportarsi.
Sana e Heric allora, guardarono contemporaneamente dentro casa e notarono tutti gli ospiti, vicini fra loro, a guardare la scena che gli si parava davanti.
"Beccati" Pensarono i due giovani,allo stesso tempo.
Diventarono,a quel punto, se possibile ancora più rossi di prima. Somigliavano a dei pomodori ed entrambi stavano inziando a sudare freddo.
Erano preoccupati. Sapevano che ,appena messo piede in casa, tutti si sarebbero affannati a chiedere e ad impicciarsi, buttandosi su di loro, senza ritegno.
Capendo che non potevano rimanere per molto fuori, visto che stava riprendendo a nevicare più forte e non avevano nemmeno i cappotti addosso, i due decisero di rientrare ,ma di uscirsene con un no comment a chiunque avrebbe fatto domande indiscrete sulle parole che si erano appena scambiati.
Si guardarono e sorrisero, annuendo in accordo. Si erano capiti al volo, senza parlare.
Non c'era poi molto da dire. Il bacio e la discussione precedente avevano già charito loro le idee. Ci avrebbero provato, ma ci sarebbero andati con i piedi di piombo.
Ora sapevano che quel qualcosa che c'era sempre stato, tutti i sentimenti, che avevano provato l'una per l altro, erano ancora lì.
Col tempo, avrebbero capito come far funzionare le cose, visti i caratterini di entrambi, ma per il momento sarebbero andati avanti, tranquilli, senza farsi troppi problemi, vivendo alla giornata. Senza fare piani.
In fondo ,era il primo rapporto serio per entrambi. Era pure giusto fare le cose con calma.
Sapevano che non ci sarebbe stata via di ritorno o d'uscita dalla loro situazione.
Non si poteva più tornare indietro,non si poteva far finta di nulla e per quanto ne fossero spaventati, sia Sana che Heric erano decisamente eccitati all'idea di una loro possibile relazione.
C'era anche da dire che aspettavano quel momento da così tanto tempo, che adesso sembrava addirittura un sogno.
Si toccarono leggermente, mentre cammminavano lentamente, verso casa, l'una accanto all altro.
Una volta rientrati, Heric si avvicinò a suo padre e a sua sorella, senza emettere suoni, mentre Sana si sedette sul divano fra Catherine e Marika, la quale le diede subito il suo regalo di natale.
La coppia vide con la coda dell'occhio che gli altri erano rimasti in silenzio, incerti sul da farsi, a fissarli, ma entrambi ,guardando silenziosamente i membri della propria famiglia, fecero capire che quello non era il momento di fare domande.
Ci sarebbe stato tempo e luogo. poi.
Mezz'ora dopo, la famiglia Hayama salutò cordialmente i presenti e si diresse verso la macchina ,per poi tornare a casa in quanto era già l'una passata.
Nelly salutò Sana, abbracciandola forte e le disse ,solamente, all'orecchio:
"Era ora" , facendo arrossire ,ma anche sorridere l'attrice che annuì spensierata.
Sana e Heric si salutarono con un cenno della mano e un sorriso che valeva più di mille parole.

<< Ci vediamo al matrimonio! >> Disse poi lei, non volendolo lasciare andare.
Sapeva che probabilmente il giorno dopo non avrebbero avuto modo di vedersi per vari impegni ma lei già sapeva che avrebbe passato l'intera giornata a pensare a lui.
Magari l'avrebbe anche chiamato.

<< Non fare tardi... >> Rispose invece lui, con suo solito tono sarcastico, riferendosi all'incapacità della ragazza di arrivare in orario.
La ragazza gli fece la linguaccia, senza dire parola e poi Heric ,prima di girarsi per richiudersi la porta alle spalle, la richiamò usando il suo nome di battesimo:

<< Sana? >>

<< Sì? >> Disse lei, col sorriso sulle labbra.
Le era mancato sentirla chiamare così da lui. Era da un pò che non lo faceva, ma adesso che sapeva di essere ricambiata, quel suono melodioso che usciva dalla sua bocca, il modo in cui diceva il suo nome, le sembrò ancora più dolce e piacevole del solito.

<< Buonanotte! >> Esclamò lui, con tono tenero, un pò arrossato in viso.

<< Anche a te, Heric. >> Rispose infine Rossana, con lo stesso tono del ragazzo, imbarazzata, sussurrando il suo nome dolcemente.

Tutti , o quasi, si stavano godendo la scena, aspettando il momento di poter assalire i due.

Casa Hayama
ore 2:00

<< Allora? Non hai niente da dirci fratellino? >> Domandò la voce ,irritante secondo il parere del biondino, di Nelly, che guardava divertita il fratello, mentre si toglieva il cappotto.
Era stata una delle prime persone a intuire il legame unico che c'era fra i due ragazzi ed aveva aspettato anni che i due ,scemi, si dichiarassero.
Li aveva guardati struggersi ,l'una per l altro senza capire l'inutilità della cosa.
Se solo non fossero stati così ingenui ,ciechi e stupidi.
"Come possono non rendersi conto di ciò che provano?" Si era sempre chiesta.
Aveva quindi il diritto, secondo lei, dopo tutto quel tempo a sperare, di sapere cosa si erano detti e se ,finalmente, erano diventati una coppia.
Non vedeva l'ora di poterli prendere in giro.
Aveva la sensazione che fosse andato tutto bene, che qualcosa fosse cambiato, visto il rossore sul viso dell'attrice, prima di salutarli, ma voleva una conferma da parte del biondino. Conferma che però, come si poteva immaginare, non ebbe.

<< Sono stanco. Vado a dormire. >> Fu la risposta, per niente inaspettata , del ragazzo, che guardò  di traverso la sorella maggiore, che sbottò, isterica, con voce triste, chiedendo poco dopo aiuto al genitore:

<< Ma Heric! Papà! >>

<< Figliolo, andiamo. Fai contenta tua sorella ....e anche il tuo povero padre. >> Chiese, con tono quasi supplichevole, Frank, guardando il figlio, che però non cedette e ribattè, con tono serio, convinto e anche un pò burbero:

<< No. Sono cose che non vi riguardano. >>

Heric detestava sua sorella e suo padre quando invadevano la sua privacy.
Bhè...detestava le persone in generale. Solo poche persone non gli dispiacevano.

<< Ah...Sei stranamente sulla difensiva! Questo vuol dire che...c'è effettivamente qualcosa di cui parlare. Lo sapevo! >> Esclamò poi, con tono di voce stridulo, sicuro e determinato ,la giovane , che guardò il padre, sorridendo vittoriosa.

<< Te l'avevo detto figliola..che tutto si sarebbe risolto da solo, senza interferenze.
C'era solo bisogno di un pò di tempo. >> Disse in seguito Frank, con tono serioso, mentre versava un pò d'acqua in un bicchiere,sorridendo al pensiero del suo bambino,ormai cresciuto, e la sua amica d'infanzia, finalmente insieme.
Lui c'aveva sperato dal momento in cui quella ragazzina, così vitale, era entrata come
 un 'uragano nella loro vita, cambiando, in positivo Heric e risolvendo in parte i loro problemi familiari.
Aveva riavuto la sua famiglia indietro, grazie a quella ragazza e l'avrebbe ringraziata per sempre. Le era debitore.
Sapeva inoltre, in qualche modo, che quei due erano destinati ad amarsi.
 Dovevano solo trovare il momento giusto.
Spesso ne aveva anche parlato con la madre della ragazza, Catherine Smith e si erano scambiati opinioni al riguardo, sperando che un giorno tutto si sarebbe risolto nel migliore del modi.
Fra una chiacchiera e un'altra i due erano diventati buoni amici, ma non erano mai andati oltre, nonostante negli anni avessero scoperto di avere molte cose in comune, avessero instaurato un legame speciale e ci fossse una certa intesa.

<< Già. Avevi ragione tu ,papà. E poi , come si dice, "alla fine tutti i nodi vengono al pettine", vero? >> Disse ancora, la giovane , prima di dare un bacio all'uomo e salutare i due, per poi prendere le chiavi della macchina dalle mani del padre che rimase interdetto e piacevolmente sorpreso dal gesto d'affetto della figlia.

Nelly doveva andare dal suo fidanzato, in ospedale.

<< Buonanotte. >> Mormorò invece ,con voce basa e roca, un pò scocciato, Heric, mentre si dirigeva nella sua stanza, allontanadosi dai due parenti che stavano parlottando fra loro, quasi ignorandolo.
Prima di mettersi a dormire, il suo ulyimo pensiero fu una certa ragazza, dalla risata allegra , un bel sorriso luminoso e dai rossi capelli.
Non potè non addormentarsi col sorrriso sulle labbra, ripensando a quella dolce ma forte fanciulla che tanti anni prima gli aveva rubato il cuore, senza saperlo.

Intanto a casa Kurata

<< Figliola? C'è qualcosa che vorresti farci sapere? >> Chiese Catherine, rivolgendosi alla figlia che la guardò confusa.

<< Eh? IO? Adesso? No... Perchè me lo chiedi? >> Domandò Sana, distratta, guardandosi attorno, quasi sperduta.
La ragazza era sulle nuvole da quando il giovane se n'era andato e da quel momento aveva detto solo poche parole, troppo impegnata ,a primo impatto, a guardare il film natalizio.
In realtà tutto stava facendo tranne che guardare il film che stavano trasmettendo in tv.
Aveva passato l'ultima ora a fantasticare.

<< Bhè..ecco, è solo che...la tua conversazione con Heric mi è sembrata particolarmente..come dire -? >> Iniziò a spiegare la donna, un pò in difficoltà col termine da usare.

<< Illuminante! >> Accorse in aiuto, l'attrice, seduta sulla poltrona.

 << Già.. >> Mormorò allora la scrittrice.

<< DIMMI ROSSANA. QUEL TEPPISTA TI HA DETTO QUALCOSA DI POCO CARINO? TI HA FATTO DEL MALE? SE TI HA TRATTATO IRRISPETTOSAMENTE DEVI DIRMELO. ME NE OCCUPERò IO. >> Gridò Robbie, a quel punto, preoccupato e geloso, avvicinandosi alla ragazza che lo guardò accigliata e confusa.

<< Sta calmo, Robbie. Dovresti aver capito ormai, quanto Heric rispetti e tenga alla nostra Rossana. >> Ribattè la Smith, sorridendo, facendo arrossire la figlia.

<< Uhm... Sì..però.. >> Farfugliò, con tono e occhi tristi, il manager, mentre Alicia rispose,dandogli un'occhiataccia :

<< Niente ma. >>

<< Oh.. Bhè, cosa posso dire... è tutto apposto adesso. Ci siamo chiariti e credo che questo sia un nuovo inizio ,per noi. >>
Dicendo ciò, la giovane si alzò ed andò a dormire, accompagnando sua sorella minore, che stava sonnecchiando accanto a lei, da 10 minuti buoni ormai.

"Non finisce qui" Pensarono contemporaneamente le due donne, mentre la guardavano allontanarsi.


26 dicembre
ore 11 e 30

<< Sana!!Marika!!!! Siete pronte? >> Fece Catherine, con tono di voce alto, facendosi sentire dalle due sorelle che si stavano preparando in camera da letto della giovane attrice.

<< Eccomi mammina! Quasi. Manca solo il tocco finale. >> Esclamò poi la sorella maggiore, sorridendo radiosa e facendo un giro su se stessa per farsi ammirare.

<< Uhm... Per una volta sei in perfetto orario. Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui saresti stata puntuale. >> Commentò la madre, con tono divertito e ironico.

<< Bhè.. oggi è una giornata importante e speciale. Non posso far tardi e poi volevo salutare Marika,con calma, prima di scappare via. >>

<< Fatti guardare bene. Sei bellissima, figliola.. ma manca qualcosa. Vuoi per caso uscire in ciabatte? >> Domandò la signora, osservandola bene per poi sorridere ,vedendo che cosa aveva ai piedi la ragazza.

<< Cosa? No...ma sai quanto detesti i tacchi, così sto rimandando l'inevitabile. >> Ribattè Sana,mettendo il muso.

<< Vai a metterli altrimenti farai tardi. Ma vai a piedi? >> Disse la donna, con tono autorevole.

<< AHahhahhah dici sul serio mammina? Ti sei dimenticata della mia frase di poco fa? >> Ribattè la giovane, ridendo, usando un tono sarcastico.

<< Bhè...ma la chiesa è a 2 passi. Vuoi dirmi che non ti va di camminare? Sei diventata così pigra? >> Domandò allora la madre,prendendola in giro.

<< No..è solo che ho paura di cadere con quei trampoli. Le scarpe me le hanno scelte le ragazze. Sinceramente io non le avrei mai comprate. L'ho fatto solo per farle contente. >> Ribattè l'attrice, con tono melodrammatico, andando a prendere , molto poco entusiasticamente, le scarpe che aveva lanciato vicino al divano.

In quel momento , un rintoccò fece sobbalzare entrambe, mentre girandosi poi Sana vide sua sorella raggiungerle, scendendo dalle scale.

<< Salvata dal campanello. >> Mormorò Catherine, avvicinandosi alla porta, per poi aprire.
Non aveva ancora avuto modo di parlare a Sana della sua situazione con Heric e voleva farlo prima che se ne andasse , ma evidentemente non era giornata.

<< Buongiorno! Oh Sana...ma sei stupenda! >> Disse subito la donna ,che era appena arrivata, sorridendo alle persone davanti a lei.

<< Grazie.. ma non è niente di che,alla fine. >> Disse Rossana, imbarazzata.

<< Marika, tua mamma è qui! >> Urlò Catherine, girandosi verso le scale , pe poi rendersi conto che la ragazza era scesa poco prima e non se ne era neanche accorta.
Era decisamente più educata , calma e civile di Sana.

<< Sono sicura che anche ad Heric piacerà molto. >> Affermò a quel punto la signora Smith, con tono casuale, facendo arrossire la figlia.

<< Mamma! >> Esclamò Sana, rossa per l'imbarazzo.

<< Eh? Non capisco.. >> Fece a quel punto, confusa, la madre biologica dell'attrice,alternando lo sguardo fra la scrittrice e la figlia.

<< Non sai cosa ti sei persa ieri sera.. saresti dovuta esserci! >> Le disse la donna. avvicinandosi.

<< Perchè? Racconta! Racconta! >> Rispose l'altra, curiosa.

<< Ma insomma. Smettetela di spettegolare! E poi sono cose private. Non mi piace che ci prendiate in giro così. >> Urlò, poco dopo, con tono isterico, Sana, mentre si allontanava dalle madri, che la fissarono col sorriso sulle labbra.

<< Ma tesoro, nessuno vuole prenderti in giro. Anzi. >> Le gridò dietro Catherine , ma ormai la ragazza era già fuori la loro portata.
10 minuti dopo, Sana aveva finito di truccarsi e dopo aver salutato e abbracciato Marika e la sua madre biologicam si era recata a casa di Alyssa dove la stavano apsettando per le foto di routine a casa della sposa.
Il fotografo l'aveva raccomandato lei, poichè era un amico ed era una persona fidata.
Un grande talento, secondo l'attrice. Aveva lavorato con lui per la maggior parte dei suoi photoshoots e sapeva che faceva delle bellissime foto.
Era così eccitata. Manco fosse lei quella che doveva sposarsi.
Appena aveva visto la sua amica d'infanzia  in abito da sposa ,era scoppiata a piangere, rovinando quasi completamente il suo trucco. Fortuna che c'era anche Funny a dare una mano.
Arrivarono tutte insieme in chiesa alle 12 in punto e si prepararono ai loro posti.
Prima sarebbero entrati insieme i testimoni, Sana e Heric, successivamente la sposa avrebbe varcato la soglia raggiungendo l'altare e il suo amato, acccompagnata da suo padre, come da tradizione.
Alyssa era bellissima e sembrava una principessa delle fiabe.
La marcia nuziale iniziò a risuonare.
"Ci siamo" Disse fra se e se Sana, mettendosi in posizione, vedendo avanzare Heric, nel suo bellissimo smoking, in tutto il suo splendore.
Il biondo era da togliere il fiato. I due si guardarono e si sorrisero rossi in viso.
Era la prima volta che si rivedevano dalla cena della vigilia ed erano entrambi nervosi.
Gli sudavano le mani. Poi Sana si mise a braccetto, come la tradizione voleva e con calma i due attraversarono la navata insieme, fermandosi per poi dividersi e mettendosi ai lati opposti.
Si riguardarono brevemente prima di rivolgere la loro attenzione alla sposa che aveva appena iniziato a camminare verso di loro.
Quello scambio di sguardi non era passato inosservato dalla castana amica dei due, che sorrise sorniona, facendosi un'appunto mentale.
Nel frattempo anche il suo cavaliere, con cui aveva fatto pace il giorno prima,aveva fato la sua comparsa,sedendosi accanto a lei.
Terence era così emozionato alla vista della sua Alyssa che iniziò quasi subito a piangere, per poi singhiozzare. In quel momento ,l'intevento fulmineo di Heric era stato provvidenziale e la cerimonia proseguì senza intoppi.
Il prete iniziò col dire le solite parole di rito e pochi minuti dopo ,arrivò il tanto atteso momento delle promesse. Promesse che i due aveva concordato di eliminare , ma che poi a sorpresa avevano lasciato, considerandolo un gesto importante.
Quella era una delle tante motivazioni per cui erano fatti l'una per l altro.
Terence fu il primo ad iniziare.
Un pò commosso e con la voce tremante, disse, sorridendo, tenendo la mano della sua amata, che lo guardava con amore:
<< Lo so. Pensavamo di sorprenderci l'un l'altra, giusto? Avevamo deciso di non recitare e scrivere le nostre promesse perchè ci sembrava un pò stupido..e soprattutto strano.
Non ne avevamo bisogno,vero? invece poi ci abbiamo ripensato entrambi, a quanto pare.
Cara, dolce, Alyssa... devo dirti alcune cose prima di iniziare la nostra vita insieme.
Molti sperano di trovare quel grande amore, quello unico e irripetibile...quello che ti capita una sola volta nella vita. io l'ho trovato e forse non me ne sarei accorto se non fosse stato per te. A volte non si vede che la cosa migliore che potrebbe capitarti è proprio davanti ai tuoi occhi, sotto il tuo naso. Fortunatamente tu hai capito prima di me che siamo destinati a stare insieme e ti sei fatta avanti e ringrazio ogni giorno che tu l'abbia fatto Sono così felice e grato di averti incontrato,di averti trovato così presto nella vita. Tu sei la mia anima gemella e sei perfetta per me. L'ho capito la prima volta che ti ho baciato, e quando ti ho stretta a me quella sera prima di dirti che ti amavo, ho realizzato che non potevo immaginare di passare la mia vita con nessun altro,se non con te. Abbiamo avuti i nostri alti e bassi,come è normale e giusto che sia, ma siamo ancora qui,dopo 10 anni e non posso credere che una persona così dolce,bella,pura e altruista come te ,possa aver deciso di stare con uno come me. Tu sei un dono che probabilmente non merito ,ma che cercherò di meritare per il resto dei miei giorni. Ti prometto che ci sarò sempre per te e per la nostra famiglia. Cercherò di renderti felice ogni giorno della nosta vita insieme. Diventerà la mia missione. Ti sosterrò e aiuterò sempre. Ci sarò se e quando ne avrai bisogno. Potrai sempre contare su di me e se c'è una cosa di cui sono sicuro è che nonostante tutto ciò che protrebbe capitare d'ora in avanti, non importa se resteremo insieme oppure no, non importa dove saremo o con chi, io sarò sempre, onestamente, veramente, completamente, totalmente innamorato di te e questo non potrà mai cambiare. Spero di non piangere ed arrivare fino in fondo a questo discorso. Dunque.. Voglio dirti grazie per essere stata sempre presente, anche nelle piccole cose, per avermi sempre supportato e sopportato, in tutti questi anni, e per avermi sempre ascoltato e capito. Non deve essere stato facile , ma tu sei una persona così speciale, unica. Sei compassionevole, sei premurosa,sei leale e sono sicuro che sarai una madre e una moglie amorevole e meravigliosa. Sono davvero, davvero fortunato ad averti nella mia vita e ti prometto che farò del renderti felice, la mia missione quotidiana. Niente mi fa più piacere ,durante la giornata, del tuo splendido sorriso.
Non potrei vivere senza di te.  Tu sei la gioia del mio cuore. Sei l'ultima persona che voglio vedere prima di andare a dormire e la prima persona ,appena sveglio al mattino. Da quando sto con te, la mia vita è diventata straordinaria. è più bella e colorata. Tu mi hai insegnato ad essere migliore, ad esprimere il meglio di me e quando io ero vulnerabile, tu sei stata forte. Mi hai anche insegnato a non aver paura del domani e di ciò che verrà.
So che qualunque cosa accadrà, la affronteremo insieme e non posso immaginare al mio fianco, una persona migliore e più perfetta e adatta di te.
Prometto quindi di amarti , esserti amico, esserti leale e fedele sempre ed essere il tuo complice, finchè morte non ci separi. >>

A quel punto, i futuri sposi stavano entrambi piangendo e Terence aveva fatto emozionare mezza chiesa, incluse Sana e Funny.
Una volta che la ragazza si era ripresa, circa un minuto dopo, Alyssa sospirò e tirò su col naso. Era il suo turno.
Anch'ella, emozionata, stringendo forte le mani del ragazzo di fronte a lei, disse con tono sicuro e voce bassa, guardandolo seria:

<< Ah..tesoruccio. Ho pensato la stessa cosa.. Non mi sembrava giusto e avevo bisogno di dire 2 paroline anche io. Quindi.. mio dolce, tenero, premuroso e gentile Terence.
In qualche modo la mia anima..il mio corpo hanno sempre saputo che le nostre mani erano destinate a tenersi l'un l'altra. Senza paura e per sempre. Per questo...non mi e' mai sembrato come se...stessi cominciando a conoscerti. e' sempre sembrato come se ti stessi ricordando. Come se, qualsiasi vita io e te avessimo vissuto, avessimo scelto di tornare, di ritrovarci e innamorarci ,ancora e ancora, per tutta l'eternità.
E mi sento davvero fortunata ad averti trovato così presto in questa vita, e tutto quello che voglio fare... tutto quello che ho sempre voluto fare...è trascorrere la mia vita amandoti.
Tu sei la mia casa, Terence. Sei il mio porto sicuro. Sei la mia luce nell'oscurità. So,nel profondo del mio cuore, che non potrei mai amare nessuno come amo te e mi sento fortunata perchè so che un'amore come il nostro non è facile da trovare. Ti amo, tesoro mio e voglio vivere la mia vita nel calore del tuo sorriso e nella forza del tuo abbraccio.
Ti prometto di esserti sempre accanto, di aiutarti e supportarti, di essere tua amica, tua complice, finchè morte non ci separi. >>
Alla fine di quelle parole , Sana e Heric e Funny e Brad si scambiarono un veloce sguardo.
Poi il prete fece le fatidiche domande e i due fidanzati si dissero finalmente sì e si baciarono dolcemente fra applausi e commozione generale.
Terminate le foto, tutti gli invitati lasciarono la chiesa e si recarono nel luogo dove si sarebbe tenuto il ricevimento.
Dopo essersi seduti ed aver iniziato a mangiare, prima di iniziare le danze, arrivò il momento del brindisi.
<< L’amore non è amore se cambia quando affronta delle difficoltà. E’qualcosa di tenace che supera le tempeste e non vacilla mai. L’amore non cambia in tempi brevi, con il passare delle ore o settimane, a si rafforza anche sul limitare di un funesto destino.
il vero amore non conosce distanza, non sbiadisce con il tempo , ma si rafforza nella dolcezza dei ricordi.
L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se. Non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore.
L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ,ma si delizia della verità.
È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.
Io vi auguro di essere sempre così felici..come adesso, amici miei. Vi voglio bene ragazzi. Auguri!!!!! >> Disse Sana, alzando il bicchiere, guardando i suoi amici, con le lacrime agli occhi.
Alyssa e Terence,anche loro commossi, la ringraziarono e dopo Sana ,coadiuvata da Heric,seduto di fianco a lei, che faceva solo eco alle sue parole, annuendo,  anche Funny decise di alzare il calice e brindare ai giovani neo sposi, dicendo:
" Credo nel vero amore. Credo nell’ amore a prima vista. Credo che l’amore conquisti ogni cosa e che smuova le montagne. Questo non significa che non ci saranno giorni difficili o difficoltà da affrontare perché ci saranno. Ma trovare quella persona che fa per te e sapere che quella persona ti ama a sua volta ,rende tutto molto più semplice. Voi siete la prova che l'anima gemella esiste e sono felice di essere con voi in un momento tanto gioioso e importante nelle vostre vite. Vi voglio bene ragazzi e vi auguro di passare il resto della vostra vita insieme. Felici anche solo la metà di come siete oggi. Meritate il meglio. "

I due sposi, dopo aver ringraziato per le loro belle parole ,Funny e aver abbracciato i due testimoni, seduti lì vicino a  loro,  erano stati chiamati al centro della pista per il primo ballo da sposati.
Le due ragazze, romantiche e curiose di vedere come Terence se la sarebbe cavata, decisero di alzarsi e seguirli per vederli ballare insieme.
<< Stai piangendo? >> Chiese Funny all'amica, che si stava asciugando le lacrime, mentre guardava la coppia danzare felicemente, con il sorriso sulle labbra.
Trasmettevano gioia pura.

<< Guarda che lo stai facendo anche tu. >> Ribattè Sana, guardandola di traverso, per poi sorridere.

<< Adesso, anche i testimoni in pista! Per favore. >> Gridò,all'improvviso, il deejay al microfono.
Sana e Heric a quel punto sbiancarono,maledicendo gli sposi e il deejay stesso.
Non potevano tirarsi indietro..pensò lei e in fondo, non è che ballando, tutti avrebbero capito che le cose fra loro erano diverse. Sperava solo di fare bella figura, ma credeva che Heric non si sarebbe presentato in pista, che non si sarebbe alzato dalla sedia, che si sarebbe rifiutato ,guardando male il deejay e chiunque avesse osato dirgli cosa fare.
Entrambi sussultarono,ma stranamente, Heric decise, di sua spontanea volontà, di raggiungere ,con calma, le sue amiche, che stavano ferme ad osservare e a commentare gli sposi che ballavano.
Sana ,convinta che Heric non si sarebbe presentato, pensò di riandarsi a sedere.

Nel frattempo:

<< Hei dolcezza! >> Esclamò Brad, avvicinandosi da dietro, abbracciando la sua ragazza, che rimase sorpresa e poi disse, sorridendo dolcemente,accarezzando il suo braccio:

<< Hei bellissimo. Credevo ti fossi dimenticato di me. >>

<< Non potrei mai. >> Ribattè il ragazzo, con tono sicuro, posando un lieve bacio sulla guancia della giovane, che arrossì a quel gesto e alle parole.

<< Ti va di ballare con me? >> Chiese il biondo, prendendo la mano della ragazza come un vero cavaliere, mentre lei ,felice, rispose, facendo una specie di inchino:

<< Con vero piacere. >>

<< Perchè quella faccia? >> Fece poi Funny, guardando l'amica che aveva un'espressione tra il divertito e il disgustato. Quasi come se,silenziosamente,  li stesse prendendo in giro.

<< Uhm? No niente... è che non credevo d trovare una coppia ancora più smielata di Terence e Alyssa. >> Disse ,ridendo, la rossa, indicando gli sposi e infine loro.

<< Hei! >> Risposero i due ragazzi ,in coro, contrariati.

<< Aahhah sai, penso che venga naturale.. quando sei con la persona che ami. >> Esclamò ,poco dopo, Brad, vedendo ,con la coda dell'occhio, Heric alzarsi in piedi, per raggiungerli.

<< Mah..se lo dici tu. io vado a mangiare. >> Disse Sana, mentre la castana ribattè immediatamente,provocandola e correggendola:

<< Ad abbuffarti, vorrai dire! >>  per poi sorridere all'espressione dell'amica e aggiungere:

<< Hei! Non guardarmi in quel modo. è la verità! >>

<< Anche se fosse, posso permetterlo. Guarda che fisico che ho! >> Se ne uscì a quel punto la ragazza,facendo cenno al suo corpo.

<< Già.. e non sono l'unica che lo ha notato. Hai visto che Heric non ti ha tolto gli occhi di dosso da quando siamo entrati? >> Le fece notare, successivamente, l'amica,che alla risposta negativa della rossa ,che disse:
<< Dici? No, non me ne sono accorta. >> si mise una mano dulla fronte,per poi rispondere, con tono abbattuto e triste:

<< Te pareva.  Io non ce la posso fare con voi due. Siete due idioti. >>

<< Chi sarebbero gli idioti? >> Le chiese Heric, spuntandole davanti in quell'istante.
Sana divenne rossa, mentre Funny guardandolo con tono di sfida, ribattè dicendo,gesticolando:

<< VOI DUE! >>

<< Andiamo? >> Domandò il biondino,rivolgendosi alla rossa , indicando la pista di ballo, sotto gli occhi scioccati delle due ragazze, ignorando l'amica dai capelli castani.
Brad nel frattempo sorrise, capendo che nel'aria c'era un'atmosfera diversa.
Si avvicinò alla sua ragazza e per mano, la portò lontano da Sana e Heric che si scambiarono un timido e breve sguardo. titubanti e poi  in imbarazzo si avvicinarono al centro della pista. Si fermarono, l'una davanti all'altro, per poi mettersi in posizione.
Appena i due si toccarono, una scarica elettrica pervase i loro corpi all'istante.
L'aria stessa intorno a loro pareva elettrica.
I due sembravano in una bolla. Tutto intorno a loro era sparito.
Partì, in quel momento, una nota canzone. Era una delle preferite di Rossana.
https://www.youtube.com/watch?v=JMw2rfhgmlA

"When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile to you
Sadness blows you in to cry
But I won't cry for yesterday
God knows well where you're going to
It's a lonely way

When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile.
When you're sighing
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will stand beside you
When you're crying
I will always be with you
When you're feelin' blue,
I will always smile."

Heric la tirò più vicino e fece scivolare le sue braccia intorno a lei.
I loro corpi aderivano - perfettamente c'era da aggiungere - a tal punto che la ragazza potè sentire la stoffa ruvida della sua giacca.
Sana si sentva come se tutto si muovesse a rallentatore. Non riusciva a muoversi, era bloccata.. a causa di Heric. A causa di quello sguardo che conosceva bene.
Il modo in cui la stava guardando le faceva mancare il respiro e girare la testa.
Le sembrava di fluttuare. Si sentiva leggera e pesante allo stesso tempo.
Poi , lei si avvicino a lui, appoggiando la testa sul suo cuore che batteva forte, aggrappandosi a lui come se ne valesse della sua vita e in quel momento sentirono la magia, la tensione fra di loro. Quel legame indistruttibile, quel collegamento folle e inspiegabile fra di loro era quasi tangibile.Si poteva percepire. Il loro amore era palpabile nell'aria.
Per quanto riguardava Heric, gli piaceva tenerla stretta.
Averla tra le sue braccia ,sentirla così rilassata contro il suo corpo, diede al giovane una sensazione calda e piacevole. Si sentiva più leggero...felice.
Sapeva, in cuor suo, che non si sarebbe mai sentito in quel modo con nessun altro,al mondo.
Lei era unica.. ed era perfetta per lui.


<< ..Vedi, io non posso stare con nessuna ,se non con te >> Sussurrò, improvvisamente, al'orecchio di lei, Heric, aprendole il suo cuore, accarezzandole la guancia, per poi spostarle delicatamente una ciocca di capelli ribelli ed infilarla dietro l'orecchio destro.
Quella piccola dichiarazione era quanto di più di romantico e sincero la ragazza avrebbe mai potuto ottenere,da lui. Era forse anche meglio di un Ti amo a suo parere, conoscendolo.
Il respirò le si bloccò in gola e realizzando la loro vicinanza,il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. Non sapeva cosa fare.
Da una parte, voleva rispondere a quelle meravigliose parole dettate dal cuore, dall'altra sentiva troppo caldo e stava iniziando a sudare.Era spaventata da ciò che stava provando.
Decise di essere forte e coraggiosa, proprio come era stato Heric poco prima.
Sapeva che non era stato facile per lui, abbassare la guardia con lei e rivelarle i suoi sentimenti, per quanto l'avesse fatto in un modo tutto suo.

<< Sai una cosa, Heric? >> Disse lei, dandogli un sorriso, più luminoso della sala in cui stavano ballando.

<< Uhm? >> Fece lui, guardandola curioso, in segno di risposta.

<< Sono felice. >> Affermò lei, con tono sincero e sicuro, lanciandogli uno sguardo intenso per fargli capire che ciò che diceva ,era l'assoluta verità. Ed era davvero così.
Era importante per lei, che Heric lo sapesse, che realizzasse che era riuscito a renderla felice, con poche parole, pochi gesti, semplicemente perchè era lì con lei, e la sua presenza era ciò che contava di più per la giovane, che continuò a sorridergli come se avesse vinto alla lotteria.

<< E sai  un'altra cosa? Per la mia felicità, tu sei assolutamente necessario. >> Aggiunse poco dopo, Rossana,  sospirando, riposizionsandosi come prima, con ancora  il sorriso sulle labbra.

<< Quando sei diventata così sdolcinata? >> Le disse il biondino, per prenderla in giro.

<< Oh stai zitto, brutto idiota che non sei altro. >> Ribattè lei, dandogli una gomitata e sbuffando,come al solito.

Al termine della canzone, Sana aveva ancora una cosa da fare. Voleva rendere le cose ufficiali e visto che probabilmente Heric non le avrebbe chiesto niente,pensando che andasse bene così, decise di fare il grande passo lei.
Si fece nuovamente coraggio, fermò i suoi movimenti e guardando quegli occhi ambrati che tanto amava, domandò,seria:

<< So che probabilmente è una cosa che dovresti chiedere tu a me e non il contrario..ma non ce la faccio più ad aspettare. Heric? Vuoi essere il mio ragazzo? >>

<< Non mi dispiacerebbe >>  Fu la risposta secca di Heric, che , come tutti sappiamo, voleva dire che era assolutamente d'accordo.
Successivamente Heric ,sorridendo, si staccò di poco  da lei, dandole un dolce e tenero bacio sulla fronte, mentre lei si teneva stretta a lui, col cuore gonfio di gioia.
Avevano,senza accorgersene, anche smesso di ballare, per assaporare meglio quel loro unico momento...che profumava di un nuovo inizio.
Entrambi spevano che non sarebbe stato affatto facile,fra loro,  anzi.. Sarebbe stato molto difficile, ma avevano affrontato di tutto insieme e separati,negli ultimi 10 anni. Erano preparati stavolta.Qualsiasi ostacolo avrebbero dovuto superare, lo avrebbero fatto insieme ed avrebbero vinto, perchè adesso sapevano , erano sicuri, di amarsi ed essere ricambiati e non avrebbero permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo. Neanche a loro stessi.

I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze e il tempo e la logica,perchè¨ci sono legami che sono semplicemente destinati ad esistere.


Salve a tutti. Voi direte.. Era ora! E avreste ragione. Purtroppo non ho avuto molto tempo nelle passate settimane e come sapete, volevo scrivere un bel finale per questa storia, quindi mi ci sono messa d'impegno in questi giorni ed ho voluto postare oggi l'ultimo capitolo,perchè è il mio compleanno. Spero sinceramente che questo capitolo vi piaccia. Come sempre, io sono qui ed attendo le vostre recensioni con le vostre opinioni. Volevo poi informarvi che ho omaggiato il manga,usando le frasi : "Vedi, io non posso stare con nessuna ,se non con te" e "Per la mia felicità, tu sei assolutamente necessario". Lasciatemi infine ringraziare ,ancora una volta, tutti voi per aver seguito con tanto entusiasmo e affetto, la mia storia. xo xo Federica

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