L'altra metà del Cielo

di darklove94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** PARTE I - 1. Un Amico è per sempre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Non avevamo mai oltrepassato quei confini, mai vissuto l'emozione di conoscere per una volta la verità che si celava oltre quella distesa verde, che d' inverno inbruniva e d' estate si accendeva di colori splendenti.

Ma dal momento del suo arrivo cambiò tutto, cambiai io, cambiò il paesaggio che mi aveva sempre accompagnato in tutta la vita vissuta fin quell'istante.

Avevo scoperto che il mio Mondo era costituito da pezzi di un puzzle che sembrava essere enorme : avevo scoperto l'altra metà del Cielo.”

Lorenzo Fonte (Borgo, 7 giugno ...)


 

Fu un caso fortuito il ritrovamento di questa lettera, ma ricordo ancora il momento e il luogo.

Ero in una vecchia residenza situata in una via, ormai sconosciuta ma un tempo centro della vita dell'alta società novaltese, chiamata Vita del Popolo.

La casa, regalo di un misterioso benefattore, era ancora splendida e mostrava la sua antica ma ancora presente vita e i segni di un'epoca gioiosa e ricca di fascino. Bianca all'esterno e piena di colori internamente, era un vero gioiello architettonico e fu proprio in una stanza, che colpì particolarmente la mia attenzione, che ritrovai un pezzo della sua storia.

Così intensa, così misteriosa, non potevo rinunciare a scoprire la verità. Cercai una data, un indirizzo di spedizione ma mi arresi comprendendo che la lettera non fu mai spedita e che fu portata in quel luogo da qualcuno. E quel qualcuno era collegato alla figura di Lorenzo Fonte.

Il giorno 7 del mese di giugno, incredibilmente stessa data di quella lettera, iniziò il lungo viaggio alla scoperta dell'altra metà del Cielo, come quel misterioso personaggio che aveva steso la sua anima in poche e profonde parole.

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Capitolo 2
*** PARTE I - 1. Un Amico è per sempre ***


Lorenzo Fonte. Mi suonava familiare quel nome, come se i miei pensieri e ricordi avessero già incontrato quelle lettere in una qualche lontana lettura.

Eppure non lo conoscevo, non avevo percezione della sua immagine, del suo volto e del suono della sua voce. Così la curiosità mi spinse a viaggiare e la meta era scritta su quel foglio ricamato di nero. Borgo.

Borgo è una piccola cittadina rurale di circa cinquemila abitanti. Situata a sud della regione della Trezzica, della quale Novalta è la città più importante e sviluppata, è stata fondata, secondo le leggende del luogo, da eremiti del Nord in cerca di fortuna. Sviluppatasi nei pressi del fiume Accaluga, non molto distante dal vulcano Focolento, in pochi anni, grazie alle vaste distese pianeggianti che la circondano, è diventata un fiorente centro agricolo-commerciale.

In questo contesto di lavoro duro, ma umile ed onesto, nasce una forte coalizione popolare volta a difendere i diritti dei campagnoli ma soprattutto destinata ad alimentare le speranze residue di vita agiata in un piccolo puntino posto casualmente sulla mappa.

Arrivai nella cittadina la mattina del 10 giugno, una giornata soleggiata, leggermente sfiorata dal vento e piena di odori freschi e soavi che solo un luogo così piccolo e meraviglioso può offire.

Lasciai i miei pochi bagagli, effettivamente un piccolo borsone e una valigetta portadocumenti, e mi recai nella minuta piazza di Borgo, di cui rimasi affascinato per il suo antico splendore non colpito dai segni del tempo.

Notai poche persone in quel frangente, ma una in particolare catturò la mia attenzione.

Una donna, della quale i ricordi avevano riempito gli occhi, gracile e stanca, era seduta in un angolo della piazzetta vicino a un'antica fontana che richiamava le origini dell' abitato e dalla quale sgorgava acqua fresca e leggermente frizzantina, mi guardò con aria misteriosa di chi conosce l'anima di qualsiasi abitante e mi sorrise.

Mi avvicinai nel tentativo di carpire possibili notizie sulla figura di Fonte ma la donna non conosceva quell'uomo anche se ne aveva sentito parlare da suo nonno molti anni addietro : un tale Nicolas Antini.


 


 

<< Salve signora, le porgo le più sentite condoglianze da parte mia e famiglia >> - esordì Nicolas all'ingresso di casa Fonte il giorno dei funerali del capofamiglia, nonché nonno, Lorenzo Fonte - << Mi scusi per il disturbo, Lorenzo è in casa? >>

<< Ti ringrazio del pensiero, Nicolas, e non preoccuparti. Purtroppo non è in casa, sai che era molto legato a suo nonno >> rispose con un sorriso doloroso la madre di Lorenzo.

<< Grazie a lei signora Fonte, e ancora condoglianze>> concluse così la breve conversazione il giovane Antini che si allontanò in breve tempo alla ricerca dell'amico.

Nicolas già sapeva dove cercare. In fondo era il suo migliore amico.

Ed è noto che se l'amicizia è vera e profonda, allora “un amico è per sempre

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