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di memole25
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Contesto ***
Capitolo 2: *** - L'inizio ***
Capitolo 3: *** -Vecchie conoscenze ***
Capitolo 4: *** -Vivere nel passato ***
Capitolo 5: *** -Haine ***
Capitolo 6: *** -Ospedale ***
Capitolo 7: *** -Nuove sistemazioni ***
Capitolo 8: *** -Malfoy è umano ***
Capitolo 9: *** - La cena per farli conoscere ***
Capitolo 10: *** - Iniziano le indagini ***



Capitolo 1
*** Contesto ***


Ciao sono memole, grazie per leggere la mia storia che oggettivamente non sarà particolarmente originale, ma ho un'idea di come gli avvenimenti sarebbero potuti andare nell'universo di Harry Potter e volevo condividerla con voi. La storia vera e propria inizierà dal prossimo capitolo, qui intendo lasciare una piccola premessa che fungerà da contesto in modo da non rimanere interdetti all'inizio del racconto.
Buona lettura!

 

 

Contesto




Dopo la fine della seconda guerra magica la parola d'ordine era: unione.
Nulla era più importante, tutto veniva sacrificato per quella sensazione dolce che ti invadeva all'idea di non restare da solo, non più, di aver sconfitto quel senso di vuoto e isolamento che anche per chi si è tenuto più alla larga dalle atrocità di quelle battaglie è stato soffocante.
Potete ben immaginare come tale stato d'animo fosse assoluto negli "eroi" del mondo magico o come si definivano loro quelli così fortunati da essere rimasti in vita. Quel sentimento avrebbe portato nel corso dei sette anni successivi molti cambiamenti e molti sacrifici che i tre da bravi grifondoro affrontarono con coraggio, riuscendo a proteggere quell'unione così importante per cui tanti erano morti.
In questo clima Harry Potter è un auror insieme a Ron Weasley che dopo essere rimasto per qualche mese con suo fratello George a gestire il negozio di scherzi, sia chiaro non per reale necessità ma sempre per via di quell' unione tanto agognata, aveva deciso di unirsi di nuovo all'amico di una vita e compagno di mille avventure. Hermione Granger invece dopo essere stata l'unica dei tre ad aver ultimato il settimo anno ad Hogwarts ed essere riuscita a prendere i suoi M.A.G.O. , grazie ai suoi voti, ovviamente Eccezionali, all'indiscussa intelligenza e alla notorietà derivata dalla guerra era andata a lavorare al ministero della magia prima all'ufficio per la regolazione e il controllo delle creature magiche, grazie al quale era riuscita a portare avanti il suo progetto C.R.E.P.A., dopo all'ufficio per l'applicazione della legge sulla magia in particolare nella sezione per l'uso improprio delle arti magiche, inutile dire come tale incarico fosse per lei assolutamente affascinante.
In un giorno come gli altri, una di quelle mattine in cui ti trascini al lavoro e hai anche difficolà a ricordarti se è martedì o mercoledì le cose cambieranno, una tragedia porterà i tre (e non solo) a fare i conti con il passato e vedere se effettivamente dopo tutte le atrocità a cui volente o nolente avevano assistito e preso parte avrebbero avuto la possibilità di essere finalmente felici, arrivando a mettere in discussione anche quell'unione che col passare del tempo,a causa del dolore, si era trasformata in un'ossessione.




Se siete arrivati fin qui vi ringrazio e spero continuerete a darmi fiducia, le critiche costruttive sono ben accette, in particolare se facessi degli errori di continuità per favore fatemelo notare io cercherò di fare più attenzione possibile, perchè l'incoerenza narrativa è una delle cose che mi disturba maggiormente, ma sono inesperta, per cui faccio affidamento su di voi.
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** - L'inizio ***


Ciao a tutti!
Bentornati e buona lettura!



 
L'inizio



21 giugno
Godric's Hollow

In un piccolo appartamento in una viuzza del paese abita Hermione Granger, adora quell'appartamento nonostante sia veramente piccolo, ma proprio per quello lo sente suo, trasmette la sensazione di un nido pronto ad accoglierti dopo l'ennesima giornata di lavoro. E' arredato in maniera sobria, ma il mobilio quasi tutto di legno insieme al colore alle pareti rendeva l'appartamento allegro e caldo, certo che se ci fosse stato un po' più di spazio per un'altra libreria sarebbe stato perfetto, ma nulla che un bell'incantesimo reducio non potesse risolvere; d'altronde non poteva continuare a vivere insieme ad Harry, dopo un anno e mezzo di convivenza era diventato chiaro che due ragazzi single di sesso opposto non potessero vivere assieme senza sucitare pettegolezzi e articoli di giornale, la qualità della Gazzetta del Profeta rimaneva bassa, non riuscivano a comprendere o forse non gli importava che per lei Harry era come un fratello e quindi per evitare continue domande da quasi sei mesi viveva da sola.
Dopo una doccia veloce, una tazza di caffè ed una carezza a Grattastinchi era pronta ad andare al lavoro, anche quel giorno ci sarebbe stato l'ennesimo minorenne indagato per aver praticato un incantesimo lontano da Hogwarts, il solo pensiero la fece sorridere, la faccia del suo migliore amico le era comparsa in mente automaticamente.
Facendo vagare la mente percorse gli ultimi metri dell'atrio, davanti alla fontana dove ai tempi della guerra c'era quell'immonda statua che inneggiava alla supremazia dei maghi rispetto alle altre creature magiche, sentì una mano sulla spalla e girandosi le venne spontaneo fare un grande sorriso
"Buongiorno Ron! Come stai? Abby?"la nuova ragazza di Ron, era una babbana che aveva accettato abbastanza bene la vera identità del ragazzo, oramai stavano insieme da più di un anno, tanto che erano andati a convivere a casa di lei nella Londra babbana, inutile sottolineare quanto Arthur fosse entusiasta della decisione del figlio
"Ciao! Tutto bene grazie, Abby sta alla grande, sai è elettrizzata all'idea di aver ottenuto un colloquio di lavoro in quell'azienda che si occupa di compuder"
"vorrai dire computer"
"si quello, hai capito, te come stai? Il caso di ieri è stato risolto?" nel frattempo salirono in ascensore
"si, nulla di complicato, facile da gestire, normale amministrazione" disse la donna sorridendo
"sai continuo a non capire perchè hai accettato il cambio di ufficio, non mi sembra ti diverta risolvere ogni giorno gli stessi problemi"
"questo è un segreto Ronald, lo sai bene che non ne voglio parlare e comunque ogni tanto qualche caso interessante arriv...." non potè continuare il discorso perchè giunta al piano aveva visto tutti i suoi colleghi correre agitati come mai e le segretarie intente a spedire bollettini interuffici come se ne andasse della loro vita, lo sgomento fu tale che anche Ron scese dall'ascensore e la seguì. Scelta che si rivelò più che mai azzeccata quando in fondo all'ufficio scorsero una zazzera di capelli nero corvino tutti scompigliati, marchio di fabbrica del bambino-che-è-sopravvissuto, che appena sentì il rumore delle porte dell'ascensore si girò, vedendo i due venirgli incontro, aveva quella che Hermione e Ron tra di loro chiamavano faccia da auror capo, un viso pallido, con la fronte leggermente imperlata di sudore e il volto duro, espressione che assumeva solo quando succedeva qualcosa di talmente terribile che sentiva il bisogno di controllare tutto il possibile per riprendere in mano la situazione, anche i muscoli del viso.
Raggiunto dagli amici Harry li salutò 
"Hermione, Ron .." accompagnato da un breve cenno del capo, quella freddezza denotava la gravità della situazione, era ancora più problematica di quel che potessero immaginare, Hemione decise subito di lasciar perdere i convenevoli, si rese conto che non era il momento, interrompendo Ron che cercava di salutare Harry come usava fare sempre
"Harry cosa succede? Perchè sei nel mio ufficio?" per quanto fosse cambiata non avrebbe mai perso l'abitudine di fare domande a raffica sotto pressione,
"vi racconterò tutto, poi Ron ho bisogno che tu venga con me, abbiamo un nuovo caso... ma devi essere preparato a quel che vedrai... non sarà uno spettacolo piacevole" anche Ron cominciò ad irrigidirsi, non era mai stato un ragazzo impressionabile esclusa la sua fobia per i ragni, la guerra e l'addestramento da auror lo avevano temprato ancora di più, ma se c'era una cosa che nonostante gli anni non riusciva a gestire era l'ignoto e quella sensazione che l'equilibrio con la conseguente pace potessero andarsene da un momento all'altro.
Loro guardarono l'amico con un'espressione seria e questi dopo un respiro profondo parlò
"vi ricordate di Dean Thomas vero?" ad un cenno di assenso dei due continuò
"questa mattina è stato trovato morto" all'improvviso le mancò la terra da sotto i piedi, il cuore ebbe un tuffo, ancora una volta: paura, era nel suo ufficio al sicuro eppure era facile ripiombare nel terrore di quei giorni e dalla faccia improvvisamente mesta di Ron non era la sola, con la salivazione praticamente azzerata riuscì solamente a farfugliare
"come...come è successo? Dove? Chi?" dannato vizio delle domande a raffica, ma d'altro canto che non fosse una morte accidentale era evidente dalla presenza dell'amico nel suo ufficio, la logica prima di tutto era ancora il caposaldo nella vita di Hermione.
Ron dopo aver guardato l'amica fare le domande che anche lui aveva in mente puntò di nuovo gli occhi verso l'amico e quest'ultimo continuò
"è stato usato l'anatema che uccide ma solo dopo aver utilizzato molte volte la maledizione cruciatus, da qui il coinvolginento del tuo ufficio, ho chiesto personalmente di collaborare con te, siamo una squadra già rodata, in una situazione del genere ci mancherebbe solo essere costretti a collaborare con degli estranei" la riccia annuì
"il chi è ovviamente un mistero, il fatto si è verificato alla MalD Corporation, un'azienda che dal poco di cui sono stato informato ha ramificazioni in molti settori tra cui si sospetta alcuni non propriamente legali, non so perchè lui si trovasse lì, ma di sicuro sarà un bel problema ottenere informazioni, adirittura di più di quanto non lo sia stato fino ad ora, sapete grandi aziende e molti capitali fanno l'interesse di molti avvocati, non so nient'altro, dobbiamo dirigerci lì se siete pronti", i suoi due migliori amici annuirono, ma prima di andare Hermione aggiunse
"so solo una cosa di quell'azienda, il proprietario è una nostra vecchia conoscenza: Draco Malfoy, l'ha fondata lui" alla faccia perplessa dei suoi amici riprese
"era scritto su un articolo della Gazzetta del Profeta un anno fa circa, mi è tornato in mente" il sorrisetto dei suoi amici la rincuorò un po' ma quella sensazione durò poco. 

Dean il loro compagno, con cui avevano vissuto, riso e infine combattutto era stato ucciso dopo essere stato torturato, avrebbero scoperto l'assassino, glielo dovevano, meritava una vita tranquilla come tutti loro e invece la morte lo aveva raggiunto. Si incamminarono verso il primo camino, era ora di andare alla sede della MalD Corporation.




Grazie per essere giunti fin qui ! Alla prossima! Memole

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Capitolo 3
*** -Vecchie conoscenze ***


Ciao a tutti! Prima di lasciarvi al nuovo capitolo volevo scusarmi per il ritatdo nella pubblicazione, ho avuto dei problemi familiari improvvisi, lo avessi saputo prima avrei aspettato qualche settimana prima di postare la storia, quando prendo un impegno lo rispetto qualsiasi sia la sua natura. Senza annoiarvi oltre vi auguro buona lettura!



 
Vecchie conoscenze






Uscita dal camino l'unica cosa che Hermione riuscì pensare fu che quel salone trasudava elganza, certo anche richezza, ma non ostentata come si sarebbe aspettata, era una ricercata raffinatezza: il pavimento interamente di marmo bianco insieme ai granzi lampadari permettevano all' ambiente di essere irradiato di luce, ai lati della stanza erano presenti diversi camini
-evidentemente- pensò la riccia -il flusso di gente sarà talmente abbondante da richiedere un sistema simile a quello del ministero- al centro una grande scrivania circolare che evidentemente fungeva da reception, al momento vuota. Poco distante da questa vide Harry intento a parlare con uno dei tecnici che per primi erano arrivati sul posto, raggiungendolo sentì la fine del discorso
"Una scena orribile, ma non ci sono i classici segni di un combattimento. Mentre vi aspettavamo i suoi auror hanno contattato i proprietari e sono al quarto piano dove ci sono gli uffici dei direttori, vi aspettano"
Harry annuì, internamente era molto felice che Malfoy non si fosse negato come si sarebbe aspettato, girandosi scorse lo sguardo degli amici e capì che stavano pensando la stessa cosa, Hermione si congedò andando ad esaminare la scena nel frattempo lui e Ron sarebbero andati a parlargli.
Giunti al quarto piano entrarono nell'ufficio dei direttori
-direttori?- pensò Harry
-Ma non era tutto di Malfoy?- ragionò Ron.
La stanza era spaziosa con una grande scrivania di mogano con un paio di poltrone poste davanti, un camino in fondo alla stanza, evidentemente per uso personale, il grande tappeto con le piante e i quadri alle pareti rendevano l'ambiente caldo e confertevole notò Harry. Di fianco alla scrivania il suo subalterno stava parlando con tre figure familiari: Blaise Zabini, Pansy Parkinson e ovviamente Draco Malfoy; appena entrarono i tre si voltarono nella sua direzione, Harry si fece una promessa -i tempi della scuola sono finiti- pensò -mostrerò la stessa profesionalità che mi ha permesso di essere il più giovane capo auror di sempre, non importa se saranno insopportabili- forte di quella decisione si avvicinò ai tre con la massima serietà e quando tese la mano si stupì non poco nel vedere proprio Draco Malfoy fare qualche passo nella sua direzione per stringergliela.
"Signor Malfoy, signor Zabini, signiorina Parkinson" fece lui in saluto, mentre dietro di lui Ron si limitò ad annuire e si sporse per stringere le mani ai tre che prontamente risposero, il primo a prendere la parola fu Zabini
"Auron Potter, se per voi è lo stesso potremmo evitare gli onorifici, in fondo ci conosciamo da tanti anni, a voi andrebbe bene?" i due auror fecero un sorriso sincero che spiazzò non poco i tre, che da bravi serpi lo nascosero, annuendo alla proposta Harry cominciò
"Come sapete stamani il corpo di Dean Thomas è stato trovato senza vita in una stanza vicino all'atrio, i rilevamenti in loco stanno terminando, abbiamo portato con noi l'esperto di incantesimi, quando avrà finito la vostra sede potrà essere di nuovo operativa in modo che possiate riprendere i vostri affari, gli interrogatori che ci riserveremo di effettuare avverranno al ministero chiediamo solo la vostra disponibità nel prelevare i dipendenti in orario di ufficio"
"Grazie Potter, apprezziamo la velocità e ovviamente non ci sono problemi per i dipendenti" rispose Malfoy,
"Nessun problema ,è il nostro modo di lavorare"
"Avete bisogno di qualcosa per le vostre indagini?" chiese la Parkinson ed Harry notò con piacere che oltre ai tratti del viso anche la voce della donna si era addolcita diventando calda e melodiosa
"Avremmo bisogno di una lista di dipendenti e di tutte le persone che hanno accesso al palazzo con i relativi recapiti, sappiamo che avete a che fare con situazioni delicate a cui dovete garantire la privacy, non preoccupatevi avrete la massima segretezza" si inserì Ron
-eh si- pensò Harry -non è più un ragazzino immaturo, sicuramente la morte di Fred e l'amore di Abby sono stati fondamentali- la Parkinson annuì andando dietro la scrivania a radunare i documenti e cercando i mancanti sul computer
"Grazie mille Weasley" disse il moro serpeverde con un sorriso smagliante
"nel frattempo" continuò Harry "vorrei farvi qualche domanda, se non è un problema lascierei stare la formalità di portarvi al ministero e procederei"
"nessun problema, chiedi pure" disse Malfoy con la solita eleganza che lo contrastingueva.
Harry doveva essere onesto almeno con sè stesso il fatto che i tre serpeverde fossero così gentili e partecipi lo lasciava interdetto ma evitò di indugiare in quei pensieri infruttuosi e riprese
"Partiamo dall'ovvio: chi è il capo della MalD Corporation?"
"Siamo noi tre, io possiedo il 50% dell'azienda, Blaise e Pansy il restante diviso a metà"
"di cosa vi occupate?"
"abbiamo assoggettato a questa le altre nostre aziende, dopo la guerra è stato l'unico modo di non perdere tutto vista la reputazione macchiata dei nostri cognomi, da quello che abbiamo salvato abbiamo ricostruito e donato ai familiari per rimediare, almeno economicamente, i danni fatti dai nostri parenti. Per il resto ci siamo divisi i settori: Blaise si occupa della parte sportiva, dalla produzione di attrezzature e gadjet, alla costruzione di stadi, alla compravendita di quote di alcune squadre; Pansy gestisce il settore moda, ed è lei quella più in contatto con il mondo babbano; per quanto mi riguarda controllo la parte finanziaria di tutta la MalD Corporation, in più gestito la parte riguardante i mezzi di trasporto magico e babbano, in questo momento in particolare stiamo contrattando per vincere un appalto per rifare un tratto della ferrovia babbana a nord di Londra".
Per quanto sorpreso dalle dichiarazioni della guerra che facevano trasparire il risentimento verso i loro parenti e un sincero pentimento, e forse ancor di più il fatto che lavorassero con i babbani e con mezzi babbani, non lo lasciò trasperire; fece un cenno a Ron e questo dopo aver preso i documenti salutò ed uscì dalla stanza
"Che ruolo ricopriva Dean Thomas nell'azienda? E come si è ritrovato a lavorare per voi?"
"Lo ha incontrato Blaise ad una partita un anno fa, era andato a verder giocare Ginevra Weasley per le Holyhead Harpies, una sua ex da quello che ho capito, hanno cominciato a parlare e per farla breve ha comiciato a lavorare da noi facendo un po' di spionaggio industriale, come puoi immaginare un lavoro abbastanza pericoloso, per cui quando si è sposato con Calì Patil tre mesi fa ha chiesto di essere riassegnato e abbiamo deciso di metterlo a capo della sicurezza, era sveglio e molto preparato, in fondo aveva fatto anche il corso da auror, anche se poi aveva deciso di non proseguire con quella carriera"
"Già...è vero.." disse Harry sconsolato ripensando al suo amico, compagno di battaglie, scappato come loro al settimo anno, anche lui ex di Ginny
-abbiamo, no avevamo molto in comune, non te lo meritavi amico..- pensò, i tre capendo la difficoltà dell'auror a parlare del suo vecchio compagno di casata rispettarono il suo silenzio. Stavano per continuare, quando si sentì bussare alla porta.


Grazie per essere giunti fin qui! So che è stato un capitolo un po' noioso, ma era a mio avviso indispensabile per creare il contesto in cui si svilupperà la storia,ma nel prossimo ci sarà qualche battibecco ed un po' di movimento, non mollate! Alla prossima!
Memole

 

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Capitolo 4
*** -Vivere nel passato ***


Ciao a tutti! Bentornati e buona lettura!

 
Vivere nel passato





"Avanti" rispose automaticamente Harry, appena la porta si aprì vide entrare la sua migliore amica e dalla faccia che assunsero i tre serpeverde, specie i due uomini ebbe l'ennesima conferma che quello che ripeteva alla sua amica ogni volta che un uomo la feriva per farle una bella iniezione di fiducia in sè stessa era la verità: non era più la ragazzina che doveva usare i libri come armatura quando girava per Hogwarts.
Nonostante non fosse una di quelle bellezze da passerella riusciva a calamitare l'attenzione ovunque andasse per la fierezza e l'eleganza che traspariva dal suo portamento, gli occhi brillavano di viva intelligenza e possedeva quella sicurezza propria solo delle persone consapevoli che non sarebbero cambiate per nessuno, i capelli sempre riccissimi divenuti leggermente più domati in quanto il loro peso, essendo ormai lunghi fino alla vita, li teneva giù, l'abbigliamento con tailleur pantalone, camicetta bianca e delcoltè con il tacco vertiginoso completava il tutto.
"Zabini, Parkinson, Malfoy" salutò spostando lo sguardo da uno all'altro, poi fissò il suo amico
"scusate il disturbo, ma non potevo aspettare, esaminando la stanza in cui è stato trovato Dean ho visto un manufatto in un angolo sul davanzale della finestra, prima di poterlo portare nel mio ufficio devo renderlo inerte al momento trasuda magia nera, ho bisogno di un cordone di quattro auror che terranno me e quella magia all'interno, mentre lo neutralizzo, per evitare qualsiasi incidente ho lasciato lì la mia assistente Lisa in modo che nessuno si avvicini, siamo stati molto fortunati" Harry annuì
"tanto qui avevamo finito, mando un patronus a Ron gli dico di portarsi dietro altri due auror liberi, così poi procediamo in sicurez..."
"DOTTORESSA!!!" l'urlo disperato arrivò dall'assistente di Hermione, Tom, aveva un anno in più di loro, era attraente e molto zelante e capace sul lavoro, ma la sua cotta verso la riccia lo rendeva iperprotettivo e la faceva infuriare, anche perchè lei non era interessata alla sua corte, aveva chiuso con gli uomini e in qualsiasi caso non voleva un uomo che non fosse capace di tenerle testa, aveva già avuto Ron, e ad onor del vero Tom non aveva la metà delle qualità del rosso.
"Cosa c'è Tom?" chiese mentre si tratteneva a stento dall'alzare gli occhi al cielo, anche se il suo tono di voce era evidentemente seccato, per un attimo vide la Parkinson fare un sorriso
-sicuramente me lo sono immaginato, è veramente carina quando sorride......sto sragionando evidentemente-
"Dottoressa" disse Tom riprendendo il tono rispettoso anche se si sentiva distintamente una nota preoccupata nella voce
"non può farlo, è troppo pericoloso, non sappiamo con cosa abbiamo a che fare"
"già, Tom, per questo lo neutralizzo io e non mando avanti uno dei miei sottoposti"
"Auror Potter la convinca lei" Hermione era evidentemente furiosa per il fatto di essere stata quasi scavalcata, per cui dopo aver osservato la sua amica Harry rispose
"mi fido completamente della professionalità di Hermione quando dice che non è possibile fare altrimenti, è così vero?" chiese fissando l'amica
"si Harry, lo sai ogni manufatto è a sè, anche se effettivamente dall'aura dell'oggetto c'è da dire che questa volta sarà dura, avvisa il S.Mungo in maniera preventiva di un mio possibile arrivo, almeno saremo tutti più tranquilli" Harry boccheggio un attimo
-non mi ha mai chiesto niente di simile prima- capendo la preoccupazione dell'amico decise di continuare
"Harry dovresti sapere che non uso le parole con leggerezza, quando dico che trasuda magia nera vuol dire che ci sarà sicuramente un prezzo da pagare, vediamo quanto sono brava a contrattare... è il mio lavoro" e fissando l'amico finì dicendo
"come il tuo in quel momento sarà quello di capo auror, non di migliore amico"
-ho capito Hermione, ho capito, prima di pensare a te devo salvaguardare il mondo magico da qualsiasi minaccia a qualunque costo e devo ricordarmi che te la sai cavare da sola- pensò limitandosi ad annuire.
Vista la resa dell'auror Tom riprese
"è già morto un mezzosangue, per quanto ne sa dottoressa possono essere stati loro" disse indicando con il capo i tre serpeverde che durante tutto il dialogo erano restati in silenzio e che improvvisamente si scurirono in volto
"è risaputo fossero stati istruiti nelle arti oscure e che fossero o mangiamorte o parenti di questi" finì con sdegno, mente Zabini e Malfoy serrarono le mascelle evidentemente per non dire qualcosa di cui si sarebbero pentiti, Harry era sbigottito
-Tom è sempre stato professionale, un po' chioccia con Hermione, ma nulla di più. Certo che dopo quello che mi ha raccontato Malfoy non se la meritano, hanno provato a rimediare, sono così stanco di vivere nel passato..- , la Parkinson stava per rispondere, non era più la ragazzina di Hogwarts aveva lottato con le unghie per risollevarsi
-come si permette quello?-  pensò stizzita,ma quando stava per ribattere Hermione fu più veloce, rossa in viso come Harry la aveva vista poche volte rispose gelida
"signor Antorn, voglio mettere in chiaro alcuni punti con lei, questa sarà la prima e l'ultima volta in cui ad un comportamento del genere non seguiranno conseguenze, un'altra scenata del genere e sarà relegato al lavoro d'ufficio" disse lapidaria, poi continuò
"chi è lei per ergersi a giudice e giuria? Le assicuro che se si fosse trovato dall'altra parte non lo farebbe con tale leggerezza" non avrebbe mai dimenticato le accuse nei suoi confronti, senza contare il terribile momento in cui nei panni di Mafalda Hopkins vedeva la Umbridge giudicare e condannare gli imputati senza concedere la possibilità di difendersi, nessuno lo meritava, neanche loro
"in secondo luogo voglio diventare la paladina della logica, conosco i signori davanti a lei e tante cose si possono dire di loro, ma no che non siano furbi, appurato questo lei ritiene una decisione sensata uccidere un loro dipendente dentro la loro azienda e nascondere un manufatto di magia nera al suo interno?" Tom abbassò subito la testa imbarazzato, non si era mai arrabbiata così con lui
"sono dispiaciuto della mia reazione, non capiterà di nuovo" Hermione era soddisfatta
-le ingiustizie non le ho mai sopportate, in più da quando li abbiamo visti si sono comportati tutti da signori, visto tutte le ingiurie mosse nei loro confronti da quel somaro del mio assistente-
"Bene Tom, abbiamo del lavoro da fare" tagliò corto la grifona. I tre serpeverdi avevano il ghigno caratteristico dei figli di Salazar, evidentemente soddisfatti dalla difesa della ragazza
-bene Granger, ottime parole, certo in puro stile grifondoro, ma vere, il caratterino non è migliorato noto- pensò Malfoy soddisfatto, Zabini rompendo ogni indugio si lasciò ad andare ad una risata che attirò l'attenzione dei tre addetti del ministero e Hermione non potè impedirsi di pensare che il moro fosse veramente un bellissimo uomo, proprio il suddetto disse
"Ottimo Granger, non avrei saputo far di meglio, ora che ne dite di andar di là, dopo tutta la discussione voglio proprio vedere in cosa consiste il tuo lavoro... se è possibile" era evidente lo avesse aggiunto solo per accontentare i due grifoni. La riccia chinò leggermente la testa di lato come se stesse studiando qualcosa di veramente buffo, cosa che fece ridere la Parkinson e ghignare notevolmente divertito Malfoy, poi rispose
"io lo sconsiglierei, può essere pericoloso o noioso, poi mettevi d'accordo con Harry, la vostra sicurezza non mi compete" detto questo si girò e insieme a Tom andò via, questo permise ai due serveperde di apprezzare il lato b della strega, cosa che non mancò di osservare Pansy che sbuffò, evidentemente irritata per non essere al centro dell'attenzione.
Appena fu uscita Harry si affrettò a dire
"non posso garantirvi la sicurezza, ma il palazzo è vostro, legalmente siamo noi che dobbiamo chiedervi il permesso per agire in loco, per cui non posso impedirvi di assistere" i tre erano evidentemente soddisfatti
"solo" riprese
"per favore, bacchette alla mano e fate attenzione, anche se non dovrebbe succedere nulla" disse non troppo convinto,
"andiamo,andiamo!" disse Zabini come se quello fosse un regalo di Natale anticipato, effettivamente anche i due amici sembravano genuinamente felici
-tutti e tre sono molto più naturali, sorridono di più, tutti meritano un po' di felicità, per loro questo deve essere un bel cambio dalla routine, bah valli a capire- si limitò a precederli. Appena entrati nella stanza in cui Dean aveva passato gli ultimi istanti della sua vita videro Hermione con una matita in mano che con gesti veloci e sicuri che faceva da quando aveva 11 anni la utilizzò per tenere i capelli legati, appena li vide disse
"scusate mi sono permessa di prenderne in prestito una dalla reception"
"nessun problema" rispose Malfoy e per la prima volta i loro sguardi si incontrarono, occhi così diversi non c'era più l'odio che li invadeva un tempo, Hermione che sentiva che stava per avvampare
-in fondo è sempre un bell'uomo- pensò, si girò in fretta togliendosi il blazer che poteva impedirle i movimenti e lanciandolo su una sedia, per ultimo trasfigurò le sue bellissime decoltè di Armani in due più pratiche scarpe sportive, continuava a trovare assurde le donne che nei film per poco pretendevano anche di scalare le montagne con un tacco 12
"Granger sai che hai appena commesso un crimine contro la moda?" disse la Parkinson con voce divertita, Hermione rise di gusto ed a Malfoy mancò un battito
"lo so, lo so, se non ne dipendesse la mia vita avrei evitato" a quel punto Pansy rise divertita e fu il turno di Harry a rimanere scombussolato, cosa che lo stranì non poco
-è la Parkinson, che mi prende?-
"sai Parkinson" disse la riccia
"ho visto che vi siete dati alla tecnologia babbana, se sei disposta a sopportarla anche nel privato ti consigliere un film 'Il diavolo veste Prada', ti potresti immedesimare nella direttrice"
"già il titolo mi piace, ti prendo in parola Granger, finita questa storia guarderemo questo film, ovviamente dopo una sessione di shopping in cui ti avremo ricomprato quelle povere scarpe innocenti" Hermione si stupì
-non solo vuole vedere un film, ma ha dato per scontato che lo avremmo visto insieme, come due amiche...come mi manca Ginny.. quasi quasi le rispondo nello stesso modo in cui lei faceva a scuola, ma non sono mai stata una persona vendicativa e sembra effettivamente cambiata, massì lanciamoci per una volta nella vita, magari ne vieni fuori qualcosa di buono, male che vada nemiche come prima- quindi sorrise
"un grifondoro ha solo una parola e chiamami Hermione"
"e tu Pansy" rispose questa sorridendo radiosa.
La loro conversazione leggera e per nulla forzata stranì leggermente i loro amici sembravano effettivamente vecchie amiche non due che per anni si erano insultate, ma nonostante questo sorrisero lievemente tutti e tre, forse era possibile voltare pagina, pensarono quasi in contemporanea, infatti per quanto non ne fossero consapevoli tutti e cinque erano per motivi diversi rimasti ancorati al passato nonostante si sentissero pronti per andare avanti non sapevano come farlo.


Grazie a tutti per essere giunti fin qui! Alla prossima!
Memole

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Capitolo 5
*** -Haine ***


Ciao a tutti! Bentornati e buona lettura!


 
Haine





Appena Ron arrivò seguito da due auror, Hermione riprese la parola, la sua voce risultò estremamente professionale e ferma, cosa che mise a loro agio anche le tre serpi non addette ai lavori
"allora... siamo qui perchè devo neutralizzare il manufatto che vedete lì" l'oggetto in questione era semplicemente una serie di bastoncini ed erbe legati con un cinturino di cuoio a cui era appeso un ciondolo di metallo rotondo, che risultava abbastanza rozzo nella lavorazione, il tutto sembrava essere  cosparso di sangue
-se è stato usato il sangue come legante non si mette bene per niente- pensò la riccia, ma si guardò bene dal dirlo
"ci organizzeremo così: voi" disse partendo dai serpeverde
"tenete le bacchette alla mano e pronti ad utilizzare magia difensiva, non avvicinatevi e se le cose si mettono male al primo momento possibile smaterializzatevi ed allertate il ministero" i tre annuirono
"poi ho bisogno di voi auror attorno a me con la magia di contenimento, lasciatemi abbastanza spazio per agire, ma non abbassate le difese finchè non sarete certi che la situazione sia sotto controllo, non importa cosa succede...non vogliamo fare il suo gioco" disse parlando quasi a sè stessa, riprendendosi concluse
"Lisa, Tom voi siete l'ultima difesa nel caso tutto vada male, in qualsiasi caso osservate bene ciò che succede, ci servirà durante le indagini, ma non mettetevi in mezzo, inutile rischiare più di una vita" la tensione era alle stelle e Ron che conosceva bene i pericoli che derivano dai nervi tesi decise di stemperare l'atmosfera come suo solito, con una battuta "certo Hermione abbiamo capito, poi come tuo solito due secondi e sistemi tutto e noi ci siamo sorbiti ore di chiacchiere per nulla" la riccia sorrise riconoscente
-ecco il mio Ron, grazie, una risata ci voleva-
"taci, non si sa mai che impari qualcosa di nuovo" e tutti sorrisero divertiti da quella diatriba giocosa che aveva raggiunto lo scopo, solo un biondino fu leggermente infastidito
-che battuta idiota, e lei sorride? Non mi pare il momento- e sbuffò irritato, cosa che notarono i suoi migliori amici che infatti si ritrovarono a ridere sotto i baffi facendo ben attenzione a non farsi notare.
Hermione si posizionò a tre metri di distanza dal manufatto, come aveva imparato al corso per destreggiarsi con incantesimi oscuri, appena tutti ebbero preso posto lanciò un' ultima occhiata al suo migliore amico, prese un respiro profondo e cominciò a pronunciare una litania che dopo una trentina di secondi fece si che l'oggetto si sollevasse parandosi ad un metro da lei ed emanando un' aura rosso sangue
-effetto evidentemente non voluto- pensò Draco
-visto che l'espressione della Granger è mutata, certo solo per un secondo, ma l'ho vista- appena il manufatto fu di fronte a lei con quell'aura così minacciosa la giovane assunse prontamente la posizione difensiva
-da manuale- pensò e subito si sentì rassicurata, i libri, la conoscenza in generale erano i suoi strumenti nel mondo, una parte fondamentale di sè.
Per prima cosa provò un semplice incantesimo rivelio
"ma che diavolo?! Cazzo non.." non riuscì a finire la frase, l'aura uscì dall'oggetto riversandosi completamente sulla grifona, che provò a difendersi, ma non ci fu nulla da fare. Harry sbiancò, seguito da Ron, ma forte del suo ruolo mantenne i suoi leggendari nervi saldi
"rimanete in posizione, non abbassate la guardia, se non ci riuscite evitate di guardare cosa succede all'interno della barriera" riuscì appena a concludere la frase che un urlo rabbioso ghiacciò tutti i presenti, Harry si girò e vide un'espressione di rabbia mista ad odio sul viso di Hermione, cosa che gli fece male
-che ti sta succedendo?!?- a quel punto la riccia rise sguaiatamente, una risata così fredda da ricordare Voldemort e parlò, una voce rabbiosa bassa
"Finalmente libero!!!Bene, bene cosa abbiamo qui?" disse voltandosi e guardando tutti i presenti, dovette considerare lo spettacolo esilarante infatti incominciò a ridere, finchè Harry colto da un'illuminazione chiese
"chi sei?"
"ohhh bene bene Potter, allora non sei scemo come si direbbe dalla tua faccia...ah,ah,ah,ah,ah ti precedo, so come ti chiami è tutto in questa bella testolina riccia e fidatevi se vi dico che c'è un sacco di materiale utile qui dentro, penso che userò questo guscio per un po', anche se reagisce proprio male al mio odio, sembra quasi un sentimento estraneo a lei, strano vero? Certo se fossi guidato dalla tristezza sarebbe molto diverso ah,ah,ah,ah, ma si sa dalla tristezza all'odio il passo è breve" e continuò
"per risponderti sono Haine, l'onore è vostro! Il mio obiettivo è semplice ho intenzione di mettere in ginocchio il vostro mondo grazie all'odio, tutti prima o poi lo sperimentano ed una volta assaggiato non ne puoi più fare a meno, come sa bene lo stolto che mi ha evocato, finirà con il pen..tir...si... STA BUONA STUPIDA DONNA!!COSA VUOI FARE CONTRO DI ME!NON COMBATTERE E' INUTILE, SONO PIU' FORTE" tutti i presenti trasalirono, mentre Haine/Hermione urlava, Zabini notò che la mano con la bacchetta si muoveva con fatica, come se fosse separata del corpo
-forza grifona, non arrenderti- una luce viola invase la stanza, nessuno sapeva cosa fosse successo, ma tutti sospirarono di sollievo quando all'interno della zona di contenimento videro Hermione evidentemente esausta, ma nuovamente in sè e davanti a lei un uomo bellissimo, ma terrificante con due occhi lilla e capelli lisci e bianchi che gli arrivavano alla vita, ma non era vecchio, sembrava non avere più di 30 anni, era gelido e guardava la ragazza con odio e disgusto, ma lei reggeva il suo sguardo senza problemi, alla fine decise di abbandonare il silenzio
"Bravissima Emi, posso chiamarti così vero?" disse con crudeltà, cosa di cui nessuno a parte Harry e Ron potè capire il significato, la riccia gli lanciò uno sguardo che lo avrebbe potuto incenerire
"no, no, Emi non guardarmi così sono piacevolmente stupito, ma non dovrei vero? D'altronde fossi stata una pura grifondoro saresti morta, il coraggio non ti avrebbe portato da nessuna parte piccolo corvo"
"già, invece ti ho fregato Haine" mossa sbagliata, lo sapeva che lo avrebbe fatto arrabbiare, ma nessuno si poteva permettere di chiamarla così, non più "TU SUDICIA PUTTANA! COME TI PERMETTI?! NON SEI NULLA!" sul viso della ragazza comparvero lividi e tagli e cominciò a perdere sangue , contemporaneamente successero diverse cose: Tom si avvicinò alla zona in cui c'era il manufatto con circospezione, Blaise e Pansy riuscirono a bloccare appena in tempo Draco che indignato si stava per lanciare su quell'individuo, mentre Harry e Ron urlarono il nome dell'amica , questa prontamente rispose "Non perdete la concentrazione, è quello che vuole! Finchè è qui non può andare da nessuna parte" quelle parole le costarono molta fatica, ma dovevano capire. Haine in quel momento si mise a ridere
"Ottimo, ottimo Emi , analisi perfetta della situazione, ma non sei ancora stanca di salvare la vita a tutti, mentre vieni lasciata da sola a risolvere i tuoi guai? Sai" disse cercando di essere seducente e persuasivo
"non c'è nulla di male nell'odiarli un pò per quello che ti hanno fatto passare, insieme a me saresti più libera"
-mi potrebbe tornare utile il tuo cervello-
"lo so.....a volte....i miei amici semplicemente non capiscono la fatica" disse con un tono appena udibile, tutti i presenti nella stanza gelarono sul posto, no, non potevano perderla, cosa avrebbero fatto? Non poteva crederlo veramente
"a volte sarebbe più semplice odiarli e allontanarli"
"già è semplice, basta che ti lasci andare, pensa a cosa ti hanno fatto passare, a cosa hai perso....tutto a causa loro" Hermione iniziò a piangere
-vittoria- pensò Haine, che cercando di essere accomodante per raggiungere lo scopo disse
"lo so, lo so, gli uomini possono essere spietati, io sarei onesto fin dall'inizio, dalla personificazione dell'odio sai cosa aspettarti"
"forse...sarebbe una liberazione" rispose continuando a piangere
"anche chi ti ha evocato si sentiva come me, non capita? Sola? Abbandonata?"
"In parte, ogni dolore è diverso" sapeva di dover corteggiare gli umani anche in quel frangente, stupida feccia
"lui si sentiva solo, voleva solo fare un regalo a chi ammirava, per essere accettato, anche tu hai fatto di tutto per chi non faceva altro che ferirti"
"è vero...ma come si chiama?" chiese la riccia con un groppo in gola, Heine si stranì
"non è rilevante, che ti importa?" rispose brusco
"nulla...volevo solo sapere...con chi avrei passato il mio tempo da oggi in poi, se avessi deciso di seguirti" ma la magia si era infranta
"TU! CHI TI CREDI DI ESSERE PER PRENDERTI GIOCO DI ME? QUESTA LA PAGHERAI CARA!!!" ed allungò una mano davanti a sè e strinse il pugno.
Immediatamente sotto il corpo di Hermione si formò una pozza di sangue, altri tagli le si aprirono sul viso e sulle braccia, uniche zone visibili, anche se tutti erano consapevoli non si fosse limitato a quello, perdeva troppo sangue, Lisa voltò lo sguardo come uno dei due auror, il giovanissimo Lucas aveva terminato il corso solo la settimana prima, non aveva ancora lo stomaco per quelle scene, Hermione crollò in ginocchio, ma non abbassò mai lo sguardo, aveva smesso di piangere, ora lo fronteggiava pensando
-ti abbiamo spremuto un bel po' di informazioni...che male, non resisterò per molto...mamma, papà.....chissà chi si prenderà Grattastinchi, spero Harry lui è solo come me, sarebbe bello se avesse un amico quando torna a cas...- stramazzò al suolo a faccia in giù, Haine rise di gusto, quella bastarda impertinente aveva imparato la lezione
-nessuno si prende gioco di me- Harry e Ron diventarono pallidi come fantasmi, ricordi di un recente passato si affacciarono alla memoria venendo rifiutati per poter eseguire gli ultimi ordini della loro amica
-ti sei raccomandata tanto Hermione, non ti deluderò, farò il mio lavoro, tu però apri gli occhi- pensò Harry disperato
"HERMIONE! NOOOOOOO! Non anche tu, per favore guardaci! per favore..."
"RON!" lo riprese Harry
"concentrati!" sibilò, l'amico lo guardò malissimo, ma dopo aver visto il suo volto stremato dall'angoscia si limitò ad annuire ed a concentrarsi sul suo compito, evitando così di pensare che non avrebbe più potuto vedere il sorriso dolcissimo che appena 10 minuti prima aveva illuminato il viso della sua amica, lo stesso sorriso che l'aveva salvato dopo la morte di Fred. In fondo alla stanza Pansy singhiozzava in silenzio, per la crudezza della scena, stretta nell'abbraccio dei due amici che non avevano tolto gli occhi dalla scena
-Granger, no Hermione dobbiamo vedere un film, me lo hai promesso..devo rimediare...- , in quel momento Tom fece l'unica cosa che gli sembrò logica, ben consapevole che lei non glielo avrebbe perdonato, ma la vita di quella donna caparbia e coraggiosa valeva troppo per essere persa così, con un balzo entrò nella zona di combattimento e velocemente urlò
"REDUCTO!" verso il manufatto che andò in pezzi; il fatto che fosse sporco di sangue, aveva ragionato il ragazzo, poteva solamente significare che c'era un vincolo di esistenza sull'oggetto, spezzato il legame l'emanazione sarebbe sparita, e così fu, Haine di volatilizzò immediatamente.
Subito gli auror abbassarono le difese permettendo a Ron e Harry di gettarsi sul corpo dell'amica, la pozza di sangue era sempre più grande, senza pensarci un attimo quest'ultimo l'afferrò e si smaterializzò al S.Mungo
-Hai avuto un'ottima idea ad avvertirli in anticipo Hermione, ora lotta, come sempre, lotta!-



Grazie per essere giunti fin qui! Alla prossima qualora decidiate di darmi fiducia!
Memole

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Capitolo 6
*** -Ospedale ***


Ciao a tutti! Vi ho fatto aspettare decisamente troppo per il nuovo capitolo, per questo è un po' più lungo, spero che l'attesa sia valsa la pena. Non vi disturbo oltre, ci vediamo sotto dove farò, per la prima volta un piccolo angolo "autore".
Buona lettura!

 


Ospedale
 



Appena arrivò in ospedale con il corpo in fin di vita di quella che considerava, a tutti gli effetti, sua sorella due medimaghi lo accolsero caricandola immediatamente su una barella e in seguito ad un'occhiata allarmata si dileguarono dietro una porta. Dopo quello che gli parve un secondo udì cinque CLAP di materializzazione e girandosi vide Ron, Tom e con con sua grande sorpresa i tre serpeverde.
Subito il rosso pretese informazioni
"Harry che ti hanno detto? DIMMELO!"
"Ron abbassa la voce, siamo in un ospedale, comunque non hanno detto nulla, l'hanno presa e sono spariti di corsa, ma dalle loro facce..." concluse con gli occhi bassi, non riusciva neanche a contemplare quell'ipotesi, ma non voleva mentire a Ron, meritava di sapere. Nonostante la maturazione innegabile, il rosso affrontava la paura sempre nello stesso modo, infatti lontano dall'accettare il consiglio di moderare i toni riprese
"Che vuoi dire? No, è impossibile lei si riprenderà, non diciamo cazzate! E tu " disse rivolgendosi con odio verso Tom
" se bastava un reducto perchè non sei intervenuto prima? Hai aspettato che fosse immersa in una pozza di sangue!" non visto un certo biondino, ancora più pallido del solito si trovò a concordare con Weasley, cosa che lo irritò notevolmente,  Tom mantenne la calma
"non è così , fosse bastato quello la dottoressa lo avrebbe fatto immediatamente, io non ho risolto nulla, ho permesso unicamente che venisse portata qui per essere curata, lei voleva distruggere l'entità io ho distrutto il vincolo, quello che potremmo definire il supporto ...Tornerà, statene certi, ma non sappiamo dove e quando, e verosimilmente altre persone ci andranno di mezzo, la Granger sarà furiosa appena si riprenderà!"
"Senti Tom.. scusa" disse Ron con voce piccola, veramente dispiaciuto
"sono solo terrorizzato" ma non era il solo sotto shock, Harry continuava a passarsi la mano sulle braccia e sulla divisa che era zuppa di sangue, vedendolo così in difficoltà la Parkinson gli si avvicinò cautamente, sotto lo sguardo vigile dei due amici gli mise una mano sull'avambraccio per fermarlo e con la voce più dolce che aveva disse
"Potter...guardami" Harry sollevò lo sguardo aveva gli occhi leggermente lucidi
"Io...il suo sangue, è così tanto... era così fredda...così fredda" era l'unica cosa che riusciva a pensare, non una parvenza di pensiero coerente lo attraversava, quel giovane uomo era distrutto, vedendolo così le si strinse il cuore
-succedesse a Blaise o a Draco soffrirei anch'io come un cane-
"Vieni con me Potter, andiamo a pulirci, lei ce la farà, la Gran...ehmm, Hermione"
-che strano chiamarla così-
"riesce sempre in tutto, lo sai bene" Harry annuì e tentò di farle capire quanto apprezzati fossero i suoi sforzi dicendo
"Harry..chiamami Harry"
"Pansy" rispose semplicemente, prima di avviarsi insieme alla brunetta si girò verso il suo migliore amico che era accasciato su una sedia vicino agli altri tre uomini
"Ron, avvisa Ginny, se le succede qualcosa" la sua voce si incrinò
"e lei non è qui, non ce lo perdonerà mai, va bene ?"
"si si, almeno ho qualcosa da fare, vado subito..Harry" il moro lo fisso in attesa
"come....come la mettiamo con Ophy?" quasi sussurrò il nome, Malfoy e Zabini si chiesero il motivo di tanto riserbo, ma evitarono di fare domande, anche se non lo avrebbero ammesso mai ad alta voce ritennero già una gran cosa non essere stati scacciati da lì
"aspettiamo di vedere cosa dicono i medici è inutile fare aspettare anche lei, tanto fino alle 17.30 è a scuola" il rosso annuì, mentre troppo tardi l'altro si accorse di aver detto qualcosa di troppo, quando tre paia di occhi gli si puntarono addosso,
-sembro Hagrid- ma era troppo stanco, fortunatamente qualcuno gli evitò di inventare quella che sarebbe stata una scusa imbarazzante e inverosimile
"Weasley" intervenne Zabini con tono pacato
"se non ti disturbo vorrei venire con te, meglio se non resti da solo, succedesse ai miei amici vorrei ci fosse qualcuno"
"Mfff" fu l'unica risposta che ottene, ma non se la prese, era abituato a trattare con Draco, dopo un gesto di intesa con i due amici si fece prendere dal rosso per un braccio per smaterializzarsi. Draco si trovò da solo con Tom, non disse nulla, di certo non dopo il modo in cui aveva osato rivolgersi loro, rimase lì con espressione fiera e indecifrabile, con la posa elegante che lo caratterizzava in qualunque occasione, in attesa di notizie il cuore gli martellava nel petto e il pensiero del suo padrino, per qualche strano motivo, fisso nella mente.

***

Raggiunto il bagno in silenzio Pansy estrasse dalla borsa un fazzoletto, ovviamente di ottima fattura, lo bagnò e cominciò a pulire le mani dell'auror, l'acqua lo aiutò a schiarirsi un po' la mente
"Perchè non hai usato un gratta e netta?" chiese di slancio per riempire quel silenzio che diventava sempre più pesante
"Lo utilizzerò per la divisa, ma l'acqua ha il potere di farci un po' rinascere e ho pensato che in questo momento ne avessi bisogno, tutto lì" Harry annuì profondamente riconoscente nei confronti di quella dolce donna, tanto diversa dalla ragazzina vanesia che durante la battaglia voleva consegnarlo a Voldemort
" in più" continuò iniziando a pulirgli il viso
"immagino tu senta il bisogno di crollare, il capo di una squadra di auror ed eroe del mondo magico non può farlo nell'atrio dell'ospedale, ma è libero di sfogarsi con la sua nuova amica Pansy, che si porterà tutto nella tomba" come se qualcuno gli avesse finalmente dato il permesso, appena la ragazza finì di parlare il volto gli si rigò di lacrime e lei gli rivolse un sorriso caldo e rassicurante che gli impedì di sentirsi completamente perso 
"E' mia sorella...io non posso perderla, noi ci siamo sempre stati l'uno per l'altro...lei era sempre lì, anche quando Ron dubitava...lei no... c'era capisci?...se muore lei..io non posso, semplicemente non posso"
"shhhh, va tutto bene, lei ce la farà" gli disse e nel frattempo lo abbracciò e lo tenne stretto facendogli posare la testa sulla sua spalla finchè non smise di piangere, cosa che le fece notare quella differenza tra il grifondoro e i suoi amici, loro non si sarebbero mai lasciati andare così, neanche lei a dire il vero, erano stati educati ad avere un'espressione statica che non lasciasse trasparire nulla, anche se dalla fine della guerra la situazione era diversa era rassicurante avere davanti una persona e non dover pensare a cosa si nascondesse dietro. Si staccarono
"grazie Park...Pansy, non eri tenuta a farlo......grazie" e le sorrise, e lei si ritrovò ad arrossire
-che diavolo succede? L'ultima volta che è successa una cosa del genere avevo 12 anni-
" Figurati è stato un piacere"
"Torniamo di là, voglio vedere se ci sono novità".
Tornati nella sala d'attesa dell'ospedale videro Ron e Blaise, Harry pensò che evidentemente aveva perso la cognizione del tempo, i due avevano instaurato un dialogo civile, all'apparenza, appena il rosso lo vide lo aggiornò
"Io e Zabini abbiamo avvisato Ginny, attraverso il camino, si stava allenando, ha detto che tempo di farsi una doccia e arriva"
"bene" si limitò a dire. Poi si rivolse verso i tre serpeverde
"Sentite, grazie per essere venuti, ma non sappiamo per quanto ne abbiamo, potete andare tranquillamente" Draco boccheggiò, come poteva dirgli che doveva...voleva restare, senza scoprirsi, il suo migliore amico fu l'unico a notarlo e vedendolo in difficoltà decise di aiutarlo
-ed ecco un altro favore che si aggiunge alla lunga lista Dra-
"se non disturbiamo ci farebbe piacere restare, siamo sinceramente preoccupati" e si affrettò ad aggiungere con gli occhi da cucciolo bastonato
"ma se non ci volete" grosso sospiro affranto
"ce ne andiamo", tecnica collaudata da generazioni di serpi, Ron sorpreso da quel tono infatti si trovò a rispondere
"no,no restate pure, ad Hermione di sicuro farà piacere"
-questo veramente non lo so , ma va beh- , Draco finalmente espirò e guardando il suo amico ghignò, facendo alzare gli occhi al cielo all'altro.
Trattennero tutti il fiato quando un medimago si avvicinò loro
"siete qui per la signorina Granger?" tutti annuirono
"la situazione è grave, ma è giovane ed in salute, speriamo basti, ma sia chiaro che è lontano dall'essere fuori pericolo, anzi, se ha famiglia è il caso di contattarla"
"nessuna famiglia a parte noi" i tre serpeverde si stranirono, ma lasciarono perdere, non era il momento, non riuscendo più a trattenersi Draco si intromise
"dottore, che lesioni ha subito?" chiese con tono autoritario, Harry si stranì per quell'interesse, ma il momento dopo accantonò il pensiero, troppo preoccupato per la sua amica
"lei sarebbe?"
"Draco Lucius Malfoy" disse con la solita aria di superiorità, inutile specificare che il suo cognome fosse sinonimo di ricchezza e potere per cui l'altro si apprestò a rispondere
"la cosa che più ci ha preoccupato è il fatto che avesse perso circa 1/3 del sangue a causa di ferite molto profonde, in particolare una lacerazione sulla coscia, non fossimo intervenuti immediatamente con le rimpolpasangue sarebbe sicuramente morta, in aggiunta ha 4 costole, un braccio e la caviglia rotta, una delle costole ha perforato un polmone che è collassato, poi ha lividi in tutto il corpo, uno particolarmente grave sullo stomaco, che era indice di un'emorragia interna. Sembra una vittima di tortura di sicuro ha sofferto moltissimo, è un miracolo che sia viva. Ora possiamo solo aspettare che si svegli, le prossime 72 ore saranno critiche. Tra qualche ora la trasferiremo in stanza, allora potrete vederla" e si congedò lasciando tutti i presenti nello sconforto più nero
"Ha fatto tutto questo alzando un pugno " disse Ron con un filo di voce, Harry riprese in mano la situazione
"Tom vai a lavorare, inizia a mettere in pratica quello che hai imparato da Hermione, così avviserai anche gli altri" -così eviteranno di assillare me-
"ci fossero novità ti avviseremo"
"ok,va bene" seppur con un peso sul cuore, per rendere orgogliosa la 'sua' dottoressa avrebbe dato il massimo, si girò e si smaterializzò, a quel punto Harry si rivolse a Ron
"io devo andare a fare rapporto al ministro, rimani qui, tra l'altro tra poco arriverà Ginny, chiedile di andare a casa di Hermione a prendere quello che le può servire, falle prendere anche le cose di Ophy e Grattastinchi, li faccio venire da me" il rosso annuì e dopo un bel respiro Harry si smaterializzò al ministero.
Appena il bambino sopravvissuto andò via in ospedale arrivò un turbine dai capelli rossi con la faccia sconvolta dalla preoccupazione, ma Ginevra rimaneva sempre bellissima constatò Blaise e la poca fauna maschile presente, alta, con cipiglio fiero e il fisico tonico di una sportiva; la rossa marciò diritta su suo fratello
"allora ci sono novità?"
"si Gin,  non è fuori pericolo, ma sta lottando...è giovane e sana, i medici sono positivi"
"ovvio che sta lottando" disse con orgoglio, che avrebbe commosso la McGranitt, cosa che provocò un sorriso, ovviamente interno, nei tre serpeverde, appena li notò sgranò gli occhi
"ciao.." aggiunse con voce incerta
"ciao Ginevra!Posso chiamarti così vero?" chiese prontamente Blaise col suo tono più gentile e seducente
-vedi a volte? anche nelle situazioni peggiori c'è un lato positivo-
"come vuoi" rispose piatta, cosa che non scoraggiò minimamente il moro
"ciao" dissero il contemporanea Pansy e Draco
"che ci fate qui?" il suo tono non era astioso, ma sinceramente curioso, per cui Draco con calma rispose
"eravamo con loro, è successo nella nostra azienda", Ron si intromise
"Gin senti c'è da aspettare parecchio, perchè nel frattempo non vai a casa di Hermione a fare una borsa per Ophy e prendere Grattastinchi staranno da Harry finchè..."
"sai che mamma ha fatto le braccia anche a te, vero?" il rosso arrossì in zona orecchie e mormorò qualcosa che suonò come un
"è piccolina, ma sempre una donna...che ne so io, prodotti strani.."
"va bene, va bene! Nessun problema, tu hai avvisato Abby?"
"no, non ho avuto un attimo, ora le invio un messaggio, così quando finisce lavoro viene qui"
"bene, io vado!"
"posso venire con te?" si intromise Pansy, la rossa la fissò un attimo con aria scettica per poi rispondere
"per me non ci sarebbero particolari problemi, ma Hermione ha lasciato le protezioni della sua casa alzate contro tutti a parte me,mio fratello e Harry"
"mi sembra eccessivo"
"non lo è!" la risposta di Ginny fu talmente dura che la ragazza non pensò neanche di ribattere, la rossa senza aspettare risposta di avviò.
"Chi è Abby?" chiese improvvisamente Draco
"E' la mia ragazza Malfoy, una babbana" rispose secco con aria di sfida, che il biondo non colse, anzi i suoi occhi si illuminarono per un secondo a quella notizia
"bene per te Weasley" frase che riuscì a shockare definitivamente il rosso, nonostante il tono sempre canzonatorio nel pronunciare il suo cognome, non aveva cominciato a sbraitare su babbani, traditori del sangue ed era in ospedale per quella che a scuola definiva sanguesporco
-i tempi cambiano, oramai dovrei saperlo- dopo tutti quei pensieri riuscì giusto a sorridergli tiepidamente
-è sempre il furetto Malfoy, non esageriamo per la miseria!-  ,Blaise che invece da brava serpe aveva capito il vero motivo della contentezza dell'amico ghignò sotto i baffi
-se non approfitti di questa situazione ti crucerò Dra, nel frattempo farò 'amicizia' con Ginevra- , si potevano dire tante cose di Zabini, ma non che avesse problemi di autostima, d'altronde la genetica non è acqua e sua madre era stata una modella di rara bellezza.

****

Harry dopo aver comunicato a Kingsley l'accaduto e le condizioni di Hermione ed aver visto il ministro perdere un po' della sua consueta compostezza per quella che era stata una fondamentale amica e alleata durante la battaglia, tornò al S.Mungo, fece appena in tempo a salutare Ginny che un infermiere li raggiunse
"Abbiamo portato la signorina Granger in camera, seguitemi" così i sei si avviarono,
"potete stare cinque minuti, poi tornate domani alle 8 del mattino, un visitatore alla volta" entrarono in camera e videro una Hermione Granger così indifesa in quel grande letto, c'erano più capelli che altro, il viso completamente tumefatto, come le braccia e alcune gessature spuntavano dalle lenzuola. I due auror sbiancarono
"Per Merlino" si lasciò sfuggire Pansy, Ginny deglutì rumorosamente, improvvisamente aveva il deserto in bocca, Draco, da bravo Malfoy, si rivolse gelido all'infermiere
"Perchè non l'avete guarita con la magia?"
"semplice... signore..." disse con deferenza, evidentemente il medimago aveva reso nota la sua presenza
"abbiamo somministrato tantissime pozioni, altre avrebbero fatto interazione, quelle che vedete sono le lesioni più superficiali che ha subito, le può sopportare e teniamo sotto controllo il dolore con incantesimi continui" per nulla soddisfatto, ma rassegnato esalò un respiro
"ora dovete uscire, tornate domani!".
Appena usciti Pansy subito disse
"che turno devo fare?"
"vuoi fare un turno ?" disse Ron sconcertato
"si, tutti noi lo vogliamo, così vi alleggeriamo il compito e se succede qualcosa vi avvisiamo con un patronus" "perche?" Ginny non era mai stata una da giri di parole, la Grifondoro per eccellenza, le situazioni vanno prese di petto
"trovo, a voler essere gentili, bizzarro tutto questo entusiasmo nell'assistere una sanguesporco, così la chiamavate no?" Harry e Ron ghiacciarono, certo lo avevano pensato, ma nonostante tutto non avevano fatto obiezioni, non dopo Ophy e poi non ne avevano la forza
"capisco che stai difendendo la tua amica" iniziò a rispondere Pansy, supportata dagli altri due
"ma la guerra è finita, siamo tutti cambiati e cresciuti, se no a quest'ora non vi avremmo rivolto la parola e non ci saremmo preoccupati, noi siamo andati avanti, abbiamo superato i nostri pregiudizi, voi siete pronti a superare i vostri?" Ginny la fissò, fu colpita da quelle parole, ma non lo diede a vedere, continuando a squadrare i tre
-se fate la mossa sbagliata vi mostrerò cosa fanno le figlie di Godric per difendere chi amano- ci pensò Harry a tirarla fuori dall'impiccio
"Grazie mille.. a tutti, accettiamo l'aiuto molto volentieri!" rispose con un grande sorriso, che segnò la sua volontà, non poteva e non voleva continuare a combattere, non dopo tutto quello che avevano perso  
-la felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, basta solo ricordarsi di accendere la luce- con le parole di Silente in mente, decise di iniziare da lì, dopotutto era stata una giornata di lotta continua e la sua migliore amica non aveva ancora finito.


 
ANGOLO "AUTORE"

Piaciuto il capitolo? Spero di si, se avete voglia lasciatemi un commento con consigli ed opinioni, mi farebbe piacere.
Veniamo a noi, ho deciso di scrivere qualche commento a fine capitolo quando lo riterrò necessario, ovviamente ho scritto autore con tanto di virgolette perchè non voglio offendere la categoria, c'è gente lontana da me anni luce! Spiegato questo volevo solo chiedervi di pazientare, mi rendo conto che l'inizio è lentissimo a livello di interazioni e che questo possono risultare, per essere gentili un po' atipiche, ma per ogni reazione verrà data una spiegazione (che spero riterrete valida), lo giuro, ma voglio imparare da tutte le letture che ho fatto e quelle che mi hanno emozionato di più svelano i "retroscena" piano piano, per venirvi in contro posso assicurarvi che la piccola Ophy (frutto della mia mente bacata) avrà un ruolo centrale per capire il modo di comportarsi dei grifoni, il resto lo scopriremo un po' alla volta.
Ultime due comunicazioni XD Ho deciso di mettere la nota OOC a seguito di una recensione, per quanto mi riguarda vedo le reazioni molto in character,  infatti per me è ovvio che siano cambiati, sono passati anni, successe cose, ma piuttosto che non farli evolvere preferisco fare questo cambiamento tecnico.
Infine voglio ufficialmente dire che non riesco ad aggiornare con regolarità, di sicuro non la abbandonerò mai fino a conclusione, ma i troppi impegni non mi permettono di avere una tabella di marcia fissa per quello che è, spero non me ne vogliate, un hobby!
Grazie se avete letto, spero che continuerete a darmi fiducia! Alla prossima!
Memole

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Capitolo 7
*** -Nuove sistemazioni ***


Ciao a tutti, bentornati!
Vi lascio al capitolo, ci vediamo sotto per qualche informazione e chiarificazione!
Buona lettura!


 
Nuove sistemazioni


6 luglio S.Mungo

Intorno alle tre del pomeriggio, chiunque al secondo piano potè sentire un uomo sbraitare per la frustrazione.
"La situazione sta cominciando a rasentare il ridicolo!" era ufficiale il bambino sopravvissuto aveva esaurito la pazienza, cosa più che comprensibile se si pensa che la sua migliore amica era in coma da quindici giorni e i medimaghi si ostinavano a dire che a breve si sarebbe risvegliata, tutti i giorni sperava, uscendone irrimediabilmente distrutto
"HARRY!" lo richiamò Ginny
"abbassa la voce non prendertela con loro, stanno solo facendo il loro lavoro. Sono stati chiari, ci sta mettendo tanto a svegliarsi perchè oltre alle lesioni, la magia di quel tizio le ha prosciugato le energie quasi completamente ... Ammettiamolo, siamo fortunati che sia viva" Harry abbassò il capo, sapeva perfettamente che la rossa aveva ragione, ma non ci poteva fare nulla, erano passati troppi giorni e alla situazione già pesante di suo, si univa la piccola Ophelia che non aveva reagito per nulla bene, ma in fondo con tutto quello che aveva passato nei suoi quasi 10 anni di vita come biasimarla?
Un piccolo rantolo interruppe le elucubrazioni dell'uomo, che puntò i suoi occhi verdi verso il letto dell'amica e vide due dolcissimi occhi nocciola ricambiare il suo sguardo
"Hermione! Come stai? Ora chiamo qualcuno non preoccuparti..GINNY!!!" la rossa rientrò trafelata nella stanza "Ciao Herm! Mi hai fatto venire un infarto, lo sai vero?" finalmente la sua migliore amica aveva aperto gli occhi, ma prima che questa potesse rispondere la giocatrice venne mandata fuori dal medimago che era stato chiamato "avvisiamo gli altri?" domandò
"no, aspettiamo di sentire cosa dicono i medimaghi e come si sente lei, arriverà un'orda di gente e non sono convinto che gradirà tutte le visite!".
Il medimago uscito dalla stanza li rassicurò sulle condizioni della loro amica, anche se aveva ancora poche energie per cui raccomandò qualche giorno di assoluto riposo, ma l'avrebbero dimessa domani. I due rincuorati rientrarono e trovarono ad attenderli la loro amica seduta sul letto con un sorriso stanco, ma splendido
"Hey!" disse con voce un pò gracchiante, non era di certo abituata a non parlare per tutti quei giorni
"Allora, come ti senti?" iniziò la rossa
"tutto sommato bene, sono solo tanto stanca, quanto ho dormito?"
"quindici giorni Hermione, sei stata in coma per quindici giorni " intervenne Harry
"Oddio, Haine che fine ha fatto?" chiese improvvisamente, era sicura che nessuno di quelli che era presente fosse stato in grado di affrontarlo
"E Ophy, Grattastinchi? "
"Tom ha rotto il vincolo e per ora Haine non è stato avvistato, stiamo conducendo delle indagini, i tuoi collaboratori sono perennemente al lavoro, ma ad essere onesti non abbiamo fatto grossi passi in avanti" disse con voce per nulla rilassata
"Tom è stato un irresponsabile, chissà quante persone ci andranno di mezzo, voi non sapete quello che fa...mi sembra di sentirlo ancora annidato da qualche parte dentro di me, mi sento macchiata...è stato orribile.." disse con un magone che fece preoccupare enormemente i due, per evitarle di indugiare in quei pensieri Harry riprese subito
"Ophy e Grattastinchi sono a casa mia, sai non ha preso per niente bene la situazione, pensava di perdere anche te" la riccia abassò la testa, dispiaciuta -chissà come sei stata male piccola mia-
"senti Herm, per caso te la senti di ricevere visite?" chiese le bella giocatrice per cambiare completamenete discorso e poi era inutile tergiversare
"Certo, fai venire pure Ron, chiedigli se prima prende Ophy, voglio parlarle, magari riesco a rassicurarla" "ehmmm" cominciò incredibilmente a disagio il bambino sopravvissuto, non aveva mai avuto problemi a parlare con Hermione, ma ora come glielo diceva?
"Herm" cominciò
"ti ricordi tutto quello che ti è successo prima che perdessi conoscenza?"
"si Harry, perchè?"
"ti ricordi dove eravamo e chi era presente?"
"si che mi ricordo, perchè è successo qualcosa a Ron?" chiese subito sull'attenti
"no, sta bene, quello che Harry cerca di chiederti, con i suoi soliti infiniti giri di parole, è se ti ricordi delle tre serpi?" Herm fece un sorrisetto, Ginny non sarebbe mai cambiata, quella ragazza aveva l'energia di un treno
"si mi ricordo, perchè?"
"ecco" riprese il giovane "dopo che sei svenuta ti ho portato in ospedale e ci hanno raggiunto qui anche loro, hanno aspettato con noi di sapere tue notizie e in questi giorni, hanno fatto i turni per vegliarti, sai noi non potevamo stare sempre con te, con le indagini, Ophy e le partite di Ginny, per cui..." dire che la riccia era sotto shock era un eufemismo, aveva scambiato due parole gentili con Pansy, cosa già paradossale di per sè, preso forse un possibile impegno per una sessione di shopping ed il fatto che Malfoy e Zabini non l'avessero mandata fuori dalla loro azienda dicendo che 'una stupida sanguesporco' aveva dell'incredibile, ma perchè diavolo erano rimasti in ospedale?
"..devo avvisare anche loro, anche se non li vuoi vedere è giusto così, dobbiamo ringraziarli"
"ok...ok, sinceramente non capisco perchè l'abbiano fatto, ma se è così gli devo un ringraziamento, non ho dimenticato la mia promessa Harry, falli venire pure, ma prima vado in bagno almeno a sistemarmi un pochino, non posso affrontare tre serpi con l'alito che uccide!" Harry sorrise divertito
"ok, tra cinque minuti gli invio un patronus, così ti sarai fatta bella!"
"sempre più spiritoso, sto soltanto cercando di non stendere nessuno Harry!" gli era mancata incredibilmente.
Dopo cinque minuti come da accordi Harry inviò un patronus a tutti e nel giro di un quarto d'ora arrivarono i tre serpeverde, -ma girano sempre in trio?-, li aveva aspettati fuori dalla camera
"ciao!" li accolse, sorridendo leggermente in direzione di Pansy, fu proprio questa a rispondere, anche perchè un certo biondino aveva il cuore che batteva talmente in fretta che il mantenere la classica faccia apatica gli costò un certo dispendio di energie cosa che di conseguenza comportò a Blaise un certo sforzo per non scoppiare a ridergli in faccia,
"allora è sveglia giusto? possiamo entrare?"
"certo certo, volevo solo dirvi che il medimago ha detto che è fuori pericolo, ma è ancora stanca, per cui non so per quanto potremmo stare, ma la dimettono domani"
"domani?" chiese Malfoy senza accorgersene e ora come avrebbe fatto? Che scusa poteva inventarsi? Dopo averla rivista non poteva già sparire, non poteva neanche chiederle delle indagini, lei non era un auror
"già domani! splendido no?!"
"già una vera fortuna" sibilò.
Accantonarono la conversazione per entrare, la trovarono vigile con lo sguardo attento e un sorriso, imbarazzato? possibile? Certo che si! Non era mai stata più a disagio in vita sua, che si dice a delle persone con cui ti sei cordialmente odiata per anni?
"ciao" -ottimo inizio Hermione, complimenti-
"ciao" risposero i tre in coro
"come ti senti?" continuò Zabini
"bene, non al 100% ma niente di preoccupante" fece un grosso respiro, le avevano sempre insegnato via il dente via il dolore, per cui
"mi hanno detto che in questi quindici giorni avete fatto dei turni per dare un po' di respiro ai miei amici... ecco uhhm...grazie!" ecco una delle cose che pensava non avrebbe mai fatto:ringraziare quei tre.
"Nessun problema Granger" fu Malfoy a rispondere, mentre gli altri due sorridevano o meglio ghignavano, al solito insomma; subito la riccia si concentrò su di lui, che fossero passati sette anni era ben evidente, del ragazzo alto e allampanato da sembrare quasi cagionevole di salute non era rimasto nulla, ora un uomo ben piazzato con un portamento invidiabile era davanti a lei, aveva anche un po' di barba, rigorosamente corta ed ordinata, un tratto distintivo che adorava, Draco era molto soddisfatto dell'analisi fattagli dalla ragazza visto il leggero rossore sulle sue guance, -il disagio si può respirare, ma almeno mi posso rifare un po' gli occhi, sperando che nessuno se ne accorga, ma sono arrossita?!?- terminato quel pensiero fu costretta a distogliere lo sguardo, ottima cosa visto che i pensieri stavano andando in luoghi semplicemente assurdi, perchè la porta della sua stanza fu spalancata di colpo, una bambina di nove anni con lunghi capelli neri e lisci e due occhi, di un azzurro cielo spettacolare si stagliava sulla soglia, appena dietro di lei un Ron stanco ma felice che non staccava gli occhi dalla sua amica "Ophelia, Ron!" disse questa a mo' di saluto, fissando la piccola come le tre serpi che non riuscivano proprio a collocarla in tutta la faccenda
"ciao Herm!" disse il rosso con un gran sorriso
"Hermione" disse la piccola con tono composto, quasi distaccato e si andò a sedere in un angolo continuando a fissarla
"Ophy" provò ad intercedere Harry
"lascia stare" Hermione se lo era aspettato era troppo testarda, tratto che con la sua presenza di certo non si era smussato
"Ophy come stai? Sei stata bene da Harry?"
"una meraviglia" frecciò sarcastica -neanch'io ai tempi d'oro avrei saputo fare di meglio- pensò Draco
"Ophy mi dispiace averti lasciato sola" era un po' a disagio a parlare davanti a tutti di una questione privata, ma la sua piccola stella era troppo ferita ed il suo modo di fare la sostenuta ne era una conferma,
"già a tutti dispiace, intanto però continuano ad andarsene"
"io non vado da nessuna parte, parola di Grifondoro..Dai vieni qui ad abbracciarmi scimmietta che mi sei mancata tantissimo!" Ophelia non resistette più e con gli occhi lucidi si fiondò tra le sue braccia, quanto le era mancata, era tutta la sua famiglia, aveva avuto veramente paura di perdere di nuovo tutto.
"Chiedo scusa" intervenne Blaise troppo curioso per attendere oltre
"chi sarebbe questa bambina?" la piccola si girò e con uno sguardo angelico rispose
"sono sua figlia!".
Ecco quello nessuno se lo sarebbe aspettato, a Malfoy in particolare non arrivò ossigeno al cervello per qualche secondo, pensieri si rincorrevano senza logica -ma quando l'ha avuta? durante il sesto più o meno a vederla così, come l'ha nascosta? chi è il padre? di sicuro non lenticchia, manca il marchio di fabbrica- riprese a ragionare solo quando udì il suono della risata di Hermione, era la prima volta che lo sentiva così da vicino, a volte era capitato in sala grande di vederla ridere, ma le tavolate erano troppo distanti e a onor del vero non gliene importava molto all'epoca, di sicuro, pensò Draco aveva una bellissima risata;
"che ti ho detto Harry? Sicuro finirà a Serpeverde!" disse la riccia, gli auror e Ginny si trovarono a ridere
"non sono la sua madre biologica, ma la sua tutrice" disse con tono di ammonimento verso la piccola, non doveva rinnegare le sue origini, glielo aveva spiegato più volte, per tutta risposta la piccola si limitò a scrollare le spalle e rispondere
"odio quando si rivolgono agli altri facendo finta che non esista" Hermione sospirò per poi continuare
"penso che le presentazioni siano d'obblio,Ophy loro sono vecchi uhmm..." e ora come ne usciva?
"vecchi compagni di Hogwarts :Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Draco Malfoy; ragazzi lei si chiama Ophelia Luminard"
"Luminard?!?" sbottarono i tre insieme, non si era aspettata reazione diversa
"scusate l'interruzione" disse Ginny, io e Ron andiamo Herm, la storia la conosciamo e poi la mamma ha bisogno di una mano con l'infestazione di gnomi, torno a trovarti domani!"
"Ok ciao, ma non è il caso che vi disturbiate... " si bloccò all'occhiata ammonitrice dei due e questi dopo un bacio sulla guancia alla riccia ed un'occhiata molto interessata da parte di Ginny a Blaise, ampiamente ricambiata, se ne andarono.
"Che ci fa una Luminard con te?" chiese Pansy visibilmente curiosa, ecco quello era un discorso che avrebbe preferito non affrontare, specialmente con loro! Certo era comprensibile fossero sconvolti, i Luminard erano una famiglia antica e rigorosamente purosangue, come le loro d'altronde, a tirarla fuori dall'impiccio fortunatamente ci pensò proprio Ophelia che di sicuro non aveva peli sulla lingua ,nonostante la giovanissima età, molto influenzata dalla 'mamma' e 'zia Ginny'
"semplice, i miei genitori erano mangiamorte, quando avevo quattro anni sono morti durante la guerra, non avendo più parenti in vita sono finita in un orfanotrofio dove sono rimasta per quasi due anni la gente mi voleva adottare o per farla pagare alla figlia dei mangiamorte, oppure per i miei soldi, meno male che esiste il veritaserum. Poi è arrivata Hermione, viviamo insieme da allora" la riccia diventava sempre triste quando pensava a cosa quella piccolina avesse dovuto sopportare e se la strinse un po' più vicino, la piccolina complice le nottate quasi in bianco e la presenza rassicurante di Hermione si assopì. I tre che avevano chiesto delucidazioni erano visibilmente sorpresi, questa non se l'erano aspettata, il gesto della giovane donna li toccò profondamente, forse perchè si sentivano vicini a Ophelia, forse perchè speravano in un trattamento simile ed anche loro alla fine della guerra avevano trovato delle braccia buone pronte ad accoglierli,
"complimenti per quello che hai fatto Granger" riuscì a dire Blaise, mentre Draco fissava quella meravigliosa creatura che aveva messo tutto da parte per difenderne una persona più debole, di cosa si stupiva poi?, inutile pensare a come si sentisse in difetto nei suoi confronti, nonostante i sette anni di difficile maturazione che aveva affrontato, Pany aveva gli occhi lucidi, quanto tempo perso a farle la guerra a scuola...
"ehmm scusate se interrompo il momento, ma dobbiamo parlare della tua situazione Hermione" intervenne Harry, che intravedeva la stanchezza della sua amica farsi sempre più palese, approfittando del fatto che Ophy dormisse "in che senso ?!" chiese questa stranita
"mentre eri qui non sono successe altre grandi azioni, ma abbiamo scoperto che siamo di fronte ad un'organizzazione che ce l'ha con i mezzosangue e sanguesporco, si firmano i Redivivi"
"I Redivivi? Origini? Cosa avete scoperto?"
"non si sa nulla se no che utilizzano magia oscura molto avanzata, Tom non ne viene a capo e inoltre.." prese un grosso respiro
"..abbiamo ragione di pensare che dopo quanto successo con Haine abbiano preso te come bersaglio, fare fuori la nata babbana più famosa del mondo magico deve essere un bel colpo... Hanno dato fuoco alla tua casa con l'ardemonio" ed attese che elaborasse le nuove informazioni, il colpo fu duro ma si sforzò di restare calma, la guerra in quello era stata un'ottima maestra
"immagino, non sia rimasto nulla...sono solo felice che Ophy e Grattastinchi stiano bene, il resto in qualche modo lo ricostruirò" certo non aveva molta liquidità al momento calcolando che manteneva due persone con il suo stipendio, ma almeno tutti i ricordi dei suoi genitori erano al sicuro nella sua vecchia casa nel mondo babbano, nessuno ne aveva mai saputo nulla e così doveva continuare ad essere, non sarebbe mai andata a vivere lì, avesse perso anche quei ricordi ne sarebbe uscita distrutta, questi furono i pensieri della riccia mentre annuiva lentamente, poi continuò
"devo dare un'occhiata ai luoghi in cui si sono verificate opere di magia oscura, la magia lascia sempre tracce! Spero solo di capirci qualcosa in più di Tom, ma è meglio se contatti il pofessor Sergers, una mano può solo farci comodo, non è il campo in cui mi destreggio meglio lo sai.."
"l'ho già fatto, ma vista l'attuale minaccia non vuole rischiare"
"COSA?!?!" si zittì subito dopo per non svegliare la piccola -codardo!-; le tre serpi avevano seguito il dialogo con attenzione, infatti una titubante Parkinson decise di intervenire, chissà come l'avrebbe presa il suo amico? "avrei una soluzione per tutto, lei e Ophy potrebbero trasferirsi a Malfoy Mannor che è di sicuro il luogo più sicuro dopo la Gringott e Hogwarts e sempre Draco potrebbe dare una mano ad Hermione per quanto riguarda la magia oscura, la sua biblioteca è ben fornita e tutti noi siamo stati istruiti a praticarla, ma lui è sempre stato un ottimo.. studente" Harry era rimasto sconvolto, ma doveva ammettere che il piano era buono, alcune delle difese della casa, quelle non segrete, si studiavano la corso di addestramento auror, Draco dall'altro canto avrebbe voluto strozzare e allo stesso tempo abbracciare Pansy, ecco come avrebbe continuato a vedere la Granger, un'opportunità che gli avrebbe permesso di farsi conoscere dalla strega e di conoscerla -sarà dura convincerla, dalla sua faccia dubito che sia entusiasta del piano, d'altronde chi vorrebbe tornare dove è stato torturato?!- infatti la riccia era rimasta basita, era innegabile che fosse la soluzione più sicura, ma non voleva tornare nel luogo in cui era quasi morta, a casa di una persona che la odia, che le cose non stessero così l'avrebbe scoperto molto tempo dopo, e poi l'invito non era stato fatto dal padrone di casa e l'idea di rivedere Malfoy senior e consorte era semplicemente improponibile, si sarebbe arrangiata da sola come al solito, non aveva bisogno di chiedere aiuto a nessuno
"no grazie, non c'è bisogno, domani andrò da Harry e il giorno dopo cercherò un nuovo appartamento, per quanto riguarda la magia oscura sono sicura di farcela, ho studiato da sola la materia e sono sicura di potercela fare" "non essere sciocca Granger!" -ed ecco il ritorno del furetto platinato-
"non sono mai sciocca!"
"generalmente ti avrei dato ragione, ma non ora" Hermione non riuscì a ribattere per il semplice motivo che il ragazzo che l'aveva tormentata a scuola dai suoi undici anni le aveva fatto un complimento, in mezzo ad un insulto, ma sempre un complimento, per cui il biondino continuò
"approfitta del mio sapere, almeno ne verrà fuori qualcosa di buono, oppure sei disposta a sopportare povere vittime innocenti sulla tua coscienza" giocare con l'altruismo Grifondoro era decisamente troppo facile, quasi noioso -ed ora il colpo finale-
"inoltre se per colpa del tuo orgoglio e della tua cocciutaggine succedesse qualcosa ad Ophelia, perchè non hai accettato la protezione che ti può offrire il Mannor, non te lo perdoneresti mai! Per quanto non ne vada fiero colui-che-non-deve-essere-nominato aveva scelto la mia casa come base operativa per un motivo" Harry era molto sorpreso, se l'era giocata molto bene, doveva ammetterlo, forse poteva essere la prima persona che riusciva a far cambiare idea ad Hermione Granger, mentre Pansy e Blaise si congratulavano mentalmente con l'amico per la mossa tipicamente serpeverde. Hermione sapeva che il ragionamento di Malfoy filava, l'aveva convinta dal momento in cui aveva parlato di vittime innocenti, figurarsi appena aveva nominato Ophelia, per cui decise di scoprire almeno una parte delle sue carte
"non voglio rivedere i tuoi genitori Malfoy, per cui non posso venire" l'atmosfera si congelò per un momento, i suoi amici avevano imparato a non nominarli più, ma tutti gli altri non sapevano, aveva scoperto parecchio della Granger, poteva dire qualcosina anche lui
"non li vedrai, non abitano al Mannor e poche volte l'anno sono io a far visita loro. Ci sono altri problemi?" Hermione decise di non infierire,anche se moriva dalla curiosità,  poi non stava andando in prigione, se non si fosse trovata a suo agio, come credeva, poteva andarsene
"no, allora accetto, grazie" disse con un filo di voce.
Si sentiva intrappolata in un gioco di cui non conosceva le regole -in che casino mi sto andando a cacciare ?!?- si domandò disperata
.

ANGOLO "AUTORE"
Ed eccoci alla fine di un altro capitolo, spero sia stato di vostro gradimento, sia così oppure no, se ne avete voglia commentate!
Qui piccoli misteri vengono risolti e la trama comincia a prendere un minimo di forma, nel prossimo capitolo vedremo le prime interazioni al Mannor e finalmente i due piccioncini saranno da soli o quasi.
In più volevo dare un paio di spiegazioni sul comportamento di Hermione, nella mia visione è una ragazza normalissima, per cui per quanto Draco Malfoy sia sempre stato uno stronzo, il suo aspetto l'affascina (gli ormoni esistono,accettiamolo!), che lei poi accetti questi suoi pensieri è tutto un altro paio di maniche, non voglio farla diventare di una "purezza" (se così si può dire) irrealistica, siamo fatti di carne e gli istinti ci sono (in particolare con Draco :D) sta poi a noi cedervi oppure no.
Con la spiegazione di chi è Ophelia spero abbiate capito perchè i quattro grifoni non sono saltati al collo delle serpi, anzi si troveranno ad ammettere che anche loro avevano i loro pregiudizi e affrontarli.
In più ci tengo a chiarire una cosa, che poi spiegherò, spero nel miglior modo possibile, con il passare dei capitoli, Draco ora non è innamorato di Hermione, lo diventerà, non ho fatto mistero che questa è una Dramione, ma partiamo dal presupposto che una delle mie convinzioni personali è che il colpo di fulmine non esista ed una persona la si può amare veramente solo nel momento in cui la si conosce bene, tirate voi le somme!
Ultima informazione: tenderò a racchiudere i mutamentiti di Draco dicendo che Hermione lo percepisce come un UOMO, questa mia "definizione" l'ho presa da un'altra ff : 'Every little thing' di callistas (se non l'avete letta, fatelo! E' bellissima e scritta veramente bene), è un termine che mi rimanda immediatamente il ruolo e la maturazione che voglio far avere al personaggio di Draco, per cui me ne sono appropriata bassamente XD



Smetto di tediarvi! Spero alla prossima, qualora decidiate di continuare a darmi fiducia!
Memole

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Capitolo 8
*** -Malfoy è umano ***


8-Malfoy è umano Salve a tutti e bentornati!
Chiedo scusa se ritardo la lettura, ma per correttezza voglio spiegare a chi mi segue perchè ho impiegato tutto questo tempo per aggiornare: nella mia vita in questo periodo sono successe cose molto belle, appena qualche giorno fa ho fatto da testimone al matrimonio di una delle mie migliori amiche, ma sono successe anche cose molto brutte, in particolare ho perso mio nonno, a cui ero molto legata, rappresentava il mio porto sicuro, per questo ho deciso di modificare leggermente la storia o meglio un personaggio, che già avevo intenzione di inserire, per rendere omaggio alla meravigliosa persona che era, sperando che apprezzerete il risultaro, ora smetto di tediarvi.
Buona lettura, ci vediamo sotto!





  Malfoy è umano!




Malfoy Mannor


Tre amici di sventura, come amano definirsi, si ritovano seduti in salotto a bere qualcosa dopo la giornata faticosa
"Dai Draco, volevi una possibilità per continuare a vederla, direi che Pansy è stata provvidenziale" disse Zabini estramamente divertito, già si pregustava tutti i risvolti che quella convivenza tra i due avrebbe portato
"lo so Blaise, ma non cambia il fatto che non so come fare per farmi conoscere, dubito che possa vedere qualcosa di più rispetto al ragazzino che la tormentava per i corridoi di Hogwarts" rispose amaro Malfoy, non poteva di certo darle torto, ma questo non lo aiutava ad accettare la situazione
"Draco" cominciò Pansy "è vero non potresti ribattere dicesse di odiarti, ma la Granger non lo farebbe mai, guarda come si è comportata con quella bambina"
"lei era innocente però, la stessa cosa non si può dire di me" istintivamente si toccò il marchio nero che gli deturpava il braccio
"vero anche questo, ma sei molto cambiato, ricorda le parole di Antony, sei cresciuto e stai facendo ammenda, non dico che sarà una cosa immediata, abbiamo fatto tutti troppe cazzate perchè ci passino sopra come se niente fosse, ma non per questo devi rinunciare, starete molto a contatto, comportati come il signore che sai essere" rincarò Blaise
"certo, solo se sei sicuro di quello che vuoi fare, se no mantieni un comportamento distaccato e fai passare questo periodo velocemente" intervenne Pansy, non voleva certo perdere la sua possibile nuova amicizia per un Draco indeciso
"perchè non dovrei essere sicuro? Pansy lo sai non ho dichiarato il mio amore eterno" ribattè sarcastico Malfoy "ma di sicuro mi interessa, finalmente potrò avere l'occasione di conosscere Hermione Granger" ci aveva messo molto tempo ad ammettere di essere incuriosito da lei fin dai tempi di Hogwarts, rinunciare adesso era follia
"perchè l'hai vista, magari non la trovi attraente oppure non è paragonabile alla donna idealizzata che ha occupato la tua mente in questi anni. E' inutile che mi guardi così, lo sai anche tu che l'hai messa su un piedistallo"
"lo ammetto, dovrò conoscere  pregi e difetti, ma l'aspetto fisico di sicuro non è un problema: è bellissima" e i due amici ghignarono, era prorpio cambiato, una volta non si sarebbe lasciato andare ad un'esternazione così diretta, specialmente nei confronti di una sanguesporco, di quella sanguesporco, Antony aveva fatto un miracolo ma nei periodi difficili si sa che le persone tendono ad avere unioni più profonde: era quello che in fondo era successo a loro .
"La bambina? Per te è un problema?" chiese a brucia pelo Pansy, era una domanda che gli voleva fare dal pomeriggio all'ospedale "assolutamente no" si era posto da solo il problema appena aveva saputo della situazione della riccia "anzi penso che le potrò essere utile, a tempo debito, per spiegarle in cosa consiste essere un purosangue e dare consigli per la gestione del patrimonio alla Granger, dubito che lei ci sia abituata. Senza contare che dovresti sapere che da parecchi anni sono abituato a frequentare bambini" la mora si rilassò sulla poltrona
"mi trovi perfettamnete d'accordo, allora noi andiamo, buona fortuna per domani!" disse sorridendo in maniera incoraggiante
"grazie, sentite dopodomani venite a cena qui, inviterò anche i grifoni, magari sarà più a suo agio e riuscirò a rompere il ghiaccio" Blaise ghignò, improvvisamente gli era venuto in mente un buon modo per conoscersi in fretta, magari era un po' infantile, ma senza dubbio efficace
"ottima mossa, ciao Dra ci vediamo dopodomani" ed uscirono fuori scortati da Gizmo, appena se ne furono andati Draco espirò rumorosamente e pensando all' indomani si ritrovò a sorridere -Granger, finalmente-           
 

****           

La mattina dopo arrivò in fretta e la conseguente ansia di Hermione, infatti Harry avrebbe portato Ophy direttamente al Mannor, luogo che frequentava regolarmente per le ispezioni da parte del ministero, dopo l'uscita dal campo estivo, purtroppo lei non poteva ancora andarla a prendere, i medimaghi erano stati molto chiari a riguardo, per cui sarebbe stata da sola con Malfoy che sarebbe andato a prenderla alle 15.
Era un'altra la visita che aspettava con trepidazione infatti in mattinata sarebbe passata Ginny, non vedeva l'ora di chiaccherare con la sua migliore amica. All'ora concordata la rossa sbucò dalla porta
"Hey Herm, va meglio oggi?" chiese con il suo sorriso raggiante
"si, molto meglio, sono solo leggermente spossata, ma da domani sarò al 100%" la rassicurò la riccia, sapeva bene come l'altra poteva diventare iperpotrettiva
"bene, sono contenta, ma passiamo ad argomenti seri.." disse con un sorriso che aveva un che di sadico, ed improvvisamente Hermione seppe dove la rossa volesse andare a parare "Harry ieri via camino ha detto a me e Ron della nuova sistemazione, a Ron è quasi venuto un colpo e il resto della famiglia non ha preso meglio la notizia" ma stranamente sorrideva
"immagino... Ron l'ha presa così male?" chiese infossando le spalle
"è un eufemismo, lo sai che quando riceve notizie improvvise tende a straparlare, diciamo che sembrava un adoloscente che cerca di  vincere una gara per il numero maggiore di imprecazioni in una frase, ma stai tranquilla quando si è calmato ha capito perfettamente la situazione, per cui il pericolo sceneggiata è scongiurato" Hermione sospirò sollevata
"bene almeno quello, proprio non ho voglia di sentire anche lui, sono io che dovrò vivere assieme al furetto"
"ieri non sembravi così dispiaciuta dalla sua presenza, sei arrossita come una ragazzina" ghignò l'altra
"cazzo.." sperava che nessuno se ne fosse accorto
"stai tranquilla penso che nessun altro l'abbia notato" in fondo era la sua migliore amica per un motivo
"meno male, che ti devo dire Ginny? Non me lo aspettavo, so che a scuola riscuoteva un certo successo, ma tra Ron e il fatto che era orribile con tutti noi, fosse stato anche Adone in persona non me ne sarebbe importato niente, ieri avevo momentaneamente le difese abbassate" l'altra la guardò annuendo leggermente
"è oggettivamente migliorato parecchio, capisco il tuo interesse"
"ah,ah" disse la riccia negando con il capo "nessun interesse, è un ragazzo attraente? E' indiscutibile! Questo cambia qualcosa? Assolutamente no, sai come la penso, farsi piacere uno solo per l'aspetto è decisamente troppo facile ci devono essere le due cose insieme" la giocatrice di Quidditch fece una faccia decisamente scettica
"bah se lo dici tu, personalmente credo che ti faccia troppi problemi, ma capisco il tuo punto di vista, spera non sia cambiato troppo, se no diventerebbe un problema" Hermione rise alla battuta dell'amica, inutile dire che se avesse saputo quanto quelle parole fossero profetiche ci avrebbe trovato ben poco di ilare,  improvvisamente diventò seria
"sai Gin ero convinta ti saresti arrabbiata, in fondo è un ex-mangiamorte" la rossa deglutì rumorosamente, l'argomento Fred era ancora una ferita aperta, infatti non ebbe bisogno di chiedere a cosa si riferisse
"Hermione, non voglio più usare tutte le mie energie per combattere, sono stanca di sentirmi così cattiva. Nessuno sa meglio di te che c'è stato un periodo in cui avrei voluto farla pagare a tutti, non mi interessava la correttezza" abbassò il capo "non molto Grifondoro" "sei umana Ginny" rispose dolce la riccia, mettendole una mano sul braccio quando vide una lacrima sfuggire al suo controllo
"lo so, ora lo so, ma ho finito di fare la guerra a tutti, ho bisogno di vedere del buono nel mondo, sai non riuscivo più a ridere, penso non ci fosse modo peggiore per rendere omaggio a Fred, per cui ho preferito darci un taglio netto è molto più salutare"
"si, capisco, in una certa misura è quello che provo anch'io da quando ho Ophy" le due si sorrisero, felici della presenza l'una dell'altra nella propria vita.


*****   


Ed eccolo lì l'orologio maledetto che scocca l'ora x e di conseguenza il biondino che compare nello spettro della porta
"Entra pure" nessuno dei due diede a vedere il disagio che quella situazione provocava, ma per essere due persone brillanti trovarono molto difficile articolare un pensiero, figurarsi cominciare una conversazione -partiamo dal semplice- pensò Draco
"Ciao Granger, ti trovo meglio di ieri!" -ottimo, semplice, zero possibilità di essere frainteso-
"ciao Malfoy, si lo so che ieri stavo uno schifo, ma quindici giorni di coma fanno questo effetto" rispose serafica, non si aspettava nulla di diverso da lui  -
ecco appunto, meglio mettere le cose in chiaro-
"Granger non era un insulto malcelato, hai un colorito migliore rispetto a ieri e gli occhi più vivi, non cercare sempre significati nascosti!"
"sai con un serpeverde mi viene naturale" Draco ghignò
"touchè" ed a quel punto anche la riccia si permise un mezzo sorriso divertito
"allora i fogli della dimissione te li hanno già dati?" si informò il biondo
"si tutto fatto, possiamo andare" disse guardandosi in giro per controllare di aver tutto con sè
"bene, vieni ti smeterializzo io, prima che cominci a lamentarti" la anticipò notando l'aria contrariata  "non hai abbastanza energie, ci mancherebbe solo ti spezzassi e il Mannor non è abbastanza vicino a Londra per arrivarci in macchina e mi è stato detto che odi volare" lo sapeva da solo che la Granger odiava volare, le lezioni del primo anno ce le aveva scolpite a fuoco nel cervello come la prova definitiva che anche lei aveva delle lacune, Hermione per sopperire al disagio che le provocava sentirsi imperfetta davanti a qualcuno, figuriamoci la persona che ti ha tormentato per sei anni di scuola rispose acida
"e da quando il discendente di due purissime famiglie magiche sa cos è una macchina?" Draco non raccolse, se lo aspettava, d'altronde non fosse stata così combattiva non sarebbe stato divertente e poi come biasimarla?
"Saranno almeno sei anni Granger, pensa che ho anche la patente. Dai ora andiamo" -la PATENTE?!?- troppo scioccata per parlare si ritrovò ad annuire e a seguirlo. Arrivati nella zona apposita di smaterializzazione le mise un braccio intorno alla vita in un mezzo abbraccio, quando lei lo guardò con aria interrogativa e anche un po' bellicosa, lui rispose
"beh Granger non sono entusiasta neanch'io ma non sei in forze, se ti tengo semplicemente per mano e scivoli rischi di spaccarti e non ho proprio voglia di avere lamenti da Potter" falso come i galeoni che trafficava Mundungus Fletcher -certo, chissà che smacco per lui toccare la sanguesporco.. Lasciamo perdere- ; appena un secondo dopo si trovò davanti al Mannor.
Fu solo grazie al sole che la giornata di luglio portava con sè che non le venne un infarto, era come lo ricordava, certi particolari del giorno della cattura da parte di Greyback e compagni li credeva dimenticati, inutile dire quanto si sbagliasse, con quello stimolo le sembrò di risentire adirittura la pressione delle corde che la legavano e il fiato le si mozzò in gola, Draco aiutato dalla vicinanza della donna notò subito il suo irrigidimento ed intensificò la stretta
"Granger....Granger" nesuna risposta "Hermione"  lei si girò di scatto trovandosi due occhi grigi profondissmi a poca di stanza dai suoi marroni, che aveva sempre ritenuto così banali, ma in cui il biondo vedeva un mondo intero "non ti succederà niente questa volta, respira" e lei respirò e riaquistando la consueta lucidità si staccò, arrabbiata con se stessa per essersi fatta vedere debole da Malfoy, ma non lo diede a vedere
"si lo so, il ricordo è stato più intenso del previsto" ed istintivamente si toccò il braccio dove Bellatrix l'aveva incisa come una bestia, gesto che il biondo notò e lo portò a sbilanciarsi, le mise una mano sulla spalla, cosa che la lasciò interdetta, ma non infastidita come si sarebbe aspettata e senza aggiungere una parola si avviarono lungo il viale finchè oltrepassarono il portone
"è successo anche a me la prima volta che sono tornato dopo il processo, sai quando mi hanno dato il permesso di vivere nella mia proprietà" lei non capiva perchè glielo stava raccontando e lui intuendolo aggiunse "era casa mia Granger, ho anche dei bei ricordi oltre quelli in cui ospitavamo tu-sai-chi, di sicuro non ti giudicherò quando in questa casa devi aver vissuto l'esperienza più brutta della tua vita" Hermione non sapeva perchè stava cercando di metterla a suo agio -che fosse maturato anche lui?-  di fronte a quell'ammissione si comportò da persona delicata, insomma si comportò da Hermione
"grazie, ma non preoccuparti non è il più brutto" -non è il più brutto? Hai vissuto di peggio di una tortura da parte di Bellatrix?- ma non volle sembrare invadente, si ripromise di indagare, ma con circospezione, cioè nel modo che gli era più congeniale, per cui fece un mezzo sorriso che pose fine alla conversazione decisamente pesante e profonda per due che non si erano scambiati altro che insulti fino a quel momento.
Una volta dentro la riccia potè guardarsi intorno e si ritrovò a osservare tutto con curiosità malcelata, l'ultima volta, ovviamente, non aveva avuto tempo di osservare la casa, che non era cambiata particolarmente da ciò che ricordava, ma si respirava un'atmosfera completamente diversa e i fiori coloratissimi nei vasi posizionati in punti strategici davano un tocco di colore che rimbalzava sui pavimenti di marmo bianco rendendo tutto vivace pur rimanendo estremamente elegante e nell'aria aleggiava un leggerissimo odore di muschio, decisamente piacevole
"hai veramente una bella casa" ecco quello non se l'era aspettato, la Granger che faceva un complimento così candidamente gli provocò una sensazione di calore alla bocca dello stomaco, infatti ci mise un paio di secondi buoni per organizzare una risposta "grazie, ma vieni non stare sulla porta qua a destra c'è un salone, dove ti puoi sedere, ricorda che ti hanno detto che non devi stancarti"
"un salone Malfoy? Quanti ce ne sono?" chiese allibita seguendolo
"in quest'ala del maniero quattro, dopo ti farò fare un giro così ti ambienti" a quelle parole si pietrificò quasi come le era successo con il basilisco, non voleva vedere dove era stata torturata, Draco intuendo i suoi pensieri si affrettò a dire
"non andremo lì Granger, quella stanza l'ho sigillata, sono successe troppe cose , la tua non è stata la peggiore...ne sei uscita viva" disse con occhi leggermente spenti, perso nei ricordi e lei dal canto suo non se l'era sentita di ribattere, era ben consapevole che era finita fin troppo bene
"grazie" si limitò a dire sedendosi finalmente, non si era accorta di essere coì stanca
"Ora riposati, vado nel mio studio a inviare un gufo torno subito, se hai bisogno chiama Gizmo"
"va bene, ma se hai da fare posso stare da sola" per qualche motivo la sua presenza la metteva a disagio, cosa che lui sembrò capire "Granger parliamoci chiaramente per una volta" disse con un tono talmente concigliante da stupirla e si, anche da farla sentire una bambina  "dovremo convivere per qualche tempo, non voglio nè nascondermi in casa mia nè vedere te evitarmi, sono passati tanti anni, non dico di dimenticare, ma possiamo comportarci in maniera civile?" sentirsi ringalluzzita da Malfoy era qualcosa che non poteva accettare, se lui poteva essere cordiale lei sarebbe stata persino amichevole
"certo Malfoy, nessun problema" , lanciare una sfida alla grifondoro era un pensiero che gli era venuto sul momento, ma  stava evidentemente funzionando dal momento che le sue spalle si erano rilassate
"chi è Gizmo?"   


****

                                                                                

"Harry secondo te è veramnete sicuro lasciarla da sola da Malfoy?" chiese il rosso per l'ennesima volta toccandosi il viso con fare nervoso
"dai Ron, sappiamo dai controlli regolari sulla sua bacchetta e proprietà, da parte del ministero, che non pratica più magia oscura e tutte le ispezioni delle sue attività non hanno mai rilevato il traffico di oggetti illegali" spiegò Harry con quella faccia da ragazzino fiducioso che tutte le battaglie non erano riuscite a togliergli
"io non mi sto riferendo a quello, non penso ci sia lui dietro ai nuovi mangiamorte" disse stupendo anche se stesso, perchè non lo pensava? Forse per la sensazione diversa che provava davanti a lui o semplicemente l'esperienza lavorativa lo aveva portato a pensare che il suo non era il comportamneto di una persona colpevole, non lo sapeva proprio "penso solo che quei due finiranno per uccidersi, Hermione lo ha già preso a schiaffi e aveva solo tredici anni, figurati ora cosa potrebbe fare" disse sinceramente divertito
"lo so Ron, comunque sono tutti e due capaci di difendersi  e poi siamo stati invitati domani sera da Malfoy, così controlliamo di persona, se qualcosa non va portiamo lei e Ophy via di lì!" al rosso non restò che annuire, sperava di aver torto, almeno Hermione sarebbe stata al sicuro, anche se non stavano più insieme le voleva molto bene.



****


"Il mio elfo domestico, Granger" Hermione memore di Dobby, il coraggioso elfo che aveva salvato la vita a tante persone, non fu proprio entusiasta dell'idea
"spero che tu lo stia trattando come si conviene"disse con lo stesso cipiglio che l'aveva resa famosa a Hogwarts, infatti lui con un sorrisetto sghembo rispose
"ovviamnete Granger, la legge sulla protezione degli elfi che hai fatto emanare viene rispettata a casa mia"
"mmmh" non era convintissima ma quando in seguito ad un puff apparve un elfo con occhi dolcissimi e una carinissima divisa blu notte si lasciò andare ad un sorriso sollevato
"signore, signorina" disse come saluto per poi rivolgersi unicamnete a Malfoy "signore sono arrivati Antony e il signor Rilling" la riccia fissò curiosa Malfoy mentre le diceva
"Ti spiace se prendiamo un tè tutti insieme Granger? Antony penso che ti piacerà, lavoriamo insieme ad un progetto" lei stupita dalla sua gentilezza si ritrovò ad accettare, in fondo più sapeva della serpe più facile sarebbe stato prevedere le sue mosse
"volentieri" disse con un sorriso cortese
"bene, Gizmo fai accomodare i signori e poi portaci un tè"
"si signore, va bene signore, Gizmo va!" e sparì
"sai Malfoy, non succede nulla se dici grazie e perfavore" lui la guardò quasi scioccato
"Granger sono miei dipendenti, non miei amici"
"cosa vuol dire, potresti comunque..." ma la discussione fu interrotta dall'entrata in scena di due individui, uno anziano alto e magro con un sorriso molto dolce e gli occhi furbi, l'altro doveva avere la sua età, a detta di Hermione era sicuramnete un bel ragazzo, alto moro con un sorriso perfetto. La riccia si ritrovò ad osservare Malfoy e lo vide umano, era sinceramente contento di vedere l'uomo anziano, non ricordava di avergli mai visto un sorriso del genere -scioccante!- ma appena gli occhi grigi si posarono sul ragazzo diventò di nuovo distaccato, come al solito
"Antony, signor Rilling è un piacere, permettetemi di presentarvi la signorina Hermione Granger" si voltò verso la riccia
"Granger questo è Antony" disse indicandogli l'uomo anziano e questo produsse un sorriso dolcissimo, prima di esibirsi in un perfetto baciamano
"è un piacere signorina" disse con fare gioviale
"il piacere è tutto mio signor Antony" rispose la riccia che già trovava quel vecchietto estremamente piacevole "la prego mi chiami Hermione e mi dia del tu"
"benissimo Hermione, io sono Antony allora, lasciamo quel signore per le persone sbruffone, come il Signor Malfoy" disse con aria estremamente ironica esibendosi in un piccolo inchino, il biondino non raccolse, ma fece una smorfia che causò quasi il riso della riccia, che però si trattenne
"Granger questo è il signor Rilling"
"piacere di conoscerla" disse Hermione porgendo la mano come le era stato insegnato dai suoi genitori, l'uomo sembrava aver ricevuto il regalo di Natale in anticipo tanto fu l'entusiasmo con cui la slutò
"il piacere ovviamente è tutto mio e lei non ha bisogno di presentazione, mi chiedo cosa ci faccia 
la grande eroina del mondo magico a casa di un Malfoy" il suddetto strinse la mascella, irritato dal fatto che Hermione sembrasse completamente presa da 'mister-denti-perfetti', infatti nel frattempo il moro si era seduto sul sofà vicino a lei, posando le mani sulle sue in un gesto di profonda intimità, quello che Malfoy non sapeva, dal momento che non conosceva la strega era che quell'espressione non era certo di felicità, ma di una persona che vuole mostrarsi educata, nonostante  il disagio provacato da quell'inividuo che si prendeva di certo troppe libertà, in un attimo nella mente della strega venne etichettato come 'IL VISCIDO', per cui con il suo miglior sorriso accondiscendente liberò le mani avvicinandosi impercettibilmente a Malfoy, che nel frattempo si era seduto dall'altra parte del divano rispondendo con un semplice
"ci conoscevamo a scuola e mi ospita gentilmente per qualche giorno, ho avuto dei problemi con la mia sistemazione" l'uomo fece una faccia costernata, al limite della teatralità
"si, ho letto sulla Gazzetta del Profeta, sono veramente dispiaciuto, certo se ha bisogno non esiti a chiedere, la aiuterei con estremo piacere" -ora lo affatturo- Draco era evidentemente sul piede di guerra, per cui Antony per quanto si stesse gogendo lo spettacolo decise di intervenire
"Per Merlino Lucas, lascia stare Hermione e vai di là con Draco a parlare del nostro progetto, se siamo piombati qua all'improvviso è solo perchè le modifiche sono urgenti, nel frattempo io e questa splendida signorina prenderemo il tè in pace" immediatamente sia Draco che Hermione si rilasarono. Appena i due uscirono dal salotto Hermione fissò Antony con un sorriso grato e lui rispose
"sai è un bravo ragazzo, eccellente nel suo lavoro, ma terribile a leggere i segnali, penso che Draco non avrebbe retto ancora per molto il suo atteggiamento" Hermione non capì bene a cosa si riferisse, ma  la sua curiosità non la fece soffermare su quella frase ambigua
"Come conosci Malfoy?" chiese sporgendosi verso l'uomo, tanta era la premura nel conoscere la risposta, per lei era impossibile che una persona così piacevole come Antony potesse avere qualsiasi legame con il serpeverde
"Malfoy è uno dei miei bimbi sperduti" rispose l'altro con un sorriso pacifico
"bimbi sperduti? Come in Peter Pan?!" era visibilmente confusa, motivo per cui Antony si ritrovò a ridacchiare
"esatto come in Peter Pan"
"cosa ne sa un purosangue di una favola babbana?!" chiese evidentemente critica, gli occhi di lui si velarono di lacrime per un secondo, l'espessione del suo viso era un perfetto connubio tra dolcezza e dolore -sei molto simile alla mia Alessandrina- Hermione se ne accorse, ma non ebbe tempo di dire nulla perchè l'uomo si riprese subito
"si la conosco, me l'ha raccontata tanto tempo fa mia moglie, lei era babbana, me ne ha fatte conoscere tante, ma con questa ho sempre avuto una certa connessione" lei si ammorbidì subito notando l'emozione nella sua voce
"deve essere una persona speciale" lui la guardò intensamente, con espressione serena
"si lo era" Hermione abbassò lo sguardo, erano le classiche situazioni in cui ti vorresti sotterrare per l'imbarazzo " non ti preoccupare cara, è sempre un piacere ricordarla e poi sai, un giorno ci rincontreremo e finalmente potremmo litigare di nuovo" disse visibilmente divertito
"in che senso?" chiese la riccia stranita
"ti svelo un piccolo segreto dai miei settantasette enni di età, sai quelle storie per cui se ti ami devi andare perennemente d'accordo?" appena la riccia annuì continuò "tutte cazzate mia cara" lo disse un'ovvieta tale da risultare comico, infatti la strega si trovò a ridere, sinceramente divertita
"dici Antony? Eppure mi sembra buon senso.." lui si aspettava quell'obiezione
"già, ma il buon senso non ha molto a che fare con l'amore, sono stato sposato con la mia Alessandrina per cinquantadue anni, la stima e il rispetto per l'altro sono la base, ma la parte più divertente è bisticciare, confrontarsi fa crescere e il pericolo noia è scongiurato. Stare con mia moglie era uno stimolo continuo, non lo avrei  cambiato con tutta la pace del mondo" disse con un sorriso nella voce, Hermione si trovò ad ammirare l'uomo e inconsciamente a pensare che anche a lei la noia non era mai piaciuta, motivo per cui si lanciava sempre in nuove sfide.
Mentre era persa nei suoi pensieri i Malfoy e Rilling tornarono nel salone, dove il primo si scusò per l'attesa
"nessun problema Draco, io ed Hemione ne abbiamo approfittato per conoscerci meglio, è una spendida compagnia" la riccia arrossì leggermente sorridendogli riconoscente, faceva sempre piacere ricevere complimenti,  Antony notando lo sguardo da squalo del suo collaboratore si alzò "bene direi che è arrivato il momento che io e il signor Rilling togliamo il diturbo" e voltandosi verso la moretta aggiunse "spero sinceramnete di rivederti al più presto" e lanciò uno sguardo enigmatico a Malfoy, che lo portò  ad irrigidirdi leggermente, che sapesse cosa intendeva? I due si congedarono per poi lasciarli soli. Malfoy si schiarì la voce
"Gizmo ha portato le tue cose in camera, se vuoi segurlo ti farà vedere dove si trovano la tua stanza e quella di Ophelia, in modo che tu possa riposarti prima di cena"
"si certo, ma non era il caso di avere due camere, potevamo accontentarci di una" disse sinceramente in imbarazzo ad accettare tutto quell'aiuto
"è una grande casa, posso permettermi due stanze, non si dica che Draco Malfoy fa dormire i suoi ospiti ammassati come animali" a quelle parole la riccia alzò gli occhi al cielo
"certo Malfoy non sia mai,la tua reputazione è salva, comunque grazie andrò a riposarmi" il biondo annuì
"buon riposo Granger" lo fissò, si era dimenticata di chiedere ad Antony quello che le interessava sapere, lo avrebbe scoperto da Malfoy, d'altronde se c'erano due cose che non le mancavano erano curiosità e perseveranza
"Grazie bambino sperduto" Malfoy arrossì leggermente -maledizione Antony!-  il purosangue messo in imbarazzo dalla nata babbana, la cosa la fece andare via con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra -Malfoy è umano, assurdo!-



Era stata accompagnata al primo piano dall'elfo, la camera che le era stata riservata rimaneva di fronte quella del biondo, era raffinata ed elegante, eccessivamente per lei che non era di certo abituata a quel lusso, ma la cosa che l'aveva colpita di più era stato trovare nella camera adiacente, che sarebbe stata di Ophy una notevole quantità di gioccattoli, che sicuramente erano stati comprati per l'occasione -avrà immaginato che i suoi siano andati tutti distrutti nell'incendio- la cosa la metteva a disagio, infatti avrebbe dovuto ripagare tutto e con quello che c'era in quella stanza avrebbe dato fondo ai pochi risparmi che aveva alla Gringott, ma non le avrebbero pagato vitto, alloggio con annessi e connessi , l'elemosina non l'aveva mai accettata dal suo migliore amico, figurarsi da Malfoy -questa sera gli parlerò- prese uno dei libri presenti nella piccola libreria in camera sua e andò nel salotto pronta ad aspettare Ophy, mezz'ora dopo la piccola arrivò insieme ad Harry e così le sembrò di aver ritrovato due dei punti fissi della sua vita.


L'ora di cena arrivò, doveva ammetterlo
non stava andando male e la cosa era scioccante, anzi Malfoy si era rivelata una buona compagnia, se non si fosse trattato proprio di lui avrebbe detto che era un ottimo interlocutore avevano cominciato a conversare partendo da domande generali riguardo ultimi libri letti e lei aveva ascoltato affascinata la proprietà di linguaggio del biondo e la sua capacità di ragionamento, poi le aveva fatto qualche domanda su Ophy e sembrava sinceramente interessato senza contare che non l'aveva ancora chiamata mezzosangue, certo si aspettava un attacco a momenti, ma fin'ora era andato tutto incredibilmente bene, almeno fino al momento di  quella maledetta domanda.
La cena era iniziata quando il biondo entrando in sala da pranzo fece un sorriso alla piccolina
"signor Malfoy, grazie dell'ospitalità e dei giocattoli, sono bellissimi" disse subito, edutaca come le aveva insegnato Hermione "chiamami Draco e nessun problema è un piacere" la piccola sorrise di rimando
"ok Draco" e la cena iniziò,  l'uomo sembrava sinceramente interessato a tutto quello che gli stava raccontando Ophelia, che era visibilmente orgogliosa di aver vinto la gara di tabelline del suo gruppo "noto che le hai attaccato la voglia di primeggiare Granger" disse con tono sarcastico, era evidente non volesse insultarla, motivo per cui Hermione sorrise  divertita
"non sia mai che la so-tutto-io zannuta di Hogwarst non tramandi il mito" , il biondo si lasciò andare ad una risata contenuta "perchè so-tutto-io zannuta?" chiese giustamente la piccola
"niente scimmietta era uno dei miei soprannomi a scuola, ero la migliore della classe"
"mmmh" non era per nulla convinta "e zannuta?" appena la bambina saprà che il porannome veniva priprio da lui lo avrebbe odiato
"avevo gli incisivi grandi quando ero piccola, ma al quarto anno ho deciso di ridurli con la magia" la guardò  stupito, osservandola così intensamente da farla sentire in imbarazzo -che avrei dovuto dire?! Non volevo tirare fuori quella faccenda!- "ah capito, Draco come mai la chiami Granger e non Hermione?" l'innocenza dei bambini, Hermione si era presa cura di lei per anni ma se l'avesse strozzata nessuno avrebbe potuto recriminarle niente
"Scimmietta è tardi, vatti a lavare i denti e cambiare tra un po' ti raggiungo per leggerti la storia e darti la buona notte" disse cercando di contenere il rossore che sentiva salire dal collo
"Uff! E va bene, buona notte Draco!" si avvicinò al biondo e gli diede un bacio sulla guancia, cosa che sconvolse i due aduti e si avviò in camera sua.

Rimasti soli Hermione sapeva che quello sarebbe stato il momento giusto per il discorso che si era preparata forse poteva sbilanciarsi e porgli la domanda che le ronzava in testa da quando aveva varcato la soglia del Mannor, non voleva essere presa alla sprovvista e poi doveva garantire un po' di stabilità ad Ophelia
"Malfoy, ti devo parlare" il biondino ancora interdetto per quel gesto di affetto così spontaneo ci mise qualche secondo per cogliere la domanda
"dimmi Granger, hai bisogno di qualcosa" non si sarebbe abituata facilmente alla nuova versione del furetto così premuroso, per cui decisamente a disagio chiese
"Malfoy, scusa la domanda, ma ai tuoi genitori va bene il fatto che io stia qui?" non aveva aggiunto Ophy, lei era una purosangue, il volto di Malfoy che prima era rilassato, incredibile ma vero, divenne teso e l'atmosfera sembrò raffreddarsi, ma lei non avrebbe mai abbassato gli occhi inoltre aveva bisogno di sapere.
A Draco non sembrava vero, durante tutta la cena avevano conversando amabilmente, la Granger era una donna dal cervello vivace e ragionamento fine, era sicuro di averla sorpresa in positivo infatti durante la conversazione aveva sempre avuto un bel sorriso, tanto che si era spinto a chiedere qualcosa di Ophelia, la strega sembrava molto felice di parlarne ed era visibilmente orgogliosa -come una mamma- poi quella maledette domanda "Malfoy, scusa la domanda, ma ai tuoi genitori va bene il fa che io stia qui?" con tutte le implicazioni che questa comportava.
Non aveva di certo in programma di parlare dei suoi genitori, ma se non voleva mandare subito al diavolo la piccola tregua che avevano stipulato era il caso di sbilanciarsi almeno un po': cosa che non gli piaceva per niente.
"Probabilmente non sarebbero d'accordo Granger" disse con espressione seria, ma non ostile
"lo immaginavo...Senti la Parkinson ti ha praticamnete incastrato, lo so, tempo di avvisare Harry e posso andare via domani" era stato onesto con lei e generoso, bisogna ammetterlo, ma di sicuro non avrebbe mai imposto la propria presenza a qualcuno
"tu non vai da nessuna parte!" esclamò il biondo colto alla sprovvista dalla riccia
"senti ti reggerò il gioco, posso dire che non me la sento di stare nella casa in cui sono stata torturata, nessuno avrà niente da ridire e tu manterrai l'immagine da filantropo che ti sei costruito in questi anni" disse con stizza, era doloroso pensare che nonostante la guerra e gli anni tante cose non erano cambiate. Quell'ultima frase lo aveva fatto infuriare, quando rispose non alzò la voce, i Malfoy non hanno bisogno di urlare per farsi ascoltare, ma il tono era diventato talmente tagliente che pesino lei rimase colpita
"tu non andrai via, perchè ai miei sicuramente non piacerebbe averti qui, ma io non sono loro" alzandosi dal tavolo lanciò il tovagliolo a tavole ed aggiunse
"capisco che voi Grifondoro tendiate a dire tutto quello che vi passa per la testa, ma ti sarei grato se la prossima volta evitassi di riferirti al percorso che ho affrontato e tutto ciò che ho costruito come se fossero nient'altro che falsità" uscì dalla stanza prima che lei potesse ribattere, per la prima volta in vita sua si vergognò profondamnete di qualcosa che aveva detto.


Si era ritirata in camera sua dopo aver dato la buona notte ad Ophy e stesa a letto rimuginava sulle sue parole domandandosi se aveva già rovinato quella tregua che aveva avuto la durata di uno starnuto, il suo senso di colpa -incredibile, mi sento in colpa per Malfoy- aumentò, era stato molto piacevole parlare con lui, stimolante, una piccolissima parte di lei che ancora non era disposta ad ascoltare si chiedeva se era così acuto anche ad Hogwarts.                                                                             
Non avrebbe mai potuto riposare con quel senso di colpa e poi non era mai stata una che rimandava prima di fare qualcosa, per cui si alzò dal letto e decise che era arrivato il momento di chiedere scusa a Malfoy, sperando che fosse ancora sveglio. Lo trovò in uno dei salottini che le aveva fatto vedere nel pomeriggio, intento a leggere un libro mentre sorseggiava un digestivo in maniera molto sensuale -ma che diamine penso?!-, scosse la testa per scacciare quel pensiero e si avvicinò schiarendosi la voce, lui subito alzò gli occhi su di lei
"Malfoy avrei bisogno di parlarti" disse con tono sicuro, lui le fece segno di accomodarsi sulla poltrona di fronte alla sua,

"per prima cosa volevo chiederti scusa per Ophy, durante la cena... Sai è molto esuberante"
"non c'è nulla che debba scusare, mi piace molto avere finalmente rumore, questa casa è fin troppo silenziosa per i miei gusti" disse rilassato
"ah ok.." si era aspettata che fosse scocciato, invece era palesemente contento, non si racapezzava più, decise di andare al sodo "ti devo delle scuse, mi vergogno molto per quello che ho detto, mi sono permessa di giudicare qualcosa che non conosco, non ho mai sopportato chi lo fa e.. non so che mi sia preso, mi dispiace, veramente!" disse fissandolo negli occhi, voleva fargli capire quanto fosse sincera
"ti è preso che davanti a te hai una persona che ti ha insultato per anni e per una volta volevi restituire il favore, non ti scusare Granger, non ce ne è alcun bisogno, non dopo tutto quello che ho fatto io" disse convinto, aveva apprezzato le scuse, ma sapeva di non meritarle
"nononostante tu sia stato uno stronzo non ho diritto di comportarmi così, non ricapiterà" disse convinta -ora mi tocca dirlo, lo ha fatto anche Ophy- prese un respiro "grazie per tollerare la nostra presenza in casa!" lui si accigliò
"io non la tollero" e la riccià sbiancò leggermente, non se lo era aspettato non dopo quel discorso, quel momento di condivisione "che tu ci creda o no Granger a me fa piacere avervi qui, o non vi avrei ospitato, nessuno impone qualcosa ad un Malfoy" disse con un tono di voce improvvisamente incrinato, per poi riprendere come se niente fosse "per cui non ti fare probblemi. Buona notte a domani" disse alzandosi pronto ad andare a letto, troppe emozioni per un solo giorno, Hermione si era aperta con lui più di quanto potesse sperare, non sarebbe riuscito a sopportare di più
"va bene,grazie. Ah, l'ultima cosa" lo bloccò prima che sparisse "fammi poi sapere quanto ti devo per i giocattoli"
"non mi devi nulla" disse siceramente perplesso da quella domanda
"no, non è giusto! Già ci stai ospitando e mantenendo non saremo un peso ulteriore!" disse con il suo cipiglio da battaglia
"Quando dico che mi fa piacere avervi qui intendo per tutto inoltre non accetterò i tuoi soldi per dei regali, anche perchè se avessi voluto farti pagare qualcosa ne avrei discusso con te prima di fare qualsiasi cosa, non ti avrei messo di fronte al fatto compituto, non mi comporto così Granger, non so bene chi tu abbia conosciuto in vita tua!" disse in tono ironico ed anche leggermente allibito, per poi andare a letto, appena uscì dalla stanza lei si permise un sorriso leggermente divertito e anche riconoscente e sussurrò
"Buona notte", si riscoprì felice di non aver rovinato il rapporto con lui -ma che rapporto poi?!Non c'è nessun rapporto!-
Malfoy era umano e questo la stava mettendo in difficoltà.



ANGOLO "AUTRICE" :

Allora che dire? Innanzitutto spero che il capitolo abbia compensato almeno in parte l'attesa, come avrete notato è leggermente più lungo del solito.
Ora parliamo di cose serie: mi dispiace, ma l'elfo DOVEVO chiamarlo Gizmo, non potevo farne a meno!

Qui i due iniziano a scoprirsi e conoscersi almeno un pochino, Malfoy si vuole avvicinare, ma sa perfettamente che dovrà sforzarsi parecchio motivo per cui decide di confidarle qualcosa sul suo passato, ho cercato di fargli assumere delle reazioni che fossero il più possibile credibili, per cui non finisce tutto in tarallucci e vino come se niente fosse, ma si gettano i primi mattoni su cui costruire.
Draco irritato ,dalle attenzioni che Hermione da all'altro, e geloso tipo prima donna, è una delle cose che mi fa sempre ridere, ma a lei non interessa la bellezza dell'altro, d'altronde come la pensa sulla questione 'aspetto fisico' l'ha detto chiaramnete, anzi il tipo le dà quella sensazione di viscido, che ammettiamolo: quante volte ci è capitato? Ci siamo capiti!

Ovviamente la mia parte preferita riguarda il racconto di Antony e sua moglie, quello è interamnete ispirato ai miei nonni, se esiste un posto oltre la vita sono sicura che mi guardano da lì continuando a litigare! XD
Piccolo avviso, ora sono più libera di scrivere, per cui i capitoli arriveranno in tempi più brevi, ma il prossimo capitolo so già di cosa tratterà (la grande cena) dovrò gestire tutti i personaggi insieme, sarà complicato da stendere, per cui aspettatevi una pausa di almeno un paio di settimanE,
 di buono c'è che scopriremo tantissime cose sul passato dei nostri protagonisti, in particolare: perchè Malfoy è abituato a passare del tempo con dei bambini?
I commenti sono sempre graditi!


Grazie mille per essere giunti fin qui ed aver avuto tutta questa pazienza! Qualora decidiate di continuare a darmi fiducia ci vediamo alla prossima!

Memole






























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Capitolo 9
*** - La cena per farli conoscere ***


9- La cena per farli conoscere Buongiorno a tutti e ben tornati!
Bando alle ciance, vi lascio alla lettura, ci vediamo sotto!



La cena per farli conoscere


8 luglio h.18.30,  Malfoy Mannor

Mancava oramai meno di mezz'ora alla cena, ma Hermione Granger stava ancora decidendo cosa indossare, non che fosse mai stato uno dei pensieri principali della sua vita, ma non sapeva a cosa stava andando incontro per cui voleva essere impeccabile, con gli anni infatti aveva scoperto quanto essere inappuntabili dal punto di vista estetico ti desse un vantaggio mentale sull'avversario.
Stava ragionando proprio sulla parola avversario, infatti non era il modo più appropriato di descrivere le tre serpi con cui avrebbe cenato o si? In fondo se si escludevano gli ultimi giorni, in cui lei era per lo più in coma, il loro rapporto era sempre stato pessimo, tirò un sospiro di sollievo ricordandosi che gli amici di sempre sarebbero stati con lei, anzi erano in superiorità numerica si ritrovò a pensare con un sorrisetto.
Optò per un vestitino al ginocchio color vinaccia, con qualche piccolo inserto in pizzo riteneva fosse perfetto per l'occasione e il clima estivo: sobrio come lei, ma con quel pizzico di femminilità che aveva scoperto  di amare, un paio di sandali con un tacco non troppo alto e il gioco era fatto.
Aveva passato tutta la giornata con Ophy, era oramai completamente guarita e ne aveva approfittato per recuperare il tempo perso, Malfoy non si era fatto vedere tutto il giorno, l'elfo a cui aveva chiesto dove fosse le aveva risposto che il padrone aveva degli impegni lavorativi.
Meglio così  -si trovò a pensare-  il giorno prima era stato fin troppo intenso e per qualche motivo continuava a tornarle in mente il suo modo di guardarla, se fosse stato di qualcun altro si sarebbe sentita lusingata, ma quel specifico elemento del genere maschile la metteva a disagio, perchè era semplicemente ridicolo che lui la guardasse con interesse, per cui cosa celavano quegli occhi?
Un ultimo tocco al trucco e si erano fatte le 19,55  ed era pronta per scendere, non aveva mai sopportato le persone ritardatarie, la trovava mancanza di rispetto, per cui prese la bacchetta e si apprestò ad uscire dalla sua stanza per andare al piano di sotto.


Era sceso dalla sua camera cinque minuti prima per poter dare le ultime direttive agli elfi, prima che arrivassero gli ospiti, anche se era sicuro che, almeno per quanto riguardava i suoi amici, non si sarebbero presentati prima di una mezz'ora, in elegante ritardo come si ostinava a ripetergli Pansy.
Sperava di aver fatto la scelta giusta per la cena, ma non avrebbe retto un altro giorno con tutta quella tensione, durante il giorno aveva deciso di sbrigare gli affari fuori casa per permettere alla Granger di passare qualche tempo con Ophy da sola, evitando di imporre la sua presenza e  contemporaneamente ne aveva approfittato per raccogliere energie per la serata.
Questa cena era stata più complicata da organizzare del previsto, perchè da una parte avrebbe voluto fare qualcosa di più elegante per colpire la donna, ma dubitava che i Weasley e Potter avrebbero apprezzato e voleva evitare di rendere la serata più strana di quello che già sarebbe stata.
Aveva optato per un banchetto stile Hogwarts,  non vedeva l'ora di vedere le loro facce.
Appena sentì un tacchettio sulle scale alzò la testa verso l'entrata della sala e appena la vide entrare il suo stomaco si contrasse quasi dolorosamente, era stupenda e quel colore le donava particolarmente, i capelli tirati su le accarezzavano il collo, quello che era veramente incredibile si ritrovò a pensare è che rimaneva Hermione Granger, non sembrava finta come alcune donne che si vedono in giro.
Si ritrovò a sorriderle e lei rispose di riflesso avvicinandosi all'uomo evitando di indugiare nei pensieri non priprio casti che le erano venuti quando lo aveva visto con quella camicia blu notte che aderiva perfettamente al suo corpo slanciato -gli ormoni erano partiti per farsi un bel giro!-
"Buonasera Granger, stai molto bene!" lei si ritrovò ad arrossire leggermente
"Ciao! Anche tu! -disse con onestà- non è ancora arrivato nessuno?" chiese guardandosi intorno, lui aveva calamitato la sua attenzione dal momento in cui era entrata
"no, per quando riguarda Blaise e Pansy sono sicuro che arriveranno con almeno qualche minuto di ritardo, una loro fissa -si trovò ad aggiungere per rispondere alla faccia perplessa dell'altra- per i tuoi amici non saprei" la riccia si ritrovò a sorridere divertita
" facile che anche loro arrivino un po' in ritardo, non per abitudine, sono terribili ad organizzarsi con i tempi di solito"
"capisco" rispose semplicemente, anche se in realtà no, non capiva come fosse possibile una cosa del genere, non era complicato, lei sembrò leggerlo con fin troppa semplicità infatti disse
"non lo capisco neanch'io, ma oramai dopo tutti questi anni ci ho fatto l'abitudine, almeno stavolta non sono da sola ad aspettare"
"vero anche questo" rispose con un'occhiata profonda, lei non era più da sola e se fosse stato per lui non lo sarebbe stata più, notando il disagio della sua interlocutrice, in seguito al suo sguardo, decise che era meglio cambiare argomento
"Ophelia tra quanto scende?"
"no veramente non scenderà, oggi Harry è venuta a prenderla per portarla da Andromeda" improvvisamente era a disagio, non aveva pensato che era sua zia "sai -continuò- ha la stessa età di Teddy e sono molto legati e non volevo che stasera si annoiasse" lui in tutto questo non aveva fatto una piega, ci mise un paio di minuti per chiedere quello voleva
"hai fatto bene, mia z...ehm Andromeda come sta?" chiese titubante
"ti interessa?" chiese fredda lei, le domande di cortesia non le erano mai piaciute, lui si risentì parecchio del tono della ragazza, era già stato difficile chiedere
"si Granger -disse con astio- mi interessa, fa parte della mia famiglia, non le imporrei mai la mia presenza, ma visto che la conosci ho pensato di approfittarne per sapere come stava, ma evidentemente è troppo disturbo, lascia perdere" era stato più duro del previsto, ma era sempre fatto così quando si arrabbiava scoppiava all'improvviso, si girò per andare a prendersi un aperitivo, gli era passata la voglia di parlare, forse la cena era stata una pessima idea
"Scusa Malfoy -sentì dire ad un Hermione mai così dispiaciuta-  non volevo offenderti, pensavo fosse una domanda di circostanza e non interesse sincero" disse alzando le spalle, perchè doveva sempre mettersi nelle condizioni di chiedere scusa? Per Merlino, non aveva mai conosciuto una persona con cui era più difficile parlare
"fa lo stesso è comprensibile -era ancora difficile per lui scusarsi, ma avrebbe fatto uno sforzo-  non volevo essere aggressivo dispiace anche a me" appena la riccia gli aveva chiesto scusa si era rilassato, aveva capito perfettamente il punto di vista della ragazza "per tua informazione, io non faccio mai domande di cui non mi interessa la risposta,  piacere alle altre persone -a parte te- e la loro opinione su di me non mi riguarda" lei si ritrovò a ridacchiare
"non mi dire? sono scioccata!" disse con aria palesemente ironica, che fece sogghignare la serpe, che smise appena notò lo sgurdo di lei diventare serio
"domani vado a prendere Ophy, ti andrebbe di accompagnarmi?" non sapeva bene perchè glielo aveva chiesto, ma non era giusto che lui si sentisse in torto a chiedere di sua zia, era comprensibile, ma ingiusto e se c'è una cosa che Hermione Granger non accetta sono le ingiustizie
"io... -non sapeva cosa rispondere, si sentiva a disagio-  non penso sia il caso, dopo quello che è successo non sarei un ospite gradito"  rispose con un sorriso amaro
"Malfoy, non so come reagirà, ma tu domani verrai con me e conoscerai tua zia, ci sarò io con te" -ci sarò io con te- mai parole furono più dolci, il sorriso che le rivolse le fece tremare le gambe
"va bene Granger, se mi schianta aspettati ripercussioni" e si sorrisero, complici.

L'elfo annunciò l'entrata degli ospiti che si erano ritrovati ad arrivare contemporaneamente, dopo i saluti un po' ingessati  si sedettero a tavola
"Ringrazio tutti di essere qui a casa mia, spero che la cena sia di vostro gradimento, buon appetito!" e dopo uno schiocco di dita la tavola si trovò imbandita di ogni ben di Dio
"miseriaccia!" disse un Ronald mai così felice "sai Malfoy ero terrorizzato dal trovare mini porzioni, invece..." ed incominciò ad ingozzarsi
"lo giuro, non è mio fratello! Lo abbiamo adottato" Ginny era disgustata dalla mancanza di contegno del fratello
"se la cosa ti fa star meglio nessuno penserebbe che siete parenti" disse un Blaise ammiccante, facendo sorridere la rossa compiaciuta.
Poco più in là due brunetti si guardavano, senza il coraggio di dire niente, Harry non trovava cosa dire, era bellissima Pansy, ma se glielo diceva lo avrebbe preso per un cascamorto?
E perchè la cosa lo interessava? Nel dubbio meglio stare zitti.
"Ronald dov' è Abby?" chiese Hermione con un sorriso, si era seduta vicino al padrone di casa, vicino a lei Harry e di fronte Pansy, aveva notato gli sgurdi che si lanciavano e si ripromise di fare un discorsetto al suo migliore amico.
Ron la fissava come se fosse impazzita e non sapeva come risponderle senza farsi sentire, infatti anche gli altri lo guardavano per sentire la risposta
"beh Herm, lo sai no -bofonchiò- è babbana, ecco" abbassando gli occhi, non per vergogna nei confronti della sua ragazza, ma non voleva esporla in quel modo a tre che l'avrebbero sbeffeggiata tutta la sera, era la sua fidanzata e il suo compito era proteggerla
"Weasley -intervenne Draco serio, aveva capito perfettamente il sottointeso della risposta e non lo biasimava- capisco visto i nostri trascorsi la tua scelta, ma oramai frequento babbani per lavoro con regolarità, la prossima volta portala sarebbe un'ospite gradita e trattata con tutti i riguardi del caso" Hermione si sorrise era  contenta; Ron si ritrovò a fissare il biondino, in cerca della menzogna, come faceva durante gli interrogatori, non trovandone sorrise un po' incerto
"va bene, la prossima volta la porterò"
La cena trascorse piacevolmente parlarono principalmente del caso che li aveva coinvolti tutti e di argomenti più leggeri, più i bicchieri di vino sparivano più la tensione si scioglieva fino a farli sembrare un vecchio gruppo di amici.


La cena era finita e Draco era molto soddisfatto, d'altronde se si escludeva il difficile inizio, facilmente prevedibile, il resto della serata era stato molto piacevole, nei suoi piani ora in programma c'erano un sigaro, un amaro e poi ognuno a casa propria.
Qualcuno aveva altri piani, appena Zabini prese la parola un brivido gli attraversò la schiena, lo conosceva da troppo tempo per non riconoscere quell'espressione da gatto che si è mangiato il topo.
"Adesso che la cena è fnita avrei da fare una proposta -aspettò che tutti si concentrassero su di lui, adorava essere al centro dell'attenzione- ho comprato una cosa nel pomeriggio al negozio dei Weasley...Un gioco....Sarebbe divertente e poi potremmo approfittarne per conoscerci meglio" disse accattivante
"che gioco?" chiesero Ron e Pansy insieme
"si chiama 'Verità' "
"Oddio, no no assolutamente no!" esclamò Hermione, quello era un gioco che conosceva bene, George, in seguito alle sue spiegazioni avvenute a distanza di tempo, aveva unito insime elementi di diversi giochi babbani: obbligo o verità, monopoli, il gioco della bottiglia; il tutto alcolico.
Inutile dire l'enorme successo che aveva riscosso, soprattutto ad Hogwarts, infatti non era un gioco propriamente per bambini e non voleva di certo giocare con chi conosceva così poco, anche se una piccola parte  era curiosa di quello che avrebbe potuto scoprire .
"Che reazione esagerata Granger" disse Malfoy
"Non è esagerata - si intromise Ginny- siete tre serpi cosa ne sappiamo che ci direte la verità, saremmo in svantaggio continuo"
"non ti preoccupare Ginevra, ho comprato la versione serpeverde, presumo sia stata creata per l'occasione, in allegato al gioco danno uno strumento che crea una zona di verità all'interno della stanza, ovviamente funziona solo in relazione alle domande, saremo obbligati a  rispondere onestamente! Nessuno si fida di noi" disse teatrale, la rossa lo guardò male
"Benissimo giochiamo" Pansy era entusiasta, Hermione sbarrò gli occhi e guardò i suoi amici con quello che doveva essere uno sguardo di supplica
"dai Herm -disse quel traditore del suo migliore amico- sarà divertente, rilassati"
"oh bene, bene - Blaise era fin troppo contento- Gizmo portami il pacchetto che ti ho lasciato all'arrivo"
"meno male che non c'è Ophy!" disse sconsolata .
Draco Malfoy, non era convinto che quel gioco fosse di suo gradimento e nella sua testa insultò il suo migliore amico, almeno un aspetto positivo c'era, avrebbe scoperto qualcosa sulla Granger e un sorrisetto comparve sul suo viso.


Una volta che si furono trasferiti nel salone Hermione cominciò a leggere le istruzioni ad alta voce, se dovevano giocare lo avrebbero fatto come si deve
"Allora ci sono due mazzi di carte obbligo e verità, che saranno letti ad alta voce da Umbu, possono essere rivolti: al giocatore di turno, al gruppo, alla persona scelta dal giocatore di turno. In caso di controversia Umbu, che sarebbe una specie di giudice, interverrà, insomma lui ha l'ultima parola. Abbiamo tre possibilità di non fare quello che ci viene chiesto bevendo uno shot, al quarto rifiuto c'è una punizione da scontare sempre decisa da Umbu. Questo è tutto, sicuri di voler giocare?" tutti diedero cenni di assenso, allora aprì la scatola attivò l'incantesimo di verità e il gioco, subito comparve una maschera che galleggiava al centro del tavolo
"che diavolo è sta cosa?" chiese Pansy
"una maschera tradizionale dell'Africa Centrale, evidentemente George ha preso spunto dalle ricerche di antropologia che stavo leggendo" disse Hermione scocciata.
"Buonasera cari partecipanti e grazie per aver scelto un prodotto Weasley -disse una voce profonda e per nulla rassicurante- per prepararci al gioco ogni giocatore dica il proprio nome" tutti obbedinoro a turno e una volta fatto la maschera riprese a parlare
"alzatevi tutti e sedetevi secondo l'ordine che vi darò: Potter,Zabini, Granger, Weasley femmina, Wealey maschio, Parkinson, Malfoy" una volta che tutti si furono seduti, con un certo disappunto di Malfoy che era lontano dalla Granger, Harry esclamò
"Oddio sono circondato da serpi" era sconvolto alternava lo sguardo da Malfoy a Zabini che disse
"non dirci che un auror grande e grosso come te ha paura di due innocui serpeverde"
"sull'innocui avrei da ridire, comunque andiamo avanti"
"Inizia il gioco:Harry Potter. La tua domanda: qual è il tuo colore preferito" per quanto fosse uno stupido gioco si sentì molto teso, appena sentì la domanda si rilassò
"Rosso, semplice" faccia schifata delle serpi
"come siete prevedibili" disse Pansy, rivolgendosi direttamente a Harry per la prima volta
"non è così -rispose guardandola negli occhi- è solo il mio colore preferito, a loro ne piacciono altri"
Pansy era scettica
"arancione" disse Ron
"viola" proseguì Ginny
"blu"  finì Hermione
"va bene, va bene ho capito, il mio è giallo tanto perchè lo sappiate!" si arrese la moretta
"Zabini: fai fare qualcosa alla persona alla tua sinistra che pensi non sappia fare"
Blaise si ritrovò a fissare Hermione molto intensamente, rifletteva cercando di trovare qualcosa che non lo facesse uccidere da Draco, ma dopo qualche secondo la riccia sbottò
"Zabini non so su cosa tu stia ragionando, ma mi raccomando, fai le cose con criterio" disse leggermente rossa, si stava facendo dei viaggi assurdi sull'uomo più bello che avesse mai visto, lui sorrise, inconsapevole che una rossa e un biondino stavano seguendo con molta attenzione i loro scambi
"capirai che è difficile pensare a qualcosa che non sai fare Granger, comunque ho trovato, alzati in piedi" lei un po' titubante lo fece, non sapeva che avesse in mente finchè il moro non fece partire un valzer viennese direttamente dalla sua bacchetta, ma se pensava di averla colta impreparata si sbagliava, se ne accorse subito dalla posizione che la ragazza assunse: impeccabile.
Ballarono per un paio di minuti meravigliando gli altri: erano molto bravi.
Se da Blaise se lo aspettavano, Hermione aveva scioccato anche i suoi amici, conclusa la danza si risedettero
"Granger pensavo di metterti in difficoltà, dove hai imparato a ballare?" gli altri annuirono incuriositi anche loro, solo Malfoy la guardava ancora più compiaciuto con sguardo leggermente languido che camuffò abilmente
"mi ero un po' esercitata per il Ballo del Ceppo, ma rendendomi conto che mi piaceva ho continuato seguendo lezioni, mi avrebbero anche fatto partecipare a piccole competizioni, ma come avrai notato ho il piccolo difetto di non permettere al mio partner di condurre"
"ahahhaha effettivamente, ma pensavo che fosse per me, magari con Potter o qualcun altro..."
"se pensi che Herm abbia mai fatto guidare qualcosa a qualcuno sei fuori strada" disse Harry evidentemente orgoglioso della sua amica, che gli sorrise riconoscente.
"Andiamo avanti"
"Granger: bacia la persona presente in questa sala che a scuola sarebbe stata l'ultima della tua lista" questa richiesta fece venire la tachicardia a Malfoy, infatti se da una parte sarebbe stato felice di ricevere un bacio dall'altra sperava che almeno un micro pensiero ce lo avesse fatto all'epoca di Hogwarts, i suoi pensieri cambiarono immediatamente nel momento in cui l'oggetto dei suoi pensieri si alzò dalla sedia cominciando ad osservare Blaise, una gelosia folle lo colse e si rese conto che qualcuno un quella stanza avrebbe ricevuto un bacio dalla sua donna, quello non andava bene.
Ignara di tutto Hermione con lentezza superò Blaise, sapeva bene chi doveva baciare, ma perchè non giocare un po', le facce sconvolte di tutti la facevano ridere, a parte quella di Malfoy , quando si era alzata aveva incrociato il suo sguardo e sembrava spaventato, evidentemente essere baciato da una sanguesporco anche per gioco sarebbe stato un affronto troppo grande per lui, era ferita ecco.
Mosse lentamente un passo dietro l'altro, guardando Harry a cui sorrise, per poi proseguire e guardare Malfoy, si stava avvicinando e il cuore di Draco aveva ufficialmente rinunciato ad avere un ritmo consono, era assolutamente certo che tutti gli altri potessero sentirlo, la riccia voleva giocare, camminava lentamente guardandolo negli occhi, fino a che anche il suo cuore cominciò a battere in maniera decisamente esagerata, spaventata da quella reazione decise di porre fine alla recita, aumentò il passo superò Draco che rimase dispiaciuto, si voltò appena in tempo per riuscire a vedere la Granger baciare Pansy in maniera non proprio casta, per poi ritornare con tutta la tranquillità del mondo al suo posto con un sorrisetto.
Tutti si misero a ridere, compreso Malfoy, anche se in maniera più contenuta
"Hermione! -esclamò Pansy ancora rossa- Cosa diavolo ti è venuto in mente?"
"Beh -cercò di spiegare lei- sai tu eri l'unica ad avere doppia penalità" spiegò alzando le dita "persone che a scuola odiavo -pollice alzato- donne, non essendo omosessuale -indice alzato- non è stato difficile scegliere"
"per non essere lesbica ti faccio i miei complimenti, ottimo bacio" ecco il lato serpeverde che emerge, la Granger arrossita
"ti chiederò una dichiarazione scritta in caso di necessità -era sempre più rossa, visto che i suoi amici continuavano a ridere- andiamo avanti!" era quasi isterica
"Weasley:  chiedi quello che vuoi al padrone di casa" la rossa si aprì in un sorriso radioso, assolutamente mal interpretato da Blaise, Draco ed Hermione, quest'ultima faticava a seguire i suoi stessi ragionamenti, sapeva che Ginny era molto più bella di lei, se fosse interessata a Malfoy non ci sarebbe competizione, ma a lei che importava?
"Malfoy, voglio una pianta di birra rossa doppio malto, grazie" Draco si ritrovò a ridacchiare accontentando la sua ospite, il gioco proseguì, mentre due in particolare si trovarono a tirare un sospiro di sollievo
"Wealey: dicci per ognuno dei presenti cosa hai pensato la prima volta che li hai visti" tutti si voltarono verso di lui evidentemente curiosi
"io....-bofonchiò, non ne sarebbe uscito vivo, lo avrebbero scuoiato, poi l'illuminazione- io bevo" tutti erano delusi, provarono ad insistere ma lui li bloccò
"questa si chiama diplomazia, fidatevi, non volete di sicuro sapere cosa pensavo di  voi, ognuno di voi -ci tenne a presentare- la prima volta"
decisero di accettare, in fondo aveva ragione lui
"Parkinson: un segreto su di te che non hai mai detto" la brunetta prese un bel respiro, era il momento per far vedere che era cambiata, poteva raccontare una sciocchezza, ma forse parlandone poteva avvicinarsi a loro: i buoni.
Si ritrovò a guardare Harry che la fissava incoraggiante e trovò la forza di raccontare
"come sapete provengo da una famiglia purosangue, la mia famiglia mi ha sempre trattata come una giumenta -occhi bassi-  in fondo ho fatto la sciocchezza di nascere femmina" gli sguardi intorno a lei si fecero più seri, capendo la gravità e la difficoltà di quello che stava raccontando, un aspetto della faccenda che ai grifoni era stata preclusa da sempre "io dovevo solo eseguire. Le cose sono andate così da quando sono nata, infatti sono arrivata ad Hogwarts pensando che fosse giusto così, credevo veramente che tutte fossero trattate come me, durante il sesto anno mi hanno dato anche una serie di nomi di miei compagni con cui sarei dovuta andare a letto per poter soddisfare il mio futuro marito, quello fu il mio primo atto di tradimento, non l'ho fatto -la voce spezzata- l'affronto non mi è stato esattamente perdonato..." stava prendendo fiato per continuare, i suoi amici sapevano bene cosa era richiesto da un purosangue, specie se femmina, tacevano chiedendosi come avevano fatto a sopportare quel trattamento per tutta la vita senza ribellarsi prima
"basta così!" disse all'improvviso Ginny con voce dura e decisa, sporgendosi oltre suo fratello le mise una mano sul braccio e la guardò intensamente "basta Pansy -è passata al nome proprio in maniera istintiva- sono dispiaciuta per quello che hai passato, sei stata molto coraggiosa a condividere questo con noi, ma non stare male per farci capire, ne sei uscita -il sorriso che le dedicò illuminò la stanza- ora sei libera" Hermione era scioccata dalla sua superficialità, pensava a Ophelia e a quanto era stata stupida, aveva bisogno di allontanarsi.


"Scusate devo andare in bagno, torno subito" si girò e uscì velocemente dalla stanza,cercando di non far vedere la sua faccia tesa.  
Aveva bisogno di aria, arrivò in fretta alla porta che dava sul giardino, appena uscita una mano grande e calda si appoggiò alla sua spalla lasciata scoperta dal vestito, si sentì al sicuro, si girò con gli occhi leggermente lucidi  e si trovò a fissare due pozze di piombo fuso
"che succede Granger? sei fuggita come una furia" disse Malfoy, non aveva perso tempo e le era andato dietro
"se ne sono accorti?" chiese preoccupata
"no stai tranquilla, ti ho seguito con una scusa, cosa è successo?" era evidentemente preoccupato.
Lo fissò sbigottita, era tanto che nessuno la guardava con quello sguardo e un improvviso calore alla bocca dello stomaco la fece traballare
"meno male...io -non sapeva cosa dire, specie a lui, l'avrebbe presa in giro, ma forse era l'unico che poteva capirla- io sono una stupida superficiale, non mi sento così dal quarto anno ad Hogwarts!" nessuno era più severo verso di lei che Hermione Granger stessa.
Lui era evidentemente allibito
"cosa? Granger hai bevuto troppo?!"
"no che non ho bevuto troppo -rispose piccata- sto ammettendo la verità, il quarto anno ho scoperto che il cibo ad Hogwarts era preparato dagli elfi, che tutte le faccende a scuola si basavano su un sistema schiavista, quanto ero stata superficiale per non farmi domande su come funzionassero le cose? Con gli anni mi sono perdonata, avevo 14 anni ero piccola no?! -oramai camminava avanti e indietro, rischiando di fare un solco e Malfoy si stava sinceramente preoccupando, anche se contemporaneamente rimaneva affascinato dai suoi ragionamenti- Stasera scopro che a quasi 25 anni sono ancora la stessa stupida superficiale. Ho sempre giudicato tutti voi, Pansy in particolare, forse perchè era femmina , non so, e non mi sono fermata a pensare perchè facevate così, non ho fatto nulla per cambiare le cose! Sono sempre stata orgogliosa del mio cervello e della mia integrità e poi scopro che sono stata la prima a girare la testa perchè era più semplice rispetto a cercare di capire la realtà! Mi vergogno di me stessa! " concluse con il fiatone e gli occhi spiritati, Draco non sapeva cosa fare, ma se prima voleva conoscerla ora si stava dando del'idiota per aver passato tutta la vita senza di lei, fece un passo verso di lei seguendo ciò che gli suggeriva l'istinto: l'abbracciò.
 Hermione era scioccata, non è possibile che Malfoy la stesse abbracciando?
Però quel calore, il senso di protezione lo aveva provato solo con suo padre, forse era solo dato da quei venti centimetri di differenza d'altezza. Stava bene tra quelle braccia, dopo un po' ricambiò l'abbraccio,  si sollevò sulle punte e appoggiò la testa nell'incavo della sua spalla, annusando il suo profumo, ora sapeva cos era quell'odore che aveva sentito appena arrivata al Manor: lui.
In quel momento il biondino si sentiva graziato, nulla gli era sembrato più giusto di tenere quella donna tra le braccia,  essere il suo appoggio, sentirla rilassarsi tra le sue braccia gli dava una sensazione di potere unica, se una donna così forte si appoggiava a te la tua autostima ne usciva per forza rafforzata.
Sarebbe rimasto così per sempre, ma dovevano rientrare,  prima voleva dirle qualcosa e si sa, certi argomenti sono più facili da trattare non guardando l'altro negli occhi la strinse ancora un po', lei lo lasciò fare era rilassata tra le sue braccia
"Granger, tu sei tutto tranne che stupida e superficiale, non ci potevi arrivare perchè per i purosangue è il modo normale di comportarsi non ne avremmo mai parlato, non lo facevamo tra di noi figurati con una coraggiosa grifondoro nata babbana. Non ci compatire, non ce lo meritiamo, al massimo puoi essere ancora più orgogliosa di te stessa per aver salvato Ophy da un destino simile a quello di Pansy, conoscevo i suoi genitori, non erano brave persone -la parte più difficile- prova solo a conoscerci" prova a conoscerci, quindi vuole che conosca anche lui, di ritrovò a sorridere sulla sua spalla e a stringerlo ancora un po'
"certo che voglio conoscervi, non ti libererai di me tanto facilmente" disse in un sussurro, che lui sentì comunque.
Si staccarono lentamente, senza l'imbarazzo che avrebbero creduto e si avviarono in salotto.

Il gioco riprese
"Malfoy: devi dire qualcosa che volevi dire da tanto tempo alla persona alla tua sinistra" Harry era pronto a qualche insulto, se lo aspettava, per cui rimase assolutamente scioccato quando con tutta la semplicità del mondo il biondo gli disse
"Potter volevo ringraziarti per quello che hai fatto per Severus, ora tutti sanno che è morto da eroe, sai mi ha salvato la vita più di una volta,  ma non sono esattamente nella posizione di riabilitare il nome di qualcuno, per cui Grazie!"
"Ha salvato la vita anche a noi, abbiamo passato la vita ad odiarlo, ma senza di lui non saremmo qui, nessuno di noi... Un giorno darò il suo nome ad uno dei miei figli se mai diventerò padre"
Dire che si sorrisero sarebbe eccessivo, ma il ghigno made in serpeverde incontrò la faccia del bambino sopravvissuto che rispose con un mezzo sorriso, insomma ad occhi esterni sarebbe sembrati due conoscenti e tanto bastava per il momento.
"Potter: chi è la persona che ti manca più in assoluto?" con un sorriso amaro rispose
"Forse dovrei dire uno dei miei genitori, ci si aspetta questo immagino e senza dubbio loro mi mancano da morire, ma la persona che vorrei rivedere a costo di fare carte false è Sirius -ricordandosi che c'erano anche i serpeverde e di sicuro non sapevano molte cose- Sirius Black era il mio padrino, il  migliore amico dei miei genitori, per me ha fatto l'impossibile, dal vivere di ratti a morire per salvarmi la vita, tra tutte le persone lui è quello che mi ha aperto gli occhi sul bene e male, forse per la famiglia da cui proveniva -disse ammiccando verso Malfoy- lui è la persona che mi manca di più!" la sua voce si era incrinata, ma aveva imparato a non piangere i suoi amici lo guardavano con gli occhi leggermente lucidi e un sorriso che dava bene ad intendere che sarebbero rimasti insieme per sempre, uniti.
"Zabini: fai una domanda a cui tutti dovranno rispondere, te compreso" il ghigno malefico che passò sul volto del bellissimo serpeverde fece venire un brivido lungo la schiena a tutti
"per alleggerire un po' l'atmosfera voglio sapere: quando avete fatto sesso per la prima volta, dove e con chi:" le serpi e i grifoni ebbero reazioni molto diverse, i primi si sbatterono una mano sulla fronte rassegnati, i secondi diventarono una brace, non erano di certo abituati a parlare di determinati argomenti fra di loro
"visto che ho fatto io la domanda parto io , allora terzo anno, con Lucille Kensis, il prefetto di serpeverde, nella sua stanza" disse con un sorriso ammiccante e poi guardò verso Hermione
"allora, ehhm -si schiarì la voce, c'era solo una persona che lo sapeva per ovvi motivi- quarto anno, Victor Krum, nella sua stanza privata sulla barca di Durmstrag" erano tutti ammutoliti, a parte Ron, lui lo aveva scoperto, la prima che si riprese fu Pansy
"Hai capito la Granger! Noi a trattarla come una monaca di clausura e invece! Era un bel ragazzo, e come è stato?" anche Ginny e Blaise erano piuttosto curiosi, gli altri non volevano sentire, per motivi molto diversi
"dirò solo che non me ne sono pentita, da me non saprete nulla di più!"
"Ero convinto che fosse stato con Weasley" disse Zabini
"no, con lui è capitato dopo, ma diciamo che non..ecco" si ritrovò a balbettare rossa e guardare Ron
"ecco Zabini -intervenne Ron- è capitato quando stavamo insieme, ma è stato uno dei motivi per cui ci siamo lasciati" disse guardandola con tutto l'affetto del mondo
"in che senso?" si ritrovò a chiedere Pansy, mentre Draco con si perdeva neanche un sospiro, era dannatamente curioso
"nel senso che tutti i problemi che avevamo a relazionarci ce li siamo portati sotto le lenzuola" disse Ron ormai divertito, anche se all'epoca era stato un duro colpo, vedendo che non capivano decise di continuare
"lei per me è stata la prima, è successo dopo la guerra alla Tana... Come posso spiegarvelo? Ecco avete presente prima il ballo con Zabini, lei guidava, e lui sapeva bene cosa stava facendo e mi sembra una persona molto più decisa di quanto lo sia io. Lei non gli permetteva di guidare un ballo" ora ne parlava tranquillamente -Ho dei difetti, ma Abby ama anche quello di me!-
"ci saremmo fatti malissimo -si intromise Hermione rossa come un peperone- non siamo compatibili come coppia, non riusciamo ad appoggiarci l'uno all'altro, lui si sentiva giudicato e inadatto, io non mi sentivo supportata e stimolata. Ci amavamo ma non andava!" disse semplicemente, anche se era un po' triste aveva frequentato qualche uomo, ma non si era più innamorata, nessuno disse più nulla, anche se un biondino era notevolmente soddisfatto.
"Tocca a me -disse Ginny- Harry Potter quinto anno, stanza delle necessità"
"Theodore Nott, sesto anno, camera sua" disse Pansy e poi aggiunse "lui non faceva parte della lista, almeno la prima volta la volevo mia"
"Ero convinto fosse stato con Malfoy" disse Harry falsamente non curante
"no -rispose Malfoy- con Pansy è successo una volta, solo perchè facevo parte della lista, non c'è mai stato altro" -poverino si è sacrificato per la causa- si trovò a pensare acidamente Hermione per poi darsi della stupida e poi a lei cosa interessava?
"continuo io
-intervenne Harry- Ginny Weasley, sesto anno, stanza delle necessità"  i due si  guardarono teneramente, avevano diviso un bellissimo primo amore, di quelli che fanno battere il cuore, ma immaturo.
Blaise decisamente seccato da quella sintonia intervenne
"Draco manchi tu!" e i due finalmente smisero di guardarsi, anche Pansy era leggermente imbronciata
"quarto anno, Diane Sertine, era la caposcuola tassorosso all'epoca, bagno dei prefetti" ricordò con un sorriso, che irritò parecchio Hermione, anche se dissimulò con disinvoltura.
Altra domanda
"Hermione Granger: il più grande sacrificio che hai mai fatto"  rimase bloccata, da una parte voleva condividere soprattutto dopo che Pansy si era esposta così tanto, ma  avrebbe fatto del male ad Harry e non voleva, lo guardò un attimo decisa a bere, ma lui la bloccò
"se ti stai facendo qualche scrupolo a raccontare a causa mia non lo fare! " lei lo guardò indecisa, ma il suo sguardo sereno la convinse
"il mio più grande sacrificio è stato cancellare la memoria ai miei genitori per seguire Harry durante la ricerca degli  Horcrux" vedendo che le tre serpi erano confuse continuò
"Prima di partire ho lanciato un oblivion sui miei genitori per farli dimenticare di avere una figlia e li ho fatti trasferire in Australia, loro non sono maghi se i mangiamorte li avessero presi di mira sarebbero morti, oppure potevano prenderli in ostaggio per ricattarmi e avrei ceduto, senza contare che se fossi morta avrebbero sofferto e non volevo. Ho rinunciato a loro" erano rimasti senza parole della forza di quella che all'epoca era una ragazzina di diciassette anni -e tu Granger saresti quella stupida e superficiale?-
"ora dove sono?" chiese Pansy, che ha ricollegato una frase detta da Ginny in ospedale
"in Australia, l'incantesimo era troppo potente per essere sciolto, il rischio di farli finire al San Mungo per tutta la vita è altissimo, almeno so che stanno bene" rispose con semplicità.
"Andiamo avanti" disse Malfoy, che vedeva il dolore affacciarsi sul suo viso
"Weasley: qual è il tuo sogno più grande?"
"penso che sia......"


"POTTER E WEASLEY-un patronous a forma di lince era entrato nel salotto, era quello di Kingsley- ALTRO OMICIDIO, HA COLPITO DI NUOVO! RAGGIUNGETEMI AL MINISTERO, SITUAZIONE CRITICA"

Il gruppetto ero sbiancato, ma subito gli auror si alzarono per andare, Hermione stava per unirsi, ma Harry la bloccò sul posto
"tu rimani qui -voce da auror capo- non c'è bisogno delle tue competenze, se in futuro si riveleranno necessarie ti farò chiamare, da domani tu e Malfoy lavorerete sulla traccia magia oscura" la ragazza annuì.
I due ringraziarono Malfoy dell'ospitalità e salutarono e dopo che Harry dedicò l'ultima occhiata a Pansy si smaterializzarono.
"Vado anch'io, domani ho gli allenamenti"
"Ti accompagno Ginevra" disse subito Blaise
"Grazie Zabini, ma direi che ce la faccio -orgogliosa- grazie Malfoy, Herm, Pansy- disse come saluto, per poi voltarsi verso Zabini e avvicinandosi, le sue gambe lunghe spuntavano dalla mini gonna, gli diede un bacio sulla guancia che bloccò il serpeverde e sottovoce aggiunse- buonanotte Blaise" si girò e se ne andò mentre tutti ridacchiavano, a parte Zabini che era rimasto pietrificato, lui era abituato ad essere il cacciatore, non la preda.
"Andiamo anche io e Blaise, lo porto a casa io, sembra vittima di un confundus" dopo aver salutato i loro amici i due si smaterializzarono lasciandoli da soli.
"A parte la fine è stata una bella serata" disse Hermione con un bel sorriso
"Già sono contento" si ritrovò a fissarla "andiamo a letto?" frase che aveva reso più erotica possibile -maledetta serpe!- infatti lei si trovò ad arrossire
"certo! Sono distrutta, a domani Malfoy!" sorrise di rimando notando le guance della ragazza prendere un delizioso color fragola, adorava fare lo splendido per metterla in difficoltà
"A domani Granger"
La grifona si trovò a pensare che 'a domani' era proprio una bella promessa!



ANGOLO "AUTORE"

Ho adorato scrivere questo capitolo, spero che sia piaciuto anche a voi! Ovviamente tutte le informazioni riguardo l'ambito sessuale e preferenze in genere dei nostri protagonisti le ho inventate di sana pianta, io le cose me le immagino così!
Primo avvicinamento tra Draco ed Hermione, delicato come voglio rendere la loro relazione; avrete notato che anche altre coppie si sono definite, ma ovviamente i vari avvicinamenti saranno molto diversi (amo Ginny alla follia!)
P.S. non ho voluto inserire Abby per il semplice fatto che volevo far venire fuori l'argomento "prima volta" e mi sarebbe sembrato indelicato far parlare Ron ed Hermione della loro relazione con la fidanzata presente, insomma un po' di decenza.
Chiedo ufficialmente scusa per la mia inesistente fantasia, ma non ho proprio trovato un nome decente per il gioco da tavolo!
Dal prossimo capitolo ci sarà una bella marcia avanti con la trama non amorosa, che tra un po' ci porterà a rivedere i "carissimi" genitori di Draco!
Che altro dire? Fatemi sapere cosa ne pensate!


Grazie a tutti per la lettura! Alla prossima qualora decidiate di darmi ancora fiducia!
Memole

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Capitolo 10
*** - Iniziano le indagini ***


10 - Iniziano le indagini Buongiorno a tutti e bentornati!
Buona lettura!



Iniziano le indagini



9 Luglio h. 00.30, Ministero della Magia

 Di solito a quell'ora il Ministero era deserto, solamente poche guardie a perlustrare i corridoi, ma quello non era un periodo normale.
In giro c'era una setta, I Redivivi, che continuava ad uccidere colpendo obiettivi apparentemente senza connessione, il numero delle vittime quella sera era salito a quattro, non si poteva continuare così, la comunità magica era in pericolo, di questo parlavano due persone nell'ufficio del Primo Ministro Magico.
Harry Potter appena arrivato era stato ragguagliato sull'avvenimento, aveva inviato Ron, il suo secondo, sul posto per poi dirigersi da Kingsley, la sua passata esperienza da auror poteva essere solamente utile in un momento critico come quello.
"Harry, accomodati. Ho saputo del nuovo omicidio, non avete scoperto nulla?" disse con la sua voce calma e profonda
"Ho mandato Ron sul posto, dove sta lavorando la mia squadra, ma se come penso hanno seguito il copione degli altri tre non ci avranno lasciato indizi, ancora una volta" disse Harry passandosi stancamente una mano sugli occhi, era il caso più difficile della sua carriera, la pressione da sostenere era molta.
"Speriamo che si siano traditi, su che fronti stiamo lavorando?"
"Purtroppo fino a questo momento su l'unico possibile, cioè quello di indagine classica, abbiamo a che fare con magia nera troppo complessa, dai tempi di Voldemort non si vedeva qualcosa di simile. Finalmente Hermione è tornata operativa con l'aiuto di Malfoy speriamo di scoprire qualcosa."
"Malfoy?" chiese sbigottito il Primo Ministro
"Si, ho dato permesso a lui come consulente civile" vedendo la faccia dubbiosa dell'amico decise di continuare "Kingsley, stiamo brancolando nel buio, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile, da chiunque arrivi ed è innegabile che le persone con cui è entrato in contatto per tutta la vita gli abbiano fornito una vasta conoscenza della materia. Senza contare che è stato l'unico ad accettare, gli esperti appena hanno sentito parlare di omicidi si sono tirati indietro" chiarì il ragazzo
"Effettivamente avrei fatto la stessa cosa, spero che ne vengano a capo. Bene Harry ti lascio andare, tienimi aggiornato, gli inviati della Gazzetta del Profeta stanno diventando insopportabili" disse sconsolato
"Certo Kingsley, ci vediamo" era ora di dirigersi sul luogo del delitto sperando che questa volta avessero commesso un errore, inutile dire che sperare di risolvere un caso basandosi sull'incompetenza altrui non era il massimo.



9 Luglio h. 01.10, Nocturne Alley

"Capo" disse Jones appena vide Harry Potter smaterializzarsi poco lontano da luogo dell'omicidio
"Jones, come procede?" chiese il moro senza perdere tempo
"La donna si chiamava Mary Klus, 47 anni impiegata in un negozio di fiori, abitava qui vicino. Per il resto come al solito capo, nessun testimone, nessuna traccia magica evidente, nessun indizio. Stiamo attendendo il medimago legale prima di spostare il corpo, vogliamo evitare di inquinare eventuali prove
"Ci sono, ci sono.." intervenne una voce femminile alle spalle di Harry, la giovane medimaga aveva sentito tutto, era consapevole di averci messo un po' ad arrivare, ma era in un locale a ballare per cui era dovuta tornare a casa per indossare qualcosa di dignitoso.
Harry stava studiando la giovane, una biondina di media altezza decisamente bella, l'aveva già vista da qualche parte, ma non avrebbe saputo dire dove
"Potter è un piacere rivederti" disse questa mentre cominciava ad analizzare il cadavere
"Ehm...Piacere mio, ma non mi ricordo... Dove ci siamo visti?" domandò costernato
"Non ti preoccupare, non è che fossimo esattamente amici, andavamo insieme ad Hogwarts, sono Daphne Greengrass" disse questa con un sorrisetto, di solito gli uomini si ricordavano di lei, ma Potter era sempre stato un po' strano
"Ah si, Greengrass, mi ricordo, non l'avrei mai detto diventassi una medimaga legale" continuò tanto per fare conversazione
"E invece, eccomi qui -rispose ironica- interessante, molto interessante, Potter abbiamo un indizio" disse la biondina estraendo dalla bocca della vittima una piccola pergamena completamente nera, era perfettamente arrotolata con tanto di nastrino rosso sangue a chiuderla, per essere stata in bocca era ben conservata, di sicuro era stato lanciato un incantesimo per imperturbarla pensò il moro, mentre rapido estraeva la bacchetta per maneggiare la prova senza danneggiarla
"Capo abbiamo appena finito di esaminare i vicoli vicini, nessun indizio presente" disse Ron, davanti agli altri non usava mai il nome proprio dell'amico
"Noi qui abbiamo appena trovato una pergamena nella bocca della vittima" disse Harry soddisfatto, appena tornati al loro quartier generale l'avrebbero analizzata, non potevano farlo lì rischiando di essere sentiti da occhi e orecchie indiscrete
"Io qui ho finito -intervenne la Greengrass- il coroner può prendere la salma in modo che la famiglia le dia una degna sepoltura, Potter, Weasley" disse come saluto, a cui i due risposero inclinando il capo.
"Bene, Jones aspetta qui l'arrivo del coroner, il resto della squadra, con me si torna al quartier generale.Analizziamo la pergamena e speriamo di trovare qualcosa di utile" disse il moro con tono autoritario.


*****


Meno di dieci minuti dopo erano tutti riuniti in una grossa stanza, praticamente vuota se si escludeva un grande tavolo rotondo a cui il centro fluttuavano le prove raccolte, inutile dire che non fossero molte, il tutto era circondato da una specie di campo di forza che impediva a chiunque fosse senza autorizzazione di sottrarle.
Potter srotolò lentamente la pergamena, non c'erano indizi evidenti, solo la sensazione che fosse stata toccata dalla magia oscura

"ricordati Harry, la maglia lascia sempre una traccia"

era uno degli insegnamenti di Silente che non avrebbe mai dimenticato, la scritta era rossa, la scrittura grezza e spigolosa, quasi sicuramente una persona poco istruita o comunque poco avvezza a scrivere visto l'uso dello stampatello.
Cominciò a leggere per il resto della squadra:



E' inutile che vi nascondiate,
noi siamo un ideale
siamo la giustizia per il futuro,
una speranza per chiunque sia degno.
Haine è il baluardo per il futuro.
Con noi o contro di noi, dove il Signore Oscuro ha fallito
noi riusciremo.
Dove lui trovava misericordia con cui perdonava errori
noi  mostreremo intransigenza.
Sotto Haine avremo il futuro che meritiamo perché superiori.
Con noi o contro di noi
è l'unica condizione!
Tutti gli altri moriranno come è giusto che sia.
Se volete vivere:
Abbandonatevi all'odio, loro lo meritano.
Abbandonatevi all'odio, per essere liberi.
Abbandonatevi all'odio, per essere eterni.

       P.S. Capo Auror Potter, cominci a dire addio alla sua amica,
                noi possiamo arrivare a chiunque, dovunque.
I REDIVIVI                                          


 "Non si può dire che non siano teatrali" la propensione di Ron a fare battute nei momenti meno opportuni non sarebbe mai venuta a mancare, almeno la tensione era scemata
"Sembra quasi un manifesto di propaganda" rifletté ad alta voce Morris, una delle vecchie leve, di sicuro uno di quelli più riflessivi, Harry si fidava ciecamente della sua opinione.
"Dobbiamo mettere la Granger sotto protezione" intervenne un altro
"Quell'aspetto è già risolto -nessuno avrebbe toccato Hermione, fosse stata l'ultima cosa che faceva- per il resto direi di aggiornarci domani, sono quasi alle due, andatevi a risposare, pronti per dare il massimo domani".
Tutti salutarono, rimase solo Ron
"Harry devi dirlo ad Hermione, non deve andare in giro da sola, almeno non in posto isolati" era molto preoccupato per la sua amica, anche perché quell'imposizione non l'avrebbe presa per nulla bene
"Già -disse sconfortato-  speriamo di risolvere tutto in fretta, ho come l'impressione che le cose potrebbero peggiorare molto in fretta".
I due si rivolsero un'occhiata complice, per poi salutarsi.
Si sarebbero riposati per poi affrontare la situazione, insieme come sempre.


*****

9 Luglio h. 9.00, Malfoy Mannor

Due persone erano al lavoro da più di un'ora, Hermione ringraziava immensamente il fatto che Ophy fosse da Andromeda in modo da poter lavorare tranquilla. Aveva inviato alla donna un gufo spiegando che sarebbe andata a prenderla quella sera prima di cena, ne averebbe approfittato per portare Malfoy, sperava solo non le venisse un infarto per la sorpresa.
In quel momento arrivò un elfo con la risposta, gli fece un grande sorriso e lo ringraziò calorosamente, sotto quelle premure che non era abituato a ricevere l'esserino arrossì, gli piaceva proprio quella signorina tanto gentile, Gizmo aveva ragione.

Certo cara, nessun problema, sai che adoro quella bambina

e Teddy sarà felicissimo.
 Fammi solo una cortesia, se è possibile,
 cerca di convincere Draco a venire con te
vorrei conoscerlo. non potrò mai perdonare mia sorella,
ma la piccola Ophy mi ha parlato talmente bene di lui
che sarà un piacere incontrarlo.
                                                   Andromeda Tonks

Meno male, era quasi sicura che sarebbe stata contenta, ma l'invito esplicito della padrona di casa l'aveva tranquillizzata, di sicuro anche Malfoy ne sarebbe stato contento e poi ora non aveva più scuse per rifiutare.
"Era Potter?" chiese Draco continuando a leggere, non poteva chiedere chi fosse apertamente, ma la curiosità verso la donna cresceva di minuto in minuto
"No, era Andromeda, terrà con sé Ophy tutto il giorno e ci ha invitato a cena" disse la riccia guardandolo con un grande sorriso, lui subito alzò la testa incontrando i suoi occhi
"Ci?" chiese scettico, era tentato di accettare solo per il suo sorriso,
"Esatto Malfoy, ci, non vede l'ora di conoscerti, sembra che Ophelia ti abbia fatto un ottima pubblicità" lui si ritrovò a sorridere
"E' una bambina molto dolce" disse con calore nella voce, le si era affezionato in appena 3 giorni, Hermione non poté che concordare con le sue parole.
Ripresero a consultare i manuali, la biblioteca era immensa, i libri di magia oscura, con simulacri e possessioni annessi e connessi, tantissimi, per cui erano rimasti d'accordo che avrebbero consultato i testi nel corso della mattinata e durante il pranzo ne avrebbero discusso, non avevano molti elementi su cui lavorare, speravano che Harry avesse trovato più indizi possibili.
Entrambi erano concentrati, ma ogni tanto, alternativamente, sollevavano leggermente lo sguardo, quasi a controllare che il fatto di essere insieme ad un tavolo a studiare non fosse un'illusione.
La riccia in particolare non aveva mai visto una persona in grado di leggere per tutto quel tempo, come lei insomma, d'altronde gli unici a cui poteva paragonare il biondo erano Harry e Ron che non si erano mai uccisi suoi libri.
Il settimo anno era tornata da sola  a scuola, ma veniva acclamata continuamente, o come amava dire lei disturbata continuamente, era stato con immenso dispiacere che aveva preso la decisione di abbandonare la biblioteca, diventata invivibile, per rintanarsi nella tranquillità della sua stanza da Caposcuola.
Nel corso della mattinata aveva notato in particolare una ruga, che avrebbe definito deliziosa, formarsi tra gli occhi di lui quando un pezzo richiedeva particolare concentrazione; ogni volta che si accorgeva di analizzarlo si riscuoteva arrossendo leggermente per poi tornare alla sua lettura -no, non sono attratta inspiegabilmente, da lui. Hermione lo guardi solo per vedere un furetto nel suo ambiente naturale, evento più unico che raro. E' tutto sotto controllo! Si, come no!- era sempre più sconsolata, era quasi più forte di lei, ma si diceva che forse faceva così perché non aveva mai avuto l'occasione di stargli così vicino.
Tra varie distrazioni la mattinata giunse al termine, arrivando l'ora dell'agognato pasto.
I due si trovarono seduti a tavola, Malfoy le aveva aperto tutte le porte lasciandola passare per prima, in un gesto che faceva trasparire il nobile lignaggio da cui discendeva, un gesto che apprezzò molto e che la fece sentire importante ed arrossire leggermente.
Stavano discutendo da un po', finché Hermione non palesò il dubbio che la attanagliava da quella mattina
"Quello che non capisco è il motivo per cui non c'erano più vincoli vicino alle vittime" stava per continuare, certa che lui non la seguisse nel ragionamento, di solito nessuno riusciva a starle dietro, con il risultato che si perdeva un sacco di tempo
"Ci sono solo due spiegazioni Granger -rispose lui prontamente, stupendola- o questi omicidi sono slegati da quello di Thomas, cosa che dubito, non ho mai creduto alle coincidenze, o..." si fermò un secondo a riflettere, ma non aveva fatto i conti con la curiosità della grifona
"O?!"  domandò invitandolo a proseguire, impaziente, cosa che lo fece ghignare in maniera seducente -odiosa, volevo dire odiosa!-
"O non hanno più bisogno del vincolo e questo complica ulteriormente le cose" finì ritornando serio.
"Vuoi dire che ha trovato qualcuno da possedere definitivamente?" chiese dubbiosa
"Potrebbe essere... La tua opzione mi sembra la più probabile, perché l'altra sarebbe che è diventato così potente in questo lasso di tempo, ma di solito quel tipo di potere lo si acquisisce tramite sacrifici umani, che per il momento non sarebbero sufficienti....Il che significa"
"Che probabilmente quello è lo scopo finale e dobbiamo fermarlo al più presto, perché le vittime potranno solo aumentare" concluse la strega per lui.
I due si guardarono in uno sguardo complice che sarebbe stato il primo di molti, anche se ancora non lo sapevano.
Finirono il pranzo in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, che oscillavano dall'indagine alla persona seduta dall'altra parte del tavolo, quando si stavano per tornare il biblioteca arrivò Gizmo salutato calorosamente da Hermione che annunciò l'arrivo della signorina Parkinson.
"Draco, Hermione!" disse con entusiasmo la brunetta entrando in sala da pranzo.
Senza aspettare l'invito del padrone di casa si sedette di botto sulla sedia, sbuffando, la Grifona era scioccata, la tanto decantata educazione purosangue dove era finita? Non arrivava ai livelli di Ginny, ma ci si avvicinava molto.
"Accomodati pure Pansy, fai come se fossi a casa tua!" disse il padrone di casa sarcastico, assottigliando gli occhi, aveva nel complesso un'espressione talmente buffa che alla riccia scappò una piccola risata che tentò di dissimulare con scarsissimi risultati
"Che hai da ridere Granger?" chiese Draco sinceramente allibito, che aveva ora quella donna?
"Siete buffi, non pensavo foste così" rispose candidamente indicandoli alternativamente per chiarire meglio il suo pensiero, i due ghignarono di rimando
"Già, si tende a dimenticare che siamo umani" intervenne Pansy leggermente acida
"Diciamo che siete stati sempre molto bravi a farlo credere" intervenne la riccia senza astio, ma pronta a difendersi.
Nella stanza calò un leggero silenzio che durò finché Draco non si decise a chiedere all'amica il motivo della visita
"Phil mi ha dato dei documenti che devi firmare, sai anche se ti sei messo a giocare a fare il detective l'azienda deve andare avanti, e guarda caso tu sei il proprietario della maggioranza delle quote" rispose prontamente la brunetta
"Dammi quei documenti così te li firmo, anche se stai peggiorando, le tue frecciatine una volta erano più velenose" disse consapevole di quanto le avrebbe dato fastidio
"Anche se non sono mai riuscita ad eguagliarti" rispose facendo un cenno col capo che doveva sembrare di reverenza, ma era totalmente di scherno.
Hermione assisteva a tutta la scena, silenziosa spettatrice di uno spaccato di vita che pensava di non scoprire mai, non che avesse mai voluto, ma adesso si scopriva curiosa di volerne sapere di più.
"Una cosa non ho capito: perché i documenti me li hai portati tu e non vi avete spediti via gufo come al solito?" chiese Draco dando voce ai suoi pensieri mentre continuava ad esaminare i resoconti dettagliati del suo assistente
"Volevo vedere come stava  Hermione...E poi volevo sapere se dopo ieri sera c'erano novità, Harry vi ha detto qualcosa?" domandò la brunetta facendo vagare lo sguardo per la stanza convinta di esprimere il massimo distacco, la scena passò completamente inosservata a Malfoy, troppo preso dalle carte, ma Hermione sommò quella domanda agli sguardi della cena della sera prima e sorrise dolcemente -c'è amore nell'aria?- si domandò.
"Non ci ha fatto sapere ancora nulla, spero ci aggiorni in giornata, così possiamo continuare a consultare i libri in maniera più mirata. Sai è difficile trovare qualcosa quando non sai che cosa cercare!" rispose la riccia intervenendo finalmente nel discorso
"Effettivamente.. Hermione, non mi sono dimenticata, mi devi un'uscita e la visione di un film!" rispose Pansy colta da un'improvvisa illuminazione
"Già, è vero...Ti invio un gufo uno di questi giorni, così ci organizziamo!" forse dopo tanti anni sempre chiusa con le stesse amicizie una ventata di aria fresca le avrebbe fatto solo bene.
Furono interrotti dall'elfo che aveva portato la missiva la mattina, che Hermione scoprì chiamarsi Devvy, che annunciò l'arrivo del signor Potter
"Harry!" disse la riccia con lo stesso entusiasmo con cui lo aveva salutato per le strade di Diagon Alley prima dell'inizio del secondo anno; entusiasmo eccessivo a detta del biondo.
"Ragazzi!" rispose come saluto sorridendo alla sua amica e soffermandosi qualche secondo sul volto della seconda donna, che chinò leggermente lo sguardo
"Porto novità e sono curioso di sapere se avete fatto qualche progresso" continuò
"Potty, vieni pure" rispose Malfoy ancora scocciato dalla reazione della riccia
"Draco!" lo riprese Pansy
"Che c'è? Non lo chiamo più sfregiato, accontentatevi!" rispose con aria di superiorità accavallando le gambe
"Grazie Malfrett!" rispose il moro decisamente più a suo agio con qual Malfoy rispetto a quello gentile della sera prima
"Siete assurdi non cambierete mai!" intervenne Hermione esasperata dal comportamento infantile dei due, mentre Pansy dall'altra parte del tavolo annuiva per darle ragione
"Sono perfetto non c'è niente da cambiare" rispose serafico Malfoy, che dopo un'occhiataccia dalla ragazza si zittì
"Vi lascio alle vostre indagini, devo finire di preparare l'abito da sposa della baronessa Von Forut, mi sta facendo impazzire. Hermione ti auguro di sopravvivere a tutto questo testosterone!" disse Pansy, infatti i due uomini continuavano a squadrarsi in quello che sembrava un chiaro tentativo di uccidersi con la forza del pensiero.
La brunetta fece un saluto con la mano, recuperò i documenti e se ne andò, solo in quel momento Harry interruppe il contatto visivo con il biondo per guardarla e le sorrise dolcemente, venendo ampiamente ricambiato, appena uscì dalla stanza Hermione, che aveva seguito tutta la scena esclamò
"Che sbadata, mi sono appena ricordata che dovevo darle..una cosa" ecco, doveva diventare più brava a mentire, decisamente aveva bisogno di esercitarsi; notando che i due erano ancora occupanti a scrutarsi si avviò velocemente verso l'uscita sperando di raggiungerla fece anche un tratto di corsa
"Paaansy!!!" esclamò ad alta voce, subito la moretta si girò per aspettarla, era quasi arrivata al camino, aveva fatto appena in tempo.
"Dimmi Hermione" rispose accomodante domandandosi mentalmente cosa si fosse dimenticata
"Senti so che non sono affari miei, non siamo amiche -vedendo l'espressione dell'altra diventare leggermente, si corresse- non ancora almeno, ma un consiglio te lo voglio dare. Magari è inutile ed  ho frainteso, non lo so -prendendo un respiro- Io sono la migliore amica di Harry -vide l'altra sgranare gli occhi e ebbe la conferma di quanto ipotizzato- lo conosco da quando avevamo 11 anni e non ci siamo mai separati, so cosa si dice di lui in giro, so cosa si pensa dei Grifondoro in generale, ma il coraggio non sempre si applica a tutti gli ambiti"
"Non capisco cosa vuoi dire" rispose Pansy cercando di salvare la faccia, non pensava di essersi scoperta
"Dico semplicemente che se sei interessata fatti avanti, sei una serpe Pansy, sfrutta le tue tattiche, perché Harry in quel campo è sempre stato impacciato e un po' codardo." fece ciao con la mano e fece per andarsene
"Perché mi hai detto tutto questo?" chiese, voleva forse dire che lei li avrebbe visti bene insieme? Non lo credeva plausibile
"Diciamo che voglio che Harry sia felice...E poi sono sempre stata un'impicciona di prima categoria, se penso qualcosa devo dirlo!" rispose con un largo sorriso e se ne andò definitivamente.
-Draco fosse l'ultima cosa che faccio vi farò mettere assieme- anche le serpi conoscono il significato della parola riconoscenza.


*****


Tornata il sala da pranzo la situazione non sembrava essere cambiata di una virgola
"Harry" lo richiamò Hermione, spezzando così la tensione
"Ah, si Hermione, allora ieri abbiamo rinvenuto il cadavere di una donna, tutto come al solito, zero tracce e testimoni. Sentivamo solo la presenza di magia oscura aleggiare intorno, ma poi" disse prendendo un grosso respiro
"Abbiamo, o meglio la medimaga legale ha trovato nella bocca della vittima una pergamena. Questa è una copia" disse porgendola ad Hermione, subito Malfoy si alzò dal suo posto andando alle spalle della sedia della ragazza per leggere cosa ci fosse scritto.
Idea non proprio geniale, infatti i due si persero due minuti buoni nei loro pensieri, pur non sfiorandosi la presenza dell'altro, il calore del suo corpo era inebriante e il profumo una droga; nel momento in cui Draco appoggiò una mano alla spalliera della sedia toccò i capelli di Hermione, pura elettricità si propagò tra di loro, si sentivano due dodicenni, ma quelle sensazioni erano troppo intense da arginare.
Lo erano finché Harry non ricordò la sua presenza
"Allora che ne pensate"
"Cosa?" chiese poco intelligentemente Hermione, facendo ghignare Draco, forse poteva sperare in una reazione da lei, almeno dal punto di vista fisico, ecco il punto giusto da cui partire.
"Della pergamena?" rispose Harry abbastanza sconcertato dalla reazione dell'amica
"Ah si si, la pergamena -lesse velocemente- sembra una dichiarazione di guerra ed è pericolosa Harry" vedendo che non capiva stava per continuare, quando Malfoy intervenne
"Potty, sei sempre tonto. Una setta, che nessuno sa identificare, riesce a colpire la comunità magica. Non solo non viene catturata, ma non lascia neanche mezzo indizio che permetta di identificare i membri e gli Auror brancolano nel buio. Già qui ce ne sarebbe abbastanza da mandare tutti nel panico, in più c'è una possibilità di salvezza" spiegò, ricevendo un'occhiata non proprio amichevole da parte della riccia per il modo in cui aveva trattato il suo migliore amico, scrollò le spalle per farle capire che non era colpa sua se Potter era tardo.
"Voi dite che c'è la possibilità che altri si uniscano a questa setta?" chiese quindi Harry, che stava vedendo la situazione farsi sempre più nera
"La possibilità c'è Harry"
"Ed è alta" intervenne Malfoy, indorare la pillola non era mai utile a nessuno, bastava pensare come era caduto il Ministero durante la Seconda Guerra Magica, perché non volevano ammettere che Voldemort fosse tornato.
Alla faccia sconsolata di Harry, Hermione aggiunse
"Cerca di capire, la guerra è finita da otto anni è vero, ma gli unici che possono essere vagamente sereni al riguardo sono quelli che all'epoca erano più piccoli dell'età da Hogwarts, per i restanti è un pensiero ancora presente, anche solo per i cari deceduti. Poi c'è un altro aspetto da considerare, nessuno è obbligato a combattere" alla faccia confusa di Harry, Draco sbuffo -spiegatemi come è diventato capo di un'intera squadra quello?- la Grifona ignorò i due e continuò
"Harry, prendi me, io ero obbligata a combattere, non avevo possibilità di salvezza, ora non è così"
"Tu sei stata coraggiosa" la interruppe il moro
"Posso essere anche stata coraggiosa, ma ho fatto l'unica scelta possibile, così come te, l'unico veramente coraggioso è stato Ron, lui era un purosangue, poteva scegliere di salvarsi la vita, di salvarla alla sua famiglia, non ci sarebbe stato nulla di sbagliato in questo, astenersi era una scelta"
Quelle parole portarono un po' di sollievo all'animo tormentato di Draco, forse non lo vedeva come un mostro, forse lei poteva capire.
"Senza contare la parte che dice di 'abbandonarsi all'odio' -continuò la riccia- è quello che mi ha fatto Haine, è stata dura non cedere Harry, molto dura -disse con lo sguardo nel vuoto, persa nei suoi ricordi- tutto quello che volevo fare era proprio abbandonarmi a quel sentimento così totalizzante, onestamente non so come ho fatto a resistere, ma l'ho fatto pagandola cara. Non puoi aspettarti che tutti siano disposti a pagare quel prezzo" finì accasciandosi leggermente sulla sedia, vedendo quella bellissima donna in difficoltà Draco prese la parola
"Vedi Potter -l'uso del cognome corretto stava ad indicare quanto il tempo degli scherzi fosse finito- devi capire che molti di noi all'epoca si erano schierati esattamente per quel motivo, molti volevano fare del male, non lo negherò, ma alcuni volevano solo vivere" senza far intervenire nessuno, non aveva nessuna intenzione di parlarne ancora a cuore aperto, continuò
"Ricordati che all'epoca tutti i casini sono cominciati nel momento in cui il Ministero si rifiutò di riconoscere il pericolo, per quanto mi riguarda ritengo che Caramel  con la sua fame di potere abbia ucciso molte più persone di certi Mangiamorte -disse per una volta privo di autocontrollo- sfrutta tutte le tue conoscenze, anche la tua influenza su Shacklebolt
se fosse necessario, ma questa minaccia deve essere presa seriamente, non ripetete di nuovo lo stesso errore" finì, per tutto il tempo Hermione lo aveva guardato,concordando con lui su ogni parola, chiedendosi e rendendosi conto che voleva sapere come aveva vissuto quel periodo lui, non ci aveva mai riflettuto attentamente -quell'uomo è un mistero-
"Sarà complicato,  Kingsley non vorrà allarmare la popolazione diffondendo il panico" rispose il bambino sopravvissuto
"Credimi Harry se ti dico che è arrivato il momento di avere paura."
"Dovete dare a tutti la possibilità di difendersi, cosa difficile se non si sa della possibilità di essere attaccati , almeno rilasciate qualche dichiarazione alla Gazzetta del Profeta." propose Malfoy, cosciente di quanto fosse altamente improbabile un altro tipo di allerta da parte del Ministro
"In fondo non penso sia necessario, gli attacchi sono pochi, ci sono più stati neanche quei vincoli..Si chiamano così giusto?"
"Non è così Potter"  disse fermamente Draco, che insieme alla, momentanea, collega si lanciò in una spiegazione accurata su quanto scoperto e ragionato fino a quel momento, rispondendo a tutti gli interrogativi dell'auror.
Ad Harry sembrò di assistere ad una danza, i due si intrecciavano nei discorsi , senza imporsi sull'altro intralciandolo, si cercavano con lo sguardo continuamente lanciandosi occhiate complici, il pensiero  di uno seguiva quello dell'altro senza problemi, il rispetto reciproco traspariva in ogni momento, non lo avesse saputo,  avrebbe detto con certezza che quei due fossero colleghi da sempre, anzi amici...Forse di più.
Quel pensiero lo lasciò interdetto, decise di accantonarlo, era troppo assurdo....
"Bene ho capito, aggiorno il Primo Ministro e i colleghi. Voi continuate a cercare e se sapete qualcosa di utile inviatemi un gufo dicendomi di venire, mi raccomando niente informazioni via pergamena, potrebbero essere intercettate"
"Certo Harry"
"Ah Hermione, ti conosco e mi fido di te e della tua capacità di proteggerti, ma non prendere quella minaccia sotto gamba, evita di andare in giro da sola e anche se in compagnia solo in luoghi affollati, sembra che ci tengano alla segretezza, sfruttiamo questo a nostro vantaggio" anche se piuttosto contrariata si trovò ad annuire.
Malfoy dal canto suo stava già pensando se fosse il caso di assumere una Guardia del Mago, fare semplicemente attenzione non lo riteneva sufficiente, quando meno di una settimana prima la giovane era in coma.
"Grazie ancora Malfoy, almeno so che è al sicuro qui al Mannor"
"Nessun problema" rispose l'altro telegrafico.
Si congedò dai due che finalmente ripresero le ricerche, poche ore e dovevano andare da Andromeda.
Harry si recò subito al Ministero dove, dopo aver fatto rapporto a Kingsley, che si rivelò per nulla convinto sull'avvertire la popolazione, andò nel quartier generale della sua squadra, si sedette mollemente su una sedia cercando di assorbire tutte le informazioni che Malfoy ed Hermione gli avevano fornito.
"Si sono già uccisi?" domandò Ron, appena rientrato dalla pausa pranzo
"No, no -fece Harry sovrappensiero, quella strana alchimia ben impressa nel suo cervello- anzi, lavorano bene insieme, molto bene...Forse troppo" aggiunse sotto voce.
Non vedeva la sua amica affidarsi in quel modo a quello che diceva qualcun altro da....
Forse a pensarci bene non l'aveva mai vista.
L'unico problema?
Si era affidata a Malfoy.



ANGOLO "AUTORE"

Che dire? sono di nuovo qua, direi che chiedere scusa per l'attesa infinita sia inutile.
Posso solo dire che ho altamente sottovalutato la quantità di lavoro dietro una ff, se mai deciderò di scriverne un'altra la posterò solamente una volta che l'avrò terminata tutta o quasi, io per prima ne leggo e so il nervoso quando gli aggiornamenti tardano ad arrivare.
Mi dispiace, anche se non siete tanti a seguire questa storia, non voglio deludere nessuno, ma è stato un errore dettato dall'ignoranza, assolutamente in buona fede. Aggiungeteci che la scrittura non è un qualcosa che mi viene naturale, ma su cui devo lavorare molto, la mia pignoleria e avrete queste attese infinite!

Cercherò di migliorare, ma non prometto nulla che non so se potrei mantenere.
Basta pippone, passiamo al capitolo.
Le indagini proseguono così come gli avvicinamenti tra le due coppie principali di questa storia, spero di aver reso il tutto ben equilibrato.
Ho fatto parlare della guerra a Draco ed Hermione in un dialogo del genere invece che farli sedere a tavolino, perché lo trovavo più organico, non so se questo incontra i vostri gusti, sicuramente altri chiarimenti seguiranno, ma come primo approccio devo dire che mi ha soddisfatto.
Per me le cose sono andate così durante la guerra, né più né meno, come sono convinta che Hermione potesse essere l'unica abbastanza sveglia e riflessiva per arrivare a pensare, seppur in maniera superficiale al "dark side" e ad ammettere che la sua strada era tracciata dalla sua stessa nascita (per me questo ragionamento è ciò che le ha fatto superare i traumi della guerra).
In che schieramento colloco Lucius e Narcissa? Lo scoprirete più avanti.
Nel prossimo capitolo mi concentrerò su interazioni personali e basta, le indagini subiranno un leggero stop, per seguire una notevole accelerata nel capitoli 12-13.
Il termine Guardia del Mago, l'ho preso ispirandomi alla ff  "Il nostro sangue" di  Angye, se non l'avete letta fatelo, è una delle mie preferite, è leggera, scritta bene con tutti gli elementi che mi fanno apprezzare una storia.
Se avete domande sono qui per voi.
Ringrazio quelli che leggono, sia chi lascia una traccia sia chi segue in silenzio, siete preziosi!

Spero che vorrete continuare a darmi fiducia!
Alla prossima.
Memole

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