Smiling.
 

 

E' quasi Natale ad Hogwarts, un Natale un po’ più triste, le morti continuano e i genitori di conseguenza decidono di ritirare i figli sempre più spesso;  si respira l’aria di una guerra imminente e soprattutto gira voce che la difesa più potente della scuola, il suo preside, Albus Silente non passa molte ore tra le mura del castello.
 

Hermione siede vicino al fuoco scoppiettante della sala comune che irradia sui mobili bordaux luce aranciata e ombre nere, lo fissa assorta nei suoi pensieri, indossa un paio di jeans, una felpa comoda bordaux ed un paio di allstar, i capelli le ricadono sulle spalle tenuti solo da una forcina e sul viso  un,quasi invisibile,velo di trucco.
 
“Non te lo puoi permettere Hermione, non ora! Non con gli esami ed un’imminente guerra! Il caso è chiuso!”
 
La giovane deve ripeterselo in continuazione, è sempre stata una ragazza razionale e riflessiva, ed ora non fa che pensare ai bei sorrisi che ha condiviso quell’estate, i pochi di quel periodo.                       

 “Si, è per questo motivo, siamo tutti tristi ed i sorrisi mi ricordano che si può essere felice, niente di più!”
 
Assorta com’è  nel suo processo personale quasi non si accorge che accanto a lei sul divano si sono letteralmente stravaccati Ronald e Harry. “Terra chiama Hermione! Terra chiama Hermione!” la canzona l’amico “Che hai da pensare? Cosa ti preoccupa?” riprese poi diventando più serio, “Niente di importante, sciocchezze; tu come stai Harry? Dopo la morte di Sirius ti sei chiuso in te stesso! Sai che io e Ronald ci siamo” La Granger era davvero preoccupata conosceva quanto faticasse il suo amico a chiedere aiuto e sapeva anche quanto Sirius era stato importante nonostante il poco tempo che avevano avuto a disposizione.   
 “Sto bene Hermione, davvero!”  detto questo cala il silenzio, non quello imbarazzate, il silenzio in cui gli amici si dicono tutto.
Dopo qualche minuto Harry esordisce con una domanda che non ha nulla a che fare, per fortuna, con i temi pesanti trattati poco prima.
“Tu chi pensavi di portare alla festa di Natale di Lumacorno?” Hermione avvampa, a quella festa ci aveva pensato e si era immaginata a braccetto di un giovane alto, affascinante e sorridente     
 “Hermione Grenger piantala con questa storia”
“Non ho ancora pensato a chi invitare? Ron ti farebbe piacere?”
“Brava furba, e con questa idea di invitare Ronald hai eliminato qualsiasi remota possibilità di farti accompagnare da lui!”


 

Nota dell'autrice  

Lo so, è davvero molto corto! Ma non avendo mai scritto una ff volevo vedere se sono sulla strada giusta o devo fare qualche cambiamento.
Fatemi sapere con una recensione :)

 

 

“Allora sei riuscita ad invitarlo?”
“Macchè, in questo periodo ho iniziato ad uscire anche con Dean Thomas pur di farlo ingelosire ma lui sembra non vedermi nemmeno!”
“Ginny, conosco Harry, secondo me prova qualcosa per te! Non so cosa aspetti a dichiararsi”
“Anche io non capisco! E tu chi ci porti? Non mi hai ancora detto chi hai per la testa!”
“Ronald! No, oddio non fraintendermi non ho in testa Ronald! Mai! Piuttosto sposerei un folletto della cornovaglia”

Le due giovani grifondoro parlano fitte ridacchiando e quelle rare risate sembrano rimbombare in tutta la scuola illuminandola pochi istanti.
A cena seduti vicini Ron, Harry, Ginny ed Hermione chiacchierano
 “Allora Harry, chi hai deciso di portare alla festa?”
Chiede la riccia complice con l’amica, sono grati a Lumacorno per aver organizzato questa festa, finalmente si ritrovano a parlare di cose frivole, dopo mesi di guerre, sparizioni e morte.
“Ho chiesto a Luna, ha detto che è felice di accompagniarmi”
Il gelo... Ron quasi si strozza con la coscia di pollo che stava addentando, poi le sue sopracciglia si aggrotano come ad aver subito un offesa,
lui non faceva parte del Lumaclub, non avrebbe potuto partecipare ma Harry era stato scorretto ad invitare  Luna, sapeva che da qualche tempo il rosso subiva il fascino delle stramberie della corvonero. Non parlò più per tutta la sera e lo stesso fece Ginny che terminata la cena scappò dalla Sala Grande;

“Harry! Ma cosa ti passa per la testa?”
chiede poco dopo Hermione all’amico mentre sono seduti sui comodi divani di cuoio della sala comune
“Abbi fiducia in me amica! Vedrai che non te ne pentirai!”

*** 

E' il weekend prima di Natale e tutti possono andare a far visita al paese vicino, Hogsmade, in quest'occasione l'avrebbe rivisto ,Hermione continuava a negarlo a sè stessa ma non stava più nella pelle; Ron aveva comunicato che i gemelli li avrebbero raggiunti ai tre manici di scopa per scambiarsi i regali, dato che non sapevano se il Natale l’avrebbero passato alla tana.

Un velo di trucco, i capelli ordinati sotto una cuffia spessa, una sciarpa e un capottino, sotto un vestitino di lana spessa bordaux e ai piedi degli stivaletti neri        
“Ok Hermione, sei pronta ad incontrare Fred Weasley! Non tradirti! Non farti strane idee! Siamo in guerra RICORDALO!”
Mentre camminavano verso il paese il clima era ancora un po’ teso, Harry e Ron avevano ripreso a parlarsi ma Ginny continuava a rimanere dietro la sua corazza, rispondendo secca solo se interpellata.
 
_Inciso Ginny_
Ginny stava correndo via dalla sala grande dopo la notizia della nuova coppia Harry\Luna, era distrutta, come poteva stare con lei? Luna era simpatica ma era strana e il modo in cui si conciava… Il prescelto avrebbe davvero preferito Lunatica Lovegood a lei?? Presa com’era in quei pensieri non si rese neanche conto di andare a sbattere contro un altro studente che camminava lentamente verso il suo dormitorio.
“Oh, scusa” esclamò lei, ma subito dopo si trovo due iridi grigie puntate addosso
“Traditrice del tuo sangue, sta un po’ attenta! Oh, perché piangi Potteruccio non ti ha dato i bacini?”
“Fottiti Malfoy”
esclamò con furore la rossa e lui di tutta risposta la prese la sbattè contro il muro e la baciò, non con dolcezza, non con amore ma con rabbia. Appena fu libera riprese a correre verso il dormitorio una volta in camera scoppiò in lacrime e così rimase fino ad addormentarsi
_Inciso Ginny_
 
Ai tre Manici di Scopa si respirava aria di festa, il locale era addobbato con festoni bianchi e rossi,a sorpresa spuntavano dei rametti di vischio, di sottofondo al chiacchiericcio continuo si susseguivano canti di Natale, i gemelli non erano ancora arrivati, i capelli di Hermione invece avevano ripreso il loro naturale volume crespo data l’umidità del clima.
Erano in ritardo come al solito, davvero non c’era persona più diversa da Hermione dei gemelli, tuttavia…
“Levati questo pensiero dalla testa, subito!Vuoi diventare rossa come un peperone appena lo vedi?”
Ed ecco la porta del pub tintinnare per l’ennesima volta e, dietro a due pile di pacchi, comparire Fred e George in due completi bordaux che si intonavano perfettamente con il colore dei loro capelli. 
Tutti dal tavolo si alzarono per salutarli, anche la cupa Ginny si alzò e gli sorrise e si ritrovò vicino ad Harry, a sovrastarli in quel momento sbocciò un rametto di vischio; Harry arrossì leggermente e la guardò negli occhi, la Weasley in tutta risposta dopo avergli lanciato un occhiata furente lanciò due pacchetti ai gemelli e raccolte le sue cose se ne andò.
“Ma che cosa le ho fatto?”
chiese Harry imbarazzato guardando gli altri amici
“Donne, caro amico, solo problemi!”
Esclamò Fred facendo avvampare Hermione, un po’ per l’esclamazione e un po’ per ciò che comportava la stessa.
Si scambiarono i regali ed Hermione rimase sorpresa dal gusto dei gemelli, George le aveva regalato un braccialetto con delle piccole sfere in legno intarsiate, mentre Fred una collana con una piccola pietra bordaux ed un libro di fiabe; quando Fred le tocco il collo nel legargliela Hermione provò un sacco di emozioni e sensazioni differenti e dovette ammetterlo a se stessa che nonostante la guerra, nonostante le differenze, nonostante gli esami si era presa una cotta per Fred Weasley.
I gemelli decisero di riaccompagnarli fino ai cancelli della scuola, aveva ripreso a nevicare camminavano a gruppi Ron, Harry e George davanti e Fred ed Hermione dietro.
“Allora Greger ti manco, ammettilo!”
Hermione si senti le guance in fiamme e ringraziò con tutta sé stessa la tempesta di neve
“Forse un po’, la mia vita da prefetto è così monotona ora! Vi sarei grata però se voi la smettesse di inviare i vostri scherzi a scuola sono vietati! È una regola!”
“Granger e le regole, un amore senza fine”
La canzonò il rosso, ed in quel momento lei si sentì così inadeguata nei suoi confronti che ricacciò quello che aveva ammesso poco prima a se stessa nella parte più profonda del suo essere convinta a non farlo ricomparire mai più.
 

Note dell'autrice
Scusatemiiii, lo so che l'italiano non è dei migliori ma ho ancora qualche problema a gestire i tempi verbali in racconti così lunghi! Vi prometto che con il tempo migliorerò; So che in questo capitolo non è successo un granchè eccetto "inciso Ginny" ma date tempo al tempo ;)
Fatemi sapere se vi piace, recensite! :)
 

Si ritrovarono tutti in sala grande Ron, Hermione, Harry, Luna e Ginny accompagnata da Dean;
le ragazze erano tutte splendide e Ginny dovette ammetterlo, anche nella sua stramberia Luna quella sera era incantevole;
non aveva parlato con nessuno di quello che era successo pochi giorni prima con Malfoy, aveva deciso di seppellirlo nei meandri oscuri del suo essere, vicino alle esperienze che aveva avuto con il diario.

L’ufficio di  Lumacorno era enorme, probabilmente ingrandito per l’occasione, festoni natalizi pendevano da ogni parete, un gruppo suonava da vivo in un angolo della sala e una schiera di camerieri trottava con vassoi pieni di prelibatezze.
Harry aveva un piano per quella sera, avrebbe fatto il suo regalo personale all’amico, forse dopo questo si sarebbe sentito meno in colpa ad ammettere che era perdutamente innamorato di sua sorella.
“Luna, vuoi qualcosa da bere?”chiese astutamente Harry
“Si Harry, grazie! Del succo di zucca andrà benissimo!”
Harry però una volta ascolato l'ordine dell'amica non si avviò verso il pianobar bensì inviò un insicuro Ron a svolgere la faccenda e si sedette per godersi la scena;
poco dopo vide il rosso con due bicchieri traboccanti avvicinarsi a Luna e attaccarle goffamente bottone, spostò poi lo sguardo per la sala e vide appoggiati ad un colonna in penombra Ginny e Dean che si baciavano, una fitta lo trafisse e la voglia di schiantare il compagno lo pervase come un bicchiere di weasky incendiario. Fortunatamente, distoglierlo dai pensieri poco nobili per il paladino della magia buona, ci pensò Hermione che si sedette acconto a lui ed esclamò:
“Bravo Harry! Dovevo saperlo che non potevi avere una cotta per Luna! Guardali, sono carini insieme!!”
“Già…” mogulò Harry convinto di aver perso la sua innamorata, Hermione spostò lo sguardo dove il moro stava osservando
“Hai aspettato troppo Harry! Ma secondo me puoi ancora recuperare! Non tutto è perduto!”  la grifondoro le sorrise e le passò un braccio intorno alle spalle,  poi si avviarono verso il buffet;
“Hermione, anche tu colpita dal fascino Weasley comunque?” A quelle parole Hermione trasalì.
“E finita!Sono spacciata!Se è così evidente l’avrà capito anche lui! Tanto vale che mi avadakedavrizzo da sola!”
“Cosa intendi Harry? “ chiese, mostrando una calma apparente che però smentiva in ogni fibra del suo essere
“Hermione, ti conosco da sei lunghi anni, mi ricordo della tua cotta per Krum e non è stato difficile riscontrare di nuovo i…. sintomi. Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro!"
Detto questo i due si voltarono perché tutta la sala si era messa ad applaudire intorno a..Intorno a cosa? Poterono scorgere, in mezzo alla sala due teste, una rosso fuoco e l'altra biondo platino, un po’ impacciate, un po’ goffe che si scambiavano un innocente bacio sulle labbra sotto ad un imponente ramo di vischio spuntato da chissà dove. I due amici non poterono che sorridere.

***

Era la mattina della vigilia di Natale, Hermione sonnecchiava nel suo letto si sarebbe dovuta alzare a momenti, quella mattina sarebbero arrivati i suoi genitori, Luna e suo padre e avrebbero passato tutti il Natale insieme, tutti o quasi tutti…
“Non ti deve importare della sua presenza, ok? PIANTALA DI ESSERE COSI’… COSI’… COSI’ DEBOLE”
Non voleva ammetterlo a sé stessa, probabilmente non l’avrebbe fatto nemmeno sotto veritaserum, ma la turbava il fatto che i gemelli probabilmente non sarebbero stati con loro a Natale e quindi lei non avrebbe potuto passare  di nuovo un po’ di tempo con loro… Con lui.
Era seduta sul letto, le gambe incrociate, i capelli scompigliati, cercava la forza di alzarsi quando qualcosa irruppe in camera, fece sobbalzare anche Ginny che però grugnì e si rigirò nel letto. Era un piccolo origami a forma di uccello, si possò sulla sua mano profumava di….. pergamena nuova…  Erba tagliata….. Pasta dentifricio… e un profumo che non riusciva bene a definire  ma che la faceva star bene.
”Questo origami è impregnato di amortentia”
pensò, e si congratulò silenziosamente con l’amico che aveva avuto una magnifica idea
“stupire Ginny in modo così romantico?! Usando una pozione?! Anche questo sarà merito di quel principe mezzosangue che continua comunque a non convincermi”
E detto questo si alzò e si preparò all’imminente arrivo degli ospiti.

Nota dell’autrice
Allora ci ho messo un po’ per il nuovo capitolo, lo so. Dovete sapere che scrivo e quindi pubblico solo quando ho l’ispirazione non voglio cadere in cose scontate solo per pubblicare in tempo :) detto questo mi farebbe piacere leggere il vostro parere quindi recensite! Recensite! Receniste! :) Ultimo, ma non per importanza vorrei ringraziare Cho90 per la recensione :)