Le maschere del mostro

di saitou catcher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Joanna ***
Capitolo 2: *** Tysha ***
Capitolo 3: *** Sansa ***
Capitolo 4: *** Shae ***
Capitolo 5: *** Cersei ***



Capitolo 1
*** Joanna ***


Io non ci sarò con te...

Tu mi cercherai

Io non ci sarò per te

e prego che amici veri

ti aiutino...

Fino a che sarai un po'

cresciuto tu...

Perché io seguirti non posso più”

 

È piccolo, nulla più di un fagotto tremante nella sua stretta, e Joanna lo sente stringersi contro il suo petto, le piccole mani tozze che anelano il suo calore, e il rimpianto le serra il cuore. Vorrebbe stringerlo con più forza, assicurargli il suo amore e la sua protezione contro l'astio di un mondo che lo lascerà sempre indietro, ma le sue braccia sono deboli, e lei è stanca, così stanca. La vita scivola via da lei insieme al sangue, ma il suo cuore continua a stringersi e a contrarsi, come cercando di strappare alla sorte un ultimo, estremo battito, un altro infinitesimale istante di vita assieme al suo bambino.

Il mondo non avrà pietà di lui, e il suo leoncino dovrà essere forte, lei lo sa. In un branco di leoni, è sempre la fiera malata quella che le iene attaccano per prima. Rideranno di lui, lo insulteranno, lo schiacceranno. E lui dovrà essere forte da subito, perché lei non sarà lì, ad essere forte per entrambi.

“Portate via quell... essere” la voce di Tywin taglia l'aria, gelida e affilata come una lama.

Tyrion scivola via dalla sua stretta, e Joanna cerca di trattenerlo, ma è debole, troppo debole. Le sue braccia si tendono fino all'ultimo istante, seguendo la mano del bambino che stringe disperatamente il suo dito.

Joanna lo guarda un'ultima volta. Uno degli occhi è verde come gli occhi dei Lannister, come gli occhi dei leoni. Sarà forte. Sarà grande. E un giorno nei Sette Regni risuonerà il suo ruggito, ma lei non sarà lì a udirlo.

 

Salve, bella gente di EFP!

Non ho nemmeno idea di come mi sia venuto in mente di accostare “La Gabbianella e il Gatto” e “Il Trono di Spade”, ma mi è sembrato che questa canzone esprimesse bene quello che secondo me erano i sentimenti di Joanna al momento della sua morte, perché mi è sempre piaciuto immaginare che lei amasse il suo bambino, Folletto o no.

Cercherò di far sì che questa piccola raccolta prosegua celermente, non dovrebbe essere composta da molti capitoli (anche se teoricamente avrei altra roba da portare avanti... *coff coff* comunque).

E niente, se vi è piaciuta (ma anche se non vi è piaciuta) non risparmiatevi con le recensioni!

Comunque, se v'interessa, questo è il link della canzone:https://youtu.be/y5qq89Ljl1E

Un bacio a tutti,

Saitou

 

Ps Il titolo della raccolta fa schifo, lo so, ma ho sempre avuto problemi con i titoli, quindi, se qualcuno sa suggerirmene uno migliore, sarò felice di ascoltarlo XD

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Capitolo 2
*** Tysha ***


Oh she was a lass from the low country
And he was a lord of high degree
But she loved him oh so tenderly
Oh sorrow sing sorrow
Now she sleeps in the valley where the wild flowers nod
No-one knows how she loved him but herself and god”

 

Il dolore ormai è così forte che lei paradossalmente quasi non lo sente più. Giace immobile, inerte, immersa nel suo stesso sangue, al centro di una pozza segnata dal cupo scintillio di cento monete d'argento. Dovrebbe essere sopraffatta dall'orrore, non nutrire altro desiderio che quello di alzarsi e correre finché non le mancherà il fiato, ma tutto ciò che ha la forza di fare, in questo momento, è rimanere accasciata sul pavimento, vuota e spezzata come una bambola rotta.

Qualcosa di freddo e pesante le scivola sul palmo, e le sue dita si contraggono automaticamente attorno all'oggetto sconosciuto. Un dragone d'oro, grande, gelido, scintillante. Alza lo sguardo e lo vede. Gli occhi del suo signore, gli occhi del nano che aveva imparato ad amare, uno nero e uno verde, entrambi vuoti e infiniti, sprofondati nell'abisso di quella menzogna che suo padre e suo fratello gli hanno narrato.

Quando lui entra dentro di lei, chiude gli occhi e sente le lacrime, quelle lacrime che credeva di non possedere più, scivolare lente sul suo volto, tracciandovi scie di fuoco. Le lacrime del suo signore le cadono sul volto, e Tysha non sa dire quali bruciano di più, non sa dire qual'è quello dei loro cuori che si sta disfacendo, un battito alla volta, e ogni colpo è un'altra crepa nel loro mondo dei sogni.

Lei lo amava. Amava Tyrion. Lo ama anche adesso, mentre esegue gli ordini di un padre disumano, e nel farlo la odia, credendola una puttana, un'attrice, una bugiarda. Lei non è nulla di tutto questo. È solo una ragazza sciocca che ha creduto di poter donare il suo cuore a un giovane nobile incontrato sulla strada.

Ma le favole non si avverano mai, e nessuna fanciulla può rubare il cuore di un alto signore e credere di farla franca. Amare chi non si dovrebbe è un reato per cui il mondo non concede sconti, e qualcosa dentro di Tysha si spezza, mentre capisce che nessuno, a parte lei, crederà mai che lei lo abbia amato davvero.

 

Salve, bella gente!

Allora, spero che sia chiaro a tutti che il capitolo è incentrato sulla figura della povera Tysha (e chi riesce ancora ad amare Tywin per favore mi dia una giustificazione di QUESTO), che, nella mia mente romantica, era davvero innamorata di Tyrion. Spero che il capitolo vi piaccia. Non vi lascio il link della canzone perché mi pare di ricordare che fosse di una noia mortale.

Risponderò alle recensioni del primo capitolo quanto prima.

Un bacio a tutti,

Saitou

 

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Capitolo 3
*** Sansa ***


Dedicato al mio Khal Drogo, che senza di me non avrebbe mai scoperto l'universo di Martin. Spero che il capitolo ti piaccia, my-sun-and-stars ;p
 

Yet in his eyes
all the sadness of the world
Those pleading eyes
that both threaten and adore”

 

Due occhi, uno verde e uno nero, entrambi che la osservano, trascinandola in un gorgo di cui Sansa non vuole esplorare le profondità. Le labbra del nano sono sollevate in quel ghigno che su quel volto rincagnato sembra essere abituale, e, osservando quel sorriso, è facile credere che Tyrion Lannister, zio del re e fratello di Cersei (e ora suo marito, prima o poi dovrà accettarlo) non sia altro che il crudele, sarcastico Folletto che tutti dipingono.

Ma i suoi occhi, mentre la osservano, dicono altro. Sansa li sente pesare sopra di sé, avverte tutta la loro brama, eppure, quando si volta a ricambiarne lo sguardo, tutto quello che vi legge è la tristezza. E per un attimo, Sansa vede: vede il dolore, e vede il rimpianto, vede l'orgoglio e vede il fallimento. Vede desiderio, e paura, e rabbia, un fuoco che potrebbe rovesciare il mondo, e un amore che potrebbe illuminarlo, e per un istante quegli occhi sembrano troppo grandi per il misero corpo che li contiene.

“Andiamo, mia signora?”

Tyrion le porge la piccola mano dalle dita tozze, e Sansa vi adagia la sua, chiedendosi, per la prima volta, come diventerebbero quegli occhi se il sorriso li raggiungesse.

 

Ed ecco il tanto atteso capitolo sulla nostra lady Sansa! Purtroppo, anche se Martin ci fa chiaramente intendere che per loro non c'era speranza (a Sansa sarebbe occorso molto tempo per riuscire ad amare un qualsivoglia Lannister) ho voluto concentrarmi su quella sfumatura di affinità che di tanto sembra sorgere tra loro. E poi non potevo deludere il mio sole e stelle, no? :p

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

La canzone viene da:https://youtu.be/v3CqCgeY2uY

Un bacio a tutti,

Saitou

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Capitolo 4
*** Shae ***


 

A day will come when you think yourself safe and happy, and suddenly your joy will turn to ashes in your mouth, and you'll know the debt is paid.”

“Shae”.

I suoi occhi sono uno verde e uno nero, e la fissano, e quante volte ha udito la sua voce invocare il suo nome attraverso la coltre pastosa del buio, il minuscolo corpo contorto stretto tra le sue braccia, il cuore pulsante troppo grande per lui che batteva a colpi impazziti contro il petto, e quante volte ha pensato di poter morire di felicità, perché lui era lì, e l'amava, e non aveva importanza che fosse piccolo, brutto e deforme, che fosse il Folletto, perché nell'oscurità della notte lui diventava il suo Cavaliere di Fiori e questo era tutto quello di cui Shae avesse bisogno.

“No”

È un'unica, muta supplica, e Shae sa che se volesse potrebbe cancellare tutto e riportare indietro il tempo, perdonare tutte le brutture, e l'abbandono e il dolore, e allora potrebbero ancora crederci, credere che in questo loro mondo essere amati sia abbastanza, credere che basti spegnere le luci dell'alcova per trasformarsi in una lady e nel Cavaliere di Fiori, credere che se ritirerà adesso la testimonianza tutto tornerà come prima, credere, credere, credere.

Ma Shae non crede più in niente, non crede più a nessuno. Non l'ha mai fatto. Il sipario è calato, la luce del mattino è penetrata nel talamo, e lei vede, vede il Folletto e Shae la Puttana, il Folletto che l'ha abbandonata, la Puttana che lo ha tradito. La gioia adesso è cenere nella sua bocca, l'amore è morto, le canzoni sono cessate.

Lo guarda. Per un'unico, brevissimo istante.

È sufficiente.

“Sono una puttana. Ricordi?”

Si volta. Ricomincia a parlare. Non lo guarderà più. Cenere sono le parole nella sua bocca, acido le lacrime nella sua gola. L'oro scotta contro le sue mani. È stata troppo felice, e adesso la vita le presenta il conto. Ma Shae non avrebbe immaginato che fosse così salato.

 

Hola, bella gente!

Lo so, è da una vita che non aggiorno questa raccolta, ma l'ispirazione era venuta a mancare. Ovviamente, in questa raccolta dedicata alle donne del Folletto, la bella Shae non poteva mancare... anche se mi sono ispirata, com'è evidente, alla versione televisiva, che nutre comunque dei sentimenti, per Tyrion.

Il prossimo, e ultimo capitolo, sarà sulla nostra cara Cersei, e spero di pubblicarlo a breve. Mi racomando, non risparmiatevi con le recensioni!

Un bacio,

Saitou

 

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Capitolo 5
*** Cersei ***


You are deformed
(I am deformed)
And you are ugly
(And I am ugly)

And these are crimes
For which the world
Shows little pity

 

Lo guardi, mentre osserva la sua puttana, la fanciulla dorata che credeva di amare,e che invece non is è rivelata altro che marciume e corruzione- come tutto, nella vostra vita- e mentre vedi tutte le sue speranze crollare una a una e disperdersi come cenere nel vento, provi quasi pena per lui.
Avresti dovuto aspettartelo, fratellino. Il mondo non fa sconti a nessuno, specialmente ai piccoli mostri come te.

E in quel momento, mentre attendi che la voce dei giudici apponga l'ultimo sigillo alla tua vendetta, tu, Cersei della Casa Lannister, ricordi- e in un istante sei di nuovo a Castel Granito, in un giorno che ormai sembra ere lontano nel tempo, in piedi di fronte a una piccola culla, solo nove anni eppure già il cuore gonfio di odio e rancore, mentre osservi il tuo fratellino, la creatura, il mostro, che ti ha portato via da tua madre, che ha spento l'unica luce che brillava nella tua vida. E rivedi le tue mani, Cersei Lannister, piccole mani bianche di bambina dall'infanzia negata, mentre si allungano a prendere il cuscino e lo allungano sul volto di quell'essere indegno, e già un sorriso si allunga sulle tue labbra tremanti, il sorriso vuoto e falso della vendetta.

Eri così vicina. Sarebbe bastato un istante.
Ma poi, lui ha pianto.
E tu hai sollevato il cuscino.
Non sai perché lo hai fatto. Non lo saprai mai.
Ricordi, Cersei Lannister e mentre ricordi, guardi, e improvvisamente vedi: vedi il bambino che sognava dei draghi, vedi il bambino che declamava le sue conoscenze in piedi sul tavolo dei banchetti, vedi il bambino che faceva capriole tra i corridoi di Castel Granito, e che un paio di volte ti ha persino strappato un sorriso.
E mentre ripensi a tutto questo, per un attimo esiti, come quel giorno di tanti anni fa.
Ma poi il volto gonfio e annerito di Joffrey si affaccia di nuovo alla tua mente, e ogni ricordo viene spazzato via, mentre l'odio e il rancore tornano ribollendo ad annerirti il cuore.
Avrei dovuto ucciderti allora, fratellino. Avremmo tutti sofferto molto meno.
Ma questa volta, non ripeterai l'errore.

 

Ed eccoci qua! Che dire, dopo ere geologiche questa raccolta è finalmente conclusa. Stranamente, Cersei è il personaggio che mi piace di meno, eppure quello su cui mi sono sbrodolata di più. Forse perché quei labili accenni di affetto nel suo altalenante, distorto rapporto con Tyrion mi hanno sempre catturata.
La canzone di apertura è “Out There” dal Gobbo di Notre Dame, spero che il collegamento non risulti troppo labile. Attendo impaziente le vostre recensioni!

Un bacio,
Saitou

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