Outtakes Cotta Pericolosa

di saffyj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** POV Edward - Festa a casa di Emmett ***
Capitolo 2: *** POV Jacob - Rissa ***
Capitolo 3: *** POV Edward - Un biondino di troppo ***
Capitolo 4: *** POV Alice - un discorso inaspettato ***
Capitolo 5: *** POV Edward - Forks ***
Capitolo 6: *** POV Emmett - Realtà Parallela ***
Capitolo 7: *** POV Edward - Bomba ***



Capitolo 1
*** POV Edward - Festa a casa di Emmett ***


ED ECCO A VOI LA PRIMA DELLE DUE SORPRESE!!!!

In "Cotta pericolosa" ho voluto farvi ammattire con la domanda: Edward è buono o no? A chi sta mentendo?
Ed adesso sono qui a rispondere ad un paio di quelle domande!
Saranno tutti POV no Bella... e spiegheranno alcuni momenti in cui lei non era presente... non riprenderò completamente l'intera storia... perchè tanto la conosciamo già... ma riporterò i POV di alcuni personaggi nei momenti, a mio avviso, più clou!!!

 
Ed iniziamo con il POV più atteso... quello di EDWARD!!!!!
In "Cotta" siamo verso il 2° capitolo (data 27 novembre) ...

Buona lettura!!!!

SE NON AVETE LETTO "COTTA PERICOLOSA" VI CONSIGLIO DI NON PROCEDERE ALLA LETTURA... MA LEGGERE  
Una cotta pericolosa !!!!
 


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POV EDWARD - Festa a casa di Emmett

 “Oh, sì, sì… così” ansima la commessa contro la mano che le tengo sulla bocca per non farci scoprire.
“Così piccola, non ti fermare…” ringhio roco osservando i suoi seni ballonzolarmi davanti agli occhi mentre spingo in lei con tutta la mia forza.
Prego che il divisorio tenga la furia della ragazza e le strizzo le natiche mentre i suoi muscoli intrappolano il mio EJ. Le tappo maggiormente la bocca quando la apre per urlare dal piacere che le sto donato e velocizzo gli affondi per poter arrivare anche io all’apice… prima le donne!
Mi guardo allo specchio e vedere i nostri corpi uniti, con il suo seno che mi struscia sulla guancia, mi eccita fino a farmi esplodere in lei. Mi gusto il momento chiudendo gli occhi e appoggiando la fronte sulle sue spalle e la faccio tornare con i piedi per terra per appoggiarmi alcuni secondi alla paratia e riprendere fiato… mi mancava una finta magra… tenerla in quella posizione mi ha sfiancato.
“Ci vediamo stasera?” mi chiede con il fiato corto facendomi riprendere velocemente.
“Non penso” le rispondo uscendo rapidamente dal camerino prima che inizi con le moine e il broncetto che tutte le donne credono sexy, ma che a me dà fastidio. Cercano di farmi sentire in colpa perché non do la seconda occasione, ma sono sempre chiaro con tutte e dovrebbero essere felici di aver goduto del mio EJ almeno una volta nella vita… ok, è vero, se sono estremamente brave concedo il bis ed anche il tris, ma devono essere veramente delle dee del sesso… e la finta magra che ho appena soddisfatto è a malapena passabile… troppo pesante, troppo rumorosa.
E poi… donne da soddisfare ce ne sono troppe per replicare con la stessa!
Mi pettino mentre esco dal camerino e mi guardo intorno per vedere se qualcuno si è accorto della mia magnifica performance.
Il negozio è vuoto, c’è solo una matricola della mia università seduta composta sulla poltroncina. Una che non ho ancora provato. Le faccio l’occhiolino sorridendole. Tranquilla piccola…un altro giorno farò sognare anche te… oggi ho già un impegno!
Mi sistemo la camicia nei pantaloni, mi do un’ultima occhiata allo specchio per essere sicuro di essere perfetto e scappo dal negozio prima che la commessa esca dal camerino e mi chieda di rivederci…
 
***
 
“Ma non sei ancora pronto?” esclama Peter appena gli apro la porta ancora gocciolante per la doccia e coperto con il solo asciugamano.
Sbuffo e gli do le spalle nel chiaro invito di entrare.
“La festa inizia tra due ore…” gli ricordo dirigendomi verso la camera per vestirmi.
“Sì, ma dobbiamo ancora passare a prendere degli alcolici e le ragazze” urla mentre lo sento trafficare nel mio frigo.
Scuoto la testa e continuo a vestirmi come se non avesse parlato.
Jeans, maglioncino che evidenzia i miei pettorali perfetti e una passata veloce con le mani tra i capelli per renderli ancora più indomabili. La battaglia con loro l’ho persa anni fa e come si dice… se non puoi vincere, alleati!
Faccio le prove dello sguardo sexy e del sorriso speciale allo specchio mentre ammicco come se volessi rimorchiarmi… e posso assicurarvi che se fossi gay ci starei alla grande, perché sono veramente un figo!
“Dai smettila di compiacerti allo specchio! Andiamo!” mi urla Peter da dietro la porta.
Il mio miglior amico mi conosce bene. Non ha bisogno di vedermi per sapere cosa penso!
Ormai sono anni che ci conosciamo e lui è stato il primo ad accorgersi di chi fosse il vero Edward Masen, il primo a credere in me e insegnarmi a vivere in questo mondo popolato prima da liceali e poi da universitarie… è il mio guru, oltre che l’unica persona che mi abbia sempre difeso e coperto… anche se a volte, di fronte agli altri, mi punzecchia seguito dai cagnolini che lo accompagnano… e cioè, i nostri compagni di squadra!
E’ il fratello che non ho mai avuto ed il miglior amico che potessi desiderare.
Mi ha aiutato nel momento peggiore della mia vita e mi è stato a fianco sempre. Anche quando ero lo sfigato Masen, il ragazzino ossuto e occhialuto che non aveva i genitori.
Mi ha difeso dai bulli e mi ha insegnato a difendermi. Mi ha fatto entrare nella squadra di rugby del liceo e in automatico nella cerchia dei fighi della scuola. Mi ha insegnato i trucchi per far capitolare le ragazze… come dicevo: il mio guru!
Dallo sfigato Masen al figo Masen ci sono voluti un paio di annetti, ma adesso sono soddisfatto di me stesso e del lavoro di Peter. Sono il ragazzo più richiesto della scuola. Non c’è ragazzina o donna che non voglia farsi una sana scopata con me. Non importa dove, come o quando… l’importante è poter dire di essere state con me ed io sono felice di esaudire i loro desideri. Ovviamente il mio bellissimo fisico e il mio prezioso EJ non lo concedo a tutte! Le cesse possono soddisfarsi da sole! Per il resto non faccio favoritismi. Che abbiano una prima o una sesta, che siano more o bionde, che siano americane o cinesi… che siano secchione o oche… l’importante è che siano guardabili e che sappiano soddisfarmi!
 
“Dai forza!” mi fa riprendere dai viaggi mentali Peter tirando un pugno alla porta.
“Arrivo, arrivo!” gli rispondo prendendo la giacca e infilando l’ultima scarpa. “Quanta fretta! Cos’hai? Paura che Tanya non te la dia se arriviamo in ritardo?” lo prendo in giro dirigendomi all’uscita. “Dai forza!” lo incito “Mica vorrai farla aspettare!”
Lui mi fulmina con lo sguardo e con un grugnito mi precede sul pianerottolo.
“Non ho paura che non me la dia… è troppo vogliosa ed io troppo bravo per rischiare… ma voglio arrivare alla festa prima che arrivi il marasma, così posso vedere se ci sono bocconcini più appetitosi della bionda…”
Lo guardo spalancando gli occhi e la bocca “Ma come! Credevo che con Tanya ti fossi accasato!” lo schernisco.
“Non mi sono accasato!” ringhia dandomi un pugno sulla spalla “E’ solo che speravo anche io in una doppietta con Irina”
Sospiro al ricordo della serata dove io, Tanya e Irina abbiamo fatto follie. Lei si occupava di EJ, mentre io mi occupavo di Irina… favolose quelle due ragazze insieme… non ho nemmeno dovuto impegnarmi a farle venire… ci hanno pensato loro due… mmmhhh!
“Smettila!” mi risveglia Peter con un altro pugno.
“Fantastiche!” mormoro ancora sognante “Se vuoi posso invitarle nell’alloggio che ho al campus e invitare anche te” gli propongo alzando un sopracciglio prima di scoppiare a ridere nel vedere la sua faccia schifata. Odia fare le orge… ovvio, solo se ci sono anche altri uomini!
“Ti ho insegnato io tutto quello che sai!” mi ricorda puntandomi un dito minaccioso contro. Ed io mi drizzo come un soldatino facendolo imbestialire ancora di più.
“Ingrato” mormora a denti stretti infilandosi in macchina.
“Dai, vedrai che stasera è la serata giusta! Me lo sento!” provo a farlo calmare.
“Ovvio!” risponde sicuro sgommando verso la casa di Emmett.
 
***
 
Non so se Peter ha avuto fortuna con Tanya e Irina, so solo che da un paio di ore è svanito ed io mi sto preparando per una serata a tre.
Adoro le feste di Emmett, sono sempre piene di alcolici e donne vogliose.
Come le due cuginette che mi stanno facendo impazzire su questo divanetto.
“Andiamo di là” mi propone la moretta mentre intrufola la sua lingua nel mio orecchio ed io accarezzo le gambe vellutate della cuginetta.
“Facciamolo qui” mi propone l’altra infilandomi la lingua in bocca e accarezzando EJ che non vede l’ora di partecipare.
Non mi ricordo i nomi delle ragazze quindi le chiamerò seconda e terza… tocco il seno di “terza” … sì, “terza” è azzeccato.
Infilo un dito nelle pieghe calde di “Seconda” e lei squittisce prima di spalmarsi completamente su di me, permettendo a “terza” di liberare EJ per coccolarlo come si deve… “Vuoi ancora andare di là?” le chiedo roco affondando maggiormente in lei. Annuisce deglutendo, ed io sorrido aumentando il ritmo fino a quando nega e aumenta lo strofinamento del suo seno sul mio viso. Si allontana dal mio petto per permettere a “terza” di occuparsi del mio EJ con la bocca, ma la fermo appena vedo entrare il padrone di casa. Non è un puritano, ma una delle regole delle sue feste è: niente sesso sui divanetti, usare le stanze disponibili.
“Andiamo” le avviso rimettendo EJ nei pantaloni. Mi guardano senza capire ed io faccio cenno con la testa verso le stanze. Squittiscono e si sistemano per seguirmi.
Le stanze sono tutte occupate, ma non mi preoccupo, e mi dirigo verso il luogo nel quale solo pochi eletti possono entrare: la dependance della piscina… io so dove Emmett tiene la chiave!
Usciamo dalla sala e mi imbatto in una ragazzina facendola cadere rovinosamente per terra. La stessa matricola che ho visto nel negozio oggi pomeriggio … e adesso che la vedo per terra… è anche la stessa che è caduta quando sono uscito dallo sgabuzzino insieme a Victoria.
Le rivolgo la parola per iniziare a gettare le basi… è una di quelle che devono averti parlato almeno una volta prima di capitolare…
 
“Cento dollari…” la voce di Alec mi fa voltare verso il gruppetto dei cagnolini di Peter.
“Secondo me la scommessa deve essere di almeno trecento dollari…” ribatte Quill guardando verso il salone.
Scommesse! Adoro le scommesse!
“Su cosa state scommettendo?” chiedo avvicinandomi, senza tenere conto delle lamentele delle cuginette.
“Sulla Swan”
“Su chi?”
“La Swan… la matricola… l’amica di Jacob!” risponde Alec indicandomi, con un gesto del capo ed una smorfia, la sala.
“Non la conosco” rispondo stupito. Io conosco tutte le matricole.
Scoppiano tutti a ridere “Non è una di quelle che la dà… è normale che non la conosci” mi risponde tra le risate Quill.
“E’ tutta la sera che ci proviamo, ma niente… nemmeno un bacetto” esclama Alec scuotendo la testa.
Tolgo le braccia dalle spalle delle ragazze e prendo il portafoglio.
“Quattrocento dollari che con me capitolerà!” scommetto sicuro, allungando le banconote.
Alec mi guarda con un ghigno malefico e mi sfila i dollari dalle mani.
“Buona fortuna Masen!” e scoppia a ridere battendo un cinque a Quill. “I quattrocento dollari più facili della mia vita” bofonchia senza preoccuparsi di non farsi sentire.
“Tienili a portata… perché molto presto dovrai restituirmeli raddoppiati!” e mi dirigo verso la prossima preda.
 
Ci metto alcuni minuti a trovarla perché è seduta sul divanetto più nascosto di tutta la sala. I suoi occhi sono rivolti verso le persone che ballano, ma non vedono ciò che la circonda. Una svampita! Perfetto! Basteranno i miei occhi incantatori ed il gioco è fatto!
Mi siedo accanto a lei e, come avevo intuito, è così assorta nei suoi pensieri e non si accorge di me.
Mi sistemo nella mia miglior posa e con la voce sensuale richiamo la sua attenzione.
“Ehi, piccola! Dobbiamo festeggiare”
“Isabella, e stiamo già festeggiando!” risponde glaciale continuando a guardare la sala.
Una tosta! Ma io sono Edward Masen… non è ancora nata la donna che riesce a resistere al mio fascino. Miglioro la posizione e riprovo l’approccio, ma lei mi batte sul tempo.
“Mi chiamo Isabella, non piccola e cosa dovremmo festeggiare?” risponde più gentile guardandomi negli occhi. Perfetto! E’ cotta a puntino, anche se cerca di nascondere l’attrazione che prova per me tenendo una postura rigida e il viso serio, i suoi occhi si sciolgono nei miei. Però, che occhi profondi che ha la ragazzina… sembrano cioccolato fuso… ed io adoro il cioccolato...
“Festeggiamo la prima volta che ti incontro e non ti faccio cadere” dico la prima cosa che mi viene in mente. Conosco le ragazze come lei, fanno le difficili per i primi dieci minuti, le più ostiche arrivano anche alla mezzora, ma poi capitolano come tutte…. Mia cara Swan… sarai la prossima fortunata conquista di Masen!
Cerca qualcosa sul tavolo, afferra un bicchiere e lo batte contro il mio in un frettoloso brindisi prima di riposarlo.
“Il brindisi non vale se non bevi dopo!” le faccio notare avvicinandomi maggiormente. Posso sentire il suo profumo, lavanda, mmmh… mi piace la lavanda!
 “Mi dispiace, ma non ho il bicchiere” mi risponde spostandosi leggermente. Conosco il giochino e, sorridendo, mi avvicino ancora di più. Pochi centimetri e sarà intrappolata tra me e il muro.   
“Possiamo bere dallo stesso” le sussurro alitandole nell’orecchio e mettendole il bicchiere di fronte. Posiziono il braccio sulla testiera della poltrona e con il petto le tocco il braccio. L’ho intrappolata… mi lecco le labbra per prepararle al bacio… ancora pochi centimetri ed i cagnolini di Peter capiranno che nessuna donna può resistere al fascino di Masen!
“No, preferisco fare un brindisi come si deve” risponde alzandosi velocemente lasciandomi con le braccia ancora in posizione e le labbra socchiuse. Scuoto la testa per riprendermi dalla sorpresa e con uno scatto mi alzo sperando che nessuno abbia visto la scena. Con il mio passo felino mi avvicino al bancone dove la ragazzina si è rifugiata e le cingo la vita abbracciandola da dietro.
“Adesso non hai più scuse” le sussurro nell’orecchio e sorrido nel sentirla fremere. Come dicevo: fanno le difficili, ma poi capitolano, basta saperci fare!
 Si allontana nuovamente e, girandosi, posiziona il bicchiere tra me e lei. Furbetta la ragazzina, ma non sarà un bicchiere a fermarmi. Stringo maggiormente l’abbraccio per non farla fuggire e inizio a guardarle insistentemente le labbra… forza ragazzina… un bacio… il tuo corpo lo vuole, lo sento…
 “All’incontro senza scontro” e batte il bicchiere con il mio prima di bere alla goccia.
Le piace giocare al gatto ed al topo… mi piace…
Le sorrido con il mio sorriso speciale e, senza smettere di guardarla con i miei occhi incantatori, porto il bicchiere alla bocca in modo sensuale per bere il drink alla goccia.
Finito di bere, poso il bicchiere, e le allaccio entrambe le braccia alla vita stringendola maggiormente per farle sentire la possenza di EJ.  Non sono un pivello, non mi eccito soltanto guardando una ragazzina, ma questo giochetto che ha messo in atto è veramente intrigante.
Il suo corpo si stringe al mio, mentre nei suoi occhi posso vedere diverse emozioni, dalla paura alla passione. Ovviamente quella che fa da padrone è la voglia di provare le mie labbra. La ragazzina sa giocare bene al gatto e il topo, e sono certo che non veda l’ora che il gatto la stani. Mi umetto le labbra mentre mi avvicino lentamente, voglio che si gusti ogni singolo momento.
“Scusa potresti togliermi le mani da dosso?”
Cosa? Mi ha chiesto di toglierle le mani di dosso?  Nessuna donna mi ha mai chiesto una cosa del genere! Anzi, solitamente devo fuggire per evitare di sciuparmi le mani!
La ragazzina scoppia a ridere ed io mi sento come un pesce fuor d’acqua. Nessuna donna mi aveva mai riso in faccia. Nessuna donna mi aveva mai rifiutato… e questa insignificante ragazzina, oltre a fare la difficile, si permette pure di ridermi in faccia!
Mi chiede scusa, ma più lo chiede e più ride. Tutti si sono voltati per vedere la scena e Alec ride sventolando i miei quattrocento dollari. Il tempo di fulminarlo con lo sguardo che la ragazzina è svanita.
Mi guardo intorno per cercarla. La serata non è ancora finita e la ragazzina non riderà più stanotte. Gemerà, implorerà… ma non riderà più!
“Hai perso” mi schernisce Alec appena gli passo vicino.
“Non è ancora finita la serata” ringhio dirigendomi verso la piscina per cercarla, ma lui mi blocca prendendomi per il braccio.
“E’ andata via. L’hai fatta ridere così tanto che aveva male alla pancia!” e scopia a ridere seguito da Quill e gli altri cagnolini.
Sbuffo passandomi la mano nei capelli e cercandola con lo sguardo.
“Quasi mi dispiace sottrarti i quattrocento dollari… alla fine la scenetta è stata esilarante!” continua ad infierire.
“Non mi avevi detto che la Swan era fuori di testa!” provo a difendermi.
“Ma lei non è fuori di testa… è fuori dalla tua portata” e continuando a ridere sguaiatamente esce dalla sala seguito dai cagnolini.
Quando finalmente mi lasciano solo, ricomincio la ricerca della ragazza, ma le cuginette mi trovano e, senza troppi preamboli, mi rapiscono per finire ciò che avevamo iniziato.
Scuoto le spalle e rido al pensiero della ragazzina pazza. Poverina! Non sa cosa si è persa… e le cuginette potranno godere di ciò che lei ha deriso!
 
 
****
 
Se pensavo che l’incontro con la pazza fosse stato sfiancante, è solo perché non sapevo che la nottata sarebbe stata molto più faticosa!
Ho dovuto rendere felici due ninfomani che non scaricavano le pile, e ho dovuto lottare con il mio cervello che ogni tanto si perdeva al ricordo della pazza invece che godere fino in fondo delle cose deliziose che mi stavano facendo le due cuginette.
 
“SVEGLIA!!!” la voce tonante di Emmett mi strappa dal sogno in cui la pazza mi stava facendo cose indescrivibili.
Cerco di muovermi, ma i corpi delle due cugine mi bloccano sul tappeto. Cerco di scansarle senza svegliarle… da come sono vogliose ho paura di un round mattutino… non dico che mi tirerei indietro, ma ho bisogno di un buon caffè prima di ricominciare!
 
“E così una ragazzina ti ha riso in faccia!” mi saluta Peter appena entro nella cucina di Emmett.
Mugugno facendo una smorfia e mi siedo al tavolo per poter fare colazione.
“Posso aiutarti con i ragazzi… ma Edward… farti ridere in faccia da una ragazza, per di più matricola…” infierisce guardandomi schifato.
“Non è una ragazza, è una pazza.” Lo correggo mantenendo il tono piatto per non far trapelare il fastidio.
“Ho faticato così tanto per farti diventare il figo della scuola… e tu mi cadi con la Swan!” scuote la testa deluso ed io continuo a mangiare facendo finta di non averlo sentito. Se non gli rispondo smetterà con questa storia.
“Buongiorno!” esclama Quill entrando in cucina con gli occhi arrossati. Mi guarda e scoppia a ridere così forte da cadere seduto a terra.
Lo guardo alzando un sopracciglio e poi guardo Peter per capire cosa succede.
“La Swan ha rovinato anni di lavoro, amico mio!”
“Ma quale è il problema?” chiedo alterandomi ed alzandomi di scatto per rimettere in piedi Quill che continua a ridere come un pazzo. “Non ho mai avuto problemi con le donne! Se la Swan è lesbica non è colpa mia!”
“La Swan non è lesbica! E’ furba...” risponde tranquillo Emmett entrando in cucina “Non è nemmeno pazza… è solo fuori dalla tua portata…”
“Ma qualcuno ti ha chiesto qualcosa?” ringhio stringendo il bavero di Quill mentre lo rimetto in piedi e fulminando tutti i presenti della stanza sfidandoli a replicare. “Potete chiedere alle cuginette di là… sono sempre il migliore sulla piazza!”
“Certo, certo” mi risponde Embry dirigendosi verso il lavandino.
“Quattrocento dollari che con me capitolerà” mi fa il verso Alec facendo di nuovo scoppiare a ridere Quill.
“Quattrocento dollari che la Swan mi riderà in faccia!” continua Embry facendo ridere tutti i presenti.
“Perché voi avete avuto più fortuna?” chiedo sorridendo soddisfatto e guardandoli uno ad uno.
“Sì!” risponde sicuro Alec “Almeno a noi non ha riso in faccia!”
 
Esco dalla cucina senza degnarli di una risposta, ho bisogno di aria fresca! Non riesco più a sopportare le loro risate. Mi diverto con loro a prendere in giro le persone, ma non sopporto quando il soggetto sono io!
“Edward!” mi chiama Peter correndomi dietro.
Mi fermo, ma non mi volto.
“Non so cosa dirti, amico. La Swan ha rovinato tutto il lavoro che avevamo fatto. Dobbiamo ricominciare da capo… troverò il modo per farti tornare sulla cresta… tu al momento tieni il profilo basso… perché credo proprio che ciò che è successo ieri sera non verrà dimenticato tanto presto!” e mi dà una pacca sulla spalla prima di rientrare lasciandomi solo in giardino.
Odio la Swan… una ragazzina insignificante è riuscita a rovinare tutto ciò per cui avevo lottato. La odio!


 
Cosa ne pensate? Vi è piaciuta la prima sorpresa?

Non ho mai scritto storie che si intrecciasero tra di loro... questa è la mia prima esperienza... quindi incrocio le dita e spero di non scrivere strafalcioni (ho letto e riletto entrambe le storie per evitarli... ma chiedo scusa in anticipo nel caso mi siano sfuggiti!) !!!


!! ATTENZIONE SPOILER !!
...“Voglio partecipare” ribatto pensando a quanto mi farebbero comodo mille dollari.
“Tu e la…” esclama Embry riaffiorando dalle docce, ma viene interrotto da Peter.
“Sei nuovo nella squadra e queste scommesse esistono per unirci ancora di più… se vuoi partecipare devi giurare che non informerai la preda delle nostre intenzioni” mi propone Peter allungandomi la mano per sugellare il patto. Ci penso un attimo e poi accetto. Non mi piace rimanere allo scuro delle cose...

GRAZIE VAN_LOVE per la bellissima copertina!!! 

 

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Capitolo 2
*** POV Jacob - Rissa ***


Ciaooo!!!
WOW! Sono emozionata... siete in tantissimi a seguire questa pazza storia ed io non so proprio come ringraziarvi!!!
GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE!
L'unico modo che conosco è... non dilungarmi in parole e lasciarvi subito al prossimo POV!!!

BUONA LETTURA!!!

In "Cotta pericolosa"  i fatti si svolgono tra il 13 e il 15 dicembre...
 
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POV JACOB - Rissa

Da un po’ di giorni i miei compagni di squadra sono strani… senza parlare di Edward!
Da quello che mi ha raccontato Bella, mister me le faccio tutte io ha posato gli occhi su di lei, anche se il suo comportamento galante mi puzza.
Masen non è un ragazzo che perde tempo dietro alle ragazze. Gli basta un accenno e tutte corrono ai suoi piedi… perché diavolo continua a girarle intorno?
Per di più, da quello che mi hanno raccontato gli altri, Bella gli ha riso in faccia l’unica volta che si sono parlati… quindi perché perdere tempo con lei?
“Ciao!” saluto entrando negli spogliatoi e, come succede da alcuni giorni a questa parte, tutti si ammutoliscono e mi salutano imbarazzati. Mi cambio cercando di non innervosirmi e convincermi che è solo una mia impressione, ma la risatina di Quill, mi fa sbottare.
“Si può sapere cosa succede?” chiedo sbattendo l’anta dell’armadietto.
“Nulla” risponde faticando a trattenere una risatina. Lo prendo per il bavero e lo spintono contro il suo armadietto.
“Ed allora, se non è nulla… fate ridere anche me!”
“Tieni le energie per la partita, Black!” mi riprende Peter posandomi una mano sulla spalla. “Sai che Quill ride per un nonnulla”
Trucido con lo sguardo il mio compagno di squadra e lo lascio andare, ma sono sicuro che ci sia qualcosa sotto.
Lascio gli spogliatoi e mi impegno al massimo durante la partita, sfogando la rabbia abbattendo i miei avversari come fossero birilli. Mi attardo sul campo per parlare con l’allenatore e entro nello spogliatoio credendo di essere rimasto ormai solo.
“Secondo me dovrebbe entrare anche lui nella scommessa… sta diventando bravo come Masen… forse lo supera anche con le ragazze…” mormora Embry a Peter.
“Quale scommessa?” chiedo entrando prendendoli di sorpresa.
“Ma nulla Jake… una scommessa stupida, che finirà molto presto…” prova a rabbonirmi Peter cercando di darmi la classica pacca sulla spalla, ma faccio un passo indietro per evitare che mi tocchi e lo guardo per fargli capire che non credo alle sue menzogne.
Scuote la testa e fulmina con lo sguardo un Embry che batte in ritirata verso le docce.
“I ragazzi hanno scommesso di portarsi a letto una ragazza… il primo che ci riesce vince mille dollari.” Mi informa sedendosi sulla panchina.
“Mille dollari?” gli chiedo stupito, nessuna delle scommesse al quale ho partecipato aveva un montepremi così alto.
“La ragazza è particolarmente restia a farsi ammagliare…” mi spiega con un sorriso amaro.
“E chi è?”
“Una matricola” risponde sbrigativo rialzandosi per infilarsi la giacca.
“Voglio partecipare” ribatto pensando a quanto mi farebbero comodo mille dollari.
“Tu e la…” esclama Embry riaffiorando dalle docce, ma viene interrotto da Peter.
“Sei nuovo nella squadra e queste scommesse esistono per unirci ancora di più… se vuoi partecipare devi giurare che non informerai la preda delle nostre intenzioni” mi propone Peter allungandomi la mano per sugellare il patto. Ci penso un attimo e poi accetto. Non mi piace rimanere all’ oscuro delle cose.
“La matricola è Isabella Swan”
“BELLA?” ringhio guardandoli per avere conferma e trattenendomi a stento dal prenderli a pugni.
“Se non vuoi partecipare… lo comprendiamo, ma non puoi farne parola con lei o con chi glielo può riferire… altrimenti sei fuori dalla squadra e i prossimi anni universitari saranno un inferno… i giuramenti non si possono spezzare” mi minaccia Peter con un sorriso falso sul viso.
“Avete già scommesso su di lei!” gli ricordo. Uno delle regole delle scommesse è cambiare sempre il soggetto.
“Avevamo scommesso su un bacio… non sul portarla a letto!” si giustifica Peter.
“E dopo questa scommessa? Scommetterete su chi la mette incinta? O chi la porta a cena? O chi la farà impazzire?”
“Credo che se si lascerà andare con qualcuno di noi… poi la lasceremo in pace” cerca di tranquillizzarmi Peter.
“Bella non è un oggetto!”
“Nemmeno le altre ragazze… eppure… se non ricordo male… per la scommessa dell’altro mese sei arrivato terzo. Quante te ne sei fatte? Masen ha vinto con trentacinque ragazze… io sono arrivato secondo con trentadue… e tu quante? Ah! Già… ventuno! Ventun ragazze che non hai usato come oggetti”
“Erano consenzienti!”
“Lo sarà anche la Swan!” risponde scioccato “Non siamo degli animali!”
“Partecipa anche Masen?” chiedo sperando in un no, visti i precedenti Edward-Bella.
“Certo! Anche se, visto la reazione della tua amica alla festa di Emmett, è dato come il perdente…” risponde a denti stretti Peter.
Tiro un pugno contro il muro ed esco dallo spogliatoio senza nemmeno cambiarmi… devo trovare una soluzione… conosco Bella e se Masen partecipa… devo trovare una soluzione!
 
***
 
Sono nervoso, non riesco a smettere di pensare a come risolvere la situazione. Stamattina ho provato a metterla in guardia e le ho intimato di stare lontano dai ragazzi della mia squadra. Odio avere segreti con lei, in tutti questi anni ci siamo sempre detti tutto, ma ho fatto un giuramento e non posso spezzarlo.
Però vorrei tanto poterlo fare. Conosco Bella da quando siamo bambini e so che non uscirà bene da questa situazione… soprattutto se partecipa anche Edward.
Anche se lei lo nega, la conosco troppo bene e so che prova qualcosa per lui.
I suoi occhi si trasformano in cuoricini ogni volta che l’adone, come lo chiama lei, è nei paraggi o anche solo lo nominiamo. Non capisco cosa ci trovi in lui… è l’opposto di Robert! Forse fisicamente si assomigliano leggermente, la stessa aria di ragazzo perduto e maledetto, ma i caratteri sono diametralmente opposti!
“Ehi, straniero!” la voce di Emmett, seguita dalla sua classica pacca sulla spalla, mi fa tornare al presente. “Cosa ti turba? Una donna? Tranquillo… di quelle è pieno il mondo!”
“La scommessa” rispondo atono.
“Oh!” risponde abbassando lo sguardo imbarazzato.
“Allora tu lo sapevi!” lo accuso e lui si fa ancora più piccolo.
“Non potevo dirtelo…” si giustifica “Ma ho scommesso su Bella! Sicuramente lascerà i nostri compagni di squadra con un pugno di mosche in mano” risponde scoppiando a ridere.
“Partecipi anche tu?” gli chiedo sempre più arrabbiato.
“NO!” risponde scandalizzato “Io ho già puntato una biondina… e poi, con Bella?” e scuote le spalle in un finto tremolio sperando di farmi ridere, ma non ci riesce. “Ehi, tranquillo, la nostra Bella non cederà a quei trogloditi!”
“Nemmeno a Masen?” gli chiedo alzando un sopracciglio, e la muta “O” che si forma sulle sue labbra è una risposta più che chiara. “Dobbiamo trovare una soluzione” esclamo sperando che mi aiuti a trovarla.
“Non avevo pensato a Masen… anche se… non credo che cederà nemmeno con lui… gli ha riso in faccia…”
“E lo ha baciato solo due giorni fa…” mormoro sconfitto. Bella cederà con Masen.
“Troveremo una soluzione!” esclama convinto, dopo alcuni momenti di shock, e mi invita a seguirlo verso il gruppo dei ragazzi del rugby.
 
“Un paio di parole gentili e vedrete che cederà… ci sono vicino!” esclama sicuro Masen con un sorriso.
“Bella non è come le altre ragazze… non le bastano delle paroline dolci…” provo a rimetterlo al suo posto.
“Sicuro?” mi chiede sciabolando le sopracciglia “Eppure… un dolcino, alcune parole dette con la giusta intonazione e la signorina si è sciolta in un bacio che, se non fosse stato per i vestiti… si sarebbe trasformato in qualcosa di molto più…” muove il bacino e si morde il labbro chiudendo gli occhi “… carnale e sicuramente spaziale!”
“Non ti permetto di parlare di Bella in questo modo!” ringhio spintonandolo.
“Perché te la prendi? Da quanto è acida la Swan… penso che siano anni che qualcuno non la scopa a dovere! Le faccio solo un favore! Deve essere felice di farsi togliere le ragnatele da un maestro come me!”  
Gli tappo la bocca con un pugno ben assestato in viso e lui mi risponde prontamente con un altro pugno. Ci ritroviamo a rotolarci sul prato, tra le grida di incitamento dei nostri compagni, ma non gli diamo peso, troppo presi a vincere l’uno sull’altro. Dopo diversi colpi, riesco ad atterrarlo e tenerlo sotto il mio corpo.
“Puoi picchiarmi, ma ciò non toglie che la Swan sarà mia!”
Gli stringo le mani intorno al collo e stringo ormai fuori controllo.
“Jake!” la voce di Bella mi fa riprendere lucidità e mi volto per guardarla.
Edward sfrutta l’occasione per colpirmi e ricominciamo a picchiarci, ma il mio gomito urta contro il viso di Bella facendola cadere rovinosamente a terra. Smettiamo subito di picchiarci e, dopo aver dato un ultimo spintone ad un Masen imbambolato, mi inginocchio per vedere come sta la mia miglior amica. E’ svenuta e un piccolo livido si sta formando sul suo viso.
“Bella… Bella…” la chiamo per farla riprendere, ma non risponde. La prendo in braccio e mi dirigo in infermeria senza degnare di uno sguardo Edward e la sua combriccola.
 
 
Quando finalmente si riprende, la accompagno in macchina abbracciandola per nasconderla dagli sguardi curiosi dei nostri compagni e soprattutto da quelli di Masen che mi guarda in cagnesco mentre Peter gli mormora qualcosa.
Spero che la lezione che ho dato al signorino serva per farlo desistere e fargli abbandonare la scommessa… anche se conosco Edward e lui non si tira mai indietro nelle sfide… forse la mia reazione gli ha reso il gioco ancora più interessante… cosa posso fare?
“Chi mi ha steso?” chiede Bella spezzando il silenzio che era calato in macchina.
“Io” rispondo mortificato e stringendo maggiormente il volante.
“Bel gancio!”
“Scusa, ma ero concentrato sul verme e non ho visto che eri così vicina”
“Il mio k.o. vi ha fatti smettere?” Annuisco “Perfetto. Almeno ne è valsa la pena” scuoto la testa sorridendo, non cambierà mai, riesce sempre a vedere il lato positivo di ogni cosa, e non è arrabbiata perché l’ho stesa!  
 
Arriviamo sotto casa sua senza dire altre parole, mi sento troppo in imbarazzo per poter intavolare una conversazione e i pensieri di come allontanare Masen da Bella mi occupano l’intera mente.
“Perché vi stavate picchiando?” mi chiede a bruciapelo prima di scendere dalla macchina.
Apro la bocca per dirle la verità, ma mi fermo… mi fido di lei, e credo sia giusto che sappia la verità, ma non posso rompere un giuramento…
“Sei la mia sorellina, la mia miglior amica, la persona più importante della mia vita…”
“Perché vi stavate picchiando?”
“Edward Masen è infimo, viscido… ama solo se stesso… stagli lontano. Non credergli quando ti dice che vuole esserti amico. Non farlo entrare in casa tua e se lo vedi in giro cambia strada…”
“Cosa sai che non so?” mi chiede preoccupata.
Scuoto la testa facendo una smorfia.
“Devo trovare il modo di dirtelo senza venir meno ad un giuramento… fidati di me e promettimi che gli starai lontano. Promettimelo Bella!” la imploro alzando la voce. E’ importante che si fidi di me.
“Ok, te lo prometto. Ma dimmi cosa sai, mi stai preoccupando.”
“Ho fatto un giuramento… ma mi conosci, troverò il modo. Tu per il momento stagli lontana ok?”
“Ok…” mi risponde delusa prima di scendere dalla macchina ed io sgommo verso l’università… devo trovare una soluzione e anche velocemente!
 
La soluzione arriva appena ritorno all’università il giorno dopo.
I ragazzi vogliono incontrarsi per decidere cosa fare. Dopo la mia reazione alcuni si sono tirati indietro, chi per paura, chi per rispetto… l’importante è che si siano ritirati, ma Peter non ne è felice.
Decido di informare Bella. Scoprirà cosa stanno tramando alle sue spalle senza venire meno al giuramento che ho fatto al mio capitano.
 
Le ore che mi dividono al momento della verità sono eterne e mille dubbi mi assalgono.
Sicuramente ciò che sentirà in palestra le farà male, forse dovevo trovare un altro modo o solo convincerla a stare lontano da Edward… però è giusto che sappia cosa sta succedendo e capisca chi è veramente Edward Masen e cosa nasconde dietro le sue moine da bravo ragazzo…
Cammino per il corridoio della palestra come se dovessi andare al patibolo. Quando entro sono già tutti presenti e lo sguardo che mi lancia Masen non promette nulla di buono.
“Ci sono, diamo un taglio a questa pagliacciata” esclamo irritato sbattendo la porta.
“Per prima cosa, Jacob devi chiedere scusa a Edward, lo sapevo che dovevo tenerti fuori da questa storia, ma siamo una squadra e tu hai fatto un giuramento e poi non è corretto intromettersi…”
“tz… non è corretto! Io al damerino non chiedo scusa. E non parlatemi di correttezza! La scommessa che avete fatto è tutto tranne che corretta, è una vera….”
La risata di Edward mi blocca ed io grugnisco stringendo i pugni… la passata di ieri non gli è bastata.
“Non fare il cavaliere senza macchia Black! Se la scommessa riguardasse qualsiasi altra ragazza non avresti alzato un dito…” dice sprezzante.
“… avrebbe alzato la posta, semmai” termina Alec facendo scoppiare tutti a ridere e aumentando la mia rabbia.
“Beh! Ciò non toglie che Edward ha perso la scommessa per la seconda volta!” la voce di Seth fa smettere le risate.
“Io non ho perso la scommessa!” ringhia Edward.
“Ti ricordo che la scommessa comprendeva portarsi a letto la Swan, non rubarle qualche bacetto!” lo sfotte Peter facendo scomparire il sorrisino dal viso del damerino.
“Beh! Almeno io sono riuscito a baciarla, mentre voi non siete nemmeno riusciti ad avvicinarvi!” ribatte ridendo “Nemmeno la frigida Swan può resistere al mio fascino”
“Beh! Tutti sanno che la Swan è un bocconcino difficile” gli dà man forte Alec.
“Smettetela di parlare di Bella come fosse un oggetto, cazzo!” ringhio “La scommessa è terminata. Nessuno ha vinto ed adesso lasciatela in pace!”
“Ha ragione Black. La scommessa è chiusa e Edward ha perso. Adesso troviamo qualcos’altro su cui scommettere” propone Emmett.
“Ha ragione Emmett, lasciate stare Bella o giuro che spacco la faccia a chiunque le si avvicini” minaccio guardandoli uno a uno.
“Frena, frena Black!” mi zittisce Peter. “Nessuno ha messo paletti di tempo. La scommessa termina quando qualcuno riuscirà a farle aprire le gambe!” e scoppiano di nuovo tutti a ridere. Ringhio e tiro un pugno all’armadietto.
“Calma Jake, o saremo obbligati a metterti in panchina … e non parlo solo della scommessa” mi minaccia Peter.
“Quindi? Adesso?” chiede qualcuno.
“Quindi adesso vi fate da parte, e mi fate terminare il lavoro. Sono giorni che me la lavoro, e sono a un passo dalla vittoria.”
“E chi lo ha detto? La scommessa era rivolta a tutti!” gli fa notare Quill.
“Beh! Dato che a tutti voi ha dato il benservito, rimango solo io sulla piazza!” Edward scoppia a ridere facendomi tremare dalla rabbia e dallo schifo.
“Quindi la scommessa è cambiata?” chiede Seth.
“Sì. Scommetto che entro il 30 gennaio farò allargare le gambe alla signorina Swan!”
“Troppo tempo. Cambiamo scommessa e cambiamo soggetto” riprova Emmett.
“Ci sono le vacanze natalizie in mezzo… quindi la scommessa partirà dal ritorno in facoltà” conclude Peter.
“Non sono d’accordo!” urlo “La scommessa è annullata. Non potete cambiarla. Nessuno ha vinto e nessuno infastidirà più Bella”
“Ai voti” esclama Peter “Chi vuole dare un’ultima possibilità a Masen e chi vuole cambiare completamente il soggetto della scommessa?” tutti alzano le mani per continuare la scommessa con solo Masen. Io, Emmett e Seth ci asteniamo, ma siamo in minoranza… la situazione è peggiorata… spero che Bella sia in ascolto e capisca chi è veramente Edward Masen e non cada nella sua trappola.
“Così è deciso. Ci ritroviamo il 30 gennaio per concludere la scommessa. Buona fortuna Masen”
Edward mi guarda trionfante mentre stringe la mano di Peter e mi mima con le labbra Stanne fuori!
Attendo con Emmett che tutti escano dallo spogliatoio e, appena sono certo che non c’è più nessuno, mi fiondo nel nascondiglio che avevo indicato a Bella.
 “Mi dispiace Bella. Io ci ho provato…” le dico mentre la stringo forte a me per non farla andare in pezzi e la cullo mentre piange disperata. Edward non vincerà la scommessa… a costo di picchiarlo fino a mandarlo in ospedale… nessuno può far del male alla mia sorellina!
 
La sera ci ritroviamo tutti nell’appartamento che divido con Jasper, un ragazzo nuovo.
Mettiamo tutti al corrente della situazione e insieme cerchiamo una soluzione. Purtroppo tutte quelle proposte sono impossibili da attuare o inutili… fin quando Jasper non propone le sua idea!
Edward Masen imparerà una volta per tutte che non bisogna giocare con i sentimenti degli altri… ma soprattutto… che deve stare lontano dalla mia sorellina!


 
!! ATTENZIONE SPOILER !!

Quella ragazzina è una contraddizione vivente! Quando le sono vicino il suo corpo mi fa intendere che non le sono indifferente, ma le sue azioni e le sue parole mi fanno capire che mi detesta… che poi dico, come si fa a detestare un figo come me? Sono pure galante… 


STASERA NON PUBBLICIZZO LE MIE STORIE... CHE POTETE TROVARE QUI: 
saffyj 
ME LE STORIE DI DUE SCRITTRICI CHE MI SOSTENGONO SEMPRE
E AL QUALE MI SONO AFFEZIONATA TANTISSIMO!
SONO MOOOOLTO BRAVE E VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI FARE UN SALTO NELLE LORO STORIE!


Deni_Mas  e AlmaRed

BUONA LETTURA E CI LEGGIAMO PRESTISSIMO!!!

 

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Capitolo 3
*** POV Edward - Un biondino di troppo ***


Ciaoooo!!! Lo so, sono svanita per tantissimo tempo, ma il lavoro mi ha risucchiato completamente... ma domani sono a casa per ben tre lunghissimi giorni!!! YEAHHH!!! e festeggerò con voi questo mio lunghissimo periodo di pausa, e farmi perdonare per il lungo periodo di assenza, postando entro domenica un altro capitolo!!! YEAHHH!!!!
tornando a noi... ecco a voi il prossimo POV!
In "Cotta Pericolosa" si svolge nel periodo in cui c'è Garrett... più o meno nei giorni tra il 11 e il 15 gennaio!!!

BUONA LETTURA!!!
 
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POV EDWARD - Un biondino di troppo

 
Sto letteralmente uscendo di testa e volete sapere il perché? Perché il destino ha deciso di mettermi sulla strada una matricola di nome Isabella Swan, per gli amici Bella e da me soprannominata Incubo.
Da quando quella ragazzina è entrata nella mia vita non riesco più ad avere il controllo su nulla.
Dopo anni passati a vagare alla ricerca del mio posto nel mondo, subendo la derisione degli altri ragazzini e il menefreghismo di una famiglia che mi aveva adottato per non so bene quale motivo, finalmente avevo trovato il mio posto, ero un ragazzo felice, che sapeva quel che voleva e riusciva sempre a ottenerlo… ma la Swan è riuscita a far barcollare tutto, compresa la mia sanità mentale!
Prima di conoscerla era tutto perfetto. I professori mi apprezzavano, ed i miei voti erano eccellenti. Ero il migliore nella squadra di rugby ed ero il ragazzo più ambito della scuola. Ogni persona di sesso femminile aveva pensieri erotici su di me e solo poche cesse non avevano provato la mia bravura nel farle godere come nessuno. I ragazzi mi guardavano con ammirazione e alcuni di loro prendevano appunti quando ero in modalità: donna, tu capitolerai ai miei piedi in pochi secondi.
Ed ora? Sono un ragazzo confuso, peggio del mio periodo più nero!
Passo le notti a studiare perché durante il giorno non riesco a concentrarmi abbastanza per mantenere la media dato che la Swan mi si para davanti in ogni momento; più di una volta ho rischiato di fare cilecca con le ragazze perché il viso dell’Incubo mi appariva nei momenti meno opportuni e i ragazzi, che una volta mi guardavano con ammirazione, nascondono un sorrisino per la festa a casa di Emmett. Nessuno si ricorda della favolosa scopata a tre che ho avuto con le cuginette, ma tutti si ricordano di Incubo e della sua grassa risata mentre mi derideva davanti a tutti.
Peter ha cercato di arginare il danno… ma credo che, invece di uscire dalla situazione, mi ci sono infilato ancora di più.
Pensavamo entrambi che fosse una cosa facile. Donne e scommesse… il nostro pane quotidiano, cosa poteva andare storto?
Poteva andare storto il binomio Swan-scommessa! Ecco cosa poteva andare storto!
Quando le sono vicino il suo corpo mi fa intendere che non le sono indifferente, ma le sue azioni e le sue parole mi fanno capire che mi detesta… che poi dico, come si fa a detestare un figo come me? Sono pure galante… ma forse per lei non lo sono abbastanza!
Cavolo! Da quando ho scoperto la bellezza delle donne e la felicità che possono donare al mio EJ, non ho mai avuto problemi con il sesso femminile. Un sorriso, un occhiolino, una parola rubata a qualche poeta… ed il gioco era fatto! Invece con la Swan, nemmeno recitarle tutto il repertorio di Shakespeare riuscirebbe a farla capitolare!!
Ma io non demordo! Voglio vincere la scommessa, voglio tornare ad essere il figo Masen e non gettare alle ortiche anni e anni di duro lavoro di restauro e autostima… e voglio Incubo!
Sono riuscito a rubarle solo pochi baci… e che baci!!! Mi hanno regalato delle sensazioni che non credevo esistessero… e sono certo che far sesso con lei è un qualcosa di trascendentale!
Ho provato con la tattica dell’amico, ma in biblioteca ho capito che quella strada è impraticabile, ma soprattutto troppo pericolosa per il sottoscritto… riesco ancora a sentire la scossa che mi ha attraversato il corpo quando ho allacciato le nostre mani… qualcosa si è smosso nel mio petto e non solo…
 
“Bella!” la voce di un uomo mi fa voltare e ciò che vedo mi fa provare una strana e sgradevole sensazione.
La Swan abbraccia con trasporto un ragazzo che non ho mai visto e … lo bacia!
Una strana stretta allo stomaco mi obbliga a spostare lo sguardo. Ma che diavolo mi sta succedendo?
La Swan è solo una preda e anche se il ragazzino è il suo ragazzo, il suo fidanzato, il suo futuro marito… non mi fermerà dal vincere la scommessa e dimostrare una volta per tutte che Masen vince sempre!
 
***
 
“Io non so più cosa fare con te!” esclama Peter lasciandosi cadere esausto sul divano “Possibile che una matricola sia così difficile da conquistare?”
“Ci sto lavorando… non temere” lo rassicuro facendogli l’occhiolino e passandogli una birra.
“Al momento ci sta lavorando il suo ragazzo!” ringhia stringendo la bottiglia senza bere.
“Non mi preoccupa il ragazzino” gli rispondo sicuro e guardandolo dritto negli occhi “Nessuna donna che si può definire tale preferirebbe quel biondino a me!” e mi indico completamente per ricordargli che sta parlando con Edward Masen, non un pivello.
“Ho scommesso una bella cifra su di te. Ho messo come termine il trenta del mese, ma non mi dispiacerebbe far finire prima questo giochino… sto faticando a tenere a bada i cagnolini”
“Con la Swan ho bisogno di tempo… ma non ti preoccupare, non ti deluderò!”
“Ci conto! … o ti ritroverai ad essere di nuovo lo sfigato Masen… e io non mi sporcherò più le mani per difenderti...” mi avvisa guardandomi serio per farmi capire che non scherza. Se perdo la scommessa perderò anche l’unica persona che mi sia stata accanto in questi anni… e conoscendolo, so che non faticherà a mettere le distanze tra di noi.
“Non ti preoccupare, la Swan capitolerà come tutte le altre!” esclamo sorridendogli e pavoneggiandomi.  
Lui mi scruta per alcuni secondi prima di rilassarsi e bere fino all’ultima goccia la birra.
“Me lo auguro per te” mormora alzandosi e dandomi una pacca sulla spalla.
 
   
***
 
Perché da quando la Swan è entrata nella mia vita più nulla è come dovrebbe essere?
Da quando conosco Peter le nostre serate sono sempre state fantastiche, indimenticabili!
Ed invece ieri sera, all’inaugurazione del locale del nostro grande amico James, c’era la Swan con i suoi amici… e la serata è stata orribile!!!
Quando sono uscito di casa con Peter mi ero immaginato una serata con tantissime donne e tantissimo alcol! Divertimento assicurato. Nessun pensiero, solo tanto sesso e una sbronza colossale…
Volete sapere come è andata invece?
La serata è iniziata con una “bellissima” chiacchierata con Emmett, Jacob e Garrett (il compagno della Swan) accompagnata dal mio stomaco chiuso dalla rabbia nel vedere le mani del pivello sulla ragazza che da giorni sto cercando di portarmi a letto. E’ proseguita con una stangona che mi ispirava una scopata da sogno ed invece si è dimostrata un manichino senza nessuna capacità manuale o orale. I crampi allo stomaco mi hanno accompagnato da quando ho incontrato la Swan ed il suo bello, obbligandomi ad una serata analcolica che… per finire in bellezza… è terminata con lo show di Incubo avvinghiata al bell’imbusto mentre si accarezzavano la giugulare dall’interno!
Un’irresistibile voglia di picchiare il ragazzo mi ha assalito e, anche se quella scena mi stava facendo provare una strana sensazione di fastidio, non sono riuscito a smettere di guardarli… così la mia mente è partita per la tangenziale e, come un adolescente, ho rivissuto i baci che ci siamo scambiati io e la matricola facendomi aumentare i crampi allo stomaco oltre che un rigonfiamento scomodo e doloroso nei pantaloni.
Odio Garrett… odio la Swan… e odio EJ che risponde troppo prontamente ai pensieri sulla ragazzina!
 
La notte, per non rovinare lo stile della serata, l’ho passata in bianco, con l’immagine della Swan che mi si parava davanti ogni volta che provavo a chiudere gli occhi. Sono stato obbligato ad alzarmi dal letto quando all’immagine della matricola si è aggiunto Garrett che la toccava e la baciava dove non doveva!
Lui e Bella stanno insieme e quindi lui può, ma non mi interessa! La Swan è la ragazzina che devo far capitolare, la ragazzina con il quale voglio fare il miglior sesso della mia vita…
 
***
 
La mattina mi sveglio, per così dire, più agguerrito che mai.
Tutte le immagini che mi hanno assillato la notte, mi hanno convinto a giocare pesante!
Voglio riprovare le labbra della Swan e voglio avere la conferma che il sesso con lei è stratosferico proprio come me lo immagino. Voglio che Garrett non la tocchi mai più e… voglio che Peter sia orgoglioso di me!
Esco dall’appartamento dopo essermi preparato in modo impeccabile. Doccia con il mio bagnoschiuma sciupafemmine; ritocco alla barba che è cresciuta nella notte, senza però rasarla definitivamente, per marcare maggiormente la mia mascella perfetta; scompigliatina ad hoc ai miei magnifici capelli; abbigliamento scuro, leggermente attillato per mettere in mostra, con il vedo e non vedo, il mio corpo da urlo e spruzzatina di mentolo in bocca per rendere il mio alito ancora più fresco e invitante.
Mi guardo allo specchio prima di uscire e posso dire, senza ombra di dubbio, che sono perfetto… e il sospiro che rilascia la mia vicina di stanza conferma il mio pensiero.
Quando arrivo al bar mi siedo al tavolo che occupa ogni mattina la Swan. Il non vederla già intenta a bere il suo caffè mi preoccupa ed un moto di rabbia mi assale al pensiero che si sia attardata a fare certe cose con Garrett. La cerco con lo sguardo nel giardino del campus, e mi perdo a contemplare la vista che si ha da questo tavolino. Si può vedere ogni studente che entra in università, sia che arrivi dal parcheggio, sia che arrivi dal viale. Mi volto per cercare la cameriera ed ordinare e vedo la Swan seduta in un altro tavolino… ma da dove è passata?
Mi sistemo la giacca e faccio un po’ di prove di sguardo sexy ma non troppo e mi alzo per sedermi insieme a lei.
Come sempre è persa nei suoi pensieri e non si accorge del mio arrivo. Sposto la sedia per palesare la mia presenza e mi inebrio del bellissimo sorriso che mi rivolge, cioè, volevo dire, la saluto passandomi sensualmente le mani nei capelli.
 
“Ciao” mi risponde infastidita.
“Sola?” le chiedo senza farmi abbattere dal suo tono gelido e sedendomi di fronte a lei.
“Stanno arrivando… Alice ha avuto un contrattempo…”
“Anche Garrett?” indago appoggiando i gomiti sul tavolo per diminuire le distanze tra i nostri visi.
“Sì, anche Garrett” risponde come se fosse ovvio prima di ricominciare a leggere dei fogli che tiene in mano.
La cameriera mi fa scostare per poter appoggiare la colazione dell’Incubo sul tavolo e mi chiede se voglio qualcosa anche io. Da come lo chiede non credo si riferisca a del cibo, ma ha già avuto la fortuna di provare la mia bravura e quindi le ordino semplicemente la colazione evitando di illuderla di poter avere altro. Quando si allontana, sculettando offesa, riporto l’attenzione alla mia preda principale.
“… Isabella Swan la single dell’università che da un giorno all’altro è fidanzata… curioso!” rompo il silenzio cercando di nascondere quello strano fastidio che provo nelle viscere quando penso a lei e al ragazzino insieme.
“Eravamo in pausa di riflessione” risponde senza nemmeno guardarmi in faccia.
“Nessuno lo aveva mai visto… e tu non ne hai mai parlato” la accuso cercando di non essere troppo aggressivo, ma sembrando strafottente. La comparsa del biondino mi ha preso in contropiede. Sarebbe stato meglio saperlo prima che era impegnata… anche se, fino ad oggi, nemmeno un marito o un fidanzato era stato un problema per i miei scopi.
“Nessuno si è mai preoccupato di chiedermelo” mi risponde con rabbia ed io alzo un sopracciglio sorridendole beffardo. La signorina pensa per caso che mi interessi la sua vita amorosa?
“Non credevo che la mia vita privata dovesse essere di dominio pubblico” continua incrociando le braccia sul tavolo. Tesoro… non sono io che ho cornificato il mio amato!
“E… lui lo sa che …” e con la mano indico lo spazio tra di noi.
“No! Non lo sa, perché è stato un errore…” risponde gelida ed io trattengo una smorfia. Nessuna donna ha mai reputato un mio bacio un errore… semmai un momento magico, unico, indescrivibile… ma errore proprio mai… e poi, mio piccolo incubo… anche tu hai voluto il bis dell’errore!
“Un errore che si è ripetuto” specifico avvicinandomi maggiormente al suo viso. “Lo ami?” le chiedo con voce sensuale. Non so perché gliel’ho chiesto… e non so nemmeno perché sto gioendo nel vedere il suo tentennamento a rispondere… non lo ama!
“Il tuo silenzio è la miglior risposta” sussurro avvicinandomi sempre di più a quelle labbra che mi sono mancate in questi giorni e che mi stanno attirando come una calamita.
“BELLA!” la voce stridula di Garrett rovina il momento. Alzo gli occhi al cielo pregando tutti i santi di trattenermi dal mandarlo a quel paese. Il tempo di formulare il pensiero che la Swan è già corsa dietro al ragazzino che, come un adolescente geloso, è scappato dal bar.
 
Termino di bere il caffè cercando di allontanare lo strano fastidio che mi sta invadendo. Odio essere interrotto… sì, sono infastidito perché il biondino è arrivato sul più bello!
Le mie labbra erano già pronte per coccolare quella splendida bocca che riesce a farmi eccitare con un solo sfioramento. Sicuramente adesso staranno baciando…
Il pensiero mi fa alzare di scatto e, senza nemmeno rendermene conto, sono già alla ricerca della Swan.
Garrett sembrava molto arrabbiato… forse è la volta buona che si toglie dalle scatole, lasciandomi via libera!
Mi dirigo verso il parcheggio sicuro di trovarli, ed infatti li trovo teneramente abbracciati vicino alla macchina del ragazzino.
Garrett la allontana e le bacia la fronte mormorandole qualcosa. La Swan inizia ad implorarlo… ma perché? Può avere me, il figo Masen! Perché vuole continuare con quel bamboccio?
Per una volta il ragazzino fa una cosa giusta: se ne va e la lascia con la scusa di volere del tempo per pensare! Bravo ragazzo, togliti dalle scatole… e togli le mani di dosso dalla mia Swan!
La felicità che provo nel vederlo salire in macchina, viene spazzata via dall’immagine di Isabella che scappa piangendo.
Una strana fitta al petto mi fa fare una smorfia e portare inconsciamente la mano sul cuore.
Non mi piace vedere la matricola in lacrime. Preferisco vederla sorridente, agguerrita, arrabbiata… ma in lacrime proprio non mi piace!
Cercando di non farmi notare, la seguo. Piange appoggiata ad un albero. Mi avvicino cercando di non dar peso alle strane sensazioni che provo… se non fosse impossibile, potrei dire che mi sento in colpa per essere la causa di quelle lacrime. Ovviamente non sono io che l’ho fatta piangere, ma il biondino e la sua gelosia. Che poi dico, per mesi non si è fatto vedere e poi si presenta bello come il sole e posa le sue manacce sulla ragazzina che sto puntando… e per finire in bellezza fa pure il difficile dicendo che vuole tempo solo perché ci ha beccati vicini! Secondo me stava cercando una scusa per mollarla ed io sono capitato a pennello!
“Ehi!” la chiamo sperando che smetta di piangere. “Ehi! Principessa… mi dispiace!” cerco di consolarla asciugandole le lacrime, ma allontana il viso e si gira dall’altra parte. Mi fa male la sua reazione.
“Scusa” sussurro inginocchiandomi dietro di lei.
“Non me ne faccio nulla delle tue scuse” sibila aumentando il mio senso di colpa. “Sei uno stronzo Edward!”.
Trattengo il fiato come se quelle parole fossero state un pugno in pieno viso, ma non mi faccio intimidire e la abbraccio facendole appoggiare la schiena sul mio petto.
“Shh! Non piangere Bella. Mi dispiace.” E la cullo mormorandole parole di scusa. Non so perché, ma sento che solo con il suo perdono posso togliermi quel fastidioso peso dal petto.
Dopo alcuni minuti si tranquillizza ed io mi rilasso assaporando la bellissima sensazione che provo nel sentire i nostri corpi così vicini.
“Perché?” mi chiede con rabbia inginocchiandosi di fronte a me. “Perché sei così stronzo? Perché devi per forza intrometterti nella mia vita? Cosa ti ho fatto?” ringhia ricominciando a piangere. I suoi occhi sono belli anche se arrossati dal pianto.
“Perché mi piaci” le rispondo accarezzandole le guance rigate dalle lacrime. “Perché da quando ho iniziato a parlarti ho capito che sei una persona speciale”. Mi stupisco delle mie stesse parole, ma soprattutto nell’accorgermi che non sto mentendo. “Perché quando ti ho vista nel locale avvinghiata al tuo ragazzo, per la prima volta ho sentito lo stomaco contorcersi dalla gelosia”.
Sto impazzendo! Lo sapevo che mi aveva fatto un incantesimo! Masen non è geloso di nessuno… anche se preferisco vedere Bella tra le mie braccia e sulle mie labbra, invece che su quelle di qualcun altro. 
“Perché mi piace sentire la tua voce, mi piacciono le tue risposte non scontare, i tuoi occhi dolci e sinceri!” ma cosa diavolo sto farneticando? E’ vero, mi piacciono tutte queste cose di lei… ma io devo solo portarmela a letto… mica sposare!
“BASTA” urla alzandomi con uno scatto facendomi cadere sulla schiena, ma ci metto poco a riprendermi e in un nano secondo sono in piedi di fronte a lei. Ho fatto trenta, facciamo trentuno… dopo tutte le sdolcinatezze che mi sono sfuggite negli ultimi secondi, sicuramente è la volta buona che cede!
“Ti prego, Bella. Dammi una possibilità. Lo so quale è la mia reputazione… ma con te…”
“Ok. Una possibilità. UNA.” Mi concede come se fosse una minaccia “Ma dovrai seguire delle regole…”
“Sono pronto a tutto pur di farti…” cerco, parlando, di nascondere il timore di cosa il suo cervellino ha escogitato, ma lei mi blocca.
“Non voglio vederti con altre ragazze…”
Può sembrare una clausola difficile da seguire, ma non credo di dover stare a stecchetto per troppo tempo, anche se mi domando cosa le importa se sto con altre donne, forse…
“Gelosa?” chiedo sornione.
“Forse!” risponde lasciandomi di stucco. “Voglio che mi aiuti per le relazioni più difficili e la preparazione dell’esame.” Annuisco con il mio miglior sorriso sghembo, sono il migliore a scuola, questa regola è la più facile da seguire.
“Voglio che almeno un giorno alla settimana tu mi stupisca…”
Le piace giocare… ed io adoro i giochini!
Tremo leggermente nel vederla sovrappensiero, non promette nulla di buono, posso sentire gli ingranaggi del suo cervello lavorare su altre regole, meglio intervenire!
“Basta?” le chiedo speranzoso, anche se camuffo il tutto con un tono strafottente e un pizzico di dolcezza.
“Per il momento si… ma non gongolare… già con la prima regola so che ti brucerai la tua occasione”.
Mio caro incubo… Masen è pronto a tutto pur di vincere questa maledetta scommessa, e se basta un po’ di astinenza per farmi vincere… astinenza sia!
EJ è già in tiro al solo pensiero di quanto sarà strepitoso il sesso con lei!  Ogni sensazione sarà amplificata dal periodo di magra che l’ha preceduto! Non vedo l’ora!!!

 
** ATTENZIONE SPOILER **
“Ti odio!” urla tenendo il cellulare di fronte a sé.
“Tutto bene?” gli chiedo cauta e fermandogli il braccio con il quale sta per lanciare il cellulare.
“No!” ringhia liberandosi dalla mia presa e passandosi nervosamente la mano tra i capelli.
“Chi odi?” gli chiedo senza preoccuparmi di passare per inopportuna,
“La tua amica!”

Avete capito di chi sarà il prossimo POV?


 

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Capitolo 4
*** POV Alice - un discorso inaspettato ***


Ciaooo!! Sono ancora in vacanza!!! Ma quanto si sta bene????
Ecco a voi, come promesso, un nuovo capitolo... un nuovo POV!!!
Come molte di voi avevano intuito.. entriamo nella testa di Alice.
In "Cotta pericolosa" è in data: 20 gennaio ....
BUONA LETTURA!!!

 
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POV ALICE – un discorso inaspettato!

 “Sicuro che non ci si rivolterà contro?” chiedo per l’ennesima volta a Jasper mentre riguardo le foto sul computer.
Lui sospira e si siede accanto a me prendendomi le mani nelle sue.
“Quando tutto è iniziato… sì, ero convinto, ma adesso…” guarda per un attimo la foto che ritrae Edward e Bella che passeggiano per la scuola “… non lo so più…” confessa triste.
“A me sembra che sia cambiato” esclamo mettendo la fotografia del primo piano di Edward che guarda Bella.
“Non lo so… le persone come lui non cambiano così velocemente… fino a pochi giorni fa era una macchina del sesso… non credo che pochi giorni in compagnia di Bella lo abbiano fatto redimere”
“Però non ha più avuto delle ragazze! Lo abbiamo pedinato e si è sempre comportato bene!” gli faccio notare continuando a sfogliare le fotografie.
“Lo so… e anche io ho notato quello sguardo” ed indica gli occhi verdi di Edward mentre sorride all’uscita della biblioteca in compagnia di Bella.
“Forse dobbiamo mollare tutto e dirgli che sappiamo della scommessa”
Jasper si alza con uno sbuffo ed inizia a camminare per la stanza con lo sguardo assorto.
“Non so… Masen è un bravo attore. Ha carisma e sa cosa vuole. E’ disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obbiettivi ed adesso il suo obbiettivo è Bella… e se ci stesse prendendo in giro?”
“Ma lo sguardo non mente!” gli faccio notare.
“Sei una romantica… e vedresti il buono anche in un goblin…” si stappa una birra e fa una lunga golata “Facciamo così… Se Edward confessa la scommessa a Bella, io cancellerò tutto… ma se fa un passo falso… metterò in rete ogni singolo scatto senza sentirmi in colpa.”
Scuoto la testa poco sicura che sia la cosa giusta di fare. Secondo me tra Edward e Bella ci sono delle possibilità. Hanno iniziato con il piede sbagliato, ma possono sempre perdonarsi a vicenda e ricominciare… devo parlare con Edward!
“Non ci pensare!” mi richiama Jasper come se mi avesse letto nel pensiero ed io lo guardo con il mio miglior sguardo da non capisco.
“Non forzare gli eventi! Edward è un ottimo imprenditore. La materia in cui spicca è il marketing e dibattito. Se sta fingendo per la scommessa… tu gli darai la possibilità di vincere senza riserve e renderai nulli tutti i nostri sforzi!” si inginocchia di fronte a me e mi guarda dritto negli occhi “Se è veramente cambiato, dirà a Bella della scommessa e tutti avranno il loro lieto fine… ma se non le dirà nulla, vorrà dire che sta solo recitando una parte per ottenere la vittoria.” Mi accarezza la guancia e mi sorride dolcemente “Se sono rose fioriranno… ma tu non devi intrometterti. Questo contrattacco è l’unica arma che conosco per evitare che Bella e altre ragazze finiscano nelle grinfie di persone come Masen.”
“Ma stiamo usando Bella come esca!” esclamo arrabbiata “E’ innamorata di lui! Si vede lontano un miglio! E questa farsa la sta facendo avvicinare sempre di più a lui! Se hai ragione, e Masen sta solo recitando, Bella ne uscirà distrutta! Se invece non sta recitando, li faremo litigare!”
“Se non sta recitando io cancellerò tutto!” mi risponde alzando la voce “Non ho messo in piedi questo teatrino per distruggere la felicità di qualcuno! Ho fatto tutto questo…” e indica il tavolo ricoperto di fotografie e appunti “solo per far capire a un pallone gonfiato che non si gioca con i sentimenti degli altri!”
“Ma Bella…”
“Bella sa cosa sta facendo! Non è la ragazzina delicata che pensate tutti voi! Conosce ogni dettaglio del piano e ogni volta che mi chiede una modifica la ascolto, perché so perfettamente che chi ci perderà più di tutti sarà lei! Ma non possiamo tirarci indietro adesso! Non a pochi giorni dalla fine! Non dopo tutto quello che è successo!”
“Tu vuoi solo giocare allo stratega con i sentimenti della mia miglior amica!” lo accuso alzandomi e dirigendomi verso la porta. “Se Bella ne uscirà distrutta ti riterrò l’unico responsabile!”
“Alice…” prova a chiamarmi, ma ormai sono uscita dal suo appartamento sbattendo la porta.
 
Cammino per il viale dell’università cercando di recuperare la calma. Non sono sicura che il nostro piano sia corretto. E’ vero, Edward è sempre stato un pallone gonfiato e le sue parole nello spogliatoio continuano a martellarmi il cervello… però…
Decido di entrare in biblioteca, Bella dice che il posto migliore per pensare, ed io ho tantissime cose a cui pensare.
Passeggio per gli scaffali alla ricerca di un libro che mi dia le risposte che cerco. Ovviamente non lo trovo, perché ciò che stiamo facendo non è spionaggio, ma nemmeno un romanzo rosa… sbuffo continuando a sfiorare le coste dei libri con la punta del dito… perché non esiste un libro con le risposte?
Dato che non trovo nulla, decido di unirmi ai miei amici a pranzo. Esco dalla biblioteca e la voce di Edward mi fa voltare.
“Ti odio!” urla tenendo il cellulare di fronte a sé.
“Tutto bene?” gli chiedo cauta e fermandogli il braccio con il quale sta per lanciare il cellulare.
“No!” ringhia liberandosi dalla mia presa e passandosi nervosamente la mano tra i capelli.
“Chi odi?” gli chiedo senza preoccuparmi di passare per inopportuna,
“La tua amica!”
“Bella?” gli chiedo facendo un passo per diminuire le distanze e lui annuisce.
“Ricordati che chi odia ama!” lo stuzzico per vedere la reazione e sorrido nel constatare che le mie impressioni non sono sbagliate.
“Mi sta facendo uscire di testa!” sbotta iniziando a camminare avanti ed indietro. “Stare con lei è come andare sulle montagne russe! Un giorno è tutto rosa e fiori ed il giorno dopo sono lampi e fulmini… sempre che entrambe le cose non succedano nello stesso giorno!” esclama con un ringhio esasperato e continuando a camminare avanti ed indietro.
“Bella è una ragazza particolare. Non le piace che le mettano i piedi in testa…” provo a gettare l’amo.
“Nemmeno a me piace, se è per questo!” mi risponde trafiggendomi con lo sguardo. “Mi ha sbattuto il telefono in faccia dopo avermi fatto un discorso sconclusionato!”
“Cosa è successo?” gli chiedo invitandolo a sedersi sui gradini della biblioteca. Lui sospira e si siede sul gradino più basso del mio.
“Non lo so… non ci sto più capendo niente…” afferma stropicciandosi la faccia “dovevamo andare a cena stasera… ma forse ha cambiato idea e non vuole più venire, ma non sa come dirmelo… ma da cosa ha detto al telefono… non lo so… veramente Alice… non lo so… so solo che è incazzata e mi ha sbattuto il telefono in faccia dopo avermi detto addio.”
“E tu non hai fatto nulla?” gli chiedo alzando un sopracciglio. Conosco Bella e so che non perde le staffe senza una ragione.
“Non rispondeva ai miei messaggi… ed io ho pensato che mi stesse evitando…”
“Ma lei non ti ha mai evitato e non ha mai avuto problemi a dirti cosa pensa in faccia!” 
Lui sospira e si stropiccia nuovamente la faccia.
“Non so come comportarmi con lei. E’ tutto nuovo… non ho mai…” scuote la testa e fa una smorfia.
“…Faticato così tanto per avere una donna?” gli chiedo pregando dentro di me che non sia la vera fine della sua frase. Lui mi sorride e nega con il capo facendomi rilasciare un sospiro.
“Con lei è diverso e mi sento un pesce fuor d’acqua. Voglio la sua compagnia, ma non so come comportarmi…”
“Devi solo essere te stesso… essere sincero con lei!” provo a indicargli la via.
“Non è facile…” sospira guardando verso un punto imprecisato.
“Non è facile essere sé stessi o essere sinceri?” gli chiedo sorridendo.
“Entrambi… non è facile abbandonare certi atteggiamenti dopo anni passati a… lascia stare…” e con uno scatto si alza in piedi. Io lo guardo senza capire il suo cambiamento repentino.
“Cosa vuoi fare con Bella?” gli chiedo alzandomi anche io.
“La verità? Non lo so! In questo preciso momento vorrei mandare tutto al diavolo!”
“Non mi sembri un tipo che si arrende così facilmente!”
“Non lo sono, ma c’è sempre una prima volta!” mi risponde con il suo sorriso sghembo.
“Mi dispiace…” mormoro abbassando il capo. Se abbandona, finalmente la scommessa verrà fermata… ma mi dispiace che non si diano una possibilità. In questi pochi giorni che li abbiamo pedinati ho sperato in un lieto fine tra loro.
“E perché?” mi chiede stupito ed interessato.
“Ti dico la verità, se poi tu la dici a me!” contratto e lui annuisce.
“Lo so che potete sembrare opposti, ma vi completate… e quando vi vedo insieme…” mi stringo nelle spalle e mi mordo il labbro “beh! Sembrate una bella coppia… e insieme secondo me potreste migliorarvi a vicenda…”
Lui sorride e si passa la mano nei capelli.
“Quale verità vuoi da me?” mi chiede senza guardarmi.
“Provi qualcosa per Bella?” gli chiedo senza timore.
Lui annuisce “Non la amo se questa era la domanda. Ma provo qualcosa per lei…e mi piace la sua compagnia…”
Sorrido alla sua confessione e gli arruffo i capelli facendogli fare un smorfia.
“Corri da lei… e dille la verità!”
“Grazie Alice!” esclama con un sorriso che gli illumina il viso prima di voltarsi e correre verso il bar in cui ci sono i nostri amici.
 
Prendetemi per visionaria, ma secondo me tra Edward e Bella e ci sarà il lieto fine… dobbiamo solo aiutarli a superare questo mese!!!!

 
!! ATTENZIONE SPOILER !!
“Lo sai che il vero fine della scommessa non erano i soldi, ma la tua reputazione!” gli urla contro, ma Edward non ribatte e lo guarda come se stesse parlando del tempo “Cazzo! Masen!” ringhia passandosi le mani in faccia “Ho creato tutta questa messinscena per te e tu mi ripaghi così?”
“Cosa devo fare eh? Prenderla con la forza? La Swan non mi vuole! Non posso farci nulla!”


 
IN ATTESA DEL PROSSIMO CAPITOLO
POTETE FARE UN SALTO NELLE ALTRE MIE STORIE!!!
from twilight to sunrise edward - POV Edward in NEW MOON (Completa)
Padre senza saperlo - un'isola, una regola... e le sue conseguenze! (Completa)
La donna più felice del mondo - un ragazzo, una ragazza e qualcuno di troppo! (Completa)
Devi essere indipendente - facile innamorarsi di un uomo sexy pieno di soldi, e se fosse solo un sexy imbianchino? (Completa)
Il mio incubo personale - a volte cambiare città non basta per dimenticare (Completa)

E FATE UN SALTO ANCHE NELLE STORIE DI Deni_Mas E AlmaRed

 

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Capitolo 5
*** POV Edward - Forks ***


Ciaooo! Come promesso ieri... sfrutto i giorni di ferie per pubblicare...
Devo solo fare un piccolo appunto... lo spoiler del capitolo precedente è errato... SCUSATE... ho saltato a piè pari un capitolo! ahahaha!!!
Ma me ne sono accorta e pubblico il pov giusto.... 

Come periodo in "Cotta Pericolosa" siamo al 23 / 24 gennaio ....

BUONA LETTURA!!!


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POV Edward - Forks

Ormai non ho più nessun dubbio: Bella mi ha lanciato un incantesimo!
Sono ormai così incapace di ragionare che ho accettato di accompagnarla a Forks! Esatto, Forks, il paese che mi ha tolto tutto… il paesino sperduto che, solo pochi anni fa, avevo giurato a me stesso di non vedere mai più.
Ed invece sono qui, in auto, con Bella, che mi dirigo proprio verso quel paesino maledetto.
Ormai i giorni in cui posso godere della sua compagnia sono contati e, pur di poter sfruttare ogni momento possibile, ho deciso di accantonare per due giorni il mio odio nei confronti del paese più piovoso d’America… forse, dopo questi giorni, riuscirò pure a nominarlo senza sentire il classico dolore che mi attanaglia.
Il viaggio scorre piacevole. Parliamo un po’ di tutto. Lei mi racconta alcuni aneddoti della sua vita ed io mi lascio andare raccontandole i miei sogni, non sono ancora pronto a raccontarle il mio passato. Forse dopo il termine della scommessa… ma perché mi illudo?
Non è possibile che mi parli ancora dopo che avrà scoperto il vero motivo che mi ha fatto avvicinare a lei.
Il pensiero che tutto questa finirà molto presto mi sta distruggendo, ma non posso più tirarmi indietro e le uniche cose che posso ancora fare sono: pregare perché mi perdoni appena scoperta la scommessa o gustarmi questi ultimi momenti con lei e imprimermeli nella mente per poterli ricordare per sempre.
Dopo il ballo dell’altra sera ho faticato tantissimo a tenermi dal dirle la verità, ma le parole di Peter mi hanno dato la forza che era venuta meno. Ha ragione il mio amico. Se le dico la verità la perderò ancora prima del tempo…
“Felice di rivedere i tuoi genitori?” le chiedo per spezzare il silenzio che era calato in macchina e per allontanare i pensieri.
“Curiosa di vedere la loro faccia quando mi vedranno” risponde sorridendo e facendomi ridere per la faccia da bambina beccata con le mani nella marmellata.
“Non li hai avvisati?”
“No! Avrei dato più tempo a mia madre di organizzarsi per sfruttarmi!” esclama fingendomi scandalizzata e scoppiando a ridere. Mi mancheranno questi momenti….
Il viaggio continua sereno e, per la prima volta dopo anni, mi sento veramente nel posto giusto, non devo fingere di essere un figo, non devo fare attenzione a non sbagliare mai, sono solo me stesso e mi sento finalmente felice e leggero.
Ovviamente la felicità non può durare in eterno… e rivedere il capo Swan mi fa ripiombare in un secondo al momento peggiore della mia vita. Alcune immagini, che credevo aver rimosso, ritornano prepotenti facendomi dolere il petto.
“Tranquillo Masen, mio padre è gentile, non farti trarre in inganno dal baffo folto. E poi… il fucile lo tiene in casa! Finché rimaniamo in giardino non rischi nulla!” esclama Bella facendomi tornare al presente, prima di scendere dalla macchina per correre verso i suoi genitori. Li abbraccia mentre io rimango in macchina, completamente immobilizzato. Non ho la forza di rivedere il capo Swan… ma non posso nemmeno rimanere qui seduto!
Faccio un paio di respiri per recuperare la calma e mi calo la maschera che da anni è mia fedele compagna.
“Capo Swan” lo saluto cercando di sorridere.
“Edward Masen?” mi chiede scrutandomi.
“Sei cresciuto” continua porgendomi la mano e sorridendomi con quel sorriso che anni prima mi ha evitato il baratro.
Mi stringo nelle spalle sperando che non aggiunga altro e gli sorrido.
“Vi conoscete?” chiede Bella guardando prima me e poi suo padre.
“Conosceva mio padre… ci siamo conosciuti molti anni fa…” rispondo lanciando uno sguardo, che spero capisca, al padre di Bella.
“Sì, anni fa ho avuto a che fare con la sua famiglia…” conferma massaggiandosi il collo a disagio. “Ma non rimaniamo qui sulla porta, entrate! Sarete affamati dopo il lungo viaggio” esclama la madre spezzando il momento di imbarazzo e trascinando la figlia in casa.
Faccio un passo verso la porta, ma il signor Swan mi ferma trattenendomi per il braccio.
“Lei cosa sa?” mi chiede indicando la porta aperta.
“Nulla. E nulla deve sapere” rispondo guardandolo negli occhi.
Lui annuisce e sospira. “Sono… felice di vedere che sei riuscito a superare…”
“Non l’ho superato… non del tutto. Un buon amico mi ha aiutato a guardare avanti… e io guardo avanti”
“Perché sei qui con Bella? Stai cercando risposte sul passato… o devo farti il discorso padre e ragazzo della figlia?”
“Sono solo venuto ad accompagnare un’amica dai propri genitori.” Rispondo sicuro, ma lui alza un sopracciglio “Non sono il suo ragazzo e non sono qui per rivangare il passato…”
Mi guarda per attimi che sembrano anni, scavandomi nell’anima.
“Non ferire mia figlia… o dimenticherò anche io il tuo passato…” mi minaccia dandomi le spalle per rientrare in casa. Deglutisco a fatica e cerco di riprendere il controllo.
Quando ho accettato la scommessa non sapevo che Bella fosse sua figlia… non avrei mai fatto del male alla famiglia dell’uomo che anni fa fu il mio spiraglio di luce… cosa posso fare adesso?
Ferirò sicuramente Bella… ed anche se le dicessi della scommessa stasera, non le eviterei di starci male, avvicinerei solo il momento… ma perché ho ascoltato Peter?
 
Dopo le prime frecciatine tra me e Bella, la serata scorre piacevole.
La famiglia Swan è fantastica e mi sento a casa. Capo Swan è un uomo silenzioso e composto, leggermente burbero, l’esatto opposto della moglie Renèe che è iperattiva e piena di vita.
Bella è il mix perfetto di entrambi. Piena di vita e con un sorriso contagioso come la madre, ma anche riflessiva e capace di metterti in soggezione con un solo sguardo come il padre.
Purtroppo l’ospitalità della famiglia mi rovina i piani che avevo per la serata e sono costretto a disdire l’appuntamento che avevo preso con il detective Forge. Capo Swan non ha creduto alla scusa della zia, lui sa che non ho parenti in vita, ma potevo riferirmi ad una zia acquisita… ma a chi voglio darla a bere?
Ringraziando, Bella mi raggiunge sul porticato dove era uscito per telefonare e, senza rientrare in casa, mi ha trascinato a La Push per conoscere i suoi amici d’infanzia.
 
 
***
 
Gli amici la salutano con forti abbracci e mi fanno sentire subito a mio agio.
Sono simpatici e pronti alla battuta e mi trattano come se mi conoscessero da anni. Tra risate e battute, iniziamo a preparare il salone per la grande festa che si terrà il giorno dopo. Seth mi avvisa che la dolcissima Renèe diventa un generale quando deve gestire la festa e mi consiglia di darle sempre ragione per evitare inutili scenate isteriche. Scuoto la testa ridendo al pensiero della dolce Renèe nelle vesti di un generale e mi dirigo in cucina per caricare l’acqua. Il panorama che c’è al di là della finestra, mi incanta e mi fermo a osservare il paesaggio. E’ tutto grigio e l’oceano è arrabbiato, ma mi piace e mi dà un senso di pace… tutto l’opposto di Seattle. Pieno di colori, di vita… ma tutto così tremendamente finto…
“Vedo che La Push ti fa bene” esclama Bella arrivandomi alle spalle.
“Mi piace qui e mi piacciono i tuoi amici. Sono calorosi e socievoli. Non hanno grilli per la testa e si divertono con poco… farei firma per vivere in questa riserva.” Ammetto guardando il sole che inizia a calare sull’oceano.
“Sicuramente non potrai diventare un famoso pubblicitario se ti rileghi in un riserva indiana” mi risponde sorridendo ed io faccio una smorfia.
“Tu, questo paradiso e una capanna… sarei più ricco di qualsiasi pubblicitario famoso” mormoro facendola avvicinare e abbracciandola. Potrei rivedere i miei progetti futuri se potessi vivere tutti i giorni la felicità e la leggerezza di questa giornata.
“La Push la rende molto romantico signor Masen” scherza guardandomi negli occhi.
“TU mi rendi così…” e unisco le nostre labbra prima che possa replicare.
Quanto vorrei che questa fosse la mia vita… Bella al mio fianco, una capanna sulla spiaggia, veri amici con il quale condividere le serate…
Le accarezzo la schiena mentre mi gusto le sue morbide labbra, immaginando un futuro al quale non avevo mai pensato e che, fino a poche settimane prima, reputavo monotono e stupido.
Mi perdo nei suoi occhi e le mie mani prudono per la voglia di sentire la sua pelle sulla mia. Anche lei lo vuole, e me lo fa capire attirandomi maggiormente a sé.
Il bacio, da dolce e delicato, si trasforma in passionale e pieno di desiderio.
Le nostre lingue danzano insieme mentre le nostre mani esplorano uno il corpo dell’altro.
“Sei bellissima” soffio sulle sue labbra guardandola negli occhi prima di baciarla per trasmetterle tutto ciò che sto provando.
Mi lascio travolgere dalle emozioni che solo i suoi baci mi sanno donare e dimentico tutto. Dove siamo, perché lo siamo… sento solo lei, il suo corpo, la sua voglia di me e quel legame, così sconosciuto quanto perfetto, che ci lega.
Le nostre mani continuano a esplorare i nostri corpi come se non ci fossero i vestiti e gemo quando con il suo centro spinge contro il mio povero EJ ormai sull’attenti.
“BELLA!!!” la voce di Leah ci riporta alla realtà.
Ringhio spazientito quando mi blocca le mani e guarda verso la porta dal quale arriva la voce.
“Non rispondere” le sussurro roco continuando a strofinare i nostri centri. Non voglio che si allontani da me… voglio sentirla mia… voglio essere un’unica cosa con lei…
“BELLA!!” la chiamano nuovamente, ma io non mi faccio distrarre. Ho bisogno di sentirla, ho bisogno di lei e non mi importa dei suoi amici.
“Devo andare” mi dice poco convinta. Mi posa le mani sul petto e mi allontano mentre sbuffo per riprendere lucidità. Mi appoggio al muro, dato che le gambe faticano a reggermi, e strizzo gli occhi per riprendermi.
“Devi darmi un momento” borbotto cercando di sistemarmi i pantaloni che stringono dolorosamente.
“Fai con comodo… io vado da Leah prima che ci veda” e sorride dandomi un veloce bacio sulle labbra schiuse. Provo a bloccarla, ma mi sfugge facendomi ringhiare. Adoro giocare con lei…  
 
***
 
Cosa dire del mio primo giorno a Forks?
Credo che posso riassumerlo con: pieno di emozioni.
Il dolore nel rivedere il capo Swan, il piacere nel conoscere i ragazzi de La Push, la passione in cucina con Bella, la serenità nel suo letto per tranquillizzarla dagli incubi che le storie del terrore le avevano causato… e il timore, oltre che il senso di colpa, che ho provato quando il padre di Bella stamattina mi ha parlato durante la colazione.
“Quale zia ti aspettava a Port Angeles?” mi saluta appena entro in cucina. Ancora mezzo addormentato, penso a quale scusa usare, ma lui mi precede “Sono un poliziotto, non mentire.”
“Dovevo vedermi con una persona…”
“Riguarda il tuo passato?” mi chiede alzando un sopracciglio ed io annuisco. “Avevi detto…”
“Che non l’ho superato… ci sto provando… ma sono emerse alcune cose che mi fanno pensare…”
“Che non abbiamo svolto un buon lavoro?” finisce per me alzando leggermente la voce.
Nego con il capo e, con tutto il coraggio che posseggo, lo guardo dritto negli occhi “Nemmeno il miglior investigatore poteva scoprire certe cose… sono emerse da poco… quindi non ho nulla da recriminare a nessuno… voglio solo delle risposte!”
“E’ stato un incidente…”
“Voglio solo averne la conferma!”
“Non torneranno… e non vorrebbero che tu sprecassi la tua giovinezza a cercare chimere…”
“Voglio solo delle risposte” ripeto dandogli le spalle per portare la colazione a Bella, ma lui continua.
“Vivi il presente e lascia il passato dove è…”
“Appena avrò conferma che è stato solo un incidente…”
“Solo un incidente…” mormora giocando con il cibo nel piatto. “Tu e Bella potete avere una vita felice senza rivangare il passato” esclama alzando il viso e trafiggendomi con lo sguardo.
“Io e Bella…”
“Sono un poliziotto!” mi interrompe guardandomi saputo “Giurami solo che terrai Bella lontano dai guai.”
Annuisco sicuro, convincendolo, prima di uscire dalla cucina.
Bella, purtroppo, tra pochi giorni sarà molto lontana da me per poter essere toccata dal mio passato.


 
Evito lo spoiler dato che lo avevo già pubblicato nel capitolo precedente!
Ma vi invito a leggere la mia nuova one-shot 

Vuoi Compagnia? 
...
mi piacerebbe sapere se vi sentite più Edward o Emmett!!! Buona lettura!






 

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Capitolo 6
*** POV Emmett - Realtà Parallela ***


Ciaoo!!!
Buona domenica! Spero che l'abbiate passate bene... io me la sono goduta ed adesso sono qui ad aggiornare... in attesa delle vostre recensioni... il miglior finale di questa domenica stupenda!
Il capitolo che segue è un pò corto, lo ammetto... ma per ciò che si deve capire basta e avanza... più lungo avrei rischiato di inciamparmi in qualche errore...
Come già avevate intuito dallo spoiler... il prossimo POV è di Emmett... 
il periodo in "Cotta" è giovedì 28 gennaio... giù di lì!
Buona lettura!!!


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Emmett – Realtà Parallela!

 
Jacob, se avesse potuto e fosse stato più grosso di me, mi avrebbe riempito di pugni perché non sono arrivato in tempo per allontanare Edward da Bella… ma si può sapere come diavolo ragiona?
Non sono un guardone! E’ vero, mi piacciono le donne e non sono un puritano, ma credevo che i due piccioncini si contenessero! Stavano passeggiando romanticamente sulla spiaggia, tubando come due colombi, come potevo immaginare che Edward tirasse fuori la tigre proprio nel momento in cui mi ero allontanato per fare pipì?
Vedere Bella così turbata ha fatto incazzare anche me! Sono io che l’ho abbracciata sulla spiaggia e portata in braccio fino a casa. Non smetteva di piangere poverina! E se non fosse stato che dovevo portarla al sicuro e dalle ragazze per farla tranquillizzare sarei corso da Edward per spaccargli la faccia.
Lo conosco da anni ormai, e non pensavo che fosse un bastardo patentato.
Ma anche se ho dovuto aspettare che Bella e Alice partissero per Forks, la rabbia non è ancora andata via e voglio fare un discorsino al signorino!
Lo cerco nella sua stanza del campus, ma non lo trovo, così decido di andare nel suo appartamento segreto, quello in cui ha portato Bella e che conosce solo Peter.
 
Quando arrivo di fronte al suo appartamento, vedo la sua Volvo sfrecciarmi davanti. Lo seguo per capire dove sta andando e con mia grande sorpresa lo vedo parcheggiarsi di fronte all’appartamento di Bella. Scende guardandosi intorno e svanisce all’interno del palazzo. Dopo pochi minuti lo rivedo uscire con il cellulare in mano. Parla con qualcuno, è agitato, e corre di nuovo verso la macchina. Ricomincio con l’inseguimento… questi giorni di pedinamento mi hanno insegnato ad essere invisibile!
Arriva all’università e si dirige con passo svelto verso la palestra.
C’è solo Peter che si allena correndo da una parte all’altra della palestra e che si ferma appena Masen fa il suo ingresso. Mi nascondo nello sgabuzzino del bidello e ascolto la loro chiacchierata.
“Dopodomani finisce la scommessa!” esclama Peter dandogli una pacca sulla spalla.
“Ho perso la scommessa… è inutile aspettare dopodomani.  Domani ti porto i soldi, così potrai distribuirli tra i vincenti” risponde Edward con tono piatto.
“Ma sei impazzito? Hai idea di quanti soldi stiamo parlando?” gli chiede stridulo.
“I soldi non sono un problema… ho perso ed è giusto che paghi”
“Hai ancora due giorni… e da quello che ho visto in corridoio, la Swan sta cedendo!”
“La Swan ha vinto. Non ha ceduto alle mie lusinghe. Paga i ragazzi e trovatevi un altro soggetto su cui scommettere” e si volta lasciando sia Peter che me a bocca aperta.
Ma il capitano lo ferma posandogli una mano sulla spalla.
“Lo sai che il vero fine della scommessa non erano i soldi, ma la tua reputazione!” gli urla contro, ma Edward non ribatte e lo guarda come se stesse parlando del tempo “Cazzo! Masen!” ringhia passandosi le mani in faccia “Ho creato tutta questa messinscena per te e tu mi ripaghi così?”
“Cosa devo fare eh? Prenderla con la forza? La Swan non mi vuole! Non posso farci nulla!”
“Ma sei scemo? Da quando non riesci a far capitolare una donna? Quella matricola ti ha mandato in pappa il cervello! Ho visto come la guardi! Con gli occhi a cuoricino!!! Ma non è quello che ti ho insegnato!” continua a sbraitare iniziando a spintonarlo.
“Ti ricordi Amber? Ti ricordi come ha ripagato il mio amore? E la tua madre adottiva? Quanti se ne portava in casa quando il marito non c’era? Senza contare la volta che ci ha provato con te per trovare la scusa per cacciarti di casa! O vogliamo ricordare Sarah, la ragazzina del liceo che ti adulava solo per poterti far fare i suoi compiti e poi ti derideva mentre si scopava il figo del liceo!”
“Bella non è…” prova a replicare Edward, ma Peter continua ormai fuori controllo.
“Bella è una donna! Che ha rovinato tutto ciò che abbiamo faticosamente costruito! Una donna che fa la difficile solo perché è frigida! Cazzo, Edward! Non dovevi fare il galante… dovevi sfoderare il tuo fascino e impegnarti per farle allargare le gambe! Ma no, tu hai voluto giocare al gentiluomo e cosa ne hai ricavato? Un pugno di mosche! Cazzo!” prende fiato e guarda con disprezzo Masen che sostiene il suo sguardo.
“Ho puntato tutto su di te… ed ho perso tutto! Seimila dollari! Cazzo! Seimila dollari!”
“Te li do io…” si propone Edward come se parlasse di centesimi.
“Sarà meglio che me li dai tu! Perché li ho scommessi solo per te! Li ho scommessi per far sì che gli altri ti rivedessero come il figo della scuola e non lo sfigato che si fa ridere in faccia dalle ragazze!”
“Mi dispiace Peter” esclama Edward mantenendo una posizione rigida.
“Vattene! Ti avevo avvisato! Se avessi perso questa scommessa… tu per me saresti morto!” ed a quelle parole posso vedere chiaramente qualcosa che si spezza in un Masen già abbastanza provato.
“La nostra amicizia valeva così poco?” gli chiede Edward ringhiando e facendo un passo verso di lui.
“Cosa vuoi che ti dica? Sei tornato ad essere lo zimbello e io sono stufo di lottare per difenderti, devi imparare a farlo da solo! Da quando quella matricola è entrata nella tua vita, tu sei cambiato. Non sei più divertente, non mi fai più da spalla, e preferisci passare le serate con lei che con i tuoi vecchi amici … ed io sono stufo di trovare scuse con i ragazzi per pararti il culo. Sono stufo di dover inventare storie assurde per coprire il mio amico innamorato… e non voglio doverti di nuovo rialzare quando cadrai perché la Swan ti farà a pezzi…” sospira e appoggia una mano sulla spalla di Edward. “Sei come un fratello per me… credevo di essere abbastanza forte per aiutarti, ma tu continui a scavarti la fossa.”
“Ho chiuso con la Swan… non cadrò di nuovo”
“Tu non hai chiuso con lei, perché la ami… ma lei ti odierà appena scoprirà cosa abbiamo fatto alle sue spalle e ti distruggerà di nuovo… e in questo momento della tua vita non puoi permetterti di cadere. Finalmente le risposte che cercavi stanno per arrivare e spero per te che siano positive, ma se non lo fossero, non potrai affrontarle con il cuore spezzato…”
“Quindi preferisci lasciarmi da solo?” gli chiede Edward lasciando libere le lacrime ed io inizio ad essere sempre più confuso.
“Sono un codardo… lo so.” Ammette Peter abbassando il capo “Ma ho solo vent’anni e i tuoi problemi sono troppi grandi per me… sei tu la vera roccia, non io… e se la Swan ti spezza andrai a fondo ed io o ti seguo o ti lascio andare… e io non voglio andare a fondo…”
“Quindi…”
“Devi deciderti… o corri dalla Swan e rischi di farti sbriciolare il cuore, abbandonando l’idea di scoprire il tuo passato per poterti leccare le ferite… o dai una risposta alle domande che ti assillano da anni e lasci andare la Swan, rimandando i problemi di cuore quando risolverai i problemi del passato… un solo problema alla volta posso aiutarti ad affrontarlo… non di più!” gli sorride gentile Peter.
Li guardo e mi sento come se fossi in una realtà parallela. Non ho mai sentito Peter parlare in modo così maturo e non ho mai visto Masen così vulnerabile… li credevo due palloni gonfiati, ed invece sono solo due ragazzi che hanno così tanti misteri e problemi da dover vivere con una maschera per difendersi dal mondo… colpire per non essere colpiti.
“Credo di averla persa… ma lascerei il passato dov’è pur di stare con lei” esclama Edward facendomi tornare al presente.
“Ed allora vai… dille cosa provi e spera che sia veramente la persona speciale che pensi”
Edward corre verso l’uscita della palestra, ma si arresta e ritorna sui suoi passi.
“Per la scommessa?”
“Hai perso! E domani dovrai darmi i soldi per pagare i vincenti…” sospira Peter “Le mie tasche già piangono” mormora facendo ridere Edward.
“Grazie Peter! Pagherò anche la tua parte, non ti preoccupare!”
“Non dirle della scommessa… penserò io a insabbiare tutto! Ricordati: un problema alla volta!” gli urla mentre Edward scappa verso l’uscita, ma si riferma e lo guarda stranito.
“Devo dirle della scommessa…”
“Se vuoi che ti odi fallo! Secondo me dovresti prima farle capire cosa provi per lei e quando sarete una coppia rodata… confesserai le tue colpe!” gli suggerisce saputo. Edward lo squadra per alcuni secondi e poi annuisce sorridendogli.
 
Aspetto nel mio nascondiglio che anche Peter se ne vada e prendo il cellulare per avvisare gli altri di non fare niente, di abbandonare il contrattacco… Masen non ha bisogno di nessuna lezione… Masen ha capito ed è veramente innamorato di Bella! Esulterei come Alice se non rischiassi di farmi male in questo spazio angusto.
Sto componendo il numero di Jasper quando il display si illumina con la faccia sorridente di mia madre.
“Ciao mà!” rispondo felice di sentire la mia mamma.
“Emmett…” singhiozza mia madre “Devi tornare a casa… papà…” e scoppia a piangere rendendomi impossibile capire cosa è successo a mio padre.
“Calmati mamma! Prendo il primo aereo ed arrivo!” e come un fulmine mi fiondo in macchina per correre in aeroporto. Provo a chiamare mio zio per sapere cosa sta succedendo, ma ha il cellulare spento. Provo a chiamare ogni parente del quale ho il numero, ma quelli che mi rispondono non sanno nulla e quelli che forse potrebbero sapere qualcosa non rispondono o hanno il cellulare spento. Riprovo a chiamare mia madre, ma inutilmente e, con il cervello che va a mille mentre ogni possibile tragedia mi si para davanti, sfreccio verso l’aeroporto pregando che non sia nulla di grave e che mio padre stia bene…    


 
!! ATTENZIONE SPOILER!!
Brava Swan! Hai aperto gli occhi ai ragazzini e sicuramente, molti cuori che sarebbero stati infranti, adesso troveranno il vero amore… ed io avrò un maggior territorio di caccia, con tutti quei maschioni accasati!

 
IN ATTESA DEI PROSSIMI CAPITOLI... Fate un salto nelle altre mie storie e fatemi sapere cosa ne pensate!!!
from twilight to sunrise edward - POV Edward in NEW MOON (Completa)
Padre senza saperlo - un'isola, una regola... e le sue conseguenze! (Completa)
La donna più felice del mondo - un ragazzo, una ragazza e qualcuno di troppo! (Completa)
Devi essere indipendente - facile innamorarsi di un uomo sexy pieno di soldi, e se fosse solo un sexy imbianchino? (Completa)
Il mio incubo personale - a volte cambiare città non basta per dimenticare (Completa)
Vuoi Compagnia? un uomo, una donna ed un mondo in rovina... quando il sognare è forse l'unica salvezza (completa)

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Capitolo 7
*** POV Edward - Bomba ***


Ebbene sì!!! Ogni tanto il lavoro mi lascia un pò di respiro e mi fa arrivare ad un'ora decente a casa! Ahaahaah
Vi lascio all'ultimo POV della Seconda Parte della storia!
Con la promessa che, spero presto, arriverà la terza e ultima parte di questa storia così travagliata!!!
 



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POV Edward - Bomba

 Sono seduto nella penombra del mio appartamento in attesa che arrivi l’ora di tornare a scuola. Ho perso la scommessa… ed ho perso Bella.
Continuo a ripensare alle sue parole, a come ha reagito gelidamente alla mia dichiarazione.
Le ho parlato con il cuore in mano e lei non solo non corrisponde i miei sentimenti, ma li ha reputati falsi.
Come aveva predetto Peter, ho sentito il cuore andare in frantumi e mi sento uno straccio. Ho visto come riduce le persone un amore non corrisposto, ma non credevo fosse così doloroso.
La vibrazione del cellulare mi fa tornare al presente. Mi alzo di scatto sperando che sia un messaggio di Bella. Che abbia capito che la amo e che mi ama, ma il mondo mi crolla addosso appena leggo:
Vai sul blog della scuola… la matricola ti ha fatto fesso. Mi dispiace, Peter.
Accendo il portatile mentre stappo l’ennesima birra.
“TEST DI LABORATORIO effettuato da ISABELLA MARY SWAN: E’ POSSIBILE IN UN MESE TRASFORMARE UN DONGIOVANNI IN UN UOMO GALANTE?” è il titolo a caratteri cubitali che troneggia al centro della pagina del blog della scuola.
Faccio scorrere la pagina e ogni momento passato con Bella è impresso sul monitor.
La nostra cena al ristorante, la serata nella baita, alla festa di Forks, il ritorno a casa, le giornate passate in biblioteca o a casa mia.
E, come un perfetto test di laboratorio, ci sono foto mie dei giorni precedenti all’incontro con Bella messe a confronto con quelle degli ultimi giorni passati con lei.
Ecco perché i suoi amici uscivano come funghi! Ed io, idiota, ci sono cascato!
Ogni foto ha la didascalia con ben spiegato cosa è successo. Sono riportati i video, le frasi che ho detto…  la mia vita dell’ultimo mese è di dominio pubblico… i miei sentimenti per Bella sono di dominio pubblico!
Scaravento il portatile per terra e inizio a distruggere ogni cosa mi ricordi Bella… la Swan, la matricola, il mio incubo!
Sono stato uno stupido! Ho creduto a una ragazzina! Mi sono innamorato di una ragazzina!
Mi sono pure sentito in colpa per la scommessa che avevo fatto su di lei… Dopo poche settimane avevo anche pensato di non vincerla pur di farle capire che i miei sentimenti per lei erano veri! Ho pagato il debito della scommessa ancor prima che finisse il termine pur di far capire a tutti che lei non era più solo una preda, ma la donna che amavo!
Idiota! Dovevo seguire il mio istinto! Dovevo scoparmela senza farmi troppi problemi!
E’ come tutte le altre ragazze… anzi, peggio! Almeno le altre erano sincere, volevano una scopata indimenticabile e non si sono fatte problemi a chiedermela! Invece lei ha giocato sporco! Mi ha fatto innamorare solo per uno stupido compito di scuola!
Sono un idiota! Ha sempre avuto ragione Peter… mai fidarsi delle donne! Sono infime, calcolatrici… e non meritano il nostro cuore! Devono essere felici di avere il nostro cazzo e nulla di più! Dare il cuore a una donna è sbagliato!
Amber aveva fatto soffrire Peter e lui, in questi anni, ha fatto di tutto per evitare che facessi il suo stesso errore! Me lo ricordava ogni santo giorno… ma io, come un emerito imbecille, ho ceduto agli occhioni da cerbiatta della Swan, al suo sorriso, alle sue guance imporporate…
Bugiarda! Ecco cosa è veramente la santerellina Swan… una bugiarda patentata, aiutata dai suoi grandi amici.
Emmett! Cazzo! Ho condiviso i miei ultimi due anni con lui, gli ho parato il culo in più occasioni… e Jacob? L’ho fatto accettare io nella squadra, io gli ho insegnato i trucchetti per vincere le scommesse… e Alice? Ohhh… il piccolo e malefico folletto!
Mi ha intortato pure lei. Idiota! Ed io che ho ascoltato i suoi consigli quel giorno in biblioteca. Sembrava che fosse l’unica disposta a credere in qualcosa tra me e la sua amica e mi ha spronato a essere me stesso… a donare il cuore alla bugiarda… mi ha dato la speranza che tra me e la Swan potesse esserci un futuro…
Quanto sono stato stupido? Alice è arrivata a fagiolo il giorno che stavo titubando. Il giorno in cui non mi rispondeva al cellulare ed io ero tentato di mollare tutto, di abbandonare la scommessa, la matricola… tutto… ero confuso, volevo prendermi tempo, ritrovare me stesso… perché mi stavo perdendo. Ogni sicurezza che avevo coltivato negli ultimi anni si stava sgretolando ogni volta che guardavo la Swan negli occhi. Volevo fare un passo indietro per poter ricominciare con il piede giusto… ma se avessi mollato… loro non avrebbero avuto il materiale per la loro stupida ricerca!
Ma non hanno capito contro chi si sono messi! Ho superato situazioni più difficili che uno stupido blog… sono Edward Masen e dimostrerò a tutti che nulla può scalfirmi!
 
 ***
 
“Quindi alla fine ero solo una cavia da laboratorio” ringhio appoggiandomi alla porta dell’aula di informatica. “Ti sei divertita Swan?” le chiedo facendo un passo verso di lei. Voglio che mi guardi negli occhi e che capisca che non mi ha fregato. Io sono Edward Masen e rinasco dalle mie ceneri!
Jasper e Rosalie le si parano davanti, mentre la matricola continua a guardarmi… dispiaciuta? Non penso, forse preoccupata che rovini il suo bel lavoro.
“Vattene Masen!” sibila la stangona bionda.
“Me ne vado solo dopo essermi complimentato con la signorina Swan. Mi ha fatto fesso in un modo impeccabile” rispondo strafottente.
“Ha sentito i tuoi complimenti, adesso vattene. Non ti voglio vedere vicino a lei!” la voce dura di Jacob mi arriva alle spalle. Ed il paladino della Swan arriva sul suo cavallo bianco!
“Manca solo più la nana e l’orso e la famigliola è al completo.” Rido senza gioia “Oh! Scusate. Che maleducato” esclamo posandosi la mano sulla fronte fingendomi dispiaciuto. “I complimenti non sono solo per la Swan. Lei non sarebbe stata in grado di fare tutto questo da sola. Chiedo venia, e mi congratulo con tutti voi!” e mi inchino verso ognuno di loro con un gesto teatrale. Mi alzo applaudendo e continuo. “Bravi! Veramente complimenti! Avete futuro nel campo del cinema!”
“Siamo felici che ti piaccia il nostro lavoro, ma adesso ti chiedo cortesemente di andartene” sibila Jasper facendo un passo verso di me. Alzo le mani in segno di resa e sorrido per mascherare la rabbia.
“Ok, ho capito. Me ne vado… spero solo di poter avere una copia di alcune foto… dato che sono veramente fotogenico” e scoppiando a ridere esco dall’aula lasciandoli tutti a bocca aperta.
Deve ancora nascere la persona che mi spezza!
 
La vita mi ha insegnato: se non puoi combattere, alleati! Ed io sfrutterò il loro lavoro per farmi maggiore pubblicità e riprendere il mio ruolo di figo sciupafemmine.
Molte ragazzine che erano titubanti, infatti, si fanno avanti e mi guardano come fossi un principe.
Brava Swan, grazie per la pubblicità!
E ancor prima che suoni la campanella della prima ora, sono già nello sgabuzzino delle scope a sfogare giorni di astinenza insieme ad una ragazza che, fino a pochi mesi prima, faceva la difficile!
 
Il resto della mattina passa tranquilla, tra una lezione ed uno scopata… quanto mi è mancato questo ritmo!
La scuola è divisa in due fazioni: quelli che mi reputano un perdente e quelli che mi reputano un Dio. Chi mi reputa un perdente può farsi da parte, ho da spiegare ai miei nuovi adepti come fare a far capitolare le donne e ho tantissime ragazzine che vogliono provare l’emozione di farsi sbattere da me… soprattutto adesso che ho ampliato il repertorio con frasi sdolcinate e gesti galanti!
Peter, si è dimostrato l’amico che è, mi ha ascoltato senza giudicarmi quando sono tornato distrutto da Forks e ha tenuto a bada i cagnolini spingendoli subito verso una nuova scommessa… anche se da oggi tutto è cambiato. Il lavoro della Swan e dei suoi amici hanno aperto molti vasi di Pandora e molti ragazzi si sono trovati a dover dare spiegazioni alle relative morose. Alcuni dei miei compagni di squadra hanno dovuto redimersi e accasarsi con la ragazza che frequentavano e altri si sono trovati con un due di picche e molte cose su cui pensare.
Brava Swan! Hai aperto gli occhi ai ragazzini e sicuramente, molti cuori che sarebbero stati infranti, adesso troveranno il vero amore… ed io avrò un maggior territorio di caccia, con tutti quei maschioni accasati!
 
Se non fossi troppo arrabbiato, mi congratulerei veramente con lei perché la loro “relazione” mi ha aperto molte porte e liberato da molti avversari…
 
Entro al bar seguito dalle mie nuove fans e noto che il tavolino della matricola e dei suoi amici sfigati è circondato da ragazzine che tartassano di domande il mio incubo. Le chiedono consigli per far capitolare il ragazzo dei loro sogni, le chiedono come far capitolare me… ascolto divertito fino a quando decido di intervenire e dare il colpo finale alla donna che mi ha rubato il cuore per distruggerlo in mille pezzi.
“Volete la verità?” chiedo facendomi spazio tra la folla che si accalca intorno a Incubo.
“La Swan non mi ha fatto capitolare! Dai, siate seri. Secondo voi…” mi gira guardandola con disprezzo. Mi hai ferito, adesso è il mio turno “Una ragazza sempliciotta come lei. Senza curve, senza un viso particolare e con un quoziente intellettivo pari alla media… mi ha fatto capitolare? Veramente?” chiedo guardando tutti sorridendo “Mi dispiace deludervi… ma ho buon gusto io, e sono stato al suo gioco per aiutarla nel test. Lei aveva bisogno di qualcuno per questo scherzetto ed io avevo bisogno di pubblicità.”
“Ma nel video dove dici che la ami… sembra che tu sia sincero” mi fa notare una ragazzina guardandomi compiaciuta di avermi preso in fallo.
Scoppio a ridere e poi la guardo dritta negli occhi. Le accarezzo la guancia e le sussurro sensuale.  “Io ti amo! E so cosa significa, perché lo sto provando per te” e mi allontano continuando a tenere allacciato lo sguardo alla ragazzina che ormai pende dalle mie labbra. “Vedete? E’ solo recitazione! Ma secondo voi, mi innamoro di una così?” e indico la Swan con disprezzo “Naaaa! Merito di meglio! E adesso scusate… ma se volete sapere come far capitolare qualcuno, chiedete a una donna che è veramente in grado di far innamorare un uomo…” e mi allontano seguito da un paio di nuove fans.
 
***
 
Ormai il mio tempo a Seattle è finito. Gli ultimi giorni sono stati stressanti, tra il trasloco, i documenti per il trasferimento e il soddisfare le ragazze che non avevo ancora soddisfatto.
Prendo la valigia e guardo per l’ultima volta l’appartamento che i miei genitori mi hanno lasciato, ma che ho scoperto di possedere solo da pochi anni. Non provo nulla.
Non ci sono ricordi felici o tristi, è solo un appartamento in cui mi rintanavo per studiare e sfuggire dalle donne che mi seguivano nella camera del campus. L’unica che ci è entrata è stata la Swan… e anche se sono ricordi felici… diciamo che preferisco dimenticarli!
Adesso che non ho nemmeno più la Swan a tenermi a Seattle, e Peter ha avuto la conferma di uno stage a Boston, il mio trasferimento è ancora più facile. Nulla mi mancherà di questa città che mi ha adottato pochi anni fa.
 
La matricola? L’ho ancora vista a scuola in questi giorni… è diventata popolare grazie allo scherzetto che mi ha tirato con i suoi amici, ma non mi importa!
Sono contento per lei. Spero che trovi la sua strada e che, anche se tra di noi non siamo mai stati del tutto sinceri, spero che segua alcuni miei consigli e non si faccia influenzare da nessuno.
La vita è troppo breve per viverla secondo le scelte degli altri… e sono sicuro che potrebbe diventare un’ottima insegnate di lettere o una bravissima scrittrice… deve solo trovare il coraggio di cambiare strada e prendere le redini della sua vita.
Non si può essere felici finché viviamo in funzione degli altri, perché tutti, per un motivo o per l’altro, prima o poi, ti lasciano solo…
Ma adesso basta con i discorsi filosofici!
Una nuova vita mi attende e molte domande, che mi hanno perseguitato per anni, stanno per avere risposta, quindi… addio Seattle, addio Peter… addio Bella! Buona vita a tutti!
Io vado a prendermi la mia!!!
 
 
TA-TAN!
Fine Seconda parte... e come avevo già spiegato a qualcuno...
Sono solo dei ragazzi con problemi molto grandi da risolvere e che non possono creare qualcosa se prima non risolvono il passato. Edward ha "recitato" per paura di essere ferito, Peter ha "recitato" per paura di non essere abbastanza forte per sostenere il suo amico, Bella ha "recitato" perchè troppo "ingenua" e lontana dalla realtà di Edward per capire i suoi veri problemi, gli amici di Bella hanno "recitato" perchè si sono fermati a giudicare la maschera di Edward... come qualsiasi ragazzo di vent'anni che crede di conoscere il mondo e capire tutto, ma troppo giovani per farlo. Questo è il motivo per il quale, dopo vari giorni passati a rifletterci, ho preso la decisione di concludere la prima parte come l'ho conclusa.
Dovevo fare un passo indietro... far conoscere tutte le sfumature e solo dopo, potevo mettere altra carne al fuoco. la domanda Edward è buono o cattivo ha avuto la sua risposta, adesso possiamo pensare al suo passato e al suo futuro!
Adesso che le carte sono state tutte messe sul tavolo... secondo voi... ho sbagliato a spezzare in tre parti la storia?

Ringrazio con tutto il cuore chi mi ha sostenuta e mi segue anche se ultimamente ho fatto aspettare molto gli aggiornamenti, e ringrazio chi mi ha dato fiducia accettando la mia scelta e attendendo prima di giudicare il finale della prima parte... ringrazio anche tutte le altre, quelle che hanno solo letto, quelle che mi hanno detto che non erano d'accordo e tutte le trecento e rotte persone che hanno messo la storia nelle tre categorie!!!
GRAZIEEEEEE!!!!!
Non so ancora quando il lavoro mi permetterà di arrivare a casa ad un'ora decente, ma vi prometto che prima di Natale leggerete l'inizio della terza parte!
Un abbraccio!!!
 
IN ATTESA DELLA TERZA PARTE...
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