Dramione comes true.

di tothemoonandback2278
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 19: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Lucy Malfoy stava rovistando in soffitta alla ricerca delle decorazioni natalizie. -Trovate!-esclamò. -Mamma le ho trovate, ora le porto giù!- urlò per farsi sentire dalla madre al piano di sotto. Mentre scendeva, però, un libro che non aveva mai visto attirò la sua attenzione. Posò lo scatolone a terra e si avvicinò. Ci soffiò sopra e iniziò a sfogliarlo. Non riusciva a credere ai propri occhi: quello non era un libro, era un diario scritto dai suoi genitori, da entrambi i punti di vista. Le pagine, notò, erano state strappate da due diari diversi e riattaccate con lo scotch in ordine. -Tesoro, perchè ci metti così tanto? Ti serve aiuto?- la voce di Hermione Granger arrivò dalle scale che portavano in soffitta. -No mamma, ce la faccio. Sto solo cercando le luci. -D'accordo. Così Lucy si sedette a terra e iniziò a leggerlo, l'emozione e la curiosità quasi incontenibili.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


2 Settembre, 1999. Hermione's POV. E' iniziato tutto ieri sul treno. Senza Harry e Ron siamo solo io e Ginny, perciò, mentre Ginny stava salutando alcuni amici, sono salita sul treno per trovare uno scompartimento libero. Ne avevo trovato uno in fondo al treno quando ho sentito un fruscio dietro di me. Dopo la battaglia sono diventa molto sensibile ai rumori, così mi sono voltata velocemente, la bacchetta sfoderata. -Uououo, calma Granger- ha detto una voce fastidiosamente familiare. -Ciao anche a te Malfoy- ho risposto seccata. -Lo scompartimento che hai adocchiato è occupato. -Ah ma davvero?- ho raggiunto lo scompartimento e mi sono seduta. -Beh allora mi siedo anche io. -Bene!- ho detto infastidita. -Bene!- ha ribattuto lui. Dopo un pò ci ha raggiunto Ginny. -Finalmente ti ho trovata Hermione! Ti ho cercato in tut...oh ciao- ha detto sorpresa quando si è accorta che Draco era seduto di fronte a me. Se ora ripenso alla faccia che ha fatto non posso fare a meno di ridere: prima completo stupore, poi inutili tentativi di evitare di ridere. Nessuno dei due l'ha risposta, eravamo troppo impegnati a guardarci in cagnesco. Il viaggio è stato abbastanza noioso, siamo stati tutti in silenzio a leggere, mangiare o sonnecchaire. Arrivati alla stazione io e Ginny abbiamo preso una carrozza e dopo qualche minuto eccoci arrivate in Sala Grande. Ah, quanto mi era mancato questo posto! Mi sono seduta tra Ginny e Luna; ormai dopo la battaglia tutte le case sono più unite tra loro e non sembra più strano se ragazzi di Case diverse si siedono allo stesso tavolo. Ho dato un'occhiata al tavolo dei professori: al centro la McGranitt, la nuova Preside, alla sua sinistra la professoressa Sprite e alla sua destra il professor Lumacorno. Per il resto, a parte Hagrid e la Cooman, erano tutti volti sconosciuti. Quando la Preside si è alzata, è calato il silenzio sulla sala. E' iniziato lo Smistamento, e quando finalmente l'ultimo ragazzo è stato assegnato a Corvonero, i tavoli si sono riempiti di cibo. Alla fine del banchetto, la McGranitt si è alzata e ha fatto un discorso, ricordando tutti gli eroi caduti in battaglia, sottolineando quanto adesso tutti noi fossimo più uniti e infine presentando i nuovi professori. Augurato la buonanotte ai suoi studenti, ci ha congedati. Io e Ginny siamo andate nella nostra stanza. Avevamo intenzione di rimanere sveglie per un pò a chiacchierare, ma la stanchezza ha avuto la meglio su di noi. Stamattina mi sono svegliata tardi e, maledicendo Ginny per non avermi svegliato, sono corsa a lezione. Avevo quasi raggiunto l'aula di Trasfigurazione quando sono andata a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. -Scusa!- ho esclamato, per poi alzare lo sguardo. -...Malfoy? -Granger, bada a dove cammini la prossima volta!- e ha iniziato a raccogliere i suo libri. Ho raccolto velocemente i miei e mentre prendevo l'ultimo le nostre mani si sono sfiorate. Quel tocco è durato più di un semplice sfiorarsi, entrambi siamo rimasti così per qualche secondo, ma poi abbiamo fatto finta di niente. Raccolti tutti i libri ci siamo alzati e, senza salutarci o guardarci, ci siamo diretti in direzioni opposte. ____________________________________________________________ A.S: scusate se la storia viene visualizzata in questo modo, ma non so creare un codice html.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Hermione's POV. Per tutto il giorno ho cercato di dimenticare quel tocco delicato della sua mano contro la mia, ma invano. A fine giornata ero sfinita, perciò ho deciso di saltare la cena e andare direttamente in dormitorio. Stavo attraversando un corridoio quando ho sentito dei singhiozzi provenire da un'aula vuota lì vicino. Mi sono avvicinata piano per sbirciare, e sono rimasta molto sorpresa: Malfoy, Draco Malfoy, lo sbruffone con sempre il suo ghigno beffardo sul volto, stava piangendo. Non sapevo che fare: entrare o andare via prima che si accorgesse di me? Quell'attimo di riflessione mi ha fatto beccare: Malfoy si è voltato e mi ha visto. -Granger! Che cosa ci fai qui?! -Malfoy il corridoio non è tuo! E poi, perché stavi piangendo?- ho aggiunto con meno rabbia. -Non stavo piangendo. Fatti gli affari tuoi.-ha risposto freddamente. Poi si è voltato ed è andato via, lanciandomi uno sguardo che mi ha fatto rabbrividire. Ed è stato proprio quello sguardo che mi constringe a stare qui a scrivere queste parole, è colpa di quello sguardo se non riesco a dormire, quello sguardo di puro odio misto ad una terribile tristezza. Quello sguardo che probabilmente non dimenticherò mai più.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


12 Ottobre, 1999. Hermione's POV. Ultimamente non ho avuto molto tempo per scrivere, ma ora sono di nuovo qui, sveglia alle due di notte, senza la minima traccia di sonno. Non ho parlato più con Malfoy dall'ultima volta, ma quando lo vedo a lezione non posso fare a meno di chiedermi che cosa gli stia succedendo: è sempre più pallido e magro, raramente lo vedo in Sala Grande ed è sempre solo. Ieri a pranzo lo stavo cercando con lo sguardo al tavolo dei Serpeverde, pensando che era il terzo giorno di fila che non pranzava. I miei pensieri sono stati interrotti da Ginny, che mi ha detto: -Hermione, cosa stai guardando? -Niente. -Hai ragione, riformulo la domanda: Chi stai guardando? L'ho guardata incredula. -Per tua sfortuna non sono stupida, e mi sono accorta che guardi sempre al tavolo dei Serpeverde. E' per Draco, vero? Aveva ragione, per mia sfortuna non era stupida. -Il fatto è che mi turba il suo atteggiamento. Insomma, quando mai è stato così solo, senza il suo atteggiamento da sbruffone? Lo conosco da sette anni e non l'ho mai visto così. -Hermione, tutta la scuola sa che era un Mangiamorte. Tutti lo disprezzano e gli stanno alla larga. -Ma è assurdo! Lui non ha scelto di essere così, è stato costretto!- ho detto infuriata a Ginny. -Lo so Hermione, adesso calmati però. Perché ti preoccupi tanto per Malfoy? -Io...io..non lo so. Ed è vero. Non riesco proprio a capire perchè mi dispiace così tanto per lui. Terminata la cena, sono tornata in dormitorio, mentre Ginny è rimasta il Sala Grande con Luna. Mi sono stesa, ripensando alla conversazione avuta con Ginny. Tutta la scuola lo disprezza perchè era un Mangiamorte, me nessuno sa che lui è stato costretto ad esserlo. Alla fine il sonno mi ha assalito, e i miei incubi fatti di sangue e morte sono venuti a farmi visita, come ogni notte dalla fine della battaglia. Draco's POV Ieri mattina giravo per il castello come un fantasma. Sarei dovuto andare a lezione ma avevo altri problemi a cui pensare. Al mio risveglio ho trovato sul comodino una lettera da parte di Fenrir Greyback in cui diceva che se non avessi fatto la spia per lui, avrebbe torturato e ucciso i miei genitori, che aveva preso in ostaggio. Io non posso ricaderci. Non di nuovo. Ma non ho scelta. Devo salvare i miei genitori. Così sono andato in guferia e ho spedito la lettera a Greyback: per quanto mi fa star male, ho accettato di fare la spia. Nel pomeriggio è arrivata un'altra lettera da Greyback, in cui mi dava il primo compito: fare amicizia con la Granger, migliore amica di Potter e quindi un'ottima fonte di notizie. No. Non lei. Non di nuovo lei. Non posso usarla in questo modo. Da quando ci siamo "scontrati" in corridoio non faccio altro che pensarla. Lei, il suo profumo, la delicatezza del suo tocco. Mi ripeto che non mi interessa, era solo la Granger, ma in fondo so che non è vero. Alla fine però, con il cuore a pezzi e disgustato da me stesso, ho risposto alla lettera di Greyback dicendo che lo avrei fatto. Per tutta la notte non sono riuscito a dormire al pensiero di quello che avrei dovuto fare prima o poi. Sono rimasto sveglio fino alle sei del mattino, poi mi sono vestito e sono sceso a fare colazione. C'erano pochissime persone, poi l'ho vista. Seduta al tavolo con un libro appoggiato alla caraffa di succo di zucca. Senza sapere quello che facevo, mi sono avvicinato e mi sono seduto accanto a lei. -Buongiorno Granger- ho detto. -'Giorno Malfoy- ha risposto senza staccare gli occhi dal libro. -Che vuoi? -E chi ha detto che voglio qualcosa? Non posso sedermi accanto a te per chiacchierare? -E da quando noi due "chiacchieriamo"?- ha risposto in tono beffardo. -Avanti. Dimmi cosa vuoi e vattene. -Va bene, va bene. Voglio un appuntamento con te. Sabato. A Hogsmade. Noi due.Ci stai? Per poco non si è strozzata con il succo di zucca. Hermione's PoV Stamattina Draco Malfoy mi ha chiesto di uscire. Se rileggo questa frase mi viene da ridere. E' così ridicola. Draco Malfoy che vuole uscire con me, Hermione Granger. Siamo probabilmente le persone che si odiano di più in tutta Hogwarts. Deve per forza avere un secondo fine quell'appuntamento. -Malfoy se ti serve qualcosa dimmelo qui e ora. Non ho intenzione di sprecare il mio finesettimana a Hogsmade con te-ho risposto. -Oh andiamo Granger! Voglio solo uscire con te! -Ma perché? Dammi solo un motivo. -Perché sei l'unica che mi rivolge la parola qui a Hogwarts e l'unica che forse ha capito che non sono crudele come tutti credono- ha detto tutto d'un fiato. Sono rimasta a fissarlo negli occhi per qualche istante. -Va bene- ho detto infine- Ci vediamo sabato alle nove in Sala Grande. Ovviamente non mi ha convinto, ma quelle parole, per quanto odi ammetterlo, mi hanno toccato.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


20 Ottobre, 1999. Draco's PoV Il ricordo di quella giornata fantastica che ho passato con lei è ancora impresso nella mia mente e ci ripenso ogni giorno. Voglio scriverlo, per rileggerlo nei momenti più bui, perché credo che l'unica cosa che mi ha permesso di andare avanti in queste orribili giornate sia stato ripensare a quella gita. La mattina della gita ad Hogsmade l'ingresso era affollato di studenti, perciò non mi accorsi subito di lei. -Giorno!-salutò. -Ciao dolcezza!- risposi con finta voce suadente. Lei scoppiò a ridere. Era così graziosa, con i capelli raccolti in una coda, un paio di jeans e una felpa dei Grifondoro. Ci mettemmo in coda per consegnare le autorizzazioni a Gazza e, mentre uscivamo dal castello, noi potei fare a meno di pensare a quanto mi fossero mancate quelle gite. Mentre camminavamo la gente ci guardava e ci additava, maleducatamente, ignorando il fatto che avrebbe potuto darci fastidio. -Ma che hanno tutti da guardare?!-disse seccata. -Beh, sai, ci siamo sempre odiati e ora ci vedono qui che camminiamo tranquilli e non possono fare a meno di essere sorpresi, almeno credo. Sollevò le spalle; non sembrava convinta. Per cambiare discorso le proposi di andare a bere una burrobirra. Entrati da Madama Rosmerta ci accomodammo ad un tavolo abbastanza isolato, situato in un angolo in fondo al locale. In realtà lo scelse lei, e io non potei fare a meno di pensare che si vergognasse di me e che non voleva farsi vedere in mia compagnia. Come se mi avesse letto nel pensiero mi disse: -Ho scelto questo tavolo perché dobbiamo parlare, voglio sapere lo scopo di questo appuntamento. -Ah, quindi è un appuntamento? Stava per ribattere, ma arrivò Madama Rosmerta con le ordinazioni che la interruppe. Dopo qualche sorso di burrobirra, disse: -Allora Draco, andrò dritta al punto: perché mi hai invitata ad Hogsmade con te? Sospirai. Quella ragazza era davvero molto determinata. E lo adoravo. -Ascolta Hermione. Sto cercando di dimostrare a tutti che non sono il mostro che credono. Sono stanco di essere guardato con rabbia e disgusto da tutti. Mi sento una persona orribile; sono una persona orribile. Ma sto cercando di cambiare e ho bisogno di aiuto. E vorrei che tu mi aiutassi. -Ma non capisco. Perché proprio io? -Perché molto probabilmente tu sei l'unica in tutta la scuola che non mi odia. -Questo già me lo detto Malf.. -E perché vorrei conoscerti meglio- mi lasciai sfuggire. Lei rimase spiazzata. Io arrossii. -Okay-disse infine. -O-okay?-dissi, incredulo. Non potevo credere di averla convinta. -Sì. Se entro stasera mi convincerai che posso fidarmi di te, ti aiuterò a cambiare. Ma come faccio? pensai. Di nuovo come se mi avesse letto nel pensiero, disse: -Fammi ridere, parlami di te. Insomma, ricominciamo da capo. -Ottima idea!-esclamai con così tanto entusiasmo da strapparle uno dei suoi splendidi sorrisi. Parlammo molto: io le raccontai la mia storia, lei la sua. In qualche modo ci donammo un pezzo d'anima a vicenda. La giornata trascorse troppo velocemente per i miei gusti e quando a pomeriggio inoltrato ci recammo al casello, lei mi sussurrò all'orecchio : -Questo nuovo Draco è decisamente meglio di quel vecchio sbruffone di Malfoy. -Ehi!- esclamai offeso. Lei mi guardò e scoppiammo a ridere. Mi faceva stare così bene; ero così felice che scordai completamente il vero scopo di quell'appuntamento.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


21 Ottobre, 1999. Hermione's PoV Diversi giorni dopo la gita a Hogsmade, ancora non riesco a smettere di pensare alla bellissima giornata che ho trascorso con Draco. Tuttavia, non riesco a capire come mai ad un tratto Malfoy è diventato così gentile con me, dopo anni di continui litigi. Mi piace questo nuovo Draco, davvero, ma una parte di me non riesce ancora a fidarsi. Stamattina ne ho parlato con Ginny, avevo bisogno del suo parere. Dopo avergli spiegato la situazione e i dubbi che mi assalivano ha detto: -Herm io credo sia comprensibile l'atteggiamento di Malfoy. Gli parlano tutti alle spalle, nessuno vuole essergli amico. E...l'altro giorno l'ho sorpreso a piangere in guferia, aveva una faccia sconvolta e stringeva una lettera. Fortunatamente non mi ha visto perché indossavo il Mantello dell'Invisibilità di Harry. Comunque ha bisogno di qualcuno, dagli una possibilità. Tutti ne meritano una seconda. Siamo scese in Sala Grande per fare colazione e lui era lì, che mangiava uova e pancetta da solo. Mi sono voltata per salutare Luna al tavolo dietro di me e quando mi sono girata Draco non c'era più. -Buh! -Malfoy! Mi hai spaventato, idiota!-ho detto sorridendo. -Oh non era mia intenzione- ha risposto in finto tono dispiaciuto, per poi scoppiare a ridere. -Mi chiedevo se volevi venire a fare un giro fuori con me. Draco's PoV Sono una persona orribile. Una persona disgustosa. Sono un mostro. Non riesco a smettere di pensare a quello che ho appena fatto. Quel sabato era stato il giorno più bello della mia vita. Non ero mai stato così bene con una ragazza. Si, certo, avevo avuto Pansy però non mi aveva mai fatto ridere così tanto. Mi sto innamorando e non posso permettermelo, non ora, non di lei. Devo concentrarmi sulla mia missione. Così, dopo una notte insonne, ho deciso di agire, e stamattina le ho chiesto di andare a fare un giro e ho avuto le informazioni che mi servivano. -Si, va bene- mi ha risposto. Siamo usciti dalla sala sotto alcuni sguardi curiosi. Ci siamo seduti sotto un albero e siamo rimasti per un pò in silenzio. -Io volevo ringraziarti, avevo dimenticato cosa significa ridere. In effetti non ho avuto molte occasioni per divertirmi ultimamente. -Nessuno di noi ne ha avute. Di nuovo silenzio, i raggi del sole che ci riscaldavano piacevolmente. Poi mi ha chiesto: -Tutto bene Draco? -Mh direi di si, sono seduto qui a chiacchierare con la mia ex acerrima nemica. Cosa può esserci di più bello? -Sai cosa intendo- da detto ignorando il mio tentativo di scherzare. Avevo capito dove voleva arrivare. Il cuore mi iniziò a battere forte. Se mi aprivo con lei era finita. Ma ne avevo bisogno,così cedetti, magari sarei riuscito a guadagnarmi la sua fiducia. -Se ti riferisci all'altro giorno.. -Draco- ha sussurrato dolcemente. -So che mi hai visto piangere in quell'aula. E non voglio fare la parte del ragazzino che piange perché è solo, però sono così arrabbiato con tutti, che mi giudicano e non sanno qual è la verità. Ed è dura non avere nessuno di cui fidarsi, con cui parlare e divertirsi. Io che parlavo di fiducia con lei. Mi facevo schifo sa solo. Mi faccio schifo da solo. Le mani mi tremavano e le ho chiuse a pugno, ma lei se ne è accorta e le ha strette nelle sue. -Ehi, adesso non sei più solo okay? La tua acerrima nemica è ufficialmente tua amica- ha detto sorridendo. -E tu invece? Come stai? -Me la cavo. Certo, è stata dura ritornare ad Hogwarts senza Ron e Harry, ma ho pur sempre Ginny. -Sai, non ho mai ringraziato Harry come si deve. In fondo è lui che ha fatto scagionare la mia famiglia. Adesso cosa fa? -Sta studiando per diventare un Auror. Ormai gli manca poco. Sono molto fiera di lui. Abbiamo trascorso due ore a parlare e alla fine ho scoperto che Potter abita a Londra, nella casa del suo padrino, insieme a Weasley e che lei è Ginny gli avrebbero fatto visita a Natale. Poi ci siamo alzati e siamo tornati al casello. -Ci vediamo in giro allora- ha detto, e mi ha stampato un bacio sulla guancia. Siamo arrossiti entrambi. Poi sono salito in guferia per scrivere a Greyback e riferirgli tutte le informazioni su Potter, sentendomi la persona più orribile del mondo. Ora sono qui a scrivere queste cose, e non so neanche io perché. Non riesco a dormire, forse a causa dei sensi di colpa. Ma me lo merito. Io sono un mostro.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


23 Ottobre, 1999. Draco's Pov Ieri sono stato svegliato dal rumore di qualcosa che batteva contro la finestra. L'ho aperta e un gufo è volato dentro. Nel becco stringeva una lettera: Greyback aveva già risposto. Diceva che non era sicuro attaccare Potter ora che frequentava il Ministero così spesso. Bisognava aspettare le vacanze di Natale e, arrivato il momento,avremmo attaccato Potter a casa sua, lontano da tutti gli Auror del Ministero. Stavo per avere un infarto. Le vacanze di Natale...la casa di Potter... Hermione doveva trascorrere lì le sue vacanze! Non potevo permettere che le accadesse qualcosa, non sapevo come, ma avrei impedito a Greyback di farle di nuovo del male. Sono sceso in Sala Grande per fare colazione, ma la verità è che non vedevo l'ora di vederla. Tuttavia, lei non c'era. Hermione's Pov Ieri mattina io e Ginny abbiamo fatto di nuovo tardi. Per l'esattezza, ecco come è iniziata la mia giornata: -PER LE MUTANDE DI MERLINO GINNY! ABBIAMO FATTO DI NUOVO TARDI! -Accidenti Hermione, per far uscire fuori il Ron che c'è in te deve davvero piacerti tanto Malfoy! Mi sono limitata a tirarle un cuscino in faccia. Erano le otto meno dieci. Mi sono vestita in fretta e furia e sono scesa giù, senza aspettare la mia amica. La verità è che morivo dalla voglia di vederlo. Entrata in Sala Grande e subito l'ho visto, lui ha alzato lo sguardo e mi ha sorriso. Poi mi sono seduta al mio tavolo. La McGranitt si è alzata per fare un annuncio, e sulla sala è calato il silenzio. -Buongiorno a tutti ragazzi. Come sapete, questo è il mio primo anno da Preside. Secondo la tradizione ogni nuovo Preside deve iniziarne una nuova. La mia è il Ballo di Natale, che si terrà alle nove qui in Sala Grande la sera della Vigilia. Ovviamente sono d'obbligo abiti eleganti. Ah, un'ultima cosa. Non permetterò ad una balbettante bambocciona banda di babbuini di rovinare il mio ballo- ha aggiuntp sorridendo. Tutti scoppiarono a ridere, e io sorrisi tra me ripensando alla prima volta che ha detto quella frase. Nella sala ritornò il solito chiacchiericcio, più forte del solito: le ragazze erano eccitatissime e già pensavano a cosa indossare e con chi andare,i ragazzi ,invece, erano piuttosto seccati. Mi piacerebbe andare al ballo, davvero, ma andarci significherebbe rinunciare alle vacanze con i miei migliori amici.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


1 Dicembre, 1999. Draco's POV È la prima domenica di dicembre. Stamattina io e Hermione abbiamo passeggiato lungo il lago. Ci siamo seduti sotto una quercia e siamo rimasti ad ammirare il paesaggio. -È incredibile la bellezza di questo posto. -Per quanto possa essere doloroso pensare al passato, questa sarà sempre la mia seconda casa- ha detto lei. Mi è scappato un gemito di dolore e involontariamente mi sono strofinato l'avambraccio sinistro. Da quando Greyback è tornato ha scoperto come riattivare il Marchio Nero, che brucia dolorosamente. -Che hai? -Niente, non è niente. Lei però mi ha afferrato il braccio e avvolto la manica scoprendo il Marchio Nero, più scuro che mai. -Ti fa male? -Si, in realtà. Non sai quante volte ho provato a cancellarlo, ma è inutile. Sono arrivato a pensare persino di amputarmi il braccio. Questo è il motivo per cui tutti mi odiano,e sarà marchiato per sempre sulla mia pelle- ho detto amareggiato. Per tutta risposta lei si è scorciata la manica e mi ha mostrato la cicatrice. -Mezzosangue- ha detto. -So benissimo cosa provi. Ogni giorno costretti a vedere questo marchio o questa cicatrice a ricordarci chi siamo o chi eravamo. Ma noi non siamo così. Per loro è questo quello che siamo, ma non importa. L'importante è che lo sappiamo noi, chi siamo veramente. Dopo che Bellatrix mi ha fatto questo ho passato giorni a chiedermi perché. Perché ero così. Perché ero una Mezzosangue. Non mi ero mai fatta tanto problemi prima, anzi ne andavo fiera. Ma lei ha messo in dubbio ogni cosa. Solo ultimamente mi sono ripresa, e ho capito che devo essere fiera di questa cicatrice, perché è un segno di una battaglia in cui ho combattuto, e ho vinto. Perciò Draco anche tu dovresti esserne fiero. Quel marchio è il simbolo della tua battaglia interiore e col mondo, e stai vincendo. Perché è questo quello che siamo, marchiati a vita. Mentre parlava le lacrime hanno iniziato a solcargli il viso. E ci siamo avvicinati, sempre più vicini, finché non ho potuto sentire il calore delle sue lacrime. Hermione's Pov Ci siamo baciati. È stato un bacio profondo, intenso, che conteneva tutte le parole non dette. In quel momento, dopo tanto tempo, mi sono sentita al sicuro. Dopo quelle che parvero ore ci siamo staccati e siamo rimasti abbracciati a guardare il sole che tramontava. Poi, mano nella mano, siamo tornati scuola. Prima di arrivare in Sala Grande ho detto: -Sei pronto ad entrare e affrontare gli sguardi perplessi degli altri? Mi ha baciato e ha detto: -Ormai non mi frega più niente degli altri. Mi ha preso di nuovo la mano e siamo entrati.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


19 Dicembre, 1999. Hermione's Pov Come Ginny mi faceva notare ogni giorno,il ballo di Natale si avvicinava e noi non avevamo ancora un vestito. Dopo averne discusso con Harry e Ron siamo giunti alla conclusione che anche loro avrebbero partecipato al ballo, in modo che Ginny potesse trascorrere del tempo con Harry. Da quando lui se n'era andato, infatti, si scrivono ogni giorno, ma non basta. Qualche notte sento Ginny piangere. Per quanto riguarda me e Draco, siamo davvero felici, anche se non stiamo insieme. Trascorriamo pomeriggi stupendi,sotto la nostra quercia di fronte al lago, abbracciati, a chiacchierare e a guardare il tramonto. Con grande gioia di Ginny ieri è stata programmata una gita a Hogsmade e la mia migliore amica ha deciso che sarebbe andata a comprare il suo vestito, costringendomi ad andare con lei. Perciò quando Draco mi ha chiesto se saremmo andati insieme a Hogsmade ho dovuto dirgli di no. 'Ah, d'accordo' è stata la sua risposta. Anche se voleva nascondere la delusione, i suoi occhi lo tradivano. Così, rassegnata alla tremenda giornata che mi aspettava, ieri mattina sono andata ad Hogsmade con Ginny. -Allora Herm, Draco ti ha chiesto di andare al ballo? Per quanto fosse un pensiero infantile, non facevo altro che chiedermi perché Draco non mi avesse ancora invitato al ballo. Si vergognava di me? No, questo lo aveva dimostrato quando mi aveva preso la mano ed eravamo entrati insieme in Sala Grande, si era seduto accanto a me e in risposta agli sguardi perplessi di tutti e ai sussurri aveva urlato: 'Che miseriaccia avete da guardare tutti voi eh?!' E poi era scoppiato a ridere, e io con lui. Forse c'era un'altra o forse non ci sarebbe andato. -Perché dovrebbe invitare me? -Oh andiamo Hermione! Sai che con me non funziona. Credi che non sappia che il tuo 'vado in biblioteca a studiare' significa 'vado a sbaciucchiarmi con Draco sotto una quercia' ?! -Ehi! E tu che ne sai?! -Ogni tanto guardo la Mappa del Malandrino. Quindi state insieme? Potevi almeno dirmelo!- ha esclamato con finto tono arrabbiato. -Non stiamo insieme! -Quindi vi sbaciucchiate solo?-ha detto inarcando le sopracciglia. -Basta!-ho detto ridendo. -Non ci sbaciucchiamo, chiacchieriamo solo e...si, okay, ci baciamo, ma non stiamo insieme. In realtà non so cosa siamo e perché non mi ha ancora invitato al ballo!-ho detto tutto d'un fiato. -Beh perché non glielo chiedi tu?- ha detto semplicemente. -Ho invitato io Harry al ballo, non lui a me. Non viviamo più nel Medioevo Hermione! Intanto eravamo arrivate ad Hogsmade e grazie ai numerosi negozi di vestiti quella conversazione è stata conclusa. Siamo entrate in un piccolo negozietto e Ginny ha trovato subito un abito stupendo che la faceva sembrare ancora più bella: un elegante abito lungo verde che si intonava perfettamente ai suoi occhi. Per trovare il mio abito invece ci è voluto molto più tempo. Dopo aver quasi perso la speranza, come per miracolo, l'ho visto: un bellissimo abito blu notte, senza spalline, con un pò di strascico, che aderiva perfettamente al mio corpo, mettendo in risalto i punti giusti. -Sei bellissima Hermione- da detto Ginny a bocca aperta. Mentre mi guardavo allo specchio, per la prima volta mi sono sentita davvero bella. Draco's Pov Oggi ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare. Il ballo si avvicinava ed io volevo invitare Hermione. Prima di lei non ci sarei mai andato, non ce l'avrei mai fatta ad affrontare tutti quegli sguardi carichi di odio. Tuttavia, non avevo il coraggio di invitarla. Perciò mi sono fatto coraggio e qualche giorno fa,dopo colazione, ho fatto il mio primo penoso tentativo: -Buongiorno Hermione! -Ehy ciao Draco! -Senti mi chiedevo se se se volevi venire al...A Hogsmade con me?- conclusi dubbioso. -Mi spiace Draco, ho promesso a Ginny che sarei andata con lei a comprare un abito per il ballo. -Ah, d'accordo-ho risposto deluso, più per il mio fallimento che per il declino dell'invito. Tuttavia, dopo due giorni passati a ripetermi quanto fossi idiota, ho deciso di riprovarci. Hermione's Pov Dopo una giornata stancante ma bella, siamo tornate al castello. Davanti alla porta era appostata una sagoma scura. Avvicinandomi ho riconosciuto Draco. -Ciao Hermione, ciao Ginny. -Ciao Draco. Herm ci vediamo in dormitorio- ha detto Ginny, e con un sorrisino che diceva "te l'avevo detto" salì su. -Ciao Draco. Che ci fai qui fuori al freddo? -Ti stavo aspettando. Volevo chiederti...ti va di venire al ballo con me? -Io..non lo so..insomma, andare al ballo con Draco Malfoy, il Mangiamorte più crudele di tutti i tempi.. Lui è sbiancato e io sono scoppiata a ridere. Poi ha iniziato a ridere anche lui, mi ha sussurrato un 'ti odio' e mi ha baciata. In quel momento ero la ragazza più felice del mondo.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


25 Dicembre,1999. Draco's POV È successo di nuovo. L'ho delusa. L'ho ferita. Ho dato prova che non mi merito un angelo come lei. Ieri era il giorno del ballo. Ancora una volta, ieri mattina sono stato svegliato da un gufo che beccava contro la finestra. Aveva una lettera da parte di Greyback. La lessi velocemente. Poi, non credendo ai miei occhi, la lessi ancora. E ancora. E ancora. "Draco, abbiamo saputo del Ballo di Natale che si terrà stasera ad Hogwarts e sappiamo che ci sarà anche Potter. Il fatto che tu non me lo abbia detto mi ha fatto davvero infuriare, ma mi limiterò solo a una piccola tortura per i tuoi, dato che puoi farti perdonare aiutandomi a catturare Potter stasera. Mi infiltrerò tra gli invitati, facendo finta di essere l'accompagnatore di Pansy Parkinson, dato che anche lei è con noi. Quando accenderò il Marchio Nero gli altri Mangiamorte entreranno in azione. Se tu non sarai tra loro, non rivedrai mai più la tua famiglia" Sono scivolato lungo il muro, fino a sedermi a terra,con la testa tra le mani, mentre lacrime di frustazione iniziavano a scendere. Greyback stava torturando la mia famiglia e io non potevo fare niente. Una tremenda rabbia ha invaso invaso, qualcosa che non avevo mai provato prima. Mi sono vestito e sono andato a cercare Pansy. Non le avrei permesso di sabotare tutto. Hermione's Pov Come ho potuto fidarmi di lui? Come ho potuto? Il giorno del ballo io e Ginny ci siamo svegliate di nuovo tardi, ma fortunatamente era sabato. Siamo scese in Sala Grande per fare colazione, poi siamo andate al campo da Quiddich per vedere la partita Corvonero contro Tassorosso. All'ingresso abbiamo incontrato Draco. Andava di fretta e quasi non mi ha visto. -Ehy Draco! Si voltò e un piccolo sorriso gli incurvò le labbra; tuttavia, capii dai suoi occhi che era turbato da qualcosa. -Ehy ciao-rispose, e mi baciò. -C'è qualcosa che non va?- ho chiesto. -No, tutto bene. Ora devo andare,ci vediamo stasera Hermione!- ed è corso via. Sono rimasta a fissarlo mentre si allontava. Volevo seguirlo, ma dovevo fidarmi di lui. Glielo avevo promesso. Mai fatto errore più grande. Draco's Pov Pansy era in Sala Grande a fare colazione con delle amiche. -Ehy Pansy, posso parlarti? -Ma guarda chi si vede. Ciao Draco, dimmi pure- ha detti con quel suo ghigno velenoso. -In privato-dissi detto gettando un'occhiata alle amiche che assistevano alla scena e ridacchiavano come oche. Siamo entrati in un'aula vuota, lontano da orecchie indiscrete. -Pensavo che non ti piacessi più Draco- ha detto con voce suadente sedendosi sulla cattedra e alzando un pò troppo la gonna. -Non mi sei mai piaciuta in quel modo Pansy, e lo sai. Forse è per questo che ti sei alleata con Greyback. Sapevo che eri perfida, ma non credevo ti saresti spinta fino a questo punto- ho detto freddamente. Una risata finta, fredda, è riecheggiata nell'aula vuota. -Credi davvero che mi sia alleata con Greyback perchè sono gelosa di te e della Mezzosangue? -Non chiamarla così!-ho urlato furioso. -Sei ridicolo Draco. Ma ti ascolti? Difendi una sporca Mezzosangue quando tu,per primo, hai iniziato a chiamarla così. -Non più, quel Draco appartiene al passato. Sono cambiato. Ora dimmi perché stai con i Mangiamorte. -Non credo siano affari tuoi. -Bene, però sappi che non vi permetterò di fare una strage stasera. Stavo per uscire dall'aula quando lei, come se mi avesse letto nel pensiero, ha detto: -Ora andrai dalla Preside a riferirgli tutto? Sei davvero convinto che ti crederebbe? Ma non farmi ridere Draco, scommetto che nessuno in tutta la scuola ti crederebbe, tranne forse la tua amica Hermione. Ma in quel caso, saresti davvero disposto a metterla in pericolo? Mi ha duperato, ha aperto la porta ed è uscita, lasciandomi lì a consumarmi per il dolore e la frustazione, succube ancora delle azioni del mio passato. * La sera, alle nove, sono sceso giù per aspettare Hermione. Passavano i minuti, arrivava sempre più gente, ma di lei nessuna traccia. Stavo ormai iniziando seriamente a preoccuparmi quando un silenzio è calato sulla folla e tutti si sono voltati a fissare quella creatura angelica che stava scendendo le scale con una grazia ed eleganza che solo lei possedeva. Era ancora più bella del solito, e mi è venuta incontro sorridendo. Mi ha abbracciato e ci siamo baciati,con gli occhi di tutti i presenti addosso. Poi gli studenti sono entrati in Sala Grande, che per l'occasione era quasi irriconoscibile: al centro vi era una grande pista da ballo, in un angolo c'era una band, le Sorelle Stravagarie, e tutto intorno erano disposti vari tavolini. Per l'aria fluttuavano vassoi pieni di cibo, bevande e champagne. Il tutto sotto un cielo pieno di stelle, ovviamente frutto di un incantesimo. Noi ci siamo trattenuti nell'ingresso ac aspettare Ginny, Harry e Ron. Quando sono arrivati ci siamo stretti la mano; ho il sospetto che Hermione gli ha chiesto di darmi una chance. Poi siamo anche noi in Sala Grande e ci siamo seduti in un tavolino per sei; Ron era il cavaliere di Lavanda Brown. Il tintinnio di cucchiaio contro calice che precede un discorso della Preside ha fatto calare il silenzio. -Buonasera a tutti miei cari studenti! È davvero bello avervi tutti qui, è come stare in famiglia. Inoltre, questo ballo è anche un motivo per festeggiare e divertirsi insieme, dato che nell'ultimo anno non ne abbiamo avuto molte occasioni. Buona serata e buon divertimento! Detto questo, ha aperto le danze insieme al professor Lumacorno, e molti altri li hanni seguiti. -Posso avere questo ballo?- ho chiesto con finta voce regale. -Ma certo mio cavaliere - ha risposto sorridendo e, mano nella mano, siamo scesi in pista. Sulle note di un lento siamo rimasti li, abbracciati, a dondolare sul posto. Volevo che quel momento durasse per sempre. Stavo così bene, era tutto così bello, finché un esplosione in giardino non ha fatto tremare tutto. *continua*

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


25 Dicembre, 1999. Draco's Pov Boom! Boom! Boom! Dopo la prima, seguirono altre tre esplosioni. Nella Sala era scoppiato il caos, tutti si precipitarono fuori per vedere cosa stava succedendo, ma io mi feci largo tra la folla e corsi più velocemente possibile per raggiungere l'ingresso. -Fermi! È una trappola! Preside -dissi poi rivolto alla McGranitt- là fuori ci sono decine di Mangiamorte pronti ad uccidere tutti pur di catturare Potter! Dobbiamo mettere tutti al sicuro- urlai disperatamente. Avevo paura che non mi credessero. E infatti molti cercarono di sorpassarmi, ma intervenne la McGranitt e disse: -Tornate tutti nei vostri dormitori. Prefetti, affido a voi il compito di controllare che tutti vadano nei rispettivi dormitori. Tutti i Caposcuola sono pregati di andare sulle torri e non far entrare nessuno. Malfoy, Potter, Weasley e tutti i professori,seguitemi!" -Draco! Vengo con voi! -Ti prego Hermione, è pericoloso. Va nel tuo dormitorio, ti prego! -No Draco,sai che non lo farò. -Ma non capisci?!-urlai, furioso per la sua testardaggine -Quei Mangiamorte non ci penseranno due volte ad uccidere un'innocente pur di raggiungere il loro obbiettivo! Devi metterti al sicuro, ti prego Hermione. -Va bene- disse infine lei. Sospirai, sollevato. -Bene, ci vediamo dopo allora. La baciai sulla fronte e raggiunsi gli altri fuori. Quì, lo scenario era orribile. Le esplosioni avevano incendiato i giardini ,e tutti erano impegnati in un combattimento mortale con un Mangiamorte. Greyback era libero e scagliava incantesimi a caso, a costo di colpire i suoi stessi compagni. Lo attaccai alle spalle, facendolo cadere a terra. 'Ehy Malfoy, lo sai che non si attacca alle spalle? Ah, quasi dimenticavo, mammina e papino ti mandano i loro saluti. Poi mosse la bacchetta in un movimento simile a una frustata, ma schiavai l'incantesimo. È buffo pensare che mi aveva insegnato propio lui come fare. Dopo quelle parole fui invaso dalla rabbia. -Crucio-urlai. Lui si gettò di lato e l'incantesimo lo manco di poco. Ero già pronto a riattaccare quando inaspettatamente sparì. Improvvisamente calò il silenzio. -L'hanno preso, hanno preso Harry!- urlò una voce che non riuscii a distinguere. Poi qualcuno mi colpì in testa e tutto si fece buio. Hermione's Pov Ci sono cascata. Per tutto questo tempo Draco mi ha solo usata e io mi odio per averlo creduto. Sono stata una stupida. Aspettai che Draco uscisse in giardino, poi mi precipitai fuori. La prima cosa che vidi fu un Mangiamorte che stava per attaccare Ron alle spalle. -No!-urlai, e schiantai il Mangiamorte. Questo si rialzò e contrattaccò, e continuammo così finché improvvisamente scomparve. Mi guardai intorno, confusa, giusto in tempo per vedere Greyback che afferrava Harry, svenuto, e lo portava via. -Ha preso Harry!- urlai disperata. Poi in lontananza vidi Draco, e iniziai a correre per raggiungerlo. Lo avevo quasi raggiunto e stavo per gridare il suo nome quando mi accorsi di Ron, dietro di lui con la bacchetta levata, pronto per schiantarlo. -Ron fermo,non farlo! Troppo tardi. Draco cadde a terra, svenuto. -Ron ma sei impazzito?! Lui stava dalla nostra parte! -Hermione lui sapeva che i Mangiamorte sarebbero arrivati stasera! -Che cosa? Ma è impossibile, ci avrebbe avvertiti. -Hermione pensaci. Lui lo sapeva. Ebbi un tuffo al cuore. Ron aveva ragione. Draco era al corrente dell'attacco dei Mangamorte, altrimenti come avrebbe potuto sapere che quelli là fuori erano proprio loro? Draco's Pov Mi risvegliai in infermeria e vidi Hermione seduta ai piedi del mio letto. Stava piangendo. -Ehy-dissi. Si asciugò in fretta le lacrime per nasconderle, ma invano. -Tu lo sapevi-disse, la testa abbassata che non faceva scorgere la sua espressione. -Hermione ascolta.. -No Draco! No!-Mi interruppe. Alzò lo sguardo furiosa e le lacrime, questa volta di rabbia, iniziarono a scendere. -Io mi sono fidata di te! Ti ho difeso da tutti, ti ho aperto il mio cuore! Come hai potuto farmi questo?! -Ti prego Hermione lasciami spiegare! Posso spiegarti tutto! Cercai di afferrarle il braccio ma lei si spostò. Allora provai ad alzarmi,ma una fitta alle costole mi costrinse a ridistendermi. Si asciugò le lacrime e con una voce tremendamente fredda pronunciò le parole che più temevo, quelle che mi fecero spezzare cuore: -Non avrei mai dovuto fidarmi di te, sei propio come dicono gli altri. Si alzò e corse via, senza rendersi conto del dolore che quelle parole mi provocavano.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***


26 Dicembre, 1999. Draco's POV Ieri, il giorno di Natale, sono stato dimesso. La prima cosa che ho fatto è stato andare a cercarla. Ho girato tutto il castello, e infine l'ho trovata al settimo piano, nascosta dietro una statua a leggere. Ho tossito per annunciare la mia presenza. Senza degnarmi di uno sguardo ha detto: -Malfoy vai via o devo lanciarti una maledizione? -Hermione sono venuto qui per spiegarti. Fammi parlare, alla fine deciderai se credermi o no. Se non ti avrò convinto, non ti disturberò mai più. Ha sospirato, mi ha guardato e ha detto: -D'accordo. Silenzio. Non sapevo da dove iniziare. Così ho raccontato tutto dall'inizio.. -Tutti sanno che Voldemort è morto, ma pochi sono a conoscenza del fatto che prima del combattimento con Harry Potter lasciò l'ordine al suo Mangiamorte più fidato ancora in vita, Greyback, di uccidere Harry in caso avesse fallito. Dopo la battaglia Harry fece liberare la mia famiglia da tutte le accuse, così tornammo a Villa Mafoy. Una settimana dopo, Greyback, a quel tempo latitante, bussò alla nostra porta per convincerci ad andare con lui. Infuriato per il rifiuto ricevuto, ingaggiò un combattimento contro i miei. Io riuscii a scappare, ma loro furono catturati. Non sapevo che fare, a chi chiedere aiuto. Ero solo. Credevo che i miei genitori fossero morti. Decisi di onorare un ultimo desiderio di mia madre, così tornai ad Hogwarts per diplomarmi. Sarei voluto diventare Auror e, un giorno, vendicare i miei. Durante la prima settimana ad Hogwarts ricevetti una lettera di Greyback in cui mi diceva che i miei genitori erano ancora vivi, e che se volevo liberarli, avrei dovuto passargli informazioni su Potter, prese da una fonte a lui molto vicina, te. Non dormii per giorni, consumato dalla rabbia e dalla frustazione. Tu eri l'unica, e lo sei ancora, che in quel periodo mi degnava di un saluto, anche se non eravamo mai stati amici. Ma non avevo scelta. Così ti invitai ad Hogsmade, e trascorremmo una giornata così stupenda da farmi dimenticare il vero scopo di quell'appuntamento. Nelle uscite successive mi ripromettevo che sarei riuscito nel mio intento, ma finivo sempre per dimenticarmene. O forse questa era solo una scusa. La verità era che mi facevi stare davvero bene, e che mi stavo innamorando di te. Poi ci fu il bacio, che mi fece cambiare idea definitivamente. Quella sera stessa scrissi una lettera a Greyback in cui dicevo che mi tiravo indietro, che avrei rivelato tutto. Non l'ho mai spedita. La mattina dopo mi arrivò una lettera dal Mangiamorte in cui minacciava di uccidere i miei se la sera del ballo, quando sarebbe stato ad Hogwarts sotto effetto della Pozione Polisucco e in veste di accompagnatore di Pansy Parkinson, io non mi sarei unito a lui per combattere contro di voi. Ovviamente non avevo intenzione di farlo. Andai a parlare con Pansy, e lei mi disse che nessuno mi avrebbe mai creduto se lo avrei detto a qualcuno. Purtroppo aveva ragione. Nessuno mi avrebbe mai creduto, nessuno. Tranne te. Ma non avrei mai rischiato di metterti in pericolo. Così per colpa mia loro hanno Harry, e fai bene ad essere arrabbiata con me. Ma ti prego di perdonarmi, perché senza di te per me è davvero finita. Hermione's POV Sì può provare tanto dolore e tanto amore per una persona? Ieri ho scoperto la risposta a questa domanda. Ero sconvolta. Mille domande mi scoppiavano in testa, ansiose di avere una risposta, ma mi sono limitata a fissarlo. Gli ho creduto. Non posso fare a meno di ammirare il suo coraggio e la sua forza. Ha affrontato tutto questo da solo, senza mai arrendersi. Si, è vero, le sue azioni avevano avuto conseguenze orribili, ma lo aveva fatto per proteggere i suoi genitori. E me. Una lacrima gli ha rigato il viso. Mi sono avvicinata, gliel'ho asciugata e l'ho baciato. -Ehy, va tutto bene. Gli ho preso la mano e l'ho portato nel mio luogo preferito di tutta Hogwarts. -Dove stiamo andando? -Vedrai-ho risposto con un sorriso. Arrivati davanti al muro della Stanza delle Necessità, ho camminato avanti e indietro,ad occhi chiusi. Quando li ho riaperti era apparsa una porta. L'ho aperta e l'ho invitato ad entrare. Era una semplice stanza di medie dimensioni,le pareti tappezzate di libri e un letto al centro. Ma la cosa più bella era il cielo stellato che vegliava sulla stanza. Era davvero surreale, ma allo stesso tempo stupendo. Ci siamo stesi sul letto a guardare le stelle, abbracciati. Abbiamo parlato, scherzato ci siamo baciati. E abbiamo fatto l'amore, per poi rimanere, esausti, abbracciati a lungo, fino a perdere la cognizione del tempo.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***


1 Gennaio, 2000. Hermione's POV. Il giorno di Natale sono successe così tante cose. Mai avrei potuto pensare a quello che sarebbe accaduto quella notte. Era ormai calata la notte quando siamo usciti dalla Stanza Delle Necessità. Sono tornata in dormitorio, dove mi stava aspettando Ginny. -Ciao Ginny! Che ci fai ancora sveglia? -Non riesco a dormire. Dove sei stata?" -Ho parlato con Draco. -Che cosa?! Non dirmi che hai perdonato quel traditore. -Calma Ginny, mi ha spiegato tutto- e gli ho raccontato la storia. Era l'unico modo per farle capire che poteva fidarsi di lui, e infatti ha funzionato. Poi Ginny ha iniziato a pingere. Così, all'improvviso. -Ehy Ginny, andrà tutto bene-le ho sussurrato all'orecchio, abbracciandola. -Ho paura che gli facciano del male Hermione. Ho paura che lo uccidano. Dobbiamo salvarlo. -Ma il Ministero li sta già cercando ovunque. -E quando mai il Ministero è riuscito a trovare dei criminali in fuga?! Io non me ne starò qui con le mani in mano, se non vuoi aiutarmi okay! Silenzio. -D'accordo scusa, è solo che.." ha ripreso a piangere. -Adesso basta okay? Ovviamente ti aiuterò, ci vediamo in biblioteca tra mezz'ora. Porta il Mantello dell'Invisibilità e la Mappa del Malandrino. Vado a cercare una persona che ci potrà aiutare. Mezz'ora dopo, io e Draco siamo in biblioteca. Ginny ancora non c'era, così per non farci beccare in piena notte in corridoio ci siamo nascosti dietro una statua lì vicino. -Adesso mi spieghi perché siamo qui?- ha chiesto Draco. Ero andata fuori la sala comune dei Serpeverde, avevo urlato per circa dieci minuti per farmi aprire e alla fine un bambino del primo anno aveva aperto la porta. Inizialmente non voleva farmi entrare, poi ho iniziato a minacciarlo e alla fine Draco, sentendo le urla, era venuto a controllare e aveva trovato me. La sua faccia sconvolta era da immortalare. -Dobbiamo escogitare un piano per trovare e salvare Harry. Ho pensato che ci avresti potuto aiutare. -Certo che si. -Lo sapevo- ho risposto baciandolo. -E se mi rifiutassi?- mi ha provocato lui. -Beh in quel caso vivrai la tua vita con i sensi di colpa.. e ti lascerò- gli ho sussurrato l'ultima frase all'orecchio. -Ah quindi stiamo insieme? -Può darsi... E' scoppiato a ridere e mi ha baciato. Poi il rumore di passi risuonò nel corridoio. Ho sporso la testa da dietro la statua per sbirciare e ho visto Ginny che ci correva incontro, il volto pallido e sconvolto. -Ginny ma che suc.. -È qui. Harry è a Hogwarts. Il suo nome compare sulla Mappa del Malandrino.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***


1 Gennaio, 2000. Hermione's POV. -Che cosa? Ginny non può essere,ne sei sicura? Per tutta risposta lei mi ha mostrato la mappa. Quasi non credevo ai miei occhi. Aveva ragione. Nel bagno di Mirtilla Malcontenta c'era un puntino che diceva 'Harry Potter'. Ho osservato meglio e, nello stesso luogo,poco lontano dal primo puntino, ce n'era un altro: 'Pansy Parkinson'. Intanto Draco si era avvicinato alle mie spalle per vedere meglio la mappa. Mi sono voltata per chiedergli cosa ne pensava,e sono rimasta sorpresa dal suo viso improvvisamente pallido. -Che succede Draco? -Ragazze-ha detto-Quella è la Camera dei Segreti. Un'ora dopo io, Draco, Ginny, Ron e Luna stavamo correndo verso il bagno delle ragazze. Avevamo mandato un gufo a Ron, che subito si era materializzato a Mielandia; da lì poi aveva attraversato il passaggio segreto che portava alla Stanza delle Necessità. -Ci siamo- ha detto Ginny, e senza esitare un secondo ha aperto la porta. Una puzza di corpo in putrefazione ci investì, ma nel bagno non c'era nulla. -Mirtilla?- ha detto Draco. Nessuna risposta. -Mirtilla, ci sei?-ha ripetuto Lentamente il fantasma di una ragazza è uscito dall'ultimo cubicolo. -Draco? Sei davvero tu? Non ci vediamo da secoli! -Si, mi dispiace, non ho avuto molto tempo libero ultimamente. Senti Mirtilla, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Qualcuno è entrato nella Camera dei Segreti? Prima di rispondere, il fantasma ha esitatp un secondo. -Si- ha detto infine-Non era sola, c'era Harry con lei, Harry Potter. Ma per entrare non hanno usato il serpentese. Draco's Pov -Che significa? Come hanno fatto allora?- le ho chiesto -Hanno usato il sangue di un serpente in decomposizione. Io ho visto tutto dal mio cubicolo perché non volevo farmi scoprire, ma è stata una scena nauseante. Ecco spiegata la puzza. Ma che significava? Era sempre esistito un altro modo per aprire la camera? E come faceva Pansy a conoscerlo? Le miei riflessioni furono interrotte da Ginny. -Basta, dobbiamo muoverci. Dov'è quel serpente?- ha detto Prima che Mirtilla potesse rispondere, è intervenuto Ron: -Non ne abbiamo bisogno, posso aprire la Camera parlando in serpentese. Dieci minuti dopo stavamo scivolando tutti e quattro giù per il tubo che conduceva alla Camera. Luna era rimasta su, in modo che se non saremmo tornati entro un'ora avrebbe chiamato aiuto. Hermione's Pov Dall'ultima volta che ero stata nella Camera dei Segreti con Ron, questa era cambiata molto. Al tempo della battaglia l'acqua l'aveva distrutta, ma a quanto pareva qualcuno l'aveva fatta tornare come nuova. -Ragazzi sulla mappa compaiono il nome di Harry e quello della Parkinson proprio nel punto in cui siamo noi ora, ma qui non c'è nessuno- ha detto Ron. -Beh, allora dovreste girarvi. Mi sono voltata così velocemente che mi sono fatta male il collo. Davanti a noi c'era Pansy Parkinson, con il suo odioso ghigno beffardo stampato in faccia.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14. ***


1 Gennaio, 2000. Draco's Pov Ero sconvolto. Mai avrei pensato che sarebbe arrivata a quel punto; credevo che la sua cattiveria consisteva solo nel fare la stronza egocentrica a scuola, ma evidentemente l'avevo sottovalutata. -Pansy? -Si Draco, sorpreso? -Non molto in verità- ho risposto amareggiato. -Dov'è Harry?- ha chiesto Ginny, cercando di restare calma. -Oh Potter sta bene, ma non lo riavrete tanto facilmente. -DOV'È HARRY? Ginny iniziava ad infuriarsi. -Ti ho det- -Stupeficium! Un lampo di luce rossa ha attraversato la stanza, ma Pansy ha schivato l'incantesimo di Ginny. Stava per rispondere con un altro incantesimo quando sono intervenuto: -Adesso basta. Pansy dicci che vuoi per darci Harry e facciamola finita. -Oh Draco ma non è ovvio?- ha detto con finta voce dolce. -Noi vogliamo te, e se non ti unisci a noi i tuoi moriranno, la stessa sorte la subirà anche Potter e il resto dei Babbani. Compresa la Mezzosangue quì presente. No, questo era troppo. -Scordatelo. Piuttosto ti ucciderò e troverò Harry da solo. -Bene, vuoi combattere? Sarai accontentato. Ha sollevato la bacchetta, l'ha rivolta verso una parete apparentemente vuota, e ha disegnato un cerchio nell'aria. Nella parete è apparsa un enorme porta circolare in metallo che, tra numerosi stridii, si è aperta, scoprendo un lungo tunnel completamente buio. Tutti i nostri occhi erano puntati lì. Quando ho realizzato di cosa poteva trattarsi, il mio cuore ha iniziato a battere forte. Ho guardato Hermione e lei ha ricambiato il mio sguardo: stava pensando la stessa cosa. Pansy, che ci aveva osservati, ha detto: -Esatto Draco, un basilisco. Ti domandi come sia possibile, ma il Signore Oscuro quando è morto non ci ha lasciato a mani vuote. Abbiamo trovato una vecchia pozione su come creare un uovo di basilisco. Ho preparato la pozione a settembre e l'ho fatta fermentare per quattro mesi. Adesso è pronta, l'uovo sta per schiudersi e voi state per morire. Stavo tremando di rabbia. Non avevo mai odiato una persona così tanto. Stava per andarsene, ma prima che uscisse le chiesi: -Perché? Si è fermata, e dopo qualche secondo ha detto, con una voce incredibilmente triste: -Perché mi hanno tolto ogni cosa. -Che significa? -Hanno rapito i miei genitori e li hanno uccisi Draco, capisci?! Hanno rapito il mio fratellino per ricattarmi e farmi fare quello che vogliono. E' scoppiata in lacrime. Come biasimarla? Io più di tutti potevo capirla,dato che avevano fatto lo stesso a me. Mi sono avvicinato piano e le ho messo una mano sulla spalla. -Anche con me hanno fatto la stessa cosa, e ci sono cascato. Poi una persona- e ho sorriso guardando Hermione- mi ha aperto gli occhi. Se vogliamo salvare le nostre famiglie non dobbiamo stare al loro gioco, dobbiamo combattere. Noi abbiamo un piano, perché non ti unisci a noi? Si è asciugata le lacrime e si è voltata verso di me. Stava per dire qualcosa,ma all'improvviso i suoi occhi si sono riempiti di terrore. Mi sono girato e l'ho visto:il basilisco stava strisciando fuori da tunnel, lento ma inarrestabile, come la morte che stavamo per fare.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***


1 Gennaio, 2000. Hermione's Pov Quello non era un normale, spaventosamente enorme, basilisco. Non lo era affatto. Aveva la forma caratteristica di un serpente, tranne per il fatto che era spaventosamente enorme il doppio, la pelle pallida e trasparente, una coda che terminava con una punta velenosa e un grappolo di occhi neri posizionati al centro della faccia. Siamo rimasti tutti e cinque pietrificati dalla paura. -Lo sguardo di questo basilisco non è fatale, quindi potete guardarlo negli occhi. Tuttavia, se veniamo punti il veleno ci uccide nel giro di pochi secondi- ci ha informati Pansy. -Oh grazie mille per averci avvisato Parkinson, ora siamo molto più tranquilli!- esclamò Ron in preda al panico. -Qualcuno ha una vaga idea di come uccidere questo coso?! Notai, man mano che si avvicinava all'uscita del tunnel, che sotto la pelle vi erano delle sacche piene di un liquido viola luminoso, che faceva sembrare le sacche tante lampadine al neon, conferendo alla pelle un contorto motivo a pois. Lo notò anche Ginny. -Ma che sono quelle cose luminose?- ha chiesto a nessuno in particolare. Nessuno la rispose, ormai il basilisco era uscito dal tunnel e si stava avvicinando. -Che state aspettando? Scappate!- urlò Pansy, e iniziammo a correre come mai nella nostra vita. -Dobbiamo attaccarlo e trovare un punto debole- ho urlato a Draco, che correva al mio fianco. -Io lo distraggo, tu prova a colpirlo. Poi si è fermato, facendo segno a noi altri di continuare a correre. -Ehi mostriacciattolo, di qua!- e gli ha lanciato uno schiantesimo, che gli è scivolato addosso. Però ha funzionato. Il basilisco ha iniziato ad inseguire solo lui. Era molto grosso, perciò non era molto veloce. -Stupeficium!- ho urlato. Niente, sembrava che non lo sfiorasse nemmeno. -Stupeficium! Stupeficium! Stupeficium! Ho lanciato l'incantesimo più e più volte, finché all'ennesimo tentativo ho colpito una sacca. Il basilisco si è bloccato e ha iniziato a contorcersi dal dolore. -Ragazzi dobbiamo colpire le sacche! Quel liquido viola è il veleno, e più ne perde più si indebolisce- ho urlato agli altri. Purtroppo quest'attimo di debolezza durò solo qualche secondo, così come la rapidità di ciò che accadde dopo. Sentendo le urla di dolore dell'animale Draco si era voltato. Grave errore. Mentre si voltava il serpente si era già ripreso e con una rapida sferzata della coda ha colpito Draco in pieno petto, facendogli fare un volo attraverso la stanza che si è concluso con un doloroso schianto sul pavimento di pietra dura. -Draco! Sono corsa verso di lui mentre gli altri continuavano a lanciare schiantesimi. -Draco svegliati! Draco! Ho urlato il suo nome in preda al terrore. Gli ho sentito il polso. C'era battito, era solo svenuto. Ho fatto un sospiro di sollievo e l'ho trascinato lontano dalla battaglia. -Reinnerva. Un fascio di luce scaturì dalla mia bacchetta e lo avvolse. Dopodiché aprì gli occhi. Draco' s Pov Ho aperto gli occhi e sono stato investito da una chioma cespugliosa. -Grazie al cielo sei sveglio- ha detto sollevata. -Ovviamente. Non mi faccio mica uccidere così facilmente io- ho detto strappandole un sorriso. Mi ha porso una mano e l'ho afferrata. Intanto, i nostri compagni se la stavano cavando alla grande: avevano già distrutto i tre quarti delle sacche. -Ti sfido a distruggere più sacche di me- le ho proposto. -Ci sto! Ero al mio ventunesimo schiantesimo e le sacche erano quasi tutte distrutte quando Hermione esclamò: -Draco attento! Mi sono voltato e ho visto il pungiglione che si avvicinava come a rallentatore. Poi una figura è corsa davanti a me, gettandomi di lato. Pensavo che avesse schivato il colpo, ma mi sbagliavo: Pansy giaceva a terra poco distante da me, il corpo in preda a spasmi incontrollabili. Sono corso vicino a lei e le ho afferrato la mano. -Pansy ascoltami. Devi resistere. Non chiudere gli occhi. Ti prego- ho detto supplicandola, le lacrime agli occhi. Non riuscivo a smettere di pensare a quello che aveva appena fatto: mi aveva salvato la vita, si era sacrificata per me. -D-Draco- ha sussurrato; un rivolo di sangue le è sceso dalla bocca. -Shh- ho detto. -Non sforzarti. -Salva mio fratello, ti prego. Sai, ti ho sempre amato, ma sapevo di non essere ricambiata. Non sapevo che fare, non sapevo che dire. Riuscivo solo a pensare a quella vita che mi stava

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Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


1 Gennaio, 2000. Draco's Pov Era finita, avevamo sconfitto il basilisco. Sono tornato ad inginocchiarmi davanti al corpo di Pansy. Una mano mi ha stretto la spalla. Hermione. Ho afferrato la sua mano calda e delicata e l'ho stretta aggrappandomici come ad un'ancora in quel mare di dolore. L'ho guardata. Le lacrime le rigavano il volto. -Devo salvare suo fratello, glielo devo. -Lo salveremo. Li salveremo tutti- ha detto lei. -Ragazzi avete sentito?- chiese Ginny. -Cosa? Non ha avuto il tempo di rispondere che un rumore, forte e vicino, ci ha fatto sussultare. -Sembra una bom- -A TERRA!- ha urlato Hermione. Hermione's Pov Un enorme boato e la parete di mattoni esplose. Greyback e altri cinque Mangiamorte hanno fatto il loro ingresso. -Bene bene- ha detto il lupo mannaro -A quanto pare la Parkinson ci ha traditi e ha subito ciò che si meritava- ha detto sogghignando guardando il cadavere di Pansy. Draco ha iniziato a tremare dalla rabbia e io gli ho afferrato la mano e gliel'ho stretta per calmarlo. Mi sono guardata intorno in cerca di una via di fuga e ho notato che Ron e Ginny erano scomparsi. Poi, dietro i sei uomini,un piccolo movimento impercettibile ma che è servito a farmi capire tutto: Ginny aveva ancora il Mantello dell'Invisibilità con sé! 'Bene' -ho pensato- 'Almeno loro sono salvi' 'Ora devo solo pensare a un modo per salvare noi due' L'unica via di fuga era il tunnel da dove erano arrivati i Mangiamorte. Dovevo far capire a Draco le miei intenzioni. Coperta dalle risate dei Mangiamorte che deridevano Pansy, gli ho sussurrato velocemente il mio piano: distrarli chiacchierando e pian piano avvicinarci all'uscita. -E tu Draco? È così che ringrazi il tuo Signore? Schierandoti dalla parte dei Mezzosangue? Sai, mamma e papà non saranno fieri di te quando sapranno che gli hai voltato le spalle, che il loro unico figlio non li ama più. -E tu che ne sai di amore eh Greyback? Scommetto che i tuoi genitori quando ti hanno visto si sono spaventati e ti hanno abbandonato davanti ad un orfanotrofio- ha detto Draco deridendolo. Intanto si avvicinava, e io gli stavo dietro. Il lupo mannaro ha iniziato ad infuriarsi. -Adesso basta!- ha urlato- Crucio! -CORRI HERMIONE!- mi ha preso per mano e siamo corsi verso il tunnel, lanciando e schivando incantesimi. Poi lampi di luce rossa dei quali non si capiva la fonte hanno iniziato a colpire i Mangiamorte: Ginny e Ron stavano lanciando incantesimi da sotto il Mantello, confondendo gli uomini. Finalmente abbiamo raggiunto il tunnel e siamo scomparsi sotto il Mantello dell'Invisibilità. Lo abbiamo percorso correndo, i Mangiamorte ancora semisvenuti nella Camera dei Sgreti. Il tunnel terminava con una porta, chiusa a chiave. -Alohomora- ho proonunciato. La porta si è aperta. 'Troppo facile' ho pensato. Siamo entrati in una vecchia cantina, illuminata da varie torce affisse alle pareti di pietra. Un lamento ci ha fatto voltare: Narcissa Malfoy era legata a un palo di legno, la bocca chiusa da una benda. -Mamma!- ha detto Draco, ed è corso ad aiutarlo. -No Malfoy è una trappola!- la voce ci Harry ci ha fatto sobbalzare tutti. Ma da dove veniva? 'Ma certo! -ho pensato- 'Un incantesimo di disillusione' Poi, con un rumore assordante, delle catene sono calate dall'alto e hanno avvolto Draco. -Sei solo?- ha chiesto Harry. -No Harry- ha detto Ginny, e siamo usciti da sotto il Mantello. -Se mi dici dove ti trovi più o meno proverò ad eliminare l'incantesimo di disillusione- ho detto. Mentre Harry parlava sono riuscita a capire più o meno il punto esatto da dove proveniva la sua voce e, dopo un paio di tentativi, sono riuscita ad eliminare l'incantesimo che lo nascondeva. Non ero preparata a quella vista, nessuno di noi lo era. Legato ad un palo tramite una catena alla caviglia, Harry era ridotto davvero male: numerosi tagli e graffi che gli ricoprivano il viso e i segni delle frustate lungo la schiena nuda. -Oddio Harry!- ha esclamato Ginny, quasi con le lacrime agli occhi. -Ferma! Non fare un altro passo altrimenti scendono le catene. -Ma come sei finito qui? Che ti hanno fatto?E Perché? -Una domanda alla volta Ginny- disse con tono sfinito, ma cercando di sorriderle per rassicurarla. Inutile dire che quel sorrido si è mutato subito in una smorfia di dolore. -Non sono solo- ha detto poi, tirando fuori una bacchetta. L'ha puntata in due angoli apparentemente vuoti, ha sussurrato qualcosa e sono comparse altre due persone: Lucius Malfoy e un bambino di cinque anni, che dormiva beatamente. Guardando le nostre espressioni sconvolte, Harry si è deciso finalmente a darci una spiegazione. -Quando mi catturarono mi portarono in una cella e iniziarono a torturarmi. Non avevano motivo, dicevano che lo facevano per divertimento, tanto prima o poi mi avrebbero ucciso. Poi arrivò Greyback, che ordinò agli uomini che mi controllavano di non uccidermi finché non glielo ordinava lui: voleva convincere Draco, ricattandolo, a ritornare ad essere un Mangiamorte. Quei due uomini non erano molto svegli, e riuscii a rubare la bacchetta a uno di loro. Il giorno seguente mi portarono in questa specie di cantina, che a quanto pare si trova sotto la Camera dei Segreti. Qui c'erano i tuoi genitori, Draco, e un bambino che dice di essere il fratello di Pansy Parkinson. Quando ho sentito i vostri passi avvicinarsi, ho pensato che stessero ritornando e ho lanciato un incantesimo di disillusione su tutti noi, per confonderli e attaccarli, ma non ho fatto in tempo per la signora Malfoy. Ma voi come avete fatto a trovarci?- ha chiesto infine. -Ti spieghiamo tutto dopo, adesso adiamocene di qui- ha detto Ron. -Aspetta- ha detto Harry, per poi lanciare un incantesimo sul soffitto che distrusse le ultime catene nascoste. Poi siamo corsi a liberare i prigionieri; Draco ha preso in braccio il bambino, che dormiva ancora indisturbato. -Ha passato una brutta settimana- ha detto la signora Malfoy. -È spaventato e io cerco di tranquillizzarlo come posso, ma invano. -Non ci sono altre vie di uscita? Dobbiamo tornare per forza indietro? -Temo di si- ha risposto Harry. Abbiamo perciò percorso di nuovo il tunnel, Narcissa Malfoy con il bambino sotto il Mantello dell'Invisibilità, pronti per un ultimo duello con i Mangiamorte.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17. ***


1 Gennaio, 2000. Hermione's Pov A un paio di metri dalla fine del tunnel, Draco, in testa alla fila, si è fermato. -Meglio se vado prima a controllare- ha detto. Arrivato all'entrata, ha messo cautamente la testa fuori e si è guardato intorno. -Pare che se ne siano andati, ma temo sia solo una trappola. Aveva ragione. Non ha appoggiato neanche il piede a terra che un fascio di luce rossa lo ha investito, scaraventandolo a terra. Subito siamo corsi tutti fuori, ingaggiando vari duelli con i Mangiamorte, che erano molto più numerosi di prima. La signora Malfoy era rimasta al sicuro nel tunnel con il bambino. Dopo dieci minuti, la situazione era abbastanza critica: Harry e Draco erano sfiniti, Lucius Malfoy giaceva a terra, svenuto, e per quanto riuscissimo a tenergli testa, i Mangiamorte erano troppi per me, Ron e Ginny. Stavamo per perdere ogni speranza, quando per la seconda volta ci fu una terribile esplosione che distrusse una parete. Dopo che la polvere si è diradata, siamo rimasti tutti sorpresi dalla scena che avevamo davanti: un gruppo di Auror, in testa c'era Luna, aveva fatto irruzione e avevano iniziato a combattere. 'Siamo salvi' ho pensato. Poi qualcuno ha urlato il mio nome, ho sentito un dolore lancinante alla testa e tutto è diventato buio. Draco's Pov -Hermione!- ho urlato. Troppo tardi, Greyback l'ha attaccata di spalle facendola cadere a terra, svenuta. Sono corso da lei e l'ho allontanata dalla battaglia per metterla al sicuro. Poi mi sono scaraventato su Greyback e l'ho colpito con ogni incantesimo che mi veniva in mente. C'è stato un lampo di luce verde e il lupo è caduto a terra, morto. Sono rimasto paralizzato dall'orrore. Lo avevo davvero ucciso? Poi dietro di lui ho visto mio padre, la bacchetta ancora sollevata. -Nessuno tocca il mio ragazzo- ha detto freddamente. Abbiamo iniziato a combattere insieme, padre e figlio, schiena contro schiena per difenderci a vicenda. Poi, per la seconda volta quella notte, è accaduto di nuovo: una parte di me mi ha abbandonato. Lucius Malfoy, che stava combattendo contro due Mangiamorte così intensamente, non si è quasi accorto del lampo di luce verde che si stava avvicinando a lui come a rallentatore. Ho sentito la sua schiena scivolare lungo la mia e poi il tonfo del suo corpo che si accasciava a terra, privo di vita. Ho urlato come mai in vita mia, il dolore e la rabbia quasi insopportabili che minacciavano di uccidermi. Volevo correre da lui, ma Harry mi aveva afferrato in vita e lottava con tutte le sue forze per bloccarmi, mentre io mi dimenavo e urlavo. Poi l'incubo è finito. I mangiamorte ancora vivi sono stati catturati. E' arrivata la Preside e tutti gli insegnati, insieme a Madama Chips, che è corsa ad occuparsi dei feriti. Ho smesso di dimenarmi solo quando un ago fu infilato nel mio braccio; poco dopo il buio mi ha inghiottito. * Mi sono risvegliato in infermeria. Hermione era seduta su una poltrona accanto al letto e si era addormentata, la sua mano che stringeva ancora la mia. Dopo qualche secondo ho realizzato perché mi trovavo lì e il dolore è tornato ad assalirmi. Le lacrime mi hanno annebbiato gli occhi, e io le ho lasciate scorrere. Mi sono detto che non serviva a niente nasconderle. Mio padre era morto. Mio padre, che per quanto a volte fosse stato troppo duro con me, mi aveva sempre amato e protetto. Pansy, che era stata l'unica migliore amica che avessi mai avuto e con la quale avevo condiviso tutto, era morta. Quanto altro avrei dovuto perdere? La piccola mano calda che stingeva la mia si mosse delicatamente. Ho guardato l'angelo seduto al mio fianco aprire gli occhi, e ho pensato che la vita riserva a tutti delle cose orribili, che se non ti uccidono ti fortificano, ma riserva anche dei miracoli inaspettati: lei è il mio, lei è il mio miracolo. Fine.

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Capitolo 19
*** Epilogo. ***


30 Giugno, 2000. Draco's Pov Non scrivo da diversi mesi. Forse perchè non ne sento più il bisogno, non mi sento più frustato o arrabbiato o impaurito. Probabilmente perchè ora non sono più solo. Ma stasera ho deciso di scrivere, perchè oggi è stata la giornata più bella della mia vita, e voglio scriverla per preservare ogni minimo dettaglio. Ecco come è iniziata. -La prima volta che arrivai in questa scuola, ero davvero impaurita, come tutti gli altri del resto. Ora mi sembra incredibile che dopo sette anni, fantastici e orribili per tutti noi, siamo giunti alla fine. Grazie a tutti, ma veramente tutti, perché mi avete resa quella che sono. Credo di parlare a nome di tutta la scuola quando ringrazio tutti gli insegnanti e il professor Silente, che scommetto sarà molto fiero di noi. Non voglio avere un ricordo triste di lui, mi piace ricordarlo con le sue quattro parole preferite, Pigna, pizzicotto, manicotto, tigre, che erano un pò il suo benvenuto quando arrivavamo ad Hogwarts il primo settembre. Ognuno di noi ha trascorso qui i migliori anni della propria vita. Siamo arrivati ad Hogwarts che eravamo dei bambini, e ora ognuno di noi è pronto ad iniziare la proprio vita.- ha concluso Hermione sorridendo. Un caloroso applauso è scoppiato tra gli studenti. Oggi è stato il giorno del diploma, e tutti gli studenti del settimo anno che hanno passato i M.A.G.O. si sono riuniti nel campo da Quiddich, pronti a ritirare il loro diploma. Ho guardato Hermione sorridere dal podio che è stato allestito, radiosa per aver ricevuto l'onore di fare il primo discorso. Alla fine è scesa e mi ha raggiunto; si è seduta accanto a me e mi ha stampato un bacio sulle labbra. Sono passati sei mesi, e ho quasi imparato a convivere con il dolore che ormai so non mi abbandonerà per il resto della mia vita. Lei mi ha aiutato molto, e per questo la amo ancora di più. Mia madre è andata a vivere col piccolo Michael Parkinson, che, ormai orfano, ha adottato. Anche lei soffre molto, ma il bambino gli da una ragione per continuare a vivere. Harry si è rimesso in sesto, e adesso ci guarda dagli spalti insieme a Ron. Siamo stati chiamati in ordine alfabetico e ci siamo alzati per andare a ritirare il nostro diploma. Alla fine della cerimonia ho preso Hermione in disparte e le ho detto: -Ti va di andare a fare un'ultima passeggiata intorno al lago? -Certo che si, andiamo. Hermione's Pov Ci siamo seduti sotto il solito albero, e per un pò siamo rimasti in silenzio. Ho appoggiato la testa sulla sua spalla e lui mi ha circondato con un braccio, poggiando una mano sul mio ventre, come a voler percepire la piccola vita che sta crescendo dentro di me. Ho coperto la sua mano con la mia e ho sorriso. -Sai Hermione, sono felice. Sono seduto qui, a guardare il tramonto con una ragazza meravigliosa, dopo aver appena ricevuto il diploma, cosa che non avrei mai creduto possibile. Sei la prima persona che amo; non avevo mai provato un sentimento così profondo per qualcuno, credevo di non esserne capace. Ma tu, amandomi, mi hai insegnato ad amare me stesso e ad apprezzarmi per quello che sono e che sono stato. E non immagini quanto te ne sono grato. Poi ha preso un ramoscello e, con la bacchetta, lo ha modellato fino a conferirgli una forma circolare. Poi gli ha dato un leggero colpo con la bacchetta e questo è diventato un anello, con due pietre, una rossa e una verde, incastonate sopra. -Promettimi che rimarremo insieme per sempre- ha detto prendendomi la mano e incrciando le mie dita con le sue. -Lo prometto-gli sussurrato, poco prima di baciarlo. * Lacrime di commozione solcano il viso di Lucy. Poi la voce della madre risuona di nuovo dalle scale: -Lucy sbrigati, è arrivato Michael. La ragazza si asciuga in fretta le lacrime e risponde: -Si mamma, arrivo. Poi posa il diario, afferra lo scatolone e scende giù. Nel soggiorno trova Michael che gioca con Finn e Alec. I suoi fratellini lo adorano, è praticamente il loro idolo. -Hey!- saluta vedendo arrivare Lucy. Le va incontro e le stampa un bacio sulle labbra. Esattamente, stiamo parlando proprio di quel Michael, Michael Parkinson. Lui e Lucy hanno trascorso tutta la loro infanzia insieme, poi sono cresciuti e si sono innamorati. Entra Draco, seguito da Hermione, e lo abbraccia. Anche se non sono fratelli, per lui è come se lo fosse davvero. Non ha mai rotto la promessa fatta a Pansy. Poi Lucy e Michael si siedono davanti al camino con Finn e Alec. Hermione Granger guarda quella scena, che rappresenta pura felicità. Poi Draco la abbraccia da dietro, afferandole la vita, e le sussurra: -Sei così bella quando sorridi e non te ne accorgi. Ti amo da morire. Lei si volta, lo guarda dritto negli occhi e dice: -Ti amo anch'io. Grazie a tutti voi che avete letto la mia storia.

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