Akanimatori

di Anna3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


NOTE: Brevi note prima della lettura: per gli aggiornamenti, saranno uno alla settimana minimo, se riesco anche di più, ma credo che ogni settimana fino alla fine della storia (si la completerò assolutamente) sarò qui a infestare il fandom per vostra (s)fortuna. 

Altro piccolo avvertimento: i personaggi saranno leggermente OOC per il fatto che la fanfic è comica e.. Andiamo, per prendere in giro uno come Itachi o Kakuzu devo cambiare un po' il carattere no? Non l'ho messo sugli avvertimenti perché mi pareva chiaro, ma ho preferito puntualizzare ;)
Pace e amore ai conigli! Buona lettura!



Capitolo 1

 

“RIUNIONEEE!!” urla Tobi andando nel salotto del covo, dove sono riuniti tutti i membri che stanno letteralmente morendo di caldo.

Gli akatsukini infatti, come tutti gli altri esseri umani, non restano di certo immuni al caldo soffocante che ha invaso questa estate. Eccoli lì a tentare di combattere la calura, ognuno a modo proprio: Hidan e Kakuzu sotto l’aria condizionata, Kisame sulla sua vasca per i pesci, Deidara e Sasori col ventilatore in mano, Zetsu dentro il frigo e Itachi a petto nudo per far sbavare le sue fangirl che sono nascoste in ogni angolo (si anche su Naruto esistono cosa credete?n.d.a.)

Ma nonostante tutti e quanti i membri stessero facendo cose diverse, la loro reazione fu la medesima: un lungo sospiro esasperato.

“Ma perché dobbiamo andare nel suo ufficio? È soffocante! Questa è l’unica sala fresca!” sbuffa Deidara.

“Senpai, non lo sai che il capo ha messo un ventilatore nel suo...” Tobi non riesce a finire la frase che tutti gli akatsukini si sono riversati nell’ufficio del capo per prendersi il posto vicino al ventilatore.

Non appena entrati tutti, Pain chiude la porta con 5 lucchetti, mentre gli altri membri si accorgono della verità: del ventilatore non c’è neanche l’ombra.

“Tobi!! Hai detto una bugia a tutti quanti! Ti faccio esplodere!!” ringhia Deidara, mentre Hidan bestemmia una sua qualche divinità sconosciuta al resto del mondo.
Tobi si accuccia spaventato:

“Era un ordine del capo non è colpa di Tobi” dice chiudendo gli occhi spaventato.

A quel punto tutti gli occhi si voltano verso Pain:

“Spero tu abbia un buon motivo per averci portarti in questo forno” dice Kisame, il più cortese tra gli altri.

“Allora, dopo che in molti di voi mi hanno richiesto di andare in vacanza, ho trovato un posticino bello economico al mare. Ho anche affittato un pulmino molto economico per andare lì”.
“SI! MARE! SOLE! ABBRONZATURA!” urla entusiasta Deidara “Quando si parte? Quando? Quando??” chiede contento come un bambino che riceve un regalo gigante a Natale.

“Ragazze in bikini..” sbava Hidan sognante.
“Chissà… forse vendendo illegalmente limonate in spiaggia riesco a guadagnare qualcosa...” pensa Kakuzu.
“Che rottura! Al mare c’è sempre moltissima gente in estate... Non potevamo andare in montagna? Così calma e tranquilla...” pensa Sasori.

“SI! Tobi potrà fare i castelli di sabbia!” dice Tobi saltando dalla gioia.

“Tutto il giorno al mare! Finalmente!” esulta Kisame contento.

“Dove andremo?” chiede Itachi con la sua solita aria impassibile.
A quel punto, Pain fa segno a Konan e questa apre un mega poster dell’hotel.

“Qui sarà dove alloggeremo” dice Konan contenta anche lei e mostra a tutti il poster con un bellissimo hotel con vicino una piscina con gli ombrelloni e una grande hall moderna con gente sorridente che cammina avanti e indietro.

“Inoltre, queste sono alcune immagini delle camere dell’hotel” dice Pain prendendo un fascicolo.

L’Akatsuki vedendo le immagini delle camere, sospira meravigliata.
“Non me lo aspettavo da te questo regalo vecchio bastardo!” esclama stupito Hidan.

“Lo faccio solo perché altrimenti non siete produttivi da stanchi e perché mi continuavate a rompere le scatole” dice Pain impassibile.

“Grazie capo!” dice Kisame contento come una Pasqua di rivedere la sua famiglia.

“Ora andate a prepararvi, che domani si parte!” dice mentre Konan apre la porta dai 5 lucchetti.

“Capo lei è il migliore” dice Tobi e chiude la fila di akatsukini, che tornano entusiasti alle loro camere a preparare le valigie.

 

 

“Non sei contento Sasori? Finalmente si va al mare! Potrò finalmente abbronzarmi, fare qualche esplosione e magari chissà.. Troverò anche l’amore della mia vita” dice Deidara con aria sognante “Una ragazza semplice e carina, ma potente e a cui piacciono le esplosioni!”

“Tsk… è solo una seccatura! Hai idea di quanti miliardi di persone vadano ogni anno al mare? Detesto tutto quel rumore” dice Sasori preparando con cura i tappi da mettere alle orecchie.
“Beh… Allora starai in hotel. Io questa occasione non me la perdo per nulla al mondo!” esclama Deidara continuando a infilare cose in valigia.

 

 

“Itachi? Ma cosa ti stai portando via?” chiede Kisame incuriosito guardando Itachi.
“Sono solo tre libri” dice tranquillo Itachi.

“Libri? Quelli sono mattoni! Quante pagine hanno? E ti porti via tutta quella crema?” chiede Kisame guardando la valigia del compagno.
“Non sono mattoni! Il primo è ‘Shakespeare, le sue opere e i ripensamenti’ di circa 1700 pagine. Poi c’è ‘I più famosi tragici greci e la loro filosofia’ di 2087 pagine e infine ‘I pensieri su una tela di Monet’ di 1089 pagine. E ho bisogno di tutta quella crema per la mia delicatissima pelle nivea cosa credi? Mica sono un pesce come te!”

Kisame lo guarda perplesso “E tu credi di riuscire a leggere tutti quei libri pesanti in solo una settimana?”

“Kisame… I libri possono avere anche un milione di pagine, ma con questi occhi li posso leggere in una settimana” dice Itachi attivando lo sharingan.

“Non sforzarti troppo con lo sharingan… E ricordati il collirio! Con la sabbia gli occhi si seccano di più!” gli ricorda Kisame.
“Già fatto” dice Itachi mostrandogli venti piccole ampolle sistemate con cura tra i libri, le creme e due capi di abbigliamento “Tu piuttosto non ti porti dietro delle valigie?” chiede Itachi.

“No non ne ho bisogno: starò con i miei parenti squali, non li vedo da molto tempo” risponde Kisame mentre Itachi annuisce.

 

 

“Finalmente avremo una ca*** di vacanza! E anche non in un posto pieno di belle ragazze!” dice Hidan infilando in valigia tutto il suo guardaroba e anche... qualche metodo anticoncezionale.

“Ma chi se ne importa! L’importante è che guadagni anche lì… Ho già un piano...” dice Kakuzu impegnato a mettere i soldi nella valigetta.
“E sarebbe?” chiede Hidan.
“Vendere limonate in spiaggia” dice serio Kakuzu, mentre Hidan gli scoppia a ridere in faccia.
“Che ridi?” chiede irritato Kakuzu.
“Vendere limonate!” ride Hidan “lo fanno solo le bambine disperate che per prendersi un giocattolo vogliono soldi!”
“Pensaci! In spiaggia fa caldo e le persone cercano qualcosa per idratarsi. Siccome i bar che ci sono in spiaggia costano moltissimo, basta che tu vendi qualcosa a metà prezzo e si fanno i soldi” dice Kakuzu convinto.

“E da dove le prendi le limonate sentiamo?” chiede Hidan.
“Le rubo al bar” risponde Kakuzu, mentre Hidan scoppia a ridere per la seconda volta, scatenando l’ennesimo litigio/combattimento tra i due.

 

Nel frattempo, anche Pain e Konan stanno preparando le loro valigie nella loro camera.
“Perché non gli hai detto la verità sulle nostre vacanze?” chiede Konan.
“Continuavano a seccarmi chiedendo di andare in vacanza e io li ho accontentati. Questa è una vacanza solo che… uhm.. Al servizio di altri...” dice Pain.
“Quando lo sapranno andranno in bestia” ribatte subito Konan “Sai che sono tutti molto instabili”

“Può essere” dice Pain “Ma io sono molto più potente di loro e poi… li vedo molto come animatori”.

 

* si lo so, in teoria i pulmini non esistono su Naruto… Ma non volevo far portare a mano le valigie dell’Akatsuki a loro… Okay sadica, ma almeno le valigie risparmiamole XD

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Il giorno successivo, tutta l’Akatsuki si fa trovare pronta, come d’accordo, davanti al covo.
“Allora, siete tutti pronti?” chiede Pain.
“Si!” rispondono in coro tutti gli akatsukini.
“Bene allora saliamo sul pulmino” dice Pain indicando il catorcio là vicino.
“E quello sarebbe… un pulmino?” chiede Deidara disgustato.
“Se preferisci andare a piedi accomodati” ribatte Pain “E ora sbrigatevi a salire” ordina e tutti entrano nel pulmino sgualcito, mentre Tobi mette tutte le valigie nel bagagliaio del pulmino/catorcio.
“Ci siamo tutti?” chiede Konan, mentre Pain si mette al volante.
“No no! Aspettate! Tobi deve ancora salire!” urla Tobi ancora fuori dal pulmino. Purtroppo il povero Tobi non viene udito dal capo perché Deidara aveva acceso la vecchia radio del catorcio e aveva sparato al massimo il volume della canzone, iniziando a cantarla:
“NON SO SE SON PAZZO O SONO UN GENIO! FACCIO I SELFIE MOSSI ALLA GUE PEQUENO. NON MI FUMO CANNE, SONO ANCHE ASTEMIO….”.
“Bene partiamo!” dice Pain partendo a tutta birra verso l’hotel.
Il povero Tobi, non avendo fatto in tempo a salire, si aggrappa al pulmino con tutte le sue forze, urlando a Pain di fermarsi, ma, ovviamente questo non sente nulla.
Intanto, gli akatsukini si sono sistemati nel pulmino: Hidan si è messo a cantare alcune canzoni a squarciagola con Deidara*, Kakuzu conta si soldi con i tappi alle orecchie prestati da Sasori per evitare che gli venga una crisi di nervi e inizi a combattere con il suo fastidioso compagno, Sasori medita per prepararsi psicologicamente al rumore che produce la gente al mare, Itachi e Kisame parlano tranquilli nonostante il frastuono e Konan da indicazioni stradali a Pain.
“Strano che Pain abbia voluto concederci questa vacanza” sta dicendo Itachi.
“Che cosa sospetti?” chiede Kisame.
“Non lo so di preciso, ma non ti pare strano che andiamo in un hotel così bello e che sia economico?” chiede Itachi guardandolo pensieroso.
“Secondo me ti stai facendo troppi pensieri Itachi: magari hanno abbassato i prezzi visto che siamo dei nukenin. Prova a goderti questa vacanza: per un po’ non dovrai più usare lo sharingan” dice Kisame.
“Già forse hai ragione” sospira Itachi mettendosi gli occhiali da sole.
Dopo due ore di viaggio a velocità sfrenata, tutti i membri iniziano a stancarsi di stare nel pulmino: Hidan e Deidara hanno smesso di cantare e si sono messi a giocare a morra cinese per far passare il tempo, Kakuzu continua a ricontare i soldi, ma si è tolto i tappi e li ha ridati a Sasori e quest’ultimo continua a meditare, Itachi dorme, Kisame guarda fuori dal finestrino e Tobi è talmente impegnato dal tenersi forte che ha smesso di urlare.
Konan e Pain si sono dati il cambio; ora Konan guida e Pain le da le giuste indicazioni stradali.
“Ca***!” esclama a un certo punto Hidan “Mi sono dimenticato le mutande!”
“Sei un cretino Hidan!” esclama subito Kakuzu “Io non te le presto!”.
“Che vero amico che sei!” dice indignato Hidan.
“Io non sono tuo amico” ribatte impassibile.
“Si fa per dire!” ribatte Hidan “Sasori?”
“Le mie sono troppo piccole per te non guardare me” dice subito Sasori.
“Deidara?” chiede Hidan.
“Ehm.. Le mie sono… Fucsia con gli elefantini marroni” balbetta Deidara, facendo scoppiare a ridere Hidan.
“Okay, come non detto fai anche a meno. Non voglio passare per gay” ride Hidan, mentre Deidara esulta di nascosto per la sua trovata.
“Kisame?” chiede allora Hidan.
“Io non porto le mutande sono mezzo pesce” dice Kisame tranquillo, facendo voltare mezza Akatsuki che lo guarda schifata.
“Che avete da guardare?” chiede Kisame.
“Ah… Sempre se lo hai l’amichetto là sotto… Itac...”
“Non osare svegliarlo per una simile idiozia tanto ti dice di no” lo interrompe subito Kisame.
“E cosa fai se...”
“Guai a voi se vi mettete a litigare” li interrompe Pain “vi lascio a piedi”.
“Beh capo allora me le presti tu le mutande?” chiede allora Hidan.
“Cosa? Scordatelo! Le mie preziose mutande di seta e flanella non le presto a nessuno! Già mi tocca prenderne sei paia in più...” risponde secco Pain.
“Uffa!!” sospira esasperato Hidan “Mmh… Ho come l’impressione di aver dimenticato qualcuno a cui chiedere oltre a Itachi… Che strano!”.
Circa mezz’ora dopo, Pain annuncia l’arrivo all’hotel:
“Siamo finalmente arrivati”.
“Grazie a Jashin! Ho un bisogno urgente del bagno!” dice Hidan.
Mentre Pain parcheggia nell’hotel del parcheggio, Kakuzu sistema i suoi soldi, Kisame sveglia Itachi, Deidara infila l’argilla con cui stava giocherellando nella tasca del suo mantello e Tobi inizia a tirare i primi sospiri di sollievo.
Una volta parcheggiato, tutti gli akatsukini scendono e trovano il povero Tobi ormai sfinito dalla corsa.
“Tobi… Stanco… Viaggio fuori dal pulmino...” mormora Tobi stremato.
“Potevi dirlo Tobi: ho chiesto se eravate tutti” ribatte Pain.
“Ma Tobi ha urlato.. Ma nessuno lo ha sentito… Nessuno ascolta Tobi… Tobi tutto solo...” mormora Tobi sconsolato.
“Si si Tobi muoviti che andiamo all’hotel” dice Deidara che ha già preso la sua valigia, come tutti gli altri membri “Questa è la tua valigia” dice Deidara passandogliela.
“Grazie Senpai” dice Tobi mentre gli si illuminano gli occhi.
Arrivati alla hall dell’hotel, una ragazza li accoglie:
“Buongiorno! Voi a che nome avete prenotato?” chiede la ragazza.
“Akatsuki” risponde Pain.
La ragazza consulta una agendina là accanto e chiama a sé un inserviente e uno strano uomo possente con due baffoni e la maglietta con scritto ‘animatore’.
“Allora, tu” dice la ragazza all’inserviente “accompagni il signor Pain e la signora Konan nella camera 14, mentre gli altri… Pensaci tu Atsumichi” dice all’uomo coi baffi.
“Aspetta… Perché noi andiamo con il tipo con scritto ‘animatore’?” chiede Deidara interdetto come tutti gli altri membri.
“Come perché? Perché voi farete da animatori a questo hotel mi pare ovvio” dice la ragazza guardandoli come fossero scemi.
“COSA?” chiedono in coro tutti gli akatsukini cercando una spiegazione da Pain che è… già andato in camera con Konan.

* si, Deidara e Hidan sanno anche l’italiano

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Nota; scusate se l'aggiornamento è arrivato tardi, ma questa settimana è stata molto difficoltosa... chiedo umilmente scusa a quelli che la seguivano... sempre se ci sono ancora persone che la seguono!
 

 

Capitolo 3


 

“Che significa?” chiede Deidara incredulo alla ragazza, che li guarda come se fossero scemi:
“Cosa non capite del dover fare gli animatori?” fa una smorfia “Atsumichi pensaci tu” dice la ragazza rivolgendosi all’uomo con i baffi.
L’uomo allora si fa avanti sorridendo:
“Buongiorno ragazzi, io sono Atsumichi, il vostro capo animatore: se volete seguirmi vi mostrerò dove alloggerete e in seguito il nostro programma per i vostri giorni di servizio qui”.
“Te lo puoi scordare! Io sono qui per farmi una vera vacanza e magari portarmi a letto una ragazza, non per badare a quattro marmocchi!” dice Hidan avvicinandosi al tipo “Ma tu sei un individuo perfetto per Jashin...” dice afferrandolo per un braccio.
Atsumichi, come se fosse la cosa più naturale del mondo, prende Hidan per un braccio e lo atterra:
“Ora ascoltami bene ragazzino: è da anni che faccio questo lavoro e sono abituato agli stupidi che vengono qui con questa boria” gli dice all’orecchio “Quindi ora tu lo fai oppure questa settimana per te sarà davvero molto, molto lunga” dice e lo fa alzare.
“Hidan ha ragione! Siamo venuti qui per ripos…” Deidara non fa in tempo a concludere la frase che il capo animatori lo guarda e lo fa volare sul muro.
“Senpai!!” urla Tobi e va da Deidara, ancora incredulo.
“Mi arrangio Tobi” dice Deidara alzandosi con facilità.
“Qualche altra obiezione?” chiede Atsumichi squadrando tutti i membri.
“Ottimo seguitemi” dice l’uomo e inizia a scendere le scale con l’Akatsuki che lo segue ancora perplessa.
L’uomo scende le scale: scende a meno un piano, meno due, meno tre, meno quattro…
“Ma dove caz*** stiamo andando a finire?” commenta Hidan con la sua solita finezza.
“PIANTALA DI LAMENTARTI!” gli urla in faccia.
“Io non prendo ordini da te!” ribatte Hidan.
L’uomo pareva stesse per esplodere per quanto rosso era, per poi calmarsi improvvisamente e dire:
“Bene tu starai nel reparto ‘ranocchie’”.

“Cosa?” lo guarda perplesso Hidan aspettandosi ben altra reazione “Che significa?”.
L’uomo sorride sadico e dice:
“E ora seguitemi che vi porto all’alloggio” dice l’uomo e si ferma dopo un piccolo corridoio in una porticina.
“Ecco a voi la vostra stanza” dice l’uomo e apre la porta.
Non appena vedono la stanza, un brivido attraversa la schiena di ogni membro dell’organizzazione: infatti la stanza è lunga e contiene quattro letti a castello con un corridoio di 40 cm giusti tra ogni letto. Inoltre, i letti a castello sono mezzi sgualciti e i materassi molto polverosi, per non parlare poi degli armadi/comodini per ogni letto.
“Spero vi piaccia!” dice Atsumichi “Vi aspetto alla hall, cioè dove siete arrivati, tra un’ora giusta. A dopo!” conclude e sparisce.
“Ma che schifo è? Anche il nostro covo è più pulito! E noi siamo criminali!” dice Kisame guardando schifato la stanza.
“Dobbiamo rassegnarci a stare qui” dice Sasori entrando e aprendo un armadio.
Non appena apre l’anta dell’armadio, strilla:
“UNA CA*** DI TERMA! IO NON CI DORMO QUI!!!” urla Sasori saltando in braccio a Deidara.
“Danna stai diventando un debole” dice Deidara, entrando nella stanza “CHE CA*** È QUELLA ROBA?!” urla non appena vede uno scarafaggio girare e salta in braccio a Tobi che lo guarda contento:
“Senpaiiiii!” dice Tobi con aria adorante, facendo saltare giù Deidara disgustato.
“Che esagerati!” esclama Itachi entrando anche lui e uscendo subito terrorizzato “Un… un serpente… Kisame… Orochimaru… Mi osserva…. Sempre...” sussurra mentre si dondola in posizione fetale in un angolino.
“Dai Itachi, vieni dentro” dice Kisame prendendo per mano e accompagnandolo dentro come un bambino al suo primo giorno di scuola.
“Che fifoni!” urla Hidan entrando con Kakuzu.
“Dovreste imparare a non temere nessun genere di cose come.. CA*** CHE È QUELLA MER**?” strilla Hidan indicando un topo.
“Idiota!” esclama Kakuzu “Mi hai fatto venire un infarto per una creatura minuscola e insignificante come quella!” dice buttando via il topo e di conseguenza il serpente che lo inseguiva “Ora il quinto cuore me lo procuri tu!”.
“Ehm… Scusa Kakuzu” dice “Non me la aspettavo”.
“Tsk...” dice e si fa prepara il letto sotto.
Nel frattempo, Kisame era riuscito a convincere Itachi ad entrare e Deidara e Sasori mettevano il loro sacco a pelo.
Dopo che tutti e sette (Zetsu dorme fuori in giardino) hanno fatto il letto e si sono sistemati, vanno alla hall, tentando invano di cercare Pain e Konan, che sono inspiegabilmente introvabili.
Atsumichi li stava già aspettando:
“Bene ragazzi, come primo giorno, faremo un po’ di allenamento, visto che, da quanto mi ha detto il vostro capo, non siete molto esperti” spiega “Ora vorrei sapere: qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con dei bambini?” chiede Atsumichi.
Gli akatsukini si guardano tra di loro perplessi: nessuno di loro aveva mai avuto a che fare con dei bambini e non avevano la minima idea di come intrattenerli.
“Beh Tobi sicuramente li fa ridere” dice Deidara “Per quanto mi riguarda, io non intrattengo bambini, non sono una babysitter”
“SI! Tobi ama i bambini” sorride Tobi
“Mmh… C’è molto lavoro da fare… Gli altri?” chiede.
“Per me vale la stessa cosa di Deidara” dice Kisame alzando le mani.
“Anche per me” risponde Kakuzu.
“Idem” dice Sasori.
“I bambini sono buoni da mangiare” dice Zetsu.
“Ma che me ne frega di quattro marmocchi piagnucolosi?” chiede Hidan.
“Stai zitto tu so già dove metterti” dice Atsumichi “E tu?” chiede a Itachi.
“Ho qualche esperienza con mio fratello…” dice tranquillo Itachi.
“Molto bene” dice annuendo Atsumichi “Allora: siccome siete dei principianti, farete prima un corso per imparare cosa significhi essere animatore. Questo corso durerà l’intero pomeriggio, successivamente, da domani inizierete ad animare, ognuno nella propria categoria. Tutto chiaro?”.
“Dove si terrà questo corso?” chiede Kisame.
Atsumichi sorride: “Nei sotterranei” dice e fa comparire l’organizzazione in un piano sotterraneo dell’hotel dove c’è una finta spiaggia. Un altro uomo attende l’Akatsuki.
“E ora vi lascio nelle mani di Ichizo, ossia colui che vi insegnerà a fare gli animatori” dice Atsumichi “Buona fortuna” dice sorridendo malvagio.
“Che palle!” dice Hidan seccato “Una altro vecchio svitato”.
“Buongiorno a tutti io sono Ichizo e vi educherò nella via dell’animazione: prima di tutto, come vi chiamate?” chiede. Dopo che tutti si sono presentati, Ichizo riprende il suo discorso:
“Per prima cosa, dobbiamo scoprire come vi comportereste con dei bambini, quindi ora faremo un esercitazione: ognuno di voi dovrà divertire un gruppo di bambini come meglio può. Avete un’ora giusta, dopo io e il mio assistente raccoglieremo i giudizi dei bambini per vedere come vi siete comportati e decideremo in che categoria assegnarvi durante il pranzo. Nel primo pomeriggio vi comunicheremo la vostra categoria e la squadra di animatori con cui sarete. Imparerete che dovrete fare e dopo cena ci sarà un ultima riunione in cui beh… Lo vedrete. Ci sono domande?” chiede alla fine del discorso Ichizo.
“Ehi vecchio! A me lo svampito aveva detto che ero delle ranocchie; quindi non c’è bisogno che faccia questa stupida prova no?” dice Hidan scazzato.
Ichizo lo guarda male e risponde:
“La farai comunque per vedere come te la cavi. Altre domande?” chiede e, dopo un breve silenzio, assegna ad ogni Akatsukino un gruppo di cinque-sei bambini.
“Allo scadere del tempo sentirete una campana e dovrete ritornare qui. Potete stare ovunque su questo piano e impiegare quello che volete. Inutile dire che siete responsabili della loro vita e quindi non metteteli a rischio. Detto questo, buona fortuna” dice e scompare.
“Devo ancora capire se è un ninja o no quell’uomo...” dice Kisame guardandolo sparire, ma non fa in tempo a finire il pensiero che un’esile vocina da bambina gli chiede il suo nome.
“Sarà une bella sfida” pensa Kisame e risponde alla bambina.

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


NOTA: Chiedo umilmente scusa ai poveri cristiani che ho lasciato senza storia per una settimana ma non ho trovato davvero il tempo per continuare a scrivere... In compenso, questo capitolo è più lungo del normale ;)

Infine, vi informo che da questo periodo in avanti gli aggiornamenti saranno meno frequenti, per il fatto che, oltre la scuola, devo pensare a come continuarla. Quindi se per caso qualcuno segue ancora sta storia chiedo venia. Detto questo vi lascio il capitolo per evitare di scrivere un papiro! Grazie per la comprensione





Capitolo 4


L’Akatsuki si ritrovò a mangiare insieme un’ora dopo, ognuno stanco come se fossero stati in una missione di livello S.
“Tobi è un po’ stanchino” dice Tobi addormentandosi sul piatto.
“Non avrei mai creduto potesse essere così difficile badare a quelle quattro pesti” dice Deidara aggiustandosi la coda alta “Non mi davano mai retta!”
“Pace interiore...” invoca Hidan in una posa da yoga per evitare di andare a sacrificare a Jashin tutti i bambini.
“Un bambino ha tentato di scassinare la mia valigetta!” dice Kakuzu scandalizzato “ai miei tempi bambini come quello venivano buttati fuori di casa, ora sono tutti dei viziati!”.
“Viziati? Sono dei piccoli bastardi che insultano il mio credo!” ringhia Hidan.
“Mph...” commenta laconico Itachi “a me non è andata così male… le bambine facevano tutto quello che volevo e i ragazzini mi guardavano con ammirazione” dice tranquillo Itachi.
Deidara lo guarda con un misto di invidia e di stupore “In realtà anche a me obbedivano tutti! Si sì!” annuisce tentando di auto convincersene.
“Ma fammi il piacere!” borbotta Sasori “Si vedeva chiaramente che eri in difficoltà: facevi tutto quello che ti dicevano i bambini”
“Non è vero!” ribatte subito Deidara “Decidevo io cosa fargli fare!”
“Le bambine ti hanno costretto a indossare dei vestiti da donna e giocare a prendere il the, mentre i maschi ti prendevano in giro” ribatte pronto Sasori “Una bambina del mio gruppo ti ha fatto anche un disegno molto realistico” ride mentre fa vedere agli altri membri dell’Akatsuki un disegno che raffigura un ragazzo biondo vestito di rosa che prende il the.
“Ma… AHAHAHAHA!!!” ride Hidan, che vedendo quel disegno si era completamente dimenticato dei suoi pensieri omicidi.
Sasori fa passare il disegno nelle mani di tutti gli akatsukini che ridono come pazzi (quali sono), mentre Deidara arrossisce dalla vergogna.
“Smettetela!!” dice Deidara “Stupido Danna! Tu hai avuto dei bambini tranquilli non delle pesti come me!”
Sasori alza un sopracciglio “Anche io avevo delle pesti, ma al contrario tuo le ho gestite”
“E come?”
“Eeeh… Sapessi...”
“Dimmelo!” ordina Deidara.
“No!” ribatte Sasori.
“Dai ragazzi” tenta di calmarli Kisame “In fondo non è così male...”
“Non è così male?!” dicono in coro i due guardandolo stupefatto.
“Voglio dire, tranne i bambini che proprio ti provocano, ci sono anche bambini carini” dice Kisame.
“Questo è lo spirito giusto!” dice Ichizo comparendo tra loro “Sei Kisame giusto? Uno tra quelli che è piaciuto maggiormente! Bravo!” si congratula “tu sei nella squadra conchiglie”.
“Ah… E che significa?” chiede Kisame perplesso.
“Allora, noi suddividiamo gli animati in 4 categorie: delfini, ranocchie, conchiglie e pesci. I delfini sono la categoria di bambini più piccoli: dai 2 ai 5 anni. Poi le ranocchie e le conchiglie sono i bambini dai 6 ai 10 anni e infine dagli 11 anni c’è la fascia meno frequentata: quella dei pesci. Tu sei nella fascia media, quindi imparerai molti giochi interessanti. Dopo vedrai meglio di che si tratta. Mentre gli altri” si rivolge agli altri Akatsukini “allora: Tobi! Chi è tra voi che si chiama così?” chiede Ichizo guardandoli.
“IO! Io sono Tobi!!” si fa avanti il ragazzo.
“Tu sarai con il tuo compagno Kisame: entrambi categoria conchiglie. Voi due andate quindi in sala 5 del sotterraneo ovviamente” dice e li guarda come a intimargli di andarsene.
Kisame e Tobi escono dalle mensa dopo aver salutato gli altri Akatsukini, il primo con sguardo rassegnato guardando il compagno che gli è toccato, il secondo saltellando felice.
“Hidan e Deidara siete in squadra ranocchie; andate nella sala 8… Chi di voi sono Hidan e Deidara?” chiede Ichizo.
“Sono io vecchio pazzo… ma dov’è la sala 8?” chiede Hidan con il suo solito fare scazzato.
“Idiota c’è una cartina nel corridoio! Zitto e seguimi” dice Deidara, il più intelligente dei due, prendendo per l’orecchio l’altro ragazzo, che gli bestemmia dietro con le solite parole indescrivibili.
“Poi, Kakuzu e Sasori categoria delfini: sala 2” dice e i due se ne vanno in funereo silenzio.
“Infine, resti solo tu: Itachi Uchiha” dice Ichizo guardandolo.
Il ragazzo annuisce un pochino guardandolo in silenzio.
“Devo farti i miei complimenti: sembri un tipo molto ostile eppure hai conquistato il cuore di tutti i bambini. Vedo che le esperienze con tuo fratello ti sono tornate utili...” si complimenta Ichizo.
Itachi, restando impassibili chiede:
“Presumo che la mia sezione sia pesci, visto che è l’unica che è stata lasciata fuori”.
Ichizo lo guarda annuendo:
“Fortunato te! In quella sezione si fa molto poco e ci sono pochi bambini perché sono quasi tutti grandi e non vogliono essere trattati come bimbi”
“In che sala vado?”.
Ichizo, forse leggermente deluso dalla freddezza di Itachi, risponde secco:
“4. Buon lavoro!” dice e fa per andarsene, prima che Zetsu lo fermi.
“Mi scusi ed io?” chiede Zetsu.
“Giusto! Tu sei l’uomo-pianta! Come ho potuto dimenticarmi di te? Tu sei la nuova mascotte!”.
“Cos…?” lo guarda perplesso.
“Seguimi seguimi...” dice allora Ichizo trascinandosi dietro Zetsu.


 


 

MOLTE ORE DOPO…
Erano passate alcune ore dopo che ogni Akatsukino era andato ad allenarsi per diventare animatore, e, dopo aver cenato, i risultati erano…
“P***A TR**A sono stanco morto!” dice Hidan buttandosi sul suo letto, incurante di tutti gli insetti vari che infestavano la stanza, imitato da tutti gli altri Akatsukini che crollano sui rispettivi letti esausti.
“Non ho la più pallida idea di come farò a gestire quei bambini… Se sono come ce li presentano… Mi faccio saltare in aria!” dice Deidara senza badare allo scarafaggio che gli è passato a un centimetro dal volto, mentre si medica i graffi sul braccio.
“Si, in effetti avete ragione...” dice Kisame “ma sia mai che l’Akatsuki si arrenda davanti a un gruppo di bambini no?”.
L’unico fresco come una rosa tra di loro era Itachi, con grande invidia di tutti i membri, primo tra tutti Deidara.
“TU! Come fai ad essere così tranquillo? Scommetto che hai usato un tuo solito jutsu!” dice Deidara.
“Non ne ho avuto bisogno” dice beffardo Itachi “Da me c’erano pochissime persone perché non avremo molti bambini e forse avrò anche dei giorni liberi” sorride Itachi.
“Cosa?! Il solito privilegiato!” sbuffa Deidara.
“Il primo con cui dovresti prendertela è Pain” dice tranquillo Itachi, sollevando un coro di ovazioni e minacce di morte da parte di tutta l’Akatsuki.
“Quel brutto bastardo! Come gliela farò pagare cara! Sacrificherò ogni suo singolo corpo così capisce qual è il ‘vero dolore’!” dice Hidan.
“Per una volta sono d’accordo con te” asserisce Kakuzu “Sono un criminale, non una badante!” sbuffa.
Sasori, che nel frattempo si era addormentato, viene svegliato dalla dolce voce di Ichizo:
“Che ci fate ancora qui??! Vi avevo detto che ora c’era la riunione! Sbrigatevi e venite giù!”.
“Ma è tardissimo!” nota Deidara l’orologio appeso alla parete: segnava quasi le mezzanotte.
Ichizo li guarda ridacchiando beffardo:
“Questo orario è il minimo. E comunque, a riunione dobbiamo parlare di cose importanti come il programma delle prossime giornate. Ah e svegliate il ragazzo” dice Ichizo indicando Tobi che dorme beatamente.
“Ci penso io!” ride sadico Deidara creando rapidamente una delle sue opere d’arte facendola esplodere vicino all’orecchio di Tobi che si sveglia mezzo traumatizzato.
“COSA? GLI ALIENI STANNO PRENDENDO LE CARAMELLE? SALVATELE! Uhmm… Che sta succedendo a Tobi?” chiede capendo di essere al centro dell’attenzione di tutta Alba che lo guarda male.
Ichizo ritorna subito in sé e ordina “Venite giù” e li trascina tutti nella mensa in cui avevano cenato.
Oltre ai nostri cari, c’erano un’altra trentina di ragazzi, più o meno nelle loro stesse posizioni: tutti raggrumati in uno stanzone sudicio dell’ultimo piano sotterraneo, mezzi addormentati e pieni di graffi e lividi.
Dopo l’arrivo degli akatsukini, Ichizo fa un segno a Atsumichi che si schiarisce la voce per attirare l’attenzione di tutti i presenti.
“Buonasera a tutti, cari nuovi animatori: presumo che ormai mi conosciate tutti, quindi vado subito al sodo. Allora, questa riunione è per spiegarvi come si svolgeranno le giornate da qui in avanti, chiarirvi eventuali dubbi e concludere la giornata in bellezza” inizia Atsumichi “Partiamo prima di tutto con la vostra giornata” dice e mostra un cartellone consunto con una tabella “la sveglia è alle 5 in punto di mattina: avete mezz’ora per far colazione e prepararvi. Dalle 5:30 alle 6 vi occuperete di sistemare la stanza in cui mangiate e lavare i piatti. Dalle 6 alle 7 dovrete sistemare le attrazioni che verranno usate quel giorno e i materiali per le varie attività. Dalle 7 alle 8 vi sistemeranno per rendervi presentabili e alle 8 ognuno si dividerà nella propria categoria fino alle 10, in cui ci sarà un’ora di ballo a cui tutti dovete partecipare obbligatoriamente. Mangerete a turni con il vostro gruppo: dalle 11 alle 11:30 la categoria delfini, dalle 11:30 alle 12 le ranocchie, dalle 12 alle 12:30 le conchiglie e infine dalle 12:30 alle 13 i pesci. Le attività pomeridiane iniziano alle 14 con un grande bagno o al mare o in piscina che dura fino alle 16, l’ora della merenda. Infine, nel tardo pomeriggio ci si divide nel proprio gruppo facendo solitamente attività più calme fino alle 18 dove avrete un’ora per mangiare tutti quanti insieme nel sotterraneo. Dalle 19 alle 19:30 sistemerete il salone in cui c’è la serata musicale che inizierà alle 19:30 fino a circa le 23:30. In seguito, da quell’ora fino a mezzanotte e mezza sistemerete le varie attrezzature usate e per finire ogni sera ci sarà una riunione. Per poi ripartire il giorno dopo con la sveglia alle 5. Tutto chiaro?” conclude guardando le facce sconvolte di tutti gli animatori.
“Si fa più fatica a fare sto lavoro che non ammazzare gente” dice Deidara a Sasori, che asserisce nel sonno, mentre Atsumichi chiede: “Ci sono domande?” e guarda le facce dei suoi spettatori mezzi dormienti attendendo per qualche attimo.
Non vedendo nessuno alzare la mano dice “Eccellente, potete andare a dorm… Ah! Dimenticavo! Per chiunque di voi che si azzardi a non rispettare gli orari...” dice guardando torvo per caso verso Hidan “ci sarà una dura punizione, ossia badare ai bambini di livello S. E credetemi, meglio per voi non farlo mai” dice con una voce bassa e cupa “Comunque buonanotte a tutti” dice sorridendo con voce soave “A domani...” dice scomparendo in una nuvoletta.
Tutti gli animatori si muovono in massa verso l’uscita come un branco di pesci inseguito da un temibile predatore, tranne Hidan che sorride con faccia da schiaffi:
“Chi si crede di essere quel mestruato? Glielo faccio vedere io se so gestire i ‘bambini di livello S’!” sbuffa Hidan calciando un sassolino “Brutto figlio di p****** di Pain, lo sapevo io che mi avrebbe inc***** con la storia di Alba”.
“Muoviti cretino!” dice Kakuzu portandolo in stanza.
“No aspetta!” dice Hidan fermandosi prima di entrare.
“Che c’è?” chiede irritato Kakuzu.
“Mi… Proteggi tu… Dai topi?” chiede Hidan terrorizzato.
Kakuzu, stanco e irritato entra in stanza e si butta a dormire con gli altri akatsukini che spengono tutti le luci dandosi la buona notte.
Hidan, dapprima si butta sul suo letto, ma poi, non riuscendo a dormire si avvicina pian piano a Kakuzu e si stende accanto a lui, sperando di riuscire a prendere sonno.
Nel frattempo, Zetsu si era addormentato fuori dall’hotel, anche lui mal messo, vicino al bordo della piscina in una vasca gigante con scritto:
“L’uomo pianta parlante”.
Si prospettava una lunga settimana per l’Akatsuki.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Il mattino seguente, l’intera Akatsuki (tranne Zetsu che ha dormito fuori) viene svegliata dal dolce suono di… Padelle sbatacchiate tra di loro!
“SVEGLIAAAA!” urla Ichizo tirando su la persiana della stanza e scuotendo alcuni membri “MUOVETEVI AVETE SOLO MEZZ’ORA PER LA COLAZIONE!”.
Itachi, l’unico già sveglio perché aveva passato la notte a chiedersi il senso della vita e della morte, sveglia Kisame, che sta farfugliando qualcosa sul tornare alla barriera corallina con sua zia, mentre Sasori e Kakuzu, alzandosi contro voglia, tentano invano di svegliare i rispettivi compagni d’avventura, l’ultimo dei quali scocciato per aver dormito nello stesso letto con lo jashinista.
Ma, sia Deidara che Hidan sembrano impossibili da svegliare, tanto che gli altri due provano con tutti gli espedienti a svegliargli: continuano a sbattere le pentole, li buttano giù dal letto, gli buttano dell’acqua in faccia… Nulla. Fortuna che Itachi si fa venire il colpo di genio (quale è) e sussurra, nelle orecchie di Hidan che lo jashinismo fa schifo e in quelle di Deidara che l’arte è eterna, facendoli svegliare subito e guadagnandosi l’applauso di tutti i presenti svegli (con somma invidia di Deidara che arrossisce al punto di sembrare una bomba che sta per esplodere), compreso anche di Ichizo:
“Complimenti Itachi! Solo tu puoi avere queste idee” dice, mentre Kisame applaude commosso Itachi, che resta impassibile come al solito.
“Grr! Non eravamo in ritardo per la colazione?!” chiede Deidara digrignando i denti tutto rosso.
“Si” annuisce distratto Ichizo “il biondino ha ragione” dice uscendo dalla camera.
“Biondino?! Ho un nome io!!” gli urla dietro Deidara trattenuto da Sasori che gli da uno scalpelotto.
“Ahiu...” dice Deidara calmandosi improvvisamente e abbassando gli occhi come un cucciolo di cane abbandonato, facendo sorridere un pochino Sasori, mentre il resto dell’organizzazione segue Ichizo per la colazione.
Una volta fatto colazione, Atsumichi, come fatto la notte prima, attira l’attenzione degli animatori e inizia a parlare:
“Buongiorno animatori! Dormito bene? Spero di si, perché oggi sarà una densa giornata! Come avrete già visto, vicino alle pareti della stanza ci sono degli altri ragazzi” dice indicando una decina ragazzi di circa 25 anni vestiti con una maglietta arancione fluo e con dietro scritto ‘100 % animatore’.
“Questi sono gli animatori veterani, ossia che fanno questo lavoro da molto più tempo di voi” continua Atsumichi.
“Mica siamo così stupidi da non sapere cosa significhi veterano!” gli urla con fare di sfida Hidan.
Atsumichi gli lancia un’occhiataccia facendo respiri molto profondi e sussurrando tra sé e sé frasi zen, per poi ripartire a parlare:
“Dicevo, loro saranno quelli che vi aiuteranno, quindi vi lascio dividere in squadre subito, cosicché non perdiamo tempo” conclude e nel frattempo otto di quegli animatori vanno vicino a Atsumichi, che chiama le varie squadre.
Dopo che ogni animatore ha raggiunto la sua squadra, Kisame si rende conto di una cosa:
“Ma dov’è finito Tobi?”.
Infatti, nessuno si era più ricordato di lui, che stava ancora dormendo beatamente sul suo letto sporco… Di certo però, viveva una situazione migliore del povero Zetsu che veniva diviso tra alcuni bambini che già alle 7 erano lì per giocare con lui.


 

A CENA…

L’unico suono che si sentiva in tutto il salone era il tintinnio dell’argenteria sui piatti: nessuno osava parlare e distruggere quel sacro silenzio. Ora, i nostri cari venticinque lettori (sento Manzoni fiero di me) potranno pensare che questo strano silenzio sia dovuto a una sfuriata di Atsumichi o perché qualcuno di nome Hidan ha combinato un casino… Cosa che effettivamente è successa… Ma tale silenzio non era dovuto a questo, ma all’immane stanchezza accumulata durante tutta la giornata.
Gli akatsukini, conciati pressapoco come ieri, se non peggio, si limitavano a mangiare tentando di riprendere le forze.
Sasori era conciato piuttosto male: aveva un arto girato al contrario e si portava dietro alcune viti. Deidara se ne stava mogio mogio senza dire parola, Kisame sbadigliava a ogni forchettata, Kakuzu cercava di finire in fretta perché era mezzo scucito come una bambola rotta e Hidan non era nemmeno presente. L’unico che se la cavava un po’ meglio era Itachi, impassibile come sempre, con qualche occhiaia e il volto calmo.
Neanche Tobi era presente, mentre Zetsu aveva finalmente potuto sedersi a tavola con il resto dell’organizzazione perché aveva ‘lavorato bene’, come dicono gli animatori.
Vedendo un’organizzazione così potente stremata in questo modo, pensiamo sia a causa di un avversario molto abile nel ninjutsu, una specie di kyubi con un chakra potentissimo…. E invece tutto questo è causato da dei gruppetti di innocui bambini.
L’unico che ha il coraggio di parlare è Kisame:
“Beh… Forse quei bambini non sono così innocui come sembrano” dice laconico, provocando un mugolio di assenso da parte del resto della truppa che ripensava alla sua giornata: Sasori era stato letteralmente usato come marionetta dai bambini, Deidara scambiato per una donna, Kakuzu per una bambola o un grande peluches, Zetsu veniva esposto come un animale in via d’estinzione… Lo stesso Kisame doveva ammettere che tra cambi di pannolini vari, giochini idioti e pappette da neonato erano troppo per un nukenin come lui di livello S.
Itachi non era poi così dispiaciuto della giornata: i bambini lo ascoltano anche più degli altri animatori, sia perché le ragazzine avevano delle cotte per lui, sia perché la sua aria di saggezza li attraeva tutti quanti in generale.
Al contrario, Hidan e Tobi avevano avuto una giornata peggiore degli altri membri (sebbene se la fossero cercata). Il primo, come prevedibile, aveva fatto di tutto affinché gli consegnassero i bambini di livello S, combinandole di tutti i colori: ha minacciato i bambini di sacrificarli a Jashin, raccontato storie d’orrore e spaventato buona parte dei bimbi del gruppo, venendo sgridato più volte dagli animatori ‘veterani’. Infatti a mezzogiorno, gli animatori del gruppo, esasperati dal suo comportamento, hanno chiamato Atsumichi, che lo porta nel suo ufficio con aria grave (per grande gioia di Hidan). Attualmente, Hidan è ancora nell’ufficio.
Tobi invece, beccato in fragrante dormire nel bel mezzo della mattina, è stato severamente punito e messo con Zetsu a fare da mascotte, ma al contrario di quest’ultimo, non gli è concesso mangiare.
“Che fine ha fatto Hidan?” chiede a un tratto Kakuzu, interrompendo il silenzio.
“Oh, ha combinato un bel po’ di casini e fatto arrabbiare Atsumichi” risponde con noncuranza Deidara, facendo rizzare le orecchie a tutta l’organizzazione.
“E come ha reagito Atsumichi?” chiede Kisame incuriosito.
“Lo ha portato nel suo ufficio...” risponde Deidei “ora che ci penso la scena era comica: Atsumichi era tutto rosso dalla rabbia e Hidan se la rideva un sacco” ridacchia Deidara.
“Credo saranno giorni molto duri per Hidan” commenta Zetsu.
“In fondo se l’è cercata” fa giustamente notare Sasori.
“In effetti… Chissà che sorte gli è capitata” si domanda Kisame.
“Credo gli siano stati affidati i bambini di livello S. Se ricordate, Atsumichi aveva detto qualcosa di simile ieri notte” fa notare Kakuzu.
“Ah perché ci prestavi attenzione?” chiede Deidara “io ho dormito per metà riunione”.
“Touché” asserisce Sasori.
A interrompere la conversazione è, come al solito, Ichizo, che irrompe con un:
“Sopravvissuti alla prima giornata di animazione?” chiede raggiante, suscitando l’invidia di tutti gli animatori, che rispondono con un comune mugugno. Ichizo ride:
“Non scordatevi che ora c’è anche la serata musicale!”.
“Yeeeeee” risponde l’organizzazione senza entusiasmo facendo ridere il loro interlocutore.
“In ogni caso sono qui per dirvi che non siete tenuti a star con la vostra squadra la sera, basta che stiate coi bambini” aggiunge “e ora: a sistemare il salone!” dice invitandoli caldamente ad alzarsi togliendo loro le panchine e facendo finire quelli senza riflessi tipo Deidara per terra.
Una volta accompagnati da Ichizo alla sala da sera, che sembrava più una specie di discoteca degli anni 80 con musica tecno, i nostri eroi, sistemata la sala, le luci e gli addobbi sono pronti per la terza, lunga fase della loro giornata.
“Io non ho intenzione di muovere un muscolo sta sera” dichiara Deidara agli altri Akatsukini, mentre arrivano in sala alcuni bambini.
“Nemmeno io” si unisce Sasori.
“La penso come te” dice Kakuzu.
“Hai ragione” asserisce Kisame, ma proprio mentre pronuncia questa frase una bambina di circa 4 anni con due grandi occhioni azzurri va verso di lui e gli chiede supplicante:
“Vuoi giocare con me?”
Kisame la guarda intenerito e con gli occhi a cuoricino asserisce:
“Ma certo Clarissa! Ehm… Come non detto Deidara! Ci sentiamo dopo!” dice e va con la bambina a giocare coi suoi pony.
“Che stupido!” dice Kakuzu “si è fatto abbindolare da due occhioni dolci...” ma neanche lui fa in tempo a finire la frase che due gemelle di circa 10 anni vanno verso di lui e gli chiedono la stessa cosa:
“Nonno Kakuzu giochi con noiiii???”.
“Oww! Ma certo che gioco con voi!!” dice Kakuzu seguendole con gli occhi come cuoricini anche lui.
“Tsk… faceva tanto il gradasso, ma alla fine si è comportato allo stesso modo!” lo guardo beffardo Sasori. Peccato che, anche a lui capita la stessa cosa, questa volta con un ragazzo che si porta dietro un peluches.
Gli unici a rimanere sono Itachi e Deidara.
Allora il biondo, notando che non appena si criticava un compagno arrivava un bambino, poiché non voleva stare con Itachi, dice:
“Sono tutti e tre degli stupidi! Si sono fatti fregare da dei bambini!”. Mentre pronunciava questa frase, una figura si avvicina al duo:
“Ehy ciao!” dice.
Deidara si volta e vede una bellissima ragazza bionda con un mini vestito blu scuro che lascia ben poco all’immaginazione. Al che, il biondo risponde:
“Ciao” con voce seducente, mentre Itachi tace.
“Scusami posso ballare con te?” chiede la ragazza rivolgendo lo sguardo verso il moro.
“Dici a me?” chiede Deidara speranzoso.
La ragazza, che sembra notarlo solo ora, lo guarda disgustato:
“Certo che no, io non esco mica con gli effemminati! Dico a te” dice e guarda seducente Itachi, che, ridacchiando della gaffe del compagno di squadra, risponde:
“Mi dispiace non sei il mio tipo” e si volta uscendo, lasciando la ragazza senza parole.
Allora il biondo, sicuro di rimorchiare sta volta, si rivolge alla ragazza:
“Ehy per caso non è che vuoi ballare con me? In fondo quello è soltanto...”
“No sei troppo brutto per me” dice la ragazza girando i tacchi e andandosene, lasciando da solo il povero Deidara, che stressato dalla situazione, ha dei tic all’occhio.
Ad aggravare la situazione, arriva un bambino e si lancia su Deidara:
“SENPAIII!!!” urla il bambino… Ehm.. Tobi.
“Tobi. Staccati. Immediatamente. Da. Me.” dice Deidara, rosso come un pomodoro e con una vena sulla tempia.
“Senpai? Sicuro di star bene??” chiede Tobi.
“TOBIII!” dice Deidara prendendo la sua argilla e facendolo saltare in aria… con tutto il resto del salone.



...E fu così che Atsumichi ebbe un attacco cardiaco…

Beh, per lo meno non ci fu la runione serale, il che consentì alla nostra cara organizzazione di recuperare qualche ora di sonno…

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Il mattino seguente, inutile dire che Atsumichi si era ripreso ed era tornato al suo ruolo, arrabbiato soprattutto con quel gruppo di baldi giovincelli che si faceva chiamare Akatsuki, tanto da convocarli in una riunione privata nel primo mattino, dopo la consueta riunione post colazione:
“Ragazzi siete un disastro” esordisce Atsumichi “il peggior gruppo di animatori che io abbia mai visto”.
“ESATTO” dice sollevato Hidan “facciamo schifo come animatori, noi siamo macchine da guerra! Quindi ora chiami il nostro capo che si sta godendo le nostre vacanze e ci faccia tornare a casa! Loro possono anche restare, ma noi no” conclude Hidan.
“No non potete per questioni burocratiche. L’unico modo che avete per andarvene di qui è essere dei bravi animatori: se oggi vi comporterete tutti adeguatamente, allora potrete essere lasciati liberi” dice Atsumichi.
“COSA?” esclama Deidara arrabbiato “Questo non è un carcere! Io me ne posso benissimo andare quando voglio!” dice offeso, mentre il resto dell’organizzazione asserisce.
“Tsk… Non ve ne siete resi nemmeno conto?” li guarda beffardo Itachi “ci hanno impiantato dei micro cip nel collo mentre dormivamo” dice con aria da sufficienza, lasciando stupita il resto dell’organizzazione, che inizia a controllarsi subito il collo.
“Oh per baccolino non me ne ero accorto!” nota Kisame.
“Oh perdindirindina! Nemmeno io!” dice Sasori, facendo ridere Hidan.
“Certo che stare con quei mocciosi vi rende dei transessuali” ride Hidan “Guardate invece i miei bambini” dice mostrando delle foto di bambini con le creste, pieni di tatuaggi e medaglioni d’oro finto che maneggiano uno skateboard.
“Ma sembrano dei cretini!” gli ride in faccia Deidara.
“Senti chi parla!” dice Sasori tirando fuori la foto di Deidara vestito da femmina esibendola per la seconda volta, scatenando le risa di tutto il gruppo e anche un sorriso da parte di Atsumichi.
“Eddai basta Sasori!” dice rosso il bombarolo, tentando invano di strappare la foto dalle mani del rosso, che la mette in una sua marionetta.
Intanto, Atsumichi ritornava serio:
“Dunque ragazzi: oggi è una giornata diversa dalle altre. Dovrete infatti organizzare una specie di caccia la tesoro all’interno dell’hotel. Kisame, Itachi, Kakuzu e Sasori, voi avrete delle postazioni da gestire. Gli altri invece staranno con la loro squadra” spiega Atsumichi “questa è l’ultima chanche che vi do. Fallite e resterete qui per un altro mese”.
“Non mi faccio fermare da due scosse!” ribatte Hidan “Io scapperò!” dice e tenta di fuggire il più lontano da lì. Sale le scale, arriva alla hall, supera la piscina, i vasti prati per poi iniziare a sentire un acuto dolore al collo, che lo fa boccheggiare dal dolore e infine cadere a terra senza sensi.

Quando Hidan riapre gli occhi, gli si para davanti uno spettacolo assai bizzarro: l’hotel, l’orribile stanza in cui alloggiava, la sua corsa sfrenata… Tutto scomparso.
Al suo posto c’era un Kakuzu molto arrabbiato che lo teneva per la gola.
“...Sei proprio un cretino..!” stava dicendo.
Hidan lo guarda un po’ confuso tentando di cogliere quel che dice, ma non ci riesce molto bene finché questo non lo sbatte al muro, facendolo imprecare molto pesantemente contro il compagno.
“Che ho fatto di male ora?” chiede imprecando Hidan.
“Hai voluto fare di testa tua come al solito e ora ne vedi i risultati baka! Te lo avevo detto che quel fungo era allucinogeno e invece tu non mi hai voluto dar retta! Ora ne hai pagato le conseguenze! Peccato che ora stiamo perdendo del preziosissimo tempo per colpa della tua testardaggine!” lo sgrida arrabbiato Kakuzu.
“Funghi… allucinogeni...” mormora confuso Hidan, facendo ringhiare il compagno, che gli da una botta in testa, facendolo svenire.
“Perdiamo più tempo se ti risvegli che non se ti faccio svenire.. E il tempo è denaro!” dice Kakuzu mentre riprende a camminare col compagno in spalla.
Nello stesso momento, lì vicino stavano camminando Atsumichi e Pain.
“Sono stati davvero i peggiori animatori che io abbia mai avuto” nota Atsumichi.
“Si forse è stato un bene fingere che tutto questo sia stata una loro allucinazione… Per me sono state delle vacanze memorabili” sorride rilassato Pain “L’anno prossimo verremo di nuovo”.
“Scordatelo! Ci vorrà un anno per ricostruire tutto l’hotel minimo!” dice Atsumichi guardando quello che una volta era un hotel, mentre ora è un’insieme di macerie “hanno distrutto un’hotel in meno di una settimana!”.
“Beh, è stata vostra l’idea di costruire un hotel per nukenin ora ne pagate le conseguenze”.
“In ogni caso, è stato un piacere ospitare l’organizzazione alba… Ma la prossima volta voglio il 70 % delle spese della ricostruzione!”
“Ceeeeeeerto” risponde Pain allontanandosi.
…..Inutile dire che Kakuzu non lo avrebbe mai accettato… 


Angolo dell’autrice psicologicamente distrutta:
Hidan: che finale schifoso!
Sasori: mi spiace Anna, ma Hidan ha ragione.
Pain: FINALMENTE! Questa fanfic ha davvero tutto ciò che voglio: io che me la spasso alla faccia dei miei dipendenti, i miei dipendenti torturati e per finire il finale! Fantastico!
Anna: Scusate, lo so che fa schifo ma Pain mi ha praticamente obbligato a scriverla e pubblicarla... >.<

No okay, scherzi a parte: sta storia è un disastro me ne rendo conto. Ero circa al capitolo 3 che ho perso la voglia di scriverla, ma abbiate pazienza: era un esperimento (fallito).
In ogni caso, non ho potuto fare a meno di concluderla, anche perché detesto lasciare una cosa incompleta e quindi, magari anche un finale banale come questo è meglio, a mio parere che lasciarla orfana. 
Vi prometto che mi farò perdonare: la prossima volta una fic più breve ma scritta meglio. 
Se c’è ancora qualcuno che mi segue, baci!

Anna3

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