Hogwarts' threat

di ari_mary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde ***
Capitolo 3: *** A lezione ***



Capitolo 1
*** prologo ***


prologo 


pov white mary
 
Vengo svegliata dalla voce di mia madre che entra in camera mia e apre la tenda, inondando la stanza della calda luce del sole di settembre.
Sbatto le palpebre, intontita, e mi guardo attorno, cercando di individuarla. Sotto la finestra c’è il mio baule, chiuso. Alla sua destra il cavalletto per dipingere e un tavolino pieno di colori. Sposto la testa verso sinistra e la vedo, intenta a prendere dall’armadio i vestiti Babbani.
“forza, pigrona!! Non sei emozionata? È il tuo primo giorno di scuola!”
Esclama mia mamma, con la sua solita allegria. La guardo da sopra le coperte: è sempre così dolce e ingenua, ma allo stesso tempo è molto saggia. Difficile credere che abbia combattuto la Seconda Guerra Magica contro il Signore Oscuro, è anche stata rapita. Eppure, riesce a vedere sempre il lato positivo in ogni cosa, voglio un bene della madonna a mia madre.
Salto giù dal letto e corro a vestirmi. Per andare alla stazione dobbiamo confonderci con i Babbani, così indosso un paio di jeans azzurro chiaro, una maglietta lilla a mezze maniche e delle ballerine bianche, sopra metto una giacchetta di jeans bianca.
Mentre mi pettino, mi osservo allo specchio. Da mia madre ho ereditato gli occhi grigi e la pelle pallida, da mio padre invece i lunghi capelli castano chiari, che mi arrivano alla schiena.
Scendo in cucina, dove c’è il resto della mia famiglia. Mi siedo di fronte a mio padre, che sta leggendo Il Cavillo. Mi sorride dolcemente, dicendomi
“come va, principessa? Pronta per l’inizio della scuola?”
Annuisco, sono molto emozionata. Mia madre mi mette sotto il naso un bicchiere e un pancake; lo sciroppo che ci ha messo sopra è a forma di faccina sorridente. Sorrido anche io.
 
Arriviamo alla stazione di King’s Cross e passiamo attraverso la barriera. È una sensazione strana, ma finalmente sbuco sul binario 9 e ¾: sogno da sempre di poter andare a Hogwarts a studiare. Subito scorgo la famiglia Potter, beh, logico, basta seguire gli sguardi ammirati delle persone.
Mi precipito verso la mia migliore amica.
 
 
Pov Katerine
 
Mi sveglio cadendo bruscamente dal letto e mugugnando. Cerco di scalare il materasso per poter tornare a dormire, ma la mia eroica impresa finisce subito, perché mio padre mi solleva in aria facendomi girare.
“forza, Kat! Non puoi dormire, devi andare a scuola!”
In risposta riceve un altro mugugno dalla sottoscritta.
Sono molto felice di poter frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ma so già come andrà a finire, ci sono più o meno abituata. Katerine Potter, la figlia del grande Harry Potter, il bambino sopravvissuto che ha ucciso il Signore Oscuro, da lei tutti si aspettano il massimo… quindi io devo dare più del massimo, devo essere la migliore. Perché i miei genitori non possono essere maghi normali? Perché io non posso essere una studentessa normale?
Entro in bagno prima che qualcun altro della mia famiglia possa occuparlo e mi vesto come una Babbana. Metto un paio di Jeans azzurro scuro, una maglietta blu notte a maniche lunghe e una felpa grigia.
Mi guardo allo specchio: sono un po’ più bassa della media, con la carnagione color pesca e il nasino leggermente all’insù. I capelli neri sono tagliati corti e, insieme agli occhi verdi, sono l’immancabile firma di mio padre.
Vado in cucina per fare colazione e una volta finita io e il resto della mia famiglia prendiamo i bagagli e usciamo di casa.
Sospiro: sarà bello, spero.
 
Al binario 9 e ¾ tutti gli sguardi sono puntati su di noi, molte facce ci guardano ammirate, sorridenti… come sempre del resto. Cerco qualche viso conosciuto nella folla, e ad un tratto sento una voce ben nota che mi chiama
“Kat! Sono qui!!”
Mi volto e incontro lo sguardo della mia migliore amica, White Mary Scamander, la abbracio, felice di avere un’amica che non bada a chi è mio padre ma mi vuole sul serio bene.
“Mary! Mi sei mancata!”
Iniziamo a chiacchierare animatamente del più e del meno, ci conosciamo da quando eravamo piccole: lei è la figlia di una vecchia amica dei miei genitori, Luna Lovegood. Da piccole giocavamo sempre insieme, lei era sempre molto allegra e la sua felicità metteva di buon umore anche me.
Continuiamo a parlare, ma facendo così ci distraiamo: il treno sta per partire, ma per fortuna una ragazza all’incirca della nostra età ci grida dal finestrino del suo scompartimento
“Ei, voi due!! Volete salire o no? Il treno non vi aspetta certo!”
Poteva usare un tono un po’ più carino, ma le sono grata per averci avvisate…
In fretta prendiamo i nostri bauli e saliamo.
 
 
Pov Miriam

 
Mi siedo in uno scompartimento vuoto e guardo fuori dal vetro del finestrino, aspettando che il treno parta.
Questa mattina mi sono svegliata presto e sono arrivata al binario 9 e ¾ in anticipo, così ho potuto scegliermi uno scompartimento libero in cui posso stare in pace da sola. Non ho amici o amiche, e nemmeno ne voglio avere. A chiunque arrivi dico che i posti sono prenotati, così nessuno si sistema qui.
Il mio baule è già nella retina apposta, la divisa pronta sul sedile per essere indossata.
Poi vedo due ragazze che stanno parlando animatamente. Non si sono accorte che il treno sta partendo, apro il vetro e dico loro di sbrigarsi. Quelle prendono le loro cose e salgono.  In un attimo sono nel mio scompartimento e si siedono nei posti di fronte a me.
“quei posti sono…”, comincio, ma la ragazza coi capelli corti neri mi precede
“prenotati? O le tue amiche ti hanno abbandonata o era solo una scusa”
Sbuffo e sposto lo sguardo fuori dal finestrino, proprio mentre il treno parte.
“comunque grazie!” questa volta è stata la castana a parlare
“io sono White Mary Scamander” si presenta. Mi porge la mano per stringerla, non ricambio. Lei rimane con il braccio sospeso a mezz’aria per un po’, poi imbarazzata lo ritira e prosegue.
“lei invece è la mia amica, Katerine…” la mano dell’altra ragazza tappa la bocca della sua amica, impedendole di continuare. Inarco un sopracciglio.
“Katerine…?”
“solo Katerine” mi risponde, evasiva.
“Potter” la voce di White Mary Scamander arriva attutita dalla mano di questa Katerine, ma riesco comunque a sentire bne quello che ha detto e ghigno divertita.
“ma bene, abbiamo la discendenza del grande Harry Potter! Ora siamo tutti al sicuro, non c’è pericolo!”
La pendo in giro, lei arrossisce e si volta dalla parte del finestrino; lo faccio anche io, osservando il mio riflesso:  ho i capelli biondi platino mossi che mi ricadono sulle spalle, ereditati da mio padre, e gli occhi castani.
 
Scamander cerca in tutti i modi di fare conversazione, con scarsi risultati.
“non ci hai detto il tuo nome” mi fa notare ad un tratto.
Ho preso in giro la Potter, ma anche io sono abbastanza conosciuta, mio nonno è ad Azkaban e mio padre deve la vita a Harry Potter.
“Miriam Malfoy” dico secca, loro mi fissano con la bocca spalancata, poi si guardano a vicenda. È abbastanza irritante questo scambio di sguardi, ma non dico nulla.
Prima che una delle due possa dire qualcosa, la porta dello scompartimento si apre…
 
 
 
Nota dell’autrice   : )
Ciao a tutti! Questa storia è ambientata nel mondo di Harry Potter, dopo la Seconda Guerra magica, in cui i figli di Harry e dei suoi amici non saranno quelli descritti dalla Rowling ma saranno i vostri OC.
Per chi vuole partecipare, deve solo chiederlo nelle recensioni. Pee la creazione deel’OC avrò bisogno di:
nome
cognome (dipende dai genitori)
genitore (potrebbe essere anche un nuovo studente, non per forza figlio di uno dei protagonisti)
aspetto fisico
carattere
casata di appartenenza
extra (non necessario)
…………..
Potete mandarmi al massimo due OC a testa (preferibilmente sa maschi che femmine). Ogni mago può avere solo tre figli. La storia è scritta a quattro mani con _Jupiter_.
A presto,
ari_mary

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Capitolo 2
*** Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde ***


Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde

Pov Katerine


Lei è figlia di Malfoy?! Non posso crederci! Non so che cosa dire, ma a quanto pare White Mary sì. Prima che possa dire qualcosa, però, la porta dello scompartimento si apre e una ragazza si affaccia al suo interno
"Arya!" esclamo, vedendo mia sorella. 
Arya ha quattro anni più di me, frequenta il quinto anno e non ci somigliamo per niente. Mentre io sono identica a papà, lei ha preso tutto dalla mamma: è alta circa 1,75; snella ma muscolosa e perfino con una lieve tartaruga, essendo cacciatrice per la squadra di Quiddich di Grifondoro ha un fisico atletico. Ha i capelli rossi di nostra madre e qualche lentiggine che non si vede quasi per niente, gli occhi sono uno verde e l'altro è per metà verde e per metà blu e questo li rende molto belli. È amata da più o meno tutti i ragazzi della scuola; inoltre è prefetto ed è una delle migliori studentesse della scuola. Vorrei tanto somigliarle, ma non sono così bella, o brava. Nonostante tutto, però, abbiamo un bellissimo rapporto. Tutte e due odiamo la nostra popolarità e io adoro mia sorella. 
"Kat! Ti ho cercata dappertutto! Oh, ciao White Mary!" saluta Arya, poi osserva di sottecchi Miriam, 
"Chi è lei?" mi chiede, Mary risponde per me 
"Si chiama Miriam! È una nostra nuova amica!" esclama, con la sua solita euforia 
"Non mi sembra di avervi detto questo" borbotta Miriam, tornano a guardare fuori dal finestrino, 
"È la figlia di Draco Malfoy! Non è fantastico?! Siamo come una nuova generazione di maghi!" prosegue Mary, ignorando la bionda e il suo malumore. 
Arya lancia un occhiataccia a Miriam 
"Katerine, posso parlarti un attimo?" poi senza aspettare risposta, mi afferra per un braccio e mi trascina fuori dallo scompartimento. 
"Che c’è?" le chiedo una volta fuori, lei mi fissa con quel suo bellissimo e singolare sguardo
"Non mi fido di quella lì" spiega, accennando alla ragazza bionda che continua a guardare fuori dal finestrino, ignorando White Mary che cerca di far conversazione. Per un attimo mi ero immaginata che volesse avvertirmi su qualcosa di pericoloso di Hogwarts ‘I professori fanno un test a sorpresa ai nuovi arrivati il primo giorno’ o qualcosa del genere, ma a lei le persone non stanno quasi mai simpatiche a primo impatto; glielo faccio notare e lei mi lancia un occhiataccia
"Dico sul serio, non ci si può fidare dei Malfoy" mi dice 
"E allora resta con noi, non mi farebbe mai qualcosa se ci sei anche tu!" esclamo, 
"Non posso restare, sono un prefetto e devo controllare anche gli altri studenti sul treno" ribatte lei, poi sento qualcuno che la chiama e ci voltiamo. Jacob Weasley è dall’altro lato del vagone e viene verso di noi. Lui è il figlio di Ron ed Hermione, ed è il migliore amico di mia sorella. È alto 1.91, con il fisico muscoloso e definito, è anche lui cacciatore della squadra di Quiddich di Grifondoro. Ha i capelli rossi, lentiggini e gli occhi uno azzurro e l’altro metà azzurro e metà marrone; le labbra abbastanza piene ed un ombra di barba sul volto, piace parecchio a molte ragazze ma, come noi, odia la sua popolarità. Anche lui è un prefetto. Abbraccio mio cugino e lui mi scompiglia i capelli, poi Arya e Jacob si allontanano e io torno da Mary e Miriam. 

Pov Miriam

Potter torna dopo qualche minuto passato a chiacchierare di chissà cosa con quella che credo sia sua sorella. Sono piuttosto felice che sia tornata, perché ora la Scamander la bombarda di domande lasciandomi in pace. 
Non faccio in tempo a godermi il momento che la porta si apre di nuovo ed entrano tre persone. 
"Sirius, Iridis, Randy!" esclamano in coro Potter e Scamader, poi si ricordano di me che sto guardando tutti e cinque con sufficienza e forse, forse, leggera curiosità. Mi presentano i tre ragazzi, sarebbero tutti e tre fratelli, figli di Ninfadora Tonks e Remus Lupin; i più grandi sono gemelli, un maschio e una femmina, e frequentano il quinto anno. Uno si chiama Sirius, è mezzo lupo mannaro ed è un Metamorfomagus. Ha il volto squadrato e le labbra carnose, gli occhi color nocciola e i capelli verdi. Da subito si dimostra estroverso e allegro, si capisce che sa perfettamente chi è. Insomma, il classico Tassorosso. È battitore per la squadra di Quiddich della sua casa. La gemella, Iridis, mi dà l’impressione di una che non sa ancora chi è, al contrario del fratello, è introversa e seria. È una metamorfomagus ed è una Grifondoro, cercatrice della squadra di Quiddich. È alta 1,70 e magra, non particolarmente formosa, ha i capelli lisci, lunghi e sottili, azzurri. 
L’ultimo, il più piccolo, frequenta il secondo anno e si chiama Randy, è alto, con gli occhi castani; i capelli gli ricadono scompigliati sulla fronte, sono castani, ma appena si presenta li fa diventare azzurro elettrico: un altro metamorfomagus. È un Grifondoro come la sorella, ma non gioca a Quiddich. È un bel ragazzo, ma un po’ timido, di sicuro è abbastanza popolare tra le ragazze del suo anno. I tre fratelli-capelli-strani-Lupin si siedono nel mio scompartimento e iniziano a chiacchierare con Potter e Scamander. Dopo un po’ mi inserisco nella conversazione.

E così, passo il pomeriggio che immaginavo sarebbe stato molto solitario con quei cinque ragazzi, ma la cosa non mi dispiace più di tanto. Parliamo del nuovo anno che sta per iniziare, Jacob fa un sacco di battute e Mary e Randy gli stanno dietro, mentre io, Kat e Iridis ridiamo. 

Capisco che siamo quasi arrivati quando in lontananza scorgo il profilo di quello che sembra un castello. Ho un attimo di panico: non ho ancora indossato la divisa! Lo faccio velocemente e subito White Mary mi dice
"Stai molto bene con la divisa della scuola!"
Non so se l'ha fatto per prendermi in giro, non le rispondo ma mi limito ad accennare un debolissimo sorriso. Devo dire che comunque, anche se non lo ammetterò mai probabilmente, White Mary, Katerine e i tre fratelli mi stanno abbastanza simpatici e forse, più avanti, potremmo anche diventare amici... 
Quando il treno si ferma, raccolgo in fretta le carte delle caramelle e dei dolci che ho comprato con i galeoni che mi ha dato mio padre, recupero il bagaglio e scendo, seguita dagli altri.
Fuori ci aspettano molte carrozze in fila, sono normalissime tranne che per un particolare: chi le traina? 
Sto per avvicinarmi a guardare meglio, quando una ragazza del primo anno grida all'indirizzo della fila di carrozze. Ma che le prende? Sembra abbia visto un fantasma...

Pov White Mary

"... E quindi le carrozze sono trainate da cavalli invisibili?"
"Cavolo Mary, si chiamano Thestral!"
"Va bene Arya, non serve che mi rimproveri cosi"
Arya ci spiega come mai la ragazza ha urlato indicando le carrozze: a quanto pare sono trainati da cavalli invisibili che possono vedere solo le persone che hanno visto qualcuno morire. È così triste...
"tutti quelli del primo anno vengano qui da me!"
Giro la testa e vedo omone alto almeno tre metri, con una folta barba grigiastra che raccoglie noi del primo anno sulla sponda del lago.
Iridis, Randy e Sirius ci salutano e così fa Arya con Katerine.
Poi, tutti insieme, ci avviamo verso l'uomo. Miriam sta cercando qualcuno, ma non capisco chi. Dopo un po' scuote la testa e riprende a camminare.

Saliamo su alcune barche e con quelle attraversiamo un lago. È molto bello come scenario, e lo specchio d'acqua riflette il profilo di Hogwarts.
Arriviamo, finalmente, al grande portone. Sono molto nervosa...
Un'altra signora ci chiama all'ingresso.
"buon pomeriggio, sono la professoressa Mc Grannit nonché preside di Hogwarts. Tra poco avverrà la cerimonia dello smistamento. Tutto quello che dovete fare è aspettare che chiamino il vostro nome e sedervi. Vi verrà posato in testa il Cappello Parlante, che stabilirà la casa a cui apparterrete. Seguitemi."
La preside Mc Grannit ha i capelli grigi raccolti in una crocchia, l'aria severa e saggia. Ci accompagna fino a una grande porta, la apre e ci conduce dentro. La sala in cui ci ritroviamo è bellissima. Il soffitto è a cupola e si può vedere il cielo come lo si guarda dall'esterno; vicino ad un tavolo -al quale sono seduti quelli che credo siano gli insegnanti- c'è una sedia e sopra un cappello pieno di strappi e rattoppi. Poi ci sono quattro lunghi tavoli a cui sono seduti maghi e streghe, di diversa età. Devono essere Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde: la mamma me ne ha parlato, lei era corvonero! 
Al tavolo dei Grifondoro sono seduti Arya, Jacob, Randy, Iridis e Nick, una altro nostro amico; al tavolo dei Tassorosso è seduto Sirius. 
La professoressa McGranitt srotola una lunga pergamena e inizia a leggere i nomi degli studenti.
Che bello, sognavo questo momento da tanto! 
Mentre ci disponiamo in una lunga fila ordinata il Cappello intona una bellissima poesia che parla delle qualità e dei pregi delle quattro Case. Quando ha finito, mano a mano la professoressa Mc Grannit chiama nomi su nomi. Non vedo l'ora che tocchi a me, anche se ho le farfalle nella pancia.
"...Inazu Alexander…" un ragazzo con capelli castani e occhi chiari si siede sullo sgabello e la preside gli posa il capello parlante sulla testa, passa qualche attimo e poi il capello annuncia 
"Serpeverde!" Arrivano urla di gioia da quel tavolo e lui va sedersi lì
"...Inazu Violet…" continua la McGranitt, quella che probabilmente è la sorella gemella di Alexander prende posto sullo sgabello, non assomiglia per niente a lui, ha gli occhi azzurri ed i capelli rossi, dopo pochi secondi il capello grida 
"Tassorosso!" i fratelli hanno un rapido scambio di sguardi, poi Violet va a sedersi fra i Tassorosso esultanti. 
"... Malfoy Maximilian…" mi volto a guardare Miriam, sbalordita, perché non ci ha detto di avere un fratello? Probabilmente sono gemelli, si somigliano molto, a parte per gli occhi che lui ha grigio-azzurri. Il cappello non si posa neanche sulla sua testa che annuncia 
"Serpeverde!"
Andiamo avanti così per un po’ e ogni nome che chiama io mi sento sempre più sotto pressione 
"...Zaibini Xilimenia…". Corvonero.
"...Weasley Ned…". Grifondoro.
"...Weasley Lanie...". Grifondoro. 
"...Welch Sophie…". Serpeverde.
"...Cooper Marcus…". Dopo parecchi minuti il capello parlante decide che è un Grifondoro.
"...Malfoy Miriam…". Serpeverde. 
Siamo rimaste in tre, io, Kat e Dorea. Dorea è l’altra sorella di Kat, non sono gemelle, ma hanno nove mesi di differenza.
"...Potter Dorea…" nella stanza cala il silenzio più assoluto, mentre la secondogenita di Potter viene smistata, finisce in Grifondoro, dove c’è anche Arya. Il silenzio si prolunga quando la McGranitt chiama 
"...Potter Katerine…" anche lei si siede sullo sgabello, aspettiamo qualche attimo in più, poi il cappello parlante decreta la sua casata. Corvonero. È la prima Potter in una casata diversa da Grifondoro. 
Poi tocca a me, che sono rimasta per ultima, mi siedo sullo sgabello traballante mentre tutti mi guardano e sento il capello poggiare sulla mia testa.
"Corvonero!" annuncia. Non ci posso credere! Sono Corvonero! Come mia mamma! Con Katerine! Sfodero un sorriso a trentadue denti e in fretta raggiungo il tavolo dei Corvonero, dal quale -come anche per gli altri- quelli più grandi applaudono.
La Mc Grannit fa un lungo discorso di cui non ci capisco molto, anche perché la mia testa è altrove... mi immagino come sarà l'anno qui ad Hogwarts, a come saranno i nuovi compagni... vengo risvegliata dai miei pensieri quando la preside, con un battito di mani, fa comparire portate di piatti che sembrano deliziosi! E lo sono infatti; mi riempio come il tacchino ripieno che ho mangiato e poi, insieme agli altri Corvonero, seguo i prefetti fino all'entrata del dormitorio, che si trova nella torre ovest, come dicono questi. Arriviamo davanti a una porta chiusa, senza maniglie, ma con un battente di bronzo a forma di corvo. Uno del primo anno che non conosco prova ad aprirla, ma non riesce.
"per poter entrare, bisogna rispondere a una domanda."
Spiega uno dei due prefetti. L'altro intanto bussa una volta e risponde all'indovinello, ma io non lo sento perché sto chiacchierando con Kat.
Entriamo in una stanza circolare. Alle pareti sono appesi drappi di seta blu e bronzo. Il soffitto a forma di cupola è stato dipinto con tante stelle, ripetute sulla moquette. Una statua, quella di Priscilla Corvonero, è situata in una nicchia di fianco alla porta. È davvero niente male, e dalle finestre c'è una vista stupenda. Salgo con un gruppetto di ragazze nel dormitorio ed entro seguita dalla mia amica in una stanza con cinque letti con il baldacchino blu. Una ragazza con i capelli neri e ricci lunghi fino a metà schiena, gli occhi color muschio e le guance arrossate del primo anno ci guarda. Credo ci voglia dire qualcosa, forse presentarsi, ma alla fine si gira verso il suo letto, più vicino alla finestra. Sembra un po' insicura, lo si legge nei suoi occhi e lo si vede nei suoi modi, ma a me sembra simpatica. Sono così stanca che ho giusto il tempo di mettere il pigiama e sistemare il baule che mi addormento.



Nota dell'autrice
Ciao a tutti! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi dispiace di aver solo presentato i personaggi e di non averlo fatti entrare meglio, ma dal prossimo dovrei riuscire a inserirli meglio... ;-)
Ringrazio moltissimo _Jupiter_ per il suo aiuto in questo capitolo.
La descrizione della torre dei Corvonero l'ho un po' copiata dal settimo libro, e penso che farò così anche per le altre (escluso Tassorosso, che la Rowling mi pare non descriva mai). Volevo anche mettere una poesia inventata da me che dice il cappello parlante, ma purtroppo non ce l'ho fatta... non fateci caso <3
Recensite!
Al prossimo capitolo,
ari_Mary (e _Jupiter_)

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Capitolo 3
*** A lezione ***


A lezione

Pov Miriam

 
Dopo lo Smistamento andiamo nel dormitorio dei Serpeverde. Mentre io sono in questa casata Scamander e Potter sono in Corvonero. Non sentirò la loro mancanza, ovviamente. Mio fratello Maximilian mi viene vicino
«Ei Miriam, ce l'abbiamo fatta, vero?»
Noi due abbiamo una distanza di nove mesi d'età, anche Katerine e Dorea Potter sono così. Noi due siamo praticamente uguali, abbiamo gli stessi capelli biondo platino e tutti e due siamo simili a nostro padre. L'unica cosa che ci distingue sono gli occhi: io li ho castani, mentre Maximilian li ha grigi-azzurri.
«Si, hai ragione»
dico, poco convinta. Sono sempre stata una un po' schiva, anche per il mio carattere mi è difficile farmi degli amici.
Non so proprio chi potrei avvicinarmi...
Una ragazza con i capelli biondi raccolti in una treccia mi supera urtandomi mentre si guarda in un piccolo specchietto.
La riconosco: è Sophie Welch, l'ho vista alla cerimonia dello Smistamento.
Arriviamo davanti all'entrata del dormitorio dei Serpeverde.
Per arrivarci siamo scesi nei sotterranei, uno dei due prefetti allunga una mano sul muro, dice la parola d'ordine -Purosangue- e entriamo.
La stanza in cui ci ritroviamo è circolare; al soffitto sono appese delle lampade rotonde verdi e argento, a quanto pare i colori dei Serpeverde. Vicino a un camino spento ci sono delle seggiole di legno intagliato e due scale, che probabilmente portano ai dormitori. Salgo in quello delle ragazze e Maximilian in quello dei ragazzi, ma fatico ad addormentarmi.
 
Oggi dopo colazione, secondo l'orario che ci ha dato la preside, abbiamo un'ora di Incantesimi con i Tassorosso e un'ora di Erbologia con i Grifondoro. Ok, potrebbe risolversi in un disastro, spero bene...
«Sophie!» La chiamo e lei si gira.
«si?»
«andiamo a Incantesimi?»
«ehm... Ok»
Nei corridoi, Sophie non fa altro che parlare di lei, orgogliosa di ciò che ha fatto, ed elogiando le sue capacità. Diciamo che mi è simpatica.
Quando siamo quasi arrivate, uno studente con i capelli castani e gli occhi chiari, magro ma abbastanza muscoloso, ci ferma e ci saluta. Ci guardiamo stranite, non l'abbiamo mai visto prima. Al suo fianco c'è mio fratello Maximilian.
«Ciao Miriam! Lui è il mio amico, Alexander Inazu. È anche lui un Serpeverde.»
Ci salutiamo, lui è un tipo -a quanto vedo- molto furbo e un po' malizioso, curioso e intelligente.
«Ho una gemella, Violet. Lei è in Tassorosso.»
«Ah, si? Allora la vedrai nel giro di cinque minuti, visto che la lezione è con i Tassorosso » dico. E infatti quando entriamo nell'aula di Incantesimi noto subito seduta a un banco una ragazza non molto simile a lui. Ipotizzo che dev'essere Violet perché si sporge a salutare il fratello. Ha i capelli rossi e gli occhi azzurri, è magra.
«Ciao, sono Violet Inazu»
Dice la prima. Facciamo conoscenza prima che inizi la lezione; lei è una simpatica; scherza sempre anche se è un po' un maschiaccio, orgogliosa. Alexander si siede subito di fianco a lei, mentre io, Sophie, Maximilian ci mettiamo dietro.
Un ometto parecchio basso entra nell'aula e si siede sulla sedia della cattedra, ma prima ci mette sopra una pila di libri per riuscire a vedere oltre.
«Buongiorno ragazzi, mi chiamo Filius Vitious e oltre a essere direttore della casa dei Corvonero, sono insegnante di Incantesimi» disse. «Oggi inizieremo con un incantesimo molto semplice: l'incantesimo di levitazione. In alto le bacchette!»
Sia Serpeverde che Tassorosso levano le braccia, sono ancora sbalordita, e di certo non sono l'unica, per l'altezza del professore.
«Bene ragazzi, l'incantesimo è questo: Wingardium Leviosa!» disse, e la piuma che aveva davanti si sollevò dalla cattedra, per poi ricadere dolcemente.
Tutti noi cerchiamo di imitarlo, Violet e Maximilian ci riescono al primo colpo, io Sophie e Alex al secondo tentativo. La lezione prosegue in questo modo, pian piamo solleviamo oggetti sempre più pesanti: un foglio di pergamena, un libro, un piattino da tè…
Per compito, il professor Vitious ci da un tema di tre facciate sull’uso di questo incantesimo
«Ma si può sapere chi si crede di essere?» si lamenta Sophie, mettendo lo specchietto nella borsa dei libri.
«Forse il professore?» chiedo, con sarcasmo
«Ora che abbiamo?» domanda Alex
«Erbologia con i Grifondoro» risponde Maximilian
«Io invece ho trasfigurazione con i Corvonero» dice Violet, mettendo per un attimo il broncio e trasformandolo subito dopo nel suo classico sorriso. La salutiamo e ci dirigiamo verso le serre del castello.
 
«Io sono Pomona Sprite, la vostra professoressa di Erbologia. Questa materia può sembrare inutile…»
«Ah, non lo è?» bisbiglio, facendo ridacchiare i miei nuovi amici, la professoressa non mi sente
«…Tuttavia può risultare di vitale importanza: in un caso di vita o di morte, dovete sapere quali piante avvelenano e quali ti salvano la vita»
Sophie sbuffa, come tutti noi ha capito che sarà una lezione noiosa.
«Oggi ci occuperemo delle Mandragole; fate attenzione, quando urlano possono farvi perdere i sensi, per cui sistematevi bene i paraorecchie!»
Come avevamo previsto, la lezione è parecchio noiosa. Io e Sophie siamo finite in coppia insieme, Alex e Max pure. Per fortuna sono finita in coppia con lei, è una tipa a posto; non riesco a immaginare come avrei reagito se avessi dovuto fare coppia con una Potter o un Weasley di Grifondoro. A proposito di Grifondoro, ce ne sono alcuni simpatici, come Marcus Cooper -un ragazzo con i capelli marroni, folti, scompigliati e gli occhi color ambra; ha degli occhiali come quelli del padre di Potter, e l'aria un po' gay. Poi c'è Lanie Jennifer Weasley, con la faccia un po' rotonda, i capelli rossi fuoco sotto le spalle e gli occhi color cioccolato e lunghe ciglia. Suo fratello, Ned Joy Weasley, ha come lei il volto tondo e i capelli corti rossi fuoco con un ciuffo ribelle e gli occhi, verdi, sono molto belli secondo me. Dorea Potter, invece, l'ho già conosciuta; ha i capelli rossi, gli occhi verdi ereditati probabilmente da suo padre e molte lentiggini.
Io e Sophie piantiamo circa quindici mandragole, siamo fra le più brave, poi per fortuna la lezione finisce.
«Ma perché ci danno così tanti compiti il primo giorno? Io devo riuscire a dedicare almeno due ore al giorno a me stessa!» si lamenta Sophie, ridacchio e le do perfettamente ragione.
Maximilian ci si avvicina, con l’orario in mano
«Ora abbiamo un ora da dedicare allo studio, poi il pranzo e poi Cura delle Creature Magiche per due ore, infine un'ora di...»
«Max, non devi per forza fare il perfettino»
Dico, facendo ridere sia i Serpeverde che alcuni Grifondoro. Mentre andiamo in biblioteca per studiare, ci seguono anche Lanie, Ned, Marcus e Dorea e durante il tragitto parliamo tra di noi. Diciamo che non credevo che avrei avuto così tanti amici già il secondo giorno...
 
Pov Katerine
 

L’ultima ora prima prima di pranzo è un’ora buca e noi la usiamo per studiare, non posso credere che ci abbiano dato compiti il primo giorno! È una cosa inaudita!
Entriamo in biblioteca, dove ci sediamo ad uno dei tavoli e io e Mary iniziamo a studiare, dopo poco veniamo raggiunte da Randy, Iridis, Sirius, Jacob, Arya e Dorea. E ci mettiamo a studiare tutti insieme, ognuno le proprie materie.
Io mi immergo nella lettura del libro di pozioni, il professor Lumacorno ci ha dato solamente da leggere, per fortuna, gli effetti di varie pozioni, e mi risveglio quando White Mary, seduta vicino a me, mi urla praticamente nell’orecchio
«Ehi, Miriam! Perchè tu e il tuo gemello non venite a sedervi qui con noi?»
Sto per ribattere che io mi chiamo Katerine e che deve essere impazzita mentre studiava, quando mi accorgo che non si riferiva a me, ma ai due fratelli Malfoy, che stavano andando a sedersi poco lontano da noi.
Arya lancia un occhiataccia ad entrambi mentre si accomodano
«Comunque non siamo gemelli, io sono più grande di nove mesi. Mi presento, sono Maximilian Malfoy e credo che abbiate già conosciuto mia sorella» dice il ragazzo, con calma
«Anche io e Dorea ci togliamo nove mesi!» esclamo, cercando di trovare un argomento per rompere il ghiaccio, ricevendo un’occhiataccia da Dorea
«È una coincidenza molto buffa, no? Insomma, è un fenomeno che non capita molto spesso, eppure in questo tavolo ce ne sono ben due» dice un ragazzo, sedendosi vicino a noi. Poi prosegue rivolgendosi principalmente a Jacob e Arya «Tuttavia non capita spesso neanche che si incontrino dei ragazzi con un occhio di due colori, eppure qui ce ne sono due»
«Ma chi ti credi di essere?» gli urla contro Arya, rossa in volto.
«Marcus Cooper» si presenta lui. È alto circa un metro e cinquanta; ha i capelli marroni, folti e scompigliati e gli occhi color ambra, porta degli occhiali rotondi molto simili a quelli che portava mio padre alla sua età.
«Mi ricordo di te, sei il testurbante!» esclama Nick; lui è un mio cugino, figlio di Cho Chang e Charlie Weasley. È alto, con il fisico scolpito, i capelli neri e ricci che gli ricadono sulla fronte pallida e gli occhi grigi. Oltre al suo immancabile sorriso da malandrino.
«Testur-che?» chiede Randy
«Testurbante, significa che il cappello parlante era indeciso su a quale casa affidarlo» spiega Iridis
«Come la mamma!» interviene una voce da me conosciuta, mi volto e vedo Ned e Lanie, sono gemelli figli di Ron ed Hermione e quindi miei cugini e fratelli di Jacob; a parlare è stato Ned. È alto, con una corporatura normale, il viso rotondo, capelli corti e rossi con un ciuffo ribelle e gli occhi verdi.
«Oppure come la McGranitt» continua Lanie. Ha anche lei il viso rotondo, gli occhi color cioccolato e i capelli mossi e rossi, non molto lunghi, legati in una coda bassa e tenuti indietro da una fascia.
Ricominciamo a studiare, tutti insieme, ma siamo interrotti da due voci che parlano in contemporanea
«Ehi, vi dispiace se ci sediamo con voi?» mi volto e riconosco i due gemelli che nello smistamento di ieri sono finiti in due casate diverse, Violet e Alexander Inazu.
«Certo che no! Sedetevi pure!» esclama Sirius, sorridendo e iniziano a fare battute. Alla fine, non credo che studieremo molto oggi
 
 
Pov White Mary
 
Finita l'ora nella quale avremmo dovuto studiare, andiamo a pranzo.
Arrivo nella sala grande e noto che già molti studenti sono seduti ai tavoli, ma che al nostro ci sono ancora dei posti vicini, così io, Xily e Katerine ci possiamo sedere vicine!
 
Dopo mangiato siamo andati a Pozioni, con il professor Lumacorno insieme ai Grifondoro. Lui è simpatico, ma Pozioni non è la mia vocazione... Ned, Lanie e Dorea erano ad un tavolo, io, Kat e Xily in un altro e Marcus Cooper, un ragazzo .Scendiamo seguite a ruota dagli altri Corvonero nel grande prato, per arrivare vicino a una casetta davanti alla quale ci aspetta Hagrid, il signore -o farei meglio a chiamarlo professore- che ci ha portato ieri con le barchette sul lago. Xily ci sussurra all'orecchio
«non vorrà farci entrare nella Foresta Proibita, vero? La Mc Grannit dice che è vietato...»
Katerine concorda, e così faccio anche io, anche se di quello che ha detto la Mc Grannit non ho ascoltato molto...
«Bene ragazzi, ora che ci siete tutti possiamo cominciare con le presentazioni. Io sono Rubeus Hagrid e insegno Cura delle Creature Magiche. Ora a turno mi direte il vostro nome e cognome, così anche i compagni se lo ricorderanno.»
La prima a iniziare è una ragazza con i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia, e dei bellissimi occhi azzurri.
«Sophie Welch»
«Maximilian Malfoy»
«Miriam Malfoy»
Sgattaiolo vicino a Miriam e la salutò, ma lei non mi risponde, quindi torno da Kat.
Intanto l'elenco di nomi continua, con ragazzi che non ho mai conosciuto.
Finalmente arriva il turno di noi Corvonero. Prima che tocchi a noi tre molti altri dicono i loro nomi: Carola, Ricky, Mae, Susy, Teo ecc...
«Katerine»
«Katerine, devi dire anche il cognome»
Le fa notare il professore, con un grande sorriso. Probabilmente Kat non lo vuole dire perché sa cosa succederebbe poi... Ma tanto l'hanno già vista tutti alla cerimonia dello Smistamento, è inutile nascondersi ancora!
«Katerine Potter»
Come previsto, si alzano risolini e battutine dalla parte dei Serpeverde, mentre i Corvonero, da copione, gli danno contro per difendere Kat, rossa in volto.
«Basta, basta! Continuiamo con l'elenco, su»
«Xily Zabini»
«Xily... pensavo ti chiamassi Xilimenia»
Dico.
«Non - chiamarmi - Xilimenia»
Mi guarda con una faccia assassina, abbasso gli occhi terrorizzata.
«White Mary Scamander»
 
Quando abbiamo finito, Hagrid ci spiega cosa faremo nelle prossime due ore di lezione.
«Andremo nella Foresta Proibita; ricordatevi di stare sempre vicino a me o a chi mi sta dietro, cercate di prestarmi attenzione, di stare attenti a non cadere o inciampare.»
Sento Miriam che sussurra al suo gemello
«E che razza di professore è se mette così a rischio la nostra vita?»
In parte ha ragione, ma Hagrid mi sta simpatico tutto sommato.
 
Camminiamo nella foresta uniti per non perderci, alla ricerca di un unicorno da studiare. Non capisco perché Hagrid non l'abbia preso prima, invece che portarci qui tutti...
«Guardate che bello!»
A dirlo è stata una Corvonero, Mae.
Seguo con gli occhi la traiettoria del suo indice e vedo, tra gli alberi, un unicorno. Ed è davvero bello. Ha la criniera folta, come anche la coda, e il manto bianco. Non appena ci vede si drizza e resta immobile per qualche secondo; Hagrid gli si avvicina lentamente con la mano tesa, e ci fa segno di non fare rumore. Mi passa accanto una farfalla coloratissima, fa un po' di giri e poi svolazza via: devo trovarla.
Senza farmi vedere, le corro dietro e in un attimo mi sono persa.
«Mary, dove siamo?»
La voce di Kat rompe il silenzio.
«Kat! Sei qui! Xilimm....Xily! Mi avete seguita?» Dico, guardandole.
«Beh, volevamo vedere cosa combinavi, piuttosto, dove siamo?» Questa volta a parlare è stata Xily. A quanto ci ha detto lei è un po' chiusa, ma abbiamo subito stretto amicizia, noi tre.
«Non lo so... che facciamo?»
«Beh, si accorgeranno che non ci siamo più, no?» Dice Xily preoccupata.
 
Pov Miriam
 
Si, si, molto bello l'unicorno, complimenti, ma mi sto un po' annoiando: Hagrid quando spiega non si esprime molto bene e si vede lontano un miglio che è insicuro!
Ma dove sono Scamander, Potter e Zabini? Quest'ultima la conosco da molto perché i suoi genitori le permettevano di giocare solo con me e mio fratello, perché eravamo dei Malfoy, ma non mi è mai piaciuta e credo che il sentimento sia ricambiato. Beh, ad ogni modo non ci sono più. Sono combattuta: dovrei dirlo al cosiddetto professore o no?
Un Corvonero bruno mi batte sul tempo.
«Mi scusi, mancano Xilimenia Zabini, Katerine Potter e White Mary Scamander»
«io... Cosa? Dove sono andate? Qualcuno le ha viste? È estremamente pericoloso perdersi qua, dobbiamo assolutamente trovarle! Facciamo così, formate gruppetti da tre e andate a cercarle. Se le trovate lanciate con la bacchetta dei segnali verdi, se doveste essere in pericolo dei segnali rossi. Ci ritroviamo tutti in questo stesso punto!»
 
Pov White Mary
 
Ora siamo in sei ad esserci persi. Buffo, ma spaventoso.
«Mi spiegate perche vi siete allontanate? Si perde molto tempo inutilmente, io non mi sarei mai persa, personalmente.»
Sophie Welch, una ragazza bionda, con gli occhi azzurri raccolti in una treccia e uno specchietto in mano non smette più di rimproverarci, e cosi anche Miriam. Maximilian, invece, si limita a guardare a terra. Mi dispiace, non volevo che andasse così, sono stata stupida a seguire quella farfalla, non ho più tre anni
«Mi dispiace, troveremo il modo di uscirne...»
Katerine rispose, con lo sguardo a terra
«Abbiamo provato a mandare dei segnali, ma Sophie ce l'ha impedito, e ancora ce lo impedisce -il perché lo sa solo lei.»
«perché io ho un ottimo senso dell'orientamento, e riuscirei anche a condurvi se tu non ti lamentassi...»
Katerine la ignorò.
«Abbiamo urlato, evidentemente non abbastanza forte. Ci siamo allontanati da dove eravamo per cercare l'uscita, e ci siamo inoltrati ancora di più. Non c'è nulla che possiamo fare»
Strano, lei non è una che si arrende...
«E quindi? Che si fa?»
Dice Maximilian. Non lo so proprio, che si fa.
 
«Perché diamine l'avete fatto? Potrei benissimo sospendervi, per una cosa così!»
La Mc Grannit ci fa una bella ramanzina, a quanto pare non dovremmo andarcene da soli in giro per la foresta...
«E tu, Hagrid! Tre studentesse si perdono e cosa fai? Dividi ulteriormente il gruppo!» l'insegnante abbassa lo sguardo. Penso che forse non avrei dovuto addentrarmi per inseguire una farfalla, ho fatto in modo che venissero sgridate altre persone che non centravano niente.
«Se posso intervenire, io e i due Malfoy non meritiamo di essere rimproverati: abbiamo solo seguito gli ordini di un insegnante!» dice Sophie
«Si, ma se ti ricordi, chi di noi ci ha impedito di lanciare segnali con la bacchetta perché tanto "troveremo da soli la strada", citandoti?»
Le risponde Maximilian, il che mi lascia un po' sorpresa: come ho visto prima, di solito le case si difendono a vicenda... Ma forse è solo il fatto che nemmeno lui vuole essere sgridato ingiustamente.
La Mc Grannit lancia uno sguardo torvo a tutti quanti,dopodiché dice
«mi aspetto delle scuse»
«Mi scusi » diciamo tutti in coro; Sophie Welch ci guarda un po' male, poi torna a fissare il quadro di Silente. Tra le voci spicca quella timida di Xily, che dice «Pardon», che se non sbaglio è una parola francese... credo che non l'abbia fatto apposta, sembrava piuttosto naturale.
«E ora andate, ma vi voglio alle 8.00 precise questa sera nella Sala Grande per la punizione!»
Hagrid la guarda confuso
«Tu no, Hagrid, ma non farlo più!»
Usciamo tutti, insegnante compreso, dall'ufficio e ci dividiamo nei corridoi, noi Corvonero da una parte, gli altri Serpeverde dall'altra e infine Hagrid si dirige verso l'uscita della scuola, nella sua casetta.
 
Nel dormitorio, prima di cena, Xily compone una poesia:
"Ora parlerò dei Serpeverde che conosco,
con i quali ci siamo perse nel bosco
Miriam Malfoy è la prima che presento,
non piacerà anche a voi, lo sento,
è sempre stata antipatica per me
non so se sarà lo stesso anche per te
Con Sophie Welch continuiamo
a descriverla proviamo
è di certo parecchio bella
sembra quasi una stella
Ma che caratterino
Per quel bel visino!
Ancora una volta un Malfoy troviamo
ma un maschio abbiamo
lo conosco da quando era un bambino
è impeccabile e ordinato, il signorino
Maximilian vuole essere diverso dal padre
forse un po' più simile alla madre
I Serpeverde sono tutti simili
Alcuni più pignoli
Meglio essere nei Corvonero
I quali si affidano più al pensiero"
È davvero molto brava, anche se è timida con noi è molto aperta, ci ha spiegato che le piace scrivere e che sa molto bene il francese e per questo a volte senza accorgersene dice qualche parola in questa lingua. Comunque è ora di andare a cena, poi ci aspetta la punizione... nota dell'autrice ciao a tutti! scusate se il capitolo è un po' tanto lungo, i prossimi saranno più corti... comunque gli altri OC arriveranno nel prossimo capitolo, tranquilli! credo che tutto sommato sia venuto bene, ditemi nelle recensioni se ho fatto qualche errore! A presto, ari_mary ps: so che la nota dell'autrice è venuta attaccata alla fine del testo, ho provato a modificare il testo ma rimane così... non fateci caso

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