Lo straniero.

di _Crystal_Heart_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incipit xD ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1° ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2° ***
Capitolo 4: *** capitolo 3° ***
Capitolo 5: *** capitolo 4° ***



Capitolo 1
*** Incipit xD ***


Lo straniero


"Ma allora cosa ami,straordinario uomo?"

"Amo le nuvole......le nuvole che vanno...laggiù,
laggiù....le meravigliose nuvole!"
C.Baudelaire,poemetti in prosa,1869.


Non ho un padre,nè una madre nè amici in questo posto.
Sono un reietto,un emarginato in questa scuola.
Abito con una vecchia zia in una casa poco lontano dal centro di questa città,la chiamano periferia,ritenuta come un ghetto forse.
A scuola si nota subito che sono diverso,tutti vestono firmati,Dolce e Gabbana,Chanel,io mi vesto principalmente con felpe e magliette trovate al mercato,bellissime ma pur sempre poco costose.
Le persone mi guardano dall'alto in basso,mi guardano e poi sorridono girandosi verso i loro amici e cominciando a fare battute.
Io li guardo indifferente anche se dentro provo una sorta di rabbia o rancore,vorrei essere come loro,ma non potrò mai esserlo,perchè io sono diverso,sono uno straniero e non sarò mai considerato come loro.
Neanche se qualcuna di queste famiglie mi adottasse sarei come loro,sarei sempre lo straccione che viene da lontano che non può permettersi neanche le merendine della macchinetta perchè costano troppo.
Per sempre lo straniero con gli occhi bassi e lo sguardo perso a fissare le nuvole...
Nessuno riuscirà a conoscere realmente Haner,nessuno vorrà mai conoscerlo per quello che realmente è.



Lo so ho troppe ff aperte,che forse non finirò mai.
Ma questa mi è uscita dal cuore,realmente e non potevo lasciarla nel computer a marcire,non ci riesco.
Non voglio fare la parte dell'acculturata (perchè non lo sono).
Ma questa poesia merita di essere letta,conosciuta e capita.
Inoltre le nuvole,le nuvole si ricollegano molto anche alla musica d'autore come De Andrè,quindi non stupitevi se nel corso di questa ff ci saranno anche canzoni sue.
Certo che questa poesia messa in una ff schifosa è un insulto al poeta =.= o al grande cantante =.=
Mi scuso con loro xD
un beso
Meggy.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1° ***



"Brian! Come è andata oggi a scuola?" zia mi accoglie in casa con il solito sorriso e la solita vestaglia viola.
"Benissimo zia,mi sono divertito tantissimo! Cosa c'è per pranzo?" le bacio la guancia con slancio e sentimento,lo so che le parole che escono dalla mia bocca sono solo bugie,ma non posso pesare su di lei ancora di più.
Non posso farle pesare il fatto che io sia un reietto,lei si ammazza per mantenermi,per comprarmi questi vestiti e per non farmi mancare nulla di vitale,non posso inondarla con i miei problemi.
"Sono contenta, pasta al pomodoro" sorride posando in tavola due piatti fumanti di pasta.
Le sue origini sono italiane e la sua pasta è deliziosa,buonissima...al dente credo si dica dalle sue parti. "Lavori anche oggi?"
"Si,ma il turno non finisce troppo tardi,torno a casa verso le otto,così non hai paura" le dico
"Io non ho paura! Ricordati che sono vecchia,ma non stupida! So difendermi" cerca di gonfiare il muscolo del braccio,ma il risultato non è il massimo,scoppio a ridere.
"Zia,devi piegare il braccio così!" Le faccio vedere.
"Ed io cosa ho fatto?" mi guarda con una faccia sorpresa e piccata,non posso fare altro che ridere di nuovo.
Finiamo il resto del pranzo in silenzio,interrotto solo dalle notizie che la vecchia tv ci propina.
Qualche rapina in centro,qualche incidente e qualche vincinta alla lotteria.
"Zia,vado a rifare la stanza e poi vado a lavoro,sicura che non devo chiamare la signora a fianco? Magari ti fa un pò di compagnia..."
"Sicurissima,anche perchè viene a farmi visita un mio vecchio alunno,quindi non passo il pomeriggio da sola,ti preoccupi troppo per me"
"Ok,allora ci vediamo questa sera"
Salgo le scale che portano alla mia camera,
Rifaccio il letto e cerco di sistemarla al meglio,tutti i miei vestiti sono sparsi per  terra,sulla scrivania e addirittura una maglietta è finita sul vecchio lampadario.
La mattina sono troppo assonnato per capire quello che realmente sto facendo,sono più normale di quanto la gente pensi.


Finalmente sono arrivato al negozio,in ritardo di solo 10 minuti,un record.
Il Proprietario mi saluta con un gesto della mano,io lo saluto di rimando.
Mi metto al mio posto,alla cassa numero nove come al solito,mi infilo il camice e aspetto che qualche cliente venga a pagare il conto.
Lavoro in uno squallido supermarket poco distante da casa mia,niente di che,guadagno quel tanto che mi basta per andare avanti insieme alla pensione di zia.
La pensione di insegnante non è molto,ma per due persone è abbastanza per comprarsi qualcosa ed arrivare a fine mese.
I soldi che guadagno io sono per andare all'università,magari lontano da qui e portarmi dietro zia.
Uno strano tipo si avvicina alla cassa,avrà più o meno ventiquattro anni.
Passa sul nastro un pacchetto di cioccolatini ed uno di biscotti.
"Li incarti?" mi chiede.
Ha scambiato questo posto per una cartoleria.
"Non abbiamo la carta per regali,è un supermarket" rispondo facendo lo scontrino.
"Lo sapevo che era un posto per straccioni" commenta
"Ecco perchè sei qui" commento piccato,fissandolo truce diritto negli occhi. Di  solito non sono così cattivo o così prepotente,ma questo ragazzo mi tira fuori il peggio.
"Forse...allora quant'è?"
"10 Dollari,sicuro di averli tutti?" chiedo
"Certo,per la mia maestra comprerei qualsiasi cosa...."
Rimango a fissarlo male mentre mi porge un biglietto da venti dollari,come a volermi dimostrare che ha i soldi.
Gli do il resto.
"Buonagiornata" mi dice sorridendomi,un sorriso di sfida.
"Anche a lei..."
Il direttore mi guarda arcigno,mi fa segno di avvicinarsi a me.
"Brian,non credi che oggi sia il caso che torni a casa? La paga la prendi lo stesso,ma non vorrei avere spargimenti di sangue nel mio negozio"
"Mi scusi,non succederà più,non voglio rubare i soldi li voglio guadagnare,quindi resto qui." commento.
"Non li stai rubando,ultimamente però mi sembri troppo stanco,vai a casa"
Accenno un leggero si.
Mi porge la paga di oggi e mi saluta cordialmente.
Torno a casa,quasi contento di non dover passare troppo tempo in quel negozio...
Camminando per strada vedo un pittore,uno di quei pittori che stanno seduti per strada e dipingono di loro quadri sotto gli sguardi attenti dei passanti.
Le pennellate di colore sono decise,forti e corpose.
I suoi quadri sono bellissimi e colorati,emanano libertà.
Mi soffermo su un quadro,raffigura qualche nuvola in movimento.
Un ragazzo che cammina solitario con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Un quadro stupendo.
"Scusi...è in vendita?" chiedo
"Si" si gira,è una donna che sta dipingendo,sul volto ha i segni degli anni passati,gli occhi sono dolci e azzurri,ispirano pace. "Dieci dollari"
Li tolgo dalla bustina che mi ha consegnato il capo e torno a casa con quel quadro sotto al braccio.


Ringrazio le 5 persone che hanno commentato
Scusate ma devo scappare.
I love u
Un beso

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Capitolo 3
*** Capitolo 2° ***


Capitolo 2°



Torno a casa passeggiando per il parco.
Il giro è più lungo,ma respirare aria normale mi fa stare bene.
Inoltre conto di incontrare Matt,il mio migliore amico di questo posto,anche lui disastrato,vive con il padre poco lontano da casa mia,all'incirca un isolato o due.
Il padre ha problemi di droga e un giro di prostituzione abbastanza ampio in questa città,entra ed esce dalla galera regolarmente,Matt è cresciuto anche troppo bene per trovarsi in questa situazione da quando è piccolo.
A differenza mia veste di "classe" data la quantità di soldi che gira per casa sua,i suoi regali sono sempre spettacolari,ma gli voglio bene per altro.
Gli voglio bene perchè è forte,perchè è un ragazzo per bene,non giudica e non discrimina, è generoso ed è uguale a me.
Passo per le scalette che portano al cancellone,ovvero un portone scassato che usiamo ogni tanto per i nostri comodi,qualsiasi essi siano,dalle scopate alle canne,oppure alla semplice bevuta in compagnia di gente appena conosciuta.
Mentre entro nel cancellone sento una vampa di fumo dolciastro salirmi nelle narici,questa sicuramente non è sigaretta.
"Hey,Haner!" La voce roca di Matt mi fà trasalire dai miei pensieri
"Shadz! Come và?" accanto a lui c'è Jimmy,un'altro tipaccione che abita nel nostro quartiere.
"Tutto bene,mio padre è uscito ieri...e mi ha portato un regalino! Vuoi?" mi passa la canna sorridente.
Tiro un paio di volte,mi siedo ed aspetto che la pezza salga,che arrivi dietro alla testa.
"è sempre un piacere quando tuo padre torna"
"Si,lo penso anche io.Haner,Jimmy mi stava raccontando quello che è successo prima al supermarket,c'era anche lui." la voce di Matt si fa seria.
"Wow,le notizie corrono veloci!" sorrido rivolto verso Jimmy che mi sorride di rimando "A quanto pare...pensavo ad una spedizione punitiva" scrocchia le dita delle mani e mi guarda con uno sguardo vagamente diabolico.
"Non so chi sia quel tipo e che ci faccia in questo posto squallido,era vestito in maniera ineccepibile,sembrava uno dei fighetti che girano per scuola..."
"Haner,ti ricordo di chi sono figlio,nessuno arriva qui senza che mio padre lo conosca.Soprattutto se benestante." mi risponde riprendendosi la canna.
La mia testa comincia a girare,come sempre.
Adoro questa sensazione,diversa da quando uno è ubriaco,con le canne ti vedi in terza persona,come se tutto quello che fai tu lo facesse un'altra persona.
Puoi giudicare quello che fai in maniera imparziale,o vederlo come lo vede un estraneo.
Zacky prende in mano il telefonino,legge qualcosa e risponde.
Jimmy scoppia a ridere,una risata fatta,una risata non del tutto consapevole.
"Haner...possiamo venire a casa di tua zia? Da un botto che non la vedo..." sorride,lo stesso sorriso malefico di poco prima.
"Non vorrai picchiare zia?" chiedo ridendo dietro a  Jimmy,ormai piegato in due dai crampi.
"Ovvio che no,non lei...andiamo Jimmy,muoviti."
Jimmy si riprende,si alza di scatto e mi porge una mano per farmi alzare.
"Andiamo,puoi appoggiarti se vuoi" Mi indica la spalla,come se non riuscissi a camminare da solo.
Infatti sbando a destra e poi a sinistra.
"Ok"
Mi appoggio a lui che sorride dolcemente,chissà cosa vogliono fare a casa mia.



Arrivati alla meno peggio entriamo.
"Zia,sono tornato" Poso il quadro sul tavolino di legno vicino all'entrata,faccio entrare gli altri due,anche loro ripresi dalla pezza.
"Buonasera signora" Matt si avvicina a zia baciandola sulla guancia,si conoscono da anni,lo stesso fa Jimmy.
"Buonasera! Da quanto tempo ragazzi,volete del tè? Dei cioccolatini?"
"No signora,grazie" risponde JImmy
"Io un cioccolatino lo prendo! Ma poi signora,quando ha fatto vorrei parlare con il suo amico" dice indicando il ragazzo di spalle seduto alla mia tavola.
"Con Zackary? Certo,qualche minuto e lo mando di sopra! Giusto il tempo di qualche altro ricordo."
"Non si preoccupi,lo aspettiamo fuori. Una nostra vecchia conoscenza,troppo tempo che non lo vediamo anche noi" dice con aria gentile,anche se agli occhi di chi lo conosce sembra tutt'altro.
"Allora arrivederci" dice Jimmy " Tornerò appena rifarà la sua stupenda torta alle mele"
"Oh,lo saprai da Haner...tranquillo! Allora arrivederci ragazzi."
Usciamo da casa,il mio sguardo interrogativo cade negli occhi di Jimmy.
"Beh,volevi la tua vendetta,no?"
"Si,ma non pensavo fosse un alunno di zia.."
"Haner,ricordati sempre una cosa...qualsiasi cosa faccia non la faccio solo per te,ma anche per me. Con questo tipo ho ben più affari in sospeso che una semplice battuta cretina...deve pagare di tutto"
Il suo sguardo si fà cattivo.
Ho paura dei suoi momenti cattivi,ho paura che lo uccida,ne è capace,anche troppo direi.
"Matt,non fare cazzate" gli dico "va bene una punizione,ma non esagerare..."
Lui mi sorride mettendomi una mano sulla spalla.
"Non lo uccido mica...gli faccio provare solo come vive un pezzente,come combatte un pezzente....come fa soffrire un pezzente...tu mi aiuterai...però"
"Mi piace come idea...aspettiamo che esca e speriamo che zia non abbia inteso qualcosa."
"Zackary non parlerebbe mai di una cosa tanto grossa con tua zia,perchè se ne vergogna.."
Si accende una sigaretta e si appoggia al paletto di ferro.
Jimmy lo imita,io invece mi tiro su il cappuccio della felpa e aspetto che quel tizio scenda.
Penso.
Penso a quanto io sia uguale agli altri...sono cattivo perfido e vendicativo come ogni altro essere umano.
E questo mi piace.
Mi rende molto di meno straniero...






Ed eccomi qui,ribadisco che quello che scrivo è di mia invenzione.
Ribadisco che amo le 5 persone che hanno commentato,grazie davvero (L).
Causa innamoramento dell'autrice,esami della stessa autrice e due giorni di festa (santo patrono xD) credo che le ff non verranno postate molto velocemente.
Anche perchè devo separare la mia esistenza in due O.O
Lato normale da una e lato pervertito dall'altra,mi sento schizofrenica.
Vi ringrazio davvero tanto.
<3
Meggy

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Capitolo 4
*** capitolo 3° ***


Capitolo 3°


Aspettiamo che quel tizio esca da casa mia.

Jimmy è arrivato alla terza sigaretta.
"Ti farà male.." dico levandone una dal suo pacchetto.
"Spiritoso,Haner,cos'era il quadro che hai comprato?"
"Bah,un paio di nuvole, strano come quadro,ma mi ispira libertà"
Lui sorride prestandomi l'accendino.
"Sei strano Haner,sei...sei...diverso" i suoi occhi sono strani,sembrano liquidi.
Liquidi e dolci,esattamente il contrario del suo aspetto fisico.
"diverso? Da chi?" chiedo
"Dagli altri" risponde continuando a fissarmi negli occhi.
Ho paura...
"Allora arrivederci signora..." quello strano ragazzo si accinge a scendere le scale di casa.
"Arrivederci Zackary,Brian non fare tardi stasera..."
"Ok zia,torno prestissimo"
Matt sta di spalle,ha la schiena dritta ed i pugni chiusi,mette paura per quanto è teso,chissà cosa gli ha combinato questo ragazzo.
La porta di casa sbatte,questo significa che zia non c'è più sulla porta,magari non ci sta neanche vedendo,ma sempre meglio non rischiare.
Jimmy si mette sottobraccio allo strano ragazzo.
Il ragazzo lo fissa con gli occhi sbarrati
"Tu ora fai finta di essere contento,non fai facce strane e sorridi" Jimmy lo fredda con la voce ma l'espressione del viso dolce.
Matt li segue di spalle,senza che l'altro veda il suo viso,una cosa strana,come se avesse paura di incontrare il suo sguardo,forse non vuole che lui lo riconosca.
Cammino dietro a loro,fingo di ridere ad una battuta,in realtà è solo un ghigno di Jimmy rivolto al ragazzo.
"Non sei quello del supermercato?" mi chiede
"Credo di si...se ti riferisci al pezzente.." sibilo.
Normalmente non sono per la violenza,tutti i tipi di violenza da quella psicologica a quella sessuale,ma ora è diverso,voglio fare provare a lui tutto quello che mi hanno fatto provare a scuola.
Le violenze,le botte,la testa nel water,i pugni a tradimento...
Tutte cose che gente come lui,gente che si crede migliore,diversa dagli altri,superiore,ma non capiscono che l'unica razza che esiste è quella umana,non c'è differenza tra italiano,americano,rumeno o slavo.
Siamo tutti uguali indipendentemente dal conto in banca,dal colore dei capelli e dalla carnagione chiara o scura.
Torniamo nel cancello,Jimmy rolla di nuovo mentre Matt stappa una bottiglia di Vodka resa fresca dal clima in questa specie di grotta.
"Ti ricordi di me?" chiede rivolto al ragazzo.
"Si" risponde quello,con gli occhi bassi gelati dalla paura di incontrare gli altri.
"Sai benissimo che potrebbe essere l'ultimo giorno della tua vita?" chiede ancora non lasciando trasparire nessun tipo di emozione,nè la rabbia nè la paura,rimane glaciale,ed è proprio la sua freddezza che lo rende spaventoso.
Il mio sangue si gela...aveva detto che non lo avrebbe ucciso,che non gli avrebbe fatto troppo male.
"Shadow...dovresti saperlo che non mi importa molto.Puoi fare quello che vuoi,non mi metto in ginocchio ad implorare il tuo perdono..." risponde,accendendosi una sigaretta.
Questa situazione è paradossale,non sembra per niente spaventato all'idea di rischiare seriamente la vita.
Se conosce veramente Matt sa che su queste cose non scherza...MAI.
"Dovresti" Butta l'ennesimo sorso di Vodka,ormai decimata e ridotta alla metà.
Jimmy gli ruba la bottiglia e favorisce anche lui.
"Vuoi? Più divertente quando uno è ubriaco,anche se gli fanno il test della verità non gli dirà mai qualcosa,perchè il suo cervello lo avrà rimosso" mi dice sorridendo
Accetto quell'ultimo sorso di vodka,non è abbastanza per farmi ubriacare.
"Cos'è questa? Un tentativo d'orgia per voi frocetti?" chiede Zackary.
Matt lo colpisce in pieno volto,facendolo girare dall'altro lato.
"Tu non devi neanche aprire bocca,saresti il primo a farne una..."
Mi sfila la bottiglia dalle mani e la spacca su una roccia,alcuni frammenti schizzano colpendo le pareti e provocando un rumore ipnotico e raggelante.
La bottiglia ormai divisa irregolarmente,con pezzi più appuntiti di altri si trova ancora nelle mani di Matt.
Con un gesto aggrazziato la fà passare sulla guancia del ragazzo che rimane immobile.
Un leggero graffio nasce sul suo viso,piccoli rigoletti di sangue scendono macchiando la camicia perfettamente bianca...
Una smorfia di dolore si legge sul suo viso,ma non emette nessun suono,neanche un piccolo gemito.
"Matt fermo" dico bloccando il suo braccio dall'incidere la trachea del ragazzo.
"Lasciami" grida.
Jimmy mi aiuta a sfilare la bottiglia dalle sue mani.
"Cosa cazzo fate?" ci chiede rosso in volto.
"Ti impedisco di uccidere questo ragazzo e finire in galera come tuo padre" pronuncio le parole senza rendermene conto.
Mi sta bene la vendetta,ma non troppo pesante.
"Tu non sai un cazzo Haner...non sai cosa ha combinato questo stronzo,la deve pagare..." grida a tre centimetri del mio viso.
"Non è uccidendolo che avrai la tua vendetta..."
Non risponde mi guarda e si limita ad un cazzoto verso di Zackary.
"Non ci sarà lui la prossima volta a proteggerti...ricordatelo." esce dalla grotta.
Jimmy mi fa segno di restare lì ed esce con lui.
"Non volevi farmi fuori anche tu?"
"No,io sono per la vendetta a piccole dosi,quella più dolorosa." rispondo tamponandogli il taglio.
"Sei più sadico."
"Possibile,tu invece sei un coglione"
Prendo ampie boccate di canna.
Lascio che il fumo rimanga nella mia bocca il più a lungo possibile,così la pezza sarà più grande,più veloce.
Zackary si gira verso di me cercando anche lui una boccata,gli porgo la canna.
"Sei gentile per essere un pezzente."
Premo con violenza sul taglio sulla guancia.
"Tu invece che sei? Sei così insoddisfatto della tua vita da cercare un pò di gioia nelle disgrazie altrui. Non sei un pezzente anche tu? Sei il peggiore dei pezzenti.Odi così tanto te stesso da dover odiare gli altri,non mi stupisco se non hai amici..."
Ride,una risata quasi sofferta.
Ride mentre lacrime rigano il suo volto,escono dai suoi occhi cerulei,liquidi e intensi.
Le lacrime passano sulla ferita e portano giù con loro un pò di sangue.
Mi sento in colpa per quello che ho detto,forse.
Ma tutto mi sembra paradossale e confuso,magari dalla canna o forse dalla situazione di per se.
Mi ha offeso,l'ho salvato dalla morte,l'ho insultato e l'ho fatto piangere.
Non mi riconosco in tutta questa cattiveria,io non sono così.
Matt rientra nella caverna e mi sorride.
"Il piccoletto sa come parlare,come colpire e dilaniare il cuore."
Zackary si alza da dove era e esce incolume,o quasi dalla caverna.
Mi dispiace,mi si legge negli occhi.
"Non devi dispiacerti,Haner...hai fatto molto di più di quello che dovevi fare.Quel ragazzo mi ha rovinato la vita." Matt mi abbraccia,mentre la mia testa ruota,gira da un lato all'altro.
Non capisco molto di quello che sta succedendo...




Mi ritrovo con la testa sulle gambe di Jimmy.
"Ma...?" chiedo
"Tranquillo,hai solo avuto un momento di buio totale..." sorride.
"Devo aver fumato troppo velocemente.."
"Lo penso anche io.."
"Dov'è Matt?"
"è andato a casa di tua zia,dicendogli che stasera dormi da lui...non sei esattamente nelle condizioni di poter tornare a casa"
Zia si preoccuperà vedendo che non sono andato a prendere le cose da solo,ma ho mandato Matt,chissà cosa penserà e quanto starà in pensiero.
"Sai Haner,ho sempre creduto fossi un ragazzo tranquillo e buono,uno che non crea problemi e che non è capace di fare del male. Dopo oggi penso che tu abbia sofferto così tanto da essere diventato cattivo di rimando,come una conseguenza naturale."
"Le canne ti fanno diventare filosofo?"
"Beh,i maggiori filosofi usavano allucinogeni e roba varia,sennò come fai ad inventarti tutte quelle puttanate?"
"Ovvio...mi spieghi una cosa?"
"Tutto quello che vuoi"
"Cosa è successo tra Zackary e Matt?"
Inarca un sopracciglio.
"Non ti sarai mica innamorato di lui?"
"Non sono frocio,lo sai benissimo"
"Comunque per colpa di Zackary e dei suoi genitori il padre è stato scoperto...non posso dirti come o perchè,non posso dirti nulla di nulla,non dovresti sapere nulla di queste cose."
Faccio segno di aver capito con la testa,per poi rimettermi nella posizione comoda in cui mi sono svegliato.
Jimmy posa la sua mano sulla mia guancia,con movimenti circolari mi fa richiudere gli occhi.



Quando li riapro sono in camera di Matt,accanto al letto c'è lui seduto che gioca a carte con Jimmy.
"Bell'addormentato,buongiorno" cinguetta.
"Quanto ho dormito?"
"Parecchio,direi tre orette buone,più le quattro di prima,fanno sette ore di dormita" risponde Jimnmy tirando a terra un poker d'assi.
"Tu stai barando scimmione"
Mi alzo da letto,cercando uno spazzolino da denti per togliermi il sapore acre dalla bocca.
Finalmente trovo il mio nello zainetto della scuola,mi dirigo in silenzio verso il bagno trovando ristoro.
"Haner...perchè mai hai difeso quel tipo?"
Diretto come una coltellata dietro la schiena.
"Perchè non volevo finissi in galera." rispondo con la bocca piena di dentifricio alla menta.
"Sei sicuro? Haner,non innamorarti di tipi come lui,per favore.."
"Ancora? Sono etero!!!" grido come una femminuccia,per l'appunto.
"Non abbiamo dubbi,Haner,ma certe bellezza vanno oltre i gusti sessuali"
Questa frase mi lascia interdetto,non avevo mai pensato di averlo difeso per attrazzione sessuale e non per spirito di giustizia.
Esco dal bagno con un'espressione accigliata.
"Lo sapevo" esclama Jimmy "L'abbiamo perso..."
Rimango a fissarli,indeciso sul da farsi,se strozzarli con le coperte oppure con le carte da poker,oppure ucciderli con il mouse del computer.
"La smettete? C'è abbiamo rischiato di uccidere un tipo,mi sono fatto così tanto da svenire,una giornat troppo strana anche per i miei livelli e ora aumentate il carico con questo? Sinceramente non voglio sapere se sono etero o omo,voglio solo riprendermi e dimenticare questa cazzo di giornata."
"scusa,ma è divertente la tua faccia. Poi mio piccolo straniero dovresti saperlo che per me queste giornate non sono poi così strane.."





Uao,che cose strane che scrivo.
Ho paura del mio cervello.
La scena di sopra doveva essere molto più sadica,ma poi avrei dovuto aumentare in rosso il colore,non mi andava.
Ho alleggerito le parole e le scene.
Che dire?
Era partita come una cosa tranquilla,un racconto di un reietto che trova l'amore,ma finisce con la violenza. sempre detto di non essere normale e coerente con me stessa.
However,ringrazio chi ha letto e commentato,soltanto letto oppure aggiunto tra i preferiti codesta cosa w.w
Ringrazio anche i professori che mi hanno rotto le palle xDDD per colpa loro ho studiato tutto il programma di latino e greco in due giorni w.w non ricordo una minchia ma non fa nulla w.w
Adios.

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Capitolo 5
*** capitolo 4° ***


Capitolo 4°




Sono di nuovo a scuola,ho la maglietta di Matt,mi sta come minimo tre volte.
Cammino verso la mia classe,ma una mano mi blocca.
"Tu?" chiede la voce.
Zackary mi si para davanti con un occhio nero e un labbro spaccato,poco se si tratta di Shadows.
"Si,io. Vado a questa scuola,che ci fai tu qui? Non sei grande?" chiedo,girandomi alla ricerca del faccione di Matt,sicuramente non deve vederlo.
"Si,insegno qui...da parecchio tempo,anche."
Le sue parole mi lasciano interdetto,non l'ho mai visto da queste parti.
"Non ti ho mai visto,ti conviene non farti vedere..." affermo continuando a girarmi intorno con lo sguardo.
"Stai calmo. Qui non può farmi nulla,ma a te cosa importa,di grazia? Ti ho trattato da schifo."
"Sono per la pace,io. Preferisco ferire con le parole che con i fatti...Non ti sto difendendo,sto difendendo Matt.Voglio che la sua vita sia diversa da quella del padre.Quindi non mettere strane idee nella tua testa e in quella degli altri.."
Vedo la figura di Matt avanzare con gli occhi incollati su di un quaderno,spingo Zacky nella prima stanza possibile e lo lascio là dentro.
"Ti dona la mia maglietta,un pò di stile..." Matt sorride dandomi una pacca sulla spalla.
"Modestamente.Cosa leggi? Anzi,cambio domanda...sai leggere?"
"Non fare il simpatico,Haner. Non ci riesci. Si so leggere,questo è una raccolta di un poeta.Ma non dirlo a nessuno. Un giorno se vuoi te lo presto."
Mi saluta e se ne va.
Apro la stanza.
Zackary ha una faccia strana.
"Che hai?" chiedo
"Nulla..."
La sua camicia da bianca cominciava a diventare rossa sangue,all'altezza dello stomaco.
"Quello lo chiami niente?"
"Cazzo..." si guarda la camicia. "Si non è niente."
"Alzala.."
"Cosa?"
"Alzala.."
Mi fissa e non accenna a fare nessun movimento.
Mi avvicino a lui e gli sfilo la giacca dai pantaloni,l'alzo...
"Chi ti ha fatto questo segno?"
"Non ti impicciare.." dice ricoprendosi e lasciandomi imbambolato a fissare il vuoto.


[.... ]

"Jimmy,ho bisogno di te.." sussurro al mio compagno di banco che si gira dilaniandomi con lo sguardo.
"Syn,te lo dico da ora,non voglio entrare in casini che non posso gestire.Lascia perdere Zackary,non ti impicciare.Veramente.Lo sto facendo per te."
"Per favore."
"Svelami un segreto,credi di essere innamorato di quel Zacky?"
Quelle parole suonano strane,innamorato? Io?
Di un uomo?
Che cosa insensata è questa? Perchè ce l'hanno tanto con l'innamoramento questi giorni?
"Te l'ho già detto,Jimmy sono etero..."
"E allora perchè vuoi cercare rogne? Per un tipo del genere poi...Syn ci tengo a te e alla tua pellaccia."
"Se ci tieni allora racconatmi tutto.."
"Dopo la lezione,ok?"
"ok."

Finalmente le lezioni sono terminate,un flusso di gente uguale e monocolore esce scalpitando dal portone principale,io aspetto che Jimmy arrivi con la sua solita calma serafica,irritante direi.
"Halleluja,pensavo ti fossi addormentato sul banco.."
"No,aspettavo che arrivasse Matt,ma ho incontrato Zackary,ho deviato Matt e poi...poi sono venuto qui."
"Perchè aspettavi Matt?"
"Perchè...non trovo giusto che sia io a raccontarti ciò che lui deve dirti..."
"Quindi non mi dirai nulla?"
"No.."
Resto impalato a fissarlo con la voglia di spiaccicarlo alla suola della scarpa,per poi struciarlo sugli scalini per staccarlo.
Ma preferisco continuare a camminare lasciandolo alle mie spalle.
Sento il rumore lento e cadenzato delle sue suole dietro di me,non accenna ad aumentare il passo,ne ad avvicinarsi.
Il rumore di un accendino rompe il silenzio,poi un'altro,il suo respiro per buttare fuori l'aria.
"Haner.." ma la voce non è di Jimmy.
Mi giro completamente,per imprimere nella memoria gli occhi liquidi...sto impazzendo.
"Ti va una pizza?" chiede.
"No" rispondo secco,voltandomi ancora.
La sua mano mi blocca il braccio..
"Non volevi sapere quello che è successo?" chiede.
Come fa a saperlo?
"No..."
Sorride,anche il sorriso è limpido,come gli occhi.
"Non ti faccio del male,tranquillo..." sospira.
"Non mi importa,non voglio mangiare la pizza..."
"Pasta?"
"Rettifico,non voglio mangiare la pizza con te,finchè non so da Matt quello che cazzo gli hai fatto.."
Lui sospira appoggiando anche l'altro braccio sull'altra spalla.
"Pensi realmente che io,con questa faccia,possa fare del male a qualcuno? Provocare dolore? O altro?" chiede,fissandomi dritto negli occhi.
Non solo in un occhio,in tutti e due,mi lascio abbindolare,come un'allodola...
"Ok..." sospiro togliendomi di dosso le sue mani.
Noto che la giacca è chiusa,proprio sul punto della ferita o chissà di qualsiasi altra cosa si trova al di sotto della camicia.
Entriamo nella prima pizzeria a taglio che ci capita davanti,prendiamo due pezzi per uno ed una birra...
Camminiamo fino ad un parchetto ben nascosto e di cui ignoravo la reale esistenza.
"Alla salute." dice facendo scontrare la bottiglia con la mia.
"Salute".
Mangiamo in silenzio,finchè non prende la parola per primo.
"Non so cosa ti ha detto Matt,ma io non sono cattivo..."
"Non avevo dubbi,tu sei perfido è diverso dall'essere solo cattivi. Forse non c'è neanche un termine adatto per descriverti...devono inventarlo..."
"Non mi conosci,non puoi dirlo."
Rimango in silenzio..è vero non lo conosco per niente,non so nulla su di lui,solo che ha un'innata capacità di attrarre persone,di cacciarsi nei guai e di soffrire senza darlo troppo a vedere.
Forse un tipo sadico...
"Touchè,non ho neanche la voglia di conoscerti,sinceramente. Preferisco salvare Matt piuttosto che salvare te.."
"Lo sapevo..per questo sono qui..."
"Eh?"
"Per farti cambiare idea..."

Ringrazio vivamente chi ha commentato,aggiunto trai preferiti e seguito questa fic.
Giuro che prima o poi vi ringrazio una per una,ma ora sono stanca e ho il cervello ridotto a poltiglia. =.=
Buona notte.

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