Lo straniero. di _Crystal_Heart_ (/viewuser.php?uid=46679)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incipit xD ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1° ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2° ***
Capitolo 4: *** capitolo 3° ***
Capitolo 5: *** capitolo 4° ***
Capitolo 1 *** Incipit xD ***
Lo
straniero
"Ma allora cosa ami,straordinario uomo?"
"Amo
le nuvole......le nuvole che vanno...laggiù,
laggiù....le
meravigliose nuvole!"
C.Baudelaire,poemetti
in prosa,1869.
Non ho un
padre,nè una madre nè amici in questo posto.
Sono un
reietto,un emarginato in questa scuola.
Abito con una
vecchia zia in una casa poco lontano dal centro di questa
città,la chiamano periferia,ritenuta come un ghetto forse.
A scuola si
nota subito che sono diverso,tutti vestono firmati,Dolce e
Gabbana,Chanel,io mi vesto principalmente con felpe e magliette trovate
al mercato,bellissime ma pur sempre poco costose.
Le persone mi
guardano dall'alto in basso,mi guardano e poi sorridono girandosi verso
i loro amici e cominciando a fare battute.
Io li guardo
indifferente anche se dentro provo una sorta di rabbia o rancore,vorrei
essere come loro,ma non potrò mai esserlo,perchè
io sono diverso,sono uno straniero e non sarò mai
considerato come loro.
Neanche se
qualcuna di queste famiglie mi adottasse sarei come loro,sarei sempre
lo straccione che viene da lontano che non può permettersi
neanche le merendine della macchinetta perchè costano troppo.
Per sempre lo
straniero con gli occhi bassi e lo sguardo perso a fissare le nuvole...
Nessuno
riuscirà a conoscere realmente Haner,nessuno
vorrà mai conoscerlo per quello che realmente è.
Lo
so ho troppe ff aperte,che forse non finirò mai.
Ma
questa mi è uscita dal cuore,realmente e non potevo
lasciarla nel computer a marcire,non ci riesco.
Non
voglio fare la parte dell'acculturata (perchè non lo sono).
Ma
questa poesia merita di essere letta,conosciuta e capita.
Inoltre
le nuvole,le nuvole si ricollegano molto anche alla musica d'autore
come De Andrè,quindi non stupitevi se nel corso di questa ff
ci saranno anche canzoni sue.
Certo
che questa poesia messa in una ff schifosa è un insulto al
poeta =.= o al grande cantante =.=
Mi
scuso con loro xD
un
beso
Meggy.
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 1° ***
"Brian! Come è andata oggi a scuola?" zia mi accoglie in
casa con il solito sorriso e la solita vestaglia viola.
"Benissimo zia,mi sono divertito tantissimo! Cosa c'è per
pranzo?" le bacio la guancia con slancio e sentimento,lo so che le
parole che escono dalla mia bocca sono solo bugie,ma non posso pesare
su di lei ancora di più.
Non posso farle pesare il fatto che io sia un reietto,lei si ammazza
per mantenermi,per comprarmi questi vestiti e per non farmi mancare
nulla di vitale,non posso inondarla con i miei problemi.
"Sono contenta, pasta al pomodoro" sorride posando in tavola due piatti
fumanti di pasta.
Le sue origini sono italiane e la sua pasta è
deliziosa,buonissima...al dente credo si dica dalle sue parti. "Lavori
anche oggi?"
"Si,ma il turno non finisce troppo tardi,torno a casa verso le
otto,così non hai paura" le dico
"Io non ho paura! Ricordati che sono vecchia,ma non stupida! So
difendermi" cerca di gonfiare il muscolo del braccio,ma il risultato
non è il massimo,scoppio a ridere.
"Zia,devi piegare il braccio così!" Le faccio vedere.
"Ed io cosa ho fatto?" mi guarda con una faccia sorpresa e piccata,non
posso fare altro che ridere di nuovo.
Finiamo il resto del pranzo in silenzio,interrotto solo dalle notizie
che la vecchia tv ci propina.
Qualche rapina in centro,qualche incidente e qualche vincinta alla
lotteria.
"Zia,vado a rifare la stanza e poi vado a lavoro,sicura che non devo
chiamare la signora a fianco? Magari ti fa un pò di
compagnia..."
"Sicurissima,anche perchè viene a farmi visita un mio
vecchio alunno,quindi non passo il pomeriggio da sola,ti preoccupi
troppo per me"
"Ok,allora ci vediamo questa sera"
Salgo le scale che portano alla mia camera,
Rifaccio il letto e cerco di sistemarla al meglio,tutti i miei vestiti
sono sparsi per terra,sulla scrivania e addirittura una
maglietta è finita sul vecchio lampadario.
La mattina sono troppo assonnato per capire quello che realmente sto
facendo,sono più normale di quanto la gente pensi.
Finalmente sono arrivato al negozio,in ritardo di solo 10 minuti,un
record.
Il Proprietario mi saluta con un gesto della mano,io lo saluto di
rimando.
Mi metto al mio posto,alla cassa numero nove come al solito,mi infilo
il camice e aspetto che qualche cliente venga a pagare il conto.
Lavoro in uno squallido supermarket poco distante da casa mia,niente di
che,guadagno quel tanto che mi basta per andare avanti insieme alla
pensione di zia.
La pensione di insegnante non è molto,ma per due persone
è abbastanza per comprarsi qualcosa ed arrivare a fine mese.
I soldi che guadagno io sono per andare
all'università,magari lontano da qui e portarmi dietro zia.
Uno strano tipo si avvicina alla cassa,avrà più o
meno ventiquattro anni.
Passa sul nastro un pacchetto di cioccolatini ed uno di biscotti.
"Li incarti?" mi chiede.
Ha scambiato questo posto per una cartoleria.
"Non abbiamo la carta per regali,è un supermarket" rispondo
facendo lo scontrino.
"Lo sapevo che era un posto per straccioni" commenta
"Ecco perchè sei qui" commento piccato,fissandolo truce
diritto negli occhi. Di solito non sono così
cattivo o così prepotente,ma questo ragazzo mi tira fuori il
peggio.
"Forse...allora quant'è?"
"10 Dollari,sicuro di averli tutti?" chiedo
"Certo,per la mia maestra comprerei qualsiasi cosa...."
Rimango a fissarlo male mentre mi porge un biglietto da venti
dollari,come a volermi dimostrare che ha i soldi.
Gli do il resto.
"Buonagiornata" mi dice sorridendomi,un sorriso di sfida.
"Anche a lei..."
Il direttore mi guarda arcigno,mi fa segno di avvicinarsi a me.
"Brian,non credi che oggi sia il caso che torni a casa? La paga la
prendi lo stesso,ma non vorrei avere spargimenti di sangue nel mio
negozio"
"Mi scusi,non succederà più,non voglio rubare i
soldi li voglio guadagnare,quindi resto qui." commento.
"Non li stai rubando,ultimamente però mi sembri troppo
stanco,vai a casa"
Accenno un leggero si.
Mi porge la paga di oggi e mi saluta cordialmente.
Torno a casa,quasi contento di non dover passare troppo tempo in quel
negozio...
Camminando per strada vedo un pittore,uno di quei pittori che stanno
seduti per strada e dipingono di loro quadri sotto gli sguardi attenti
dei passanti.
Le pennellate di colore sono decise,forti e corpose.
I suoi quadri sono bellissimi e colorati,emanano libertà.
Mi soffermo su un quadro,raffigura qualche nuvola in movimento.
Un ragazzo che cammina solitario con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Un quadro stupendo.
"Scusi...è in vendita?" chiedo
"Si" si gira,è una donna che sta dipingendo,sul volto ha i
segni degli anni passati,gli occhi sono dolci e azzurri,ispirano pace.
"Dieci dollari"
Li tolgo dalla bustina che mi ha consegnato il capo e torno a casa con
quel quadro sotto al braccio.
Ringrazio le 5 persone che hanno commentato
Scusate ma devo scappare.
I love u
Un beso
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2° ***
Capitolo 2°
Torno
a casa passeggiando per il parco.
Il
giro è più lungo,ma respirare aria normale mi fa
stare bene.
Inoltre
conto di incontrare Matt,il mio migliore amico di questo posto,anche
lui disastrato,vive con il padre poco lontano da casa mia,all'incirca
un isolato o due.
Il
padre ha problemi di droga e un giro di prostituzione abbastanza ampio
in questa città,entra ed esce dalla galera regolarmente,Matt
è cresciuto anche troppo bene per trovarsi in questa
situazione da quando è piccolo.
A
differenza mia veste di "classe" data la quantità di soldi
che gira per casa sua,i suoi regali sono sempre spettacolari,ma gli
voglio bene per altro.
Gli
voglio bene perchè è forte,perchè
è un ragazzo per bene,non giudica e non discrimina,
è generoso ed è uguale a me.
Passo
per le scalette che portano al cancellone,ovvero un portone scassato
che usiamo ogni tanto per i nostri comodi,qualsiasi essi siano,dalle
scopate alle canne,oppure alla semplice bevuta in compagnia di gente
appena conosciuta.
Mentre
entro nel cancellone sento una vampa di fumo dolciastro salirmi nelle
narici,questa sicuramente non è sigaretta.
"Hey,Haner!"
La voce roca di Matt mi fà trasalire dai miei pensieri
"Shadz!
Come và?" accanto a lui c'è Jimmy,un'altro
tipaccione che abita nel nostro quartiere.
"Tutto
bene,mio padre è uscito ieri...e mi ha portato un regalino!
Vuoi?" mi passa la canna sorridente.
Tiro
un paio di volte,mi siedo ed aspetto che la pezza salga,che arrivi
dietro alla testa.
"è
sempre un piacere quando tuo padre torna"
"Si,lo
penso anche io.Haner,Jimmy mi stava raccontando quello che è
successo prima al supermarket,c'era anche lui." la voce di Matt si fa
seria.
"Wow,le
notizie corrono veloci!" sorrido rivolto verso Jimmy che mi sorride di
rimando "A quanto pare...pensavo ad una spedizione punitiva" scrocchia
le dita delle mani e mi guarda con uno sguardo vagamente diabolico.
"Non
so chi sia quel tipo e che ci faccia in questo posto squallido,era
vestito in maniera ineccepibile,sembrava uno dei fighetti che girano
per scuola..."
"Haner,ti
ricordo di chi sono figlio,nessuno arriva qui senza che mio padre lo
conosca.Soprattutto se benestante." mi risponde riprendendosi la canna.
La
mia testa comincia a girare,come sempre.
Adoro
questa sensazione,diversa da quando uno è ubriaco,con le
canne ti vedi in terza persona,come se tutto quello che fai tu lo
facesse un'altra persona.
Puoi
giudicare quello che fai in maniera imparziale,o vederlo come lo vede
un estraneo.
Zacky
prende in mano il telefonino,legge qualcosa e risponde.
Jimmy
scoppia a ridere,una risata fatta,una risata non del tutto consapevole.
"Haner...possiamo
venire a casa di tua zia? Da un botto che non la vedo..." sorride,lo
stesso sorriso malefico di poco prima.
"Non
vorrai picchiare zia?" chiedo ridendo dietro a Jimmy,ormai
piegato in due dai crampi.
"Ovvio
che no,non lei...andiamo Jimmy,muoviti."
Jimmy
si riprende,si alza di scatto e mi porge una mano per farmi alzare.
"Andiamo,puoi
appoggiarti se vuoi" Mi indica la spalla,come se non riuscissi a
camminare da solo.
Infatti
sbando a destra e poi a sinistra.
"Ok"
Mi
appoggio a lui che sorride dolcemente,chissà cosa vogliono
fare a casa mia.
Arrivati
alla meno peggio entriamo.
"Zia,sono
tornato" Poso il quadro sul tavolino di legno vicino all'entrata,faccio
entrare gli altri due,anche loro ripresi dalla pezza.
"Buonasera
signora" Matt si avvicina a zia baciandola sulla guancia,si conoscono
da anni,lo stesso fa Jimmy.
"Buonasera!
Da quanto tempo ragazzi,volete del tè? Dei cioccolatini?"
"No
signora,grazie" risponde JImmy
"Io
un cioccolatino lo prendo! Ma poi signora,quando ha fatto vorrei
parlare con il suo amico" dice indicando il ragazzo di spalle seduto
alla mia tavola.
"Con
Zackary? Certo,qualche minuto e lo mando di sopra! Giusto il tempo di
qualche altro ricordo."
"Non
si preoccupi,lo aspettiamo fuori. Una nostra vecchia conoscenza,troppo
tempo che non lo vediamo anche noi" dice con aria gentile,anche se agli
occhi di chi lo conosce sembra tutt'altro.
"Allora
arrivederci" dice Jimmy " Tornerò appena rifarà
la sua stupenda torta alle mele"
"Oh,lo
saprai da Haner...tranquillo! Allora arrivederci ragazzi."
Usciamo
da casa,il mio sguardo interrogativo cade negli occhi di Jimmy.
"Beh,volevi
la tua vendetta,no?"
"Si,ma
non pensavo fosse un alunno di zia.."
"Haner,ricordati
sempre una cosa...qualsiasi cosa faccia non la faccio solo per te,ma
anche per me. Con questo tipo ho ben più affari in sospeso
che una semplice battuta cretina...deve pagare di tutto"
Il
suo sguardo si fà cattivo.
Ho
paura dei suoi momenti cattivi,ho paura che lo uccida,ne è
capace,anche troppo direi.
"Matt,non
fare cazzate" gli dico "va bene una punizione,ma non esagerare..."
Lui
mi sorride mettendomi una mano sulla spalla.
"Non
lo uccido mica...gli faccio provare solo come vive un pezzente,come
combatte un pezzente....come fa soffrire un pezzente...tu mi
aiuterai...però"
"Mi
piace come idea...aspettiamo che esca e speriamo che zia non abbia
inteso qualcosa."
"Zackary
non parlerebbe mai di una cosa tanto grossa con tua
zia,perchè se ne vergogna.."
Si
accende una sigaretta e si appoggia al paletto di ferro.
Jimmy
lo imita,io invece mi tiro su il cappuccio della felpa e aspetto che
quel tizio scenda.
Penso.
Penso
a quanto io sia uguale agli altri...sono cattivo perfido e vendicativo
come ogni altro essere umano.
E
questo mi piace.
Mi
rende molto di meno straniero...
Ed
eccomi qui,ribadisco che quello che scrivo è di mia
invenzione.
Ribadisco
che amo le 5 persone che hanno commentato,grazie davvero (L).
Causa
innamoramento dell'autrice,esami della stessa autrice e due giorni di
festa (santo patrono xD) credo che le ff non verranno postate molto
velocemente.
Anche
perchè devo separare la mia esistenza in due O.O
Lato
normale da una e lato pervertito dall'altra,mi sento schizofrenica.
Vi
ringrazio davvero tanto.
<3
Meggy
|
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Capitolo 4 *** capitolo 3° ***
Capitolo
3°
Aspettiamo che quel tizio esca da casa mia.
Jimmy è
arrivato alla terza sigaretta.
"Ti farà
male.." dico levandone una dal suo pacchetto.
"Spiritoso,Haner,cos'era
il quadro che hai comprato?"
"Bah,un paio di
nuvole, strano come quadro,ma mi ispira libertà"
Lui sorride
prestandomi l'accendino.
"Sei strano
Haner,sei...sei...diverso" i suoi occhi sono strani,sembrano liquidi.
Liquidi e
dolci,esattamente il contrario del suo aspetto fisico.
"diverso? Da chi?"
chiedo
"Dagli altri"
risponde continuando a fissarmi negli occhi.
Ho paura...
"Allora arrivederci
signora..." quello strano ragazzo si accinge a scendere le scale di
casa.
"Arrivederci
Zackary,Brian non fare tardi stasera..."
"Ok zia,torno
prestissimo"
Matt sta di
spalle,ha la schiena dritta ed i pugni chiusi,mette paura per quanto
è teso,chissà cosa gli ha combinato questo
ragazzo.
La porta di casa
sbatte,questo significa che zia non c'è più sulla
porta,magari non ci sta neanche vedendo,ma sempre meglio non rischiare.
Jimmy si mette
sottobraccio allo strano ragazzo.
Il ragazzo lo fissa
con gli occhi sbarrati
"Tu ora fai finta di
essere contento,non fai facce strane e sorridi" Jimmy lo fredda con la
voce ma l'espressione del viso dolce.
Matt li segue di
spalle,senza che l'altro veda il suo viso,una cosa strana,come se
avesse paura di incontrare il suo sguardo,forse non vuole che lui lo
riconosca.
Cammino dietro a
loro,fingo di ridere ad una battuta,in realtà è
solo un ghigno di Jimmy rivolto al ragazzo.
"Non sei quello del
supermercato?" mi chiede
"Credo di si...se ti
riferisci al pezzente.." sibilo.
Normalmente non sono
per la violenza,tutti i tipi di violenza da quella psicologica a quella
sessuale,ma ora è diverso,voglio fare provare a lui tutto
quello che mi hanno fatto provare a scuola.
Le violenze,le
botte,la testa nel water,i pugni a tradimento...
Tutte cose che gente
come lui,gente che si crede migliore,diversa dagli altri,superiore,ma
non capiscono che l'unica razza che esiste è quella
umana,non c'è differenza tra italiano,americano,rumeno o
slavo.
Siamo tutti uguali
indipendentemente dal conto in banca,dal colore dei capelli e dalla
carnagione chiara o scura.
Torniamo nel
cancello,Jimmy rolla di nuovo mentre Matt stappa una bottiglia di Vodka
resa fresca dal clima in questa specie di grotta.
"Ti ricordi di me?"
chiede rivolto al ragazzo.
"Si" risponde
quello,con gli occhi bassi gelati dalla paura di incontrare gli altri.
"Sai benissimo che
potrebbe essere l'ultimo giorno della tua vita?" chiede ancora non
lasciando trasparire nessun tipo di emozione,nè la rabbia
nè la paura,rimane glaciale,ed è proprio la sua
freddezza che lo rende spaventoso.
Il mio sangue si
gela...aveva detto che non lo avrebbe ucciso,che non gli avrebbe fatto
troppo male.
"Shadow...dovresti
saperlo che non mi importa molto.Puoi fare quello che vuoi,non mi metto
in ginocchio ad implorare il tuo perdono..." risponde,accendendosi una
sigaretta.
Questa situazione
è paradossale,non sembra per niente spaventato all'idea di
rischiare seriamente la vita.
Se conosce veramente
Matt sa che su queste cose non scherza...MAI.
"Dovresti" Butta
l'ennesimo sorso di Vodka,ormai decimata e ridotta alla metà.
Jimmy gli ruba la
bottiglia e favorisce anche lui.
"Vuoi?
Più divertente quando uno è ubriaco,anche se gli
fanno il test della verità non gli dirà mai
qualcosa,perchè il suo cervello lo avrà rimosso"
mi dice sorridendo
Accetto quell'ultimo
sorso di vodka,non è abbastanza per farmi ubriacare.
"Cos'è
questa? Un tentativo d'orgia per voi frocetti?" chiede Zackary.
Matt lo colpisce in
pieno volto,facendolo girare dall'altro lato.
"Tu non devi neanche
aprire bocca,saresti il primo a farne una..."
Mi sfila la
bottiglia dalle mani e la spacca su una roccia,alcuni frammenti
schizzano colpendo le pareti e provocando un rumore ipnotico e
raggelante.
La bottiglia ormai
divisa irregolarmente,con pezzi più appuntiti di altri si
trova ancora nelle mani di Matt.
Con un gesto
aggrazziato la fà passare sulla guancia del ragazzo che
rimane immobile.
Un leggero graffio
nasce sul suo viso,piccoli rigoletti di sangue scendono macchiando la
camicia perfettamente bianca...
Una smorfia di
dolore si legge sul suo viso,ma non emette nessun suono,neanche un
piccolo gemito.
"Matt fermo" dico
bloccando il suo braccio dall'incidere la trachea del ragazzo.
"Lasciami" grida.
Jimmy mi aiuta a
sfilare la bottiglia dalle sue mani.
"Cosa cazzo fate?"
ci chiede rosso in volto.
"Ti impedisco di
uccidere questo ragazzo e finire in galera come tuo padre" pronuncio le
parole senza rendermene conto.
Mi sta bene la
vendetta,ma non troppo pesante.
"Tu non sai un cazzo
Haner...non sai cosa ha combinato questo stronzo,la deve pagare..."
grida a tre centimetri del mio viso.
"Non è
uccidendolo che avrai la tua vendetta..."
Non risponde mi
guarda e si limita ad un cazzoto verso di Zackary.
"Non ci
sarà lui la prossima volta a proteggerti...ricordatelo."
esce dalla grotta.
Jimmy mi fa segno di
restare lì ed esce con lui.
"Non volevi farmi
fuori anche tu?"
"No,io sono per la
vendetta a piccole dosi,quella più dolorosa." rispondo
tamponandogli il taglio.
"Sei più
sadico."
"Possibile,tu invece
sei un coglione"
Prendo ampie boccate
di canna.
Lascio che il fumo
rimanga nella mia bocca il più a lungo
possibile,così la pezza sarà più
grande,più veloce.
Zackary si gira
verso di me cercando anche lui una boccata,gli porgo la canna.
"Sei gentile per
essere un pezzente."
Premo con violenza
sul taglio sulla guancia.
"Tu invece che sei?
Sei così insoddisfatto della tua vita da cercare un
pò di gioia nelle disgrazie altrui. Non sei un pezzente
anche tu? Sei il peggiore dei pezzenti.Odi così tanto te
stesso da dover odiare gli altri,non mi stupisco se non hai amici..."
Ride,una risata
quasi sofferta.
Ride mentre lacrime
rigano il suo volto,escono dai suoi occhi cerulei,liquidi e intensi.
Le lacrime passano
sulla ferita e portano giù con loro un pò di
sangue.
Mi sento in colpa
per quello che ho detto,forse.
Ma tutto mi sembra
paradossale e confuso,magari dalla canna o forse dalla situazione di
per se.
Mi ha offeso,l'ho
salvato dalla morte,l'ho insultato e l'ho fatto piangere.
Non mi riconosco in
tutta questa cattiveria,io non sono così.
Matt rientra nella
caverna e mi sorride.
"Il piccoletto sa
come parlare,come colpire e dilaniare il cuore."
Zackary si alza da
dove era e esce incolume,o quasi dalla caverna.
Mi dispiace,mi si
legge negli occhi.
"Non devi
dispiacerti,Haner...hai fatto molto di più di quello che
dovevi fare.Quel ragazzo mi ha rovinato la vita." Matt mi
abbraccia,mentre la mia testa ruota,gira da un lato all'altro.
Non capisco molto di
quello che sta succedendo...
Mi ritrovo con la
testa sulle gambe di Jimmy.
"Ma...?" chiedo
"Tranquillo,hai solo
avuto un momento di buio totale..." sorride.
"Devo aver fumato
troppo velocemente.."
"Lo penso anche io.."
"Dov'è
Matt?"
"è andato
a casa di tua zia,dicendogli che stasera dormi da lui...non sei
esattamente nelle condizioni di poter tornare a casa"
Zia si
preoccuperà vedendo che non sono andato a prendere le cose
da solo,ma ho mandato Matt,chissà cosa penserà e
quanto starà in pensiero.
"Sai Haner,ho sempre
creduto fossi un ragazzo tranquillo e buono,uno che non crea problemi e
che non è capace di fare del male. Dopo oggi penso che tu
abbia sofferto così tanto da essere diventato cattivo di
rimando,come una conseguenza naturale."
"Le canne ti fanno
diventare filosofo?"
"Beh,i maggiori
filosofi usavano allucinogeni e roba varia,sennò come fai ad
inventarti tutte quelle puttanate?"
"Ovvio...mi spieghi
una cosa?"
"Tutto quello che
vuoi"
"Cosa è
successo tra Zackary e Matt?"
Inarca un
sopracciglio.
"Non ti sarai mica
innamorato di lui?"
"Non sono frocio,lo
sai benissimo"
"Comunque per colpa
di Zackary e dei suoi genitori il padre è stato
scoperto...non posso dirti come o perchè,non posso dirti
nulla di nulla,non dovresti sapere nulla di queste cose."
Faccio segno di aver
capito con la testa,per poi rimettermi nella posizione comoda in cui mi
sono svegliato.
Jimmy posa la sua
mano sulla mia guancia,con movimenti circolari mi fa richiudere gli
occhi.
Quando li riapro
sono in camera di Matt,accanto al letto c'è lui seduto che
gioca a carte con Jimmy.
"Bell'addormentato,buongiorno"
cinguetta.
"Quanto ho dormito?"
"Parecchio,direi tre
orette buone,più le quattro di prima,fanno sette ore di
dormita" risponde Jimnmy tirando a terra un poker d'assi.
"Tu stai barando
scimmione"
Mi alzo da
letto,cercando uno spazzolino da denti per togliermi il sapore acre
dalla bocca.
Finalmente trovo il
mio nello zainetto della scuola,mi dirigo in silenzio verso il bagno
trovando ristoro.
"Haner...perchè
mai hai difeso quel tipo?"
Diretto come una
coltellata dietro la schiena.
"Perchè
non volevo finissi in galera." rispondo con la bocca piena di
dentifricio alla menta.
"Sei sicuro?
Haner,non innamorarti di tipi come lui,per favore.."
"Ancora? Sono
etero!!!" grido come una femminuccia,per l'appunto.
"Non abbiamo
dubbi,Haner,ma certe bellezza vanno oltre i gusti sessuali"
Questa frase mi
lascia interdetto,non avevo mai pensato di averlo difeso per
attrazzione sessuale e non per spirito di giustizia.
Esco dal bagno con
un'espressione accigliata.
"Lo sapevo" esclama
Jimmy "L'abbiamo perso..."
Rimango a
fissarli,indeciso sul da farsi,se strozzarli con le coperte oppure con
le carte da poker,oppure ucciderli con il mouse del computer.
"La smettete?
C'è abbiamo rischiato di uccidere un tipo,mi sono fatto
così tanto da svenire,una giornat troppo strana anche per i
miei livelli e ora aumentate il carico con questo? Sinceramente non
voglio sapere se sono etero o omo,voglio solo riprendermi e dimenticare
questa cazzo di giornata."
"scusa,ma
è divertente la tua faccia. Poi mio piccolo straniero
dovresti saperlo che per me queste giornate non sono poi
così strane.."
Uao,che
cose strane che scrivo.
Ho
paura del mio cervello.
La
scena di sopra doveva essere molto più sadica,ma poi avrei
dovuto aumentare in rosso il colore,non mi andava.
Ho
alleggerito le parole e le scene.
Che
dire?
Era
partita come una cosa tranquilla,un racconto di un reietto che trova
l'amore,ma finisce con la violenza. sempre detto di non essere normale
e coerente con me stessa.
However,ringrazio
chi ha letto e commentato,soltanto letto oppure aggiunto tra i
preferiti codesta cosa w.w
Ringrazio
anche i professori che mi hanno rotto le palle xDDD per colpa loro ho
studiato tutto il programma di latino e greco in due giorni w.w non
ricordo una minchia ma non fa nulla w.w
Adios.
|
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Capitolo 5 *** capitolo 4° ***
Capitolo
4°
Sono di nuovo a scuola,ho la maglietta di Matt,mi sta come minimo tre
volte.
Cammino verso la mia classe,ma una mano mi blocca.
"Tu?" chiede la voce.
Zackary mi si para davanti con un occhio nero e un labbro spaccato,poco
se si tratta di Shadows.
"Si,io. Vado a questa scuola,che ci fai tu qui? Non sei grande?"
chiedo,girandomi alla ricerca del faccione di Matt,sicuramente non deve
vederlo.
"Si,insegno qui...da parecchio tempo,anche."
Le sue parole mi lasciano interdetto,non l'ho mai visto da queste parti.
"Non ti ho mai visto,ti conviene non farti vedere..." affermo
continuando a girarmi intorno con lo sguardo.
"Stai calmo. Qui non può farmi nulla,ma a te cosa importa,di
grazia? Ti ho trattato da schifo."
"Sono per la pace,io. Preferisco ferire con le parole che con i
fatti...Non ti sto difendendo,sto difendendo Matt.Voglio che la sua
vita sia diversa da quella del padre.Quindi non mettere strane idee
nella tua testa e in quella degli altri.."
Vedo la figura di Matt avanzare con gli occhi incollati su di un
quaderno,spingo Zacky nella prima stanza possibile e lo lascio
là dentro.
"Ti dona la mia maglietta,un pò di stile..." Matt sorride
dandomi una pacca sulla spalla.
"Modestamente.Cosa leggi? Anzi,cambio domanda...sai leggere?"
"Non fare il simpatico,Haner. Non ci riesci. Si so leggere,questo
è una raccolta di un poeta.Ma non dirlo a nessuno. Un giorno
se vuoi te lo presto."
Mi saluta e se ne va.
Apro la stanza.
Zackary ha una faccia strana.
"Che hai?" chiedo
"Nulla..."
La sua camicia da bianca cominciava a diventare rossa
sangue,all'altezza dello stomaco.
"Quello lo chiami niente?"
"Cazzo..." si guarda la camicia. "Si non è niente."
"Alzala.."
"Cosa?"
"Alzala.."
Mi fissa e non accenna a fare nessun movimento.
Mi avvicino a lui e gli sfilo la giacca dai pantaloni,l'alzo...
"Chi ti ha fatto questo segno?"
"Non ti impicciare.." dice ricoprendosi e lasciandomi imbambolato a
fissare il vuoto.
[.... ]
"Jimmy,ho bisogno di te.." sussurro al mio compagno di banco che si
gira dilaniandomi con lo sguardo.
"Syn,te lo dico da ora,non voglio entrare in casini che non posso
gestire.Lascia perdere Zackary,non ti impicciare.Veramente.Lo sto
facendo per te."
"Per favore."
"Svelami un segreto,credi di essere innamorato di quel Zacky?"
Quelle parole suonano strane,innamorato? Io?
Di un uomo?
Che cosa insensata è questa? Perchè ce l'hanno
tanto con l'innamoramento questi giorni?
"Te l'ho già detto,Jimmy sono etero..."
"E allora perchè vuoi cercare rogne? Per un tipo del genere
poi...Syn ci tengo a te e alla tua pellaccia."
"Se ci tieni allora racconatmi tutto.."
"Dopo la lezione,ok?"
"ok."
Finalmente le lezioni sono terminate,un flusso di gente uguale e
monocolore esce scalpitando dal portone principale,io aspetto che Jimmy
arrivi con la sua solita calma serafica,irritante direi.
"Halleluja,pensavo ti fossi addormentato sul banco.."
"No,aspettavo che arrivasse Matt,ma ho incontrato Zackary,ho deviato
Matt e poi...poi sono venuto qui."
"Perchè aspettavi Matt?"
"Perchè...non trovo giusto che sia io a raccontarti
ciò che lui deve dirti..."
"Quindi non mi dirai nulla?"
"No.."
Resto impalato a fissarlo con la voglia di spiaccicarlo alla suola
della scarpa,per poi struciarlo sugli scalini per staccarlo.
Ma preferisco continuare a camminare lasciandolo alle mie spalle.
Sento il rumore lento e cadenzato delle sue suole dietro di me,non
accenna ad aumentare il passo,ne ad avvicinarsi.
Il rumore di un accendino rompe il silenzio,poi un'altro,il suo respiro
per buttare fuori l'aria.
"Haner.." ma la voce non è di Jimmy.
Mi giro completamente,per imprimere nella memoria gli occhi
liquidi...sto impazzendo.
"Ti va una pizza?" chiede.
"No" rispondo secco,voltandomi ancora.
La sua mano mi blocca il braccio..
"Non volevi sapere quello che è successo?" chiede.
Come fa a saperlo?
"No..."
Sorride,anche il sorriso è limpido,come gli occhi.
"Non ti faccio del male,tranquillo..." sospira.
"Non mi importa,non voglio mangiare la pizza..."
"Pasta?"
"Rettifico,non voglio mangiare la pizza con te,finchè non so
da Matt quello che cazzo gli hai fatto.."
Lui sospira appoggiando anche l'altro braccio sull'altra spalla.
"Pensi realmente che io,con questa faccia,possa fare del male a
qualcuno? Provocare dolore? O altro?" chiede,fissandomi dritto negli
occhi.
Non solo in un occhio,in tutti e due,mi lascio abbindolare,come
un'allodola...
"Ok..." sospiro togliendomi di dosso le sue mani.
Noto che la giacca è chiusa,proprio sul punto della ferita o
chissà di qualsiasi altra cosa si trova al di sotto della
camicia.
Entriamo nella prima pizzeria a taglio che ci capita davanti,prendiamo
due pezzi per uno ed una birra...
Camminiamo fino ad un parchetto ben nascosto e di cui ignoravo la reale
esistenza.
"Alla salute." dice facendo scontrare la bottiglia con la mia.
"Salute".
Mangiamo in silenzio,finchè non prende la parola per primo.
"Non so cosa ti ha detto Matt,ma io non sono cattivo..."
"Non avevo dubbi,tu sei perfido è diverso dall'essere solo
cattivi. Forse non c'è neanche un termine adatto per
descriverti...devono inventarlo..."
"Non mi conosci,non puoi dirlo."
Rimango in silenzio..è vero non lo conosco per niente,non so
nulla su di lui,solo che ha un'innata capacità di attrarre
persone,di cacciarsi nei guai e di soffrire senza darlo troppo a vedere.
Forse un tipo sadico...
"Touchè,non ho neanche la voglia di conoscerti,sinceramente.
Preferisco salvare Matt piuttosto che salvare te.."
"Lo sapevo..per questo sono qui..."
"Eh?"
"Per farti cambiare idea..."
Ringrazio vivamente chi ha commentato,aggiunto trai preferiti e seguito
questa fic.
Giuro che prima o poi vi ringrazio una per una,ma ora sono stanca e ho
il cervello ridotto a poltiglia. =.=
Buona notte.
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