Scream Hogwarts

di PillowTalk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


1
Scream Hogwarts - Parte 1

Hermione sbattè i piedi per terra, quasi saltellando, poi riprese a strillare. Era così agitata che aveva iniziato a sudare. Si stava quasi pentendo di aver messo il suo pigiama tutto rosa e di lana, anche se era il più femminile del suo guardaroba.
- Non voglio più essere la tua ragazza! -
- Hermione, calmati - tentò Draco, ma la ragazza continuò a strillare. Era sicura che tutto il dormitorio della KKK fosse sveglio ad ascoltarla, ma non le interessava. Del resto, lei e Draco erano la coppia più shippata e chiacchierata di tutta Hogwarts University, a nessuno dava fastidio sapere delle loro litigate in anteprima.
- Non mi calmo per nessun motivo! - riprese Hermione urlando, e aprì la finestra per gettare qualche oggetto di vetro nel giardino, giusto per attirare l'attenzione di Colin Canon, che si occupava dell'Hogwarts Gazette - io da grande sarò la conduttrice di telegiornali più famosa d'America! La più famosa, mi hai capita? E tu non vuoi presentarmi ai tuoi? Sei vergognoso, scandaloso, scabroso, pidocchioso! -
- Un giorno sarai tutte queste cose, mia cara, nè sono sicura. Ma fino ad allora non posso presentarti ai miei. Il tuo unico talento è essere bella, avere vestiti morbidi e farmi toccare di tanto in tanto le tue belle tette... Ah, e farmi copiare. Non è un bel curriculum da presentare ad un genitore! -
Hermione gettò un urlo tale da far spaccare i vetri, poi cacciò via Draco.
La ragazza si guardò attorno. Era circondata dal lusso più sfrenato, e quella era solo la sua stanza da letto nella Confraternita KKK. Eppure, si sentiva infelice. Lei era la più bella, famosa e ricca della scuola, e Draco era tutte queste cose, ed era maschio. Era naturale che avrebbero dovuto stare insieme, ma lui la faceva soffrire sempre. Con quei tormenti nell'animo si addormentò, sfinita, dopo aver pianto su quanto la sua vita fosse misera. Che farsene di tutta la ricchezza del mondo, se il tuo ragazzo non vuole impegnarsi e confermare la tua posizione sociale, sul gradino più alto, appena sotto Obama?

Prima che potesse rendersene conto, arrivò il mattino successivo. La sveglia annunciò la nuova giornata. Con un'imprecazione la spense, poi si tolse la mascherina da notte rosa che aveva sugli occhi e disse - Buongiorno, stupide troiette.
Ai piedi del letto, infatti, c'erano Hermione #2 e Hermione #3, come da rituale. Erano ancora in pigiama, visto che si sarebbero vestite tutte insieme, ma ovviamente erano già lavate e truccate. Non sopportava di sentire odori umani, ed era sicura che Hermione #2 in realtà avesse la pelle verde, per cui era assolutamente necessario che in sua presenza fosse sempre truccata. Non voleva essere costretta ad ammettere di aver ammesso E.T. nella KKK, la Confraternita più esclusiva, con la Broomstick Brothers.
- Buongiorno, Hermione - risposero le altre due.
Mentre completavano il rituale di vestizione, fondamentale in un mondo perfetto come il loro, in cui conta solo l'apparenza, Hermione iniziò a piagnucolare per la faccenda di Draco.
- Sono bellissima, capite? Bellissima! E lui non vuole presentarmi ai suoi! - disse con tono lagnoso, mentre guardava con indecisione il coprispalle argentato e la pelliccetta fucsia. Alla fine optò per quest'ultima, stava molto meglio col suo vestito rosa confetto e le scarpe dello stesso colore.
- Forse Draco vuole presentare ai suoi genitori qualcuno che sia più che bello - disse Hermione #2, guardandosi allo specchio. Stava dannatamente bene con quel tubino rosso. Nessuna meraviglia che una volta Draco avesse tradito Hermione con lei.
- Senti un po', troietta - disse Hermione tutto d'un fiato - se pensi che farti usare come svuota-palle dal mio ragazzo per una sola volta ti dia il diritto di dire la tua con arroganza, stai sbagliando tutto. E, per la cronaca, io sono più che bellissima: sono perfetta, ricca e famosa -
- Che bella giornata per morire - disse Hermione #3, guardando il suo look total black allo specchio.
- Sempre una gioia stare con te - dissero le altre due. Quando si resero conto di aver detto la stessa cosa ridacchiarono, poi si presero a braccetto e scesero insieme le scale che portavano alla sala principale dell'edificio della KKK, con Hermione #3 alle calcagna.
"Che bella cosa l'amicizia" pensò Hermione.

Quei pensieri felici nella mente di Hermione durarono poco. Appena mise piede nella sala principale, infatti, assunse l'espressione di chi ha appena pestato una cacca di cavallo. Ogni angolo era pieno di ragazze, nessuna delle quali vestita in modo tale da essere degna della KKK. Hermione a quella vista strillò.
- Chi siete? Come osate insozzare i miei occhi con la vostra bruttura subito dopo la mia dolorosa rottura con Draco? - strillò, sbattendo i piedi e poi portandosi la mano alla fronte con fare melodrammatico.
- Siamo le nuove candidate alla KKK - disse una di loro. Hermione dovette ammettere che quella che aveva di fronte era una bellissima ragazza, e profumava di ricchezza. Era proprio come lei. Già la odiava.
Nel frattempo, una ragazza bionda canticchiava "Shake it Off" di Taylor Swift.
- Siete tutte orribili! Nessuna di voi sarà ammessa! -
- Prevedevo che avrebbe detto questa frase - disse una voce solenne. Era il Decano Silente, rimasto nascosto sino a quel momento.
- Significa che non è totalmente rimbambito con l'età - disse Hermione #3 con tono monocorde - ma è vero che ai vecchi cade il pene? -
Un paio di ragazze arrossirono, mentre delle altre ridacchiarono.
- Chi ti ha detto queste stronzate, #3? - chiese Hermione #2.
- Mio nonno. Infatti di tanto mi chiedeva una mano per "tenerglielo su" -
Hermione guardo schifata la ragazza, poi si rivolse al Decano con tono formale.
- Mi scuso per cosa ha dovuto sentire da queste papere senza cervello delle mie schiavette personali. A cosa dobbiamo la sua visita? -
- Oh, ecco. Mia cara Hermione, sono un paio di anni che non accetta nuovi membri, per cui quest'anno sarà obbligata ad accettarne almeno cinque -
- Oppure? -
- Oppure io mi opporrò al rinnovo della sua carica come Presidentessa della Confraternita - disse con una risatina il Decano.
- Cosa?! Non è possibile! Non può farlo! -
- Invece sì - intervenne una ragazza fra le candidate - è scritto nello statuto dell'università, il Decano non può votare nelle elezioni degli organi delle Confraternite, ma può porre il veto su certe candidature, solo però per gravi motivi -
- Tu non entrerai MAI nella mia confraternita! - strillò Hermione, rivolgendosi alla ragazza che aveva parlato.
- Sia ragionevole - la pregò il Decano - o saremo denunciati di razzismo.
Hermione, rassegnata, indicò cinque ragazze a caso.
- Loro ora fanno parte della KKK. Potete tutte andare a casa ora -
- Signorina Granger, anche quest'anno nessun membro non americano? - chiese il Decano.
- Non le dice niente il nome della mia confraternita? -
Il Decano non fece inistenze e andò via, seguito alla spicciolata dalle escluse, che uscendo ammirarono il grande palazzo bianco dei loro sogni, con colonne in stile greco e le lettere del nome all'ingresso, che non avrebbero mai abitato.
Hermione #2 ordinò alla numero #3 di occuparsi della loro Presidentessa, mentre lei si occupava delle novelline. Due di loro erano già vestite bene, per cui dichiarò che le avrebbe accompagnate alle loro nuove stanze. Le altre tre invece furono invitate a rendersi presentabili e a tornare quel pomeriggio, in quante tutte loro avrebbero dovuto sostenere la prova di iniziazione.

- Il punto è questo: siete state ammesse solo perchè il Decano mi ha obbligata, altrimenti voi e i vostri bruttissimi culi flaccidi e cellulitici stareste ancora piangendo della vostra triste vita - esordì Hermione.
Le ragazze erano nervose e non risposero. Si trovavano nel giardino: era bellissimo, con fontane e panchine di marmo, erba curata e fiori profumati. Le Hermioni, però, le avevano fatte aspettare due ore lì, e si erano tutte innervosite, e il fatto che la biondina lunatica non avesse smesso un attimo di canticchiare Taylor Swift aveva fatto infuriare la ragazza che Hermione aveva odiato a prima vista quella mattina stessa.
- La prova è questa - spiegò Hermione #2 - vedete quelle buche lì in fondo? Dovete entrarci, cosicchè quel mostro del bidello vi ci sotterri, esclusa la testa. Verremo a liberarvi quando ci andrà.
Detto ciò, le Hermioni andavano via, mentre il bidello, Gazza, le invitava ad entrare nelle buche per sotterrarle.
Dopo poco, le ragazze rimasero sole, e iniziarono ad essere inquietate. Erano totalmente sole. Dal palazzo della KKK proveniva un odorino invitante e della bella musica pop, mentre nel campus non c'era nessuno. La bondina non smetteva ancora cantare.
- Quanto vorrei che tacessi per sempre - sospirò ancora la nemesi di Hermione, irritata più dal freddo che sentiva sottoterra che dalla ragazza. In realtà trovava la sua voce stonata molto confortante, visto che tutto era incredibilmente silenzioso.
Improvvisamente, le luci dei lampioni si spensero tutte. Le ragazze urlarono, spaventate, ma poco dopo si calmarono. Dopo tutto, poteva semplicemente essere un black-out.
Sfortunatamente per loro, però, non fu così. La luce della luna era flebile, ma tutte videro distintamente una figura vestita di rosso, con la maschera rossa di un diavolo, venire verso di loro con un tosaerba, e a quanto pareva non aveva intenzione di fermarsi.
Le ragazze iniziarono a strillare. In casa non le sentì nessuno, visto il volume alto della musica.
Intanto, il tosaerba fu sempre più vicino, e poco dopo la biondina non cantava più Taylor Swift.
Le altre ragazze urlarono, mentre del sangue caldo schizzava su di loro.

- Ciò che è successo ieri sera, penso mi segnerà per sempre.
La nemesi di Hermione stava parlando di fronte un pubblico di studenti e adulti, intervenuti per la veglia funebre della ragazza morta, che a quanto pareva si chiamava Luna Lovegood. L'auditorio era per l'occasione totalmente spoglio, con solo la bara della ragazza fra la platea e il leggio e due manti neri, uno sulla bara e uno appeso al leggio, a distrarre gli occhi. Persino le luci erano soffuse.
- La sua voce mi ha sostenuto in un momento difficile come quello dell'iniziazione... Non lo scorderò mai.
Tutti applaudirono, mentre lei, con le lacrime agli occhi, cedeva il microfono a Hermione.
Aveva preparato un bel discorso sulla ragazza - quanto fosse dispiaciuta, il fatto che la KKK era addolorata, la considerava già una sorella, blabla - ma improvvisamente vide una figura vestita in rosso, con la maschera rossa di un diavolo, che impugnava una motosega, in fondo alla sala. Il fatto che impugnasse un'arma la spaventava, ma ancora di più lo faceva il fatto che, a detta delle testimoni, quello era il killer della swiftie.
Ovviamente, la ragazza strillò, mentre il micorofono amplificava le sue urla e tutti guardavano nella direzione da lei indicata. Ma la figura diabolica era sparita.

Note delle autrici
Ciò che avete appena letto è frutto di un delirio, causato dal poco sonno e dal fatto che Scream Queens sia appena tornato in tv. Fateci sapere cosa nè pensate... Ai prossimi capitoli per scoprire chi sono Hermione #2 e #3 e, ovviamente, chi si cela dietro la maschera di Red Devil!

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Parte 2
Scream Hogwarts - Parte 2

Dopo l'omicidio della swiftie e l'apparizione del killer mascherato alla sua veglia funebre, la situazione alla Hogwarts University si era calmata, almeno momentaneamente. Il tipo mascherato non era più tornato, e tutti cercavano di riprendersi e di non pensare al fatto che fra di loro c'era un assassino. Per quello che nè sapevano, poteva anche essere una persona che reputavano amica, o il loro insegnante preferito.
La persona che pensava meno di tutte al caso era Hermione. Aveva inizialmente sfruttato il fatto di essere conoscente della vittima e di aver visto Red Devil per stare al centro dell'attenzione; ora però stava tutto faticosamente tornando alla normalità, e lei non poteva rischiare di essere messa da parte. Per riprendersi il posto che le spettava di diritto, ora era piuttosto impegnata a far pressione sul Decano Silente, alternando lusinghe e minacce, per convincerlo a darle il permesso di poter fare una festa alla sede KKK. Sarebbe stata una festa per pochi eletti, membri della KKK, della BSB e gente invitata da loro, ma il Decano riteneva una riunione di studenti pericolosa.
Quel mattino, Hermione era per l'ennesima volta fuori dall'ufficio del Decano, aspettando il suo turno per entrare a parlargli. L'attesa non fu lunga: dopo qualche minuto, uscì dall'ufficio un professore, dall'aspetto viscido, pallido e con i capelli unti, che scrutò a lungo Hermione prima di farla entare. La ragazza, dal suo canto, ignorò lo strano tizio ed entrò nella stanza. Il Decano era più pallido del solito, e sedeva alla scrivania, accasciato, come avesse saputo qualcosa di molto doloroso. Il suo aspetto strideva con quello dell'ufficio, tutto arredato in legno massello, strapieno di libri e strani oggetti che Silente aveva raccolto nei suoi leggendari viaggi attorno al mondo.
- Ah, è lei - sospirò il Decano quando la vide - signorina Granger, non so più come dirglielo: la festa non potete farla. Lo faccio per la vostra incolumità.
- Forse lei non capisce appieno, caro Decano, cosa farò se lei non mi permetterà di tenere questa festa! - strillò Hermione per l'ennesima volta in cui era nell'ufficio di Silente, sbattendo le mani sulla scrivania, facendola tremare nonostante fosse massiccia, avvicinandosi pericolosamente alla faccia del Professore - io so dei suoi trascorsi poco etero della sua gioventù! -
Il Decano ridacchiò.
- Non crede che la società sia un po' più evoluta del 1300, signorina Granger? -
Hermione ridacchiò a sua volta.
- Lì fuori potrete sposarvi... Avere figli... Fare gay pride e quello che volete! Ma questa università è finanziata dai genitori dei membri della KKK. Le ripeto per la seconda volta, questo nome non le dice niente? -
Il Decano le concesse di fare la festa, sebbene si chiedesse chi le aveva detto della sua storia. Hermione uscì dall'ufficio con aria vittoriosa e trionfante. Silente, invece, controllò nella cassettiera della scrivania che tutto fosse al suo posto. Non poteva essere scoperto.

E finalmente la festa arrivò. La sala principale della confraternita era stata svuotata di tutto il suo mobilio, e al suo posto c'era un dj set - con dj Avicii - e un tavolo ricco di ogni prelibatezza, che sarebbe servita da buffet per tutti. La cuoca della confraternita, Dobby, si era occupata personalmente della cucina, e anche se Hermione la insultava in continuazione perchè era povera, doveva ammettere che nemmeno i costosi cuochi che aveva alla tenuta di famiglia sapevano cucinare così bene.
Tutte le ragazze della confraternita erano molto eleganti e sexy. Hermione era vestita di fucsia, Hermione #2 di rosso e Hermione #3 di nero, come al solito. Le altre, di cui Hermione non si dava la pena di imparare i nomi, visto che erano un gradino sotto lei nella scala sociale, tentavano di imitare il loro stile. Adesso, infatti, mettevano tutte le cuffie sulle orecchie come #3. Lei diceva che lo faceva perchè trovava imbarazzante mostrare le orecchie in giro, che considerava brutte e mostruose, ma #2 diceva a tutti che lì nascondeva un coltello, che si era infilzata da una parte all'altra della testa, per assassinare #1.
Poco dopo arrivarono i ragazzi della BSB. Entrò prima Draco, seguito dal suo migliore amico Blaise, poi tutti gli altri. Le ragazze si fermarono a gurdarli, abbagliate dalla loro bellezza.
- Può iniziare la festa! - urlò una delle nuove ammesse alla KKK, quella che aveva infastidito qualche giorno prima Hermione - giochiamo alla bottiglia? -
Tutti annuirono, entusiasti, e si disposero in maniera circolare, mentre il dj abbassava le luci e ci dava dentro con la musica.
Persone che Hermione non aveva mai notato si baciarono. Ad un certo punto toccò anche ad Hermione #3 e ad un tipo viscido che le toccò il seno davanti a tutti. Le ragazze guardarono scioccate la scena, mentre lei tornava a posto impassibile. A #2, che chiese perchè non avesse scostato la mano del ragazzo, disse che non aveva sentito nulla.
Nel frattempo, la bottiglia aveva scelto Draco e la ragazza che Hermione non sopportava.
Draco guardò giusto per un secondo Hermione con aria di scuse, poi afferrò la ragazza per la nuca e ci diede dentro. Entrambi sembravano molto presi dal bacio. Draco, infatti, iniziò ad accarezzarle i capelli e i fianchi, mentre lei incrociò le dita dietro il collo del ragazzo. I versi che facevano erano disgustosi.
Finalmente, dopo un minuto intero, si staccarono. Hermione scattò in piedi, seguita dalle altre due, e si diresse verso la ragazza.
- Seguimi! - strillò irata.
La ragazza le seguì, spaventata, mentre Draco le guardava il lato b.
Hermione condusse il gruppetto su per le scale, poi appena arrivata sul pianerottolo si fermò, costringendo le altre a stare un gradino sotto di lei. Come doveva essere.
- Stammi un po' a sentire - strillò verso la ragazza - non solo sei bella, ricca e hai buon gusto nel vestirti, ma ora ti sei anche limonata il mio ragazzo! Bisogna provvedere! -
- Io non sapevo ... - iniziò l'altra, ma Hermione la interruppe.
- Diventerai Hermione #4! -
- Cosa? Ma io mi chiamo Pansy! -
- Stai per entrare nel gruppo più esclusivo del mondo. Taci, e ringrazia il mondo che nessuno dovrà più sentire il tuo stupido nome da topo morto affogato - disse #3 senza inclinazione nel tono.
- Devo assolutamente twittare la notizia! Vado nella mia stanza a prendere il mio smartphone - disse #2 tutta eccitata, mentre lasciava le altre e si dirigeva verso la sua stanza.
- Questa tua passione per i social ti porterà alla morte - disse #3 col suo solito tono monocorde. #2 le mostrò il dito medio per unica risposta.
- Chi l'avrebbe mai detto... Una nuova Hermione! Ovviamente sarà inferiore anche a me e #3, visto che lei sarà solo quarta... Sono così emozionata! - disse tutto d'un fiato quando entrò nella sua stanza, mentre cercava il suo iPhone.
- Trovato - esclamò alla fine, quando lo vide gettato sul letto. Mentre si sdraiava sul letto per prenderlo, dietro di sè sentiva la porta aprirsi.
- Che vuoi, #3? - disse senza neanche guardare, sicura che fosse lei, mentre avviava l'app di Twitter - adesso vi raggiungo e vengo a rendere quella puttanella presentabile! -
#3 non rispose, ma lei non si meravigliò. Non era mai stata molto loquace.
- Aspetta - disse dopo poco - che nè dici se annunciamo #4 con un selfie tutte insieme? - chiese, alzando lo sguardo dal telefono.
Appena vide chi era in stanza iniziò ad urlare. Non era #3, era Red Devil.
- AIUTOOO!!! - strillò, mentre cercava di correre alla porta, ma inciampò nel mantello del mostro.
Lui la guardava, impassibile - non che da una maschera potessero vedersi le sue emozioni - mentre lei digitava freneticamente sullo schermo.
"OMG RED DEVIL IS HERE HELP ME IS TRYIIN TO KILL MMMEEEE" diceva il primo tweet che scrisse, seguito da molti altri "HELP".
Il killer intanto la seguiva, mettendola sempre più con le spalle al muro e sollevando l'ascia.
"I?M DYIIIIIIn" fece in tempo a scrivere #2, ma non a pubblicarlo, visto che finalmente Red Devil alzò l'ascia e la colpì alla testa, spaccandole a metà il cranio e sporcando di sangue e cervella le pareti, le lenzuola e il pavimento.
Prima di andare via, il killer guardò lo schermo dell'iPhone. Si rese conto che il tweet non era stato inviato, così lo corresse e lo inviò, per poi andare via.

Poco dopo, sentito il suo urlo, molti ragazzi e ragazze corsero nella sua stanza, anche se ormai non c'era nulla da fare.
- Sei stata tu! - strillò Hermione, schiaffeggiando #3 - sapete cos'ha detto prima? Che la tecnologia l'avrebbe uccisa! E ora è morta! -
A quelle parole calò il silenzio, mentre Pansy, anzi #4, giurava che era andata proprio così, e arrivava il Decano, seguito dal professore coi capelli unti e da due ragazzi della loro età, che sulla maglietta avevano scritto "sicurezza".
- Forse sarebbe il caso di non farsi prendere dall'emotività e fare accuse avventate - disse con tono estremamente freddo il professore.
- Io non ci sto a vedere voi che insabbiate l'omicidio della mia migliore amica! Ora chiamerò tutti i giornalisti - strillò Hermione, e poi scappò dalla stanza, mentre #3 e #4 la seguivano.
- Quindi ora sono io #2? - chiese #3, mentre Hermione mandava messaggi all'impazzata e #4 guardava malissimo entrambe.
- Adesso andiamo a prepararci - disse alla fine, quando terminò di mandare i messaggi - dobbiamo essere impeccabili per gli scatti.
Lei e #3 andarono verso il guardaroba, mentre #4 rimaneva ferma in mezzo al corridoio.
- Siete serie? Quella che è morta col cervello spappolato è la vostra migliore amica, e voi pensate all'outfit? -
Hermione tornò indietro, per fermarsi solo quando erano a due centimetri di distanza. La situazione si sarebbe potuta risolvere solo picchiandosi o facendo sesso selvaggio, vista la tensione che c'era, ma nessuna delle due cose avvenne.
- Amicizia? Tu devi venire da un mondo fatato. Stavamo insieme solo perchè lei era poco meno ricca di me, non per altro. E ora smettila di lagnarti e vieni a prepararti. Il verde ti sta molto bene, ma oggi ci vestiremo tutte come #3.

Nel frattempo, mentre le ragazze discutevano, il campus si era riempito di giornalisti. Alcuni impugnavano le macchine fotografiche, sperando di immortalare qualcosa, e altri erano collegati con le reti televisive, per le edizioni straordinarie dei notiziari.
Colin Canon era rimasto indietro, tagliato dalla visuale dai giornalisti importanti. Visto che non sarebbe riuscito a fotografare nulla, decise di girare attorno all'edificio. Altri fotografi avevano avuto la sua idea, cercando di cogliere dettagli importanti prima di tutti gli altri.
Nessuno però vide spuntare Red Devil da una botola nel giardino della KKK, contrariamente a lui.

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