Happily ever after

di Occhi di nebbia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scommessa ***
Capitolo 2: *** Dear Alec ***
Capitolo 3: *** Buon compleanno Magnus Bane! ***
Capitolo 4: *** Camicie rosa ***
Capitolo 5: *** Istruzioni ***
Capitolo 6: *** Niente panico ***
Capitolo 7: *** Spia ***
Capitolo 8: *** Sfida accettata! ***
Capitolo 9: *** Appuntamenti ***
Capitolo 10: *** Surprise! ***
Capitolo 11: *** Glitter in the air ***
Capitolo 12: *** Odi et amo ***
Capitolo 13: *** Versace ***
Capitolo 14: *** Fobie da Shadowhunter ***
Capitolo 15: *** Sambuca ***
Capitolo 16: *** Sambuca - Il giorno dopo ***



Capitolo 1
*** La scommessa ***




La scommessa.


- Izzy, mi devi un bel po’ di soldi!-
- Ehi, ma non è giusto! È il tuo Parabatai, lo conosci meglio di chiunque altro!-
- Dovevi pensarci prima di scommettere con me sorellina-
Alec e Magnus li guardavano basiti. Nessuno di loro due aveva previsto una reazione del genere alla notizia.
Poi Alec parlò: - Avete scommesso su di noi?-
- Certo, che ti aspettavi? E io ho vinto! Come sempre, d’altronde.- rispose Jace.
- Hai così poca fiducia in me? – chiese Alec.
- Oh dai, lo sappiamo tutti e due che alla fine sarebbe stato Magnus a proporti di sposarlo e non il contrario: sei un tale fifone!-




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Capitolo 2
*** Dear Alec ***


 
“Qualcuno le manca vero?
È scritto a lettere maiuscole nei suoi occhi.”
Mark Levy

 
 
 
Caro Alec,
 
Ho scritto questo taccuino perché vorrei spiegarti come sono diventato quello che sono e raccontarti un poco della mia vita se solo avrai la pazienza di ascoltarmi.
Ma, prima che tu inizi a leggere, vorrei dirti alcune cose.
Vorrei dirti che non è vero che tra noi non può funzionare, sono io che non funziono quando tu non ci sei.
Vorrei dirti che, se mi dici che tornerai, ti potrei aspettare per tutta la vita e oltre, dato che ne ho la possibilità.
Vorrei dirti che anche se respirerò per sempre so che smetterò di vivere quando tu te ne andrai da questo mondo e soffro al pensiero di sprecare ogni singolo attimo della tua vita mortale a starti lontano e ad essere arrabbiato con te.
Vorrei dirti che ogni volta che ti guardo annego nei tuoi occhi blu perché non ne ho mai visti di più belli e mai ne vorrò vedere di diversi.
Vorrei dirti che mi manca baciarti e per un tuo abbraccio, ora, darei il mondo.
Vorrei dirti che darei qualsiasi cosa per poterti accarezzare i capelli e guardarti mentre dormi accanto a me.
Vorrei dirti che quando sorridi non solo ti illumini, ma illumini anche me.
Vorrei spiegarti tutto quello che ho imparato nella vita.
Vorrei rimboccarti le coperte la sera e svegliarmi accanto a te ogni mattina.
Vorrei dirti che ti porterò la colazione a letto da qui per sempre.
Continuerei a farlo anche quando tu non ci sarai più se questo volesse dire averti vicino ancora per un po’.
Vorrei dirti che tu sei sempre stato il migliore tra noi due e quello che ha sofferto di più.
Eppure, per quanto io ti abbia ferito, non hai mai smesso di cercarmi.
Sono talmente tante le cose che vorrei dirti che temo non mi basti questa lettera.
Per questo spero che tu mi permetta di dirti tutte queste cose di persona.
Quando ti ho lasciato mi hai mandato all'inferno, al diavolo ma sei venuto a riprendermi di persona e di questo non mi dimenticherò mai.
È vero che quando si sta per morire dire le cose giuste è molto più facile.
Ma ora vorrei passare una vita a dirti le cose giuste, almeno una vita delle mie infinite la voglio vivere accanto a te.
E non importa a cosa dovrò rinunciare, non importa se dovrò prendermi cura dei tuoi amici per avere te.
Sai, in fondo non sono la gran scocciatura che ho sempre detto che erano.
Pensa che ora mi stanno pure simpatici! D’altronde a chi non starebbe simpatico un gruppo di Shadowhunters che si approfittano dei tuoi servigi e combinano guai a non finire?
Devo dire che questi suddetti individui hanno anche contribuito al mio salvataggio.
Soprattutto Simon, a cui devo più della vita.
Non mi importa se dovrò aver cura di Jace più di me stesso se questo significa proteggere te dall’immenso dolore della perdita del proprio Parabatai.
Non so cosa voglia dire avere un Parabatai ma so cosa vuol dire avere te e ho bisogno che tu viva.
Ho bisogno prendermi cura di te ogni giorno.
Ho bisogno di sceglierti i vestiti e parlando sinceramente, ne hai bisogno anche tu;
non oso immaginare come esci di casa da quando non mi occupo più del tuo guardaroba.
Quattrocento anni sulle spalle e non riesco neppure a scrivere una lettera d’amore come si deve.
Ma ora vorrei dirti la cosa più importante di tutte, Alexander.
Mi manchi e sono stato uno stupido a tenerti a distanza.
Sono stato uno stupido a biasimarti per aver cercato di tenermi con te il più possibile.
Per questo non posso perdere tempo, io ho un bisogno disperato di te.
Ti ho perdonato molto tempo fa; non mi è facile rimanere arrabbiato con te.
Ora però tocca a te farlo.
Perdonami, ti prego, per averti fatto soffrire.
E perdonami per il tuo cellulare, avrei dovuto risponderti.
Prendimi la mano e viviamo fino in fondo.
Perché come ti ho detto una volta io mi reggo sempre a te per continuare a vivere. Sempre.
Non dimenticarlo mai.
Ti amo.
 
Magnus.



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Ho pensato molto a cosa avrebbe scritto Magnus sull'intestazione del taccuino che ha donato ad Alec. 
So che ne avrete lette centinaia, questa è la mia.
Fatemi sapere che ne pensate!

 

   

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Capitolo 3
*** Buon compleanno Magnus Bane! ***


 
Buon compleanno Magnus Bane!


Mag dove sei?
Mi sono svegliato e non c’eri.
 E non hai neppure lasciato un biglietto!
:/
-9.10-
 
Ehi che fai, non mi rispondi?
-9.39-
 
Magnuuuuuus?
-9.56-
 
MAGNUS BANE. DOVE. SEI. FINITO!?
-10.23-
 
Fiorellino mi sto tenendo in forma,
sono a correre per le vie profumate di Brooklyn!
-10.42-
 
Magnus devi venire a casa subito!
E piantala di rispondere dopo ore,
so benissimo che leggi i messaggi!
-10.43-
 
 
Eddai, non dirmi che hai un attacco di nostalgia?
E poi io non rispondo dopo ore!
Sto correndo e sono un uomo che,
seppur affascinante come nessun’altro,
ancora non è capace di correre e messaggiare
con il suo ragazzo nello stesso momento.
Spiacente di deluderti! =)
-10.59-

 
Magnus, sono serio, c’è un problema.
-11.05-
 
 
Cos’è, un altro amichetto in pericolo da salvare?
Oppure non sai come vestirti per uscire di casa?
Tesoro, fammi almeno finire il giro!
-11.25-
 
 
Cosa faresti se ti dicessi che c’è
Jace che sta cercando di togliermi
la maglietta in un modo tanto
brutale e passionale che sto pensando
di non ribellarmi?
-11.27-
 
 
Cosa? Riccioli d’oro? La tua maglietta?
PASSIONALE?
Se non lo fai smettere subito ti faccio vedere io a cosa non vorresti mai e poi mai ribellarti!
Dove sta la faccina maliziosa in questo dannato cellulare?
E apri quella porta perché sono fuori da casa nostra!
-11.30-
 
Alec corse ad aprire ridendo a crepapelle.
Aveva funzionato ed era anche perfettamente in orario.
-Dov'è quel biondino che, parola mia, lo strozzo finchè non mugugnerà che non ti toccherà mai più come og...-
Un boato interruppe Magnus, tutto sudato nella sua dorata tuta da jogging:
“Buon ventesimo compleanno Magnus!”
Da dietro i mobili erano spuntati Clary, Izzy, Simon, Catarina e Jace.
Magnus era senza parole, la bocca spalancata.
-Cosa? Ma come lo sapevate? Ventesimo? Ma non sono assolutamente presentabile!!!!- farfugliò confuso prima di fiondarsi come una scheggia in camera per ritornare all’istante con un completo nero e fucsia glitterato, elegante e scintillante come sempre.
Fu allora che vide un grosso striscione con scritto:
 
“Buon ventesimo compleanno per la ventesima volta Magnus Bane!
Ti vogliamo bene.”
 
-Abbiamo arrotondato un po’ sai, non si è mai sicuri della tua età!-
Gli disse Alec avvicinandosi.
-È stata un’idea tua?- chiese Magnus.
-In realtà, è stata un’idea un po’ di tutti!-
Magnus Bane si commosse ma fece di tutto per non darlo a vedere.
Abbracciò e baciò tutti, con particolare attenzione per suo Alec.
Nessuno, mai nessuno gli aveva organizzato una festa a sorpresa.
Era proprio vero che quei dannati ragazzetti erano ormai diventati la sua nuova famiglia.
Al momento di aprire i regali, lo stregone era curiosissimo come mai lo era stato.
Da Clary e Jace ricevette il disegno di una fotografia di lui ed Alec mentre contemplavano mano nella mano la Tour Eiffel.
Catarina gli regalò un taccuino su cui annotare ogni cosa.
Simon aveva comprato a Magnus “Dungeon’s and Dragons” sperando di trovare finalmente un compagno di giochi.
Izzy, da parte sua, aveva girato tutta New York per trovare qualcosa che lo stregone non si potesse procurare con uno schiocco di dita e gli aveva comprato un braccialetto molto elegante.
Aveva gusto la ragazza, pensò Bane indossandolo.
Ma quando venne il turno di Alec non sapeva davvero cosa aspettarsi.
Scartò in fretta e furia il pacchetto che il ragazzo aveva confezionato con tanta cura per trovarci dentro una maglietta verde evidenziatore con una scritta glitterata nel mezzo
“Incredibilmente sexy e già occupato.”
Rise; non poteva desiderare fidanzato migliore.
 



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Scusate la lunghezza ma non ho potuto farne a meno. Ringrazio quelli che recensiranno e che mi leggeranno silenziosamente, fatemi sapere che ne pensate e se è un completo schifo e la dovrei smettere con i Malec o se posso continuare.
Inoltre se avete qualche Prompt da propinarmi per la prossima storia sono tutt'orecchi e in cerca di ispirazione! 
Baci a voi.

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Capitolo 4
*** Camicie rosa ***




Camicie rosa



-Mag, che diavolo hai fatto al mio guardaroba?-
Urlò Alec al suo ragazzo dopo aver aperto l’armadio
-Io? Nulla.- rispose dal canto suo lo stregone con un tono un po’ troppo innocente
-Mag, dove hai messo tutte le mie magliette nere e soprattutto, perché le mie camicie sono tutte rosa?
Diamine, erano le uniche camicie eleganti che avevo! So che sei stato tu!-
-Assolutamente no. Nego il mio coinvolgimento in qualsiasi fatto che riguardi le tue camicie, a parte quando si tratta di togliertele fiorellino.-
Replicò di nuovo Magnus facendo capolino dalla porta della stanza.
-Mag dimmi la verità! Sai che succede vero se non sputi il rospo?- Disse con voce maliziosa Alec avvicinandosi al volto dello stregone.
Lo baciò avidamente sulla bocca per qualche minuto prima di buttarlo sul letto con forza.
Appena Magnus fece per avvicinarsi di nuovo, Alec lo spinse via e disse sottovoce: - Questo è tutto quello che avrai per questa settimana se non mi dici che hai fatto del mio guardaroba!-
-No dai Alec, siamo solo a lunedì!- mormorò Magnus con evidente frustrazione nella voce.
-Mag, niente sesso per una settimana, pensi di resistermi? Sai che so essere incredibilmente convincente-
-D’accordo, mi hai scoperto. Ho deciso che il tuo guardaroba aveva bisogno di un po’ di colore! –
-Rosa? Seriamente, tesoro, ti aspetti davvero che io metta queste camicie rosa? Tu non me la racconti giusta, è un colore troppo tenue per essere voluto!-
-Assolutamente no, lo sai che il rosa fa risaltare incredibilmente i tuoi occhi blu. – disse con tono dolce lo stregone dagli occhi felini sperando di aver convinto il suo bellissimo fidanzato.
-Palle, hai solo sbagliato il programma della lavatrice nuova, apprezzo il fatto che tu l'abbia comprata perché io desidero un po' di normalità ma avresti dovuto leggere meglio il libretto di istruzioni!- rise Alec prima di continuare ciò aveva iniziato.



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NdA. Storia scritta per l'evento Drabble Sunday della pagina FB "We are out for prompt".
Prompt: "Il giorno in cui Alec trovò solo camicie rosa nel suo guardaroba", gentilmente offerto da Jordan Hemingway
Hope you like it! 

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Capitolo 5
*** Istruzioni ***




Istruzioni 
 


- Non possiamo chiamare Magnus? È tutto il giorno che ci provi. Un po’ di magia non guasterebbe affatto!- sbottò Isabelle esasperata.
- Izzy, non sono così imbranato. Basta seguire le istruzioni! -
replicò Simon con tono offeso mentre armeggiava con gli attrezzi sul pavimento.
- Ma non si capisce nulla, sono solo disegni.- si lamentò la ragazza mentre componeva un numero sul telefono cercando di non farsi vedere dal suo ragazzo.
- Appunto, dovrebbe essere più chiaro con i disegni. Ehi ehi ehi, che stai facendo?- disse il giovane afferrando il telefono e chiudendo in fretta la chiamata in corso.
- Chiamavo Magnus. – rispose Izzy visibilmente scocciata.
- Non te lo permetterò! Questa cosa la devo risolvere da solo.-
La Shadowhunters gli lanciò un’occhiata di rassegnazione mista ad un intramontabile amore.
Quanto era orgoglioso, il suo Simon.
- Sì, ma se non ti sbrighi ci toccherà dormire sul pavimento stanotte! -
- Ce la farò, vedrai amore. Poi, ti ricordo che non è stata mia l’idea di comprare il letto all’IKEA!- replicò lui ridendo, prima di stamparle un bacio sulla fronte.



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Questa demenziale Drabble è stata inventata per Fede150701love che desiderava ardentemente una Sizzy.
Spero ti piaccia e tra poco arriverà anche quella con il tuo fantastico prompt =D

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Capitolo 6
*** Niente panico ***


Niente panico.



-Ok, niente panico.
È tutto nella tua testa. Non stai organizzando un matrimonio per 700 persone, no. No? Ma di chi cacchio è stata l’idea? Ah, già. Mia.-
Magnus stava correndo freneticamente per la stanza da letto parlando tra sé e sé, quando Alec uscì dal bagno. - Mag tutto bene? -
- Tutto sotto controllo, amore! - rispose lo stregone prima di strabuzzare gli occhi. -Ehi tu! Non dovresti vedere il mio vestito prima del matrimonio!!!! Vattene via! Ecco, hai rovinato tutto! - piangnucolò il ragazzo.
Alec lo guardò a dir poco stupito - Hai intenzione di sposarmi … in pigiama? - alzò il sopracciglio e proseguì - Mag, facciamo una cosa, rilassati. Prenditi una vacanza di 5 giorni e rimettiti in sesto, ci penso io a finire l’organizzazione, ok? -
Lo Shadowhunters recuperò il suo ragazzo dall’armadio in cui si era nascosto e lo aiutò a sdraiarsi sul letto.
- No fiorellino. Farai un disastro! Non fraintendermi, io ti voglio bene ma sei pessimo con l’organizzazione - biascicò Magnus prima di addormentarsi come un bambino.
Alec lo guardò sorridendo e acchiappò il telefono: - Cat? Senti, Mag ha un po’ i nervi a fior di pelle. Noooo, niente di grave, sai come è fatto. Non è che verresti qui a tenerlo d’occhio e poi magari lo porti fuori città a rilassarsi un po’ mentre io cerco di finire quello che aveva cominciato? Grazie, sei un’amica.  -
Dopo che la ragazza fu arrivata al loft, Alec si trasferì nello studio di Magnus e diede un’occhiata allo scatolone in cui lo stregone aveva riposto, più scaraventato in realtà, i disegni e i progetti per il loro matrimonio che si sarebbe dovuto tenere di lì a 5 giorni in uno degli alberghi più lussuosi di New York. Dopo ore passate a cercare di capire cosa ancora mancasse da fare, Alec buttò in aria tutti i fogli uscendo dalla stanza: - Al diavolo! Non capisco nulla di queste cose, stavolta si farà a modo mio!-
5 giorni dopo il matrimonio si fece. C’erano solo Jace con Clary e Simon con Izzy.
Fu una cerimonia semplice semplice, nel giardino dell'istituto tutto addobbato con meravigliosi fiori colorati.
Magnus che si era egregiamente ripreso dal suo crollo, dopo la cerimonia reclamò Alec per il loro primo ballo e, dopo averlo baciato e ribaciato, affermò: - Certo che sei davvero un magnifico organizzatore dell’ultimo minuto, fiorellino. E, anche se qualche brillantino in più non avrebbe guastato, questo è il matrimonio più bello che potessi mai desiderare di avere. Parola di Magnus Bane!-

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Capitolo 7
*** Spia ***


SPIA



Non volava una mosca quel giorno nell’istituto.
Magnus aveva accompagnato Alec fino all’ingresso e gli aveva promesso che sarebbe venuto a riprenderlo appena avesse finito, gli bastava chiamare.
Ma non aveva assolutamente intenzione di stare con le mani in mano.
Aveva corrotto Simon con la promessa di giocare a D&D per due sere di fila per farsi aiutare ad entrare di nascosto nell’Istituto.
E a quanto pare questo metodo aveva funzionato.
Aveva gironzolato un po’ all’interno prima di trovare quello che stava cercando.
Alec. Che si allenava. A torso nudo.
Stava provando un complicato schema di attacco con Jace e sembrava così concentrato!
Magnus aveva l’occasione di vederlo a torso nudo più di tutte le persone che esistevano al mondo ma non l’aveva mai visto allenarsi perché Alec glielo aveva sempre vietato.
Stette lì per un ora ad ammirare i muscoli del suo ragazzo flettersi ad ogni colpo, il suo petto sudato ansimare sempre di più e la sua schiena evitare i fendenti del suo parabatai come se stesse danzando.
Era bellissimo. Più bello di chiunque altro.
Le rune disegnate su tutto il corpo gli davano un aspetto solenne e il suo fisico statuario non faceva che accentuare la sua bellezza. Magnus era senza parole.
Tanto senza parole che si fece beccare da Izzy: “Magnus Bane! Che diavolo ci fai qui nascosto?” disse la ragazza con un tono di voce troppo alto per passare inosservato. “Mag? Cosa? Ti ho ripetuto mille volte che non voglio che tu mi veda mentre mi alleno!” Alec spuntò dalla porta socchiusa, sembrava furibondo e si avvicinò talmente in fretta al suo uomo che lo stregone pensò che stesse per dargli un pugno.
Magnus tentò di giustificarsi: “ Fiorellino, lo so che pensi di essere brutto mentre ti alleni e che tutto questo possa far diminuire il mio affetto per te ma non è affatto vero. Ai miei occhi sei perfetto. Questo è tutto.” Non era abituato a dichiarare i suoi sentimenti così palesemente in pubblico ma sperava che questo lo avrebbe addolcito un po’.
Infatti lo Shadowhunters lo baciò togliendogli il respiro e gli sussurrò ad un orecchio:
“Sapevo che vietandoti una cosa, ti sarebbe solo venuta più voglia di farla.
Però ce ne hai messo di tempo!”
 
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NdA. Grazie al gruppo FB "We are out for prompt" per l'evento di S.Valentino e grazie ad Alice per il bellissimo prompt.

 

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Capitolo 8
*** Sfida accettata! ***




Avvertimento: questa storia è una College!Au

 

Sfida accettata!


 
“Ma è impossibile, Ragnor!”
“Bello mio, vuoi entrare o no nella nostra confraternita? E poi lo so che ti intriga quel ragazzo. Lo faccio anche per te sai? O preferisci correre nudo per i corridoi del college nella pausa?”
Magnus sospirò. Voleva entrare nella AlfaOmega da quando era un bambino e aveva sognato mille volte il suo ingresso trionfale. Quello che suo fratello più grande non gli aveva spiegato era che avrebbe dovuto affrontare una prova.
“D’accordo. In realtà speravo che il mio fascino esotico e misterioso e la mia amicizia con te mi avrebbero facilitato le cose.” Rispose il ragazzo ammiccando in direzione di un ragazzo che passava lì accanto.
“Muovi il culo e usa il tuo fascino per conquistare Alexander Litghwood, o puoi scordarti di entrare nella confraternita!”
Ragnor Fell, amico di lunga data di Magnus Bane e più vecchio di lui di un paio d’anni si incamminò verso l’aula dove avrebbe avuto lezione poco dopo.
Magnus Bane cercò di dipingersi sul volto un espressione sconsolata ma, tutto sommato era contento della sfida. Quel ragazzo lo intrigava parecchio. Era estremamente timido e riservato, viaggiava sempre in compagnia di un biondino irritante, quella che aveva tutta l’aria di essere una sexy modella e la loro amichetta sfigatina dai capelli rossi che si trascinava spesso e volentieri un tipo occhialuto che neppure frequentava quel college.
Si diceva in giro che la compagnia dei Lightwood fosse una banda di figli di papà con la puzza sotto il naso e lui si era guardato bene dal verificare se le voci fossero vere.
Alexander però non gli sembrava così male. Era bello, questo non poteva negarlo, anche se probabilmente aveva fatto un frontale con un furgoncino di magliette nere che per scusarsi gliene aveva regalato una bella scorta.
Niente in confronto al ricco e stupendo guardaroba di Magnus Bane che, perso nei suoi pensieri, si era scordato di chiudere la finestra della camera.
Correndo a perdifiato verso le abitazioni degli studenti, gli venne un’idea.
L’avrebbe fatto sembrare un incontro casuale, lo avrebbe seguito e poi si sarebbe messo sulla sua strada scontrandosi con lui, facendo in modo che i suoi libri cadessero per terra. O lo zaino. O la maglietta.
Insomma, nei film succedeva sempre così no?
E poi era convinto che il suo fascino servisse a poco con un timidone come Alexander Lightwood. Ce l’avrebbe fatta ad ogni costo, e sotto sotto, sapeva che non era solo per la confraternita che era così determinato ad ottenere quell’appuntamento.

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Nato dall'evento flash del gruppo FB "We are out for prompt". Grazie Alice per il bellissimo spunto di scrittura.
Shadowhunters, Malec // college!AU. Per entrare in una confraternita, Magnus deve ottenere un appuntamento dal timido e introverso Alec Lightwood
 

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Capitolo 9
*** Appuntamenti ***


 Appuntamenti



“Sì. No, sono fuori. Cosa ti interessa? Certo, è ovvio che sono fuori con Mag, con chi altro potrei se tu sei … No. Non ho intenzione di venire. Non mi interessa se il tuo istinto suicida ti spinge a cacciare i demoni anche il sabato sera. Ma Clary dov’è? Ah. E bè, io invece un fidanzato ora ce l’ho e vorrei finire di cena … Che palle! Arrivo.”
Alec guardò lo stregone negli occhi: “Mag, mi dispiace ma Jace ha bisogno di me per uscire da una brutta situazione!”
“Ma è il nostro anniversario! Quando crescerà quel ragazzo? Parola mia, un giorno di questi gli tiro il collo, è già la terza volta che interrompe un nostro appuntamento!”
Alec era davvero dispiaciuto, Magnus si era persino impegnato a cucinare i suoi piatti preferiti e odiava deluderlo perché, malgrado si dimostrasse sempre forte, lo Shadowhunters sapeva riconoscere la patina di lacrime in fondo ai suoi occhi quando qualcosa lo rendeva triste.
“Facciamo così, ti creo un portale e vengo anche io. Uccidiamo Jace e poi torniamo qui! Va bene?” Alec lo guardò malissimo, così lo stregone fu costretto a ritrattare: “ Ti creo un portale, uccidiamo il demone e torniamo qui prima che la cena si raffreddi?”
“Così va meglio” Sorrise il ragazzo, “Meno male che il mio fidanzato è uno stregone, cosa faremmo senza la tua magia?” disse Alec strappando un sorriso al suo nascosto preferito!

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Nato dall'evento flash del gruppo FB "We are out for prompt". Grazie Giada per il bellisismo prompt!

Shadowhunters, Malec. Sembra che non possano avere un appuntamento senza essere interrotti per questa o quella emergenza. Per fortuna Magnus può rimediare a tutto con la magia.
 

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Capitolo 10
*** Surprise! ***


 


Surprise

 

La porta del suo appartamento si spalancò: “Sorpresa!”
Magnus Bane fece un salto alto due metri e quella che doveva essere una sottile linea di eyeliner dorato sulla palpebra dello stregone, divenne uno sgorbio.
“VOI LA DOVETE PIANTARE!”
Raphael e Ragnor erano in ginocchio sul tappeto dell’ingresso che piangevano dal ridere.
“Possibile che dobbiate sempre irrompere così nel mio appartamento? Ho una certa età e gli scherzi non fanno più per me. Soprattutto NON mentre mi sto truccando!”
Mentre Magnus sbraitava all’indirizzo dei due, loro non davano cenno di smettere di ridere.
“Avete finito?”
La faccia di Mag era nera dalla rabbia. Era tutta la settimana che quei due entravano senza bussare nel suo loft, da quando Ragnor aveva scoperto l’incantesimo per aprire la porta.
“Ahahaha te l’abbiamo fatta. Bel trucco amico!”
Ragnor si beccò un’occhiataccia dallo stregone e aggiunse: “Sai, dovresti imparare a prenderla con filosofia. Ridere allunga la vita e tu stai contribuendo ad allungarla ai tuoi migliori amici!” Non riuscì ad aggiungere altro perché Magnus Bane gli tirò addosso la scatoletta del suo the preferito.
“Idiota. Siete entrambi immortali!”
 

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Nato dall'evento flash del gruppo FB "We are out for prompt". Grazie Chiara per il bellissimo prompt:
Le cronache di MB: Magnus odia quando Ragnor e Raphael irrompono nel suo appartamento

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Capitolo 11
*** Glitter in the air ***



Glitter in the air

 

“Dannato Magnus Bane!”
Alec si specchiò in praticamente ogni cosa gli fornisse un suo riflesso nel tragitto che lo portava dalla casa del suo fidanzato all’istituto.
“Dannati Glitter” Si fermò davanti ad una macchina e cercò di toglierla montagna di glitter che era rimasta tra i suoi capelli dopo la notte passata da Magnus.
Inutile dire che non ce la fece. Quei cosi erano davvero dappertutto.
“Fidati, Starai una meraviglia!”
Sicuro!
“Non entri nel mio letto se non ti fai mettere almeno un po’ di glitter blu tra quei meravigliosi capelli neri, amore mio!”
A nulla erano valse le proteste del giovane Shadowhunters che ora si pentiva amaramente di non aver scelto di dormire sul divano.
Entrò nell’istituto con fare circospetto; nessuno lo doveva vedere, nessuno doveva sapere che aveva passato la notte da Mag. I suoi fratelli sapevano che tra lui e lo stregone c’era qualcosa ma nessuno ne aveva mai fatto parola in sua presenza, e lui si guardava bene dal tirare fuori l’argomento.
Via libera.
“Alec? Sono glitter quelli che vedo sui tuoi capelli?”
Dannata Izzy e la sua tendenza a sgusciare nelle situazioni con una silenziosa eleganza.
“No. Mi sono fatto la tinta!”
Il tono di Alec era estremamente sarcastico ma, sotto sotto, sperava che la sorella ci credesse.
Izzy lo guardò con un sorriso beffardo: “Hai passato la notte da Magnus, vero?”
“No, sono stato fuori a caccia” Arrossì mentre cercava di accampare scuse a cui persino lui stesso non avrebbe creduto.
“Da solo? Ahahah Alec, certo. E immagino che quel lieve rossore sul tuo collo sia dovuto al morso di un demone vero?”
“Tecnicamente si, mezzo demone in realtà.” rise il ragazzo che si beccò un’occhiataccia dalla sorella. “Che c’è? è la pura e semplice verità! E va bene, sono stato da Mag, ma per favore non farne parola con nessuno!”
“Sarò una tomba. Però datti una lavata a quei capelli o Jace ti prenderà in giro fino a quando avrà fiato per respirare!”
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 Nato dal gruppo FB "We are out for prompt". Grazie Rosa per il bellisismo prompt:
SHADOWHUNTERS, Malec: Alec ritorna all'istituto con i capelli pieni di glitter. Bonus se Izzy lo sgama.
 

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Capitolo 12
*** Odi et amo ***


ODI ET AMO


“Sapevo di non potermi fidare di uno stregone, ma cosa mi è passato per la testa?”
Alec misurava il loft di Magnus con lunghi passi, mentre rifletteva ad alta voce, tentando di dare un senso a ciò che era venuto a sapere.
“Alec, non pensarci neanche. Non è affatto come credi tu!” il nascosto tentò di rassicurarlo avvicinandosi per mettergli una mano sulla spalla ma lo Shadowhunters lo respinse con rabbia.
“Camille mi ha detto degli altri. Quando pensavi di dirmelo?”
Il ragazzo era furioso. Non sapeva perché aveva deciso di parlare con quella donna, né tantomeno perché si stava fidando delle sue subdole parole.
Ma tutto ciò che gli aveva raccontato era vero. Il silenzio di Magnus lo aveva confermato.
“Tu ancora ascolti Camille? Dopo tutto quello che hai saputo su di lei?”
“E su di te? Quello che ho appena scoperto su di te non ha la stessa importanza?”
Le lacrime affiorarono dagli occhi dello Shadowhunters che se li asciugò con stizza.
“Se tu mi permettessi di spiegare …” azzardò lo stregone.
“Spiegare? Spiegare cosa?” replicò il ragazzo quasi al colmo della disperazione “Spiegare perché non mi hai mai detto delle tue distrazioni? Dei tuoi fidanzatini del passato? Nulla! Non mi hai raccontato nulla. Ma d’altronde chi sono io per pretendere che tu mi confidi il tuo passato? Sono solo l’ultima distrazione, non è così? Non sono forse la distrazione dalla storia d’amore più importante del tuo mondo immortale?”
E detto questo Alec uscì dal loft sbattendo la porta, non voleva farsi vedere in lacrime e, in realtà, non voleva farsi vedere proprio per nulla.
Lasciò Magnus così, seduto sul divano con le spalle ingobbite e gli occhi lucidi e non lo sentì sussurrare: “In realtà, sei tu tutto il mio mondo, ora.”
 

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Capitolo 13
*** Versace ***


Versace




“NO, no no! Non esiste Mag!”
“Alec è Versace! Non potresti chiedere di meglio! E poi andiamo, è la mia festa, non posso almeno decidere il tuo outfit?”
“ALMENO il mio outfit? Hai deciso ogni cosa, e questo va bene: è la tua festa. Però fammi vestire come voglio ti imploro!”
Lo shadowhunter non sapeva più a che santo votarsi per convincere il suo ragazzo a non fargli indossare quel completo.
Ma lo stregone non ne voleva sapere: “Non verrai vestito di nero, fiorellino.”
“Che ha che non va il nero eh? Mi sta da dio, lo dici sempre” implorò il ragazzo mettendo su l’espressione
più da cucciolo del suo repertorio.
Di solito, con quella faccia, Mag gliele dava tutte vinte. Non quella volta, però.
“Non ci provare, fiorellino. Bambi non mi incanta quando si parla dei vestiti.
Il nero ti dona ma non per una festa, nono. E poi, andiamo non è così vistoso. Tende al nero”
Alec lo guardò malissimo: “Tende al nero? Tende. Al. Nero?
Ora ti siedi e mi spieghi come fa un completo zebrato viola fosforescente e argento a non essere vistoso e a tendere al nero…Sto aspettando!”


 

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Capitolo 14
*** Fobie da Shadowhunter ***




Fobie da Shadowhunter
 
 

“Ommiodddio ammazzalooooo è ENORME!” Magnus fece un salto sul letto, svegliato dalle urla del suo fidanzato che, appena tornato dagli allenamenti, aveva deciso di farsi una doccia.
Si stropicciò gli occhi e si mise a sedere. Alec era sparito. “Fiorellino? Dove sei finito? Cosa è enorme? Un demone? Sei tu quello che li uccide, ricordi?” Lo stregone uscì dalla stanza e trovò Alec in piedi sul divano  con l’asciugamano attorno alla vita e i suoi addominali ben in mostra. Deglutì, trattenendosi per non saltargli addosso e si avvicinò. “Lo hai ucciso?” chiese l’impavido Shadowhunters, tremando come una foglia. “Ma cosa? Dove?” chiese Magnus senza capire la situazione. “è nella doccia, è enorme! Fallo scomparire, ti prego Mag! Mi voleva attaccare” Lo stregone era piuttosto perplesso ma la preoccupazione ebbe la meglio: “Oddio, stai bene? è ancora lì? Ci penso io, tu siediti tesoro”
Magnus entro con passo felpato nel bagno, pronto a qualsiasi guerriero che fosse nascosto e che aveva osato provare ad uccidere il suo uomo. Ma nel bagno non c’era nessuno. Aprì la porta della doccia: nessuno. Poi lo vide, nell’angolo in alto a destra. Controllò bene in giro per assicurarsi che fosse davvero quella la causa di tanto panico e, quando ne fu certo prese il minuscolo guerriero e lo portò in salotto mentre si dimenava. “Questo? Era questo che era enorme, ti stava attaccando e ti ha fatto urlare come un demente in piena notte?” Alec si nascose dietro la penisola della cucina urlando: “Si, ammazzalo!”
Magnus sollevò le sopracciglia e uscì dal loft mormorando: “Proprio io dovevo innamorarmi dell’unico Shadowhunters che è terrorizzato dai ragni microscopici!”

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Sambuca ***


Sambuca 

 
“ Ma lo sai che dovrei iniziare ad uscire di casa in boxer? Ho degli addominali da uuuuurlo!” biascicò Alec visibilmente ubriaco mentre cercava di armeggiare con la cintura dei suoi jeans neri. Appena riuscì a toglierli, rischiando di cadere faccia a terra un paio di volte, fece per uscire dal loft del suo ragazzo che lo afferrò prontamente per il polso. “Tu non vai da nessuna parte mezzo nudo e ubriaco marcio. E soprattutto, i tuoi addominali si vedono comunque, sei senza maglietta da due ore! Chi l’avrebbe mai detto che un po’ di sambuca ti avrebbe ridotto così? Su, fiorellino, andiamo a dormire va!” Magnus scosse la testa, era abbastanza divertito dalla cosa, ma non voleva che Alec si facesse male. D’altronde era pur sempre il suo fidanzato no? “No no no, io non vado da nessuna parte, sono l’anima della festa” replicò lo shadowhunters, riuscendo a liberarsi dalla presa di Magnus. Barcollò in camera e afferrò un mandolino che Magnus aveva comprato durante la loro vacanza in Italia e, cercando di non sbattere contro gli stipiti di ogni porta che incontrava, riuscì ad uscire dal loft: “Ecco, ora stammi a sentire. Ti canterò una serenata con i fiocchi, tesoruccio!” Magnus rabbrividì nel sentire quel nomignolo. Avrebbe dovuto filmare la scena per i posteri, pensò. Uscì sul piccolo balconcino che dava sulla scala davanti a casa e vide Alec in ginocchio al piano terra.
Si chiese come avesse fatto a scendere le scale senza schiantarsi, ma era solo un piano e non si preoccupò.
“Oh mio caro tesoruccioooooo
Sei il nettare del mio cuoooor
io ti amo come un cuccioloooo
e per sempre sarai miiiiiooooo” intonò Alec, inframezzando le parole con delle pennate stonate di mandolino. Lo stregone sgranò gli occhi e arrossì quando vide che i vicini erano usciti per capire cosa stava succedendo. Li salutò con la mano piuttosto imbarazzato, facendo cenno che tutto andava bene.
Non si preoccupò di bloccare la serenata del suo ragazzo, d’altronde quando gli sarebbe ricapitato di vederlo così disinibito?
“Oh bel Magnus del mio cuoooooreeeeee
Io ti voglio tanto … la rima, devo fare la rima … amoreeeeee …”
Dopo qualche altro verso, Magnus decise che era abbastanza; si precipitò a togliergli il mandolino dalle mani e a chiudergli la bocca con l’unico mezzo possibile: un bacio.
“Grazie, fiorellino. Bellissima serenata. Ora, che ne dici se andiamo un po’ a letto così domani mattina posso raccontarti tutto questo? Sono proprio curioso di sapere chi sarà ad arrossire, in quel caso!”

 

§ Continua nel prossimo capitolo §

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Capitolo 16
*** Sambuca - Il giorno dopo ***



Il giorno dopo
 
 
 “Mmmmm piantala di darmi martellate in testa Magnus!” Magnus aprì gli occhi e si girò per guardare in che condizione fosse il suo fidanzato. Aveva dormito come un sasso tutta la notte. Non aveva fatto in tempo a portarlo in camera che era crollato senza neppure mettersi in pigiama. Lo stregone gli aveva dato un bacio sulla fronte, gli aveva rimboccato le coperte e si era messo a dormire.
“Ma chi ti sta tirando martellate in testa?! Benvenuto nel dopo sbornia, fiorellino!” ride Magnus girandosi verso di lui. “Sapessi che serata, ieri!” aggiunse. Alec aprì gli occhi a fatica e li richiuse subito, abbagliato dalla luce del sole: “Non mi ricordo nulla, in realtà. Ci siamo divertiti?” chiese prima di ripiombare sul cuscino contorcendosi per il mal di testa. “Divertiti?” rise il suo ragazzo, “io di certo sì. Tu mi stupisce che non ti sia beccato una polmonite dato lo stato in cui mi hai fatto la serenata! Si moriva di freddo fuori ieri!”
Lo Shadowhunters si alzò di scatto, aprendo gli occhi e sgranandoli dalla sorpresa: “Serenata? Io? Quale serenata? Ma ero ben vestito, abbiamo scelto il completo insieme!” Magnus soffocò una risata: “ah il completo. Quello che ti sei tolto con fare sexy sul divano?” Alec era ancora più sconvolto: “Cosa ho fatto? Oddio Mag, non dovevi permettermi di bere la sambuca! Ora non mi ricordo neppure che ho fatto!” il ragazzo seppellì la faccia nel cuscino. “ Ho io la soluzione!” saltò su lo stregone come se l’idea gli fosse balzata alla mente proprio in quel momento. In realtà era dalla sera prima che ci pensava. Aveva sfogliato tre libri di incantesimi per trovare quello che faceva al caso suo. “Alzati in piedi, così, senza cadere. Bravo … Ora, chiudi gli occhi.” Lo stregone lo guidò giù dal letto e poi gli mise le dita sulle tempie avvolgendo la sua fronte di scintille blu. “Ora ti farò rivivere la serata di ieri come l’ho vista io. Come un film. Un meraviglioso film d’amore italiano!” si allontanò per godersi lo spettacolo. “No. Oddio, non posso essere io.” le guance dello Shadowhunters si erano già tinte di rosso. “E siamo solo all’inizio, fiorellino!”
“Ma perché non mi hai fermato Mag. Oddio anche i vicini. Con un mandolino poi! Io neppure lo so suonare, ma non so neanche cantare!” lo shadowhunters con gli occhi ancora chiusi era ormai del colore di un pomodoro. Appena il “film” finì, aprì gli occhi e guardò il suo ragazzo: “Oddio che imbarazzo! Non penso di essere mai stato così fuori in tutta la mia vita. Ti sei divertito eh, a lasciarmi fare quelle cose!?”
Magnus lo guardò, sorridendo: “In realtà ero più imbarazzato di te, ieri sera. Ma ho aspettato tutta la notte per gustarmi le tue guanciotte adorabili che si tingevano di rosso! Vieni, ti faccio un caffè, ubriacone!” lo apostrofò, prendendogli la mano e portandoselo dietro fino alla cucina.

 

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