Isteria

di sexy no jutsu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO - UNA NORMALE FAMIGLIA DI PUROSANGUE ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 - SHOPPING, RIVELAZIONI E... MAI, MAI, MAI...! ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 - FASE UNO: BRILLANTI TATTICHE D'AVVICINAMENTO MALFOY. ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 - FASE DUE: AMMETTILO DRACO! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: HARRY TROTTER ***



Capitolo 1
*** PROLOGO - UNA NORMALE FAMIGLIA DI PUROSANGUE ***


Isteria
Psicosi di una mente malata.



PROLOGO -
UNA NORMALE FAMIGLIA DI PUROSANGUE


La famiglia Malfoy era una famiglia aristocratica, dal nobile lignaggio, una delle più antiche famiglie di Maghi e Streghe Purosangue. Una casata importante, che aveva dato natali ad alcune fra le menti più brillanti di tutta la storia magica.
E ora la casata era in mano a quel tenero, biondo, frugoletto di appena due anni, coccolato dai genitori, terrore di tutti gli elfi domestici, incubo di tutte le tate più famose (compresa Mary Poppins) si... lui era... l'Erede di Lucius e Narcissa Malfoy!

Le male lingue potrebbero cercare di infangare il nobile nome di Draco dipingendovelo come un tipetto un poco problematico, viziato... e forse... poco amichevole, lievemente indisponente, con una certa vena sanguinaria e sadica... insomma un mostro!
Ma in fondo... "E' solo un bambino! Suvvia!" - era solita giustificarlo la madre-.
Il fatto che gli piacesse rubare il ciuccio a tutti i lattanti in zona e, a volte, scucire le teste dei loro pupazzi, non significava certo che anche lui in fondo, molto in fondo, non avesse un grande cuore.

La mamma recentemente gli aveva anche comprato due nuovi amichetti per impratichirsi nei suoi rapporti interpersonali. Il giorno dopo erano già al San Mungo.
Draco era davvero soddisfatto, gli piacevano molto i suoi nuovi amici!

Fu così che la famiglia di Tiger e Goyle si arricchì parecchio grazie alla resistenza mentale e fisica dei propri figli.

Insomma Narcissa, di fronte agli occhioni così simili a quelli del padre, così azzurri, così luminosi, e a quelle belle guanciotte rosate non poteva proprio resistere e finiva sempre per accontentare ogni richiesta, per quanto stramba, del suo unico, prezioso, figlioletto.

Ogni cosa: a partire dai suoi splendidi due anni con la scopa a rotelle, (con comandi manuali e successivamente, in caso di stanchezza, pariglia di briglie per elfi con frustino annesso); un piccolo drago domestico all'alba dei suoi primi quattro anni (aveva carbonizzato tutta l'ala nord del Manor prima che Draco desse il consenso per rispedirlo alla casa di produzione); per non parlare dello "Specchio delle Brame" che aveva dovuto ordinare alla strega Morgana in persona passando per il Ministero, ohimè!, tanta fatica per poi vederlo finire nella stanza dei giocattoli di riserva!

Era sempre riuscita, grazie al proprio potere, al proprio prestigio, alle proprie conoscenze e soprattutto... al proprio consistente fondo bancario, a soddisfare tutte le richieste più o meno pretenziose della Luce dei suoi occhi.

Finchè arrivò un giorno nefasto, quando Draco aveva sette anni.

"Mamma... chi è il 'dannato Harry Potter'?" chiese con il suo solito tono soave (che fece rieccheggiare il dannato-ato-ato in tutto il negozio di porcellane magiche) con una delle sue migliori espressioni arcigne - che agli occhi amorevoli della madre erano così tenereee.

"Draco... in pubblico: Harry Potter." disse piano al figlio sfarfallando le ciglia e sorridendo amabilmente al gruppo di clienti che li stavano fissando perplessi, prima di continuare a voce più alta ed intessendo tutte le lodi del Bambino Sopravvisuto (causa, per altro, delle persistenti coliche del marito).

Draco aveva ascoltato tutto il racconto (che si era concluso quella sera a cena), stranamente silenzioso ed attento, e quando la madre si era zittita aveva deciso:
"Bene! Da oggi in poi sarò IO Harry Potter."

Narcissa non aveva fatto in tempo neanche a rimanere shockata che aveva dovuto soccorrere il povero marito colto da un improvviso mancamento.

"Luuucius! Non puoi, non deviiii! Lasciarmi vedova..." disse stritolando il marito con particolare ferocia nel suo morbido abbraccio.
Lucius perse nuovamente i sensi per mancanza d'ossigeno.

Draco intanto correva per casa, usando il mantello speciale di papà (per chi non avesse capito: quello da Mangiamorte, nda), urlando ai quattro venti e agitando in aria la sua bacchetta della Chicco colpendo sonoramente in testa i malcapitati elfi domestici e disintegrando per sbaglio anche il vaso Ming della mamma: "Sono Harry Potteeer! Sono Haaarry Poootteeer!"

Dopo un'ora di caos, diversi svenimenti, urla, pianti, due attacchi isterici ed esplosioni varie, Lucius si era barricato in biblioteca e la madre era potuta tornare da "suo" figlio a cercare di farlo rinsavire.
Draco finalmente cominciava ad accusare il grande dispendio energetico che comportava l'essere Harry Potter - dopotutto non era 'sta gran cosa - e grazie, soprattutto a questo, Narcissa non ci mise neanche tanto a convincerlo che lui non poteva essere Harry Potter e che, oltretutto, Harry Potter era... povero!

"Mh, schifo... ok!" Fece Draco, facendo spalluce "Non importa..."
Narcissa stava quasi per trarre un sospiro di sollievo, quando...
"Vorrà dire che me ne regalerai uno per il prossimo compleanno..."

"Sì, sì... -stava già dicendo la madre, condiscendente come al solito- ...come vuole il mio bel bambin... COSA?!" E la chioma altrimenti perfetta della donna diede segni di arricciamento.

"Ma... ma Draco... non si può!"

"Papà dice sempre: i Malfoy possono tutto! Ora tu mi compri un Harry Potter!"

Alla donna piangeva il cuore a dover far scontento il suo pargoletto, sperava solo che, complice la lontananza per la fatidica data del genitliaco, Draco se ne sarebbe già dimenticato di quel capriccio, come spesso succede ai bambini della sua età.

E così Draco compì i suoi spledidi otto anni e quando, dopo aver riempito un'altra stanza con i nuovi regali, si era dedicato tutto il pomeriggio a scartare con slancio frenetico i pacchi più grossi per poi arrivare a sera con l'ultimo di quelli piccoli (che non era mai più basso di lui) imbronciato, deluso e sull'orlo delle lacrime si diresse dai genitori battendo il piedino a terra in fare petulante:
"DOV'E' IL MIO HARRY POTTER?!?!?!?!?"

Lucius, sovrappensiero, tutto preso dalla lettura del suo giornale:
"Vorremmo tanto saperlo anche noi, caro..." (Evidentemente, i tranquillanti assunti negli ultimi sei mesi stavano facendo il loro lavoro sui suoi nervi.)

Narcissa disse, carezzando nervosamente la seta del proprio elegante abito:
"Potter, tesoro?" cinguettò con non chalance.

"SIIIIIII!" sbraitò di rimando il marmocchio.

Per farsi perdonare di quella mancanza i due coniugi decisero, di comune accordo, di allargare l'ala est del Manor per ospitare tutti i nuovi giocattoli che erano serviti come risarcimento per il "cuore ferito" del loro bimbo.
Draco aveva finito con il dover accettare la dura realtà: non avrebbe mai avuto un Harry Potter in regalo. Fu così che iniziò a sviluppare strani tic nervosi nel sentir pronunciare quel nome che, chissà come mai, era sempre sulle bocche di tutti e quasi sempre anche sulla sua (per la gioia di mamma e papino).

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*DLIN DLON! Comunicazione di servizio!*



Ecco a voi il momento che stavate tutti aspettando con ansia... no, non gli autografi del protagonista! Lo spazio delle autrici! Ebbene sì perchè siamo in due, dietro l'astuto ed intrigante pseudonimo di Sexy no jutsu non c'è una persona sola... no! Ce ne sono ben due XD chi l'avrebbe mai detto, nè? E dato che siamo in due potete darci pure del voi zisi Scherzi a parte siamo Ely e Vale e abbiamo reso un servizio alla Comunità Magica e Babbana, e sotto lauto compenso del nostro protagonista [che insisteva tanto per una serie incentrata su se stesso medesimo in versione di eroe (ah ehm... no quella è un'altra storia!)] abbiamo dato sfogo ai nostri 4 neuroni (totali ovviamente) e concepito così la nostra prima opera.... nata un bel giorno d'inverno quando una mattina alzandoci abbiamo iniziato... come si dice... "a sparare cagat...!" ehm... no! Decantare le nostre geniali idee inscenando i siparieti dai quali sarebbe poi nata la nostra... ISTERIA!
Waah un titolo.. che è un programma! Speriamo di avervi divertite ed incuriosite con questo primo capitolo... recensite mi raccomando °sfoderano occhioni a Bambi° se non volete farlo per noi... fatelo almeno per lui! °tirano fuori un Draco versione cicciobello con occhioni ed espressione ingrugnita_bambino_petulante° Oh Draco, come sei bello con quella cuffietta tutta pizzi... ma ehm... tornando a noi! In futuro vi mostreremo semplicemente una versione leggermente di parte della storia di Harry Potter... dagli albori... da prima dell'esistenza di Sfregiato, quando c'era solo lui:


DRACO LUCIUS MALFOY.



E' nata così questa fanfiction comica nel quale ogni clichè verrà accuratamente parodizzato e ci sarà spazio ovviamente per l'amore che Potty nutre per Draco - ma che poverino sta cercando di nascondere in tutti i modi - O almeno... Malfoy ci crede! -

Noi ci stiamo divertendo un sacco, quindi, a nostro modesto parere, vi divertirete anche voi! Dateci dentro con i complimenti, le critiche NON SONO AMMESSE secondo lo Statuto dell'Autore Felice - beata ignoranza gh! - Alla prossima,

sempre vostre
le AUTRICI, Sexy no jutsu.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 - SHOPPING, RIVELAZIONI E... MAI, MAI, MAI...! ***


CAPITOLO 1 -
SHOPPING, RIVELAZIONI E... MAI, MAI, MAI...!


Una tra le attività preferite di ogni Malfoy che si rispetti era: lo shopping!
Ovvero mille e uno modi per far finire in bancarotta mamma e papà.

Era con occhi lucidi di commozione che Narcissa aveva accettato la richiesta del figlio di recarsi da solo per la prima volta a fare compere in occasione del primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Com'era cresciuto il loro bambino.
Ormai era un ometto, si era portato dietro uno stuolo di servitori e aveva inaugurato la sua prima Gringottgoldcardexpress.VIP Si, era proprio cresciuto.

Ed era con trepidazione che i due genitori avevano atteso il suo ritorno sperando di vederlo tornare contento e carico carico di libri, pentoloni, uniformi... ah la scuola che nostalgia!

Fu quindi con grande delusione che accolsero il loro "orgoglio" entrare sbattendo la porta, senza neanche lasciarsela aprire dal servitore! e andare a sedersi con la grazia propria di ogni Malfoy sul sofà.

"Ma caro, che ti è accaduto? Non ti sei divertito?"
E subito Lucius l'aveva rimproverata:
"Ecco! Lo sapevo io! Te l'avevo detto che non era una buona idea mandarlo da solo proprio in tempo di saldi!" così preoccupato si era rivolto al figlio "Ti sei ritrovato in mezzo al volgo non è vero?! Oh povero figlio mio! Domani papà ti porta al poligono di tiro al babbano per sollevarti il morale!"

Narcissa si era seduta accanto al figlio stringendogli lievemente la spalla in segno di appoggio e comprensione materna, ma Draco restava ostinatamente in silenzio, il che non era da lui.
La donna sfoderò quindi la sua carta migliore:
"Tesoro vuoi venire a fare shopping con mamma e papà?"

Niente scuoteva Draco dal suo broncio ostinato e dal suo stato di insolito mutismo, solo un sollevarsi leggero del sopracciglio lasciò inteder che aveva sentito benissimo. I due decisero quindi di insistere:
"Qualcuno ha infangato il tuo onore figlio mio?" esordì papà Malfoy preparandosi già a contattare le autorità competenti (leggasi anche come: killers professionisti, nda)

"Oh insomma! Non c'è bisogno di fare tutto questo chiasso... solo..." disse il ragazzino.

"Solo???" ripeterono in coro i due genitori, pendendo dalle sue nobili labbra.

"Sono rimasto un po'... è stato come... ho l'impressione..."

"COSA TESORO?!? COSA?!!?" dissero i coniugi in un tono leggermente più acuto, perchè ricordiamolo: i Malfoy non urlano mai.

Draco parve pensarci su un altro po' torcendosi le manine e arricciando un po' il nasino:
"Credo... credo di aver conosciuto..."

"CHI!?!?!?!?!??!?!"

"... un plebeo."

L'aria si congelò nel soggiorno: Narcissa abbracciò il figlio mentre Lucius socchiudeva stancamente le palpebre cercando di ricordare dove avesse messo le sue "pilloline magiche".

"Tesoro è ovvio che non è colpa tua!" cominciò Narcissa "ormai sono ovunque!!! Dimmi caro: dove l'hai incontrato? Cosa ti ha detto? cosa ti ha FATTO!? Dillo alla mamma e... papà se ne occuperà!"

Lucius annuiva intanto con cipiglio severo, ingoiando una dozzina di sedativi, e dopo ciò assunse un'aria ancora più sicura di sè tanto che fece quasi un mezzo sorriso.

Draco parve pensarci un po' su, ancora tra le braccia della madre, mutando diverse volte espressione del volto (da pensierosa, ad arrabbiata, a goliardica ed infine trionfale e corredata con tanto di GhignettoMalfoy© ) poi disse:
"No vabbè... non c'è bisogno... voglio provarci io, da solo!"
Narcissa si volse al marito con occhi sbirrluccicosi ed espressione sognante:
"Il nostro Draco... è diventato un uomo!"

Ed il padre disse subito, in fare pratico:
"Ti do i contatti...? Gente fidata eh! Fanno di quei lavoretti puliti!"

"Ma no padre... non serve... verrà ad Hogwarts, ci penserò io... solo che..."

"Solo che.. COSA?!" Fece Narcissa scostandolo leggermente per guardarlo bene negli occhi in cui trovò una strana luce - che stranamente la fece rabbrividire - le era... come dire... familiare... dove l'aveva già vista.

Si guardò intorno spaesata, soffermando lo sguardo - chissà perchè- sul marito, mentre Draco continuò a parlare:
"Solo che... non era tanto male..."

Cadde un silenzio di tomba.
"In che senso?!" sbottò Lucius, appoggiandosi al muro, quasi a sorreggersi.

"Eh... come dire... non puzzava così tanto. I suoi vestiti facevano pietà... ok... e poi aveva dei fondi di bottiglia al posto degli occhiali, ma quando se li è tolti per un attimo..."

Lucius cominciò ad avere un senso d'apprensione, certo si aspettava che prima o poi, anche per Draco giungesse il giorno della sua prima cotta e avrebbe anche potuto passar sopra al fatto che si trattasse di un plebeo... di un ragazzo plebeo... a chi non è capitato, in fondo... però... eppure sentiva come un peso sullo stomaco, una sensazione di pericolo e catastrofe imminente percepiti solo un'altra volta nella propria vita... alla vigilia della scomparsa del Signore Oscuro... quando un certo, malefico, morituro neonato aveva ben pensato di entrare nella vita di tutti, e nella sua... dannazione!

"Che begli occhi che aveva... così verdi... un verde Serpeverde sai papà?"

Un rantolo di sofferenza giunse dal padre a quell'affermazione, seguito da un gemito solidale della madre che prese parola... in fondo le donne hanno più tatto in queste situazioni:

"Ah... beh... bene. Allora non è andata malissimo e dimmi... il nome di costui?"

Lucius drizzò le orecchie pronto ad annotarselo mentalmente per farne dopo buon uso.

"Non lo so mamma... è proprio per questo che sono irritato! Quel plebeo non si è neanche presentato! Ed io.. ahimè lo ammetto, così stupidamente, non gliel'ho chiesto! Daltronde papà dice sempre: i Malfoy non devono chiedere mai! E io gli ho lanciato uno dei nostri sguardi per fare conoscenza... ma lui! Lui stolto! Non ha capito niente!!! E così ora... so solo che è un mio coetaneo e che verrà a scuola con me!"

"Beh magari... lo rincontrerai ad Hogwarts... ti stava simpatico?" chiese Narcissa un poco titubante, pensando già alla lunga lista di persone "simpatiche" che gli era toccato assumere per farle diventare amiche del figlio.

Draco parve pensarci su:
"Sì, lui non era male... certo non brillava per intelligenza, non ha colto tutta l'importanza della mia persona. - si volse al genitore con sguardo lucido ed in cerca di comprensione - Padre... io ho cercato di fare lo spocchioso ed insopportabile aristocratico! Ho cercato di farlo sentire in imbarazzo, di renderlo consapevole della propria inferiorità! Ma niente!!!" E ricominciò il suo tic all'occhio, inspiegabilmente lo stesso che aveva assunto dal proprio ottavo compleanno.

E Lucius verso di lui:
"Ti credo figlio, ti credo."

Istanti di agonia interiore prima che Draco trasalisse di colpo, come ricordandosi di un dettaglio rilevante:
"Ah mamma! Pare che la cicatrice in faccia sia cool! Sai... a saetta..."

Narcissa trattenne il respiro cercando di capire cosa c'entrasse una cosa del genere in quel momento, mentre lo sguardo di Lucius si assottigliava ed egli veniva colto da un nuovo malore all'altezza dello stomaco.

"Come... tesoro?" chiese Narcissa con un filo di voce, avendo paura della propria stessa domanda.

"Ma si mamma! Proprio come quella di HARRY POTTER!" e dentro di loro, i coniugi sentirono rimbombare quel nome nefasto:
Potter...otter...otter...er....er....er....rrrrrrr

"Ho deciso mamma! Voglio la cicatrice anch'io, ecco! Ce l'aveva anche il plebeo! Perchè lui si e io no?!?!?!"

A quel punto Narcissa sprofondò nel divano con sguardo assente, mentre Lucius cadde rovinosamente a terra: entrambi sconvolti a causa della nuova rivelazione, loro avevano capito TUTTO.

"Padre! Stai attento! Perchè ti sei adagiato soavemente a terra... sembra quasi che tu - sembrò titubante a continuare, addirittura a pensare, una cosa del genere - che tu sia caduto!" il ragazzino rabbrivì "No! No! Non ci voglio neanche pensare! I Malfoy non inciampano nè cadono, vero padre?!" disse con un sorrisone ingenuo e quindi scese anche lui dal divano sedendosi a terra proprio come il suo papà.

Narcissa strinse le palpebre senza parlare pregando tutti gli dei pagani e non, magici e babbani addirittura che tutto ciò fosse solo un tremendo incubo. Ma quando riaprì gli occhi vide solo suo marito attaccarsi alla boccetta di calmanti e suo figlio guardarli entrambi con sguardo perplesso.

"Allora posso?"

"Puoi... cosa?" disse stancamente la donna, con il cervello altrove.

"La cicatrice! Ovvio!" Draco parve offeso per quella mancanza di attenzione ed in quel momento si sentì l'aria sfrigolare per la potenza dell'ira e dell'aura magica e malefica del padrone di casa che si erse di colpo in tutta la propria malfoyca altezza e con voce imperiosa, che non ammetteva repliche, disse:
"MAI!"

Draco spalancò gli occhioni blu, divenendo parte del tappeto persiano nel tentativo di scomparire, impressionato da tale dimostrazione di forza che mai il padre aveva esercitato contro di lui.

Capì che l'argomento doveva averlo in qualche modo turbato, si affrettò ad annuire per poi osservare il genitore uscire dal soggiorno dicendogli solo:
"E non se ne parli più." prima di lasciarlo lì, solo con la madre.

Ripresosi da quel momento di terrore, ebbene sì! TERRORE! Si arrampicò di nuovo accanto alla madre, cercando il suo abbraccio protettivo.

"Mamma ma..."
"Dimmi..." voce strascicata.
"...tra te e papà come và?"
Lei lo guardò appena, la nobile fronte lievemente increspata.
"No perchè sai... mi è parso un po' strano... nervoso... a te no?"
Chiese innocentemente il giovane. Dato che lei non dava cenno di risposta decise di chiedere quello che realmente gli premeva:
"Ma quando ha detto "MAI!".... secondo te.... intendeva davvero: mai, mai, mai... mai, mai più o invece magari era un mai, non ora?!"

Narcissa, se non fosse stata tanto scossa e anche un po' nauseata, si sarebbe quasi intenerita per il proprio bambino. Decise di alzarsi in piedi e rispondere, ostentando fermezza:
"Draco... figlio mio adorato... non pensavo di dovertelo dire proprio io... però... vedi" parve non trovare le parole: "Mi pare chiaro che quello... beh si... sai..."

"Cosa mamma? Lo conosci? Sai chi è? Hai il suo numero di camino? Posso invitarlo a cena?"

Per un attimo Narcissa gelò nell'immaginarsi QUEL Potter a cena, in casa loro, con suo marito... no! Non finchè fosse stata ancora viva lei! MAI! E con quel mai intendeva proprio mai, mai, mai..!

"Draco... quello ERA Harry Potter"

Draco si zittì alcuni istanti, rivivendo nella propria mente l'incontro del pomeriggio... era Harry Potter... proprio lui. *Tic all'occhio* I suoi occhi verdi, la sua cicatrice, il suo esiguo conto bancario... la sua aria trasandata, il gatto morto in testa... si... era proprio lui! Come aveva fatto a non capirlo?! E ora... sarebbero andati entrambi ad Hogwarts... forse... nella stessa casa: ovviamente quella del nobile Salazar. Si! *ghignò e alla madre si imperlò il viso di sudore* lo diceva lui che quegli occhi verdi erano proprio verde serpeverde! Si! Adesso lui sapeva cosa doveva fare.
"Mamma!" esclamò gaudente Draco Malfoy, l'ometto, saltando in piedi, gonfiando il petto e puntandosi le manine sui fianchi.
"Lui diventerà il mio MIGLIORE AMICO! LO SO!..."

Narcissa venne presa da tachicardia.

"...LO VOGLIO!"

E fu in quel preciso istante che Narcissa Black in Malfoy si "adagiò soavemete a terra" perdendo definitivamente i sensi.




Note di fine capitolo:

Ringraziamo tantissimo chi ha commentato lo scorso capitolo: siamo commosse *snif snif* e speriamo che i nostri fans aumentino sempre di più (e ne varrà la pena... fidatevi! FIDATEVIII! Muahahah)
Siamo felici che questa versione di Draco sia così apprezzata, perchè per noi è proprio adorabile e ogni volta ci scompisciamo dalle risate a descriverlo! Ed ecco entrare in scena anche il nostro beneamato Pottypotty, ghgh... e Draco con la cicatrice come vi sembra? Le crisi di "papi Malfoy" peggioreranno? Cosa succederà nel corso del primo anno? Di che colore sono le mutande della McGranitt? Lo scoprirete nella prossima puntat... ehm... capitolo. Forse.
Ciao a tutti e grazie, seguiteciii è un'epopea! ISTERIZZATEVIIIIIIIII!!! X3 E... soprattutto... COMMENTATE!!!

Un grazie enorme a tutti i lettori e a chi ci ha aggiunto ai preferiti!

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 - FASE UNO: BRILLANTI TATTICHE D'AVVICINAMENTO MALFOY. ***


CAPITOLO 2 -
FASE UNO: BRILLANTI TATTICHE D'AVVICINAMENTO MALFOY.


Erano trascorsi alcuni anni, ormai Draco non era più un ometto... era un uomo: un uomo Malfoy.

Era al suo quarto anno di scuola e come si conviene ad un personaggio di tale spessore era riuscito a soddisfare le aspettative dei genitori, divenendo il leader indiscusso della propria casa, conseguendo ottimi risultati negli studi, sotto l'ala protettiva dello "zio Piton", suo padrino, nonchè capocasa, nonchè insegnante di pozioni, insegnante preferito da Draco, ovviamente.
Si era anche guadagnato la carica di cercatore e mieteva vittime in campo amoroso sia tra le ragazze sia tra i ragazzi... daltronde voi sarete sicuramente curiosi di sapere com'era andata a finire con quella sua cottarella per Potter...

Ebbene, sappiamo che lui aveva una leggera infatuazione per il Bambino Sopravvisuto, ma poi era cresciuto e si era reso conto della verità: lui, Draco Malfoy, non era per niente cotto di Harry Potter... lo odiava. O meglio... lo amava... cioè lo odiava amorevolmente. E data la nuova presa di posizione del rampollo Malfoy egli aveva deciso così di sposarlo e ora vivevano felici, schifosamente ricchi, e contenti nella villa extralusso alle Maldive di Draco.

Fine.

































Ah ah. Magari.
Purtroppo Draco non aveva fatto i conti con la simpatica nonchè poco collaborativa indole dell'oggetto del suo amore.
Erano ormai anni, quattro, lunghi, esasperanti anni che Draco metteva in atto i suoi piani di conquista del Mond... del cuore di Sfregiato (come lui lo aveva soprannominato affettuosamente).
Faceva di tutto per attirare su di sè l'attenzione del moro, le aveva provate proprio tutte, eppure ancora l'altro non sembrava cedere al suo innegabile fascino. Com'era possibile?

Aveva addirittura pensato che il povero Potter fosse sotto l'effetto di qualche pozione ordita dal diabolico Weasley, evidentemente geloso del loro grande amore, pozione che spingeva Harry a non ricambiarlo, anzi sembrava persino... odiarlo certe volte! Ahimè! Eresia!
Anche se questo, effettivamente, diciamocelo... è proprio impossibile, insomma, come fai ad odiare un ragazzo che per quattro anni ordisce alle tue spalle piani crudeli per far soffrire chiunque si avvicini a te oltre i venti metri di distanza?!
Come puoi odiare una personcina che ti riserva tale premura di sbarazzarti dei tuoi pochi cari rimasti così da catalizzare su di sè tutto il tuo affetto - evidentemente - represso?!
Come puoi scambiare per odio un sentimento così profondo e palese come l'amore di Draco?!

Certo inizialmente anche Draco, da fanciullo innocente qual era (...era! nda), non aveva riconosciuto subito la vera natura del proprio sentimento.
Pensare che ricordava ancora chiaramente quando la prima sera ad Hogwarts tutto tronfio, dando sfoggio della propria rinomata sicurezza Malfoy, aveva fronteggiato Potter - proprio come gli aveva consigliato di fare papi - e con tutto il disprezzo di cui era stato capace aveva fatto in modo di mettere ben in imbarazzo quel pezzente peldicarota di un Weasley per far capire al povero Harry l'errore in cui stava incappando - non sia mai che un eroe del suo livello frequentasse un... un... un Weasley! - e dargli magnanimamente l'opportunità, nonchè il privilegio ed onore di poter frequentare lui: un Malfoy!

E poi... gli aveva teso la mano! Si era addirittura sbilanciato in un tal gesto di disponibilità!
Potter allora avrebbe dovuto aprire gli occhi, capire cosa gli si stava offrendo in quella sua vita grigia e patetica, priva di significato alcuno, e da quel momento in poi diventare il suo schiavett... migliore amico! Osannandolo per i tuti i secoli dei secoli (amen, nda) per una sì tal concessione nel nostro beniamino.

Ma quel diabolico Weasley cosa doveva avergli fatto nel corso del viaggio in treno! Quali calunnie, quali ignominie doveva aver detto su di lui per la propria palese invidia!
Draco si maledisse molte, molte, moltissime volte, in seguito, di essere rimasto tutto il viaggio nel proprio vagone, aspettandosi che fosse lo stesso Potter a fargli visita... ma evidentemente il moro doveva soffrire di cali di memoria, o essere un tipo particolarmente timido... altrimenti non avrebbe certo desitistito dal cercare quella splendida, meravigliosa creatura (simile ad una Veela... ma questa è un'altra storia, nda) che lo aveva degnato, addirittura, di sguardo e parola presso la sartoria di Madama McClan.

Insomma Draco era infine giunto alla conclusione che il suo Potty avesse del tutto perso la ragione a causa delle brutte compagnie che si era ritrovato a frequentare (leggasi: Weasley e Zannutagranger). Eh... non c'era niente da fare: bisognava sbarazzarsi di loro, attirare l'attenzione di Harry in qualche modo, qualunque modo, forse era il caso di chiedere aiuto al papi.

Il primo anno era passato dunque in un susseguirsi di tentativi stravaganti del biondo di render consapevole Sfregiato dei suoi indiscussi talenti e delle sue doti oratorie (come il suo, a dir poco, geniale: "Potty puzza!" su cui aveva lavorato per una notte intera!) o di amico fidato e premuroso (non era forse stato lui che lo aveva seguito fino alla capanna di quell'Hagrid, nel cuore della notte, rischiando il raffreddore o peggio, le pulci, per poi andare a riferire alle autorità competenti nel tentativo di scoraggiare futuri incontri con creature pericolose e sputafuoco... con cui diciamocelo: lui aveva già fatto i conti a quattro anni!)... e lui? Lui cosa aveva ricevuto in cambio da Potter, eh?! Fedeltà? Bonifici bancari? Baciamani? Favori? Inchini? NO! Lui: IL Malfoy della scuola era finito in punizione come aiuto di quel mezzogigante (puzzone, tra l'altro) a vagare nella Foresta Proibita pululante di insetti, uomini cavallo mezzi nudi ed esibizionisti, e chissà cos'altro! L'unica nota positiva della serata era che finalmente lui ed il suo nuovo... ehm... amico?... Harry trascorsero un po' di tempo insieme per conoscersi meglio e lui aveva dato prova della nobile arte del "Grido di battaglia Malfoy" (avete presente il fugone? nda) di cui sicuramente Harry era rimasto colpito, visto che glielo aveva poi ricordato gentilmente successivamente più e più volte (il loro primo ricordo insieme, nda)

Altra nota positiva del primo anno fu sicuramente l'aver scoperto della grande passione che Potter nutriva per i quadrupedi sbavanti e pelosi... non stiamo parlando di Weasley questa volta, no! Ma dei migliori amici dell'uomo... no! Non i soldi (anche se Draco aveva le sue perplessità a riguardo) ma i cani! Infatti non solo si faceva sbavare frequentemente ed assalire dalle zecche di Thor ma era stato l'unico che impavido era andato a coccolare Fuffi, il simpatico cagnolone di Silente.
Poi Potty si era limitato a salvare ancora una volta il Mondo Magico, trascorrendo un anno molto intenso... non è da tutti far fuori per la seconda volta il Signore Oscuro (Lucius non parve prenderla molto bene, la "prese coi tranquillanti")... quindi Draco aveva alla fine dovuto perdonarlo per quella sua leggera mancanza di attenzione e devozione.

Cosa che non mancò di riferire a mamma e papà una volta tornato a casa per le vacanze. TUTTE le vacanze.

Alla luce della nuova scoperta della cinofilia di Potter aveva ben pensato di chiedere come "regalo di bentornato" un bel cucciolo, chissà che sorpresa piacevole sarebbe stata mostrare ad Harry il suo nuovo esemplare di Levriero Kazakistano Gigante...
sicuramente era stata una gran bella sorpresa per sua madre quando non riuscì più a trovare che fine avessero fatto tutti gli elfi domestici del Manor.

Come non apprezzare dopotutto la pulizia e la delicatezza di questo animale che faceva in modo di far sparire le ossa e tutto il resto dopo cena due metri sotto terra.

Inoltre aveva espressamente chiesto consiglio alla madre riguardo alla spinosa questione Weasley. Certo perchè non poteva continuare a vedere quel peldicarota ronzare sempre intorno ad Harry! Era evidente che il suo fine fosse quello di brillare della luce riflessa di Sfregiato, da pezzente qual era... ed era sempre più evidente che solo lui fosse l'amico perfetto ed ideale per quell'anima semplice ed indifesa di Potter.

Narcissa si era limitata a dire:
"Ma tesoro, non puoi mica far sparire Weasley nel nulla, caro. Cerca in qualche modo di avvicinarti a Potter, di scoprire cosa gli piace, condividere i suoi interessi..."

E fu così che venne aperta la Camera dei Segreti.

Papà era stato tremendamente gentile e collaborativo, - forse Harry non gli stava così antipatico, dopotutto, anzi gli era sembrato quasi felice di aiutarlo a studiare un piano per divenire amico dello Sfregiato e liberare la scuola dall'appestante presenza Weasley. L'idea dello "far Sparire Weasley" (unica parte del discorso captata da Draco) data da mamma si era adeguata perfettamente ai modi spicci, eleganti ed efficaci di papà! Ah che bella famiglia!

Inoltre per avvicinarsi ulteriormente ad Harry si era fatto comprare la squadra intera di Quidditch di Serpeverde così da diventarne il cercatore, proprio come Potty. E poi, proprio come aveva detto mamma: lui gli era stato vicino nelle partite, molto vicino e gli avrebbe anche offerto una spalla su cui piangere nei momenti di sconforto, di cui si sarebbe premurato di esserne anche l'autore. Animo pio.

Ma Potter era stato ancora più tardo del previsto, dannato! Non aveva lasciato che la natura seguisse il suo corso sanguinario nella distruzione della stirpe Weasley adeguandosi alla promozione a SUO nuovo migliore amico (a seguito dei funerali di Hermione, Ron e Ginny), e aveva anche ucciso quel tenero basilisco che aveva come unica colpa quella di aver pietrificato la sclerotica Mrs.Purr. E dire che Draco credeva che non gli fosse tanto simpatica visto che era quella gatta che lo faceva sempre finire nelle sgrinfie di Gazza, dando l'allarme nel corso delle sue scorribande notturne.

Che noia anche quell'anno lo Sfregiato si era fatto notare fin troppo per i suoi gusti, i suoi tic erano peggiorati ora che tutti avevano sulle labbra il nome "Harry Potter" e lui che nell'ombra era il fautore del Destino del quattrocchi non riceveva neanche un misero riconoscimento.
E papà quanto si era arrabbiato quando Potter gli aveva soffiato - atto molto Malfoy, a detta dell'orgoglioso Draco: un Malfoy ottiene sempre quello che vuole! - l'elfo domestico Dobby, uno dei pochi sopravvissuti al caro Adolph (ricordate il tenero cucciolo di Levriero? nda)

L'anno si era così concluso, niente Coppa di Quidditch, niente Coppa delle Case... niente Potter... unica nota interessante: Harry doveva essere una sottospecie di animalista com'era emerso al Club del Duellante parlava correntemente Inglese, Italiano, Spagnolo, Weasleyano, Secchionese ed infine anche Ssserpentese.
Che gran poliglotta!
Draco era sempre più convinto che avrebbero tratto entrambi graaandi vantaggi dal diventare conoscenti, ancor meglio amici, anzi... migliori amici!

Eppure... mancava ancora qualcosa nella sua triste vita di miliardario... ma cosa? "COSA? COSAAA?!?!"

E Narcissa, nel contemplar il pargolo intento a trarre i bilanci dell'anno appena trascorso, mentre gridava in maniera sconnessa ed un poco preoccupante, non potè fare a meno di chiedersi dove Lucius tenesse le sue magiche "pilloline della felicità".




Note di fine capitolo:

Un grazie a tutti quelli che hanno commentato e commenteranno, a chi ci ha aggiunto ai preferiti ed anche a quelli che leggono e basta… sì proprio voi, che state fischiettando facendo finta di nulla :P avanti! Sappiamo che ci siete! Fate uno sforzicino e lasciate una recensione *__* studi scientifici approfonditi hanno dimostrato che non provoca danni alla salute!! Invece un Adolph alle calcagna comincerebbe già a diventare più problematico… eheh allora come vi è sembrato il new capitolo??? Vi state isterizzando?

Alla prossima con il terzo capitolo: “FASE DUE: AMMETTILO DRACO!

Byee, sempre vostre e fedelissime
Sexy no Jutsu.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 3 - FASE DUE: AMMETTILO DRACO! ***


CAPITOLO 3:
FASE DUE: AMMETTILO DRACO!




Cara mamma,
come vanno le cose al Manor? E lo stress di papi? E' migliorato o perde ancora capelli dalla sua fulgida chioma?
Mi manca tanto il mio piccolo Adolph, sei proprio sicura sicura che non ci sia modo di recapitarmelo quì, lo terrei buono buono nelle segrete... non toccherebbe nessun elfo domestico... e poi Potter so che sarebbe così felice di conoscerlo. Lo sarebbero entrambi, suppongo.
A proposito di Potter mamma, ultimamente mi sento strano. Anche prenderlo in giro non mi soddisfa più come un tempo, e pensare che mi sono esibito in esilaranti nonchè brillanti imitazioni del suo svenimento davanti ai dissennatori il giorno del rientro a scuola... eppure... quando lui mi guarda con quegli occhioni verdi, sgranati e inebetiti, io... davvero non so cosa mi prende... avverto come una stretta al petto che mai avevo sperimentato in vita mia ed uno sfarfallio allo stomaco. I primi tempi credevo fosse colpa della cucina pesante e bisunta di Hogwarts ma oggi, mamma, sento che non è così... deve esserci una ragione più profonda... eppur mi sfugge. Ah non dir niente a papà, non vorrei si preoccupasse troppo per me - suo primogenito e unico erede - ed avesse delle ricadute.

Però mamma ti confesso di essere turbato e mi accorgo sempre più spesso di ritrovarmi a guardare Potter anche durante le lezioni... spero che lo zio Piton non se ne accorga. Soprattutto che non si accorga di quel pentolone carbonizzato di settimana scorsa... mamma è grave? Cosa mi sta succedendo. Mamma ma tu... sii sincera... trovi che io sia fissato con.. POTTER?! Pansy dice che sono malato, Blaise che sono da ricovero, ma Madama Chips... dice che sono sano come un pesce!!! Ho provato ad esternare i miei turbamenti ad i miei amici e loro... loro... maleducati! Mi hanno dato le spalle... a me capisci?! Me medesimo, Draco Lucius Malfoy... e si sono messi a ridacchiare e farsi gomitino fra di loro. E per tutta la serata, a cena ed il giorno sucessivo, quando mi guardavano o provavo ad aprir bocca... loro! Amici degeneri! Scoppiavano a ridere e cercavano di attirare l'attenzione di Potter farneticando cose a me sconosciute. Bifolchi!
Per questo ancora una volta ti chiedo... mandami Adolph! E li faccio ridere io... ahahah scherzi a parte. Come sono simpatico. Non farei mai del male ai miei amici o alle persone a cui tengo - non troppo almeno. Insomma ho bisogno di un tuo consiglio.

Ti prego mamma risp. al più presto

Ps.
MAMMA RISPONDI

Pps.
MAMMAAA, quasi dimenticavo un fatto di rilevanza estrema! I miei capelli sono così opachi!!! Si stanno rovinando a causa di tutta la dannata umidità dei sotterranei! Non voglio che i miei capelli diventino come quelli dello zio Piton. Potter odia Piton... e se io divento come Piton dopo odierà anche me! E io non posso essere odiato da Potter... perchè IO odio lui... lui deve... deve... insomma. Oh al diavolo! Mandami qualcosa per i capelli.

Pps.
Mamma ma... credi davvero che io abbia una leggera fissazione per lo Sfregiato?

Ppps.
Naaaaaaa!... vero...?

Pppps.
VERO?!

Ppppp(otter)SsSs
Eheheh il nome di Potter va su tutto. Che cognome ridicolo.


A presto.
Tuo figlio devoto.
Draco



*****

Figlio mio adorato,
la tua mamma ti ha sempre nel cuore e pensa sempre al benessere tuo e dei tuoi capelli
(perchè tu vali!nda) per questo ricorda di utilizzare dopo ogni shampoo la lozione che ti ho mandato.

Papà inizia solo ora a riprendersi, ti saluta con affetto.
Adolph mi pare ultimamente un poco ingrassato, eppure sono sempre molto attenta alla sua dieta; tutti gli elfi domestici rispondono alla conta. Questo mese abbiamo perso solo Henrichetta II, Pot e Ter IV. A proposito di questo: non riesco più a tenere il registro dei nomi, non potrei mai accusarti di scarsa fantasia ma... non ti sembra forse il caso... non so, di tornare a nomi come Dobby, Tinky-winky... Lala o Boe? L'altro giorno ho chiamato il nome di "Potter" e sono arrivati otto, dico otto!, mostriciattoli verdognoli in sincrono e non sai che seccatura spiegare loro quale di loro stessi realmente chiamando... sono così ottusi e io ti dirò, non è che li sappia poi distinguer così bene l'uno dall'altro... e poi per Diana!, ho altro a cui pensare... ho perso metà della mattinata!

Tornando a noi. Cercherò di essere delicata, forse avremmo dovuto parlarne a voce, son certa che non mancheranno altre occasioni, ma vedi... non credo che tu sia leggermente fissato con Potter. No...


*A questo punto Draco trasse un sospiro di sollievo*

Tu... tu... SEI OSSESSIONATO!!!!!!!!!!!!!!!

*Draco cadde dalla sedia*

Sono solo due mesi che sei a scuola e quella era la tua venticinquesima lettera monotematica: Potter, Potter... Sfregiato... Potty... sempre e solo LUI.
Draco credo che tu sia abbastanza intelligente, daltronde hai o non hai il mio sangue nelle vene?, da capire che ormai tu vivi una sorta di "Pottercentrismo". E dal momento in cui riconoscerai questo fatto son certa che capirai anche la storia di "farfalle" e "dolori insensati al petto".

Oh mio ometto, la mamma ti resterà sempre accanto... - spero.
Ogni giorno di più mi ricordi tuo padre, sai anche lui aveva il tuo stesso modo di "esprimere i suoi sentimenti"... ma ti prego, ti supplico, è un consiglio della tua mamma: dolcezza Draco. Dolcezza, moderazione, non essere impulsivo e rifletti bene prima di agire!
Ora promettimi che quando avrai capito, colto il significato del tuo malore ed interesse per quel Potter, correrai a scriverlo alla tua mamma affinchè possa aiutarti nel modo più discreto ed efficace possibile.

Ti abbraccio con tanto affetto
Mamma




Draco aveva impiegato solo altri quattro mesi e altre ottantacinque lettere alla mamma per realizzare che effettivamente il suo malessere era tutta colpa di Potter e altri due mesi per ammettere la propria "leggera fissazione" nei confronti del Bambino Sopravvissuto (come Draco stesso era solito definirla).

Aveva così dovuto intensificare la propria opera di spionaggio verso il dannato Grifondoro nel tentativo di far chiarezza dentro di sè, come si era tanto raccomandata la madre.
Era così riuscito a scoprire cose di cui neanche Harry era consapevole: il profilo migliore di Sfregiato era, senza dubbio, il destro dove era meglio visibile la cicatrice; quando Potter si arrabbiava iniziava subito a sudare freddo e se stava discutendo con Piton si mordeva le labbra, come se cercasse di trattenere insulti di ogni genere; quando San Potter era in imbarazzo arrossiva come una pluffa e fissava un punto indeterminato della sua lercia scarpa consunta, precisamente le stringhe della sinistra... e tanti altri particolari più o meno rilevanti sulla sua vita e delle sue abitudini.

Era con sommo orrore che Draco quell'anno aveva visto Harry sotto un'altra luce, Harry, il suo "tonto patatone Potty" a seguito della prima partita contro Corvonero del Torneo di Quidditch fra le Case, aveva cominciato a mostrare interesseper una... una vecchia cinese smorfiosa con le doppie punte: Cho-racchia-Chang.
"Che nome è CHO CHANG?! - si lamentava di quando in quando il nostro giovane Malfoy, deliziando l'intera Sala Comune di Serpeverde con i propri monologhi - EH?! MA SI PUO' SAPERE?! MA RISPEDIAMOLA AL PAESE D'ORIGINE!"

Per Salazar! Potter sapeva essere così fuori luogo alle volte... specie quando con quell'aria beota stava lì a fissarla palesemente da ogni angolo del corridoio cercando - con scarsi risultati - di passare inosservato, rotolando intanto giù da questa o quella scala, dopo essere inciampato in quelche povero primino.

Che idiota... che fissato! Che ossessionato! Che... un momento. Fissato? Ossessionato?

Fu così che finalmente Draco riuscì a fare il fatidico "due più due" - con un piccolo aiuto dei suoi amici - e a dover riconoscere che forse c'era qualche leggera similitudine fra i comportamenti suoi e quelli di Sfregiato...

"Ok! Va bene... forse, e sottolineo il forse, in fondo, molto in fondo, anzi in una profondità rimarcata ed oscura - a questo punto Pansy e Blaise gli avevano puntato le bacchette alla gola, esasperati dal petulante nonchè inutile tentativo di Draco di sottrarsi alla confessione - OK! BASTA! Non c'è bisogno di usare la violenza!!! Lo ammetto: sono un po' geloso di quella puzzona della Chang! Mi da' fastidio il comportamento di San Potter... che forse non è neanche così tanto santo come dicevamo noi - occhiataccia di Pansy e Blaise - ehm... come dicevo io... no, si ok, torniamo a noi: io... cioè... Potter... cioè... Harry... ehm... ... ... ... ... ... un pochino, forse... sì... mi potrebbe anche piac... - preoccupanti scintille rosse scaturirono dalle bacchette dei suoi carissimi "amici" - MI PIACE, OH! MI PIACE POTTER! MI PIACE TANTISSIMO! NON CE LA FACCIO PIUUU'! LO VOGLIO ORA! ADESSO! SEMPRE! AAAAAAAAAAAAAAAHRG!!!"

Brividi corsero lungo le schiene di Pansy e Blaise, ed a quel punto si resero conto che qualcosa era inevitabilmente cambiato... forse non in meglio... anzi, sicuramente in peggio - molto peggio - o almeno per loro che avrebbero dovuto sopportarlo: avevano creato un mostro, quella sera un nuovo Draco Malfoy era nato tra le mura di Hogwarts.


E fu, tra l'altro, da quella stessa fatidica sera che la cicatrice di Potter prese a prudergli in maniera insopportabile e lui seppe che qualche catastrofe si sarebbe presto abbattuta su di lui... e brava Cooman!

"Potter: ora sono grami tuoi!"
"Oh! Grazie prof.! E lei come sta?"

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: HARRY TROTTER ***


CAPITOLO 4:
HARRY TROTTER




Zabini se ne stava comodamente sdraiato a prendere il sole e a godere della brezza salmastra lì, nella sua spiaggia privata, in un angolo di Paradiso: il beneamato riposo dopo le fatiche dell'ultimo anno scolastico, ora avrebbe finalmente potuto godere di pace, di tranquillità e soprattutto di... silenzio.
Nessuna, e ripetiamo nessuna, vocetta petulante - e diciamocelo: anche un poco logorroica, alle volte - poteva ora assillarlo con i suoi discorsi paranoici e incentrati sempre e solo, guarda caso, su un certo, sfigatissimo, Grifondoro Sopravvissuto.

Le vacanze erano finalmente giunte! E Blaise Zabini aveva tutta l'intenzione di godersele. (In tutti i sensi! nda.)
Alzò pigramente un braccio per afferrare la noce di cocco - squisitamente intagliata e decorata con gli ombrellini colorati che tanto piacevano al nostro Serpeverde - e bere il suo cocktail tropicale preferito. Nel mentre rivolse uno sguardo sornione in direzione della battigia dove la sua numerosa compagnia di "amici" ed "amiche" si stava dilettando in un'amichevole partita di beach-volley.

"Blaise, ti prego! Vieni anche tu!" lo invitò in quel mentre l'avvenente Miss Diagonalley 1996, sventolando il braccio in aria nella sua direzione, subito seguita da un coro miagolante ed invitante di: "Siii Blaise! Vieni con noi! Vieni a giocare, dàiii!" - che avrebbe fatto invidia ad un banco di sirene (e quì nacque l'amletico dubbio: le sirene si spostano a banchi? Sciami? Bah! nda).

"Più tardi ragazzi, più tardi. Ora sono troppo stanco per fare qualsiasi cosa." rispose strascicando le parole, limitandosi a conceder loro un cenno della mano che li invitava a continuar pure a giocare.

"Ne sei proprio sicuro?" chiese ammiccando un "Marcantonio", comparso al suo fianco chissà quando, e di cui Blaise francamente non ricordava neanche il nome al momento; gli bastò, in ogni caso, una sola occhiata d'intenditore al suo scuoltoreo fondoschiena per riconoscerlo come Mr Dicembre del calendario di Playwitch di quell'anno.

Aveva giusto una risposta maliziosa sulle labbra quando due morbide braccia lo cinsero da dietro, carezzandogli sensualmente il petto e le spalle, prima che una voce vellutata gli sussurrasse: "Ma Blaise, non vorrai farci credere di essere già così stanco... non hai un po' di tempo neanche per me?" terminò la ragazza, sporgendosi poi di lato così da deliziare il padrone di casa con un bel primo piano delle sue splendide te... nere espressioni facciali... ehm, sì... facciali.

Zabini gli concesse uno sguardo d'apprezzamento per poi replicare con un sorriso predatorio e la sua voce bassa e calda: "Bambini, datemi tregua, non vedete che sono occupato?" e come a dar adito alle proprie parole giocherellò con uno degli ombrellini di carta della noce di cocco - ma quanto gli piaceva farsi pregare così?

"Va bene, ma permettici almeno di godere della tua compagnia!" "Godi quanto ti pare Chiappedoro, basta che ti sposti perchè così mi togli la luce."
Mr Dicembre gli regalò un sorriso malandrino prima di andare ad accoccolarsi vicino al lettino di Blaise.

Quest'ultimo intanto sogghignò, ringraziando mentalmente, ancora una volta, il proprio enorme, grandioso, innegabile sex appeal ereditato evidentemente dalla madre (nonchè le considerevoli eredità degli otto "paparini" precocemente deceduti), e sorseggiando il proprio cocktail.

Stava giusto pensando a quale parte di sè concedere ai propri ammiratori quando...

TRRRRRR!
No, non è la vibrazione di un cellulare.

TRRRRRR!
No, non pensate male... non è neanche un vibratore!

TRRRRRR!
...

"MA PORCO GODRIC!" giunse l'imprecazione del possessore della bacchetta - a causa della quale gli era andato di traverso il succo tropicale. Ed ancora...

TRRRRRR!

In un gesto secco e stizzito Blaise rifilò la noce di cocco a Chiappedoro, mettendosi a sedere irritato e recuperando la propria bacchetta che, evidentemente, stava vibrando con tutta la furia di cui era capace una sola persona sulla faccia della Terra...

"Pansy... che c'è?!" sbottò esasperato, dopo aver richiamato con un "Accio" la prima conchiglia disponibile ed averla incantata, prima di accostarla all'orecchio.

Fu effettivamente la voce della sua cara amica Pansy Parkinson a rispondere:
"QUESTA LA DEVI PROPRIO SENTIRE! AAAH... E' IMPAZZITO!!!"
E non è l'unico, pensò Blaise allontanando di scatto la conchiglia notevolmente assordato: anche a distanza riusciva ad udire perfettamente le parole della Parkinson.
Zabini sospirò lanciando un'occhiata ai propri "amichetti" che apparivano a dir poco basiti e notevolmente colpiti dalle grida dell'Arpia, che stava continuando a dire agitata:
"HA PERSO IL LUME DELLA RAGIONE! IO LO SAPEVO: SAPEVO CHE SAREBBE ACCADUTO! L'ABBIAMO PERSO PER SEMPREEE!!!"

Zabini, purtroppo, temette di sapere di chi si stava parlando, il fatto che poi Pansy sembrasse sull'orlo di un pianto isterico non fece che avvalorare la sua tesi; decise che era il caso di continuare in privato quella conversazione e mandò quindi via a malincuore, con un cenno secco del capo, Mr Dicembre e la sua graziosa compare.

"BLAISE! ALLORA! CI SEI?! SBRIGATI, TE LO PASSO SULL'ALTRA LINEA!"
Blaise a quel punto rabbrividì, levando gli occhi al cielo e preparandosi al peggio.
"SENTILO IL PORCO, HA OSATO CHIAMARMI IN UN MOMENTO DEL GENERE! INSENSIBILE!" la voce di Pansy s'incrinò pericolosamente ma in quel momento Zabini non vi fece più caso, l'espressione del suo viso si era fatta granitica, due sole parole gli avevano fatto ben drizzare le orecchie nell'ultima affermazione di lei ed ora gli stavano rieccheggiando nella mente. A quel punto trasalì piacevolmente stupito e ringalluzzito: forse la piega presa dalla situazione non sarebbe stata tanto male.

"Sì, sì passamelo, passamelo." e velocemente il moro incantò la prima cosa che gli capitò sotto mano, ogni suo gesto tradiva una certa trepidazione per il voler esser anche lui partecipe delle attività del "porco" in questione.

"Ohi Draco, amico mio!"
"Aaah..." giunse dall'altra parte un gemito languido ed a parere di Blaise, piuttosto sensuale.
"Aaah?!- ripetè il ragazzo di colore strabuzzando gli occhi, prima di sorridere gaudente -Draco! Ah-hà! Bene, immagino tu ti stia divertendo!"

"Non... ah... immagi... anf... ni neanche... mhm... quanto Bla... ah... ise!"
Dal tono felice ed evidentemente soddisfatto, nonchè accaldato ed affaticato - dati gli ansiti ed i gemiti che intercorrevano fra le parole - sembrava quasi di poter sentire il palese sorriso di beatitudine sulle labbra di Malfoy.

"Ma cosa stai facendo, esattamente?"
Chiese quindi maliziosamente il moro e nel mentre, dall'altra conchiglia, giunse l'urlo di avvertimento di Pansy: "AAARGH! NON CHIEDERGLIELO! NON FARLO!!!"

"Eh sai, Blaise, sono in giardino ora e..."
Rumori sospetti da parte di Draco.

"E...?" Blaise era completamente rapito dalla conversazione.
Che Draco finalmente avesse rinunciato al Marmocchio Sfregiato e si fosse abbandonato alle gioie dell'essere uomo con qualcun altro?!

"Ah! Sì! SIII!!! TROTTA HARRY, TROTTAAA!"

- Intanto nella mente di Blaise Zabini:

Harry... (perplesso)

Trotta... (perplesso)

HARRY?! (sorpreso)

TROTTA?! (sorpreso)

Harry! (sicuro di sè)

Trotta! (sicuro di sè)

Harry trotta! Draco cavalca! (gaudente e trionfale)

Ad interrompere l'intelligente filo logico dei suoi pensieri fu il gemito disperato di Pansy che ora stava realmente singhiozzando e - da quanto si poteva intendere dai rumori sopetti che a tratti coprivano la comunicazione - scagliando oggetti contundenti, distruggendo con la sua furia tutto ciò che le capitava innanzi: "E' da tre ore e mezza che vanno avanti così! TRE ORE E MEZZA, CAPISCI?!"

Blaise si illuminò acor di più quell'affermazione.
Oh certo, certo che capisco... tre ore e mezza! Però! Altro che novellini!

"SIII! Ancoraaa! Non ne ho mai abbastanza! *altri rumori strani e sospetti* Ah! Comunque, dimmi pure Blaise, hai bisogno di qualcosa?"

"Draco! Ma COME? DOVE? QUANDO?!"

"Ah, giusto ieri alla Fiera dell'Est... l'ho visto e ho deciso che sarebbe stato mio a qualsiasi prezzo... e pensa che ho imparato tutto e subito a casa."

"Ma sì, come al solito insomma ma... cosa???te lo sei portato al Manor?- Blaise inarcò un sopracciglio stupito -Ed i tuoi genitori?"

"Certo! Io ottengo sempre tutto! Mamma e papà erano così felici di esaudire il mio desiderio... E SMETTILA HARRY, NON RICONOSCI UN BUCO QUANDO NE VEDI UNO?! TE LA SCORDI LA CAROTA SE CONTINUI COSI'!"

Blaise spalancò occhi e bocca a dir poco gongolante; Pansy fu seriamente sul punto di rimettere il brunch.

"E bravo Harry! Si è fatto accalappiare alla fine." isinuò maliziosamente Zabini.

"Bè sì, non è stato difficile. Buono Harry, buono."

"Suvvia Draco, non essere modesto: in un sol giorno te lo sei pigliato."

"Ma sì! Te l'ho detto! Sono un Malfoy! L'ho comprato!"

Comprato... ?

"COMPRATO?!" fu Pansy a dar voce alla propria perplessità, ed a quella di Blaise, con un grido da far invidia ad una banshee.

"Pansy, insomma! Smettila di urlare... spaventi Harry! In ogni caso sì, comprato, ma prima ho giustamente preteso di provarlo!"

"CHECCOSA?!" Questa volta Pansy e Blaise gridarono all'unisono.
Seguì poi un lungo silenzio.

Draco che, nella propria tenera ingenuità, non capiva che cosa ci potesse essere poi di così strano: lui otteneva sempre quel che voleva, come abbiamo già detto, e la scarsa fiducia degli amici a credere alla sua storia iniziava ad offenderlo. Si rilassò solo nel passare una mano nel ciuffo spettinato ed indomito del suo Harry.

Pansy aveva intanto perso i sensi un paio di volte; solo i sali prontamente recuperati dai suoi elfi domestici l'aiutarono a riprendersi.

Blaise dal canto suo pensava stupito:
Ma tu guarda... non pensavo che Potter, il Grifondoro virtuoso, fosse tipo da svendersi per del vile denaro...
Ed in quel momento Zabini si guardò intorno contemplando la magnificenza di tutti i giovani esemplari di bipedi - senza dubbio più attraenti dello Sfregiato - che stavano passando con lui le vacanze, in maniera del tutto disinteressata, ovviamente, e ghignando pensò che beh, semplicemente, Potter era solo come tutti gli altri.
A questo punto il moro decise di giocare la propria carta, dopotutto occasioni del genere non capitavano mica tutti i giorni... comparve ancora una volta il suo miglior sorriso predatorio mentre simulando una voce noncurante diceva all'amico:
"Draco mi pare di capire che il tuo Harry ci sa fare..."

"Ah sì guarda è fantastico! Così energico, piccolo ma potente!"

Effettivamente quel Potter aveva la tipica stazza del cercatore, piccolo - come non mancava mai di far notare Draco era più basso di lui - e magrolino.
"Ma davvero...?" commentò Blaise scettico

"Ma sì!" "No, non ci credo" se Zabini conosceva bene il suo pollo avrebbe senza dubbio abboccato e la giornata si sarebbe piacevolmente conclusa per tutti.

"Non potrei mai mentirti su un'argomento del genere! Dài se vuoi, proprio perchè sei tu... te lo presto per un po'! Così, per provare!" a Blaise sfuggirono quasi le conchiglie per l'immediata proposta indecente.
Strano: pensava che avrebbe dovuto lavorarsi il "pollo" più a lungo. Beh... meglio così!

"DRACO SEI DISGUSTOSO!" giunse il grido di Pansy.

Blaise intanto sfregandosi le mani:
"Ma no Pansy siamo amici! Dobbiamo condividere tutto! Anzi, perchè non provarlo tutti insieme?" Altra proposta indecente e più esplicita... chissà come avrebbe reagito Draco.

Fu in quel preciso istante che si udì il poco rassicurante *CRACK!* della materializzazione della Parkinson che, una volta atterrata con particolare cattiveria sullo stomaco di Blaise, cominciò a scuoterlo energicamente e con chiari intenti omicidi:
"TUUU! E' TUTTA COLPA TUA! SEI STATO TU A FARGLI IL LAVAGGIO DEL CERVELLO! TU, DEPRAVATO! DRACO ERA COSI' PURO! TU, CON LE TUE IDEE GENIALI E I TUOI INFLUSSI MALEFICI, BESTIA! ANIMALE!"

"Ops! E' caduta la comunicazione con Pansy!" constatò intanto Draco, poi rispondendo alla "proposta indecente" di poco prima: "Ma certo Blaise, Harry ne ha per tutti! Cosa credi!- ed in quel momento cambiò tono, facendosi autoritario -...allora Harry! Finiscila! Cosa stai cercando di fare... ? EH!? Quì comando io: lo capisci da solo o vuoi proprio che usi il frustino?!?!"

Fu nell'udir quelle parole che Pansy fu in procinto di svenire di nuovo e lasciò andare, momentaneamente sano e salvo, Blaise; intanto i neuroni del suddetto Zabini ululavano sbavando innanzi all'immagine di un Draco versione sadomaso evocata nella sua mente.
Certo, nelle proprie numerose fantasie erotiche si era sempre immaginato un Draco come dire... più sottomesso, più passivo, (più uke! nda.) insomma e, possibilmente, muto, ma anche questo non era poi così male.

Blaise deglutì più volte prima di riuscir a dire:
"Ma perchè non adesso? E' appena arrivata anche Pansy..." la ragazza intanto, riavutasi di colpo, stava cercando di strappargli di mano conchiglia e bacchetta farneticando che lei non aveva nessunissima intenzione di assistere a quelle loro oscenità.

"Ah sì! Volevo farlo provare anche a lei... sei contento Harry? Andiamo a trovare Blaise e Pansy... e smettila di fare questi versi idioti!"

"Adesso Draco! ADESSO!" Zabini non riuscì più a mantenere un tono normale, aveva alzato la voce trepidante, per poi scattare in piedi - decisamente baldanzoso e su di giri, ribaltando letteralmente la Parkinson - ed abbandonare di colpo tutta la propria pigrizia.

"Ok arriviamo!" rispose Draco attaccando la comunicazione; Pansy pensò bene di scagliare la noce di cocco, con tutte le proprie forze, contro la testa di Zabini, che riuscì ad evitarla per un soffio.

"SEI UN PORCO! SIETE DUE ANIMALI! DOVRESTI VERGOGNART..." non fece in tempo a finire la frase che si udì il rumore di un'altra materializzazione.

La ragazza ammutolì coprendosi velocemente gli occhi... non poteva nè voleva vedere! Trascorsero istanti di lungo, opprimente silenzio, finchè non si udì...
... cloppete cloppete cloppiti clop...
Solo allora la strega si decise a sbrirciare fra le dita, scorgendo il volto in estasi di Draco che avanzava verso di loro, beh...
saltellando?
Decise di farsi coraggio e scostare entrambe le mani per vedere meglio, nulla però l'aveva preparata alla scena a cui fu costretta ad assistere... forse... forse era molto peggio di quel che si era aspettata: il suo amico, colui con cui avevano condiviso tanti momenti importanti della propria vita, dalle prime, infantili torture contro gli elfi domestici ai votacci in Trasfigurazione... lui... proprio Malfoy... il suo Draco...

LUI ERA UN CRETINOOO!!!

Il "cretino" in questione stava al momento sfoggiando una perfetta tenuta da equitazione - con tanto di stivali, casco e frustino-; innanzi a sè era sospesa a mezz'aria una carota mentre, il nostro cavaliere, sedeva baldanzosamente in groppa a... ad uno scherzo della natura!
E non era Potter in effetti... no! Ma cos'era precisamente...?!
Pansy, in quel momento, non avrebbe saputo dirlo.

Un brillìo accecante scaturì dal sorriso e dallo sguardo trionfale di Draco mentre quest'ultimo arrestava l'incedere dello "scherzo della natura" - che addirittura nitrì con la potenza di un criceto - innanzi ai propri amici.

La Parkinson, a quel punto, non sapeva se ridere o piangere. Da un lato era sollevata, dall'altro non si sentiva per niente rassicurata riguardo le condizioni mentali del povero Malfoy.

A rompere quel momento di stasi e silenzio surreali fu la voce tombale di Blaise:
"Draco... questo... esattamente...- il moro di scatto levò un dito puntandolo accusatorio contro il muso della ridicola cavalcatura, infilandoglielo quasi nel naso. Quest'ultima, in tutta risposta, pensò bene di leccarglielo- ... COSA SAREBBE?!" sbottò infine, scandendo bene le parole e ritirando di scatto la mano, irrimediabilmente sbavicchiata da Harry.

Ora la completa attenzione di Pansy e Blaise era rivolta a Draco, questi incredibilmente serio trasse un sospiro ed in fine svelò l'arcano:
"Lui è... è HARRY TROTTER!" (vai con il celebre gingle! nda.)

Silenzio.
Harry Trotter cercò ancora di cacciarsi in bocca la mano di Zabini.

"Ma insomma non sei mai sazio! Smettila di leccare qualunque cosa vedi! Porco!- urlò Draco alla cavalcatura- Sei o non sei il mio stallone purosangue? Comportati come si deve!- quindi rivolgendosi ai propri amici insolitamente silenziosi- ...allora ragazzi cosa ne dite?! E' il mio nuovo pony lillipuziano di Mongolia! Non è un amore? Non vi ricorda qualcuno?"

Pansy osservò basita il piccolo esemplare di pony dal manto nero... sembrava più un panda date le macchie circolari bianche intorno agli occhi ed a quella specie di macchietta contorta sulla fronte... se di fronte si poteva parlare per un pony.

"Oh dolce Salazar! Non voglio vedere!" disse Pansy, realizzando che effettivamente quelle tre macchie passavano per occhiali e cicatrice, e che, in ogni caso, era sempre meglio quella sottospecie di cavallo nano ad un Potter in famiglia.

"Guardate! E' un Potter! E' bello e spettinato proprio come lui! Non trovate che sia stata geniale la mia idea di chiamarlo Trotter? Non sono simpaticissimo? Ammettetelo che per un istante avete creduto fossi con Potter...- poi scese agilmente dai venti centimetri della cavalcatura- ...forza Trotter fai fare un giretto anche a Pansy!"

"Tieni lontano quello sgorbio da me! Via! Lontano! Lontano! Per Salazar, Draco, non potevi aver almeno la decenza di prenderti un cavallo normale?!"

Malfoy imbronciò le labbra in un fare infantile:
"Ma questo è più carino e portatile e poi... la mamma non si fidava a darmi un cavallo di quelli grandi... devo ancora imparare!"

"Facevi prima a cavalcarti ADOLPH!" urò Pansy.

Blaise ancora taceva, pietrificato.
Non reagì neanche quando gli altri suoi amici, lasciato da parte il beach volley, risalirono la spiaggia per dedicarsi al nuovo venuto... no, non Trotter - anche se c'è da dire che molte fra le ragazze lo salutarono con tanti grattini affettuosi e coretti di:
"Ohmaccheccarino! Chedolce! Checcaruccio!" - per poi concentrarsi sulla figura maestosa del biondo Malfoy che, con orgoglio, prese ad intessere le lodi del suo nobile destriero.

La mascella di Zabini toccava ormai terra.

"Ma... Blaise che ti prende... - gli occhi di Draco lo fissarono intensamente e quasi con aria intelligente- ...oh mio Dio! Blaise... hai preso un granchio! Che bello!"

Blaise inarcò un soprcciglio, cercando di capire se il biondo lo stava prendendo in giro, finchè non si decise a lanciare un'occhiata alla mano in cui ancora stringeva la conchiglia usata per chiamare Malfoy fino a poco tempo prima.
Trasalì.
Non ci aveva fatto caso ma, effettivamente, la conchiglia in questione ospitava una specie di paguro.
Ma che bella giornata!, ironizzò dentro di sè il moro.

"Ti prego regalamelo! Non ne ho neanche uno! Lo voglio! Lo voglio! Lo vogliooo! Lo chiamerò... ... mhm... ... mhm... ..."

Trascorsero diversi munuti, finchè Pansy non fece per dire qualcosa ed interrompere il biondo.
"No zitta! Sssh, silenzio! Sto pesando... sono in fase creativa! Lasciami concentrare! Ah ecco! Ci sono! CI SONOOO! Sono un genio *risatina sadica* lui si chiamerà...- ed indicò il paguro in questione -... Granchy Otter!... ... ... ... ehi ma! Un momento! No nn lasciatemi quì da solo! Paaansy! Blaiseee! Prima mi invitate... e poi... poi mi mollate qui! MALEDUCATI! IIIIIIIIIIII-HAAAAAA'! ALLA CARICA TROTTER, ALLA CARICA! INSEGUIAMOLI! IIIIIIIIIIII-HAAAAAA'!!!"



A Pansy c'erano voluti diversi anni, in seguito, per riprendersi dall'accaduto ed innumerevoli, dispendiose, sedute dal suo psicanalista... come se già non avesse avuto abbastanza di che discutere con lei.

"Capisce dottore?! I miei migliori amici sono pazzi! Pazzi da legare! Uno si è bevuto il cervello l'altro è un maniaco! Ed anch'io sento che presto finirò male... la prego! Mi aiutiii!"




fine capitolo 4…


Grazieeeee!!!!Grazie per i MERAVIGLIOSI commenti che ci lasciate!A tutte le persone che ci hanno aggiunte nei preferiti!O anche solo a chi si ferma a leggere!GRAZIE! Vi adoriamo!!!*.*
Bene, ora ammettetelo…avevate pensato male eh????!!!>.<

Ci scusiamo per il ritardo con cui postiamo ragazze, ma con i vari impegni quotidiani è difficile per noi addirittura incontrarci!*sigh!sigh!*
bacissimi
le Somme Autrici


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