Amore Fatale

di MadSara
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


                              Amore Fatale


Si apra il sipario! 
Buongiorno, cari lettori e lettrici. Sono la grande volontà che muoverà le fila, le mani, le gambe, i piedi, i mignoli... insomma i personaggi (almeno ci provo, tanto poi fanno tutti di testa propria… dovrei prendermi una vacanza), di un mondo  indefinito che potrebbe essere e che potrebbe non essere Gotham City. Attualmente la sottoscritta non dispone di una gran quantità di fantasia. (Neanche un grammo coff coff). 
Jenny Deiboschi è il nome della  protagonista di questa sensata storia. Penserete che non sarà una normalissima ragazza e invece lo è: ha un naso, due occhi,una bocca,due orecchie e dei normalissimi capelli castani, insomma, tutto normale tranne che per la particolarità di essere totalmente scema! Talmente scema che porta sventura e distruzione al solo passaggio. Potrebbe causare anche la terza guerra mondiale in tangenziale senza nemmeno accorgersene. Ma la più grande catastrofe è ben un'altra: lei è una fan del freddissimo, bellissimo, sexissimo (ahem, si ricompone*) cattivissimo e psicopatico Joker e ne è innamorata! E se Jenny si innamora è la fine del mondo! (Vi consiglio di trovarvi un posto sicuro nel sottosuolo, scavatevi una buca o trovate rifugio nel triangolo delle bermuda finchè potete ascoltate le mie parole o ve ne pentirete!!!).
Tutto iniziò una sera a casa di  Jenny. Comoda nel suo divano a fiori e con le sue calde pantofole di flanella, accese la fedelissima tv di suo nonno che non si rassegnava a cedere neanche dopo 30 anni. E ci si vedeva ancora! Le persone erano delle magnifiche macchie senza contorno. Da buona fan, ogni sera cercava le notizie riguardanti al suo bel clown dai capelli smeraldo e finalmente la trovò! Stavolta era diverso però,  Joker aveva preso possesso della rete: - Ho un annuncio per te, Batman! Devi venire al "Lago Bastardo" entro le 24… solo per fare due chiacchiere con te ,ovviamente, mi diverte la tua faccia alle mie battute, sei sempre così empatico. - Al Joker scappò una risatina e continuò. - In caso contrario, se nn ti fai vedere a questi giornalisti salterà la testa come un petardo e anche la città non dormirà sogni tranquilli. Si vedranno dei bei fuochi d'artificio! Ti aspetto. - Il Joker sorrise sadico e si lasciò andare ad una fragorosa risata. Subito dopo il collegamento si chiuse.
  - O cazzo! - A Jenny riecheggiarono nel cervello le parole "ti aspetto" e "Lago Bastardo", tutto il resto era già sfumato.
  - So dove andrà Joker… - Le brillavano gli occhi di eccitazione ancora fissi sul televisore, gli angoli della bocca si alzarono lentamente stampandogli un sorriso sornione sulle labbra. - Era destino!!!!!  Finalmente il grande demone celeste* ha esaudito le mie preghiere!!!!  Potrò incontrarlo, toccarlo, abbracciarlo e forse baciarlo! E magari forse.... Aaah, che vado a pensare a quello ci sarà tempo, hahaha! - Si scatenò in piedi sul divano poi saltò giù e corse in camera a prepararsi per il grande evento (che ormai aveva poco di camera, visto che era diventato un santuario dedicato al suo amato).  
Ci mise tre ore e alla fine optò per qualcosa di comodo. Prese il cappotto lungo, uscì di casa e per essere sicura di aver tutto fece la spesa alla Coop. Sì, alla Coop.
Gli occhi del cassiere si posarono sgranati su tutto il cibo essiccato e le merendine (è una fan delle merendine oltre che fan di Joker), uno slittino e uno zaino. la nostra giovane si era fatta prendere un po' la mano, in effetti, e si stava preparando come se stesse per partire a fare un'allegra scampagnata in montagna. 
Fortuna che non fece troppi danni, oltre a sbattere con il carrello contro un paio di persone, trascinarle e staccarle qualche arto. Ma oltre a questo tutto andava a meraviglia.
  - Jenny dove stai andando??? Non è quella la strada per il Lago Bastardo! Non che me ne freghi un cazzo se non lo incontri, ma se no la storia non va avanti. -
  - Ooooh grande demone celeste, sei tu??? Mi stai guidando? Ti ringra... - 
  - NON sono il grande demone celeste!!! Sono la grande volontà... ahhh...*si ricompone* comunque sia stai andando nella direzione opposta, Jenny, vedi di spicciarti. - 
  - Certo! Grazie, grande demone celeste! - Fece allegra, alzando la mano verso il cielo, mentre intanto i passanti la scrutavano impietositi e sgomenti pensando a quale malattia avesse.
Jenny era quasi arrivata al lago, ma effettivamente non sapeva in quale punto preciso ci fosse il Joker e non doveva essere un posto visibile visto che era un criminale.


nota dell'autrice di questa "cosa": avete avuto un assaggio di quello che sarà la storia ,(ancora non è successo niente), forse una cazzata , ma volevo portare qualcosa di diverso dal solito e mi sono buttata sul nonsense xD spero di farvi divertire, in caso contrario preparo l'ombrello per i pomodori!   ah dimenticavo! vedrete diverse citazioni nel corso della storia, in questo capitolo compare, "il grande demone celeste", citazione di nana :)

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Al lago scoprì perchè lui avesse scelto quel posto: poche luci, fitti alberi, cespugli e anfratti dove si potevano nascondere ogni tipo di animale, criminale, coppiette e bimbi sperduti. Un vero e proprio Lago Bastardo! Jenny non si perse d'animo e si incamminò con il suo slittino alla mano, girovagando senza una meta precisa. Sentiva che lo avrebbe trovato, quando ad un certo punto si sentì un rombo. Un bellissimo fuoco d'artificio di color verde ramarro si stagliò nel cielo poco più a nord di dove si trovava lei. Quello era un segnale da parte del Joker, ne era certa! Nel video lui parlava di fuochi d'artificio, non come bombe che potevano esplodere, ma come veri e propri fuochi d'artificio: un segnale destinato a Batman. - Sono bellissimi....Oooh amore mio, mi stai aspettando e questo è il tuo messaggio per farti trovare da me! Ho faticato tanto per cercarti... Ho scalato montagne, ho attraversato contee, ho vinto una gara dei centomila metri alle olimpiadi, ho stretto patti con la mafia e ho sistemato i gelsomini in casa. Tutto l'ho fatto per te, Joker, aspettamiii! - Ovviamente la nostra arguta protagonista aveva capito tutto e la sua fantasia già galoppava a mille. Corse nella direzione di quel fuoco d'artificio, attirata come una falena al suo lampione. Entrò nella boscaglia senza fermarsi mai e senza curarsi dei rami che le dilaniavano le carni, finchè arrivò a quella che sembrava una radura e lei era giusto sopra una collinetta. Morta, ma sopravvissuta. Si sporse dalla collina semi-nascosta dai cespugli come un esperto ninja con le emorroidi e poi lo vide in lontananza: quei suoi lisci capelli verdi, la pelle lattea, la sua giacca lunga porpurea che faceva intravedere il fisico scultoreo e Jenny giuro' di vederci anche una gocciolina di sudore calare da quel pettorale tonico. Il suo cuore perse tre battiti. La visione idilliaca in cui era rimasta intrappolata (una visione paragonabile solo alla visione di Gesù che cammina sulle acque con un sottofondo di arpe e violini), fu interrotta dall'apparizione di un'altra figura con un ampio mantello nero che planò davanti al suo idolo, parandole la visuale: Batman. - E che cavolo! Mi stavo godendo il panorama! - Si lamentò indignata. Non poteva sentire che cosa si stessero dicendo i due uomini, sapeva solo che erano nemici e non si sentiva per niente tranquilla (se lo fosse mai stata). Un pugno partì in pieno volto del suo amato. - Cornuto, come ti permetti di toccarlo!!! - Furiosa, si agitò così tanto che una roccia si staccò sotto il suo peso e cadde in avanti con lo slittino. Scivolando dalla collinetta, prese sempre più velocita e si schiantò rovinosamente sulla schiena di Batman schiacciandolo con la faccia in giù. Il fatto che il paladino della giustizia fosse stato abbattuto da uno slittino era preoccupante, quasi di malaugurio, tanto che aerei intorno a loro persero quota, le navi affondarono e i koala caddero dagli alberi. Il clown ruppe quel silenzio che era calato con una sonora risata sguaita quasi a tenersi la pancia. - Vedi cosa succede a non accettare una mia alleanza, Bat??? Ragazze con slitte ti pioveranno dal cielo per il resto dei tuoi giorni! - Batman doveva essere bell'e svenuto, visto che non muoveva un muscolo né accennava un lamento. Joker si asciugò una lacrima e poi posò il suo sguardo di ghiaccio su Jenny che era rimasta imbambolata a fissarlo come assorta. - Montanara, paura eh! Mah, sai una cosa? Ti do il beneficio di vivere ancora un po' visto che mi hai mostrato una scena spettacolare stasera, hahahah. - Joker non poteva sapere che in realtà la ragazza stesse sondando il suo corpo in tutto il suo splendore. Non poteva crederci, era proprio davanti a lei in carne ed ossa! Non era il suo cuscino con la stampa del suo amato Joker, non era la sua bambola gonfiabile in scala reale di Joker e non era la sua tazza del cesso con l'ennesima stampa di Joker. Jenny improvvisamente, scese dalla slitta con energia e si lanciò su quell'uomo, abbracciandolo. Sentiva quelle salde spalle e le braccia, anche se non la stringevano sapeva che erano forti, ci si sarebbe persa volentieri... - Guardate che faccia da pesce lesso... Jenny ti ricordo che questa non è la solita storia d'amore da libri Harmony! Datti un contegno, per Andraste*! - Ma Jenny non mi ascoltava e il Joker se la scrollò di dosso mollandole un manrovescio gettandola a terra. Fiotti di sangue le uscirono dal naso, ma non per lo schiaffo no, no, a quello non ci badò nemmeno. Adesso poteva anche morire felice per quanto le riguardava, stava già contando i santi. - Chi ti ha detto di toccarmi...? - Joker le ringhiò contro. Ritornata con i piedi per terra, si alzò di scatto indispettita. - Ho dovuto viaggiare per i sette mari per incontrare te e mi tratti così??? Joker io ti ho amato dal primo momento che ti ho visto in tv... Sì be', regge ancora a malapena e ogni tanto si accende da sola mostrando facce inquietanti, comunque! Anche se eri solo una macchiolina avevo visto benissimo sai? Ah che sbadata! Non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Jenny Deiboschi, piacere! Effettivamente adesso sono una perfetta sconosciuta per te, ma ho consultato i tarocchi e dicono che saremmo felicemente sposati, ho già in mente il nome dei nostri quattro figli e dei nostri due cani, ah, e un gatto quello non deve mancare! Ti devo mostrare casa mia, saresti fiero di meee...mumum - il Joker le aveva tappato la bocca con la canna della pistola, più nervoso di prima dopo che lei aveva parlato a ruota libera. - Oooh la senti, la senti??? Questa bella pistola nella tua boccuccia del cazzo?? Basta che io faccia un leggero movimento del mio dito, BAM! E la tua testolina salta heheh, ecco adesso dovresti proprio avere paura sai... - Aveva sibilato e avvicinato il suo volto con un movimento sinuoso per incuterle ancora piu terrore. Jenny in tutta risposta lo guardava con gli occhi a cuore, tenendo un cappellino sulla testa e una bandierina con la sigla "J". - Aaaaaah vaffanculo!! Non c'è gusto ad ammazzarti così! - Si girò sconsolato a guardare l'infortunato Batman che se la dormiva alla grande. Poi si rivolse a lei con un rinnovato sorriso sadico. - Mi è venuta un idea, ti va di giocare?? Sì che ne hai voglia... te ne propongo uno! Il gioco del rapitore e della vittima. - Le ultime parole le aveva pronunciate con voce gutturale - Sììì, farò tutto quello che vuoi! - Esclamò Jenny esaltata. - Bene, vedo che ci intendiamo. - (Nota dell'autrice di questa "cosa": Scusatemi se vedrete tutto appiccicato, ma ancora non ho capito bene come pubblicare, è la mia prima Fanfic siate clementi u_u""". Anche in questo capitolo è presente una citazione,*Andraste: divinità del videogioco Dragon Age.)

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Capitolo 3
*** Cap.3 ***


Joker la condusse ad una casupola nel bosco, attrezzata di ogni sorta d'armi e di utensile di tortura. Non si era nemmeno scomodato a farle perdere i sensi, tanto sapeva che lo avrebbe seguito come un cagnolino e una volta dentro la legò ben stretta ad una sedia. Lei stette innocua tutto il tempo sempre con il sorriso sulle labbra. Si chinò davanti a lei e le sorrise a sua volta mostrando i denti gialli. - Sei stata brava, piccola, heheh. Ora però devi aspettarmi qui che prima ho un conto in sospeso con l'uomo che hai atterrato e ora se ne sta a fare un sonnellino. Quando torno ti prometto che ci divertiremo come PAZZI! - Le sibilò con follia negli occhi. - Certo, me ne starò buona fino al tuo ritorno. Torna presto, tesoro! - Rispose raggiante come una mogliettina che saluta il proprio marito che va a lavoro. Era inquietante, se ne stava legata e gli parlava come se nulla fosse. A questo il Joker non piacque affatto, aveva in mente di torturarla fin quando non avrebbe visto il puro terrore nei suoi occhi. Ma prima aveva da saziare quella curiosità che lo attanagliava ogni volta: chi era Batman? Ora poteva levargli quella maschera senza alcuna difficoltà. Per ora il desiderio di ucciderlo non lo sollazzava, anzi era uno dei suo giocattolini preferiti. Eccolo finalmente: steso ai suoi piedi. Si chinò con l'ansia di sapere, quando gliela staccò leggermente, si sentì un lieve respiro... asmatico? Un po' strano ineffetti... quasi come se avesse delle bombole d'ossigeno o qualcosa di simile. Non indugiò oltre e la sfilò. - Luke, sono tuo padre. - - MA CHE CAZZO???!! - Si alzò sbigottito. Come aveva potuto sbagliare corpo??? Ineffetti quella era la maschera sbagliata. Anzi, un casco nero. Era un Darth Vader spiaggiato e morente, la sua nave spaziale aveva sbagliato proprio momento a passare di lì e aveva perso quota come gli aerei di poco prima. Joker spaesato si guardò attorno. Dov'era Batman??? Si girò di scatto e se lo ritrovò davanti curvo con un leggero maldischiena. - Ho sbagliato giorno di smettere di fumare. - - E io ho sbagliato a perdere tempo con quella svitata. - Disse il Joker a denti stretti, stizzito per non aver pensato di togliergli la maschera prima. Un'esplosione improvvisa li fece voltare. La casupola che si intravedeva negli alberi aveva preso fuoco, insieme ai suoi adorati giocattoli e una Jenny, ammaccata e bruciacchiata con la padella alla mano, uscì trotterellando dalla boscaglia. - Tesoro volevo prepararti lo stufato per quando saresti tornato, ma devo aver sbagliato le dosi, hahah! - Joker era sul punto di una crisi di nervi, gli occhi spalancati venati di sangue. - Le mie bambine!!!! - - Non sapevo che avessi figli. - Disse corrucciata lei. - Le mie armi, cretina!!!! - - Aaahh allora niente panico, hahah! - Fece lei alzando e abbassando la mano. - Io ti ammazzo!!!! - Estrasse la pistola e sparò. Il colpo la trafisse in pieno petto. Non un lamento, non una parola. Cadde all'andietro, a terra, esanime. Come una bambola di pezza. (Nota dell'autrice di questa "cosa": Alt! aspettate, non pensiate che sia finita qui. Bè si, attualmente Jenny è un tantino morta, per accertarmene l'ho chiamata al cellulare, ma non risponde, però sapendo quanto è scema ,molto probabilmente, deve averlo perso. Lo sapremo solo nel prossimo e ultimo capitolo.)

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Capitolo 4
*** Cap. 4 ***


Passarono interminabili secondi, mentre Joker e Batman guardavano il corpo della nostra povera protagonista che non si muoveva più. - Hahahahah, adesso non parli più, puttana??? Salutami i tuoi futuri figli nell'aldilà! - Batman senza esitare oltre, dette un calcio alla mano del Joker che impugnava la pistola facendogliela volare lontano e un pugno allo zigomo, facendolo sussultare. Joker contrattaccò con un calcio rovesciato e... subito dopo sentì qualcosa che non gli piacque per niente. Lo sentì pure Batman che si girò di scatto: Jenny Deiboschi si stava rialzando lentamente massaggiandosi la testa, poi si rivolse al suo amato. - Che botta...Oh però la forza dell'amore vince sempre! Guarda amore, mi hai salvato la vita!- Aprì la giacca, mostrando un giubbetto antiproiettile ricoperto interamente da santini del Joker. - No...no no NO!!! NON E' POSSIBILE, CHE CAZZO SEI???! - Quella fu la prima volta che il Joker ebbe effettivamente paura. Tutta quella devozione, tutta quella radiosità che sprigionava da tutti i pori quella ragazza o mostro quel che era, lo terrorizzava. - Basta, mi avete stancato! Per stasera hai vinto tu, Batman! Ma sappi che ci rincontreremo presto! - Il verde se la dette a gambe levate verso un elicottero poco lontano (che razza di Lago è questo, mi chiedete? Non lo so, niente ha un fottuto senso in questa storia che me lo chiedete a fare??). Batman e Jenny si lanciarono all'inseguimento del clown. - Joker non mi sfuggirai!! ...aaarg!!! - Batman si inginocchiò a terra dal dolore, oramai ferito. Intanto l'elicottero era già in volo. - Batman, prestami il tuo mantello! - - Cosa vuoi fare??? Non lo sai nemmeno usare… - - Presto!!! O mi sfuggirà! - Urlò lei disperata. - Ok, ok... però stai attenta, prendi una bella rincorsa e sfrutta le correnti d'aria. Tieni bene aperte le braccia… - Ma Jenny era già partita. Fortuna che prese la rincorsa e spiccò il volo! Un volo per dire… perché era un po' raso terra… poi prese finalmente quota. (Il mantello si usa anche per volare… che volete??). Batman la vide volare lontano, cadere, rialzarsi e cadere di nuovo, come una cornacchia ubriaca. Aspettò di non vederla più all'orizzonte e prese il telefono. - Alfred... - Chiamò il suo maggiordomo ansimando. - Signore, è ferito??? - - Peggio. - - ???? - - Ho preso il colpo della strega. - - … - - ...… - - .......la vengo a prendere signore. - Jenny era all'inseguimento del suo amato e stava volando! Non riusciva a crederci! - Che ficata!!! Hahahh, aspettami amore mio, sto volando da teee~! - Non fu facile però, l'elicottero era piu veloce di lei, senza contare tutti gli oggetti non ben identificati su cui sbatteva. Tra cui scommetteva di aver visto Heidi e le caprette che fanno ciao. Canticchiò allegramente Geeg Robot d'acciaio, prendendo velocità e avvicinandosi sempre più pericolosamente all'elicottero. - Tesoruccio perché fuggi cosi??? - - Ma sei una persecuzione!!! - Il clown cominciò a trivellarla di colpi che lei evitò prontamente. - Se c'è un problema nella coppia non si affronta con la violenza tesoro, parliamone! - - CHIUDI QUELLA FOGNA!!!! - Le urlò isterico, tirando fuori un fucile a pompa e mancandola per un pelo. Joker stava dando sfogo a tutto il suo arsenale, mentre la città stava gioiosamente andando in fiamme. Nel frattempo che la nostra coppietta stava discutendo amorevolmente, un'orda di contadini spagnoli armati di forconi pensarono bene di unirsi all'inseguimento, credendo che Jenny fosse chissà quale bestia demoniaca o magari Satana stesso. L'elicottero, finalmente si posò, vicino a quello che sembrava essere il suo covo. Joker aprì sbattendo la porta. Aveva quasi voglia di barricarcisi dentro, ma non fece in tempo che lei era già dentro, guardandosi intorno incuriosita. Doveva riprendere il controllo della situazione, diavolo! Lui era il principe del crimine! Il clown di Gotham City! E non poteva certo farsi mettere nel sacco da una ragazzina. - E' la tua cas...mmm??? - Non fece in tempo a chiedere, che lui le aveva di nuovo tappato la bocca con la mano e inchiodata al muro con violenza. - Stammi a sentire, io NON-SONO-IL TUO-PRINCIPE! - Scandì bene le parole avvicinando il viso lentamente al suo. - Avresti potuto fuggire finchè potevi... Sei proprio stupida o devi essere proprio pazza...ma anch'io lo sono, non sai nemmeno fino a che punto potrei spingermi a torturarti affinchè possa farti implorare la mia pietà... e nessuno qui, potrà sentirti! - Le sibilò all'orecchio ridendo follemente. Jenny avrebbe avuto un briciolo di paura se solo il suo cervello non fosse andato ancora più in corto circuito da quando le labbra scarlatte del Joker si erano avvicinate, pericolosamente, al suo viso. Stava pensando ai vari tentativi (non di fuga, eh! figuriamoci) di stupro del suo amato, ma fortunatamente per tutti noi, non dovremmo assistere alla scena. Furono interrotti dall'entrata in scena di una donna bionda con i codini, Harley Quinn. - Puddin? Chi è quella ragazza? Un nuovo giocattolino? - Disse sorridente. Jenny sgranò gli occhi e abbassò la testa. Il mondo le crollò addosso. - Allora hai un'altra.. - Disse, staccandosi a malincuore, dalla presa del Joker. - Joker ascoltami! Io ti amo ma… se hai già qualcun altro nel tuo cuore… io sarò pronta a farmi da parte... quindi fai la tua scelta! - Joker la guardò divertito, non gli piaceva stare al gioco degli altri, ma tanto valeva accontentarla visto che molto presto sarebbe morta. - Come vuoi. - Sadico, fissò entrambe prima l'una poi l'altra in un momento che sembrò infinito. Poi, con sommo stupore, si girò verso Jenny serio in volto e quei occhi di ghiaccio si posò sui suoi. La indicò. Non le sembrava vero. Tutto intorno a lei si formò un mondo di nuvole e unicorni e si sentì così leggera... Ora aveva gli occhi lucidi di gioia, le guance arrossate, mentre stava sostenendo ancora quell'irresistibile sguardo magnetico. - Non ci posso credere, hai scelto me?? Non sai quanto io sia felice... - Gli disse asciugandosi una lacrima, sollevata. - Stupida! Non sto indicando te! HAHAHAHA! - Sbraitò ridendo di gusto e infrangendo quel momento magico che si era creato. Jenny si girò e con sgomento capì che non aveva scelto nè lei, nè Harley, ma una misera pistola poggiata su un tavolo alle sue spalle. Non sapeva se essere triste o irritata. Tremante e con gli occhi lucidi prese la pistola. Il clown smise di colpo di ridere non gli piaceva per niente la situazione. - Tieni tanto a questa stupida pistola??? Bene, allora riprenditela!!! - Stizzita, gliela gettò a terra. E qui il tempo si fermo'. La pistola non doveva essere in salve e un proiettile schizzò dalla canna andando dritto dritto in fronte......del Joker! Cadde all'indietro e da lì non si mosse più. Nemmeno più una risata. Jenny aveva fatto tutta quella strada, tutto il suo viaggio, tutta la sua scampagnata....tutto quel dannato casino! Per rincorrere il suo amato e ora lo aveva ucciso. Per di più, nel modo più stupido del mondo... Corse al fianco del suo Joker, le lacrime cominciarono a sgorgare senza fermarsi. Come avrebbe fatto senza di lui? Senza i suoi giochi sadici che gli piacevano tanto, (eeehh??) senza quegli occhi freddi e folli pieni d'amore, (ma dove??) senza il suo meraviglioso sorriso giallo. (...) Era finito tutto. Tutto. Appoggiò la testa sul suo petto disperata, quando all'improvviso, un Loki selvatico passò di lì andando chissà dove e con quali loschi piani. Jenny si alzò di scatto con la mano sul cuore. - Mi dispiace tanto, Joker... ma ho appena visto la luce della speranza (ma quale???) e io devo andare avanti, ti porterò sempre nel cuore! Te lo prometto! - Poi, come se niente fosse, la nostra Jenny Deiboschi (inseguita da una Harley vendicatrice) corse gioiosa, piena di vita e speranza verso quello che sembrava un nuovo amore e una nuova vittima da molestare. The end.(?) (Nota "dell' autrice" di questa "cosa": Siete stati coraggiosissimi se siete arrivati a leggere fin qui! Ebbene si questa doveva essere una parodia sui Joker descritti come dei "principi" e che si innamorano della prima che passa... (non mi linciate adesso Q,Q""" mi piace il personaggio del Joker e la sua storia con Harley che a suo modo prova qualcosa per lei (?) mi intriga tantissimo, e la mente di questi due è affascinante.) Però mentre scrivevo non volevo offendere nessuno e l'unica cosa che volevo era, FAR DIVERTIRE. Io in genere non ho un gran senso dell'umorismo e scrivere questa storiella è stata davvero dura. Non sono una scrittrice e non è nemmeno il mio campo X,D non so come mi sia venuta in mente sta stronzata, mi era venuta,diciamo, l'ispirazione e volevo provare a scriverla. Sarei felice di sapere se almeno a qualcuno ha fatto almeno un pochino ridere :) (anche perchè potrei continuarla, mi diverte scrivere stronzate! XD). Ringrazio tantissimo chi ha letto e commenterà, ovviamente accetto tutte le critiche e fatemi sapere cosa migliorare! Grazie e a presto (?) xD).

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