An a dark love

di RosePiaf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


La dea delle messi Linda aveva una figlia bellissima che si chiamava Sarah. La ragazza aveva diciasette anni ed era una fanciulla gentile e di buon cuore ma non aveva ancora conosciuto l'amore.

Solo che Linda, ovvero sua madre, la teneva constantemente sotto controllo e non la lasciava mai libera.

Spesso la ragazza si divertiva con le ninfe del mare ad intrecciare dei bellissimi fiori per farne delle ghirlande oppure cantava mentre tesseva.

Anche quel giorno la giovane dea si divertiva a fare lunghe passeggiate per la foresta e l'aperta campagna.

Di recente aveva ricevuto molte proposte di matrimonio ma sua madre che era molto protettiva aveva rifiutato tutti i pretendenti e si rifiutava di darla in sposa a chiunque.

" Perchè mia madre non mi lascia andare dove voglio? Non sono più una bambina ormai" si lamentava la ragazza mentre lanciò un sassolino nell' acqua.

Cosi per distrarsi si mise a cantare: Era l'unico modo che conosceva per rendere le giornate meno noiose.

In quel momento il dio dei morti, Jareth passò di lì per caso: Raramente il dio dell' oltretomba  si faceva vedere in quei luoghi.

Lui adorava l'ombra e l'oscurità mentre detestava la luminosa luce del sole. Indossava una tunica nera ma i capelli erano biondi come l'oro.

Fu in quell' istante che il dio dell'amore tese il suo arco e scoccò una freccia dorata verso quella direzione.

La freccia raggiunse Jareth mentre passava davanti ad una grotta immersa nel verde in cui Sarah cantava.

Il signore dell' Oltretomba posò lo sguardo sulla fanciulla ed in quel momento il suo cuore si accese d' amore. Gli parve di non aver mai udito voce più dolce, nè incontrato creatura più desiderabile al mondo: sentì che sarebbe stato irrimediabilmente infelice, se non l'avesse fatta al più presto sua sposa.

Cosi raggiunse l'olimpo per discuterne con Robert il padre degli dei. Avrebbe fatto tutto il possibile per convincerlo e sperava con tutto il cuore di non ricevere un rifiuto.

Appena entrò nella grande sala gli altri dei smisero per un attimo di chiaccherare dopodichè si voltarono verso di lui: Anche se non volevano ammetterlo tutti avevano paura del sovrano dell' Oltretomba.

Jareth fece ondeggiare il suo mantello scuro per poi avvicinarsi verso il signore del tuono

" Lieto di vederti Jareth. Cosa ti porta qui?"

" Di certo non sono venuto per perdere il mio tempo in chiacchiere. Sono venuto qui per chiederti una cortesia. Concedimi di avere al mio fianco una regina, che con la sua bellezza rischiari la mia triste dimora e rallegri le ore delle lunghe giornate che trascorro sottoterra"

Sentendo quelle parole Robert ne rimase sorpreso: era la prima volta in tutta la sua vita immortale che Jareth desiderasse una compagna. E subito pensò che le freccie di Cupido erano la causa di quel grande evento.

-Eros ha raggiunto anche gli Inferi con le sue infallibili freccie  e di questo ne sono stupito- pensò lui.

"Su, dimmi chi è la prescelta, perchè possa rallegrarmi con lei"

" E' l'essere più incantevole che i miei occhi abbiano mai visto" dichiarò Jareth con foga " Sto parlando di Sarah la figlia di Linda dea delle messi. Io voglio lei o nessun’altra"

Un pesante silenzio calò su quelle parole. Nessuno parlò, nessuno osò fare o dire qualcosa per paura di irare i due dei.

" Non rispondi? Stai forse cercando di dirmi che non posso avere quello che desidero?"

Il padre degli dei gli rispose

" E' una situazione complicata,sai bene che Linda dissaproverebbe quest' unione, sai come è fatta tiene troppo a sua figlia per lasciarla andare e poi c'è Karen che non mi permetterebbe mai di prendere questa decisione senza farmi preoccupare delle conseguenze"

" Oh! ho capito benissimo, vorrà dire che me la risolverò da solo" dopodichè Jareth s' allontanò lentamente, lasciando a Robert il tempo di sussurrare che non avrebbe preso parte a quel caos, lasciandoli cosi carta bianca su come agire.

Questo era tutto quello che gli serviva cosi Jareth scomparve lasciando dietro di sè una nuvola di fumo.
 

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Sarah era di nuovo uscita senza permesso: aveva bisogno di stare un pò da sola in tranquillità.

 Presa dalla noia si divertìva a contare i fili d'erba oppure immaginare le cose più strane nelle nuvole.

 Ma non si era resa conto che qualcosa o meglio qualcuno la stava spiando. Dopo poco sentì degli occhi che la stavano fissando e a quel punto la sua attenzione si rivolse alla foresta.

Cosi s'addentro nel bosco decisa a scoprire chi fosse

" Mostrati io non ho paura di te. Vieni fuori"

" Ma io non ho paura, tu avrai paura" subito dopo Jareth comparve dal nulla con l'oscurità che gli faceva da mantello: L' unica cosa visibile del suo corpo era il viso, dove i suoi occhi fissavano lei e lei soltanto.

" Io so chi sei" disse la ragazza " Tu sei..."  e Sarah indietreggiò

" Non avere paura di me non ti farò del male" le disse Jareth in modo che lei non si spaventasse

" Voi siete il dio dei morti" esclamò lei stupefatta

" Sei molto perspicace mia cara. Ma non dovresti tornare indietro? Tua madre e la tua matrigna potrebbero preoccuparsi"

La ragazza rossa in viso dalla rabbia esclamò

" Io non ho bisogno di nessuno. Sono forte ed indipendente e so badare a me stessa"

- Su questo non lo metto in dubbio- penso Jareth tra sè e sè

All'improvviso delle voci femminili attirarono l'attenzione della ragazza: Erano sua madre e la sua matrigna che la stavano chiamando.

Così si incamminò per tornare indietro ma quando si voltò dall'altra parte scoprì con sorpresa che Jareth era sparito.

" Sarah! Oh grazie al cielo sei qui ci hai fatto preoccupare e non poco" disse Linda allarmata ma subito dopo si tranquillizzò nel sapere che sua figlia era al sicuro.

" Su Su Linda è tutto passato. Sarah sta bene ed è questo che conta" esclamò Karen dolcemente.

Cosi le due donne presero sottobraccio Sarah e la riportarono a casa nell' Olimpo. Ma la ragazza continuava ad osservare il punto in cui il dio dei morti era scomparso.

Il giorno dopo Sarah decise di tornare nel bosco ma sapeva che sarebbe dovuta tornare indietro il prima possibile prima che sua madre o la sua matrigna scoprissero della sua fuga.

Si stava godendo quell' attimo di pace quando all' improvviso sentì in lontananza un rumore di zoccoli che si stava avvicinando sempre di più.

Quando s'accorse dell' arrivo della carrozza la ragazza provò a scappare con tutte le sue forze ma fu tutto inutile: Lo sportello della carrozza si aprì  e Sarah venne trascinata dentro e poi il buio.

Non vedendo tornare la figlia Linda abbandonò i suoi compiti e si precipitò nel bosco: Era successo qualcosa.

" Sarah, Sarah dove sei? "

Karen, vedendo Linda agitata, le domandò cosa era successo

" Oh bontà divina Linda che cos'hai? Mi sembri sconvolta. Che cosa è accaduto?"

" Sarah non c'è più è sparita! " esclamò la donna agitata

Sentendo quelle parole Karen cercò di tranquillizzarla ma anche lei era sotto schock. Cosi decisero di discuterne con Robert almeno lui poteva saperne qualcosa.

Robert temeva quel momento, ma non poteva evitare l'incontro. Quando le due donne entrarono come una furia il dio si dimostrò stupito

" Linda, Karen cosa ci fate qui?"

" Dov'è nostra figlia?" domandò Linda in preda alla disperazione

" Sarah è stata rapita. Tu ne sai qualcosa,vero?" disse Karen a braccia conserte

Il padre degli dei fece un sospiro: Aveva capito che Jareth aveva mantenuto la sua promessa ed aveva portato Sarah nel suo regno.

" Devi fare qualcosa e alla svelta" esclamò Linda esasperata

" Mi dispiace ma pultroppo non posso fare niente. Jareth è pur sempre mio fratello non potevo non accontentarlo. E poi non permetterebbe a nessuno di entrare nel suo regno senza il suo permesso. Non ci resta che rassegnarci. So che per voi sarà difficile ma non possiamo farci nulla. Cosi è andata non c'è niente da fare"

Linda cercò di ribattere ma fu tutto inutile: Anche se non voleva ammetterlo Robert aveva ragione.

Forse in quel momento sua figlia era già diventata la moglie di Jareth e di certo lui non avrebbe permesso alla ragazza di fuggire in alcun modo.

Nel momento esatto in cui quel pensiero si affacciò con prepotenza nella sua mente la terra cominciò lentamente a soccombere.....

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Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Sarah si risvegliò nell'oscurità. Si trovava in una camera completamente immersa nelle tenebre tranne per il fatto che c'erano candele dappertutto e la loro luce fioca illuminava gran parte dell' ambiente circostante.

" Dove sono? Ma che razza di luogo è mai questo?" 

Tutto era immerso nel buio si poteva solo sentire il lamento delle anime che rimpiangevano la loro vita passata ricordandone il loro dolore e le cattive azioni.

All' improvviso  dall' oscurità comparve il dio dei morti e Sarah urlò per il terrore: Il dio dell' Oltretomba era davvero un tipo cupo e malefico una creatura che si circondava delle anime dei mortali che giungevano nel suo regno.

" Benvenuta nell' Oltretomba, mia cara"

" Che cosa? L' oltretomba.  Ma che cosa ci faccio qui? Che cosa volete da me?" 

"Ti ho osservata per un pò di tempo e desidero che tu diventi la mia sposa" 

" No riportami a casa non voglio diventare tua moglie. Lasciami andare" disse Sarah sconsolata

" Ho paura che questo non sia possibile. E nessuno nemmeno tuo padre potrà salvarti. Questo è il mio regno e quaggiù tutti devono eseguire i miei ordini. Quindi che ti piaccia o no devi restare qui" esclamò il dio a braccia conserte

La ragazza in preda alla disperazione chinò il capo in segno di resa. 

Quello che aveva detto Jareth era vero: laggiù tutti dovevano sottostare alle sue regole compresa lei. E di sicuro non le avrebbe più permesso di tornare nel mondo di sopra. 

Sarah cominciò a piangere: non voleva passare il resto della sua vita laggiù circondata da grida e lamenti e sopratutto insieme a quel dio crudele e senza cuore.

Da quel momento la ragazza si chiuse in se stessa e nei giorni seguenti non uscì più dalla sua stanza.

Anche se lei non parlava sentiva dentrò di sè una disperazione che non aveva mai provato.

Jareth cercò di tirarle su il morale facendole dei regali e parlandole dolcemente ma questo stratagemma non funzionò.

" Cosa? Sei ancora triste? Perchè non sorridi almeno un pò?" gli disse lui avvicinandosi alla ragazza.

Sarah teneva sempre la testa bassa e qualche lacrima cominciò a scenderle dal viso. In quel regno si sentiva alquanto infelice avrebbe voluto tornare sulla terra vicino alle persone a cui voleva bene. 

" Prometto che farò qualunque cosa tu dica. Se soltanto ti faccia sorridere, essere un pò più felice. Dimmi i tuoi desideri ed io li esaudirò" 

" Io desidero nient'altro che la libertà. Ma sappiamo bene entrambi che tu non mi lascerai mai andare" esclamò Sarah rassegnata

" Perchè vuoi tornare lassù? Io posso darti tutto ciò che vuoi. E come se fossi una prigioniera. Io non voglio questo:  Io desidero semplicemente una moglie che sappia amarmi per quello che sono. Concedimi una possibilità te ne prego"  le supplicò il dio morti baciandole il dorso della mano.

La ragazza non seppe rispondere: Il sentimento che Jareth provava per lei era sincero e non voleva vederlo soffrire per causa sua.

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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


Linda soffrì profondamente per la perdita della figlia. 
 
La donna non si occupava più dei suoi compiti e Karen cercò in tutti i modi di farla ragionare. 
 
" Se io devo soffrire anche la terra dovrà patire il mio dolore" le disse Linda ad una scioccata Karen
 
" Ma non possiamo! Cosi facendo la terra sarà sterile e gli uomini moriranno. Ti prego Linda sii ragionevole" la supplicò la donna ma la dea delle messi non volle sentir ragioni.
 
" Se la terra vorrà un pò di verdura bisogna che prima cresca lungo il sentiero che mia figlia calpesterà tornando a casa" disse infine Linda risoluta.
 
Cosi Linda abbandonò i campi causando una gravissima carestia.
 
I fiori non sbocciavano più, gli alberi non portavano più frutti e la razza umana a poco a poco cominciava a scomparire.
 
 Durante il suo periodo nell' Oltretomba Sarah cominciò a visitare i campi Elisi degli immensi campi fioriti dove si poteva vivere in serenità.E in quel momento il dio dei morti le si avvicinò e le chiese
 
" Pensi che sarai felice qui con me?"
 
Ma la ragazza non gli rispondeva e se ne stava ad osservare i fiori che crescevano in quel luogo.
 
" Lo so che ho sbagliato e non lo nego. Ma vorrei che tu sia felice" esclamò il giovane dio mentre le sfiorò dolcemente la mano
 
Sarah lo guardò di sottecchi: La sua barriera era ancora intatta ma sapeva che sarebbe crollata da un momento all' altro.
 
Lei non cedeva alle sue advances, non si mostrava gentile con lui e lo trattava con freddezza e distacco.
 
Ma lui invece le rispondeva con parole cariche d'amore e la copriva di continue attenzioni.
 
Però quella battaglia di resistenza non sarebbe durata a lungo e cosi Sarah riuscì ad innamorarsi di Jareth e cominciò a trattarlo bene.
 
Intanto nell' Olimpo Robert vedendo la calamità della situazione ordinò al suo servitore di riportare Sarah sulla terra in modo che il mondo potesse rifiorire di nuovo.
 
Toby, cosi si chiamava il ragazzo, fece il suo ingresso negli Inferi per recuperare la ragazza
 
" Ma guarda chi si vede!" esclamò il dio dei morti avvicinandosi a lui dopodichè lo invitò ad entrare per fare quattro chiacchiere.
 
Quando Toby gli spiegò cosa era successo Jareth si diresse verso la sua regina e le disse
 
" Mia dolce sposa, bandisci ogni tristezza dal tuo cuore: sei libera da questo istante di lasciare il mio regno, perchè Linda deponga il suo lutto"
Negli occhi di Sarah si accese un lampo di gioia, che subito dopo si spense.
 
" Ho imparato ad amarti Jareth, per le premure di cui mi hai circondata. Vorrei rimanere con te ma il desiderio che ho di rivedere la luce del giorno è altrettanto grande"
 
Il signore degli Inferi le accarezzò dolcemente i capelli
 
" Non dire più niente, mia adorata. Lo sai quanto mi hai addolorato il vedere che non volevi neppure toccar cibo. Non ti ho mai forzata, ma ora, ti prego, prima di lasciarmi, assaggia questa melagrana cresciuta nei giardini del mio regno. E' dolce come il miele, e porterai con te il suo sapore"
 
Sarah accettò di buon grado e se la portò alla bocca dopodichè salì sulla carrozza che la trasportò al di fuori dall' Oltretomba.
 
La carrozza balzò fuori dagli abissi infernali ed in un baleno fu di nuovo sulla terra dove Karen e Linda la stavano aspettando con ansia.
 

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Capitolo 5
*** Cap 5 ***


Sarah si gettò tra le braccia di sua madre, poi abbracciò anche Karen che la considerava una seconda mamma.
 
Linda osservò per un attimo Sarah e le chiese
 
" Figlia mia, non hai assaggiato nulla nel palazzo del dio dei morti, vero?"
 
" Non ho mai voluto partecipare al banchetto di Jareth, se è questo che desideri sapere. Ma oggi prima della mia partenza mi avevano offerto una melagrana e cosi in preda alla fame le ho dato un morso. Ma cara mamma credo che non avrò fatto niente di male: Sei semi di  melagrana mi sono rimasti in bocca"  le disse la ragazza con tutta sincerità
 
" Ah sventurata figlia e me infelice" disse Linda " Dovrai tornare nel regno dei morti, a causa di quei semi che ti sei messa in bocca. Ma la mia maledizione peserà sulla terra: Le zolle tratterranno  il seme, I rami degli alberi non porteranno più frutti e il mondo conoscerà la fame" 
 
Cosi la dea sconsolata si rifugiò nel suo tempio e non volle più risalire all' Olimpo.
 
Gli altri dei e i mortali la supplicarono, affinchè deponesse la sua ira ma la terra ritornò ad essere sterile e l' innevato inverno tornò a ricoprire il mondo.
 
Cosi Robert trovò una soluzione: Sarah avrebbe trascorso otto mesi con la madre favorendo l'abbondanza dei raccolti mentre i restanti mesi dell'anno, quelli invernali, li avrebbe trascorsi nell' Ade insieme a Jareth.
 
Linda sollevò gli occhi che aveva tenuto ostinatamente abbassati, da quando era di nuovo sola.
 
" Otto mesi. Non posso che accettare. Manda Toby a strappare al più presto mia figlia a quel triste regno di tenebre"
 
" Sarà qui al più presto" gli disse Robert " Ma tu intanto rivesti di verde la terra per festeggiare il suo ritorno"
 
E cosi fece:  La campagna ritornò verdeggiante, le erbe e il grano cominciarono a vegetare con rigoglio dieci volte maggiore di prima per rifarsi dei tristi mesi passati nella sterilità.
 
Gli uccelli di tutto il mondo saltellavano qua e là sopra agli alberi in fiore cantando in una prodigiosa estasi di gioia.
 
Karen osservò per un attimo Sarah che si divertiva a scorrazzare per i prati e la vasta campagna: la ragazza era felice ma sapeva che nei mesi d'inverno sarebbe dovuta tornare negli inferi e anche Linda era preoccupata ma si faceva coraggio. 
 
Infondo sua figlia aveva trovato l'amore.
 
Il rapporto che ci fù tra Sarah e Jareth divenne più passionale: I due dei capirono che la lontananza che c'era tra loro era insopportabile  e  che dovevano stare insieme a qualunque costo.
 
Cosi nei mesi di primavera, senza dire niente a nessuno,Sarah s'inoltrava di nascosto nell' Oltretomba per restare con Jareth il più possibile.
 
" Se continui a scappare in questo modo tua madre potrebbe perfino rinchiuderti in una torre" le disse scherzosamente il dio dei morti stringendola a sè
 
" Ma io non voglio starti lontano. Io desidero restare qui con te. Te ne prego non mandarmi via" e scoppiò in un pianto disperato
 
" Preziosa..." 
 
Non voleva vederla in quel modo: Avrebbe fatto tutto il possibile per renderla felice. 
 
Il dio dei morti le si avvicinò dolcemente e le accarezzò i capelli
 
 "Se desideri rimanere al mio fianco allora sposami"
 
" Che cosa? Non capisco" disse lei confusa 
 
Cosi il dio dei morti s'inginocchiò le prese le mani e le disse
 
" Sposami Sarah non posso vivere senza di te. Rimani al mio fianco e ti farò regina"
 
Cosi Sarah accettò e divenne la sposa di Jareth e regina dell' Oltretomba.
 
 La ragazza s' abituò all' accordo stabilito: Cosi in primavera e in estate sarebbe rimasta sulla terra e si sarebbe occupata delle messi insieme a sua madre Linda e la sua matrigna in seguito con le stagioni invernali la terra avrebbe avuto un periodo di freddo e sterilità in cui Sarah faceva ritorno nell' Oltretomba insieme a Jareth.
 

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