Ever after high.

di Dawn_Scott402
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova scuola, nuova vita. ***
Capitolo 2: *** Una nuova e piccola amica ***
Capitolo 3: *** Robin Hood ***
Capitolo 4: *** Emozioni ***
Capitolo 5: *** Il nuovo compagno di banco. ***
Capitolo 6: *** Gelosia... ***
Capitolo 7: *** La bugia di Scott ***
Capitolo 8: *** Uscita a quattro pt 1 ***
Capitolo 9: *** Uscita a quattro pt 2 ***
Capitolo 10: *** Il giorno della promessa pt 1 ***
Capitolo 11: *** Il giorno della promessa pt 2. ***
Capitolo 12: *** I'm a rebel!! ***
Capitolo 13: *** Il ritorno di Malefica. ***
Capitolo 14: *** Il duello. ***
Capitolo 15: *** Lacrime ***
Capitolo 16: *** Risvegli. ***
Capitolo 17: *** Demone. ***
Capitolo 18: *** The end ***



Capitolo 1
*** Nuova scuola, nuova vita. ***


ANGOLO AUTRICE: Ecco una nuova storia, visto che devo scrivere anche questa ritarderò un pò per i capitoli di "Where are you been". Detto questo nuona lettura.


DAWN POV

Sono arrivata nella mia nuova scuola: La Ever After High, è la scuola più prestigiosa dell' America, in cui studiano i figli dei personaggi delle fiabe e delle favole più famose...........scusate non mi sono presentata: Io sono Dawn Medrek, figlia della più cattiva del reame: Malefica, non assomiglio per niente a mia madre, infatti lei ha i capelli scuri, gli occhi scuri e veste di colori tetri e cupi, io invece ho i capelli biondi, gli occhi azzurri e porto sempre un maglione verde, una gonna nera come le scarpe e delle calze viola.
"Ciao come ti chiami? Io sono Dakota, la figlia di Cenerentola, tu? Scommetto della fata madrina!" Mi disse una ragazza bionda con un pantalone e una maglietta rosa. Era molto magra e aveva gli occhi come i miei, ma era più abbronzata.
"No, io veramente sono la figlia di....." le parole mi morirono in gola, mi vergogno di dire che sono la figlia di una strega.
"Di?" Mi incalzò lei.
"Di Malefica" risposi io. A quelle parole tutti si voltarono verso di me, e Dakota incominciò a gridare.
"Scappate!!!! Ci lancerá dei malefici, è cattiva"
"Dakota non ti voglio lanciar..." dissi io ma fui interrotta da lei che disse.
"Non mi toccare!!! Sei una strega" urlò per poi scappare via insieme agli altri studenti e mi ritrovai in pochi minuti come ero sempre stata. Sola.

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Capitolo 2
*** Una nuova e piccola amica ***


DAWN POV

La giornata era iniziata a meraviglia! Se giá la gente mi considerava cattiva figurarsi cosa mi avrebbe detto la figlia della bella addormentata!
Mentre pensavo a questo vidi una bambina molto triste che guardava in alto, più precisamente verso un albero, dovevo aiutarla poverina!
"Come mai sei così triste? Una bambina bella come te non deve piangere" le dissi col tono più dolce che avevo
"La mia palla è finita sull' albero mi puoi aiutare?" Mi chiese puntandomi contro gli occhi rosa.
"Certo" le risposi ler poi mettermi in punta di piedi.
"Grazie mille sei una persona buonissima" mi disse la bambina appena riavuta la palla.
"Quanto vorrei esserlo per davvero" le risposi io.
"Di quale principessa sei figlia?" Mi chiese la piccola.
"Vedi piccolina, io non sono la figlia di una principessa......" le dissi.
"Allora di una fata..."
"Neanche"
"E allora di chi?" Mi chiese di nuovo.
"Di Malefica" le risposi con un filo di voce.
"Oh" esclamó.
"Non hai paura di me?" Le domandai
"No" mi rispose"Vuoi essere mia amica?" Aggiunse.
"Con molto piacere" le dissi abbracciandola.
"Cosa stai facendo Celeste?"

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Capitolo 3
*** Robin Hood ***


DAWN POV

"Cosa stai facendo Celeste?" Chiese una voce alle mie spalle, mi voltai e vidi che era Dakota.
"Guarda sorellona, è la mia nuova amica" rispose la bambina.
"Celeste! Quella è una strega!!!" la rimproveró Dakota.
"Dawn non è una strega!!!" Si arrabbiò la piccola.
"Come fai a sapere il mio nome?" Le chiesi.
"La tua collana" mi rispose per poi puntare l' indice sulla collanina d' argento sulla quale era scritto il mio nome.
'Non mi interessa il suo nome! Ora tu vieni con me" disse la primogenita di Cenerentola per poi prendere la mano della piccola.
"Stavamo solo giocando Dakota" le disse Celeste per poi liberarsi dalla presa della sorella e correre nelle mie braccia.
"Dai Celeste torna da tua sorella la incalzai io visto che Dakota incominciava a innervosirsi.
"No!" Disse secca lei.
"Posso sapere il perchè?" Le domandai.
"Poi non mi fará più incontrare con te e non giocheremo più insieme" rispose fra i singhiozzi la bambina.
"No, giocheremo di nuovo insieme, anzi che ne dici se ci andiamo a prendere un gelato?" Le proposi io "Sempre che tia sorella sia d' accordo" aggiunsi per poi fissare Dakota.
"Sì!! Ti prego sorellona" disse la bambina avvicinandosi alla sorella.
"Uffa! E va bene Celeste, in quanto a te Dawn, se succee qtalcosa a mia sorella ti faccio espellere dalla scuola" mi avvertì lei.
"Tranquilla Dakota, sará solo un gelato" la rassicurai.

VARI MINUTI DOPO.
C' era una gran fila alla gelateria!
"Dawn e da mezz' ora che aspettiamo! Scavalchiamo!" Mi disse la bambina
"No Celeste, non è giusto" le risposi io in tono severo
"E allora perchè quel ragazzo sta scavalcando?" Mi domandò lei per poi indicare un ragazzo alto e coi capelli rossi.
"Aspettami qui!" Le dissi per poi andare verso il ragazzo.
"Mi scusi lei è un gran maleducato prima c' eravamo io e la mia amic...." non finì la frase poichè lui si voltò e il mio cuore perse un battito: alto, capelli rossi, pelle diafana e lentiggini.
"Senti bambolina non mi frega chi c' era per primo, quello che voglio l' ottengo" mi disse scorbutico.
"Non voglio criticarla ma c' eravamo prima io e la mia amica" gli risposi.
"Non mi interessa" mi disse di nuovo, stava per pagare ma io mi misi davanti a lui.
"Un cono pistacchio e panna e una coppetta al cioccolato" dissi.
"C' ero prima io" mi urlò.
"Mi dispiace" gli risposi per poi prendere le ordinazioni e andare da Celeste, la quale mi ringraziò.
Stavo per dare la prima leccata al mio cono quando una freccia lo trapassò, mi voltai e vidi lo stesso ragazzo di prima ghignante con in mano un' arco.
"Celeste hai finito di mangiare?" Le chiesi, non potevo perdere tempo appresto o quello stupido!.
"Sì, ma devo andare, mia sorella mi sta aspettando" mi rispose triste lei, in quel momento notai una carrozza azzurra e rosa e all' interno di essa Dakota che chiamava sua sorella.
"Ci vediamo domani" le dissi per poi andarmene. Stavo per tornare a scuola e nel frattempo mangiavo il mio gelato, ma si parò davanti a me il ragazzo che mi aveva rovinato la giornata con la sua presunzione.
"Scusa non mi sono presentato. Sono Scott Hood, figlio di Robin Hood, volevo chiarire con te alcuna cose: Inanzitutto come ti chiami?" Mi chiese.
"Dawn" risposi io.
"Qualcosa di più?"
"Sono Dawn Medrek, figlia di Malefica" dissi con gentilezza e imbarazzo.
"Bene volevo chiederti una cosa Dawn: perchè mi hai trattato in quel modo al bar?" Mi domandò arrabbiato.
"Ti ho trattato nello stesso modo in cui tu hai trattato me" gli risposi.
"E perchè mi guardavi e tuttora mi guardi come se fossi un sogno paradisiaco? Sei forse innamorata di me?" Mi disse con un ghigno malizioso in volto. Ok è vero lo guardo in modo.....diverso dagli altri ma non sono innamorata di lui! Ma sapevo anche cosa rispondere.
"E tu perchè mi guardi come se fossi la cosa che ambisci di più al mondo?" Lo sbeffegiai, non rispondeva ed era leggermente imbarazzato visto che la sua aura era di un impercettibile arancione, il colore dell' imbarazzo.

SCOTT POV
Colpito e affondato! La vidi ridere leggermente.
"Stavo scherzando! Prima che qualcuno si innamori di me deve essere dimenticata la favola di Pinocchio" mi disse per poi entrare a scuola.
"Ora tu te ne vai.... ma ci rivedremo Raggio di Luna" pensai, quella ragazza mi intrigava e non me la sarei lasciata scappare.


ANGOLO AUTRICE: Capitolo di schifo. Comunque qua vediamo Scott nei panni di un Robin Hood fuori dalla norma. So che tutti mi state lanciando bestemmie ma comd sempre una recensione?

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Capitolo 4
*** Emozioni ***


DAWN POV

La lezione trattava della favola di Riccioli d' oro, a Scott gliene importava poco e niente visto che invece di seguire aggiustava il suo arco.
"Bene ragazzi la lezione di oggi è finita per domani come compito portate l' albero genealogico della vostra famiglia e il motivo per cui andate fieri delle vostre origini" disse il professore.
Appena se ne andò Scott chiamo alcuni suoi amici: uno era il ragazzo punck con le orecchie lupine, mi pare che si chiami Duncan, l' altro era un ragazzo di colore alto e palestrato, il terzo era biondo con i capelli lunghi e gli occhi azzurri, Geoff, e l' ultimo è un ragazzo altissimo dai capelli raccolti in treccine giamaicane e mesches rosa ma a differenza degli altri aveva un' aura azzurra e violetta: i colori della bontá.
"Ehi ragazzi, stasera usciamo?" Chiese Scott ai suoi amici.
"Non lo sò Scott, Lightining vuole vedere quei bravissimi maghi ma i biglietti sono finiti sha-cavolo!!!!" Disse il tipo palestrato.
"Fá niente Lightining non è la fine del mondo" disse dolcemente il ragazzo gamaicano facendo notare un forte accento.
"Aspettate! Io per compagna di banco ho una maga vediamo se ci procura i biglietti" affermò convinto Scott, tutti si voltarono verso di me, che imbarazzo!!!
"Ragazzi non vorrei deludervi ma........io non sò fare incantesimi........cioè li sò fare ma dipendono dalle mie emozioni." Spiegai.
"In che senso?" Chiese il ragazzo biondo.
"I miei poteri dipendono dalle mie emozioni Geoff, gli unici che ho perennemente sono il dono di parlare agli animali e la lettura dell' aura, dalla quale ho scoperto il tuo nome edalla quale leggo anche la tua perplessitá per ciò che ti sto dicendo" dissi con semplicitá, tutti e cinque mi guardavano con gli occhi sbarrati.
"Quindi i tuoi poteri dipendono dalle emozioni...." affermò il giamaicano.
"Esatto Dameare" risposi.
"Allora se sei triste cosa succede?" Domanda Duncan.
"Appena passo il morale delle persone si inverte e se le mie lacrime toccano qualcosa essa muore se è una pianta, sviene se sono umani o animali e diventa brutta se sono cose" spiego.
"Se sei imbarazzata?" Chiede Scott.
"Oggetti a caso esplodono per esempio ora è esplosa la penna perchè mi sento sottopressione" dico per poi indixare la penna nera ormai espolosa.
"E se sei arabbiata?" Domanda di nuovo Duncan.
Seguono secondi di silenzio finchè non sussurro:
"Allora ti consiglio di non essere nei paraggi".


ANGOLO AUTRICE: Schifo di capitolo, ma una recensione la lasciate vero?

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Capitolo 5
*** Il nuovo compagno di banco. ***


DAWN POV

Strano quello Scott!!! Prima mi manda dove lui solo sa e poi mi chiede se sono innamorata di lui! Vabbè non posso parlare visto che sono la regina degli stramboidi ( Ti capisco sorella nd autrice).
Nel frattempo stavo andando alla lezione di Storia Incantata, ero molto agitata, appena entrai vidi il mio nuovo professore: Alto, capelli rossi, vestiti verdk e una giacca smanicata in pelle beige. In parole povere Scott a cinquant anni.
"Buongiorno signorina, io sono Jacm Fagiolo, il suo nuovo insegnante di Storia incantata. Ho saputo dal preside McLaine che è una nuova studentessa, mi dica qualcosa di lei" mi disse in tono scherzoso il mio nuovo insegnante.
"Buongiorno a lei professore, io sono Dawn Medreck e ho diciotto anni" risposi con calma, speravo soltanto che non mi chiedesse le mie origini, ma ovviamente parli di Geppetto e spunta pinocchio*.
"Di chi sei figlia Dawn? A giudicare dal tuo aspetto sembri la figlia di un essere fatato...." afermò con convinzione l' uomo per poi squadrarmi dalla testa ai piedi.
"Su l' essere fatato ci ha azzeccato prof, l' unico problema è che la nostra Dawn ha per madre Melefica" aggiunse una voce alle mie spalle, mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con la brutta copia di Robin Hood.
"Signorino Hood, che ne sa lei se la signorina Medreck è figlia di Mal..." stava per dire il professore ma il rosso non lo lasciò finire.
"Ci siamo giá incontrati, vero stregetta?" Mi domandò lui per poi farmi l' occhiolino.
"Vero......sfortunatamente" l' ultima parola la sussurrai.
"Bene allora sarete contenti della notizia che sto per darvi....sareti compagni di banco" ci disse il professore con un sorriso a trentadue denti.
"Stá scherzando verò?! Io con la stramboide non ci stò in banco, neanche Dawn vuole!" Sbottò arrabbiato Scott.
"Basta che rispetti la natura, gli animali e le persone, se sei così mi vai bene come compagno di banco" aggiunsi io, tutta la classe si volta verso di me con degli sguardi scioccati e al secondo banco noto Damota con gli occhi sgranati e la bocca aperta. Che avevo detto di strano?
"A quanto pare la nostra Dawn ti potrebbe aggiustare Scott, ti sei trovato una compagna di banco simpatica.......e anche molto carina, se non sbaglio a te piacciono le bionde vero?" Disse in tono scherzoso un ragazxo alto, con una cresta verde e delle orecchie lupine.
"Taci Duncan!!!!" Rispose arrabbiato il diretto interessato.
"La giornata sará mooolto lunga" aggiunsi rassegnata io.



ANGOLO AUTICE: Il capitolo è corto lo sò, ma oggi ho molto da fare e non volevo deludervi. Dove vedete l' asterisco accanto alla frase "Parli di Geppetto e spunta pinocchio" è il proverbio modificato. Vi lancio anche una sfida, nelle recensioni provate a indovinare di chi è figlio Duncan.

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Capitolo 6
*** Gelosia... ***


DAWN POV

"Allora ti consiglio di non essere nei paraggi" sussurrai.
"Quindi è per questo che non ti arrabbi mai?" Chiese curioso Scott.
"Si" risposi.
"E come diventi?" Domandò ancora.
"Ci sono cose che non devi sapere su di me........ma visto che saremo in banco insirme tutto l' anno ti avverto: non farmi arrabbiare perchè la rabbia è l' unica emozione che non può essere controllata....e la mia è distruttiva" risposi.


VARI MINUTI DOPO

Ripensavo a quello che avevo detto a Scott......è vero la mia rabbia è distruttiva, tutti mi dicono che divento peggio di mia madre quando la mia ira esce fuori e non voglio fare del male a nessuno: tantomeno a Scott, non l' avrei mai ammesso ma quel ragazzo un pò mi piace.
Mentre penso a questo però vedo una cosa che avrei preferito non avere mai notato: Scott che abbraccia una ragazza alta, castana, abbronzata e formosa. Il mio opposto. E un nuovo sentimento si impossessa del mio cuore, non è la rabbia e non è la tristezza.....è la gelosia. Subito vedo un lampadario che salta in aria per colpa della sortoscritta. Scott si volta insieme alla ragazza. Riuscivo a pensare solo a una cosa:
"Cavolo"

SCOTT POV
Stavo abbracciando Courtney, la mia migliore amica femmina ed ex fidanzata. Quando sento qualcosa simile al vetro fratturarsi. Mi volto insieme alla mia amica e vedo: un lampadario in mille pezzi, l' estintore che schizza schiuma da tutte le parti e degli armadietti posseduti dal diavolo che saltavano in aria e sbattevano furiosamente, e in mezzo a tutto quello Dawn rossa in viso, capiii subito che era stata lei.
"Bel casino Raggio di Luna, hai un talento naturale" la sbeffegiai mentre mi avvicinavo seguito a ruota da Courtney.
"Smettila!!! Comunque piacere io sono Dawn" dice per poi tendere la mano verso Courtney che la stringe nella sua e dice:
"Piacere Dawn, io sono Courtney Barlow, la figlia della bella addormentata" a quelle parole vedo Dawn farsi rigida e sudare freddo. All' inizio non capii ma poi arrivai alla soluzione: Dawn è la figlia di Malefica e Courtney la figlia della bella addormentata, la madre di Dawn è stata una arpia con laadre di Courtney e la biondina giustamente aveva paura.
"È stato un piacere conoscerti Courtney ma devo rubarti un attimo Scott" dice per poi prendermi per il colletto della mia maglia verde muschio e tirarmi anche per lo smanicato in pelle beige.
"Che c'e biondina vuoi un bacetto?" Scherzo.
"Finiscila!!, qua la cosa è seria!!! Appena lei sa di chi sono figlia mi puoi dire addio." Sbotta.
"Courtney non è così" le spiego io freddo.
"Ascoltami Scott fai questo xalcolo:Io+Courtney= litigio, lotigio+la mia mia rabbia= macello e caos. Tutto chiaro?"
"E che dovrei fare?" Le chiesi


ANGOLO AUTRICE: Due capitoli in un giorno, un gesto così epico merita una recensione.

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Capitolo 7
*** La bugia di Scott ***


SCOTT POV

"E che dovrei fare?" Chiesi gelido.
"Fai finta che sono una tua parente.........una tua amica.........la tua cug....." la vedo interrompersi. Mi giro e vedo Courtney.
"Ehi Scott chi è lei" chiede Courtney. Sapevo che mi sarei pentito di quello che stavo per dire ma Courtney conosceva tutta la mia famiglia, è fidanzata con Duncan e io ho solo Geoff, Dameare,Lightining e Duncan come amici.
"È la mia fidanzata!!" Dico con convinzione per poi metterle un braccio attorno al fianco. La vedo arrossire e una lampadina salta in aria: è imbarazzata.
"Bene, allora ci vediamo stasera, magari facciamo un' uscita a quattro, io e Dawn andremo dall' estetista" rispose con convinzione la mora per poi andarsene.
"Come ti è venuto in mente la fidanzata? Non potevo essere tua cugina di secondo grado?" Chiede lei.
"Stai sempre a lamentarti, e poi ho esaudito il tuo desiderio" scherzai per poi guardarla in modo malizioso.
"Il mio incubo semmai.....ora togli il braccio" sbotto irritata.
"Ma come si sta così comodi" pa sbeffeggio ma le vidi gli occhi diventare viola e subito dopo sentii qualcosa bruciare, alzai gli occhi e vidi il mio cappello in fiamme.
"Questo è solo un' assaggio di quello che succede quando mi arrabbio" mi disse per poi andarsene.
"E questo è solo un assaggio dei piani che ho per te Principessa delle fate" sussurro mentre un ghigno appare sulla mia faccia.

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Capitolo 8
*** Uscita a quattro pt 1 ***


DAWN POV

Che stupido!! Però mi dispiace per avergli dato fuoco al cappello, era il suo preferito ( almeno lo diceva alla sua aura). Mentre pensavo a tutto ciò mi si parò davanti ana Courtney con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
"Fosa ti metti per l' uscita?" Mi chiese curiosa.
"Non lo sò, sono indecisa tra il cardigan dolce vita verde e i jeans o il vestito lungo a collo alto e lemaniche lunghe nero" le risposi con semplicitá.
"Ma tu sei più anziana di mia madre, devi essere bellissima!!!!" Trillo lei per poi prendermi il polso e trascinarmi nei dormitori, più precisamente la sua camera.
"Dai Dawn non agitarti, ti vergogni del tuo fidanzato?" Mi domandò Courtney mentre frugava nel suo immenso armadio.
"Ma Scott non..." mi stavo per tradire da sola ma fortnatamente compensai la mia gaffe " può vedermi conciata in modo grezzo potrebbe diventare...geloso" l' ultima parola la sussurrai imbarazzata.
"Ma no!! Dai ho il vestito perfetto!!" Rispose lei per poi uscire con in mano trionfante un vestito che mi fece sgranare gli occhi: un abito corto e aderente blu fatto in seta con lo scollo a cuore e un buco appena sotto il seno con i bordi brillantinati. Sento saltare in aria una lampada dela camera accanto.
"Te lo scordi!!!!!!" Urlai io.
"Impara a vivere" rispose sempllicemente lei.
Non posso rifiutare, la sua aura è così eccitata dell' uscita, non posso rovinarle la serata.
"E va bene, ma solo per questa sera" le dissi seria.

UN' ORA DOPO.
Stavamo andando al " Covo di Raperonzolo" un ristorante gestito da una certa Carrie.
Io infossavo l' abito blu con delle scarpe argentate col tacco, orecchini a cerchio argentati molto grandi e la mia collana. Come trucco del mascara e la matita ( Courtney ci sa fare nd autrice).
Courtney invece aveva un abito beige con la gonna a palloncino e qualche rosa. I capelli erano sciolti e aveva solo del lucido, eravamo vicine al locale e scorgevo Duncan... e Scott. Appena lo vudi il mio cuore perse un battito, era semplicemente belliss... riprenditi Daen!! Non mi posso innamorare perchè se lei ritorna colpirá lui per primo.

SCOTT POV
Stavo chiaccherando con Duncan spiegandoli la complicata situazione in cui sono immisciato, e lui ha promesso che non avrebbe detto niente a Courtney. Stava per dire qualcos' altro ma lo vidi spalancare la bocca e aveva uno sguardo da pesce lesso in volto. Mi voltai nella direzione in cui guardava e rimasi scioccato da quello che vidi: Courtney e Dawn, la prima era carina ma Dawn... era semplicemente stupenda, vidi la bottiglia d' acqua sup tavolo esplodere.
"Inizia lo show amico mio" dissi ghignante verso Duncan.


ANGOLO AUTRICE: Sono in ritardo ma ho il telefono sequestrato. La recensione me la date lo stesso però vero? Vero...?

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Capitolo 9
*** Uscita a quattro pt 2 ***


DAWN POV

Avevo il vestito solo da cinque minuti e giá mi sentivo a disagio, Courtney invece non dava segni di imbarazzo.
"Amore ciao, ti sei vestito molto bene" esclamò la mia amica andando incontro a Duncan, egli indossava un jeans nero strappato una maglia nera con un teschio fiammeggiante, allacciato alla vita un giubotto nero in pelle, delle scarpe rosse e il suo immancabile strozzatore borchiato.
"Ciao principessa, anche tu ti sei vestita bene stasera...vedo che la "fidanzatina" di Scott è con te" esclamò Duncan, dalla sua aura capì che Robin Hodd in versione rockettara gli aveva detto tutto. Spero che Courtney non scopra niente. Fui distolta dai miei pensieri da una voce familiare.
"Ehi, siamo qua non a terra" alzai lo sguardo e non potei evitare un sospiro, Scott era davvero...bello (SOLO BELLO!!!nd Scott). Aveva la sua solita maglietta verde e lo smanicato, solo che questa volta era in cuoio. Aveva un jeans e dei mocassini marroni in pelle.
"C-c-ciao Scott" mi limitai a dire.
"Dai ragazzi sediamoci!!" Trilló Courtney.
Appena ci sedemmo arrivò Carrie, la figlia di Raperonzolo. Ci chiese cosa volessimo e tutti ordinarono ilisto di carne e io una semplice insalata swnza tonno.
"Allora...parlatemi un pò di voi" disse ad un certo punto Courtney, io arrossii violentemente e feci saltare in aria un tavolo vicino.
"In che senso?" Domandò allarmato Scott.
'Ma come in che senso!! Come vi siete conosciuti? Da quanto state insieme? Cose di questo genere" rispose con naturalezza la mora.
"Ehm... ci siamo conosciuti circa due mesi fa a scuola" aggiunsi io.
"Oh che bello!! E dimmi ti piace come ho vestito la tua fidanzata Scott?" A quela domanda Scott arrossì così tanto che le sue lentiggini si mimetizzavano col rossore delle guance.
"Ehm...sì...carina...bella...no non è che...cioè nel senso..." farfugliava il rosso.
"Devo andare in bagno!!!!!" Gridai ad un certo punto, così feci, appena entrai in uno dei servizi mi accasciai vicino alla porta. Grosso errore. Perchè appena lo feci nella mia testa partì una voce, più che altro un ricordo, un bruttissimo ricordo.
"Mi stai imprigionando?! Rifiuti la tua stessa madre!? Ma bada Dawn io ritornerò... e colpirò ciò che ti è più caro"
Dai quei brutti pensieri mi distolse Courtney.
"Dawn, esci ti prego, scusa non ti volevo mettere in imbarazzo" si scusò Courtney dall' altro capo della porta.
Uscii piano piano e insieme alla mia amica tornammo al tavolo dove erano giá arrivate le ordinazioni, io e Scott non parlavamo, era molto imbarazzato visto che la sua aura era di un' arancione intenso. Duncan e Courtney si scambiavano baci di tanto intanto e lui le dava la carne dal suo piatto.
"Beati loro che si possono amare senza avere paura di fare del male l' uno all' altra" pensai.
La serata finì infretta e Scott mi accompagnò al dormitorio. Appena se ne andò mi misi il pigiama e andai a dormire, anche se era presto non potevo fare tardi.
Domani è il giorno della promessa, il giornò in cui dovrò seguire il mio destino, ma una domanda sorse in me: E se io non lo volessi seguire il mio destino?


ANGOLO AUTRICE: Salve a tutti, domani posterò il capitolo del giorno della promessa, per chi non lo sapesse è il giorno in cui i figli dei personaggi delle fiabe accettano di seguire le orme dei genitori, recensione come sempre e.......ciriciao gente.

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Capitolo 10
*** Il giorno della promessa pt 1 ***


DAWN POV

Stavo ancora dormendo quando una piccola colomba venne a svegliarmi.
"Piccolina lasciami dormire per favore...oddio oggi è il giorno della promessa!!" Gridai dopo avere capito che ore erano, le otto spaccate, c' era la prova.
VARI MINUTI DOPO.

Era la prova per stasra ma non c' era quasi nessuno apparte me, Scott, Duncan, Izzy la figlia del cappellaio matto, Ella la figlia di Biancaneve, Zoey la figlia di Cappuccetto Rosso, Dameare che strano ma vero aveva come genitore l' orco di pollicino e Courtney, mi avvicinai a quest' ultima, dovevo dirle la verirá.
"Ciao Dawn! Come stai? Dormito bene?" Mi chiese la mora con allegria.
"Courtney ti devo dire una cosa..." mi bloccai, non ce la facevo.
"Che cosa?" Insistette. Presi un respiro e buttai tutto fuori.
"Courtney se io ora ti dicessi che non sono quello che sembro tu...saresti ancora mia amica?"
"In che sens..." non potè finire che arrivò il preside McLaine.
"Ragazzi miei...futuri paladini della giustizia...tranne alcuni..." disse per poi voltarsi verso me Duncan e Dameare, il quale era molto imbarazzato, poi continuò "questa è la lrov per stasera...forza venite qua".
A turno tutti andarno a provare io e Scott eravamo gli ultimi.
"Scott...mi mancherai...sei stato un amico prezioso" gli dissi per poi posargli una mano sulla spalla.
"Tu invece non mi mancherai neanche un pò..." rispose gelido.
"Ti voglio bene anche io" dissi con gentilezza, ma perchè faceva così male lasciarlo? forse ero...no non può essere non mi posso innamorare di uno scorbutico, presuntuoso, misterioso, simpatico, belliss...ma cosa sto facendo?
"Dawn Medreck vieni a fare la prova Malefica junior" mi invitò con dispeezzo il preside McLaine.
Salì sul piedistallo poi iniziai:
"Io...sono Dawn...sono Dawn Medreck...figlia..." il mio occhio cadde su tutti i presenti dallo sguardo gentile di Dameare, a quello sorpreso di Courtney per poi passare a Scott. Non potevo farlo.
"Scusi e se...io non volessi firmare il libro?" Domandai titurbante, un sospiro sorpreso si levò dalla bocca dei presenti.
"In che senso?!?!" Domanfò allibbito il preside, mi voltai verso Scott, mi parve di vederlo sorridere.
"Io non sono sicura del mio destino" dissi fra le lacrime per poi scappare e rifugiarmi nel bosco.
"Ci penso io" sentì dire a Zoey.
"Vengo con te" aggiunse una voce dall' accento straniero.
NELLA FORESTA
Mi accasciai al suolo e piansi, appena le mie lacrime toccarono il suolo l' erba incominciò a morire.
"Io non voglio..." singhiozzai.
"Dawn! Eccoti qua! Zoey l' ho trovata" gridò ad un certo punto una voce.
"Dameare..." sospirai.
"Ma sei impazzita? Mi hai fatto preoccupare...e non solo a me" mi disse con dolcezza.
"Hai mai la sensazione di essere solo un' errore?" Gli domandai piangente.
"A volte...ma non piango, perchè so che renderei triste le persone" mi rispose con dolcezza, poi tese la mano, all' inizio non capì ma poi vidi che mi voleva asciugare le lacrime.
"No!! Non toccarle" gridai, troppo tardi, appena le sue dita toccarono le lacrime il gigante svenne sotto i miei occhi.
"Dameare!!! Che cosa gli hai fatto?" Domandò allarmata una voce soave, mi voltai e vidi che era Zoey.
"Ha toccato le mie lacrime...ma non è morto...è semplicemente svenuto" le risposi.
"Vado dagli altri tu rimani qui" mi disse autoritaria per poi correre nel bosco.
Ero da sola e nel frattempo cercavo di fare rinsvire il giamaicano, ma una voce si fece largo nelle mia testa.
"Mi dispiace per il tuo amico...scherzo!..ahahaha... lui è stato il primo indovina chi sará il prossimo...ma sì...divertiamoci con il tuo caro Scott...ahahahahaha"
"No! Lui no per favore!! Gli voglio bene" dissi piangente.
"Allora non capisci Dawn...io lo colpirò in modo che tu possa solo soffrire" aggiunse la voce con disprezzo.
Poi il buio.


ANGOLO AUTRICE: Salve a tutti, questa è la prima parte domani arriva la seconda, recensione come sempre. E ditemi che ne pensate della storia. Baci e abbracciozzi dottrosi? Da Dawn_Scott 402

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Capitolo 11
*** Il giorno della promessa pt 2. ***


DAWN POV

Mi svegliai in camera mia ero molto stanca e a malapena aprivo gli occhi ma riuscii a vedere una figura maschile seduta accanto al mio letto.
"Principessa delle fate stai bene?" Mi domandò una voce familiare.
"Scott...cosa è successo?" Chiesi confusa.
"Niente di nuovo...hai fatto uno dei tuoi doliti macelli...ora preparati tra venti minuti dovremo seguire il nostro destino" disse per poi alzarsi ma io lo bloccai.
"Scott...e se io non lo volessi seguire il mio destino?" Gli chiesi
"Da quanto dice il preside McLaine se tu dirai di no allaa tua storia tu sparirai." Disse gelido per poi uscire.

VENTI MINUTI DOPO.

Dopo che Scott se n' era andato era arrivata la signorina Blanley O' Hallron con il mio vestito: un' abito a sirena viola con lo scollo a cuore e con lo strato basso nero in tulle, ho i capelli fatti a lisca di pesce, rossetto viola, ombretto nero e viola, mascara e matita con bracciali argentati borchiati e orecchini a forma di artiglio sempre argentati e una collana fatta di ametista. Arrivai nel giardino allestito di sedie, i primi a fare la promessa furono Courtney e Anne Maria la figlia della principessa cigno.
"E ora Dawn Medreck, figlia di Malefica" appena salii sul palco vidi Courtney con gli occhi sgranati e il corpo teso come il suo abito beige con gonna vaporosa.
"Io sono..." stavo per continuare quanfo in prima fila vidi Celeste sorridermi. Ma qualcuno gridò.
"Sbrigati strega!" Urlò Dakota.
"Io..." sospirai al microfono.
"Avanti strega!" Gridò Anne Maria e ben presto tutti lancarono degli insulti. Ma uno in particolare mi colpì.
"Avanti non fare la finta tonta sei come tua madre" a quelle parole sentì come un fuoco risalirmi dentro.

SCOTT POV

La situazione stava degenerando poi notai qualcosa di strano in Dawn:
"I suoi occhi..." pensai, ormai gli occhi di Dawn non rano più i dolci e puri pezzi di cielo ma erano...due profonde iridi viola in cui ti sembra di morire. Poi ricordai, quando mi aveva dato fuoco al cappello i suoi occhi erano diventati uguali a quelli, poi mi ricordo cosa mi disse:
"Questo è solo un piccolo assaggio di ciò che siccede quando mi arrabbio" in quel momento mi spaventai.
"Scappate!!!" Urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Troppo tardi. Dawn richiamò l' attenzione generale.
"Studenti della Ever After High" disse con tono basso e quasi demoniaco, poi lievito in aria" Volevate la cattiveria, la tirannia? La malvagitá?...Bene...e Malvagitá avrete!!" Gridò. Poi il caos i capelli biondi si slegarono e formarono un tuppo minaciosso e il sorriso genuino diventò un ghigno sadico, attorno a lei c' era una strana aura viola. Io lresi il mio arco e la faretra.
"Dove scappate?" Diceva con rabbia, tutto era un caos Dawn faceva esplodere le sedie gli alberi e fece scoppiare anche una tromba d' aria, le grida delle persone erano sovrastate dalle risate sadiche di Dawn.
"Cosa facciamo?" Mi chiese Duncan schivando i fulmini che Dawn scagliava.
"Dobbiamo capire cosa l' ha fatta arrabbiare!!" Aggiunse Scarlett prima di essere imprigionata in una sfera nera.
"Pensa Scott...cosa l' ha fatt..arrabbiar...ma certo" pensai.
"Dawn!!!" Gridai. La ragazza si voltò.
"Vattene via Scott!!" Urlò lei.
"Dawn ti voglio parlare...Dawn tu non sei così...tu non sei cattiva...tu...sei buona" le dissi con dolcezza. La vidi prendersi la testa tra le mani. L' aura viola scomparve piano piano e Dawn cadde al suolo. Tutto si calmò.
"Dawn..." dissi per poi andarle vicino.
"Cosa è successo?..." chiese la biomda aprendo gli occhi cobalto.
"Ti sei arrabbiata e..." non mi lasciò finire.
"No...lei è tornata...Melefica è tornata!!" Urlò lei.


ANGOLO AUTRICE: Due capitoli in un giorno recensione obbligatoria.

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Capitolo 12
*** I'm a rebel!! ***


SCOTT POV

Stavo passeggiando con Dawn, ormai ero l' unico che le stava accanto insieme a Dameare, Lighting, Geoff e Duncan dopo il casino che avevanscatenato. Ho ancora gli incubi!
"Sono un mostro" esclamo ad un certo punto.
"Non è vero, anche io allora sono un mostro" le risposi fissandola negli occhi cobalto.
"Essere freddo non significa essere un mostro" mi disse in tono saputello.
"Se per questo manco arrabbiarsi significa essere un mostro" le sussurro con una dolcezza...strana.
"Tu non lensi che sia una strega?" Mi chiede.
"Dawn tu non sei un mostro...tantomeno una strega" le rispondo, ma ovviamente niente è per sempre.
"Ciao strega" urla una ragazza in bici verso Dawn. Le buco la ruota con una freccia successivamente mi volto e vedo la bionda che si tiene le ginocchia seduta su un enorme chiazza di erba seccha, perchè è così straziante questa visione?
"È inutile che mi consoli...sono uguale a mia madre" dice fra i singhiozzi.
"Dawn...tua madre è una cosa ...tu no!" Le dico vicino all' orecchio per poi andarmene.

DAWN POV

Scott aveva ragione. Mia madre e così ma io devo essere come sono.
"Io so cosa voglio" dico determinata, subito scappo in corridoio e con i miei poteri collego la mia mente all' intertono della scuola.
"Tutti in giardino, c' è...una riunione" penso poi l' oggetto fa il suo lavoro.
Subito vado nel luogo dove il giorno prima avevo scatenato il caos. In poco tempo tutta la scuola è difronte a me, prendendo coraggio salgo sul piedistallo.
"Scusate...posso avere la vostra attenzione?" Dico vicino al microfono, appena la gente mi vide tutti incominciarono a gridare cose tipo: "buuu" "fai schifo" ma in mezzo a quelle ascoltai uunavoce infantile e dolce: Celeste che gridava che non ero una strega.
"Sentite...per favore...so che ueri vi ho fetito e...mi dispiace" dico, a quelle parole tutti si zityiscono e posso continuare " sono la figlia di una strega e questo lo so...ma mia madre è una cosa e io sono un' altra...mi ha detto un mio caro amico" aggiunsi sorridendo a Scott in seconda fila, il suo volto mi diede altro coraggio e alzai la voce " e io so perfettamente chi sono: Io sono Dawn Medreck figlia di Malefica e scelgo io la mia storia!! E parlo anche a nome di tutti quelli che si sentono soffocati da quello che non sono e dico loro: i nostri genitori hanno fatto una scelta, noi facciamo la nostra!!!" Grido e subito dopo sento un' urlo di approvazione e in mezzo a quelle voci spiccano quelle di Dameare, Duncan e...Scott.
"Io sono con te" grida ad un certo punto un ragazzo.
"Anche io"
"Anche io" in poco tempo più di metá della scuola si mette al mio fianco, Svott si mette accanto a me e mi sorride.
"Che cosa commovente..." gracchia però una voce alle nostre spalle.

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Capitolo 13
*** Il ritorno di Malefica. ***


SCOTT POV

Stavo sorridendo a Dawn, era tanto che non facevo sorrisi così a qualcuno.
"Che cosa commovente..." gracchiò però una voce alle nostre spalle, tutti ci voltammo e la cosa che vidi mi fece gelare sul posto, in aria fluttuava una donna uguale a Dawn, solo che aveva.i capelli neri dalle sfumature violacee e invece dei puri e rasivuranti occhi della bionda aveva due pozzi viola contornati da lunghe ciglia nere e ombretto violaceo. Un abito a sirena con spalline che.sembravano ragnatele e un mantello nero minaccioso come il tuppo ornato di ametiste e per finire in bellezza un colorito cadaverico: Malefica.
"Vattene via!!" Urlò il preside arrivato in quel momento.
Malefica non rispose con la sua magia sollevò il preside e cercò di scaraventarlo su una roccia, esso si fermò prima di colpire il masso. Mi voltai, accanto a me Dawn avevanla mano tesa circondata da un' aura viola e con la sua magia aveva evitato al preside la fine, lo adagiò a terra.
"Vattene via...non sei la benvenuta " le disse Dawn gelida.
"Mmh fammi pensare...ah si...non mi interessa" rispose lei quasi urlando per poi abbassarsi all' altezza di sua figlia, era unnpò più alta di Dawn solo perchè avevale scarpe in ametista col tacco. Guardò intensamente sua figlia per qualche secondo poi con uno sguardo stranamente malizioso passò a me. Oddio non tremavo così dal giorno della promessa!
"Si vede che hai un buongusto per i ragazzi figlia mia...Scott è davvero un bel giovane...proprio come suo padre" disse in un sussurro.
"Conoscevi mio padre?" Chiesi in tono spavaldo.
"Sì, sai Scott ai tempi io e tuo padre eravamo giovani come te...io lo amavo ma lui scelse quella schifosa di tua madre...Marion" pronunciò il nome di mia mamma come se fosse un qualcosa di disgustoso ma continuò " era proprio come te: giovane, bello e spavaldo con un' indole ribelle...perchè questa domanda?" Chiese.
"Però...strano che conisci mio padre...pensavo che non conoscesse persone orribili e disgustose...ma mi sbagliavo a quanto pare." La sfidai. Invece di infuriarsi Malefica rise poi aggiunse:
"Ora capisco perchè piaci tanto a mia figlia"
Io rimasi scioccato, io...piacevo a Dawn? (Guarda non si era capito nd autrice)
"Ma dimmi Scott... a te piace mia figlia?" Mi domandò con un ghigno.
"Perchè?" Chiesi.
"Indovina..." disse per poi prendere Dawn con la magia e imprigionandola in una clessidra.
"Lasciala!!" Le gridai.
"Eh no Scott, sta attento a quello che fai Dawn potrebbe morire da un momento all' altro" mi spiegò per poi indicare una fata dalle ali di farfalla in posizione fetale, era Dawn!!
"Se vuoi rivedere la tua amata viva vieni al castello di Notthingam entro l' alba sennò la piccolina fará poof!! Ma sbrigati, ti aspetto lá. Il tempo scorre...tic toc tic...toc" gracchiò per poi sparire in una nuvola nera. Cercai di scagliarle una freccia ma tutto era inutile. Crollai a terra.
"Scott..." cercò di dirmi Dakota.
"Stai zitta!! State tutti zitti!!! È colpa vostra!! Perchè l' avete trattata in quel modo?! Ve lo dico io perchè! Avevate paura di lei!! Sapevate che era migliore di voi anche se non era di sangue reale!! E ora lei è in quello stato solo per colpa vostra!! Solo per colpa vostra!!" Urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
"Cosa vuoi fare allora?" Chiese il preside. Seguirono molti seconfi di silenzio.
"Me la vado a riprendere".

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Capitolo 14
*** Il duello. ***


SCOTT POV

"Me la vado a riprendere" risposi deciso, stavo per andarmene quando qualcuno mi prese per il braccio, mi voltai e vidi che era Cameron, il figlio di Dotto.
"Scott ti avverto: l' unica cosa che può uccidere un essere fatato è il ferro e nient' altro" mi spiegò. Lo ringraziai e poi partii spedito per il bosco, Notthingam tanto era vicinissima alla scuola, ma fovevo sbrigarmi equindi tagliai per la foresta.
CINQUE MINUTI DOPO

Giá arrivato? Cavolo sì vicina, ma non pensavo così tanto!! Vabbè non è il momento di pensare a queste cose. Ora devo pensare a Dawn!!
Entrai nel castello, camminai nei lunghi corridoi fino ad arrivare in un ampio salone cupo dove non passava neanche la luce solare a cause delle enormi tende nere. Al centro della stanza c' era un trono in argento con le punte aguzze e suduta su di esso...Malefica che giocherellava con i poteri, creando delle rose nere che poi posizionava nei vasi in ceramica ormai vuoti.
"Benvenuto Scott...sapevo che saresti venuto" disse.
"Dov' è Dawn brutta strega?" Urlai non vedendo la clessidra nella quale era imprigionata la bionda.
"Che aura viola mio caro...sta tranquillo Dawn sta bene se vuoi te la faccio vedere" esclamò per poi teletrasportare nella sua mano la clessidra.
"Sei spregevole" sussurai acido.
"Tuo padre è stato un buon maestro" gracchiò per poi fissarmi negli occhi grigi.
"E tu a quanto vedo una buona allieva" la sfidai. Malefica si alzò dal trono e poggiò la clessidra su un tavolino vicino. Si fermò a pochi passi da me.
"Avanti ragazzo...fai del tuo peggio" disse per poi lievitare in aria con gli occhi che sempravano fuochi viola. Io di risposta presi una freccia dalla faretra e la scoccai verso di lei. Le bastò mettere la mano avanti per fermarla.
"Ammirevole il tuo coraggio Scott, ma dimmi...secondo te chi vince tra una strega e un semplice arcere?" Mi sbeffeggiò per poi caricare le mani di una strana aura viola, poi unì i due fuochi per formarne uno unico, per poi lanciarmelo. Io lo schivai senza problemi.
"Sicuramente l' arciere è in svantaggio ma a quanto vedo ha più mira" dissi con un ghigno.
"Piccolo insolente!!" Gridò per poi lanciarmi a raffiche delle palle di fuoco. È forte ma ha una mira peggio di una civetta strabica.
"Bhe la civetta strabica ha un' asso nella manica!!" Disse. Ma com...ah vero...l' aura. Malefica mise i palmi delle mani rivolti verso il baso, poi disse.
"Oh grandi guerrieri che moriste in inverno, la vostra padrona vi richiama dall inferno!" In pochi secondi spuntarono tre scheletri con elmi, scudi, spade e ascie ( l idea degli scheletri mi è venuta pensando alla strega di Clash Royale nd autrice)
"Oh cavolo" pensai. Subito il primo, armato di una mazza chiodata msi avvicinò, schicai i colpi che mi lanciava, ad un certo punto mi abbassai e gli arrivò un colpo in piena testa. Sibito si dileguò in una strana nebbia nera. Poi tocco al secondo armato du spada che sconfissi rubandoli l' arma a mani nude ( non so manco io come ci sono riuscito) e il terzo lo trafissi con una freccia. Malica fece un aplauso inquietante
"Bravo, complimenti..." mi elogiò.
Stava dicendo altro ma io nel frattempo avevo elaborato un piano. Estrassi l' anello che un tempo apparteneva a mio padre dalla tasca e camminai verso di lei.
"Che cosa stai facendo?" Mi chiese.
Io tirai fuori l' anello sorridente.
"Ahahahaha pensi di battermi con un' anello di argento?!" Mi sbeffeggiò.
"Oh cara Malefica...ma questo non è argento" dissi per poi premerle a forza l' anello sopra il cuore di lei. L' anello ferreo la trapassò come se fosse una lama calda in un panetto di burro, Malefica aveba gli ochi sgranati ma non gridò. Cadde al suolo con un tonfo e io senza perdere tempo andai verso la clessidra e la ruppi. In una miriade di polvere viola e nera vidi di fronte a me Dawn.
"Scott!!" Gridò lei euforica venendomi incontro.
'Dawn!!" Urlai anche io, me la vidi saltare addosso e ben presto ci ritrovammo avvinghiati un lungo abbraccio.

DAWN POV

Stavo abbracciando Scott, lui stava dando le spalle alla stanza. Quando notai mia madre morente che sollevava in aria una freccia verso la direzione del rosso.
"Scott attento!!!!" Gridai per poi farlo girare e mettermi al suo posto.
Sentì un grande dolore al petto.


ANGOLO AUTRICE: Nuovo chappy.
Scott Ma tu sei malata!!!!.
Io: Zitto, l' idea originale era un' altra. Dove eri tu la vittima. Recensiobe come sempre perchè credo che questo è il capitolo più lungo che ho mai scritto.

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Capitolo 15
*** Lacrime ***


SCOTT POV

"Scott, attento!!!!" Mi gridò la bionda per poi farmi girare e mettersi al mio posto.
All' inizio non capii poi vidi Malefica con un ghigno sul volto e un rivolo di sangue nero le attraversava l' angolo della sottile bocca. Poi spirò.
"Dawn!!" Gridai.
La bionda guardò l' oggetto che le attraversava il torace, poi cadde al suolo.
"Perchè l' hai fatto?!" Le chiesi con un tobo misto tra la rabbia e la tristezza.
"Dovevo proteggerti" sussurrò per poi mettermi una mano sul viso.
"Dawn..." dissi per poi mettere il suo esile corpo sulle mie ginocchia, per poi metterle le mani una dietro la nuca e una.sotto la schiena.
"Estrai la frrccia..." mi ordinò. Così feci, la feci uscire con un gesto secco. Le vidi un rivolo di sangue nero attraversarle la bocca. Nello stesso momento sentivo qualxosa di caldo e acquoso scivolarmi sulle guance...lacrime.
"Non piangere..." mi disse per poi asciugarmi una lacrima con le esili dita.
"Non morire..." le dissi piangente.
"Morirò felice" spiegò lei.
"Come puoi essere felice di morire?" Le domandai triste. Lei incominciò ad accarezzarmi il viso, poi si fermó.
"Perchè l' ultima cosa che vedrò sarai tu" mi disse per poi lanciare un sospiro, la sua mano si fece molla e la testa le cadde di lato.
"Dawn!! Rispondimi!!! Non morire ti prego...non puoi abbandonarmi".
Strinsi il suo corpo inerme e poi lo predi in braccio. Uscì dal castello.

DUE MINUTI DOPO

Entrai nell' ampio giardino dove tutti mi aspettavano. Appena videro Dawn il loro sorriso ottimista diventò un' espressione di dolore e tristezza, in seconda fila c' era Courtney molto preoccupata.
"Cosa è successo?"Domandò allarmato Dameare.
"Quello che molti di loro aspettavano con ansia" risposi gelido.
Alcuni della scuola abbassarono lo sguardo, tra i quali spiccavano Anne Maria e Dakota imbarazzate e tristi.
"Scott...noi..." disse la primogenita di Cenerentola ma la interruppi e posai il corpo di Dawn nelle braccia di Dameare. Poi mi avvicinai a passo svelto verso la bionda.
"Voi cosa?! Siete tutti delle luride canaglie e tu non parlare Dakota, sei stata la prima a prenderla a pesci in faccia!! E ora ne ha pagato le conseguenze!!! Guarda cosa avete scatenato tu e altri, guarda!!!!" Le urlai per poi farle osservare a forza il corpo inerme della bionda nelle mani del giamaicano piangente.
"Io...noi...non volevamo questo" cercò di giustificarsi Dakota.
"Invece sì che lo volevate, bravi avete avuto questa soddisfazione, è morta!!! Tutto per colpa vostra!!! Ma almeno è morta da eroe" aggiunsi.
"In che senso?" Domandò tra i singhiozzi Courtney, avvingiata saldamente a Duncan.
"Mi ha salvato la vita...ecco in che senso" risposi gelido.
"Scott lo sò che forse non è il momento ma...mi fai vedere l' oggetto che l' ha...uccisa" mi chiese Dameare.
Gli porsi la freccia ancora spirca del sangue nero della bionda.
"Hai un' oggetto metallico?" Mi ďomandò successivamente. Gli porsi l' anello di mio padre.
Poggiò delicatamente la bionda sul suolo e poi armeggiò con i due oggetti.
"Come immagginavo..." disse.
"Che cosa?" Domandai.
"La freccia non è in ferro" rispose con un sorriso.
"Cosa?! Ma Dawn è...spiegati meglio" Dissi al giamaicano.
"La freccia dalla quale Dawn ti ha protetto non è in ferro, bensì in argento, mi sono insospettito quando ho visto che la mano alla quale portavi l' anello quando si è avvicinata alla freccia non ha seguito la legge fisica dell' attrazione magnetica..." spiegò.
"Ok ma questo non spiega come mai Dawn sia ehm...morta" puntualizzai.
"So anche questo, avvicinati" mi ordinò con dolcezza, obbedii.
"La vedi questa macchia che sembra petrolio?" Mi domandò per poi indicarmi una strana sostanza nera dall' aspetto vischioso.
"Sì...ma questo che c' entra?" Gli chiesi.
"Questa è Trifiun Mervoglius meglio conosciuta come il sonno nero, e una sostanza fatta di mandragora e bacche di felce nera...è un potente soporifero, le streghe ne portani sempre una boccetta attaccata alla cintura, di solito la usano per fare addormentare i nemici ma a quanto vedo Malefica ha avuto più ingegno...evidentemente il suo scopo era fare credere a tutti noi che Dawn era morta in modo che l' avremmo seppellita e lei non avrebbe avuto vie di scampo in caso si fosse svegliata" mi spiegò. Ma aspetta come ha fatto...
"Dameare ma come fai a sapere che è stata Malefica?" Domandai curioso.
'Intuito, hai l' anello sporco di sangue nero, sangue che hanno solo le streghe, tu non avresti ucciso Dawn, inoltre hai detto che ti ha salvato la vita riunendo tutti i tasselli ho formulato la mia ipotesi" mi rispose con semplicitá. (Meglio di Sherlok Holmes nd autrice)
"Ma c' è un problema..." continuò triste,
"Quale?"
"Dobbiamo toglierle la tsiina entro mezzogiorno"
"E dove stá il problema?"
"Mezzogiorno e tra meno di cinque minuti"
"E se non gliele togliamo entro quest' ora?" Domandai.
Seguirno secondo di silenzio.
"Non si potrebbe svegliare più"


ANGOLO AUTRICE: Ahloa lettori, piaciuto il capitolo? Ho speso sette ore di sonno pensando a questo capitolo, recensione come sempre * non si accorge che dietro c'è Scott che la scimmiotta*.

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Capitolo 16
*** Risvegli. ***


SCOTT POV

"Non si potrebbe più svegliare" disse triste Damerae.
"Ma c' è una cura vero?" Domandai.
"Si ma..."
"Ma?" Incalzai.
"La cura dura un' ora" spiegò il gigante sconsolato, a quelle parole mi sentii il mondo crollarmi addosso.
"Scott...mi dispiace" si aggiunse Courtney arrivando in quel momento, aveva sentito tutto. Io me ne andai nel bosco, non volevo vedere nessuno.

NEL BOSCO
Mi accasciai all' ombra di un nocciolo, avevo una gran voglia di piangere.
"Te ne dovevi andare proprio adesso vero?" Sussurrai prendendo nelle mani la freccia argentea. Mentre pensavo sentii un fruscio.
"Chi è?" Domandai. Molti secondi passarono ma finalmente da dietro un cespuglio spuntò una ragazza alta, bionda e dalla pelle diafana. Indossava un top blu e un pareo azzurro, ai poedi aveva dei sandali von zeppa.
"Chi sei? Perchè mi stavi spiando?" Chiesi scorbutico. Lei mi guardò con gli occhi ambra.
"Sono Sheila, la figlia della sirenetta...non ho potuto fare a meno di ascoltarti, mi dispiace per Dawn"
"Come fai a conoscerla?"
"Era una mia amica d' infanzia, c' ero anch' io quando sei tornato da Notthingam" spiegò lei con dolcezza per poi sedersi accanto a me.
"So cosa significa perdere una persona cara, mia madre è morta" aggiunse con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace, ma chi ha potuto fare una cosa del genere?" Le dissi, poverina...almeno qualcuno che sa cosa significa veder morire una persona amata.
"La strega del mare, voleva me, ma non ho avuto il coraggio di affrontarla...e grazie alla mia vigliaccheria mia madre ora si trova sotto due metri di terra...mi aveva protetto...si era presa il colpo al mio posto" disse per poi mettersi a piangere.
"Mi dispiace molto Sheila, tua madre è morta da eroe" risposi col tono più dolce che avevo.
"Ma io vivrò da vigliacca" in quel momento però spuntò Zoey.
"Ciao Sheila, Scott vieni Daen si è svegliata!!!" Disse Zoey con tono affanato e una strana espressione di paura in volto.
"È una cosa positiva, allora perchè questa espressione terrorizzata?" aggiunse la sirena.
"Non è la nostra Dawn" disse affannata per poi corree via. Io e la seguii.
"Vieni" dissi a Sheila.
"Va ti raggiungo" mi ordinò. Iniziai a correre verao la scuola.

A SCUOLA

Zoey mi staca accompagniando all aula di incantesimi e portali. Appena entrai vidi Dawn su un lettino e intotno a lei il preside, Damerae e Cameron. Ma non era la mia dolce principessa delle fate.


ANGOLO AUTRICE: Hello, capitolo schifoso, è spuntata anche Sheila, il mio OC, il capitolo è noioso e corto, vabbè come gli altri ma lascio un pò di suspence: Cosa è successo a Dawn? Tornerá come prima? Dov' è andata Sheila? E soprattutto come andrá a finire questa folle avventura?

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Capitolo 17
*** Demone. ***


SCOTT POV

Ma non era la mia dolce principessa delle fate. Erano tutti a circondare un lettino e sopra di esso Dawn semi svenuta.
"Aiutiamola!!" Gridai.
"Prima ha cercato di strozzarmi" rispose il preside.
"Damerae almeno tu" dissi al giamaicano che in un primo momento era stordito ma poi mi aiutò, io tenevo il braccio destro della bionda e Damerae il sinistro.
"Tranquilla Dawn..." la rassicurai, ma la rispista che mi diede mi fece gelare il sangue nelle vene: stava ridendo, ma non era la sua solita risata genuina e cristallina...era sadica e inquietante, subito mi voltai e lei alzò latesta ridente: gli occhi erano fiamme viola e dalla bocca le scendeva sangue nero, ma non smetteva di ridere.
"Lasciala subito!!!" Mi urlò il giamaicano, così feci. Appena la lasciai lei levitò in aria, sempre gignante.
"Che succede?" Domandai spaventato.
"Questo è il demone Venus Adonis, è un demone che di solito viene a chi è afflitt o dal Trifium Mervoglius!!!" Gridò il preside.
Ero molto spaventato, ma una figura lanciò una strana polvere bianca: Era Sheila.
"Avete del sale?!?" Dimandò la sirena. Damerae prese un sacchetto e lo lanciò addosso a Dawn che cadde a terra.
"Grazie Sheila' dissi alla sirena.


ANGOLO AUTRICE: Hello, mega ritardo, sono a scuola (pausa pranzo non pensate male XD) il chapy e corto ma spero vi piaccia.
Scott: NO!!!
Io: Gentile come sempre vè? T-T
Sheila: Povera.
Dawn: Arrivederci Autori ^-^

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Capitolo 18
*** The end ***


"Grazie Sheila" dissi alla sirena, lei mi sorrise, andai verso Dawn e la presi in braccio, la bionda aprì gli occhi cobalto.
"Che succede?" Chiese stordita.
"Niente di cui ti debba preoccupare Dawn" le risposi sorridendole.

DAMERAE POV

Eravamo tutti da cinque minuti buoni a guardare Dawn e Scott sorridenti, chiamai gli altri.
"Che c' è?" Chiese una ragazza bellissima.
"Andiamo" dissi per poi aprire la porta e fare uscire il preside e la ragazza, mi volati, Dawn e Scott non si stavano accorgendo di nulla.
Sorrisi, poi uscii.

SCOTT POV

Mi accorsi che non c' era più messuno in stanza, era il momento buono.
"Che succede Scott? Ti vedo turbato la tua aur..." non la lasciai ginire, posai le mie labbra sulle sue, erano dolci e ipnotiche, proprio come la loro propietaria. Ci stacchammo dopo vari minuti. Lei aveva gli occhi sgranati, qualcosa esplose dietro di me.
"Cosa significa questo?" Chiese.
"Mi pare ovvio cosa significhi, ti conosco solo da pochi mesi Dawn, ma non m' importa, figlia di strega o meno niente e nessuno cambierá i miei sentimenti per te"
"Figlia di strega o meno, io ti amerò fino alla fine"

CINQUE ANNI DOPO

Si vedeva un uomo dai capelli rossi sistemarsi la cravatta e la giacca nera. Ma si accorse che mancava qualcosa.
"Ragazzi dove avete messo la rosa?" Domandò l' uomo a qquattro ragazzi.
"Bho io non ce l' avevo, non ce l' avevi tu Lightinin?" Chiese un uomo dai capelli lunghi e biondi.
"No Geoff, Lightinin l' ha data a Duncan" disse un altro.
"Ma che t' inventi!! Gridò un altro dalle orecchie lupine.
"Ma è possibile che io vi dica UNA cosa e voi neanche quella sapete fare?" Gridò il rosso.
"Ehi Scott,l' ho trovata" Disse un altro uomo giamaicano.
"Almeno uno inteliggente" affermò l' uomo, si posizzionò la rosa candida nella tasca della giaccha per poi uscire di casa.
Salì su una limousine nera che in pochi minuti lo portò in una villa arredata con fiori e ghurlande, aveva un ampio giardino dal sapore romantico. Al centro di esso un centinaio di persone che chiacceravano, ma si zittirono appena videro lo sposo. Scott andò sotto il gazepo bianco con l' edera attorcigliata sulle colonne e aspettò. Cirxa quindici minuti dopo un altra limousine arrivò, da lì scese una donna bella ed elegante. Dawn si incaminò verso lo sposo, era splendida nel suo abito senza spalle e dalle forme aggrazziate, le decorizione in pizzo raprresentavano dei fiori e si trovavano sul corpetto con lo scollo a cuore,il lungo velo bianco le copriva gli occhi cobalto ed era sorretto dai capelli biondi legati on un morbido tuppo.
"Sei meravigliosa" disse Scott appena l' amata giunse all altare.
"Anche tu" rispose Dawn. La cerimonia iniziò, fu breve ma profonda.
"Tu Dawn Medreck, figlia di Malefica prometti di amare e rispettare Scott Hood fino alla fine dei tuoi giorni?"
"Prometto" Dawn mise l' anelo a Scott.
Il prete passò al rosso.
"E tu Scott Hood, figlio di Robin Hood prometti di amare e rispettare Dawn Medreck fino alla fine dei tuoi giorni?"
"Prometto" disse il rosso per poi mettere l' anello in argento con uno smeraldo e un rubino all amata.
"Per il potere conferidomi, vi dichiaro marito e moglie" un applauso scrosciante accompaggnò il bacio dei due. Per Dawn e Scott, per la strega ribelle e l arciere intraprendente una nuova storia stava iniziando, e l' avrebbero scritta insieme. Ma ricordate.
La fine è solo l' inizio.

CASTELLO DI NOTTHINGAM

Un uomo dai capelli castani attraversò i lunghi corridoi del palazzo, per poi giungere in un ampio salone.
"Mia signora, ho delle notizie da darvi, c' è stato il matrimonio di vostra figlia con colui che ha osato ferirvi" disse l' uomo rivolto a una figura che picchiettava nervosamente un dito candido su un trono d' argento girato
"Sai Don, ora ti dirò una cosa su di me: io voglio morta mia figlia e quello s hifoso arciere, ma devono soffrire lentamente...perchè quando ce l' ho a morte con qualcuno...intendo dire a morte!!" Concluse urlante la figura per poi girarsi e lanciare una fiamma viola sulla foto di una ragazza bionda.


ANGOLO AUTRICE: E la storia finisce, ma non ancora, ci sará un sequel, spero l' abbiate gradite e ricordate: Ognuno di noi sceglie la sua storia.
Niente finisce.
La fine è solo l' inizio.
Vi chiedo una cosa, nelle rwcensioni (sempre se ci saranno per sto obbrobrio) scrivetemi se siete reali o ribelli? Seguite il vostro destino o lo riscrivete?

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