La perfetta Dramione

di WhoLocki_Martell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Vestiti ***
Capitolo 3: *** Playboy ***
Capitolo 4: *** Lo sguardo ***
Capitolo 5: *** La stanza delle Necessità (parte 1) ***
Capitolo 6: *** La Stanza delle Necessità (parte 2) ***
Capitolo 7: *** La Coppia più bella di Hogwarts ***
Capitolo 8: *** Ti presento i miei ***
Capitolo 9: *** Ho il mare dentro. ***
Capitolo 10: *** Regina dei Grifi e Principe delle Serpi ***
Capitolo 11: *** Cambio di residenza ***
Capitolo 12: *** Problemi di cuore ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Ovvero: pubertà in un giorno e cambiamenti fisici


Hermione Granger era una ragazza tranquilla, nonchè studentessa modello e strega più brillante della sua età, al quinto anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il suo pomeriggio era molto impegnato, come al solito: pieno di compiti in vista per i G.U.F.O., la prima graduazione e primo riconoscimento accademico importante per i giovani maghi e streghe. Lei e Ginny Weasley, amiche già da un po', erano sedute nella sala comune della loro casa, senza parlare perchè molto prese dallo studio. Tutto quindi procedeva come al solito, finchè non sentì una pressione su tutto il torace.
"Ginny" sussurrò la ragazza spaventata.
L'amica, allarmata dal suo tono, sollevò gli occhi dalla pergamena e fece per chiederle "Cosa sta succedendo?", ma si interruppe per urlare "CHE TI È SUCCESSO?"
"Cosa mi è successo?" le chiese Hermione ansiosa.
"Vai in stanza e guardati allo specchio" rispose la Weasley, senza riuscire a trattenere una risata.
Hermione salì di corsa le scale, ansiosa, e andò nella sua stanza. Fece appena in tempo a notare che sullo specchio di Lavanda era spuntato il poster di una band babbana - One Determination, le pareva - quando si guardò e cominciò ad urlare.
"Chi è stato a farmi questo scherzo?! Cosa significa? Pensate sia divertente?!"
Mentre strillava e si agitava, Hermione sentì una voce nella sua testa, stranamente simile a quella della Umbridge.
"Stai calma, fa tutto parte dei piani" le disse quella voce.
"Questo fa parte dei piani?" strillò Hermione indicandosi. I suoi capelli, da castani e crespi che erano, adesso erano diventati dorati e pieni di ordinati boccoli. Le gambe le si erano allungate, sulle unghie le era spuntato dal nulla dello smalto rosso e... il seno era aumentato, sino a diventare una quinta. "Ti consiglio di smetterla di strillare" disse ancora la voce "visto che puoi sentirmi solo tu."
Hermione, sconvolta da quello che le stava accadendo, ritornò in sala per riunirsi con Ginny, ma non la trovò.
Mentre ripensava a quello che le era capitato, decise di cercare l'amica nel suo dormitorio. E infatti la trovò lì, ma fece fatica a riconoscerla.
I suoi capelli si erano allungati fino al fondoschiena, le sopracciglia le si erano allungate e le lentiggini si erano accentuate. Ovviamente, anche a lei si erano allungate le gambe e aumentato il seno.
"Da oggi in poi, lei non potrà più essere tua amica". Hermione ignorò quello che la voce nella sua testa stava dicendo, senza sapere che anche l'altra ragazza aveva appena sentito la stessa cosa.
"Cosa ci sta succedendo?" chiese spaventata Ginny all'amica.
Nessuna delle sue aveva una risposta a quella domanda.

Draco Malfoy era seduto su una delle comode poltroncine di fronte il camino nella Sala Grande dei Serpeverde. Non aveva molta voglia di studiare, ma doveva farlo, quello era il suo dovere. E poi, insomma, Piton e suo padre erano troppo intimi per sperare che il direttore della sua casa non avrebbe segnalato nulla ai suoi. Vicino a lui c'erano i suoi eterni compagni, Tiger e Goyle, che stavano ridendo per una battuta stupida fatta da uno dei due, e un po' più discosto da loro era seduto Blaise Zabini, con cui Draco aveva rapporti amichevoli. Improvvisamente senti qualcosa circondargli il corpo, come un'aura, che svanì subito, ma non senza lasciare tracce: fra le labbra, bella accesa e fumante, vi era una sigaretta.
"Che ca..." esclamò, buttando la sigaretta nel camino e tossendo.
"Tutto ok?" gli chiese qualcuno dei suoi amici. Stava per rassicurarli, quando sentì una voce dentro la sua testa.
"Tu non oserai mai più gettare una sigaretta nel camino quando io decido che stai fumando, capito Dracuccio Furetto Malfoy?"
"Come osi chiamarmi Furetto? Chi sei?" strillò lui, spaventato.
Gli amici lo guardarono, e poi si guardarono tra di loro, sospettosi.
"Con chi stai parlando, Draco?" gli chiese Goyle, ma fu interrotto da Blaise, che iniziò a tossire.
Anche lui, apparentemente dal nulla, si era ritrovato fra le labbra una sigaretta accesa.
"Ma che scherzo davvero divertente" disse sarcasticamente Draco, mentre un ciuffo di capelli gli cadeva sugli occhi. Se li mise dietro l'orecchio, infastidito, ma quelli ritornarono esattamente dov'erano prima.
"Cerca di essere più collaborativo della tua anima gemella, ok?"

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Capitolo 2
*** Vestiti ***


Vestiti

 
 
Ovvero:i miei vestiti cambiano random
 
 
 Il sogno di Hermione, quella notte, fu così strano da farla svegliare inquietata: senza un motivo apparente, lei e Draco Malfoy si baciavano con una certa passione, intervallando ai baci appellativi orribili del tipo “Hermy”, “Mione”, “Draky”, “Dracuccio”, “furetto”, ecc…
Improvvisamente, come se qualcuno l’avesse scossa, la Granger si svegliò di soprassalto.
“Vai a vestirti immediatamente!” le ordinò la voce nella testa.
“Ma io vorrei prima farmi una doccia…” pensò Hermione, ma fu interrotta dalla voce che le disse “Tranquilla, da oggi sarai sempre pulita, non avrai più bisogno del bagno e niente mestruazioni.”
"In che senso?" si fece sfuggire ad alta voce Hermione, preoccupata.
Le altre le lanciarono delle occhiatacce, ma lei le ignorò.
“Non preoccuparti, tu e Dracuccio potrete comunque fare un pargolo perfetto. E ora vai immediatamente a vestirti, non farmi inca$%&£e!” tuonò la voce istericamente, sempre più simile alla Umbridge.
La ragazza ubbidì rassegnata, e andò verso il suo baule, mentre dal suo corpo cominciava ad emanare un forte odore di bagnoschiuma.
Quando sollevò il coperchio, rimase così stupefatta che dovette trattenersi per non urlare.
Tutti i suoi vecchi vestiti erano spariti. Al loro posto c’erano top di colori molto accesi e glitterati (acquistati sicuramente col patrocinio di Magnus Bane), gonne corte quanto cravatte, scarpe con tacchi alti quanto le sue cosce, calze a rete a maglie larghissime, della biancheria degna del Moulin Rouge, e altri strani oggetti su cui non volle indagare.
E soprattutto NIENTE DIVISA SCOLASTICA.
“Cos’hai fatto ai miei abiti?” Pensò, sperando che la voce la sentisse.
“Li ho solo resi più belli!!!”
“Belli?! Ridammi le mie divise o mi farai espellere!”
Per un attimo non accadde niente, ed Hermione si sentì prendere dal panico, ma poi vide apparire le sue divise, ordinatamente piegate nel baule.
“E i miei vestiti?”
“Adesso sono quelli” le rispose la voce “buona giornata”
Rassegnata, la ragazza cominciò a vestirsi. Grazie al cielo, trovò delle scarpe con dei tacchi decenti, un pantalone leopardato (sempre meglio delle gonne/cravatta), mentre per la maglietta si arrese e alla fine decise di rimanere col pigiama.
Anche così, con la divisa a coprire quasi tutto, si sentiva volgarissima. Non si sarebbe vestita in quel modo nemmeno per Carnevale, figurarsi a scuola.
In palese imbarazzo scese le scale, con libri e pergamene a farle compagnia.
Nessuna le chiese spiegazioni per lo strano abbigliamento, neanche Ginny, anzi anche lei sembrava era vestita in modo alquanto strano.
Fra le occhiate divertite e ammirate di alcuni ragazzi, Hermione e Ginny andarono in Sala Grande per fare colazione.
Harry e Ron erano già seduti, e mentre Ron si abbuffava come al solito, Harry si guardava attorno con lo sguardo perso… sembrava non avesse appetito.
- Tutto bene? – chiese Ginny, preoccupata per entrambi.
Ron la ignorò, mentre Harry farfugliò qualcosa sull’amore non corrisposto e andò via senza aver toccato cibo.
“Adesso” disse con tono perentorio la voce nella testa di Hermione “voltati lentamente”.
Hermione obbedì rassegnata.

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Capitolo 3
*** Playboy ***


Playboy

Ovvero: tutte mi vogliono.

Abbastanza assonnato, Draco Malfoy si vestì nel suo dormitorio per affrontare un altro giorno di scuola magica.
La sua giornata, contrariamente a quella di qualche sventurata Grifondoro, stava andando come una normale giornata dovrebbe andare, e, a parte decine di pacchetti di sigarette apparse, senza che lui ce le avesse messe, nel suo baule, nulla di strano gli era capitato.
Non ancora.
Scendendo le scale del dormitorio per andare in Sala Comune, una sigaretta non gli apparve fra le labbra.

"Ancora?" disse esasperato, gettando la sigaretta a terra "io non mi rovino i polmoni con quella robaccia!"
"Non ci siamo, Dracuccio" disse lagnosamemte una voce nella sua testa, mentre fra le labbra gli apparve ancora quella porcheria "tu devi fumare! E per favore sii carino, ti aspettano le tue fans."
Malfoy non ebbe neanche il tempo di chiedere a quella maledetta voce chi fosse, cosa voleva da lui e cos'era quella storia delle fans quando, come se improvvisamente qualcuno avesse acceso uno stereo (cosa improbabile ad Hogwarts) tutto d'un colpo sentì delle voci isteriche provenire dalla Sala Comune.
Con un po' di timore e rinunciando a gettare la sigaretta (si sarebbe giustificato dicendo che era una metafora), entrò nella sala comune della sua Casa.
Un gruppo molto numeroso di ragazze occupava i divanetti ed il pavimento. La prima cosa che Draco notò furono le divise: cosa ci facevano delle ragazze di altre Case lì? Si disse che non erano problemi suoi e così continuò a camminare tranquillamente, chiedendosi però dove fossero Tiger e Goyle.
Ignorò la voce che gli suggerì che quelli non erano amici degni di lui e, mentre stava per arrivare alla conclusione che probabilmente stavano già facendo colazione senza lui, una delle ragazze lo vide.
"GUARDATE!" strillò istericamente alle altre "QUELLO È DRACO MALFOY!"
Un insieme di gridolini eccitati si innalzò in sincrono, poi tutte cominciarono a correre nella stessa direzione.
Cercando di non farsi prendere dal panico, Draco guadagnò l'uscita della Sala Comune dei Serpeverde e corse in Sala Grande.
Ma le ragazze lo raggiunsero.
"TI PREGO... UN AUTOGRAFO... UNA FOTO..." gli urlavano da tutte le parti, mentre lo tiravano da ogni direzione.
"BASTA!" urlò Draco "BASTA! QUESTO È TROPPO!"
"Guarda di fronte a te, Draco, si è voltata per te!" gli ordinò la voce.
"Chi?" rispose pensando Draco... non avrebbe potuto parlare da solo di fronte a tutti.
"Chi? LEI! Stupido! Dimostrale che non ti interessa di queste ragazze e che ami solo lei!"
Draco guardò verso Pansy, che era l'unica ragazza per cui avesse mai provato un blando interesse, ma la Serpeverde stava guardando con sguardo truce la caraffa del the speziato.
"Oh insomma!" riprese la voce "il tuo amore segreto Grifondoro!"
"CHE? Non amerei una Grifondoro neanche se fosse bella come un Veela!"
"Ma lei lo è! È Hermione Granger! Il tuo amore proibito!"
"Hermione Granger bella come una Veela? In quale dimensione parallela?"
"In questa! E tu adesso correrai da lei, le dirai che non ti importa delle differenze, che non ti importa di tutte le ragazze con cui hai... hai capito, no? e che ami solo lei."
"Punto primo:" pensò Draco, salendo sul tavolo per tentare di sfuggire alle ragazzine in preda agli ormoni "se Hermione Granger è bella, tu sei intelligente. Punto secondo:" continuò, notando con orrore che le ragazzine stavano imitando il suo esempio "a me importa delle differenze, lei è una sporca Nata-Babbana ed io un Purosangue. E, punto terzo:" Malfoy cominciò a fare lo slalom fra i piatti dei suoi compagni di Casa "il massimo che abbia mai fatto è baciare una ragazza." Draco concluse, saltando a terra visto che era arrivato al bordo della lunga tavola.
"Bene bene bene" disse una vocetta fastidiosa dinanzi a lui.
Malfoy non l'aveva notata prima, ma ad aspettarlo a terra c'era la Umbridge, che teneva per una spalla Hermione Granger, mentre Blaise Zabini e Ginny Weasley stavano dietro di loro.
Draco fece solo in tempo a notare l'orribile pantalone della Grifondoro e la somiglianza fra la vocetta della Umbridge e quella nella sua testa, quando qualcuno lo spinse a terra.

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Capitolo 4
*** Lo sguardo ***


Lo sguardo
                                                     Ovvero: hai una tempesta negli occhi
(Tiziano, le isole non si usano più).
 
Draco si rialzò da terra, abbastanza intontito per la botta, e si voltò per capire chi fosse il responsabile di quel disastro, ma le sue stalker ersno semplicemente svanite nel nulla, come se non fossero mai esistite.
"Cosa stai facendo? Devi guardare lei!" gli ordinò la solita voce nella testa.
"Perchè mai dovrei farlo?" chiese lui scocciato, mentre la Umbridge lo afferrava per una spalla e lo trascinava nel suo ufficio con la Granger, e gli altri due ragazzi li seguivano.
"Guardala e basta, ok? Poi capirai"
Esasperato, Draco decise di non discutere ulteriormente e di voltarsi a guardare la Grifondoro, mentre quest'ultima (proprio come se qualcuno lo avesse ordinato anche a lei) si voltava a sua volta.
"Finalmente i tuoi occhi di ghiaccio color tempesta hanno incontrato i suoi occhi al cioccolato gusto caramello!"
"Ma che problemi hai?"
"Adesso basta! Non guardatevi più! Non siete ancora capaci di affrontare il vostro amore che chiaramente trapela dai vostri sguardi!"
Draco distolse lo sguardo da Hermione, e lei fece lo stesso. Non provò neanche a rispondere qualcosa alla voce psicopatica, era impossibile farla ragionare.
Intanto, i malcapitati erano arrivati nell'orribile ufficio della Umbridge, tutto rosa e con i muri decorati da stucchevoli piattini raffiguranti gatti.
La professoressa si sedette e li invitò a fare lo stesso.
"Non ho mai visto un comportamento tanto disdicevole in questa scuola! Lei, signorina Granger, quella che dicono essere la più brillante strega della sua età! E lei, signorina Weasley! Come osate presentarvi in Sala Grande vestite in una maniera così disdicevole! E voi, signori Malfoy e Zabini!" continuò la Umbridge, senza dare modo ad Hermione e Ginny di spiegarsi "voi che ho sempre visto come un modello di classe ed educazione! Vi rendete conto di cosa avete combinato? Pensavate di essere in un circo?"
Entrambi gli studenti provarono a spiegarsi appena la Umbridge si fermò per respirare, ma ma li bloccò immediatamente.
"Basta così" li interruppe "stanotte sarete in punizione insieme, nella Stanza delle Necessità."
Hermione e Draco si guardarono spontaneamente stavolta, ma perchè erano esasperati dalla situazione.
"Quanto siete cariniiiiiiiiiii" disse la solita voce nella testa di entrambi, mentre Blaise chiedeva "Ma io che ho fatto?"

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Capitolo 5
*** La stanza delle Necessità (parte 1) ***


La Stanza delle Necessità (parte 1)

Ovvero: Ron urla senza motivo.

Arrivate le otto di sera, Hermione fu interrotta dalla solita voce mentre stava studiando in Sala Comune con Harry e Ron.

"Mione, adesso basta sgobbare,devi prepararti per il tuo appuntamento con Draky!"
"Appuntamento? è solo una punizione..." provò a replicare la Grifondoro.
"Senti un po'" la interruppe la voce, mentre tutti i suoi libri si chiudevano da soli, con dei tonfi così forti da far spaventare i suoi amici "tu stasera sarai inpunizione col ragazzo più sexy di Hogwarts, devi vestirti adeguatamente!"
"Ma che problemi hai?" le chiese Hermione mentre cercava di riaprire i libri, invano.
"OMG OMG OMG come vi shippo OTP OTP OTP! Me l'ha detto anche lui!"
"Anche lui? Chi è l'altro poveraccio che stai torturando? Per caso Malfoy?"
"Hermione, si può sapere cosa sta succedendo" le chiese Harry, allarmato dal suo strano comportamento.
"Non posso dirti niente Harry, mi dispiace" rispose lei con un tono di voce leggermente disperato, mentre rassegnata raccoglieva i suoi libri "penseresti che sono pazza"
"Tu con noi non vuoi mai parlare delle tue cose, ci escludi sempre dalla tua vita!" strillò Ron, facendo un'uscita teatrale da drama queen.
"Sentì un po'" chiese Hermione alla voce dentro di sè "per caso stai controllando qualcun altro in questa scuola?"
Fu solo il silenzio a risponderle, ma per lei quello era un sì.
"Salì immediatamente nel tuo dormitorio a prepararti!" le strillò la voce in testa per risposta, facendola sussultare.
Hermione salì la scala del dormitorio con le mani piene di libri, ma riusciva comunque a portarli facendoli tenere in equilibrio.
Improvvisamentetutti i libri le caddero di mano, senza che avesse inciampato nei gradini e nessuno l'avesse spinta.
Gli altri nel dormitorio, già divertiti dalla scenetta con Ron, risero ancora più forte nel vedere Hermione tutta impacciata, ma un ragazzo si avvicinò e la aiutò a raccogliere i libri, poi ne prese una metà e la accompagnò nel dormitorio.
"Ma tu non potresti stare qui..." iniziò Hermione, parecchio perplessa.
"Vantaggi del capo" rispose il ragazzo facendole l'occhiolino "io sono Cormack McLaggen e tu Hermione Granger, giusto?"
Hermione lo guardò perplessa, poi sbottò.
- QUANDO E' TROPPO E' TROPPO, ADESSO BASTA! MI SONO VESTITA COME UNA DONNACCIA, HARRY E RON SEMBRANO DUE ZOMBI, GINNY SI COMPORTA... ANZI, DOV'E' FINITA??? MA QUESTO E' CONTRO TUTTE LE LEGGI! UN RAGAZZO NEL DORMITORIO FEMMINILE!"
"Calmati, idiota!" le ordinò la voce, mentre il ragazzo, come tirato da fili invisibili, uscì dalla stanza senza nemmeno salutare.
"Adesso tu ti vestirai" continuò la voce, facendo apparire degli indumenti sul letto "e andrai davanti alla Stanza delle Necessità ed aspetterai che il tuo amato Draky in sella al suo cavallo bianco venga da te..."
"CHE COSA..." iniziò Hermione, tentando di interrompere quelle fantasie malate (aveva davvero visto Malfoy su un cavallo bianco nella sua testa, poi l'aveva sentita fare un doppiosenso sulla parola "cavallo"), quando vide quello che era apparso sul letto e si interruppe.
Quando si dice che non c'è mai fine al peggio, pensò Hermione...
Sul suo copriletto stavano in attesa di essere indossati un babydoll rosso, una vestito dello stesso colore così attillato da lasciare ben poco all'immaginazione e un paio di scarpe con dei tacchi alti quanto la sua coscia.
"Posso almeno mettere la divisa scolastica su questo... pezzo di stoffa?"
"Certo, solo il tuo Draky può vederti così!"
Hermione sospirò, esasperata, poi si rassegnò e indossò quelle... cose. Nel mentre, Ginny Weasley entrò nella sua stanza. Hermione la guardò a bocca aperta: aveva addosso un vestitino azzurro, cortissimo, dal quale si vedeva chiaramente che non aveva della biancheria sotto, i capelli erano legati in una coda e le sue scarpe erano altissime, mentre il tacco era sottilissimo.
"Ginny, come ti sei conciata?" le chiese Hermione.
"Ti piaccio? Spero proprio di fare colpo su Blaise!"
La Granger era così scioccata che non aveva parole, e non replicò.
Quando anche lei ebbe finito di "vestirsi", le due ragazze scesero in Sala Comune. Per fortuna, tranne Harry e Ron non c'era nessun altro.
"Hermione... sei bellissima" sussurrò Ron con gli occhi spiritati, mentre Harry si avvicinava a Ginny timidamente.
"Dobbiamo andare, stasera siamo in punizione..." iniziò lei, ma Ron la interruppe furibondo, urlando "TUTTE SCUSE! LO SO DA CHI STATE ANDANDO!"
Hermione, spaventata, afferrò la mano di Ginny, ed entrambe scapparono via, mentre Harry le guardava sognanti e Ron mangiava una coscia di pollo (anche questa sbucata dal nulla).

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Capitolo 6
*** La Stanza delle Necessità (parte 2) ***


La Stanza delle Necessità (parte 2)

Ovvero: Hermy, cosa ci fai lì in ginocchio?


Prima di cominciare: ed ecco, dopo anni, il nuovo capitolo. Non so come ringraziarvi di essere ancora qui. Vi adoro, ed è grazie a voi se sono tornata su EFP. Come state? Cosa avete fatto in questo periodo?
Fra qualche riga, eccovi il nuovo capitolo. Vi invito nuovamente a controllare i vecchi capitoli, rivisitati e modificati. E nulla... Grazie a voi che mi tenete ancora fra le seguite/preferite/ricordate, grazie ai nuovi lettori approdati qui dopo l'avviso di stamattina, grazie a chi recensirà, grazie ai lettori silenti. Questo è per voi.


Quando Hermione e Ginny arrivarono di fronte alla Stanza delle Necessità, la professoressa Umbridge, Draco e Blaise erano già lì ad aspettarle.
"Ora che ci siamo tutti" iniziò la Umbridge appena le vide arrivare "la punizione potrà iniziare. Dovrete stare tutta la notte nella stanza e obbedirete agli ordini che vi verranno impartiti".
Ignorando la regola secondo cui la Stanza si sarebbe aperta solo in casi di estrema necessità, la professoressa tese la mano e dal nulla apparve una porta. Era tutta rosa, e al centro, in rosso, c'era scritto "LA STANZA DELL'AMORE".
Draco guardò schifato quella scritta, mentre Ginny tentava di prendere la mano a Blaise.
La Umbridge fece loro segno di entrare, poi, quando furono tutti dentro disse loro con tono malizioso "Buonanotte", e poi chiuse la porta con una chiave.
"Ma come hai fatto ad alterare il funzionamento della Stanza de..." iniziò Hermione, pensando, curiosa di sapere quanto fosse potente quella voce che la torturava da qualche giorno, ma si interruppe quando vide l'arredamento che la circondava.
Ogni cosa era rossa e rosa - tappezzerie, imbottiture delle sedie e dei divanetti - piena di cuoricini, ma soprattutto la intmorivano le due porte che si vedevano alla fine del corridoio. Fra mille cuoricini, su una c'era scritto "Draky e Mione", sull'altra "Ginnina e Ble".
Ginny sembrava ubriaca: rideva senza un motivo apparente, barcollava sui tacchi, che fino a qualche secondo prima aveva portato impeccabilmente, e cercava ogni scusa per stare accanto a Blaise. Il poverino, dal suo canto, era torturato dalla solita voce, che gli stava ordinando di "baciarla appassionatamente".
Hermione era sconfortata.
"Beh, che aspetti a farle i complimenti?" chiese intanto la voce a Draco.
"Io non le farò proprio nessun complimento! Già è difficile stare in questa stanza con una Mezzosangue ed una traditrice del suo sangue!"
Nel frattempo, senza alcun motivo, uno dei tacchi di Hermione si spezzò. La ragazza fu presa di sorpresa, a tal punto che si ritrovò con le ginocchia a terra... proprio di fronte a Malfoy.
"Allora" le disse maliziosamente la voce, mentre lei provava invano a rialzarsi "non ti viene in mente nulla che potresti fare in questa posizione?"
"Che schifo!!!" esclamò ad alta voce lei, con tono disgustato.
"Ho capitooooo! Che sciocca sono stata! Avete bisogno di conoscervi meglio prima di fare gli sporcaccioni!" esclamò la voce nella testa di Hermione.
"Draco! Raccontale del tuo passato tenebroso, di come tuo padre ti picchiasse quando eri piccolo!" ordinò sempre la voce al ragazzo.
"Io non sono stato picchiato proprio da nessuno!"
"Ci rinuncio!" rispose la voce, parlando nella testa di entrambi "ma solo per stasera... Avrò altre occasioni per farvi rendere conto che vi amate e che siete perfetti l'uno per l'altra! Prendete esempio dai vostri amici! Loro l'hanno capito subito di amarsi!"
All'unisono, orripilati, Draco e Hermione si voltarono verso la stanza dei loro amici. Anche se la porta era chiusa, si sentivano strani versi.
"L'amore trionferà! Anche per Tessa e Hardin è stato così!"

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Capitolo 7
*** La Coppia più bella di Hogwarts ***


La Coppia più bella di Hogwarts

Ovvero: “Grazie per essere venuta..”
“Allora? Che mi dovevi dire?”
“Io stasera mi sento un Re. Vuoi essere la mia Regina?”



Prima di iniziare: come al solito, vorrei ringraziare coloro che hanno aggiunto la mia storia alle seguite. Manca poco a raggiungere le 40 persone che hanno questa storia nelle seguite (senza dimenticare le belle personcine che la tengono fra i preferiti e le ricordate), e vi mentirei se dicessi che non sono felice. Non è importante il numero, ma sapere che qualcuno mi legge e trova addirittura carina la storia. Vi invito, se avete due minuti, a lasciarmi una recensione, mi interesserebbe sapere cosa nè pensate (e non dico per dire, ma accetto anche le critiche). Detto ciò, buona lettura!


Blaise stava dormendo. All'apparenza era tranquillo, ma in realtà stava facendo dei sogni molto agitati. L'unica costante di tutti i sogni che fece quella notte fu Ginny Weasley, la sua "rossa del cuore".
Quando si svegliò quel mattino, il suo primo pensiero fu "Ma come ho fatto a non rendermi conto prima del fatto che io sono perdutamente innamorato di Ginny Weasley?"
"Eri distratto da cose futili come la scuola, la famiglia, lo sport" gli rispose il suo spirito guida, la sua coscienza, colei che gli aveva aperto gli occhi sulla verità del suo cuore, che il suo cervello aveva cercato di ignorare finora "adesso preparati, fra poco vi vedete".
Il cuore di Blaise saltò un battito al suo pensiero, il suo respiro si fece affannoso: l'avrebbe rivista!
Poco dopo, si incontrarono. Lui era vestito come il peggior tamarro tratto dalla web serie "The Lady": aveva i pantaloni e una camicia bianchi, i capelli come fosse in un b-movie degli anni '90 (o in un pessimo poliziesco della Mediaset della Mediaset), e ovviamente una sigaretta fumante fra l'indice ed il medio destro.
Lei invece aveva un top verde come le foglie di pino o l'erba appena tagliata (insomma, una sfumatura di verde poetica) che facesse risaltare i suoi occhi verdi, con una scollatura che faceva vedere senza problemi il suo ombelico, un pantalone bianco - niente gonne, ora per il suo Blaise aveva messo "la testa a posto", e un paio di scarpe altissime. Ovviamente, nessuno dei due portava la divisa. Insieme formavano una coppia degna de "L'Onore e il Rispetto".
"Ehi piccola" sussurrò lui con voce roca, prima di baciarla (o meglio, mangiarla come fosse un gelato) e strizzarle forte una chiappa, manco fosse una spugna pregna d'acqua sporca.
"Tesoro" gli rispose lei quando riebbe l'uso di labbra e lingua "stanotte ti ho sognato..."
"Anche io. Andiamo nel Parco, che ti racconto tutto".
Ginny ridacchiò, mentre Blaise le prendeva la mano e la portava fuori dal Castello. Del resto, non erano mica a scuola per seguire delle lezioni. Loro non nè avevano bisogno, potevano vivere del loro amore.

Se tutto stava andando bene per Ginnina e Ble, che sicuramente sarebbero convolati a nozze nel giro di un capitolo e mezzo, lo stesso non poteva dirsi di Draky e Mione.
"Non capisci? Tu la ami!" stava ripetendo per l'ennesima volta la nostra psicopatica preferita.
"Mai!" replicò Draco scocciato.
"Io so che la ami, lo sanno tutti... Persino i tuoi genitori!"
"Cosa c'entrano mio padre e mia madre ora?"
La voce non rispose, e Draco potè riprendere a seguire tranquillamente la lezione di Incantesimi. Un gruppo di ragazzine più piccole (che ci facevano lì?) lo stava guardando, e di tanto in tanto sospiravano.

*

Come ogni pomeriggio, Draco era vicino al camino coi suoi fedelissimi. Dalla sera precedente nella Stanza delle Necessità, non c'era però traccia di Zabini.
Improvvisamente, in Sala Comune piombò Silente. Tutti scattarono in piedi immediatamente.
"Draco!" esordì Silente senza alcun preambolo "i tuoi genitori, dopo una lunga e attenta riflessione sul loro pessimo lavoro come genitori, hanno deciso che per qualche mese ti ritirerai da scuola e starai a casa! Ovviamente" aggiunse, senza dargli modo di replicare "Hermione Granger verrà con te".
"Non ci credo!" urlò Draco, mentre i suoi compagni lo guardavano istupiditi, come sotto l'effetto di un incantesimo.
"Sapevo che saresti stato felice! Ora vado a regalare punti ai Grifondoro! Adios!" urlò Silente, e violando una famosissima regola si smaterializzò.
"Vai a fare le valige!" gli ordinò la voce, perentoria.
"Che vita di merda!" urlò Draco salendo nel suo dormitorio. Ma nessuno sembrò farci caso, erano tutti intenti a parlare della difficile infanzia di Draco e di quanto fosse fortunato ad avere una ragazza bella e intelligente come Hermione.

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Capitolo 8
*** Ti presento i miei ***


Capitolo 7 - Ti presento i miei
Ti presento i miei


... E la mia ex furiosa.


Qualche minuto dopo, Draco era alla porta del castello. Hermione era già lì. Fortunatamente era vestita in maniera decente, sebbene non avesse la divisa, come lui del resto, e sembrava avesse pianto.
"Malfoy!" esordì appena lo vide "si può sapere cosa sta succedendo?"
Lui la guardò con sdegno e non rispose. Non poteva mica dirle che nella testa sentiva una voce che voleva a tutti i costi vederlo accoppiato con lei. Per un attimo considerò l'opzione di chiederle se non la sentisse anche lei, visti i suoi recenti comportamenti strani, ma poi decise che non voleva rischiare di essere considerato pazzo, da quella poi.
Poco dopo arrivarono Lucius e Narcissa. Con una limousine nera, babbana.
Draco stava per chiedere cos'era quella storia, ma quando vide Narcissa correre ad abbracciare Hermione decise di tacere.
Un maggiordomo ripose i bauli nel portabagagli, mentre loro si sedevano in macchina. Nell'abitacolo, i suoi genitori chiesero ad entrambi come andasse la scuola, se stavano ancora insieme, e ad Hermione chiesero notizie dei suoi familiari.
Nonostante la notevole distanza, arrivarono a Malfoy Manor in due minuti. Draco si chiese cosa stesse succedendo al mondo.
Il solito maggiordomo (sono abbastanza sicura si chiamasse Chang) prese i bauli, mentre loro entravano in casa (avete tutti visto il film, non perdo tempo a descriverla).
"Portala a vedere la tua stanza!" ordinò la voce a Draco.
"La Mezzosangue non entrerà mai nel mio spazio personale".
La voce non replicò, ma due secondi dopo sua madre gli disse la stessa cosa.
"Non è necessario, signora Malfoy" replicò Hermione, visibilmente in imbarazzo. Se per Draco tutta quella situazione era grottesca, molto peggio era per lei, che si vedeva accolta così da gente che non faceva altro nella vita che predicare l'odio verso le persone come lei.
"Capisco" replicò Narcissa arrendevole "la vedrai stasera, quando andrete a dormire insieme"
Hermione non rispose, ma impallidì.
"Nè tu e nemmeno Draco vi siete opposti" gongolò la voce malefica.

*

La cena quella sera fu imbarazzante. Hermione sedeva accanto alla madre di Draco, e aveva quasi di fronte il Malfoy giovane. Aveva rifiutato di mettersi il vestito elegante che le era apparso in camera - rosso e con lo strascico - e si era presentata a cena con un paio di jeans e un maglione marrone. Il fatto che i suoi vestiti abituali fossero ricomparsi riempivano Hermione di speranza.
I genitori di Draco continuassero a blaterare senza sosta, ma poco dopo Hermione decise di ignorarli e di concentrarsi sul cibo, rubando il ruolo che di solito ha Ron in questo genere di storie. Gli elfi domestici in casa avevano preparato del pollo arrosto squisito, con mille spezie che non aveva mai assaggiato.
Mentre la ragazza si godeva l'unica consolazione possibile da quella serata, sentì un rumore fortissimo, come di una porta che viene sbattuta.
Qualche secondo dopo piombò nel salone Pansy. Aveva un vestito tutto di raso verde, e una veletta sul viso dello stesso colore. Era infuriata ed in lacrime.
"Come osi! Come osi tradirmi così!" urlò, schiaffeggiando Draco. Il ragazzo scattò in piedi e le mise le mani sulle spalle, cercando di calmarla.
"Pansy, è meglio se te ne vai" intervenne Lucius "Draco è innamorato di Hemione e nessuno riuscirà a separarli, tantomeno tu, che di mio figlio ami solo il patrimonio e il lignaggio"
Pansy continuò a strillare, mentre Draco cercava di calmarla e i suoi genitori abbracciavano Hermione, rassicurandola che il loro adorato figlioletto non l'avrebbe mai lasciata.
Hermione si liberò dall'abbraccio molesto e corse fuori in cerca di aria.
"Povera piccina, ha bisogno di consolazione!  Draco, vai da lei!" gli ordinò sua madre.
Il ragazzo corse fuori, trascinando anche Pansy.
"Niente cose a tre!" strillava intanto furiosa la voce!"
Draco la ignorò, ignorò anche Pansy che continuava a strillare e urlò a sua volta "Mezzosangue! Dove sei?"
Hermione era seduta su una panchina di marmo circondata da alberi. L'atmosfera era asfissiante, ma preferiva stare lì che in quel manicomio di casa.
Nonostante la ragazza non gli avesse risposto, Draco la trovò poco dopo.
"Cosa vuoi?" gli chiese Hermione acida.
"Per qualche minuto metterò da parte il giusto disprezzo che provo per te e per quelli come te, Mezzosangue. Dobbiamo parlare"


Prima di chiudere...
So che sto diventando ripetitiva, ma ci tengo sempre a ringraziarvi per le recensioni, perchè mi leggete in silenzio o se aggiungete alle preferite/seguite/ricordate. Grazie infinite!
Inoltre, mi permetto di suggerirvi un'altra piccola cosa che ho inziato a scrivere... Se vi va, passate qui!

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Capitolo 9
*** Ho il mare dentro. ***


finire
Ho il mare dentro

Ovvero: a Hogwarts sono tutti ragazzi Tumblr

Prima di iniziare: Ci tengo molto a ringraziare tutti voi che avete recensito! JulyChan, vicky the killer, Debbo Slytherin, Morgana_Altea, ESTERICA, Herm_Granger, Adorable bunny. Ringrazio tutti voi per aver speso due minuti per inondarmi di complimenti e mi scuso per non avervi risposto, ma sappiate che le vostre parole sono davvero molto apprezzate! Ringrazio inoltre tutti voi che mi aggiungete ad ogni capitolo a preferite/seguite/ricordate, e mi scuso per il ritardo negli aggiornamenti! Direi che per oggi basta ammorbarvi, vi lascio al capitolo! 

Mentre a villa Malfoy le cose si facevano sempre più complicate, la vita ad Hogwarts continuava. Ginny e Blaise erano più rosei e felici che mai. Si baciavano ovunque fossero, erano una visione vomitevole per tutti. Fred e George li prendevano continuamente in giro, ma loro sembravano vivessero in una bolla di sapone dove niente e nessuno poteva raggiungerli.
Un altro Weasley, Ron, era profondamente infelice. Sapeva che Hermione era a casa di Draco e capiva di non avere più alcuna possibilità con la ragazza dei suoi sogni. Del resto, Draco era biondo, alto, con gli occhi color iceberg dei Poli, ma anche color vento, affascinante, con bei vestiti, una bella casa, e lui invece era rosso e lentiginoso, trasandato, povero e ultimamente anche grasso... Mangiava cibo fritto e unto in ogni momento della giornata, si stava anche riempendo la faccia di brufoli.
Suoi compagni di depressione erano Dean Thomas e Harry. Il primo era stato coinvolto in un caso di omicidio, e pur essendo stato assolto avrebbe voluto la rossa dei suoi sogni accanto a sè a consolarlo. Harry invece era triste un po' per Ginny ed un po' per Hermione.
Tutti e tre formavano una combriccola alquanto meschina a vedersi. Ogni tanto Neville tentava di consolarli, ma il fatto che ora fosse fidanzato con Luna lo rendeva antipatico ai loro occhi. Lui era felice, che diritto aveva di arrivare lì a deridere la loro infelicità?
Oltre Neville, nessuno si interessava a loro, nemmeno i professori, che pure si erano accorti di un calo drastico del loro rendimento scolastico.
Nulla sembrava capace di scuoterli dalla loro apatia. Ma ben presto successe qualcosa che scosse l'intera scuola.
Una mattina, a colazione, mentre loro affogavano i loro dispiaceri nel cibo e Ginny e Blaise facevano i molesti come al solito, il Preside Silente si levò in piedi dal tavolo dei professori e si diresse verso il suo leggio, intenzionato chiaramente a fare un annuncio.
E infatti, appena tutti furono in silenzio, esordì con "Buongiorno! Importanti novità aspettano voi, studentesse e studenti di Hogwarts! Ho deciso di istituire due cariche importanti, che per funzioni, compiti e prestigio affiancheranno Caposcuola e Prefetti: Regina dei Grifi e Pricipe delle Serpi!"
Un boato si alzò in tutta la Sala, costringendo il Preside a interrompersi. Del resto, però, anche i professori lo guardavano perplesso.
"Zitti!" urlò il Preside, e quasi tutti in Sala si calmarono.
"Voi!" riprese in tono brusco, indicando i tavoli di Tassorosso e Corvonero "voi non siete abbastanza importanti per la trama! Non avete diritto ad una carica per le vostre Case! In quanto a voi" continuò, indicando i tavoli di Grifondoro e Serpeverde "decido io perchè Grifondoro avrà una carica femminile e Serpeverde maschile... ok? Ora, che gli interessati formulino una candidatura!"
Mentre Crovonero e Tassorosso continuavano a rumoreggiare insoddisfatti, agli altri due tavoli si discuteva di possibili candidature. Ginny e Blaise decisero di candidarsi insieme, la loro speranza era quella di vincere insieme, così da poter regnare come coppia su Hogwarts.
Anche Lavanda Brown decise di candidarsi. La prima persona a cui comunicò le sue intenzioni, ancor prima delle sue amiche, fu Ron. Con passo sensuale si diresse dal suo posto a quello del ragazzo, e con voce bassa e roca gli sussurrò all'orecchio "Sai che se diverrò Regina tu sarai il mio schiavo, vero?" e nel frattempo gli mise una mano fra le gambe. Ron la ignorò e continuò a mangiare.
Da quel giorno Hogwarts andò in subbuglio. Non si parlava d'altro che dei futuri regnanti in ogni momento dell giornata: durante i pasti, durante gli allenamenti di Quidditch, durante le lezioni, nelle Sale Comuni, nei dormitori... Persino Corvonero e Tassorosso si erano fatti coinvolgere dall'euforia generale. I primi avevano deciso che non avrebbero votato nessuno, i secondi promettevano il loro voto a tutti.
Fu nel bel mezzo della confusione di quei giorni che tornarono a scuola Hermione, Draco e Pansy. La prima reazione di Pansy fu quella di infuriarsi perchè non c'era la carica di Regina delle Serpi, gli altri due invece speravano di non essere eletti.
L'euforia generale continuava ad aumentare. Qualche giorno dopo, infatti, Silente annunciò che i vincitori sarebbero stati celebrati ogni  mese con dei balli in loro onore.
Draco ed Hermione, sempre più impauriti, iniziarono a distribuire spillette con le facce di Ginny e Blaise.

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Capitolo 10
*** Regina dei Grifi e Principe delle Serpi ***


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Regina dei Grifi e Principe delle Serpi

Ovvero: Genoveffa, sei stata nominata...

Il lunedì mattina arrivò. In tutte le Sale Comuni era stato istituito un seggio, nel quale tutti gli studenti avrebbero dovuto votare su delle apposite pergamenen.
Draco ed Hermione continuavano a distribuire spillette di Blaise e Ginny, convinti che il fatto che non avessero presentato la candidatura non sarebbe bastato a fermare la tipa malefica con la voce della Umbridge. Non si faceva sentire nelle loro teste da un po' di giorni, però entrambi avvertivano un senso di soddisfazione che non era il loro. Era sicuramente contenta perchè avevano deciso di cooperare. Contro di lei, ma stavano comunque cooperando - e per farlo dovevano perlomeno parlarsi civilmente. PEr lei era un gran risultato.
Quel giorno, in vista dell'evento, non c'erano lezioni. Il conteggio dei voti sarebbe stato fatto il giorno stesso, e i vincitori sarebbero stati annunciati la sera.
A cena, la Sala Grande era decorata solo coi colori dei Serpeverde e Grifondoro. Tassi e Corvi non sembravano più scocciati per essere stati esclusi dalla competizione, ma facevano scommesse su chi avrebbe vinto.
Quando la cena stava per finire, il Preside si alzò in piedi. Un silenzio solenne calò sulla Sala, come se tutte le loro vite dipendessero da quel momento.
"Mie care studentesse e miei cari studenti" esordì con tono commosso Silente "devo congratularmi con voi per la vostra scelta. Avete scelto la coppia migliore su cui i miei poveri occhi da vecchio si siano mai posati. Non ho mai visto una coppia così innamorata, così unita, simbolo del fatto che il Mondo Magico, se vuole, può essere unito, nonostante i pericoli che incombono".
Blaise e Ginny si lanciavano occhiate languide da un tavolo all'altro. Del resto, il discorso che il Preside stava facendo sembrava proprio rivolto a loro. E loro volevano tanto vincere.
"Ma oltre che essere una splendida coppia, sono persone meravigliose anche da soli. Che dire di lui... Non esiste persona più Purosangue di lui. Così nobile, così altolocato..." Silente si interruppe, e il tono sognante che aveva usato fece presumere a molti che stesse fantasticando sul ragazzo di cui aveva appena parlato.
Blaise era convintissimo che quel discorso fosse dedicato a lui. Del resto, non conosceva nessun altro più nobile di lui.
"E lei" riprese Silente "ha tutte le qualità che una ragazza dovrebbe avere. Intelligente, bellissima..."
Ginny arrossì. Quella era la sua descrizione!
Da qualche parte partì la musichetta del quizi televisivo "Chi vuol essere Milionario", mentre il Preside diceva "Il vincitore della carica di Principe delle Serpi è... Draco Malfoy!"
Un boato scoppiò in Sala. Erano tutti felici per lui! Le sue proteste sul fatto che non si fosse neanche candidato furono ignorate. Intanto Silente lo invitò vicino a lui per fargli ringraziare i suoi elettori.
"Io questa carica non la volevo!" urlò "non mi ero neanche candidato!"
"Perchè sei la persona più umile del mondo" urlò Blaise di rimando. Tutti si voltarono a guardarlo, mentre lui avanzava verso Draco e Silente.
"Non conosco nessuno più adatto di Draco per regnare su Hogwarts. E pensare che in questi giorni, invece di mostrare i suoi brillanti piani per la scuola, supportava la mia campagna elettorale!"
Alcune ragazze scoppiarono a piangere. Era tutto così commovente!
Nel frattempo, Silente porse a Draco un busta da lettere dorata.
"Vuoi avere tu l'onore di annunciare la Regina dei Grifi?" gli chiese.
Draco, che aveva un colorito verdognolo, prese la busta e la aprì. Fece un sospiro profondo, e poi, col tono di un condannato al patibolo, disse "La vincitrice della carica di Regina dei Grifi è... Hermione Granger".
Tutti applaudivano entusiasti, mentre lei si nascondeva la faccia tra le mani. Quando tutti si misero a chiamarla a gran voce decise di raggiungere Draco, Silente e Blaise, se non altro per far tacere tutti.
Blaise, appena gli fu vicina, la abbracciò, esclamando "Non conosco nessuna migliore di te per questa carica!"
Fece appena in tempo a concludere la frase che nella Sala si sentì un urlo. Tutti si voltarono spaventati a guardare cosa fosse. Era Pansy, che si dirigeva con la bacchetta sguainata verso Hermione.
"Lo so cos'hai fatto! Hai voluto questa carica per avere il mio Dracuccio!" strillava.
In barba al fatto che ad Hogwarts la tecnologia non funzionasse e che Hermione era appena stata eletta, Blaise strillò in un auricolare "Proteggete la Regina!". Una muraglia di uomini vestiti in nero si erse attorno a lei, mentre due di loro allontanavno Pansy dalla Sala. Aveva i capelli tutti dritti sulla testa, come avesse preso una scossa, e dalla bacchetta crepitavano delle scintille.
Dopo aver deciso sommariamente che la ragazza doveva essere espulsa - nonostante le proteste di Hermione, che le fecero guadagnare il titolo di Hermione I la Caritatevole - Silente si congratulò con loro, e poi chiamò due ragazze che avrebbero mostrato loro le loro nuove sistemazioni.
"Ovviamente per voi è sospesa la regola secondo cui i ragazzi non possono entrare nelle stanze delle ragazze" sussurò il Preside con fare complice ai due malcapitati regnanti del castello.

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Capitolo 11
*** Cambio di residenza ***


Cap11
Cambio di residenza

Ovvero: la reggia di Versailles ci fa un baffo



Le ragazze che dovevano accompagnare Draco ed Hermione alle loro nuove stanze si congratularono con loro per la carica che avevano appena ricevuto, poi li condussero in un'ala del castello a loro riservata, che ovviamente non avevano mai visto prima.
Le due porte erano poste l'una di fronte all'altra. Una era decorata coi colori verde e argento, l'altra coi colori rosso e oro. Oltre ai gargoyle che facevano di guardia alle porte, e a cui bisognava dire la parola d'ordine per entrare, nel corridoio non c'era null'altro, nemmeno dei quadri. Le accompagnatrici spiegarono ai due che in questo modo la loro privacy era tutelata al massimo, in quanto la presenza di quadri chiacchieroni avrebbe "alimentato i pettegolezzi". In quel momento, Pix il Poltergeist spuntò da un muro e dichiarò che ad alimentare i pettegolezzi ci avrebbe pensato lui. Le accompagnatrici ridacchiarono, mentre Draco sospirava ed Hermione sussurrava "Non anche lui..."
Ad ogni modo, le accompagnatrici si divisero per accompagnare i regnanti di Hogwarts nelle loro stanze. In realtà, più che di stanze poteva parlarsi di piccoli appartamenti, con bagni superlussuosi, letti enormi, un camino che troneggiava nello studio e persino dei balconi, ovviamente tutto decorato coi colori delle loro case. Nessuno dei due riuscì a nascondere l'ammirazione, e anzi pensarono che quella storia portava almeno un vantaggio. Appena le loro guide li lasciarono, entrambi fecero la stessa cosa, ovvero buttarsi sul letto per rilassarsi.
Per Hermione quel momento di pausa durò poco, in quanto qualche minuto dopo sentì la voce di Lavanda che battibeccava con i gargoyle "Facci passare, stupido coso, siamo sue amiche!". Hermione aprì la porta dall'interno e vide sulla soglia Calì, Lavanda e Ginny.
Per un momento pensò che le tre avessero organizzato una spedizione punitiva. Aveva soffiato la carica a Ginny e Lavanda, inoltre con quest'ultima non era mai andata d'accordo e Calì era la sua migliore amica. Stava già considerando le migliori strategie di difesa, quando Ginny le si gettò addosso per abbracciarla.
"Congratulazioni!" le dissero le tre in coro.
Quando capì che nessuno l'avrebbe picchiata, Hermione le invitò dentro.
"Ok, ora ti sto invidiando" disse Lavanda guardando quel piccolo appartamento. Calì iniziò a gironzolare con sguardo ammirato e silenziosa, mentre Ginny guardava distrattamente l'ambiente e sorseggiava della limonata, presa da un vassoio che dei silenti elfi domestici avevano portato, accompagnata da altri bicchieri pieni della stessa bevanda e dei biscotti danesi. Hermione quasi si strozzò quando vide la stampa di un gattino sul vassoio.
Calì e Lavanda, ripresesi dall'ammirazione generale e sbocconcellando i biscotti, non tacquero un attimo, e iniziarono a riferire ad Hermione tutti i pettegolezzi del castello, che non consistevano in altro che "tutti i ragazzi che vogliono conquistare la Regina". Tra questi vi era anche un certo Cormack McLaggen, che per le due ragazze era sexy, ma comunque raccomandarono alla loro Regina di fare attenzione, perchè adesso molti ragazzi volevano conquistarla solo per il suo titolo, nonostante da quando avesse cambiato stile per loro era molto bella.
Hermione non sapeva cosa replicare a tutte quelle chiacchiere, ma ben presto si rese conto che era inutile cercare qualcosa da dire, in quanto le sembrava che alle due ragazze servisse più un pubblico che qualcuno con cui parlare.
Improvvisamente entrò un gufo dalla finestra. Hermione mise qualche moneta nella saccoccia che l'animale aveva sotto la testa e poi srotolò la lettera. Era dei suoi genitori, e non fece in tempo a gioirne che iniziò a leggerla. Diceva così:
"Carissima Hermione,
il Preside Silente ci ha appena inviato un messaggio in cui ci avverte che sei diventata Regina dei Grifi. Ci ha spiegato l'onore e la responsabilità che questa carica porta, e non possiamo che essere felici e orgogliosi di te!
Il Preside ci ha anche informato che sei impegnata in una relazione col Principe delle Serpi, Draco Malfoy. Inizialmente eravamo preoccupati, poi il caro Silente ci ha detto tutto sul lignaggio della famiglia Malfoy e su questo eccellente ragazzo. Siamo felicissimi per questa relazione esperiamo che tu inizi anche a considerare il matrimonio, vista la carica importante che ora rivesti. Speriamo inoltre che un giorno vorrai presentarcelo.
Ora è nostro obbligo lasciarti al tuo dovere di regnante.
Con affetto"
Le amiche finsero di non aver letto, ma Calì e Lavanda si guardavano in faccia ridendo. Hermione decise di distogliere l'attenzione da sè stessa, così chiese a Ginny cos'avesse, era molto silenziosa e solo ora Hermione notava che indossava i suoi vecchi abiti, aveva gli occhi lucidi e ora che era stata interpellata fece un'espressione triste.
Calì l'abbracciò e poi le disse che con loro poteva parlare, così alla fine Ginny disse "Credo che Blaise abbia un'altra", e poi scoppiò a piangere.

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Capitolo 12
*** Problemi di cuore ***


cap12
Problemi di cuore

Ovvero: lo so che state cantando tutti la
sigla del cartone animato
Le ragazze accolsero con una faccia scioccata le parole di Ginny.
"Non ci credo" disse stupita Lavanda "tu e Blaise siete una delle mie OTP... Dopo Hermione e Draco" aggiunse frettolosamente.
"Cosa te lo fa pensare?" chiese a sua volta Calì, preoccupata. Persino Hermione era dispiaciuta. aveva disapprovato quella coppia sin dall'inizio, visto che sapeva per certo che si trattava di qualcosa di artificioso creato dalla malefica voce, ma adesso era preoccupata per Ginny. Era vestita come la "vecchia" Ginny (non che la cosa le dispiacesse) ed aveva taciuto per tutta la visita. Un comportamento non da lei.
"L'ho visto chiacchierare intensamente con una ragazza prima, e... Non mi ha ancora invitata al ballo!" rispose Ginny, scoppiando a piangere quando disse le ultime parole.
Calì e Lavanda si guardarono terrorizzate, e sussurrarono "Terribile!"
"Terribile? Ginny, chiacchierare con una ragazza non è per nessun motivo terribile! E del ballo sappiamo solo da mezzora, vedrai che appena sarete insieme te lo chiederà!" Tentò di rassicurarla Hermione.
"Non si parla con un'altra ragazza quando si è fidanzati, sai?" chiese Ginny in lacrime, mentre le altre due annuivano gravemente.
"Ma cosa dici... prima io e Blaise abbiamo parlato per un attimo, non penserai mica che vuole tradirti con me?"
"Tu sei la nostra Regina, è diverso" replicò Calì, liquidando la questione con un cenno della mano.

Mentre Hermione cercava di far emergere un po' di razionalità dalla testa delle sue amiche, nella Sala Comune dei Serpeverde stavano accadendo degli avvenimenti che avrebbero fatto disperare Ginny se avesse potuto assistere.
Dopo l'elezione unanime a Principe delle Serpi di Draco ed il suo conseguente trasferimento, Tiger e Goyle se nè stavano seduti tristemente vicini al camino. Avrebbero potuto vedere Draco ogni volta che avessero voluto, ma probabilmente non ci avevano pensato.
Blaise, invece, stava ancora chiacchierando con la ragazza con cui Ginny l'aveva visto parlare poco prima. La poverina aveva subito la metamorfosi attraverso la quale erano già passate Ginny e Hermione, ma a quanto pareva lei la stava vivendo benissimo. Tutti gli occhi mascili, e parecchi femminili, erano puntati su lei e sua sorella, più piccola. Erano nella Casa dei Serpeverde rispettivamente da quattro e un anno, ma a quanto pareva tutti le notavano solo ora.
Si trattava delle sorelle Greengrass, Daphne e Astoria. Nonostante la differenza di età, erano molto simili tra di loro: pelle leggermente scura, capelli ricci e folti, occhi verdi, ed entrambe molto formose. Entrambe, inoltre, ignoravano del tutto l'attenzione generale che era loro dedicata: Daphne era completamente assorta dal discorso che stava facendo con Blaise, Astoria invece stava scrivendo su un quaderno che sembrava il suo diario segreto, e ogni tanto alzava la testa e sospirava.
Blaise, dal canto suo, non stava capendo assolutamente nulla di quello che la ragazza gli stava dicendo, visto che i suoi occhi erano ipnotizzati dalla profonda scollatura della ragazza.
"Senti un po'" disse, interrompendola bruscamente "hai già un accompagnatore per il ballo?"
"No" replicò lei semplicemente, per nulla infastidita dall'interruzione.
Blaise stava per chiederle se, visto come stavano le cose, lei avrebbe voluto andarci con lui, ma improvvisamente sentì una voce nella sua testa.
"PER I PERIZOMA TIGRATI DI MERLINO! COSA PENSI DI FARE, BLAISE ZABINI?"
Se lui non avesse mai sentito prima quella voce, sarebbe probabilmente saltato spaventato dalla poltrona al soffitto. Invece la conosceva, era la sua voce guida, quella che lo aveva portato a conoscere la sua fidanzata, Ginny Weasley.
Blaise stava per spiegare alla voce cosa stava provando a fare - e cioè invitarla la ballo, nella speranza che la serata durasse oltre il ballo - ma la voce lo interruppe di nuovo.
"Mi assento un attimo per fare cose importanti e tu non sei capace di tenertelo nelle mutande per un giorno! Cosa non ti è chiaro del fatto che il tuo grande amore sia Ginny?"
Blaise decise di ignorarla, era completamente ipnotizzato dalla scollatura e stava iniziando a sudare, così le chiese "Beh... Allora vuoi venirci con me?"
Chi avesse visto la scena, avrebbe pensato che i due facevano molte pause perchè imbarazzati. In realtà, sia Blaise che Daphne avevano un inquilino molesto nella loro testa.
"Tu hai perso la ragione! Non ti mica dato le tette di Clarke di The 100 per rubare i fidanzati alle altre! Tu devi solo tentare Draco, per fargli capire che in realtà ama Hermione, non tentare Blaise!" strillò la voce nella testa di Daphne.
Anche la ragazza, però, la ignorò, e accettò senza indugi l'invito di Blaise.
"Ho mille cose da fare" disse la voce "ma appena torno, giuro che quelle tette te le faccio diventare flaccide!"

Prima di andare via...
(Se avete da fare: il capitolo è finito. Alla prossima e grazie di avermi letta!)
So che ormai questa tiritera vi stanca, ma devo farla: vi ringrazio per le recensioni, per aver aggiunto la mia storia alle seguite/preferite/ricordate (siamo a quota 81, potete crederci? Per me è un risultato ben oltre le mie più rosee previsioni, non so come ringraziarvi!) e in generale per tutti i complimenti e i consigli che mi date. Ci tengo molto a questa storia e di riflesso a voi come lettori. So di averla abbandonata per quasi due anni, ma questa storia è stata con me sin da prima del diploma, e ora sono all'ultimo anno della triennale... Incredibile!
Inoltre, ci tengo a scusarmi per questi ultimi capitoli un po' sottotono. So che possono essere noiosi, e so che dopo tutti i giorni in cui vi faccio aspettare vorreste qualcosa di più. Questi, però, sono solo capitoli di passaggio, in preparazione al grande evento, e a tutte le sorprese che verranno dopo! Sto lavorando da parecchio al capitolo del ballo (che probabilmente sarà il più lungo dell'intera ff) mentre la nostra amata fangirl sta preparando delle sorprese che non vi immaginate nemmeno!
Inoltre (e qui chiudo) ormai avrete capito che sono un'amante dell cultura pop dei nostri tempi (un pensiero speciale a chi coglie sempre le mie citazioni), per questo ho deciso di creare un crossover in collaborazione con una collega universitaria. Se nè avete, voglia, è qui! Fatemi sapere che nè pensate. Ora la smetto di blaterare, avrei altri avvisi da fare ma prefersco diluirli nel tempo! Wholocki_Martell out! *drops the mic*

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