Ed ecco che arriva Sirius di poisontequila (/viewuser.php?uid=59372)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** Si comincia ***
Capitolo 1 *** Ritorno a scuola ***
Ciao!
Per
prima cosa grazie per aver cliccato su questa storia, spero che ora la
leggiate e che vi piaccia.
Questo
capitolo serve per introdurre un po' i personaggi, non c'è
molta azione, ma nel prossimo sì. Comunque se avete dubbi,
idee, critiche, commenti, se vi paice o se vi fa schifo, scrivetelo, mi
sarebbe molto d'aiuto!
Disclaimer:
i personaggi e la storia appartengono alla Rowling (purtroppo)
RITORNO A SCUOLA
Era
un pomeriggio d'augusto inoltrato e il sole caldo aveva appena
cominciato a tramontare. Kimberly Hale,
una sedicenne magra e di altezza media, era stesa sul suo letto con
i lunghi capelli
castani sparpagliati ovunque e gli occhi luccicanti che
fissavano il soffitto. Si stava rilassando dopo aver riempito
il suo
baule con tutto ciò che avrebbe potuto servirle per la
scuola.
"Kim!" sopraggiunse la voce di sua madre. Samantha Hale, o
Sam
come la chiamavano tutti, non era solo la mamma di Kimberly, ma era
anche
la sua migliore amica. Sam era rimasta incinta di Kim durante il suo
ultimo anno ad Hogwarts e aveva partorito poco dopo il diploma. Il
padre di Kimberly, John Smith, e sua madre non si erano mai sposati, ma
lei lo conosceva e lo amava molto. Il lavoro di Sam al
ministero le permetteva di vivere felicemente con sua figlia in un
appartamento accogliente e di pagare per la sua scuola.
Kimberly si alzò e si guardò attorno,
uscì dalla
stanza dando un leggero calcio ai vestiti per terra mentre se ne
andava, "Mamma?"
chiamò, "Mamma, dove sei?"
"In cucina."
"Perchè?"
"Sto cucinandoooo!" disse con voce eccitata.
"Mamma!" sospirò Kim, "Pensavo che ne avessimo
già
discusso abbastanza!" entrò in cucina e scorse la madre
vicino a una pentola fumanete.
"Beh, ho pensato di concedere un'altra possibilità al cibo
babbano,"
rispose Sam, mescolando con il mestolo la roba nella pentola,
"Sai, per
Kel." Kellan Moore, il ragazzo che da tre anni stava con Kim, stava per
arrivare con la polvere magica, per passare la serata e la notte con
Kimberly e sua madre, così che gli potessero dare un
passaggio
verso King's Cross il giorno dopo, per l'inizio del loro sesto anno ad
Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria. Kellan era alto, aveva
morbidi e lucenti capelli castani e caldi occhi dello stesso colore.
"Pensavo di avertelo detto," disse Kimberly prendendole il mestolo, "
che questo ragazzo mi piace per davvero e che non voglio avvelenarlo."
"Non l'avrei avvelenato," spiegò Sam mentre guardava sua
figlia
gettare il contenuto della pentola nel lavello. Quella cosa indefinita
nella pentola fece un forte "clunk" quando colpì il fondo.
"E' normale questo rumore?" piagnucolò Kimberly guardando la cosa nel lavello.
"Non era solido quando ho cominciato," ammise Sam.
"Mamma!" rise Kimberly.
"Ok, spostati che mi libero di questa cosa,"
Kimberly si spostò dal lavello mentre sua madre rimuoveva
con la
magia qualsiasi cosa fosse la cosa che aveva provato a cucinare.
"Che cos'era?" chiese Kimberly.
"Zuppa," disse tranquillamente Sam
"Zuppa! Mamma, ma che schifo," Kimberly restò a bocca
aperta, "Basta col cibo babbano."
"Per sempre?" ripetè Sam
"Promettimelo!" ripetè severamente Kimberly.
"Promesso, basta col cibo babbano." disse Sam con aria cupa.
"Bene."
"Allora a che ora arriva Kel?"
"Verso le sei," rispose Kimberly, "Quindi tra circa un'ora."
"Hai finito di preparare la tua roba?"
"No, ma quasi," disse Kim, "Che cosa mangeremo per cena?"
"Potrei fare una corsa a prendere qualcosa da quel locale babbano
dietro l'angolo," suggerì Sam.
"Buona idea e mentre sei via io finisco di fare le valigie."
"Ottimo piano," disse Sam prendendo il suo mantello, "Torno subito."
Promise dirigendosi verso la posta.
Dopo che sua madre se ne era andata, Kimberly ritornò in
camera
sua e trascinò il baule sul suo letto. Essendo la tipica
Corvonero
studiosa, i suoi compiti delle vacanze erano stati riposti
ordinatamente sul fondo insieme ai libri e alcune penne che le
sarebbero durate settimane.
Raccolse una cornice dal suo comodino e la guardò, conteneva
due
foto di Kimberly e di sua madre. In quella in alto, le due si
abbracciavano e saltavano su e giù senza fermarsi. Era stata
scattata dopo che Kim aveva ricevuto la lettera di
accettazione a scuola. La foto in basso era di Kimberly, Sam e Kellan.
Kellan era alla sinistra di Adara ed era molto più alto di
entrambe le donne, con un braccio attorno alle spalle della sua
ragazza. Sam era alla destra di Kimberly e le due si tenevano a braccetto.
I tre stavano ridendo per una qualche battuta che andò persa
nella foto. Kimberly amava questa cornice, lo avvolse in una delle gonne
della divisa della scuola e lo appoggiò delicatamente sopra
i
libri.
Tirò una scarpa da tennis bianca nel suo baule e
si
concentrò per trovare l'altra. Si stese a terra e
guardò
sotto il letto e..ah-ha!
Coraggiosamente, infilò una mano in quel caos ed estrasse la
scarpa; mentre si alzava tenendola a una certa distanza, vide che
aveva attaccato un pezzo di pergamena. Scosse la scarpa per
liberarsene, ma questo non mollava la presa. Ammettendo la
sconfitta, Kimberly strappò la pergamena dalla scarpa con la
mano libera e la lesse.
Kimberly Hale
ha ottenuto i seguenti risultati:
Astronomia:
E
Rune
Antiche: E
Cura
delle creature magiche: E
Incantesimi:
E
Difesa
contro le arti oscure: E
Divinazione:
O
Erbologia:
E
Storia
della magia: E
Babbanologia:
E
Pozioni:
E
Trasfigurazione:
E
Deglutì e sbattè la pergamena malvagia sulla
scrivania.
Non avrebbe mai potuto dimenticare il giorno in cui ricevette i suoi
G.U.F.O.
"Mamma! Per la barba di
Merlino, sono arrivati! MAMMA!" gridò Kimberly sorreggendo
una busta spessa nelle mani tremanti.
"Kim! Cavolo, aprilo!"
strillò Sam correndo in cucina.
"Io...Io non posso!"
Kimberly sollevò lo sguardo, "Fallo tu." Allungò
la lettera a sua madre.
"D'accordo, d'accordo,"
disse Sam mentre stracciava la busta con mani
ugualmente tremanti. Gettò ciò che rimaneva della
busta
per terra e armeggiò con la pergamena.
Kimberly
osservò disperatamente gli occhi della madre mentre
analizzava i suoi G.U.F.O., cercando qualsiasi traccia di emozione.
Questa terminò e alzò lo sguardo. Kimberly si
stava
mordicchiando le unghie.
"Tu sei la mia eroina,"
disse Sam e le fece un sorriso enorme.
"Fammi vedere!"
strillò Kimberly mentre le strappava di mano i
risultati. Stava sorridendo, sorridendo, sorridendo...no. Il suo
sorriso scomparse.
"Cosa c'è che
non va?" chies Sam.
"Ho avuto una O!" Disse
Kimberly alzando lo sguardo su sua madre.
"In divinazione! Non
è nemmeno da considerare una materia!" le disse Sam. Temeva
che sarebbe successo questo.
"Mamma, l'ho studiata
per anni!"
"Hai frequentato due
materie più degli altri e hai avuto tutti Eccellenti!"
cercò di tranquilizzarla.
"Già, hai
ragione, dovrei essere felice. Non fa niente."
mentì Kimberly. Non voleva che sua madre si preoccupasse, ma
aveva studiato tutta la notte per il G.U.F.O. di Divinazione.
Chi
l'avrebbe potuta battere?
"D'accordo,
prenderò una torta per festeggiare!" sorrise Sam, sapendo
che sua figlia non stava bene.
"Fantastico." Disse
Kimberly dirigendosi verso la sua stanza, dove
gettò la pergamena con i risultati per terra per poi
calciarla,
"Maledetta professoressa sadica." la maledì.
Kimberly tornò verso il suo letto, vedendo che non era
rimasto
molto spazio nel baule per i suoi vestiti, le sue cose e il suo intimo,
fece del suo meglio e poi si sedette in cima riuscendo alla fine a
chiuderlo.
Alzando le braccia in trionfo, saltò a terra. Adesso aveva
bisogno di farsi una doccia prima dell'arrivo di Kellan.
------
"Kel!" gridò Kimberly saltando giù dalla poltrona
e corse
ad abbracciare la figura che emergeva dal camino tossendo.
"Ehi, Kim," tossì avvolgendo la sua ragazza in uno stretto
abbraccio.
"Sembrano passati secoli," disse Kim allontanandosi e aiutando Kellan a
togliersi la polvere di dosso.
"Quasi due mesi," sorrise Kel. Sistemati il baule, la gabbia vuota e la
scopa, si avvicinò a Sam.
"Ciao, Kel!" lo accolse questa, alzandosi in piedi.
Kel sorrise e la abbracciò, "Grazie a te per portarmi alla
stazione. La scomparsa
dietro la parete
continua a spaventare i miei genitori." Kellan era di famiglia babbana,
Sam aveva dovuto procurarsi un permesso speciale per
collegare il
caminetto di Kellan alla rete dei caminetti.
"Non c'è di che, Kel. La cena è in tavola, non
hai ancora mangiato, vero?"
"No, signora," rispose esitante.
"Non ti preoccupare, non ha cucinato la mamma." lo rassicurò
Kim.
"E non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia." Gli
gridò dalla cucina Sam.
La coppia la seguì in cucina e si sedette al tavolo.
Mentre si serviva di patate, Sam chiese, "Allora, Kim mi dice che sei
diventato capitano!"
"Infatti," rispose allegremente Kellan, "Sono davvero eccitato. E la
squadra dovrebbe essere buona quest'anno, abbiamo solo bisogno di un
nuovo cacciatore, ma è tutto."
"Sarà meglio che tu non faccia faticare troppo mia figlia,"
lo avvertì Sam
"Promesso," sorrise Kellan.
"Non vedo l'ora di tornare in campo," disse Kimberly.
Kim giocava come Cercatrice per la squadra di Corvonero, mentre Kellan
era il portiere. Kimberly era in squadra da due anni ed erano sempre
stati battuti per pochi punti dalla squadra di Griffondoro.
"Però ho sentito che Potter è diventato
capitano," annunciò Kel, "e sai meglio di me che
farà faticare la sua squadra."
"Potter? Quello innamorato di una certa Evans? Quello che è
sempre in giro a combinare guai con Black?" chiese Kimberly.
"Mm-mh" annuì il suo ragazzo con la bocca piena.
"Beh, con lui e te come capitani, il campionato di Quidditch di
quest'anno dovrebbe essere interessante." disse Kimberly.
-------
Il giorno dopo, nonostante qualche inceppo, le Hale e Kellan
raggiunsero il binario 9 e 3/4 con dieci minuti d'anticipo.
"Andrò a cercare uno scompartimento, ci vediamo Sam," Kellan
la baciò sulla guancia e scomparse tra la folla con il suo
bagaglio.
Sam si rivolse a sua figlia, "Mi scriverai?" chiese. Per Kimberly la
parte peggiore di Hogwarts era il dover salutare sua madre.
"Tutti i giorni," rispose, "Niente cibo babbano mentre sono via?"
"Niente." Annuì Sam. "Non studiare troppo."
"Sai già che lo farò."
"E fai vedere chi sei sul campo di Quidditch." sorrise Sam, con gli
occhi lucidi.
Kimberly combattè contro le lacrime, "ci vediamo a Natale?"
"Sarà meglio per te," rispose Sam abbracciando stretta la
figlia.
"Ti voglio bene, mamma."
"Tanto anch'io, Kim."
Dopo alcuni minuti che trascorsero come secondi, le due si separarono,
Kimberly raccolse le sue cose e fu subito inghiottita dalla folla.
Si guardò indietro e salutò la madre
un'ultima volta con la mano che reggeva il manico di scopa prima di
rigirarsi appena in tempo per vedere che stava per... "Ahi!"
Per scontrarsi con una figura alta e dura. Cadette indietro sul suo
baule, lasciando cadere la gabbia vuota del suo gufo e la sua
scopa.
"Scusa!" disse il ragazzo che vide quando alzò lo
sguardo.
"Fa niente," disse mentre afferrava la sua mano per tirarsi in piedi.
Lui l'aiutò a raccogliere le sue cose, "Sono Sirius."
"Come?"
"Sono Sirius Black. E' il mio nome."
Kimberly arrossì, "Kimberly Hale." si presentò
una volta riavute tutte le sue cose.
"Beh, Kimberly Hale, sarà meglio che tu raggiunga uno
scompartimento, il treno sta partendo."
"Cazzo!" imprecò Kimberly, "Dovrei essere alla riunione dei
prefetti!" Kimberly scattò verso il treno facendo appena in
tempo a salire con tutte le sue cose, quando questo diede una
scossa partendo lanciandola per terra.
Varie teste si affacciarono dai loro scompartimenti per vedere qual'era
la fonte del rumore, ma dopo aver visto che si trattava solo di una
sedicenne imbranata tornarono a occuparsi delle loro cose.
Si tirò su e cominciò a raccogliere di nuovo le
sue cose, quando Kellan la vide e si avvicinò per aiutarla.
"Kel! Devo scappare, riunione prefetti, sono in ritardo!"
strillò Kimberly.
"Ehi, non ti preocuupare, io mi occupo della tua roba e tu vai," le
disse.
"Grazie," sospirò Kimberly, gli diede un leggero bacio sulle
labbra e poi si affretto lungo il corridoio nella direzione opposta a
quella del suo ragazzo.
Quando raggiunse lo scompartimento giusto, prese un respiro profondo e
aprì lentamente la porta.
"-tutti voi farete delle ronde notturne con me o con la Caposcuola -
carino da parte tua unirti a noi, Miss Hale." Annunciò il
nuovo Caposcuola di Griffondoro.
"Mi dispiace moltissimo, davvero, ero in ritardo e poi sono inciampata
e - " provò a spiegare mentre si siedeva accanto al suo
amico e prefetto del sesto anno di Corvonero, Jake.
"Comunque," interruppe la Caposcuola di Tassorosso, "qui, in queste
buste ci sono le parole d'ordine per le vostre sale comuni. Prendete
SOLO quelle della vostra casa!" fulminò con lo sguardo i
prefetti di Serpeverde, "E Corvonero, beh, mi è stato detto
che non avete bisogno di una parola d'ordine?"
Il resto della riunione fu uguale a quella dell'anno prima, i
caposcuola istruitono i prefetti riguardo i loro compiti e le loro
responsabilità.
Alla fine della riunione Kimberly e Jake, dopo una lunga ricerca,
trovarono lo scompartimento dei loro amici.
"Ehi! Kim, Jake!" li accolse la loro amica fuori di testa, Laila.
"Spero che la vostra estate sia stata libera dai nargles," aggiunse il
ragazzo di Dana, Xeno.
"Ehm, sì," lo rassicurò Kimberly sedendosi di
fianco a Kel.
"Juliet è andata in bagno," Kel rispose allo sguardo
indagatorio di Kimberly. Juliet era l'ultimo membro della loro "banda".
"Allora, quest'anno iniziano i M.A.G.O," sospirò Jake.
"Lo so, dovrò mettermi a studiare sul serio. Che?" chiese
indignata quando gli altri alzarono gli occhi al cielo, "Devo farlo
davvero se voglio avere un lavoro nel Dipartimento dei Misteri."
"Parlate del Dipartimento dei Misteri?" sopraggiunse una voce delicata
quando la porta dello scompartimento si aprì, "Quindi
Kimberly Hale è qui!" Juliet chiuse la porta dietro di se e
fu accolta da un super abbraccio di Kimberly.
"July!"
"Kim!" le ragazze cominciarono a ballare abbracciate e poi si
distaccarono per vedere quanto erano cambiate.
"Che capelli lunghi!" osservò Juliet, toccando un ciuffo che
ricadeva sulle spalle dell'amica.
"Ti piacciono?"
"Naturalmente," rispose Juliet sedendosi. "Allora,
cosa dicevate sul Dipartimento dei Misteri? Hai finalmente
scoperto che materie devi studiare?"
"Sì, Silente mi ha risposto dicendomi cosa dovevo fare.
Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure,
Rune e Astronomia," elencò Kim, "E voi cosa farete?"
Prima che potesse rendersene conto, il treno si fermò e Kim,
in quanto prefetto, dovette aiutare a controllare il caos. Dopo una
decina di minuti infruttuosi, si arrese e si unì a Kellan,
Juliet, Jake, Xeno e Dana in una carrozza senza cavalli che
cominciò a salire verso il castello.
Lo smistamento sembrava durare in eterno, ma alla fine, Zinger Edward
fu smistato in Tassorosso e Silente si alzò,
"Benvenuti tutti quanti a un altro meraviglioso anno a
Hogwarts. Ho alcuni avvisi importanti da fare, ma, visto che
probabilmente tutti voi sarete affamati quanto me, suddetti avvisi
aspetteranno fino alla fine del fantastico banchetto che è
stato preparato."
La folla eruppe in applausi e da qualche parte al tavolo dei
Griffondoro si sentì, "Sei un figo!". Silente sorrise e
battè le mani. Il cibo apparì sui piatti d'oro e
il livello di rumore aumentò quando le persone cominciarono
a chiaccherare.
"Kim, sei silenziosa oggi," le sussurrò Kel.
Kim alzò lo sguardo sul suo ragazzo, "Solo stanca, non ho
dormito molto la scorsa notte. Ero eccitata." gli disse.
"Neanche io ho dormito molto, ma non era perchè ero
emozionato," le sorrise e Kim gli diede un pugno scherzoso sul braccio.
"Sei fortunato che mia madre ti adori così tanto."
"Perchè non dovrebbe?"
----
"Oh, quanto mi sei mancato!" esclamò Juliet saltando sul suo
letto nel dormitorio delle ragazze del sesto anno.
Kimberly rise sedendosi sul suo letto e aprendo il baule.
Scavò e alla fine trovò il suo pigiama e la
cornice che conteneva le due foto che mava così tanto.
Posizionò l'immagine sul comodino accanto alla sveglia.
"Che bello essere tornati," annuì distratta Dana mentre si
svestiva e si infilava il piagiama.
"Io sono felice di essere lontana da mio fratello," disse Carol, una
delle altre due ragazze che condividevano il dormitorio con Kim, Dana e
Juliet, "Non avete idea di quanto sia irritante a casa, ma quando
arriviamo qui, lui è in una casa completamente diversa!"
Carol aveva un gemello a Griffondoro.
"Ci scommetto," disse Juliet, spazzolandosi i capelli biondi, "Mio
fratello ha appena ottenuto una lavoro alla Gazzetta del Profeta, ha
diciotto anni e si crede già Merlino."
"E' in momenti come questo che sono felice di essere figlia unica,"
sbadigliò Kimberly indossando il pigiama.
"Ehi, ragazze!" gridò Kristin Shore entrando in camera. Tra
tutte le ragazze del suo dormitorio, probabilmente, Kristin era quella
che la irritava maggiormente. Era sempre così allegra. "Passato
una buona estate?" chiese saltellando verso il suo baule.
"Eccome," rispose Kimberly mentre si spazzolava i capelli per poi
gettarsi sul letto, "' Notte. Sono stanca morta. A domani."
salutò le sue compagne di dormitorio. Regolò la
sveglia, chiuse le tende attorno al suo letto a una piazza e mezza.
Quando il buio la circondò e le coperte la riscaldarono, si
addormentò, nel giro di soli cinque minuti.
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Capitolo 2 *** Si comincia ***
SI
COMINCIA
"Ecco
a lei, signorina Hale, la sua divisa e il suo pass. Benvenuta al
Dipartimento dei Misteri!" disse un uomo alto, allungandole una sacca
marrone.
"Grazie!"
boccheggiò Kimberly prendendo la sacca, "Quando comincio?"
"Beh,"
disse l'uomo conducendola lungo un corridoio, "Quando i suoi
impegni lo permetteranno BEEP saremo onorati di averla tra noi.
Qualsiasi giorno va bene per BEEP noi!"
"Signore,
che cos'è BEEP questo beep?" chiese Kimberly.
"Oh,
non è BEEP niente. Si abituerà BEEP presto,"
l'uomo
fece svolazzare la mano per aria come per dire che non importava.
"E'
BEEP sicuro? Sembra che significhi BEEP qualcosa.."
"Kimberly,
sveglia! BEEP" le gridò l'uomo, fissandola.
"Cosa?
BEEP"
"Sveglia,
farai tardi!"
BEEP, BEEP, BEEP.
"KIM!"
Kimberly
saltò nel letto, "Cosa?"
"E' un quarto d'ora
che sta suonando la tua dannata sveglia!" le gridò Juliet.
"Ch - Che ore sono?"
Kimberly si sedette strofinandosi gli occhi.
"Sette e mezza," la
informò l'amica.
"Oh no!
Arriverò in ritardo!" Kimberly saltò
giù
dal letto e cominciò a lanciare le sue cose nel baule
sul letto
cercando la gonna della divisa.
"Ehi! Frena gli
ippogrifi, andrà tutto bene," rise Juliet mentre si
spazzolava i capelli tranquillamente.
"Tutti gli altri sono
già scesi?" chiese Kim abbottonandosi la
camicia. Fece scorrere la spazzola tra i suoi lunghi capelli per un po'
di volte e poi li raccolse in una coda alta.
"Sono scesi solo
qualche minuto fa, circa 10 minuti prima che la tua sveglia svegliasse
tutti i Corvonero."
Kimberly
sospirò, "Andiamo!" disse afferrando la sua borsa e
affrettandosi verso la porta.
"Vengo, vengo," la
seguì July.
Quando entrarono nella
Sala Grande, il professor Vitious, il direttore
della casa di Corvonero, aveva già finito di distribuire gli
orari agli studenti del settimo anno ed era a metà di quelli
del sesto. Kimberly e Juliet si sedettero tra Kellan e Jake.
Kimberly diede il buon
giorno a Kellan baciandolo e poi cominciò
a riempirsi il piatto di cibo. Aveva finito il suo toast e stava
mangiando le uova parlando di quali lezioni sperava di avere
quel giorno quando Vitious la raggiunse.
"Signorina Hale,
signorina Hale," il piccolo professore scosse la
testa, "Sono stato così soddisfatto dei tuoi risultati ai
G.U.F.O., davvero orgoglioso." Vitious aveva sempre avuto una
preferenza per Kimberly, e Sam le aveva detto che lui era sempre stato
carino anche con lei.
"Grazie, professor
Vitious."
"Quindi hai il
permesso di prendere le lezioni che volevi, Pozioni,
Incantesimi, Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, Rune e
Astronomia, giusto? Sì, sì. Ecco fatto." le
allungò il suo orario.
"Grazie, professore,"
disse Kimberly prendendo il suo orario.
Guardandolo, vide che oggi aveva doppie pozioni per cominciare, un'ora
libera, pranzo, difesa contro le arti oscure e poi Trasfigurazione.
"Niente male," disse,
"Che materie hai Kell?"
Kellan voleva lavorare
nelle relazioni maghi-babbani, "Storia della
magia alla prima ora, libero seguito da Erbologia stamattina, uff, poi
pranzo, ho Difesa con te e poi ho finito!"
"Solo una lezizone
insieme?" chiese Kim.
"Entrambi abbiamo
Incantesimi, giusto?" disse Kellan comparando gli orari.
"Quindi fanno due, non
male." sospirò Kimberly. Poi confrontò gli orari
con i suoi amici.
Aveva pozioni con Dana
e Xeno, ma questo non la tirò su
perchè i due erano inseparabili da quando si erano messi
insieme.
Poi aveva Incantesimi con tutti eccetto Xeno, che non prendeva la
materia;
avrebbe dovuto essere coraggiosa e affrontare Trasfigurazione da sola,
difesa contro le arti oscure era con Kellan e Juliet, Rune con Juliet e
Jake e poi Astronomia con Xeno.
Poteva andare peggio.
Pensò inghiottendo ciò che rimaneva
delle uova e dirigendosi verso i sotterranei con Xeno e Dana per le
doppie pozioni con Lumacorno.
"Oho! Eccoli i miei
studenti del M.A.G.O.!" Lumacorno aprì la
porta di colpo lasciando entrare la classe. C'erano circa quattordici
studenti, da tutte le case. Kimberly notò che c'erano cinque
Griffondoro, loro tre erano gli unici Corvonero, quattro Serpeverde e
poi due Tassorosso.
Si accomodarono tutti
e Kimberly notò un profumo davvero
gradevole, di pergamena nuova e del profumo di sua madre... Dana e
Xeno si sedettero insieme e Dana guardò Kim con
aria di
scuse. Questa scrollò le spalle e sorrise, rassicurando Dana
e
occupò uno dei due posti dietro di loro.
"Sedetevi, sedetevi,"
disse Lumacorno, "Signor Black, credo che sia io
che il signor Potter gradiremmo immensamente se la smettesse di cercare
di spingerlo giù dalla sua sedia e ne cercasse invece una
vuota."
Kimberly
alzò lo sguardo e vide che il signor Black, il ragazzo
che l'aveva buttata a terra a King's Cross, cercava di gettare a terra
un altro ragazzo dai capelli neri che riconobbe come Potter, seduto
vicino al prefetto di Griffondoro, Remus Lupin.
"Bene,"
biascicò e si guardò attorno,
individuò il posto vuoto accanto a Kimberly e si
avvicinò.
"Beverly?" chiese in
un sussurro sedendosi.
"Kimberly," lo
corresse, "Sirius?"
"Già."
Annuì, "Sono felice di vedere che hai raggiunto il treno in
tempo."
Kimberly sorrise e poi
si piegò per prendere il libro di
pozioni, una penna e della pergamena sulla quale prendere appunti.
Quando
ebbe sistemato tutto spostò lo sguardo su Sirius e vide che
aveva appoggiato la testa sulla sua mano destra e fissava davanti a se,
con i lunghi capelli neri che gli cadevano sugli occhi.
"Allora, qualcuno sa
che pozione c'è qui?" chiese il professor
Lumacorno. Fu allora che Kimberly notò che c'erano tre
pozioni
di fronte a loro. Ecco da dove veniva il profumo. Allungò il
collo e riconobbe la pozione, ma prima che potesse alzare la mano, una
delle due Griffondoro, che aveva accesi capelli rossi, alzò
la
sua, "Certo che lo sai, signorina Evans," rise Lumacorno.
Non avendo mai avuto
lezioni con i Griffondoro, Kimberly era abituata a rispondere alla
maggiorparte delle domande.
"E' Amortentia, la
pozione più potente al mondo."
"Certo che lo
è," disse Lumacorno alla classe, "Può essere
riconosciuta da tre cose, qualcuno sa quali?"
Stavolta, Kimberly
battè la Griffondorò lanciando la mano
in aria, "La sua lucentezza distintiva, il fumo che sale in spirali e
l'odore che emette è diverso per ogni persona, sa di
ciò che più attrarrebbe la persona ." rispose
quando Lumocarono la interrogò. La ragazza dai capelli rossi
si girò per guardare la sua concorrente e Kimberly le
sorrise notando che questa Evans aveva delgi occhi di un verde
brillante che la guardavano sospetti.
"Non le piaci,"
mormorò una voce. Kimberly spostò lo sguardo su
Sirius che stava sorridendo.
"Come fai a saperlo?"
sussurrò.
"Il mio amico - James
Potter, quello che mi ha rubato il posto - ha ricevuto quello sguardo
troppe volte." rispose come se la sapesse lunga. Kimberly, mentre
guardava il retro della testa rossa della Evans, decise che l'avrebbe
battuta.
Dopo aver saputo il
nome del resto delle pozioni, si impegnarono nella preparazione di una
Soluzione Allungante.
"Una volta in senso
antiorario - otto volte in senso orario, aggiungere due gocce di succo
di melograno, lasciar bollire per - "
"Parli sempre da
sola?" la interruppe Sirius, "perchè lo trovo abbastanza
strano."
"Cosa?" chiese,
alzando lo sguardo attraverso i ciuffi di capelli che le erano caduti
dalla coda.
"Avrei dovuto essere
avvisato che borbottavi tutto il tempo. La prossima volta
porterò i tappi per le orecchie o qualcosa del genere."
scrollò le spalle, mescolando la sua pozione, che era di un
blu troppo scuro.
"Non sto borbottando,"
si difese Kimberly, dando un'ultima mescolata, prima di controllare
l'ora, "e nessuno ti costringe a sederti qui."
"Io ero solo e tu
anche e penso che saremmo sembrati entrambi piuttosto stupidi seduti a
due tavoli diversi."
"Non mi
preoccuperebbe, sai io non sono stupida quindi cosa
importa se lo sembro?" replicò Kimberly. Sirius cominciava a
infastidirla. Non aveva preso appunti e aveva scarabocchiato tutta la
spiegazione di Lumacorno. Non lo sapeva che questi erano i M.A.G.O.?
"Che peperoncino."
sorrise Sirius; Kimberly alzò gli occhi al cielo, "E cosa ti
fa pensare che io sia stupido?"
"Non ho mai detto che
tu fossi stupido."
"L'hai implicato."
"Beh, d'accordo. La
tua pozione è troppo scura e non hai scritto niente da
quando è cominciata la lezione."
"Non ho bisogno di
prendere appunti, ho tutto qui," tamburellò sulla sua testa
con il mestolo, "E la mia pozione mi piace scura, grazie. E'
più forte."
"Contento tu..."
Kimberly terminò la conversazione aggiungendo altre due
gocce di succo di melograno.
Quando la campana che
segnalava la fine della lezione suonò, tutti gli studenti
raccolserò una fialetta della loro pozione e la consegnarono
sulla cattedra. Kimberly notò che sia lei che la Evans
avevano raggiunto il viola perfetto descritto dal libro.
"Venti centimetri
sull'uso della pozione allungante sulla mia cattedra per
giovedì." ordinò Lumacorno alla classe.
Kimberly raccolse le
sue cose e stava per andarsene quando, "A dopo, Kimberly." la
salutò Sirius e lasciò l'aula con Remus e Potter
prima che lei potesse rispondere.
"Pronta, Kim?" chiese
Dana.
"Sì, dove
vai?" chiese Kimberly, "Io ho un'ora libera."
"Erbologia," dissero
all'unisono Xeno e Dana.
"Ah già,"
sospirò, "Dite a Kellan che lo aspetto per pranzo."
"Certo," le promise
Xeno.
"Ciao," si salutarono
e si avviarono in direzioni diverse. Kimberly cominciò a
camminare verso la parte ovest del castello, volendo farsi una lunga
doccia calda nel suo dormitorio prima di pranzo.
--
Dopo pranzo
salutò i suoi amici e si avviò con Kellan e
Juliet verso Difesa contro le arti oscure.
"Ho già due
temi da fare!" si lamentò Kel.
"Ahi!"
esclamò Kimberly alzando lo sguardo sul suo ragazzo che
aveva un braccio attorno le sue spalle, "Io ho venti centimetri per
pozioni."
Raggiunsero l'aula e
la porta era aperta. Entrati, trovarono quattro posti nell'ultima fila.
Juliet si sedette di fianco alla parete, di fianco a Kellan, che aveva
Kim dall'altra parte.
"Secondo voi cosa
faremo quest'anno?"
"Ho sentito dire che
dobbiamo imparare gli incantesimi non-verbali," disse Juliet.
"Uff. La mamma dice
que sono difficilissimi," mormorò Kimberly.
"Mio fratello mi ha
detto che per alcuni insegnanti va bene anche se sussurri l'inca-"
Juliet fu interrotta da un forte BANG. Guardandosi attorno, Kimberly
vide quattro ragazzi correre nell'aula semi piena, con il fiatone. Si
fermarono vicino ai posti di Kimberly, Juliet e Kellan, gridando.
"Credo che gli abbiamo
seminati!" disse uno basso e grassotto.
"Haahha! E' stato
fantastico!" rise un'altro, girandosi, così che Kim potesse
riconoscere la sua faccia. Potter.
"Seriamente!" disse
un'altro ragazzo alto con i capelli neri, che Kimberly riconobbe anche
se di spalle. Sirius.
"Dai sediamoci prima
che arrivi la prof."
"Ehi! Là ce
ne sono tre!" urlò quello più grasso e i ragazzi
scattarono in avanti. Kimberly guardò i tre posti venire
occupati. Come era successo Kimberly non lo sapeva, avrebbe scommesso
che quello grassoccio avrebbe perso, ma no.
"RAMOSO!"
strillò Sirius che era rimasto in piedi. Si
zittirono tutti, "Io mi sono spostato per pozioni."
"Beh, corri
più veloce allora. Insomma Felpato, Codaliscia ti batte."
disse... era Potter?
"E' partito
avvantaggiato," borbottò Sirius a malapena audibile ora che
la classe aveva ricominciato a parlare. La porta si chiuse, zittendo di
nuovo la classe.
"Buon pomeriggio,
ragazzi," disse il professor Crane. Il professor Crane era un uomo
anziano, ma era uno dei migliori maghi che Kimberly avesse mai
visto, "ora, signor Black, sarebbe così gentile da
accomodarsi? O ha bisogno che l'accompagni?"
"Magari la prossima
volta, professore," sorrise Sirius camminando verso l'ultimo posto
libero dell'aula, "Se non ti conoscessi direi che mi stai seguendo."
Sussurrò alle orecchie di Kimberly sedendosi.
Kimberly si
allontanò e lo guardò. Aprì la bocca
per replicare ma Kellan la battè sul tempo, "Lascia in pace
la mia ragazza, Black."
Sirius
sollevò le sopracciglia, "Non sapevo che fosse
proprietà tua, Moore." disse con aria di
sfida.
"Problemi?" chiese
Kellan, cominciando a scaldarsi.
"Niente affatto,"
Sirius fece un largo sorriso.
"Cosa vorresti dire?"
"Esattamente quello
che ho detto."
"Cioè -"
"Kel, lascia perdere.
Non c'è problema. Davvero." si intromise Kimberly,
appoggiando una mano sulla sua spalla, "Devo prendere appunti."
"D'accordo."
annuì kellan, continuando a fulminare con lo sguardo un
Sirius ancora sorridente.
Kimberly si
piegò più vicina a Kellan, "Grazie,"
sussurrò e lo baciò sulla guancia.
"Bene, ora che abbiamo
tutti trovato un posto," il professore squadrò Sirius, il
quale lo salutò con la mano, "come molti di voi
già sapranno, quest'anno la maggior parte delle vostre
lezioni richiederanno l'uso di incantesimi non-verbali."
L'aulà rimbombò con i gemiti della classe. "Per
il vostro evidente dispiacere, le mie saranno tra quelle lezioni!"
più lamenti, "Qualcuno può dirmi i vantaggi di un
incantesimo non verbale?"
Alcune mani si
alzarono in aria e Kimberly riconobbe quella della Evans.
"Signorina Hale?"
HA, pensò. "Il nemico
non ha alcun preavviso riguardo al tipo di incantesimo che si sta per
lanciare, il chè ti da qualche centesimo di secondo di
vantaggio."
"Molto bene! Dieci
punti a Corvonero," disse Crane. La Evans si girò e
individuò Kimberly, che sorrise con sarcasmo. La Evans la
fulminò con lo sguardo.
"Non le piaci per
niente," sussurrò Sirius.
Kimberly finse di non
averlo sentito.
"Visto che gli
incantesimi non-verbali richiedono parecchia concentrazione e
abilità mentale, alcuni di voi dovranno esercitarsi
più degli altri. Per vedere cosa sapete fare dividetevi in
coppie e provate," il professore proseguì, "Visto che i
tavoli sono da quattro, sarete in coppia con la persona vicino a voi.
Coraggio, uno cercherà di maledire l'altro silenziosamente,
mentre l'altro cercherà di difendersi, ovviamente senza dire
una parola." Gli istruì il professor Crane.
Kimberly
guardò Kellan, era livido. Sapeva di essere stata assegnata
a Sirius e a Kellan questo non piaceva. Personalmente Sirius non la
disturbava, ma non voleva che Kellan si arrabiasse.
"Kel, devo, il
professore ha detto di fare così. Sai che non voglio," gli
disse Kimberly.
"Kim, tu stai con
Juliet, io lavoro con Black," suggerì Kellan.
"No, non lo voglio
morto," Kimberly cercò di allegerire la situazione,
"Starò bene."
"Kim."
"Kel, sono solo
incantesimi non-verbali."
"Oh, Kimberly!" la
chiamò Sirius.
"Kim." Kel le mise una
mano sulla spalla.
"Kel, vai con Juliet.
Per favore non esagerare la cosa." Lo pregò Kimberly. Kel
guardò Sirius dietro le spalle di Kimberly e poi di nuovo la
sua ragazza. Annuì e si girò verso Juliet.
Kimberly
liberò un respiro che non sapeva di aver trattenuto.
"Pronta, Kimberly?"
chiese Sirius con gli occhi grigi che gli luccicavano.
"Prima iniziamo, prima
finiamo." sospirò questa.
--
"Com'è
andata?" chiese Juliet dopo la lezione.
"Oh, male, fa schifo
con gli incantesimi non-verbali." rise Kimberly.
"Non mi piace,"
commentò Kellan.
"Kel, l'hai conosciuto
solo oggi, stava solo scherzando," spiegò Kimberly.
"Lui fa sempre brutti
scherzi e rovina le cose," disse Kel.
"Lo so, ma, beh, con
me è carino."
"Gli piaci."
"L'ho conosciuto solo
ieri." lo rassicurò Kimberly facendo scivolare la borsa
sulle spalle.
"Ieri?" chiese Kel
uscendo dall'aula.
"Sono caduta mentre
andavo verso il treno e lui mi ha aiutata!" sospirò Kim,
"Non ti fidi di me?"
"Certo, Kim," disse
velocemente Kel, " Scusa. E' solo che...non voglio che tu te ne vada."
ammise.
"Non ho in programma
di andare da nessuna parte se non a lezione di Trasfigurazione," lo
rassicurò ancora Kim, "ma se non mi muovo,
arriverò in ritardo e la McGranitt mi ammazzerà."
"Giusto." disse Kellan
e baciò Kimberly.
Dopo alcuni secondi
questa si staccò, "Devo andare ora. A dopo le lezioni!"
Kimberly
scattò lungo il corridoio e dentro l'aula la McGranitt stava
facendo l'appello.
"Hale Kimberly?"
"Presente!" disse Kim
entrando.
"Appena in tempo, vero
signorina Hale?" commentò guardando oltre i suoi occhiali.
"Scusi, professoressa."
"Sì,
trovati un posto allora."
Kimberly prese posto
vicino a una Tassorosso che conosceva dalle lezioni di Cura delle
Creature Magiche dell'anno scorso e tirò fuori il libro e
una pergamena. La lezione procedeva bene fino a che due ragazzi nella
prima fila caddero dalle loro sedie, ridendo.
"Potter!Black!
C'è qualcosa che non va?"
"No, Minnie, scusa,
è solo che..." Sirius guardò James e i due
ricominciarono a ridere.
"Se voi due avete
deciso di comportarvi come babbuini," iniziò la McGranitt,
"vi separo. Signorina Hale, scambierebbe per favore il suo posto con
quello di Potter?"
"Profe, io...io,"
Kimberly scosse la testa, "Ne è sicura?"
"Piuttosto sicura,
sì, signorina Hale. A meno che lei non abbia qualche
problema con lo scambiare il suo posto?"
"No signora,"
sospirò Kimberly. Raccolse la sua roba e camminò
cupamente verso il suo nuovo posto. Si sedette tra Remus Lupin e Sirius
Black.
"Ciao Kimberly, non ci
siamo ancora presentati come si deve, sono Remus."
"Ciao, non sei il
prefetto di Griffondoro?"
"Già, e tu
quello di Corvonero, giusto?"
"Sì,
piacere." Gli disse tirando fuori la sua pergamena e
ricomincianco a prendere appunti.
Sentì un
colpetto sulla sua spalla e si girò per guardare in faccia
Sirius, "Sai, adesso che siamo fuori dalla classe di di Difesa possiamo
comunicare verbalmente."
"Lo so, ma devo
prendere appunti, cosa che dovresti fare anche tu."
"Non ti piaccio,
vero?" chiese Sirius.
"Si che mi piaci."
"Davvero?"
"Sì,
è solo che non voglio problemi col mio ragazzo."
"E lui ti ha detto di
comportarti da stronza con me?"
"No,"
sussurrò mentre la McGranitt alzava lo sgaurdo per
controllare che tutti stessero copiando dalla lavagna, "E' solo che non
gli piaci."
"Beh, questo significa
che non possiamo essere amici?"
"Non lo so."
"Andiamo,"
sospirò Sirius, "Siamo praticamente insieme in tutte le
lezioni, dovrai pur parlare con qualcuno."
"Ho altri amici, sai."
rispose brusca.
"Ok, ok. Va bene. Non
essere carina con me," sospirò drammaticamente, "Io mi
limiterò a stare seduto qui. Solo soletto. Senza parlare."
Kimberly
alzò lo sguardo al cielo e continuò a prendere
appunti. Spostò lo sgaurdo su Remus e vide che questo era
sul punto di ridere.
Che
cosa ho fatto per meritarmi questo giorno? Pensò.
Spero che la
storia vi piaccia, se avete qualcosa da dire ovviamente siete i
benvenuti, anche perchè non ho deciso precisamente come si
svolgerà la storia.
Alohomora: effettivamente quando
dovevo scrivere del rapporto tra Kim e sua madre ho pensato a una mamma
per amica nella parte della cucina, quindi sì il loro
rapporto assomiglia a quello di una mamma per amica, però
non ho intenzione di sviluppare particolarmente questo rapporto, per
l'ovvio motivo che Kim è a Hogwarts mentre sua madre no.
Però nelle lettere e così sì. Xeno
è il papà di Luna e Dana sarà la
madre. E Adara sono io che ero distratta e ho scritto una cosa che non
c'entrava niente XD, ora ho corretto, grazie per avermelo fatto notare
^^ Ciao!
morgana
92:
grazie sono molto contenta che ti piaccia e ovviamente
tratterò bene Sirius, lo amo XD. Magari nei primissimi
capitoli sembrerà che Kim sia una stronza e anche un po'
infantile con lui
però
ovviamente Sirius è Sirius.
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