Ed ecco che arriva Sirius

di poisontequila
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** Si comincia ***



Capitolo 1
*** Ritorno a scuola ***


Ciao!
Per prima cosa grazie per aver cliccato su questa storia, spero che ora la leggiate e che vi piaccia.

Questo capitolo serve per introdurre un po' i personaggi, non c'è molta azione, ma nel prossimo sì. Comunque se avete dubbi, idee, critiche, commenti, se vi paice o se vi fa schifo, scrivetelo, mi sarebbe molto d'aiuto!

Disclaimer: i personaggi e la storia appartengono alla Rowling (purtroppo)




RITORNO A SCUOLA


Era un pomeriggio d'augusto inoltrato e il sole caldo aveva appena cominciato a  tramontare. Kimberly  Hale, una sedicenne magra e di altezza media, era stesa sul suo letto con i lunghi capelli castani sparpagliati ovunque e gli occhi  luccicanti che fissavano il soffitto. Si stava rilassando dopo aver  riempito il suo baule con tutto ciò che avrebbe potuto servirle per la scuola.

"Kim!" sopraggiunse la voce di sua madre.  Samantha Hale, o Sam come la chiamavano tutti, non era solo la mamma di Kimberly, ma era anche la sua migliore amica. Sam era rimasta incinta di Kim durante il suo ultimo anno ad Hogwarts e aveva partorito poco dopo il diploma. Il padre di Kimberly, John Smith, e sua madre non si erano mai sposati, ma lei lo  conosceva e lo amava molto. Il lavoro di Sam al ministero le permetteva di vivere felicemente con sua figlia in un appartamento accogliente e di pagare per la sua scuola.
Kimberly si alzò e si guardò attorno, uscì dalla stanza dando un leggero calcio ai vestiti per terra mentre se ne andava, "Mamma?" chiamò, "Mamma, dove sei?"

"In cucina."

"Perchè?"

"Sto cucinandoooo!" disse con voce eccitata.

"Mamma!" sospirò Kim, "Pensavo che ne avessimo già discusso abbastanza!" entrò in cucina e scorse la madre vicino a una pentola fumanete.

"Beh, ho pensato di concedere un'altra possibilità al cibo babbano," rispose Sam, mescolando con il mestolo la roba nella pentola, "Sai, per Kel." Kellan Moore, il ragazzo che da tre anni stava con Kim, stava per arrivare con la polvere magica, per passare la serata e la notte con Kimberly e sua madre, così che gli potessero dare un passaggio verso King's Cross il giorno dopo, per l'inizio del loro sesto anno ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria. Kellan era alto, aveva morbidi e lucenti capelli castani e caldi occhi dello stesso colore.

"Pensavo di avertelo detto," disse Kimberly prendendole il mestolo, " che questo ragazzo mi piace per davvero e che non voglio avvelenarlo."

"Non l'avrei avvelenato," spiegò Sam mentre guardava sua figlia gettare il contenuto della pentola nel lavello. Quella cosa indefinita nella pentola fece un forte "clunk" quando colpì il fondo.

"E' normale questo rumore?" piagnucolò Kimberly guardando la cosa nel lavello.

"Non era solido quando ho cominciato," ammise Sam.

"Mamma!" rise Kimberly.

"Ok, spostati che mi libero di questa cosa," Kimberly si spostò dal lavello mentre sua madre rimuoveva con la magia qualsiasi cosa fosse la cosa che aveva provato a cucinare.

"Che cos'era?" chiese Kimberly.

"Zuppa," disse tranquillamente Sam

"Zuppa! Mamma, ma che schifo," Kimberly restò a bocca aperta, "Basta col cibo babbano."

"Per sempre?" ripetè Sam

"Promettimelo!" ripetè severamente Kimberly.

"Promesso, basta col  cibo babbano." disse Sam con aria cupa.

"Bene."

"Allora a che ora arriva Kel?"

"Verso le sei," rispose Kimberly, "Quindi tra circa un'ora."

"Hai finito di preparare la tua roba?"

"No, ma quasi," disse Kim, "Che cosa mangeremo per cena?"

"Potrei fare una corsa a prendere qualcosa da quel locale babbano dietro l'angolo," suggerì Sam.

"Buona idea  e mentre sei via io finisco di fare le valigie."

"Ottimo piano," disse Sam prendendo il suo mantello, "Torno subito." Promise dirigendosi verso la posta.

Dopo che sua madre se ne era andata, Kimberly ritornò in camera sua e trascinò il baule sul suo letto. Essendo la tipica Corvonero studiosa, i suoi compiti delle vacanze erano stati riposti ordinatamente sul fondo insieme ai libri e alcune penne che le sarebbero durate settimane.

Raccolse una cornice dal suo comodino e la guardò, conteneva due foto di Kimberly e di sua madre. In quella in alto, le due si abbracciavano e saltavano su e giù senza fermarsi. Era stata scattata dopo che Kim aveva ricevuto la lettera di accettazione a scuola. La foto in basso era di Kimberly, Sam e Kellan. Kellan era alla sinistra di Adara ed era molto più alto di entrambe le donne, con un braccio attorno alle spalle della sua ragazza. Sam era alla destra di Kimberly e le due si tenevano a braccetto. I tre stavano ridendo per una qualche battuta che andò persa nella foto. Kimberly amava questa cornice, lo avvolse in una delle gonne della divisa della scuola e lo appoggiò delicatamente sopra i libri.

Tirò una  scarpa da tennis bianca nel suo baule e si concentrò per trovare l'altra. Si stese a terra e guardò sotto il letto e..ah-ha! Coraggiosamente, infilò una mano in quel caos ed estrasse la scarpa; mentre si alzava tenendola a una certa distanza, vide che aveva attaccato un pezzo di pergamena. Scosse la scarpa per liberarsene, ma questo non mollava la presa. Ammettendo la sconfitta, Kimberly strappò la pergamena dalla scarpa con la mano libera e la lesse.

Kimberly Hale  ha ottenuto i seguenti risultati:

Astronomia: E
Rune Antiche: E
Cura delle creature magiche: E
Incantesimi: E
Difesa contro le arti oscure: E
Divinazione: O
Erbologia: E
Storia della magia: E
Babbanologia: E
Pozioni: E
Trasfigurazione: E

Deglutì e sbattè la pergamena malvagia sulla scrivania. Non avrebbe mai potuto dimenticare il giorno in cui ricevette i suoi G.U.F.O.

"Mamma! Per la barba di Merlino, sono arrivati! MAMMA!" gridò Kimberly sorreggendo una busta spessa nelle mani tremanti.

"Kim! Cavolo, aprilo!" strillò Sam correndo in cucina.

"Io...Io non posso!" Kimberly sollevò lo sguardo, "Fallo tu." Allungò la lettera a sua madre.

"D'accordo, d'accordo," disse Sam mentre stracciava la busta con mani ugualmente tremanti. Gettò ciò che rimaneva della busta per terra e armeggiò con la pergamena.

Kimberly osservò disperatamente gli occhi della madre mentre analizzava i suoi G.U.F.O., cercando qualsiasi traccia di emozione. Questa terminò e alzò lo sguardo. Kimberly si stava mordicchiando le unghie.

"Tu sei la mia eroina," disse Sam e le fece un sorriso enorme.

"Fammi vedere!" strillò Kimberly mentre le strappava di mano i risultati. Stava sorridendo, sorridendo, sorridendo...no. Il suo sorriso scomparse.

"Cosa c'è che non va?" chies Sam.

"Ho avuto una O!" Disse Kimberly alzando lo sguardo su sua madre.

"In divinazione! Non è nemmeno da considerare una materia!" le disse Sam. Temeva che sarebbe successo questo.

"Mamma, l'ho studiata per anni!"

"Hai frequentato due materie più degli altri e hai avuto tutti Eccellenti!" cercò di tranquilizzarla.

"Già, hai ragione, dovrei essere felice. Non fa niente." mentì Kimberly. Non voleva che sua madre si preoccupasse, ma aveva studiato tutta la notte per il G.U.F.O.  di Divinazione. Chi l'avrebbe potuta battere?

"D'accordo, prenderò una torta per festeggiare!" sorrise Sam, sapendo che sua figlia non stava bene.

"Fantastico." Disse Kimberly dirigendosi verso la sua stanza, dove gettò la pergamena con i risultati per terra per poi calciarla, "Maledetta professoressa sadica." la maledì.


Kimberly tornò verso il suo letto, vedendo che non era rimasto molto spazio nel baule per i suoi vestiti, le sue cose e il suo intimo, fece del suo meglio e poi si sedette in cima riuscendo alla fine a chiuderlo.

Alzando le braccia in trionfo, saltò a terra. Adesso aveva bisogno di farsi una doccia prima dell'arrivo di Kellan.


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"Kel!" gridò Kimberly saltando giù dalla poltrona e corse ad abbracciare la figura che emergeva dal camino tossendo.

"Ehi, Kim," tossì avvolgendo la sua ragazza in uno stretto abbraccio.

"Sembrano passati secoli," disse Kim allontanandosi e aiutando Kellan a togliersi la polvere di dosso.

"Quasi due mesi," sorrise Kel. Sistemati il baule, la gabbia vuota e la scopa, si avvicinò a Sam.

"Ciao, Kel!" lo accolse questa, alzandosi in piedi.

Kel sorrise e la abbracciò, "Grazie a te per portarmi alla stazione. La scomparsa dietro la parete continua a spaventare i miei genitori." Kellan era di famiglia babbana, Sam aveva dovuto procurarsi un permesso speciale  per collegare il caminetto di Kellan alla rete dei caminetti.

"Non c'è di che, Kel. La cena è in tavola, non hai ancora mangiato, vero?"

"No, signora," rispose esitante.

"Non ti preoccupare, non ha cucinato la mamma." lo rassicurò Kim.

"E non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia." Gli gridò dalla cucina Sam.

La coppia la seguì in cucina e si sedette al tavolo.

Mentre si serviva di patate, Sam chiese, "Allora, Kim mi dice che sei diventato capitano!"

"Infatti," rispose allegremente Kellan, "Sono davvero eccitato. E la squadra dovrebbe essere buona quest'anno, abbiamo solo bisogno di un nuovo cacciatore, ma è tutto."

"Sarà meglio che tu non faccia faticare troppo mia figlia," lo avvertì Sam

"Promesso," sorrise Kellan.

"Non vedo l'ora di tornare in campo," disse  Kimberly.

Kim giocava come Cercatrice per la squadra di Corvonero, mentre Kellan era il portiere. Kimberly era in squadra da due anni ed erano sempre stati battuti per pochi punti dalla squadra di Griffondoro.

"Però ho sentito che Potter è diventato capitano," annunciò Kel, "e sai meglio di me che farà faticare la sua squadra."

"Potter? Quello innamorato di una certa Evans? Quello che è sempre in giro a combinare guai con Black?" chiese Kimberly.

"Mm-mh" annuì il suo ragazzo con la bocca piena.

"Beh, con lui e te come capitani, il campionato di Quidditch di quest'anno dovrebbe essere interessante." disse Kimberly.

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Il giorno dopo, nonostante qualche inceppo, le Hale e Kellan raggiunsero il binario 9 e 3/4 con dieci minuti d'anticipo. "Andrò a cercare uno scompartimento, ci vediamo Sam," Kellan la baciò sulla guancia e scomparse tra la folla con il suo bagaglio.

Sam si rivolse a sua figlia, "Mi scriverai?" chiese. Per Kimberly la parte peggiore di Hogwarts era il dover salutare sua madre.

"Tutti i giorni," rispose, "Niente cibo babbano mentre sono via?"

"Niente." Annuì Sam. "Non studiare troppo."

"Sai già che lo farò."

"E fai vedere chi sei sul campo di Quidditch." sorrise Sam, con gli occhi lucidi.

Kimberly combattè contro le lacrime, "ci vediamo a Natale?"

"Sarà meglio per te," rispose Sam abbracciando stretta la figlia.

"Ti voglio bene, mamma."

"Tanto anch'io, Kim."

Dopo alcuni minuti che trascorsero come secondi, le due si separarono, Kimberly raccolse le sue cose e fu subito inghiottita dalla folla.  Si guardò indietro e salutò la madre un'ultima volta con la mano che reggeva il manico di scopa prima di rigirarsi appena in tempo per vedere che stava per... "Ahi!"

Per scontrarsi con una figura alta e dura. Cadette indietro sul suo baule, lasciando cadere la gabbia vuota del suo gufo  e la sua scopa.

"Scusa!"  disse il ragazzo che vide quando alzò lo sguardo.

"Fa niente," disse mentre afferrava la sua mano per tirarsi in piedi.

Lui l'aiutò a raccogliere le sue cose, "Sono Sirius."

"Come?"

"Sono Sirius Black. E' il mio nome."

Kimberly arrossì, "Kimberly Hale." si presentò una volta riavute tutte le sue cose.

"Beh, Kimberly Hale, sarà meglio che tu raggiunga uno scompartimento, il treno sta partendo."

"Cazzo!" imprecò Kimberly, "Dovrei essere alla riunione dei prefetti!" Kimberly scattò verso il treno facendo appena in tempo a salire con tutte le sue cose, quando questo diede una  scossa partendo lanciandola per terra.

Varie teste si affacciarono dai loro scompartimenti per vedere qual'era la fonte del rumore, ma dopo aver visto che si trattava solo di una sedicenne imbranata tornarono a occuparsi delle loro cose.

Si tirò su e cominciò a raccogliere di nuovo le sue cose, quando Kellan la vide e si avvicinò per aiutarla.

"Kel! Devo scappare, riunione prefetti, sono in ritardo!" strillò Kimberly.

"Ehi, non ti preocuupare, io mi occupo della tua roba e tu vai," le disse.

"Grazie," sospirò Kimberly, gli diede un leggero bacio sulle labbra e poi si affretto lungo il corridoio nella direzione opposta a quella del suo ragazzo.

Quando raggiunse lo scompartimento giusto, prese un respiro profondo e aprì lentamente la porta.

"-tutti voi farete delle ronde notturne con me o con la Caposcuola - carino da parte tua unirti a noi, Miss Hale." Annunciò il nuovo Caposcuola di Griffondoro.

"Mi dispiace moltissimo, davvero, ero in ritardo e poi sono inciampata e - " provò a spiegare mentre si siedeva accanto al suo amico e prefetto del sesto anno di Corvonero, Jake.

"Comunque," interruppe la Caposcuola di Tassorosso, "qui, in queste buste ci sono le parole d'ordine per le vostre sale comuni. Prendete SOLO quelle della vostra casa!" fulminò con lo sguardo i prefetti di Serpeverde, "E Corvonero, beh, mi è stato detto che non avete bisogno di una parola d'ordine?"

Il resto della riunione fu uguale a quella dell'anno prima, i caposcuola istruitono i prefetti riguardo i loro compiti e le loro responsabilità.

Alla fine della riunione Kimberly e Jake, dopo una lunga ricerca, trovarono lo scompartimento dei loro amici.

"Ehi! Kim, Jake!" li accolse la loro amica fuori di testa, Laila.

"Spero che la vostra estate sia stata libera dai nargles," aggiunse il ragazzo di Dana, Xeno.

"Ehm, sì," lo rassicurò Kimberly sedendosi di fianco a Kel.

"Juliet è andata in bagno," Kel rispose allo sguardo indagatorio di Kimberly. Juliet era l'ultimo membro della loro "banda".

"Allora, quest'anno iniziano i M.A.G.O," sospirò Jake.

"Lo so, dovrò mettermi a studiare sul serio. Che?" chiese indignata quando gli altri alzarono gli occhi al cielo, "Devo farlo davvero se voglio avere un lavoro nel Dipartimento dei Misteri."

"Parlate del Dipartimento dei Misteri?" sopraggiunse una voce delicata quando la porta dello scompartimento si aprì, "Quindi Kimberly Hale è qui!" Juliet chiuse la porta dietro di se e fu accolta da un super abbraccio di Kimberly.

"July!"

"Kim!" le ragazze cominciarono a ballare abbracciate e poi si distaccarono per vedere quanto erano cambiate.

"Che capelli lunghi!" osservò Juliet, toccando un ciuffo che ricadeva sulle spalle dell'amica.

"Ti piacciono?"

"Naturalmente," rispose Juliet sedendosi. "Allora, cosa dicevate sul Dipartimento dei Misteri? Hai finalmente scoperto che materie devi studiare?"

"Sì, Silente mi ha risposto dicendomi cosa dovevo fare. Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, Rune e Astronomia," elencò Kim, "E voi cosa farete?"

Prima che potesse rendersene conto, il treno si fermò e Kim, in quanto prefetto, dovette aiutare a controllare il caos. Dopo una decina di minuti infruttuosi, si arrese e si unì a Kellan, Juliet, Jake, Xeno e Dana in una carrozza senza cavalli che cominciò a salire verso il castello.

Lo smistamento sembrava durare in eterno, ma alla fine, Zinger Edward fu smistato in Tassorosso e Silente si alzò, "Benvenuti tutti quanti a un altro meraviglioso anno a Hogwarts. Ho alcuni avvisi importanti da fare, ma, visto che probabilmente tutti voi sarete affamati quanto me, suddetti avvisi aspetteranno fino alla fine del fantastico banchetto che è stato preparato."

La folla eruppe in applausi e da qualche parte al tavolo dei Griffondoro si sentì, "Sei un figo!". Silente sorrise e battè le mani. Il cibo apparì sui piatti d'oro e il livello di rumore aumentò quando le persone cominciarono a chiaccherare.

"Kim, sei silenziosa oggi," le sussurrò Kel.

Kim alzò lo sguardo sul suo ragazzo, "Solo stanca, non ho dormito molto la scorsa notte. Ero eccitata." gli disse.

"Neanche io ho dormito molto, ma non era perchè ero emozionato," le sorrise e Kim gli diede un pugno scherzoso sul braccio.

"Sei fortunato che mia madre ti adori così tanto."

"Perchè non dovrebbe?"

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"Oh, quanto mi sei mancato!" esclamò Juliet saltando sul suo letto nel dormitorio delle ragazze del sesto anno.

Kimberly rise sedendosi sul suo letto e aprendo il baule. Scavò e alla fine trovò il suo pigiama e la cornice che conteneva le due foto che mava così tanto. Posizionò l'immagine sul comodino accanto alla sveglia.

"Che bello essere tornati," annuì distratta Dana mentre si svestiva e si infilava il piagiama.

"Io sono felice di essere lontana da mio fratello," disse Carol, una delle altre due ragazze che condividevano il dormitorio con Kim, Dana e Juliet, "Non avete idea di quanto sia irritante a casa, ma quando arriviamo qui, lui è in una casa completamente diversa!"  Carol aveva un gemello a Griffondoro.

"Ci scommetto," disse Juliet, spazzolandosi i capelli biondi, "Mio fratello ha appena ottenuto una lavoro alla Gazzetta del Profeta, ha diciotto anni e si crede già Merlino."

"E' in momenti come questo che sono felice di essere figlia unica," sbadigliò Kimberly indossando il pigiama.

"Ehi, ragazze!" gridò Kristin Shore entrando in camera. Tra tutte le ragazze del suo dormitorio, probabilmente, Kristin era quella che la irritava maggiormente. Era sempre così allegra. "Passato una buona estate?" chiese saltellando verso il suo baule.

"Eccome," rispose Kimberly mentre si spazzolava i capelli per poi gettarsi sul letto, "' Notte. Sono stanca morta. A domani." salutò le sue compagne di dormitorio. Regolò la sveglia, chiuse le tende attorno al suo letto a una piazza e mezza. Quando il buio la circondò e le coperte la riscaldarono, si addormentò, nel giro di soli cinque minuti.

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Capitolo 2
*** Si comincia ***


SI COMINCIA

"Ecco a lei, signorina Hale, la sua divisa e il suo pass. Benvenuta al Dipartimento dei Misteri!" disse un uomo alto, allungandole una sacca marrone.

"Grazie!" boccheggiò Kimberly prendendo la sacca, "Quando comincio?"

"Beh," disse l'uomo conducendola lungo un corridoio, "Quando i suoi impegni lo permetteranno BEEP saremo onorati di averla tra noi. Qualsiasi giorno va bene per BEEP noi!"

"Signore, che cos'è BEEP questo beep?" chiese Kimberly.

"Oh, non è BEEP niente. Si abituerà BEEP presto," l'uomo fece svolazzare la mano per aria come per dire che non importava.

"E' BEEP sicuro? Sembra che significhi BEEP qualcosa.."

"Kimberly, sveglia! BEEP" le gridò l'uomo, fissandola.

"Cosa? BEEP"

"Sveglia, farai tardi!"

BEEP, BEEP, BEEP.

"KIM!"

Kimberly saltò nel letto, "Cosa?"

"E' un quarto d'ora che sta suonando la tua dannata sveglia!" le gridò Juliet.

"Ch - Che ore sono?" Kimberly si sedette strofinandosi gli occhi.

"Sette e mezza," la informò l'amica.

"Oh no! Arriverò in ritardo!" Kimberly saltò giù dal letto e cominciò a lanciare le sue cose nel baule sul letto cercando la gonna della divisa.

"Ehi! Frena gli ippogrifi, andrà tutto bene," rise Juliet mentre si spazzolava i capelli tranquillamente.

"Tutti gli altri sono già scesi?" chiese Kim abbottonandosi la camicia. Fece scorrere la spazzola tra i suoi lunghi capelli per un po' di volte e poi li raccolse in una coda alta.

"Sono scesi solo qualche minuto fa, circa 10 minuti prima che la tua sveglia svegliasse tutti i Corvonero."

Kimberly sospirò, "Andiamo!" disse afferrando la sua borsa e affrettandosi verso la porta.

"Vengo, vengo," la seguì July.

Quando entrarono nella Sala Grande, il professor Vitious, il direttore della casa di Corvonero, aveva già finito di distribuire gli orari agli studenti del settimo anno ed era a metà di quelli del sesto. Kimberly e Juliet si sedettero tra Kellan e Jake.

Kimberly diede il buon giorno a Kellan baciandolo e poi cominciò a riempirsi il piatto di cibo. Aveva finito il suo toast e stava mangiando le uova parlando di quali lezioni sperava di avere quel giorno quando Vitious la raggiunse.

"Signorina Hale, signorina Hale," il piccolo professore scosse la testa, "Sono stato così soddisfatto dei tuoi risultati ai G.U.F.O., davvero orgoglioso." Vitious aveva sempre avuto una preferenza per Kimberly, e Sam le aveva detto che lui era sempre stato carino anche con lei.

"Grazie, professor Vitious."

"Quindi hai il permesso di prendere le lezioni che volevi, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, Rune e Astronomia, giusto? Sì, sì. Ecco fatto." le allungò il suo orario.

"Grazie, professore," disse Kimberly prendendo il suo orario. Guardandolo, vide che oggi aveva doppie pozioni per cominciare, un'ora libera, pranzo, difesa contro le arti oscure e poi Trasfigurazione.

"Niente male," disse, "Che materie hai Kell?"

Kellan voleva lavorare nelle relazioni maghi-babbani, "Storia della magia alla prima ora, libero seguito da Erbologia stamattina, uff, poi pranzo, ho Difesa con te e poi ho finito!"

"Solo una lezizone insieme?" chiese Kim.

"Entrambi abbiamo Incantesimi, giusto?" disse Kellan comparando gli orari.

"Quindi fanno due, non male." sospirò Kimberly. Poi confrontò gli orari con i suoi amici.
Aveva pozioni con Dana e Xeno, ma questo non la tirò su perchè i due erano inseparabili da quando si erano messi insieme. Poi aveva Incantesimi con tutti eccetto Xeno, che non prendeva la materia; avrebbe dovuto essere coraggiosa e affrontare Trasfigurazione da sola, difesa contro le arti oscure era con Kellan e Juliet, Rune con Juliet e Jake e poi Astronomia con Xeno.

Poteva andare peggio. Pensò inghiottendo ciò che rimaneva delle uova e dirigendosi verso i sotterranei con Xeno e Dana per le doppie pozioni con Lumacorno.

"Oho! Eccoli i miei studenti del M.A.G.O.!" Lumacorno aprì la porta di colpo lasciando entrare la classe. C'erano circa quattordici studenti, da tutte le case. Kimberly notò che c'erano cinque Griffondoro, loro tre erano gli unici Corvonero, quattro Serpeverde e poi due Tassorosso.

Si accomodarono tutti e Kimberly notò un profumo davvero gradevole, di pergamena nuova e del profumo di sua madre... Dana e Xeno si sedettero insieme  e Dana guardò Kim con aria di scuse. Questa scrollò le spalle e sorrise, rassicurando Dana e occupò uno dei due posti dietro di loro.

"Sedetevi, sedetevi," disse Lumacorno, "Signor Black, credo che sia io che il signor Potter gradiremmo immensamente se la smettesse di cercare di spingerlo giù dalla sua sedia e ne cercasse invece una vuota."

Kimberly alzò lo sguardo e vide che il signor Black, il ragazzo che l'aveva buttata a terra a King's Cross, cercava di gettare a terra un altro ragazzo dai capelli neri che riconobbe come Potter, seduto vicino al prefetto di Griffondoro, Remus Lupin.

"Bene," biascicò e si guardò attorno, individuò il posto vuoto accanto a Kimberly e si avvicinò.

"Beverly?" chiese in un sussurro sedendosi.

"Kimberly," lo corresse, "Sirius?"

"Già." Annuì, "Sono felice di vedere che hai raggiunto il treno in tempo."

Kimberly sorrise e poi si piegò per prendere il libro di pozioni, una penna e della pergamena sulla quale prendere appunti. Quando ebbe sistemato tutto spostò lo sguardo su Sirius e vide che aveva appoggiato la testa sulla sua mano destra e fissava davanti a se, con i lunghi capelli neri che gli cadevano sugli occhi.

"Allora, qualcuno sa che pozione c'è qui?" chiese il professor Lumacorno. Fu allora che Kimberly notò che c'erano tre pozioni di fronte a loro. Ecco da dove veniva il profumo. Allungò il collo e riconobbe la pozione, ma prima che potesse alzare la mano, una delle due Griffondoro, che aveva accesi capelli rossi, alzò la sua, "Certo che lo sai, signorina Evans," rise Lumacorno.

Non avendo mai avuto lezioni con i Griffondoro, Kimberly era abituata a rispondere alla maggiorparte delle domande.

"E' Amortentia, la pozione più potente al mondo."

"Certo che lo è," disse Lumacorno alla classe, "Può essere riconosciuta da tre cose, qualcuno sa quali?"

Stavolta, Kimberly battè la Griffondorò lanciando la mano in aria, "La sua lucentezza distintiva, il fumo che sale in spirali e l'odore che emette è diverso per ogni persona, sa di ciò che più attrarrebbe la persona ." rispose quando Lumocarono la interrogò. La ragazza dai capelli rossi si girò per guardare la sua concorrente e Kimberly le sorrise notando che questa Evans aveva delgi occhi di un verde brillante che la guardavano sospetti.

"Non le piaci," mormorò una voce. Kimberly spostò lo sguardo su Sirius che stava sorridendo.

"Come fai a saperlo?" sussurrò.

"Il mio amico - James Potter, quello che mi ha rubato il posto - ha ricevuto quello sguardo troppe volte." rispose come se la sapesse lunga. Kimberly, mentre guardava il retro della testa rossa della Evans, decise che l'avrebbe battuta.

Dopo aver saputo il nome del resto delle pozioni, si impegnarono nella preparazione di una Soluzione Allungante.

"Una volta in senso antiorario - otto volte in senso orario, aggiungere due gocce di succo di melograno, lasciar bollire per - "

"Parli sempre da sola?" la interruppe Sirius, "perchè lo trovo abbastanza strano."

"Cosa?" chiese, alzando lo sguardo attraverso i ciuffi di capelli che le erano caduti dalla coda.

"Avrei dovuto essere avvisato che borbottavi tutto il tempo. La prossima volta porterò i tappi per le orecchie o qualcosa del genere." scrollò le spalle, mescolando la sua pozione, che era di un blu troppo scuro.

"Non sto borbottando," si difese Kimberly, dando un'ultima mescolata, prima di controllare l'ora, "e nessuno ti costringe a sederti qui."

"Io ero solo e tu anche e penso che saremmo sembrati entrambi piuttosto stupidi seduti a due tavoli diversi."

"Non mi preoccuperebbe, sai io non sono stupida quindi cosa importa se lo sembro?" replicò Kimberly. Sirius cominciava a infastidirla. Non aveva preso appunti e aveva scarabocchiato tutta la spiegazione di Lumacorno. Non lo sapeva che questi erano i M.A.G.O.?

"Che peperoncino." sorrise Sirius; Kimberly alzò gli occhi al cielo, "E cosa ti fa pensare che io sia stupido?"

"Non ho mai detto che tu fossi stupido."

"L'hai implicato."

"Beh, d'accordo. La tua pozione è troppo scura e non hai scritto niente da quando è cominciata la lezione."

"Non ho bisogno di prendere appunti, ho tutto qui," tamburellò sulla sua testa con il mestolo, "E la mia pozione mi piace scura, grazie. E' più forte."

"Contento tu..." Kimberly terminò la conversazione aggiungendo altre due gocce di succo di melograno.

Quando la campana che segnalava la fine della lezione suonò, tutti gli studenti raccolserò una fialetta della loro pozione e la consegnarono sulla cattedra. Kimberly notò che sia lei che la Evans avevano raggiunto il viola perfetto descritto dal libro.

"Venti centimetri sull'uso della pozione allungante sulla mia cattedra per giovedì." ordinò Lumacorno alla classe.

Kimberly raccolse le sue cose e stava per andarsene quando, "A dopo, Kimberly." la salutò Sirius e lasciò l'aula con Remus e Potter prima che lei potesse rispondere.

"Pronta, Kim?" chiese Dana.

"Sì, dove vai?" chiese Kimberly, "Io ho un'ora libera."

"Erbologia," dissero all'unisono Xeno e Dana.

"Ah già," sospirò, "Dite a Kellan che lo aspetto per pranzo."

"Certo," le promise Xeno.

"Ciao," si salutarono e si avviarono in direzioni diverse. Kimberly cominciò a camminare verso la parte ovest del castello, volendo farsi una lunga doccia calda nel suo dormitorio prima di pranzo.

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Dopo pranzo salutò i suoi amici e si avviò con Kellan e Juliet verso Difesa contro le arti oscure.

"Ho già due temi da fare!" si lamentò Kel.

"Ahi!" esclamò Kimberly alzando lo sguardo sul suo ragazzo che aveva un braccio attorno le sue spalle, "Io ho venti centimetri per pozioni."

Raggiunsero l'aula e la porta era aperta. Entrati, trovarono quattro posti nell'ultima fila. Juliet si sedette di fianco alla parete, di fianco a Kellan, che aveva Kim dall'altra parte.

"Secondo voi cosa faremo quest'anno?"

"Ho sentito dire che dobbiamo imparare gli incantesimi non-verbali," disse Juliet.

"Uff. La mamma dice que sono difficilissimi," mormorò Kimberly.

"Mio fratello mi ha detto che per alcuni insegnanti va bene anche se sussurri l'inca-" Juliet fu interrotta da un forte BANG. Guardandosi attorno, Kimberly vide quattro ragazzi correre nell'aula semi piena, con il fiatone. Si fermarono vicino ai posti di Kimberly, Juliet e Kellan, gridando.

"Credo che gli abbiamo seminati!" disse uno basso e grassotto.

"Haahha! E' stato fantastico!" rise un'altro, girandosi, così che Kim potesse riconoscere la sua faccia. Potter.

"Seriamente!" disse un'altro ragazzo alto con i capelli neri, che Kimberly riconobbe anche se di spalle. Sirius.

"Dai sediamoci prima che arrivi la prof."

"Ehi! Là ce ne sono tre!" urlò quello più grasso e i ragazzi scattarono in avanti. Kimberly guardò i tre posti venire occupati. Come era successo Kimberly non lo sapeva, avrebbe scommesso che quello grassoccio avrebbe perso, ma no.

"RAMOSO!" strillò Sirius che era rimasto in piedi.  Si zittirono tutti, "Io mi sono spostato per pozioni."

"Beh, corri più veloce allora. Insomma Felpato, Codaliscia ti batte." disse... era Potter?

"E' partito avvantaggiato," borbottò Sirius a malapena audibile ora che la classe aveva ricominciato a parlare. La porta si chiuse, zittendo di nuovo la classe.

"Buon pomeriggio, ragazzi," disse il professor Crane. Il professor Crane era un uomo anziano, ma era uno dei migliori maghi che Kimberly avesse mai  visto, "ora, signor Black, sarebbe così gentile da accomodarsi? O ha bisogno che l'accompagni?"

"Magari la prossima volta, professore," sorrise Sirius camminando verso l'ultimo posto libero dell'aula, "Se non ti conoscessi direi che mi stai seguendo." Sussurrò  alle orecchie di Kimberly sedendosi.

Kimberly si allontanò e lo guardò. Aprì la bocca per replicare ma Kellan la battè sul tempo, "Lascia in pace la mia ragazza, Black."

Sirius sollevò le sopracciglia, "Non sapevo che fosse proprietà tua, Moore." disse con aria di sfida.

"Problemi?" chiese Kellan, cominciando a scaldarsi.

"Niente affatto," Sirius fece un largo sorriso.

"Cosa vorresti dire?"

"Esattamente quello che ho detto."

"Cioè -"

"Kel, lascia perdere. Non c'è problema. Davvero." si intromise Kimberly, appoggiando una mano sulla sua spalla, "Devo prendere appunti."

"D'accordo." annuì kellan, continuando a fulminare con lo sguardo un Sirius ancora sorridente.

Kimberly si piegò più vicina a Kellan, "Grazie," sussurrò e lo baciò sulla guancia.

"Bene, ora che abbiamo tutti trovato un posto," il professore squadrò Sirius, il quale lo salutò con la mano, "come molti di voi già sapranno, quest'anno la maggior parte delle vostre lezioni richiederanno l'uso di incantesimi non-verbali." L'aulà rimbombò con i gemiti della classe. "Per il vostro evidente dispiacere, le mie saranno tra quelle lezioni!" più lamenti, "Qualcuno può dirmi i vantaggi di un incantesimo non verbale?"

Alcune mani si alzarono in aria e Kimberly riconobbe quella della Evans.

"Signorina Hale?"

HA, pensò. "Il nemico non ha alcun preavviso riguardo al tipo di incantesimo che si sta per lanciare, il chè ti da qualche centesimo di secondo di vantaggio."

"Molto bene! Dieci punti a Corvonero," disse Crane. La Evans si girò e individuò Kimberly, che sorrise con sarcasmo. La Evans la fulminò con lo sguardo.

"Non le piaci per niente," sussurrò Sirius.

Kimberly finse di non  averlo sentito.

"Visto che gli incantesimi non-verbali richiedono parecchia concentrazione e abilità mentale, alcuni di voi dovranno esercitarsi più degli altri. Per vedere cosa sapete fare dividetevi in coppie e provate," il professore proseguì, "Visto che i tavoli sono da quattro, sarete in coppia con la persona vicino a voi. Coraggio, uno cercherà di maledire l'altro silenziosamente, mentre l'altro cercherà di difendersi, ovviamente senza dire una parola." Gli istruì il professor Crane.

Kimberly guardò Kellan, era livido. Sapeva di essere stata assegnata a Sirius e a Kellan questo non piaceva. Personalmente Sirius non la disturbava, ma non voleva che Kellan si arrabiasse.

"Kel, devo, il professore ha detto di fare così. Sai che non voglio," gli disse Kimberly.

"Kim, tu stai con Juliet, io lavoro con Black," suggerì Kellan.

"No, non lo voglio morto," Kimberly cercò di allegerire la situazione, "Starò bene."

"Kim."

"Kel, sono solo incantesimi non-verbali."

"Oh, Kimberly!" la chiamò Sirius.

"Kim." Kel le mise una mano sulla spalla.

"Kel, vai con Juliet. Per favore non esagerare la cosa." Lo pregò Kimberly. Kel guardò Sirius dietro le spalle di Kimberly e poi di nuovo la sua ragazza. Annuì e si girò verso Juliet.

Kimberly liberò un respiro che non sapeva di aver trattenuto.

"Pronta, Kimberly?" chiese Sirius con gli occhi grigi che gli luccicavano.

"Prima iniziamo, prima finiamo." sospirò questa.

--

"Com'è andata?" chiese Juliet dopo la lezione.

"Oh, male, fa schifo con gli incantesimi non-verbali." rise Kimberly.

"Non mi piace," commentò Kellan.

"Kel, l'hai conosciuto solo oggi, stava solo scherzando," spiegò Kimberly.

"Lui fa sempre brutti scherzi e rovina le cose," disse Kel.

"Lo so, ma, beh, con me è carino."

"Gli piaci."

"L'ho conosciuto solo ieri." lo rassicurò Kimberly facendo scivolare la borsa sulle spalle.

"Ieri?" chiese Kel uscendo dall'aula.

"Sono caduta mentre andavo verso il treno e lui mi ha aiutata!" sospirò Kim, "Non ti fidi di me?"

"Certo, Kim," disse velocemente Kel, " Scusa. E' solo che...non voglio che tu te ne vada." ammise.

"Non ho in programma di andare da nessuna parte se non a lezione di Trasfigurazione," lo rassicurò ancora Kim, "ma se non mi muovo, arriverò in ritardo e la McGranitt mi ammazzerà."

"Giusto." disse Kellan e baciò Kimberly.

Dopo alcuni secondi questa si staccò, "Devo andare ora. A dopo le lezioni!"

Kimberly scattò lungo il corridoio e dentro l'aula la McGranitt stava facendo l'appello.

"Hale Kimberly?"

"Presente!" disse Kim entrando.

"Appena in tempo, vero signorina Hale?" commentò guardando oltre i suoi occhiali.

"Scusi, professoressa."

"Sì, trovati un posto allora."

Kimberly prese posto vicino a una Tassorosso che conosceva dalle lezioni di Cura delle Creature Magiche dell'anno scorso e tirò fuori il libro e una pergamena. La lezione procedeva bene fino a che due ragazzi nella prima fila caddero dalle loro sedie, ridendo.

"Potter!Black! C'è qualcosa che non va?"

"No, Minnie, scusa, è solo che..." Sirius guardò James e i due ricominciarono a ridere.

"Se voi due avete deciso di comportarvi come babbuini," iniziò la McGranitt, "vi separo. Signorina Hale, scambierebbe per favore il suo posto con quello di Potter?"

"Profe, io...io," Kimberly scosse la testa, "Ne è sicura?"

"Piuttosto sicura, sì, signorina Hale. A meno che lei non abbia qualche problema con lo scambiare il suo posto?"

"No signora," sospirò Kimberly. Raccolse la sua roba e camminò cupamente verso il suo nuovo posto. Si sedette tra Remus Lupin e Sirius Black.

"Ciao Kimberly, non ci siamo ancora presentati come si deve, sono Remus."

"Ciao, non sei il prefetto di Griffondoro?"

"Già, e tu quello di Corvonero, giusto?"

"Sì, piacere." Gli disse tirando fuori la sua pergamena  e ricomincianco a prendere appunti.

Sentì un colpetto sulla sua spalla e si girò per guardare in faccia Sirius, "Sai, adesso che siamo fuori dalla classe di di Difesa possiamo comunicare verbalmente."

"Lo so, ma devo prendere appunti, cosa che dovresti fare anche tu."

"Non ti piaccio, vero?" chiese Sirius.

"Si che mi piaci."

"Davvero?"

"Sì, è solo che non voglio problemi col mio ragazzo."

"E lui ti ha detto di comportarti da stronza con me?"

"No," sussurrò mentre la McGranitt alzava lo sgaurdo per controllare che tutti stessero copiando dalla lavagna, "E' solo che non gli piaci."

"Beh, questo significa che non possiamo essere amici?"

"Non lo so."

"Andiamo," sospirò Sirius, "Siamo praticamente insieme in tutte le lezioni, dovrai pur parlare con qualcuno."

"Ho altri amici, sai." rispose brusca.

"Ok, ok. Va bene. Non essere carina con me," sospirò drammaticamente, "Io mi limiterò a stare seduto qui. Solo soletto. Senza parlare."

Kimberly alzò lo sguardo al cielo e continuò a prendere appunti. Spostò lo sgaurdo su Remus e vide che questo era sul punto di ridere.

Che cosa ho fatto per meritarmi questo giorno? Pensò.



Spero che la storia vi piaccia, se avete qualcosa da dire ovviamente siete i benvenuti, anche perchè non ho deciso precisamente come si svolgerà la storia.

Alohomora: effettivamente quando dovevo scrivere del rapporto tra Kim e sua madre ho pensato a una mamma per amica nella parte della cucina, quindi sì il loro rapporto assomiglia a quello di una mamma per amica, però non ho intenzione di sviluppare particolarmente questo rapporto, per l'ovvio motivo che Kim è a Hogwarts mentre sua madre no. Però nelle lettere e così sì. Xeno è il papà di Luna e Dana sarà la madre. E Adara sono io che ero distratta e ho scritto una cosa che non c'entrava niente XD, ora ho corretto, grazie per avermelo fatto notare ^^ Ciao!

morgana 92: grazie sono molto contenta che ti piaccia e ovviamente tratterò bene Sirius, lo amo XD. Magari nei primissimi capitoli sembrerà che Kim sia una stronza e anche un po' infantile con lui
però ovviamente Sirius è Sirius.










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