Ricominciano le avventure!

di Amu chan
(/viewuser.php?uid=897452)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il matrimonio ***
Capitolo 2: *** Due emozioni in una volta... ***
Capitolo 3: *** Un nuovo arrivo e un ritorno inaspettato ***
Capitolo 4: *** Il sogno ***
Capitolo 5: *** Rosso e rosa ***
Capitolo 6: *** Un nuovo Shugo Chara ***
Capitolo 7: *** Il party al Royal Garden ***
Capitolo 8: *** La partenza ***
Capitolo 9: *** Nell'Uovo ***
Capitolo 10: *** La Via delle Stelle ***
Capitolo 11: *** L'attacco ***
Capitolo 12: *** Uovo di Diamante e Coniglietto di Quarzo ***
Capitolo 13: *** Foglia di smeraldo, Palla da basket di Iolite, Stella di topazio ***
Capitolo 14: *** Fiore di ametista, Goccia di Rubino ***
Capitolo 15: *** Scuse ***
Capitolo 16: *** Corona d'Ambra ***



Capitolo 1
*** Il matrimonio ***


Amu POV Un matrimonio, un dubbio e una caduta. Era così che sarebbe cominciata una nuova avventura...

Durante le mie vacanze di primavera, il maestro Nikaido e la signorina Sanjo avevano fatto pace una volta per tutte e avevano deciso di sposarsi. Dopo la cerimonia, la novella signora Nikaido aveva lanciato il bouquet. Mentre le invitate si accapigliavano per prenderlo, i fiori erano finiti in mano a me.
Tuttavia, mentre mi godevo la mia "vittoria", avevo ricevuto una rivelazione scioccante. Così.....

"CHE COSAAAAAAA? NAGIHIKO IN REALTÀ È NADESHIKOOO?" Ecco, questa ero io dopo aver scoperto che la mia migliore amica e uno dei miei più cari amici erano la stessa persona. Nagihiko era piuttosto perplesso data la mia reazione -ma come dargli torto, del resto?- e io avevo balbettato: "Che cosa? Nagi... Non ci posso credere! " Ed ero inciampata.
A quel punto, Ikuto, il ragazzo che amavo, e Tadase, il mio migliore amico per cui avevo avuto una cotta e avevo scoperto essere innamorato di me, mi avevano sorretto, chiedendomi rispettivamente : " Che cavolo combini? " e " Ehi, ti senti bene? " Avrei giurato di sentirli borbottare: " Molla la presa! " e "Mollala tu!" Ma non ci avevo dato molto peso. Infatti, mi stavo chiedendo di chi fossi veramente innamorata: certo, da più di un anno avevo una cotta per Tadase, e quando lui si era dichiarato la mia gioia era stata immensa, ma avevo finalmente capito che mi ero innamorata del suo modo di apparire, e non di com'era in realtà.
Quando me n'ero resa conto, avevo realizzato che la persona che amavo era Ikuto, anche se avevo avuto diversi dubbi a riguardo, in passato. Poi, uno scricchiolio mi aveva distratta dai miei pensieri...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Due emozioni in una volta... ***


Amu POV: Guardai nella mia borsa e sussultai : le mie Uova del Cuore, tornate tali dopo che Ran, Miki, Suu e Dia erano scomparse e io le avevo ritrovate viaggiando lungo la Via delle Stelle e la Culla delle Uova, erano incrinate... Figuratevi il mio stupore quando le vidi schiudersi! Ran, Miki, Suu e Dia, I miei Shugo Chara, presero il bouquet ed esclamarono: "Ottima presa! Eccoci qua, siamo tornate, Amu!"
A quel punto, io, con le lacrime agli occhi, mormorai: "Ragazze...Non ci credo!"   Dia sorrise: "Sai, Amu, è raro che uno Shugo Chara torni dalla Culla delle Uova, ma abbiamo percepito che tu hai ancora il desiderio di cambiare. Così, eccoci qui!" Concluse.
Nel frattempo, i miei amici mi si erano avvicinati ed erano contentissimi: "Amu... Sono tornate! Sono qui!" Disse Tadase, incredulo. Rima aggiunse: " Che bello!" Nagi, Kukai e Yaya esclamarono: "Evviva! Che piacere rivedervi ragazze!" Kairi, Utau e Hikaru erano visibilmente felici, anche se mantenevano un certo contegno... Dopo la partenza degli sposi per il viaggio di nozze, Yaya propose: "Che ne pensate di organizzare un party al Royal Garden per festeggiare il ritorno di Miki, Dia, Suu e Ran?" Tutti approvarono, e l'appuntamento era alle quattro del pomeriggio, il giorno dopo.

Ormai era sera, e noi ci salutammo e iniziammo a incamminarci per tornare a casa. Ran, Dia, Miki e Suu erano stanche, così si addormentarono, chiudendosi nelle uova e infilandosi nella mia borsa. Mentre iniziavo a dirigermi verso casa, Ikuto insistette per fare la strada con me. Tuttavia, mentre ci dirigevamo verso casa, aveva un'espressione triste, e io che lo conoscevo bene sapevo perché: gli mancava Yoru, il suo Shugo Chara. Quando avevo viaggiato lungo la Via delle Stelle avevo incontrato lo spirito: era tornato nella Culla delle Uova ( Il posto dove vanno tutti gli Shugo Chara non ancora nati o, nel suo caso, tornati nel cuore dei loro proprietari.), ma aveva voluto salutare Ikuto e io avevo assistito alla scena: sulle prime mi era sembrato che Ikuto fosse abbastanza sereno, ma dopo un po' aveva cominciato a sentire la sua mancanza.
Per questo, dopo la proposta di Yaya aveva assunto un'aria malinconica. Vedendolo così, io gli dissi: "Forza... Non buttarti giù! Vedrai che riuscirai a rivederlo, com'è successo a me con Ran e le altre!" Ikuto fece un'espressione sorpresa e poi sorrise: "Siamo diventati telepatici, Amu? Mi vuoi così tanto bene da capire al volo cosa penso?" A quelle parole, arrossii come un pomodoro e ribattei: "C-certo che no! Ho solo percepito come ti sentivi!" "E allora perché sei arrossita? Guarda che lo so che ho indovinato..."
"E anche fosse?" "Allora ti amerei ancora di più!" Concluse lui dandomi un bacio sulla guancia, molto vicino alle labbra. Io diventai, se possibile, più rossa di prima e urlai: " Sei solo un gattaccio pervertito!" Poi sussurrai: "Ma è anche per questo che ti amo..."

Ikuto POV: Mi irrigidii. L'avevo sentita benissimo. Mormorai: " Che cos' hai detto?" Amu ripeté: " Che sei un gattaccio pervertito!" Assunsi un'espressione maliziosa e risi: " Questo lo so anch'io!" Poi, però, mi rifeci serio e chiesi: "Sì, ma dopo?"
Lei diventò di nuovo rossa ( era bellissima quando lo faceva...) e sussurrò : "Ehm... C-Che ti amo."
A quelle parole, mi avvicinai a lei e dissi: "Amu, sai che aspettavo questo momento da un sacco di tempo?" Mi avvicinai ancora, fino a ridurre la distanza tra i nostri visi a due centimetri. Lei sorrise: " Io da più di te." Allora, mi feci coraggio e...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un nuovo arrivo e un ritorno inaspettato ***


Ikuto POV : Mi feci coraggio e la baciai. Era tanto che volevo farlo, ma non ne avevo mai avuto il coraggio. Avevo sempre nascosto la paura che non ricambiasse dietro la malizia. Per questo non l'avevo mai baciata sulle labbra.    Fu un bacio dolce, ma intenso, e dopo un po' lei ricambió. Non posso descrivere ciò che provai in quel momento.
Era amore, era gioia.
Quello che provi quando scopri che lo volete entrambi.
Quando ti accorgi che lei lo approfondisce, abbracciandoti e facendo durare il bacio più a lungo, senza tuttavia far incontrare le lingue.
Quando ti chiedi come hai fatto a vivere senza di lei per diciassette anni.
Quando ci staccammo, Amu aveva le guance color ciliegia, più bella che mai. Era visibilmente emozionata, e gli occhi le brillavano.

Amu POV: Mi...aveva... BACIATA! Ero arrossita moltissimo ed ero un po' in imbarazzo, ma ero felice.
Quando mi fui abbastanza ripresa, osservai Ikuto: aveva le guance rosse. Era arrossito, forse per la prima volta nella sua vita.
Decisi comunque di mantenere una certa calma ( anche se fu difficile...) e sussurrai: "Il primo..." " Già!" Disse lui. Poi continuò : "Devo ammetterlo, Amu, te la cavi bene a baciare!"A quelle parole, misi il broncio e mugugnai: " Certo che sei un bel tipo! Invece di ringraziarmi perché ti faccio capire quel che provo per te tu mi provochi!" Ikuto sorrise: "Certo! Io sono io!" Io scoppiai a ridere: "Già... il mio gattastro pervertito preferito!" Lui rise, ma poi ebbe un sussulto.
Io gli chiesi: "Ehi, cos'hai? " Ma lui non rispose. Sembrava in trance, e fissava un punto dietro di me. Io me ne accorsi e mi voltai. Per poco non urlai per la sorpresa. Dietro di me c'era...
Un Uovo gigante.
Era rosa antico, con sopra disegnati arabeschi dorati, argentati e viola. Al centro c'era una stella.

Ikuto POV: Non capivo dove fossi finito. Un secondo prima stavo parlando con Amu e poi mi ritrovavo in una sorta di grande stanza vuota. Le pareti, il soffitto e il pavimento erano bianchi, e non c'erano mobili o specchi.
C'ero solo io.
No.
C'era anche una ragazza, apparsa dal nulla: aveva lunghi capelli castano chiaro, occhi azzurri e una piccola ametista a forma di stella sulla fronte. Indossava un abito rosa e oro e un paio di ballerine viola.
Mi avvicinai a lei e le chiesi: "Tu chi sei? " Lei mi guardò, sorrise e poi disse: " Il mio nome è Hoshimi. Lieta di fare la tua conoscenza, Ikuto Tsukiyomi, o meglio, Chiave." Io, stupito, dissi: " Come fai a conoscermi? E dove siamo?" Lei sorrise e rispose: " Alla prima domanda risponderò dopo. Alla seconda subito: ti trovi nell' Uovo Stellare, ma solo con la mente." "Cioè? " " Il tuo corpo è fuori dall'Uovo, ancora accanto al Lucchetto , ma la tua mente è qui, e anche se qualcuno ti chiamasse tu non lo sentiresti. " Io continuai: "Quindi mi sono praticamente sdoppiato?" "Esattamente. Ora, però, dobbiamo uscire da qui. Il Lucchetto deve sapere cosa ti è successo." Concluse Hoshimi.
A quel punto, schioccò le dita e venimmo avvolti entrambi da una luce abbagliante.

Amu POV: Erano passati dieci minuti, durante i quali io, Ran, Miki, Suu e Dia (che si erano svegliate) avevamo chiamato Ikuto ininterrottamente; lui, però, continuava a fissare il vuoto. A un certo punto, dall'Uovo gigantesco si sprigionó una luce accecante.
Ikuto sussultó, mentre mormorava: "Amu..." "Ikuto, sei tornato in te, finalmente! Ma che ti è preso? " "Vedi, Amu, l' Uovo si sta per schiud...."
Non terminò la frase. L'Uovo si era aperto, e ne era uscita una bellissima ragazza.
La giovane esclamò : "Ciao, Amu Hinamori, o meglio, Lucchetto! Buonasera anche a voi, care Ran, Suu, Miki e Dia!" Io ero sbalordita e chiesi: " Ma tu chi sei, e come fai a conoscermi? E cos'è quello? E cos'è successo a Ikuto? E come fai a conoscere i miei Shugo Chara? E..." "Calmati, Lucchetto, risponderò a tutto, ma... con calma!" Rise lei.
Poi continuò : " Comunque, il mio nome è Hoshimi e vivo nella Culla delle Uova."    Dia era stupita: "Ma quando io e Amu abbiamo viaggiato lungo la Via delle Stelle non ho avvertito la tua presenza!" "Questo perché io viaggio molto! Probabilmente ero molto lontana da voi!
Comunque, cara Amu, risponderò anche alle altre domande: io conosco sia te che lui" indicò Ikuto "Perché tu hai viaggiato nella Via delle Stelle e io ho percepito la tua presenza, e perché lui ha comunque avuto un contatto con la Via, dato che quando il suo Shugo Chara è andato a salutarlo veniva da lì.
Inoltre, conosco i tuoi Shugo Chara perché li ho visti nella Culla delle Uova, più precisamente nella parte della Culla detta "Uovo del ritorno", ovvero il luogo dove stanno gli Shugo Chara che stanno per tornare dai loro portatori."
A quel punto, Ikuto assunse un'espressione triste, e io esclamai: "Non preoccuparti... sicuramente c'era anche lui..."
Hoshimi sorrise e continuò: " Infine, quello è l'Uovo Stellare, attraverso il quale io sono giunta fin qui. Tra l'altro, Ikuto è entrato in trance perché stava comunicando con me: solo la Chiave riesce a interagire con la Cometa quando quest'ultima è ancora in viaggio.
Io porto questo appellativo perché viaggio da una parte all'altra lungo la Via, facendo in modo che gli Shugo Chara arrivino dalla persona giusta. Tuttavia, dovete sapere che io sono venuta qui in cerca dei Guardiani, del Lucchetto ( ovvero tu, Amu), della Chiave (cioè tu, Ikuto) e della Nota Musicale ( non so ancora chi sia, ma solo che ha un'enorme energia e che la riconosceró appena la vedrò) perché....      Beh, il motivo lo spiegherò quando tutti quelli che ho nominato saranno presenti."
Alla fine, io, Ikuto e i miei Shugo Chara eravamo sconvolti. Ran propose: " Perché non vieni con noi domani? Ci sarà un party al Royal Garden, dove i Guardiani saranno presenti!"    Hoshimi fu d'accordo.
A quel punto, io chiesi: "Ma tu ce l'hai un posto dove stare,ora? Perché se vuoi ti posso ospitare: stanotte i miei e mia sorella non ci sono!"
La Cometa mi rispose: " Accetto volentieri!" Ormai era sera tardi. Mentre salutavo Ikuto, sopra le nostre teste comparve una bolla di luce, che diventò accecante. Quando il bagliore si spense, Ikuto era fuori di sé dalla gioia : "Non ci credo.... Sei davvero tu?" Un esserino, che gli era atterrato in mano, esclamò allegramente: "Credici-nya!"


Angolo autrice: Scusate il ritardoooo! Ho avuto un po' di problemi... ho risistemato la storia,e ora si dovrebbe riuscire a leggere...  Baci Amu chan ♡

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il sogno ***


Ikuto POV : Guardai più e più volte nella mia mano, per accertarmi che non fosse un sogno : Yoru, il mio Shugo Chara, era tornato. Non ero un tipo che piangeva spesso , ma quella volta non mi trattenni. Le mie, però, erano lacrime di gioia. Ancora stupito, esclamai : " Yoru... Non ci credo! Sei qui!" Lui rise e disse: " Sai, Ikuto, sono qui perché..." "L'ho chiamato io!" Lo interruppe Hoshimi. Amu, sbalordita, chiese: "Tu puoi richiamare gli Shugo Chara sulla Terra?! " "Sì, fa parte del mio potere di Cometa! Ho riportato qui Yoru per due motivi : il primo è perché ho percepito la tristezza di Ikuto e il desiderio di Yoru di tornare. Il secondo è perché il suo aiuto sarà importante per l'impresa che tu, la Chiave e i Guardiani dovrete compiere! " Nel frattempo, Yoru si era messo a svolazzare, ed era andato a salutare Amu e i suoi Shugo Chara. Aveva appena fatto in tempo a dire "Amu, ragazze, che piacere rived..." che Miki gli era saltata al collo, gridando : " Yoruuuuu! Che bello, sei tornatooooo!" A quelle parole, Ran, Suu e Dia, perplesse, dissero in coro: "Ehm, Miki? Forse stai un po ' esagerando..." Miki, allora, si staccò dal mio Shugo Chara: era rossa in viso, così come lui. Era evidente che quei due si piacevano. Io sorrisi maliziosamente e commentai: "Beh, si vede che è un tuo Shugo Chara, Amu!" Lei divenne color ciliegia, esattamente come Miki, e strillò : " Cosaaaa? Io non ho reagito così quando tu sei tornato!" "Però l'avresti fatto, no?" "Assolutamente no!" Amu si girò, facendo l'offesa: "Andiamo a casa, ragazze!" Fece per andarsene , ma poi si girò, mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, sussurrando: "Buonanotte, Ikuto..." "Buonanotte, Amu..." risposi io. A quel punto, Amu si allontanò, sorrise e disse: "Ci vediamo domani, Ikuto! Ciao, Yoru!" E si diresse, insieme a Hoshimi, Ran, Miki, Suu e Dia, verso casa sua. Anch'io andai a casa e, dopo che Yoru si fu chiuso nel suo uovo, io, stanco per l'emozionante giornata, mi misi il pigiama e andai a dormire, rivolgendo il mio ultimo pensiero alla mia dolce Amu.
Amu POV: Arrivammo a casa mia. Io tirai fuori dalla tasca le chiavi, aprii la porta ed entrammo. Accompagnai Hoshimi nella stanza degli ospiti e le prestai un mio pigiama. Mentre lei si cambiava, io feci lo stesso nella mia camera, pensando a quante cose mi fossero capitate negli ultimi due anni: Erano nati i miei Shugo Chara, ero diventata un Guardiano, e insieme ai miei amici avevo vissuto incredibili avventure cercando l'Embrione. Con un sorriso, mi dissi: "Certo che ne abbiamo passate tante... e ora ricominceremo! Non vedo l'ora..." Diedi la buonanotte a Hoshimi e andai a dormire.
Hoshimi POV: Dopo aver ringraziato Amu per l'ospitalità, andai in bagno e mi sciacquai il viso. Dopodiché, mi infilai nel letto e sussurrai: " Domani troverò i Guardiani... Poi, dovrò cercare la Nota Musicale... infine, potremo finalmente trovare le gemme che ci apriranno la via per il Tesoro della Luce..." Sbadigliai: ero veramente stanca. Così, chiusi gli occhi e mi addormentai. Quella notte, però...

Ero in un luogo meraviglioso: una bellissima e verdeggiante radura vicino ad un allegro ruscello. Il prato era punteggiato di stelle alpine, mentre vicino a me volavano alcune farfalle. Mi stesi sull'erba e mi misi a guardare le nuvole. Poi, però, iniziò a piovere. Io, però, non riuscivo a muovermi: ero ancorata al terreno. Mentre cercavo di liberarmi, una strana ansia mi assalì: e se non fossi stata in grado di trovare la Nota Musicale? E se non avessi saputo come riconoscere le gemme e il Tesoro della Luce? E se Amu e Ikuto mi avessero voltato le spalle? L'ansia divenne sempre più grande, fino a diventare dolore, paura e disperazione. Le farfalle smise di volare e caddero a terra, morte. La pioggia si trasformò in grandine: i grossi chicchi mi ferivano, mentre io, impotente, non potevo muovermi. Il ruscello divenne un fiume impetuoso, che straripò e mi travolse. Cercai di tornare a galla, ma non ci riuscii e andai sempre più in profondità nell' acqua. Mentre ero in balia delle acque, gridai: "È la fine... non riesco a proteggere me stessa, figuriamoci i Guardiani! Non riuscirò a compiere l'impresa e mi perderò per sempre!" A quel punto, vidi una luce abbagliante avvolgermi, e sentii una dolcissima voce sussurrare : "Non ti agitare, calmati... vedrai che ce la farai... Se credi in te stessa, puoi riuscire in tutto ciò che desideri! Ora lasciati trasportare, ti porterò al sicuro..." Io obbedii e mi rilassai, dimenticando il dolore di poco prima. Quando la luce si dissolse, la voce mormorò : " Hoshimi, io ti sarò sempre accanto..."


A quel punto mi svegliai. Era mattina, forse erano le otto. MI stiracchiai, ancora un po' assonnata. A un certo punto sentii qualcosa di liscio, tiepido e duro contro i piedi. Scostai la coperta e gridai per la sorpresa:
Era un Uovo del Cuore.

Angolo dell'autrice: Come l'altra volta, non ho pubblicato il capitolo con il codice html! *implora perdono*. Cercherò comunque di rimediare al più presto... Il punto è che carico le storie con il telefono, che non mi permette di usare il codice.... Comunque, un ringraziamento a Blue_Passion, che mi ha fatto notare gli errori nel testo... Spero che così si legga meglio! Baci Amu chan ♡

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Rosso e rosa ***


Hoshimi POV : 
Ero ancora sconvolta. Avevo trovato un Uovo del Cuore nel mio letto! Lo osservai: era bianco come il latte, decorato con rose multicolori. Inoltre, scintillava come una stella. Cercai di riprendermi: del resto, era una cosa "normale" che i desideri dessero vita alle Uova!
Comunque, dopo un po' arrivò Amu, seguita dai suoi Shugo Chara: lei era spettinata e gli occhi le si chiudevano, stessa cosa per Suu, Dia, Ran e Miki. Era evidente che si erano appena alzate. Io sorrisi, vedendola così, ma lei chiese, assonnata: "Hoshimi... Hai gridato, cos'è successo? Ti senti male?" Io, allora, ancora un po' scossa,le feci vedere l'Uovo, dicendo: "A-Amu. .. Ho tr-trovato un Uovo d-del Cuore nel letto!" A quelle parole, Ran si scosse di colpo: "Che belloooooo! Avremo una nuova amica!" Esclamò tutta contenta, agitando i pon-pon rosa. Miki aggiunse: " Non vedo l'ora che si schiuda!" Suu sorrise, mentre Dia mise una mano sul mio Uovo, sussurrando: " Quest'uovo è... Particolare..." Amu, che si era svegliata del tutto, chiese: " Cosa vuoi dire, Dia?" Lei rispose: " L'Uovo emana una grande forza... Lo Shugo Chara al suo interno dev'essere molto potente." Io ero sbalordita, ma poi mi scossi e cambiai discorso: "Andiamo a fare colazione?" Amu annuì e mi portò in cucina. Mentre mangiavamo,  io le chiesi: " Secondo te chi può essere la Nota Musicale?" "Intendi la persona che stai cercando? " "Sì." Lei chiese: "Ma tu sai qualcosa di questa "Nota"?" Io risposi: " So solo che ha una grande energia e che la riconosceró soltanto quando la vedrò! Però, quando cerco di localizzare la sua energia, percepisco due forze opposte, come due "presenze", una bianca e una nera." Amu ci rifletté su, poi si illuminò: "Utau!" Io non sapevo chi fosse questa Utau, quindi chiesi: "Chi è?" "È una cantante, sorella di Ikuto. I suoi Shugo Chara, Eru e Iru, sono un angioletto e un diavoletto!" Io ci pensai su e poi dissi: " Potrebbe essere..." A quel punto, Miki sussultó ed esclamò : "Amu, c'è un Uovo X qui vicino!" Amu, allora, sbuffò: "Uffa, un Uovo X di prima mattina!" Ma poi mi disse: " Hoshimi, vuoi venire anche tu?" Io annuii. Amu corse in camera a prendere il Lucchetto Magico, si vestì velocemente e corse fuori casa, seguita da me, che mi ero vestita a mia volta. Gli Shugo Chara ci condussero davanti al cortile di una casa. Un Uovo X fluttuava nell'aria, e la sua aura faceva appassire le piante accanto. L'Uovo si schiuse, facendo nascere uno Shugo Chara X, che si mise a strillare, mentre le piante accanto si afflosciavano sempre più. A quel punto, io esclamai: "Il suo portatore voleva diventare un bravo botanico! Ha perso la fiducia in se stesso dopo che una pianta da lui curata è appassita!" Amu esclamò : "Tu capisci quello che dice?" "Sì! Vivendo nella Culla delle Uova, ho imparato il loro linguaggio!" Risposi, mentre schivavo gli attacchi dello spiritello, che aveva cominciato a lanciare di qua e di là foglie affilatissime. Il Lucchetto Magico sprigionó una luce verde e Amu gridò: "Cuore mio, schiuditi!" Quando la luce svanì, Amu e Suu dissero in coro : "Chara Transformation, Fiore Amuleto! " Si erano Chara trasformate.... Non avevo mai visto una Chara Transformation prima d'ora. Da quanto avevo capito, Suu era entrata nel cuore di Amu, dandole i propri poteri. Ora la ragazza indossava un completo da cameriera verde pistacchio, con la gonna a palloncino. Tra i capelli aveva una crestina con sopra il simbolo di Fiori. Amu disse, con voce dolce come il miele: "Non buttarti giù per un singolo errore!" Lo Shugo Chara X sussultò. Fiore Amuleto continuò: "Tutti possono sbagliare... Prova a fare più attenzione e vedrai che diventerai un grande botanico!" Lo Shugo Chara si calmò. Amu disegnò con le mani la sagoma di un cuore, davanti al Lucchetto. La giovane urlò : "Cuore malvagio, chiuditi!" Una serie di cuori di luce verdi si diresse verso lo Shugo Chara X. "Apri il tuo cuore!" I cuori si ingrandirono, provocando una luce abbagliante. Lo Shugo Chara urlò, mentre la X che aveva in testa si ruppe. A quel punto, potemmo vedere il vero aspetto dello spirito : era vestito da giardiniere, e in testa aveva una margherita. Aveva gli occhi azzurri e i capelli verde prato. Lo Shugo Chara sorrise e sussurrò : " Grazie mille per avermi aiutato... Ora Yuchiro recupererà la fiducia in se stesso! Sono sicuro che diventerà un ottimo botanico... Ciao ciao! " L' Uovo del Cuore, che era verde chiaro con sopra una fantasia di margherite, si chiuse. Il piccolo Uovo spiccó il volo, diretto verso il proprio portatore.
Dopodiché, Fiore Amuleto mormorò: "Zucchero, miele, sciroppo! Inondiamo di zucchero la collera e la malinconia! Girandola di miele! " Da una frusta per dolci si sprigionó un'onda di miele, che avvolse le piante, facendole tornare come prima. Anch'io ne beneficiai : quell'onda dolce avvolse anche me, facendomi sentire al caldo e al sicuro. Quando l'effetto svanì, Suu sciolse la Chara Transformation. A quel punto, Amu esclamò allegra: " Andiamo a fare shopping? Dai, così facciamo anche una passeggiata! " Io accettai, ridendo : tra I capelli di Amu era comparso un cuore rosso, segno che aveva fatto il Chara Change con Ran. Anche se non avevo mai visto eseguire un Chara Change, percepivo l'energia frizzante di Ran. Quando l'effetto svanì, Amu, arrabbiata, urlò : " INSOMMA, RAN! NON PUOI CAMBIARE IL MIO CARATTERE QUANDO TI PARE! " La Shugo Chara rise e poi le fece una linguaccia : " E dai, ammettilo che vuoi andare a fare shopping ! " " Sì, lo ammetto, ma potevi evitare di farmelo dire così! "

Amu POV: Arrivammo nella via dei negozi. Hoshimi era vestita in modo abbastanza appariscente, quindi dava molto nell'occhio e le bambine la indicavano : " Guarda, mamma, una principessa! " Le madri le rimproveravano : " Non indicare! È gente strana! " Ciò mi dava abbastanza fastidio e stavo per ribattere, ma la Cometa mi fermò, sorridendo : " Amu, lascia perdere. Mi basterà cambiare look! Del resto, non posso indossare sempre quest'abito! "
Entrammo in un negozio. Subito dopo, Hoshimi sussultó. Dia le chiese : " Ti senti bene? " Lei rispose : " Il Clown, energia rossa... La Bimba, energia rosa... Sono qui! " Io esclamai : " Il Clown e la Bimba... Forse sono Rima e Yaya! Sono due mie amiche, anche loro membri dei Guardiani. Ma cosa significa " energia rossa ed energia rosa "? " Hoshimi si voltò. I suoi occhi erano inespressivi, mentre la stella che aveva in fronte aveva cambiato colore: era metà rossa e metà rosa chiaro. La Cometa batté le mani e il tempo si fermò, tranne che per me e per lei.

Hoshimi era in trance e fissava il vuoto. A un tratto, si avvicinò a dei camerini. Io le corsi dietro: "Hoshimi, che ti prende?" Lei si girò e disse, con voce fredda: "Rosso e rosa. Due forze simili, ma diverse. Una allegra e forte, l'altra infantile e dolce. Rima Mashiro e Yaya Yuiki. Regina e Asso. Il loro aiuto sarà indispensabile per trovare il Tesoro della Luce." Dai camerini uscirono due ragazze. Io le riconobbi subito: "Rima, Yaya!" "Ciao, Amu!" Mi salutarono. Poi chiesero: "Chi è quella ragazza? E cosa sta succedendo?" "Io sono Hoshimi, la Protettrice delle Uova! Vengo dalla Via delle Stelle e ho viaggiato a lungo alla vostra ricerca, Bimba e Clown!" Rispose lei, al mio posto. "Ma che significa?" "Vedi, Clown, ogni Shugo Chara ha un'energia di un certo colore. Il mio compito è quello di trovare quelli che possiedono le Gemme dell'Arcobaleno che, insieme, apriranno ai Guardiani, al Lucchetto, alla Chiave e alla Nota Musicale la strada per il Tesoro della Luce!" Rispose Hoshimi al mio posto. La Cometa indicò Kusukusu, lo Shugo Chara di Rima: "Kusukusu, spirito dall'energia rossa, libera il tuo colore e dai vita alla pietra della felicità!" Kusukusu chiuse gli occhi e si illuminò di rosso. La luce diventò accecante, costringendomi a chiudere gli occhi. Quando potei riaprirli, davanti a Rima era comparso un rubino a forma di goccia. Poi, Hoshimi disse la stessa cosa a Pepe, lo Shugo Chara di Yaya: "Pepe, spirito dall'energia rosa, libera il tuo colore e dai vita alla pietra del Cuore!" Pepe unì le mani, come pregando, e si illuminò di rosa. Come per Kusukusu, la luce divenne accecante e, quando si spense, davanti a Yaya apparve un quarzo rosa a forma di coniglietto.
Rima e Yaya erano basite. "Co-cosa succede?" Hoshimi,che era tornata in sé, spiegò : "Come vi ho detto, il vostro aiuto sarà indispensabile per la missione che i Guardiani dovranno compiere! Ma il resto lo spiegherò stasera: mi hanno invitato al party!" "CHE COSAAAA?" Urlò Rima, furiosa, con due scintille al posto degli occhi. "Calmati, Rima! L'ho invitata io! Ormai siamo amiche, e poi anche lei ha un Uovo del Cuore." A quelle parole, Rima si calmò un po' e disse: "Allora... ci vediamo stasera." "Ciao ciao!" Aggiunse Yaya. Le due se ne andarono, mentre io decisi di riservare le domande a dopo. Hoshimi si batté una mano sulla fronte ed esclamò : " Il tempo!" Schioccò le dita e il tempo ripartì. A quel punto, potemmo concentrarci sullo shopping. Dopo aver guardato di tutto, la mia amica optò per una maglia rosa, un paio di jeans verdi e un paio di scarpe da ginnastica. Pagai io il conto, dato che lei non aveva soldi. A un certo punto, decidemmo di tornare a casa per pranzare. Mentre ci dirigevamo verso casa, io le chiesi: "Una cosa... Quanti anni hai?" "Quattromilacinquecentoventisette." "Eeeeeh? Ma ne dimostri quattordici!" "Lo so, ma dopo aver compiuto quattordici anni ho smesso di invecchiare! Vivendo nella Culla delle Uova, io sono eterna!" Ormai eravamo arrivate a casa mia. Quando entrammo, Hoshimi si offrì di preparare un po' di riso al curry. Io la lasciai fare ma, mentre lei cucinava, sentii un rumore provenire dalla borsa del negozio, dove avevamo messo i suoi vecchi abiti. La chiamai, trafelata: "Hoshimiiiii! Vieni subito!" Lei accorse: " Cosa c'è?" Io, ancora eccitata, esclamai: "Il tuo Uovo del Cuore si sta schiudendo!"

Angolo dell'autrice: Scusate il ritardo! Ho avuto un po' di problemi... tra compiti e cose varie non ho avuto il tempo di postare... Stavolta il capitolo è più lungo, spero che vi piaccia!
Baci Amu chan ♡

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un nuovo Shugo Chara ***


Hoshimi POV : "Il tuo Uovo del Cuore si sta schiudendo!"
Fu una grossa sorpresa per me: non pensavo che il mio Uovo si sarebbe schiuso così presto! Corsi da Amu.
Lei, Ran, Miki, Suu e Dia erano ancora eccitate, e balbettarono in coro: "Gu-Guarda!"
E indicarono il mio Uovo: era attraversato da numerose crepe, e a un certo punto si aprì: una luce calda invase la stanza, mentre si diffondeva il profumo di rose. Quando la luce svanì, una voce dolcissima disse: "È un vero piacere conoscervi!"
A parlare era stata la nuova arrivata: aveva lunghi capelli mossi e occhi allegri. Indossava un abitino a forma di fiore, una spilla a forma di stella appuntata sul petto, una cintura a forma di foglia e un paio di scarpette. In testa aveva una rosa, e ai polsi aveva due braccialetti di perle. Il tutto era bianco, compresi gli occhi, i capelli e la pelle: il mio Shugo Chara era completamente bianco.

Ran, felice, esclamò: "Che bello! Finalmente sei nata! Come ti chiami?" Il mio Shugo Chara sorrise e disse: "Il mio nome è Mirai.* Lieta di fare la tua conoscenza!" Miki la salutò: "Ciao, io sono Miki e loro sono Ran, Suu, Dia e Amu!" Io le chiesi: "Quindi tu sei il mio Shugo Chara? " Mirai rispose: "Certo, Hoshimi! Io rappresento il tuo desiderio di essere sicura di te e capace di proteggere chi ami!" "Ma perché sei tutta bianca? Il tuo Uovo è decorato con rose multicolori! " "Ecco... È un po' complicato da spiegare... io potrò avere i miei colori solo quandoi Guardiani avranno risvegliato le gemme!" " Perché?" "Io sono la custode delle gemme!" A quel punto, decidemmo di mangiare. Solo che...
"NOOOOOOO! È BRUCIATO!" Già. Avevo dimenticato il curry sul fuoco ed era bruciato. Suu mi rassicurò: "Non preoccuparti... Penserò io a cucinare!" Detto, fatto! Dopo pochi minuti Suu aveva preparato un curry perfetto! Mirai lo assaggiò: "Ottimo, Fiore!" "Ehm... mi chiamo Suu..." "Lo so, ma la forma della tua pietra è il fiore delle carte! Tra l'altro, Hoshimi, dobbiamo risvegliare le pietre di questi spiriti!" "Possiamo farlo dopo?" Chiesi io, un po' seccata: stavo morendo di fame e quel riso al curry sembrava delizioso! Mirai accettò.
Dopo aver mangiato, ci spostammo in giardino. Amu chiese: "Risveglierai le loro pietre come hai fatto con quelle di Rima e Yaya?" Il mio Shugo Chara rispose al mio posto: "No. Ora che possiamo fare il Chara Change le pietre si risveglieranno tutte insieme! Pronta, Hoshimi?" "Certo!" Esclamai.

Amu POV: Mirai chiuse gli occhi e sussurrò: "Rose!" Sulla testa di Hoshimi apparve una rosa bianca. "Light!" La stella che la mia amica aveva sulla fronte si illuminò di rosa fucsia, azzurro, verde e oro. "Jewel!" Hoshimi indicò i miei Shugo Chara: "Ran, colore fucsia! Miki, colore blu! Suu, colore verde! Dia, colore oro! Pietre da loro custodite, risvegliatevi!" Un vento profumato ci avvolse, mentre i miei Shugo Chara brillavano come gemme.
La forte luce che avvolgeva Ran, Miki, Suu e Dia si compattò, trasformandosi in quattro pietre. I miei Shugo Chara, ancora scintillanti, osservarono le gemme appena nate: Ran aveva dato vita a un cuore di agata fucsia; Miki a uno zaffiro a forma di seme di picche; Suu a un fiore di Crisoprasio e Dia a un rombo di berillo giallo.
Hoshimi, un po' intontita, si avvicinò: "Ran, tu hai dato vita alla pietra della vitalità; tu, Miki, alla pietra della saggezza; tu, Suu, a quella della stabilità; Dia, invece, ha sprigionato la pietra della salute." A quel punto, Mirai osservò: "Fucsia, blu, verde e oro.... Sì, posso recuperare un po' del mio colore!" La piccola Shugo Chara si illuminò, attirò a sé le gemme e le assorbì. Dopodiché, alcuni petali del vestito divennero blu e fucsia (anche se restavano molti petali bianchi), mentre il corpetto si colorò di verde. La cintura diventò d'oro. La piccola sorrise: "Vedete? Man mano che le pietre verranno risvegliate, io recupererò i miei colori!" Io, stupita, chiesi: "Ma dove sono finite le gemme?" Mirai si batté la manina sulla fronte: "Ah già!" La piccola schioccò le dita e le pietre riapparvero. Dopodiché Mirai sussurrò qualcosa in una lingua strana e le gemme si illuminarono, diventando i fermagli dei miei Shugo Chara. "In questo modo non le perderete! Inoltre, avrete a disposizione nuovi poteri in battaglia!" Concluse lo Shugo Chara di Hoshimi. "Davvero? Voglio provare!" Ran era eccitata. Senza quasi che me rendesse conto avevo già esclamato: "Chara Transformation, Cuore Amuleto!" Il mio costume era lo stesso di sempre. "Non è cambiato niente!" Sbuffò Ran delusa. Miki rise: "Guarda bene!" Io osservai il costume: sul corpetto era comparsa una spilla di agata a forma di cuore. Io, istintivamente, provai a premerla e... "Vibrazione del Cuore!" Gridai. Un enorme cuore rosa luminoso comparve davanti a me. Da esso si sprigionavano onde d'urto simili a quelle dei terremoti. Io cercai di avvicinarmi, ma il cuore mi scaraventò dall'altra parte del giardino. Nel frattempo si era alzato un vento fortissimo, che stava:

1. Demolendo casa mia
2. Impedendo a me e a Hoshimi di avvicinarci!

"E adesso che facciamo?" Gridai. Dia urlò: "Ho un'idea! Ran, ti do il cambio!" E si Chara Trasformò con me. Io e lei dicemmo: "Chara Transformation : Quadri Amuleto! " Feci apparire il microfono ed esclamai: "A me, gabbia Scintillante!" Un'enorme stella arancione iniziò a fluttuare, mentre una luce abbagliante avvolse il giardino. Dopo qualche secondo, la luce si cristallizzò, trasformandosi in una gabbia di vetro giallo. Lì, il cuore rosa smise finalmente di muoversi e svanì.
Dia sciolse la Chara Transformation. Io, nel frattempo, mi trasformai con Suu e, usando la Girandola di miele, riparai i danni causati dalle onde d'urto. A quel punto, esausta, mi accasciai al suolo: "Auff... che giornata... Prima affronto un Uovo X di prima mattina; poi si schiude l'Uovo di Hoshimi; infine, un cuore luminoso mi devasta la casa..." Mirai mi rasserenò: "Tranquilla, Amu, cerca di rilassarti e vedrai che riacquisterai le forze!" Io feci un bel respiro e mi alzai. Poi, Guardai l'orologio e gridai: "Hoshimi, siamo in ritardoooo! Dobbiamo andare al Royal Garden!" Io e la Cometa iniziammo a correre, seguite dai nostri Shugo Chara. Eravamo quasi arrivate, quando......
"Ciao, Amu! Chi è questa ragazza?" Io mi girai sorpresa: "Nagi!" Davanti a me c'era Nagihiko, il Jack's Chair. Hoshimi esclamò: "Ciao! Io sono Hoshimi!"
Poi sussultó: "Amu, lui è un portatore di Shugo Chara, vero?" Nagi annuì: "Sì, io ho due Shugo Chara: Temari e Ritmo. Perché?" Temari e Ritmo uscirono dalle uova. Prima che potessero salutarci, i due si illuminarono, mentre Hoshimi fece il Chara Change con Mirai e disse: "Il fiore di ciliegio e la palla da basket. Viola e Indaco. Ametista e Iolite. Pietra dello spirito e pietra della forza. Risvegliatevi!" Temari chiuse gli occhi e Ritmo aprì le braccia. Venimmo avvolti da un intenso bagliore. Quando la luce si dissolse, davanti a Temari c'era un' ametista a forma di fiore di ciliegio, mentre davanti Ritmo c'era una sfera di Iolite. Mirai assorbì le pietre: gli occhi diventarono indaco con molte sfumature viola. Poi, le pietre riapparvero. L'ametista si attaccò ai capelli di Temari, diventando il suo fermaglio; la iolite diventò una spilla rotonda che si attaccò al giubbotto di Ritmo. Nagi era terrorizzato: "M-Ma cosa significa?" Hoshimi sorrise: "Non preoccuparti, ti spiegherò tutto quando il party inizierà. Ora, però, dobbiamo andare!" Concluse lei. Ancora un po' titubante, Nagihiko ci seguì e ci dirigemmo verso il Royal Garden.

*"Futuro" in giapponese.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il party al Royal Garden ***


Amu POV
"Dunque... Vediamo se ho capito: questa ragazza, Hoshimi, viene dalla Via delle Stelle e vuole che noi Guardiani compiamo un'impresa. Ha uno Shugo Chara di nome Mirai i cui colori torneranno grazie agli altri Shugo Chara." Disse Nagi, ancora stupito. Dia esclamò allegra : "Esatto, Nagihiko!" Temari, intanto, si sistemata il nuovo fermaglio di ametista: "Uhm, stona con il kimono rosa!" Hoshimi rise: "Non preoccuparti, non dovrai tenerlo a lungo!" Eravamo arrivati al Royal Garden. Io spiegai alla Cometa: "Questo è il Royal Garden, dove noi Guardiani svolgiamo il nostro compito!" La porta dell'edificio si spalancò di scatto: "Amu, Nagihiko, siete in ritardo!" A urlare era stata una figura molto familiare, che in quel momento era... ehm... piuttosto arrabbiata. "Scusaci, Utau!"

Hoshimi POV
Utau. Quando sentii quel nome, capii: Utau, ovvero "canzone". Sussurrai, stupita: "La Nota Musicale... colei che custodisce l'energia bianca e l'energia nera..." Utau chiese: "E tu chi sei?" Io risposi: "Il mio nome è Hoshimi e lei è il mio Shugo Chara Mirai. Lieta di fare la tua conoscenza, Utau Tsukiyomi, o meglio, Nota Musicale!" "Nota Musicale?" Io replicai: "Ti spiegherò tutto,tranquilla." Entrammo nel Royal Garden. Io ero stupita: quel posto era meraviglioso! Il vetro della Serra scintillava, mentre il giardino era pieno di fiori. C'erano anche degli striscioni colorato,  con su scritto: "Bentornate!" Io chiesi a Miki: "《Bentornate》si riferisce a voi?" "Sì. È stata un'idea di Yaya e..." "Amuuuu!" Ci interruppe un ciclone umano con un paio di codini color rame che correva. "Siete arrivate!" "Oh, ciao, Coniglietto!" La salutai io. Yaya era perplessa: "Prima mi chiami Bimba, poi Asso e ora Coniglietto. Non puoi chiamarmi Yaya?" Io replicai: "No. La pietra che custodisci, la Pietra del Cuore, è un quarzo rosa a forma di coniglietto. Di conseguenza, io ti chiamo così." A in certo punto, sentii una voce maschile: "Qualcuno mi aiuti!" A parlare era stato un ragazzo abbastanza alto, il cui viso era coperto dall'enorme pacco che stava trasportando. Il pacco era veramente grosso, e a causa del suo peso il ragazzo barcollava, rischiando di cadere come una pera cotta! Io sorrisi e dissi: "Ti aiuto io!" Afferrai un lato del pacco e lo poggiai delicatamente sul tavolo bianco. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo: "Auff... Grazie per l'aiuto... ehm..." "Hoshimi, Stella." Il giovane, che aveva capelli color rame e occhi verdi, chiese: "Stella? Io mi chiamo Kukai!" Io spiegai: "Lo so benissimo,ma ho i miei motivi per chiamarti così." Amu guardò l'orologio: "Benissimo. Possiamo cominciare! Tadase, Ikuto, Kairi, Hikaru, sbrigatevi!" Arrivarono correndo quattro ragazzi: il primo era biondo con gli occhi cremisi e un'espressione gentile; il secondo era Ikuto, la Chiave; il terzo era un ragazzino dai capelli verdi con gli occhiali; il quarto era un bimbo biondo con gli occhi azzurri e un'espressione seria. Vedendoli, percepii un'enorme energia: anche loro dovevano custodire le pietre. "Eccoci, siamo arrivati!" Esclamò il ragazzo dagli occhi cremisi. "Possiamo cominciare il party? Siamo in ritardo di tre minuti, diciassette secondi e due decimi di secondo!" Borbottò il ragazzino con gli occhiali. Poi continuò: "Tra l'altro, c'è un'essere umano di sesso femminile che non dovrebbe essere qui!" E mi indicò. Io, abbastanza indispettita, dissi: "Calmati, Foglia. Prima di tutto, io non sono un essere umano. Poi, tu custodisci una delle Gemme dell'Arcobaleno!" A quel punto, il bambino biondo mi si avvicinò e mi chiese: "Ciao, io sono Hikaru. Tu come ti chiami?" "Io sono Hoshimi, caro..." Non completai la frase e sussultai: lo Shugo Chara di quel bimbo era...Yaya mi riscosse dai miei pensieri: "Allora, tagliamo la torta?" Chiese con fare esuberante. Tutti furono d'accordo. Eccitata, Yaya aprì il pacco sul tavolo: dentro c'era un'enorme torta: era ricoperta di glassa rosa, azzurra, verde e gialla ed era a forma di quadrifoglio. Su ogni "foglia" c'era il nome dello Shugo Chara corrispondente e al centro c'era scritto "Bentornate!" Il ragazzo dagli occhi cremisi mi disse gentilmente: "Io sono Tadase Hotori, il King's Chair. Tu sei Hoshimi, giusto?" Io annuii. Lui continuò: "Rima mi ha detto che hai qualcosa di importante da dirci..." "Esatto. Ma lo farò dopo. Adesso festeggiamo!" Tutti i Guardiani si avvicinarono al tavolo e Amu tagliò la torta, mettendola sui piatti portati da Utau. Tutti eravamo allegri, e il clima che si respirava era bellissimo. A un certo punto, Kukai bbe la pessima idea di stappare l'aranciata... Il tappo era molto duro e non si riusciva a svitare. Daichi, il suo Shugo Chara, si aggrappò al tappo, tirandolo a più non posso "Hhhghnghn..." SPLAAAASH!!! Beh... svitarlo l'aveva svitato... Ma la bottiglia era esplosa! Eravamo ricoperti di aranciata. Scoppiammo a ridere: eravamo buffissimi! Temari, però, era furiosa e aveva due scintille al posto degli occhi: "Grrrrrrr..... IL MIO KIMONOOOOOOO! DAICHI, TI FARÒ A FETTINE!" E si mise a rincorrere il piccolo calciatore, roteando la falce, mentre lui balbettava: "Scusa! Non l'ho fatto apposta!" Stranamente, a un certo punto i due si bloccarono. "Tutto bene?" Chiese Utau. Kiseki, lo Shugo Chara di Tadase, mormorò: "Un Uovo del Cuore si sta per schiudere..." "Ahi, scotta!" Si lamentò Hikaru, tirando fuori dalla tasca il suo Uovo giallo decorato con stelline bianche. L'Uovo era crepato e brillava come una stella. La luce divenne accecante. A un certo punto, sentimmo un CRACK e una vocina sottile che diceva: "Yawn..." Il bagliore si spense: l'uovo si era schiuso. Era comparso un nuovo Shugo Chara: aveva i capelli biondi con un ovetto bianco in testa e gli occhi azzurri come il suo portatore. Indossava un pigiamino giallo brillante pieno di stelline e brillantini e un paio di scarpine bianche. Il piccolo spirito disse allegramente: "Ciao, io sono Subarashi!*" Io sussurrai: "L'Uovo...." Ran si scosse: "Yuppi!!! Benvenuto, Subarashi!" "Ti ringrazio." Rispose educatamente lui. Hikaru era stupito: "Il mio Shugo Chara... Da cosa sei nato?" "Dal tuo desiderio di portare l'allegria e la gioia nella tua vita!" Rispose lui. Poi mi guardò: "Hoshimi-chan! Che bello rivederti!" Ikuto mi chiese: "Tu lo conoscevi?! L'hai visto nella Culla delle Uova? " Io risposi : "Sì. Lui era nella parte detta "Uovo della nascita", dove riposano gli Shugo Chara che stanno per nascere." Tadase domandò: "Un momento... Tu vivi nella Via delle Stelle?" "Sì, Corona. E mi serve il vostro aiuto." Io mi rivoli ai Guardiani e ai loro Shugo Chara: "Vedete, quando nella Via c'è un'emergenza, la Cometa (cioè io) ha il compito di riunire una Compagnia, formata da persone in grado di risolvere il problema. In questo caso, la situazione è molto grave: il Tesoro della Luce, fonte del potere della Via, è minacciato dalla temibile Yami**, Signora delle Tenebre. Ella vuole impossessarsi del Tesoro e delle Gemme dell'Arcobaleno, che le permetteranno di avere il controllo del Tempo, dello Spazio e, quel che è peggio, delle Uova del Cuore. Io ho scelto voi, perché ho capito che siete legati da un'amicizia profonda. Inoltre, i vostri Shugo Chara custodiscono le preziose Gemme!" "Ma com'è possibile?" "Vedi, Amu, le gemme, quando i vostri Shugo Chara sono nati, si sono nascoste nei loro cuori, perché hanno percepito la loro energia! Inoltre, il mio Shugo Chara Mirai ne è la Custode. Vedete che è quasi totalmente bianca? I pochi colori che ha sono dovuti al risveglio di alcune delle Pietre!" Conclusi. I Guardiani erano allibiti. "Wow... incredibile..." Mormorò Utau, mentre i suoi spiriti, Eru e Iru, uscivano allo scoperto. Avvertii subito la loro potenza. Poi dissi: "Tuttavia, il Tesoro è nascosto nella Via delle Stelle e, per andarci, ognuno di voi deve trasformarsi con tutti i suoi Shugo Chara. C'è però un problema: lui." Indicai Nagihiko. Lui balbettò: "P-Perché io?" Io replicai: "Perché puoi trasformarti con Temari solo se vesti i panni di Nadeshiko, mentre per trasformarti con Ritmo devi rimanere te stesso. E dato che non puoi trasformarti con entrambi..."

Nagihiko POV: Hoshimi sussurrò qualcosa in una lingua strana, facendo il Chara Change con Mirai. Vidi una luce abbagliante avvolgermi e sentii un terribile dolore. Era come se il mio corpo si stesse strappando. Urlai, ma sentii la voce dolce di Hoshimi che diceva: "Tranquillo... Quello che senti è dovuto all'incantesimo! Ora non sentirai più nulla per un attimo e poi ti risveglierai!" Io constatai che aveva ragione: non sentivo più niente, nemmeno le mani. Dopo un po' mi sentii stanco, chiusi gli occhi e mi addormentai. A un certo punto, mi risvegliai perché una voce simile alla mia mi diceva: "Fratello mio, svegliati! " Aprii lentamente gli occhi, ma gridai per la sorpresa: davanti a me, sotto gli occhi sbalorditi degli altri Guardiani e quelli soddisfatti di Hoshimi, c'era Nadeshiko.
*Splendore in giapponese
**Oscurità in giapponese.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La partenza ***


Nagihiko POV : Ancora intontito, cercai di alzarmi. Appena mi ressi in piedi, un forte capogiro mi costrinse a sedermi su una delle sedie che circondavano il tavolo bianco. Rima mi corse vicino: "Nagihiko, ti senti bene?" Io sorrisi e dissi: "Tranquilla, Rima, sto bene." Poi, lo sguardo mi cadde sulla persona che era appena comparsa: "Ma c-com'è possibile che ci sia Nadeshiko?" Hoshimi spiegò: "Vedi, per entrare nella Via delle Stelle ognuno dovrà trasformarsi con tutti i propri Shugo Chara. Di conseguenza, ho dovuto far riemergere la tua personalità di Nadeshiko fino a farla diventare una persona in carne ed ossa. In questo modo, potrà eseguire la Chara Transformation con Temari! Quindi, ora puoi considerarla tua sorella a tutti gli effetti!"

Amu POV: Ero stupita: la mia migliore amica si era separata dal corpo di Nagi! Le corsi incontro e l'abbracciai: "Nadeshikooo! Che bello vederti!" Con la voce dolcissima che mi era mancata tanto, lei disse: "Ciao, Amu!" Hoshimi tagliò corto: "Dobbiamo risvegliare tutte le gemme. In questo modo, potremo partire per la Via delle Stelle!" Yaya era preoccupata: "Ma quando torneremo a casa?" Lei rispose: "Dipende se troveremo il Tesoro in fretta o meno! Comunque, quando torneremo, qui sarà passato solo qualche minuto!" L'Ace's Chair tirò un sospiro di sollievo. Poi, Mirai disse: " Rose, Light, Jewel!" La rosa bianca comparve sulla testa di Hoshimi, che indicò gli Shugo Chara: "Eru, colore bianco. Iru, colore nero. Yoru, colore argento. Kiseki, colore giallo. Daichi, colore arancione. Musashi, colore verde scuro. Subarashi, colore trasparente. Pietre della dolcezza, dell'istinto, della concretezza, della protezione, dell'energia, dell'abbondanza, della purezza. Io vi invoco, gemme custodite nei cuori di questi spiriti: risvegliatevi!" Gli Shugo Chara si illuminarono, ognuno del proprio colore. Il vento profumato iniziò a soffiare e la luce divenne abbagliante. Il bagliore si spense, permettendoci di osservare le nuove Gemme: Eru e Iru avevano dato vita, rispettivamente, a una petalite a forma di ala d'angelo e a un'onice a forma di ala di diavoletto; Yoru aveva materializzato un'ematite a forma di testa di gatto; Kiseki aveva fatto apparire una coroncina di ambra; Daichi aveva liberato una stella di topazio, Musashi una foglia di smeraldo e Subarashi un diamante a forma di uovo. Nel frattempo, I fermagli fucsia, blu, verde e oro di Ran, Miki, Suu, Dia, Temari e Ritmo si staccarono, seguiti dalle pietre rossa e rosa di Kusukusu e Pepe. Rima chiese: "Ma che succede?" Hoshimi spiegò: "Le Gemme dell'Arcobaleno ci sono tutte, e stanno per ridare i colori a Mirai!" La Shugo Chara bianca assorbì le gemme, sprigionando una luce multicolore che la avvolse. Quando la luce svanì, Mirai aveva tutti i suoi colori: le scarpette erano diventate di cristallo trasparente; i bracciali erano uno nero e l'altro argentato; la spilla a forma di stella era diventata arancio; la pelle era rosa e il fiore che aveva in testa era rossa; i capelli erano rimasti bianchi. I petali del vestito erano multicolori. Utau era ammirata: "Sei bellissima!" La piccola esclamò: "Grazie!" E liberò le Pietre, che diventarono di nuovo i fermagli degli Shugo Chara. Poi Hoshimi chiese: "Sapete se qui vicino c'è un lago limpido? Dovremo usarlo come portale!" Tadase annuì: "Beh, non so se si possa considerare un lago, però ce n'è uno qui nel Royal Garden!" E indicò il laghetto dietro di noi. Ikuto ridacchiò: "Una pozzanghera!" Io lo fulminai con lo sguardo: "Non c'è niente da ridere!" Lui rise: "E dai, è così divertente prendervi in giro! Vi infiammate subito!" Io feci il broncio, ma Nadeshiko mi mise una mano sulla spalla: "Amu..." Io mi girai e sbottai, rossa in viso: "D'accordo, ci infiammiamo subito, Ma questo non mi sembra un buon motivo per..." Venni interrotta da una fitta improvvisa al petto. Il dolore era fortissimo, e io mi accasciai a terra.

Ikuto POV: Corsi verso Amu, preoccupatissimo: " Amu, cos'hai?" Lei sorrise a fatica e disse: "Tranquillo... sto bene..." Hoshimi le si avvicinò e le mise una mano sulla testa: "Il Lucchetto Magico percepisce la presenza delle Gemme... È ansioso di fare la Chara Transformation e di usare il loro potere!" Poi chiamò Daichi e Dia e disse loro: "Daichi, usa il potere della Pietra dell'Energia! Dia, usa il potere della Pietra della Salute!" I due spiriti toccarono Amu e si concentrarono. Le loro Gemme si illuminarono di arancio e oro, immettendo la loro energia nel corpo di Amu. Le guance della ragazza ripresero colore e lei sorrise, sussurrando: "Daichi...Dia... Grazie." Poi si alzò.

Amu POV: Mi sentivo molto meglio. Mi alzai e dissi: "Quindi... come facciamo a partire per la Via delle Stelle?" Hoshimi rispose: "Ognuno di noi deve fare la Chara Transformation con tutti i suoi Shugo Chara!" Nadeshiko era titubante: "Ecco... Io non esisto, in realtà... Riuscirò a trasformarmi con Temari?" Temari la rassicurò: "Tranquilla... Facciamolo subito!" La mia migliore amica annuì: "Ok. Cuore mio, schiuditi!" Una luce viola avvolse Nadeshiko, mentre Temari entrava nel suo cuore. Quando la luce si dissolse, le due dissero in coro: "Chara Transformation, Principessa Danzante!" La mia amica indossava uno stupendo kimono bianco con la base viola, decorato con fiori di ciliegio. Dietro c'erano due bellissime ali da farfalla rosa, mentre i capelli erano legati, con sopra molti fiori. Tutti eravamo meravifliati: era bellissima. Lei guardò la parte alta del kimono: c'era una spilla di ametista a forma di fiore di ciliegio. Hoshimi si batté una mano sulla fronte: "Ah già! Non abbiamo bisogno di un portale! Possiamo usare l'Uovo Stellare!" Premette la stella che aveva sulla fronte. Il gioiello brillò e sprigionó un raggio di luce rosa, che formò l'Uovo. Quando l'oggetto diventò solido, notai che era cambiato: ora, gli arabeschi erano di tutti i colori. Hoshimi spiegò: "L'Uovo Stellare è il mezzo con cui sono giunta qui! Ora, però, va caricato!" "E come facciamo?" Chiese Eru. "Dovete fare la Chara Transformation e inserire le vostre Gemme in certi punti della superficie. Per esempio... Fiore di ciliegio!" E indicò Nadeshiko. "Metti la tua spilla al centro dell'arabesco viola!" Lei obbedì. Non appena la Gemma sfiorò l'Uovo, quest'ultimo brillò di viola. Hoshimi esclamò : " Dovete farlo con un ordine ben preciso! Dopo il fiore, tocca alla Palla da basket!" Nagihiko si trasformò con Ritmo: "Chara Transformation, Beat Jumper! " Il mio amico staccò la spilla dalla maglietta e la mise al centro dell'arabesco indaco. L'Uovo brillò. "Ora tocca alla Corona!" Tadase si trasformò con Kiseki: "Chara Transformation, Platino Regale!" Lui fece la stessa cosa dei gemelli, seguito da:
Rima, trasformata in Salto del Clown;
Kukai, trasformato in Sky Jack;
Kairi, trasformato in Anima del Samurai;
Yaya, trasformata in Bimba Piccola;
Ikuto, trasformato in Lince Nera;
E per finire da me, che mi ero trasformata in Fortuna Amuleto.
Restavano Hikaru, Utau e Hoshimi. Subarashi disse allegramente: "Forza, Hikaru! Chara Trasformiamoci!" Lui, un po' spaventato, gridò: "Cuore mio, schiuditi!" Subarashi, saltellando, si chiude nel suo Uovo ed entrò nel cuore di Hikaru, sprigionando una luce bianchissima. Poi, i due esclamarono: "Chara Transformation, Luce delle Stelle!" Hikaru indossava una tuta da ginnastica giallo brillante decorata con tantissime stelle cadenti. Ai piedi aveva un paio di scarpe candide, decorate con arabeschi dorati. In testa aveva un berrettino dorato con sopra un uovo trasparente e un paio di alette argentate. Dalla schiena pendevano due nastri azzurri, ai quali erano attaccate due biglie di vetro bianco. Il bambino era sbalordito: "Wow..." Poi si ricordò della spilla. Hikaru prese l'Uovo di diamante e lo mise al centro dell'arabesco di vetro.
Dopodiché, toccava a Utau. La cantante protestò: "Ehi! Io non posso trasformarmi sia con Eru sia con Iru!" Hoshimi replicò: "Certo che puoi! Basterà che tu ci creda!" Utau si rassegnò. "D'accordo... Cuore mio, schiuditi!" Venne avvolta da una luce bianca e nera. La luce svanì e Utau, Eru e Iru esclamarono: "Chara Transformation, Fascino Divino!" Utau indossava un bellissimo abito formato da diversi veli di seta rosa chiaro e viola. La morbida gonna a palloncino le arrivava alle ginocchia. Il tessuto rosa era decorato con sottili nastri neri, quello viola da piccole piume bianche di stoffa. La scollatura era a cuore, decorata con merletto bianco. La gonna era invece orlata di merletto nero. Gli stivali erano rosa con motivi viola scuro a forma di piuma e di farfalla. Intorno al collo, Utau aveva un girocollo viola a forma di farfalla, decorato con piccolissimi diamanti . I polsi erano ornati da due bracciali, uno di piume bianche e uno di farfalle nere. I capelli erano mossi, acconciati nei soliti codini. In testa, Utau aveva una coroncina d'argento finemente lavorata, e sulla schiena due stupende ali da farfalla rosa, viola, nere e bianche.

Kukai, a bocca aperta, mormorò: "Utau... sei bellissima!" Lei gli sorrise: "Grazie, Kukai!" Hoshimi batté le mani: "Proprio bella, Nota Musicale ! Ora, però, le spille!" Utau mise le spille al posto giusto. L'Uovo brillò di bianco e di nero, emettendo un trillo simile a un'arpa. Hoshimi disse: "L'Uovo è pronto a partire! Ora, però... Cuore mio, schiuditi! " Una luce multicolore avvolse Hoshimi. Mirai si chiuse nel suo Uovo ed entrò nel cuore della Cometa. Quando la luce svanì, Mirai e Hoshimi dissero all'unisono: "Chara Transformation, Rosa dell'Arcobaleno!" La Cometa indossava un abito meraviglioso: la gonna era a forma di rosa, i cui numerosi petali erano ognuno di un colore diverso. Il corpetto era verde prato, decorato con piccole gemme colorate. Al centro c'era una spilla di opale a forma di rosa. Ai polsi, Hoshimi aveva alcuni bracciali di perline colorate, mentre tra i capelli, che avevano le punte bianche, c'era una profumatissima rosa scarlatta. Ai piedi, la Cometa aveva un paio di scarpette di cristallo con decorazioni in oro, mentre nastri di seta bianca si intrecciavano sulle gambe. Tadase spalancò gli occhi: "Hoshimi... Che bella..." Ikuto lo stuzzicò: "Perché hai lo sguardo da pesce lesso, fratellino?" Lui si infiammò: "Coooosa? Non è vero!" Hoshimi rise: "Non preoccuparti!" Poi si rifece seria e disse: "Forza, Guardiani, dobbiamo partire! Ora dobbiamo toccare l'Uovo tutti insieme!" Ci avvicinammo e mettemmo le mani sulla superficie liscia dell'Uovo Stellare. L'oggetto si illuminò e si aprì lentamente. Kairi commentò: "Secondo i miei calcoli, non riusciremo ad entrare là dentro!" Hoshimi ribattè: "Scommettiamo?" Entrammo tutti nell'Uovo: ci stavamo perfettamente! La Cometa spiegò: "Qui dentro potrebbe entrare anche l'infinito! Ora, però..." sussurrò qualcosa in una lingua strana. L'Uovo tremò e si alzò in volo, diretto verso la Via delle Stelle.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Nell'Uovo ***


Tadase POV:

L'interno dell'Uovo Stellare infondeva una grande pace: era una grande stanza pulita dalle pareti azzurre e dal pavimento color panna, picchiettato di verde. Qua e là, c'erano morbidi cuscini colorati (tra l'altro, su quello rosa si era addormentata Yaya...), mentre le pareti irradiavano una luce dorata molto tenue. Mentre viaggiavamo, io chiesi a Hoshimi: "S-Secondo te r-r-riusciremo a viaggiare senza p-perderci?" Accidenti: ma perché stavo balbettando? E perché mi sentivo strano? Lei rispose: "Tranquillo... Ho un ottimo senso dell'orientamento!" Poi mi guardò e chiese: "Corona, ti senti bene? Hai il viso tutto rosso!" Eru, dal corpo di Utau, urlò: "LOOOOVE! Questo è un chiaro caso di colpo di fulmine, caro Tadase!" Io mi girai verso Utau e sbottai: "Eru!!! Questo non è vero!" Lo Shugo Chara angioletto ridacchiò: "Seeee... Certo!" Iru aggiunse: "Ci crediamo tutti!" Ikuto mi si avvicinò ed esclamò, con l'aria di chi la sa lunga, battendomi la mano sulla spalla: "Tranquillo, fratellino! Ci siamo passati tutti!" Io, arrossendo ancora di più, gli dissi: "Ma io sono i-innamorato di A-a-a...." "Ma se non riesci neanche a dirlo!" Continuò lui. Hoshimi chiuse gli occhi e sussurrò, mentre la stella che aveva sulla fronte si illuminava: "L'aura della Corona sta cambiando... Ora è diventata rosata nei confronti della Cometa e verde nei confronti del Lucchetto..." Io ero perplesso: "Ma cosa vuol dire?" La merav... La ragazza riaprì gli occhi e disse: "Vedi, Corona, ognuno di noi ha un'aura che cambia a seconda dei sentimenti. Il verde indica l'amicizia, mentre il rosa indica l'innamoramento." Io urlai: "COOOSA?!? Ma... ma..." Venni interrotto da uno schiocco di dita di Hoshimi, seguito da uno scintillio: la Cometa aveva fermato il tempo, tranne che per me, per Utau e per Ikuto. Kiseki aveva sciolto la Chara Transformation, dato che non potevamo collegare i nostri cuori, e io indossavo l'uniforme scolastica. Ikuto esclamò: "Ehi! Che fai?" La ragazza disse, secca: "Una cosa provvidenziale per la buona riuscita della missione." Poi continuò, rivolgendosi a Utau: "Nota Musicale, sciogli la Chara Transformation!" Lei obbedì e il tempo si fermò anche per lei: era impressionante non vederla più muoversi!
Hoshimi esclamò, soddisfatta: "Bene, ora cominciamo!" Agitò velocemente le mani e Iru urlò: "Ma che succede?" Le Uova di Eru e Iru si chiusero. La Cometa ci disse: "Corona, Chiave, sdraiatevi sui cuscini!" Noi obbedimmo. Hoshimi si mosse in circolo intorno a me e una tenue luce azzurra mi avvolse, trasformandosi in una bolla di vetro blu. Io stavo per urlare, ma lei mi si avvicinò e mi sussurrò: "Rilassati... non sta succedendo niente di spiacevole! Vedrai che tra poco andrà tutto bene!" Io ero stupito: quella ragazza aveva un grande potere! Forse per effetto delle sue parole, che mi avevano tranquillizzato, io cominciavo a rilassarmi... Hoshimi entrò nella bolla e mi toccò lievemente sul viso, sussurrando dolcemente: "Tranquillo: lo sto facendo per te... Ora, però, dovresti dormire." Io chiesi, spaventato: "Perché? C-cosa vuoi fare?" "Devo rimuovere una cosa che potrebbe compromettere la riuscita dell'impresa!" Io mi sentivo sempre più stanco. Sussurrai a fatica: "Ho sonno..." "È normale... Rilassati, e vedrai che le cose andranno meglio!" Ben presto, non riuscii a tenere gli occhi aperti. Hoshimi mi mise una mano sulla testa e sentii un leggero dolore, mentre lei diceva: "È tutto finito... Ora puoi riposare..." Pian piano, quasi senza accorgermene, sprofondai in un sonno senza sogni.


Ikuto POV: Hoshimi uscì dalla bolla di vetro e, mormorando un incantesimo, fece brillare le Uova di Eru e Iru. Dopodiché, mi si avvicinò, mormorando: "Chiave, chiudi gli occhi e apri la bocca!" Io obbedii, un po' spaventato. Sentii qualcosa di bagnato sulle labbra e udii la voce della giovane: "Bevi, Chiave. È necessario." Io bevvi quella sostanza: era dolce, sapeva di cioccolato. Poi, sentii qualcosa di morbido e leggero sulla testa, mentre la Cometa mi accarezzava, dicendo: "Tra poco il tempo ripartirà e non sarà cambiato niente, tranne una cosa..." Il leggero peso sulla testa svanì e Hoshimi urlò: "Bolla del Silenzio, spezzati!"

Il tempo riprese a scorrere. Io mi ritrovai in piedi, accanto a Tadase. Sbattei gli occhi e mi avvicinai alla Cometa: "Tu! Cosa ci hai fatto?" Tadase, di nuovo trasformato, chiese: "Di che parli, Onii-san?" Ma come, non ricordava nulla? Hoshimi rise: "Chiave, ho dovuto togliere a te, a Tadase, a Eru e a Iru una cosa. Grazie a ciò, la missione sarà più tranquilla... ma a dopo le domande: siamo arrivati."


Angolo dell'autrice: scusate per il capitolo corto! Questa volta è, diciamo, uno "stand-by"... Spero che vi piaccia comunque... Mi raccomando, recensite! Baci Amu chan ♡

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La Via delle Stelle ***


Hoshimi POV: L'Uovo Stellare tremò: era atterrato. Io e gli altri Guardiani uscimmo. La Via delle Stelle si presentò in tutto il suo splendore : un'immensa strada fatta di stelle e strisce di luce, sospesa in un cielo luminoso bianco e dorato. Nadeshiko, Kukai, Kairi, Nagihiko,Rima, Yaya e Utau, che non avevano mai visto la Via, erano stupiti e mormorarono in coro : "Wow..." Io battei le mani : " Forza, Guardiani: la ricerca del Tesoro deve cominciare!" Schioccai le dita e le Gemme dell'Arcobaleno si attaccarono ai vestiti dei Guardiani: "Le Pietre vi daranno nuovi poteri se le premere te in battaglia!" "E queste che sono?" Chiese Yaya indicando dodici boccette contenenti un liquido luminoso, che pendevano dal mio vestito. Io spiegai: "Queste sono le Ampolle dei Guardiani: ognuna di loro potrà esaudire un desiderio della persona a cui appartiene! Uno soltanto! Quindi, usiamole bene." Le staccai. Ogni ampolla aveva un colore e una forma diversi: io diedi quella a forma di quadrifoglio fucsia, blu, verde e oro ad Amu; quella argento a forma di gattino a Ikuto; quella bianca e nera, a forma di due ali da Angelo e da diavolo unite insieme, a Utau; la corona gialla a Tadase, il fiore di ciliegio viola a Nadeshiko, la goccia rossa a Rima, la palla da basket indaco a Nagi; la stella arancione a Kukai; la foglia verde smeraldo a Kairi; il coniglietto rosa a Yaya; l'uovo trasparente a Hikaru. Io tenni quella arcobaleno a forma di rosa. Le boccette iniziarono a fluttuare accanto ai loro proprietari. Kukai urlò, entusiasta: "Evviva! Posso esprimere il mio?" Io lo fulminai con lo sguardo: "NON PROVARCI! Va tenuta per le cose importanti, per esempio quando..." Venni interrotta da una goccia nera che mi cadde in testa, seguita da un'altra e da altre ancora, che caddero più in là: ben presto le gocce si trasformarono in un piccolo lago nero accanto a noi. Ci allontanammo, impauriti. Io gridai: "Oh no! Questo significa..."

Amu POV: Hoshimi sembrava spaventata, e ben presto capii perché: il lago nero diventò gommoso e l'acqua incominciò a staccarsi dalla superficie, prendendo la forma di una giovane donna. Era alta e magra, e indossava un vestito nero con corpetto aderente, maniche larghe, gonna lunga e soffice, il tutto decorato con segni cabalistici argentati e dorati. Ai piedi aveva un paio di scarpette di raso color della notte, così come i corti guanti di seta che arrivavano ai polsi, mentre sullè spalle aveva un mantello argentato con il cappuccio che le copriva il volto. La sconosciuta disse: "Vi do il benvenuto, gentili ostacolatori dei miei piani!" La voce era suadente, ma il tono non lasciava intendere nulla di buono... La donna si scoprì il volto. Era bellissima, e assomigliava un po' a Hoshimi: i suoi lunghi capelli erano castani, con sopra un fermaglio di perle bianche; gli occhi erano di un azzurro molto intenso, quasi blu. Era finemente truccata, e aveva una stella di diamante in fronte. La bocca delicata, però, era contratta in una smorfia crudele. La giovane donna rise: "Ci si rivede, Hoshimi!" La Cometa, furiosa, urlò: "Io non ho niente a che fare con te! E io e i Guardiani faremo di tutto per trovare il Tesoro della Luce prima che tu ci riesca! Non ti permetterò di impossessarti delle Uova del Cuore!" La donna la derise, calmissima: "Hoshimi, non sai che la rabbia non si addice alle Comete?" Lei la schernì: "Come la gentilezza non si addice a te, Yami!" Yami... Lei era la Signora delle Tenebre! Yoru, dal corpo di Ikuto, ridacchiò: "Mah... La Signora delle Tenebre era un nome altisonante e invece ci becchiamo una sciacquetta..." Yami urlò: "Cooosa?!? Brutto spirito impudente!" Hoshimi ridacchiò, bisbigliandoci: "La vanità è sempre stato il suo punto debole, fin da quando..." Si rabbuiò. Io chiesi: "Hoshimi... Che hai?" "Nulla, nulla. Te lo spiego dopo." Yami riprese un certo contegno e disse: "Comunque, cari Guardiani, non riuscirete a trovare il Tesoro, perché è nascosto in un luogo inaccessibile a chiunque!" "Adesso basta!" Rima era arrabbiatissima. Poi gridò: "Numero del Giocoliere!" Una serie di birilli si diresse a tutta velocità verso Yami. Quest'ultima svanì in una nuvola di fumo azzurro: "Non finisce qui! E comunque, Hoshimi cara, se fossi in te rimetterei alla Corona e alla Chiave la testa a posto!" Il fumo svanì del tutto. Nagi batté il cinque a Rima: "Sei stata grande!" Lei ringraziò sorridendo. Ikuto e Tadase si avvicinarono ala Cometa: "Cosa intendeva con 'mettere la testa a posto'?" Lei lo guardò e disse fredda: "Nulla. Ve lo dirò quando saremo in viaggio." E si alzò in volo, esclamando: "Forza, Ragazzi! Seguitemi! Le gemme hanno conferito a chi ancora non sapeva volare la capacità di farlo..." Noi constatammo che era così: dopo poco, stavamo tutti volando lungo quella luminosissima strada di Stelle. Mentre volavano, io indicai un punto lontano, che brillava più degli altri: "La Culla delle Uova!" "La Culla delle Uova? " Chiese Nadeshiko. "È il posto dove si trovano gli Shugo Chara che devono ancora nascere e quelli che sono spariti!" "Già..." Sussurrò Temari. "Mi ricordo ancora quella sensazione di tepore..." A un certo punto, Kairi fece uno strano movimento e cadde. Yaya si fiondò vicino a lui, facendolo atterrare lentamente, preoccupata: "Kairi, ti prego, dimmi che stai bene!" Lui sorrise: "Tranquilla..." Poi si riscosse: "Ho constatato che qui la forza di gravità è alquanto ambigua!" "Bastà coi paroloni! L'importante è che tu stia bene!" Lo interruppe Yaya, dandogli un bacino sulla guancia. Lui diventò rosso come un peperone, facendosi appannare gli occhiali. Poi sbottò: "Yaya! Come ti è saltato in mente di..." Non sapendo cosa dire, poggiò semplicemente le labbra su quelle della tredicenne, che fece lo stesso: non volevano correre troppo, secondo Kairi non erano "sufficientemente esperti in amore". Nel frattempo, noi eravamo andati un po' più in là. I due, ancora un po' emozionati, ci raggiunsero,tenendosi per mano.

Dopo un po', Arrivammo alla Culla delle Uova, venendo avvolti dalla luce. Quando ci abituammo alla luce, davanti a noi si parò uni spettacolo meraviglioso: immersi nella luce, moltissimi Shugo Chara volavano allegri, ridendo e giocando. Ogni tanto, uno di loro si chiudeva nel proprio uovo e andava via, diretto verso il mondo reale. Era bellissimo...... Ahia!
Un uovo blu e giallo, decorato con lettere dell'alfabeto, mi era piombato in testa! Lo Shugo Chara al suo interno si scusò: "Sorry, Amu!" La riconobbi: era lo Shugo Chara di Yuki Hatoba! Io la salutai: "Ciao, piccola! Che bello vederti!" Poi notai: "Il tuo Uovo è cambiato." "Oh yes! Sto per nascere da Yuki's wiSh! Now, devo andare... Bye!" L'uovo si chiuse e svanì in uno scintillio. Io chiusi gli occhi e pensai: "Buona fortuna, Yuki..." Anche gli altri avevano assistito alla scena. Hoshimi propose: "Volete vedere la sua nascita?" Noi annuimmo. La Cometa ci condusse vicino a un enorme uovo rosso, dicendo: "Vedete, la Culla è composta da diverse parti. Questa è l'Uovo della Nascita!" Comparve una piccola pozza d'acqua cristallina. Hoshimi si immerse, seguita da noi. Tutto a un tratto, ci ritrovammo in una grande città, piena di grattacieli: New York City. In un vicolo c'era una ragazza dai capelli verde scuro, che osservava inorridita l'Uovo a cui aveva dato vita. "An egg..." L'uovo si crepò e si schiuse, dando vita alla piccola: "Hi, Yuki! Sono il tuo Shugo Chara e ti aiuterò a esaudire il tuo desiderio!" Hoshimi si alzò in volo, attraversando un portale appena comparso. Ci ritrovammo di nuovo nella Culla delle Uova. Hoshimi disse: "Si sta facendo tardi, e percepisco la vostra stanchezza. Volete mangiare qualcosa?" "Sì! Sì! Assolutamente!" Esclamò Yaya, scatenando le nostre risate. Uscimmo dalla Culla, sedendoci su una stella. La Cometa premette la stella che aveva sulla fronte. Dal gioiello si sprigionó una luce gialla,che fece apparire panini, acqua, caramelle e frutta. Mentre mangiavamo, Hoshimi si fece seria e disse: "Sapete perché Yami ha detto 'mettere la testa a posto alla Corona e alla Chiave?'" "No. Me lo sto chiedendo da un po'." Rispose Ikuto. La Cometa, triste, tirò fuori da un petalo della gonna quattro palline di luce rosata: "Ala d'angelo.... Ala di diavolo.... Corona.... Chiave... Questi sono i vostri ricordi..." "Ricordi?" Tadase era sbigottito. "Vedi, a un certo punto, nel viaggio, io ho fermato il tempo, per questo gli altri non si sono accorti di nulla. Io ho chiuso Tadase nella Bolla del Silenzio, fatto chiudere Eru e Iru nelle Uova e fatto bere a Ikuto l'Essenza dell'Oblio." "Che cosa?!?" Urlò Utau. Hoshimi, serissima, le intimò: "Non interrompermi, Nota Musicale." Poi continuò: "Tutto questo aveva in solo obiettivo: far dimenticare loro di quanto appreso a proposito dell'amore." "Cioè?" "Tadase, è normale che non te lo ricordi. Ma ora saprai di nuovo tutto: anche se mi duole ammetterlo, Yami aveva ragione: è sbagliato togliere i ricordi, anche se ricordare potrebbe rendere la missione più difficile." "Non importa. Vogliamo ricordare. Subito!" Esclamò Tadase. Hoshimi si alzò: "D'accordo. Prima, però, devo chiederti una cosa: cosa provi per me?" Lui disse: "Amicizia e profondo rispetto. Perché?" "Ecco, appunto. Corona, Chiave, sdraiatevi." Loro obbedirono. "Iru, Eru, chiudete le Uova." Le due eseguirono. Hoshimi prese due delle palline di luce, appoggiandole sulle Uova di Eru e Iru. Le palline si sciolse ro lentamente, sprigionando un liquido rosa che venne assorbito dalle Uova. Dopodiché, prese le altre due, le pose sulle fronti di Tadase e Ikuto, che assorbirono la luce.


Tadase POV: Lentamente il ricordo riaffiorò: io mi stavo innamorando di Hoshimi! Come in sogno, rividi lei che mi chiudeva nella Bolla di vetro e mi sottraeva quello che ora sapevo essere il ricordo di cosa provavo per lei. Sbattei gli occhi e mi alzai, barcollando. La Cometa mi sorresse, facendomi arrossire un po'. Quella, però, era la sensazione migliore del mondo.

Amu POV: Mi avvicinai a Ikuto, aiutandolo a rialzarsi. Lui mi guardò e sussurrò: "Fratellino... È vero... È innamorato di Hoshimi..." Io ero contenta per Tadase: Hoshimi lo avrebbe reso felice... Ikuto mi riscosse dai miei pensieri: "Sai che Fortuna Amuleto rispecchia la mia Amu ideale?" Io guarda il mio vestito: buffo, avevo notato in quel momento che era praticamente da sposa. Un attimo... DA SPOSA?! "Ti voglio bene." Gli sussurrai dandogli un bacio sulla guancia. Kukai tossicchiò: "Ehm... avete finito?" Noi, rossissimi, ci alzammo, mentre Eru e Iru uscivano dalle uova, urlando: "Tadase è innamorato di Hoshimi!" Il mio amico, rosso come un pomodoro, sbottò: "Ragazze!" Anche Utau le sgridò, ma ormai il danno era fatto. Comunque, dopo un po' ci mettemmo a dormire, dato che eravamo esausti.
La mattina dopo, ci rimettermi in viaggio. Viaggiammo per diverse ore, a volte in volo, a volte camminando, guidati da Hoshimi, che sembrava sapere bene dove andare. A un tratto, Mirai le chiese: "Hoshimi-chan, dove stiamo andando?" "Alla Caverna dei Segreti, Mirai." "E come la riconosceremo?" Domandò Subarashi. "Non ci saranno più stelle e a un certo punto ci troveremo davanti a un'immensa caverna. Tuttavia, entrare sarà molto difficile: bisogna dimostrare di esserne degni. Quando, e se, riusciremo a entrare, ognuno di voi dovrà superare una prova, poiché nel punto più profondo della caverna si trova il Tesoro della Luce. Tuttavia, per arrivarci dovrete, appunto, superare le pericolose prove individuali: una volta entrati nella caverna, lo Spirito delle Stelle canterà il Primo Indizio che darà un'indicazione per superare la prima prova e così via. Tuttavia, sarà complicato, perché Yami farà di tutto per impedirlo, dato che anche lei vuole impossessarsi del Tesoro. Dato che la conosco, deduco che cercherà di ingannarvi: fate attenzione! Ah, c'è un'ultima cosa: se fallirete le prove, resterete prigionieri per sempre. Se anche solo uno di voi vincerà prima di Yami, però, il Tesoro gli apparterrà di diritto. Comunque, lei può entrare nella caverna senza dover dimostrare di esserne degna, dato che..." La Cometa si rattristò. Poi si riprese: "Comunque, la Caverna è ancora lontana, quindi sbrigatevi!" Aumentò la velocità del volo. A un tratto, le stelle dell'immensa strada si fecero più rade, e il cielo perse luminosità. Man mano che avanzavamo, non incontravamo più stelle. Dopo un po' ci trovammo di fronte a un'enorme parete di cristallo azzurro durissimo: la Caverna dei Segreti.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** L'attacco ***


Amu POV:  Atterrammo, avvicinandoci alla spessa parete di cristallo azzurro. La parete era altissima, con una rientranza, simile a una nicchia, poco distante da noi. Man mano che mi avvicinavo, notai che, oltre al cristallo, sulla parete c'erano tantissime piccole gemme colorate. Hikaru allungò la mano e toccò un piccolo diamante: questo vibrò, dandogli una scossa elettrica alla mano: "Ahia!" si lamentò lui. A un tratto, vidi una stellina gialla cadere dal cielo, seguita da molte altre. Ben presto, le stelline si unirono tra loro, come attratte da qualcosa, e formarono una lunga tunica, nella quale fece la sua comparsa il corpo di una donna: era piuttosto alta ed era vestita solo con la tunica di luminosissime stelline gialle. Il viso era ovale, contornato da lunghi capelli dorati, raccolti in un'elaborata acconciatura che ricordava un prato fiorito. L'espressione era serissima. Hoshimi disse, riverente: "Salve, Spirito delle Stelle." "Ciao, Cometa!" La voce dello spirito era melodiosa, ma dura. "Perchè siete qui?" "Yami, l'Oscura Signora delle Tenebre, vuole impossessarsi del Tesoro della Luce per dominare lo spazio, il tempo e le Uova del Cuore!" Lo spirito chiuse gli occhi: "Percepisco la verità nelle tue parole, ma anche rabbia, tristezza e senso di colpa. Perchè ciò, Cometa?" Hoshimi abbassò la testa: "Mi dispiace, Spirito. So che queste emozioni sono proibite alla Cometa, ma non posso fare a meno di provarle. Vedi, io e Yami siamo..." Una fragorosa risata interruppe la mia amica: in piedi su una stella nera apparsa chissà da dove, c'era Yami. "TI prego, Suisei-chan*, non scherzare: quell'aria da brava ragazza non ti si addice!" Hoshimi urlò: "Non mi chiamare così! Non puoi più farlo!" "Bla bla bla..." La canzonò lei. Hoshimi gridò: "Turbine di petali!" Un vortice di petali iridescenti si diresse verso Yami. Lei, con un gesto della mano, li bloccò, facendoli sparire. La Signora delle Tenebre schioccò le dita, e un turbine di piume nere avvolse Hoshimi, che gemette di dolore. Nadeshiko sfiorò la spilla di ametista sul kimono e cominciò a danzare, leggera come una piuma: nel frattempo, i nastri legati dietro il suo abito si alzarono, mentre lei diceva: "Abito di piume... Danza dei Fiori di Ciliegio!" I nastri legarono Yami. Lei, però, brillò di rosso e si liberò, cominciando ad attaccarci con sottili lame di ghiaccio affilatissime. Le lame si diressero verso Utau: Kukai, allora, toccò la stella di topazio appuntata sulla sua giacca, mettendosi davanti alla mia amica: subIto un'enorme stella blu e gialla comparve davanti all'ex Jack's Chair, mentre lui diceva: "Parata Stellare!" Era nella posizione di un portiere che para un calcio molto forte. Le lame di ghiaccio, a contatto con la stella, si frantumarono,lasciando indenni i miei amici. La ragazza in nero,però, non si arrese: dalle sue mani si sprigionarono rami spinosi, diretti verso Nagihiko e Kairi. I due stavano immobili, con gli occhi vuoti.


Nagihiko POV: Dov'ero? Non lo sapevo. Ero immerso in una sorta di liquido viola. Ciononostante, riuscivo a respirare. A un tratto, mi accorsi che non riuscivo più a controllare il mio corpo: qualcosa di invisibile mi costringeva all' immobilità. Più cercavo di divincolarmi, più resistere era faticoso. Dopo un po', vidi una sagoma familiare: "Kairi!" Il ragazzino dai capelli verdi si girò: sembrava spaventato: "Nagihiko! Dove siamo?" "Non lo so... da quanto siamo qui?" Kairi rispose: "Da poco, credo. Ho la sensazione che il tempo qui sia distorto!" Musashi confermò: "Ci troviamo nella vostra mente, Ragazzi. Yami deve averci incantati! Tuttavia, le vostre Anime sono riuscite a entrare in contatto. Comunque, mentre voi siete qui da un po', là fuori è passato solo qualche secondo!" Eeeeeh??


Amu POV: Non capivo: cos'era successo ai ragazzi? Comunque, Rima e Yaya si misero davanti a loro, usando i poteri delle Pietre: la prima urlando "Numero del Pagliaccio!" E facendo comparire un enorme naso da pagliaccio, la seconda esclamando: "All'attacco, mattoncini delle costruzioni!" Facendo apparire un sacco di mattoncini, che formarono un muro. Tadase, per finire, usò l'Holy Crown, proteggendoci tutti e dicendo alle ragazze: "Rima, Yaya, svegliateli! Ai rovi penso io!" I rami spinosi si ingrandirono, avvolgendo la cupola dorata. Ben presto, ci ritrovammo chiusi in una sorta di cupola di rami, oltre a quella d'oro. Rima si avvicinò a Nagi e Yaya a Kairi: "Ragazzi, svegliatevi, per favore!" Li implorò Yaya, a cui diede man forte Rima: "Nagi, ti scongiuro!" E gli diede un bacino sulla guancia, mentre l'Ace's Chair faceva lo stesso con Kairi. I due si riscossero e i loro occhi ripresero colore: "R-Rima..." balbettò Nagi. Poi ci raccontò del liquido e che, dopo aver sentito qualcosa di caldo sul viso, si era sentito sollevare e si era ritrovato davanti a noi. Lo stesso valeva per Kairi. Tadase emise un gemito: i rami stavano diventando sempre più pesanti, e la protezione dorata era crepata in alcuni punti. Le braccia del mio amico, strette attorno allo Scettro, tremavano, segno che stava per crollare. Kairi lo rassicurò: "King's Chair, lascia fare a me!" E sfiorò la foglia di smeraldo appuntata sullo Yukata maschile che indossava: "Voce Smeraldina!" Sussurrò. Poi disse: "Io vi chiedo aiuto, piante che ci avvolgono: lasciateci andare! Seguite la via della verità e abbandonate quella dell'inganno!" I rovi, pervasi da una tenue luce verde, si ammorbidirono, staccandosi dolcemente dalla protezione. Tadase, esausto, cadde a terra, mentre Yami, inorridita, sembrava aver perso la lingua. Lo Spirito delle Stelle, approfittando del momento, alzò un braccio e schioccò le dita: Yami si ritrovò imprigionata in una sfera d'energia, completamente immobile. Lo Spirito commentò: "Però! Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere dalla Custode della Notte!" "Custode della Notte?" Chiese Ikuto. "Vi dirò tutto più tardi. Ma ora,bisogna aiutare Tadase!" E indicò il King's Chair, svenuto. Hoshimi gli mise le mani sul petto, mentre la stella che aveva in fronte brillava di arancio. Il mio amico aprì gli occhi e si alzò, mentre Hoshimi disse: "Ordunque, Spirito, ti chiediamo di metterci alla prova: vogliamo entrare nella Caverna!" Lo Spirito replicò: "Non ce n'è bisogno. Il fatto che vi vogliate bene e che abbiate rischiato la vita l'uno per l'altro è lodevole: potete entrare, Guardiani. Ma..." "Ma?" "Ma dovrete comunque superare le prove individuali a cui il Tesoro della Luce vi sottoporrà: come probabilmente Hoshimi vi ha detto, se anche uno solo di voi ce la farà, potrete accedere al Tesoro. Se però non ce la farete, non potrete mai più tornare a casa." "Questo lo sappiamo. Ma siamo pronti!" Esclamò Ikuto. "Bene." Lo Spirito alzò una mano: alcune gemme si spostarono, formando la sagoma di una porta. Io mi avvicinai e spinsi la gemma che faceva da maniglia: un'apertura si spalancò, permettendoci di entrare.

*piccola Cometa in giapponese.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Uovo di Diamante e Coniglietto di Quarzo ***


Ikuto POV: Entrammo nella Caverna dei Segreti, seguiti dallo Spirito delle Stelle. Eravamo in un enorme corridoio di cristallo azzurro grezzo, costellato di gemme colorate. Hikaru era estasiato: "Wow... La mia collezione si arricchirebbe tantissimo con queste pietre mai viste!" Nel ricordare la collezione di pietre preziose andata distrutta durante la battaglia finale, il suo sguardo si intristì. Amu lo tranquillizzò: "Hikaru... anche se la tua collezione non c'è più , ora hai degli amici, che ti vogliono bene..." Hoshimi ci disse: "Guardiani, sapete perché Yami viene chiamata la 'Custode della Notte'?" "No. Però mi sembrava che fossi triste per questo. Che hai?" Chiese Yaya. La Cometa rispose: "Un tempo, Yami era appunto la 'Custode della Notte', ovvero colei che decideva quando far tornare gli Shugo Chara nel cuore dei portatori, quando mandare sogni premonitori agli umani e cosa fare se un Uovo del Cuore si rompeva. Inoltre, io e lei siamo sorelle." "Cooosa?" Urlò Utau. Hoshimi continuò: "Siamo nate dalla stessa stella. Comunque, mentre io la difendevo, lei è stata una traditrice: eravamo state attaccate da tre Uova X arrivate per sbaglio. Io cercavo di purificarle, ma lei le ruppe. Io mi arrabbiai, ma lei si giustificò dicendo di essere stata costretta a farlo. Io sulle prime non vi avevo dato peso, ma lei mi disse 'Non dirmi che non lo avresti fatto anche tu! Le Uova X vanno distrutte!' Io replicai 'Non è così! Vanno purificate!' Così, chiedemmo allo Spirito delle Stelle, che diede ragione a me. Sentendosi in colpa, ma covando anche rancore per me, lei divenne la Signora delle Tenebre, e da allora cerca di impossessarsi del Tesoro della Luce per fare in modo che tutte le Uova del Cuore esistenti diventino Uova X e lei le possa distruggere!" Hoshimi aveva le lacrime agli occhi. "Comunque, ho intenzione di usare il Tesoro per farla tornare come prima: le boccette non possono influire sulla via delle Stelle!" Lo Spirito delle Stelle la interruppe: "Ora, ognuno di voi dovrà entrare in una galleria." Disse. Hoshimi indicò dodici lunghissime gallerie, ognuna di un colore diverso. Ciascuno entrò in quella del proprio colore, e io entrai in quella argentata. Subito una pesante parete di metallo chiuse l'ingresso: non si poteva tornare indietro.

Hikaru POV: Stranamente, il corridoio trasparente era l'unico senza gemme. Ciò rendeva il tutto piuttosto inquietante: sulla superficie, il mio volto si rifletteva un sacco di volte. "Non lasciarti ingannare dal passato..." Lo Spirito delle Stelle, in lontananza, aveva cantato l'indizio per superare la mia prova. Solo che non sapevo come interpretarlo. Subarashi chiese: "Che facciamo ora?" "Non lo so." Risposi. "Forse affronteremo la prova." "Esattamente!" A parlare era stato... Un attimo... Quello ero io! Il "me" della grotta era vestito con un completo molto elegante e una cravatta blu. "Tu chi sei?" Chiesi. Lui rise: "Ma come, non mi riconosci? Io sono te!" Io feci un passo indietro: "Cosa vuoi?" "Calma, calma. Voglio solo mostrarti questo!" Il ragazzino mise le mani a coppa, facendo apparire una pietra meravigliosa: un bellissimo cristallo azzurro cielo, finemente levigato. Io ero quasi ipnotizzato: era una meraviglia! Istintivamente, mi avvicinai, cercando di prenderla in mano, ma il "me" fece sparire la pietra. Io protestai, ma lui replicò: "Se vuoi questa bellissima pietra dovrai seguirmi!" Io non avrei voluto, ma qualcosa dentro di me mi diceva: "Avanti... che male c'è?" Acconsentii. L'Hikaru della grotta mi prese per mano e il paesaggio di cristallo svanì. Ora ci trovavamo nella sede della Easter, nel mio ufficio: rivedendolo, provai una fitta al cuore, ricordando quant'ero stato triste e solo. A un tratto, mi ritrovai seduto sulla mia sedia, dietro la tenda. Il "me" della caverna sparì, mentre un impiegato della Easter entrava, dicendomi: "Come stai, Hikaru?" Poi mi accarezzò la testa: "Stai crescendo molto, eh?" Io sorrisi, la sua compagnia era piacevole: finalmente qualcuno che non mi chiamava Gozen... L'uomo mi disse di chiamarsi Katsute* e di essere lì per me: aveva trovato una pietra che pensava mi potesse interessare. Mi fece vedere il bellissimo cristallo che avevo già visto nella grotta. Katsute mi disse, a malincuore: "Purtroppo, per averlo c'è un prezzo da pagare." "Cioè?" Chiesi. "Cambiare il passato." "Cioè?" Ripetei. "Devi usare la tua boccetta per tornare a prima che tu avessi un Uovo del Cuore. Inoltre, potrai evitare di sentirti solo, perché ci sarò io con te." Per qualche motivo, io avevo ormai dimenticato i Guardiani, Hoshimi, Yami e perfino Subarashi: il mio pensiero fisso era di cambiare il passato, per non sentirmi più così solo e triste. Subarashi fece per dire qualcosa, ma la Chara Transformation si sciolse all'improvviso, mentre lui si richiuse nel suo Uovo, che divenne grigio e si infilò nella tasca della mia uniforme. Io presi la boccetta a forma di Uovo, la stappai e bevvi il contenuto. Poi dissi: "Desidero tornare nel mio passato per cambiarlo." Una luce bianca mi avvolse, mentre una voce stentorea mi esplose nelle orecchie: "Addio, Uovo Trasparente... ne restano undici." Io mi ritrovai nel mio ufficio, con tutte le mie pietre intorno. Tra loro, troneggiava il bellissimo cristallo azzurro. Io mi sentii felice, ma un'enorme uovo di Diamante si materializzò intorno a me. Di colpo, ricordai i miei amici, la Cometa e la Via delle Stelle. Mi risuonarono in mente le parole dello Spirito "Non lasciarti ingannare dal passato..." Ma ormai era tardi, Subarashi era sparito. E io avevo fallito la prova.


Yaya POV: La galleria rosa era molto bella, punteggiata di piccole gemme gialle e rosse: insomma, la descrizione del mio costume di Bimba Piccola, pensai sorridendo. A un tratto, udii la voce melodiosa dello Spirito: "Ricordati che la fantasia è importante quanto la realtà." Cosa significava? Pepe disse: "Yaya dechu... Adeccho afflontelemo la plova dechu. Ho paula dechu." Io la rassicurai: "Tranquilla... Non potranno niente contro l'imbattibile Yaya! Avanti, prova, ti sto aspettando!" Mi pavoneggiai. Dopo un po', sentii una voce acuta sussurrare: "Ma tra non molto sarà tutto finito..." "Chi sei? Fatti vedere!" Urlai. Davanti a me si materializzò una bimbetta di circa quattro anni, dai capelli rossi legati in treccine. La bimba sorrise innocentemente: "Io sono solo una bambina triste." "Triste?" "Sì, perché dovrò crescere." "Bah, tutti crescono, prima o poi." "Ma io non voglio!" La bimba pestò i piedini per terra. "E scommetto che non lo vuoi neanche tu." Quelle parole mi colpirono. In effetti, Pepe era nata dal mio desiderio di non crescere... La bambina sorrise: "E dai... so bene che vuoi rimanere bambina... Pensaci: diventando grande, Pepe sparirà! Inoltre, non potrai più sognare come un tempo e sarai triste..." La ragazzina aveva ragione! Io non volevo crescere, non volevo rinunciare ai miei sogni e a Pepe! La mente mi si annebbiò: nella testa avevo un solo pensiero: "Voglio continuare a sognare... voglio continuare a sognare..." Quella frase mi rimbombava in testa come una cantilena. La bimba mi disse: "Avanti, usa la boccetta per non crescere! Così sarai felice e potrai sempre contare sugli altri!" E mi mostrò uno specchio comparso dal nulla: mi ritraeva da adulta, annoiata e triste, senza Pepe. Poi, l'immagine sfumò e comparve la mia sagoma da bambina, allegra e senza affanni, con Pepe che svolazzava e mi diceva: "Shai... Hai fatto ploplio bene a non clescele..." Senza che me ne rendessi conto, la mia mano era già sulla boccetta: avevo un brutto presentimento, ma lo ignorai e stappai la bottiglietta, bevendo il contenuto. Esclamai: "Desidero rimanere per sempre bambina!" Il mio corpo fu pervaso dalla luce e mi ritrovai seduta, ancora trasformata, in un asilo. Ero su un tappetino verde, circondata da giocattoli e fumetti. Subito cominciai a giocare con Pepe, ma lei, all'improvviso, si chiuse nel suo Uovo, sciogliendo la Chara Transformation. Io mi sentii una sciocca: avevo realizzato in quel momento di non aver superato la prova. Scoppiai a piangere: ora sarei rimasta per sempre prigioniera nella Caverna, senza più rivedere i miei amici e soprattutto Kairi! Le mie lacrime, a contatto con il pavimento, si cristallizzarono, formando un'enorme quarzo rosa a forma di coniglietto, che mi imprigionò. Feci appena in tempo a sentire: "Addio, Coniglietto Rosa. Ne restano dieci." Poi più nulla.

*"passato" in giapponese.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Foglia di smeraldo, Palla da basket di Iolite, Stella di topazio ***


Kairi POV: Io ero entrato nella galleria verde smeraldo. Uhm, quel verde era più sul verde pino che non sullo smeraldo. Avrei potuto scriverci una relazione...
No, non era il momento di pensare a cose del genere! Io dovevo concentrarmi sulla prova! Ero incorreggibile... Mentre camminavo, mi accorsi che la Caverna era costellata di cristalli di carbonio puro (ovvero, diamanti. Perché devi farla tanto lunga? Nda). Sentii In lontananza la voce melodiosa dello Spirito delle Stelle. Diceva: "È più facile di quanto sembri..." L'indizio! "Che cosa vuol dire?" Mi chiesi. "Ma dai, ancora non l'hai capito, presidente?"
A parlare era stata una ragazza, di circa cinquemilaottocentoquaranta giorni (per chi non lo sapesse, sedici anni Nda Ma potevano arrivarci anche da soli! Nd Kairi Zitto e pensa alla tua prova Nda) comparsa dal nulla: indossava un abito azzurro, con sopra ricamati caratteri complicatissimi ed era scalza. I capelli erano neri, legati in una treccia fermata da in nastro blu. "Chi siete voi, madamigella?" Chiesi. Lei sorrise beffarda: "E siamo a due. Mamma mia, non ti facevo così ignorante!" Io mi sentii oltraggiato: come si permetteva di darmi dell'ignorante? Poi pensai: doveva essere la prova! Dovevo stare calmo...
"Di cosa state parlando, signorina?" "E tre. Siamo a tre cose che non sai. Sei veramente un disastro..." Io non mi scomposi: "Siete per caso la prova che devo affrontare?" "E quattro! Comunque, la risposta è sì: la tua prova consiste nel leggere i Kanji scritti sul mio abito!" E si tolse il vestito, rimanendo in sottoveste bianca. Io, rosso in viso, replicai: "Spogliarsi di fronte a un estraneo è indecoroso per una fanciulla!" "Quanto la fai lunga... su, leggi!" Distese l'abito sul pavimento verde della galleria, permettendomi di vedere bene i caratteri scritti sulla stoffa. Io guardai e riguardai quei caratteri, che in tutto erano dieci, finché non mi girò la testa, ma niente: erano troppo difficili, e io ero solo alle elementari! Nemmeno Musashi sapeva aiutarmi: erano troppo difficili anche per lui. La fanciulla esclamò: "Tempo scaduto! Allora, cosa c'è scritto?" "Io....io..." Balbettai, con gli occhi lucidi. "Tu non lo sai, vero?" Mi schernì lei. "Ma del resto, quella sempliciotta di Yaya ha fallito, quindi il suo amichetto non poteva che fare altrettanto!" Io mi infuriai e urlai: "Non parlare male di Yaya, brutta..." "Ahi ahi ahi, presidente, ci stiamo arrabbiando, eh?" Rise lei. Poi si fece pensierosa e disse: "Però c'è un modo per saperli leggere e superare la prova..." "E sarebbe?" Chiesi ansioso. "Bere l'acqua della boccetta e desiderare di poterlo fare!" Io mi insospettii. "È troppo facile!" Sbottai. Poi mi ricordai: il messaggio dello Spirito era 'È più facile di quanto sembri'. La ragazza rise e, come se mi avesse letto nel pensiero, esclamò: "E dai, il suggerimento dello Spirito era quello! Tra l'altro, sai che con il Tesoro della Luce potrai rivedere la tua cara Yaya?" Ero molto tentato di esprimere il desiderio... E poi, volevo rivedere Yaya! Musashi mi avvisò: "Kairi, prendere scorciatoie non è la cosa giusta!" Cominciava ad irritarmi... "Ti prego, ascoltami! Questa non è la strada verso la verità!" Io urlai:"Sta' zitto! Yaya ha fallito la prova, quindi devo andare avanti anche per lei, visto che non posso salvarla con la boccetta!" Ormai fuori di me, presi il piccolo contenitore di vetro verde a forma di foglia. Lentamente, tolsi il piccolo tappo, accostandomi la boccetta alle labbra. L'acqua magica era piuttosto dolce, e la bevvi volentieri. Quando finii di bere, dissi: "Desidero essere in grado di leggere i Kanji scritti sul vestito." mi avvicinai al vestito,  guardando i caratteri.
Che cosa??? Non riuscivo a leggerli! Chiesi spiegazioni alla giovane. Lei, per tutta risposta, cambiò il suo sorriso in un ghigno sadico: "Tu hai desiderato leggere i Kanji scritti sul vestito..." "Esatto!" Replicai. "Ma non ti ha minimamente sfiorato l'idea che quelli non fossero Kanji?" Sussultai, sbarrando gli occhi: "Ma allora... Questo significa che..." " Esattamente! La risposta era 'Sull'abito non ci sono Kanji!' Ma tu hai voluto rivedere la tua Yaya a tutti i costi e hai avuto troppa fretta. Mi dispiace, presidente: hai perso." La fanciulla in sottoveste svanì, mentre l'abito, come mosso da una mano invisibile, mi si avvicinò fluttuando. Io urlai: "Tecnica segreta: Spada di Tuono!" Le mie Katane tagliarono la stoffa, riducendo il vestito in brandelli. Tirai un sospiro di sollievo, ma poi notai che il malefico indumento si stava ricomponendo! Uno dei brandelli, non ancora attaccato agli altri, avvolse le mie spade, frantumandole. Ormai disarmato, indietreggiai, ma il vestito, ormai ricomposto, mi raggiunse, avvolgendomi completamente. Percepii che lo yukata e i sandali di legno svanivano, lasciando posto alla mia divisa scolastica, mentre gli occhiali ricomparvero sul mio viso: la Chara Transformation si era sciolta. Sentii sotto le dita il mio Uovo del Cuore: Musashi vi era tornato.
Cercai di divincolarmi, ma inutilmente: la morbida stoffa azzurra mi aveva imprigionato. L'abito si indurì improvvisamente, mentre cambiava colore, diventando verde trasparente. Con orrore, capii che si stava trasformando in un enorme smeraldo a forma di foglia. La pietra mi inglobò del tutto. Sentii una voce potente gridare: "Addio, Foglia verde! Ne restano nove." Poco prima di perdere i sensi, sussurrai, con le lacrime agli occhi: "Sono stato uno sciocco e ho fallito. Perdonami, Yaya..."


Nagihiko POV: La galleria dov'ero entrato era molto piacevole da guardare : sulle pareti indaco erano incastonate piccole gemme luccicanti, mentre il pavimento, sempre indaco, era attraversato da righe più chiare che si intrecciavano per formare un motivo floreale. Mentre percorrevo il tunnel, sentii una voce melodiosa: riconobbi quella dello Spirito delle Stelle. Capendo che stava intonando l'indizio, aguzzai le orecchie: diceva "Non guardare il mare o ti ci perderai." Ritmo chiese: "Secondo te cosa significa?" Io scossi la testa: non ne avevo la benché minima idea. A un tratto, sentii una musica molto dolce, che riconobbi subito: era la base musicale del mio ultimo spettacolo come ballerino! Istintivamente, mi misi a danzare lentamente, seguendo i passi che avevo imparato anni addietro. Mi muovevo con sicurezza, cercando di dare il meglio di me, anche se non avevo un pubblico, senza pensare a come fossi vestito, da basket, senza kimono. Poi, sul più bello, la musica finì. Io mi fermai di scatto, mentre qualcuno applaudiva. Subito chiesi: "Chi è là? Fatti vedere!" Dall'ombra uscì una ragazza di circa quindici anni: i suoi lunghi capelli erano bianchi come la neve e gli occhi blu come il mare. Indossava un kimono azzurro e verde, decorato con motivi che ricordavano le onde del mare. Ai piedi aveva i classici sandali di legno e un paio di calzini bianchi. La sconosciuta mi salutò: "Ciao, Nagihiko! Io mi chiamo Umi e sono la tua prova!" E fece un piccolo inchino. Io ricambiai il saluto, inchinandomi a mia volta. Poi chiesi: "In cosa consiste la mia prova?" "Devi danzare meglio di me." Rispose lei. "Tutto qui? Una semplice gara di ballo? Ci dev'essere sotto qualcosa..." Pensai. Umi replicò: "Non c'è sotto niente di losco." Ehi, mi aveva letto nel pensiero! La ragazza mi si avvicinò e mi prese per mano. Subito ci avvolse una tenue luce rosa. Umi spiegò: "Adesso andremo nel Teatro dei Sogni. Lì, dovremo danzare. Chi di noi sarà più acclamato dal pubblico, avrà vinto!" Io riflettei: era sempre troppo facile...
La luce svanì. Come mi aveva detto Umi, mi ritrovai in un teatro, su un palco di legno. La platea era stracolma di gente, seduta in silenzio su morbide poltroncine rosse. Io mi guardai: la tenuta da Beat Jumper era sparita! Al suo posto, indossavo un kimono blu, decorato con fiori di ciliegio bianchi e azzurri: insomma, era simile all'uovo di Ritmo, pensai sorridendo. I miei capelli erano legati in uno chignon, fermati da una molletta azzurra. "Vuoi che cominci io?" Chiese Umi. Io pensai: "Se la lascio cominciare avrò modo di studiarla e di capire i suoi punti deboli!" "D'accordo!" Dissi. "Bene." La ragazza avanzò e io mi Scostai, andando dietro le quinte.
I suonatori cominciarono a pizzicare le corde degli Shamisen. Umi cominciò a ballare, leggera come una piuma. Io sussurrai a Ritmo: "Devo ammettere che è proprio brava." "Già. Ma tu ce la farai comunque, vero Nagi?" Disse allegramente il mio Shugo Chara. "Certo!" Poi ripresi a guardare Umi. Man mano che si muoveva, però, cominciai a sentirmi strano: la testa mi girava e avevo sonno. Trovai una sedia e mi sedetti, continuando a guardare la giovane che danzava. Dopo un po', mi accorsi che non riuscivo a staccare gli occhi da lei: era come se fossero incollati. La musica finì e Umi fece un inchino al pubblico, che applaudì estasiato. Anch'io battei piano le mani. Umi venì dietro le quinte e mi si avvicinò: "Ora tocca a te, Nagihiko. Prima, però, guarda qui: secondo te dovrei migliorare?" E riprese a danzare. Come prima, ricominciai a sentirmi stanco. Gli occhi mi si chiusero. Umi mormorò: "Nagihiko, so che vorresti dormire... Puoi farlo, se vuoi. Ma non supererai la prova, se ti addormenti." A quelle parole, pensai: la boccetta! Presi il piccolo contenitore indaco, lo stappai e bevvi. Dopodiché, dissi: "Desidero avere abbastanza forze per danzare!" Pian piano, riacquistai le forze. Mi alzai e, ancora un po' a fatica, mi diressi verso il palco. Quando fui davanti al pubblico, cominciai a ballare, seguendo le note dei suonatori. Mentre danzavo, però, mi accorsi che Umi era scesa in platea e ora sedeva tra gli spettatori. Di nuovo, qualcosa mi costrinse a guardarla, tanto che sbagliai molti passi. Quando ebbi finito, il pubblico mi fischiò. Io mi bloccai, con le lacrime agli occhi. Umi salì di nuovo sul palco e sorrise beffarda: "Non guardare il mare o ti ci perderai... Hai capito cosa significava?" Io scossi la testa. Lei mi rise in faccia: "Eppure sei giapponese, no? Cosa significa il mio nome?" Io sbarrai gli occhi: mare. Umi significava Mare! A quel punto capii: non avrei dovuto cercare di capire i suoi punti deboli, avrei dovuto semplicemente danzare! Così, mi ero perso nel mare, avevo sprecato la preziosa boccetta e avevo fallito la mia prova! Ormai era tutto chiaro.
Il teatro svanì, e io mi ritrovai nella galleria, di nuovo trasformato con Ritmo. Tirai un sospiro di sollievo, ma durò poco: Umi era apparsa, con un ghigno malefico dipinto sul volto. La ragazza mi schernì: "Povero Nagi... Hai voluto scoprire i miei punti deboli a tutti i costi e hai fallito... Addio." I capelli bianchi si scurirono e l'abito verde e azzurro diventò nero. "Yami! Che ci fai qui?" "Lo Spirito delle Stelle non mi ha imprigionato bene... Quindi, eccomi qua!" Rise lei. Io, ancora affaticato, sfiorai la spilla di Iolite appuntata sulla giacca. "Terzo tempo ultraveloce!" Feci apparire la palla da basket di luce blu e iniziai a palleggiare, velocissimo. Ben presto, muovendomi a zig zag arrivai dietro a Yami, che non capiva come fermarmi. Gridai: "Tiro infuocato!" Lanciai la palla addosso alla donna. Dopo una nuvola di fumo, Yami mi colpì con un raggio di luce viola, che mi fece perdere definitivamente le forze. Caddi a terra, esausto. La ragazza in nero lanciò nell'aria una bizzarra polverina blu e sparì in una nuvola di scintille giallastre. La polverina si attaccò ai miei vestiti sempre di più, finché mi sommerse. La polvere si trasformò in un immenso cristallo di Iolite a forma di palla da basket. Ritmo si chiuse nel suo Uovo, sciogliendo la Chara Transformation. Il cristallo si ispessì, imprigionandomi del tutto. Sentii un grido: "Addio, Palla indaco. Ne restano otto." Poi più nulla.


Kukai POV: La galleria arancione rispecchiava i miei gusti in fatto di colori: le pareti arancioni erano costellate di gemme bianche e nere. Questi colori mi piacevano per due motivi:
1 Il calcio.
2 Gli Shugo Chara di Utau

Amavo quella ragazza... Daichi mi riscosse: "Kukai, Riprenditi! So che sei innamorato di Utau, ma ora devi pensare alla prova che ti aspetta!" "Hai ragione, Daichi. Scusa..." Mi fermai: avevo appena sentito la voce dello Spirito delle Stelle che diceva: "Lasciati guidare dal cuore e andrai oltre le menzogne..." Mi comparve un gocciolone dietro la testa: "Sì, ma... che vuol dire?" "Che è l'indizio per superare la prova, no?" A parlare era stata una figura molto familiare....
"Utau!" Gridai. La bellissima cantante, trasformata in Fascino Divino, mi disse: "Sai, Kukai... Io... io..." Sbiancò e sbarrò gli occhi,cadendo a terra. Io corsi da lei, preoccupato: "Utau, che hai?" Lei sorrise a fatica: "Sono debole... Yami mi ha attaccata mentre cercavo di superare la mia prova. Fortunatamente, sono riuscita ad arrivare qui!" Io mi insospettii, pensando all'indizio dello Spirito delle Stelle. Le dissi: "Dimmi, Utau, ti ricordi il nostro primo bacio?" Lei fece un' espressione sognante: "Già... Mi è piaciuto tanto!" "Ma non avevi detto che ero un principiante?" Lei balbettò: "S-Sì. .. però è stato bello lo stesso!" Io continuai: "Sai, dovremmo tornare in quello studio di registrazione dove ci siamo baciati...." "Sono d'accordo!" Io ebbi un sussulto, ma decisi di mantenere la calma. La aiutai ad alzarsi e le feci: "Sai..." La Sbattei contro il muro con forza. "Noi non ci siamo baciati in uno studio di registrazione. Non è vero, cara prova da affrontare?" 'Utau' sorrise sadica: "Ti sbagli. La prova la avrai più avanti. Evidentemente sei più furbo di quanto pensassi!" Utau tremò e si sciolse, diventando una pozza d'acqua rosa viscida, che sparì. Un bimbetto apparso dal nulla applaudì: "Bravo, Kukai! Ma ora devi affrontare la tua vera prova!" Mi prese per mano e mi condusse in uno studio della Easter. Lì, vidi Utau: stava cantando "Ali di farfalla", la canzone con cui estraeva le Uova del Cuore! Mi tappai le orecchie, gridando: "Utau, smettila! Ti prego! Non cantare quella canzone!" Il bimbo sorrise: "Sai, con la boccetta puoi cambiare il passato: se lo fai, Utau non avrà mai fatto parte della Easter e sarà felice!" "Utau..." mormorai. "Percepisco che il tuo cuore lo desidera... coraggio! Utau sarà felice... Utau sarà felice..." Io pensai: "Potrei davvero aiutarla." La canzone finì e Utau cadde a terra, urlando: "Basta! Non voglio più far parte della Easter! Kukai, aiutami!" Quelle parole mi colpirono. Istintivamente, presi la boccetta arancio, la stappai e bevvi, dicendo: "Desidero che Utau non abbia mai fatto parte della Easter." Il bimbo rise: "Addio, Kukai." E mi colpì con un raggio di luce blu, catapultandomi davanti all'Utau del passato, che, non facendo parte della Easter, ormai mendicava per strada. "Chi sei tu? Cosa vuoi da me?" Urlò. Io mi sentii uno sciocco. Avendo cambiato il passato, non l'avrei mai conosciuta! Il bimbo riapparve e disse: "Tranquillo, in realtà il passato non è cambiato. Semplicemente, non mi hai sconfitto. Hai fallito." Io mi misi a piangere, disperato. Daichi cercò di consolarmi, ma all'improvviso il suo Uovo si chiuse, mentre il completo verde lasciava il posto alla mia uniforme scolastica. Intorno a me comparve una stella di topazio, che mi imprigionò. Ma ormai, io ero distrutto, quindi quasi non me ne accorsi. Un grido mi scosse: "Addio, Stella Arancione. Ne restano sette." Appena mi chiesi cosa significasse, persi i sensi.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Fiore di ametista, Goccia di Rubino ***


Nadeshiko POV : Da quanto tempo stavo camminando? Secondi, minuti, ore? Era impossibile da dire. Dato che non c'era niente di meglio da dare, prima della prova, iniziai, per l'ennesima volta, a osservare le pareti e il pavimento: le pareti erano di ametista, di un delicato color lavanda, con sopra incastonate gemme rosa chiaro a forma di fiore. Il pavimento era di un viola più scuro, con motivi astratti.
Di colpo, ebbi un forte capogiro e una sensazione di pericolo prese il sopravvento sulla noia. Il capogiro diventò un' emicrania, che mi fece cadere a terra dal dolore, con le mani premute sulle orecchie e gli occhi chiusi. Cercando di respirare, sentii una voce potente esplodermi nelle orecchie: "Addio, Palla indaco. Ne restano otto." Davanti agli occhi mi balenò l'immagine di Nagihiko, intrappolato in una palla da basket di Iolite. Io gridai, in lacrime: "NAGI!!"
Piansi tutte le mie lacrime, non riuscendo a fermarle, in preda alla disperazione. Anche Temari era molto triste: dopotutto, era nata da lui!
Lo Spirito delle Stelle mi apparve accanto, accarezzandomi il viso: "Tranquilla, Fiore di ciliegio, non è morto. Ha fallito la prova, così come l'Uovo, il Coniglietto, la Foglia e la Stella." Sentendo quei nomi, ricominciai a piangere, nonostante mi facessero molto male gli occhi: "Hikaru, Yaya, Kukai, Kairi, Nagi..." sussurrai. Poi sollevai lo sguardo: " E ora? Cosa accadrà loro? Rimarranno lì per sempre?" Lo Spirito mi rispose senza scomporsi: "Sì." Il mondo mi crollò addosso: in poche ore, avevo già perso quattro miei amici e mio fratello!
Le lacrime ricominciarono a scendere. Lo Spirito disse: "Fiore di ciliegio, tu hai due indizi: il primo è 'Le illusioni si riconoscono dai dettagli'. Il secondo è: 'Se l'acqua sparirà il Fiore non ce la farà.' " Io mi girai verso di lei e urlai, isterica: "Come faccio a pensare alla prova se ho perso i miei amici e mio fratello!?" "Se supererai la prova, potrai usare il Tesoro della Luce per farli tornare. Ma ora, devi farti forza e andare avanti." Lo Spirito svanì in una nuvola di scintille dorate. Io mi asciugai le lacrime e cercai di alzarmi, anche se ero ancora molto scossa. Iniziai a camminare, quando sentii una voce molto familiare: "Forza... ce l'ho.... quasi fatta..." Io mi avvicinai al punto da cui la voce proveniva, e subito sentii una gioia incommensurabile: "Sei... davvero tu?" Mormorai. La figura, che era piuttosto alta, con lunghi capelli viola e occhi color nocciola, sorrise a fatica: "Nadeshiko..." Io avvertii di nuovo le lacrime pungermi gli occhi. Stavolta, però, erano lacrime di gioia. Saltai al collo del ragazzo vestito da baskettaro: "Nagi!!!" Poi, però, mi ricordai dell'indizio dello Spirito e pensai, diffidente: "Un attimo... Nagihiko ha fallito, quindi questa dev'essere la prova!" Subito iniziai a esaminarlo da cima a fondo, alla ricerca del piccolo dettaglio che mi avrebbe rivelato che si trattava di un'illusione. Lui, per tutta risposta, mi chiese, perplesso: "Ti senti bene, Nadeshiko?" Io annuii: "Certo..." "E allora perché mi stai fissando così? " Io non risposi e sfiorai la spilla, iniziando a danzare disegnando un quadrato. Poi dissi: "Abito di piume... Danza dei Fiori di Ciliegio!" I due nastri legati dietro al mio kimono si ingrandirono, intrappolando Nagihiko. Lui urlò: "Ma che ti è preso?" "Tu non sei Nagihiko, vero?" "Ma che..." Io continuai: "Non eri affaticato, prima?" "Mi sono ripreso." "Ma in pochi minuti mi sembra strano... Tra l'altro, non hai la stessa grazia nei movimenti di un ballerino. Inoltre..." Proseguii implacabile, seppure con la voce rotta. "Da quando la tua giacca da Beat Jumper ha i bordi neri?" Nagihiko sbiancò, per poi sorridere sadico: "Ma come siamo sveglie, Fiore di ciliegio!" I capelli si schiarirono, diventando castani. La divisa da pallacanestro diventò un vestito da sera nero. Sulla fronte comparve una stella di diamante. Io avevo capito che si trattava di...

"Yami! Che ci fai qui? E dov'è la mia prova?" La Signora delle Tenebre fece una finta voce dolce: "Oh... Ti riferisci a lui?" Aveva in braccio un bambino dai capelli blu di circa sei anni. Il bimbo era svenuto, con alcune piccole ferite sul viso. "Vedi, Fiore di ciliegio, questo bimbo avrebbe dovuto farti affrontare la prova, ma io ho pensato di 'sistemarlo' e di occuparmi di te personalmente. Volando, poggiò il bambino su una sporgenza di ametista in alto. Dopodiché, cominciò a camminare, avvicinandosi a me. "N-Non ti avvicinare!" Le intimai. Lei replicò, sempre con il suo tono falsamente dolce: "Avanti, cara... perché non mi attacchi?" Io stavo per farlo, ma Temari mi fermò: "Nadeshiko!" Sussurrò. "Possiamo usare il Valzer della Regina!" Io risposi: "È quello che abbiamo usato per purificare le Uova X con Rima quando Amu ha salvato Ikuto, giusto? Ma non possiamo farlo senza Rima!" Lei mi rassicurò: "Invece possiamo! L'effetto sarà meno potente, ma comunque efficace!" Mi strizzò l'occhio.
Yami si spazientì: "Se non mi attacchi, lo farò io." Agitò pericolosamente un dito in aria, dal quale scaturì un fulmine giallastro. Io lo scansai appena in tempo, poi dissi: "È il mio turno." Misi un braccio avanti, iniziando a volare, mentre la Caverna di ametista lasciava spazio alle stelle. Yami era spaesata. Io iniziai a ballare, poi esclamai: "Valzer della Regina." Un'alta, ma sottile, colonna di luce dorata e rosa comparve accanto a me, attirando a sé Yami che, una volta colpita dalla luce, lanciò un urlo disumano. Emettendo una luce blu, la mia nemica si liberò e, più furiosa che mai, urlò: "Eien no yami*!" Dalle sue mani si sprigionó un liquido nerissimo che coprì tutto, lasciandomi completamente al buio. Io, spaventata, sfiorai la spilla e dissi: "Petali del sole!" Luminosissimi e grandi petali di giunchiglia iniziarono a cadere, annientando le tenebre.
Yami, ormai infuriata, cominciò a mormorare un incantesimo. Man mano che la ascoltavo, mi sentivo sempre più inquieta, come se stesse per succedere qualcosa di davvero grave. A un certo punto, sentii un CRACK: la mia Ampolla dei Guardiani si era rotta, mentre Yami gioiva soddisfatta. Disperatamente, misi le mani a coppa cercando di raccogliere un po' d'acqua magica, ma questa evaporò appena toccò le mie dita. Mi sentii persa: cominciavo a essere molto stanca e ora non avevo più la boccetta! All'improvviso mi ricordai dell'indizio: non ce l'avrei fatta.
Il vapore scaturito dall'acqua magica si condensò, diventando violaceo e avvicinandosi a me. La Signora delle Tenebre sorrise sadica: "Mi dispiace, Fiore. Prova fallita." "Quindi la mia prova eri tu fin dall'inizio?" "Esatto. Vedi, quando ho tramortito quel bambino ho automaticamente preso il suo posto come custode. Quindi, ciao ciao!" Yami svanì in uno scintillio.
Il vapore viola mi avvolse completamente. Immediatamente, capii che stavo per fare la stessa sorte di Nagihiko. Il vapore si cristallizzò, diventando un' enorme ametista a forma di fiore di ciliegio. Mormorai: "Perdonami, Nagi..."
Udii un urlo: "Addio, Fiore di ciliegio viola. Ne restano sei." Io pensai: "Addio, Temari..." Feci appena in tempo a vedere il mio Shugo Chara chiudersi nel suo uovo, poi persi conoscenza.


Rima POV : Ormai stavo camminando da diverse ore. Quanto mancava ancora? Tutto quel rosso mi faceva girare la testa:
Le pareti della galleria erano color ciliegia, costellate di gemme arancioni e gialle.
Sentii, finalmente, il canto dello Spirito delle Stelle: "L'Uovo si è lasciato ingannare dal passato. Non farlo anche tu." Io mi feci pensierosa: cosa voleva dire? Kusukusu mi scosse: "Coraggio Rima! Fammi un sorriso!" E iniziò a fare un sacco di smorfie, strappando una risata. "Ah, ah, ah!"
"Ah, ah, ah!" "Ah, ah, ah!" Ripeté l'eco. Io mi inquietai: avevo percepito... qualcosa. Qualcosa di indefinito, ma di pericoloso.
"Happiness... Shiawase..."sussurrò una voce. "Chi è là?" Chiesi, sospettosa. "Bonheur... Felicidad...." "Fatti vedere!" Urlai. "Zufriedenheit... Felicidade...' ." "Ma cosa dice?" Chiese Kusukusu. Io le risposi: "È la parola 'felicità' in inglese, giapponese, francese, spagnolo, tedesco e portoghese! Ma non capisco cosa..." "FELICITÀ!" Urlò la voce. Io iniziai a correre, cercando di capire da dove provenisse. Di colpo, apparve un ragazzino di circa otto anni, vestito da pagliaccio, con una pallina rossa al posto del naso. Era truccato da clown. Il ragazzino piangeva: "Sigh... Sono triste..." Io mi avvicinai e gli asciugai le lacrime, chiedendo: "Che cos'hai, piccolo?" Vedendomi, il viso gli si illuminò dalla gioia: "Un clown! Chebellochebellochebello!!!" Alludendo al mio costume da Salto del Clown. Il bimbo continuò, tirando su col naso: "Sai, io sono un piccolo clown che non riesce a portare felicità..." Io mi offrii di aiutarlo, anche se non sapevo come fare. Lui disse: "Vieni con me. Ti mostrerò un modo con cui potrai aiutarmi. Il mio obiettivo è quello di trovare qualcuno a cui portare felicità. Io ho trovato te!" Sorrise, mi prese per mano e mi portò in un luogo molto familiare...
"Cosa ci facciamo qui? Questa è casa mia!" Gridai. Lui rispose: "Guarda." Indicò due sagome sfocate, che presero forma poco per volta, diventando una figura maschile e una femminile, che urlavano: "È solo colpa tua se Rima è stata rapita!" "No, è stata colpa tua! Non ci sei mai quando la tua famiglia ha bisogno di te!" Avvertii una fitta al cuore: conoscevo bene quella scena. Ritraeva mio padre e mia madre, qualche giorno dopo il mio rapimento. Vidi me stessa più piccola, vestita di rosa, che dicevo: "Mamma, papà..." I due adulti si girarono verso la me di qualche anno prima, che diceva loro: "Guardate! Avete visto che faccia buffa?" E intanto si tirava le guance, facendo una smorfia. Tuttavia, i suoi occhi erano pieni di lacrime: non voleva vedere i genitori litigare. Mio padre sbottò: "Non fare la stupida! Questo non è il momento per ridere!" Rivedendo quel ricordo, mi venne da piangere. Il piccolo clown, a quel punto, mi sussurrò con voce suadente: "Vedi? Ti è mancata la felicità in quel periodo... Da quel momento i tuoi genitori hanno cominciato a litigare sempre più e alla fine hanno divorziato... Dimmi, non vorresti farli tornare insieme?" Le sue parole mi allettavano molto: avrei dato qualunque cosa per essere di nuovo felice... Per di più, Kusukusu disse, ridendo: "Già ih ih ih... Sarebbe bello vivere di nuovo tutti insieme." Io chiesi: "Sì. Lo vorrei tantissimo. Ma come posso fare?" Il bambino mi disse con semplicità: "Bevendo l'acqua magica contenuta nella tua boccetta e desiderando che si riappacifichino!" Io ero insospettita: "Ma così non sarebbe un po' come obbligarli?" Lui mi smentì: "Assolutamente no! Questa sarebbe una 'piccola spinta' per aiutarli!" Fece le virgolette con le manine guantate. Senza che me ne accorgessi, la mia mano destra si era già poggiata sul contenitore di vetro rosso a forma di goccia. Il piccolo pagliaccio sussurrò: "Sì, brava... Vedrai che esprimendo il desiderio i tuoi genitori faranno pace... E tu sarai di nuovo felice..." Ormai dimentica della prova, del Tesoro della Luce e dei miei amici, stappai l'ampolla, accostandomela alle labbra. Bevvi lentamente l'acqua magica, dicendo: "Desidero che i miei genitori facciano la pace e tornino insieme."
L'immagine del ricordo triste sparì, insieme al piccolo clown, e io mi ritrovai al parco dei fiori di ciliegio, dove avrei dovuto trascorrere il mio compleanno con i miei genitori (ma a causa del divorzio il piano era sfumato.). Non ero più trasformata in Salto del Clown: al posto del costume da pagliaccio avevo un vestitino azzurro chiaro, con piccole perle blu sul corpetto. Mio padre mi fece una carezza sulla testa: "Ti voglio bene, Rima..." "Anch'io!" Risposi. Mia madre diede un bacio a fior di labbra a mio papà. Io ero felice: finalmente andavano d'accordo! Di colpo, però, un forte senso di inquietudine mi assalì, anche se non capivo perché. Kusukusu, che stava svolazzando, si chiuse all'improvviso. Di colpo, ricordai la prova, il piccolo clown e il Tesoro della Luce. In quel momento, capii che mi ero lasciata ingannare dal passato com'era successo a... Un momento... L'Uovo? Hikaru!! Non appena mi resi conto che l'ex presidente della Easter aveva fallito la prova, mi dispiacque molto per lui. Tuttavia, non ebbi il tempo di pensarci molto: un enorme rubino a forma di goccia si era materializzato intorno a me. Mi sentii una sciocca: avevo fallito. Ora non avrei più rivisto i miei amici e, soprattutto, Nagihiko!
Poco prima di perdere i sensi, udii una voce stentorea urlare: "Addio, Goccia rossa. Ne restano cinque."

Angolo dell'autrice : scusate il ritardo!!! Spero che vi piaccia questo nuovo cappy!
Comunque, spero che recensiate: mi fa molto piacere ricevere la vostra opinione! Baci Amu chan ♡


* "Oscurità Eterna" in giapponese.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Scuse ***


Mi scuso con tutti coloro che seguono questa storia:
il punto è ch, ogni volta che voglio postare il nuovo capitolo, il telefono me lo cancella! 😢
Vi prometto che, appena possibile, riprenderò possesso del computer (che ho prestato a mio cugino e lui me lo avrebbe dovuto dare la settimana scorsa....) e vedrò di aggiornare!
Grazie in anticipo per la comprensione.
Amu Chan ♡

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Corona d'Ambra ***


Tadase POV: Mi girai indietro per la diciottesima volta (Sì, le avevo contate), ma niente: continuavo a intravedere il luccichio della porta di metallo che sbarrava il passaggio che conduceva all' entrata della Caverna dei Segreti.
Non che in quelle quattro ore avessi oziato: avevo camminato molto, infatti al posto della porta vedevo solo un puntino color argento.
Ciononostante, cominciavo a sentirmi stanco e mi facevano male le gambe. In più, le pareti giallo scuro della caverna, costellate di gemme azzurre a forma di Corona, non mi erano certo d'aiuto: avevo letto su una rivista che troppo giallo dà la nausea e una maggiore sensazione di pericolo rispetto agli altri colori (rosso compreso). Forse a causa di quell'articolo, che mi aveva suggestionato, non mi sentivo neanche troppo bene...
Tra l'altro, avevo notato che Kiseki era rimasto zitto fin da quando eravamo entrati nella grotta di cristallo, il che era molto strano.
"Kiseki, tutto bene?" Chiesi. La mia voce rimbombò, producendo un'eco abbastanza inquietante. Nessuna risposta. "Kiseki?" Ripetei. Il mio Shugo Chara continuava a non rispondermi.
Cominciando a sentirmi meglio, mi tornarono in mente le parole di Tsukasa quando ero stato eletto King's Chair la prima volta.

"Tadase, il King's Chair deve vegliare sugli altri Guardiani e sui loro spiriti. A volte, però, può capitare che durante una Chara Transformation lo Shugo Chara si chiuda in sé stesso, magari per un problema o altro. Per comunicare con lui,devi..."

Mi sdraiai sul pavimento giallo della galleria, tenendo le braccia lungo i fianchi. Dopodichè, chiusi gli occhi e mi rilassai, cercando di visualizzare nitidamente Kiseki. Mi ci vollero circa 40 secondi, ma ci riuscii. Sorrisi: per essere la prima volta, me la stavo cavando bene!
Sussurrai: "Kiseki?" La voce dello spiritello mi esplose nelle orecchie: "TADASE! PERCHÉ CI HAI MESSO TANTO?"
Io sbottai: "Se tu non mi avessi costretto a usare la meditazione, avrei potuto parlare con te molto prima! Piuttosto, si può sapere che ti prende?" Lui rise sotto i baffi: "Finalmente stai cominciando a far uscire un po' di carattere! Fino a poco tempo fa avresti reagito con molta più calma!" Poi si rifece serio e disse: "Comunque, stavo riflettendo: credo che Hoshimi ci nasconda qualcosa...." Sentendo quel nome, ebbi un tuffo al cuore. "Cosa intendi dire?" "Beh, una serie di cose: prima di tutto, non trovi strano che una ragazza non umana abbia uno Shugo Chara e possa fare la Chara Transformation dopo qualcosa come sei ore dalla schiusa dell'uovo?" "Beh, un po'. Ma ho imparato che, quando ci sono di mezzo gl i Shugo Chara,tutto è possibile."
Lui sospirò: "Effettivamente..." poi si riscosse: " Tra l'altro, lei e Yami emanano una luce molto simile, ma opposta... É vero che sono sorelle e che una è una Cometa e l'altra la Signora delle Tenebre, ma è come se ci fosse qualcos'altro, qualcosa che Hoshimi non ci ha detto, magari non lo sa neanche lei." Io ero perplesso: "Mi sembra strano..."
"Oh, non ho finito: non è una cosa strana che sia apparsa nel nulla, così? Quando ho visto te da adulto, nella via delle Stelle, non ho percepito la sua presenza!" "Ma ce l'ha detto anche lei: viaggia molto, quindi è una cosa normale!" Poi dissi: "Aspetta un attimo, tu mi hai incontrato da adulto?"
Lui annuì: "Quando abbiamo perso Amu di vista, ti ho incontrato, avrai avuto circa venticinque anni. È stata una cosa molto carina: eri così felice..."
Sentii una lacrima scorrermi lungo una guancia: era vero. Gli Shugo Chara spariscono appena si diventa adulti, com'era stato per Ikuto...
Kiseki mi riscosse dai miei pensieri: "Insomma, Tadase, questo non è il momento di piangere! Hai tredici anni, mi dovrai sopportare ancora per una saaaaacco di tempo!" Sorrisi.
Un canto melodioso mi risvegliò dalla trance: era la voce dello Spirito delle Stelle!
Ricominciai a muovermi, riprendendo contatto con la realtà. Ancora sdraiato, mi concentrai sulla voce dello Spirito. Diceva: "Un Re deve sapere affrontare le avversità anche in preda alla tristezza!"
Mi alzai, cominciando a camminare. Finalmente, Kiseki si fece sentire con chiarezza: "Tadase, stai attento! È probabile che lo spirito si riferisse ad un combattimento..."
"Non.... proprio....." bisbigliò una vocetta acuta. Mi misi in posizione d'attacco: "Chi è là?" Gridai. Udii una risatina, seguita dalla voce di prima: "Cara Corona, io sono ciò che la gente teme di più. La cosa che la gente odia, che cerca di evitare senza riuscirci. Io sono... la Tristezza. Ma sono anche paura, debolezza, codardia... le persone mi odiano, ma non mi evitano. Non possono..."
Una palla di luce bianca si materializzò davanti a me, prendendo forma umana. La, anzi, lo osservai: si trattava di un bambino di circa nove anni. Aveva corti capelli neri a spazzola, la carnagione lattea e dei segni neri, simili a lacrime, sotto gli occhi. Indossava una camicia blu scuro, un paio di pantaloni larghi neri e un paio di scarpe color carbone. La cosa che mi colpì di più, però, erano gli occhi: rossi come il sangue, striati di nero. Era piuttosto inquietante...
"Ti saluto, Corona! Il mio nome è Kyoufu*" Si inchinò. Io mantenni le distanze. Lui ghignò: "Che c'è? Hai paura? È comprensibile. Del resto, chi non ha paura della paura?"
Cercai di mantenere la calma: "Cosa vuoi da me?" "Semplice: farti affrontare la prova!" Io chiesi: "Cosa devo fare?" "Beh, dato che sei tra gli ultimi, dovrai semplicemente restare impassibile davanti a ciò che è successo agli altri!" Un brivido di terrore percorse il mio corpo. "Percepisco la tua paura. Hai timore di vederli soffrire, o giacere a terra senza vita."
Arrossii: aveva fatto centro. "Ah ah... che persona inutile... Non hai ancora visto niente e già ti preoccupi!"
Io urlai: "Stai zitto! Credo che sia normale avere paura quando un bambino psicopatico ti dice che i tuoi amici hanno fatto una brutta fine!" Iniziavo ad avere le lacrime agli occhi. Lui, sempre con un sorriso inquietante stampato in faccia, mi prese per mano, ghignando: "Dunque, chi è il primo? Ah, sì! Hikaru, L'Uovo di Diamante!" La galleria gialla sparì, lasciando il posto ad un ambiente molto elegante, che riconobbi subito: "L'ufficio di Hikaru alla sede della Easter!"
Kyoufu battè le mani: "Esatto! Povero bimbo, ha usato la boccetta per non sentirsi più solo e cambiare il passato. Bah, che idiota!"
Mi girai. Quello che vidi mi lasciò inorridito: Hikaru era imprigionato in un Uovo di Diamante, svenuto, con L'Uovo di Subarashi in tasca. Restai impietrito: "Quindi, è questo ciò che succede a chi fallisce la prova?" "Sì. Resterà in quell'uovo per sempre." Disse il bambino, impassibile. Strinsi i pugni, cercando di non piangere. Dovevo superare la prova anche per lui.
Kyoufu mi guardò negli occhi e disse: "Mmh, andiamo avanti. Ora è il turno di Yaya, il Coniglietto di Quarzo!"

L'ufficio di Hikaru svanì. Al suo posto comparve un asilo, pieno di giocattoli. Stranamente, non c'erano bambini. Un luccichio rosato attirò la mia attenzione. Avvicinandomi, realizzai con orrore che si trattava di un cristallo di quarzo rosa a forma di coniglietto. Mi feci forza e mi costrinsi a guardarvi dentro. I miei timori si confermarono realtà: Yaya era imprigionata là dentro, con gli occhi chiusi e la pelle del viso arrossata, doveva avere pianto. L'Uovo di Pepe le spuntava dalla tasca dell'uniforme. Iniziai a tremare, cercando di trattenere le lacrime. Mi sentivo come se mi avessero sparato.
Kyoufu esclamò: "Forza! Dobbiamo continuare! Il prossimo è Kairi, la Foglia di Smeraldo!" Gli lanciai un'occhiata implorante: "Ti prego... no!"
Lui sorrise soddisfatto e mi prese di nuovo per mano.

Questa volta, quando la luce si diradò, mi accorsi di essere in una galleria simile alla mia: le pareti erano verde scuro, costellate di diamanti. Questa volta mi ci volle un po' a trovare la pietra, dato che si confondeva con le pareti, ma, quando la trovai, feci molta fatica a trattenere le lacrime: l'intelligente Kairi era lì, con gli occhi chiusi e indosso l'uniforme scolastica, con L'Uovo di Musashi in mano.
Kyoufu mi guardò negli occhi: "Mah, hai gli occhi lucidi, ma non piangi." Sorrise sadico: "Il che vuol dire che possiamo andare avanti! Ora tocca a Nagihiko, la Palla di Iolite!"
Il mio cuore saltò un battito. Non avrei resistito a lungo...

Il diabolico ragazzino mi condusse in un teatro. Notai subito che la Gemma che doveva racchiudere il povero Fujisaki non c'era.
Kyoufu si battè una mano sulla fronte: "Ah, già! Dopo aver fallito la Prova, la Palla ha affrontato Yami nella Caverna!" "Co-cosa?" Chiesi io. "Ha. Affrontato. Yami. Nella. Caverna. Sei. Sordo?" Scandì lui, dandomi sui nervi. Strinsi i denti, cercando di resistere alla tentazione di prenderlo a pugni. Kiseki mi rimproverò: "Forza, Tadase! Un Re deve sapere affrontare le avversità con coraggio!" "Kiseki. Taci. Per favore." Gli intimai. Per tutta risposta, lui fece l'offeso. "Yawn... avrete finito?" Sbadigliò Kyoufu.
Di nuovo cercando di non prenderlo a pugni, mi feci prendere la mano. Il bimbo mi portò, attraverso un lampo di luce blu elettrico, nella galleria indaco, dove evidentemente doveva trovarsi Nagihiko. Kyoufu rise: "Ammettiamolo. I due gemelli sono quelli che hanno resistito di più! Povero sciocco! Si è fatto incantare da Yami e ha perso le forze. Patetico." Indicò un'enorme Gemma indaco perfettamente rotonda, con delle incisioni bianche che la facevano sembrare una palla da pallacanestro. Vi guardai dentro. Anche se feci fatica a scorgerlo, si vedeva che dentro c'era una persona.
Strofinando un fazzoletto azzurro sulla Gemma, Kyoufu la fece diventare trasparente. A quel punto, vidi con chiarezza il mio amico dai lunghi capelli viola:
I capelli gli coprivano la maggior parte del viso, lasciando comunque intravedere un' espressione provata: doveva aver combattuto con valore. La divisa da Beat Jumper era sparita, lasciando posto all''uniforme, piuttosto sgualcita. L'uovo di Ritmo era, chiuso, a poca distanza da lui.
Non ce la feci. Sperando che il ragazzino non mi vedesse, mi girai e mi abbandonai a un pianto disperato, anche se silenzioso. Vedere anche Nagihiko ridotto così mi stava devastando. Le lacrime mi rigavano il viso, cadendo a terra e bagnando il pavimento freddo della galleria indaco.

"AH, AH! TI HO BECCATO, CORONA! PIANGI!" Urlò il malefico bambino a squarciagola. Il ammisi: "Ebbene sì." "Bah, dato che mi stai simpatico voglio darti una possibilità." "Cioè?" Lui indicò la boccetta gialla che mi fluttuava vicino alla testa. "Dovresti desiderare di non aver pianto. In questo modo, io lo dimenticherei, ma tu non avresti una seconda possibilità. Accetti o non accetti?" Decisi di riflettere un attimo con Kiseki. Il mio Shugo Chara mi spronò: "Coraggio, non abbiamo niente da perdere, tra l'altro, anche se questa prova è molto difficile, puoi ancora superarla!"
Afferrai la bottiglietta a forma di Corona. Velocemente, svitai il tappo d'oro che ne ostruiva l'imboccatura e bevi l'acqua magica, dicendo: "Desidero non aver pianto." Incredibilmente, percepii che il nastro del tempo si riavvolgeva, dandomi un forte capogiro. Rividi il me stesso di due minuti prima trattenere le lacrime e, non so come, piombai nel suo, o meglio nel mio, corpo, tastandomi le braccia e le gambe per capire se fosse andato tutto bene.
Kyoufu mi guardò negli occhi ed esclamò, con un ghigno dipinto in volto: "Bravo! Ancora non piangi! Andiamo avanti! Il prossimo è Kukai, la Stella di Topazio!"
Preparandomi al peggio, chiusi gli occhi. Quando li riaprii, notai che mi trovavo in uno Studio di registrazione. Ero stupito: cosa avrà affrontato Kukai?
Leggendomi nel pensiero, il bimbo borbottò: "Bah, povero stupido. Avevo Aveva la prova più facile: doveva evitare di farsi ingannare dal miraggio di un'Utau sofferente. Che idiota!"
In effetti, notai una sorta di manichino di Utau, come se il suo corpo fosse stato trasformato in cera e poi congelato. Aveva delle cuffie sulle orecchie e indossava una maglietta leggera di seta viola e un paio di pantaloni bianchi.
Poco lontano da lei, c'era un'enorme Stella arancio, e dentro c'era Kukai.
Cercando di non piangere, vedendo il mio migliore amico svenuto, con Daichi oramai ridotto a uovo accanto, entrambi imprigionati in una Gemma, chiesi a Kyoufu: "Chi c'è adesso?"
"Mi meraviglio di te, Corona, hai resistito finora!" Poi continuò "Comunque, la prossima è Nadeshiko, il nostro bel fiore Viola!"

Grazie al cielo, lo studio con la stella di Topazio arancione sparì in un bagliore latteo. Al suo posto, cominciò a formarsi una parete Lilla, probabilmente quella della galleria di ametista. Sempre tenendomi una mano, Kyoufu disse: "Corona, siamo arrivati." La galleria Lilla, punteggiata di cristallo rosa, prese completamente forma. Sapendo di non avere una seconda possibilità, mormorai: "Dov'è lei?"
Lui sorrise inquietantemente: "Oh, non possiamo dire che la Bella fanciulla inesistente non si sia difesa, sì sì! Ha combattuto con valore! Ma Yami è stata più forte!" Ridacchiando, mi portò vicino al fiore di Ciliegio, che emanava ancora una debole luce risata. Mordendomi le labbra, osservai la mia povera amica: appariva stremata, con i capelli sciolti, il che la rendeva del tutto identica a Nagihiko, se non fosse che i lineamenti di Nade erano più dolci. Temari era tornata nel suo uovo a fiori, mentre Nadeshiko indossava la solita uniforme rossa con il mantello regale, slacciato. Sentii le lacrime pungermi gli occhi, ma cercai di non farle uscire, anche se faticai molto. Il malefico bambino mi guardò ed esclamò: "Ma tu guarda! Siamo quasi alla fine e non hai ancora pianto! Che Corona insensibile!"
"Stai. Zitto." Lo fulminai con lo sguardo. Lui sorrise malignamente: "Ehi ehi... ci stiamo leggermente alterando, eh?" Poi si riscosse: "La prossima è la piccola Rima, la Goccia di Rubino!"
Non credevo che sarei riuscito a resistere vedendo la dolce Rima imprigionata in una Pietra.
Quando la solita luce di passaggio si spense, realizzai di non trovarmi in una galleria stavolta: ero in un posto molto somigliante a un parco, un'immensa distesa d'erba morbida, con qua e là alberi di ciliegio in fiore. Nonostante fosse un paesaggio rilassante, c'era una cosa che lo rendeva agghiacciante: due manichini incerati, simili a quelli di Utau che avevo visto prima, raffiguranti un uomo sulla cinquantina e è una donna con i capelli castani. Mi venne un colpo e chiesi: "Rima ha desiderato che i suoi genitori facessero la pace, vero?" Kyoufu applaudì: "Bravo, bravissimo! Quella sciocca ragazzina... Il suo desiderio di felicità l'ha portata alla tristezza di aver fallito una prova relativamente semplice! Ma tu guarda i casi della vita!" Io mi avvicinai, notando il solito, orribile spettacolo:
Un enorme rubino a forma di goccia racchiudeva una figuretta esile dai lunghissimi capelli biondi, che le coprivano buona parte del corpo: stranamente, Rima non indossava l'uniforme scolastica, ma un vestitino azzurro con perle scure sul corpetto. Kusukusu, chiusa nel suo uovo, non si muoveva più.
A differenza degli altri, oramai completamente imprigionati, Rima respirava ancora.
Leggendomi nel pensiero un'altra volta, il ragazzino commentò: "Dev'essere perchè il rubino non si è ancora chiuso. Bah, perchè ci mette tanto?"
A quelle parole, mi fiondai sulla pietra, riempiendola di pugni. "Mashiro! Mi senti! Apri gli occhi! Rima!" Gli occhi color caramello della ragazza si aprirono debolmente: "Tadase... Ho fallito... chiedi scusa anche agli altri..."
La camera d'aria all'interno della pietra si chiuse completamente. La scena mi raggelò il sangue:
La Queen's Chair chiuse gli occhi e assunse un'espressione stremata, come se già solo il parlare con me l'avesse indebolita. Il rubino si chiuse, avvolgendola completamente come un blocco di ghiaccio.
Non mi trattenni. Grosse lacrime affiorarono, spingendo per uscire. Ormai non ce la facevo più. Vedere i miei amici dentro fredde pietre, come senza vita, mi aveva letteralmente devastato.
Le lacrime continuavano a scorrere sulle mie guance, mentre Kyoufu rideva: "Lo sapevo... sei un debole! Tra l'altro, hai anche fallito la prova... che stupido."
Il parco dei fiori di ciliegio si dissolse, mentre la galleria gialla dov'ero entrato ormai sette ore prima riprendeva forma.
Non ce la facevo più. Quando Kyoufu riapparve, disse: "Bene, Corona, il tuo viaggio termina qui. Addio."
Con un ultimo slancio, urlai: "È così divertente far soffrire le persone così? Capisco che sei un custode, ma potresti mostrare un minimo di sentimenti!"
Il bambino si rabbuiò, dicendo in tono neutro: "Il mio compito è sottoporti alla prova, ma ora hai fallito. Sayounara."
Kyoufu sparì.
Io mi gettai a terra, distrutto, con ancora le lacrime agli occhi. Le piccole gocce salate, a contatto con il pavimento freddo, si cristallizzarono, formando microscopici cristalli gialli a forma di Corona.
Quando smisi di piangere, mi accorsi che uno dei cristalli, quello che era caduto vicino alla mia testa, si ingrandiva. Ben presto, realizzai che stavo per fare la stessa fine degli altri, sarei rimasto imprigionato come un fossile nell' Ambra, un'Ambra a forma di Corona.
Sentii sotto le dita L'Uovo di Kiseki e percepii che il vestito da principe si ritrasformava nella mia uniforme scolastica.
Guardando la Corona chiudersi, potevo solo riporre le mie speranze in Amu, Utau, Ikuto e Hoshimi.
Poco prima di svenire, sentii una voce potente esplodermi nelle orecchie: "Addio, Corona Gialla, ne restano Quattro."


Angolo dell'autrice: Buongiorno! Si So che probabilmente vorrete farmi a fettine per averci messo tanto, ma tra i compiti e tutto non avevo mai tempo di aggiornare! Spero che questo nuovo cappy vi piaccia...
Baci Amu Chan ♡


*"paura" in giapponese

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3320740