And I find it kinda funny

di Freckles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The day we met ***
Capitolo 2: *** It's nice to meet ya ***



Capitolo 1
*** The day we met ***


Capitolo 1
genere:   drammatico, azione
rating :    giallo
avvertimenti: Spoiler!
personaggi:   Dean Winchester, Sam Winchester, Ruby, cacciatrice
POV:   Dean Winchester
timeline:   dopo 4x20, quando Sam succhia il sangue di un demone.
disclaimer :  I personaggi non sono stati ideati da me, ma la storia si.
 
note: Sono ben accetti consigli, suggerimenti e critiche.
ps: Il titolo non c'entra nulla con la storia (almeno per ora, ma ho in testa da stamattina Mad world e quindi si. dovevo metterla)

 

Erano ormai mesi che Sam era passato al “lato oscuro” e non eri ancora riuscito a cancellare l'immagine di lui che succhiava sangue come un vampiro, come uno di quei tanti mostri che proprio insieme avevate combattuto. Ora lui era uno di loro e tu eri rimasto solo a continuare il lavoro di John, quella pesante eredità che ha segnato tutta la tua vita. Anche se Lilith era stata sconfitta e Lucifero rinchiuso in profondità, quegli schifosi figli di puttana erano ancora in giro e il tuo compito era sempre quello di rispedirli dove erano venuti. E tra le tante creature che dovevi cacciare sapevi che prima o poi avresti dovuto affrontare proprio lui, tuo fratello e, anche se difficile, avresti dovuto mandarlo giù, in quel posto a cui egli stesso aveva deciso di appartenere. Era un sacrificio che avresti dovuto fare, John ti aveva avvertito e tu avresti seguito le regole. Guidavi la tua Impala, ormai da solo, con la musica a tutto volume a farti compagnia. Una sera, tornando dall'ultima caccia andata a buon fine, tornavi a quella che potresti definire casa... da Bobby, l'unica persona fidata rimasta. La fitta foresta e la luna piena, lo scenario da film dell'orrore di certo non potevano fare paura a uno come te, abituato a molto di peggio, e neanche la visione di “qualcosa” muoversi tra gli alberi ti aveva impaurito.anzi. Ora più che mai l'idea di cacciare ti faceva salire l'adrenalina nel sangue dato che l'unico modo di vendicare la “perdita” di Sammy era proprio sconfiggere le creature che facevano parte di quel mondo che l'aveva portato via da te.
Sceso dalla macchina, prendi tutto il necessario, tutte le armi che potevano esserti utili e ti addentri nel bosco. Dopo qualche passo, tra i rami di un cespuglio, trovi ciò che stavi cercando. Vendetta, peccato che qualcuno sia arrivato prima di te. Due donne che lottano nel fango sarebbero un bello spettacolo se una di esse non fosse Ruby... quella specie di donna che ti ha portato via il tuo Sammy. L'altra sembra essere una cacciatrice, e pensi sia anche ben addestrata dato che se la sta cavando molto bene. La sconosciuta è riuscita a bloccare a terra Ruby e sta quasi per finirla con un coltello quando qualcuno compare dal nulla dietro di lei puntandole una pistola alla tempia. Quel qualcuno è Sammy. Sammy, il fratellino ingenuo e studioso ha lasciato il posto al nuovo Sam, mezzo umano, mezzo demone che sarebbe in grado di uccidere una cacciatrice, una come voi, per salvare Ruby. Quella visione ti blocca per qualche secondo, ma sai che non puoi più essere un passivo spettatore: è ora di intervenire.  Butta giù quella pistola, fratellino Il suo viso è sorpreso. I suoi occhi sono occhi da demone. Neri.  Che piacere rivederti, Dean! - dice lui con tono sarcastico.  Butta giù quella cazzo di pistola Sam! Ti sei messo anche ad uccidere brava gente ora?  Voglio solo che lasci in pace Ruby, lei non è cattiva  Ah si Sam? Ruby non è cattiva? E neanche tu vero? Che strano… sono anni che faccio il cacciatore e pensavo che gli occhi neri fossero tipici dei demoni, ma evidentemente mi sbagliavo… che sono lenti a contatto allora?  Sempre il solito spirito…. Sam non riesce neanche a finire la frase che la cacciatrice, approfittando della sua distrazione, riesce a gettare la sua pistola.  scusate ragazzi, ma non posso aspettare che voi due finiate di litigare. Ho un lavoro da fare qui. Detto questo, stende Sam con una gomitata sul naso, riprende il coltello e si fionda su Ruby che però riesce a scappare. A quanto pare non è disposta ad arrendersi e porge le sue attenzioni a Sam. Lei pensa che lui sia un demone e tu non sai se cercare di fermarla o vedere come questa storia va a finire. Intanto la ragazza si avvicina a Sam e inizia quel rituale che tu hai fatto migliaia di volte: acqua santa e esorcismo in latino  Non sono un demone – dice Sam, lei non gli crede e continua a spruzzargli acqua santa, che, effettivamente, non gli fa effetto, così come le parole in latino.  Ti ho detto… che non sono un demone! – Gli occhi di Sam si fanno ancora più neri e con un solo gesto della mano scaraventa la ragazza a terra. Poi si avvicina a te, che intanto eri rimasto immobile cercando di capire cosa fare.  Visto fratellino? Se fossi stato un demone avrei dovuto avere qualche problemino no? Almeno un po’ di pizzicore… e invece niente. Beh, ho una brutta notizia e una buona da darti. La buona è che non sono un demone, penso che tu ora l’abbia capito, la brutta è che si, sono cattivo. Dopo aver pronunciato quelle parole, Sam scompare nella nebbia. .

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Capitolo 2
*** It's nice to meet ya ***


Capitolo 2

rating:     giallo
avvertimenti: 
Spoiler!
personaggi:   Dean Winchester, Sam Winchester, Ruby, cacciatrice
POV: Dean Winchester
timeline:  
 dopo 4x20, quando Sam succhia il sangue di un demone.
disclaimer:   I personaggi non sono stati ideati da me, ma la storia si .

 note  ecco il secondo capitolo in cui vediamo Dean e la cacciatrice… diciamo… confrontarsi ecco.
Diciamo che la storia potrebbe anche definirsi conclusa, ma ho intenzione di continuarla prima o poi quindi non so.
Se leggete vi chiedo di commentare, anche per criticarmi, grazie!

Ora che quei due se ne sono andati, vai ad assistere la cacciatrice sconosciuta.

Quando Sam l’ha scaraventata a terra con un solo gesto della mano ha preso una brutta botta ed ora fatica a camminare. - Aspetta, mantieniti a me – le dici
- No grazie, fratello del demone che non è demone ma che sicuramente è cattivo, posso farcela da sola – risponde lei, trascinandosi su una gamba verso la strada
- dai, ti aiuto… stai messa piuttosto male
- ma no, sto benissimo! – appena pronunciata la frase perde stabilità e cade.
Tu da gentiluomo, nonostante la sua opposizione, la prendi in braccio e la porti alla tua macchina, la lasci seduta sul sedile dell’autista e prendi dal bagagliaio il kit del pronto soccorso dei Winchester.
Tocchi la gamba che le fa male,scoperta grazie a un paio di shorts grigi, cercando di capire dove sia il problema, ma non ha ferite e non si è rotta niente, quindi finisci per dichiarare: - non hai niente, stai bene.
- te l’avevo detto – precisa subito lei, alzandosi dalla macchina, zoppicante ma in piedi.
- vuoi un antidolorifico? 
- no, sto benissimo grazie. Devo solo tornare alla mia stanza, nel motel qui vicino – prende il suo zaino, un coltello e si dirige verso la strada.
Tu entri in macchina, senza riuscire a fare a meno di “darle una sbirciatina da dietro”. 
Niente male quegli shorts.
Inserisci la chiave nel quadro e ti immetti nella carreggiata, verso casa di Bobby, lì dove puoi trovare un po’ di pace.
Ma eccola ancora, la cacciatrice sconosciuta, seduta sul ciglio della strada in piena notte.
Può mai Dean Winchester lasciarla sola?
Pensi che hai l’obbligo morale di accompagnarla a casa, anche se, nonostante le belle gambe, non la trovi molto di compagnia.
Accosti la macchina e le fai cenno di avvicinarsi.
- Che c’è – chiede lei sbuffando
- Che ci fai ancora qui?
- Cerco un passaggio
- Pensavo che il motel fosse vicino
- Si, ma la gamba…
- Forza sali! – chiedi con poca convinzione.
Nel più completo silenzio, dopo un po’ arrivate al motel (non era poi così vicino), parcheggi e la aiuti a salire le scale che la portano alla sua camera.
Apre la porta e, sorprendentemente, ti invita ad entrare.
 
Alla luce della lampada accesa sul comodino riesci a scorgere il suo aspetto.
Il viso è sporco di fango, ma riesci a vedere la pelle chiara e liscia, senza trucco.
Gli occhi sono grandi, color nocciola, intensi e inviolabili, i capelli lunghi, castani, un po’ mossi.
Non è molto alta, ma il fisico è asciutto, un po’ muscoloso.
Gli anni passati a prendere a calci i demoni hanno reso le sue gambe sode e forti e.

Lei posa una bottiglia di whisky sul tavolo, prende un bicchierino ed esclama: 
- non ho mai partecipato ad una corsa d’auto clandestina – versa il whisky fino all’orlo e beve tutto in un sorso
Tu, rispettando le regole del gioco a cui ovviamente state giocando, prendi l’altro bicchierino che aveva preparato sul tavolo, ti versi il whisky e bevi.
- Bene. Tocca a te – esorta lei, sfoggiando per la prima volta un sorriso malizioso.
Accetti la sfida. 
- vediamo… non ho mai fatto sesso in un luogo pubblico – e bevi.
Beve anche lei. 
Poi dice: - Non ho mai ucciso mia madre - qualche secondo di sileznzio-  era diventata un vampiro – puntualizza. Beve.
Tu salti il turno e la tua mente inizia a pensare a come e quando lei sia riuscita a compiere un’azione così difficile.
All’improvviso senti l’irrefrenabile impulso di sapere. sapere di lei, chi era, cosa faceva prima di incontrarla.
Pensi che per farla parlare ancora di più devi stare al suo gioco e devi svelare anche un po’ di te, basta dirle un tuo piccolo segreto, una cosa sciocca di cui ti vergogni un po’.
Poi guardi i suoi occhi intensi. un po’ meno inviolabili ora.
Versi il whisky nel tuo bicchierino ed esclami: - Non sono mai stato all’inferno - Bevi.
 
 
Nessuna reazione. Nessuna domanda. Semplicemente non beve.
E il gioco va avanti.
Bicchiere dopo bicchiere, confessione dopo confessione.
Poi, la bottiglia finisce e non sai come passate ad un altro gioco.
Più interessante, più coinvolgente.
Le labbra si sfiorano, le gambe si intrecciano, i corpi si uniscono.
Esausti vi addormentate uno accanto all’altra.
La abbracci e senti quel calore, quella specie di affetto che per mesi ti è mancato, nonostante abbia vissuto altre notti di sesso come questa.
Ma stanotte è diverso. I suoi occhi ti danno la buonanotte e tu pensi che da quella camera non vorresti uscire mai più.
 
La mattina dopo sei svegliato dalla luce del sole che filtra dalla finestra sprovvista di tende.
Accanto a te non c’è nessuno.
Se di nuovo solo in un letto vuoto.
Ti alzi e noti l’assenza delle sue cose, sul comodino solo un biglietto: 
comunque, piacere, sono Angela.

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