Scars

di Sunoned
(/viewuser.php?uid=110376)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Le spalle contro il muro,i polsi bloccati e tenuti fermi dalle sue mani, e i suoi occhi nei miei. Era arrivato il momento tanto temuto, l'ho evitato per giorni,settimane,forse mesi ed ora eccoci qua.Finalmente il momento della verità

 

"Ci siamo. Non puoi scappare tutta la vita"

"Speravo di essere più brava, sai poter fuggire più a lungo"

"Devi prendere una decisione, e devi prenderla adesso"

"Mi stai dando un' ultimatum?"

"Ti sto dando una possibilità, o con me o senza"

 

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato,sapevo di dover fare una scelta, ma speravo di poter rimandare. Invece mi ritrovo con un mucchio di dubbi e di fronte ad un bivio e la strada è tutta in salita.

 






 


Hiiiiii Babeeeees I'M HEREEEEEE!
Eccomi qui, sono finalmente tornata con una long. Era un bel pò di tempo che non scrivevo e pubblicavo qualcosa di mio. Forse qualcuna di voi ricorderà che tempo fa scrissi una storia che poi sono stata costretta ad eliminare per mancanza di tempo,di recensioni ma sopratutto di ispirazione che non c'era più. Mi è dispiaciuto molto eliminarla, perchè ci tenevo, perchè ogni cosa che scrivo è parte di me e mi rappresenta.Poi qualche mese dopo ho avuto di nuovo un colpo di genio, mille idee che mi affollavano la testa e ho deciso di riprovarci. Non so se andrà bene, sinceramente ho molti dubbi, riserve a riguardo, ma comunque vada questa storia sono orgogliosa di me perchè ho ritrovato la voglia di scrivere e chi mi conosce bene lo sa che è la cosa che amo di più. Non posso assicurare che aggiornerò spesso perchè non sono il tipo che sforna capitoli un giorno si e l' altro pure, ho una vita anche io  ma farò il possibile per essere presente. E bhe mi sono dilungata anche troppo. Fatemi sapere che ne pensate. See you soone girls <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Wendy Pov's 


Il sole splende alto nel cielo azzurro di Holmes Chapel,un paio di nuvole bianche come il latte si fanno spazio in quest' ampia distesa blu. Il "Roots" pullula di gente, come sempre all' ora di punta. Alcune persone si accapparrano gli ultimi tavoli liberi, mentre mio padre traffica in cucina,e mia madre prende le ordinazioni.I camerieri prendono in mano i loro fedeli taccuini, e annotano i piatti preferiti di ogni cliente.Questo posto è magnifico, i miei lo hanno preso in gestione qualche anno fa e l' hanno ristrutturato, rendendolo oggi il fast-food più rinomato della zona. Fino a qualche mese fa, li aiutavo insieme a mio fratello, poi lui è partito insieme ai suoi amici,hanno deciso di girare il mondo, di fare un viaggio, di vedere posti nuovi. Asciugo le mani sul grosso grembiule giallo che indosso, e prendo il cesto con dentro un sandiwch integrale al tacchino, conosco solo una persona capace di ordinare la stessa pietanza per più di due giorni di seguito
" Tieni il tuo panino. Sai dovresti seriamente smetterla con questa fissazione per la dieta, sei magrissima, un giorno di questi sparirai e poi io ti avrò sulla coscienza "
 Lei non si scompone minimamente, afferra il contenuto del cesto, e inizia a mordere leggermente la crosta del pane. Sidney è la mia migliore amica praticamente da sempre, siamo cresciute insieme e frequentiamo la stessa classe. Ha dei lunghi capelli tendenti al rosso, che oggi tiene legati in una treccia,delle folte ciglia sotto cui si nascondono un paio di grandi occhi verdi. Le labbra dalla forma a cuore e carnose,spesso colorate di rosso.Considerata una delle ragazze più belle dell' istituto,con una fila di ragazzi che le vanno dietro,così tanti che ormai ho perso il conto. Questo però sembra non importargli, è del tutto indifferente a tutto questo interesse,ha sempre avuto una cotta per mio fratello Harry, anche se non l' ha mai dato a vedere molto esplicitamente. Non è il tipo di persona che mostra facilmente i propri sentimenti,è una tipa tosta. Lego i capelli biondi in una coda malfatta e inizio a pulire il bancone, mentre Sidney mi fissa attentamente da sotto le ciglia ricoperte di rimmel e addenta il suo panino.
" Sai sembri stranamente calma, e la cosa mi preoccupa e non poco "
" E perchè non dovrei esserlo? "
" Oggi torna tuo fratello, e con lui anche i suoi amici "
" e quindi? Perchè questo dovrebbe preoccuparmi? "
" Perchè si tratta di Liam,e te lo dico io questo porterà solo guai "
" Ne abbiamo già parlato, per me è una storia chiusa, non voglio tornare sull' argomento. Piuttosto perchè non ti muovi con quel panino?Ci sono dei clienti che aspettano di essere serviti, non posso stare qui a perdere tempo "

" Come siamo acide,tieni 5 dollari. Ti passo a prendere stasera alle 19:00 c'è la festa a casa di Savannah. Mi raccomando puntuale, non farmi aspettare come sempre, che non mi piace quel quartiere gira brutta gente. "
Alzo gli occhi al cielo mentre la guardo allontanarsi e dalle vetrate, entrare nella sua Rangerover grigio piombo. Scuoto la testa, di feste così ce ne sono una volta al mese, siamo all' ultimo anno di liceo, e tra poco avremo gli esami, ma a quanto pare questo non le ferma da organizzare festini dove regna alcool e fumo. Mi inginocchio cercando di levare le macchie dal pavimento, tra meno di un' ora atterrerà l' aereo di Harry, e con lui torneranno anche tutti i problemi che in questi mesi ho cercato di lasciarmi alle spalle. Liam tra tanti. Quando se n'è andato ho pensato che non lo avrei più rivisto,e che la ferita che mi aveva procurato sarebbe svanita poco a poco,non avendolo più tra i piedi. Qualche giorno fa, invece,la telefonata di mio fratello, e la certezza che un passato scomodo sarebbe tornato a bussare. Ho chiuso quella porta nel momento esatto in cui Lui ha messo piede su quell' aereo, e non so se sono pronta ad affrontarlo, ad affrontare tutto quello che comporta riaverlo nella mia vita.

*Flashback*
Sono ansiosa di vederlo, come sempre d' altronde, ma oggi è un giorno diverso,è un giorno speciale.Avevo un ritardo di qualche settimana e dopo essermi sottoposta ad una visita ginecologica,oggi comunicherò a Liam che presto diventeremo genitori. Non so bene in che modo dovremo comportarci, ed ho una paura tremenda, perchè siamo giovani, e siamo insieme da poco. Busso alla porta della sua camera,sento un nodo allo stomaco,ho i nervi tesi. Dopo qualche secondo mi viene ad aprire,è bellissimo, come sempre. Nel suo viso però leggo qualcosa di strano, di diverso.Si stringe nelle spalle invitandomi ad entrare
" Ehi amore,sei pallido,non hai una bella cera, sei sicuro di star bene? "
" Wendy devo parlarti "
" Anche io, ho una cosa importante da dirti" 
Mi afferra le mani stringendole tra le sue. I suoi occhi sono spenti, vuoti, non hanno quel luccichio particolare, e speciale che hanno sempre quando sta con me.
" Lasciami parlare, perchè poi rischio di non trovare più il coraggio, e io ho bisogno di dirti quello che sto per dire "
" Liam così mi fai preoccupare, che ti prende? "
" Vedi,io con te sto bene, sto davvero molto bene, e ti amo come non ho mai amato nessuna. Ma la cosa non può continuare, non credo di poter più stare insieme a te."
" Cosa?Se questo è uno scherzo, lo trovo veramente di cattivo gusto "
" Io sto per partire insieme a tuo fratello, insieme agli altri, e non so quando tornerò, non so nemmeno se lo farò, e le cose a distanza non fanno per me, non funzionano. Meglio chiudere ora che finire per ferirsi più avanti "
Senza darmi la possibilità di replicare, di confrontarci, di dire come la pensavo esce dalla stanza lasciandomi in confusione. Sono incinta e ora sono completamente sola.
*Fine flashback* 


" Ehi che ci fai qui?Pensavo fossi al ristorante "
" NonSento le lacrime pungermi gli occhi, e premere per uscire,ma sono più forte. La mano destra sfiora istintivamente la pancia,alla ricerca di qualcosa che ormai non c'è più. Due mesi dopo la sua partenza ho perso il bambino,ed è stata veramente dura riuscire ad andare avanti. Stupidamente l'ho sempre incolpato per quella perdita che non ho mai superato,pur non essendo Lui affatto consapevole di ciò. Le sue chiamate si facevano insistenti, ma io non ho mai risposto, non sono mai riuscita a dirgli la verità, a dirgli che mi aveva abbondonata con un bambino in grembo. Scuoto la testa cercando di scacciare i pensieri negativi e sfilo il grembiule attaccandolo al poggiapanni. Stampo un bacio frettoloso sulla guancia di mia madre, tirando fuori dalle tasche dei jeans le chiavi del mio Suv bianco perla. In una ventina di minuti sono a casa, tiro fuori dall' armadio un paio di vestiti, non ho nessuna voglia di andare a questa festa, tra l' altro Savannah nemmeno mi sta simpatica. So per certo che stasera lo rivedrò, è appena tornato e non si perde mai questo genere di eventi. Sbuffo cercando di prendere in mano la situazione. Infilo un paio di pantaloncini di jeans piuttosto corti,una camicia sempre di jeans legandola a fiocco poco sopra l' ombellico,metto un paio di stivaletti di camoscio,marroni. Metto un pò di spuma sui capelli e passo al trucco. Dopo una mezz'oretta buona sono pronta, mia madre è in cucina, ai fornelli, il che è strano. Di solito se non sono le 23:00 non rientra
" Ehi che ci fai qui?Pensavo fossi al ristorante "
" Non c'era molta gente e tuo padre ha preferito mandarmi a casa, sono molto stanca. Stai uscendo? "
" Si, vado ad una festa,fuori c'è Sidney che mi aspetta "
" Magari riesci a vedere tuo fratello, ha detto che sarebbe venuto diretto dall' aereporto "

Annuisco poco convinta,non ho voglia di rivederlo, non ho voglia perchè so che inevitabilmente finiremo per ritrovarci, e lui vorrà tornare sull' argomento. Bene basta solo evitarlo, evitare ogni contatto,fino alla fine. Non sarà affatto facile,a volte avrò voglia di corrergli incontro, ma devo cercare di resistere. A bordo di una Range Rover grigio fumo c'è la mia fantastica amica,è perfetta come sempre. Indossa una gonna aderente a vita alta nera,una maglietta nera a bretelle, ricoperta di brillantini, e un paio di stivaletti neri.  I magnifici capelli biondo fragola legati in una coda piuttosto alta, e lisciati sul dietro Le labbra colorate del solito rossetto rosso, e un fitto strato di eyeliner. Allaccio la cintura di sicurezza e la guardo,mentre con eccessiva sicurezza si destreggia tra le strade trafficate. La casa di Savannah è imponente e grandissima, ha delle pareti enormi  dipinte di un intenso color crema. Dei quadri sparsi qua e là, delle fotografie, tutto sommato è una bella casa penso. Sidney saluta qualcuno,sembra essere a suo agio in queste situazioni, la invidio, a volte vorrei davvero essere come Lei. Cammino per casa alla disperata ricerca di un divanetto libero. Vengo immediatamente affiancata dalla mia rossa
" Già te la svigni?Siamo appena arrivate "
" Veramente stavo cercando un posto per sedermi. "
" Stavolta Savannah ha fatto le cose in grande, c'è anche la squadra di basket. Hai notato di quanto sia diventato carino Derek, non era così in forma lo scorso anno. "
" Sidney ti ricordo che hai un ragazzo "
" Che apprezzerebbe il mio buon gusto... e poi io e Drake non stiamo insieme, noi... si insomma hai capito. Io dicevo per te, è tanto che non esci con qualcuno. "

Alzo gli occhi al cielo,dopo la rottura con Liam,Sidney ha cercato in tutti i modi di farmi conoscere gente nuova. Mi propinava appuntamenti su appuntamenti che io puntualmente rifiutavo. La mia vita sentimentale è sempre stata una corsa sulle montagne russe. Mi sono innamorata di Liam dal primo momento che l'ho visto, ho dovuto sudarmelo, ho dovuto lottare per farlo mio.Quando la nostra storia è arrivata ad una conclusione, ho pensato di farla finita,non volevo più continuare, non aveva più senso. Non sono mai stata in grado di intraprendere un' altra relazione, ho sempre avuto paura. Nessuno vorrebbe stare con qualcuno che ha alle spalle una storia finita, e la perdina di un bambino. Derek è un bravo ragazzo dopo tutto, è stato eletto capitano della squadra. Alla fine dello scorso anno mi ha chiesto di uscire, di vederci ogni tanto, ma io ho declinato l' invito. Nonostante ciò rimane una bellissima persona, oltre ad essere un gran bel ragazzo.Alto, piazzato, con due spalle piuttosto grosse e un paio di occhi verdi capaci di farti impallidire al primo sguardo. Forse la mia è solo paura di affezionarmi a qualcun' altro,ma non ho voglia di costruire un rapporto con una persona per essere di nuovo abbandonata. Mi fa un timido cenno di saluto a cui rispondo. Mi volto ma a quanto pare Sidney mi ha abbandonato, sta parlando con qualcuno, probabilmente uno studente del terzo anno. Cautamente mi avvicino a Derek,infondo non c'è nulla di male a scambiare due chiacchiere. Gli faccio un timido cenno in segno di saluto. Si allontana dal gruppetto con una bottiglia di birra in mano e mi si avvicina 
" Allora alla fine sei venuta "
" Non avrei mai potuto lasciare Sidney da sola, e sai quanto diventa insistente se vuole una cosa "
" Ne ho una vaga idea "

Scoppia in una fragorosa risata, e sulle guance si formano delle adorabili fossette. Ha un' espressione dolcissima, ti far venire voglia di abbracciarlo. Prendo una birra dal tavolo vicino e la stappo, portandola alle labbra.
" Ho sentito che Harry dovrebbe tornare oggi "
" Già,sarà qui in giro da qualche parte.. comunque complimenti per la borsa di studio, devi esserne fiero. "
" Lo sono,il prossimo anno potrò giocare a basket nelle migliori squadre del South Dakota "
" Sono sicura che ti troverai bene "

Fare conversazione non è il mio forte,non mi relaziono più con qualcuno dell' altro sesso da parecchio tempo, devo dire di essere arruginita.Sento due braccia avvolgermi la vita e e stringerla forte. Quel tocco lo riconoscerei ovunque, mi volto aggrappandomi al suo collo, e una montagna di ricci mi solletica il collo. Sono mesi che manca da casa, ed è tanto che aspetto questo momento. Mi è mancato averlo in giro per casa, mi sono mancati i suoi magnifici occhi verde smeraldo. Mi scompiglia i capelli stampandomi un bacio sulla guancia. Il suo sguardo si posa poi su Derek, scrutandolo a fondo,le sue labbra si aprono in uno splendido sorriso. Si scambiano un abbraccio fraterno e una stretta di mano.
" Amico vedo che hai finalmente fraternizzato con mia sorella "
" Già, comunque bentornato..bhe credo abbiate voglia di stare un pò soli, io vado dagli altri, ci vediamo a scuola "

Annuisco facendogli un timido cenno con la mano, e mi volto nuovamente ammirando il giovane uomo di fronte a me.Sembra così diverso,è cresciuto. Sono bastati pochi mesi per renderlo un' altra persona. 
" E allora come sono stati questi mesi senza di me? Infernali vero sorellina? "
" Sei il solito pavone del cavolo,ma mi sei mancato "
" Anche tu.. tanto. Senti dove si è cacciata quella rossa tutto pepe? "
" Sarà qui in giro da qualche parte, sarà contenta di vederti "

Scuote la testa e dopo qualche minuto scompare dalla mia vista. Non cambierà mai, è sempre il solito rubacuori incallito. Sospiro rumorosamente e prendo un' altra birra dal tavolo. Il cuore mi batte più forte, so che è nei paraggi, e dal momento che lo vedrò tutto cambierà. Niente sarà più lo stesso. Noi per primi non saremo più gli stessi. Cammino cercando di farmi spazio tra gente che beve, fa a gara di rutti, si bacia. Un lungi brivido mi percorre la schiena, e sento una strana morsa allo stomaco. Come se avessi appena avuto un' intuizione mi volto e il respiro si fa corto, le parole mi muoiono in gola. Sguardo contro sguardo, occhi negli occhi. 
 

Sidney Pov's 


Fiumi di alcool, bicchieri colmi fino all' orlo,persone ubriache già da ore. Queste sono le tipiche feste liceali che amo,matricole che non perdono l' occasione per farsi notare. Savannah è conosciuta per i suoi mega-party e per i suoi soldi. Il padre possiede la pià grande azienda farmaceutica del paese, è stata la ragazza fissa di Zayn per qualche mese e credo che fosse veramente presa da Lui. Le cose però finiscono si sa. Questo viaggio improvviso ha fatto bene a tutti noi, ci ha fatto riflettere,e le nostre vite nel corso di questi mesi sono cambiate. Ho iniziato a vedere Drake dopo la partenza di Harry, ma il nostro è un rapporto puramente fisico. Lui è un bravissimo ragazzo, è molto bello e dolce ed ha infinite qualità che io cerco in uomo. Drake però non è Styles, e decisamente non è il tipo da relazione seria. Arrivi ad un' età dove senti il bisogno di avere qualcuno accanto, qualcuno che ti mandi il messaggio del buongiorno o ti chieda come sia andata la giornata. Non hai più voglia di fare cazzate arrivati a quel punto, ma è anche vero che devi trovare la persona giusta. Sono stranamente agitata, mi sono convinta di essere padrona della situazione, ma adesso non sono più così sicura. Mi avvicino al tavolo delle bevande, alla ricerca di una bottiglia di birra fresca,un paio di mani giganti si posizionano davanti la mia faccia,sventolando una Peroni. Mi volto incontrando un paio di occhi smeraldi, scuoto la testa sorridendo

" Cercavi questa per caso? "
" Vedo che sei sempre il solito coglione "
" E tu la solida acida "

Scoppia in una fragorosa risata prima di dare un lungo sorso alla birra che ha tra le mani. Mi ha sempre innervosito questo suo modo di fare, e al tempo stesso mi attira. Scuoto la testa incrociando le braccia al petto, e aspetto che finisca di fare il pagliaccio.
" Mi correggo, sei sempre il solito stronzo.La birra era la mia. "
" Potevi prendertela, sai sono un ragazzo piuttosto gentile. E dove l' hai lasciato il damerino stasera? Mi hanno detto che ti vedi con Drake "
" Ti hanno riferito male, non stiamo insieme e perchè ti interessa tanto? "
" Che domande, perchè è mio amico "

Annuisco cercando di essere convincente, so bene che non è solo questo il motivo. Harry non l' ammetterà mai, ma lo sento che tra noi c'è qualcosa, che va ben oltre la semplice amicizia. Si avvicina poggiando la bottiglia ormai vuota sul tavolo alle mie spalle,mette una mano sulla mia spalla, mentre con l' altra mi fa una leggera carezza sul viso.
" Hai dei gusti davvero pessimi comunque "
Sorrido leggermente, avvicinandomi al suo orecchio e sussurro appena
" Non essere geloso Styles,non vorrai farti scoprire "
Mi allontano dandogli un buffetto sulla guancia e vado versi gli altri, lasciandolo perplesso. Mi piace avere questo tipo di potere sulle persone, e in particolar modo, mi piace averlo su di Lui. Sarà bello averli di nuovo tutti intorno, vederli ogni giorno nei corridoi di scuola. Poter uscire tutti insieme come ai vecchi tempi,siamo sempre stati un' ottima compagnia per il prossimo. Voglio molto bene a tutti loro, averli lontano è stato difficile, specialmente nel momento in cui ero l' unica spalla su cui piangere di Wendy. Ha passato un periodo veramente infernale, ed io non sapevo come aiutarla. Vago per la casa in cerca di una birra, entro in cucina, l' unico posto della casa che non pullula di gente. Apro il frigo prendendo una bottiglia freschissima e mi volto cercando un cavatappi.Sento un paio di braccia forti tringermi saldamente i fianchi, e una cascata di capelli castani mi solleticano il collo. Riconoscere tutto questo ovunque. Mi volto e mi getto tra le sue braccia, felice di vederlo di nuovo, di averlo qui.
" Loulou finalmente. Dio fatti vedere, è passato così tanto tempo. "
Mi allontano leggermente guardandolo meglio,gli occhi blu, color del mare. Il fisico asciutto, e gli addominali appena pronunciati. Un accenno di barba incolta, è proprio come lo ricordavo, anche se devo dire che questi mesi l' hanno solo migliorato. Mi sorride prendendo la mia guancia tra le mano e strizzandola appena
" La mia piccola rossa. Mi sei mancata tanto, veramente tanto. "
" Anche tu mi sei mancato Tomlison, ma mi stai facendo male. Ti consigli di mollarmi immediatamente se non vuoi che ti stampi una cinquina"
" La solita acida.Comunque gran bella festa, stavolta Savannah si è superata. "
" Non ci vediamo da mesi, e l' unica cosa di cui vuoi parlare è questo? "
" Abbiamo tempo per parlare bambola. Fatti coccolare dal tuo Lou. Vieni qua. "

Allarga leggermente le braccia dove mi tuffo volentieri. Mi è mancato lasciarmi stringere dalle sue braccia. Mi è mancato tutto questo. Il nostro è un rapporto piuttosto strano, ed è una lunga storia. A volte trovo difficile spiegare agli altri quello che è successo, quello che abbiamo passato insieme. Louis è stata ed è tutt' ora una delle persone più importanti della mia vita,ha ricoperto un ruolo fondamentale, e ancora oggi mi ritrovo a farmi domande su noi. Dopo qualche minuti ci separiamo, guardandoci negli occhi, sorrido scuotendo la testa
" Credo che andrò a farmi un giro della casa, sai voglio proprio vedere come se la passa Savannah. "
" Io torno dagli altri, stanno facendo una gara di rutti "
" Wow, un vero sballo, da non perdere proprio. "
" Ma cosa ne vuoi capire tu pupa "

Alzo gli occhi al cielo, uscendo dalla cucina. La casa si è riempita ancora di più,gente che beve,che pomicia allegramente in ogni angolo della casa.Sbuffo rumorosamente, salendo le scale che portano la piano superiore. Sfilo i tacchi camminando a piedi nudi,un leggero chiacchierio, proveniente dalla camera da letto. Mi avvicino cercando di non fare rumore, la porta semi-aperta e una figura familiare che parla al telefono,sembra piuttosto alterato.Cerco di capire di cosa stia parlando.
" Ti ho detto di no, non mi interessa. Non fare cazzate, non ti voglio tra i piedi. Non è ancora il momento,dammi il tempo di dirlo agli altri. Di dirlo a Lei. Spero di essere stato chiaro. "
Chiude la telefonata sospirando e si volta. Sgrano gli occhi nascondendomi dietro la parete. Con chi stava parlando? E perchè aveva quel tono preoccupato?. Nasconde qualcosa, porta con sè un segreto e la cosa non mi piace. Non mi piace per niente. Dopo qualche minuti apre la porta ed io  esco dal mio "nascondiglio". Tossicchio appena, giusto per attirare la sua attenzione,si volta e il suo viso assume un' espressione abbastanza sorpresa. Le mie labbra involontariamente si aprono in un sorrisetto sghembo, incrocio le braccia al petto,all' altezza del seno, e inarco le sopracciglia
" Bentornato Liam. "




 

HIIIIII GIRLLLS I'M HERE. Eccomi qui con il primo capitolo, voglio ringraziare quelle poche persone che sono passate da me e mi hanno dato qualche consiglio per migliorare la mia storia. Credo ancora di non essere bravissima, di dover cambiare qualcosa ma ci sto provando. Ovviamente la storia è all' inizio e ci sono ancora molte cose da capire e scoprire, spero di non avervi deluso. Alla prossima.


PS: Sotto vi lascio delle foto di come ho immaginato le ragazze se vi può interessare

WENDY 


Sidney

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Wendy Pov’s
 

I raggi di un debole e tiepido sole invernale,entrano dispettosi dalla finestra semi-aperta della camera.Sbatto più le palpebre prima di aprire gli occhi ed abituarmi alla luce,li alzo trovandomi a pochi centimetri dal viso del riccio che dorme beato. Ha i capelli arruffati e con un braccio mi avvolge saldamente la vita,mentre l’altro è dietro la sua testa a sorreggerla. Ha un’espressione pacifica,tenera sembra un bimbo piccolo ed inoltre è l’ unico che in pieno inverno,riesce ad appisolarsi con i soli pantaloni del pigiama. Mi è mancato dormire insieme e vederlo gironzolare per casa, perché il nostro è sempre stato un legame molto forte e per questo indossolubile. Ho potuto contare su di lui nei momenti più difficili è stata e sarà sempre la spalla su cui piangere.Quando avevo un problema o avevo bisogno di sfogarmi correvo da lui, la cosa non è cambiata. Per quanto alcune situazioni fossero complicate, aveva il consiglio giusto in ogni occasione e ora che  è tornato sento che le cose sono finalmente tornate al loro posto. Strofino leggermente il naso contro il suo collo che profuma di vaniglia, godendomi quella piacevole sensazione di calore che emana il suo corpo. Apre piano un’ occhio strizzandolo appena e poi apre l’ altro, mi sorride stampandomi un tenero bacio in fronte. Gli scompiglio i capelli, amo passare le mani tra i suoi ricci e perdermici

“  Buongiorno bambina ”
“ Buongiorno a te fratellone ”
“ Che ore sono? ”
“ Mmh credo le sette ”
“ Cosa? Siamo in un ritardo fottuto ”

Scende velocemente dal letto,tirando fuori dall’ armadio un paio di jeans e una T-shirt grigia con cardigan abbinato. Prende della biancheria pulita dal cassetto e si chiude in bagno. Fuori il tempo ha cominciato a cambiare, il cielo si copre a poco a poco di nuvoloni grigi, rispecchia in pieno il mio umore attuale. Dopo qualche minuto Harry si materializza di fronte a me

“ E tu ancora stai in pigiama? Guarda che facciamo tardi, non voglio iniziare il mio “nuovo”anno scolastico bisticciando con il bidello per tenerci il cancello aperto ”
“ Oggi non vengo,non ne ho voglia ”
“ Wen dovrai affrontarlo prima o poi ”
“ Non mi sembra il caso di parlarne proprio ora e con te, senti coprimi con gli insegnanti inventati qualcosa ”
“ Lo sai che non mi piace mentire ”
“ Oh andiamo non fare il noioso,vado ad aiutare papà al ristorante e adesso vai non vorrai fare tardi il tuo “nuovo” primo giorno di scuola?! ”

Alza gli occhi al cielo prendendo lo zaino e si avvicina stampandomi un bacio sulla guancia per poi uscire dalla stanza. Aspetto 5 minuti prima di appostarmi alla finestra e vederlo allontanarsi a bordo della sua AUDI A-3 rossa. Entro in bagno ed apro l’ acqua in attesa che si scaldi, non mi piace rispondere ad Harry in quel modo ma è pur sempre mio fratello e certe cose non è tenuto a saperle. Fino a ieri la mia era una vita tranquilla, ero riuscita a ritrovare un equilibrio. Non pensavo che avrei mai rivisto Liam, le sue parole erano state chiare non sarebbe tornato ed ora il suo rientro improvviso ha rimesso tutto in discussione. Mi ritrovo ora a dover fare i conti con un passato scomodo e per quanto non abbia ne voglia di vederlo ne di parlarci, so che prima o poi dovrò farlo. Mi infilo nel box doccia, lasciando  che l’ acqua lavi via tutti i pensieri negativi. Strofino la spugna contro la schiena,l’ idea di vederlo nuovamente per i corridoi di scuola non mi entusiasma. Ho paura di sbagliare è come se un masso gigante mi fosse piombato addosso. Scuoto la testa uscendo dalla doccia e avvolgendo il corpo in un accappatoio color crema. Mi guardo allo specchio spaventandomi per l’ immagine riflessa, lo sguardo spento le occhiaie profonde e marcate e il viso smagrito. Ravvivo i capelli passandoci le mani e li asciugo successivamente con il phon. Entro nella mia camera infilandomi l’ intimo bianco di pizzo ed apro l’ armadio. Metto un paio di pantaloni scuri e stretti, un maglioncino blu con scollo a V e il giubbino in pelle. Mi alzo sulle punte per prendere le scarpe, dal ripiano superiore cade una grande scatola verde a fiori. Sgrano gli occhi incredula, la prendo poggiandola sul letto indecisa sul da farsi. Sollevo il coperchio e mi si gela il sangue nelle vene, sento le lacrime salire e pungermi gli occhi. Prendo le foto sfiorandole appena con le dita, ricordo ancora la prima ecografia e l’ emozione che provavo. Era la prima volta che leggevo negli occhi di mia madre un velo di eccitazione. All’ inizio ero spaventata all’ idea di dover crescere una creatura, ma poi con il passare dei mesi la cosa aveva iniziato a piacermi. Una lacrima silenziosa mi bagna il viso scendendo sulla guancia, la porta di camera si apre e ne entra mia madre. Si porta le mani alla bocca, non credo si aspettasse prima o poi l’ avrei trovata.

“ C-come hai fatto a trovarla? ”
“ Era nell’ armadio, avevate detto di aver buttato tutto ”
“ Abbiamo pensato che in futuro ti saresti potuta pentire, non avevamo intenzione di ferirti ”

Sospiro rumorosamente, quando perdi qualcuno ti rimane dentro perché ti ricorda sempre quanto è facile soffrire. So che non l’ hanno fatto con cattiveria o con l’ intenzione di farmi male, ma aver  visto le tutine e le foto mi ha inevitabilmente riportato al passato. Infilo un paio di stivaletti e prendo la borsa

“  Bene vado ad aiutare papà al ristorante ”
“  Ma c’è la scuola ”
“ Non ho voglia e fai sparire quella scatola ”

Prima che possa rispondere mi chiudo la porta alle spalle. So che non è stato un periodo facile nemmeno per loro, doversi adattare ai miei continui cambiamenti e sbalzi di umore. Per qualche mese ho frequentato dei corsi specifici per superare il dolore della perdita, sono andata da uno psicologo e poi da uno psicoteraupeta. Il tentativo è fallito miseramente. Trovare quella scatole, mi ha portato a confrontarmi con i ricordi, con quel maledetto giorno

*Flashback*
È un giovedì mattina, ho marinato la scuola come faccio spesso ultimamente. Sono alla pista di motocross, Liam mi ci portava sempre quando stavamo insieme. Prendo la moto rosso fuoco tirandola fuori dal garage. Sono consapevole del rischio che corro. Il dottore mi ha severamente sconsigliato qualsiasi tipo di sforzo fisico o attività che può essere ritenuta pericolosa, ma è l’ unico modo che ho di sentirlo ancora vicino. Infilo il casco e inizio a fare qualche giro di prova, impenno sulle curve. Sento l’ adrenalina scorrermi nelle vene, ricordo bene questa sensazione e quanto mi sia sempre piaciuta. Continuo ad accellerare, sempre più forte. Una moto di grossa cilindrata mi taglia la strada facendomi sbandare. Finisco in un burrone battendo la testa contro una roccia e perdendo i sensi. I minuti dopo son molto confusi. Mi risveglio qualche ora dopo sbattendo più volte gli occhi, un senso di vuoto mi attanaglia lo stomaco e sento salire i conati di vomito. Mi guardo intorno e riconosco solo pareti bianche ovunque, non mi sembra un ambiente familiare. Una luce continua cattura i miei occhi oscillando da destra a sinistra, un uomo sulla cinquantina brizzolato e con un camice bianco continua a farmi domande ottenendo dei sussulti accennati come risposta. Riconosco la voce preoccupata dei miei, riesco a capire di cosa parlano nonostante sia ancora molto debole
“ Siamo intervenuti in tempo,, se fosse arrivata qualche minuto dopo non so se ce l’ avrebbe fatta ”
“ E adesso come sta? Non ci faccia preoccupare ”
“ Voglio essere sincero, ha rischiato molto, la caduta gli ha procurato un trauma celebrale e la frattura del braccio destro. Abbiamo dovuto operare. Dovrà tenere le fasciature alla testa per qualche settimana e successivamente fare qualche visita di controllo ”
Sento la preoccupazione nelle loro voci, la percepisco. So bene che domanda stanno per fargli, ma ho paura della risposta, il terrore di sapere quale triste verità mi aspetta.
“ E il bambino come sta? ”
“ Abbiamo fatto il possibile, ma purtroppo non siamo riusciti a salvarlo, mi dispiace. Avete il dovere di stargli vicino, sarà molto difficile per lei accettare la realtà delle cose. Perdere un figlio è sempre un grande dolore”
“ Crede che si riprenderà? ”
“ è una ragazza giovane,supererà il trauma velocemente e avrà altre occasioni. Adesso devo salutarvi mi aspettano il sala operatoria ”
Come se qualcuno mi avesse dato una pugnalata al petto, dritta la cuore e che lascia l’ amaro in bocca. Realizzo in quel momento il senso di tutto. Ho perso mio figlio, il mio bambino e nessuno me lo darà indietro.
*Fine flashback*

Sbatto velocemente le palpebre, un senso di vuoto si impossessa del mio stomaco, non sono mai riuscita a perdonarmi per quel gesto impulsivo. Ho perso tutto per colpa della mia incoscienza, la notte ho ancora gli incubi e a volte sono sempre più violenti e crudi. I miei non mi hanno mai fatto pesare la cosa, nonostante il loro pensiero non differisse molto dal mio, ero stata veramente stupida ed ero dannatamente colpevole della morte precoce di quella creatura. Per loro non è mai stato semplice accettare la mia condizione, quando ha saputo della gravidanza mio padre non mi ha parlato per due settimane. Successivamente hanno capito che anche io stavo vivendo una situazione critica, ero nel pieno dell’adolescenza ed ero sola con un bimbo da crescere. Non hanno mai visto di buon occhio la relazione con Liam, hanno sempre creduto che non fosse la persona giusta per me, adatto a starmi accanto. La sua partenza gli ha solo fornito un motivo in più per odiarlo. I dottori si sbagliavano, non l’ho mai superata nonostante sia andata in terapia e non so se mai sarò pronta a farlo. Scuoto la testa cercando di concentrarmi su altro, dall’arco finestra che da sul bancone, si affaccia una folta chioma bruna che era ai fornelli

“ Tu non dovresti essere a scuola ”
“ Ho pensato avessi bisogno di una mano, la mattina c’è sempre molta gente ”
“ C’è forse qualche sciopero di cui non ero a conoscenza? ”
“ Non avevo voglia molto semplicemente e comunque ho già avvertito mamma non credo mi servano altri permessi, se non ti serve altro andrei a preparare la caffettiera ”

Non ho voglia di sorbirmi altre paternali per oggi, metto in funzione la macchina del caffè riempendo le caraffe e portando ai tavoli piatti colmi di frittelle, pancakes, uova strapazzate e bacon. Di solito al mattino ci sono sempre le solite facce, le stesse dell’ora di pranzo e che ordinano le solite noiose e prevedibili pietanze. Prendo  un panno pulito spruzzandoci sopra un prodotto igenico e inizio a strofinare il bancone, il mio sguardo viene catturato da qualcosa o meglio da qualcuno. Lunghe gambe affusolate e coperte da jeans neri, fisico asciutto e snello fasciato da una colorata camicia a scacchi rossa e nera con maniche arrotolate al gomito, una canotta nera aderente a completare il look. Pelle ambrata, occhi color miele riconoscerei ovunque quel personalino niente male.

“ Cameriera un caffè e una ciambella alla cannella ora. ”
“ Vedo che non hai perso il senso dell’ umorismo ”
“ I mesi passano ma io resto il solito ragazzo di città dipendente da caffeina ”

Scuoto la testa porgendogli una tazza di caffè fumante, a dirla tutta sono contenta di vederlo e non credo sia cambiato molto apparte la lunghezza dei capelli, cresciuto qualche centimetro. Con Zayn siamo migliori amici da sempre, praticamente da quando eravamo in fasce non ricordo un momento preciso della mia vita dove lui non ci sia. Prima che lui partisse, eravamo legatissimi ed ora che è tornato sono euforica all’ idea di averlo accanto.

“ Sai che questo è orario scolastico? ”
“ Sai che dovresti esserci anche tu? ”
“ Non mi andava, non credo che saltare una lezione comprometta la mia ottima media dei voti. ”
“ Non ti andava o non volevi vedere Liam? ”
“ Non cominciare anche tu con questa storia per favore ”

Alzo gli occhi al cielo sbuffando, sono tutti preoccupati per me, hanno tutti dei buoni consigli da dispensare ma a me non interessa. Odio il fatto che siano pronti a ficcare il naso in questioni personali e private che riguardano quindi solo me. Non credo di dovere delle spiegazioni a qualcuno, eppure mi sento continuamente sotto giudizio. Sarà un anno lungo e difficile.

“ Senti so che ce l’ hai con lui e che non vuoi vederlo, ma ho visto come ti ha guardata alla festa, una seconda possibilità la meritano tutti ”
“ Stai parlando per me o per te? ”
“ Sai bene che è una situazione completamente diversa ”

Annuisco poco convinta, il passato divide e altre volte unisce, e in questo caso ci ha sempre legati. Abbiamo un trascorso molto simile per alcuni versi e che ci ha profondamente segnati, nonostante il modo e la voglia di reagire siano state diverse. Due storie da dimenticare e l’intenzione di non guardarsi indietro, ma Liam è anche suo amico ed è normale volere il bene di entrambi. Zayn vuole la nostra serenità, ma io non sono pronta a sacrificarmi per placare i suoi sensi di colpa, non sono disposta ad annullarmi di nuovo. Il mio era un amore forte, indistruttibile, avrei fatto di tutto per Lui. Era un’ amore talmente grande che superava il confine dell’ ossessione, non avevo mai provato nulla del genere, ma le cose sono cambiate ed io non sono più quella di una volta. Ha perso tutto nell’ esatto momento in cui ha messo piede su quell’ aereo

“ Allora com’è andato il viaggio? ”

Non sono realmente interessata, ma dovevo distogliere la sua attenzione in qualche modo e concentrarla su altro. Sicuramente non mi fa piacere ascoltare le varie avventure di Payne e company, ma almeno non dovrò essere necessariamente tempestata di domande.

“ Oh è stato magnifico, sai conoscere nuove culture e nuove tradizioni, ti cambia e ti fa crescere in qualche modo ”

“ Mi fa piacere che ti sia divertito ”
“ Già, anche se a volte mi è mancato avere la mia migliore amica affianco ”

Sospira rumorosamente sorseggiando il liquido marrone e fumante, di solito quando si comporta così è pensieroso e qualcosa lo preoccupa. Lo conosco bene e ormai so capire i suoi stati d’ animo e i suoi sbalzi di umore e in questo momento c’è qualcosa che non va.

“ Zayn è tutto apposto? ”
“ Si certo perché? ”
“ Non hai una bella cera ”
“ Sai qualche mese  fa eravamo a Philadelphia, ero sulla posta elettronica, ho fatto domanda a molti college e aspetto risposte ”
“ Arriva al punto ”
“ Paris mi ha  mandato una mail. A dirla tutta me ne ha mandate diverse ”
“ Oh….. e cosa ti ha scritto ”
“ Non lo so, non le ho mai aperte. Per me quel capitolo è chiuso e non voglio tornare a riviverlo ”
“ Forse dovresti dargli un’occasione ”
“ Non posso farlo…adesso ti saluto ho delle commissioni da sbrigare ”

Lascia scivolare dal palmo della mano 3 dollari e 50, allontanandosi con non chalance e la solita sicurezza che lo contraddistingue. La sua storia non differisce poi di molto dalla mia, forse la sofferenza che ha vissuto non l’ ha ancora abbandonato e ha lasciato dei segni indelebili. Non sono la persona più adatta per giudicarlo, perché so che non è facile dimenticare qualcuno per cui hai investito tutta la tua vita. La mattinata passa piuttosto velocemente e fortunatamente non ho il tempo di pensare a tutto quello che sta succedendo. Dopo la solita folla dell’ ora di  pranzo sfilo il grembiule prendendo il giubbino e le chiavi della macchina, stampo un caloroso bacio sulla guancia di mio padre e mi defilo in fretta. In una ventina di minuti sono davanti l’ entrata principale del nostro modesto appartamento, parcheggio il SUV bianco perla lungo il vialetto alberato. Sono molto stanca ed ho urgente bisogno di un bagno caldo, ma il mio sguardo viene catturato da una figura snella ma imponente. Riconoscerei quegli occhi ovunque. Indossa la sua solita giacca di pelle, una maglia bianca e aderente che risalta il suo fisico asciutto, i jeans stretti e scuri e le converse nere. Quei sentimenti che avevo represso in questi giorni, tornano a farsi sentire prepotenti e un’ improvvisa rabbia mi assale. Mi mordicchio una pellicina alzata sul pollice e mi avvicino cautamente

“ E tu che ci fai qui?Non mi sembra che ti abbia chiamato ”
“ Perché non sei venuta a scuola? ”
“ Non devo giustificazioni a te, adesso se non ti dispiace vorrei  fare una doccia sono stanca ”

Mi avvio verso la porta tirando fuori le chiavi di casa dalla borsa, sento una stretta ben salda sul mio polso. Un forte e deciso strattone la mia schiena si scontra col suo petto, morbido e muscoloso. Le sue braccia mi avvolgono tenendomi stretta, spingo le mani minute contro i suoi polsi cercando di liberarmi

“ Lasciami, ti ho detto di lasciarmi potrei mettermi ad urlare “
“ Noi dobbiamo parlare “
“ Non abbiamo nulla da comunicarci, per quanto mi riguarda ci siamo già detti tutto e adesso hai 5 minuti per sparire “

Abbiamo alzato entrambi il tono della voce e delle persone si sono fermate a guardarci, alcuni incuriositi e altri decisamente indignati dal caos che stiamo creando. I nostri sguardi si incatenano per qualche minuto, sembrerebbe che non sia cambiato niente, ma noi sappiamo che non è così. Le sue mani tengono fermi i miei polsi ed io cerco di darmi un contegno mordicchiandomi il labbro inferiore. Vedo Harry uscire sull’ atrio di casa, un capellino di lana a coprire i folti ricci e le braccia incrociate al petto. Non ha un’espressione propriamente pacifica e sembra tutto fuorché calmo.

“ Si può sapere che vi prende? State dando spettacolo “
“ Liam se ne stava andando vero? “
“ Wen entra dentro per favore “
“ Ma… “
“ E dammi ascolto per una benedetta volta “

Annuisco svogliatamente liberandomi dalla presa che mi teneva legata, chiudendomi la porta alle spalle. Senza preoccuparmi di salutare i miei salgo velocemente le scale che portano alla mia camera. Poggio la schiena contro il muro scivolando a terra, la mia vita ha sempre subito dei forti cambiamenti a cui mi sono dovuta adattare. Quando ho conosciuto Liam non sapevo nemmeno esistesse un sentimento così forte, che si potessero provare delle sensazioni del genere per qualcuno ma poi ha deciso di andare via ed io ho dovuto fare i conti con la sua partenza. Sono dovuta cambiare e adesso non sono pronta a tornare sui miei passi. Alzo di poco la testa affacciando alla finestra, stanno discutendo e la cosa non mi piace nemmeno un po’. Non mi sono mai piaciute le cose lasciate a metà , i discorsi sospesi in aria. Ho sempre avuto il controllo su tutto, sapendolo gestire al meglio ma a volte ci sono cose che non puoi controllare perché non sai come andranno e dove ti porteranno. Ti lasciano solo l’ amaro in bocca e l’ inverno dentro.
 

 
 
 
 
 

Liam Pov’s
 

Sono  in città da un paio di giorni e le voci su un mio possibile ritorno con Wendy corrono veloci, come ci si aspetta che sia in una piccola cittadina. Nessuno sa veramente come stanno le cose tra noi, così come non sanno il reale motivo per cui sono tornato. Quando sei adolescente è molto facile fare scelte sbagliate e prendere delle strade che in quel momento ci sembrano giuste. Ero poco più di un diciasettenne quando la vidi per la prima volta, ricordo ancora quel giorno come se fosse oggi.

*Flashback*
Cammino per i corridoi di scuola con le mani in tasca, è stata una settimana piuttosto difficile e stasera c’è anche la solita festa che organizza Mike, il capitano della squadra di basket, non ho così voglia di andarci. Vicino gli armadietti ci sono le solite 5-6 ragazze che fanno a gara per ottenere il mio numero di telefono,tra queste riconosco Mercedes, ci vediamo occasionalmente qualche volta. Mi saluta ammiccando, ricambio con un gesto della mano e continuo a camminare fermandomi accanto alla porta della biblioteca catturato da qualcosa o meglio da qualcuno. Una ragazza dai lunghi capelli biondi legati in una treccia, è seduta su una delle tante sedie sparse per la stanza con un libro in mano. Le unghie laccate di nero, indossa una felpa rossa “Hollister”, un paio di jeans chiari che le fasciano le gambe snelle. Alza gli occhi nella mia direzione, come se avesse capito che la stavo osservando, ha due occhi color ghiaccio decisamente ipnotizzanti. Non è il tipo di ragazza che guarderei solitamente, ma è particolare e c’è qualcosa in lei  che mi incuriosisce. Sorride alzandosi e passandosi le mani sui pantaloni, ripone il libro nell’ apposito scaffale e mi viene incontro
“ Mi dispiace averti disturbato “
“ Figurati, mi fa piacere sai non capita molto spesso di vedere qualcuno qui, specialmente a quest’ ora è molto desolato “
“ Cosa stavi leggendo? “
“ Romeo e Giulietta “
“ Non mi dire, è il mio preferito “
“ Davvero? Wow, sono colpita “
Sto mentendo spudoratamente, non ho mai letto un libro in vita mia,  non ne ho mai avuto bisogno. Ho sempre creduto che fosse roba da cervelloni ed io ho sempre considerato sfigato chi facesse parte di quella categoria, ma voglio fare una buona impressione. Non sembra la solita ragazza che basta portare a cena fuori e comprare dei fiori, per portartela a letto e non sembra nemmeno il tipo con cui puoi passare solo una notte e poi liquidarla con “ ti chiamo io “
“ Non sembri un tipo appassionato alla lettura “
“ Già, in ogni caso mi chiamo Liam, Liam Payne ”
“ Sono Wendy “
*Fine Flashback*
 

Successivamente scoprii che era la sorella di Harry e questi inizialmente mi ha frenato. Avevo paura di rovinare la mia amicizia con Styles e non potevo permettermelo. Mi guardo intorno, nella speranza di incontrare per sbaglio il suo sguardo nei corridoi

“ Non è venuta “
“ Eh ? Ma che stai dicendo ? “
“ So chi stai cercando, pensi che io sia idiota? “

Scuoto la testa fingendo di non capire di cosa stia parlando, Niall è sempre stato così è l’ unico che riesce a leggermi dentro e questo mi ha sempre spaventato. A lui basta uno sguardo per sapere cosa mi passa per la testa, sa esattamente cosa sto per dire  prima che me ne renda conto io. Ricordo bene la sua reazione quando gli dissi che mi frequentando con Wen, non era esattamente entusiasto, per lui stavo facendo una cazzata e me ne sarei presto pentito.  A volte penso che abbia qualche strano superpotere è incredibile di quale effetto abbia sulla mia psiche. Potrei uccidere qualcuno e lui sarebbe il primo a scoprire dove nascondo il cadavere. Mi volto verso di Lui, che se ne sta semplicemente con le braccia incrociate al petto e un sorrisetto beffardo a dipingere il tutto
“ Mi piacerebbe ascoltare le stronzate che ti escono dalla bocca ma ho lezione, ti saluto “
Gli do una leggera pacca sulla spalla avviandomi velocemente verso l’ aula, non potevo stare a sentire tutte le sue verità. Lancio la cartella contro il muro svogliatamente e mi siedo accanto a Derek. I suoi occhi verdi mi fissano, mi scrutano maligni. So benissimo cosa pensa, cosa pensano tutti in questa maledetta scuola perché sono tutti pronti a giudicare a lanciare il sasso e poi nascondere la mano, ma io non mi faccio intimidire. La professoressa Fuller ci consegna i compiti e la mia mente si perde nei ricordi

*Flashback*
È una serata decisamente piovosa, nonostante sia piena estate. Sono appena uscito da casa di Mercedes, ho passato due orette discrete, ma già mi ha stancato. Cammino con  le mani in tasca, casa mia non dista molto da qui. Mi blocco grattandomi la testa imbarazzato, Wendy è su una panchina con lo sguardo verso il basso. I capelli biondi sciolti che gli sfiorano la schiena, un paio di pantaloncini e una semplice maglietta bianca. Tossicchio leggermente con l’ intenzione di attirare la sua attenzione
“ Ti sei persa? “
“ No, Niall mi ha detto che eri qui “
“ Che fai mi segui? Sai come si chiama questo? Stalker “
“ Possibile che non capisci mai un cazzo? “
“ Ma cosa devo capire? Che sei una specie di pazza invasata “
“ Che sono innamorata di te razza di coglione. “
Si alza allontanandosi velocemente da me a grandi passi, rimango qualche minuto a riflettere su quella strana e insolita dichiarazione d’ amore. Ho avuto paura di rischiare, di infilarmi in qualcosa più grande di me, ma le paure vanno affrontate. Ci penso qualche istante prima di corrergli dietro e afferrargli il polso. La sua schiena contro il muro e le nostre labbra che si sfiorano

*Fine flashback*

 

Probabilmente quella è veramente l’ unica volta che ho rischiato in tutta la nostra storia, costellata da alti e bassi. Sono sempre stato sicuro di amarla, di provare qualcosa di estremamente importante per Lei ma forse non ho avuto abbastanza coraggio. Il suo legame di sangue con Harry mi ha sempre frenato e bloccato dal viverla serenamente e come un codardo appena si è presentata l’ occasione sono fuggito, per me è stato più facile così.  Siamo diventati due estranei persi dietro i nostri muri a farci dispetti. La fine delle lezioni non è mai sembrata così vicina. Mi avvio verso i parcheggi immettendomi velocemente nella statale e in una ventina di minuti sono davanti casa Styles, non so se sia stata una buona idea. Aspetto sotto una grande ciliegio, una strana ansia si impossessa di me ed è raro che io lo sia. Dopo una buona mezz’oretta noto un SUV bianco perla, non sapevo gli avessero comprato un’ auto, probabilmente non è l’ unica cosa che mi sono perso. Un formicolio alle mani e poi Lei. I capelli biondi che sono  cresciuti di qualche centimetro, il trucco leggero e il fisico ancora più snello. È diversa da come la ricordavo.

 

“ E tu che ci fai qui?Non mi sembra che ti abbia chiamato ”
“ Perché non sei venuta a scuola? ”
“ Non devo giustificazioni a te, adesso se non ti dispiace vorrei  fare una doccia sono stanca ”

Le afferro il polso strattonandola, la sua schiena sfiora il mio petto e sento dei brividi all’ altezza dello stomaco. Le mie braccia stringono le sue tenendola ferma. I nostro corpi non si toccavano da un tempo indefinito ed zè strano come ancora combacino perfettamente.

“ Lasciami, ti ho detto di lasciarmi potrei mettermi ad urlare “
“ Noi dobbiamo parlare “
“ Non abbiamo nulla da comunicarci, per quanto mi riguarda ci siamo già detti tutto e adesso hai 5 minuti per sparire “

Il suo tono aggressivo non lascia trasparire nulla, mi accorgo solo ora di quanto i toni siano alti. Qualche passante si ferma a guardarci, alcuni indignati altri semplicemente incuriositi. Non la biasimo nemmeno io vorrei parlare con me se fossi in Lei. Harry esce sull’ atrio di casa, un cappelletto di lana in testa e un’ espressione piuttosto scocciata

“ Si può sapere che vi prende? State dando spettacolo “
“ Liam se ne stava andando vero? “
“ Wen entra dentro per favore “
“ Ma… “
“ E dammi ascolto per una benedetta volta “

Mi lancia un’ ultimo sguardo prima di spingere le mani contro le mie braccia liberandosi e lasciandoci soli. Gli occhi inespressivi e iniettati di rabbia di Harry non promettono nulla di buono
“ Come ti salta in mente di venire a casa mia? Lo sai che non vuole vederti “
“ Io ho bisogno di parlarle Haz, devo spiegarle alcune cose. “
“ Vai via e lasciala in pace o dovrai vedertela con me “
“ Per favore, devi aiutarmi “
“ Quella è mia sorella Liam e io non passerò i prossimi mesi ad asciugare le sue lacrime a causa tua quindi torna alla tua vita e resta fuori dalla sua e non farmelo ripetere “

Senza darmi possibilità di replica entra in casa sbattendo la porta alle sue spalle. Infondo lo capisco, sto chiedendo forse qualcosa di impossibile ma ci tengo davvero a dargli almeno una spiegazione, credo se la meriti. Torno a casa confuso e con lo stomaco chiuso, saltando la cena. Tutta questa smania di voler rimettere al suo posto quello che è andato in pezzi è un enorme, colossale stronzata, non so cosa mi aspettavo che facesse, ma infondo sono sempre stato così. Il crocerossino delle cause impossibili. Mi butto sul letto affondando la testa nel cuscino e cadendo tra le braccia di Morfeo. Mi risveglio qualche ora dopo con un gran mal di testa, scendo velocemente le scale che portano in cucina, le luci sono spente, probabilmente i miei sono usciti. Il campanello inizia a suonare insistentemente

“Quante volte vi ho detto di portarv….Tu qui???”
 

 
 
 
 
 




 

Hiiiiii girls i’m hereeee!!!! Mi dispiace immensamente per il ritardo con cui sto postando ma chi ha letto il mio stato su facebook sa che ho avuto dei problemi con il mio portatile che ho riavuto dopo ben un mese. Ringrazio tutte colore che hanno recensito o sono semplicemente passate con la speranza che possiate continuate a farlo, ma nel caso contrario  continuerò comunque a scrivere perché ci tengo a questa storia. Alla prossima.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Wendy Pov’s

 

La testa mi scoppia il battito è accellerato e mi sento stranamente sudata, dalla finestra si intravedono dei nuvoloni grigi. Il gelo di un mattino di dicembre mi penetra nelle ossa è tutto così confuso è una di quelle giornate che preferirei passare a letto. Mi spaventa come le cose siano cambiate in poco tempo e come il mio equilibrio si sia spezzato tornando ad essere instabile. Mi sento sottosopra e impaurita perchè so che niente sarà più come prima e che non potrò fuggire molto a lungo, dovrò affrontare la realtà dei fatti. Stendo leggermente le gambe assopite risvegliando ogni singolo muscolo del corpo, non ho voglia di andare a scuola ma devo farlo per evitare di destare altri sospetti. Poggio i piedi a terra stiracchiando le braccia ed entro velocemente in bagno prima che possa farlo Harry, so bene che può starci delle ore. Sciacquo il viso con dell' acqua fredda e cerco di darmi una sistemata mettendo un leggero strato di eyeliner sulla palpebra superiore e un pò di fard. Tiro fuori dall' armadio un paio di pantaloncini di jeans con delle calze coprenti nere, una maglia a maniche lunghe grigia con cardigan abbinato e i miei amati stivaletti neri. Lego i lunghi capelli biondi in una treccia e prendo la tracolla. Il tempo rispecchia in pieno il mio umore, sono terrorizzata all' idea di metter piede dentro l' edificio.Dover sopportare i sguardi inquisitori dei miei miei compagni di classe perchè tutti sono pronti a giudicare senza sapere come stanno veramente le cose. Dopo il litigio, ieri sera Harry si è chiuso in camera e ne è uscito solamente stamattina senza dirmi cosa si son detti. Mi preoccupa che possa aver fatto qualche cazzata e che rovini la loro amicizia a causa mia, non mi piace che si intrometta nelle mie questioni personali anche se è mio fratello. Come previso i parcheggi dell' istituto sono affolati e ci metto non poco a trovare un posteggio. Tengo stretti tra le mani i libri di algebra mentre cammino con disinvoltura per i corridoi, molti sguardi indiscreti si posano su di me. Posso distinguere ben chiaramente dei commenti poco carini, non che mi importi molto. Apro il mio armadietto riponendo il contenuto della tracolla mentre una mano si posa sulla mia spalla. Sorrido forzatamente voltandomi verso quella che dovrebbe essere la mia migliora amica , come sempre impeccabile. Porta dei pantaloni stretti e scuri con una camicia di jeans aderente e un paio di stivaletti con il tacco neri , i capelli raccolti in uno chignon e il trucco marcato. A volte mi chiedo come fa ad essere sempre così perfetta e non avere mai nulla fuori posto, io è già tanto se mi ricordo come mi chiamo al mattino.

" Sei in ritardo, non ti ho vista arrivare con Harry "
" Stamattina è uscito molto presto "
" è successo qualcosa Wen? "
" Ieri quando sono tornata da lavoro ho trovato Liam ad aspettarmi sul vialetto di casa. Ha detto che doveva parlarmi e poi sai noi abbiamo iniziato a litigare "
" Liam a casa tua? Perchè non ci sono mai nei momenti migliori? "
" Lui deve averci sentito ed è uscito fuori, mi ha detto di entrare e poi hanno cominciato a discutere "
" Oh mio dio e cosa si sono detti? Insomma tuo fratello deve avergliene cantate quattro "
" Non lo so si è chiuso in camera ed è uscito di li solamente stamattina "
" L' avevo detto che il ritorno di Payne avrebbe portato solamente guai "

Alzo gli occhi al cielo consapevole di quanto infondo abbia ragione. Le cose non sono sempre semplici come sembrano, a volte sono molto più complicate di quanto si pensi. Quando vivi una situazione difficile per molto tempo e poi ne esci, non sei più disposto a tornare in quel buco nero a lottare di nuovo con i fantasmi del passato. Riaprire armadi con scheletri che avevi ormai nascosto. Dopo la sua partenza ho cercato in tutti i modi di superare il trauma dell' abbandono, ho represso i miei sentimenti impedendo al mio cuore di tornare a battere o di farlo ancora. Ora torna e ha la presunzione che tutto sia come prima ma non c'è più posto per Lui qui, non ce n'è dentro di me. Mi congedo velocemente con la scusa dell' imminente inizio delle lezioni chiudendomi in bagno. Quando mi guardavo allo specchio in questi mesi vedevo una ragazza sull' orlo del baratro, che stava buttando via la sua vita fregandosene dei sentimenti altrui. Adesso però mi sono ripresa, ora mi sento forte in grado di combattere qualsiasi cosa o ostacolo che si pone sulla mia strada. Bagno i polsi con dell' acqua fredda e mi dico che posso farcela , devo solo resistere fino alla fine dell' orario scolastico. Inspiro profondamente ed entro in classe prendendo posto affianco a Derek che mi sorride con I suoi soliti occhi verdi che brillano. La nostra attenzione viene attirata da un paio di colpi di tosse abbastanza insistenti. Dietro il preside cammina una ragazza molto carina. Ha un caschetto nero e un paio di occhi ghiaccio. Porta una maximaglia rossa sopra un paio di leggins di pelle neri e degli stivaletti con tacco nero delle stesso colore. Il suo sguardo si posa su di me e sembra essere piuttosto incuriosita.

“ Mi dispiace interrompere la lezione ma vorrei l’ attenzione di tutti. Lei è Shelby, rimarrà con voi per qualche mese. Mi aspetto la vostra totale disponibilità e accoglienza. Bene può accomodarsi dove vuole, vi auguro buon proseguimento.

E così come è entrato, esce lasciando che la ragazza “ misteriosa “ entri nelle nostre giornate scolastiche. Si siede qualche banco avanti al mio senza mai togliermi gli occhi di dosso e con sorrisetto divertito sulle labbra. La cosa inizia a infastidirmi. Tira fuori dalla sacca nera un quaderno a scacchi rosa e una penna della stessa fantasia. Inarco le sopracciglia in quanto quell’ oggetto all’ apparenza così semplice e insignificante , mi è vagamente familiare. Mi do mentalmente della stupida per aver pensato che una cosa così importante per me sia nelle mani di una sconosciuta. Si porta il cappuccio alle labbra guardandomi divertita. Sinceramente la situazione inizia ad infastidirmi

“ Hai notato che la nuova arrivata non ti ha staccato gli occhi di dosso da quando ha messo piede in classe? Ma la conosci? “
“ Ti assicuro di no, ma mi spaventa e non poco “
“ Già “

Derek poggia i gomiti sul banco lasciando che la testa ciondoli su questi ultimi e punta i suoi meravigliosi occhi verdi sulla figura snella e sinuosa di Shelby ma questo non la scalfisce minimamente. Fortunatamente la lezione trascorre molto velocemente ed io faccio accuratamente finta di non notare i suoi sguardi. Non so per quale motivè è qua e non so nemmeno cosa vuole da me, ma la situazione inizia ad infastidirmi non mi piace essere fissata. Meno che mai dalle sconosciute. Cerco di concentrarmi su ciò che sta spiegando l’insegnante. Al suono della campanella tiro un sospiro di sollievo mentre Derek mi poggia  una mano sulla spalla
“ Senti stavo pensando che magari un giorno di questi se hai bisogno di qualcuno con cui parlare e sfogarti, bhe io ci sono. Possiamo vederci quando vuoi “
“ Ti ringrazio è molto dolce da parte tua “

Derek è un ragazzo molto tranquillo, pacato e mi è sempre stato vicino anche semplicemente con i suoi silenzi. Lui è quel tipo di persona da cui correresti a piangere o a cui confidare i segreti più intimi. Non so dire bene cosa c’è nella sua persona che mi attira particolarmente ma mi sento al sicuro quando gli sono accanto. Lo guardo allontanarsi con lo zaino alla spalla e decido di defilarmi anche io. Prendo la tracolla e mi incammino verso l’ uscita, quando vengo fermata dalla ragazza nuova. La guardo incuriosita e anche leggermente infastidita e sorpresa.

“ Emh ti serve qualcosa? Sai vado un po’ di fretta “
“ Non credo ci abbiano presentate, piacere  Shelby “
“ Mi dispiace ma non credo di conoscerti. Penso tu abbia sbagliato persona “
“ Non mi aveva detto che eri così carina. Liam è davvero un gran maleducato avrebbe dovuto avvisarti, sono la sua ragazza “

Sgrano gli occhi incredula mentre il mio cuore accusa il colpo perdendo un battito. Una notizia del genere proprio non me lo aspettavo, come rovinare una giornata? Lo sta facendo nel modo giusto. Sbatto ripetutamente le palpebre cercando di metabolizzare quanto ha appena detto. Più cerchi di sfuggire dal passato più questo ti rincorre non lasciandoti scampo.

“ Bene,ti auguro buona fortuna e che tutto vada per il meglio. Adesso se non ti dispiace andrei “

Lascio che si interroghi sulla discussione appena avuta ed esco dall’ aula con la rabbia che mi cresce dentro. Cammino per i corridoi con l’ intenzione di prendere il “ toro “ per le corna. In tutto questo tempo mi sono sempre chiesta che direzione avesse preso la sua vita, se avesse conosciuto qualcuno se fosse andato avanti e adesso ho le mie risposte. Non mi aspettavo che rimanesse solo a vita ma tutto questo è troppo. A passo spedito mi dirigo verso gli armadietti dove è poggiato con la schiena e parla con un gruppo di ragazze. Mi avvicino e lo afferro per il colletto della camicia spingendolo contro la parete accanto.

“ Ma che cazzo fai sei impazzita ? “
“ Sei un fottuto stronzo. Con quale coraggio ti presenti alla porta di  casa mia sapendo che c’è qualcuno che ti aspetta ? “
“ Non so di cosa tu stai parlando “
“ Di quella grandissima bastarda che adesso è nella mia classe e ha pensato bene di avvertirmi che state insieme “
“ Ti pregherei di non parlare così di persone che non conosci “

Nel frattempo la folla di studenti si accalca intorno a noi. Tra i vari occhi puntati su di noi riconosco quelli preoccupati di Sidney e divertiti di Shelby. Tutta questa situazione ha del ridicolo. Un ex che torna, un passato scomodo e l’ incessante sensazione che un disastro di proporzioni esagerate si sta per abbattere su di noi. Ho sempre avuto paura che un giorno tornasse tutto indietro. A volte penso che Liam sia stato lo sbaglio più grande della mia vita. Lo spingo a terra mentre le sue dita si sfiorano le labbra. La ragazza “misteriosa” accorre subito in suo aiuto guardandomi sprezzante.

“ Tu sei fuori di testa ma ti ringrazio così finalmente Lee ha capito che razza di persona sei. “
“ Non conosci niente di me quindi sciacquati la bocca prima di parlarne. Siete fatti della stessa pasta. Mi fate schifo “

Tra la ressa di studenti si fa spazio una figura fin troppo familiare. Un uomo dai folti capelli grigi e di bassa statura si avvicina invitandomi a seguirlo nel suo ufficio. Conosco a memoria questo posto ci sono stata infinite volte nel corso dell’ anno. Un giorno per un motivo un giorno per un’ altro trovavo sempre una scusa per infilarmi in qualche guaio. L’ ufficio del preside è piuttosto spazioso, pareti color crema e qualche quadro sparso qui e li. Sulla scrivania rigorosamente in ciliegio una cornice in argento contiene una foto, un lago cristallino sullo sfondo due donne bionde probabilmente sono la moglie e la figlia.

“ Signorina Styles come devo fare con lei?  Ha scatenato una rissa durante l’ orario scolastico, di nuovo. “
“ Mi dispiace ma sono stata chiaramente provocata non era mia intenzione crearle disagio. “
“ Cosa le sta prendendo? L’ insegnante di italiano mi ha comunicato la sua insufficienza nell’ ultimo compito”
“ Posso recuperare senza problemi e la mia vita privata non credo sia affare di questa scuola. Adesso se non le dispiace avrei delle faccende da sbrigare “

Esco dall’ufficio del preside avviandomi verso i parcheggi ed entrando nel mio amato SUV bianco. Tutta questa situazione inizia a pesarmi e non so per quanto ancora riuscirò a reggere. La cosa che mi ferisce di più è che Lui sia tornato con la chiara intenzione di farmi del male. Ho permesso troppe volte che mi ragirasse, che mi facesse sentire come se fosse Lui a gestirmi ad avere il controllo. La mia pazienza è stata messa a dura prova troppe volte ed io non posso più permetterlo. Imbocco il vialetto alberato  parcheggiando il SUV poco distante da un albero di frutta. Tiro fuori dalla borsa le chiavi di casa entrando i salotto dove i miei sono già seduti ad aspettarmi. A giudicare dalle loro espressioni non devono essere molto contenti. Da qui a poco mi sorbirò una bella ramanzina

“ Ci ha chiamato il preside questa mattina, un’ altra rissa? Come dobbiamo fare con te ? “
“ Mi dispiace non avevo intenzione di creare disagi la situazione mi è sfuggita di mano. Non si ripeterà “
“ Io e tuo padre ne abbiamo parlato e pensiamo sia meglio che tu torni in terapia “
“ Cosa? Credo di essere abbastanza grande per decidere della mia vita. “
“ Abbiamo chiamato il tuo psicologo. Hai un appuntamento domani nel pomeriggio “

Li fisso sconvolta e attonita. Sono irritata dal fatto che abbiano preso una decisione così importante senza consultarmi senza chiedermi come mi sentissi. Hanno fatto una scelta e l’ hanno fatta sulla mia vita e la cosa mi infastidisce e non poco. Ho sempre permesso agli altri di prendere una posizione al mio posto, di decidere cosa fosse meglio per me. Non ho mai avuto la capacità di importi e adesso tutto sta andando nel verso sbagliato. Il passato torna e ti travolge come un mare in tempesta.
 
 

 
 

Sidney Pov’s
 

Tutto cambia e tutto torna. Sono frasi che mi ripeto da settimane e che con il passare del tempo hanno solo trovato conferme. L’inaspettato ritorno di Liam e il suo rinnovato coinvolgimento nella vita di Wendy. L’ interesse di Harry e il passato con Louis. Tutto è successo così velocemente che difficilmente ho avuto modo di riflettere. Oggi dopo la rissa la scuola si è chiusa in un religioso silenzio, gli studenti sono tornati nelle proprie aule alle proprie lezioni mentre Wen pare che sia tornata a casa. So bene quanto ha sofferto per l’ assenza di Liam e con la storia della gravidanza finita male e adesso è costretta a rivivere nel ricordo di qualcosa che non c’è più. Decido di saltare la lezione di algebra, ho bisogno di raccogliere le idee. Cammino lungo i corridoi ormai sfollati e mi infilo in un aula vuota accertandomi che non ci sia nessuno nei paraggi. Mi siedo alla cattedra portando le mani sulla pancia e intrecciandole tra loro. A volte è strano come quello che fino a pochi giorni fa pensavi superato, torni con una potenza sempre maggiore. Il mio rapporto con Harry che da sempre è stato altanelante potrebbe diventare un crescendo di sensazioni e poi c’è Louis, lui è stato il mio passato. Scuoto la testa mordicchiandomi le labbra colorate di rosso mentre intravedo un’ ombra avvicinarsi allo stipite della porta. Mi metto sull’ attenti balzando in piedi e mettendomi sulle punte in posizione di  difesa. Poco dopo entra Harry, indossa una polo blu a maniche corto sotto una giacca di pelle nera e un paio di jeans scuri, ha sempre il suo stile inconfondibile. Metto una mano sul petto all’ altezza del cuore tirando un sospiro di sollievo

“ Ah ma sei tu. Mi hai spaventata. Che ci fai qui? “
“ Quello che fai te, salto la lezione. “

Alzo gli occhi al cielo, è tipico di lui. Fare sempre la parte del duro per risultare figo. Mi guarda con un sorriso divertito sulle labbra. So già esattamente a cosa sta pensando, ovvero a come infastidirmi.

“ Wendy mi ha raccontanto della discussione che hai avuto con Liam, cosa vi siete detti? “
“ Preferirei non parlarne. Piuttosto ti ho già detto che oggi sei davvero molto carina? “
“ Questi giochetti con me non funzionano Styles “

Si avvicina spingendomi ad indietreggiare e costringendomi a poggiare la schiena contro il muro. Le sue mani si posizionano ai lati della mia testa impedendomi ogni via d’ uscita. Il cuore inizia a pompare sangue e i battiti si fanno via via più veloci, solito stupido effetto. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio, sento il suo fiato caldo sul collo il suo profumo di menta

“ Dovresti sapere che mi piacciono le cose difficili, mi piacciono le sfide e tu sei decisamente una di quelle “
“ Mi vedi come un trofeo? Nulla di più sbagliato “

Cerco di guadagnare tempo blaterando cose senza senso. La sua mano destra si sposta dalla parete bianca per posarsi sul mio fianco, mentre l’ altra rimane all’ altezza del mio capo. I suoi ricci ribelli e selvaggi mi solleticano le guance e le sue labbra si avvicinano al mio collo sfiorandolo leggermente. Sento i brividi salire lungo la schiena e percorrerla e un nodo allo stomaco. Perché deve essere così dannatamente perfetto? Chiudo gli occhi godendomi quella sensazione di piacere e abbandonandomi alle sue dolci carezze. Le mie braccia si avvolgono involontariamente attorno al suo collo e le sue grandi mani mi accarezzano il viso. Le sue labbra si avvicinano alle mie e le sfiorano leggermente. Sento un vuoto all’ altezza dello stomaco , quella piacevole sensazione che si dovrebbe provare sempre quando stai con la persona che ami. Indietreggia lentamente sorridendo come un ebete e lasciandomi con la sensazione spiacevole di un bacio mancato. Apro gli occhi sbattendo più volte le palpebre accertandomi che non sia stato solo un sogno, che sia successo davvero. Harry stava per baciarmi. Scuoto la testa tirando fuori dalla borsa le chiavi del mio amato Range Rover e dirigendomi verso casa. In una ventina di minuti sono davanti al vialetto. Apro la porta ed entro in cucina in cerca di qualcosa da mangiare in frigo. Mia madre è sempre fuori per lavoro e non si preoccupa mai di lasciarmi il pranzo. Quando i miei si sono divorziati ho avuto la possibilità di scegliere con chi stare, ma d’ altronde è stata una questione di optare per il meno peggio. Tra un padre alcolizzato che usciva ed entrava da cliniche di disintossicazione e una madre sempre troppo impegnata ad arredare interni per potersi occupare di me. Sento delle dita picchiettare sul balcone e mi volto spaventata. Un paio di occhi blu mi fissano divertiti

 “ Lou sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo, come sei entrato.? “
“ Lasci sempre le chiavi di riserva sotto il vaso ormai da anni, ti conosco bene “
“ Forse dovrei cominciare a cambiare abitudini. Ti posso offrire qualcosa? “
“ No grazie, mi sono fatto una birra con Niall prima “

Annuisco svogliatamente mentre tiro fuori dal frigo della pancetta e pomodori freschi e aprendo lo scaffale un pacco di rigatoni e sale. Mi avvicino ai fornelli mettendo su una pentola con dell’ acqua e aspetto che bolle. Mi volto verso Tomlison
 “ Già che ci sei vuoi fermarti a pranzo? Un po’ di compagnia non guasta “
“ Certo, come rifiutare un bel piatto di amatriciana? “

Sorrido leggermente e butto giù la pasta preparando il sugo. Dopo una mezz’oretta siamo a tavola. Ricordo bene questi pranzi li facevamo spesso quando stavamo insieme. E ricordo ancora quanto goloso sia, andava pazzo per la mia amatriciana me la faceva cucinare anche 4-5 volte la settimana e non si stancava mai. Bevo un sorso d’ acqua fissandolo nelle sue iridi blu

“ Allora come mai qui ? “
“ Avevo voglia di vederti è stato un lungo viaggio e mi è mancato averti affianco. “
 “ Ti sei divertito? “
“ Molto anche se sai casa è sempre casa e niente è meglio del tuo divano e del tuo caminetto per stare bene. Comunque è passato tempo ma la tua amatriciana è ancora il top. “
 “ Mi fa piacere che ti sia piaciuta. Ricordi i bei vecchi tempi? Quando facevamo quei lunghi picnic o passeggiate in riva al mare? “
 “ O quelle giornata di pioggia passate in casa a fare l’amore “
“ Sei sempre il solito.! “

Ormai tra noi c’è confidenza, aver avuto una relazione in passato facilita sicuramente i rapporti attuali perché non c’è forma di imbarazzo tra noi. So che posso sempre contare su di Lui è stato e sarà sempre una persona importante nella mia vita. Il mio primo bacio, la mia prima volta il primo vero ragazzo per cui ho perso la testa e probabilmente lo farei ancora se non provassi qualcosa per Harry. La nostra storia è stata splendida, una di quelle che leggi nei libri e te ne innamori una di quelle per cui vorresti lottare una di quelle che vorresti vivere. Avevo 15 anni quando ci siamo messi insieme, Lui era uno dei ragazzi più belli e popolari della scuola ed io ero solamente una ragazzina come tante che gli sbavavano dietro e mai avrei pensato che potesse notarmi. Quando mi chiese di uscire ricordo che non ci dormii la notte talmente ero euforica e poi è arrivata la cena fuori, il bacio sotto le stelle i suoi abbracci le sue mani che mi stringevano le nostre pazzie. Il nostro voler essere sempre fuori dagli schemi e poi la rottura dopo due anni. Ormai il nostro rapporto era diventato abitudine non c’era più la voglia di scoprirsi non c’era più la voglia di amarsi e di continuare a viversi. Per un po’ di tempo abbiamo continuato a vederci e a fare sesso, solo ed esclusivamente rapporti fisici poi sono scemati anche quelli. Lui ha iniziato a vedere un’ altra ragazza e una volta finita anche con lei abbiamo deciso di riallacciare un rapporto di amicizia. Il suo posto non lo potrà mai prendere nessuno. Sparecchio la tavola riponendo i piatti nella stoviglie e azionandola. Sento due forti braccia prendermi dal dietro e voltarmi e nel giro di qualche minuto mi ritrovo stretta nella morsa di un abbraccio. Poso le mie mani sulle sue spalle e soffio leggermente vicino le sue orecchie solleticandole appena
“ Ricordo quanto ti piacessero i miei abbracci. “
“ Anche ora non sono male devo dire. Sempre forti possenti e dolci proprio come piacciono a me. “
“ La mia piccola Sid. Senti un po’ cos’è questa storia che hai perso la testa per Styles? Sono geloso sappilo. “

Sgrano gli occhi allontanandomi leggermente ma rimanendo con le mani sui suoi avambracci mentre le sue mi stringono in vita
“ Cosa? Chi te l’ ha detto ? “
“ Ormai lo sanno tutti e poi è  abbastanza evidente. “
 “ Non ti fare strane idee. Piuttosto sai che non mi hai portato nulla da fuori? Non ci si comporta così “

Sorride divertito e mi spinge contro il mobile della cucina attaccando il suo corpo al mio con la mano destra sale lungo le braccia e si ferma sul mio collo bloccandolo tra il palmo e il pollice destro. I suoi capelli solleticano la mia fronte e i suoi occhi si chiudono. Le sue labbra si avvicinano sempre di più iniziando a sfiorare le mie, le mie  mani si poggiano sul suo petto cercando di spingerlo indietro ma è chiaro che sia impossibile data la sua forza. La sua lingua inizia a leccare le mie labbra e poi a morderle prima di prenderne possesso in un modo impetuoso e violento. Sento il suo bacino premere contro il mio e la sua lingua farsi spazio senza problemi nella mia bocca. Dopo svariati minuti si allontana mollandomi una pacca sul sedere. Lo guardo sbigottita
“ E questo? Non hai più questi permessi mio caro. “
“ Era un bacio tra ex e inoltre lo sai che mi piace il tuo lato B, gli ormoni prendono sempre il sopravvento. “
“ Io non ti ho mai detto che puoi farlo. “
“ Oh andiamo Sid sai bene quello che succederebbe se fossimo completamente sbronzi e non  ragionassi troppo. In fondo una “bottarella” te la darei sempre. “

Apro la bocca sorpresa mentre lui afferra le sue cose e dopo avermi stampato un bacio sulla guancia esce di casa. Certe cose succedono quando meno te l’ aspetti certi rapporti avranno sempre un determinato significato e prenderanno sempre una determinata piega. Ma l’ amore è un’ altra cosa. Ragione attrazione fisica o sentimento ?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Wendy Pov’s

 

La pioggia scende incessante da più di un’ora e le gocce d’acqua scivolano lungo le finestre chiuse della camera buia. Sospiro rumorosamente battendo più volte le palpebre, sarà una giornata molto lunga e pesante. La mia vorrebbe posarsi da un’ altra parte e il mio cervello vorrebbe spegnersi. Ho paura di entrare lì dentro e tornare a camminare sul filo del rasoio. Ho paura di quello che potrebbe dirmi di quello che potrebbe trovare scavandomi dentro. Prendo un bel respiro e mi autoconvinco di potercela fare, infondo ne ho sostenuti a bizzeffe di questi incontri credo di potercela fare ancora una volta. Prendo un paio di jeans stretti e chiari infilandoli velocemente, una felpa blu e delle converse dello stesso colore legando i lunghi capelli biondi in una coda. Sidney si è proposta di accompagnarmi e anche se non sono molto entusiasta ho accettato. Alla fine della fiera avere qualcuno con sé in questi momenti è sempre meglio. Non so come potrebbe reagire in quanto non è mai stata ad una seduta ma insisterò affinchè mi aspetti fuori. Prendo la borsa blu regalatami da Harry lo scorso natale e dopo aver preso qualche altra cosa mi dirigo verso la porta. Entro nella Range Rover grigio fumo di Sidney che mi guarda preoccupata, so a cosa sta pensando è quello che pensano tutti quando si trovano davanti ad un caso come il mio

“ Sei pronta? Hai preso tutto “
“ Ho i fazzoletti le pasticche che mi prescritto il medico e il cellulare. Non preoccuparti “

Annuisce poco convinta ma fortunatamente non aggiunge altro, deve aver capito che non sono dell’ umore e dello stato d’ animo giusto. Guardo il paesaggio scorrere davanti ai miei occhi, le foglie secche che cadono dagli alberi. I prati che non splendono più come in estate e quell’ ore di rugiada ormai lontano. Tutto sembra rispecchiare esattamente come mi sento. Mi perdo con la testa tra pensieri cupi, a volte è molto più difficile accettare qualcosa che imporsi per cambiarla. Nonostante il traffico in un’ oretta siamo davanti ad uno degli edifici più grandi di Londra. Mi stringo nelle spalle, le nocche delle dita sono bianche e il mio viso è pallido. Sento la mano della mia migliore amica intrecciarsi nella mia e stringerla leggermente per infondermi forza.

“ Prendiamo il toro per le corna. “

Affermo cercando di convincere più lei che me stessa. Entriamo frettolosamente nell’interno 1, una scalinata bianca ci conduce nell’ “ appartamento “, una stanza piuttosto modesta con pareti color crema. Ricordo ancora bene questo posto nonostante non lo frequenti più da mesi. Mette ancora i brividi, una targhetta color oro riposa l’ incisione “ Studio della dott. Reena Montaner “. Una ragazza con un dei folti capelli castani raccolti in uno chignon ci accoglie all’ entrata, credo sia una delle segretaria. Lo si evince anche dal suo abbigliamento distinto e impeccabile. Bussa più volte alla porta prima che questa si apra e ne esce la donna di ghiaccio. La dott. Montaner è una persona tutta di un pezzo, capelli neri e lucenti che gli arrivano alle spalle. Grandi occhi blu nascosti dietro ad un paio di occhiali da vista calati sul naso, un fisico esile e sinuoso fasciato da un vestitino color verde smeraldo. Tiene in mano una cartellina, credo sia la mia. Mi viene incontro stringendomi la mano e invitandomi ad entrare. Mi volto in direzione di Sidney che sembra piuttosto spaesata.

“ Ti dispiace aspettarmi qui? “
“ Nessun problema, ammazzerò il tempo leggendo qualche rivista “

Sorrido pacatamente seguendo Reena nel suo studio. Nulla è cambiato dall’ ultima volta che sono stata qui. La lunga poltrona rossa è ancora al solito posto e l’ ufficio è sempre spoglio, trasmette la solita sensazione di vuoto di sempre.  Si siede su un pouf con schienale bianco invitandomi a sdraiarmi sulla poltrona di fronte. Lo faccio senza obiettare e mi guardo intorno. Mi ripeto ancora una volta il motivo per cui sono qui, incolpando i miei della loro poca sensibilità e tatto. Mi scruta attentamente cercando chissà quale mistero nei miei occhi spenti.

“ Non ci vediamo da un po’. Prima di tutto voglio sapere come stai. “
“ Senta tagliamola corta, i miei genitori hanno fissato questo appuntamento senza avvisarmi quindi se non le dispiace eviterei i convenevoli e firmerei il foglio di entrata così posso tornare a casa. “
“ Se è qui c’è sicuramente un motivo a prescindere dalla sua famiglia. Nessuno l’ha obbligata a recarsi qui signorina Styles. Vorrei che lei riflettesse sul vero motivo per cui è qui. “

Alzo gli occhi al cielo, i psicologi tendono sempre a pensare di sapere cosa sia meglio per te per la tua vita. Pensano di conoscerti a memoria, di conoscere le tue debolezze le tue fragilità le tue paure. Una volta ho permesso che mi leggesse a fondo e adesso non lo farò di nuovo. La mia vita privata deve rimanere fuori da questo studio, non  mi aprirò non più. Picchietto le dita sul poggia-braccia fissandola sbigottita e annoiata

“ La sua vita ha subito qualche scossone ultimamente ? “
“ Liam è tornato dal viaggio “
“ E questo deve averla turbata immagino. “

Annota qualcosa sul suo fedele taccuino. Ho sempre odiato il fatto che dovesse trascrivere le mie emozioni e sensazioni su un pezzo di carta. Non mi piace che qualcuno sappia come mi sento. Vorrei tenere tutto dentro e isolarmi da tutto e da tutti.

“ Devi aprirti Wendy sennò non so come aiutarti. “
“ Ci ha pensato che magari non voglio? Forse mi piace la mia solitudine. “
“ Mi impegno molto nel mio lavoro e non permetterò che lei si chiusa nuovamente come un riccio. Gli consiglio vivamente di sfogarsi e spiegarmi la sua situazione. Potrebbe evitare di tornare in terapia. “

Sospiro rumorosamente mettendo da parte ogni remore e mi chiedo se ne vale veramente la pena. Non voglio dover tornare in terapia e rivivere quei momenti, quel periodo infernale. Mi dico che alla fine lo faccio per me e per la mia serenità e che aprirsi con qualcuno che è lì per aiutarti non è un male.

“ Sai quando pensi di aver dimenticato e di essere riuscita a superare una fase della tua vita e poi torna come se niente fosse ed è mille volte peggio della prima volta ?“
“ è così che si sente? Frustrata e amareggiata? “
“ Sento di non essere più in grado di gestire la situazione ed ho paura di cadere nuovamente nella tentazione. Oggi ho provocato una rissa a scuola quando ho scoperto che si è rifatto una vita ed io mi ero convinta di essere riuscita ad andare avanti con la mia. Mi sono accorta che non è così “
“ A volte le cose sono molto più semplici di quanto sembri. Deve guardarsi dentro, porsi delle domande risolvere le questioni in sospeso e chiudere i conti con il passato. Credo sia giusto fissare un’ altro appuntamento per la prossima settimana. La aspetto martedì alle 15:00 “

Scuoto la testa svogliatamente non era esattamente l’ idea che mi ero fatta e non pensavo fosse questa la soluzione, in ogni caso saranno contenti i miei. Esco da quella porta con il morale a terra non mi ero creata delle aspettative ma una parte di me sperava andasse in modo diverso. Lo sguardo a terra e le mani che tremano, sento le braccia di Sidney avvolgermi saldamente in un caloroso abbraccio. Le lacrime iniziano a pungermi gli occhi scendendo copiosamente sulle guance, non mi sentivo così da tempo e mi chiedo quanto sia giusto.

“ Risolveremo tutto insieme come abbiamo sempre fatto, non preoccuparti amica mia. Andiamo ti riporto a casa. “

Annuisco scostandomi lentamente da lei e insieme ci dirigiamo verso l’ auto. Il viaggio è piuttosto silenzioso non vola una parola. Sono molto scossa, non mi aspettavo che l’ incontro prendesse questa piega. La mia vita in questo momento è un completo disastro. Liam è tornato e ha cambiato le carte in tavola. Dopo un’ oretta circa mi lascia a casa molto velocemente. Fortunatamente sono sola quindi salgo le scale e mi chiudo in camera cercando raccogliere le idee. Mi butto sul letto poggiando il braccio destro dietro la testa la mano sinistra sulla pancia. Mi balena per la testa un’ insana idea. Compongo il numero di Derek inviandogli un messaggio

“ Quell’ invito è valido? “

 
 
 
 
 

Sidney Pov’s

 

La pioggia ha smesso di scendere copiosa lungo la città di Holmes Chapel , il sole è tornato a splendere e un magnifico arcobaleno si fa spazio tra le nuvole bianche latte nel cielo. La giornata di oggi è stata piuttosto pesante, non credevo potesse prendere questa piega. Vedere crollare e successivamente piangere tra le tue braccia la propria migliore amica è distruttivo. Alla fine tutti sapevamo che le cose sarebbero andate a peggiorare, ma nessuno voleva che arrivasse questo momento. Dopo averla accompagnata a casa ho deciso di fare una doccia calda per poi indossare un paio di short di jeans con calze color carne. Una maglia con scollo a V rossa che mette in risalto il mio decolté, il mio amato giacchetto di pelle e un paio di stivaletti neri. Lego i lunghi capelli rossi in una coda di cavallo ed esco a farmi un giro. Ho sempre amato fare delle passeggiate per schiarire le idee, non c’è niente di meglio. Le vetrine delle pasticcerie sono piene di dolci invitanti e seduti attorno ad una cioccolata calda coppiette di giovani e adulti. Mi manca a volte avere qualcuno vicino a cui raccontare la mie giornate qualcuno da cui tornare a casa e farsi coccolare sul divano. Quando ho conosciuto Harry qualcosa dentro di me si è smosso e ho cominciato a pensare che fosse la persona giusta per stare affianco a me. Dopo la storia con Louis mi sono rifiutata di amare qualcun’ altro per non dover soffrire di nuovo e poi è arrivato lui. Tutto è diverso da quando è entrato a far parte della mia vita. Cammino lungo le strade affollate di questa cittadina entrando nell’ unico parco che offre la città. Una distesa verde e maestosa, grandi alberi di ciliegio e panchine di legno, ci ho passato i miei anni migliori. Ci venivo spesso anche con Louis anche se lui non è esattamente il tipo di persona romantica. Chiudo gli occhi godendomi la pace pomeridiana. Le urla dei bambini che giocano non mi toccano minimamente. Sento una presenza affiancarsi a me e un paio di grandi mani accarezzarmi le guancia destra. Sbatto leggermente le palpebre per rivolgerle al magnifico riccio di fronte a me. Sorrido lievemente cercando di nascondere il mio rossore. Rimaniamo qualche secondo a guardarci senza far niente prima che Lui rompa il ghiaccio

“ Sapevo di trovarti qui. Sei sempre stata un inguaribile romantica “
“ E tu invece? Quale buon vento ti porta qui Styles? “
“ Ho bisogno di parlarti. “
“ Ti ascolto. “

Sono sorpresa, Harry è un tipo molto riservato e difficilmente si apre con qualcuno. Il nostro è sempre stato un rapporto molto strano e complicato. Fin da piccoli siamo sempre stati amici poi quando siamo cresciuti ci siamo persi complice una serie di eventi. Leggo nei suoi occhi una strana luce, devo essere sincera sono un po’ preoccupata perché non so cosa mi aspetta.

“ So cosa provi per me, sono consapevole dei tuoi sentimenti. “
“ Di cosa stai parlando? Blateri “
“ Non mentirmi per favore sai che non mi piacciono le bugie. Hai un’ interesse nei miei confronti. “

Sento il sangue gelare nelle vene. Il cuore si ferma per qualche secondo e un’improvvisa rabbia mi cresce dentro. Inizio a farmi delle domande a cui probabilmente non voglio risposta. Lui sapeva, forse ha sempre saputo o magari è una cosa che è arrivata alle sue orecchie da poco. Che lo sappia da poco o che lo sappia da un po’ non cambia, me l’ha nascosto. Durante tutto questo tempo non ha fatto il minimo gesto per farmi capire qualcosa. Mi sento presa in giro usata  come se fossi sempre l’ ultima ruota del carro. Mi arrendo all’ evidenza sarebbe inutile negare. Con un tono sottomesso gli porgo la prossima domanda.

“ Chi te l’ ha detto? “
“ Non è importante. Mi chiedo solo perché tu non me l’abbia detto prima. Non  ha mai nemmeno provato ad accennarmelo. “
“ Adesso sei tu quello arrabbiato? Hai sempre saputo di piacermi e non hai mai fatto niente per farmelo capire. Pensavo ti importasse  qualcosa di me, evidentemente mi sbagliavo. “
“ Pensi che per me sia stato più facile? Venirlo a sapere da altri. “
“ Ma te chi sei veramente eh? Non hai mai provato a fare nemmeno un passo verso di me. Credo che la risposta sia abbastanza chiara. Ma che posto ho nella tua vita? Che parte occupo? Dovresti cominciare a chiedertelo. “

Sento gli occhi pungermi e sono certa che da un momento all’ altro potrei scoppiare a piangere. Tutto quello che ho sempre pensato di Lui finora adesso sembrano menzogne, come se avessi conosciuto un’ altra persona. Dentro di me so ancora che è l’ unico che voglio e che può starmi vicino. I miei sentimenti sono così forti che a volte finisco in loro balia. Le sue mani cercano di accarezzarmi i capelli ma lo scanso bruscamente

“ Non toccarmi, non devi avvicinarti a me. Mi hai mentito per mesi spudoratamente. Dimmi un po’ sapevi questa cosa già prima che partissi. “
Abbassa la testa e capisco che questa storia va avanti da un po’. Delle lacrime solitarie iniziano a bagnarmi il viso. Non voglio farmi vedere così da lui quindi decido di prendere le mie cose e congedarmi senza dargli modo di spiegarsi.
“ Sidney almeno dammi la possibilità di dirti come sono andate le cose. Possiamo risolvere la situazione molto tranquillamente. “
“ Non voglio più ascoltarti. “

Prima che possa dire altro allungo il passo uscendo velocemente dal parco. Vorrei dimenticare questa giornata, vorrei che fosse solo un brutto sogno. Data la piega presa non credo possa andare peggio di così. Mi passa per la testa un’idea insana, non so quanto giusta sia date le mie condizioni attuali. Faccio una passeggiata ritrovandomi dopo una ventina di minuti davanti casa Tomlison, il pianto si è placato fortunatamente ma ho bisogno di parlare con qualcuno. Busso più volte prima che un Louis, decisamente in forma venga ad aprirmi. Indossa un paio di jeans scuri, una maglia aderente bianca che mette in risalto il suo fisico scolpito e i suoi muscoli.

“ Due volte in una settimana bimba? Wow così ci faccio l’ abitudine. “
“ Il solito coglione, avevo voglia di vedere una faccia amica. “
“ Amica certo. “

Annuisce poco convinto e mi invita ad entrare in cucina, si avvicina al frigo tirandone fuori una bottiglia di birra fresca. Se la porta alle labbra guardandomi con aria di sfida mentre le sorseggia. Una volta finita si lecca le labbra lentamente squadrandomi da capo a piedi. Deglutisco rumorosamente, avevo dimenticato quanto fosse dannatamente sexy

“ E allora come mai sei qui ? “
“ Te l’ho detto, avevo bisogno di vedere un amico. “
“ Il vero motivo bimba ti mancavo eh? “
“ Ma smettila. Sei un pavone. “

Sorride beffardo e si mordicchia il labbro inferiore mandandomi in tilt il cervello. Louis ha sempre avuto questa capacità, mi attrae in un modo disumano. Sento un coinvolgimento fisico nei suoi confronti non indifferente. Mi avvicino lentamente rubandogli la bottiglia di birra vuota dalle mani. La porto alle labbra leccando le goccioline rimaste sul collo di quest’ ultima. Louis mi sfila il giacchetto di pelle

“ Credo che tu sia più comoda così. “
“ Effettivamente qui fa caldo. “

Sorrido maliziosamente poggiando la bottiglia dietro di lui e mordendomi le labbra. Voglio dimenticare la discussione con Harry, voglio dimenticare la sofferenza e il dolore e questa è l’occasione per farlo. Ho davanti a me uno dei ragazzi più belli dell’istituto e desidera a me. Sento che mi vuole, lo leggo nei suoi occhi. Le sue mani si posano sui miei fianchi sfiorandoli appena e i suoi occhi fissano la mia scollatura

“ Siamo in forma White, sono cresciute dall’ ultima volta che l’ho viste “
“ E tu hai iniziato a fare palestra “

Le mie mani esili sfiorano i suoi bicipiti mentre con le labbra mi avvicino al suo orecchio soffiando appena. Sorride leggermente mentre le sue mani scendono sul mio fondoschiena strizzandolo appena. Sento l’ adrenalina lungo la schiena. I miei denti afferrano il lobo del suo orecchio mordendolo, è chiaro ormai che abbiamo perso la ragione e stiamo dando voce ai nostri istinti. Con un brusco scatto capovolge le posizioni spingendomi contro il mobiletto della cucina e avvicinandosi con le labbra al mio collo prendendo un lembo di pelle e succhiandolo avidamente. Inizio a sospirare sommessamente sentendolo chiaramente ridere. Si allontana leggermente, i suoi occhi sono pieni di desiderio, per me.

“ Sai quanto mi eccitino questi pantaloncini non avresti dovuto metterli. “
“ Non li ho messi per te Tomlison. “
“ Shhh. “

Si avventa sulle mie labbra iniziando a baciarmi con foga, la sua lingua si fa spazio nella mia bocca chiedendo un permesso che non gli viene negato. Mi afferra saldamente la vita per tirarmi su e farmi sedere sul ripiano della cucina. Allaccio le gambe al suo bacino mentre gli lecco le labbra e mi godo quel bacio pieno di passione repressa. Si stacca leggermente togliendosi la maglia e lanciandola da qualche parte indefinita della sala. I miei occhi si perdono sul suo petto lucido che le mani non esitano a sfiorare. Gli piace essere il mio momentaneo oggetto del desiderio. Si avvicina nuovamente infilando le sue dita sotto la mia maglia andando ad accarezzare la schiena.

“ Non hai idea di quanto ti voglio. Mi stai facendo morire bimba “
“ Oh lo so mio caro, ma usa le labbra per fare altro “

Prendo il suo labbro inferiore tra i denti tirandolo appena per poi premere con forza le mie labbra sulle sue e dare vita ad un’altro bacio. Mi sfila la maglia continuando a baciarmi senza prendere fiato. Le mie dita scendono sul suo petto arrivando al bottone dei pantaloni per poi slacciarlo.
“ Vedo che al tuo amico lì sotto faccio sempre lo stesso effetto. “
“ E io confermo la mia tesi. Ti sono cresciute a vista d’ occhio. “

Inizia a baciare il mio collo molto lentamente, chiudo gli occhi soffocando dei sospiri di piacere. Abbasso i suoi jeans lasciandolo in boxer mentre Lui sfila i miei pantaloncini e le calze senza alcun problema, lasciandomi in intimo. Mi prende in braccio incollando le sue labbra alle mie. Mi sorregge tenendo le braccia sulle mie coscie. Sale le scale che conducono alla sua stanza che apre con un calcio. Poggio finalmente i piedi a terra tenendo le mani sulle sue spalle e baciandolo avidamente. Afferro l’ elastico dei suoi boxer calandoli
“ Questi non ti servono. “
“ Mi piace la tua intraprendenza e adoro il pizzo nero. “

Mi slaccia il reggiseno e le sue mani scendono fino alle mie mutandine che sfila senza problemi. Indietreggia sedendosi sul letto e fissandomi con quello sguardo di chi si chiede cosa sto per fare. Mi avvicino sedendomi sulle sue ginocchia e avvolgendogli il collo con le braccia passo la lingua sulle labbra prima che si schiudano e si uniscano con le mie. Capovolge le posizioni intrappolandomi sotto di lui. Le sue labbra che  baciano il mio collo e scendono sul petto chiudendosi attorno al mio seno. Lascia una scia di baci umidi per poi guardarmi e senza avvertirmi entrarmi dentro con una forte spinta. Sgrano gli occhi stringendo le lenzuola tra le dita. Inizia a spingere dapprima lentamente poi sempre più forte mentre assecondo i suoi movimenti. Tra noi il sesso ha sempre funzionato, forse era una delle poche cose che funzionava alla grande.
“ Così piccola, seguimi. “
Spinge sempre più forte mentre mi bacia con foga ed io non trattengo più le grida. Afferro la sua testa perdendomi con le mani tra i suoi capelli. Sento di essere al culmine. Crollo sotto le sue spinte mentre la stanza odore di desiderio e piacere.





 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Liam Pov’s

 

Le cose cambiano e mutano nel tempo, a volte diventano complicate altre volte difficili da risolvere ma in qualche modo lasciano sempre il segno. Le azioni del passato influenzano le scelte di vita attuali e ti cominci a chiedere se quello che hai sempre fatto sia giusto. Quando me ne sono andato non ho badato molto a cosa o chi lasciassi qui, ho fatto quello che ritenevo meglio per me, ho pensato solo a me stesso. A quei tempi ero immaturo ed egoista e non mi importava di ferire gli altri dei loro sentimenti. Se potessi tornare indietro cambierei ciò che è stato e forse mi comporterei diversamente. Sbatto più volte le palpebre per abituarmi alla luce del sole. Un braccio mi cinge il fianco e la pelle nuda della ragazza affianco a me mi fa ricordare che non sono solo. Ieri sera Shelby si è presentata a casa mia e sinceramente dopo tutto il casino successo a scuola, non me la sono sentita di mandarla via. Prendo la sua mano spostandola delicatamente e alzandomi dal letto mi infilo i boxer. Nelle ultime settimane sono successe talmente tante cose, che non ho avuto il tempo di pensare a tutto questo. Io e Wendy ancora non ci siamo parlati da quando sono tornato in città, la cosa non mi sorprende in quanto è una situazione abbastanza delicata la nostra. Infilo una maglia al volo con un paio di pantaloni sportivi e scendo velocemente le scale, lasciando che Shelby dorma ancora un po’. Mia madre è ai fornelli come al solito a quest’ ora, ma il suo sguardo non mi piace nemmeno un pò. Mi avvicino stampandogli un bacio sulla guancia

“ Buongiorno donna della mia vita cosa mi stai preparando di buono ? “
“ Liam per favore smettila di portare ragazze a caso qui dentro. Questa casa non è un albergo “
“ Mamma io e Shelby stiamo insieme è una cosa seria te l’ assicuro. “
“ Strano sai hai detto la stessa cosa anche di Wendy e guarda com’è finita. “

Alzo gli occhi al cielo, colpito e affondato. Ai miei è sempre piaciuta ed erano entusiasti di averla intorno, la invitavano spesso a cena o a guardare un film e a cerimonie di famiglia. La nostra storia è stata importante e mi ha segnato aiutandomi a fare dei passi avanti. Ho provato un sentimento reale e forte che non ho mai sentito per nessun’ altra, ancora mi chiedo come sarebbe andata se non fossi partito. Mia madre non me l’ ha mai perdonato e non credo lo farà mai. Mio padre all’inizio non voleva parlarmi, rifiutava qualsiasi tipo di contatto, loro mi vedevano cambiato grazie a Wendy e farmela scappare non era previsto. Finisco l’ omelette e infilo il piatto nel lavello. Salgo velocemente le scale trovando Shelby già pronta e ben vestita. Indossa una camicietta sblusata bianca un paio di pantaloncini di jeans con tanto di calze nere, un paio di stivaletti neri. Non so precisamente cosa mi abbia colpito di Lei, la prima volta che l’ho vista ho pensato che fosse veramente molto carina e con una certa eleganza, ma non abbiamo molto in comune. Mi viene incontro allacciando le braccia intorno al mio collo e stampandomi un bacio sulle labbra

“ Mia madre continua a non vederti di buon occhio. “
“ Prima o poi se ne farà una ragione, ormai stiamo insieme da qualche mese e non ho intenzione di sloggiare. Deve accettare la nostra relazione che le piaccia o no. “

Sospiro rumorosamente, non mi piace mettermi contro la mia famiglia specialmente dopo tutti i sacrifici che hanno fatto per me. So bene che i miei non vedranno mai di buon occhio la nostra storia e che non faranno mai sentire Shelby parte della famiglia, ma non so proprio come risolvere la cosa. Mi allontano leggermente infilandomi la giacca di pelle

“ Dove stai andando? “
“ Ho promesso a Niall che sarei passato da lui in mattinata. Da quando sei qui ho dedicato davvero poco tempo agli altri. Mi è sembrato giusto così “
“ Non credo ci siano problemi per Niall se vengo anche io. I tuoi amici sono anche i miei amici “
“ Senti non prendertela ma ho veramente bisogno di stare un po’ solo con i miei amici. Ci vediamo dopo dai.”
“ Dovrei sentirmi offesa? “
“ Per favore non iniziare. Si tratta di un’ oretta. “
“ Come vuoi. Ricordati che alle 18:00 ti aspettano in sala incisione per il demo. “

Annuisco svogliatamente e prendo le chiavi dell’auto stampandogli un bacio.  Certe volte proprio non capisco come ho fatto a creare un qualcosa con Lei, perché mi sento il fiato sul collo e questa cosa non mi piace. Io sono da sempre uno spirito libero e non mi piacciono limiti o proibizioni, non mi piacciono le persone che mi impongono il loro pensiero le loro scelte di vita. Sfreccio per le strade cittadine con la mia BMW grigio fumo. Niall ha organizzato un mega torneo a fifa insieme a Louis e Zayn e cosa c’è di meglio di patatine popcorn e birra a volontà per allontanare i brutti pensieri?!. L’ appartamento si presenta in tutta la sua grandezza di fronte a me. Due piani in mezzo al verde e arredati dai più grandi architetti. Niall proviene da una famiglia agiata che non gli ha mai fatto mancare nulla. Busso alla porta e dopo pochi secondi il biondo irlandese mi accoglie con una bottiglia di birra fresca in mano. Tomlison e Malik sono già comodamente spiaggiati sul divano in pelle bianca,con un joystick a testa tra le mani e ingozzati di nachos.

“ Hei amico finalmente ti davamo per disperso. “
“ Ho avuto qualche problema a casa. Allora a chi si fa il culo? “
“ A Zayn, sta perdendo 4-0 “
“ Fratello sei scarso “

Zayn alza il dito medio mandandomi beatamente a quel paese. Rido rumorosamente prendendo posto nel mezzo. Mi mancavano queste giornate,  i pomeriggi passati a scherzare e giocare tra amici. Quando siamo partiti avevamo tutti un’ obiettivo preciso, sapevamo il motivo per cui lo stavamo facendo. Adesso invece sembra di essere tornati a un anno fa, quando eravamo degli adolescenti senza né arte né parte. A me personalmente questo viaggio è servito per crescere  e capire cosa ne voglio fare della mia vita. Sto seguendo la mia strada e anche se a volte sono inciampato in sbagli più grandi di me, mi sono sempre rialzato. Il mio sguardo si perde tra le varie foto appese qua e là sulle pareti color crema. Una in particolare attira la mia attenzione, c’è Wendy con un capello di un blu acceso sulla testa e i capelli lasciati sciolti sulle spalle. Una maglia piuttosto larga dello stesso colore, nei suoi occhi una malinconia velata di chi vorrebbe nascondersi dal mondo. Accanto a lei una Sidney decisamente sorridente le tiene una mano sulla pancia, inarco le sopracciglia chiedendomi il perché di quel gesto. Sulla foto non c’è la data, ma sono più che sicuro del fatto che l’ abbiano mandata al biondo mentre eravamo a Chicago. Scuoto la testa concentrandomi sulla partita.  Verso le 17:00 circa mentre fuori cala il sole e il primo freddo invernale inizia a farsi sentire, Zayn e Louis si congedano dandoci appuntamento in serata per una pizza tra amici. Controllo il telefono accertandomi che non ci siano messaggi e infilo il giubbino di pelle pronto a raggiungere Shelby in sala incisione. Prendo le chiavi dalla tasca dei jeans e mi avvio verso l’ uscita, quando sento un paio di dita affusolate bloccarmi il polso. Mi volto incontrando un paio di occhi ghiaccio piuttosto preoccupati, non mi piace quello sguardo, non mi piace nemmeno un po’. Niall è un tipo molto riservato e difficilmente ti espone i suoi problemi quando e se ne ha e di solito quando fa così significa che c’è qualcosa che non va.

“ Aspetta non andare, devo parlarti “
“ Ehi va tutto bene? Sei pallido “
“ C’è una cosa che credo dovresti sapere anche se questo probabilmente mi metterà contro le ragazze “
“ Che succede Niall, devo preoccuparmi? “
“ Vedi l’ altro giorno quando mi hai detto che eri andato a casa di Wendy per parlargli ho pensato che non fosse una buona idea. Insomma le vostre strade ormai si sono divise e ognuno ha intrapreso un proprio percorso di  vita. “
“ Arriva al dunque per favore, non mi piacciono i giri di parole. “
“ Ieri sono uscito con Sidney e si è confidata con me, Wendy è tornata in terapia. “

Sgrano gli occhi sbattendo più volte le palpebre, sono incredulo e decisamente sorpreso. Un fulmine a ciel sereno è come se mano a mano ogni tassello del puzzle stia tornando al proprio posto dandomi le risposte che cerco ormai da tempo. Dal momento in cui sono salito su quell’ aereo sapevo che avrei perso ogni possibilità di contatto con quest’ ultima e quindi di conseguenza notizie sulla sua vita. Ho sempre pensato che in terapia andasse solo chi avesse veramente bisogno di aiuto, chi fosse malato si insomma qualche pazzo squilibrato e magari fuori di testa. Tutti ma non lei. Non so cosa sia successo in mia assenza ma non credevo la situazione fosse così grave.

“ Ma cosa vai farneticando Horan, me l’avrebbe detto non credi? “
“ Ti ha palesemente cacciato di casa la scorsa settimana, non sei più quella persona con cui si aprirebbe molto volentieri “
“ Io… scusami devo andare. “

Esco velocemente dall’ appartamento entrando in auto e guidando il più velocemente possibile verso casa di Wendy. Nella mia testa in questo momento si affollano molte domande. Perché non me l’ ha detto e soprattutto sarà vero? In una quindicina di minuti sono nel vialetto d’entrata. Riconosco una figura snella e sinuosa e lunghi capelli biondi, accanto al bidone dei rifiuti. Scendo velocemente dall’ auto avvicinandomi a passi svelti. Non appena i nostri occhi si incontrano si allontana repentinamente portandosi a qualche centimetro di distanza, non riesco a capire tutta questa riluttanza nei miei confronti.

“ E tu che ci fai qui, mi sembrava di essere stata chiara l’ultima volta. Non voglio vederti né sentirti “
“ Invece stavolta mi ascolterai. Perché non mi hai detto che vai in terapia? Perché non ti sei sfogata con me?”
“ Perché avrei dovuto? “
“ Perché sono il tuo ex credo di averne il diritto “
“ Appunto ex, c’è un  motivo se non stiamo più insieme e io  non ti devo niente tu non sei nessuno. “
“ Questo è molto scorretto da parte tua. “
“ Ma si può sapere cosa vuoi da me eh? Entri nella mia vita come un buldozzer spazzando via tutto quello che incontri sul mio cammino poi sparisci per mesi e quando torni pretendi che tutto torni come prima come se nulla fosse successo? Mi dispiace ma non si può fare, tu mi hai rovinato la vita. “

E mentre vomita questo fiume di parole mi viene incontro spingendo le sue esili braccia contro il mio petto, stringe le mani in due pugni e inizia a colpirmi sempre più veloce sempre più forte. Solo una persona che ha sofferto e che sa cos’è il dolore può reagire in questo modo. Delle lacrime iniziano ad appannargli la vista e scendono lentamente sulle sue guance sporcandole di mascara. Con le mani le blocco i polsi avvolgendole la vita e stringendola in un abbraccio. Sono mesi che non sento il profumo della sua pelle, che non sento il suo corpo premere sul mio,che non tocco i suoi capelli. Chiudo gli occhi assaporando questo momento che finirà tra breve e le stampo un bacio sulla fronte.
 

“ Io sono un guerriero veglio quando è notte ti difenderò da incubi e tristezze e ti abbraccerò per darti forza sempre. E amore mio grande amore che mi credi vinceremo contro tutti e resteremo in piedi e resterò al tuo fianco fino a che vorrai ti difenderò da tutto non temere mai. ”
 
 

 

 HHIIIII GIRLLLS !Mi dispiace veramente per il ritardo ma è un periodo molto strano per me, non ho più voglia di fare nulla e anche quella di scrivere sta scemando devo ammetterlo. Questo capitolo infatti non mi convince molto e ci ho messo una vita per finirlo,ma spero che vi soddisfi comunque e prima o poi scopriremo il vero motivo della relazione tra Shelby e Liam. Alla prossima belle.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Wendy Pov’s
 

 

Il passato in un modo o nell’ altro condiziona sempre l’ attuale corso delle cose, lo modella lo modifica e ti rende vulnerabile a ciò. Il mio di passato è particolare e per questo tante volte vorrei sfuggirgli e nascondermi. Liam ha sempre rappresentato tutto quello che volevo dalla vita, poi questa certezza è svanita con la sua partenza e il suo ritorno mi ha fatta vacillare. Ho sempre pensato a come avrei reagito se un giorno fosse tornato nella mia vita, non sono mai riuscita a darmi una risposta e adesso è qui e non è solo. Sono confusa, non so come comportarmi e non so che dirgli, con lui in città il mio segreto è in pericolo. So che è stato a Niall a dirgli che sono tornata in terapia e all’inizio non l’ho presa molto bene. Vederlo precipitarsi a casa mia con tanta velocità però, ha smosso qualcosa in me e trovarmelo lì, davanti agli occhi è stato sorprendentemente bello. Era da tempo che non stavamo così vicini, che non sentivo il profumo della sua pelle, il calore del suo corpo. Il nostro primo abbraccio da mesi ormai ed è stato meglio di quanti sperassi, in quel momento è come se una parte di me fosse tornata al suo posto. Adesso so che quel sentimento che ho cercato di sotterrare per così tanto tempo è ancora vivo, più che mai. Tiro fuori dal cassettone in ciliegio un album dalla copertina rossa con un nastro a forma di fiocco bianco. Una serie di scatti improvvisati e i ricordi tornano a bussare, foto che ritraggono una felicità persa da tempo e poi la mia preferita. Un bacio sincero, la sua mano destra si perde tra i miei capelli e quella sinistra mi stringe la vita e le mie dietro il suo collo. L’ho sempre conservata e per un periodo l’ho tenuta sul comodino in una cornice di argento, ma la ferita era troppo profonda e il dolore un macigno che diventata più pesante giorno dopo giorno. La sfilo dalla copertina ruvida dove è riposta e la tengo tra le mani, la sfioro delicatamente con le dita portandomela al petto contro il cuore. Qualcuno bussa alla porta, così apro il cassetto riponendo l’ album all’interno e nascondo la foto sotto al cuscino. Dopo qualche secondo entra Sidney, indossa un paio di jeans bianchi e stretti strappati sulle ginocchia, un maglioncino blu con scollo a V e un paio di stivaletti dello stesso colore. I capelli perfettamente lisci, ci credo che mezza scuola le sbava dietro.

“ Hei hei hei bioonda “
“ Hai saltato la palestra per me? Sul serio? “
“ Non avevo voglia di ammazzarmi di esercizi oggi, ogni tanto bisogna anche rilassarsi. Il tuo corpo è un tempio rispettalo. “
“ Dovresti smetterla con queste stronzate ZEN. Allora che succede? “
“ Non posso semplicemente avere voglia di vedere la mia migliore amica? “

Scuoto la testa negando quindi che ci sia questo interesse da parte sua. Lei è sempre stata così, sente la necessità di rifugiarsi qui quando è in difficoltà ed io l’ ascolto sempre ben volentieri. Ricordo ancora tutto quello che ha fatto per me quando ne avevo bisogno, quando mi sentivo sola e credevo di poter crollare da un momento all’ altro. Questo è quello che fanno le amiche, sostenersi sempre in qualsiasi situazione. La invito a sedersi sul letto e prende posto affianco a me. Sospira rumorosamente prendendo una ciocca di capelli rossi tra le dita e iniziando a giocherellarci. Attendo con pazienza che inizi a parlare, liberandosi come un fiume in piena

“ Ho fatto sesso con Louis. “
“ E dov’è la novità? Insomma sono anni che passate da un letto all’ altro la cosa non mi stupisce affatto “
“ Non lo so.. è che un tempo non mi sembrava così sbagliato “
“ Qual è il problema? “
“ Avevo appena litigato con tuo fratello, credo abbia scoperto che sono innamorata di lui non so chi gliel’ ha detto. Insomma penso di averlo fatto per ripicca nei suoi confronti. “
“ E ne hai parlato con Lou? “

Scuote la testa corrucciata. Come al solito è finita con entrambe le scarpe in un fosso, mettersi nei guai è la sua specialità e la mia è quella di uscirne fuori insieme. Spesso e volentieri non comprende che ad ogni azione corrisponde una serie di catastrofiche conseguenze. Sappiamo tutti che nonostante la loro storia si sia conclusa da un pezzo, Louis e Sidney fanno sesso occasionalmente ogni volta che ne sentono il bisogno. Una specie di strano legame che credo li unirà sempre. Le poggio una mano sulla spalla esortandola ad andare avanti.

“ Insomma ci siamo sempre detti che nulla sarebbe cambiato e so che anche per lui è stato solo un modo per passare il tempo insieme, ma non posso fare a meno di pensare a tuo fratello e la cosa non mi piace. “
“ Non credo che gli farebbe molto piacere sapere che sei andata a letto con il suo migliore amico, conosco mio fratello, te lo faresti nemico a vita. “
“ Che devo fare ? “
“ Direi di mantenere il segreto, non è il caso di scombussolare maggiormente le cose. “

Annuisce poco convinta mentre inizia nervosamente a testare il letto. Alzo le sopracciglia corrucciandole, odio quando fruga tra le mie cose sperando di trovare chissà quale segreto nascosto. Tira fuori da sotto il cuscino la foto che avevo custodito gelosamente, sventolandomela davanti gli occhi con un sorrisetto trionfante di vittoria.

 “ E questa ? “
“ Oh io.. si io l’ ho trovata in un vecchio album comunque ora la metto via “

Gliela sfilo dalle mani mettendola dentro il secondo cassetto del comodino in ciliegio. Cerco di darmi un contegno e incrocio le braccia al petto mordicchiandomi il labbro.

“ E quindi Niall ha spifferato tutto ? “
“ Gli ha detto che sono tornata in terapia, non credo che gli abbia svelato…altro “
“ Come l’ ha presa? “
“ Ci siamo…abbracciati.. è stato strano. “
“ è stato bello ? “
“ Strano “

Annuisce poco convinta congedandosi poco dopo con la scusa di dover sbrigare delle faccende in casa, ma so che l’ ha fatto per non dover incontrare Harry. Sidney è fatta così, ha sempre avuto paura di affrontare le cose sul momento preferisce far passare del tempo. Prendo un fermaglio legando i capelli  in una coda di cavallo piuttosto alta e infilo i primi vestiti che mi capitano sotto mano. Un paio di jeans stretti e scuri, un maglia rossa e aderente con una camicia a scacchi nera e rossa sopra e per finire le mie amate converse nere. Prendo la borsa e le chiavi del SUV bianco perla dirigendomi verso Sturbucks. Quando ho rotto con Liam ci passavo intere giornate, prendevo il tavolo accanto alla finestra e passavo tutto il pomeriggio a fissare la strada. Entro tranquillamente nel bar sedendomi proprio lì come sempre, ordinando una cappuccino con molta schiuma e un croissant ripieno di cioccolato. Un biondino dagli occhi verdi e un accenno di barba incolta arriva al tavolo con la mia ordinazione, mentre mette sul tavolo il vassoio lascia cadere all’ interno di quest’ ultimo un bigliettino per poi defilarsi velocemente. Aspetto che si allontani per prendere il fogliettino e rigirarlo tra le mani scoprendo che si tratta del suo numero di telefono, sgrano gli occhi coprendomi la bocca con le mani iniziando a ridere di cuore.

“ Vedo che non hai perso il tuo fascino “

Sussulto specchiandomi in un paio di occhi nocciola, Liam è di fronte a me in tutto il suo splendore. La sua solita giacca di pelle e quel sorriso beffardo  che lo contraddistingue. Il gomito poggiato sulla superficie bianca a sorreggere il capo e il suo sguardo puntato su di me. Sento dei brividi corrermi lungo la schiena

“ Mi hai spaventata. Quale buon vento ti porta qui ? “
“ Sai che ho bisogno della mia reazione quotidiana di caffeina per carburare e poi..”
“ E poi? “
“ Avevo voglia di vederti.. “

Il mio cuore fa una capriola finendomi dritto in gola. Lee è sempre stato una persona sincera, senza peli sulla lingua. Non ha problemi a dire quello che pensa, non ha filtri e non si preoccupa di ciò che potrebbe dire la gente in merito. Questo lato di lui mi ha sempre fatto impazzire e rendermi totalmente sua. Abbasso lo sguardo imbarazzata.

“ Come sapevi di trovarmi qui ? “
“ Ti conosco abbastanza per sapere che ci passi interi pomeriggi. “
“ Sei informato eh. “
“ Mi piace definirmi come uno che non lascia mai niente al caso. “

Mi mordicchio le labbra mentre bevo con non chalanche il mio cappuccino sentendomi decisamente osservata, è strano essere qui con lui dopo tutto quello che abbiamo passato non ci avrei mai sperato. Non posso far a meno di pensare però che a casa c’è una splendida ragazza che lo aspetta. Stiamo in silenzio per qualche minuto e dopo aver finito di mangiare la mia brioche mi alzo avvicinandomi alla cassa, dove il biondino di prima mi accoglie con un sorriso sornione.

“ Quanto ti devo ? “
“ Non posso accettare soldi da una ragazza con quel paio di occhi. Offre la casa. “

Sento dei passi dietro di me e il braccio di Liam magicamente si sposta sulle mie spalle. Il biondino ci guarda aggrottando la fronte e sinceramente nemmeno io so cos’ha intenzione di fare. Lascia cadere dalle mani 2,50 mettendoli in bella vista sulla cassa e rafforzando la presa sulle mie spalle.

“ Amore ti avevo detto di sbrigarti,ci aspettano a quel rinfresco. “
“ Amore? Payne ma che ti sei bevuto? “
“ Sai lei fa sempre così quando siamo in pubblico, è timida. Bhe noi dobbiamo andare, tieni pure la mancia per il disturbo. “

Poggia la mano sinistra dietro la mia schiena spingendomi leggermente verso l’ uscita. Camminiamo per qualche kilometri prima di fermarmi e guardarlo con sospetto incrociando le braccia al petto.

“ Si può sapere che diavolo ti è saltato in mente ? “
“ Hei andiamo dovresti ringraziarmi, ti ho salvato da una fregatura epica. “
“ Ma fatti i fattacci tuoi. Era carino “
“ Non era alla tua altezza. “

Sbuffo cominciando a procedere a passo svelto allontanandomi decisamente da lui che mi corre dietro. Mi da fastidio che si intrometta nella mia vita, lui ormai ha fatto la sua scelta, sta con un’ altra e deve lasciarmi vivere come voglio. Mi afferra il polso costringendomi a voltarmi, il mio petto si scontra contro il suo, le mie mani si poggiano sulle sue spalle e le sue mani mi afferrano il volto accarezzandolo appena.

“ Mi preoccupo per te. “
“ Non credo che a Shelby farebbe piacere. “
“ è molto più complicato di quello che credi. “

Sospira rumorosamente continuando a toccarmi, ad accarezzarmi e le sue mani che esplorano ogni parte del mio viso mi fanno rabbrividire. Il polpastrello del pollice destro arriva alle mie labbra sfiorandole appena. Socchiudo gli occhi mentre il cuore batte sempre più forte.

“ Perché niente è come me e te insieme,niente vale quanto me e te insieme siamo due destini che vibrano vicini oltre il male e il bene niente è come me e te insieme. “











 

HI GIIIIIRLS!Scusate il ritardo ma purtroppo il computer non è il mio ma quello di mia sorella visto che il mio ormai mi ha decisamente abbandonato. Quindi essendo il suo non sempre è disponibile specialmente ultimamente perchè a breve avrà gli esami di maturità e quindi le serve spesso. Comunque apparte questo volevo anche dire che non chiuderò questa storia per il semplice fatto che qualcuna di voi è troppo sfaticata o stronza per passare da me e che continuerò ad applicare la regola che uso ormai da mesi, se mi chiedete di passare e promettete di ricambiare ma poi non lo fate io semplicemente smetterò di recensire la vostra di storia. Detto questo nei prossimi capitoli si capirà qualcosa in più di questa storia del tutto ridicola tra Shelby e Liam. HASTA LA VISTA GENTEE!
 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Wendy Pov’s
 

La vita è tutta una serie di eventi lasciati al caso, un giorno ti svegli e ti accorgi che tutto è cambiato e nulla è più lo stesso. Pensavo che il ritorno di Liam mi avrebbe turbata in modo molto più profondo scavando una nuova ferita che non si sarebbe più rimarginata. In parte la realtà non dista poi così tanto dalle mie fantasie, ma l’ho presa meglio di quanto credessi. Riesco a stargli vicino senza avere voglia di fargli male, forse perché so che adesso il mio posto è di un’altra, si è rifatto una vita che non mi comprende. I corridoi di scuola pullulano di gente ed io oggi non ho proprio voglia di seguire le lezioni. Una di quelle classiche giornate che preferiresti passare a letto e poltrire tutto il giorno. Qualche giorno fa sono uscita con Derek e devo dire di essere rimasta piacevolmente colpita, ho passato una splendida ora e sono riuscita ad aprirmi e confidarmi finalmente con qualcuno. Per mesi ho tenuto il mio dolore dentro una scatola riposta nel mio cuore e non facevo avvicinare nessuno. Parlare della perdita che ho subito con Derek è come se mi avesse sollevato da un peso che mi portavo dietro. La campanella che segna l’inizio delle lezioni mi costringe ad avviarmi in aula. Un ragazzone dagli occhi verdi mi aspetta riservandomi il posto proprio accanto a lui,sento gli occhi di Shelby addosso.  Mi osservano, mi fissano vispi ed attenti, non sopporto questa situazione. Mi siedo accanto a Derek, tirando fuori dalla mia Micheal Kors rossa un quaderno e il libro di letteratura inglese.

“ Ehi…io volevo dirti grazie, si insomma per ieri mi sono divertito è stato forte “
“ Anche io sono stata bene e non mi capitava da un po’, sei veramente una bella persona ci tenevo che tu lo sapessi “
“ Magari potremmo rifarlo qualche volta “
“ Volentieri, la prossima volta offro io però “
“ Non esiste, sono un gentiluomo cosa pensi Styles “

Rido in modo così spontaneo, naturale che sembra lo faccia da sempre. Non so se nascerà qualcosa tra noi o se le cose cambieranno ma per il momento è un’ ottimo amico e la sua compagnia mi rende serena. Decidiamo di concentrarci sulla lezione in vista del compito della prossima settimana, la valutazione influirà sulla media di fine trimestre quindi ci tengo a dare il massimo. Non posso proprio fare a meno di notare le insistenti occhiatacce che provengono da qualche banco più avanti. Faccio accuratamente finta di ignorarle ed eseguo qualche esercizio di algebra. Oggi pomeriggio dovrei tornare dalla dottoressa, in quanto ci vediamo due giorni alla settimana ma sono preoccupata. Liam ha scoperto che vado in terapia ma non ne conosce i motivi e per il momento preferisco tenerli per me. Tra noi ancora non c’è la confidenza di una volta,  non me la sento di svelargli da un momento all’ altro che ho perso nostro figlio sarebbe troppo dura da accettare. Dopo un’ora estenuante e decisamente massacrante il break di 15 minuti, ci da la possibilità di rilassarci un po’ prima di affrontare la prossima lezione della giornata. Stanca e ormai satura delle continue occhiatine, battutine e risa stupide della ragazza dai capelli caschetto decido di prendere il toro per le corna. Mi avvicino sorridendo e incrociando le braccia all’altezza del petto, sono proprio curiosa di sapere che scusa inventerà stavolta. Inoltre oggi è vestita veramente da zoccola, non so cosa ci abbia trovato Liam in lei è così diversa da me.

“ Avanti qual è il problema? “
“ Come scusa? Non so di cosa tu stia parlando. “
“ Puoi ingannare Liam con l’aria da finta santarellina ma non me, non so cosa vuoi  e che ci sei venuta a fare qui ma ti consiglio di smetterla di infastidirmi perché stai cominciando a darmi sui nervi. “
“ Oh e che vuoi fare picchiarmi forse? Avanti fallo, Liam sarà contento di sapere che hai messo le mani addosso alla sua ragazza. Sei solo una violenta, una miserabile. “
“ Tu sei una troia e non mi sembra che il mio ex si sia fatto problemi al riguardo. “
“ Come ti permetti? Tu non puoi parlarmi così. “
“ Io ti parlo come voglio e continuerò a farlo quando e quanto mi pare, piuttosto tu stai attenta a come ti rivolgi nei miei confronti perché ti assicuro che stai rischiando grosso. “

Le afferro il braccio portandomi a pochi centimetri dal suo viso. Posso leggere lo spettro della paura aleggiare nei suoi occhi e il fatto che stia sudando freddo ne è la conferma. Forse pensava che avrebbe potuto spaventarmi, ma dopo quello che ho dovuto passare nulla più mi tocca. Stringo il cotone leggero della sua maglia tra le mani pizzicandole la pelle, come un leggero avvertimento.

“ Non mi metti paura Styles. “
“Dovresti averne, renderò la tua vita qui dentro un inferno. Ti saluto. “

Soddisfatta di averli risposto per le rime esco dall’ aula stringendomi nelle spalle. I corridoi sono affollati e le persone sono troppo distratte e prese dai loro discorso per fare caso a me. Il cellulare inizia a squillare e vibrare fortemente all’ interno della borsa, lo prendo rigirandolo tra le mani e attacco la chiamata. La dottoressa dovrà aspettare. Ripongo i libri nell’ armadietto mentre osservo Derek circondato dalla squadra di basket. Si fa voler bene e in questa scuola ha molti amici, la cosa non mi stupisce affatto. Scuoto la testa sorridendo mentre vengo afferrata per il braccio e portata con forza in aula vuota. Non riesco a realizzare quanto accaduto finchè non mi trovo contro ad un muro. Ma cosa sta succedendo? Sbatto più volte le palpebre per prendere coscienza della situazione. Liam è di fronte a me con le braccia incrociate all’ altezza del petto e un sorrisetto sghembo dipinto sulle labbra. Sbuffo rumorosamente alzando gli occhi al cielo, tipico di Lee adora questi giochetti adolescenziali. Lo guardo alzando un sopracciglio

“ Cosa vuoi Payne? “
“ Dovresti smetterla di litigare con Shelby, sai in questo modo non nascondi affatto la tua gelosia “
“ Io gelosa di te? Ti piacerebbe. “

Rido rumorosamente prendendolo chiaramente in giro. Non mi da fastidio che sia andato avanti, insomma prima o poi doveva succedere anche se la cosa mi ha spiazzata, lasciata letteralmente senza parole. Mi manca? Forse, non lo so al momento ho le idee un po’ confuse. Scuote la testa sedendosi sulla cattedra vuota e guardandomi circospetto.

“ Non sei molto credibile Styles. “
“ Senti che ti piaccia o no le cose stanno così, è lei che mi provoca io mi faccio solamente rispettare sai che non sono il tipo che si fa mettere i piedi in testa “
“ Ti conosco abbastanza bene ormai. “
“ Già e proprio per questo mi sento di darti un consiglio. Tieni al guinzaglio la tua cagnetta. “
“ Ma cosa?Tu sei veramente fuori. Parliamo di cose serie, vuoi che ti accompagno dalla dottoressa oggi? Ho del tempo libero. “

Scuoto la testa sbiancando improvvisamente, sono terrorizzata all’ idea che scopra qualcosa. Tossicchio appena spostando il peso sulla gamba destra. Scende dalla cattedra avvicinandosi pericolosamente, mi avvolge la vita con la mano destra spingendomi contro il suo petto. Sono costretta a poggiare le  mani contro quest’ ultima per via della troppa vicinanza. Il suo fiato caldo che mi solletica il collo, i suoi occhi fissano le mie labbra e la sua stretta si fa più forte. I brividi iniziano a percorrere lentamente la mia schiena

“ Allora, il gatto ti ha mangiato la lingua? “
“ Io…io..non ho bisogno dell’ angelo custode, posso andare da sola. “
“ Come preferisci “

Le sue mani mi sfiorano il viso e quasi senza accorgermene chiudo gli occhi, istintivamente pronta a ricevere un gesto anche impercettibile d’ amore o d’ affetto. Le sue dita sfiorano la pelle delle mie braccia e sento la sua barba incolta solleticare le mie guance, ci siamo. Dopo qualche minuto sbatto le palpebre più volte prima di aprire gli occhi e trovarmi faccia a faccia con il sorriso stupido e vagamente divertito di Liam. Sono caduta nella sua trappola, dovevo capire che mi stava prendendo in giro per lui è tutto un gioco, lo è sempre stato. Alzo gli occhi al cielo sbuffando

“ Vedo che nonostante sia passato del tempo non ti sono affatto indifferente. “
“ Sei sempre il solito stronzo, non hai smesso di giocare con i sentimenti degli altri. “

Mi allontano velocemente per dargli le spalle. Sono davvero stanca di questa situazione, dei suoi stupidi comportamenti adolescenziali, mirati solo a far soffrire gli altri. Pensavo che il viaggio l’ avesse cambiato e invece è il solito bambino viziato. Non solo torna come se nulla fosse impegnato con una ragazza conosciuto chissà dove, ma continua a prendersi gioco di me. Sono veramente una stupida, che cade come sempre nelle sue trappole. Le sue mani afferrano i miei polsi alla stessa velocità con cui mi spinge contro il suo petto, facendo aderire perfettamente i nostri corpi. I suoi occhi fissano le mie labbra e in meno di un secondo ci si fionda avidamente premendole contro le sue. Sbarro gli occhi sorpresa prima di rendermi conto che non potrei rifiutare un bacio carico di passione, non potrei respingerlo. Socchiudo leggermente le palpebre abbandonandomi al suo tocco, alle sue carezze alle emozioni che mi invadono lo stomaco. Le stesse della prima volta, le stesse di sempre. Avvolgo le braccia dietro la sua schiena chiedendo un permesso che non viene negato e le nostre lingue iniziano a danzare insieme in un ballo meraviglioso. Mi mordicchia il labbro inferiore mentre indietreggiamo finendo contro il muro dell’ aula vuota, qualcuno potrebbe vederci ma questa scarica di adrenalina non riesco a fermarla. Sento le farfalle nello stomaco, solo lui è sempre stato capace di farmi provare cose simili. Dopo tutto questo tempo non credevo saremmo mai arrivati a questo punto, specialmente perché adesso con lui c’è qualcuno. Le sue mani si spostano lungo la mia schiena accarezzandola appena, per poi finire sotto la mia maglia all’ altezza dei fianchi. Trattengo il respiro allontanandomi leggermente dalle sue labbra, i suoi occhi ardono di desiderio, desiderio per me.

“ Non possiamo farlo, è sbagliato tu sei fidanzato ed io…”
“ Stai zitta per una benedetta volta e che diamine. “

Si fionda sulle mie labbra in modo quasi violento prendendone possesso. Le sue mani si infilano nuovamente sotto la maglia percorrendo con le dita ogni singolo centimetro di pelle. Il cuore mi batte così forte che tra poco lo avrò in gola. Passo la mano destra tra i suoi capelli mentre con il braccio sinistro avvolgo il suo collo.  Mi prende in braccio sollevandomi da terra e facendomi sedere su uno dei banchi vuoti. Le sue mani scendono posizionandosi sui fianchi mentre le sue labbra premono con sempre più forza sulle mie. Le mie si insinuano sotto la sua maglia accarezzandogli la schiena. No so di preciso per quanto tempo andiamo avanti, so solo che quando ci allontaniamo siamo entrambi senza fiato. Ci guardiamo negli occhi per diversi secondi e non so davvero cosa dire, se non che è stata la cosa paradossalmente più bella che potesse succedermi. Il suo cellulare inizia a squillare interrompendo quel magico momento che si era venuto a creare. Guarda il mittente della telefonata e attacca senza rispondere. Riporta i suoi occhi nei miei

“ Devo andare, Niall mi sta cercando. Ci vediamo scricciolo. “

Si avvicina nuovamente avvolgendo le sue braccia intorno al mio corpo e stringendomi in un abbraccio, appoggio la testa al suo petto e sento il suo cuore battere esattamente come il mio. So che è stata la debolezza di un momento e che lui adesso tornerà da lei, ma non voglio pensarci. Si allontana stampandomi un bacio sulla guancia e strizzandomi l’occhio esce dalla porta. Mi sfioro le labbra con le dita chiudendo gli occhi e assaporando quel momento ormai giunto al termine

“ L’ amore non ha un senso, l’ amore non ha un nome l’ amore non ha torto l’ amore non ha ragione. L’ amore batte i denti l’ amore scalda il cuore…L’amore mio sei tu. “
 
 
 

 
 
 
 
 

Sidney Pov’s
 

 

Ogni volta che prendi una decisione qualcosa cambia, inevitabilmente quelle che fin’ ora erano sempre state certezze nella tua vita crollano. Fin’ ora non ho mai creduto che un dettaglio anche insignificante potesse avere un’ importanza fondamentale. Dopo gli ultimi avvenimenti ho capito che non si deve mai dare nulla per scontato. Oggi è stata una giornata piuttosto pesante e ancora non è finita, avrei preferito rimanere a casa oggi, sono stanca e ho dormito poco. Ho pensato tutta la notte a quello che è successo e sono più confusa di prima. Mi trascino svogliatamente per i corridoi in direzione della palestra, odio fare educazione fisica quando sono in queste condizioni. Appoggiata all’ armadietto e con lo sguardo perso nel vuoto c’è Wendy, mi avvicino guardandola con sospetto.

“ Ehi bella addormentata. “
“ Non dovresti essere ad educazione fisica? “
“ Si stavo andando ma ti ho visto così sognante e con gli occhi che brillavano che volevo sapere cosa fosse successo. “
“ Oh… nulla sono solo un po’ stanca sai ho dormito poco, anzi adesso se non ti dispiace ti saluto ho firmato un permesso per uscire prima, la dott. Montaner mi aspetta. Ti chiamo dopo “

Si affretta velocemente all’ uscita, alzo le spalle sicura che mi nasconda qualcosa ma adesso non ho voglia di pensarci. Entro negli spogliatoio dove ci sono già le altre a cambiarsi. Spettegolano tra di loro di non so cosa, ma sinceramente non mi interessa non ci do molta importanza. Prendo l’ elastico dalla borsa legando i capelli in una coda piuttosto alta, infilo un paio di pantaloncini sportivi e una maglia grigia. Sento dei passi farsi sempre più vicini. Qualcuno mi afferra per il braccio costringendomi a voltarmi, davanti a me con un’ espressione tutt’ altro che soddisfatta in viso c’è Harry. Le braccia conserte all’ altezza del petto e un piede ballerino che batte continuamente a terra. Tutto questo non lascia presagire nulla di buono.

“ Styles, tu in palestra? Tu che sei il simbolo della sfaticatezza per eccellenza. “
“ Sei andata a letto con Louis? Come hai potuto fare una cosa del genere, dopo tutto quello che mi hai detto. “

Inarco le sopracciglia guardandolo accigliata, sicuramente Tomlison ha aperto bocca ed ha spiattellato tutto. Non si può mai stare tranquilli, qui tutti hanno un segreto da nascondere, che però pensano bene di spifferare alla prima occasione. Molto probabilmente in questo momento Harry si sente tradito, preso in giro e penserà che i miei sentimenti nei suoi confronti siano una beffa. L’ amore che provo per lui è forte e non credo anzi sono sicura di non aver mai provato sentimenti simili per nessuno ma allo stesso tempo sono confusa. Ho costantemente paura di legarmi a qualcuno e rimanere fregata.

“ E da quando in qua devo rendere conto a te di quello che faccio? Sarò padrona di stare con chi voglio no? “
“ Ah perché quello che c’è tra voi la chiami relazione? Sfogare i vostri bassi istinti quando non trovate di meglio da fare? Ma non capisci che per lui sei solo un giocattolo? “
“ E chi ti dice che non lo sia anche lui per me? E poi perché ti scaldi tanto se di me non te ne importa niente?”
“ Non puoi giocare con i sentimenti delle persone non puoi farlo, è un comportamento scorretto. “

Forse pensa che io sia stupida e che non mi accorga di quello che prova. So che ci tiene a me e che con il tempo si è affezionato, ma io non so proprio come risolvere questa situazione. Devo fare chiarezza nella mia testa. Gli do le spalle entrando in palestra, il coach sta formando le squadre per la solita partita di pallavolo in quanto deve assegnarci un voto. Sono tutti in fila sulla striscia bianca laterale, prendo posto tra Niall e Zayn ignorando quel senso di colpa che mi attanaglia lo stomaco. Dopo pochi secondi  Styles è di fronte a me, sbarro gli occhi non sapendo di preciso cosa voglia fare, c’è da aspettarsi di tutto.

“ Sai che è maleducazione andarsene quando si sta parlando con qualcuno? E se non te ne fossi accorta io e te stavamo parlando. “
“ Per favore non qui Harry, evitiamo di dare spettacolo. “
“ Non mi interessa credimi. Voglio solo sapere perché vai a letto con altri quando sei innamorata di me. “

Sgrano gli occhi perdendo un battito. Non solo sta sbandierando la mia vita privata a tutta la scuola, mi sta anche mortificando, non credo di essermi mai sentita più in imbarazzo di così. Vorrei sotterrarmi. Guardo Horan e Malik negli occhi cercando un ancora di salvataggio, che però non hanno intenzione di lanciare. Il riccio si avvicina afferrandomi le mani e prendendole tra le sue mi costringe a guardarlo.
“ Styles te lo sto chiedendo come favore personale parliamone all’ uscita ti prego. Stiamo facendo una figuraccia. “
“ Ti sto odiando White. “

In meno di un secondo si fionda sulle mie labbra premendo con forza, rimango interdetta per qualche secondo prima di chiudere gli occhi e ricambiare quel bacio inaspettato. Le nostre lingue si intrecciano, si rincorrono giocano tra di loro. Il cuore pompa più sangue del normale e le mie mani inconsciamente si intrecciano tra i suoi capelli. Le sue braccia mi avvolgono la vita mentre il bacio si fa sempre più passionale. Mi solleva da terra e aggancio le gambe al suo bacino mordicchiandogli le labbra, tra gli applausi e le urla compiaciute dei nostri compagni. Siamo così presi da noi, da quel momento magico che non ci accorgiamo che il coach sta fischiando con il suo personale fischietto giallo da ben 5 minuti. Ci allontaniamo appena guardandoci negli occhi per qualche secondo estasiati.
“ Ma insomma si può sapere cosa vi prende? Siamo in una scuola, questi atti indecorosi non sono ammissibili, specialmente durante le mie lezioni. Styles e White, dritti dal preside. “
Alziamo gli occhi  al cielo mentre ci fa strada verso l’ ufficio tanto temuto e che ben conosciamo. Okei forse sono d’ accordo, non dovevamo dare spettacolo in pubblico, ma la sua mi sembra una reazione esagerata. Siamo ragazzi e sono cose che possono succede, insomma lui non è mai stato giovane. Dopo esserci congedati entriamo apriamo la porta del modesto spazio chiuso tappezzato di foto e riconoscimenti. Il preside è al telefono ma ripone l’ oggetto sull’ abitacolo non appena ci vede. Ci invita a sedere mentre sistema qualche scartoffia

“ Allora ragazzi come state? È  tanto che non vi si vede qui. “
“ Piuttosto bene capo, comunque direi di saltare i convenevoli e arrivare al dunque, non ci vorrà punire per una cosa così futile vero? “
“Styles quando si parla di lei niente è futile, ma come dovrò fare con voi ragazzi? Vi capisco sapete siete nell’ età della pubertà e gli ormoni impazziti. “
“ E proprio per questo non trova anche lei che sia una reazione alquanto eccessiva ? “
“ Ma come stavo appunto finendo di dire, siamo in una scuola e ci sono delle regole da seguire, certi comportamenti durante l’orario scolastico non sono molto consoni, quindi vi pregherei cortesemente di tenere a freno i vostri istinti e sfogarli fuori. Per questa volta posso chiudere un’ occhio ma che non si ripeta.”
“ Come vuole, che non si dica che non siamo dei bravi studenti. “
“ Fuori di qui Styles. “

Scuoto la testa mentre Harry mi afferra la mano e mi spinge delicatamente fuori dall’ ufficio. Direi che è sempre il solito simpaticone, gli piace scherzare con il preside anche se sono curiosa di sapere quando smetterà di mettersi nei guai. Infondo se siamo qui la colpa è principalmente la sua. Lo guardo in attesa che faccia qualcosa. Si avvicina e mettendomi una mano sulla guancia mi lascia un tenero e delicato bacio sulle labbra.

“ Ci vediamo piccola. “
 
“ Eppure so che so che scoverei il tuo profumo ad occhi chiusi tra mille saprei ora ritorno come niente e ti pretendo in un istante…E ti amo ancora e ti odio più che mai. “




 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Liam Pov’s

 

È passata una settimana dall’ ultima volta che ho visto Wendy e quindi dalla sua ultima visita, ieri sono iniziate le vacanze di Pasqua e da quello che so avrà molto lavoro al locale. Sto cercando di tenermi occupato come meglio posso per non pensarci, ma non credo che la cosa stia dando i suoi frutti. Ho provato a tenermi lontano dai guai e quindi da lei e da tutto ciò che comporta stargli accanto, ma ogni volta che la vedo una scarica di adrenalina investe il corpo e la mente e non riesco a trattenermi. Quando sono tornata da Chicago con Shelby non sapevo che piega potessero prendere le cose ed ora non so proprio come comportarmi. Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo a qualche mese fa. In un modo o nell’ altro torno sempre da lei, c’è qualcosa che mi spinge e mi attira nel suo carattere, nei suoi modi di fare  nonostante l’ ho trovata cambiata e di molto. Adesso però c’è Shelby nella mia vita ed io devo fare i conti con il presente e decidere cosa è meglio per me. Faccio una doccia veloce indossando le prime cose che trovo nell’ armadio, alle 11:00 mi aspettano allo studio di registrazione. Ho promesso a Shelby che sarei stato puntuale, oggi dovrebbe essere presente anche una persona di una certa importanza e non posso permettermi sbagli. Il padre di Shelby è una delle figure se non la figura di maggiore rilevanza nel campo della musica è a capo di due delle più grandi case discografiche americane. L’ Atlantic Record e la Hollywood Record con cui sto collaborando e che produrrà il mio primo disco da solista che uscirà i primi di Maggio. Prendo le chiavi della moto e mi immetto nel traffico cittadino, in una ventina di minuti sono in centro e lascio la moto posteggiata accanto ad un viale alberato. Le porte a vetri scorrevoli si aprono e la solita segretaria bionda con i capelli legati in uno chignon, mi accoglie mentre avverte telefonicamente i piani alti. Mi accompagna davanti alla porta dove c’è una lastra di ottone, riportante chiaramente l’ insegna “Sharpe,Hollywood Record”. Appena entro Shelby si precipita a darmi un bacio, mentre due uomini in giacca e cravatta discutono animatamente con delle cartelline in mano. Poco distante da loro il tecnico del suono combatte con una loop station. Tossisco appena quando dalla porta entra un uomo alto e distinto dalla carnagione scura, deve essere il padre di Shelby., infatti mi viene incontro stringendomi la mano.

“ Tu devi essere Liam, mia figlia parla sempre di te, è un piacere conoscerti. “
“ Il piacere è tutto mio,  è veramente un onore averla qui oggi, lei è una figura importante nel campo della musica, so che se ne intende e il suo giudizio è davvero fondamentale per me. “
“ I miei collaboratori mi hanno fatto ascoltare un tuo demo, credo tu abbia della stoffa, lavorandoci ovviamente. Ci vogliamo mettere subito a lavoro? Che ne dici, mi fai sentire qualcosa? “
“ Molto volentieri, ho lavorato su una cover nei giorni scorsi. “
“ Bene, allora che aspetti, siamo pronti per ascoltarti. “

Shelby mi stringe la mano incoraggiandomi a fare del mio meglio, entro in sala registrazione mettendo le cuffie e sedendomi sullo sgabello di fronte all’ asta con il microfono. Garreth il tecnico del suono, sistema i bassi e gli altri e quindi di conseguenza il volume, mentre inizio ad intonare una canzone dei The Vamps riadattata da me. Quando canto e suono con la chitarra mi isolo ed entro in un mondo tutto mio, ogni parte del mio corpo percepisce delle forti vibrazioni ed io non capisco più nulla. Fin da piccolo ho sempre sognato di diventare un cantante e un musicista affermato, mi son prefissato degli obiettivi nel corso degli anni e piano piano sto cercando di raggiungerli. Quando ho conosciuto Shelby inizialmente non sapevo nemmeno da dove venisse e quando sono venuto a conoscenza di ciò di cui si occupava la sua famiglia, l’ho vista come un’opportunità per diventare finalmente qualcuno. Magari è sbagliato e so che potrei ferirla, ma lei mi piace anche se non ne sono affatto innamorato. Dopo più di un’ora di prove finalmente posso tornare a casa. Il padre di Shelby si avvicina complimentandosi con me

“ Devo dire che la tecnica c’è sei piuttosto forte, ma in settimana mi piacerebbe ascoltare qualcosa di tuo se per te non è un problema “
“ Assolutamente, potrà avere qualcosa di pronto già giovedì “
“ Perfetto, adesso scusatemi ma devo salutarvi, mi aspettano a Sidney per una convention di lavoro. Buone vacanze, noi ci vediamo giovedì. “

Mi saluta con una stretta della mano e dopo aver baciato sulla fronte la figlia si dilegua insieme a l’ uomo in cravatta rossa. Shelby è elettrizzata comincia a fantasticare su come sarà la nostra vita una volta uscito il disco, ma adesso ho la testa altrove. Vorrei concentrarmi su quello che dice ma non riesco a non pensare al bacio che ci siamo dati con Wendy, alle sue labbra così morbide, al suo profumo. Quando sono tornato non pensavo potesse mai succedere una cosa simile, non l’ avevo nemmeno prevista e messa in cantiere. Scuoto la testa cercando di concentrarmi su quello che sta dicendo ma trovando il modo per liquidarla

“ Mi sono ricordato che mi aspettano da Niall, ci sono anche gli altri e come al solito sto in un ritardo pazzesco e devo pure accompagnarti  a casa. “
“ E che problema c’è, vengo con te. Magari è l’ occasione giusta per presentarmeli ed entrare del gruppo. “
“ Non credo sia una buona idea. “
“ E perché no? Ormai sono mesi che stiamo insieme, non ti sembra che sia arrivato il momento presentazioni ufficiali? Di cosa hai paura? “
“ Di nulla, ma quelli sono i miei amici e soprattutto sono anche i suoi, non è corretto nei suoi confronti portarti in mezzo a noi e inserirti nel gruppo. “
“ Ti preoccupi di ferire la tua ex? Sei assurdo guarda, veramente assurdo hai una relazione con me anche piuttosto importante ormai e non riesci ancora a coinvolgermi nella tua vita, nei tuoi affetti. Se non condividi con me queste cose, come puoi pretendere di condividere le più banali? “

Probabilmente ha ragione, su tutto il fronte. In questo momento però non mi sento ancora pronto a portarla nel mio “mondo”, a farle conoscere i miei amici, a farle conoscere lei. Dal momento in cui la presenterò agli altri come la mia ragazza, cambierà tutto e avrò una responsabilità, un impegno nei  confronti di Shelby che non potrò non rispettare. A volte mi sembra come se tenerla nascosta, non farla conoscere agli altri,non la classifica per forza come una cosa importante.  Scuoto la testa cercando una scusa banale per liquidarla.

“ Senti possiamo continuare il discorso in un altro momento? Ho da fare adesso. “
“ Ma si vai pure dai tuoi amichetti, guarda sparisci dalla mia vista ne ho avuto abbastanza per oggi. “
“ La stai facendo troppo lunga, è una sciocchezza infondo “
“ Per te sono tutte sciocchezze quelle che vengono dalla mia bocca. “

Sbuffo rumorosamente stampandogli un bacio sulle labbra e promettendogli di chiamarla più tardi. Rientro in auto dirigendomi verso casa di Niall, dove sicuramente gli altri mi aspettano. A volte vorrei solo che fosse tutto più semplice e quando mi ritrovo in queste situazioni, specialmente con Shelby vorrei fuggire. Mi scoccia discuterci, quando attacca a parlare non finisce più e certe volte è davvero pesante. Ho sempre pensato che dietro quel visino carino ci fosse altro, qualcosa che volesse nascondere, ma arrivati a questo punto non so quanto potessi aver ragione. Parcheggio nel vialetto recintato che affaccia direttamente sull’ abitazione. Sono stranamente agitato e sento che tra poco dovrò trovarmi ad affrontare una situazione non molto piacevole. Mi stringo nelle spalle del mio giubbino di pelle e suono alla porta che viene aperta poco dopo.  Il divano in pelle bianca ricoperto di tessuti di telo azzurri sui cuscini è gia occupato. Sul lato destro c’è Louis impegnato come suo solito a litigarsi le patatine con Niall, Harry e Sidney giocano alla play. La cerco con gli occhi e..bingo. Il suo sguardo che si posa su di me e si incatena come per magia al mio e non c’è nulla di più magico. È una cosa naturale, come se fossimo stati fatti solo per guardarci. Il braccio destro di Zayn ad avvolgergli le spalle e le sue gambe poggiate su quelle di lui. Non mi è mai piaciuto particolarmente il rapporto tra loro due, ho sempre pensato che fossero troppo legati anche quando stavamo insieme. Ho sempre provato nei suoi confronti una gelosia quasi ossessiva, ma a lei questo sembrava far piacere. Distoglie lo sguardo tornando a giocherellare con i capelli di Zayn. Scuoto la testa salutando gli altri

“ Hei amico ce l’hai fatta, ma dov’eri finito? “
“ Shelby mi ha trattenuto “
“ Ma quando ce la farai conoscere sta ragazza? Per dare buca ai tuoi amici deve averti veramente fatto perdere la testa. “

Fulmino Louis con lo sguardo sentendomi in imbarazzo, non mi piace parlare di queste cose. Sento un leggero tossicchiare e mi volto alla mia destra, appena in tempo per vedere Wendy alzarsi e dirigersi in cucina con una banale scusa. Il fatto che ci conosciamo ormai da anni, mi ha aiutato a capirla ed interpretare i suoi gesti e so che sta mentendo. Prendo posto affianco a Niall cercando di non dare nell’ occhio e aspettando qualche minuto prima di alzarmi e seguirla con la scusa di dover bere. La trovo con le spalle contro il muro ormai opaco e che ha visto troppa luce,le braccia incrociate all’ altezza del petto e lo sguardo basso a fissare le converse consumate. I capelli biondo-rame legati in una coda e le gambe lunghe e snelle lasciate scoperte da un paio di pantaloncini troppo corti. L’ho sempre trovata bella, troppo bella per uno come me che non apprezza mai quello che ha tra le mani finchè non lo perde. Mi avvicino poggiandomi contro l’ isola della cucina, cercando di individuare i suoi occhi color ghiaccio.

“ Non sapevo fossi qui, Niall mi aveva detto  che aveva organizzato un pomeriggio tra uomini. “
“ Adesso devo chiederti il permesso per venire a trovare i miei amici? “
“ Non ho detto questo, ci mancherebbe “

Sbuffa rumorosamente alzando gli occhi al cielo e spostando il peso su una gamba, si arriccia le punte dei capelli tra le dita e continua a guardarmi insistentemente con aria di sufficienza. Vorrei sapere cosa sta pensando, cosa gli passa per la testa cosa e cosa ha intenzione di fare. Le cose tra noi al momento sono complicate, troppo complicate. Ho voglia di stringerla, di abbracciarla, di tenerla tra le mie braccia tutta la notte, ma non posso. Mi avvicino mentre lei indietreggia mantenendo le distanze
“ Non credi che dovremmo parlare di quello che è successo ? “
“ Mi chiedevo quando ti saresti degnato di darmi una spiegazione. Non un messaggio, una telefonata, un’ uscita per chiarire la situazione, il nulla  “
“ Non ho avuto tempo. “
“ Non l’hai avuto o non l’ hai trovato? Prima te ne vai lasciandomi sola ad accettare la tua assenza, poi torni come se niente fosse insieme ad un’ altra e pretendi che io la prenda bene. Poi mi baci e il giorno dopo mi eviti, ma cosa vuoi da me eh? “

La sua voce inizia a tremare e le sue mani faticano a restare ferme, lo sguardo basso e le spalle che tendono a coprire quell’ atteggiamento spavaldo dell’ inizio.  Mai come adesso sento il bisogno di stargli accanto. Mi avvicino bloccando i suoi polsi con le dita e stringendo le sue esili mani nei miei grandi palmi. La tiro verso di me avvolgendola con le mie braccia e stringendola in un abbraccio. Sento il suo corpo scosso dai singhiozzi. Mi allontano di qualche centimetro prendendogli il viso bagnato dalle lacrime tra le mani, odio vederla piangere soprattutto se è a causa mia. Sento il forte desiderio di baciarla.
“ Perché hai permesso che me ne andassi? Perché non mi hai fermato Wendy? “
“ Perché tu avevi già deciso per entrambi e non mi hai dato scelta. Hai idea di quanto è stato difficile? Di quanto lo sia tutt’ora vedendoti tutti i giorni insieme a lei, che cammini per i corridoi di scuola e le tieni la mano. A te non è mai importato nulla dei miei sentimenti. “
“ Questo non puoi dirlo sai benissimo che non è vero. “
“ Lo stai facendo ancora una volta. Ti prendi gioco di me e poi torni da lei. “
“ Non ti ho mai preso in giro e non ho mai avuto intenzione di farlo. “
“ Guardami  negli occhi allora e giurami che quel bacio me l’ hai dato perché lo sentivi, che non è stato un capriccio del momento. “

Il suo viso ancora tra le mani, le lacrime che le bagnano le guance e il mio cuore che non smette di battere forte. Lui non può mentire, non è in grado di farlo, lui l’ ha sempre saputo che è lei, lo è sempre stata e sempre lo sarà, quella giusta. Automaticamente senza starci troppo a pensare chiudo gli occhi e premo le mie labbra sulle sue con forza. In quel bacio c’è tutto il dolore e la disperazione che ho provato in questi mesi. Un bacio tormentato ma che dura poco, giusto il tempo di ricordare ancora una volta il dolce sapore delle sue labbra. Si allontana portandosi le mani a coprire la bocca, mi guarda frastornata.
“ E questo? Come devo interpretarlo Liam ? “
“ Non lo so, mi andava… “
“ Ti andava? Sai dire solo questo? Devi smetterla di comportarti così, di illudermi non è giusto capisci? Sono un’ essere umano Payne, sono fatta di carne non puoi trattarmi così, non sono il tuo giocattolo. “
Si dimena liberandosi dalla mia presa e allontanandosi quanto più possibile mettendo ulteriore distanza tra noi. Le afferro l’ esile polso stringendolo tra le mani.
“ Aspetta, io… “
“ Sempre tu, tu e solo tu non pensi mai agli altri veri? Giuro che ti odio, ti odio con tutta me stessa…ti odio perché nonostante tutto ti amo ancora.. “

Sgrano gli occhi perdendo un battito, frastornato e stupito quanto lei da quello che ha appena detto. Scuote la testa allontanandosi e rientrando in salotto. Lei è innamorata di me, lo è ancora e anzi probabilmente non ha mai smesso di esserlo. Ha abbassato le barriere permettendomi di entrare nel suo mondo, si è mostrata nuda senza difese ed io non usando il benchè minimo tatto ho calpestato i suoi sentimenti. Mi siedo su uno sgabello portandomi le mani alla testa, sono in confusione. Ripercorro mentalmente gli ultimi eventi. La nostra storia, il viaggio, Shelby, il mio ritorno e i nostri baci. Le sue labbra morbide il suo profumo, le sue mani che mi sfiorano. Non ho la più pallida idea di quello che mi sta succedendo. Decido di tornare dagli altri, giusto in tempo per vedere Wendy prendere la borsa e pregare Zayn di accompagnarla a casa. Malik la segue alla porta poggiandogli le braccia intorno al collo. Stringo le mani in un pugno conficcandomi le dita nella pelle, sento salire  un’ improvvisa e inspiegabile rabbia. Saluta tutti e prima di andarsene mi riserva uno sguardo sconsolato mentre le sue guance si tingono di rosso. Si congedano velocemente lasciando casa Horan. Sospiro rumorosamente sentendomi gli occhi di Harry addosso.
“ Cosa cazzo hai fatto a mia sorella? “
“ Nulla giuro, non so perché se ne sia andata magari era stanca. “
“ Io ti spacco la faccia Liam. “

Si alza in piedi prendendomi per il colletto della maglia e spingendomi contro il muro, gli altri si allarmano venendoci incontro e cercando di dividerci. Sidney poggia una mano sul petto di Styles cercando di allontanarlo da me. Mi sto mettendo nei casini e mi dispiace litigare con lui, anche se è per una buona causa.
“ Harry calmati per favore, non ne vale la pena, perché non mi accompagni a casa? Dai andiamo ti farà bene una passeggiata. “
Mi guarda in cagnesco dandosi una sistemata e si allontana non prima di avermi dato l’ ennesimo avvertimento. Esce di casa seguito da Sidney mentre Louis li osserva. Scuoto la testa scrollando le spalle e sistemandomi il giubbino di pelle. Niall sembra essersi tranquillizzato anche se so che non approva tutto questo, non gli piacciono le liti specialmente tra amici. Mi avvicino al camino prendendo tra le mani la foto che ritrae Sidney e Wendy insieme, quella che ho visto l’ ultima volta che sono stato qui. Ancora una volta mi chiedo il perché di quel gesto così strano da parte della rossa, del perché la sua mano è poggiata delicatamente sul grembo di Wendy, quasi a proteggerlo. Mi chiedo il perché ci fosse una data così precisa, segno evidente del fatto che tra Niall e la “ mia “ bionda ci fossero ancora dei contatti nonostante i chilometri di distanza. Tante  volte mi son chiesto se i miei amici mi nascondessero qualcosa e oggi quel dubbio è più forte di prima. Decido che è il momento di tornare a casa, ripongo la foto sul mobiletto in legno di ciliegio e saluto frettolosamente Horan e Tomlison. Non ci metto molto a tornare a casa e buttarmi  pesantemente sul letto, con le mani dietro la testa a fissare il soffitto. Nella mente le immagini di poche ore fa, Shelby, la lite e il bacio e in tutto questo finalmente una chiarezza, una certezza. Sono completamente incondizionatamente, follemente, pazzamente, semplicemente innamorato di Wendy Styles.









HIIIII GIRLS!!Mi spiace per il ritardo so che posto sempre molto tardi ma purtroppo ho i miei inconvenienti non avendo un mio pc funzionante sono a ricasco di mia sorella quindi non sempre ho la possibilità di scrivere. Ringrazio di cuore le poche persone che mi seguono,sapete come si dice no? Meglio pochi ma buoni no???Io spero che vi piaccia e resterete comunque con me. Un bacio con  affetto alla prossimaa!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Wendy Pov’s

 

L’ avvicinarsi dell’ estate mi ha sempre messa di buon umore, il caldo il mare, i primi bagni. Le passeggiate sulla spiaggia, le chiacchierate fino a tardi con le amiche, i bikini colorati, ma non quest’ anno. Tra meno di un mese avremo gli esami, la maturità e poi ognuno andrà per la sua strada. La decisione del college e tutto lo stress collegato a quest’ importante scelta. Avrei preferito fosse un anno più leggero, da vivere con molta più serenità ma non tutto va sempre come previsto. Il clima pesante e di tensione che si è creato tra me e Liam mi sta mettendo sotto pressione e di certo non migliora il mio umore e stato d’ animo. Come se non bastasse la scorsa settimana dopo l’ennesima lite giustificata dalla mia gelosia, gli ho confessato il mio amore. Non so cosa mi sia passato per la testa in quel momento, volevo solamente ferire, liberarmi da un peso che mi porto dentro da tempo. Il semplice fatto che io sia stata un fiume in piena, mi spaventa, non so cos’altro potrebbe uscire dalla mia bocca potrei rivelargli qualcosa che preferirei non fargli sapere. Stasera come tutti gli anni c’è il solito falò di fine trimestre, anche se quest’ anno sarà diverso dagli altri. Servirà a dare l’augurio e quindi un in bocca al lupo a noi futuri maturandi. Questo significa che sarò costretta a vedere la coppietta felice ancora una volta insieme. Non vedo Liam dalla nostra discussione a casa di Louis e quindi da una settimana, non so come reagirò quando l’avrò di fronte. Scuoto la testa concentrandomi sul da farsi. Tiro giù dall’ armadio un borsone abbastanza capiente infilandoci un telo da mare in microfibra, uno un po’ più pesante per la notte. Crema protettiva per il viso e una felpa per dormire. Metto il mio costume preferito preso da Tenezenis, un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta bianca. Prendo il cellulare il borsone e scendo velocemente le scale che portano in cucina. Papà è seduto davanti ad una tazza di caffè fumante, gli occhiali inforcati sulle palpebre e il giornale fermo alla pagina sportiva. Mamma invece pulisce i ripiani del mobile in ciliegio, sembra accaldata. Mi avvicino aprendo il figo per prendere un bicchiere di latte

“ Allora hai preso tutto? La crema, il telo il..”
“ Si mamma, anche il maglione di lana se è per questo. “
“ Era una battuta? Perché ti assicuro che non sei affatto spiritosa. “
“ Mamma andiamo, non è la prima volta che dormo fuori casa ed è una cosa organizzata dalla scuola puoi stare tranquilla. “
“ Va bene ma chiamami appena arrivi ti raccomando. “
“ Certo, come sempre. Harry dov’è? Dovevamo andare insieme. “
“ è passato a prendere Louis, dovrebbe tornare a momenti, siediti nel frattempo ti servo una tazza di caffè. “

Annuisco svogliatamente guardando il panorama fuori alla finestra, è una bella giornata di sole e a quanto pare le temperature si alzeranno nei prossimi giorni. Non ho mai sopportato il caldo, ogni anno cerco un modo per sfuggirgli ed ogni anno puntualmente non riesco a venirne a capo. Odio il sudare incessante, il doversi fare tremila docce al giorno ed essere sempre e comunque appiccicaticcia a prescindere. Picchietto con le dita sul grande tavolo della cucina in attesa di mio fratello, dopo qualche secondo la porta di casa si apre e compare Harry sulla soglia seguito da Louis con un grosso borsone in spalla.
“ Emh Lou sai che staremo fuori solo una notte vero? “
“ E tu sai che hai un senso dell’umorismo pari a zero? Ho preso solo il necessario. “
“ O certo immagino, come quando andiamo in settimana bianca e dici di aver portato il minimo indispensabile e invece hai svuotato l’ armadio? “
“ Harry lo sai che tua sorella è veramente una brutta persona? Si prende gioco di me senza pudore. Sei vergognosa.  “
“ E finitela voi due, siete impossibili. Piuttosto Wen hai preso tutto? Dai muovi le chiappe che siamo in ritardo. “

Sbuffo rumorosamente stampando un bacio ai miei e seguendo i due fuori dall’ abitacolo. Harry si mette al volante, mentre Louis prende posto affianco a lui costringendomi ai sedili posteriori. Poggia le sue converse grigio piombo sul cruscotto dell’auto accendendosi una sigaretta e porta il braccio fuori dal finestrino per poter far uscire il fumo. Odio l’odore di nicotina e Lou fuma come un turco, anzi direi proprio che consuma un numero di pacchetti piuttosto considerevole. È sempre stato una persona “originale”, fin da piccolo ha questa personalità innovativa che gli permette di provare qualsiasi cosa. Non si è mai privato di nulla ed è una cosa che continua a fare, non si pone limiti non si pone regole, vive alla giornata e tutto all’ eccesso. A volte mi sono chiesta come si può sopravvivere in questo modo, non facendosi mai delle domande, non preoccupandosi mai delle conseguenze ma a lui sembra andar bene così. In sottofondo il nuovo singolo dei 5sos e la città che via via lascia il posto ad un paesaggio marino. La stazione dei pullman, persone alla fermata del treno, l’ odore del mare e della sabbia. Harry mi guarda dallo specchietto retrovisore strizzandomi l’ occhio, per poi rivolgersi al suo fedele amico.
“ Tomlison togli i piedi dal cruscotto e smettila con queste sigarette per favore mi inquini l’ aria. “
“ Ehi non è che per caso vuoi fare un tiro amico? “
“ No grazie e dovresti darci un taglio anche te, questa roba ti uccide i polmoni. E per la milionesima volta togli quei cazzo di piedi dal mio cruscotto. “
“ Come sei noioso styles, dovresti proprio iniziare a fumare invece, ti rende meno nervoso e saresti senz’altro più simpatico. “
“ Lou giuro che adesso ti trancio le gambe, potresti metterti che ne so in una posizione normale come tutti i cristiani? “
“ Aaaah adesso ho capito hai lavato il gioiellino vero? “
“ Già, proprio ieri quindi per favore leva quelle zampacce da lì e butta quella robaccia fuori dal finestrino. “
“ Okei okei come vuoi nonno. “

Mio fratello alza gli occhi al cielo mentre scuoto la testa. Chi lo conosce bene, sa che Harry è malato per la sua auto, credo che la ami anche più di me. La tiene costantemente in ordine e si occupa anche di tutto quello che riguarda la carrozzeria e il motore, sarebbe stato un’ottimo meccanico. Dopo più di un’ora di viaggio estenuante arriviamo in spiaggia, dove c’è già l’intera scuola sparsa qui e lì.  Chi gioca a beach volley, chi si apparta tranquillamente ignaro che ci sia della gente a guardare e chi sistema le ultime cose. In lontananza vedo Sidney sotto un ombrellone con un gruppo di ragazze del terzo anno, in qualità di vicepresidente del consiglio starà delegando qualcuno affinchè faccia le cose al suo posto. Zayn e Niall finiscono di montare il palco mentre Louis ed Harry prendono le casse di birra dal cofano trasportandole sul tavolo delle bibite. Ho sempre amato il falò di fine trimestre, l’allegria delle matricole inconsapevoli di ciò che le aspetta e la gioia dei maturandi che si apprestano a terminare il lungo percorso scolastico. Ogni volta che vedevo gli altri diplomarsi, mi chiedevo come si sentissero a lasciare tutto quello che in questi anni ha costruito la loro vita e adesso so cosa si prova. È una sensazione strana, che ti lascia il vuoto dentro e l’amaro in bocca. Lasciare tutti i compagni di scuola, lasciarsi alle spalle il liceo, un pezzo di vita, un pezzo di te. Raggiungo Sidney sistemando le mie cose sotto l’ enorme ombrellone a righe gialle e blu, sfilando i miei indumenti e rimanendo in costume. La rossa come al solito è in splendida forma, indossa un costume blu acceso che fascia perfettamente le sue forme prosperose e le sue curve longilinee. I capelli legati in una treccia rigorosamente ordinata.
“ Ehii alla buon ora eh. Dovevi essere qui 30 minuti fa. “
“ C’era un orario prestabilito? Oh scusami non lo sapevo. “
“ Che c’è ti diverti a prendermi in giro eh. Mi hai lasciato un’ora intera da sola con quelle incompetenti del secondo e del terzo anno che non sanno nemmeno aprire una lattina di coca cola. Ti rendi conto della gravità della situazione? Sei la mia migliore amica non dovresti farmi questo. “
“ Smettila di fare la melodrammatica, piuttosto hai visto Liam in giro? “
“ Perché? Stai forse cercando di evitarlo? Non credi che siamo un po’ cresciutelli per queste cose? “
“ Io…io non lo sto evitando mi stavo solo chiedendo se…bhe si se fosse già arrivato. “
“ La scorsa settimana a casa di Louis c’ero anche io e vi abbiamo sentito tutti. Mi ha cercata in questi giorni e mi ha detto che non gli rispondi al telefono. Che ti prende? “
“ Liam ti ha cercata? “
“ Si, mi ha chiesto di te. Senti so che è uno stronzo e tutto il resto, che ti ha fatta soffrire e che è tornato in città con “miss ce l’ho solo io “ ma tra di voi ci sono delle questioni in sospeso. Credo che dobbiate risolverle, devi parlarci se vuoi voltare definitivamente pagina. “
“ Io non lo so… è tutto così complicato. “
“ Sono sicura che farai la cosa giusta….Oh no ma cosa stanno facendo? Il cibo non va lì, sono veramente degli incapaci. Senti vado a dare un’occhiata ci vediamo dopo, fatti un giro e rilassati, sei in spiaggia babe. “

Mi stampa un bacio sulla guancia e si dirige verso un gruppo di matricole. Scuoto la testa incrociando le braccia sotto al petto, in fondo ha ragione so che ce l’ha. Dovrei quantomeno darmi una possibilità di capire realmente come stanno le cose, ne ho bisogno se voglio guardare avanti. La sofferenza, il dolore a volte mi accecano e non mi fanno ragionare lucidamente. Voglio solo il meglio per me, me lo merito. Mi guardo in giro cercando una faccia amica e mi scontro con uno sguardo profondo e intenso. Il mio cuore perde un battito ed inizia ad accelerare. Oggi è più bello del solito, la maglietta aderente bianca che mette in risalto i suoi addominali e i muscoli delle braccia. Il costume verde smeraldo che è perfetto con il colorito della sua pelle, ma come si fa ad essere così dannatamente perfetti. Accanto a lui senza mai scomporsi come sempre c’è Shelby attaccata al suo braccio che stringe con forza, con l’altra prende la sua mano stringendola tra le sue. Odiosa, odiosa, odiosa. Scuoto la testa alzando gli occhi al cielo, mentre sul palco in legno salgono Derek e Zayn. Sono stati nominati come rappresentanti d’istituto a metà novembre prendendo il posto di Niall e Louis, in effetti non erano adatti al ruolo, non che Zayn sia meglio. C’è da dire però che rispetto a molti altri se la cavano egregiamente, le spese di iscrizione sono diminuite notevolmente e solo quest’anno sono state fatte ben due disinfestazioni. Le luci e il riscaldamento della palestra sono state sistemate, rimane il cruccio della pulizia, ma hanno fatto un buon lavoro e il fatto che siano due gran bei ragazzi ha influenzato sul voto femminile. Malik sistema l’ asta del proprio microfono mentre Derek afferra il suo tra le mani prendendo parola
“ Benvenuti al falò di fine trimestre studenti della Beacon Hills, è sempre un piacere vedervi così numerosi. Come sapete quest’anno sarà diverso rispetto a quello degli anni precedenti, perché alcuni di noi il prossimo anno non saranno qui. Questa scuola ci ha insegnato tanto, ci ha regalato degli anni magnifici. “
“ Oh Hale tra poco ti metterai a piangere vero? Andiamo questa è una festa divertiamoci bevete fino a sbronzarvi e … “
“ Malik sei il solito guastafeste, stavo cercando di fare un discorso commovente, sai questo è il nostro ultimo anno,non ci rivedremo a Settembre so che ti mancherò pakistano. “
“ Ehiii pakistano a chi? Sono nato a Bradford amico, Regno Unito hai presente? Sono più inglese di te. “
“ Io rimango comunque più carino Malik. “

Scuoto la testa sorridendo, mi fa piacere che siano così amici e che Derek si sia integrato così bene. Nonostante sia arrivato in città solo lo scorso anno, ha subito stretto amicizia con i nostri compagni è uno che si fa voler bene molto facilmente. Si è trasferito qui dalla California e all’ inizio credevo non fosse visto di buon occhio, ma mi sbagliavo. Mi piacerebbe davvero che fosse lui quella persona che mi fa battere il cuore, sarebbe tutto più semplice. Scuoto la testa giocando con le pellicine del pollice.
“ Bhe comunque scherzi a parte, come rappresentati d’istituto vogliamo ringraziarvi per averci scelto e dato l’opportunità di migliorare la scuola. Credo che Zayn concorderà con me nel dire che con quest’ ultimo anno lasciamo un pezzo di noi. “
“ Assolutamente, e siamo sicuri che chi verrà dopo di noi farà un ottimo lavoro, auguriamo a tutti coloro che dovranno affrontare ancora un lungo percorso scolastico, di farlo al meglio. “
“ Già, ma soprattutto un grande in bocca al lupo a tutti noi maturandi e adesso godetevi il mare, prendete una birra e ascoltiamoci della buona musica grazie alla band della scuola. “

Il discorso sembra essere piaciuto dato che tutti applaudiscono e sembrano entusiasti. Non avrei mai pensato di dirlo, ma sono stati dei buoni leader e hanno cercato di ricoprire il ruolo come meglio potevano. Scendono velocemente dal palco lasciando spazio a un gruppetto di 4 ragazzi che si apprestano a suonare. Zayn sembra dire qualcosa a Niall, deve essere importante visto che prende le chiavi dell’auto e si dilegua. Non è a lui sparire in occasioni del genere, non si perde una festa, chissà cosa gli passa per la testa. Scuoto la testa e decido di prendere il toro per le corna, cerco Liam tra la folla, non mi importa se è con lei prima chiudo la faccenda meglio sarà per tutti. Quando finalmente trovo il coraggio per andare, Derek mi si piazza davanti accennando un sorriso. Non lo vedo da un po’, siamo usciti qualche volta ma poi non l’ho più sentito, sarà stato impegnato.
“ Hei Styles, allora come sono andato? “
“ Gran bel discorso Hale, l’ hai letto nei baci perugina? “
“ Diciamo che mi sono allenato dai, infondo tra poco non vedrò più nessuno di loro volevo lasciare un bel ricordo. “
“ Quando parti per la borsa di studio? “
“ Non so credo in Agosto, sai ci sono molte cose da fare devo organizzarmi e assicurarmi di avere una camera abbastanza spaziosa nel Dakota, non bisogna lasciare nulla al caso. “
“ Preciso, organizzato, sei reale Hale? “

Ride di gusto mentre i miei occhi si concentrano ahimè su altro. Le labbra di Shelby sono praticamente incollate a quelle di Liam, gli sta letteralmente succhiando la faccia. Sbuffo rumorosamente sentendo una sensazione piuttosto fastidiosa allo stomaco. Ma prendere una camera in un albergo no?. Credo che Derek abbia capito che non gli sto prestando molta attenzione.
“ Non gli hai ancora parlato eh? “
“ Cosa? “
“ Tu e liam, vi siete ancora chiariti, non è così? “
“ Io…non so di cosa tu stia parlando. “
“ Ehi so di essere affascinante e incredibilmente sexy, ma non sono stupido so che ti attira un’ altro genere di…ragazzo ecco. “
“ Non sottovalutarti, tu sei un gran bel ragazzo. “
“ Grazie sei gentile…sai a scuola non si parla d’ altro, c’è anche un giro di scommesse. “
“ Scommesse? Su cosa? “
“ C’è chi dice che tornerete insieme prima della fine della scuola e poi c’è una piccola parte che lo vorrebbe morto. “
“ Non posso crederci, speculare sulla vita privata degli altri? Ma chi vi da il diritto? Dovreste vergognarvi. “
“ Hei hei hei andiamoci piano con le accuse, io ti ho solo informato non sono interessato a questo genere di cose… e tu dovresti aprire gli occhi, si vede lontano un miglio che è ancora innamorato di te, quella è solo un ripiego, un modo per vedere se ci tieni ancora. “

Abbasso lo sguardo imbarazzata, mi dispiace di avergli dato una colpa che non ha, ma odio questa scuola e il fatto che da un anno a questa parte non si faccia che spettegolare su di me.  La mia storia non la sa nessuno, nessuno di loro sa come mi sento o cos’ho provato in questi mesi. Nessuno mi è stato vicino o si è preoccupato di chiedermi come stavo, quindi ora non hanno il diritto di scommettere su come andrà la mia vita o su quale decisione prenderò. Questo riguarda solo me. Derek sposta un ciuffo di capelli dietro le mie orecchie, accarezzandomi la guancia trattengo il respiro dandomi della stupida.
“ Tu sai cosa fare, sono sicuro che tutto si risolverà molto presto e quando hai bisogno di una spalla su cui piangere, di un amico con cui parlare sai dove trovarmi. Adesso devo andare, Zayn è andato a lavorare e mi ha lasciato solo, devo occuparmi di alcune cose. “
Mi stampa un bacio sulla guancia allontanandosi, è veramente un ragazzo d’ oro. In sottofondo la band della scuola suona una cover “El mismo sol “ di Alvaro Soler. Prendo un bel respiro e mi incammino verso Liam, che almeno per il momento sembra esserci liberato della sanguisuga. Credo sia il momento giusto. Mi avvicino attirando finalmente la sua attenzione. I suoi occhi nei miei, i nostri sguardi che si cercano e si trovano.
“ Noi dobbiamo parlare. “
 

 
 
 
 
 
 

 Zayn Pov’s

 
Ho sempre amato questo periodo dell’anno, il caldo, la spiaggia il tramonto sull’ acqua cristallina. Le belle ragazze e poi le braciate in riva al mare, non c’è niente di meglio dell’estate a Holmes Chapel. Molti pensano che questo sia un paesino triste, dove non c’è mai nulla da fare, ma io amo questo posto. Nonostante sia nato a Bradford, ho passato la maggior parte dell’infanzia e adolescenza qui e non lo cambierei per niente al mondo. I primi anni di liceo sono stati duri nonostante ero qui da parecchio, ero visto comunque come uno straniero benché io sia nato in Regno Unito. Non ho mai capito i giudizi della gente, ma me ne son sempre fregato non importa quello che dicono mi scivolerà sempre addosso.  In terzo ho conosciuto Paris, lei era la ragazza più carina della scuola e io a quei tempi ero solamente un ragazzo solo e dimenticato dalla maggior parte dei studenti. Quando mi ha parlato per la prima volta, non credevo potesse interessarsi a me, ma è successo e per me è stato l’incontro che mi ha cambiato la vita. Grazie a lei sono cambiato ed è cambiata anche l’opinione che avevano gli altri di me. È stata l’unica per cui ho provato dei sentimenti reali e forti, non pensavo nemmeno che potesse esistere qualcosa di così grande, prima di viverlo sulla mia pelle. Sono stati gli anni più belli della mia vita, non mi mancava nulla e non avevo bisogno di cercare altrove perché lei mi dava già tutto quello che volevo. Io gli ho insegnato a fare l’amore e lei mi ha insegnato ad amare. Tutti i sogni però ad un certo punto svaniscono e ti riportano alla realtà, lasciandoti solo un retrogusto amaro in bocca. Dopo due anni e mezzo di storia, i nostri percorsi si sono divisi. Lei aveva una gran voce e i suoi credevano che fossi un’ostacolo per la sua crescita professionale e artistica. Si sono trasferiti in Ohio e hanno iscritto la figlia in un conservatorio e successivamente in una scuola di musica. Ci sentivamo ancora saltuariamente e io gli avevo promesso di aspettarla, perché ero convinto che un giorno sarebbe tornata, ma lei mi ha lasciato e io non l’ho mai perdonata. Ancora oggi quei ricordi mi fanno male e preferisco sempre non pensarci e fingere che lei non sia mai esistita. Sono andato via dal falò, non avevo voglia di stare in mezzo alla gente, oggi mi sono alzato con uno strano presentimento. Sono in officina, ogni tanto il capo si assenta per delle commissioni e mi lascia solo ad occuparmi delle riparazioni, ormai si fida. Sono sotto una Mustang bianca mentre controllo la coppa dell’ olio, quando qualcuno mi passa una chiave inglese. Esco dall’auto ritrovandomi davanti quel biondino di Horan. Sbuffo rumorosamente
“ E tu cosa vuoi? Ma che fai mi segui per caso? “
“ Non ti sei mai perso una festa, un evento e poi ricordo bene che tu ami i falò della scuola, sono il modo più sicuro per rimorchiare qualche bella ragazza e poi mollarla senza pietà, parole tue ricordi? “
“ Ho del lavoro da sbrigare non vedi? Non ho tempo da perdere con queste cose, inoltre sono stato a tutti i falò organizzati in questi anni, non credo sia un grande problema se ne salto uno. “
“ è l’ ultima volta che hai l’ occasione di divertirti insieme ai tuoi compagni di scuola prima di affrontare gli esami. “
Alzo gli occhi al cielo, non ho mai mancato una sola festa organizzata dalla scuola ma oggi non ho propria voglia. Vorrei solo finire il mio lavoro in santa pace, senza dover dare spiegazioni a tutti dei miei comportamenti. Ho sempre amato questo tipo di eventi per attirare le attenzioni delle ragazze, dopo la rottura con Paris ho alzato un muro e non ho permesso a nessuno di entrare nella mia vita. Non ho più permesso al mio cuore di affezionarsi o legarsi a qualcun’ altro, non voglio stare male o soffrire di nuovo, ne ho avuto abbastanza.
“ Che ti succede? In questi giorni sei molto strano, sei sfuggente non sei il solito. “
“ Ho uno strano presentimento. Sai come quando senti che sta per succedere qualcosa? “
“ Si, mi è capitato molte volte ma poi mi son tranquillizzato, erano solo sensazioni. Io penso che tu abbia solo bisogno di dormire, stai lavorando molto ultimamente, hai bisogno di tempo per te. “
“ Forse hai ragione, ma comunque non mi sento tranquillo. Spero solo di chiudere presto e andare a casa il prima possibile. Non è il caso che io rimanga fuori a lungo oggi. “
“ Come vuoi amico, secondo me sei troppo agitato, è una bella giornata c’è il sole cosa può succedere di spiacevole? Assolutamente nulla. “
“ Senti un po’ ma tu non hai proprio niente da fare? Tipo tornare al falò? “
“ Ti piacerebbe eh, in realtà Louis mi ha chiesto un favore. Sai oggi arriva in città la cugina, i suoi sono a lavoro e lui ha la macchina fuori uso e non può chiedere ad Harry di accompagnarlo fino all’aeroporto. Hanno promesso a Derek di aiutarlo a smontare il tutto domattina, sai visto che tu te ne sei andato. “
“ E quindi? Non vedi quanto c’è da fare? Ho tre auto e quattro moto da sistemare. Che vuoi da me?. “
“ Oh nulla ragazzo aggressivo tranquillo, volevo solo dirti che me ne sto appunto andando, sai devo prenderla io. “
“ Non mi interessa. Mi lasci lavorare ora? “
“ Come vuoi, sei veramente acido. Ci vediamo in giro. “

Mi saluta velocemente congedandosi, mentre io torno sotto la macchina. Qui c’è sempre molto da fare, siamo l’unica officina della città e quindi molti si riversano qui per riparare i propri mezzi di trasporto. Molti altri si improvvisano meccanici e pensano di poter fare da soli, ma poi tornano sempre qui e pretendono che noi ripariamo i danni provocati dalla loro incapacità e dal loro ego spropositato. Però il lavoro nobilita l’uomo e a me la fatica non mi spaventa, quindi non mi lamento. Finisco di sistemare la Mustang uscendo dall’ auto e mi avvicino alla cassetta degli attrezzi riponendo le chiavi inglesi e le viti e prendo dei grossi guanti in gomma.
“ Ti sta veramente bene la divisa da meccanico, non ricordavo quanto fossi bello. Mi sei mancato..”
Quella voce la riconoscerei ovunque e suona come un campanello d’ allarme nella mia testa. Mi volto e perdo il fiato restando senza parole. I lunghi capelli castani legati in una coda come al solito, non gli è mai piaciuto particolarmente tenerli i sciolti anche se secondo me ci stava da dio. Le gambe lunghe e snelle lasciate scoperte da una gonna a vita alta nera e il suo decolté pieno ma non volgare stretto in un top troppo striminzito per lei. È ancora più bella di come la ricordassi.
“ Paris, che ci fai qui?. “ 

Loro sono Derek e Paris 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Wendy Pov's


“Dobbiamo parlare”

A volte basta una semplice frase per cambiare tutto e sconvolgere il corso degli eventi. Due parole che segnano un' inizio o una fine, parole che nella maggior parte dei casi spaventano chi le pronuncia e chi le riceve. Nella mia vita poche volte mi è stata riferita questa frase, e non è mai stato in nessun caso piacevole. L'ultima volta ho perso l' amore della mia vita, e adesso sono nuovamente davanti a lui e questa volta sono io ad avere il coltello dalla parte del manico. Prima o poi la situazione sarebbe arrivata ad un punto di svolta,entrambi l' abbiamo sempre saputo solo che non pensavo ci saremmo arrivati così presto. Mi guarda con aria sorpresa, squadrandomi da capo a piedi, alza il sopracciglio incredulo, sta cercando di capire se faccio sul serio. Incrocio le braccia al petto sospirando rumorosamente, mi ero preparata un discorso ma adesso che siamo a pochi metri di distanza è come se il mio cervello avesse azzerato tutto.

“Alla fine ti sei decisa...e dimmi un po' di chi è stata l' idea?”
“è così importante?”
“ Bhe sai se improvvisamente senti il bisogno di dirmi qualcosa, quando per giorni non hai fatto altro che evitarmi, vorrei sapere chi è stato l' artefice. “
“ Senti lasciamo stare, forse non è stata una buona idea”


Sto per voltarmi ed andarmene, ma lui prontamente mi afferra il polso stringendolo tra le dita e costringendomi a confrontarmi con i suoi occhi profondi ed intensi. Abbasso lo sguardo imbarazzata per via dell'improvvisa vicinanza,perchè infondo lo so che mi fa sempre lo stesso effetto. Ho paura che da un momento all' altro svanisca tutto e si riveli solo un brutto sogno. Sospiro rumorosamente cercando di rendermi padrona della situazione, perchè deve sempre essere tutto così difficile? Mi allontano di qualche centimetro per la mia sanità mentale e la mia incolumità fisica.

“Mi dispiace non volevo interromperti è che è tutto così complicato e questi giorni sei stata così sfuggente, si insomma non credevo che volessi parlarmi.”
“Avevo bisogno di tempo per pensare Liam. Ascolta mi dispiace se ho fatto la stronza, probabilmente non ti aspettavi di trovarmi così cambiata, ma ho dovuto farlo per forza di cose.”

Incrocia le braccia al petto cercando di prestare attenzione alle mie parole. Durante questi mesi ho sempre pensato a come sarebbe stato se mai fosse tornato in città, quando perdi tutte le tue sicurezze è come se crollasse un muro, quel muro dietro al quale ti sei nascosta per tanto tempo. Tra noi due è sempre stato difficile affrontare dei discorsi, forse perchè c'era molta chimica e non ne abbiamo mai avuto bisogno o forse perchè all' epoca ci sembrava stupido. Mi mordicchio il labbro inferiore cercando di fare mente locale e quindi di concludere il discorso in modo sensato.

“ Sai è successo tutto così velocemente e non ho avuto modo di abituarmi. Qualche mese fa non avrei mai pensato di rivederti. Non è facile per me averti a pochi metri di distanza e non poter fare nulla. Si insomma non fare quello che ho sempre fatto.”

Lo vedo abbassare lo sguardo e sospirare rumorosamente. La situazione sta prendendo una brutta piega, non so perchè sto tirando fuori queste cose adesso, fanno parte del passato e dovrei dimenticarle. Ogni volta che ci troviamo soli cala un velo d' imbarazzo, non riusciamo a parlare, a comunicare, sappiamo solo perderci dietro i nostri sguardi. Immaginavo un discorso diverso, questo non sta seguendo un filo molto logico. Vorrei mandare a fanculo il mio orgoglio e correre a rifugiarmi tra le sue braccia, per quanto ostini a negarlo anche a me stessa Liam mi manca terribilmente.

“ Perchè mi hai baciato? Dammi una spiegazione. Non nascondiamoci dietro a delle banali scuse, non siamo più dei ragazzini.
“ Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, limitare tutto ad un bacio mi sembra riduttivo Wen. Non so perchè l'ho fatto okei? Mi risulta difficile starti vicino, mi rendi nervoso e agisco d' impulso, non riesco a controllarmi mi dispiace. “
“ E invece limitarlo ad un errore di debolezza non è riduttivo? Siamo un po' grandicelli per raccontarci ancora bugie non credi? “
“ Ho bisogno di sapere una cosa...l' altro giorno hai detto che sei ancora innamorata di me, eri sincera? “

Le labbra iniziano a tremarmi, il cuore mi batte così forte che rischia di uscirmi dal petto. Passi mesi interi a mentire a te stessa e poi basta una semplice domanda per mescolare di nuovo le carte e rimettere tutto in gioco. È difficile riempire di bugie qualcuno a cui tieni, non faccio altro da quando è tornato. Sospiro rumorosamente prendendo tra i denti il labbro inferiore e iniziando a mordicchiandolo insistentemente, sento i suoi occhi che mi osservano, lo sento mentre sta aspettando impaziente che io dica qualcosa, qualsiasi cosa.

“ Perchè ti interessa? Cambierebbe qualcosa se fosse così? “

Sta per aprire bocca quando qualcuno interrompe questo momento imbarazzante che si è creato tra noi, riconosco immediatamente lo sguardo scocciato della persona davanti a me. Alzo gli occhi al cielo pregando con tutta me stessa che non si metta a fare scenate, adesso vorrei essere ovunque ma non qui. Si attacca al braccio di Liam stringendo il suo avambraccio tra le sue esili mani affondandoci le unghie laccate di nero, i suoi occhi si puntano su di me scrutandomi con un espressione piuttosto disgustata.

“ Potrei sapere perchè sei qui con il mio ragazzo mentre tutti i tuoi amichetti sfigati del cavolo sono a festeggiare? “
“ Shelby per favore non cominciare, non hai alcun motivo per essere gelosa. “
“ No certo, perchè dovrei essere gelosa del mio ragazzo che si apparta per parlare con la sua ex? Andiamo Liam non credermi così stupida. Sono venuta a questa festa idiota solo per farti un favore ma mi sto annoiando ce ne andiamo? “

Continuano a parlare come se io non ci fossi, vorrei dirgli che sono proprio qui ma le parole non mi escono e così mi limito ad osservarli, pregando che questo momento finisca presto. Liam sbuffa rumorosamente lanciandomi uno sguardo esasperato. Afferra la mano della mora stringendola tra le sue dita e con l' altra mano la spinge delicatamente in avanti, sussurrandomi un “ ne riparliamo” accennato. Scuoto la testa portandomi i polpastrelli all' altezza degli occhi massaggiandomi le tempie, sono molto confusa non so più che pensare, non so se sto facendo la cosa giusta, non so come comportarmi. Non mi piace non avere il controllo della situazione, sono una persona che è sempre stata in grado di gestire tutto quello che la vita ha voluto riservargli, ma ora mi sembra sempre che mi stia sfuggendo qualcosa, come se il terreno sotto i miei piedi stesse sprofondando. Mi avvicino alla riva bagnandomi i piedi con l' acqua cristallina dell' oceano, sono tutti troppo impegnati a far casino per accorgersi di me, guardo il sole che lentamente sta tramontando sul mare. Quei colori così intensi che si fondono con il blu profondo dell' acqua quasi fino a diventare una cosa sola. Sento una lacrima bagnarmi la guancia destra e prima che possa rendermene conto sto piangendo silenziosamente, abbasso lo sguardo fissando le punte dei piedi. Dei passi dietro di me mi costringono a portare le mani sul viso cercando di nascondere queste stupide lacrime che non ne vogliono sapere di fermarsi. Due grandi occhi verdi mi scrutano attentamente, cercando di carpire qualcosa

“ Ehi... come mai sei qui tutta sola? Stai bene? “
“ è così evidente? “
“ Cosa, che non ti stai divertendo? Bhe te ne stai qui isolata dal mondo mentre siamo tutti attorno al fuoco a cantare e far casino. “

Derek infila le mani nelle tasche dei pantaloni e si mette a calciare dei sassolini, in lontananza sentiamo il suono di una chitarra e un coro di voci che si innalza. Lo guardo sforzando un sorriso e cerco di asciugare le guance bagnate, prendo un bel respiro, forse parlarne con qualcuno mi farà bene.

“ Ho provato a parlare con Liam, ma non è andata come speravo. “
“ Non gli hai detto della bambina? “
“ è tutto così complicato, è così diverso da prima. L'ho trovato molto cambiato, non è più la persona di una volta. “
“ Sai magari anche lui pensa la stessa cosa di te. Io non lo conosco bene ma so che le questioni irrisolte non portano mai da nessuna parte, come il tenersi rancore per anni. “

Sento nella sua voce una nota di disappunto, come se stesse parlando più per se che per me. Il suo sguardo è sempre rivolto verso il mare, il rossastro del cielo illumina i suoi occhi rendendoli ancora più brillanti. È molto pensieroso, sembra che la sua mente sia altrove. Scuote la testa tornando a guardarmi e mi regala un sorriso spontaneo

“ Ti va di fare una passeggiata? “

Annuisco seguendolo mentre cammina sul bagnasciuga, ci allontaniamo un po' dal resto del gruppo sedendoci su una distesa di scogli poco più in là. Le sue braccia sono incrociate al petto e poggiate sulle sue ginocchia, mentre io mi siedo affianco a lui poggiando la testa sui gomiti. Il panorama è mozzafiato.

“ Quando hai detto quella frase, parlavi di te vero? “
“ è una lunga storia di cui non voglio parlare. “
“ Derek a cosa servono gli amici, se non a confidarsi? Tu mi parli dei tuoi problemi e io ti parlo dei miei. “
“ Sai fino a due anni fa pensavo che la mia vita fosse perfetta, ero il capitano della squadra di basket, vivevo in un quartiere tranquillo, i miei genitori si amavano e avevo una ragazza da urlo. “
“ E poi cos'è cambiato? “
“ I miei hanno divorziato e io mi sono trasferito con mio padre qui e bhe la mia ragazza.. lei è andata a letto con il mio migliore amico. Le favole non esistono Wen, sono tutte stronzate. “

Abbasso lo sguardo fissandomi le punte dei piedi. Ogni persona che ha un vissuto così difficile alle spalle, ha qualcosa da offrire. Poggio la mia mano destra sulla sua spalla mentre l' altra la tengo sulle mie ginocchia. Rimane qualche minuto in silenzio, senza proferire parola poi si volta verso di me scuotendo appena la testa.

“ Trova il modo di parlare con Liam, le cose che non si dicono, se si nascondono per troppo tempo finiscono per corroderti. Torniamo dagli altri dai “

Annuisco svogliatamente alzandomi da terra e seguendo Derek torniamo nella folla di studenti riuniti attorno ad un falò. La sera stava pian piano scendendo e con questa anche il sonno. Alcuni si chiudono nelle tende accennando un saluto generale, altri rimangono a chiacchierare accanto al calore del fuoco. Le mie ossa sono stanche e la mia testa ha bisogno di riposo. Liam deve essersene andato veramente dato che non l'ho più visto in giro, Sidney neanche a parlarne, quando ci sono queste feste scolastiche si allontana sempre e non so mai dove o con chi trovarla. Derek prende il proprio sacco a pelo ponendolo accanto alle fiamme rossastre che ardono la legna, tenta di chiudere gli occhi. Non ho voglia di dormire nella mia tenda da sola divorata dai pensieri, cerco una coperta da qualche parte e ne trovo uno poco più distante. Mi guardo intorno cercando mio fratello o Louis, si insomma una faccia amica, ma sembrano tutti spariti nel nulla. Scuoto la testa mettendomi accanto a Derek, sembra avere gli occhi chiusi ma non so se sta dormendo. Provo a scuoterlo leggermente.

“ Derek, hei derek sei sveglio? “
“ Mmmh.. che c'è? Non riesci a prendere sonno? “
“ In realtà non ho molta voglia di dormire in tenda, ti dispiace se rimango qui? “
“ No figurati. Ma se ci vede tuo fratello mi ammazza non credi? “
“ Non riesco a trovarlo, magari è già in tenda. “
“ Come vuoi, per me non c'è problema. Cerchiamo di riposare, domani ne abbiamo di lavoro da fare per sistemare questo casino. “
“ Si hai ragione. Buonanotte. “

Mi sorride chiudendo nuovamente gli occhi e cerco di imitarlo anche io. Mi stringo nelle spalle portando la coperta fino al mento. Ho talmente tanti pensieri che il mio cervello fa fatica a spegnersi, vorrei davvero provarci ma mi risulta difficile. La conversazione con Liam mi ha turbata, mi ha scossa averlo lì davanti e non sapere cosa fare, cosa dire. Scuoto la testa impedendomi di ragionarci ancora sopra e finalmente dopo pochi minuti crollo tra le braccia di Morfeo. I raggi del sole colpiscono violentemente il mio viso costringendomi ad aprire gli occhi, sbatto le palpebre qualche volta prima di prendere coscienza di ciò che mi circonda. Il fuoco ormai sembra essersi spento e sono rimaste solamente le ceneri, qualche bottiglia di birra vuota. Gruppetti di ragazzi in piedi con dei sacchi neri in mano intenti a togliere cartacce dalla spiaggia. Mi accorgo solamente ora di avere la testa nell' incavo del collo di Derek, probabilmente durante la notte devo essermi avvicinata senza rendermene conto. Mi allontano velocemente, fortunatamente ancora dorme, ma dopo pochi secondi apre lentamente gli occhi stirando i muscoli delle braccia

“ Hei buongiorno Wen, dormito bene? “
“ Si abbastanza, senti che ne dici se andiamo ad aiutare gli altri? “
“ Mi sembra una buona idea, in quanto rappresentate d' istituto devo dare il buon esempio. Vado dalle matricole laggiù prima che facciano qualche danno ci vediamo dopo. “

Dopo avermi stampato un bacio sulla guancia si alza togliendosi la sabbia dai pantaloni e si allontana. Mi alzo anche io pulendomi i pantaloni e prendo un sacco nero iniziando a raccogliere le bottiglie vuote. In lontananza noto la figura snella di Sidney sbraitare con qualcuno, inarco le sopracciglia riconoscendo mio fratello, sembra stiano discutendo. Scuoto la testa continuando ad occuparmi della pulizia della spiaggia.

“ Complimenti, vedo che tra te e Derek c'è una grande alchimia, da quando dormite insieme? “

Sussulto riconoscendo quel tono di voce, porto una mano sul cuore sperando mentalmente che la smetta di battere così forte. Mi volto incontrando quei due occhi profondi ed intensi che tante volte ho visto brillare per me, le sue braccia sono incrociate al petto. Sembra arrabbiato, molto arrabbiato oserei dire furioso.

“ Di cosa stai parlando? Se non sbaglio tu non eri nemmeno qui. “
“ Sono qui da quanto bastava per vedervi appiccicati l' un l' altro. Cosa c'è tra voi? “
“ Ma a te cosa importa? Se non ricordo male hai la ragazza no? E allora fatti gli affari tuoi. “
“ Non posso farmi gli affari miei dopo che mi hai urlato in faccia di essere innamorata di me. “

Chiudo gli occhi cercando di respirare profondamente e abbasso lo sguardo. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, non so per quanto ancora riuscirò a resistere, sento che sto per esplodere giorno dopo giorno. Mi mordicchio le labbra in attesa che lui faccia qualcosa. Sento i suoi passi avvicinarsi sempre di più fino ad arrivare a pochi centimetri da me. La sua mano destra si posa sotto il mio mento costringendomi a guardarlo. La sua vicinanza mi rende debole e stupida.

“ E guardami negli occhi quando ti parlo. Sai che mi da tremendamente fastidio quando non lo fai. “
“ Perchè ti interessa Liam? Tu stai con Shelby no? “
“ Voglio sapere la verità. State insieme? “
“ No, siamo solo amici. Ma anche se non fosse stato così tu non hai alcun diritto di arrabbiarti. La mia vita sentimentale non è una cosa che ti riguarda lo capisci? “
“ Sai il fatto che io sia impegnato... bhe non significa che voglia vederti con un' altro. “

A quelle parole sento il mio cuore perdere un battito e mi sciolgo letteralmente. La dolcezza nel suo tono di voce mi riporta indietro nel tempo. Lo vedo avvicinarsi ancora di più fino a sfiorare le mie labbra con il pollice della mano destra. Sento un vuoto all' altezza dello stomaco e i brividi lungo la schiena. Odio che lui abbia ancora quest' effetto su di me, ma credo di dovermi abituare perchè probabilmente questa sensazione non svanirà mai. La sua mano sinistra mi sposta i capelli dietro l' orecchio e dopo qualche secondo posa le sue labbra sulla mia guancia stampandoci un bacio. Il solo contatto, seppur breve, mi fa rabbrividire. Dopo avermi guardata negli occhi per qualche secondo si allontana lasciandomi con mille interrogativi in testa. Mi sfioro le labbra chiudendo gli occhi e quella magia che c'era fino a poco fa si spegne.


 

E stavo attento a non amare prima di incontrarti e confondevo la mia vita con quella degli altri non voglio farti più del male adesso amore.


 


 


 


 

Sidney Pov's


Il falò di metà trimestre è sempre un' evento di festa, richiede giorni di preparazione e un eccessivo spreco di energie. L'ho organizzato per anni e adesso ho deciso invece di restare dietro le “quinte” e controllare come se la cavano le matricole. In questi giorni sono molto confusa, ho la testa piena di pensieri che vagano prepotenti. Dopo il bacio devo ammettere che Harry si comporta diversamente rispetto a prima è molto più dolce, delicato, premuroso ed io non sono abituata a tutto questo. Non gli ho ancora detto che sono andata a letto con Louis e che continuiamo a farlo molto spesso,probabilmente non mi rivolgerebbe più la parola. So che è una cosa sbagliata quella che sto facendo ma ho il cervello in tilt e non so cosa pensare. Ho sempre avuto il controllo su tutto, ho sempre saputo come gestire la mia vita, ma al momento non sono io a tenere in mano le carte. Il sole che tramonta sul mare tingendosi di rosso rende l' atmosfera magica, alcuni sono attorno al fuoco, altri sono già nelle tende mentre dei ragazzi non c'è traccia. Wendy è scomparsa dalla circolazione dopo aver parlato con Liam, chissà che si son detti. Infilo una felpa grigia sopra il costume mentre dei brividi mi attraversano le braccia, inizia a far freschetto. Louis sta parlando con delle ragazze del primo, alzo gli occhi al cielo sbuffando e penso che è proprio tipico di lui, quando la situazione si complica è il primo a darsela a gambe. Non che ci sia poi molto da risolvere, dovrei solamente avere il coraggio di dare un taglio a questa storia. Gli ex sono ex per un motivo e le minestre riscaldate non sono mai una buona portata. Infilo i miei pedalini neri e le converse e decido di fare una passeggiata lungo il bagnasciuga per schiarirmi le idee. Sospiro rumorosamente sedendomi sugli scogli, il mare che si increspa leggermente e diventa tutt' uno con il blu della notte. Essere dei giovani teenager è una vera schifezza, ti dicono che quando cresci le cose cambiano in meglio, invece sei capace solamente a metterti nei guai. L' amore è veramente un gran casino. Sento dei passi piuttosto veloci e dopo qualche secondo noto la familiare figura di Tomlison prendere posto accanto a me, inarco le sopracciglia cercando di ignorarlo non ho nessuna voglia di parlare con lui.

“ Lo so cosa stai cercando di fare bimba, ma non funziona “
“ Che c'è Lou? Non vedi che voglio stare sola? “
“ Pensavo volessi un po' d' azione anche stasera “

Roteo gli occhi continuando ad ignorarlo, ma come fa a pensare al sesso 24 ore su 24? Per non parlare del fatto che qui è pieno di gente, gente che conosciamo e non voglio far sapere le mie questioni personali a tutta la scuola. Il suo braccio si posa sulle mie spalle scendendo ad accarezzare il braccio. Il mio sguardo si posa sulle sue dita che sfiorano la mia pelle, sposto delicatamente le sue mani riportandole sulle mie spalle. Cosa c'è nella frase “voglio stare sola” che non gli è chiaro?

“ Senti qualunque cosa tu abbia puoi pensarci domani no? È una splendida serata ed è il nostro ultimo falò di metà trimestre non ha senso rovinarselo con stupide seghe mentali non credi? “
“ Per una volta potresti anche fingere che ti importi qualcosa. “

Mi farebbe piacere sentirmi appoggiata da quello che dice di essere il mio ex ogni tanto. Sto vivendo un periodo di confusione e di panico totale e la colpa è in parte anche sua. Lo fulmino con lo sguardo sbuffando rumorosamente e incrociando le braccia al petto.

“ E vabbene avanti dimmi cosa ti succede. “
“ Oh grazie sei veramente gentile, sopratutto perchè è un gesto di spontanea volontà “
“ Io, tu cosa importa? Avanti di al caro vecchio Lou cosa ti prende. “
“ Perchè non riusciamo a smettere di fare sesso? È una cosa imbarazzante e sbagliata. “
“ Siamo due ex che sfogano i loro istinti cosa c'è di sbagliato in questo? “
“ Io sono innamorata di un' altro e tu lo sai “

Scrolla le spalle sorridendo come se la cosa non lo toccasse minimamente, mi sento in colpa anche se alla fine dei giochi io ed Harry non siamo nemmeno una coppia. Il fatto è che lo so benissimo perchè mi sento colpevole, una persona che si dichiara innamorata non si comporta come sto facendo io. Mi alzo facendo finta di niente e proseguo per la spiaggia tornando dagli altri, la maggior parte dei studenti si è rinchiusa nelle proprie tende. Proprio come mi aspettavo Louis mi è venuto dietro come un cagnolino. Sbuffo voltandomi verso di lui e guardandolo di soppiatto

“ Ma insomma non hai nient' altro da fare? Andare a dormire per esempio? “
“ Eddai non fare l' acida, Styles sarà sicuramente già crollato e a me non va di stare solo fammi compagnia. “
“ Sai una cosa? Quando non sei nudo e sotto le coperte sei molto meno carino, anzi sei proprio insopportabile “

Tira fuori la lingua mostrandomela e facendomi un gestaccio con le dita. Entriamo nella tenda, prendo una coperta accurandomi di stare ben lontana da questo maniaco del sesso. Poggio la testa sul mio braccio destro fissando il nulla, sento chiaramente i suoi occhi vagare per il mio corpo e prego seriamente che la smetta. Come può una persona con cui sei stata per così tanto tempo, non comprendere il tuo stato d' animo? Lo guardo nella vana speranza che ci dia un taglio.

“ Non capisco perchè ti scaldi così tanto, non stai facendo nulla di male che io sappia tu ed Harry non state insieme dov'è il problema? “
“ Lui sa che provo qualcosa per lui, cosa credi che penserebbe se sapesse che facciamo quotidianamente ginnastica da camera? Non mi prenderebbe più sul serio e darebbe per scontato che gli ho solo mentito sui miei reali sentimenti. “
“ Se vieni a letto con me non hai le idee così chiare come credi. “
“ è stato stupido e da incoscienti. Ero così arrabbiata con lui per avermi mentito, per non avermi detto che sapeva tutto che nonostante lui mi abbia baciata ho continuato a sbagliare. “
“ Ti fai troppi problemi. “

Basta questa frase a farmi irritare maggiormente e voltarmi dalla parte opposta. Non so come abbia potuto pensare di poter parlare di questo con lui è evidente che non capisce nulla come al solito. Errare è umano ma perseverare è diabolico ed io se non voglio perdere il ragazzo dagli occhi verdi devo prendere una decisione. Sfinita dalla velocità con cui i pensieri vagano nella mia testa crollo tra le braccia di Morfeo e il risveglio non è dei migliori. I raggi del sole entrano prepotenti da una fessura, cerco di aprire gli occhi tentando di capire come sia possibile dato che la tenda è chiusa. Sbatto più volte le palpebre per abituarmi alla luce, come non detto deve averla lasciata aperta Louis quando è uscito, dato che non è più qui presumo sia già in piedi. Faccio rilassare i muscoli del corpo per poi alzarmi ed uscire per iniziare i lavori di “ smantellamento”. Occorre sistemare e lasciare tutto nelle stesse condizioni in cui l' abbiamo trovato, Derek e Louis stanno smontando il palco, mi guardo intorno cercando gli altri e proprio quando sto per andare verso Wendy mi sento afferrare bruscamente per il polso. Mi volto rimanendo paralizzata da quello sguardo, due enormi occhi verdi sono puntati su di me, ma stavolta a differenza delle altre non riesco a leggerci nulla. Sembrano spenti e la cosa non mi piace. Le sue dita scivolano ritraendosi leggermente, fa qualche passo indietro calciando i sassolini sulla spiaggia. Non so perchè ma non ho un buon presentimento.

“Hai dormito con Louis? “
“ Cosa? “
“ So che non sono affari miei perchè si insomma non sono il tuo ragazzo, poi stamattina quando mi sono svegliato lui non c'era,quindi mi sembra scontato che lui sia stato da te non dovevo nemmeno fartela questa domanda. “
“ Si ha dormito nella mia tenda, ma non è successo nulla. “
“ Quindi mi stai dicendo che non avete fatto sesso? “

Sgrano gli occhi sentendomi punta nel vivo, non so come l' abbia scoperto ma probabilmente prima o poi l' avrebbe saputo comunque, quindi perchè continuare a nascondersi?Stanotte abbiamo veramente solo dormito ma perchè mentire? Ci sono stati dei rapporti nei giorni scorsi e non avrebbe senso negarlo. Non so dove vuole arrivare ma non mi piace sentirlo così, non è il solito Harry. Guardo dietro di Lui, giusto il tempo di vedere Tomlison che cerca di avvicinarsi ma dopo aver ricevuto un' occhiataccia dalla sottoscritta fortunatamente si ferma e torna indietro. Non ho bisogno che intervenga lui a rendere maggiormente imbarazzante questo momento.

“ Senti credo sia arrivato il momento di dirti come stanno le cose e come la penso, sai non sono uno a cui piace molto stare in silenzio a guardare. Non ha davvero importanza come io sia venuto a saperlo, il fatto è che adesso lo so e la cosa mi ha lasciato turbato. “
“ Harry io... si insomma sai quello che c'è stato tra me e Louis. “
“ Non devi giustificarti, io non sono nessuno per dirti quello che devi o non devi fare. Però ti pregherei di non prendermi in giro perchè non ne ho davvero voglia. “

Abbasso lo sguardo fissandomi la punta delle scarpe. Sapevo che l' avrebbe pensato, sapevo che avrebbe messo in dubbio l' autenticità del mio sentimento e infondo come dargli torto. Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia figuriamoci formulare una frase di senso compiuto. Mi sento così stupida e vulnerabile che vorrei solamente scomparire, sotterrare la testa sotto la sabbia. I suoi occhi continuano a fissarmi insistentemente così decido di specchiarmici dentro e incassare quei colpi che arrivano sempre più forti, uno dopo l' altro.

“ Mi dispiace che tu creda questo e per quel che conta mi dispiace che tu sia venuto a sapere che me la faccio con il tuo migliore amico. “
“ Io so di aver sbagliato, avrei dovuto dirti subito quello che avevo scoperto ma sai speravo stupidamente che tu mi facessi capire qualcosa, che facessi il primo passo. Ti ho baciato perchè sentivo che era la cosa giusta, non per un capriccio e non mi pento di averlo fatto. “
“ Non so che dire. In questo momento mi sento una completa idiota. “

Lo vedo accennare un sorriso mantenendo sempre le distanze e questo mi uccide. Vorrei buttargli le braccia al collo ma allo stesso tempo questa sensazione mi fa una paura tremenda. Non riesco a capire cosa mi prende, io sono sicura di quello che provo per Lui, ma a volte ho il terrore che se dovesse succedere qualcosa tra di noi svanirebbe tutto quello che fin' ora ho sentito nei suoi confronti.

“ Vedi Sidney io non sono mai stato il ragazzo perfetto, il principe azzurro delle favole, sono sempre andato con un sacco di ragazze senza preoccuparmi per nessuna di loro. Ho sempre pensato solo a me stesso, poi sei arrivata tu a sconvolgermi la vita. Quando stavo per partire sapevo benissimo che c'era qualcosa di speciale tra noi e aspettavo di tornare solamente per viverlo. “
“ Perchè mi stai dicendo queste cose? Perchè ora? “
“ Perchè di tempo da perdere non ne ho più. Non ti racconterò la favola del buon samaritano dicendo di essere andato a letto con le altre per dimenticarti o altre stronzate simili, l'ho fatto perchè volevo farlo. Il fatto è che non voglio più essere quello di prima e se tu non sei con me questo non sarà possibile. “
“ Cosa stai cercando di dirmi? “
“ Che non ti posso condividere con un' altro, nemmeno se il ragazzo in questione è il mio migliore amico. Il solo pensiero di lui che ti sfiora, che ti accarezza, mi fa ribollire il sangue nelle vene e questa sensazione non posso sopportarla.”

Sputa fuori queste frasi ad effetto come un fiume in piena. Qualche mese fa non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi in questa situazione con un Harry del tutto fuori controllo che straparla senza fermarsi. Non avevo mai sentito uscire queste parole dalla sua bocca, per nessuna e questo non fa che aumentare i miei sensi di colpa. Cerca di riprendere fiato e chiude gli occhi inspirando profondamente l' aria pulita del mattino.

“ Non voglio metterti pressione o dirti di fare una scelta anche se è quello che vorrei tu facessi. Se non posso stare con te non mi interessa essere altro. Se vuoi continuare ad andare a letto con Louis non sarò io ad impedirtelo, ma tra noi due non potrà esserci più nulla. “
“ Quindi non vuoi darmi un' ultimatum ma lo stai facendo? “
“ Forse, in un certo senso. So solo che questa cosa inizia a starmi stretta e non mi piace. Volevo solo dirti come la penso. Spero tu ci rifletta Sid. Ti auguro una buona giornata. “

Si avvicina stampandomi un bacio sulla guancia e così come è arrivato se ne va lasciandomi un senso di vuoto.


 

Ci sarà sempre un po' di te in me, ci sarà sempre un po' di me in te ma queste non sono soltanto parole di un' altra canzone d' amore.



HHIIIIII GIRLLLS! Ebbene si dopo tanto tantissimo tempo sono tornata, probabilmente la maggior parte di voi mi hanno abbandonata ma mi è tornata la voglia di scrivere e per una volta di portare fino in fondo una storia e quindi scriverla fino alla fine. Spero che qualcuna di voi abbia voglia di passare e dirmi come la pensa. Ui mando un bacio.
 


 


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Liam Pov's



È passata qualche settimana dal falò di metà trimestre e le cose non sono poi così diverse da prima. Nulla sembra essere cambiato, la mia storia con Shelby continua tra alti e bassi e il mio sentimento nei confronti di Wendy cresce ogni giorno di più. Dopo quella serata non ci siamo più parlati, per i corridoi di scuola mi evita accuratamente e quando usciamo tutti insieme cerca sempre di non rimanere sola con me. Mi piacerebbe sapere cosa gli passa per la testa, vorrei sapere la verità su come stanno realmente le cose. Non è un bene portare avanti situazioni del genere troppo a lungo, non lo è per nessuno. Come tutte le mattine sono con le spalle agli armadietti ed esattamente come sempre vago con lo sguardo alla sua ricerca. Scuoto la testa arrendendomi al fatto che anche oggi,come ormai da giorni, non avrò la possibilità di parlarci. Niall si avvicina aprendo il proprio armadietto e prendendo i libri di algebra, mi fissa incuriosito dal mio silenzio e non ci mette molto ad intavolare una conversazione.

“ Allora come va amico? “
“ Tutto alla grande non preoccuparti. Tu piuttosto so che hai conosciuto la cugina di Louis “
“ Si è una tipa molto simpatica, ma tra qualche giorno torna in America quindi preferisco tenere le distanze. “

Annuisco prestandogli poca attenzione, poco più distante Sidney e Wendy camminano per il corridoio ridendo come due matte. Probabilmente la rossa deve aver detto qualcosa di divertente. Il sorriso della seconda si spegne non appena i suoi occhi incontrano i miei. Rimaniamo a fissarci per qualche secondo prima che lei scuota la testa e si allontani. Sospiro rumorosamente abbassando lo sguardo, mi sento così impotente di fronte a lei. Niall guarda nello stesso punto che stavo osservando io poco fa, per poi puntarmi decisamente con lo sguardo.

“ Ancora non vi parlate? Pensavo che la situazione si fosse risolta al falò “
“ Lasciamo stare. “

Sbuffo sbattendo violentemente l' anta dell' armadietto e mi dirigo verso l' aula. Non riesco a concentrarmi sulle lezioni e passo il resto della giornata a pensare alla nostra ultima conversazione. I suoi occhi non mentono, prova ancora qualcosa per me, sente ancora dell' amore nei miei confronti. Ci stiamo solo facendo del male perchè non riusciamo a superare quello che è successo. Ci nascondiamo dietro al nostro stupido orgoglio. Fino a qualche mese fa non mi avrebbe mai sfiorato il pensiero di lasciare Shelby e quindi di mandare all' aria il progetto di una carriera assicurata. Adesso non so più se sia la cosa giusta, inseguire il proprio sogno ma lasciare andare la persona che ami. La campanella ci annuncia la fine della tortura e io ringrazio il cielo di poter finalmente tornare a casa, ho bisogno di schiarirmi le idee. Nei corridoi intravedo Shelby che si guarda intorno, sicuramente mi sta cercando ma in questo momento non ho voglia di parlarle. Cammino velocemente verso i parcheggi mettendomi in auto e raggiungendo il viale di casa in poco tempo. Saluto velocemente i miei entrando in camera, mi butto sul letto portando le braccia dietro il collo e fissando il soffitto. Entro domani dovrei scrivere una canzone ed inviarla al padre di Shelby e non ho la più pallida idea da dove cominciare. Mi sollevo con la schiena e guardandomi intorno riconosco una piccola chiave a forma di nota musicale. La prendo avvicinandomi al mobiletto in ciliegio che è accanto al letto, giro la chiave nella serratura aprendo il cassetto. Un semplice album dalla copertina in pelle,lo prendo sedendomi sul letto. Inizio a sfogliarlo e un' ondata di ricordi mi invade lasciandomi senza parole. Le pagine sono piene di nostre foto e non ci vuole molto a capire che tra noi c'è stata sempre una grande affinità, una chimica fuori dal normale. Lei è sempre stata la sola ed unica e solo perdendola ho capito dell' errore che ho fatto. Ogni foto è un colpo al cuore,ricordi della nostra storia che porterò sempre con me. Chiudo l' album riponendolo nel cassetto e come per magia, come se fosse scritto da qualche parte una canzone inizia a prendere forma. Afferro la chitarra iniziando a strimpellare qualche accordo e a canticchiare delle parole

“I have loved you since we were 18, long before we both thought the same thing to be loved, to be in love all i can do is say that these arms we made for holding you i wanna love like you made me feel when we were 18. We took a chance god knows we tried yet all along, i knew we'd be fine. So pour me a drink oh love,let's split the night wide open and we'll see everything we can live in love in slow motion. So kiss me where i lay down, my hands press to your cheeks a long way from the playground. I have loved you since we were 18, long before we both thought the same thing to be loved and to be in love all i can do is say that these arms we made for holding you i wanna love like you made me feel when we were 18. “

Chiudo gli occhi visualizzando l' immagine di Wendy mentre continuo a suonare questa melodia. Sono talmente preso da quello che sto facendo, da non accorgermi che qualcuno ha aperto la porta entrando nella mia stanza. Mi sento osservato ed è in quel momento che alzo lo sguardo incontrando gli occhi glaciali di Shelby. Sbuffo appoggiando la chitarra contro il muro. Nascondo la chiave a forma di nota musicale in tasca, poggio i piedi a terra rimanendo seduto sul letto.

“ Che ci fai qua? “
“ Mi ha fatto entrare tua madre, anche se non sembra molto contenta della mia visita. “
“ Non riapriamo questo discorso per favore. Cosa vuoi comunque? “
“ Mi hai evitata tutto il giorno a scuola, che succede è per via della tua ex? “
“ Cosa c'entra Wendy ora? Avevo da fare, tuo padre vuole il demo entro domani e ci stavo lavorando. “
“ Grandioso, me lo fai ascoltare? “

Scuoto la testa cercando una scusa plausibile. Non posso fargli sentire una canzone simile, capirebbe all' istante che gli sto nascondendo la verità sui miei reali sentimenti. Prendo il taccuino su cui stavo scrivendo spostandolo con le dita sotto il cuscino, mi mordicchio il labbro inferiore sputando fuori le prime parole che mi vengono in mente.

“ Non è ancora finita, anzi forse è meglio che tu vada altrimenti non riesco a concludere niente. “
“ Ma sono arrivata ora. Mi spieghi che ti prende? Oggi sparisci dalla circolazione e non fai altro che evitarmi e ora mi cacci da casa tua.
Non ti capisco. “

“ Te l'ho già detto devo finire la canzone e spedirla a tuo padre entro domani. Non sta succedendo nulla non preoccuparti. Ora per favore puoi lasciarmi solo? “

Mi avvicino stampandogli un bacio sulle labbra. Non sembra molto convinta ma alla fine decide di darmi ascolto e dopo avermi salutato esce dalla stanza. Sospiro rumorosamente buttandomi con la schiena sul letto. Fisso il soffitto portando le braccia dietro al collo e mi tornano in mente dei flashback.

 

*Inizio flashback*

La cucina è un disastro, recipienti pieni di schifezze, i muri sporchi di farina i miei ci uccideranno ma ci siamo divertiti. Volevamo provare a fare dei dolci ma è evidente che siamo negati. Wendy è davanti al lavello a sciacquare i bicchieri. Mi avvicino avvolgendogli la vita con le braccia e porto le labbra sul suo collo lasciandoci una scia di baci. Porta le sue mani dietro la mia testa e rimaniamo per qualche secondo così prima che io le sporchi il naso di farina. Si volta spalancando la bocca

Ma sei un' idiota Payne. “
Sei veramente molto carina. “

Trattengo a stento le risate prima che lei inizia a corrermi dietro, prendo la bottiglia d'acqua sul ripiano minacciando di bagnarla. Mi guarda con aria di sfida sogghignando sotto i baffi

Non lo faresti mai perchè sei un codardo. “
Cosa sono? Ripetilo se hai il coraggio piccola streghetta. “
Codardo, codardo codardo. “
Non avresti dovuto sfidarmi. “

Apro la bottiglia avvicinandomi e versando il contenuto sulla sua testa, inizio a ridere rumorosamente. In questo momento assomiglia ad un pulcino bagnato, cerco di prenderla tra le braccia ma lei me lo impedisce fulminandomi con lo sguardo. Porta le sue esili mani sul mio petto, spingendomi appena

Sei uno stronzo. “
Sei tu che mi hai provocato. “
E tu rimani comunque uno stronzo. Non avvicinarti. “
Eddai amore non fare la difficile. “

Fa ancora un po' di resistenza, ma quando arrivo a due centimetri dalle sue labbra si arrende premendole contro le mie dando vita ad un bacio intenso e profondo.

* Fine Flashback *

Sento delle lacrime scendere lungo le guance bagnandole completamente. Sto piangendo come un bimbo di 3 anni a cui negano delle caramelle. Non riesco a smettere e non so neanche se voglio, sto sfogando tutto il dolore e l' amarezza repressa. Chiudo gli occhi massaggiandomi le tempie, il cellulare inizia a vibrare insistentemente. Lo prendo senza nemmeno guardare chi è e lo porto vicino all' orecchio

“ Si pronto, no sono a casa,che succede? Cosa? Arrivo immediatamente. “


 


 

 

Harry Pov's


Sono passati diversi giorni dal falò, ma quel senso di inquietudine e incompletezza sembra non volermi abbandonare. Per me è sempre stato difficile aprirmi con qualcuno, esprimere i miei sentimenti e dire quello che sento. L'ho fatto con lei perchè per me è diventata importante, giorno dopo giorno si è conquistata pezzetti del mio cuore. Non mi ha più parlato da quel giorno, sembra quasi volermi evitare e io non voglio aspettare in eterno. Non riesco a sopportare il fatto che vada a letto con Louis, per me è una cosa impossibile da gestire. Non mi piace condividere con nessuno la mia donna, hanno avuto una storia anche piuttosto significativa ma il passato si chiama così per un motivo. Tutta questa situazione sta influenzando anche sul mio rendimento scolastico. Sono sempre stato uno dei migliori della scuola, ora però non riesco a concentrarmi e con l' avvicinarsi degli esami non posso permettermi di collezionare un' altra insufficienza. Oltre a tutto ciò devo anche vederla in classe, dato che con la solita fortuna che mi capita l'hanno trasferita proprio qui. Fino allo scorso anno era nella sezione di Wendy, poi per via di alcuni problemi di inserimento l' hanno spostata. Hanno osservato in silenzio per qualche mese e alla fine hanno deciso di mandare Derek ad occupare il suo posto. Continuo a fissarla mentre scarabocchia qualcosa sul suo quaderno. Attorciglia un boccolo tra le dita, è così bella che a volte mi manca il fiato. Non credo di aver mai provato niente del genere per nessuna delle ragazze con cui sono uscito in passato. Si volta verso di me guardandomi di sfuggita per poi tornare con gli occhi sul foglio. Scuoto la testa cercando di concentrarmi su quello che mi sta dicendo Zayn.

“ E quindi cos' hai intenzione di fare ora con Paris? Insomma è tornata per te, non puoi semplicemente rispedirla al mittente come se fosse un pacco postale. “
“ Lo so è tutto molto confuso, non so come comportarmi, non mi sono nemmeno ancora abituato a vederla girare per casa. “
“ Perchè scusa sta da te? “
“ Per il momento si, sai che i miei l' hanno sempre adorata quindi l' hanno ospitata volentieri. “
“ E non avete ancora parlato? Si insomma non vi siete chiariti? “
“ Ancora no. Ho bisogno di tempo. “

Annuisco poco convinto, non so perchè in questa città fuggono tutti dai problemi senza affrontarli. Basterebbe così poco per mettere a posto le cose, non capirò mai perchè si preferisce scappare piuttosto che discuterne da persone civili. La campanella annuncia la fine delle lezioni, tiro un sospiro di sollievo non ne potevo più. Prendiamo i borsoni uscendo dall' aula e andando verso gli armadietti dove ci aspetta Niall, strano che Louis non sia nei paraggi. Ci fermiamo a chiacchierare qualche minuto, la folla di studenti si appresta ad uscire. Poggio le spalle contro gli armadietti incrociando le braccia al petto, mi guardo intorno non prestando minimamente attenzione ai miei amici. Il mio sguardo si perde tra la gente, fino a soffermarsi su qualcosa che i miei occhi non avrebbero mai voluto vedere. Le labbra di Louis sono incollate a quelle di Sidney che sembra avere gli occhi sbarrati per lo stupore. Sento il rumore del mio cuore che va in pezzi, abbasso lo sguardo come può farmi questo? Come può farlo dopo tutto quello che gli ho detto. Evidentemente per lei non sono abbastanza, la sua scelta l'ha fatta a questo punto. Saluto frettolosamente gli altri

“ Ragazzi io vado ci sentiamo nel pomeriggio. “
“ Vabbene brò, buon pranzo. “

Dopo una veloce stretta di mano prendiamo ognuno la propria strada. Ho bisogno di stare solo, voglio tornare a casa e chiudermi in camera per le prossime tre ore. Non posso credere di essere stato così stupido da credere che avrebbe lasciato perdere Tomlison. Mi sembra ovvio che tra loro la fiamma non si è mai spenta e che ci sarà sempre qualcosa,io per lei non conto nulla. Sto per dirigermi verso la mia auto,quando sento una mano esile e mingherlina posarsi sul mio polso. Mi volto incontrando un paio di bellissimi occhi verdi, sospiro silenziosamente scostando il braccio per metterlo in tasca

“ Che vuoi? Stavo andando a casa. “
“ Senti lo so che ci hai visto,però ti assicuro che stavolta non è stata una mia iniziativa. È stato lui a baciarmi. “
“ Potevi tirarti indietro no? Invece non l'hai fatto ma va bene così non preoccuparti, ho recepito il messaggio. “
“ Ma di che messaggio parli Harry ? “
“ Ho capito che non sei più innamorata di me, ho aspettato troppo tempo per confessarti i miei sentimenti, ma avevo paura non sono bravo con le parole. “
“ Perchè dici questo? Tra me e Louis è finita da un pezzo, non c'è più niente tra noi. “
“ Io non sopporto di vedervi insieme lo capisci? Non tollero che lui ti sfiori o faccia altro proprio non posso digerirlo e non voglio vederlo. Ho bisogno di stare solo scusami. “

Mi volto entrando in macchina e mettendo in moto. Sta diventando la giornata più lunga della mia vita, stanno succedendo troppe cose e vorrei solo scomparire. Mettermi a dormire e svegliarmi quando tutto questo troverà una fine. Avevo promesso ai miei che sarei andato ad aiutarli al ristorante, ma non ho proprio la testa. Infilo le chiavi nella serratura salendo subito le scale che portano alle camere. Apro la porta della mia stanza, scaraventando lo zaino contro il muro e dando un cazzotto contro la porta. Scivolo lungo la parete con la schiena, tutto questo è frustrante. Tiro fuori il cellulare dalle tasche dei jeans spegnendolo e riponendolo sul mobiletto accanto al letto. Decido di studiare chimica, nella speranza che quelle formule improponibili possano distrarmi. Mi accorgo solo ora di aver dimenticato il libro a casa di Niall. Sbuffo piuttosto scocciato entrando nella stanza di Wendy, prenderò in prestito il suo. Non avevo mai notato quanto fosse ben curata, le pareti ricoperte di foto di ogni tipo. Sul comodino in una cornice d' argento una nostra foto, sorrido prendendola tra le mani. Mia sorella è la cosa più preziosa che ho e sarà sempre così. Mi metto alla ricerca vana del libro, apro l' armadio sperando di trovarlo all' interno. I miei occhi cadono su una grossa scatola verde a fiori, non l' avevo mai vista prima d' ora. Spinto dalla curiosità la prendo tra le mani, appoggiandola sul letto successivamente. Alzo il coperchio e il sorriso che fino a pochi secondi fa aleggiava sul mio viso, muore sulle labbra. Ci sono degli indumenti piccoli, tutine da bambino biberon e delle foto di un' ecografia. Sgrano gli occhi chiedendomi il perchè ci siano cose simili nella sua stanza. Dopo qualche secondo si apre la porta e ne entra una Wendy sorridente. Si agita non appena mi vede con quelle cose tra le mani. Le labbra iniziano a tremarle ed impallidisce improvvisamente.

“ H..harry che ci fai qui? “
“ Mi serviva il libro di chimica. Cosa diavolo ci fa questa roba nella tua camera? E non dirmi che non c'entri nulla perchè l'ho trovata nel tuo armadio. “
“ Posso spiegarti..io..i... “
“ Sto aspettando. “

Inizia a camminare avanti e indietro nella stanza. Forse una spiegazione dentro di me già c'è, ma sto sperando con tutto il cuore che lei la smentisca. Se fosse vera vorrebbe dire che mi ha mentito per tutto questo tempo ed io non posso e non voglio crederlo. Abbassa lo sguardo mentre una lacrima gli bagna le guance. Sbarro gli occhi, come se questo semplice gesto basti a confermare i miei sospetti.

“ Dimmi che non è vero, ti prego dimmi che non è come penso Wen ,che non eri veramente incinta. Dimmi che non mi hai nascosto una cosa così importante. “

Il mio tono di voce si alza sempre di più mentre regna il silenzio assoluto. Le sue mani iniziano a tremare. Inizia a piangere trattenendo a stenti i singhiozzi. Non posso crederci, aspettava veramente un bambino e nessuno ha pensato di parlarne con me. Stringo gli occhi riducendoli a due fessure e continuo a guardarla, nella speranza che dica qualcosa, qualsiasi cosa per darmi una spiegazione.

“ Si Harry, ero incinta , lo ero quando te ne sei andato e non ti ho detto niente. Sono stata una vigliacca ma non ho avuto il coraggio di parlartene. “
“ Come hai potuto nascondermelo? Sono tuo fratello merda, mi hai tenuto fuori da una cosa del genere? Non posso crederci mi hai mentito. “
“ Non volevo farlo è che non sapevo come dirtelo, tu stavi partendo ed eri così contento. Non volevo rovinarti i piani. “
“ Ma ti senti quando parli? Rovinarmi i piani. Sono la tua famiglia Wen. “

Ormai la conversazione ha perso del tutto il tono pacato con cui è iniziata. Cerco ancora di convincermi che sia tutto un brutto sogno, perchè non riesco a credere che mia sorella mi abbia escluso da una cosa così grande. Cerca di prendermi le mani, ma gliele scosto bruscamente. Adesso sono veramente furioso, non c'è nulla che può calmarmi.

“ Sidney lo sa vero? Scommetto che lei ne è al corrente. “
“ Lei era qui non potevo raccontargli una bugia. “
“ E a tuo fratello invece si no? Chi altro lo sa? Avanti vuota il sacco. “
“ Niall ed anche Zayn e da poco l' ha scoperto Derek“
“ Mi stai dicendo che l' hai detto ai miei amici ma non a me? Oh mio dio, oh mio dio oh mio dio. “

Sto imprecando maledicendo tutto quello che è possibile maledire. Non riesco a trattenermi, prendo la scatola scaraventandola a terra e iniziando a prendere a cazzotti il muro. Il suo corpo è scosso dai singhiozzi, chiudo gli occhi inspirando profondamente cerco di recuperare la lucidità

“ E adesso dov'è? “
“ L'ho perso.. Ho avuto un incidente in moto e.. l'ho perso. “

Mi volto velocemente guardandola negli occhi. I colpi continuano ad arrivare incessanti uno dopo l' altro, uno dopo l' altro e sempre più forti. Tutto questo è davvero troppo, non posso reggerlo. Non oggi. Delle lacrime iniziano ad offuscarmi la vista, mi sento dolorante nell' animo.

“ Quante altre cose mi hai nascosto eh? C'è qualcos' altro che devo scoprire sulla tua vita? Perchè ti giuro che sono veramente deluso, mi hai lasciato senza parole pensavo di conoscerti. “
“ Liam non sa nulla.. per favore non dirglielo. Voglio essere io a farlo quando sarò pronta. “
“ Ah bene quindi hai mentito anche a lui? Io non ti riconosco più. Non ho più voglia di parlarti. “

Mentre sto per andarmene sento le sue braccia buttarsi contro la mia schiena, mi allontano bruscamente scendendo le scale di fretta. Non posso pensare a tutto quello che è successo in mia assenza. Mi sembra surreale, non mi sono mai sentito così arrabbiato in tutta la mia vita. Forse non dovrei mettermi in auto nelle mie condizioni, ma voglio solo fuggire da questa casa. Inizio a guidare immettendomi nella statale, le immagini di oggi scorrono nella mia testa ad una velocità spaventosa. Sono adirato, ferito, deluso, amareggiato, triste mi sento svuotato. Inizio ad acquistare velocità non calcolando minimamente le macchine che continuano a suonarmi. Ignoro il semaforo che si illumina di rosso e prima che possa rendermene conto, mi sto ribaltando con l' auto e l' ultima cosa che vedo sono due fari venirmi contro...

 



 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Wendy Pov's


Vivere sempre la vita come una grande e miracolosa impresa, è questo che mi hanno insegnato. Fai tesoro di tutto ciò che ti capita e trasformalo in una regola di vita. Adesso pensare a queste parole mi provoca un sorriso. Se avessi messo in pratica solo uno dei segnali che mi ha mandato la vita, sarebbe una situazione diversa. Harry è in ospedale da due settimane, ha subito un' operazione importante e ancora non si è svegliato. Ogni giorno mi maledico per quanto successo, per quella stupida discussione. La verità è un' arma potente e forse dovrei imparare ad usarla, ho ferito mio fratello la persona che amo di più al mondo. Non mi perdonerò mai per avergli mentito, ma avevo paura, una paura tremenda. Continuo a nascondere la verità alle persone a cui tengo, sono una codarda. L' inizio delle lezioni mi distrae dai mille pensieri che trafficano nella testa. Continuo a guardare fuori dalla finestra, il sole che inizia a riscaldare le giornate. Vorrei tanto che Harry lo vedesse, adora le giornate così. I miei occhi si posano su qualcosa, o meglio su qualcuno. Liam entra in classe seguito dai suoi compagni e dalla sua professoressa. Il suo sguardo si lega al mio e rimaniamo così per qualche secondo. Non riesco a distoglierlo, il cuore mi batte forte, sento il suono della risata di Derek nelle orecchie, mi volto ed in effetti sta proprio ridendo

“ Si può sapere cosa ci trovi di divertente? “
“ Nulla, mi sembrate due bambini. “
“ Antipatico. Piuttosto dopo ti va di accompagnarmi in ospedale? “
“Si certo. Mio padre mi ha lasciato la macchina oggi. “

Lo ringrazio e quando mi giro gli occhi di Liam sono ancora puntati su di me. Abbasso lo sguardo imbarazzata portandomi una ciocca di capelli sul viso. I professori ci spiegano la loro decisione di preparare un progetto insieme. Collaboreremo con la classe di Liam e ci divideremo in coppie, ci assegneranno un voto. Sospiro silenziosamente sperando con tutte le mie forze di non capitare proprio con lui. Derek mi stringe la mano, come se avesse capito a cosa sto pensando.

“ Io e il vostro insegnante ne abbiamo parlato e insieme abbiamo fatto gli accoppiamenti. Hale fai passare i fogli tra i bianchi grazie. “

Derek si alza andandosi a sedere accanto a Shelby mimandomi uno “scusa” con le dita. Grandioso quindi questo significa che se lui sta in coppia con quella vipera io starò con qualcun' altro. Sidney non c'è, anche oggi si è assentata da scuola sicuramente è da mio fratello. Si sente molto in colpa, specialmente dopo che mia madre l' ha incolpata ma stavolta non gliel'ho permesso. Se Harry è costretto in quel posto infernale la colpa è solo mia. I miei occhi seguono un profilo, due braccia muscolose che si poggiano sul banco e quando mi volto per verificare chi sia, Liam è già seduto. Alzo gli occhi al cielo sbuffando, la sfiga mi perseguita. Continua a scrutarmi e non ne capisco il motivo. Gli rivolgo un sorriso molto forzato. Il progetto va consegnato entro due giorni, grandioso dovrò passare le prossime ore con lui.

“ Senti se per te non è un problema preferirei fare da me. “
“ Che c'è hai paura di vedere i miei? Fai bene. “
“ Veramente ho solo pensato che vista la situazione che hai in casa, fosse meglio così. Potresti smetterla con questo atteggiamento di strafottenza almeno in questo momento? “

Abbasso lo sguardo sentendomi colpevole, lo sto trattando da schifo lui non c'entra con il mio nervosismo. Ultimamente non sono stata molto gentile con le persone e so che specialmente lui adesso non si merita questo.

“ Facciamo oggi dopo pranzo? Passo a prenderti. “
“ Non c'è n'è bisogno, vado da Harry con Derek quando esco da scuola. Mi faccio accompagnare da lui tanto la strada la conosco. “
“ Come preferisci. “

Dopo esserci messi d' accordo la sua classe torna nella propria aula e noi continuiamo con la nostra lezione. Passo il resto della giornata con lo sguardo fuori dalla finestra, fantasticando su tutte le cose che potremmo fare insieme io ed Harry. Quando si sveglierà, perchè lo farà, gli parlerò una volta per tutte di quella storia e ce la lasceremo alle spalle. Finalmente la campanella suona mettendo fine alla tortura, mi trascino fuori dall' aula aggrappandomi al braccio di Derek. Potrei definirlo come il mio migliore amico, mi è stato molto vicino questi giorni è veramente un angelo. Liam e gli altri hanno passato giorno e notte in ospedale, quindi anche su loro non posso dire nulla. Ci stanno dando tutti una grande forza e spero che questo arrivi anche lui. Mi apre lo sportello facendomi entrare nella sua cinquecento rossa fuoco. Accende la radio mettendo una canzone dei 5sos.

“ Hei scheggia, non preoccuparti vedrai che si sistemerà tutto. Tuo fratello è una roccia Wen. “
“ Spero tu abbia ragione, se gli succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.”
“ Sai che non è colpa tua vero? “
“ Si invece, se gli avessi detto la verità quando era il momento ora..”

Sento gli occhi pungermi, segno che da qui a poco le lacrime mi bagneranno il viso. Derek allunga la sua mano stringendola con la mia e continua a guidare. Il viaggio prosegue piuttosto silenziosamente. Dopo una decina di minuti arriviamo di fronte l' edificio. Mi stringo nelle spalle e saliamo le scale recandoci al primo piano, c'è mia madre che parla al cellulare sicuramente con mio padre. Louis accasciato su una sedia e accanto a lui Niall, alle macchinette del caffè c'è Sidney, ha un' aspetto terrificante. Non l'ho mai vista così. Passa le giornate qui dentro, non dorme da tanto troppo tempo. Gli vado incontro lasciando Derek con gli altri.

“ Hei, perchè non vai a casa a fare una doccia? Dovresti dormire. “
“ Non posso, non voglio lasciarlo, potrebbe aprire gli occhi da un momento all' altro. “
“ Tua madre sarà preoccupata. Ti avverto io se c'è qualche cambiamento. “
“ Se figurati se si interessa di qualcosa che non sia il suo lavoro, non sa nemmeno che sono qui. “
“ E vabbene almeno fatti pagare il caffè. Comunque oggi a scuola ci hanno assegnato un compito da fare a coppia. Sei con Louis, dillo anche a lui. “
“ Perfetto ci mancava solo questa, con tutta la voglia che ho di starci insieme. “
“ Bhe basta essere sinceri e dirgli come stanno le cose no? “
“ Presumo di si. Senti perchè non entri? Sono sicura che ti farà bene. “

Annuisco offrendogli il caffè e dopo una veloce occhiata ai miei amici entro nella stanza di Harry. Mi chiudo la porta alle spalle avvicinandomi al letto, prendo la sua mano intrecciandola alla mia. Il suo viso è così pallido però sembra riposato, non posso non notare la sua straordinaria bellezza anche così. Porto la mano destra tra i suoi ricci accarezzandoli, sono morbidi e profumati, una lacrima mi bagna la guancia. Non sopporto di vederlo in questo stato,mi manca così tanto che mi toglie il respiro. Mi avvicino portando le labbra sulla sua fronte e le lascio così per qualche secondo. Rivoglio mio fratello.

“ Ti prego svegliati, non puoi abbandonarmi hai capito? Non puoi proprio farlo ci sono così tante cose che dobbiamo fare insieme ancora. La mia vita senza te non ha senso, niente ha senso se tu non mi sei accanto. Non lasciarmi campione. Ti prometto che quando questo sarà finito ti racconterò tutto. “

Continuo a piangere silenziosamente e non riesco a fermarmi. Non vorrei separarmi da lui, ma devo andare da Liam e so che Sidney ha qualcosa da dirgli. Gli stampo un' ultimo bacio sulle guance uscendo dalla stanza e salutando gli altri. Derek mi accompagna a casa Payne è stato veramente carino con me. A dirla tutta non sono molto entusiasta di metterci piede. Ho molta paura di incontrare i suoi genitori anche se so che non ho fatto niente di male. Respiro profondamente e busso più volte prima che la porta venga aperta. Una bellissima signora mi accoglie con un abbraccio

“ Wendy è un piacere averti qui. Sono molto contenta di vederti, mi sei mancata davvero. “
“ Anche a me sei mancata Karen e Geoff come sta? “
“ Indaffarato con il lavoro, come al solito. Come sta Harry? “
“ Sempre uguale non migliora e non peggiora, dobbiamo semplicemente aspettare che si svegli e ci auguriamo tutti che possa farlo presto. “
“ Vedrai tesoro andrà tutto benissimo. Ora ti saluto che devo andare a lavoro e mi aspetta il turno di notte, buono studio. “

La saluto e salgo le scale aprendo la porta della camera di Liam. Lo trovo sul letto con i libri in mano e in sottofondo le canzoni di Ariana Grande. Bei gusti musicali Payne complimenti.

“ Hei sei arrivata, novità su tuo fratello? “
“ Nessuna per il momento. I dottori non si sbilanciano ci hanno solamente detto di avere pazienza, in questi casi conta la voglia del paziente di continuare a lottare.”
“ Harry tornerà tra noi non devi avere dubbi scricciolo. “

Sorrido inconsciamente e senza rendermene conto è tanto tempo che non mi chiama più così. Dall' ultima volta che ci siamo baciati forse. Mi avvicino tirando fuori i libri dalla borsa, mi sfilo le scarpe come mi ha chiesto e mi siedo sul letto. Mi fa strano stare sola con lui, in questa stanza così piena di ricordi. Le giornate passate a fare l' amore,a sognare un futuro insieme. Adesso mi sembra tutto molto stupido e senza senso. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, allo scorso anno, a quando eravamo una cosa sola e tutto il resto del mondo non aveva importanza. I miei occhi vagano per il suo corpo fermandosi sulle labbra, se le sta mordicchiando e poco dopo porta una matita alla bocca. Sospiro silenziosamente e non so nemmeno perchè desidero essergli più vicina, alza lo sguardo regalandomi un sorriso

“ Che c'è? Sto sbagliando qualche procedimento? “
“ Cosa? Oh no, no scusami non ti stavo seguendo. “
“ Senti so che è difficile concentrarsi su altro, ma devi avere fiducia. Harry tornerà da te, da noi. “
“ Lee è colpa mia se è in ospedale è tutta colpa mia. “
“ Sai che non è vero. Tutti i fratelli litigano poi fanno la pace. “

Abbasso lo sguardo sentendomi tremendamente colpevole. Non sono ancora pronta a confessargli tutto, a rivelargli la verità. Non mi fido ancora al 100% e non voglio affrontare di nuovo quel dolore, non posso sopportarlo. Rivivere una cosa così grande sulla pelle. Il suo sguardo continua a puntarmi insistentemente, non ho la forza di sostenerlo. Cerco di memorizzare qualche formula.

“ Allora sommando questi due elementi si ottiene il cloruro di sodio. E poi aggiungendo il solfato... ma che roba è? Mi sembra di imparare l' arabo. “
“ Bhe se vuoi continuare ad avere una media abbastanza alta devi darti da fare.”
“ Gne gne gne, ma lo sai che sei veramente antipatico Payne. “
“ Si ma sono molto carino. “
“ Credici. “

Scuote la testa sorridendo continuando a sottolineare qualche frase sul libro di chimica. Stiamo studiando da un' ora e io non ci ho capito un bel niente, forse ha ragione lui sono troppo concentrata su altro. Non riesco a distogliere il pensiero da Harry, lui è presente in ogni mio gesto, in ogni mia parola. Non mi perdonerei mai se non si dovesse risvegliare. Sospiro silenziosamente, cercando di farmi entrare qualcosa in questa testa bacata. Liam si alza dal letto voltandosi verso di me.

“ Vado a prendere dell' aranciata, ne vuoi? “
“ Si certo. “
“ Torno subito. “

Annuisco mentre lo vedo chiudersi la porta alle spalle. Questa camera mi riporta alla mente tanti ricordi, alcuni bellissimi, altri un po' meno. Sul comodino ci sono molte foto di lui con i ragazzi, con i genitori e poi ce n'è una con Harry. La prendo tra le mani accarezzando con il pollice il viso di mio fratello. Prima che possa rendermene conto, delle lacrime mi stanno bagnando le guance. Il mio corpo è scosso dai singhiozzi, la porta di camera si apre e Liam che fino a un secondo prima teneva la bottiglia in mano, la lascia a terra. Si siede nuovamente sul letto e mi sfila la cornice d' argento dalle mani, mi afferra il polso e poco dopo mi ritrovo tra le sue braccia. Chiudo gli occhi mentre le lacrime continuano a scendere incessantemente, lui è sempre stato l' unico in grado di calmarmi. Non so come ci riesce, anche se in questo momento dovremmo stare lontani, c'è sempre qualcosa che ci avvicina.

“ Wen adesso calmati per favore. Smetti di piangere. “

Mi accarezza la schiena e quel gesto così delicato basta a farmi calmare, il pianto si placa e lentamente ci allontaniamo di qualche centimetro. Rimaniamo a guardarci qualche secondo negli occhi, non siamo così vicini da un bel po' di tempo. Sento il cuore battere forte, troppo forte. Il suo sguardo si posa sulle mie labbra e il mio fa altrettanto. Il suo viso si fa sempre più vicino, la sua mano destra finisce tra i miei capelli spingendomi contro le sue labbra e facendole combaciare con le mie. Spalanco gli occhi dallo stupore, prima di socchiuderli e lasciarmi andare. La sua mano scende fino a posizionarsi sul collo mentre le mie si posano sulle sue braccia. Schiudo la bocca permettendo alle nostre lingue di incontrarsi. Mi avvolge i fianchi costringendomi a sedermi sulle sue gambe, il bacio si fa sempre più intenso e a me inizia a mancare il fiato. Mi allontano controvoglia poggiando la fronte contro la sua, rimango con gli occhi chiusi per qualche secondo.

“ Che stiamo facendo? “
“ Quello che finiamo per fare sempre quando siamo vicini. Non riusciamo a controllarci. “
“ Forse dovremmo farlo...”
“ Si dovremmo... “

Unisce nuovamente le nostre labbra e mi avvolge la vita con le braccia, avvicinandomi ancora di più a lui. Porto la mano destra sul suo collo e l' altra sulla sua guancia. Mi mordicchia il labbro inferiore passandoci la lingua successivamente. Quello che stiamo facendo è sbagliato nei confronti della sua ragazza ma non posso farne a meno, ne sono perdutamente innamorata, sono completamente dipendente da lui. Le sue dita sfiorano la mia schiena e arrivano ai lembi della mia maglia sfilandola. Mi allontano dalle sue labbra riprendendo fiato e sospirando silenziosamente. I nostri nasi si sfiorano e i respiri si fanno più pesanti. Le sue labbra si poggiano sulla mia guancia destra e inizia a lasciarmi una serie di baci ,fino ad arrivare all' angolo della bocca. Inizia a premere leggermente sulle mie labbra baciandomi di nuovo,gli sfilo la maglia e con i polpastrelli disegno il profilo del suo petto. Dopo tutto questo tempo essere qui, in questa situazione, con lui non è una cosa che avevo previsto. Le sue labbra scendono sul mio collo, il mio corpo è invaso da brividi. Prende un lembo di pelle tenendolo tra i denti per qualche secondo

“Li..liam.”
“ Mmmh? “

Arriva all' elastico dei miei pantaloni sportivi e in quel momento qualsiasi parola mi muore in gola, non riesco a pensare lucidamente. Mi alzo di poco sulle ginocchia per permettergli di sfilarmeli. Successivamente riporta le sue labbra sulle mie quasi divorandomele, tutta la disperazione la sofferenza, il dolore, i sentimenti repressi. Questo bacio le racchiude tutte, con le dita arrivo al bottone dei suoi Levi's e glieli sfilo. Siamo entrambi mezzi nudi ora e la situazione è piuttosto strana, mi sento a disagio è una vita che non siamo più così intimi. Si allontana leggermente per guardarmi negli occhi, le mie guance si tingono di rosso. Mi mordicchio il labbro inferiore abbassando lo sguardo per l' imbarazzo.

“ Sei bellissima lo sai vero? “
“ E tu sai che domani ci pentiremo di quello che sta per succedere? “
“ Non mi importa e non chiedermi di fermarmi Wen perchè non lo farò. “

Sto per controbattere ma la sua bocca me lo impedisce. Con le mani risale lungo la schiena sganciandomi il reggiseno, trattengo il respiro. Lentamente mi fa stendere sul letto e poggia i gomiti poco sopra la mia testa, per non pesarmi troppo addosso. Dopo aver trovato la giusta posizione cerca le mie mani e le intreccia con le sue. Mi stampa nuovamente un bacio sulle labbra, non posso credere che sta accadendo veramente. Le farfalle ormai si sono impossessate del mio stomaco, non ho più il controllo di me stessa. Cerco di farlo ragionare un' ultima volta, ma è chiaro che nessuno dei due ormai vuole fermarsi.

“ Lee stiamo per fare una cazzata “
“ Forse si ma so che tu in questo momento lo stai desiderando tanto quanto me.”
“Io... “

E non riesco a finire la frase, perchè prima che possa rendermene conto è già entrato in me. Sgrano gli occhi cercando di abituarmi alla sua presenza. Ben presto le parole vengono sostituite dai nostri respiri, che si diventano sempre più deboli. Le sue labbra continuano ad essere sulle mie, sul mio collo, sul mio petto. I vestiti sono sparsi per la stanza e le sue spinte si fanno sempre più forti. La musica in sottofondo ormai non si sente nemmeno più. Stringo le lenzuola tra le dita e dopo un' anno mi ritrovo a fare l' amore con Liam Payne.

 

 

 

Sidney Pov's


Le scelte nella vita sono alla base di tutto, prendere una decisione comporta delle conseguenze. Alcune volte perdi tutto quello che hai, altre invece ti migliorano la vita. Quando arrivi ad un età abbastanza matura, tutti si aspettano di più da te. Pretendono di trovarti cresciuta e con la testa sulle spalle, vogliono che tu prenda delle decisioni in modo cosciente. Ammetto di essere stata piuttosto codarda ultimamente e per questo credo sia arrivato il momento di rimediare. Voglio ascoltare il mio cuore per una volta, lui lo sa, l'ha sempre saputo qual'è la strada giusta. Da giorni ormai è come se vivessi in ospedale e so che dovrei staccarmi, ma non voglio che lui si svegli senza trovarmi accanto. Sono tornata a casa per una doccia veloce, infilo un paio di jeans al volo e una maglia a maniche corte grigia. Lego i capelli in una coda e sto per prendere la borsa, quando qualcuno bussa alla porta di casa. Vado ad aprire trovandomi davanti Niall. Inarco le sopracciglia invitandolo ad entrare.

“ Ma tua madre non c'è mai in casa? “
“ E dov'è la novità? Comunque ti serve qualcosa, stavo andando in ospedale. “
“ Senti Sidney so che non sono affari miei e che forse troppo spesso ficco il naso in cose che non mi riguardano. “
“ Arriva dritto al punto. “
“ Devi prendere una decisione per te ma sopratutto per loro. Questa storia rischia di rovinare la loro amicizia. Liam, Zayn, Harry e Louis loro sono i miei fratelli. Sono la famiglia che non ho mai avuto. Per favore non mandare tutto all' aria. “

Abbasso lo sguardo, infondo ha ragione questa situazione è andata avanti per troppo tempo. L'ho tirata troppo a lungo e non è giusto nei confronti di nessuno. Ho avuto paura di perderli entrambi ma inevitabilmente con il mio comportamento, sto andando proprio verso quella direzione.

“ Stai tranquillo biondo, oggi in un modo o nell' altro metterò la parola fine. “
“ Farai la cosa giusta ne sono sicuro. Quando si ama non si sbaglia mai “
“ Spero che tu abbia ragione. Ti va di venire con me in ospedale ? “
“ Si certo, andiamo con la mia auto. “

Annuisco mentre con le braccia mi avvolge le spalle. Niall è fatto così, si preoccupa sempre per tutti. Non ha avuto un infanzia facile, i suoi hanno divorziato quando era piccolo e suo fratello si è trasferito in Italia. Noi siamo l' unica vera famiglia che gli è rimasta. Entriamo nella sua Mercedes Cabrio e per tutta la durata del viaggio restiamo in silenzio. Osservo il paesaggio dai finestrini dell' auto. Dopo una decina di minuti siamo davanti all' edificio dove passo ormai la maggior parte delle giornate. Saliamo le scale che portano al primo piano. Questo posto sa di disinfettante e medicinali, la madre di Harry ancora mi guarda in cagnesco nonostante la figlia gli abbia chiaramente detto che non è colpa mia. Mi guardo intorno cercando Louis con lo sguardo, Niall mi fa una una leggera carezza sulla guancia

“ Andrà tutto bene, devi solo prendere un bel respiro e andare. “
“ Grazie Niall, sei un vero amico. Ti voglio bene. “
“Anche io ti voglio bene fragolina. “


Gli lancio un occhiataccia tirandogli un buffetto in testa, odio quando mi chiama così e lo sa bene. Da piccola mi hanno affibbiato questo stupido soprannome per via del colore di capelli, non l'ho mai sopportato. Respiro profondamente e mi avvicino a Louis che tiene un bicchiere di caffè in mano, sta parlando con il padre di Wendy ma appena mi vede mi viene incontro. Gli afferro il polso allontanandoci un po' dal gruppetto che si è formato. Ho un magone in gola che mi impedisce di parlare, mi impongo di restare calma e trovare le parole giuste.

“ Senti ultimamente sono successe tante cose e non ho avuto l' occasione di parlati, ma devo dirti una cosa credo sia arrivato il momento. “
“Perchè ho l' impressione che quello che stai per dirmi non mi piacerà? “
“ è stato bello stare con te, passare del tempo insieme però non possiamo continuare così. Non voglio ricominciare a chiuderci in una camera da letto quando sappiamo entrambi che la cosa non funzionerà “
“ Ma noi siamo stati insieme, abbiamo già avuto una relazione e stavamo bene no? “
“ Si è vero stavamo da dio, ma è finita tanto tempo fa e non ha senso provarci di nuovo. “

Lo vedo abbassare lo sguardo per poi rialzarlo molto velocemente e guardarmi quasi furioso per tutta la situazione. Mi volto qualche istante, giusto il tempo di vedere Niall che mi fa l' occhiolino e mi incita a continuare quello che sto facendo. Torno con lo sguardo su Louis, che ora mi punta i suoi occhi ghiaccio addosso come se sapesse già quello che voglio dirgli.

“ Queste settimane siamo entrati molto in sintonia o sbaglio? Non lo facevamo così da mesi forse. “
“ Lo vedi tu pensi solo al sesso, ma io non ho bisogno di questo io voglio altro dalla vita, da una storia e tu non puoi darmelo Lou. “
“ E chi te lo dice? Ci siamo riusciti una volta possiamo farlo di nuovo. “
“ Non rendermi le cose impossibili. “
“ Non lo sono, sei tu che vuoi renderle tali. Sarebbe così semplice riprovarci, ricominciare da capo”


Sospiro rumorosamente, non sta funzionando un granché. Mi ero preparata un discorso e lui sta rovinando tutto. La nostra è stata una storia magnifica, non mi sono mai sentita messa da parte, né trascurata. Non mi ha mai messo al secondo posto,per lui sono sempre venuta prima di tutto, prima di tutti. Non mi ha mai fatto mancare niente e non posso rimproverargli veramente nulla, ma io sono cambiata. Ho obiettivi di vita diversi da prima, delle esigenze differenti e sono innamorata di un' altra persona. Se non chiudo questa porta adesso non lo farò più.

“ Per me è stato molto difficile prendere questa decisione. Essere qui davanti a te e dirti queste cose però io provo dei sentimenti, delle emozioni forti per qualcun' altro." 
“Per il mio migliore amico cazzo, ti rendi conto che quello è il mio migliore amico? “
“ Si me ne rendo conto so benissimo chi è per te e giuro che ho provato milioni di volte a reprimere quello che sento. Mi sono ripetuta che era una cosa sbagliata, senza senso ma il mio cuore gli appartiene e non posso farci niente. “
“ Questo vuol dire che è finita qualsiasi cosa ci fosse tra noi? “
“ Si, faremo questo progetto scolastico insieme e dopo continueremo ad avere esclusivamente un rapporto d' amicizia. “
“ Se credi sia la cosa migliore. “
“ Ti voglio bene Lou. “

Mi alzo sulle punte per dargli un bacio sulla guancia e mi volto dandogli le spalle e tornando dagli altri. Il padre è andato via, probabilmente è corso al lavoro. Ricordo ancora quel giorno di due settimane fa, quando abbiamo saputo dell' incidente. Anne non ha esitato un secondo a scagliarsi contro di me.

* Flashback *

Siamo tutti sconvolti, nessuno di noi riesce a credere che sia successo davvero. Vorremo risvegliarci come se fosse solamente un incubo. I dottori non ci dicono nulla e Wendy trema come una foglia sembra in preda ad un' attacco di panico. Le lacrime che gli rigano il viso. Non riesco ancora a realizzare che Harry è su un letto d' ospedale e che probabilmente dovrà essere operato. La polizia ci ha detto che hanno trovato la sua auto in un burrone, probabilmente si è ribaltato. Anne che fino ad ora è stata in religioso silenzio si volta dalla mia parte, mi viene incontro e sembra piuttosto agitata

Sei stata tu è colpa tua se mio figlio è in queste condizioni. “
Come scusi? Capisco che sia preoccupata e spaventata, lo siamo tutti. “
Pensi che non sappia quello che c'è tra te e mio figlio? Oppure che sono giorni che è di cattivo umore per colpa tua? Una madre queste cose lo sa. Sidney se succede qualcosa a mio figlio ne risponderai personalmente. “

Sto per aprire bocca e rispondere, quando vengo fermata da qualcuno. Wendy lancia un occhiata a Niall e Louis cercando di fargli capire di allontare Liam da lì. Loro sembrano afferrare al volo ed escono fuori a prendere un po' d'aria portandosi Payne dietro. Si volta nuovamente verso di noi e il suo tono di voce non presagisce nulla di buono.


Okei adesso smettila mamma stai dando spettacolo e ascoltami bene perchè non lo ripeterò di nuovo. Vuoi sapere perchè Harry ora è in ospedale è vuoi saperlo? “
Per colpa della tua amichetta. Vi innamorate sempre delle persone sbagliate. “
No per colpa mia e anche per colpa tua. Mio fratello ha scoperto che ero incinta. “
Che cosa stai dicendo? Non è possibile io e tuo padre non gli abbiamo raccontato nulla “
Ha visto la scatola verde nel mio armadio, sai quella che dovevi buttare e non hai fatto? Quindi si mamma è colpa nostra se tuo figlio sta così. Gli ho raccontato un mare di bugie e quando al suo ritorno mi ero convinta dirgli tutto, voi mi avete fermato quindi adesso prenditela solo con la tua coscienza perchè Sidney non c'entra nulla. “
Si allontana lasciandoci di sasso. Anne abbassa lo sguardo mortificata.

* Fine Flashback *

Successivamente mi ha chiesto scusa, infondo è solo preoccupata per il figlio e io posso capirla. Tutto questo mi ha fatto capire che la persona con cui voglio stare è Harry e anche se ora non può sentirmi voglio dirglielo. I medici ci hanno detto che bisogna dargli dei stimoli, qualcosa che lo inciti a svegliarsi. Dopo una veloce occhiata, Anne mi fa un cenno d' assenso, la ringrazio sorridendo ed entro nella stanza. Come ormai da due settimane a questa parte, lo vedo sdraiato su questo letto spoglio, il viso però sembra essere rilassato. I ricci scompigliati, ma anche così io lo trovo meraviglioso. Mi avvicino sedendomi sulla poltrona accanto, afferro la sua mano destra e la intreccio con la mia. Mi sembra un gesto così semplice e familiare, ma che comunque mi provoca un brivido lungo la schiena. Vorrei solo sentire le sue braccia che mi stringono e i suoi capelli che mi solleticano il collo. Sospiro silenziosamente cercando le parole giuste. Con l' altra mano gli accarezzo i capelli.

“ Non so come sia successo né quando di preciso, ma sei entrato nella mia vita al momento giusto. Sai ormai non credevo più in niente. Pensavo che non avevo più nulla da offrire se non il mio corpo. Poi ho conosciuto te e non so come sei riuscito a farmi capire che valevo molto più di questo. Ricordo ancora la prima volta che ti ho visto, ho pensato che tu fossi bellissimo. Non avevo mai visto un ragazzo così bello in vita mia. “

Mi fermo un attimo perchè le lacrime stanno prendendo il sopravvento. Sto piangendo un po' troppo spesso ultimamente. Sento le sue dita che, anche se in modo molto debole, stringono le mie. Sgrano gli occhi perchè questo è il primo segno di vita che da dal giorno dell' incidente. Forse riesce a sentirmi, forse sta ascoltando quello che dico. Rafforzo la presa e continuo a parlare.

“ Poi ho iniziato a conoscerti veramente e più ti conoscevo più sentivo di provare qualcosa per te. Mi sono innamorata quando credevo non fosse più possibile, ma ho avuto paura di dirtelo perchè non volevo rovinare tutto. Avevo paura di essere rifiutata e quando tu mi hai detto che sapevi tutto mi sono sentita tradita. Sono stata una stupida non sarei dovuta andare a letto con Louis per ripicca, ma io ti amo Harry e se tu adesso non ti svegli non saprò mai se ho ancora una chance di essere felice. Ti prego io ho bisogno di te. “

Lascio la sua mano e con i polpastrelli mi asciugo le guance bagnate. Mi avvicino lentamente e tenendo le mani sulle sue guance annullo le distanze unendo le nostre labbra. Sono morbide come le ricordavo, e anche se è rinchiuso qui dentro da un po' sono ancora calde. Sento il cuore esplodermi nel petto. Dopo qualche secondo mi allontano tenendo gli occhi chiusi per qualche minuti. Sbatto più volte le palpebre quando sento le sue dita che mi afferrano il polso. Lentamente come se fosse però un gesto meccanico, i suoi occhi si spalancano e quelle iridi verdi tornano a brillare per me.

“ Harry... oh mio dio Harry sei sveglio. “
“ Sidney... “




PS: Mi scuso  in anticipo per la grammatica o erroridi ortografia vari ma andavo e vado tutt' ora di fretta. Ringrazio tutte quelle che mi seguono siete degli angeli. Vi bacio tutte <3




 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Wendy Pov's


Sento la testa scoppiare, le tempie mi pulsano, sbatto più volte le palpebre prima di rendermi conto di dove sono e di cosa sta succedendo. A coprirmi solo un lenzuolo e il braccio di Liam ad avvolgermi la vita. Sgrano gli occhi voltandomi e me lo ritrovo accanto mezzo nudo. I suoi occhi sono ancora chiusi, segno evidente che sta ancora dormendo. Solo ora realizzo che l' abbiamo fatto per davvero, noi abbiamo fatto l' amore. Mi sembra ancora impossibile, se ci penso mi si chiude lo stomaco e i brividi prendono possesso del mio corpo. Osservo il suo viso rilassato, i lineamenti così morbidi da sembrare quasi al limite della perfezione. Il suo braccio si allunga e con una mano mi stringe il fianco, pur essendo addormentato sembra non voglia che vada via. Allungo la mano e afferro il cellulare, sblocco lo schermo e quello che vedo non mi piace. Sono le 22 passate e ho 10 chiamate perse di mia madre. Oh merda merda merda, sono morta. Lentamente afferro il polso di Liam e delicatamente sposto il suo braccio dalla mia vita. Cercando di fare meno rumore possibile poggio i piedi a terra e prendo i miei vestiti, sparsi a terra fino a quel momento. Vado verso il bagno sciacquandomi il viso e infilando i miei indumenti, mi lego i capelli in una coda. Mi rendo conto solo ora che è piuttosto tardi e gli autobus a quest' ora non passano, ho lasciato la macchina a casa e ora come faccio? Improvvisamente, come se fossi appena stata colpa da un'illuminazione torno in camera e scuoto leggermente Liam che dopo qualche secondo apre gli occhi, sbattendo più volte le palpebre.

“ Hei dove stai andando? “
“ è tardissimo e i miei mi hanno già chiamata diverse volte. Mi daranno per dispersa. “
“ Mi metto qualcosa e ti accompagno io tranquilla”

Annuisco imbarazzata mentre scende dal letto e mi supera dirigendosi verso il bagno. I miei occhi si soffermano sul suo petto ancora nudo e scendono al fondoschiena, coperto dal tessuto dei boxer. Deglutisco rumorosamente cercando di riprendermi da questa visione, ancora non ci credo che siamo veramente finiti a letto insieme. Scuoto la testa, perchè probabilmente certe cose non dovrei nemmeno pensarle visto che lui ha una fidanzata. Torna dopo qualche secondo con le chiavi dell' auto in mano e mi invita a scendere le scale di casa. Il viaggio verso casa è piuttosto silenzioso, siamo entrambi molto a disagio ed è evidente che non riusciamo a parlare di quello che è successo, anche se prima o poi dovremo farlo. La strada per tornare al mio appartamento non mi è mai sembrata così lunga. Siamo davanti alla porta, le luci del piano inferiore sembrano essere spente, che siano andati a dormire? Liam spenge il motore e si volta verso di me mordendosi le labbra, quelle stesse labbra che qualche ora prima sono state mie. So benissimo che sta morendo dalla voglia di dirmi qualcosa

“ Wen io credo che dovremmo parlare di quello che c'è stato. “
“ Emh.. io... si io devo andare, i miei saranno preoccupati, grazie per il passaggio sei stato molto gentile. “
“ Le luci sono spente e sicuramente i tuoi staranno già dormendo. Dobbiamo chiarire questa situazione. “
“ Devo proprio salutarti Lee grazie ancora, ci vediamo a scuola. “

Scendo frettolosamente dall' auto infilando le chiavi nella serratura e dandomi mentalmente della vigliacca. Vado verso la cucina e trovo uno dei post-it che usa mia madre per la lista della spesa. Come sospettavo non sono molto contenti che io sia sparita per un intera giornata ma c'è dell' altro che devono dirmi. Lo faranno domattina credo, scuoto la testa accartocciando il foglio tra le dita e lo butto nel cestino. Salgo le scale che portano alla camera cercando di far meno rumore possibile e dopo essermi spogliata mi infilo sotto le coperte. Non riesco a prendere sonno perchè i miei pensieri si concentrano tutti su una persona e su quello che è successo oggi pomeriggio. Prendo il cellulare ed apro whats app scorrendo la chat con Sidney, vorrei scrivergli ma sembra non essere online così mi arrendo e una volta bloccato lo schermo crollo tra le braccia di Morfeo. I raggi di un sole cristallino entrano dalla finestra semiaperta, probabilmente è entrata mia madre per far prendere aria alla stanza. Vorrei crogiolarmi tra le coperte per tutta la giornata, ma non posso e sono quasi sicura che mi aspetta una bella strigliata per essere sparita ieri. Faccio una doccia veloce e indosso le prime cose che trovo nell' armadio, lego i capelli in una coda e scendo le scale due a due. Entro nel soggiorno e per poco non mi viene un infarto, Harry è seduto sul divano e nonostante abbia il viso smagrito per via dell' intervento e della poca alimentazione è sempre uno splendore. Mio padre è accanto a lui e gli sta parlando, mia madre invece non appena mi vede mi strizza l' occhio tossicchiando appena. Le mie labbra prendono a tremare e una lacrima mi bagna le guance. Mio fratello si volta appena incontrando i miei occhi e prima che possa dire qualsiasi cosa, gli vado incontro stringendolo così forte da farmi male. Mi accarezza i capelli lasciandomi un bacio. Dio quanto mi è mancato.

“ Hei hei piano, mi stai stritolando piccola marmocchia. “
“ Non posso credere di averti nuovamente qui. Mi sei mancato Harry non immagini quanto. “
“ Anche tu mi sei mancata marmocchia. “
“ Non chiamarmi marmocchia. “

Inizia a ridere ed io penso che non c'è cosa più bella. Sento qualcuno tossire e mi volto verso i miei che mi stanno guardando con aria divertita, so bene che hanno ancora qualcosa da dirmi. Non posso mica passarla liscia dopo essere sparita, non avergli risposto alle telefono e non essere rintracciabile per un intera giornata. Incrocio le braccia al petto abbassando lo sguardo pronta a qualsiasi cosa.

“ Davvero un bel quadretto familiare, ma non ti sembra di star dimenticando qualcosa? Tipo una spiegazione? Ti abbiamo chiamato diverse volte e lasciato decine di messaggi ieri si può sapere che fine avevi fatto? “
“ Mi dispiace io e Liam stavamo studiando e non ci siamo resi conto dell' orario. “
“ Liam? Cosa ci facevi con lui? “

Alzo gli occhi al cielo perchè so già come andrà a finire questa conversazione ed io non ho davvero voglia di discutere. So che Liam a loro non è mai piaciuto, non hanno mai sopportato la nostra relazione ed è stato un vero sollievo quando se ne è andato. Non ho mai capito il motivo di questo astio , ma me ne sono sempre fregata e ho fatto di testa mia, agendo come ritenevo più giusto. Scuoto la testa sbuffando rumorosamente, perchè devono rovinare un momento così bello.

“ Stavamo solo facendo una ricerca per scuola, i professori hanno deciso difar collaborare le nostre classi e ci hanno messi in coppia. Liam è fidanzato potete stare tranquilli non tornerà a fare il mostro con la vostra bambina. “

Il mio torno è più ironico che mai e lo capisco dal fatto che mi lanciano un'occhiataccia, li guardo compiaciuta. Non gli permetterò mai più di trattarmi come una bambina e di prendere decisioni al mio posto. Come quella di mandarmi nuovamente in terapia.L incidente di Harry mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che per tutto questo tempo ho sempre permesso agli altri di prendere delle decisioni per me. Ho lasciato che facessero delle scelte che hanno inciso sulla mia vita e non voglio più sia così. Se Harry è finito in ospedale è anche colpa loro, la gravidanza è un capitolo della mia vita di cui difficilmente parlo. L' avrei fatto ma con i miei tempi e loro non me l'hanno permesso.

“ Non parlare così a tua madre. Siamo i tuoi genitori e sappiamo cosa è meglio per te e finchè sei sotto questo tetto dovrai accettare che le cose stanno così. “
“ Pensate forse che in questa storia io sia l'agnellino papà? Bhe vi sbagliate, Lee non ha mai saputo che sarebbe potuto diventare padre, così come non ha saputo che l'ho perso. Così come non ha saputo della terapia devo continuare? “
“ Non mi sembra il caso di tirare fuori questa storia ora. “
“ E invece a me sembra proprio il caso. Gli ho nascosto mesi interi della mia vita, della nostra vita. Sono sparita come una vigliacca e sapete che avrei potuto chiamarlo anche se era dall' altra parte del mondo, potevo prendere il cellulare e digitare il suo fottuto numero e non l'ho fatto. “

Harry mi afferra la mano tenendola saldamente nella sua. Mi invita a non continuare, a tacere per il bene di tutti, ma ormai sono un fiume in piena e non riesco a fermarmi. Rafforza allora la presa intrecciando le nostre dita. Mia madre ormai nemmeno mi guarda più, fissa il pavimento con una certa insistenza perchè sa benissimo che sto riuscendo a farli sentire in colpa. Mio padre continua ad ascoltarmi in silenzio, non lasciando trasparire alcun emozione. Faccio un profondo respiro prima di riprendere da dove ho interrotto.

“ Sono rimasta in disparte con il mio dolore senza poterlo condividere con lui e l'ho fatto anche per voi. Non vi è mai andato a genio e non so perchè, ma per non deludervi, per non sentirmi costantemente come la figlia che è rimasta incinta di quello stronzo di Payne sono rimasta lì al mio posto. “
“ Non volevamo che tu soffrissi e Liam ci sembrava il tipico ragazzo spezza-cuori. Tu sei la nostra bambina e noi vogliamo solo il meglio per te. “
“ Forse lui ha fatto tanti errori in passato, ma ci teneva a me ci ha sempre tenuto e io non vi permetto di mettere più in dubbio quello che c'è stato. Adesso è tornato e che a voi piaccia o no devo tenere un minimo di rapporto civile perchè siamo nella stessa scuola e abbiamo gli stessi amici. Ho deciso che non andrò più in terapia, io sto bene e non ho bisogno di uno strizzacervelli e adesso se non vi dispiace dovrei parlare con mio fratello. “

Senza aspettare che mi rispondino trascino Harry al piano di sopra. Sono troppe cose da sopportare nel giro di nemmeno 48 ore. Mi siedo sul letto portandomi le mani alla testa e massaggiando le tempie. Ultimamente non ho un bel rapporto con la mia famiglia e quello che sta succedendo tra me e Liam peggiora solo le cose. Il riccio davanti a me mi scruta mordicchiandosi le pellicine intorno alle unghie. Merita una spiegazione anche lui. Batto il palmo della mano destra sul posto vuoto affianco a me invitandolo a sedersi.

“ Non avresti dovuto reagire in quel modo, sai quanto sono apprensivi. “
“ Gia... ma non è di questo che ti volevo parlare. Sai prima dell' incidente abbiamo avuto una brutta discussione e credo che sia ora che tu sappia come sono andate le cose in tua assenza. “
“ Mi chiedevo quando l' avresti fatto. “

Inspiro e prendo fiato molto lentamente, chiudo a chiave la porta e cerco di concentrarmi per non dimenticare nulla di quello che sto per dirgli. Per me è difficile riaprire questo argomento, perchè vorrei chiuderlo definitivamente. Ho bisogno di andare avanti, però capisco che le persone intorno a me meritano delle delucidazioni. Gli prendo entrambe le mani e le chiudo a pugno nelle mie. Lo guardo in quei grandi occhioni verdi che tanto mi piacciono.

“ Non volevo mentirti, avrei voluto dirti tutto subito anche se all' inizio magari non l' avresti presa bene perchè eravamo piccoli e lui è uno dei tuoi migliori amici. Sei anche mio fratello però e so che avevi il diritto di sapere.”
“ E perchè non l' hai fatto? Hai avuto molte occasioni “
“ Quando ho scoperto di essere incinta non l'ho detto a nessuno, volevo che la prima persona a saperlo fosse Lee perchè era il padre e pensavo fosse giusto così. Poi quando sono andata per dirglielo lui mi ha anticipata e mi ha detto del viaggio. “
“ E quel punto hai deciso di tirarti indietro vero? “
“ Mi sono sentita così stupida che non ho avuto la forza di dire nulla, quando siete partiti ero distrutta e sentivo l' esigenza di sfogarmi con qualcuno, così ho raccontato tutto a Sidney facendogli promettere di non farne parola con nessuno. “

Mi guarda sbigottito e posso capirlo, Niall e Zayn sono a conoscenza del mio segreto da tempo, io volevo tenerlo per me, ma la scia degli eventi mi ha costretta a renderli partecipi. So esattamente cosa gli sta passando per la testa in questo momento e ho intenzione di spiegargli tutto nei minimi dettagli.

“ Quando siete partiti ho continuato la mia vita come se nulla fosse successo, poi però con il passare del tempo ho scoperto che Sidney sentiva Niall molto assiduamente e non è stata in grado di tenere la bocca chiusa. “
“ E Zayn, lui perchè lo sa? “
“ è il mio migliore amico, ho pensato che se lo sapeva Niall fosse giusto che lo sapesse anche lui. Avrei voluto dirtelo veramente devi credermi, ma ho avuto paura di perderti. Non volevo che ti infuriassi con me. “
“ Sei mia sorella Wen non potrei mai arrabbiarmi con te nemmeno se volessi, dovevi dirmelo magari avremmo potuto trovare una soluzione. “

Sospiro rumorosamente abbassando lo sguardo, lo sento avvicinarsi e dopo un secondo mi ritrovo stretta tra le sue braccia e con il viso praticamente spiaccicato contro il suo petto. Delle lacrime iniziano a scendermi ed è incredibile quanto nonostante tutto, nonostante le mie bugie, il mio nascondergli la verità lui sia ancora qui. Mi ha compresa e ha deciso di rimanermi vicino. Non lo ringrazierò mai abbastanza. Mi bacia la fronte

“ Io ti starò sempre accanto Wen ma tu devi imparare a fidarti di me, di chi ti vuole bene e devi parlarne a Liam, prima che lo faccia qualcun' altro. “
“ T..tu non hai intenzione di dirglielo vero? “
“ Non mi permetterei mai devi essere tu a farlo. Ora devo fare una cosa. Ci vediamo a cena. “

Dopo avermi stampato un bacio sulla guancia esce dalla stanza, lasciandomi con più dubbi di prima. Non so cosa fare, come comportarmi, specialmente dopo ieri sera. Sospiro rumorosamente iniziando a fissare il soffitto con insistenza, quando il mio telefono segna l' arrivo di un messaggio. Lo apro e quando leggo il nome di Liam il mio cuore perde un colpo.

Dobbiamo parlare. “

 

 

 

 

 

Sidney Pov's

 

Nonostante la scuola sia quasi finita e l' estate alle porte, oggi tira un bel venticello fresco. Si respira un' aria buona, aria di pulito e di novità. La mia vita ultimamente ha subito diversi scossoni e ieri il più bello. Harry si è svegliato e io muoio dalla voglia di toccare quelle labbra ancora una volta. Guardo Niall gesticolare mentre sta cercando di raccontarmi qualcosa a cui non sto prestando la minima attenzione. Oggi si è offerto di farmi compagnia a pranzo, dato che mia madre come al solito è troppo impegnata ad arredare la megavilla di qualche suo cliente. Da parte sua è stato molto carino e mi dispiace non essere molto presente al momento. Mi scuote leggermente sbuffando.

“ Non mi stai ascoltando Sid. “
“ Che cosa? “
“ Lascia stare, immagino starai così fin quando non chiarire la tua posizione con Harry ? “
“ Fatti gli affari tuoi “

Gli faccio una linguaccia aprendo il frigo e tirandone fuori un vasetto di burro di arachidi. Prendo il pane in cassetta e poggio tutto sul tavolo facendomi un panino. Niall afferra un pacchetto di patatine e inizia a sgranocchiarle a bocca aperta. Faccio una smorfia di disapprovazione.

“ Sei veramente disgustoso, non so come faccia quella ragazza a trovarti attraente “
“ Allora stavi ascoltando. “
“ In realtà no, ma da ieri hai ripetuto il suo nome talmente tante volte che anche i muri l'hanno imparato. “
“ Sei solo invidiosa perchè Liz è molto più carina di te. “

Alzo il dito medio con un ghigno malefico sulle labbra. Addento il panino sedendomi sullo sgabello e rimaniamo in silenzio per qualche secondo. Non ho notizie da Wendy di ieri e vorrei tanto sapere che fine ha fatto. I miei pensieri trovano una risposta quando mi arriva un messaggio.

Stasera chiamami, ho bisogno di parlarti assolutamente. È successa una cosa abbastanza importante e mi serve un consiglio. “

Inarco le sopracciglia rispondendogli che la chiamerò dopo cena e infilo nuovamente il telefono nelle tasche dei jeans. Cosa sarà successo di così urgente?

“ Chi era? “
“ Wendy, ha detto che deve parlarmi sembra piuttosto agitata. Tu sai perchè? “
“ No, ma ieri doveva fare una ricerca per via di quel progetto scolastico con Liam. Magari c'entra qualcosa. “

Annuisco e come se mi fosse appena venuto un lampo di genio, ricollego il tutto e intuisco che forse il motivo di tanta preoccupazione è proprio lui. D'altronde al momento non me ne vengono in mente altri. Il campanello attira la nostra attenzione, non credo che mia madre sia già tornata e poi ha le chiavi. Mi pulisco le mani con una pezza lasciata sul lavabo e mi avvio verso la porta. Due grandi occhi verdi entrano nella mia visuale e il cuore inizia a fare le capriole. Sorrido imbarazzata abbassando lo sguardo, dopo qualche minuto ci raggiunge il biondo che non appena vede Harry si esalta come un pazzo scatenato. Si abbracciano calorosamente

“ Amico finalmente sei tra noi, non sai che piacere vederti. Ci sei mancato . “
“ Anche voi mi siete mancati Horan. “
“ Bene credo che tu non sia venuto qui per vedere me e le mie fantastiche chiappe quindi tolgo il disturbo. Ciao brò, ci vediamo fragolina. “

Sbuffo rumorosamente per via di quel soprannome idiota che mi affibbia ogni volta. Se ne va lasciandoci soli. Lo invito ad entrare e sento i suoi passi dietro di me. Prendo un fermaglio legando i miei capelli in una cosa. Sono agitata e non mi capita molto spesso, di solito sono padrona della situazione. Inizio a mordicchiarmi leggermente le labbra facendole diventare gonfie. Lo vedo avvicinarsi mentre indietreggio finendo contro il tavolo. Poggia le sue braccia ai lati dei miei fianchi bloccandomi il passaggio.

“ Allora, tra te e Louis è finita? “
“ Si abbiamo chiuso, siamo solo amici “
“ Quindi nessuno può impedirmi di fare questo. “

Si avvicina e mi sfiora le labbra prima di premere leggermente e affondare la lingua nella mia bocca. Non riesco a muovermi, sono paralizzata completamente in balia di lui. Si stacca lentamente accarezzandomi la guancia. Sorrido per via della dolcezza del gesto, riesce a dominare completamente su di me, qualsiasi cosa faccia qualsiasi cosa dica. Porto le mie esili mani sul suo petto iniziando a disegnare dei cerchi immaginari.

“ Sai ti ho sentito all' ospedale mentre parlavi, le tue parole mi hanno colpito. Non pensavo che l' avresti fatto davvero, che avresti chiuso con Louis, si insomma chiuso in quel senso. “
“ Voglio stare con te Harry e mi dispiace se non sono stata in grado di dimostrartelo. È un anno che ti desidero e non sopportavo l' idea di buttare tutto all' aria prima ancora di iniziare. “
“ Lo so, voglio stare insieme a te anche io piccola. “

Un ampio sorriso si dipinge sulle mie labbra, gli prendo il viso tra le mani iniziandolo a riempire di baci. Sul naso, sulla fronte, sulle guance e gliene stampo qualcuno anche sulle labbra. Lo sento ridere mentre mi lascia fare quello che voglio, amo la sua risata penso non ci sia cosa più bella. Mi avvolge la vita e si avvicina baciandomi di nuovo ed io penso che non ci sia niente di meglio al mondo. Mi drogo dei suoi baci, delle sue labbra che sono solo mie. Le mani tra i suoi magnifici ricci e i suoi denti che prendono il mio labbro inferiore tirandolo appena.


“ Quindi si insomma adesso siamo ufficialmente una coppia babe “

Mi strizza l' occhio e in questo momento mi sento completamente SUA.






 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Wendy Pov's

 

Sono passate due settimane dal risveglio di Harry e in questi giorni ho cercato costantemente di evitare Liam. So che dovremmo parlare di quello che è successo, ma non ho il coraggio di guardarlo in faccia. Tutto il dolore che ho provato, tutta la sofferenza che ci siamo procurati si presenta prepotente davanti ai mie occhi ogni volta che penso a lui. Di solito sono una persone che dai problemi non scappa, li ho sempre affrontati a testa alta e senza mai tirarmi indietro. Quando sono con Liam invece, mi sento debole e incapace di fare qualsiasi cosa. Ne sono ancora innamorata, perdutamente innamorata e sopratutto sono una gran bugiarda che gli racconta balle da quando ha messo nuovamente piede in città. Scuoto la testa cercando di scacciare gli innumerevoli pensieri che mi frullano nella mente, prendo la borsa e scendo velocemente le scale salendo nel furgoncino grigio di famiglia. Da quando Harry ha dichiarato i suoi sentimenti a Sidney aprendogli il proprio cuore, fanno coppia fissa. La mattina arrivano a scuola mano nella mano e a me tocca scroccare passaggi a mia madre. Dopo il risveglio di Haz non ci siamo più parlato, a dirla tutta lei ha cercato il dialogo e io l'ho accuratamente evitata. Ho il viso poggiato contro il finestrino dell' auto,mentre il paesaggio scorre davanti ai miei occhi. Con una mano alzo la manovella della radio, in modo che non sia costretta a sentire mia madre pronunciare le solite insulse parole che usa per attaccare bottone

“ E ora il singolo di un giovane emergente che in questi giorni sta spopolando su tutte le radio. Con 18 Liam Payne. “

Sgrano gli occhi portando l' attenzione sullo stereo e alzando il volume

I got a heart and I got a soul 
Believe me, I will use them both 
We made a start, be it a false one I know 
Baby, I don't want to feel alone 
So kiss me where I lay down 
My hands pressed to your cheeks 
A long way from the playground 
I have loved you since we were eighteen 
Long before we both thought the same thing 
To be loved and to be in love 
All I can do is say that these arms were made for holding you 
I wanna love like you made me feel 
When we were eighteen 
We took a chance, God knows we've tried 
Yet all along I knew we'd be fine 
So pour me a drink, oh love 
Let's split the night wide open and we'll see everything we can 
Living love in slow motion, motion, motion 
So kiss me where I lay down 
My hands pressed to your cheeks 
A long way from the playground 
I have loved you since we were eighteen 
Long before we both thought the same thing 
To be loved and to be in love 
All I can do is say that these arms were made for holding you 
I wanna love like you made me feel 
When we were eighteen 
So kiss me where I lay down 
My hands pressed to your cheeks 
A long way from the playground 
I have loved you since we were eighteen 
Long before we both thought the same thing 
To be loved and to be in love 
And all I can do is say that these arms were made for holding you 
And I wanna love like you made me feel 
When we were eighteen 
I wanna love like you made me feel 
When we were eighteen 
I wanna love like you made me feel 
When we were eighteen”

Il mio cuore prende a battere più forte, la canzone parla di me, parla di noi. Le lacrime premono sui miei occhi e vogliono solamente bagnarmi il viso. Cerco di trattenermi e mi impongo di restare calma, ma sinceramente non so quanto ne sono in grado. La mano di mia madre si intreccia alla mia, la guardo con sospetto mentre mi rivolge un sorriso carico di dolcezza.

“ Ne sei ancora innamorata non è vero? “
“ Non sono cose che ti riguardano. “
“ Sei mia figlia quindi si, questo riguarda anche me. “
“ Certo è per questo che mi avete mandato in terapia e mi avete proibito di dirgli come stavano le cose vero? Per favore risparmiami la parte della madre preoccupata. La recita è finita. “
“ L' abbiamo fatto per te, non volevamo che soffrissi ancora. Lui era dall' altra parte del mondo se anche avesse saputo della gravidanza non avrebbe potuto fare nulla. “
“ Si ne sono ancora innamorata e allora questo che differenza fa? Non appena saprà la verità andrà su tutte le furie e non vorrà più vedermi. Adesso se non ti dispiace vado i miei amici mi stanno aspettando. “

Senza aspettare che risponda esco dall' auto e aspetto 5 minuti prima di cambiare direzione e dirigermi verso l' officina dove lavora Zayn. Oggi è il suo compleanno e io gli ho promesso che l' avrei aiutato con l' organizzazione della festa di stasera. Lo trovo impegnato a trafficare con una vecchia moto di grossa cilindrata, i guanti sporchi di grasso. Sorrido nel vederlo così serio, così indaffarato in qualcosa che ama fare. Appena mi vede cerca di ripulirsi come meglio può

“ Allora l' hai marinata veramente la scuola? Quando me lo hai detto stentavo a crederci. “
“ Bhe anche tu non mi sembra abbia quest' assidua frequentazione ultimamente. “
“ Preferisco di gran lunga i motori ai libri. Ad ogni modo mi chiedevo se per caso potessi andare a ritirare le casse di birra al supermercato e portarle al locale. Dovrebbe esserci già Paris lì “
“ A proposito come vanno le cose tra voi, siete tornati insieme? “
“ No. A dire la verità non lo so nemmeno io come stanno le cose tra noi è tutto un gran casino. “

Annuisco poco convinta, dopo aver chiacchierato per una ventina di minuti, mi dirigo al supermercato e ritiro il necessario per la festa. Mi reco al locale, ma di Paris non c'è traccia credo non sia ancora arrivata. Sono un po' agitata per stasera, dovrò rivederlo e sicuramente vorrà parlare e io non potrò scappare di nuovo. Non sono preparata ad affrontarlo anche se mi rendo conto che dovrei, le persone mature fanno così. Si confrontano, ne discutono e cercano una soluzione, non fuggono al primo problema. Torno a casa salendo velocemente le scale che conducono alla camera chiudendomi dentro. Non ho voglia di iniziare l' ennesima discussione con i miei, in questo periodo ho talmente tanti pensieri da essere abbastanza sicura di non volerne aggiungere altri. Mi faccio una doccia veloce e sistemo i capelli arricciandoli sulle punte con il ferro, metto un vestitino color oro piuttosto aderente e un paio di tacchi neri. Trucco gli occhi in modo da metterli in risalto e spruzzo qualche goccia di profumo. Inspiro profondamente e dopo qualche secondo sento la voce di Harry che mi chiama dal piano di sotto.

“ Wen muovi quel culo secco e vieni giù che ti stiamo aspettando. “
“ Arrivo rompipalle. “

Scendo le scale e una volta arrivata al pianerottolo trovo i due piccioncini mano nella mano, alzo gli occhi al cielo sbuffando per il diabete che mi procurano. Sidney stampa un veloce bacio sulle labbra di mio fratello per poi venirmi incontro ed abbracciarmi

“ Sai mi chiedevo che fine avesse fatto la mia migliore amica, sono giorni che non ti fai vedere a scuola. “
“ Scusami rossa, ma ho avuto cose da fare. “
“ Oh si immagino, queste cose da fare riguardano per caso evitare una persona di nostra conoscenza che si chiama Payne? “

Gli lancio un' occhiataccia fulminandola con lo sguardo, odio quando ha maledettamente ragione. Mi conosce meglio di chiunque altro, conosce i miei silenzi, le mie sofferenze, il motivo delle mie risate e quello delle mie lacrime. Sto per rispondere, ma Harry ci interrompe sollecitandoci ad entrare in auto.

“ Ragazze io vi amo entrambe da morire, ma se non vi decidete a darvi una mossa vi lascio in mezzo alla strada vi avverto. “
“ Sai riccio ti conviene andarci piano con le minacce se non vuoi l' astinenza forzata per i prossimi 5 anni. “
“ Non lo faresti, sei troppo innamorata di me baby. “
“ Lo farei eccome. “
“ Bene e con questa direi di andare se non voglio rischiare di vomitare da qui a breve. “

Scoppiano in una risata fragorosa e finalmente dopo questo simpatico teatrino ci dirigiamo al locale affittato per l' evento. Quando arriviamo metà del liceo è già dentro. Fiumi di alcool e cibo, musica a palla e luci da discoteca, la gente sembra divertirsi. Sulla sinistra c'è un tavolo pieno zeppo di regali, intravedo Niall e Louis con un gruppo di ragazze sicuramente del secondo anno e con una birra in mano. Poco più in là c'è Derek sommerso dalla squadra di basket, mi fa un cenno con la mano salutandomi prima di tornare a parlare con quei maschioni tutti muscoli e sorrisi. Mi guardo intorno cercando Zayn ma non lo trovo, probabilmente sta parlando con Paris da qualche parte. Sidney si avvicina dopo essersi staccata da Harry.

“ Allora mi dici che è successo con Liam? Tu che non vieni a scuola e lui che è più strano del solito. “
“ Strano? In che senso? “
“ Grugnisce e risponde in malo modo a chiunque, Niall ci ha detto che l' altro giorno si erano riuniti a casa sua il pomeriggio e lui ha dato i numeri. “
“ Cioè? Sidney spiegati meglio per favore. Mi stai solamente confondendo le idee. “
“ Louis stava parlando di te, si insomma stava chiedendo ad Harry come mai non ti facessi più viva, se ti fosse successo qualcosa. Lui si è alzato e ha sbattuto i pugni sul tavolo urlando a Lou di farsi i cazzi suoi e restarne fuori. “
“ Oh.. okei vabbene ascolta non so com'è successo e perchè, ma l' altro giorno quando lavoravamo insieme per la ricerca siamo finiti a fare l' amore. “
“ Che cosa? Wow... sapevo che prima o poi sarebbe successo. Adesso è tutto chiaro, tu lo stai evitando da quel momento e a lui girano per questo motivo. “

Annuisco sospirando rumorosamente. Mi dispiace che a rimetterci in questa situazione, siano gli altri so che loro non c'entrano ma d' altra parte non so nemmeno come riuscire ad uscirne. Qualcuno si avvicina a noi, alzo lo sguardo ma giusto il tempo di vedere che si tratta di mio fratello. Afferra saldamente Sidney per la vita buttandosi sulle sue labbra. Sorrido nostalgicamente chiedendomi se io e Liam riusciremo mai ad avere quello che hanno loro, se riusciremo mai a ritrovarci.

“ Te la rubo per un ballo. Andiamo principessa. “

Sidney sorride ed insieme si lanciano nella mischia. Mi allontano prendendo un bicchiere pieno fino all' orlo di vodka ed esco fuori, ho bisogno di aria e qui dentro rischio di soffocare. Le stelle sono alte in cielo e sono meravigliose stasera, brillano più del solito. Abbasso la testa ed una lacrima sfugge al mio controllo bagnandomi la guancia destra. Dei passi si fanno sempre più vicini e un paio di occhi miele si puntano su di me, alzo lo sguardo e il mio cuore si ferma. Liam è in piedi davanti a me con le braccia incrociate al petto e la mascella serrata. Si avvicina lentamente posizionandosi nella mia visuale.

“ Allora sei viva. Sai mi sono chiesto tante volte in queste due settimane che fine avessi fatto. Ti ho chiamato ma tu non mi ha mai risposto, ti ho scritto e non ho ricevuto il minimo segnale. “
“ Ho avuto da fare. “
“ Siamo andati a letto insieme Wendy o sei stata troppo impegnata per ricordartelo? “
“ E tu sei fidanzato o l' hai dimenticato? “
“ Non mi sembra ti sia fatta problemi al riguardo in quel momento. “

Scuoto la testa scrollando le spalle, mi sento ferita da questa sua affermazione. So di non essere nella posizione di giudicare, ma lui non ha il diritto di parlarmi in questo modo. Non so nemmeno perchè perdo tempo a parlarci, non cambierà mai. Lo supero dandogli le spalle e dirigendomi verso l'entrata del locale. Ad un tratto mi afferra per il polso e dopo pochi secondo mi ritrovo catapultata contro la fredda parete in cemento. Le spalle contro il muro, i polsi bloccati e tenuti fermi dalle sue mani e i suoi occhi nei miei. Era arrivato il momento tanto temuto, l'ho evitato per giorni, settimane, forse mesi ed ora eccoci qua. Finalmente il momento della verità.

“ Ci siamo. Non puoi scappare tutta la vita. “
“ Speravo di essere più brava sai, poter fuggire più a lungo. “
“ Devi prendere una decisione e devi prenderla adesso. “
“ Mi stai dando un' ultimatum? “
“ Ti sto dando una possibilità, o con me o senza. “

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, sapevo di dover fare una scelta ma speravo di poter rimandare. Invece mi ritrovo con un mucchio di dubbi e di fronte ad un bivio e la strada è tutta in salita. Velocemente, forse anche troppo come se non dovessi poi pensarci troppo, mi avvicino e dopo averle sfiorate appena mi avvento sulle sue labbra. Un segnale, un bacio nulla più.

 

 

 

Zayn Pov's

 

Le cose cambiano sempre nel corso degli anni, con il tempo le cose che sembravano impossibili diventano possibili. Le persone che pensavi di aver dimenticato tornano nella tua vita e tutto è messo nuovamente in discussione. Solo pochi mesi fa ero concentrato sul lavoro in officina, sugli amici e sul mio futuro. Poi è tornata Paris e tutti i miei pani sono andati in fumo. Il rancore che provo nei suoi confronti, non mi ha permesso questi giorni di vedere le cose con lucidità. La ferita che lasciato non si è ancora rimarginata del tutto, ma quando l'ho vista non ci ho capito più niente. I compleanni di qualche anno fa erano diversi, era con Lei e adesso invece sembriamo due estranei. Ci rivolgiamo a malapena la parola. La osservo in lontananza mentre parla con una ragazza del terzo anno, indossa un vestitino corto e ha i capelli sciolti che gli ricadono sulle spalle e credo di non aver mai visto niente di più bello in vita mia. Si volta verso di me e sta per venirmi incontro, quando Savannah mi si piazza davanti. Qualche mese dopo la partenza di Paris ci sono uscito per un periodo, mi ci trovavo abbastanza bene. Sicuramente è stata un toccasana per il mio umore altalenante è una bravissima ragazza, nonostante quello che si dice di lei in giro. Presto però mi sono accorto che era solamente un chiodo schiaccia chiodo, un modo per alleviare il dolore della perdita e così l'ho mollata. Certo averlo fatto per messaggio non è stato il massimo. Adesso è qui di fronte a me che mi guarda sorridente.

“ Zayn complimenti, la festa è un successo si stanno divertendo tutti moltissimo. “
“ Già, Senti scusa devo andare a parlare con una persona. “
“ E mi liquidi così? Non è carino da parte tua. “

Mi guardo intorno ma di Paris non c'è più traccia. Probabilmente è uscita fuori. Sospiro rumorosamente e cerco una scusa plausibile per liberarmi di Savannah. Resto in silenzio per qualche secondo prima di tossicchiare e pronunciare qualche breve ma coincisa parola.

“ Mi fa piacere averti visto ma devo veramente salutarti, ho delle cose da fare. Bevi e divertiti. “

Prima che possa bloccarmi nuovamente, le do le spalle e mi avvio verso il tavolo delle bevande. Prendo un bicchiere di birra scolandomelo all' istante. Cerco di recuperare un po' di coraggio e abbandono momentaneamente la mia festa, uscendo fuori. Mi guardo intorno cercando una chioma femminile e bingo. Ha la schiena poggiata contro la fredda parete di cemento, le braccia incrociate al petto e una sigaretta nella mano destra. Gli occhi sono vuoti. Mi avvicino togliendole la sigaretta dalle dita,e la butta a terra calpestandola con le mie Nike nuove.

“ Ehi quella era la mia sigaretta. “
“ Lo sai che queste cose ti distruggono i polmoni. “
“ Detto da te è quasi ironico.”
“ Con Savannah non c'è niente. Da un pezzo. “
“ Ah quindi siete stati insieme? Bene, scommetto che a letto è brava. “

Scuote la testa e si allontana dandomi le spalle. Sento crescere dentro di me un senso di rabbia e delusione. Tutto il dolore che ci siamo procurati a vicenda sta traboccando dal vaso chiuso, lentamente piano piano un po' alla volta. Inspiro profondamente e le parole escono come un fiume in piena, prima che possa fermarle.

“ E che dovevo fare? Aspettarti in eterno forse? “
“ Tu non sai come sono andate le cose, faresti meglio a tacere. “
“ Perchè tu non me l' hai spiegate, te ne sei semplicemente andata e non ti sei più fatta viva. “

Il nostro tono di voce si fa sempre più alto, torna indietro avvicinandosi e fermandosi a pochi metri da me. Vedo chiaramente delle lacrime bagnarle le guancie, mi sento in colpa ora perchè è colpa mia se sta così. Il cuore accelera di qualche battito. Mi prende la mani intrecciandole alle sue e i battiti si susseguono uno dopo l' altro sempre più forti, sempre più veloci. Lei mi fa sempre lo stesso effetto, inutile negarlo. Si avvicina sempre più al mio viso fino a far sfiorare le nostre labbra, un vuoto al centro del petto. Si allontana alla stessa velocità.

“ Vedi Zayn non è sempre tutto bianco o nero nella vita e a volte bisogna adattarsi a quello che ci viene imposto anche se noi siamo contrari. “
“ Stai parlando dei tuoi genitori? “
“ Sono figlia unica e tu lo sai e per questo sono sempre stata viziata, non mi sono mai mancati i vestiti firmati, un paio di scarpe in più. Mi hanno riempita di attenzioni e regali e quando hanno visto che avevo un talento mi hanno fatta studiare. Avevano i loro piani per il mio futuro. “
“ E io che c'entro in tutto questo? Perchè ti sei avvicinata a me Paris? Potevi semplicemente lasciarmi stare e non mi sarei innamorato di te e adesso non saremmo costretti a trovarci in questa situazione assurda. “

Sospira silenziosamente per poi annullare le distanze e premere con forza le sue labbra sulle mie. Sgrano gli occhi sconcertati, prima di chiuderli e assaporare quel bacio che aspetto da troppo tempo. Le mie mani finiscono sui suoi fianchi, appena pronunciati stringendoli appena e le sue mi avvolgono il viso. Le nostre bocche danzano insieme e tutto questo è molto di più di quanto avessi immaginato. Si allontana poggiando la fronte contro la mia e cercando di riprendere fiato.

“ Tu sei l' unico che mi ha sempre fatta sentire normale, mi hai sempre trattata con semplicità senza mai aspettarti nulla. Quando ti ho conosciuto ho staccato la spina da tutto quello che era la musica, i miei genitori. C'ero solo io per te e quando i miei genitori mi hanno portata dall' altra parte del mondo non riuscivo a crederci. “
“ Perchè non ti sei opposta? Perchè gliel'hai permesso? “
“ Perchè sono la mia famiglia e hanno solo me. Loro credevano fossi un' ostacolo per una mia carriera futura e non sai quanto ho sofferto ogni giorno la tua lontananza. Non pensare che sia stato facile, perchè non è così e se potessi tornare indietro lo farei.”
“ Perchè sei tornata? Cosa vuoi da me? “
“ Quando ti ho mandato quelle e-mail, bhe ecco l'ho fatto senza pensarci poi quando ho visto che non rispondevi ho riflettuto su tutta la questione e ho capito che ti voglio nella mia vita. “
“ E i tuoi genitori? Credi che ci permetteranno di stare insieme? Se pensi che sia cambiato qualcosa sbagli, loro non ti faranno mai fare un' errore simile “
“ Non mi importa di loro come fai a non capirlo? Sono qui davanti a te, ho fatto più di 8 ore di aereo e ho aspettato per settimane che ti aprissi, che mi parlassi e l'ho fatto perchè ti amo lo capisci questo? Io ti amo. “

Sorrido e dopo averla afferrata per la vita inizio a baciarla e non ho alcuna intenzione di staccarmi. Stavolta lotterò per lei, stavolta me la tengo stretta perchè lei è la mia occasione, la mia chance di essere migliore e non me la lascio portare via.

Risultati immagini per gif liam payneRisultati immagini per gif ashley bensonRisultati immagini per gif zayn malikRisultati immagini per gif ariana grande

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Liam Pov's

 

La vita è una questione di scelta, ogni volta che ne prendi una qualcosa inevitabilmente cambia. Nel corso della mia breve vita ne ho fatte di sbagliate,quella di partire è stata probabilmente la più sbagliata. Ho rischiato di perdere l' unica persona che negli ultimi anni mi ha dato una ragione per vivere, per sorridere, semplicemente per essere me stesso. Certo ho ottenuto quello che volevo, il successo, l' affermazione ma che prezzo stavo rischiando di pagare? La guardo dormire al mio fianco, la pelle nuda delle spalle e il suo splendido corpo avvolto nelle lenzuola. Le sfioro una guancia per poi spostarle i capelli dietro le orecchie, sbatte leggermente le palpebre aprendo quei magnifici pozzi blu dove mi piace perdermi. Mi avvicino facendo toccare appena le nostre labbra per poi approfondire il bacio. Poggiando i piedi a terra mi alzo per andare in bagno, oggi sarà una lunga giornata.
“Vuoi del caffè? So che la mattina non carburi se non ne prendi una tazza. “
“ Lee devo parlarti, c'è una cosa importante che ho bisogno di dirti. “
“ Non possiamo parlare più tardi? Devo assolutamente fare una cosa che andava fatta tempo fa “
“ è una cosa urgente liam non può aspettare. “

“ Sono sicuro che puoi farlo, d' altronde abbiamo aspettato tutto questi mesi per essere nuovamente insieme. Non credo faccia differenza un' ora. Dai vestiti che ti accompagno a casa. “
Annuisce distrattamente raccogliendo i vestiti a terra e dopo esserci fatti una doccia scendiamo le scale, pronti ad uscire di casa. Fortunatamente i miei non ci sono, non mi sembra ancora il momento di dare spiegazioni. Wendy sembra piuttosto nervosa stamane e la cosa mi preoccupa. Ci stiamo frequentando nuovamente tra una settimana più o meno e in questi giorni mi è ha dato l' impressione di essere serena si ma sopratutto assente, sempre con la testa altrove e credo mi stia nascondendo qualcosa. Decido di pensarci successivamente e dopo averla lasciata davanti alla porta di casa, sfreccio verso l' appartamento in città di Shelby. Non sono il tipo di persona a cui piace giocare con i sentimenti della gente e ho capito che lei nonostante tutto si è affezionata a me. Non è giusto nei confronti di quello che prova, continuare a prenderla in giro. La casa è abbastanza grande e spaziosa, vista da fuori sembra una lussuosa villa, inspiro profondamente e dopo qualche secondo busso alla porta in ciliegio. Mi viene ad aprire con un grosso sorriso dipinto sulle labbra ed io mi sento tremendamente in colpa, perchè di lì a poco gli spezzerò il cuore. Si avvicina cercando di baciarmi, ma mi allontano entrando nel salone. Mi guarda con sospetto e decido che non è il caso di tirarla troppo per le lunghe, bisogna essere chiari.
“Senti Shelby credo sia inutile continuare a mentirsi. “
“ Mi stai per dire che è finita vero? Stai con lei?. “
“ Si... “
" Lo immaginavo, l'ho capito da quando sei tornato qui che ti saresti rimesso con lei. Non farò scenate perchè non meriti le mie lacrime. Però ti do un consiglio. Stai attento perchè la piccola tenera Wen non è quella che vuole far credere. “
“ Non ti permetto di parlare così di lei, la conosco da una vita. “
“ Pensi davvero che sia stata sempre sincera con te? “
“ Ma di che cosa stai parlando? “

“ Chiedilo ai tuoi amichetti, sono sicura che loro ti daranno le risposte che cerchi. Ora scusa ma devo chiederti di andare via, devo studiare per il test di domani. “
Sento uno strana sensazione di smarrimento crescermi dentro. Le sue parole insinuano dei dubbi in me e quella probabilità che Wendy mi abbia riempito di bugie, si fa sempre più insistente. Esco da quell' appartamento spaesato e sofferente nel cuore e vado dall' unica persona che può chiarirmi le idee. Dopo venti minuti sono sul divano di casa Horan, con la foto di Wen e Sidney tra le mani. Quella stessa foto che è stata fonte di domande per me, un infinità di volte. Niall è terrorizzato all' idea di aver vuotato il sacco. Alla fine, messo sotto pressione, mi ha rivelato una verità che non avrei mai voluto ascoltare. Wendy aspettava un bambino da me e invece di dirmelo, ha preferito mentirmi per tutto questo tempo. Non so nemmeno come abbia avuto il coraggio di guardarmi in faccia in questi mesi. Non riesco ancora a credere che la ragazza che credevo perfetta, che ho messo sempre al di sopra di tutte, in realtà sia una bugiarda. Sono ferito e deluso e non mi importa quale nobile principio l'abbia spinta a fare ciò, mi ha nascosto la verità e non potrò mai perdonarla.
“ Voi lo sapevate e non mi avete detto niente. Come avete potuto farmi questo?”
“ Glielo avevamo promesso, lei voleva dirtelo Lee credimi, ma i suoi genitori gliel' hanno proibito. “
“ Perchè la giustifichi? Cazzo ha 19 anni è mai possibile che dipenda ancora in questo modo dai genitori? Per una volta nella sua vita avrebbe dovuto imporsi e dirgli di farsi da parte. “
“ Lee per favore ragiona non prendere decisioni affrettate delle quali potresti pentirti in seguito. Dovresti parlarne con lei prima e sentire cos'ha da dirti. “

“ Ho bisogno di prendere aria. Ci vediamo in giro. “
Ripongo la foto sulla mensola in legno ed esco sbattendo violentemente la porta di casa. Sono incazzato nero e niente può fermarmi dal piantare un casino proprio adesso. Ho mandato un messaggio a Wendy chiedendole di incontrarci. Sento una ferita profonda nell' animo che non si rimarginerà molto presto. Mi siedo su una della panchine del parco e ho solo voglia di piangere e urlare. La vedo arrivare e sento un tuffo al cuore, perchè nonostante ce l' abbia a morte con lei, mi farà sempre lo stesso effetto. Capisce subito che c'è qualcosa che non va, dal mio sguardo dai miei occhi che ahimè sono sempre stati in grado di far trasparire le mie emozioni. Si avvicina titubante ed io scatto come una molla, urlandogli in faccia tutto il male che mi ha procurato.
“ Sai devo proprio farti i miei complimenti, sei stata un' ottima attrice. E dimmi un po' pensavi di portare questo segreto con te nella tomba. “
“ D..di c..cosa stai parlando? “
“ Del fatto che eri incinta del mio bambino e me l'hai tenuto nascosto. Ma con quale coraggio la mattina ti guardi allo specchio eh? Con quale coraggio hai guardato me tutti questi mesi sapendo quello che mi stavi tenendo nascosto? “
“ Chi te l'ha detto? “

“ Non importa, la bugiarda in questa storia sei tu gli altri non c'entrano. “
Come se avesse appena ricevuto uno schiaffo, abbassa lo sguardo e delle lacrime iniziano a bagnarle le guance. Non mi importa se la sto facendo soffrire, se le sto facendo male dicendole queste parole, voglio solo ferire e gridare tutto il dolore che provo. Tenta di avvicinarsi sfiorandomi le mani, ma mi ritraggo molto velocemente allontanandomi di qualche centimetro.
“ Non toccarmi. Non devi avvicinarti a me. “
“ Dammi almeno la possibilità di spiegare. Eravamo piccoli e tu volevi disperatamente andare via e fare quel viaggio ed io non volevo essere la causa della tua rinuncia. Non volevo che tu rimanessi con me perchè ti sentivi obbligato. Non volevo che un giorno mi guardassi a vedessi solo una persona che ti aveva impedito di realizzare il tuo sogno “
“ E non hai pensato di chiedere la mia opinione? Eravamo una coppia e in una coppia le decisioni si prendono in due. Come hai potuto anche solo pensare di escludermi da una cosa del genere?Ti rendi conto delle cazzate che fai o no? “

“ Non volevo mentirti e quando sei andato via mi sono pentita e avrei voluto dirtelo, ma i miei mi hanno imposto di non farlo e non ho potuto oppormi. “
Inizio a ridere istericamente e mi avvio verso la mia auto perchè non ho più voglia di stare a sentire le stronzate che mi rifila. Mi corre dietro, cercando di stare al mio passo. Afferra nuovamente il mio polso, mi dimeno liberandomi dalla sua presa e la strattono spintonandola più volte. Poggia male la caviglia cadendo a terra. Non prova nemmeno a rialzarsi, mi guarda con quei grandi occhi blu che ora sono spenti.
“ Forse sarebbe ora che inizi a vivere la tua vita indipendentemente dalla tua famiglia, sei grande abbastanza per fare le tue scelte, quindi non raccontarmi storie non riempirmi di stronzate. Potevi scegliere di dirmi la verità e semplicemente hai deciso di non farlo. “
“ è stato difficile anche per me, tu non sai quello che ho dovuto passare, le cose che ho dovuto affrontare. “
“ Non mi interessa. Voglio solo sapere che fine ha fatto il mio bambino. Scommetto che l' hai dato in adozione dato che non riesci a badare nemmeno a te stessa, d' altronde è per questo che i tuoi ti hanno mandato in terapia. Perchè sei un pericolo per te e per gli altri. “
“ Questo è scorretto da parte tua. Capisco che sei arrabbiato, che vorresti crocifiggermi, ma non puoi dire cose, offendermi in questo modo. “
“ Ne ho tutto il diritto invece. Voglio sapere dov'è quel bambino. Adesso. “

“ L'ho perso...Ho avuto un' incidente con la moto. Sono caduta battendo la testa e ho perso conoscenza. Quando sono arrivata in ospedale avevo una commozione celebrale,sono riusciti a salvarmi ma per il piccolo che portavo in grembo non c'è stato niente da fare.“
Sgrano gli occhi e la bocca mi diventa improvvisamente secca, nella mia testa si susseguono immagini di lei che si schianta e rischia la vita. Lei sdraiata su un letto d' ospedale, priva di sensi. Non riesco a pronunciare una frase di senso compiuto. Rifletto qualche secondo prima di tossicchiare e farmi coraggio.
“ Perchè l' hai fatto? “
“ Pensavo che in questo modo ti avrei sentito più vicino. “
“ Sei solo un' irresponsabile. Non voglio più avere niente a che fare con te. “
“ Non lo pensi davvero, stai parlando in preda alla rabbia. Ti darò un po' di tempo se vuoi ma ti prego non lasciarmi io ti amo Liam. “

“ Lasciarmi? Non può finire qualcosa che non è mai iniziato. Non ti voglio più vedere “
Devo averla definitivamente atterrata, perchè non dice più una parola, non un solo fiato. Il silenzio cala tra di noi e dopo averle rivolto un' ultimo sguardo mi incammino verso la macchina senza più voltarmi indietro.

 

 

 

Sidney Pov's

 

Due settimane dopo.

Sono passate tre settimane dalle festa e due settimane da quando Liam ha scoperto la verità sulla gravidanza di Wendy. Alla fine il vaso è stato scoperto ed è venuto tutto a galla. Tutti sapevamo che prima o poi sarebbe successo e la situazione è molto più grave di quello che pensavamo. Wendy ha provato in tutti i modi in questi giorni a salvare quello che è rimasto del suo rapporto con Liam,, lui però non ne vuole proprio sapere. Non la guarda più nemmeno in faccia, evita qualsiasi tipo di contatto. Non vuole stare nemmeno nello stesso luogo con lei per più di 5 minuti. Abbiamo provato tutti a farlo ragionare, a parlargli e dirgli di dare almeno una possibilità a Wendy, ma non ne vuole sapere niente. In tutto questo caos io ed Harry non abbiamo avuto modo di festeggiare il nostro primo mesiversario. Ho sempre trovato stupido ricordare eventi così, infondo ci conosciamo da una vita, ma credo sia un modo per distrarsi e ci meritiamo un po' di tempo per noi. Tra poco avremo gli esami di fine anno e poi ognuno prenderà la propria strada, probabilmente qualcuno di noi si dividerà. Io però so bene come sarà il mio futuro, ci sarà lui al mio fianco sono pronta a metterci la mano sul fuoco. Sorrido scuotendo la testa e chiudo l' armadietto avviandomi verso i parcheggi per prendere la macchina e andare a casa. Mi fermo improvvisamente sulla soglia dell' aula di matematica apparentemente vuota. Accucciata in fondo alla stanza, con la schiena appoggiata al muro e le ginocchia al petto c'è la mia migliore amica, o quello che ne rimane. Ha i capelli raccolti in una coda scarmigliata, gli occhi gonfi e rossi. Il corpo diventato ancora più esile, è coperto da un paio di skinny jeans e una maglia a bretelle rosa che le va piuttosto larga. Mi avvicino abbassandomi alla sua altezza
“ Che ci fai ancora qui?La campanella è suonata. “
“ Sono stanca Sid, sai oggi ho provato nuovamente a parlare con Liam e sai che mi ha detto? Che per lui sono morta. Mi chiedo come sia possibile odiare così tanto una persona che ti ha dato tanti motivi per amarla. “
“ Non pensa veramente quello che dice lo sai, è ancora arrabbiato devi dargli tempo. Non è facile digerire una cosa così importante, ma ne avete passate tante insieme e il vostro amore è più forte.”

“ Non posso andare avanti così, mi sto distruggendo. Non riesco più nemmeno a studiare e tra poco avremo gli esami. Se non li passo i miei mi uccideranno e non posso permettermi un' altro fallimento. “
Mi avvicino e le cingo il collo spingendola contro di me e stringendola forte. La vedo soffrire come mai e la cosa non mi piace, so che da una parte se l'è cercata ma una seconda possibilità si da a tutti. Si scosta leggermente alzandosi in piedi e pulendosi il tessuto dei jeans. Cerca di darsi un contegno, per quanto le risulta possibile. Respira profondamente e più volte prima di scuotere la testa e rivolgermi un sorriso piuttosto forzato.
“ Starò bene non preoccuparti. Piuttosto dovresti tornare a casa, ti chiamo in serata okei? “
“ Vabbene, ti raccomando cerca di non buttarti giù. Ricorda che ti voglio bene. “

“ Te ne voglio anche io rossa. “
Mi stampa un bacio sulle guance dileguandosi. Mi stringo nelle spalle andando verso i parcheggi, quando vengo bloccata da due mani che mi coprono gli occhi. Le riconoscerei ovunque, metto le mie sopra le sue e mi volto incontrando le sue labbra. Sono morbide e sanno di vaniglia. Intreccia le n ostre dita portandosele alla bocca e baciandone la mia.
“ Hei straniero. Non avevi delle cose da fare oggi? “
“ Ho finito prima e ho pensato di venirti comunque a prendere a scuola. Ho una sorpresa per te. “
“ Di cosa si tratta? “

“ Non fare domande, fidati di me e seguimi. “
Inarco le sopracciglia guardandolo con sospetto mentre mi benda gli occhi, mi apre lo sportello della macchina e mette in modo, partendo per una meta sconosciuta. Sento la fresca brezza accarezzarmi il viso, non ho idea di dove mi stia portando, la curiosità mi uccide. Sono una persona che ama le sorprese, ma allo stesso tempo non riesce a tenere a bada il suo ficcanasare. La mano di Harry tiene ancora ben stretta la mia, dopo una ventina di minuti arriviamo a destinazione. Mi aiuta a scendere dall' auto e finalmente per la mia felicità, mi toglie la benda. Il panorama che mi trovo di fronte è da togliere il fiato. Le onde del mare che si infrangono sul bagnasciuga, un percorso fatto di candele profumate che conduce ad un grande telo bianco. Due cuscini del medesimo colore al centro e petali di rosa sparsi ovunque, rimango senza parole. Non pensavo Harry fosse così romantico.
“ Hai fatto tutto questo per me? “
“ Per noi. Due giorni fa è stato il nostro primo mesiversario, so che è una cosa stupida perchè io e te ci conosciamo da anni ormai. Però ho pensato che ci meritavamo un momento tutto per noi. “

“ Nessuno ha mai fatto una cosa così carina per me. “
Gli butto le braccia al collo e lui mi afferra per i fianchi facendomi volteggiare come una farfalla. Poco dopo siamo sdraiati sul telo, la sua testa poggiata sulla mia pancia e le mie mani tra i suoi capelli. Le mie dita giocano con i suoi ricci e io penso solo a quanto sono fortunata ad averlo nella mia vita. Non ho mai provato niente del genere per nessuno. Nulla di così forte, nemmeno quando ero insieme a Louis. Certo lui è stato molto importante, una parte fondamentale della mia vita e non lo dimenticherò mai. Con Harry però è diverso, ogni giorno è una scoperta, ogni giorno è un giro sulle montagne russe. Ogni volta è come scalare una montagna e la vista da lassù è meravigliosa. Il suo viso si avvicina al mio ed io come sempre mi perdo nei suoi grandi occhi verdi. Lui è il mio rifugio ed io voglio passare tutta la mia vita a guardarlo.
“ Ti amo Styles. “
“ Anche io rossa, tanto. Non hai nemmeno idea di quanto sia grande il mio amore per te. “
Sorrido e dopo averle afferrato la nuca faccio scontrare le nostre labbra. Il bacio si approfondisce e i brividi mi attanagliano lo stomaco. Le sue mani scendono sulla mia vita e il tempo si ferma. Siamo io e lui, il resto non conta.



Risultati immagini per gif liam payne recentiRisultati immagini per gif ashley bensonRisultati immagini per gif harry styles recentiRisultati immagini per gif holland roden recenti
 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Wendy Pov's


È passata un' altra settimana e Liam continua a non volermi parlare, continua a non volermi incontro. Ho cercato in tutti i modi di farmi perdonare, di farmi ascoltare e dargli delle spiegazioni, ma non ha voluto sentire ragioni. Ogni volta che siamo nella stessa stanza, anche per sbaglio, lui cerca un modo abbastanza veloce per dileguarsi. Ha iniziato nuovamente e frequentare ragazze a caso, cambiandone una al giorno proprio come faceva prima di mettersi con me qualche anno fa. Questa situazione mi fa soffrire così tanto che a volte mi manca il respiro, non riesco a sopportare l' idea di averlo perso, di vederlo con altre e sapere che è solo colpa mia. In tutto questo l' unica cosa positiva è che i miei hanno allentato la presa, non mi stanno più addosso come prima. Stanno provando ad essere comprensivi ed io apprezzo davvero il loro sforzo,sto cercando anche di concentrarmi sullo studio. Tutti i pomeriggi mi vedo con Derek e ripetiamo i vari argomenti dei libri, da quando ha saputo quello che è successo mi sta molto più vicino di prima. Oggi è l' ultimo giorno di scuola prima dell' inizio degli esami, dopo ognuno prenderà la propria strada ed io non so proprio cosa ne sarà del mio futuro. Tiro giù dall' armadio l' enorme scatola verde dove ci sono tutti i ricordo legati a quel periodo, ho preso una decisione, non ha più senso che io la tenga. Voglio chiudere questo capitolo una volta per tutte. Prendo la borsa di Gucci blu scendendo le scale, Harry mi aspetta in auto, Sidney ha ripreso la macchina dall' officina in cui era e quindi arriverà a scuola con le sue gambe. Entro prendendo posto sui sedili in pelle sentendomi osservata, gli occhi di mio fratello mi scrutano curiosi e vispi.
“ Quando hai tagliato i capelli scusa? Perchè non me ne sono accorto? “
“ L'ho fatto giovedì e non te ne sei accorto perchè sei sempre fuori con la tua fidanzata “
“ Sei gelosa del tuo fratellone eh? “
“ Non sai quanto, non so come faccia a sopportarti quella povera ragazza. “

“ Perchè sono irresistibile babe e comunque sei splendida Wen. Ti sta benissimo questo taglio. “
Sorrido stampandogli un bacio sulla guancia è veramente dolcissimo. Non ringrazierò mai abbastanza il destino per avermelo regalato. È tutto quello che una sorella potrebbe desiderare, una spalla su cui piangere e le braccia dove rifugiarsi. In pochi minuti siamo nell' atrio, mio fratello si dilegua all' istante avviandosi verso Sidney. Mi allontano un po' andando alla ricerca di Liam e lo trovo con la schiena poggiata contro gli armadietti mentre parla con una ragazza dai capelli rossi, o meglio fa il cretino. Sento il cuore spezzarsi per l' ennesima volta, non so quanto possa reggere una persona a tutto questo. Mi ordino di restare calma e cacciare dentro le lacrime che premono per uscire. Respiro profondamente e mi faccio coraggio andandogli incontro. Non appena incontra il mio sguardo, rimane interdetto per qualche secondo scrutandomi attentamente. Deve essere rimasto colpito dal fatto che ho tagliato i capelli, ne ha sempre amato la lunghezza. Gli è sempre piaciuto passarci le dita in mezzo e accarezzarmeli. Scuoto la testa scacciando quei pensieri e mi rivolgo alla ragazza affianco a me
“ Scusami potresti lasciarci soli? “
“ Tracy non va da nessuna parte. Se non te ne sei accorta stavamo parlando. “

“ Senti Liam ho capito che non vuoi più avermi intorno e non ho nessuna intenzione di importunarti devo solo darti una cosa. Puoi concederti due secondi della tua preziosa vita e che caspita. “
Sbuffa incrociando le braccia al petto e si rivolge alla ragazza dai capelli rossi
“ Ti chiamo più tardi dolcezza. “
Si avvicina stampandole un bacio sulla guancia. Tracy arrossisce imbarazzata e dopo avermi rivolto un' occhiataccia, mi da le spalle allontanandosi. So che è colpa mia se ci ritroviamo al punto di partenza, ma trovo davvero di cattivo gusto comportarsi in questo modo. Pensavo avessimo superato quella fase, che non dovessi più combattere con queste cose e poter risolvere la questione da persone mature. Evidentemente mi sbagliavo.
“ Allora che diavolo vuoi? “
“ Volevo farti avere questa, a te serve sicuramente più che a me. Quella storia per me è un capitolo chiuso. Però è giusto che tu veda queste cose. “
“ Di cosa si tratta? “
“ Lo scoprirai una volta che l' aprirai. Comunque non ti darò più fastidio te lo prometto. Hai vinto tu non mi avrai più tra i piedi. In bocca al lupo per gli esami. “

Gli porgo la scatola e senza aspettare che mi risponda mi volto. Ho un magone alla gola e il cuore non lo sento più, da quanto mi fa male. In questo momento è dolorante, ha smesso di battere. Trattengo a stento le lacrime e mi dirigo in aula. Fortunatamente la giornata scolastica passa piuttosto in fretta, torno a casa e mangio al volo un boccone. Derek sarà qui a momenti, come ogni pomeriggio studieremo insieme, lui è un ottimo studente e mi aiuta a concentrarmi su qualsiasi altra cosa che non sia Liam. Prendo l' album con le nostre foto, le sfoglio e sento le lacrime premere di nuovo sugli occhi. Perchè deve essere così difficile? Sento le guance bagnarsi e mi rifiuto di farmi trovare così dal mio ospite. Dopo qualche secondo si apre la porta della mia cameretta e uno splendido Derek entra con i libri in mano.
“ Ehi bellezza...ma hai tagliato i capelli? Stai benissimo. “
“ Avevo voglia di cambiare. “
“ Hai fatto bene. Allora vogliamo iniziare. “

Annuisco e ci sediamo sul letto iniziando a ripetere tutto quello che ricordiamo. Gli esami inizieranno tra due giorni ed io ho la testa completamente vuota, sono troppo impegnata a pensare a quel cretino. Mi manca terribilmente, mi mancano i suoi baci le sue carezze, ma ormai non ha più importanza. Qualsiasi cosa potesse esserci tra noi è finita e lui non tornerà più indietro. Guardo fuori dalla finestra, la vista dalla mia camera è magnifica ed immersa nel verde.
“ Wen che succede? C'entra ancora Lee? “
“ Anche se fosse cosa cambierebbe? “
“ Hai provato a parlarci di nuovo? Dovrà darti ascolto prima o poi no? “
“ Non vuole più saperne di me Derek devo farmene una ragione ed andare avanti con la mia vita. Ci siamo fatti troppo del male a vicenda. Non ha più senso lottare. “
“ E allora cos'hai intenzione di fare? “
“ Non lo so. Sai ieri mi sono arrivati i moduli da compilare per il college. “
“ Hai già deciso dove studierai il prossimo anno? “
“ Non ho ancora le idee chiare, ma ho lasciato l' università di Stanford tra le opzioni. “
“ Intendi Stanford in California? A 13 ore di viaggio da qui? Ma sei matta? “
“ Cosa ci sarebbe di male? È un ottima università e ci sono dei corsi interessanti. Comunque non ho ancora preso una decisione stai tranquillo. “
“ Mi auguro tu ci rifletta bene Wen...”

Torna con lo sguardo sui libri ed io torno a perdermi tra i miei pensieri. Scegliere il college giusto è una decisione importante che influenzerà il resto della mia vita, che mi renderà la persone che voglio essere in futuro. Allora cosa farò? Scefglierò con il cuore o con la testa?

 

 

 

 

 

Liam Pov's

 

Sono ormai passate diverse settimane, ma il senso di rabbia delusione ed amarezza non ha cessato di essere costantemente presente. Non riesco a guardarla in faccia, non riesco a sopportare la sua voce, tutta la situazione è insostenibile. Non posso negare che lei abbia tentato un riavvicinamento diverse volte e a volermi spiegare ciò che è stato tenuto nascosto per troppo tempo. Forse non sono ancora pronto, ho bisogno di altro tempo. Non riesco a concentrarmi sullo studio, né sulle canzoni né su nulla a dire il vero. La scuola oggi era semivuota nonostante fosse l' ultimo giorno di scuola prima degli esami. Ora sono sdraiato sul letto con la scatola che mi ha consegnato Wendy tra le mani, indeciso sul da farsi. Tentenno qualche minuto prima di aprirla e scoprirne il contenuto. Il mio cuore si ferma e trattengo le lacrime a stento. Ci sono delle tutine da bambino, bavaglini foto di Wendy con il pancione. Prendo tra le mani quella della prima ecografia, sfiorandola con le dita. Incredibile pensare che un' esserino così piccolo possa diventare la tua ragione di vita. Immagino che fare il padre mi sarebbe piaciuto, tornare a casa da scuola e prendermi cura di una creatura così meravigliosa. Fa male pensare di averlo perso per sempre, sapere di non poter far nulla per cambiare quello che il destino ti ha portato via. Dopo essermi soffermato su diverse foto, trovo una lettera in fondo alla scatola, aggrotto le sopracciglia e so che è sua. La prendo e inizio a scorrere con gli occhi
Amore mio, o forse no non dovrei più chiamarti così. Sai non avrei mai immaginato di ritrovarmi a scriverti una lettera un giorno, ma la mancanza di dialogo tra noi mi ha spinta a fare questa cosa che trovo abbastanza stupida adesso. Mi sento ridicola a scriverti cose che vorrei urlarti in faccia. So che ho sbagliato a nasconderti queste cose e credimi quando ti dico che non avrei voluto. Quando ho capito che non eri più con me me ne sono pentita, avrei voluto prendere il primo aereo e raggiungerti ma i miei non hanno voluto. Mi hanno imposto uno psicologo, di andare in terapia e sai bene che se avessero potuto mi avrebbero costretto in tutti i modi. Sono innamorata di te dal primo giorno che ti ho visto, in quell' aula vuota mentre fingevi di essere un' intelletuale, uno che leggeva libri. Sapevo benissimo che non eri quel tipo di ragazzo, ma a me non importava perchè stavi fingendo e lo stavi facendo per me. Ti amo Liam e questo non cambierà perchè tu hai deciso di finirla, non smetterò di amarti nemmeno se dovessi metterti con qualcun' altra, se dovessi finire per maledire il giorno in cui mi hai incontrata. Io ti amerò sempre. “
Sospiro rumorosamente riponendo il foglio di carta nella scatola, qualche lacrima sfugge al mio controllo bagnandomi le guance. Un vero e proprio colpo al cuore, non so cosa fare sono così confuso che ho il voltastomaco. In questo momento solo una persona può aiutarmi,afferro le chiavi della macchina e sfreccio verso casa di Sidney. Dopo venti minuti sono nella camera di casa White, con una rossa comprensiva e sorridente seduta sul letto.
“Sai Liam è stato molto difficile anche per lei, nonostante tu ti ostini a non capirlo, a non volerne sapere niente. Nonostante tutto. Io sono stata la sua spalla, ha pianto con me tante di quelle volte da perderne il conto. “
“ Perchè non me l'ha detto Sid? Potevo aiutarla, potevo starle vicino quello era anche mio figlio. “

“ Lo so e hai ragione ma conosci anche tu i suoi genitori, sai bene cosa pensavano della vostra relazione. I suoi quando hanno scoperto che era incinta non gli hanno rivolto la parola per settimane e a scuola non facevano altro che giudicarla. Hai idea di come si sia sentita? Te lo dico io, una merda. Una vera merda. “
Sospiro rumorosamente perchè mi sento terribilmente in colpa, l'ho trattata da schifo e non immaginavo che lei avesse passato questo calvario. Mi dispiace che le cose siano andate così e adesso sono sicuro che lei non voglia più vedermi, l'ho respinta tante volte. Vorrei però che lei imparasse a staccarsi dai suoi genitori e che gli facesse capire che è lei ad avere il controllo della propria vita e non loro e che è grande per decidere quali sono le cose giuste per lei.
“ Cos' hai intenzione di fare Lee? “
“ Non lo so, ci siamo feriti troppe volte. Ogni volta che siamo insieme finiamo per farci del male e questo non mi va più. Forse solo se siamo separati possiamo essere finalmente felici. “
“ Stai facendo una cazzata. “

“ Forse... grazie per avermi ascoltato ma ora devo andare. Ci vediamo e in bocca al lupo per gli esami. “
Le stampo un bacio sulla guancia e torno a casa con più risposte di prima. È difficile essere me. Mi butto sul letto fissando il soffitto, quando il cellulare inizia a vibrare è il numero del padre di Shelby, nonché mio produttore musicale. Porto l' apparecchio all' orecchio.
Ehi bigboy ho buone notizie per te. In settimana ho avuto un incontro interessante direi. I pezzi grossi della Warner Bros Records sono interessati alla tua musica. Vogliono proporti un contratto che ti permetterà di lavorare con loro in California il prossimo anno. “
Cosa? Stai scherzando? “

Assolutamente. Ci vediamo in settimana per i dettagli. Sei grande Payne.“
Sgrano gli occhi realizzando per la prima volta forse, di quanto successo stia avendo di quanto il mio sogno si stia realizzando. Sarà la cosa giusta?


 




Risultati immagini per gif tyler hoechlinRisultati immagini per gif ashley benson capelli cortiRisultati immagini per gif liam payne recentiRisultati immagini per gif holland roden

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Wendy Pov's

 

Anche gli esami ce li siamo lasciati alle spalle. La scorsa settimana sono finite le prove orali e oggi dovrebbero uscire i risultati. Derek partirà domani per il Dakota e a settembre inizierà il college lì, devo dire che è difficile immaginarlo lontano da qui. Mi mancherà averlo vicino, vederlo tutti i giorni. Posso definirlo come uno dei miei migliori amici, in questo difficile anno scolastico mi ha sempre sostenuta e non lo farebbero in molti. Stasera ci sarà la festa di fine anno, l' hanno organizzata i rappresentati di ogni classe. Liam ed io continuiamo ad evitarci, ogni scusa è buona per darsela a gambe. So che non è un comportamento molto maturo probabilmente, ma le cose stanno così. Parcheggio il Suv bianco perla accanto alla quercia scolastica e mi avvio verso la bacheca dove sono affissi i quadri. La calca degli studenti dei quinti mi copre la visuale, Sidney salta in braccio a mio fratello stampandogli un bacio sulle labbra e stringendolo forte. Sicuramente i loro esami sono andati alla grande, Louis e Niall si battono il cinque avendo raggiunto il 70. Derek mi viene incontro sollevandomi da terra e facendomi volteggiare. I miei piedi toccano terra poco dopo e lui mi stampa un bacio sulla guancia.
“ Ce l' abbiamo fatta Wen, abbiamo preso il massimo. “
“ Oddio, dici davvero? C'è sono riusciuta ad arrivare al 100? “
“ Si genietto incompreso siamo grandi “

Non riesco a credere alle mie orecchie, non pensavo di farcela con tutto quello che ho dovuto passare in queste settimane. Mi butto tra le braccia di Derek lasciandomi cullare da quella dolce sensazione di vittoria, infondo è merito suo se ce l'ho fatta. Ce l' ha messa tutta per farmi concentrare. I miei occhi però vengono catturati da qualcuno, Liam si fa spazio tra i studenti venendomi incontro. Mi volto verso Derek.
“ Liam sta venendo qui, ti dispiace lasciarci soli? “
“ No non preoccuparti, ci vediamo alla festa di stasera? “
“ Certo. A dopo roccia. “
“ A dopo scheggia. “

Rivolge un timido cenno con la mano a Liam e si avvia verso la sua auto. Il suo sguardo si posa su di me, come al solito numerosi brividi mi percorrono la schiena. Il viso sembra più disteso rispetto all' ultima volta che ci siamo visti, sembra rilassato ed io non faccio altro che chiedermi se ha letto la lettera. Incrocia le braccia al petto continuando a guardarmi per poi rivolgermi un sorriso distaccato
“ Volevo farti i complimenti per il risultato. “
“ Grazie...a te com'è andata? “
“ Ho raggiunto il 75 poteva andare meglio..Come stai? “
“ Così...tu? “
“ Così...ci sarai stasera? “
“ Certo, è l'ultima a cui parteciperemo non potrei perdermela. “
“ Perfetto allora ci vediamo stasera. Ciao Wen. “

Si avvicina poggiando le labbra sulla mia guancia. Chiudi gli occhi cercando di assaporare quel momento, erano settimane che non sentivo il suo fiato caldo sulla mia pelle. Il contatto mi fa rabbrividire, restiamo così per qualche secondo prima di allontanarci e proseguire ognuno per la propria strada. Ho un vuoto al centro dello stomaco, erano giorni che non mi sentivo così. Sono bastati i suoi occhi a farmi sentire di nuovo viva. Salgo in macchina guidando per le vie trafficate della città, non so di preciso dove sto andando mi sto lasciando trasportare dall' istinto. Dopo una ventina di minuti sono alla pista di motocross, quella stessa pista che mi ha portato via il mio bambino, quella stessa pista che mi ha tolto tutto quello che mi era rimasto. Mi siedo su quegli spalti spogli che tante volte hanno ospitato spettatori esaltati, qualche lacrima sfugge al mio controllo. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo e tutto il dolore che ho provato è ancora lì. Non so nemmeno come ho fatto a pensare che tutto potesse tornare come prima, come se niente fosse successo. Dei passi veloci si fanno sempre più vicini. Una figura imponente si siede accanto a me, le spalle larghe e i grandi occhi verdi che al sole sono più luminosi. Harry passa un braccio intorno alle mie spalle stringendomi con forza.
“ Ti manca vero? “
“ Da morire...”
“ E allora fai qualcosa invece di stare qui impalata a rimpiangere il passato. “
“ Sarebbe tutto inutile, lui non vuole saperne più niente di me. “
“ La Wendy che conosco io non si sarebbe mai arresa, avrebbe lottato con le unghie e con i denti. Cavoli sorellina ne sei innamorata no? “
“ Più della mia stessa vita.. “
“ E allora muovi il culo perchè stare ferma qui non ti aiuterà. “

Scuoto la testa ma dentro di me so che ha ragione, non è da me starmene buona in un' angolo ad aspettare il corso naturale degli eventi. Liam è l' amore della mia vita e io non posso permettere al destino di dividerci nuovamente, non ora che ci siamo ritrovati. Harry sa sempre scegliere le parole giuste per rimettermi in carreggiata, trova sempre il momento giusto per farmi capire come stanno realmente le cose. Poggio la testa nel suo petto lasciandomi cullare dalle sue carezze, Sidney è fortunata mio fratello è una persona meravigliosa. Lottare per amore non è mai sbagliato e grazie a lui l'ho capito. Nel pomeriggio torniamo a casa ed inizio a prepararmi per la festa di stasera. Penso a tutte le persone che ci lasceremo alle spalle, a questi anni che abbiamo passato tutti insieme, inevitabilmente ci divideremo ognuno prenderà la propria strada e magari tra qualche mese ci saremo già dimenticati dei nostri compagni di scuola. Nessuno di noi sa cosa gli riserverà il futuro, io personalmente ho una paura fottuta. Il domani mi ha sempre spaventata, il pensiero di svegliarmi e non sapere cosa fare della mia vita. Ad oggi però so che voglio passarla con lui ed è già un bel passo avanti. Dopo un' ora sono davanti allo specchio e continuo a fissare la figura riflessa all' interno di questo, non sembro nemmeno io. I capelli arricciati sulle punte, il trucco marcato. Gli occhi sapientemente colorati di una netta e ben definita linea di eyeliner e le labbra molto più rosse del solito. Il vestitino color corallo che ho scelto arriva poco sopra al ginocchio. Scuoto la testa prendendo la borsetta e scendendo le scale. Apro lo sportello entrando in macchina, Harry mi squadra da capo a piedi mettendo su quel sorrisetto furbo che non mi piace affatto.
“Wow sei uno schianto...sai se non fossi mia sorella e non avessi una fidanzata quasi quasi ci farei un pensierino. “
“ Piantala cretino. “
“ Nervosette eh?”
“Sono tesa come una corda di violino. “
“Ehi ehi ehi guardami...avanti solo uno scemo stasera non cadrebbe ai tuoi piedi stai tranquilla okei? Andrà tutto bene. “
“ Spero tu abbia ragione. “

Il viaggio verso la scuola prosegue piuttosto silenziosamente. Troviamo un parcheggio abbastanza largo e ci dirigiamo verso la palestra addobbata a festa. Ci sono luci da discoteca, musica alta e alcool a fiumi. È pieno di gente che fa casino, studenti che si salutano parlano tra loro, mi mancherà tutto questo. Cerco di individuare Liam tra la folla ma ci sono troppe persone. Mio fratello è già appiccicato con le labbra a quelle di Sidney e stanno limonando come se non ci fosse un domani. Louis e Niall stanno parlando con i nostri compagni di classe e Zayn è appartato in un angolo con Paris. Fantastico come al solito sono la sfigata della situazione, fortunatamente riconosco Derek accanto al tavolo del cibo. Mi avvicino poggiandogli una mano sulla spalla, si volta immediatamente rivolgendomi un sorriso.
“ Wen sei veramente un' incanto stasera. “
“ Grazie anche tu non sei male. “
“ Bhe sai è l'ultima volta che vedrò questa gentaglia, ci tenevo a fare una buona impressione. Insomma alla fine hai preso una decisione? In quale college andrai il prossimo anno? “
“ Ancora non lo so, non voglio pensarci al momento, ho altro per la testa. “
“ Tipo Liam? “

Prima che possa rispondere alla domanda, sento una melodia armoniosa provenire dalle casse e una voce familiare prendere possesso della situazione attirando l' attenzione di tutti. Mi volto restando senza fiato per quanto è bello. Non riesco nemmeno a formulare una frase che abbia senso al momento.
“ Spero vi stiate divertendo, questa è la nostra serata, l'ultima volta che avremo l' occasione di vederci e di stare tutti insieme. Sono stati 5 anni meravigliosi e ognuno di voi nel bene e nel male ha lasciato qualcosa dentro me. Detto questo voglio ringraziare una persona, un' amica che è stata veramente preziosa perchè mi ha fatto capire che a volte bisogna lottare se ne vale veramente la pena. “
Il suo sguardo si posa velocemente su Sidney che gli sorride abbracciata ad Harry, corrugo la fronte inarcando le sopracciglia. Il mio cuore inizia a battere più forte quando i suoi occhi si incatenano ai miei. Le sue parole mi colpiscono. Lo guardo mentre afferra la chitarra e sembra voler cantare qualcosa.
“ Vorrei dedicare questa canzone ad una persona speciale che è qui insieme a noi e spero recepisca il messaggio.....

I figured it out, i figured it out from black and white
second and hours maybe the height to take some time
i know how it goes, i know how it goes from wrong and
right silence and sound the day ever hold each other tight
like us the day ever fight like us....
You and I we don't wanna be like them, we can make it till the end
nothing can come between, you and i not even the gods above can
separate two of us, no nothing can come between, you and i.
I figured it out saw the mistake of up and down meet in the middle
there's always room for common ground,i see what it's like
I see what it's like for day and night never together cause you see your things
in a different light like us, did we never try like us?
You and I we don't wanna be like them, we can make it till the end nothing can come between, you and i not even the gods above can separate two of us
Cause you and i we don't wanna be like them we can make it till the end
nothing can come between you and i not even the god above can separate two of us, no nothing can come between you and i...
You and I....”

Delle lacrime salate mi bagnano le guance, la canzone parla di me, di noi. Il mio corpo è scosso da singhiozzi silenziosi. Liam è sempre stato e sarà sempre quella persona in grado di spezzarmi il cuore e ricomporlo nello stesso momento. Abbasso lo sguardo portandomi le mani al petto, non riesco a calmarmi. Derek mi poggia una mano sulla spalla allontanandosi poco dopo, sento chiaramente una presenza che si posiziona di fronte a me. Alzo gli occhi e ne incontro un paio color nocciola. Le sue mani si intrecciano immediatamente alle mie stringendole forte. Ho il viso completamente bagnato ma non importa.
“Sono stato un' idiota e mi dispiace di non esserti stato vicino quando ne avevi bisogno. Ho pensato solo a me stesso. “
“ Dispiace a me di averti nascosto la verità, ma ho avuto paura e non trovavo il coraggio Lee. “
“Shhh...ci siamo ritrovati non credi sia da stupidi e da folli perdersi di nuovo? Io ti amo Wen e questo non potrà cambiare nemmeno se ci dovessero separare miglia di distanza. Voglio stare con te. “

Sorrido perchè quelle sono le parole che ho desiderato sentire da quando ha messo nuovamente piede in città, dopo un' anno siamo ancora qui, ancora io e lui. Si avvicina avvolgendomi la vita con le sue braccia e spingendomi contro il suo petto, dove poggio le mani. Chiudo gli occhi e gli sfioro le labbra prima che lui approfondisca il bacio e si trasformi in qualcosa di magico. Siamo due facce della stessa medaglia.

“Perchè alla fine chi si appartiene si ritrova anche dopo che ci si è persi quasi del tutto. “

Risultati immagini per gif liam payne recentiRisultati immagini per gif ashley benson capelli cortiRisultati immagini per gif liam payne recentiRisultati immagini per gif ashley benson capelli corti


 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Epilogo ***


*Due anni dopo*


È strano come le cose possano cambiare in poco tempo e questi anni ne sono stati la dimostrazione. Se qualcuno tempo fa mi avesse detto che il destino sarebbe stato così, probabilmente mi sarei messa a ridere. Alla fine ho deciso di frequentare la Stanford University e Liam ha girato la California con il suo tour. Non mi ha mai fatto mancare nulla però, la sua presenza è sempre stata costante, mi ha chiamata ogni volta che poteva, mi ha sempre scritto. Ora finalmente dopo cinque lunghi mesi di assenza è tornato, averlo di nuovo accanto è una sensazione bellissima. Sentire le sue braccia che mi stringono, la sua pelle che si mescola con la mia, il suo odore che ormai è casa. Abbiamo preso un' appartamento in periferia nel quartiere di Santa Clara è piuttosto modesta, ma noi siamo felici così. Le cose sono cambiate anche per gli altri, Zayn e Paris hanno aperto un bar a Londra e gli affari gli vanno alla grande. Niall ha ufficializzato la sua storia con Liz, una ragazza conosciuta appunto l' ultimo anno di liceo. Louis è volato a Los Angeles e si è iscritto all' indirizzo di medicina legale, la sua vita sentimentale al momento è praticamente inesistente ma lui sta bene solo. Anche per Derek la vita è migliorata notevolmente, lo sento tutti i giorni. Gioca in una prestigiosa squadra di basket del Dakota ed è il quaterback più quotato, ha da poco intrapreso una relazione con una ragazza deliziosa, si chiama Joan ed è di qualche anno più grande ed è un avvocato di successo. Oggi però è un giorno speciale, il mio fratellino ha preso un' importante decisione qualche mese fa e adesso quel desiderio si realizzerà. Sidney ed Harry convoleranno a nozze, si amano follemente e vogliono formare una famiglia in futuro. Il matrimonio si svolgerà a Londra dove siamo già da qualche settimana.Sinceramente non mi aspettavo che in due anno potessero cambiare così tante cose tutte insieme. Sono davanti lo specchio mentre cerco di tirare su la lampo del vestito che ho fatto fatica ad infilare. Due mani si poggiano dietro la mia schiena sfiorandola appena, chiudo gli occhi avvertendo un brivido. Le sue labbra si posano sul mio collo.
“ Lascia che ti aiuti. “
Preme la bocca sulla pelle lasciata scoperta dall' abito scorrendo le braccia con le dita fino ad arrivare alle mie mani, le intreccia con le sue. Mi volto trovandomi a pochi centimetri dal suo magnifico viso, rimaniamo a guardarci qualche secondo negli occhi. Mi avvicino portando le braccia dietro al suo collo e sfiorandogli le labbra. Il bacio diventa subito qualcosa di magico, ci fondiamo talmente tanto da sembrare una cosa sola. Le sue mani scendono sulla mia vita e le mie finiscono tra i suoi capelli. Non so per quanto tempo andiamo avanti, ma quando ci allontaniamo siamo senza fiato. Poggia la fronte contro la mia stampandomi un altro bacio.
“ Lee lo sai che se continuiamo faremo tardi vero? “
“ Si ma non posso farci niente Wen sei bellissima. “
“ E tu sei bugiardo, ormai non mi entra più niente. Sto diventando una balena. “
“ Sai che non è vero, sei sempre stupenda e poi è per una giusta causa. “

Poggia la mano destra sulla mia pancia accarezzandola appena. Metto la mia sopra la sua sorridendo dolcemente.
“ Papà non vede l' ora di tenerti tra le braccia piccolina. Sarai la bimba più bella che si sia mai vista. “
“ Senti papà che ne dici di andare che siamo in un ritardo pazzesco? “
“ Hai sentito la mamma? Dobbiamo andare. “

Mi stampa un bacio sulla pancia e dopo aver preso la mia mano entriamo in auto dirigendoci verso la sala del ricevimento. In una ventina di minuti siamo lì. Lascio Liam con gli altri invitati dirigendomi verso la saletta che fa da camerino per la sposa. Entro nella stanza, Sidney è davanti allo specchio e sta finendo di truccarsi è bellissima. Non l'ho mai vista così radiosa. Si volta avvicinandosi e mi abbraccia di slancio. Ci allontaniamo di qualche centimetro.
“ Ci credi finalmente questo giorno è arrivato. Penso di averlo sognato da quando ho 16 anni. “
“ Sarà ancora meglio di come l' hai sempre immaginato “
“ Sai io ti devo ringraziare. Se non fosse stato per te che mi hai sempre dato il coraggio di lottare per questo amore. “
“ Io ti ho dato solo una spinta, hai fatto tutto te “
“ Sei la mia migliore amica Wen e ti voglio un bene che non hai idea. “
“ Anche io rossa lo sai, allora siamo pronte sposa? “

Annuisce asciugandosi le lacrime sfuggite al suo controllo. In chiesa la banda di violini intona la marcia nunziale, mentre lei cammina lungo la navata seguita da noi damigelle d' onore e dai testimoni di nozze. Mio fratello è infondo all' altare con gli occhi lucidi, trema come un bambino ed è molto emozionato. Il suo sguardo mentre osserva la donna che ama è inconfondibile, completamente affascinato da lei, dalla sua figura, dai suoi occhi dalle sue labbra. Non l'ho mai visto così bello in vita mia. Guardo Liam che mi fissa sorridendo come un' ebete, scuoto la testa concentrandomi sulla cerimonia.
“ Siamo qui oggi per celebrare l' unione di questi due giovani ragazzi. L' amore oggi è cosa rara, quando si incontra la persona giusta, quella persona che ci completa e decidiamo di intraprendere un percorso insieme dobbiamo essere sicuri che è la cosa che vogliamo per tutta la vita. Questi due ragazzi si amano e io sono molto felice di unirli in matrimonio. Vuoi tu Harry Edward Styles prendere come tua legittima sposa la qui presente Sidney Kimberly White e promettere di amarla e onorarla nel bene e nel male, in salute e in malattia per il resto della tua vita? “
“ Si lo voglio, lo voglio da morire. “
“ E tu Sidney Kimberly White vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Harry Edward Styles e promettere di amarlo e onorarlo nel bene e nel male in salute e in malattia e in ricchezza e povertà per il resto della tua vita? “
“ Lo voglio da quando l'ho conosciuto la prima volta. “
“ Bene, con i poteri conferitemi dallo Stato e dall' ordine ecclesiastico io vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa. “

Harry si avvicina prendendo il viso di Sidney tra le mani e premendo le labbra sulle sue, da vita ad un meraviglioso bacio. Loro è come se si toccassero senza farlo realmente, come se le loro anime fossero comunque capaci di sfiorarsi pur non facendolo. La chiesa si riempe di gioia e calore, e gli invitati si spostano nella magnifica sala scelta per il ricevimento. Tavole imbandite con ogni ben di dio, mazzi di fiori e ad ogni tavolo un segnaposto colorato, hanno fatto le cose veramente in grande. Mi guardo intorno alla ricerca di Liam e mi imbatto in un paio di iridi verdi. Un ragazzone di circa 1.83 mi si piazza davanti, fisico asciutto fasciato da uno smoking scuro e un sorrisone da una parte all' altra. Lo riconoscerei ovunque, gli butto le braccia al collo stringendolo abbastanza forte.
“ Deerek ma che ci fai qui, non pensavo riuscissi a venire al matrimonio. “
“ Non me lo sarei perso per niente al mondo, sai che nessuno di noi a scuola avrebbe mai pensato che un giorno tuo fratello si sarebbe seriamente sposato. “
“ Già non l' avrei detto nemmeno io, ma è successo. Ti trovo in formissima, Joan dove l' hai lasciata? “
“ Oggi aveva un caso di fondamentale importanza al tribunale, un' udienza urgente sarebbe andata per le lunghe. Invece devo dire che a te ti trovo molto incinta. A che mese sei? “
“ All' ottavo, questa bimba è il regalo più grande per noi. Liam è già entrato perfettamente nel ruolo di padre. “
“ Sarete degli ottimi genitori. “

Il nostro discorso viene interrotto da un picchiettare continuo sul bicchiere in vetro. Ci voltiamo tutti in direzione del suono appena emesso, Harry alza il calice colmo di champagne ed invita gli altri a fare altrettanto. Accanto a lui più radiosa che mai c'è Sidney. Lui tossicchia appena prima di prendere in mano il microfono e lasciarsi andare ad un discorso piuttosto commovente.
“ Voglio ringraziare tutti voi oggi per essere qui, con qualcuno ho condiviso banchi di scuola, lunghe e interminabili ore o semplicemente la fila alle mensa. Con altri ho passato una vita intera. Nessuno si aspettava sicuramente di vedermi qui, con affianco una delle donne più belle che i miei occhi abbiano mai visto. Incontrare te è stato come conoscere me stesso per la seconda volta e la cosa più bella è amarti giorno dopo giorno esattamente come il primo. Ti amo Sid. “
La rossa si scioglie in un fiume di lacrime e le loro labbra sono ancora lì,ancora una volta a rincorrersi. Scuoto la testa asciugandomi il viso e vado alla ricerca del mio uomo, che trovo al tavolo delle bevande. Si volta come se avesse avvertito la mia presenza, mi regala uno di quei sorrisi che mi mandano fuori di testa ogni volta. Mi afferra per i fianchi portandomi pericolosamente vicina alle sue labbra e poi mi bacia con una tale foga che mi lascia senza fiato.
“ Ciao anche a te..”
“ Gran bel discorso il tuo fratellino, ha perso proprio la testa eh. “
“ Così pare...e tu Payne? Sei ancora lo stronzo fuggitivo o il cantante playboy che ruba i cuori di milioni di ragazzine? “
“ Io sono pazzo di te, lo sono ora e lo sarò tra 5 10 20 anni quando ti guarderai allo specchio e vedrai le prime rughe affiorare sulla tua pelle. Quando ti nasconderai dagli occhi degli altri io ti amerò ancora e ti troverò più bella di prima. “
“ Ti ricordi la promessa che ci siamo fatti quando siamo tornati insieme? Nonostante tutto per sempre? “
“ Per sempre scricciolo. “

Le nostre labbra si rincorrono ancora una volta, le nostre lingue danzano insieme. Le sue mani sulla mia vita e le mie tra i suoi capelli. L' amore è così, arriva all' improvviso ti sfonda le finestre di casa e ti porta da chi vuoi. Da tutta questa storia ho imparato che puoi fingerti un' altra persona, puoi fingere che i sentimenti svaniscono. Puoi cancellare il passato e nasconderti, ma quando ci si mette di mezzo il destino tu non hai il potere di fare nulla. Le vite di tutti noi sono cambiate e nessuno pensava di arrivare dov'è ora ma se c'è una cosa che adesso sappiamo è che ognuno merita il suo lieto fine....

THE END.


Risultati immagini per gif liam payneRisultati immagini per gif ashley bensonRisultati immagini per gif harry stylesRisultati immagini per gif holland rodenRisultati immagini per gif zayn malikRisultati immagini per gif ariana grandeRisultati immagini per gif louis tomlinsonRisultati immagini per gif niall horanRisultati immagini per gif Tyler Hoechlin








Ebbene si siamo arrivate alla fine di questa storia che per me è stata magnifica. Mi dispiace sicuramente averla conclusa così presto, all' inizio quando ho cominciato a scriverla avevo tantissime idee e avevo in mente di farla molto più lunga e complessa. Poi però ho avuto dei blocchi le idee sono andate via via scemando e per non rovinarla o non portarla a termine come la maggior parte delle mie storie ho deciso di accorciarla ed ecco il perchè dei soli diciassette capitoli. Questa storia come un pò tutte quelle che ho scritto e scriverò è stata come un figlio, ho pianto ho riso e ci ho messo davvero tutta me stessa. Io ringrazio quelle poche mi hanno seguito e recensito, ma anche chi ha solamente dato un' occhiata in silenzio senza dire la sua. Spero di avervi rese felici e niente se volete continuare a seguirmi potete farlo su Wattpad sono @_Sunoned e non so se a breve o tra un pò posterò delle storie anche li, mi farebbe piacere avervi anche li. Un bacio a tutte voi siete state veramente magnifiche. Vi porto nel cuore.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2933258