Odio il sexy no jutsu!

di TheTwinSisters
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** riorganizzare il tutto ***
Capitolo 2: *** La nuova arrivata ***
Capitolo 3: *** Nei panni di Aisuna ***
Capitolo 4: *** Arrivo a Suna ***
Capitolo 5: *** Popi! ***
Capitolo 6: *** Disavventure tutte al femminile ***
Capitolo 7: *** tra confessioni shopping e passeggiate ***
Capitolo 8: *** Prima notte nel dormitorio delle kunoichi ***
Capitolo 9: *** Tramonto ***
Capitolo 10: *** Vigilia della Festa ***
Capitolo 11: *** Operazione Trucco ***
Capitolo 12: *** Notte in Discoteca ***
Capitolo 13: *** Le ovvie conseguenze ***
Capitolo 14: *** Thè caldo alla lavanda ***
Capitolo 15: *** The 'beauty' day ***
Capitolo 16: *** Orsetto ***
Capitolo 17: *** Gelato e disavventure casalinghe ***
Capitolo 18: *** Un inaspettato appuntamento ***
Capitolo 19: *** Picnic tra i fiori e pene d´amore ***
Capitolo 20: *** Omicid-...disastro alle terme ***



Capitolo 1
*** riorganizzare il tutto ***


Odio il sexy no jutsu!

Salve siamo Violetta e Dark Gaara, questa è la nostra prima ff a quattro mani.

Buona lettura.

 

Booom

 

Minuti di interminabile silenzio echeggiavano nell’aria.

 

Ninja di diverso livello si guardavano intorno confusi.

 

I nemici scomparsi lasciando solo un alone di fumo come copie appena colpite da un kunai.

 

<< Cosa succede? >>

<< Abbiamo vinto? >>

 

Un brusio di voci occupava sempre di più quel silenzio.

Forse il nemico aveva solo finto, e in realtà si stava preparando ad attaccare non appena avessero abbassato la guardia? O aveva cambiato obiettivo?  O semplicemente si era reso conto che non poteva nulla contro tutto il mondo dei ninja riunito contro di lui?

 

Gaara osservava il punto dov’era avvenuta l’esplosione, lieve ma distinta sentì la voce di suo padre.

 

<< Affido tutto a te, figlio mio. >>

 

Ne era certo, era stato lui ad aiutarli.

 

Ma il nemico non poteva essere tanto debole, quella pace era solo temporanea.

 

 

I kage decisero di riunirsi a Konoha .

 

<< La situazione è  critica, nonostante il nemico si sia “ritirato” >> annunciò lady Tsunade.

<< E cosa facciamo?! Non possiamo stare a rigirarci i pollici!! >> urlò il Raikage sfasciando il tavolo per l’ennesima volta.  

<< Nessuno sta pensando di fare questo , sommo Raikage >> parlò Gaara, mentre Tsunade bestemmiava per via del tavolo nuovo appena rotto.

<< Calmatevi intanto, lady Tsunade e sommo Raikage >> cercò di placare le acque la Mizukage.

<< Quello che sto cercando di dire, visto la situazione incerta, è di riorganizzare il tutto >>  propose il giovane Kazekage.

<< In che senso riorganizzare tutto, ragazzo? >> chiese lo Tsuchikage.

<< Dato che ancora non sappiamo se il nemico deciderà di riattaccare o meno, non possiamo continuare a lasciare i nostri villaggi scoperti per esempio. Inoltre, ora che siamo più informati riguardo le strategie del nemico, penso sia opportuno risistemare anche gli eserciti in modo più adeguato. Propongo di tenerci in contatto tramite ambasciatori >>

<< Sono d’accordo con te moccioso >> rispose  lo Tsuchikage .

<< Anche per me va bene >> Dissero lady Tsunade e la Mizukage.

<< E’ sempre meglio di non far nulla. Sono anche io d’accordo >> annunciò il Raikage.

 

I Kage ritornarono nei rispettivi villaggi, sia per rafforzare le difese interne, sia per riorganizzare l’esercito dei ninja.

 

 

Lo Tsuchikage dopo aver impiegato cinque giorni di viaggio arrivò davanti le mura del suo villaggio. Lui e la sua squadra si fermarono per una breve sosta.

 

<< Ci abbiamo messo quasi il doppio del tempo, jiji >>

<< Zitta, infondo non abbiamo un limite di tempo >>

<< Potevi farti portare in braccio da Akatsuchi, come l’altra volta, jiji ormai la schiena non può reggere simili sforzi >>

 

Il kage allungò il braccio per riprendere il suo bagaglio poggiato a terra qualche istante prima.

 

<< Smettila non ho bisogno di… >>

 

CRACK

 

Un urlo disumano si diffuse per tutto il paese della terra.

 

 

 Intanto anche la  Mizukage aveva fatto rientro al suo villaggio. Il vecchio consigliere, li salutò tutti e tre con grande gioia.

 

<< Finalmente siamo arrivati. E’ stata fatta la proposta di ri-organizzare gli eserciti. >> Li informò Ao, una delle guardie del corpo della Mizukage.

 

<< /Finalmente…la proposta…di matrimonio..?/ >>

 

<< Mi fa piacere.  Ma temo  che ci vorrà del tempo, per organizzare una cosa del genere >>

<< Certo, è normale.. >>

 

<< /Ci vorrà del tempo..per la proposta…di matrimonio..? >>

 

<< L’importante è che.. >>

<< Ao stà zitto o ti ammazzo >>  Gli sibilò la Mizukage nell’orecchio, facendo  venire un brivido freddo al giovane ninja.

 

 

Il Raikage, dopo tre giorni di viaggio, arrivò finalmente alle porte  del paese del tuono, che dava anche il nome alla sua carica.

 

<< Sommo Raikage, finalmente siete arrivati >> li salutò uno dei consiglieri.

<< Abbiamo delle decisioni importanti da riferirvi >> annunciò uno delle guardie del corpo del Raikage.

<< Sbrigatevi, andiamo nel palazzo! >> gridò il Raikage, squarciando il portone del suo stesso palazzo per entrare.

<< Oh no di nuovo!! Ma non può entrare dalla porta?! Io mi sono stufata di far riparare tutto ogni volta! >> si lagnò la segretaria del Raikage.

 

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Capitolo 2
*** La nuova arrivata ***


                            La nuova arrivata!

Ecco a voi il secondo capitolo della nostra storia. Speriamo sia di vostro gradimento! :) Detto ciò, vi auguriamo buona lettura!!

Intanto a Konoha.

 

<< Allora Kazekage, queste sono le ultime pratiche, spero non le sia dispiaciuto rimanere … >>

<< Si figuri, era mio dovere come capo dell’esercito, e poi in fondo il mio è il villaggio più vicino rispetto alla foglia >>

<< Ma la sua scorta… >>

 

Gaara si alzò dalla sedia.

 

<< Kankuro aveva un’urgenza con le sue armi, e Temari farà da guida all’ambasciatore di Konoha, mi sembra il minimo dopo il trattamento che ha ricevuto qui durante l’esame dei chunin, non si preoccupi tornerò solo al villaggio >>

<< Allora arrivederci Kazekage >>

 

Gaara si alzò dalla sedia.

 

 << A presto >>

 

Tsunade attese con trepidazione la porta chiudersi davanti a se.

 

<< Shizune >>

<< Si Lady tsunade? >>

<< Portami immediatamente il mio litrozzo di sakè! >>

 

 

Gaara stava passeggiando nella via principale di Konoha, anche a Suna c’era un allegro via vai di gente, ma doveva ammettere che lì l’aria era più… frizzante!

 

<< Naruto-san, Naruto-san! Preparati per l’intervista del secolo! >>

<< Adesso basta lasciami in pace! >>

 

Svoltò l’angolo e capì il perché.

Un ragazzino con una macchina fotografica stava infastidendo non poco un esaltato biondino.

 

<< Allora fratello Naruto è vero quello che si dice in giro? >>

<< Konohamaru smettila con queste scemenze! Devo andare ad allenarmi!! E voglio sfidare pure Gaara prima che parte! >>

<< Rispondi solo a una domanda: è vero che, come dice Sai, hai il #### piccolo??>>

 

<< /Sono queste le interviste che si fanno a Konoha..?/ >> si chiese il Kazekage leggermente imbarazzato.

 

<< Dì un po’ Konohamaru vuoi farti ammazzare? >>

 

Il ragazzino si mise a ridere.

 

<< Aaah se ti prendo! >>

<< Ahahah che cos’hai intenzione di fare? >> il ragazzino gli fece la linguaccia.

<< Vediamo come ci si sente ad essere davvero una femminuccia… >>

 

Il suo piano era perfetto; aveva sviluppato una bella tecnica di cui non sarebbe stato affatto facile liberarsi per un po’ di tempo, ed era perfetta per punire quell’insolente di Konohamaru…

 

Gaara osservava divertito la scena… ma purtroppo aveva poco tempo e doveva andare.

 

<< Naruto! Volevo salutart… >>

 

<< Oiroke no fuuin >>

 

Successe tutto troppo velocemente.

Konohamaru deviò abilmente il colpo, il quale centrò in pieno il giovane Kazekage di Suna.

 

<< Ecco adesso sei incastrato in un corpo da… >>

 

Naruto spalancò gli occhi.

 

Oh no!

 

Distesa a terra una splendida giovane dai lunghi capelli rossi, e dalle ancor più lunghe e seducenti gambe si stava riprendendo dalla botta: era nuda circondata solo da nuvolette a coprire le zone off limits.

 

<< Ahi >>

 

A Konohamaru partì una forte emorragia al naso.

 

<< Posso sapere perché mi fissate? >>

 

Ok, da quando la sua voce era così sexy e femminile?

Risposta alle recensioni:
Violetta userà il colore viola per rispondere alle recensioni, Dark Gaara invece utilizzerà il blu.

Uri:
Grazie sono felice ti sia piaciuta e grazie infinite per averla aggiunta alle seguite. Non ti deluderemo. ciiiiau
Ti ringrazio mille per averci messo nelle seguite :) Spero che anche il secondo capitolo ti sia piaciuto! ^^ Per quanto riguarda l'idea, il merito è tutto di Violetta!! :)



SabakuNoLile:  
Grazie 1000 per i complimenti, sono contenta che ti sia piaciuta... in effetti ci (mi ) piace  tartassare il piccolo panda... per fortuna gaby (Dark Gaara) mi tiene sotto stretto controllo!
Ti ringrazio tanto per il complimenti! :)  Ti assicuro che Gaara ne vedrà delle belle, povero disgraziato! XDD Spero che anche il secondo capitolo ti sia piaciuto! A presto! :)

 

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Capitolo 3
*** Nei panni di Aisuna ***


Nei panni di Aiusuna

 

 

Il Kazekage diede un rapido sguardo al suo corpo.

 

<< Oh no! Nononono! >>

 

Naruto era in piena crisi.

 

<< Non ti preoccupare Gaara! Ora sistemiamo tutto! >>

<< ORA sistemi tutto! Come si annulla questa diavoleria? >>

 

La voce del biondino andava scemando.

 

<< Eeemmm ecco… io non.. io non emm so.. >>

<< Come? >>

<< IO NON LO SO! E’ la prima volta che mischio le due tecniche: quella seducente e quella del sigillo! >>

<< Io devo tornare a Suna! >>

 

Konoamaru intanto se l’era candidamente data a gambe, lasciando i due … emmm ragazzi soli.

 

Gaara si era rimesso (rimessa?) in piedi, e Naruto si era affrettato a coprirla con la parte superiore della sua tuta, per fortuna fungeva da vestito.

 

<< E ora come pensi di risolverla Naruto? >> Gaara era evidentemente in collera col biondino.

<< Dai Gaara, tranquillo! Tornerà tutto come prima te lo prometto!! E poi guardati, sei uno schianto! >> sfuggì al biondo, che si reso conto solo dopo ciò che aveva appena detto.

<< Cos’hai detto? Uno schianto?! Ti schianto io tra qualche parte se non stai zitto!! >>

 

Per fortuna l’appartamento del biondo, anche se diroccato era ancora intatto e soprattutto vicino a dove si trovavano i due.

Durante il tragitto non incontrarono nessuno.

 

 

<< Duuunque >>

 

Gaara era seduto sul letto del ragazzo, col carattere che dava sul nero in modo esponenziale.

 

<< Questa maglietta ti va bene? E’ color sabbia, tu con la sabbia ci fai pure il bagno... >>

<< Naruto dammi la maglietta prima che ti ammazzo! >>

<< Sisi..oddio non si può neanche scherzare... pigliati pure sti pantaloni, che sono l’unico paio nero che ho... gli altri sono tutti arancioni… >>

 

Gaara osservò i due straccetti che gli aveva passato il ragazzo, storse il naso, poi si alzò togliendosi la tuta precedentemente datagli dal biondo.

Per poco a Naruto non venne un collasso.

 

<< CHE DIAMINE FAI? >>

<< Mi cambio no? >>

<< Aspetta almeno che mi giro, non passi certo inosservato con quelle gemelle! >>

 

Gaara si trattenne dal dargli un pugno, si vestì in fretta.

 

<< Ehm.. Gaara.. dovresti comprarti qualcos’altro, io non ne ho in casa.. >>

<< Cosa intendi Naruto!?>>

<< Che non ho un reggiseno in casa... >>

<< Cosa?! Reggi-?! Oh mio Dio, voglio morire!!>> urlò il Kazekage in preda alla disperazione.

<< Gaara tranquillo, possiamo chiedere a Sakura-chan di prestartene uno se non vuoi comprarlo!>>

<< Naruto ma sei rin@#£/ito?! Andiamo da Sakura e le chiediamo: ciao Sakura-chan non è che avresti un reggiseno da prestarmi?! >>

<< Era solo un idea... >>

 

Il Kazekage si sdraiò sul divano. Oddio che in che macello era finito per colpa del biondo... E cosa sarebbe successo se gli altri kage avessero saputo di tutto ciò? Non osava pensarci.

 

<< Bene, adesso, di grazia, quando potrei riavere il mio corpo? >>

 

Naruto tremava leggermente.

 

<< Emmm ecco, purtroppo è difficile trovare un modo per sbloccare la tecnica, per via del sigillo… >>

<< E io che dovrei fare? Sono il kazekage! Devo tornare nel mio villaggio a compilare documenti (cercasi anche: scartoffie) e a riorganizzare le difese! Tutti i ninja mi aspettano entro domani, se non mi vedono sarà il caos! >>

 

Naruto osservava shockato l’amico… in vita sua non l’aveva mai visto spiccicare più di due parole.

 

<< Naruto comincio a vagliare l’idea di picchiarti >>

<< Senti, non puoi mandare una lettera dicendo che resti qui? >>

<< Assolutamente no! Devo tornare, è un mio dovere >>

 

Il ragazzo sbuffò.

 

<< Ascolta, proverò ad andare dai rospi, in fatto di sigilli sono degli esperti ma non ho idea di quanto tempo ci vorrà! >>

 

Non restava che una soluzione, tornare a Suna con quel corpo.

 

<< Gaara stavo pensando… devi trovarti  un nome >>

<< Ho già un nome. Me l’ha dato mia madre >>

<< Non intendo quello scemo.  Mica puoi  andare in giro da donna e dire : salve sono Sabaku no Gaara! La gente ti prenderà per un’esaurita! >>

 

Naruto aveva ragione. Avrebbe perso la sua dignità. O forse l’aveva già persa…

 

<< D’accordo.. che proponi? >>

<< Che ne dici di... Aiko? >>

<< Che schifo >>

<< Ok ok, che ne dici di... Shizune? >>

<< Schifo al quadrato >>

<< E di… Aisuna? >>

<< Questo è accettabile. Vada  per questo >>

<< Allora è deciso! Sarai Aisuna del villaggio della terra! >>

<< Del villaggio della terra? >>

<< Certo Gaara! Non desterai sospetto così, ecco tieni questo coprifronte che ti copre anche il tatuaggio che hai in testa, l’ho trovato abbandonato tornando qui>>

<< Ma tu collezioni i coprifronte ora? E va bene. Ora devo proprio andare. Spero che a Suna non mi riconosca nessuno... >> Sospirò il Kazekage.

<< Vedrai Gaa-ehm Aisuna! Andrà tutto bene!! >>

 

Il Kazekage si avviò pian piano, sentendosi leggermente a disagio in quella nuova situazione. Sarebbe mai riuscito a ritornare come prima?

 

 

---

 

Ringraziamenti (si ricorda viola violetta e blu dark-gaara):

 

uri: Grazie tante XD Già il povero biondo ci mette tutta la buona volontà ma 90% delle volte combina disastri, sono contenta che il capitoletto ti sia piaciuto, a presto ciao J

Grazie mille per i complimenti! ^ ^ Il litrozzo di sakè è stata una trovata geniale da parte di violetta ! X D Spero che ti piacerà in egual modo anche questo capitolo! ciao ciao : )

 

sabakunolile: eh sì ora con Gaara in belle condizioni ne vedreme delle belle! XD  Tsunade è Tsunade, da lei non ci si può aspettare altro!  E violetta ha saputo cogliere in pieno quel suo aspetto! : ) Nono per carità, nessuno finirà in ospedale..spero X D  E grazie mille per i complimenti! :)

Grazie 1000 J si finalmente il panda ha tirato fuori il suo vero io (è_é nd Gaara) e questo è solo l’inizio per lui ihihh. Riguardo la battuta del sakè ti ringrazio ma ti avverto che 90% delle risate te le farai grazie a dark-gaara. Ciaooo e a presto J

 

Grazie anche a:

 

mirella_91

TheCristopher94

 

Per aver messo la ff nelle preferite e

 

1 - alvigi 
2 - aryannads 
3 - digreg 
4 - 
Lady Ghost 
5 - 
Mente libera 
6 - SabakuNoLile 
7 - SabakuNoMe 
8 - 
uri 

 

Per aver messo la ff nelle seguite e

 

Shizue Asahi per aver messo la ff nelle ricordate (attendiamo suggerimenti)

 

Per aver messo la ff in quelle da ricordare.

 

E tante grazie anche a chi legge! J

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Capitolo 4
*** Arrivo a Suna ***


                                    Arrivo a Suna

<< /Come ho fatto a finire in un simile disastro?/ >>

 

Il Kazekage era davanti le porte di Suna, di fronte a lui, la meravigliosa luce del mattino di andava diradando in ogni direzione.

 

<< Identificarsi prego >>

 

Accidenti!

 

Vide Genta, un ninja di ronda avvicinarsi lentamente.

 

Pensa Gaara pensa.

 

<< Mi chiamo… Aisuna… sono l’ambasciatrice del villaggio della terra >>

 

Genta sembrava insospettito.

 

<< Non attendevamo altri ambasciatori oltre quello di Konoha >>

 

L’inconfondibile sangue freddo di Gaara non lo tradì.

 

<< Lo Tsuchikage e il Kazekage preferiscono mantenere i loro villaggi in contatto, devo riferire qualsiasi movimento al mio kage >>

 

Il ninja assottigliò lo sguardo.

 

<< E dov’è il Kazekage? >>

<< Tarderà… non mi ha riferito i dettegli >>

<< Genta! Ricorda che siamo alleati ora, piantala di essere così sospettoso. Signorina Aisuna benvenuta, prego entri >>

 

Gaara si annotò mentalmente di promuovere quel sospettoso ninja di Suna, stava quasi per fregarlo il che era una sicurezza.

Perfetto, a superare almeno il cancello di Suna ci era riuscito.

Gaara si  ritrovò nel suo ufficio, in piedi di fronte ad una stranita Temari.

 

<< Dunque lei è l’ambasciatrice della terra? >>

<< Si >>

<< Mio fratello non mi ha informata >>

 

Gaara si sentiva profondamente a disagio, Temari gli stava squadrando gli occhi.

 

<< Ecco… il kazekage mi ha dato l’ordine di venire qui de giorni fa, devo informare il mio kage in caso di cambiamenti nell’organizzazione, inoltre il kazekage mi ha chiesto di informarvi che per motivi personali non potrà arrivare subito qui a Suna >>

<< Perché? >>

<< Non sono a conoscenza dei dettagli >>

 

Temari appariva decisamente sospettosa.

 

<< D’accordo… >>

 

Prese dei fogli dalla scrivania.

 

<< Aisuna-san purtroppo non eravamo pronti ad ospitare un altro ambasciatore, l’unica soluzione sarebbe prenotarle un hotel, ma sono molto distanti dal palazzo >>

 

<< /Dannazione! Così come faccio a controllare la difesa?/ >>

 

<< Non ci sarebbe un’alternativa? >>

 

In quel momento si sentì bussare alla porta.

 

<< Avanti >>

 

Una ragazza con i capelli castani teneva fra le mani una pila di fogli.

 

<< Temari-sama le pratiche da consegnare ai consiglieri sono pronte. Le firma lei? >>

 

Temari-sama era allergica alle firme, e alla compilazione di scartoffie in generale.

 

<< Sono urgenti? >>

 

La ragazza fece spallucce.

 

<< Dipende come se la pensano i consiglieri >>

 

Gaara faticò nel trattenere una risata. Quando si riprese notò che la sua allieva si era inchinata davanti a lui.

 

<< Konnichiwa. Sono Matsuri, molto piacere >>

 

La ragazza porse la mano, ma nel farlo fece cadere per terra tutte le pratiche che dovevano essere consegnate al Kazekage.

 

<< Accidenti!  >> urlò la giovane, apprestandosi a raccogliere le carte. Aisune d’istinto si chinò per darle una mano.

<<  Matsuri stai più attenta. Meno male che Gaara non c’è  >>

<< Come non c’è?!  Non è ancora tornato?! Non gli sarà mica successo qualcosa??  >> chiese la minore dei tre, preoccupazione chiaramente dipinta sul suo volto.

<<  No Matsuri stai tranquilla. Vedrai che si farà vivo. E non appena torna gli darò una padellata in testa per il ritardo!  >> anche se Temari aveva appena fatto una battuta, si notava che anche lei era preoccupata per il fratello.

 

<< Matsuri lei è Aisuna: ambasciatrice del villaggio della terra >> fece una pausa << ti spiacerebbe farle da accompagnatrice? >>

 

La rossa sobbalzò.

 

<< /Come?/ >>

 

In questo modo la biondina aveva il compito di occuparsi esclusivamente del perennemente assonnato ambasciatore di Konoha.

 

<< Volentieri Temari-sama >>

<< Se non sbaglio la tua stanza è la più grande dell’accademia... >>

<< Si Temari-sama >>

<< L’ambasciatrice preferirebbe non allontanarsi molto dal palazzo, potrebbe soggiornare con te? >>

 

Gaara cominciava a sudare freddo, forse l’idea di un hotel non era poi così male.

 

<< Per me non ci sono problemi, riferirò a Sari la situazione >>

<< Bene >> L’attenzione di Temari passo di nuovo sulla ragazza dagli occhi acquamarina. Fin troppo simili a quelli del fratello << Come vede Aisuna-san è tutto sistemato, le auguro un bel soggiorno qui a Suna >>

<< Grazie >>

 

Le due ragazze fecero un inchino alla momentanea sostituta del Kazekage, in segno di saluto.

Ringraziamenti per le recensioni: (Violetta in viola e Dark Gaara in blu :) )

uri: sono felice ti sia piaciuta, XD si quella scena l'ha scritta dark Gaara è veramente troppo forte. Grazie mille continua a seguirci a presto :)

Ciao Uri, grazie mille per la recensione! :) Sono felice che sia stata di tuo gradimento, spero apprezzerai anche questo capitolo! ^^ Se non sbaglio l'idea è stata di violetta :)  Gaara purtroppo non comprende ancora appieno che è una signorina e che quindi non può spogliarsi come e dove  gli pare u.u ahah XD  A presto, questo è solo l'inizio! XD

Freestyle: ah ah ah si in effetti ci siamo divertite a creare non pochi problemi, noto che la scena del reggiseno fatta da Dark ha avuto un grande successo o XD
 continua a segurici  , ciaooo !

Ciao Freestyle, Grazie mille per i complimenti! :) Gaara è già poco paziente di suo, questa situazione lo fa decisamente infuriare XD Con il reggiseno dovrai ancora aspettare un pochino, purtroppo non posso fare spoiler ;)  Ma spero che questo capitolo sia altrettanto gradito come quello precedente ^^ A presto, e come ho scritto ad uri, questo è solo l'inizio! XD

Ringraziamo anche :

1 - alvigi 
2 - aryannads 
3 - digreg
4 - FeverSkating 
5 - Lady Ghost 
6 - Mente libera 
7 - SabakuNoLile 
8 - SabakuNoMe
9 - uri 

per aver messo la ff nelle seguite, e
 

1 - Ansem6 
2 - Freestyle 
3 - Luchard 
4 - mirella_91 
5 - TheCristopher94
per aver messo la ff nelle preferite! :)



Un Grazie va anche a
 Shizue Asahi
 per aver messo la ff nelle ricordate , e a tutti gli utenti che leggono ovviamente! ^^
A prestooo

Violetta e Dark Gaara

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Capitolo 5
*** Popi! ***


Popi!

 

 

Gaara uscì dopo Matsuri.

Nel corridoio incrociarono Kankuro: il ragazzo stava trasportando dei pezzi di ricambio per le sue marionette.

Matsuri lo salutò con un inchino, ma entrambe le ragazze notarono che il micione era molto più interessato al fondoschiena della nuova arrivata.

Per evitare discussioni Matsuri accelerò il passo verso l’uscita, arrivate davanti la porta entrambe udirono il fracasso causato da alcuni pezzi di legno caduti per terra.

 

 

L’appartamento di Matsuri era abbastanza “insolito” a parte i muri che, come in ogni stanza dell’accademia, erano bianchi ad eccezione di una striscia beige che circondava la stanza nella parte inferiore.

 

Appena entrati il Kazekage osservò un futon fucsia shocking buttato a terra con le coperte scombinate, due armadi: uno in fondo alla stanza di fronte a lui, uno a destra molto più grande color avorio, sulla sinistra una scrivania dello stesso colore degli armadi, una porta-finestra che dava sul giardino dell’accademia e un separé viola.

 

Matsuri alzò gli occhi al cielo quando vide il letto della sua coinquilina per non parlare delle riviste sparse per terra, così come vestiti e gioielli…

 

<< Venga Aisuna-san, mi segua >>.

 

Gaara vide un calendario con dei bei modelli in boxer appeso al muro sopra la scrivania, notò che sopra il viso di uno dei modelli c’era attaccata una sua foto che gli ritraeva il volto.

Matsuri diventò paonazza.

 

<<  Matsuri... non pensavo avessi simili ... gusti >>.

<<  A dire il vero quello è il calendario di Sari è la sua parte di stanza quella… >> si scusò la ragazza.

 

<< /E le mie foto di Gaara-sama (non “fotomontaggi”) non le vado appendendo al muro, sono incollate nel diario con lucchetto/ >> pensò  la kunoichi sorridendo. Poi continuò.

 

<< …Eheheh la mia coinquilina ha un gran senso dell’umorismo >>.

<<  Ah, il calendario di Sari  >>.

 

<< /Quella sparirà dal mio ufficio il prima possibile/ >> pensò il ragazzo.

 

Dietro il separé Gaara notò una finestra con sotto una piccola scrivania, attaccata all’armadio visto prima e del medesimo colore.

Nessun letto tra i piedi.

Doveva ammettere che la zona di Matsuri, al contrario di quella di Sari, era molto ordinata.

 

<< /Proprio come tiene il mio ufficio…/ >> pensò il Kazekage.

 

<< Sarà stanca, vuole farsi un bagno? >>.

 

Gaara la fissò.

 

<< Puoi anche darmi del tu, in fondo siamo colle…ghe >>.

 

Era così strano dover parlare in quel modo.

Matsuri sorrise.

 

<< Ok Aisuna, allora vuoi darti una rinfrescata? >>.

 

Come Gaara le aveva chiesto almeno un migliaio di volte di dargli del tu, ma non era mai riuscito a convincerla.

 

 

Il bagno era molto semplice: mattonelle bianche con una striscia di mattonelle blu al centro, vasca quadrata piccola ma molto profonda, lavandino, un mobile per tenere i vari oggetti, come pettini e spazzolini, di colore bianco scuro, ecc.

 

Gaara si era immerso completamente lasciando che l’acqua calda gli massaggiasse le membra, appena sentì la porta aprirsi si irrigidì.

 

<< Ti ho portato un asciugamano >>.

<< D… d’accordo >>.

<< Ti aspetto fuori >>.

 

Gaara uscì dal bagno avvolta dal corto asciugamano che a malapena le arrivava a coprire le gambe.

Vide Matsuri intenta a spulciare dentro l’armadio.

 

<<  Sto cercando qualcosa da farti indossare… ah! per stanotte dormiremo nella mia parte di stanza dato che ho un futon a due posti, spero non ti dispiaccia dormire con me >> sorrise lei.

 

Se solo fosse a conoscenza che…

 

<< Ehm nessun problema >> Si affrettò a dire Aisuna.

 

Popi!

 

Il ragazzo percepì qualcuno che stava toccando il suo … seno.

 

<<  Ma che diav… ? >>.

<< Ciao io sono Sari!!  >>.

 

Matsuri urlò contro quella pazza della sua coinquilina.

 

<< Sari ma che caspita stai facendo?! E’ un ambasciatrice del villaggio della terra!!!  >>.

 

 

 

 

 

 

Rieccole!

Perdonate l’immenso ritardo, ma siamo delle povere universitarie stressate sotto esame… abbiamo poco tempo per scrivere <_<’’’.

 

Allora proprio perché abbiamo poco tempo, ringraziamo di cuore le preferite/ seguite/ ricordate e chi legge. Grazie davvero.

 

E adesso le recensioni:

 

 Freestyle: Grazie J sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, bello anche il sunto che hai fatto, quando l’ho letto ho pensato “ma sai che come trama non è niente male?” Grazie ancora ciao!

Grazie mille per i tuoi complimenti e per la tua recensione!! Hai ragione, Temari da brava Jonin è sospettosa, e in pena anche se non lo dà a vedere; e il kazekage si sta mettendo in un bel guaio grazie al biondo XD Spero gradirai anche il nuovo capitolo, Ciao e a presto! =)

 

Uri: BWHAHAHAH hai fatto centro sorella! Saremo molto sadiche col panda-chan (vi odio nd Gaara). Grazie ciao :D

Grazie della tua recensione!! Per il povero gaara è ancora l'inizio! XD Spero che gradirai anche i prossimi capitoli, a presto! =)

 

Blupen: eh si lo so L purtroppo siamo impegnate, e poi andiamo avanti anche con altre ff (nel caso di Dark è piena di commission fatte da me… mea culpa). Riguardo la coppia Gaamatsu puoi chiedere tutto quello che vuoi, siamo Desert Pearl dipendenti… e se ti può interessare anche mosche nerissime… Grazie della rece ciao!

Innanzitutto grazie della recensione! Ci scusiamo per il ritardo, purtroppo l'università ci tiene abbastanza impegnate, ma appena abbiamo la possibilità, aggiorniamo al volo! E grazie anche  per i tuoi complimenti! A presto! =)

 

 

angel_yoko: Grazie mille per la tua recensione! Spero che anche il quinto capitolo sia di tuo gradimento! =)

XD dai su… hai aspettato solo una ventina di giorni, sono felice che la ff ti sia piaciuta, personalmente adoro le recensioni lunghe e costruttive, ma se riesco a far sclerare una lettrice mi fa egualmente piacere perché le loro recenzioni mi mettono allegria (si mi hai fatto morir dalle risate). Doppiamente grazie, ciao.

 



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Capitolo 6
*** Disavventure tutte al femminile ***


Disavventure tutte al

femminile

Gaara si risvegliò su un morbido futon con solo una maglietta e un leggero lenzuolo addosso.

 

<< Dove accidenti sono? >>

 

Matsuri era inginocchiata accanto a lui con aria preoccupata.

 

<< Aisuna va tutto bene? >>

<< S… si. >>

 

Sari era inginocchiata di fronte la scrivania intenta a truccarsi.

 

<< Come la fai lunga per una palpatina… >>

 

Adesso si ricordava, quella squinternata si era messa a palparle il seno, e lui ne era rimasto così sconvolto da svenire… non era da lui, probabilmente quel jutsu influenzava anche il suo comportamento.

Naruto non l’avrebbe passata liscia. L’avrebbe torturato per bene prima di ammazzarlo.

 

<< Io vadoso! >>

 

Matsuri guardò stranita la compagna.

 

<< Ma si può sapere dove vai? >>

<< Ad allenarmi. >>

<< Con mascara ed eyeliner? >>

<< Certo! >>

 

Rimasti soli Matsuri si inchinò profondamente di fronte alla ragazza dai capelli rossi.

 

<< Scusa scusa scusa … sono mortificata! >>

 

Aisuna le rivolse un sorriso di compatimento, poveretta condividere la stanza con quella furia non  doveva essere facile.

 

<< Perché non cambi stanza? Magari ti prendi una singola. >>

 

Matsuri sorrise amareggiata.

 

<< Si sarebbe bello, ma l’affitto di una camera è molto caro e da sola non riuscirei a coprire le spese. >>

<< Ah. >>

 

Lei continuò.

 

<< E poi l’idea di cambiare coinquilina non mi alletta molto, sai al peggio non c’è mai fine, preferisco stare con Sari, almeno a lei sono abituata. >>

 

Sorrise divertita dalla sua battuta.

 

<< Comunque, sicuramente sarai affamata, non hai fatto colazione

giusto? >>

 

Aisuna arrossì, in effetti non aveva solo saltato la colazione, ma anche la cena… Stava morendo di fame.

 

<< Si in effetti ho un certo appetito. >>

<< Bene è quasi ora di pranzo, se ti va ti faccio visitare un po’ il villaggio e poi andiamo in un chiosco a mangiare un boccone. >>

 

<< /Visitare il villaggio, lo conosco a memoria/ >>

 

<< D’accordo ti seguo. >>

<< Prima sarà meglio che ti finisca di vestire… >> La castana aprì l’armadio << Ummm ah ecco! Tieni! >>

 

Gaara osservava sconcertato quell’indumento.

 

Una gonna.

 

<< Sono sicura che ti starà benissimo! >>

 

Il kazekage apprezzava molto l’entusiasmo disarmante della sua allieva… però…

 

<< C’è qualche problema? >>

<< Nonono figurati… grazie. >>

 

Si guardò allo specchio.

Coprifronte che le copriva il simbolo dell’amore, maglietta rosa, la stessa che indossava durante gli allenamenti quando era una semplice studentessa, e quella gonna. Nera e corta.

 

Notò che anche la maglietta aderiva fin troppo ai suoi morbidi e abbondanti seni. Lo notò anche la kunoichi.

 

<< Purtroppo non penso che i miei reggiseni vadano bene… >>

 

Di nuovo quel maledetto affare.

Vide Matsuri frugare nell’armadio della sua coinquilina… per un attimo poté giurare di aver intravisto il principe Caspian in quell’inferno.

 

<< Ecco qua. >>

 

Un reggiseno nero, di pizzo, abbastanza adatto a contenere tutta quella abbondanza. Gaara era sconvolto.

 

<< Che ci dovrei fare con questo? >>

 

Lei rise.

 

<< Ok forse tu e Sari non avete gli stessi gusti in fatto di intimo, ma almeno è della tua misura…beate voi! >>

 

 Beate un corno!

 

<< Emmm ok… >>

 

La rossa si tolse la maglietta e, aiutata da una divertita Matsuri si infilò quell’orrendo strumento di tortura e di nuovo la maglietta.

 

<< Ok ora va meglio. >>

 

Aisune si muoveva scompostamente.

 

<< Questo coso è peggio della tortura! >>

 

Matsuri rise.

 

<< Ma guardati! Sei bellissima! Coraggio usciamo. >>

 

Gaara alzò gli occhi al cielo imprecando mentalmente.

 

<< Ok ti seguo. >>

 

Doveva ammettere che non essere riconosciuto come Kage gli permetteva di guardare il villaggio con occhi diversi.

Matsuri l’aveva portata al mercato, nella piazza principale, e poi ai campi di addestramento.

Era incredibile, poco lontano da lì un mostro dalle folli manie di grandezza minacciava il mondo e la gente di quel villaggio sembrava immersa nella più totale serenità.

 

<< Eeeeehyyy tu! Bella pollastra rossa! >>

<< Guarda guarda che davanzale! >>

<< Anche il retro non è niente male! >>

 

Gaara guardò sconvolto un gruppo di ninja che la fissava con occhi che facevano intendere tutto fuorché  sanità mentale.

 

<< Ehy un po’ di rispetto! È un’ambasciatrice ragazzi! >>

 

Per tutta risposta quelli iniziarono a ridere in modo molto sguaiato.

 

<< Guarda guarda la bimba del Kazekage! >>

<< Come mai qui? Non hai dei compiti da fare? >>

<< Non è bello marinare la scuola Matsuri, vai a firmare le carte se no il papino si arrabbia! >>

 

Bimba? Papino?

 

<< Allora dolcezza… >>

 

Aisuna si scaraventò contro quell’insulso gruppetto di ninja, è vero non poteva usare la sabbia, ma se la cavava bene anche con le arti marziali.

Afferrò per il colletto “Mr Papino”.

 

<< Adesso siete pregati di scusarvi. >>

<< Coff Coff, ci scusi signorina! >>

<< Si si chiediamo scusa!!! >>

 

I ninja si dileguarono.

 

Aisuna si avvicinò ad una stranita Matsuri.

 

<< Quelle mosse di karate… >>

 

Dannazione! Matsuri conosceva a memoria il suo stile di combattimento.

 

<< Emmm tu non hai fame? >>

 

Matsuri scosse la testa, ma che le passava per la mente?

 

<< Si forza andiamo a mangiare. >>

Scusate per la lunga assenza!! Speriamo che questo capitolo sia di vostro gradimento! E ringraziamo di cuore per le recensioni! :)

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Capitolo 7
*** tra confessioni shopping e passeggiate ***


Tra confessioni shopping e passeggiate

 

 

Il locale era molto carino: piccolino ma accogliente, specializzato in Soba.

 

Aisune ordinò del soba caldo in brodo, Matsuri preferì la versione fredda col thè verde, il cha-soba.

 

<< Perdona quei ragazzi… >>

<< Mi sorprende, credevo che i ninja di Suna >> i miei ninja, pensò. << fossero uniti. >>

<< Purtroppo non sono molto popolare… >>

<< Non capisco quei ridicoli soprannomi. >>

<< Bimba e papy? Beh vedi, io sono l’unica allieva del kazekage… lui ha avuto una pazienza illimitata con me, quindi per ricambiare ogni tanto lo aiuto con alcuni documenti… >>

 

<< /Sempre Matsuri… Mi aiuti sempre tu/ >> Pensò.

 

<< … E i miei cari colleghi mi hanno scambiato per lecchina… ormai ci sono abituata. >>

 

Il kazekage si sforzò per ingoiare quel nodo di rabbia che si era formato in gola.

Possibile che i suoi ninja fossero tanto immaturi?

 

Finito di mangiare le due ragazze si diressero verso casa, Gaara si sentiva un po’ in colpa per non aver pagato.

 

<< Ma stai scherzando Aisuna? Tu sei un’ospite! >>

 

 

Il soggiorno in camera però non durò molto, Sari pareva molto attratta dalle tette della nuova coinquilina.

 

<< Meglio che usciamo di qua prima di altre palpature! Aisuna vorresti venire con me a fare un po’ di shopping? >>

 

Sembrava una buona idea. Meglio allontanarsi da quella pazza di Sari.

 

<< Vengo anche io! >> gridò lei.

 

A Gaara vennero i brividi.

 

<< No! Tu hai ancora delle pratiche da svolgere! Starai qui! >>

 

Fiuu quanto amava quella ragazza..

 

<< Tsè significa che andrò a vedere come sta quel figo di Gaara-sama... >>

<< Sari ma come osi parlare così di Gaara-sama?! >>

 

L’inner di Aisuna osservò prima la ragazza coi capelli lunghi poi quella col caschetto. << /Interessante../ >>

 

<< Ma dai Matsuri, lo so che anche tu  gli sbavi dietro! Specialmente quando fissi il suo fondoschiena! >>

 

<< /Interess-ASPETTA COSA?!/ >> Arrossì.

 

<< SARI!! Ma che cavolo stai dicendo?!>> gridò Matsuri  rossa in volto come i capelli di Aisuna.

<<  Matsuri, dai usciamo.. >> disse la rossa cercando di trascinarla fuori, prima di sentire altre confessioni piccanti.

 

Arrivarono in strada, Matsuri era ancora furiosa.

 

<< Sari me la pagherà cara! Scusami Aisuna se hai dovuto assistere a quella scena! >>

<< Fa niente. Il kazekage… sembra molto ambito dalle donzelle di Suna. >> disse lui ironico e con fare indagatorio.

 

Matsuri ridiventò rossa.

 

<< Ha ragione Sari. E’ bellissimo, coraggioso, leale, è stato un maestro fantastico... >> disse lei con aria sognante.

 

<< /Mi ammazzerà se scopre chi sono. Eccome se mi ammazzerà/ >>

 

<< Hai mai tentato di dirglielo personalmente? >> continuò Aisuna.

<< Naa tanto lo sa che lo rispetto tanto e poi figurati con tutte le belle ragazze che ha al seguito… >> si bloccò nel tentativo di non esporsi troppo << …non penso che gli interessi il mio giudizio. Comunque dai, pensiamo a fare un po’ di shopping che ti starai sicuramente annoiando! >>

 

<< /La bellezza non è l’unica cosa che conta Matsuri../ >>

 

Dopo un altro piccolo giro per il villaggio, entrarono in un negozietto in cui Gaara non era mai stato prima.

Matsuri si affrettò e raggiunse una determinata zona. Sembrava che la ragazza venisse qui spesso.

 

<< Eccoci qua! >>

 

Gaara si congelò.

 

<< /Reparto... biancheria intima?! / >>

 

<< Aisuna che ne dici di queste? >>  chiese la ragazza prendendo un paio di mutandine nere dallo scaffale.

 

<< /Oddio voglio morire. Anzi ci penserà lei ad ammazzarmi/ >>

 

<< ...Sono belle sì >>

<< Ora non mi resta che scegliere un reggiseno da abbinarci. Quello lì ti piace? Vieni che vado a provarlo?  >>

 

<< /Provarlo?!/  >>

 

<< O-ok... >>

 

La ragazza si rinchiuse nel camerino per cambiarsi, mentre Aisuna restò a fare la guardia. Dopo un po’ sentì la voce di Matsuri.

 

<< Aisuna! Entra, vieni a vedere come mi sta che mi vergogno ad uscire. >>

 

Gaara entrò la testa nel camerino e vide la sua allieva in solo reggiseno e mutande.

Per poco non sveniva.

 

<< /Cavolo, non arrossire! Sei una donna ora! Penserà che sei lesbica!/ >>

 

<< Ti stanno b-bene. >>

<< Davvero? Allora li prendo! Grazie Aisuna! >>

<< N-non c’è di che.. >>

 

Uscirono velocemente dal negozio (dopo che anche Aisuna aveva comprato un reggiseno, e altri vestiti, visto che ora ne aveva bisogno..) e decisero di avviarsi in qualche posto per mangiare visto che ormai si era fatta sera.

 

Matsuri ordinò degli spaghetti al sugo, mentre Aisuna prese della carne grigliata.

La bruna ad un certo punto iniziò a fissare il piatto. Aisuna se ne rese conto.

 

<< Ne vuoi un po’? >> chiese spostando il piatto verso Matsuri.

<< No no tranquilla!! Stavo solo pensando che Gaara-sama mangiava volentieri carne grigliata.. Chissà se è ancora a Konoha… >>  disse lei in tono cupo.

<< Stai tranquilla vedrai che arriverà presto. >> cercò di tirarla su.

 

<< /Sono davanti a te.. fa male non potertelo dire.. e anche se potessi, mi odieresti a morte dopo tutto quello che è successo.. e mi prenderesti per un esaurito…/ >> pensò lui.

 

<< Hai ragione Aisuna! Gaara sama non è mica uno qualunque! Se la caverà e tornerà presto! >>

 

La ragazza continuava a stupirlo sempre di più.

Ormai era pomeriggio, e le due kunoichi decisero di ritornare nell’appartamento.

 

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Capitolo 8
*** Prima notte nel dormitorio delle kunoichi ***


Prima notte nel dormitorio delle kunoichi


Nella zona di Sari, regnava  ancora il caos.

 

<< Ma come, non hai riordinato? >>

<< Uffa! Ma tu preferiresti riordinare o fissare il bel fondoschiena del Kazekage?! >>

 

<< /Ordinerò a Kankuro di levarmela dalle scatole il prima possibile, o questa finirà per violentarmi nel mio ufficio!/ >>

 

<< Sari!!! >>

<< Va bene , va bene! Mi metto a riordinare uffa! >>

<< Sigh. Aisuna spero che tu sia una persona paziente, perché con lei ce ne vorrà molta di pazienza.. >> sospirò Matsuri.

<<  Comunque avete deciso come sistemarvi per la notte?  >> chiese Sari.

<< Sisi. Aisuna dormirà con me.>>

<< Può anche dormire da me , non c’è problema >>

 

<< /Certo, così mi palpa a morte/ >>

 

<< Meglio di no. Il mio futon è a due posti. Staremo benissimo >> Sentenziò Matsuri.

E Gaara non poté fare a meno di esserle molto molto grato.

 

 

Il sole era tramontato da un bel pezzo ormai.

Le due kunoichi nella stanza stavano già dormendo, mentre il kazekage non riusciva affatto a prendere sonno.

 

Sari russava come un trombone (ma da quando le ragazze russano in quel modo?), mentre la sua allieva era accanto a lui.

 

La osservò dormire, e quasi quasi venne sonno anche a lui.

Chiuse gli occhi, si stava quasi per addormentare quando…

 

<< OUCH! >>

 

Qualcosa lo aveva colpito allo stomaco, o meglio Matsuri lo aveva colpito nel sonno. Tentò di riaddormentarsi, quando la ragazza stiracchiò la gamba e lo colpì nei paesi bassi.

 

<< /Agh! Per fortuna che almeno sono una donna ora.../ >>

 

La ragazza continuava ad agitarsi nel letto, senza dargli tregua.

 

<< Comincio a rimpiangere Shukaku. Anche se meglio questo che essere palpato mentre dormo... >>

<<  Zzz.. Gaara sensei.. >>

<< Si? >>

 

<< /Oddio ma che sto facendo? Lei parla nel sonno e io le rispondo pure! Meno male che non mi ha sentito../ >>

 

La ragazza continuava a farfugliare il suo nome nel sonno.  Il kazekage si distese di nuovo, quando venne afferrato dalla ragazza che lo abbracciò.

 

<< Gaara-sensei! >> aveva esclamato nel sonno.

 

Beh ci aveva azzeccato la sua piccola Matsuri.

 

<< Matsuri e stà zitta!! >> urlò Sari facendo saltare il kazekage dallo spavento.

<< Sari.. va a quel paese..>> mugugnò lei nel sonno.

 

<< /Già và a quel paese e non urlare accidenti!/ >>

 

Beh tanto la stanza era immersa nel  buio, nessuno avrebbe notato che aveva ricambiato l’abbraccio della sua allieva nel tentativo di riaddormentarsi.

La nottata  fu abbastanza  tranquilla.

 

 

 

Il mattino dopo un urlo squarciò l’appartamento.

 

<< GYAAAAAAHHHHH!!! >>

<< Oddio Godzilla!!! >> urlò Gaara  ancora mezzo addormentato.

<< Non si può neanche dormire più in pace ..>> mugugnò Matsuri, anche lei ancora mezza addormentata.

<< Oddio ma che avete combinato stanotte?? >>

<< Cosa abbiamo combinato ? A dire il vero russavi tu come un trombone! >>

 

Matsuri scoppiò a ridere, facendo arrossire Sari.

 

<< Matsuri stai zitta! Vi ho trovato abbracciate stamattina!! Che avete fatto di notte?! >> continuò Sari.

<< Dormito forse? Almeno fino a quando non ti sei messa a urlare come una pescivendola! >> rispose Matsuri.

 

Fu il turno di Aisuna  a ridere.

 

<< Se se, voi due non me la contate giusta!! >>

<< Certo Detective Sari. Continua ad indagare se hai tempo da perdere. Io vado a preparare la colazione >>

 

Matsuri, detto ciò, si avviò verso la cucina ancora in pigiama.

Aisuna decise di vestirsi prima e a darsi una sciacquata in bagno. Dopo che fu pronta, raggiunse anche lei Matsuri e Sari in cucina.

 

<< Che buon profumo..>>

<< Grazie Aisuna ! Vuoi pancakes? >>

<< Anche iooo! >>

<< Prima gli ospiti! -.- >>

<< Fa niente.. >> Aisuna cercò di calmare le due.

 

<< / sigh..li portavo anche a Gaara sama quando li facevo.. spero che si decida a ritornare al più presto / >>

 

Le kunoichi, dopo aver terminato la colazione, uscirono di casa.

Aisuna uscì con Matsuri, mentre Sari  andò a vedere “se  quel figo del Kazekage era ritornato”.

 

<< /Povera scema. Temari sama  mi avvertirà quando lui tornerà. Sta solo andando a disturbare i Consiglieri/ >>

 

<< Dove andiamo oggi? >> chiese Aisuna.

<< Oggi ti faccio vedere il posto preferito mio e di Gaara sama >>  disse sorridendo << Ci vorrà un po’ di tempo per raggiungerlo, ma non abbiamo fretta giusto? >>

<< Giusto>>

 

<< /Il punto più alto del cancello di Suna. Ecco dove voleva andare. Guardavano spesso il tramonto lì, insieme…/ >>

 

Mentre  camminavano, sentirono un fischio.

 

<< Ehi! >>

<< Oh Kankuro sama! Buongiorno! >>

 

<< /Oh no! Non Kankuro! / >>

 

<< Buongiorno Matsuri! Chi è questa bellezza?>> chiese il moro, guardando vorace la rossa.

 

<< /Che schifo. Che schifo. Resterò traumatizzato a vita. Mio fratello ci sta provando. Ora vomito/ >> si ritrovò a pensare il kazekage.

 

<< Lei è Aisuna , ambasciatrice del villaggio della terra >>

<< Aisuna eh? Che nome splendido per una ragazza splendida!>>

 

<< /Oddio, pure io che non capisco una mazza di donne so usare frasi più efficaci! / >>

 

<< Ehm Grazie sì..>> rispose la rossa.

<< Che ne dici, andiamo a bere qualcosa stasera? Ti va? Puoi venire anche tu Matsuri>>

<< Ecco veramente io non so se… >>

<< Veramente Matsuri mi ha promesso di farmi vedere un posto >> rispose Aisuna. << Sarà per un’altra volta! >> aggiunse.

<< E va bene! Ci conto eh!>> sorrise Kankuro .

<< Ciaoo!>> salutarono le kunoichi .

 

<< /Meno male, l’ho scampata bella!/ >>

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Capitolo 9
*** Tramonto ***


Tramonto

 

 

Anche Kankuro si stava allontanando, per avviarsi verso un bar lì vicino. E non riusciva a togliersi dalla mente che quella giovane assomigliasse a qualcuno di sua conoscenza.

<< Mmm a quanto pare Kankuro sama si è innamorato! >> disse Matsuri dando delle leggere gomitate ad Aisuna con fare complice.
<< Ehm io n-non..>>
<< Su non fare la timida! Piace anche a te vero? >> disse lei facendole l’occhiolino.

<< /E ora che le dico? Sono suo fratello? Scapperà via urlando ! Devo inventarmi qualcosa.. oddio che macello!/ >>

<< Insomma..Non è esattamente il mio tipo >>
<< Ahahaha ho capito! Sei timida! Stai tranquilla, Kankuro è un bravo ragazzo! E’ il fratello maggiore del kazekage! >>

<< /Lo so bene.. bravo un corno, mi ruba sempre i biscotti!/ >>

<< Capito.. >>

Si fermarono a pranzo di nuovo in un ristorantino, e poi ripresero il loro cammino verso il cancello di Suna.

Quando arrivarono, il sole stava già tramontando.

<< Guarda Aisuna! Ti piace? >>
<< Si è bellissimo.. >>

Come ogni sera il tramonto era stupendo.
Gaara sentì la sua allieva ridere imbarazzata.

<< Certo che è stata proprio una pazzia farti passare tutta la giornata a camminare solo per farti vedere il tramonto… >>
<< Ne valeva la pena >>
<< Si, ma adesso dovremmo fare una corsa allucinante per tornare a casa… domani devo allenarmi, e spero che Temari-sama abbia firmato quelle pratiche, così posso finalmente consegnarle >>
<< Ma non ti riposi mai? >>
<< Oggi mi sono riposata >>
<< Matsuri, tu stai con me perché hai l’ordine di farmi da accompagnatrice… >>
<< Si è vero, sono la tua accompagnatrice… ma è il compito più piacevole che mi abbiano mai assegnato >>

Aisuna arrossì vistosamente.

<< Grazie >>
<< E adesso pronta per una corsa massacrante? >>

 

 

Matsuri aprì piano la porta.

<< Shhh Sari dorme >>

Le due ragazze erano evidentemente provate dalla corsa, stanche e sudate.

<< Finalmente! Non vedo l’ora di farmi un bel bagno, dopo di te Ai… >>

Gaara entrò in bagno.

<< Matsuri >>
<< Shhh per favore non gridare >>
<< Scusa… che cos’è quella spia rossa sulla vasca? >>
<< Oh no… >>
<< Che c’è? >>
<< Siamo in riserva d’acqua calda… Sari deve averla finita… >>

Matsuri sbuffò.

<< Così sudate non possiamo certo andare a dormire… Ti secca se ci facciamo il bagno assieme? >>

<< /COME?/ >>

Matsuri notò lo sguardo sconvolto della ragazza, era piuttosto evidente.

<< C’è qualche problema? >>
<< S..si, cioè no… mi vergogno >>

Matsuri rise.

<< Vergognarti? Sei una modella Ai, anzi fammi un favore, evita tu di ridere appena mi vedrai >>

Glom! E adesso?

Mentre Aisuna si spogliava Matsuri aveva provveduto a riempire la vasca.

<< Il bagno è pronto Ai… >>
<< Emmm comincia ad entrare, io arrivo subito >>

Prima di aprire la porta Gaara fece un luuuungo sospiro.
Per fortuna Matsuri era completamente immersa dall’acqua e dalla schiuma, non avrebbe visto nulla.

<< Lo vedi? Di cosa ti dovresti vergognare? Sei bellissima >>

Aisuna si immerse nella vasca.

<< Grazie >>

L’acqua calda era molto rilassante, rimasero ferme qualche minuto a godersi il dolce tepore.

<< Allora… tornando a questo pomeriggio… >>
<< Si? >>
<< Hai intenzione di uscire con Kankuro? >>
<< Cosa? Ma sei matta? >>
<< Shhh ok ok non urlare… mi insaponi la schiena? >>

Aisuna avvampò.

<< S… si passami la spugna >>

La pelle di Matsuri era morbida e liscia, la schiena sottile e longilinea…
Quando ebbe finito Matsuri si offrì di ricambiare il favore: il tocco della ragazza era delicato, rilassante, dannatamente piacevole.

Matsuri uscì per prima dalla vasca, il pigiama si era sporcato quella mattina di pancake, quindi si era infilata una magliettina bianca e degli slip dello stesso colore.

Gaara tentò in tutti i modi di non guardare le lunghe e flessuose gambe della sua allieva, per non parlare del suo lato B.

Appena si sdraiarono sul futon crollarono tra le braccia di morfeo, stanche della lunga giornata e agevolate dal dolce bagno.

 

 

<< Un’ambasciatrice? >>
<< Si si l’ho affibbiata a Matsuri >>
<< Mmmh pensavo di essere l’unico ambasciatore qui a Suna >>
<< Non sforzare tanto quel tuo cervelletto pieno di neuroni, se no ti cadono i capelli… >>
<< Come sei simpatica, quasi quasi invidio questa collega… Matsuri è davvero una ragazza tranquilla, non parla molto…. E sa pure giocare a scacchi… la definirei “l’antiseccatura” >>

Shikamaru schivò abilmente un pesante portamatite che poggiava tranquillamente sul tavolino.

<< Cry baby, vedi di fare meno lo stronzo >>
<< Mh … >>
<< E muovi quel culone che devo andare in ufficio >>


La ragazza diede una forte spinta al povero ragazzo… facendolo cadere dal letto.

<< Che palle >>

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Capitolo 10
*** Vigilia della Festa ***



Vigilia della Festa
 




Matsuri si era svegliata presto ed era andata al campo dell’accademia ad allenarsi, lui dato che non aveva molto da fare decise di rimanere a riposare ancora un po’… certo non era molto facile con Sari che russava in modo indecente.
 
<< /Dovrei almeno vedere come sono organizzate le squadre di difesa…/ >>
 
<< Si… si piccolo vieni qua… si così… >>
 
Fantastico ci mancavano solo i vaneggiamenti mattutini di Sari…
 
Andò in bagno a lavarsi, indossò una lunga maglia rossa e i pantaloncini neri poi uscì per recarsi al suo palazzo.
 
Trovò qualche piccola difficoltà ad entrare, ma alla fine riuscì a farsi ricevere da Temari.
 
<< Salve… Temari-san… vorrei sapere come sono organizzate le difese del villaggio >>
 
La ragazza alzò di scatto la testa.
 
<< Come? >>
 
Sapeva che come ambasciatrice non aveva tutto questo potere… ma forse continuando a mostrarsi tranquilla riusciva ad avere un quadro chiaro della situazione.
 
<< E’ un ordine del Kazekage… mi ha chiesto lui di riferirgli ogni cosa >>
 
Lo sguardo di Temari si assottigliò…
 
<< Di solito mio fratello fa decidere Me >>
 
<< /No! Di solito sei tu che ti prendi queste responsabilità senza il mio permesso/ >>
 
<< E’ un ordine del Kazekage… mi limito ad obbedire… >>
<< Mmmh ok… >>
 
La bionda le porse i documenti con l’organizzazione difensiva… per fortuna era tutto a posto, non aveva di che preoccuparsi.
 
<< E’ pregata di ridarmi il fascicolo… >>
 
Si, sua sorella adorava tenere tutto e tutti sotto controllo…
 
<< Grazie Temari-san… >>
<< Sama >>
<< Come? >>
<< Temari-sama se non le spiace >>
 
Si, Aisuna non andava molto a genio alla sorella del kazekage.

Uscendo dal palazzo fu costretto a salutare un interessatissimo Kankuro intento ad analizzare le gambe… le sue non quelle di Sasori.
 
 
Tornò a casa mentre finiva di mangiare un onigiri, appena dentro cacciò un’occhiataccia al solito caos di Sari. Matsuri era sotto la doccia.
 
<< Sari? Potresti cortesemente sistemare il tuo inferno privato almeno quando è presente un’ospite? >>
 
Adorava il senso dell’umorismo della sua allieva.
 
<< Matsuri sono io… >>
 
Lei uscì dalla doccia con solo un misero asciugamano addosso.
 
<< Scusa Aisuna… mh mi sa che Sari è ancora fuori allora… >>
 
La vide poggiare l’asciugamano su una sedia si girò di scatto.
 
<< Aisuna? Che c’è? >>
<< No no niente, mi chiedevo come una ragazza potesse fare tanto disordine >>
 
Lei si mise un fresco vestito verde.
 
<< Bhè a forza di truccarsi cambiarsi ogni cinque secondi… e soprattutto non sistemando mai >>
<< Mh però non era ad allenarsi >>
<< Come lo sai? >>
<< Tornando a casa sono passata dal campo, c’era solo qualche
ragazzo… >>
 
Lei sospirò.
 
<< Probabilmente è uscita con qualche amica a organizzarsi per stasera >>
<< Stasera? >>
<< Si c’è una festa >>
 
Strano, non ne sapeva nulla.
 
<< In che consiste? >>
<< Mha di solito si balla, karaoke… alcolici… >>
<< Ah… e tu ci vai? >>
<< Non sono una patita… però se ti va ci possiamo andare >>
<< Bhè la cosa mi incuriosisce >>
<< Si svolge all’interno di un bar, se si vogliono vivere sensazioni forti basta andare sul retro >> disse in modo sarcastico << … bhè se vogliamo andarci ci conviene riposare un po’ di pomeriggio >>
<< D’accordo >>
 
Matsuri tirò fuori il futon, e le due ragazze si sdraiarono, la castana anche per via dell’allenamento si addormentò subito, Gaara stette qualche minuto ad osservarla.
 
<< Sei così carina >> Bisbigliò.
 

Poi si addormentò anche lui.
 

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Capitolo 11
*** Operazione Trucco ***


Operazione Trucco




Verso sera le due si svegliarono.
 
<< Ai? Se vogliamo andare alla festa dobbiamo sbrigarci, aiutami a scegliere cosa indossare >>
 
Lui si stropicciò gli occhi.
 
<< Ok arrivo >>
 
Matsuri si tolse la veste verde, mentre Aisune sembrava molto concentrata a rimettere il letto a posto.
Intanto la ragazza si era messa un intimo nero.
 
<< Ai ci conviene lasciarlo aperto il futon… è già sera e arriveremo tardi >>
<< O… ok… >>
 
Le mostrò un vestito giallo con una cintura blu.
 
<< Che te ne pare? >>
<< Per te? >>
<< Si >>
<< Troppo “bimba” >>
<< Ti prego non usare quella parola! >>
 
Lui rise, già il soprannome dato dai colleghi meglio evitarlo.
 
<< Oook allora questo? >>
 
Kimono nero, semplice.
 
<< No no… >>
<< Uff… >>
<< Prova con qualcosa più… adatto all’occasione… >>
 
Da quando era diventato esperto di vestiti?
 
Matsuri si infilò un paio di jeans a pinocchietto scuri e una maglietta corta a fascia rossa, più i sandali.
 
Semplice, un po’ aggressiva…
 
Bella. Nulla da aggiungere.
 
<< Ok sei pronta >>
<< Riguardo te Ai… >>
 
Matsuri le presentò una maglietta nera con uno scollo mozzafiato, e una stampa rossa col simbolo dell’amore stile macchiato. E una minigonna nera con cinta rossa.
 
<< Stai scherzando? >>
 
Lei rise divertita.
 
<< No, su metti >>
<< Ma da dove viene questa maglietta? Non mi sembra il tuo stile >>
<< Me l’ha regalata Temari, le è piaciuta per via della stampa >>
 
Hai capito la sorellona?
 
<< Comunque non mi sembra il caso… >>
<< No no niente storie, prova… >>
<< Ma Matsuri! Perché devo mettermi una gonna e tu invece puoi metterti i pantaloni?! >>
<< Perché tu, a differenza di me, hai delle belle gambe e puoi permettertelo >> rispose lei, dandogli una sonora pacca sul sedere.
<< M-matsuri, ti ci metti anche tu a p-palpare??!! >>
<< Ahahaha scusa Aisuna! >>
 
Ok i vestiti le stavano bene, dannatamente bene.
 
<< Wooow e adesso… >>
 
Tacco 12.
 
<< NO >>
<< Oh si invece >>
<< Non ci provare Matsuri, quelli no >>
 
La guardò con un provocante aria di sfida.
 
<< O questi o a piedi… ti ho nascosto i sandali >>
 
Chi sei tu? Dov’è finita la mia allieva?
 
<< Ok ok dammi questi trampoli >>
<< Sei bellissima Ai… e ora >>
 
Matsuri  frugava ferocemente in una piccola borsa, alla ricerca di qualche oggetto misterioso.
 
<<  Ma dove caspita è finito? >> si chiedeva, mentre continuava a frugare pensierosa.
 
<< /Chissà che sta cercando.../ >> Aisuna la osservava, curiosa di sapere quella che la sua allieva avrebbe tirato fuori.
 
<< Tadan!! Trovato!! >> esclamò felice lei, alzando con la mano l’oggetto in questione, in modo trionfante.
 
Gaara non riuscì ad identificare di cosa si trattasse.
 
<< Di cosa si tratta..?>>
<< Ma Aisuna, dove vivi? E’ un ombretto!! >> scherzò lei.
<< /E cosa cavolo è un ombretto?/ >> Si domandò il rosso.
 
Matsuri si avvicinò pericolosamente ad Aisuna, ora tenendo in mano anche un rossetto e una matita.
 
<< /Oh no, non dirmi che../ >>
 
<< Aisuna, chiudi gli occhi!! >> ordinò felice la ragazza.
 
<< /Uccidetemi per favore/ >>
 
<< Ehm ma dai Matsuri, non è il caso..>>
<< Chiudi gli occhi! >> ripetè lei, non facendosi assolutamente ostacolare dalle insicurezze dell’ “amica”.
 
<< /Sigh.. Aiutooo..T_T/ >>
 
<< Che strano… quest’ombretto che hai sembra fuso con la pelle.. mi ricordano tanto gli occhi di… >>
<< Emmm è un trucco piuttosto particolare, sai per i miei occhi… >>
<< Aaah capisco… allora passiamo alle labbra >>
 

Gaara sentì quella pasta rosata e leggermente appiccicosa spargersi sulle sue labbra, era una sensazione sgradevole per lui, ma doveva ammettere che la vicinanza con la ragazza non gli dispiaceva.

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Capitolo 12
*** Notte in Discoteca ***


 
Notte in Discoteca



Dopo cena.
Suoni assordanti ovunque, musica a palla, e luci abbaglianti.
<< /Ma dove sono finito..? ok DOV’E’ in mio villaggio???/ >>
<< Eccoci qua Aisuna. Non è esattamente il mio stile, ma spero che
riusciremo a divertirci lo stesso >> le rivolse un caldo sorriso.
<< S-si..>>
C’era un gran numero di gente, di età compresa fra i 13 e 25 anni. Ninja,
kunoichi, gente “normale” che non aveva scelto la strada del ninja e così
via.
<< /Cavolo, spero di non essere travolto../ >>pensò il giovane Kazekage
Anche camminare gli veniva difficile ora. Matsuri gli aveva prestato quelle
dannate scarpe con un tacco lungo 12 cm, che per poco non si rompeva il
collo appena ci aveva camminato per la prima volta.
Ma non solo: a complicargli ulteriormente la vita, c’erano le calze a rete
(si, Matsu era riuscita a convincerlo anche su quelle) e la gonna stretta
(doppio orrore).
Chissà se sarebbe sopravvissuto a quella serata senza rompersi un osso.
Matsuri lo prese per il braccio.
<< Ti va di andare a bere qualcosa? >>
<< Certo >>
<< /Se non mi scaravento addosso a qualcuno con questi dannati aggeggi
con cui cammino../ >>
Si avvicinarono al bar per prendere qualcosa.
<< Questa volta offro io.>>
<< No Aisuna, tu sei… >>
<< Un ospite lo so. Ma pago io lo stesso. >>
<< M-ma… >>
<< Niente ma >> chiuse la discussione lui.
La ragazza lo strattonò amichevolmente, ma ahimè, il povero Kazekage
perse l’equilibrio grazie anche ai tacchi e ..
Finì rovinosamente addosso a un malcapitato che passava di lì.
<< Oddio Aisuna non volevo!! Scusami scusami scus… >>
<< Matsu va tutto bene >> rispose lui , afferrando la mano che Matsuri gli
stava porgendo.
Poi si ricordò che aveva buttato a terra un disgraziato che passava di lì e si
girò.
<< Ehm mi scusi, ho perso l’equilibrio e .. >> le parole le morirono in
gola.
<< Tranquilla bellezza. Sto bene. Tu piuttosto stai bene? >>
<< K-k-kankuro, ciaoo, c-che piaceree..si sto bene... >>
<< /Da quanto in qua balbetto? Ma che cavolo mi prende, ho paura di mio
fratello?!/ >>
<< Ciao Kankuro! Anche tu qui, che coincidenza! >>
<< Già volevo divertirmi un po’ e mi sa che ho fatto bene a venire. >>
disse adocchiando Aisuna.
Aisuna per tutta risposta abbassò lo sguardo a terra.
<< /Perfetto. Avrei preferito rompermi l’osso del collo. O il bacino, o le
gambe, o.../ >> fu interrotto a elencare mentalmente varie parti del corpo
da Matsuri.
<< Aisuna sicura che va tutto bene? >>
<< Certo va benissimo >>
La serata continuò in maniera abbastanza tranquilla, ma dopo la
mezzanotte il volume della musica aumentò notevolmente.
<< Matsu.. sto diventando sorda.. >> urlò il kazekage in mezzo a quel
casino.
<< Aisuna vieni, andiamo in bagno, da lì non dovrebbe sentirsi così forte
la musica! >> urlò anche lei per farsi sentire dall’amica.
Le due si diressero in bagno , ma non notarono che erano seguite da
qualcuno..
Matsuri aveva ragione, la musica non era così forte nel bagno. La ragazza
entrò, e Aisuna rimase ad aspettarla davanti alla porta.
Ma qualcuno la abbracciò da dietro. E non era difficile capire chi l’aveva
abbracciata.
<< Kankuro! >> Urlò lui.
<< Eh eh ti stai divertendo? >> Gaara percepì l’alito del fratello. Aveva
bevuto. E non andava affatto bene.
Infatti Kankuro iniziò a toccargli il seno.
<< /Ma che cavolo! Più lo odio e più lo toccano??!/ >>
<< Kankuro! Smettila di toccarmi!! >>
<< Ma dai.. no fare la timida. O preferisci che ti tocchi altro? Uh uh ..>>
<< /Oddio. Dopo tutto ciò avrò bisogno di uno psicologo!!!/ >>
<< Kankuro allontanati se non vuoi che ti ammazzi >>
<< Mmmh mi piaci così.. >>
Lo afferrò dal braccio (che ancora non aveva staccato dal seno) e lo
scaraventò a terra. Dopo ciò afferrò una delle sue scarpe col tacco e gliela
lanciò in testa tramortendolo.
<< /Toh come arma non sono niente male ‘ste scarpe../ >>
Matsuri intanto uscì dal bagno e vide Aisuna che raccoglieva la sua
scarpa, e Kankuro a terra nel bagno delle donne.
<< Aisuna? Ma che è successo? Che ci fa Kankuro qui?? >>
<< Ah lui? E’ venuto a cercarci, ma ha bevuto troppo ed è svenuto,
collassando a terra. Stavo correndo da lui, ma mi è volata una scarpa e la
stavo raccogliendo.. >>
<< Aaah >> Matsuri pareva poco convinta, era buona mica scema. <<
Sarà meglio tirarlo su, và a bagnare questo fazzoletto con dell’acqua
fredda >>
<< Ok >>
Purtroppo ci voleva ben altro che un po’ d’acqua fredda per svegliare quel
ragazzo, soprattutto se tramortito.
<< Non funziona >>
<< Ci penso io..>> disse Aisuna, dirigendosi verso Kankuro.
Sollevo il ragazzo da terra, lo prese dal colletto e iniziò a schiaffeggiarlo.
<< Aisuna? Non gli fai del male così? >> chiese Matsuri, un po’ insicura
riguardo il metodo adottato dall’amica.
<< Naa tranquilla, così si riprende subito.>>
E infatti Kankuro, seppur con le guance viola, aprì gli occhi.
<< Ma che è successo..? Aisune, Matsuri che ci fate qui?>>
<< /Tsk fino a poco fa hai cercato di violentarmi ma lasciamo perdere../ >>
<< Siamo andate in bagno. E tu sei collassato a terra ubriaco >> gli rispose
Aisuna.
<< D-davvero? Oddio che figuraccia…mi dispiace.. >>
Gaara provava il forte impulso di tirargli anche l’altra scarpa…
<< Come ti senti? >>
Lui era ancora un po’ spaesato.
<< Meglio, auch! La testa. Comunque sto meglio grazie >>
Matsuri sorrise.
<< Meno male su rimani con noi >>
Matsuri notò l’occhiataccia di Aisuna, si avvicinò a lei.
<< Eddai non lo vedi che ha occhi solo per te? E poi avere un ragazzo
vicino è una sicurezza >>
<< /Ce l’hai già un ragazzo vicino! E mio fratello NON è una sicurezza!/
>>
Come resistere a quegli occhioni?
<< E va bene >> Poi guardò il neko << Fa niente Kankuro. Su ora usciamo
da qui. >>

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Capitolo 13
*** Le ovvie conseguenze ***


Le ovvie conseguenze


I tre si sedettero ad un tavolino, Gaara notò che il fratello non portava né copricapo né trucco, maglietta nera con scritta laterale viola (neko 猫) e jeans.

<< Ciao Matsuri! >>

Gaara vide l’allieva leggermente imbarazzata.

<< Avevi detto che non saresti venuta >>

Il suo interlocutore era un ninja, allievo di sua sorella, capelli corti castano scuro, e occhi scuri, tuta nera.

<< Ciao Ittetsu, si è vero non avevo molta voglia di venire questa mattina >> Indicò Aisuna << Ma Aisuna ci teneva… >>
<< Aaah salve >> Un piccolo inchino, prima di rivolgersi di nuovo alla piccola kunoichi << Ti va di ballare? >>
<< No >> Fu Aisuna a rispondere, purtroppo intervenne il fratellone.
<< Ma dai Ai, non ti preoccupare ti tengo compagnia io, Matsu vai pure a ballare >>
<< Su daiii >> Ittetsu insisteva.
<< Sigh e va bene.. ma solo per questa volta! E non metterti strane idee in testa! >>

Prima di andare Matsuri si avvicinò all’amica le diede una leggera gomitata, e gli sussurrò all’orecchio : << Dai, per una volta sola fallo contento >>

Poi Aisuna vide Matsuri scomparire tra la folla con quel piagnucoloso ninja, si sentì avvolgere per i fianchi.

Ancora? E mo basta!

<< Kankuro piantala di… >>
<< Su non sentirti a disagio, scusa per poco fa, ero un po’ brillo >>

Però convincente il fratellino.

<< Ti va di ballare? >>
<< Non so ballare >>
Lui rise. << Nessun Problema >>

La portò in pista, lui la muoveva per i fianchi.

<< /Tsk. Sarei dovuto restare a casa a dormire. E mi tocca pure ballare con Kankuro! Che schifo che schifo che schifo!!/ >>

Da quella posizione almeno poteva osservare meglio Matsuri: ballava vicina - troppo vicina - a Ittetsu, in una suadente musica da discoteca con tratti orientali. Però doveva ammetterlo ballava molto bene.

<< Balli bene >>
<< Come? >>

Invece di alzare la voce Kankuro le si avvicinò all’orecchio, si poteva sentire il suo respiro sul collo.

<< Balli molto bene Ai.. >>
<< Aisuna! >>

<< Ok... Aisuna >>
 
*

Intanto Matsuri.

<< Pensi che ci potremmo vedere domani? >>
<< Ittetsu, devo accompagnare l’ambasciatrice.. >>

Lui si andava dirigendo verso il retro del bar.

<< E non hai nemmeno cinque minuti liberi? >>
<< No, mi dispiace >>

Le sue mani si facevano sempre più fameliche sui suoi fianchi.

<< Eddai su >>

La sua voce andava peggiorando…

<< No, Ittetsu piantala! >>

Ormai erano vicinissimi alla porta che dava sul retro.

<< Lasciati andare ogni tanto >>

Gaara ebbe l’impulso di andare dalla sua allieva… qualcuno lo precedette.

<< Ehi... ehi... EHI! >>

Kankuro afferrò il ninja per il colletto.

<< Che intendi fare Itty? Eh? >>
<< Kankuro-sama >>
<< DONO >>
<< Kankuro-dono io… >>

Matsuri si precipitò verso l’amica, qualcuno aveva aperto la porta e Gaara poté intravedere una Sari in reggiseno e minigonna che esplorava con molto gusto la lingua di un biondino col caschetto.

Bleah.

Intanto Kankuro aveva sbattuto malamente a terra il piagnucolone, erano tutti e quattro fuori dal bar.

<< E vedi di venire puntuale domani! >>

Kankuro si girò osservando severo la mora, durò solo qualche istante, poi rientrò nel
locale, le due ragazze non ebbero il coraggio di muoversi, il ragazzo tornò subito dopo con una giacca che mise sulle spalle di Matsuri per poi abbracciarla.


<< Ahi ahi che mi combini piccina? Prossima festa o vengo io o ti porti mio fratello… >>

Lei ricambiò l’abbraccio.

<< Oh Kanky-kun! >>

 
Kanky… KUN?
Vide il fratello poggiarle la mani in testa e scompigliarle i capelli, poi le diede un bacio sulla fronte.

<< Su venite, vi porto a casa mia >>

Prese per mano Aisuna, mentre con l’altro braccio cingeva la vita di Matsuri.

Gaara voleva vederci chiaro, quel comportamento era decisamente … strano.

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Capitolo 14
*** Thè caldo alla lavanda ***


Thè caldo alla lavanda




I tre si ritrovarono in cucina. Kankuro aveva preparato del thè verde con lavanda.

<< Ecco, scaldatevi un po’… >>

Le due kunoichi bevvero quella deliziosa tisana.

<< E così la piccoletta sa ballare? >>

Matsuri arrossì.

<< Oooh non esageriamo! >>

Lui la prese in braccio facendola girare.

<< Siii invece, e guarda come sei carina vestita bene e truccata! Dovresti sistemarti così più spesso >>

Gaara guardava storto il fratello.

<< Magari riesci a far colpo con qualche ragazzo perbene! >>

Detto questo Kankuro prese a solleticarla.

Matsuri.
Era deliziosa quando rideva, spensierata, le guance leggermente rosse…

Kankuro si comportava in modo strano, decisamente non era lo stesso comportamento che aveva avuto con lei quella sera.

Rimasero a scherzare e conversare per circa un’oretta.

<< Ma Temari? >>

Kankuro rise un po’ infastidito.

<< E’ nella sua stanza, in dolce compagnia >>

Matsuri lo guardo malamente.

<< Kankuuuu >>

<< Che c’è? A me quello non piace >>

<< E come sei! È simpatico, e poi intelligente e affidabile >>

Di chi diamine stavano parlando?

<< Ah Matsu dimenticavo, tieni >>

Un paio di guanti, lunghi. Gli stessi che la ragazza usava in battaglia.

<< Kanku non posso accettare >>

<< I tuoi sono tutti malandati, ti ho vista stamattina >>

<< Ma… >>

<< Ah-ah-ah! Vuoi farmi arrabbiare? >>

Lei sorrise.

<< No >> Sospirò << Grazie sono bellissimi >>

Li guardava: si erano abbracciati, ridevano, ma Kankuro si comportava diversamente.

No, non era più il ragazzo brillo in discoteca…

E no stranamente non provò gelosia.

<< Volete rimanere qui stasera? >>

<< Ma non ci sono stanze… >>

<< Naaa non preoccupatevi, potete dormire nella mia stanza, certo c’è qualche marionetta

appesa al soffitto ma apparte questo… io dormo sul divano >>

Qualche?

<< Grazie Kanky-kun… ma penso ce ne andremo a casa >>

<< Vi accompagno? >>

<< Hai già fatto molto >>

<< Ok >>

Kankuro prese una giacca lunga e la mise sulle spalle di Aisuna.

<< Fuori fa freddo, me le restituite domani … buonanotte ragazze >>

Le due ragazze si incamminarono verso casa… erano molto stanche, ma tutto sommato la serata non era andata male.

<< Matsuri ma tu e Kankuro… >>

<< Si? >>

<< Ecco… mi siete sembrati molto uniti stasera >>

Lei rise.

<< Qualcuno sta diventando gelosa? >>

Come? Come aveva fatto a… ?

<< Lo sapevo Kankuro ti piace! >>

Fiuuu falso allarme.

<< Sta tranquilla ci vogliamo bene, c’è confidenza, ma nulla di più >>

Strano non se n’era mai accorto.

<< Come mai? >>

<< Bhè da quando il mio maestro è diventato Kazekage, ho chiesto a lui di allenarmi, Temari-sama si era offerta pure, ma

ti confesso che le sue sgridate fanno più paura di Gaara-sensei >>

Anche questa era nuova. Paura?

<< Kankuro è molto dolce e comprensivo, è un bambinone, ummm non penso di esagerare se dico che è come un

fratellone per me. E poi mi fa morire dalle risate >>

Erano arrivate nell’appartamento.

<< Shhh facciamo piano >>

Le due ragazze videro Sari, col trucco sbavato, che dormiva beatamente sopra un ninja dai capelli blu… Ma non stava

baciando un biondino?

<< Bleah… >>

La reazione di Matsu fece capire a Gaara che non era la prima volta per lei trovarsi con qualche coinquilino in più.

Le due a turno si lavarono e si misero una leggera maglietta per la notte.

<< Siamo a rischio stupro? >>

<< Tranquilla, conoscendo Sari, sono entrambi K.O. … Buonanotte >>

<< Buonanotte Matsu >>



Cara Reina_Chan, questo capitolo è dedicato a te! Un bacio, Violetta e Dark Gaara.

- angolino spam -
Nell'attesa del prossimo capitolo, se vi va, potreste leggere qualche altra nostra ff. Basta cercare su efp Dark Gaara e/o Violetta oppure cliccare sui nikname nella pagina autore TheTwinSisters


 

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Capitolo 15
*** The 'beauty' day ***


The 'beauty' day





L’indomani.

<< Aisuna sveglia! >> Matsuri cercò di destare l’amica dal sonno.
<< Mmmh >> ma quella si girò dall’altro lato.

Ma Matsuri non si arrese; tentò di scuoterla, gridare, pizzicare, ma niente:
Si muoveva leggermente, e dopo ricadeva prontamente in coma.
No decisamente non era abituata a serate come quella di ieri.

<< Oddio..che altro posso provare?>>
<< Nah lascia fare a me, vedrai come si sveglia! >>
<< Sari? Non vorrai mica… >>
Popi! Popi! Popi!
<< GYAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!>>
<< Sari!!! >> urlò furente l’amica, quando Aisuna si era già aggrappata al
lampadario.

Dopo lo shock mattutino ( e una buona mezz’ora per staccare Aisuna dal
lampadario), le kunoichi fecero colazione e si prepararono per la giornata.

<< Mi dispiace per prima..Sari ha questo brutto vizio e non riesco a farla
ragionare..>>
<< /Mica è colpa tua se c’hai la coinquilina maniaca../ >>
<< Non devi sentirti in colpa tu, per una cosa che ha fatto lei.. >>

Lei gli sorrise di nuovo; uno di quei sorrisi caldi, come i granelli di sabbia
del deserto illuminati dal sole. Uno di quei sorrisi che ti scalda anche
dentro.

<< Grazie Aisuna>>
<< E di che? >>

Le due ragazze continuarono a camminare, erano quasi le 11.

<< Matsuri, ma dove mi stai portando? >>
<< E’ una sorpresa, sai proprio ieri mi è venuto in mente che questo posto
ancora non te l’ho mostrato.. >>
<< /Che posto poteva mai essere? / >>

Dopo altri 5 minuti di cammino, arrivarono a destinazione.

<< Aisune ti presento...>>

Il kazekage guardava sconvolto l’edificio con l’insegna gigante che
lampeggiava.

<< / Sabbia perché non mi soffochi?/ >>
<<...Il beauty center!! >>

Doveva immaginarselo che si trattava di un posto del genere. Ma non
poteva deluderla; lei era così felice di averlo portato qui. Alle donne
doveva piacere, visto che l’edificio era PIENO di donne , così si sforzò di
sembrare… felice.

<< Accomodatevi prego. Matsuri giusto? Lei ha telefonato ieri sera e ha
prenotato per due..>>
<< Esatto! >>
<< Prego, prendete questi e andate a cambiarvi, la sauna vi aspetta!>>

Disse la donna porgendo loro degli asciugamani.
Ecco ma perché Matsuri la portava in posti dove si doveva sempre
spogliare ?!
Si cambiò senza protestare, ed entrò con la kunoichi nella sauna.
Non appena vi mise piede, si sentì soffocare.

<< Oh mio Dio! Pensavo che il deserto fosse l’inferno, ma mi sbagliavo, ci
sono appena entrata! >>
<< Ahahaha Aisuna dai! Non ci sei abituata, per questo ti sembra strano. Io
vengo qui spesso, dicono che faccia bene e che sia utile per dimagrire >>
<< Ma Matsu tu sei già magra..>>
<< Naa qualche etto di grasso ogni tanto sbuca fuori! >> rise lei.

Dopo mezz’ora uscirono dalla sauna, e furono accompagnate da un’altra
donna in una sala con delle sedie stile quelli che vi sono dai dentisti.

<< Accomodatevi prego >>

Aisuna guardò Matsuri in modo interrogativo.

<< Tranquilla, qui faremo una crema di bellezza, e verranno tinte le unghie
dei piedi >> sembrò entusiasta.

Ma il kazekage avrebbe preferito ballare la samba nudo per strada. No anzi
forse non proprio quello... vabbè lasciamo perdere…
Le due ragazze si accomodarono e arrivarono subito due donne a spalmare
sulla loro faccia la crema. Dopo circa 5 minuti, Aisuna e Matsuri avevano
la faccia bianca , con due fette di cocomero sugli occhi.

<< …>>
<< Dicono che la pelle diventi più morbida in questo modo. Poi è una
sensazione freschissima, vero Aisuna? >>
<< Si si… freschissima! >>

Sussultò, perché percepì qualcuno che gli aveva afferrato i piedi.

<< Ehi ma.. >>
<< Tranquilla signorina, stiamo solo mettendo lo smalto! >>

Aisune ricadde sulla sedia imbarazzata, mentre Matsuri rideva.

<< /Aggiornerò i metodi di tortura delle carceri. Farò passare ai prigionieri
una giornata qui, e gli interrogatori diventeranno uno scherzo../ >>

Dopo due ore di maschere di bellezza, tisane alle erbe (che avevano fatto
venire pure una botta di d@arrea al kazekage), esercizi per rassodare i
glutei (mai cosa gli sembrò più stupida), ritornarono finalmente a casa.

<< /Sono distrutto. Non riesco a credere che le donne fanno questo per
rilassarsi.. Letto arrivoo/ >>
<< Sari ma che hai fatto? >>
<< Ho provato a cucinare. Ma la cucina è esplosa >>
<< Non ci resta che ordinare..>> disse sconsolata Matsuri.

E Gaara si rese conto che qualcuno lassù doveva decisamente odiarlo.


-angolino delle autrici-
Care lettrici, cari lettori, vi chiediamo umilmente perdono per il ritardo di questo capitolo!!! Purtroppo, tra università, mattoni da studiare e vari impegni, ci viene sempre difficile pubblicare in tempo :( Per questo vi ringraziamo di cuore per il vostro sostegno e i vostri commenti, che ci scaldano sempre il cuore! Spero che gradiate questo capitolo e che ci perdonerete anche questa volta! 
Con affetto, 
Violetta e Dark Gaara (TheTwinSisters)

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Capitolo 16
*** Orsetto ***


 
Orsetto

Nel palazzo del kazekage…

<< Teeeeeem! >>
<< Stà zitto Baka! >>
<< Uffa ma si può sapere perché sei così isterica? >> Fece una pausa << Più isterica del solito… >>

Temari riuscì a mollargli un pugno in testa.

<< Sto facendo una piccola indagine Suna-Iwa >>
<< E poi sono io quello che pensa troppo… vado a letto >>

***

<< Gaara sono mortificato… ma non esiste un modo per sbloccare il sigillo, resterai una donna per sempre >>
<< NOOO! >>

Un urlo agghiacciante spezzò il silenzio della notte, facendo letteralmente saltare in aria le altre due kunoichi.

<< CHE CA*** STATE FACENDO DI LA? >>
<< SARI, stà un po’ zitta va… >>

La ragazza poi afferrò il viso della rossa tra le sue mani, tremavano leggermente per via del brusco risveglio.

<< Aisuna va tutto bene? >>

Erano mani morbidissime.

<< Si, si sto bene, scusatemi tanto >>
<< Si si scusa scusa >>
<< Sari ti sto mollando un pugno >>
<< Hai avuto un incubo… che hai sognato? >>
<< Emmm che perdevamo la guerra >>
<< Che palle, eccone un’altra che pensa solo a lavorare >>
<< Ora ti do un pugno >>

Questa volta fu Aisune a minacciare Sari.
Le due si vestirono e andarono nel giardino dell’accademia.

<< E’ ancora presto… >>
<< Naaa tranquilla! Di solito mi sveglio a quest’ora quando mi alleno… tu puoi tornare a dormire >>
<< Beh un po’ di sano allenamento non può farmi male >>
<< Oook, emmm scusa se ti chiedo… ma a che livello sei tu? >>
<< Kag… jouin, sono una jounin >>
<< Ah >> Gaara non potè fare a meno di notare un velo di invidia nei suoi occhi << Io sono una chunin… quindi forse ti annoierai un po’… >>

<< /Già, non seguendoti più nessuno ti poteva alzare di livello, bravo sensei, bravo/ >>

<< Bhè vediamo che sai fare >>

Perfetta maestria col giavellotto, veloce, scattante, ottimi riflessi, buon uso dei jutsu, un po’ incerta col corpo a corpo ravvicinato ma… cosa diavolo ci aspettava a promuoverla?

<< Sei brava >>

Lei rise sarcastica << si si come no… >>

<< Dico sul serio, sei molto forte >>
<< Vallo a dire al mio sensei… si annoia così tanto che ormai nemmeno mi allena più… figurati è stato Kankuro a promuovermi chunin >>

Gaara sentì scendere lento un vischiosissimo senso di rimorso lungo lo stomaco.

<< Beh è un Kage, avrà molti impegni >>

Matsu si stava sistemando le scarpe.

<< No Aisune, apprezzo i complimenti ma sono a conoscenza dei miei limiti… se fossi così forte avrei assegnate molte missioni importanti… io ho collezionato un sacco di B… perfino il battaglia non mi era permesso combattere, ero una messaggera… >>

<< /E’ troppo pericoloso Matsu/ >>

<< …ha incontrato i suoi genitori >>

Gaara sgranò lo sguardo.

<< Beato lui… >>

Era felice per lui, si vedeva. Provò a rincuorarla.

<< Beh dai hai sempre i tanti bei ricordi coi tuoi genitori… >>

Matsuri la guardò stranita.

<< Parli come se sapessi che sono orfana… >>

<< /E che diamine!/ >> << Bhè si capiva dal comportamento… >>

<< Ah… già… forse è egoista, ma lo invidio tanto… insomma darei qualunque cosa per rivedere mio padre… >>
<< Che tipo era? >>
<< Tremendamente geloso >>

Glom…

<< Figurati che da bambina, premetto che mio padre era, non ci crederai, del paese della terra, e facevamo spesso spola tra Suna e Iwa e quindi non avevo molti amici, comunque da piccolina avevo legato con un piccolo brontolone, un bambino che giocava sempre solo sull’altalena, era molto simpatico e dolce, ma mio padre nooo dovevo giocare solo con le bambine, perché “i maschietti sono pericolosi” >> rise.
<< E come è finita? >>
<< In che senso? >>
<< Il bambino! L’hai rivisto? >>

Aisune sembrava estremamente interessata all’argomento.

<< Aaah si, bhè giocavamo di nascosto, mia madre era contenta che avessi un amichetto e cercava sempre di distrarre papà, ahah sapessi quante ne combinavamo, una volta abbiamo nascosto la palla a un branco di bambini antipatici! >>

Si, ricordava molto bene quella scena.

<< Peccato che poi ci siamo trasferiti a Iwa… avevo circa sei anni... >>

Alzò gli occhi al cielo nostalgica << Ricordo che mi aveva abbracciato dicendo “non partire non partire, ti metti nella mia stanza” allora mi sono messa a piangere, avevo portato con me un orsetto di peluche, e gliel’ho regalato... non sapevo che altro fare… >>

 

Teddy…

 

<< Non ricordo nemmeno il suo nome… sono tornata qui che avevo dodici anni e durante il viaggio i miei sono morti… insomma non l’ho cercato e stranamente solo adesso mi torna in mente… chissà dov’è e che cosa fa… forse nemmeno mi ricorda più… comunque perdonami, ti avrò annoiata a morte >>

Aiusuna avrebbe voluto dire tante, troppe cose… si limitò a inghiottire un nodo alla gola e dire:

<< No figurati, non mi hai annoiata affatto >>

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Capitolo 17
*** Gelato e disavventure casalinghe ***


Gelato e disavventure casalinghe



Gaara quel giorno non riuscì a pranzare.
Nel pomeriggio Matsuri aveva portato Aisuna a fare una passeggiata. Le ore più calde della giornata erano già passate, ed era piacevole quel fresco che piano piano stava rimpiazzando il caldo afoso tipico del deserto. Le due ragazze si fermarono per una breve sosta nel gelataio più vicino; ormai era una routine fissa andare a prendere il gelato insieme nel tardo pomeriggio.

Ma quella volta era destinata ad essere diversa, almeno agli occhi di Gaara.
Perché quel pomeriggio, oltre a lui e Matsuri, c’erano anche Temari e...quel pigrone di Konoha. Seduti allo stesso tavolo, a mangiare tranquillamente un gelato. O meglio Temari mangiava, e sembrava anche divertirsi, mentre quello sfaticato la stava ad ascoltare, e mangiava il suo gelato molto lentamente: gli costava fatica fare pure quello forse.

Matsuri sembrò sorpresa a vedere quei due insieme, e si avvicinò al loro tavolo, seguita da Aisuna.

<< Temari sama! Che sorpresa vederti qui! Buonasera Shikamaru sama! >>
Temari rimase un po’ paralizzata, dato che non si aspettava di trovarsi le due kunoichi di fronte.

<< Ehm, ciao Matsuri! Buonasera Aisuna! >> esclamò la bionda leggermente imbarazzata.
<< ‘Sera” li salutò Shikamaru >>

Quindi era lui l’ambasciatore di Konoha.

<< Cosa ci fa qui? >> chiese Aisuna.

Matsuri non seppe spiegarsi perché, ma l’amica le sembrava leggermente… incavolata. Anzi dire incavolata era un eufemismo.
Chissà perché poi?

<< E’ stata l’Hokage a spedirmi, quella pazza ubriacona>> rispose lui, annoiato come sempre, e Temari sorrise a quella sua affermazione.
<< /Tsè ma guardali, mi sta venendo da vomitare!/ >> pensò Gaara.
<< Volete unirvi a noi? Mangiamo un gelato insieme! >> propose la sorella maggiore del kazekage.

<< /Oh no! Assistere tutta la sera a sta cosa mielata... oddio, Matsu ti prego, dì../ >>
<< Certo! Più si è meglio è! >>
<< /Voglio morire!! Ammazzatemi!! Matsuri ma perché mi abbandoni pure tu!?/ >> pensò il kazekage disperato.

La serata trascorse tranquilla (o quasi), e arrivò l’ora di congedarsi.
Fu allora che Temari prese Matsuri e Aisuna in disparte e si allontanò un attimo da Shikamaru.

<< Ehm Matsuri, di questo piccolo incontro... non dire niente a Gaara intesi? Non vorrei farlo arrabbiare, è un po’ geloso... >> sorrise la kunoichi.
<< Ehehe tranquilla Temari sama. Ma non penso che Gaara sama abbia qualcosa da ridire, è talmente comprensivo... >>
<< /Ti ringrazio per la fiducia Matsuri. Ma quel pigrone lo azzannerò ugualmente/ >>
<< Sì ma non si sa mai. Allora lo prometti? >>
<< Va bene va bene. Non dirò niente puoi stare tranquilla vero Aisuna? >>
<< Certo Temari sama. Certo… >>
<< /Aspetta solo che ritorni alla mia forma originaria, e si scatenerà l’inferno. Ti prometto anche questo Temari cara/ >>


Intanto lontano dal villaggio…

<< Oh no! No no no quello mi ammazza, mi ammazza! >>
<< Figliolo, non ti fa bene affannarti tanto, su mangia la mia zuppa di vermi… >>
<< Non la voglio! Grande rospoooo, non possiamo provare qualche altra tecnica di sblocco? >>
<< Mi dispiace figliolo, ma non riesco a trovarne una compatibile… >>

Naruto si mise a piangere.

<< Quello mi ammazza, mi ammazza, mi ammazza!!! >>


Un’ altra sera tranquilla a Suna . Le tre kunoichi erano sedute sul tatami del appartamento, chi leggeva, chi guardava la tv , e chi sbrigava pratiche.
Sari stava guardando MTV, e alzò il volume a tutto tiro per sentire meglio la canzone.
Per tutta risposta Aisuna, che stava tranquillamente leggendo sul morbido futon, saltò per lo spavento, mentre Matsuri urlò.

<< Sari!! Abbassa il volume! >>
<< Uffa che noia che siete!! Quella legge e tu sei una maniaca del lavoro! Rilassatevi ogni tanto!! >>

Le due ragazze erano ancora impegnate a gridare, (cosa che contribuì ad aumentare il mal di testa di Gaara), quando..

PUF

<< Oh mio Dio la fine del mondoooo!!!! E non sono neanche riuscita a tr@%!armi il kazekage!!!>>
<< Esagerata Sari!! Hanno soltanto staccato la luc—CHE COSA HAI DETTO??!!>>
<< … >>

Le due ragazze continuarono a gridare, e Gaara si coprì le orecchie per non sentire le altre scemenze di Sari.

<< Ecco vedi! Hai fatto sconvolgere Aisuna!! >>
Gridò Matsuri mentre allontanava le mani di Aisuna dalle sue orecchie.

<< Ehm non è niente ho solo mal di testa, tutto qui...>>
<< Ci credo che hai mal di testa, con sta ninfomane che ci ritroviamo come conqui… >>
<< EHI! >>
<< E’ la verità! E se non stai zitta, riferirò a Gaara-sensei tutto quello che hai detto >> disse la sua allieva, con un ghigno malvagio in faccia.
<< /Mmmh l’alunna supera il maestro/ >> pensò compiaciuto Gaara.
<< Tsk ok ok sto zitta >>

Se solo Sari sapesse…

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Capitolo 18
*** Un inaspettato appuntamento ***


Un inaspettato appuntamento



Matsuri uscì fuori a rimettere in sesto quel maledetto contatore.

<< Serve una mano? >>
<< Si, mi ammazzi Sari che con quella tv e la piastra per capelli ha fuso il circuito elettrico? >>

<< /*ç* siii funerale del deserto. Funerale del deserto/ >>

Si limitò a ridere.

<< Domani chiameremo un elettricista… >>
<< Si ma se la sbriga lei… visto che a me la luce non serve >>
<< E le pratiche? >>
<< Le ho finite! Le stavo solo rileggendo, domani le consegno >>

Le due rientrarono a casa e subito Sari si alzò incrociando le braccia.

<< Allora? La luce? >>
<< Hai fuso il circuito elettrico gioia… domani chiami un tecnico e rimedi >>
<< Nooo ho i capelli un disastro! E ora come faccio??? >>
Sari si rinchiuse in bagno smacchinando con spazzola e gel, Matsuri se la rideva…
E con la tv spenta a Gaara era finalmente passato il mal di testa.

*


L’indomani Matsuri la salutò, quel giorno doveva svolgere una missione e sarebbe tornata verso sera.
Gaara si incamminò verso l’uscita dell’accademia.

<< Aisuna >>

Oh no!

Un malizioso sorrisetto decorava il viso del micio. 

<< Che piacere vederti qui… sola >>
<< Si… ciao Kankuro… >>
<< Che fai? >>
<< Sto, tornando a casa >>
<< Aaah è una bellissima giornata. Vieni facciamo una passeggiata >>

Come diamine faceva ad esser così a suo agio? COME?

<< No no… meglio andare a casa >>
<< Insisto >>

*

Kankuro la portò a fare una passeggiata verso la piazza principale, popolata da un sacco di gente, soprattutto bambini.
Mangiarono in un ristorantino che entrambi adoravano, c’erano stati quando lui era stato nominato Kazekage.
Nel pomeriggio la condusse nella più vasta serra del villaggio.

<< Così non senti nostalgia di casa >>
<< /Come potrei sentirla? SONO a casa/ >>
<< Ah proposito com’è Iwa? >>
<< E io che ne so? >>

Kankuro la guardò stranito.

<< /Che cretino!/>> << Cioè… è un villaggio normale… >>

Il Kazekage sembrava molto interessato ad osservare delle primule.

<< E come passi il tempo di solito? >>
<< Mmmh svolgo le missioni… >>
<< Intendo… il tempo libero >>
<< Aaah beh leggo… scrivo… >>
<< Ah bene, sei Matsuri “versione terra” … non hai… il ragazzo? >>

Il volto candido di Aisuna avvampò.

<< No no, io non lo voglio, insomma sono una ninja… ho le missioni… >>

Kankuro cinse la vita della ragazza con le braccia. Parlava a meno due centimetri dalle sue labbra.

<< Dev’essere tremendamente noioso… non ti senti mai sola? >>

Era lui, o in quella serra faceva un gran caldo?
Kakuro aveva iniziato ad accarezzarle la testa, il volto…
Era tremendamente vicino alla sua fronte.

<< /IL SEGNO! No no no…/ >>

Aisuna si scostò bruscamente.

<< Io devo andare >>

La ragazza si girò e si stava incamminando velocemente.

<< Aspetta >>

Kankuro l’afferrò per un braccio.

<< No sul serio >>
<< Dai per favore resta, sono mortificato, non dovevo prendermi certe confidenze >>

Non si era ancora abituato a quel lato del carattere di suo fratello.

<< Ok resto >>

Rimasero qualche minuto in silenzio, a passeggiare in mezzo ai fiori.

<< Sei sempre così Don Giovanni? >>

Questa volta fu il turno di Kankuro per quanto riguarda l’imbarazzo. Portò una mano dietro la nuca arrossendo.

<< Non biasimarmi, sei così carina >>
<< Ah-ah… non sono l’unica ragazza però… anche qui ce ne sono >> 

Kankuro sbuffò.

<< 1 Esiste solo una ragazza più carina di te. 2 qui ogni singolo essere femminile o è fidanzata o sbrodola dietro mio fratello… non ho speranze >>

Gaara notò un punticina di invidia.

<< Chi è? >>
<< Cosa intendi? >>
<< Chi è la ragazza più carina di me? >>

Lui rise nervosamente.

<< Scusa, non è molto da gentlemen dire queste cose… >>
<< No dai, non mi offendo >>
<< Matsuri >>

Non poté che concordare.

<< … ma la piccolina è off limits, e poi è come una sorellina per me >>

Anche qui non poté che concordare. Sulla prima parte della frase ovvio.
Si voltò sentendosi osservata, Kankuro la stava guardando intensamente.

<< Aisuna io … >>

Abbassò gli occhi, a disagio.

<< Kankuro? >>

Lui la abbracciò dandole un dolcissimo bacio sulla guancia.

<< Devo andare perdonami >>

Gaara abbassò gli occhi, sentendosi tremendamente colpevole.
Si toccò la guancia.

Non è che suo fratello…? 

Dannazione!





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Capitolo 19
*** Picnic tra i fiori e pene d´amore ***


Picnic tra i fiori e pene d´amore 




Erano passati due giorni dall’incontro col fratello, e Aisuna appariva così triste e con aria colpevole…

 

<< Aisuna!! Ma che combini, sbrigati! >> urlò Matsuri che si trovava già davanti alla porta.

 

… Per questo Matsuri le aveva proposto una piccola uscita tra ragazze, così per svagarsi…

<< Arrivo!!>> Prese lo zaino e si avviò anche lei verso l’uscita.

<< /L’abitudine di essere in ritardo non mi ha abbandonato neanche ora che sono donna../ >>

 

SKATACRASH

 

Mentre era in corsa, inciampò sulle scarpe maledette di Sari, finendo con la faccia a terra.

 

<< Oddio Aisune!! >> gridò Matsuri, correndo subito da lei.

<< N-non è niente.. >> mentì la rossa, mentre si massaggiava il naso.

<< Sari, vedi che succede a lasciare le tue cianfrusaglie in giro?? >> la rimproverò Matsuri

<< Oddio che la fate tragica. E’ una ninja no? Dovrebbe guardare dove mette i piedi! >>

 

Non appena ebbe finito la frase, le arrivò uno zaino in testa.

 

<< Ahi! Aisuna sei impazzita??>> gridò furiosa la kunoichi.

<< Sei una ninja no? Stai attenta a quello che ti arriva in testa allora!!>>

<< /Sigh... riusciremo mai a incamminarci e fare questo benedetto pic nic?/ >> si chiedeva Matsuri, guardando le due litigare.

 

 

<< Dove vai? >>

<< Matsuri mi ha invitato ad un pic-nic … >>

<< Ah-ah… tu detesti queste cose… >>

<< Si ma in questo modo posso controllare meglio quell’ambasciatrice… >>

<< Tem piantala di essere paranoica >>

<< E come te lo spieghi il ritardo di mio fratello? >>

Shikamaru si alzò lentamente dal pavimento del balcone della Sabaku… osservando svogliato un cumulo di vestiti gettati per terra.

<< Può darsi che sia con Naruto… o forse sta discutendo della guerra con Tsunade… >>

<< Mmmh io vado lo stesso… tu potresti anche allenarti mentre sono via… >>

 

Il ragazzo si sdraiò stancamente sul letto.

 

<< Preferisco riposarmi per stanotte… >>

<< Perchè? Che si fa stanotte? >>

 

Mentre usciva la ragazza scansò un cuscino tirato dal cervo.

 

 

<< Ma doveva venire pure Temari? >>

<< Eddai Aisuna! Sarà severa ma è anche molto simpatica >>

<< /Si si SIMPATICISSIMA/ >>

 

Le tre videro Temari avanzare, si trovavano di fronte l’accademia.
<< Allora vogliamo andare? >>

<< Haaaai >>

 

Le tre si incamminarono seguendo Matsuri; il posto che la ragazza aveva scelto era una sorpresa.

 

<< Matsuri ci vuole ancora tanto? >>

<< No Temari sama , siamo quasi arrivati! >>

 

Sopraggiunsero alle porte di un enorme edificio di vetro.

 

<< Ma questa è.. >>

<< Sì Aisuna, è la serra del villaggio della sabbia. Ho la tessera per entrare dato che mi piacciono le piante, così avremo l’impressione di fare veramente un pic nic sull’erba!! >>

<< Wow..mi piace l’idea!! >>

<< Mi raccomando, cerchiamo di non sporcare, non voglio deludere Gaara sensei, è stato lui a farmi il tesserino! >>

<< Tranquilla Matsuri! >>

<< Non c’è problema! >>

 

Entrarono e si sistemarono nel reparto dei fiori, che era immediatamente successivo al reparto delle erbe medicinali.

 

<< Ti piace questo posto Aisuna? >> chiese Temari.

<< S-si..è bellissimo >> rispose lei, osservando i fiori.

 

Aiutarono Matsuri a sistemare la tovaglia, insieme al cibo e alle bevande.

 

<< Itadakimasu! >> disse Matsuri.

<< Itadakimasu >> risposero Temari e Aisuna.

 

Aisuna assaggiò uno degli onigiri che aveva preparato la sua allieva.

Infatti era stata Matsuri a preparare le pietanze quel giorno: oltre agli Onigiri, aveva anche portato gli Obento, i Takoyaki, Takitori, tipi diversi di Sushi, Okonomiaky e così via. Insomma ce n’era per tutti i gusti, e tutto era stato rigorosamente preparato in casa.

 

<< Ma sono buonissimi!! >>

<< Grazie Aisuna! Sono contenta che ti piacciono! >>

<< Concordo con lei, è tutto buonissimo!! >>

<< Ragazze così mi fate arrossire! >> rise Matsuri.

<< Brava bimba >>

<< Sari ti sta arrivando un pugno! >>

 

Il pranzo continuò abbastanza tranquillo (anche se Temari continuava a fissare Aisuna, mettendola in imbarazzo e Sari continuava a stuzzicare le sue coinquiline).

 

Fino a quando poi..

 

<< Matsuri avresti dovuto cucinare almeno una volta per mio fratello, ti avrebbe già chiesto di sposarlo... >>

 

Matsuri e Aisuna arrossirono di colpo. Sari sputò il sakè dal naso.

 

<< Temari sama! Ma che dici! >>

<< /Non ha tutti torti../ >> pensò il kazekage.

 

Finirono di mangiare, e risistemarono tutto nella cesta, senza lasciare rifiuti nella serra.

 

Tutto sommato, tralasciando le sparate di Temari e le sue occhiatacce verso Aisuna, è stata una giornata serena.

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Ormai erano settimane che stava dietro a quella dannatissima marionetta.

Congiungeva un filo, e si staccava una giuntura, sistemava un’arma e cadeva una gamba…

Non gli era mai capitato di aver tante difficoltà con una marionetta, forse era troppo complicato per lui riparare un ex componente dell’alba, o forse come marionettista si stava rammollendo, o forse…

 

Ma chi prendeva in giro, la risposta era un’altra…

Lui in quel periodo non ci stava più con la testa o meglio nella sua testa c’era un unico e solo chiodo fisso:

 

Aisuna.

 

Timida, ma aggressiva, scorbutica, ma comprensiva, misteriosa, ma tanto troppo familiare… bellissima.

Ne era rimasto affascinato dal primo momento, dal primo istante.

Ma ovviamente non ricambiato.

Dannazione con le ragazze non aveva proprio sorte, prima quell’adorabile mocciosetta che ha occhi solo per il fratellino, ok allora vediamo di concludere la “pausa di riflessione” con la biondina di Konoha e fare un salto di livello, peccato che il salto di livello lei lo avesse già fatto col pallido pittore… e adesso la splendida lince di Iwa…

 

Era tutto più semplice quando non c’era coinvolgimento sentimentale… quando frequentava le tipe come Ino prima che diventasse una persona seria o Sari…

 

La giuntura al ginocchio destro di Sasori cedette definitivamente.

Dall’altra stanza sentiva i risolini divertiti della sua sorellina, e le bestemmie di quel testa d’ananas.

Poveretto sicuramente non aveva vita facile con la quattro codine bionde, ma di sicuro lui non voleva agevolarlo.

 

Posò gli attrezzi e si asciugò la fronte, notò che anche il trucco stava iniziando a sciogliersi. Stancamente si tolse la maglietta e i pantaloni, andò in bagno prese distrattamente un asciugamano poggiandolo vicino la doccia, si tolse i boxer e si posizionò sotto il getto d’acqua gelata.

 

Acqua acqua acqua…

 

Quegli schiamazzi si facevano sempre più insopportabili.

Uscì dalla doccia e avvolse l’asciugamano intorno alla vita, era costellato da minuscole goccioline chissene… tanto faceva un caldo infernale.

 

Caldo…

 

Bhè sempre meglio quell’inferno che il gelo che aveva patito durante il summit…

Andò in cucina a bere una limonata, notò una promozione pubblicitaria sul retro di una di quelle riviste che sua sorella adorava.

 

CTS… centro termale Suna, per una settimana offerta speciale.

 

Bhà non aveva missioni, certo però forse non era giusto visto che suo fratello…

 

<< AHI MALEDETTO CRY-BABY NON USARE I DENTI >>

 

… Al diavolo doveva andarsene di là!

 

Prese un borsone infilandoci il portafogli, un cambio, e un flacone con pennello del suo amato trucco viola, poi avrebbe deciso se metterselo o no…

 

<< Ben arrivato Kankuro-dono >>

 

Prima di immergersi decise di farsi fare un massaggio e schiacciare un pisolino.

Intanto a casa del micio…


Pomeriggio abbastanza tranquillo. O quasi. Infatti, in una delle stanze del Kazekage, era in corso una feroce battaglia tra due ninja.

La prima era l’ambasciatrice di Suna, nonché sorella maggiore del quinto kazekage e figlia del quarto Kazekage.

Il secondo era l’ambasciatore di Konoha, nonché il ninja più pigro del villaggio della foglia.

E in vantaggio vi era quest’ultimo.

 

<< Dannazione ! >>

<< Non prolungare la tua sofferenza Temari..non hai nessuna speranza. >>

<< Tsk . Lo vedremo, Nara. >>

<< E’ tutto inutile. >>

 

Infatti bastò un suo gesto, per metterla ulteriormente in difficoltà. Anzi, la situazione si era fatta tragica.

 

<< Non ci posso credere!! Tu sei- >>

<< Rassegnati. Non potrai mai vincermi a Shogi >>

<< Và a quel paese Nara. Tu e tutto lo shogi >>

<< Qualcuno si sta arrabbiando perché ha perso? >> ironizzò lui.

<< Esatto. E non ti conviene, sai che posso benissimo spedirti in VOLO a Konoha. >>

<< Tsk tsk. >>

 

I due giocavano già tutto il pomeriggio a Shogi, con il risultato di 30 a 0 (superfluo dire a chi appartengono i due punteggi).

Non avendo più pratiche da sbrigare, Shikamaru aveva suggerito di passare il tempo così, e Temari aveva accettato, ancora non sapendo a cosa andasse incontro. Tanto entrambi i suoi fratelli erano assenti o almeno aveva ragione da qualche minuto, non li avrebbe disturbati nessuno; e nessuno sarebbe passato di corsa di lì e avrebbe urlato “testa d’ananas!!”.

 

Sì, ai suoi fratelli Shikamaru non stava particolarmente simpatico; anzi avrebbero preferito ammazzarlo nel sonno. E se poi lo incontravano insieme alla sorella maggiore, la bomba di Hiroshima non era nulla al confronto.

 

<< Propongo di cambiare attività. >>

<< Stufa di perdere? >>

<< No. Mi ha stufato lo shogi. >>

<< Certo certo… che ne diresti di andare alle terme…? >>

<< Ti piacerebbe Nara! >>

<< M-ma che hai capito?! Ognuno va nella sua zona ovviamente.. c’è pure l’offerta speciale… ma se non vuoi… >>

<< No no accetto. Grazie dell’invito crybaby ! >>

<< Invito? >>

<< Certo! Tutto a tuo spese ovviamente! O sei tirchio? >>

<< Tsk le donne, che seccatura. Parlano sempre troppo.. >>

 

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Capitolo 20
*** Omicid-...disastro alle terme ***


Omicid-...disastro alle terme




Kankuro si trovava già nella sala dei massaggi. Ci voleva proprio, dopo ore a stare incurvato con la schiena a riparare marionette. Quella stupida marionetta poi sembrava farlo apposta.

Poi si recò nella sauna dove aveva disperatamente provato a pensare a come riparare Sasori; purtroppo i suoi neuroni erano settati in modalità immagazzinamento immagini di un’altra rossa.

Intanto anche Shikamaru e Temari erano pronti, e si stavano dirigendo al centro termale.

<< Ehi crybaby, guai a te se cerchi di spiare!! >>

<< Tsk, ci tengo alla mia vita.. >>

Il micio si alzò dalla posizione seduta stiracchiandosi, e si recò alle docce, indossò il kimono che il centro termale dava in prestito, le ciabatte morbide, e andò nel corridoio che conduceva alle vasche…

Passando di là notò che dall’altro corridoio quattro codini familiari stavano facendo il loro ingresso.

<< Ehi ciao Tem! >>

Poi notò un quinto codino, più scuro e molto meno familiare…
Shikamaru e Temari si voltarono.

<< Oh cazzo >>

Kankuro pareva avere gli stessi occhi isterici dell’Uchiha…

<< Cosa ci fate insieme, alle terme? >>

<< No guarda… io vado nella parte maschile e lei in quella femminile, si lo so lei è fuori luogo ma… >>

Allora voleva proprio morire il pesaculo.
Kankuro prese la rincorsa e gli si lanciò addosso.

BANZAAAAAAAAAAAAAAI!

<< Ouch!! >>

<< Kankuro!!! Scendi subito da lui!! >> urlò furiosa Temari

<< E se non volessi? >>

<< Ti faccio volare anche senza il mio ventaglio!! >>

<< Coff coff..a-aiutoo..oo >>

<< Ehm signori..è un locale tranquillo ..non vorremmo risse qui.. >> disse il tizio della cassa, leggermente intimorito dai        due.

<< Hai sentito Kankuro!? Muovi il tuo sederone! >>

<< Vacci piano culona! >>

<<…sto soffocando eh. Continuate pure a litigare tranquillamente... >>

<< Culona a me?! Io ti ammazzo! >>

<< Uuuuh...mi gira la testaa...aaah... >>

E Temari levò a forza Kankuro dalla sua “posizione”, permettendo a Shikamaru di tornare a respirare…
Dopo mezz’ora di battibecchi riuscirono a trovare una soluzione, che poi era l’unica soluzione; semplice, tranquilla…
Temari sarebbe andata nella zona femminile e i due ragazzi nella zona maschile…

Non era poi così complicato…

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Non pensava che una semplice domanda potesse sconvolgerlo così tanto.

Non lui, Gaara del deserto (ora Aisuna), colui che era definito la “statua di marmo”, “l’impassibile” o “capitan findus”, soprannome datogli dal fratello maggiore per via della sua freddezza.

Ma oggi, forse perché era in questa situazione disastrosa, una sola domanda gli fece partire forti giramenti di testa.

<< Vuoi venire con me alle terme Aisuna? >>

Alle terme.
Quel posto in cui facevano il bagno coperti solo da uno straccetto. Aveva aperto da poco a Suna, quel maledetto posto con l’acqua calda.

<< M-mi dispiace ma sono un po’ raffreddata e..>>

<< Perfetto! Vedrai che l’acqua calda e il vapore ti aiuteranno!! Inizia a prepararti! >>

<< Ma dai non è il caso, sarà carissimo… >>

<< No no questa settimana c’è un’offerta speciale >>

Dannazione. La sua allieva lo stava superando anche in testardaggine.

Ad Aisune non restò altra scelta che prepararsi la borsa per andare a quelle maledette terme.

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Il posto non era molto affollato, in effetti pochi si concedevano il lusso di andarci, in quel periodo di forte instabilità.

<< /Per fortuna. Qualcuno lassù deve ancora volermi bene../ >>

Le due si svestirono nelle cabine a loro riservate ( Gaara con lo sguardo fisso al muro , per evitare di guardare la sua allieva) e si coprirono con un asciugamano.

Si diressero all’entrata quando si sentì tirare l’asciugamano, restando nuda sotto una doccia.

<< M-matsuri ma che fai?!>>

<< Mi dispiace Aisuna, ma prima di entrare dobbiamo fare una doccia. Regola della casa >> disse lei, liberandosi anche del suo asciugamano e entrando sotto la doccia insieme a lei.

Dopo ciò si diressero al nucleo delle terme, dove c’erano le vasche con l’acqua calda, anche se Gaara avrebbe preferito sprofondare sotto terra dopo la doccia disastrosa.

Entrarono, coperte solo da un asciugamano, e a lui salì il sangue alla testa.

Non bastava la sua allieva mezza nuda, no, ci voleva pure l’acqua bollente.

E come se non bastasse …

<< Yuhuuu!! >>

Sentirono una voce, familiare, dall’altra parte delle terme, nella vasca riservata agli uomini.

<< K-kankuro?! >> gridarono le due ragazze.

<< /Devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita precedente . Chissà cosa poi per meritarmi tutto questo/ >>

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