la vita che vorrei

di ghostfriend
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo primo ***
Capitolo 2: *** capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** capitolo terzo ***



Capitolo 1
*** capitolo primo ***


Io sono Emily Richards , ho 16 anni e vivo in un paesino fuori Londra in una casa troppo grande per due persone. Dico due perché i miei genitori non ci sono mai , sempre via per lavoro . Allora io vivo con Isaac , una guardia del corpo che hanno assunto i miei , per non obbligarmi a cambiare sempre scuola e per farmi dare una controllata nei periodi in cui loro non ci sono . Lui è come dire , uno stronzo . Mi usa per tutto , anche per cose intime , non mi fa mai uscire di casa e perciò non ho tanti amici. Tranne una Clarissa, ma a non la vedo mai...
A scuola ci vado molto raramente dato che ho degli insegnanti privati , e tra questi c'è pure Isaac .Lui mi insegna letteratura , sembra quasi attraente quando lo fa , mentre a scuola ci vado solo nelle ore in cui non ho il privato, cioè solo per le materie che riguardano competenze scientifiche. A scuola non posso parlare con nessuno , lui ha paura che parlo di cosa mi fa, e se solo oso rivolgere anche un semplice "ciao" a un compagno i prof glielo dicono. La mia vita come avrete capito non proprio un gran che , però diciamo che ho degli "amici" un po' speciali che mi aiutano... 
Musica e Libri , mi bastano delle cuffiette e un bel libro per entrare nel mio piccolo mondo segreto , un posto che ho creato e dove la mia vita è perfetta ...
Scrivo anche mi aiuta ad isolarmi dal mondo intero, anche se il mostro non vuole che io scriva il perché non lo so , non è come parlare con la gente giusto ?

***

Oggi , finalmente, è uno dei giorni che mi è concesso andare a scuola. Appena entrata in classe scopro che è arrivato un nuovo studente , Andrea. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondo cenere ,e da come parla si sente che non è di qui. Dopo il breve e imbarazzante discorso che il professore ti obbliga a fare quando sei nuovo , lui si siede nel banco associato al mio. 
merda! Vidi la professoressa fissarci mentre spiegava 
la prof continuava a fissarci. 
 
disse divertito, ti prego stai zitto! 
gridai , adesso sono fritta . la prof mi guardò male e intuii già cosa sarebbe successo da li a poco. Nell'intervallo andai in bagno dato che è l'unico momento che non sono controllata a vista dai professori , di solito c'è sempre Clarissa ma evidentemente oggi non è venuta a scuola... 
Mi guardai allo specchio , ho un aspetto orribile la faccia triste , la pelle che più pallida non si può e due occhiaie da far invidia a un morto. " ho bisogno di andarmene via"
Sentii bussare alla porta del bagno , uscii e mi avviai in classe dato che i posti caotici non mi piacciono molto. Appena arrivata in classe mi ricordai dell'uscita di oggi della classe e mi preparai la cartella per andare via, dato che mi è proibito anche andare in gita. Finito tutto mi misi a leggere un libro e al suono della campanella entrarono i miei compagni. Vidi una mano sventolarmi difronte alla faccia. mi chiese calmo Andrea , sicuramente impaurito di beccarsi un'altra risposta scortese. 
< Come faccio a liberarmi di te ? > sorrisi , spero solo che la prof non ci veda . 
 
se ne andarono tutti e io continuai a leggere il mio libro...
Dopo un po' mi sentii toccare la spalla e sussultai dallo spavento, guardai in alto e vidi un Isaac arrabbiato e una professoressa che lo guardava con occhi sognanti , non so cosa abbia di tanto bello per far cadere tutte ai suoi piedi.
Riposi il libro nello zaino e mi avviai alla porta con Isaac subito dietro, lui mi mise un braccio dietro alle spalle e si girò verso la professoressa per salutarla. Dopodichè ce ne andammo.

Caro Diario ,
l'ha rifatto mi ha usata di nuovo, questa volta più violentemente e continuava a ripetermi che sono sua, questa volta per più tempo ... Continuava e non potevo fare nulla , lui è troppo forte per spingerlo via . Ho bisogno di scappare via , via da lui , via da questo posto, via da questa vita. Lui è così occupato a usarmi e pian piano disintegrarmi che non si accorge che ci sto male , non si accorge che sto provando ad uccidermi... 
Solo due anni , devo solo durare due anni . Dopo di che sarà tutto finito , potrò raggiungere i miei genitori ovunque loro siano e potrò cambiare casa e scuola . Non sarò più costretta a vivere in questa casa che è diventata il mio inferno.....

lo sentii entrare , riposi il diario in fretta e furia tra il materasso e il muro e velocemente presi in mano un libro da leggere. Feci in tempo a fare tutto che lui entrò in camera mia

è incazzato , ti prego fai che non succeda ciò che sto pensando .... Rimasi zitta . 
mi disse stranamente in modo calmo. 
 
< sembra che abbia un dono naturale .. Boh??> 
<è andata male al lavoro > mi sta parlando di lui ?? Beh non proprio di lui , ma è la prima volta che lo fa ! 
< mi dispiace ... vuoi che faccia qualcosa per te? > 
 
 
domanda retorica . 
 
< semplicemente mi va di parlarti !>  
< lo hai già detto !>si avvicinò a me sul letto , è la prima volta che lo guardo negli occhi. Sono color caramello . 
 
< per favore esci> si avvicinava sempre di più e in preda al panico mi è uscita senza pensarci. I suoi occhi diventarono più scuri e i lineamenti si fecero più duri... 

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Capitolo 2
*** capitolo secondo ***


< no,non esco > mi disse avvicinandosi sempre di più 
si avvicinò ancora . Io continuai ad allontanarmi, ma ovviamente sbattei contro la testiera del letto.E' a pochi millimetri da me " pensa velocemente!"mi disse la vocina nella mia testa, gli misi una mano sul petto.

si fermò e mi guardò negli occhi.

mi rispose con quella vocina da so tutto io, e riprese ad avvicinarsi "merda".

"continua ad temporeggiare, vedi che una soluzione la troviamo"

"cosa?!?"

cercai di allontanrmi ancora di più da lui ma ero intrappolata tra la testiera e lui.

mi sentii le lacrime agli occhi

gli urlai con voce spezzata.

< no, io voglio che tu esca .. Desidero che tu muoia , ma evidentemente sono talmente tanto sfigata che nessuno mi ascolta ! >

Se ne andò e io mi affrettai a chiudere la porta a chiave, mi appoggiai al muro e crollai a piangere , lo odio. Ho bisogno di lei ora...

Presi il mio pc e aprii Skype

Le raccontai tutto , includendo discorsi e la mia stupida vocina, senza omettere nulla...

Anche lei mi raccontò un po' di cose e parlammo per un sacco di tempo. Così tanto che non lo sentii nemmeno entrare, me ne accorsi per i suoi passi pesanti sulle scale.

< cazzo è qui ciao !>

le dissi sottovoce per paura che lui mi sentisse e senza nemmeno darle il tempo di rispondermi chiusi tutto e nascosi il pc tra i libri sulla libreria .Feci in tempo a fare tutto che lo sentii arrivare difronte alla mia porta e rimasi ferma vicino alla scrivania in modo da non far rumore, vidi la maniglia muoversi verso il basso e dopo un suo colpo sulla porta mi ricordai che l'avevo chiusa appena lui era andato via " almeno per ora siamo in salvo" la vocina si fece risentire. Sussultai dallo spavento quando lui tirò un pugno alla porta .

aveva la voce impastata.

< Emily , aprimi o giuro che la sfondo> rimasi ferma al mio posto, senza fiatare.

< okay .. tanto dovrai pur uscire di qui no?>Lo sentii strisciare sulla porta.. Che l'inferno abbia inizio.

***

Mi svegliai con il solo che entrava dalle finestre. Lo sentii giocare con le chiavi di casa fuori dalla porta , è davvero rimasto qui tutta la notte. Non so se aprire la porta ed uscire o stare qui al sicuro , penso la seconda.

Presi un libro e incominciai a leggerlo, dopo un po' lo sentii muoversi... Bussò.

< aprimi> mi avvicinai alla porta.

 

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Capitolo 3
*** capitolo terzo ***


Sentii silenzio provenire dall'altra parte della porta.

< allora sai che ti dico.... Non me ne andrò, anzi adesso vado a prendere gli attrezzi e ti scardino la serratura, così vediamo se non esci > mi disse con tono nervoso, dopodichè se ne andò .... Uscii , non voglio che tolga l'unica barriera che mi divide da lui, e scesi in salotto. Stavo per aprire il frigorifero e prendere da bere quando una busta verde richiamò la mia attenzione, era da parte del tribunale... 

"Conferma di custodia tutelare"

Stavo fissando la busta decidendo se leggerla o no ...


Mi girai con la busta in mano e lui impallidì.
feci di tutto per mantenere un tono abbastanza calmo.


Andammo in salotto e io mi sedetti di fronte a lui .



Rimasi di pietra, incapace di provare qualsiasi emozione. Non sapevo cosa dire.

Mi alzai in piedi .

Feci per salire le scale ma persi l'equilibrio cadendo all'indietro e sbattei la testa.

È l'ultima cosa che sentii dopodiché il buio totale
***

Non riesco ad aprire i miei occhi , sono come dire sigillati... Non so dove sono, non mi ricordo più nulla. Il mondo attorno a me continua ad andare avanti,mentre io sono in questo posto a me sconosciuto con un fastidiosissimo "bip" nelle orecchie; ci sono momenti in cui va veloce ; altri in cui è regolare e altri ancora in cui si ferma e diventa un suono unico e senza fine. Sono in quei momenti in cui io vedo una luce bianca e  due persone che mi ripetono la stessa frese di continuo ogni volta che le vedo " vieni piccola, sarai al sicuro con noi ". Non ho la più pallida idea di chi loro siano e nemmeno del perchè mi chiamino piccola, l'unica cosa che posso notare è che ogni volta sono sempre sempre più vicina a  loro e sono un uomo e una donna; lui ha i miei stessi capelli e le mie labbra piene e rosee, mentre lei  ha i miei stessi occhi...                                                                                                                                                                                                                                         Dopodiché sento delle vibrazioni nel petto e quel bip rincomincia, sento due persone piangere, un ragazzo e una ragazza. Lui sta sempre con me, di giorno e di notte, mi tiene la mano e piange."Mi dispiace piccola, mi dispiace" continua a ripetermelo, ma non so cosa gli dispiaccia non so chi sia. Mentre la ragazza credo di conoscerla, la vedo sempre nei miei sogni.                                                                                                                                                                                                        Ed ecco che il suono unico è ritornato a farmi visita  "mamma papà" corro verso di loro...

Isaac pov's

E' un anno che lei è ridotta in questo stato, e tutto per colpa mia. Se solo le avessi detto le cose per tempo non sarebbe sdraiata in questo letto in condizioni sempre più critiche.                                                                                                                                                                                                                         L'elettrocardiogramma ha ripreso il suo suono unico.

< signor Jones?

sono fuori dalla stanza e attraverso le finestre intravedo  i dottori che cercano di far riprendere a battere il cuore di Emily. 

< e con lei chi ci sta ?> mi asciugai le lacrime. 

< ci sono io > Clarissa,da quando ha saputo che lei è in coma ogni settimana viene qui .

< chiamami se ce bisogno >

< vattene adesso !> Guardai Emily dal vetro e me ne andai . Arrivato a casa mangiai un panino e me ne andai in camera sua , ci entro sempre nella speranza di vederla sdraiata sul suo letto a dormire . Notai qualcosa che non avevo mai visto prima , un raccoglitore rosso vicino al letto . lo presi , sulla copertina c'è un scritta "A Perfect Life" , aprii la prima pagina .

" Questa sono io , questo libro parla di come vorrei essere e di come dovrebbe essere la mia vita... Perfetta"

Un libro , incominciai a leggerlo ...

***

E' lunedì mattina, e fuori piove. Una giornata triste per un avvenimento triste. Andai in ospedale dato che Clarissa è dovuta tornare a scuola... Entrai in stanza e lessi la cartella di Emily, due arresti in due giorni. La baciai sulla fronte.                                                                                                                                                         < è per il tuo bene , ci rivedremo prestissimo .. Addio piccola , ricordati che ti amo >

Entrò il dottore che mi porse delle carte da firmare, finalmente se ne potrà andare e tornare felice insieme hai suoi genitori. E' per il suo bene che lo faccio, anche lei lo avrebbe fatto al mio posto ne sono sicuro...                                                                                                                                                                                       Ri-entrò il dottore e gli consegnai tutti i fogli firmati. Restai in stanza mentre gli staccarono la spina, tutto si blocco. Il suo battito , l'affare per pompare l'aria nei polmoni ... Ogni cosa in quella stanza smise di funzionare e tutto calò in un silenzio assordante. L'infermiera le stese la coperta sopra alla testa.

< tra dieci minuti dobbiamo portarla via > l'infermiera usci a sgombrare il piano, in modo che nessuno la veda quando la porteranno via.                                                     Le presi la mano e iniziai a piangere, ed è stato quando mi resi conto di averla persa per sempre che lei mi strinse la mano....

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