Il dolce profumo del vento

di mewrobby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Due anime una sola sofferenza ***
Capitolo 2: *** Lontano dagli occhi lontano dal cuore ***
Capitolo 3: *** La mia testa...contro il mio cuore ( parte I ) ***
Capitolo 4: *** La mia testa.... contro il mio cuore ( parte II ) ***
Capitolo 5: *** Il passato ritornato con il vento di primavera ***
Capitolo 6: *** La maledizione delle sette lune ***
Capitolo 7: *** Ricordi di giorni lontani ***
Capitolo 8: *** La voce del cuore ***
Capitolo 9: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 10: *** Un'altra volta ancora ***
Capitolo 11: *** Brtti presentimenti ***
Capitolo 12: *** Mia piccola cara Kagome ***
Capitolo 13: *** Kaory.... o Kairy?? ***



Capitolo 1
*** Due anime una sola sofferenza ***


Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

Due anime una sola sofferenza

Epoca Sengoku

- Kagome…

La luna splendeva come non mai, il vento accarezzava i suoi dolci capelli corvini, li trascinava da una parte all’altra portando alle sensibili narici del mezzo demone l’odore inebriante di quei capelli che aveva imparato ad amare come ogni altro minuscolo particolare di quella ragazza che le stava davanti

- Inuyasha…

- Senti io ho deciso che…

- Ti prego no io…io non posso rimanere in questa epoca e tu lo sai

- Si, infatti avevo pensato di chiedere alla sfera di trasformarmi in un essere umano e venire a vivere con te…

Una lacrima rigò il viso della ragazza

- Non posiamo…

- Perché?…

Aprì gli occhi di nuovo… quel sogno… ormai erano anni che lo tormentava da quando… da quando lei se ne era andata via con la Shinkon, perché, perché l’aveva fatto, non riusciva a capire, lui si fidava di lei, la amava… la ama… e ora…. Era solo…. Di nuovo.

Si per la seconda volta, era rimasto solo ma questa volta nessuno aveva interferito… e allora perché… non riusciva a capire eppure quella lacrima era reale lei stava piangendo… ma perché, forse lei volev… era inutile pensarci lei non era più accanto a lui ormai non avrebbe più rivisto il suo dolce sorriso, non avrebbe più sentito il suo odore….

2002

Una ragazza piangeva sola nel suo letto già molto bagnato dal pianto della sera precedente e di quella ancora prima, la sera l’unico momento in cui si sentiva così sola l’unico momento in cui non riusciva a distogliere i suoi pensieri da lui, da chi amava e ama tuttora più di qualunque essere sulla terra – Inuyasha…. Quanto mi è costato dirti quelle parole ma dovevo farlo… sig … dovevo farlo anche se ora non riesco più a vivere senza di te … probabilmente se nn ci fosse Karin ora mi sarei già uccisa per la disperazione… Oh Inuyasha chi sa se mi hai dimenticato… ti prego dimenticati di me così potrai soffrire di meno… meno di quanto sto soffrendo io…- e scoppiò in un pianto tanto silenzioso quanto doloroso, ma una piccola figura aveva sentito, come ogni notte, quella sofferenza e si chiedeva perché e per chi stesse soffrendo così la sua "mamma", sapeva solo che era un certo… Inuyasha.

La mattina seguente era una magnifica giornata di maggio, il sole filtrava tra le tende della camera della ragazza, destandola dal suo sonno, che era tutt’altro che tranquillo.

Si mise in piedi, si lavò si vestì e andò a preparare la colazione, quel giorno Sota, la mamma e il nonno erano usciti e quindi doveva preparare la colazione solo per lei e Karin " a proposito di Karin dove è finita quella furfantella…" salì nella camera della piccola ma non c’era…. Dove ere finita… non era andata con il nonno, la mamma e Sota.. allora forse era uscita, " Quante volte le ho detto di non uscire senza permesso, quella ragazzina mi farà diventare matta…." Ma lei la voleva un gran bene, grazie a lei aveva ripreso a vivere, se on ci fosse stata lei no sarebbe mai uscita dal momento di crisi i cui era caduta dopo essersene andata dall’epoca sengoku.

Intanto una piccola figura si stagliava sopra un albero vicino al tempio Higurashi " io voglio sapere cosa succede alla mamma, non posso vederla piangere, vorrei tanto sapere chi è questo Inuyasha e dirgliene quattro, di sicuro ha fatto soffrire la mamma" incominciò a dare pugni al vento immaginando di avere davanti questo fantomatico Inuyasha, se lo immaginava un uomo brutto basso e molto ciccione ( immaginatevi Inuyasha così che risate ahahah Nd M-chan hei nd Inu-chan) mentre si agitava dando tutti questi pugni all’aria perse l’equilibrio e cadde…- AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH-

Ma cosa succede questa era Karin, che le fosse successo qualcosa!?! –Noooooo KARIN ASPETTAMI- e corse fuori per salvare la sua unica ragione di vita.

- Ahi, ahi ahi che botta, meno male che ero su un ramo basso se no non sarei qui…. Ma dove sono?- tentò di muoversi ma si accorse che c’era qualcosa sotto di lei, guardò in basso e vide un uomo – Ah mi scusi si è fatto male- lo aiutò ad alzarsi e poi – scusi ma lei che ci fa qui a casa mia?- l’uomo strabuzzava gli occhi quella bambina aveva detto che viveva lì ma allora…. – VUOLE RISPONDERE SI O NO ? Be se proprio no vuole rispondere mi dica almeno come si chiama , piacere io sono Karin- e rivolse allo sconosciuto un grande sorriso " di carattere le assomiglia proprio…" – Be… io mi chiamo Inuyasha….- "Chi sa se le avrà mai raccontato di me", la bambina spalanco gli occhi e la bocca, quello era Inuyasha la causa delle sofferenze della mamma… in quel minuto il suo cuore si riempì di rabbia – tu.. tu sei I….Inuyasha?- il giovane mezzo demone fece segno di si con la testa un po’ stupito dal comportamento della ragazza " allora le ha parlato di ma cosa le ha detto?" poi vide una lacrima scendere dal viso della bambina, cavolo odiava vedere piangere qualcuno, provava sempre una cosa strana , specialmente se era Kagome ma la stessa cosa avveniva con questa bambina chi sa perché.. – Ehi tutto ..- non finì la frase quando incrociò lo sguardo adirato della ragazzina che si butto su di lui dandogli dei piccoli pugni sul petto – è tutta colpa tua se la mia mamma la sera piange, colpa tua se la mamma è trista E’ TUTTA COLPA TUAAAAAAAAAAAA, IO TI ODIO!- cosa aveva detto ogni notte Kagome piangeva e per colpa sua… ma lei lo aveva piantato poi una voce spazzo via dalla mente tutte la domande che voleva proporre alla bambina – KARIN..KARIN DOVE SEI KARIN- poi la porta dell’hokora si aprì e all’entrata una donna bellissima dai capelli corvini entrò, la bambina si buttò tra le sue braccia piangendo, - Che c’è amore mio? Ora va tutto bene c’è la tua mamma qui con te..- non si era ancora accorta della figura dietro la bambina " E’ lei ne sono sicuro il suo odore è lo stesso e poi… è sempre così bella, nonostante tutto non è cambiata poi tanto.." – Kagome…- solo in quel minuto la donna alzò la sguardo e con un’aria molto scioccata disse – Inuyasha…-

Ciao ciao sono io la vostra amata mewrobby ( buuuu nd voi ueeeeeeeee nd io che me ne vado via piangendo e non scrivo nemmeno un altro capitolo siiiiiiii nd voi noooooooo nd io ancora più disperata) è la mia mente malata ha fatto nascere un’alta cosa del tutto assurda, Kagome che lascia Inuyasha non potrebbe mai succedere ma anche Inuyasha deve soffrire un po uffa è sempre quello che muore, che lascia una e la fa soffrire (e adesso soffri tu già nd Kagome-chan assetata di vendetta; aiuto ND Inu-chan che scappa via terrorizzato) bene mandatemi dei commenti o vi mando a casa Kagome così, anche perché a me fa paura e ma ne sbarazzo da casa mia ( davvero Nd Ka-chan con la bava alla bocca AIUTO ND io che raggiungo Inuyasha) il prossimo capitolo che ancora non so come si chiamerà è in arrivo


MEWROBBY

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Capitolo 2
*** Lontano dagli occhi lontano dal cuore ***


Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

Uaooooooo quanti commenti, sono contenta ^_^ , è vero sono solo sei , da come mi sto entusiasmando io sembrano miliardi, ma per me è la mia seconda fic quindi SONO MOLTO CONTENTA. Comunque madonna quante ipotesi sono nate sull’origine di Karin ma una è giusta, non vi dirò quale perché non ho ancora deciso quando rivelare la realtà quindi penate ancora un po, come il povero Inuyasha d’altronde, quanto sono sadica

I: - Già sei veramente cattiva io voglio sapere che significa!!!!! Kagome devi dirmelo!!!

K :- E perché dovrei se non me lo dice Mewrobby-chan io non parlo

M :- brava Kag ^_^

I :- brutte stronze ditemi subito chi è Karin!!!

M e K :- Inuyasha …. SEDUTO!!

I :- maledette

M e K :- seduto seduto, seduto, seduto….

Kar ( Karin):- mamma mia quante storie se non la smettete qui non incominciamo più il capitolo …

M e K :- SEDUTO, SEDUTO, SEDUTO…

Kar :- =_=….be vorrà dire che lo scriverò io salve a tutti e buona lettura ^_^

Note: Sentite per non equivocare non è successo assolutamente NIENTE, con profondo dispiacere di entrambi, tra Kagome e Inuyasha prima che lei se ne andasse dall’epoca Sengoku.

Lontano dagli occhi lontano dal cuore

- Inuyasha….- gli occhi della ragazza si spalancarono come a voler vedere meglio la figura che gli si poneva davanti, quanto gli erano mancati i suoi occhi ambrati come le piaceva specchiarsi in quegli occhi così profondi che le sapevano regalare tanta gioia.

- Kagome…- era bella come sempre, no di più. Quegli anni in più le donavano molto, ora sembrava più matura, i suoi capelli erano allungati ancora arrivando fino alla sua vita, anche il suo corpo era migliorato e in meglio, non sembrava neanche lei ma…. Ma i suoi occhi non erano cambiati, avevano ancora dentro di loro quel piccolo riflesso che li caratterizzavano, quell’aria di spensieratezza che aveva la SUA Kagome, ora chissà perchè era diversa, a parte quel piccolo spiraglio nei suoi occhi era più….. triste…. Kagome stava soffrendo per chi?…. che la bambina avesse ragione forse era colpa sua, ma lui non aveva fatto niente, lui le aveva dichiarato il suo amore e lei era scappata, che colpa poteva avere lui.

- Perché sei qui ?- la sua voce era fredda e assomigliava a una coltellata al petto….. no era nettamente peggio – Kagome io….- cosa poteva dirle, di certo non che era andato lì per vedere lei, perché non poteva vivere senza lei… che la amava più della sua stessa vita…. No ora lei aveva una figlia l’aveva dimenticato…. Per sempre… forse però non finì neanche di pensarlo che una voce fredda, gelida e intrisa di rabbia lo svegliò dai suoi pensieri –Allora cosa sei venuto a fare qui ?-

No ora ne era sicuro… lei lo odiava e non sapeva neanche il perché, una rabbia improvvisa gli si scatenò dentro era… odio si ma per chi per lei…. No…. Come poteva odiarla se l’amava più della sua stessa vita ma allora per chi…… semplice…. Per se stesso, perché doveva sempre finire che la donna che amava l’odiava ora voleva solo dimenticare le sue sofferenze – io sono venuto per la …. Sfera- quest’ultima parola l’aveva quasi sussurrata.

Certo che stupida per un’attimo si era illusa che lui fosse venuto per lei ma …. Era meglio così, non sarebbe riuscita a respingerlo un’altra volta, ma no poteva dargli la sfera – Mi dispiace ma non posso dartela e ora vattene e non farti più vedere- quanto le era costato dire queste parole ma doveva farlo per il suo bene…. Si era la cosa giusta.

No non poteva anche privarlo del diritto di dimenticare le sue sofferenze… di dimenticare lei… non si sarebbe arreso – Senti, no puoi dirmi di non sono io che ho raccolto tutti i pezzi della sfera, tu l’hai solo rubata, non ti appartiene capito- stava urlando, stava sfogando tutta la rabbia che provava dentro, tutta la rabbia che si tratteneva da tutti questi anni.

Cosa aveva detto, ora si che era arrabbiata senza di lei probabilmente non solo sarebbe ancora attaccato a quello stupido albero ma non avrebbe neanche trovato quella stramaledettissima sfera – Ehi fino a prova contraria senza di me saresti ancora ad annusare in giro come un cane per trovare quella maledetta sfera infatti è solo grazie al fatto che io vedevo i pezzi se abbiamo fatto così presto e comunque non sperare che io ti darò la sfera, non te la darò mai- -NANI!?- - si hai capito bene stupido cane senza cervello io non ti darò mai quella sfera qualunque cosa tu dica o faccia- la bambina era molto confusa ma di che sfera stavano parlando la sua mamma e quell’uomo strano, e perché si sono messi ad urlare così???? @_@ Non ci capiva niente… " ma cosa mi è sembrata una goccia d’acqua… ma siamo dentro l’hokora.. cosa!?… mamma" – Mamma perché piangi??-.

Cosa??!!?? Kagome stava piangendo lacrime che aveva visto molte volte e che facevano sempre male ma questa volta erano ancora più dolorose…. Perché stava piangendo??? – Perché…- i suoi pensieri furono spezzati da quella domanda mozzata dalle lacrime –Nani?- ora anche lui era confuso cosa significava quella domanda??? – TI HO CHIESTO PERCHE’???- questa volta nella sua voce c’era anche u filo di disperazione – NON URLARE…, e poi perché cosa???- incominciava a spazientirsi – PERCHE’ SEI TORNATO- "come!!! Ma che è scema!?" – te l’ho già detto per la sfera e poi smettila di url..- però prima che finisse la fase – PERCHE’ IO SPERAVO CHE …. NON VEDENDOTI… PRIMA O POI TI AVREI DIMENTICATO MA…. MA … MA SE TU MI STAI DAVANTI COME UN PESCE LESSO IO NON …. NON ….NON CE LA FACCIO- quest’ultima frase l’aveva gridata con tutta la forza che aveva in corpo per scacciare quel demone che non la faceva più vivere – Kagome ma allora tu…-

Fine capitolo sono crudele ahahahhahaha mi diverto a farvi penare ( be per il semplice fatto che leggiamo questa fic siamo masochisti quindi ci fai un piacere nd lettori) ditemi cosa ne pensate o non saprete mai ki è Karin

Kar :- ehi non puoi usare la mia immagine per ricattare i lettori

M: be…>///< ( oh no che faccio ho perso la mia arma vincente ) allora non scriverò più niente

L( lettori) :- allora mi raccomando chi manda una recensione verrà decapitato

M: cosa mi odiate così tanto??? OoO

L: siiiiiiii!!!

I: non trattate male mewrobby-chan

M: " cosa mi sta proteggendo o come è caro… amore mio…. Aspetta non vorrà -__- uhm" Grazie Inuyasha ma non saprai proprio un bel niente si Karin

I : maledetta schifosa ignobile puttana

M: cooooooooooosa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! sei morto Inuyasha

K: eccoci all’incontro più aspettato, la nostra Mewrobby contro Inuyasha il mezzospettro, ecco che Inuyasha estrae Tessaiga e lancia il suo attacco ma mewrobby con una velocità incredibile lo evita e attacca con il suo attacco cat’s fire claw ( artiglio di gatto infuocato) Inuyasha è stato preso in pieno si rialzerà?

C(Ciak, il mio cane): mi raccomando non mancate perché Kagome dice quelle cose? Perché doveva dimenticarlo? E chi vincerà tra Mewrobby e Inuyasha? Mi raccomando vi aspetto wof wof

 

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Capitolo 3
*** La mia testa...contro il mio cuore ( parte I ) ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

C: Uao sono tornati davvero wof wof che bello ^__^

M: E’ naturale perché amano la mia ff

L: Siii come no, l’importante e crederci!!!!

M: NANIIIIII!!!!!

I: Ehi Kagome mi stai facendo male!!!!

K: Che colpa ne ho io se Mewrobby-chan ti ha ridotto così male?????

M: E gia modestia a parte non potevi vincere!!!! ( sbruffonata alla massima potenza )

I: Non è vero io ti stavo stracciando!!! Vero???

C: Scusate ma loro non possono sapere cosa è successo se non lo raccontate!!!

K: Già e visto che lo stavo commentando io continuerò da dove avevo smesso!!!

I: No racconterò io cosa è successo

M: No tu storpieresti tutta la verità!!!!

I: Non è vero _/

M: E invece si!!!

I: No

M: Si

I: No

M: SI

I: NO

M: SI

K: SMETTETELA, SE NON LA FINITE IO VI UCCIDO TUTTI QUANTI !!!!

M-I: Si signora

K: Bene!!! Ora riprendiamo _ Inuyasha è appena stato colpito dal fortissimo, meraviglioso, stupefacente…_

I: Si abbiamo capito muoviti

M: Perché a me piace questa descrizione ^____^

K-I: =__=

K: Continuiamo_ Inuyasha è stato colpito ma…..che succede si è rialzato e ora attacca con forza Mewrobby la colpisce ma poi lei colpisce lui con i suoi artigli che colpi tremendi continuano a colpirsi ora sembra che Inuyasha abbia la meglio ma M: SEDUTO!!!!!! Con un tonfo incredibile Inuyasha cade a terra 1…2…3… ha vinto, Mewrobby ha vinto!!!!_

M: Sono stata grande!!!

I: No hai barato!!

M: Non è vero

I: Si

M: No

I: Si

M: No

I: SI

M: NO

K: BASTA NON CE LA FACCIO PIUUUUUUUUUUUUUUUUUU’

Kar: Uffa come al solito alla fine quella che deve scrivere sono io!!!

La mia testa…..contro il mio cuore

( parte I )

- Kagome ma allora tu….- gli occhi dell’hanyou erano spalancati, cosa voleva dire con quelle parole, che lei fosse ancora innamorata di lui…. Ma allora perché non aveva accettato il suo amore

- Kagome…

- Inuyasha…

- Senti io ho deciso che…

- Ti prego no io…io non posso rimanere in questa epoca e tu lo sai

- Si, infatti avevo pensato di chiedere alla sfera di trasformarmi in un essere umano e venire a vivere con te…

Una lacrima rigò il viso della ragazza

- Non posiamo…

- Perché?…

Oh no di nuovo quel ricordo faceva ancora male…. Anche di più ora che lei era davanti a lui che…. Che piangeva come l’ultima volta.

- Inuyasha ora vattene ti prego……. Forza andiamo Karin rientriamo in casa-

Se ne stava andando… di nuovo…. No questa volta no…. Senza nemmeno rendersene conto scattò in avanti e la prese per un braccio….. " non lascerò che se ne vada un’altra volta "

Poteva specchiarsi nei suoi occhi color ambra che la fissavano così intensamente….

Quanto erano belli i suoi occhi color nocciola, così meravigliosamente spensierati e così felici…. Si era felice si capiva lontano un miglio, anche due, quanto aveva aspettato di rivedere nei suoi occhi quella felicità, quella dolcezza che spesso era rivolta solo a lui – Non me ne andrò se prima non mi spiegherai un bel po’ di cose…- voleva sapere, voleva sapere con tutto se stesso.

"Era normale che prima o poi sarebbe venuto a chiedere spiegazioni…. Ma devo dargliele…. Si …. No…. Ma ha il diritto di sapere……. E se dopo non capisse…. Cosa faccio" a questo pensava in quei minuti, che ad Inuyasha sembrarono ore, che precedevano la sua risposta - ………… va bene -.

Finalmente avrebbe saputo cosa successe anni prima ma ora…. Aveva paura… si paura di sapere che lei lo aveva dimenticato…. Ma un barlume di speranza era i lui… quelle parole che aveva detto prima lei voleva dimenticarlo, non ci era riuscita ……allora……

- Karin… vai dentro io devo parlare con Inuyasha ti raggiungerò tra poco ok????-

- Ma mamma …. - - OK???!!!- " Questo suona proprio come un ordine uffa… io volevo sentire cosa si dicevano" – D’accordo mamma – rassegnata la bambina si diresse verso casa era meglio non fare arrabbiare la sua mamma " mamma….".

- Inuyasha andiamo da qualche altra parte, non vorrei che qualcuno ci vedesse…- - Tse… non credevo che farti vedere con me ti dasse tanto fastidio- disse con aria innervosita il mezzodemone – Non è questo… ma se qualcuno ti vedesse con quelle orecchie chissà cosa direbbero… e per di più oggi è giorno di pellegrinaggio- - Tse..- - Allora andiamo - - Dove?- - Tu seguimi -.

Si incamminarono, Inuyasha fremeva dalla curiosità e dalla felicità… si perché finalmente poteva sentire di nuovo il suo odore, vedere di nuovo quei suoi meravigliosi capelli corvini, specchiarsi in quei suoi occhi nocciola che lo facevano sentire così rilassato e allo stesso tempo così…. Vivo… si vivo era il termine esatto se lei fosse stata accanto a lui sentiva di poter fare qualsiasi cosa… anche combattere contro mille Naraku.. non gli sarebbe pesato con lei accanto.

- Possiamo anche fermarci ora… si direi che va bene – Doveva ammetterlo il posto che aveva scelto Kagome era davvero bello, era una radura contornata da ciliegi in fiore ( ripeto ( guardate la mia ff su Mb FOREVER YOU AND ME AND ANITHING ELSE) non so se i ciliegi fioriscono a maggio ma io ho sempre pensato di si quindi lascio così e se non vi sta bene v’attaccate a u tram, insomma me ne sbatto i "cosiddetti" nd M/ fine la ragazza nd I/ fatti gli affaracci tuoi brutto cane ragnoso, pulcioso, deficiente, ottuso, testardo, egoista " ma anche così bello, dolce, gentile e simpatico" nd M/ ma allora le vuoi proprio prendere ND I/ seduto Nd M) con fiori di Lilla sparsi un po qua e la che col loro colorito violaceo donavano a quel luogo un aria magica, così profonda eppure così fragile all’apparenza, così come il loro rapporto.

Si quel luogo le piaceva molto aveva sempre amato i ciliegi, quel loro colorito roseo rende la vita un po’ meno triste di quanto non lo è, o almeno le faceva dimenticare i suoi pensieri… il suo sguardo si perse nel guardare quel paesaggio ma fu bruscamente riportata alla realtà da un brontolio del giovane hanyou che moriva dalla voglia di sapere tutta la verità – allora rimaniamo fermi impalati a guardare il paesaggio o parliamo di cose serie – in realtà lui sarebbe rimasto ad ammirarla anche in eterno ma la sua curiosità stava prendendo il sopravvento, doveva sapere o sarebbe impazzito.

- D’accordo, cosa vuoi sapere risponderò a tutto…- cosa chiedere per prima cosa , perché te ne sei andata, perché hai preso la sfera…. – chi è quella bambina? … come si chiama?… - - Karin..- Kagome concluse la frase per lui – Si chi è? – ma perché tra tutte le domande aveva chiesto solo questo – Bene…. Allora da dove cominciare…- Inuyasha era in tensione… cosa avrebbe detto, aveva paura.. si lui che non aveva avuto paura nemmeno il giorno in cui avevano affrontato Naraku ora aveva una paura del diavolo – lei…. Non è mia figlia….- Inuyasha si sentì stranamente sollevato " Non è sua figlia… che sollievo… ma allora perché la chiama mamma" – ma è come se lo fosse… l’ho trovata un mese dopo che me ne sono andata dall’epoca Sengoku, i suoi genitori sono morti in un incidente, lei non aveva altri parenti così ho deciso di occuparmene io…- "oh....quindi quella bambina non ha i genitori…. Ecco perché chiama Kagome mamma… deve aver sofferto… ehi ma da quando è che ho questi pensieri da… da… da umano….. be probabilmente da quando ho conosciuto Kagome… si lei mi ha cambiato… profondamente cambiato…. Ma in realtà lei non mi ha mai voluto cambiare, mi ha sempre accettato per quello che sono e… forse… è per questo che mi sono legato a lei… è sempre stata così gentile, ha pianto per me…. È sempre stata così presente nella mia vita, mi è sempre stata accanto, io che non ho mai avuto un posto, che ho dovuto lottare contro tutti per riuscire a sopravvivere, ho trovato il mio posto solo stando vicino a lei, il mio posto non è da nessun’altra parte…… solo vicino a Kagome" si perse nei suoi pensieri, come i suoi occhi si persero nel blu scuro del cielo.

Kagome guardava intensamente Inuyasha, i suoi occhi color ambra erano persi nel vuoto " a cosa starà pensando?…" era veramente curiosa…. Ma si ritrovò a guardar quei suoi meravigliosi occhi color ambra, così profondi, così penetranti. Le stelle si riflettevano in essi creando dei riflessi di luce che somigliavano a tanti brillanti che volavano in un cielo del colore dell’ambra, il colore preferito di Kagome da quando aveva conosciuto Inuyasha.. " Oh Inuyasha, quanto desideravo rivederti e, ora che sei finalmente davanti a me…. Sono così felice….. così triste…. Così confusa… si confusa era il termine adatto, cosa avrebbe fatto la prossima domanda sarebbe stata _ perché te ne sei andata_ e lei???? Lei cosa avrebbe risposto……." La ragazza era veramente spaventata, quasi tremava, ma quel silenzio era anche peggio, quella attesa interminabile forse era anche peggio della domanda stessa… - Allora vuoi chiedermi qualcos’altro??? – senza accorgersene stava tremando, tremando come una foglia al vento d’autunno che è pronta a staccarsi dal suo appiglio, dal suo rifugio così sicuro, dal suo riparo e trovarsi totalmente scoperta… indifesa… vulnerabile… debole.. come lei – Si ci sono tante cose che devo chiederti…- " eccola… ecco la domanda che ho tanto temuto in questi anni… la mia tortura… il mio tormento.." – Mi hai mai dimenticato….- la ragazza strabuzzo gli occhi… non era la domanda che si aspettava era spiazzata .. – In che senso…- ma che razza di risposta era aveva capito bene ciò che voleva dire ma voleva sentirlo dire dalle sue labbra " voglio sentirti dir la domanda che vuoi pormi _ ma tu mi ami ancora_ si perché è questo quello che vuoi sapere… vero Inuyasha?"

- C-come in che senso mi pare logico no??- la faccia di Kagome era ancora incerto " Cazzo ma allora me lo vuoi proprio fare dire" – Mi ami ancora??- l’aveva quasi bisbigliato ma questa frase era arrivata alle orecchie di Kagome " allora avevo ragione ma perché questa domanda?? Devo rispondergli??.. Si…. L’avevo già deciso quando l’ho portato qui… gli avrei dovuto dire tutta la verità" –Si..-

MIAOOOOOOO e anche questo capitolo è finito, a dire la verità io volevo farlo più lungo ma…..

I: dillo che ti abbuttava

M: ok lo ammetto è la verità è che oggi sono così stanca…. Oggi la mia scuola ha deciso di adottare Castello Utvegio lo conoscete???? È sul monte pellegrino cmq io ho dovuto guidare le persone che ci andavano che rottura cmq domani finirò sul giornale mi hanno intervistato e mi hanno fatto delle foto che bello…… aspettate qui c’è un po’ troppo silenzio che succede????? Ma si sono addormentati tutti ORA VI UCCIDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

M: Mi raccomando commentate

I-K-Kar-C: Vi conviene farlo o vi finirà come a noi ( sono tutti spiaccicati per terra con ferite e graffi dovunque…. Così imparano Nd me che ho uno sguardo satanico)

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Capitolo 4
*** La mia testa.... contro il mio cuore ( parte II ) ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: evviva avete commentato ^^… e così ho deciso di premiarvi.. ho scritto due capitoli

L: nnnnnooooooooooooooooo

M: come io vi faccio un regalo e voi… voi… non lo accettate MALEDUCATI!!!

I: il fatto è che non ne possono più di te kiaro???

M: si ma sono maleducati lo stesso, come te d’altronde!!!

I: NANI!!!??!!!

M: hai capito bene

I: brutta…

M: Inuyasha… A CUCCIA

I: ma…le…de…tta

M: bene e ora passiamo al cap

NOTA DELL’AUTRICE: 1 scusate per tutto il racconto ho usato SEDUTO per sbattere a terra Inuyasha , con mio profondo divertimento ^^, ma la parola giapponese è OSUWARI=A CUCCIA quindi d’ora in poi userò A CUCCIA

2 ad un certo punto scriverò i pensieri di Kagome nel discorso di Inuyasha li metterò come normali pensieri ma non concluderò il discorso di Inu bene buona lettura ^^

La mia testa…….contro il mio cuore

(parte II)

- si….- Finalmente aveva confessato quel segreto che aveva nascosto nel suo cuore anche troppo a lungo.

Inuyasha a quella risposta rimase quasi imbambolato, combattuto tra due scelte, da u lato voleva abbracciarla , baciarla, stringerla forte tra le sue possenti braccia,,, dall’altra voleva urlare, urlare tutta la sua rabbia, la sua confusione… decise di inseguire il suo istinto, andò da li e l’abbracciò, con tutta la sua forza, con tutta la sua dolcezza, con tutto il suo amore… con tutta la sua passione…

- I…Inuyasha- era sbalordita non si sarebbe mai immaginata da Inuyasha tanta dolcezza, da quel rozzo hanyou tanta passione. Sapeva…sapeva che non doveva ricambiare ma… ma molto presto si sciolse in quell’abbraccio, non poteva farne a meno….. non voleva farne a meno… ma molto presto un qualcosa la riportò alla realtà…. La realtà così dura e triste ma così irrimediabilmente…. reale (scusate per il gioco di parole ma come si può descrivere meglio la realtà ^^ ??? nd M).

Tentò di liberarsi da quel contatto così piacevole ma non ci riuscì, anzi Inuyasha a quel tentativo di ribellione la strinse ancora più forte -…. Perché vuoi scappare di nuovo? "io sto scappando???… lo sto facendo davvero????".. perché vuoi lasciarmi di nuovo solo? "no Inuyasha io non ti voglio lasciare.. non vorrei mai"…. Perché io prima di incontrare te ero solo… anche quando stavo con Kikyo io ero comunque solo "di nuovo Kikyo…"… non avevo un mio posto… la stessa Kikyo non mi accettava per quello che ero " perché continui a parlare di Kikyo.. io non sono Kikyo… sono Kagome… KAGOME"…..uno stupido hanyou….. " Si hai ragione Inuyasha sei uno stupido, mi abbracci e mi paragoni a Kikyo… STUPIDO!!"…ma…ma tu sei diversa, anche se sei la sua reincarnazione tu sei diversa, tu… tu.. mi hai accettato per quello che sono… non mi hai chiesto di cambiare "lui non pensa che io sia Kikyo.. lui pensa che io sia …….Kagome…oh Inuyasha" e.. e.. IO TI AMO….Non importa se te ne sei andata…. Se non vuoi dirmelo… be non importa… io non ti costringerò….perché…. IO TI VOGLIO ACCANTO AME!- Kagome era paralizzata, le parole di Inuyasha… così profonde… così meravigliose… così piene d’amore…. Le avevano fatto riaffiorare tutti quei sentimenti che aveva quasi dimenticato. In quell’istante il suo corpo si sciolse cullato dalle possenti braccia del mezzo demone, braccia, che l’avevano protetta così tante volte.

Inuyasha era felice Kagome, la SUA Kagome, lo stava abbracciando, erano di nuovo insieme; si lasciava inebriare dal suo profumo "quanto mi è mancato"… la sua testa era accoccolata ( mi piace molto dire accoccolata ^^ Nd M ma sei cretina -_- nd I A CUCCIA nd M) nel suo petto come a chiedere protezione, quella protezione che lui non le avrebbe mai negato …. I suoi capelli corvini oscillavano nel vento… i suoi occhi color nocciola così spensierati…. Profondi…

A spezzare quell’atmosfera magica ( noooooooo, come puoi essere così insensibile ND I zitto avrai modo di rifarti ( ops ho parlato troppo… meglio rimediare) forse ^^ Nd m) dei singhiozzi si levarono nell’aria come il rombo del tuono che annuncia la tempesta – Kagome perché piangi è forse per qualcosa che ho detto….. mi dispiace ma i..- venne subito interrotto dalla voce di Kagome rotta dalle lacrime, quanto odiava vederla così – No… no Inuyasha non è colpa tua… ma… anche se ni dispiace molto tu non puoi rimanere qui…e io non posso venire nell’epoca Sengoku – si stacco, a malincuore, da quell’abbraccio che le dava tanta sicurezza, quella stessa che aveva perso ormai da anni.

- M..ma perchè io non capisco è la seconda volta che mi dichiaro e…. ed è la seconda volta che tu mi dici che non può essere! Io non ti capisco proprio Kagome, prima mi abbracci e poi i tiri in dietro ma cosa ti passa per quella mentre baka… - - Si hai ragion…. Ah( sospiro) meriti una spiegazione ma devi promettermi che non farai mosse azzardate- - ma che vuo..- - Tu promettilo e basta!- la sua voce era decisa, si stupì anche lei della sicurezza con qui aveva pronunciato quelle parole ma…. Erano per proteggere il suo amore e lei era sicura in questo, lo era sempre stata, era sempre stata sicura di volerlo proteggere… - D’accordo, te lo prometto- - Bene allora ti racconterò cosa è successo-

 

Salve ecco ho finito il capitolo mi dispiace che sia così corto perché lo volevo fare più lungo ma poi sarebbe stato senza senso se mettessi tutto in un solo capitolo cmq l’altro l’ho già scritto ma lo metterò su internet solo quando riceverò almeno tre commenti quindi o recensite o non saprete mai perché Kagome se ne andata….. ma perché sono sola ç_ç oh un bigliettino:

- Cara mewrobby-chan,

noi ci andiamo a prendere un gelato qui di fronte ma visto che tu stai scrivendo ci andiamo da soli spero non ti dispiaccia ^^ " certo che mi dispiace non vi farò più entrare in casa \_/"

By Kagome

Ps: Ti porto una brioche nocciola-stracciatella-panna come al solito ciao ciao ^^-

Ma magari ci ripenso e li faccio entrare sono stati così carini.. e poi è normale che vogliano passare del tempo da soli si li perdono ^^ Si bene ricordate almeno due recensioni ciaoooooooooooo

Mewrobby

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Capitolo 5
*** Il passato ritornato con il vento di primavera ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: ciao a tutti prima di cominciare vorrei chiedere umilmente scusa a tutti coloro che aspettavano il nuovo capitolo della mia fic

I: nessuno -_-

M: A cuccia .. continuiamo mi dispiace tanto ma purtroppo prima sono dovuta ( si fa per dire ^^) partire e a proposito scriverò una fic su questa storia ^^ cmq poi quando sono tornata ho avuto molto da fare con tutti i miei forum quindi scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeee ma questo capitolo è davvero lungo quindi mi sono fatta perdonare ^^ ora iniziamo nn ho proprio voglia di scrivere nient’altro perché sto pensando a quanto è lungo questo cap e sono già stanca =_=

I: Scansafatiche

M: Cafone

I: Idiota

M: ….. Cane

I: E ora che c’entra il cane

M: no è che c’è un cane che si sta avventando contro di te con la bava alla bocca ^^

I: Cos…. AIUTOOOOOOOOOOOOOO

M: Bene ora cominciamo

Il passato tornato col vento di primavera

- D’accordo te lo prometto…- - Bene allora stammi a sentire…. E non interrompermi o non riuscirei a continuare-

- finalmente ci incontriamo Inuyasha - - già… questa volta nn ti copri con la tua pelle di babbuino ( che a me fa molto skifo ^^ nd M) - - No Inuyasha, questa sarà la resa dei conti e uno di noi due nn sarà tanto fortunato da ricordarsi l’epilogo di questa storia- - Tse so già chi sarà questo povero "fortunato"- - sei un po troppo sicuro di te mezzo-demone- - Tse sta zitto brutta mummia ammuffita ( Cmq ci pensate che Naraku è un frullato di demoni che skifo >< e poi dove li mette tutti sti demoni ha un fisico perfetto, anche se nn è il mio tipo Nd M) e combatti- - Non me lo faccio ripetere- Naraku sferrò il suo attacco contro Inuyasha, il suo era un attacco veloce e micidiale ma Inuyasha lo parò grazie alla sua Tessaiga – cosa credi che sia così facile??- Naraku balzò all’indietro e lo guardò con aria di sfida, un’aria, che lui (Inuyasha) nn aveva mai potuto sopportare e così si scagliò contro il suo (babbuinesco ^^) nemico.

Il combattimento continuava, ma nn era l’unico alle spalle dei due mezzi-demoni altre persone combattevano strenuamente per contribuire almeno in piccola parte ad aiutare l’amico.

Miroku stava affrontando Kagura, il suo (Miroku) foro del vento si stava fronteggiando alle lame di vento lanciate dall’abilissima loro signora. Sango stava fronteggiando il suo caro fratellino Koaku nel tentativo di farlo risvegliare* .

Solo due persone stavano a guardare impotenti: Kagome e Shippo. L’ultimo era rannicchiato dietro Kagome tremante per la paura, la prima era… furiosa… si furiosa è il termine adatto, furiosa per questa sua impotenza, nn poteva aiutare i suoi amici. Inuayasha le aveva "gentilmente" chiesto di non intervenire perché non voleva che nessuno si intromettesse nel suo duello con Naraku ( se se nd M ) anche se si capiva bene che in realtà voleva solo proteggerla ( appunto ^^ Nd M), nn poteva intervenire nel combattimento di Miroku o lui avrebbe dovuto ritirare il suo Kazana, Sango…… Be a dire la verità nn sapeva proprio come aiutarla; impotente, si questo era, impotente di fronte a quello che stava succedendo, in effetti lei era sempre stata inutile in quel mondo, l’unica cosa che sapeva fare era individuare i pezzi della sfera… già lei era "Kagome il radar cerca sfera" .

Poi un brivido le percosse la schiena, come……… come se avesse sentito un pezzo della sfera ma non era possibile, loro li avevano raccolti tutti i pezzi, contati anche quelli di Naraku, ma allora…… In quel momento Kagome fu sopraffatta dalla sua curiosità si abbasso e disse a Shippo – Piccolo mi raccomando rimani qui nascosta d’accordo?- senza nemmeno aspettare la risposta corse via, con la mente lontana, abbastanza lontana da non sentire le voci dei suoi amici che la chiamavano, le voci del suo amore che la incitavano a fermarsi, ogni rumore intorno a lei si andava spegnendo, ora esisteva solo quella piccola luce che stava seguendo, era strana, era piccola ma era anche così calorosa, protettiva , calda, calma, accogliente. Ormai aveva perso la facoltà di pensare e di decidere, sapeva solo che doveva seguire quella luce e quella era la cosa importante.

Senza rendersene conto arrivò ad una caverna, per la prima volta incominciò a riflettere su dove si trovasse e un moto di terrore la pervase, ma venne quasi subito sostituito da un sentimento di calore e sicurezza, le stesse sensazioni che provava quelle poche volte che Inuyasha le dimostrava il suo affetto. Ora era ancora più affascinata da quella strana presenza… ma ne era anche molto spaventata.

Decise di entrare nella grotta.

Lì era tutto buio, scuro come un incubo senza fine; l’acqua gocciolava giù dal tetto creando quel piccolo ticchettio che ricordava molto lo scandire del tempo, un ticchettio fastidioso, impertinente, un ticchettio che con la prepotenza ti entra nelle tempie……tic tac…… ti offusca ogni pensiero…… Tic tac…… ti fa perdere il lume della ragione……tic tac…… ti impedisce di pensare……tic tac……ti fa impazzire piano piano……tic tac…… fino a renderti schiavo……tic tac…… schiavo di un tormento senza fine.

Kagome comunque camminava imperterrita come se quello che le succedesse attorno nn la riguardasse, ed effettivamente era questo che si sentiva dentro, un senso di indifferenza totale, indifferenza, che molto presto abbandonò.

Davanti a lei si stagliava un campo di margherite bianchi, alberi di ciliegio ( sei proprio picchiata con i ciliegi eh?? Nd I ^^"" Nd M) anch’essi di colore bianco, il colore più puro del mondo. Kagome voltò la testa un po’ più a destra e vide una cascata che terminava con un piccolo laghetto pieno di acqua ( indovinate ^^ Nd M) bianca on al centro un sasso anch’esso bianco; Kagome si stranizzò nn poco per questa visione a dir poco celestiale, poi si accorse di una figura al centro del masso era, anche se la luce era fortissima, di un colore nero come la notte. Poi quel piccolo calore che l’aveva da poco abbandonata ritornò " è quella figura a creare questo calore???" – S……senti p…potrei sapere t…tu chi sei??- solo quando finì la frase si accorse di essere arrossata di colpo " ma perché sto arrossendo dopo tutto ho fatto una normalissima domanda…Quella ragazza mi fa uno strano effetto" – Già che maleducata nn mi sono presentata… scusa ^^- la figura fece un balzo degno del migliore dei demoni e atterrò proprio di fronte alla povera Kagome che perse un battito per lo spavento – Io sono Kairy ( scusate la somiglianza con il nome di Karin o forse c’entra qualcosa ^^ Nd M) e sono una Kaoi** ^^ piacere- ora finalmente riusciva a vedere quella presenza, era una bellissima ragazza, aveva dei corti capelli marroni con delle striature sul biondo, due grandi occhi color nocciola, una piccola bocca dal colore della rosa ( che strano è quasi uguale a me ^^ Nd M -_- Nd I ok forse ho aggiunto un po’ troppi particolari ma il concetto è quello Nd M ) sembrava una normalissima ragazza ma poi Kagome si accorse delle due piccole orecchie di gatto nere come la pece che la ragazza aveva al posto delle normali orecchie e della codina anch’essa nera che si intravedeva, essa aveva un piccolo fiocco color ciliegia che terminava con un piccolo campanellino (Avete presente mewberry uguale ^^Nd M), portava dei vestiti strani per quell’epoca, un top nero smanicato, strappato qua e la, anche all’altezza del seno*** che era tutt’altro che poco prosperoso, un pantalone jeans anch’esso strappato qua e la e un paio di scarpe a suola bassa.

Kagome si stranì molto e, ripreso il coraggio, disse - Piacere io sono Kagome, volevo chiederti come mai porti quei vestiti - - Domanda sensata la tua…… allora devi sapere che, come te, io non provengo da questo mondo ma dal tuo- -COSAAAAAA!!!- - già anche io provengo dal tuo tempo ma io sono finita qui in maniera molto differente dalla tua…… e ora se non ti dispiace vorrei cambiare discorso, non è per parlare di me che ti ho condotta qui- a dire il vero Kagome voleva sapere ancora tante cose da lei ma capì che Kairy era intenzionata a non rivelare niente di se stessa se non il necessario, così rinunciò alle mille domande che in un minuto le avevano affollato la testa e si limitò ad un – Va bene – rassegnato – bene -, il sorriso che fino a quel momento aveva irradiato il volto di quella misteriosa ragazza si spense di colpo, e assunse un’aria di totale indifferenza, tradita però, da due occhi troppo espressivi per essere messi a tacere, dolore si era quello il sentimento che predominava in quei fantastici occhi dolore misto a tristezza, pena e compassione - C…che cosa volevi dirmi…- il senso di quiete che fino a quel momento la aveva accompagnata ora era scomparso, lasciando il posto ad una sensazione di vuoto – quello che ti devo dire non è piacevole quindi devi decidere tu se la vuoi ascoltare o no…… ma ricorda solo tu come protettrice della sfera puoi decidere che cosa fare- Oh no di nuovo. Lei era la seconda persona che le chiedeva di decidere, la seconda che riponeva una responsabilità troppo grande sulle sue gracili spalle ,prima Kikyo**** ora Kairy… non aveva voglia di ricevere un nuovo pesante incarico ma come poteva rifiutare – Bene parla io aspetto- un sorriso, più piccolo di quello precedente si stagliò sul volto della Kaoi, u sorriso pieno di fierezza e incoraggiamento – Sapevo che avresti accettato ^^- e anche questo piccolo sole sparì – Ora ti racconterò una storia sulla Shinkon… vedi molto tempo fa quando Midoriko rinchiuse il suo spirito dentro la sfera con gli altri demoni dentro la sfera la battaglia continuò …… credo che tu queste cose le sappia comunque…… allora si decise di assegnare la sfera ogni volta ad una miko dai forti poteri che potesse difenderla ma.. in qualche modo la sfera o finiva in mani sbagliate e quindi la sua luce si oscurava oppure la stessa miko che se ne prendeva cura veniva surclassato dal grande potere della sfera così a poco a poco la sfera si andava sempre più inquinando finchè arrivo Kikyo lei era quasi riuscita a purificarla del tutto finchè…… be credo che tu sappia bene quanto me cosa è successo quindi sorvoliamo……e la sfera si inquinò ancora di più. Ora sei tu la protettrice della sfera ma… per quanto tu sia potente non potrai mai purificarla del tutto perché ormai il male si è insinuato nel cuore della sfera e se rimane anche un minimo inquinata non si potrà mai usarla a fin i bene, anche i propositi più giusti avranno, in qualche modo un risvolto negativo…… mi dispiace- Kagome era a dir poco pietrificata "no…… non è possibile nonostante la nostra fatica……noi non potremo usare la sfera……mi rifiuto di credere che non ci sia una soluzione" – Be e non si può in nessun modo purificarla……- il cuore di Kagome oramai aveva raggiunto una velocità incredibile – No un modo c’è- ora Kagome si sentiva più tranquilla e si lasciò anche scappare un sospiro di sollievo – Ma……-

" uffa perché hanno inventato i ‘ma’"

E anche questo capitolo è andato, io volevo farlo più lungo ma………… ho un sacco di compitiiiiiiiiiiiiiiii =_= e poi devo anche accompagnare Inuyasha e quel povero cane all’ospedale, alla fine se le sono date di santa ragione e qui è scoppiato il caos, Kagome si è fiondata su Inuyasha e ciak si è fiondato contro quel cane, che in realtà è una cagna e io ho dovuto dividerli impresa molto ardua quindi sono sfinita =_= ma scriverò al più presto il prossimo capitolo.

* so che nel manga si è risvegliato ma a me serviva soggiogato nella storia

** Kaoi : termine nato dalla mia mente malata è l’incrocio tra una Miko e un demone, lo so che è quasi un mezzo-demone ma io ho inventato questo personaggio molto tempo fa e non voglio fargli perdere la sua natura di Kaoi

*** Il seno non si vede poiché i tre strappi sono in mezzo ai due seni

**** Numero 32-33 del manga

Ora vorrei dirvi due cose 1 in questo fumetto non vedrete mai e poi mai comparire quel bambino viziato e satanico di Hakudoshi, mi sta sui nervi; 2 purtroppo sono stata costretta a nominare ( mi da fastidio anche il suo nome) Kikyo e forse più avanti sarò anche costretta a farla apparire (cosa non si fa per mandar avanti la storia ^^) ma se qualcuno di voi spera in un ritorno di fiamma tra " il pezzo di fango" e Inuyasha ho solo una cosa da dirvi : "aspetta e spera".

Bene ora ho veramente finito

Bye bye mewrobby

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Capitolo 6
*** La maledizione delle sette lune ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: visto????????? Sono tornata di nuovo con un altro capitolo ^^ ed ho una bella notizia sono SOLA.

Gli altri sono ancora all’ospedale ^^ ( A dire la verità Inuyasha era guarito ma io ci sono andata di notte e l’ho conciato per le festa, è vero che lo amo ma….. a volte è davvero un rompiscatole di 1° categoria =_=) quindi tornando al punto centrale sono SOLAAAAAAAA

Mi arrivano 2 padelle in testa

M: ma chi diavolo

I: così eri contenta che noi non ci fossimo

M: " oh diavolo ma come mai sono tornati così presto " ma figuratevi ^^""""

K: Mi hai deluso mew-chan

M: Noooooooooooooooo Ka-chan non piangere era solo Inu che non volevo vedere

I: e perché

M: be perché a volte rompi

I: Naniiiiiiiiiiiii??????????? Se ti prendo ti uccido

M: aiutooooooooooooooooo " ma perché urlo io posso dire" A CUCCIA

I: ma….le…det…ta

M: ^^ bene e ora cominciamo

I: no noi due abbiamo una discussione in sospeso..

M: vuoi dire che non vuoi sapere perché Kagome se ne è andata

I: bau certo che si – Inuyasha si mette seduto e stà zitto finchè io non avrò finito ( spero ^^""") –

La maledizione delle sette lune

- Ma……- " perché avevano inventato i ma" –Ma cosa???- ora era infuriata perché ci dovevano essere sempre tanti problemi, non lo capiva, proprio non ci arrivava – calmati ok?……Io potrei tranquillamente non dirti niente e lasciare che tu e il tuo caro hanyou corriate incontro al vostro destino e invece sono qui a raccontarti che cosa fare, che cosa non fare e tu ti arrabbi??-.

Kagome era davvero scioccata, davvero non si aspettava una reazione così, si forse si era arrabbiata senza un motivo apparente ma……lei aveva esagerato però decise di non puntualizzare la questione –S…scusa- non lo disse con troppa convinzione ma la Kaoi non ci fece caso, o almeno fece finta di non farci caso – D’accordo tranquilla anch’io o esagerato ma……diamine non posso stare a perdere ancora tempo allora ascoltami bene, l’unico luogo in qui potreste purificare la sfera è il paradiso eterno...- - Il paradiso eterno?? Cosa è?- - Be è un luogo talmente bello che è stato chiamato paradiso eterno, comunque lì l’acqua è talmente pura che se immergeste la sfera nell’acqua si purificherebbe all’istante…- - Perfetto, basterà trovare questo posto e…- si era fermata quando Karin le aveva chiuso la bocca con un dito – lasciami finire, purtoppo in quel posto vi è una maledizione chiamata la maledizione delle sette lune, lo so che è uno strano nome ma c’è un motivo: si racconta che molto tempo fa ( non so in che hanno va posizionata l’epoca Sen Goku quindi vi posso dare solo riferimenti vaghi scusate Nd M) sette entità si rifugiarono nel paradiso per stare lontani dal mondo esterno, così crudele e violento, all’inizio tutto andava bene…… ma poi le sette entità cominciarono a scontrarsi, erano sette entità molto potenti ed ambiziose, tutte e sette volevano avere il predominio sugli altri…così cominciò un’insulsa lotta, anche perché nessuna delle sette poteva vincere poiché la loro forza derivava dallo stesso luogo……la luna- - Bene così ho capito cosa c‘entra la luna……ma la maledizione???- - Ora ti spiego…… come ti ho detto nessuno dei sette poteva avere la vittoria poiché tutti avevano la stessa fonte di potere……ma in maniera differente…Raiquaza l’entità del fulmine…Mikami l’entità del fuoco…Jiiro l’entità della terra…Weara l’entità dell’acqua…Kitomi l’entità del vento…Susumi l’entità del buio e……Kairy l’entità della luce- - C…Cosa Kairy allora tu sei un’entità…- - No a dire il vero io sono soltanto la reincarnazione dell’entità …ma ho gli stessi poteri comunque non è questo il problema…i sette si scontrarono, solo la luce era contraria a tutto ciò, lo trovava assurdo, avendo la consapevolezza, che tutto ciò non avrebbe mai potuto avere fine…così decise di rinchiudere i sei spiriti combattenti nel lago del paradiso…cosicché continuassero là il loro combattimento senza disturbare più nessuno, purtroppo l’incantesimo le si rivolse contro e anche lei venne rinchiusa nel lago… e ora arriviamo alla parte che ci interessa…purtroppo il lago da allora divenne molto instabile, le sette forze non potevano essere contenute tutte insieme nel lago… e da allora chiunque immerge la mano in quel lago viene anch’egli risucchiato nella dimensione in cui i sette spiriti continuano imperterriti la loro lotta…quindi potete decidere o uno di voi sacrifica la propria vita per purificare la sfera, o utilizzate la sfera ugualmente infetta provocando grossi danni ovunque o……o vi tenete la sfera così come è ma…se rimarrà a contatto con tutta questa malvagità… prima o poi essa diverrà tanto infetta da provocare danni anche solo con la sua esistenza……l’unico modo sarebbe portarla nel tuo mondo; quindi ora puoi decidere cosa fare la decisione spetta a te…… a te e a nessun altro ricordalo……- …………

Inuyasha aveva ascoltato tutta la storia che gli aveva raccontato Kagome…. Effettivamente ora ricordava che durante la loro battaglia con Naraku lei si era allontanata….. era pure molto preoccupato per lei, specie quando era tornata con quell’aria afflitta…. Ma non avrebbe mai pensato che le fosse accaduto tutto questo…. – Senti….. perché hai deciso di portare qui la sfera io avrei anche potuto purificarla, non ho paura della mort…- Venne interrotto da una Kagome in lacrime – è proprio per questo che ho deciso di tornare, ero sicura che se te lo avessi detto tu saresti andato subito in quel posto rischiando la tua vita dicendo una frase del tipo _tse io non ho paura di morire_ con la tua solita aria boriosa…. Ed egoista MA NON CAPISI CHE INVECE IO MI SPAVENTO QUANDO TU OGNI VOLTA RISCHI LA TUA VITA O GIOCHI CON QUEST’ULTIMA…. SEI UNO STUPIDO- Era davvero arrabbiata possibile che non capisse tutto questo….. quante volte si era preoccupata per lui…. Quante volte a fine battaglia tirava un respiro di sollievo vedendolo ritornare sano e salvo, forse con qualche ferita di troppo ma vivo.

Inuyasha di contro era rimasto pietrificato dalla determinatezza con cui la ragazza aveva "detto" ( più che altro ha rotto i timpani =_= ) quelle frasi, già ora che ci pensava lei si era sempre preoccupata per lui e, di rimando, lui l’aveva sempre presa in giro e offesa, per almeno la milionesima volta da quando lei se ne era andata maledisse se stesso e la sua linguaccia, per istinto l’abbraccio come per poter fermare le lacrime, che ormai cadevano a fontana, con la sua presenza – Mi dispiace Kagome molte volte tu ti sei preoccupata per me e io invece ti ho sempre insultato ma….. davvero io non volevo…- per la seconda volta in una sola giornata ( Record Nd M) assunse quel tono di voce dolce che la ragazza amava tanto….. – Ma dobbiamo trovare un modo per purificare la sfera perché…… ecco…. I…io.. t…ti voglio accanto a me ….. per sempre- l’ultima parola era un bisbiglio ma non sfuggi, a una tale distanza, alle orecchie della ragazza che, a quelle parole arrossì vistosamente, ma mai quanto Inuyasha he divento di un discreto color porpora…. – allora che ne dici???? – " ma che sto facendo ora sembro un bambino piccolo che ha bisogno di affetto da quando sono così debole……. Da quando ho conosciuto lei….. che ha rotto le mie barriere una dopo l’altra…… anche quelle più nascoste….. nessuna è rimasta in piedi al calore del suo dolce sorriso….." " cosa devo fare accettare, si tutto sommato mi sembra la soluzione migliore e se lui volesse trovare il paradiso e buttarsi dentro il lago….. no non è così stupido…… spero….no non lo è" - d’accordo ci sto – ……

 

Finitooooooooooo anche questo cap vi piace per ora sto portando avanti anche un’altra storia nata in un momento di pazzia - Inu-chan!!! – leggetela e commentate…… come mai c’è così silenzio mi chiedete?????? Perché sono le due di notte e tutti dormono….. anche Inu ^^ e quindi io approfitto ma voi vedrete questo cap solo in data 11 maggio cioè domani perché io sono stanca mortaaaaaaaaa >_<

Ciao ciao…… dalla vostra: continuate a commentare mewrobby ( ho cambiato un po’ il mio nome così magari commentate in di + spero ^^

Sayonara

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Capitolo 7
*** Ricordi di giorni lontani ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: ciao a tutti soooooooono tornaaaataaaa ^^

I: vedi che prio…

M: ma come ti permetti … A CUCCIAAAAAAAA

I: ma…le …det….ta..

M: così impari

K: ti sta bene Inuyasha

I: ma come anche tu Kagome

K: si…io….io…HO LETTO L’ALTRA FIC DANNATO INUYASHA MI HAI TRADITOOOOOOOOOO

I: NO KAGOME!!!!!!!!!

M: ???????? ma perché se l’è presa???

I: perché nell’altra fic sembra che io me ne strabatto di lei

M: be ma in questa no ed è in questa che voi state gli altri fanno quello che diavolo mi pare

I: si ma siamo sempre noi

M: se tu fossi lo stesso Inuyasha mi abbracceresti gridandomi….

???: Ka-chaaaaaaaaaaaaaan

M: cosa l’altro Inu???

I1: allora è per colpa tua se Kagome mi ha accusato

I2: ehi tu ke vuoi

I1: maledetto

I2: vuoi attaccar briga prego

I1: grrrrr

I2: grrrrr

M: smettetela tutti e due…..A CUCCIAAAA…. Come farò fino alla fine della fic -_- cmq ora beccatevi il 7 capitolo

 

Ricordi di giorni lontani

Note: qui molleremo un po’ la nostra amata coppia per avvicinarci alla situazione di un’altra coppia altrettanto amata ^^ avete già capito di chi parlo

- CHE COSA STAI FACENDOOOO…… DANNATO DI UN MIROKU- era un tranquillo pomeriggio, un pomeriggio come tanti, gli uccellini cantavano allegramente….. il ruscello scorreva tranquillo, trascinando con se qualche piccolo problema di ogni giorno…… le foglie oscillavano al vento crescente, svolazzando qua e la come a voler salutare chiunque si trovasse a passare di lì…. Un tranquillo pomeriggio, un pomeriggio come tanti ….. e come uno dei tanti pomeriggi un monaco deviato aveva alzato qualche "manina" di troppo, ricevendo così, un sonoro schiaffo da una cacciatrice di nostra conoscenza – PERCHE’ DEVI SEMPRE ALZARE LE MANI… AH MA SE TI PESCO UN’ALTRA VOLTA…. TI RIUCO IN PEZZETTINI CON LE MIE STESSE MANI- - Ma mia dolce Sango ci sei solo tu nel mio cuore- - be peccato che nelle tue mani c’è sempre qualcun altro… -

- Oh ma allora è per questo potevi dirmelo subito - e come a suo solito Miroku ricevette la sua punizione per aver, ancora una volta, interpretato male le parole della bella Sango.

- POSSIBILE CHE TU NON SAPPIA FARE ALTRO MONACO PERVERTITO….. BASTA NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU’ – la cacciatrice corse via piangente ora era davvero troppo non poteva continuare così….. nel frattempo un monaco al quanto confuso er seduto senza poter muovere un muscolo, finalmente quando si riprese un po’ riuscì a dire – Sango…. -.

Era scesa la sera su quel piccolo paesino, era tutto calmo, le stelle brillavano in cielo come piccoli diamanti nella propria confezione, la luna era ancora lassù nel cielo ma era davvero piccola, ormai era quasi la notte di novilunio e di nuovo la valorosa Sango ricominciava a pensare a tutte le avventure che aveva passato con i suoi amici, con Inuyasha, quel testardo mezzodemone, tanto cocciuto quanto buono, ed era davvero cocciuto, con il piccolo Shippo, quel piccolo cucciolo di Kitsune, con quella sua codina e quella sue orecchiette a mo’ d’elfo, quanto era carino, con Miroku…… già Miroku… "ahhhhh ma questa non glie la perdono…. Ora ha esagerato….." anche se pensava questo in cuor sapeva, e sperava, che avrebbero fatto pace, un’altra volta lo avrebbe perdonato e sarebbe tornato tutto come prima perché " voi vi amate si vede subito…… Lui ti ama Sango…… fidati di me" quella frase le rimbombava in testa da quel giorno, quel giorno in cui perse una delle persone più importante della propria vita, la sua più grande amica, la sua unica amica; quella ragazza solare, generosa…… quella ragazza tanto fragile ma, che a volte, nei momenti critici, sapeva tirare fuori una grinta e una forza di volontà incredibile……. Quella ragazza che era ormai entrata nel suo cuore…… che non lo aveva mai lasciato da quando si erano incontrati la prima volta…. Da quando lei le aveva rivolto per la prima volta uno dei suoi sorrisi….. da quando si erano aiutate e sostenute a vicenda nelle battaglie e non….. quella ragazza che era sempre pronta a consolarla nei momenti di sconforto….. che era sempre pronta a donarle il proprio appoggio e, cosa più importante, la sua amicizia, la sua fiducia illimitata… quella ragazza che le aveva aperto il suo cuore, che le aveva parlato di tutto, tutti i suoi problemi, tutte le sue paure, anche quelle più nascoste….. si raccontavano proprio tutto……….. Sango raccontava tutto a lei e lei raccontava tutto a Sango….. questo era tutto quello che le passava per la mente quando pensava a Kagome,….. a quella ragazza del futuro che aveva tanto cambiato la sua vita con i suoi sguardi, con i suoi sorrisi "- Sango io non voglio che lui muoia non potrei mai sopportarlo….. io devo tornare a casa… lo devo fare per lui….. oh Sango…- lacrime-….. io non ti dimenticherò….-lacrime- tu sei stata come una sorella per me – lacrime- no anche più importante – lacrime- non dimenticherò nessuno di voi – lacrime- Miroku – lacrime- Shippo- lacrime- I…inuyasha – lacrime- ricorda i…io vi conserverò sempre nel mio cuore – lacrime – Sango promettimi che anche tu non mi dimenticherai – lacrime- promettimi che non mi odierai per averti lasciato sola – lacrime – per aver lasciato sola la mia più grande amica – lacrime- potrai perdonarmi – lacrime - ti prego perdonami!!! – lacrime- t..ti p…pre…g…go- ancora lacrime" Di nuovo quell’immagine, quel giorno, quel viso… quel viso di solito così felice….. quel viso che ora era coperto di lacrime… lacrime disperate…. Quegli occhi di solito così rassicuranti….. quegli occhi che invece erano pieni di disperazione e speranza di esser perdonati per un crimine mai commesso….. quegli occhi che cercavano il perdono per un motivo che non dipendeva dalla mente ma dal cuore.

Una lacrima rigò il viso della donna seduta sulla scogliera; una lacrima ormai quasi abituale da quel giorno, da quella decisione, da quella perdita.

Il vento faceva ondeggiare i lunghi capelli castani della donna e portava lontano delle gocce di quelle lacrime che la tajiima versava per la sua amica no…. Non scomparsa….. solo…. Solo troppo lontana per poter sperare in un minimo contatto… nemmeno quelle lacrime avrebbero mai raggiunto i dolci occhi della ragazza dallo strano kimono… si questo aveva notato la prima volta che l’aveva vista… infatti aveva subito pensato "che strano kimono!!!", un sorriso attraverso il viso della cacciatrice, i ricordi dei giorni felici passati con l’amica erano ancora impressi nella sua memoria, indelebili, come tante macchie del colore dell’arcobaleno, tanti piccoli spiragli di luce ne buio più profondo

- ero sicuro di trovarti qui….. tu quando sei triste vieni sempre qui….. ormai ti conosco- un giovane monaco si sedette accano alla tajiima – già e ormai io conosco te….. sei venuto qui solo ora per lasciare che mi calmassi - - be è molto più facile parlare con una Sango tranquilla piuttosto che con una su tutte le furie non credi – una piccola risata si levò nell’aria ….. il volto della cacciatrice si riaccese… quel monaco riusciva sempre a consolarla e metterla di buon umore….. – Senti Sango per quello che è successo stamani ti chiedo scusa ma vedi io…. L’ho fatto solo per… bhe…. Forza dell’abitudine…. Ma ormai ci sei solo tu nel mio cuore… davvero - - Lo so ma a volte mi sento così sola e così quando vedo che tu presti più attenzione alle altre che non a me mi arrabbio perché mi sento ancora più sola…. Ancora una volta abbandonata a me stessa… e …. E io non voglio essere più sola – un piccolo sorriso si dipinse sul giovane volto del monaco, prese la mano di Sango e la baciò…- ti posso assicurare che io non presto assolutamente più attenzione alle altre e poi io non ti lascerò mai sola… MAI …. Te lo prometto - - grazie- e, come a voler suggellare quella promessa chiusero il discorso on un’appassionato bacio sulle labbra….che diedero con tutto il loro ardore………. Con tutto la loro passione…… con tutto il loro amore.

- domai andrai di nuovo al pozzo ??- - Si dopotutto domani è l’anniversario di quel giorno…. Io devo andarci mi capisci vero???- - si ti capisco e verro con te…. La divina Kagome era anche una ia grande amica -.

L’indomani quindi Sango e Miroku si diressero vero il pozzo quel pozzo dove tutto era cominciato, da lì la loro cara amica era arrivata per la prima volta in quell’epoca tanto diversa dalla sua…. Da lì Kagome era partita con Inuyasha per cercare i pezzi della sfera….. e poi… poi si erano incontrati e la loro vita era cambiata erano riusciti a vendicarsi di Naraku, erano diventati più forti sia fisicamente che spiritualmente e poi erano riusciti a trovare qualcuno di cui fidarsi, da lì avevano ricominciato a vivere, loro si erano trovati e tutto era ricominciato, sotto una nuova luce più buona, più luminosa " grazie Kagome" questo pensavano entrambi mentre poggiavano a terra quei fiori che portavano lì ogni anno a ricordo della loro cara amica.

Poi si voltarono e lasciarono quella radura, patria di tanti ricordi ed avventure. Quando…..

- Ahi Inuyasha.. potresti stare più attento – il cuore della cacciatrice perse un battito si girò di scatto verso il pozzo e verso l’agile figura che ne stava uscendo fuori – Uaaaa da quanto tempo che non vengo qui –

- Kagome….

La ragazza dai lunghi capelli corvini alzò lo sguardo verso la figura che le si stagliava davanti, una donna on un boomerang sulla schiena, una lunga chioma di capelli castani legati in un fiocco e un comodo Kimono

- Sango…..

M: finitooooooo nn è commovente questo chap per me si ^^ ho tentato di immedesimarmi in Sango dopo la perdita della sua cara amica poveriiiina ç_ç

I2: veramente bellissimo questo chap

I1: ma che fa schifo

I2: non ti permetto di offendere Ka-chan

I1. Che vorresti farmi sentiamo

I2: ora vedrai

M: baaastaaaa a cucciaaaaaaaaaaaaa nn ne poso più smettetela

Bene e dopo avere sistemato questi due mi raccomando commentateeeeeeeeeeeeeeee volevo ringraziare tutti coloro che continuano a commentare grazie continuate così la vostra Mewrobby

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Capitolo 8
*** La voce del cuore ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

^…^ discorso telepatico

M: sono tornata ma sono molto seccata non avete commentato in tanti …. Cattivi

I: ti sta bene =P

M : p..perché sigh

I: perché sei insopportabile

M: perché sei così cativoooooo

I: ma che c’hai oggi la sindrome del pianto!!!

M: shi… sigh

I: allora è meglio non parlare con te =_=

M: forse…sigh…è meglio…. Sigh…. Che io… sigh….incominci la fic…. Sigh

I. si forse è meglio =_=

LA VOCE DEL CUORE

(QUELLO STESSO GIORNO A CASA DI KAGOME)

Camminavano mano nella mano, tenendosi stretti come per paura che questo momento potesse finire, che l’altro scomparisse potato via dal vento che soffiava tra i loro capelli

- Quando partiamo…..- Era stato Inuyasha a rompere quel silenzio che ormai regnava sovrano – Se per te va bene vorrei partire domani…. Sai mamma, il nonno e Sota oggi non ci sono e io non potrei lasciare Karin da sola - Inuyasha mosse la testa in senso di consenso e poi non gli importava tanto di andare subito nell’epoca Sengoku, gli bastava che Kagome fosse con lui….

Finalmente raggiunsero il tempio, molti visitatori si erano riuniti all’entrata del tempio Higurashi così Kagome, un po’ tristemente fece andare Inuyasha in casa e andò ad accogliere i visitatori

Inuyasha era in casa, era tutto come se lo ricordava, non aveva dimenticato un centimetro di quel luogo che gli ricordava tanto la sua Kagome, la sua unica ragione di vita. Entrò nel salotto…..uguale….. andò in cucina….uguale….andò in sala da pranzo…. Uguale…. era strano come una casa in cui era stato così poche volte si fosse impiantata nella sua memoria ma ciò che Inuyasha si ricordava meglio di quella casa era il profumo…. Lo stesso profumo che lo faceva impazzire, lo stesso profumo che gli inebriava il cervello, lo stesso odore di quella fanciulla tanto delicata quanto combattiva, lo stesso odore di Kagome.

Continuò a girare per la casa, a inebriarsi con quel profumo, stava così bene, si sentiva a casa….. casa che strana parola per lui, lui non aveva mai avuto una casa, un luogo in cui si ci sentisse veramente amati e accettati…… era sempre costretto a scappare da tutto e da tutti, nessuno riusciva ad accettarlo per quello che era uno stupido mezzodemone …..– cosa ci fai ancora qui?? – Inuyasha venne riportato alla realtà da una piccola vocina, si girò di scatto e quasi per abitudine mise una mano sul fodero della Tessaiga. Una piccola bambina si * ergeva * davanti a lui " ma questa è quella mocciosa…. Karin… si vero lei abita qui ( ma con quella bambina in giro non si può fare niente, che fregatura Nd I ma non è che questi anni ti hanno trasformato in un pervertito peggio di Miroku Nd M non osare paragonarmi a quel bonzo Nd I) ma cosa vuole ora da me???" – si sono ancora qui mocciosa perché??? - - Io non voglio che tu rimanga qua - - Tse non so che farci…. Io non me ne vado se vuoi vattene tu - - non sono io quella che fa piangere la mamma – la bambina teneva egregiamente testa a Inuyasha non era minimamente intimorita da quell’omone, nonostante fosse così piccola aveva già superato tanti pericoli e difficoltà, non si sarebbe fatta mettere sotto dal primo che capita. Dal canto suo Inuyasha era al quanto seccato per quell’insistenza della piccina e poi come osava rispondergli così??? Di certo non poteva farsi mettere sotto da una mocciosa… ma doveva ammettere che aveva colpito un tasto doloroso… molto doloroso… l’immagine delle lacrime della donna amata farebbe stare male chiunque anche quel rozzo mezzodemone…. Ma di certo non lo avrebbe ammesso - Senti mocciosa non è colpa mia se la tua mamma è tanto piagnucolona è chiaro???- appena finito di dire questa frase Inuyasha fu colpito in testa da uno di quegli " strani oggetti duri e neri ( una padella ^^"" beata ignoranza Nd M)" come li definiva Inuyasha – ah e così io sarei una piagnucolona…. – dietro di lui c’era una furente Kagome con il braccio ancora teso per il gesto – Ehi ma sei scema cosa credi di fare.. comunque si sei una piagnucolona piangi per tutto, non sai fare altro, piangi e basta – naturalmente l’hanyou non pensava veramente queste cose ma le disse in un modo così convincente che a Kagome parsero, se non vere, molto vicine all’esserlo. Così in uno scatto d’ira Kagome disse – A CUCCIAAAAAAAA – a quelle parole Inuyasha per istinto si ritrasse spaventato ma poi ricordò non aveva più il rosario, la vecchia Kaede gli e lo aveva tolto così fiero di se stesso si mise accanto a Kagome dicendole – ah cosa volevi fare io non ho più quello stupido rosario ( ma dove è finito tutto l’amore di prima =_= ND M) ti sta bene sceeema, scema e piagnucolona – Kagome era furente e aveva anche perso l’unico modo che aveva per far tacere quello stupido cane, si era rassegnata a sentire l’abbaiare di quel botolo quando una forte luce avvolse il collo di Inuyasha e lui subito dopo si ritrovò a terra, sia lui che Kagome si strabuzzarono gli occhi, come poteva essere, lui non aveva più il rosario…. Ma opra era a terra e di certo non era scivolato, l’hanyou si alzò da terra a una velocità straordinaria, si guardò al collo ora che la luce violacea era comparsa potè perfettamente vedere che cosa si era materializzato e con suo grande stupore era proprio il rosario della vecchia Kaede. Kagome rimase incredula eppure lui non doveva averla più e allora che era successo….. Appena Inuyasha capì cosa si era appena ritrovato al collo cominciò a urlare e a sbraitare – ma che cazzo significa io sta cazzo di collana non ce la dovevo avere più al collo, chi è lo stronzo che mi ha fatto sto scherzo cretino - - Inuyasha intanto sta calmo poi non parlare così davanti a Karin e comunque sono convinta che questa sia una punizione, si una punizione per avermi trattato male – si girò dall’altra parte e cominciò ad annuire come per rendere più veritiera la sua versione dei fatti- se figurati, chi mai mi dovrebbe punire per un cosa del genere - - Oh non credere caro mio io ho un sacco di pretendenti – e si girò verso il demone uscendo con un piccolo movimento la sua piccola lingua in segno di stizza, ma in maniera abbastanza sensuale ( e brava la nostra Kagome ^^ Nd M). A quel gesto Inuyasha perse completamente la testa e, facendo finta di niente si girò con un sonoro – Tse - , in realtà si era voltato per nascondere quel rossore che si era impadronito delle sue guance, anche se Kagome avrebbe voluto indagare sullo strano comportamento dell’hanyou lasciò perdere quando si ricordò delle tante persone che l’aspettavano fuori – Karin tesoro per favore mi andresti a prendere l’incenso, vogliono tutti essere benediti… come se servisse a qualcosa - - certo mamma ora lo vado a prendere - e, dopo aver lanciato un’occhiata furente al mezzodemone, se ne andò a prendere quell’incenso ( che è ‘na roba da mangiare Nd I ),. Inuyasha e Kagome rimasero soli nella stanza.. il silenzio era così fitto che quasi non ci si riusciva a muovere tanta era la paura di spezzarlo …. – Scusala – Il mezzodemone si girò verso la donna dai capelli corvini – Lei non conosce la situazione, pensa solo che tu sei l’uomo cattivo che ha fatto piangere la sua mamma, è solo una bambina non può capire molte cose e poi io sono l’unica persona che le è veramente vicina, lei non ha mai conosciuto altro amore se non il mio quindi non può sopportare il fatto che io pianga –

Inuyasha ora si era ricordato della rabbia con cui la bambina l’aveva guardato la prima volta che si erano visti, si quella bambina doveva essere molto legata a Kagome. Notando la faccia che aveva fatto Inuyasha si rese conto che aveva toccato un punto delicato così tento di rimediare - Ma non ci pensare fra poco ci si abituerà – nel frattempo la bambina scese velocemente le scale, correva veloce, non sapeva perché ma quell’Inuyasha non le piaceva, non le piaceva proprio.

Era scesa la sera al tempio Higurashi, i visitatori avevano fatto ritorno ai proprio alberghi e sul tempio regnava un silenzio irreale.

L’unico rumore che si poteva udire era il frusciare delle foglie che venivano trascinate dal vento…poi….. niente, il silenzio assoluto.

Su un albero, una figura si stagliava guardando lontano, molto lontano, anche più lontano di quanto i suoi occhi potessero scorgere.

Aveva dei bellissimi capelli argentati che, come le foglie, venivano cullati dal vento, ondeggiando come un mare d’argento su un orizzonte blu; due occhi ambrati persi nel vuoto, lontani da quella visione, come i suoi pensieri lontani da quel luogo; due piccole orecchie canine ferme…immobili…. Come bloccate da un qualcosa che ne rendeva impossibile ogni movimento.

Dalla cucina una pensierosa Kagome lavava i piatti, lo scroscio dell’acqua creava un rumore di sottofondo ai suoi pensieri ; Le sue mani erano bagnate dalla gelida acqua che ne rendeva il biancore ancora più evidente; e i suoi pensieri…. I suoi pensieri su un albero accanto a un cocciuto mezzo demone che, evidentemente, non riusciva a scacciare dalla sua ( piccola Nd M) mente dei pensieri pesanti, opprimenti.

A cosa stava pensando quel ragazzo seduto su quel ramo che da poco era rientrato nella sua vita, non poteva saperlo, e questo la rendeva nervosa e, allo stesso, tempo triste e depressa, si sentiva inutile, impotente, si sentiva di nuovo la piccola Kagome delle superiori, insicura e paurosa.

Pensava, da quel pomeriggio non faceva altro, pensava alla storia che gli aveva raccontato Kagome, quindi quel presunto paradiso eterno era stata la causa dei suoi ultimi anni di sofferenza, di depressione.

In quegli anni si era chiesto molte volte cosa avesse spinto quel suo angelo a lasciarlo così, ad aprire le sue meravigliose ali bianche e a volare, sempre più in alto, sempre più lontano, sempre più lontano da lui.

Una stupida leggenda, di quelle che annoiano tanto la ragazza, questo il motivo della sua decisione, ma perché, a questa e solo a questa aveva prestato attenzione, se ne avesse riso sopra o ignorata, come faceva con tutte le altre, loro non si sarebbero dovuti separare e lui non avrebbe sofferto così tanto…. Perché??……

^ basta inuyasha, non passare il tuo tempo a capire i perchè del passato ma tenta di capire i perché del futuro ^

- chi ha parlato??- L’hanyou si rizzo in piedi quasi trovata una nuova forza, faceva roteare le orecchie per scorgere un qualsiasi rumore, un qualsiasi segnale della presenza di un qualche essere nelle vicinanze

^ è inutile che tu mi cerca perché io sono in un posto per te inaccessibile, un posto a te sconosciuto. Ma non chiederti chi sono io ma chi sei tu ^

- ora basta con questa presa in giro, io sono Inuyasha e su questo non c’è alcun dubbio quindi ora vorrei sapere chi sei tu e non parlare come un filosofo non lo sopporto-

^ sei irriverente e sfacciato come sempre ma tu sei sicuro di ciò che dici, sei sicuro di chi tu sia in realtà?? ^

- che cazzo stai dicendo te lo ripeto io sono Inuyasha e basta con ste stronzate, fatti vedere e facciamola finita –

^ capirai le mie parole quando vorrai a aprire il tuo cuore, fino ad allora ricorda la forza non sta nei muscoli ma nel cuore ^

- ehi tu ma che stai dicendo…… dove sei finito – " ah che palle ora dove sarà finito" - cosa fai Inuyasha?? – Inuyasha si girò al suono della sua voce, sotto l’albero un figura femminile lo chiamava – Kagome, niente credevo di aver sentito qualcosa - - Oh insomma Inuyasha a volte dovresti rilassarti un po’, qui non siamo nel tuo tempo, non ci sono demoni - - Be con la sfera dei quattro spiriti non si può mai sapere - - Ah se è per quello tranquillo non solo ho creato una barriera magica intorno alla casa ( i poteri di Kagome sono molto migliorati Nd M) ma ho pure nascosto l’aura della sfera; nessun demone può prenderla – Il mezzo-demone si sentì sollevato da questa notizia ma non per la sfera, Kagome in tutti quegli anni non aveva corso pericoli anche se non c’era lui a difenderla.

- Piuttosto Inuyasha non avrai intenzione di dormire qua fuori, sta sera fa un freddo boia!! - - Tse io non sento freddo…. - - come voi umani – Kagome concluse la frase per lui – si lo so ma ci sarà comunque freddo anche per un mezzo demone come te!! - - Tse e sentiamo dove dovrei dormire?? - - be di certo non qua fuori forza scendi e vieni dentro - - non ci penso nemmeno!!! – Kagome abbasso la testa rassegnata – a cuccia! – Inuyasha cadde a terra dal ramo del Goshinboku – che cazzo fai maledetta!! - - Ora tu vieni dentro con me senza fare storie - - te lo puoi scordare !!! - - a cuccia! E ti avverto se non vieni dentro ti sbatto a terra altre cento volte!!-

- pfff quei due mi fanno morire dal ridere, credo che ci divertiremo –

Una figura dall’alto del Goshinboku osservava i due litiganti, era nascosto in un mantello completamente nero che nascondeva la sua identità – Ci rivedremo presto Inuyasha e Kagome, fino ad allora statemi bene –

Finalmente era riuscita a convincere Inuyasha a entrare in casa, c’erano voluti molti a cuccia ma ce l’aveva fatta – Allora dove dovrei dormire??? – - In camera mia – L’hanyou a quelle parole rimase quasi pietrificato " do..dormire nella stessa stanza di Kagome" Solo poco dopo Kagome si rese conto di aver detto una cosa he poteva essere male interpretata – Be non ci sono altre stanze quindi mi pare logico, metterò un altro letto, la mia camera è grande – detto questo andò di sopra quasi correndo.

Era ormai notte ma nessuno dei due riusciva a prendere sonno " ma che diavolo mi è saltato in mente… ora non riesco a dormire" Kagome era super agitata, stare con Inuyasha le dava una marea di sensazioni indescrivibili; dal canto suo Inuyasha non era del tutto tranquillo " mamma quant’è buono il suo odore, uffa ma cosa le è saltato in mente a quella io non dormirei nemmeno tra un milione di anni, e lei?? starà dormendo??" così Inuyasha si voltò per vedere se quell’esile figura era ancora sveglia ma, nello stesso istante, anche a Kagome era balenato in mente lo stesso dubbio e così anche lei si era girata per vedere se l’hanyou fosse sveglio; i loro sguardi si incontrarono in quell’istante che, per i due, sembrava un secolo. Dopo questo gesto entrambi si girarono dall’altro lato rossi in volto.

- Così non stai dormendo neanche tu - - già, non riesco a dormire – entrambi non sapevano che dire, un silenzio irreale aleggiava nell’aria, quasi magico,

Ad un certo punto l’attenzione di Kagome fu indirizzata verso un altro essere presente in quella stanza, piccolo, con due antennine sulla testa e sei gambe, a quella vista Kagome non riuscì a trattenere un grido – AHHHHHHHHHHHHH!!!! UNO SCARAFAGGIO, UNO SCARAFAGGIO- la ragazza dai capelli color ebano cominciò a correre per tutta la stanza urlando spaventando così anche il mezzo-demone che non aveva mai sentito parlare di questi scarafaggi.

- Ehi cos’hai calmati??? – Kagome andò dietro Inuyasha e tenendosi stretta al karingiku ( nn so se si scrive così Nd M) e indicò il luogo dove si trovava lo schifoso essere.

Inuyasha in un primo momento non capì, aspettandosi chissà quale essere, poi vide quel piccolo insetto che camminava per il muro, - tu hai fatto tutto quel baccano per quel microbo - - mi fa schifo ti prego uccidilo Inuyasha - - Ok Ok ma tu sei strana - così il mezzo demone si avvicinò verso lo scarafaggio che però, sentendosi minacciato volò nella direzione di Kagome.

- AHHHHHHHHHHHHHHHAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH – presa dal panico Kagome saltò tra le braccia di Inuyasha urlando come una bambina.

Lo scarafaggio volò via dalla finestra lasciando i due, soli e in quella posizione.

Inuyasha era totalmente rosso, Kagome era in braccio a lui, poteva sentire il suo profumo, vedere i suoi capelli color ebano, sentire il calore della sua pelle "quant’è bella".

Kagome, che in un primo momento era completamente presa dall’insetto si rese conto un po’ dopo del suo gesto, si era buttata tra le braccia di Inuyasha, " che vergogna cosa ho fatto.. però io sto bene così, le sue braccia forti mi danno sicurezza, vorrei rimanere così per sempre….".

Ora più niente si muoveva attorno ai due, nessuna foglia, nessun uccellino osava rompere quell’aria magica che si era creata.

-….. perché stai piangendo, se sono stato io…. ( Inu ma questa battuta la ripeti ogni volta Nd M sei tu che le scrivi Nd I *///* è vero Nd M ) - - n…no è che…. Vedi io… sono così contenta che sia finita così…. Non sopportavo di starti lontana.. Inuyasha non mi lasciare più – calde lacrime rigavano la bianca pelle della ragazza, lacrime di una ragazza innamorata, lacrime d’amore.

L’hanyou a quelle prole strette a se quella ragazza che lo rendeva tanto felice, scostò un po’ con la sua mano il viso della ragazza fino a che i suoi occhi ambrati non incontrarono i suoi color nocciola – Non ti lascerò…. Mai…. Mai più… anch’io in tutto questo tempo ho sofferto tanto, la nostra lontanza ha avuto come effetto lo quello di far soffrire noi stessi, ma ora che siamo di nuovo insieme nulla potrà dividerci - - Si Inuyasha, niente e nessuno… saremo io e te per sempre ( battuta copiata da Dawson’s Creek Nd M)- i loro occhi riflettevano i caldi occhi dell’altro, così profondi così pieni d’amore e di felicità.

- Ti amo – le loro bocche si avvicinarono fino a che non si toccarono, creando nei due delle sensazione meravigliose.

Poco dopo si staccarono da quel contatto magico ma lo ripristinarono quasi subito, questa volta con più passione, con più trasporto. A poco a poco i due incominciarono a lasciarsi trasportare dal loro istinto, Inuyasha lasciò delicatamente cadere Kagome sul letto e poi lui si distese su di lei.

Continuavano a baciarsi, bramosi l’uno dell’altra, ma non erano ancora soddisfatti, si sentivano incompleti.

Così Inuyasha cominciò a sbottonare la camicia della ragazza che, persi tutti i timori che aveva, incominciò a togliergli il suo Karingiku, poco alla volta, assaporando ogni singolo momento di quella sensuale follia e poi finalmente entrambi si completarono. Divennero un unico essere, trovarono nell’altro la loro parte mancante.

Per tutta la notte approfondirono questo contatto, trovandosi e lasciandosi ognuno nell’altro.

- Karin farai la brava mentre la mamma non c’è??- - ma mamma io voglio venire con te!!! - - Non si può fare piccolina, io stò andando in un luogo troppo pericoloso, è meglio che tu rimanga qui, io sarei più tranquilla, ti prego piccolina – La giovane ragazza dai capelli d’ebano parlava con una piccola bambina che la guardava con un’aria da * non è giusto * - va bene mamma ma sta attenta promettimi che tornerai - - Si piccola tornerò – abbracciò quel piccolo angelo che le aveva cambiato la vita e si preparò a partire insieme a un altro angelo che l’aveva fatta soffrire così tanto eppure l’aveva fatta gioire, innamorare fino a rendere la proprio presenta quasi indispensabile.

- Ci hai messo una vita - - Be ho dovuto salutare i miei e ho dovuto convincere Karin a non venire con noi non è stato facile!! - - se se va bene ma ora andiamo, hai preso la sfera?? - - eccola- la ragazza estrasse dalla sua tasca un cofanetto al cui interno brillava una piccola sfera dai grandi poteri.

- Perfetto allora possiamo andare – il mezzo-demone prese Kagome in braccio e saltò nel pozzo.

Una luce blu li avvolse, quante volte avevano attraversato insieme quel pozzo, quello stesso pozzo che per molti anni li aveva separati. Atterrarono sul suolo in pietra del pozzo del Sengoku Jiidai.

Ma nell’atterraggio il mezzo demone finì proprio sopra la giovane ragazza - Ahi Inuyasha.. potresti stare più attento – incominciò a salire lungo la radice seguita a ruota da Inuyasha – Uaaaa da quanto tempo che non vengo qui –

- Kagome….

La ragazza dai lunghi capelli corvini alzò lo sguardo verso la figura che le si stagliava davanti, una donna con un boomerang sulla schiena, una lunga chioma di capelli castani legati in un fiocco e un comodo Kimono

  • Sango…..

M: Uao, ho scritto un sacco questo capitolo e lunghissimo, ma mi sono molto divertita a scriverlo, ( la scena dello scarafaggio mi piace da morire, a me una volta è successo ma la serata non si è conclusa allo steso modo, ci siamo fermati ai baci <_<) comunque spero che valga quanto avete aspettato, non sono sicura che la scena piccante mi sia venuta bene spero di si a voi il compito di dirmelo

I: a me è piaciuta molto, oggi è la prima volta che te lo posso dire veramente Complimenti ^^

M: ripeto secondo me sta diventando peggio di Miroku =_=

Spero di ricevere tanti commenti perché ci ho messo tanto impegno in questo cap. quindi esigo di venire premiata!!!! Capito !!!!!!!!!!!!!!!

Ciao ciao la vostra gattina preferita Mewrobby

MIAO !

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Capitolo 9
*** Ritorno a casa ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

 

M: salve a tutti miao la vostra gattina preferita è tornata con un’altra intrigante, sconvolgente, strappalacrime, comica, romantica….

I: ma ti senti a bim bum bam prima dei Pokèmon???

M: no ma sono molto euforica anche se a dire la verità non so perché…. Oggi è cominciata la scuola e mi sono svegliata troppo presto ho sonnoooo ====_____====

Ritorno a casa

Erano due, di nuovo una di fronte all’altra, di nuovo vicine come non lo erano da tanto tempo, si il loro pensiero era sempre vicino all’altra ma i loro corpi, i loro sguardi erano da tanto, troppo tempo così lontani.

La ragazza dai capelli corvini uscì dal pozzo e senza dire niente si gettò sull’amica che ricambiò l’abbraccio, non avevano bisogno di parlare loro si capivano lo stesso e poi quel contatto per loro valeva di più di qualunque cosa. Quanto lo avevano sognato, quanto avevano desiderato quell’incontro.

- Non vedevo Sango così felice da tempo… - - Che ci fai qui monaco, perché non sei a palpare qualche donna del villaggio - - come puoi pensare una cosa tanto sgradevole di me, io sono cambiato in questi anni - il mezzo demone guardò di sottecchi il monaco…. Non credeva molto a questa affermazione. Si scambiarono un sorriso di complicità, non erano cambiati, erano sempre amici anche se non si erano più visti.

Finalmente le due ragazze si separarono, dovevano guardarsi negli occhi ne avevano bisogno, dovevano vedere quegli occhi che tante volte erano stati i loro unici punti di salvezza. Sango guardava gli occhi della sua amica finalmente erano di nuovo assieme, pensare a quanto aveva sofferto quando la sua amica se ne era andata, solo lei aveva assistito alla sua entrata nel pozzo, lei era stata l’ultima a dirle addio, a dire addio alla sua migliore amica. Erano rimaste che lei l’avrebbe aspettato davanti al pozzo, anche se non voleva perdere l’amica doveva rispettare la sua scelta e darle tutto il suo appoggio ora più che mai. Kagome era andata a dire addio a Inuyasha ciò voleva dire che appena sarebbe arrivata davanti il pozzo non avrebbero avuto molto tempo o Inuyasha l’avrebbe raggiunta per fermarla, e lei non avrebbe potuto respingerlo una seconda volta. Il loro addio era stato senza parole, s’erano guardate negli occhi come ora, poi lei si era lanciata e aveva detto addio a quella epoca, l’unica che la faceva sentire a casa. Ed ora era di nuovo lì , di nuovo come quella volta, di nuovo felice.

Finalmente sazie di quella fonte di serenità si volsero verso i loro due amici, Sango salutò con uno dei suoi radiosi sorrisi L’hanyou che fece anche lui un sorriso non a lui abituale, quella era un’occasione speciale. Kagome abbracciò Miroku, le era mancato quel monaco pervertito un po’ meno le sue manacce, pensava questo mentre una "manuccia" accarezzava il sedere della ragazza. Brutta mossa, il monaco non ebbe altro risultato che un pugno da Inuyasha, un colpo di Hiraikotsu sulla testa da Sango e uno schiaffo da Kagome…. Non era minimamente cambiato.

Si incamminarono verso il villaggio della vecchia Kaede, arrivati quasi tutti riconobbero Kagome, quando viaggiava con gli altri tutti le erano molto affezionati, subito erano tutti attorno a lei con regali di ogni genere: frutta appena raccolta, vestiti della seta più pregiata che quel piccolo villaggio potesse avere.

Finalmente dopo che la folla si placò poterono andare nella capanna della vecchia Kaede, Kagome fu la prima a entrare. La vide era lì seduta, quella donna che per lei aveva rappresentato una seconda mano per tanto tempo. Calde lacrime le riempirono gli occhi – Salve vecchia Kaede!!!- la vecchia si voltò alla voce della tajiima ma quello che vide fu una vera sorpresa: - Kagome …-. La ragazza si lanciò sulla vecchia quanto le era mancata, quei capelli grigi che le donavano un’aspetto tanto austero, quei vestiti tipici delle donne del suo rango, delle sacerdotesse, quella benda sull’occhio, s’era sempre chiesta come la vecchia si fosse procurata quella ferita ma non le importava in quel minuto, voleva soltanto abbracciare la vecchia con tutta la gioia e il calore che potesse avere.

Quanto le era mancata quella ragazza che con il suo solo sorriso poteva esprimere così tanto calore da scaldare l’intera terra – ragazza mia ma che ci fai qui?? - .-Sono tornata vecchia Kaede sono tornata a casa!!-

 

Ciao a tutti lo so che è un capitolo corto ma come si suol dire la quiete prima della tempesta e poi ora come ora ho troppo sonno per scrivere qualcos’altro bene siccome per fortuna tutti stanno dormendo, stamattina non riuscendo a stare sola li ho svegliati tutti ^_____^, vi saluto in tutta tranquillità il prossimo chappy sarà + lungo e movimentato è una promessa commentate in tanti ^________^.

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Capitolo 10
*** Un'altra volta ancora ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

 

M: ciao a tutti ^^ eccomi tornata oggi sono in vena di scrivere Anche se nn so perché sono appena tornata da un’ora di piscina e sono stanca morta.

I: come al solito ma tu non sai fare altro che lamentarti

M: no so anche scrivere morti tremende e addii strappalacrime

I: credevi davvero che parlassi con te ^^""" ma che dici

La misura dell’amore è amare senza misura ( non l’ho scritto io ma nn mi ricordo chi ^^"")

Un’altra volta ancora

Erano di nuovo lì seduti a parlare come tanti anni fa, di un nuovo nemico, di una nuova avventura, discutevano animatamente facevano congetture su quella ragazza, si chiedevano come ritrovare la misteriosa caverna ma specialmente … " come faremo a purificare la sfera???" la domanda che u po’ tutti avevano in mente.

- Quindi è questo il motivo per cui te ne sei andata – disse un Miroku al quanto strano, la sua voce era cupa, forse per la sofferenza derivata dalla perdita di un’amica o da qualcos’altro – e tu lo sapevi vero Sango- eccolo il motivo, lui si fidava di Sango le aveva sempre detto tutto e lei…. Lei gli aveva tenuto nascosto questo…. Aveva sofferto da sola per non rivelargielo.

- Non prendertela con lei Miroku fui io a chiederle di non dire mai niente ne a te ne a nessun’altro, lei mi ha solo fatto un favore – Sango teneva la testa bassa aveva ragione non si era comportata bene. Miroku era importantissimo per lei ma….. Kagome lo era in egual modo, chissà perché ogni volta che vedeva il suo sorriso o i suoi meravigliosi occhi si sentiva ancora a casa..

- ehm ehm…- la vecchia Kaede capendo che la situazione si stava facendo pesante decise di cambiare discorso….- quindi ragazza mia come intendi trovare la ragazza e la caverna.??- Kagome rifletté e dopo due minuti rispose alla domanda – Prima di tutto torneremo al luogo dove abbiamo sconfitto Naraku poi da lì si vedrà- - Tu non ricordi proprio dove si trova la caverna sarebbe tutto più facile – La ragazza dai capelli color ebano guardò l’amica che innocentemente le aveva rivolto la domanda – no mi dispiace davvero dovevo stare più attenta- chinò il capo come un cane appena sgridato odiava non poter rendersi utile e quella volta, l’unica volta che solo lei poteva cambiare le cose…. Non sapeva da che parte cominciare.

Inuyasha dal canto suo vedendola così avrebbe voluto abbracciarla e consolarla nel modo più dolce che conosceva ma lì…. Davanti a tutti mai e così reagì come il testardo, orgoglioso e un po’ timido Hanyou che era – Tse tranquilla appena arriveremo là IO troverò la caverna non mi perderò di certo IO- Kagome, che inizialmente era rimasta al quanto infastidita dal quell’"Io" un po’ troppo marcato che sottolineava ancora la sua dimenticanza, capì che in realtà Inuyasha voleva solamente dirle che non si doveva preoccupare ci avrebbe pensato lui e lei non doveva sentisi in colpa. Sorrise. Quello era l’atteggiamento di Inuyasha, del suo stupido e orgoglioso Hanyou, per la prima volta veramente suo. – Stanotte rimarremo qui ma domani partiremo di buonora e non voglio sentire storie – Inuyasha ripresa la maschera da capo rigido e severo uscì dalla capanna.

Kagome subito dopo congedandosi con i suoi amici lo seguì. Il vento le scompigliava i capelli e le faceva il solletico, le sue esili braca scoperte a questo fresco si coprirono di piccole increspature e le sue gambe tremarono a quel fresco quanto piacevole contatto.

Camminava tranquilla osservando quella vegetazione tanto florida caratteristica di quell’epoca, la sua era tutta diversa, palazzi alti e scuri, gente che nervosamente attende che quel piccolo affarino segni il verde, orde di scolari che camminando ripassavano la lezione consci di un’interrogazione. Quanto era diversa quell’epoca, l’aveva quasi dimenticato, aveva quasi dimenticato questa sensazione, questa sensazione di tranquillità, qui gli unici rumori che regnavano erano lo squittio degli scoiattoli o il fruscio del vento. Ed eccola arrivata in quel luogo dove tutto era ricominciato, lì dove la sua vita si era irrimediabilmente sconvolta, contorta in maniera tale da essere così complicata da sciogliere da raggiungere la perfezione.

Goshimboku.

L’albero sacro spettatore di tutta la sua vita, di tutti i suoi pianti solitari e di tutti i suoi sorrisi; e lì in cima, era appollaiato colui che l’aveva cambiata colui che con il suo comportamento schivo e dolce nello stesso tempo aveva conquistato il suo cuore.

" … perché… perché ho questa strana sensazione … Kagome perchè non riesco a togliermi dalla mente questo brutto presentimento, ogni volta che ti guardo sorridere piccoli brividi mi passano la schiena ma poi altri brividi questa volta più freddi si fanno spazio….. perché…. Che stia per succedere qualcosa di brutto…."

Era lì co i capelli al vento che come un mare argentato ondulavano, le sue piccole orecchiette si muovevano aventi e indietro , su e giù.

" Quanto è bello il MIO Hanyou"

- Inuyasha….- una flebile Kagome lo chiamò. Si voltò e la stessa situazione si ripresentò, prima quei caldi e piacevoli brividi che poi lasciavano il loro posto ad altri freddi, gelati.

- Kagome che ci fai qui?? Lo sai benissimo che è pericoloso camminare per la foresta da soli-

Lei gli sorrise, le piaceva quando lui si preoccupava per lei, lo abbracciò quasi avesse intuito il desiderio precedente di Inuyasha.

Lui non si ritrasse a quel gesto anzi ricambiò con altrettanto vigore, lei sapeva fargli dimenticare tutti i suoi problemi e le sue preoccupazioni.

- Sento che sei preoccupato che hai??-

- Niente davvero….- come faceva ad essere sempre tanto sensibile rispetto a queste cose, capiva sempre quando lui ra triste preoccupato arrabbiato, la SUA Kagome.

- Non ti credo!!-

- Invece è la verità!!-

Kagome lo guardò torva non la convinceva ma lasciò correre se avesse volto parlargliene prima o poi l’avrebbe fatto.

- Sta scendendo la sera….. è così bello il cielo stellato non trovi Inuyasha-

" mai bello quanto te" questo avrebbe voluto dite eppure le parole non gli uscirono.

  • Forse sarebbe meglio se tornassi indietro o diventerà davvero pericoloso –

Si incamminò co i capelli che oscillavano al vento un po’ triste e un po’ felice poi venne fermata, una mano forte la prese per un braccio; si girò, Inuyasha la guardava fisso negli occhi e lei non potè fare a meno di arrossire – resta con me -.

Kagome spalancò gli occhi non si sarebbe mai aspettata parole così da Inuyasha. – Guardiamo il cielo stellato insieme -. Inuyasha aveva preso tutto il suo coraggio per dire queste parole, quando aveva visto Kagome allontanarsi da lui aveva desiderato con tutto se stesso che lei rimanesse, voleva stringerla ancora a se, sentire il suo profumo e perdersi ni suoi occhi.

Kagome sorrise nel modo più dolce che L’hanyou avesse mai potuto immaginare e si sedette in una roccia lì vicino facendo posto al suo compagno. Inuyasha si sedette accanto a lei, naturalmente Kagome non sapeva salire sul Goshimboku eppure lui sapeva che da lassù la vista era molto più bella.

Guardò il suo viso, era raggiante gli occhi color nocciola voltati verso l’alto esprimevano tutta la sua felicità. Ma non era sufficiente lei doveva essere più che felice quando stava con lui, doveva provare le stesse emozioni che provava lui.

La prese in braccio e tra la sorpresa di Kagome e il suo ( di lei) imbarazzo la trasporto sul ramo più alto dell’albero sacro. Lì la fece sedere accanto a lei e l’abbracciò.

Kagome passò dall’imbarazzo iniziale a una sensazione di gioia pura nemmeno paragonabile a nessuna esperienza della sua vita.

- Inuyasha….-

- si??-

- grazie….-

Si girò verso di lui e lo baciò con tutta la dolcezza che poteva trasmettere per fargli capire quanto gli fosse grato, non solo per questo ma per tutte quelle piccole cose che la facevano gioire; lo ringraziava per come la guardava; lo ringraziava perché con lei si apriva; lo ringraziava per tutte quelle emozioni che solo lui le sapeva fare provare.

Si staccarono poi si guardarono, questa volta fu lui ad unire non solo le loro bocche ma anche i loro spiriti, anche lui la ringraziava: per come lo aveva cambiato, per come si preoccupasse per lui e per averlo accettato così com’era uno stupido Hanyou.

Stettero tutta la sera così abbracciati senza più parlare solo scambiandosi piccoli baci e riscaldando l’altro, il corpo e il cuore, con la propria presenza.

Inuyasha dimenticò completamente i pensieri che primo lo attanagliavano, Kagome sarebbe rimasta sempre con lui.

………………………………………..

Dall’altra parte del villaggio Sango stava riflettendo, Miroku era arrabbiato con lei, lo sapeva e….. e non lo sopportava, quanto avrebbe voluto che tutto ciò non fosse mai accaduto….

Miroku era seduto su una roccia nella foresta, aveva gli occhi chiusi ma non dormiva assaporava la brezza che leggero lo carezzava e che rinfrescava il suo cuore così caldo.

Perché era così arrabbiato con Sango. Non poteva biasimarla per come si era comportata, aveva sempre saputo che Kagome per Sango era la sua famiglia era più importante di qualsiasi cosa ma ciò che si chiedeva, ciò che lo rendeva così triste era la domanda che più lo tormenta…… Lei era anche più importante di lui nel cuore della sterminatrice??….

- Non è normale vederti da solo in un bosco….-

Miroku alzò la testa, aveva riconosciuto quella voce, apparteneva all’unica dea dei suoi pensieri, all’unica che era veramente degna di essere considerata la sua donna.

- Forse hai ragione Sango -

" Sango?? Di solito mi chiama mia dolce Sango allora è davvero arrabbiato…… che devo fare" – posso sedermi qui con te- chiese speranzosa.

- La foresta è di tutti – il cuore di Sango si congelò perché…. Perché quel tono e quelle parole, non doveva, non poteva fare così.

Lacrime cominciarono a rigare la pelle rosea della ragazza, il monaco se ne rese conto e si maledì, perché era stato così duro.

- Scusa non dovevo dire così siediti, non mi può fare altro che piacere averti accanto a me -

Sorrise, quanto era carina con quell’aria abbattuta, veniva voglia di proteggerla e di coccolarla.

Si sedette accanto a lui – scusa….-

- non ti devi scusare, tu hai fatto la cosa giusta a non dirmelo, non sono arrabbiato -

La tajiima lo guardò, davvero non era arrabbiato??

- potresti solo rispondermi a un quesito………. Chi c’è al primo posto nel tuo cuore, io o Kagome??-

Guardò la ragazza serio doveva saperlo.

Sango d’altro canto rimase biasita, come poteva chiedergli una cosa del genere?? Come poteva chiedergli di scegliere tra la sua migliore amica e lui, loro che erano tutta la sua vita avevano nel suo cuore lo stesso posto, non c’era forse abbastanza spazio?? Non gli bastava quella metà dedicata solo a lui, doveva anche prendersi la metà di Kagome, di quella ragazza che con il suo sorriso sapeva ridarle il buonumore??

- Voi siete uguali io non ho preferenze, ma perchè mi fai questa domanda…..-

- Sono sicuro che se io ti avessi chiesto di non dire un mi segreto a Kagome tu prima o poi glie lo diresti….-

- No non gli e lo direi perché so che per te è importante…… ma tu veramente mi ritieni così….. mi ritieni una persona così meschina -

Era davvero arrabbiata e lei che si illudeva che lui l’avesse capita, che lui fosse stat0o il primo a comprenderla.

Si alzò senza nemmeno aspettare una risposta e fece per andarsene.

- Io non ti ritengo una persona del genere è solo che ho paura……. Paura che tu ti possa allontanare da me….. che tu te ne possa andare….. perché se te ne andrai…. Se te ne andrai io nn potrò sopravvivere……. Io ho bisogno di te mia piccola Sango-

La sterminatrice ci mise due minuti per riprendersi dallo shock lo guardò e si buttò tra le sue braccia per rassicurarlo

- Io non me ne andrò, rimarrò per sempre con te, qualunque cosa succede-

"Oh Sango…….. grazie di esistere"

L’indomani il gruppo partì di buon’ora Sango camminava vicino a Miroku e Kagome vicino ad Inuyasha, si guardarono e capirono, era sempre stato così tra loro.

Però l’hanyou si fermò, odore di demone ed infatti davanti a loro c’erano un sacco di demoni, di varie forme che si avvicinavano al gruppo, Inuyasha tirò fuori Tessaiga e con il Kaze no Kizu* ne uccise un bel po’. Un demone lo attaccò da dietro, non riuscì nel suo intento, venne colpito da una freccia, Kagome aveva ancora l’arco teso, guardò il suo Inuyasha e sorrise, L’hiraikotsu eliminò degli insetti che si avvicinavano pericolosamente e il monaco purificò dei demoni striscianti, il gruppo si guardò e incomincio a lottare ancora una volta, ancora insieme.

  • Vi ammiro….. per quanto soffriate continuate a lottare è per questo che ho scelto voi…. Ora andate ci rivedremo –

M: finitooooooooooooo

I: era ora non la smettevi più borbottavi e borbottavi perché nn sapevi che scrivere e mi hai svegliato maledetta mocciosa.

M: ci siamo alzati con la zampa sbagliata

I: NO E POI SMETTILA DI PARAGONARMI AD UN CANE

M: ok ^^ Inuyasha riporta il bastone

I: si bau ^^

M: come volevasi dimostrare ^^"""" Vi prego commentate in tanti per questo chappy

*taglio del vento

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Capitolo 11
*** Brtti presentimenti ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: ciauuu ^0^ come va sono tornata XDD

I: …. Ma tu una bella febbre mai, una gita, un qualcosa che ti tenga lontana da questo stramaledettissimo pc non esiste???

M: no, ne il vento, ne il mare, ne la neve ne i virus, ne i cani rompiscatole mi terranno lontani dal mio pc e dalle mie storie

I: e ci mancava solo questa =__= non bastano tutte quelle stramaledettissime oche, no ora ci voleva anche la pazza schizzofrenica >____<

M: io sarei schizzo frenica???

I: ma come l’hai capito???

M: maledetto…. Mi fai davvero arrabbiare

N: Inuyasha non lo sai che non si trattano così le donne

M: Grazie Miro-chan ^^

N: ma figurati mia dea * le palpa il sedere*

M: dovevo sapere che voleva andare a parare qui * da un colpo in testa a Miro-chan*

I: ahaha così impari bonzo pervertito

M: bene e ora direi di cominciare prima che perda anche quel pizzico di intelligenza che mi è scaturita da chissà dove ^^

Brutti presentimenti

 

Ormai erano passati molti giorni da quando i quattro avevano lasciato il villaggio della vecchia Kaede.

Purtroppo il luogo in cui si dovevano dirigere era ancora molto lontano, e la presenza della sfera attirava molti demoni che rallentavano ulteriormente il cammino.

- Ma quanto manca??- chiese Kagome stanca morta

- Già tra quanto arriviamo, camminiamo da giorni senza fermarci mai…- chiese Sango affaticata quanto Kagome

- Non lamentatevi arriveremo quando arriveremo…- il mezzo demone alla testa del gruppo aveva emesso la sua " sentenza" con un tono che non ammetteva repliche; se lui aveva deciso così, così era e basta.

- Be Inuyasha non potremo almeno fermarci per far riposare le ragazze- chiese il giovane monaco rivolto all’amico

- Tsk possono sempre montare su Kirara…-

- Ok riformulo la domanda….. Inuyasha potremo fermarci per riposare, siamo tutti molto stanchi-

Inuyasha si girò e con uno sguardo gelido fece tacere il monaco.

- No e poi no…..-

- Ma dai Inuyasha – Kagome si avvicinò a quello che ormai era il suo ragazzo con lo sguardo più dolce e coccolone del mondo ( oh che duciiiii *___* si si si si si Nd I) – ti prego sono tanto stanca -

Inuyasha la guardò come avrebbe fatto a dirle di no, quando la guardava in quel modo, il suo cuore perdeva un battito….. ma se si fossero fermati avrebbero solo perso tempo…. Ma….- e va bene ma solo mezz’oretta- " e vai ^^ sono un mito" pensò tra se la ragazza dai lunghi capelli corvini abbracciando Inuyasha e dicendogli con un sorriso – grazie ..-

Nel frattempo Inuyasha divenne di un rosso peperone…. Eppure stava così bene con il profumo di Kagome che gli entrava nelle narici percorrendo il suo intero corpo.

Il monaco dietro di loro non riuscì a trattenere un sorrisino che mandò su tutte le furie L’hanyou che lo colpì con un pugno in testa ( cavoli stavo per scrivere Harisen *___* sono troppo abituata a scrivere cose su Sanzo e Gokuccio *ççç* Nd M mi hai tradito Nd I) – che hai da ridere bonzo depravato??-

- Niente …. Niente – disse un quanto mai impaurito monaco, Inuyasha quando si arrabbiava faceva davvero paura.

Così i quattro si sedettero per pranzare con le cose portate da Kagome che non erano ancora finite ( e che si era portata casa 0.0 ora capisco che si mette nello zaino).

Come al solito non mancarono i soliti battibecchi, i, anche se meno frequenti del solito a cuccia, insomma una normalissima giornata per loro quattro eppure….. eppure mancava qualcosa, tutti l’avevano notato ma non capivano cosa mancasse.

Proprio nel mezzo del pranzo però, mentre Inu si godeva le sue rape, arrivarono dei demoni per rovinare la scampagnata dei quattro.

A capo dell’orda di demoni vi era Giokuio un demone aquila dagli occhi neri come la notte.

- Chi di voi è Inuyasha – Il mezzo demone avanzò al pronunciare del suo nome – Io ma cosa volete??-.

Il demone aquila lo squadrò, notò la sua natura di mezzo demone ma non se ne meravigliò. "è lui" – benissimo Inuyasha finalmente ti ho trovato…. Ora preparati a seguirci –

Inuyasha squadrò a sua volta il demone uccello sarebbe stato un gioco da ragazzi sbarazzarsi di lui – e perché mai dovrei farlo corvo…-.

L’aquila si aspettava una reazione così da lui, Inuyasha era molto famoso per la sua testardaggine e per la sua sfacciataggine, qualità che mostrava molto spesso.

- Allora ti dovremmo costringere all’attacco- i demoni nel girò di due minuti furono addosso a Inuyasha e agli altri che combatterono molto valorosamente e ne fecero fuori molti senza problemi.

Solo Kagome ebbe qualche difficoltà in più, le sue freccie erano finite e i suoi poteri non potevano respingere tutti quegli uccelli erano troppi così fece l’unica cosa sensata che le venne in mente…. Corse.

Corse più veloce che poteva per seminare i demoni che però incessanti la inseguivano, non sapeva che fare, sperava che Inuyasha l’aiutasse ma sapeva perfettamente ce non poteva poggiarsi sempre e solo sull’hanyou, così continuò a correre cercando dentro di se le forza per continuare. Ripensava a tutte le volte che Inuyasha aveva rischiato la sua vita per salvare la sua, quante volte era corso in suo aiuto e quante volte ne era rimasto gravemente ferito. Non poteva, anzi non VOLEVA che questo si ripetesse lei….lei doveva imparare a cavarsela da sola, non doveva essere un peso per nessuno, tanto meno per lui.

Così corse sempre più veloce spinta dalla sua volontà e dalla sua fermezza, saltava agilmente le radici degli alberi, il paesaggio intono a lei era sempre lo stesso, una monotona foresta, dove il buio predominava, dalle folte chiome degli alberi scoiattoli e gufi si godevano lo spettacolo, spettatori muti e complici ( come si sa i demoni uccidono, il silenzio anche Nd M XDD [in realtà è la mafia uccide, il silenzio anche ^^]).

Ad un certo punto complice un ramo più alto, la sua stanchezza e la poca luminosità del luogo Kagome caddè e si ritrovò faccia a terra con i demoni uccello sopra di lei, urlò, un urlo silenzioso che si perse nella foresta……

Nel frattempo gli altri tre compagni combattevano il loro nuovo nemico, la Tessaiga, brandita con maestria faceva volare molte teste staccate dai propri corpi.

Inuyasha scansava abilmente le ali d’acciaio e le tagliava con velocità sorprendente mentre Giokuio ammirava la scena, la forza di quell’hanyou era formidabile, quanto avrebbe voluto poter affondare i suoi artigli nella sua carne per assaporare poi il sapore del suo sangue. Colto da questi desideri e vedendo che i suoi soldati erano solo degli inetti si avviò a passi lenti verso Inuyasha il quale non aspettava nient’altro.

Cominciarono la loro lotta.

Inuyasha doveva ammetterlo l’uccellaccio era molto forte, gli diede filo da torcere, la Tessaiga si andava a scontrare con la potente spada del demone, la Giukizzo ( NON SAPEVO CHE NOME DARE TOATALMENTE INVENTATO >___< NdM).

Oramai i due si scontravano a una velocità incredibile nessuno dai due aveva la meglio, chi avrebbe vinto, Inuyasha ebbe una fitta, un’altro dei suoi brutti presentimenti…… Kagome si guardò in giro, non la vide, annusò in giro non sentì il suo magnifico odore…. Era come se fosse sparita….. no.

A questo pensiero al Tessaiga si illuminò non poteva….. Kagome non poteva lasciarlo di nuovo…. –NOOOOOO…….taglio del vento- una grandissima onda partì da Inuyasha per arrivare a colpire il demone che colpito dall’esplosione non resistette – ahhh maledetto…..mi perdoni mia signora ho fallito -.

Dopo ciò calò il silenzio, le parole del demone rimasero impresse nelle menti di Miroku e Sango, una nuova nemica??

Inuyasha però non fece caso a tutto ciò la sua attenzione era tutta rivolta verso una fantastica ragazza dal sorriso dolcissimo che ora sentiva lontana….lontana come non mai….

M. FINITOOOO ^0^

I: maledetta cos’è successo a Kagome

M: non lo saprai fino a mercoledì prossimo ahahahah ( risata isterica da pazza)

I: maledetta dimmelo subito

M: no no e no

I: GRRRR

M. se si tanto curioso non te la devi prendere con me a con le persone che non commentano…. Volevo ringraziare Elychan che continua a commentare grazie di cuore ^^, e volevo die alle altre persone che leggono la mia fic se gentilmente poteste recensire anche per sapere che nn parlo a vanvera ^^ grazie di cuore cmq a tutti coloro che perdono un po’ del loto tempo per leggere quello che scrivo bene ci vedremo la prossima volta ciaooo ^0^

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Capitolo 12
*** Mia piccola cara Kagome ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: volevo scusarmii >___< purtroppo ho tentato di postarla prima ma…. Ma… non ho potuto motivo, ogni volta che scrivevo più di tre righe mi si spegneva il pc ç___ç ma ora è tutto terminato

I: ma porc…

M: che hai da dire \___/

I: io niente figurati

M: a ecco volevo ben dire…. Cmq ora direi di scrivere sto chappy che vi ho fatto aspettare anche troppo

 

Mia piccola cara Kagome

Oramai i due si scontravano a una velocità incredibile nessuno dai due aveva la meglio, chi avrebbe vinto, Inuyasha ebbe una fitta, un’altro dei suoi brutti presentimenti…… Kagome si guardò in giro, non la vide, annusò in giro non sentì il suo magnifico odore…. Era come se fosse sparita….. no.

A questo pensiero al Tessaiga si illuminò non poteva….. Kagome non poteva lasciarlo di nuovo…. –NOOOOOO…….taglio del vento- una grandissima onda partì da Inuyasha per arrivare a colpire il demone che colpito dall’esplosione non resistette – ahhh maledetto…..mi perdoni mia signora ho fallito -.

Dopo ciò calò il silenzio, le parole del demone rimasero impresse nelle menti di Miroku e Sango, una nuova nemica??

Inuyasha però non fece caso a tutto ciò la sua attenzione era tutta rivolta verso una fantastica ragazza dal sorriso dolcissimo che ora sentiva lontana….lontana come non mai….

Finito il combattimento riposò la spada nel fodero e scattò in avanti, a una velocità sorprendente, nemmeno lui si ricordava di essere così veloce.

Il vento gli carezzava i bei capelli argentati e giocava con le piccole orecchie canine.

Saltò su un ramo poi su un altro. Le foglie ondeggiavano al suo passaggio.

Nella sua mente mille pensieri, mille paure affiorate da chissà dove, paura di morire, si perché se lei fosse morta lui non avrebbe più potuto vivere.

Se la sua piccola Kagome, la sua cosa più preziosa fosse scomparsa dalla sua vita, cosa gli sarebbe successo?, chi era lui senza quella ragazzina, chi era stato in passato lui senza quella ragazzina.

Non lo ricordava, non riusciva più a pensare a se senza Kagome, ormai erano diventati normale quei vispi occhietti, quei capelli d’ebano che ondeggiavano al vento… Kagome…

Quel nome ormai nella sua mente lo stava urlando con più forza di quanta ne avesse realmente.

Arrivò davanti a uno stormo di uccelli, li colpì con i suoi artigli, e quello che sentì lo fece rabbrividire, odore…. Odore di Kagome.

In quel momento non ci vide più dalla rabbia, che avevano fatto alla sua Kagome… come avevano osato quelle stupide bestiacce… e quell’odore così fine e delicato su di loro assumeva un taglio orribile, lui non avrebbe mai potuto sopportarlo.

Estrasse Tessaiga e con tutta la rabbia che aveva usò il taglio del vento, oltre ai nemici scomparì metà della foresta.

Finito l’attacco la spada cadde a terra, lui non riusciva più a muoversi, il suo piccolo cervelletto era arrivato a una sola conclusione….Kagome…. Kagome era…

Si rifiutò anche solo di pensarlo, sarebbe stato troppo doloroso, sarebbe stato troppo deprimente , sarebbe stato….troppo.

Troppo e basta, troppo per il suo cuore che era stanco di soffrire.

Si diresse a piccoli passi verso dove aveva lasciato i suoi compagni, annusava l’aria per sentire se trovava qualcosa, non voleva arrendersi, si sarebbe arreso solo se avesse visto il corpo della ragazza che amava priva di vita, non prima.

Mai arrendersi, un’altra cosa insegnatagli da Kagome, prima lui era solo cocciuto e per questo voleva portare a termine tutto ma ora…. Ora era perché aveva fiducia, una fiducia che poco lo caratterizzava.

E continuò la sua lenta camminata che pareva tanto una veglia funebre…. No peggio, negli occhi dell’hanyou c’era più dolore, il dolore dell’insicurezza, non poteva essere davvero scuro, non c’era nessuna traccia di Sangue ma…..

- Kagome – disse con un filo di voce ma gli pareva di aver gridato tanto gli era costato dire quel nome….

Sango e Miroku nel frattempo ignari e quindi più lucidi dell’amico riflettevano sulle parole del demone.

- Secondo te che avrà voluto dire… che abbiamo di fronte una nuova nemica??….. -

Sango guardò dritta negli occhi il monaco, aveva paura, paura che tutto ricominciasse da capo, paura di dover rivivere di nuovo tutti quei momenti…no, non avrebbe retto.

Il monaco le si avvicinò quasi le leggesse nel pensiero e l’abbracciò.

- Non ti preoccupare…. Ci sarò io con te….-

Forse nonostante tutto era davvero cambiato, questo pensava la bella tajiima a quel contatto, si perse nel calore che sentiva dentro, ormai aveva superato l’imbarazzo e le sue dolci gote non si coloravano più di quel colorito rossastro.

Rimasero così tre minuti.

Ormai Miroku era al limite ci provò in ogni modo ma il suo istinto, la vicinanza della sua dolce Sango e le sua mani un po’ troppo curiose rovinarono l’atmosfera.

Sango divenne rossa si… ma non dalla vergogna ma dalla rabbia…. E lei che un attimo prima aveva…

Diede un poderoso schiaffo al monaco e poi la scaraventò contro un albero urlando come una matta.

Finiva sempre così tra loro ma non capiva il perché.

Poi un fruscio interruppe i due litiganti che si voltarono di scatto.

Cosa era quel rumore.

Subito ripresero le loro pose da combattimento, sempre pronti a un qualunque attacco.

Il monaco prese la sua Katana e Sango prese il suo fedele Hraikotsu.

Entrambi non muovevano un muscolo aspettando che l’ospite facesse un passo, erano fermi con gli sguardi attenti.

Poi tutto successe in un attimo, una figura uscì dal cespuglio e l’arma di Sango cadde a terra….

Inuyasha aveva lo sguardo a terra e le orecchie abbassate, sembrava proprio un cane bastonato…

E forse lo era davvero, bastonato dalla vita e dal suo destino.

Era triste tanto….solo negli anni in qui Kagome era stata via si era sentito così…. Già perché doveva sempre soffrire…. Perché tra lui e Kagome doveva sempre succedere qualcosa.

Naraku, Kikio, Tsubaki, Koga i sette mercenari, non ne avevano già passate abbastanza, non avevano già dimostrato il loro amore??

Chi era che continuava a tirare a loro quest’altro brutto tiro ( vado a rintanarmi xDD NdM).

Se l’avesse mai trovato l’avrebbe fatto smettere picchiandolo a sangue ( Gulp o___o""" NdM).

E ora era lì a camminare con una piuma di uccello ancora tra le mani, intorno a lui il silenzio.

Nessuno poteva consolarlo, nessuno ne aveva il coraggio e poi cosa serviva consolare un mezzo demone… Un insulso mezzo demone

Non sei solo un insulso demone Inuyasha, perché pensi questo di te, tu sei perfetto… almeno per me e anche per Sango, per Miroku e per Shippo quindi ti prego non pensare più una cosa del genere

Queste erano state le parole di Kagome quando lui le aveva detto cosa pensava, lei aveva sempre pensato questo di lui, e lui le era sempre stato grato.

Più volte le aveva ribadito quanto le doveva, certo a volte si comportava con arroganza ma… era il suo modo di fare e a Kagome andava bene così…. Già.

Gli andava bene un cocciuto, testardo, sfacciato, prepotente, permaloso …… mezzo demone.

Ciò per cui tutti l’avevano sempre allontanato e invece lei… lei una volta aveva persino detto

A me piacciono molto i mezzi demoni, trovo che siano degli esseri straordinari, hanno il meglio di entrambe le razze, la forza e la testardaggine dei demoni e il cuore e i sentimenti degli umani.

Trovo che siano gli esseri più completi non credi??

"No prima di incontrare te non lo credevo ma poi, i tuoi occhi si sono specchiati con i miei e io… io non ho potuto fare altro che cambiare, cambiare avendoti accanto, cambiare vedendo i tuoi sorrisi leggeri, cambiare vedendo le lacrime che versavi e versi per me, cambiare nel sentire il mio cuore battere, cambiare mentre cambiavo…. Cambiare mentre tu mi cambiavi.

Perché tu mi hai cambiato, anche se non volevi, tu non avevi mai voluto, eppure io si e ora ho trovato il mio stato ideale, che non è essere un demone, ne un umano, ne un mezzo demone… è essere accanto a te, è essere colui che ti proteggerà, quindi non farmi cambiare di nuovo mia cara piccola Kagome, non ora che sono riuscito ad accettarmi…. Non ora che ti ho ritrovato."

Così arrivò dai suoi compagni e spalancò la bocca…. Quello che si vide davanti era…..

 

M: ecco >___< puff pant finito con tre mesi di ritardo ma finito xDDD mi scuso ancora ma mi farò perdonare -___^

I: ……. Allora sparisci

M: no mi impegnerò ancora di più nella ficcy >___<

I: ma porc

M: che hai detto

I: ancora niente

M: Ecco volevo di nuovo ben dire

Ringrazio tutti coloro che hanno commentato e quelli che hanno solo letto ^__^ grazie

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Capitolo 13
*** Kaory.... o Kairy?? ***


Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

M: scusateee è cortissimo ma oggi non ho proprio il tempo di scrivere così ho deciso di darvi almeno un assaggino ^__^ e di postare la continuazione dopo. Allora ciaooo

Kaory…. o Kairy??

 

Così arrivò dai suoi compagni e spalancò la bocca…. Quello che si vide davanti era…..

Quello era… drizzò le orecchie…. Fece un magnifico sorriso e chissà come arrivò accanto alla ragazza che si era appena visto davanti.

L’abbracciò con tutto se stesso, Kagome era ancora lì con lui.

In tutto questo la dolce ragazza si sentiva soffocare dal suo hanyou e tentava di fare, anche se non troppo convinta, staccare il mezzo demone.

- Inuyasha…Inuyasha staccati guarda chi c’è qui con me…-

Finalmente l’hanyou si staccò e vide la figura che si stagliava accanto a loro.

Era sicuramente uno youkai, ciò si capiva dalle orecchie elfiche, aveva degli occhi tipicamente demoniaci eppure con dei tratti fanciulleschi.

Aveva una piccola coda arancione da volpe e indossava una maglia bordeaux e dei pantaloni neri.

I capelli arancioni gli ricadevano sul viso, spettinati e sbarazzini.

A Inuyasha ci vollero due minuti per confrontare quella figura con un piccolo demone volpe di sua conoscenza…

- Shippo!! -

Urlò sorpreso, quello era quel piccolo demone volpe che riusciva a farlo imbestialire.

Il, ormai non tanto piccolo, kitsune sorrise al benvenuto del suo amico.

- Eh si sono proprio io …. Sorpreso Inuyasha – e sorrise, un sorriso ancora da bambino, ancora innocente e puro.

- M..ma…ma tu che ci fai qui??-

Blaterò Inuyasha ancora troppo sorpreso.

- Vedete stavo correndo per la foresta quando ho sentito l’odore di Kagome…ancora non potevo crederci…. Poi l’ho vista in difficoltà e l’ho portata in salvo… ora sono molto più forte-

si vedeva aveva dei begli e forti muscoli… Kagome pensò che se quello non fosse stato il suo Shippo-chan avrebbe pure arrossire di fronte a lui.

Ma sopra quella figura veniva subito quella del suo piccolo e amato kitsune… e questo rendeva ogni equivoco impossibile.

Così sorrise felice al suo piccolo (???) amico

- Ma dimmi Shippo-chan hai incontrato qualche amichetta speciale ??-

Disse Kagome sorridendo allo youkai

- S..smettila di trattarmi come un bambino.- arrossì vistosamente – comunque si… si chiama Kaory… abita in un villaggio qui vicino, stavo proprio andando da lei.-

Kagome divertita dal comportamento dell’amico era felice che avesse trovato una fidanzata…

Inuyasha dal canto suo era ancora scokkato dalla scoperta che questo era il piccolo demone volpe e quindi non spiccicava parola e si lasciò tranquillamente trasportare al villaggio di Kaory.

Nel tragitto parlarono spensieratamente come un tempo…ora capivano cosa gli era mancato, mancava il loro piccolo amico.

Finalmente arrivarono al villaggio.

Era molto simile quello della vecchia Kaede, delle capanne di legno e un fiume lì vicino.

Tante persone che si davano da fare per rendere la loro vita più confortevole.

Camminarono per un po’ e poi arrivarono ad una casa.

Shippo bussò.

Nessuna risposta, Kagome pensò che non ci doveva essere nessuno.

Pii la porta si aprì di scatto e una figura si buttò a pesce su Shippo urlando.

- Shippi-channn finalmenteee-

Quella doveva essere la famosa Kaory, tutti risero a quella scena tranne Kagome che rimase lì impalata a guardare la ragazzina, aveva dei bei capelli marroni corti e spettinati, due grandi occhi marroni e un fisico snello e abbastanza formoso.

Kagome rimase spiazzata anche i nomi erano simili… no… non poteva … no

-Kairy!!!!- urlò la ragazza con un moto di sorpresa.

Tutti si girarono verso di lei non capendo.

Anche Kaory si voltò verso di lei… come l’aveva chiamata??

Si specchiò negli occhi nocciola della ragazza amica di Shippi-chan…. Aveva già sentito il nome Kairy…era forse quella ragazza che stava cercando.

Si alzò velocemente dal ragazzo tentando di riprendere la sua compostezza…

- Io mi chiamo Kaory e non Kairy signorina…-

- No… no tu sei Kairy… tu devi essere Kairy!!-

Poi svenne Inuyasha la prese al volo ma non capì cosa potesse esserle preso, la tenne in braccio e la misero dentro a dormire.

Al risveglio avrebbero chiarito alcune cose.

 

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