THE STALKER LOVE

di Hiiroki_5
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


POV YUU
-Yuu svegliati! devi andare a scuola o farai tardi! -. Aprii delicatamente gli occhi. erano le 6:00 di mattino e la giornata sarebbe stata fantastica, infatti erano previsti i tanto agognati esami di primo semestre! Mi alzai dal letto e mi vestii, mi guardai allo specchio “sono perfetto!! Guardate qui sono lo studente modello della mia scuola!” pensai, -Voi umili umani inginocchiatevi dinanzi a me Yuu Hisoka lo studente più intelligente del mondo!!- urlai ridendo come un pazzo. -Yuu cosa stai facendo? è pronta la colazione, vieni giù! - disse mia madre facendo finta di non avermi visto.
Scesi ha fare colazione -Yuu allora ti sei già fatto qualche amico durante questo semestre? Ho saputo che non sei in classe con Akira, ma potresti sforzarti di andare d'accordo anche con gli altri- mi disse mia madre con un sorriso stampato sul viso -mh, ho già la mia compagnia- risposi continuando a mangiare, -Oh e chi è?- si sorprese mia madre della mia risposta -ma non è ovvio! è il nuovo volume della matematica quantistica, lo finito in meno di due giorni a scuola!- risposi con gli occhi che brillavano -Yuu come padre sono fiero che vai bene a scuola ma.. non ti sei sbattuta nessuna ragazza?! ormai hai l'età per pensare a quello, mica ti do i preservativi per collezione! Dovresti svagarti un po’ magari con qualche bella liceale della tua scuola- intervenne improvvisamente colui che doveva essere mio padre -papà!! Ma che diavolo stai dicendo! non mi interessano q-queste cose! - arrossi come un peperone. Odiavo queste tipo di conversazioni mi imbarazzavano parecchio. Mia madre in risposta gli tirò una gomitata nella milza -tesoro quello che vuole dire tuo padre, e che oltre allo studio dovresti anche svagarti un po’- sorrise mia madre -devo andare ho faro tardi a scuola, a s-sta s-sera- risposi alzandomi e uscendo di corsa dalla porta di casa -figliolo mi raccomando spacca con le ragazze, tieni ti do un’altra precauzione, divertiti~- disse mio padre, arrossi talmente tanto che scappai immediatamente da quella casa di pazzi.
Mi incamminai verso la metro, “ogni mattina era la stessa storia, mio padre non sembra nemmeno un adulto quando si comporta in questa maniera, anzi assomiglia piuttosto ad un ragazzino con gli ormoni a mille” sospirai. La mia famiglia è strana a volte mi chiedo se sono stato adottato, entrambi i miei genitori hanno avuto successo nella propria carriera, mio padre lavora come dottore nell'ospedale più gettonato di Tokyo la Saiseikai Central Hospital, è anche molto popolare tra le donne, il problema sorge quando siamo a casa, perfortuna poche volte lo vedo a causa dei suoi impegni lavorativi, ma quando ci vediamo tende a parlarmi unicamente di cose oscene che rovinano di gran lunga il suo aspetto di persona per bene. Mia madre invece è una psicologa la sua clinica è la più famosa di Tokyo, la Tasarami Clinic Psychiatric, lei a differenza di mio padre, si limita a farmi qualche domanda e osserva attentamente il mio comportamento, anche mia madre è molto popolare tra gli uomini. Poi arrivo io, figlio unico, non mi lamento della mia vita, vivo bene e i miei mi viziano, anche se sono troppo appiccicosi e veramente iperprotettivi. Sono l'esatto opposto dei miei genitori, infatti sono un ragazzo solitario, l'unico con cui ho fatto amicizia è il mio vicino di casa Akira Kurosawa, siamo amici fin dall’infanzia e siamo cresciuti insieme. Uno dei motivi per cui sono da solo è la mia passione: lo studio, questo fa allontanare i miei compagni di classe visto che mi reputano un ragazzo noioso. Infatti, non parlo mai di me e soprattutto non riesco a interagire con nessuno al di fuori di Akira che riesce sempre a capirmi, purtroppo non siamo in classe insieme per questo mi ritrovo da solo.
Arrivai in stazione puntuale e entrai nel treno, “Akira mi aveva scritto una mail, dovrebbe essere qui da qualche parte” pensai cercando l’amico. Lo vidi poco più lontano e li andai incontro, guardai veloce l'orologio “dovrei arrivare alle 7:30 in punto a scuola, così potrò ancora studiare per un’ora prima delle lezioni” pensai -Yuu-chan!! Buongiorno~- mi saltò addosso - 'giorno anche a te Akira-kun- risposi prendendo un libro in mano e cominciando a leggerlo -che libro stai leggendo di bello?? scienze? storia giapponese? Ho forse è chimica! - -No, il mio nuovo libro di matematica quantistica che ho già finito ma era troppo bello e lo sto rileggendo- risposi euforico, Akira scoppiò in una fragorosa risata, a volte mi chiedo come un tipo come lui possa stare con una persona come me, so benissimo di essere noioso ma non posso farci niente se adoro lo studio. “Forse è perché non ho mai provato a vedere cosa mi piace fare d'altro… Potrei provare a fare amicizia o potrei chiedere consiglio a Akira...Ma va cosa sto pensando io vado bene così, lo studio è la mia vita” scossi la testa ritornando nella realtà. -Yuu? mi stai ascoltando? - -oggi sarà un bel giorno, ci saranno gli esami e vedrete misere persone idiote, come io Yuu sia il migliore in assoluto-borbottai a bassa voce, ridacchiando. Sentii Akira chiamarmi -Yuu!!- lo guardai perplesso -ehm…hai detto qualcosa? -chiesi, Akira sospirò -non mi stavi ascoltando vero? Probabilmente stavi pensando agli esami di oggi, da come ridi presumo pensavi di essere il migliore e stavi insultando l’umanità per essere così stupida- mi disse mettendosi a ridere -cosa stavi dicendo? scusa non volevo ignorarti- feci un sorriso, Akira scattò in piedi ed urlò -è la nostra fermata!! Dobbiamo scendere! -mi prese per mano e mi trascinò fuori dal treno.
Arrivati a scuola salutai Akira e mi diressi nella mia classe 1-1 “Non è arrivato ancora nessuno, meglio così avrò silenzio per studiare” mi dissi tra me e me, aprii i miei libri e cominciai a studiare. La classe si riempì dopo quaranta minuti, si alzò un borbottio fastidioso che era causato dall’agitazione da esami. Nella mia vita non avevo mai capito questo genere di comportamento, perché essere agitati se gli esami sono facili.
-Hisoka-san? B-buongiorno! – sentii, alzai gli occhi dal libro verso la persona che mi aveva rivolto la parola, era una ragazza, sbuffai per quanto fosse scocciante dover interrompere il mio momento di studio la fissai in malo modo poi dissi velocemente -buongiorno-, -S-scusa s-so che odi essere disturbato...ma volevo c-chiederti se mi spiegavi questo argomento…non lo proprio capito- mi chiese la ragazza, li feci un sorriso “quest’umana a capito chi è il migliore” pensai -va bene, ma facciamo in fretta- le risposi schietto. Dopo 10 minuti, finii di spiegarle le cose futili, lei mi ringrazio e se ne andò e mi preparai alla mattina piena di esami.
Finito gli esami mattutini, presi il mio amato libro di matematica e continuai a leggerlo, riuscì a sentire le chiacchere futili dei miei compagni che per qualche strano motivo parlavano sempre di me. -Yuu è sempre così distaccato, anche a pranzo preferisce studiare, se ti avvicini a lui potrebbe farci diventare noiosi- disse un ragazzo che si mise poi a ridere, -Non capisco come sia possibile che è famoso tra le ragazze, hanno persino creato un suo fan club- disse un altro. “Che fastidiosi, perché non possono parlare da un'altra parte?!” pensai, è sempre la stessa storia, in classe non si poteva mai studiare con tutto il casino, “poi questi idioti non si accorgono che a me non interessa per niente di ciò che pensano di me? Lo studio è importante, meglio che vada in un posto più tranquillo”. Mi alzai dal banco e mi diressi in biblioteca, appena arrivai feci un grande sospiro di sollievo, in questo posto regnava il silenzio. Mi misi a cercare un libro che nonostante avessi riletto più volte continuava a piacermi, parlava della teoria del principio termodinamico. Arrivato nello scompartimento trovai subito il libro, l’unico problema fu la posizione, era stato riposto nello scaffale in alto. Allungai il braccio tenendomi sulle punte dei piedi, “niente da fare, perché devo essere così basso” pensai frustrato. Improvvisamente notai dietro di me una presenza, un braccio si allungo e afferrò il mio libro. Mi girai di scatto verso la persona in questione -tieni volevi questo libro, giusto? - mi chiese un ragazzo sorridendo, lo guardai e poi gli risposi con un timido grazie. Non ero bravo nell’interagire con altre persone che non erano Akira, dunque mi risultava difficile comunicare e per questo finiva che alcune persone mi scambiavano per un bambino e altre per qualcuno di antipatico. Il ragazzo in risposta mi porse il libro e mi fissò attentamente, sentii il suo sguardo su di me e la cosa mi fece soggezione, cercai di afferrare il libro ma il ragazzo non dava segno di volerlo lasciare, timidamente dissi -ehm.. scusa...i-il l-libro potresti l-l-lasciarlo, per favore-. Il ragazzo continuo imperterrito a fissarmi senza muoversi, mi sentii terribilmente in imbarazzo, feci un grande respiro e dissi tutto ad un fiato -scusami, il libro- nulla, era come se non mi sentisse. Decisi di alzare lo sguardo e poi mi feci coraggio e li chiesi - va tutto bene? – allungai una mano verso la sua spalla, “non vorrei che questo qui mi muore davanti, sarebbe seccante visto che perderei il mio prezioso tempo dedicato allo studio” pensai. Appena gli toccai la spalla il ragazzo si riprese e mi rispose nervoso -oh scusami ero tra i miei pensieri, sto bene non farci caso- si interruppe sorridendo poi continuo lasciando la presa dal libro -ecco tieni il libro, scusami ancora-. Lo vidi distogliere lo sguardo da me, mi inchinai e gli dissi velocemente -ehm grazie, i-io v-vado- mi allontanai dalla biblioteca e decisi di ritornare a casa.






Angolo dell'autrice:
Eccoci alla fine del primo capitolo, premetto che questa sarà una storia bella lunga, e i primi capitoli sono per introdurre bene i personaggi nella storia. Spero sia piaciuta e nel prossimo capitolo pubblicherò due disegni dei due protagonisti.
Un piccolo appunto, ho ricaricato la storia poiché non mi piaceva molto ho voluto fare qualche modifica, riaggiornerò anche il secondo capitolo.
Per vedere i disegni che faccio sui personaggi di questa storia andate sulla mia pagina di instagram: https://www.instagram.com/hiiroki_5/
Alla prossima!
AkashiSejuro5~

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


POV REN
-Ehm grazie, i-io v-vado- mi disse quel ragazzino correndo via -Ehi!! Aspetta! – urlai, ma il ragazzo era già troppo lontano per sentirmi. “Avrei voluto sapere il suo nome, ma che diavolo mi é preso! L’ho fissato come se mi trovassi davanti una ragazza, e poi perché diavolo il muo cuore a sussultato appena l’ho visto!” pensai mettendomi le mani tra i capelli. Ad un tratto squillo il telefono che  mi scosse dai miei pensieri, era Saito, il mio migliore amico che sbottò -Ren dove diavolo sei finito?! – gli risposi -Ah sono in biblioteca, avevo sentito fosse la più famosa di tokyo e mi ero incuiosito- lo senti sospirare e rispondere –arrivo-.  Qualche minuto dopo Saito mi raggiunse poi mi disse –Ren non ti allontanare, sei qui in gita ti ricordo, sennò tutto bene? mi sembri un pò stordito- -sto bene, ma senti...no fa niente, su andiamo a mangiare qualcosa?-gli chiesi a Saito, ormai siamo amici dalle elementari,  lui frequenta questa scuola la Taisei, in occasione il mio istituto a organizzato una gita di classe a Tokyo, inoltre ci é stato dato il permesso di visitare una delle scuole più rinnovate di tokyo con la biblioteca più grande e famosa del giappone.-Mangiare qualcosa?? sai che adesso ho gli esami, caso mai più tardi appena gli finisco, il solo pensiero di farli mi deprime- disse sconsolato e facendo un grosso sospiro, -Saito auguri allora, ci vediamo dopo- lo salutai e uscii dalla sua scuola e tornai agli alloggi dove era stato deciso il ritrovo della classe.
La sera, i docenti responsabili ci lasciarono liberi fino alle 22, così decisi di uscire con Saito, andammo a mangiare in un fast food. Mentre addentavo il panino, pensai di nuovo a quel ragazzino incontrato nella biblioteca e questo stranamente mi diede una voglia di incontrarlo di nuovo, mi maledì mentalmente “Ren ma sei idiota?! Quello non lo incontrerai mai più!” Pensai. Sentii Saito chiamarmi più volte facendomi ritornare nella realtà, lo fissai esortandolo a continuare -Ren ma che ti prende oggi? Te lo volevo chiede dal pomeriggio, ma è successo qualcosa? È da quando sei stato in biblioteca che sei strano- mi chiese -Ah no, sto bene, non è successo niete- ridacchiai imbarazzato poi mi feci pensieroso e li domandai -Saito ti è mai capitato di pensare molto spesso a qualcuno anche se non lo conosci, cioè lo hai visto una sola volta-. Saito mi fissò con una faccia perplessa e mi rispose -hai incontrato una bella ragazza per caso? So che nella mia scuola è pieno, ma ti assicuro che sono tutte oche- io ribattei -No, non ho incontrato nessuna ragazza, solo un ragazzino strano, ma mi ha un po’ incuriosito ed era anche così..:-mi interruppi, il mio amico si alzò di colpo -un ragazzino?? Incuriosito? Era così…che cosa?- mi domandò impaziente Saito -é imbarazzante dirlo-li rispondo. Lui mi fissò e sbuffando si risedette poi mi disse -Sai che me ne faccio del tuo imbarazzo, ormai siamo amici da molto tempo, su spara e poi dimmi come si chiama questo ragazzo?-, -non so il nome, ma mi è sembrato così innocente e carino, un po’ basso, con dei capelli castani lunghi fino alle spalle spettinati e  raccolti in un codino e  occhi di un verde smeraldo- dissi cercando di ricordare più dettagli possibile.
 Alzai lo sguardo verso Saito e notai che stava sbiancando poi si mise a ridere, in quel momento pensai che se non fosse mio amico lo avrei scambiato per in pazzo, irritato dissi -adesso perché ridi?! Che ho detto di male- lui smise e con una mano so asciugò una lacrima dall’occhio e poi li disse -scusa e solo che non ci credo, tra tutte le persone che potevi incontrare in quella scuola ti è capitato proprio Yuu Hisoka quel secchione, se avevni intenzione di fare amicizia con lui, bhé rinunciaci, se non sei un libro lui non è interessato-.
Lo guardai confuso e poi ribattei -a me è sembrato gentile ed una persona normale- Saito sospirò – Ren Non é quello il problema, iquel ragazzo pensa unicamente a studiare e non fa altro, in poche parole é una persona noiosa, inoltre tu sei di Shinjuku non c’è possibilità che lo incontri ancora- concluse com se sapeva già che cosa avevo in mente. -chissà forse lo incontro, infondo ci vai a scuola insieme, sono curioso di diventare suo amico, inoltre Saito lo sai che dopo la gita mi trasferisco, mamma ha trovato un lavoro a Tokyo e vuole andare a vivere più vicino possibile, ma non so ancora dove sarò e che scuola mi farà frequentare- il biondo mi fissò sorpreso e mi disse -grazie per dirmelo solo ora, finalmente siamo vicini, in ogni caso per quanto riguarda quel Hisoka, dalla tua faccia vuoi chiedermi un favore-. Sorrisi compiaciuto e dissi -esatto Saito, devi cercate di scoprire più informazioni riguardo a lui, esempio dove vive, i suoi hobby, il club a cui appartiene, quello che fa dopo scuola, tutto voglio sapere- gli dissi. Saito mi guardò un pò perplesso e disse -detto così assomigli ad uno stalker, ma va bene, ti aiuterò ma sai che rapporti del genere funzionano poco? ti avverto Yuu é un ragazzo noioso e difficile da capire, ti aiuterò, ma in cambio mi offri le prossime cene- concluse sorridendo, annui. Finito la cena ritornai in albergo e dopo una calda doccia, mi buttai sul futon, -Ehi Ren, domani non adnartene in giro da solo eh, facciamo un giro insieme- mi disse un mio compagno di classe, -va bene, scusatemi ma oggi dovevo andare a salutare un amico delle medie- dissi, loro sorrisero e cominciammo a fare baccano per un pò e finalmente si misero a dormire, “che giornata stancante, a volte fare il gentile è sfiancante, finalmente se ne sono andati a dormire questi” pensai. Ripnsai a qul ragazzino strano e dissi a bassa voce -Yuu Hisoka eh-, “quel ragazzo potrebbe farmi divertire, forse ho trovato qualcuno di intressante”pensai sorridendo per poi subito dopo addormentarmi.

 
Angolo dell'autore:
Eccoci con il secondo capito! Ed anche questo è stato ricorretto, non sono ancora soddisfatta al 100% ma lo trovo meglio di prima. Vi ringrazio di cuore se siete arrivati a leggere fino a qui, se volete sono sempre ben accetti consigli.
Scusate per la mia assenza, purtroppo non sapevo con continuarla e non mi piaceva come era stata scritta e dunque l’avevo messa un po’ da parte. Ma adesso continuerà, ho ricominciato a scrivere e ci saranno molti capitoli da postare, spero vivamente che continuerete a seguirla.
Per quanto riguarda i disegni dei personaggi, cone detto nel capitolo precedente, ho aperto una pagina di instagram, lì posterò tutti i disegni che ho fatto di questa fanfiction.
Instagram: https://www.instagram.com/hiiroki_5/
Detto questo ci vediamo al prossimo capito~
Hiiroki5~


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


POV Yuu
Il giorno dopo appena arrivai a scuola mi fiondai subito a vedere i risultati degli esami, come immaginavo ero il primo, -Yuu-chan~ scommetto che ti sono andati bene eh, sono fiero di te!- mi saltò addosso Il mio migliore amico -Akira avevi dei dubbi? Io sono sempre il migliore. Tu invece dovresti cominciare ad impegnarti di più o rischi di non farcela già al tuo primo anno di liceo-, gli dico con un tono di rimprovero -Yuu sei troppo carino quando fai lo tsundere- mi saltò addosso in un abbraccio, cercai ti scollarmelo imbarazzato commentai -c-chi s-s-sarrebbe uno tsundere! M-mo-mollami è imbarazzante!-. Akira si allontanò e poi facendo un ghigno mi disse -suvvia, smettila di fare l'innocentino so di cosa parlate tu e tuo padre, dimmi hai fatto nuove conoscenze?-, mi illuminai -come fai a saperlo!? In biblioteca, ho trovato un libro davvero interessate che parla di robotica!- Akira improvvisamente scoppiò in una fragorosa risata e poi tirandomi delle pacche sulla schiena -Yuu sei proprio ingenuo, spero ti trovi un passatempo diverso, vado in classe a più tardi- concluse allontanandosi.
Tornai in classe rassegnato all’idea di capire una persona come Akira, “come fa ad essere così tranquillo, visto il suo andamento a scuola” pensai, ad un tratto venni distratto da una voce che mi disse -Yo Hisoka, complimenti per il tuo primo posto-, abbassai subito lo sguardo e risposi con voce flebile -..g-grazie-, “ da quando qualcuno mi rivolge la parola...devo aver fatto qualcosa di sbagliato, oppure questo misero umano è geloso del mio risultato…sicuramente l’ultima. Alla fine è sempre così” pensai tra me e me.
Il ragazzo rimase a fissarmi per qualche secondo poi sospirò -Non sei un tipo di tante parole eh Hisoka, spero che almeno sai chi sono-commentò, abbassai di nuovo lo sguardo -sei un..m-mio compagno di c-classe- risposi nascondendomi il viso con i capelli. Subito dopo decise di intervenire il solito ragazzo che continua a prendermi in giro -Matsuoka non vedi che stai disturbando il suo momento di studio, é un caso perso lascialo stare o ti contagerà- disse ridacchiando, l’altro ragazzo rispose -Ikeda seriamente, contagiare? Mica è malato, faresti meglio a stare zitto e preoccuparti della tua media-. La cosa stava diventando davvero noiosa e allora ripresi il libro che avevo preso in biblioteca l’altro giorno e cominciai a leggerelo, smettendo di ascoltare quei due battibecchare.
Ad un tratto mi sentii richiamare più volte, era quel Matsuoka che mi chiese -Hisoka che libro stai leggendo?- senza distogliere lo sguardo dalla lettura gli risposi con voce flebile -n-non c-credo che sia il tuo genere…-la situazione mi provocava disagio, come avevo già detto, non sono abituato a conversare con i miei compagni di classe, per me lo studio è tutto, l’unico con cui andavo d’accordo era Akira e mi bastava. Il ragazzo continuò a parlarmi e mi chiese -posso vederlo? Magari è interessante-, titubante gli porsi il libro, Matsuoka fissò il volume e subito dopo fece una smorfia. “Sapevo che ha questo essere inferiore non li sarebbe piaciuto, adesso romperà dicendo quanto sono noioso” pensai preparandomi a riprendere il libro ed ignorarlo.
Ma con mia sorpresa lui mi sorrise porgendomi il libro e disse -scusa Hisoka non ci capisco molto di queste teorie, ma sembrano molto interessanti- l’unica cosa che riuscì a dire fu un flebile -grazie-. Lui mi porse la mano e disse -sono Saito Matsuoka, piacere di conoscerti, mi raccomando non dimenticarti del mio nome- io gli risposi -ehm Yuu Hisoka, p-piacere mio- lui sorrise e mi salutò sedendosi al suo posto. Il professor Hinata entrò in classe e cominciò la lezione, mentre spiegava pensai  “Che tipo strano quel Matsuoka, mi chiedo perché sia venuto a parlarmi, poco importa, Yuu ora pensa alla lezione” tornai a concentrarmi sull’argomento.
Alla sera dopo che le ultime lezione erano terminate, il turno di pulizie era toccato a me e quel Ikeda, inutile dire che si lamentò immediatamente -perché devo perdere tempo a pulire- poi si interruppe mi fissò e continuò -senti secchione pulisci tu per me-. Senza risponderli cominciai a pulire, prima finivo e prima sarei tornato a casa, avevo molto da fare. Ikeda commentò -è così importante per te studiare? E poi dovresti lamentarti perché non ti aiuto-, “che scocciatura sto qui” pensai per poi rispondere -è i-importante lo studio per me, n-non i-importa se mi aiuti o no, d-devo f-finire e p-poi p-posso andare a casa-. Mi scocciava dover spiegarli la mia vita, era solo una perdita di tempo. Ikeda non voleva smettere di tartassarmi di domande -perché continui a balbettare hai per caso vergogna di conversare con qualcuno?- non risposi anzi arrossi leggermente, avevo un carattere timido quando si trattava di parlare con le persone, feci un respiro -i-io n-non riesco tanto a interagire con le persone, so che mi vedi come una persona noiosa, dunque non de-devi sforzarti d-di parlare con m-me-dissi di un fiato, lui rise per poi commentare -hai ragione ti trovo noioso, ancora mi chiedo cosa ci trovino certe ragazze in te, ci si vede domani secchione- uscì dall’aula, lasciandomi solo a pulire.
Appena finito di pulire uscii da scuola in fretta e mi avviai verso la stazione, all cancello del edificio notai un branco di ragazzine urlacchianti per un qualche motivo che non ritenevo interessante per questo li superai. Venni fermato da una ragazzina -Hisoka-kun aspetta un attimo!- mi fermai e mi girai a vedere chi mi aveva chiamato -Scusami se ti ho fermato, ma volevo ringraziarti per sta mattina, grazie a te l'esame mi é andato bene-disse sorridendo, la fissai confusa “chi è questa? L’avevo aiutata? Bah che importa, leviamocela di torno e andiamo a casa” pensai. Le risposi sorridendo -ehm figurati, ci vediamo-, lei mi chiese subito dopo -S-senti p-posso offrirti qualcosa da bere?- la guardai, non capivo cosa vuole da me e mi stava facendo perdere tempo. Mi inchinai per cortesia e risposi -mi spiace ma oggi devo andare a casa- sembrava delusa ma lasciai passare, lei salutandomi disse -tranquillo Hisoka-kun, sarà per un prossima volta, ciao- annui e me ne andai verso la stazione.

Angolo dell'autore:
Eccoci finalmente con un nuovo capitolo dopo secoli! Come sempre sono accetti consigli e recensioni. Spero vivamente che vi possa sempre più piacere la storia. Piccola premessa, ho cambiato parecchie cose da la storia originale, perché avendo avuto molta ispirazione ho deciso che alcuni personaggi possano avere più importanza, non saranno solo Yuu e Ren i nostri protagonisti, ma lo scoprirete nei prossimi capitoli. Grazie a chi legge la storia.
Come detto nei capitoli precedenti ho aperto una pagina istagram dove pubblicherò di disegni dei personaggi della storia.
Pagina Istagram: 
 https://www.instagram.com/hiiroki_5/
al prossimo capitolo~
Hiiroki_5

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