Always...

di Sandra_Mc_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Always...
Non so quando sia successo, non so il momento preciso in cui ho capito di amarti. Ma è successo. Il sentimento che ho provato per te era così profondo e sincero. Anche oggi a distanza 10 anni che non ci sei più  mi manchi. Dopo di te credevo di non poter amare più ma poi ho conosciuto lui, mio marito. Non dico che non sia innamorata di lui, perché solo Dio sa quanto lo amo, ma ancora oggi porto le cicatrici di un dolore che non ho mai superato del tutto. Ancora oggi penso a te e di quel noi che è stato strappato troppo in fretta, di non aver potuto viverti come meritavamo io e te. Sei stato stato capace di amarmi come nessuno aveva mai fatto.. Oggi a distanza di tutti questi anni voglio parlare del mio amore perduto alla mia tenerissima e dolcissima bimba, Emanuela.

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Always..


Capitolo I

Come iniziare a raccontare ad una bimba di 5 anni, anche se molto matura, che la sua mamma prima di conoscere il padre ha amato tanto un altro uomo e che ancora oggi lo porta nel cuore e nel corpo? Forse dovrei a spiegare come è nata questa domanda. Emanuela come ogni pomeriggio dopo pranzo si mette in salotto per giocare, oggi per la prima volta l'ho vista guardare gli album fotografici, in uno di questi album c'era una foto di me, molto più giovane di oggi ahimè ormai sono arrivata ai 29 anni, con un ragazzo che non era il suo papà e quindi mi ha chiesto chi fosse. Io non volendo mentire gli dissi che era il primo amore della mamma, Aldo Emanuele. 
Aldo è stato il ragazzo con cui volevo il lieto fine, il "E vissero felici e contenti" e invece non fu così. Morì in un incidente d'auto il 20 giugno 2002, un mese prima che io compissi 18 anni, arrivò in ospedale morto non potettero fare nulla. E io piansi, piansi così tanto da svenire. Sentivo il mio cuore andare in frantumi, sentivo ogni singolo pezzo del cuore sgretolarsi e frantumarsi in polvere. Pensavo di non potercela fare, di non poter più provare amore o gioia.
Mi chiamo Sandra, avevo 15 anni quando conobbi Aldo. Eravamo compagni di classe, starete pensando che è la classica storia tra ragazzini vero? Si non negherò che eravamo ragazzi ma non era la classica storia dove il ragazzo è uno stronzo e lei ingenua, ma non è nemmeno la storia dolce e pucci pucci, io e lui eravamo un mix tra migliori amici e fidanzati. Eravamo qualcosa di unico. Qualcosa che non tutti riescono a trovare e io ci ero riuscita, ero riuscita a trovare la mia persona a solo 15 anni. Sentivo che era qualcosa che avrei dovuto proteggere perché era la cosa più preziosa che avevo. La nostra storia è iniziata a scuola, eravamo solo amici, gli parlavo e scherzavo come con tutti ma senza rendermene conto mi legai profondamente a lui. Iniziavo a pensare solo a lui, quando mi abbracciava mi sentivo bene, sentivo un calore che arrivava fino al cuore e mi faceva ridere come nessuno mai. Lui era unico nessuno mai è stato come lui. 
Troppi pensieri mi passano per la testa non riesco a dargli un filo logico, quindi voglio iniziare a descriverlo. Lui era alto, molto alto, magro e di certo non era il classico ragazzo bello e popolare, a dirla tutta fisicamente non è un granché ma nemmeno io lo sono, il carattere? Una merda. Cocciuto arrogante e prepotente perché voleva avere sempre ragione. Riusciva a sfinirmi fino a dargli ragione anche quando non ne aveva. Vi state domandando il perché io mi sia innamorata di lui vero? Sinceramente io mi innamorai di lui per come faceva sentire lui me. Riusciva a farmi ridere, e ridere era la cosa che non mi riusciva bene, mi faceva sentire bella, come non lo ero mai stata. Mi parlava e io mi perdevo nei suoi discorsi. Lui era l'unica persona che mi faceva sentire me stessa. Per questo mi innamorai profondamente e perdutamente di lui. 
Per stare con lui dovetti essere paziente, molto perché il fanciullo non capiva che ero perdutamente innamorata di lui. Ci vollero mesi per farglielo capire. Le mie amiche di sempre, Helena e Mara, mi aiutavano nella missione Aldo. Nel suo cuore già ero entrata da tempo ma non era pronto a trasformare la nostra amicizia in amore. Non era pronto ad usare la parola fidanzata perché praticamente eravamo già fidanzati ma teoricamente no. La gelosia c'era da entrambe le parti, stavamo sempre insieme, e quando lo guardavo negli occhi vedevo la sua voglia di baciarmi. Quando mi guardava vedevo che c'era amore, e non era più solo amore "fraterno" ma era passione e amore nel vero senso della parola amore. Ci mettemmo insieme ufficialmente il 04.03.2000.
 

Vorrei precisare che fatti che accendono in questa storia sono frutto della mia fantasia, con qualche spunto dalla mia vita.
Grazie per aver letto questo primo capitolo. Spero che vi piaccia. 
Ogni sabato uscirà un capitolo.
Un abbraccio Sandra_Mc_
Dedico questo capitolo all'amore della mia vita che mi ha dato spunto per la storia. 


 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Always...
Capitolo II
Dove ero rimasta? Ah si stavo raccontando di lui. Ma vorrei parlare anche di loro, le mie due migliori amiche, Helena e Mara. Conosco Helena da 18 anni, per noi è praticamente una vita. Ci conoscemmo in prima media. Ricordo ancora il primo giorno di scuola, lei indossava una maglietta gialla e pantaloni verdi io una maglietta grigia. Eravamo due ragazzine bruttine perché non tenevamo molto all'aspetto fisico. Eravamo sedute in due banchi separati fino a quando la sua compagna di banco Irene non chiese alla sua amica Alessia di cambiare di classe per stare con lei. Quando arrivò questa ragazza in classe Helena mi domandò "Mi posso sedere qua?" Per me era indifferente quindi si sedette là. Inizialmente non andammo per niente d'accordo, ogni cosa era una scusa per litigare. Un giorno non so come è il momento preciso mettemmo le asce di guerra da parte e diventammo inseparabili. 
Lei era il mio punto di riferimento e io il suo. Lei mi parlava di Damiano, la cotta di allora e io di Davide. Erano due ragazzi più grandi di noi ed erano bellissimi, i più belli della scuola. Credevo che fosse amore ma non lo era. Ti puoi innamorare di una persona senza sapere chi sia o senza averci mai parlato? Ma a 11 anni cosa dovevo capire dell' amore? Passammo l'anno a fantasticare su di loro. Ricordo ancora come se fosse ieri la prima gita. La famosa gita sul Etna. In questa gita c'era anche la classe di Damiano, Helena era super eccitata poteva guardarlo per tutto il tempo che voleva. Come si fa a dimenticare lui che rompe un caso sedendoci sopra? Ogni volta che ci penso rido sempre come se fosse appena successo. 
Mara entrò nel trio solo al secondo anno, decise di voler essere nostra amica e ci riuscì. Perché io e Helena stavamo sempre per i fatti nostri, passavamo tutto il nostro tempo insieme. Era difficile che ci aprissimo anche con altri ma lei ci riuscì con la sua allegria e la sua voglia di far ridere tutti. Eravamo tre ragazzine un po' 
insicure e sfiduciose... Mara era vittima di bullismo verbale, l'artefice era Roberta insieme a Irene. I giorni di scuola erano sempre una tortura per lei, ma insieme a noi ne è uscita più forte che mai. Oggi siamo tre ragazze sicure e che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno. Nel corso degli anni non ci siamo mai allontanate del tutto, non nego che per alcuni periodi non ci vedevamo o sentivamo ma c'eravamo sempre l'una per l'altra.
Helena fu la prima persona a cui dissi si esser innamorata di Aldo. La prima a cui confessai i miei sentimenti per lui. Lei mi aiutò a capire se fosse solo amicizia o c'era anche altro. Solo col tempo capii che era amore, amore nel vero senso di amore, amore che metti al primo posto lui, amore che ti rende più paziente. Con lui imparai ad essere paziente, aspettai pazientemente che fosse  pronto. 
La nostra fu una storia d'amore unica, ci lasciammo e ci riprendemmo due volte. La visone con lui era o nero o bianco, non avevo vie di mezzo. O tutto o niente. Dopo esser stata con lui non potevo rimanere amica di una persona di cui mi innamorai profondamente. Ci lasciammo ma mesi dopo ci riprendemmo. E quella seconda volta fu la volta buona, non ci lasciammo più fino a quel dannato giorno. Il giorno in cui lo persi definitivamente. A 15 anni quasi 16 inizia a capire cosa fosse l'amore, forse sarò stata stupida o meno ma ero fermamente convinta che lui fosse la persona destinata a me. Stavamo bene, e in quel periodo era tutto ciò che realmente contava. Tenemmo in segreto la nostra relazione per 6 mesi. Mi sono dimenticata di dire un piccolo ma piccolo particolare, sono asiatica precisamente cinese. Sono nata e cresciuta in Italia, sono italianizzata, per me italiani o cinesi non c'è differenza. I miei, persone molto antiche, hanno sempre precisato che non volevano ragazzi italiani. Perché per esperienza di loro amici, italiani e cinesi non possono stare insieme a lungo, si sono sempre separati per le differenzi culturali. Ma io ragazzina cresciuta in Italia e frequentando solo italiani non vedevo queste differenze. Per me eravamo tutti uguali. All'epoca quando lo dissi a mia mamma poco mancava che le venisse un colpo. Ma quando vide che ero felice mi disse di stare attenta e di essere felice. Vivevo mentendo a mio padre quando uscivo con lui il pomeriggio o la sera, per mio padre ero sempre con Helena o Mara oppure le mie compagne di classe Martina o Francesca detta Ciccia. La cosa bella del avere il fidanzato in classe è che sai cosa fa e lo vedi sempre. La parte negativa? Le litigate le facevamo sempre in pubblico. Come mi mancano quei tempi. Come mi manca lui. 
Ogni volta mi perdo nei pensieri, giusto stavo raccontando di come Aldo conobbe mio padre. Fu una sera di settembre, mi stava accompagnando a casa dopo una serata al solito pub e con i soliti amici. Di solito rientravo prima di mio padre così da evitare di farli incrociare ma quella sera facemmo tardi e mi ritrovai mio padre sotto cosa. A quel punto non potetti fare altro che presentargli il mio ragazzo. Ricordo ancora il viso bianco di lui e rosso di mio padre, era molto ma molto arrabbiato. Solo dopo mi resi conto del perché. Non ci parlammo per 3 mesi, però apprezzai il fatto che non mi vietò mai di vedermi. Mi disse solo 2regole:
1. Voleva sempre sapere quando uscivo con lui. Basta mentire, ogni bugia che gli dissi in quei 6 mesi gli fece perdere la fiducia in me. Questa era già una punizione che mi faceva star male. L'avevo deluso.. 
2.  Mi diede un orario, massimo 1:00 a casa la sera. 
I miei non vollero mai che entrasse in casa mia, e gli ero grata perché nemmeno io volevo che diventasse una relazione "in casa" ovvero una volta a settimana la cena da lui o da me. Oppure far conoscere le famiglie. I miei conobbero Aldo, ma sempre in maniere informale. Mi promisi che avrei portato in casa mia solo un ragazzo, la persona che mi avrebbe chiesto di diventare sua moglie. Allora pensavo che sarebbe stato lui, ma come ben sapete non fu così...

Ecco il secondo capitolo. Vorrei precisare che fatti che accendono in questa storia sono frutto della mia fantasia, con qualche spunto dalla mia vita. 

Ogni  sabato uscirà un capitolo della storia. Grazie per aver perso un poco del vostro tempo leggendomi. Un abbraccio Sandra_Mc_

Dedico questo capitolo alle mie amiche di sempre. A quelle due amiche che ancora oggi sono quei con me. A quelle due amiche di cui non potrei fare a me. Vi voglio bene bimbe. 

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