L'estate sta finendo...

di Lady Koyuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bagnino ***
Capitolo 2: *** Approfittarsi ***
Capitolo 3: *** Acqua ***
Capitolo 4: *** Favore ***
Capitolo 5: *** Perdono ***
Capitolo 6: *** Maschere ***
Capitolo 7: *** Studio ***
Capitolo 8: *** Appuntamento ***
Capitolo 9: *** Saluti ***
Capitolo 10: *** Mancanza ***



Capitolo 1
*** Bagnino ***




L'ESTATE STA FINENDO...

- Bagnino -



Capiva benissimo che aveva costantemente caldo; d'altronde lui il caldo lo sopportava ben poco, era decisamente un tipo caloroso. Ma nonostante questo, le sue vacanze ideali erano al mare, con conseguente hobby di rimanere in acqua a combattere la calura che, parole sue, lo stava letteralmente sciogliendo.
Capiva benissimo tutto questo, il povero biondo, che guardava dalla riva verso il largo, preoccupato e alla ricerca di una faccia fin troppo conosciuta. Quello che non capiva, era perché quel dannato di suo fratello rischiasse costantemente la vita quando era in acqua. Al di fuori non era ancora mai capitato. MAI!
Dopo pochi attimi di ansia, in cui aveva compreso benissimo che era successo di nuovo, si decise a fare qualcosa; velocemente corse in acqua ignorando il contatto freddo sulla pelle per tirare in salvo il moro che ci stava rimettendo quasi le penne. Per l'ennesima volta.
Non ci volle molto prima di riportarlo a riva, nonostante l'altro fosse un peso morto, ma quando arrivò, sentì il moro russare sonoramente come se nulla fosse successo, conseguenza della sua "malattia". Una vena pulsante gli apparve allora sulla fronte.
- Ace, brutto narcolettico, ma possibile che tu rischi l'annegamento ogni giorno e non te ne preoccupi minimamente? - domandò scuotendo violentemente l'altro cercando di svegliarlo, in parte per accertarsi della sua salute, in parte perché avrebbe voluto picchiarlo sonoramente.
Il tentativo riuscì, ma di certo non come si aspettava.
- Sabo, che diavolo é successo? Perché mi hai svegliato? - chiese sbadigliando l'altro, guardandosi intorno tranquillamente.
Il biondo sospirò sconfitto, buttandosi sulla sabbia leggermente umida, arrendendosi dal dar spiegazioni ma si maledisse per aver deciso di andare in vacanza con il fratello.
"Dai, ci divertiremo noi due assieme" gli aveva detto ed era stato anche convincente però fino ad ora il biondo gli aveva fatto solo da bagnino personale, salvandolo una decina di volte in meno di una settimana. Ma doveva addormentarsi sempre in acqua? Si pentì amaramente della sua decisione di andare al mare con lui.
- Ehi Sabo. Ci facciamo una bella nuotata? - disse il moro, venendo raggiunto immediatamente da un'occhiata omicida dell'altro.
Sarebbero state delle vacanze lunghe, molto lunghe.






NOTE DELL'AUTRICE
Allora...
In questa tranquilla vacanza al mare, ho passato parecchio tempo a leggere diverse storie (Non avendo un cellulare che reggesse "Pokemon-go" o altri hobby particolari).
Ma poco male. Infatti tutto questo leggere mi ha ispirato spingendomi a scrivere questa raccolta.
Aggiungo che questa prima storia é quella di cui sono piu soddisfatta (non che le altre siano peggio, ma mi sono presa bene con questa :D) nonostante non era la mia prima idea. Credo di non essere andata nell'OC in tutta questa raccolta, ma nel caso fosse, chiedo umilmente scusa.
Aggiungo anche una piccola cosa: non ci sono effettive coppie in queste storie, ma solo degli accenni, come già detto nell'introduzione; sono quasi tutte het eccetto per l'ultimo capitolo. Per correttezza metterò comunque un avvertimento a inizio storia. Ringrazio quindi chiunque sia passato e chiunque lascerà anche una piccola recensione. Spero continuate a seguire questa raccolta (aggiornata penso settimanalmente, imprevisti permettendo).

Grazie mille e a presto!
Koyuki :3

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Capitolo 2
*** Approfittarsi ***




L'ESTATE STA FINENDO...

- Approfittarsi -



Era da quasi due ore che quello stupido cuoco faceva avanti e indietro in continuazione; la donna accanto a lui sorrideva allegra mentre, sdraiata su un lettino rosa, prendeva il sole. Lentamente si alzò a sedere sul suo asciugamano verde, per vedere il biondo partire nuovamente verso il bar della spiaggia; di solito non si sarebbe intromesso e nemmeno sapeva perché si stava preoccupando tanto ma quella era pura e propria schiavitù.
- Ehi Nami, non stai esagerando? - chiese alla donna accanto a lui, che si alzò a sedere, togliendosi i vistosi occhiali da sole, con sguardo interrogativo.
- A cosa ti riferisci? - chiese ingenuamente al verde seduto sulla sabbia.
L'uomo sospirò, non credendo nemmeno lui a ciò che stava per dire. - Mi riferisco al cuoco. non ti stai approfittando troppo? - spiegò deciso l'altro.
La ragazza rimase un attimo interdetta prima di rispondere.
- E a te cosa importa? - domandò di rimando, sottintendendo l'ovvio.
Beccato. Di solito gli importava ben poco del cuoco, ma non poteva ignorare il fatto che continuava ad andare avanti e indietro per lei dalla mattina. Mentre cercava un modo di evitare la domanda, inutilmente, il biondo stava ritornando con in mano acqua e gelati.
- Niente mi importa, ma tu stai decisamente esagerando ora. - sentenziò il verde senza troppi giri di parole, guardandola negli occhi.
Sanji intanto era quasi arrivato da loro per consegnare gli oggetti alla rossa, avendo però sentito un mormorio di conversazione tra i due.
- Ehi, marimo, lascia in pace Nami - gli ordinò prima ancora di fermarsi.
Buffo, visto come il verde lo stava difendendo.
Nami intanto aveva ringraziato congedando il biondo, per poi rimanere qualche secondo ad osservare il verde incerta sul da farsi. Improvvisamente, si girò di nuovo verso il cuoco, chiedendogli altre due birre. In pochi secondi, l'uomo ripartì verso il bar senza farselo ripetere più volte.
- E ora a che ti servono le birre? Hai già l'acqua! - insistette Zoro.
- Adesso vedrai - gli rispose la rossa allegra.
Zoro sbuffò dubbioso.
Appena Sanji tornò con le birre, Nami ringraziò per poi afferrare le due bottiglie e allungarle verso il verde.
- Tieni. Per te. Immagino che ora avrai ben poco da ridire - disse, passandogliele mentre gli faceva un occhiolino con un sorriso sornione.
Zoro ci mise un attimo, indeciso su cosa scegliere tra correttezza e le due birre, ma poi prese velocemente le bottiglie.
Poteva permettere a Nami di sfruttarlo ancora un po', giusto il tempo di finire quelle due belle birrette fresche.
Lentamente si mise comodo assieme alle nuove arrivate mentre Nami prese le sue azioni come un segno affermativo, coricandosi di nuovo sul lettino.
- Bene - proruppe prima di chiedere l'ennesimo qualcosa al povero cuoco soggiogato dalla sua bellezza.






NOTE DELL'AUTRICE
Ed ecco il secondo capitolo! Chiedo scusa a tutti gli amanti di Sanji, non lo odio lo giuro! Solo che non é il mio Mugiwara preferito (Nessuno se possibile mi accenni alla storia di questo personaggio dopo Dressrosa perché so che c'è ma non la conosco ancora, per favore >.<).
Detto questo, spero che la storia vi sia piaciuta e che seguirete anche le altre.
Grazie di essere passati e a presto!
Koyuki :3

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Capitolo 3
*** Acqua ***


*Note: accenni leggeri coppia Het*
 

L'ESTATE STA FINENDO...
 
- Acqua -

 
Amava l'estate e la spiaggia. Ma non apprezzava l'acqua fredda.
Seduta sul lettino in riva al mare, osservava le onde che si allungavano sul bagnasciuga.
Più a largo, un ragazzo immerso fino alle ginocchia agitava le mani allegramente.
- Su entra anche tu! L'acqua é bella fresca! - le urlò, avvicinandosi alla riva, tenendo una mano sul cappello di paglia che portava.
- É fredda, non fresca - ribatté la ragazza, mentre si alzava, con i lunghi capelli neri che le ondeggiavano lungo la schiena.
Rufy le arrivò accanto appoggiando il cappello sul lettino; Hancock era molto più alta dell'altro, ma non gliene importava.
- Se non entri ti sembrerà sempre fredda - sentenziò il ragazzo.
La donna sospirò, indecisa.
- Ehi Rufy! - urlò una ragazza apparsa improvvisamente alla sua sinistra.
Possedeva lunghi capelli arancioni e indossava un costume verde acqua.
Sorrideva gentilmente ai due mentre la mora infastidita la squadrava.
- Non continuare. Se Hancock non vuole entrare in acqua, vengo io! - propose Nami senza troppi giri di parole.
Quella fu una sorta di scintilla per Boa.
Prima che il moro potesse rispondere, intervenne lei.
- Non c'è affatto nessun problema. Entro io con Rufy  - disse, facendosi strada tra i due diretta in mare.
Nami la osservò interrogativa mentre invece Rufy la seguì subito.
- Evvai! - urlò, nemmeno chiedendosi lontanamente a cosa fosse dovuto quel cambio di idea.
Hancock intanto stava combattendo con l'acqua fredda; era immersa fino alle cosce, mentre continui brividi le scorrevano lungo la schiena. Troppo tardi sentì un Rufy in corsa buttarsi a pesce da parte a lei, schizzando dappertutto.
Boa sospirò cercando di sopperire la voglia di tornare a prendere il sole. Se non entrava lei, Nami avrebbe accompagnato Rufy e questo non lo avrebbe mai permesso.
Immersa nei suoi pensieri, non si accorse che il ragazzo non era più davanti a lei; si guardò intorno cercandolo senza risultati.
All'improvviso, il moro apparì di soppiatto accanto a lei e quel che successe dopo, avvenne in una frazione di secondo. Velocemente il moro la prese per i fianchi caricandosela in spalla, deciso a correre verso il largo; le continue insistenze di Hancock sul metterla giù furono inutili e quella corsa si fermò solo con il lancio della ragazza nelle acque gelide del mare.
Boa si ritrovò circondata dall'acqua per qualche secondo, rielaborando i fatti, prima di nuotare verso la superficie. Rufy l'aveva presa in braccio (o meglio in spalla) e la cosa la fece sorridere e arrossire. 
Appena uscita, davanti a lei c'era il moro divertito; se fosse stato qualcun altro, lo avrebbe preso a calci fino al giorno dopo, ma quello era Rufy. E in fondo si era divertita con quella inusuale situazione.
- Visto! non é poi così fredda! - disse lui, guardandola negli occhi.
In quell'attimo, Hancock perse la sua compostezza, probabilmente dovuta alla presenza del moro accanto a lei o forse dovuta al gesto che l'aveva fatta arrossire poco prima.
- Ah si? Vediamo allora cosa ne pensi di questo! - gli urlò iniziando a schizzargli l'acqua.
Non era poi così gelata quell'acqua e di certo lo era ancora meno in compagnia di Rufy





NOTE DELL'AUTRICE
Ed ecco il terzo capitolo :D
Ringrazio chiunque stia seguendo questa raccolta, anche se non è proprio questa gran bellezza.
Non potevo evitare di fare una Flashfic su questo personaggio, perchè personalmente lo adoro, nonostante questa coppia sia veramente quasi impossibile si realizzi; io continuerò a sperarci **

Grazie di avere letto e di essere passati!
Un saluto,
Koyuki :3

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Capitolo 4
*** Favore ***





L'ESTATE STA FINENDO...
 
- Favore - 
 

Sospirò scettico, osservando la lunga coda che si estendeva al di fuori del locale. Era la serata piú intensa che aveva visto da due settimane a quella parte; pensare che nemmeno si aspettava di dover partecipare a tutto quel caos.
Un paio di camerieri gli passarono accanto con diverse portate a base di pesce ovviamente, senza neanche guardarlo; lui si passò una mano nella strana capigliatura bionda che possedeva mentre i due si allontanavano. Ovviamente lui non era assunto lì e nessuno di loro si sarebbe permesso di dire qualcosa sulla sua momentanea pausa.
- Ehi, che stai facendo? - tutti tranne uno.
Sospirò stancamente.
- Sto facendo una pausa - disse, voltandosi verso il cuoco dai capelli castani. 
- Non puoi fare una pausa ora, non vedi siamo tutti indaffarati? - chiese gentilmente, mentre si sistemava il foulard giallo intorno al collo.
L'altro fece una faccia sconcertata.
- Come scusa? - chiese sarcastico - Satch mi hai promesso una vacanza completamente pagata in cambio di un "piccolo favore! - continuò leggermente irato.
- E tu stai adempiendo al tuo piccolo favore Marco - rispose l'altro sinceramente.
- favore mi sembra restrittivo, tu mi stai sfruttando come cameriere in assenza di alcuni tuoi impiegati! Non venendo neppure pagato! - sentenziò il biondo.
- Infatti é un favore per un amico e ciò non pretende un pagamento - disse il cuoco sorridendo allegramente.
- E la promessa della mia vacanza? Completamente pagata? - chiese scettico l'altro.
- l'avrai. Ma se non mantieni la parola di farmi da sostituto cameriere sarà dura - concluse Satch con un ghigno mentre spariva in cucina.
Il biondo si voltò verso la finestra, osservando la spiaggia piena di persone e il mare agitato; era quasi certo che quella vacanza non l'avrebbe mai vista nemmeno da lontano. Ma lui era un uomo corretto e di parola, quindi avrebbe mantenuto il favore richiesto comunque.
Sbuffando, si diresse in cucina, pronto a recuperare un nuovo ordine; la prossima volta che il suo amico Satch gli avesse chiesto un favore, la risposta sarebbe stata solo no. Ma lui, dal cuore tenero, si ripeteva quella frase troppo spesso.








NOTE DELL'AUTRICE

Bene, bene. 
Ed ecco l'ennesimo capitolo di questa raccolta estiva; purtroppo, non esiste solo mare e relax, almeno non per tutti.
Quindi ecco qui questa piccola e assurda idea di una flashfic al lavoro come si ritrovano sempre i ristoranti d'estate; ormai siamo alla fine dell'estate, ma qui non siamo ancora nemmeno a metà raccolta >_< 
Spero davvero vi sia piaciuta e vi stia piacendo questa raccolta!
Grazie mille di essere passati! 

Un saluto
Koyuki :3

 

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Capitolo 5
*** Perdono ***


*Note: accenni leggeri coppia Het*
 


L'ESTATE STA FINENDO...

- Perdono - 


 
Sospirò annoiato. Erano le tre di pomeriggio e ormai le idee su cosa fare scarseggiavano.
Osservò il mare eccessivamente mosso, sconsolato di non poter fare nemmeno un tuffo.
All'improvviso, uno spostamento accanto a sé gli fece tornare l'attenzione sul suo compagno di viaggio; egli infatti si era alzato a sedere, osservandolo con un ghigno.
- Ti stai annoiando, Occhi di Falco? - chiese curioso.
- Perché lo domandi? - ribatté il moro, trovandosi davanti due occhiali viola invece degli occhi del compare.
- Vorrei proporti una sfida - disse semplicemente.
Mihawk alzò un sopracciglio scettico.
- E in cosa consisterebbe la tua sfida Do Flamingo? -
- Dicono che te la cavi bene con la spada. Ti propongo quindi di dimostrarlo - rispose determinato, con il solito ghigno - Dovrai colpirmi con questo legnetto almeno una volta - continuò, alzando un bastone che il moro non sapeva nemmeno dove lo avesse trovato.
- Facile direi - ribatté.
- Aspetta. Dovrai farlo bendato! -

Era ormai quasi un'ora che agitava il bastone costantemente nella giusta direzione ma mancando sempre il bersaglio che, troppo agilmente, si spostava di continuo.
- Ehi! Qui, Occhi di Falco! - gli urlò di nuovo il biondo, mentre si girava nuovamente cercando di porre fine a quella sfida. 
In quel tono di voce però notò qualcosa di diverso; era più divertito rispetto alle grida precedenti.
Non ci fece caso e continuò a menare il bastone per aria senza successo; improvvisamente un rumore attirò la sua attenzione.
- Ahia! -
Convinto di averlo finalmente preso, Mihawk si tolse la benda, trovandosi davanti una ragazza dai lunghi capelli rosa con un bikini bianco e nero.
- Ma sei impazzito Occhi di Falco? - gli chiese irata la principessa dei fantasmi, mentre il moro lanciava uno sguardo omicida al biondo poco lontano.
- Mi dispiace. Non era mia intenzione - disse, non spostando lo sguardo da Do Flamingo.
- Ti dispiace? - domandò scettica l'altra.
- Si, ti chiedo scusa.- ribadì, stavolta guardandola in faccia.
Perona si spazientì ulteriormente.
- Non é con uno scusa che rimedi. - iniziò furibonda - Ti sembra il caso di andare in giro a bastonare la gente così? Qui c'è chi riposa! Non puoi...-  qualunque cosa volesse dire, si fermò stupita, dopo che un Mihawk esasperato l'aveva velocemente attirata per la vita e avvicinata a sé.
I loro volti erano fin troppo vicini e il moro la guardava dritto negli occhi come se volesse perforarla con lo sguardo; la rosa si agitò leggermente, sapendo di essere arrossita, ma cercando di non darne peso.
- Ti chiedo perdono - sussurrò il moro, prima di staccarsi da lei e tornare a completare la sua sfida.
Perona rimase qualche secondo interdetta prima di riprendere il controllo.
- Ma che diavolo ti é preso Occhi di Falco?!? - gli urlò imbarazzata, mentre quello la guardò ingenuamente come se nulla fosse accaduto.
La rosa sospirò rassegnata buttandosi sul suo asciugamano rappresentante uno strano peluche provvisto di bendaggi vari.
Detestava quell'uomo; si comportava sempre in modo cosi sconsiderato; ma in fondo doveva ammettere che quella situazione non le era dispiaciuta. Certo, avrebbe potuto azzerare anche quel centimetro in più.
Sconfitta, si rimise gli occhiali da sole, decisa a togliersi dalla testa quegli avvenimenti.
Momentaneamente.


















NOTE DELL'AUTRICE:
Bene, ed eccomi qui con l'ennesimo capitolo :D
Nonostante la mia storia non stia ricevendo recensioni, sto notando che comunque è seguita da qualche anima pia :D 
Vi ringrazio davvero tanto di continuare a leggerla e a seguirla! Almeno sono un pochino convinta che non sua una schifezza pura >_<
Questa coppia sinceramente non l'avevo mai presa in considerazione, ma mi sembrava una delle migliori per questo capitolo; aggiungo anche che questa piccola flashfic ha avuto ispirazione da delle vecchie immagini (che non ricordo più dove avevo trovato T.T) su Mihawk, Hancock, Do Flamingo e Crocodile in spiaggia, ma la cosa si svolgeva un po' diversamente in quella sequenza di immagini.
Detto questo, a quanto pare l'estate sta davvero finendo; qui da me hanno già iniziato le prime pioggie e andare in giro con i pantaloni corti è oramai una pazzia. Sinceramente mi manca il sole, il mare e l'ispirazione che l'estate mi ha concesso *^*
Dovrò rassegnarmi...
Oggi pubblico così presto perchè ho intenzione di aggiornare anche l'altra mia storia su One Piece (è ancora agli inizi e non so se prometta bene o meno >_>) e quindi prima di scordarmi proprio di aggiornala, ho preferito farlo in anticipo :D
Grazie mille ancora a chi segue questa (stupidissima) raccolta, e a presto!

Un saluto,
Koyuki :3

 

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Capitolo 6
*** Maschere ***




L'ESTATE STA FINENDO...

- Maschere - 



 
Guardava allegra l'ennesima bancarella estasiata; in quella località di mare spesso c'erano mercatini e sagre.
Questa vendeva diversi gioielli riciclati da bottiglie ed erano davvero belli.
- Ehi Robin, guarda questa! É favolosa! - disse girandosi verso l'amica mentre indicava una collana verde acqua.
La mora le sorrise allegramente.
- É proprio bella, Koala! - le rispose, con il suo solito poco entusiasmo.
L'altra le sorrise, cominciando a camminare verso la bancarella successiva; erano circondate da tantissima gente, molti dei quali indossavano delle maschere tradizionali del posto.
- Chissà che storia hanno quelle - disse indicandone una curiosa.
- Magari si riferiscono a una strage di tantissime persone relativa a tanti anni fa - le rispose la mora, decisa.
- Ma sei sempre così pessimista Robin! - ribatté Koala mentre l'altra sorrideva allegra.
- Scusa - 
Koala ricambiò il sorriso prima di riprendere a camminare; avevano appena superato un banco che distanziava qualche metro dal successivo. Da quel piccolo spazio, proveniva una leggera aria fresca che fece venire qualche brivido alla minore.
- Buh! - un urlò improvviso proveniente da una persona completamente vestita di nero apparsa all'improvviso da parte a loro, fece fare un salto alla ragazza.
- Aaaaah! - urlò spaventata mentre si aggrappava disperata alla mora, osservando la strana maschera che la persona indossava.
Aveva un naso lungo e ricurvo, con un ghigno malefico e due occhi rossi come iniettati di sangue.
Robin rise allegramente.
- Bella maschera Sabo! Dove l'hai trovata? - chiese tranquillamente la donna.
Il ragazzo si tolse lentamente quello strano travestimento, sorridendo.
- Una bancarella poco più avanti; ne hanno di tutti i tipi, sono davvero meravigliose - rispose, non accorgendosi di una furiosa presenza femminile accanto a lui.
Un pugno in testa gli fece perdere l'equilibrio mentre una Koala furiosa lo osservava insistentemente.
- Mi hai spaventato, stupido! - gli urlò, prima di andarsene di gran carriera lontano da lui.
Il biondo, seduto a terra con un grande bernoccolo, la guardò ingenuamente chiedendosi cosa diavolo aveva fatto mentre Robin lo guardava divertita.
- Sei sei sempre il solito! - gli disse, prima di raggiungere l'amica, lasciando il biondo nei suoi dubbi.


 

















NOTE DELL'AUTRICE:
Ebbene, abbiamo superato la metà della storia :D
Come sempre, ringrazio chiunque legga e segua la storia, anche se non recenscise; noto che comunque viene letta da un po' di persone.
Questa piccola storia è nata grazie alle bancarelle che ci sono state quest'estate dove sono andata in vacanza; come detto precedentemente, questa raccolta è stata già tutta scritta mentre ero al mare (in momenti di assoluta "nulla-facenza") e proprio da una serata in giro tra le bancarelle, è spuntata questa cavolata, ammettiamolo ( e la bancarella con i gioielli riciclati da bottiglie c'era ed erano bellissimi **).
Immagino che Sabo faccia perdere la pazienza fin troppe volte a Koala e quindi ho optato per loro in questa flashfic.
Spero vi sia piaciuta e ringrazio ancora chiunque sia passato, chiunque segua questa storia e chiunque vorrà lasciare una piccola recensione.

Un saluto,
Koyuki :3

 

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Capitolo 7
*** Studio ***


L'ESTATE STA FINENDO...

- Studio - 

 
Girò l'ennesima pagina di quel dannato libro; erano almeno tre ore che studiava senza interruzione. Era decisamente stanco.
Si appoggiò allo schienale della sedia, passandosi una mano nei capelli rosa mentre osservava il soffitto bianco; stava momentaneamente rilassando la mente, cercando di recuperare la concentrazione.
Improvvisamente, un bip-bip famigliare, gli fece girare l'attenzione sul suo cellulare accanto al tomo; era un messaggio nel suo gruppo di whats app.
"Koby! Un saluto dal mare - Rufy".
Sotto c'era un immagine raffigurante il moro con una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri.
Si stavano divertendo eh?
Sospirò sconsolato, cercando di rimettersi a studiare ignorando il resto. Doveva pensare solo allo studio.
Bip-bip.
Guardò nuovamente il telefono; ora il messaggio era di Zoro.
"Le mie foto sono migliori" scrisse, seguito da un selfie con il verde in primo piano, poco dietro una ragazza dai lunghi capelli arancio che sorrideva felice e qualche metro più indietro un ragazzo biondo che correva verso di loro con tantissime cibarie.
Ma solo lui aveva rinunciato alle ferie per lo studio? 
Mise giù il telefono, convinto seriamente di riprendere lo studio; riuscì a fare un altro paio di paragrafi ma quel bip-bip famigliare sembrava persistente. La curiosità vinse sul dovere e sbirciò ancora quel malefico aggeggio.
Stavolta era una ragazza, amica del verde, aggiunta ultimamente, una certa Perona; la sua foto rappresentava un Mihawk armato di un lungo legno robusto alzato in aria mentre poco più avanti c'era un biondo che sembrava correre via da lui.
- Ma che diavolo? - si chiese Koby, stranito.
Era certo che loro si stavano divertendo, in barba a lui che studiava per il test d'ingresso; il suo sogno era entrare nell'Accademia militare e si era ormai rassegnato a rinunciare a quell'estate pur di realizzarlo. Certo però che i suoi amici non la rendevano facile.
Sconsolato, si alzò dalla sedia diretto in cucina; poteva almeno concedersi una spuntino.
Il tempo di sedersi per mangiucchiare qualcosa che di nuovo il suo cellulare suonò; era restio a guardare sapendo già cosa aspettarsi, ma la curiosità è una brutta bestia.
Questa volta erano i fratelli di Rufy che avevano mandato una foto in acqua, il biondo in piedi sorridente mentre il moro era più indietro, sdraiato come se dormisse. In acqua.
Basta.
Rassegnato, mise giù il telefono indirizzandosi nuovamente in camera pronto a una nuova sessione di studio; una cosa però rimaneva certa: gli odiava, tutti loro, che si divertivano al mare facendogli pure venire invidia. Gliela avrebbe fatta pagare prima o poi.








NOTE DELL'AUTRICE
Pian piano si sta giungendo al termine!
Ringrazio nuovamente chiunque segue e ha salvato nelle seguite/ricordate/preferite questa storia; mi piacerebbe sapere se vi stia piacendo o meno, perchè nonostante viene letta da tante persone non so esattamente se sia buona o meno come raccolta.
Riguardo a questo capitolo, posso dire che io non ho (fortunatamente) dovuto mai saltare un'estate per concentrarmi prettamente sullo studio, però noto che alcuni hanno esami universitari anche estivi (o sbaglio?).
In qualunque caso, ho immaginato appunto come l'estate dovrebbe essere per uno studioso e ho preso Koby ricordando la sua determinazione nel voler entrare nella marina, cosa che con tanta pazienza e volontà è riuscito a fare.
Bene, spero che possa piacervi anche questo capitolo e nonostante l'estate sia finita (guardando fuori dalla finestra sembra solo un lontano ricordo T.T), questa raccolta ancora per qualche settimana resisterà.
Per cui alla prossima!

Un saluto 
Koyuki :3

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Capitolo 8
*** Appuntamento ***


*Note: accenni leggeri coppia Het*

 

L'ESTATE STA FINENDO...
 
- Appuntamento -

 
 
La osservava dal suo tavolino, dietro alla bottiglia della terza birra già vuota; possibile che si accontentasse solo di guardarla da lontano?
Era da tutta l'estate lí in vacanza e come ogni giorno faceva sosta in quel bar, all'inizio innocentemente per uno spuntino, poi cambiò e divenne un rituale. Per lei. Certo, lo spettacolo del mare che andava su e giù a due passi del locale, era magnifico, ma non quanto quella donna.
Un suo movimento gli fece alzare lo sguardo; si stava avvicinando al suo tavolo, con alcune ciocche dei suoi capelli verde scuro che le ricadevano sul viso.
- Altra birra Shanks? - chiese gentilmente all'uomo appena gli fu accanto.
Lui la osservò da sotto la sua chioma rossa; non era un tipo molto loquace e nemmeno molto intraprendente, eppure in quel momento avrebbe desiderato di esserlo. Davvero tanto.
- No grazie Makino, per oggi direi che basta - rispose, un po' sconsolato, alzandosi dalla sedia.
- Te ne vai giá? - chiese la donna.
Il rosso sembrò notare una vena di tristezza nel tono di lei, ma valutò la cosa come conseguenza dell'alcol; sperava in qualcosa di irreale.
- Si purtroppo; passo a pagare e scappo, - aggiunse prima di indirizzarsi alla cassa mentre Makino ripuliva il tavolo, osservandolo di nascosto.
Pagò velocemente per poi cercarla con lo sguardo, pronto a darle l'ultimo saluto di quel giorno; non la vide ma comunque si indirizzò all'uscita del locale, tristemente.
Possibile che con la sua faccia tosta con cui prendeva di petto chiunque, non riuscisse ad invitare una donna fuori?  
Stava per superare la porta quando una voce familiare lo richiamò.
- Ehi Shanks! Stasera cosa fai? - chiese Makino improvvisamente apparsa dalla cucina.
L'uomo sorpreso non ci stette nemmeno a pensare alle varie implicazioni che quella domanda poteva avere.
- Nulla perché? - rispose scettico.
- Ecco - disse lei arrossendo leggermente - da amante della birra quale sei, potremmo andare a un locale qui vicino stasera. Assieme. Fanno ottimo rock e buona birra. - concluse, cercando di guardarlo negli occhi nonostante il rossore.
Ci fu un attimo in cui il rosso si chiese  se non stesse sognando, ma ci volle poco per riprendersi.
- Con molto piacere! - rispose allegramente. Forse la fortuna stava finalmente girando o forse lui non si era accorto di una cosa fin troppo banale: il suo amore era stato sempre ricambiato.















 
NOTE DELL'AUTRICE
Bene!
Eccoci all'ottavo capitolo!
Dai, su che manca poco! :D
Devo dire che da questa raccolta ho avuto davvero tanta ispirazione; le idee stanno piovendo ma essendo io brava prevalentemente sulle One Shot o storie comunque ad un capitolo, finisco per buttare giù le idee in modo veramente orribile >_>
Nonostante questo, ce la sto mettendo tutta per scrivere qualcosa di decente da pubblicare in futuro e anche se riguarda attualmente un altro fandom, farò qualcosa anche su One Piece prima o poi. :D
Questo capitolo vede forse uno Shanks e una Makino un po' OOC, mi spiace, ma io davvero ce li vedo assieme quei due, anche se è probabilmente un'utopia. T.T


{AVVISO: SPOILER PER CHI NON LEGGE LE SBS E LE MINI-AVVENTURE SUL MANGA!}



Sinceramente io spero tutt'ora che il figlio di Makino sia suo ** Questi due li adoro insieme, non saranno una delle mie coppie preferite e probabilmente è impossibile che sia figlio di Shanks, ma io continuo a sperarci come un'illusa xD


{FINE SPOILER!}


Detto questo, posso solo ribadire quanto ce li vedo assieme e nonostante Shanks non sia un tipo così riservato e poco loquace, l'ho visto bene come protagonista maschile di questa storia; spero di non aver deluso nessuno e che possa comunque piacere nonostante lo sforo forse in OOC.
In conclusione, come sempre ringrazio tutti, chi passa, chi legge, chi recensisce e chi salva la storia; quando l'avevo scritta quest'estate non pensavo avrebbe avuto tutto questo successo, anche se silenzioso; sto vedendo davvero che a molti piace e la cosa non può far altro che farmi piacere!

Grazie, Grazie, Grazie!

Un saluto,
Koyuki :3

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Capitolo 9
*** Saluti ***



L'ESTATE STA FINENDO...
 
- Saluti -

 
Salutò i suoi amici allegramente, attirata da una chioma azzurra; quello era l'ultimo giorno di mare e lo aveva goduto appieno.
Ma mancava ancora una cosa da fare. Mentre si avvicinava alla ragazza dai capelli turchini seduta sulla riva, ripensò a quella vacanza lunghissima passata al mare; era stata la più bella di sempre.
- Ciao Nami - la salutò tristemente l'altra quando le fu vicina
- Ehi Bibi! - ricambiò la rossa - pensavo fossi al locale di tuo padre; stavo per venirti a trovare - aggiunse.
La minore sorrise.
- Ho voluto chiedergli di darmi una pausa così da poter venire io - le rispose.
Nami fece un segno affermativo, prima di sedersi accanto all'amica; rimasero sedute lì diversi minuti senza parlare, senza bisogno di parlare.
- Tornerai qui l'anno prossimo? - chiese a un tratto Bibi.
L'altra aveva colto la tristezza che attanagliava la minore.
- Non lo so. - rispose, ricevendo una alzata di spalle prima che potesse continuare - però potrei convincere Bellmere - aggiunse, mentre Bibi la guardò sorpresa. - In fondo il mare mi piace e la compagnia é fantastica - continuò sorridendole.
Bibi, emotiva com'era, non riuscí a trattenere le lacrime e saltandole al collo si sfogò di tutta l'ansia che aveva.
- Mi mancherai terribilmente lo sai? Questa Estate é stata fantastica - aggiunse tra i singhiozzi.
Nami sorrise felice.
- Mi mancherai anche tu lo sai, ma ci potremmo sentire sempre, non preoccuparti - la rassicurò la maggiore.
Bibi si staccò più sicura ma aveva comunque lo sguardo triste.
- Non é la stessa cosa - rispose.
- Lo so, ma almeno rimaniamo in contatto - continuò positiva la rossa. Bibi si arrese dal protestare e ricambiò il sorriso, nonostante le lacrime.
- Convinci tua madre a tornare l'anno prossimo. In tutti i modi - disse allungando un mignolo verso l'amica.
- Ci puoi contare - disse lei, stringendo il suo piccolo dito con quella dell'altra.
Risero parecchio e si divertirono altrettanto quella sera, prima di salutarsi; ma Bibi si era tolta un peso dal cuore: Nami non sarebbe sparita dalla sua vita per sempre.



 








NOTE DELL'AUTRICE
Penultimo capitolo!
Direte "Finalmente sta finendo questa tortura!" xD
Scherzi a parte stiamo giungendo alla fine.
Sinceramente, questo capitolo stava bene come capitolo conclusivo, ma non ho resistito a mettere come finale la storia che mi ha ispirato inizialmente per questa raccolta; questa storia ammetto non mi ha convinto pienamente, ma volevo mettere un capitolo con un saluto per la partenza dalle vacanze.
Che dire, mi rattrista un po' che sono quasi arrivata al termine, certamente speravo che l'autunno avrebbe incorniciato la fine di questa raccolta, ma a quanto pare l'inverno se l'è mangiato completamente T.T
Detto questo, vi ringrazio per essere passati, aver recensito, aver messo nelle seguite/ricordate/preferite, vi ringrazio!

Un saluto,
Koyuki :3

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Capitolo 10
*** Mancanza ***


*Note: accenni leggeri coppia Yaoi*
 

L'ESTATE STA FINENDO...
 
- Mancanza -

 



Sbuffò, osservando i suoi amici sulla riva; sembravano in piedi a prendere il sole, ma sapeva che stavano commentando ogni ragazza che passava. Che cosa squallida.
Osservò la spiaggia, piena di persone; amava il mare, ma si sarebbe divertito di più con qualcun altro al suo fianco.
Una ragazza gli passò accanto, guardandolo negli occhi di ghiaccio; lui non la calcolò di striscio, tornando a osservare i suoi amici che si stavano ora avvicinando.
- Ma hai visto quella come ti guardava? - chiese uno dei due con un cappello dalla visiera rosa.
- Si, tutte a te le fortune e non te ne approfitti - sentenziò l'altro con un berretto con la si scritta "Penguin".
Non li avrebbe sopportati così per molto, ma nemmeno avrebbe dovuto visto che tornarono quasi subito al loro " hobby".
Sconsolato, decise di fare quel che meglio lo divertiva: rompere le scatole.

Un suono persistente del telefono gli fece mettere giù il joystick irritato mentre i suoi amici lo guardavano in attesa; chi diavolo lo disturbava ora?
Aveva scelto la montagna per le sue vacanze apposta per la tranquillità, il fatto che fosse a poco tempo dal mare era solo una questione di dettagli. O di fidanzati.
- Chi diavolo é? - chiese furibondo.
- Eustass-ya che modi sono questi di rispondere? - chiese offesa la voce dall'altro capo del telefono.
Una vena pulsante apparve sulla fronte del rosso, mentre il suo amico Killer lo guardava curioso.
- Perché diavolo mi hai chiamato? - domandò incerto sul continuare di quella chiamata.
- Mi stavo annoiando; Shachi e Penguin continuano a commentare ogni ragazza che passa - rispose con un finto tono triste.
- Trovati qualcosa da fare - gli ribatté il rosso, pronto a chiudere la telefonata.
- Avrei qualcosa da fare se uno scimmione scorbutico fosse qui - aggiunse il moro, nel tentativo di farlo irritare.
- Mi spiace, ma non mi muovo. Ho videogiochi, birra e amici, senza un ragazzo rompiscatole che mi disturbi - aggiunse, convinto di essere uscito vincitore. Ma si sbagliava. Come sempre.
- Poco male, vorrà dire che chiederò a quella meravigliosa bionda appena passata, la quale mi ha squadrato da cima a fondo, se vuole passare una serata assieme - aggiunse innocentemente.
Era stronzo. Decisamente. 
- Non ci provare! - minacciò l'altro cercando di nascondere la rabbia.
- Altrimenti Eustass-ya? - chiese il moro.
- Vengo giù io e te la faccio pagare! - continuò il rosso, leggermente irato.
- Oh, così mi spingi a rischiare di farlo... -
- Non scherzare Trafalgar! - 
- Non sto scherzando. Ci vediamo dopo, Kidd. - ribadì, sottolineando il nome del rosso.
Questo fece per ribattere, ma sentì solo il rumore freddo del telefono.
- Io lo ammazzo - sentenziò prima di accorgersi che Killer gli era accanto.
- Che succede? - gli chiese preoccupato.
- Dammi le chiavi dell'auto, Kira - gli disse senza troppi preamboli.
- E la partita? -
- Finitela voi. -
Killer gli allungò le chiavi scettico.
- Dove stai andando? - chiese curioso.
- Devo vendicarmi di quello stronzo - disse, prendendo velocemente le chiavi e lanciandosi fuori.
Killer guardò la porta chiudersi dietro di lui; era inutile, quando si trattava di Law, Kidd si faceva sempre fregare. Sconsolato, tornò sulla sua poltrona pronto a iniziare una nuova partita con gli altri.



 





NOTE DELL'AUTRICE
Bene, eccoci all'ultimo capitolo.
Questo è quello che ha ispirato tutta questa raccolta; la storia iniziale non doveva essere questa, ma siccome era uscita davvero troppo lunga senza possibilità di accorciarla rendendola una flash, ho scritto infine questa per la raccolta. L'ufficiale, stupida e no sense, al momento è imboscata in qualche angolo del mio computer xD.
Premetto che su di loro vorrei scrivere una long, ma non ho tempo e costanza T.T.
Spero prima o poi di riuscire a mettere giù qualcosa, anche se ora vorrei buttarmi con una long in un altro fandom; le idee ci sono, c'è solo da trovare il tempo per metterle giù abbastanza bene, la cosa più ardua.
E' raro che mi appassiono così tanto per una coppia, ma questa oltre ad appassionarmi mi ispira tantissime possibili storie con cui ho paura di diventare fin troppo banale e scontata; vedremo come andranno in futuro le cose, sperando per il meglio.
Detto questo, ringrazio ancora chiunque sia passato, abbia inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e abbia recensito!
Per la prima volta, nonostante non siano perfette, sono stata davvero orgogliosa di queste storie e sono contenta siano piaciute ad alcuni di voi!
Spero di rivedervi presto in una futura mia storia (si spera!) su questo fandom!

Grazie di avere letto e di essere passati!
Un saluto,
Koyuki :3

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