Tama(r)ri

15 settembre 2008.

 Piazzale del liceo scientifico “Francesco Redi”

Il massi era nervoso. Era il suo primo giorno in una nuova scuola e sapeva per esperienza che gli adolescenti possono ferire se ci si mettono. Non voleva essere ferito. Si aggirava sospetto, con la testa china e le mani strette intorno alla sua cartellina di lavoro. Era anche vestito bene quel giorno, aveva un incontro con il preside prima di entrare e non voleva assolutamente fare brutta figura, perciò abbasso la testa ancora di più per controllare le scarpe. Fece un passo e sbam! Si ritrovò in terra, dritto dritto su una piccola pozza che aveva l’1% di possibilità di essere presa da qualcuno.
“Cosa diavolo sta…?”
“Oddio, mi scusi tanto, non l’avevo vista!” (Da leggere con una vocina un po’ tra trota….XD)
“Perché non guarda dove…” Il massi si alzò per guardare in faccia il suo aggressore e per poco non ricadde. La donna che l’aveva investito era un obrobrio vivente. Con la pelle carotene 10+ e un orribile copri spalle giallo, simile al muschio ma molto peggio. Ai piedi portava delle scarpe talmente oscene che è meglio non descriverle e il suo vestito aveva una fantasia che dovrebbe essere  bandita per evitare infarti alla gente per strada. Il massi se ne innamorò. Boccheggiò un secondo e cercò di pensare a qualcosa di carino da dire ma venne bloccato prima dalla donna.
“Scusi adesso devo andare!” La “donna” si allontanò urlando un Hei Aldooooo, così atroce che per poco tre ragazze che passavano di lì rischiarono di diventare sorde.

Quando finalmente il massi si fu ripreso e si decise ad andare dal preside stava per suonare la campanella.
“Scusi il ritardo, buon giorno preside!”
“Alla buon ora massi! Mi chiedevo cosa le fosse successo.”
“Niente di grave…”
“A giudicare dall’orribile stato in cui sono conciate le sue scarpe direi di si invece…”
Il massi deglutì e fece finta di niente.
“Allora, anche se non sono più tanto sicuro che lei sia la persona giusta (Non lo era mai stato per la verità, aveva solo bisogno di un insegnante a poco) la classe in cui deve andare è la seconda M. è qui dietro l’angolo accanto alla macchinetta.”

“Quale angolo? Quello a 90° o a 120°?” Pessima battuta…
“Arrivederci!” Il preside (che da ora in poi chiameremo con l’epiteto dall’occhio bendato) si sforzò per ignorare la battuta e buttò fuori il massi con una “leggera” spintarella.

2°M

La targhetta che si trovava di fronte sembrava al massi una specie di mostro, si preparò, fece un respiro ed aprì la porta pensando il peggio. Quello che vide però era forse peggio del peggio del peggio. La classe sembrava una giungla, ragazzi sui banchi, a sedere sulla finestra, uno era addirittura attaccato al soffitto. Si schiarì la gola pensando di farsi notare ma questo non accadde, cercò di richiamare i suoi alunni ma ricevette solo un occhiata minatoria da un energumeno con il giubbotto di pelle e un po’ di farina sul naso (farina eh? Ahah ma non fatemi ridere…), allora decise di sedersi. Solo dopo 25 minuti tre ragazze lo notarono e si scambiarono una risata prima di tornare ad ignorarlo. Sarebbe stato un anno difficile quello…

Angolo autrici:
Allora questa è una fan fiction puramente demenziale scritta prendendo spunto dai nostri prof, molti di voi non capiranno chi sono i personaggi, ma sono così comici che potreste appassionarvi comunque.
È una storia scritta a ben 6 mani. Io, chiara_burrobirra e fede993 ci siamo messe con “impegno” per pubblicare questa sublime storia. Spero che vi diverta leggerla almeno un sesto di quanto a noi a fatto ridere scrivere questo primo capitolo.

Squadra.

Era passata una settimana dal primo giorno di “lavoro” del massi, ancora non si era ripreso. Quella mattina però era deciso a cambiare approccio, si era preparato un discorso da fare alla classe e non intendeva farsi mettere i piedi in testa da un gruppo di stupidi adolescenti, lui non aveva mai sopportato gli adolescenti. A quindici anni giocava ancora con le bamboline e a sedici era troppo grande e quindi si era dedicato alla politica, anche se ancora non ci capiva niente. Quando entrò in classe però vide i suoi piani sfumare. Alla cattedra, la sua cattedra, era seduto un individuo decisamente ambiguo, con la faccia di un colore non ben definito e i capelli neri e unti.
“Emm, mi scusi chi è lei?”
“No chi è lei?” il massi provò a fare  la voce FORTE ma non troppo per non spaventarsi da solo XD.
“Io sono il professore di storia dell’arte! ”
“Ma se sono io il professore di artistica!!!”
“Si dice storia dell’arte ignorante!!” e con questo il cime distolse definitivamente l’attenzione della tre ragazze che stava interrogando e, afferrata la prima squadra (rigorosamente di ferro, sennò si sporca XDD), la scagliò contro il massi.
Quando quest’ultimo sentì un rumore sospetto, si guardò intorno in cerca della sorgente sonora di tale suono ma non vide niente di anormale, adirato si girò verso la porta e iniziò a tirare.
Poi, mentre tutti fissavano la scena patetica del massi una ragazza si alzò in piedi e fissando il nostro eroe con disprezzo, dai suoi occhi celesti si vedeva l'odio xd, iniziò a ridere come una pazza e gli disse "Cane, è meglio se vai da qualche parte a farti vedere visto k hai una squadra in testa, coglione!"

Non successe nulla, la classe era un miscuglio di risate e offese e il massi non sapeva come fare. Continuava a tirare la porta senza risultati, l’Ale si mise a sedere felice scambiando qualche parola a distanza con le tre che dovevano essere interrogate. Infine una anima santa, santa si fa per dire visto le bestemmie che tirava, entrò in classe aprendo la porta ma sbattendola contro la squadra che nel frattempo si era inficcata nella fronte del massi provocandogli una piccola emorragia esterna. La squadra si conficcò sempre di più, sotto il cuoio capelluto e finendo nel posto del capo destinato al cervello. Ovviamente era vuoto. Xd
Mentre sentiva tutti ridere, anche la bidella che aveva aperto la porta scontrosa, il massi capì che qualcosa non andava, ma non sapendo cosa decise di ignorarla. Si affrettò ad uscire dalla classe mentre tutti ridevano e el bestemmia (l’anima santa di poco prima) si strusciava in maniera poco sexy al cime.

 
Quando l’uomo dall’occhio bendato sentì bussare alla porta del suo ufficio sperò che non si trattasse del massi. Non sapeva spiegarsi bene perché ma aveva la sgradevole sensazione che anche quel giorno avrebbe ricevuto una sua vista. Ovviamente non sbagliò.
“massi, cosa succede? Perché ha una squadra in testa? Se la tolga, subito. Non vede che la sta sporcando tutta con il suo sangue?”
Il massi guardò il preside con gli occhi gonfi di lacrime.
“Non sono capace…”
“Beh questo è un problema suo, io non posso perdere tempo così, tra poco devo andare a comprare il panino…”
“Ma se mancano ancora due ore…”
“Io, ho fame massi, ha qualcos’altro da dire?”
“Beh si, ecco perché nella mia classe c’è un altro insegnante?”
Oh, cavolo. Me ne ero scordato!
“C’è stato un professore in più da dover mettere da qualche parte…”
“E io?”
“Lei continui lì…divideremo la classe. Arrivo. Ah, massi questo le costerà un panino che per colpa sua io non mangerò adesso!” e con una risata malvagia l’uomo dall’occhi bendato uscì con il massi dietro ed entrò in 2° M.

Angolo autrici:
Allora metto il secondo capitolo. Non ci aspettavamo che questa ff avesse ben 4 recensioni, grazie! Allora eccoci qui, la storia prosegue e per il povero massi i guai arriveranno presto. Spero che vi sia piaciuto. sappiamo che è inverosimile ma la scena della squadra ci voleva, solo per far capire la stupidità del povero massi….che noi adoriamo. Solo una cosa. Mikybiky, massi è scritto con la lettera minuscola per accentuare la poca importanza che ha per tutti…XD