Sherlock e la cannabis di hola1994 (/viewuser.php?uid=142049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** VITA PERFETTA ***
Capitolo 2: *** DIVERTIMENTO ***
Capitolo 3: *** L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY ***
Capitolo 4: *** INDUSTRIA ***
Capitolo 5: *** SENZA MEMORIA ***
Capitolo 1 *** VITA PERFETTA ***
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1.VITA
PERFETTA
E'
mattina. Londra inizia a svegliarsi. Jennifer Holmes vive con suo
fratello Sherlock e il coinquilino John Watson; i due uomini essendo
gay hanno adottato un figlio: Willy. L'appartamento è al 221 di
Baker Street. Jennifer ha 23 anni. Studia botanica. Ha i capelli
neri, verdi, lunghi, lisci e gli occhi blu. Si alza dal letto; va
verso l'armadio, lo apre per decidere cosa mettere in quel giorno di
luglio estremamente caldo. Indossa una maglia arancione lunga fino
alla pancia, scarpe grigie e jeans. Va in cucina, trova Willy sulla sedia con i braccioli per evitare che cada... cerca di mangiare dal piatto con le dita, inutilmente
perché l'omogeneizzato essendo liquido scivola.”Cosa fai qui tutto
solo? Pasticcione! I papà dove sono? Aspetta ti aiuto!”dice al
npote gentile mentre lo imbocca, intanto beve del tè freddo e
mangia una pesca.”Papà Sherlock dorme! È stato sveglio tutta
notte perché aveva caldo...”spiega divertito. Sherlock fa
l'investigatore privato, quando la polizia non riesce a risolvere un
caso gli chiedono aiuto! Sono proprio fortunata! Vivo con mio
fratello a cui darei la mia vita se me lo chiedesse; ho tanti amici e
studio quello che voglio: botanica! Cosa c'è di meglio? Nulla! Pensa
guardando innamorata quel dolce bambino con gli occhi neri.”Ora ti
sistemo! Non far disperare papà! Ok? Al mio ritorno dovrete essere
ancora vivi!”ordina scherzosa dandogli l'ultima cucchiaiata, mette
il piatto nella lavastoviglie; dopodiché prende Willy in braccio e
lo porta nella sua stanza per vestirlo... appoggia suo nipote sul
pavimento; prende i vestiti dal cassettone blu. Lui osserva quelle
azioni affascinato. Gli mette un completo giallo poi lo riporta in
sala. Saluta Willy! Esce in strada, sul marciapiede davanti alla
panetteria incontra la Signora Hudson: è stata lei ad affittare
l'appartamento a Sherlock.”Buongiorno! Cara... ma sei sempre di
fretta! Ah! Questi giovani che corrono sempre!”dice affettuosa
all'adolescente; non avendo famiglia tratta Sherlock e John da figli
invece considera Jennifer sua nipote.”Buongiorno a te! Signora
Hudson vuoi che ti accompagni da qualche parte? Sono libera...”
“Sei
gentile... magari i tuoi fratelli fossero come te! Certo!
Andiamo!”dice entusiasta. Jennifer oltre a Sherlock ha un altro
fratello: Mycroft. La donna elenca tutti i posti in cui deve andare:
prima tappa... supermercato! Le due amiche salgono su uno di quei
tipici autobus Inglesi rossi a due piani! Spingono lo zaino della
spesa vicino alla poltrona. Siedono sui sedili rilassate.”Oggi fa
più caldo di ieri... meno male che qui c'è l'aria condizionata
accesa! Alle 09.30 ci sono già 32 gradi!”annuncia sbalordita
controllando i gradi sul telefono.
“Come
sta Willy? Vorrei vederlo più spesso... siete riusciti a fargli
smettere di mangiare omogeneizzati durante la colazione? Ha 4 anni!”
“Bene.
John cerca di convincerlo anche se lui protesta sempre!”
“Qual
è l'ultima volta che hai visto Mycroft? Sei mesi fa...”domanda
dispiaciuta, vedere quei tre fratelli odiarsi le dispiace perché in
fondo sono una famiglia... come Sherlock anche Jennifer detesta
parlare di Mycroft.”In questo assomiglio a Sherlock! Non voglio
vedere quell'idiota!”risponde infastidita.
“Oggi
pomeriggio vieni con Willy da me? Vi aspetto!”arrivati alla fermata
le due amiche scendono dall'autobus; appena si apre la porta
automatica vengono travolte da una folata di aria calda; per trovare
refrigerio svelte entrano nel supermercato... l'aria là è gelida;
rabbrividiscono. Squilla il telefono. L'adolescente risponde
allegra.”Jenni sono
Daniel! Stasera vuoi venire al nostro bar con me e Diane? Saremo là
alle 21.00!”domanda
l'amico euforico. Jennifer conosce Daniel ad una mostra di arte
moderna... i due spesso vengono scambiati per innamorati anche se in
realtà non lo sono.”SI'. DAI! VOGLIO CANTARE AL KARAOKE E BALLARE
FINCHE' NON CHIUDE IL BAR!”grida festosa, i clienti che passano con
il carrello sono infastiditi perché lei è ferma in mezzo alla
corsia dei surgelati. Spegne la chiamata. Infila il telefono in
tasca.”Stasera divertiti con i tuoi amichetti! Se bevete non
guidate!”l'avverte la donna seria mentre trascina lo zaino della
spesa; viene rassicurata dall'amica che non farebbe mai una cosa così
stupida! Chiacchierano. Finiti i giri tornano a casa e pranzano
perché sono già le 13.00. Questa è la vita di Jennifer.
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Capitolo 2 *** DIVERTIMENTO ***
à
2.DIVERTIMENTO!
Sherlock
suona il violino. È l'unico momento in cui suo figlio resta
immobile ad ascoltare quella dolce melodia! Willy per essere stato
adottato assomiglia molto a Sherlock. Sono nella sala con la carta da
parati verde, bianca e nera. Willy siede sul divano accanto a lui.
Sherlock è un uomo alto, con i capelli ricci, corti e neri. Jennifer
sa che quando suo fratello suona non vuole essere disturbato ma ci
prova comunque.”SHERLOCK! COSA FAI? VIENI A MANGIARE O NO?”grida
dalla cucina.
“NO... PAPA' SHERLOCK SUONA IL
VIOINO! RETO CON LUI!”la zia va da loro poi porta suo nipote in
cucina per mangiare.”John... è ancora al lavoro? Sono le
14.00!”domanda alla Signora Hudson l'adolescente mentre taglia una
bistecca impanata.”Sì. Mi ha scritto un messaggio alle 12.00.
Signora Hudson sei uscita con mia sorella, eravate al
supermercato.”dice l'uomo cogliendole di sorpresa; Sherlock in
pochi minuti capisce cosa hai fatto o dove sei stato... viene
chiamata Scienza Della Deduzione! L'amica sussulta sulla sedia, sa
che lui fa così ma non riesce ad abituarsi.”Sherlock! Un giorno mi
farai morire di paura! Perché non ti fai sentire quando arrivi?”
“Se
volessi uccidervi mi impegnerei di più...”l'adolescente lo
interrompe, è lei che cerca di aiutare Sherlock a
controllarsi.”Sherlock! Smettila! Non fare l'insensibile! Sei
troppo intelligente! Ricorda il nostro accordo...”la Signora Hudson
non vuole sapere del loro accordo.
Ricordo di Sherlock.
Io sono all'università. Studio
criminologia. Non riesco a scordare quel giorno. È pomeriggio e le
lezioni sono terminate. Giro per i corridoi del cortile rilassato,
amo stare solo. Come può la gente amare gli altri? Le emozioni sono
inutili! Sento una voce sgradita alle mie spalle.”Sherlock...
vieni... voglio darti un regalo! Ti piacerà!”
“No. Jason non
vuoi regalarmi nulla, ma rinchiudermi da qualche parte!”dico
freddo. Lui vuole rinchiudermi. Jason Corley è un bullo con i
capelli castani e gli occhi grigi. Cerca di trascinarmi ma io lo
picchio... inutilmente... perché tanto mi rinchiude in un
armadio.”Arrivederci! Sherlock... dormi bene nel tuo
armadio...”sento la voce di Mycroft.
“Libera mio fratello o te ne
pentirai...”ordina minaccioso.
“Cosa può fare uno che studia
scienze politiche? Dimmi!”domanda divertito, gli tira un pugno
facendolo svenire sul pavimento poi apre l'anta dell'armadio. Esco,
nel frattempo Jason rinviene. Un bidello ci vede e veniamo portati
dal preside. L'ufficio è spazioso, con una grossa libreria, sul
tavolo ci sono pile di fogli. Sie diamo sulle poltrone.”Si stavano
picchiando. Lui era svenuto.”spiega indicando Jason.
“Mycroft! Mi stupisco di voi,
perché l'avete colpito? Siete stato provocato?”domanda lui senza
parole.
“Si. Lui ha rinchiuso mio
fratello in un armadio! Non è la prima volta!”
“Ok... bene... Holmes potete
andare, Corley... tu... resti.”usciamo
dall'università ed in metro incontriamo Jennifer.”Sherlock! Cosa
succede? Sei più silenzioso del solito!”domanda agitata mentre
siede sul sedile con me, nostro fratello si tiene al palo di
metallo.”Nulla. Solite cose: mi hanno rinchiuso in un armadio e
Mycroft ha rischiato di essere sospeso.”mia sorella mi fissa
preoccupata.
“Ti aiuterò io a controllare e
far uscire le tue emozioni!”
“Ricorda... Sherlock... le
emozioni non fanno per noi! Usa la logica.”dice Mycroft. Sherlock
perso nei ricordi non si accorge che sono le 18.40. John aiuta
l'adolescente a scegliere i vestiti divertendosi! Sono nella stanza
di Jennifer.”Questo vestito argentato ti sta meglio! Perché non lo
provi?”domanda lui mentre dall'armadio prende il vestito; l'amica
lo indossa dubbiosa, John la guarda un po' poi annuisce soddisfatto.
È l'ora dei capelli, fa una coda; per scegliere quali sandali
abbinare ci mettono 40 minuti! John aspetta che scelga, dopo vari
tentativi opta per quelli bianchi. È ora di andare perciò saluta
poi scende in strada, sale sull'autobus accaldata e va nel bar.
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Capitolo 3 *** L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY ***
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3.L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY
E'
sera mentre Jennifer si diverte con gli amici al bar; Sherlock guarda
uno stupido quiz televisivo, ama far vedere all'amante che sa tutte
le risposte (quelle che lui ritiene importanti)! Quando ci sono
questi programmi l'uomo siede sulla poltrona rannicchiato a fissare
lo schermo della TV! È vietato distarlo! John rimpiange quando
Sherlock non conosceva i programmi spazzatura. Willy dorme sul divano
con la Signora Hudson. Essendo le 21.30 non hanno voglia di cucinare
perciò i due amanti vanno da Angelo; quello è il ristorante del
loro primo appuntamento. Entrano. È un posto semplice ma
accogliente: ha il muro bianco, pavimento di mattonella arancione,
candele, vetrate enormi, lunghi divani grigi e tavolini quadrati con
su delle tovaglie a quadretti piccoli. Siedono al solito posto
davanti alla finestra. Appena li vede Angelo corre da loro
festoso.”Cosa vi porta nel mio ristorante? È una sera
stupenda...”domanda mentre scrive le ordinazioni sul quadernetto
verde... Sherlock sorride.”Ho fatto tardi. Gli studi medici
chiudono quasi sempre in ritardo... le malattie non conoscono
orario.”spiega John prendendo dal cestino sul tavolo dei grissini.
Dopo essere stato in Afghanistan a combattere ora fa il medico.
Affamato sgranocchia un grissino, è al rosmarino.”Sei fortunato...
John... quello è l'ultimo sacchetto dei tuoi grissini
preferiti!”dice l'uomo appoggiando sul tavolo una bottiglia di
acqua fredda e del vino, poi accende due candele. Va in cucina a dare
l'ordinazione.”Per avere un figlio piccolo ce la stiamo
cavando!”
“Sì... ma... è più eccitante fare
l'investigatore! Cioè... cercare morti, indizi e dire alla polizia
che sono stupidi!”esclama Sherlock eccitato, l'amante lo guarda
contrariato; Angelo ritorna con i piatti ordinati, li mette sul
tavolo e se ne ritorna al bancone.”Sherlock! Da quando conosci quei
programmi spazzatura sei isterico... perché ti piacciono?”
“Sei
tu che me li hai fatti conoscere! Non scrivere più dei nostri casi
sul tuo blog!”cenano divertendosi poi ritornano a casa; stanchi ma
felici, Jennifer al pub ascolta i musicisti suonare il jazz.”Ehi!
Diane... cosa ne dici di questo gruppo che suona?”domanda Daniel
portandola sulla pista da ballo, quella non è convinta di farlo
infatti al suo posto manda l'amica.”Balla con Jenny! Io vi guardo
da qui... siete bravissimi!”dice fischiando. Diane ha 23 anni, gli
occhi grigi e i capelli biondi. Studia arte con Daniel. Lui invece ha
24 anni, gli occhi neri e i capelli rossi. Ballano finché il bar non
chiude alle 02.30.”Ci vediamo! Buonanotte... grazie per la bella
serata!”dicono gli amici festosi all'adolescente davanti il portone
della casa di Sherlock. Jennifer entra in casa poi si stende sul
divano distrutta. Sherlock la mattina dopo va da lei. Siede sulla
poltrona poi tranquillo accende la TV sul telegiornale mattutino.
Legge sul video: MARCK CORLEY IL PROPRIETARIO DELLA
FABBRICA EPC (ENERGIA PULITA CANNABIS) VIENE TROVATO MORTO QUESTA
NOTTE ALLE 03.45 NEL SUO UFFICIO. E' GIALLO! L'investigatore
fissa quelle frasi allegro.”UN OMICIDIO CONTORTO! È UNA MATTINA
STUPENDA! DEVO CHIAMARE LESTRADE!”grida Sherlock eccitato prendendo
il telefono sul tavolino basso vicino a lui, mentre telefona sua
sorella si sveglia.”Cosa fai con quel telefono?! È presto...
nessuno ti risponde... Sherlock!”domanda l'adolescente assonata.
Greg Lestrade è l'amico che lavora a Scotland Yard.“Lestrade!
Voglio partecipare alle indagini! Dove devo venire?”
“Sono appena arrivato qui. Ti
stavo aspettando, sapevo che avresti chiamato... sono Greg non
Lestrade.”dice
rassegnato l'amico. I due si conoscono da anni nonostante questo
Sherlock chiama Greg Lestrade, perché non ricorda mai... o fa
apposta... il suo nome! Jennifer ascolta curiosa.”Certo...
Lestrade... Greg... allora vengo da te! Ci vediamo lì!”
“Ok.
Verrai subito... credo... sì. Andiamo nella sua azienda a Trafalgar
Square.”l'investigatore
spegne la chiamata; cerca su Internet l'indirizzo dell'industria EPC
dopodiché lo copia sul telefono. Va in camera per vestirsi, apre
l'anta dell'armadio e prende dei vestiti a caso. Indossa maglia
bianca, scarpe nere, giacca blu e jeans.”John! Svegliati! C'è
stato un omicidio a Trafalgar Square! Vestiti e porta nostro figlio
dalla Signora Hudson!”ordina al compagno andandosene di là.
Jennifer e suo nipote sono già vestiti; l'unico ritardatario è
John.
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Capitolo 4 *** INDUSTRIA ***
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4.INDUSTRIA
John sa quanto Sherlock si emozioni
per un nuovo omicidio, quindi ora che è sveglio apre l'anta
dell'armadio; prende dei vestiti a caso... indossa canottiera
azzurra, pantaloni bianchi e scarpe marroni. Non voglio più
lavorare in quello studio... cercherò di entrare al Guy's Hospital
in traumatologia e renderò orgoglioso Sherlock. Pensa
orgoglioso. Cammina fino al bagno poi pettina i capelli davanti allo
specchio. Va di là. Jennifer lo aspetta emozionata sul
divano.”Quando torniamo dovrai dividere la stanza con Willy, Nella
tua camera Sherlock metterà i suoi attrezzi per gli
esperimenti.”spiega John contento di non vedere più gli oggetti
dell'investigatore sui mobili della cucina.”Allora?! Non voglio
fare tardi! Siete pronti?!”domanda Sherlock impaziente mentre
prende suo figlio per mano. I quattro giunti davanti alla porta della
Signora Hudson bussano; dopo poco lei gli apre.”Potete lasciarlo
qui. Ci divertiremo finché non tornate... Jenny... resti o vai con
tuo fratello?”domanda curiosa intanto che Willy corre da lei
gioioso.
“Vado con lui! Voglio vedere come
lavora! Non ho mai visto un morto dal vivo...”
“Jenny! Vedere
un morto non è così bello! Vieni!”la rimprovera John, poiché lui
era un soldato aveva visto tanti morti. Salutano ed escono in strada;
quella mattina è buia perché sta per esserci il temporale. John
chiama un taxi, quando l'auto si ferma salgono. Arrivati a Trafalgar
Square scendono ed entrano nella fabbrica. Sherlock si avvicina al
bancone della segreteria.”Devo vedere l'ispettore Lestrade. Dove lo
trovo?”
“Mi ha detto del vostro arrivo... signor Holmes... è
nell'ufficio di Marck al terzo piano.”spiega il segretario. I tre
prendono l'ascensore, giunti su una donna mulatta li
ferma.”Sherlock... continui a venire? Già... uno psicopatico come
può divertirsi se non con i morti.”domanda infastidita dalla sua
presenza.
“Sally! Facci entrare, anche mia
sorella. Perché siete tutti così stupidi? Sono un sociopatico
iperattivo.”sentendoli litigare Greg va da loro.
“Lasciali passare! Sherlock Holmes è
un grande uomo, speriamo che diventi pure buono.”ordina lui
accompagnandoli nell'ufficio di Marck; c'è un corpo steso sul
pavimento, sotto ad esso il sangue macchia le piastrelle in marmo
bianco. Jennifer sbianca invece John e suo fratello guardano il morto
euforici.”USCITE! JOHN E MIA SORELLA RESTANO! DEVO PENSARE!
ALLORA?!”ordina l'investigatore spazientito. Gli altri escono
sconcertati. Jennifer scatta una foto al cadavere con il telefono;
dopo svelta lo rinfila in tasca sorridendo all'investigatore...
quando lei o suo fratello non vogliono far sentire a qualcuno che
sono andati nello stesso posto è impossibile l'altro ci riesca.
Jennifer si avvicina al fratello.”Fratello... ho fatto come mi hai
chiesto!”sussurra. Sherlock corre nel corridoio poi lui e Greg
prendono l'ascensore. Nell'ufficio John fissa perplesso
Jennifer.”Vado in ospedale. Mi è arrivato un messaggio forse
lavorerò là!”dice all'amica allegro. L'uomo prende un taxi;
arrivato all'ospedale segue i cartelli fino al reparto di
traumatologia, finito il colloquio viene assunto! Comincerà subito a
lavorare! I colleghi lo salutano. Entra in una stanza: steso sul
letto c'è un uomo con i capelli castani sui 30 – 35 anni, ha la
gamba destra ingessata. Arriva il medico che lo segue.”Lui è Jason
Corley. Da quando hanno ucciso suo padre non parla molto... anzi...
mi chiamo Abbie Sinclair.”spiega lei dando una cartelletta a
John.”Ho visto il telegiornale, è quello dell'industria
EPC?”domanda curioso. Abbie annuisce. Essendo già ora di pranzo
salutano Jason e vanno a mangiare in mensa.”Perché ti sei iscritto
a medicina?”
“John! Cosa fai qui? Salutami Sherlock...”domanda
Molly, è il medico che fa le autopsie. Ha capelli biondi e occhi
castani.”Vi lascio parlare. Ci vediamo dopo!”dice Abbie al
collega, poi se ne va.”Lavoro qui in traumatologia, sai... per la
storia dello sparo e poi qualcuno deve portare a casa i soldi!”spiega
l'amico.
“Voi due aiutate nelle indagini di
Marck Corley? Tra un mese doveva fare un annuncio, ma non so
quale.”finiscono di pranzare discutono allegri, poi si separano lei
va all'obitorio a prendere un morto da sezionare; John invece al
reparto... vuole far parlare Jason per sapere chi potrebbe aver
ucciso suo padre.
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Capitolo 5 *** SENZA MEMORIA ***
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5.SENZA MEMORIA
Sherlock e sua sorella escono
dall'edificio chiacchierando, mentre camminano un auto li investe...
l'investigatore appare morto perché il sangue esce dalla testa,
Jennifer lo guarda terrificata intanto qualcuno chiama un'ambulanza.
I paramedici mettono sulle barelle Sherlock e sua sorella
successivamente li caricano poi l'uomo guida fino all'ospedale.
Jennifer guarda il fratello piangendo. Arrivati i paramedici
scaricano l'uomo e la sorella poi li spingono nel pronto
soccorso.”Cosa gli è successo?”domanda un'infermiera
avvicinandosi alle barelle.”C'è stato un incidente, l'auto li ha
investiti... lui sanguina dalla testa...”spiega l'uomo poi se ne
vanno. Due donne li portano a fare delle radiografie, Sherlock è il
più grave infatti viene trasportato in neurologia per essere operato
e togliere l'ematoma vicino al cervello. L'operazione dura 11 ore! La
notizia che Sherlock è ricoverato arriva anche a John.
L'investigatore dopo essere stato operato viene portato in
traumatologia perché nel reparto di neurologia tutti i letti sono
occupati. Jennifer guarda suo fratello agitata. Mettono Sherlock sul
letto poi se ne vanno.”Per favore riprenditi presto. Willy ha
bisogno di te. Avrebbero dovuto investire me, io ho un braccio
rotto.”dice accendendo la luce notturna per osservare Sherlock,
sulla testa ha delle fasce. Telefona a John.”Sherlock! Sono le
24.30! Dove sei?! Perché mi fai sempre preoccupare?!”domanda
agitato ripensando alla frase del collega.”E' il suo telefono, io
ho un braccio rotto e lui credo sia in coma...”dice fissando suo
fratello piangendo mentre parla si alza dal letto per andare alla
macchinetta a prendere il tè.”E tu... hai solo un braccio
rotto?”arrabbiato spegne la chiamata. L'adolescente guarda
dalla finestra i neon accesi intanto beve. Finisce il tè e torna a
dormire.
Sogno di Jennifer.
Dormo e all'improvviso squilla il
telefono.”Suo fratello è morto. Mi dispiace.”dice l'uomo.
Spengo la chiamata, velocemente mi vesto poi esco in strada... le
persone che incontro puntano il dito incolpandomi della sua
morte.”Sherlock è morto per colpa tua! Vergognati!”vedo Sherlock
camminare sulle strisce pedonali e l'auto investirlo... resuscita per
essere ucciso ancora.”SHERLOCK! ATTENTO ALL'AUTO!”grido disperata
mentre corro John mi mette sul taxi legandomi al sedile. Guida fino
alla scogliera nella brughiera.”Dovevi morire tu non lui!”dice
uscendo dall'auto. Il veicolo essendo acceso cade e la caduta non
termina mai.
Si sveglia ansimando e guarda suo
fratello, con i sensi di colpa che la tormentano controlla l'ora sul
telefono: sono le 03.45; non avendo più sonno legge degli articoli
sulle piante.”Jenni...fer... perché sei vestita... così? E'...
marzo... ci... siamo ubriacati ieri?”chiede confuso toccando la
fronte fasciata, sentendolo parlare corre ad abbracciarlo... non le
interessa se ha dimenticato 3 anni della loro vita.”E' luglio e
siamo nel 2016. Hai un figlio di 4 anni: Willy. Vivo con voi per
aiutarti...”suo fratello interrompe Jennifer contrariato.”Hai
sempre voglia di scherzare... io non ho figli...”dice guardandola
spazientito l'adolescente intanto che suona il campanello. Arriva un
infermiere assonnato.”Mio fratello è sveglio! Non ci credo! Ditelo
al medico!”ordina allegra all'uomo.”Signor Holmes quando arriverà
il medico lo informerò che è sveglio ora dormi.”è rassicurante
infatti Sherlock sembra più calmo poi l'infermiere se ne va. Alle
07.30 arriva John che lo saluta baciandolo.”Ho parlato con il
medico tra una settimana andrai in un centro di riabilitazione, hai
perso solo 3 anni della tua vita.”spiega competente non avendolo
mai visto lavorare ne restano piacevolmente stupiti.”Cosa fai?! Io
non ti amo! Allontanati da me! Idiota!”protesta arrabbiato
respingendolo, il medico allora dalla tasca del pantalone prende una
foto che raffigura: John, Sherlock, Jennifer e Willy neonato.”Questo
è nostro figlio. Quando siamo andati a prenderlo aveva 1
anno.”spiega dolce all'amante indicando loro figlio. Un'infermiera
mette sui tavolini girevoli dei feriti i vassoi della colazione e se
ne va. John scarta la brioche poi imbocca l'uomo. Jennifer mentre
inzuppa i biscotti nel latte li guarda felice. John lo ama molto e
farebbe qualsiasi cosa per lui.
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