Sherlock e la cannabis

di hola1994
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** VITA PERFETTA ***
Capitolo 2: *** DIVERTIMENTO ***
Capitolo 3: *** L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY ***
Capitolo 4: *** INDUSTRIA ***
Capitolo 5: *** SENZA MEMORIA ***



Capitolo 1
*** VITA PERFETTA ***


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1.VITA PERFETTA

E' mattina. Londra inizia a svegliarsi. Jennifer Holmes vive con suo fratello Sherlock e il coinquilino John Watson; i due uomini essendo gay hanno adottato un figlio: Willy. L'appartamento è al 221 di Baker Street. Jennifer ha 23 anni. Studia botanica. Ha i capelli neri, verdi, lunghi, lisci e gli occhi blu. Si alza dal letto; va verso l'armadio, lo apre per decidere cosa mettere in quel giorno di luglio estremamente caldo. Indossa una maglia arancione lunga fino alla pancia, scarpe grigie e jeans. Va in cucina, trova Willy sulla sedia con i braccioli per evitare che cada... cerca di mangiare dal piatto con le dita, inutilmente perché l'omogeneizzato essendo liquido scivola.”Cosa fai qui tutto solo? Pasticcione! I papà dove sono? Aspetta ti aiuto!”dice al npote gentile mentre lo imbocca, intanto beve del tè freddo e mangia una pesca.”Papà Sherlock dorme! È stato sveglio tutta notte perché aveva caldo...”spiega divertito. Sherlock fa l'investigatore privato, quando la polizia non riesce a risolvere un caso gli chiedono aiuto! Sono proprio fortunata! Vivo con mio fratello a cui darei la mia vita se me lo chiedesse; ho tanti amici e studio quello che voglio: botanica! Cosa c'è di meglio? Nulla! Pensa guardando innamorata quel dolce bambino con gli occhi neri.”Ora ti sistemo! Non far disperare papà! Ok? Al mio ritorno dovrete essere ancora vivi!”ordina scherzosa dandogli l'ultima cucchiaiata, mette il piatto nella lavastoviglie; dopodiché prende Willy in braccio e lo porta nella sua stanza per vestirlo... appoggia suo nipote sul pavimento; prende i vestiti dal cassettone blu. Lui osserva quelle azioni affascinato. Gli mette un completo giallo poi lo riporta in sala. Saluta Willy! Esce in strada, sul marciapiede davanti alla panetteria incontra la Signora Hudson: è stata lei ad affittare l'appartamento a Sherlock.”Buongiorno! Cara... ma sei sempre di fretta! Ah! Questi giovani che corrono sempre!”dice affettuosa all'adolescente; non avendo famiglia tratta Sherlock e John da figli invece considera Jennifer sua nipote.”Buongiorno a te! Signora Hudson vuoi che ti accompagni da qualche parte? Sono libera...”

Sei gentile... magari i tuoi fratelli fossero come te! Certo! Andiamo!”dice entusiasta. Jennifer oltre a Sherlock ha un altro fratello: Mycroft. La donna elenca tutti i posti in cui deve andare: prima tappa... supermercato! Le due amiche salgono su uno di quei tipici autobus Inglesi rossi a due piani! Spingono lo zaino della spesa vicino alla poltrona. Siedono sui sedili rilassate.”Oggi fa più caldo di ieri... meno male che qui c'è l'aria condizionata accesa! Alle 09.30 ci sono già 32 gradi!”annuncia sbalordita controllando i gradi sul telefono.

Come sta Willy? Vorrei vederlo più spesso... siete riusciti a fargli smettere di mangiare omogeneizzati durante la colazione? Ha 4 anni!”

Bene. John cerca di convincerlo anche se lui protesta sempre!”
“Qual è l'ultima volta che hai visto Mycroft? Sei mesi fa...”domanda dispiaciuta, vedere quei tre fratelli odiarsi le dispiace perché in fondo sono una famiglia... come Sherlock anche Jennifer detesta parlare di Mycroft.”In questo assomiglio a Sherlock! Non voglio vedere quell'idiota!”risponde infastidita.

Oggi pomeriggio vieni con Willy da me? Vi aspetto!”arrivati alla fermata le due amiche scendono dall'autobus; appena si apre la porta automatica vengono travolte da una folata di aria calda; per trovare refrigerio svelte entrano nel supermercato... l'aria là è gelida; rabbrividiscono. Squilla il telefono. L'adolescente risponde allegra.”Jenni sono Daniel! Stasera vuoi venire al nostro bar con me e Diane? Saremo là alle 21.00!”domanda l'amico euforico. Jennifer conosce Daniel ad una mostra di arte moderna... i due spesso vengono scambiati per innamorati anche se in realtà non lo sono.”SI'. DAI! VOGLIO CANTARE AL KARAOKE E BALLARE FINCHE' NON CHIUDE IL BAR!”grida festosa, i clienti che passano con il carrello sono infastiditi perché lei è ferma in mezzo alla corsia dei surgelati. Spegne la chiamata. Infila il telefono in tasca.”Stasera divertiti con i tuoi amichetti! Se bevete non guidate!”l'avverte la donna seria mentre trascina lo zaino della spesa; viene rassicurata dall'amica che non farebbe mai una cosa così stupida! Chiacchierano. Finiti i giri tornano a casa e pranzano perché sono già le 13.00. Questa è la vita di Jennifer.

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Capitolo 2
*** DIVERTIMENTO ***


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2.DIVERTIMENTO!
Sherlock suona il violino. È l'unico momento in cui suo figlio resta immobile ad ascoltare quella dolce melodia! Willy per essere stato adottato assomiglia molto a Sherlock. Sono nella sala con la carta da parati verde, bianca e nera. Willy siede sul divano accanto a lui. Sherlock è un uomo alto, con i capelli ricci, corti e neri. Jennifer sa che quando suo fratello suona non vuole essere disturbato ma ci prova comunque.”SHERLOCK! COSA FAI? VIENI A MANGIARE O NO?”grida dalla cucina.

NO... PAPA' SHERLOCK SUONA IL VIOINO! RETO CON LUI!”la zia va da loro poi porta suo nipote in cucina per mangiare.”John... è ancora al lavoro? Sono le 14.00!”domanda alla Signora Hudson l'adolescente mentre taglia una bistecca impanata.”Sì. Mi ha scritto un messaggio alle 12.00. Signora Hudson sei uscita con mia sorella, eravate al supermercato.”dice l'uomo cogliendole di sorpresa; Sherlock in pochi minuti capisce cosa hai fatto o dove sei stato... viene chiamata Scienza Della Deduzione! L'amica sussulta sulla sedia, sa che lui fa così ma non riesce ad abituarsi.”Sherlock! Un giorno mi farai morire di paura! Perché non ti fai sentire quando arrivi?”
“Se volessi uccidervi mi impegnerei di più...”l'adolescente lo interrompe, è lei che cerca di aiutare Sherlock a controllarsi.”Sherlock! Smettila! Non fare l'insensibile! Sei troppo intelligente! Ricorda il nostro accordo...”la Signora Hudson non vuole sapere del loro accordo.

Ricordo di Sherlock.

Io sono all'università. Studio criminologia. Non riesco a scordare quel giorno. È pomeriggio e le lezioni sono terminate. Giro per i corridoi del cortile rilassato, amo stare solo. Come può la gente amare gli altri? Le emozioni sono inutili! Sento una voce sgradita alle mie spalle.”Sherlock... vieni... voglio darti un regalo! Ti piacerà!”
“No. Jason non vuoi regalarmi nulla, ma rinchiudermi da qualche parte!”dico freddo. Lui vuole rinchiudermi. Jason Corley è un bullo con i capelli castani e gli occhi grigi. Cerca di trascinarmi ma io lo picchio... inutilmente... perché tanto mi rinchiude in un armadio.”Arrivederci! Sherlock... dormi bene nel tuo armadio...”sento la voce di Mycroft.

Libera mio fratello o te ne pentirai...”ordina minaccioso.

Cosa può fare uno che studia scienze politiche? Dimmi!”domanda divertito, gli tira un pugno facendolo svenire sul pavimento poi apre l'anta dell'armadio. Esco, nel frattempo Jason rinviene. Un bidello ci vede e veniamo portati dal preside. L'ufficio è spazioso, con una grossa libreria, sul tavolo ci sono pile di fogli. Sie diamo sulle poltrone.”Si stavano picchiando. Lui era svenuto.”spiega indicando Jason.

Mycroft! Mi stupisco di voi, perché l'avete colpito? Siete stato provocato?”domanda lui senza parole.

Si. Lui ha rinchiuso mio fratello in un armadio! Non è la prima volta!”

Ok... bene... Holmes potete andare, Corley... tu... resti.”usciamo dall'università ed in metro incontriamo Jennifer.”Sherlock! Cosa succede? Sei più silenzioso del solito!”domanda agitata mentre siede sul sedile con me, nostro fratello si tiene al palo di metallo.”Nulla. Solite cose: mi hanno rinchiuso in un armadio e Mycroft ha rischiato di essere sospeso.”mia sorella mi fissa preoccupata.

Ti aiuterò io a controllare e far uscire le tue emozioni!”
“Ricorda... Sherlock... le emozioni non fanno per noi! Usa la logica.”dice Mycroft.
Sherlock perso nei ricordi non si accorge che sono le 18.40. John aiuta l'adolescente a scegliere i vestiti divertendosi! Sono nella stanza di Jennifer.”Questo vestito argentato ti sta meglio! Perché non lo provi?”domanda lui mentre dall'armadio prende il vestito; l'amica lo indossa dubbiosa, John la guarda un po' poi annuisce soddisfatto. È l'ora dei capelli, fa una coda; per scegliere quali sandali abbinare ci mettono 40 minuti! John aspetta che scelga, dopo vari tentativi opta per quelli bianchi. È ora di andare perciò saluta poi scende in strada, sale sull'autobus accaldata e va nel bar.

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Capitolo 3
*** L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY ***


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3.L'OMICIDIO DI MARCK CORLEY
E' sera mentre Jennifer si diverte con gli amici al bar; Sherlock guarda uno stupido quiz televisivo, ama far vedere all'amante che sa tutte le risposte (quelle che lui ritiene importanti)! Quando ci sono questi programmi l'uomo siede sulla poltrona rannicchiato a fissare lo schermo della TV! È vietato distarlo! John rimpiange quando Sherlock non conosceva i programmi spazzatura. Willy dorme sul divano con la Signora Hudson. Essendo le 21.30 non hanno voglia di cucinare perciò i due amanti vanno da Angelo; quello è il ristorante del loro primo appuntamento. Entrano. È un posto semplice ma accogliente: ha il muro bianco, pavimento di mattonella arancione, candele, vetrate enormi, lunghi divani grigi e tavolini quadrati con su delle tovaglie a quadretti piccoli. Siedono al solito posto davanti alla finestra. Appena li vede Angelo corre da loro festoso.”Cosa vi porta nel mio ristorante? È una sera stupenda...”domanda mentre scrive le ordinazioni sul quadernetto verde... Sherlock sorride.”Ho fatto tardi. Gli studi medici chiudono quasi sempre in ritardo... le malattie non conoscono orario.”spiega John prendendo dal cestino sul tavolo dei grissini. Dopo essere stato in Afghanistan a combattere ora fa il medico. Affamato sgranocchia un grissino, è al rosmarino.”Sei fortunato... John... quello è l'ultimo sacchetto dei tuoi grissini preferiti!”dice l'uomo appoggiando sul tavolo una bottiglia di acqua fredda e del vino, poi accende due candele. Va in cucina a dare l'ordinazione.”Per avere un figlio piccolo ce la stiamo cavando!”
“Sì... ma... è più eccitante fare l'investigatore! Cioè... cercare morti, indizi e dire alla polizia che sono stupidi!”esclama Sherlock eccitato, l'amante lo guarda contrariato; Angelo ritorna con i piatti ordinati, li mette sul tavolo e se ne ritorna al bancone.”Sherlock! Da quando conosci quei programmi spazzatura sei isterico... perché ti piacciono?”
“Sei tu che me li hai fatti conoscere! Non scrivere più dei nostri casi sul tuo blog!”cenano divertendosi poi ritornano a casa; stanchi ma felici, Jennifer al pub ascolta i musicisti suonare il jazz.”Ehi! Diane... cosa ne dici di questo gruppo che suona?”domanda Daniel portandola sulla pista da ballo, quella non è convinta di farlo infatti al suo posto manda l'amica.”Balla con Jenny! Io vi guardo da qui... siete bravissimi!”dice fischiando. Diane ha 23 anni, gli occhi grigi e i capelli biondi. Studia arte con Daniel. Lui invece ha 24 anni, gli occhi neri e i capelli rossi. Ballano finché il bar non chiude alle 02.30.”Ci vediamo! Buonanotte... grazie per la bella serata!”dicono gli amici festosi all'adolescente davanti il portone della casa di Sherlock. Jennifer entra in casa poi si stende sul divano distrutta. Sherlock la mattina dopo va da lei. Siede sulla poltrona poi tranquillo accende la TV sul telegiornale mattutino. Legge sul video:
MARCK CORLEY IL PROPRIETARIO DELLA FABBRICA EPC (ENERGIA PULITA CANNABIS) VIENE TROVATO MORTO QUESTA NOTTE ALLE 03.45 NEL SUO UFFICIO. E' GIALLO! L'investigatore fissa quelle frasi allegro.”UN OMICIDIO CONTORTO! È UNA MATTINA STUPENDA! DEVO CHIAMARE LESTRADE!”grida Sherlock eccitato prendendo il telefono sul tavolino basso vicino a lui, mentre telefona sua sorella si sveglia.”Cosa fai con quel telefono?! È presto... nessuno ti risponde... Sherlock!”domanda l'adolescente assonata. Greg Lestrade è l'amico che lavora a Scotland Yard.“Lestrade! Voglio partecipare alle indagini! Dove devo venire?”

Sono appena arrivato qui. Ti stavo aspettando, sapevo che avresti chiamato... sono Greg non Lestrade.”dice rassegnato l'amico. I due si conoscono da anni nonostante questo Sherlock chiama Greg Lestrade, perché non ricorda mai... o fa apposta... il suo nome! Jennifer ascolta curiosa.”Certo... Lestrade... Greg... allora vengo da te! Ci vediamo lì!”
“Ok. Verrai subito... credo... sì. Andiamo nella sua azienda a Trafalgar Square.”l'investigatore spegne la chiamata; cerca su Internet l'indirizzo dell'industria EPC dopodiché lo copia sul telefono. Va in camera per vestirsi, apre l'anta dell'armadio e prende dei vestiti a caso. Indossa maglia bianca, scarpe nere, giacca blu e jeans.”John! Svegliati! C'è stato un omicidio a Trafalgar Square! Vestiti e porta nostro figlio dalla Signora Hudson!”ordina al compagno andandosene di là. Jennifer e suo nipote sono già vestiti; l'unico ritardatario è John.

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Capitolo 4
*** INDUSTRIA ***


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4.INDUSTRIA

John sa quanto Sherlock si emozioni per un nuovo omicidio, quindi ora che è sveglio apre l'anta dell'armadio; prende dei vestiti a caso... indossa canottiera azzurra, pantaloni bianchi e scarpe marroni. Non voglio più lavorare in quello studio... cercherò di entrare al Guy's Hospital in traumatologia e renderò orgoglioso Sherlock. Pensa orgoglioso. Cammina fino al bagno poi pettina i capelli davanti allo specchio. Va di là. Jennifer lo aspetta emozionata sul divano.”Quando torniamo dovrai dividere la stanza con Willy, Nella tua camera Sherlock metterà i suoi attrezzi per gli esperimenti.”spiega John contento di non vedere più gli oggetti dell'investigatore sui mobili della cucina.”Allora?! Non voglio fare tardi! Siete pronti?!”domanda Sherlock impaziente mentre prende suo figlio per mano. I quattro giunti davanti alla porta della Signora Hudson bussano; dopo poco lei gli apre.”Potete lasciarlo qui. Ci divertiremo finché non tornate... Jenny... resti o vai con tuo fratello?”domanda curiosa intanto che Willy corre da lei gioioso.

Vado con lui! Voglio vedere come lavora! Non ho mai visto un morto dal vivo...”
“Jenny! Vedere un morto non è così bello! Vieni!”la rimprovera John, poiché lui era un soldato aveva visto tanti morti. Salutano ed escono in strada; quella mattina è buia perché sta per esserci il temporale. John chiama un taxi, quando l'auto si ferma salgono. Arrivati a Trafalgar Square scendono ed entrano nella fabbrica. Sherlock si avvicina al bancone della segreteria.”Devo vedere l'ispettore Lestrade. Dove lo trovo?”
“Mi ha detto del vostro arrivo... signor Holmes... è nell'ufficio di Marck al terzo piano.”spiega il segretario. I tre prendono l'ascensore, giunti su una donna mulatta li ferma.”Sherlock... continui a venire? Già... uno psicopatico come può divertirsi se non con i morti.”domanda infastidita dalla sua presenza.

Sally! Facci entrare, anche mia sorella. Perché siete tutti così stupidi? Sono un sociopatico iperattivo.”sentendoli litigare Greg va da loro.

Lasciali passare! Sherlock Holmes è un grande uomo, speriamo che diventi pure buono.”ordina lui accompagnandoli nell'ufficio di Marck; c'è un corpo steso sul pavimento, sotto ad esso il sangue macchia le piastrelle in marmo bianco. Jennifer sbianca invece John e suo fratello guardano il morto euforici.”USCITE! JOHN E MIA SORELLA RESTANO! DEVO PENSARE! ALLORA?!”ordina l'investigatore spazientito. Gli altri escono sconcertati. Jennifer scatta una foto al cadavere con il telefono; dopo svelta lo rinfila in tasca sorridendo all'investigatore... quando lei o suo fratello non vogliono far sentire a qualcuno che sono andati nello stesso posto è impossibile l'altro ci riesca. Jennifer si avvicina al fratello.”Fratello... ho fatto come mi hai chiesto!”sussurra. Sherlock corre nel corridoio poi lui e Greg prendono l'ascensore. Nell'ufficio John fissa perplesso Jennifer.”Vado in ospedale. Mi è arrivato un messaggio forse lavorerò là!”dice all'amica allegro. L'uomo prende un taxi; arrivato all'ospedale segue i cartelli fino al reparto di traumatologia, finito il colloquio viene assunto! Comincerà subito a lavorare! I colleghi lo salutano. Entra in una stanza: steso sul letto c'è un uomo con i capelli castani sui 30 – 35 anni, ha la gamba destra ingessata. Arriva il medico che lo segue.”Lui è Jason Corley. Da quando hanno ucciso suo padre non parla molto... anzi... mi chiamo Abbie Sinclair.”spiega lei dando una cartelletta a John.”Ho visto il telegiornale, è quello dell'industria EPC?”domanda curioso. Abbie annuisce. Essendo già ora di pranzo salutano Jason e vanno a mangiare in mensa.”Perché ti sei iscritto a medicina?”
“John! Cosa fai qui? Salutami Sherlock...”domanda Molly, è il medico che fa le autopsie. Ha capelli biondi e occhi castani.”Vi lascio parlare. Ci vediamo dopo!”dice Abbie al collega, poi se ne va.”Lavoro qui in traumatologia, sai... per la storia dello sparo e poi qualcuno deve portare a casa i soldi!”spiega l'amico.

Voi due aiutate nelle indagini di Marck Corley? Tra un mese doveva fare un annuncio, ma non so quale.”finiscono di pranzare discutono allegri, poi si separano lei va all'obitorio a prendere un morto da sezionare; John invece al reparto... vuole far parlare Jason per sapere chi potrebbe aver ucciso suo padre.

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Capitolo 5
*** SENZA MEMORIA ***


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5.SENZA MEMORIA

Sherlock e sua sorella escono dall'edificio chiacchierando, mentre camminano un auto li investe... l'investigatore appare morto perché il sangue esce dalla testa, Jennifer lo guarda terrificata intanto qualcuno chiama un'ambulanza. I paramedici mettono sulle barelle Sherlock e sua sorella successivamente li caricano poi l'uomo guida fino all'ospedale. Jennifer guarda il fratello piangendo. Arrivati i paramedici scaricano l'uomo e la sorella poi li spingono nel pronto soccorso.”Cosa gli è successo?”domanda un'infermiera avvicinandosi alle barelle.”C'è stato un incidente, l'auto li ha investiti... lui sanguina dalla testa...”spiega l'uomo poi se ne vanno. Due donne li portano a fare delle radiografie, Sherlock è il più grave infatti viene trasportato in neurologia per essere operato e togliere l'ematoma vicino al cervello. L'operazione dura 11 ore! La notizia che Sherlock è ricoverato arriva anche a John. L'investigatore dopo essere stato operato viene portato in traumatologia perché nel reparto di neurologia tutti i letti sono occupati. Jennifer guarda suo fratello agitata. Mettono Sherlock sul letto poi se ne vanno.”Per favore riprenditi presto. Willy ha bisogno di te. Avrebbero dovuto investire me, io ho un braccio rotto.”dice accendendo la luce notturna per osservare Sherlock, sulla testa ha delle fasce. Telefona a John.”Sherlock! Sono le 24.30! Dove sei?! Perché mi fai sempre preoccupare?!”domanda agitato ripensando alla frase del collega.”E' il suo telefono, io ho un braccio rotto e lui credo sia in coma...”dice fissando suo fratello piangendo mentre parla si alza dal letto per andare alla macchinetta a prendere il tè.”E tu... hai solo un braccio rotto?”arrabbiato spegne la chiamata. L'adolescente guarda dalla finestra i neon accesi intanto beve. Finisce il tè e torna a dormire.

Sogno di Jennifer.

Dormo e all'improvviso squilla il telefono.”Suo fratello è morto. Mi dispiace.”dice l'uomo. Spengo la chiamata, velocemente mi vesto poi esco in strada... le persone che incontro puntano il dito incolpandomi della sua morte.”Sherlock è morto per colpa tua! Vergognati!”vedo Sherlock camminare sulle strisce pedonali e l'auto investirlo... resuscita per essere ucciso ancora.”SHERLOCK! ATTENTO ALL'AUTO!”grido disperata mentre corro John mi mette sul taxi legandomi al sedile. Guida fino alla scogliera nella brughiera.”Dovevi morire tu non lui!”dice uscendo dall'auto. Il veicolo essendo acceso cade e la caduta non termina mai.

Si sveglia ansimando e guarda suo fratello, con i sensi di colpa che la tormentano controlla l'ora sul telefono: sono le 03.45; non avendo più sonno legge degli articoli sulle piante.”Jenni...fer... perché sei vestita... così? E'... marzo... ci... siamo ubriacati ieri?”chiede confuso toccando la fronte fasciata, sentendolo parlare corre ad abbracciarlo... non le interessa se ha dimenticato 3 anni della loro vita.”E' luglio e siamo nel 2016. Hai un figlio di 4 anni: Willy. Vivo con voi per aiutarti...”suo fratello interrompe Jennifer contrariato.”Hai sempre voglia di scherzare... io non ho figli...”dice guardandola spazientito l'adolescente intanto che suona il campanello. Arriva un infermiere assonnato.”Mio fratello è sveglio! Non ci credo! Ditelo al medico!”ordina allegra all'uomo.”Signor Holmes quando arriverà il medico lo informerò che è sveglio ora dormi.”è rassicurante infatti Sherlock sembra più calmo poi l'infermiere se ne va. Alle 07.30 arriva John che lo saluta baciandolo.”Ho parlato con il medico tra una settimana andrai in un centro di riabilitazione, hai perso solo 3 anni della tua vita.”spiega competente non avendolo mai visto lavorare ne restano piacevolmente stupiti.”Cosa fai?! Io non ti amo! Allontanati da me! Idiota!”protesta arrabbiato respingendolo, il medico allora dalla tasca del pantalone prende una foto che raffigura: John, Sherlock, Jennifer e Willy neonato.”Questo è nostro figlio. Quando siamo andati a prenderlo aveva 1 anno.”spiega dolce all'amante indicando loro figlio. Un'infermiera mette sui tavolini girevoli dei feriti i vassoi della colazione e se ne va. John scarta la brioche poi imbocca l'uomo. Jennifer mentre inzuppa i biscotti nel latte li guarda felice. John lo ama molto e farebbe qualsiasi cosa per lui.

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