Find The Truth [Storia abbandonata]

di That guy of the web
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The Show Begins ***
Capitolo 3: *** Unire Le Forze ***
Capitolo 4: *** Trame e menzogne ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Era una notte buia e tenebrosa, tutto era avvolto nell’oscurità tranne piccoli spazi illuminati dalla maestosa luna piena che dominava il cielo. Tutto taceva per una piccola strada di periferia al limitare di una foresta… ma poi s’inizarono a sentire dei suoni; una ragazza stava correndo, all’improvviso si sentirono dei rumori metallici come se qualcosa fatto di metallo stava correndo… e non su due piedi, la ragazza estrasse una pistola e iniziò a sparare nella direzione dalla quale provenivano i suoni; un getto di fuoco provenì dal buio e per poco non colpì la ragazza che lo schivò a pelo e subito iniziò a correre tra gli alberi sperando di seminare il suo inseguitore.
“Non scappare…stai solo rimandando l’inevitabile”
Dopo pochi secondi la ragazza si ritrovò sulla riva di un lago nel bel mezzo del bosco, purtroppo mentre correva, non vide una piccola buca nel terreno, inevitabilmente ci mise il piede e cadde a terra.
“Hai finito con questo gioco?”
La ragazza si voltò verso la voce trovandosi davanti la creatura che la stava cacciando, era ad un centimetro da lei; ormai senza speranze si mise la pistola in bocca, e con le lacrime che le scendevano dal viso, premette il grilletto… ma con suo grande sgomento nulla accadde.
“Sembra che hai sprecato un colpo di troppo prima…”
La creatura afferrò la ragazza per il collo, la sollevò dal suolo e lentamente si incammino verso il lago. La ragazza intanto pregava in ogni modo il suo aggressore.
“Ti prego! Non dirò nulla di voi animatronic! Ti  prego! Mi dispiace! Ti darò tutto ciò che vuoi!”
“Non ti preoccupare… non c’è ragione di temere la morte…”
“No! Possiamo ragionare che ne dici? Ti do la mia parola! Non lo rivelerò a nessuno!”
“Credi davvero che ti lascerò andare via? ahahahah”
“Aspet”
La ragazza non potè finire la frase che la creautura la buttò in acqua e con un piede le tenne la testa sommersa nelle scure acque del lago, lei si dimenò più che poteva ma non aveva la forza per spostare l’aggressore e inevitabilmente smise di muoversi...
 
 Era una normale e piacevole giornata d’estate nella piccola cittadina di Iron Lake; una ragazza si trovava di fronte ad un edificio nella periferia della città, l’edificio aveva una pianta rettangolare costruita su due piani, aveva un piuttosto grande parcheggio davanti ed invece alle sue spalle si estendeva una grande foresta con un grande lago nel suo centro, lago che dava il nome alla città.
La ragazza si chiamava Sara Tillob, una normale ragazza di diciannove anni, lunghi capelli biondi racchiusi in una coda ed occhi verdi. Lentamente entrò nell’edificio, diversi bambini correvano di qua e di là urlando dalla felicità; vide uno degli impiegati e li chiese dove trovare il direttore, l’uomo le indico un ufficio lì vicino. Appena arrivata trovò la porta aperta e vi entrò.
“Scusi…stavo cercando il direttore del posto…”
Nella stanza vi era solo un ragazzo biondo sui vent’anni che sedeva su una grande poltrona. Senti una sensazione strana appena entrò ma non ci fece caso, credendo che dipendeva dall’aspetto dell’altra persona;  tutta arancione, inguardabile secondo lei, aperta che permetteva di vedere una camicia azzura sotto di essa; il ragazzo stava giocando con una tuba celeste.
“Bhe… l’hai trovato signorina, Jack Afton, piacere di fare la sua conoscenza, lei deve essere Sara Tillob, la stavamo aspettando, la prego si sieda”
“Allora… mi dica … per quale motivo una bella ragazza come lei ha deciso di accettare l’offerta di guardia notturna?”
“.…ecco… da bambina andavo alla Freddy’s Fazbear Pizzeria vicino casa e mi divertivo un sacco e dopo che ho visto l’articolo sul giornale, ho pensato perché no?” Disse arrosendo per il complimento.
“Va bene, lei è assunta”
“Grazie ancora”
“Di nulla … solo dammi del tu; in fondo siamo nella stessa situazione”
“Cosa intende…volevo dire intendi, scusa ?”
“Mio zio mi ha dato il controllo di questo stabilimento solo ieri, quindi so come ci si sente quando si inizia u nuovo lavoro; comunque vieni che ti faccio fare il giretto panoramico”
 
La ragazza seguì Jack fuori dall’ufficio nelle diverse stanze.
“Bene, lì c’è una stanza dove il personale può rilassarsi, ci dovrebbe essere un frigobar ma trovarlo pieno è un miracolo; questo è lo stage01, e lì sul palco ci sono i primi tre animatronic: White Rabbit, quel coniglio bianco dagli occhi azzurri; Tangle, quella volpe bianca e verde con rossetto,  uncino ed altro viola; dulcis in fundo Redbear l’orsa rossa da gli occhi arancioni e niente poco di meno che mascotte del locale. Di solito si esisbiscono cantando,ballando oppure insegnano ai bambini come giocare ai diversi arcade disseminati per tutta la struttura o consegnano il cibo preparato in cucina, è quella stanza là proprio vicino all’entrata”
“Credevo che gli orsi erano tutti maschi?”
“Il genere dei personaggi è molto complicato e a volte l’aspetto può trarre in inganno, comunque la nostra Redbear è femmina; passiamo alla prossima stanza, stage02, qui abbiamo loro due: Dee Dee la piccola pescatrice che intrattiene i  bambini con quei classici giochi del braccio meccanico e dona i peluche;  poi c’è Ballboy… lancia le sue tre palline in aria e per qualche oscuro motivo che ignoro i bambini ne sono ipnotizzati; in teoria qui doveva esserci anche un altro personaggio … ma a causa di un’incidente è stato spostato nella parts and service room insieme a qualche endoscheletro di ricambio”
“La parts and service room?”
“Si trova proprio là vicino alle scale, non devi preoccuparti, il tuo lavoro non ha nulla a che fare con quella stanza”
Sara vide che le scale erano sbarrate da diversi cartelli con scritto “Vietato Passare”
“Cosa c’è al piano di sopra?”
“Nulla… stiamo progettando di usare il secondo piano come un nuovo stage ma i lavori incominceranno l’estate prossima e quindi per ora lo usiamo come archivio di alcuni dati; spero di esserti stato utile”
“Sì, grazie, a che ora devo essere qui?”
“Vieni quando vuoi, basta che a mezzanotte in punto sei nel tuo ufficio anche se credo che solo per stassera tu venga trenta,venti minuti prima, così ti spiego per bene tutta l’attrezzatura…ora scusa ma devo mettere in ordine il mio nuovo ufficio… oh già me ne stavo per scordare …la procedura standard, immancabile secondo me; benvenuta al tuo nuovo lavoro estivo qui al Redbear’s Plays and Eat! … o RPaE se preferisci”
 
Ed ecco il primo capitolo di una storia che avevo in mente, in realtà doveva essere una oneshot speciale per Halloween … ma mi sono fatto prendere la mano ed ora ne ho fatto una storia come si deve, ho messo un easter egg nella storia … se lo trovate avete già indovinato uno dei colpi di scena che avrà questa storia…chissà se riuscite a trovarloxD
Recensite,commentate,criticate, ci vediamo alla prossima, see you on the flipside ;)

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Capitolo 2
*** The Show Begins ***


Cap 1 The Show Begins
“Sara, andrò in un altro paese per un’indagine, non combinare guai mentre sono via ok?”
“Signorina Tillob, ieri notte il corpo di sua sorella è stato trovato privo di vita nel suo appartamento nella cittadina di Iron Lake”
“Sara! Aiuto… bzzzzzz”
“Sembra che mentre tornava a casa sua è stata assalita dal suo assassino con un coltello, a quanto pare è stata torturata e poi uccisa”
“Ha idea di chi possa essere stato?”
“Sara, come stai? Qui va tutto bene, sono appena arrivata e per iniziare le indagine sul Redbear’s Plays and Eat, richiamami appena puoi”
“Mi dispace signorina… le indagini sono state inconcludenti, non possiamo fare più nulla”

Sara si sveglio di soprassalto, il suo respiro era molto veloce ma dopo pochi secondi si regolarizzò.
“Ancora quel sogno…quelle voci, Laura… troverò il colpevole, fosse l’ultima cosa che faccio”
All’improvviso suonò la sveglia.
“Devo essere al lavoro tra un’ora! Fortuna che questo appartamento è vicino”
La ragazza arrivò di fronte al RPaE, davanti all’entrata c’era Jack, sempre vestito allo stesso modo.
“Bene eccoti, seguimi che ti mostro tutto”
La ragazza lo segui nella struttura fino ad arrivare ad una piccola stanza dove c’era una scrivania sulla quale erano appoggiate diverse cose: sei piccoli monitor, un ventilatore, un’action figure di Redbear ed una specie di strana radio.
“Bene, i comandi sono semplici, nello schermo ci sono le telecamere, puoi cambiarle usando questo telecomando; c’è il ventilatore nel caso tu abbia caldo; una statuina di Redbear con naso che suona se lo schiacci come antistress e per ultimo ma non meno importante quell’emettitore di ultrasuoni”
“A cosa mi serve un emettitore di ultrasuoni?”
“Te lo spiego dopo, prima che me lo scordi, uno dei cassetti della scrivania è pieno di torce elettriche, quelle insieme all’emetittore sono essenziali. Non possiamo spengere i robot,perché questo formatterebbe tutta la loro memoria e rifarle costa più che due robot nuovi, perciò è necessario tenerli accesi e quindi è molto probabile che vaghino per il locale durante la notte; di solito Dee Dee e White Rabbit sono i primi … se ti danno fastidio basta che punti la torcia contro il coniglio e che attivi gli ultrasuoni per l’altra, dopo poco se ne andranno, per stassera ti ho detto tutto ciò che devi sapere; questa è la tua uniforme ufficiale, c’è un camerino proprio qui davanti. Ci vediamo domani alle sei, buona fortuna!”

Jack diede alla ragazza un uniforme viola con un grande distintivo dorato e si avviò verso l’uscita.
Dopo essersi cambiata, tornò nella sala della guardia e controllò ogni telecamera.
“Bene, sembra che se ne sia andato, ora posso vedere se trovo qualcosa tra i dati al piano di sopra”
Sara uscì dalla stanza ed arrivò nel corridoio principale, proprio davanti alle scale quando sentì un rumore come se qualcuno stesse ridendo, si girò e vide Dee Dee che la fissava.
“Ah! Dee Dee… che ne dici di tornare sul tuo palco?”
“Ahahahahahahaha”
“Cosa c’è da ridere?”
La piccola bambina puntò la canna da pesca verso Sara che istintivamente si girò e si trovò a pochi centimetri dal naso di White Rabbit, ma non era il solito coniglio, i suoi occhi erano completamenti neri come se fossero cavi, ma in mezzo a quella oscurità brillavano due puntini luminosi d’argento; la ragazza sentì un brivido percorlerle tutto il corpo, presa dal panico finì per correre via verso l’ufficio.
“Do-ve pen-si di an-da-re?” Disse il coniglio con una voce glitchata mentre iniziò a inseguirla
Sara entrò di corsa nela piccola stanza e prese una delle tante torcie e la puntò subito dietro di sé, il fasciodi luce colpì il viso del coniglio che si coprì immediatamente il viso e piano piano incominciò ad indietreggiare.
“Non mi piacciono i conigli, fortuna che sembra davvero non sopportare la luce”
Poi senti dei passi metallici che rimbombavano, come se qualcuno camminasse all’interno di condotti e le saltò in mente una cosa, c’era un grande condotto di aereazione sopra la scrivania, un pannello cadde e dal buco iniziò a calare un filo con una ventosa all’estremità che non solo riuscì ad aprire il cassetto delle torce ma pure a rubare una torcia.
“Ahahahahahah”
“Trovi così divertente pescare delle torce! Dove diavolo poi l’hai presa quella canna? vediamo quanto ti diverti con questo”
La ragazza attivò l’emetittore di ultrasuoni, non appena si accese sentì qualcosa correre molto velocemente via nei condotti. Si girò subito e il coniglio bianco era dentro l’ufficio ma grazie ai suoi riflessi puntò nuovamente la torcia negli occhi e il robot insietreggiò fino alla parte buia del corridoio.
“Se questa sarà la mia nottata posso farcela”
Poi notò una cosa, l’emettitore andava a batterie ed era a meno del ventuno percento.
“Spero che quella bambina non sia così tanto ossessiva come questo coniglio”
Fù smentita un’attimo dopo che sentì altri passi nei condotti e la ventosa riscese dal buco.
“Come non detto”
Dopo alcune ore, l’emettitore era scarico e WB era sempre più aggressivo.
“Dai, vattene stupido coniglio!”
Sara si avvicinò alla scrivania per prendere un’ltra torcia quando vide che ne era rimasta solo una
“O no…”
All’improvviso Dee Dee scese dal condotto e con una velocità sorprendente, rubò l’ultima torcia e corse via per il corridoio mentre faceva la sua solita risata.
“Già la detesto”
Lentamente il coniglio bianco entrò nella stanza, senza più torcia ormai era impossibile da fermare e prese Sara per una gamba iniziandola a trascinare via; la ragazza urlava e cercava di agrapparsi ad ogni appiglio possibile come porte, tavoli o altro ma la forza dell’animatronic era troppo forte; erano davanti alla Parts and Service quando suonò un orologio, erano le sei in punto.
“…spe-ria-mo di ri-ve-der-ti an-che do-ma-ni… è sta-to u-no spas-so…ah-ah-ah-ah-ah” Disse il coniglio lasciando andare la presa e dirigendosi verso il suo stage.

Sara si appoggiò ad un muro lì vicino mentre cercava di far tornare il suo respiro regolare e di realizzare che era ancora viva, stette lì quello che per lei fù un’eternità finchè non arrivò qualcuno.
“Signorina Sara? Cosa sta facendo lì?”
La ragazza si volto di scatto trovandosi davanti Jack.
“I robot sono vivi! Hanno cercato di prendermi per farmi chissà cosa!”
“Dubito, questi robot non farebbero del male a dei bambini, non è nella loro programmazione, non è possibile”
“Ti dico che è la verità!”
“Vorrei crederti ma penso solo che tu sia semplicemente sotto stress per il nuovo lavoro e anche per il fatto che questo è il tuo primo turno notturno”
“Se non mi credi vai a vedere i nastri delle telecamere, quella laggù mi avrà sicuramente vista mentre venivo trascinata dal quel dannato coniglio bianco!”
“Calmati, vai a casa e fatti una bella dormita, se proprio insisti controllerò i video di sicurezza”
La ragazza fece un grande respiro e se ne andò diretta a casa sua. Un piccolo appartamento in un condomino affittato per diverse settimane; entrò in casa e si mise a riflettere; non poteva essersi immaginato tutto e sentiva dentro di se che qualunque cosa le fosse successa quella notte aveva a che fare con la scomparsa di sua sorella, lo sentiva e ne era certa. Per curiosità cercò su internet possibili trucchi o illusioni che potessero spiegare ciò che aveva visto, non era mai stata il tipo da credere nel paranormale e altre cose del genere e quindi vagò a lungo sul web senza trovare risposta.
Ma poi trovò un sito, nascosto nei meandri più oscuri di internet, chiamato “AAA, Animatronics Are Alive”

E la prima notte è andata, quante ne rimangono? Cosa succederà? Non ve lo dico xD Comunque dando sfogo alle mie mitiche abilità nel disegno(pari a zero), eccovi la piantina del piano terra del RPaE. Commentate e recensite pure, see you on the flipside ;)
A)Ufficio Guardia F)Stage 01
B)Ufficio Proprietario I)Party Room 1
R)Spogliatoio H)Party Room 2
C)Stanza Del Personale G)Stage 02
P)Bagni L)Parts And Service Room
E)Cucina O)Entrata
1-12 Telecamere N) Scale M) ??? :3
Mettere un’immagine è piu difficile di una versione in latino di Cicerone xD Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 3
*** Unire Le Forze ***


Cap2  Unire le forze

Sara aveva trovato uno strano sito chiamato AAA.
“Animatronic Are Alive...”
La ragazza iniziò a scorrere tra i vari post, molte foto ritraevano strane figure sfocate nei boschi, altre ritraevano dei normali animatronic del Fazbear’s franchise; poi notò una finestra dove venivano elencate tutte le categorie.
“Vediamo… Grand Canyon, Fazbear’s Fright, Circus Baby Pizza World, New Freddy fazbear Pizza, Triangolo delle Bermude? Ma che… aspetta…”
Presto notò na sezione dedicata al RPaE…
“Esistono solo due post… una foto del locale e …un messaggio?”
“Ascoltate, mi chiamo Dave Miller, ho condotto ricerche sulla pizzeria locale… forse ne ho trovato uno… un originale…un puppet master. Non ho prove per ora ma presto le avrò.”
All’improvviso suonò la sveglia del suo telefono.
“No! Non è possibile… sono davvero stata tutto il giorno su internet! O mio dio devo andare al lavoro subito!”

Sara uscì di corsa e si diresse al lavoro.
Una volta lì trovò davanti al locale Jack; sempre vestito allo stesso modo, tuta arancione, tuba azzurra in testa che copriva i suoi capelli biondi che arrivavano alla nuca.
“Buona sera Sara”
“Jack, ti prego dimmi che hai visto i robot nelle registrazioni”
“Mi dispiace ma ho riguardato ogni nastro tre volte, niente di anomalo se non Dee Dee che si muoveva per la sua stanza tutto il tempo, nulla di anormale, i suoi ingranaggi non possono stare troppo tempo fermi”
“Cosa! Devo vederli!”
“Me lo aspettavo, domattina te li porto; tu piuttosto… sembri stanca, hai riposato?”
“S..sì,non ti preoccupare, comuque non ti sto mentendo… sono sicura di quello che ho visto e non sono l’unica, cerca un sito chiamato AAA”
“Va bene, se è così importante per te darò un’occhiata”
“Grazie”
“Di nulla, è un piacere far felice una bella ragazza ”
Jack se ne andò lasciando  Sara da sola completamente rossa in faccia. Dopo un grande respiro entrò nel locale.
Era appena scattata la mezzanotte, Questa volta Sara si era preparata, aveva portato con se una borsa dove aveva messo tutte le torcie nuove che Jack le aveva fornito per quella notte, aveva versato dell’acqua saponata nel corridoio verso l’ufficio; era al sicuro ma non aveva previsto una cosa… il sonno.
“No! Devo resistere… Devo stare sveglia… perché non ho dormito oggi! Bene, ora inizio anche a parlare da sola”
Inevitabilmente si assopì.

Il sogno era strano, lei era lì nel buio più totale e non solo era consapevole di essere in un sogno ma sentiva uno sguardo fisso su di lei.
Dall’ombra si formò una figura… era la sorella…
“Sara…perché mi hai lasciato morire?”
“Io, io non volevo, non avrei mai voluto, mi dispiace! Avrei dovuto venire con te… perdonami!”
Sara iniziò a piangere a causa dei ricordi e all’improvviso una voce inziò a parlare,  sembrava una voce maschile.
“Così tanta bellezza… così tanto dolore… “
In un attimo la figura della sorella sparì e l’intero mondo inizò a mutare, subito si ritrovò in quella che sembrava una festa, una festa proprio al RPaE, gli animatronic interagivano con i bambini, tutti erano felici, la felicità era così contagiosa da rallegrarla subito; poi vide una cosa con la coda dell’occhio, un’animatronic diverso da tutti quelli che aveva visto, più grande, più arancione.
Purtroppo non ebbe tempo di vederlo meglio, il sogno si interrupe e Sara si sveglio solo per trovarsi davanti Tangle.
“Non si dor-me in ser-vi-zio ma-ri-na-ia!”
La volpe prese Sara e la trascinò nel condotto dal quale agiva Dee Dee, era grande il necessario per permettere alla volpe di passare e trascinare qualcuno non troppo robusto come lei.
“Ti prego lasciami andare!, Non ti ho fatto nulla!”
Ma la volpe non sentiva, l’aveva portata nel corridoio principale.
“Stupida volpe che va in giro in mutande!”
La volpe si fermò di scatto, prese la ragazza per il collo e la portò davanti ai suoi occhi.
“Mu-tan-d … o al diavolo la scenetta! Come osi dire che indosso mutande! Credi sia una volpe di facili costumi! E’ una maledetta gonna!”
Presa dalla furia la volpe la scaraventò contro un muro, il colpo mandò al tappeto Sara, l’ultima cosa che vide era Tangle che sembrava dispiaciuta e spaventata da qualcos’altro che era nel corridoio e che si avvicinava sempre di più, poi sentì dei tonfi metallici, come dei passi; infine perse i sensi.

Lentamente Sara aprì gli occhi, era nell’ufficio ma non era sola, con lei c’era Jack.
“Jack? Cosa fai qui?”
“Ho controllato quel sito, e devo dire che mi ha inquietato non poco, sono corso qui per vedere se avevi bisogno d’aiuto, ti ho trovata nel tuo ufficio addormentata e mi hai fatto prendere un colpo, credevo che eri morta”
“Cosa? Ma … Ero stata presa dalla volpe… “
“Forse lo hai solo sognato… stassera Tangle è attiva ma non è mai andata oltre la cucina, Dee Dee sembra essersi calmata ma il vecchio White Rabbit è scatenato, fortuna che ogni tanto scivola su quell’acqua saponata per terra. Non temere, in due possiamo farcela, controlla le telecamere mentre io uso le torce per controllare il coniglio”
“Ok, grazie per essere venuto”
“Non ti preoccupare, se vuoi sdebitarti che ne dici di un bel pranzo o cena  insieme?”
“Ci stai provando con me, qui, ora… quando ci sono dei robot killer in giro!”
“Funziona?”
“No!”
“Comunque sono presunti robot killer… non hanno mai ucciso …per ora”
“Prima sopravviviamo e poi ne riparliamo”
La notte procedette, Jack fermava White Rabbit mentre Tangle non si avvicinava mai troppo all’ufficio e poi una complicazione…
“Ball Boy… è in cucina … sta prendendo…sta prendendo… dei pomodori?”
Il robot prese diversi pomodori e si girò verso la telecamera
“Non vorra…”
Il robot lanciò il pomodoro che si spiaccicò sulla telecamera e corse a fare lo stesso con le altre vicine.
“Maledetto! quella polpa di pomodoro non permette di vedere…”
“Non ti preoccupare, l’importante è tenere d’occhio il mio ufficio, se senti un rumore di qualcosa di metallico strisciato contro una parete attiva gli ultrasuoni, dovrebbe essere Tangle e quei suoni dovrebbero mandarla via… non azionarlo più tardi, lei tenterà di uscire dalla parte più vicina… se è già nel condotto la sproni solamente a venire qui in meno tempo”
“Come fai a sapere tutto questo?”
“Prima sopravviviamo alla notte, poi faremo due chiacchere”

Dopo una lunga notte i robot tornarono ai loro posti, lasciando i due sfiniti. Entrambi si erano seduti per terra appoggiati al muro.
“Allora… “
“Come fai a sapere in che modo respingerli?”
“Io ho sempre seguito le istruzioni di mio zio, mi ha lasciato delle vecchie registrazioni dove spiegava notte per notte i comportamenti di ogni singolo robot”
“Ha detto qualcosa a proposito del fatto che sono ostili?”
“No… mi disse che al massimo potevano farti prendere uno spavento o rubare qualcosa di poco conto”
“Ah! Non ho intenzione di lasciare quei pericoli ambulanti a piede libero”
Sara si alzò e si diresse verso lo stage principale, Redbear, Tangle e White Rabbit erano sul palco immobili a fissare il vuoto. Intanto Jack la raggiunse.
“Fermati! Non fare sciocchezze!”
Sara si avvicinò a Redbear, le girò intorno fichè non vide una sorta di interrutore nella bocca, allungò la mano per azionarlo quando l’orsa le bloccò il braccio con la zampa.
“Non… Provarci nemmeno”
L’orsa aveva degli occhi da far paura a chiunque, orbite vuote tranne che per puntini luminosi bianchi; poi vide che anche gli altri due si erano girati con quello stesso sguardo verso di lei; Tangle le puntò l’unicino contro ma subito lo portò alla sua gola mimando uno sgozzamento.
“Vattene!”
Redbear la scagliò giù dal palco usando solo una zampa. Jack corse subito a soccorrere la ragazza.
“Sara! Meglio andare via e subito!”
Dopo quell’evento Sara non ci pensò due volte, entrambi corsero all’entrata dell’edificio e chiusero subito la porta.
“Ok… ok… Quel sito non aveva poi tutti i torti, stai bene Sara?”
“Sì…Sì grazie, che facciamo ora?”
“Bhe… sai non mi hai dato risposta per quella piccola cenetta”
“Ti sembra il momento!”
“Calmati, possamo discutere di tutto a cena, di mio zio, della pizzeria, di quel sito…”
Sara ci pensò, forse poteva scoprire informazioni in più sulla morte di Laura e Jack poteva fornirle molte informazioni sul locale…
“Va bene, ma ci incontreremo oggi a pranzo se proprio vuoi”
“Perfetto, ci vediamo qui a l’una allora”
“Qui! Con quei robot? Sei matto”
“Non temere, se è come hai detto… anche ieri l’altro avevano fatto così, ma ieri erano stati calmi durante tutto il giorno, quindi credo non ci sia nulla da temere. Vai a casa e riposati, ne hai bisogno”
“Anche tu se per questo“
“Non è la prima notte in bianco che faccio, sono fresco come una rosa”
“Se lo dici tu...”
I due si salutarono, Sara tornò a casa e crollò letteralmente sul divano.
 
Eccomi qui scusate se è passato molto tempo da l’ultimo aggiornamento ho avuto da fare (Feste,organizzare roba, Pokèmon Luna, Custom Night di SL ecc…).
Bene cosa ne pensate? Avete trovato i due easter egg ? Commentate e recensite.
Tra l’altro, come avrete sicuramente notato, quando crei una storia  c’è la finestra dei personaggi …bhe come dire… la nostra di FnaF è un po’ povera…quindi ricordate di votare i personaggi in modo che possano venire aggiunti in futuro (grazie per l’attenzione). PS oggi è l'anniversario di quando mi sono iscritto a EFP.

Ah già, visto che non esistono corrispettivi dei nemici di fnaf world nell’universo normale e che non avevo detto questa cosa prima…. pensate che questi robot  abbiano la forma che vi dico qui sotto (ovviamente ricolorati). Ecco i robot fino ad ora apparsi:
Redbear: come Toy Freddy ma leggermente più alta e magra e meno paffuta
White Rabbit: come Toy Bonnie ma leggermente più alto
Tangle: qui vi ho fatto il disegno(non sono Giotto mi dispiace)
Dee Dee: uguale a JJ solo con una canna da pesca Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 4
*** Trame e menzogne ***


Cap3  Trame e menzogne

Sara arrivò al RPaE, fù sorpresa da come appariva, un posto completamente diverso a quello in cui era stata la notte. Un luogo accogliente con bambini che si divertivano qua e là. Andò nella sala principale dove vi era lo stage di Redbear; stranamente gli animatronic sembravano agire come se niente fosse successo, giocavano tranquillamente con i bambini e cantavano. Tuttavia aveva l’impressione che ogni tanto la osservavano.
“Sara! Sono qui”
Sara vide Jack ad un tavolo alla finestra e si avvicinò, per la prima volta da quando lo conosceva aveva finalmente cambiato abito, ora indossava una felpa grigia e jeans.
“Almeno non va più in giro con la tuba e con una combinazione di colori indecente” Pensò la ragazza.
“Buon giorno, passato bene la mattinata?”
“Sì, ho trovato più informazioni su quel sito. Sembra che un certo Dave Miller abiti molto vicino alla periferia, dice che alcui animatronic del RPaE sono posseduti, dobbiamo andare a parlare con lui subito”
“Aspetta, calmati e rilassati un’attimo; il tempo non fugge, dopotutto non hai nulla che ti insegue. E poi mi devi un pranzo”
“Non vuoi sapere perché questi cosi uccidono!”
“Abbassa la voce prima che uno dei genitori senta, comunque non credo che cercare quell’uomo sia ciò che vuoi”
“Non sai cosa voglio”
“Ah…davvero?”
Jack tirò fuori un giornale e lo mise sul tavolo. Sara si bloccò un’attimo ad osservare il titolo.
“Laura Tillob, ragazza trovata morta nel suo appartamento”
“Sai Sara, è semplice trovare persone che accetterebbero il lavoro come guardia notturna considerando la paga e gli orari… o sono folli o disperati o hanno un secondo fine… e cercando Sara Tillob su internet quello è una delle prime cose che si trovano”
“Io..io”
“Calmati, non ti licenzio mica, anzi voglio aiutarti, però ora ti consiglio di sederti, prendere fiato, rilassarti con il pranzo e poi ti dirò cosa ho trovato e dopo puoi andare dove vuoi”
Sara fece come le era stato detto. Anche se un po’ riluttante poco dopo, rilassandosi, si sentì subito meglio, tanto che le passo dalla mente ciò che voleva fare.

“Allora, qual è il tuo personaggio preferito?” Chiese Sara
“Freddy… anche se qui non lo abbiamo… sai mi hanno sempre ispirato ammirazione… te invece?”
“Sin da quando ero bambina mi piacevano le volpi, tranne Foxy… non capisco davvero come mai sia così popolare. Comunque dopo gli ultimi eventi non ho bei rapporti con Tangle”
“Ti capisco, mia sorella non lo sopportava mai Foxy e credo lo continui a non sopportare”
“Hai una sorella?”
“Sì, è madre di tre pesti, il fratello maggiore fa scherzi al minore, mentre la sorella mediana non segue mai gli ordini dei genitori”
“Dove sono ora?”
“Da qualche parte ad Hollywood, ci rivediamo per le feste di famiglia”
“Hai una famiglia molto numerosa?”
“ahahah bhe famiglia famiglia direi normale, poi ci sono gli amici di famiglia che consideriamo come membri della famiglia effettivi. Scusa se te lo chiedo, ma …lei… era la tua unica familiare?”
Sara divenne leggermente più triste.
“Mia madre morì di cancro quando ero piccola, mio padre… era quasi mai a casa, l’ultimo ricordo che ho di lui era quando tornò una sera ubriaco e dormì sulle scale. Io e mia sorella abbiamo vissuto con mia nonna, ma anche lei morì dopo qualche anno per cause natuali, alla fine eravamo rimaste solo io e lei e mio padre che non ci considerava… avremmo potuto anche sparire… non se ne sarebbe minimamente accorto..anzi ne sarebbe stato felice, meno bocche da sfamare; non appena Laura divenne maggiorenne trovò un lavoro come investigatrice privata e  andai a vivere con lei. E poco tempo fa lei venne in questa città per seguire uno traccia e … lo sai.”

“Mi dispiace, se…”
“No, no non preoccuparti; ora voglio solo che giustizia sia fatta, voglio scoprire chi l’ha uccisa e consegnarlo alle autorità… era tutto ciò che avevo e quella persona me lo ha tolto…nulla mi fermerà”
“Bhe da oggi hai me” Disse jack facendo scappare una risata a Sara.
“Comunque ecco qui le informazioni, tua sorella ha lavorato per tre notti, la quarta nonostante non dovesse essere il suo turno si era offerta; il quinto giorno è stata trovata morta nel suo appartamento in centro, nessuno ha visto niente e lei non ha fatto cenno di animatronic vivi o roba simile” Disse jack mettendo sul tavolo due fascicoli di fogli.
“Questi dati da dove vengono?”
“Archivi del piano di sopra, mio zio era molto dettagliato, tienili pure”
“Grazie, bene se ho capito corretamente stanotte ho il turno libero vero?”
“Sì, io farò il turno di guardia”
“Cosa! Sei pazzo!”
“Calmati ho avuto a che fare con questi robot sin da quando ero un bambino, posso resistere; piuttosto come posso aiutarti per le indagini?”
“Io volevo andare a trovare questo Miller,  potresti andare a chiedere informazioni a chi abita nel condominio dove morì mia sorella, chiedi anche ai vicini”
“Ricevuto”
All’improvviso furono interroti da un membro dello staf”
“Scusi signor Afton”
“Dica”
“Sono arrivati pezzi di ricambio dei robot, ci serve la sua assistenza per ordinarli e sistemarli”
“Ok, arrivo; Sara non ti preoccupare ci metterò un attimo e poi vado a chiedere quelle cose; a più tardi”
“A più tardi”
Dopo che Jack se ne andò, Sara uscì dal locale e prese la macchina diretta verso la casa di Dave Miller

Intanto in un posto segreto del RPaE vi erano tre robot….
“Che cosa stai facendo qui di giorno J…”
“Zitto! Non mi fido ultimamente, non usare mai il mio nome fino a quando tutto questo non è finito”
“O certo, scusi Puppet Master… cosa sta facendo qui”
“Voglio una risposta qui e subito da Xan…”
Al’improvviso nella stanza entrò un altro robot
“O cara, vedo che stai bene”
“Sì grazie, è dura essere ridotti ad un ammasso di rottami ma ci vuole ben altro per disattivarmi”
“Proto ti spiegherà tutto più tardi… mi serve una risposta… chi è stato a distruggerti?”
“L’uomo con la giacca viola”
“E la ragazza?”
“Lo aveva portato da me, ma sembrava contraria alla mia distruzione, evidentemente era stata ingannata da lui”
“Bene, questa notte riposati, non ti esibirai fino a nuovo ordine”
“Ma sono in forze!”
“Arriverà il tuo momento…ma devi avere tempo per abituarti alle nuove giunture quindi ti sospendo momentaneamente da ruolo di vicecapo”
“Proto, fino al mio ritorno ti affido il comando”
“Si signore”

Sara era arrivata all’indirizzo trovato sul sito e l’aspetto non era dei migliori, una catapecchia di legno che pareva crollare da un momento all’altro, isolata in mezzo al nulla con una montagna di rifiuti nel giardino… più che casa sembrava una discarica.
 
Eccomi qui dopo tanto tempo, introducendo(seppur in minuscola parte) uno dei personaggi chiave della mia storia al pari di Sara... e Jack che continua a provarci con Sara (tifo per quel ragazzo anche se dubito che ci riuscirà xD) .Il capitolo è più corto del solito perché il prossimo sarà già lungo di sé e non volevo far diventare un poema. Commentate e criticate pure.
 

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