Alice & Claudio

di Bfede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ferragosto con lui ***
Capitolo 2: *** Il nostro primo appuntamento ***



Capitolo 1
*** ferragosto con lui ***


Alla fine il ferragosto l’ho passato con lui, perché dopo la chiamata di Calligaris siamo scappati sul luogo del delitto, dove una giovane coppia era stata uccisa brutalmente.
Si chiamavano Gloria e Gabriele, erano una giovane coppia sposata da poco più di due anni, ma purtroppo qualcuno aveva infranto il loro sogno di vita.
La loro casa era piccola e graziosa, arredata con cura, molto accogliente.
Durante il lavoro osservai Claudio con occhi diversi, ripensavo alle sue parole
“Per me quella notte è stata molto importante, io con te riesco ad essere me stesso, senza filtri e maschere e sei la prima con cui mi è capitato.
Quindi sei anche l’unica con cui ho immaginato di poter vivere insieme.
Funzioniamo, lo senti lo capisci,funzioniamo, qua dentro, fuori, funzioniamo.
Pensaci bene….”
Mentre mi diceva tutte quelle cose aveva due occhi stupendi, lucidi che dicevano la verità. La sua voce era decisa come al solito, ma celava una speranza e una timidezza mai vista prima e poi era dolce, come non mai.
Ripensandoci bene lui ha immaginato di poter vivere con me, l’unica nella lunga della lista delle sue donne, forse quella notte passata insieme non è stato solo sesso come mi continuo a ribadire, forse ha significato qualcosa per entrambi.
Eh no…non è stato solo sesso perché  lui ha ragione, ho chiesto domanda di internato a medicina legale per lui, mi aveva colpito la passione e la tenacia con cui svolgeva il suo lavoro il giorno in cui è morta Tamara e poi mi aveva attratto la sua bellezza, quel suo sorriso leggero e poi con lo smoking era un figo da paura.
Nel mentre di tutti i miei pensieri, lui aveva finito di repertare ed era pronto ad andare via e mi guardava con quei suoi occhi che avevano una luce particolare, così raccolsi tutto anche io e insieme ci avviamo verso l’uscita.
Sul ciglio trovimmo Calligaris e Visone che ci salutarono e augurano buona serata perché ormai sono le 17.30.
Io e CC come lo chiamo io, salimmo in macchina e dopo essere partiti si girò e mi domandà “Dove vorresti andare mia bella??”, a questa domanda rimasi un po’ in silenzio, perchè primo mi aveva chiamato mia bella (evento mai successo), secondo non avevo nessuna intenzione di passare la serata con lui, mi aspettavo la solita situazione, mi avrebbe lasciato a casa e io che pensavo tutta la serata a lui.
Gli risposi che vorrei andare al mare, ma che non avevo il costume e quindi non si poteva fare, ma lui in tutta naturalezza mi rispose che aveva tutto nel bagagliaio perché in fondo aveva la speranza di passare la giornata con me.
Qui ero ancor di più scioccata e in più mi guardava con un sorriso dolcissimo e due occhi che brillavano.
Dopo essere passati da casa sua a lasciare il materiale di lavoro ed aver indossato i costumi, aveva scelto per me un due pezzi verde tiffany e un vestitino bianco che mi calzavano a pennello. Lui invece indossava un costume blu a mutanda con un pantaloncino bianco e una maglia verde, colore che risalta i suoi occhi.
Muniti di tutto l’occorrente partimmo per il mare anche se era tardi ma non importava a nessuno dei due, per quel giorno volevamo solo pensare a noi due, perché in fondo noi due siamo simili e per quanto io posso correre dietro Arthur i nostri mondi non saranno mai compatibili, invece io e Claudio amiamo il nostro lavoro ed insieme lo facciamo bene, poi abbiamo caratteri simili, testardi, forti, orgogliosi e questo ci fa litigare ma infondo ci lega moltissimo.
Arrivati al mare CC mi portò in una piccola spiaggetta , dove c’eravamo solo io, lui e un mare stupendo al tramonto, decidemmo subito di buttarci in acqua…

 

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Capitolo 2
*** Il nostro primo appuntamento ***


Passammo non quanto tempo lì in quel mare stupendo giocammo come due bambini, i suoi occhi riflettevano il colore dell’acqua e con quelle goccioline che scendevano dai suoi capelli sulla faccia lo rendevano ancora più bello, infatti mi ero incantata a guardarlo immobile, lui accorgendosene si è avvicinato piano piano fino ad essere occhi negli occhi e poi mi baciò dolcemente, abbracciandomi e stringendomi forte come se avesse paura che il mare mi portasse via,lontano da lui. Dal canto mio ero aggrappata a lui, lasciandomi andare in balia delle onde e delle emozioni che provavo in quel momento.
Ci staccammo solo perché avevamo bisogno d’ossigeno, ma i nostri corpi erano ancora attorcigliati e lui mi guardava stringendomi forte.
Una volta usciti dall’acqua, Claudio mi avvolse in uno stupendo telo mare che profumava di lui, lui anche si avvolse in un telo e così in silenzio ci asciugammo.
Una volta pronti per andare via, mi portò in un piccolo pub sul mare, molto carino e adatto a coppiette visto che c’erano solo tavoli per due.
Prese un tavolo, molto appartato sotto una tenda, così potevamo stare tranquilli.
Ordinai un Sex on the beach, uno dei miei cocktail preferiti e CC si mise a ridere, immaginando la situazione dopo cena, lui prese una Pina Colada ,(altro mio cocktail preferito) e ordinammo qualcosa da mangiare che avremmo diviso in due.
Nel frattempo che le nostre ordinazioni arrivassero, iniziai a conoscere un Claudio diverso, perché come mi disse lui “cosa sai di chi sono io, magari c’è altro?”, infatti di lui conoscevo poco, sapevo che era un professore, che aveva una straordinaria carriera, sapevo che veniva da una famiglia modesta perché Beatrice me ne aveva parlato una sua ex, ma nulla di più.
Mi raccontò che era cresciuto nel quartiere dove avevamo svolto le nostre ultime indagini, un posto che lui adora, ha vissuto lì fino alla laurea poi con i soldi del primo impiego aveva preso in affitto un bilocale e aveva iniziato a fare carriera.
Mi ha raccontato della sua vita universitaria, era uno studente normale, un po’ sfigatello, senza soldi e tante volte bocciato, i suoi non volevano che facesse medicina, ma seguire il lavoro del padre cioè commerciante, però non era lavoro adattov a lui.
 Infatti contro tutti decise di seguire il suo cuore e nonostante tutti gli ostacoli, esami difficili, professori severi e i genitori ostili, si laureò in tempo vincendo una cattedra per insegnare.
Mi parlò della unica storia seria con Beatrice finita quando lei è andata in Canada per lavoro, lui pur volendo seguirla non aveva i soldi per il viaggio  e così rinunciò al sogno americano e al suo primo amore, con lei era se stesso, lei lo sosteneva e capiva, studiavano insieme e per questo passavano molto tempo insieme, però lei era diversa da lui, era sostenuta dalla sua famiglia, era molto sicura di sé, non aveva problemi economici, viveva da sola ed era pronta a vivere la vita da adulta dopo la laurea, mentre lui no, si manteneva con la borsa di studio, il padre non lo aiutava perché giravano pochi soldi e poi non voleva che il figlio studiasse medicina.
Mi ha raccontato poi di quando ha iniziato a lavorare nell’istituto, dove la Wally lo trattava male e il Supremo lo calcolava pochissimo, ma con impegno e determinazione ha raggiunto la posizione attuale e ne va fiero perché nella vita nessuno gli ha mai regalato nulla.
Durante il racconto lo guardavo con occhi pieni di ammirazione, mi teneva la mano dove faceva piccoli cerchi sul dorso, dalle sue parole capisco perché è così stronzo, nella sua vita nessuno ha creduto in lui e questo lo ha inasprito con il genere umano, facendolo diventare freddo, distaccato, senza fiducia nel prossimo, però adesso ci sono io che credo in lui come persona e professionista, capisco anche quanto sia difficile raccontare queste cose così intime,è come se fosse nudo adesso senza difese e scudi.
Poi mi disse che da quando mi aveva incontrata a Sacrofano, in lui era cambiato qualcosa, anche se non mi conosceva. Sperava di rivedermi e quel giorno quando andai da lui per fare domanda di internato dentro di sé era felicissimo, poi aveva accettato di essere il mio professore perché aveva visto in me del potenziale nascosto sotto la mia sbadataggine e che tutte le volte che mi trattava male o  cercava di convincermi a cambiare lavoro era perché mi desiderava.
Alla fine del racconto io non sapevo cosa dire, ero piena di emozioni belle, lui aveva raccontato la sua vita privata, si fidava e provava qualcosa per me.
Passammo una bella serata, che lui definì il nostro primo appuntamento ufficiale e non mi potevo lamentare era stato il più bello della mia vita…
 
sorpresa sono riuscita a pubblicare in anticipo, spero che la mia storia vi piaccia, se volete potete lasciarmi una recensione con consigli per i futuri capitoli e così saprò anche se vi piace o no. Grazie AA

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