Dance Tokyo Academy

di SweetHolly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo Terzo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Spazio autrice:

 

E' un po che avevo in mente questa storia. Dato che sono sempre occupata col lavoro (-.-) nel poco tempo che avevo ho provato a buttar giù il prologo.E' ambientato ai giorni nostri ed umani e demoni vivono insieme.
Il capitolo è corto, in quanto è un prologo. 

Spero vi possa interessare :)

 

 

Prologo.

 

 

Tokyo- giorni nostri.

 

I primi raggi di sole illuminavano pian piano tutta la città. Tokyo è una città metropolitana, abitata da una miriade di persone.
Questa città,come le altre del Giappone ha una piccola, piccolissima particolarità. Ospita umani e demoni, si avete letto bene. Demoni.

Vi chiederete come sono arrivati qua? Bene, vi accontento.

Io sono il narratore esterno di questa storia, e vi racconterò fatti esterni ai personaggi e alle vicende.

 

Leggendo i libri di storia e seguendo le leggende, i Giapponesi, sapevano dell'esistenza, seppur fantastica di creature potenti, sovrannaturali che avevano caratterizzato il Giappone antico.
Ai giorni nostri si sa, le leggende tramandate di generazione in generazione si dimenticano o si credono appunto leggende.

Invece non fu così.

 

Un collegamento tra il nostro mondo e il loro, il passato, in particolare l'epoca Sengoku, ha permesso a queste creature di arrivare nel nostro mondo.
Dapprima nascosti, vivevano nell'ombra, senza essere visti. Vivevano in comunità nascoste, coi loro simili e si sposavano tra di loro.

 

Un giorno però, uno di loro, vagando per la città addormentata, salvò una ragazza umana da un'aggressione. I due si innamorarono e decisero di sposarsi.

L'inizio fu difficile e burrascoso. Entrambe le famiglie si opposero a questo matrimonio.

La famiglia della ragazza pensava che fossero creature malvagie e pericolose, allo stesso tempo la famiglia del ragazzo pensava che gli umani li avrebbero trattati come la peggior razza esistente.

 

I due innamorati ,decisi a stare insieme, si sposarono in segreto. Si nascosero per un anno e dal loro amore nacque un bellissimo bambino. Metà umano e metà Demone.
Andarono a trovare i genitori, presentandogli il loro nipote.

In quel momento ogni pregiudizio, delle rispettive famiglie cadde. Quel bambino era la prova vivente che umani e demoni potevano coesistere, stare insieme in modo pacifico.
Da li la notizia si sparse, tra giornali e televisione.

Ogni essere umano del Giappone, venne a conoscenza che le leggende antiche erano vere.

Ogni Demone capì, che poteva vivere alla luce del sole.

 

Ovviamente, come ogni cosa, all'inizio non era vista di buon occhio. C'erano ancora alcuni umani e demoni che non credevano a questa unione. Ma anch'essi, per quanto si sa ora, si adeguarono all'idea.
Infatti la società Giapponese si riorganizzò, inserendo nella legge anche i Demoni. Furono create scuole in comune, dove Demoni,mezzo-demoni e umani potevano studiare.

Gli ospedali si attrezzarono per ospitare malati di entrambe le razze e con la conoscenza della medicina dei Demoni, la medicina umana fece un enorme progresso. I demoni furono inseriti nell'intera società. Grazie alla loro forza ricoprirono e ricoprono tutt'ora ruoli come polizia e vigili del fuoco.

 

La società crebbe così. Oggi, la storia della nascita delle relazioni umane e demoniache viene raccontata e studiata nelle scuole.
Ogni umano e demone ha la sua passione, chi lo sport, chi la lettura, chi il pattinaggio e infine la danza.

Ed è proprio di questo che parlerà la nostra storia. Un'accademia di danza, un gruppo studentesco misto, come il corpo insegnati.
Un'accademia di danza, lunga cinque anni, dove chi ha la passione per la danza classica e altri stili può studiare e crescere.

Ed è qui, che la nostra storia comincia.. 

 

 

 

Spazio autrice:

Che ne pensate? Fatemi sapere se va continuata o no. Per l'idea mi sono basata su una serie tv, la Dance Academy. Non so perché ma l'idea mi ispirava.

Ci saranno amori, scontri e molto altro. Spero vogliate fare questo viaggio con me.  

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Primo ***


 

Spazio autrice:

Eccomi qua col primo capitolo. Ho ricevuto due commenti positivi e ho notato che molti l'hanno letta. Quindi proviamo col primo capitolo. :)

 

Capitolo primo.

 

 

Tic toc tic toc tic toc

 

L'orologio continuava a fare quel suono, quel dannatissimo suono e il tempo non sembrava passare mai. Ed io ero in ansia. Quanto tempo mancava ancora.

 

Ah scusate che sciocca... Mi presento.

Mi chiamo Kagome Higurashi, ho sedici anni e vivo a Tokyo. Mi trovo seduta nel salotto di casa mia a contare i minuti, i secondi ,che mancano alle 10. Sapete perché?
Sto aspettando una notizia importatissima che dovrebbe arrivare per posta oggi. Sto per scoprire se anni e anni di esercizi hanno dato i loro frutti.

 

Qualche giorno fa ho fatto il provino per entrare nella più prestigiosa scuola di danza del Giappone. La Dance Tokyo Academy. Sono molto selettivi su chi prendere. E' per questo che sono in ansia!
Sto aspettando la loro risposta. Se sarà un si o un no.

Con mia mamma abbiamo già organizzato tutto. Se sarà un si, mi trasferirò al residence dell'accademia, venendo a casa però durante le feste a trovare lei, il nonno e Sota,mio fratello più piccolo.
Nel caso non dovessero prendermi, ritornerò alla mia vecchia scuola, iniziando il terzo anno delle superiori..che gioia!

Comunque sono qui in attesa della posto da stamattina alle otto, ma niente. Il postino sembra essersi perso.
Dopo un tempo lunghissimo, sento mio nonno andare verso la porta ed uscire nel giardino del tempio. Si viviamo in un tempio. Praticamente la nostra casa è stata costruita sul pozzo che portò i Demoni nel nostro mondo. Oramai il pozzo è chiuso, dato che tutti i demoni sono passati. Ma, a me, personalmente incute una certa inquietudine.
Ma stavo dicendo, sento mio nonno uscire in giardino, parlare con qualcuno e rientrare.

-Kagomeeeee - mi sento chiamare a gran voce da mio nonno
-Arrivo subito nonno! -

 

Detto ciò mi fiondo all'ingresso, dove trovo mio nonno con in mano una busta. Rigorosamente chiusa.

 

-Dimmi nonno.-
-È arrivata questa per te. Credo la stessi aspettando- mi dice sorridente.

Sa quanto sia importante per me.

Titubante e con le mani che tremano prendo la busta e me la rigiro tra le mani. L'ho aspettata così tanto ed ora ho timore ad aprirla.

 

-Coraggio Kagome!- mi sento dire da mio nonno.

Facendomi coraggio, prendo la busta e con un gesto secco la apro. Tiro fuori il foglio e comincio a leggere ad alta voce.

 

-Alla signorina Kagome Higurashi.  
Dopo il suo provino, avvenuto tre giorni fa presso la nostra accademia e dopo attente valutazioni, siamo lieti di annunciarle che è stata presa per seguire e frequentare i nostri corsi.
 L'aspettiamo il primo di settembre per l'inserimento nel dormitorio. Si prepari per il suo primo anno in accademia
A presto
Totosai  direttore -

-Kagome! Ma è fantastico! - Mi dice mio nonno abbracciandomi.
-Mi hanno presa.. io..non posso crederci nonno!-
-E perché no, bambina mia? Sei bravissima con la danza!-
-Grazie nonno! Spero di essere all'altezza-
-Lo sarai sicuramente! Stasera diamo la notizia a tua mamma. Sarà felicissima! -

 

E mentre mio nonno, gongolando per me, andava verso il tempo a pregare. Io ero rimasta qualche minuto li, nell'atrio per elaborare la notizia. Mi avevano preso. Io ero dentro alla scuola più prestigiosa del Giappone. Io.

Felice come non mai, corsi su per le scale, diretta in camera mia a stilare una lista delle cose che mi sarebbero potute servire. Tra esattamente venti giorni avrei iniziato la mia avventura. Non stavo più nella pelle!
Passo l'intero pomeriggio a stilare la mia lista e a controllare cosa portarmi dietro come vestiti. Si, so che mancano ancora venti giorni, ma come si dice? Chi ha tempo non perda tempo!

 

Finalmente dopo ore e ore di attenta osservazione ho concluso la mia lista. Guardo l'orologio e mi accorgo che sono già le sette. A quest'ora mamma sarà rientrata a casa e sicuramente starà preparando la cena.

Decido di lasciare tutto sul letto e scendo al piano di sotto. Appena scendo i primi gradini un profumo di spezie mi invade le narici. Sicuramente la mamma starà cucinando il suo riso al curry con pollo. Uno dei miei piatti preferiti.
A questo punto mi sorge un dubbio,il nonno le ha già detto tutto? No dai. Volevo darle io la notizia!

Mi fiondo il cucina e noto che il nonno e Sota, mio fratello, sono seduti comodamente ai loro posti intorno alla tavola.

-Sorellona!-

-Ciao Sota- Gli rispondo sorridendo

-Kagomeee! Sono felicissima per te! -

-Mamma..grazie.- Le dico facendole un enorme sorriso, poi mi rivolgo a mio nonno -Nonno! Dovevo dare io la notizia alla mamma-  Dico con un finto broncio

-Hai ragione nipote mia! Ma tua mamma è così insistente che ho dovuto cedere! -  Dice, facendo dei segni di negazione con entrambe le mani

-Tranquillo nonno, conosciamo tutti la mamma. Ahahah -

-Hey, voi due. Sono qua io. Lo sapete? -  Dice facendo un mezzo sorriso e la finta offesa. Mi alzo dalla mia sedia e vado ad abbracciarla. Lei ricambia subito la stretta.

 

Ci risediamo a tavola e consumiamo la cena in allegria e tra svariate chiacchiere. Di come è andata la giornata a Sota, lui andrà in prima media ai primi di settembre , che è andato a vedere la nuova scuola con un suo caro amico, della giornata al lavoro di mamma e della mia futura scuola.

Ora è ufficiale. La mia famiglia lo sa, io lo so, a settembre comincia l'avventura!

 

 

Dall'altra parte di Tokyo, le cose non andavano così bene come a casa di Kagome.

 

-Dannazione! Corri! - Mi sento dire la mio amico che inizia a scappare.

 

Mi giro e vedo che verso di noi sta arrivando a tutta velocità la macchina della polizia. Perché diamine mi sono lasciato convincere a fare questa stupidata?!

Inizio a correre pure io, sempre più veloce cercando di seminarli ma è tutto inutile. Svoltato l'angolo vedo che il mio amico è stato appena catturato. Io cerco di tornare indietro ma due poliziotti mi bloccano, sbattendomi a terra e mettendomi le manette.

Sono in grossi, grossissimi guai!

Mezz'ora dopo io e Yamato ci troviamo seduti davanti al capo della polizia. Penso che ci interrogheranno insieme, ma mi sbaglio. Un poliziotto cicciottello entra con arroganza nello studio, prende Yamato e lo porta via. Perfetto. Ora sono solo!

 

-Ragazzo- mi sento chiamare dal capo

-Si?-

- il tuo amico è maggiorenne, quindi, tra cinque mesi, sarà condotto davanti al giudice per la sentenza - fa una breve pausa poi riprende – La stessa cosa toccherà anche a te, ma tu, a differenza sua puoi evitare il carcere in quanto ancora minorenne. Hai dei documenti con te?-

 

Prendo la mia carta d'identità e la porgo al suddetto. Questo la prende e si mette a leggere chi sono. Bene!

Legge ed alza lo sguardo scocciato

 

-Tu..tu sei Taisho? Il figlio del grande produttore di balletti?-

-Si..sono io -

-Ragazzo, perché hai fatto questa stupidata? Il tuo cognome non ti salverà questa volta!-

-Ne sono consapevole -

-Bene, chiamerò subito tuo padre -

-E' fuori dal paese per lavoro – mi affretto a rispondere. E se ne stia ancora per molto.

-C'è qualcuno che posso chiamare? -

Senza tanti giri di parole, prendo un foglietto, e cerco di scrivere il numero di casa. Una volta fatto, glielo porgo.

-D'accordo. Ora vado a telefonare. Aspetta qua-

 

Esce ed io resto solo coi miei pensieri. Fino a qualche giorno fa non pensavo che sarebbe finita così. Sarebbe stata solo un'altra bravata per far dispetto a mio padre, ma sopratutto a mio fratello, il figlio prediletto. Ed invece, mi sono lasciato coinvolgere in questa storia.
Non ne avevo idea che Yamato avrebbe portato un coltello per minacciare il proprietario del negozio, per poi scappare e rubare i soldi. Si doveva andare li, rompere qualche bottiglia costosa e far pagare il conto a loro due.
Mannaggia a me e alla mia fiducia! Inuyasha sei uno stupido. Ora ti toccherà seguire tuo padre nel suo tour in giro per il mondo come suo assistente!

 

Sto ancora rimuginando su, quando il capo della polizia rienta in ufficio.

-Inuyasha, ho appena finito di parlare con tua madre -

Io annuisco solamente

-Dato la gravità della situazione dovrai dimostrare al giudice che, tra cinque mesi ti sarai messo in riga, che sei diventato responsabile e soprattutto che fai una vita normale seguendo le regole.-

-Come posso fare? -

-Semplice, con comune accordo con tua madre, andrai in una scuola dove ti insegneranno tutte queste cose, ma, soprattutto dovrai avere una costanza e dimostrare impegno. Solo così il guide noterà il tuo cambiamento. Ti arò seguire da un'assistente legale che ti controllerà passo passo. Mi raccomando ragazzo -

-Se posso chiedere.. - Attendo un attimo la sua risposta che arriva subito dopo con un accenno del capo - In che scuola dovrei andare? -

-Frequenterai la Dance Tokyo Academy, dai primi di settembre. L'udienza sarà a febbraio, salvo imprevisti.-

-LA DANCE TOKYO ACADEMY??! - Sbotto di colpo

-SI RAGAZZO! E vedi di darmi retta. Sei in un bel casino! -

-Ma.. dovrò farla per cinque anni? -

-Per ora ci basta che tu, faccia almeno un anno . Poi deciderai coi tuoi genitori -

-Io.. -

-Non hai scelta ragazzo - Poi prende il telefono e chiama qualcuno. Subito dopo si presenta in ufficio un ragazzo, alto, dai capelli rossi.

-Kim, riaccompagna il ragazzo a casa. Poi chiamami Samuel, ha un lavoro come assistente legale! - Gira lo sguardo e si rivolge a me – A presto Inuyasha -

 

Lo saluto con un cenno del capo e seguo Kim fino alla macchina.

Salgo sul lato passeggero , mi metto la cintura e aspetto che parte. Dalla stazione a casa ci vorranno quaranta minuti.

Kim, mi parla del più e del meno, forse per non avere un silenzio imbarazzate.. ma io non lo ascolto. Sono perso nei miei pensieri.

Dovrò andare in quella scuola. La stessa scuola che frequenta mio fratello. Lui è quarto anno. La stessa scuola che ho evitato di iscrivermi perché so che prima o poi mio padre passerà di li per dei provini per un grande musical.. La stessa scuola, che seppur so danzare, non volevo fare per ripicca nei confronti di quei due. Mi dispiace solo per mia madre. Lei ama la danza, è stata un grande ballerina..è li che ha conosciuto mio padre, vedovo da poco.
Per quanto so si sono innamorati e sposati. Un anno dopo sono nato io. Il mezzo-demone, odiato dal fratello purosangue.

Forse è questo rapporto che mi ha portato a comportarmi così.

Ma ora è inutile pensarci, arrivato a casa dovrò sistemare tutte le cose per l'accademia.. e volente o nolente il primo settembre dovrò frequentare la scuola.

Ah! che bell'avventura che mi aspetta! Dannazione a me e alle mie idee!
Almeno, stando alla mia età, avrei iniziato nel secondo anno. Credo..

 

Il tramonto stava pian piano arrivando sulla città di Tokyo. Due ragazzi, opposti, stavano affrontando la nuova situazione diversamente. Una felice, l'altro per nulla contento.

La vita è imprevedibile e forse, queste due anime, saranno destina ad incontrarsi.

 

 

 

Spazio autrice:

Cosa ve ne pare? Spero di aver scritto giusto e che il capitolo sia di vostro interesse. Lasciatemi un commento per sapere cose ne pensate. Anche se leggete e basta a chi scrive la storia fa sempre piacere sapere se quello che scrive è bello.
é un po corto. Gli altri conto di farli più lunghi. 

Detto questo, ci sentiamo al prossimo capitolo.

Holly  

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Capitolo 3
*** Capitolo Secondo ***


Spazio autrice:

Eccoci al secondo capitolo. Scusate il ritardo ma tra lavoro e impegni non riuscivo. 
Chiedo scusa per eventuali errori e fatemi sapere la vostra.
 



Capitolo secondo

 

Gli ultimi venti giorni erano passati velocemente. Kagome aveva passato quei giorni a prepararsi , allenandosi ogni mattina, e a sistemare le valigie.

Dall'altra parte di Tokyo, Inuyasha aveva dovuto fare l'esame di ammissione,secondo le regole dell'accademia. Per fortuna il fatto di essere un Taisho, gli aveva valso il permesso di entrare al secondo anno. C'è da dire però, che era entrato per merito suo, era un bravo ballerino in fondo anche se non lo voleva ammettere a se stesso.

 

-Inuyasha! Sei passo direttamente al secondo anno! -  Mia madre,me lo stava ripetendo per la cinquecentesima volta! Da quando diciotto giorni fa avevo sostenuto l'esame non faceva che ripetermelo
-lo so mamma..lo so, merito del mio cognome eh – dissi sarcastico
-No stupido, merito tuo e della tua bravura – mi rimbeccò subito.

 

 

Si, dopo essere tornato a casa, mia madre mi aveva accolto arrabbiata ma allo stesso tempo preoccupata. Mi aveva informato che aveva avvisato mio padre della situazione. Di male in peggio, avevano già sentito l'accademia e per rispetto delle regole avrei dovuto sostenere l'esame per essere ammesso.

Inoltre, data la mia età avrebbero valutato se era il caso di farmi entrare nel primo o nel secondo anno. Per mia fortuna, non me la cavavo così male nella danza, soprattutto nell' Hip- Pop.

Due giorni dopo l'accaduto mi sono recato con mia madre in accademia, incontrando per mia sfortuna mio fratello, fratellastro per la precisione, figlio della prima moglie di mio padre, che mi fece i suoi finti in bocca al lupo.

Passai un'ora ed esibirmi e per fortuna mi comunicarono subito il risultato. Ero passato direttamente al secondo anno . Avevo ancora una possibilità di salvarmi dal carcere.

I restanti diciotto giorni li passai a casa, ad ascoltare musica. L'ultimo giorno, ossia oggi lo dedicherò a preparare le valigie.

Mia madre è entusiasta di ciò che inizierò quest'anno.
Per lei, ex miglior ballerina de “ Il lago dei cigni”, vedere suo figlio entrare nella più prestigiosa accademia di Tokyo è un onore. Ovviamente non tiene conto del perché io sia in questa scuola.

 

Sentì un leggero bussare alla porta

-Avanti - mi limitai a dire

 

Un signore, sulla sessantina, fece il suo ingresso. Era Myoga il maggiordomo di casa.

-Signorino Inuyasha, sua madre la vuole in salotto -

-Scendo subito Myoga. Grazie. -


Lui fece un leggero inchino e richiuse la porta dietro di se.

Tolsi le cuffie e mi incamminai al piano di sotto. Superai i due saloni dedicati alle feste e mi recai in quello più piccolo dedicato alla famiglia.

Con mio grande stupore trovai mio fratello, Sesshomaru, seduto su una delle poltrone che ascoltava mia madre.

Appena mi vide mi fece un leggero cenno col capo, il massimo che si può pretendere da lui, facendo ricadere l'attenzione di mia madre su di me.

Si, lo so, a tutti gli effetti, avendo sposato mio padre per legge è nostra madre, e stranamente mio fratello le è affezionato, ma per me è solo MIA madre.

 

-Inuyasha, tesoro! Eccoti! -

-Mi avevi fatto chiamare? -

-Si! - poi spostò lo sguardo tra noi due e irritata per la situazione parlò – Salutatevi -

-Sesshomaru -

-Fratellino -

-Bene. Vieni Inuyasha, siediti. - fece una piccola pausa poi riprese – Domani, come sapete Inuyasha verrà nella tua scuola caro -

 

Entrambi annuimmo.

 

-Bene, avevo pensato che, data la situazione, potevate recarvi insieme. E prima che fiatate è un ordine. Sesshomaru, domani aiuta tuo fratello a trovare la sua stanza, che immagino condividerà,come fai tu , con un suo presunto compagno di corso -

-Ma mamma! - protestai

-Inuyasha, non voglio sentire storie. Io domani ho un importante impegno di lavoro e non posso aiutarti. Conto su tuo fratello! -

-Come se lui è contento – Sbottai

-Non lo sono per niente mezzo-demone, ma per nostra madre lo faccio! - Mi riprese subito con astio

-Sesshomaru! Lo sai che non voglio che chiami così tuo fratello!

-Lascia perdere, mi chiamerà sempre così! - Sbottai e a grandi passi me ne tornai in camera mia.
 

Fino a domani mattina non volevo più vedere quella brutta faccia bianca!

Non scesi nemmeno a cena, anche se Myoga era venuto a chiamarmi. L'unica cosa che volevo era cenare in presenza di mio fratello. Pensandoci avevo fame, ma piuttosto avrei mangiato dopo, quando tutti dormivano.

Rimasi li in camera perso nei miei pensieri. Sopratutto.. chi sarebbe stato il mio compagno di stanza?

 

A miglia di distanza..

-Ok, questo c'è. I vestiti sono tutti in valigia, tutù, scarpette, elastici ci sono, cambi per i corsi ci sono. Bene direi che ho finito!-

 

Finalmente la sera prima del giorno tanto atteso era arrivata, ed io ovviamente, avevo già sistemato tutto prima di cenare.

Mia mamma mi era stata molto d'aiuto. Mio nonno mi aveva riempito di talismani porta fortuna, mentre Sota , mi aveva regalato una piccola collana con un ciondolo a forma di scarpette.

Era bellissimo! Ero sicura che mi avrebbe portato più fortuna dei talismani, con tutti rispetto per il mio adorato nonnino.


-Kagomee la cena è pronta! - sentì urlare mia mamma

-Scendoo subito mammaaa – le risposi

 

Lasciai le mie valigie in ordine a fianco al letto e scesi di corsa.

Mi sedetti al mio posto. Il nonno come ogni sera fece la sua preghiera, e finalmente potemmo tutti iniziare a mangiare.

 

-Emozionata per domani sorellona? -

-Tantissimo Sota. Sono agitata! - Risposi a mio fratello. Era la pura verità.

-Stai tranquilla cara, andrà tutto bene -

-Lo so mamma..solo che.. -

-Lo so Kagome. Ma sei una brava ballerina. E' la tua occasione – mi rispose gentilmente mia mamma

-Con tutti i miei talismani nipotina mia andrai alla grande! - Disse mio nonno sventolando uno dei suoi talismani facendoci ridere tutti

-Ti ringrazio nonno – Gli dissi, alzandomi a dargli un bacio sulla guancia

 

La serata la passai così. Dopo la cena andammo in salotto a vedere un po di televisione tutti insieme.

Arrivate le dieci, decisi di andare in camera mia per riposare e ricontrollare tutto. Salutai baciando mia mamma e mio nonno sulle guance, e insieme a Sota salimmo le scale.

Prima di entrare in camera mia abbraccia calorosamente mio fratello, che ricambiò la stretta.

-Buonanotte Kagome! -

-Buonanotte a te Sota – Gli dissi sorridendo

 

Aprì la porta, ricontrollai tutto e mi buttai a letto. Dovevo riposare ed essere in forma per il mio primo giorno.

Ero agiata, emoziona, ma anche felice. Era la mia grande opportunità. E niente e nessuno mi avrebbe impedito di lasciare questa accademia.

 

La notte trascorse veloce per i nostri due protagonisti. Il risveglio di entrambi fu movimentato.

Sia Kagome che Inuyasha si stanno preparando per recarsi in accademia. La prima accompagnata da sua mamma, il secondo da suo fratello maggiore.

 

-Kagome, sei pronta? - Mi chiama mia mamma da fuori casa.

-Arrivo mamma!-

 

Prendo le valigie e grazie all'aiuto di Sota scendo di sotto. Saluto il nonno con un grande abbraccio e raggiungo mia mamma fuori , nel cortile del tempio.

Mia mamma prende una delle valigie e comincia a scendere la grande scalinata che porta a casa nostra, diretta sulla strada, dove comincia a caricare il mio primo bagaglio sulla nostra macchina. Io la seguo , portando l'altra valigia ed una più piccola. Carico le ultime due valigie e mi siedo sul lato passeggero, mettendo la cintura.

Mia mamma mi imita, si mette la cintura e accende il motore. Si parte!

In mezz'ora arriviamo davanti all'ingresso degli alloggi dell'accademia.

La prima cosa che noto è una macchina di lusso, davanti a noi, dal quale scende un signore, che apre lo sportello dietro. Da li scende un ragazzo, alto, dai lunghi capelli bianchi, segni viola in viso e sguardo freddo. Dalla postura e dall'aspetto mi sembra un demone. Subito dopo di lui, vedo un piede spuntare dall'interno della vettura.

Questo significa che sta per scendere un'altra persona. Rimango ferma a guardare, e l'unica cosa che noto sono due orecchie a punta, spuntare. Il resto non riesco a vederlo perché mia mamma mi chiama per entrare.

Mi accompagnerà fino alla stanza, aiutandomi con le valigie e poi mi saluterà. Nel raggiungerla però mi sento osservata. Che strano.. sarà solo l'ansia di iniziare.

Decido di non farci caso e mi incammino.

 

 

 

 

Ed eccomi qua, nella nostra auto di lusso, guidata dal nostro autista che ci sta portando all'accademia. Mio fratello, seduto a fianco a me non mi degna ne di uno sguardo ne di una parola. Io faccio altrettanto, guardando fuori dal finestrino.

Pensare che, fino a venti minuti fa stavo salutando mia mamma calorosamente. E solo quaranta minuti prima ero nella mia stanza, a casa mia, nel mio letto.

Invece mi trovo in questa macchina, insieme a mio fratello, diretto all'accademia.

Finalmente vedo il nostro autista, mettere la freccia e fermarsi davanti ad un imponente edificio.

-Signori, siamo arrivati – ci dice

-Bene – risponde mio fratello, ma non scende dalla vettura.

 

Si gira verso di me e comincia a squadrarmi da capo a piedi. Fa una faccia scocciata e finalmente si decide a parlare.

 

-Questo sono gli alloggi del dormitorio. L'accademia è dietro. Ha l'ingresso nella via parallela a questa, ma dall'interno dei dormitori, vi è un collegamento se non hai voglia di farti la strada. Chiaro fino a qui fratellino? - Me lo chiede con sarcasmo

-Certamente – mi limito a sibilare tra i denti

-Bene. continuiamo. Una volta entrato, gira subito a destra e troverai un grande salotto, dove si trova Kaede, una signora e responsabile del dormitorio, che ti darà il numero della tua stanza. Ritorna all'ingresso ,sali le scale al piano di sopra. Una volta salito gira a sinistra nel corridoio, li sono situate le camere maschili, con annessi bagni per ogni camera.

-Va bene ho capito -

-Non ho ancora finito.- mi gela – Qui io ho una reputazione di un certo livello, e sicuramente sentendo il cognome non ci metteranno molto a capire chi sei e chi sono per te. Vedi di comportarti bene, o te la dovrai vedere con me. Chiaro?! - finisce con cattiveria.

-Cristallino – Rispondo con altrettanta cattiveria.

 

Detto ciò, prende e senza salutare nessuno esce dalla macchina. Strano ma vero mi aspetta davanti all'ingresso.

Oh. ma che gentile!

Decido di seguirlo e scendo lentamente dalla macchina. Mi sento osservato e appena uscito dalla vettura noto di sfuggita una ragazza,dai lunghi capelli castani correre verso una signora dai capelli corti dello stesso colore. La postura e quei capelli mossi dal vento mi hanno incantato per un attimo. Inoltre, grazie al mio olfatto finissimo sento un leggero profumo di fiori.. quella ragazza profuma di fiori.

La vedo irrigidirsi un attimo, forse si sente osservata da me, ma, scrolla le spalle e segue la signora, dentro l'accademia. MA allora studierà qua!

Non so perché ma mi sento felice? No impossibile.
 

-Allora Inuyasha. Ti muovi o no? Non ho tutto il giorno – la voce irritane di mio fratello mi richiama alla realtà.

 

Lo guardo scocciato, prendo i miei bagagli, non facendo alcuno sforzo grazie alla mia forza da mezzo-demone e lo seguo.

Entriamo nell'edificio e noto subito che è antico, ma con arredamenti moderni. Guardo Sesshomaru che mi fa un cenno con la testa e sale al piano di sopra diretto verso la sua camera. Evidentemente la camera che ti assegnano il primo anno è quella per tutti e cinque gli anni.

Scrollo le spalle per non pensarci e mi dirigo verso il salotto, che per mia fortuna è subito vicino all'ingresso.

Mi guardo intorno e vedo ragazzi e ragazze che si guardano intorno. Alcuni si conoscono e si salutano, altri stanno in disparte a guardare penso gli arredi,altri invece stanno parlando con la signora anziana che mi aveva detto mio fratello.

Noto che davanti a me si trova la ragazza di poco fa che parla con la signora. Le parla, le fa due sorrisi e fa ritorno sui suoi passi. Raggiunge sua mamma penso a questo punto e insieme mi passano a fianco e salgono le scale. Sicuramente sarà la stanza.

Faccio appena in tempo a sentire il suo profumo e a guardala. Lei ricambia il mio sguardo ma forse imbarazzata lo abbassa subito e se ne va.

Inuyasha ma che ti prende?

 

Ignoro i miei pensieri e raggiungo Kaede, ora mi sono ricordato il suo nome.

-Signora Kaede – la chiamo educatamente

-Si?, tu sei? -

-Inuyasha. Inuyasha Taisho – preciso

-OOH! Ma certo! Sei il fratello di Sesshomaru! Certo certo. Allora sei nella camera, aspetta che guardo - Fa una pausa mentre con fa correre lo sguardo sul suo foglio - Si eccoti. Stanza B5. Eccoti la chiave -

-Grazie – mi limito a rispondere

 

Ritorno all'ingresso , salgo le scale e giro a sinistra. Cerco la camera e per mia fortuna non è lontana. Giro la chiave e la apro. Noto subito che ci sono due letti singoli, uno vicino alla porta, e l'altro nell'altro angolo vicino alla finestra. C'è una porta a fianco a quella d'ingresso che da sul bagno che si condivide in comune. Mentre vicino ad entrambi i letti vi sono due comodini e due armadi capienti.

Dopo un'attenta osservazione decido di prendere il letto vicino alla finestra. Il mio compagno di stanza avrà l'altro. D'altronde sono arrivato prima io no?

Sistemo lenzuola,cuscino e piumino. Metto qualcosa sul comodino e lascio le valigie ancora intatte vicino al mio comodino, tutto dalla mia parte per non avere in mezzo niente.

Prendo il mio ipod, metto le cuffie e faccio partire le mie canzoni ed in poco m addormento.

 

Vengo svegliato da un gran baccano a fianco a me, apro pigramente gli occhi e metto a fuoco una figura alta,con i capelli scuri ed un codino, che cerca di spostare un'enorme valigia vicino al suo armadio.

Stufo del baccano decido di far qualcosa.


-Scusami. Hai bisogno di una mano? -

 

Il ragazzo si gira verso di me e noto che ha due grandi occhi castani, mi guarda incuriosito, forse si è accorto della mia natura. Lo osservo bene e noto che non ne un demone, e neanche un mezzo-demone..ma bensì un umano.

Ecco ora comincerà a sparare cavolate sui demoni e quant'altro.

 

-Oh? Si ti ringrazio! Questa valigia pesa troppo. Credo di aver esagerato ahah – ride mentre mi risponde

-Penso anch'io. Dove la vuoi mettere? -

-Vicino al mio armadio, così non è in mezzo al passaggio. Grazie mille-

-Nessun problema -

 

Grazie alla mia forza nettamente superiore, sposto con poca fatica la sua valigia nel posto indicato e torno a sedermi sul mio letto .

 

 

-wow! Che forza che hai! -

-Già -

-Sei un demone grandioso! - mi dice sorridendo

-Mezzo-demone per la precisione -

-Demone o mezzo-demone, sei stato fortissimo! -

 

Gli sorrido. Forse ho trovato qualcuno a cui non importa la mia natura?

-Ah che stupido. Non mi sono presentato. Mi chiamo Miroku -

-Inuyasha - mi limito a dire, tralasciando il cognome

-Piacere mio Inuyasha! -

 

Si ferma un attimo a pensare, poi mi guarda . - non vorrei sembrarti invadente ma..ti andrebbe di farti un giro a vedere l'accademia? -

-Perché no, sempre se non ti disturba la mia natura -

-Sinceramente io vedo un ragazzo, non mi importa di cosa sei. Anzi ti dirò sei la prima persona che ho visto decente in questa scuola. Tutti con la puzza sotto al naso pff -

 

Lo guardo scioccato . Davvero pensava quelle parole?

-Che ne dici amico, andiamo? -

-Andiamo – gli rispondo sorridendo. Avevo trovato un amico.

 

 

Ah finalmente mi ero sistemata come si deve. Il letto era a posto, le valigie anche. Vestiti e accessori per il bagno erano già ai loro posti. Ero stata veloce.

Mi sedetti un attimo sul letto per riposare osservando la camera.

La camera aveva due letti, uno vicino alla finestra e l'altro ad angolo vicino alla porta. Il bagno subito vicino all'ingresso in camera e due comodini con annessi armadi personali. Una stanza bellissima.

Pensare che un'ora fa avevo appena saputo il numero di stanza, la A3 e avevo salutato mia mamma, dopo che mi aveva accompagnato su.

Mi mise a pensare agli eventi della giornata e mi ricordai di duo occhi color ambra che mi avevano guardato quando ero uscita dal salotto. Quel ragazzo aveva le orecchie e lunghi capelli bianchi, con riflessi argentati. Pensandoci assomiglia molto al ragazzo che avevo visto uscire dalla macchina di lusso. Chissà se erano parenti.

Quella sensazione di stamattina di essere osservata l'avevo risentita osservando negli occhi quel ragazzo. Se era qua era decisamente uno studente di questa scuola. Magari ci saremmo incontrati.

Un momento. Aspetta un momento Kagome. Cosa vai a pensare. Tu sei qua per danzare!
 

-Scusa. É questa la stanza A3? -
 

Alzo lo sguardo dalla voce che ha interrotto i miei pensieri e vedo davanti a me, sulla soglia, una ragazza poco più alta di me, proporzionata, un bel seno, capelli castano scuro, simili ai miei, legati in una coda alta e due occhi di un color marrone che mi guardano.

-ah? Si si è questa -

-Fantastico! Finalmente l'ho trovata! - dice entrando, lasciando le valigie accanto al letto libero vicino alla porta

-Comunque mi chiamo Sango , molto piacere! -

-Kagome! Piacere mio Sango -

-Quindi sei tu la mia compagna di stanza - dice sorridendo

-A quanto pare si – le rispondo sempre col sorriso

-Molto bene, molto bene! Già mi stai simpatica! -

-Anche tu! Spero non ti dispiace, ho preso il letto vicino alla finestra -

-Nessun problema! Un letto vale l'altro -

 

Passa i restanti venti minuti a sistemare le suo cose poi si siede sul suo letto. Io sono sempre seduta sul mio a leggere uno dei miei tanti libri.

 

-senti Kagome. Ti va di andare a fare un giro?-

-Se non hai appuntamento con delle tue amiche..volentieri! -

-Amiche? Ahah Le persone a cui ho chiesto erano tutte snob. Menomale che non mi sono capitate in stanza! Non ho amiche qua -

-Come me - faccio un debole sorriso

-Allora andiamo. AMICA? - dice amica sottolineando bene la parola ,sempre sorridendomi

-D'accordo amica! -

 

Si alza di scatto dal suo letto, mi si avvicina mi prende per mano, per poi mettersi sotto braccio con me e mi trascina fuori. É davvero una ragazza allegra e piena di vita. Son sicura che andremo molto d'accordo.

 

Spazio autrice:

Eccoci alla fine! che ve ne pare? Me lo lasciate un commentino ^^
Il prossimo capitolo non so quando arriverà,anche perché devo aggiornale le altre.
A presto!

Holly 

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Capitolo 4
*** Capitolo Terzo ***


Spazio autrice:

Eccovi il terzo capitolo, spero possa interesare ancora la storia. Ci sentiamo alla fine del capitolo :D
 

Capitolo Terzo

 

Era un ora che Sango mi trascinava di qua e di là per il dormitorio.

È davvero piena di energia.

Abbiamo girato nella parte femminile e abbiamo notato un discreto numero di ragazze del primo anno.

Una di queste si chiama Rin, una ragazzina dai capelli lunghi e neri e due occhi dello stesso colore intenso. Timida ma allo stesso tempo allegra che, avendoci visto girare ci ha chiesto di unirsi a noi. Insieme a lei, vi è un'altra ragazza, alta quanto Sango, dai capelli rossicci. Si chiama Ayame ed è davvero simpatica. Fa un sacco di battute ma soprattutto è matta tanto quando Sango.

Anche lei ha deciso di seguirci.

Ed ora eccoci qua, stiamo girando per l'accademia vera e propria. Stiamo osservando tutto. Le aule, gli spogliatoi. Ci siamo soffermate tantissimo sul teatro annesso.

É semplicemente stupendo. Non ho parole per descriverlo.

Per fortuna del mio braccio, Sango si è decisa a staccarsi per poter girare meglio in quattro.

Lei e Ayame stanno correndo verso la prossima aula che dovrebbe essere quella dedicata ai balli moderni. Io e Rin invece rimaniamo indietro un poco,camminando tranquille.

 

-Sai Kagome, per me questa scuola è una grande opportunità -

-anche per me Rin. Devo rendere orgogliosa la mia famiglia -

 

La vede incupirsi ed abbassare lo sguardo. Ho detto qualcosa di sbagliato?

 

-Scusami Rin, ho detto qualcosa che ti ha turbato? -

-Oh? No no, scusami tu. Questo argomento per me è difficile.. -

-Se ne vuoi parlare con qualcuno.. -

-Ne ho parlato per anni con psicologhi - dice facendo un sorriso triste e amareggiato

-Sai, a volte parlarne con un amica aiuta. -

-Vedi, quando avevo dieci anni, vivevo coi miei genitori. Una sera, avevo un saggio di danza, mi aveva accompagnato la mia madrina, perché loro erano dovuti andare ad una cena di lavoro. Mi avevano promesso che sarebbero venuti e invece.. Non sono mai arrivati. Pioveva e per colpa di un camion sono finiti fuori strada. Ho smesso di ballare per un anno. Solo grazie a mia nonna mi sono ripresa. E mi sono convinta che, se fossi entrata qui li avrei resi fieri di me! -

-Loro Rin, sono fieri di te. Ricordatelo -

-Ti ringrazio Kagome -

-E di che? Avevi semplicemente bisogno di sfogarti – Faccio una piccola pausa valutando la situazione – Sai Rin, anch'io ho perso mio padre, quand'ero molto piccola. -

-Mi dispiace averti fatto ritornare un brutto ricordo -

-No tranquilla. Mi fa bene parlare di lui, è un mio modo per ricordarlo -

-Come è morto? -

-incidente sul lavoro -

Rin sta per dirmi qualcosa quando sentiamo Sango cacciare un urlo. Sia io che Rin ci guardiamo e corriamo verso il posto da dove proviene il grido di Sango.

Corriamo e ci troviamo davanti alla porta dell'aula di ballo contemporaneo. Senza pensarci entriamo come due furie

 

-Brutto maniaco che non sei altro! Tieni giù le mani! -

-Perdonami bellezza, ma per un ragazza bella come te non so resistere! -

-Ma quale resistere! Sei un maniaco!

-Ragazze? - Le chiama Rin

-Che è successo? - mi affretto a chiedere

-Io e Ayame eravamo qua in aula e abbiamo deciso di far due giri di Hip – pop . Stavo girando quando mi sono sentita toccare il sedere. Ho cacciato un urlo. Mi son girata ed ho tirato una schiaffo a questo maniaco! -

 

Solo allora sposto lo sguardo sul diretto interessato e lo vedo massaggiarsi la guancia. Ma non è solo. A fianco a lui c'è.. non è possibile il ragazzo di stamattina.

Se ne sta a fianco al tizio in disparte a guardarsi intorno senza interesse. Non si gira nemmeno a guardarci

 

 

-Dai bellezza scusa! -

-Scusa un corno! - altro schiaffo

-Dai il mio amico ed io stavamo facendo un giro, abbiamo sentito ridere e siamo passati a vedere tutto qua -

-Miroku. Non mettermi in mezzo. Il maniaco sei tu -

-Inuyasha! Eddai! -

 

Inuyasha. Quindi è questo il suo nome. Il ragazzo, cioè Inuyasha continua a guardare la scena, senza osservarci. Che cavolo!

-Be ora sapete i vostri nomi..e voi come vi chiamate donzelle? - Chiede rivolto a Sango

-Di certo non lo vengo a dire a te! -

-Hey non vale! Voi sapete i nostri nomi -

-Ho detto no -

-Insisterò finché non saprò il tuo nome dolcezza -

-Fammi passare -

-No -

-Oh dannazione! - sbotta Ayame – io mi chiamo Ayame, lei è Sango e loro due sono Kagome e Rim. Ora ci lasci passare? -

-Certamente – e si sposta di lato - aspettate. Stavate facendo un giro per l'accademia? -

-SI -

-Se andiamo tutti insieme? -

-No maniaco – Risponde piccata Sango.

 

Prende ed esce inviperita. Rin e Ayame la seguono. Solo quando sente i nostri nomi e si gira per vedere uscire le mie amiche, mi accorgo che si è accorto di me e mi fissa. Mi osserva. Non toglie lo sguardo dal mio. Ed io mi sento imbarazzata.
E cosa facci io? Io rimango ancora li a fissare i due. La situazione si sta facendo imbarazzante e allora decido di sgattaiolare via in modo più decente possibile.

 

-Ehm..scusatela. Ci si vede -

-Ciao – mi dice Miroku

-Ciao Kagome – mi saluta Inuyasha.

 

Il mio nome pronunciato da lui è una sensazione strana che decido di lasciare perdere e seguo le mie amiche.

 

Miroku mi aveva trascinato per tutto il dormitorio alla ricerca di chissà cosa. Poi da un momento all'altro aveva deciso di andare a visitare l'accademia vera e propria. Così lo seguo, mani nelle tasche e passo lento.

Stiamo girando a vedere le aule ,quando ad un certo punto Miroku si ferma e come posseduto da qualche spirito maligno si fionda in una di queste.

Lo vedo aprire la porta ed osservare qualcosa. Mi avvicino incuriosito e noto due ragazze che danzano ridendo.

Peccato nessuna delle due è la ragazza di stamattina. Non faccio neanche in tempo a formulare la frase mentalmente che Miroku si avvicina quatto quatto ad una delle due e cosa fa? Le palpa il sedere!

La suddetta ragazza caccia un grido , si gira lo osserva e gli rifila un sonoro schiaffo sulla guancia.

Diciamola tutta.. se l'è meritato.

 

Pochi minuti dopo, la porta da dove siamo entrati io e Miroku viene aperta di colpo e fanno l'ingresso altre due ragazze, amiche di quelle presenti sicuramente. Talmente scocciato che non mi giro nemmeno a vedere bene chi siano.

 

-Brutto maniaco che non sei altro! Tieni giù le mani! -

-Perdonami bellezza, ma per un ragazza bella come te non so resistere! -

-Ma quale resistere! Sei un maniaco!

-Ragazze? - Le chiama Rin

-Che è successo? - mi affretto a chiedere

-Io e Ayame eravamo qua in aula e abbiamo deciso di far due giri di Hip – pop . Stavo girando quando mi sono sentita toccare il sedere. Ho cacciato un urlo. Mi son girata ed ho tirato una schiaffo a questo maniaco! -

 

Ascolto la loro conversazione con poco interesse. Però la ragazza aveva ragione. Miroku era un po maniaco. Possibile che faccio amicizia con gente strana io?

Quando però Miroku chiede il nome delle ragazze , quella che gli ha tirato uno schiaffo, non ne ha alcune intenzione.
Solo l'altra, dopo che il mio amico ha insistito svariate volte si decide a parlare.

 

-Oh dannazione! - sbotta la tipa dai capelli rossi

-io mi chiamo Ayame, lei è Sango e loro due sono Kagome e Rim. Ora ci lasci passare? - dice la rossa 

-Certamente – Risponde Miroku - aspettate. Stavate facendo un giro per l'accademia? -

-SI -

-Se andiamo tutti insieme? - richiede non contento il maniaco.. cioè Miroku

-No maniaco – Risponde piccata la ragazza con la coda alta.

 

Mi giro per vederle uscire quando, non ci posso credere. La ragazza di stamattina è qui. L'altra ha detto che si chiama come? Ah si Kagome. Quest'ultima non è uscita insieme alle altre, anzi è rimasta qua davanti a noi. Ci osserva un attimo, senza togliere gli occhi dai miei.

Solo ora li vedo bene, sono un color cioccolato intenso, come i suoi capelli.

 

-Ehm scusatela.. ci si vede - ci dice

-Ciao – Le risponde il mio amico 

 -Ciao Kagome – le dico io, soffiando il suo nome

 

Mi fa un certo effetto averla chiamata per nome. La vedo uscire di fretta e seguire le sue amiche. È già la seconda volta che la incontro in un giorno. Sarà destino?

Vedo Miroku seguire con lo sguardo la ragazza dalla coda alta, Sango mi pare, che si allontana sempre di più. Lo vedo poi guardarsi l'orologio che ha al polso.

 

-Inuyasha forse è meglio andare, si è fatto tardi -

-Se lo dici tu Miroku - annuisce ed esce anche lui dall'aula. Io lo seguo.

Stiamo ritornando al piano di sopra quando un ragazzo, con la coda alta, occhi dal taglio particolare affusolato e castani, di alta statura quanto me, ci viene addosso.

-Dannazione! - sbotto

-Scusate scusate, sono in ritardissimo! -

-Hai per caso bisogno? - Gli chiede Miroku

ma chissenefrega dico io!

 

-sto cercando Kaede, mi dovrebbe assegnare la stanza -

-è quella laggiù – gli indica Miroku

-Grazie mille! - fa per girarsi quando si ferma – Ah che sbadato! Io sono Koga, piacere! -

-Miroku -

-Inuyasha -

 

Koga, mi fissa per un attimo poi mi sorride

-Demone anche te -

-Già -

-Demone cane vero? -

-Si ma come..?

-Sento l'odore – dice alzando le spalle.

Annuso l'aria e capisco a cosa si riferisce. Lo guardo e gli faccio un leggero ghigno

 

-Demone Lupo -

-Esatto. Ma in te c'è qualcosa di strano – mi guarda un attimo poi come illuminato parla ancora – Sei un mezzo-demone -

-Quindi? - gli dico con rabbia

-Niente niente cucciolotto sta calmo. Stavo analizzando. Ora vado! Ciao! -

-Hey! cucciolotto a chi? - rispondo stizzito. Ma quello se n'è già scappato via a velocità supersonica

 

Sento la mano di Miroku che mi si poggia sulla spalle e mi fa segno di tornare in stanza. Lo seguo, sperando di non dover incontrare ancora quel lupastro.

Torniamo in stanza e mi stravacco sul letto.

Sarà passata mezz'ora quando io e Miroku sentiamo bussare alla porta. Il mio amico di mala voglia si alza e va ad aprire. Davanti a noi ci troviamo un ragazzo con una lunga treccia nera, occhi scuri, alto che ci sorride.

 

-ciao- gli dice Miroku - hai bisogno? -

-No no, volevo solo presentarmi! Mi chiamo Bankozu e sono nella stanza a fianco alla vostra. Piacere! -

-Piacere nostro. Io sono Miroku. Lui è Inuyasha -

 

io faccio solo un cenno col capo . Insomma, voglio solo dormire!

 

-Bankozuuuu amico, che letto vuoi? - Sento chiamare da fuori.

Non ci credo, da dietro il ragazzo sbuca chi..? Koga.

 

-ma guarda, i ragazzi di prima. Avete questa stanza? -

-Si- gli rispondo

-Allora siamo vicini di stanza! -

-Che bellezza – dico con ironia

-Dai cucciolotto ci divertiamo -

-Hey lupastro, non chiamarmi cucciolotto! -

-Cucciolotto! - mi scimmiotta Koga ridendo 

-Hey hey calmi voi due – Interviene Bankozu – siamo tutti amici - finisce la frase sorridendo

 

Mi limito a sbuffare e a buttarmi ancora sul letto. Miroku rimane ancora li a chiacchierare, quando non so per quale ragione gli propone una brutta, bruttissima idea.

-se vi va, dopo domani possiamo andare a lezione insieme -

-Sarebbe perfetto. Siamo arrivati tardi e non abbiamo avuto il tempo di andare a dare un'occhiata -

-Allora è deciso!. Sei d'accordo anche tu Inuyasha? -

-Nessun problema- Certo come no! Penso in realtà

-Allora alle 7 ci troviamo in corridoio! - dice Koga.

 

Finalmente i due andarono nella loro stanza ed io posso stare tranquillo. Miroku fa la stessa cosa e si butta sul suo letto.

 

Un po di pace finalmente!

Pian piano chiudo gli occhi e mi addormento. Tra quarantotto ore avrei iniziato le lezioni. Che gioia.

 

 

Spazio autrice:

 

Eccomi...dopo due anni sto riprendendo tutte le storie eheh.. questo capitolo era già scritto quindi non è stato difficile pubblicarlo. Gli altri sono in corso e spero vivamente di continuare.

Ho finito un'altra mia storia, quindi sono più libera sulle altre.( che trovate nella mia pagina) 
Spero comunque che vi sia piaciuto il capitolo.. che era un po di passaggio e per far conoscere i personaggi. Ditemi se l'idea di riprendere alcuni pezzi per spiegare la visuale dei diversi personaggi è piacevole oppure no

A presto.
Holly

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