Rory's love

di Laady
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Londra ***
Capitolo 3: *** La pre partenza ***
Capitolo 4: *** Questa notte è ancora nostra ***
Capitolo 5: *** Fantasie ***
Capitolo 6: *** Casa nuova ***
Capitolo 7: *** Scomparso ***
Capitolo 8: *** Dove tutto ebbe inizio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
__________________________________________________________________

 

“Io credo che il lavoro sia andato più che bene, non trovi Rory?”

“Si, senz'altro Michelle!”

“Oddio, sono così emozionata. Abbiamo passato sette mesi in Europa, e domani America! Oh Rory, ma ci pensi? Si torna a casa, si torna a casa!”

“Michelle, stai calma.” Disse Rory sorridendo.

“Oh, Rori, ma siamo praticamente a casa!” Dire che Michelle era esaltata era dir poco.

“Non siamo a casa, ci mancano ancora delle tappe.” Rise Rory, ora.

“Una sola tappa Rory, una tappa ci divide dall'America.”

“Una divisione palpabile”

“Una diviosine che si risolverà!”
“Spero senza riporti o numeri periodici.”

“Oh, al diavolo te e il tuo maledetto sarcasmo! Una piccola divisione. Tutto qui.”

“Se conti che l'Oceano è piccolo allora si, è una diviosione microscopica!” Rori sapeva che stava facendo imbestialire la giornalista.

 

Oh, scusate! mi sono completamente scordata di raccontarvi di quel che è avvenuto di recente a Stars Hollow e dintorni, sempre se un anno è valutato come una distanza temporale che rientra nella sfera del 'recente'.

Ad ogni modo, come dicevo, era passato un anno dal matrimonio di Lorelai con Luke; un anno e due mesi da quando Logan aveva dato un'ultimatum di poco gusto alla dolce Gilmore; un anno da quando Rory si era rifatta una vita lavorando per una campagna in Europa, a fianco di una redattrice tutto pepe chiamata Michelle. Divennero subito grandi amiche, certo il loro rapporto non era nemmeno lontamente paragonabile a quello che Rory aveva con Lane o con Paris, ma di certo un forte sentimento le accumunava. Molteplici cose erano cambiate in un anno: Paris era diventata un importante medico e si era sposata, -esatto, la donna dal cuore di ghiaccio si era sposata e aveva avuto un figlio con immensa gelosia da parte di Rory.-, Lane aveva fatto un enorme ed innaspettato successo con il suo gruppo e i bambini non erano stati per niente di peso in questo, Lorelai era incinta di un maschietto con immensa felicità di Luke e un piccolo rammarico della gravida che sperava nella tramandazione del nome Lorelai ancora una volta, Sookie era incinta di due gemelli, i signori Gilmore avevano costruito una tenuta in California e passavano un mese ad Hartfort e uno nella nuova e calda dimora -con immenso stupore di tutti Emily aveva trovato la cameriera perfetta-, Christopher stava uscendo con una dottoressa molto in gamba, Dean aspettava il terzo maschio e Jess.. Jess si era sposato.

Nell'ultimo anno Rori aveva raggiunto il picco massimo per la sua carriera, apprezzata e conosciuta da tutti, riempita di elogi. Bellissima come sempre, vuota come mai. Non passava giorno che non pensasse a come la vita di tutti era andata in porto e come la sua piccola barchetta era ancora persa nell'alto mare. Perchè nessuno riusciva a trovarla e salvarla dal naufragio? Era come se i motori dell'attrezzatura fossero rotti e lei gridasse aiuto a tutti quelli che passavano a fianco lanciando segnali di fumo per essere notata. Ma nessuno colse quel suo silenzioso urlo, nessuno riuscì a salvarla né tanto meno tentò di farlo. Con un peso nel cuore e un grande rammarico rivolto alla sua sbagliata decisione di così tanto tempo fa si tuffò nell'immensa distesa d'acqua, tentando di scagionare il suo dolore da sola, concentrandosi sul lavoro e facendo finta di niente; portando una spessa maschera posizionata sopra ad altre mille. Non era più Rori Gilmore, era diventata un orrendo spettro del suo essere passato. Chiunque la conosceva sapeva che ormai la piccola Lorelai era diventata caput, aveva avuto un blackout, era scomparsa nell'oceano.

 

“Sai Rory, stavo pensando..”

“A cosa Michelle?”

“A trasferirmi a Stars Hollow.” Rori si voltò immediatamente verso la giornalista.

“Come?”

“Hai capito bene, Rory.. Voglio dire.. A Los Angeles non ho nessuno. Ho vissuto da sola per tutto questo tempo da quando superai i diciannove anni e mia nonna morì. Mi hai regalato l'amore Rory, mi hai fatto sorridere di nuovo. Non posso allontanarmi da te.”

“M-Michelle.. io, non so cosa dire.. è.. oddio. Ok, fammi riordinare le idee!” Michelle rise.

“Mi dispiace veramente tanto per quello che ti è successo, perchè non me ne hai mai parlato?” Sussurrò la Gilmore sedendosi vicino all'amica.

“Perchè il nostro era un rapporto tacito: Io non rivelo a te il mio passato come tu non lo riveli a me. Avevo paura di rompere il nostro equilibrio.. fino a ieri, quando mi hai finalmente raccontato la tua storia. Ho capito che la nostra amicizia aveva raggiunto un passo superiore.. Rory, sei diventata la mia migliore amica e nemmeno me ne sono resa conto, che sciocca.”

“Oh, Michelle!” Corse ad abbracciarla la mora.

“Su, dai, basta abbracci e coccole, potrei abituarmici!” Sorrise la rossa. “Un ultima tappa.”

“Un ultima tappa.” Sorrise amara l'altra, consapevole di chi si celava dietro l'ultima intervista.


Angolo dell'autrice

Innanzitutto: Hola a todos! Como estas? 
Ho riguardato di recente tutte le stagioni di 'Una mamma per amica' e quell'ultima puntata mi continua a lasciare l'amaro in bocca. Non mi va proprio giù. Logan era maturato tanto, soprattutto nella settima stagione, ma è come se l'avessero fatto tornare bambino con l'ultima puntata. E' stato tutto troppo affrettato e troppo.. deprimente. E io adoro Logan e Rory. Per questo ho scritto un continuo, un'ipotetica ottava stagione. Questo è un prologo, giusto per far capire come si sono evolute le cose, ho volutamente deciso di non parlare di Logan per ora. Ma presto arriverà.  Questo 'incipit' è molto breve, ma spero capiate che dato è un prologo non potevo farlo lungo quanto un capitolo. Ad ogni modo sono molto logorroica quindi vi lascio augurandovi una buona serata prima che io continui a scrivere fino a domattina. Ringrazio chi abbia il coraggio di leggere questa storia e chi la recensirà! 
Buonas noches!

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Capitolo 2
*** Londra ***


Capitolo 1:

Londra
 

 

Una calma pacifica e silenziosa ornava la sala da bagno.

Una ragazza, dal fisico esile molto dimagrito ma più tonico, dalle forme più prosperose era seduta nell'enorme vasca da bagno bianca con i piedini a forma di zampe di leone.

L'acqua arrivava fino alle spalle della ragazza, lasciando visibili i capelli ormai lunghi e mossi bagnati e un viso completamente scoinvolto dalla visita dei fantasmi del passato. Non sapeva se quel che rigava il suo viso fossero le gocce d'acqua che cadevano dai capelli fradici o lacrime provenienti dai suoi occhi rossi e stanchi dal pianto. Il suo petto si muoveva ad una velocità impressionante, la giovane non contava più i battiti. La sua mente era annebbiata dal dolore, dalle atroci sensazioni che i ricordi le donavano ogni volta che rimaneva sola.

Iniziò a respirare affannosamente, si aggrappò con forza ai lati della vasca da bagno quasi per potersi salvare dal male, come un salvagente.

Esiste un salvagente per il cuore? Si ritrovò a pensare.

Il solito volto, i soliti occhi, i soliti capelli biondi. La solita risata dolce, il solito sorriso ammaliante, i soliti tratti affabili. Il solito corpo che la mandava in confusione, i soliti ricordi che la mandavano in estasi ma allo stesso tempo avevano la forza di un proiettile che le perforava con un colpo solo cuore, mente, anima.

Si immerse completamente nell'acqua, come se quella sostanza ormai divenuta gelida potesse portarla di nuovo alla felicità, farla rinascere, eliminarle i ricordi. Eliminare l'amore.

 

 

“Signore, signore si fermi!” Una mandria di giornalisti imbufaliti e inferociti tentavano di parlare con il pezzo grosso della situazione.

“Oh, al diavolo, di questo passo non riuscirò mai ad intervistarlo! Rori, giuro che non vorrei farlo..” Michelle si maledisse per non aver chiamato Rori prima di uscire e ora si ritrovava nei guai seri. Se non avrebbe portato al capo un'intervista quanto meno succulente ed inedita sarebbero stati guai per lei come per Rori. Aveva paura di pensarci, un timore così grande che nemmeno si accorse che aveva preso il telefono e aveva digitato il numero della dolce mora.

 

 

Delle dita veloci si mossero sul corpo di Rori allacciando scrupolosamente il vestito che avrebbe usato per tornare a casa. Aveva già pensato a trucco e parrucco, si guardò allo specchio e disse: 'Ok, benvenuta nuova e deprimente giornata. Sia chiaro, io non piaccio a te come tu non piaci a me, ma facciamo questa valigia e leviamocela dai piedi. Poi si torna a casa, da mamma e tutti quanti.'

Fece un sorriso, finto quanto lo stato d'animo positivo che avrebbe azionato appena uscita dalla camera da letto.

D'improvviso il suo telefono suonò e le sue paure si realizzarono.

“Michelle, che c'è che non va? Non si è presentato?”

“Ti sbagli. C'è così tanta gente che non sono riuscita nemmeno a vederlo! Oh Rori, non ci riesco, ho bisogno di te! È un compito troppo grande questa volta, e poi sono sempre stata la tua assistente non sono in gamba quanto te. Giuro, non vorrei mai chiamarti, ma..”

Rori si guardò di nuovo allo specchio. Alzò la testa orgogliosa, strinse la mascella e a denti stretti disse: “Arrivo.”

 

 

“Signore, cosa ne pensa degli ultimi scandali riportati sul Times? È tutto vero, conferma?” Stesse domande, cambiavano solo le facce dei giornalisti. Come avrebbe potuto l'uomo d'affari intrattenere una conferenza stampa con solo otto giornalisti quando erano tutti così insistenti da non farlo nemmeno parlare? Fece no con la testa, un'altra situazione di merda, l'ennesima del mese, un'altra giornata 'no'.

Una testa nera si fece largo senza troppe pretese tra la massa, seguita a ruota da una bionda; le persone si scostavano al suo passaggio, come se potessero capire l'umore della donna, o forse era divenuta un'icona così importante che nessuno aveva il coraggio di mettersi tra i suoi piedi.

Camminava fiera nel suo grazioso tailleur color bianco panna; un angelo. Un leggero trucco le risaltava ancora di più gli occhi azzurri, una testa bionda teneva saldo in mano un registratore a seguito della signorina innanzi a lei. Sprigionava una formalità e potenza impressionante, nonostante lei stesse solo camminando. Non riusciva a capire quegli atteggiamenti, era una persona normale e qualsiasi secondo lei. Di certo, non era Mitchum Huntzberger.

“Signor Huntzberger, una domanda”

Il corpo dell'uomo più avanti si irrigidì. Salì sul soppalco calcolando ogni movimento ed espressione, lasciò che tutto andasse come dovesse andare, non decise chi entrò nella sala, la sua mente era concentrata in altro, ma di certo non erano le otto persone previste. Una mandria moltiplicata per otto, per l'esattezza.

I giornalisti attorno si zittirono all'istante, pronti a prendere quante più informazioni possibili da quello scontro tra titani.

“Prego” Disse freddo guardando la figura esile innanzi a lui avanzare.

“Signor Huntzberger, le statistiche delle sue attività sono in continuo calo, può dare una motivazione professionale quanto personale?”

Professionale. All'uomo venne da ridere. Lei era esattamente professionale. Lui, dentro, era tutto fuorchè professionale.

“Perdoni signorina, ma la poca voglia di leggere giornali non è una colpa personale. Il calo delle vendite è in correlazione alla poca voglia della gente di leggere quanto di vivere.” La buttò lì così, come una sfida nei confronti della donna.

Ma Rori rimasi impassibile.

“Quindi non ritiene essere una sua colpa questo forte calo a picco delle attività? Il fatto che la gente legge meno non è una valida motivazione; la carta ormai viene poco comprata, questo glielo concedo, ma internet è divenuta la soluzione al dilemma, lei cosa ne pensa signor Huntzberger?”

Silenzio tombale, scatti di macchine fotografiche, persone con la tosse, il rumore del sorriso sul viso dell'uomo.

“Penso che internet non sia una soluzione; la gente dovrebbe imparare a comprare meno gossip e concentrarsi sulle questioni importanti, come le notizie che riportiamo. Personalmente vedo sempre più gente superficiale, che non pensa troppo a quello che fa concentrandosi su se stessa e sull'apparire. Pochi hanno un cervello funzionante, questa è la motivazione del calo di vendita, Signorina Gilmore.”

Un'altra sfida, Huntzberger credeva però che ancora non sarebbe stata raccolta.

“Quindi non è un problema a livello gerarchico, insomma, non è a causa di come è amministrato il tutto? Da quando l'eredità è passata in mano dei due giovani eredi sono inziati i problemi di marketing e vendita. Non pensa centri qualcosa?”

Adesso era lei a lanciare una sfida, attendendo che, come sempre, l'Huntzberger rispondesse pieno di orgoglio, colto nell'animo.

“Sa signorina Gilmore,” Sorrise amaro prima di continuare “Non ricordavo della sua stupida tenacia e dei suoi giochi ingannatori colmi di un secondo fine. Mi colpisce questo suo lato, così.. pretenzioso di sapere, di volere? Peccato che sia proprio lei la prima a non sapere cosa vuole e la prima a ringannare la sua vita e le certezze ch'essa poteva offrirle. Non si permetta di giudicare come svolgo il mio lavoro, io perlomeno ho preso in mano quello che il destino mi ha offerto e penso di riuscire in modo egregio in quel che faccio, senza aver timore. A differenza sua.”

“Io non ho avuto paura!” Perse le staffe. “Sei solo uno sciocco capace di provocare, sarai anche capace di gestire un giornale, ma è chiara e visibile la tua inesperienza quanto la tua incapacità di gestire la vita privata. Vuoi sapere il vero motivo del calo di vendite? La gente non si appresta a prenderti sul serio dato che tu ti metti a scopare nei privè dei locali senza un minimo di dignità” Huntzberger fece una smorfia, Rori continuò imperterrita “Le persone si interessano sul tuo conto, e non sulle tue notizie. Sei un'incapace che non è in grado di svolgere il suo lavoro, e per la precisione, io non sono scappata, se ben ricordi. Le possibilità erano tutto o niente e io sono troppo giovane per sposarmi”. Ogni parola veniva vomitata dalla rabbia, Rori sapeva che quando l'effetto fosse finito si sarebbe pentita di ogni singolo gesto. “Mi ha veramente sorpreso il tuo ultimatum, il tuo egoismo. Sapevi dei miei sogni, come pensi che avrei abbandonato la mia vita dopo aver lavorato tanto per ottenere tutto questo? Non mi hai mai dato il tempo di spiegare, non hai mai risposto alle mie chiamate. Hai pensato solo a te stesso, come se tu fossi l'unico a soffrire. Che poi , sembra tu stia meglio di prima e le numerose cavalle lo dimostrano, non trovi? Sei solo uno stupido viziato, Logan. E con questo ho finito la mia intervista, andiamocene Michelle.”

Uno sguardo di puro odio gelò il biondò, quello di sofferenza del ragazzo fece rabbrividire la giovane.

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Capitolo 3
*** La pre partenza ***


Capitolo 2:

La pre partenza

 

Michelle si colpevolizzò di quella brutta intervista, non sarebbe successo, se avrebbe rispettato il patto e non avesse chiamato Rori.

Doveva farsi perdonare, doveva rimediare. Non avrebbe scritto l'articolo su Logan, avrebbe preso tutte le responsabilità di questo con il capo. Avrebbe improvvisato sull'aereo un articolo riguardante le sue scappatelle, niente di più niente di meno. Non avrebbe parlato di Rori e del suo spettacolino.

Sapeva che la mora stava soffrendo, si sentiva maledettamente in colpa e quel silenzio non faceva certo da tranquillizzante.

Rori, scusami, ti prego”

Cosa?” Si risollevò dalle nuvole.

Ti prego, perdonami.”

Non centri Michelle, anzi, ti sono grata di avermi portato. Ho risolto una o due situazioni lasciate in sospeso, dovevo chiudere con il passato. Ti devo ringraziare.”

Come aveva chiuso con il passato, ora doveva chiudere anche il suo cuore. Doveva usare un sigillo bello forte, lo sapeva, il suo piccolo organo stava sanguinando a dismisura e lei non faceva niente per bloccare l'emorragia. Voleva morire. Quante volte lo aveva pensato? Quel maledetto biondo le aveva rovinato la vita dal momento che era entrato nel giornale, lo sapeva. Tre anni e aveva mandato a puttane tutto, l'aveva sconvolta. Doveva riprendersi, doveva rinsavire da quella brutta malattia in cui era caduta. Era sprofondata, doveva solo rialzarsi.

Stasera andiamo a ballare!” Disse di tutto punto Michelle.

Cosa? Ma abbiamo l'aereo!”

Tesoro, stasera io e te ci divertiamo. Partiremo domani o dopodomani, li compro io i biglietti. Non ti lascio così, tua madre mi potrebbe uccidere per come ti ho ridotta!”

Rori si sciolse in una finta risata, “E serata discoteca e ubricume sia!”

 

 

Passò la giornata, passarono le ore, le due donne erano pronte per uscire. Fortunatamente l'atmosfera era calda in quel periodo, così potevano sfoggiare un vestiario tanto corto da far ricredere Rori sulla loro decisione. Non si era mai vestita così, si sentiva una sgualdrina. Quasi tutte le sue amiche ormai andavano in giro com'era lei in quel momento, e non solo per uscire, ma anche per andare normalmente alle lezioni universitarie o solamente a prendere un caffè.

Rori, una notte di pura follia tra noi. Dai, che magari troviamo pure qualcuno da cuccare.”

Io non sono così Michelle. Non vorrei mai dirti che sei frivola, ma io non sono come te. Non mi sono mai vestita in questo modo, non ho intenzioni di uscire di casa.”

Rori, io e te andremo in questa discoteca. È la migliore di Londra, ragazza, e sono riuscita ad entrare in lista!”

No, io non ci vengo!”
“Tu vieni.”

Ti sbagli di grosso, e niente mi farà cambiare idea!”

 

 

Ti prego, ripetemi come hai fatto a farmi cambiare idea..?” Chiese Rori appena entrata in discoteca affiancata da Michelle.
“Amore mio stasera è la nostra serata. Beviamo, balliamo e cucchiamo! Dai su bella figacciona, ti sfido a chupito!”

Non sai con chi hai a che fare mia dolce biondina!”

Voglio proprio vedere!”

La serata continuò piacevolmente, ogni tanto le due amiche facevano librare in aria quei bicchierini pieni di vodka liscia, piano piano la tensione di Rori scese, fino a quando un bel uomo dai tratti rigidi e una mascella squadrata invitò la bionda a ballare, la dolce moretta la liquidò dicendo: “Tranquilla, io bevo un po' ancora!”

Rori non aveva voglia di stare lì, seduta a quel bancone, a bere quella schifezza. Prese il giubbetto di pelle e uscì fuori, cercò un bar e prese un caffè da portar via. Fece per pagare, ma le sue monetine caddero rovinosamente per terra.

Che era successo alla sua vita? Così perfetta, così fantastica. Aveva tutto quello che desiderava, e lo aveva abbandonato. Ora voleva un cottage, un camino schoppiettante, un libro, un the caldo e l'amore della sua vita che aveva pubblicamente umiliato davanti alla stampa. Poteva andare peggio di così?

Pago io per la signorina” Una voce chiara, famigliare, accogliente, offrì i soldi alla donna del bar e pagò il conto.

Ciao scheggia.” Disse chinandosi aiutando Rori a raccogliere ogni centesimo sparso sul pavimento bianco.

Si, decisamente poteva.

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Capitolo 4
*** Questa notte è ancora nostra ***


Capitolo tre:

Questa notte è ancora nostra

 

Logan” Disse Rori titubante.

Che c'è, hanno tagliato gli artigli alla tigre?”

Buonasera anche a te” soffiò lei.

Prendi” Disse Logan cordialmente, dandogli però il caffè e le monetine in modo leggermente più brusco.

Grazie” Sussurrò lei.

Figurati” Disse lui.

Camminarano per Londra, fino a camminare vicino alla ringhiera che dava sul Tamigi, una danza di luci illuminava l'atmosfera, rendendola più romantica del necessario. Entrambi erano tesi, cocciuti, orgogliosi e con il cuore spezzato.

Logan, io..” Inizò Rori fermandosi ad un certo punto ed osservando l'immensa ruota panoramica così vicina ma così lontana. Proprio come il loro amore. “Mi dispiace.”

Di cosa se posso sapere? Dell'immensa figura che ha fatto venire un'infarto a mio padre o del resto? Se è per il primo vorrei solo ringraziarti.”

Sono seria, Logan. Mi dispiace di tutto quanto. Di oggi, del passato. Non doveva finire così tra noi.”

No, non doveva.” Alzò gli occhi alle stelle lui.

Decisamente.” Lo fissò lei prima di continuare “Sai, io non pensavo tutte le cose che ci siamo detti oggi Logan. O meglio, che io ti ho detto. Ma il fatto è che tu.. insomma, mi hai sfidato e mi hai fatto bollire il sangue di rabbia. Io.. volevo solo fare la mia intervista, essere professionale, distante per non ricadere negli orrori che mi perseguitano tutte le notti, e invece ho finito per causare altro male. Io non volevo lasciarti un anno fa Logan. Io volevo provarci ancora, volevo poter vivere nuovamente di te, di noi. Questa.. questa non è vita. Non dopo che sei entrato dentro di me, sotto la mia pelle.”

Rori, capiscimi. Non ho mai incontrato qualcuno a cui piacevo per quello che sono, nel complesso mi avevano sempre giudicato, fin da piccolo. Erano interessati ai miei soldi, a mio padre. Mai a me. E tu, Rori, tu non eri ammaliata dagli sfavilli della mia famiglia, ma da me. Hai idea di quanto possa significare solo questo per me? L'amore vero è in via di estinzione, e tu sei un esemplare raro quanto puro. Non ci credevo nemmeno nell'amore prima di incontrarti!” Rise amaramente. “Tre anni Rori, tre anni e non potevo più vivere senza di te. Sembrava che tu avessi marchiato tutti i miei neuroni con un pennarello indebile, nella mia testa ovunque c'è il tuo nome. Caspita, Rori. Da quando ci siamo lasciati ho cercato consolazione in così tante ragazze che tu non hai idea. Ma neanche una volta ottenevo quel che volevo. In ogni donna vedevo un po' di te ma allo stesso tempo non ti vedevo. Quando facevo sesso con loro pensavo 'Non ha i suoi enormi occhioni blu' 'Non ha le sue labbra' 'Non ha il suo corpo' 'Non ha i suoi gemiti' 'Non mi prega come faceva lei' 'Non prende in mano la situazione come lei' 'Non è bella come lei'. Ma alla fine, la verità è che tutte quelle donne non erano te. E questo mi struggeva più di ogni altra cosa.”

Mi hai messo tu alle strette, Logan.”

Ti prego, basta parlare del passato!”

E di cosa dovremmo discutere?”

Del presente. Del fatto che qui ci siamo io e te, Logan e Rori.” In quel momento il ragazzo mise la sua fronte su quella di lei, che ugualmente rimaneva rigida.

Io..Logan, non ho intenzione di darti il mio mille, se tu sai contare solo fino a cento.”

Ho imparato i numeri mentre eri via a furia di contare i secondi che ci distanziavano.”

E cosa faremo ora?”

Ho sistemato tante cose in questo tempo, e Honor e Josh stanno prendendo le redini dell'attività qui a Londra che essenzialmente, è la più importante. Potrei lavorare da casa e quando è necessario partire per qualche giorno. Ma niente mi dividerà più da te scheggia.”

Nemmeno Mitchum?”

Specialmente.”

Nemmeno l'effetto serra?”

Nemmeno.”
“E cosa mi dici del karma?”

Che ha iniziato a tifare per noi.”

E se cambiasse di nuovo idea?”
“Allora diventerò un Dio e fotterò il karma.”

Questo significa che io sarò una Dea!”

Lo sei già, Gilmore.”

Quale complimento, se non ti conoscessi direi che stai tentando di portarmi a letto Huntzberger!”

Potrebbe essere così..”

Logan baciò con passione la donna, con tale foga da far andare in fibrillazione ogni singola parte di lei, ogni nervo, muscolo, presente in Rori stava decantando i cori dell'Alleluja, mentre sentiva le campane e i fuochi d'artificio intonare l'inno alla gioia.

Mi stai seducendo Huntzberger?”

Solo se lo vuoi tu, Gilmore!”

Andiamo..” Lo prese per mano Rori.

Dove mi vuoi portare?” Rise Logan.

In paradiso, Huntzberger!”

Alle tre di notte? Non pensi il tragitto sia troppo affollato ora come ora?”

Coraggio Huntzberger, questa notte è ancora nostra!” Disse Rori donandogli un bacio, il più appassionato, il più bello.

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Capitolo 5
*** Fantasie ***


Capitolo quattro:

Fantasie

 

 

Erano le otto e mezza di mattina quando Rori spalancò gli occhi. Non si voltò, allungò solamente una mano che andò a colpire il petto forte di un uomo al suo fianco, un uomo che lei conosceva bene. Un uomo con i capelli biondi, dei tratti perfetti, un fisico mozzafiato. Quell'uomo che possedeva il suo cuore.
“Scheggia, mi consumi.”

Buongiorno anche a te dolcezza” Disse Rori schioccando un bacio sulle labbra del suo amore ritrovato.

Mi sei mancata Rori” Disse ora l'uomo più dolcemente.

Anche tu, Logan.” Rori fece per alzarsi, prese il lenzuolo e si avvolse al suo interno, lasciando Logan -come al solito- completamente nudo.

Mi è mancato anche questo tuo vizio timido”

Continua a dormire!”

Rori entrò in bagno, senza rendersi conto che aveva appena socchiuso la porta.

Entrò dentro l'acqua calda della doccia, così immersa nei suoi pensieri e nella sua felicità che saltò in aria quando due braccia le cinsero la vita, e un paio di dolci labbra si posarono cautemente sulla sua spalla sinistra, quasi a voler saggiare ogni minuscolo istante di quel momento, come se avesse paura che sarebbe finito da un secondo all'altro.

Posso?” Disse Logan prendendo la spugna rosa già intrisa di bagnoschiuma e spalmandogliela sulla schiena, pulendola.

Quell'atto si prolungò per un tempo che parve infinito per entrambi, fino a quando Logan gettò la spugna per terra, prese Rori e la girò verso di lui, andò avanti con i passi -la doccia dell'albergo glielo permetteva essendo molto grande e spaziosa- fino a sbatterla contro al muro. Prese le sue mani e gliele mise sopra la testa, tenendole salde con la sua grande mano. Iniziò a baciarla appasionatamente, si scambiarono carezze, inizialmente caste, ma che poi aumentarono sempre più di intensità, fino a quando, con una sua preghiera, la fece sua, di nuovo.

Due ansiti, i cuori che battevano forti ed irregolari, creavano un 'Tum-Tum' di emozioni, una canzone perfetta, come loro.

Si vestirono con cautela, saggiando ogni istante lanciandosi occhiate languide non ancora sazie del loro amore.

Logan, come sta Honor?”

Bene, è in dolce attesa..”

Cosa? Davvero? Oddio, ma è meraviglioso!”

Logan sorrise appena prima di lasciar sola la piccola Lorelai nel bagno.

Si guardò allo specchio, si girò ammirandosi la vita stretta. Già, sottile. La ventenne aveva tante domande e dubbi in testa, quesiti che aveva paura di chiedere apertamente persino a se stessa. Si immaginava un piccolo rigonfiamento sulla pancia, che piano piano la avrebbe fatta lievitare. Un fargoletto nella culla, un bambino che si sbuccia il ginocchio correndo felice nel prato, un cucciolotto alle prime armi con i libri e con i baci, un'adolescente in preda ad una crisi ormonale, uno che si innamora, si sposa, e i figli. Rori che si vedeva con i capelli grigi a cucinare torte, mano nella mano con Logan e con sua madre che le teneva una mano sulla spalla abbracciata a Liuk in compagnia di April e del nuovo arrivo. Gettò una rapida occhiata in direzione di Logan, un piccolo sospiro.

Sarebbe rimasto solamente un sogno?
 

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Capitolo 6
*** Casa nuova ***



Capitolo cinque:
Casa nuova
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Scheggia, ehi, scheggia?” Una voce flebile, seguita da un sommesso mugolio.

Siamo arrivati, dai, sveglia!” Un bacio sulla guancia.

Arrivati?” Rory si alzò di soprassalto, picchiando la testa contro il soffitto basso dell'aereo.

E questo chi c'è l'ha messo?” Continuò la mora.

I folletti mentre dormivi, chi altro altrimenti?” Disse ironicamente Michelle.

Coraggio, copriti, ci manca solo che oltre la sanità mentale perdi anche quella fisica.” Disse sarcastico Logan.

Spiritoso” Soffiò Rory scendendo dall'aereoplano.

Non sai quanto!” Finì Logan.

I tre ragazzi furono invasi da una brezza gelida, ora si che si sentivano a casa.

Il tragitto verso Stars Hollow fu estramemente lungo.. e noioso. Nessuno proferiva parola, chi troppo addormentato, chi intimidito, chi pensieroso.

Straniera! Straniera! Straniera!” Urlò Lorelai uscendo di casa, non appena vide il taxi entrare nel vialetto di casa sua.

Abbracciò così forte sua figlia che non vide neppure in compagnia di chi era.

Una tosse di sottofondo distrasse Lorelai delle continue domande a Rory riguardo al posto, al viaggio, alla sua salute, al fatto se avesse mangiato schifezze a dovere o no.

Non si preoccupi signora, ho tenuto sotto controllo io Rory, se non fosse stato per me si sarebbe gettata volentieri in ogni fast food del mondo.”

Lorelai si ricompose, sbalordita.

Tu!” Puntò il dito contro colei che aveva osato parlare.

Tu! Hai condotto tu mia figlia sulla strada della salute! Demonio, esci dalla mia proprietà!” Disse Lorelai ridendo.

Piacere, tu devi essere Michelle. Io sono Lorelai, la madre. E-” si interruppe vedendo una furia uscire da casa “-beh ecco, lui è Luke. Mio marito.” Sorrise.

E quel piccolo scricciolo che ha in braccio è Ben.”

Oh mio dio mamma, ma è bellissimo!” Urlò Rory, avvicinandosi di nuovo alla madre che ora teneva in braccio il figlio.

Ciao fratellino” Disse sorridendo con qualche lacrima Rory, in preda ad una felicità incomprensibile.

Oh..” Interruppe la dolcissima scena Lorelai. “Ciao Logan.” Continuò con sguardo truce.

Ciao.” Disse al contempo Luke.

Buongiorno Lorelai, Luke. Mi fa piacere rivedervi, è passato tanto temp-” Logan non finì di parlare che Luke gli assestò un pugno in pieno viso, imprecando per il male subito dopo.

Maledetto ragazzo, mi hai rotto la mano!” Continuò l'adulto.

Beh, me lo meritavo. Lo ammetto. Anche il setto nasale rotto, si, mi merito senz'altro anche quello.” Disse Logan tentando di placare il sangue che fuoriusciva imperterrito dalla sua faccia.

Oh mio dio!” Disse Lorelai.

Vieni, ti aiuto io.” Continuò poi, sotto lo sguardo impietrito di Rory, preceduta dalla madre sulle sue intenzioni.

Mamma” Disse poi sbalordita. Ma Lorelai non poteva sentirla, era ormai troppo lontana.

 

Appena giunta nel bagno Lorelai iniziò a giustificarsi:

Sai, non mi è piaciuto come hai fatto soffrire mia figlia Logan. Non era pronta e tu lo sapevi, lo sapevi benissimo. Hai avuto del tempo per abituarti alla tua vita, come hai potuto essere tanto egoista da non pensare al fatto che anche Rory avesse dovuto fare un po' di carriera prima di quel passo? Sei stato egoista, davvero Logan.” E forse per marcare il concetto, forse senza fare apposta spinse più forte il batuffolo imbrattato di cotone sul naso di Logan facendo fare a quest'ultimo un gemito di dolore.

Lo so Lorelai. Riconosco ogni mio gesto, sono stato uno stupido. Ma cerca di capirmi.. Esistono anche fidanzamenti a lungo termine, io avrei aspettato, ma non lontano da lei. Non ne potevo più, avevo necessità di sistemarmi, capiscimi, so che puoi.” La supplicò lui, con gli occhioni colmi di lacrimoni.

Ti sembrerà pazzesco ma.. Si, ti capisco. Ho reagito nel tuo stesso modo quando chiesi a Luke di sposarlo e mi beccai un 'no' come risposta. È duro da accettare, ma resta il fatto che avresti dovuto aspettare. Ma non ti attribuisco tutta la colpa.” Sorrise materna.

Ti.. ti ringrazio.” Disse dolente l'uomo, appena finì di sistemargli il naso, realmente grato a quella donna così dolce ed esuberante.

Ecco qui, come nuovo.” Sorrise lei di nuovo.

Grazie. Davvero.” Un sorriso a trentadue denti colpì Lorelai che in quel momento capì come mai la figlia si fosse tanto innamorata di quello strano ragazzo. All'inizio le era antipatico ma ora, ora si rivedeva in lui. Troppo ribelle per tutte, innamorato di una sola. Esattamente come lei.

Cancellò certi pensieri dalla mente per poi tornare in cucina dagli altri, che giocavano a fare le facce buffe con Ben.

Eccoci qua!”, “Siamo tornati!” Dissero all'uninsono.

Luke guardò in cagnesco Logan e lo invitò ad uscire fuori dalla stanza, “Te lo meritavi. Te ne darei altri mille, duemila, diecimila..” Logan era pronto a coprirsi per incassare i colpi. “Ma mi dispiace. Non dovevo. È-è stato più forte di me. Hai fatto soffrire Rory. E non mi è piaciuto. Ma mi ha spiegato la situazione, ora. Sono contento per voi fino a quando lei sarà felice. Altrimenti, preparati a saggiare il mio fucile.”

Si signore, non se ne pentirà signore!” Disse Logan ironico, ma molto serio.

Dai, entriamo. Si gela qua fuori.” Continuò Luke dandogli una pacca sulla schiena come due vecchi amici.

La mattinata trascorse tranquilla, la famiglia di Rory invitò i tre ragazzi a pranzare in casa, ma loro dovettero declinare. Dovevano cercare un'alloggio o quella notte avrebbero dormito in strada.

Tra risa e scherzi, Rory, felice, trovò due villette non molto lontane, bianche, simili alle case di prateria. Esattamente come lei e sua madre desideravano. E lì, il suo sogno, le parve realizzato.

Logan, è.. bellissima! Ma non pensi sia troppo cara?”

Rory, non dire sciocchezze. Ho fin troppi soldi da spendere, e ora che ho di nuovo la mia scheggia da viziare e coccolare non me li toglierà nessuno di mano!”

Rory sorrise, commossa. La sua vita sembrava perfetta ora che lui era con lei, ora che i loro cuori finalmente si erano ricongiunti.

Oh, Logan!” L'abbracciò lei. “Quanto mi sei mancato.”

Anche tu scheggia.” Disse lui, rabbuiandosi un poco, per poi tornare più radioso che mai.

è ufficiale! Questa sarà la nostra nuova casa. Solo per me e te.”

E-ehm.” Michelle arrossì. “Credo sia ora che io vada a disfare i miei bagagli nel mio appartamento. Spero non vi spiaccia..” Ma nemmeno li fece rispondere che già si era incamminata nella sua nuova casa, sorridente ma un po' intristita. Lo avrebbe voluto anche lei un'amore così, un'amore platonico, il per sempre. Vedere Rory così innamorata e soprattutto ricambiata la fece pensare che forse le sveltine nelle discoteche non erano cosa per lei. Forse avrebbe dovuto sistemarsi, essere felice, finalmente. Come la sua migliore amica. In questi pensieri urtò contro un uomo, decisamente attraente.
“Oh, accidenti scusami! Non volevo, perdonami.” Disse lei.

Figurati.” Sorrise l'uomo.

Piacere, Michelle.” Ricambiò il sorriso lei, ammaliata, tendendogli la mano.

Finn. Piacere di conoscerti, Michelle cara.” Per poi concludere in bellezza con un baciamano.

Sei sempre così eloquente?” Rise poco, maliziosa.

Di più.” Alzò un sopracciglio malizioso, lui.

 

 

Allora, ti piace davvero?” Chiese il biondo alla mora, facendole fare una giravolta innanzi al grande camino in sassi della casa.

No. La adoro! È meravigliosa Logan, davvero. Ed è così grande.. Oh, ma non è troppo grande Logan? In fondo siamo solo noi due..” Disse lei, turbata.

Beh, ma..” Azzardò lui. “Non è detto che lo saremo per sempre.”

Gli occhi di Rory si illuminarono. “Dici davvero?”

è quello che vuoi?” Gli occhi di lui si fecero ambra liquida.

Si, Dio.” Gli occhi di lei si fecero oceano. “Ma forse, non.. non ora, ecco..” Disse in fine lei, rompendo l'atmosfera surreale che si era creata.

Già.” Si voltò lui, pugnalato al cuore. -Ma cosa credevo?- Pensò. “Non ora” Ed uscì dalla stanza, andando fuori a prendere aria, costeggiando la recinzione, visitando e perlustrando il giardino ormai di sua proprietà.

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Capitolo 7
*** Scomparso ***


Capitolo sei:
Scomparso

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"Logan, cosa desideri per colazione?"

Chiese gentilmente Rory due settimane dopo la sfuriata avuta con il ragazzo.

"Niente, faccio colazione al bar, come sempre." Rispose soltanto l'altro.

"Quanto pensi che durerà tutto questo?" Si fece coraggio la mora dagli occhi celesti.

"Quanto basti." Fece il biondo con fare duro.
"Ah si? E cos'è questo, un ricatto? Eh, Logan? Beh, a me non piace questo gioco, quindi ti prego di finirla. Siamo due adulti e dobbiamo comportarci di conseguenza. Quindi oggi non usciremo di qua fino a quando non avremo risolto." Affermò con fare risoluto lei.

"Allora spero che tu abbia molti libri, perchè sarà una lunga giornata." Disse soltanto lui, prendendo il giornale ed andando a rinchiudersi nello studio, distruggendo ogni aspettativa e speranza di Rory.

 

La mattinata passò in fretta, la piccola Lorelai aveva finito tutte le pulizie di casa, aveva letto ogni rubrica presente su giornali e riviste e per la prima volta nella sua vita non volle non aver nulla da fare. Aveva fantasticato in modo particolare al suo futuro, con Logan si intende, in una casa come quella, e non aveva previsto alcun litigio di nessun tipo. Si chiese come fosse stato possibile che due come loro si fossero ridotti in quella situazione a dir poco scomoda. Si chiese se, alla fine, ritornare col biondo fosse stata la scelta più giusta. Si mise a piangere senza rendersene conto, mise entrambe le braccia sul tavolo e con un solo colpo fece cadere a terra tutti gli oggetti presenti su di esso. Dopo la tavolata passò al ripiano della cucina, ai libri sulle mensole, alle piante, e finalmente arrivò. Il suo er(r)o(r)e.

L'uomo la prese tra le braccia, la fece girare verso di lui, "RORY!" Le urlò, senza ottenere però alcuna attenzione, "Rory, guardami!" Ancora niente. Fu così che un bacio ristabilì l'armonia nell'aria, l'equilibrio spezzato fu ripreso. Un bacio inizialmente duro, senza passione, ma che con poco divenne estremamente lussurioso e pretenzioso.

"Dimmi che non è stato uno sbaglio. Che ho fatto bene a portarti a casa con me, che la tortura è finita, che tu sei tornato il mio Logan." Lo implorò la mora.

"Shht, scheggia, scheggia. È tutto finito. Sono stato uno stupido, lo siamo stati entrambi. Accidenti, non doveva finire così. Perdonami, ti supplico, scheggia!" Ed accadde l'impossibile, l'incredibile. Fitte lacrime caddero anche dagli occhi del biondo, che si mise a singhiozzare come un bambino a cui era appena stato rotto il giocattolo preferito. Che poi, pensandoci bene, era esattamente così.

"Logan, ma stai..?" Si interruppe Rory incredula.

"No sono allergico alla polvere."

"Stupido."

"Era a questo che miravamo, Rory? Quattro anni persi tra di noi, per cosa? Questo? Ignorarsi e soffrire? Sai, non so più se questa.. è stata.. la scelta giusta."

"Logan, mi stai lasciando?"

"No Rory, dico solo che non so se è un bene che io e te stiamo insieme."

"Si Logan, si che è un bene. Non potrei mai vivere senza di te, non più, non ora, non.. mai. Insomma.. La voglio. Voglio una bambina, o un bambino, o dei gemelli, cinque, venti, ottanta.. Beh, ottanta forse è troppo, mi deformerei."

"Saresti sempre perfetta." Rise Logan asciugando una lacrima alla fidanzata, "Ma no, non così. Non voglio un bambino da te con l'unico scopo che faccia da garanzia al nostro rapporto." Posò la fronte su quella di lei.

"Ma io lo voglio, davvero. Ma non ora. Non c'è la faccio. Non ora che sento che potrei spiccare il volo nella mia carriera. Già sento che tutto questo potrebbe essere d'impiccio valutando quanto prima viaggiavo solo per una notizia, e.."

"Aspetta, cosa?" La fermò Logan con fare freddo, distaccandosi immediatamente da lei.

"Ehi, che c'è?"

"Sono un impiccio per te?"

"No, dico solo che prima ero abituata a viaggiare ma ora che ci sei tu non potrò più farlo, e temo che la mia carriera ne risentirà."

"Tutto questo è ridicolo.."

"Ehi, -"

"Ehi un corno Rory. Ok? Io rinuncio a tutto, mollo Londra e tu ti lamenti per questo? Tu potrai ugualmente fare il tuo lavoro a tempo pieno ma sai, io, a differenza tua, non potrò che lavorare a distanza e non far altro che compilare scartoffie! Io per te ho rinunciato ad ogni cosa, alla mia famiglia persino. E tu, che ora ti ritrovi tutto, pensi che io sia un peso? Allora davvero Rory, scusami, ma se prima temevo che tutto questo fosse uno sbaglio, ora ne sono fermamente convinto." Si mise ad urlare Logan, prendendo alla buona le prime cose sue che trovò ed andandosene, sbattendo la porta, lasciando Rory sola con la sua solitudine.

"Fermo!" Tentò lei, invano, urlando ad un muro bianco. Le calde lacrime ripresero a sgorgare dai suoi occhi chiari, si rialzò e corse in direzione della porta, "Logan!" Urlò. Lo vide allontanarsi, senza voltarsi, "Logan!" Riprovò.

Rory iniziò a correre a perdifiato, vide Logan attraversare la strada, tentò di raggiungerlo ma un grande camion le bloccò il passaggio. Guardò l'ora sul campanile di Stars Hollow e lesse le sei in punto, orario esatto in cui aumentava a dismisura il traffico a causa degli operai che uscivano dal lavoro. Guardò a destra e a sinistra le macchine che sfrecciavano attorno a lei, creando una spirale immaginaria. Il mondo iniziò a vorticare ai suoi occhi, "Logan, Logan!" Pensò di urlare non accorgendosi che stava solo sussurrando il nome del suo sogno più importante. Le gambe le cedettero e il suo corpo si inginocchiò a terra, "Logan" esalò quando i veicoli innanzi a lei erano quasi scomparsi, alla visione dell'assenza del suo grande amore scomparso ormai chissà dove.

 

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Capitolo 8
*** Dove tutto ebbe inizio ***


Dove tutto ebbe inizio
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“Ciao Mamma, hai una cuccia per me questa notte?”

Queste furono le uniche parole della piccola Gilmore, infreddolita e stordita dal forte vento di Stars Hollow.

“Oh mio Dio entra, certo, non devi neanche chiederlo amore. Ma cos'è successo, perchè sei in questo stato?” Prima che la figlia potessere risponderle la madre continuò, “Oh. Logan. Di nuovo.”

“No mamma, non ti preoccupare...” Balbettò Rori in cerca di un calore umano, donando un forte abbraccio alla madre, desiderando un altro corpo pronto ad accoglierla.

“Vuoi parlarne tesoro?”

“No, ti ringrazio, è stata solo una discussione solo che.." Fece un respiro profondo, "Che lui se n'è andato e non ho idea di dove possa essere.. Non ho voglia di tornare a casa senza di lui."

“Rifletti amore, quanto tempo fa è successo?”

“Circa un ora fa, ma cosa importa...” Singhiozzò Rori.

“Beh in un ora non può essere andato troppo lontano! Uh! Potremmo guardare nel mio vecchio armadio e cercare degli ottimi vestiti e strumenti di indagine alla Bonnie e Clyde, sai, come hai vecchi tempi” Cercò di riderci sopra la madre “Ok scusa non era divertente. Tesoro se è stato davvero solo questo a separarvi stai pur certa che Logan tornerà a casa, non è un matto e, per quanto possa essere stupido di tanto in tanto, sa esattamente quello che ha perso, non se lo lascerà sfuggire di nuovo. Quindi porta via questa nuvola a muro e riporta dei cumoli nella tua testolina, d'accordo?”

“Oh mio dio, hai riguardato di nuovo quel documentario sulle condizioni temporali? Credevo l'avessi bruciato nel microonde con i burritos l'ultima volta!”

“Ehi sono una donna piena di sorprese, non scordartelo nanetta”

 

 

Dopo il dialogo con la madre Rori si ritrovò a viaggiare senza una meta per le strade della sua città Natale, fino a quando non investì letteralmente quello che aveva tutta l'aria di essere un'assassino che stava per compiere l'omicidio del secolo,

“Scusami!”

“Scusami tu, non stav-... Rori?!”

“Oh mio dio.. Jess?! Che diavolo ci fai qui? Voglio dire.. è.. bello rivederti..”

“Sono venuto a trovare mia madre, sai, si avvicina Natale ed io e Rosalie non potremo esserci, quindi..”

“Capisco. Sono davvero contenta per voi, mi dispiace non essere potuta venire al tuo matrimonio, sai, ci tenevo moltissimo..”

“Anche io, ma sai, forse... forse è stato meglio così.” Sorrire amaramente l'uomo col cappuccio in testa.

“Perchè dici così? Oh, ho capito, temevi ballassi meglio di te alle tue nozze? Ti sei perso un ottimo spettacolo di tip-tap, sappilo!”

“Non lo metto in dubbio! Mi è mancato il tuo sarcasmo in questi anni. Chi credeva che avremmo potuto rincontrarci esattamente dove è iniziato tutto?”

“Già, la vita sa essere talmente ironica a volte... però ti trovo decisamente bene. Spero che potremo rivederci presto, sai, voglio conoscere la signora Mariano.”

“Puoi contarci. Ci.. Ci vediamo.” Terminò il moro con un occhiolino.

“Eh.. Rori?” La fermò subito lui, mentre la ragazza si stava allontanando.

“Si?”

“Sei bellissima.” Le sorrise.

Rori ricambiò lo sguardo e si dileguò nell'ombra ormai calata sulla cittadina.

Iniziò a pensare a quel ragazzo per il quale un tempo era pronta a fare follie, per il quale è pronta anche a dare un braccio pur di vedere felice, veramente felice.

Realizzò quanto veramente era cambiato nella sua vita, da Dean, a Jess, a Logan...

“Ma certo! Dove tutto è iniziato!” Si colpì in testa, bloccando la malinconia che la stava strangolando.

Corse indietro, sfidando la nebbia che tentava di inghiottirla ad ogni passo che faceva, facendosi sferzare i pensieri e la pelle dal freddo acuto.

 

“Sapevo che ti avrei trovato qui.” Sorrise Rori rivolta al biondo seduto sulla panchina.
Gli rubò il caffè di mano e si avvinghiò a lui, come se fosse il suo ossigeno.

“Sono felice che tu l'abbia fatto.” Alzò lui lo sguardo, sorridente.

“Mi dispiace. Non volevo, io...”

“No, la colpa è solo mia, Scheggia, io... Non è giusto che ti metta fretta, tu hai i tuoi spazi, non devi assolutamente sentirti costretta a me, da me, vedila come vuoi. Lorelai Gilmore, io ti amo con tutto me stesso. EHI, IO AMO LORELAI GILMORE! IO L'AMO!” Si mise ad urlare, “Shhhhhhhh, zitto, così sveglierai tutto il campus!” Sorrise lei, tacendolo subito con un bacio.

Uno di quelli dolci, che non hanno fretta, che trasmettono il calore dell'anima, dell'emozione, che sciolgono il cuore.

“Mi sei mancata”

“Dovevamo tornare a Yale per ricominciare da capo?”

“Beh potrebbe essere un segno, Scheggia” Rispose lui, con quel suo ghigno dolce.

Sposami Logan” Lo congelò lei con uno sguardo blu animato da paura, passione, debolezze e calore.


NDA
Buooonasera popolo!
Lo so, lo so, lo so... Il mio capitolo è un TANTINO in ritardo. *meaculpa*
Tra studi finiti, lavoro, vita privata è stato tutto in salita, ma.. non appena l'orologio ha iniziato a fare il tic-toc del countdown per la prossima uscita dell'ottava stagione -chi l'avrebbe mai detto, davvero? Amy Sherman-Palladino potrei seriamente amarti- ho voluto continuare questa storia, per finire anch'io le cose in bellezza. Questo non sarà l'ultimo capitolo della storia che pubblicherò quindi se a qualcuno potesse minimamente interessare non si allarmi!
In ogni caso, mi scuso per il totale obrobrio che hanno sfornato le mie manine ma sono un attimino fuori forma!
Prometto che il prossimo farà meno schifo.
I swear!
Grazie a mille per chi perderà qualche minuto del suo tempo a leggere in silenzio e a chi vorrà recensire questo.. coso.
Buonanotte gente, restate connessi!

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