Flower Boy

di juancock__
(/viewuser.php?uid=981959)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


"Okay okay Dio mio Namjoon ho capito" disse Yoongi roteando gli occhi ed entrando nel negozio di fiori.
Yoongi attaccò e sospirò. Diede un' occhiata a tutti i fiori esposti nel negozio.
"E' così colorato che la mia anima è più scura" borbottò avviandosi verso la cassa "Hey? Perché questo posto è morto ma i fiori non lo sono?" sospirò vedendo il negozio vuoto.
"Immagino che qui non venga mai nessuno a rubare, che cosa potrebbero prendere? Le rose?" ghignò tra sé e sé girovagando annoiato per tutto il negozio e aspettando che qualcuno venisse in suo aiuto. 
"Stupido Namjoon e la sua stupida proposta" Yoongi sospirò annusando uno dei fiori.
"Scusami" parlò una voce da dietro di lui. Yoongi si girò e vide un ragazzo, le cui mani erano di fronte a lui, stare in una posizione carina.
"Non preoccuparti" disse.
"Come posso aiutarti?" chiese il ragazzo piegando la testa da un lato.
"Sto cercando dei fiori"
"Che tipo di fiori?"
"Uhh dei bei fiori?" disse Yoongi confuso. Il ragazzo sghignazzò annuendo "Okay uhm se ne vuoi di vari tipi puoi scegliere quelli del negozio che più ti piacciono" sorrise.
"Quali dovrei scegliere?"
"I 'bei fiori' che volevi"
Yoongi gli sorrise.
"Come ti chiami?" chiese cominciando a dare un'occhiata al piccolo negozio.
"Io?" chiese il ragazzo indicandosi con un dito.
"Visto che qui ci siamo solo noi, penso proprio di si" Yoongi rise.
"Ohh uh Jimin, Park Jimin" disse arrossendo imbarazzato.
"E' un nome carino! Io sono Yoongi" disse vedendo Jimin giocare nervosamente con le ciocche dei suoi capelli.
Yoongi lo guardò intensamente.
"Non dovresti andare a cercare i fiori?"
Decise di volerlo mettere in imbarazzo.
"Ne sto già guardando il più bello della stanza" ghignò Yoongi.
La faccia di Jimin divenne di un colore rosso come quello delle rose "Smettila!" disse coprendosi le guance.
Yoongi rise e osservò tutti i fiori "Quali mi consigli? Tu sei l'esperto in questo"
"Ohh uhm" mormorò Jimin avanzando.
"Sono per il mio amico, deve fare la proposta di matrimonio al ragazzo con cui è fidanzato da due anni e io gli servo per trovargli dei fiori per stasera"
Jimin annuì prima di prendere il braccio di Yoongi e di trascinarlo verso uno scaffale pieno di fiori.
"Io opterei per i garofani, hanno molto significato" Jimin si illuminò e Yoongi lo fissò scuotendo la testa. Il ragazzo era molto carino ma si erano appena conosciuti, anche se non gli sarebbe dispiaciuto di poterlo incontrare di nuovo.
"E quale significato hanno?" chiese Yoongi.
Jimin lo guardò mordendosi le labbra "In genere simboleggiano amore, fascino e riconoscimento ma si dice che ogni colore abbia un significato diverso"
"Sei un nerd dei fiori, vero?" chiese Yoongi e Jimin annuì ridendo "Quindi di quale colore dovrei prenderli?"
"Beh... Sono per una proposta, vero? Direi che quelli bianchi vadano più che bene, simboleggiano amore puro e affetto" disse Jimin.
"Quali altri colori?" chiese Yoongi.
"Il rosso chiaro simboleggia la stima e il rosso scuro amore profondo e affetto, questi tre insieme possono creare il bouquet perfetto per una proposta" Jimin annuì.
Unì i fiori con un nastro per creare il mazzo e ci attaccò un biglietto "Ecco, adesso dì al tuo amico di scrivere qualcosa di carino e il gioco è fatto" 
Yoongì annuì e pagò.
"Grazie per essere venuto, spero che la proposta del tuo amico vada a buon fine" Jimin sorrise felicemente.
Yoongi prese un garofano rosso chiaro dal mazzo di fiori e fece per darglielo.
"Cos'è questo?"
"Per te" Yoongi gli fece l'occhiolino.
Jimin lo guardò, scioccato.
"Per me?"
"Per la seconda volta Jimin, ci siamo solo noi due qui dentro" Yoongi rise e Jimin prese il fiore sorridendo.
"Grazie Yoongi"

                                                                     



Yoongi si incamminò verso il suo amico con il bouquet in mano.
"Wow, davvero carini" Namjoon rise.
"Sì, lo era" Yoongi rise e scosse la testa "Ehm intendevo, sì... lo sono"
"Lo era? Ti riferisci ad una persona? Hai conosciuto qualcuno?" Namjoon alzò un sopracciglio.
"No, cioè, solo quel ragazzino del negozio di fiori" Yoongi alzò le spalle.
Namjoon annuì ghignando "Non guardarmi in quel modo. Adesso vai a fare questa proposta, idiota" Yoongi disse colpendo il braccio dell'amico.
"Pensi che a Jin piacciano?" chiese Namjoon.
"Jimin ha detto che questi colori simboleggiano amore e affetto quindi penso di si" Yoongi alzò le spalle.
"Quindi sai il suo nome?"
"Sì, c'è qualche problema?" chiese Yoongi incrociando le braccia.
"Nessun problema"
Yoongi roteò gli occhi.
"Vai a fare questa benedetta proposta, cretino"


 


Salve gente! 
Allora volevo subito precisare che questa fanfiction non è mia, io non ho
contribuito in nessun modo alla stesura della storia, è semplicemente una
traduzione. L'autrice è stata così gentile da autorizzarmi a tradurla e a 
postarla qui. L'ho fatto perché ritengo che sia molto carina e spero
con tutto il cuore di averla tradotta decentemente e che vi piaccia. 
Di seguito vi lascio il nome della vera autrice che potrete trovare su wattpad:
@jeonsexuals

Grazie mille!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2 ***


Yoongi stava giocando con il suo telefono mentre Namjoon gli parlava continuamente della sua notte passata con Jin.
Non stava realmente ascoltando e tutto ciò che usciva dalla sua bocca erano versi alquanto strani, quali 'ahh' e 'ohh', così che Namjoon potesse pensare che lo stesse ascoltando.
Iniziò ad interessarsi all'argomento solo quando quest'ultimo menzionò i fiori.
"A Jin sono piaciuti tanto i fiori, ovunque tu li abbia presi, ha detto di volerne una quantità infinita per il matrimonio" Namjoon sorrise.
"Fiori? Ah si" Yoongi sorrise felice.
"Quindi andrò al negozio a parlare con qualcuno per vedere se possono-"
"Vado io per te!" gridò Yoongi.
"Davvero?"
"Sì, io uh... conosco qualcuno che lavora lì, così potremo avere più possibilità di ricevere l'ordine per quando pianificherete il matrimonio" sospirò Yoongi.
"Oh uh va bene" Namjoon alzò le spalle.
"Allora vado ci-"
"Yoongi, ci siamo fidanzati appena due giorni fa, niente corse" Namjoon rise.
"E' un negozio sempre pieno, posso solo parlargliene per voi, ragazzi" Yoongi stava mentendo sugli affari del negozio, non era mai pieno, voleva solo stare con Jimin.
"Oh d'accordo"
                                   

                  




Yoongi si diresse verso il negozio e aprì la porta. Rimase scioccato quando vide Jimin, piegato sul bancone, parlare con un ragazzo di qualcosa che sembrava essere divertente.
Era già geloso? Da appena conosciuti?
Lo sguardo di Jimin si rivolse verso Yoongi e questo, alzandosi in piedi, lo chiamò.
"Yoongi"
Il ragazzo si girò verso di lui e sorrise "Ci vediamo più tardi Jimin, vado ad incontrarmi con Taehyung" disse.
"A dopo"
"Come è andata la proposta?" chiese.
"Ora sono fidanzati" Yoongi sorrise trionfante.
"Ma è fantastico!" esultò Jimin felicemente.
"Dunque, cosa posso fare per te hyun- va bene se ti chiamo così?" chiese Jimin.
Yoongi annuì "Per favore, chiamami sempe hyung"
"Mi stavo chiedendo se uhh... organizzate matrimoni"
"Matrimoni? Penso di si, non lavoriamo molto qui quindi sarebbe di grande aiuto" Jimin alzò le spalle tristemente.
Yoongi si corrucciò "Ti piace tanto questo posto non è vero?"
"Molto" disse Jimin mentre sistemava un mazzo di gigli nel vaso del bancone.
"Dato che sai molto di fiori, potresti dirmi qual è il significato del giglio?" chiese Yoongi piegandosi in avanti, sul tavolo.
Jimin lo guardò con uno sguardo malizioso.
"Innocenza"
"Innocenza? Quindi potrebbe essere il tuo tipo di fiore?" chiede Yoongi e Jimin alzò le spalle "Non lo so, forse"
Prese nuovamente a giocare con i suoi capelli e Yoongi rise, allungando il braccio per toccarli "I tuoi capelli sono così morbidi" disse avvicinandosi a Jimin, prendendone una ciocca tra le sue dita.
Jimin annuì allontanandosi timidamente "Parlami ancora di fiori un giorno" disse Yoongi.
"Lo spero"
"Bene, quindi è un appuntamento"
"A- appuntamento? Cosa?" chiese Jimin ad occhi spalancati.
"Sì" Yoongi alzò le spalle.
"Ci siamo appena conosciuti..."
"Il che significa che un appuntamento sarebbe il modo migliore per conoscersi meglio"
"Quando?" chiese Jimin.
"Adesso?" rispose Yoongi.
"Non posso venire in tenuta da lavoro, guardami!" 
"Sei carino" Yoongi sorrise.
"Sembro il giardino dell'Eden! Guarda tutti questi fiori nel mio grembiule"
'Beh non puoi somigliare al giardino dell'Eden se nella mia mente sei così peccaminoso' pensò Yoongi tra sé e sé, guardando Jimin con attenzione.
"Allora venerdì?" chiese Yoongi.
"Certo, ma adesso dovremmo tornare a parlare del matrimonio" disse Jimin.
"Woah woah ci siamo appena conosciuti, non sono ancora pronto per un matrimonio" scherzò l'altro.
"Il matrimonio dei tuoi amici, sciocco" disse Jimin coprendosi la bocca mentre rideva.
"Oh giusto" disse Yoongi imbarazzato.
"Dunque, abbiamo molti fiori, questo potrebbe davvero aiutare il negozio ma potrei anche farvi uno sconto" Jimin sorrise sfacciato.
"E perché?" Yoongi ghignò.
"Perché sei mio amico" Jimin rise colpendo il suo braccio in modo giocoso.
"Quindi ci vediamo domani per uscire*?" chiese Jimin.
Yoongi spalancò gli occhi e annuì, girandosi ed andando via.
'Mi ha appena friendzonato?'
'Perché sei mio amico'
'Uscire*'
Queste parole continuavano a frullargli in testa.
"Fanculo" Yoongi sospirò dirigendosi verso il suo appartamento.
"Pensavo di essere bravo a flirtare" si morse le labbra.
Jimin gli sembrava così femminile e carino che Yoongi non poté fare a meno di immaginarsi cosa gli avrebbe potuto fare se solo ne avesse avuto la possibilità.
"Dio mio, non pensarci adesso" borbottò tra sé e sé, decidendo di accelerare il passo.
Non appena raggiunse il suo appartamento, chiuse la porta.
'L'ho appena conosciuto, l'ho appena conosciuto' pensò Yoongi.
Non avrebbe dovuto pensare a queste cose, o almeno non ancora.



*L'autrice ha usato il verbo "hang out" che significa uscire, passare del tempo tra amici, invece del verbo "go out" che invece singnifica uscire come fidanzati, avere un appuntamento.



 



 
 
 Buonasera! Eccomi qui con il secondo capitolo di questa traduzione. Volevo
ringraziare tutte le persone che hanno
aggiunto la storia tra le preferite, grazie mille, davvero!
Fatemi sapere se vi piace o se dovrei migliorare
qualcosa. Volevo, infine, informarvi
del fatto che l'autrice ha cambiato nome
su wattpad, quindi per tutte le persone
che sono interessate, lascio il suo nome
qui sotto:
@stargguk

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3 ***


Yoongi stava aspettando fuori il negozio di fiori appoggiato al muro, mentre messaggiava con Namjoon.
Non si era accorto della presenza di Jimin fin quando non si sentì toccare con delicatezza il braccio. Distolse lo sguardo dal suo telefono e rimase a fissarlo inebetito.
"Ciao Yoongi hyung" Jimin sorrise, le sue labbra erano brillanti a causa del lucidalabbra e aveva un pò di eyeliner sugli occhi.
'Cazzo' pensò Yoongi non appena vide come si era vestito. Un cappello giallo, un giacchetto marrone e una maglietta bianca.
"Non sapevo bene cosa mettere" disse Jimin.
"Sei perfetto" Yoongi sorrise porgendogli la sua mano e quell'altro rise timidamente. 
Invece di prendergli la mano, Jimin avvolse il suo braccio attorno a quello di Yoongi.
Egli cominciò a dubitare di sé: era ovvio che il ragazzino non stava pensando minimamente di vederlo come più di un amico.
"Sai cosa, non dobbiamo uscire per forza" disse Yoongi.
"Cosa? Perchè?" Jimin si imbronciò.
"Nel senso... decidi tu" Yoongi alzò le spalle e Jimin annuì, facendo intrecciare le loro dita "Voglio che tu esca con me"
Yoongi rimase a fissarlo, non capiva che cosa intendesse Jimin con "uscire" con lui.
"Sei pronto?" chiese Jimin tirando il suo braccio.
"Oh sì certo" Yoongi annuì ma ancora non si decise a camminare.
"Sei così lento" Jimin piagnucolò come un bambino, strattonandolo. "Quindi dove potremmo andare?" chiese.
"Ovunque tu voglia" Yoongi alzò le spalle.
"Beh io ho una fame da lupi, quindi potremmo andare a prendere qualcosa e mangiare al parco, io amo il parco" disse Jimin sorridendo.
Yoongi lo prese in giro "Allora park Jimin ti dona proprio, ami i parchi e i fiori quindi è perfetto"*
"Grazie ma ancora non mi hai detto qual è il tuo nome completo" esortò Jimin.
"Min Yoongi"
Jimin rise "Sembri proprio mini, Yoongi"* disse, pizzicando una delle sue guance.
Yoongi alzò le spalle continuando a camminare fin quando non videro un venditore ambulante di cibo.
"Oh! Guarda! Cibo!" gridò Jimin afferrando il braccio di Yoongi e provando a correre dall'altra parte della strada ma l'altro lo fermò.
"Jimin, è pericoloso"
"Ma il cibo è proprio lì" Jimin mise il broncio.
"Esattamente, e non andrà da nessuna parte" disse Yoongi dando un leggero colpetto sul naso di Jimin e prendendo la sua mano, lo guidò verso la bancarella.
"Cosa vuoi Jimin?" chiese Yoongi mentre aspettavano in fila. Il più piccolo alzò le spalle e mormorò tra sé e sé, pensandoci.
"Non lo so"
"Scegli qualcosa, qualsiasi cosa"
"Oh okay, scelgo il cibo" Jimin rise.
"Non sei di aiuto" Yoongi roteò gli occhi.
"Okay okay, tteokbokki?"* chiese Jimin.
"Perché me lo chiedi? Lo vuoi o no?"
Jimin annuì fissando Yoongi e toccando il suo braccio.
"Lo voglio"
Yoongi annuì e Jimin sorrise, voltandosi verso il menu. Il più grande guardò altrove e si morse le labbra 'Lo voglio'
'Fottuto Park Jimin' pensò 'Deve stare attento a quel che dice'
Era il loro turno "Possiamo avere del tteokbokki?" chiese Yoongi porgendo i soldi al venditore.
Jimin si strinse a Yoongi mentre guardava il signore mettere il loro ordine in un contenitore di polistirolo e porgerlo al più grande.
"Grazie" disse Yoongi prendendolo con una mano.
Jimin saltellò felice mentre si dirigevano verso il parco.
"Ti comporti come una bambina" Yoongi rise guardando Jimin sorridere.
"Perché?"
"Sei molto più carino di qualsiasi altra bambina che io abbia mai visto" Yoongi rise.
"Che complimento! Non so se esserne offeso o lusingato" Jimin ridacchiò.
Trovarono un bel posticino sull'erba, riparato da un albero. Yoongi aprì il contenitore.
Jimin sorrise e ne prese un morso insieme a Yoongi, che si strozzò quando sentì il più piccolo emettere dei suoni.
"Oddio Jimin, non gemere così" disse Yoongi tossendo.
"Scusa! E' solo che è così buono hyung" si giustificò diventando rosso e imbarazzato.
Yoongi scosse la testa "Non farò più rumore... in pubblico" disse Jimin, sussurrando l'ultima parte.
"Aspetta, non ho sentito l'ultima parte" disse Yoongi.
"Ho solo detto che non farò più rumore" Jimin rise nervosamente.
"Okay" rispose.
Jimin si stese, reggendosi con i gomiti, si guardò intorno sorridendo. Yoongi lo imitò e lo guardò "Che cos'è che ti affascina?" chiese, guardando Jimin fissare un punto in lontananza.
"Il parco in generale, i parchi sono belli e anche la natura. Vedi qualcosa in particolare che pensi sia bella?" chiese Jimin.
"Sì" affermò Yoongi, guardando Jimin ricambiare con un sorriso.
"Che cosa hyung?"
Yoongi alzò le spalle "Non lo so"
Jimin annuì "E' un segreto?" chiese.
"Sì" disse Yoongi guardandolo nuovamente.
Si erano visti soltanto tre volte ma Yoongi poteva già dire che quel ragazzino sarebbe stato la sua morte.



 



*I protagonti stanno facendo battute sui loro cognomi. 'Park' in inglese significa 'parco' quindi ecco perché Yoongi ci scherza su e lo stesso fa Jimin con 'min', trasformandolo in 'mini' e cioè 'di piccole dimensioni'.
*Il tteokbokki è un classico dello street food coreano. E' a base, principalmente, di gnocchi di torta di riso, salsa molto piccante e fogli di pesce.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3577075