Flirting Game: Come conquistare un ragazzo

di giulietta sprint
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** conosci la tua preda ***
Capitolo 3: *** Fatti notare ***
Capitolo 4: *** Sii simaptica ***
Capitolo 5: *** Sii te stessa ***
Capitolo 6: *** Crea un rapporto di fiducia (pt 1) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Capitolo 1: Prologo
-Bene ragazzi... Queste sono le pagine che...-  venne interrotta dallo schiamazzo di alcuni compagni di classe che si lanciavano con l’elastico piccole palline di carta. Sbuffai alzando gli occhi al cielo- Diceva? Che pagine?- domandai scrivendolo sul piccolo diario color blu scuro.
- Da pagina 10 a 30... e voglio un riassunto- concluse scocciata e, dopo il suono della campanella, prese le sue cose uscendo velocemente.
Aspetta, che? Venti pagine per domani?! Ma era matta?! Sbuffai poggiando la testa sul banco e chiudendo gli occhi per la stanchezza. Eravamo solo alla prima ora e quegli idioti dovevano farci punire così! Ma perché non li hanno buttati fuori dalla classe? Tanto non sarebbero mai serviti alla società per quanto erano stupidi... Erika mi strattonò facendomi notare che il professore era rientrato e con scatto veloce presi il quaderno della materia che doveva venire adesso: Matematica.
-Ragazzi levate tutto quello che avete- disse il professore poggiando il suo computer della Apple sulla cattedra- Compito a sorpresa-
- Cosa?!- esclamammo completamente scioccati. Oltre alle venti pagine di inglese pure un compito di un argomento che avevamo fatto da pochi giorni?!- Scusi prof ma perché?- chiesi con la voce leggermente incrinata dalla rabbia.
- Semplice. Non studiate mai... così ho deciso di fare dei compiti a sorpresa per vedere se qualche volta nella vostra vita vi degnate di aprire un libro- concluse consegnando i fogli mentre il resto della classe sbuffava o si lamentava sottovoce.
La mia amica mi diede un lieve colpetto sul braccio indicando il suo compito- Dopo che hai finito il tuo mi aiuti?- chiese speranzosa.
Annuii. Per grande fortuna quell’argomento lo avevo capito e così dopo aver svolto i problemi velocemente li passai a lei che tentò di copiarli senza farsi scoprire.
Quando stava per scrivere l’ultimo problema il professore si alzò di scatto facendoci tremare. Guardò verso di me e con passo pesante si avvicinò. Ero finita.
Con mia grande sorpresa mi oltrepassò fermandosi al banco dietro di me- E questo?- chiese tirando fuori da un astuccio un piccolo schermo che doveva essere una delle ultime tecnologie inventate dalla Apple. – E’ solo un orologio solo che si stacca e...- ma il mio compagno non finì la sua scusa perché glielo prese insieme al compito- Bene questa è la dimostrazione di quello che faccio a quelli che copiano... Un bel due!- concluse tornando alla cattedra.
-Ed io come lo recupero?!- esclamò il ragazzo mettendosi le mani nei capelli.
Cavolo! C’era mancato un pelo! Guardai la mia compagna notando che in quel momento di pausa aveva approfittato per copiare gli ultimi risultati.
 
-Allora come sono andate queste prime tre ore?- un ragazzetto della mia età entrò dentro la classe camminando fino al nostro banco. Addentai il mio tramezzino mentre Erika alzò lo sguardo sorridendogli- Buon giorno Jack!- esclamò poggiando il cellulare sul tavolo e avanzando verso di lui.
Io, Erika e Jack eravamo amici da... sempre. Abitiamo nello stesso quartiere e ci siamo conosciuti alle elementari per poi frequentare le stesse medie e lo stesso liceo. Questo sarebbe stato il nostro ultimo anno insieme visto che per l’università avevamo scelto tutti mestieri differenti: Jack lo stilista, Erika designer ed io... beh non avevo la più pallida idea.
-Non puoi capire! Quel cretino del prof ci ha fatto un compito a sorpresa! Ma per fortuna la nostra cara Hailey sapeva tutte le risposte e mi ha aiutato!- concluse abbracciandomi.
Sorrisi- Quando ti deciderai a prendere appunti? E’ l’ultimo anno ed io non ci sarò all’esame lo sai...- mormorai alzando gli occhi al cielo.
-Al secondo quadrimestre!- rispose ridacchiando e legandosi i suoi lunghi capelli neri- E’ già arrivato da qualche giorno! Quindi alza il tuo bel sederino e comincia a studiare!- esclamai fingendomi arrabbiata.
- Basta parlare di queste cose! Vi devo informare che sono di nuovo fidanzato...- esclamò con fare vittorioso- Davvero? E chi sarebbe il fortunato?-
Altro piccolo particolare: Jack era follemente attratto dai ragazzi. Lo avevamo scoperto solo alle medie dopo che lui mi aveva baciata come prova di non essere attratto da noi.
-Si chiama Josh e frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico! L’ho conosciuto una settimana fa ad un pub e da lì non abbiamo smesso di parlare! E’ un amore!- esclamò con sguardo sognante.
- Anche io mi sto sentendo con uno della tua classe... Un certo Tom...-
- Quel figlio di papà? Mia cara hai le rotelle fuori posto!- esclamai ridendo e dandole una gomitata.
- A differenza tua io sto cercando qualcuno! Quando ti deciderai a vestirti come una ragazza e a comportarti come tale? Con questo atteggiamento non ti prenderà nessuno!-
Ormai eravamo giunti davanti alle macchinette e con qualche spicciolo stavo prendendo una bottiglietta d’acqua- Si da il caso che io non sono interessata in questo momento! Tanto un ragazzo posso trovarlo quando mi pare!- risposi bevendone un sorso.
-Davvero? Io non credo proprio...-
In fondo al corridoio tre ragazze vestiste “alla moda” con capelli dritti come spaghetti e con il viso completamente truccato si avvicinarono a noi con un piccolo sorrisetto. Quella al centro, la leader del gruppo, mi guardava come se fossi un bidone della spazzatura- Ti sei vista? Sembri un barbone!- rispose ridacchiando.
-Brandy...- sussurrai leggermente innervosita. Oltre al compito pure l’oca della scuola mi doveva capitare!- Qual buon vento ti porta tra noi comuni mortali-
- Spiritosa!- squittì- Tanto quella che rimarrà zitella a vita sarai tu mica io- concluse facendo ridere le sue due amiche dietro.
- Io posso conquistare chiunque... Non ho bisogno di gonne altezza figa o trampoli mortali- mormorai tranquillamente andando verso la mia classe.
- Davvero? Vogliamo fare una scommessa? C’è un ragazzo... In classe mia... Un certo Richard- sussurrò incrociando le braccia.
- Sinceramente non ho tempo da sprecare, a differenza tua io voglio un futuro- risposi girandomi per guardarla.
- D’accordo... Verginella? Ti devo chiamare così?- chiese ridendo.
Questa volta aveva decisamente superato il limite. Con passi veloci tornai da quella papera imbottita di push-up e porgendogli la mano esclamai- Dimmi cosa devo fare per farti tacere una buona volta per tutte-
Lei ridacchiò- Semplice... Il giorno prima dell’esame la mia classe fa una festa e invita tutta la scuola... Chi delle due riuscirà a conquistarlo e a portarlo alla festa... Vince.
-Benissimo!- esclamai stringendole la mano- Solo questo? Un gioco da ragazzi!-
- Oh mia cara ma per corteggiarlo devi andarci a letto... Solo così mi dimostrerai che non sei una verginella... ed io farò tutto quello che tu vorrai- concluse.
Mi immobilizzai. Stavo facendo un enorme cazzata... Come potevo in quei quattro mesi conquistare un ragazzo e andarci a letto? Bisognava conoscerlo... innamorarsi...
-Ormai hai accettato! Buona fortuna!- esclamò ridendo e andandosene prima che la campanella suonasse. Gli altri che avevano assistito alla scena non smettevano di parlare e di scommettere mentre io ero rimasta praticamente immobile a guardare il vuoto.
- Tu. Sei. Un. Idiota!!!- esclamò la mia migliore amica strattonandomi con forza- Che diamine hai fatto!!!-
- Concordo con Erika- e avvicinandosi a me sussurrò- Stiamo parlando della tua prima volta!-
- Mi inventerò qualcosa ok? Insomma se si deve innamorare di me... Magari potrà mentire e dire a tutti che lo abbiamo fatto no?- sussurrai con un sorriso poco rassicurante.
I miei due amici si guardarono sospirando- Richard è un osso duro... Non si sa il perché evita di parlare con le ragazze... Infatti pensavo che fosse Gay- disse Jack pensieroso- Quindi o ti vesti da maschio o non ho la più pallida idea di come tu possa fare-
La campanella suonò e tutti corsero verso le loro rispettive cassi- Meglio se andiamo... e durante Italiano penseremo a qualcosa- sussurrai andandomene in classe.



***Spazio autrice***
Finalmente eccomi di ritorno con una vecchia storia scritta tanti tanti anni fa e restaurata.
Sono felicissima di pubblicarla anche perchè l'avevo scritta con una mia compagna di classe in primo liceo e, per ragioni varie, la storia era rimasta incompleta.
Così ho deciso di cancellarla e darle una nuova trama con nuovi capitoli! E, dopo anni e anni, ecco che finalmente torna alla luce!
Spero che vi piaccia!
Ringrazio la mia beta Ilaria che mi ha aiutato a correggerla!
Un bacione 
Giulia

 

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Capitolo 2
*** conosci la tua preda ***



Capitolo 2: Conosci la tua preda
 
Quando rientrammo in classe presi la mia merendina al cioccolato per tranquillizzarmi. Avevo fatto una scommessa del cavolo solo perché mi ero fatta prendere dalla rabbia! Che idiota che sono!
Erika notò la bustina che avevo in mano e levandomela esclamò- Che vorresti fare con questo?!-
-Mangiarlo?- risposi con ovvietà cercando di prenderlo ma lei non me lo permise- Non ci provare nemmeno! Da oggi sei a dieta!-
Cosa? La guardai truce cercando di prenderla ma l’arrivo del professore non me lo permise e mi sedetti stringendo la matita con rabbia- Erika vuoi davvero morire oggi?- chiesi incavolata.
Il professore mi richiamò facendomi notare che non stavamo ad un bar e con uno “scusi” sbuffato presi il quaderno per scrivere i nuovi appunti.
-L’unica che ha fatto una cavolata qui sei tu- rispose scarabocchiando sul banco- Hai fatto la scommessa? Bene, mi sembra che ti debba dare una mano altrimenti quella vipera vincerà e ti farà fare una figura di...- Ma fu azzittita dal professore che richiamò anche lei- Ne parliamo dopo- sussurrò sospirando.
Al suono della campanella, il professore scrisse i compiti sulla lavagna e se ne andò senza nemmeno salutarci- Allora- incominciò lei gesticolando sul suo i phone 5- Mentre il professore spiegava Pascoli ho pensato che come prima cosa dovresti conoscerlo... Brandy è nella sua classe e quindi è più avvantaggiata di te-
-Perspicace...- sussurrai alzando gli occhi al cielo- Ma come posso fare? Non posso andare da lui e dirgli “Ciao! Io sono Hayley, sto facendo una scommessa su di te ti va di uscire?”-
- Infatti ho fatto qualche ricerca su internet e Donna.it dice che l’unico modo per attaccare briga ad un ragazzo che non presenta alcun approccio con il sesso femminile è parlarci per caso...-
- Parlarci per caso? E come?- domandai alzando un sopracciglio. La mia amica con internet era tremenda... L’ultima volta gli era venuto il raffreddore e facendo una ricerca su Google pensava che stesse per morire!
- La mia idea è questa: Gli vai addosso per sbaglio e lui ti rialza come un perfetto principe azzurro! E’ ovvio che dopo un momento del genere vi presentiate!- Esclamò
- Ragazze ci hanno appena chiamato per una riunione di scuola... La preside ci vuole parlare!- Esclamò la professoressa di Storia dell’arte entrando in aula.
Erika mi guardò sorridendo- Perfetto! È la tua occasione!- esclamò- Prima di entrare in aula magna lo cerchi e gli vai addosso per sbaglio, capito?-
-Ma io non so come è fatto sto tizio!- esclamai indispettita tirandomi indietro i capelli con la mano.
- Come no? Jack mi ha detto che è Alto, Occhi verdi e capelli biondo cenere leggermente lunghi... Non credo che ce ne siano molti in giro per scuola!- rispose con ovvietà
- D’accordo...- risposi sospirando. Ma perché mi ero cacciata in questo guaio?
 
Uscimmo dalla classe notando una marea di gente nel corridoio- Cacchio quanta gente!- esclamai leggermente sorpresa. Era raro che nel nostro amato Liceo Artistico si facessero queste riunioni a “sorpresa”!
-E’ il tuo momento! Guarda,  lì c’è un ragazzo alto con i capelli biondi!-  detto ciò mi diede una spinta e ovviamente i miei piedi non riuscirono a impedire l’impatto e fui sbandata completamente da tutta la gente fino al ragazzo biondo.
Cademmo tutti e due per terra con il sottofondo di risa e sguardi incuriositi. Alzai la testa guardando truce  la mia migliore amica e che, ormai lontana, faceva i pollici in su e un sorriso da prendere a schiaffi. Oggi l’avrei uccisa, me lo sentivo.
-Hey...-  sussurrò il ragazzo leggermente in imbarazzo. Incrociai i suoi occhi accorgendomi che erano azzurri- Oh!- esclamai togliendomi. Il ragazzetto si mise seduto massaggiandosi la parte dolorante- Va bene che dicono che quando sei popolare le ragazze ti cadono ai tuoi piedi ma non completamente addosso!- esclamò ridendo
- Mi dispiace! Ma ho un equilibrio pessimo- risposi imbarazzata. Lui mi sorrise- Non ti preoccupare sono cose che capitano! Io mi chiamo Zack della quarta B e tu?-
- Hailey... quinta C- risposi stringendo la sua mano e alzandomi. Sarebbe stata una scena perfetta se non fosse stata la persona sbagliata- Sono mortificata ma...-
- Non ti preoccupare- mi fermò scuotendo la testa- Ed ora sarà meglio andare o i professori ci ammazzano!- esclamò correndo via.
Sorrisi pensando di essere stata fortunata a colpire un ragazzo così gentile! M’incamminai verso le scale quando il mio sguardo cadde sulla macchinetta delle merendine. Ormai il corridoio era completamente vuoto e la mia amica non c’era quindi... Presi degli spiccioli dalla tasca del pantalone e inserendole nella macchinetta cliccai uno dei miei Snack preferiti: Il Kit Kat.
Aspettai qualche secondo che scendesse e dopo averla presa guardai l’orologio- Cacchio ma sono in ritardassimo!- esclamai.
Mi girai ed incominciai a correre ma prima che potessi solo arrivare all’ingresso delle scale un ragazzetto uscì velocemente da una classe finendomi addosso e facendomi cadere a terra.
Aprii gli occhi di scatto notando il ragazzo dai capelli castano chiaro appoggiato sul mio petto, precisamente...
O.mio.dio.
-Aaah!- esclamai scansandolo. Anche lui si era ripreso velocemente guardandomi con il viso tutto rosso dall’imbarazzo esclamò- Scusami! Non volevo urtarti!-
- Si come no, Pervertito!- esclamai alzandomi. Ma solo a me capitano queste cose?!
- Pervertito! Ma se ti ho scontrato per puro caso!- si alzò velocemente anche lui con sguardo arrabbiato.
- Oh giusto perché quando vai addosso ad una persona è normalissimo cadere con la faccia sulle sue tette!- esclamai raccogliendo il mio povero Kit Kat sbriciolato- Accidenti! Erano anche i miei ultimi spiccioli!- mi lamentai buttandolo nel cestino vicino.
- Scusami- continuò sistemandosi il berretto verde scuro- Non era mia intenzione venirti addosso ma stavo finendo un disegno e non mi sono accorto dell’orario-
Accidenti la riunione di scuola!- Scusami ma devo proprio andare!- e mentre mi voltai esclamai- Accidenti non ho potuto manco mangiare la mia adorabile merendina!- ma prima che potessi solo scendere il primo gradino mi fermò- Posso farmi perdonare risarcendoti? Detesto avere debiti con qualcuno-
Lo guardai leggermente scocciata notando che non mi dava pace ma ripensando avevo proprio voglia di quella barretta al cioccolato...- D’accordo...- sospirai seguendolo alle macchinette. Tanto ormai era inutile andare in aula magna, ci avrei fatto solo una figuraccia.
Ritornammo davanti alle macchinette e con mia grande sorpresa lo osservai mentre la strattonava con forza fino a far cadere due merendine e una coca cola.
-Ma che...-
- Questa macchinetta c’è da parecchio tempo e perciò non è stato difficile imparare il suo punto debole- e mi lanciò le due merendine.
- Grazie...- sussurrai afferrandole- Avevo proprio fame!- esclamai aprendole.
- Di nulla..- rispose appoggiandosi alle macchinette- Comunque io sono Richard White della quinta D-
Non feci in tempo a mordere il primo bastoncino che lo guardai a bocca aperta. Non era possibile! Era proprio quel Richard della scommessa?!- Stai in classe con un certo Jack?-
-Il Gay?- chiese ridacchiando- Si sta nella mia classe perché?- chiese con un velo di curiosità
- E’ un mio amico- risposi abbassando lo sguardo. Non era possibile! Mi sono imbattuta proprio con la persona con cui mi dovevo scontrare! Sorrisi ringraziando gli dei per avermi dato un colpo di fortuna- Io sono Hailey Mars, quinta C-
- Beh... Io me ne torno in classe! Ci si vede!- esclamò andandosene.
Non feci in tempo per fermarlo per dirgli qualcos’altro che già era scomparso nella sua classe e la campanella era suonata.



***Spazio autrice***
Vi ringrazio tantisimo per tutte le recensioni che mi avete mandato! Sono davvero contenta che la storia vi piaccia così tanto!!
Finalmente Hailey ha conosciuto la sua "preda" in un modo molto... particolare xD 
Mi sono dimenticata di dirvi nel prologo da dove è nata questa storia... Non so se conoscete un sito chiamato Gioco.it: E' una piattaforma online dove i ragazzi o i bambini si cimentano in questi vari giochetti. La storia come ho detto precedentemente, Era stata realizzata molti anni fa, quando ancora giocavo su questo sito. Uno in particolare mi ha catturato e si chiamava "Oriental Flirting Game" Dove la protagonista (dai capelli rossi) doveva cercare di conquistare in un tot di tempo più ragazzi possibili. Quello più difficile era un ragazzo biondo (con le stelline attorno tanto per sottolineare quanto era bello) e veniva difeso da una ragazza bionda potentissima! Ecco da dove sono nati i personaggi di Brandy, Richard e Hailey :)
Vi lascio il link per chi ci vuole gioocare ;) http://www.gioco.it/gioco/oriental_flirting_game (Ci sono anche in versione "Estiva" e "Scolastica")
Bene! E dopo tutto questo monologo ci vediamo al prossimo capitolo!
Un bacione 
Giulia
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Capitolo 3
*** Fatti notare ***




Capitolo 3: Fatti Notare
 
Era passato qualche giorno da quell’evento, e i miei due migliori amici non la smettevano di tormentarmi e congratularsi con me per come avevo conosciuto Richard.
-Vogliamo partire dal fatto che tu ci avevi detto che era biondo invece è castano?!- esclamai arrabbiata sorseggiando un succo di frutta.
-Te l’ho detto! Mi sono sbagliato e anche tu hai notato che porta sempre il cappello!- rispose il mio amico facendo le spallucce.
- Comunque... La prima fase ha funzionato alla grande! Ora sa della tua esistenza!- esclamò Erika sorridendo- Dovresti farti conoscere meglio! Insomma... Ti conosce solo come “la mangiatrice dei Kit Kat!-

- A si? E cos’è quel tramezzino che ho visto durante l’ora di Italiano? E la merendina durante quella di Fisica? Mia cara la tua ciccia comincia ad urlare da tutti i pori!-
- Sono leggermente in ansia per l’esame! Posso mangiare in santa pace?!- esclamai alzando gli occhi al cielo. Odiavo questo genere di critiche.
- Dovresti essere in ansia anche per la scommessa! Brandy sta in classe con me e ogni giorno prova a parlarci! Anche se noto che per ora sei in netto vantaggio... Da quello che mi hai raccontato sei l’unica a cui ha sorriso- sussurrò Jack avvicinandosi a me.
Come non poteva ridere? Era caduto praticamente sulle mie tette! Insomma una scena alquanto comica!
 
-Dovresti parlargli di nuovo- disse la mia amica durante l’ora di disegno. Temperai la matita e prima di cominciare a disegnare risposi- E come? Non posso andargli a parlare con tranquillità! Hai sentito quello che ha detto Jack?-
Erika annuì e ritornò a gesticolare con  il suo telefonino- Secondo Yahoo dovresti far finta di chiedere una cosa a un amico e mentre entri in classe fai cadere per  sbaglio una matita o un quaderno vicino a lui così che possa raccoglierlo... E così... Bam! Inizi a parlargli del più e del meno!- concluse con aria orgogliosa.
-Tu mi fai paura... Come cavolo hai fatto a trovare una domanda e una risposta del genere?- chiesi prendendole il telefono e leggendo il sito su cui stava: “Aiuto! La mia migliore amica deve conquistare un tipo praticamente anti-ragazze (no non è Gay)!! Come può fare? Abbiamo come alleato un nostro amico nella stessa classe del principino!”- Ma sei matta?! Che razza di domanda è?!- esclamai facendo girare tutti compreso il professore.- Qualche problema signorina Mars?- chiese avvicinandosi
- No! Mi ha solo chiesto... cosa dovevamo disegnare! E mi sembrava una domanda stupida visto che ce lo aveva spiegato poco fa!- risposi facendo un enorme sorriso a trentadue denti. Il professore socchiuse gli occhi per poi andare a vedere gli altri disegni degli altri compagni di classe.
- Come potevo non farlo? Insomma è un caso particolare il tuo!- esclamò riprendendosi il suo cellulare che avevo nascosto sotto il banco.
- Sei tremenda... E comunque oggi non posso... Devo subito uscire da scuola e andare da mia nonna!-
- Che? E no mia cara! Hai un principe azzurro da invitare al ballo! La nonnina deve aspettare!-
- Principe azzurro? Dal suo comportamento anti-umani e il modo in cui è vestito mi sembra quel montanaro del cartone della Disney... Si insomma quel cartone chiamato Frozen - gli feci notare sospirando.
- Kristoff! Il mio adorato montanaro con bicipiti da urlo!- Erika era una fanatica della Disney e commento migliore non poteva farlo, perciò sorrisi per poi continuare a disegnare.
Passate le tre ore la campanella suonò e aspettammo Jack che uscì con lo sguardo triste- Che succede?- domandammo preoccupate. Non era normale che lui avesse una faccia del genere!
-Josh si è arrabbiato perché ho parlato con il tuo Rich! In questi giorni lo fermavo per fargli uscire qualche informazione a tuo vantaggio e mi ha visto! Ho tentato di spiegargli della tua scommessa ma non c’è stato nulla da fare!- e sospirò tristemente- E’ molto geloso...-
- Me lo vuoi far presentare? Così gli spiego io come stanno le cose!- lo consolai abbracciandolo. Rispose all’abbraccio dandomi un bacio tra i capelli- Oh sei un amore! Come farei senza di te?- e tornò di nuovo a sorridere- Bene allora dimmi l’ora così... Oh cavolo l’autobus! Ci sentiamo per messaggio!- esclamai cominciando a correre verso il mezzo che si era appena accostato alla fermata. Un sacco di ragazzi lo prendevano appena usciti dalla scuola e così, essendo l’ultima ad essere salita, mi ritrovai spiaccicata al vetro dell’entrata.
Solo dopo alcune fermate si cominciava a respirare meglio, e così tentai disperatamente di cercare un posto a sedere rubato sempre da quelle vecchiette tanto dolci fuori ma malefiche dentro! Maledette...
D’un tratto un uomo si alzò e il mio viso si illuminò di gioia: Finalmente ne avevo trovato uno! Cercai di farmi spazio tra la gente che non accennava a muovere un muscolo. Dopo due minuti buoni a muovermi peggio di Elsatic-Girl finalmente ero giunta al mio posto ma prima che mi potessi solo sedere l’autista pensò bene di fermarsi di colpo facendomi cadere a terra con la faccia contro il pavimento di gomma a pallini.
-Porca...- continuai la mia imprecazione mentalmente cercando di aggrapparmi a qualcosa mentre alcune persone mi chiedevano se stessi bene- Sisi devo solo...- e afferrai una delle sbarre d’acciaio del mezzo. Strano... Di solito non erano fredde e dure? Invece sembrava che stessi toccando qualcosa di morbido e... Bottoni? Alzai lo sguardo leggermente confusa scorgendo una figura molto famigliare con in testa un berretto di lana. Guardai la mia mano e mi accorsi che... erano sul suo cavallo dei pantaloni!- Ah!- esclamai alzandomi di scatto.
Richard mi guardò con il viso tutto rosso- Ma che cavolo fai?!- esclamò
-Scusami! Pensavo che fossi una sbarra e...-
- Questa mi sembra la scusa più assurda che ho sentito per toccarmelo- sussurrò rimettendosi le cuffie- E poi dici a me che sono un pervertito-
- Hey! Invece di lamentarti potresti anche chiedermi come sto! Sono appena caduta di faccia su un lurido pavimento!- esclamai infuriata notando la gente che ci fissava ridendo e bisbigliando.
- Non è colpa mia se non sai manco tenerti ad un palo... O forse il tuo intento era proprio un altro palo?- sussurrò irritato
- Ma come ti permetti! Manco mi conosci!- quasi urlai per quanto ero arrabbiata. Ma proprio un cretino così mi doveva capitare?!
Dopo che pronunciai quelle parole mi guardò leggermente imbarazzato- Oh... Io non volevo...-
-Guarda evita le scuse perché non hai proprio tatto... Pensate solo a quello!- sussurrai. Mi accorsi che la mia fermata era arrivata e senza salutarlo scesi dall’autobus.
Come potevo conquistare uno che trattava così le ragazze! Pensava che fossi una di quelle papere come Brandy! M’incamminai verso la casa di mia nonna quando sentii qualcuno tirarmi la giacca. Mi girai notando che anche lui era sceso ed ora mi fissava leggermente imbarazzato- Non volevo trattarti in questo modo... Avvolte sono molto pesante con i commenti e ti chiedo scusa-
Rimasi a bocca aperta- Perché ti capita spesso di dirli ad una ragazza? Non sono una che si inventa tutte scuse per aprire le gambe- risposi fredda girandomi di nuovo.
-E’ proprio per questo che... Posso offrirti qualcosa? Si insomma per rimediare all’equivoco- sussurrò guardandomi.
Ed ecco quel momento in cui non sai cosa fare. Avevo davanti a me il ragazzo della scommessa che mi voleva offrire qualcosa. Dovevo accettare o girare i tacchi e andarmene per come mi aveva trattata? Ci pensai su mentre lui continuava a fissarmi con quei bellissimi occhi verde chiaro. Dopo un paio di minuti che mi scervellavo per trovare una risposta, agii di istinto e con il cellulare in mano digitai: “Nonna l’autobus non passa, Mangio una cosa al volo e aspetto che passi di nuovo”

 

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Capitolo 4
*** Sii simaptica ***



Capitolo 4: Sii simpatica

Camminavamo da diversi minuti uno affianco all’altro. Il mio sguardo cadeva continuamente sui miei piedi per evitare di prendere buche o radici degli alberi- Hai fatto tutti e cinque gli anni in questo liceo?- chiesi per rompere il silenzio. In fondo per mettersi con qualcuno non bisognava conoscerlo?

Annuì senza rispondere, perciò cercai di domandargli qualcos’altro- E dopo l’esame? Hai in mente di fare qualcosa di specifico?-

Si fermò di colpo facendomi sussultare. Mi guardò con aria leggermente infastidita- Senti... Io mi voglio sdebitare per essere stato scortese con te ma vedi... Non sono un tipo che parla così facilmente- mi disse ricominciando a camminare.

Sbuffai. Era veramente lunatico- Scusami se odio questo silenzio! Sai la gente normale fa così per passare il tempo-

Si fermò di nuovo sospirando- Non so che fare va bene? E’ imbarazzante ammetterlo ma non ho la più pallida idea...-

-Guarda che non ti devi vergognare!- esclamai- Anche io faccio parte del “club dei non sappiamo cosa fare nel futuro!-

-Davvero? In classe mia tutti sanno già cosa fare!- disse scuotendo la testa.

- Anche nella mia! Tutti a parlare con i professori sulle scuole all’estero mentre io rimarrò qui in Italia a causa del mio poco amore per l’iglese!- sbuffai

- Inglese? E’ la materia che più odio!- e alzò gli occhi al cielo- E poi perché andarsene? Non è il paese migliore... Anzi siamo messi maluccio ma è il migliore per il cibo e per la storia!-

- Già...- e mi bloccai. Ero riuscita ad aprirlo quasi senza volerlo... Lui continuò a camminare tranquillamente ignaro che aveva parlato con me non da ragazzo a ragazza ma come... due amici- Allora questo posto?- chiesi curiosa.

- Quasi arrivati... Ah eccolo!- e indicò un piccolo locale. Lo osservai attentamente leggendo il cartello sopra- Pizza a... Taglio?- domandai leggermente confusa.

- Non farti ingannare dalle apparenze! E’ la pizza migliore del quartiere!- esclamò euforico poi, accorgendosi del mio sguardo, tossì un paio di volte ritornando con lo sguardo neutro e triste- Insomma è buona...-

Addio al Richard allegro... Alzai le spalle ed entrai nel negozio osservando le varie pizze- Penso che prenderò una margherita- sussurrai prima che uscisse dalla cucina un uomo sulla quarantina- Rich! Che piacere rivederti!- esclamò sorridendogli- Hai portato un amica eh?- e mi fece l’occhiolino facendomi arrossire.

-Placati Gino! E’ una ragazza della mia scuola e mi sto sdebitando!- rispose tranquillamente senza alcun imbarazzo- Vogliamo una fetta della margherita e una alle patate!- e gli lasciò alcuni soldi.

- Presto e fatto!- e cominciò a tagliarci i pezzi.

 

- Questa pizza è strepitosa!- esclamai addentandone un altro pezzo. Rich sorrise continuando a mangiarla in silenzio senza proferire parola. Alzai gli occhi al cielo pensando a qualcosa per farlo ritornare il ragazzetto allegro che avevo visto pochi minuti prima ma più spremevo il cervello e più mi usciva aria nella testa. Sbuffai addentando un altro pezzo di pizza finché un pezzo di mozzarella non mi cadde sulla maglietta- Ma porc... No era nuova!!- esclamai incavolata. Ma quanto posso essere imbranata?!

Rich mi guardò completamente spiazzato poi pian piano cominciò a fare una buffa faccia finchè non scoppiò a ridere- Hahahaha Non posso crederci ti sei sporcata hahha- e continuava facendomi arrabbiare ancora di più

- Grazie tante! Scusami se la gravità ha effetti negativi su di me!- risposi avvicinandomi alla fontanella per pulire il macello che avevo fatto- Ed ora come lo pulisco?-

- Intanto prova con un pezzo di carta- e mi porse un tovagliolo che aveva preso dentro la pizzeria. Lo ringraziai cominciando a pulire la maglietta bianca ma finendo con il bagnarmi tutta.

Rich smise di ridere cominciando a tossire leggermente- Hemm...- e gaurdò altrove.

Abbassai lo sguardo intravedendo sotto la maglietta bianca il mio reggiseno di pizzo bianco. Arrossì coprendomi. Non avevo manco una felpa!! Ma quanto posso essere sbadata??!

Rich cercò di non abbassare lo sguardo e arrossendo ancora di più, se la tolse porgendomela- Non mi sembra carino che tu vada in girò così...-

- Grazie...- sussurrai infilandomela. Odorava di dopobarba

- Io ora dovrei andare- disse ancora leggermente imbarazzato.

- Anche io! Ma per la felpa?-

- Me la riporterai... - e detto ciò, si infilò le cuffie andandosene via e lasciandomi da sola con la sua felpa addosso e uno sguardo spaesato.

Conquistare quel ragazzo sarà più difficile di quanto credessi!



***spazio autrice***
Perdonate il mio enorme ritardo ma l'università non mi da proprio tregua! Quindi ringrazio tutte voi che mi seguite e che recensite la mia storia!! Siete fantastiche! 
Notiamo un Richard parecchio lunatico... Chissà perchè si comporta così! Però Hailey non si arrende ed eccoli a mangiare un pezo di pizza insieme e lui che le cede gentilente la sua felpa! Riuscirà la nostra protagonista a tirarlo fuori dalla sua barriera contro le ragazze?
Al prossimo capitolo!
Un bacio 
Giulia

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Sii te stessa ***


Capitolo 5: Sii Te stessa

La mattina seguente, appena entrai in classe, la mia migliore amica si scaraventò contro di me facendomi quasi cadere -Ma che fai?!- esclamai arrabbiata risistemandomi il maglione che si era tutto spiegazzato.

- Jack ti ha vista con Ri.....!- Le tappai velocemente la bocca prima che qualcuno della classe potesse sentirla. Pian piano, facendo finta di niente, la portai fuori dalla classe vicino ad una delle finestre del corridoio -Sei impazzita a urlare così?- chiesi leggermente irritata.

Erika non ci fece caso e, prendendomi per le spalle, continuò- Come tua migliore amica devo sapere tutto quello che ti succede con quel ragazzo! Non sopporto che lo sappia prima Jack!-

- Ma come ci ha visti?-

- Era con il suo ragazzo e passando con la macchina vicino ad una pizza a taglio vi ha visti!-

Alzai gli occhi al cielo sospirando. Ma quanto cavolo deve essere piccolo il mondo per far passare per puro caso il mio migliore amico davanti a quella dannata pizzeria?! Sbuffai e dallo zaino tirai fuori una grossa e calda felpa raccontandole tutta la giornata che avevo appena passato con lui. Quando la campanella della prima ora suonò, avevo appena finito di raccontare e ci eravamo spostate in classe.

- Certo che...- incominciò la mia amica durante l’ora di disegno.

- Che?-

- No, stavo pensando... Abbiamo capito che Brandy non ci mette tutto l'impegno che ci metti tu a conquistarlo...lei vuole solamente batterti tutto qui e sa perfettamente che non ce la farai...-

- Ehi!-

- Non te la prendere! Sappiamo entrambe che lei è una bella ragazza! Ma da quello che mi hai raccontato ho capito che tu possiedi un arma segreta!-

La guardai con curiosità -E cioè?-

- Tu hai sfiga ragazza mia!- esclamò facendo girare qualcuno dei nostri compagni. La guardai di nuovo male e lei mi mimò con un piccolo sorrisetto “scusa!”- E come mai pensi che sia la mia arma segreta?-

- Beh... Ci hai parlato, ci sei uscita una volta e gli hai anche tocca….- la azzittii di nuovo facendo sta volta girare il professore che, arrabbiato, ci cacciò dall’aula.

- Ottimo lavoro Erika! Ci voleva pure una nota disciplinare all’ultimo anno di scuola!- esclamai arrabbiata.

- Lo sai che lui non le scrive mai... E se ne dimenticherà !- Alzai gli occhi al cielo non sapendo se invidiare o temere la tranquillità della mia migliore amica- Adesso che hai anche la sua felpa puoi parlarci di nuovo! Stavolta però chiedigli di andare al cinema!-

- Perché proprio lì?-

- Perché è il luogo adatto per baciarsi! Infatti volevo portare Tom per provarci! Che ne dici? Uscita a quattro?-

 

Durante l’ora di ricreazione mi incamminai verso la classe di Richard. Avevamo pianificato che gli avrei riportato il maglione invitandolo al cinema stasera... o domani sera... Insomma quando poteva!

Avvicinandomi pian piano notai un paio di ragazzi che chiacchieravano con lui. Senza farmi notare mi appoggiai dall’altro lato delle macchinette per ascoltare.

- Ci stai amico? Dai che ti divertirai!-

Richard li guardò leggermente infastidito -Se volete fare le vostre cose sconce con le ragazze al cinema sapete benissimo che non mi aggrego-

- E dai! Non faremo niente! Lo sai che Brandy e le sue amiche sono intoccabili!- ridacchiò l’altro -Guarda, ti metteremo tra noi e loro! Così non hai problemi!-

- Oh si che li avrà! Perché ti bacerò tutto!- e i due amici cominciarono ad abbracciarsi con fare romantico mentre Richard li guardava con pietà -Va bene! A che ora stasera?-

D’un tratto qualcuno mi toccò una spalla facendomi urlare. Per sbaglio colpii l’enorme cestino dei rifiuti cadendoci sopra.

- Oddio scusami!- esclamò Jack- Volevo solo salutarti!-

Il gruppetto compreso Richard si girò verso di me. Gli altri due scoppiarono a ridere mentre lui continuò ad osservarmi- Che ci fai qui?- chiese leggermente irritato.

- Ti... ho portato la tua felpa!-

La prese e, storcendo il naso, esclamò -Ma ha un odore nauseante! Come puoi darmela così?!-

Sistemai insieme a Jack il cestino dei rifiuti- Scusami... Non volevo farla cadere...-

- Ti sembra normale ridare un tale disastro al proprietario?? Oltre a non saper mangiare sei anche un disastro a tenere le cose degli altri!-

Chiusi gli occhi dalla rabbia mentre il mio migliore amico mi teneva per una spalla. Sapeva benissimo che in momenti come questi potevo esplodere come una furia scatenata e picchiarlo a sangue fregandomene di quella stupida scommessa- Senti signor lunatico, le persone normali non trattano in questo modo una che è appena caduta addosso al cestino dell’immondizia, ma la aiutano! E riguardo alla tua felpa puoi anche ficcartela...-

- Dai adesso calmati Hailey...- sussurrò Jack intimorito dalla mia quasi sfuriata. Sospirai pesantemente mentre i tre ragazzi davanti a me mi guardavano scioccati.

- Wow! Mai vista così tanta grinta in una ragazza!-

- Infatti! Ehi bellezza, ti va di venire al cinema con noi?-

Rimasi incantata mentre Richard li guardava con sguardo scioccato -Fate come vi pare... Ci vediamo direttamente lì- e detto ciò girò i tacchi andandosene nella classe.

- Ma quello si è mangiato un rospo?- domandai ironicamente.

- Lascialo stare... Odia essere comandato a bacchetta da una ragazza... Comunque mi chiamo Mike e lui è Andrew- e mi porsero un biglietto -Allora vieni con noi?-



***spazio autrice***

Lo so che chiedere scusa dopo mesi e mesi che non ho publicato nulla è inutile ma... Io ci provo lo stesso: Scusatemi ma l'università e scout sono diventati talmente "presenti" nella mia vita che non ho tempo manco per aprire il sito... Aggiungiamoci il blocco della scrittura che mi prende quando incomincio un nuovo anno di studio e il gioco è fatto. Sono giorni che cerco di aprire la pagina Word per scrivere ma non mi esce niente dalla testa... Le idee ce le ho ma è come se non riuscissero a collaborare con le mie mani ^^
Proverò ad essere più presente perchè come lettrice di altre fanfiction so benissimo quanto sia odioso aspettare per tanto tempo che un autrice pubblichi il capitolo tanto atteso.... Perciò siate fiduciosi e non perdete la pazienza!
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo!
Un bacione
Giulia

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Capitolo 6
*** Crea un rapporto di fiducia (pt 1) ***



Capitolo 6: Crea un rapporto di fiducia (parte 1)

Mi stavo incamminando verso il cinema dove mi ero data appuntamento con gli amici di Richard. Composi il numero di Erika e dopo qualche squillo rispose -La tua sfiga fa veramente dei miracoli!-

Sospirai alzando gli occhi al cielo -Miracoli? Ma se sono finita addosso ad un secchio dell’immondizia e ho litigato con il figlio di papà!-

- Però hai fatto colpo con i suoi amici che ti hanno invitato a vedere il film!-

- Ti ricordo che non sono l’unica ragazza! Ci sta anche...- ma prima che potessi solo pronunciare il suo nome ecco che mi scontro con la diretta interessata che si gira fucilandomi con lo sguardo- E tu che ci fai qui?!-

Salutai la mia amica al telefono chiudendo la chiamata- Sono stata invitata-

Cercò di dire qualcosa ma si azzittì all’istante quando vide Richard con i suoi due amici e altre persone a me sconosciute- Abbiamo invitato altra gente! Più siamo meglio è!- disse uno dei due avvicinandosi a me e Brandy.

- Io voglio stare vicino alla ragazza di ferro! E’ una bomba!- esclamò l’altro prendendomi per il braccetto -No la voglio io vicino! Lo sai che ho bisogno di una ragazza coraggiosa per un film horror!- e mi prese l’altro braccio.

Aspetta che?! Film Horror?! Cercai di non far trapelare la mia ansia- Che film?- chiesi staccandomi da loro.

- La bambola assassina!- esclamò facendo finta di rabbrividire -Dicono che fa davvero paura.

Ma di tutti i film proprio un Horror dovevano andare a scegliere? Li ho sempre trovati spaventosi e inutili! Chi è così masochista da vedersi una bambola che uccide le persone? Io no di certo -Wow! Adoro questo genere!- esclamai con finta gioia.

- Oh Richard ho veramente paura!- esclamò la bionda incollandosi a lui.

- Non mi sembra niente di che...- rispose freddo scrollandosela di dosso e lasciandola scioccata. A quanto pare il metodo di Brandy da ragazza impaurita non funziona granché

Dopo che fummo entrati nella sala cominciai a sudare freddo. Già mi ero fatta scoprire spaventandomi davanti alla locandina del film, figuriamoci vederlo... Mi sedetti nel primo posto che capitava e i due amici di Richard mi seguirono a ruota mettendosi vicino a me. Richard si sedette vicino a uno dei due seguita da Brandy e altre ragazze.

- Oh mamma che paura!- esclamò con finzione quello alla mia destra mentre l’altro si copriva la faccia con la felpa.

Io intanto avevo cominciato a stringere con forza la borsa di stoffa cercando di non far trapelare nulla. Non lo volevo vedere! Dovevo assolutamente trovare un modo per uscire da quel posto senza far capire che ero una fifona... ma come?

Il film cominciò e per la prima parte non successe nulla di troppo inquietante. Appena cominciarono le scene con la bambola versione “pazza maniaca” cercai di guardare tutto fuorché lo schermo gigante. Quando l’occhio mi cadde sulla scena dove compare lei all’improvviso con una faccia a dir poco oscena, mi alzai di scatto spaventando i miei due vicini di sedile -Ehi tutto bene?- chiesero preoccupati

- Si! Devo... andare in bagno!- e corsi via calpestando i piedi di qualche povero spettatore.

Sospirai di sollievo quando uscii dalla sala e mi accasciai sul muro portandomi le mani sulla faccia. Ma come fa la gente a vedersi un film del genere con tranquillità?! Non sono mai stati nella mia casa... al buio con i vicini che spostano sempre qualcosa anche durante la notte!

Poggiai la testa contro il muro e chiusi gli occhi pensando ad altro ma il tentativo fu del tutto vano appena sentii la porta della sala aprirsi.

Guardai con curiosità e vidi spuntare il soggetto della scommessa che mi guardò confuso -Tu non eri in bagno?-

- C’è la fila-

- Non mi sembra un ottimo modo per stare in fila- mi fece notare mettendosi le mani in tasca.

- Ho un capogiro- tentai di nuovo ma lui scosse la testa sorridendo -Beh ma che ti importa?-

-I miei amici mi hanno mandato a vedere se te la fossi fatta addosso- disse -E dalla tua faccia cadaverica deduco di si-

Sbuffai -E va bene mi terrorizzano i film horror ok? Vallo a dire ai tuoi amichetti- e chiusi gli occhi ignorandolo.

- Tranquilla... Ho approfittato della loro richiesta per uscire... Odio questo genere di film sono così.. stupidi- concluse alzando le spalle -Esci fuori con me? Vorrei fumarmi una sigaretta-

- Non eri arrabbiato con me?- lo stuzzicai seguendolo verso l’uscita.

Prese il pacchetto tirandone fuori una e accendendola- Ripensando alla scena... è stato solo un incidente-

Me ne porse una ed io accettai -Cosa pensavi, che volessi abbracciare il secchio dei rifiuti?-

Ridacchio tirando fuori una enorme nuvola di fumo -Tu sei strana-

- No, sono solo sfigata... – ma non terminai la frase perché qualcuno aprì la porta e caddi addosso a lui. Rimasi per qualche secondo tra le sue braccia notando la sigaretta tra l’indice e medio e la mia a terra

- E imbranata!- rispose rialzandomi -Dico ma lo fai apposta?- chiese in modo brusco non riuscendo a trattenere le risate.

Scostai lo sguardo verso quello che mi aveva fatto fare una figuraccia -Ti sembro una che lo fa apposta? Quel tizio manco si è degnato di chiedermi scusa!-

Scoppiò a ridere tenendosi la pancia -Sei troppo divertente! Hai la grazia di un elefante in una cristalleria!-

- Guarda che non è divertente!- sussurrai tutta rossa prendendogli la cicca -E questa me la prendo io visto quanto sei maleducato-

Il suo sguardo dal divertito passò al seccato -Ehi!- e cercò in tutti i modi di riprendersela ma la mia poca altezza risultava assai vantaggiosa.

- Dai che finisce...- Ma prima che potesse solo finire la frase le nostre mani si scontrarono e la sigaretta venne spiaccicata in mezzo- Ahia!- esclamammo all’uniscono scostando subito la mano e osservando la bruciatura che ci eravamo appena fatti.

- Dico ma sei impazzita?!- esclamò arrabbiato tenendosi la mano dolorante- Guarda che tu hai iniziato...- ma gemetti dal dolore sentendo la ferita pulsare.

- Cacchio non possiamo rientrare a vedere il film... ci serve subito una farmacia- decretò guardandosi attorno.

Annuii e velocemente cominciammo a cercare una farmacia. Dopo aver avvertito gli amici e dieci minuti buoni a girare in alcune stradine, finalmente ne trovammo una e con mia grande gioia avevano la pomata che ci serviva.

- Certo che vi siete fatti una brutta ferita- disse la farmacista medicandoci. Arrossii imbarazzata ripensando a quel modo così ridicolo per farci del male- Credo che vi rimarrà una piccola cicatrice... La prossima volta fate più attenzione!-

Uscimmo in silenzio non sapendo cosa dire -Scusami io.... Non volevo...- Ma ecco che quel lunatico da arrabbiato scoppiò a ridere -Cacchio questa me la segno ahahahah! Farmi una cicatrice con la sigaretta ahahahah!-

Effettivamente non aveva tutti i torti... La scena era stata davvero ridicola ed entrambi avevamo una bellissima fasciatura sulla mano sinistra, perciò scoppiai a ridere anche io -Cavolo! Potevo farmi male con la destra così dopo domani non potevo fare il compito di matematica!-

Continuammo a ridere qualche passante si voltò a guardarci stranito: sembravamo due pazzi che si erano appena fumati una canna.

-Per farmi perdonare posso offrirti qualcosa?- chiesi asciugandomi una lacrima. Anche lui smise di ridere e, continuando a tenere un enorme sorriso, annuì.

Percorrendo il viale mi resi subito conto della grande fortuna che mi era appena capitata.... Io e Richard che tranquillamente stavamo andando a prendere qualcosa da bere, noi due da soli senza quella smorfiosa tra i piedi. Era il momento perfetto per provarci con lui, ma come?


***spazio autrice***
Ed eccomi con un altro capitolo! Alla fine ci sono riuscita! *piange dalla gioia* 
Chiedo scusa per Elliex, Mikiten e MusicHeart per non aver rispsto alle vostre recensioni! Vi rispondo direttamente qui ringraziandovi per il sostegno che mi state dando e sono molto felice che la storia vi piaccia!
Ci vediamo al prossimo captitolo! Riuscirà Hailey a provarci con Rich? ;)
Un bacio
Giulia

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