Nice Shock- Long Fiction

di Angele87 e Phoebe80
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nice Shock -1- ***
Capitolo 2: *** Nice Shock -2- ***
Capitolo 3: *** -3- ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Nice Shock -1- ***


Nice Shock

Nice Shock

 

I personaggi di questa one-shot appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.

Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

AngéleJ

 

 

Da un paio di giorni a questa parte la vita mi sembra più noiosa del solito. La routine quotidiana mi fa appassire. Se le mie attività potessero essere rappresentate da una retta, questa sarebbe perfettamente piatta e diritta. Senza una minima curva o un qualsiasi apice. Perfettamente regolare. Come, in fondo, mi piace che sia.

 

Rigiro i miei cereali nelle grande ciotola rossa e fisso con pacatezza di fronte a me. Un leggero vento, proveniente dalle spaziose finestre della Sala Grande, mi solletica le gambe facendomi rabbrividire. Il sole di Maggio rallegra quella giornata che per me avrebbe un solo ed unico aggettivo: piatta, come tutte le altre.

 

-Hermione?- la voce di Ginny mi riscuote, facendomi risvegliare da quel trance insopportabile in cui cado spesso, rifugiandomi nei miei pensieri che, puntualmente, confluiscono su una sola ed unica persona.

 

Le sorrido senza alcuno slancio di felicità, spostandomi per farle spazio sulla panca.

 

-Ancora apatica?- mi chiede, versandosi un abbondante boccale di succo di zucca. Lo sorseggia con tranquillità, aspettando la mia risposta.

 

Mi stringo nelle spalle, mangiando l’ultima cucchiaiata di cereali. –Sì, Gin.- mi tolgo una ciocca ricciuta, sfuggita dalla mia coda di cavallo, dagli occhi. –Ancora apatica.-

 

Ridacchia, imburrandosi una fetta biscottata. –Perché non ti dai una mossa, allora?- mi guarda con i suoi occhi così terribilmente simili ai suoi. Il suo nasino spruzzato di lentiggini si arriccia quando cerco ribattere con uno strano rumore, che assomiglia vagamente ad un:

-Non sono mica pazza!-

 

Ginny rivolge gli occhi al cielo, sbruffando. –Oh, ma quanto sei sciocca! Non devi mica dichiarargli il tuo amore eterno. Devi solo dargli una scossa che a parere mio serve anche a te.- mi scruta con un sorriso che mi fa arrossire. Ha ragione. Più che a Ron, la scossa serve a me.

 

Mi mordo il labbro inferiore. Non so, in questi casi, non sono una vera Grifondoro. Vago con i miei occhi scuri per la sala grande alla sua ricerca. Lo trovo al tavolo dei Tassorosso, con Harry, a parlare del prossimo incontro di Quidditch.

Sbruffo. Alcune volte quei due sono così noiosi.

 

-Cosa dovrei fare?- le chiedo senza accorgermene. Mi giro verso di lei sedendomi a cavalcioni sulla panca. Ginny sorride,  bevendo l’ultimo sorso di succo ed alzandosi.

 

-Beh,- mi dice caricandosi la borsa sulle spalle. –Potresti baciarlo.-

 

Il suo consiglio rimane sospeso a mezz’aria, tra me e lei. Sembra che improvvisamente tutto si sia fermato. Compreso il mio cuore.

 

Io. Baciare. Ron.

 

Le guance si colorano di porpora, facendomi sentire più stupida che mai. Abbasso lo sguardo, cercando di recuperare un po’ di ossigeno che ho perso, dopo quello che ha detto la mia amica. Lei continua  guardarmi, incrociando le braccia sul suo petto, facendo aggrinzire la camicia bianchissima.

 

-Ma sei matta?!- esplodo dopo un po’ alzandomi di scatto dalla panca. Ginny scoppia a ridere,  precedendomi verso l’uscita della sala.

 

Rido anch’io, dandole un piccolo buffetto sulla fronte. –Ma che hai in questa testolina?-

 

Ginny si ripara, continuando a sorridere. –Beh, era un’idea.-

 

-Sì, un’idea irrealizzabile…-

 

Passiamo accanto al tavolo dei Tassorosso e Ginny richiama Harry e Ron.

–Zoticoni!-

I due si voltano con un sopraciglio inarcato. Incrocio gli occhi blue oltremare del mio oggetto dei desideri ed il mio cuore perde un battito.

 

-Che vuoi nana rossa?- chiede alla sorella, incrociando le braccia su quel petto magro ma ben piantato. Sta mattina i capelli sono molto più rossi. Li avrà sicuramente lavati.

 

-Fatti più in là, mezzosangue!- sento dire prima che qualcuno mi spinga in malo modo. Vengo squilibrata in avanti e se non ci fosse stato lui a bloccare la mia caduta sarei rovinata vergognosamente al suolo.

 

Le sue mani grandi  e callose mi cingono la vita, trattenendomi con decisione. Finisco con la faccia nell’incavo tra la spalla ed il collo. Respiro il profumo pungente e fresco della sua pelle e mi sembra di toccare il cielo con un dito. Lo sento rabbrividire mentre con gentilezza mi allontana da lui.

 

-Stai bene,Mione?- i suoi occhi blue oltremare si fissano nei miei, color nocciola intenso. Mi mantiene dagli avambracci e l’odore del suo shampoo mi fa salire una strana emozione.

 

Rimaniamo a fissarci per un po’ prima che la risatina di Harry non mi riporti alla realtà.

–Mica è caduta davvero!-

 

Si scambia un occhiolino con Ginny  mentre Ron mi lascia andare.

–Beh, noi andiamo a lezione.- riprende la mia amica, trascinandomi via.

 

Rimango in silenzio per tutto il tragitto che abbiamo in comune. Un solo pensiero mi vortica nella mente. Una sola particella rimbalza da un angolo all’altro della mia testa.

 

Ginny mi dà una gomitata quando arriviamo all’imboccatura dei sotterranei. Lei è più fortunata. Alla prima ora ha cura della creature magiche. Io pozioni. Il solo pensiero di passare sessanta, lunghi minuti, rinchiusa in quel sotterrano scuro e maleodorante, mi fa venire il volta stomaco.

 

-Vuoi riprendere a respirare?!- mi dice ridacchiando subito dopo.

 

Le lancio un’occhiata in tralice. Non la sopporto quando fa così. –Uffa, Ginny!- le ribatto, diventando rossa. Lei sorride ancora, prima di issarsi sulla punta dei piedi e salutarmi con il solito bacio sulla guancia. –Stai tranquilla, tesoro.- mi sistema la frangia con quelle sue manine veloci ed esperte. –Si sveglierà, prima o poi, e si accorgerà di quanto sia stato stupido ad aver aspettato così tanto per confessarsi.-

 

Sospiro, guardandola con gratitudine. Di nuovo, quel pensierino affiora nella mia mente, facendomi spuntare un sorriso beato sulle labbra. Osservo la mia amica allontanarsi verso il portone e prima che possa svanirvi dietro, le grido:

 

-Sai che quell’idea non è poi così male?!-

 

Si volta giusto un momento per sorridermi, poi scompare, immersa dalla luce di una bella giornata di Maggio.

 

Mi giro, scendendo le scale con rapidità. ”E’ vero” penso, iniziando a sentirmi accaldata. “Baciare Ron non è affatto una cattiva idea.

 

*°*°*°*°*°*°*°

 

Sono seduta sull’erba nel parco. Una brezza fresca spira da est, soffiando sul lago e facendo increspare le sue acque scure. Le nuvole nel cielo limpido e azzurro cambiano forma continuamente.

 

Harry e Ron sono sdraiati, uno alla mia destra e l’altro alla mia sinistra. Le braccia  sotto il capo e gli occhi semichiusi. Hanno rinunciato allo studio, oggi. Mi appoggio per un attimo alla superficie del tronco dietro di me e sorrido, sentendomi appagata per un solo breve secondo. Le pagine del mio libro appoggiato sulle gambe svolazzano dispettose perdendomi il segno.

 

-Uffa!- esclamo precipitandomi a cercarlo, di nuovo. Ron apre un occhio, sorridendo alla mia goffaggine. Arrossisco sapendo che mi sta guardando.

 

-Non si ride delle disgrazie altrui.- lo ammonisco girando quella carta giallognola e consumata.

 

-Non rido della tua disgrazia.-  mi risponde, giocherellando con l’orlo della mia gonna a pieghe, castamente raccolta intono alle mie gambe. –Sorrido perché quando ti guardo mi sento sempre di buonumore.-

 

Smetto di cercare il segno tra le pagine di quel vecchio volume babbano. “La bella addormentata”. Un romanzo dolcissimo ed estremamente interessante. Mi volto a guardarlo arrossendo sulle guance.

 

Lui continua a sorridermi e mai l’ho trovato così bello. Il sole lambisce i suo capelli rosso vino donando loro sfumature bionde e amarante. Le labbra piene rosee e distese, i suoi denti bianchi e diritti.

 

-Cosa?- gli chiedo, ridendo nervosa.

 

Ron si issa sulla schiena raggiungendo il mio orecchio. –Quando ti guardo mi sento sempre di buonumore.-

 

I suoi occhi turchesi dalle pagliuzze verdi brillano di semplice felicità. Ritorna alla sua altezza e richiude quelle pozze di cobalto.

 

Rimango a fissarlo per un po’. Meditando sulla mia azione. Ginny aveva ragione.

 

“Baciare Ron non era affatto una cattiva idea.

 

*°*°*°*°*°*°*

 

Apro gli occhi di scatto. Ho un indolenzimento lungo il collo e la schiena. Mi guardo intorno; sono ancora seduta fuori, sull’erba. Il sole sta tramontando.

 

Harry è sparito mentre Ron è disteso ancora accanto a me. Mi alzo in piedi, rassettandomi la gonna e sgranchendomi le gambe. La morte del sole sta tingendo ombre rosse e rosa sul manto che fino a qualche ora fa ricordo celeste. Come i suoi occhi, ancora chiusi.

 

Mi volto e lo guardo riposare. Sento una stretta allo stomaco di tenerezza e non posso fare a meno di sorridere. Mi accovaccio al suo fianco a pochi centimetri dalla sua testa.

 

Mi incanto ad osservare il suo petto che, regolare, si alza ed abbassa. E’ bello. E’ oggettivamente molto bello.

Mi abbraccio le ginocchia mentre soffoco, nella stoffa della mia camicia, il desiderio di assaporare quelle labbra vermiglie.

Seguo il suo profilo con un dito soffermandomi, come un fiocco di neve leggero, sulla punta del suo naso lentigginoso.

 

All’improvviso, ritiro la mano, come se mi fossi scottata. L’ho sentito il desiderio che scuote il mio cuore. La voglia pazzesca che mi sta soffocando.

I miei occhi cadono sognanti su quella bocca perfetta e per me irraggiungibile. Eppure è così vicina.

 

Cado in trance, ascoltando il battito regolare del mio cuore innamorato. Chiudo gli occhi respirando il profumo di pulito che aleggia intorno a lui.

 

Lo voglio.

 

Io voglio baciare Ron Weasley. Ginny ha ragione: la mia vita ha bisogno di una bella scossa ed io ho deciso di dargliela.

 

Apro di nuovo i miei occhi e guardo il mio amico ancora profondamente addormentato. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata ma ormai ho deciso. Io bacerò Ron. Costi quel che costi.

 

Mi chino leggermente su di lui. I miei capelli ricci scivolano sulla sua camicia bianca in tante piccole onde marroni. Sorrido pensando al buffo contrasto che fanno le mie chiome con i suoi fili di rame.

 

Gli accarezzo un guancia, avvertendo il calore che emana la sua pelle chiara. Mi avvicino ancora, riuscendo a vedere tutte le efelidi chiare sul suo naso. Riesco quasi a contarle.

 

Mi inumidisco le labbra e, quando finalmente le congiungo  con le sue, il cuore si ferma nel mio petto. La sua bocca e soffice sotto la mia, il suo profumo pulito e pungente mi fa sentire protetta. Continuerei per ore a stare lì, ma qualcosa nella mia mente mi suona come un campanello d’allarme.

 

Se si svegliasse?”

 

Mi distacco bruscamente da lui, portandomi una mano sulle labbra. Che ho fatto? Mi chiedo, sentendomi, improvvisamente, euforica. Rido e non posso fare almeno di sentirmi appagata.

 

Mi alzo dal prato, guardandolo ancora. Dorme.

 

Sento le mie guance andare a fuoco e, mentre gli ultimi raggi del sole morente svaniscono nel lago nero, inizio a correre verso il castello.

 

L’ho fatto: ho baciato Ron!

 

Corro a perdifiato lungo la collina fino ad arrivare al portone del castello. Lo spalanco, continuando a procedere su per le scale, verso la torre dei Grifondoro. Arrivo al ritratto della Signora Grassa ed incontro Ginny.

Le sorrido,  dandole un sonoro bacio sulla guancia.

 

–GRAZIE!-

 

Mi guarda confusa ma io non le lascio il tempo di ribattere. Salgo a due a due le scale del dormitorio femminile e riprendo fiato solo quando arrivo nella mia stanza.

 

Il cuore mi batte ancora forte, ma sono felice. Felice che la retta rappresentante la mia vita possa finalmente avere una bella curva, contenta di aver realizzato un mio sogno.

 

Le mie abitudini hanno avuto una bella scossa. Fantastica, oserei dire.

 

Rido, lasciandomi scivolare  seduta sul pavimento. Ho le guance ancora rosse e il respiro corto per la lunga corsa, ma il batticuore è dovuto ad altro. Mi passo la lingua sulle labbra e sento il sapore di Ron, del mio amato Ron.

 

Mi alzo e corro ancora, verso al finestra della camera, la spalanco e mi affaccio. Rivolgo il mio sguardo verso la quercia, unica testimone del mio gesto liberatorio.  Mi mordo le labbra, appoggiandomi al davanzale.

 

Rido, di nuovo.

 

Felice ed appagata come non mi sentivo da tanto.

 

 

FINE

 

 

 

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Capitolo 2
*** Nice Shock -2- ***


Allora… si non vi spaventate anche io, dopo quasi un anno che leggo come una pazza fan fic in questo sito “ho deciso” di scriv

Allora… si non vi spaventate anche io, dopo quasi un anno che leggo come una pazza fan fic in questo sito “ho deciso” di scriverne una o meglio mi sono fatta convincere da quella povera ragazza di Angèle a scrivere il secondo capitolo di questa sua ultima ideuzza… Diciamo che in questi mesi è stata la persona più paziente e dolce di questo mondo e soprattutto è stata la prima al mondo che ha creduto che potessi anche solo mettere due frasi insieme! Direi quindi che questo capitolo se lo merita povera piccola che mi ha sopportato e sostenuto! Ecco non prometto nulla non sono brava ma che posso dirvi mi sono divertita e spero che leggendolo, se mai vi andrà vi divertiate anche voi!

Un bacio

Phoebe

 

 

Nice Shock

2

 

 

Sono già le 7.30 e di lei nessuna traccia. Chissà dove si è cacciata? Non è da lei arrivare tardi…

E poi sono giorni che è strana non capisco cosa possa esserle successo. Odio vederla in questo stato! Se solo potessi vorrei sempre vederla sorridere, vorrei che fosse felice e, soprattutto, vorrei essere io a farla stare bene! Purtroppo per me, non sa nemmeno che esisto, con quel Viktor maledetto Krum di mezzo le mie possibilità si riducono a zero!

 

Alzo gli occhi per vedere se è arrivata; stamani Harry ha avuto la brillante idea di venire al tavolo dei Tassorosso per parlare con Mcmillan, così devo allungare il collo come una giraffa e per di più senza dare nell’occhio! Ma dico io cosa cavolo me ne può fregare del prossimo incontro di Quidditch quando Hermione è in ritardo di almeno 30 minuti sul suo solito orario per la colazione?! Ehi, aspettate un momento, IO RONALD WEASLEY faccio passare in secondo piano il Quidditch per una ragazza? Beh, mica una qualunque… ma sempre una ragazza… che stia crescendo? Nah, non credo proprio; più che altro saranno gli ormoni che hanno deciso di farsi vivi! Comunque, Harry, qui accanto a me, non si è ancora reso conto che non lo sto ascoltando, se sapesse che sto pensando a Hermione se ne uscirebbe con la sua solita frase:“DEVI DIRGLIELO”!!!

La fa facile lui. Il bambino sopravvissuto ricco e pure bello. Almeno metà delle ragazze delle 4 case, sì, anche serpeverde, pure se non lo ammetteranno mai, farebbe carte false per un appuntamento a Hogsmeade! Io, invece, cosa posso offrire a Hermione? Sono scontroso, irascibile e geloso marcio di ogni singolo essere umano e non (si sono geloso anche di Grattastinchi, avete problemi?) che le si avvicina! Se dipendesse da me, non le farei avvicinare nessuno e la terrei sempre con me e la difenderei dal mondo intero se fosse necessario.

 

Ma questo non si può fare con Hermione. Lei è libera e capace di badare a se stessa: lo so e ne sono cosciente ma che ci posso fare se ogni volta che penso a lei e Krum mi sento male?

Non riesco a staccare gli occhi dalla porta principale. Ma quando arriva? Sento Harry che mi sussurra:

- Ron? -

- Sì, Harry?- mi giro talmente di scatto che quasi credo di essermi rotto qualcosa.

- Lo sai, vero, che continuare a fissare la porta non la farà arrivare prima?-

 

Lo guardo con un mezzo sorriso.

 

- Lo so ma non posso farci nulla. Non sono tranquillo fino a che non vedo che sta bene!-

- Ti capisco amico ma non puoi andare avanti così, devi fare qualcosa! Altrimenti starete in questo stato tutta la vita.-

- Harry ne abbiamo già parlato e sai benissimo che non ho abbastanza coraggio per rischiare di rovinare la nostra amicizia… -

- Lo so Ron ed è per questo che ti spingo a darti una svegliata! Non so, potresti fare qualcosa di particolarmente impetuoso tipo…-

- Tipo?!- lo incoraggio scetticamente io

- Baciarla!-

 

…Baciarla…

Merlino, solo sa quanto fatico a trattenermi ogni volta che siamo soli dall’impulso irrefrenabile di stringerla a me e baciarla come se non ci fosse un domani!

 

-Harry lo sai che non posso?!-

- Perché? -

- Perché no! –

- Ron “perché no” non è una risposta e lo sai anche tu! Comunque, ne riparliamo più tardi stanno arrivando Ginny e Hermione! -

 

Cavolo! Per ascoltare le scemenze di Harry non mi sono accorto che era arrivata…

 

- Zoticoni! – ci chiama mia sorella

- Che vuoi nana rossa- le rispondo io; voltandomi incrocio i suoi occhi color cioccolata. Merlino, aiutami TU!

 

Vedo qualcosa di estremamente ossigenato muoversi nella nostra direzione. Oh, no! Ti prego no! Malfoy di prima mattina non lo sopporto! Prevedo una rissa vespertina e non ne ho voglia.

 

- Fatti più in là, Mezzosangue!-  lo sento rivolgersi a Hermione. Ecco, adesso, la rissa non è più una previsione è una certezza.

 

Con una delicatezza da elefante, quell’inetto di Malfoy da una spinta a Hermione e, in pratica, essendo davanti a lei, me la ritrovo tra le braccia…

Per evitarle la caduta, la trattengo per la vita sottile e il suo viso finisce proprio sul mio collo, in questo modo riesco a sentire il profumo dei suoi capelli: vaniglia. Siamo troppo vicini. Non resisto, se non voglio saltarle addosso devo staccarmi, anche se non vorrei, chiaro!

 

Riluttante, la allontano un po’ da me, trattenendola ancora per le braccia. Non riesco proprio a interrompere il contatto così brutalmente.

- Stai bene ‘Mione? –

 

Non ricevo riposta. Rimaniamo invece a fissarci come due ebeti fino a che Harry non ci richiama:

- Mica è caduta davvero! –

Maledetto Harry e le sue intrusioni. Lo vedo scambiarsi un occhiolino con Ginny, prima o poi quei due mi faranno impazzire!

 

- Beh, noi andiamo a lezione – sento dire a Ginny mentre guardo la mia ‘Mione venire trascinata via da quella pazza di mia sorella…

 

Continuo a fissare la porta da dove le due ragazze sono uscite e credo che sarei ancora lì, se Harry non mi avesse richiamato:

 

- Terra chiama Ron… -

- Ah, finiscila! -

- Eh, eh sei proprio cotto perso! Ti è bastato averla tra le braccia meno di 30 secondi per non capire più nulla! – 

- Sai una cosa Harry? – dico continuando a fissare il vuoto

- Hmm, no Ron non credo di saperla, ma posso immaginare che questa cosa primo ha a che fare con Hermione e secondo che dovrei preoccuparmi. –

- Molto divertente Harry! Comunque, tanto per la cronaca, per una volta ho deciso di seguire il tuo consiglio .-

- Interessante! Finalmente cominci a ragionare! Ma quale dei milioni che ti ho dato avresti deciso di mettere in pratica? -

- Non lo immagini? –

Harry mi guarda  perplesso ma impaziente…

 

- Ho deciso che la tua idea di baciare Hermione non è poi così male –

 

~* * * * *~

 

Amo queste giornate! I venerdì pomeriggio per l’esattezza. Le lezioni sono finite nella mattinata, gli allenamenti di Quidditch non ci sono e in più è anche una bellissima giornata. È un pomeriggio soleggiato di maggio e, nonostante Hermione abbia fatto un po’ di storie con Harry, siamo riusciti a convincerla ad uscire un po’ e stare almeno un paio d’ore senza far niente! O meglio, io e Harry ci stiamo godendo l’amato ozio, lei sta leggendo un libro, che ovviamente passando sotto la nostra supervisione non è scolastico ma come lo definisce lei “di svago”. Quello che mi chiedo io: potranno mai esistere libri di svago?

I miei pensieri sono interrotti da un esclamazione di Hermione. Apro un occhio e le sorrido. Ha perso il segno del libro che stava leggendo per colpa del vento…

Mi pare che le sue guance si colorino di rosso non appena si accorge che la sto guardando.

Sarò patetico ma è la cosa più bella che abbia mai visto.

 

- Non si ride delle disgrazie altrui – mi ammonisce scherzosamente

Allungo una mano verso di lei e inizio a giocherellare con l’orlo della sua gonna a pieghe. E’ più forte di me, non riesco a non avere un contatto seppur minimo, con lei.

 

 

-Non rido della tua disgrazia.-  le rispondo –Sorrido perché quando ti guardo mi sento sempre di buonumore.-  Si immobilizza e le sue guance diventano rosse. Si volta.

Non ho idea del perché le abbia detto una cosa del genere. Quando sono “solo” con lei, non ho molte facoltà mentali, soprattutto quando è così: dolce e bellissima.

 

-Cosa?- mi chiede, ridendo nervosamente.

 

Ecco a questo punto non resisto: mi alzo, facendo leva sui gomiti, e, con un coraggio che non credevo di possedere, raggiungo il suo orecchio e le sussurro:

 

–Quando ti guardo mi sento sempre di buonumore.-

 

Vi chiederete (lo faccio anche io) e credo anche Hermione, a giudicare dalla sua faccia, cosa diavolo mi è preso? NON LO SO! So solo che mi sento felice. Ogni volta che riesco a stabilire questo misero contatto con lei. A dire il vero, vorrei far altro, come, per esempio, baciarla tutto il giorno. Ma non è il momento giusto; ora Harry è qui con noi…

Cavolo! Qui è meglio se mi calmo e mi distendo, tentando di non pensarci, almeno non per adesso.

 

~* * * * *~

 

- Ron, Ron… RON! -

- Ma chi cavolo… Ah, Harry sei tu! Che vuoi? mi sono addormentato…- e direi che stavo pure sognando…

- Certo che sono io, chi cavolo credevi che fossi magari Hermione che ti risvegliava con un bacio? –

Spalanco gli occhi terrorizzato – Shhhh… ma che cavolo stai dicendo ? –

 -Ehehe, tranquillo sta dormendo – mi rassicura Harry, accennando alla mia destra - Senti bell’addormentato, io adesso devo andare a Occlumanzia con Piton, voi rimanete pure se volete,  sveglia Hermione tra un po’, altrimenti sai che se la lasciamo dormire troppo si arrabbia!-

- Va bene – dico, iniziando a stiracchiarmi per riprendermi dal torpore in cui era caduto il mio corpo – tu vai pure da Piton, a lei ci penso io! E anche se so che è inutile, beh, buona fortuna! –

- Ah, ah, ah veramente spiritoso. Ci vediamo dopo in sala comune.– mi risponde Harry mentre mi fa un cenno di saluto con la mano.

 

Continuo a fissare il punto dove Harry è sparito. Perché cavolo mi ha svegliato?! Dormivo così bene e stavo pure sognando Hermione.

…Hermione..

Improvvisamente, mi ricordo della situazione: io ed Hermione siamo SOLI e lei sta dormendo.

 

Il momento non potrebbe essere più propizio. La mia mente malata mi suggerisce una sola cosa. So che non è corretto baciare le persone mentre stanno dormendo

…ma lei…

Lei è così dolce e innocente e bella. Sì, è realmente la cosa più bella che abbia mai visto e che mai mi sia capitata.

 

Ogni volta che la guardo in questi momenti, in cui è così tranquilla e pacifica, dove pare sia in pace con il mondo, mi domando come diavolo facciamo a litigare sempre. In questi momenti, dove c’è solo lei e la pace che emana e riesce a infondermi, tutto il resto diventa superficiale di contorno: non esiste, non è degno della minima importanza.

 

Come vorrei fosse sempre così: io e lei senza litigi stupidi che fanno così male ad entrambi.

 

La guardo  mentre il sole che tramonta le accarezza il volto, rendendola, se possibile, ancora più bella.

Le scosto una ciocca dal viso in modo da poter vedere meglio il suo volto angelico, accarezzo la sua pelle morbida della guancia fino a giungere alle sua labbra semichiuse: sono così invitanti e, questa volta, non credo di resistere.

DEVO BACIARLA!

Ma con quale coraggio mi chiedo? Anche se a dire il vero ce ne vorrà sicuramente meno, adesso che è addormentata… Cavolo, Ronald Weasley sei o non sei un Grifondoro?! Ci sarà una ragione se il cappello mi ha messo nella casa dei coraggiosi.

La guardo un’ultima volta prima di chiudere gli occhi e avvicinarmi a lei..

…Speriamo non si svegli…

Assaporo il suo odore che mi inebria i sensi e non mi fa capire più nulla, tanto che non mi rendo nemmeno conto di aver già raggiunto le sue labbra…

Sono così morbide e soffici e hanno il suo sapore! Ecco se potessi fermare il tempo lo fermerei in questo istante è tutto talmente perfetto. Siamo solo io e lei il resto non esiste è come se tutto, intorno a noi si fosse fermato per non disturbarci. Vorrei restare qui o almeno poterla baciare tutti i giorni vorrei farle sentire quello che provo, proteggerla e farla sentire sempre amata. E vorrei che anche lei mi amasse vorrei che sapesse che sarò sempre al suo fianco qualsiasi cosa accada e che anche se spesso sono un perfetto idiota lo sono perché non ho il coraggio di dirle quello che sto tentando di trasmetterle con un semplice bacio rubato.

 

La sento muoversi impercettibilmente, forse l’ho svegliata…

Non vorrei mai, ma devo staccarmi. Se mi trovasse così, come minimo mi lancerebbe una maledizione senza perdono… meglio se mi distendo e faccio finta di dormire, in questo modo almeno, rimanendo vivo, avrò la speranza, un giorno, di poterla baciare anche da sveglia

…Forse…

 

~ * * * * * * ~

 

Ronald Weasley NON DEVI MUOVERTI, qualsiasi cosa accada DEVI stare fermo e fare finta di dormire …

La sento spostarsi, sono sicuro che si sia svegliata…

Si stende vicino a me, sento ancora il suo profumo. Che bella sensazione! Percepisco anche il suo sguardo su di me…

Che si sia accorta di qualcosa?

Sento le dita della sua mano sfiorare il mio volto fino a soffermarsi sul mio naso… Se solo arrivasse alle mie labbra, so che stenterei a trattenermi dal baciare i suoi soffici polpastrelli.

Ha ritratto la mano, improvvisamente, eppure non mi sono mosso. La sento sempre più vicina, riesco a sentire il suo respiro.

Come mai è così rasente? Merlino, cosa devo fare adesso? Perché ce l’hai con me e mi metti così a dura prova? E’ la punizione per averle rubato un bacio? 

Devo continuare a fare finta di dormire, è l’unica cosa che posso fare adesso…

I miei pensieri vengono interrotti dalla sua mano sulla mia guancia. Che sensazione magnifica! Siamo solo io e lei, è veramente perfetto… Non si è mossa, anzi, credo si sia avvicinata: i suoi capelli mi solleticano il collo. E’ incredibile saperla così vicina.

Mi accarezza la guancia e sento sempre più vicino il suo respiro…

Che voglia fare quello che ho appena fatto io?

…Sì, decisamente sì…

Non ho nemmeno il tempo di capire quello che sta accadendo che le sue labbra sono sulle mie.

DEVO RESTARE CALMO! NON DEVO RISPONDERE AL SUO BACIO… WEASLEY, CALMA E SANGUE FREDDO! TUTTO ANDRA’ BENE, CE LA PUOI FARE!!!

Ecco, il mio unico neurone che, dopo il nostro primo bacio, aveva deciso di rimanere tanto per garantirmi le minime facoltà fisiche e mentali, ha deliberato di abbandonarmi anche lui.

Non mi rendo nemmeno conto che si è allontanata da me. E’ stato tutto troppo veloce. No, non il bacio, o meglio anche quello,  ma la sequenza degli eventi. Non credo di riuscire a seguirla propriamente.

L’unica cosa di cui sono certo è che vorrei che non si fosse mai staccata, avrei voluto che le sue labbra rimanessero una cosa sola con le mie per più tempo e avrei voluto poterle rispondere ma cosa sarebbe accaduto se l’avessi fatto? Si sarebbe spaventata mi avrebbe tirato un ceffone o qualcosa di peggio?

Ma perché tutte a me? Maledetto me e la mia vigliaccheria in questioni sentimentali, sì va bene anche quando si tratta di ragni, è vero, ma adesso non c’entra…

Ora dove diavolo sta andando? E di corsa, poi. Povera, la mia piccola Hermione non ha tanto più coraggio di me nelle situazioni sentimentali.

Apro gli occhi, ancora incredulo di tutto quello che è accaduto…

Vediamo di fare un riassunto per vedere se c’è ancora qualche neurone pronto ad ascoltare…

Io bacio ‘Mione, pensando che sia addormentata e poi ‘Mione bacia me! Ma la domanda è:”Lei sapeva che ero sveglio? L’avrà fatto apposta? Sarà stato il suo modo per farmi capire che acconsentiva alle mie intenzioni ma era troppo timida per dirmelo apertamente?”

Cavolo! Qui mi sto facendo troppe domande… e le uniche cose che vorrei adesso sono Hermione e una abbondante cena… lo so, lo so, ho sempre fame ma che posso farci?!

E poi direi che una doccia fredda non sarebbe una cattiva idea mi pare che nonostante il sole sia quasi tramontato del tutto qui faccia un po’ troppo caldo…

Mi alzo e tento di togliere l’erba attaccata ai miei pantaloni; raccolgo il mio mantello e mi dirigo verso il nostro dormitorio…

DEVO TROVARE HARRY!

~~********~~

Ma quanto cavolo ci mette Harry? Avrebbe dovuto essere qui almeno 10 minuti fa e tra meno di 15 inizia la cena che non posso saltare in nessun modo per non insospettire Hermione! Ma io mi chiedo, perché cavolo mi ci infilo in queste situazioni? Perché non ho dato retta all’istinto e non ho risposto al bacio di Hermione, forse adesso sarei con lei invece di aspettare Harry o forse sarei ricoverato al san Mungo…

Perché deve essere tutto così complicato?!

Vengo interrotto dall’aprirsi della porta della nostra stanza: è Harry, finalmente!

- HARRY! Dove diavolo ti eri cacciato, ma ti pare questa l’ora di arrivare?-

- Ciao Ron, sono anche io felice di vederti….-

- Ahh, finiscila di fare il cretino e ascolta devo parlarti ed è una cosa importante! – gli dico con sguardo serio

- Che c’è amico? Quale punizione ti ha dato Piton o chi per lui? O ancor peggio non dirmi che tu e Hermione avete litigato ancora? Sarebbe la decima volta in questa settimana- mi chiede preoccupato

- No, sei fuori strada: nessuna punizione con Piton e nessuna litigata con Hermione… tutt’altro - dico quest’ultima parola quasi impercettibilmente e credo anche con uno sguardo parecchio ebete tanto che Harry mi guarda dubbioso, chiedendomi:

- E si può sapere quindi cosa sarebbe accaduto? Quel “tutt’altro” e quello sguardo da ebete mi devono fare sperare che finalmente ti sei dichiarato e che è andata bene? – mi chiede speranzoso Harry

Povero Harry! Non smetterà mai di sperare. Quasi, quasi lo prendo un po’ in giro.

No, no, è meglio se gli dico tutto e subito! –No, Harry ma ci sei vicino o meglio hai capito ma non hai capito, Hermione c’entra e anche parecchio… – ecco, sento che il mio sorriso da ebete sta tornando ma che ci posso fare se ogni volta che la nomino mi torna in mente il nostro bacio… -  … ecco, non so come dirtelo, è che non è  quello che ti aspetti ma forse sì…  -

-Insomma, mi vuoi dire o no quello che è successo? Già, ho mal di testa dopo un’ora di Occlumanzia con Piton non ti ci mettere anche tu! –

-Ecco…iohobaciatohermione e poi leihabaciatome- dico tutto di un fiato.

Sento che le mie orecchie: stanno prendendo fuoco, maledette loro!

…E se…

Cavolo! E se anche prima si fossero arrossate? Hermione avrebbe capito che ero sveglio e…

-Come scusa? Non ho capito nulla, puoi ripetere? – mi interrompe Harry

-Ho baciato Hermione mentre dormiva e poi lei ha baciato me credendo che dormissi.. –

-COSA?! –

-Ho baciato… -

-Ho capito, non sono sordo sono solo sconvolto da quello che ha fatto Hermione… -

-A dire il vero anche io –

-E adesso che hai intenzione di fare? –

-Beh, io volevo chiederlo a te … -

-A me? E che ne so io ? -

-Non ho la più pallida idea ma volevo un tuo parere… -

-Lo sai quale è il mio parere –

-Quale che devo dirle tutto? –

-Sì –

-Ah, bella soluzione! Sì, ciao Hermione, l’altro giorno mentre dormivi, ti ho baciata e poi tu hai fatto lo stesso con me, ora, ti volevo dire che sono pazzo di te e che se ti va potremmo anche ripetere la cosa da svegli e coscienti… Sì, mi piace! Bella soluzione, grandioso Harry. –

-Non intendevo questo e lo sai! –

-Lo so?-

-Sì, lo sai. Quello che volevo dire è che devi farle capire che sei pazzo di lei. –

-E come? –

-Beh, come prima cosa lei sa che eri sveglio?-

-Non ne ho idea ma non credo, almeno spero –

-Allora, a mio parere, dovresti tentare di avvicinarti a lei in qualche modo…-

-Dici che dovrei far finta di nulla stasera? E come faccio? Non so, se questa faccia da ebete riuscirò a mandarla via –

-Effettivamente, da questo punto di vista, Hermione non ti fa un bell’effetto… Ahi! Dai stavo scherzando, non era necessario che mi scagliassi contro quel libro… -

-Era necessario, eccome, invece di concentrarti sul problema, fai le battute idiote! Comunque, senti cosa ho pensato io…-

-Spara, Einstein –

-Cosa? Chi è questo Aistain-

-Nulla, lascia perdere e dimmi.–

-Beh, allora, io stavo pensando se ora in qualche modo facessi finta di nulla e magari, non so, in questi giorni provassi a fare meno il cretino e lo scorbutico mentre tu tasti il terreno credi che aiuterebbe la causa ? Non so, magari potrei anche provare ad “avvicinarmi” di più a ‘Mione...-

-A parte il fatto che non voglio sapere nulla del tuo “avvicinamento” a Hermione, in che modo devo tastare il terreno io?-

-Ovviamente con mia sorella Ginny-

-Ah, ovviamente! Che stupido a non pensarci prima è così ovvio; ti informo che, se non l’avessi notato, non è che sia così spigliato quando c’è tua sorella di mezzo. Fatico a mettere due parole, l’una dopo l’altro, quando siamo nella stessa stanza, figurati un’intera frase, un discorso, poi, non è nemmeno pensabile  -

-Ma dai Harry, è solo mia sorella! –

-Appunto TUA sorella non la mia… -

-Sai, vero, che dovresti seguire il tuo consiglio?-

-Cioè baciarla? –

-Se non fossi il mio migliore amico, per una tale affermazione saresti già morto, lo sai questo? – gli dico guardandolo minacciosamente – Mai ripeto MAI voglio sentir uscire le parole BACIARE e sorella o Ginny dalla tua bocca e, soprattutto, NON VOGLIO NE’ VEDERE NE’ SAPERE! Però, dato che sei il mio migliore amico e, dato che lei è più che pazza di te, ti concedo la mia benedizione, a patto di rimanere all’oscuro di qualsiasi cosa di fisico possa accadere tra voi due! E, soprattutto, ad intesa che TU non le faccia mai del male… altrimenti, sai vero che ti ritroveresti dietro non solo me ma altri 5 fratelli parecchio incavolati e dal temperamento violento?! – finisco di dire con un sorriso sarcastico sul volto.

-Ok, ok – mi fa Harry, non del tutto sicuro di sé. Credo proprio di averlo spaventato. E’ il mio migliore amico, sì e mi fido ciecamente di lui… è l’unico a cui affiderei mia sorella ma se solo prova a farle del male gli farò così male che Voldemort al confronto fino ad ora gli ha fatto solo carezze.

-Vedrò di stare attento! Ma torniamo al nostro discorso, dobbiamo trovare un modo per sistemare la cosa –

- E come sua grazia? –

-Beh, – il tono di Harry è più tranquillo  - magari non so potrei parlare con Hermione? –

-NO! Non se ne parla o mia sorella o nulla! –

-Ma sai che sei cocciuto? – mi dice guardandomi scettico – e va bene! Va bene! Parlerò con Ginny, non so ancora come o cosa mi inventerò, ma ci parlerò! Tu, nel frattempo, dovrai cambiare un po’ atteggiamento, ok? –

-Sei un vero amico! GRAZIE! – dalla felicità quasi lo bacerei quando fa queste cose. No, no, che pensate?! Ho detto quasi, mica lo faccio sul serio! –E prometto che vedrò di essere più carino e non litigare per ogni minima cavolata-

-Perfetto, allora è deciso. Che ne dici ora di andare a cena? – indicandomi la porta – ho una fame incredibile e non vorrei si insospettissero –

-Sì, hai ragione. Andiamo -  detto questo usciamo dalla porta per dirigerci verso la sala grande, dove una delle prove, attualmente, più grandi della mia vita, mi sta aspettando, non sapendo nemmeno di esserlo: Hermione.

 

 

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Capitolo 3
*** -3- ***


Nice shock

Nice shock

3

I personaggi di questa storia  appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.

Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

AngéleJ e Phoebe80

 

 

Rigiro la zuppa di piselli nella mia ciotola. Già non li amo molto, adesso, dopo quasi 15 volte che rigiro il cucchiaio al suo interno, i piselli si sono completante spappolati, tramutando quel composto in una poltiglia disgustosa solo a vederla.

 

Alzo lo sguardo, incontrando quello chiaro di Ginny. Mi sorride, addentando un pezzo di pane. La invidio. Anche con la bocca piena, ha sempre quel modo di fare così sexy, tranquillo e piacevole. Ha la lunga chioma vermiglia sollevata in uno chignon dal quale escono sfilacciati alcuni capelli rosso vino.

Inghiotte il boccone, bevendo un lungo sorso di succo di zucca.

 

-Sai che mi devi raccontare quello che è successo ieri.- mi dice allegra, togliendosi una ciocca dagli occhi.

 

Mi stringo nelle spalle. Non mi va molto. Lì per lì, fare quel che ho fatto era riuscito a trasmettermi un brivido lunghissimo sulla schiena. Poi, il comportamento di Ron di quella sera mi aveva deluso o meglio spento, facendomi tornare nel piattume. Era entrato nella sala grande con la sua camicia bianca dalle maniche arrotolate fin sugli avambracci, poco prima dei muscoli abbastanza sviluppati, si era seduto di fronte a Ginny, incurante degli sguardi d’apprezzamento delle mie compagne di stanza, Lavanda e Calì. Mi aveva accennato un sorriso stentato e non mi aveva più dato attenzione.

 

-Forse è meglio di no. Rischierei di aprire un libro che per il momento vorrei restasse chiuso.-

 

…Magari non se n’è accorto…

 

 

-Un libro…- riprende la mia battuta Ginny.

 

Un leggero venticello arriva dalle finestre e mi fa rabbrividire. Il cielo è molto strano oggi. Le nuvole bianche e morbide si rincorrono nel blue.

 

-Oggi pomeriggio ti va di venire con me ad Hogsmead? Ho bisogno di acquistare alcune penne d’oca.-

 

Mi volto, sorridendole. Mi piacerebbe accompagnarla, ma devo studiare, ed ora è la giornata ideale per farlo all’aria aperta.

Allontano la ciotola del mio pranzo e mi alzo, caricandomi la borsa sulle spalle.

 

-Mi spiace, tesoro.- la guardo inarcare un sopraciglio. –Ma oggi devo studiare. Sono un po’ indietro con i compiti.-

 

Ginny scuote la testa, inghiottendo un boccone di piselli. –Se tu sei indietro con i compiti allora Ron non è mai partito…-

 

Ridacchio alla sua battuta, richiudendomi il terzo bottone della camicia che si scioglie sempre. Non ho capito se è l’asola troppo grande o il bottone troppo piccolo. Magari più tardi vado a fare un giro nella sartoria.

 

-Comunque, se devi studiare, vorrà dire che mi porterò dietro Harry.- i suoi occhi brillano, mentre le sue guance morbide, spruzzate di lentiggini si colorano di un adorabile rosa scuro. Anche quando arrossisce Ginny è sempre delicata.

 

-Ti prego non trattarlo troppo male. Sai che gli piaci.- le dico, facendo una smorfia con le labbra.

 

-Io non lo tratto male…- mi risponde, pulendosi le labbra con il tovagliolo. –Mi sto prendendo solo una piccolissima rivincita. E’ divertente vederlo arrossire quando mi guarda.-

 

Scuoto la testa, rassegnata. So che questa è una vendetta che in fondo si merita. Vedere Harry, però, struggersi ogni volta che Ginny gli sorride, mi fa male al cuore.

 

-Va bene, però, non esagerare.-

 

La mia amica butta giù un sorso di acqua e alza una mano in segno di assenso. –Ok, capo Granger.-

 

Rido, indietreggiando di qualche passo. –Va bene, io vado.-

 

…Stac…

 

Il terzo bottone si è completamente staccato quando ho alzato il braccio per salutarla. Sono così impegnata a cercare un rimedio che non mi accorgo che un ragazzo sta venendo dalla parte opposta. Cammina, parlando con uno dei tassorosso.

 

Io ho la testa china, lui pensa ad altro e alla fine ci finiamo addosso.

 

-Ahi!- dico, finendo a terra. Alzo lo sguardo ed arrossisco come non mai. –Ron…- sussurro mentre lui cerca di darmi una mano.

 

-Scusami, non ti avevo vista…-

 

…Ma che bello…

 

-Oh, niente. Sono atterrata sul morbido.- gli spiego, indicando la borsa dei libri che mi ha attutito la caduta. 

 

Ron mi sorride, fissandomi per un solo interminabile attimo negli occhi. –Beh, sei stata salvata dalla cultura…-

 

Abbasso lo sguardo, arrossendo dieci volte di più di un pomodoro. –Già…-

 

-Ha…hai già pranzato.- mi chiede  insicuro, grattandosi la nuca.

Lo scruto e mi sembra di scorgere, per un breve secondo, l’ombra di rossore intorno alle sue orecchie. E’ strano.  Distolgo i miei occhi dal suo viso, inumidendomi le labbra.

 

-Sì, Ron.-

 

-Oh…-

 

Sembra quasi dispiaciuto. Mi ciondolo sui piedi in silenzio, incerta sul come comportarmi. Ron è monosillabico e non l’ho mai visto così. Sembra quasi trattenga il respiro.

Alzo di scatto la testa e lo scopro osservarmi con un sorriso. Dio! Perché deve essere così bello? Mi gratto il collo.

 

…Sa…

 

Divento rossa più di prima. La sensazione che provo è terribile. Mi sento nuda di fronte a lui. Il mio cuore palpita all’impazzata.

 

...Ron…

…sa…

 

Non può essere. Non deve essere. Dormiva e non può essersi accorto di un lievissimo bacio. Mi porto una mano alla bocca, reprimendo un conato di vomito.

 

-Tutto bene?-chiede, vedendomi cambiare colore.

 

…Sa…

 

Alzo gli occhi, scrutandolo. Non posso crederci. Mi sto sbagliando.

 

-Sì, sì…- gli rispondo in fretta, cercando di oltrepassarlo.

 

-Vieni ad Hogsmead?- grida quando mi allontano.

 

Mi giro appena, sussurrando un leggero. –No, devo studiare.-

 

Percorro in pochi secondi lo spazio che mi separa dalle porte della Sala grande, e con un sospiro provocato dalla differenza di temperatura, mi immergo nella penombra tranquilla e sicura dei corridoi, cercando di tranquillizzarmi.

 

…Sa…

 

 

Sono sdraiata sul prato accanto alla quercia. L’odore dell’erba mi circonda, facendomi sentire parte integrante della natura. Sento il vento passare tra le foglie dell’albero, giocare con i miei capelli e regalarmi altri profumi lontani.

Il cielo è azzurro striato da nuvole candide e spumeggianti, che deliziosamente si rincorrono nell’immensità.

 

Le risate di alcuni ragazzi, che stanno giocando a Quidditch nel campo  sull’altra riva, mi giungono ovattate e quasi irreali. Le acque del lago suonano contro le sponde mentre con tranquillità il mio petto si alza ed abbassa.

 

-Vuoi diventare parte integrante del terreno?-

 

Riconosco la voce di Ron ed il mio cuore, perde un battito. Mi sistemo la gonna che era scivolata oltre il ginocchio e mi tiro a sedere. Striscio fino ad appoggiarmi al tronco dell’albero.

 

-Posso sedermi?-

 

Ha i capelli bagnati tirati all’indietro. Non l’avevo mai visto così carino. Le sue labbra sono invitanti: rosse e ben disegnate. La cascata di lentiggini dà al suo viso un aspetto così sbarazzino, da monello.

 

-Certo…- gli dico.

 

…Respira…

 

Deve essersi fatto una doccia, perché profuma più del solito. La camicia è bianca e riflette la luce solare, illuminandomi i boccoli. Gli dovrò sembrare uno spaventa passeri.

Lo sorprendo a fissarmi.

 

-Che c’è?- gli chiedo, sentendo le mie guance andare a fuoco.

 

-Hmmm…- mi guarda ancora. –Hai qualcosa che non quadra?-

 

…Hermione stai calma…

 

Ron alza una mano e, come una foglia che cade dall’albero, me la passa sul corpo, senza mai carezzarmi. Non riesco ad evitare di tremare.

Arriva alle mie guance bollenti e me le sfiora appena con il suo dorso fresco. Socchiudo gli occhi: è più forte di me.

 

-Ecco…- dice, dopo avermi toccato i capelli. –Un filo d’erba, incastrato tra i tuoi ricci.-

 

Li riapro, rendendomi finalmente conto della sua vicinanza.

 

-Grazie…-

 

Mi guarda negli occhi e ho per la seconda volta nella giornata l’impressione di vederlo arrossire sulle orecchie.

 

-Figurati.- getta il filo d’erba, appoggiandosi al tronco.

 

Rimaniamo in silenzio ad osservare la forma delle nuvole. Senza una parola. Sembra quasi che anche lui trattenga il fiato. Io da parte mia sto in apnea.

 

-A cosa pensi?- mi chiede dopo un po’. Si volta a guardami con un sorriso.

 

Chiudo gli occhi, cercando di concentrarmi sulla risposta ed evitare di arrossire. Quando ride sembra un angelo.

 

-A nulla.-

 

-Non è vero!- mi rimbecca, subito. –Non puoi non pensare a nulla. Perché se non pensi a nulla, allora vuol dire che hai un quoziente intellettivo pari a quello di Goyle e sappiamo che nel tuo caso non è assolutamente vero.-

 

Inizia a fare una conferenza sul mio quoziente intellettivo. Giuro, tira fuori centinaia di parole che mi fanno venire un mal di testa. A metà discorso non lo seguo già più. Esasperata, gli metto una mano sulla bocca.

 

-Va bene…- dico, guardandolo negli occhi. –Pensavo a qualcosa.-

 

Sorride.

 

-A cosa?-

 

Ridacchio. –Non ho nessuna intenzione di dirtelo.-

 

Mi guarda con malizia, avvicinandosi. –Sì, che me lo dirai.-

 

-No.-

 

-Sì-

 

-No-

 

Mi si butta addosso, iniziando a farmi il solletico dovunque. Inizio a ridere come una matta, cercando di divincolarmi e tornare a respirare. Perdiamo l’equilibrio, iniziando a rotolare sul prato. Non resisto.

 

-Va bene.- grido tra le risate. –Te lo dico.-

 

Si ferma immediatamente e ci ritroviamo sdraiati, l’uno sull’altra, nel parco di Hogwarts. I nostri visi sono a pochissima distanza e i nostri nasi quasi si sfiorano. Sento il peso del suo corpo opprimermi piacevolmente. Vorrei restare per sempre così. Stretta tra le sua braccia, bisognosa di affetto.

 

Ora è palese. Ron è arrossito.

Si tira su, sedendosi a gambe incrociate sul prato.

 

-Allora?-

 

Mi tiro a sedere anch’io. –Baci.-

 

-Cosa?- mi chiede, voltandosi all’improvviso.

 

Sorrido, arrossendo come non mai. –Pensavo ai baci.-

 

Ron mi guarda stralunato. Sapevo che non dovevo dirglielo ma è così naturale essere sincera con lui.

 

-Uffa.- sbruffo, gattonando di nuovo verso la quercia. -Intuivo, mi avresti guardato così!-

 

-No, no. Aspetta-

 

Mi volto ad ammirarlo.

–Perché pensavi ai baci?- ha una voce strana nel pronunciare questa frase. E’ rauca e timorosa.

 

-Perché non ho mai avuto un vero bacio.- gli spiego, sedendomi. –E’ un argomento sul quale non so nulla e queste cose non si possono imparare dai libri. E’ tutta pratica.- rido, arrossendo. –Sono sicura che quando mi fidanzerò, a 40 anni, il tipo mi lascerà perché non lo so fare. Per non parlare del senso d’inferiorità che provo, ogni volta che le altre ragazze ne parlano-

 

Ron mi si avvicina, sedendosi a gambe incrociate di fronte. Devo essergli apparita come una disperata. Un frustrata. Che vergogna!

 

-Innanzitutto, non credo tu ti fidanzerai a 40 anni. Al massimo a 39.-

 

Rido.

 

-Poi, baciare non è così difficile. Lo sanno fare tutti. Devi solo fare pratica ed essere rilassata quando lo fai.-

 

Inarco un sopraciglio. –Sì, rilassata.  Ma per favore! Già l’idea mi agita…-

 

Mi sorride. –Qui sta la bravura del partner. Farti sentire a tuo agio. Ti va di fare una prova?-

 

Mi strangolo con la mia saliva. –Oh, sì! Magari con un ranocchio del lago. Ne ho visto uno carinissimo, qui sulla destra.-

 

-Hermione.-

 

Non avevo mai sentito il mio nome pronunciato dalla voce di Ron con così tanta serietà. Mi si avvicina di più.

 

-Il ranocchio sarei io. Quindi non mi offendere.-

 

Sbarro gli occhi. Mi sta offrendo di baciarlo?! Insomma un bacio vero e proprio.

 

-Ma sei matto?-

 

…Vuoi essere violentato?...

 

-No.-

 

…Sì…

 

-Ti sbaverei dovunque…-

 

…In realtà, già lo faccio…

 

-Ma che!-

 

…Ron…

 

-No, non posso!- dico, arrossendo come una fragola.

 

-Hermione Jane Granger esigo che tu mi dia un bacio. Ora.-

 

Lo guardo negli occhi.

 

-Cosa c’è hai paura d’innamorarti di me?-

 

Quella sua domanda resta sospesa nel vuoto. Innamorarmi di lui. Che stupido! Possibile che non se ne sia accorto? Io mi sono completamente persa per lui dal primo giorno che l’ho visto.

 

-No.-

 

-Bene, allora dammi un bacio.-

 

Stringo i pugni, inumidendomi le labbra. –Va bene. L’hai voluto tu.-

 

Mi inginocchio, gattonando fino a raggiungerlo. Gli poggio le braccia sul collo. Il cuore mi batte come un tamburo nel petto, le guance non hanno più un colore rosa da mezz’ora ormai. Le mani sono sudate e mi sento inappropriata. Riconosco le sue dita appoggiarsi sui miei fianchi e mi sento più sicura.

 

Anche lui è arrossito e questo mi fa sentire meglio. Mi chino su di lui, sentendo il profumo dolciastro del suo shampoo. Mi piace.

 

Mi massaggia con dolcezza la schiena e mi sento protetta come non mai. Ormai, siamo vicinissimi: le nostre labbra si sfiorano in un gioco di toccate, malizioso e incredibilmente sexy.

 

E’ lui che, alla fine, mi bacia.

 

Le sue labbra s’incastrano alle mie come un puzzle. Le muove con tanta bravura che mi fa venire voglia di schiuderle. Nel frattempo, le mie mani si tuffano trai suoi capelli, mentre le sue mi stringono sempre di più. Sento il suo alito fresco solleticarmi la bocca. Improvvisamente, decido di cedere alla pressione gentilissima delle sue labbra e dischiudere le mie. Il bacio diviene profondo e incredibilmente stravolgente. Non si capisce bene dove finisce la sua bocca ed inizia la mia. Siamo un tutt’uno di emozione.

 

Ron, senza preavviso, si distacca. E’ rosso come non l’ho mai visto e gli occhi azzurri sono velati di qualcosa che non conosco.

Sento le mie labbra pulsare.

 

-Sei… sei…- mi dice, cercando di guardarmi in faccia. –Un talento naturale.-

 

Annuisco, alzandomi in piedi. –A… anche tu.- sono ancora in trans.

 

-Ora sarà meglio tornare al castello.- continua Ron senza accennare ad alzarsi.

 

-Ok.- mi gratto i capelli, imbarazzata. –Grazie, eh?-

 

Senza aspettare una sua risposta fuggo verso il castello. L’aria fresca mi frusta la faccia accaldata, la corsa attutisce i battiti del mio cuore. I capelli svolazzano intorno al mio viso e non riesco bene a focalizzare la realtà.

 

…Ho baciato Ron…

 

 ________________________________________________________________________

      

Prova, prova?

*Angèle verifica il microfono*

 

Ehi, bimbi belli^_^.

Come va? A me non tanto bene. Sto vivendo un periodo orrendo e come al solito quando vivo qualcosa di brutto faccio una sola cosa: scrivo. E’ la mia valvola di sfogo e senza il mio computer non saprei come fare.

Avete visto, che brava la mia amicissima Phoebina^_^? Ha descritto un Ron perfetto, modestie a parte.

Spero che la mia Hermione abbia mantenuto il buon livello della prima. Fatemi sapere cosa ne pensate, nel frattempo, cedo la palla alla mia co-autrice, Phoebe per il IV chap.

 

A presto,

Angéle^_^

 

Per lo scorso capitolo ringrazio:

 

Maria chan: Sei stata la prima a recensire!! Beh direi che un grazie è + che necessario! … direi che il capitolo appena letto è una risposta + che esaustiva alla tua domanda ehehe ;)

 

Daffydebb: Eh eh concordo pienamente l’amicizia è il bene + prezioso! Sono felice che ti sia piaciuto il modo in cui ho descritto Ron e il suo rapporto con Harry … ti dico la verità… non era nemmeno programmato la storia ha preso vita da sola eheh! Spero anche per il prossimo capitolo di essere all’altezza

 

Miciamao: ciao!! Si miciamao continua.., non so per quanto ma continua!!! Spero proprio che questo capitoletto ti sia piaciuto! Io lo ADORO!!! *_*

 

Fede: Felici di averti accontentata! Come ho già detto è tutto merito di Angèle se ho scritto il capitolo ma è tutto merito mio … (phoebe si complimenta con se stessa per il lavoro di convincimento riuscito) … o meglio del mio lavoro di insistenza se ha accettato ehehe!!! Ma come le vogliamo bene a Angèle?!?! SMACK a tutti!!!!

 

Lulu: Eccoti accontentata!!! Visto che capitoletto ha sfornato la nostra autrice preferita? Io direi che anche se abbiamo ( si anche io ho aspettato ehehe ) per il capitolo 3 ne è valsa la pena no? BESOS!!!!

 

AvaNa Kedavra:  GRAZIEEEE!!!! A dire il vero non mi sento per nulla brava, tutt’altro ho sempre avuto dei seri problemi nel mettere i miei pensieri su carta! Cmq sono contentissima che ti piaccia e spero tanto, tanto di essere all’altezza di questo capitolone!!! Kiss Kiss!!!

 

Phoebe^_^  

 

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Capitolo 4
*** 4 ***


Nice shock

Nice shock

4

I personaggi di questa storia  appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.

Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

“le parti in corsivo tra virgolette sono i ricordi”

 

AngéleJ e Phoebe80

 

 

Sono un perfetto idiota!

Dico in tono sconsolato al mio riflesso nello specchio.

Questa sarà la centesima volta stamattina che lo ripeto e, ancora, non basta per raggiungere la quantità e varietà di insulti che Harry è riuscito a rivolgermi ieri, subito dopo la cena!

 

Ma io dico, per Merlino, si può essere più stupidi di te? Non ti avevo detto di cambiare atteggiamento? E tu non avevi detto che saresti stato più carino?”

 

“ beh … in un certo senso ho cambiato atteggiamento…”

 

“ MA COSA CAVOLO VAI BLATERANDO! Non degnarla nemmeno di uno sguardo lo chiami cambiare atteggiamento?! Oh, Merlino, aiutaci tu…. “

 

La breve conversazione di ieri sera, avuta con Harry nel nostro dormitorio, è il mio pallino fisso di oggi: che abbia ragione? Effettivamente, non è che sia stata una magnifica idea trattarla in quel modo, ma che potevo fare appena l’ho vista mi sono bloccato!!

Comunque, oggi non commetterò lo stesso errore!

 

-Si! – dico, fissando la mia immagine nello specchio -oggi tirerò fuori il coraggio degno di un Grifondoro e mi comporterò con più naturalezza e magari anche con un po’ si più sicurezza! –

 

Affermo con convinzione …

 

E vi giuro che sarei stato convinto anche per più di 10 secondi se la mia immagine allo specchio non mi avesse guardato, alzando il sopracciglio per poi scoppiare a ridere come una pazza..

 

- Bene -  dico tra me e me - anche la mia immagine non è convinta… sarà meglio se me ne vado a pranzo prima di perdere anche l’ultima briciola di convinzione che mi è rimasta!-

 

Esco dalla stanza e mi dirigo verso la sala grande.

 

Percorro con una lentezza quasi disarmante i corridoi che mi separano dalla sala grande, stranamente non ho molta fame e non ho neanche molta voglia di stare in mezzo a tutta quella gente. A dire il vero, l’unica cosa che non vorrei è dover riaffrontare Hermione e diciamo che se riuscissi anche ad evitare Harry, oggi non è che mi dispiacerebbe, mi è bastata la ramanzina di ieri!

 

Poco prima dell’entrata, vengo bloccato da Ernie Mcmillan di Tassorosso che inizia una interminabile discussione sulla prossima partita contro Serpeverde: è una settimana che tampina me ed Harry per avere delle dritte su come batterli.

 

…Come se ne avessimo…

 

Continuiamo a parlare e ovviamente non guardo dove vado, cosa molto poco intelligente perché senza nemmeno rendermene conto finisco addosso ad una povera malcapitata e mi ritrovo per terra. Ora, con circa 1000 studenti che frequentano Hogwarts, proprio contro Hermione dovevo andare a sbattere?

 

-Ahi!- dice, finendo per terra. Alza lo sguardo verso di me e si accorge chi è quell’energumeno che le è andato a sbattere contro. Non so perché, ma le sue guance pare che abbiano preso un lieve color porpora…

–Ron…- sussurra, mentre in qualche modo, a mio parere molto goffo, tento di aiutarla.  

 

-Scusami, non ti avevo vista…- Mi ritrovo a dire senza nemmeno pensarci: la mia mente, o meglio il mio sguardo, è attualmente troppo impegnato a fissare la sua scollatura. Mi pare che ci sia un bottone di troppo sganciato. Non che a me non faccia piacere ma, come dire,io posso … gli altri… beh, se tengono alla vita… 

 

La sua voce mi riporta sulla terra ferma.

-Oh, niente. Sono atterrata sul morbido.- mi spiega, indicandomi la borsa dei libri che le ha attutito la caduta. 

 

Guardo la sacca e poi lei. Non posso fare a meno di sorriderle come un idiota, ripensando a ciò che stavo fissando un secondo prima.

 

Poi, grave errore.

Non chiedetemi perché, ho la brillante idea di fissarla negli occhi e lì, signori e signore, il mio cervello è ufficialmente andato da qualche parte, lasciando al suo posto un cartello con scritto “TORNO SUBITO” perché riesco a fare una delle battute più  stupide che potessi mai generare…

 

 –Beh, sei stata salvata dalla cultura…-

 

Ecco, l’ho detta, meno male che Harry non mi ha sentito. So già che mi avrebbe lanciato come minimo una fattura gambemolli

 

Povera Hermione che deve sopportare le mie battute.

Adesso, ne sono certo, è arrossita. Sono riuscito anche a metterla in imbarazzo…

 

–Già…- è l’unica cosa che riesce a rispondermi, mentre sento le mie orecchie iniziare a diventare di almeno 10 tonalità più accese dei miei capelli.

 

Forza Ronald!

 

Rimedia alla orribile battuta e chiedile qualcosa, qualsiasi cosa, ma rompi il silenzio

 

-Ha…hai già pranzato.- le chiedo allora, grattandomi la nuca. Beh, meglio di nulla, no?

 

Non ho il coraggio di guardarla negli occhi ma sento il suo sguardo su di me, ma perché deve farmi questo effetto?

 

-Sì, Ron.- mi risponde titubante.

 

-Oh…-  Mi ritrovo a dire,  alzando lo sguardo.

 

No, no.

Così, non va: la sua faccia è un po’ più in alto, Ron! Devi smettere di fissarle lo scollo! Meno male che ha lo sguardo ancora fisso per terra, in questo modo, non se ne accorge…

Ecco, se mi concentro posso farcela! Un paio di centimetri e i miei occhi sono fissi sui suoi. Appena in tempo, perché alzi i suoi occhioni che vanno a coincidere perfettamente con i miei.

 

Lo sapevo, lo sapevo! Ho fatto un altro grossissimo errore. Ha, ancora una volta, quel suo solito sguardo da cucciolotta timida, a cui io ovviamente non so resistere e, come sempre, trattengo il respiro. Sembra quasi possa aiutarmi a far rallentare i battiti del mio cuore.

 

Mi sorprendo, come ogni volta che la guardo, a sorriderle. Secondo me, penserà che sono un malato mentale o che mi ha colpito un incantesimo rallegrante mal riuscito! Comunque, non so perché la vedo un po’ più timida del solito.. pare quasi sia in imbarazzo!

 

A questo punto, si f a strada in me una sola ed unica consapevolezza, se ancora avevo qualche dubbio adesso tutto è cristallino.

 

LEI ERA SVEGLIA!

 

Quindi, il suo bacio era una risposta al mio, in qualche modo. Questa dovrebbe essere l’unica soluzione possibile… allora, perché non mi dice nulla ed è così in imbarazzo?!

 

IDIOTA DI UN WEASLEY! PERCHÈ ASPETTA CHE FACCIA TU IL PRIMO PASSO?

 

La rivelazione viene dal mio cervello che è passato solo a controllare che la mia scatola cranica esista ancora, anche se giurerei che la voce che ho sentito fosse identica a quella di Harry…

Devo fare qualcosa perché la situazione prenda la giusta svolta, quella che voglio io insomma e che farà di me e Hermione quella coppia felice in una bellissima casa e con tanti marmocchietti! Ma, prima di arrivare a questo, credo sia il caso di dire qualcosa, ogni secondo che passa è sempre più imbarazzata. La vedo portarsi una mano alla bocca come per reprimere un conato di vomito.

 

…Non è un buon segno…

 

-Tutto bene?-le chiedo, vedendo la sua pelle cambiare improvvisamente colore, tendendo al verdognolo…

 

Mi guarda sempre più scioccata.

 

Ma che ho detto?

 

-Sì, sì…- mi risponde in fretta, cercando di oltrepassarmi. Se prima avevo un dubbio, ora ho la certezza di aver fatto qualcosa di sbagliato: il problema è capire cosa! Forse devo essere un po’ più intraprendente?

 

-Vieni ad Hogsmead?- devo gridarle dietro, dato che sta praticamente correndo via da me. Questa cosa non mi piace, nossignore!

 

Si gira appena verso di me è mi sussurra un leggero. –No, devo studiare.- che ammetto, ho fatto non poca fatica  a capire! E con questo, la vedo dileguarsi attraverso le porte della sala grande.

Sarei rimasto lì, per tutto il giorno, se una voce dietro di me non mi avesse riportato alla realtà…

 

- Ehi,

i ieri! anche ad evitare Harry oggi non è che mi dispiacerebbe, mi è bastata la ramanzia uella gente. dovevfratellone! –

 

- Ciao Ginny – le rispondo sbrigativamente, continuando a fissare la porta.

 

- No, no, no! Così non va! –

 

Mi volto per guardarla negli occhi con un’espressione a dir poco dubbiosa

 

Cosa, così non va?-

-Il tuo atteggiamento, fratellone! Così, non caverai mai un ragno da un buco! e no Ron, prima che tu perda i sensi definitivamente, non lo devi fare letteralmente. Quindi, rilassati è solo un modo dire! –

 

- Ma si può sapere cosa stai blaterando? –

 

- Ron, lo sai che ti voglio molto bene, vero? – mi chiede in un modo talmente dolce che non posso fare a meno di ricordarmela la sera prima della mia partenza per Hogwarts, con quelle sue treccine e il mio orsacchiotto stretto a sé.

Anche quella sera mi disse che mi voleva bene e mi fece promettere di non dimenticarmi di lei mentre sarei stato via. Certo, sono passati almeno 6 anni ma è sempre la mia dolce sorellina e se Harry si azzarda solo a farle scendere anche una lacrimuccia, giuro che dove non è riuscito Tu- sai- chi- ci riesco io!

 

Non posso, quindi, fare a meno che annuire, sorridendole.

 

-Bene! – mi sorride di rimando – Allora, Ron per favore ti vuoi decidere a fare qualcosa con Hermione o no? Siete l’uno pazzo dell’altra. Ma tu, perché troppo scemo, e lei, perché troppo insicura, non vi decidete a darvi una mossa! –

 

-Ma cosa… non è assolutamente vero – nego in modo molto poco convincente, dato che le mie orecchie adesso hanno assunto una piacevolissima colorazione rosso vermiglio!

 

-Sì, certo Ron e io ti credo! Per favore, sono tua sorella e certe cose le capisco. Ti conosco, anche forse meglio di mamma, e lo stesso vale per te nei miei confronti, quindi, fammi il piacere di non sparare cavolate e vieni con me al tavolo –

 

-Perché? – mi trovo a dire sempre più imbarazzato e confuso

 

-Perché se non ti spiego bene cosa dire e fare tu oggi pomeriggio farai un macello con Hermione e quindi forza seguimi: devo spiegarti alcune cosette e  che  sia la volta buona che tu possa baciarla da sveglia –

 

Detto questo, rimango imbambolato… come fa a saperlo? Che sia stata Hermione?

 

-Ti vuoi MUOVERE?!- Mi richiama con un tono molto simile a quello di mamma.

 

…Povero Harry, non sa a cosa va incontro…

 

- Sì, arrivo! – Le rispondo in tono quasi militaresco; pare più che abbia a che fare con il mio diretto superiore che con mia sorella!

 

________________________________________________________________________

     

 

Allora, dopo ben 2 ore di conversazione con quella nana rossa che si spaccia per mia sorella, sono più che convinto che sia una spia del corpo degli auror in incognito. È riuscita a farmi ammettere in meno di 15 minuti che sono pazzo di Hermione, che l’ho baciata mentre dormiva e ovviamente anche che lei poi ha baciato me.

Il bello è che ancora mi chiedo come ci sia riuscita esattamente! Un’ora di riflessione sotto la doccia non è servita a chiarirmi nulla, solo a confermarmi che quella piccoletta riuscirebbe a strappare le informazioni che vuole anche al migliore auror in circolazione e senza bisogno di torture di alcun genere !

 

La conversazione con mia sorella, comunque, oltre a farmi spillare informazioni che mai avrei rivelato anche sotto tortura, è servita, non so come, ad infondermi quel coraggio che mi serve per  fare quello che devo fare: dichiararmi una volta per tutte!

Stando a quello che dice Ginny, infatti, non piaccio a Hermione, No! E’  solo completamente pazza di me!

 

Le sue testuali parole sono state: ma scusa, Ronnie, credi che Hermione si metta a baciare la gente a caso? E soprattutto, credi che se si fosse accorta del tuo bacio non avrebbe fatto qualcosa sul momento? “

 

Tutti i torti non ha! Quindi, ricapitolando: io ho baciato ‘Mione che non si è accorta di nulla e lei, a sua volta, ha baciato me di sua spontanea volontà e quindi le piaccio!

Per questo, l’unica cosa che mi resta da fare è andare a cercarla e, non so ancora bene come, farle capire che sono pazzo di lei!

 

Esco così dal portone del castello che dà nell’immenso giardino che lo circonda e mi dirigo verso l’unico posto dove sono sicuro di trovare Hermione, quando non è in biblioteca: la nostra quercia.

 

Ed infatti è lì che la trovo.

 

Vorrei chiamarla per attirare la sua attenzione ma l’unica cosa che riesco a fare e fermarmi e restare lì ad osservarla. Sento l’odore dell’erba ed il vento che passa tra gli alberi ed i suoi capelli. Mai mi sono sembrati più belli.

Respira tranquillamente; sembra quasi stia dormendo ma, questa volta, devo proprio svegliarla!

 

-Vuoi diventare parte integrante del terreno?-

 

Ecco che esordisco con una delle mie solite battute stupide! Devo sicuramente averla spaventata, visto che la vedo alzarsi improvvisamente e sistemarsi la gonna che le era scivolata oltre il ginocchio. È alquanto imbarazzata e pare che voglia diventare realmente parte della quercia da come ci si è appoggiata.

 

-Posso sedermi?-

 

Mi guarda sempre più imbarazzata. A dire il vero mi sta fissando: “Forse ho qualcosa che non va?” Mi chiedo, proprio prima che mi risponda.

 

-Certo…-

 

Mi siedo accanto a lei, anche se non mi pare molto convinta. Ha la camicia bianca della divisa, la stessa di stamani, a mio parere sempre troppo aperta, che riflette la luce del sole, donandole una specie di aurea che la rende angelica! Credo di aver assunto un’espressione un po’ da idiota dato che improvvisamente mi chiede:

 

-Che c’è?-

 

Forse sarà il sole ma le sue guance paiono andare a fuoco -Hmmm…- le dico, guardandola come se stessi cercando di farle un ritratto –Hai qualcosa che non quadra?-

 

Pare che il mio istinto prenda il sopravvento e che finalmente stia facendo la cosa giusta. Con tutto il coraggio che ho, alzo la mia mano e la passo su tutto il suo corpo senza mai sfiorarla. Nonostante questo, la sento tremare e riconosco una scossa che percorre il mio corpo. Arrivo alle sue guance, ancora bollenti, e le sfioro appena, con il dorso della mia mano. La vedo socchiudere gli occhi, come se le piacesse sentire la mia mano a contatto con la sua pelle.

Mi sa proprio che Ginny aveva ragione.

 

-Ecco…- dico per  attirare la sua attenzione dopo averle toccato i capelli. –Un filo d’erba, incastrato tra i tuoi ricci.-

 

-Grazie…-

 

Mi risponde, dopo aver riaperto i suoi occhioni. Cavolo, non sono più tanto sicuro di riuscire a gestire la situazione. Non riesco a staccare gli occhi dai suoi e sento queste maledette orecchie andare a fuoco.

Devo fare immediatamente qualcosa, devo risponderle qualcosa ed infatti le dico uno stentato

-Figurati.- gettando il filo d’erba e, per la sicurezza di entrambi, mi appoggio al tronco.

 

Tra noi cala il silenzio.

Ne approfitto per calmarmi, starle così vicino non è stata propriamente una  buona idea… Forza, Ron! Respira, ce la puoi fare! E sicuramente se ti impegni, riesci anche a formulare una frase per rompere il silenzio.

 

-A cosa pensi?- riesco a chiederle mentre mi volto per guardarla, sorridendole.

 

La vedo chiudere gli occhi come se si stesse concentrando sulla risposta da darmi: è così bella quando si concentra! Starei ore a guardarla quando scrive un compito. Il modo in cui mordicchia la piuma o il quello in cui corruga la fronte, sono tra tutte quelle cose che ai miei occhi l a rendono unica, speciale.

 

-A nulla.- mi risponde ma non le credo. Quindi, ne approfitto per iniziare una delle nostre solite discussioni, sperando che questa volta non vada a finire con lei che piange ed io che sfogo la mia rabbia sul modellino di Krum. Non so più quante volte l’ho distrutto e poi rimesso a posto con il semplice incantesimo “reparo”. Non credevo che quel modellino potesse essere così salutare per me!

 

-Non è vero!- la rimbecco, subito. –Non puoi non pensare a nulla. Perché se non pensi a nulla allora vuol dire che hai un quoziente intellettivo pari a quello di Goyle e sappiamo che nel tuo caso non è assolutamente vero.-

 

Inizio così  ad elogiare il suo quoziente intellettivo. Pare quasi stia tenendo una conferenza dal tono solenne col quale sto parlando. Mi stupisco di me stesso: non credevo di poter fare una cosa del genere…

 

A metà discorso, fa qualcosa che mai mi sarei aspettato: mi blocca, mettendomi una mano sulla bocca.

Sorrido contro la sua mano. Vorrei che non la togliesse ma, a quanto pare, non è del mio stesso avviso perché con rassegnazione mi dice:

 

-Va bene… Pensavo a qualcosa.-

 

Continuo a sorriderle: lo sapevo! Adesso non mi scappa più…

 

-A cosa?-

 

Ridacchia. –Non ho nessuna intenzione di dirtelo.-

 

E io non ho nessuna intenzione di lasciati in pace fino a che non me lo dirai…

 

So io quello che devo fare. Se Ronald Weasley vuole una cosa non c’è Hermione Granger che tenga… mi avvicino a lei molto lentamente, fissandola negli occhi e con tutta la malizia di cui sono capace le sussurro… –Sì, che me lo dirai.-

 

-No.-

 

-Sì-

 

-No-

 

E qui scatto! Mi butto addosso a lei ed inizio a farle il solletico, dovunque. È una piacevole tortura. Sono qui che le do dei pizzicotti, mentre l’unica cosa che vorrei è stringerla tra le mie braccia e baciarla fino a farle mancare il fiato.

 

Ma non è ancora il momento…

 

Lei sta ridendo come una matta, ma io non demordo: voglio sapere cosa pensava! E’ così che lei inizia a divincolarsi, facendoci perdere l’equilibrio e rotolare sul prato. La sua risata è contagiosa così, nonostante nessuno mi stia facendo il solletico, rido forse più di lei. Non so esattamente dopo quanto tempo, a mio parere troppo poco, Hermione riesce a urlarmi tra le risate -Va bene. Te lo dico.-

 

Mi fermo, quindi immediatamente, ritrovandomi in una posizione un po’ imbarazzante anche se a dire il vero non me ne importa poi molto.

Sono praticamente sdraiato sopra di lei, i nostri visi sono talmente vicini che la punta del mio naso quasi sfiora quella del suo perfetto. So di non essere un peso piuma ma sentire le sue forme aderire perfettamente contro il mio corpo è una sensazione bellissima.

Riconosco anche il suo profumo che mi inebria, come sempre, sa di buono e, come sempre, non vorrei mai staccarmi da lei

ma

se non lo faccio potrei non rispondere più di me. Sento il sangue che non sta andando propriamente al cervello e le mie orecchie, con tutto il mio viso, andare a fuoco. 

Meglio se mi alzo.   

 

-Allora?-

 

Adesso si risiede anche lei e, con tutta la naturalezza del mondo, mi da una risposta che mai mi sarei aspettato da lei.

 

–Baci.-

 

-Cosa?- le rispondo con un tono stupito e spiazzato molto più di quello che il mio cervello mi suggeriva di usare.  Infatti, come prevedevo, mi sorride ma arrossisce visibilmente. Credo proprio di aver aumentato il suo imbarazzo

 

–Pensavo ai baci.- mi risponde titubante, il mio sguardo credo sia a dei livelli di stralunatezza incredibili, penso proprio di aver peggiorato la situazione…

 

-Uffa. Intuivo, mi avresti guardato così!- infatti, gattona di nuovo verso la quercia, facendomi intendere che per lei la conversazione finisce qui. Ma non posso farla finire qui! Proprio adesso poi!

 

No!

 

-No, no. Aspetta- quasi senza volerlo, il mio cervello mi viene in aiuto e riesco a mettere insieme queste tre efficaci e semplici parole che la fanno fermare e voltare verso di me.

 

Perché pensavi ai baci?- le chiedo con una voce rauca e timorosa che non è la mia…

 

-Perché non ho mai avuto un vero bacio.- mi spiega, sedendosi –E’ un argomento sul quale non so nulla e queste cose non si possono imparare dai libri. E’ tutta pratica.- la vedo arrossire mente mi dice queste cose. È strano sentir parlare Hermione Granger di baci. Ma è così bello che si senta così a suo agio con me. Lei, poi, è così bella quando arrossisce. –Sono sicura che quando mi fidanzerò, a 40 anni, il tipo mi lascerà perché non lo so fare. Per non parlare del senso d’inferiorità che provo, ogni volta che le altre ragazze ne parlano-

 

Detto questo, non posso far altro che avvicinarmi a lei e sedermi a gambe incrociate. Adesso o mai più Ronald Weasley: questa è la tua occasione, cogli al balzo l’opportunità e falle capire che sono tutte cavolate! Falle afferrare che, a 40 anni, lei sarà da molto tempo la donna che ami e che tu non la lasceresti per niente al mondo.

 

-Innanzitutto, non credo tu ti fidanzerai a 40 anni. Al massimo a 39.- Le dico con convinzione, anche se pare, lei non abbia capito che sto facendo sul serio perché comincia a ridere. Non devo farmi distrarre… devo continuare!

 

-Poi, baciare non è così difficile. Lo sanno fare tutti. Devi solo fare pratica ed essere rilassata quando lo fai.- WOW… non credevo di riuscire a farla così facile…

 

La vedo inarcare un sopraciglio. –Sì, rilassata.  Ma per favore! Già l’idea mi agita…-

 

Le sorrido e le dico qualcosa che mai le avrei spiegato se non mi fosse così vicina. –Qui sta la bravura del partner. Farti sentire a tuo agio. Ti va di fare una prova?-

 

Credo di aver usato o un po’ troppo fascino Weasley o forse dovevo girarci un po’ di più intorno perché la vedo strangolarsi con la saliva. –Oh, sì! Magari con un ranocchio del lago. Ne ho visto uno carinissimo, qui sulla destra.-

 

Ok… così non funziona. Non ha capito! Qui dobbiamo passare alle maniere forti!

 

-Hermione.-  La chiamo con il tono più serio che riesco ad avere.

 

Mi avvicino lentamente a lei e, sempre guardandola negli occhi, le dico.

 

-Il ranocchio sarei io. Quindi non mi offendere.-

 

Perfetto. L’ho sconvolta.

MA NON DEVO MOLLARE!

 

Sbarra gli occhi e quasi mi urla …

 

-Ma sei matto?-

 

…di te? Sì! E non ti immagini nemmeno quanto!

 

-No.-

 

-Ti sbaverei dovunque…-

 

…quella era l’intenzione …

 

-Ma che!-

 

…Ti prego Hermione, non hai idea di quanto ho bisogno di te…

 

-No, non posso!- dice, arrossendo più di una fragola.

 

-Hermione Jane Granger esigo che tu mi dia un bacio. Ora.- Le dico con un tono quasi di comando.

 

Mi guarda negli occhi e, tutto d’un tratto, mi pare di perdere tutte le mie certezze ed il mio coraggio. Ma per fortuna è solo un attimo e riprendo in mano la situazione.

 

-Cosa c’è hai paura d’innamorarti di me?-

 

La domanda resta sospesa nel vuoto. Pare spiazzata… Merlino solo sa, quanto vorrei che mi dicesse che già mi ama…

-No.-

 

Risposta che avrebbe dovuto spiazzarmi ma che invece non so perché mi ha dato la forza di andare avanti per la mia strada e provocarla, chiedendole, o per meglio dire, sfidandola

 

-Bene, allora dammi un bacio.-

 

Non sia mai che Hermione Granger rifiuti una sfida…

 

–Va bene. L’hai voluto tu.-

 

Si inginocchia e percorre la poca distanza che ci separa, gattonando sensualmente. Non credo se ne sia nemmeno resa conto. Ha negli occhi una strana luce: quella che sempre la illumina quando ha intenzione di rispondere ad una mia sfida. Non chiedo di meglio, è la cosa che più amo di lei e nemmeno se ne accorge.

Mi appoggia le braccia sul collo. Adesso che è più vicina, sento e vedo dalle sue guance che, nonostante voglia andare in fondo a questa storia, è parecchio imbarazzata.

A dire il vero, non è che in questo preciso istante anche io sia in possesso di tutte le mie facoltà fisiche e mentali. Infatti, mi sento andare a fuoco all’altezza del viso…

Per fortuna, c’è quella cosa chiamata istinto che mi fa appoggiare le mie mani sui suoi fianchi. E tutto magicamente pare andare al suo posto.

Inizio a massaggiarle la schiena. E’ così piacevole sentire il suo corpo tra le mie mani e vorrei che non ci fossero tutti questi vestiti tra noi. Le sue mani poi, giocando con i miei capelli, mi rilassano come non mai e le nostre labbra che, come se non fossero guidate dai nostri rispettivi cervelli, iniziano una piacevole tortura solo per assaporarsi le une con le altre, quasi  non ne avessero mai abbastanza.

 

Alla fine, il mio sentimento prevale su ogni altra cosa ed inizio a baciarla seriamente.

 

Avviene tutto molto lentamente e dolcemente: comincio a mordicchiarle il labbro inferiore e la stringo sempre di più a me. Ho la necessità di sentirla vicina, vorrei diventare tutt’uno con lei e non lasciarla mai più allontanarsi. Pare quasi che capisca quello che provo e sembra che voglia la stessa cosa anche lei, perché dischiude le sue labbra, lasciandomi approfondire il bacio. È passione, è desiderio, è come se qualcosa che fosse destinato a stare insieme si fosse finalmente riunito, qualcosa che un tempo è stato separato si sia ricongiunto.

Credo seriamente di aver trovato quello che tutti definiscono: anima gemella.

 

Mi sento come travolto da qualcosa di estremamente piacevole ma più grande di me. La prima cosa che mi viene da fare è staccarmi da lei e controllare se, nei suoi occhi, posso leggere gli stessi sentimenti che sto provando io.

 

È completamente rossa e nelle sue pozze di cioccolata, un po’ velate, leggo la stessa mia consapevolezza. D’ora in poi, nulla tornerà come prima e devo dire che a me va benissimo!

 

 

 

Sono completamente senza parole, vorrei solo tornare a stringerla a me ma credo sia meglio dire qualcosa, anche se adesso non è poi così facile sostenere il suo sguardo.

 

-Sei… sei…- le dico –Un talento naturale.-

 

Totalmente imbarazzata, si alza in piedi, annuendo –A… anche tu.-

 

Cavolo e se mi fossi sbagliato? Se non avessi capito nulla… mi sento bloccato qui, troppe emozioni tutte insieme che non riesco a gestire. Avrei milioni di cose da dirle ma l’unica cosa che riesco a formulare è la frase probabilmente più sbagliata che mai avessi potuto formulare.

 

-Ora sarà meglio tornare al castello.- ecco, ho rovinato tutto

 

-Ok.- si gratta la nuca, imbarazzata. –Grazie, eh?-

 

E mi lascia lì, senza aspettare la mia reazione. Mi sento un perfetto idiota, ho appena baciato la ragazza della mia vita e la lascio correre lontana da me senza farle sapere che…

 

Credo che sia successo tutto troppo velocemente, non ho colto l’attimo dovevo dirglielo immediatamente!

 

Il mio corpo si alza come un automa e, senza che mi renda bene conto della cosa, mi ritrovo a correre nella direzione che ha preso Hermione… non riesco a concepire quello che sto facendo l’unica cosa che so è che …

 

… Ho baciato Hermione e lei ha baciato me…

 

 

 ________________________________________________________________________

     

E anche questo capitolo è finito!

Non avete idea di quanto sia stato complicato! Angèle ha fatto + che un ottimo lavoro con il capitolo 3 e non sono per nulla sicura di essere stata alla sua altezza.

Spero comunque che vi piaccia e che vi possa far sorridere almeno un po’.  Io ho fatto del mio meglio anche se sono sincera… non ne sono molto convinta!

Prima di lasciare la parola a Angèle vi ringrazio ancora tutti/e per le recensioni e soprattutto Angèle che poveretta mi sopporta!

Quindi… al prossimo capitolo!!!!

 

 

Phoebe^__^

 

 

Per lo scorso chap ringrazio:

 

Sunny Looove^^. Grazie, grazie, grazie. Sei stata un amore. Lo so, lo so sono una talent scout! Mi(Ci) fa un immenso piacere che la storia sia di tuo gradimento. Per me (noi) il tuo parere è importante. Grazie tante un bacione,

Angéle^___^

 

Fede Grazie, troppo buona.

Angéle^__^

 

Kyomi89 Grazie.

Angéle^__^

 

HermioneCH Grazie^_^

Angéle^__^

 

AvaNa Kedavra Non lo so love. Magari ti potrei accontentare. Il mio periodo buio è finito. Adesso voglio essere felice e godermi l’estate. Bacioni e grazie,

Angéle^__^

 

Dawson7 Grazie mille,

Angéle ^__^

 

Daffydebby Troppo buona. Grazie,

Angéle^___^

 

MiciaMao^^ Grazie. E’ vero tutto passa e quello che rimane è un’altra cicatrice più o meno profonda. Un bacio,

Angéle^__^

 

Lulu Grazie, tesoro. Io DAAB l’ho aggiornato. Kiss,

Angéle^__^

 

 

Angéle^____^

 

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


Nice shock

Nice shock

Epilogo

I personaggi di questa storia  appartengono tutti a J. K. Rowling. Io li ho utilizzati solo per divertirmi e dilettare tutti quelli che leggeranno questo breve racconto auto conclusivo. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter.

Questa storia è stata scritta senza nessuna intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

AngéleJ e Phoebe80

 

Dopo le 12 fatiche di Ercole (e Phoebe ne sa + che qualcosa… n.d. Angèle) finalmente NOI siamo orgogliose di presentarvi il nostro grande, piccolo epilogo.

Quasi non ci si crede … (N.d. Phoebe) ahaha (risata nervosa di Angèle)

Dovete sapere che la prefazione a tal capitoletto è stata scritta in diretta audiofonica via messenger, quindi posso affermare che è stata scritta in contemporaneamente da tutte e due le autrici (sottolineato solo per accontentare la piccola punta di autocelebrazione di Angèle! Che mi dice di ricordare a tutti che il suo nome ha l’accento nella prima “e”… non dimenticatelo… ^__^'' )

Questo capitolo ci ha portato via molto tempo, poiché eravamo tentate dal dire o non dire molte cose… ovviamente dovete leggere l’epilogo per conoscere la nostra decisione uuhuhuhuhuhuhuhuhuh (risata satanica collettiva delle autrici n.dn Phoebe stavolta me lo sono data da sola di autrice)!

Vi lasciamo quindi alla lettura di questo mirabolante, favoloso, strepitoso, scoppiettante nuovo chappino  made  in Angèle87 & Phoebe80!!

 

Baci, baci, bacioni ci si rivede alla fine dell’epilogo!!!!!! J J

 

 

*** **** *** ***

 

Ho praticamente setacciato metà del castello senza trovarla. Ho aperto ogni singola porta che ho trovato sulla mia strada, ma di lei, nessuna traccia.

Ho accuratamente evitato, però, l’ufficio di Gazza, sia perché sono praticamente sicuro che mai si sarebbe nascosta lì, sia perché non voglio certo mettermi nei guai più di quanto lo sia adesso. Ho anche evitato, per non so quale miracolo, una fattura orcovolante proveniente da Calì che ho beccato con il suo nuovo ragazzo, mentre non sono ancora del tutto certo di essermi ripreso dalla visione di Neville in atteggiamenti molto intimi con Luna… devo dire che mai me lo sarei aspettato da nessuno dei due!

 

È per lo meno mezz’ora che corro senza sosta, pensando ad ogni suo possibile nascondiglio, dentro e fuori il castello, ma non riesco proprio a capire dove possa essere. Mi sono anche precipitato in sala comune, pur sapendo che le probabilità che fosse lì erano meno dello zero per cento. L’intenzione, quindi, non era quella di passarci delle ore ma di fare una toccata e fuga nella speranza, magari, di trovare qualcuno che l’avesse vista.

Ma, ovviamente, quando ti progetti qualcosa, quella è la volta buona che non andrà mai come ti eri prefissato.

Ho perso ben 15 minuti nell’involontario “quasi raggiungimento” dello scopo ultimo di Voldemort.

Infatti, avendo molta fretta di trovare Harry nella vana illusione che potesse essermi di aiuto, mi sono letteralmente lanciato su per le scale in direzione del dormitorio maschile. Dove, di Harry ovviamente, non c’era nemmeno l’ombra! Sarebbe stato troppo bello…

Ritorno, allora, sui miei passi, chiaramente correndo come potrebbe correre Malfoy alla vista del prof. Moody che lo minaccia con la sua bacchetta. Ogni volta che ci penso mi sbellico dalle risate… era proprio divertente Malfoy - io sono superiore – in versione furetto!

Comunque, tra un pensiero e l’altro, trovo Harry o meglio gli vado praticamente addosso, trascinandolo giù per le scale con me!

 

Quando dico di essere fortunato…

 

È un vero miracolo se siamo ancora tutti e due interi: a dire il vero, credo di essermi lussato una spalla ma, per adesso, non ho intenzione di andare in infermeria; devo prima trovare ‘Mione e poi posso pensare a farmi curare, tanto so già di avere il mio letto personale accanto a quello di Harry… Oramai Madama Chips ci ha riservato un’ala dell’infermeria solo per noi con relativi nomi.. 

 

*** *** ***

 

Il cuore continua a battermi ancora forte. Le mani sudate e i capelli bagnati da un assurdo pianto mi fanno compagnia in questo bagno deserto. Seduta sul pavimento di un cubicolo, mi stringo con foga e disperazione le gambe al petto. Perché piango? Mi chiedo mentre il cuore cerca di rallentare i suoi battiti troppo veloci. Se passo la lingua sulle labbra le sento ancora un po’ gonfie ed intorpidite da quella foga che mai avevo provato. Quella voglia di sentirlo sempre più vicino a me, il desiderio di scomparire nel suo abbraccio in quel sogno finalmente realizzato.

Socchiudo gli occhi, appoggiando la mia testa sul freddo marmo della parete del cubicolo, dietro di me. Dalla grande finestra in alto entra una luce arancio. Il tramonto è iniziato e Ginny ed Harry dovrebbero essere già tornati al castello.

Mi passo una mano bagnata sulle guance nel vano tentativo di cancellare le lunghe tracce delle lacrime. Sento la mia pelle scottare sotto i polpastrelli. Credo di essere ancora rossa o meglio le mie guance avranno assunto una colorazione purpurea così accentuata da far concorrenza ai capelli di Ron.

Mi isso sulle gambe e sfortunatamente vado a sbattere il mio ginocchio contro la ceramica del gabinetto. Mordo le labbra dal dolore, fermandomi immediatamente. Ho il terrore di poter cancellare il suo sapore dalla mia bocca. Sospiro, rendendomi conto di quanto sia sciocca alcune volte.

 

-Oh, piangi anche tu?- La voce di Mirtilla Malcontenta mi fa sobbalzare.

 

Alzo il capo per vederla seduta sul davanzale del grande rosone del bagno. Il sorrisetto soddisfatto le marca il viso pallido, mentre i capelli neri le ricadono flosci sulle spalle.

-Harry ti ha detto di essersi innamorato di un'altra?-

 

Sospiro, inarcando un sopraciglio. Ma che centra Harry? Proprio lui non riuscirei mai a vederlo sotto un aspetto romantico. Insomma, è il mio migliore amico, il fratello che non ho mai avuto, la persona più simpatica che conosca ma è tutto qui. Ossia, con lui non c'è un briciolo di passione. Con lui il mio cuore non batte, le mani non sudano, le guance non diventano rosse e quando mi sorride non sento nessun farfallio allo stomaco. Solo tenerezza.

-Per quello che m'interessa potrebbe anche averlo detto.- apro la porta del cubicolo ed esco fuori, lanciando un'occhiata allo specchio su uno dei lavandini. -Non è lui che m'interessa.-

Ho gli occhi rossi, gonfi e la leggera matita nera che avevo messo si è un po’ sbavata.

 

Mirtilla mi compare alle spalle, facendomi raggelare il sangue per la seconda volta. -Ah,no?- si ciondola sui piedi evanescenti e, per un breve secondo, mi sembra di vedere una leggera trasparenza più rosa dalle parti del suo viso. -E allora...lui... non è... fidanzato?-

 Sto per vomitare. Ci mancano solo le confessioni di un fantasma innamorato del bambino sopravvissuto. Che palle!

Mi chino per rinfrescarmi il viso con l'acqua fredda che scorre dal rubinetto e non sento la porta che si apre di scatto. I passi leggeri di qualcuno non mi disturbano.

 

-Mirtilla, Harry non è disponibile da un pezzo, quindi gira a largo.-

Riesco appena a sentire questa frase  e poi una linguaccia da parte del fantasma, prima che la nuova arrivata mi aggredisca.

 

-Cosa diavolo hai combinato?- Ginny-nana-rossa-Wealsey mi fissa con i suoi occhi vivaci ed intelligenti. I lunghi capelli amaranti sono un po’ sconvolti deve aver fatto una corsa.

 

Mi fissa con insistenza ed io non resisto; mi tuffo tra le sue braccia riprendendo a piangere.

 

*** *** ***

 

Non è che mi sia fermato a guardarmi davanti ad uno specchio ma, dalle occhiate di tutti quelli a cui ho chiesto notizie di Hermione, credo proprio di sembrare un pazzo invasato. Penso anche che a considerarlo sia stata anche mia sorella che ho appena incontrato e che, santa donna, mi ha dato l’Illuminazione che aspettavo: IL BAGNO DI MIRTILLA!

 

Non credo di aver mai corso così tanto e così velocemente in tutta la mia vita. Ho percorso quello che credo sia la metà del castello che mi era rimasta da visitare in qualcosa come meno di 10 minuti.

Arrivo finalmente davanti alla porta che mi separa dall’ultimo casino che sono riuscito a combinare e, signori e signore, l’unica cosa che riesco a fare è bloccarmi.

Vorrei entrare ma non capisco perché qualcosa mi ferma: è il mio cervello che è tornato. Maledetto lui che ha deciso di togliere il cartello “torno subito” e ha ripreso il suo posto di lavoro… ma non poteva stare altri dieci minuti di più in pausa?! Adesso, come previsto, mi stanno assalendo tutti i dubbi del mondo.

 

 - Ma sarà la cosa giusta da fare? - inizio a sussurrare, come a voler parlare a me stesso per avere una risposta.

 - Ma come ho fatto a non pensarci prima! Certo che non è la cosa giusta da fare se voglio rimanere in vita fino alla fine dell’anno. Hermione sarà nel pieno di una tempesta di sentimenti per colpa mia ed io cretino che faccio?! Non mi fermo nemmeno un secondo a pensare a lei a quale possa essere la sua reazione e al fatto che magari ora non voglia vedermi. Forse dovrei andare da lei domani e parlarle… -

 

Sento un fruscio alle mie spalle e, prima che possa girarmi, sento una voce molto simile a quella di Harry che mi risponde:

- O forse, brutto idiota che non sei altro, dovresti entrare controllare se Hermione è lì.  Nel caso ci sia, non fartela sotto, ma fatti coraggio e ripara alla grande cavolata che sicuramente hai combinato! E non provare a ribattere, sai?! Perché, se stai cercando Hermione in questo modo, è più che mai certo che le hai fatto qualcosa! E magari, se ti decidessi anche a baciarla una volta per tutte come si deve e a dirle che non vorrai fare altro per il resto della tua vita, credo proprio sia un buon inizio!–

- Harry?! – chiedo quasi a me stesso, girandomi e trovandomelo di fronte - Ma che diavolo ci fai qui? Perché non sei in infermeria, quando ti ho lasciato prima avevi per lo meno una caviglia slogata! –

- Infatti, ti ringrazio molto per l’aiuto… e sì! Ci sono andato in infermeria ma sono anche tornato indietro ed indovina un po’ chi ho incontrato per la strada? Mirtilla Malcontenta che mi stava cercando per  lamentarsi di Hermione che non vuole lasciare il suo cubicolo per nulla al mondo dato che le pare talmente sconvolta da non riuscire a muoversi! –

- Ma.. tu…come? –

- Ma tu un corno! Fila là dentro e dì, una volta per tutte, a Hermione cosa provi perché, se non lo fai immediatamente, giuro che ti lancio un Avada seduta stante! –

Non credo di aver mai visto Harry così arrabbiato con me, ma devo dire che la sua reazione ha dato l’effetto desiderato dato che, senza volerlo, inizio a spingere la porta…

 

Ma evidentemente, oggi, la fortuna deve essere dalla mia fino alla fine e la porta mi sbatte contro il naso, peggiorando la situazione fisica già critica in cui mi trovo e, l’ultima cosa che mi ricordo prima di svenire, è la faccia di mia sorella non certo con uno sguardo dispiaciuto per quello che aveva appena fatto, anzi, pareva quasi che stesse per tirarmi un pugno.

 

*** *** ***

 

Ginny mi sposta una ciocca di capelli dagli occhi. Siamo sedute per terra sotto la luce sempre più arancione del sole. Io appoggio la mia testa sulla sua spalla, mentre lei mi cinge la schiena. Ha ascoltato tutto quello che avevo da dire: i nostri baci in riva al lago, la mia fuga e poi… quella terribile sensazione che provavo.

Mi stringo a Ginny desiderosa di coccole e protezione.

 

-Ma siete due sciocchi! Certo mio fratello piglia il primo premio per la stupidaggine ma anche tu, tesoro mio, ti difendi bene e ti meriti un secondo posto. Ma come pensavate che non avreste avuto complicazioni dopo il vostro bacio da amici?!-

 

Mi stringo nelle spalle. Ginny è una delle poche che riesce a zittirmi. –Io…- e per la prima volta devo ammetterlo. –Non lo so.-

 

Ginny sbuffa. –So che non lo sai. Lo immaginavo.- mi dà un bacio sulla fronte. –Sai, Hermione, uno scambio di effusioni, cambia tutto. Una stretta di mano e si diventa conoscenti, un abbraccio e si diventa amici… con un bacio…-

 

-Si diventa qualcosa di più…-

 

-Esattamente. Per baciare qualcuno devi essere davvero innamorata, altrimenti ti fa un po’ schifo.-

 

Ridacchio, pensando che baciare Ron mi ha fatto tutt’altro che schifo. Direi che definire la sensazione che ho provato come entusiasmante sia un eufemismo.

–Ehm, allora io sono davvero innamorata di lui…-

 

Ginny scoppia a ridere. –Ma no? Guarda non me n’ero accorta…- mi prende un po’ in giro ed io sto zitta. So che me lo merito. Mi distacco da lei, abbracciandomi le gambe ed appoggiandovi la testa.

 

-E adesso che faccio?- le chiedo, cercando di soffocarmi con i miei capelli.

 

Ginny si alza, per poi voltarsi. –Beh, prima di tutto ti dai una rinfrescata. Sembri una morta in vacanza… Poi, aspetti qui, mentre io vado ad uccidere di botte mio fratello, ok?-

 

Rido, annuendo. –D’accordo.- mi alzo in piedi per ricevere l’abbraccio della mia migliore amica.

 

-Non ti preoccupare, ora ci penso io.-

Mi scocca un bacio sulla guancia, dirigendosi verso la porta del bagno.

 

*** *** ***

 

I suoni e le voci attorno a me mi giungono ovattate, quello che riesco a distinguere è solo uno strano ronzio. Lentamente, il ronzio si attenua e mi pare di distinguere delle voci attorno a me, senza, però, capire a chi appartengano.

Sempre più lentamente, riprendo conoscenza, anche se, a dire il vero, non vorrei, dato che il dolore alla spalla comincia a farsi risentire. È insopportabile e come se non bastasse ora il dolore si è espanto al naso… un momento come possono essere legati?

Mi porto istintivamente una mano al naso per capire in che condizioni è ma il mio gesto viene fermato ancora prima che possa compierlo da un’altra mano più piccola.

- Brutto insensibile di un fratello che mi ritrovo! – Una voce “angelica“ mi urla contro e per mia sfortuna ho appena riacquistato tutte le mie facoltà uditive che mi permettono senza ombra di dubbio di dare un nome a quelle urla: Ginny, mia sorella. Oserei dire molto arrabbiata.

Avrei il coraggio dire che era proprio quello che ci voleva. Mi alzo grazie all’aiuto di Harry che mi offre la sua mano e, dagli acuti piuttosto imbestialiti di mia sorella, capisco che Hermione si trova in bagno.

- Ringrazia Harry perché mi ha trattenuto dal finire l’opera, se fosse stato per me al posto di un innerva ti saresti beccato una fattura gambemolli –

 

“ La situazione peggiora... devo trovare un modo per svingnarmela”

 

- Io vorrei proprio sapere cosa cavolo ti passa per quella zucca vuota. Ma ti è rimasto un pezzetto di materia grigia funzionante o hai deciso di staccare definitivamente il già fine e fragile collegamento tra cervello e quel forno che ti ritrovi al posto della bocca? -

 

- Erm… - Il pavimento diventa improvvisamente molto affascinante.. non riesco ad alzare gli occhi..

 

- Ma cosa ho fatto di male per meritarmi un fratello come te? – 

 

“E’ furiosa. Sì, decisamente furiosa. Mamma mia, mi sa che Hermione le ha raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo tra noi… Ok! Ci vuole calma e diplomazia. Sono più grande di lei dopotutto, dovrà avere un po’ di rispetto per me, no?!”

 

- Adesso basta! – Alzo un po’ la voce, pensando di intimorirla ma ahia! quello che ho sortito è solo l’effetto contrario.. Inizia ad assumere la tipica posizione della mamma prima di iniziare a travolgerci con le sue urla …

 

- Ronald Bilius Weasley! Adesso basta? Come ti permetti di dire una cosa del genere a me? Sono IO casomai che dico a te “Adesso basta”! sì, fratellone mio, è proprio il caso di farla finita. È giunta l’ora che qualcuno ti parli seriamente! Ma come cavolo ti è venuto in mente di fare così spudoratamente i tuoi porci comodi con Hermione? - 

 

- Cosa?- Le urlo dietro io  - Io credo proprio che non siano affari tuoi – mi sto infuriando! È mia sorella e la adoro ma come cavolo si permette di giudicarmi così senza nemmeno sapere di cosa sta parlando?

 

- oh si che sono affari miei! – ribatte immediatamente – Sono diventati affari miei dal momento in cui ho trovato Hermione in lacrime in bagno per colpa di un cretino con la C maiuscola che solo perché non riesce a dare un nome ai suoi sentimenti si nasconde dietro a frasi stupide e atteggiamenti che non fanno altro che fare del male a tutti e due! E ovviamente tanto per precisare il cretino con la C maiuscola sei tu Ron! -

 

- Hermione sta piangendo..? – parlo, forse troppo forte, non avevo intenzione di far sentire a tutti i miei pensieri.

 

- Certo cosa credevi che facesse? Che andasse a sperimentare la novità con altre persone? -

 

- Ginny… - Harry a mio parere con spavalderia prende la parola – Non credi di essere un po’ troppo dura con Ron, dopotutto tu non sai tutta la storia credo.. -

 

Apro così tanto gli occhi che quasi mi scappano dalle orbite. Io credevo di essere uno stupido senza cervello ma tu amico mio te lo sei proprio bevuto il tuo. Oh Merlino aiutaci tu… ma come è saltato in testa a Harry di insinuare il dubbio in testa a mia sorella, che lui sapesse qualcosa di tutta la storia. Povero amico mio adesso hai veramente decretato la nostra fine..

 

- Tu… piccolo degno compare del tuo amico… sapevi tutto vero? -

 

- beh… io…  - la flebile risposta di Harry è udibile credo solo agli animali che percepiscono gli ultrasuoni tanto è spaventato… cavolo mia sorella quando vuole è peggio di Voldemort!

 

- E non ti è passato per la testa di avvertire Hermione, tua amica ti ricordo, che questo zoticone qui si stava prendendo solo gioco di lei. Che tutte quelle frasi e moine erano dette solo ed esclusivamente per soddisfare un suo istinto e non perché gliene importasse veramente qualcosa di lei? -

 

Eh no! Cavolo qui stiamo sorpassando il limite. Ora mi incazzo veramente! Ma con che diritto sputa sentenze.

Lei.. lei non ha la minima idea di quello che IO provo realmente per Hermione.

 

- Adesso finiscila sul serio Ginny! – La mia voce è bassa e calma, scandisco ogni singola parola dalla quale trapela la mia rabbia per l’essere perennemente incompreso e non riuscire mai ad esprimermi nel giusto modo.

- Te lo ripeterò una volta sola: per quanto tu possa essere amica di Hermione questi non sono affari tuoi. Quello che io provo per lei non è affar tuo. -  Nel pronunciare queste parole non ho mai alzato gli occhi da terra. Se lo facessi credo che potrei incenerire mia sorella con il solo sguardo.

Certo la adoro ma non deve permettersi di credere che Hermione per me non significhi nulla.

 

- Va bene Ron non ripetermelo, non sono affari miei quello che tu provi per lei ma io invece voglio ripeterti che dal momento in cui Lei viene da me a chiedere conforto per una delle tue solite cavolate diventa affar mio! Io ci tengo a lei e non voglio vederla soffrire! Questa volta mi spiace ma hai superato il limite non puoi pensare di baciare quella che era la tua migliore amica e poi far finta di nulla. TI rendi conto che una cosa del genere non è nemmeno definibile comportamento! – Non posso realmente più trattenermi quindi alzo la testa e fissandola negli occhi le dico finalmente tutta la verità che fino ad  ora mi ero negato.

 

- Per tua informazione sorellina, IO ci tengo a Hermione anche più di quello che tu possa pensare .. e NO non alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa a quel modo perché lo sai benissimo che è così ! MAI e poi MAI mi prenderei gioco di lei. Quello che provo per Hermione va al di la di ogni possibile immaginazione. La prima volta che le ho rubato quel bacio è stato un atto di vigliaccheria lo so, ma non di presa in giro. IO VOLEVO BACIARLA! E lo vorrei ancora e ancora, tenerla tra le mie braccia e proteggerla da tutto ciò che in questo mondo potrebbe anche solo farle un graffio. -  Le dico tutto d’un fiato senza realizzare bene che ho appena detto a mia sorella che sono pazzo di Hermione. Credo però di aver fatto la cosa giusta in qualche modo. Infatti l’espressione di mia sorella cambia improvvisamente, il suo volto prima contratto dalla rabbia si distende per lasciare spazio alla dolcezza che la caratterizza e che la rende ancora una bambina ai miei occhi.

 

Mi scosta dal viso una ciocca di capelli, ormai quasi lunghi quanto quelli di Bill, e vedo che una lacrima le scivola sulla guancia. Non capisco bene cosa ho fatto ora per farla piangere e per questo guardo di sfuggita Harry per vedere se almeno lui ci sta capendo qualcosa… ma è totalmente imbambolato a fissare mia sorella. Non è di molto aiuto. La mia attenzione viene ripresa da mia sorella che trattenendo un singhiozzo si rivolge a me.

 

- Ron – parla con un tono di voce rassicurante – perché mi stai dicendo tutte queste cose? Sai che non sono io quella con cui dovresti parlare. Perché Ron non riesci a andare la dentro e spiegare a Hermione quello che realmente provi per lei? -

 

- Gin.. non è facile.. io beh.. -

 

- Ha paura di perderla – Harry finisce la frase al posto mio, sa che non sarei mai riuscito ad ammetterlo per questa mia stupida cocciutaggine e vigliaccheria.

 

Mia sorella guarda Harry e poi me regalandomi uno di quei suoi sorrisi sinceri e mi chiede – Ron è solo per questo che ti sei sempre comportato come un insensibile idiota? -

 

- Beh… a questo punto direi di si – affermo con tutta la naturalezza di cui sono capace, non riuscendo però a controllare il surriscaldamento che mi caratterizza in zona orecchie.

 

- Oh fratellone mio! Ma allora lo vedi che quando ti dico che non capisci nulla ho ragione! -

 

- Hey! Va bene che sono un po’ tonto però non c’è bisogno di insultami così- sento Harry che sta trattenendo una risata.. effettivamente nella tragedia la cosa sta diventando comica…

 

- Ok, ok.. lasciamo perdere le tue facoltà intellettive però ron tesoro mio in questi anni tu non ti sei mai accorto di nulla? -

 

- Di cosa mi sarei dovuto accorgere? – le chiedo con una faccia che credo possa definirsi un punto di domanda vero e proprio

 

Sento Harry al mio fianco che si sbatte una mano sulla fronte e che si scambia uno sguardo con mia sorella si pura compassione per me povero stolto e insieme scuotono il capo

 

- Gin glielo spieghi tu o glielo spiego io? -

 

-  A te l’onore Harry -

 

- Vediamo se spiegandotelo lentamente lo capisci… Hermione non ti vede esattamente come un amico.. -

 

- Ecco lo vedi lo sapevo che avevo ragione a non dirle nulla … - ma non riesco a finire la frase perché Harry adesso mi urla contro 

 

- MA LO VEDI CHE SEI SCEMO! Lei non è che non ti vede come amico e quindi non vuole avere più a che fare con te, al contrario quello che prova per te è esattamente quello che tu provi per lei. Lo capisci questo? -

Mi sento completamente stordito da questa rivelazione e mi volto verso mia sorella chiedendole conferma – Lei mi ama? -

 

- Si Ron, lei ti ama e tu? – mi chiede con un sorrisetto dei suoi. So già che no me la darà mai vinta quindi tanto vale dire la verità dato che tra poco la dirò anche alla diretta interessata.

 

Con quella che credo sia la mia migliore faccia da ebete annuisco con la testa e accompagno il mio gesto con la voce – Beh tanto vale che lo ammetta no? È vero io sono completamente e pazzamente… -

 

Non faccio in tempo a finire la frase che il rumore di un esplosione accompagnata da un urlo che identifico come quello di Hermione riempie l’aria.

Mi volto verso Harry che con la prontezza di riflessi degna di un Auror prende la sua bacchetta e si mette di fronte a mia sorella come a farle da scudo. Peccato però che anche mia sorella sia in posizione di difesa… Mi ritrovo a fare altrettanto e con una spallata apro del tutto la porta.

 

*** *** *** *** ***

Quando Ginny ha aperto la porta non ho potuto fare a meno d’intravedere un ciuffo di capelli rossi fuori dal bagno. Le guance cambiano improvvisamente colore e, spinta da qualcosa, mi avvicino all’uscita per origliare. Dietro di me ci sono i lavandini che se non ricordo male dovevano essere l’entrata per la camera dei segreti.

 

Non sento chiaramente quanto stanno dicendo fuori in corridoio , così, furtiva m’avvicino alla porta. Dietro di me c’è la porta per la camera dei segreti, non riesco a non pensarci. Devo ammettere che un po’ m’inquieta.

Socchiudo leggermente la porta, quel tanto che mi serve per far entrare un po’ di voce.

 

-… Va bene, Ron. Non ripetermelo, non sono affari miei quello che tu provi per lei. Io, invece, voglio ripeterti che dal momento in cui lei viene da me a chiedere conforto per una delle tue solite cavolate, quello che tu fai diventa affare mio! Io ci tengo a lei e non voglio vederla soffrire…-

 

Ginny mi fa arrossire. Com’è dolce quella ragazza. Io, però, non sono andata a chiederle conforto… Va bene, va bene. Sì, le ho chiesto conforto perché è una grande. L’unica che capisce realmente qualcosa di ragazzi e soprattutto di me. Cosa non molto facile.

 All’improvviso, il mio cuore si ferma quando il mio Ron prende la parola.

 

-… Per tua informazione, sorellina, IO ci tengo ad Hermione, anche più di quello che tu possa pensare …-

 

Il mio cuore si è fermato. Con lentezza ma inesorabilmente, le guance tornano a colorarsi di rosso acceso. La bocca diventa arida ed il respiro s’affanna.  Per un po’, mi rendo conto di non aver sentito nessun rumore attorno a me, nessun discorso che facevano i miei amici al di là di questa porta. Quando mi riprendo, sento Ron continuare.

 

-… Quello che provo per Hermione va al di là di ogni possibile immaginazione. La prima volta che le ho rubato quel bacio è stato un atto di vigliaccheria, lo so, ma non di presa in giro. IO VOLEVO BACIARLA! E lo vorrei ancora e ancora: tenerla tra le mie braccia e proteggerla da tutto ciò che in questo mondo potrebbe anche solo farle un graffio…-

 

Sono tentata di spalancare questa porta di massiccio legno scuro e correre tra le sue braccia. Tuffare il mio naso tra quel profumo magnifico che aleggia sempre intorno a lui e rendermi conto che forse anche la piccola Hermione può essere felice. Sorrido tra me stessa e metto una mano sulla maniglia della porta.

Improvvisamente, sento un rumore sordo ma continuo provenire da dietro di me. Uno stridio leggerissimo di pietra su pietra, marmo u marmo.

Non ho il coraggio di voltarmi, rimango ferma, immobile. Non sento più quello che si dice nel corridoio.

 

Inghiotto il vuoto, quando una confusione di passi echeggia dietro di me. Non ho nemmeno il coraggio di gridare. Quando, istantaneamente, riconosco una mano appoggiarsi sulla mia spalla non riesco a fermarmi e grido con tutta me stessa.

 

Poi, il buio riempie i miei pensieri.

 

*** *** *** ***

 

Adesso che avete scoperto la nostra decisione sul rivelarvi o meno tante cosine… beh, se volete sul serio che un giorno, spero non lontano (n.d. Phoebe) queste vi siano chiarite, vi pregheremmo di mettere via le armi bianche e tutte le altre piccole diavolerie che vediamo la in prima fila cosi che ci sia possibile vivere fino al primo capitolo del sequel!!! (Angèle annuisce accanto a Phoebe leggermente preoccupata ma con u sorriso a trentadue denti!!!! J )

Speriamo comunque che via sia piaciuto e ringraziamo vivamente chi non si è annoiato e ci ha seguito fino a qui!

Un grazie speciale da parte mia (Phoebe) che ancora non è convinta delle sue “doti” di scrittrice! Siete stati/e tutti/e più che magnanimi! Favolosi oserei dire grazie di cuore a tutti!!!

Invece io (Angèle), vorrei ringraziare la mia co-autrice per la pazienza dimostrata durante tutto questo periodo: tra no, ritardi, mezze verità ( cosa è questa storia????? Angèle?!?!?!?!?! n.d. Phoebe); sono finalmente riuscita a terminare la mia parte! (alleluia grida Phoebe)

Non state ad ascoltare Phoebe per la sua non presunta bravura nello scrivere (ASCOLTATEMI!!!! N.d. Phoebe) poiché tende a vedere in maniera negativamente distorta le sue capacità. Io, Angèle, mi definisco ormai una talent scout (Phoebe arrossisce … ma non è vero!!!) in quanto ho scoperto questa piccola grande autrice (ora mi commuovo n.d. Phoebe). Per me, è stato divertente, appassionate e mi ha permesso di conoscere una persona simpatica, divertente, gentile e attiva (quest’ultima cosa forse anche troppo!! N.d. Angèle) (nun è vero!!!! Non sono tutte queste belle cose!! N.d. Phoebe) e di conoscere una nuova amica che spero di trovare anche nel futuro! (Ora sono commossa sul serio… e per Angèle.. non sarà così facile liberarti di me ehheehe N.d. Phoebe)

Speriamo di sentirci presto (non avete idea di quanto lo speri io n.d. Phoebe) al sequel!!!!!!

Besos a tutti!!!!!

Kisses and Hugs

Bisous à tous!

 

Angèle & Phoebe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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