La ragazza con gli occhi viola e la guerra dei mondi

di darkwolf24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** In difesa del villaggio ***
Capitolo 3: *** La ragazza con gli occhi viola ***
Capitolo 4: *** Mi dispiace Mike... ***
Capitolo 5: *** Re Skeletron ***
Capitolo 6: *** Il villaggio degli assassini ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Il mondo è sempre stato sotto il controllo dell’uomo, ma un giorno l’inferno arrivò in terra, le truppe al servizio del signore oscuro (Herobrine) attaccarono gli umani, distruggendoli. L’End arrivò in soccorso degli umani, perché sapevano che la sconfitta di quest'ultimi avrebbe provocato la rottura del mondo e la fine di tutto. Herobrine vide il pericolo e rispose maledicendo la terra, da cui iniziarono a arrivare gli zombie e gli scheletri. Quest’ultimi si dimostrarono più intelligenti, allontanandosi dal loro padrone e creando il loro regno sotterraneo (sottomondo). L’umanità si avvicinò all’estinzione, i contatti con l’End s’indebolirono fino a distruggersi.
Tutto questo molti anni fa, ma la guerra era appena iniziata.
 
 
 

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Capitolo 2
*** In difesa del villaggio ***


In difesa del villaggio
Il rumore della campana dell’allarme risuonò nella notte svegliando tutto il villaggio. >all’allarme, i mob arrivano!< gridò una elle guardie prima di essere trafitta da una freccia. Attivato l’allarme Mike si preparò insieme agli altri soldati, era un novizio, ma se la cavava molto bene nel combattimento sia con l’arco che con la spada. Finiti i preparativi si avviarono all’entrata, dove insieme ai fabbri, spadai, cacciatori e chiunque altro sapesse combattere aspettavano lo sfondamento del portone principale, unica entrata dato che la città era circondata da mura. Il silenzio era rotto dai rumori che provenivano da fuori le mura, si potevano udire zombie, qualche scheletro avvizzito e delle blaze. Le porte vennero sfondate rivelando con aria sorpresa i nemici, e al loro comando Herobrine in persona. Il condottiero ordinò l’attacco e immediatamente i suoi alleati iniziarono a correre contro gli avversari.
“non ancora” pensò Mike guardando i mob avvicinarsi. “Non ancora” si ripeté.
>Ora!< Gridò e da un vicolo usci un mare di frecce che colpirono ed ammazzarono gran parte dell’esercito nemico. A quel punto i soldati ne approfittarono per attaccare,
Mike si gettò su uno scheletro avvizzito, le spade scoccarono più volte, ma Mike ebbe la meglio per poi passare al prossimo. Colpì la spada avversaria gettandola via per poi finire il lavoro con un fendente, passò al prossimo nemico, il quale lo disarmo, ma non ebbe il tempo di colpirlo che venne ucciso da John. >Ehi fratellino hai bisogno di aiuto?< Chiese scherzoso mentre gli ridava la spada in ferro. >ahaha molto spiritoso…< disse Mike con aria ironica, >Vedi che hai perso la corazza< continuò. John si guardò e noto che effettivamente aveva perso la pettorina in ferro.
>Attento!< Gridò John vedendo Herobrine fondare la spada verso il fratello. In un momento gli fu avanti prendendosi un fendete che gli trapasso il petto. Un mare di sangue imbrattò il terreno e John fu a terra. Mike aveva assistito alla morte di molte persone, ma quella era la più dolorosa dopo la morte dei suoi genitori. >Questa me la paghi stronzo!< Gridò sfoderando la sua spada avventandosi sul nemico. Le spade cozzarono più volte e Mike non aveva intenzione di arrendersi dopo che gli era morta l’ultima persona a lui cara. Un colpo ed un altro ancora, Herobrine guardò il cielo vedendo che era quasi l’alba. >Ritirata gridò il signore oscuro liberandosi dallo scontro per fuggire nella foresta. >Dove credi di andare!< Gridò Mike gettandosi all’inseguimento. La foresta era fitta e non si vedeva molto, ma lui era determinato a trovarlo. All’improvviso un pugno gli arrivò addosso stendendolo all’istante. La vista iniziò ad offuscarsi, era stanco, molto stanco. “John...” pensò Mike facendosi scendere una lacrima, >Mi dispiace…< Disse prima di svenire per il colpo in testa.


Informazioni divulgabili (armamento militare): i soldati sono armati con una spada di ferro, eventualmente uno scudo, un arco e per armatura hanno una pettorina, stivali e casco di ferro.


Note personaggio (Mike): Mike è il classico ragazzo che fatica a farsi amici, il suo unico amico è il fratello John che lo ha sempre protetto fin dalla morte dei loro genitori uccisi durante un attacco. Indossa sempre dei jeans e una giacca bianca e blu chiaro con sopra una felpa celeste provvista di cappuccio che usa spesso per nascondersi dagli sguardi degli altri.

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Capitolo 3
*** La ragazza con gli occhi viola ***


La ragazza con gli occhi viola
Lentamente lo sguardo di Mike si riprese, si alzò ma la testa gli girava ancora per la botta. >Da quanto sono KO?< si chiese prima di estrarre dalla tasca un vecchio orologio. >8:30  ho dormito per un giorno, Meglio trovare un riparo prima che…<
Non fece in tempo a terminare la frase che gli arrivarono addosso delle frecce.
Mike si girò di scatto brandendo la sua spada, tre scheletri cacciatori lo tenevano sotto tiro, due con l’arco e uno con una spada di diamante.
Uno dei due scoccò una freccia, ma Mike la schivò agilmente scattando di lato per poi attaccare quello con la spada. Lo scheletro non esitò a rispondere all’attacco del ragazzo bloccando più volte i suoi colpi, per poi ferirlo al braccio sinistro. Un gemito di dolore usci dalla bocca di Mike ma subito si riprese gettando via la spada dell’avversario per eliminarlo facilmente. Intanto gli altri due che stavano continuando a lanciare le loro frecce si beccarono rispettivamente una spadato nello stomaco e una in testa.
*Meglio andarcene prima che ne arrivino altri* pensò il ragazzo ancora dolorante per la ferita mentre si avviava verso una grotta che aveva intravisto li vicino. >c’è nessuno?< Chiese il ragazzo ma la sua domanda non ebbe risposta.
Entrò nella grotta, non era grandissima ma neanche molto piccola, era leggermente umida e non si sentivano versi di mostri. *meglio così* pesò mentre avanzava con una torcia in mano.
All’improvviso sentì un rumore provenire da dietro di se, si girò estraendo la spada con la destra mentre con la sinistra teneva la torcia. >em… ciao< disse una figura con aria molto timida. Mike  si sollevò vedendo che era solo una ragazza. >mi hai fatto venire un colpo! Che ci fai tu qui?< Disse il ragazzo riponendo la sua spada.
>Mi sono persa, sai non sono di qui< disse la ragazza avvicinandosi alla luce.
>Ok allora, io sono Mike< >E io sono Laura< la ragazza si avvicinò di più alla torcia che la illuminò. Mike subito notò il colore dei suoi occhi, erano viola, un viola acceso che sembravano luccicare. Indossava una maglietta viola scuro e una gonna del medesimo colore ma più tendente al nero. I capelli erano lunghi, lisci e scuri che gli coprivano parzialmente un occhio dandogli quell’aria di mistero e a quella penombra brillavano in un modo sorprendentemente bellissimo.
Mike prese alcuni legnetti dagli alberi li intorno per poi creare un piccolo focolaio dove si sedettero per riscaldarsi in quella notte. >Allora, da dove vieni?< chiese Mike
>Non ci crederesti se te lo dicessi< rispose la ragazza. >Ok, all’ora mettimi alla prova< rispose lui mettendosi seduto difronte a lei >Diciamo solo che è molto lontano< >Ho capito, non hai intensione di dirmi dove vero?< Disse Mike con tono ironico e la ragazza annuì con un sorrisetto che cercò di nascondere con una mano.
I ragazzi parlarono fino a che non si addormentarono. Lei si addormentò prima, e lui la guardò, era così carina, era molto simile a lui di carattere, se lo sentiva, quella ragazza era speciale. In poco tempo anche lui si addormentò in un sonno molto profondo.
Il giorno dopo Mike si svegliò ma non vide Laura, quindi decise i alzarsi e cercarla.
Si avviò fuori dalla grotta dove vide la ragazza intenta a coccolare i lupi.
>Buongiorno< disse Mike ancora assonnato.
>Oh, sei sveglio< rispose la ragazza sempre con quel tono dolce.
>Allora, adesso che farai?< chiese Mike.
>A dire la verità non lo so< rispose la ragazza guardando il cielo azzurro.
>Beh, se non sai dove andare potresti venire al mio villaggio< gli propose Mike avvicinandosi a lei.
>Non so…..ok< gli rispose alzandosi ed andando verso di lui.
Insieme i due ragazzi raggiunsero il villaggio che a quell’ora sembrava deserto, Mike aprì la casa ma si spavento quando sentì una voce uscire da dentro.
>Finalmente sei tronato< fece la voce e Mike subito la riconobbe, infatti spalancò la porta rivelando suo fratello all’impiedi vicino al muro.
>Ma come hai fatto a sopravvivere?< Chiese Mike perplesso.
>Diciamo che sono duro a morire e poi ho ricevuto un piccolo aiuto< detto questo un’altra figura sbucò dall’angolo dietro John.
>Marika!< urlò Mike salutando l’amica
>Piacere di rivederti< rispose lei con tono dolce.
>A proposito, lei è Laura, Laura loro sono John mio fratello e Marika una mia amica<
Detto questo i ragazzi si salutarono reciprocamente e tutti rimasero colpiti dai suoi occhi.
 
 
 
 
Note personaggio (Marika): Marika è un’amica di infanzia di Mike, i due sono molto amici (anche se lei ha una cotta per lui). Indossa una maglia rosa con Jeans ed ha capelli lunghi biondi e occhi azzurri. Di statura è uguale a Mike. È un’esperta nelle pozioni che usa spesso per curarli in caso si facciano male in battaglia.
 
 
 
 
Note autore ( si, le metterò sempre muhahahaha): Ok con sta cretinata ho raggiunto il mio apice, comunque per quanto riguarda la storia fatemi sapere se va bene o se devo modificare qualcosa. [ci tengo a ringraziare Astrale20 per il suo sostegno]
 
 

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Capitolo 4
*** Mi dispiace Mike... ***


Mi dispiace Mike…
Tutti rimasero colpiti dagli occhi della ragazza, erano strani, troppo strani e Marika questo lo sapeva benissimo.
>Sapete, una volta ho sentito di una ragazza nata dall’incrocio di un mob e di un umano, e secondo la teoria dovrebbe aver assunto i poteri di entrambi<
Disse Marika e detto questo Laura la guardò in modo strano e lei se ne accorse, ma non disse nulla.
>Una domanda, da quale villaggio vieni?< Chiese John.
>Beh… casa mia è molto lontana e come sono arrivata qui è una lunga storia.<
>E noi saremo felici di ascoltarla< Disse John >Sempre se per te non è un disturbo< concluse Marika.
>No no, nessun problema. All’ora il posto da dove vengo io è un posto un po' buio, ma c’è un castello bellissimo, dove abita mio padre…< >Quindi tu sei una principessa!?< Chiese Mike incredulo. >Beh, in un certo senso si, sarei una principessa.< >Non ci credo, ho per amica una principessa! WOW! < Urlò Mike, la ragazza fece una risatina per la sua reazione. >Si, comunque purtroppo è da tanto che non ritorno li, da quando lui ci attacco.< Il tono della ragazza andava man mano ad abbassarsi. >Lui chi?< Chiese Mike. >Il signore oscuro, il re dell’inferno, ci attaccò che quei suoi scheletri neri. Riuscimmo a vincere la battaglia ma io venni inseguita dagli scheletri per molto tempo,  fino a quando non li seminai nascondendomi nella grotta.< >Aspetta! C’è qualcuno che ci sta osservando!< Disse John alzandosi e prendendo la spada. >Ho  visto qualcosa fuori dalla finestra< Continuò.
I due spadaccini uscirono ma quello che videro era solo il buio, un buio immenso rotto solo dalla fievole luce della torcia posta al centro della piazza.
>Non c’è nessuno, torniamo dentro< Disse Mike facendo per entrare. >No, ne sono sicuro.< Detto questo si addentrò ancora di più nel buio. Qualcosa lo colpì violentemente facendolo cadere a terra con violenza. >John!< Gridò correndo verso il fratello accasciato al suolo. >attento< Usci flebile dalla bocca di John, a quelle parole Mike si girò vedendo un grosso enderman guardarlo da vicino. Prese la spada e diede un colpo, ma l’enderman si teletrasportò dall’altro lato. Mike si girò e gli corse incontro venendo colpito dal pugno di un secondo enderman appena teletrasportato davanti a lui. Cadde a terra ma subito si rialzò e prese la spada, ma venne immediatamente bloccato da uno di quei due mob che lo presero da dietro toccandogli le tempie. Una scarica gli attraverso il corpo, non riusciva più a muoversi, iniziò a soffrire mentre le ragazze guardavano spaventate la scena.
Aprì la mano lasciando cadere la sua spada che tintinnò, quel suono risuonava nella sua testa, si iniziò a inginocchiare mentre la sua memoria veniva cancellata.
>Fermi!< Gridò Laura alzando la mano, incredibilmente l’enderman si fermò lasciando cadere il corpo di Mike ancora paralizzato. Entrambi i mob si tele trasportarono via, Laura immediatamente corse a prendere il corpo di Mike per portarlo all’intero della casa, mentre Marika pensava a John.
>Mike! Mike!  Mi senti?!Si< Uscì debole dalla sua bocca. >Come ti senti?< Gli  chiese. >Come ti sentiresti tu dopo che un’enderman ha quasi distrutto la tua mente?< Rispose lui in tono ironico. >John come sta?< >Bene< rispose John che si trovava affianco a Marika su una sedia.
>ok… una domanda, come avete fatto a fermarlo?< chiese guardando le due ragazze. Laura abbassò lo sguardo mentre Marika si alzò e si diresse arrabbiata verso Laura.
>Dicci la verità! Chi sei!?< Chiese con aria altamente irritata alla ragazza con gli occhi viola. >In che senso?< tentò di sviare lei. >Non sei umana! Altrimenti quegli esseri ti avrebbero attaccato!< >Hai ragione, non sono totalmente umana…< rispose Laura con aria molto triste mentre i suoi capelli nascondevano degli occhi pieni di lacrime >Sono nata dall’unione tra un’umana e un mob…< >Quindi anche la storia della principessa è una bugia?< Chiese John >No, quella è la verità. Mio padre non è un mob qualsiasi, è il signore della fine, L’Ender Dragon.< >Oh Cavolo!< Disse John sotto voce. >Quindi il tuo intento era di ucciderci!< La incolpò Marika. >No! Io volevo solo essere normale!< >tu non puoi essere normale!< >Hai ragione, non posso< e detto questo corse nella foresta in lacrime. Mike che era stato seduto in silenzio fino a quel momento si alzò di scatto, prese la sua spada e corse all’inseguimento della ragazza. >Laura aspetta< la incitò. >Mike, mi dispiace< Rispose lei continuando a correre. Dopo un po' di tempo Mike la trovò, era seduta sulla sponda di un fiume, era notte e la luna la illuminava con i suoi raggi. Era bellissima, i suoi capelli risplendevano e i suoi occhi erano quelli di una ragazza stufa di essere trattata come un mostro. >Laura< Disse lui avvicinandosi a lei. >Perché sei qui?< Gli disse tra un singhiozzo e l’altro. >Per te, non puoi stare qua fuori da sola, è pericoloso< Disse sedendosi affianco a lei. >Dovresti scappare, sono un mostro< Gli disse, ma lui sapeva che non era così. >No, non lo sei< >Come fai a saperlo?< >Laura, sei solo una ragazza speciale, come tutte le altre ragazze… Soltanto più bella< Si tappo immediatamente la bocca, non poteva credere che lo aveva davvero detto. Lei si girò asciugandosi le lacrime. >Pensi davvero questo di me?< Mike era rosso come un pomodoro > s…si, e poi mi hai salvato. < >Hai ragione, grazie della tua fiducia< Detto questo lo abbracciò, lui arrossì ancora di più, gli faceva uno strano effetto stare vicino a lei. >Per qualsiasi cosa io ci sarò< disse Mike. Lei si stacco dall’abbraccio e lo guardò negli occhi. >Grazie Mike< Disse e iniziò ad avvicinarsi a lui, le loro labbra erano sempre più vicine. All’improvviso Mike sentì un dolore al braccio, si girò e vide una freccia. >Cos’è questa’?< Disse prendendola. Osservandola meglio vide che era imbevuta in uno strano liquido scuro. >Sonnifero!< Disse prima di iniziare a perdere i sensi per poi cadere a terra. La stessa sorte toccò anche a Laura. Mike prima di svenire del tutto vide Laura cadere affianco a lui e dei mob che si avvicinavano. Poi tutto buio.
 
 
Note autore: Ok, eccoci arrivati alla fine di questo capitolo. Ci tengo a chiedervi di dirmi se è migliorato il mio metodo di scrittura. E niente, spero che vi sia piaciuto e alla prossima. *ululato*
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Re Skeletron ***


Re Skeletron
 
 
 
 
Mike iniziò ad aprire gli occhi molte lentamente. “Dove mi trovo?” pensò, ma la sua domanda non attese molto che qualcuno si avvicinò da dietro. Mike si alzò e vide che era in una cella e quella persona che prima si era avvicinata non era una persona, ma bensì uno scheletro con addosso pettorina e cappello di ferro. Notò anche che aveva una spada dietro la schiena ed un arco. >Forza alzati! Il re ti vuole!< Disse l’essere aprendo le porte della cella. >Re?< Chiese lui perplesso. >Re Skeletron. E se non vuoi essere ucciso prima del dovuto sarà meglio che ti muovi! UMANO!< L’ultima parola fu più accentuata, come se gli scheletri fossero una specie superiore a quella umana. Quelle parole infastidirono Mike che fece finta di niente per non peggiorare la situazione, visto che aveva capito dove si trovava. >D’ove Laura?!< Chiese lui. Uno scheletro gli si avvicinò e gli getto una spada di pietra. >Zitto e muoviti!< Gli ordinò e così Mike fece, d’altronde si trovava nel castello del sottomondo. Dopo aver girano un paio di corridoi venne spinto dentro una seconda cella che iniziò a muoversi verso l’alto. Sbucò in una specie di arena, era ovale, piena di polvere e tutto intorno c’erano spalti con scheletri che esultavano. Su una gigantesca poltrona arrivò uno scheletro con una specie i corona d’oro. >Umano, io sono il GRANDE re Skeletron, comandante dell’armata degli scheletri, e tu sei un mio prigioniero! Contraddistinguiti dagli altri e combatti per me!< Gli impose il re. >E cosa ti fa credere che io voglia esibirmi per te?< Disse Mike con tono ironico >Oh! Tu non vuoi, tu devi se tieni a lei.< Detto questo fece segno alle sue guardie d’onore di farsi avanti. Appena lo fecero Mike vide Laura bloccata da due scheletri scelti, uno la teneva e l’altro le puntava la spada di diamante alla schiena. Laura era visibilmente spaventata e dagli occhi gli colava qualche lacrima, anche se cercava inutilmente di trattenerle per non far spaventare Mike. >Prova a farle qualcosa e io…< >…Io cosa? Non puoi fare niente oltre che combattere per me.< Mike questo lo sapeva benissimo ed accettò la sfida. La porta si aprì facendo uscire degli scheletri armati con una spada di pietra. Il primo si gettò sul ragazzo che schivò abilmente il colpo per poi tagliarlo al dorso. Il secondo e il terzo optarono per un attacco combinato. Mike schivò i due colpi passandoci sotto con una scivolata, appena rialzato si ritrovò a parare i loro attacchi frenetici. Riuscì a pararli ed a spingere uno di loro lontano, poi si getto su quello vicino in salto eliminandolo, e poi passo all’altro che sconfisse con un fendente.>Tutto qui?< Disse Mike scherzosamente. Quelle parole fecero arrabbiare il re >Uccidetelo!< Urlò alzando la mano mentre due porte si aprivano nell’arena. Un’orda di scheletri si gettò su Mike. Il ragazzo iniziò a parare dei colpi e ad contrattaccare, ma i nemici erano troppi per lui. Quindi decise di mettere fine a quello stupido circo, colpì la mano di uno scheletro facendone saltare la spada che successivamente prese al volo, la lanciò contro il muro conficcandola e la usò come scala. I due arcieri scoccarono le frecce mentre dei soldati iniziarono ad avvicinarsi. Mike bloccò le frecce con la spada che poi usò per eliminare il primo arciere, prese il suo arco ed iniziò ad uccidere gli scheletri in avvicinamento. In tutto questo casino il re sen era andato, lasciando dietro di se tre scheletri scelti (riconoscibili per la loro spada di diamante e per il loro potere speciale). Mike riuscì a liberare Laura ed insieme si precipitarono all’interno del castello in cerca di una via di fuga. >Dannazione! Un vicolo cieco!< Disse Mike guardando il muro davanti a loro. >Ed ora?< Chiese Laura guardando il ragazzo che stringeva la spada in mano. >Non ci resta altra scelta< Disse preparandosi per l’imminente scontro. Arrivò uno scheletro scelto che non esitò ad attaccare Mike. La sua velocità era sovrannaturale, rendendo impossibile a Mike parare il colpo, facendolo finire a terra. Lo scheletro si preparò a colpirlo ancora ma subito Mike lo fece cadere. Lo scheletro si rialzò saltando su Mike che chiuse gli occhi aspettando il colpo di grazia che stranamente non avvenne, ma invece si sentì ballonzolare. >Mike< Disse Laura nel tentativo di fargli aprire gli occhi. Lui lo fece e vide con stupore che erano nella foresta vicino al villaggio. >Ma come hai fatto?< Chiese Mike perplesso e sorpreso allo stesso tempo. >Io non lo so, ho solo chiuso gli occhi e poi mi sono ritrovata qui con te< Disse la ragazza. >Beh, ci hai salvati…< Disse Mike >Ora torniamo al villaggio< terminò. I due tornarono al villaggio e Mike invitò Laura a stare da lui, lei accettò e dormì nella stanza egli ospiti. Il giorno dopo Laura stette con Mike tutta la giornata, a ridere, parlare del più e del meno. Ma verso sera Mike venne chiamato dal generale. >Buona sera a tutti< Disse John appena rientrato dall’addestramento. >Finalmente sei tornato, com’è andata?< Chiese Mike al fratello mentre continuava a sorseggiare del thè con Laura. >Oh a me bene, ma mi ha detto il generale che vuole vederti immediatamente.< Gli riferì John. >Immediatamente?< Si chiese Mike perplesso. >All’ora vado subito< Disse alzandosi e correndo fuori. >John puoi tenere compagnia a Laura mentre sono fuori?< gli chiese. >Certo.< Rispose il fratello chiudendo la porta e sedendosi difronte alla ragazza.>Vuoi una tazza di thè?< Gli chiese lei. >No no grazie, sono a posto. Ma dimmi come ti trovi qui?< Gli chiese. >Benissimo, devo dire che è davvero un bel posto.< >Senti, devi scusare Marika per il suo comportamento dell’altro giorno, era solo un po' gelosa.< >Gelosa? E per cosa?< >Era gelosa di te e Mike.< >Di me e Mike?< >Si, devi sapere che fin da piccoli lei lo ha sempre amato, anche se lui non la ha mai degnata di uno sguardo lei non si è mai rassegnata e quando ha visto come ti guardava Mike non ha resistito.< >In che senso come mi guardava?< >Davvero non lo hai notato? Mike è stracotto di te, non pensa ad altro.< >è impossibile, siamo troppo diversi, non potrebbe mai amare una ragazza come me.< >E invece ti sbagli, lui ti ama, e come se ti ama, ma la domanda è un’altra… Lui a te piace?< La ragazza arrossì. >No!< >Di la verità, te lo si legge in faccia.< >Ok, è carino< >Carino?< >Va bene, è più che carino, è simpatico ed è anche molto bravo.< >Quindi lo ammetti che ti piace.< > Lo ammeto, mi pi...< Non fece in tempo a terminare la frase che Mike entrò dalla porta. La ragazza impallidì dalla paura che il ragazzo avesse sentito tutto, ma per fortuna non aveva sentito niente.> John, gli scheletri attaccano dal lato ovest!< >Sarà meglio fermarli!< Disse John prendendo la spada. >Laura aspetta qua, non voglio che ti feriscano.< disse uscendo di corsa.> Ok… Ma ho un brutto presentimento< non fece in tempo a finire che se ne erano già andati via. Appena arrivati ingaggiarono il combattimento contro gli scheletri che stranamente vennero subito sconfitti. >Come, sono già finiti? Mi stavo appena riscaldando< Disse Mike sorpreso che erano già finiti. >Strano, di solito ne sono molti di più, chissà cosa avevano in mente di fare< Disse il generale pensieroso. >Forse era per farci paura< disse uno dei soldati. >o forse era un diversivo< Disse un altro. >Laura< Disse Mike sottovoce e iniziò a correre verso casa.
Una volta arrivato li aprì la porta e vide un uomo con un cappello e un mantello viola camminare lentamente verso Laura. >Fermo li!< gridò Mike puntandogli contro la sua spada. L’uomo girò leggermente la testa per guardarlo, poi delle particelle viola comparvero e lui si teletrasportò dietro di Mike lanciandolo verso Laura. >Cosa vuoi e chi sei!< Gridò Mike mettendosi davanti a Laura.
>Il mio nome non ti interessa, invece riguardo al motivo del perché sono qui, beh devo uccidere la ragazza.< Disse lui estraendo la spada dal suo fodero. La spada era a forma di saetta ed emanava particelle viola. Mike notò anche il colore dei suoi occhi, erano viola come quelli di Laura. >Cosa!? < Gridò Mike stringendo l’impugnatura della sua spada. >ooooh… non ti preoccupare, non è nulla di personale< disse avanzando lentamente verso i ragazzi. Mike si gettò in avanti nel tentativo di colpirlo ma l’avversario si teletrasportò affianco a lui lanciandolo per terra. >Resta giù, non complicarmi il lavoro< Disse voltandosi verso la ragazza. >Se vuoi lei devi prima passare sul mio cadavere!< Disse Mike alzandosi. >Ok< Disse l’entità prima di colpirlo di nuovo e lanciarlo a terra. >Fatto, adesso mi lasci fare il mio lavoro?< Disse lui con tono ironico. >Non così veloce< Disse Mike rialzandosi. L’entità lo gettò a terra e si abbassò su di lui. >Adesso hai rotto< Disse alzando la testa di Mike per i capelli e puntando la lama di quella spada sulla sua gola. >Mike!< Urlò Laura mentre alzava la mano. Delle particelle viola gli coprivano il corpo e dalla mano iniziò a crearsi una sfera di energia del medesimo colore. La sfera venne lanciata e colpì il nemico lanciandolo contro il muro. >Tu brutta…< Disse l’entità mentre si rialzava, ma non fece in tempo a finire la frase che John arrivo con 2 guardie. L’entità si guardò in torno capendo di essere in trappola, corse contro John e le guardi scomparendo. Laura si precipitò su ragazzo inerme a terra, era vivo ma incosciente per i colpi presi.
 
 
 
Note autore: Ok, anche questo capitolo è finito, spero che vi sia piaciuto e niente, fatemi sapere com’è andato e alla prossima. *ululato* 

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Capitolo 6
*** Il villaggio degli assassini ***


Il villaggio degli assassini
 
 
 
 
Mike venne curato da Marika, ma li non erano più al sicuro.
Il capo del villaggio decise di mandarli a est, dal villaggio degli “assassini” (chiamati così per la loro agilità e destrezza nel combattimento).
Al viaggio parteciparono Mike, Laura, John e Marika, la quale si scusò con Laura per il suo comportamento.
Dopo varie ore di viaggio erano ormai erano quasi arrivati.
>Lo senti?< Chiese Mike agli altri tendendo l’orecchio.
>No, non si sente niente< Rispose John guardando l’orizzonte. Intorno a loro c’erano vari alberi di varia statura .
>Esatto… c’è troppo silenzio< Disse impugnando la sua spada.
>Chi siete e cosa ci fate qui?< Chiese una voce femminile da dietro di loro.
I ragazzi si girarono e videro scendere dall’alto una ragazza con un frontflip. La ragazza atterrò perfettamente e poi impugno due lame ricurve simili ad un uncino con un anello sul manico.
Un’altra figura scese dall’albero, questa volta maschile.
La ragazza aveva un abbigliamento mimetico, mentre il ragazzo indossava dei jeans e una maglia. Entrambi avevano un cappuccio e una bandana che li copriva il naso e la bocca, lasciando scoperti solo gli occhi, a lei erano azzurri, mentre i suoi erano castani. Il ragazzo aveva anche dei congegni con un buco sulle braccia.
>La domanda è chi siete voi< Disse Marika impugnando il suo arco.
>Non siete nelle condizioni di fare domande< Disse la ragazza facendo roteare le lame per poi bloccarle col la lama che toccava i suoi polsi e dopo si mise in posizione da combattimento.
Anche Mike si mise in posizione di combattimento.
>Mike… aspetta< John non fece in tempo a finire la frase che vide il fratello in un combattimento contro la ragazza.
Mike tentò un colpo dall’alto, ma la ragazza lo blocco con le sue lame per poi portare la spada del ragazzo a terra e dargli un calcio laterale sulla faccia che fece roteare il ragazzo prima che si schiantasse a terra.
>Qualcun’altro?< Chiese con tono ironico guardando gli altri.
>no, non siamo qui per combattere< Disse John.
>Veniamo dall’ovest< Disse Marika
>Potevate dirlo subito, vi stavamo aspettando < Disse la ragazza riponendo le armi.
>Allora, io sono Max e questa ragazza scontrosa è Jessica.
La ragazza gli lanciò un’occhiataccia che fece rabbrividire il ragazzo.
>Bene, io sono John, Questi sono Marika, Laura e quello che hai atterrato è Mike.<
>Amico sei troppo impulsivo, finirai per ammazzarti prima del tempo< Disse Max aiutando Mike ad alzarsi.
>è quello che gli dico sempre anch’io < Disse John con tono disperato. Marika e Laura risero.
I ragazzi vennero portati dall’anziano del loro villaggio, il classico tipo che da consigli e prevede il futuro.
>Salve< Dissero i ragazzi entrando nella casetta.
>Siete arrivati, vi aspettavo< disse l’anziano
>Abbiamo avuto un contrattempo< disse John guardando Mike, le ragazze non poterono trattenere una risatina.
>All’ora, io sono< non fece in tempo a terminare la frase che l’anziano lo interruppe.
>Io so già chi siete, ma la domanda è voi lo sapete?<
I ragazzi si guardarono perplessi.
>Tu possiedi un grande potere, figlia dell’ender dragon, ma non lo sai usare a quanto vedo… tu invece sei forte, ma troppo impulsivo… tu ragazzo sei troppo schematico e tu invece ragazza sei troppo soggetta ai sentimenti< concluse lui
I ragazzi si guardarono perplessi
>Come faccio a saperlo vi chiedete? Semplice, sono andato su Wikipedia<
Note autore: Ok scusate, ma lo dovevo scrivere.
 
>Avete bisogno di allenamento… e i miei ragazzi possono aiutarvi... se rimarrete qui ovviamente<
>Se questo ci aiuterà a sconfiggere il signore oscuro molto volentieri< disse Mike con tono serio.
Era sera e i ragazzi andarono a letto, ma nella notte Mike si svegliò.
Non riusciva a dormire e così usci fuori per prendere un po' di aria fresca.
Si sedette sull’erba a guardare la luna, quando sentì un rumore dietro di lui. Si voltò e vide Laura davanti a lui.
>Neanche tu riesci a dormire?<  le chiese.
La ragazza annuì e si sedette vicino a lui sospirando.
Mike lo notò e gli pose la solita domanda.
>Laura c’è qualcosa che non va?<
>Perché lo stai facendo?< lei rispose
Il ragazzo la guardò perché non aveva capito cosa intendesse.
>Perché stai facendo tutto questo per me? Stai rischiando la tua vita e mettendo i tuoi amici in pericolo?<
Mike le mise una mano sulla spalla prima di parlare. 
>Perché sei nostra amica, e io non abbandono i miei amici, anche se dovessi rischiare la morte ti difenderò a ogni costo, questa è una promessa Laura, non permetterò a nessuno di farti del male<
>Grazie Mike< Disse Laura appoggiando la sua testa alla spalla del ragazzo.
Mike arrossì.
>Adesso andiamo è tardi< disse alzandosi seguito dall’amica. Ma all’improvviso sentì un fruscio.
>Laura… entra dentro, c’è qualcosa…<
Laura si mise dietro di lui guardando l’orizzonte in cerca di qualcosa.
>John… sei tu? Marika…? Ragazzi…?< Niente, non rispondevano, Mike aveva un brutto presentimento.
Iniziò ad estrarre la spada dal fodero, lentamente poi iniziò ad avanzare con Laura che lo guardava. Si avvicinò al cespuglio , lo scosse ma non c’era niente, tirò un respiro di sollievo.
>Em… Mike < Disse laura con aria spaventata.
Mike si girò e li fu terrore. Una creatura nera stava proprio difronte a lui, a pochi centimetri, Mike poteva vedere i suoi occhi rossi, i enti che scintillavano ai raggi della luna e i suoi artigli .
>Oh cazzo< Disse Mike a bassa voce.
La creatura lanciò un urlo assordante prima di saltare addosso al ragazzo cadendo a terra sopra di lui. La spada volò via  e Mike si ritrovò disarmato a combattere contro quella cosa.
La creatura alzò la mano pronta a colpire, ma Mike se la scrollo di dosso, fece per recuperare la spada ma l’essere si rimise davanti  ringhiando. Gli saltò addosso gettandolo a terra, anche questa volta alzò la mano, con l’unica differenza che questa volta il colpo arrivò a destinazione.
Mike emise urlò dal dolore, gli artigli di quella creatura gli avevano perforato il petto ed il dolore era lancinante.
Mike era immobile, col sangue che usciva dalle ferite, la creatura gli aveva bloccato le mani ed iniziò ad avvicinare la sua bocca al collo del ragazzo. Mike poteva sentire Il respiro di quell’essere sul suo collo, vedeva i suoi occhi privi di sentimento, con solo odio e morte, vedeva i suoi denti avvicinarsi all’obbiettivo e sentiva i versi del mostro, versi incomprensibili, ma sapeva che quelli erano le ultime cose che avrebbe visto o sentito. La creatura allargò la bocca, mancavano pochi secondi e sarebbe morto, pochi secondi e tutto sarebbe finito.
 
 
Note autore: Ok, Prima di tutto perdonate la parte del vecchio… ( seriamente, non avevo voglia di scriverla ma ho dovuto). Comunque, la storia non sta andando come dovrebbe, ma non riesco a non scriverla, ho così tante idee nella mente che nemmeno immaginate. Vabbè, vi chiedo di lasciare una recensione come al solito per farmi sapere anche se volete che la continui o pure no. Alla prossima. *ululato*
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
 
 
La creatura allargò la bocca, mancavano pochi secondi e sarebbe morto, pochi secondi e tutto sarebbe finito.
Laura sentì una strana energia nel suo corpo, si sentiva più forte e non aveva più paura. Alzò la mano iniziando a materializzare una sfera di energia viola che venne lanciata contro la creatura che finì a terra.
La creatura si rialzò mettendosi a 4 zampe e iniziò a ringhiare contro la ragazza. Laura era circondata da un’aura viola, la creatura gli corse addosso cercando di artigliarla, ma Laura si teletrasportò oltre per girarsi e lanciare un’altra sfera che il mostro evitò agilmente per andare al contrattacco. Il mostro le era a pochi passi da lei quando Laura unì le mani per separarle immediatamente creando così un’onda d’urto che spedì via la creatura. L’essere gettò un urlo che stordì la ragazza ma prima che potesse agire per ferirla John gli si parò davanti bloccando l’attacco. La creatura sembrava infastidita dalla sua intromissione e iniziò immediatamente ad attaccarlo buttandolo a terra ma venne poi fermata da Jessica.
>Cosa pensi di fare?< Dice con tono ironico  per poi fare una capriola all’indietro colpendo la creatura con un calcio al mento facendola volare via, poi gli corse incontro e con un movimento rapido lo colpì con la lama alla gamba destra e con una giravolta gli taglio la testa con la stessa lama. Il cadavere dell’essere cadde a terra per poi disintegrarsi mentre Jessica fece roteare più volte le lame prima di riporle sulla schiena.
Intanto Marika con l’aiuto dei ragazzi aveva preso il corpo sanguinante di Mike e lo aveva portato dentro la casa per curarlo.
Marika gli bendò le ferite e gli diede una pozione di rigenerazione. Una volta finito erano tutti vicino a Mike a parlare.
>Mike… Non puoi continuare così, finirai per ammazzarti e lo sai che poi non c’è più rimedio.< Ha detto Marika mentre finiva di bendare la ferita di Mike.
> Io posso curarti, ma non rianimarti e le ferite profonde rimangono.<
>Che posso farci, non posso restare lontano dalle tue cure.< disse Mike scherzando e a quelle parole Marika arrossì leggermente, mentre Laura fece una faccia infastidita.
Dopo un po'  tutti andarono a dormire e rimasero solo Mike e Laura.
>Beh, penso che andrò anch’io. Buonanotte< E detto questo Laura si alzò ma venne bloccata da Mike che gli prese la mano.
>Grazie< Disse Mike con un solo filo di voce per poi darle un bacio sulla guancia, bacio che sembrò accettare volentieri arrossendo insieme a lui.
>oh, di niente< Rispose lei mantenendo lo sguardo basso per non incrociare lo sguardo con il suo
>Allora buonanotte.< Disse Mike
>Notte< Rispose Laura andando verso la sua camera.
Quella notte Laura fece di nuovo quell’incubo.
Era su una pianura e camminava, camminava, ma non c’era niente, poi ad un tratto vide i corpi dei suoi amici per terra.
All’improvviso si ritrovò in una stanza buia e l’unica luce che c’era illuminava Mike mentre era voltato di spalle.
Laura sapeva che non doveva avvicinarsi, ma lo fece, si avvicinò con il cuore che batteva sempre più forte.
Gli si avvicinò sempre di più fino a quando non gli fu proprio accanto.
>m-Mike?< Lo chiamò con un filo di voce.
>Ti voglio…< Disse lui con una voce strana.
>Ti voglio? Che stai dicendo? Mike ti senti bene?< Disse lei sempre più spaventata.
>Ti voglio... UCCIDERE!< e detto questo si girò rivelando i suoi occhi bianchi e un coltello nella mano destra.
>Mike!< Urlò lei iniziando a indietreggiare, ma fu come bloccata da qualcosa.
>MUORI!< Disse con quella voce demoniaca mentre alzava il coltello contro il petto della ragazza.
>Mike ti prego no!< Disse mentre era ancora paralizzata.
Il coltello si abbassò puntando dritto verso il petto di Laura che si svegliò urlando il nome di Mike come se non ci fosse un domani.
Dopo un po' arrivò Mike impugnando la spada.
>Laura! Stai bene?< Disse guardando la ragazza seduta sul suo letto.
>S-si, mi dispiace di averti spaventato, ho avuto solo un incubo< Disse lei osservando con quanta rapidità fosse accorso in suo aiuto.
>oh… ok< Disse lui riponendo la sua spada.
>Se ti serve qualcosa chiamami ok?< Disse mentre chiudeva la porta.
>Mike! So che può sembrarti infantile, ma dopo quello che è successo stasera, l’incubo e il mostro, beh… ti volevo chiedere… se volevi rimanere a farmi compagnia.< Disse con voce molto bassa, ma Mike accettò rimanendo accanto a lei per tutta la notte. In realtà Laura glie lo aveva chiesto per stare da sola con lui senza farlo insospettire.
Il giorno dopo iniziarono gli allenamenti per tutti tranne che per Laura e Mike. Mike perché era ferito e quindi doveva aspettare un paio di giorni prima di potersi unire ai suoi amici, mentre Laura perché nessuno sapeva come insegnarle a usare i suoi poteri.
Passarono 3 mesi…
Herobrine >davvero? Un salto temporale? Certo che sei proprio pigro<
>sta zitto! O ti faccio morire prima del tempo<
>E come faresti per esempio?<
>Sans! Ci pensi tu?<
*Sans arriva da un portale inter dimensionale*
Sans >volentieri… lo riduco all’OSSO<
Herobrine >Oddio che ironia… sto morendo dalle risate<
*Sans trasforma l’anima di Herobrine nell’anima blu e lo lancia via*
>Fatto. Chiamami se torna, ok?<
>Certo e grazie dell’aiuto<
*Sans se ne va*
Ok… dove eravamo rimasti? A si.
Passarono 3 mesi ed i ragazzi si allenarono, John divenne abile con l’utilizzo della doppia spada, Marika si rivelò essere una discreta combattente corpo a corpo, mentre Mike sembrò essere altamente forte nell’utilizzo della spada e dello scudo.
Laura come al solito quel giorno dopo essersi svegliata e aver fatto colazione andò a cercare Mike ma non lo trovò, così decise di andare a chiedere dove fosse a Jessica.
Jessica gli disse che sapeva dove poteva trovarsi e l’accompagnò all’arena.
Negli spalti non c’era molta gente, tranne qualche ragazza che era venuta per assistere all’allenamento. (Anche se erano più interessate ai ragazzi che alla formazione)
Marika fece notare a Laura 2 ragazzi che stavano per iniziare un combattimento, il primo era John, mentre il secondo era incappucciato, anche se non ci volle molto prima che Laura capisca chi fosse.
>Sei pronto?< Disse John estraendo le due spade dal fodero dietro la schiena per poi farle roteare prima di metterci in posizione.
>Io sono nato pronto< Disse Mike estraendo a sua volta la spada da dietro la schiena ed aprendo lo scudo sul suo polso. (lo scudo era un regalo di Max, si attiva premendo un pulsante sul polso della mano. Quando è chiuso assomiglia agli aggeggi che ha Max sul braccio.)
Mike attaccò per primo ma subito John bloccò l’attacco e riattaccò, le spade cozzarono più volte, fino a che John non riuscì a lanciare via la spada di Mike.
>Tutto qui?< Disse con tono ironico.
>oh, mi sto solo scaldando< Disse Mike chiudendo lo scudo e riprendendosi la spada.
Mike scattò in avanti con una velocità nettamente superiore a prima e riuscì a far indietreggiare John.
Poi lo colpì con un calcio laterale facendolo barcollare e lo stese a terra disarmandolo.
>Wow< Disse John stupito dalla bravura del fratello.
>wow, è davvero bravo il tuo ragazzo< Disse Marika con una risatina mentre guardava l’amica.
>Si.. Ei! Non è il mio ragazzo!< Disse lei con una faccia completamente rossa.
>Ma se si vede lontano un miglio che siete fatti l’uno per l’altra< Disse Marika facendo arrossire ancora di più l’amica.
>Non mi piace… forse un pochettino< Disse lei guardando Mike mentre aiutava il fratello a rialzarsi.
>Perché non glie lo dici?<
>Cosa?! Non posso farlo!<
>Perché no?<
>Non puoi andare da una persona e dirle “Mi piaci”. Non funziona così e non so nemmeno se io gli piaccio. Invece… A te chi ti piace?<
>N-Nessuno<
>Sicura?<
>S-si… No<
>Chi è? Max?<
>No, è un bravo ragazzo ma non è il mio tipo<
Herobrine >Di la verità, ti piaccio io? ;) <
Jessica> Cosa??? Che ci fai tu qui?<
Herobrine > oh, niente, cerco di far incazzare Darkwolf24 <
Darkwolf24 >Ok, perché sei ancora qua?<
Herobrine > oh, sto solo cercando di romperti le scatole, sai com’è, mi annoio.<
Darkwolf24 >Così ti vuoi divertire? Bene, ti presento la mia amica.<
*entra una ragazza stupenda*
Darkwolf24 >è una Yandere<
Herobrine > Cos’è una Yandere?<
Ragazza >Aspetta che te lo mostro<
*la ragazza impugna una catana e inizia ad inseguire Herobrine*
Darkwolf24 >Ok, continuate come se niente fosse<
>all’ora, chi ti piace?<
>Se proprio devo scegliere… John<
>John?!<
>Si, è simpatico<
>Solo?<
>Ok, è più che simpatico, è anche bello oltre che forte<
Laura alzò lo sguardo incrociandolo con quello di una figura seduta sugli spalti che poco dopo scomparve.
>lo hai visto?< Chiese Laura.
>Cosa?< Rispose Jessica.
>oh… forse me lo sono immaginata< Disse a bassa voce.
Intanto Mike e John erano usciti dall’arena e vennero raggiunti dalle ragazze.
Jessica fece di tutto per far rimanere soli Mike e Laura, in modo che lei potesse rivelargli i suoi sentimenti.
Jessica riuscì nel suo intento allontanandosi con John.
Laura era vicino a Mike mentre erano seduti all’ombra di un Albero situato nei pressi di un fiume.
L’aria era calda, ma c’era un piacevole venticello che creava un clima più confortevole. Solo il cinguettio degli uccelli rompeva il silenzio tra i due giovani, creando al contempo un’atmosfera rilassante e romantica, un’atmosfera adatta allo scopo di Laura.
>All’ora…< Disse Laura tentando di rompere il silenzio tra i due. >Come vanno le ferite?< Chiese lei.
>Stanno guarendo piano piano, invece tu come stai?< Rispose.
>Niente di nuovo< Disse. >Mike… posso dirti una cosa?<
Disse con le guance leggermente rosse.
>Dimmi< Disse il ragazzo scostandosi dall’albero dove era appoggiato e guardando la ragazza.
Laura esitò un momento prima di prendere coraggio.
>Mike… io ti… piaccio?< Chiese con una voce soffocata dalla paura della risposta.
>In che senso?< chiese Mike.
>Intendo come ragazza, io ti piaccio?<
>Che scena commovente< Disse una voce da dietro di loro.
I ragazzi si girarono e videro l’entità che avevano affrontato tempo prima appoggiata ad un albero.
La figura si spostò in avanti.
>Che cosa vuoi?< Disse Mike estraendo la spada e aprendo lo scudo.
>Solo la rivincita< Disse impugnando la spada e gettandosi contro Mike.
Il ragazzo respinse l’attacco gettando via l’avversario.
>Niente male< Disse l’entità con una risatina per poi levarsi il mantello per avere più mobilità.
L’entità riattaccò, ma Mike bloccò l’attacco con lo scudo prima di tentare un taglio laterale. L’avversario lo bloccò e con una capriola fu dietro a Mike per poi gettarlo a terra.
Mike si rialzò e chiuse lo scudo per avere anche lui più velocità.
Le spade si scontrarono più volte prima che l’entità si teletrasportò dietro Mike tentando di colpirlo senza successo.
Mike riuscì a far cadere a terra l’entità a cui cadde il cappello da cui spuntarono dei lunghi capelli viola.
>Sei una ragazza?< Chiese Mike incredulo prima di finire a terra per colpa dello sgambetto dell’avversario.
Laura la guardò prima di lasciarsi sfuggire delle parole.
>L…Luna?< Disse e la figura si fermò a guardare la ragazza.
>S...Sei davvero tu?< Disse avvicinandosi.
>L…Laura? No, non può essere.< E detto questo scomparve.
>Mi puoi spiegare cosa è successo?< Disse Mike perplesso per l’accaduto.
 
Note autore: Ok, anche questo capitolo è finito, mi scuso per la mia lunga assenza con questo capitolo altrettanto lungo. Il prossimo capitolo sarà speciale, infatti sarà un'ask dove potrete fare delle domande ai vostri personaggi. (Nb. Loro avranno memoria solo fino all'ultimo capitolo, in modo da non spoilerare qualcosa.)
Spero che vi sia piaciuto e alla prossima. *ululato*
 
 
 

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