Memorie di un'adolescente disadattata

di Anwa_Turwen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Stava osservando una vetrina quando sentì salutare forte dietro di sé: subito lo riconobbe, si illuminò e salutò anche lei.

Lui le piaceva molto, era un ragazzo simpatico, socievole, con la battuta sempre pronta. In pratica tutto il contrario di lei, che si sentiva bruttina, troppo solitaria ed esageratamente emotiva. Non meritava che lui la salutasse per strada.


Osservava sotto le luci della città gruppi di ragazzi e ragazze scherzosi che passeggiavano facendo tanto vano chiasso. Ben vestiti, allegri, disinibiti. 

Non come lei che, appoggiata al muro, si limitava a guardarli passare con un velo di tristezza negli occhi, sapendo che mai sarebbe stata degna di sentirsi una di loro. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


<< Cosa fai con la connessione?? Se non hai nemmeno Facebook! >>

Ecco che ricominciava l'interrogatorio. Non poteva rimanere cinque minuti per i fatti suoi!

Ma non doveva spiegarglielo, non voleva. Nessuno di loro conosceva EFP. Loro non amavano quel genere di cose.

Eppure, lei lo adorava. Lì poteva leggere, pubblicare, dare e ricevere pareri, distrarsi. Era anche riuscita a sviluppare una certa realtà sociale.

Si era sentita parecchio in gamba quando si era iscritta, di nascosto da tutti. Perfino dai suoi genitori. 

Non le piaceva parlare a tutti dei proprio interessi, sapeva che erano troppo differenti per sembrare compatibili; e temeva le infinite e sommesse prese per il culo. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Però, se c'era una persona a cui non nascondeva mai nulla, questa era sua sorella. 

Si passavano quasi sei anni, eppure non avrebbero potuto essere più legate.

La considerava una bambina, ma dalla mente aperta, capace di comprendere o suoi complicati quindici anni: perciò condividevano tutto. Gli amori, le gioie, le disavventure. 

Stavano bene insieme, perché non si vergognavano di urlarsi in faccia i peggiori insulti  (ciò non era raro) ma quando succedeva, era impossibile tenersi il broncio per più di mezz'ora, infine si rappacificavano sempre, tornando a chiacchierare, oppure semplicemente convivere in silenzio. 

Perché in due c'era più forza, più voglia di affrontare la vita.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


<< Dagli un bacetto!! >> le aveva gridato quello scassaballe. Lei stava camminando verso il distributore, aveva alzato gli occhi e aveva incontrato lui.

Non l'aveva degnata di uno sguardo, ma si era subito diretto verso l'amico, che aveva colto l'occasione per sfottere a entrambi.

Lo aveva amato, doveva ammetterlo, e lui lo sapeva. 

Si erano scambiati un bacio, l'anno precedente e, neanche a dirlo, erano finiti sulla bocca di tutti. Una vera rottura, come se non fosse normale.

Lui l'aveva solo raggirata, e dopo un anno di lacrime versate tra le lenzuola, aveva finito per farsene una ragione. Ma lui era di nuovo lì; e lei, nascosta, piangeva.  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Quattro piedi felpati, una coda rossiccia, baffi, occhi nocciola, nasino rosa. 

Le stava venendo incontro al ritorno dalla solita giornata di arrangiata studente.

Pioveva.

Ma lui era un gatto, odiava la pioggia!

Già, ma amava lei. L'unico che la salutasse ogni giorno, quando partiva e quando tornava.

<< Miau! >> 

L'unico che si dimostrasse interessato a lei, nell'ennesimo invisibile e passivo giorno di pioggia, ronfando adorabilmente alle carezze.

Lì c'era un mondo derisorio e ignorante; dall'altra parte, un cucciolo che tremava, inconsapevole di saper dare più amore e comprensione di molti umani (s)provvisti di un cervello. 

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