Beautiful like a rose, provocative like a bitch and bad like the worst wizards who ever lived

di Bella Riddle51
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Dov' è Bella? ***
Capitolo 3: *** Ho conosciuto nonna Bellatrix e nonno Voldemort ***
Capitolo 4: *** Non vi abbiamo mai lasciati ***
Capitolo 5: *** lacrime di felicità ***
Capitolo 6: *** Delphini Riddle, Hogwarts e il tempo della magia ***
Capitolo 7: *** la prima amica ***
Capitolo 8: *** compagni di dormitorio ***
Capitolo 9: *** le Rachel's Girls e le Slytherin Sisters ***
Capitolo 10: *** la ruota della vendetta ***
Capitolo 11: *** conversazioni notturne parte 1 ***
Capitolo 12: *** conversazioni notturne parte 2 ***



Capitolo 1
*** un nuovo inizio ***


Beautiful like a rose, provocative like a bitch and bad like the worst wizards who ever lived

 

 

 

 

 

8 anni dopo (20 Dicembre 2023)...

 

 

“Forza, Cas! Spingi ancora: è quasi fatta!”

Un urlo squarciò l' ansia che regnava nella camera da letto della ormai ventenne Cassandra Riddle. Molte cose erano cambiate da quando genitori della ragazza erano morti e, cosa più importante per la famiglia, non sentivano più il dolore immenso che attraversava il cuore di ogni persona stretta a Bellatrix e a Voldemort. Per cominciare, Cassandra si era sposata da poco più di un anno con Thomas Turner, suo compagno di casa ad Hogwarts e il suo primo amore ed era rimasta incinta di lui qualche mese fa; Salazar, invece, aveva 24 anni ed aveva messo incinta da solo un mese la sua fidanzata Jane Swann, ma non si erano ancora sposati. In quella mattina di Dicembre, Cassandra stava partorendo il suo bambino e, anche se Jane, Narcissa, Andromeda, Catherine, Victoria, Thomas e Salazar cercavano di calmarla, per la rabbia e per il dolore, la camera da letto dei coniugi Turner era mezza distrutta, a causa dei fiotti di luce neri che uscivano dai palmi della riccia:

“Vedo la testa! Forza, tesoro: manca poco!”

Grazie a Dromeda, Cas spinse un' ultima volta e dalle sue gambe piene di sangue uscì un bambino altrettanto sporco di sangue, che piangeva ed urlava, ma i parenti del piccolo erano tutt' altro che urlanti. Andromeda, nel vedere la piccola creatura, ricordò la nascita della figlia che era morta molti anni fa, invece Narcissa, non ricordò soltanto la nascita del suo Draco, ma anche quella dei suoi nipoti e che al posto di Cassandra ci fosse Bellatrix:

“ È un maschietto! Come volete chiamarlo?” chiese Jane ai coniugi Turner, che stavano uno accanto all' altra e guardavano sorridenti il loro piccolo tra le braccia della madre. Cassandra rispose alla sua migliore amica:

“Si chiamerà Orvoloson Turner!”

“Concordo con la mia sposa. Mi piace come nome.”

La coppia si scambiò un dolce bacio; poco dopo, Cissy e Dromeda ordinarono a Thomas, a Salazar e ai loro amici di lasciare Cassandra ed Orvoloson da soli, per dormire quanto volevano, dopo aver sofferto per ore lunghissime.

 

 

 

 

 

Qualche mese dopo (10 Agosto 2024)...

 

 

“Un ultima volta, Jane! Ormai ci siamo!”

Jane si fece coraggio e spinse ancor più forte, urlando così forte da farsi male alla gola, ma, come ricompensa, nacque il bambino tanto atteso tra le braccia di Catherine. Salazar, che aveva sostenuto la fidanzata da 6 ore, cioè da quando aveva avuto le contrazioni, vide l' erede che voleva vedere da tempo, mentre il piccolo strillava come un matto. Catherine lavò il piccolo e vide che era una femmina e poi la portò ai suoi amici:

“È una femmina: congratulazioni!”

“Come vuoi chiamarla, Sal?”

Salazar ci pensò un attimo, vedendo i pochi, ma visibili capelli neri e lisci della neonata:

“Lei sarà Bella!”

Jane sapeva che il fidanzato aveva deciso quel nome perché gli ricordava la madre Bellatrix:

“Ti ricorda tua madre, vero?”

“Sì, ma non voglio che te la prendi per questo.”

“No, assolutamente! Rispetto la memoria di Bellatrix, anche se non le sono mai stata simpatica e, una volta, mi ha persino minacciata, ma era uno scherzo.”

“Grazie. Sei molto buona, per essere una Slytherin.”

“Salazar Riddle non dire mai più una cosa simile o ti lascio all' istante!” scherzò la bionda e la Serpe Velenosa le sorresse il gioco, ma solo per poco tempo:

“Scusate se vi disturbo: posso vedere la mia nipotina?” disse Cassandra, che era entrata dalla porta per vedere la nipote:
“Ma certo, sorellina.”

Cas si avvicinò alla sua migliore amica e vide la piccola Bella. Poco dopo, anche gli altri Mangiamorte videro la nuova arrivata in famiglia e lasciarono la piccola e la madre da sole nella stanza, per riposare, dopo tanti sforzi compiuti per far uscir fuori Bella. Una volta usciti fuori dalla stanza, Cassandra e Salazar parlarono un po' da soli:

“Bella è una bambina meravigliosa.”

“Lo è anche Orvoloson, sorellina!”

“Fratellone, posso confessarti una cosa?”

“Lo sai che puoi dirmi tutto quello che vuoi!”

“Bene. Forse è solo una mia sensazione da madre, ma sento che questi bambini ci faranno vivere avventure di ogni tipo e che ci sorprenderanno molte volte. Sento che questo è un nuovo inizio per tutti gli abitanti di questa casa.”

“Sai che ho la tua stessa sensazione?”

Infatti, i fratelli Riddle non si sbagliavano: la nascita dei bambini sarebbe stato solo l' inizio di quello che poi sarebbe successo molto tempo dopo.

 

 

 

Io: come promesso, ecco il seguito della storia!!!!!!!

Cassandra: tu sei pericolosa e non poco...

Io: Cas, non ti fidi di me?

Cassandra: dopo tutti quello che mi hai fatto passare, non so più cosa pensare di te. Ma stai dalla nostra parte o no?

Io: non te lo dico: è un segreto...

Salazar: andiamo, Cassandra! Cerca di metterci una pietra sopra: ci ha dato un figlio ciascuno, non ti basta?

Cassandra: dì quello che ti pare, Salazar, ma non mi fido di lei e nemmeno tu dovresti!

Io *sarcastica*: grazie Cas! Ciao ciao!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Dov' è Bella? ***


“Mamma, ho fame!”

Jane non ce la faceva più: fare la madre era il lavoro più difficile di tutti. Erano passati 5 anni dalla nascita di Orvoloson e Bella, i genitori credevano che crescere i figli con amore e pazienza fosse facile, ma si erano sbagliati di grosso. I piccoli erano delle vere pesti e neanche Scorpius era calmo, però era comprensibile; il giovane Malfoy aveva soltanto 13 anni ed era in piena adolescenza: con il tempo, sarebbe ritornato il ragazzo calmo, buono e generoso che era sempre stato. Bella era diventata una bambina carinissima: aveva i capelli lunghi fino alle spalle, neri e lisci, ma con qualche onda; gli occhi erano neri come quelli dei parenti ed aveva un carattere veramente forte. La piccola Riddle era ribelle, permalosa, violenta, pazza e cattiva, solo con i cugini era un po' più docile e tranquilla, soprattutto con Orvoloson; Salazar e Jane pensavano che Bella era l' opposto con Orvoloson perché avevano la stessa età, erano cresciuti insieme e, in un certo senso, si assomigliavano. Infatti, Bella reagiva d' istinto ad ogni cosa, senza pensarci un attimo, invece Orvoloson pensava sempre alle conseguenze delle sue azioni, a volte usava le persone per raggiungere i propri scopi ed era molto intelligente. Lui, invece, aveva i capelli folti e neri e gli occhi dello stesso colore; il carattere era non molto diverso dalla cugina. Oltre ad essere sveglio e manipolatore, era anche un po' riservato e misterioso, ma era anche violento, se veniva provocato e un po' matto. E poi, Orvoloson e Bella sapevano a memoria la storia dei loro nonni, delle loro vite, il loro amore indistruttibile, ecc... ed amavano ascoltare sempre qualche cosa su di loro, prima di addormentarsi, invece di farsi leggere le fiabe della buonanotte. Fatto sta che i genitori non sapevano se i figli avrebbero avuto dei poteri in particolare, come era successo a Cassandra e a Salazar: erano gli eredi di Salazar Slytherin, nipoti di Bellatrix Riddle e Lord Voldemort e uno figlio di Cassandra Turner, l' altra di Salazar Riddle. Dovevano avere per forza dei poteri, non potevano non averli, però i genitori non potevano non preoccuparsi. In quel momento, la piccola Bella aveva molta fame e, da brava madre, Jane le diede una minestrina:

“Non la voglio!”

“Perché non la vuoi, tesoro?”

“Non mi piace. È tutta verde, gialla e piena d' acqua: sembra che qualcuno ci abbia vomitato dentro!”

Jane prese un po' di minestra con il cucchiaio e lo avvicinò alla bocca di Bella:

“Ma ti fa bene.”

“No!!!!!!!!”

Per la rabbia, Bella rovesciò il cucchiaio e il piatto contenente la minestra, scese dal seggiolone e corse via:

“Dai, Bella! Non fare così!” la supplicò la madre, mentre puliva` il pavimento con la magia.

Bella era davvero intrattabile, non si riusciva a capire cosa le passasse per la testa; Jane credette che si fosse nascosta in qualche parte di Malfoy Manor o nel giardino, come faceva quando si arrabbiava in quel modo. La cercò fino al pomeriggio, ma della piccola nessuna traccia e fu allora che, arrivato a casa, Jane raccontò tutto a Salazar:

“Calmati, Jane: la ritroveremo, vedrai.”

“Se non le avessi dato la minestra, sarebbe ancora qui. È tutta colpa mia!” disse tra le lacrime la bionda con lo sguardo basso.

Salazar le tirò su il mento, costringendola a guardarlo:

“Non potevi sapere che Bella avrebbe reagito così, non è colpa tua! Adesso ordino ai Mangiamorte di cercarla e si sistemerà tutto: fidati di me!”

Jane aveva piena fiducia in Salazar e questo organizzò delle squadre per ritrovare la figlia, andarono tutti tranne Narcissa ed Andromeda, che rimasero nella villa per badare ad Orvoloson. Tutti ritornarono a notte tarda:

“L' avete ritrovata?” chiese ansiosa Andromeda, appena li vede rincasare.

 

 

Jane: che cazzo hai fatto alla mia bambina!

Io: sta bene, calmati!

Salazar: spero per te che stia bene.

Io: lo è! È andata in un posto stupendo!

Jane: dove, cazzo!!!!!!!!

Io: lo vedrai!

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Capitolo 3
*** Ho conosciuto nonna Bellatrix e nonno Voldemort ***


Gli uomini e le donne erano stanchi e sembravano dispiaciuti, qualcuno pareva aver gli occhi arrossati, forse perché aveva pianto, e, invece di rispondere, rimasero in silenzio; a rompere quel silenzio stressante fu Jane, che cadde a terra e pianse disperata. Presto, Salazar si inginocchio vicino a lei, sostenendola e piangendo insieme a lei, ma senza urlare e Cassandra si avvicinò a loro e portarli nella loro camera per dormire, se mai ce l' avrebbero fatta, ed ordinò agli altri Mangiamorte di andare a dormire. Le 2 Black non capivano:

“Ma cosa...?”

“Non l' abbiamo trovata, Narcissa.” disse Thomas con il volto visibilmente provato:

“In queste ore, abbiamo setacciato tutta la zona, la Foresta Proibita, Hogwarts, i paesi qua vicini, anche il confine con la Scozia, il Mar del Nord e il mondo babbano. Siamo andati anche nel sud dell' Inghilterra, fino ad arrivare alla Manica, ma niente.”

Dromeda e Cissy non sapevano cosa dire:

“Ma allora dove sarà andata?” chiese la seconda:

“Probabilmente sarà andata in un altro Paese, ma può arrabbiarsi così tanto per una minestrina?”

Lady Malfoy e sua sorella erano preoccupate da morire, Thomas cercava di capire dove poteva essersi cacciata la nipote, ma, in un piccolo angolo nascosto del soggiorno, Orvoloson aveva sentito tutto ed ebbe un' idea. L' alba del giorno dopo, Orvoloson si svegliò per cercare la cugina: la conosceva meglio di tutti e sapeva che, se si arrabbiava, andava in un posto in cui si sentiva al sicuro, in posti bui ed oscuri. Iniziò dalla Foresta Proibita, aveva sentito che il padre aveva detto che ci avevano controllato senza successo, ma il bambino voleva esserne sicuro:

“BELLA!!!!! SONO ORVOLOSON, NON C' È NESSUNO CON ME!! TI PREGO, VIENI FUORI!!!!!!”

Non ricevette alcuna risposta, decise quindi di continuare le sue ricerche altrove, però, appena si voltò, senti un suono; si rivoltò e vide la cugina avvolta da un aura dorata. Orvoloson aveva gli occhi spalancati:

“Bella, m-ma come hai fatto? E dove sei stata? Zio Salazar e zia Jane sono preoccupatissimi, ti cercano da ieri!”

Bella aveva uno splendido sorriso dipinto sulle piccole labbra e gli disse tutta contenta:

“Orvoloson non ci crederai mai: ho conosciuto nonna Bellatrix e nonno Voldemort!”

“Ma questo è impossibile! Loro sono morti da anni!”

“So che sono morti, ma credi a quello che ti dico! Ho visto anche Rodolphus Lestrange, nonna Druella, nonno Cygnus, Sirius e Regulus Black, Harry Potter, Ginny Weasley e i loro figli; ho visto anche il nipote di zia Dromeda, Teddy, e la figlia Ninfadora con il marito ed il padre. Ho visto tutti!!”

La piccola Riddle aveva lasciato il cugino senza parole, infatti lui non sapeva come continuare quella conversazione assurda:

“Bella smettila di dire sciocchezze! Non puoi aver visto i morti, nessuno può!”

Adesso Bella era proprio arrabbiata, nessuno poteva contraddirla:
“E va bene: se non mi credi, prendi la mia mano, forza!”

Orvoloson prese la manina di Bella e non credette ai propri occhi.

 

 

 

 

Orvoloson: scusa, ma dove vuoi farci finire?

Io: lo vedrai^^

Bella: è una cosa bellissima, Orvoloson!

Orvoloson: ma di che parlate?

Io: calmo, lo saprai a tempo debito! Come ha fatto Bella a conoscere i nonni paterni? Dov' era finita il giorno prima? Se vi ponete queste domande, avrete le risposte la prossima volta, bye bye^^

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Capitolo 4
*** Non vi abbiamo mai lasciati ***


“No, non può essere vero.” sussurrò Orvoloson.

Bella teneva ancora la sua mano, mentre lui guardava tutto lo splendore davanti a sé con gli occhi spalancati:

“Ora mi credi?”

“Sì, cugina.”

Bella fu contenta della risposta e lo portò dagl' altri; il piccolo Turner non aveva mai creduto fino a 10 secondi prima che la propria cugina fosse in grado di teletrasportarsi dal mondo dei vivi a quello dei morti. Erano andati nel Paradiso terrestre dove erano i nonni e gli antenati; i cugini si avvicinarono ad un uomo adulto che ballava una musica allegra:

“Ehi, zio Sirius, sai dov' è nonna Bellatrix e nonno Voldemort?” gli chiese Bella:

“Sono sopra la cascata, ma tu chi sei, giovanotto? Immagino che sei il piccolo Orvoloson, dico bene?”

“S-sì, s-signore.” balbettò il piccolo stupefatto.

Sirius scoppiò a ridere:

“Non chiamarmi “signore”, è troppo formale per uno come me. Chiamami semplicemente “zio”, ok?”

“Scusa zio, è che mi fa un certo effetto vedere una persona defunta: cerca di capirmi.”

“Mi dispiace, non posso capirti, non ho mai vissuto la tua stessa esperienza, ma ti darò tempo per abituarti a tutto questo!”

Entrambi si sorrisero e già uno aveva conquistato la simpatia dell' altro; i bambini salirono sopra la piccola grotta dove c' era la cascata, incontrarono molte anime con le quali chiacchierarono per poco tempo ed arrivarono in cima alla grotta, dove c' erano i loro nonni sulla sponda del fiume che parlavano, però furono interrotti dalla nipote:

“Nonni, sono tornata, ma guardate chi vi ho portato!”

I vecchi coniugi Riddle si voltarono verso i bambini e, molto contenti, andarono verso di loro:

“Orvoloson!!”

I nonni presero in braccio il bambino e lo abbracciarono e il suddetto bambino si stupì del fatto che non lo avessero oltrepassato:

“Voi siete nonno Voldemort e nonna Bellatrix, vero?”

“Certo! Fatti vedere, piccolino! Oh, ma sei diventato un ometto come lo era tuo zio alla tua stessa età! Vero, mio Signore?”

Intanto, Voldemort aveva preso in braccio la piccola Bella:

“Oh certo, come il fatto che tu, Bella, sei diventata una donnina come lo era tua zia alla vostra età! Sentite, che ne dite di stare un po' con noi e conoscerci meglio? Io e vostra nonna sappiamo tutto di voi, ma voi non sapete nulla di noi.”

“Mamma e zio Salazar, per farci addormentare, ci raccontano sempre qualcosa di voi!” disse Orvoloson:

“Ma vi piacerebbe sentirla da noi?” chiese Bellatrix:

“Sì, ti prego nonna! Ci piace tanto ascoltarla!”

Tutti e quattro si sedettero sull' erba verde:

“Come vuoi Bella! Tutto è iniziato anni fa, quando ero ancora ragazzina....”

Terminato il racconto, ammaliata dalla storia, Bella chiese ai nonni:

“È bellissima, come sempre! Ma prima nonno, quando hai detto che voi di me ed Orvoloson conoscete tutto, cosa intendevate?”

Bellatrix e Voldemort si guardarono negli occhi e si sorrisero:
“Vostro nonno intendeva dire che, da quando siamo finiti qui, in questo luogo spettacolare, abbiamo sempre visto la vita dei vostri genitori, dei vostri zii e le vostre: Salazar e Cassandra, come gli altri della famiglia, credevano che ci avessero perso per sempre, quando abbiamo smesso di vivere, ma la verità è che non vi abbiamo mai lasciati. Però, ora, dovete assolutamente tornare a casa: qui il tempo passa molto più lentamente rispetto nel mondo dei vivi!”

“Va bene, ma torneremo a farvi visita, vero Bella?”

“Contaci Orvoloson!”

“Allora alla prossima!” esclamò il Signore Oscuro.

“Alla prossima!” dissero i cugini all' unisono, si presero le manine e si teletrasportarono davanti a Malfoy Manor, che era illuminato da alcune luci nel giardino, dato che era notte:

“Quindi ieri eri finita lì! Perché?”

“Non so spiegartelo, cugino: mi sentivo arrabbiata, volevo andare in un posto in cui mi sentivo al sicuro, ho pensato ai nonni e mi sono teletrasportata da loro senza accorgermene. Mi hanno accolta tutti a braccia aperte, i nonni mi hanno consolata e poi ho perso la cognizione del tempo perché mi sono persa tra i balli che facevo con zio Sirius e i suoi amici: mi sono divertita molto! Mi è entrata nel cuore una canzone di un babbano, Justin Timberlake mi pare, che si chiama “Can' t stop the feeling”: anche se è vecchia quella canzone, mi piace da morire!”

Orvoloson le sorrise:

“Sono contento di averli conosciuti e dobbiamo assolutamente dirlo agli altri!”

“No, non farlo! Ho paura che ci prenderebbero per pazzi ed è passato poco più di un giorno da quando mi cercano: mi prenderanno a sculacciate, mi faranno male!”

Bella aveva davvero paura di quello che le avrebbero fatto e, leggendo i suoi occhi di ossidiana, Orvoloson le prese il visino tra le mani, cercando di rassicurarla:

“Non devi aver paura, Bella! Ci sono io con te e se mostrerai loro quello di cui sei capace non ti puniranno, ne sono certo.”

Bella annuì e, con il sostegno del cugino, entrò nel Manor.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


















 

Orvoloson: wow O.O  ma Bella sei formidabile!
Bella: grazie Orv!
Io: bene, bene, bene! Questo è stato un capitolo pieno di sorprese per tutti voi lettori, ma ora le domande sono: i parenti come prenderanno la notizia? Puniranno i bambini o no? Per chi è estremamente sensibile e ama questa serie con tutto il cuore, vi dico che il prossimo sarà un capitolo in cui si sorriderà e piangerà.

 

 

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Capitolo 5
*** lacrime di felicità ***


Bella ed Orvoloson rientrarono in casa e videro che gli adulti erano stanchi e disperati e qualcuno piangeva anche:

“Perché piangete?” chiese Orvoloson.

Tutti si girarono verso di lui e videro che non solo avevano ritrovato il piccolo Turner, ma c' era anche Bella:

“O mio Dio! Dove siete stati? Vi cerchiamo da ore!”

Jane, Salazar, Thomas e Cassandra corsero incontro ai bambini e li abbracciarono fino a farli soffocare:

“Bella scusami! Non dovevo costringerti a mangiare la minestra!”

“Non ti devi scusare, anzi, devo soltanto ringraziarti: grazie a te, sono riuscita a scoprire i miei poteri!”
“Che intendi dire?”
“Papà, posso teletrasportarmi dal mondo dei vivi a quello dei morti! Ora vi racconto...”

Bella e il cuginetto raccontarono della loro bellissima esperienza ai parenti; all' inizio, nessuno credette alle parole dei bambini, ma, toccando Bella, si ritrovarono nel Paradiso terrestre. Nessuno riusciva ancora a credere a quel miracolo; appena vide Ted, Teddy e Ninfadora, Andromeda li abbracciò e li baciò, piangendo insieme a loro:
“Ted, amore della mia vita!”

“Dromeda non piangere: anche se sei invecchiata, sei sempre bellissima.”

“Sei il solito adulatore! Dora, Teddy!”

“Mamma!”
“Nonna!”

“Perdonatemi se ho tradito la vostra fiducia; quando siete morti tutti, ero sola ed avevo bisogno d qualcuno con cui trascorrere i miei ultimi anni di vita e mi sono riconciliata con mia sorella.”
“Non dobbiamo incolparti di niente, Andromeda: sta tranquilla, vogliamo soltanto che tu sia felice.”

“Grazie!”

 

 

 

“Avete idea di quanto abbiamo sofferto io e Cassandra per voi?”

“Lo sappiamo, Sal! Credi a tuo padre.”

Dopo anni, Cassandra e Salazar poterono finalmente abbracciare di nuovo i genitori e piangere con loro il fatto di essersi ritrovati. Per tanto tempo, i fratelli Riddle avevano sofferto la perdita dei genitori in poco tempo ed ora potevano rivederli, parlargli e toccarli di nuovo; il pianto era soltanto lo sfogo che dovevano liberare per il fatto che Bellatrix e Voldemort non li avevano abbandonati:

“Per anni abbiamo creduto di avervi persi per sempre!” disse Cassandra tra le lacrime:

“Lo sappiamo, ma tu e tuo fratello non soffrirete più per colpa nostra: te lo prometto!” disse Bellatrix piangendo e abbracciandola. Anche Narcissa, Lucius, Draco e Scorpius abbracciarono i loro defunti cari, Hermione era andata con loro e li aveva salutati ed aveva abbracciato anche Harry, Ron, Sirius e tutti i vecchi amici dell' Ordine della Fenice, anche se all' inizio l'avevano rifiutata, ma poi l' avevano perdonata.

 

 

 

Rabastan era contento di rivedere e riabbracciare Rodolphus, suo fratello, e conobbe anche Alexandra, che era diventata la fidanzata del maggiore dei Lestrange da molti anni:

“Rod! Da quanto tempo!” lo salutò Rabastan come se fosse un vecchio amico d' infanzia:

“Rab, ti trovo in gran forma! Ma vedo che ancora non hai una sposa al tuo fianco. Cosa aspetti? Hai più di 40 anni!”

“Vorrei tanto avere una moglie che mi ami, però non riesco a trovare quella giusta. Ma chi è questo fiore di loto?” chiese Rabastan con adulazione ad Alexandra che era vicina a Rodolphus.

La ragazza arrossì e non poco:

“La prego, signore: non mi aduli! Non sono una Purosangue come voi, Rodolphus me la detto molte volte prima di metterci insieme.”

“Cosa? Rod, ma come ti permetti di insultare questo angelo anche se è babbano!”

Ovviamente, Rab stava scherzando, la coppia davanti a lui lo sapeva e per questo rise di gusto:

“Ma poi mi sono scusato con lei e mi ha perdonato.”

Anche gli altri Mangiamorte andarono con la famiglia del Signore Oscuro nel Paradiso terrestre e rividero alcune persone che erano morte, la famiglia, i vecchi amici, i loro amori, ecc... Ritornati a casa, i Riddle e i Turner non punirono i figli e tutto andò bene, fino ai prossimi 6 anni.

 

 

Cassandra: grazie, grazie, grazie!!! Ritiro tutte le cattiverie che ho detto su di te!!!!!!

Salazar: OMG!!!!! Mamma, papà!!!!!

Io: grazie, Cas!!!! I fratelli Riddle hanno incontrato i genitori nell' Altro Mondo con la loro famiglia e amici e Bella e Orvoloson non sono stati puniti. Come avrete capito dalle ultime parole, la prossima volta ci sarà un salto temporale di 6 anni, cioè quando i nostri piccoli protagonisti andranno ad Hogwarts. Cosa succederà? Ve lo dico io: di tutti i colori:)

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Capitolo 6
*** Delphini Riddle, Hogwarts e il tempo della magia ***


Era arrivato il giorno per Orvoloson e Bella di iniziare l' emozionante avventura di andare ad Hogwarts. Erano successe molte cose da quando si era scoperto il potere di Bella: nello stesso anno in cui Bella fece incontrare i vivi con i morti, Jane era rimasta di nuovo incinta di Salazar e, sempre nello stesso anno, partorì una bambina bellissima di nome Delphini; Bella si comportava con Delphini come Salazar si era sempre comportato con Cassandra e Delphini divenne la cugina preferita di Scorpius, Salazar e Jane si sposarono pochi anni dopo la nascita della loro seconda figlia ed anche Draco ed Hermione si sposarono dopo tanto tempo. Comunque, Delphini era una bambina adorabile, ma con lo stesso carattere della sorella, anche se alcune volte riusciva a controllare la sua rabbia e la sua violenza, aveva gli occhi neri come Bella, Salazar, Cassandra ed Orvoloson, i capelli erano mossi e di uno stupendo blu elettrico, ma con qualche ciocca tra il bianco ed il grigio, da quando era nata faceva visita alcune volte a Bellatrix e a Voldemort insieme a Bella e, non solo aveva fatto amicizia con loro, ma anche con i figli del Prescelto, con Rodolphus ed Alexandra e con i Malandrini, anche se ai nonni non stava bene il fatto che la nipote giocasse con Rodolphus. Con il passare del tempo, i genitori e gli zii credevano che i poteri di Orvoloson e Delphini si sarebbero scoperti durante l' infanzia; la seconda aveva 6 anni e non aveva mostrato niente in sé stessa legato alla magia, la cosa era diversa per il primo: Jane e Thomas erano preoccupati per Orvoloson, perché, come Bella, aveva 11 anni ed ancora, come Delphini, non aveva mostrato nessun legame con la magia che non fosse la bacchetta. Salazar e Cassandra li avevano rassicurati che quel tipo di magia, che è molto più potente di quella che proviene dalla bacchetta, si mostra quando vuole, senza che il proprietario possa deciderlo:
“La magia ha i suoi tempi e tutto quello che dobbiamo fare è aspettare che si riveli: mio padre è riuscito a domarla, ma nessuno può decidere quando farla liberare. Date tempo ad Orvoloson, prima o poi toccherà anche a lui, come toccherà a Delphi. A me è successo quando avevo pochi mesi di vita, a Cassandra quando aveva poco più di un anno mi sembra di ricordare e a Bella, come avete visto, a 5 anni.”

La famiglia Malfoy, tranne Scorpius, concordò con Salazar, perché anche loro avevano visto quando si erano rivelati i poteri dei fratelli Riddle, molti anni fa, e Salazar aveva pienamente ragione. Però, era passato un po' di tempo da quella discussione e gli undicenni erano alla stazione di King' s Cross, davanti al treno per Hogwarts; tutti i bagagli erano stati messi ai loro posti e tutti i ragazzi erano saliti, mancavano soltanto Orvoloson e Bella:

“Ragazzi ascoltatemi: anch' io, alla vostra età, ero emozionato di quello che avrei fatto ad Hogwarts e credetemi se vi dico che vi divertirete molto.” disse Salazar, mettendosi alla stessa altezza dei bambini:

“La fai facile, tu! Io ho paura! Se non mi faccio nessuna amica? E se sono tutte ochette insopportabili?” chiese ansiosa Bella.

Cassandra, che aveva ascoltato l' intera conversazione, ricordò come se fosse ieri la notte prima di andare ad Hogwarts, quando era preoccupata per tutto quello che sarebbe successo e Voldemort che la rassicurò come fa un vero padre, come era Lui con i Suoi figli e nipoti. La mora si inginocchiò davanti alla nipote e, come Voldemort, riuscì a rassicurarla:

“Bella fai attenzione a quello che ti dico perché è importante: anch' io quando avevo 11 anni, la sera prima di andare a scuola, avevo paura di quello che sarebbe successo, ma tuo nonno, Lord Voldemort, è riuscito a trasmettermi fiducia e, infatti, è andato tutto per il meglio: ho incontrato delle amiche fantastiche, degli amici divertentissimi e l' uomo con cui voglio passare il resto della mia vita.” disse, guardando prima Bella poi Thomas ed aggiunse:

“Quindi non avere paura: andrà tutto bene e se non sarà così, se troverai dei maghi o delle streghe che ti importunano o che ti prendono in giro, tu fai vedere loro che non sei una strega come le altre, dimostra a tutto il mondo chi è Bella Riddle!”

Cassandra aveva detto con tanta passione quelle parole che Bella non ebbe più paura, anzi, era pronta ad affrontare qualsiasi avversità l' avesse attesa ad Hogwarts:

“Grazie zia: lo farò!”

Cassandra annuì:

“Ora vai senza paura: Hogwarts ti farà crescere e diventare indipendente e ti riserverà tante sorprese!”

I cuginetti salirono sul treno e, arrivati in uno scompartimento, si affacciarono dalla finestra e salutarono i genitori, gli zii e Delphini. Intanto, alla stazione:

“Sento che, finiti questi 7 anni, Hogwarts li avrà cambiati tanto.” disse Cassandra con aria sognante:

“Anch' io.” dissero insieme Thomas, Salazar e Jane.

I 4 adulti non avevano torto: Hogwarts avrebbe cambiato non solo fisicamente, ma anche psicologicamente i bambini.

 

 

 

 

 

Salazar: se dici “psicologicamente” mi preoccupo per la salute mentale di mia figlia!

Io: perché ti preoccupi?

Jane: perché tu sei pazza e condurrai la mia bambina al tuo stesso grado di follia!! Mio marito ha ragione a preoccuparsi e lo sono anch' io!

Salazar: ecco perché!

Io: guardate che io sono pazza dalla nascita e, invece di preoccuparvi di Bella, dovreste preoccuparvi di Delphini!

Jane: perché!?

Io: lo vedrai più avanti, ma MOLTO più avanti, intanto goditi il tempo con tuo marito e le tue figlie! Allora, Delphini è nata, per ora non ha molta importanza, ma più avanti, scoprirete una cosa riguardo lei che farà incazzare la sua famiglia. Ciao!!

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Capitolo 7
*** la prima amica ***


“Orv, prendiamo qualcosa da mangiare? Sta per venire il carrello con quella vecchia.”

“Sì, ho fame.”

Appena l' anziana signora che trainava il carrello ripieno di dolci, Bella si precipito da lei e prese qualche cioccorana e caramella, pagando il tutto con pochi galeoni. Prima che Bella si rimettesse al suo posto, una bambina della loro stessa età arrivò davanti alla porta:

“Scusate, posso stare qui con voi? Gli altri scompartimenti sono tutti occupati.”

“Va bene vieni!” disse Orvoloson contento di conoscere qualcuno che non fosse un membro della sua famiglia, come lo era la cugina.

La ragazzina entrò contenta e si mise seduta vicino a Bella; la bambina aveva i capelli castani e mossi con qualche ciocca riccia, lasciati sciolti ma con delle mollette dietro le orecchie per vedere, gli occhi azzurri come l' oceano, che a volte cambiavano colore, e un sorriso radioso come il Sole:

“Come ti chiami?” le chiese Bella:

“Il mio nome è Sarah! E voi?”

“Io sono Orvoloson Turner e lei è mia cugina Bella Riddle.”

La piccola Sarah rimase a bocca aperta per lo stupore:

“Non ci posso credere! I nipoti del Signore Oscuro e di Bellatrix Lestrange, davanti a me! Che emozione!”

La piccola Sarah sorrise come se non ci fosse un domani, mentre i 2 cugini erano arrossiti per tutti i complimenti che Sarah stava rivolgendo non solo ai nonni, ai genitori e agli zii, ma anche a loro:

“Ho sentito dire in giro che tu, Bella, sei in grado di teletrasportarti da questo mondo a quello dei morti: è vero?”

“Infatti è così: 6 anni fa ho scoperto questo potere e sono contenta di possederlo, così posso andare a trovare i miei parenti e ballare con mio zio e i suoi amici ogni volta che voglio!”

“Mamma mia, che bello! Scusate se mi emoziono così tanto, ma fa un certo effetto avervi davanti e parlare con voi: perdonatemi per il mio comportamento.”

“Tranquilla, credo che, ad Hogwarts, non sarai la prima a comportarti così con noi, quindi vale la pena abituarsi il prima possibile, vero cugina?”

“Certo Orv!”

“Ah, un' altra cosa Sarah: puoi chiamarmi “Orv”, se vuoi.”

“Ok, Orv.”

Tutti e tre si sorrisero e, sentendo che il treno non si muoveva più, capirono di essere arrivati a destinazione. Si sbrigarono a mettersi le divise della casata Slytherin, scesero dal treno e si diressero verso il castello; arrivati al punto della strada in cui si dovevano separare per andare nei propri dormitori, le ragazzine ed Orvoloson si rattristarono un pochino:

“Che peccato! Dobbiamo separarci, cugino: mi dispiace tanto!”

“Anche a me, Bella! Sarebbe stato bello passare la prima notte qui con voi due!” esclamò Sarah con rammarico:

“Ragazze, state calme! A cena possiamo sederci vicini e ci vedremo anche durante le lezioni.”

“Hai ragione.” dissero all' unisono le undicenni.

A quel punto, i bambini si salutarono con un abbraccio ed andarono verso i loro dormitori.

 

 

 

 

Bella: grande! Sono contenta di avere una nuova amica!

Orvoloson: lo sono anch' io Bella!

Io: e Sarah non sarà l' unica amica che avrete: ne arriveranno molti altri e, forse, tra alcuni di questi nasceranno delle love story;)

Bella: mi fai finire con un amico di Orv che è carino?

Orvoloson: Bella! Già pensi a fidanzarti?

Bella: ehi! Non è colpa mia se sento che gli ormoni stanno andando fuori controllo!

Io: raga calmi! Probabilmente Bella si fidanzerà con un amico di Orv, ma non sarà la sua anima gemella e la stessa cosa vale per Orvoloson!

Bella: cavolo!

Orvoloson: l' importante è che non mi fai finire con un' ochetta che mi vuole comandare: sapete poi come divento.

Io: ok, promesso! I nostri piccoli protagonisti hanno avuto la loro prima amica, chi saranno gli atri? Saranno simpatici o no? Saranno studiosi o svogliati? Lo vedrete molto presto^^

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Capitolo 8
*** compagni di dormitorio ***


Arrivate nel dormitorio femminile, Bella e Sarah videro che già erano arrivate 3 ragazzine della loro stessa età, che stavano chiacchierando su un letto, mentre le valigie erano per terra; appena le videro, queste si diressero verso Sarah e Bella:

“Ciao, anche per voi è il primo anno? Per noi lo è e siamo davvero emozionate! Ma che maleducata, non mi sono presentata: io sono Helena e loro sono Caroline e Giselle.”

“Sì, anche per noi è il primo anno, lei è Sarah e io sono Bella Riddle!”

Le mandibole delle bambine caddero a terra per lo stupore:

“O mio Dio!”

“Che emozione!”

“La figlia di Salazar Riddle, qui, in carne ed ossa!”

“Questo è un miracolo!”

Le ragazzine faticavano a crederci:

“Anch' io ho reagito così, quando me l' ha detto.” disse Sarah.

Dopo un po', le undicenni si calmarono e chiacchierarono fino all' ora di cena con Bella e Sarah: parlarono delle loro vite, dei parenti, di quello che le aspetterà ad Hogwarts, ecc...

Le nuove amiche di Bella erano molto carine e simpatiche: Giselle aveva i capelli corti, lisci e bruni e gli occhi scuri e studiava sempre, infatti non voleva prendere i voti sotto alla B, altrimenti andava fuori di testa; anche Helena era una ragazzina studiosa, ma, a differenza di Giselle, prendeva tutte A, aveva anche lei gli occhi scuri, i capelli erano lisci e bruni; infine Caroline era una bambina dagl' occhi scuri, i capelli erano mossi e bruni ed era bravissima a fare battute e scherzare. Vedendole insieme a chiacchierare, ridere e a scherzare, sembravano Cassandra, Jane, Victoria e Catherine al loro primo anno ad Hogwarts, anche se le nuove amiche di Bella erano di più.

 

 

 

 

Orvoloson arrivò per primo nella sua nuova stanza che avrebbe condiviso con i suoi nuovi amici e ne approfittò per prendersi un letto e disfare le valigie. Poco tempo dopo, arrivarono 6 ragazzini con le valigie in mano:

“Finalmente! Non vedevo l' ora di arrivare!”

“A chi lo dici!”

Orvoloson si avvicinò a loro e si presentò:

“Ciao! Io sono Orvoloson Turner e voi?”

Come era successo alle compagne di Bella, anche le mandibole dei ragazzini caddero a terra e la reazione che ebbero dopo fu come quella di Sarah, Giselle, Helena e Caroline. Una volta che si furono calmati, si presentarono anche loro:

“Io sono Nick e loro sono Jhon, Andrew, Alex, Edward e Francisco.”

Insieme si sedettero su un letto, dimenticando di disfare le valigie e chiacchierarono fino all' ora di cena. Nick era un bambino con i capelli bruni e gli occhi azzurri come il cielo; anche Alex ed Andrew avevano gli occhi azzurri, ma i capelli del primo erano dorati e quelli del secondo erano bruni ed Andrew aveva anche gli occhiali; anche Jhon, come Alex, aveva i capelli biondi, ma gli occhi erano marroni; Edward aveva gli occhi scuri, più scuri di quelli di Jhon, e i capelli bruni come quelli di Andrew e Nick; infine, Francisco aveva gli occhi blu come l' oceano, più scuri di quelli di Sarah, e i capelli neri con una piccola cresta al centro della testa. Inoltre, Francisco proveniva dall' Argentina, era arrivato da pochi mesi in Inghilterra e sapeva molto bene l' inglese. I nuovi amici di Orvoloson avevano in comune molte cose: fare bordello, scherzare, dar fastidio alle femmine e ridere continuamente. Orvoloson non sapeva se sarebbe andato d' accordo con loro, perché loro non avevano mai voglia di studiare e lui ce ne aveva eccome! Ma i poli opposti si attraggono, per questo Orvoloson voleva essere loro amico, come loro volevano diventare suoi amici; quindi decisero di provare ad essere amici e vedere come sarebbe andata a finire. Vederli parlare e ridere, sembravano come Salazar e le Serpi Velenose e come quando i Malandrini si erano conosciuti, cioè una visione davvero bella.

 

 

 

 

Orvoloson: perfetto! Chissà che succederà con i miei nuovi amici!

Io: ne succederanno tante, con e senza di loro: credimi!

Bella: grazie che mi hai dato delle amiche così simpatiche!

Io: figurati! Orv e Bella hanno conosciuto i loro amici, con i quali condivideranno molte cose. Ma ci sarà qualcuno che li prenderanno in giro, perché è invidioso di loro? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** le Rachel's Girls e le Slytherin Sisters ***


Durante la cena, gli amici di Orvoloson e quelle di Bella si conobbero e tutto andò bene. Il giorno seguente, però, nella prima ora delle lezioni, una brutta sorpresa stava attendendo Bella; lei e le sue compagne di dormitorio fecero colazione in fretta e raggiunsero l' aula di Incantesimi, presero posto ed attesero tutti gli altri, prof compreso:

“O santo Salazar: non vedo l' ora di iniziare!” esclamò entusiasta Giselle.

Helena cercò di tranquillizzarla:

“Calma! Anch' io sono un po' agitata, ma non così tanto come lo sei tu!”

“Perché voglio imparare tante cose e non prendere mai insufficienze.”

Bella guardava Giselle vicino a lei e vedeva quanto sembrava una che non è una secchiona:

“Giselle, non sembri una secchiona ma lo sei. Ora capisco il detto “L' apparenza inganna”!

“Non dire più una cosa del genere, Bella! Io non sono una secchiona, è che mi piace studiare! Perché, se una persona studia tanto è da considerare secchiona?” chiese indignata.

Nessuna le rispose, abbassarono lo sguardo imbarazzate e tacquero finché Giselle non capì cosa pensavano di lei le amiche, ma non era un problema per lei, contava soltanto quello che pensava lei di sé stessa. Arrivarono anche Orvoloson e i suoi amici, mettendosi nei banchi dietro alle femmine e, pochi minuti dopo, gli altri alunni e il professore. La lezione trascorse bene: il prof insegnò agli alunni come praticare gli incantesimi più facili e, a chi era particolarmente portato o a chi aveva più esperienza, chiese di farne qualcuno un po' più complicato, ma non troppo. Una volta uscita dall' aula con le amiche, proprio davanti alla porta, Bella venne chiamata da una ragazza più grande di lei con alcune compagne, che frequentavano il terzo anno:

“Ehi! Tu sei Bella Riddle! Allora le voci che correvano nel treno erano vere! E dimmi: dov' è tuo cugino?” disse con aria superiore.

Bella non capiva però perché quella ragazza l' avesse chiamata:
“ Sì, c' è mio cugino, ma è andato via. Con chi ho il piacere di parlare? E cosa volete da me?”

“Il mio nome è Rachel, loro sono le mie amiche Camille, Helen, Anne e Michelle: siamo le Rachel' s Girls. E vogliamo porti la nostra amicizia, non stare con queste perdenti! Sei Bella Riddle, non una comune Purosangue e, se diventerai nostra amica, avrai tutto il lusso di questo mondo. I nostri genitori sono giudici, senatori, governatori... abbiamo moltissimi galeoni e ne riceverai anche tu, se ti separi da queste nullità.”

Le Rachel' s Girls erano tutte, più o meno, uguali: capelli lisci e bruni, la frangetta e gli occhi scuri, soltanto Anne era diversa perché aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri ed era più bassa rispetto alle altre. Bella, anche se non lo dava a vedere, era furiosa con quella Rachel, come lo erano Sarah, Giselle, Caroline e Helena; invece di essersi conquistata l' amicizia della Riddle, Rachel si era solo conquistata l' odio di Bella e la verità non era che voleva essere amica di Bella, voleva soltanto usarla per diventare ancor più popolare di quanto già non lo fosse, perché, ormai, Orvoloson e Bella erano diventati i ragazzi più popolari del castello per i prossimi 6 anni:

“Scusa Rachel, ma queste “nullità”, come le chiami tu, sono delle amiche fantastiche, anche se le conosco da nemmeno di un giorno e so che lo sono. Ho fiducia in loro e so che sono in grado di fare grandi cose, non le scambierei nemmeno per tutti i galeoni del Mondo Magico, perché vanno moltissimo. Tu non vali nemmeno la metà di loro!”

Bella sputò quelle parole ripiene di odio, ma si era moderata, perché sapeva che le Rachel' s Girls si sarebbero vendicate, allora la piccola Riddle l' avrebbe fatta pagare cara a Rachel e a tutte le altre amiche della ragazza:
“Bene. Questo vuol dire che sei una nullità anche tu, ma non fa niente. Ti ho offerto la mia mano per avere tutto quello che desideri, ma se uno vuole rimanere uno sfigato, sono affari suoi. Ti saluto Bella Riddle.”

E se ne andò altera con le altre:

“Bella, mi dispiace per quello che ti abbiamo causato: puoi cambiare stanza se vuoi.” disse Sarah, sentendosi in colpa:

“Ma che dici? Le mie parole erano vere, anche se ci conosciamo da poco, è come se ci conoscessimo da tutta la vita! Non pensare mai più che siete un peso per me, chiaro!”

Le bambine sorrisero:

“Sì, te lo prometto! Scusami.”

“Scuse accettate, Sarah.”

Si abbracciarono tutte quante e Bella riuscì a far capire alle amiche che valevano più di miliardi e miliardi di galeoni, così, per la forte amicizia che c' era tra di loro, decisero di formare un gruppo e di chiamarlo “Slytherin Sisters”. Ma non era finita lì, Bella non intendeva farla passare liscia ad

Rachel ed aveva pensato ad un piano da attuare insieme alle Slytherin Sisters.

 

 

 

 

Bella: voglio assolutamente farla pagare a quella ochetta fottuta! Nessuno insulta le mie amiche!

Io: lo farai, promesso. Bella ha appena conosciuto le nemiche che avrà per i prossimi 4 anni ad Hogwarts ed ha anche formato un gruppo con le amiche. Che piano avrà pensato la piccola diavoletta? Quanto sarà brutto? Ed Orvoloson? Come se la passa?

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Capitolo 10
*** la ruota della vendetta ***


Oramai, in quel primo giorno ad Hogwarts era pomeriggio e non c' erano lezioni al pomeriggio, in modo che gli studenti potessero fare i compiti in pace e tranquillità. Orvoloson era andato in biblioteca a studiare: gli piaceva stare lì, perché adorava stare solo, anche se si era fatto qualche amico la sera prima, come suo nonno. I suoi amici erano andati a provare qualche incantesimo appena imparato sui giocatori di Quidditch giusto per prenderli un po' in giro e fare qualche scherzo, Orvoloson non amava passare il tempo a fare baldoria, ma poco a poco, gli amici sarebbero riusciti a fargli cambiare idea, forse non completamente, ma a svagarsi ogni tanto non fa male a nessuno. Insomma, se ne stava tutto tranquillo, quando arrivò di corsa Bella che gli chiese:

“Orv, ho bisogno del tuo aiuto.”

Il bambino alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo per guardare gli occhi della cugina:

“Per cosa?”

“Oggi ho avuto la sfortuna di conoscere le Rachel' s Girls, un gruppo di oche del terzo anno che non solo hanno osato insultare me, ma anche le mie amiche! Ho risposto a tono a quella odiosa del capo, Rachel, e voglio farla pagare a quelle lì. Puoi darmi una mano?”

Il piccolo Turner ci pensò un po' e poi accettò:

“Cosa intendi fare per fargliela pagare?”

Bella ghignò follemente, come Bellatrix quando stava per uccidere qualcuno:

“Ho intenzione di fare uno scherzo orribile. Anche le mie compagne sono d' accordo e, anche se capiranno che saremo state noi, non potranno provarlo: non lasceremo alcuna traccia!”

Orvoloson, in quel momento, aveva paura di Bella: sapeva che, quando veniva provocata o quando era arrabbiata, come lui, era capace di fare cose terribili, anche se la bambina non sarebbe mai stata capace di far del male al suo cugino preferito, gli voleva troppo bene, come gliene voleva a Delphini. Non capendo cosa intendesse la mora, Orvoloson le chiese di entrare un po' più nei dettagli, allora Bella gli spiegò tutto:

“Stasera, dopo cena, voglio che vadano nel bagno delle femmine, dove c' è Mirtilla Malcontenta e lì le torturerò,non fisicamente però: insieme alle mie compagne ed a altri più grandi di me che ce l' hanno con loro, farò comparire una ruota gigante, le legherò su di essa e la farò girare tanto velocemente da far loro girare la testa e forse vomiteranno la cena, quando le avrò slegate. Bel piano, vero?”

Il cugino le sorrise, vedendo quanto fosse cattiva la piccola Riddle:

“Assolutamente un bellissimo piano! Sono orgoglioso di te! Ma a cosa servo io nel tuo piano?”

“Tu dovrai soltanto attirarle nel bagno insieme ai tuoi amici. Ho saputo che amano fare gli scherzi e potrete anche voi guardare lo spettacolo che ci sarà.”

“Ok, ti accontenterò!”

Come ringraziamento, Bella gli diede un bacio a stampo sulla guancia destra e corse via, eccitata per quello che sarebbe successo. Orvoloson rimase sorpreso per quel piccolo bacio che gli aveva dato Bella ed arrossì un po', poi scosse la testa, come a volersi risvegliare da un sogno ad occhi aperti e tornò a studiare.

 

 

 

Quella stessa sera, come programmato, dopo cena, Orvoloson e i suoi amici riuscirono ad attirare le Rachel' s Girls nel bagno femminile, grazie a dei piccoli sassi che tirarono verso di loro, senza farsi vedere. Le Slytherin Sisters e i ragazzi più grandi fecero comparire la ruota e quando legarono le tredicenni, Bella esclamò:

“Questo è da parte di tutti quelli che avete insultato!!!”

E fece partire la ruota, che girò lentamente fino a diventare sempre più veloce, fino a raggiungere il massimo della velocità; Rachel e le sue amiche piangevano, urlavano e imploravano di smetterla con quella tortura, mentre tutti quanti ridevano della loro sofferenza davanti alle tredicenni. Dopo una buona mezz' ora di tortura, i ragazzi decisero di liberarle; una volta fatto, Helen, Camille, Anne, Michelle e Rachel non riuscivano più a vedere con chiarezza le persone davanti ad esse e vomitarono tutta la cena, gli altri le portarono a dormire e non le Obliviarono perché volevano che si ricordassero di non sottovalutare le Slytherin Sisters. Prima di andare nel dormitorio, Bella abbracciò Orvoloson e gli diede un altro bacio sulla guancia, in segno che aveva fatto bene il proprio lavoro e ringraziò tutti gli altri; Orvoloson, una volta tornato nel suo dormitorio con gli amici, disse:

“Sapete, forse non è così male fare gli scherzi! Certo, non sono una persona come voi, ma ogni tanto si possono fare!”

“Sono contento di vedere che hai leggermente cambiato idea, amico!” gli disse Andrew.

Allora, Orvoloson decise una cosa:

“Che ne dite di formare un gruppo? Un gruppo tutto nostro che si chiami “Slytherin Brothers”!”

I ragazzini ci pensarono ed accettarono:

“Sì. Mi piace come nome!” disse Edward.

Così gli Slytherin Brothers nacquero e sembravano proprio le Serpi Velenose, quando Salazar aveva deciso di formare il gruppo che ancora ai loro tempi esisteva.

 

 

 

 

Bella: evvai! Ti sta Rachel!

Io: come ti senti?

Bella: cattivissima:)

Io: perfetto! Finalmente le Slytherin Sisters si sono vendicate ed ora esistono anche gli Slytherin Brothers. Il prossimo capitolo si svolgerà dopo qualche mese dall' accaduto e, quando i nostri piccoli amici inizieranno il secondo anno, le cose ad Hogwarts diventeranno molto più interessanti;)

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Capitolo 11
*** conversazioni notturne parte 1 ***


Per fortuna nessuno si era fatto beccare dai professori e nessuno venne messo in punizione, per quante volte le Rachel' s Girls avessero detto che erano state “aggredite” dai loro compagni. La ruota alla quale erano state legate era sparita e non aveva lasciato alcuna traccia. I mesi passarono velocemente, i 2 cugini con i loro amici passarono gli esami ed andarono al secondo anno ed arrivò il giorno in cui gli insegnanti decisero di far andare gli studenti in gita, come ogni anno. L' anno precedente non avevano fatto nessuna gita perché gli insegnanti si erano lamentati che gli alunni erano troppo chiassosi e sempre agitati, ma quell' anno era stato programmato di andare a Beauxbatons. I genitori degli alunni firmarono i permessi, conquistandosi la gioia dei figli. Bella e le sue amiche erano andate a dormire presto, in modo che la mattina seguente sarebbero state super cariche e piene di energie:

“Forza andiamo a dormire: domani si va in Francia!” disse Helena mettendosi sotto le coperte leggere visto che era Aprile.

Le compagne la imitarono e si diedero la buonanotte; provarono a dormire, ma i minuti scorrevano senza limiti e nessuna riusciva a chiudere occhio. Allora Sarah disse esasperata:

“Ragazze, non riesco a dormire.”

“Nemmeno io.” dissero le altre.

Sarah accese la luce e si mise a sedere sul letto, come le altre:

“Che ne dite di parlare finché non ci viene sonno? Una volta ci ho provato con mia madre ed ha funzionato, solo che mi sono addormentata alle 3 di notte.”

Le ragazzine decisero di provarci:

“Allora! Di cosa parliamo Sarah?”
“Di quello che vuole ognuna di noi, Giselle. Parliamo di quello che vedremo domani a Bauxbatons: di sicuro vedremo la scuola, il comportamento degli alunni e probabilmente faremo anche un giro per la città babbana. Ho sentito dire che c' è un monumento del 1889 che si chiama “Tour Eiffel”. Ma non credo che sarà tutta questa bellezza e la gente dice anche che Parigi è la città degli innamorati.”

“Allora io voglio andarci subito, anche adesso! Se è vero che è la città degli innamorati è il posto che fa per me.” disse tutto d' un fiato Caroline con la voglia improvvisa di raggiungere Parigi.

Le altre la guardarono come se fosse impazzita, si chiedevano:

“Perché tutta questa voglia di andare a Parigi?”

“Che cavolo le prende?”

“Non è che le piace qualcuno?”

Tutte erano curiose di sapere il motivo di quell' inaspettato interessamento, infatti Helena glielo chiese:

“Come mai è arrivato questo desiderio di andare nella “Città degli innamorati”?”

Caroline si agitò, ma cercò di non darlo a vedere ed arrossì molto:

“Può essere che provi qualcosa verso qualcuno.” disse piano, abbassando lo sguardo.

Il resto delle Slytherin Sisters sorrisero ed aprirono la bocca dalla sorpresa:

“Oh, oh! Ti abbiamo beccata, Caroline! Chi è il fortunato?” chiese Sarah.

Si avvicinarono di più alla compagna, in modo che potessero sentire la risposta di Caroline; la bruna si fece coraggio e sputò il rospo:

“E va bene, ve lo dico chi è. È Andrew, l' amico di Orvoloson, vi ricordate?”

“Eccome! È davvero carino!” disse con aria sognante Giselle.

A quel punto, Caroline la guardò male:

“Scusa, Caroline, non lo dico più. Ho solo detto che è carino, non che mi piace perché a me piace un altro, quindi ti lascio campo libero.”

Ora, però, tutte le altre erano curiose di sapere chi era che aveva rubato il buon cuore di Giselle:

“Dai, dai! Dicci chi è!”

Bella voleva sapere a tutti i costi chi era:

“Ok. È quel pezzo di figo che è Alex, l' amico di tuo cugino, Bella.”

Bella e le sue amiche conoscevano Orvoloson e gli Slytherin Brothers, come loro conoscevano Bella e le Slytherin Sisters. Il resto della serata lo passarono a parlare delle cotte di Giselle e Caroline, di Parigi e Beauxbatons, ma quello che le Slytherin Sisters non sapevano era che il loro capo, Bella, subito dopo che erano andate a dormire, aveva architettato 2 piani per far mettere insieme le compagne con i ragazzi da loro desiderati.

 

 

 

Caroline: Bella, per favore, non fare niente.

Bella: come vuoi, amica mia.

*sussurra* No, farò tutto il possibile per far in modo che lei e Giselle siano felici!

Giselle: ti ho sentito.

Bella: oh... Gisy, ehm... stavo scherzando... farò quello che tu e Caro volete!

Io: Bella, ti piace essere Cupido?

Bella: sarà divertente...

Io: ok... Cosa avrà architettato Bella? Sicuramente qualcosa di terribile! Ricordate l' episodio che era successo l' anno prima con le Rachel's Girls? Spero che abbiate capito che con Bella non c' è da scherzare! Ma i maschi cosa avranno fatto mentre le ragazze parlavano?

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Capitolo 12
*** conversazioni notturne parte 2 ***


Anche la situazione del dormitorio maschile era la stessa di quello femminile, cioè che neanche gli Slytherin Brothers riuscivano a prendere sonno, così parlarono per tre quarti d' ora:

“Sapete, quando sono stato nel mondo babbano, un volta, ho visto dei giocatori italiani giocare ad un gioco chiamato “calcio” e la squadra si chiamava “Inter” mi pare. Comunque i babbani sono esseri schifosi ai quali amo giocare brutti scherzi ed il loro calcio è orribile! Cosa ci trovano di divertente a calciare e a correre dietro ad un pallone?”

“Lascia perdere Nick. I babbani sono babbani e non possiamo capire i loro gusti e nemmeno lo vogliamo, giusto?”

“Giusto Francisco. Cambiamo argomento: c' è qualche ragazza che vi piace?”

“A me piace Helen, la Rachel' s Girls.” disse Alex.

Tutti rimasero a bocca aperta per lo stupore:

“Ma come? Quella lì è brutta! Se dovessi scegliere chi è più bello tra lei ed un cane, io scelgo il cane e lo riempirei di baci!” disse indignato Edward:

“A me piace quella lì e non mi importa cosa ne pensate voi!”

“Sarà... A qualcun' altro piace qualche altra ragazza?” chiese curioso Edward.

Nessun altro rispose, anche se qualcuno di loro aveva molte cose da dire sulla domanda fatta da Edward, allora il tema “Ragazze” si chiuse lì:

“Ragazzi, che ne dite di parlare di qualcos' altro?”

“Tipo, Nick?” chiese Orvoloson:

“Di quello che volete, per esempio ho saputo che un bambino del primo anno ha tirato delle palline di carta alla prof. di Pozioni e poi, quando il prof. è uscito dall' aula, gli ha tirato una fattura.”

Tutti quanti non credettero a quello che avevano sentito:

“Ma davvero ha fatto una cosa simile?” chiese Orvoloson incredulo:

“Sì, davvero! E si è meritato tutta la mia simpatia, quel monellaccio!”

Gli Slytherin Brothers concordarono con Nick perché, anche a loro, stava antipatico quel professore, tutti tranne Orvoloson:

“Dovevano espellerlo! Se uno studente si comporta così, non si merita di stare qui ad Hogwarts: se fossi stato Prefetto lo avrei rimesso in riga! E poi a me piace quel professore, sia per il fatto che è serio sia per il fatto che insegna bene!”

I suoi compagni sapevano che il loro amico era estremamente serio, desideroso di imparare la magia, soprattutto quella oscura e poco amante degli scherzi e sapevano anche che se scoppiava una lite, andava a finire che Orvoloson rischiava di diventare un assassino prima che avesse raggiunto i 14 anni, così cercavano sempre di non far arrabbiare il loro amico. Così riuscirono ad evitare l' ira distruttiva del dodicenne e cambiarono argomento; parlarono di un po' di tutto, finché, stanchi morti, non andarono a dormire nei loro letti.

 

 

 

Orvoloson: cosa intendi con il fatto che alcuni avevano molte cose da dire sulle ragazze?

Io: non ti aspetterai mica che te lo dica adesso?

Orvoloson: sì, me lo aspetto ora!

Io: ehi, calma! Non c' è bisogno di agitarsi tanto! Ma non te lo dico: lo scoprirai al momento giusto...

Orvoloson: ok, ma me lo dici chi sarà la ragazza con cui trascorrerò la mia vita?

Io: te lo scordi, ma ti dico che lo scoprirai durante il sesto anno;)

Dunque, la prossima volta ci sarà la gita a Beauxbatons: cosa succederà?

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