The angel's pain

di Maka_chan 4242564
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The angel's pain ***
Capitolo 2: *** The fallen angel ***
Capitolo 3: *** Not an Angel ***



Capitolo 1
*** The angel's pain ***


Tutto divenne nero intorno a lei.
Era morta un altra volta, un altro game over, un altra volta la sua anima spezzata in due, come se nulla fosse.
Ogni volta tornava e tornava... e tornava... Tornava contro chi era più forte di lei, chi con un solo colpo la uccideva, chi non si fidava minimamente di lei e dei suoi gesti gentili.
Gesti per aiutare, aiutare chi soffriva a stare là sotto, a chi non aveva mai visto la luce del sole.
Ma sembrava non servire a nulla.
Morte dopo morte, il dolore, la frustrazione si facevano sentire prepotenti in lei.
Ad ogni passo che faceva, ad ogni parola che diceva, un falso sorriso le si disegnava in volto.
-Sto bene-
Diceva a chi sembrava vederla.
-Non è nulla-
Continuava. Continuava con quella bugia, quell'innocente bugia che la uccideva pian piano, lasciandola sola.
Dopo l'ennesima morte, un dolore lancinante al petto la scosse.
Tutto il dolore, la malinconia... la solitudine, la stavano spezzando in due.
Si piegò su se stessa, in ginocchio la testa chinata a guardare per terra.
Calde lacrime le rigarono il volto bagnando il pavimento ormai di una luce chiara, intorno a lei era diventato quasi tutto più chiaro, quasi fosse un cielo notturno che si schiarisce all'alba, che manda a dormire le stelle che gli facevano compagnia.
Ali bianche, con leggere sfumature viola e nere, le incorniciavano la schiena, dandole l'aspetto di un vero angelo, caduto per salvare quelle creature intrappolate, quelle stesse creature che la uccidevano.
I suoi occhi non smettevano di versare lacrime, tutto il dolore provato, tutto quello che si stava tenendo dentro venne fuori in un attimo... Solo che non c'era nessuno, era sola.
Le ali stese in aria davano un senso di potenza, ma la figura della ragazza dava un senso di fragilità, di chi si prende tutte le responsabilità sulle spalle, senza farsi aiutare.
Ma cosa avrebbe potuto fare? Nessuno poteva aiutarla in quella sua missione suicida che aveva deciso nelle Rune.
Nessuno l'avrebbe pianta se fosse scomparsa veramente.
Nessuno l'avrebbe ricordata.
Le lacrime continuarono a scendere lungo le guance, le ali si richiusero su di lei, mentre cantava le parole di canzoni, sconnesse tra di loro.
"Wake up, it's time, little girl, wake up"
"Why should it matter, your dreams of a child?"
"All the best of what we've done is yet to come"
"Innocence is gone. Only fear to play with"
"Wake up, it's time, little girl, wake up"
"Faces are changing, but nothing is changing the pain"
"Just remember who I am in the morning"
"Too late"





 

My drawing: http://momychan.deviantart.com/art/Angel-Frisk-648560868
Songs: Losing your memory Ryan Star e Acceptance Silent Hill Shattered Memories


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Okay inizialmente l'ho solo pubblicato su fb sul mio profilo di role, ma poi ho voluto pubblicarlo anche qui...
Ringrazio tantissimo le amiche del gruppo di role che mi danno sempre consigli
Spero che vi piaccia
a presto Momy

p.s Questa cosa è altamente improvvisata, partita nella mia mente mentre disegnavo :)

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Capitolo 2
*** The fallen angel ***


La sua sola colpa era la gentilezza, quel suo carattere così stupido... così ingenuo che la faceva esser gentile con tutti...
Un carattere che l'aveva portata alla morte così tante volte eppure... 
Eppure continuava con quell'atteggiamento...
Eppure continuava ad esser ferita... A morire per una stupida missione...
Già la sua missione, era questo che la spingeva ad essere gentile...

Una stupida promessa fatta tempo prima a quella donna....
La promessa di non uccidere nessuno... La promessa di esser buona con tutti, buono o cattivo che fosse.
E ora?
Il dolore, la solitudine, la spezzavano in due, la facevano sentir male.
Sulla sua schiena le ali si mossero di poco, un leggero tremolio.
Sembravano vive... erano vive... Una nuova parte lei, meravigliose e grandi.
-Chissà se con queste... mi ascolteranno-
Questo pensiero gli era balenato nella testa, forse così avrebbe portato a termine la missione, forse così avrebbe mantenuto la promessa.
Era convinta, convinta più che mai e sta volta la sua determinazione la fece tornare.
Era convinta che sta volta ce l'avrebbe fatta, che sta volta sarebbe andato tutto come credeva.
Il dolore, però, tornò immediatamente.
Appena tornò in quel punto, morì... Le ferite si riaprirono e presto cadde nuovamente.
Quella forma non l'aiutava... Le ali pesavano quando cadeva, facendola sbattere violentemente a terra.
Altri game over, altre morti, colpa delle sue convinzioni, colpa della sua gentilezza data.
Tornò e tornò svariate volte, spinta da quella convinzione...
Spinta ancora una volta dal pensiero che potesse salvarli...
Quella convinzione che, morte dopo morte, la stava abbandonando lasciandola di nuovo a quel dolore, a quella malinconia e alla solitudine.
Tornò nuovamente, combatté, ma come ogni volta finiva a terra aspettando il colpo...
Stranamente non arrivò, ma qualcos'altro la fece soffrire. 
Un colpo e poi un dolore lancinante alla schiena.
Il sangue bollente che le scorreva sulla schiena, che le macchiava i vestiti...
A terra c'erano le ali ormai sanguinanti... strappate dalla sua schiena in un colpo solo.
Stranamente era ancora viva, ma ora? 
Il dolore non se ne andava, era nuovamente sola in quel luogo così buio e così isolato.
Nessuno sarebbe venuto...
Nessuno l'avrebbe aiutata...
L'unica compagnia erano le sue lacrime che cadevano sulla roccia, sulla sua pelle...
L'univa compagnia era il gocciolio del sangue che colorava la fredda roccia...
Sola... Nuovamente sola e ferita...





























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http://momychan.deviantart.com/art/Fallen-Angel-655353903

Ho deciso così di scrivere un altra parte, il perché non lo so ma volevo...

Non escludo una terza parte, ma sarà un work in progress perché prima dovrò fare il disegno ;)

a presto

Momy

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Capitolo 3
*** Not an Angel ***


  Il silenzio regnava sovrano.
Interrotto dai singhiozzi.. Piccoli singhiozzi che scuotevano la ragazza.
Il dolore la scuoteva.
A terra, ormai morte, c'erano le ali... Macchiate di sangue.. il suo sangue.
Le lacrime le rigavano il volto, non voleva girarsi, non voleva vedere nulla dietro di se.
-E' solo un sogno...-
Era questo quello che si diceva... Era quello che voleva credere in fondo.
Una piccola bugia per se stessa...
Una bugia per farsi coraggio...
Ma quale coraggio se ormai non credeva più in se stessa?
Era stata gentile ed era stata ripagata con l'odio...
Ma in fondo non era cattiva, non voleva far del male...
Non avrebbe mai ucciso...
Eppure tutta quella gentilezza veniva ripagata con la morte...
Una morte spietata e piena di dolore.
Era sola.. Sola con se stessa, una ragazzina che aveva paura.
Si era sforzata... Aveva cercato di non aver paura, ma ora era là, sola a singhiozzare addosso ad una roccia fredda.
Il silenzio calò pesante nuovamente, quando smise di singhiozzare, ormai senza forze.
Aveva rinunciato... Aveva deciso che sarebbe rimasta là e che sarebbe finito tutto in quel luogo buio.
Chiuse gli occhi rassegnata poggiando la testa alla roccia.
Pian piano un rumore si fece sempre più forte. 
Passi.
Passi di qualcuno, probabilmente erano tornati per ucciderla.
Sospirò.
Un lamento quasi strozzato.
Cercava di spingersi di più verso la parete, come se cercasse di diventare più piccola.
I passi cessarono... Troppo vicini.
Una mano gelida le toccò la spalla, facendola rabbrividire.
Rimase immobile, aveva paura e non avrebbe potuto fare nulla contro la persona dietro di lei.
Un sospiro da parte dello sconosciuto, sembra non volersene andare.
Una fitta di dolore la trapassò, lo sconosciuto toccando una delle ferite.
-BASTA-
Urlò, sbattendo la mano sulla roccia.
-Vattene... Lasciami sola...-
Le lacrime presero a scendere calde sulle guance.
Ma lo sconosciuto sembrò far finta di nulla, continuando a muovere le sue dita sulle ferite causandole scosse di dolore.
Non ce la faceva più, voleva solo rimanere sola e morire...
Perché? Perché ora quella persona rimaneva lì? 
Perché stava toccando quelle ferite aperte che le facevano malissimo?
Non ce la fece più, strinse i pugni girandosi di colpo.
-FINISCILA...finiscila basta-
Osservò lo sconosciuto davanti a lei.
Era uno di quei mostri, uno scheletro e la stava osservando.
I suoi occhi rossi la fissavano, in qualche modo la studiavano.
-Bambolina perché sei ridotta così?-
La sua voce era bassa.
Si meravigliò... Perché mai qualcuno si doveva preoccupare per lei? 
Era solo uno scarto, un rifiuto... e allora perché?
Vide la sua mano avvicinarsi al suo volto e con la paura si tirò indietro, sbattendo contro la parete. 
La sua mano però la raggiunse gentile e fredda.
-Pensavi che ti avrei fatto male? Girati quelle ferite devono essere curate-
Non si fidava, non voleva fidarsi.
Lo scheletro si alzò scuotendo la testa prendendola in braccio.
-Non hai scelta bambolina-
Si ritrovarono sulle rive delle Waterfall, lui le pulì le ferite e la curò.
Ma perché la stava aiutando? 
-Chi sei...-
Riuscì finalmente a chiedere, il dolore era sparito ed una strana sensazione era apparsa in lei.
-GasterFell!Sans... Ma chiamami solo G-
Ora lo vedeva bene, vedeva le sue cicatrici... Vedeva chi era lui.
Avrebbe fatto paura a chiunque lo avesse davanti, ma non a lei in qualche modo.
G!Fell si alzò guardando quella luminescenza di quei strani fiori.
Lo osservò, era stato l'unico ad aiutarla...
Non l'aveva uccisa.. non gli aveva fatto del male.
Anzi l'aveva salvata, guarita, da quelle ferite mortali.
Lui aveva riportato i colori nella sua vita.
Qualcosa scatto in lei, si alzò di scatto e con le lacrime agli occhi si avvicinò a lui.
-Grazie... Grazie di tutto...-
Lo abbracciò stringendosi a lui, stringendo il suo giacchetto.
Di tutta risposta lui gli portò un braccio in torno a lei baciandole la testa, mentre singhiozzava.
Non sentiva più freddo... Quella sensazione provata poco prima era lui... 
Il freddo pian piano lasciò posto al dolce calore.
Non sentiva freddo.. Non più.
Ora era felice stretta in quell'abbraccio, così disperato, così bisognoso di affetto.
Tutto il dolore provato fino a quel momento sparì quasi del tutto.
Non era un angelo, non lo era mai stata.

Era solo caduta e aveva bisogno che qualcuno la facesse rialzare... che la facesse guardare avanti.
































 











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Come avevo detto eccovi la terza ed ultima parte ^^ 

oh be in teoria dovevano essere due foto ma non me le fa ridimensionare quindi
ringrazio troppo la persona con cui ruolo lei fa G!F e mi ha aiutato per un pezzo, non avevo ispirazione :)
a presto da Momy

 

p.s. il disegno non è stato messo su Deviantart ma NON potete usare questo disegno senza permesso e senza dare crediti 

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